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    MERCOLEDI 24 APRILE 2013

    Riservati e inviati da Dio

    Celebrazione della Santa Messa per i volontari del Servizio

    La gente prende posto velocemente, la sala si riempie di voci, sorrisi, abbracci e saluti tra chi,ancora una volta, si ritrova a Rimini per rispondere a una chiamata e prestare il proprio serviziocome volontario alla 36 Convocazione nazionale.

    Nella Cappella adiacente alla sala principale sta per iniziare la Santa Messa per tutti i volontari delServizio. Presenti alla Celebrazione il presidente nazionale Salvatore Martinez, il coordinatore

    nazionale Mario Landi, il direttore Marcella Reni e i membri di Comitato nazionale di servizio DinoDe Dominicis, Carla Osella e il direttore editoriale delle Edizioni RnS, Luciana Leone. A presiederela Celebrazione eucaristica, don Guido Maria Pietrogrande, consigliere spirituale nazionale delMovimento. Voi siete i primi ad ascoltare la parola di Dio. Queste le prime parole che don Guidorivolge all'"esercito festoso" dei volontari, ricordando come, gi nella comunit di Antiochia,c'erano profeti e dottori, tra cui Saulo e Barnaba, che lo Spirito Santo volle riservare per s:Riservate per me Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati (At 13, 2). "Riservare" e"inviare" sono i due verbi su cui si sofferma il Consigliere spirituale nazionale. Voi - continua donGuido -, siete "riservati" a questo servizio, che non vuol dire "stare in panchina", ma essere presceltidallo Spirito Santo per s. Rispondendo a questa chiamata, voi contribuite al progetto di santitdella Chiesa, e in questo cammino di santit, ricordate che Dio non chiede mai nulla senza restituirequalcosa di ancora pi grande in cambio.

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    Poi, facendo riferimento alla preghiera vissuta insieme al Comitato nazionale di servizio nellagiornata, sottolinea come Dio sia luce e quindi amore. Io sono la luce (Gv 8,12) dice il Signore, e

    se lui la luce - continua don Guido -, allora ogni discernimento spirituale deve essere legato aquesta Luce. Ogni cosa che facciamo, ogni decisione che prendiamo, deve basarsi su un unicocriterio: Ges che, donando la sua vita per noi, Amore infinito. E, proprio come ha fatto Ges, ilServizio che noi siamo chiamati a offrire deve farsi"eucaristia", cio dono della propria vita per glialtri.

    A conclusione della Celebrazione, don Guido, rivolgendosi ai volontari, cita san Cirillo: Ora chesiete battezzati, siete diventati Ges - e aggiunge -ed come se aveste detto il vostro "Eccomi!".

    Daniela Di Domenico

    "Papa Francesco l'espressione della gioia cristiana"

    Articolo pubblicato su Zenit

    Salvatore Martinez e Guido Maria Pietrogrande aprono la 36 Convocazione del Rinnovamentonello Spirito di RiminiRimini, 26 Aprile 2013 (Zenit.org) Antonio Gaspari

    Nella Messa con i Volontari del Servizio, Salvatore Martinez presidente del Rinnovamento dello

    Spirito (RnS), ha affermato che i cristiani non possono essere credibili "se non manifestano la gioiadella Parola" di Ges. "Papa Francesco l'espressione di questa gioia" ha poi affermato ilpresidente nazionale mercoled sera, 24 aprile, a Rimini nella Cappella adiacente alla sala principaledove si sta svolgendo la 36 Convocazione nazionale del movimento.

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    Secondo Martinez: "Dispiaceri, amarezza, difficolt, non possono farci cadere nel pessimismo seabbiamo nel cuore la Persona di Ges". "Quando due persone s'incontrano e vogliono rassicurarsi -ha aggiunto - si danno la parola" e "Dio ha fatto questo con noi nel modo pi inaudito, dandoci lasua Parola. Questa Parola Ges". Tocca quindi "a noi accoglierla", perch per i cristiani "la Parola una Persona".

    In merito alla Convocazione nazionale, il presidente del RnS ha esortato i volontari a trasmettere erendere visibile la gioia di Ges, perch "il Servizio un privilegio" e "Ges ci chiama e ci accoglieperch noi possiamo accogliere".Dopo aver invitato i presenti a chiedere in preghiera di essere rafforzati e protetti dallo Spirito,Martinez ha affermato che "Ges irradia la sua luce" che noi, "come fossimo le lampadine di unlampadario che deve dare luce viva a tutta la stanza", siamo chiamati a trasmettere."Dobbiamo riflettere la Luce viva - ha sottolineato - quella elettricit dello Spirito Santo" affinchla Convocazione del RnS illumini la scena e "tutto si accender per dare gloria di Dio".

    Nel corso dell'omelia don Guido Maria Pietrogrande, consigliere spirituale del Movimento, si rivolto ai volontari dicendo: "Voi siete riservati al servizio, che non vuol dire stare in panchina', ma

    essere prescelti dallo Spirito Santo per s"."Rispondendo a questa chiamata - ha spiegato - voi contribuite al progetto di santit della Chiesa, ein questo cammino di santit, ricordate che Dio non chiede mai nulla senza restituire qualcosa diancora pi grande in cambio". "Se Dio luce e amore, ogni discernimento spirituale deve esserelegato a questa Luce" ha concluso don Pietrogrande.

    Servitori con la luce di GesIl saluto del Presidente Martinez conclude la Messa del Servizio

    La Parola una Persona, esordisce Salvatore Martinez rivolgendo il suo atteso e affettuoso salutoai volontari del Servizio. Quando due persone s'incontrano - continua - e vogliono rassicurarsi, si"danno la parola", Dio ha fatto questo con noi nel modo pi inaudito, dandoci la sua Parola.

    Questa Parola Ges. A noi accoglierla. Dispiaceri, amarezza, difficolt, non possono farci caderenel pessimismo se abbiamo nel cuore la Persona di Ges. Ogni anno la Convocazione ci sfida -prosegue Martinez sottolineando l'impegno e le difficolt del Servizio dei volontari in tutti i suoi

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    aspetti. Ma non possiamo essere credibili se non manifestiamo la gioia della Parola che abbiamoaccolto. Papa Francesco l'espressione di questa gioia, afferma ancora esortando ogni fratello atrasmettere, a rendere visibile, la gioia di Ges.

    Il Servizio un privilegio e tanti fratelli che ci esprimono il loro desiderio di essere qui, ce loconfermano. Ges ci chiama e ci accoglie perch noi possiamo accogliere, aggiunge invitando i

    presenti a chiedere in preghiera di essere rafforzati e protetti dallo Spirito.

    Riprendendo poi le parole di don Guido Pietrogrande, prosegue con una similitudine: Ges irradiala sua luce che noi, come fossimo le lampadine di un lampadario che deve dare luce viva a tutta lastanza, siamo chiamati a trasmettere, ma potrebbe accadere che qualche "lampadina" si siaaffievolita o addirittura spenta. Ora dobbiamo riflettere invece la Luce viva, quella "elettrica" delloSpirito Santo, perch domani, alle 15,30, si "premer il pulsante" della Convocazione e tuttodiventer Luce, tutto si accender per dare gloria di Dio.

    Subito dopo, insieme ai sacerdoti celebranti e ai membri del Comitato nazionale di servizio,Salvatore Martinez guida un momento di preghiera su tutti i responsabili dei servizi. La Parola

    immancabilmente si fa presente: Rendete grazie al Signore perch buono e il suo amore persempre (cf sal 106, 1). Nella comunione di cuori e di intenti rafforzata dallo Spirito, in gioia eunit si proclama ad una voce: Questo il giorno fatto dal Signore. Questa la Convocazione fattadal Signore!.

    Buona Convocazione 2013 a tutti!

    Elena Dreoni

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    Come seguire la convocazione da casa

    Sar possibile seguire la Convocazione Nazionale dei Gruppi e delle Comunit del Rinnovamentonello Spirito Santo, che si tiene presso la Fiera di Rimini dal 25 al 28 aprile, su due differenti diversicanali televisivi.

    Su Telepace (Canale 850 del decoder Sky e Canale 73 del digitale terrestre)

    Gioved 25 aprile: dalle 15.30 alle 17.00 Venerd 26 aprile: dalle 9.00 alle 14.30 e dalle 15.30 alle 19.00 Sabato 27 aprile: dalle 8.30 alle 14.30 e dalle 16.00 alle 20.00 Domenica 28 aprile: dalle 21.00 in differita

    Su Padre Pio Tv (Canale 852 del decoder Sky e Canale 145 del digitale terrestre e della piattaformagratuita Tivsat)

    Gioved 25 aprile: dalle 17.10 alle 19.45

    Inoltre, su Radio Maria:

    Venerd 26 aprile: dalle 9,30 alle 12.00 Sabato 27 aprile: dalle 9,30 alle 12.00 Domenica 28 aprile: dalle 9,30 fino alla fine della Celebrazione Eucaristica

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    GIOVEDI 25 APRILE 2013

    Un arcobaleno vivo

    Il segno di apertura e la Preghiera comunitaria carismatica

    Si comincia nel segno dell'Alleanza perenne di Dio con il suo popolo. Dall'ambone che accoglierla Parola partono, come raggi dell'arcobaleno strisce di stoffa colorate. Nel buio della sala, dalfondo del corridoio centrale avanza la Parola nelle mani del Consigliere spirituale nazionale donGuido Pietrogrande. Contemporaneamente dagli altri corridoi procedono strisce colorate dei coloridell'arcobaleno. l'Alleanza di Dio che scende ancora e attraversa rinnovandolo il suo popolo, ilquale risponde sventolando al passaggio della Parola fazzoletti "colorati di arcobaleno", mentre sileva alto il grido di accoglienza che proclama: "Ges il Signore!".

    La Parola viene intronizzata. La gioia ora anima l'assemblea, i fazzoletti sventolano ancora asottolineare l'unit, la diversit e la comunione. Tutta l'assemblea divenuta un arcobaleno vivente.

    Si loda Dio come unico Re. Nella preghiera comunitaria carismatica, guidata dai membri delComitato nazionale di servizio, il Signore, attraverso la Parola proclamata, esorta i presenti asottomettere alla sua Signoria la vita, i progetti, le attese, ogni paura anche quella di rischiare ilfuturo, riconoscendo che lui si lasciato toccare da noi e riconoscendo che in questa Signoria lanostra salvezza. Il Signore interpella oggi, in questo momento la nostra fede, afferma ilcoordinatore nazionale Mario Landi mentre la Parola di Dio proclamata conferma che Bisognaobbedire a Dio piuttosto che agli uomini (At 5, 29ss). Il Signore chiede a tutti un atto di

    obbedienza nello spirito, nella fede. Il Signore lo Spirito e dove c' lo Spirito c' libert.Nell'assemblea si eleva un canto di gioia: Ti benediciamo, Signore - la risposta a Dio del suo

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    popolo - e nella libert entriamo nell'adorazione profonda per dirti che vogliamo vivere questigiorni solo per te.

