Rilevazione sul Pubblico Lectorinfabula 2012

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Monitoraggio delle politiche di investimento culturale della Fondazione Giuseppe Di Vagno mediante l’elaborazione di rilevazione sociodemografiche e di impatto economico sul territorio del Festival Lectorinfabula 2012. A cura di Mariano T. Intini

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A RAPPORTO 2012 Tutti i numeri del festival

Indagine a cura di Mariano T. Intini

Introduzione di Filippo Giannuzzi

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Il Festival

Prima di procedere all’analisi dell'edizione 2012 è bene inquadrare il festival in una definizione che nel nostro caso sarà quella formulata dalla letteratura specializzata e utilizzata dagli analisti e dagli operatori del settore. In particolare ci riferiamo alla ricerca condotta da Guido Guerzoni in “Effettofestival” edito nel 2009 per conto della Fondazione Carispe, in occasione del Festival della Mente.

A tal fine, per distinguere i “festival di approfondimento culturale” dalla massa informe dei parenti più o meno stretti, e più o meno nobili, sono stati identificati dei parametri restrittivi, ovvero:

• l'unità del tema o del genere, che sia riconoscibile e comprensibile sin dalla presentazione del programma;

• l'unità di tempo, che ammette durate anche plurisettimanali, purché continuative sia nell'offerta di eventi, sia nella fruizione dei partecipanti;

• la continuità storica, che discrimina le manifestazioni che non abbiano raggiunto un numero minimo di edizioni successive;

• la pluralità dell'offerta: un festival deve offrire un numero minimo di diversi eventi correlati, concentrandoli in un tempo definito e ridotto;

• l'unità di luogo, principio che nelle interpretazioni più recenti include più sedi o città limitrofe purché territorialmente omogenee e in grado di garantire la continua e costante frequentazione dei partecipanti;

• la contestualità tra produzione e consumo, che prevale nettamente in tutti i festival di approfondimento culturale, dove è determinante la dimensione live della fruizione;

• l'unicità del prodotto/servizio, che deve rimanere unico e irripetibile;

• l'elevata customizzazione: ogni evento deve essere espressamente concepito per la manifestazione, senza repliche o ripetizioni di sorta;

• l'approfondimento dei temi trattati, presentati al di fuori dei consueti circuiti a un pubblico di non specialisti (opzione che li distingue da tutte le manifestazioni di carattere convegnistico e/o puramente accademico);

• il ruolo predominante del fattore umano e la centralità dell'oralità come elemento di comunicazione distintiva;

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• l'unità di impostazione e coordinamento, con una sola struttura organizzativa e una precisa direzione scientifica;

• l'assenza di competizione, che li distingue dai premi, dai concorsi e delle altre forme di eventi pubblici competitivi, come quelli letterari;

• l'assenza di discriminazioni extratariffarie, poiché i festival non sono eventi a invito, ma sono aperti a un pubblico che, anche nei casi in cui paga, non è in linea di principio preventivamente discriminato (tale principio consente di distinguerli dai corsi a pagamento e da molti eventi formativi e convention con palinsesti analoghi);

• l'assenza della finalità di lucro e di promozione diretta delle vendite (che li distingue dalle presentazioni e da molte rassegne);

• l'assenza o il peso del tutto minoritario e strumentale della vendita di prodotti e/o servizi, che li distingue dalle fiere, dalle sagre, dai saloni, dalle mostre-mercato, etc.

In base a questi requisiti un festival di approfondimento culturale gode di una riconoscibilità data dalla compresenza dei parametri, che producono una specifica atmosfera, un elemento importante e qualificante del festival stesso, che può essere così sinteticamente descritto: “una manifestazione dedicata a un preciso tema culturale, che prevede una pluralità di eventi concentrati spazio-temporalmente, appositamente concepiti per un pubblico non specialistico, in cui vi sia contestualità tra produzione e consumo, unicità del prodotto offerto e centralità dell'oralità, senza forme di competizione, discriminazioni extratariffarie, finalità di lucro e vendite predominanti di prodotti e servizi”.

In tal senso i festival di approfondimento culturale, pur non essendo facilmente riconducibili a un preciso genere, rimangono accomunati dalla centralità della parola e del discorso come mezzi per veicolare messaggi, idee e riflessioni. Spesso, accanto a dibattiti, workshop o lezioni, essi presentano nei loro programmi anche spettacoli, concerti e mostre, ma tali eventi sono complementari a quelli che hanno al centro l'incontro con un determinato individuo: il suo spiegare, comunicare, leggere, trasmettere. Si tratta infatti di una tipologia di festival in cui il pubblico cerca “l'approfondimento assieme al valore esperienziale e alla trasmissione del sapere”.

“Lectorinfabula” rientra perfettamente nella descrizione appena accennata. La crescita, continua e costante, del festival, evidenziata nello studio condotto da Intini, risiede in alcune scelte di fondo operate alcuni anni fa. L’indicazione, in ogni edizione, di un tema legato alla contemporaneità e all'approfondimento di tematiche civili, sociali e politiche quale filo conduttore dell'intero evento, è diventata, in poco tempo, un fattore critico determinante.

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Altro criterio rilevante è stata la scelta della data. Spostandola da luglio (mese in cui si sono svolte le precedenti edizioni del festival) in settembre non solo si è destagionalizzato l'evento, ma si è evitato che nel periodo di maggior affluenza turistica ci fosse un pubblico poco attento al “prodotto” festival, sfuggendo in questo modo a spiacevoli quanto involontari episodi di confusione di attività ed altre manifestazioni che solitamente si accavallano nella canicola estiva. In più, si è ritenuto fosse un’occasione per sfruttare più intelligentemente le ricadute economiche legate al festival in un periodo notoriamente meno felice dal punto di vista delle entrate turistiche, ottenendo infatti apprezzamenti lusinghieri. Tale scelta ha consentito di proporre più appuntamenti spalmati nell'arco della giornata, con più ore di luce in una condizione di temperatura più mite. Nonostante lo spostamento di data si è avuta una presenza fissa e costante di pubblico che induce a pensare che sia proprio settembre il mese più adatto per l'organizzazione del festival.

