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  • Introduzione

    Ai sensi della Legge regionale n. 11/2004 (art. 13, comma k) il Piano di Assetto del Territorio determina, perAmbiti Territoriali Omogenei (A.T.O.), i parametri teorici di dimensionamento, i limiti quantitativi e fisici perlo sviluppo degli insediamenti residenziali, industriali, commerciali, direzionali, turistico-ricettivi e iparametri per i cambi di destinazione d’uso, perseguendo l’integrazione delle funzioni compatibili.

    La suddivisione in ATO consente di esplicitare gli indirizzi principali del Piano e i parametri da rispettarenella successiva predisposizione del Piano degli Interventi che provvederà alla suddivisione in ZoneTerritoriali Omogenee.

    Sono stati definiti gli Ambiti Territoriali Omogenei (A.T.O.) che costituiscono l’unità fondamentale dellapianificazione, sia in termini di carico insediativo e dotazione di standard (per il P.A.T.) sia per gli indicatoridi stato e di pressione ai fini della V.A.S..

    Sono stati assunti come elementi morfologici guida gli ambiti del sistema residenziale, del sistemaproduttivo, del territorio agricolo, del sistema archeologico, naturalistico - fluviale. Trattandosi di elementifondanti l’organizzazione del territorio, immediatamente ha preso corpo un disegno aderente alla formadel territorio, in grado di esprimere compiutamente la sua organizzazione strutturale.

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    Definizione degli Ambiti Territoriali Omogenei: obiettivi e politiche generali

    Il P.A.T. ha individuato per il territorio comunale 13 Ambiti Territoriali Omogenei, organizzati in cinquetipologie e così denominati:

    TIPOLOGIA 2 AMBITI DEL SISTEMA PRODUTTIVO

    6 A.T.O. 2.1 Ramello – Botteghino

    7 A.T.O. 2.2 SS Romea - Piano

    8 A.T.O. 2.3 SS Romea - Rivà

    TIPOLOGIA 3 AMBITI DEL TERRITORIO APERTO

    9 A.T.O. 3.1 Territorio agricolo ovest

    10 A.T.O. 3.2 Territorio agricolo est 1

    11 A.T.O. 3.3 Territorio agricolo est 2

    TIPOLOGIA 4 AMBITI DEL SISTEMA ARCHEOLOGICO

    12 A.T.O. 4.1 Grillara – San Basilio

    TIPOLOGIA 5 AMBITI DI CARATTERE NATURALISTICO - FLUVIALE

    13 A.T.O. 5.1 Il Po di Goro e aree contigue

    TIPOLOGIA 1 AMBITI DEL SISTEMA RESIDENZIALE

    1 A.T.O. 1.1 Ariano capoluogo

    2 A.T.O. 1.2 Santa Maria in Punta

    3 A.T.O. 1.3 Crociara – Crociarone

    4 A.T.O. 1.4 Grillara

    5 A.T.O. 1.5 Piano – Monti - Rivà

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    Per ognuna delle cinque categorie si perseguono i seguenti obiettivi e politiche generali:

    ATO RESIDENZIALE

    Si persegue il miglioramento della qualità della vita dell’insediamento rafforzandone il ruolo residenziale,privilegiando azioni di completamento del tessuto urbano consolidato e la riqualificazione del patrimonioedilizio esistente. Si persegue il potenziamento e completamento dei servizi e la riqualificazione degli spazipubblici, promuovendo percorsi in sicurezza, la qualità e promozione dei luoghi centrali e identitari delcapoluogo e delle frazioni, riducendo il traffico di attraversamento nelle aree centrali e nelle areeresidenziali e migliorando la viabilità e i collegamenti sovracomunali.

    ATO PRODUTTIVO

    Si persegue il consolidamento ed il completamento del sistema produttivo e commerciale promuovendo lariqualificazione del patrimonio esistente, degli spazi pubblici e consentendo una generale flessibilità nelledestinazioni d’uso. Il quadro di riferimento generale per gli interventi in questi ambiti è l’adesione aiprincipi del Bilancio Ambientale Positivo anche per la riqualificazione e mitigazione degli attuali impattiambientali o paesaggistici.

    ATO TERRITORIO APERTO

    Si perseguono obiettivi di tutela e salvaguardia del territorio aperto per l’importanza agricola primaria edegli elementi di pregio ambientale e paesaggistico (reticolo idrografico, filari alberati, organizzazioneagraria, ecc.), con particolare attenzione alla valenza, anche ecologica, del Canale Brenta, del Canale Gozzi edel Canale Veneto Superiore e Inferiore. Sul tema del sistema insediativo sparso si persegue l’obiettivo dipromuovere il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente garantendo la flessibilità negliinterventi a garanzia del mantenimento della testimonianza storica, la valorizzazione e tutela degli elementistorici minori eventualmente esistenti quali capitelli, forni, fontane, sentieri incentivando la fruizione,anche di tipo turistico-ricreativa, collegata alle peculiarità ambientali e ai prodotti gastronomici.

    ATO ARCHEOLOGICO

    Si perseguono la tutela e la salvaguardia delle testimonianze storiche importanti, comprese all’interno diquesto ambito, quali le dune fossili ed il sito archeologico di San Basilio. L’importanza del geosito,rappresentato dall’allineamento di cordoni e dune costiere fossili, è di vitale importanza per una corretta ecompleta lettura del territorio del Delta del Po dal punto di vista storico, archeologico e naturalistico. Il sitoarcheologico di San Basilio rappresenta un’importante testimonianza di antichi insediamenti frequentatidagli inizi del VI sec. a.C. fino alla fine del V sec. a.C. da Etruschi, Greci e Veneti. All’interno del CentroTuristico Culturale si trovano i reperti più significativi rinvenuti durante le diverse campagne di scavoeseguite verso la fine degli anni Settanta e nel corso degli anni Ottanta.

    ATO NATURALISTICO – FLUVIALE

    Vanno salvaguardate le bellezze del corso del fiume Po di Goro, le sue incantevoli golene, gli argini e le areeadiacenti ricche di biodiversità locale. Analogamente alla strutturazione dell’offerta slow per il cicloturismosi punterà alla realizzazione di percorsi ciclabili in sommità arginale, raccordando la via d’acqua con i centriurbani limitrofi. L’obiettivo è quello di rendere maggiormente fruibili i percorsi ciclabili attrezzando spaziper la sosta e creando punti di informazione slow utilizzando materiali di arredo ecocompatibili.

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    Descrizione degli Ambiti Territoriali Omogenei: obiettivi specifici

    TIPOLOGIA 1 - AMBITI DEL SISTEMA RESIDENZIALE

    ATO 1.1 – ARIANO CAPOLUOGO

    Superficie territoriale: Ha 177,49

    DescrizioneQuesta porzione di territorio è caratterizzata dal capoluogo di Ariano nel Polesine, formato dal centrostorico attestato a ridosso dell’argine del Po di Goro, con la presenza dei più importanti edifici e funzionipubbliche quali il Municipio, i principali uffici pubblici, le scuole elementari e medie, le strade centrali (Viasan Francesco, Via Matteotti, Corso del Popolo, Via Marconi, Via Colombo) con le attività commerciali.