    Elena Dreoni e Hortensia Sveva Honorati

    Testimoni della gioia

    Introduzione alla Convocazione di ario !andi Coordinatore nazionale #n$

    Parola di Dio, Spirito Santo, fede, gioia: sono queste le quattro "parole" attorno a cui sar declinatala 36 Convocazione nazionale dei gruppi e delle comunit del Rinnovamento nello Spirito Santo.Come da tradizione, a presentare il programma - donando le linee guida delle giornate di Rimini - il coordinatore nazionale Mario Landi. Cerchiamo di comprendere ci che lo Spirito ci dona divivere in questi giorni - ha esordito Landi. La nostra presenza a Rimini, la presenza di migliaia dipersone che con grandi sacrifici sono venute fin qui da varie parti d'Italia per gioire con Ges, ilprimo grande segno di fede, di coraggio della testimonianza, nell'Anno della fede.

    Una testimonianza che passa attraverso l'accoglienza della gioia, della Parola, che Cristo Ges:"Siate cristiani gioiosi", ci raccomandava Benedetto XVI nell'Udienza al Rinnovamento lo scorsoanno, e Papa Francesco conferma alla Chiesa intera quanto il Papa emerito ha detto al RnS comeprimizia e profezia. Il Coordinatore nazionale, dopo aver presentato le giornate di Rimini - segnoforte per continuare a testimoniare la gioia della fede - ha poi ricordato nella preghiera quanti nonhanno potuto essere presenti e, rivolgendosi a chi alla Convocazione per la prima volta, hasottolineato che la gioia non nasce dalla spensieratezza di chi non ha problemi, malattie, povert o

    fragilit. La gioia non assenza di problemi, , invece, aver capito che la soluzione di tutti iproblemi ha un nome: Ges.

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    Elsa De Simone

    essaggio di papa Francesco per la %&a Convocazione a #imini

    Il Santo Padre desidera assicurare che si unisce spiritualmente alla celebrazione della Misericordia di Dio

    Giungono anche i messaggi di mons. Crociata, segretario generale della Cei e del card. Rylko,presidente del Pontificio Consiglio per i Laici

    "Papa Francesco ha appreso con gioia che anche quest'anno avr luogo a Rimini la Convocazione

    del Rinnovamento nello Spirito Santo", si legge nel messaggio a firma del card. Tarcisio Bertone,segretario di Stato vaticano, indirizzato al presidente del Rinnovamento nello Spirito, SalvatoreMartinez. Ringraziando per l'invito che non stato possibile accogliere, il Santo Padre sottolinea"un momento particolarmente importante della Convocazione", la "Festa della Misericordia", eassicura che "si unisce spiritualmente alla celebrazione della Misericordia di Dio, che il Signore

    risorto effonder in abbondanza nei vostri cuori donandovi il suo Spirito per la remissione e deipeccati, e al tempo stesso, la sua pace (cfr Gv 20, 19-23)".

    Alle migliaia di partecipanti alla Convocazione del RnS, giunto oggi anche un messaggio delsegretario della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), mons. Mariano Crociata, che ha definitol'incontro "un'iniziativa che pone in evidenza l'importanza del Verbo che germoglia divenendoconcreta esperienza di Dio nella vita stessa". Grande apprezzamento da parte di mons. Crociata perle iniziative che verranno presentate in questa sede, in particolare per il Piano Nazionale per la

    Nuova Evangelizzazione, cui fa riferimento dicendo che "La storia stessa della Chiesa, e delle tantevoci che la compongono, ci dimostra, infatti, che non esistono aeropaghi in cui il Vangelo non

    possa essere annunciato e testimoniato per diventare cos principio di una nuova condivisione".

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    "Certo che tale fermento, proprio del profilo identitario del Rinnovamento nello Spirito, sapr

    donare frutti di bene e di discernimento", mons. Crociata ha assicurato il ricordo nella preghieraanche a nome del card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei.

    Giungono a Rimini anche gli auguri del card. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio

    per i Laici: "La nuova Convocazione sia (...) occasione di rinnovato incontro con Cristo, ascoltodella sua Parola e impegno a vioverla nelle ordinarie condizioni della vita, per realizzare cos -

    prima di tutto - la nuova evangelizzazione tanto necessaria per l'uomo di oggi".

    $iate portatori sani del virus della gioia

    Il saluto del (escovo di #imini mons) Francesco !ambiasi

    Il messaggio di indirizzo del vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi, non che un semplice

    aperitivo del grande banchetto che ci aspetta. Ma l'aperitivo - si sa - stuzzica l'appetito e accende lagioia di un pasto condiviso. proprio la gioia dello Spirito Santo il tema del breve saluto delVescovo, ispirato al versetto chiave della 36 Convocazione Nazionale: Accogliamo la Parola conla gioia dello Spirito Santo, che come un piccolo catechismo della gioia cristiana. Parola di Dio,Gioia e Spirito Santo sono come i tre vertici di un triangolo, tre nomi diversi di un unico dono: laParola di Dio conferma come Spirito Santo e Gioia compongano un binomio indissolubile.

    Per questo, insieme al suo caloroso benvenuto, il Vescovo Francesco chiede a tutti di fare risuonare

    nella citt di Rimini le note effervescenti dell'Alleluja pasquale, a dimostrazione della nostra fedenella risurrezione. Cos la rabbia e la tristezza di tanta gente potranno essere trasformate in unincontenibile Exultet. Ecco l'augurio di mons. Lambiasi: siate portatori sani del virus pi potente

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    trasmesso da Ges: il virus della gioia, ma - avverte il Vescovo - non dimenticate che, se Ges lamalattia, non ne guarirete mai!

    Donatella Magri

    Un cammino verso la luce

    Testimonianza del card) (in*o Pul+i,

    Un uomo che ha vissuto anni tragici e che ben conosce la misericordia e la provvidenza di Dio.Viene cos presentato il Cardinal Vinko Pulji, Arcivescovo di Vhrbosna (Sarajevo), in Bosnia edErzegovina, dal presidente Martinez, che introduce la sua toccante testimonianza: Sono davveroimpressionato da questa riunione - esordisce il Cardinale - e anche se il mio italiano non fluentecercher di esprimermi al meglio con voi!. Memore delle dure prove affrontate dal suo Paese,

    dalle atrocit delle due guerre mondiali, passando per il regime comunista fino alla fratricida guerrabosniaca degli anni '90, il Cardinal Puljisi sofferma, in particolar modo, su come il ruolo dellafamiglia fosse fondamentale per la ricostruzione della vita e della Chiesa: In tutte quelle difficolt,la cosa pi importante che si mantenuta la fede nelle famiglie, alimentata con permanentipreghiere domestiche. L dove si prega e si confida in Dio, si crea il luogo privilegiato per fargermogliare i nuovi semi delle vocazioni.

    L'Arcivescovo prosegue la sua testimonianza ricordando come, nonostante le terribili condizioni

    sociali della Bosnia, la famiglia costituisse un incrollabile nido d'amore e di affetto: Anche se sonocresciuto in tempi di crisi, quando non erano sufficienti pane e indumenti, tanto amore e unitfamiliare erano due elementi immancabili; direi che per un bambino sono le cose pi importanti.

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    Confidare in Dio nonostante la morte e le ingiustizie erano gli ingredienti della rinascita e, propriotra le atrocit e le devastazioni della guerra, il giovane sacerdote scopre la sua missione: Pianopiano ho cominciato a scoprire la mia missione nel testimoniare la speranza che emergeva dallafiducia in Dio. C'era bisogno di consolare, incoraggiare e alzare la voce contro l'ingiustizia e lamorte, per difendere la gente. Forte di un'illimitata fiducia nell'opera di Dio, il cardinal Puljiha

    saputo fronteggiare l'eredit della guerra, ricostruendo i Seminari di Sarajevo perch senzasacerdoti la Chiesa non pu vivere. La testimonianza si conclude con un sentito ringraziamentoall'Italia, tra i pochi paesi a porgere una mano caritatevole a un popolo dilaniato e sofferente: LaCroce non tragedia ma la scuola d'amore. Tutte le difficolt della vita sono le sfide nelle qualipossiamo dimostrare con che spirito viviamo.

    Damiano Mattana

    -iventiamo (angelo vivo

    Celebrazione eucaristica del card) (in*o Pul+i,

    A conclusione della prima giornata della Convocazione nazionale, il card. Vinko Pulji,arcivescovo di Vrhbosna Sarajevo, celebra la Santa Messa.

    Il primo pensiero del Cardinale rivolto a san Marco evangelista, di cui ricorre oggi la festivit.Egli fu discepolo di Pietro e come Pietro diffuse la parola di Cristo attraverso il suo Vangelo. San

    Marco non scriveva secondo la sua mente, ma secondo la luce dello Spirito, ha ricordato il card.Pulji, soffermandosi poi a riflettere sul drammatico periodo di crisi economica, pubblica e socialeche stiamo attraversando. L'instabilit della vita sta alimentando paure e incertezze, a discapito delle

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    relazioni, degli affetti e della famiglia. Stiamo diventando "sordi" alla voce di chi ci vive accantoma soprattutto alla voce di Dio, dimenticandoci di essere cristiani.

    Dunque, l'esortazione dell'Arcivescovo di Sarajevo quella di imparare ad ascoltare la parola diDio, cercando di ascoltarla con il cuore, per poi farla risuonare ovunque. Dobbiamo diventare

    "Vangelo vivo", ha detto il card. Pulji. Soltanto lasciando entrare Cristo con il suo Spirito nellenostre vite pu esserci rinnovamento nei nostri cuori, nelle nostre famiglie e nuova speranza perl'intera umanit.

    Daniela Di Domenico

    Famiglia: card. Pulji(Sarajevo) , "la stiamo distruggendo"Stiamo rovinando la famiglia, il nucleo fondamentale della societ, portando leggi ingiuste,

    strane, nel nome della libert e dei pari diritti. Distruggiamo le leggi di Dio per imporre le leggi

    proprie delluomo senza Dio Il monito del cardinale Puljiallincontro del Rns a Rimini.

    (Rimini, 26 aprile 2013) Parliamo di sviluppo, di modernit e distruggiamo lantropologiacristiana, le tradizioni cristiane, leducazione cristiana. Stiamo distruggendo la legge naturale equesto lo chiamiamo democrazia. Lo ha detto larcivescovo di Sarajevo, il cardinale Vinko Pulji,parlando agli oltre 15mila aderenti al Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), riuniti a Rimini(fino a domenica), per la loro 36 Convocazione nazionale. Nella Messa di apertura, ieri sera, ilcardinale ha parlato con forza a difesa della famiglia: Stiamo rovinando la famiglia, il nucleofondamentale della societ, portando leggi ingiuste, strane, nel nome della libert e dei pari diritti.