Si è così potuto operare in una nuova direzione per ampliare la fascia di utenza del festival, coinvolgendo le scuole di ogni ordine e grado. I risultati sono stati più che soddisfacenti, con la partecipazione del liceo “Bianchi Dottula” di Bari, con un gruppo di 27 allieve che hanno seguito il workshop di giornalismo condotto in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti di Puglia , il Liceo Scientifico, “Sante Simone” di Conversano che ha partecipato con gli alunni dell’ultimo anno al ciclo delle “Parole necessarie” e poi le scuole medie ed elementari, il liceo socio pedagogico “San Benedetto”, il liceo classico “Domenico Morea”.

Insomma, un passo importante è stato compiuto verso la direzione di rendere Lectorinfabula un festival di approfondimento culturale che mantiene alta la qualità della sua offerta, potendosi indirizzare nello stesso tempo ad un pubblico di tutte le età.

Filippo Giannuzzi direttore di Lectorinfabula paroleinfestival

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1. Lectorinfabula 2012

L’edizione 2012 di Lectorinfabula, ottava edizione complessiva, si è svolta dal 13 al 16 settembre 2012. Ha avuto come tema “DEMOCRAZIE AL BIVIO: parole smarrite, parole da (re)inventare” che è stato sviscerato nelle seguenti sezioni tematiche:

• Le parole necessarie • Campus • Atlante • Diario della politica • Risiko • Altri immaginari • Mostra fotografica “Stato d’Italia” • Radiofestival: letture in piazza • Incontri in libreria.

Gli incontri sono stati complessivamente 49 così suddivisi:

• 24 incontri ruotanti attorno al tema “Democrazie al bivio” • 8 incontri per bambini • 11 presentazioni di novità editoriali locali • 3 spettacoli dal vivo • 4 incontri musicali • 2 letture in piazza

Gli incontri si sono svolti tutti nella città di Conversano, nei seguenti luoghi:

• Pinacoteca civica • Piazza Castello • Monastero di San Benedetto • Auditorium “San Giuseppe” • Biblioteca civica • Piazza Sturzo.

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L’edizione 2012 di Lectorinfabula è stata realizzata con il sostegno economico delle seguenti istituzioni e soggetti privati, suddivisi in percentuali di partecipazione:

• 34 % Regione Puglia assessorato Mediterraneo • 25,5% Risorse della Fondazione “Giuseppe Di Vagno” • 28% Sponsorizzazioni • 5% Comune di Conversano • 7,5% Altre entrate

Le predette risorse sono state utilizzate dall’organizzazione del festival nelle seguenti modalità:

• 22% ospitalità autori • 18,5% organizzazione • 14,5% comunicazione • 14,5% allestimenti • 12% service tecnici • 13,5% compensi, rimborsi, prestazioni occasionali • 5% spese varie

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2. La rilevazione di impatto socio demografico e ed economico: premesse e cenni metodologici

Premessa

L’ottava edizione del festival Lectorinfabula è stata, a detta degli organizzatori, il trampolino di lancio, il preludio, per un salto di qualità netto della manifestazione. Questo obiettivo sarà raggiunto nella prossima edizione, ma affinchè si pongano le basi per il raggiungimento del traguardo sono stati approntati una serie di strumenti metodologici volti allo studio del pubblico, rilevandone gli aspetti socio demografici ed economici. In particolare questo secondo aspetto ha voluto evidenziare la portata dell’impatto economico sul territorio da parte del festival.

Detto ciò è bene fare una premessa metodologica sugli studi di impatto economico delle manifestazioni culturali.

Negli ultimi anni anche in Italia comincia a diffondersi la consapevolezza dell’importanza rivestita su diversi fronti dagli studi d’impatto economico degli eventi culturali. Affinché tali analisi possano essere utilmente impiegate per gli scopi più disparati di programmazione e valutazione (tra i quali spiccano quelli di efficacia, marketing e comunicazione, controllo), è tuttavia necessario definire una metodologia d’indagine ben strutturata, capace di cogliere correttamente tutti gli aspetti correlati, più o meno direttamente, all’evento, determinando così una valutazione dell’impatto che esso può aver generato complessivamente sul territorio considerato.

Nell’effettuare un’analisi del valore di un evento è in primo luogo opportuno esaminare i potenziali ritorni positivi e negativi ad esso correlabili. Tra gli approcci ritenuti più adeguati per la stima di tali effetti spicca il modello basato sull’analisi “costi-benefici”. Tuttavia, se si applicasse al contesto degli eventi culturali tale modello, inteso in senso stretto,

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ovvero basato esclusivamente sulla valutazione delle risorse economiche, si rischierebbe di attribuire scarsa rilevanza a quegli effetti di natura “non monetaria” collegabili allo specifico evento, i quali possono avere al contrario una grande importanza per la comprensione del rapporto che intercorre tra l’evento in questione ed il territorio che lo ospita.

La naturale distinzione tra effetti positivi (benefici) e negativi (costi) risulterebbe dunque incompleta se non si tenesse in considerazione anche quella tra ritorni “tangibili”, legati alla generazione (o depauperamento) di risorse economiche, infrastrutturali, occupazionali, etc, e ritorni “intangibili”, legati invece allo sviluppo (o distruzione) di risorse connesse all’immagine, alla soddisfazione nei confronti del luogo, al clima sociale e politico, alla capacità di attrarre investimenti, etc.

Va inoltre considerato che, nel determinare gli effetti generati dagli eventi culturali, la dimensione spazio-temporale dell’analisi deve essere predeterminata e stabilita a priori, prima dell’inizio di qualsiasi rilevazione.

