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REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA COMUNE DI MORTEGLIANO PROVINCIA DI UDINE RISTRUTTURAZIONE EX CINEMA SAN PAOLO PER REALIZZAZIONE SALA POLIFUNZIONALE LOTTO DI COMPLETAMENTO PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO PSC Piano di Sicurezza e Coordinamento (comprende Computo metrico estimativo degli oneri di sicurezza) data: 26.06.2017 raggruppamento temporaneo di professionisti: capogruppo mandataria: SORAMEL-GASPARINI architetti associati mandanti: D&D associati via Roma, 144/7 33033 CODROIPO (UD) tel. 0432.906970 e-mail: [email protected]

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REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA

COMUNE DI MORTEGLIANO PROVINCIA DI UDINE

RISTRUTTURAZIONE EX CINEMA SAN PAOLO PER REALIZZAZIONE SALA POLIFUNZIONALE

LOTTO DI COMPLETAMENTO

PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO

PSC Piano di Sicurezza e Coordinamento

(comprende Computo metrico estimativo degli oneri di sicurezza)

data: 26.06.2017

raggruppamento temporaneo di professionisti:

capogruppo mandataria: SORAMEL-GASPARINI architetti associati mandanti: D&D associati

via Roma, 144/7

33033 CODROIPO (UD) tel. 0432.906970

e-mail: [email protected]

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RISTRUTTURAZIONE CINEMA TEATRO S. PAOLO- PIANO DI SICUREZZA

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INDICE: 1 IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA pag. 4

1.1 DATI IDENTIFICATIVI DEL CANTIERE 1.2 DESCRIZIONE DELL’OPERA 1.3 ELENCO DELLE FASI LAVORATIVE

2 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE pag. 5 2.1 NOTIFICA PRELIMINARE 2.2 IDONEITA’ TECNICO PROFESSIONALE 2.3 DOCUMENTAZIONE DA TENERE IN CANTIERE 3 PREMESSA SU INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI pag. 6 3.1 SITUAZIONE AMBIENTALE IN CUI E’ SITO IL CANTIERE 3.2 LE AREE DI LAVORAZIONE ALL’ESTERNO DELL’EDIFICIO 3.3 LE AREE DI LAVORAZIONE ALL’INTERNO DELL’EDIFICIO 4 RISCHI PRINCIPALI pag. 10 4.1 RISCHIO AMIANTO 4.2 RISCHIO DI ORDIGNI BELLICI INESPLOSI 4.3 RISCHIO RUMORE 4.4 RISCHIO CHIMICO 4.5 RISCHIO INCENDIO ED ESPLOSIONE 4.6 PROTEZIONE COLLETTIVA ED INDIVIDUALE 4.7 D.P.I. 5 MODALITA’ DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO pag. 21 5.1 PRECISAZIONI PER DITTE E LAVORATORI AUTONOMI 5.2 DISPOSIZIONI PER LE ATTIVITA’DI MANUTENZIONE E CONTROLLO 5.3 IMPRESE DI CUI SI PREVEDE L’ESECUZIONE DELL’OPERA

5.4 CRONOPROGRAMMA 5.5 TEMPI DI ESECUZIONE E UOMINI GIORNO 5.6 PRESENZA DI PIU SQUADRE 5.7 DEFINIZIONE INTERFERENZE 5.8 PRESCRIZIONI OPERATIVE E MISURE PREVENTIVE

6 IMPIANTI COMUNI DI CANTIERE pag. 25 6.1 IMPIANTO ELETTRICO 7 MACCHINE ED ATTREZZATURE DI USO COMUNE pag. 26 8 SCHEDE RELATIVE ALLE FASI DI LAVORO pag. 29 9 GESTIONE EMERGENZE pag. 56 10 CONTENUTO MINIMO DEI POS pag. 59 11 ACCETTAZIONE PIANO DI SICUREZZA pag. 60

ALLEGATI pag. 62

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1. IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA. 1.1 DATI IDENTIFICATIVI DEL CANTIERE CANTIERE: Ristrutturazione ex Cinema S. Paolo per realizzazione di Sala Polifunzionale Lotto di completamento.

Lavori di edilizia, completamento impianti meccanici, completamento impianti elettrici, opere di finitura interni.

Ubicazione cantiere via San Paolo – Mortegliano (UD) Inizio Presunto dei lavori Novembre 2017 Ammontare presunto dei lavori € 391.500,00 Ammontare presunto uomini/giorno 485 COMMITTENTE: Comune di Mortegliano RESPONSABILE DEI LAVORI ………………………………………………………………………………………….. COORDINATORE SICUREZZA IN FASE DI PROGETTO Arch. Claudia Gasparini COORDINATORE SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE ………………………………………………………………………………………….. PROGETTISTI Capogruppo Mandataria SORAMEL GASPARINI ARCHITETTI ASSOCIATI Via Roma 144/7 Codroipo 33033 – UD Mandanti D&D ASSOCIATI DIRETTORE DEI LAVORI: ………………………………………………………………………………………… 1.2 DESCRIZIONE DELL’OPERA. I lavori comprendono lavori di completamento di una sala polifunzionale adibita a cinema teatro per il Comune di Mortegliano. L’edificio di presenta allo stato di “grezzo avanzato” con serramenti esterni ed impianti elettrici e meccanici parzialmente realizzati nel corso di un primo lotto di lavori conclusi nel 2013. Gli interventi di completamento oggetto del presente lotto di lavori riguardano: 1.3 ELENCO DELLE FASI LAVORATIVE: Lavori edili: - completamenti di massetti e caldane nella parte interna dell’edificio. - realizzazione di limitati interventi di completamento interno come pareti interne in Leca, risistemazione di scarichi già realizzati per adattamento di un Servizio igienico a persona disabile. - demolizioni circoscritte per il collegamento dei canali d’aria esistenti interni alla terrazza esterna luogo di posizionamento della macchina per il trattamento dell’aria. - lavori edili esterni per formazione di rampe e scale in prossimità delle uscite di sicurezza e dell’ingresso. - lavori edili esterni per realizzazione di pavimentazione in prossimità degli ingressi principali. - lavori di lattoneria per il completamento di pensiline in facciata - lavori di controsoffittatura e realizzazione di contropareti interne in cartongesso - lavori di pavimentazione in legno nella sala pubblico e nella torre scenica - tinteggiature interne Lavori impiantistici: - Fornitura e posa in opera di macchina per il trattamento dell’aria.

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2. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE 2.1 NOTIFICA PRELIMINARE Trasmessa dal Responsabile dei lavori o dalla Committenza alla Direzione del Lavoro e alla Azienda Sanitaria Competente in data…………………………………………………………………………………..

2.2 IDONEITA’ TECNICO PROFESSIONALE. Il POS dovrà riportare tutte le certificazioni e la formazione dei lavoratori attestanti l’idoneità tecnico professionale dell’Impresa o dei lavoratori autonomi impiegati in cantier. 2.3 DOCUMENTAZIONE DA TENERE IN CANTIERE

DOCUMENTI IN CANTIERE

Notifica ai sensi dell’art. 99 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n° 81 X Piano di Sicurezza e Coordinamento ai sensi dell’art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n° 81 X Piano Operativo di Sicurezza (P.O.S.) di ogni ditta impiegata X Denuncia modello A per impianto di protezione scariche atmosferiche (se presente) X Denuncia modello B per impianto di messa a terra (se presente) X Programma dei lavori di Demolizione Libretto del ponteggio con autorizzazione ministeriale X Progetto del ponteggio per opere alte più di 20 m o ponteggio difforme dagli schemi tipo Piano di Montaggio, Uso e Manutenzione del ponteggio (PiMuS) X Libretto dell’impianto sollevamento di portata maggiore di 200 kg, completo dei verbali di verifica periodica e con annotate le verifiche trimestrali delle funi

X

Segnalazione all'ENEL, o altri enti esercenti le linee elettriche, per i lavori in prossimità alle stesse X Copia del registro infortuni (anche c/o la sede legale, purché la stessa sia almeno in ambito provinciale)

X

Registro di carico e scarico rifiuti X Valutazione dell’esposizione al rumore nell’ambiente di lavoro (D.Lgs. 9 aprile 2008 n° 81) X Valutazione dei rischi correlati alle vibrazioni meccaniche (D.Lgs 9 aprile 2008 n° 81) X Relazione sulla Valutazione dei rischi (9 aprile 2008 n° 81) dell’Impresa esecutrice e dei subappaltatori

X

Schede di sicurezza dei preparati pericolosi utilizzati in cantiere X

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3 PREMESSA SU INDIVIDUAZIONE , ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI 3.1 SITUAZIONE AMBIENTALE IN CUI E’ SITO IL CANTIERE.

L’edificio oggetto di intervento è situato nella zona centrale di Mortegliano che ha funzioni residenziali, direzionali e commerciali . Il sito, comunque, non è situato in un sistema stradale con traffico ma è circondato da una viabilità minore interna ad un isolato. Le lavorazioni si svolgeranno all’interno dell’edificio già ristrutturato e solo parzialmente all’esterno. La planimetria dell’area di cantiere è pensata tenendo conto dell’accessibilità all’area e in funzione delle aree di

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lavorazione esterne che avranno tempi di esecuzione presumibilmente limitati e precedenti ai lavori interni. L’organizzazione del cantiere logistico è rappresentato nella tavola di cantiere allegata. L’Impresa Appaltatrice potrà proporre soluzioni alternative al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione sempreché queste siano migliorative nella condotta in sicurezza dei lavori. In questa fase si prevede che l’accesso ai mezzi di cantiere possa avvenire dalla strada di ingresso a sud, dove è situato un parcheggio. Su questo lato, la viabilità è in asfalto, contrariamente alla strada di accesso a nord, che è in porfido, pertanto eventuali danneggiamenti alla sede stradale sarebbero meno rilevanti. Presenza di infrastrutture: Non sono presenti infrastrutture aeree. Sono presenti infrastrutture di sottosuolo quali linee elettriche , linee telefoniche , rete d’acqua, gas e rete fognaria. Spetterà all’Impresa appaltatrice prendere contatti con le società gestrici al fine di richiedere sopralluoghi. Gli scavi dovranno essere eseguiti con la massima cautela Allestimento del cantiere: Si precisa che per - cantiere si intende tutta l’estensione dell’area in cui si svolgeranno tutte le attività logistiche e lavorative. - cantiere logistico l’area in cui sono concentrati i baraccamenti, i depositi, gli impianti fissi, le macchine di Cantiere. - aree di lavorazioni le aree nelle quali si eseguono le attività lavorative. Si possono prevedere due baraccamenti di cantiere: un box ad uso deposito, un box ad uso ufficio, insieme a un servizio igienico prefabbricato. Tali baraccamenti potranno essere collocati sul lato sud dell’edificio, di fronte al parcheggio. Non è necessario l’uso della gru a torre. Il cantiere logistico dovrà essere recintato con rete metallica e teli plastici di protezione per tutta la durata delle lavorazioni. Le aree di lavorazioni, come sotto indicate, potranno essere recintate al momento dell’esecuzione dei lavori per limitare le interferenze da e verso l’esterno. L’organizzazione del cantiere deve valutare innanzitutto le aree di lavorazione, l’accessibilità alle stesse per la fornitura dei materiali e per la viabilità in sicurezza di persone e mezzi. In esterno, le lavorazioni determineranno interferenze con i luoghi pubblici o privati adiacenti, pertanto sarà necessario prevedere una recinzione parziale nel tempo delle aree interessate e un’eventuale modifica della viabilità di ingresso. Il coordinatore della sicurezza e l’Impresa si faranno carico di segnalare e avvisare preventivamente gli interessati alla eventuale chiusura temporanea della viabilità. 3.2 LE AREE DI LAVORAZIONE ALL’ESTERNO DELL’EDIFICIO. Due di queste lavorazioni presentano rischi maggiori di movimentazione dei carichi e cadute dall’alto. Fornitura e posa in opera di macchina per il trattamento dell’aria. U.T.A Unità Trattamento Aria La macchina dovrà essere collocata sulla terrazza presente nel lato ovest dell’edificio La terrazza si trova a un’altezza di circa 5 metri dal piano di campagna. Preventivamente sul solaio della terrazza saranno eseguiti dei cordoli di appoggio dell’UTA. Si ipotizza che il mezzo di trasporto per la fornitura della macchina sia dotato di braccio gru, adeguato al peso di movimentazione. Il mezzo potrà arrivare dal parcheggio sud e posizionarsi parallelamente all’edificio, pertanto è opportuno che l’area logistica interessata alla lavorazione venga adeguatamente limitata al traffico di persone estranee al cantiere con adeguata recinzione e con adeguata segnaletica. E inoltre opportuno che durante questa fase( una giornata ) non vi sia sovrapposizione di altre lavorazioni in cantiere Da qui potranno essere condotte le operazioni di sollevamento e collocamento in opera della macchina. Tali operazioni andranno eseguite da personale della ditta fornitrice adeguatamente addestrato a tutte le operazioni di movimentazione. Non sottovalutare la presenza del numero di lavoratori: si stima la presenza di 4 lavoratori : 2 a terra + 2 sulla terrazza. I rischi maggiori in questa fase sono quelli di schiacciamento e caduta di carico dall’alto.

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La lavorazione deve essere pianificata successivamente ad un accurato sopralluogo dell’area. - Sopralluogo preventivo dell’area esterna e della terrazza - evitare interferenze con altre lavorazioni pianificando il programma dei lavori - valutazione dell’ingresso del mezzo, eventuale ordinamento con vigili - preparazione della recinzione dell’area con adeguati pannelli e segnaletica per impedire l’accesso. - esecuzione della fornitura con sollevamento del carico e collocamento della macchina - pulizia finale e rimozione della recinzione a lavorazione terminata. Lavori di lattoneria per il completamento delle pensiline sulla facciata di ingresso da nord. La struttura delle pensiline presenti sul lato nord dovà essere completata con lavori di rivestimento e posa in opera di lattoneria. Le pensiline di trovano a un’altezza, dal piano di campagna rispettivamente di circa 3,50 m e 6,50 m. Nella considerazione che la lavorazione consisterà nella posa in opera di elementi di lattoneria già prefiniti e che la lavorazione non dovrebbe superare i 4 giorni lavorativi, si stima che l’apprestamento più adeguato nella valutazione costo/tempo possa essere una piattaforma aerea. Se l’impresa sceglierà tale apprestamento per l’esecuzione della lavorazione piuttosto che un ponteggio fisso, dovrà garantire l’impiego di personale adeguatamente addestrato alle lavorazioni dall’alto su piattaforma. Anche in questa lavorazione, come nella precedente i rischi sono quelli della caduta dall’alto, di schiacciamento e i rischi di tagli escoriazioni nella movimentazione degli elementi in lamiera nonché rischi di elettrocuzione connessa all’uso di strumenti elettrici. Poiché la lavorazione si svolge in un periodo limitato la zona interessata all’intervento può essere recintata per il periodo di tempo necessario all’esecuzione, ovvero coordinando la tempistica con la lavorazione di pavimentazione dell’area di fronte all’ingresso. Il momento di lavorazione e di eventuale chiusura del transito al cortile adiacente, andrà pianificato e concordato con i frontisti interessati. La lavorazione deve essere pianificata successivamente ad un accurato sopralluogo dell’area. - Sopralluogo preventivo dell’area di lavorazione - evitare interferenze con altre lavorazioni pianificando il programma dei lavori - valutazione della scelta dell’apprestamento: piattaforma o ponteggio - preparazione della recinzione dell’area con adeguati pannelli e segnaletica per impedire l’accesso. - esecuzione della fornitura con sollevamento degli elementi e posa in opera - pulizia finale e rimozione della recinzione a lavorazione terminata. Altre lavorazioni esterne con possibili interferenze esterne sono: Lavori edili di formazione di gradinate e rampe di ingresso verso il lato est dell’edificio. Sul lato est dell’edificio e sul lato nord dell’ingresso sono previsti lavori per realizzazione di rampe e scalinate dagli ingressi e dalle uscite di sicurezza. I lavori non presentano particolari rischi. E’opportuno prevedere una recinzione di cantiere che potrà occupare temporaneamente anche una minima parte della strada di ingresso al parcheggio. Tale recinzione potrà essere ridotta a completamento delle opere strutturali principali. La pavimentazione dello spazio esterno a nord, davanti all’ingresso principale del teatro interessa una zona di passaggio e di accesso a un retrostante cortile privato. Sarà necessario, per un limitato periodo di tempo, interrompere il passaggio, concordando le modalità con i frontisti interessati. La lavorazione deve essere eseguita in tempi strettamente necessari alla corretta esecuzione degli interventi per non recare pregiudizio alle attività esistenti. 3.3 LE AREE DI LAVORAZIONE ALL’INTERNO DELL’EDIFICIO. Le lavorazioni interne di completamento oggetto del presente appalto riguarderanno il piano terra dell’edificio e il piano primo. Non si attueranno lavorazioni nella zona dei camerini situati al piano interrato. Queste lavorazioni saranno oggetto di un lotto successivo.

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Sala, galleria e platea. La lavorazione più importante di completamento è quella relativa alla sala del pubblico: in relazione al tipo di lavorazioni e alle altezze dei locali. Per i lavori previsti di formazione di fori per il passaggio dei canali d’aria all’esterno e per la formazione di contropareti in cartongesso e sottostante carpenteria, si prevede un ponteggio lungo tutto il perimetro interno della sala, così come indicato nello schema allegato. Questo consente ai lavoratori di diverse squadre, di effettuare le diverse lavorazioni, in tempi diversi, alle altezze predefinite. Per le lavorazioni di foratura per i canali d’aria è possibile prevedere un tratto di ponteggio vicino alla parete, per le lavorazioni di carpenteria e di rivestimento in cartongesso, il piano di lavorazione dovrà essere più arretrato. Le varie posizioni di lavoro possono essere ricavate con modifiche del ponteggio prevedendo sbalzi dell’impalcato nei tratti interessati. L’onere dell’apprestamento interno alla sala interessa tutte le lavorazioni previste a parete: dalla formazione dei fori, all’impiantistica fino alla tinteggiatura. Il completamento delle pareti è quindi prioritario alle successive lavorazioni a terra. Torre scenica Nella torre scenica le lavorazioni di tinteggiatura interessano un’altezza dal suolo pari a 10,70 m circa. Si può prevedere un apprestamento fisso come il ponteggio oppure una piattaforma elevatrice valutando la complanarità del piano del palco. Foyer Il foyer è interessato principalmente a lavori di rivestimento di pareti e soffitto a cartongesso Nel foyer è presente la scala di collegamento verticale. I lavori di controsoffittatura possono essere eseguiti con trabatello. Per raggiungere il punto di lavorazione al primo piano in prossimità della vetrata è necessario prevedere un impalcato a copertura del vuoto della scala da realizzarsi con piani in metallo prefabbricati o con tavoloni in legno dello spessore minimo di 4 cm. opportunamente fissati per evitare scorrimenti. 4. RISCHI PRINCIPALI La presente elencazione di rischi, che prende in riferimento accadimenti statisticamente rilevanti, fa riferimento a quanto indicato nella norma UNI 10942 + EC1, relativa ai Piani di Sicurezza. Il grado di attenzione va da attenzione minima (1), ad attenzione massima (4). Codice Tipo di rischio Note Misure precauzionali principali GRADO DI

ATTENZIONE RF01 Cadute dall’alto Presente Verificare presenza di solidi parapetti alti

almeno 1 ml sui dislivelli superiori a 50 cm. Verificare stato di conservazione delle attrezzature. Per lavori in altezza fare uso di ponteggi completi di basamenti, ponti, sottoponti e parapetti, oppure di trabatelli, di piattaforme aeree o di funi di sicurezza cui agganciarsi con cinture e imbracature o di reti anticaduta, ecc.

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RF02 Seppellimento, sprofondamento

Non sono previsti scavi superiori a 1 metro

Per profondità maggiori non previste: Utilizzare casco di sicurezza. Non operare in profondità in assenza di opere provvisionali di sostegno del terreno. Non depositare terreno sul ciglio degli scavi non protetti. Mantenersi a distanza

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di sicurezza dalla zona di demolizione (almeno 1,5 volte altezza elementi in corso di demolizione).

RF03 Urti, colpi, impatti, compressioni

Presenti in molte lavorazioni

Verificare consegna e utilizzo DPI a tutte le maestranze

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RF04 Punture, tagli, abrasioni

Presenti in molte lavorazioni

Verificare consegna e utilizzo DPI a tutte le maestranze

3

RF05 Vibrazioni Demolizioni, formazioni di fori

Verificare consegna e utilizzo DPI a tutte le maestranze

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RF06 Scivolamenti, cadute a livello

Movimentazione materiali, trasferimenti in cantiere

Verificare consegna e utilizzo DPI a tutte le maestranze. Curare l’organizzazione della viabilità di cantiere Informare tutte le maestranze, anche fornitori, sulla viabilità di cantiere da rispettare.

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RF07 Calore, fiamme Non sono previste lavorazioni con uso di fiamme libere

Verificare consegna e utilizzo DPI a tutte le maestranze.

1

RF08 Freddo/caldo Lavorazioni invernali ed estive

Gli addetti dovranno essere dotati di indumenti adatti alla stagione. Non si prevede l'esposizione a temperature rilevanti: il CSE verificherà le condizioni ambientali e adotterà orari di lavoro congruenti al benessere.

1

RF09 Elettrici Impianti elettrici, linee in tensione

Prima di operare verificare l’assenza di tensione. Verificare la messa a terra delle attrezzature. Verificare lo stato di usura dei cavi. Mantenersi ad almeno 5 m dalle linee in tensione. Richiedere sopralluogo per identificazione sottoservizi da parte degli enti gestori.