    Distruggiamo le leggi di Dio per imporre le leggi proprie delluomo senza Dio. E poi vediamosempre pi che luomo minacciato da se stesso: sta tagliando il ramo sul quale siede!.Larcivescovo ha esortato le famiglie a costruire lunione che fa presente Ges. Se nella famiglianon abita Ges, non ci sar lamore, non ci sar comprensione, solidariet, non ci sar ladisponibilit a prendere la propria croce. Luomo deve ritornare in se stesso, ritrovare se stesso,nella propria dignit. in questa novit di vita che si deve incontrare Cristo. Impariamo ad ascoltarela sua Parola stata la conclusione del cardinale.

    Fonte: www.agensir.it

    Da AVVENIRE del 26 aprile 2013:

    Rns: aperti allo Spirito

    per cambiare il mondo

    La Croce non tragedia. La croce la scuola damore. E tutte le difficolt della vita sono lesfide nelle quali possiamo dimostrare con che spirito viviamo. Per questo allora non dobbiamochiuderci allo Spirito Santo che "rinnova la faccia della terra". Egli cerca il nostro cuore per lanostra collaborazione.

    il messaggio che il cardinale Vinko Pulijc, arcivescovo di Sarajevo, ha voluto affidare al terminedella sua testimonianza agli oltre 15mila partecipanti alla sessione inaugurale della 36

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    Convocazione nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, che si aperta ieri pomeriggio aRimini. Un appuntamento ormai entrato nella tradizione della Chiesa, per ritrovarsi assieme nellapreghiera, e che vuole parlare di gioia, di una gioia speciale, divina, che non conosce la morte ha detto presentandolo il presidente nazionale Salvatore Martinez la gioia di Ges Signore chemanca al nostro mondo, animato da passioni tristi e bisognoso di un vero rinnovamento, la gioia

    di Ges vivo e operante che d splendore alla fede nella Chiesa e favorisce la nuovaevangelizzazione.

    A Rimini era stato invitato anche papa Francesco, che da arcivescovo di Buenos Aires era ilreferente per il Rinnovamento nello Spirito in Argentina. Invito, ha scritto il cardinale segretario diStato Tarcisio Bertone nel messaggio inviato a Rimini a nome del Pontefice, che non statopossibile accogliere. Tuttavia scritto ancora nel messaggio, letto in sala da don GuidoPietrotrogrande, consigliere spirituale nazionale del Rns , egli desidera assicurare che si uniscespiritualmente alla celebrazione della Misericordia di Dio, che il Signore effonder in abbondanzanei vostri cuori donandovi il suo Spirito per la remissione dei peccati e, al tempo stesso, la suapace. Analoghi messaggi allassemblea sono poi arrivati dal segretario generale della Cei, il

    vescovo Mariano Crociata, che, anche a nome del cardinale presidente Angelo Bagnasco, ha volutoesprimere grande apprezzamento per le iniziative che verranno presentate in questa sede, inparticolare per il Piano nazionale per la nuova evangelizzazione, e dal cardinale Stanislaw Rylko,presidente del Pontificio Consiglio per i laici, che allo stesso riguardo ha augurato che laConvocazione sia occasione di rinnovato incontro con Cristo, ascolto della sua Parola e impegno aviverla nelle ordinarie condizioni della vita, per realizzare cos la nuova evangelizzazione tantonecessaria per luomo di oggi.

    Dopo il saluto introduttivo del vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, e lintroduzione delcoordinatore nazionale del Rns, Mario Landi, stato dunque larcivescovo di Sarajevo a portare lapropria testimonianza allassemblea, prima di presiedere la Messa conclusiva della prima giornata.Pulijc ha raccontato della sua infanzia sotto il comunismo, in cui solo la fede vissuta nelle famiglieha assicurato la trasmissione della fede, della sua vocazione nata dallincontro con un bravissimosacerdote, che ha svegliato il desiderio in me di essere come lui... con la sua pazienza, il suoamore; e poi della guerra, delle prove durissime della comunit cattolica falcidiata dallesodoforzato, delle distruzioni e della difficile ricostruzione, per la quale nessuno ci ha aiutato. E, inquesto, denunciando anche con forza il disinteresse totale dellEuropa, intesa come istituzione ecome singoli Paesi, per la comunit cattolica della Bosnia Erzegovina, che ha potuto cos contaresolo sul sostegno di pochi, in particolare sul grande aiuto arrivato dallItalia attraverso diverseorganizzazioni parrocchiali e diocesane. Grazie per la vostra attenzione ha concluso Puljic eDio benedica voi, i vostri gruppi e comunit del Rinnovamento, le vostre famiglie.

    Salvatore Mazza

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    VENERDI 26 APRILE 2013

    !a citt. santa di -io si apre alla isericordia

    Preghiera comunitaria carismatica

    Spogliati dalla tua tristezza, Gerusalemme... tu sarai chiamata citt del Signore: questo luogo Gerusalemme, questa Convocazione che si apre a una giornata dedicata alla misericordia di Dio cheperdona e riconcilia, libera e guarisce la citt santa del Signore. La preghiera, guidata da membridi diversi Comitati regionali, esprime fin da subito il desiderio di un incontro forte con il Signore.Ho desiderio di incontrarti, Signore la parola chiave che dal palco invitano a ripetere,accompagnata da un segno, quello di mettere una mano sul cuore, tempio in cui incontrare ilSignore, tempio che oggi verr "liberato" dal peccato per lasciare lo spazio a Dio.

    La preghiera continua nella lode, Cristo presente, vittorioso su ogni vizio e ogni miseria, mentre laParola viene proclamata: "Eccomi, continuer a operare meraviglie con questo popolo; udranno inquel giorno i sordi le parole di un libro; liberati dall'oscurit e dalle tenebre, gli occhi dei ciechivedranno." (Is 29, 14 ss). Il Signore si china sui suoi figli e continuer in questa giornata a farlo nelsacramento della confessione per donare "la grazia della guarigione dall'errore". Oggi il giornodella salvezza, lo conferma la proclamazione della guarigione del cieco presso la piscina di Siloe (cfGv 9, 6-7). Signore, tu passi e sciogli le catene - risponde l'assemblea. Questa la nostra fede.Amen.

    Hortensia Sveva Honorati ed Elena Dreoni

    (26.04.2013)

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    /ra vivo davvero

    Testimonianza

    La svolta iniziata nel 1995 quando Francesco, che oggi ha 51 anni, ha iniziato casualmente afrequentare a Bari Bitonto un gruppo del RnS. Fino ad allora la sua vita stava seguendo uncammino gi scritto, confermato da una violenza subita all'et di 17 anni, pieno di relazionisuperficiali accompagnate da ira ed aggressivit. Ma la vicinanza dei fratelli del gruppo dipreghiera, la premura del coordinatore, il discernimento comunitario ed ecclesiale, hanno portatoluce sulle "catene di peccato e di morte" che lo tenevano schiavo del male. Ci sono voluti 10 anniprima di tornare finalmente libero, forse - spiega Francesco - per le resistenze umane e spirituali inme, e per la causa generazionale del mio problema.

    Io sono testimone dell'Amore potente e misericordioso di Dio che mi ha perdonato e liberato,dice e, se le ferite del peccato dolgono ancora, Francesco oggi felicemente sposato con una donnastraordinaria con cui ho avuto due meravigliosi bambini e ogni giorno loda Dio per quanto hacompiuto nella sua vita per mezzo dei fratelli del Rinnovamento.

    Sandro Gallo

    (26.04.2013)

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    Incontriamo la isericordia

    $intesi dell'intervento di $)0) ons) $anto arcian1

    Amore, Misericordia, Perdono, Giustizia, Salvezza: abbracciamo le cinque parole della croce checolorano lo sfondo di questa giornata che la festa della Misericordia! Con questo invito, ilpresidente Martinez introduce l'intervento di Santo Marcian, vescovo di Rossano-Cariati, coluiche spezzer per noi la parola profetica - continua Martinez - un fratello che condivide la nostragrande esperienza carismatica.

    "Ges vide una grande folla, sent compassione per loro e guar i loro malati" (Mt 14, 14): questo iltema della relazione di Marcian, che sottolinea come questo versetto manifesti l'importanza di unaprofonda cognizione di s: Una conoscenza specifica permessa solo quando si scende nelleprofondit del cuore: l ci si incontra e ci si conosce davvero. Un momento di profonda intimit

    con il Padre, quindi, che Ges cerca di vivere salendo su una barca, in un luogo isolato,allontanandosi dai rumori per essere cuore a cuore con Dio forse perch la notizia appena ricevutadella morte di Giovanni Battista gli fa intravedere l'estremo sacrificio che lo aspetta. E su quellabarca ci invita a salire il Relatore, poich non esiste altro luogo migliore che la nostra interiorit perincontrare davvero la misericordia e comprendere appieno la grandezza di una vita donata peramore. Ma Ges non resta a lungo in mezzo al lago, perch vede una folla sulle sponde che lo seguea piedi: Ges raggiunge la folla per nutrirla di cibo materiale e del pane della vita: egli svela ilvolto misericordioso del Padre, ha compassione della gente, poich l'incontro con la misericordia cirende misericordiosi, capaci di perdonare. Vedere, sentire compassione, guarire: i tre "verbi dellaMisericordia" fanno da sfondo alla seguente riflessione sulla parabola del Figliol prodigo, esempioconcreto di come troppo spesso la nostra vita oscilli tra il sentirsi peccatori senza speranza o giusti

    immuni dal peccato: Ges indica, nelle icone dei due fratelli, come troppo facilmente andiamo afuggire dal disegno di Dio, smarrendo il senso di noi stessi e come molte volte, credendo di seguireun sentiero di purezza, lo percorriamo da soli, dimentichi del valore di una relazione fraterna: Il

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    ricordo, la nostalgia di Dio la via della redenzione, il ritorno in noi stessi e in seno al Padre -conclude Marcian - cos come il donarsi per gli altri, amare facendo dono della vita ci pone su unsentiero battuto dalla piena consapevolezza di sapere i fratelli come un dono paterno.

    Damiano Mattana

    $e credi vedrai la gloria di -io

    Preghiera di invocazione dello $pirito $anto sui giovani sulle 2amiglie sulle

    persone sole sui sacerdoti

    La preghiera che ha concluso la sessione della mattina - guidata dal brano di san Luca: "Gli apostolidissero al Signore: Accresci in noi la fede'" (17, 5-6a) - stata un potente momento di grazia, nelquale ognuno ha ricevuto preghiera e si fatto preghiera per i propri fratelli. Mons. Santo Marcian,arcivescovo di Rossano-Cariati, e don Guido Pietrogrande hanno chiesto allo Spirito Santo che i

    giovani siano rafforzati nella fede, presentando al Signore i tanti risvolti di prospettive e speranzedell'et giovanile.