Una volta fatte tali premesse in merito alla tipologia di effetti da esaminare ed all’orizzonte spaziotemporale dell’analisi, diventa fondamentale definire le diverse fasi da seguire per la sua elaborazione, in modo che i risultati da essa derivanti siano corretti ed adeguati agli obiettivi che ci si è posti all’inizio del lavoro. In particolare, per condurre una analisi d’impatto economico è necessario seguire i seguenti passaggi preliminari:

1. definire il problema e identificare gli usi e gli utilizzatori dei risultati;

2. definire l’area di studio;

3. individuare l’oggetto/soggetto sul quale effettuare la rilevazione.

Cenni metodologici

In relazione all’edizione 2012 di Lectorinfabula si è scelto di puntare l’attenzione sul pubblico puntando a individuarne le caratteristiche socio demografiche, per poi indagare la disponibilità di spesa monetaria durante il festival.

Un’analisi che ha avuto l’obiettivo di:

• Caratterizzare il pubblico del festival;

• Evidenziare la ricaduta economica del festival sul territorio conversanese;

• Indagare la capacità di attrarre visitatori esterni in grado di produrre un gettito economico.

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È stato dunque importante e fondamentale individuare l’oggetto di studio. La scelta è stata determinata dagli obiettivi dei committenti della ricerca che hanno evidenziato la necessità di individuare e focalizzare l’attenzione su particolari aspetti della manifestazione culturale diretti soprattutto al pubblico. Lo studio su quest’ultimo è efficace in quanto diretto a intervistare in prima persona il partecipante, individuandone aspetti socio demografici ed economici rilevanti nelle future scelte organizzative.

Si è scelto di intervistare con un apposito questionario i partecipanti agli incontri del Lectorinfabula. I volontari hanno somministrato i questionari al pubblico seduto agli incontri della quattro giorni di festival.

La rilevazione è stata effettuata durante 28 incontri del festival. Nella tabella successiva sono indicate le rilevazioni del numero di spettatori.

TITOLO  INCONTRO   GIORNO   PRESENZE  seminario  scrittura  creativa   GIOVEDI 30  workshop  giornalismo   GIOVEDI 30  “George e Marco” GIOVEDI 50  “INDIGNAZIONE” GIOVEDI 150  “STATO D'ITALIA” GIOVEDI 170  “REGOLE” GIOVEDI 200  TOTALE GIOVEDI 630  seminario  scrittura  creativa   VENERDI 30  workshop  giornalismo   VENERDI 30  “PAROLA PUBBLICA” VENERDI 180  “L’UOMO, LA CITTÀ, LA MACCHINA” VENERDI 180  “Un' eroe dalla parte sbagliata” VENERDI 60  “CONOSCENZA” VENERDI 220  “BENE COMUNE” VENERDI 200  Giovanni Del Ponte VENERDI 50  “SOCIALISMO, PERCHE' NO?” VENERDI 120  “COERENZA” VENERDI 150  “DOVERE” VENERDI 200  Grande Foresta - spettacolo VENERDI 150  TOTALE VENERDI 1570  seminario  scrittura  creativa   SABATO 30  workshop  giornalismo   SABATO 30  “Parole e sassi” SABATO 75  "NEXT: IL DOMANI È ADESSO!" SABATO 180  “DEMOCRAZIA AGLI ANTIPODI” SABATO 80  “La grande foresta” - libro SABATO 100  “REALTÀ” SABATO 350  

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“DEMOCRAZIA DEL PUBBLICO: LA POLITICA OLTRE LA COMUNICAZIONE” SABATO 280  “CITTADINI E STRANIERI” SABATO 200  “UGUAGLIANZA” SABATO 200  Occidente estremo - spettacolo SABATO 320  TOTALE SABATO 1845  “L’EUROPA SUL FILO” DOMENICA 180  “La giostra magica” DOMENICA 100  “FUTURO” DOMENICA 200  “2012, L'ANNO DELLO SPREAD” DOMENICA 280  “TRILOGIA ALLA TURCA” DOMENICA 220  “LAVORO” DOMENICA 600  “SENZA FIATO” DOMENICA 350  TOTALE DOMENICA 1930  TOTALE GIORNI DEL FESTIVAL 5975  

La rilevazione è stata effettuata su 430 partecipanti effettivi. Se si considera che il 75% dei questionati dichiara di aver partecipato ad almeno un altro incontro, oltre quello al quale assisteva durante la compilazione del questionario si può stimare che il campione superi il 20% del totale dei partecipanti al festival.

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4. La rilevazione

Il questionario di rilevazione è stato strutturato in tre micro sezioni che hanno avuto l’obiettivo di:

• Prima parte: rilevazione socio demografica; • Seconda parte: customer satisfaction; • Terza parte: rilevazione di impatto economico.

Prima parte: rilevazione socio demografica

La prima parte del questionario di valutazione e monitoraggio del pubblico dell’edizione 2012 di Lectorinfabula è stato diretta ad una rilevazione di tipo demografico, volto ad analizzare la tipologia di persona che ha deciso di assistere agli eventi tematici.

ü Prima domanda

La prima domanda ha logicamente suddiviso il pubblico di Lectorinfabula per genere.

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La rilevazione effettuata su 430 partecipanti, nell’arco delle quattro giornate, ha evidenziato un pareggio sostanziale tra il numero di donne e di uomini, con una leggerissima predominanza delle donne che si attestano al 50,47% contro il 49,53% degli uomini.

ü Seconda domanda

La seconda domanda era inerente l’età anagrafica del partecipante. Le alternative previste sono state:

• meno di 18 anni; • tra i 19 e i 25 anni; • tra i 26 e i 35 anni; • tra i 36 e i 50; • oltre 50 anni.