    Le espansioni insediative, avvenute nella seconda metà del secolo scorso, si sono attestate in direzione este nord, hanno un buon impianto urbanistico ed una discreta dotazione di standard e spazi verdi e diparcheggio.

    Al 31.12.2011 conta 2.417 abitanti e, pur essendo prevalentemente a destinazione residenziale,immediatamente ai bordi dell’abitato, sono presenti alcune attività produttive importanti.

    Obiettivi specificiRiqualificazione del centro storico con interventi mirati alla cura degli edifici, degli spazi pubblici direlazione, della viabilità e degli spazi aperti in genere, con il mantenimento del piccolo commercio,dell’artigianato di servizio e dei servizi alla persona con l’obiettivo di una residenzialità di qualità e inun’ottica di rivitalizzazione complessiva del centro abitato.

    Recupero di edifici non utilizzati, ubicati in zone centrali (ex mulino) da destinare a funzioni di carattereresidenziale, culturale, ricreativo e sociale. In questo caso si sottolinea la possibilità di valorizzare l’areadell’ex ferrovia, ubicata all’ingresso est dell’abitato e prospicente la S.S. n. 495, compreso il recupero delfabbricato ex stazione per trasformare il tutto in un polo servizi.

    Perseguire una buona politica di relazioni con le realtà insediative della sponda ferrarese e coinvolgere lerispettive polarità ambientali e culturali capaci di generare flussi di conoscenza e di economia territoriale.

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    Riqualificazione complessiva delle aree con presenza di attività produttive anche mediante interventi dimitigazione visiva.

    DimensionamentoCon riferimento al dimensionamento complessivo definito per l’intero territorio comunale, per l’A.T.O. n.1.1 viene formulatala seguente ipotesi:

    74.800 mc derivanti dalla riconferma delle indicazioni del P.R.G. previgente non ancora utilizzate, che ilP.A.T. definisce “Aree di trasformazione programmata”;

    20.000 mc messi a disposizione del P.A.T., dei quali 5.000 mc da utilizzare all’interno del tessutoconsolidato e 15.000 mc per “Nuove aree di trasformazione”.

    All’interno di questo A.T.O. sono presenti alcune attività produttive insediate in zona propria ed alcune areeproduttive non ancora utilizzate, previste dal P.R.G. previgente, che il P.A.T. conferma e che sono:

    una Z.T.O. “D2 – Produttiva di progetto” di mq 26.898 una Z.T.O. “D6 – Commerciale di servizio” di mq 44.635

    Lea tabelle che seguono riassumono i parametri dimensionali compresa la relativa dotazione di aree astandard.

    Residenza

    Carico insediativo aggiuntivo

    Standard urbanistici[mq/abitante]

    Primari Secondari

    PRGResidenziale1 74.800 mcAbitante teorico 200 mc/abAbitanti teorici aggiunti 374 ab

    10 20

    3.740 mq 7.480 mq

    Totale aree per servizi 11.220 mq

    PATResidenziale2 PAT 20.000 mcAbitante teorico 200 mc/abAbitanti teorici aggiunti 100 ab

    10 20

    1.000 2.000

    Totale aree per servizi 3.000 mq

    Totale volume residenziale 94.800 mcTotale abitanti teorici aggiunti 474 ab

    Totale aree per servizi 14.220 mq

    Verifica complessiva Standard urbanistici

    Abitanti residenti al 31.12.2011 2.417 abAbitanti teorici aggiunti 474 abTotale abitanti teorici 2.891 ab

    Aree per servizi complessivi necessari(30 mq/ab x 2.891 ab) 86.730 mq

    Aree per servizi da PRG (esistenti +progetto) 104.039,47 mq

    Attività produttive e commerciali

    Carico insediativo aggiuntivoAttività produttive

    Dotazione aree per servizi

    PRG

    ZTO D2 – Produttiva di progetto mq 26.897,8510 mq ogni 100 mq di superficie delle

    singole zone

    ZTO D6 – Commerciale di servizio mq 44.634,68100 mq ogni 100 mq di superficie lorda

    di pavimento

    PAT Produttivo -------------------

    1Comprende il 20% di funzioni compatibili

    2Comprende il 20% di funzioni compatibili

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    TIPOLOGIA 1 - AMBITI DEL SISTEMA RESIDENZIALE

    ATO 1.2 – SANTA MARIA IN PUNTA

    Superficie territoriale: Ha 10,46

    DescrizioneÈ una delle frazioni storiche di Ariano nel Polesine, situata nella parte ovest del territorio, in un’areacompresa tra il ramo principale del fiume Po e l’incile del Po di Goro che, proprio in questa zona si staccadal grande fiume per iniziare la sua corsa fino al mare. Questo antico borgo, che compare come centrostorico nell’Atlante Regionale dei Centri Storici ai sensi della L.R. 80/80, conta 163 abitanti alla data del31.12.2011 ed è dotato di viabilità e servizi adeguati. Presenta interessanti elementi di caratterenaturalistico e paesaggistico quali una grande golena ricca di vegetazione tipica degli ambienti fluviali eduna strada panoramica situata sulla sommità degli argini che delimitano il Po di Venezia ed il Po di Goro.

    La frazione di S. Maria in Punta, un tempo centro importante per le attività di navigazione fluviale, dimacinazione di cereali e di produzione di laterizi, mantiene ottime potenzialità turistiche.

    Obiettivi specificiPromuovere il turismo sostenibile incentivando la mobilità slow (bicicletta, cavallo, canoa) utilizzando gliargini, i percorsi rurali e i corsi d’acqua e le attività a basso impatto ambientale come la pesca sportiva.

    Sviluppare la ricettività mediante il recupero del patrimonio edilizio agricolo non più funzionale allaconduzione del fondo e l’utilizzo delle seconde case o edifici comunque non utilizzati, evitando lacostruzione di nuove strutture.

    Mantenere l’impianto urbanistico del vecchio centro abitato, salvaguardando il muretto in mattoni lungo laVia dei Pescatori.

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    DimensionamentoCon riferimento al dimensionamento complessivo definito per l’intero territorio comunale, per l’A.T.O. n.1.2 viene formulatala seguente ipotesi:

    7.500 mc derivanti dalla riconferma delle indicazioni del P.R.G. previgente non ancora utilizzate, che ilP.A.T. definisce “Aree di trasformazione programmata”.

    La tabella seguente riassume i parametri dimensionali compresa la relativa dotazione di aree a standard.