    La risposta del Signore stata immediata nella Parola proclamata: Ragazzo, dico a te: alzati! (Lc7, 14). Alle famiglie, per le quali sono state chieste grazie di unit, fedelt e amore, specialmenteper quelle che sono in difficolt di salute e di lavoro, o che vivono nella sofferenza, il Signoreassicura, nel passo di Matteo, il suo aiuto e conferma il suo mandato: Voi siete la luce del mondo,risplenda la vostra luce davanti agli uomini! (5, 14-16). Chi solo oggi ha ricevuto la consolazione

    di una fede che d senso alla vita, in compagnia di Ges vivo: Non abbiate paura, so che cercate ilCrocifisso: non qui, risorto! (Mc 16, 6). Mario Landi e Salvatore Martinez hanno pregatointercedendo per i sacerdoti, chiedendo al Signore che vengano rafforzati nel potere dello Spirito

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    Santo. Il Signore, nelle parole di san Paolo, avverte: Noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta,perch appaia che questa potenza viene da Dio e non da noi (2 Cor 4, 7). Il passaggio dello SpiritoSanto si manifestato con potenza nell'assemblea, lasciando segni di liberazione e di consolazionenei cuori di tanti fratelli.

    Donatella Magri

    Tutto 3uello che chiederete lo otterrete

    #oveto Ardente

    Nel cuore della giornata che la Convocazione nazionale dedica alla Misericordia di Dio, vienevissuta con grande intensit l'Adorazione eucaristica: un tempo d'intercessione per la conversione,la liberazione, la guarigione. A introdurlo Maria Tortonese, delegata nazionale per il Ministero diintercessione per i sofferenti, che esorta i presenti ad aprire il cuore a Ges e a elevare a Dio una

    preghiera fiduciosa, perch, come dice il tema del Roveto: "Tutto quello che chiederete con fedenella preghiera, lo otterrete" (Mt 21, 22).

    Le parole di don Fulvio di Fulvio, Consigliere nazionale aggiunto per la Scuola carismatica, dannovoce all'assemblea con l'invocazione della liberazione da ogni sorta di schiavit e da ogni legamecon il peccato. Come un "manto" la misericordia di Dio avvolge i presenti e rinvigorisce la loropreghiera che, guidata ora dal presidente nazionale Salvatore Martinez, proclama la fede in GesSalvatore e la fiducia nella potenza del suo amore. Segue un momento di profonda consolazione,

    accompagnato da un prolungato "canto in lingue" con il quale i presenti esprimono la certezza cheGes in mezzo a loro e che la salvezza pu raggiungere ogni cuore.

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    Al termine del Roveto, come un sigillo di Ges per questo tempo di misericordia, viene proclamatala Parola: Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: "Oggiabbiamo visto cose prodigiose" (Lc 5, 26).

    Anna Pugliese e Sandro Gallo

    Un Pastore in mezzo al suo gregge

    Testimonianza di mons) 0duardo 4oracio 5arc6a

    stata una grande emozione rivivere il momento dell'elezione di Papa Francesco al SoglioPontificio attraverso il video del 13 marzo scorso che ha introdotto la testimonianza di mons.Eduardo Horacio Garca, vescovo ausiliare e provicario generale dell'Arcidiocesi di BuenosAires, per 20 anni al fianco di padre Jorge Bergoglio, oggi Papa Francesco.

    A chi gli chiede chi Papa Francesco, mons. Garca risponde: Ci che avete visto e sentito dallaLoggia delle Benedizioni di San Pietro. Egli un uomo "profondamente umano", l'uomo chepossiamo incontrare per strada, con dei sentimenti come i nostri ma trasfigurati dall'esperienzadell'incontro vivo con Dio. un uomo che cerca nelle persone che soffrono, nella gente comune,nei peccatori, il volto di Cristo, per una questione profondamente evangelica. colui che entra nelcuore degli uomini con semplicit e umilt, e che nel presentarsi mette al primo posto la Chiesa. un Papa consapevole che la sua chiamata non avvenuta secondo i meriti ma per infinita grazia emisericordia del Padre che sceglie e ama gli uomini per le loro povert, fragilit e miserie; unPapa che ha conservato l'attitudine di ringraziare e di comunicare un saluto, una carezza, non perdemagogia ma per misericordia ricevuta e condivisa. Anche quando ringrazia il suo predecessore,

    Benedetto XVI, non lo fa per pura formalit ma come segno di venerazione e memoria verso chi ciha preceduto e rappresenta oggi le radici della nostra fede. un pastore che, come egli stesso

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    afferma, deve "avere l'odore delle sue pecore e perseguire la realizzazione di una Chiesa a "porteaperte".

    Papa Francesco , crede e vive come Papa - ha detto concludendo mons. Garca - quello che stato, quello in cui ha creduto e che ha vissuto come sacerdote e vescovo. C' una coerenza di vita

    che fa genuini tutti i suoi gesti, rinforzati ora dalla grazia dello Spirito Santo che gli ha regalato unagioia manifesta, visibile e debordante.

    Daniela Di Domenico

    -ica loro che gli voglio bene

    Il saluto di Papa Francesco al #innovamento

    Un saluto inatteso ha fatto letteralmente esplodere di gioia i quindicimila presenti a Rimini all'iniziodella Concelebrazione eucaristica. Mons. Rino Fisichella, che ha presieduto la Santa Messa, dopo il"segno della croce" ha rivolto a tutti il saluto affettuoso di Papa Francesco. Prima di iniziare questaCelebrazione, ho da portarvi un saluto. Questa mattina, prima di partire, ho incontrato PapaFrancesco.

    Gli ho detto: "Santo Padre, tra poco devo partire. Vado a Rimini, dove ci sono migliaia e migliaia difedeli del Rinnovamento nello Spirito: uomini, donne, giovani". Il Papa si aperto in un grande

    sorriso e mi ha detto: "Dica che gli voglio molto bene!". Come se non bastasse, salutandomi haaggiunto: "Guardi, dica loro che gli voglio molto bene perch io in Argentina ero il responsabile. Equindi a loro voglio molto bene".

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    Elsa De Simone

    5es7 come conoscerti8

    /melia di mons) #ino Fisichella

    Un ringraziamento per la grande opera della nuova evangelizzazione, che gi da tanto tempo voicompite ma che si apre dinanzi all'impegno di tutti attraverso il Piano nazionale per la nuovaevangelizzazione che vi stato consegnato, e che a partire da questo momento diviene la bussolacon cui operare e agire nel cuore della Chiesa.

    Con parole affettuose e riconoscenti, mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio perla promozione della nuova evangelizzazione, ha esordito nell'omelia della Concelebrazioneeucaristica che ha concluso la seconda giornata della Convocazione nazionale. Ges, via verit evita, la "rivelazione" che indica il percorso che Dio da sempre ha tracciato per noi. La domandadi Tommaso - ha proseguito mons. Fisichella - la nostra: Signore, tu sei la via, ma noi comepossiamo conoscerla? Il segreto della nostra esistenza, la piena realizzazione della felicit, si hanella misura in cui conosciamo il piano di Dio su di noi e lo mettiamo in pratica. Ma non sempre ciche il cuore comprende trova una piena e concreta realizzazione. Questa realizzazione solo inCristo, che mai ci lascia soli: La Via ci permette di conoscere chi siamo, dove stiamo andando,indicandoci la meta. La nuova evangelizzazione ci chiama a fare nostra la certezza della fede, afondare la vita su Ges. La testimonianza non pu, allora, prescindere dall'annuncio della

    speranza, della risurrezione che si contrappone al trend della cultura della morte, in cui la mancanzadi Dio taglia ogni prospettiva e orientamento futuro. Dobbiamo farci pellegrini: la meta lui,Ges. E in questa meta dobbiamo ritrovare noi stessi.

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    Elsa De Simone

    Il $ignore ti ha guarito

    Testimonianza

    Ringrazio il Signore per quanto ha compiuto nella nostra vita: con la lode e il ringraziamento aDio, Battista inizia la sua testimonianza al termine della Messa della seconda giornata. Coordinatorediocesano e pensionato, sposato con Palmira, Battista e la moglie erano volontari a Lourdes fino al1990. Poi, nel giugno di quell'anno, qualcosa cambia. Durante un pellegrinaggio sentimmo che lapreghiera in noi si stava lentamente spegnendo.

    stata Palmira ad alimentarne la fiamma, iniziando a frequentare un gruppo del Rinnovamento:

    aperta la strada, Battista segue la moglie, ricevendo la Preghiera di effusione un anno dopo. Nel2001, per, la diagnosi per Battista di un adenocarcinoma all'intestino crasso e la scoperta dimetastasi diffuse a tutto il fegato sembra non lasciare speranze. Inizia la chemioterapia e unpronostico di vita di un anno. La testimonianza di fede forte: Nel RnS non abbiamo forseincontrato Ges vivo, sperimentato la potenza dello Spirito Santo, incontrato i fratelli cheintercedono? S. E consapevoli di ci ci siamo "buttati" nel cuore trafitto di Ges. La preghierapersonale e quella di intercessione sono sostegno quotidiano. Poi, tre mesi dopo l'opera del Signoresi manifesta: Durante un momento di preghiera, un fratello esclam: "Il Signore ti ha guarito!". Lostupore fu grande quando, due giorni dopo, l'oncologa mi disse che le metastasi al fegato eranoscomparse e che potevo smettere la chemio. Il nostro grazie al Signore per quello che ha fatto pernoi sar sempre piccolo, inadeguato, ma vuole portare con s un grande desiderio di amarlo sempre

    di pi per tutti i giorni della nostra vita.

    Elsa De Simone

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    !'Amore che guarisce

    Testimonianza

    L'amore di Ges ha portato la guarigione nella vita di Alice, una giovane donna che ha reso la sua

    testimonianza al termine della Santa Messa. Nel 2007, al ritorno da un viaggio in Romania, ladepressione irrompe nella vita della ragazza, cambiandola inesorabilmente: Piangevo ogni giorno,avevo una profonda tristezza, ero arrabbiata con me stessa, avevo paura di tutto, non mi interessavanulla, ero senza energia e confusa. I miei genitori mi portarono da uno psicologo, ma continuai astare male, finch cominci il peggio.

    Subentr un periodo di oscurit, fatto di crisi euforiche, gesti impulsivi e totale incapacit diresistere ai vizi e alle tentazioni: nulla sembrava essere proibito ad Alice, nemmeno un'inspiegabile

    repulsione per la religione. Soltanto i momenti di preghiera dei suoi familiari sembravano placare lesue crisi. Nel 2008 arriva il ricovero in ospedale e l'illusione che questa orribile condizione siafinalmente passata: Avevo ancora gli stessi sintomi, ero arrabbiata con la religione, ma cominciavoa provare amore verso Ges. Arriva, quindi, la decisione di una visita al santuario della Madonnadi Medjugorie, con la consapevolezza che l'intercessione di Maria e di Ges avrebbe potuto guarirladefinitivamente. E cos stato: il miracolo della guarigione ha davvero illuminato per sempre la vitadi Alice.