4

RF10 Radiazioni (non ionizzanti)

- - -

RF11 Rumore Varie lavorazioni

Verificare consegna e utilizzo DPI a tutte le maestranze, in particolare protettori dell’udito. Verificare che i lavoratori adottino protezioni dell’udito e che limitino temporalmente l’utilizzo di mezzi ed attrezzature ad elevato impatto

3

RF12 Cesoiamento, stritolamento

Varie lavorazioni

La manutenzione dei macchinari sarà eseguita solo da personale abilitato

2

RF13 Caduta materiale dall’alto

Varie lavorazioni In rilievo: -posa in opera di UTA -posa in opera di pareti laterali sala

Verificare consegna e utilizzo DPI a tutte le maestranze, in particolare protettori del capo. Verificare tipologia ganci di ancoraggio (omologati) e stato di usura. Verificare la presenza di fermapiede sui parapetti a protezione zone con lavori sottostanti. Non gettare materiale dall’alto. Per le macerie fare uso di coni di trasporto. Non movimentare materiali con gru/autogru in

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assenza di cassone di contenimento. Non movimentare carichi in zone con potenziale presenza di persone

RF14 Annegamento -

-

RF15 Investimento Movimentazione dei mezzi in ingresso e uscita dala cantiere

Prevedere viabilità pedonale di cantiere ben definita e distinta da quella dei mezzi. Porre attenzione all’entrata/uscita dal cantiere. Disporre recintazioni anche rigide di protezione e segnalazioni lungo le strade interessate. Durante eventuali lavorazioni su strade indossare indumenti ad alta visibilità. Se le strade non sono completamente chiuse al traffico si dovranno eseguire segnalazioni.

2

RF16 Movimentazione manuale carichi

Varie lavorazioni

Una persona non potrà movimentare più di 30 kg (vedi anche paragrafo specifico). Fare uso di argani elevatori o autogru per spostamento materiali

3

RC31 Polveri, fibre Varie lavorazioni

Durante le lavorazioni con produzione di polveri o fibre fare utilizzo di mascherine protettive. Bagnare le macerie

3

RC32 Fumi Eventuali saldature

Evitare di eseguire saldature in luoghi non aerati. Utilizzare mascherine protettive. Uso di estintori.

1

RC33 Nebbie Applicazione a spruzzo di vernici e smalti

Raccogliere e prendere visione schede di sicurezza delle sostanze utilizzate. Usare sempre adeguate mascherine di protezione.

2

RC34 Immersioni - - - RC35 Getti, schizzi Lavori su

condutture in pressione (eventuali – ad esempio lavori su linea gas)

Prima di operare su condotti in pressione appurare la chiusura delle valvole a monte

1

RC36 Gas, vapori Utilizzo di materiali sprigionanti vapori dannosi

Raccogliere e prendere visione schede di sicurezza dei materiali. Verificare eventuali controindicazioni o misure di sicurezza da applicare

1

RB51 Catrame e fumo - - - RB52 Allergeni Utilizzo di

materiali particolari da parte di persone aventi sensibilizzazioni, vernici, solventi, primer, malte chimiche fertilizzanti, ecc.

Raccogliere e prendere visione schede di sicurezza dei materiali. Verificare eventuali controindicazioni o misure di sicurezza da applicare

1

RB53 Infezioni da microrganismi

Lavori su rete fognaria esistente

Usare sempre guanti, indumenti lunghi, calzature adeguate ed eventualmente mascherine di protezione.

2

RB54 Amianto Non presente -

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- RB55 Oli minerali e

derivati chimici Olii disarmanti, vernici, solventi, primer, malte chimiche, fertilizzanti, anicrittogamici

Prevedere un uso limitato nel tempo da parte degli addetti. Operare in luoghi ben aerati. Indossare DPI (guanti in particolare). Evitare l’uso di sostanze tossiche preferendo sostanze con minore impatto chimico

2

4.1 RISCHIO AMIANTO. Sull’edificio esistente non è stato rilevato alcun elemento contenente amianto. 4.2 RISCHIO RELATIVO AD ORDIGNI BELLICI INESPLOSI. SI NO Osservazioni Ricerca da fonti bibliografiche o stampa

x

Richiesta informazioni ufficio tecnico x Vicinanza a linee viarie, ferroviarie, ponti, porti durante i conflitti bellici

x Vicinanza aereoporto militare I e II guerra mondiale località Chiasiellis km 3 circa

Scavi precedenti nell’area oggetto di scavo

x Nel primo lotto lavori le stesse aree oggetto del presente appalto sono state interessate a lavori si scavo

Ritrovamenti di ordigni bellici in zone prossime al cantiere

x Un ordigno della II guerra mondiale è stato ritrovato a chiasiellis nel 2016, in prossimità dell’aereoporto militare.

Sulla base di ricerche condotte in testi di storia e in archivi di cronaca locale nonché da informazioni raccolte presso Ufficio Tecnico Comunale, non si registrano ritrovamenti di ordigni bellici inesplosi nell’abitato centrale di Mortegliano contestuali a scavi in cantieri edili pubblici o privati . Un grosso ordigno bellico risalente alla II guerra mondiale è stato ritrovato a Chiasiellis al civico 8 di via Ferraria nel 2016. Il ritrovamento è prossimo al campo di volo militare in attività nella I e II guerra mondiale. Considerate le informazioni raccolte e tenuto conto che la zona esterna al cantiere è già stata interessata a lavori di scavo che non hanno prodotto ritrovamenti di ordigni bellici e/o di oggetti ad essi assimilabili, si ritiene che l’area di intervento possa essere classificata a basso rischio di ritrovamento di ordigni bellici inesplosi e pertanto si ritiene non necessaria un’analisi strumentale preventiva. Prescrizioni: Tuttavia , i lavori di scavo devo essere sempre condotti con la massima attenzione fermando subito i lavori qulora si accerti la presenza di elementi sospetti assimilabili ad ordigni. 4.3 RISCHIO RUMORE La stima preventiva dell'esposizione al rumore dei lavoratori è stata eseguita sulla base dei dati estrapolati da studi e rilievi del C.P.T. di Torino; l'esito è il seguente:

• Assistente di cantiere Lep dB(A) 82

• Impiantista Lep dB(A) 83

• Addetto rifiniture Lep dB(A) 84

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La specifica esposizione dei singoli addetti dovrà essere riportata sul POS, in riferimento alla valutazione di esposizione al rumore di ogni impresa. Dovranno essere messe in atto le misure di sicurezza previste dal D.Lgs. 9 aprile 2008 n° 81 - Titolo VIII

“Agenti fisici” - Capo II – Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro.

I valori limite di esposizione e i valori di azione, in relazione al livello di esposizione giornaliera al rumore e alla pressione acustica di picco, sono fissati a:

a) valori limite di esposizione rispettivamente LEX = 87 dB(A) e ppeak = 200 Pa (140 dB(C) riferito a 20 µPa);

b) valori superiori di azione: rispettivamente LEX = 85 dB(A) e ppeak = 140 Pa (137 dB(C) riferito a 20 µPa);

c) valori inferiori di azione: rispettivamente LEX = 80 dB(A) e ppeak = 112 Pa (135 dB(C) riferito a 20 µPa).

Nella valutazione del rischio rumore L’impresa dovrà fare riferimento alle singole lavorazioni e rapportare le lavorazioni a quanto previsto nel DUVRI AZIENDALE. Ogni lavoratore dovrà obbligatoriamente indossare specifici DPI. 4.4 RISCHIO CHIMICO. Il pericolo di rischio chimico in questo cantiere è classificato BASSO: le lavorazioni previste non prevedono l’uso di prodotti tossici o irritanti . L’attenzione va sempre mantenuta ogniqualvolta vi sia l’impiego di una qualsiasi sostanza: leggere preventivamente le istruzioni e le modalità di applicazione. Non maneggiare alcuna sostanza senza l’uso di DPI adeguati. 4.5 RISCHIO INCNDIO O ESPLOSIONE.

Il pericolo d’incendio in questo Cantiere è classificato basso: Non sono previsti lavorazioni di saldatura o presenza di bombole di GPL per la stesura di teli impermeabilizzanti e di bombole di acetilene durante gli interventi di saldatura per impianti meccanici. Non sono previsti depositi il di carburanti o altri prodotti particolarmente infiammabili.

Il RISCHIO INCENDIO è stato classificato MEDIO BASSO

Tuttavia il cantiere deve essere comunque dotato di almeno n° 2 estintori di tipo portatile da kg 6, caricati a polvere secca e CO2, tarati e controllati ogni sei mesi. Da collocarsi in punti ben evidenti a ogni lavoratore e non lontani dal luogo di lavorazione. Ovvero in prossimità di lavorazioni per le quali il lavoratore riconosca particolari motivi di rischio. Vista la relativa entità e la natura dei lavori da svolgere, le misure di emergenza da attuare in caso di lotta antincendio sono riassumibili nei seguenti obblighi:

− designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;

− adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché per il caso di pericolo grave e immediato, secondo le disposizioni di cui all’articolo 43;

− messa in sicurezza, a fine giornata lavorativa, degli impianti ed attrezzature presenti sul cantiere;

− protezione dei beni e delle attrezzature ivi presenti;

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− salvaguardia ed evacuazione delle persone;

− procedure per l’estinzione di piccoli focolai d’incendio o per la chiamata dei servizi di soccorso.

Nel corso delle lavorazioni l’Impresa principale e le altre Ditte interessate all’esecuzione dei lavori, per i rispettivi ruoli, provvederanno alla formazione ed informazione del proprio personale – anche congiuntamente – sia per le esercitazioni in materia di pronto soccorso che per quelle antincendio e di evacuazione. 4.6 PROTEZIONE COLLETTIVA E PROTEZIONE INDIVIDUALE PER LE LAVORAZIONI Più A RISCHIO. Nel presente Piano di Sicurezza le “Opere provvisionali per la protezione collettiva” e i “Dispositivi di protezione individuale” sono stati meglio definiti in funzione delle scelte effettuate per l’utilizzo del tipo di impianti, macchine, attrezzature, materiali, ecc. che verranno realmente utilizzati. Si privilegia, per quanto possibile, la “Protezione collettiva” alla “Protezione individuale”.

Opere provvisionali per la protezione collettiva:

a) Recinzione e segnaletica perimetrale nelle zone di lavoro. b) Segregazione specifica delle zone con aperture a cielo libero, in particolare per quelle di profondità

superiore a 50 cm o nei fori di solai. c) Impianto elettrico e di messa a terra comune. d) Ponteggi metallici e impalcati

Debbono inoltre essere considerati come “misure di protezione collettiva”: − Parapetti, Segnaletica di sicurezza, Estintori, Insonorizzazioni delle fonti di rumore, ecc.; − Procedure di comportamento (Schede) per le varie Fasi lavorative e per l’uso di macchinari ed

attrezzature (con particolare riferimento a ponteggi, montacarichi e protezioni particolari dalle cadute) in considerazione anche dello sviluppo verticale del lavoro;

− Misure tecniche di prevenzione; − Indicazioni su idonee opere provvisionali di protezione collettiva (vedi particolari a protezione delle zone di

camminamento sottostanti ai ponteggi, ecc.).

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Ponteggi metallici e impalcati. Il progetto di sicurezza ha previsto l’uso di ponteggi per la realizzazione degli interventi interni alla sala come indicato nelle planimetrie successive. La progressione dei ponteggi e la forma degli stessi dipende dalle zone di lavorazione e dai vincoli interni alla sala quali canali d’aria esistenti, capriate ecc. Per la formazione dei fori per il passaggio dei canali d’aria, si prevede che la lavorazione avvenga dall’esterno, sulla terrazza. Contemporaneamente, all’interno della sala dovrà esser prevista l’installazione di un tratto di ponteggio con ultimo impalcato a sbalzo. Per le lavorazioni sui canali o per la realizzazione delle contropareti in cartongesso interne alla sala, per le tinteggiature della torre scenica, dovrà essere installato un ponteggio come da schema sottostante.

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Per la fornitura e posa in opera di cartongesso in parete e a controsoffitto l’apprestamento previsto è il trabatello (onere generale per la lavorazione). Un onere speciale e specifico del cantiere è la formazione di un impalcato a chiusura del foro scala tra il piano terra e il piano primo del foyer. Qui il piano di sicurezza prevede la formazione di un impalcato (se con tavole di legno spessore min.4 cm) e sottostante struttura costituita da ponteggio o travi metalliche in appoggio. Questo impalcato, complanare al solaio esistente del primo piano foyer, consentirà al trabattello di raggiungere le zone soggette a controsoffittatura vicino alla vetrata.

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Opere di lattoneria per rivestimento della pensilina sulla facciata nord d’ingresso. Stimando che la lavorazione avvenga in due giornate lavorative, risulta probabilmente meno oneroso l’uso di una piattaforma elevatrice a nolo. Ovvero l’Impresa potrà installare un ponteggio. Altre lavorazioni con rischio di caduta dall’alto. Per la la fornitura e la posa in opera di manufatti in prossimità di zone con rischio di caduta dall’alto è obbligatorio che l’Impresa verifichi l’esistenza di protezioni verso il vuoto e, in loro assenza, provveda, qualsiasi lavorazione, all’installazione di parapetti o altri apprestamenti o DPI atti a evitare i rischi di caduta. Esempio: installazione Parapetto foyer.

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4.7 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE.

I DPI saranno adeguati ai rischi da prevenire, adatti all’uso ed alle condizioni esistenti sul Cantiere e terranno conto delle esigenze ergonomiche e di salute dei lavoratori. Tutto il personale (e le persone che per motivi vari saranno presenti in cantiere), sarà obbligato ad utilizzare i DPI, la cui dotazione minima sarà: − Casco di protezione; − Tuta da lavoro (ad alta visibilità durante i lavori su strada) adeguata alla stagione lavorativa

(estiva/invernale); − Guanti da lavoro; − Scarpe antinfortunistiche adeguate alla stagione lavorativa (estiva/invernale). Saranno inoltre distribuiti per particolari necessità (specialmente negli interventi in quota, utilizzo demolitori, montaggio ponteggi, ecc.: − Cinture di sicurezza con funi di trattenuta; − Cuffie ed inserti auricolari; − Mascherine di protezione dell’apparato respiratorio (vari gradi di protezione); − Occhiali, Visiere e Schermi.

Verifica e monitoraggio in Cantiere:

I Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) sono corredo indispensabile dei lavoratori che devono sempre provvedere al loro uso in relazione ai rischi specifici di lavorazione. Compito dei RSPP è di fornire DPI adeguati, di curare l’informazione e la formazione all’uso e di sorvegliare sulla corretta applicazione in cantiere.

Tutti i lavoratori devono essere dotati di DPI appropriati ai rischi delle lavorazioni effettuate.

Il Datore di lavoro deve informare il Lavoratore sui rischi dai quali il DPI lo protegge e fornire un adeguato addestramento circa l’uso corretto e l’utilizzo pratico dei DPI. Il Lavoratore deve essere informato che il Datore di lavoro deve provvedere periodicamente alla manutenzione ed eventuale sostituzione dei DPI. Il Datore di lavoro ha informato ogni Lavoratore che ha l’obbligo di utilizzare idonei DPI nei seguenti casi:

TIPO DI PROTEZIONE TIPO DI DPI MANSIONE SVOLTA Protezione del capo Casco Per lavori sopra, sotto o in

prossimità di impalcature e di posti di lavoro sopraelevati, in prossimità di carichi sospesi, montaggio e smontaggio di armature, lavori di installazione e di posa in opera di ponteggi, operazioni di demolizione, ecc.),

Protezione dell’udito Cuffie – inserti - tappi Per lavorazioni o mansioni in cui si superino 85/ 90 dBA (vedi schede attrezzature e lavorazioni: in generale per uso demolitori)

Protezione occhi e viso Occhiali, visiera Durante utilizzo della flex e di lavorazioni con proiezione si schegge, (vedi schede

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attrezzature e lavorazioni) Protezione delle vie respiratorie Maschere in cotone, maschere al

carbonio, maschere antipolvere Nel corso di attività esposte a polveri quali utilizzo della flex, movimentazione inerti, demolizioni, uso di vernici e solventi. Concordare con il Coordinatore

Protezione dei piedi Scarpe antinfortunistiche, stivali in gomma

Tutte le mansioni

Protezione delle mani Guanti in pelle Guanti in gomma Guanti in lattice Guanti in maglia metallica

Tutte le mansioni

Protezione delle altre parti del corpo

Gambali in cuoio Ginocchiere

Da concordare con il Coordinatore

Protezione contro le cadute dall’alto

Imbracatura di sicurezza Cinture di sicurezza Fune di ritenuta ad assorbimento di energia o autoavvolgitore

In fase di montaggio e smontaggio ponteggi; durante le demolizioni interne. Da concordare con il Coordinatore

Verifiche eseguite all’avvio delle lavorazioni:

Data:

Aggiornamento delle verifiche nel corso dei lavori

Data: Eventuali Variazioni e/o Provvedimenti adottati nel corso dell’esecuzione dei lavori: Prescrizioni specifiche per la movimentazione manuale dei carichi Le affezioni cronico degenerative della colonna vertebrale sono di assai frequente riscontro presso la collettività dei lavoratori, soprattutto dell’edilizia. Esse, sotto il profilo della molteplicità delle sofferenze e dei costi economici e sociali indotti (assenze per malattie, cure, cambiamenti di lavoro, invalidità, ecc.) rappresentano uno dei principali problemi sanitari. Il NIOSH-USA (Istituto Nazionale per il lavoro e la salute) pone tali patologie al secondo posto nella lista dei dieci problemi di salute più rilevanti nei luoghi di lavoro. D’altro lato le affezioni acute dell’apparato locomotore sono al secondo posto (dopo le affezioni alle vie respiratorie) nella prevalenza puntuale di patologie acute accusate dai lavoratori. Ancora in Italia, le sindromi artrosiche sono al secondo posto tra le cause di invalidità civile. Secondo stime provenienti dagli istituti di medicina del lavoro, le patologie croniche sono la prima ragione nelle richieste di parziale non idoneità al lavoro specifico. In particolare, in letteratura, è ormai consolidato il rapporto esistente tra attività di movimentazione manuale dei carichi ed incremento del rischio di contrarre affezioni acute e croniche dell’apparato locomotore ed in particolare del rachide lombare. Si ricorda che il massimo carico movimentabile manualmente è di 30 kg per gli uomini e di 20 kg per le donne; in ogni caso deve essere una movimentazione temporanea e non ripetitiva. Per la movimentazione dei materiali oltre i 30 kg si prevede pertanto di utilizzare l’argano elevatore.

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5. MODALITA’ DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO Tutte le Ditte che contribuiranno ai lavori dovranno preventivamente accettare il presente Piano di Sicurezza redatto dal Coordinatore. Come già indicato, per quanto riguarda le loro Fasi di lavoro, ogni Ditta dovrà integrare il presente Piano di Sicurezza con un proprio Piano Operativo di sicurezza (POS). Inoltre si ricorda che l’art. 97 comma 3 lettera b del D.Lgs. 81/2008 prevede espressamente che l’appaltatore deve “...verificare la congruenza dei piani operativi di sicurezza (POS) delle imprese esecutrici rispetto al proprio, prima della trasmissione dei suddetti piani operativi di sicurezza al coordinatore per l'esecuzione”. L’ Impresa principale, che gestisce il lavoro, avrà il compito e la responsabilità di informare chiunque graviti nell’area del Cantiere dell’obbligo di prendere visione e rispettare i contenuti del presente Piano di sicurezza e delle eventuali successive integrazioni; con lo scopo preminente di tutelare la sicurezza dei luoghi di lavoro da interferenze che potrebbero rivelarsi pericolose.

1. Il datore di lavoro dell’impresa affidataria vigila sulla sicurezza dei lavori affidati e sull’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento.

2. Gli obblighi derivanti dall’articolo 26, fatte salve le disposizioni di cui all’articolo 96, comma 2, sono riferiti anche al datore di lavoro dell’impresa affidataria.

3. Il datore di lavoro dell’impresa affidataria deve, inoltre: a) coordinare gli interventi di cui agli articoli 95 e 96; b) verificare la congruenza dei piani operativi di sicurezza (POS) delle imprese esecutrici rispetto al proprio, prima della trasmissione dei suddetti piani operativi di sicurezza al coordinatore per l’esecuzione. 5.1 PRECISAZIONI PER LE DITTE O LAVORATORI AUTONOMI CHE INTERVERRANNO NEL CORSO DEI LAVORI L’Impresa principale coordinerà gli interventi di protezione e prevenzione in Cantiere, ma tutti i Datori di lavoro delle altre Ditte che saranno presenti durante l’esecuzione dell’opera, saranno tenuti ad osservare le misure generali di tutela di cui al T.U. e cureranno, ciascuno per la parte di competenza, in particolare: a) il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità; b) la scelta dell’ubicazione di posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti,

definendo vie o zone di spostamento o di circolazione; c) le condizioni di movimentazione dei vari materiali; d) la manutenzione, il controllo prima dell’entrata in servizio e il controllo periodico degli impianti e dei

dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori; e) la delimitazione e l’allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare

quando si tratta di materie e di sostanze pericolose; f) l’adeguamento, in funzione dell’evoluzione del cantiere, della durata effettiva da attribuire ai vari tipi di

lavoro o fasi di lavoro; g) la cooperazione tra datori di lavoro e lavoratori autonomi; h) le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all’interno o in prossimità del cantiere.

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Tutte le Ditte e/o Lavoratori autonomi che interverranno nel corso dei lavori sono obbligate a partecipare alle riunioni di coordinamento promosse dal CSE o dall’Impresa principale per recepire quali saranno le prescrizioni e gli obblighi – in materia di sicurezza – che dovranno rispettare nel corso dei lavori.

