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POR SARDEGNA 2000-2006 AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO Novembre 2006 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO PATTO PER IL SOCIALE DEL DISTRETTO DI GUSPINI

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POR SARDEGNA 2000-2006

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

Novembre 2006

UNIONE EUROPEA

REPUBBLICA ITALIANA

FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

PATTO PER IL SOCIALE DEL DISTRETTO DI GUSPINI

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INDICE

1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO.................................................................3

2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO ......................................................6

3. PARTENARIATO DI PROGETTO .................................................................................8

3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto ...................................8

3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto..................................................... 12

4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO................................................... 21

4.1. Analisi di contesto ................................................................................... 21

4.2. Analisi SWOT.......................................................................................... 43

5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO...................................................... 47

5.1. Costruzione dell’albero dei problemi............................................................ 47

5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari ........... 52

5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati” ......................................................... 58

6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO.................................................. 59

6.1. Definizione della strategia......................................................................... 59

6.2. Definizione delle operazioni....................................................................... 63

6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità ........................................ 78

6.4. Analisi della sostenibilità ambientale ........................................................... 82

6.5. Definizione degli indicatori........................................................................ 83

7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO................................................. 87

7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni ...................... 87

7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione dell’operazione....................................................................................... 94

7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo .......... 97

8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO....................................................... 98

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1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO

A. Titolo del Progetto Integrato:

PATTO PER IL SOCIALE DEL DISTRETTO DI GUSPINI.

B. Classificazione del Progetto Integrato

Tipologia del Progetto Integrato

þ Progetto Integrato di Sviluppo Regionale

Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale

Tema / Settore di Riferimento del Progetto Integrato

(Fare riferimento agli Allegati dell’Avviso Pubblico)

Tipologia di Partenariato di Progetto

Barrare la Casella di Interesse

Industria, Artigianato e Servizi Regionale o Filiere e Produzioni Agroalimentari. Regionale o Pesca, Acquacoltura e Aree Umide. Regionale o Rete Ecologica Regionale. Regionale o Parchi e Compendi Forestali Regionali. Regionale o Itinerari di Sardegna (Itinerari Turistici) Regionale o Inclusione, Sociale Regionale þ Sicurezza e Legalità. Regionale o Industria, Artigianato e Servizi Territoriale o Filiere e Produzioni Agroalimentari. Territoriale o Sviluppo delle Aree Rurali e Montane. Territoriale o Turismo Sostenibile e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale e Culturale.

Territoriale o

Aree Urbane e Reti di Comuni. Territoriale o

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Provincia/e di Riferimento del Progetto Integrato

(Barrare la/e Provincia/e solo per i Partenariati di Progetto Territoriali)

Cagliari o Carbonia Iglesias o Medio Campidano þ Oristano o

Nuoro o Ogliastra o Olbia Tempio o Sassari o

C. Partenariato di Progetto

Tipologia e Numero di Soggetti del Partenariato di Progetto

(Articolo 10, Comma 2 dell’Avviso Pubblico) Numero

Ente Locale (Comune, Comunità Montana, Provincia) 8 Enti Locali in Forma Associata (Associazioni, Unioni e Consorzi di Enti Locali) Impresa 7 Imprese in Forma Associata (Consorzi, Società Consortili, Associazioni Temporanee di Impresa, etc.)

Università, Centro di Ricerca Pubblico, Centro di Ricerca Privato, Parco Scientifico 3 Associazione di Categoria e/o Datoriali Organizzazione Sindacale 2 Associazione Ambientalista Associazione Culturale Organizzazione del Terzo Settore (No – Profit) 24 Costituendi Partenariati di Progetto (ai sensi dell’articolo 10, comma 2 dell’Avviso Pubblico) Altro (1 ASL, 1 Ass. R.P Sardegna, 1 Ass. Sportiva, 1 ANPE, 1 Ass. sarda di pedagogia, 1 Ente ecclesiastico, 2 Parrocchie, 1 CNIT, 5 Scuole medie superiori, 4 Scuole medie inferiori, 2 Istituti di formazione, 2 Istituti professionali,

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Composizione del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)

Cognome Nome Organismo Posta Elettronica Deidda Caterina Provincia M.C. [email protected] Pittau Alessia Coop. La Clessidra - Villacidro [email protected] Di Berardino Antonio Ass. RES - Cagliari [email protected] Atzori A. Paola Coop. Alfabeta - Guspini [email protected] Uras Davide Comune di San Gavino M.le [email protected]

Data di Sottoscrizione del Protocollo d’Intesa (Allegato al Progetto Integrato)

Data 18/12/06

Luogo Aula consiliare del Comune di Villacidro

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D. Approvazione del Progetto Integrato

Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Partenariato di Progetto

Data 18/12/06

Luogo Aula consiliare del Comune di Villacidro

Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Tavolo di Partenariato Regionale/Provinciale

Data

Luogo

E. Presentazione del Progetto Integrato

Firma dei Componenti del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)

Cognome Nome Firma

Deidda Caterina

Pittau Alessia

Di Berardino Antonio

Atzori A. Paola

Uras Davide

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2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO

La finalità generale della Proposta di Progetto integrato è rappresentato dalla costituzione di un sistema di programmazione, gestione e verifica fondato su processi partecipativi e di corresponsabilità, nel rispetto delle differenti funzioni esercitate dai Soggetti Pubblici e Privati coinvolti. Si intende quindi favorire lo sviluppo di interazioni fra Istituzioni Pubbliche e forze del privato sociale avanzando specifiche iniziative in ordine alla definizione di un percorso che, partendo dall’analisi dei bisogni emergenti, dalla necessità di sostenere livelli più alti di socialità, porti a rafforzare l’economia solidale e al miglioramento della qualità della vita nell’intero territorio. Le principali azioni da attivare per una corretta attuazione Progetto integrato sono: ü Azioni di sistema ü Azioni relative agli anziani ü Azioni relative ai disabili ü Azioni relative ai minori, genitorialità e famiglie ü Azioni relative ai giovani, disagio e prevenzione ü Azioni relative all’inserimento lavorativo

All’interno di queste aree sono presenti dei bisogni specifici emergenti. Il Progetto integrato si propone di dare risposta a questi bisogni tramite la presentazione di operazioni specifiche da attuare all’interno dei partenariati. Le azioni di sistema sono azioni trasversali che si pongono a supporto del progetto integrato. Tali azioni sono di tipo formativo/informativo, di sensibilizzazione, di rilevazione dei bisogni, di messa in rete dei servizi, di rafforzamento dell’economia sociale, la nascita di strutture ubicate strategicamente all’interno del territorio del Medio Campidano, riqualificazione professionale, conciliazione domanda-offerta lavoro, supporto alla mobilità territoriale. All’interno delle singole aree sono stati individuati, sulla base della raccolta del bisogno, alcuni obiettivi specifici riassumibili in:

1) Promozione di azioni di integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione; 2) Promozione di azioni di inserimento, reinserimento lavorativo e riqualificazione dei soggetti

svantaggiati. Per favorire il raggiungimento di tali obiettivi, i soggetti pubblici e privati hanno individuato una serie di operazioni e definito delle strategie di valorizzazione dei punti di forza e delle opportunità presenti. ü Azioni relative agli anziani

Sono state proposte azioni per supportare l’inclusione sociale degli anziani e alleviare il carico familiare tramite la creazione e ristrutturazione di strutture residenziale e semiresidenziali (es. centri diurni), offerta di un sistema a supporto della mobilità territoriale. Alcune azioni vanno nel senso del rafforzamento della domiciliarità, in base al bisogno presente, tramite l’A.D.I., l’attivazione di servizi di consegna pasti, telecontrollo, ecc. e la formazione di personale per l’assistenza familiare. ü Azioni relative ai disabili

Nell’area della disabilità emerge un forte bisogno di servizi che possano favorire un migliore processo di integrazione sociale del disabile (adulto in particolare) con la proposta di servizi a carattere residenziale (casa famiglia, ecc.), semiresidenziale (centro diurno, attivazione di laboratori, servizi di gestione del tempo libero, ecc.). Alcune azioni, sulla base del bisogno, mirano alla deistituzionalizzazione proponendo la costituzione di gruppi appartamento con un grosso investimento sulle capacità di autonomia e inserimento sociale della persona. Altre azioni in parallelo sono quelle relative all’attuazione di inserimenti lavorativi e attuazione di strategie tali da favorire il compimento di un percorso di formazione professionale e di contestuale inserimento lavorativo, con l’attivazione anche di esperienze di tipo autoimprenditoriale (es. fattorie sociali). ü Azioni relative ai minori, genitorialità e famiglie

L’area dei minori e della famiglia si caratterizza per la presenza di varie iniziative di sostegno alla genitorialità quali azioni di consulenza, servizi di sostegno alla relazione educativa sia all’interno della

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famiglia che nel contesto Scuola, gruppi formazione/informazione per genitori anche di tipo esperienziale. Diverse operazioni mirano a fornire supporto e servizi per la prima infanzia (servizi di asilo nido, baby parking, baby sitter comunali, ecc.) che favoriscano una maggiore conciliazione dei tempi lavoro-famiglia e siano di supporto alla gestione familiare che spesso ricade sulla donna. ü Azioni relative ai giovani, disagio e prevenzione

In relazione alle azioni di prevenzione e di del disagio giovanile sono state proposte azioni a bassa soglia con una valorizzazione dell’educativa di strada, dell’attività di formazione, dei servizi educativi, interventi contro la dispersione scolastica. Molte azioni vedono l’inserimento della scuola come partner fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi proposti. ü Azioni relative all’inserimento lavorativo

I destinatari delle azioni di inserimento lavorativo sono molteplici. Le azioni proposte sono relative a: formazione; inserimenti lavorativi di soggetti con disabilità visiva; tirocini formativi/lavorativi; inserimenti lavorativi protetti socio-terapeutici; attività formative e informative per aziende; Attività di orientamento e tutoraggio rivolte a giovani in situazioni di inserimento reinserimento nel mercato dl lavoro e/o nel sistema formativo; microcredito. Le risorse su cui agire sono: ü la valorizzazione della famiglia, come risorsa fondamentale attraverso cui devono passare le

azioni di prevenzione e tutte le azioni che mirano ad incidere sulla relazione educativa e sul benessere dei minori e dei giovani;

ü integrazione socio – sanitaria valorizzando l’integrazione delle risorse umane; ü la co-progettazione tra attori pubblici e privati.

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3. PARTENARIATO DI PROGETTO

3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto

Tabella 1 - Elenco degli Enti Pubblici che partecipano al Partenariato di Progetto

Ente Pubblico Titolo Operazione Proposta Codice Operazione Comune di Guspini Fattoria sociale D543 Comune di Guspini Genitorialità D544 Comune di Guspini Gruppi appartamento H221 Comune di Guspini Anziani H664 Comune di Guspini Patto Sinergie -Educativa di strada e di

comunità: percorsi sperimentali di empowerment socio-culturale e di sviluppo locale attraverso la formazione-intervento

E242 (10bis)

Comune di Guspini Patto Sinergie -Educativa di strada e di comunità: percorsi sperimentali di empowerment socio-culturale e di sviluppo locale attraverso la formazione-intervento

G513 (10bis)

Comune di Guspini Struttura dopo di noi N56 Comune di San Gavino M.le Inclusione lavoro E573 Comune di San Gavino M.le CESIL E573 Comune di San Gavino M.le Patto San Gavino Altrus G452 Comune di San Gavino M.le Asilo nido H499 Comune di San Gavino M.le Patto Sinergie -Educativa di strada e di

comunità: percorsi sperimentali di empowerment socio-culturale e di sviluppo locale attraverso la formazione-intervento

E242(10bis)

Comune di San Gavino M.le Patto Sinergie -Educativa di strada e di comunità: percorsi sperimentali di empowerment socio-culturale e di sviluppo locale attraverso la formazione-intervento

G513 (10bis)

Comune di San Gavino Struttura dopo di noi N56 Comune di Sardara Struttura dopo di noi N56 Comune di Villacidro Patto Eureka Villacidro H562 Comune di Villacidro Patto Sinergie -Educativa di strada e di

comunità: percorsi sperimentali di empowerment socio-culturale e di sviluppo locale attraverso la formazione-intervento

E242(10bis)

Comune di Villacidro Patto Sinergie -Educativa di strada e di comunità: percorsi sperimentali di empowerment socio-culturale e di sviluppo locale attraverso la formazione-intervento

G513 (10bis)

Comune di Villacidro Operatore di strada: un percorso sperimentale innovativo di formazione

E241 (10bis)

Comune di Villacidro Centro Medico N56

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Comune di Arbus Centro Residenziale Diurno Anziani N56 Comune di Arbus Percorsi educativi per bambini, ragazzi

e genitori N77/A

Comune di Arbus Patto Arbus2 D183 Comune di Arbus Patto Arbus1 - Percorsi educativi per

bambini, ragazzi e genitori non solo doposcuola

H612

Comune di Arbus Patto Sinergie -Educativa di strada e di comunità: percorsi sperimentali di empowerment socio-culturale e di sviluppo locale attraverso la formazione-intervento

E242(10bis)

Comune di Arbus Patto Sinergie -Educativa di strada e di comunità: percorsi sperimentali di empowerment socio-culturale e di sviluppo locale attraverso la formazione-intervento

G513 (10bis)

Comune di Arbus Operatore di strada: un percorso sperimentale innovativo di formazione

E241 (10bis)

Comune di Gonnosfanadiga Struttura dopo di noi N56 Comune di Gonnosfanadiga Patto Sinergie -Educativa di strada e di

comunità: percorsi sperimentali di empowerment socio-culturale e di sviluppo locale attraverso la formazione-intervento

E242(10bis)

Comune di Gonnosfanadiga Patto Sinergie -Educativa di strada e di comunità: percorsi sperimentali di empowerment socio-culturale e di sviluppo locale attraverso la formazione-intervento

G513 (10bis)

Comune di Gonnosfanadiga Operatore di strada: un percorso sperimentale innovativo di formazione

E241 (10bis)

Comune di Pabillonis Patto Sinergie -Educativa di strada e di comunità: percorsi sperimentali di empowerment socio-culturale e di sviluppo locale attraverso la formazione-intervento

E242(10bis)

Comune di Pabillonis Patto Sinergie -Educativa di strada e di comunità: percorsi sperimentali di empowerment socio-culturale e di sviluppo locale attraverso la formazione-intervento

G513 (10bis)

Comune di Pabillonis Struttura dopo di noi N56 Azienda Usl n° 6 Sanluri Asilo nido H499 Azienda Usl n° 6 Sanluri Genitorialità D544 Azienda Usl n° 6 Sanluri Patto comune di Guspini Fattoria

sociale D543

Azienda Usl n° 6 Formazione badanti N56 Azienda Usl n° 6 Casa del parto N56 Azienda Usl n° 6 Formazione donne N56 Provincia del Medio Campidano La provincia del sorriso N56 Università di Cagliari - Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica (DIEE)

Informatizzazione e osservatorio N56

Dipartimento di economia - Università di Cagliari

Formazione, accompagnamento e consulenza per plus

M55 (+10bis)

Dipartimento di economia - Università di Cagliari

Azione di sistema plus N56

CNIT- Consorzio Nazionale Interuniversitario Telecomunicazioni

Formazione terzo settore plus N56

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Tabella 2 - Elenco delle Imprese che partecipano al Partenariato di Progetto:

Imprese Titolo Operazione Proposta Codice Operazione

Futurmatica Innovaz. Tecnologiche N56 Circolo Ippico S.Severa Servizi N56 Databank Servizi N56 Villtravel Servizio di trasporto N56 Teresa Bolliri; Assistenza e consulenza in aiuto alla

persona H 611

ICIS di Indavuru e C. Snc Strutture e ausili di supporto per il disabile ed il futuro turista disabile

N119 (10bis)

Consulnet Srl Azione di integrazione sociale N56 Serra Luigi Srl Pensione per anziani autosuff. N154 ITER di Ruggeri Srl Patto comune di Guspini gruppi

appartamento H221

AEDES costruzioni Patto comune di Guspini gruppi appartamento

H221

Tabella 3 - Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto.

Altri Soggetti Titolo Operazione Proposta Codice Operazione

Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Cettolini”

Azione Scuola N56

Scuola Media "Loru + Satta" – Villacidro Azione Scuola N56 Liceo Ginnasio "Piga" – Villacidro Azione Scuola N56 Istituto Magistrale “E. Lussu” S. Gavino Azione Scuola N56 Azione Scuola N56 Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “A. Volta”- Guspini

Azione Scuola N56

Istituto Tecnico Buonarroti- Guspini Azione Scuola N56 Liceo Scientifico "Marconi" S.G.Monreale Azione Scuola N56 Scuola Media P.Leo" – Arbus Azione Scuola N56 Scuola Media "E. Pais" –Barumini Azione Scuola N56 Direzione didattica Guspini Genitorialità D544 CIOFS – Sardegna Oriones–orientamento,inserimento

occupazionale, network Sardegna F66 (10bis)

Lega delle Cooperative Associazione di Categoria (tutela cooperative)

N56

CGIL Medio Campidano Sindacato (tutela lavoratori) N56 CISL: Unione Sindacale Territoriale Medio Campidano

Sindacato (tutela lavoratori) N56

CSL (centro servizi lavoro) SERVIZIO DELLA PROVINCIA

Patto comune San Gavino CESIL E573

ANPAS Sardegna + UniTS Pisa Patto comune San Gavino CESIL E573 ENAIP N56 ENAP Patto comune di Guspini Anziani H664 IARES - Istituto ACLI per la Ricerca e lo Azione Plus N56

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Sviluppo Consorzio SIS ( Sviluppo Impresa Sociale Sassari)

Azione Plus N56

AUSER Patto comune di Guspini Anziani H664 Assoc. RES – Rete per l’ecologia sociale Laborat. Polifunz. Diurno disabili N56 Assoc. La Città del Sole servizi N56 Associazione sportiva Planet Dance Fitness

Inclusione sociale di soggetti disagiati

N502 (10bis)

Assoc. RP - Sardegna Biblioteca per non vedenti N56 Unione Italiana Ciechi – Ass. RP Sardegna

Patto comune San Gavino CESIL E573

Associazione Giochincorso Patto Inclusione Sociale N423 Assoc. Famiglie insieme Patto Arbus 2 D183 Assoc. Io e Te Insieme Dopo di noi N56 Assoc. Sinergie Patto Sinergie 1 N77/C

Assoc. Sinergie

Patto Sinergie -Educativa di strada e di comunità: percorsi sperimentali di empowerment socio-culturale e di sviluppo locale attraverso la formazione-intervento

E242(10bis)

Assoc. Sinergie

Patto Sinergie -Educativa di strada e di comunità: percorsi sperimentali di empowerment socio-culturale e di sviluppo locale attraverso la formazione-intervento

G513 (10bis)

Assoc. Sinergie Operatore di strada: un percorso sperimentale innovativo di formazione

E241 (10bis)

Assoc. Sinergie Educativa di strada N56 Associazione AIEM Integrazione soc. soggetti a rischio N56

Assoc Oltre Il Sogno Inserimento lavorativo per disabili psich.

N56

Anpe - Ass. Naz. Pedagogisti Italiani Osservatorio Minori e famiglie N56 Associazione “Prendi il Largo” Centro diurno disabili N56 Assoc Logos Onlus Servizi integrati per l’infanzia G318 (10bis) Assoc. Orientare Azione Scuola N56

Assoc. Società Sarda di Pedagogia Integrazione minori disabili e loro famiglie

N56

Assoc. Volo Alto Patto Eureka Villacidro H562 Assoc. Volo alto Servizi N56 Assoc. Volsoc Patto comune di Guspini Anziani H664 Assoc.euro 2001 Patto San Gavino Altrus G452 Assoc. Il delfino Patto San Gavino Altrus G452

Assoc. Cult. Unidea Attivazione di un laboratorio permanente di teatro, danza e scenografia del Medio Campidano

D340 (10bis)

Consorzio Solidarietà Progetti integrati N56 La Banca del Tempo Patto comune di Guspini Anziani H664 Coop.Tamara Cossu (in costituz.) Dall’alba al tramonto G438 (10bis) Coop Sociale Alfa Beta Genitorialità D544 Coop. Sociale Alfabeta Realizzazione asili nido N56 Coop Sociale Nuova Luna Servizi N56 Coop Happy Baby Realizzazione asili nido N56

Coop Sociale La Clessidra Patto comune di Guspini Fattoria sociale

D543

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Coop Sociale La Clessidra Patto comune di Guspini Anziani H664 Coop Sociale C.T.R. Gruppi appartamento E557 Coop Sociale C.T.R. Abitare assistito N56

Coop Sociale Alle Sorgenti Patto comune di Guspini Gruppi Appartamento

H221

Coop Sociale Eureka Patto Eureka Villacidro H562 Coop Sociale Infantiae Patto Arbus 1 H612 Coop Sociale l’isola del sole Patto Arbus 2 D183 Coop Sociale Asce Due Azione minori N56

Coop Sociale Pardu Mannu Start-up inserimento lavorativo disabili

N56

Coop Sociale Nuove frontiere Patto San Gavino “Altrus” G452 Coop Sociale Il Mio Mondo Microcellule a domicilio N56 Coop Sociale Il Girasole da eliminare è un servizio del Comune di Arbus Legge 20/97

Patto Arbus 2 D183

Soc. Abracadabra Patto Asl 6 Asilo Nido H499 Soc. Ape Maia Patto Asl 6 Asilo Nido H499

Fondazione Senescere Patto comune di Guspini Fattoria sociale

D543

Fondazione Senescere Patto comune di Guspini Anziani H664 Ente Ecclesiastico Parrocchia Sacro Cuore

Assistenza agli anziani N56

Centro d'Ascolto – Ass. Madonna del Rosario

Servizi N56

Parrocchia Santa Barbara (oratorio) Patto Eureka Villacidro H562 Anspi - Parrocchia B.V. di Lourdes Servizi N56 Centro d’ascolto Monsignor Spettu Genitorialità D544

Centro Sportivo Sa Rocca Patto comune di Guspini Gruppi Appartamento

H221

Fratellanza Operaia Patto Arbus 2 D183

E.S.I.E.A Patto comune di Guspini Fattoria sociale

D543

ERSAT Patto comune di Guspini Fattoria sociale

D543

ERSAT Patto comune di Guspini Fattoria sociale

D543

Coop. Asce 2 Spazio sociale N56 LASA Patto Arbus 2 D183 AVIS Patto Arbus 2 D183 AIAS Progetto sollievo Famiglia H412 (10bis) S.S.C.C. Valderoa Villacidro Patto Eureka Villacidro H562

3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto

Il Progetto integrato di partenariato riguarda il territorio del Distretto sanitario di Guspini che in

coerenza con la definizione e stesura del Plus si impegna a sancire un Patto che presti attenzione

ai bisogni, oggigiorno sempre più complessi, del territorio sul piano sociale, sanitario e

sociosanitario.

Nel Patto, la Provincia ha un ruolo di coordinamento generale dello stesso patto, promuove e attua

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azioni di ricerca, sostiene il partenariato e caldeggia azioni specifiche.

Gli Enti pubblici gestiscono e attuano specifiche azioni istituzionali e di partenariato, sono punti di

riferimento per azioni di progettazione e valutazione dei servizi, promuovono azioni di

partecipazione.

Le scuole promuovono e sostengono azioni strategiche del progetto integrato. Mettono a

disposizione del partenariato risorse umane e spazi fisici, al fine di realizzare i progetti che

puntano in particolare alla realizzazione di iniziative volte alla lotta contro la dispersione

scolastica e il disagio giovanile.

Il terzo settore si impegna sia nel ruolo di co-progettazione sia di gestione di interventi riferiti ai

propri ambiti di competenza specialistica per cui hanno presentato manifestazione di interesse e

azioni progettuali.

Di seguito il diagramma illustra in modo sintetico il Partenariato di progetto specificando l’ambito di intervento (minori e famiglie, anziani, disabili, giovani, povertà e marginalità) dei soggetti partecipanti. È bene evidenziare che nei grafici vi è riportato solo il soggetto capofila del singolo patto.

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AREE

TEMATI CHE

17 PATTI

MINORI ANZIANI GIOVANI

POVERTÀ E

MARGINA LITÀ

DISABILI

COMUNE DI

ARBUS

ASL 6 SANLURI

SINERGIE

Percorsi educativi per

bambini, ragazzi e genitori -

N77/B

Percorsi educativi per

bambini, ragazzi e

genitori -non solo

doposcuola –

Percorsi educativi per

bambini, ragazzi e genitori -

D183

Educativa di strada e

laboratori integrati tra

centro e periferia –

N276

Un nido come aiuto

–H499

COMUNE DI GUSPINI

COMUNE DI GUSPINI

Miglioramento della qualità

della vita – H664

COMUNE DI GUSPINI

Gruppi appartamento – H221

EUREKA

Sostegno alla

genitorialità – D554

Centro culturale sportivo Villacidro

- H562

Con noi e dopo di noi

– F209

CTR ONLUS

Progetto Imparis –

E557

COMUNE SAN

GAVINO

Progetto Altrus. Centro diurno – G452

ALTRO

PROV. MD COMUNE DI

ARBUS

COMUNE SAN

GAVINO

La Provincia del sorriso

- N56-

Patto sociale per

Arbus -N77/C-

Inclusione lavoro -E573-

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AREE TEMATICHE

ALTRI PATTI

MINORI ANZIANI GIOVANI DISABILI MARGINAL. E POVERTA

ALTRO

PATTO COMUNE DI GUSPINI –

GENITORIALITA D554

PATTO ASL 6 – ASILO NIDO-

H499

PATTO ARBUS 1 - H612

PATTO COMUNE DI GUSPINI –

ANZIANI H664

PATTO COMUNE DI GUSPINI- LA

FATTORIA SOCIALE

D543

PATTO COMUNE DI GUSPINI-

GRUPPO APPARTAM.

H221

PATTO COMUNE SAN GAVINO –

CESIL E573

PATTO SAN GAVINO –ALTRUS-

G452

PATTO SINERGIE PATTO EUREKA VILLACIDRO

H562

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

16

AREE TEMATI

CHE

10 BIS

MINORI

ANZIANI

GIOVANI

DISABILI

POVERTA E MARGINA

LITA

ALTRO

SINERGIE –

OPERATORE DI

STRADA E241

SINERGIE –

EDUCATIVA DI

STRADA E242

ICIS DI

INDIVARU-

STRUTTURE E AUSILI A

SUPPORO PER IL DISABILE

N196

SINERGIE –

EDUCATIVA DI STRADA E DI COMUNITA

G513

LOGOS –

SERVIZI

INTEGRATI PER L’INFANZIA

G318

SERRA LUIGI

SRL -

PENSIONE PER ANZIANI

AUTUSUFFICIENTI

N514

AIAS -

SOLLIEVO FAMIGLIA

H412

DIPARTIMENTO DI ECONOMIA

UNIVERS.