    Damiano Mattana

    (26.04.2013)

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    Insieme in un cammino di comunione

    !o scambio di saluti tra il presidente artinez e mons) Fisichella a conclusione

    della $) essa

    Qui il vangelo della vita vivo!: il presidente Martinez, al termine della Concelebrazioneeucaristica, ha salutato mons. Rino Fisichella ringraziandolo per le parole del Santo Padre. Il nomedi Papa Francesco suscita entusiasmo - ha proseguito Martinez. Papa Francesco ci attende tutti il 18maggio prossimo a Piazza San Pietro, con gli altri movimenti. L'entusiasmo suscitato dalle paroledel Santo Padre "di casa" alla Convocazione nazionale da 36 anni: L'entusiasmo che qui sirespira non un sentimento o un'esperienza passeggera. Qui da 36 anni si racconta che la nuovaevangelizzazione Ges via, verit, vita. Non abbiamo bisogno di altro. La presenza delPresidente del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione particolarmente cara al RnS, impegnato nell'Anno della fede con il Piano nazionale per la nuovaevangelizzazione e il progetto "10 Piazze per 10 Comandamenti". Rimaniamo in questa

    comunione viva - ha concluso Salvatore Martinez: noi ci impegneremo perch questo Anno dellafede, non solo nella collaborazione e nella presenza ma anche nella preghiera e nelle attese, dica chequesta stagione della nuova evangelizzazione di Papa Francesco trova una realizzazionemeravigliosa. E, donando a mons. Fisichella un vaso realizzato dai detenuti del Fondo Sturzo,Martinez ha inviato al Santo Padre il saluto del Rinnovamento e il sostegno, nella preghiera, del suooperato.

    Mons. Rino Fisichella risponde affettuosamente al saluto ringraziando il Presidente RnS per

    l'impegno di tutto il Movimento e aggiunge: Dovrei andare dal Papa e dire che qui ho incontratoalmeno 12.000 persone. Che siete bravi, che avete pregato, che vi siete confessati e avete celebratol'Eucaristia? Venite voi a dirlo a lui il 18 e 19 maggio, la vigilia e il giorno di Pentecoste. Ma potete

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    voi mancare all'incontro con Papa Francesco in Piazza San Pietro?. Rivolgendosiconfidenzialmente all'assemblea, continua: Era previsto che il Papa il sabato arrivasse alle 19.00ma esprimendogli il dubbio che fosse troppo tardi per incontrare le migliaia di persone previste, haricevuto da Sua Santit questa risposta: Se dobbiamo pregare, pregare per pregare, io vengo ancheprima!. Quindi verr alle 18.00. Il Vescovo esorta i presenti a intervenire in maniera massiccia:

    Vi aspetto tutti per la giornata con i Movimenti. Infine annuncia che la prossima domenica, per laprima volta, il Papa dar la Cresima a 44 ragazzi. Mons. Fisichella chiede di restare unitispiritualmente in questo Anno della fede ricordando le tre parole pronunciate dal Papa all'inizio delsuo Pontificato: camminare, costruire, confessare. Camminiamo insieme mentre costruiamo.

    Elsa De Simone ed Elena Dreoni

    (26.04.2013)

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    SABATO 27 APRILE 2013

    Un esercito di servitori della !uce

    Preghiera comunitaria carismatica

    La terza giornata della Convocazione, dedicata alla diffusione della spiritualit carismatica per unanuova evangelizzazione, si apre nella preghiera di lode a Dio. Dall'assemblea nasce un canto diringraziamento per le tante guarigioni e liberazioni che il Signore ha donato ieri e con un cuorerinnovato ognuno proclama: Ges tu sei il Signore della nostra vita.

    La preghiera, animata oggi da una nuova quipe di responsabili nazionali, si eleva in un crescente

    desiderio di contemplare Dio, Santo, Santo, Santo. Voglio vederti, canta tutta l'assemblea e inquesto desiderio che dilata il cuore viene proclamata la Parola: Il popolo che camminava nelletenebre ha visto una grande luce (Is 9,1). Luce che illumina ogni tenebra, luce che guida, lucefedele, luce che mostra le meraviglie di Dio, i doni che il Padre oggi vuole concedere:Vi esortiamoa non ricevere la grazia di Dio invano, poich Egli dice: "Ti ho esaudito nel momento favorevole, tiho soccorso nel giorno della salvezza" (2 cor 6,1-2). Esorta dunque una sorella dell'quipe a dire erendere visibile l'"Eccomi" di ogni cuore, perch il Signore oggi vuole renderci servitori della luce,che vivono nella luce, affinch il mondo non viva pi nelle tenebre.

    Hortensia Sveva Honorati

    (27.04.2013

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    Una mano nelle tenebre

    Testimonianza

    Quando l'ombra della morte irrompe nella vita di Enza, portandole via suo marito, il suo cammino

    di fede subisce un mutamento improvviso, che distrugge in poco tempo tutto ci che per leicostituiva conforto e certezza: Con la sua dipartita una parte di me andata via insieme a lui e, perquesto, provavo un'intensa rabbia nei confronti di Dio e di Ges, ritenendoli responsabili dellamorte di mio marito.

    Enza si allontana dalla Chiesa, non trova pi consolazione nella preghiera, e nel suo cuorecominciano ad aleggiare gli spettri di nostalgici ricordi, intrisi di ansia e paura: Con il passare deigiorni sentivo sempre di pi la sua mancanza e questo faceva aumentare in me il senso di solitudine

    e angoscia, al punto tale che non avevo pi voglia di vivere, nulla aveva pi senso e tutto quello chemi circondava era diventato inutile. Ma proprio nel momento pi buio, quando l'oscurit in cui erapiombata la sua vita sembrava ormai impossibile da superare, la sua voce torna di nuovo a invocarelo Spirito, a chiedere la mano che la risollevi dal suo abisso. E il suo grido non resta inascoltato:Lo Spirito non ha tardato a darmi risposta, ha ascoltato il mio grido disperato e subito dopo hoprovato, dentro di me, un indescrivibile senso di pace, serenit e consolazione. La rabbia, ilrancore e la paura abbandonano il suo cuore, restituendole finalmente la vita che sembrava averperduto per sempre, consentendole di superare con forza e gioia di vivere le prove che la vita hacontinuato a riservarle, con la certezza di poter sempre contare su di una salda Roccia di salvezza.

    Damiano Mattana

    (27.04.2013)

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    0sperienza e conoscenza per amare lo $pirito

    #elazione di p) #aniero Cantalamessa

    "Nell'Anno della fede gridiamo: Credo nello Spirito Santo che Signore e d la vita'". statoquesto il tema della relazione tenuta da p. Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa pontificia.Un'esegesi attenta e scrupolosa dell'"articolo" del Credo Niceno Costantinopolitano, un profondoinsegnamento attraverso il quale passare dalla "realt" alla "formula" cio un modo per darecontenuto a quello che professiamo come cristiani nel Credo, per dare una forma alla nostraesperienza dello Spirito Santo in modo che la fede carismatica sia un'espressione forte, vibrante,gioiosa della fede dogmatica della Chiesa cattolica.

    Se mi seguirete con attenzione - ha detto il Predicatore sorridendo e rivolgendosi ai presenti ,potrete andare via con un "diploma in teologia"!. Dopo aver accennato alla storia della nascitadell'articolo di fede sullo Spirito Santo, padre Raniero lo ha commentato mettendone in evidenza letre affermazioni fondamentali. Ha poi approfondito il mistero della Trinit sottolineando che seDio amore, allora deve essere per forza Trinit perch l'amore non pu esistere se non tra duepersone (chi ama e chi amato) e l'amore che le unisce. Nella Trinit lo Spirito Santo colui checrea l'unit tra il Padre e il Figlio. Numerosissimi sono i doni e le grazie che sgorgano da questaUnione trinitaria, come ad esempio la Pentecoste. Infine, il Predicatore ha rivolto un saluto a PapaFrancesco, ricordando la sua umilt, e un ringraziamento a Benedetto XVI per il prezioso operatosvolto nel corso del suo Pontificato e ha invitato i fedeli a innalzare un "muro di preghiera" per laChiesa.

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    Non basta solo l'esperienza, necessaria anche la conoscenza dello Spirito, ha aggiunto Martinezringraziando p. Cantalamessa per il suo intervento appassionato e ricco di parresia. Esperienza e

    conoscenza insieme ci permettono di amare ancora di pi lo Spirito Santo. Poi, il Presidente RnS haricordato la costante presenza del Predicatore alle Convocazioni nazionali, fin dal primo Incontrosvoltosi nel 1978, concludendo con un gesto che p. Matteo La Grua soleva ripetere quandoascoltava insegnamenti particolarmente ispirati: il "bacio santo", che si d sulla fronte perch l il"pensiero di Cristo". Ora - ha continuato Martinez -, anche noi abbiamo il pensiero di Cristo.

    Daniela Di Domenico

    0ssere amici di 5es7 oggi possibile

    Un incontro riservato agli adolescenti

    Nella mattinata si svolto per gli adolescenti un incontro speciale, guidato da don Fulvio Brescianisul tema "Come essere amici di Ges oggi". La sala ha raccolto circa 250 tra adolescenti e giovani,alcuni dei quali erano l proprio a testimoniare la bellezza di "un'amicizia che ha cambiato la lorovita". Don Fulvio ha ricordato quanto siano importanti tutte le et della vita, e che ognuna ha il suo"qui e ora" per incontrare Ges, spiegando a questi adolescenti che anche loro possono incontrareoggi un Amico che non delude mai, che sempre vorr loro bene, che dir bene di loro e della lorovita, che mai smetter di amarli. Un'amicizia cos esiste. L'intuito nel cogliere Ges che ti dice stai

    tranquillo - afferma don Fulvio - vale molto di pi della "pacca" sulla spalla di un amico.

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    Le sue parole hanno lasciato anche spazio alla preghiera per favorire l'incontro con Ges. Nel climaorante che si creato, i "giovani hanno pregato per i giovani" e l'assemblea si trasformata in una

    "cordata" vivente di benedizioni.Don Fulvio ha concluso l'Incontro ricordando le parole di Giovanni Paolo II consegnate ai giovanidurante la GMG del 2000: Cari giovani, difficile credere in un mondo cos? S, difficile, non il caso di nasconderlo. difficile, ma con l'aiuto della grazia possibile.

    Hortensia Sveva Honorati

    Una 2esta))) allargata

    I eeting #agazzi 9ambini e 9ab: parco

    A fianco alla Convocazione dei "grandi", come consuetudine consolidata, si muovono anchequest'anno i Meeting dei "piccoli". La direzione la stessa, ovviamente modalit, dinamiche elinguaggi sono molto diverse e adeguate alle loro giovanissime et. I ragazzi delle medie, circa 300,hanno sviluppato il tema "Fissiamo i paletti ed ecco la tenda della fede", i bambini delle elementari,circa 400, hanno vissuto la loro avventura "Alla ricerca di una fede spaziale, mentre "C' unaconchiglia che parla... vieni ad ascoltarla, per poi con gioia raccontarla" stato il tema che haaccompagnato i circa 200 piccolissimi del Baby Parco.

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    Ieri, nel pomeriggio, hanno ricevuto anche tutti loro la visita di mons. Eduardo Horacio Garca, cheper vent'anni ha vissuto in Argentina al fianco del nostro Papa Francesco, allora padre Jorge

    Bergoglio. Il Vescovo, molto comunicativo, ha raggiunto sul palco gli animatori del Meetingragazzi e non ha esitato ad animare con loro l'Inno di quest'anno. Poi, riferendosi alla giornata dellaMisericordia, al sacramento della riconciliazione che i ragazzi erano in procinto di vivere, ha volutosottolineare come Dio si chini sui suoi piccoli con la sua tenerezza con le sue mani fa una carezzaai nostri cuori e li guarisce chiedendoci di portare agli altri carezze con lo stesso amore.