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La torta evidenzia un risultato piuttosto evidente. Il pubblico di Lectorinfabula è in larga misura composto da persone mature. Infatti gli over 35 si attestano complessivamente al 74,42% superando di gran lunga il 50%. Il dato, tuttavia, se scorporato evidenzia un 40% tutto a carico degli over 50 che sono la classe d’età predominante nel pubblico. La classe tra i 36 e i 50 è subito dietro con un 34,42%.

Gli under 35, invece, si attestano al 25,28 %; rispettivamente 2,79% gli under 18, 10% tra i 19 e i 25 anni e 12,79% tra i 26 e i 35. Un dato che discorda con l’analisi dei fan che “seguono” la pagina fan Facebook, social network più utilizzato dalla redazione del festival per le attività di social media marketing. Qui infatti la predominanza è data nettamente dagli under 35 così come da tabella riportata successivamente.

ü Terza domanda

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La terza domanda del questionario era volta ad individuare il livello di istruzione del pubblico del Lectorinfabula. Le alternative preposte sono state:

• licenza elementare; • media inferiore; • media superiore; • laurea triennale; • laurea magistrale/specialistica/ciclo unico.

In fase di redazione del questionario si è preferito non inserire titoli di studio superiori quali dottorato e master, non rilevanti ai fini della classificazione del livello di istruzione del partecipante.

La rilevazione ha dato sostanzialmente un risultato atteso e scontato. La netta predominanza è assoggettata ai laureati, con un dato complessivo (triennali e quinquennali) che si attesta al 60,47%. Seguono staccati i diplomati di scuole medie superiori con un discreto 33,49%. Scontata la bassa presenza di pubblico con licenza media inferiore ed elementare che complessivamente si attestano al 6,05%.

L’attenzione dei rilevatore ha evidenziato inoltre che questo 6,05% deriva nettamente da residenti conversanesi. Dunque, sottolineiamo che coloro i quali hanno deciso di seguire il festival da fuori città hanno un livello di istruzione superiore. Un dato sostanzialmente scontato che evidenzia quanto sia difficile incidere su fasce di popolazione con livelli di istruzione inferiore.

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ü Quarta domanda

Successiva è stata la rilevazione volta ad individuare l’ubicazione lavorativa del pubblico. Le alternative sottoposte sono state:

• studente; • disoccupato; • casalinga; • impiegato del settore privato; • dipendente statale; • libero professionista; • dirigente; • imprenditore; • pensionato.

La torta evidenzia una distribuzione sostanzialmente equa. Da evidenziare come la percentuale dei disoccupati che partecipa al festival non risponde certamente agli alti tassi di disoccupazione nazionali, regionali e strettamente provinciali. La loro partecipazione si attesta al 5,58%.

Percentuale prevedibilmente bassa anche per le casalinghe: 3,72%. Fanalini di coda sono gli imprenditori con il 2,56%. Una percentuale che lascia riflettere e che necessariamente andrà analizzata. Lectorinfabula si pone come un festival che ha tra gli obiettivi quello di analizzare e influenzare il sistema paese con particolare riferimento alla classe dirigente italiana. La mancanza agli incontri tematici di figure che in larga misura influenzano la

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crescita sociale ed economica della regione e della nazione è un gap da colmare nelle prossime edizioni.

Altra percentuale risicata per i dirigenti: 4,65%. Un dato tuttavia prevedibile alla luce della tipologia di imprese locali, da considerarsi prevalentemente piccole e medie imprese, dunque con un ridottissimo numero di dirigenti.

Appaiati nelle percentuali gli studenti e i pensionati. Per i primi riscontriamo una percentuale del 14,19% che va ad equipararsi alla somma delle percentuali degli under 18 e 19-25 anni, rilevate nella tabella di rilevazione del target età del festival. I pensionati invece si attestano ad un buon 13,95%. Preme sottolineare che nella giornata di giovedì questi si attestano al primo posto nelle presenze al 26,09%, sicuramente per una maggiore libertà occupazionale rispetto ad altre categorie lavorative.

A far da padroni nella graduatoria di presenze sono i liberi professionisti e i dipendenti statali rispettivamente con il 18,37% e il 21,40%. Una predominanza costante nelle 4 giornate con particolare predominanza nei giorni di giovedì e venerdì. Questo dato è probabilmente dettato da una maggiore libertà da impegni lavorativi per i dipendenti statali e una maggiore flessibilità oraria per i liberi professionisti.

A classificarsi terzi, invece, ci sono gli impiegati del settore privato con il 15,58%. Una percentuale che nelle giornate di giovedì e venerdi, probabilmente a causa di orari lavorativi intensi, si abbassa notevolmente toccando nella prima giornata del festival l’8,70%. Tuttavia i dati della categoria crescono notevolmente il sabato e la domenica, giungendo in quest’ultima giornata a primeggiare nel dato parziale giornaliero con il 20,39%.

ü Quinta domanda

Dato interessante da analizzare è la provenienza del pubblico di Lectorinfabula 2012. L’obiettivo di questa domanda era quello di evidenziare da un lato quanto il territorio provinciale e regionale venisse coinvolto dall’evento e dall’altro analizzare se il festival alimenti un movimento turistico.

L’intervistato si è trovato dinnanzi sei alternative in relazione alla propria provenienza:

• Conversano; • Paese Limitrofo (per i quali vengono considerati Putignano, Polignano a mare, Mola

di Bari, Rutigliano, Castellana Grotte e Turi); • Provincia di Bari (se provenienti dal resto della Provincia); • Regione Puglia (se provenienti da un paese non appartenente alla Provincia di

Bari); • Italia (per tutte le località fuori regione);

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• Estero.

In questo caso analizzeremo i dati rilevati in base alla giornata del festival. E’ interessante notare le diverse percentuali di rilevazione.

Giovedì, primo giorno del festival, è stato caratterizzato dalle avverse condizioni meteorologiche, con rovesci e temporali sin dal primo pomeriggio. Questa ha sicuramente disincentivato l’arrivo di pubblico dai paesi vicini, e non solo.