DI CA- M55

TAMARA COSSU

DALL’ALBA Al TRAMONTO (BAMBINI E ANZIANI) G438

CIOFS –

ORIONES

F66

TAMARA COSSU

DALL’ALBA Al TRAMONTO (BAMBINI E ANZIANI) G438

TERESA BOLLIRI

ASSIST. E

CONSULENZA IN AIUTO ALLA PERSONA

H611

TERESA BOLLIRI

ASSIST. E

CONSULENZA IN AIUTO ALLA PERSONA

H611

ASS.CULT. UNIDEA -

LABORAT. PERMAN. TEATRO, DANZA,

SCENOGRAF. H423

ASD.PLANET

DANCE FITNESS -

INCLUSIONE SOCIALE

SOGGETTI DISAGIATI

N502

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Tabella 4 - Impegni specifici assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto

Soggetto del Partenariato Impegno Specifico Priorità Attribuita

all’Impegno Specifico

Provincia del Medio Campidano, Associazione “Società sarda di pedagogia”, ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti), Cooperativa CTR, Ass. Sinergie Onlus, Coop. Alfa Beta, Coop. Nuova Luna, Comune di Guspini, Cooperativa La Clessidra, ASL (Servizio Materno Infantile e Servizio di Neuropsichiatria Infantile), Cooperativa Sociale “Happy Baby”, Direzione Scolastica, Volontari del Centro d’Ascolto “Monsignor Spettu” di Guspini, Comune di Villacidro, Comuni di San Gavino M.le e Gonnosfanadiga– Servizi Sociali e CeSil Azienda USL n. 6 – CSM e SERT, Società Abracadabra, Società Ape Maia, Comune di Arbus, Teresa Bolliri, Comune di Pabillonis

Favorire azioni inserimento sociale in favore dei minori INDISPENSABILE

Provincia del Medio Campidano, Associazione “Società sarda di pedagogia”, Comune di Arbus, Associazione di volontariato Onlus “famiglie insieme” e Coop. sociale di tipo B di imminente costituzione, Rp Sardegna onlus, Ass. “Oltre il sogno, Cooperativa CTR, Coop. Pardu Mannu, Comune di Gonnosfanadiga, Amministrazione Comunale di Villanovaforru, e Società Cooperativa Sociale Asce 2, Associazione “Prendi il Largo”, Coop. Alfa Beta,Coop. Nuova Luna, SERT- CSM – CSL di San Gavino M.le – ENAIP, Comune di San Gavino M.le, Servizi Sociali e CeSil, Associazione Il Delfino, Cooperativa Nuove Frontiere

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

INDISPENSABILE

Provincia Medio Campidano e Associazione “Società sarda di pedagogia”, Cooperativa CTR, Comune di Guspini, ASL (Servizio Materno Infantile e Servizio di Neuropsichiatria Infantile), Comune di Arbus

Sostegno alla famiglia nella relazione educativa

INDISPENSABILE

Provincia del Medio Campidano, Associazione “Società sarda di pedagogia”, Comune di Guspini, Volontari del Centro d’Ascolto “Monsignor Spettu” di Guspini, Comune di Arbus, Comune di Villacidro

Rafforzamento del rapporto scuola famiglia INDISPENSABILE

Provincia del Medio Campidano, ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti), Coop. Alfa Beta, Coop. Nuova Luna, Comune Di Pabillonis e costituende coop., Azienda Sanitaria Locale n. 6 di Sanluri, Comune di San Gavino M.le, Società Abracadabra, Società Ape Maia

Potenziamento dei servizi per la prima infanzia INDISPENSABILE

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Provincia del Medio, Comune di Arbus e LASA Arbus, Coop. Sociale “L’Isola del Sole” Fratellanza Operaia, AVIS¸ Comune di Guspini, Volsoc, Auser,

Diminuzione del carico sociale e sanitario dell’anziano

INDISPENSABILE

Provincia del Medio, Cooperativa sociale, Parrocchia Sacro cuore, Società in costituzione di Villacidro, Serra Luigi Srl

Miglioramento della qualità della vita degli anziani INDISPENSABILE

Provincia del Medio Campidano, Società Cooperativa Sociale CTR Cagliari e Comune di Villacidro, Comuni di San Gavino M.le e Gonnosfanadiga e unione Italiana ciechi – Servizi Sociali e CeSil, Azienda USL n. 6 – CSM e SERT, ENAIP Sardegna, Comune di Gonnosfanadiga, Coop. Pardu Mannu

Possibilità di trovare lavoro per i soggetti in situazione di forte svantaggio

INDISPENSABILE

Provincia del Medio Campidano, Società Cooperativa Sociale CTR Cagliari e Comune di Villacidro, Comuni di San Gavino M.le e Gonnosfanadiga e unione Italiana ciechi – Servizi Sociali e CeSil, Azienda USL n. 6 – CSM e SERT, ENAIP Sardegna, Comune di Gonnosfanadiga, Comune di Guspini – ENAP, Ciofs-Sardegna

Facilità all’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati

INDISPENSABILE

Provincia del Medio Campidano, Ciofs-Sardegna

Facilità delle donne disoccupate nell’inserirsi nel mercato del lavoro

INDISPENSABILE

Servizi sociali e CESIL dei comuni di Villacidro, Guspini, San Gavino M.le, Arbus, Gonnosfanadiga, Pabillonis, Sardara, SERT – ASL n°6 – CSM – CSL di San Gavino M.le – ENAIP Sardegna, Provincia del Medio Campidano - Università degli Studi di Cagliari – Dipartimento di Economia (Responsabile d’azione) – Iares - Comuni del Patto sociale - Consorzio SIS, dipartimento di economia (Università degli Studi di Cagliari

Profili professionali costantemente aggiornati INDISPENSABILE

Servizi sociali e CESIL dei comuni di Villacidro, Guspini, San Gavino M.le, Arbus, Gonnosfanadiga, Pabillonis, Sardara, SERT – ASL n°6 – CSM – CSL di San Gavino M.le – ENAIP Sardegna, Provincia del Medio Campidano - Università degli Studi di Cagliari – Dipartimento di Economia (Responsabile d’azione) – Iares - Comuni del Patto sociale - Consorzio SIS, dipartimento di economia (Universita’ degli Studi di Cagliari

Linguaggio comune tra operatori INDISPENSABILE

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Provincia del Medio Campidano, Servizi sociali e CESIL dei comuni di Villacidro, Guspini, San Gavino M.le, Arbus, Gonnosfanadiga, Pabillonis, Sardara, SERT – ASL n°6 – CSM – CSL di San Gavino M.le – ENAIP Sardegna, Università degli Studi di Cagliari – Dipartimento di Economia (Responsabile d’azione) – Iares - Comuni del Patto sociale - Consorzio SIS, dipartimento di economia (Universita’ degli Studi di Cagliari

Rete dei servizi sufficiente INDISPENSABILE

Provincia del Medio Campidano, Servizi sociali e CESIL dei comuni di Villacidro, Guspini, San Gavino M.le, Arbus, Gonnosfanadiga, Pabillonis, Sardara, SERT – ASL n°6 – CSM – CSL di San Gavino M.le – ENAIP Sardegna, Università degli Studi di Cagliari – Dipartimento di Economia (Responsabile d’azione) – Iares - Comuni del Patto sociale - Consorzio SIS, dipartimento di economia (Universita’ degli Studi di Cagliari

Coinvolgimento della comunità nelle scelte che la riguardano

INDISPENSABILE

Provincia del Medio Campidano, Coop. Alfa Beta, Coop. Nuova Luna, Comune di Guspini, Fondazione Senescere, Cooperativa La Clessidra, E.S.I.E.A., ERSAT, ASL, Comune di Guspini, Cooperativa La Clessidra, Centro Servizi per il Lavoro di San Gavino Monreale, Esperti di orientamento del CSL di San Gavino Monreale Enti di formazione professionale, Associazioni di categoria, Albi professionali, Scuole pubbliche secondarie di secondo livello, Fondazione “Senescere”, Volsoc, AUSER, ERSAT, Banca del Tempo, Associazione Sinergie Onlus, Comune di Villacidro, Comune di Arbus, Comune di Gonnosfanadiga

Coinvolgimento del giovane nelle scelte che lo riguarda

INDISPENSABILE

Provincia del Medio Campidano, Coop. Alfa Beta, Comune di Guspini, Fondazione Senescere, Cooperativa La Clessidra, E.S.I.E.A., ERSAT, ASL, Comune di Guspini, Cooperativa La Clessidra, Centro Servizi per il Lavoro di San Gavino Monreale, Esperti di orientamento del CSL di San Gavino Monreale, Enti di formazione professionale, Associazioni di categoria, Albi professionali, Scuole pubbliche secondarie di secondo livello, Fondazione “Senescere”, Volsoc, AUSER, ERSAT, Banca del Tempo, Associazione Sinergie Onlus, Comune di Villacidro, Comune di Arbus, Comune di Gonnosfanadiga

Adeguatezza dei servizi a rispondere ai bisogni del giovane

INDISPENSABILE

Provincia del Medio Campidano, Provincia del Medio Campidano, Università degli Studi di Cagliari – Dipartimento di Economia (Responsabile d’azione) – Iares - Comuni del Patto sociale - Consorzio SIS, Comune di Guspini, Cooperativa “Happy Baby”, Scuola Materna ed Elementari, Volontari del Centro d’Ascolto “Monsignor Spettu” di Guspini, Centro Servizi per il Lavoro di San Gavino Monreale, Esperti di orientamento del CSL di San Gavino Monreale, Enti di formazione professionale, Associazioni di categoria,

Completa conoscenza della dispersione scolastica INDISPENSABILE

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Albi professionali, Scuole pubbliche secondarie di secondo livello, Comune di Arbus, Comune di Villacidro, Volontari del Centro d’Ascolto “Monsignor Spettu” di Guspini Provincia del Medio Campidano, AIEM: Associazione Integrazione Etnie del Mondo e Consulnet srl, Comune di Gonnosfanadiga, Cooperativa Asce 2, Coop. Alfa Beta, Coop. Nuova Luna, Comune di Guspini

Potenziate azioni per l’accessibilità e l’accoglienza INDISPENSABILE

Provincia del Medio Campidano, Comune di Arbus, Comune di Villacidro, Associazione Sinergie Onlus, Comune di Villacidro, Comune di Arbus, Comune di Gonnosfanadiga

Adeguati strumenti di analisi del disagio giovanile INDISPENSABILE

Provincia del Medio Campidano, Associazione Sinergie Onlus, Comune di Villacidro, Comune di Arbus, Comune di Gonnosfanadiga

Potenziata integrazione scuola-lavoro INDISPENSABILE

Tabella 5 - Impegni collettivi assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto

Impegno Specifico Priorità Attribuita

all’Impegno Specifico Promuovere azioni di integrazione sociale per i disabili e le famiglie INDISPENSABILE Azioni di sostegno la famiglia INDISPENSABILE Inclusione sociale degli anziani e delle loro famiglie INDISPENSABILE Misure atte a favorire l’occupazione INDISPENSABILE Servizi sociali e sanitari in grado di rispondere alle necessità del territorio INDISPENSABILE Inclusione delle problematiche giovanili nella programmazione sociale territoriale

INDISPENSABILE

Adeguato sistema formativo a tutti i livelli INDISPENSABILE

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4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO

4.1. Analisi di contesto

A. Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo

Il Distretto di Guspini comprende i Comuni di Arbus, Gonnosfanadiga, Guspini, Pabillonis, San Gavino

Monreale, Sardara e Villacidro. Recenti studi – realizzati dal Gruppo tecnico di Plus per la predisposizione

del Profilo d’ambito del distretto di Guspini – affermano che l’ultimo censimento 2001 registra, a livello

distrettuale, una densità abitativa media di 62,53 ab./kmq e una popolazione pari a 58.272 residenti. Nel

dettaglio, si passa da una popolazione superiore ai 10.000 ab. caratteristica dei comuni di Villacidro e

Guspini (rispettivamente di 12.695 e 14.732 ab.) a centri di media grandezza con una popolazione

compresa fra i 5.000-10.000 ab. come nel caso dei comuni di San Gavino M.le, Arbus e Gonnosfanadiga

(9.460, 7.021, 6.970 ab.), per arrivare poi a centri di più piccole dimensioni: è il caso di Pabillonis e

Sardara che presentano una popolazione composta da meno di 5000 ab (3.044, 4.350 ab.). Da un’analisi

temporale più ampia emerge che nell’arco di dieci anni (censimento Istat 1991-2001) la popolazione

residente nel distretto ha subito un decremento passando dai 61.008 abitanti a 58.272 abitanti, con una

variazione quindi del -4,48% di ab. Anche i saldi demografici da tempo negativi e i tassi di natalità sempre

più bassi indicano che il fenomeno del declino della popolazione è costante e diffuso.

L’analisi della struttura della popolazione per sesso e classi di età evidenzia che l’invecchiamento della

popolazione, fenomeno inevitabile dovuto non solo all’allungarsi della vita ossia alla riduzione della

mortalità in età avanzata ma anche allo scarso rinnovamento della stessa popolazione e quindi al calo

della fecondità con una drastica riduzione dell’incidenza delle classi riferite alla popolazione minorile (0-

4, 5-9, 10-14, 15-19) e una prospettiva di crescita tendenziale delle classi riferite alla popolazione adulta

e quindi anziana in particolare si fa riferimento alla componente femminile, risultante più longeva. Nel

dettaglio, a livello distrettuale si registrano circa 9.388 ultrasessantacinquenni su un totale di 58.272

abitanti che in termini percentuali si traduce in una cifra pari a circa il 16,11%, valore che se confrontato

alla media regionale (16,02%) risulta superiore.

La scarsa dinamicità demografica è confermata dai più comuni indicatori demografici. Nel dettaglio,

l’indice di vecchiaia assume in ambito distrettuale un valore pari al 118%, inferiore rispetto ad una media

provinciale pari al 125% e regionale del 119%. L’indice di dipendenza infantile mostra valori identici sia a

livello provinciale che distrettuale; invece l’indice di dipendenza giovanile del distretto di Guspini

presenta valori inferiori rispetto le altre due aree e si discosta di circa 2 punti percentuali dal distretto di

Sanluri e di 4 dalla Provincia. Stesso discorso se si osserva l’indice di dipendenza anziani (il distretto di

Guspini registra una cifra pari a 22,94%). Nel complesso, l’indice di dipendenza complessivo, si posiziona

leggermente al di sotto della media provinciale e regionale (42%, 44,4%, 42,8%). Ancora, l’indice di carico

di figli per donna in età feconda registra un valore (14,79%) leggermente inferiore al dato medio

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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provinciale e regionale (15,2%,15,8%) e distante dal dato nazionale (19%).

I più importanti cambiamenti avvenuti nell’andamento demografico e sociale solitamente si ripercuotono

anche nella struttura delle famiglie. Si sta verificando che aumenta il numero dei nuclei familiari (si

registra una crescita del 6,71%, passato tra il 1991 e il 2001, da 18.686 a 19.984 unità) ma

contemporaneamente diminuisce il numero dei rispettivi componenti (il numero medio dei componenti per

famiglia è passato da 3,2 del 1991 a 2,9 del 2001). La motivazione più lampante è legata al fatto che con

il tempo aumenta il numero di famiglie monopersonali (a causa dell’invecchiamento della popolazione

nonché della scarsa propensione e/o possibilità di formare famiglia) e spesso anche monogenitoriali (per

via dell’aumento dei casi di separazioni o/e divorzi).

Alla luce di questi primi studi seguono alcune considerazioni. La prima è legata al fatto che sia i figli che

continuano a vivere nel nucleo familiare di origine sia i figli che scelgono di vivere da soli, entrambi hanno

quasi sempre un legame di dipendenza economica e non solo dai propri genitori. Le motivazioni sono

molteplici e hanno come perno in primo luogo la difficoltà socio-economica di creazione di un proprio

nucleo familiare. Inoltre l’aumento di famiglie sempre più ristrette e sempre più anziane presuppone un

aumento del fenomeno del carico familiare e della dipendenza assistenziale nonché un incremento dei

casi di non adeguata gestione dell’eventuale non autosufficienza della persona sola. Infine,

l’assottigliamento di alcune fasce della popolazione e l’aumento di altre, si ripercuote sullo sviluppo della

comunità locale, che in alcuni casi si vede costretta ad affrontare un imprevisto abbandono di scuole,

uffici postali, presidi sanitari, ecc. e in altri casi deve fronteggiare in emergenza le situazioni, portando

ad un aumento rapidissimo dell’istituzionalizzazione degli anziani, dei minori e di altre fasce sociali

deboli.

Un’altra delle dimensioni interessanti da mettere in evidenza in rapporto alle politiche sociali riguarda la

componente straniera. Premesso che l’incidenza della popolazione straniera nell’intera area provinciale

non è elevata, leggendo i dati del bilancio demografico del 2004 si può notare che il territorio del Medio

Campidano nel suo complesso ha registrato una popolazione media di 362 stranieri regolarmente

registrati, di cui 166 distribuiti nel distretto di Sanluri e 195 nel distretto di Guspini. Interessanti anche i

dati Istat dell’ultimo censimento che permettono di avere delle informazioni circa la provenienza dei

cittadini residenti stranieri (generalmente al primo posto si collocano gli individui di origine europea,

seguono gli africani, gli asiatici e gli americani; per ultimi gli apolidi).

In generale per quanto riguarda il tessuto economico-produttivo – come emerge dal Rapporto d’Area

elaborato dal Laboratorio Territoriale – il Medio Campidano sembra caratterizzarsi per l'assenza di forti

aggregazioni produttive e nonostante alcuni centri come Sardara, Guspini, Arbus e Villacidro, facenti parte

del distretto di Guspini, mostrino un buon andamento sul piano degli indicatori strutturali, non appare

significativa la loro capacità di traino nei confronti degli altri centri. Nel complesso le Unità Locali del

distretto di Guspini si concentrano prevalentemente nei comuni di Villacidro e Guspini che da soli coprono

il 29% del totale provinciale. In termini di numero di addetti, l’Area ex mineraria concentra il 53% del

totale provinciale.

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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Anche in merito ai tassi di attività in ambito provinciale spicca quello di Villacidro (Area ex mineraria)

dove le forze lavoro rappresentano ben il 47,8% dei residenti in età lavorativa.

Analizzando i dati relativi all’età degli occupati si può notare che nel distretto di Guspini il 69,3% ha

un’età tra i 30 e 54 anni, il 20,4% ha un età compresa tra i 20 e i 29 anni e solo il 9,2% ha un’età superiore

ai 55 anni. Scomponendo la categoria occupati in base all’età e alla tipologia di attività risulta in sintesi

quanto segue:

20-29 anni > 13,43% occupati in agricoltura; 21,9% in industria, 20,9% in altre attività;

30-54 anni > 69,3% occupati in agricoltura, 69,3% in industria, 69,1% in altre attività;

55 anni e più > 16,6% occupati in agricoltura, 7,4% in industria, 38,9% in altre attività.

In generale invece per quanto concerne il tasso di disoccupazione, i valori relativi l’area provinciale sono

molto elevati: mentre la media regionale è pari al 22% nel territorio del Medio Campidano la media è del

25%, con paesi che raggiungono punte del 30% e nello specifico, nel distretto di Guspini si distingue il

Comune di Villacidro. Da evidenziare che si rileva un tasso di disoccupazione provinciale marcatamente

femminile (35%) che risulta ben al di sopra della media regionale (28,37%) e per quanto riguarda il dato

distrettuale si evince che alcuni comuni presentano cifre addirittura al di sopra del 40% (Villacidro). La

disoccupazione nel territorio riguarda però non solo le donne ma in particolare anche i giovani. Si rileva,

infatti, che affianco ad un tasso di disoccupazione provinciale giovanile è del 54% (un valore similare alla

media regionale, ma molto superiore al tasso di disoccupazione complessivo), si posizionano a livello

distrettuale ben 2 comuni su 7 con tassi di gran lunga superiori con picchi oltre il 60% (Villacidro 61,11%,

Arbus 60,44%).

Elemento ancora più preoccupante è l’abbandono del territorio da parte dei cittadini che riguarda in

particolare i giovani con titoli di studio più elevati. Si tratta di un impoverimento progressivo del capitale

umano che potenzialmente potrebbe incidere significativamente sullo sviluppo locale della provincia.

Un altro dato di interesse riguarda i livelli di scolarizzazione, con una situazione distrettuale di estrema

gravità per quanto riguarda gli indici di mancato conseguimento dell’obbligo scolastico e del fenomeno

dell’analfabetismo di ritorno.

B. Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo

Distretto Guspini 1. Area anziani

Risorse materiali

a. Strutture socio assistenziali residenziali: - n. 3 case protette che ospitano anziani non autosufficienti che necessitano di cure sanitarie

riabilitative; - n. 4 comunità alloggio che ospitano anziani autosufficienti e/o parzialmente autosufficienti.

b. Interventi assistenziali alla persona: - assistenza domiciliare è presente nei 7 comuni che fanno parte del Distretto di Guspini;

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- assistenza domiciliare integrata (ADI) è presente nell’ASL n.6; - tele-radio-soccorso è attivo in 5 comuni su 7; - pasti a domicilio è attivo in 7 comuni; - servizio di lavanderia è attivo in 6 comuni; - igiene personale è attivo in 7 comuni; - trasporto fuori casa è attivo in 3 comuni; - accompagnamento per visite mediche e altro è garantito in 6 comuni; - assegni assistenziali è presente in 4 comuni; - ricoveri temporanei sono garantiti in 6 comuni; - sostegno ai familiari ( come prendersi cura del familiare) è garantito in 7 comuni; - promozione e sostegno del volontariato è garantito in 5 comuni; - progetti affido è presente in n.1 comune; - assistenza domiciliare programmata è presente in 7 comuni; - assistenza infermieristica domiciliare è garantita in 3 comuni; - assistenza domiciliare sanitaria con piano assistenziale individuale è presente in 7 comuni.

c. Strutture semiresidenziali: n. 1 Centro diurno. d. Strutture di aggregazione e socializzazione: n. 6 centri di aggregazione per anziani. e. Altri interventi: n. 3 progetti obiettivo in generale.

Risorse immateriali.

a. Risorse umane settore sociale: - Il servizio sociale professionale è presente nei 7 comuni del distretto di Guspini; - Assistenti domiciliari; - Educatori professionali; - Psicologi; - Volontariato; - Cooperative sociali.

b. Risorse umane settore sanitario: - Infermieri; - Fisioterapisti; - Specialisti; - medici medicina generale; - operatori socio sanitari.

2. Area minori e famiglia

Risorse materiali nell’area socio-assistenziale

a. Strutture semiresidenziali: - Asilo nido comunale è presente in n. 1 comune; - Baby parking privati sono presenti in n.4 comuni.

b.Servizi di aggregazione e socializzazione: - Centro di aggregazione sociale /ludoteca è presente in n.5 comuni; - Spiaggia day/soggiorni estivi è garantito in 4 comuni; - Oratori parrochhiali.

c. Interventi sul minore e la famiglia: - Servizio educativo territoriale è attivo in 7 comuni; - Affidi intra/extrafamiliari è attivo in 6 comuni; - Inserimenti minori in struttura è attivo in 5 comuni.

d. Altri progetti: - Progetti interistituzionali sono presenti in 7 comuni; - Progetto sulla dispersione scolastica è attivo in n.1 comune.

Risorse materiali nell’area sanitaria

- N. 1 Unità operativa di neuropsichiatria; - N. 3 consultori familiari; - Progetti di tutela alla maternità;

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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- Progetti di prevenzione contro gli infortuni nelle scuole materne; - Progetto Centro affidi distrettuale; - Progetto dimensione bambino.

Risorse umane nell’area socio assistenziale:

- servizio sociale professionale; - educatori professionali; - pedagogisti; - psicologi; - animatori; - educatori all’infanzia.

Risorse umane nell’area sanitaria:

- ginecologi; - ostetriche; - psicologi; - assistenti sociali; - terapisti della riabilitazione; - logopedisti; - pediatra.

3. Area disabilità

Risorse materiali nell’area socio-assistenziale

a. Strutture semiresidenziali: Centro diurno è attivo in n.6 comuni. b.Interventi sul disabile:

- Assistenza specialistica scolastica è garantita in n. 3 comuni; - Inserimenti lavorativi LR 20 è attuato in 3 comuni; - Piani personalizzati L162/98 sono garantiti in 7 comuni; - Progetto obiettivo FURIA è attivo in 7 comuni; - Metodo di lavoro sull’autonomia è attivo in n.1 comune; - Inserimento in struttura è attivo in 3 comuni; - Interventi educativi è attivo in n.1 comune.

d. Altri progetti: - Disabilità e sport è attivo in n.1 comune.

Risorse materiali nell’area sanitaria:

- Servizio di tutela salute mentale; - N. 1 Centro diurno (struttura semiresidenziale); - N.1 Casa famiglia (struttura residenziale); - N. 1 Comunità protetta (struttura residenziale); - Attività di riabilitazione.

Risorse umane nell’area socio assistenziale:

- servizio sociale professionale; - educatori professionali; - pedagogisti; - psicologi; - animatori; - Oss; - Fisioterapisti; - Infermieri.

Risorse umane nell’area sanitaria:

- Medici; - Psicologi; - Infermieri; - assistenti sociali;

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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- OTA; - Educatori professionali; - Animatori;

4. Area giovani, lavoro, formazione, istruzione e tempo libero.

Risorse materiali nell’area socio-assistenziale:

a.Servizi informazione lavoro ed inserimenti lavorativi: - Informagiovani è presente in 7 comuni; - CESIL (autoimpresa LR 20/2002) è presente in n.3 comuni; - CESIL attività generale è presente in n.7 comuni; - Tirocinio formativo/borse lavoro è presente in n.2 comuni; - Inserimenti lavorativi per minori presente in n.1 comune; - Progetto COSMA/Sportello donna/Consulenza legale è attivo in n.1 comune.

c. Interventi socio educativi: - Educativa di strada è attivo in 7 comuni.

d. Altri progetti: - Progetto obiettivo Spazio giovani è attivo in n.2 comuni; - Volontariato europeo è attivo in n.1 comune; - Progetti interistituzionali sono presenti in 7 comuni; - Progetto sulla dispersione scolastica è attivo in n.1 comune.

Risorse materiali nell’area sanitaria:

- N. 3 consultori familiari.

Risorse umane nell’area socio assistenziale:

- servizio sociale professionale; - educatori professionali; - pedagogisti; - psicologi; - animatori; - educatori di strada; - orientatori al lavoro.

Risorse umane nell’area sanitaria:

- ginecologi; - ostetriche; - psicologi; - assistenti sociali; - terapisti della riabilitazione; - logopedisti; - pediatra.

5. Area povertà e marginalità sociale

Risorse materiali nell’area socio-assistenziale:

a.Servizi: - Assistenza economica garantita in 7 comuni; - Canoni di locazione garantiti in 3 comuni; - Pasti a domicilio garantiti in n.3 comuni.

c. Interventi socio educativi: - Inserimenti socio lavorativi garantiti in n.6 comuni.