In particolare, il Direttore Tecnico di Cantiere ed i soggetti Preposti per conto delle Imprese, che dirigono o sovrintendono alle attività alle quali sono addetti propri lavoratori subordinati, sono tenuti ad attuare il presente Piano di sicurezza e di coordinamento e ad adottare tutte le misure di prevenzione e protezione che si rendono necessarie a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori. Il Direttore Tecnico di Cantiere o il Capocantiere per conto di ciascuna impresa sono tenuti a rendere edotti i lavoratori circa i rischi specifici cui sono esposti in funzione delle mansioni loro affidate; ad assicurare l'affissione di idonei cartelli monitori in cantiere; ad esigere dai lavoratori il rispetto delle norme e misure di prevenzione e protezione vigenti e previste dal Piano; a verificare le omologazioni, i collaudi e le verifiche dei macchinari, attrezzature ed impianti di cantiere. Ciascun lavoratore è tenuto a prendersi cura della propria sicurezza e salute, nonché di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro e sulle quali possano ricadere gli effetti delle sue azioni od omissioni; ad utilizzare i macchinari, attrezzature e dispositivi di protezione collettiva ed individuale conformemente alle istruzioni ricevute ed alle norme di sicurezza; a non modificare in alcun modo i suddetti macchinari, attrezzature e dispositivi di protezione collettiva ed individuale; a segnalare tempestivamente ai propri superiori qualunque difetto o carenza dei suddetti macchinari, attrezzature e dispositivi di protezione collettiva ed individuale; a sottoporsi ai controlli sanitari previsti; a rispettare e contribuire all'applicazione del presente Piano di Sicurezza e Coordinamento, come eventualmente aggiornato nel corso d'opera. Ai fini dell'attuazione del presente Piano, il Direttore Tecnico di cantiere o il Capocantiere dell'impresa appaltatrice 1, assume il compito e la responsabilità del coordinamento delle Imprese e dei Lavoratori autonomi contemporaneamente presenti e di attuazione delle appropriate misure atte a minimizzare i rischi derivanti dalla contemporaneità delle lavorazioni. In particolare, nei giorni lavorativi in cui il programma dei lavori evidenzia la contemporanea presenza in cantiere di più squadre che possano interferire tra loro, il Direttore Tecnico o Capocantiere suddetto dovrà riunire, prima dell'inizio delle lavorazioni, i Direttori Tecnici e/o i soggetti Preposti delle squadre interessate, per concordare le misure di coordinamento necessarie a ridurre al minimo i rischi che detta contemporaneità della azioni comporta. Tutte le decisioni prese in materia di coordinamento dovranno essere prese preventivamente di comune accordo in una riunione fra il Coordinatore e i Capicantiere. Le decisioni prese in materia di coordinamento costituiranno aggiornamento ed adeguamento del presente Piano durante l'esecuzione delle opere. 5.2 DISPOSIZIONI PER LE ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE E CONTROLLO DURANTE LESOSPENSIONI E/O FINO ALLA CONSEGNA DEI LAVORI. Durante gli eventuali periodi di sospensione dei lavori o inattività e a fine lavori, prima della consegna del manufatto al committente, nel cantiere devono essere mantenute le condizioni di sicurezza (recinzioni, pulizia, segnaletica, ecc.). Il Direttore Tecnico di cantiere deve periodicamente (con frequenza almeno settimanale) eseguire il controllo del mantenimento delle condizioni di sicurezza nel cantiere e ordinare all'impresa, quando necessario, di praticare gli opportuni interventi di ripristino. Il coordinatore della sicurezza vigilerà sull'effettivo mantenimento delle condizioni di sicurezza nel cantiere. 5.3 IMPRESE DI CUI SI PREVEDE L’ESECUZIONE DELL’OPERA Opere edili, esecuzione di tramezzi di calcestruzzi, di caldane impresa principale o subappalto sottofondi , massetti, intonaci Pavimentazioni, rivestimenti in gres, ceramica subappaltato

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Pavimentazioni esterne in porfido e pietra subappalto Pavimentazioni interne in legno, parquet subappalto Fornitura e posa in opera di carpenteria metallica subappalto Cartongessi e pitture subappalto Impianti elettrici e meccanici impresa principale Fornitura e posa in opera di serramenti impresa principale 5.4 TEMPI DI ESECUZIONE E UOMINI/GIORNO. Per l’esecuzione dell’opera si prevede l’impiego di forza lavoro mutevole in relazione alla tipologia di lavoro e alla specializzazione della lavorazione. Si può prevedere l’utilizzo medio di 4 lavoratori al giorno pari a 485 uomini/giorno. Il tempo per l’ultimazione dei lavori è previsto in 180 giorni. 5.5 CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI CON INDIVIDUAZIONE DELLE EVENTUALI SOVRAPPOSIZIONI DELLE FASI LAVORATIVE. Considerata la non complessità dell’intervento, la corretta programmazione delle lavorazioni deve tendere a evitare per quanto possibile sovrapposizioni temporali di più squadre di lavoratori. Nel caso si verifichi la contemporaneità di più imprese, prima di iniziare qualsiasi lavorazione interferente è obbligatoria una riunione di coordinamento tra le squadre per definire al meglio ambiti di lavorazione e misure di riduzione dei rischi di interferenza. Il cronoprogramma in allegato prevede le varie fasi del cantiere ed evidenzia possibili compresenze. 5.6 PRESENZA IN CANTIERE DI PIU’ SQUADRE DIVERSE DI LAVORATORI. Il direttore tecnico di cantiere, qualora vi sia la compresenza in cantiere di più squadre deve informare i lavoratori presenti in cantiere al fine di eliminare i rischi dovuti alle varie interferenze tra le diverse tipologie di lavorazione. In particolare nel caso in cui le lavorazioni dell’impresa appaltatrice avvengano contemporaneamente con quelle di altre lavorazioni specialistiche (es. impiantisti) i rischi più comuni sono quelli derivanti da uso di attrezzature o apprestamenti comuni : l’impresa principale è responsabile delle attrezzature e degli impianti principali di cantiere è pertanto è responsabile della corretta manutenzione degli stessi. Prima dell’ingresso in cantiere qualsiasi subappaltatore dovrà verificare l’idoneità degli impianti e degli apprestamenti, sottoscrivere un verbale di consegna degli stessi, eventualmente segnalare criticità rilevate e non modificare lo stato delle attrezzature o dei ponteggi senza la preventiva autorizzazione della Impresa Principale. L’impresa principale può delegare un Impresa subappaltatrice alla modifica o all’uso di un’attrezzatura o apprestamento solo dopo aver accertato la competenza e la titolarità del lavoratore. (es. IL Ponteggio può essere modificato solo su richiesta all’Impresa installatrice e solo da personale con attestato per ponteggi ). L’ Impresa specializzata è tenuta a lavorare nell’ambiente predisposto da altri con mezzi adeguati e a norma. 5.7 DEFINIZIONE INTERFERENZE Dal cronoprogramma si prevedono diverse interferenze fra lavorazioni nell’area di cantiere esistenti soprattutto nella fase di posa in opera del cartongesso e di completamento degli impianti. Tali interferenze comunque non sono rilevanti e rientrano nella norma di un cantiere di piccole/medie dimensioni. E’ stato già osservato che un’opportuna pianificazione da parte dell’impresa appaltatrice riguardo le lavorazioni può permettere, grazie alla discreta estensione del cantiere, di eseguire operazioni diverse, anche contemporaneamente, a distanza sufficiente da non creare rischi reciproci.

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5.8 PRESCRIZIONI OPERATIVE E MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE I lavori devono essere organizzati in modo tale che le maestranze della stessa impresa appaltatrice e delle altre imprese non si intralcino vicendevolmente e non siano causa reciproca di situazioni di pericolo. La dimensione dell’area di intervento permette, con adeguata organizzazione, di eseguire operazioni diverse, anche contemporanee o consecutive, a distanza sufficiente da non creare rischi reciproci. Ciò si traduce in uno sfasamento spaziale e temporale delle lavorazioni interferenti di cui si è tenuto conto nell’analisi dei costi della sicurezza. Il CSE durante le visite verificherà il soddisfacimento della prescrizione relativa allo sfasamento. Il CSE consulterà la direzione lavori, le imprese esecutrici e i lavoratori autonomi interessati al fine di verificare la compatibilità della presente parte di PSC con l’andamento dei lavori, aggiornando eventualmente il Piano stesso e il cronoprogramma. Facendo seguito a quanto previsto dalle normative precedenti in materia di sicurezza, il D.Lgs. 9 aprile 2008 n° 81 impone in maniera più pressante il coordiname nto tra l’appaltatore e le imprese subappaltatrici e con i lavoratori autonomi per gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi a cui sono esposti i lavoratori. In particolare, nel caso in cui le lavorazioni di diverse imprese avvengano contemporaneamente, possono verificarsi due casi frequenti di pericolo:

− compresenza in cantiere di più squadre diverse di lavoratori, con la necessità talvolta di interfacciarsi (usare gli stessi mezzi, le stesse attrezzature, gli stessi impianti di cantiere, ecc.);

− l'impresa specializzata lavora in un ambiente predisposto da altri, con mezzi ed impianti talvolta non propri.

Nel primo caso i rischi, a seconda delle lavorazioni e delle squadre presenti in cantiere, sono i più disparati, e verranno esaminati prima dell'inizio dei lavori attraverso l'informazione e l'eventuale formazione degli addetti presenti. Anche nel secondo caso, i rischi sono diversi, ma facilmente individuabili ed analizzabili dopo una ricognizione dell'ambiente cantiere e dei mezzi, delle attrezzature e degli impianti in dotazione al cantiere. La dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico sarà fornita e posta a disposizione delle imprese subappaltatrici che si susseguiranno in cantiere per il completamento dell'opera. Per analizzare in maniera più precisa le varie fasi di “interferenza” tra le varie imprese, e anche tra fasi tipologicamente diverse pur eseguite dalla stessa impresa, si veda il diagramma di Gantt appositamente redatto in allegato. 5.9 PRESCRIZIONI PER USO COMUNE DI MACCHINE, ATTREZZATURE, IMPIANTI La particolarità e la relativa semplicità delle lavorazioni previste implica la scelta di uso comune di alcuni apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva come scelta di pianificazione lavori finalizzata alla sicurezza. E' prevedibile l’installazione dei seguenti apprestamenti, impianti ed attrezzature che avranno impiego

promiscuo:

- Delimitazione e segnalazione area di cantiere; - Impianto elettrico di cantiere; - Ponteggi; Per quanto riguarda l’impianto elettrico di cantiere l'impresa esecutrice deve rilasciare la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui al D.M. 37/2008 e alla Legge 46/90.

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I collegamenti equipotenziali devono essere interrati. L’Impresa principale che metterà a disposizione gli impianti dovrà garantire che gli stessi rispondano ai requisiti di sicurezza previsti dalla normativa vigente. Prima dell’utilizzo degli stessi da parte dei subappaltatori, si procederà, in contraddittorio, alla verifica degli impianti che verranno ceduti in uso siano conformi alle normative vigenti. Quando macchine o attrezzature vengono concesse in uso fra le imprese, per impiego in tempi successivi, deve essere redatto un verbale di consegna, con presa d'atto dello stato di consistenza e della perfetta rispondenza alla norma delle macchine e delle attrezzature stesse. Ogni ditta deve assicurare un uso corretto e conforme alle disposizioni di legge delle macchine e delle attrezzature usate in comune, senza danneggiarle, rimuoverne parti o protezioni o effettuarvi operazioni di manutenzione non autorizzate. 6. IMPIANTI COMUNI DI CANTIERE 6.1 IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE E DI MESSA A TERRA

L’Impianto elettrico e di messa a terra risponderà a tutte le norme del D.M. 37/2008 e della legge 46/90 e sarà certificato da impiantista qualificato, il quale provvederà periodicamente alla verifica dello stato di efficienza dello stesso, nonché a tutte le integrazioni che eventualmente saranno necessarie nel corso dei lavori.

Il POS dell’impresa dovrà dimostrare di aver valutato la situazione esistente e di pianificare l’assetto dell’impianto elettrico di cantiere. Prima dell’inizio lavori l’impresa dovrà corredare il POS con un elaborato planimetrico recante tutte le indicazioni relative e lo stesso sarà certificato, prima della sua messa in esercizio da parte di Ditta o professionista abilitati che provvederanno a rilasciare idonea certificazione di conformità.

IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE.

Nel POS o prima dell’inizio lavori, l’Impresa dovrà valutare la protezione del cantiere contro le scariche atmosferiche.

Deve essere valutata la necessità di collegare a terra le grandi masse metalliche situate all’aperto, oppure deve essere redatta dichiarazione di auto protezione da parte di un tecnico abilitato secondo quanto prescritto dalle normative CEI 81-1, D.M. 37/2008 e L.46/90.

I QUADRI ELETTRICI.

Il quadro di distribuzione principale deve essere collocato in posizione facilmente accessibile del cantiere il percorso verso il quadro generale non dovrà mai essere impedito da materiale o altre attrezzature di cantiere.

Nei cantieri sono ammessi solo quadri elettrici costruiti in serie, quelli specifici per cantieri sono denominati ASC (Apparecchiature di Serie per Cantieri). Ciascun quadro deve essere munito di una targa indelebile, apposta dal costruttore ove siano riportati i seguenti dati:

- nome e marchio di fabbrica del costruttore

- il tipo o n° di identificazione

- la conformità EN 60439-4

- natura e valore nominale della corrente e la frequenza della corrente alternata.

- tensioni di funzionamento nominali

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-grado di protezione IP

Si possono utilizzare soltanto quadri elettrici dichiarati dal costruttore ASC di cantiere conformi alla

norma CEI 17- 13/4.

I quadri installati nei locali di servizio del cantiere ( baracche, mense, dormitori,) possono non essere ASC.

I Quadri elettrici di cantiere devono avere una protezione almeno di IP44 (EN 60439-4), inteso con l’entrata dei cavi effettuata a regola d’arte e con la porta chiusa se il quadro è previsto per funzionare con la porta chiusa.

Il comando di emergenza ha lo scopo di interrompere rapidamente l’alimentazione all’intero impianto elettrico o una sua parte in caso di pericoli imprevisti: esso deve essere pertanto noto a tutte le maestranze, facilmente raggiungibile ed individuabile. In cantiere è opportuno predisporre un comando di emergenza sul quadro generale e sui quadri secondari di zona. Può essere posto all’esterno ( colore rosso) o puo essere posto all’interno del quadro. In tutti due i casi deve essere chiaramente segnalato.

L’arresto di emergenza è un caso particolare di comando di emergenza: ha la funzione di arrestare movimenti pericolosi di macchine quali gru, paranchi e grossi impianti di betonaggio: queste macchine sono in genere dotate di arresto di emergenza facente parte dell’equipaggiamento elettrico a bordo macchina. 7. MACCHINE E ATTREZZATURE DI USO COMUNE Come indicato in precedenza le lavorazioni previste dal progetto saranno prevedibilmente realizzate da diverse imprese, ciascuna specializzata in un settore. E’ previsto un uso comune di Ponteggi metallici, di apparecchi di sollevamento.

PONTEGGI METALLICI Utilizzare esclusivamente ponteggi metallici dotati di regolare autorizzazione ministeriale e montarli secondo le disposizioni del relativo libretto o secondo le indicazioni di progetto (D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 – Titolo IV). Utilizzare impalcati metallici forniti col ponteggio o, in alternativa, tavole in legno le quali devono essere fissate in modo che non possano scivolare sui traversi metallici, devono avere spessore minimo di cm 4 per larghezza di cm 30 e cm 5 per larghezza di cm 20, non devono avere nodi passanti che riducano del 10 % la sezione resistente; Non devono presentarsi a sbalzo e devono avere le estremità sovrapposte di almeno cm 40 in corrispondenza di un traverso. Devono essere completi di tavole fermapiede, parapetti, scale, ecc.. Non utilizzare elementi appartenenti a ponteggio diverso. Controllare che siano installate le basette per la ripartizione del carico. Controllare che i vitoni delle basi non siano estratti eccessivamente.

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APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO Libretto di uso e manutenzione. La verifica trimestrale delle funi e catene deve essere effettuata a cura della ditta per mezzo di personale qualificato. Tale verifica, datata e firmata, va riportata nell’apposita parte dei libretto dell’apparecchio o su fogli conformi. Gli apparecchi di sollevamento devono essere provvisti di dispositivo di fine corsa salita e discesa gancio. I ganci devono essere provvisti di chiusura all’imbocco. Sui ganci deve essere indicata la portata massima ammissibile. L’imbracatura dei carichi deve essere effettuata usando mezzi idonei per evitare la caduta dei carico o il suo spostamento dalla primitiva posizione di ammaraggio. I bracci degli apparecchi di sollevamento non devono interferire con qualunque ostacolo fisso o mobile. I bracci degli apparecchi di sollevamento devono avere la zona d’ingombro a terra segregata. La stabilità e l’ancoraggio degli apparecchi di sollevamento devono essere assicurati con mezzi adeguati. Applicare, in posizione ben visibile, targa indicante la massima portata degli apparecchi di sollevamento in funzione dello sbraccio. Il punto di massima sporgenza degli apparecchi di sollevamento, tenendo conto anche della lunghezza del carico e delle possibili oscillazioni, potrebbe trovarsi essere a distanza non inferiore a 5 m dalla linea elettrica aerea di alimentazione dell’impianto cimiteriale.

GRU A TORRE FISSA Non è previsto l’utilizzo della gru a torre fissa ma l’utilizzo del camion gru per le seguenti lavorazioni: - Installazione della Unità Trattamento Aria UTA dal piano terra esterno al piano primo della terrazza esterna. - Fornitura e posa in opera di lattoneria sulle pensiline di ingresso lato nord.

MACCHINE MOVIMENTO TERRA Si prevede l’uso di piccole macchine per movimento terra tipo “bob cat” per la realizzazione delle sistemazioni esterne e opere di fognatura. Controllare l’efficienza dei freni, delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi e di tutti i comandi e circuiti di manovra. Verificare la presenza dei dispositivi antiribaltamento (di tipo ROPS) e antischiacciamento (di tipo FOPS). Verificare la presenza di bandella di protezione denti della pala dentata per la circolazione stradale. Prima di eseguire lavorazioni accertarsi sempre dell’idoneo gonfiaggio dei pneumatici. Verificare la presenza e l’efficienza dei dispositivi di avvertimento e segnalazione: avvertitore acustico per retromarcia, sistema di segnalazione luminosa (girofaro). Se gli escavatori vengono impiegati per il posizionamento di elementi prefabbricati o simili, devono essere omologati per tale tipo di lavorazione, ovvero possedere dispositivo di blocco del braccio in caso di rottura delle tubazioni del circuito idraulico.

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AUTOBETONIERA PER GETTI Fornitura di calcestruzzo preconfezionato per le lavorazioni all’interno e all’esterno dell’edificio. N.B. L’impresa dovrà dare indicazioni d’accesso all’autobetoniera dal lato sud del’edificio, evitando i tratti stradali pavimentati in porfido. Rischi possibili per i lavoratori

abrasioni, punture, tagli, lacerazioni alle mani caduta di materiali caduta a livello contatto con organi in movimento contusioni e traumi al corpo senza una localizzazione specifica esposizione a getti-schizzi esposizione alla polvere investimento da mezzi meccanici investimento di materiale dall'alto esposizione al rumore incidenti stradali entro l'area di cantiere ribaltamento del mezzo incidenti stradali in entrata e uscita dall'area di cantiere caduta di attrezzi contatto con attrezzature danni da posture incongrue della posizione lavorativa dolori agli avambracci infiammazioni e localizzazioni cutanee schiacciamento al corpo senza una localizzazione specifica urti, colpi, impatti, compressioni alle mani caduta nel vuoto caduta da postazione sopraelevata rottura-cedimento

Procedure di prevenzione Delimitare la zona interessata con parapetti o mezzi equivalenti. Consentire l'accesso solo al personale interessato dalle lavorazioni. Nelle manovre di retromarcia assistere le operazioni con personale a terra. Tutto il personale deve porre particolare attenzione alle segnalazioni e alle vie di transito predisposte. Il terreno destinato al passaggio dei mezzi meccanici e dei lavoratori non deve presentare buche o sporgenze pericolose non segnalate opportunamente. Studiare percorsi che rendano sicuro il transito dei lavoratori e dei mezzi meccanici. Accertare la consistenza del terreno prima di consentire l'accesso a uomini e mezzi. Determinare la velocità massima degli automezzi nell'area di cantiere esponendo cartelli con il divieto di superare tale velocità.

Istruzioni operative Verificare che sullo snodo della canarola di scarico ribaltabile sia predisposto un riparo contro il pericolo di cesoiamento delle mani dell'operatore durante l'abbassamento della stessa. Tutte le parti in movimento della macchina accessibili dagli addetti allo scarico devono essere adeguatamente protette con carter o schermature. Utilizzare dispositivi di protezione individuali in perfette condizioni che forniscano una protezione efficace dai rischi specifici presenti nelle diverse fasi esecutive delle lavorazioni effettuate. La dotazione dei dispositivi di protezione individuali deve essere personale. L'integrità dei singoli dispositivi deve essere completa e frequentemente verificata. In ogni caso è preciso requisito del D.Lgs. 626/94 privilegiare le protezioni collettive rispetto a quelle individuali che pertanto devono essere considerate importanti ma comunque integrative rispetto alle opere provvisionali ed alle prescrizioni ed istruzioni lavorative. I dispositivi di protezione individuale devono essere corredati di adeguate istruzioni sul loro utilizzo. Stabilire norme procedurali per ridurre il più possibile la movimentazione manuale dei materiali utilizzando mezzi meccanici ausiliari per i carichi superiori a 30 kg o di dimensioni ingombranti. Il personale addetto a protratte operazioni di carico e scarico di materiali deve essere frequentemente turnato.

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Misure da adottare Se nel cls sono presenti additivi chimici si devono utilizzare idonei DPI che garantiscano i lavoratori dal contatto. I lavoratori devono segnalare immediatamente al capocantiere e agli assistenti qualsiasi anomalia riscontrata rispetto ai mezzi ed alle attrezzature utilizzati. In caso di dubbi o difficoltà esecutive delle diverse fasi lavorative i lavoratori non devono effettuare azioni che possano compromettere la propria sicurezza e quella degli altri lavoratori.

Lavoratori interessati autista conducente ferraiolo muratore manovale comune

Note Le autobetoniere dovranno essere rispondenti alla circolare 103/80. Nella zona di posizionamento della pompa tutto il personale deve porre particolare attenzione alle segnalazioni e alle vie di transito e stazionamento predisposte. Nell'esecuzione delle lavorazioni a livello i rischi degli addetti sono quelli propri della mansione ricoperta e relativi alle diverse fasi lavorative. L'identificazione e la conseguente valutazione dei rischi deve essere stata eseguita dal datore di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e portata a conoscenza dei lavoratori. Pertanto i lavoratori dovranno essere stati addestrati e avranno ricevuto adeguate informazioni sui rischi specifici della mansione e una idonea formazione in merito alla corretta esecuzione dei lavori in sicurezza. Nell'ambito dell'organizzazione aziendale il loro referente è il rappresentante per la sicurezza, tra i cui compiti c'è quello di promuovere l'elaborazione, l'individuazione e l'attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori sui luoghi di lavoro.