    Carico insediativo aggiuntivo

    Standard urbanistici[mq/abitante]

    Primari Secondari

    PRGResidenziale3 7.500 mcAbitante teorico 200 mc/abAbitanti teorici aggiunti 38 ab

    10 20

    380 mq 760 mq

    Totale aree per servizi 1.140 mq

    PAT

    10 20

    Totale aree per servizi 1.140 mq

    Totale volume residenziale 7.500 mcTotale abitanti teorici aggiunti 38 ab

    Totale aree per servizi 1.140 mq

    Verifica complessiva Standard urbanistici

    Abitanti residenti al 31.12.2011 163 abAbitanti teorici aggiunti 38 abTotale abitanti teorici 201 ab

    Aree per servizi complessivi necessari(30 mq/ab x 201 ab) 6.030 mq

    Aree per servizi da PRG (esistenti +progetto) 15.485,12 mq

    3Comprende il 20% di funzioni compatibili

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    TIPOLOGIA 1 - AMBITI DEL SISTEMA RESIDENZIALE

    ATO 1.3 – CROCIARA – CROCIARONE

    Superficie territoriale: Ha 41,44

    DescrizioneCrociara e Crociarone sono aggregazioni edilizie in contesto rurale che si sono attestate lungo la strada cheporta a S. Maria in Punta in modo lineare o a grappoli e sono caratterizzate dalla presenza di edificiprevalentemente residenziali non necessariamente funzionali all’attività agricola.

    Crociara, da località è stata elevata al grado di frazione nel 1991. È ubicata a poco più di un chilometro(all’interno verso il Po di Goro) dalla ex strada statale Ariano-Adria e dalla Romea commerciale. È purevicinissima alla zona artigianale Ramello-Botteghino e alla frazione di Santa Maria in Punta. Insieme allalocalità Crociarone conta, alla data del 31.12.2011, 302 abitanti, dispone di alcune modeste attivitàartigianali ed il nucleo abitato è completamente immerso nel paesaggio agrario.

    Obiettivi specificiIl P.A.T. ha classificato parte di queste aggregazioni edilizie in contesto rurale come “Ambiti di edificazionediffusa” e pone come obiettivo principale il miglioramento della qualità degli insediamenti, il loro rapportocon l’ambiente rurale e soprattutto frenare la tendenza alla dispersione edilizia.

    Vanno integrate le opere di urbanizzazione eventualmente carenti, migliorata la condizione di sicurezzadella viabilità, con o riferimento agli accessi carrai con sbocco diretto sulla strada, favorendo le condizioniper la realizzazione di parcheggi e di percorsi ciclo-pedonali, ed il riordino morfologico e percettivodell’edificato, comprese le aree scoperte, anche mediante la formazione di apparati vegetali quali filarialberati, siepi e macchie arbustive ed arboree.

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    DimensionamentoCon riferimento al dimensionamento complessivo definito per l’intero territorio comunale, per l’A.T.O. n.1.3 viene formulatala seguente ipotesi:

    19.520 mc derivanti dalla riconferma delle indicazioni del P.R.G. previgente non ancora utilizzate, che ilP.A.T. definisce “Aree di trasformazione programmata”;

    9.500 mc messi a disposizione del P.A.T., dei quali 2.000 mc da utilizzare all’interno del tessutoconsolidato e 7.500 mc per “Nuove aree di trasformazione”.

    La tabella seguente riassume i parametri dimensionali compresa la relativa dotazione di aree a standard.

    Carico insediativo aggiuntivo

    Standard urbanistici[mq/abitante]

    Primari Secondari

    PRGResidenziale4 19.520 mcAbitante teorico 200 mc/abAbitanti teorici aggiunti 98 ab

    10 20

    980 mq 1.960 mq

    Totale aree per servizi 2.940 mq

    PATResidenziale5 PAT 9.500 mcAbitante teorico 200 mc/abAbitanti teorici aggiunti 48 ab

    10 20

    480 960

    Totale aree per servizi 1.440 mq

    Totale volume residenziale 29.020 mcTotale abitanti teorici aggiunti 146 ab

    Totale aree per servizi 4.380 mq

    Verifica complessiva Standard urbanistici

    Abitanti residenti al 31.12.2011 302 abAbitanti teorici aggiunti 146 abTotale 448 ab

    Aree per servizi complessivi necessari(30 mq/ab x 448 ab) 13.440 mq

    Aree per servizi da PRG (esistenti +progetto) 26.946,99 mq

    4Comprende il 20% di funzioni compatibili

    5Comprende il 20% di funzioni compatibili

  • 10

    TIPOLOGIA 1 - AMBITI DEL SISTEMA RESIDENZIALE

    ATO 1.4 – GRILLARA

    Superficie territoriale: Ha 34,48

    DescrizioneÈ una piccola frazione posta ai confini con il Comune di Taglio di Po, lungo la direttrice San Basilio –Taglio diPo. Accostato allo Scolo Veneto a nord, l’agglomerato insediativo si sviluppa verso sud lungo la Via SanBasilio con qualche diramazione a est e a ovest posizionando strade e insediamenti sui residui di vecchiedune.

    Il piccolo agglomerato di Grillara si trova quindi insediato sull’antico tracciato dunoso che un tempodelimitava la linea di costa, è completamente circondato, tranne che a nord, da territorio agricolo bencoltivato, interrotto da una maglia stradale di tipo poderale con la presenza di numerose case sparse. Lungola direttrice che porta a San Basilio sono rinvenibili, a volte anche con presenze interessanti, i residuidell’antico cordone dunoso. La frazione conta, alla data del 31.12.2011, 282 abitanti, la sua composizioneedilizia è prevalente destinazione residenziale con la presenza di modeste attività artigianali e commerciali.

    Obiettivi specificiIl P.A.T. pone come obiettivo principale il miglioramento della qualità degli insediamenti, il loro rapportocon l’ambiente rurale e soprattutto frenare la tendenza alla dispersione edilizia.

    Vanno integrate le opere di urbanizzazione eventualmente carenti, migliorata la condizione di sicurezzadella viabilità, con o riferimento agli accessi carrai con sbocco diretto sulla strada, favorendo le condizioniper la realizzazione di parcheggi e di percorsi ciclo-pedonali, ed il riordino morfologico e percettivodell’edificato, comprese le aree scoperte, anche mediante la formazione di apparti vegli quali filari alberai,siepi e macchie arbustive e arboree.

  • 11

    DimensionamentoCon riferimento al dimensionamento complessivo definito per l’intero territorio comunale, per l’A.T.O. n.1.4 viene formulatala seguente ipotesi:

    13.300 mc derivanti dalla riconferma delle indicazioni del P.R.G. previgente non ancora utilizzate, che ilP.A.T. definisce “Aree di trasformazione programmata”;

    9.500 mc messi a disposizione del P.A.T., dei quali 2.000 mc da utilizzare all’interno del tessutoconsolidato e 7.500 mc per “Nuove aree di trasformazione”.