Risorse materiali nell’area sanitaria:

- N. 1 SerT; - N. 1 comunità di pronta accoglienza.

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Risorse umane nell’area socio assistenziale:

- servizio sociale professionale; - educatori professionali; - pedagogisti; - psicologi; - animatori.

Risorse umane nell’area sanitaria:

- assistente sociale; - infermiere; - psicologi; - medici.

6. Area terzo settore e volontariato Il Distretto di Guspini conta 44 associazioni iscritte al Registro Regionale che sono impegnate in diversi settori (12 di queste sono iscritte a più di una sezione) con prevalenza nel settore dell’assistenza sociale. La loro presenza è capillare in tutti i comuni del distretto.

C. Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo

In questi ultimi anni le politiche dell'Unione europea sono state orientate sempre più verso la parità tra uomini e donne. Infatti, il Trattato di Amsterdam del 1997 ha sancito l'impegno dell'Ue verso l'integrazione delle pari opportunità nell'insieme delle politiche comunitarie (approccio di mainstreaming), mentre la Strategia di Lisbona (2000) ha individuato tra le finalità fondamentali da sostenere e sviluppare la promozione delle pari opportunità con l'aumento dell'occupazione femminile. In questo quadro che vede le pari opportunità come intervento trasversale, un grande impulso all'implementazione di politiche di mainstreaming di genere da parte degli Stati Membri, sia a livello nazionale che regionale, è derivato dai Finanziamenti comunitari. In quest’ottica la programmazione comunitaria dei Fondi Strutturali per il periodo 2000 – 2006 è orientata ad attuare su base pluriennale l'azione congiunta della Comunità e degli Stati membri al fine di conseguire obiettivi finalizzati a: - promuovere la crescita e l'adeguamento strutturale delle regioni in ritardo di sviluppo; - favorire la riconversione economica e sociale delle zone con difficoltà strutturali; - favorire l'adeguamento e l'ammodernamento delle politiche e dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione. Tutti questi obiettivi, dovrebbero essere raggiunti tenendo conto delle politiche di pari opportunità in generale, e di genere in particolare come azioni trasversali. Infatti, il Progetto Integrato di Sviluppo vorrebbe contribuire ad un riconoscimento ed ampliamento dei diritti di pari opportunità. Da un’analisi dei dati rilevati dal censimento del 2001 la realtà occupazionale femminile del Distretto di Guspini è ancora lontana da una politica di pari opportunità. Infatti, a fronte di un tasso di occupazione maschile del 47,9% si evince un elevato livello di disoccupazione femminile (70,4%). Si suppone che gli elementi che vanno a compromettere l’inserimento lavorativo della donna e la ricerca di un lavoro siano riconducibili a diversi fattori: - scarsa offerta del lavoro; - carenza dei servizi alla famiglia; - orari lavorativi poco flessibili alle esigenze dei carichi familiari; - tutela alla maternità non sempre garantita; - abbandono dal lavoro dopo la nascita di un figlio; - difficile reinserimento al lavoro dopo la maternità; - carico familiare (figli, genitori anziani) attribuito culturalmente e socialmente alla donna.

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Anche se si è ben lontani dalla parità è importate segnalare che nei comuni del Distretto sono costituite le Commissioni Pari Opportunità che nell’ambito delle loro funzioni, e anche se con difficoltà per scarsità di risorse finanziarie e per una ancora, scarsa cultura diffusa su queste tematiche, programmano degli appuntamenti e degli interventi finalizzati ad attuare sempre più politiche volte promuovere effettivi cambiamenti culturali. Nell’ambito del Progetto Integrato dell’Inclusione Sociale la maggior parte degli interventi sono orientati al rispetto del principio delle pari opportunità non solo come misure specifiche a favore delle donne, ma anche a favorire un incremento di occupazione ed il cambiamento degli stili di vita di donne e uomini e a favore delle fasce di utenti in condizioni di svantaggio. Il presente progetto integrato mira, quindi, a rispondere a queste esigenze con coerenti politiche di intervento quali iniziative formative ad hoc, promozione dell’autoimprenditorialità, attuazione di misure volte a promuovere la flessibilità dei rapporti di lavoro e a rendere effettiva la conciliazione tra l’attività professionale e le esigenze familiari.

D. Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo

I progetti inerenti all’area dell’inclusione sociale relativi al distretto di Guspini, in relazione all’impatto ambientale, hanno la caratteristica di influire poco o nulla su tale aspetto. Infatti, seppure alcuni progetti prevedano la costruzione di una struttura ex novo, questi sono pochissimi rispetto alla maggioranza che prevedono o la ristrutturazione di edifici già esistenti o addirittura nessuna azione infrastrutturale. Inoltre, le azioni infrastrutturali previste si integreranno nel contesto urbano o paesaggistico rispettando puntualmente i piani regolatori previsti, senza creare o apportare modifiche sostanziali alla situazione ambientale territoriale. Per quanto riguarda il concetto di sostenibilità ambientale, nel campo dei servizi alla persona e alla collettività ci sembra più importante parlare di “sostenibilità umana” per cui viene misurato e monitorato l’impatto che l’intervento sociale e/o sanitario ha avuto sull’individuo e sulla collettività. Al processo di valutazione è affidato il compito di verificare l’efficacia di un intervento sociale nel breve/medio e lungo periodo.

E. Progetti in atto correlati con il Progetto Integrato di Sviluppo

AREA MINORI E FAMIGLIA

Progetto POR Sardegna – Asse III: risorse Umane – Misura 3.6: “Prevenzione della dispersione scolastica e formativa” - Bando 2002/2004 (sociale) – chiusura degli interventi prevista al 2006.

Progetto finanziato dal Ministero della Giustizia, ai sensi della legge n. 216 del 19 Luglio 1991 – art. 4, integrata dalla legge 465/94, la cui finalità è quella di “Promuovere interventi formativi nei riguardi di minori ad alto rischio di devianza o di coinvolgimento in attività criminose che sono oggetto di interventi socio-educativi al fine di consentire il reinserimento sociale, con l’apprendimento della cultura del lavoro e delle regole” ad esso si sono affiancati anche interventi socio-riabilitativi socio-riabioitativi di cui al DPR 309/90 Testo unico sulle tossicodipendenze (in collaborazione tra servizi comunali e Ser.T Asl 6).

Progetto intercomunale “Il Ponte” – Legge 285/97).

DISABILITA'

Piani L.162/98 – rivolti alle persone con disabilità grave e alle loro famiglie e sono finalizzati a sgravare il carico assistenziale delle famiglie e attraverso progetti individualizzati formulati e concordati.

POR SARDEGNA Misura 3.1 (Ins. Lav. Disabili) l.68/1999 E L.R. 20/2002. Servizio rivolto a persone con invalidità certificata che mira a garantire attraverso azioni di riserva o di autoimprenditorialità un inserimento nel mondo del lavoro.

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POR SARDEGNA 3.4 (C.E.S.I.L) rivolto a favorire l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati

Progetto obiettivo Furia. Riabilitazione equestre. Attraverso l’ippoterapia mira a sviluppare la propria consapevolezza e degli altri migliorando le relazioni interpersonali.

GIOVANI, LAVORO, FORMAZIONE, ISTRUZIONE E TEMPO LIBERO

Servizi per il Lavoro – Servizi ordinari e Servizi Misura 3.1 POR SARDEGNA.

Messa in rete dei CESIL – Misura 3.4 POR SARDEGNA.

POVERTA’ E MARGINALITA’ SOCIALE

Progetti ex DPR 309/90 realizzati dai comuni del distretto in collaborazione con il Ser.T, la Provincia del Medio Campidano, delle scuole secondarie e di secondo grado, al fine di realizzare degli interventi integrati mirati alla prevenzione primaria, secondaria e terziaria nell’ambito delle tossicodipendenze ed alcooldipendenze.

POR SARDEGNA 2000-2006 Mis. 3.4 (C.E.S.I.L) rivolto a favorire l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.

Progetti POLO gestiti dall’Enaip Sardegna – Sportelli Piazza d’incontro – e da diverse cooperative sociali e organismi associativi.

F Soggetti coinvolti nella definizione e attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo

Soggetto Obiettivi e risultati attesi Ruolo

Provincia del Medio Campidano

Obiettivi La finalità generale del Patto per il Sociale è rappresentato dalla costituzione di un vero e proprio sistema di governo, programmazione, gestione e verifica fondato su processi partecipativi e legami di corresponsabilità, nel rispetto delle differenti funzioni esercitate dai Soggetti coinvolti. Si intende quindi per suo tramite favorire lo sviluppo di vaste interazioni fra amministrazioni pubbliche e forze sociali mediante la costruzione di processi decisionali che definiscono e regolano la programmazione partecipata in favore dell’intera Comunità e rappresenta lo strumento con cui realizzare a pieno il diritto di cittadinanza attraverso un processo di coinvolgimento diffuso di tutta la comunità. In relazione ai principi espressi gli obiettivi generali sono: consentire un livello di conoscenza maggiore dei/nei servizi con una messa in rete più produttiva di tutte le risorse disponibili presenti nel territorio; registrare un livello condiviso di convergenza e allineamento delle conoscenze sui principi fondamentali del nuovo welfare locale; attivare una corresponsabilizzazione condivisa di tutti gli attori sociali, ciascuno dei quali in relazione al “carico rappresentativo” concorre alla realizzazione del patto medesimo ed al governo della comunità. Risultati attesi la piena collaborazione con gli altri Enti istituzionalmente chiamati a svolgere un ruolo nella politica del sociale ed in modo particolare con L’Azienda ASL n. 6 in uno spirito di responsabilità reciproche, certe e predefinite ma nella piena consapevolezza che quanto maggiore è l’integrazione tanto maggiore, qualitativamente e quantitativamente, è la capacità di risposta al bisogno; la partecipazione dell’associazionismo, del volontariato e dell’intero Terzo Settore non solo e non tanto come mera risorsa nella fase ultima di gestione di un servizio ma anche come ricchezza propositiva e fonte progettuale; l’apertura alle categorie imprenditoriali come soggetti di un patrimonio di conoscenze e competenze manageriali utili anche alla gestione dei servizi sociali; il coinvolgimento del sindacato come parte protagonista di un processo che, in piena era di globalizzazione, riesca a coniugare le richieste di

Ruolo di soggetto coordinatore con l’impegno di: eseguire gli incarichi operativi; concordare con i sindacati, le associazioni di categoria e gli altri soggetti interessati le modalità di trasmissione delle informazioni e l’assistenza alle imprese sociali sulle tematiche sia di natura giuridica che economico – finanziaria relative al patto; coordinare l’organizzazione del Patto a livello di ambiti territoriali (due nella Provincia) in linea con quanto previsto nelle Linee Guida del PLUS; coordinare i propri documenti di programmazione con i progetti del Patto e sviluppare quelle iniziative concordate con i soggetti aderenti e finanziabili anche con altri strumenti (recente legislazione regionale, ecc.); promuovere e, laddove possibile, realizzare forme di coordinamento fra i Comuni relative alla realizzazione del Patto fornire alle imprese locali le necessarie informazioni di base sulle opportunità del Patto; coordinare, attraverso l’attivazione degli Osservatori, il reperimento dei dati, l’analisi, lo studio e

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flessibilità del mercato del lavoro con le esigenze di tutela dei lavoratori. incrementare le occasioni di sviluppo e crescita, di fronte all’attuale crescente divaricazione tra sviluppo economico e tenuta del tessuto sociale; passare dalla tradizionale formula organizzativa basata sull’asse portante stato – mercato ad una nuova struttura che valorizzi le reti comunitarie e tutte le risorse presenti ed operanti; favorire il passaggio da un’accezione tradizionale di assistenza quale luogo di bisogni che possono essere discrezionalmente soddisfatti ad un’accezione di protezione sociale attiva, luogo di esercizio della cittadinanza; sostituire al “sociale” storicamente inteso una visione allargata del “bisogno” che, senza dimenticare le vecchie povertà, tenga conto delle nuove fasce di emarginazione, delle nuove forme di esclusione sociale, dei mutamenti intervenuti nel mercato del lavoro, dei cambiamenti strutturali nella popolazione e della sua composizione; determinare, tramite la pratica dell’investimento sulle risorse della persona, la fuoriuscita dal bisogno e il riacquisto dell’autonomia personale, con ciò passando dalla logica dell’assistenza sine die ad un sistema di protezione / promozione che, fatto salvo laddove non sia possibile, sia gradualizzato in quantità e limitato nel tempo.

l’informazione sui principali fenomeni alle politiche sociali; attuare rapporti di partecipazione tra tutti i soggetti presenti nel territorio a vario titolo interessati alle politiche sociali (continuare il lavoro di relazione e animazione territoriale intrapreso anche nella stipula del Patto); sostenere e fornire assistenza tecnica agli Enti Locali impegnati nella realizzazione del sistema locale dei servizi (l. 23/2005, Art. 7, comma 3, lettera h)

Azienda sanitaria locale N° 6

Obiettivi Sperimentazione di progetti innovativi per contenuti e metodologie i cui risultati possano essere considerati modelli da diffondere su tutto il territorio; La creazione di una rete territoriale di servizi “nido”, che combini le possibilità gestionali ed organizzative delle istituzioni pubbliche con l’esperienza e la professionalità dei soggetti privati, integrata con la successiva realizzazione di una rete di micro nidi familiari e di un asilo nido aziendale adiacente al P.O. di San Gavino, risulterà funzionale a perseguire: il miglioramento della conciliazione tempo/lavoro e della qualità di vita per il personale, aziendale e comunale, e delle famiglie di appartenenza; lo sviluppo di modelli pedagogici professionali ed innovativi nell’ambito dell’educazione infantile e del sostegno alla famiglia; l’aumento del grado di occupabilità delle donne ed una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro; l’inversione di tendenza della natalità. Risultati attesi: incremento delle nascite; incremento del numero dei parti naturali; miglioramento delle relazioni tra operatori del reparto e pazienti-utenti; intensificazione delle capacità di risposta al bisogno socio-educativo complesso espresso dalle famiglie, nell’ambito territoriale di riferimento, finalizzando la risposta alla dimensione ambientale e familiare.

Nella collaborazione dei servizi di riferimento, al fine di: ü porre in essere tutte

quelle azioni ritenute necessarie per la realizzazione degli interventi di cui al progetto

ü raggiungere gli obiettivi da perseguire

ü nella collaborazione del personale aziendale coinvolto, con gli Enti di Formazione, ai fini della organizzazione e realizzazione dei percorsi formativi da destinare agli interessati;

ü nella collaborazione per la valutazione del bisogno socio-sanitario, ai fini della realizzazione dei singoli piani di intervento personalizzati.

ü Allo scopo, le risorse professionali da impegnare sono rappresentate dal personale aziendale, referente per i servizi interessati (Riabilitazione – C.F. – N.P.I.) e a vario titolo coinvolti, ciascuno secondo le proprie specifiche competenze che garantiranno gli interventi sanitari previsti, in collaborazione e ad integrazione di quelli di livello sociale.

ü Il coinvolgimento delle varie figure professionali è atto ad assicurare una visione globale del disagio socio-sanitario, quindi finalizzata ad una valutazione e presa in carico multidisciplinare che sia garante di interventi qualitativamente efficaci nella risposta al bisogno.

Comune di Pabillonis

Obiettivi e risultati attesi Promuovere azioni di integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione. Promuovere azioni di inserimento e reinserimento lavorativo e riqualificazione dei soggetti svantaggiati

Comune di San Gavino Monreale

Obiettivi e risultati attesi Le attività saranno poi incentrate su due direttrici parallele e si articoleranno nel seguente modo: INDIRIZZATE AL TESSUTO SOCIALE, LE AZIENDE E I SERVIZI: - Sensibilizzare il tessuto economico locale;

ü snellire e semplificare le procedure amministrative di competenza;

ü coordinare le proprie

attività di gestione all’interno di un progetto provinciale complessivo;

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- Creare, attraverso le figure formate, una rete tra i servizi per il lavoro, le aziende e i beneficiari finali degli interventi che sia capace di dare risposte prioritariamente ai bisogni di inclusione sociale strutturare un equipe di lavoro;

- Informare gli operatori a qualsiasi livello sui diversi servizi e sulle opportunità, creando una documentazione condivisa che permetta di strutturare al meglio il percorso individualizzato dei beneficiari finali;

- Incentivi alle aziende per Inserimenti lavorativi e Tirocini di utenti segnalati.

INDIRIZZATE AGLI UTENTI: - FORMAZIONE utenti; - ORIENTAMENTO/BILANCIO COMPETENZE; - Finalizzare gli interventi individualizzati sui soggetti in carico con

risposte adeguate alle esigenze verificate e quando possibile attraverso soluzioni definitive mirate all’inclusione della persona in tutte le sfere di interesse sociale:

• Inserimenti lavorativi • Tirocini • Inserimento in gruppi appartamento • Piccoli sussidi • Prestiti per microimpresa • Ecc.

Comune di Villacidro

Obiettivi e risultati attesi Promuovere azioni di integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione. Promuovere azioni di inserimento e reinserimento lavorativo e riqualificazione dei soggetti svantaggiati.

Comune di Arbus

Obiettivi Promuovere azioni di integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione. Promuovere azioni di inserimento e reinserimento lavorativo e riqualificazione dei soggetti svantaggiati. favorire l’integrazione sociale di persone con disabilità; alleggerimento del carico assistenziale; favorire contesti in cui sia possibile sviluppare e migliorare le capacità relazionali e potenziare quelle residue; favorire l’integrazione sociale degli anziani autosufficienti; garantire agli anziani soli al termine di periodi di ospedalizzazione un luogo di accoglienza all’interno del quale trovare assistenza. Risultati attesi: Sostenere i disabili nei processi di socializzazione e integrazione sociale, arginando situazioni di esclusione sociale, migliorando la qualità della vita. Riduzione del numero di anziani che vivono in condizione di solitudine, emarginazione e precarietà.

Comune di Gonnosfanadiga

Obiettivi area disabilità Pieno inserimento nella struttura dei diversamente abili; sostegno alle famiglie; Creare una rete di collaborazione tra i vari servizi territoriali per rispondere alle esigenze locali; Raggiungere uno standard di servizio di qualità in termini di efficacia ed efficienza; realizzazione di una struttura che consenta il pieno inserimento di soggetti non autosufficienti per periodi di tempo limitato; sostegno alle famiglie. Area minori e disagio psico-sociale riduzione del fenomeno della dispersione scolastica. Area disagio sociale: favorire l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. Area formazione: creare figure professionalmente competenti in materia di occupazione di soggetti disabili.Fornire conoscenze sulle opportunità formative e lavorative del territorio anche in forma autonoma; Realizzare percorsi d’orientamento personalizzati; offrire strumenti aggiuntivi per aumentare l’occupabilità delle persone svantaggiate; fornire elementi di conoscenze

ü predisporre azioni e

strumenti organizzativi che favoriscano lo sviluppo del nuovo sistema dei servizi sociali;

ü reperire e utilizzare tutti

gli strumenti finanziari a loro disposizione secondo le normative comunitarie e nazionali vigenti.

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personalizzati finalizzati al miglioramento della qualità della vita del disabile; fruibilità della struttura realizzata in ordine al fabbisogno rilevato, raggiungimento di una buona qualità della vita nell’ambito della comunità attraverso una maggiore tutela delle fasce deboli della popolazione. Area minori e disagio psico-sociale: Ci si attende un mutamento nell’approccio socio culturale generale, anche attraverso attività di scambio con soggetti direttamente coinvolti e non. Con sviluppo di interesse specifico per le attività equestri, e, in genere, di quelle correlate alla gestione e salvaguardia dell’ambiente ed agli animali. Area disagio sociale: inserimento delle persone svantaggiate nel mercato del lavoro. Allontanamento da forme di assistenzialismo e acquisizione di autonomia e capacità nella gestione della propria situazione sociale, familiare ed economica; Area formazione formazione di operatori con competenze specifiche nel settore. Consolidamento delle conoscenze sulle opportunità offerte dal territorio in ambito lavorativo e/o formativo nei soggetti destinatari dell’intervento; Rafforzamento della consapevolezza e conoscenza delle capacità e competenze personali nei soggetti destinatari dell’intervento; Incremento degli inserimenti al lavoro dei soggetti svantaggiati; Aumento delle conoscenze sulla normativa di settore e sui vantaggi da essa offerti; Sviluppo di iniziative di autoimpresa da parte dei soggetti coinvolti.

Comune di Guspini

Obiettivi Area sofferenti mentali Favorire l’inclusione sociale e promuovere l’integrazione sociale e lavorativa delle persone sofferenti mentali. attuare specifici progetti integrati di inserimento lavorativo e sociale, con la creazione di una fattoria sociale (struttura semiresidenziale) in cui le persone con problemi di salute mentale possano svolgere attività di coltivazione ortofrutticola, allevamento, confezionamento e commercializzazione dei beni prodotti; aumentare il grado di occupabilità delle categorie svantaggiate (in quanto, in modo trasversale, oltre alle persone con problemi di salute mentale, verranno coinvolti anche soggetti svantaggiati in situazione di disoccupazione di lunga durata); favorire la socializzazione delle persone in situazione di disabilità; favorire, nei soggetti con problemi di salute mentale ma in grado di lavorare, l’acquisizione di competenze specifiche spendibili nel mondo del lavoro, tramite azioni di formazione; favorire la nascita di una cooperativa di tipo B. Area minori e giovani : favorire l’inclusione sociale e lavorativa di minori e giovani in particolari situazioni di svantaggio (in fase di deistituzionalizzazione e privi di una rete parentale adeguata in grado di accoglierli). Accogliere minori e giovani in particolari situazioni di svantaggio, inserendoli in un gruppo appartamento; Aumentare l’occupabilità di soggetti svantaggiati, attuando specifici progetti di inserimenti lavorativi presso aziende del circondario; favorire la socializzazione e promuovere il graduale inserimento di tali minori e giovani nel contesto sociale di appartenenza. Area sostegno alla genitorialità: creare servizi di supporto ai genitori area anziani fornire servizi per migliorare la qualità della vita dell’anziano. favorire la vita attiva e di relazione dell’anziano. avorire l’acquisizione di competenze spendibili per l’assistenza agli anziani. I risultati attesi Area sofferenti mentali Attuazione di una logica di welfare locale delle responsabilità, attraverso il rafforzamento dell’integrazione, della cooperazione e dell’interazione interistituzionale tra gli attori pubblici e privati del territorio coinvolti nel patto rivolto alle persone con disabilità; realizzazione della struttura semiresidenziale; miglioramento della qualità della vita della fascia in questione; rafforzamento dell’offerta di servizi rivolti alla fascia in questione (in questo caso ci si attende: una costante partecipazione alle attività sociali e lavorative proposte); creazione di impresa (con la costituzione di una cooperativa di tipo B) e produzione e commercializzazione dei prodotti della fattoria e quindi aumento dell’occupabilità dei lavoratori svantaggiati. Area minori e giovani: attuazione di una logica di welfare locale delle responsabilità, attraverso il rafforzamento dell’integrazione, della cooperazione e dell’interazione interistituzionale tra gli attori pubblici e privati del territorio;

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miglioramento delle condizioni economiche e della qualità della vita della fascia in questione (che verrà evidenziata dal raggiungimento dei seguenti aspetti: autonomia nella gestione dell’appartamento; partecipazione ad attività scolastiche, formative, sportive e aggregative in generale proposte nella comunità di appartenenza; compartecipazione alle spese dell’appartamento; autonomia nell’organizzazione e gestione dei propri impegni; realizzazione degli inserimenti lavorativi). Area sostegno alla genitorialità alto numero di partecipazione sia alle attività rivolte ai minori che ai genitori; grado di soddisfazione elevato per i servizi attivati, rilevato attraverso la somministrazione di un questionario, quale strumento di verifica in itinere e finale. Area anziani rispondere ai bisogni dell’anziano. partecipazione dell’anziano alla vita di relazione e alle attività proposte; percezione di sé come protagonista attivo all’interno della comunità. acquisizione di conoscenze utili per l’assistenza agli anziani.

Comune di Sardara

Obiettivi e risultati attesi Promuovere azioni di integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione. Promuovere azioni di inserimento e reinserimento lavorativo e riqualificazione dei soggetti svantaggiati

Università degli Studi di Cagliari – Dipartimento di Economia (Responsabile d’azione) – Iares - Comuni del Patto sociale - Consorzio SIS

Obiettivi: Accompagnare i decisori politici e gli operatori sanitari e sociali nell’implementazione del nuovo modello di welfare locale (ex LR 23/05). Creazione del sistema informativo dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari a livello distrettuale. Risultati attesi: Accrescimento della consistenza del capitale sociale del territorio; Miglioramento delle caratteristiche aziendali delle imprese sociali presenti nel territorio; Nascita e sviluppo di nuove imprese sociali orientate ai bisogni del territorio secondo un’impostazione multidimensionale; presenza adeguata e qualificata dei soggetti sociali solidali ai tavoli della concertazione; sviluppo di progetti innovativi sui servizi alla persona; capillare informazione e sensibilizzazione delle comunità locali. Individuazione delle soluzioni gestionali e giuridiche più adeguate a disegnare un percorso coerente ed efficace per la programmazione e la gestione integrata e co-progettata dei servizi alla persona nella realtà territoriale; Innalzare i livelli di consapevolezza degli attori chiave sugli aspetti cruciali dell’intero processo sui cui si concentrerà maggiormente la successiva fase di accompagnamento e formazione e porterà alla predisposizione degli strumenti necessari all’implementazione del modello; Stesura del profilo d’ambito: analisi socio-demografica, dei bisogni, dell’offerta e della spesa socio-sanitaria; Predisposizione dei disegni e degli strumenti di monitoraggio e valutazione per la fase di adozione e attuazione del PLUS; Verifica e validazione della coerenza metodologica e scientifica degli strumenti utilizzati, in particolare nella fase di definizione del profilo d’ambito

ü snellire e semplificare le procedure amministrative di competenza;

ü coordinare le proprie

attività di gestione all’interno di un progetto provinciale complessivo;

ü predisporre azioni e

strumenti organizzativi che favoriscano lo sviluppo del nuovo sistema dei servizi sociali;

ü reperire e utilizzare tutti

gli strumenti finanziari a loro disposizione secondo le normative comunitarie e nazionali vigenti.

Università di Cagliari - Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica (DIEE)

CNIT - Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni

Cooperativa Sociale “Happy Baby”,

Obiettivi Offrire un servizio educativo ai bambini Risultati attesi Riscontro positivo da parte delle famiglie. Realizzazione di micro nidi che potrebbero sorgere secondo l’esigenza nei diversi paesi del territorio. Tali micro nidi verrebbero supportati per organizzazione e programmazione didattica educativa dalla struttura nascente nel Comune di Guspini.