Come si può notare, date le premesse delle condizioni climatiche avverse, ed evidenziato che il giovedì è un giorno lavorativo, la percentuale di pubblico conversanese è nettamente predominante con il 65,22%. Un complessivo 23,91% (Paesi Limitrofi 4,35%, Provincia di Bari 17,39% e Regione Puglia 2,17%) provengono da territori appartenenti alla Regione. Un 10,87% proviene dal resto d’Italia. Tuttavia dall’analisi dei questionari relativi ad essi si riscontra una presenza occasionale (a Conversano o nella Provincia, particolarmente su Bari) di passaggio, per lavoro o per faccende familiari.

Nella giornata di venerdì le percentuali cominciano a mutare, riequilibrandosi maggiormente.

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Come si può notare la percentuale dei “forestieri” provenienti da tutto il territorio regionale aumenta toccando poco più il 40%. Si riduce drasticamente la percentuali del pubblico proveniente dal resto dell’Italia (0,86%) a testimonianza di quanto detto nel commento alla torta precedente. Si riduce l’incidenza dei residenti conversanesi che cala di cinque punti percentuali toccando il 60,34%, tuttavia ancora predominante. Da sottolineare l’aumento secco delle percentuali del pubblico proveniente dalla Provincia di Bari (25%) e dai paesi limitrofi (12,93%), a testimonianza della capacità di coinvolgere il territorio da parte del festival.

Il sabato è il giorno in cui predominano i non conversanesi e nel quale il territorio, grazie al festival, riceve l’arrivo di una buona dose di pubblico da fuori città.

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Drastica la riduzione dell’incidenza dei residenti conversanesi. All’aumentare del numero di partecipanti cala la percentuale dei residenti di quasi la metà. Dal 60,34% del venerdì al 33,62% del sabato. Aumentano notevolmente le percentuali di persone provenienti dai paese limitrofi attestandosi al 27,59%, andando oltre il raddoppio del venerdì. Aumentano percentuali di tutte le altre provenienze: Provincia di Bari 28,45%, Regione Puglia 6,03%, Italia 2,59% ed Estero 1,72%. L’aggregato dei non residenti recita 66,38%, maggioranza netta.

La domenica, ultima giornata del festival, la situazione tra residenti e forestieri si riequilibra, lasciando tuttavia a quest’ultimi il primato.

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Sale la percentuale dei residenti (49,34%), ma resta leggermente superiore quella dei non residenti (50,66%). Da sottolineare l’aumento di coloro che provengono dal resto della Provincia di Bari che nei quattro giorni è l’unica percentuale che cresce costantemente arrivando a toccare la domenica il 32,24%. Cala quella dei paesi limitrofi (12,50%) e quella della Regione Puglia (3,95%). La percentuale del resto dell’Italia si attesta all’1,97%.

Il dato aggregato delle quattro giornate presenta una sostanziale parità tra residenti e forestieri.

Il dato totale, dunque, testimonia una buona capacità da parte di Lectorinfabula di coinvolgere il territorio circostante, con particolare riferimento a quello provinciale, e di favorire la presenza sul territorio conversanese, per quattro giorni, di un notevole numero di forestieri.

Tuttavia è necessario evidenziare l’incapacità di favorire la crescita di una domanda turistica legata all’evento. Poco influenti le percentuali di pubblico provenienti da territori extraregionali. Quasi nulle quelle di pubblico proveniente dall’estero.

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Seconda parte: customer satisfaction

La seconda parte del questionario è stata incentrata sugli aspetti di customer satisfaction e di analisi dell’efficacia degli strumenti di promozione e di coinvolgimento del pubblico.

ü Prima domanda

In particolare la prima domanda della seconda parte chiedeva al questionato se fosse la sua prima volta al festival. L’obiettivo è stato quello di evidenziare la capacità del festival di allargare il proprio bacino d’utenza e di consolidamento del pubblico delle scorse edizioni.

La torta evidenzia come la tenuta del Festival sul pubblico degli scorsi anni è più che buona. Il 63,26% dichiara infatti di aver assistito ad almeno un’edizione precedente di Lectorinfabula. Altresì discreta la capacità di attrarre nuovo pubblico con un buon 36,74%.

Analizzando le percentuali scorporate in relazione ai giorni, il pubblico nuovo è maggiore nelle giornate di sabato e domenica. Un dato al quanto scontato se confrontato con la provenienza del pubblico. Infatti giovedì e venerdì il pubblico presente è a prevalenza residente, dunque con maggiori possibilità di aver assistito ad almeno un incontro nelle precedenti 7 edizioni di Lectorinfabula.

ü Seconda domanda

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La seconda domanda “Per quale motivo hai scelto di seguire il festival” si poneva l’obiettivo di analizzare le ragioni della partecipazione del pubblico al lectorinfabula 2012. Il desk di possibilità prevedeva:

• Per seguire un ospite in particolare • Apprezzo il tema del festival • Per seguire un evento a pagamento in particolare • Perché l’ho seguito negli scorsi anni e apprezzo come è strutturato • Sono appassionato di festival culturali • Mi trovavo a Conversano per caso • Ho accompagnato un amico/fidanzato/etc. • Altro

Il questionario ha previsto la possibilità di indicare più scelte.

Come si può notare dalla stratificazione della torta è possibile dire con certezza che le ragioni che spingono il pubblico a partecipare al festival sono strettamente connesse alla qualità dell’offerta culturale proposta.

In particolare risulta vincente la scelta di puntare su ospiti di qualità (vedi ad esempio Federico Rampini, Susanna Camusso, Gherardo Colombo, Tullio De Mauro, Gianni Vattimo, etc.) da parte dell’organizzazione del festival. Infatti il 30,72%, maggioranza relativa dei questionati, dichiara di aver scelto il festival per seguire un ospite in particolare.