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8. SCHEDE RELATIVE ALLE FASI DI LAVORO La Descrizione, la Compatibilità, le Interferenze e la Contemporaneità delle varie Fasi lavorative sono state trattate ampiamente, per quanto possibile farlo in fase preventiva, nell’elaborazione complessiva del presente PSC, con particolare riguardo:

− Al Cronoprogramma dettagliato di esecuzione dei lavori; − Alle Fasi, Procedure e verifiche più significative per l’esecuzione in sicurezza dei lavori. Le successive schede di sicurezza per fasi programmate e coordinate riportano: − Il numero della Fase corrispondente al Programma dei lavori; − Il nominativo dell’Impresa e l’Attività svolta nel Cantiere; − La contemporaneità con altre Fasi e/o Ditte; − La Descrizione sommaria dei lavori delle Fasi individuate; − Il tempo di esecuzione previsto; − Il Numero di Lavoratori previsti per ogni singola Fase; − Il Numero massimo presunto dei lavoratori presenti in un solo giorno; − La Compatibilità e le Interferenze tra Fasi lavorative raggruppate; − Il Coordinamento tra Imprese e/o Maestranze; − Le Priorità da rispettare per l’esecuzione dei lavori; − I Mezzi, le Attrezzature ed i Materiali principali per l’esecuzione dei lavori; − I Collegamenti con altre documentazioni relative alla Sicurezza; − Possibili rischi comuni alle Fasi lavorative raggruppate e alle Ditte impegnate; − Le Misure di sicurezza, Leggi, DPR, DLgs, DM e Circolari; − I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), − La Segnaletica; − Le Note e Cautele suggerite; − La predisposizione per eventuali Notazioni integrative e/o Provvedimenti adottati nel corso

dell’esecuzione dei lavori. È IMPORTANTE PRECISARE CHE LE SCHEDE ALLEGATE – ANCHE SE EVIDENZIANO I PERICOLI RICORRENTI IN OGNI FASE OPERATIVA – NON POSSONO ESSERE CONSIDERATE ESAUSTIVE E QUINDI NON ESONERANO NESSUNO DALL’OBBLIGO DI RISPETTARE TUTTE LE NORME DI BUONA TECNICA DI ESECUZIONE E TUTTI I CONTENUTI DELLA LEGISLAZIONE VIGENTE IN MATERIA.

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FASE: Recinzione del cantiere con elementi in legno, rete metallica o plastica Impresa esecutrice Contemporaneità con altre ditte: no Lavorazione: Recinzione di cantiere realizzata con pannelli in rete metallica Attrezzature adoperate Autocarro con gru, compressore d'aria, martello demolitore, motosega, attrezzi d'uso comune Rischi investimento ribaltamento punture, tagli, abrasioni, polvere gas, vapori urti, colpi, impatti, compressioni Rumore incendio, esplosione movimentazione manuale dei carichi, elettrocuzione proiezione di schegge vibrazioni Prescrizioni Delimitare l'area di lavoro con nastro di segnalazione. Se interessa o è nell'immediata vicinanza della sede stradale, predisporre la necessaria segnaletica stradale, attenendosi alle norme del codice della strada e al regolamento d'attuazione. Verificare la presenza di eventuali linee elettriche interrate prima di iniziare l'intervento. Durante le fasi di scarico dei materiali vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Posizionare il compressore in posizione stabile, in luogo sufficientemente areato e il più lontano possibile dal luogo di lavoro. Verificare periodicamente la valvola di sicurezza del compressore. Allontanare materiali infiammabili dalla macchina. Verificare la funzionalità della strumentazione, l'integrità dell'isolamento acustico e dei tubi, la corretta connessione all'utensile. Prima dell'uso del martello demolitore verificare l'efficienza della cuffia antirumore, del dispositivo di comando. Durante l'uso, impugnare saldamente l'utensile, usare guanti imbottiti ed eseguire il lavoro in posizione stabile. Eseguire i necessari collegamenti elettrici di terra. Prima dell'uso della motosega verificare l'integrità delle protezioni per le mani, il corretto funzionamento dei dispositivi di comando a uomo presente, la tensione e l'integrità per la catena. Durante l'uso, eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata ed eseguire la pulizia e il rifornimento del carburante a motore spento. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. In questa fase i lavoratori devono indossare scarpe di sicurezza, guanti, facciale filtrante. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. FASE: Montaggio baracche di cantiere Impresa esecutrice o lavoratori autonomi Contemporaneità con altre ditte: no Lavorazione: Montaggio di baracche da assemblare in cantiere o monoblocco. Attrezzature adoperate autocarro con o senza braccio idraulico, autogrù semovente, attrezzi d'uso comune, scale a mano o doppie, trabattelli Rischi investimento ribaltamento punture, tagli, abrasioni, caduta dall'alto caduta di materiale dall'alto urti, colpi, impatti, compressioni, rumore elettrocuzione movimentazione manuale dei carichi, vibrazioni Prescrizioni I percorsi interni al cantiere non devono avere pendenze trasversali eccessive. Assistere a terra i mezzi in manovra. Durante le fasi di scarico dei materiali vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti.

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Durante ogni fase transitoria deve essere garantita la stabilità tramite sostegni provvisionali. Tenersi a distanza di sicurezza dal mezzo in movimento e dal suo campo d'azione. Predisporre, eventualmente, idoneo fermo meccanico in prossimità del ciglio degli scavi. L'operatore dell'autogrù o dell'autocarro con braccio gru deve avere piena visione della zona. Assicurarsi che non via siano ostacoli nel raggio d'azione della gru; in particolare che possa mantenere la distanza di sicurezza dalle linee elettriche aeree a conduttori nudi, considerando l'ingombro del carico e la sua oscillazione. Assicurarsi della stabilità del terreno, evitando di posizionare il mezzo vicino al ciglio degli scavi, su terreni non compatti o con pendenze laterali. Posizionare gli stabilizzatori in modo da scaricare le balestre ma senza sollevare il mezzo. Prendere visione del diagramma portata/braccio dell'autogrù e rispettarlo. Utilizzare idonei sistemi di imbracatura dei carichi (in relazione al peso, alla natura e alle caratteristiche del carico), verificarne preventivamente l'integrità delle funi, catene, dei ganci e la loro portata, in relazione a quella del carico, nonché il sistema di chiusura dell'imbocco del gancio. Sollevare il carico di pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato. Non effettuare tiri inclinati. Vietarne l'uso in presenza di forte vento. Evitare categoricamente il passaggio dei carichi sopra i lavoratori durante il sollevamento e il trasporto dei carichi. Segnalare l'operatività con il girofaro. Verificare, prima e durante l'uso, le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. Usare scale a mano o doppie regolamentari per altezze inferiori a due metri (fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala). Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza, guanti. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. FASE: Impianti elettrico e di terra di cantiere. Impresa esecutrice o lavoratori autonomi Contemporaneità con altre ditte: impresa impianti elettrici Lavorazione Realizzazione di impianto elettrico di cantiere, con posa cavi aerei e interrati, e relativo impianto di terra. Attrezzature adoperate attrezzi d'uso comune (mazza, piccone, martello, pinza a compressione, pinza, spellacavo, tronchese, cacciavite), utensili elettrici portatili (trapano), scale a mano o doppie, trabattelli, escavatore Rischi contatti con gli attrezzi contatto con le macchine operatrici investimento, ribaltamento vibrazioni caduta dall'alto e in piano, polveri schizzi e allergeni rumore Prescrizioni La presente fase lavorativa, interessando l'intero cantiere, può costituire motivo di interferenza con altre attività svolte contemporaneamente, pertanto è necessario che sia svolta sotto la sorveglianza di un preposto. Operare all'interno del cantiere (zona già delimitata); se il lavoro interessa o è nell'immediata vicinanza della sede stradale, predisporre la necessaria segnaletica stradale, attenendosi alle norme del codice della strada e al regolamento d'attuazione. Gli impianti elettrici preesistenti devono essere identificati e chiaramente segnalati. Le eventuali linee elettriche aeree devono essere deviate fuori del cantiere o messe fuori tensione. Se ciò non fosse possibile si devono prevedere barriere e/o si deve mantenere sempre la distanza di sicurezza da esse (minimo 5 metri). Le linee interrate devono essere poste ad una profondità tale da evitare danni dovuti al passaggio degli automezzi. Le linee aeree devono avere un tracciato ed un'altezza tali da evitare contatti accidentali con i mezzi operanti in cantiere. Il lavoro deve essere eseguito “fuori tensione”, ovvero sezionando a monte l'impianto, chiudendo a chiave il sezionatore aperto e verificando l'assenza di tensione.

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Gli utensili elettrici portatili devono essere a doppio isolamento e non collegati all'impianto di terra. Gli utensili elettrici portatili e mobili utilizzati in luoghi conduttori ristretti devono essere alimentati a bassissima tensione di sicurezza (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). L'illuminazione provvisoria per eseguire i lavori può essere ottenuta utilizzando lampade elettriche portatili alimentate a bassissima tensione (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). Verificare preventivamente lo stato di usura degli utensili e la loro rispondenza all'uso che andrà fatto. Verificare, in particolare, l'attacco tra il manico di legno e gli elementi metallici. In presenza di tensione elettrica devono essere utilizzati utensili con impugnatura isolata. I componenti elettrici utilizzati nei cantieri devono essere muniti di certificato di qualità o di una dichiarazione di conformità (è sufficiente anche la dichiarazione su catalogo). Nei lavori a quota superiore a due metri utilizzare trabattelli a norma, secondo le istruzioni del costruttore. Usare scale a mano o doppie regolamentari per altezze inferiori a due metri (fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala). Verificare prima dell'uso le condizioni generali dell'utensile e l'efficienza del dispositivo di comando a uomo presente. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza. I percorsi stradali interni al cantiere non devono avere pendenza trasversale eccessiva. Segnalare le zone di operazione dell'escavatore e mantenere a distanza di sicurezza i lavoratori a terra. Durante l'escavazione meccanica segnalare l'operatività del mezzo tramite il girofaro. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti dielettrici e guanti protettivi in genere, calzature di sicurezza, casco), con relative istruzioni all'uso. A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti fluorescenti e rifrangenti aventi le caratteristiche previste dal decreto del 9 giugno 1995. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. FASE: Posa in opera di rete elettrosaldata in acciaio per armatura caldane. Impresa principale Lavorazione: Realizzazione di caldane in calcestruzzo alleggerito tipo “Isocal”, di caldane in malta di sabbia e cemento e di massetti in calcestruzzo. Attrezzature adoperate attrezzi d'uso comune, tenaglie, pinze, chiodi Rischi Rischi di investimento, errata movimentazione manuale dei carichi, lesioni dorso-lombari, cadute a livello impatti, colpi, lacerazioni, tagli, punture, abrasioni, schiacciamento. Prescrizioni Prestare attenzione nella movimentazione manuale delle reti dal camion o dal deposito di cantiere alla posa in opera. Se la movimentazione avviene manualmente ricordarsi che un lavoratore può movimentare un carico pari a 30 kg max. Eseguire la movimentazione in più persone se il peso è eccessivo. Evitare interferenze con altre squadre presenti in cantiere Evitare assolutamente parti sporgenti in tal caso utilizzare “funghi” di protezione per tondini. DPI comuni alle varie attività: Indossare scarpe antinfortunistiche antisdrucciolevoli, casco protettivo, guanti. FASE: Formazione caldane in calcestruzzo semplice o alleggerito o in malta di sabbia e cemento o in perlite a secco FASE: Esecuzione di caldane, fornitura e posa calcestruzzo normale o alleggerito. Impresa principale o Impresa subappaltatrice presenza di camion betoniera in cantiere per fornitura.

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Lavorazione: Realizzazione di caldane in calcestruzzo alleggerito tipo “Isocal”, di caldane in malta di sabbia e cemento e di massetti in calcestruzzo. Attrezzature adoperate Autobetoniera, betoniera, gru, argano a bandiera, betoniera a bicchiere, attrezzi d'uso comune, vibratori, fratazzi, ponteggi. Rischi Rischi di investimento, errata movimentazione manuale dei carichi, schizzi, cadute a livello impatti, colpi,lacerazioni tagli, punture, abrasioni,schiacciamento dermatiti, irritazioni, cutanee, reazioni allergiche lesioni dorso-lombari . Prescrizioni Prima di iniziare i lavori: - organizzare le aree di lavoro, gli spazi da adibire a deposito, gli spazi da destinare alle attrezzature, in maniera tale da consentire tutti gli spostamenti sul piano di lavoro in sicurezza; - verificare le protezioni contro il rischio di caduta dall'alto - mantenere efficienti le opere provvisionali impiegate, controllando nel tempo lo stato di conservazione. - verificare l'integrità e stato di efficienza degli attrezzi di lavoro; - puntellare eventualmente le membrature che potrebbero cedere sotto i carichi di persone e cose; - accertarsi che eventuali aperture siano circondate da normale parapetto e da tavola fermapiede oppure siano coperte con tavolato solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio oppure siano protette con impalcato sottostante che riduca al minimo l'altezza di caduta dall'alto; - verificare lo stato d'usura e l'integrità degli attrezzi elettrici e degli utensili di lavoro; - utilizzare apparecchi elettrici portatili a doppio isolamento; - verificare che l'alimentazione elettrica sia fornita tramite quadro elettrico da cantiere (ASC) collegato a terra e munito dei dispositivi di protezione; - verificare l'integrità e i percorsi dei cavi elettrici; - le eventuali prolunghe devono avere gradi di protezione minimo IP67; - assicurarsi che si rispetti la distanza di sicurezza minima di 5,00 m dalle linee elettriche aeree ovvero procedere al loro isolamento. Durante l'esecuzione dei lavori - curare che l'approvvigionamento in cantiere avvenga in base alle procedure previste per l'accesso, il transito e lo stazionamento dei mezzi in cantiere; - delimitare l’area della lavorazione prima e successivamente alla colata del calcestruzzo o malta. - un lavoratore dovrà assicurare la sorveglianza delle interferenze sulla strada pubblica durante lo stazionamento della autobetoniera ed indirizzare il traffico. - assicurarsi che i lavoratori presenti nel luogo della posa in opera indossino adeguati DPI per l’uso. - il carico dovrà essere portato su idonei piani di sbarco del materiale o su aree della copertura sicuramente resistente al peso; evitare di depositare materiali sui ponti del ponteggio; - la posa delle tegole deve essere compiuta per sezioni, procedendo da una parte all'altra del colmo e verso le gronde, evitando squilibri di carico sulla copertura; - interrompere i lavori in caso di condizioni atmosferiche avverse (pioggia, neve e forte vento); - gli attrezzi manuali devono essere agganciati a fune di trattenuta o alla persona. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi con particolare riguardo alla solidità degli attacchi dei manici di legno agli elementi metallici. - al termine della lavorazione verificare e ripristinare la pulizia dei luoghi, specialmente se pubblici (malta su strada ). Getto del calcestruzzo con autobetoniera. L'accesso al cantiere dell'autobetoniera deve avvenire attraverso percorsi sicuri e, se del caso (spazi ristretti), tramite l'assistenza di personale a terra. Segnalare l'operatività tramite il girofaro. Nell'esercizio dei mezzi di sollevamento e di trasporto si devono adottare le necessarie misure per assicurare la stabilità del mezzo e del suo carico. Prima dell'uso verificare quanto segue: - presenza della targa di indicazioni delle caratteristiche principali della macchina; - protezione completa delle catene di trasmissione, degli ingranaggi dei rulli e anelli di rotolamento; - che il tamburo per l'impasto del calcestruzzo non presenti elementi sporgenti non protetti; - che i canali di scarico non presentino pericoli di cesoiamento o di schiacciamento;

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- che la scala di accesso alla bocca di carico e scarico, se non è provvista di piattaforma, presenti l'ultimo gradino a superficie piana in grigliato o lamiera traforata; - che siano presenti le valvole di massima pressione, di non ritorno per i circuiti di sollevamento e di sovrappressioni contro i sovraccarichi dinamici pericolosi; - tubazioni flessibili rivestite da guaina metallica e indicanti la classe di esercizio; - libretto di istruzioni rilasciato a corredo della macchina dal costruttore. Vietare la sosta delle persone nel raggio d'azione dell'autopompa. Accertarsi dell'esistenza della protezione delle aperture nei solai e quelle delle rampe scale già in fase di realizzazione della struttura. Durante le successive lavorazioni le stesse devono essere ripristinate ogni volta che per esigenze lavorative devono essere momentaneamente rimosse: disarmo, intonacatura, ecc. Prima del getto provvedere alla stabilizzazione dell'autopompa. La fase di getto deve avvenire sotto la sorveglianza e le indicazioni di un addetto a terra. Assicurare all'addetto al getto posizioni sicure, predisponendo protezioni che impediscano la caduta a causa degli urti indotti dalla tubazione in pressione. Vietare il camminamento diretto sui laterizi forati dei solai interponendo un paio di solide tavole affiancate allo scopo di ripartire il carico. Le benne per il sollevamento del conglomerato cementizio devono avere un dispositivo che impedisca l'accidentale spostamento della leva che comanda l'apertura delle valvole di scarico. Mantenere efficienti le opere provvisionali impiegate, controllando nel tempo lo stato di conservazione. La vibratura del calcestruzzo deve essere effettuata con vibratori alimentati a bassissima tensione di sicurezza. Non mantenere a lungo fuori dal getto l'ago in funzione. Durante il getto gli operai a terra devono indossare casco, stivali e guanti di sicurezza. Disarmo Il disarmo delle armature provvisorie per la realizzazione di manufatti in cemento armato deve essere effettuato con cautela da operai pratici sotto la diretta sorveglianza del capo cantiere e sempre dopo che il direttore dei lavori ne abbia data l'autorizzazione. L'operazione deve avvenire con gradualità evitando azioni dinamiche, da posizione sicura, procedendo ad eliminare i puntelli intermedi, quelli di estremità adiacenti le strutture portanti e infine quelli che sorreggono le stesse strutture portanti. E' fatto divieto di disarmare qualsiasi tipo di armatura di sostegno quando sulle strutture insistano carichi accidentali e temporanei. Non si deve procedere al disarmo se prima il calcestruzzo non ha raggiunto un sufficiente grado di maturazione in dipendenza della stagione e in relazione all'impiego della struttura all'atto del disarmo. In generale, in condizione atmosferiche buone: - si potranno rimuovere le sponde delle casseformi delle travi e dei pilastri non prima di 3 giorni dal getto; - non prima di 10 giorni per le solette di modesta luce; - non prima di 24 giorni per le puntellature delle nervature, delle centine di travi, archi, volte, ecc.; - non prima di 28 giorni per le strutture a sbalzo. Le eventuali giornate di gelo non vanno computate al fine di stabilire la stagionatura. Nei primi tre giorni è vietato il passaggio sulle strutture gettate. Durante la stagionatura è necessario evitare urti o il carico della struttura gettata. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza con suola imperforabile. Prima di permettere l'accesso alla zona in cui è stato eseguito il disarmo delle strutture è necessario la rimozione di tutti i chiodi e le punte. DPI comuni alle varie attività In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. DPI comuni alle varie attività indossare stivali, scarpe antinfortunistiche antisdrucciolevoli, casco protettivo con visiera e guanti. FASE: Formazione di fori su muratura esistente della sala principale per passaggio canali d’aria. Impresa principale, ed eventuale sopralluogo di verifica dell’impresa termoidraulica Lavorazione: La lavorazione consiste nella formazione di fori per il passaggio di canali d’aria dall’inteno alla macchina esterna di trattamento d’aria, prevista sulla terrazza esterna al primo piano. La muratura esistente è stata consolidata durante il lotto precedente : si tratta di muratura mista in laterizio e pietrame con rete e betoncino su entrambi i lati.

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Si prevede che l’apertura del foro avvenga con “carotature” distribuite sull’area dei due fori e completamento della demolizione con demolitore meccanico. Successivamente il foro andrà riquadrato con casseratura in legno, posa armatura e getto. La lavorazione dovrà avvenire dalla terrazza e preventivamente, sul lato interno della sala andrà installato un tratto di ponteggio di almeno 3 ml. In modo tale da consentire la lavorazione anche dall’interno. Attrezzature adoperate Ponteggi, argano sollevatore, fresa carotatrice, demolitore, attrezzi d’uso comune, martelli, pinze, tenaglie. Rischi: Pianificare i tempi di lavorazione limitando possibili stress da vibrazioni mano braccio e rumore, schegge, tagli, abrasioni, rischio elettrico, caduta materiale dall’alto, caduta dall’alto. Prescrizioni - la lavorazione deve essere eseguita da lavoratori con esperienza all’uso delle attrezzature da adoperare. - organizzare le aree di lavoro, gli spazi da adibire a deposito, gli spazi da destinare alle attrezzature, in maniera tale da consentire tutti gli spostamenti sui piani di lavoro in sicurezza; - recintare le zone interne ed esterne di lavorazione organizzando eventuali altre lavorazioni in luoghi distinti onde evitare interferenze. - impedire la circolazione nei luoghi sottostanti alla lavorazione e mantenere un elevato grado di attenzione verso le cadute di materiale dall’alto . - verificare le protezioni contro il rischio di caduta dall'alto. - mantenere efficienti le opere provvisionali impiegate, controllando nel tempo lo stato di conservazione. - verificare l'integrità e stato di efficienza degli attrezzi di lavoro verificando i collegamenti elettrici e i quadri. - dotarsi di opportuni DPI prima di iniziare la lavorazione. DPI comuni alle varie attività, otoprottettori, scarpe antinfortunistiche antisdrucciolevoli, casco protettivo con visiera e guanti. FASE: Fornitura e posa in opera di Unità Trattamento Aria U.T.A . Impresa principale Impresa termoidraulica Lavorazione: Esecuzione opere edili per preparazione basamento macchina aeraulica (cfr. disegni esecutivi) Posa in opera di macchina UTA con camion gru da Piano terra a Piano primo su terrazza esterna lato ovest. Collegamenti ai canali d’aria; collegamenti elettrici; avviamento e prove di funzionamento. Attrezzature adoperate: Camion, camion gru, funi, catene e/o fasce di sollevamento omologati. Atrrezzatura d’uso comune attinente alla lavorazione di scarico, posa in opera e collegamenti. Rischi: Interferenze con l’esterno del cantiere, caduta di materiale dall’alto, schiacciamenti, investimenti, abrasioni, rischi elettrici. Prescrizioni: Fare eseguire tutte le operazioni da lavoratori qualificati, con formazione ed esperienza nelle varie lavorazioni. Pianificare la lavorazione, preparare l’rea di cantiere recintando la zona interessata ed escludendo qualsiasi interferenza con l’esterno e qualsiasi passaggio da parte di non addetti ai lavori. Si prevede l’impiego di 4 lavoratori: due a terra nei pressi del camion ( manovratore e segnalatore) due al piano di collocamento della macchina. Attenersi esclusivamente a quanto riportato nel libretto di istruzioni d’uso dell’apparecchiatura, nella parte relativa al “trasporto e posa”. Lo scaricamento e il sollevamento sono svolti di preferenza con camion gru. Gli apparecchi andranno trasportati soltanto in posizione d’uso avendo ben chiari i ganci e/o i punti passanti per la movimentazione. Rispettare le norme di sicurezza del veicolo di smistamento e del mezzo di trasporto. Per lo scarico e il trasporto della macchina utilizzare esclusivamente un mezzo di sospensione idoneo ed omologato (es. fune, catena, fasce) a norma e appenderlo soltanto a ganci di gru o ai passanti per il trasporto. Non sostare sotto ai carichi sospesi.Evitare qualsiasi caduta di carichi. Procedere con cautela evitando sbandamenti del carico.