    La tabella seguente riassume i parametri dimensionali compresa la relativa dotazione di aree a standard.

    Carico insediativo aggiuntivo

    Standard urbanistici[mq/abitante]

    Primari Secondari

    PRGResidenziale6 13.300 mcAbitante teorico 200 mc/abAbitanti teorici aggiunti 66 ab

    10 20

    660 mq 1.320 mq

    Totale aree per servizi 1.980 mq

    PATResidenziale7 PAT 9.500 mcAbitante teorico 200 mc/abAbitanti teorici aggiunti 47 ab

    10 20

    470 940

    Totale aree per servizi 1.410 mq

    Totale volume residenziale 22.800 mcTotale abitanti teorici aggiunti 113 ab

    Totale aree per servizi 3.390 mq

    Verifica complessiva Standard urbanistici

    Abitanti residenti al 31.12.2011 282 abAbitanti teorici aggiunti 113 abTotale abitanti teorici 395 ab

    Aree per servizi complessivi necessari(30 mq/ab x 395 ab) 11.880 mq

    Aree per servizi da PRG (esistenti +progetto) 35.158,10 mq

    6Comprende il 20% di funzioni compatibili

    7Comprende il 20% di funzioni compatibili

  • 12

    TIPOLOGIA 1 - AMBITI DEL SISTEMA RESIDENZIALE

    ATO 1.5 – PIANO – MONTI – RIVÀ

    Superficie territoriale: Ha 326,33

    DescrizioneSi tratta di un insediamento di tipo lineare, attestatosi nel tempo lungo la Via Romea vecchia ed è formatodalle frazioni di Piano, Monti e Rivà. Piano a nord e Rivà a sud costituiscono le due testate del sistemainsediativo che si sono consolidate anche per la presenza della vicinissima S.S. n. 309 “Romea” che hafavorito anche la crescita di numerose e discretamente importanti attività commerciali. Tra le due testateche si presentano con un sistema insediativo abbastanza compatto, si trova la frazione di Monti, menosviluppata e meno popolata delle altre due. L’impianto edilizio ed urbanistico si presenta con una strutturadiscontinua lungo la strada principale che lascia ampi corridoi che si aprono verso il territorio aperto lungole direttrici est e ovest. Con i circa 501 abitanti di Piano, i 90 abitanti di Monti e gli 808 di Rivà (complessivi1.399 abitanti), registrati alla data del 31.12.2011, questo ambito è il secondo dopo il Capoluogo in terminidi abitanti, ma è sicuramente il primo in termini di vitalità economica anche in prospettiva.

    Obiettivi specificiLo sviluppo lineare di queste tre importanti aggregazioni lungo la strada principale crea inevitabilmente lanecessità di migliorare il rapporto tra il tessuto edificato ed il nastro stradale da una parte e le aree agricoledall’altra. Vanno quindi favorite ed incentivate idonee piantumazioni a protezione del territorio agricolo epromossi interventi di riqualificazione e di sicurezza nei confronti dell’asse stradale come la realizzazionee/o il completamento di marciapiedi, illuminazione pubblica, parcheggi e percorsi ciclo-pedonali.

    Lungo il lato est dell’abitato di Rivà va favorita la realizzazione di barriere verdi di separazione con gliinsediamenti produttivi e commerciali che si sono attestati lungo la S.S. 309 “Romea”. Detti interventi sonoobbligatori in caso di nuovi insediamenti produttivi e commerciali utilizzando anche l’istituto dellaperequazione urbanistica.

  • 13

    DimensionamentoCon riferimento al dimensionamento complessivo definito per l’intero territorio comunale, per l’A.T.O. n.1.5 viene formulatala seguente ipotesi:

    76.500 mc derivanti dalla riconferma delle indicazioni del P.R.G. previgente non ancora utilizzate, che ilP.A.T. definisce “Aree di trasformazione programmata”;

    20.000 mc messi a disposizione del P.A.T., dei quali 5.000 mc da utilizzare all’interno del tessutoconsolidato e 15.000 mc per “Nuove aree di trasformazione”.

    La tabella seguente riassume i parametri dimensionali compresa la relativa dotazione di aree a standard.

    Carico insediativo aggiuntivo

    Standard urbanistici[mq/abitante]

    Primari Secondari

    PRGResidenziale8 76.500 mcAbitante teorico 200 mc/abAbitanti teorici aggiunti 382 ab

    10 20

    3.820 mq 7.640 mq

    Totale aree per servizi 11.460 mq

    PATResidenziale9 PAT 20.000 mcAbitante teorico 200 mc/abAbitanti teorici aggiunti 100 ab

    10 20

    1.000 2.000

    Totale aree per servizi 3.000 mq

    Totale volume residenziale 96.500 mcTotale abitanti teorici aggiunti 482 ab

    Totale aree per servizi 14.460 mq

    Verifica complessiva Standard urbanistici

    Abitanti residenti al 31.12.2011 1.399 abAbitanti teorici aggiunti 482 abTotale abitanti teorici 1.881 ab

    Aree per servizi complessivi necessari(30 mq/ab x 1.881 ab) 56.430 mq

    Aree per servizi da PRG (esistenti +progetto) 101.625,16 mq

    8Comprende il 20% di funzioni compatibili

    9Comprende il 20% di funzioni compatibili

  • 14

    TIPOLOGIA 2 - AMBITI DEL SISTEMA PRODUTTIVO

    ATO 2.1 – RAMELLO – BOTTEGHINO

    Superficie territoriale: Ha 30,13

    DescrizioneLa presente area produttiva è situata in località Ramello-Botteghino, dalla quale prende il nome, lungo laS.R. 495, detta anche Romea commerciale, che collega Ariano ad Adria. È un’area produttiva attrezzata,nata qualche anno fa con l’ambizione di potersi ampliare, vista la sua posizione in prossimità diun’importante arteria stradale. Allo stato attuale sembra avere esaurito la capacità di attrazione, a menoche si presentino nuove opportunità rappresentate dalla nuova autostrada il cui tracciato passa proprio aridosso dell’area.

    Obiettivi specificiQuest’area offre ancora disponibilità di lotti edificabili per cui, in fase di completamento, occorre favorireinterventi volti all’integrazione delle opere di urbanizzazione eventualmente carenti e alla riqualificazionecomplessiva con particolare riguardo alla viabilità e alle aree di sosta.

    Particolare cura dovrà essere posta all’aspetto complessivo delle recinzioni, alla piantumazione di essenzearboree autoctone sia come arricchimento estetico della zona sia come interventi di mitigazione neiconfronti di edifici e/o strutture di notevole impatto visivo.

    Il P.A.T. considera quest’area di “urbanizzazione consolidata” in quanto contesto territoriale dicompletamento dotato delle principali opere di urbanizzazione.

    Sono disponibili tuttavia ulteriori lotti da edificare per cui, il P.A.T. non prevede alcuna espansione.