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Vincente, in secondo luogo, e strettamente connessa con la qualità organizzativa dell’offerta culturale del festival, la scelta del tema di fondo del festival “Parole da (re)inventare”. Il 22,57% dichiara di seguire il festival proprio per questo.

Il 20,22% dichiara di aver seguito il festival perché ha apprezzato la sua strutturazione tematica, culturale e organizzativa negli scorsi anni.

Riassumendo, dunque, il 73,51% dei questionati sceglie il festival perché apprezza la sua strutturazione a livello di scelte organizzative e culturali. La qualità degli ospiti e dei temi scelti garantisce l’ampia partecipazione.

La restante parte dichiara invece di seguire il festival perché è una persona che segue con continuità festival culturali. Questi sono il 14,73%. Tuttavia preme sottolineare che esso è ulteriore indicatore di qualità, in quanto questa tipologia di pubblico ha deciso di far rientrare Lectorinfabula tra i festival culturali da seguire con continuità, e da far rientrare nel proprio calendario annuale dei festival.

Risicate le percentuali (2,35%) invece per il pubblico che assiste al festival per seguire anche un evento a pagamento in particolare (quest’anno due). Chiudono la classifica “ho accompagnato un amico/a, parente, etc.” con il 5,80%, coloro che si trovavano a Conversano per caso (1,41%) e coloro che indicano “altro” 2,19%.

ü Terza domanda

La domanda successiva ha avuto l’obiettivo di analizzare lo strumento di comunicazione grazie al quale il pubblico è venuto a conoscenza del festival. Il questionato ha potuto scegliere tra diverse opzioni:

• Giornali; • Riviste specializzate; • Internet (sito web della manifestazione, portali web di informazione, etc.); • Social Network; • Passaparola di amici, parenti, etc; • Radio; • Tv; • Visual Advertising (brochure, locandine, etc.); • Altro.

Il questionato ha potuto scegliere più opzioni di risposta. I risultati sono utili a valutare il valore dell’investimento fatto dall’organizzazione in termini di comunicazione a 360°. L’obiettivo è calcolare il ROI (return of investment) delle spese di diffusione, promozione e comunicazione.

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I risultati evidenziano una prevalenza (24,52%) a conoscere il festival attraverso le attività di ufficio stampa, dunque con la diffusione di notizie relative al festival tramite i giornali cartacei.

A ridosso segue internet che si attesta al 22,32%. Tuttavia se si somma la voce social network (8,08%) a quella generica di internet si arriva a un complessivo 40,40% che ha conosciuto il festival e la programmazione grazie agli strumenti web.

Segue con una buona percentuale il passaparola di amici, parenti, etc. che si attesta al 21%.

Da notare il buon ritorno dell’investimento fatto nella diffusione di locandine e brochure sul territorio provinciale. Infatti il 18,06% dichiara di aver conosciuto il festival grazie alla visual advertising.

Staccate, ma senza sorprese, le riviste specializzate al 2,50%, radio e tv che complessivamente si fermano all’1,83% e altro (in cui vengono annoverati prevalentemente “i presidi del libro”) al 2,20%.

Un risultato sicuramente positivo se si pensa alla bassa spesa in termini di comunicazione affrontata dall’organizzazione del festival, 12mila euro in totale. C’è da sottolineare che per le attività di ufficio stampa e di visual advertising si è speso complessivamente circa 6mila euro. Il ritorno in termini di efficacia è notevole a guardare la torta.

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ü Quarta domanda

Successiva domanda di questa seconda parte di questionario verteva sulla valutazione del festival Lectorinfabula 2012. Una domanda prettamente di soddisfazione del “cliente”.

Le possibili alternative sottoposte al questionate sono state:

• eccellente; • ottimo; • più che buono; • buono; • sufficiente; • scarso.

Il risultato evidenzia una buona soddisfazione da parte del pubblico del Lectorinfabula 2012. Se si sommano “eccellente” (8,14%), “ottimo” (31,40%), “più che buono” (30,70%) e “buono” (19,30) si arriva a toccare una quota di soddisfazione dell’89,53%, lasciando agli scontenti solamente il 10,57% ripartito in “sufficiente” 5,35% e “scarso” 5,12%.

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ü Quinta domanda

Ultima domanda relativa a questa seconda parte di questionario verteva sulla valutazione del pubblico presente al Lectorinfabula 2012. Ci si è posti l’obiettivo di capire se fosse un pubblico assiduo frequentatore di festival di tipo culturale oppure si trattasse di un pubblico nuovo, “smaliziato”.

La domanda “ha partecipato ad altri festival culturali quest’anno” prevedeva la risposta affermativa e negativa, con la possibilità, in caso di risposta positiva, di indicare il festival.

La torta evidenzia una netta prevalenza per il “no” che si attesta al 68,46%. Questo da un lato evidenzia la capacità del Lectorinfabula di avvicinare a tematiche culturali di rilevanza nazionale un pubblico non solitamente propenso a frequentare festival di questo tipo. Dall’altro questo risultato è dato anche da una bassa frequenza di grossi eventi culturali in Puglia, e con particolare riferimento alla Provincia di Bari (che è stato rilevato come il bacino di pubblico di riferimento del Lectorinfabula 2012).

Il “sì” si attesta comunque al 31,54%, una percentuale di rispetto che evidenzia la capacità di attrarre un pubblico culturalmente avanzato, il quale testa più volte nell’anno grandi eventi culturali.

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Terza parte: rilevazione di impatto economico

La terza parte del questionario era volta ad analizzare la “disponibilità del pubblico a pagare” per assistere al festival. Questa analisi è stata svolta da un lato verificando quanto il pubblico spenda per giungere a Conversano (dunque costi di trasporto), dall’altro verificando la capacità di spesa nell’area del festival (dunque spese nei bar, librerie, ristoranti, pizzerie, altro).

