RISULTATI - CLASSIFICA PROSSIMO TURNO · 2018. 9. 9. · che si dilettava fiero e gioioso prima del...

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“L’epopea della track…iulella” Una braciata all’aperto per inaugurare la nuova stagione fantacalcistica: la brillante idea è del Gran Cerimoniere GAMBRO che, spalleggiato dal suo abile fuochista di fiducia DANIELE, decide di ordinare carne pregiata dalla ridente e “vulcanica” Bosco Tre Case, il “pueblo” di frontiera natio della compagna CARLA santa donna! - : salsicce e tracchiulelle, vino rosso e birra in abbondanza che trasformano l’immenso terrazzo, con vista San Domenico Maggiore, in un ottocentesco saloon, un’ambientazione riprodotta abilmente dalla catena di ristorazione “burger & steak house”– di invenzione italiana “Old Wild West”, un’insegna, quella con i due ferri di cavallo, che avrete magari incrociato nelle adiacenze di qualche centro commerciale o anonimo cinema multisala. Quel West tanto decantato, “Far” per noi europei, ma semplicemente “Wildper gli americani, col mito del “track”, il “binario” della Ferrovia, da costruire: un’epopea mirabilmente rappresentata negli anni Trenta e Quaranta da John Ford, uno dei più grandi registi di tutti i tempi per il suo gusto ricercato dell’inquadratura: negli occhi e nella mente il color ocra e le emozioni di “Ombre rosse”, “Furore” o “Fort Apache”, rappresentazioni di un periodo storico che solo i luoghi comuni raccontano come pericoloso e senza regole. Non le Montagne Rocciose, ma il Faito come sfondo de il “Mucchio Selvaggio Fantamaradoniano” (Mucchio Selvaggio , altra mirabile pellicola western di Sam Peckinpah che rappresenta uno struggente canto all’amicizia virile ) GIUSEPPE DI NAPOLI RISULTATI - CLASSIFICA PROSSIMO TURNO

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  • “L’epopea della track…iulella”

    Una braciata all’aperto per inaugurare la nuova stagione fantacalcistica: la

    brillante idea è del Gran Cerimoniere GAMBRO che, spalleggiato dal suo

    abile fuochista di fiducia DANIELE, decide di ordinare carne pregiata dalla

    ridente e “vulcanica” Bosco Tre Case, il “pueblo” di frontiera natio della

    compagna CARLA – santa donna! - : salsicce e tracchiulelle, vino rosso e

    birra in abbondanza che trasformano l’immenso terrazzo, con vista San

    Domenico Maggiore, in un ottocentesco saloon, un’ambientazione

    riprodotta abilmente dalla catena di ristorazione “burger & steak house”–

    di invenzione italiana – “Old Wild West”, un’insegna, quella con i due ferri

    di cavallo, che avrete magari incrociato nelle adiacenze di qualche centro

    commerciale o anonimo cinema multisala.

    Quel West tanto decantato, “Far” per noi europei, ma semplicemente “Wild”

    per gli americani, col mito del “track”, il “binario” della Ferrovia, da

    costruire: un’epopea mirabilmente rappresentata negli anni Trenta e

    Quaranta da John Ford, uno dei più grandi registi di tutti i tempi per il suo

    gusto ricercato dell’inquadratura: negli occhi e nella mente il color ocra e le

    emozioni di “Ombre rosse”, “Furore” o “Fort Apache”, rappresentazioni di un

    periodo storico che solo i luoghi comuni raccontano come pericoloso e

    senza regole.

    Non le Montagne Rocciose, ma il Faito come sfondo de il “Mucchio Selvaggio

    Fantamaradoniano” (Mucchio Selvaggio, altra mirabile pellicola western di

    Sam Peckinpah che rappresenta uno struggente canto all’amicizia virile)

    GIUSEPPE DI NAPOLI

    RISULTATI - CLASSIFICA

    PROSSIMO TURNO

    http://leghe.fantagazzetta.com/fantamaradona1995http://leghe.fantagazzetta.com/fantamaradona1995