  • 15

    TIPOLOGIA 2 - AMBITI DEL SISTEMA PRODUTTIVO

    ATO 2.2 – S.S. “Romea” – Piano

    Superficie territoriale: Ha 99,74

    DescrizioneQuesto A.T.O. comprende al suo interno alcune previsioni di aree produttive indicate dal P.R.G. previgentee dal P.T.C.P. approvato che sono posizionate immediatamente a sud del confine con il Comune di Taglio diPo e sui lati est e ovest della S.S. n. 309 “Romea”.

    Il P.R.G. prevede, lungo il lato ovest della strada “Romea”, un’area di tipo “D2 – Produttiva di progetto” cheil P.A.T. conferma.

    Il P.T.C.P., recependo una decisione politico-amministrativa del Comune di Ariano nel Polesine, ha

    individuato, lungo il lato est della strada “Romea”, una zona definita come “Area di sviluppo mono

    funzione”, nella quale potranno trovare collocazione le attività per la produzione della carta e quelle ad

    essa connesse, ovvero attività specializzate costituenti una singola funzione produttiva idonea a qualificare

    in modo unitario l’area. La superficie indicata di mq 600.000 è puramente indicativa e deriva da una recente

    ipotesi insediativa non realizzata.

    Con il P.A.T. l’Amministrazione Comunale ritiene utile e strategico confermare anche questa indicazione perla sua favorevole collocazione rispetto alle reti infrastrutturali.

    Risulta inoltre una previsione urbanistica, introdotta in sede di adeguamento del P.R.G. al Piano di Area delDelta del Po, e tuttora vigente, denominata “Connettivo Lineare Territoriale” che consistenell’individuazione di un tracciato ciclopedonale posizionato a ridosso dell’intero tratto della S.S. n. 309“Romea” che ricade sul territorio comunale. La stessa previsione compare anche nei Comuni a nord diAriano fino all’Adige, i cui territori sono attraversati dalla Statale Romea dando così continuità a questaimportante previsione. Infatti il Connettivo Lineare Territoriale assume anche un significato urbanistico in

  • 16

    quanto, oltre alla funzione di servizio alla mobilità lenta, si pone come obiettivo la riqualificazione dellearee coinvolte nel suo ambito progettuale e la rivitalizzazione del tessuto circostante.

    Obiettivi specificiL’Amministrazione Comunale ritiene utile e strategico confermare con il P.A.T. la previsione dell’area “D2”che il previgente P.R.G. ha programmato all’interno di questo A.T.O. in quanto sulla stessa sono in corsoprogrammi di intervento e l’Area di sviluppo mono funzione indicata dal P.T.C.P. per la sua favorevolecollocazione rispetto alle reti infrastrutturali.

    Favorire la realizzazione del Connettivo Lineare Territoriale.

    DimensionamentoPer questo A.T.O. il P.A.T. conferma le previsioni del P.R.G. previgente e del P.T.C.P. che consistono in:

    un’area classificata come “D2 – Produttiva di progetto” della superficie di mq 104.507 un’area classificata come “Area a sviluppo mono funzione di mq 600.000. Questa superficie è indicativa

    e deriva da un’ipotesi insediativa non realizzata, la cui attuazione dovrà avvenire in coerenza con ledirettive di cui all’art. 84 delle Norme Tecniche del P.T.C.P..

    La tabella seguente riassume i parametri dimensionali compresa la relativa dotazione di aree a standard.

    Carico insediativo aggiuntivoAttività produttive

    Dotazione aree per servizi

    PRG ZTO D2 – Produttiva di progetto mq 104.50710 mq ogni 100 mq di superficie delle

    singole zone

    PTCP ZTO “Area a sviluppo mono funzione” mq 600.0001010 mq ogni 100 mq di superficie delle

    singole zone

    PAT Produttivo --------------------

    10La superficie è indicativa

  • 17

    TIPOLOGIA 2 - AMBITI DEL SISTEMA PRODUTTIVO

    ATO 2.3 – S.S. “Romea” – Rivà

    Superficie territoriale: Ha 96,64

    DescrizioneSi tratta di una zona mista produttiva e commerciale sorta, per esigenze di visibilità, a ridosso del lato ovestdella S.S. n. 309 “Romea” e che si appoggia con il proprio lato ovest a ridosso del tessuto residenziale divecchia formazione della Frazione di Rivà.

    Il P.A.T. conferma le indicazioni del P.R.G. previgente confermando un’area classificata come “D2 –Produttiva di progetto” di mq 62.671 e un’area classificata “Area attrezzata per il turismo ed il tempolibero”, di mq 98.000 e posta a ridosso del lato est della S.S. n. 309 “Romea” con la previsione che possadiventare la “Porta d’ingresso sud” al territorio del Parco del Delta del Po. Detta area può essere dotata dispazi di sosta, punti di ristoro e pernottamento, centro informazioni e attrezzata come punto di partenza,con i vari mezzi della mobilità, verso il territorio aperto ed il mare.

    Risulta inoltre una previsione urbanistica, introdotta in sede di adeguamento del P.R.G. al Piano di Area delDelta del Po, e tuttora vigente, denominata “Connettivo Lineare Territoriale” che consistenell’individuazione di un tracciato ciclopedonale posizionato a ridosso dell’intero tratto della S.S. n. 309“Romea” che ricade sul territorio comunale. La stessa previsione compare anche nei Comuni a nord diAriano fino all’Adige, i cui territori sono attraversati dalla Statale Romea dando così continuità a questaimportante previsione. Infatti il Connettivo Lineare Territoriale assume anche un significato urbanistico inquanto, oltre alla funzione di servizio alla mobilità lenta, si pone come obiettivo la riqualificazione dellearee coinvolte nel suo ambito progettuale e la rivitalizzazione del tessuto circostante.

    Obiettivi specificiFavorire una migliore qualità architettonica ed una maggiore efficienza energetica anche con l’utilizzo ditecnologie e materiali innovativi e ricorso a fonti energetiche rinnovabili.

  • 18

    Riqualificazione complessiva delle aree e degli immobili esistenti anche mediante interventi di mitigazionevisiva.

    Ristrutturazione della viabilità e realizzazione dei collegamenti mancanti per aumentare la funzionalitàdell’area e soprattutto la messa in sicurezza degli utenti.

    Favorire la realizzazione del Connettivo Lineare Territoriale.

    DimensionamentoPer questo A.T.O. il P.A.T. conferma le previsioni del P.R.G. previgente che consistono in:

    un’area classificata come “D2 – Produttiva di progetto” della superficie di mq 62.671 un’area classificata come “Area attrezzata per il turismo e il tempo libero di mq 98.000

    La tabella seguente riassume i parametri dimensionali compresa la relativa dotazione di aree a standard.