ü Prima domanda

La prima domanda di questa terza parte del questionario ha voluto suddividere il pubblico in base al mezzo con il quale ha raggiunto l’area del festival. Le possibilità offerte sono state:

• aereo; • treno; • bus; • auto; • altro (bici, moto oppure senza mezzo perché residente).

Una netta prevalenza si evidenza nel trasporto con l’auto che si attesta al 59,36% in cui si riscontra, oltre alla presenza della quasi totalità del pubblico proveniente da fuori Conversano, una buona percentuale di residenti conversanesi.

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Segue il trasporto in “bici/moto/senza mezzo”, attestatosi al 36,07%, che è appannaggio totale dei residenti conversanesi che hanno raggiunto l’area del festival prevalentemente a piedi oppure in bici.

I trasporti pubblici sono molto distanti nelle percentuali e nessuno dei 3 proposti supera il 3%. Se l’arrivo in aereo è appannaggio di una piccola parte di pubblico proveniente da fuori regione (1,14%), preme sottolineare che il treno e l’autobus complessivamente si attestano ad un bassissimo 3,42%.

ü Seconda domanda

La domanda successiva è strettamente connessa con la precedente e tende ad evidenziare una carenza di collegamenti dell’area del festival con il resto della Provincia e della Regione. La domanda è stato appunto volta a chiedere se il pubblico ritenesse raggiungibile Conversano con i mezzi pubblici.

I risultati evidenziano un risultato negativo. Il 52,33% risponde no. Ad una prima impressione può sembrare un risultato di assoluta parità con il “sì” che si attesta al 47,67%. In realtà se ritorniamo ai dati complessivi relativi alla provenienza (49,77% provenienti da Conversano e 50,23% da paesi limitrofi ed oltre) vedremo che il 52,33% coincide in larga misura con i forestieri presenti al festival, i quali con la risposta a questa domanda evidenziano l’impossibilità di raggiungere Conversano ad esempio la domenica (per mancanza di corse per le FSE) oppure di tornare nei propri paesi d’origine sul finire della serata (le corse delle FSE terminano intorno alle 21.45).

ü Terza domanda

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Per testare la disponibilità di spesa del pubblico abbiamo sottoposto per prima la domanda relativa alle spese di trasporto, siano esse spese di benzina, gasolio, etc. oppure costi di biglietto per trasporto pubblico.

Abbiamo offerto un desk di cinque scelte:

• Meno di 5 euro (in cui sono rientrati anche coloro che hanno raggiunto l’area del festival senza alcun mezzo);

• Tra 5 e 10 euro; • Tra 10 e 20 euro; • Tra 20 e 50 euro; • Più di 50 euro.

La torta evidenzia come la spesa sostenuta dal pubblico del Lectorinfabula è per la maggioranza meno di 5 euro. Un risultato prevedibile alla luce del fatto che il 49% dei questionati è residente a Conversano. Tuttavia evidenziamo un buon 35,58% che spende più di cinque euro per raggiungere il festival, con il 9,77% che spende tra i 10 e i 20 euro.

Ad un’analisi più approfondita sottraendo da una quota esemplare di 1000 persone, i 500 partecipanti residenti a Conversano è possibile stimare che la quota media che un forestiere è disponibile a spendere per raggiungere Conversano durante il Festival è di 11,46 euro.

ü Quarta domanda

Domanda successiva è stata orientata a testare l’effettiva disponibilità di spesa del pubblico del Lectorinfabula 2012. È stata infatti posta la domanda “quale è la sua spesa

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complessiva nell’arco della sua presenza nell’area del festival (escluso spese di trasporto)?”.

Le alternative sottoposte ai questionati sono state:

• Meno di 5 euro; • Fino a 10 euro; • Tra 10 e 30 euro; • Fino a 60 euro; • Più di 60 euro.

La torta evidenzia una buona disponibilità di spesa da parte del pubblico di Lectorinfabula 2012. La maggioranza dei partecipanti (56,74%) dichiara di aver speso almeno 5 euro durante la sua permanenze nell’area del festival. Il 43,26% dichiara invece di aver speso tra 0 e 5 euro.

Un giro d’affari notevole se si pensa che il 22,09% spende da 5 a 10 euro, il 26,74% da 10 a 30 euro, il 3,49% fino a 60 euro e il 4,42% più di 60 euro.

Dati questi risultati, considerando il valore medio per ogni fascia di spesa (ad esempio 2,50 euro per la fascia di costo meno 5 euro) per una base partecipanti di 2000 persone, si riscontra una presunta spesa complessiva di 25.680 euro, con una media di spesa pro capite di 12,84 euro che ogni spettatore del Lectorinfabula 2012 “ha lasciato” sul territorio.

ü Quinta domanda

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Un’analisi più approfondita ha portato il pubblico a indicare dove avesse sostenuto la spesa indicata nella domanda precedente. Il questionato ha avuto a sua disposizione le seguenti alternative:

• Bar; • Pizzeria • Ristorante; • Libreria; • Spese di soggiorno (B&B, hotel, etc.) • Altro (nel quale sono stati indicati nel campo a scelta “tabacchi”, “parcheggio” e

“niente”).

La torta evidenzia innanzitutto che la sezione altro, nella quale confluiscono anche (oltre a parcheggio e tabacchi) coloro che non hanno sostenuto spese, si attesta ad una bassa percentuale: 11,25%.

Predominante la spesa presso i bar che è sostenuta dal 45,92% degli intervistati. Seguono, con una buona percentuale (18,51%), le libreria. Questo sottolinea l’importanza dell’organizzazione di questi eventi per la vendita di libri.

A ridosso c’è la ristorazione (complessivamente 21,96), con la pizzeria che s’attesta al 16,33% e il ristorante che si ferma al 5,63%. Staccate e di molto, come prevedibile, le spese di soggiorno. Solo il 2,36% ha deciso di soggiornare presso B&B, hotel, etc durante il festival.