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Il piano di posa precedentemente realizzato come da indicazioni esecutive, serve a garantire la posa solida ed equilibrata dell’U.T.A. Il piano di posa deve soddisfare i requisiti di costruzione statici, acustici e di scarichi. Il completamento del montaggio, i collegamenti e il primo avviamento della macchina devono seguire le indicazioni d’uso del libretto. DPI comuni alle varie attività In relazione alle varie lavorazioni si adotteranno i DPI adeguati e conformi alle norme. Oltre ai DPI di uso comune. FASE: Impianti idrico-sanitario e di scarico: distribuzione, tubazioni plastiche per adduzione e scarico acque Impresa artigiana termoidraulica Impresa principale, probabile copresenza di impresa imp. elettrici. Reti di adduzione acqua potabile e di scarico acque luride con tubazioni plastiche. Attività contemplate: - 1. apertura di tracce e fori - 2. posa cassette porta apparecchiature - 3. posa di tubazioni e accessori vari; - 4. prove di tenuta impianto. Attrezzature adoperate Ponte metallico su ruote, ponte metallico su cavalletti sono gli apprestamenti minimi. Attrezzatura manuale d'uso comune mazza e punta, pennellessa, cazzuola, secchio, cesoia manuale, livella, seghetto manuale per ferro, ganci, tasselli ad espansione, bulloni e viti varie, chiavi, giraviti, perforatore elettrico, scanalatrice elettrica , scala a mano, cannello a gas, raccordi, tappi, svolgitubo, tagliatubo manuale, calibro di rettifica, pinze di serraggio , pompe e manometri, mastici (solventi) Rischi caduta dall'alto caduta materiali dall'alto contatto con le attrezzature, elettrocuzione proiezione di schegge allergeni (cemento) movimentazione manuale dei carichi, rumore vibrazioni Prescrizioni Operazioni preliminari : accertarsi preventivamente dell'assenza di servizi a rete incassati lungo il tracciato da eseguire. Gli operatori predispongono le opere provvisionali (trabattelli e ponti su ruote) per i lavori in elevato, le attrezzature e i materiali. Preventivamente verificano l'idoneità all'uso specifico e la conformità alle norme delle opere provvisionali. Nei lavori in quota, gli operatori predispongono le necessarie opere provvisionali (trabattelli o ponti su cavalletti regolamentari) per i lavori in elevato, le attrezzature e i materiali. I trabattelli devono essere conformi alla norma UNI HD 1004. Non è consentito spostare il trabattello con persone o materiale su di esso. Le scale portatili possono essere utilizzati come posto di lavoro per attività svolte ad un'altezza da terra fino a 2 metri. Per altezze superiori a 2 metri, le scale portatili possono essere utilizzate come posto di lavoro solo per attività di breve durata e con rischio di livello limitato. Accertarsi preventivamente che: - le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano profondità superiore a m. 0.50 siano munite di normale parapetto e tavole fermapiede oppure convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone; - le aperture lasciate nei solai siano circondate da normale parapetto e da tavola fermapiede oppure siano coperte con tavolato solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio. Gli utensili elettrici portatili devono essere a doppio isolamento e non collegati all'impianto di terra. Gli utensili elettrici portatili e mobili utilizzati in luoghi conduttori ristretti devono essere alimentati a bassissima tensione di sicurezza (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). L'illuminazione provvisoria per eseguire i lavori può essere ottenuta utilizzando lampade elettriche portatili alimentate a bassissima tensione (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). Verificare preventivamente lo stato di usura degli utensili e la loro rispondenza all'uso che andrà fatto. Verificare, in particolare, l'attacco tra il manico di legno e gli elementi metallici. Accertarsi preventivamente che le attrezzature manuali siano idonee al lavoro, funzionanti e in buono stato di conservazione.

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Apertura di tracce e fori e posa in opera di cassette porta apparecchiature L'operatore a terra o su scala o su opera provvisionale, coadiuvato dall'altro, provvede con l'uso di mazza e punta, o con scanalatrice elettrica ad aprire le tracce. Successivamente vengono posizionati controllando con la livella la planarità e fissati con scaglie di laterizio entro le tracce predisposte, le cassette in lamierino alle quali vengono allargate le asole per l'inserimento successivo dei tubi. Successivamente, si provvede a bagnare con la pennellessa le parti murarie e con impasto cementizio si fissano le cassette. L'operatore a terra dovrà sempre portare l'elmetto. Posa in opera di tubazioni ed accessori vari Effettuate le verifiche similmente all'attività precedente, gli operatori predispongono la tubazione da utilizzare svolgendola dai rotoli ed eventualmente scaldandola con il cannello ove necessario e tagliandola con la tagliatubi manuale nelle dimensioni previste; i capi verranno poi alesati internamente ed esternamente con calibro di rettifica e, dopo aver inserito i raccordi, si eseguirà il serraggio. Le tubazioni verranno bloccate per punti con malta di cemento o se in esecuzione a vista con collari fissati con tasselli ad espansione. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. Durante l'uso di mastici o di altri prodotti sintetici attenersi scrupolosamente alle cautele riportate nelle relative schede tecniche prodotto. Prove di tenuta Dopo aver tappato le estremità utilizzando tappi con elementi a serrare e guarnizioni, l'impianto viene messo in pressione con la pompa e ne viene misurata la pressione d'esercizio per tempi predefiniti. DPI comuni alle varie attività In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. FASE: Impianto termico: distribuzione acqua, tubazioni plastiche. Impresa artigiana termoidraulica Impresa principale, probabile copresenza di impresa imp.elettrici. Lavorazione: Impianto di climatizzazione – distribuzione acqua con tubazioni in materiali plastici. Attività contemplate: - posa cassette portacollettori e porta apparecchiature - posa di tubazioni e collettori; - prove di tenuta impianto. Attrezzature adoperate attrezzatura manuale d'uso comune perforatore elettrico, scanalatrice elettrica, ponte metallico su ruote, ponte metallico su cavalletti, scala a mano, cannello a gas, raccordi, tappi, svolgitubo, tagliatubo manuale, calibro di rettifica, pinze di serraggio, pompe e manometri, mastici (solventi) Rischi caduta dall'alto caduta materiali dall'alto contatto con le attrezzature, elettrocuzione proiezione di schegge allergeni (cemento), movimentazione manuale dei carichi, rumore Prescrizioni Operazioni preliminari Accertarsi preventivamente dell'assenza di servizi a rete incassati lungo il tracciato da eseguire. Le scale portatili possono essere utilizzati come posto di lavoro per attività svolte ad un'altezza da terra fino a 2 metri. Per altezze superiori a 2 metri, le scale portatili possono essere utilizzate come posto di lavoro solo per attività di breve durata e con rischio di livello limitato. Negli altri casi si predisporranno le necessarie opere provvisionali (trabattelli) per i lavori in elevato. I trabattelli dovranno essere conformi alla norma UNI HD 1004. È vietato spostare il trabattello con persone o materiale su di esso. Accertarsi preventivamente che:

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- le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano profondità superiore a m. 0.50 siano munite di normale parapetto e tavole fermapiede oppure convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone; - le aperture lasciate nei solai siano circondate da normale parapetto e da tavola fermapiede oppure siano coperte con tavolato solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio. Gli utensili elettrici portatili devono essere a doppio isolamento e non collegati all'impianto di terra. Gli utensili elettrici portatili e mobili utilizzati in luoghi conduttori ristretti devono essere alimentati a bassissima tensione di sicurezza (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). L'illuminazione provvisoria per eseguire i lavori può essere ottenuta utilizzando lampade elettriche portatili alimentate a bassissima tensione (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). Verificare preventivamente lo stato di usura degli utensili e la loro rispondenza all'uso che andrà fatto. Verificare, in particolare, l'attacco tra il manico di legno e gli elementi metallici. Accertarsi preventivamente che le attrezzature manuali siano idonee al lavoro, funzionanti e in buono stato di conservazione. Posa in opera di tubazioni Effettuate le verifiche similmente all'attività precedente, gli operatori predispongono la tubazione da utilizzare svolgendola dai rotoli ed eventualmente scaldandola con il cannello ove necessario e tagliandola con la tagliatubi manuale nelle dimensioni previste; i capi verranno poi alesati internamente ed esternamente con calibro di rettifica e, dopo aver inserito i raccordi, si eseguirà il serraggio. Le tubazioni verranno bloccate per punti con malta di cemento o se in esecuzione a vista con collari fissati con tasselli ad espansione. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. Durante l'uso di mastici o di altri prodotti sintetici attenersi scrupolosamente alle cautele riportate nelle relative schede tecniche prodotto. Prove di tenuta Dopo aver tappato le estremità utilizzando tappi con elementi a serrare e guarnizioni, l'impianto viene messo in pressione con la pompa e ne viene misurata la pressione d'esercizio per tempi predefiniti. DPI comuni alle varie attività Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. FASE: Completamento impianto elettrico interno Impresa esecutrice impianti elettrici Contemporaneità con altre ditte: no Lavorazione: Completamento impianto elettrico interno agli edifici. Attività contemplate: - montaggio placche, coperchi, simili; - montaggio corpi illuminanti. Attrezzature adoperate attrezzatura manuale d'uso comune (cacciaviti, forbici, tronchesi, spellacavi), avvitatore elettrico, perforatore elettrico, ganci, tasselli ad espansione, bulloni e viti varie, fune di servizio, ponte metallico su ruote, ponte metallico su cavalletti, scala a mano Rischi caduta dall'alto caduta materiali dall'alto contatto con le attrezzature, proiezione di schegge elettrocuzione allergeni (cemento) movimentazione manuale dei carichi rumore vibrazioni Prescrizioni Operazioni preliminari Il lavoro s'intende eseguito “fuori tensione” (in assenza di rete elettrica). Accertarsi preventivamente dell'assenza di servizi a rete incassati lungo il tracciato da eseguire. Le scale portatili possono essere utilizzati come posto di lavoro per attività svolte ad un'altezza da terra fino a 2 metri. Per altezze superiori a 2 metri, le scale portatili possono essere utilizzate come posto di lavoro solo per attività di breve durata e con rischio di livello limitato. Negli altri casi si predisporranno le necessarie opere provvisionali (trabattelli) per i lavori in elevato. I trabattelli dovranno essere conformi alla norma UNI HD 1004.

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È vietato spostare il trabattello con persone o materiale su di esso. Gli operatori predispongono le opere provvisionali (trabattelli e ponti su ruote) per i lavori in elevato, le attrezzature e i materiali. Preventivamente verificano l'idoneità all'uso specifico e la conformità alle norme delle opere provvisionali. Accertarsi preventivamente che: - le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano profondità superiore a m. 0.50 siano munite di normale parapetto e tavole fermapiede oppure convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone; - le aperture lasciate nei solai siano circondate da normale parapetto e da tavola fermapiede oppure siano coperte con tavolato solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio. Gli utensili elettrici portatili devono essere a doppio isolamento e non collegati all'impianto di terra. Gli utensili elettrici portatili e mobili utilizzati in luoghi conduttori ristretti devono essere alimentati a bassissima tensione di sicurezza (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). L'illuminazione provvisoria per eseguire i lavori può essere ottenuta utilizzando lampade elettriche portatili alimentate a bassissima tensione (=50V forniti mediante trasformatore di sicurezza). Verificare preventivamente lo stato di usura degli utensili e la loro rispondenza all'uso che andrà fatto. Verificare, in particolare, l'attacco tra il manico di legno e gli elementi metallici. In presenza di tensione elettrica devono essere utilizzati utensili con impugnatura isolata. Accertarsi preventivamente che le attrezzature manuali siano idonee al lavoro, funzionanti e in buono stato di conservazione. Dal punto di vista operativo è necessario controllare, prima di effettuare i vari lavori, che si operi in assenza di rete, provvedendo alla misura con apposito strumento di tensione. I lavoratori durante il lavoro devono indossare scarpe antinfortunistiche, guanti dielettrici, casco nei casi in cui vi sia rischio di caduta di materiali dall'alto, occhiali nelle lavorazioni con proiezione di schegge. In presenza di tensione elettrica devono essere utilizzati utensili con impugnatura isolata. DPI comuni alle varie attività In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. FASE: Allestimento di ponteggio metallico fisso Impresa esecutrice o impresa fornitrice di ponteggi. Lavorazione: Il lavoro comprende: - delimitazione e regolamentazione dell'area di montaggio; - deposito provvisorio elementi; - montaggio ponteggio; - allontanamento mezzi e sistemazione finale. Attrezzature adoperate autocarro con braccio gru, gru, argano a mano, attrezzi manuali d'uso comune (martello, pinze, tenaglie, chiavi di serraggio) Rischi caduta dall'alto caduta di materiali dall'alto investimento, punture, tagli, abrasioni scivolamenti, cadute a livello urti, colpi, impatti, vibrazioni Prescrizioni. Il ponteggio può essere montato solo successivamente alla redazione del PIMUS che deve essere presentato e verificato dal CSE in tempo utile. Il ponteggio deve essere montato sulla base di uno schema tipo dell'autorizzazione ministeriale o, nel caso di obbligo del progetto, dei disegni di progettazione, da personale formato a norma di legge, sotto la diretta responsabilità di un preposto appositamente designato e nel rispetto delle prescrizioni contenute nel piano di montaggio, uso e smontaggio, da predisporre a cura dell'impresa esecutrice. Delimitare, comunque, l'area di lavoro con nastro di segnalazione. Se interessa o è nell'immediata vicinanza della sede stradale, predisporre la necessaria segnaletica stradale, attenendosi alle norme del codice della strada e al regolamento d'attuazione. Vietare l'accesso alle persone non addette ai lavori.

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Durante le fasi di scarico dei materiali vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Verificare preventivamente la capacità portante della base d'appoggio, eventualmente disporre elementi ripartitori del carico. Montare un ponteggio dotato di autorizzazione ministeriale, sulla base di uno schema riportato nel libretto d'uso o, se richiesto (ponteggi di altezza superiore a 20 metri o di notevole importanza o complessità), sulla base di un progetto (calcoli e disegni) redatto da un ingegnere o architetto abilitato. Qualsiasi variante allo schema tipo del ponteggio impone la progettazione preventiva del ponteggio. Mantenere la distanza di sicurezza dalle linee elettriche aeree a conduttori nudi. La fase di montaggio deve essere effettuata da personale pratico, in buone condizioni fisiche e sotto il controllo diretto di un preposto. Durante il montaggio i pontisti e gli aiutanti devono utilizzare la cintura di sicurezza ancorata ad una fune tesa tra due montanti. È vietato depositare materiale (di ponteggio) in quantità eccessive. La chiave per il serraggio dei bulloni deve essere assicurata alla cintola con un moschettone di sicurezza. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. Movimentare il materiale con cautela in modo non generare oscillazioni pericolose. L'utilizzo del ponteggio deve essere consentito, per la durata necessaria, solo al personale addetto ai lavori. È vietato salire e/o scendere lungo i montanti o gettare dall'alto elementi di ponteggio. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza antisdrucciolevoli, guanti, cintura di sicurezza. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. FASE: Posa in opera di carpenteria metallica su pareti verticali Impresa principale e/o impresa artigiana di carpenteria Contemporaneità con altre ditte : prevedibile la contemporaneità di lavoratori edili e fabbri fornitori Lavorazione: Esecuzione di carpenteria metallica mediante fornitura, posa in opera ed assemblaggio in altezza di elementi profilati già parzialmente preassemblati in officina, con unioni metalliche a bulloni e viti. Si escludono saldature sul posto. La carpenteria metallica andrà fissata su pareti laterali portanti della sala. Attrezzature adoperate: camion gru, argani , funi/catene, smerigliatrice, trapani e attrezzi di uso comune quali martelli, cacciaviti, tenaglie, chiavi inglesi, avvitatori. Rischi: Caduta di materiale dall’alto, caduta di persone dall’alto, ribaltamento, schiacciamento, traumi per errata movimentazione manuale dei carichi, elettrocuzione, contatti con le attrezzature, proiezione di schegge. Prescrizioni. La posa in opera avviene mediante l’uso del ponteggio che deve essere precedentemente posizionato in modo tale da rendere il sollevamento e la posa in opera agevoli; pertanto le imprese dovranno con attenzione concordare e coordinare la soluzione costruttiva dell’apprestamento. Verificare prioritariamente la posizione e la stabilità del ponteggio. Poiché si tratta di una lavorazione estesa ad un ambito vasto come la sala e il posizionamento dei materiali avviene in altezza, è consigliabile evitare qualsiasi altra lavorazione nella sala, per evitare interferenze con altre squadre. Delimitare la zona di lavorazione e informare altre eventuali lavoratori presenti in cantiere della priorità della lavorazione. Nel movimentare i carichi, fare uso di idonei sistemi di trasporto e sollevamento quali carrelli o argani verificando prioritariamente l’efficienza dei dispositivi di sicurezza quali ganci e funi. Non permanere sotto o in prossimità dei carichi sospesi, non posizionarsi mai tra un elemento da posizionare e/o un muro o altro ostacolo che possa impedire la fuga in caso di ribaltamento. Nelle fasi transitorie di posizionamento del materiale impiegare “sistemi di contrasto” in modo tale che sia assicurata la stabilità al ribaltamento. La movimentazione manuale dei carichi superiori ai 30 kg. deve avvenire con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo. L’alimentazione elettrica per le attrezzature deve essere fornita tramite regolare quadro elettrico o sub quadro collegato a terra. I cavi elettrici devono essere rispondenti alle norme CEI e adatti alla posa mobile e integri.

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Anche se non previsto in questa fase, qualora la lavorazione richiedesse l’uso di smerigliatrici o saldatrici prevedere allora eventuali rischi di incendio di materiali, dotarsi di adeguati DPI e tenere sempre in prossimità del luogo di lavorazione l’estintore. Verificare con frequenza le condizioni degli attrezzi prima e anche dopo la conclusione della lavorazione. DPI : cintura dorso lombare, occhiali, guanti scarpe e caschetto, otoprotettori. FASE: Formazione di soffitti, contropareti e di pareti divisorie in cartongesso coibentate. Impresa esecutrice o lavoratori autonomi cartongessi e contropareti Contemporaneità e coordinamento con: ditte impianti meccanici ed impianti elettrici. Lavorazione: Realizzazione di contropareti e soffitti, di pareti divisorie in cartongesso con e/o senza coibentazione interna. La posa in opera più difficoltosa è quella relativa alle contropareti interne della sala da eseguire con precisione e in posizione sopraelevata. Attrezzature adoperate: Ponteggio, argani elevatori. trapano, coltello, sega a denti fini o sega circolare, sparachiodi, fresa a tazza, pannelli in cartongesso, profili metallici, chiodi, viti, trabattelli, scala doppia, ponteggi, carriole, viti, elementi metallici di supporto pannelli, gesso, altri minuteria metallica di uso comune. Rischi: contatto con attrezzature caduta di operaio dall'alto caduta materiali dall'alto, elettrocuzione proiezione di schegge movimentazione manuale dei carichi colpi, tagli, punture, abrasioni dermatiti, irritazioni cutanee, reazioni allergiche, polveri, rumore vibrazioni. Prescrizioni: Nella sala: La posa in opera avviene mediante l’uso del ponteggio che deve essere precedentemente posizionato in modo tale da rendere il sollevamento e la posa in opera agevoli; pertanto le imprese dovranno con attenzione concordare e coordinare la soluzione costruttiva dell’apprestamento. Verificare prioritariamente la posizione e la stabilità del ponteggio. Poiché si tratta di una lavorazione estesa ad un ambito vasto come la sala e il posizionamento dei materiali avviene in altezza, è consigliabile evitare qualsiasi altra lavorazione nella sala, per evitare interferenze con altre squadre che non siano elettricisti e idraulici che potrebbero partecipare contemporaneamente alla realizzazione dell’opera. Delimitare la zona di lavorazione e informare altre eventuali lavoratori presenti in cantiere della priorità della lavorazione. Nel Foyer: la lavorazione può svolgersi soltanto con l’uso del trabattello che deve essere conforme alle norme e correttamente usato bloccandone il posizionamento. In questo punto dell’edificio si è prevista la chiusura del vano scale esistente con un ponteggio e un impalcato. La ditta che esegue i cartongessi dovrà prima assicurarsi della corretta realizzazione e stabilità dell’impalcato. Per eventuali parti che dovessero essere preassemblate a terra ( parti curve o parti di grandi dimensioni ) adottare tutte le misure per il sollevamento di carichi assicurando gli elementi con adeguati sistemi di trattenuta e sollevamento. Evitare di sostare sotto i carichi sospesi e adottare tutte le misure della fase precedente (posa in opera di carpenteria metallica). Prima dell'inizio delle lavorazioni provvedere a distribuire nell'area interessata i materiali di posa assicurando una sufficiente viabilità per lo spostamento nelle varie zone delle opere prevenzionali allestite. Nei lavori eseguiti ad altezza superiore a 2 metri da terra utilizzare trabattelli regolamentari Durante lo spostamento dei trabattelli non è consentito il permanere degli operatori sugli stessi e comunque di depositi di ogni tipo. Le scale a mano possono essere adoperate sino ad una quota del lavoro inferiore a 2 metri; Le scale a mano possono essere adoperate come posti di lavoro solo per attività di breve durata ed a basso rischio di caduta dall'alto; Usare un trabattello stabilizzato e conforme alle norme per essere utilizzato senza ancoraggi a parete. Bloccare le ruote con gli appositi sistemi meccanici a vite, durante l'uso del trabattello mobile Allestire parapetto completo di tavola fermapiedi su tutto il perimetro dell'impalcato con un cancelletto apribile verso l'interno in corrispondenza della scala di accesso esterna. Salire e scendere dal ponteggio solo dopo che lo stesso è stato fissato e stabilizzato, utilizzando apposite scale. E' consentito l'uso, in deroga al collegamento elettrico di terra, di utensili elettrici portatili dotati di doppio isolamento certificato da istituto riconosciuto dallo Stato.