    Visitando i bambini, mons. Eduardo si messo alla loro altezza, chinandosi sulle ginocchia perdialogare con loro viso a viso. Ha raccontato di essere amico di Papa Francesco che ha grandeamore per i piccoli, tanto che in Argentina era solito celebrare una grande Messa per loro. A tuttarisposta i bambini hanno proposto al Vescovo di chiedere al Papa di farla anche a Roma per tutti ibambini italiani... magari al Colosseo!

    Ai piccolini del Baby- Parco mons. Eduardo ha portato un messaggio consegnatogli dal Papa: Di'loro che Dio li ama tanto tanto e per farsi meglio comprendere ha portato la mano sul cuore. Unbacino sulla punta delle dita stata l'affettuosa risposta consegnata al Vescovo per il PapFrancesco.

    Elena Dreoni

    Preghiera d'invocazione dello $pirito

    sulle Chiese perseguitate e sui persecutori

    Centocinquemila. Tanti sono stati i cristiani, di tutte le denominazioni, uccisi solo nel 2012, in tuttoil mondo. Una lunga scia di sangue, martiri la cui voce arrivata oggi al cuore della 36aConvocazione nazionale, qui a Rimini, portata dai testimoni delle Chiese in Iraq, in Nigeria, in

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    Eritrea, in Siria. Padre Ayzar E Saaed, suor Mary Christine Ugobi-Onyemere, padre AmanuelMeconnen, suor Paola, sono venuti qui a raccontare il dramma quotidiano, e le troppe tragedie, chehanno costellato e ogni giorno scandiscono la vita di queste comunit che, nonostante tutto,resistono perche si sentono parte integrante, fondamentale dei rispettivi Paesi, e non si stancano diimpegnarsi per quella ricerca del bene comune alla quale sentono di non potersi sottrarre, anche se

    ci comporta mettere ogni giorno a rischio la propria vita.

    Testimonianze che hanno delineato e definito i contorni di conflitti irragionevoli, dove spesso - oquasi sempre - la componente religiosa non che un pretesto per interessi diversi, a volte misteriosi,di frequente sordidi. Testimonianze al termine delle quali l'assemblea dei quindicimila di Rimini halevato la sua preghiera d'invocazione dello Spirito sulle Chiese perseguitate e sui persecutori.

    Salvatore Mazza

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    !a 2amiglia evangelizza

    Incontro dedicato alle 2amiglie

    Quanto sei bella Famiglia del Rinnovamento, famiglia di famiglie!. Con queste parole il delegato

    nazionale RnS per la famiglia Dario Sacchini, assieme a sua moglie Rosanna, introduce la sessioneaffidandola alla conduzione di Amerigo e Anna Vecchiarelli, che presentano le sei testimonianze incui viene raccontata l'opera del Signore all'interno della famiglia.

    La prima racconta di come la Parola possa essere seminata anche in un ambiente di lavoro: uncantiere edile in cui un incontro di preghiera ha toccato inaspettatamente i cuori di tante operaipresenti, facendo nascere in particolare in uno di loro il desiderio di entrare nella vita sacramentalea partire dal battesimo.

    Raffaele e Roberta Capaci raccontano come la famiglia pu evangelizzare anche in momentidrammatici, come quelli della malattia del figlio diciassettenne. In seguito ad essa il loro gruppo del

    Rinnovamento inizia un'intercessione che si estende su tutti i malati e le loro famiglie, e diventaun'opera di evangelizzazione non programmata che finisce per dar vita a un gruppo di preghierastabilmente presente, da ormai 19 anni, nella cappella dell'ospedale.

    La Scuola per genitori di Loreto (AN) stata per altri due coniugi, Roberta e Raffaele, un'"oasi dipace" in cui riscoprire il duplice ruolo di amanti ed educatori. I coniugi hanno testimoniato che lafamiglia, per diventare ci che , pu trovare un grande aiuto nello studio e nell'utilizzo deglistrumenti formativi che vengono messi a sua disposizione. Aiutati dalla professionalit dei relatori,in un clima di fraternit, nella Scuola, hanno imparato che: in famiglia non esistono la perfezione el'infallibilit; meglio non temere di mostrare i propri limiti ai figli.

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    Antonio e Melina testimoniano, assieme alle loro tre figlie, come attraverso il Pellegrinaggio dellefamiglie organizzato in Ancona dal RnS nel 2011, la grazia di Dio li ha raggiunti provocando inloro un grande cambiamento interiore, che oggi lo Spirito Santo continua ad alimentare attraverso lapartecipazione al loro gruppo RnS e che li spinge a glorificare ogni giorno il Signore.Giacinto e Maria Cristina gratuitamente hanno ricevuto e gratuitamente danno. Affidandosi a Dio,

    dopo sette anni di fedelt a un percorso di fraternit familiare organizzato dal RnS della diocesi diAsti, hanno dato vita a una comunit in cui accolgono e sostengono giovani coppie in difficolt. Ilfrutto pi bello di questa esperienza constatare in queste coppie il rinascere della speranza e lacertezza che Ges non lascia mai soli.

    Angela, sposata con Angelo dal 2004 e madre di Valeria, testimonia invece come il legameconiugale sia pi forte della morte. Dopo anni di serena e feconda vita matrimoniale, lo scorso 10febbraio Angelo improvvisamente salito al cielo. Dopo un iniziale momento di profondosconforto, Angela ha avvertito la vicinanza di Angelo e ha sentito allontanare la paura dal suocuore, come quando lui era ancora in vita e pregava per lei. Questo ha dato ad Angela una grandeforza: Sento il paradiso dentro di me. Non certo per mia forza, ma per opera di Dio.

    Ad ogni testimonianza seguito un canto e un breve momento di preghiera. La sessione ha poiavuto un momento conclusivo nel corso del quale sono stati presentati tre importanti impegnidell'ambito famiglia nel Rinnovamento: la Casa Famiglia di Nazareth a Loreto, la fondazioneCentro internazionale per la famiglia a Gerusalemme e il Pellegrinaggio delle famiglie che si terr aRoma il prossimo 26 ottobre.

    Anna e Sandro Gallo

    Un dono a -io per gli altri

    Incontro dedicato ai sacerdoti

    La nuova evangelizzazione nelle parole di chi vive il Vangelo come Parola, frontiera, mano tesaverso il mondo, si fa nella quotidianit segno vivo e verace delle parole che Benedetto XVI harivolto al Rinnovamento il 26 maggio scorso in Piazza San Pietro, nell'Udienza al RnS: in quelgiorno il Papa emerito invitava tutti ad affrontare senza paura, guidati dallo Spirito Santo, gliimpegnativi compiti della nuova evangelizzazione. Nella sessione pomeridiana, i partecipanti sisono divisi in tre gruppi per declinare queste parole in diversi ambiti: giovani, famiglie, sacerdoti.

    In questo incontro vogliamo mettere in luce quanto si sta gi facendo - ha esordito don GuidoPietrogrande, moderatore dell'incontro per i sacerdoti, impegnati nella frontieradell'evangelizzazione. Molte sono le testimonianze belle e importanti, tante altre sono "in embrione"ma pronte a cogliere il germe della nuova evangelizzazione, nuova nel modo, nel linguaggio, nelfervore, nella dedicazione della propria vita. Diversi testimoni si sono succeduti dinanzi agli oltretrecento sacerdoti presenti. La prima testimonianza di Marcello e Rosetta, una coppia di sposi chevive in comunione anche l'esperienza del diaconato. Entrambi sono "segno" in uno dei quartieri pidisagiati di Palermo, il quartiere Zen, un rione benedetto da Dio ma maledetto dagli uomini,come sottolineato da don Guido. Padre Taddeus viene dalla Moldova e il suo racconto si snodaattraverso un'esperienza sacerdotale che lo vede ogni giorno a contatto con una realt non daricostruire ma da costruire dalla prima pietra. La terra dove sono stato chiamato a servire una terra

    di martiri. Padre Lombardi un sacerdote italiano che opera in Brasile. La sua testimonianza siintreccia con l'esperienza del Rinnovamento: Ero un sacerdote affetto dalla sindrome di"depressione apostolica"; poi nel 1995 alla Convocazione nazionale ho riscoperto il valore della

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    preghiera, dell'adorazione, la fraternit sacerdotale, l'entusiasmo, la passione per Ges, l'annunciodella Parola. Il Rinnovamento diventa una forza straordinariamente missionaria. Don Rino DePaola cappellano della Marina Militare. In missione per sei mesi nell'Oceano Indiano, hacondiviso con parte dei 250 marinai presenti a bordo l'esperienza del Roveto ardente e delSeminario di vita nuova. Il comandante mi chiedeva spesso come fosse il morale dei marinai, ma a

    me interessava l'anima dei ragazzi. Perci bisognava "infervorarli".

    Anche padre Raniero Cantalamessa ha portato la sua esperienza, ricordando ai sacerdoti che,nonostante tutte le forme di comunicazione ed evangelizzazione - esercizi spirituali, missioni alpopolo, incontro con i giovani - fondamentale questo: Amate Ges, innamoratevi di Ges, ilsegreto dell'evangelizzazione questo. Un sacerdote che ha Ges nel cuore evangelizza anche seresta zitto. L'ultima testimonianza di padre Ottavio, della diocesi di Udine. La sua vita un scontinuo al Signore: prima nel matrimonio, poi nel sacerdozio. Quando sono rimasto vedovo, il

    mio anelito a Dio - che gi servivo nel diaconato - diventato esigenza di altro. Dopo aver attesootto anni, nel corso dei quali ho cresciuto i miei figli e vissuto il diaconato, nel 2007 sono diventatosacerdote e mi sono donato completamente a Dio.

    Elsa De Simone

    -i22ondiamo senza paura la 9uona ;otizia

    Incontro dedicato ai giovani

    Sono pi di mille i ragazzi del Rinnovamento che, in questo pomeriggio, hanno colmato con la loro

    voce e i loro cuori, la sala dedicata allo speciale Incontro di testimonianze e di evangelizzazioneriservato ai giovani. "Affrontare senza paura, guidati dallo Spirito Santo, gli impegnativi compitidella nuova evangelizzazione": le parole del papa emerito Benedetto XVI, pronunciate nel corso

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    dell'Udienza speciale concessa al RnS il 26 maggio scorso, risuonano nel cuore dell'assemblea, chesi anima con musica e danze: un'unica grande voce si leva in un canto di lode al Signore.

    L'incontro si apre con il singolare invito, da parte di delegati regionali e membri delle quipe, alanciare delle cartacce contro la finzione, un simbolico rifiuto all'esistenza che i giovani sono,

    troppo spesso, costretti a vivere, fatta d'immagini illusorie e false notizie che oscurano la notizia pigrande, la notizia di Ges. Una grande e profonda emozione accompagna poi l'invocazione delloSpirito Santo, con le mani dei giovani partecipanti che si uniscono per diffondere il fuoco delloSpirito nei fratelli vicini.

