Rino Arbore The Roots of Unity - dodicilune.it · compatta e diventa nuova macchina immaginifica...

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Una delle più rispettabili violiniste nella musica contemporanea che sa miscelare sapientemente i suoni del suo strumento con una voce straordinaria. L’artista folk Andrea Zonn esce con il suo secondo disco, “Rise”, per la Compass Record. Dieci tracce in cui troviamo una nuova confidenza compositiva che attraversa differenti generi, mentre il cuore della sezione ritmica è affidato al bassista Willie Weeks (Eric Clapton, George Harrison, Rolling Stones) al batterista Steve Gadd (Paul Simon, Steely Dan, Simon & Garfunkel). Non solo: al fianco di Andrea, Willie e Steve segnaliamo come special guest James Taylor, Vince Gill, Keb’ Mo’, Trace Adkins, Jerry Douglas, Sam Bush, John Cowan, Jim Oblon, Bryan Sutton, Michael Landau, Mac McAnally, Alison Brown e molti altri. Notevole!! Andrea Zonn Rise FOLK Nuovo album per il sassofonista barese Roberto Ottaviano prodotto dalla Dodicilune e promosso con il sostegno di Puglia Sounds. Ottaviano è affiancato da tre straordinari musicisti: Gianluigi Trovesi (clarinetto), Glenn Ferris (trombone) e Michel Godard (tyba, serpent e el. Bass). L’Astrolabio era uno strumento che misurava l’altezza apparente degli astri sull’orizzonte. Qui diventa il suono di quattro strumenti a fiato che si compatta e diventa nuova macchina immaginifica per guidare il viandante alla ricerca della mèta. Roberto Ottaviano Astrolabio TRACKLIST Astrolabio Hicaz Mand?ra Schooldays A Natural Hero Meu Sidi Ibrahim Antonious Block Aspirations Temptations Antidotum Ghost Church JAZZ Esordio discografico per i MUX che sono: Gaia Mattiuzzi (voce), Pasquale Mirra (vibrafono), Achille Succi (sax, clarinetto, flauto), Francesco Canavese (chitarra), Filippo Pedol (contrabbasso e basso elettrico) Stefano Rapicavoli (batteria). Suono e tempo sono gli elementi cardine del progetto del quintetto MUX. Un ordito attorno al quale si tessono le trame visionarie e coloristiche di rivisitazioni di brani celebri, derivati da tradizioni diverse e di composizioni originali costellate di richiami alla tradizione afroamericana. L’equilibrio e la pariteticità tra scrittura e improvvisazione e tra i singoli strumentisti, caratterizzano l’approccio alla materia musicale d’insieme, in virtù della costruzione ed elaborazione di cangianti paesaggi sonori immersi in una scansione temporale sognante e ipnotica. Il trio di musicisti fiorentini che hanno inizialmente ideato il progetto e gli arrangiamenti si è arricchito di tre solisti tra i più interessanti e originali del panorama jazzistico e di ricerca italianoche hanno contribuito con brillante sensibilità alla forma e ai colori del repertorio. Mux Viale Redi Blues JAZZ Feat. Michel Godard. Rino Arbore, compositore e chitarrista pugliese molto attivo in varie formazioni sin dalla fine degli anni ’70, in questo nuovo album è accompagnato da Michel Godard, Mike Rubini (alto sax e flutes) e Pippo D’ambrosio (drums e percussion). “The Roots Of Unity” è un progetto che indaga sul concetto di unità prendendo spunto dalla coincidenza iconografica della madonna addolorata con la donna araba con il burqa. Queste due immagini, magicamente sovrapponibili, costituiscono motivo di grande interesse e approfondimento: la simmetria iconografica diviene sinergia e creativa fusione di stilemi popolari e colti, sinestetica fusione. La musica, di matrice improvvisativa, ma con una decisa e puntigliosa “scrittura”, muove dai suoni ancestrali del rito, con l’obiettivo di evocare immagini che si riferiscono alle tradizioni popolari con l’intento di mostrare l’esistenza di un linguaggio che nella diversità riconduce all’unità, rinnovando il senso della musica come espressione di socialità religiosa, lungo i tòpoi della Puglia primitiva (con le influenze della religiosità araba e bizantina), sulla tradizione che muove in transizione verso suggestioni nuove e che si collega idealmente alla musica popolare, ma tende al futuro del suono incognito. Rino Arbore The Roots of Unity JAZZ RIEPILOGO NUOVE USCITE 17