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Gli apparecchi mobili devono e portatili devono essere puliti frequentemente soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento e alla polvere. Verificare lo stato di conservazione degli utensili elettrici. Accertarsi che siano a doppio isolamento. Verificare la compatibilità della spina alla presa di alimentazione selezionata. Verificare che i percorsi dei cavi non intralci i passaggi. Ogni qualvolta il carico è eccessivamente pesante e/o ingombrante, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. DPI Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza, mascherine, occhiali o visiera di protezione degli occhi. FASE: Tinteggiature, pitture e verniciature. Impresa artigiana pitture e cartongessi. Contemporaneità con altre ditte : non prevedibile. Lavorazione: Tinteggiatura di pareti interne in varie zone dell’edificio: torre scenica, foyer, sala pubblico. Spazi di servizio, retropalco. Attrezzature adoperate: Pitture di diversa natura, solventi, trementina, acquaragia, attrezzi d'uso comune (pennelli, rulli), ponteggio o altra opera provvisionale, smerigliatrice, spazzole rotanti e molatrici, sabbiatrice, compressore, stucco, carta vetro, attrezzi per la verniciatura a spruzzo (compressore e pistola), pennelli, vernici e smalti, solventi, minio o cementite. Rischi caduta dall'alto caduta materiali dall'alto dermatiti, irritazioni cutanee, schizzi agli occhi, reazioni allergiche. inalazione di solventi. Prescrizioni: N.B. Le varie zone da tinteggiare devono seguire un preciso ordine temporale da concordare con la D.L. e il Coordinatore della sicurezza. Se il lavoro è svolto ad altezza superiore a metri 2,0 allestire ponteggi o altre idonee opere provvisionali. Prima dell'esecuzione dei lavori, procedere all'accertamento della regolarità dell'opera provvisionale adoperata e della presenza delle prescritte protezioni verso il vuoto. Accertarsi che sotto ogni ponte di servizio sia presente un ponte di sicurezza realizzato allo stesso modo del primo. L'ultimo impalcato dovrà avere i montanti alti non meno di m 1,20 rispetto all'ultimo piano di lavoro o alla copertura. È vietato adottare scale, ponti su ruote o su cavalletti sui ponti del ponteggio. Eventualmente predisporre le mezzepontate (impalcati intermedi). Interdire la zona sottostante i lavori e proteggere i passaggi obbligatori. Proteggere con teli le aree che potrebbero essere interessate dal getto e dagli schizzi di acqua e particelle. È vietato sovraccaricare gli impalcati. È vietato ingombrare gli impalcati di servizio. Prima dell'uso della pittura e dei relativi solventi consultare la relativa scheda tossicologica della ditta produttrice ed applicarne le precauzioni indicate. Se il prodotto è in miscela solvente, è vietato fumare o utilizzare fiamme libere. Ventilare abbondantemente l'ambiente di lavoro. Accertarsi preventivamente che nella zona di lavoro non ci siano potenziali sorgenti d'innesco d'incendio. Non stoccare quantità superiori all'uso strettamente necessarie per la giornata. Non eccedere nell'uso dei solventi in ambienti chiusi. Depositare il prodotto in luogo aerato, esente da qualsiasi sorgente d'innesco, apporre idonea segnaletica di sicurezza esterna ed interna (divieti ed estratto norme di miscelazione e comunque d'uso del prodotto). Nei locali dove vengono effettuati travasi e miscelazioni di vernici e solventi devono essere predisposti idonei mezzi di estinzione incendi e cartelli richiamanti i principali obblighi, pericoli e cautele.

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In caso di spandimento di vernici e solventi, questi devono essere prontamente eliminati medianti sostanze assorbenti e neutralizzanti. Evitare in ogni caso il contatto con le mani e soprattutto degli occhi (delle mucose). I recipienti contenenti vernici e solventi devono essere riempiti non oltre il 90% della loro capacità e devono recare sempre l'indicazione del contenuto. I contenitori vuoti devono essere chiusi ermeticamente con i loro coperchi. Gli stracci sporchi imbevuti di sostanze infiammabili ed altri rifiuti pericolosi devono essere raccolti in appositi contenitori antincendio. Prima della verniciatura a spruzzo verificare l'integrità dei tubi e la loro corretta connessione, controllare la regolarità delle protezioni fisse del compressore. Utilizzare compressori silenziati. Durante l'uso del compressore tenere sotto controllo i manometri. Fare estrema attenzione ai lavori di tinteggiatura eseguiti a spruzzo poiché il 50% della pittura viene in parte disperso nell'ambiente ed in parte rimbalzato verso l'operatore. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). DPI Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare guanti, stivali indumenti protettivi ( tute ), mascherine con filtri specifici. (consultare scheda tecnica del prodotto). FASE: Murature di tamponamento e divisorie. Impresa esecutrice Contemporaneità con altre ditte: non prevedibile. Lavorazione: Esecuzione di muratura di tamponamento o di tramezzatura in mattoni o blocchi di calcestruzzo, chiusura di fori in breccia, ecc.. Attrezzature adoperate gru, betoniera a bicchiere, taglia mattoni elettrica, attrezzi d'uso comune, trabattelli o ponti su cavalletti, ponteggi, cestoni per il sollevamento dei mattoni, carriole Rischi colpi, impatti, urti tagli, abrasioni, punture caduta materiali dall'alto, caduta dall'alto e in piano schiacciamento proiezione di schegge, danni alla cute e all'apparato respiratorio, elettrocuzione rumore, movimentazione manuale dei carichi ribaltamento e investimento vibrazioni Prescrizioni Prima di utilizzare la betoniera accertarsi dell'esistenza delle protezioni fisse sugli organi di trasmissione del moto (pulegge, pignone e corona), della chiusura dei raggi del volano, della protezione sopra il pedale di sblocco del volano, dell'integrità dei cavi elettrici, del corretto collegamento all'impianto di messa a terra, del corretto funzionamento degli interruttori e dei dispositivi elettrici di accensione e arresto. Accertarsi della stabilità della betoniera (la betoniera deve essere montata secondo le indicazioni fornite dal costruttore e rilevabili nel libretto d'uso). Verificare che sia presente un solido impalcato a protezione del posto di lavoro. Durante il sollevamento e il trasporto dei materiali il gruista non deve passare con i carichi sospesi sopra le persone, provvedendo a segnalare ogni operazione in modo da consentire l'allontanamento delle persone. Se permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico, il manovratore dovrà interrompere l'operazione fino al loro allontanamento. Il carico dovrà essere portato su idonei piani di sbarco del materiale. Nei lavori che sono eseguiti ad altezza superiore ai m. 2,00 devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature e ponteggi o idonee opere provvisionali quali trabattelli regolamentari (montati per l'altezza massima prevista dal fabbricante senza l'aggiunta di sovrastrutture, con ruote bloccate, con ponte di servizio dotato di parapetto regolamentare e tavola fermapiede su ogni lato) o ponti su cavalletti regolamentari (tavolato di larghezza non inferiore a 90 cm e di altezza non superiore a 2 metri, costituito da tavoloni lunghi 4 metri e poggianti, ben accostati e fissati tra loro, su tre cavalletti, con parte a sbalzo non eccedente i 20 cm) o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e cose. Vietare l'uso di ponti su cavalletti all'esterno dell'edificio e dei ponteggi esterni. Le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano profondità superiore a m. 0.50 devono essere munite di normale parapetto e tavole fermapiede, oppure essere convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone.

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I depositi temporanei di mattoni sui ponti di servizio devono essere limitati ad un quantitativo tale da consentire un'agevole esecuzione dei lavori. Valutare prima dell'inizio dei lavori gli spazi di lavoro e gli ostacoli. Prima del taglio delle mattonelle con taglierina elettrica, accertarsi del corretto funzionamento della macchina (accensione e arresto), dell'integrità dei cavi elettrici, dell'avvenuto collegamento all'impianto di messa a terra, della presenza delle protezioni meccaniche ed elettriche. Ogni qualvolta il carico è eccessivamente pesante e/o ingombrante, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza, occhiali o visiera di protezione degli occhi. FASE: Scavi di splateamento a profondità inferiore a 1,50 m. Impresa esecutrice Lavorazione: esecuzione di splateamento per realizzazioni di pavimentazioni esterne, marciapiedi, rampe, scalinate di ingresso. Attrezzature adoperate: Bobcat, attrezzi manuali di uso comune quali pale, picconi, camion. Rischi: si veda l’analisi di rischio già esaminata, di ritrovamento di ordigni bellici; investimento ribaltamento punture, tagli, abrasioni, rumore, movimentazione manuale dei carichi, urti, colpi, impatti, compressioni, contatto con le macchine operatrici proiezione di pietre o di terra, polveri, vibrazioni. Prescrizioni. Prima di iniziare i lavori deve essere effettuato un sopralluogo più accurato per rilevare la presenza nell'area interessata dai lavori di pericoli intrinseci al cantiere, quali i sottoservizi cittadini (condutture gas e acqua, linee elettricità area o interrata, telefono, …), interferenti con le operazioni da eseguire. Delimitare l'area di scavo e le aree di movimentazione dei mezzi con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento. Appositi cartelli devono avvertire i pericoli presenti nell'area di lavoro e vietare l'accesso ai non addetti ai lavori. Adottare le precauzioni previste per escavazioni nelle immediate vicinanze di corpi di fabbrica esistenti. Predisporre vie obbligatorie di transito per i mezzi di scavo e di trasporto e regolamentarne il traffico. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. La velocità dei mezzi all'interno del cantiere deve essere adeguata alle caratteristiche del percorso e comunque contenuta entro i 30 km/h. Predisporre solide rampe di accesso degli autocarri allo scavo con larghezza della carreggiata che garantiscano un franco di cm 70 oltre la sagoma del veicolo. Predisporre l'armatura delle pareti dello scavo o conferire alle pareti dello scavo un angolo pari all'angolo di declivio naturale del terreno o procedere al consolidamento del terreno in relazione alle caratteristiche geotecniche del terreno. L'eventuale armatura deve sporgere di almeno 30 centimetri oltre il bordo. Vietare la costituzione di depositi di materiali presso il ciglio degli scavi. Se le condizioni di lavoro obbligano a tale deposito è necessario provvedere all'armatura delle pareti dello scavo. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza. È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. Le macchine operatrici devono essere provviste di struttura di protezione in caso di ribaltamento (ROPS) e in caso di caduta di oggetti (FOPS), dotate di marcatura CE. Nei lavori di escavazione con mezzi meccanici vietare la presenza degli operai nel campo di azione della macchina operatrice e sul ciglio superiore del fronte d'attacco. In caso di formazione di polvere eccessiva bagnare il terreno. Per l'accesso al fondo degli scavi è necessario utilizzare scale a mano di tipo regolamentare, ancorate e sporgenti di almeno un metro oltre il piano d'accesso.

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In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. DPI: In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, maschere antipolvere. Idonei otoprotettori devono essere consegnati ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. FASE: scavo di sbancamento superiore a 1,50 m e fornitura e posa in opera di pozzo perdente prefabbricato. Impresa esecutrice Lavorazione: Scavo di sbancamento a sezione ristretta per posa in opera di pozzo perdente prefabbricato in cls nonché scavi a sezione ristretta e posa in opera di canali per acque meteoriche. Attrezzature adoperate Escavatore, pala meccanica con benna e con martellone, eventuale pompa sommersa, eventuali casseri componibili prefabbricati, utensili d'uso comune, autocarro. Rischi: si veda l’analisi di rischio già esaminata, di ritrovamento di ordigni bellici; seppellimento di persone, investimento ribaltamento del mezzo di scavo, punture, tagli, abrasioni, rumore, movimentazione manuale dei carichi, urti, colpi, impatti, compressioni, contatto con le macchine operatrici proiezione di pietre o di terra, polveri, vibrazioni. Prescrizioni Prima di iniziare i lavori deve essere effettuato un sopralluogo più accurato per rilevare la presenza nell'area interessata dai lavori di pericoli intrinseci al cantiere, quali i sottoservizi cittadini (condutture gas e acqua, linee elettricità area o interrata, telefono, …), interferenti con le operazioni da eseguire. Delimitare l'area di scavo con nastro di segnalazione bianco-rosso, collocato adeguatamente arretrato (m. 1,50) dal ciglio dello scavo, o con parapetto regolamentare. Delimitare le aree di movimentazione dei mezzi con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento. Appositi cartelli devono avvertire i pericoli presenti nell'area di lavoro e vietare l'accesso ai non addetti ai lavori. Adottare le precauzioni previste per escavazioni nelle immediate vicinanze di corpi di fabbrica esistenti. Predisporre vie obbligatorie di transito per i mezzi di scavo e di trasporto e regolamentarne il traffico. Se necessario, il fondo delle vie di transito deve essere costituito da massicciata opportunamente livellata e costipata. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Se l'escavatore è utilizzato per il sollevamento dei casseri tramite ganci o altri dispositivi di trattenuta del carico deve essere omologato anche come autogrù. Nei lavori di escavazione con mezzi meccanici vietare la presenza degli operai nel campo di azione della macchina operatrice e sul ciglio superiore del fronte d'attacco. Nello scavo di trincee profonde più di m 1.50, quando la natura e le condizioni del terreno non diano sufficienti garanzie di stabilità, si deve prevedere, man mano che procede lo scavo, alle necessarie armature di sostegno delle pareti, sporgenti dai bordi almeno cm 30, a meno che non si preferisca conferire alle pareti dello scavo un'inclinazione pari all'angolo di declivio naturale del terreno. La larghezza della trincea, al netto di eventuali sbatacchiature, deve essere sufficiente a consentire il lavoro al suo interno. L'eventuale armatura deve sporgere di almeno 30 centimetri oltre il bordo. Vietare la costituzione di depositi di materiali presso il ciglio degli scavi. Se le condizioni di lavoro obbligano a tale deposito è necessario provvedere all'armatura delle pareti dello scavo. In caso di formazione di polvere eccessiva bagnare il terreno. Immettere in cantiere mezzi in perfetto stato di efficienza tecnica e di sicurezza, in conformità alle norme specifiche di appartenenza. È fatto divieto di usare i mezzi per scopo differenti da quelli stabiliti dal costruttore e dalle norme. Le macchine operatrici devono essere provviste di struttura di protezione in caso di ribaltamento (ROPS) e in caso di caduta di oggetti (FOPS), dotate di marcatura CE. Per l'accesso al fondo degli scavi è necessario utilizzare scale a mano di tipo regolamentare, ancorate e

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sporgenti di almeno un metro oltre il piano d'accesso. Per gli attraversamenti trasversali degli scavi predisporre idonee passerelle (di larghezza non inferiore a cm 60 per il passaggio di sole persone e di cm 120 per il passaggio anche di materiali) munite di parapetti regolamentari con arresto al piede su entrambi i lati. Lo scavo, se lasciato incustodito, deve essere segnalato con idonei cartelli monitori e circoscritto con opportuni tavolacci per impedire eventuali cadute all'interno. In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. DPI: In questa fase i lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti, FASE: Posa tubi ed opere prefabbricate per fognatura e per acqua potabile, acque meteoriche, posa cavidotti per impianti elettrici. Impresa esecutrice o lavoratori autonomi Lavorazione: Posa tubi rigidi e flessibili (PE, PVC, analoghi) e relative opere prefabbricate (pozzetti, camerette d'ispezione, prolunghe, chiusini, caditoie, ecc.) per reti tecnologiche in generale. Attrezzature adoperate autocarro, escavatore omologato per il sollevamento e il trasporto, terna con pala, utensili d'uso comune (piccone, badile, mazza, smerigliatrice, seghetto), saldatore termico, trasformatore di sicurezza, lubrificante, malta confezionata a mano Rischi investimento contatto con le macchine operatrici ribaltamento dei mezzi, urti, impatti, compressioni caduta delle persone dai cigli degli scavi, seppellimento, sprofondamento, caduta di materiali nello scavo, elettrocuzione calore incendio rumore vibrazioni Prescrizioni Delimitare l'area di lavoro con nastro di segnalazione bianco-rosso, collocato adeguatamente arretrato (m. 1,50) dal ciglio dello scavo, o con parapetto regolamentare. Delimitare le aree di movimentazione con i mezzi meccanici con nastro di segnalazione bianco-rosso al fine di evitare possibili contatti con le parti in movimento. Collocare gli appositi cartelli di avvertimento, divieto e prescrizione. La circolazione dei mezzi all'interno dell'area di lavoro deve essere opportunamente regolata, evitando, se possibile, il doppio senso di marcia. La viabilità in vicinanza degli scavi deve essere attentamente studiata e disciplinata al fine di impedire ribaltamenti a seguito di cedimenti delle pareti degli scavi. Per l'accesso al fondo dello scavo è necessario utilizzare scale a mano di tipo regolamentare, ancorate e sporgenti di almeno un metro oltre il piano d'accesso. Per gli attraversamenti trasversali degli scavi predisporre idonee passerelle (di larghezza non inferiore a cm 60 per il passaggio di sole persone e di cm 120 per il passaggio anche di materiali) munite di parapetti regolamentari con arresto al piede su entrambi i lati. Se l'escavatore è utilizzato per il sollevamento dei carichi tramite ganci o altri dispositivi di trattenuta del carico deve essere omologato per il sollevamento e il trasporto dei materiali. Il deposito dei tubi, se non sono forniti in pallets o impaccati, deve essere effettuato per pile entro staffe di contenimento. Consentire la manipolazione dei tubi di peso: - non superiore a 13,2 kg (valore determinato applicando la seguente formula p=0,85x0,87x0,83x0,71x1,00x1,00x30kg), fuori trincea; - non superiore a 6,3 kg (valore determinato applicando la seguente formula p=0,78x0,85x0,50x0,71x0,90x1,00x30kg), da ciglio entro trincea. Se il tubo da calare in trincea non rientra nei limiti di peso riportato, la movimentazione dei tubi deve essere effettuata esclusivamente con mezzi meccanici. In questo caso, esporre preventivamente le norme e i segnali per la corretta movimentazione meccanica dei carichi. L'operatore della terna, secondo gli ordini dell'operaio in trincea, cala in trincea il tubo. L'operaio in trincea provvede a spingere il tubo fino ad innestarlo nell'altro già posato, e ad effettuare la saldatura a caldo del giunto.

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Prima di effettuare questa operazione, verificare che l'attrezzatura sia dotata di marcatura CE, che l'alimentazione elettrica venga fornita da trasformatore di sicurezza posto fuori dello scavo (luogo conduttore ristretto), stato di efficienza meccanica ed elettrica dell'impianto. L'operatore della terna, secondo gli ordini dell'operaio in trincea, cala in trincea il pozzetto prefabbricato utilizzando l'apposito dispositivo antisfilamento e prestando attenzione alla disposizione del baricentro, allo stato delle braghe. L'operaio in trincea si avvicina al pozzetto solo quando ha raggiunto quasi il fondo e provvede al fissaggio e alla successiva finitura con malta confezionata a mano. Infine provvede alla posa dei telai e dei chiusini. In questa fase i lavoratori devono indossare, casco, scarpe di sicurezza con suola imperforabile, guanti. Durante la saldatura utilizzare guanti isolanti, visiere con vetro attinico, facciale filtrante con filtro specifico (fumi del PVC e di altri prodotti plastici). In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. A tutti coloro che devono operare in prossimità di zone di transito veicolare vanno forniti gli indumenti. FASE: Pavimentazioni esterne in porfido o in pietra Impresa esecutrice o lavoratori autonomi specializzati Contemporaneità con altre ditte: non prevedibile. Lavorazione: Posa in opera di pavimenti da esterno con letto di malta di cemento o sabbia e sigillatura o fugatura finale. Attrezzature adoperate: betoniera a bicchiere, taglia piastrelle elettrica, trapano elettrico miscelatore a bassa tensione, smerigliatrice attrezzi d'uso comune. Rischi Tagli, abrasioni, punture, lacerazioni, traumi agli occhi per schegge o polvere, inalazione da polveri , compressioni alle mani, dermatiti, irritazioni cutanee, reazioni allergiche lesioni dorso lombari per errata movimentazione dei carichi, traumi alle ginocchia per omesso uso di dpi di protezione, traumi da rumore e vibrazioni. Prescrizioni. Delimitare le zone di lavorazione ed evitare interferenze con altre lavorazioni. Evitare assolutamente che sopra la zona di posa o nelle immediate vicinanze vi siano altre lavorazioni che possano causare cadute di oggetti dall’alto. Segnalare bene, con adeguata cartellonistica, l’area di lavorazione evitando eventuali rischi con la viabilità di cantiere. Prima dell'inizio dei lavori organizzare le aree operative, gli spazi liberi, gli ingombri, la disposizione ordinata del materiale e delle attrezzature strettamente necessarie, per poter effettuare con sicurezza gli spostamenti sul piano di lavoro senza provocare l'ingombro dello stesso; Tutte le operazioni devono essere coordinate così da evitare ingombri e intralci alla viabilità e consentire le relative manovre dei mezzi. I lavoratori devono essere protetti sempre verso il vuoto con ponteggi esterni e poter lavorare su postazioni stabili. Verificare l’idoneità e il corretto funzionamento delle attrezzature, dei quadri elettrici, dei cavi di alimentazione, e delle prese. In caso di presenza di aperture nei solai, deve essere predisposto normale parapetto e tavola fermapiedi, oppure copertura con adeguato tavolato solidamente fissato e resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio; nel caso le aperture vengano adibite al passaggio persone, materiali, uno dei lati del parapetto può essere costituito da una barriera mobile non asportabile, rimovibile soltanto durante le fasi di passaggio. Prima di utilizzare la betoniera accertarsi dell'esistenza delle protezioni fisse sugli organi di trasmissione del moto (pulegge, pignone e corona), della chiusura dei raggi del volano, della protezione sopra il pedale di sblocco del volano, dell'integrità dei cavi elettrici, del corretto collegamento all'impianto di messa a terra, del corretto funzionamento degli interruttori e dei dispositivi elettrici di accensione e arresto. Accertarsi della stabilità della betoniera (la betoniera deve essere montata secondo le indicazioni fornite dal costruttore e rilevabili nel libretto d'uso). Il posatore dovrà indossare obbligatoriamente le ginocchiere e alternare la posizione di lavoro in relazione ad eccessivi affaticamenti dorso lombari.