ü sostenere i contenuti del Patto nei diversi tavoli tecnici e operativi;

ü favorire tutte le iniziative

atte a promuovere nelle imprese l’innovazione di processo e di prodotto

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Società Cooperativa Sociale Alfa Beta Onlus

Obiettivi – area anziani e disabilità Gli obiettivi sono molteplici, ma strettamente interconnessi tra loro in quanto permetterebbero di attivare una serie di servizi fortemente integrati tra loro. Gli obiettivi della casa famiglia sono quelli di accogliere sofferenti mentali appartenenti al territorio del Medio Campidano e della Bassa Marmilla in una casa temporaneamente sostitutiva del proprio ambiente familiare per: • venire incontro alle famiglie che non possono prendersi carico del

proprio congiunto • venire incontro alle carenze e difficoltà vissute all’interno del proprio

nucleo familiare offrendo all’ospite un servizio che gli consenta di sentirsi attivo e responsabile nella conduzione della propria vita con gli altri ospiti, acquisendo varie autonomie anche esternamente alla casa

Gli obiettivi della casa protetta sono relativi a: • accoglienza di persone con una autonomia gravemente compromessa a

livello fisico o mentale che permettano alle stesse di vivere in un ambiente adatto ai propri bisogni, mantenendo tuttavia la possibilità di stare a contatto con altre persone, di prendere parte a delle attività.

• venire incontro alle esigenze di persone che non hanno familiari che le possano seguire nella vita quotidiana e che hanno bisogno del supporto di personale qualificato e preparato a rendere dignitosa e a innalzare la qualità della vita

L’obiettivo macro del Centro Diurno è quello dell’integrazione e inclusione sociale, che consenta alle persone diversamente abili di uscire dall’ambito domestico e inserirsi in servizi comunitari. Inoltre permette: • acquisizione/potenziamento delle autonomie gestionali e di base,

rafforzamento di abilità cognitive, relazionali e di interazione, acquisizione della capacità di adattamento nei diversi contesti di vita

• orientamento e supporto nell’inizio di un eventuale percorso formativo e/o professionalizzante

• raccordo con i servizi sanitari per la proposta di progetti di intervento integrati,

• alleggerimento del carico familiare e supporto ai care-givers, • offerta di servizi di base che consentano ai diversamente abili il miglior

grado di autonomia nel loro ambiente di vita. Obiettivo dei servizi di base (cattering e servizio lavanderia) e del telesoccorso: • favorire la permanenza nel proprio domicilio di persone anziane o con

ridotta autonomia, ponendosi ad integrazione di altri servizi, quali ad esempio il Servizio di Assistenza Domiciliare,

• attivare dei dispositivi di sicurezza e controllo, quale appunto il telesoccorso, che possono far vivere in una situazione di serenità e maggiore tranquillità sia gli utenti che i familiari.

Obiettivi – area prima infanzia Ampliare l’offerta educativa per la fascia 0-3 anni, favorire lo sviluppo psico-fisico dei bambini con la proposta di attività ludiche e laboratoriali mirate, cura e igiene del bambino durante le ore di permanenza nell’asilo, predisposizione e organizzazione della giornata in funzione dei bisogni e delle esigenze dei piccoli frequentanti la struttura, fornire supporto e consulenza alle famiglie relativamente al loro ruolo educativo e al rapporto con i piccoli, nei vari momenti della crescita. Risultati attesi – area anziani e disabilità dare risposta alle esigenze della Comunità e del Territorio con l’attivazione a regime delle strutture residenziali; risposta ai bisogni delle persone che necessitano di un supporto diurno e di servizi a domicilio, nell’ambito del territorio di riferimento. Risultati attesi – area prima infanzia Risposta alla domanda del territorio in termini di servizi rivolti alla primissima infanzia.

Consorzio SOLIDARIETA’

Obiettivi: Promuovere il benessere sociale delle persone con disturbo mentale attraverso percorsi di normalità. Favorire la nascita ed il potenziamento delle imprese sociali e non che operano nel campo dei servizi alla persona. Favorire il trasferimento di buone prassi da un territorio ad un altro. Favorire il rafforzamento delle reti tra imprese sociali e di volontariato. Risultati attesi: Persone con disturbo mentale che abbiano la possibilità di reintegrarsi nelle tre dimensioni della casa, del lavoro e del tempo libero anche con la costruzione e ricostruzione di nuove relazioni che favoriscano il suo rientro nella comunità d’origine. Imprese sociali e onlus in grado di utilizzare strumenti quali: business plan, pianificazione finanziaria e gestionale, controllo di gestione delle commesse, bilancio sociale, bilancio di

ü introdurre strumenti utili

al dialogo e a favorire nuove iniziative imprenditoriali, attraverso uno specifico accordo di intesa con le organizzazioni imprenditoriali;

ü sostenere la

concertazione locale per il rilancio di: sviluppo sociale e occupazionale, pari opportunità, formazione al lavoro e all’autoimprenditorialità;

ü allo sviluppo

dell’imprenditorialità sociale; ü ad una migliore

organizzazione delle imprese sociali;

ü ad una maggiore

professionalizzazione degli operatori sociali.

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competenze, capitalizzazione, carta dei servizi, certificazioni qualità, marchi. Avviare progetti innovativi di inclusione sociale sul nostro territorio; Condivisione migliore della partecipazione ai progetti personalizzati integrati tra i diversi soggetti

Cooperativa Sociale CTR

Obiettivi creazione di nuovi spazi abitativi protetti, alternativi alla Casa Famiglia Psichiatrica /Comunità protetta/; razionalizzazione e qualificazione dei servizi residenziali rivolti ai disabili psichici mediante la creazione di modelli alternativi alle strutture ad alto grado di protezione; Assicurare all'interno della rete dei percorsi riabilitativi, una anello in più a ridotta valenza psichiatrica che tenga conto delle fluttuazioni dell'utente fra momenti evolutivi e involutivi; permettere a quei soggetti che hanno recuperato capacità di vita autonoma, ma che necessitano di appoggio, di vivere l'autonomia per loro possibile in un ambiente di tipo familiare, offrendo sostegni adeguati e pertinenti ai reali bisogni. L'obiettivo ultimo è quello della creazione, più che di percorsi linearmente evolutivi ( da un grado di minore ad uno di maggiore autonomia), di una rete di possibilità che tenga conto, e sia in grado di rispondere, alle difficoltà individuali. Permettere a quei soggetti che hanno limitate capacità di vita autonoma, ma che necessitano di appoggio, di vivere l'autonomia per loro possibile in un ambiente protetto ma non residenziale, offrendo sostegni adeguati e pertinenti ai reali bisogni. L'obiettivo ultimo è quello della creazione, più che di percorsi linearmente evolutivi: da un grado la possibilità di fruire di un servizio di accoglienza semiresidenziale - “centro diurno” – dall’altro di poter contare su una rete di possibilità che tenga conto, e sia in grado di rispondere, alle difficoltà individuali, siano esse la gestione di un inserimento lavorativo o l’incentivazione di luoghi di aggregazione positiva. Risultati attesi Riduzione del carico familiare nelle famiglie degli utenti inseriti nel progetto. Miglioramento e stabilizzazione del quadro clinico degli utenti inseriti. Maggiore autonomia di base con utilizzazione delle opportunità di aggregazione, socializzazione e di lavoro; razionalizzazione dei servizi di Comunità Protetta/Casa Famiglia Psichiatrica; coerenza tra obiettivi del programma terapeutico riabilitativo del sofferente psichiatrico/disabile fisico e contesto residenziale di inserimento rafforzamento e sviluppo progressivo delle autonomie acquisite in comunità protetta da parte dell’utente mediante nuovi stimoli e contesti di vita; messa in rete di nuovi servizi alternativi per i sofferenti psichiatrici

Cooperativa Pardu Mannu

Obiettivi L’obiettivo principale è promuovere azioni di integrazione sociale attraverso inserimento lavorativo da parte di soggetti svantaggiati. Tale obiettivo risulta raggiungibile con la realizzazione di un ostello con dei posti letto volto ad ospitare persone disabili e non, la realizzazione di un parco attrezzato intorno allo stabile, la creazione di un centro diurno volto ad ospitare i disabili aiutando così anche le loro famiglie fornendo un posto sicuro di svago, di lavoro e di aggregazione, erogando così servizi ben articolati in alternativa all’assistenza domiciliare dei disabili favorendone la socializzazione la condivisione di interessi e di spazi comuni; Risultati attesi Il risultato atteso è creare una cooperativa sociale che offra non solo servizi sociali ma anche “economia sociale” e soprattutto superare situazioni di disuguaglianza ed esclusione sociale aiutando i disabili ad acquisire competenze specifiche sull’organizzazione operativa delle attività e raggiungere la necessaria sicurezza emotiva per affrontare la vita con dignità

Cooperativa Sociale La Clessidra

Obiettivi Area sofferenti mentali Favorire l’inclusione sociale e promuovere l’integrazione sociale e lavorativa delle persone sofferenti mentali. attuare specifici progetti integrati di inserimento lavorativo e sociale, con la creazione di una fattoria sociale (struttura semiresidenziale) in cui le persone con problemi di salute mentale possano svolgere attività di coltivazione ortofrutticola, allevamento, confezionamento e commercializzazione dei beni prodotti; aumentare il grado di occupabilità delle categorie svantaggiate (in quanto, in modo trasversale, oltre alle persone con problemi di salute mentale, verranno coinvolti anche soggetti svantaggiati in situazione di disoccupazione di lunga durata); favorire la socializzazione delle persone in

ü sostenere i contenuti del Patto nei diversi tavoli tecnici e operativi;

ü favorire tutte le iniziative

atte a promuovere nelle imprese l’innovazione di processo e di prodotto

ü introdurre strumenti utili

al dialogo e a favorire nuove iniziative imprenditoriali, attraverso uno specifico accordo di intesa con le organizzazioni imprenditoriali;

ü sostenere la

concertazione locale per il rilancio di: sviluppo sociale e occupazionale, pari opportunità, formazione al lavoro e all’autoimprenditorialità;

ü allo sviluppo

dell’imprenditorialità sociale; ü ad una migliore

organizzazione delle imprese sociali;

ü ad una maggiore

professionalizzazione degli operatori sociali.

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nascita di una cooperativa di tipo B. I risultati attesi Area sofferenti mentali Attuazione di una logica di welfare locale delle responsabilità, attraverso il rafforzamento dell’integrazione, della cooperazione e dell’interazione interistituzionale tra gli attori pubblici e privati del territorio coinvolti nel patto rivolto alle persone con disabilità; realizzazione della struttura semiresidenziale; miglioramento della qualità della vita della fascia in questione; rafforzamento dell’offerta di servizi rivolti alla fascia in questione (in questo caso ci si attende: una costante partecipazione alle attività sociali e lavorative proposte); creazione di impresa (con la costituzione di una cooperativa di tipo B) e produzione e commercializzazione dei prodotti della fattoria e quindi aumento dell’occupabilità dei lavoratori svantaggiati. Acquisizione da parte dei partecipanti di conoscenze utili per la conduzione delle attività presenti all’interno della fattoria.

Cooperativa Asce 2

Obiettivi: area fasce deboli: miglioramento della persona attraverso l’esercizio dell’attività agricola. Pur non essendo la cura delle piante l’obiettivo principale dell’esperienza in fattoria, essa diventa comunque contributo irrinunciabile al raggiungimento dell’obiettivo primario e perciò centrale è il ruolo del supporto tecnico al conseguimento del risultato finale da parte dell’agricoltore nella fattoria stessa Area giovani e minori diversamente abili: Promuovere la socializzazione tra i ragazzi, promuovere una maggiore autonomia, sentirsi utili agli altri, portare alla costituzione di un gruppo di lavoro, utilizzare le proprie potenzialità corporee e psichiche al di là dell’handicap, lavorare per un’integrazione tra i diversamente abili e i normodotati. Risultati attesi: Area fasce deboli: rendere la struttura completamente aperta e fruibile ai disabili nell’esercizio del lavoro agricolo poiché essi possano riacquistare fiducia nelle proprie capacità riconquistando il concetto di temporalità che spesso, nel mondo del disabile, si ferma inesorabilmente al momento dell’handicap, dell’incidente o delle esperienze trascorse. area giovani e minori diversamente abili: costituire un gruppo di lavoro stabile, ma con possibilità di entrata di nuovi membri o perdita degli stessi; maggiore autonomia nella cura degli animali e nella guida del cavallo, ma anche nel muoversi negli spazi delle attività; maggiore metacognizione, con una presa di coscienza dei propri limiti, ma anche delle proprie capacità, il controllo e l’espressione della propria emotività Portare a conoscenza degli altri “normodotati” dei lati positivi della disabilità, lavorando per un’integrazione tra “diversi”.

Infantile Società Cooperativa Sociale

Obiettivi elaborare politiche che tengano conto delle esigenze delle famiglie dove entrambi i coniugi sono lavoratori; Sviluppare attività che promuovano un ruolo attivo dei bambini e dei ragazzi in un contesto ricreativo-educativo all’interno della scuola, rafforzare contesti di istruzione che consolidino la coesione sociale, consentire ai più giovani di avere degli spazi alternativi alla strada ed alla piazza dove poter usufruire di spazi integrativi ed ottimizzare l’utilizzo del tempo libero. Risultati attesi: Creazione di contesti adeguati ai bisogni comunicativi; Erogazione di in servizio flessibile che risponda alle esigenze del territorio. Partecipazione

Associazione “Società sarda di pedagogia”

Risultati attesi: scambio di esperienze fra tutti i soggetti coinvolti nei processi educativi; attività di progettazione partecipata tra genitori, educatori e operatori in genere; creazione di spazi di incontro; Offerta di specifiche risposte alle loro esigenze di gestione del tempo libero alle persone in situazione di handicap; Realizzazione di iniziative volte a promuovere il diritto di chi è diversamente abile (bambino, adolescente ed adulto); Creazione di occasioni d’incontro diversamente abili e volontari; aumento della consapevolezza dei genitori, sia di quelli con figli diversamente abili che normodotati, circa la dignità della loro azione pedagogica nel processo di crescita dei figli; scambio di esperienze fra tutti i soggetti coinvolti nei processi educativi; attività di progettazione partecipata tra genitori, educatori e operatori in genere; diffusione di buone prassi; integrazione tra

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§ promozione della responsabilità genitoriale; § creazione di spazi di incontro; § attività per il tempo libero.

ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti)

Obiettivi: Diffondere, migliorare e promuovere una cultura di attenzione in favore dei minori, degli adolescenti e la famiglia in genere congiuntamente agli altri attori, istituzionali e non, coinvolti, (in termini di tutela, diritti, problematiche sociali e relazionali, disadattamento, deprivazione, ecc.). Svolgere ricerche ed indagini al fine di creare un sistema informativo a livello provinciale: una banca dati attraverso la quale monitorare i principali indicatori socio-demografici, approfondire lo studio dei mutamenti della struttura familiare e le “necessità” emergenti, individuare le esigenze specifiche che si manifestano a livello comunale e provinciale e fornire un quadro generale del sistema integrato degli interventi in. Ricerche che poi verranno pubblicate attraverso la rivista dell’ANPE “Professione Pedagogista”. Analizzare i bisogni sociali della famiglia, dei minori e degli adolescenti attraverso lo strumento di articolate schede di rilevazione, definite per singole reti d'offerta, ma aventi una struttura comune e riguardanti la medesima macro area tematica. Risultati attesi piano d’azione e d’interventi per l’infanzia e l’adolescenza per la promozione del benessere e della normalità del soggetto in età evolutiva, la tutela e la cura di quelli in difficoltà. Interventi a favore dell’età adolescenziale, delle correlate problematiche e degli strumenti per la prevenzione e l’intervento sul disaggio e la devianza minorile; per i giovani che si avvicinano al mondo del lavoro e le politiche a sostegno delle famiglie. Particolare attenzione dovranno avere anche i sistemi di educazione e formazione, servizi extrascolastici, l’utilizzo del tempo libero e le azioni per favorire l’impegno sociale e la partecipazione attiva del territorio.

Rp Sardegna onlus

Obiettivi Creare condizioni favorevoli per l’accesso autonomo alla cultura. Garantire la continua disponibilità dell’informazione. Migliorare l’occupabilità e le conoscenze dei disabili. Offrire opportunità per attivare e migliorare i rapporti interpersonali e di comunità. Risultati attesi: Facilitare l’accesso alla lettura. Agevolare l’accesso e l’utilizzo delle biblioteche digitali nazionali. Assicurare la lettura dei quotidiani e dei periodici e quindi garantire l’informazione. Disporre di patrimonio di testi della cultura sarda che soddisfino le richieste culturali dei disabili visivi o impediti. Presenza di operatori capaci di migliorare le iniziative di formazione professionale. Fruire di attività innovative che orientano verso l’utilizzo delle tecnologie volte a migliorare l’autonomia personale.Fornire opportunità di conoscenza del mondo del lavoro e della sua organizzazione. Fornire informazione per la partecipazione a stages o tirocini che agevolino la maturazione e l’autonomia delle scelte professionali. Fornire indicazione e accompagnamento per l’avvio di iniziative di autoimpiego o progetti imprenditoriali.

Consulnet srl

Obiettivi: Promozione di azioni di integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione. Incentivare l’autoimprenditorialità con sistemi di intervento che compensino una crescente precarietà lavorativa dei giovani; Adozione di criteri di efficienza economica ed organizzativa dei servizi. Risultati attesi: Sviluppo dell’economia locale attraverso servizi integrati alle fasce deboli; Realizzazione di un edificio per azioni di informazione e di sensibilizzazione sulle azioni per l’inclusione sociale nell’intero territorio regionale, con specifico riferimento ad azioni di rafforzamento dell’imprenditorialità nel sociale. Attività di assistenza e di consulenza per l’autoimprenditorialità e per la predisposizione di business plan, in particolare nell’economia sociale. Definizione di modalità di Certificazione dei servizi alla persona erogati dalle imprese sociali. Formazione, aggiornamento e riqualificazione degli operatori del volontariato e dell’economia sociale che operano nei servizi sociali, volti a contrastare le cause di esclusione sociale riguardanti, in particolare, diversamente abili, immigrati, donne e minori

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AIEM: Associazione Integrazione Etnie del Mondo

Obiettivi Promuovere azioni di integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione. Risultati attesi Miglioramento della qualità della vita delle fasce deboli della popolazione; Maggiore flessibilità dell’offerta di servizi alle fasce deboli della popolazione; Creazione di micro-imprese delle fasce deboli.

Ass. “Oltre il sogno

Obiettivi favorire l’inclusione sociale e lavorativa; valorizzare l’abilità e le competenze dei soggetti disabili; creazione di strutture residenziali che possano garantire, per coloro che non possono vivere in famiglia, la qualità e l’efficacia delle risposte ai problemi multidimensionali della persona disabile. Risultati attesi miglioramento delle condizioni economiche e della qualità della vita delle fasce deboli della popolazione; aumento dell’occupabilità dei soggetti svantaggiati; rafforzamento dell’offerta di assistenza alternativa e maggiore flessibilità dell’offerta dei servizi alle persone portatrici di disagio psichico.

Associazione Sinergie Onlus

Obiettivi: Conoscenza dei bisogni e delle risorse presenti nei gruppi dei giovani del territorio. Nascita di gruppi di affinità organizzati. Aumento delle capacità di comprendere, adeguarsi e gestire i contesti e le differenze di ruolo. Creazione in ciascun comune di un gruppo di adolescenti e giovani motivati ad impegnarsi in percorsi laboratoriali finalizzati a migliorare la vivibilità dei paesi (valorizzazione di quartieri periferici). Sviluppo di una coscienza del diritto-dovere di assumersi delle responsabilità sociali. Aumento delle capacità progettuali e organizzative. Miglioramento nella comunicazione e nei rapporti sociali che spesso contrappongono giovani e adulti. Miglioramento nella comunicazione e nelle interazioni tra i giovani e le istituzioni. Favorire nelle scuole lo sviluppo di capacità di lettura critica dei fenomeni della dispersione scolastica ponendo in evidenza le metodologie che favoriscono gli apprendimenti e l’integrazione delle differenze in percorsi collettivi di crescita e apprendimento. Risultati attesi Creazione di una rete di collaborazione che coinvolta oltre ai soggetti pubblici e/o privati anche i ragazzi e gli adulti, in particolare i genitori Creazione di contesti adeguati ai bisogni comunicativi, di comprensione e ascolto. Erogazione di aiuti concreti in termini di expertise, che abbiano ricadute positive nella gestione del disagio. Miglioramenti dei soggetti coinvolti nelle strategie comunicative e nella gestione dei conflitti, e aumento della consapevolezza dei propri diritti e doveri. Creazione di gruppi di famiglie interessate a vivere nuove esperienze di solidarietà sociale. Creare nuove forme di collaborazione tra gli operatori del settore, gli insegnanti e i genitori. Miglioramento della qualità di vita soprattutto degli alunni a rischio di esclusione sociale-. Avvio di una ricerca conoscitiva che permetta, oltre alla raccolta di informazioni, di conoscere e agganciare i giovani destinatari dell’intervento. Sperimentazione di nuove forme di comunicazione più vicine ai modelli e agli stili giovanili. Costruzione di relazioni significative e fiduciarie con i gruppi giovanili. Costruzione e realizzazione di micro-progetti che coinvolgano i giovani in prima persona rendendoli protagonisti attivi. Attivazione di contatti significativi tra i destinatari (giovani e portatori di disagio) e i servizi esistenti nel territorio.

Associazione Logos

Obiettivi: Creazione di un sistema integrato di servizi per l’infanzia che garantisca alle famiglie, ai bambini e alle bambine pari opportunità e la tutela del loro diritti per la loro crescita. Risultati attesi: Offrire ai minori la possibilità di sperimentare percorsi di socializzazione e di cura individuali e di piccolo gruppo con personale qualificato che garantiscano coerenza e continuità all'esperienza educativa. (previsione di un utilizzo di servizi all’infanzia da almeno un 70% del potenziale delle famiglie che creano un bacino d’utenza nel territorio). Organizzazione di

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ricerca/azione documentazione che offra nel centro pilota la consulenza per la progettazione e realizzazione dei servizi satellite. Ampliare la rete dei servizi di cura per la prima infanzia, offrendo un servizio che interpreta la necessità di maggiore flessibilità, nonché il bisogno di condivisione della cura e dell'educazione dei figli; favorire l'attivazione di reti amicali tra le famiglie; sviluppare l'occupazione femminile; creare un forte interscambio e collaborazione tra le risorse, private e pubbliche, presenti sul territorio.

Anspi, Parrocchia B.V. di Lourdes

Obiettivi: aggregazione sociale e accoglienza, tutta l’attività che viene svolta dai nostri giovani contempla sempre questi due grandi temi. I risultati attesi: aggregazione sociale e dell’accoglienza, che vengono raggiunti solamente quando si ha una notevole predisposizione dello spirito di “servizio agli altri”. Ci attendiamo ovviamente (come in qualche caso già avviene) di poter disporre per il futuro tanti nostri giovani che racchiudano le caratteristiche appena sopra citate per far si che il problema del disagio minorile imperante oggi nei nostri territori possa quanto meno diminuire e possa trovare nelle strutture come quelle nelle quali ci stiamo impegnando, un serio punto di riferimento.

Parrocchia Sacro Cuore

Obiettivi Recupero del senso della festività e del tempo libero nelle fasce deboli della popolazione maggiormente esposte ai problemi della solitudine e dell’abbandono. Favorire spazi per l’aggregazione giovanile entro ai quali coltivare valori civ ili, sociali ed umani di solidarietà. risultati attesi con le azioni di prima accoglienza e integrazione a sostegno delle persone in condizioni di bisogno e in situazioni di solitudine e abbandono familiare è auspicabile la ristrutturazione e l’assodamento di reti affettive ed amicali in grado di sostenere psicologicamente e pedagogicamente gli individui deboli nei periodi di maggiore sconforto e solitudine. Il periodo delle festività e delle ferie estive registrano spesso un peggioramento degli stati d’animo di persone in solitudine con il conseguente deterioramento delle condizioni di autonomia e capacità di gestione delle risorse affettive. Per quanto riguarda le azioni nei confronti dei giovani, è auspicabile formare i soggetti in situazione di disagio al recupero delle proprie capacità di socializzazione. Sensibilizzazione dei giovani nei confronti delle problematiche relative alla popolazione anziana, in maniera tale da coinvolgerli nei progetti di sostegno all’età anziana e sviluppare dimensioni di solidarietà orizzontale.

Cooperativa il mio mondo

Obiettivi: area minori: miglioramento della qualità della vita dei bambini e delle bambine, al sostegno delle funzioni genitoriali e alla valorizzazione delle risorse auto-organizzative delle famiglie. Il progetto prevede l'offerta differenziata di servizi per la prima Infanzia che, con criteri di flessibilità ed elasticità, rispondano alle diverse esigenze delle famiglie che non trovano risposta presso gli Asili Nido esistenti.

Futurmatica Creatività Digitale srl

Obiettivi: Progettare e creare una piattaforma tecnologica che permetta una capillare e organizzata fornitura di servizi ad una particolare categoria di soggetti, l'approccio utilizzato è quello "centrato sulla persona" definire quindi il servizio in relazione alle reali esigenze dell’utilizzatore. Le tipologie di servizio saranno due: E-Assistance: una rete di assistenti sociali che interagiscono con una piattaforma tecnologica gestita da una centrale operativa che avrà il compito di ottimizzare risorse, tempi e servizi. E-Health: utilizzo della rete e quindi della piattaforma tecnologica per il monitoraggio dei pazienti, per l’erogazione di servizi di pronto intervento e assistenza sanitaria. Per entrambe le linee l’obiettivo sarà anche quello di sperimentare la banda larga per nuovi e diversi servizi che la comunità può dare ai propri cittadini, utilizzando a tal fine nuove tecnologie e nuovi strumenti di facile ed amichevole uso per utenti solitamente "distanti" da strumenti innovativi. Risultati attesi: Favorire lo sviluppo di servizi di assistenza e di telemonitoraggio a domicilio di elevata innovazione e qualità, attraverso la definizione di un modello di servizio adeguato alle aspettative espresse

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vantaggi sono anche in termini di una maggiore propensione alle esigenze dei singoli evitando disservizi legati al fattore umano comunque presente ma ben supportato da strumenti tecnologici.

Società in costituzione di Villacidro

L’obiettivo generale è quello di consentire alle categorie sociali più deboli e svantaggiate di svolgere una normale vita di relazione permettendo loro di raggiungere i principali centri di aggregazione sociale quali la scuola, la parrocchia, i centri sportivi e ricreativi. Nello specifico: dare la possibilità agli anziani e disabili di raggiungere luoghi di cura e di riabilitazione o più semplicemente uffici e altre strutture pubbliche soddisfare le esigenze di una vasta clientela permettendole di usufruire di un servizio di noleggio con conducente di un bus di ultima generazione per viaggi sia di breve che di lunga percorrenza. Risultati attesi: La società prevede di: offrire un servizio che risponda alle caratteristiche di efficienza ed efficacia; dare particolare attenzione ai bisogni di una clientela con necessità particolari attivando servizi quali: scuolabus, trasporto per anziani e disabili, servizio di accompagnamento da e per il proprio domicilio.