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Una delle più rispettabili violiniste nella musica contemporanea che sa miscelare sapientemente i suoni del suo strumento con una voce straordinaria. L’artista folk Andrea Zonn esce con il suo secondo disco, “Rise”, per la Compass Record. Dieci tracce in cui troviamo una nuova confidenza compositiva che attraversa differenti generi, mentre il cuore della sezione ritmica è affidato al bassista Willie Weeks (Eric Clapton, George Harrison, Rolling Stones) al batterista Steve Gadd (Paul Simon, Steely Dan, Simon & Garfunkel). Non solo: al fianco di Andrea, Willie e Steve segnaliamo come special guest James Taylor, Vince Gill, Keb’ Mo’, Trace Adkins, Jerry Douglas, Sam Bush, John Cowan, Jim Oblon, Bryan Sutton, Michael Landau, Mac McAnally, Alison Brown e molti altri. Notevole!!

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Nuovo album per il sassofonista barese Roberto Ottaviano prodotto dalla Dodicilune e promosso con il sostegno di Puglia Sounds. Ottaviano è affiancato da tre straordinari musicisti: Gianluigi Trovesi (clarinetto), Glenn Ferris (trombone) e Michel Godard (tyba, serpent e el. Bass). L’Astrolabio era uno strumento che misurava l’altezza apparente degli astri sull’orizzonte. Qui diventa il suono di quattro strumenti a fiato che si compatta e diventa nuova macchina immaginifica per guidare il viandante alla ricerca della mèta.

Roberto OttavianoAstrolabio

T R A C K L I S T

AstrolabioHicaz Mand?raSchooldaysA Natural HeroMeu Sidi IbrahimAntonious BlockAspirationsTemptationsAntidotum Ghost ChurchJ

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Esordio discografico per i MUX che sono: Gaia Mattiuzzi (voce), Pasquale Mirra (vibrafono), Achille Succi (sax, clarinetto, flauto), Francesco Canavese (chitarra), Filippo Pedol (contrabbasso e basso elettrico) Stefano Rapicavoli (batteria). Suono e tempo sono gli elementi cardine del progetto del quintetto MUX. Un ordito attorno al quale si tessono le trame visionarie e coloristiche di rivisitazioni di brani celebri, derivati da tradizioni diverse e di composizioni originali costellate di richiami alla tradizione afroamericana. L’equilibrio e la pariteticità tra scrittura e improvvisazione e tra i singoli strumentisti, caratterizzano l’approccio alla materia musicale d’insieme, in virtù della costruzione ed elaborazione di cangianti paesaggi sonori immersi in una scansione temporale sognante e ipnotica. Il trio di musicisti fiorentini che hanno inizialmente ideato il progetto e gli arrangiamenti si è arricchito di tre solisti tra i più interessanti e originali del panorama jazzistico e di ricerca italianoche hanno contribuito con brillante sensibilità alla forma e ai colori del repertorio.

MuxViale Redi Blues

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Feat. Michel Godard. Rino Arbore, compositore e chitarrista pugliese molto attivo in varie formazioni sin dalla fine degli anni ’70, in questo nuovo album è accompagnato da Michel Godard, Mike Rubini (alto sax e flutes) e Pippo D’ambrosio (drums e percussion). “The Roots Of Unity” è un progetto che indaga sul concetto di unità prendendo spunto dalla coincidenza iconografica della madonna addolorata con la donna araba con il burqa. Queste due immagini, magicamente sovrapponibili, costituiscono motivo di grande interesse e approfondimento: la simmetria iconografica diviene sinergia e creativa fusione di stilemi popolari e colti, sinestetica fusione. La musica, di matrice improvvisativa, ma con una decisa e puntigliosa “scrittura”, muove dai suoni ancestrali del rito, con l’obiettivo di evocare immagini che si riferiscono alle tradizioni popolari con l’intento di mostrare l’esistenza di un linguaggio che nella diversità riconduce all’unità, rinnovando il senso della musica come espressione di socialità religiosa, lungo i tòpoi della Puglia primitiva (con le influenze della religiosità araba e bizantina), sulla tradizione che muove in transizione verso suggestioni nuove e che si collega idealmente alla musica popolare, ma tende al futuro del suono incognito.

Rino Arbore The Roots of Unity

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R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E

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