  • che si dilettava fiero e gioioso prima del “OK CORRAL!” che ne sarebbe

    seguito. C’era il pistolero romantico, sensibile alle arti e scaltro ladro di

    cavalli, BILLY THE KID ILARIO; c’era il GIORNALISTA MARCO che creava dal

    nulla redazioni per decantare quell’epopea: quei giornali dell’epoca ebbero

    una importanza documentale fondamentale; c’erano TEX WILLER DARIO e

    il fido scudiero KIT CARSON PASQUALE, pronti a difendere i più deboli,

    alias Sioux, Cheyenne e Apaches dalle prepotenze dei più forti; al bancone

    c’era anche FRANCESCO, noto CACCIATORE di PELLICCE (deformazione

    professionale ante litteram), seduto di fronte al più freddo e spietato

    pistolero del West, WILD BILL HICKOK AGOSTINO, celebrato in tanti film e

    in alcuni numeri di Tex; c’erano GAMBRO e il suo pard DANIELE, gli

    avventurieri e i pionieri che attraversavano senza paura California, Oregon,

    Texas fino ai confini dell’odierno Mexico; c’era il LATIFONDISTA ENRICO

    che maneggia terre e soldo – non a caso di lì a poco prenderà sia Icardi che

    Immobile - , fautore ma anche succube di prepotenze; nel tremolare di una

    lampada ad olio si scorgeva il volto dell’abile pistolero DINO BUFFALO BILL,

    il mitico cacciatore di “buffalos”, i bisonti da far consumare alla cricca ma

    non a lui stesso: infatti divenne un massone; c’era CLAUDIO IL BANCHIERE,

    puntualmente saccheggiato dai banditi, che trovava conforto solo nel suo

    faticoso ma appagante lavoro di campagna; fuori dal coro, ma non più

    sobrio degli altri, c’era lo SCERIFFO PRESIDENTE JOZ, banalizzato nei suoi

    tentativi di mantenere l’ordine o di stabilire norme pre Asta.

    La Frontiera non poteva più aspettare. Il soldato Kessié, in gol nell’anticipo

    e primo a essere chiamato, si poneva come di consueto la sua mano in

    fronte per scrutare l’orizzonte. Alle ore 21 e 30 davamo inizio alle danze.

    GABRIELE si era rivolto ai migliori architetti e geometri di Napoli per

    studiare la disposizione di brace, illuminazione, sedie e tavoli: qualcuno

    aveva osato dissentire su qualche particolare, ma alla fine ha vinto la

    ragion di Stato. FRANCESCO, claudicante novello Tirteo, è stato il primo ad

    arrivare; DARIO, con la sua borsa medica di ordinanza, l’ultimo: quando gli

    ultimi bagliori del giorno avevano lasciato il posto al buio e al fumo

    avvolgente dell’abile fuochista (con phon!) DANIELE.

    C’era il più laborioso, il più parco nel lanciarsi nella lauta cena, il più

    cannibale e il più servito, Oscar sicuramente vinto da ILARIO che non si è

    smosso dalla sua sedia nemmeno per un secondo: “Ma ci sarebbe un’altra

  • tracchiulella?”. E DANIELE, ormai esausto: “Eh, ma vienatella a piglià!?”.

    Degni di un film di Bunuel.

    Il clima di festa che ha preceduto l’agone è stato davvero bello: un senso di

    piacevolezza che ha coinvolto da subito tutti. Accarezzati dalla fresca

    brezza di fine estate, ferale per alcuni fisici di un consesso sempre più

    canuto, abbiamo discettato di calcio, di Napoli, di Diletta e di “Pezzotti”, ma

    anche delle nostre venture e sventure con quel senso di appartenenza che

    con gli anni, se possibile, si è rinvigorito a dispetto dei problemi e dei

    menage familiari: “Ormai è fatta, abbiamo scavallato.”, recitano ENRICO e

    DARIO in coro – “La Lega ha saputo superare la fascia d’età più

    problematica”.

    Enunciate le novità stagionali (Fantaobolo, Modificatore Capitano,

    Fantaprimavera, aumento numero panchinari e di elementi in rosa), si

    inizia subito con ritmi sostenuti, ritmi che hanno caratterizzato tutta l’Asta.

    Nelle aste di tutta Italia è stata vissuta spasmodicamente l’attesa per la

    chiamata di Cristiano Ronaldo: da noi è passato quasi inosservato, preso a

    130 – solo quattordicesimo acquisto più caro di sempre - da chi nemmeno

    lo voleva, ILARIO, che si era presentato con un rotolo di carta igienica con la

    immagine di Cr7… Intanto lentamente JOZ svelava le sue carte e realizza il

    primo “concept team” della storia della nostra Lega: solo giocatori balcanici

    in onore di un gigante controverso del Novecento come Josip Tito, ma

    soprattutto della scuola calcistica della Grande Jugoslavia.