    Le successive testimonianze, riportate da giovani impegnati nel cammino dell'evangelizzazione,risultano essere un vivo esempio di come, in un mondo pur smarrito tra le labirintiche vie delprogresso, possa ancora essere possibile annunciare davvero il Signore, non solo, come testimonia

    Elisa, nei luoghi normalmente frequentati dai ragazzi, come la scuola, ma persino in ambienti e incondizioni che mettono alla prova la concezione stessa della vita. il caso di Antonio, che haassunto il delicato compito di diffondere la Buona Notizia nel carcere minorile dell'isola di Nisida(NA) dove, tra i volti dei giovani detenuti, ha visto il volto di Ges e la via della sua missione.Cercare la verit sull'Amore, imparare ad amare per una futura vita matrimoniale e riscoprire lapurezza e la dignit del corpo, ad esempio attraverso sfilate di moda, quanto si proponel'associazione Turris Eburnea che perdura, nella sua opera di mettere la giovinezza al servizio delVero, dal 1941. Amare e amarsi anche il tema della testimonianza di Luca, un giovane marito cheha vissuto la grazia del Corso per fidanzati di Loreto, dove ha imparato che la castitprematrimoniale consente di conoscersi in pienezza e vivere una costante opera dievangelizzazione, poich siamo un noi con Dio al centro.

    L'inaspettata visita di Padre Raniero Cantalamessa fa esplodere di gioia i tantissimi ragazzi presenti,che lasciano la sala con la sua esortazione a non cadere nel tranello diabolico che ci impedisce di

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    vedere la Rivoluzione della gioia e ci fa credere che seguire Ges significhi rinunciare agli svaghi eai divertimenti giovanili: Seguire Ges non significa rinunciare al divertimento ma viverlo nel suonome.

    Le note rap di Luca Maffi, componente del gruppo musicale 70V7 e la benedizione di don Fulvio

    Bresciani accompagnano, all'uscita, i cuori dei tanti giovani accorsi a questo speciale incontro, fattodi gioia e condivisione di una fede spontanea e sincera ma che lascia, soprattutto, la certezza che unnuova evangelizzazione non solo davvero possibile, ma che il suo cammino gi iniziato.

    Damiano Mattana

    ai abbastanza

    /melia di $)0) ons) 0duardo 4oracio 5arc6a

    L'Arcivescovo di Buenos Aires, mons. Eduardo Horacio Garca, che ha presieduto la

    Concelebrazione eucaristica, ha subito stabilito un contatto di simpatia con l'assembleacomunicando la sua gioia di vedere Papa Francesco circondato da tanto affetto.

    L'Arcivescovo si quindi soffermato sulla parola centrale della liturgia: Mia madre e i miei fratellisono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica (Lc 8, 21). Maria unita a Gescon legami molto pi forti di quelli famigliari: l'ascolto e l'obbedienza alla Parola di Dio. QualeParola? L'Arcivescovo spiega: c' una Parola che al di sopra di tutte le parole e che percorre tuttoil Vangelo: la parola Amore. Non un amore qualsiasi, ma un Amore che si prende cura di coloro

    che ama. Se si ascolta questa parola, poco a poco si comincia a pensare come Ges e si diventacome fratelli della stessa famiglia. Non la parentela umana che importa, ma il coraggio della fedeche si traduce in gesti d'amore. Ges vuole allargare la sua famiglia, desidera che fissiamo il cuore

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    nella sua parola, attenti alla voce dello Spirito che parla nella realt della vita, cos come ci stainsegnando Papa Francesco. E il pensiero va anche all'altro Francesco, quello di Assisi; giunto allafine della vita, chiede a Dio: "Ti ho dato tutto, che posso ancora offrirti di pi?". Dio gli risponde:"Mai abbastanza"... mai abbastanza per amare, per perdonare, per costruire il regno, per fareun'umanit nuova!

    Donatella Magri

    Con la luce dello $pirito

    Testimonianza

    Un'altra storia di vite provate dalla disperazione, dal senso di abbandono, dalla convinzione chetutto sia "irrecuperabile". la storia di Emanuela e Salvo, fin da giovani uniti dall'amore e daldesiderio di realizzare una famiglia insieme.

    Il matrimonio, la nascita di tre figli, e l'inizio di inaspettate prove da superare. Per motivi di lavoro- dice Emanuela ci trasferimmo dalla Sicilia a Londra. Rimasi incinta e da allora cominciarono iprimi problemi di salute... I primi anni di matrimonio furono costellati da frequenti spostamenti efallimenti economici. Persistenti difficolt lavorative, debiti e la cattiva condizione di salute anchedelle bambine gettarono Emanuela in una profonda depressione, e in un improvviso desiderio dimorte. Ma un giorno, a Pasqua, l'invito di Salvo ad avvicinarsi alla confessione diventa motivo dirinascita e riscatto: la disperazione si trasforma in salvezza. Emanuela riscopre la fede. In queglistessi giorni trova un volantino e decide di partecipare a un incontro del RnS a Giubiasco (Canton

    Ticino, Svizzera). Durante l'invocazione dello Spirito Santo, la giovane donna piange molto, senzarendersi conto che il Signore sta gi operando in lei. Da allora fa parte del gruppo di Laufen, e il 4dicembre del 2010 Emanuela, suo marito e sua figlia hanno ricevuto la Preghiera di effusione. Lo

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    Spirito Santo ci ha donato una nuova luce e forza per comprendere che... il Signore in realt erasempre stato vicino a me e alla mia famiglia. Grazie a un cammino di fede nel Rinnovamento,Emanuela, Salvo e la loro famiglia hanno acquisito la certezza di essersi arricchiti di qualcosa digrande e che il Signore d la forza per affrontare nella fede, nella preghiera e nella gioia, gli ostacolidella vita.

    Daniela Di Domenico

    Nella grazia di questi giorni

    Testimonianza

    Vivo a Racconigi, frequento il gruppo dal 2000, sono sposata, mamma di tre figli e nonna di duebambini e lavoro nel dipartimento di salute mentale di Racconigi, cos si presenta Anna cheracconta di aver subito nel marzo del 2012 l'asportazione di un'ernia inguinale.

    Nonostante l'operazione avesse avuto buon esito lei continuava per ad avere dolore. Dopo varievisite la spiegazione di questo dolore stata trovata nella non tolleranza del mio corpo alla retinafatta di materiale organico. Come soluzione mi stata indicata una cura antalgica per"addormentare" il nervo che percepisce il dolore. Per questo mi erano state prescritte delleinfiltrazioni che dovevano aiutarmi, ma la situazione non cambiata e Anna era sempre incompagnia del dolore. Questo fino a ieri, quando, durante il Roveto ardente ho sentito al fianco unfortissimo dolore fino alle lacrime e poi il riposo. Mi sono sentita avvolta da una nuvola ristoratricee il fianco lo sentivo come anestetizzato, intorpidito. Quando mi sono alzata dalla sedia non sentivo

    pi dolore, ma semplicemente un leggero fastidio. Oggi non sento pi niente, cammino, mi siedo,corro, salto, tutto in modo naturale.

    Elena Dreoni

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    DOMENICA 28 APRILE 2013

    Un 2iume gon2io di grazia

    Preghiera comunitaria carismatica

    Mattinata conclusiva per la Convocazione, che si apre nella festa pasquale della domenica. Unannuncio d inizio alla lode gioiosa: Ges risorto, lui il Vivente.

    La preghiera dei cuori, rinnovati dalla grazia di queste giornate, da subito proclama la bellezza diDio, la bellezza di Colui che ha trionfato sulla morte. L'assemblea si unisce in un solo canto di"Gloria a Dio" e il cielo si congiunge alla terra in questo colloquio intimo di Dio con i suoi figli. Unfiume grande, gonfio di grazia che sana e rinnova tutta l'assemblea. Scende su tutti una nuova

    unzione e li ricolma di doni per la diffusione del Regno. I cuori traboccano di gratitudine,pronunciano ancora una volta il loro "eccomi". Dal palco l'quipe, formata oggi da responsabilinazionali e regionali, proclama la parola di liberazione di Paolo e Sila:A un tratto, vi fu un granterremoto, la prigione fu scossa dalle fondamenta; e in quell'istante tutte le porte si aprirono, e lecatene di tutti si spezzarono (At 16, 26ss). I sacerdoti si voltano e innalzano la loro intercessioneper l'assemblea. Viene annunciata la grazia del perdono per cuori non riconciliati, la liberazione dicuori schiavi delle dipendenze. Il Signore passa in mezzo al suo popolo ed ancora grazia. Infineviene proclamata la parola dal profeta Ezechiele (cf 44, 15ss) e la preghiera si conclude con unagrande certezza: Il Signore la nostra eredit, lui il nostro possesso.

    Hortensia Honorati ed Elena Dreoni

    (28.04.2013)

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    -io non condanna perdona

    Testimonianza

    La via di salvezza di una giovane mamma, Simona, si apre in un modo inatteso, inaspettato, che lefa conoscere, nel modo pi duro, la gioia del dono pi grande: Nei primi giorni di gennaio del2011 scopro di essere incinta e non sapevo se piangere o ridere.

    La tristezza oscurava quel pizzico di felicit che ogni donna prova quando vive una maternit, ma iocos giovane e senza una famiglia, come avrei fatto a vivere questa situazione?. Nonostante lafamiglia di Simona fosse votata all'accoglienza e alla pi totale fiducia nelle opere del Signore, lagiovane non aveva n la forza n il coraggio di mettere tutti al corrente della sua condizione: la vitaspensierata e un po' ribelle, condotta fino a quel momento, aveva subito un mutamento cos radicaleche nemmeno il conforto del Signore sembrava pi esserle concesso. Gli spettri dell'aborto e delporre fine alla sua vita iniziano ad aleggiare nella vita di Simona, che prende a frequentare unambulatorio dove incontra altre ragazze nella sua condizione: ognuna aveva la sua storia, il suomotivo... ma pi ascoltavo pi cresceva in me rabbia, inquietudine. Mi sentivo un pesce fuord'acqua in quella sala d'attesa. Simona invoca ancora il nome del Signore. La sua risposta giungenella figura di una sorella del suo gruppo di preghiera: Stai tranquilla - mi disse - tieni questacreatura e fidati di Dio che un Dio d'amore e non ti condanna. Lui ti ha perdonato. Il coraggio ela forza, che fino allora le erano mancati, tornano nel cuore della giovane, che accetta il suo stato eriesce finalmente a condividerlo con la sua famiglia. Oggi Simona una mamma e la sua vita,rinnovata da una nuova fiducia nell'opera del Signore, riempita da una splendida bambina: Nonarrendetevi, siate umili, fate entrare uno spiraglio di luce e di amore di Dio nel nostro cuore e nella

    vostra vita e vedrete che Lui vi salver!