    Carico insediativo aggiuntivoAttività produttive

    Dotazione aree per servizi

    PRG

    ZTO D2 – Produttiva di progetto mq 62.67110 mq ogni 100 mq di superficie delle

    singole zone

    Area attrezzata per il turismo e il tempo liberoMq 98.000

    In base alle funzioni insediate(vedi art. 19 N.T.)

    PAT Produttivo ----------------------

  • 19

    TIPOLOGIA 3 - AMBITI DEL TERRITORIO APERTO

    ATO 3.1 – Territorio agricolo ovest

    Superficie territoriale: Ha 2386,95

    DescrizioneL’A.T.O. n. 3.1 ricade nella parte ovest del territorio comunale, è fortemente caratterizzato dalla funzioneagricola con la presenza di case sparse e nuclei aziendali agricoli dislocati lungo le principali vie dicomunicazione.

    Le colture dominanti sono grano, mais, barbabietola, erba medica, soia. Sul fronte ambientale epaesaggistico quest’area è caratterizzata da una fitta rete idrografica di scolo e di irrigazione, all’internodella quale spiccano i canali Gozzi e Brenta, corridoi ecologici di notevole valore ambientale.

    ObiettiviIl P.A.T. persegue la promozione e la tutela del territorio agricolo e delle sue valenze ambientali epaesaggistiche.In particolare, le azioni che il P.A.T. indica per questo A.T.O. sono: promuovere politiche di riqualificazione ambientale in grado di accedere a nuovi sostegni in materia di

    coltivazioni ecocompatibili e di favorire buone pratiche colturali; salvaguardare le attività agricole ambientalmente sostenibili e gli aspetti storico-culturali del territorio

    aperto con particolare riguardo alla sistemazione agraria storica (baulature, siepi, scoline, filari alberati,piantate), al sistema della rete idrografica per l’irrigazione e lo scolo delle acque sia per la funzioneagricola sia per la valenza paesaggistica;

    favorire, anche con incentivi, il recupero dell’architettura rurale e di bonifica, garantendo ilmantenimento degli aspetti compositivi e l’utilizzo di materiali e colori in armonia con i luoghi,assicurando tutte le destinazioni compatibili con la zona agricola mediante interventi di adeguamentostrutturale, funzionale e distributivo interno.

  • 20

    In previsione dell’attraversamento di questo A.T.O. da parte dell’autostrada “Venezia – Orte”, detta anche“Romea commerciale”, che interesserà ampi tratti continui di paesaggio agrario, occorre pianificare idoneeazioni da attuare al fine di preservare le caratteristiche proprie di queste aree, come ad esempio: assumere garanzie affinché il progetto dell’infrastruttura stradale segua i principi della progettazione

    ambientalmente orientata, ossia volta ad una maggiore integrazione tra l’infrastruttura ed il territoriointeressato;

    ottenere interventi di mitigazione e di compensazione per consentire, non solo di minimizzare gli impattidella nuova opera, ma perché possano diventare occasione per una più articolata riqualificazioneambientale;

    conservare e tutelare gli spazi aperti che fiancheggiano la strada nei confronti della possibile diffusionedel sistema insediativo, mantenendo la continuità dei “canali” verdi ed agricoli. Ciò può essere attuatooperando su più fronti, ossia:

    - determinando un’ampia fascia di inedificabilità attorno all’asse stradale;

    - favorendo ed incentivando il “riequipaggiamento” della campagna, tramite la formazione di siepi efilari ed interventi di forestazione;

    - coinvolgendo gli operatori agricoli nell’esercizio delle funzioni di tutela degli spazi agricoli aperti e diconservazione/trasmissione delle tradizioni e della cultura storica dei luoghi, anche attraverso lacreazione di centri di divulgazione e di scambio delle conoscenze sui temi legati alle produzioniagrarie ed alimentari.

  • 21

    TIPOLOGIA 3 - AMBITI DEL TERRITORIO APERTO

    ATO 3.2 – Territorio agricolo est 1

    Superficie territoriale: Ha 861,99

    DescrizioneQuesto A.T.O. risulta compreso tra il sistema delle dune fossili e delle aree archeologiche di San Basilio ed ilsistema edificato dell’asse Piano-Monti-Rivà e la S.S. n. 309 “Romea”.Come l’A.T.O. 3.1, anche questo ambito è fortemente caratterizzato dalla funzione agricola doveprevalentemente vengono coltivati grano, mais, barbabietola, erba medica, soia e in alcune zone dove iterreni sono più sabbiosi si praticano anche colture orticole.Sul fronte ambientale e paesaggistico quest’area è caratterizzata da una fitta rete idrografica di scolo e diirrigazione, all’interno della quale spiccano i canali Gozzi e Brenta, corridoi ecologici di notevole valoreambientale.

    ObiettiviIl P.A.T. persegue la promozione e la tutela del territorio agricolo e delle sue valenze ambientali epaesaggistiche.In particolare, le azioni che il P.A.T. indica per questo A.T.O. sono: promuovere politiche di riqualificazione ambientale in grado di accedere a nuovi sostegni in materia di

    coltivazioni ecocompatibili e di favorire buone pratiche colturali; salvaguardare le attività agricole ambientalmente sostenibili e gli aspetti storico-culturali del territorio

    aperto con particolare riguardo alla sistemazione agraria storica (baulature, siepi, scoline, filari alberati,piantate), al sistema della rete idrografica per l’irrigazione e lo scolo delle acque sia per la funzioneagricola sia per la valenza paesaggistica;

    favorire, anche con incentivi, il recupero dell’architettura rurale e di bonifica, garantendo ilmantenimento degli aspetti compositivi e l’utilizzo di materiali e colori in armonia con i luoghi,assicurando tutte le destinazioni compatibili con la zona agricola mediante interventi di adeguamentostrutturale, funzionale e distributivo interno.

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    TIPOLOGIA 3 - AMBITI DEL TERRITORIO APERTO

    ATO 3.3 – Territorio agricolo est 2

    Superficie territoriale: Ha 748,53

    DescrizioneQuesto A.T.O. è posizionato nella parte nord-est del territorio comunale lungo il confine con il Comune diTaglio di Po, ed è attraversato in parte dalla S.S. n. 309 “Romea”.Il suo territorio è interessato completamente dall’attività agricola dove vengono coltivate le coltureestensive tipiche di queste zone, cereali ed erba medica.Le aree che ricadono a ridosso della S.S. n. 309 “Romea” sono state classificate dal Piano di Area del Deltadel Po come “Zone agricole di tutela” ed il P.R.G. le ha recepite come tali e regolamentate per cui, tutti gliinterventi consentiti devono essere finalizzati alla riqualificazione del paesaggio agrario e degli elementipermanenti che lo caratterizzano, quali il patrimonio arboreo ed arbustivo e gli edifici e le strutture tipichedel luogo. Qualora consentiti dalla normativa vigente, le nuove opere e manufatti di interesse pubblico e iloro ampliamenti, devono essere realizzati nel rispetto delle componenti ecologico-ambientali del sito.