    Le freddure di rito stemperano i rarissimi momenti di tensione:

    “Cristante+Chiesa: presidente il Ministro Guidi”; “Milik, o latt nelle

    ginocchia”; “Se mi lasci ti Cancelo”; “E Joz suona la fisarmonica di Gatto Nero

    Gatto Bianco (Kusturica)”; “Pino Silvestre”; “Anna MAGNANI e subito dopo

    Nanni MORETTI”, oltre alle fatwa sparse lanciate da AGOSTINO. A poco più

    della metà della tenzone, l’amara scoperta: sui tavoli ricolmi di fogli e

    calcolatrici solo bottiglie di vino e birra. Lo stratega Gambro aveva già

    previsto tutto: troppo serrata l’asta per chiedere una bottiglia d’acqua…

    Occhi chiusi, palpebra calante, parole insensate, rilanci casuali: questo lo

    scenario del finale…

    Non sarà tutto oro che luccica nel Vecchio Selvaggio Fantamaradona, ma

    anche quest’anno insieme attraverseremo la Frontiera e solo uno di noi

    conquisterà l’Eldorado. Ma anche se non dovesse essere così ci

  • consoleremo con suoni di fisarmonica e arpeggi country, canticchiando i

    dolenti e geniali versi di Francesco De Gregori nel finale della sua mirabile

    “Buffalo Bill”:

    “Ora ti voglio dire: c’è chi uccide per rubare,

    e c’è chi uccide per amore,

    il cacciatore uccide sempre per GIOCARE”.

    - TUTTE LE FOTO DELL’ASTA SARANNO VISIBILI SUL NOSTRO SITO -

    I VOSTRI PRONOSTICI:

    CLAUDIO MR PANE, GARRA CHARRUA, BORUSSIA

    AGO SANGIUSEPPESE, GARRA CHARRUA, SQUADRA D’AZIONE, DYNAMO

    MARCO GARRA CHARRUA, BORUSSIA, MR PANE

    DINO SANGIUSEPPESE, BORUSSIA, ROSSO POMPEANO

    PASQUALE SANGIUSEPPESE, GARRA CHARRUA, SQUADRA D’AZIONE

  • DARIO

    FRANCESCO P. GARRA CHARRUA, SANGIUSEPPESE, TSUNAMI

    ILARIO BORUSSIA, GARRA CHARRUA, DYNAMO SMF

    JOZ GARRA CHARRUA, TSUNAMI, DYNAMO, L’UOMO IN PIU’

    ENRICO GARRA CHARRUA, SQUADRA D’AZIONE, ROSSO POMPEANO

    DANIGAMBRO SQUADRA D’AZIONE, TSUNAMI, GARRA CHARRUA

    fonte DarioLab

    ACQUISTI DI CUI ANDARE ORGOGLIOSI:

    CLAUDIO PIATEK

    AGO OSPINA e MERTENS

    MARCO BELOTTI e STRAKOSHA

    DINO N’KOULOU

    PASQUA DARIO ACERBI e INGLESE

    FRANCESCO P. PERISIC

    ILARIO CHIESA

    JOZ ZAJC e MANDZUKIC

    ENRICO ICARDI e ZAZA

    DANI

    GAMBRO

    SIMEONE E PUSSETTO

    HAMSIK e CALLEJON

  • STATISTICHE ASTA: I PIU’ PAGATI

    L’unico a rientrare nella top ten di POR, DIF, CEN, ATT più pagati è Cristiano

    Ronaldo, ma solo al quattordicesimo posto ex aequo.

    ATTACCANTI

    1 CAVANI Ilario 150 Clausura 13

    2 CAVANI Daniele Gambro 144 Apertura 13

    3 IMMOBILE Marco 140 Clausura 18

    4 TONI Nicola 141 Clausura 06

    5 HIGUAIN Ilario 138 Clausura 18

    6 ICARDI Marco 136 Apertura 18

    ADRIANO Antonello Max 136 Clausura 06

    ADRIANO Antonello Max 136 Apertura 06

    9 VIERI Dino 135 Clausura 02

    10 IBRAHIMOVIC Marco F. 134 Clausura 11

    11 ICARDI Agostino 131 Clausura 18

    IBRAHIMOVIC Marco F. 131 Clausura 09

    CRESPO Nicola 131 Clausura 02

    14 CRISTIANO RONALDO Ilario 130 Apertura 19

    HIGUAIN José 130 Clausura 16

    EL SHARAAWY Frattini 130 Clausura13

    SHEVCHENKO Pasquale 130 Clausura 06

    MONTELLA Nicola 130 Clausura 05

    I più pagati per ruolo Asta AP19

    2018-19 Szcesny 34

    Francesco P.

    Koulibaly 15

    Enrico

    Chiesa 56

    Ilario

    C. Ronaldo 130

    Ilario