Associazione Io e te insieme

Obiettivi: Dare un futuro alle persone con insufficienza mentale rimaste senza famiglia; alleviare le difficoltà dei famigliari dando l’opportunità di inserire anche per brevi periodi i loro famigliari nella struttura. Risultati attesi: Buona qualità di vita dei disabili, creazione di nuovi posti di lavoro per la loro assistenza.

Associazione “Prendi il Largo”

Obiettivi Promuovere l’integrazione sociale dei disabili e valorizzarne le potenzialità. Perseguire il raggiungimento di una maggiore autonomia personale del disabile ed essere di sostegno alle famiglie. Assicurare occasioni di aggregazione sociale aperte a tutta la popolazione e di partecipazione dei disabili alla vita della comunità di appartenenza. Sensibilizzazione della popolazione sulle problematiche relative alla disabilità. Risultati attesi Migliorare la qualità di vita dei disabili e favorirne la permanenza nel proprio contesto familiare e sociale, prevenendo il ricorso all’istituzionalizzazione.

Associazione “RES” Rete per l’Ecologia sociale

Obiettivi: Completare il processo di riabilitazione-abilitazione del soggetto con handicap intellettivo, fisico e relazionale; Consolidare il livello di acquisizioni raggiunto e potenziare le abilità specifiche dell’area socio-relazionale; Superare il concetto di istituzionalizzazione; Fornire competenze tecnico-operative ai partecipanti con particolare riferimento allo sviluppo e potenziamento delle abilità integranti; Favorire la produzione autonoma di opportunità di relazione-gratificazione-apprendimento con la comunità; Accompagnare il disabile nel processo di adultizzazione attraverso un lavoro svolto sulla dimensione psicologica sia individuale che di gruppo. Risultati attesi: Integrazione sociale; Miglioramento del livello di autostima e della qualità della vita, sia dei singoli utenti che dei familiari; Sensibilizzazione della comunità al fenomeno della diversità; Creazione di un servizio permanente aperto al territorio.

Coop. EUREKA

Obiettivi Favorire l’integrazione sociale delle donne e degli uomini, ostacolata a causa del loro handicap o della loro appartenenza a un gruppo sociale con particolare difficoltà; Eliminare situazioni di esclusione sociale; Favorire la vita attiva degli anziani all’interno della comunità tramite una struttura che possa garantire loro una vita sociale attraverso attività organizzate da volontariato e associazioni giovanili anche in accordo con il servizio sociale dell’area o con lo stesso medico di base. Risultati attesi Miglioramento della qualità della vita delle fasce deboli della popolazione (portatoti di handicap, persone con problemi psichici, anziani, bambini, etc); Prevenzione nelle manifestazioni di disagio giovanile.

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CESIL

Obiettivi: Creare e attivare una rete tra i servizi per il lavoro, le aziende e i beneficiari finali degli interventi che sia capace di dare risposte prioritariamente ai bisogni di inclusione sociale. Strutturare, previa apposita formazione, all’interno dei Servizi Sociali delle figure professionali che fungano da referente per le persone e per i servizi e che integrino gli interventi sulla persona in campo formativo ed occupazionale ma anche sociale, sanitario ed abitativo.Sensibilizzare il tessuto economico locale coinvolgendolo nella costruzione di una cultura dell’accoglienza capace di favorire la partecipazione alla vita produttiva delle persone che incontrano ostacoli ad avvalersi delle opportunità offerte dal mercato del lavoro. Diffondere in modo capillare, agli operatori di qualsiasi livello, informazioni dettagliate sui diversi servizi e sulle opportunità, creando una documentazione condivisa che permetta di strutturare al meglio il percorso individualizzato dei beneficiari finali. Finalizzare gli interventi individualizzati sui soggetti in carico con risposte adeguate alle esigenze verificate e quando possibile attraverso soluzioni definitive mirate all’inclusione della persona in tutte le sfere di interesse sociale. Risultati attesi: formazione operatori sociali; formazione e aggiornamento utenti; inserimenti lavorativi di soggetti con disabilità visiva; tirocini formativi/lavorativi; inserimenti lavorativi protetti socio-terapeutici; inserimenti lavorativi incentivati; attività formative e informative per aziende; attività formative e informative per soggetti svantaggiati; Attività di orientamento e tutoraggio rivolte a giovani in situazioni di inserimento reinserimento nelmercato dl lavoro e/o nel sistema formativo; MICROCREDITO; incentivi per la sperimentazione e realizzazione del modello progettuale di deistituzionalizzazione di utenti inseriti presso comunità protette mediante la creazione dei gruppi famiglia

ICIS di Indavuru e C. Snc

Obiettivi/risultati attesi Creare una Azienda leader per istallazioni impiantistiche ed arredi per disabili ed anziani, utilizzare le diverse risorse e conoscenze per entrare nelle diverse realta locali (Comuni ) per stimolare la creazione o l’adeguamento di edifici per ospitare gli anziani o i disabili (Stazioni o Residenze climatiche, ospizi o punti di svago per disabili e anziani ) l’obiettivo e di iniziare a dare un servizio al disabile (PRIVATO) ed al possibile Anziano (PRIVATO) con particolari esigenze poi se la nostra missione si incrocia con altre “ tipo enti, comuni, imprenditori e privati” si può veramente pensare di fare belle cose solo e sempre per attrarre il nuovo turista (Disabile-Anziano).

TERESA BOLLIRI

Obiettivi prevenzione di situazioni di devianza, marginalità e disagio; supporto e superamento di oggettivi ostacoli di inclusione sociale per soggetti svantaggiati; reinserimento nel tessuto sociale come parte attiva e propositiva della società. creare strutture che abbiano la capacità di assistere e supportare i soggetti che vivono particolari disagi; sensibilizzare le persone alla affermazione di una coscienza “di se’”; offrire servizi di supporto e assistenza a scuole e operatori/educatori nell’ambito della formazione e prevenzione dei disagi infantili e adolescenziali; offrire servizi di sensibilizzazione e sostegno alle famiglie in difficoltà nelle relazioni interpersonali e nei confronti di figli adolescenti; attivare uno sportello di ascolto all’interno delle istituzioni scolastiche; sviluppare progetti di assistenza psicologica agli anziani, sia nel loro domicilio, sia nelle strutture di assistenza a loro destinate. Risultati attesi essere punto di riferimento per i soggetti che si trovano in situazione di malessere e di disagio, concorrendo con loro all’ elaborazione di un piano educativo volto alla risoluzione delle problematiche presenti, capace di offrire loro un adeguato reinserimento sociale.

Costituenda Cooperativa dall’Alba al Tramonto

Obiettivi agevolare le famiglie in cui entrambi i coniugi lavorano e favorire la socializzazione fra bambini; dare un supporto agli anziani che necessitano di un aiuto quotidiano ( dalle piccole esigenze all’accompagnarli alle visite periodiche). offrire dei servizi che non sono presenti sul territorio, ma in grado di creare uno spazio in cui i bambini possano giocare e socializzare in un luogo creato apposta per loro. Risultati attesi: creazione di imprese femminili specializzate nell’offerta di servizi socio-

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conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare presenti sul territorio. Aumento delle imprese che erogano servizi alla persona nei contesti urbani e rurali. Rafforzamento e messa in rete delle cooperative sociali. Miglioramento delle condizioni economiche e della qualità della vita delle fasce deboli della popolazione.

Autoscuola di Villamar

Obiettivi • attuare una campagna di promozione sul rispetto della vita • prevenzione degli incidenti stradali • maggiore consapevolezza dell’atto del guidare Risultati attesi: • creazione di una cultura di “guida sicura”; • diminuzione degli incidenti stradali; • offerta di un servizio ad oggi del tutto assente in ambito provinciale.

Suore figlie di Maria Santissima Madre della Divina Provvidenza e del Buon Pastore

Obiettivi: • Aumentare il grado di occupabilità attraverso la formazione del

personale • Sostenere la permanenza degli anziani nel proprio ambiente di vita

attraverso l’incremento dell’assistenza domiciliare integrata • Costituire strutture di ospitalità temporanea rivolta ad anziani e disabili • Ampliamento struttura residenziale Risultati attesi: • Riqualificazione (adeguamento strutturale, rete informatica, ecc) delle

strutture esistenti mirata ad offrire un servizio più adeguato all’utenza • Riqualificazione delle risorse umane attualmente operanti presso tali

strutture; • Assunzione nuove professionalità con competenze specifiche.

Costituenda Microimpresa Medici AS.PRO SRL

Obiettivi: Attraverso la creazione di un’apposita struttura, la rete multiprofessionale di operatori dell’ambito sociale e sanitario intende: Sostenere la permanenza degli anziani nel proprio ambiente di vita, attraverso l’incremento dell’assistenza domiciliare integrata; Offrire un supporto alla quotidianità, al superamento di alcune fasi critiche dell’anno, alla vita di relazione; facilitare la trasmissione delle conoscenze, attraverso l’intervento del volontariato, di associazioni giovanili, di servizio civile, dei rapporti di vicinato. In accordo con il servizio sociale dell’area e con lo stesso medico di base intende: § Favorire l’inclusione sociale e lavorativa e valorizzare l’abilità e le

competenze dei soggetti disabili. § Offrire servizi tra loro integrati studiati per soddisfare i bisogni

individuati, anche attraverso l'offerta di servizi personalizzati. § Strutturare servizi per piccoli gruppi di utenti, non solo a domicilio ma

anche in centri diurni § Riorganizzare servizi in funzione di integrazione territoriale. § Adottare criteri di efficienza economica ed organizzativa dei servizi. § Adottare strumenti di misurazione e valutazione in itinere dell’efficacia

degli strumenti e delle azioni intraprese. Risultati attesi: Rafforzamento dell’integrazione, della cooperazione e dell’interazione interistituzionale tra gli attori pubblici e privati del territorio che partecipano a programmare e realizzare le politiche sociali. Miglioramento delle condizioni economiche e della qualità della vita delle fasce deboli della popolazione ( portatori di handicap, persone con problemi psichici, anziani, bambini, etc.) nelle aree urbane e rurali. Rafforzamento dell’offerta di assistenza alternativa e maggiore flessibilità dell’offerta di servizi alle fasce deboli della popolazione. Aumento delle imprese che erogano servizi alla persona nei contesti urbani e rurali

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4.2. Analisi SWOT

Tabella 6 - Rappresentazione sintetica della SWOT

Punti di Forza Punti di Debolezza Ambito a – CONTESTO TERRITORIALE

- Punto di Forza A.1 Allungamento della speranza di vita - Punto di Forza A.2 Elevato grado di associazionismo (cospicuo numero di associazioni dislocate nel territorio) - Punto di Forza A.3 Particolare attenzione dei soggetti istituzionali e non, vs problematiche sociali - Punto di Forza A.4 Presenza di risorse umane, strutturali, materiali ed immateriali - Punto di Forza A.5 Presenza di competenze professionali specifiche - Punto di Forza A.6 Iniziative imprenditoriali consolidate nel tempo (presenza di numerose cooperative sociali e associazioni che si occupano di problematiche sociali, socio-sanitarie, culturali, sportive, ecc)

Ambito B − Punto di Forza B.1 I servizi sociali, il sanitario, il volontariato e il terzo settore hanno insieme una potenzialità alta di risorse umane specialistiche e non. − Punto di forza B.2 Il servizio sociale professionale è presente in tutti i comuni − Punto di forza B.3 Apertura del sociale e sanitario verso nuovi servizi − Punto di forza B.4 Forte presenza del volontariato e del terzo settore

Ambito A − Punto di debolezza A.1 Decremento della popolazione - invecchiamento della popolazione - diminuzione natalità − Punto di debolezza A. 2 Scarso ricambio generazionale - aumento dell’indice di dipendenza complessivo − Punto di debolezza A. 3 Aumento del numero dei nuclei familiari ma diminuzione dei rispettivi componenti − Punto di debolezza A. 4 Scarsa propensione al matrimonio e alla procreazione – aumento convivenze e separazioni − Punto di debolezza A. 5 Tessuto economico produttivo concentrato quasi esclusivamente attorno a pochi centri i quali però non mostrano buona capacità di traino dei centri minori − Punto di debolezza A. 6 Elevato tasso di disoccupazione (in particolare giovanile e femminile) − Punto di debolezza A. 7 Abbandono del territorio per motivi di studio e di lavoro − Punto di debolezza A. 8 Elevati indici di mancato conseguimento dell’obbligo scolastico, del fenomeno della dispersione scolastica e dell’analfabetismo di ritorno − Punto di debolezza A. 9 Insufficiente collaborazione e integrazione tra enti, servizi e vari soggetti sociali − Punto di debolezza A. 10 Scarsa valorizzazione delle diverse risorse umane presenti

Ambito B − Punto di Debolezza B.1 Numero insufficiente di professionalità − Punto di debolezza B.2 Mancanza di equipe interdisciplinari nei servizi sociali − Punto di debolezza B.3 Mancanza di una rete solida tra i servizi sociale e sanitari e il volontariato − Punto di debolezza B.4 Numero insufficiente di servizi per l’infanzia, minori e giovani − Punto B.5 Insufficiente cultura di interventi di prevenzione primaria per l’anziano, i minori e i giovani. − Punto B.6 Mancanza di interventi per la famiglia

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Ambito C – analisi in ottica di genere − Punto di Forza C.1 Presenza di una forte componente femminile nel campo dell’imprenditoria sociale, dell’istruzione e del Commercio - Punto di forza C.2 Elevato grado di istruzione e alto tasso di scolarizzazione - Punto di forza C.3 Istituzione commissioni pari opportunità

Ambito D –analisi della sostenibilità ambientale − Punto di Forza D.1 Creazione di infrastrutture a scarso impatto ambientale − Punto di forza D.2 Numero ridotto di azioni che mirano alla creazione di nuove strutture

Ambito E- progetti in atto correlati

− Punto di Forza E.1 Presenza di progetti di inclusione sociale già sperimentati nel territorio − Punto di Forza E.2 Partecipazione dei vari soggetti ed Enti attivi nel territorio alla progettazione e realizzazione di servizi alla persona − Punto di Forza E.3 Attenzione alla qualità dei Servizi erogati

Ambito F − Punto di Forza F.1 Presenza di numerosi attori pubblici e del privato sociale − Punto di Forza F.2 Attiva presenza e collaborazione del terzo settore nella gestione delle problematiche socio-sanitarie − Punto di Forza F.3 Forte presenza dell’associazionismo

− Punto.B.7 Molti interventi di tipo assistenzialistico − Punto B.8 L’offerta dei servizi sociali e sanitari è differente da comune a comune. − Punto B. 9 Carenza di strutture di accoglienza residenziali e semiresidenziali diversificati in base ai bisogni della popolazione

Ambito C – analisi in ottica di genere − Punto di debolezza C.1 difficoltà di conciliazione dei tempi e degli impegni lavoro/famiglia − punto di debolezza C.2 servizi per la prima infanzia insufficienti a rispondere ai bisogni delle nuove famiglie − punto di debolezza C.3 scarsa rete di servizi a sostegno delle donne − punto di debolezza C.4 assenza di servizi che consentano alle famiglie un alleggerimento del carico (servizi all’infanzia, servi rivolti ad anziani e disabili)

Ambito D –analisi della sostenibilità ambientale − Punto di debolezza D. 1 Accessibilità territoriale e mobilità difficile rispetto ad alcune zone del distretto

Ambito E – progetti in atto correlati − Punto di debolezza E. 1 presenza di iniziative poco integrate tra loro − Punto di debolezza E. 2 Frammentarietà e discontinuità dei progetti − Punto di debolezza E. 3 Mancanza di una adeguata rilevazione del bisogno − Punto di debolezza E. 3

Ambito F − Punto di debolezza F. 1 Lavoro di rete tra i vari soggetti esiguo e talvolta assente − Punto di debolezza F. 2 Integrazione tra le varie risorse ancora insufficiente − Punto di debolezza F. 3

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Opportunità Rischi Ambito A

− Opportunità A.1 Finanziamenti POR SARDEGNA per realizzazione degli interventi − Opportunità A.2 Finanziamenti PLUS − Opportunità A.3 Finanziamenti Leggi di settore Opportunità A.4 Reale integrazione dei servizi del territorio per ottimizzazione delle risorse − Opportunità A.5 Reale coinvolgimento della comunità intera per una precisa rilevazione del bisogno ed una programmazione dal basso − OpportunitàA.6 Formazione specifica

Ambito B − Opportunità B.1 Coinvolgimento con la progettazione integrata di tutti protagonisti che lavorano nel sociale sanitario, volontariato, terzo settore, scuole, sindacati, ecc. − Opportunità B.2 Condivisione responsabile e partecipata delle scelte che riguardano la politica sociale e sanitaria − Opportunità B.3 Maggiore attenzione al mondo del volontariato e del terzo settore

Ambito C − Opportunità C.1 Attuazione di misure in favore delle donne disoccupate o inoccupate − Opportunità C.2 Orientamento delle politiche verso un rafforzamento del principio delle pari opportunità − Opportunità C.3

Ambito D

− Opportunità D.1 Presenza di infrastrutture da destinare a finalità socio-sanitarie − Opportunità D.2 Presenza di piani regolatori urbani specifici Ambito E − Opportunità E.1 Finanziamenti POR SARDEGNA per realizzazione degli interventi, Finanziamenti PLUS, Finanziamenti Leggi di settore

Ambito F − Opportunità F.1 Finanziamenti POR SARDEGNA per realizzazione degli interventi, Finanziamenti PLUS,

Ambito A − Rischio A.1 Duplicazione degli interventi − Rischio A.2 Mancato finanziamento − Rischio A.3 Insuccesso processo di integrazione − Rischio A.4 Ritardi politici (?)

Ambito B − Rischio B.1 Risorse economiche e interventi rivolte quasi esclusivamente alla fascia anziana

Ambito C − Rischio C.1 Mercato del lavoro poco flessibile − Rischio C.2 Scarse opportunità di inserimento nel mercato del lavoro − Rischio C.3

Ambito D − Rischio D.1 Presenza di politiche di sostegno ambientali non univoche

Ambito E − Rischio E.1 Rischio di attuazione di interventi paralleli − Rischio E.2 Rischio finanziamento azioni sovrapponibili da parte di attori diversi

Ambito F − Rischio F.1

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Finanziamenti Leggi di settore − Opportunità F.2 Possibilità di una reale integrazione dei servizi del territorio per ottimizzazione delle risorse − Opportunità F.3 Coinvolgimento della comunità intera per una precisa rilevazione del bisogno ed una programmazione dal basso − Opportunità F.4 Formazione specifica

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5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO

5.1. Costruzione dell’albero dei problemi

Tabella 7 - Descrizione dell’albero dei problemi

Problema Generale

Problemi di Livello 1 Problemi di Livello 2

Problema 1.2 Marginalità dei minori nell’area della disabilità

Problema 1 Isolamento sociale dei disabili e delle loro famiglie Problema 1.3. risposte inadeguate ai

bisogni primari dei soggetti disabili Problema 2.1 Difficoltà della famiglia nella relazione educativa Problema 2.2 Indebolimento del rapporto scuola-famiglia

Problema 2 Famiglia “normale” in difficoltà a rispondere ai mutamenti sociali

Problema 2.3 Servizi per la prima infanzia non sufficienti Problema 3.1. Elevato carico sociale e sanitario dell’anziano Problema 3

Isolamento degli anziani e delle loro famiglie Problema 3.2.

Scarsa qualità della vita degli anziani in particolare Problema 4.1 Impossibilità di trovare lavoro per i soggetti in situazione di forte svantaggio Problema 4.2 Difficoltà all’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati (reg. CE 2204/2002)

Esclusione e marginalità sociale

Problema 4 Inoccupazione e disoccupazione

Problema 4.3 Difficoltà delle donne inoccupate e/o disoccupate ad inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro

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Problema 5.1. Profili professionali non costantemente aggiornati Problema 5.2. Linguaggio non comune tra operatori Problema 5.3. Frammentarietà dei servizi offerti Problema 5.4. Rete dei servizi insufficiente Problema 5.5. La comunità non viene coinvolta nelle scelte che la riguardano

Problema 5 Servizi sociali e sanitari non in grado di rispondere alle necessità del territorio

Problema 5.6. Insufficiente rilevazione dei bisogni Problema 6.1 il giovane non viene coinvolto nelle scelte che lo riguardano Problema 6.2 inadeguatezza dei servizi a rispondere ai bisogni del giovane

Problema 6 Esclusione delle problematiche giovanili dalla programmazione sociale territoriale Problema 6.3

formazione professionale che non risponde alla domanda lavorativa del territorio Problema 7.1 Conoscenza frammentata della dispersione scolastica Problema 7.2 Carenti azioni di accessibilità e accoglienza Problema 7.3 Inadeguati strumenti di informazione e di lettura del disagio giovanile

7. Sistema Formativo Inadeguato Alla Situazione Socio Economica

Problema 7.4 Debole integrazione scuola-lavoro

A. Descrizione dei singoli problemi (max 5 righe per problema).

Problema Generale: Esclusione e marginalità sociale

Problema 1: Isolamento sociale dei disabili e delle loro famiglie L’isolamento sociale dei disabili è l’esito di una serie di fattori di tipo sociale, familiare e individuale che nell’analisi presente abbiamo limitato ai seguenti sottoproblemi: Problema 1.1: Marginalità dei minori nell’area della disabilità: Nell’area minori sono presenti pochi servizi educativi specifici e di sostegno alla famiglia soprattutto al termini del percorso di scolarizzazione. Problema 1.2: Risposte inadeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili: I disabili sono fortemente svantaggiati a causa della carenza di servizi di base e di assistenza specialistica.

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Problema 2: Famiglia “normale” in difficoltà a rispondere ai mutamenti sociali

Problema 2.1: Difficoltà della famiglia nella relazione educativa: L’organizzazione della famiglia della nostra società in continua e rapida evoluzione: la permanenza dei figli all’interno del sistema familiare comporta un prolungamento della fase adolescenziale con la necessità di continui adattamenti tra le esigenze dei figli e quelle dei genitori; inadeguatezza della coppia di fronte alle nuove responsabilità genitoriali, crisi ed eccessivo carico della coppia, ecc. situazioni di questo tipo non adeguatamente contenute e rielaborate possono dar luogo a dinamiche disfunzionali minando lo sviluppo psico-affettivo del bambino. Problema 2.2: Indebolimento del rapporto scuola-famiglia: Mancanza e/o inadeguata comunicazione tra genitori e insegnanti, richiesta di nuove competenze agli insegnanti (con la necessità di potenziare e differenziare le professionalità presenti all’interno della Scuola), delegittimazione del valore dell’istruzione e del ruolo degli insegnanti. Problema 2.3:Servizi per la prima infanzia non sufficienti: Nella Provincia del Medio Campidano è presente un unico asilo nido comunale e una scarsità di servizi rivolti alla prima infanzia. Inoltre, la connotazione “assistenzialistica” della scuola dell’infanzia determina una scarsa cultura di servizi rivolti a questa fascia.

Problema 3: Isolamento degli anziani e delle loro famiglie Problema 3.1: Elevato carico sociale dell’anziano: La famiglia è ancora il punto forte di riferimento per la persona anziana. La famiglia si trova in gravi difficoltà quando l’anziano si trova in condizione di parziale autosufficienza o non autosufficienza perché spesso non ha i mezzi e gli strumenti necessari per rispondere adeguatamente alle esigenze di cura e di sostegno dell’anziano. Problema 3.2: Scarsa qualità della vita degli anziani: La qualità della vita degli anziani del Distretto di Guspini si sta abbassando in maniera rilevante per diversi fattori: precarie condizioni economiche, precarie condizioni di salute, difficoltà a provvedere alla cura della propria salute, scarsa offerta dei trasporti, difficoltà nella mobilità, abitazioni vecchie e non adeguate alle difficoltà motorie dell’anziano, scarsa offerta dei servizi per l’aggregazione e la socializzazione, solitudine, emarginazione.

Problema 4: Inoccupazione - disoccupazione Problema 4.1: Impossibilità di trovare lavoro per i soggetti in situazione di forte svantaggio: S’intende l’impossibilità di reperire in modo autonomo qualunque attività formativo/lavorativa per quei soggetti in situazione di forte svantaggio: persone con problematiche legate alla salute mentale, tossicodipendenza, detenzione, di handicap fisico e psico-sensoriale, nonché persone in situazione di forte deprivazione socio-culturale. Problema 4.2: Difficoltà all’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati (reg. CE 2204/2002) Per quanto riguarda le situazioni di disagio sociale i Comuni del Distretto di Guspini sono interessati da una situazione di disagio conclamato e/o latente (con ampia possibilità di superamento della soglia di rischio) sicuramente in crescita e aggravata da una forte contrazione e mutazione del mercato del lavoro, che ha portato ad una sempre maggiore difficoltà di inserimento lavorativo dei soggetti definiti svantaggiati ai sensi del Regolamento CE 2204/2002. Problema 4.3: Difficoltà delle donne inoccupate e/o disoccupate ad inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro: Dovuta essenzialmente ai seguenti aspetti: - La mancanza di flessibilità dell’orario di lavoro; - La mancanza di qualificazione professionale spendibili nell’attuale mercato del lavoro; - Servizi per la prima infanzia insufficienti.

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Problema 5: Servizi sociali e sanitari non in grado di rispondere alle necessità del territorio Problema 5.1: Carenza di profili professionali costantemente aggiornati: Tale esigenza scaturisce dai forti e continui mutamenti delle problematiche sociali e dalle insufficienti opportunità di aggiornamento offerte agli operatori che lavorano nell’ambito socio-sanitario con il conseguente rischio di obsolescenza per gli stessi. Problema 5.2.: Linguaggio non comune tra operatori: La mancanza di un linguaggio comune a tutte le figure professionali del settore socio-sanitario causa difficoltà nella comprensione dei problemi e nella loro possibile risoluzione ed una impossibilità di raccordarsi tra servizi del territorio per condividere una comune progettazione. Problema 5.3:Frammentarietà dei servizi offerti: Causata dalla discontinuità ed esiguità delle risorse economiche da destinare ai servizi alla persona. Problema 5.4: Rete dei servizi insufficiente: Mancanza di risorse materiali e umane che rendano possibile l’implementazione di una cultura multidisciplinare favorita da una logica di sistema. Problema 5.5.: La comunità non viene coinvolta nelle scelte che la riguardano: La mancanza di un coordinamento del lavoro di rete che favorisca l’adozione di un linguaggio comune indispensabile per una co-progettazione dei servizi, in considerazione dei bisogni che partano dal basso. Non si è ancora affermata una cultura di progettazione partecipata. Problema 5.6.: Insufficiente rilevazione dei bisogni: Mancanza di raccordo tra i servizi nella rilevazione dei bisogni.