    Obiettivi promuovere la salvaguardia e la tutela attiva delle componenti ambientali, paesaggistiche, storiche,

    culturali, ecc., attraverso progetti e politiche di sviluppo locali e territoriali condivise; valorizzare e tutelare il territorio attraverso la promozione della multifunzione in agricoltura, mediante

    lo studio e la previsione di modelli di sviluppo per aree specifiche; favorire, anche con incentivi, il recupero dell’architettura rurale e di bonifica, garantendo il

    mantenimento degli aspetti compositivi e l’utilizzo di materiali e colori in armonia con i luoghi,assicurando tutte le destinazioni compatibili con la zona agricola mediante interventi di adeguamentostrutturale, funzionale e distributivo interno.

  • 23

    TIPOLOGIA 4 - AMBITI DEL SISTEMA ARCHEOLOGICO

    ATO 4.1 – Grillara – San Basilio

    Superficie territoriale: Ha 766,03

    DescrizioneQuesto A.T.O . che a nord lambisce la Frazione di Grillara e a sud comprende la Frazione di San Basilio, èfortemente caratterizzato dal sistema delle dune fossili che lo attraversa in direzione nord-sud edall’importante sito archeologico di San Basilio.La dune fossili, presenti ancora con tratti consistenti, rappresentano la testimonianza dei confini tra la terrae il mare prima che il Po, con il trasporto dei detriti verso la foce, costituisse le attuali terre deltiziespostando in questo modo molto più avanti la linea di costa.Questo sistema, che si può definire delle “Dune fossili” in quanto imputabile a fenomeni completamenteconclusi nel tempo, è rappresentato da tratti discontinui più o meno conservati. La mancanza di continuitàdi questi cordoni di sabbia, e quindi la loro non visibilità, è dovuto principalmente alla degradazione(fenomeni alluvionali o subsidenza) o a causa di fenomeni antropici (utilizzo agricolo o estrazione di sabbia).Rappresentano un insostituibile ed irriproducibile patrimonio di interesse paesaggistico e naturalistico.

    Si sottolinea inoltre che il territorio di Ariano nel Polesine è stato oggetto di frequentazione edinsediamento umano almeno dal VI secolo a.C. e, senza soluzione di continuità, fino all’epoca tardoantica,trovandosi ad essere un importante punto di snodo economico-commerciale tra Adria e l’Adriatico, oltreche in direzione nord-sud tra l’ambito lagunare ed il ravennate.Nei pressi di San Basilio, in epoca romana, era localizzato un nucleo abitato importantissimo proprio lungola Via Popillia, che era una delle strade principali dell’Impero romano.Recentissime scoperte archeologiche avvalorano l’importanza di quest’area di cui una parte risultadelimitata ed inclusa nel volume “Le zone archeologiche del Veneto” (1987), il cui elenco dei beni e dellezone di interesse archeologico è attualmente da integrare come segue:

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    dichiarazione di interesse culturale ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs 42/2004 per l’immobile denominato“antica chiesa e campanile di San Basilio” (decreto del Direttore regionale per i beni culturali epaesaggistici del Veneto del 18 maggio 2011);

    avvio del procedimento per la dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante ai sensidegli artt. 12 e 13 del D.Lgs. 42/2004 per l’area archeologica in Tenuta Forzello in cui si conservanoevidenze monumentali di epoca romana imperiale e tardoantica.

    ObiettiviPer quanto riguarda il sistema delle dune fossili, va garantita la tutela e la valorizzazione per le specificitàambientali e testimoniali in esse presenti.Attraverso specifici piani, in accordo con le competenti autorità, possono essere definiti diversi gradi diutilizzazione e fruizione, individuando le aree idonee ad ospitare attività di carattere turistico, le aree dadestinare alla sola visitazione guidata fino alle zone di tutela integrale.Vanno favoriti gli interventi di miglioramento del patrimonio naturalistico, anche con rinfoltimento dellavegetazione arborea ed arbustiva autoctona.Sono assolutamente da impedire l’asporto di materiali, l’alterazione dei profili delle dune e la nuovaedificazione, fatta salva la realizzazione di eventuali strutture per favorire una fruizione compatibile deiluoghi, individuate da apposito piano di settore.

    Nell’ambito di interesse archeologico vanno ricercate e promosse iniziative, di concerto con la competenteSoprintendenza Archeologica, volte alla valorizzazione del patrimonio archeologico di San Basilio formatodalla zona degli scavi, dalla chiesa romanica e relative pertinenze e dal Museo quale contenitorespecializzato dei reperti rinvenuti.Tra le principali attività di promozione e valorizzazione del sito archeologico di San Basilio, possiamoelencare: creare le condizioni per procedere con un piano di acquisizione per la completa disponibilità di tutte le

    aree già individuate e di quelle più prossime per il loro potenziale interesse archeologico; strutturare e migliorare il sistema di accessibilità esterna all’area archeologica, sia attraverso le strade

    comunali sia attraverso la viabilità esterna di grande traffico; proseguire con le campagne di scavo archeologico e realizzare interventi per la restituzione

    dell’immagine e per la lettura dell’antico insediamento e dei suoi monumenti; provvedere all’installazione di strutture per coprire e riparare dagli agenti atmosferici le preziose

    testimonianze del passato e per favorire, per gli anni futuri, le attività di investigazione in condizioniottimali;

    organizzare ed attivare un modello gestionale del sito con il coinvolgimento degli enti locali, che assicurila tutela e la valorizzazione migliorando la fruibilità pubblica e privata.

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    TIPOLOGIA 5 - AMBITI DI CARATTERE NATURALISTICO - FLUVIALE

    ATO 5.1 – Il Po di Goro e aree contigue

    Superficie territoriale: Ha 2525,95

    DescrizioneIl Po di Goro costituisce la prima e più estesa diramazione del fiume Po che, insieme alle altre, forma il suodelta attuale. Esso si diparte dalla sponda destra del corso principale in corrispondenza dell’abitato di SantaMaria in Punta e sfocia nel mare Adriatico dopo un percorso di circa 45 Km.

    Questo Ambito Territoriale Omogeneo comprende l’alveo del fiume Po di Goro, le sue incantevoli golene, ilsistema arginale della sponda sinistra e le aree adiacenti costituite per gran parte da territorio agricolocoltivato e, verso mare, dalla vasta zona umida, denominata “Bacucco”.

    Lo scenario di questo ambito si presenta ricco di risorse naturali, paesaggistiche, culturali, storiche edarcheologiche, che testimoniano lo storico rapporto tra la popolazione insediata ed il fiume. Le poderosearginature, vere e proprie architetture di terra, che sovrastano le rive e le campagne, dirigono e governanoil naturale andamento del corso d’acqua e nei tratti in cui scorre più tranquillo e nelle sue anse è possibileosservare una vegetazione particolarmente interessante. Degli antichi boschi golenali non è rimasto quasinulla, ad eccezione dei pioppi e dei salici bianchi presenti negli isolotti del fiume.