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Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). DPI In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti scarpe antinfortunistiche, ginocchiere, occhiali o visiera di protezione degli occhi, maschere antipolvere. FASE: Posa lattonerie in lamiera di rame o di alluminio. Impresa esecutrice e impresa specializzata in lattonerie. Eventuale presenza di altre ditte che lavorano all’interno del fabbricato. Lavorazione: Posa in opera di copertura in alluminio su terrazze piane, di grondaie, mantovane, converse e scossaline in lamiera di rame o di alluminio, di cappelli per sfiati, di bocchettoni e parafoglie, di coprigiunti in lamiera d’acciaio, Attrezzature adoperate: Piattaforma elevatrice o ponteggio, camion-gru o altro apparecchio di sollevamento materiali, elettrosaldatore, stagno, elettrocesoia o elettroroditore per il taglio dei canali, utensili d'uso comune. Rischi: caduta dall'alto caduta di materiale dall'alto impatti, lacerazioni, colpi, tagli, punture, abrasioni proiezione di schegge inalazioni di vapori, movimentazione manuale dei carichi, ustioni rumore, vibrazioni. Prescrizioni: Prima di procedere alla esecuzione di lavori sui tetti e coperture varie accertarsi della loro resistenza in relazione al peso degli operai previsti e dei materiali da utilizzare ed eventualmente disporre tavole ripartitrici dei carichi e sottopalchi per la riduzione dell'altezza di caduta. Accertarsi che il ponteggio sia provvisto al piano di lavoro di regolare ponte di servizio e sottoponte di sicurezza. Accertarsi dell'esistenza di regolare sistema di accesso al luogo di lavoro. Individuare preventivamente i punti di ancoraggio della lattoneria di supporto e del metodo relativo, in relazione alla natura del materiale (rame, acciaio, PVC) e dei carichi da sopportare. Eseguire i lavori sempre in posizione stabile e protetta contro la caduta dall'alto. È vietato adottare scale, ponti su ruote o su cavalletti sui ponti di ponteggio. Eventualmente predisporre le mezzepontate (impalcati intermedi). Interdire la zona sottostante i lavori e proteggere i passaggi obbligatori. Prima d'iniziare qualsiasi lavoro, il dirigente di cantiere e i preposti devono sempre accertarsi del buon funzionamento delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di sicurezza d'adoperare. Adoperare elettroutensili a bassissima tensione di sicurezza (a pile o alimentati da trasformatore di sicurezza). E' consentito l'uso, in deroga al collegamento elettrico di terra, di utensili elettrici portatili con doppio isolamento certificati tali da istituto di prova riconosciuto dallo Stato (DM 20.11.68 art.2). Verificare l'integrità dei cavi dell'alimentazione elettrica, predisporre le linee in modo da non poter essere danneggiati meccanicamente durante l'esecuzione dei lavori, utilizzare prolunghe a norma e collegarli correttamente al quadro di cantiere protetto da interruttore magnetotermico. Usare l'apparecchio di sollevamento in modo regolamentare. Utilizzare funi in regolare stato di conservazioni (annotazione trimestrale sul libretto dell'apparecchio) e ganci con sistema di chiusura a norma. Non ingombrare i posti di lavoro sui ponteggi. È vietato depositare materiali sugli impalcati, salvo quantità minime e temporanee (consultare il libretto del ponteggio sui carichi ammessi). Il datore di lavoro deve informare i lavoratori sulle corrette modalità di esecuzione della movimentazione manuale dei carichi. Se i pesi da movimentare superano i 30 Kg o sono ingombranti, bisogna attuare misure tecniche e/o procedure di lavoro tali da evitare sforzi pericolosi da parte dei lavoratori. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). DPI:

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In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori dovranno utilizzare guanti protettivi, scarpe antinfortunistiche, casco, occhiali di forma avvolgente durante l'utilizzo degli elettroutensili. FASE: Posa in opera di elementi di finitura minori da fabbro. Impresa principale, Impresa artigana fabbro Contemporaneità con altre ditte : non prevedibile Lavorazione: posa in opera di elementi eseguiti da fabbro eseguiti fuori cantiere tipo parapetti e recinzioni. Attrezzature adoperate Possibile camion gru, attrezzi d'uso comune, trapani, trabattelli sistemi di puntellazione provvisori. Rischi caduta dall'alto, elettrocuzione, caduta materiali dall'alto, cadute a livello cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni, colpi, tagli, punture, abrasioni, schiacciamento, lesioni dorso-lombari per movimentazione, manuale dei carichi, inalazioni polveri rumore vibrazioni. Prescrizioni Prima di iniziare i lavori: - prendere contatto con il coordinatore per la sicurezza informandosi della presenza di altre ditte presenti in cantiere e decidere la tempistica di ingresso. - organizzare le aree di lavoro, gli spazi da adibire a deposito, gli spazi da destinare alle attrezzature, in maniera tale da consentire tutti gli spostamenti sul piano di lavoro in sicurezza; - delimitare la zona di lavoro e possibilmente coordinarsi per escludere altre attività al ,omento della lavorazione. - verificare le protezioni contro il rischio di caduta dall'alto. Provvedere a installare adeguate opere provvisionali impiegate, controllando nel tempo lo stato di conservazione. - verificare l'integrità e stato di efficienza degli attrezzi di lavoro; - puntellare eventualmente le membrature che potrebbero cedere sotto i carichi di persone e cose; - verificare lo stato d'usura e l'integrità degli attrezzi elettrici e degli utensili di lavoro; - utilizzare apparecchi elettrici portatili a doppio isolamento; - verificare che l'alimentazione elettrica sia fornita tramite quadro elettrico da cantiere (ASC) collegato a terra e munito dei dispositivi di protezione; - verificare l'integrità e i percorsi dei cavi elettrici; - le eventuali prolunghe devono avere gradi di protezione minimo IP67; - assicurarsi che si rispetti la distanza di sicurezza minima di 5,00 m dalle linee elettriche aeree ovvero procedere al loro isolamento. Durante l'esecuzione dei lavori. - rispettare i pesi massimi previsti per la movimentazione manuale dei carichi dalla fase dello scarico della scala dal mezzo fino alla completa installazione della stessa. - indossare scarpe antinfortunistiche antisdrucciolevoli, casco protettivo e guanti. DPI comuni alle varie attività In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. FASE: Smontaggio opere provvisionali metalliche Impresa esecutrice o subappaltatrice Lavorazione: Smontaggio ed allontanamento dei vari elementi di opere provvisionali metalliche (ponteggi metallici fissi e simili). Attrezzature adoperate autocarro con braccio gru, argano a mano, attrezzi manuali d'uso comune (martello, pinze, tenaglie, chiavi di serraggio) Rischi

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investimento caduta dall'alto scivolamenti, cadute a livello, caduta di materiali dall'alto movimentazione manuale dei carichi, urti, colpi, impatti, compressioni, punture, tagli, abrasioni rumore vibrazioni. Prescrizioni Delimitare l'area di lavoro con nastro di segnalazione. Se interessa o è nell'immediata vicinanza della sede stradale, predisporre la necessaria segnaletica stradale, attenendosi alle norme del codice della strada e al regolamento d'attuazione. Vietare l'accesso alle persone non addette ai lavori. La fase di smontaggio deve essere effettuata da personale pratico, in buone condizioni fisiche e sotto il controllo diretto di un preposto. Durante lo smontaggio i pontisti e gli aiutanti devono utilizzare la cintura di sicurezza ancorata ad una fune tesa tra due montanti. È vietato salire e/o scendere lungo i montanti o gettare dall'alto elementi di ponteggio. È vietato depositare materiale (di ponteggio) in quantità eccessive. La chiave per il serraggio dei bulloni deve essere assicurata alla cintola con un moschettone di sicurezza. Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, mediante avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Movimentare il materiale con cautela in modo non generare oscillazioni pericolose. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. DPI In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza antisdrucciolevoli, guanti, cintura di sicurezza. FASE: Posa di controtelai per serramenti interni ed esterni. Impresa principale, Impresa artigiana di falegnameria, eventuale presenza di altre ditte che lavorano all’interno del fabbricato per realizzazione impianti. Lavorazione: Posa in controtelai per serramenti interni ed esterni. Attrezzature adoperate Gruetta idraulica montata su camion, autocarro, scala semplice o doppia, cavalletti metallici, fresa elettrica, ponte su ruote metallico, trabattello metallico, trapano, coltello, sega a disco, sega per ferro manuale. Elementi metallici, telai e controtelai in ferro o legno, materiali minuti (zanche, piastre, viti, bulloni, ecc.) Rischi contatto con attrezzature caduta di operaio dall'alto caduta materiali dall'alto, elettrocuzione proiezione di schegge movimentazione manuale dei carichi, colpi, tagli, punture, abrasioni dermatiti, irritazioni cutanee, reazioni allergiche, polveri, rumore vibrazioni Prescrizioni Prima dell'inizio delle lavorazioni provvedere a distribuire nell'area interessata i materiali di posa assicurando una sufficiente viabilità per lo spostamento nelle varie zone delle opere prevenzionali allestite. Durante il sollevamento e il trasporto dei materiali il gruista non deve passare con i carichi sospesi sopra le persone, provvedendo a segnalare ogni operazione in modo da consentire l'allontanamento delle persone. Se permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico, il manovratore dovrà interrompere l'operazione fino al loro allontanamento. Il carico dovrà essere portato su idonei piani di sbarco del materiale. Nei lavori in quota, gli operatori predispongono le necessarie opere provvisionali (trabattelli o ponti su cavalletti regolamentari) per i lavori in elevato, le attrezzature e i materiali. I trabattelli devono essere conformi alla norma UNI HD 1004. Non è consentito spostare il trabattello con persone o materiale su di esso. Le scale portatili possono essere utilizzati come posto di lavoro per attività svolte ad un'altezza da terra fino a 2 metri. Per altezze superiori a 2 metri, le scale portatili possono essere utilizzate come posto di lavoro solo per attività di breve durata e con rischio di livello limitato. I depositi temporanei di controtelai sui ponti di servizio devono essere limitati ad un quantitativo tale da consentire un'agevole esecuzione dei lavori.

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Le aperture di solaio devono essere coperte con tavole da ponte di adeguata resistenza, fissate contro il pericolo di spostamento mediante chiodatura o mezzi equivalenti. Se le aperture devono essere scoperte per permettere il passaggio di materiali o per dare luce agli ambienti è necessario che siano perimetralmente protette con parapetti o mezzi equivalenti. Ogni qualvolta il carico è pesante o ingombrante devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. DPI Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe di sicurezza, occhiali o visiera di protezione degli occhi. FASE: Pavimenti in legno Impresa esecutrice o lavoratori autonomi specializzati Contemporaneità con altre ditte non prevedibile. Lavorazione: Posa in opera di sottopavimenti e pavimenti in legno con collante specifico, levigatura sul posto e verniciatura. Attrezzature adoperate: attrezzi manuali di uso comune, sega circolare, levigatrice, chiodatrice elettrica. Rischi: Tagli, abrasioni, proiezione di schegge, elettrocuzione, inalazione di polveri e sostanze tossiche. Prescrizioni: Oltre alle misure di ordine generale contro i rischi sopra evidenziati, i lavoratori dovranno osservare le seguenti misure preventive: organizzare la fase lavorativa di pavimentazione evitando al minimo le interferenze delimitare la zona di lavorazione, aereare le zone di lavoro evitando per quanto possibile la diffusione di polvere. Prima di utilizzare qualsiasi attrezzatura di tipo elettrico verificare l’efficienza delle stesse e dei loro componenti ed assicurarsi sulla sicurezza dei collegamenti ( quadri, differenziali, messa a terra, prese). Utilizzare sempre attrezzatura a norma verificando l’efficienza delle protezioni delle parti in movimento e dei sistemi di assorbimento polveri. Utilizzare sempre i DPI previsti per la specifica lavorazione. Accertarsi della tossicità dei materiali e dei prodotti utilizzati ed attenersi sempre alle istruzioni riportate nelle relative schede tecniche. DPI: ginocchiere, otoprotettori, calzature antinfortunistiche, guanti, mascherine, occhiali e visiere. FASE: Pavimenti e rivestimenti di varia natura Impresa esecutrice o lavoratori autonomi specializzati Contemporaneità con altre ditte non prevedibile. Lavorazione: Posa in opera di pavimenti e rivestimenti con letto di malta di cemento o con collante specifico, realizzazione di pavimentazione in spatolato cementizio, posa di battiscopa, osa di soglie in materiali diversi, ripristino scala in graniglia. Attrezzature adoperate: betoniera a bicchiere, taglia piastrelle elettrica, trapano elettrico miscelatore a bassa tensione, smerigliatrice - troncatrice elettrica a disco -, attrezzi d'uso comune. Rischi Tagli, abrasioni, punture, lacerazioni, traumi agli occhi per schegge o polvere, inalazione da polveri e colla. compressioni alle mani, dermatiti, irritazioni cutanee, reazioni allergiche lesioni dorso lombari per errata movimentazione dei carichi, traumi alle ginocchia per omesso uso di dpi di protezione, traumi da rumore e vibrazioni. Prescrizioni

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Prima dell'inizio dei lavori organizzare le aree operative, gli spazi liberi, gli ingombri, la disposizione ordinata del materiale e delle attrezzature strettamente necessarie, per poter effettuare con sicurezza gli spostamenti sul piano di lavoro senza provocare l'ingombro dello stesso; Tutte le operazioni devono essere coordinate così da evitare ingombri e intralci alla viabilità e consentire le relative manovre dei mezzi. I lavoratori devono essere protetti sempre verso il vuoto con ponteggi esterni e poter lavorare su postazioni stabili. In caso di presenza di aperture nei solai, deve essere predisposto normale parapetto e tavola fermapiedi, oppure copertura con adeguato tavolato solidamente fissato e resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio; nel caso le aperture vengano adibite al passaggio persone, materiali, uno dei lati del parapetto può essere costituito da una barriera mobile non asportabile, rimovibile soltanto durante le fasi di passaggio. L'ambiente di lavoro, specie se si usano collanti, deve essere sempre adeguatamente ventilato. Prima di utilizzare la betoniera accertarsi dell'esistenza delle protezioni fisse sugli organi di trasmissione del moto (pulegge, pignone e corona), della chiusura dei raggi del volano, della protezione sopra il pedale di sblocco del volano, dell'integrità dei cavi elettrici, del corretto collegamento all'impianto di messa a terra, del corretto funzionamento degli interruttori e dei dispositivi elettrici di accensione e arresto. Accertarsi della stabilità della betoniera (la betoniera deve essere montata secondo le indicazioni fornite dal costruttore e rilevabili nel libretto d'uso). Verificare che sia presente un solido impalcato a protezione del posto di lavoro. Durante il sollevamento e il trasporto il gruista non deve passare con i carichi sospesi sopra le persone, provvedendo a segnalare ogni operazione in modo da consentire l'allontanamento delle persone. Se permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico, il manovratore dovrà interrompere l'operazione fino al loro allontanamento. Il carico dovrà essere portato su idonei piani di sbarco del materiale. Prima del taglio delle mattonelle con taglierina elettrica, accertarsi del corretto funzionamento della macchina (accensione e arresto), dell'integrità dei cavi elettrici, dell'avvenuto collegamento all'impianto di messa a terra, della presenza delle protezioni meccaniche ed elettriche. Ogni qualvolta il carico è superiore a 30 Kg, devono essere messe a disposizione dei lavoratori addetti alla movimentazione manuale dei carichi idonee attrezzature o devono esser adoperate opportune procedure (pesi trasportati da più operai). DPI In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti scarpe antinfortunistiche, ginocchiere, occhiali o visiera di protezione degli occhi, maschere antipolvere. FASE: Montaggio di infissi interni ed esterni Impresa principale, Impresa artigiana di falegnameria,eventuale presenza di altre ditte che lavorano all’interno del fabbricato per realizzazione impianti Lavorazione: Montaggio infissi interni ed esterni in legno, acciaio o alluminio, compresi lucernari, zanzariere, oscuri, grate e ringhiere. Attrezzature adoperate apparecchio di sollevamento carichi, ponteggio, trabattelli, ponte su cavalletti, scale a mano semplici o doppie, attrezzi manuali d'uso comune, utensili elettrici portatili (trapano, avvitatrici) Rischi caduta dall'alto ed a livello abrasioni, punture, tagli, lacerazioni alle mani, urti, colpi, impatti, compressioni alle mani, elettrocuzione caduta materiali dall'alto movimentazione manuale dei carichi inalazione polveri proiezione di schegge vibrazioni, rumore Prescrizioni Generalmente l'attività procede dall'alto verso il basso. Accertarsi preventivamente delle condizioni del ponteggio e della sua regolarità alle norme (presenza di parapetti regolamentari, di sottoponte di sicurezza realizzato allo stesso modo del ponte, condizioni generali di stabilità, verifica ancoraggi e delle basi). L'ultimo impalcato dovrà avere i montanti alti non meno di m 1,20 rispetto all'ultimo piano di lavoro. È vietato adottare scale, ponti su ruote o su cavalletti sui ponti di servizio del ponteggio. Eventualmente predisporre le mezzepontate (impalcati intermedi).

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Dall'interno utilizzare ponti su cavalletti e/o scale doppie conformi alle norme. Se si utilizzano dall'interno ponti mobili, bloccare le ruote del trabattello con cunei dalle due parti o con gli stabilizzatori prima dell'uso. Non spostare il trabattello con persone o materiale su di esso. Non spostare il trabattello su superfici non solide e non regolari. I trabattelli devono essere posizionati nella postazione di lavoro prima di venire utilizzati. Usare scale a mano regolamentari per altezze inferiori a due metri e solo dall'interno dell'edificio (fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala). Prima d'iniziare qualsiasi lavoro, il dirigente di cantiere e i preposti devono sempre accertarsi dello stato e del funzionamento delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di sicurezza d'adoperare. (stato d'usura, protezioni, integrità dei cavi elettrici, prova di funzionamento con avviamento a uomo presente dell'utensile) E' consentito l'uso, in deroga al collegamento di terra, di utensili elettrici portatili e di attrezzature elettriche mobili purché dotati di doppio isolamento e certificati tali da istituto riconosciuto. Le attrezzature da utilizzare dovranno essere leggere e poco ingombranti. Gli infissi devono essere imbracati sull'autocarro, quindi sollevati fino al piano di sbarco del materiale, tramite gru a torre, gru a braccio dell'autocarro o altro apparecchio di sollevamento dei carichi. Impartire adeguate istruzioni sui sistemi d'imbracatura da adottare e verificarne l'idoneità. Impartire istruzioni particolari sulla sequenza delle operazioni da doversi eseguire. Verificare il sistema d'attacco degli elementi. Verificare le condizioni dei ganci e dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale. Verificare frequentemente le condizioni della fune di sollevamento e quelle di imbracatura. Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti. Gli addetti all'imbracatura dei carichi devono avvicinarsi ai carichi, per le operazioni di imbracatura e slegatura delle funi, esclusivamente quando sono in prossimità del pavimento. L'area sottostante il sollevamento dei materiali deve essere opportunamente recintata. Se permangono lavoratori o terzi sotto il percorso del carico, il manovratore dovrà interrompere l'operazione fino al loro allontanamento. Se nell'area sono presenti addetti a diverse lavorazioni coordinare gli interventi e assicurare spazio e viabilità che consentano i movimenti e le manovre necessarie alla lavorazione. Predisporre idonea segnaletica di sicurezza, sia diurna che notturna. Attenersi al DPCM 1/03/91, relativo ai limiti di emissione di rumore ammessi negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno, con riguardo alle attività cosiddette temporanee quali i cantieri. Nel caso di riscontrato o prevedibile superamento dei valori è possibile chiedere deroga al sindaco, dimostrando che tutto è stato fatto per rendere minima l'emissione di rumore. DPI In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere forniti ed utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali o visiera di protezione degli occhi, respiratore con filtro specifico. FASE: Disinstallazione di macchine varie di cantiere Impresa principale, o subappaltatrice o lavoratori autonomi. Lavorazione: Disinstallazione e allontanamento di macchine varie di cantiere (tipo betoniera, impastatrice, molazza, piegaferri/tranciatrice, sega circolare, …). Attrezzature adoperate autocarro con o senza braccio idraulico, autogrù semovente, attrezzi d'uso comune Rischi investimento ribaltamento urti, colpi, impatti, compressioni, punture, tagli, abrasioni caduta di materiale dall'alto elettrocuzione, movimentazione manuale dei carichi rumore vibrazioni Prescrizioni Disattivare preventivamente l'alimentazione elettrica. Assistere a terra i mezzi in manovra. L'operatore dell'autogrù o dell'autocarro con braccio gru deve avere piena visione della zona. Assicurarsi che non via siano ostacoli nel raggio d'azione della gru. Posizionare gli stabilizzatori in modo da scaricare le balestre ma senza sollevare il mezzo. Prendere visione del diagramma portata/braccio dell'autogrù e rispettarlo.