Problema 6: Esclusione delle problematiche giovanili dalla programmazione sociale territoriale Problema 6.1:Il giovane non viene coinvolto nelle scelte che lo riguardano: La programmazione sociale del territorio non coinvolge il giovane rendendolo corresponsabile e partecipe delle scelte di politica sociale che lo riguarda. Problema 6.2: inadeguatezza dei servizi a rispondere ai bisogni del giovane: I servizi esistenti per la fascia di età dai 18 anni in su sono insufficienti ad accogliere e rispondere in maniera adeguata al bisogno del giovane. I servizi per questa fascia di età hanno una scadenza annuale e spesso non vengono riattivati. Problema 6.3: formazione professionale che non risponde alla domanda lavorativa del territorio: L’offerta formativa professionale del territorio spesso non è rispondente alla richieste di figure professionali di cui il sistema produttivo del territorio e della regione ha necessità.

Problema 7: sistema formativo inadeguato alla situazione socio economica Dall’analisi territoriale è emerso che la dispersione scolastica incide in maniera sostanziale sullo sviluppo sociale ed economico del territorio. Problema 7.1: Frammentato monitoraggio della dispersione scolastica: I ragazzi, seguiti a livello di ogni singolo istituto, non hanno l’opportunità di far parte di una rete globale della formazione che abbracci l’intera provincia. E’ assente un sistema informatico informativo integrato che metta in rete scuole e enti locali e che permetta di individuare con precisione i soggetti a rischio di esclusione. L’andamento formativo della popolazione giovanile del territorio non è documentato analiticamente. Problema 7.2: Azioni carenti di accessibilità e accoglienza: Il sistema scolastico di accessibilità e accoglienza è carente di spazi, gestiti da personale esperto, in cui i ragazzi possano discutere i problemi in piena libertà, dei dubbi sul futuro e della necessità di informazioni sui percorsi aperti per loro. La predisposizione di interventi collaterali alla attività curricolari non è

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sufficiente a far diventare la scuola un nuovo centro per l’universo giovanile e un punto di riferimento socio-culturale. La scuola non offre un sistema integrato di informazione e preformazione rivolto ai ragazzi e alle loro famiglie. Problema 7.2: Inadeguatezza degli strumenti di informazione e di lettura del disagio giovanile: Gli incontri tematici, i seminari e le tavole rotonde sono eventi scolastici ancora limitati a esperienze promosse da progetti isolati e temporanei. I percorsi di informazione sui problemi e i disagi giovanili rivolti agli operatori scolastici sono insufficienti nel fornire ulteriori e opportuni strumenti di prevenzione. Problema 7.4: Debole integrazione scuola-lavoro: Le istituzioni scolastiche, i giovani e le aziende del territorio sono debolmente collegate fra loro. I percorsi di alternanza scuola e lavoro sono pochi e questo non contribuisce allo sviluppo locale, perché non viene stimolato l’interesse dei ragazzi ai bisogni delle aziende del territorio. Gli strumenti di conoscenza e le attività di sensibilizzazione non raggiungono in modo capillare tutto il territorio, il più delle volte interessano solo la scuola.

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5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari

Tabella 8 - Descrizione della matrice progettuale

Obiettivo Generale Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Operazioni

Obiettivo Operativo 1.1 Favorire azioni inserimento sociale in favore dei minori

Realizzazione di centri diurni; sostegno alla genitorialità e rafforzamento di interventi in ambito scolastico con azioni mirate; rafforzare l’offerta formativa rivolta ai disabili; azioni di supporto alla mobilità nel territorio

Obiettivo Specifico 1 Promuovere azioni di integrazione sociale per i disabili e le famiglie

Obiettivo Operativo 1.2 Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Realizzazione di centri diurni e altre forme di aggregazione, creazione e riqualificazione di strutture a carattere residenziale, creazione di gruppi appartamento, A.D.I., azioni di sensibilizzazione e formazione della comunità, aggiornamento e riqualificazione dei servizi sociali; trasporto e supporto alla mobilità nel territorio

Obiettivo Operativo 2.1 Sostegno alla famiglia nella relazione educativa

Sostegno alla genitorialità. Percorsi educativi per bambini, ragazzi e genitori.

Obiettivo Operativo 2.2 Rafforzamento del rapporto scuola famiglia

Sostegno alla genitorialità. Interventi di formazione per insegnanti e famiglia.

Obiettivo Specifico 2 Sostenere la famiglia

Obiettivo Operativo 2.3 Potenziamento dei servizi per la prima infanzia

Nidi aziendali, microcellule a domicilio, baby parking, asilo nido.

Inclusione sociale

Obiettivo specifico 3 Inclusione sociale degli anziani e delle loro famiglie

Obiettivo operativo 3.1. Diminuzione del carico sociale e sanitario dell’anziano

Spazi di aggregazione, strutture semiresidenziali e residenziali. Assistenza specialistica per anziani parzialmente autosufficienti e non.

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Obiettivo operativo 3.2 Miglioramento della qualità della vita degli anziani

Spazi di aggregazione e trasporto anziani.

Obiettivo Operativo N.4.1 Possibilità di trovare lavoro per i soggetti in situazione di forte svantaggio

− Realizzazione di interventi formativi mirati in alternanza formazione/lavoro, coerenti con i progetti di sviluppo locale e territoriale

− attività di orientamento;

− progetti mirati di inserimento lavorativo;

Obiettivo Operativo N.4.2 Facilità all’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati

− attività di orientamento;

− progetti mirati di inserimento lavorativo;

− promozione dell’autoimprenditorialità e cooperazione sociale.

Obiettivo Specifico 4 Occupazione

Obiettivo Operativo N.4.3 Facilità delle donne disoccupate nell’inserirsi nel mercato del lavoro

Formazione assistenti familiari. Servizi a supporto delle coppie con figli (asili nido). Promozione autoimprenditorialità

Obiettivo Operativo 5.1. Profili professionali costantemente aggiornati

Formazione

Obiettivo Operativo 5.2 Linguaggio comune tra operatori

Formazione ed aggiornamento

Obiettivo Operativo 5.3 Rete dei servizi sufficiente

Implementazione rete dei servizi

Obiettivo specifico 5 Servizi sociali e sanitari in grado di rispondere alle necessità del territorio

Obiettivo Operativo 5.4 Coinvolgimento della comunità nelle scelte che la riguardano

Promozione di osservatori delle politiche sociali, azioni di formazione e di coinvolgimento della comunità, promozione di attività socio-culturali, ricreative, sportive e formative

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Obiettivo Operativo 6.1 Coinvolgimento del giovane nelle scelte che lo riguarda

Educativa di strada Obiettivo specifico 6 Inclusione delle problematiche giovanili nella programmazione sociale territoriale Obiettivo Operativo 6.2

Adeguatezza dei servizi a rispondere ai bisogni del giovane

7.1. Completa conoscenza della dispersione scolastica

Monitoraggio percorso formativo

7.2. Potenziate azioni per l’accessibilità e l’accoglienza

Spazio di ascolto. Percorsi di informazione e preformazione.

7.3. Adeguati strumenti di analisi del disagio giovanile

Spazi di ascolto. Strumenti di informazione problematiche giovanili.

Obiettivo specifico 7 Adeguato sistema formativo

7.4. Potenziata integrazione scuola-lavoro

Azioni di collegamento scuola/giovani e lavoro.

A. Descrizione dei singoli obiettivi (max 5 righe per problema).

Obiettivo Generale: Inclusione Sociale Obiettivo Specifico 1 Promuovere azioni di integrazione sociale per i disabili e le famiglie: Promuovere ed attivare servizi di vario tipo nel territorio che siano in grado di dare risposta ai diversi bisogni che portano i disabili e le loro famiglie. Obiettivo Operativo 1.1 Favorire azioni inserimento sociale in favore dei minori: Attivare e promuovere servizi destinati ai minori che consentano di potersi inserire nel contesto sociale, fruendo delle risorse presenti nel migliora grado possibile. Operazioni Realizzazione di centri diurni; sostegno alla genitorialità e rafforzamento di interventi in ambito scolastico con azioni mirate; rafforzare l’offerta formativa rivolta ai disabili; azioni di supporto alla mobilità nel territorio, azioni che consentano alleggerimento del carico familiare e il supporto alla famiglia nella gestione dei rapporti interni ed esterni alla famiglia, trasporto e mobilità. Obiettivo Operativo 1.2 Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base. Rafforzare gli interventi che consentano ai disabili e alle loro famiglie il raggiungimento di un grado di autonomia consono al mantenimento di una condizione di benessere e qualità della vita. Operazioni Realizzazione di centri diurni e altre forme di aggregazione, creazione e riqualificazione di strutture a carattere residenziale, creazione di gruppi appartamento, A.D.I., azioni di sensibilizzazione e formazione della comunità, aggiornamento e riqualificazione dei servizi sociali; trasporto e supporto alla mobilità nel territorio.

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Obiettivo Specifico 2 - Sostenere la famiglia: Obiettivo Operativo 2.1 Sostegno alla famiglia nella relazione educativa: Aiutare i genitori a comprendere e condividere le problematiche connesse alla fase evolutiva dei figli; implementare la capacità di ascolto e di gestione comune dei problemi tra genitori e tra genitori e figli; sviluppare e condividere strategie comunicative e educative efficaci nella relazione tra genitori e figli; incidere sulle problematiche relative alla dispersione scolastica e al fenomeno del bullismo. Obiettivo Operativo 2.2. Rafforzamento del rapporto scuola famiglia: Favorire la nascita di un linguaggio comune che favorisca la comunicazione tra genitori e insegnanti; controllare e contenere la dispersione scolastica; riduzione di fenomeni relativi a disturbi del comportamento e disturbi emotivo-relazionali; fornire strumenti e chiavi di lettura agli insegnanti per poter intervenire in maniera efficace attraverso la relazione educativa. Obiettivo Operativo 2.3. Potenziamento dei servizi per la prima infanzia: Istituire e creare nuovi Asili nido e nuove tipologie di servizi alla prima infanzia che consentano di rispondere meglio ai bisogni delle famiglie in continuo mutamento; promozione della cultura dell’infanzia. Obiettivo specifico 3: Inclusione sociale dell’anziano e delle loro famiglie.

Obiettivo operativo 3. 1. Diminuzione del carico sociale dell’anziano: L’obiettivo è di offrire alla famiglia dell’anziano e all’anziano servizi differenziati a seconda delle problematiche, di migliorare i servizi esistenti nel territorio, di migliorare la rete dei servizi esistenti e aumentare l’offerta dei servizi per meglio rispondere alle esigenze. Obiettivo operativo 3.2: Scarsa qualità della vita degli anziani: L’obiettivo è di creare un osservatorio per monitorare costantemente i bisogni emergenti e sommersi dell’anziano. Inoltre occorre creare dei servizi di accoglienza delle richieste dell’anziano, offrire dei servizi che aiutino l’anziano a spostarsi agevolmente nel territorio per le sue diverse esigenze e creare dei punti di incontro e di aggregazione. Obiettivo Specifico 4 - Occupazione Obiettivo Operativo N.4.1 - Possibilità di trovare lavoro per i soggetti in situazione di forte svantaggio. Operazioni:

• corsi di formazione professionale finalizzati all’acquisizione di qualifica, concepiti in alternanza formazione/lavoro in raccordo con i servizi del territorio (Servizi Sociali di base, CSM, SERT, CSL, CESIL) e con il coinvolgimento delle aziende nei settori di riferimento dei profili professionali richiesti;

• attività di orientamento; • progetti mirati di inserimento lavorativo;

Obiettivo Operativo N.4.2 - Facilità all’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati. Operazioni: - attività di orientamento; - progetti mirati di inserimento lavorativo; - promozione dell’autoimprenditorialità e cooperazione sociale. Obiettivo Operativo N.4.3 - Facilità delle donne disoccupate nell’inserirsi nel mercato del lavoro. - attività di orientamento; - progetti mirati di inserimento lavorativo; - promozione dell’autoimprenditorialità e cooperazione sociale. Obiettivo Specifico 5 - Servizi sociali e sanitari in grado di rispondere alle necessità del territorio:

Le problematiche sociali richiedono una responsabile attenzione e partecipazione da parte di tutti i

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soggetti istituzionali e non che devono trovare delle risposte attente ed indirizzate a risolvere il problema.

L’attenzione verso le problematiche sociali è nel nostro territorio molto forte anche perché il benessere

della collettività è considerato prioritario per lo sviluppo sociale. Obiettivo Operativo 5.1 -Profili professionali costantemente aggiornati: - Formazione Obiettivo Operativo 5.2 - Linguaggio comune tra operatori: - Formazione ed aggiornamento tra operatori dei servizi per tipologia. Obiettivo Operativo 5.3 - Rete dei servizi sufficiente: - Implementazione rete dei servizi. Obiettivo Operativo 5.4 - Coinvolgimento della comunità nelle scelte che la riguardano: - Promozione di osservatori delle politiche sociali, azioni di formazione e di coinvolgimento della

comunità, promozione di attività socio-culturali, ricreative, sportive e formative. Obiettivo specifico 6: Inclusione delle problematiche giovanili nella programmazione sociale territoriale

Obiettivo operativo 6.1: Coinvolgimento del giovane nelle scelte che lo riguardano: Creare un osservatorio permanente delle politiche giovanili in modo da avere un quadro dei bisogni dei giovani costantemente aggiornato. Creare un processo politico che porti alla partecipazione responsabile del giovane alla programmazione degli interventi che lo riguardano particolarmente in modo da renderli condivisi e comuni. Obiettivo 6.2: Adeguatezza dei servizi a rispondere ai bisogni del giovane: Occorre potenziare i servizi esistenti nel territorio per la fascia di età dai 18 ai 25 anni. L’obiettivo è quello di migliorare sotto l’aspetto quantitativo e qualitativo i servizi e gli interventi rivolti ai giovani. Obiettivo specifico 7 Adeguato sistema formativo: L’obiettivo generale del progetto è quello di migliorare la situazione socio-economica del territorio partendo dai bisogni formativi e educativi dei ragazzi e delle loro famiglie. Obiettivo Operativo 7.1 - Completa conoscenza della dispersione scolastica: Creare una rete permanente di monitoraggio del percorso formativo dei giovani residenti della Provincia di tutti gli istituti, in modo da individuare con precisione i soggetti a rischio di esclusione. Creare un protocollo di intesa tra gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, i comuni e l’Amministrazione Provinciale. Creare un sistema informatico che metta “in rete” tutti gli aderenti al protocollo. Creare report mensili che documentino analiticamente l’andamento formativo della popolazione giovanile del territorio. Obiettivo Operativo 7.2 - Potenziate azioni per l’accessibilità e l’accoglienza: Migliorare il rapporto tra studenti, famiglie e l’istituzione scuola, perfezionando il sistema di accessibilità e accoglienza. Coinvolgere gli studenti in attività diverse da quelle curricolari, attrezzando la scuola di spazi in cui i ragazzi possano discutere dei loro problemi con persone che non li giudicano ma che siano in grado di fornire loro di strumenti di risoluzione adeguati. Attuare percorsi integrati di informazione e preformazione rivolte a studenti e famiglie, in modo da coinvolgere maggiormente queste nella vita dei ragazzi.

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Obiettivo Operativo 7.3 - Adeguati strumenti di analisi del disagio giovanile: Creare uno spazio d’ascolto che consenta ai ragazzi di esporre i propri dubbi e ottenere risposte chiare ai propri problemi, come la disoccupazione, la diffusione delle droghe, l’alcolismo, la microcriminalità, ecc., in modo da non diventare fonte di disagio e dipendenze. Fornire informazioni e strumenti di comprensione alle famiglie sui problemi e sui disagi che i ragazzi possono incontrare. Attuare percorsi di informazione sulle difficile problematiche giovanili rivolti agli operatori della scuola. Obiettivo operativo 7.4 - Potenziata integrazione scuola-lavoro: Fornire un forte collegamento tra istituzioni scolastiche, giovani e aziende del territorio, combattendo nel contempo il fenomeno della migrazione. Preparare i ragazzi ad affrontare le nuove sfide e fornire loro le conoscenze spendibili nel mondo del lavoro e della formazione continua. Realizzare percorsi di alternanza scuola-lavoro, stimolando nei ragazzi l’interesse per i bisogni delle aziende e contribuendo, così, allo sviluppo locale. Realizzare di strumenti di conoscenza e attività di sensibilizzazione che possano giungere in modo capillare sul territorio e non fermarsi alla sola scuola

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5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”

Tabella 9 - Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”

Obiettivi Specifici

(Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati)

Obiettivi Specifici

(Albero degli Obiettivi) Note

OS 1 Promuovere azioni di integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione

Obiettivo Specifico 1 Promuovere azioni di integrazione sociale per i disabili e le famiglie Obiettivo Specifico 2 Sostenere la famiglia Obiettivo specifico 3 Inclusione sociale degli anziani e delle loro famiglie Obiettivo specifico 5 Servizi sociali e sanitari in grado di rispondere alle necessità del territorio

OS 2 Promuovere azioni di inserimento, reinserimento lavorativo e riqualificazione dei soggetti svantaggiati

Obiettivo specifico 4 Sviluppare l’occupazione e ridurre la disoccupazione Obiettivo specifico 6 Inclusione delle problematiche giovanili nella programmazione sociale territoriale Obiettivo specifico 7 Adeguato sistema formativo

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6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO

6.1. Definizione della strategia

Obiettivo Specifico N° 1 – Titolo: Promuovere azioni di integrazione sociale dei disabili e delle loro

famiglie:

Punto di Forza N° B.1 – I servizi sociali, il sanitario, il terzo settore e il volontariato hanno insieme una

potenzialità alta di risorse umane specialistiche e non.

Descrizione (max 5 righe)

Tutti questi soggetti pubblici e privati insieme concorrono a dare risposta ai bisogni sociali del territorio.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe)

La strategia di valorizzazione di questo punto di forza è quella di mettere in rete le diverse risorse umane,

sviluppare un linguaggio comune, favorire l’integrazione tra le stesse, in quanto le operazioni proposte

necessitano dell’apporto di soggetti pubblici e privati.

Operazioni (titolo):

Centri diurni (N56; N56-INT; E557; G452) laboratori (N56; N56-INT); Sostegno alla genitorialità e

rafforzamento di interventi in ambito scolastico con azioni mirate (N56); offerta formativa rivolta ai

disabili (N56; E573); centro inserimento e orientamento disabili (N56); supporto alla mobilità nel territorio

(N56); creazione e riqualificazione di strutture a carattere residenziale (N56-INT), creazione di gruppi

appartamento (H221), A.D.I. (N56), deistituzionalizzazione di utenti inseriti presso comunità protette

(E573); azioni di sensibilizzazione e formazione della comunità (N56); trasporto (N56), strutture ed ausili

ed il futuro turista disabile (N156), assistenza e consulenza in aiuto alla persona (H611); biblioteca per non

vedenti (N56); inserimento lavorativo disabili (N56); fattoria sociale (D543);spazio acca (N56); spazio

divertiamoci insieme (N56);azione integrazione sociale fasce deboli (N56); azioni di inserimento lavorativo

e riqualificazione di disabili psichici (N56); creazione di comunità protette mediante la creazione di gruppi

famiglia (N56); struttura destinata al recupero e all’accoglienza di soggetti disagiati (N562); creazione di

spazi di aggregazione (H664).

Opportunit N° B.2 – Condivisione responsabile e partecipata da parte di tutta la comunità delle scelte che

riguardano la politica e sociale e sanitaria

Descrizione (max 5 righe)

Tutta la comunità (soggetti pubblici e privati ) è chiamata a realizzare un lavoro sinergico in cui ognuno

apporta le proprie risorse umane e non, a favore di una politica sociale condivisa.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe):

La strategia di valorizzazione mira al coinvolgimento e attuazione di azioni integrate tra i vari soggetti

chiamati ad incontrarsi e lavorare insieme sulla base della ricognizione e conoscenza puntuale dei bisogni

e delle risorse territoriali.

Operazioni (titolo): azioni di sensibilizzazione e formazione della comunità (N56) aggiornamento e

riqualificazione dei servizi sociali (N56); osservatorio dei bisogni sociali (n56).

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Obiettivo Specifico N° 2 – Sostenere la famiglia:

Punto di Forza N° B.2 Il Servizio Sociale è presente in tutti i Comuni.

Descrizione (max 5 righe)

La presenza del servizio sociale garantisce la rilevazione e l’accoglimento del bisogno, dando risposte

tramite l’attivazione e l’erogazione di servizi alla persona mirati: assistenza domiciliare, A.D.I., assistenza

scolastica specialistica, servizi socio-educativi, centri di aggregazione sociale, ludoteche.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe)

La strategia di valorizzazione è favorire la nascita di servizi non presenti in tutti i Comuni, il

potenziamento dei servizi esistenti, attuazione di interventi a supporto della famiglia e della scuola.

Operazioni (titolo):

Asili nido territoriali (H499-1); baby parking (N56); microcellule a domicilio (N56); sostegno alla

genitorialità (N77A); casa del parto (N56); formazione rivolta ai docenti e ai genitori (N77A); centri di

aggregazione (N77C); dall’alba al tramonto- bambini (G438); servizi integrati per l’infanzia (G318); azione

minori (N56); centro di prevenzione delle difficoltà di apprendimento scolastico(N56); sostegno

genitorialità (N56); progetto minori (N56); Centri di ascolto (N77A).

Opportunità N° B.2 – Condivisione responsabile e partecipata da parte di tutta la comunità delle scelte

che riguardano la politica e sociale e sanitaria.

Descrizione (max 5 righe)

Tutta la comunità (soggetti pubblici e privati ) è chiamata a realizzare un lavoro sinergico in cui ognuno

apporta le proprie risorse umane e non, a favore di una politica sociale condivisa.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe):

La strategia di valorizzazione mira al coinvolgimento e attuazione di azioni integrate tra i vari soggetti

chiamati ad incontrarsi e lavorare insieme sulla base della ricognizione e conoscenza puntuale dei bisogni

e delle risorse territoriali.

Operazioni (titolo): azioni di sensibilizzazione e formazione della comunità (N56); aggiornamento e

riqualificazione dei servizi sociali (N56); osservatorio dei bisogni sociali (N56).

Obiettivo Specifico N° 3 – Titolo Inclusione sociale degli anziani e delle loro famiglie:

Punto di Forza N° 1 – Allungamento della speranza di vita.

Descrizione (max 5 righe)

L’allungamento della speranza di vita è una risorsa per il territorio in quanto l’anziano costituisce una

memoria storica. Inoltre, il miglioramento delle condizioni di vita favorisce il mantenimento di una

posizione attiva nella comunità attraverso forme di associazionismo.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe)

La strategia di valorizzazione mira ad incentivare il coinvolgimento dell’anziano alla vita della comunità

locale in modo che l’anziano possa sentirsi parte attiva e risorsa rilevante nella vita sociale e la comunità

possa avvalersi dell’esperienza e del sapere dell’anziano.

Operazioni (titolo):

incremento spazi di aggregazione (H664); strutture semiresidenziali e residenziali (N56); assistenza

specialistica per anziani parzialmente autosufficienti e non autosufficienti ; potenziamento dei mezzi di

trasporto (N56); interventi e servizi a supporto della quotidianità (H664 – G438); pensione per anziani

autosufficienti (N514); formazione delle assistenti familiari (N56-INT); formazione badanti familiari

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(D543);

Opportunità N° A.4 – Reale integrazione dei servizi del territorio per ottimizzare le risorse.

E’ necessario raccordare ed integrare le risorse presenti nel territorio in modo da offrire dei servizi che

rispondano alle diverse necessità e dei bisogni dell’anziano e che siano qualitativamente eccellenti.

Obiettivo Specifico N° 4 – Titolo Occupazione:

Punto di Forza N° B.1 – Presenza di una forte componente femminile nel campo dell’imprenditoria

sociale, dell’istruzione e del commercio.

Descrizione (max 5 righe)

L’occupazione femminile nel territorio è molto concentrata prevalentemente nel settore socio

assistenziale, nell’istruzione e nel settore del commercio. In questi settori le donne hanno un alto livello

di istruzione e la maggiro parte hanno qualifiche specialistiche e inoltre ricoprono diversi ruoli

dirigenziali.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe)

La strategia di valorizzazione mira a rafforzare e a sostenere l’esistente con politiche sociali attente al

mondo della donna e della famiglia e a intensificare la formazione professionale delle donne indirizzando

la qualificazione verso quelle figure professionali necessarie al territorio. Operazioni (titolo):

Realizzazione di interventi formativi mirati in alternanza formazione/lavoro, coerenti con i progetti di

sviluppo locale e territoriale (N56) ; attività di orientamento (N56); progetti mirati di inserimento

lavorativo (E573 – F66); attività di orientamento (E573); promozione dell’autoimprenditorialità e

cooperazione sociale (N 56); microcredito (N56); banca dati (N56); sensibilizzazione tessuto economico

(N56); fattoria sociale (D543); costituzione di una cooperativa di tipo b (D543); formazione utenti

svantaggiati (E573); attività formative ed informative per aziende (E573); inserimenti lavorativi protetti,

socoi-terapeutici (E573).

Opportunità C.2 – Orientamento delle politiche verso un rafforzamento del principio delle pari opportunità

Le politiche sociali del territorio rispondono non solo in parte al principio delle pari opportunità occorre

quindi indirizzare le gli interventi verso iniziative formative ad hoc, promozione

dell’autoimprenditorialità, attuazione di misure volte a promuovere la flessibilità dei rapporti di lavoro e

a rendere effettiva la conciliazione tra l’attività professionale e le esigenze familiari.

Obiettivo Specifico N° 5 – Titolo Servizi sociali e sanitari in grado di rispondere alle necessità del

territorio

Punto di Forza N° A.3 – Particolare attenzione dei soggetti istituzionali e non verso le problematiche

sociali.

Descrizione (max 5 righe)

Le problematiche sociali richiedono una responsabile attenzione e partecipazione da parte di tutti i

soggetti istituzionali e non che devono trovare delle risposte attente ed indirizzate a risolvere il problema.

L’attenzione verso le problematiche sociali è nel nostro territorio molto forte anche perché il benessere

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della collettività è considerato prioritario per lo sviluppo sociale.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) La strategia di valorizzazione mira al coinvolgimento e attuazione di azioni integrate tra i vari soggetti

chiamati ad incontrarsi e lavorare insieme sulla base della ricognizione e conoscenza puntuale dei bisogni

e delle risorse territoriali.

Opportunità C.2 – Reale coinvolgimento della comunità intera per una precisa rilevazione del bisogno ed una programmazione dal basso

E’ necessario attuare delle politiche di coinvolgimento dell’intera comunità alle problematiche sociali per

renderla responsabile delle scelte e per attivare nuove risorse umane.

Operazioni (titolo): Promozione di osservatori delle politiche sociali (N56), azioni di sensibilizzazione e

formazione della comunità (N56); aggiornamento e riqualificazione dei servizi sociali (N56); osservatorio

dei bisogni sociali (N56); formazione, accompagnamento, consulenza e supervisione a sostegno degli attori

istituzionali nella fase di progettazione, adozione e attuazione del PLUS (M55 – N56); centro sanitario

polifunzionale (N56); Aggiornamento competenze operatori sociali (E573).