Questo testimonia l’incapacità del festival di attrarre turismo non da singola giornata. Tuttavia il gettito di spesa distribuito sul territorio, riferito alle strutture ricettive, è comunque

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notevole in quanto l’organizzazione ha speso complessivi 12.000 euro per l’ospitalità degli autori.

ü Sesta domanda

Ultima domanda era volta a valutare le strutture offerte dalla città (bar, ristoranti, etc.). Le possibilità offerte al questionato sono state:

• Eccellente; • Ottimo; • Buono; • Sufficiente; • Mediocre; • Scarso.

Il 75,48%, la maggioranza piena, si dichiara soddisfatta (eccellente, ottima o buona qualità) delle strutture offerte dalla città. Il 24,52% (sufficiente, mediocre e scarsa) ritiene soddisfacente la qualità delle strutture.

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5. Conclusioni

Per lungo tempo, soprattutto in Italia, gli eventi culturali sono stati pensati, sviluppati e valutati prendendo ad esame la sola componente culturale tralasciando in secondo piano le ricadute in termini economici sul territorio presso il quale la manifestazione si realizza.

L’approccio seguito dalla presente ricerca è stato orientato a rilevare “il come” e “il quanto” il festival “Lectorinfabula” 2012 riesca a ridistribuire sul territorio l’investimento economico in cultura derivante da fondi pubblici (Regione Puglia, Provincia di Bari e Comune di Conversano) privati (Sponsorizzazioni) e risorse proprie della Fondazione Giuseppe Di Vagno.

Il risultato è stato senza dubbio positivo. La rilevazione ha evidenziato una buona capacità da parte del festival di coinvolgere il territorio provinciale. Quello della Provincia di Bari è infatti il bacino d’utenza prevalente di “Lectorinfabula” 2012 con una buona tendenza ad allargare la base pubblico anche a tutto il territorio regionale.

La rilevazione ha evidenziato una buona crescita di pubblico e un allargamento costante del territorio di riferimento. Tuttavia ad un consolidamento netto del pubblico provinciale e regionale, c’è da evidenziare un gap nei confronti del pubblico extraregionale. Questo sottolinea l’incapacità attuale da parte del festival di attrarre turismo plurigiornaliero. Un gap che riteniamo debba essere colmato nelle prossime edizioni, a cominciare dal 2013, dirottando gli strumenti di comunicazione, promozione e marketing su territori attualmente “poco battuti”. Questo obiettivo, necessario ai fini di una crescita costante della manifestazione, dovrà essere raggiunto anche con la collaborazione stretta delle strutture dedicate alla promozione del territorio.

Detto ciò Lectorinfabula evidenzia una buona propensione di crescita, sia in termini di qualità dell’offerta culturale (testimoniata dalla qualità degli ospiti, dell’organizzazione e del tema di fondo apprezzatissimi dai questionati), sia in termini di ricadute economiche che la manifestazione comporta. Questi aspetti fanno del festival una delle manifestazione di maggiore importanza a livello regionale, punto di riferimento per qualità ed efficienza della spesa pubblico-privata in cultura.

Puntando l’attenzione, appunto, sulle ricadute economiche, senza tralasciare l’ottima offerta culturale, sottolineiamo la buona propensione alla spesa da parte del pubblico del festival. Da rilevazioni effettuate, infatti, si calcola che mediamente uno spettatore del festival spende 11,25 euro procapite. Una spesa monetaria che testimonia la buona ricaduta economica della manifestazione sul territorio, con particolare riferimento agli esercizi commerciali. A beneficiarne

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sono prevalentemente i bar, seguiti dalla ristorazione e dalle librerie. Poco coinvolte, come si diceva, sono le strutture ricettive. Tuttavia, questo aspetto negativo è colmato dall’ospitalità offerta dall’organizzazione agli ospiti del festival che permette di far ricadere sul territorio, con particolare attenzione a b&b, alberghi, agriturismi, etc., circa12000 euro.

Preme sottolineare inoltre, in una manifestazione culturale ad ingresso libero, la disponibilità di spesa del pubblico per raggiungere Conversano al fine di assistere al festival. Questo indicatore è utile per evidenziare “il quanto” un forestiero è disposto a spendere, monetariamente parlando, per raggiungere la location del festival e assistere all’evento. La rilevazione evidenzia una spesa di trasporto procapite di 11,82 euro. Una cifra ragguardevole che testimonia la qualità dell’offerta culturale della manifestazione.

Ultimi aspetti sui quali preme dare cenno in queste conclusioni sono quelli legati alla soddisfazione del pubblico e alla qualità dell’organizzazione. La seconda parte della rilevazione ha dato risultati estremamente positivi con percentuali di soddisfazione molto elevate che hanno sfiorato l’80%. Unica pecca rilevata, non direttamente imputabile all’organizzazione, è la non congruenza dei mezzi di trasporto pubblico con le giornata e gli orari della manifestazione; aspetto che rende difficile la partecipazione a persone non motorizzate (vedi giovani under 18 e over 70).

Nel complesso si ritiene la rilevazione un buono step propedeutico per un salto di qualità della manifestazione nell’edizione 2013. Con la ricerca abbiamo evidenziato quale è il pubblico di riferimento del festival (sottolineandone la componente di genere, di professione, di livello di istruzione e di età) e la sua provenienza (evidenziando verso quali aree geografiche sarà necessario dirottare maggiormente gli strumenti promozionali e di marketing).

Complessivamente possiamo ritenere l’edizione 2012 di “Lectorinfabula” estremamente positiva sia da un punto di vista culturale che economico. Ora, dati alla mano, sarà necessario adottare strategie migliorative per l’edizione 2013 in grado di favorire l’auspicato salto di qualità. Il festival ha tutte le componenti organizzative e qualitative necessarie per diventare una delle manifestazione di riferimento per tutto il meridione d’Italia.

Dott. Mariano T. Intini

Esperto in monitoraggio delle politiche socio-economiche, lavorative e culturali