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Utilizzare idonei sistemi di imbracatura dei carichi (in relazione al peso, alla natura e alle caratteristiche del carico), verificarne preventivamente l'integrità delle funi, catene, dei ganci e la loro portata, in relazione a quella del carico, nonché il sistema di chiusura dell'imbocco del gancio. Sollevare il carico di pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato. Non effettuare tiri inclinati. Evitare categoricamente il passaggio dei carichi sopra i lavoratori durante il sollevamento e il trasporto dei carichi. Segnalare l'operatività con il girofaro. Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, mediante avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. Realizzare un solido impalcato di protezione, di altezza non superiore a 3,00 m da terra, sopra il posto di lavoro dell'addetto alla centrale di betonaggio. DPI In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza, guanti. FASE: Smontaggio baracche di cantiere Impresa principale o subappaltatrice o lavoratori autonomi. Lavorazione: smontaggio ed allontanamento di baracche da assemblare in cantiere o monoblocco. Attrezzature adoperate autocarro con o senza braccio idraulico, autogrù semovente, attrezzi d'uso comune, scale a mano o doppie, trabattelli Rischi investimento ribaltamento urti, colpi, impatti, compressioni, punture, tagli, abrasioni caduta di materiale dall'alto caduta dall'alto, elettrocuzione movimentazione manuale dei carichi, rumore, vibrazioni Prescrizioni Disattivare preventivamente l'alimentazione degli impianti. Assistere a terra i mezzi in manovra. Tenersi a distanza di sicurezza dal mezzo in movimento e dal suo campo d'azione. L'operatore dell'autogrù o dell'autocarro con braccio gru deve avere piena visione della zona. Assicurarsi che non via siano ostacoli nel raggio d'azione della gru. Assicurarsi della stabilità del terreno, evitando di posizionare il mezzo su terreni non compatti o con pendenze laterali. Posizionare gli stabilizzatori in modo da scaricare le balestre ma senza sollevare il mezzo. Prendere visione del diagramma portata/braccio dell'autogrù e rispettarlo. Utilizzare idonei sistemi di imbracatura dei carichi (in relazione al peso, alla natura e alle caratteristiche del carico), verificarne preventivamente l'integrità delle funi, catene, dei ganci e la loro portata, in relazione a quella del carico, nonché il sistema di chiusura dell'imbocco del gancio. Sollevare il carico di pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato. Non effettuare tiri inclinati. Evitare categoricamente il passaggio dei carichi sopra i lavoratori durante il sollevamento e il trasporto dei carichi. Segnalare l'operatività con il girofaro. Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, mediante avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. DPI In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare casco, scarpe di sicurezza, guanti.

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FASE: Disinstallazione cantiere e pulizia finale Impresa principale o subappaltatrice o lavoratori autonomi. Lavorazione: Rimozione delimitazioni, segnaletica, pulizia finale. Attrezzature adoperate autocarro, attrezzi d'uso comune Rischi investimento ribaltamento urti, colpi, impatti, compressioni, punture, tagli, abrasioni polvere rumore, movimentazione manuale dei carichi, vibrazioni Prescrizioni Se interessa o è nell'immediata vicinanza della sede stradale, predisporre la necessaria segnaletica stradale, attenendosi alle norme del codice della strada e al regolamento d'attuazione. Verificare la presenza di eventuali linee elettriche interrate prima di iniziare l'intervento. Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, medianti avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. DPI In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare scarpe di sicurezza, guanti, facciale filtrante. FASE: Smantellamento recinzioni e pulizia finale Impresa esecutrice Contemporaneità con altre ditte: no Lavorazione: Rimozione ed allontanamento degli elementi di recinzione provvisoria di cantiere, ritiro segnaletica e pulizia finale. Attrezzature adoperate autocarro, attrezzi d'uso comune Rischi investimento ribaltamento urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli, abrasioni polvere movimentazione manuale dei carichi rumore vibrazioni Prescrizioni Se interessa o è nell'immediata vicinanza della sede stradale, predisporre la necessaria segnaletica stradale, attenendosi alle norme del codice della strada e al regolamento d'attuazione. Verificare la presenza di eventuali linee elettriche interrate prima di iniziare l'intervento. Durante le fasi di carico vietare l'avvicinamento del personale e di terzi, mediante avvisi e sbarramenti. Controllare la portata dei mezzi per non sovraccaricarli. Fornire le informazioni necessarie ad eseguire una corretta movimentazione manuale dei carichi pesanti ed ingombranti. DPI In relazione alla valutazione del rischio vibrazioni si adotteranno le cautele conseguenti conformi alle norme. Idonei otoprotettori devono essere utilizzati in base alla valutazione del rischio rumore. In questa fase i lavoratori devono indossare scarpe di sicurezza, guanti, facciale filtrante.

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9. GESTIONE EMERGENZE 9.1 ASSISTENZA SANITARIA E PRONTO SOCCORSO Lasciare sempre in prossimità del cantiere uno slargo sufficientemente ampio per l’ingresso e lo stazionamento di un’automedica. Nel cantiere in questione potrebbe essere lasciato sul lato ovest dell’edificio. SORVEGLIANZA SANITARIA Il personale che sarà presente in cantiere sarà in possesso di idoneità alla o alle mansioni che espleterà in cantiere. Le idoneità per il personale saranno rilasciate dai medici competenti dell’impresa. L’impresa deve essere in possesso (ed esibire all’occorrenza) di copia dei giudizi di idoneità dei propri dipendenti e dei tesserini di vaccinazione antitetanica. SERVIZI SANITARI E DI PRONTO INTERVENTO Per il pronto soccorso e l’emergenza in cantiere sarà sempre presente almeno un dipendente adeguatamente formato. In cantiere sarà pure presente, in luogo noto ed accessibile, una cassetta di pronto soccorso perfettamente equipaggiata e periodicamente rifornita dei prodotti eventualmente esauritisi. GESTIONE DELL’EMERGENZA SANITARIA VERIFICHE PRELIMINARI − Il cantiere deve essere dotato di idonea attrezzature di pronto soccorso. − Le attrezzature devono essere ubicate in luogo facilmente accessibile e identificabile. − Le attrezzature devono essere periodicamente ispezionate, i presidi scaduti o terminati devono venire

immediatamente sostituiti e/o reintegrati. COME INTERVENIRE − Convocare immediatamente sul luogo dell’infortunio/malore l’incaricato aziendale al pronto soccorso − Astenersi da qualsiasi intervento sull’infortunato fino all’arrivo dell’incaricato al pronto soccorso − Evitare affollamenti nei pressi dell’infortunato − Collaborare con l’incaricato del pronto soccorso seguendo le istruzioni e fornendogli le attrezzature ed i

materiali richiesti − Chiamare telefonicamente il soccorso medico esterno (si dovrà disporre di un telefono portatile ) In caso di manifesta gravità si dovrà, con grande cautela, accompagnare l'infortunato al più vicino centro medico pubblico o privato. Poiché nelle emergenze è essenziale non perdere tempo, è fondamentale conoscere alcune semplici misure che consentano di agire adeguatamente e con tempestività: − garantire l’evidenza del numero di chiamata per il Pronto Soccorso, VVF, negli uffici (scheda “numeri utili”

da esporre in prossimità della cassetta di pronto soccorso e/o del telefono); − predisporre indicazioni chiare e complete per permettere ai soccorsi di raggiungere il luogo dell’incidente

(indirizzo, telefono, strada più breve, punti di riferimento); − cercare di fornire già al momento del primo contatto con i soccorritori, un’idea abbastanza chiara di

quanto è accaduto, il fattore che ha provocato l’incidente, quali sono state le misure di primo soccorso e la condizione attuale del luogo e dei feriti;

− in caso di incidente grave, qualora il trasporto dell’infortunato possa essere effettuato con auto privata, avvisare il Pronto Soccorso dell’arrivo informandolo di quanto accaduto e delle condizioni dei feriti;

− in attesa dei soccorsi tenere sgombra e segnalare adeguatamente una via di facile accesso; − prepararsi a riferire con esattezza quanto è accaduto, le attuali condizioni dei feriti; − controllare periodicamente le condizioni e la scadenza del materiale e dei farmaci di primo soccorso. Infine si ricorda che nessuno è obbligato per legge a mettere a repentaglio la propria incolumità per portare soccorso e non si deve aggravare la situazione con manovre o comportamenti scorretti. Come si può assistere l’infortunato − Valutare quanto prima se la situazione necessita di altro aiuto oltre al proprio;

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− evitare di diventare una seconda vittima: se attorno all’infortunato c’è pericolo (di scarica elettrica, esalazioni gassose, ...) prima di intervenire, adottare tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie;

− spostare la persona dal luogo dell’incidente solo se necessario o c’è pericolo imminente o continuato, senza comunque sottoporsi agli stessi rischi;

− accertarsi del danno subito : tipo di danno (grave, superficiale,...), regione corporea colpita, probabili conseguenze immediate (svenimento, insufficienza cardio-respiratoria);

− accertarsi delle cause: causa singola o multipla (caduta, folgorazione e caduta,...), agente fisico o chimico (scheggia, intossicazione, ...);

− porre nella posizione più opportuna (di sopravvivenza) l’infortunato e apprestare le prime cure; − rassicurare l’infortunato e spiegargli che cosa sta succedendo cercando di instaurare un clima di

reciproca fiducia; − conservare stabilità emotiva per riuscire a superare gli aspetti spiacevoli di una situazione d’urgenza e

controllare le sensazioni di sconforto o disagio che possono derivare da essi. Tutti gli infortuni, a prescindere dalla loro gravità, devono essere segnalati al preposto o, in mancanza del preposto, la segnalazione deve essere indirizzata al Direttore di Cantiere, che provvederà ad informare il Coordinatore in esecuzione. 9.2 ANTINCENDIO ED EVACUAZIONE LAVORATORI Come indicato nello specifico paragrafo il rischio di incendio è stato classificato basso per cui sarà sufficiente collocare presso l’ufficio di cantiere, presso le attrezzature a motore, sul luogo delle impermeabilizzazioni e delle saldature o in ambienti a breve distanza dalle zone di lavoro: Estintori di tipo portatile da kg 6, caricati a polvere secca e CO2, tarati e controllati ogni sei mesi. La redazione del «Piano di emergenza» (*), vista la relativa entità e la natura dei lavori da svolgere, è stata ridotta ad alcune indicazioni elementari sulla:

– nomina del «Responsabile della gestione dell’emergenza» e di un suo sostituto, – misure di prevenzione adottate, – messa in sicurezza, a fine giornata lavorativa, degli impianti ed attrezzature presenti sul cantiere, – protezione dei beni e delle attrezzature ivi presenti, – salvaguardia ed evacuazione delle persone, – procedure per l’estinzione di piccoli focolai d’incendio o per la chiamata dei servizi di soccorso.

Nel corso delle lavorazioni l’Impresa principale e le altre Ditte interessate nell’esecuzione dei lavori, per i rispettivi ruoli, provvederanno alla formazione ed informazione del proprio personale – anche congiuntamente – sia per le esercitazioni in materia di pronto soccorso che per quelle antincendio e di evacuazione. Inoltre provvederanno a verbalizzare sia le riunioni che le attribuzioni delle relative nomine.

(*) N.B. Per le attività che si svolgono nei «Cantieri temporanei o mobili», le disposizioni del Decreto Ministeriale del 10 Marzo 1998 si applicano limitatamente agli articoli 6 e 7, ovvero per la designazione degli addetti al servizio antincendio ed alla loro formazione.

Si raccomanda, durante la manipolazione di combustibili e l’eventuale uso di fiamme libere, di fare particolare attenzione alla presenza lungo una parte dell’area di cantiere di arbusti e sterpaglie, soprattutto se i lavori vengono eseguiti nel periodo autunnale.

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9.3 NUMERI TELEFONICI UTILI NUMERO UNICO EMERGENZE

112

ISPETTORATO DEL LAVORO

0432 501268

COORDINATORE DELLA SICUREZZA NELLA FASE ESECUTIVA …………………………………………………………………………………………..

Nelle zone esterne è stata verificata la funzionalità di telefonini delle principali reti.

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10. CONTENUTO MINIMO DEI PIANI OPERATIVI DI SICUREZZA (P.O.S.) D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 - Allegato XV 1) Il POS é redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, ai sensi dell’articolo 16 del

presente decreto, e successive modificazioni, in riferimento al singolo cantiere interessato; esso contiene almeno i seguenti elementi:

a) i dati identificativi dell'impresa esecutrice, che comprendono: − il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di

cantiere; − la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall'impresa esecutrice e dai lavoratori

autonomi subaffidatari; − i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla

gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato;

− il nominativo del medico competente ove previsto; − il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione; − i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere; − il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell'impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi

operanti in cantiere per conto della stessa impresa; b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo

dall'impresa esecutrice; c) la descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro; d) l'elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle

macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere; e) l'elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza; f) l'esito del rapporto di valutazione del rumore; g) l'individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando

previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere; h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto; i) l'elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere; l) la documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere. Nella redazione dei Piani Operativi di Sicurezza per il lavoro in oggetto, le imprese dovranno conformarsi alle disposizioni di cui sopra, inoltre, qualora prevedano l’installazione di macchinari e/o attrezzature, dovranno indicare in uno schema grafico il posizionamento di tali elementi. E’ importante che ciascun POS prenda in esame con particolare attenzione i seguenti argomenti: - La demolizione integrale e parziale di costruzioni esistenti. - I lavori entro scavi, anche profondi, in particolare per la realizzazione del piano interrato. - I lavori di costruzione a conci del piano interrato a ridosso del fabbricato esistente. - I lavori in quota in generale.

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11. ACCETTAZIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO DA PARTE DELLA COMMITTENZA E DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI AUTONOMI CHE INTENDANO OPERARE IN CANTIERE Con la firma del presente piano la ditta committente, le imprese e i lavoratori autonomi appaltatori, subappaltatori o che ad altro titolo intendano operare in cantiere, accettano il Piano di Sicurezza e Coordinamento in ogni sua parte e DICHIARANO di averlo visionato completamente ed accettato e, per le imprese che interverranno in cantiere, di renderlo noto ai propri dipendenti ed al Responsabile del Servizio di prevenzione e Protezione almeno 10 giorni prima dell’inizio dei lavori. L’Impresa che si aggiudica i lavori può presentare al coordinatore per l’esecuzione dei lavori una proposta di integrazione al piano di sicurezza e coordinamento, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza del cantiere sulla base della propria esperienza. In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei prezzi pattuiti. Il coordinatore per la sicurezza Mortegliano, il

Il R.U.P. Mortegliano, il

RAGIONE SOCIALE IMPRESA O LAVORATORE AUTONOMO

ATTIVITA’ SVOLTA FIRMA E DATA PER ACCETTAZIONE DEL P.S.C.

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RAGIONE SOCIALE IMPRESA O LAVORATORE AUTONOMO

ATTIVITA’ SVOLTA FIRMA E DATA PER ACCETTAZIONE DEL P.S.C.

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ALLEGATI

PLANIMETRIA DI CANTIERE

CRONOPROGRAMMA STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA

AGGIORNAMENTI AL PSC, VERBALI E RIUNIONI NEL CORSO DEI LAVORI

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6

2

1

2

1

5

4

4

ZONA DI STAZIONAMENTO CAMION GRU PER INSTALLAZIONE U.T.A.

PARCHEGGIO PUBBLICO

3

7

146

1COMUNE DI MORTEGLIANO (UD)

RISTRUTTURAZIONE EX CINEMA SAN PAOLOPER REALIZZAZIONE SALA POLIFUNZIONALELOTTO DI COMPLETAMENTO

PROGETTO:PLANIMETRIA DI CANTIERESCALA 1:200

PROGETTISTI:progetto architettonico e coordinamento:SORAMEL - GASPARINI ARCHITETTI ASSOCIATI

LEGENDA:

1 ACCESSO E USCITA

2 BETONIERA E MATERIALE PER CONFEZIONAMENTO CLS E MALTA

3 STOCAGGIO MATERIALI DA COSTRUZIONE

4 UFFICIO E RICOVERO ATTREZZI

5 SERVIZIO IGIENICO

6 QUADRO ELETTRICO DI CANTIERE

7 PIATTAFORMA ELEVATRICE

CANCELLOAD USO ESCLUSIVO DEL CANTIERE

PORRE SEMPRE PARTICOLARE ATTENZIONE ALL'IMMISSIONESULLA VIABILITA' PUBBLICA:IN CASO DI RIDOTTA VISIBILITA' PREVEDERE LA PRESENZADI UN ADDETTO A FARE SEGNALAZIONI

altra proprietà privata

altra proprietà privata

RECINZIONEDI CANTIERE

RECINZIONEDI CANTIERE

RECINZIONEDI CANTIERE

L'IMPRESA APPALTATRICE E' LIBERA DI PRESENTARE ìUNA PLANIMETRIA DI DETTAGLIO DIVERSADALLA PRESENTE INSERENDOLA ALL'INTERNO DEL P.O.S.

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n Descrizione 1° SAL 2° SAL 3° SAL 4° SALA Approntamento e manutenzione are di cantiere1 Rimozioni e demolizioni2 Murature in laterizio3 Caldane strutturali e massetti di finitura4 Acciaio per c.a.5 Intonaci6 Pavimenti e rivestimenti7 Cartongessi8 Isolamenti ed impermeabilizzazioni9 Opere da pittore

10 Opere da fabbro11 Opere da lattoniere12 Scavi - riporti e sottofondi13 Calcestruzzi14 Tubi e pozzetti15 Serramenti16 Arredi fissi17 Apprestamenti18 Impianto elettrico19 Impianto meccanico

Opere di sicurezzaB Smantellamento area di cantiereC Collaudo

Settimane 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92durata massima operazioni di collaudo: 90 giorni

durata approsimativa di 26 settimane, pari a circa 180 giorni (comprende i giorni di andamento stagionale sfavorevole - art. 40, comma 3 del D.P.R. 207/2010)

80'00

0,00 +

5000

,00 €

80'00

0,00 +

5000

,00 €

80'00

0,00 +

5000

,00 €

80'00

0,00 +

5000

,00 €

Ristrutturazione ex cinema San Paolo per realizzazione sala polifunzionale - lotto di completamento - MORTEGLIANO (UD)

operazioni di collaudo

70'00

0,00 +

5000

,00 €

SAL finale

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COMUNE DI MORTEGLIANORISTRUTTURAZIONE EX CINEMA SAN PAOLO PER REALIZZAZIONE SALA POLIFUNZIONALEOneri di sicurezza

PRG ARTICOLO DESCRIZIONE COSTI art. 4, Allegato XV del Dlgs. 81/2008 s.m.i. UN. MIS. QUANTITA' PREZZO UNITARIO

1 A1 Nolo di ponteggio tubolare di facciata, comune od a sbalzo, secondo le norme ENPI ( misurato in proiezione verticale di facciata e per qualsiasi altezza), completo in opera, compresi i trasporti, il montaggio, lo montaggio ed i successivi spostamenti, le relative difese di tavola,le scale di accesso, la formazione e l'approntamento dei piani di lavoro corredati di fermapiede e parapetto regolamentari e quanto altro occorrente per l'intera durata dei lavori. Compreso piano di montaggio uso e smontaggio ponteggio (PIMUS).

apprestamento 1 (sala teatrale/primo mese) mq 425,00 11,03apprestamento 1 (sala teatrale/secondo mese) mq 425,00 4,51apprestamento 2 (torre scenica) mq 295,00 11,03

2 A2 Fornitura di piano di lavoro in legno per lavorazioni con utilizzo di ponteggio mobile su ruote completo di montaggio, smontaggio, trasporti di andata/ritorno e di noleggio per la prima mensilità

apprestamento 3 (foyer - primo piano) a corpo 1,00 500,00apprestamento 3 (foyer - primo piano/secondo mese) giorno 30,00 6,00protezioni fori solaio retro palco cad. 2,00 50,00

3 A3 Fornitura e posa in opera di piattaforma aereacompletamento pensiline esterne - 2 gg. a corpo 1,00 400,00

4 A4 Recinzione di cantiere alta 200 cm in rete metallica con protezione plastificata . Cancello di recinzioneRecinzione di cantiere (185 + 75) mq. 260,00 12,86Cancello di recinzione cantiere mq. 8,00 19,79

5 A5 Ponti su cavalletti/ trabattelli da impiegarsi per opere di:cartongessi, impianti meccanici, impianti elettrici, tinteggiature (2 mesi x 3 trabatelli)

a corpo 1 405,00

calcolo: €100,00 per 1mese, €35,00 mesi succ.

6 A6 Nolo di box prefabbricato di cantiere uso servizio igienico sanitario realizzato con struttura di basesollevata da terra, coibentato, completo di impianto elettrico,idrico e fognario

a corpo 1 500,00

7 A7 Nolo di box prefabbricato di cantiere uso deposito a corpo 1 350,008 A8 Nolo di box prefabbricato di cantiere uso spogliatoio coibentato,

completo di impianto elettrico e riscaldamento a normaa corpo 1 500,00

9 C1 Realizzazione di impianto di messa a terra completo compresi scavi a corpo 1 25010 C2 Estintori a polvere previsti per tutta la durata del cantiere n° 2 50,00

11 D1 Cartellonistica di sicurezza come prevista dal PSC 30 cartelli: n°2 ingresso cantiere, n°1gru, n° 1 quadro elettrico, n°4 ind.esodo, 2 estintore, n°3 ponteggio in allest., ecc.

a corpo 1 250

12 G1 Riunioni di coordinamento e sopralluoghi cantiere indette dal CSE, con rappresentanti di Comune.

ore 10 30,00

TOTALE

E) PROCEDURE CONTENUTE NEL PSC E PREVISTE SPECIFICI MOTIVI DI SICUREZZAF) EVENTUALI INTERVENTI FINALIZZATI ALLA SICUREZZA PER SFASAMENTI SPAZIALI O TEMPORALI NELLE LAVORAZIONI INTERFERENTI.

G) MISURE DI COORDINAMENTO REL.USO COMUNE DI APPRESTAMENTI,ATTREZZ. INFRASTRUTT.MEZZI E SERVIZI

1.916,753.253,85

3.343,60

D) DEI MEZZI E DEI SERVIZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA.

C) IMPIANTI DI TERRA E DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE, GLI IMPIANTI ANTINCENDIO ED EVACUAZ.FUMI

500,00180,00100,00

B) MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE E DPI PER LAVORAZIONI INTERFERENTI

A) APPRESTAMENTI

4.425,00

16.932,51

350500

250,00100

158,31

ONERI SICUREZZA

250,00

300,00

405

500

400,00