Obiettivo Specifico N° 6 – Inclusione delle problematiche giovanili nella programmazione sociale

territoriale

Punto di Forza N° A.3 –

Descrizione (max 5 righe)

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Opportunità C.2 –

E’ necessario attuare delle politiche di coinvolgimento dell’intera comunità alle problematiche sociali per

renderla responsabile delle scelte e per attivare nuove risorse umane.

Operazioni (titolo): educativa di strada (N77B; N 276_1; E241; E242); corso formativo professionalizzante

di base educatore di strada (N77B); supporto alle attività dei centri sociali di aggregazione (N77C);

assistenza e consulenza in aiuto alla persona (Giovani) (H611); Azione scuola (N56); orientamento e

tutoraggio rivolte a giovani (E573).

Obiettivo Specifico N° 7 – Adeguato sistema formativo: Punto di Forza N° C.2 – Elevato grado di istruzione e alto tasso di scolarizzazione.

Descrizione (max 5 righe)

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe)

Opportunità F.4 – Formazione specifica

Operazioni: Percorsi di informazione e preformazione (N56). Centri di ascolto (N77A); laboratori per gli

alunni e gli studenti (N77A); corsi di formazione rivolti ai docenti (N77A); Azioni di collegamento

scuola/giovani e lavoro (E573); Servizio di accoglienza a scuola, prima e dopo le lezioni (D544).

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6.2. Definizione delle operazioni

Tabella 10 - Analisi, verifica e classificazione delle operazioni interne ed esterne al Progetto Integrato di Sviluppo.

Obiettivo Operativo Anagrafica Operazione Classificazione Operazione

Numero Titolo Soggetto Proponente TITOLO Codice Puntuale / Sistema Tipologia

Rilevanza Operazione

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Provincia del Medio Campidano

incentivi per l’attivazione di servizi educativi, di recupero e accoglienza di fasce deboli N56 Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 4,2

Facilità all’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati

Provincia del Medio Campidano e Azienda USL

incentivi per la realizzazione di percorsi integrati di informazione, preformazione, bilancio di competenze, orientamento, consulenza personalizzata, formazione, finalizzati all’inserimento o al reinserimento nel mercato del lavoro e/o nel sistema formativo

N56 Sistema

Strutture e servizi per soggetti

svantaggiati indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Provincia del Medio Campidano

incentivi per la creazione di servizi di trasporto disabili e di assistenza ausiliaria e domiciliare e riqualificazione di strutture dismesse, di proprietà provinciale, localizzate all’interno dell’area dell’istituto professionale statale per l’agricoltura e l’ambiente “Sante Cettolini”

N56 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Provincia Medio Campidano e Associazione “Società sarda di pedagogia”

spazioacca N56 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Provincia Medio Campidano e Associazione “Società sarda di pedagogia”

servizio divertiamocinsieme N56 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 2,1

Sostegno alla famiglia nella relazione educativa

Provincia Medio Campidano e Associazione “Società sarda di pedagogia”

centro documentazione e risorse cdr - la pedagogia dei genitori N56 Sistema Strutture e servizi per le famiglie

indispensabile

Ob. Op. 1,1

Favorire azioni inserimento sociale in favore dei minori

ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti) osservatorio provinciale per l’infanzia e l’adolescenza N56 Sistema

Strutture e servizi sociali

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Arbus, Associazione di volontariato Onlus “famiglie insieme” e Coop. sociale di tipo B di

realizzazione di un centro diurno in favore di disabili N56 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

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imminente costituzione

Ob. Op. 1,1

Favorire azioni inserimento sociale in favore dei minori

Provincia del Medio Campidano, Coop. Alfa Beta e coop. HAPPY BABY,

realizzazione di un asilo nido N56 Sistema Strutture e

servizi sociali

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Rp Sardegna onlus biblioteca per non vedenti N56 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Rp Sardegna onlus centro inserimento e orientamento disabili N56 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

AIEM: Associazione Integrazione Etnie del Mondo e Consulnet srl

azione integrazione sociale fasce deboli N56 Sistema Strutture e

servizi sociali

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Consulnet srl e AIEM: Associazione Integrazione Etnie del Mondo

azioni di integrazione - sostegno dell’integrazione sociale dei soggetti a rischio di esclusione N56 Sistema

Strutture e servizi sociali

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Ass. “Oltre il sogno inserimenti lavorativi - azioni di inserimento lavorativo e riqualificazione di disabili psichici N56 Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Consorzio SOLIDARIETA’ progetti integrati N56 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Consorzio SOLIDARIETA’ progetto lixius N56 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Cooperativa CTR azione di deistituzionalizzazione di utenti inseriti presso comunità protette mediante la creazione dei gruppi famiglia N56 Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 5.4

Coinvolgimento della comunità nelle scelte che la riguardano

Provincia del Medio Campidano - Università degli Studi di Cagliari – Dipartimento di Economia (Responsabile d’azione) –

azione di sistema plus N56 Sistema Strutture e

servizi sociali

indispensabile

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Iares - Comuni del Patto sociale - Consorzio SIS

Ob. Op. 5.4

Coinvolgimento della comunità nelle scelte che la riguardano

Provincia del Medio Campidano - Università degli Studi di Cagliari – Dipartimento di Economia (Responsabile d’azione) – Iares - Comuni del Patto sociale - Consorzio SIS

informatizzazione e osservatorio plus N56 Sistema Strutture e

servizi sociali

indispensabile

Ob. Op. 5.4

Coinvolgimento della comunità nelle scelte che la riguardano

Provincia del Medio Campidano - Università degli Studi di Cagliari – Dipartimento di Economia (Responsabile d’azione) – Iares - Comuni del Patto sociale - Consorzio SIS

azione di informazione e sensibilizzazione plus N56 Sistema

Strutture e servizi sociali indispensabile

Ob. Op. 5.4

Coinvolgimento della comunità nelle scelte che la riguardano

Provincia del Medio Campidano - Università degli Studi di Cagliari – Dipartimento di Economia (Responsabile d’azione) – Iares - Comuni del Patto sociale - Consorzio SIS

formazione settore pubblico plus N56 Sistema

Strutture e servizi sociali indispensabile

Ob. Op. 5.4

Coinvolgimento della comunità nelle scelte che la riguardano

Provincia del Medio Campidano - Università degli Studi di Cagliari – Dipartimento di Economia (Responsabile d’azione) – Iares - Comuni del Patto sociale - Consorzio SIS

azione di formazione terzo settore plus N56 Sistema

Strutture e servizi sociali indispensabile

Ob. Op. 1,1

Favorire azioni inserimento sociale in favore dei minori

Ass. Sinergie Onlus progetto minori N56 Sistema Strutture e servizi sociali

indispensabile

Ob. Op. 1,1

Favorire azioni inserimento sociale in favore dei minori

Ass. Sinergie Onlus progetto minori 2 N56 Sistema Strutture e servizi sociali

indispensabile

Ob. Op. 6,2

Adeguati strumenti di analisi del disagio giovanile

Ass. Sinergie Onlus area educativa di strada N56 Sistema Strutture e servizi sociali

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Ass. Logos servizi satellite N56 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Gonnosfanadiga, Anpas Sardegana, UniTS Pisa

disabili e ostello N56 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

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Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Provincia Medio Campidano, Orientare, Databank, Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Cettolini”, Scuola Media "Loru + Satta" – Villacidro, Liceo Ginnasio "Piga" – Villacidro, Istituto Magistrale “E. Lussu” S. Gavino, Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “A. Volta”- Guspini, Istituto Tecnico Buonarroti- Guspini, Liceo Scientifico "Marconi" S.G.Monreale, Scuola Media P.Leo" – Arbus, Scuola Media "E. Pais" –Barumini

Azione scuola N56 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Coop. Pardu Mannu start-ip cooperativa inserimento lavorativo disabili N56 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Anspi Beata Vergine di Luordes e Comune di Gonnosfanadiga

aggregazione sociale e dell’accoglienza N56 Sistema Strutture e

servizi sociali

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Parrocchia Sacro Cuore assistenza agli anziani N56 Sistema Strutture e

servizi sociali

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Gonnosfanadiga comunità alloggio N56 Sistema Strutture e

servizi sociali

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Gonnosfanadiga, Circolo Ippico “San Severa”.

servizi ricreativi N56 Sistema Strutture e

servizi sociali

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti

Comune di Gonnosfanadiga sensibilizzazione tessuto economico N56 Sistema Strutture e

servizi i sociali

indispensabile

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disabili rafforzando le risorse di base

Ob. Op. 5,2

Profili professionali costantemente aggiornati

Comune di Gonnosfanadiga formazione N56 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 5,3

Rete dei servizi sufficiente Comune di Gonnosfanadiga banca dati N56 Sistema

Strutture e servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Gonnosfanadiga formazione soggetti svantaggiati N56 Sistema

Strutture e servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Gonnosfanadiga microcredito N56 Sistema

Strutture e servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,1

Favorire azioni inserimento sociale in favore dei minori

Cooperativa Asce 2 azione minori N56 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Cooperativa Asce 2 asce 2 spazio sociale N56 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Cooperativa il mio mondo microcellule a domicilio N56 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Futurmatica Creatività Digitale srl, DIEE - CNIT innovazioni tecnologiche N56 Sistema

Strutture e servizi sociali

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Provincia Medio Campidano osservatori provinciali delle politiche sociali: sezione disabili N56 Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Provincia Medio Campidano trasporto anziani e disabili N56 Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. Fornire risposte VILLTRAVEL trasporto anziani N56 Sistema Strutture e indispensabile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

68

1,2 adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

servizi sociale

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Provincia Medio Campidano adi N56 Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Provincia Medio Campidano sostegno genitorialità N56 Sistema

Strutture e servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Ass. ne Io e te insieme comuni di Gonnosfanadiga e Sardara

struttura del “dopo di noi” per persone insufficienti mentali N56 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Provincia Medio Campidano la provincia del sorriso N56 Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 5.4

Coinvolgimento della comunità nelle scelte che la riguardano

Provincia Medio Campidano supporto al plus N56 Sistema

Strutture e servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Arbus e LASA Arbus, Coop. Sociale “L’Isola del Sole” Fratellanza Operaia, AVIS

centro residenziale e diurno anziani N56 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Provincia Medio Campidano e azienda usl n.6

asl casa del parto N56 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Villacidro e azienda usl n.6 villacidro centro medico N56 Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Coop. Alfa Beta, Coop. Nuova Luna centro diurno N56 Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni

Associazione “Prendi il Largo” creazione di un centro diurno per disabili N56-INT Sistema Strutture e

servizi per indispensabile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

69

primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

FIRMA DA RECUPERARE disabili

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Associazione “RES” laboratorio polifunzionale diurno per disabili N56-INT Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Coop. EUREKA centro di recupero e accoglienza fasce deboli N56-INT Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Coop. Alfa Beta asilo nido per la fascia 0-3 anni N56-INT Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Coop. Alfa Beta, Coop. Nuova Luna casa famiglia, casa protetta, centro diurno, servizi di base N56-INT Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Provincia del Medio Campidano e azienda usl n.6

formazione delle assistenti familiari N56-INT Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Provincia del Medio Campidano adeguamento trasporto pubblico N56-INT Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Provincia del Medio Campidano osservatorio provinciale per le politiche giovanili N56-INT Sistema

Strutture e servizi sociali

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Provincia del Medio Campidano osservatorio provinciale per l’infanzia e la famiglia N56-INT Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Provincia del Medio Campidano osservatorio provinciale per gli anziani N56-INT Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. Fornire risposte Comune di Guspini, fattoria sociale D543 Sistema Strutture e indispensabile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

70

1,2 adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Fondazione Senescere, Cooperativa La Clessidra, E.S.I.E.A., ERSAT, ASL

servizi per disabili

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Guspini, Ente di Formazione ESIEA, Cooperativa Sociale “La Clessidra”, ERSAT e azienda usl n.6

attività di formazione badanti familliari D543 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Guspini, Cooperativa La Clessidra attività di socializzazione D543 Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Guspini e Cooperativa La Clessidra costituzione di una cooperativa di tipo b D543 Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Cooperativa Sociale Alfa Beta Onlus, Comune di Guspini, ASL (Servizio Materno Infantile e Servizio di Neuropsichiatria Infantile)

spazio genitori D544 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Guspini, Cooperativa Sociale “Happy Baby”, Direzione Scolastica

animazione estiva D544 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Guspini, Cooperativa “Happy Baby”, Scuola Materna ed Elementare

servizio di accoglienza, a scuola, prima e dopo le lezioni D544 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Guspini, Volontari del Centro d’Ascolto “Monsignor Spettu” di Guspini

sostegno scolastico D544 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Società Cooperativa Sociale CTR Cagliari e Comune di Villacidro

strutture di accoglienza diurna E557 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le

Società Cooperativa Sociale CTR Cagliari e Comune di Villacidro

inserimento lavorativo delle persone con disabilità fisica e psichica E557 Sistema

Strutture e servizi sociale

indispensabile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

71

risorse di base

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Servizi sociali e CESIL dei comuni di Villacidro, Guspini, San Gavino M.le, Arbus, Gonnosfanadiga, Pabillonis, Sardara, SERT – ASL n°6 – CSM – Centro dei servizi per il Lavoro di San Gavino M.le - ENAIP

aggiornamento competenze operatori sociali E573 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Servizi sociali e CESIL dei comuni di Villacidro, Guspini, San Gavino M.le, Arbus, Gonnosfanadiga, Pabillonis, Sardara, SERT- CSM – CSL di San Gavino M.le - ENAIP

formazione utenti svantaggiati E573 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comuni di San Gavino M.le e Gonnosfanadiga e unione Italiana ciechi

inserimento lavorativo dei soggetti con disabilità visiva E573 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comuni di San Gavino M.le e Gonnosfanadiga– Servizi Sociali e CeSil Azienda USL n. 6 – CSM e SERT

tirocini formativi/osservativi E573 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comuni di San Gavino M.le e Gonnosfanadiga– Servizi Sociali e CeSil Azienda USL n. 6 – CSM e SERT

inserimenti lavorativi protetti / socio-terapeutici E573 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comuni di San Gavino M.le e Gonnosfanadiga– Servizi Sociali e CeSil

inserimenti lavorativi incentivati E573 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comuni di San Gavino M.le e Gonnosfanadiga– Servizi Sociali e CeSil

attività formative ed informative per aziende E573 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comuni di San Gavino M.le e Gonnosfanadiga– Servizi Sociali e CeSil Azienda USL n. 6 – CSM e SERT

attività formative ed informative per utenti svantaggiati E573 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti

Centro Servizi per il Lavoro di San Gavino Monreale Esperti di orientamento del

orientamento e tutoraggio rivolte a giovani E573 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

72

disabili rafforzando le risorse di base

CSL di San Gavino Monreale Enti di formazione professionale Associazioni di categoria Albi professionali IPOTESI di coinvolgimento Scuole pubbliche secondarie di secondo livello

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comuni di San Gavino M.le e Gonnosfanadiga – Servizi Sociali e CeSil Azienda USL n. 6 – CSM e SERT Centro dei Servizi per il Lavoro di San Gavino M.le Banca etica, Imprese, Associazioni. IPOTESI di coinvolgimento

microcredito E573 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comuni di San Gavino M.le e Gonnosfanadiga – Servizi Sociali e CeSil

Azienda USL n. 6 – CSM e SERT – Coop. CTR

deistituzionalizzazione di utenti inseriti presso comunità protette E573 Sistema

Strutture e servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comuni di San Gavino M.le e Gonnosfanadiga– Servizi Sociali e CeSil Azienda USL n. 6 – CSM e SERT

formazione tirocinio e inserimento lavorativo utenti ser.t in programma terapeutico e socio riabilitativo E573 Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comuni di San Gavino M.le e Gonnosfanadiga– Servizi Sociali e CeSil Azienda USL n. 6 – CSM e SERT

laboratorio di psicomotricità E573 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comuni di San Gavino M.le e Gonnosfanadiga– Servizi Sociali e CeSil Azienda USL n. 6 – CSM e SERT

laboratorio artistico espressivo integrato E573 Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comuni di San Gavino M.le e Gonnosfanadiga ristrutturazione sede cesil san gavino monreale E573 Sistema

Strutture e servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni

Comune di Guspini, Cooperativa “Alle creazione di un gruppo appartamento H221 Sistema Strutture e

servizi per indispensabile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

73

primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

sorgenti”. disabili

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Guspini, Iter di Ruggeri, AEDES di Serpi, Sa Rocca

attuazione di inserimenti lavorativi H221 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Guspini, Cooperativa Alle Sorgenti

attivazione di un centro polifunzionale per giovani in situazione di disagio H221 Sistema

Strutture e servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Azienda Sanitaria Locale n. 6 di Sanluri, Comune di San Gavino M.le, Società ABRACADABRA, Società APE MAIA

servizi nido territoriali H499-1 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Villacidro, dalla Cooperativa Eureka, dall’associazione di volontariato Volo Alto, dalla S.S.C.C. VALDEROA VILLACIDRO, dall’Oratorio Santa Barbara

struttura destinata all’accoglienza, al recupero di soggetti disagiati N562 Sistema

Strutture e servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Arbus, coop. Infantiae

servizio pre-dopo scuola rivolto a bambini delle scuole materne elementari e medie H612 Sistema

Strutture e servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Guspini, Volsoc, AUSER interventi e servizi a supporto della quotidianità H664 Sistema

Strutture e servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Guspini, Cooperativa Sociale “La Clessidra”, Fondazione “Senescere”, Volsoc, AUSER, ERSAT, Banca del Tempo

creazione di uno spazio di aggregazione H664 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Guspini, ENAP interventi di formazione H664 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti

Comune di Arbus Comune di Villacidro Provincia del Medio

centri d’ascolto rivolto ai ragazzi, alle famiglie, agli insegnanti ed operatori N77A Sistema

Strutture e servizi sociale

indispensabile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

74

disabili rafforzando le risorse di base

Campidano

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Arbus Comune di Villacidro Provincia del Medio Campidano

corsi di formazione rivolti ai docenti N77A Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Arbus Comune di Villacidro Provincia del Medio Campidano

laboratori per gli alunni e gli studenti N77A Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Arbus Comune di Villacidro Provincia del Medio Campidano

percorsi di formazione rivolti a gruppi di genitori N77A Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Arbus Comune di Villacidro Provincia del Medio Campidano

nucleo tecnico intercomunale di consulenza rivolto alle singole scuole N77A Sistema

Strutture e servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Arbus Comune di Villacidro Provincia del Medio Campidano

progettazione, coordinamento, monitoraggio e supervisione N77A Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comuni di Villacidro, Arbus, Gonnosfanadiga

operatore di strada: un percorso sperimentale innovativo di formazione-intervento corso formativo professionalizzante di base (600 ore)

N77B Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comuni di Villacidro, Arbus, Gonnosfanadiga

operatore di strada: un percorso sperimentale innovativo di formazione-intervento intervento operativo di lavoro di strada e di comunità

N77B Sistema

Strutture e Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Arbus supporto alle attività dei centri sociali di aggregazione N77C Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Arbus incontri mensili con gli individui svantaggiati e i loro familiari N77C Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni Comune di Arbus supporto alle attività dei centri sociali di aggregazione N77 Sistema Strutture e

servizi indispensabile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

75

primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

sociale

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comune di Arbus incontri mensili con gli individui svantaggiati e i loro familiari N77 Sistema Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Associazione Sinergie Onlus Comune di Villacidro Comune di Arbus Comune di Gonnosfanadiga

educativa di strada e ricerca-intervento N276_1 Sistema

Strutture e servizi sociale indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Associazione Sinergie Onlus Comune di Villacidro Comune di Arbus Comune di Gonnosfanadiga

attività laboratoriali N276_1 Sistema

Strutture e servizi sociale indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Associazione Sinergie Onlus Comune di Villacidro Comune di Arbus Comune di Gonnosfanadiga

raccolta dei dati e delle esperienze N276_1 Sistema

Strutture e servizi sociale indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Associazione Sinergie Onlus Comune di Villacidro Comune di Arbus Comune di Gonnosfanadiga

interventi psico-educativi SINERGIE Sistema

Strutture e servizi sociale indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

COMUNE DI PABILLONIS E COSTITUENDE COOP. dall’alba al tramonto G438 Sistema

Strutture e servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

INDAVURU strutture ed ausili a supporto per il disabile ed il “ futuro turista disabile” N156 Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

TERESA BOLLIRI assistenza e consulenza in aiuto alla persona (disabilità) H611 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

SINERGIE educativa di strada E241 Sistema

Strutture e servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. Fornire risposte SINERGIE educativa di strada e di comunità: percorsi sperimentali di E242 Sistema Strutture e indispensabile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

76

1,2 adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

empowerment socio-culturale e di sviluppo locale attraverso la formazione-intervento

servizi sociale

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

TERESA BOLLIRI assistenza e consulenza in aiuto alla persona (giovani) H611 Sistema

Strutture e servizi sociale indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

COMUNE DI PABILLONIS E COSTITUENDE COOP. dall’alba al tramonto (bambini) G438 Sistema

Strutture e servizi sociale indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

ASS. LOGOS servizi integrati per l’infanzia G318 Sistema

Strutture e servizi sociale indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Ciofs-Sardegna “oriones” – orientamento, inserimento occupazionale, network, sardegna F66 Sistema

Strutture e servizi sociale indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

DIPARTIMENTO DI ECONOMIA (UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

formazione, accompagnamento, consulenza e supervisione a sostegno degli attori istituzionali nella fase di progettazione, adozione e attuazione del piano locale unitario per i servizi alla persona (plus)

M55 Sistema

Strutture e servizi sociale indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Comuni di San Gavino Monreale,Sardara, Pabillonis Associazione Il Delfino Cooperativa Nuove Frontiere, Ass. Euro 2001

progetto altrus - centro diurno per sofferenti mentali G452 Sistema Strutture e servizi per

disabili indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Serra Luigi Srl pensione per anziani autosufficenti N 514 Puntuale Strutture e

servizi sociale

indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

A.S.D. Planet Dance Fitness inclusione sociale di soggettoi disagiati N 502 Puntuale

Strutture e servizi sociale indispensabile

Ob. Op. 1,2

Fornire risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le

Associazione Giochincorso inclusione sociale N 423 Puntuale

Strutture e servizi sociale indispensabile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

77

risorse di base

Ob. Op. 1,2

Azioni a Sostegno delle Famiglie AIAS Programma Sollievo Famiglie H 412 Sistema

Strutture e servizi per

disabili indispensabile

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6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità

Tabella 11 - Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità Codice Operazione

Contesto di Vita Accesso al Mercato del Lavoro

Situazione Occupazionale

Partecipazione alla Creazione di Attività Socio-Economiche

N 56 L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità, prevedendo: l’erogazione di servizi integrati alla genitorialità; la realizzazione di una casa del parto; il potenziamento del sistema dei trasporti;

L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità, prevedendo l’erogazione di orientamento e formazione per migliorare le opportunità di accesso al mercato del lavoro; realizzazione dell’albo delle collaboratrici familiari;

L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità, prevedendo la riduzione della disoccupazione femminile, attraverso. l’inserimento di badanti e baby sitter appositamente formate; la realizzazione di un nido aziendale.

L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità, prevedendo sostegni all’autoimprenditorialità

D 543 E 573

Le operazioni contribuiscono direttamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità creando opportunità di lavoro per i soggetti svantaggiati

Le operazioni contribuiscono al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità, prevedendo l’erogazione di orientamento e formazione e servizi dedicati per migliorare le opportunità di accesso al mercato del lavoro e occasioni di lavoro

Le operazioni contribuiscono indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

Le operazioni contribuiscono indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità attraverso azioni volte all’integrazione lavorativa

D 544 L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità, prevedendo: l’erogazione di servizi di sostegno alla genitorialità

L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità, prevedendo l’erogazione di specifici percorsi per i genitori

L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità, prevedendo azioni di formazione alla genitorialità

L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità, prevedendo sostegni alle famiglie

E 557 H 221 G 452

Le operazioni contribuiscono al conseguimento dello

Le operazioni contribuiscono indirettamente al

Le operazioni contribuiscono indirettamente al

Le operazioni contribuiscono indirettamente al

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F 209 specifico obiettivo delle Pari Opportunità prevedendo il miglioramento delle condizioni di vita dei disabili e degli anziani, con alleviamento del carico per la famiglia

conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

H 499 L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità rispondendo alla logica dell’alleggerimento dei vincoli legati alla responsabilità dei figli minori, in un quadro di redistribuzione del lavoro di cura e per la soddisfazione dei bisogni sociali di base

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

H 562 L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità prevedendo l’incremento dei momenti di socializzazione

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

N 77/B N 77/A D 183 N 77/C N 276 H 612

Le operazioni contribuiscono al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità prevedendo l’incremento dei momenti di socializzazione

Le operazioni contribuiscono indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

Le operazioni contribuiscono indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

Le operazioni contribuiscono indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

H 664 L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità prevedendo il potenziamento di strutture di cura per anziani

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

H611 L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità prevedendo l’incremento dei momenti di socializzazione

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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E241 L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità prevedendo l’incremento dei momenti di socializzazione

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

E242 L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità prevedendo l’incremento dei momenti di socializzazione

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

G438 L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità prevedendo l’incremento dei momenti di socializzazione

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

G513 L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità prevedendo l’incremento dei momenti di socializzazione

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

G318 L’operazione contribuisce al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità prevedendo l’incremento dei momenti di socializzazione

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

L’operazione contribuisce indirettamente al conseguimento dello specifico obiettivo delle Pari Opportunità

Note (max 2 pagine)

Nel distretto di Guspini la maggioranza delle donne sono impegnate nel settore socio-sanitario e

dell’istruzione. Il mantenimento o l’acquisizione di una posizione lavorativa sono strettamente legate al

carico familiare e di cura che la donna ancora oggi svolge all’interno del nucleo familiare, per cui la

carenza di servizi per la prima infanzia impongono alla donna spesso la decisione di abbandonare il

lavoro. Nonostante le difficoltà di accesso al mercato del lavoro nel territorio è presente una forte

capacità imprenditoriale e innovativa da parte delle donne che, talvolta, riescono a muoversi e ad

affrontare la creazione di una impresa nonostante i rischi connessi e le poche opportunità presenti. I

progetti proposti nel patto per il sociale e nel formulario 10 bis cercano di dare una risposta

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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all’inserimento delle donne nel mercato di lavoro, sia tramite la proposta di attivazione di servizi per la

prima infanzia e di sostegno alla famiglia che tramite l’attuazione di azioni mirate alla formazione e

all’inserimento lavorativo.

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6.4. Analisi della sostenibilità ambientale

Tabella 12 - Valutazione dell’impatto delle operazioni a diretta finalità ambientale.