    Damiano Mattana

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    Camminiamo insieme

    Comunicazioni del -irettore #n$ arcella #eni

    Mario Landi ad accogliere l'intervento di Marcella Reni: La preghiera ispira l'azione e lapreghiera sarebbe nulla senza le opere!, dice introducendo i numerosi appuntamenti ed eventi che,come di consueto, compito del Direttore RnS comunicare al popolo del Rinnovamento.Primo fratutti, in ordine cronologico, la Giornata dei Movimenti, delle Associazioni e delle Aggregazionilaicali a San Pietro, a Roma, il 18 e 19 maggio prossimi, che culminer nell'incontro con il SantoPadre Francesco.

    Il secondo appuntamento sar per i pi giovani: prevista infatti dal 23 al 28 luglio la Giornatamondiale della giovent a Rio de Janeiro, in Brasile. Per chi non potr aderire a questa iniziativa, il

    Rinnovamento ha pensato di organizzare una "piccola GMG" a Firenze, in coincidenza con legiornate di Rio.Il 26 e 27 ottobre sar la volta delle famiglie: a Roma esse incontreranno il Santo Padre in occasionedel Pellegrinaggio delle famiglie alla tomba di San Pietro. A Paolo Zunino, presidente della ODOSServiziS.c.p.l., affidata l'intera organizzazione del Pellegrinaggio.Il Direttore RnS ha poicondiviso la gioia per il recente Decreto pontificio, promulgato da BenedettoXVI, che affida al RnS la gestione del Centro internazionale "Famiglia di Nazareth" in Terra Santa.Un'altra risorsa preziosa la Casa famiglia di Nazareth, a Loreto (AN), dove sono stati incrementatii corsi formativi per la prossima estate: corsi per coppie e famiglie, per sacerdoti; tra le novit, laScuola di leadership cristiana per giovani.Dal palco,subito dopo, sono arrivati il saluto e i ringraziamenti di alcuni rappresentanti dei gruppi

    RnS di Moldovache, da oltre 10 anni, camminano con noi nella missione di evangelizzazione diquella terra. Moltissime sono ancora le iniziative del RnS,tra queste: il Progetto "10 Piazze per 10Comandamenti", il Progetto Sicomoro, e poi le due Riviste del RnS, alle quali Marcella Reni invita

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    ad abbonarsi per diffondere la vita e la spiritualit del Movimento, ma anche la vita della nostraChiesa cattolica.

    Daniela Di Domenico

    !a missione del #n$ 3uestione di amore#elazione conclusiva del Presidente $alvatore artinez

    A Rimini i 15.000 partecipanti alla 36 Convocazione nazionale del Rinnovamento, celebranol'ultimo giorno insieme, tradizionalmente dedicato alle conclusioni del Presidente SalvatoreMartinez, che interviene dopo un forte momento di preghiera carismatica e le consegne progettualiproposte da Marcella Reni.

    Il Presidente esordisce innanzitutto con un grazie, rivolto a tutti i presenti e a quanti hanno resopossibile la realizzazione di questi giorni di grazia. E rivolge poi all'assemblea la richiesta di unapreghiera fervente per il Paese e per il nuovo Governo, ricordando che nel 2009, proprio a Rimini,gli attuali premier e vice premier parteciparono a un intenso momento di preghiera, stringendosi lemani in un impegno di fraternit. La prima tappa della sua riflessione una domanda: "Cosafacciamo di tanta grazia, di tante consolazioni, di tanti moniti che la Parola ci ha rivolto in questigiorni?". Una Parola "tagliente" che penetra fino al punto di divisione dell'anima, una Parolaefficace, che deve realizzare ci per cui stata mandata. C' differenza tra l'atteggiamento forseanche disimpegnato del raccogliere la Parola, e quello invece dell'accogliere, che ci comprometteper sempre. Si accoglie solo per amore, questo il discrimine della relazione del Presidente del

    RnS: solo con l'amore si pu rispondere alla sfida della nuova evangelizzazione. Papa Francesco -ha ricordato Martinez - ci sprona a raggiungere le periferie, ma se c' una periferia c' un centro equel centro siamo noi stessi. Soltanto abbandonando questo centro, spinti dall'amore, potremo

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    gettare le reti nel "vasto mare del mondo" e raggiungere uomini e donne che vivono come se Dionon esistesse. Il ghetto non rafforza l'identit cristiana. Essa si consolida, si legittima, si moltiplicasolo nell'Annuncio.

    Il silenzio, l'isolamento, porta gli uomini a chiedersi se Dio esista davvero. Ma Dio con il Vangelo,ha rotto una volta per tutte il silenzio, questo il Vangelo, Dio che entra nella storia. Egli gi, nella storia, ci precede, per questo noi possiamo procedere. Osserva Martinez: Seguire Cristo,accompagnarlo nella storia richiede un uscire, non solo da se stessi ma anche dagli schemi, dagliorizzonti della creativit della novit di Dio... Spesso preferiamo fermarci alla tomba, sostare nelpassato, abbiamo paura delle sorprese di Dio. Il Presidente del RnS riassume la sfida della nuovaevangelizzazione, come atto d'amore, in cinque punti: amore alla persona di Ges, amore alVangelo di Ges, amore alla Chiesa di Ges, amore ai fratelli di Ges, amore ai bisognosi di Ges.E se questo ci che spinge, che d impulso alla nostra carit verso il Vangelo, ci sono poi almeno

    cinque caratteristiche che dobbiamo assicurare alla nostra evangelizzazione: che sia cristocentrica,kerigmatica, profetica, carismatica, liturgica, sociale. Dunque, una evangelizzazione che intessutadi amore e di vita, per la quale Dio chiede al Rinnovamento nuovi gruppi e comunit, nuova vitacomunitaria, nuova unzione carismatica, nuova libert nello Spirito, senza gelosie, senza religiositmiopi, senza comunit chiuse nei propri idoli. Citando il Magistero della Chiesa e le recenticonclusioni dei padri sinodali sulla Nuova Evangelizzazione, Salvatore Martinez, richiama,concludendo tre ambiti essenziali della e per la nuova evangelizzazione: i giovani, i cui entusiasmivanno alimentati ma illuminati; le famiglie, cui va rinnovato il compito della trasmissione dellafede, i sacerdoti che devono riscoprire la potenza della loro unzione sacerdotale. Infine, un ultimoavvertimento a non lasciare assopire la coscienza sociale, la necessit di una rifondazione umana, intutti i campi del vivere e dell'agire. Povert, giustizia sociale, educazione, lavoro, immigrazione,detenuti, politica, cultura, scienza, tecnica... E, sul finire, si lascia il posto alla preghiera e al canto,in un rinnovato impegno reciproco di gruppi, comunit e responsabili, ad amarsi e ad amare.

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    Luciana Leone

    Una speranza nuova

    /melia di mons) (incenzo Paglia

    Stare qui con voi fa riscoprire la bellezza dei discepoli che si ritrovano con il loro Signore, e chesanno cantare con forza la bellezza e la gioia di essere discepoli di Ges. Ce bisogno di questo: c'bisogno che noi cristiani, noi discepoli di Ges, diamo una speranza nuova a questo mondo.

    Nella gioia della condivisione della Concelebrazione eucaristica, mons. Vincenzo Paglia, presidentedel Pontificio consiglio per la famiglia, ha salutato il popolo del Rinnovamento nell'omelia

    dell'ultima giornata della Convocazione nazionale. Non bisogna lasciarsi travolgere dal pessimismoe, citando Papa Francesco, mons. Paglia ricorda il monito del Santo Padre: "Abbiamo la fermacertezza che lo Spirito Santo dona alla Chiesa il coraggio di perseverare e anche di cercare nuovimetodi di evangelizzazione, per portare il Vangelo fino agli estremi confini della terra". Voi sieteuno dei doni che il Signore ha fatto alla sua Chiesa in questo tempo - ha aggiunto mons. Paglia -,per evangelizzare questo mondo che fa fatica a essere lieto, gioire, persino a vivere. Tanti gliesempi di povert umana, spirituale, di disumanit che la cronaca presenta quotidianamente; tante lepersecuzioni per i cristiani nel mondo. Eppure, mai devono mancare la speranza e la gioia pertestimoniare la salvezza e l'amore di Cristo. Quel che conta salvarsi! Siamo qui per nonrassegnarci al mondo, e il Signore ci affida fratelli e sorelle che sono nella tristezza. Noi nonviviamo per noi stessi ma perch il nome di Ges attraversi le strade del mondo e, soprattutto, ilcuore degli uomini e delle donne. Citando il vangelo di Giovanni: Questo il miocomandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati (15, 12), mons. Paglia hasottolineato con forza che Ges ha dato la vita per noi e non ha trattenuto nulla. Ha versato

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    "sangue e acqua", non trattenendo per s neanche una goccia. Questa misura totale dell'amore quella di cui ha bisogno il mondo. E ne ha bisogno soprattutto oggi, in un mondo in cuil'individualismo e l'egoismo lo invadono dando vita alla "dittatura dell'io", mentre scomparso il"noi" sin dalla prima cellula, la famiglia. Ed proprio la famiglia al centro del progetto dellaFondazione Vaticana "Centro Internazionale Famiglia di Nazareth" affidato al Rinnovamento, un

    Centro che fa ricordare alle famiglie la Sorgente della felicit e dell'amore. Il cuore di ogni famiglia Ges, il suo amore che vive in noi. Mostrare la gioia della famiglia, l'amore di Ges, la gioiada dire al mondo. E lo vogliamo fare il prossimo mese di ottobre (26-27), quando ci uniremo alSanto Padre, a Roma, nel Pellegrinaggio delle famiglie per vivere con la famiglia la gioia dellafede.

    Elsa De Simone

    Un'icona per la 2amiglia

    Il saluto di $alvatore artinez a mons) (incenzo Paglia

    Prima della conclusione della Santa Messa, uno scambio di saluti tra Salvatore Martinez e mons.Vincenzo Paglia, al quale il Presidente consegna l'icona donata dal Patriarca di Gerusalemme deiLatini, Sua Beatitudine Sabbah, a Giovanni Paolo II, in occasione del Giubileo delle Famiglie del2000, con l'impegno che si costruisse il Centro internazionale della Famiglia a Nazareth. Io nonavrei mai immaginato - ha affermato Martinez - che un giorno quell'icona sarebbe stata consegnataa noi, per realizzare questo progetto per le famiglie in stretta collaborazione con il PontificioConsiglio per la Famiglia.

    Dopo aver ricordato quanti, anche nel passato, con il loro impegno, hanno contribuito alla

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    realizzazione di questo importante Progetto, il Presidente RnS consegna a mons. Paglia la coppa inceramica realizzata da detenuti ed ex detenuti del Fondo Sturzo.

    Vi prometto che il fuoco che ho ricevuto qui non un "fuoco di paglia" ma un fuoco vero!, harisposto in un affettuoso gioco di parole il Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia,

    ringraziando Martinez per il dono ricevuto.

    Damiano Mattana e Daniela Di Domenico