    Ricade all’interno di questo A.T.O. il piccolo centro abitato di Gorino Veneto, che al 31.12.2011 conta 40abitanti, formato da un gruppo di case e di strutture aziendali agricole posizionate lungo la Via Po Gorino ea ridosso dell’argine sinistro del fiume.

    Obiettivi specificiLe risposte programmatico-progettuali che il P.A.T. individua per questo A.T.O. sono: assunzione del sistema fluviale quale risorsa idrografica e quale componente fondamentale del

    paesaggio;

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    conservazione dell’integrità ambientale ed ecologica della fascia fluviale e promozione di azioni volte alrecupero paesaggistico delle situazioni di degrado;

    riconoscimento di tale sistema quale risorsa sociale ed economica per la fruizione e lo sviluppo turistico; introduzione di elementi progettuali che stimolino e soddisfino le esigenze di turismo sostenibile, quali:

    - realizzare una rete di mobilità e accessibilità, a terra e in acqua, adatta ad una attiva fruizione deiluoghi;

    - prevedere la possibilità di creare una struttura di collegamento (ponte ciclabile e pedonale Rivà-Mesola) ed attrezzature di supporto alla navigazione fluviale (pontili, segnaletica e aree di sostaattrezzate), perché il Po di Goro diventi una attrezzata “Porta lineare”;

    - riqualificare edifici rurali e borghi storici presenti nelle aree adiacenti al fiume, assegnando loronuove destinazioni in funzione delle necessità dell’attività turistica;

    - realizzare attracchi fluviali in corrispondenza di strutture ricettive a terra tipo ostello/campeggio perfavorire il turismo fluviale e ambientale lungo il fiume ed incentivare le necessità di una nuova utenzagiovane e sensibile ai problemi e alla conservazione dell’ambiente;

    - favorire il restauro delle formazioni boscate esistenti ed il ripristino della vegetazione riparia, previaautorizzazione dell’Autorità idraulica, mediante l’impiego di specie idonee da porre a dimora,compatibilmente con la distanza delle arginature e la velocità di corrente;

    - consentire interventi per la sicurezza idraulica, opere per il soddisfacimento delle esigenzeidropotabili, irrigue, opere per lo scarico della acque di bonifica nonché la realizzazione di barriereper impedire la risalita del cuneo salino dal mare;

    - consentire all’interno degli argini l’installazione di attracchi per imbarcazioni da pesca e da diportononché la realizzazione di piccole strutture per la pesca tradizionale, attrezzate con bilancioni, disuperficie non eccedente gli 80 mq, nel rispetto delle tipologie tipiche e dei materiali del luogo;

    - riqualificare e completare l’edificazione prevista per la località di Gorino Veneto utilizzando ledisponibilità edificatorie messe a disposizione del P.R.G. previgente e dal P.A.T..

    É consentita la valorizzazione, previa difesa idrogeologica e tutela delle componenti floristiche e faunistichedell’area a ridosso della foce del fiume Po di Goro, denominata “Bacucco”, con interventi finalizzati: al turismo di visitazione di tipo naturalistico e didattico mediante la creazione di percorsi differenziati

    pedonali, ciclabili e a cavallo, utilizzando anche passerelle sopraelevate e ponti pedonali; alla fruizione turistica legata al piccolo diportismo per natanti di modeste dimensioni, con la

    realizzazione di approdi galleggianti lungo il tratto terminale del fiume, compresi i necessari servizi aterra;

    alla balneazione nello scanno dell’sola dei Gabbiani con strutture leggere e removibili, realizzate contipologie e materiali tipici dei luoghi nonché nel rispetto del particolare contesto ambientale epaesaggistico;

    alla ricettività con la realizzazione di un complesso ricettivo all’aria aperta, da sviluppare con soluzionitecniche innovative e reversibili.

    Le suddette previsioni per l’area del “Bacucco” sono coerenti con quanto previsto dal Piano di Area delDelta del Po e dal Piano Ambientale del Parco (vedi Tav. B – “Strategia per lo sviluppo sostenibile delterritorio del Delta del Po”, adottato con Delibera n. 18 del 17.12.2012.

    DimensionamentoCon riferimento al dimensionamento complessivo definito per l’intero territorio comunale, per l’A.T.O. n.5.1 viene formulatala seguente ipotesi:

    7.850 mc derivanti dalla riconferma delle indicazioni del P.R.G. previgente non ancora utilizzate, che ilP.A.T. definisce “Aree di trasformazione programmata”;

    1.000 mc messi a disposizione dal P.A.T. da utilizzare all’interno del tessuto consolidato;

    Per gli interventi di valorizzazione e fruizione turistica in zona “Bacucco”, vengono stabiliti i seguentiparametri massimi:

    Mc 3.000 per strutture generali e logistiche (informazioni, servizi igienici, ecc.); N. 170 posti per natanti da diporto e mc 3.000 per i servizi a terra;

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    Mq 50.000 di superficie territoriale per la struttura del complesso ricettivo all’aria aperta;

    L’individuazione planimetrica e le caratteristiche degli interventi di valorizzazione e fruizione turistica, chedovranno essere compatibili con il contesto, saranno stabilite dal P.I..

    La tabella seguente riassume i parametri dimensionali compresa la relativa dotazione di aree a standard.

    Carico insediativo aggiuntivo

    Standard urbanistici[mq/abitante]

    Primari Secondari

    PRGResidenziale11 7.850 mcAbitante teorico 200 mc/abAbitanti teorici aggiunti 39 ab

    10 20

    390 mq 780 mq

    Totale aree per servizi 1.170 mq

    PATResidenziale12 PAT 1.000 mcAbitante teorico 200 mc/abAbitanti teorici aggiunti 5 ab

    10 20

    50 mq 100 mq

    Totale aree per servizi 150 mq

    Totale volume residenziale 8.850 mcTotale abitanti teorici aggiunti 44 ab

    Totale aree per servizi 1.320 mq

    Verifica complessiva Standard urbanistici

    Abitanti residenti al 31.12.2011 40 abAbitanti teorici aggiunti 44 abTotale abitanti teorici 84 ab

    Aree per servizi complessivi necessari(30 mq/ab x 84 ab) 2.520 mq

    Aree per servizi da PRG (esistenti +progetto) 55.414,54 mq

    Strutture turistiche in Località BacuccoStandard urbanistici

    Primari Secondari

    PAT

    Strutture generali e logistiche 3.000 mc100% della s.l.p.

    Servizi per attività diportistica 3.000 mc

    Posti per natanti da diporto n. 170

    Strutture ricettive turistiche all’aperto 50.000 mq 10mq/100 mq

    Ariano nel Polesine, marzo 2014 Marietto Laurenti architetto

    11Comprende il 20% di funzioni compatibili

    12Comprende il 20% di funzioni compatibili