Obiettivi ambientali Codice

Operazione A B C D E

Tabella 13 - Valutazione dell’impatto delle operazioni ad esclusiva finalità di sviluppo economico o sociale

Obiettivi ambientali Codice

Operazione A B C D E

Note

Il Progetto Integrato non ha impatto ambientale

Note

Il Progetto Integrato non ha impatto ambientale

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6.5. Definizione degli indicatori

Tabella 14 - Indicatori oggettivamente verificabili Obiettivo Generale

Obiettivi Specifici Obiettivi Operativi Indicatori di

Realizzazione Target Note

Obiettivo Operativo 1.1. Azioni di inserimento sociale in favore dei minori

Triennio 2007/2009 Realizzazione di n°2 Centri Diurni in ambito distrettuale Realizzazione di almeno il 50% degli interventi di sostegno ai genitori, ai docenti, dei servizi ricreativi, di trasporto, di promozione di attività socio-culturali, sportive e formative,

Disabili e famiglie

Obiettivo Specifico 1

Promuovere azioni di integrazione sociale per i disabili e le famiglie

Obiettivo Operativo 1.2. Risposte adeguate ai bisogni primari dei soggetti disabili rafforzando le risorse di base

Triennio 2007/2009 Realizzazione di n°2 Centri Diurni in ambito distrettuale, 1 gruppo appartamento, realizzazione del 50% degli interventi di trasporto, formazione, attività di laboratorio, biblioteca con tecnologia assistita per disabili visivi.

Disabili e famiglie

Obiettivo Generale

Obiettivo Specifico 2 Sostenere la famiglia

Obiettivo Operativo 2.1 Sostegno alla famiglia nella relazione educativa

Triennio 2007/2009 Realizzazione di almeno il 50% degli interventi di sostegno e supporto alla genitorialità.

Minori e famiglie

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Obiettivo Operativo 2.2 Rafforzamento del rapporto scuola famiglia

Triennio 2007/2009 Realizzazione di almeno il 50% degli interventi di formazione e sensibilizzazione rivolti a genitori e insegnanti

Obiettivo Operativo 2.3 Potenziamento dei servizi per la prima infanzia

Triennio 2007/2009 Realizzazione di almeno 2 asili nido (aziendali, comunali), realizzazione di almeno 2 baby parking;

Obiettivo operativo 3.1. Diminuzione del carico sociale e sanitario dell’anziano

Triennio 2007/2009 Realizzazione di almeno 2 Centri Diurni. Ristrutturazione di almeno 1 struttura residenziale.

Obiettivo specifico 3 Inclusione sociale degli anziani e delle loro famiglie Obiettivo operativo

3.2 Miglioramento della qualità della vita degli anziani

Triennio 2007/2009 Attivazione di almeno il 50% dei servizi di sostegno alla domiciliarità e alla vita quotidiana dell’anziano (es. trasporto, consegna pasti, ecc.)

Anziani e famiglie

Obiettivo Operativo N.4.1 Possibilità di trovare lavoro per i soggetti in situazione di forte svantaggio

Obiettivo Specifico 4 Occupazione

Obiettivo Operativo N.4.2 Facilità all’inserimento

Triennio 2007/2009 Attivazione di almeno il 50% degli interventi di formazione e aggiornamento; inserimenti lavorativi di soggetti con disabilità visiva; tirocini formativi/lavorativi; inserimenti lavorativi protetti socio-

donne, giovani e persone in situazione di svantaggio

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lavorativo dei soggetti svantaggiati

Obiettivo Operativo N.4.3 Facilità delle donne disoccupate nell’inserirsi nel mercato del lavoro

terapeutici; inserimenti lavorativi incentivati; attività formative e informative per aziende; attività formative e informative per soggetti svantaggiati; Attività di orientamento e tutoraggio; MICROCREDITO;

Obiettivo Operativo 5.1. Profili professionali costantemente aggiornati

Obiettivo Operativo 5.2 Linguaggio comune tra operatori

Obiettivo Operativo 5.3 Rete dei servizi sufficiente

Obiettivo specifico 5 Servizi sociali e sanitari in grado di rispondere alle necessità del territorio

Obiettivo Operativo 5.5 Coinvolgimento della comunità nelle scelte che la riguardano

Triennio 2007/2009 Attivazione di almeno il 50% delle azioni di sistema (promozione di osservatori delle politiche sociali, azioni di formazione e di coinvolgimento della comunità, promozione di attività socio-culturali, ricreative, sportive e formative, ecc.)

Tutta la comunità

Obiettivo Operativo 6.1 Coinvolgimento del giovane nelle scelte che lo riguarda

Obiettivo specifico 6 Inclusione delle problematiche giovanili nella programmazione sociale territoriale

Obiettivo Operativo 6.2 Adeguatezza dei servizi a rispondere ai bisogni del giovane

Triennio 2007/2009 Attivazione di almeno il 50% dei servizi di educativa di strada e di formazione e sensibilizzazione della comunità

Giovani

7.1. Completa conoscenza della dispersione scolastica

7.2. Potenziate azioni per l’accessibilità e l’accoglienza

Obiettivo specifico 7 Adeguato sistema formativo

7.3. Adeguati strumenti di analisi

Triennio 2007/2009 Attivazione del 50% dei servizi di accessibilità e accoglienza, spazi di ascolto e discussione per i giovani nella scuola, percorsi integrati di informazione e preformazione rivolte

Giovani

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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del disagio giovanile a studenti e famiglie.

7.4. Potenziata integrazione scuola-lavoro

Triennio 2007/2009 Attivazione del 50% dei servizi di collegamento tra istituzioni scolastiche, giovani e aziende del territorio, percorsi di alternanza scuola-lavoro, di sensibilizzazione.

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO

7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni

Tabella 15 - Stato della progettazione delle operazioni.

Codice Operazione Tipologia Operazione Stato della Progettazione Note

N56 Realizzazione di opere pubbliche

Progetto Preliminare

N56 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

N56 Formazione Progetto Preliminare

N56 Azioni Istituzionali e di Partenariato

Progetto Preliminare

N77/C Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

N77/B Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

N77/A Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

D183 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

N276 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

H612 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

F209 Realizzazione di opere pubbliche

Progetto Preliminare

F209 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

G452 Realizzazione di opere pubbliche

Progetto Preliminare

G452 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

H221 Realizzazione di opere pubbliche

Progetto Preliminare

H221 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

D543 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

H499 Realizzazione di opere pubbliche

Progetto Preliminare

H499 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

E573 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

H562 Realizzazione di opere Progetto Preliminare

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Codice Operazione Tipologia Operazione Stato della Progettazione Note

pubbliche

H562 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

H664 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

D544 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

E557 Realizzazione di opere private

Progetto Preliminare

E557 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

H611 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

E241 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

E242 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

G438 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

G438 Realizzazione di opere pubbliche

Progetto Preliminare

G513 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

G513 Formazione Progetto Preliminare

G318 Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari

Progetto Preliminare

Tabella 16 - Stato dell’iter procedurale degli adempimenti preliminari per la realizzazione delle operazioni.

Codice Operazione

Adempimento Soggetto Responsabile Stato

Adempimento

Data di Conclusione

Prevista

Approvazione del progetto esecutivo

Ufficio tecnico Progettazione preliminare

18 mesi dall’inizio N56

(Realizzazione di opere pubbliche)

Autorizzazione del funzionamento Comune (legge reg.

23/2005) Da iniziare

2 mesi dalla presentazione della domanda

Per alcuni adempimenti non necessari; N56

(Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari)

per i Soggetti pubblici procedure ad evidenza pubblica

Organismi Pubblici - Privati

Progettazione preliminare

18 mesi dall’inizio

N56 (Formazione)

Bandi Regionali per gli Enti

Enti di Formazione Professionale Autorizzati dalla RAS

Non identificabile Non identificabile

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N56 (Azioni Istituzionali e di Partenariato)

Accordo di programma o altro strumento analogo

Capofila del Plus

Firma di protocollo di intesa riferito al patto per il sociale + Accordo di Programma del Plus, Patto Formativo Sociale Locale.

Seguirà il percorso del PLUS che ha una validità triennale e poi verrà rinnovato

N77/C Partecipazione ai Bandi

Beneficiario del Finanziamento

Preliminare 18 mesi

N77/B Partecipazione ai Bandi

Beneficiario del Finanziamento

Preliminare 10 mesi

N77/A Partecipazione ai Bandi

Beneficiario del Finanziamento

Preliminare 10 mesi

D183 Partecipazione ai Bandi

Beneficiario del Finanziamento

Preliminare 10 mesi

N276 Partecipazione ai Bandi

Beneficiario del Finanziamento

Preliminare 24 mesi

H612 Partecipazione ai Bandi

Beneficiario del Finanziamento

Preliminare 10 mesi

Approvazione del progetto esecutivo

Ufficio tecnico 18 mesi

F209 Autorizzazione del funzionamento Comune (legge reg.

23/2005)

Preliminare

2 mesi dalla presentazione della domanda

Approvazione del progetto esecutivo

Ufficio tecnico 18 mesi

G452 Autorizzazione del funzionamento Comune (legge reg.

23/2005)

Preliminare

2 mesi dalla presentazione della domanda

Approvazione del progetto esecutivo

Ufficio tecnico 18 mesi

H221 Autorizzazione del funzionamento

Comune (legge reg. 23/2005)

Preliminare

2 mesi dalla presentazione della domanda

D543 Partecipazione ai Bandi

Beneficiario del Finanziamento

Preliminare 12 mesi

Approvazione del progetto esecutivo

Ufficio tecnico 18 mesi

H499 Autorizzazione del funzionamento

Comune (legge reg. 23/2005)

Preliminare

2 mesi dalla presentazione della domanda

E573 Partecipazione ai Bandi

Beneficiario del Finanziamento

Preliminare 12 mesi

Approvazione del progetto esecutivo

Ufficio tecnico 18 mesi

H562 Autorizzazione del funzionamento

Comune (legge reg. 23/2005)

Preliminare

2 mesi dalla presentazione

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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della domanda

H664 Partecipazione ai Bandi

Beneficiario del Finanziamento

Preliminare 12 mesi

D544 Partecipazione ai Bandi

Beneficiario del Finanziamento

Preliminare 12 mesi

Approvazione del progetto esecutivo

Ufficio tecnico 18 mesi

E557 Autorizzazione del funzionamento

Comune (legge reg. 23/2005)

Preliminare

2 mesi dalla presentazione della domanda

H611 Partecipazione ai Bandi

Beneficiario del Finanziamento

Preliminare 12 mesi

E241 Partecipazione ai Bandi

Beneficiario del Finanziamento

Preliminare 12 mesi

E242 Partecipazione ai Bandi

Beneficiario del Finanziamento

Preliminare 12 mesi

Approvazione del progetto esecutivo

Ufficio tecnico Preliminare 18 mesi

G438 Autorizzazione del funzionamento

Comune (legge reg. 23/2005)

2 mesi dalla presentazione della domanda

G438 Partecipazione ai Bandi

Beneficiario del Finanziamento

Preliminare 12 mesi

G513 Partecipazione ai Bandi

Beneficiario del Finanziamento

Preliminare 12 mesi

G318 Partecipazione ai Bandi

Beneficiario del Finanziamento

Preliminare 12 mesi

Tabella 17 - Cronoprogramma procedurale delle fasi per la realizzazione delle operazioni.

Codice Operazione Progettazione Selezione Soggetto Attuatore Realizzazione Collaudo

N56 (Realizzazione di opere pubbliche)

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

Indicata nel formulario 8 presentato a Giugno del 2006 oppure entro due mesi dall’avvenuta concessione del finanziamento.

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

N56 (Erogazione di finanziamenti e servizi a singoli destinatari)

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

La natura delle operazioni non rende impossibile indicare il soggetto attuatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

N56 (Formazione)

La natura delle operazioni non

Attraverso apposito bando istituito dalla Entro 31.12.2008

La natura delle

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rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

R.A.S. operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

N56 (Azioni Istituzionali e di Partenariato)

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

Indicato nel presente patto oppure entro due mesi dall’avvenuta concessione del finanziamento.

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

N77/C

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

La natura delle operazioni non rende impossibile indicare il soggetto attuatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

N77/B

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

La natura delle operazioni non rende impossibile indicare il soggetto attuatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

N77/A

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

La natura delle operazioni non rende impossibile indicare il soggetto attuatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

D183

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

La natura delle operazioni non rende impossibile indicare il soggetto attuatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

N276

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

Coincide con il soggetto presentatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

H612

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione

La natura delle operazioni non rende impossibile indicare il soggetto attuatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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definitiva indicare i tempi di collaudo

F209

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

Indicata nel formulario 8 presentato a Giugno del 2006 oppure entro due mesi dall’avvenuta concessione del finanziamento.

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

G452

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

Indicata nel formulario 8 presentato a Giugno del 2006 oppure entro due mesi dall’avvenuta concessione del finanziamento.

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

H221

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

Indicata nel formulario 8 presentato a Giugno del 2006 oppure entro due mesi dall’avvenuta concessione del finanziamento.

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

D543

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

La natura delle operazioni non rende impossibile indicare il soggetto attuatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

H499

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

La natura delle operazioni non rende impossibile indicare il soggetto attuatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

E573

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

La natura delle operazioni non rende impossibile indicare il soggetto attuatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

H562

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

Coincide con il soggetto presentatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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H664

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

La natura delle operazioni non rende impossibile indicare il soggetto attuatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

D544

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

La natura delle operazioni non rende impossibile indicare il soggetto attuatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

E557

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

Coincide con il soggetto presentatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

H611

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

Coincide con il soggetto presentatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

E241

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

Coincide con il soggetto presentatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

E242

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

Coincide con il soggetto presentatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

G438

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

Coincide con il soggetto presentatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

G513 La natura delle operazioni non rende possibile

Coincide con il soggetto presentatore Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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indicare i tempi di progettazione definitiva

non rende possibile indicare i tempi di collaudo

G318

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di progettazione definitiva

Coincide con il soggetto presentatore

Entro 31.12.2008

La natura delle operazioni non rende possibile indicare i tempi di collaudo

7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione dell’operazione.

Descrizione delle funzioni e dei servizi degli Enti Locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione (unici es. sportelli per le imprese, uffici comuni, etc).

SUAP: Lo Sportello Unico per le attività produttive nasce per semplificare e razionalizzare il rapporto tra imprese e Amministrazione Pubblica. L’aspirante imprenditore o l’imprenditore che abbia gia avviato un’attività, grazie allo SUAP ha meno problemi d’accesso ai servizi dell’Amministrazione pubblica, con evidenti ricadute positive sul mondo imprenditoriale. Il SUAP Linas si trova nel Consorzio Industriale di Villacidro. XVIII Comunità Montana Monte Linas: Ente Locale di diritto pubblico raggruppante i paesi di Arbus, Gonnosfanadiga, Guspini, Vallermosa e Villacidro alle pendici del monte Linas, e Pabillonis, San Gavino e Sardara nella piana del Medio Campidano ha per fine essenziale la valorizzazione delle zone montane ed in particolare si prefigge di: - promuovere la crescita sociale e civile delle popolazioni; - difendere l’ambiente ed agire per la difesa del suolo; - attuare l’assetto del territorio, nel quadro di un razionale sviluppo sociale; - tutelare il paesaggio, il patrimonio naturale, storico, artistico e culturale; - operare per lo sviluppo economico e per il superamento degli squilibri esistenti; - promuovere il progresso della cultura. GAL Monte Linas: Il Gruppo di Azione Locale Monte Linas di cui fanno parte i comuni di Villacidro, Guspini, Arbus, Gonnosfanadiga,Vallermosa e Pabillonis, è nato al fine di promuovere l'avvio di nuove iniziative economiche e di valorizzare risorse umane e materiali del territorio, stimolando la collaborazione tra enti locali ed imprenditorialità privata. Gli intenti, sono rivolti a: - Riqualificare, potenziare ed integrare la rete ricettiva turistica in ambiente rurale; - Valorizzare il patrimonio ambientale e quello culturale; - Stimolare la competitività e la qualità del sistema produttivo locale, soprattutto facendo riferimento

alle produzioni maggiormente radicate nella storia e nella vocazione locale. Parco Culturale Giuseppe Dessì: Il territorio del Parco Culturale Giuseppe Dessì è compreso nelle province del Medio Campidano e di Carbonia-Iglesias, nella Sardegna del Sud-Ovest. Di esso fanno parte i comuni di Villacidro, Guspini, Arbus, Buggerru, Fluminimaggiore, San Gavino Monreale. Il Parco Culturale Giuseppe Dessì nasce con l’intento di valorizzare e promuovere il territorio; l'immenso patrimonio naturalistico e ambientale coniugato con il grande fascino, che promana dalla sua fruizione attraverso il filtro della finzione letteraria, fanno di questo angolo di Sardegna un singolare e suggestivo prodotto in grado di catalizzare l'interesse dei visitatori.

Descrizione delle esperienze di servizi alle comunità locali a scala intercomunale attivati e

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funzionanti e/o in corso di attivazione. Nel distretto di Guspini sono presenti diversi servizi a scala intercomunale:

• 1 Sistema Bibliotecario denominato “Monte Linas”; • Progetto POR Sardegna – Asse III: risorse Umane – Misura 3.6: “Prevenzione della dispersione

scolastica e formativa” - Bando 2002/2004 (sociale) – chiusura degli interventi prevista al 2006. • Progetto finanziato dal Ministero della Giustizia, ai sensi della legge n. 216 del 19 Luglio 1991 –

art. 4, integrata dalla legge 465/94, la cui finalità è quella di “Promuovere interventi formativi nei riguardi di minori ad alto rischio di devianza o di coinvolgimento in attività criminose che sono oggetto di interventi socio-educativi al fine di consentire il reinserimento sociale, con l’apprendimento della cultura del lavoro e delle regole” ad esso si sono affiancati anche interventi socio-riabilitativi socio-riabioitativi di cui al DPR 309/90 Testo unico sulle tossicodipendenze (in collaborazione tra servizi comunali e Ser.T Asl 6).

• Metodo Feuerstein. Mira alla formazione delle famiglie che convivono con persone affetta da disabilità intellettiva all’apprendimento di un metodo finalizzato al potenziamento delle capacità insite nelle persone.

• Progetto intercomunale “Il Ponte” – Legge 285/97). DISABILITA'

• Piani L.162/98 – rivolti alle persone con disabilità grave e alle loro famiglie e sono finalizzati a sgravare il carico assistenziale delle famiglie e attraverso progetti individualizzati formulati e concordati.

• POR SARDEGNA Misura 3.1 (Ins. Lav. Disabili) l.68/1999 E L.R. 20/2002. Servizio rivolto a persone con invalidità certificata che mira a garantire attraverso azioni di riserva o di autoimprenditorialità un inserimento nel mondo del lavoro.

• POR SARDEGNA 3.4 (C.E.S.I.L) rivolto a favorire l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati • Progetto obiettivo Furia. Riabilitazione equestre. Attraverso l’ippoterapia mira a sviluppare la

propria consapevolezza e degli altri migliorando le relazioni interpersonali. GIOVANI, LAVORO, FORMAZIONE, ISTRUZIONE E TEMPO LIBERO

• Servizi per il Lavoro – Servizi ordinari e Servizi Misura 3.1 POR SARDEGNA. • Messa in rete dei CESIL – Misura 3.4 POR SARDEGNA.

POVERTA’ E MARGINALITA’ SOCIALE • Progetti ex DPR 309/90 realizzati dai comuni del distretto in collaborazione con il Ser.T, la

Provincia del Medio Campidano, delle scuole secondarie e di secondo grado, al fine di realizzare degli interventi integrati mirati alla prevenzione primaria, secondaria e terziaria nell’ambito delle tossicodipendenze ed alcooldipendenze.

• POR SARDEGNA 2000-2006 Mis. 3.4 (C.E.S.I.L) rivolto a favorire l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.

• Progetti POLO gestiti dall’Enaip Sardegna – Sportelli Piazza d’incontro – e da diverse cooperative sociali e organismi associativi.

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Descrizione delle esperienze di programmazione territoriale innovative attivate e funzionanti e/o in corso di attivazione (es. Agenda 21). Consorzio Industriale: Il Consorzio per la Zona di Sviluppo Industriale di Villacidro è nato con lo scopo di creare le migliori condizioni economiche e di servizi, per favorire il sorgere di nuovi insediamenti produttivi industriali. L'agglomerato industriale dispone di aree attrezzate e dotate di tutte le infrastrutture e servizi necessari alle aziende. Agenda 21: Agenda 21 è un piano d'azione per rendere lo sviluppo locale più sostenibile, ossia più equo e rispettoso dell'ambiente. Attualmente solo Arbus e Guspini hanno costituito la propria Agenda 21 attraverso la partecipazione diretta dei rappresentanti della comunità locale, rappresentanti del mondo economico, amministrazioni pubbliche, associazioni di cittadini. Smaltimento Rifiuti: Il Servizio intercomunale di Smaltimento Rifiuti nella Z.I di Villacidro gestisce le attività relative allo smaltimento di tutte le tipologie di rifiuti speciali (pericolosi e non) prodotte dai comuni del territorio campidanese. L'organizzazione prevede che tutti i rifiuti siano conferiti al deposito, dove vengono conservati e successivamente smaltiti.

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7.3 Accordo di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo

L’adesione e la partecipazione al progetto integrato sono stati formalizzati dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa allegato al presente progetto.

Inoltre, poiché il Patto per il Sociale è uno strumento di attuazione del PLUS (D.G.R. 23 del 30 maggio 2006), la sua gestione e gli accordi necessari all’attuazione sono gli stessi previsti per il Piano Locale Unitario dei Servizi alla Persona del Distretto Sociosanitario di Guspini. Il Plus, che corrisponde alla programmazione sociale territoriale ha durata triennale (L.R. 23/2005) A sostegno del Plus è stato sottoscritto apposito Accordo di Programma che ne regola il funzionamento. Non è stato individuato ancora nessun soggetto capofila.

L’oggetto dell’accordo sottoscritto e gli impegni presi si possono sintetizzare nei seguenti punti:

Il Coordinamento Istituzionale è assegnato, per ciascun intervento/progetto operativo, all’Ente capofila delegato di riferimento, così come stabilito del PLUS, e provvede: • al coordinamento politico della programmazione, al coordinamento tecnico e alla gestione del progetto operativo d’ambito; • all’interazione con l’Ufficio di PLUS per la parte valutativa, rendicontativa e di supporto pianificatorio; • alla verifica del raggiungimento degli obiettivi assegnati nel piano; • all’eventuale rimodulazione delle azioni del PLUS stesso sulla base delle indicazioni e delle necessità emerse in fase realizzativa; • alla definizione e l’approvazione di protocolli d’intesa e convenzioni con altri soggetti non partecipanti all’Accordo di Programma; • all’indicazione di tutti gli altri atti che sono necessari alla realizzazione degli interventi previsti nel piano e che non rientrano nella competenza dei singoli comuni o di altri soggetti istituzionali; • all’individuazione, attraverso proprie indicazioni e proposte, di futuri obiettivi da recepire negli sviluppi di PLUS e nei relativi accordi di programma da stipularsi. Il Coordinamento istituzionale è regolato da un apposito disciplinare elaborato dall’Ente capofila in pieno accordo con gli altri organismi associati. Il disciplinare verrà approvato dall’Ente capofila. Ad un ulteriore supporto del Patto per il Sociale del Distretto di Guspini è stato sottoscritto ed allegato al presente progetto, il Patto Formativo Sociale Locale strumento previsto nel DSR 2007/2013.

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8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO

Tabella 18 - Quadro Finanziario.

Codice Operazione Tipologia TITOLO OPERAZIONE Costo Totale

Contributo richiesto

N56 servizi INCENTIVI PER L’ATTIVAZIONE DI SERVIZI EDUCATIVI, DI

RECUPERO E ACCOGLIENZA DI FASCE DEBOLI € 800.000,00 € 800.000,00

N56

servizi INCENTIVI PER LA REALIZZAZIONE DI PERCORSI INTEGRATI DI INFORMAZIONE, PREFORMAZIONE, BILANCIO DI COMPETENZE, ORIENTAMENTO, CONSULENZA PERSONALIZZATA, FORMAZIONE, FINALIZZATI ALL’INSERIMENTO O AL REINSERIMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO E/O NEL SISTEMA FORMATIVO GIA COMP GIA COMP

N56

servizi INCENTIVI PER LA CREAZIONE DI SERVIZI DI TRASPORTO DISABILI E DI ASSISTENZA AUSILIARIA E DOMICILIARE E RIQUALIFICAZIONE DI STRUTTURE DISMESSE, DI PROPRIETÀ PROVINCIALE, LOCALIZZATE ALL’INTERNO DELL’AREA DELL’ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L’AGRICOLTURA E L’AMBIENTE “SANTE BETTOLINI” GIA COMP GIA COMP

N56 servizi INCENTIVI PER L’ATTIVAZIONE DI PROGETTI PILOTA VOLTI

ALL’ASSISTENZA AGLI ANZIANI € 50.000,00 € 50.000,00 N56 servizi SPAZIOACCA € 88.200,00 € 88.200,00 N56 servizi SERVIZIO DIVERTIAMOCINSIEME € 69.350,00 € 69.350,00

N56 servizi CENTRO DOCUMENTAZIONE E RISORSE CDR - LA PEDAGOGIA DEI

GENITORI € 127.750,00 € 127.750,00 N56 servizi OSSERVATORIO PROVINCIALE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA € 70.000,00 € 70.000,00

N56

servizi CENTRO EDUCATIVO DIURNO DESTINATO AD ACCOGLIERE DISABILI PSICO-FISICI E/O SOGGETTI A PPARTENENTI ALLE FASCE DEBOLI € 200.000,00 € 200.000,00

N56 servizi

REALIZZAZIONE DI UN CENTRO DIURNO IN FAVORE DI DISABILI 211.155,82 annuale

211.155,82 annuale

N56 servizi REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO € 300.000,00 € 300.000,00 N56 servizi BIBLIOTECA PER NON VEDENTI € 45.000,00 € 45.000,00 N56 servizi CENTRO INSERIMENTO E ORIENTAMENTO DISABILI € 30.000,00 € 30.000,00 N56 servizi AZIONE INTEGRAZIONE SOCIALE FASCE DEBOLI € 250.000,00 € 250.000,00

N56 servizi AZIONI DI INTEGRAZIONE - SOSTEGNO DELL’INTEGRAZIONE

SOCIALE DEI SOGGETTI A RISCHIO DI ESCLUSIONE € 300.000,00 € 300.000,00

N56 servizi INSERIMENTI LAVORATIVI - AZIONI DI INSERIMENTO LAVORATIVO

E RIQUALIFICAZIONE DI DISABILI PSICHICI € 40.000,00 € 40.000,00 N56 servizi PROGETTI INTEGRATI € 200.000,00 € 200.000,00 N56 servizi PROGETTO LIXIUS Già ricompreso Già ricompreso

N56

servizi AZIONE DI DEISTITUZIONALIZZAZIONE DI UTENTI INSERITI PRESSO COMUNITÀ PROTETTE MEDIANTE LA CREAZIONE DEI GRUPPI FAMIGLIA € 260.000,00 € 260.000,00

N56 servizi AZIONE DI SISTEMA PLUS € 140.000,00 € 140.000,00 N56 servizi INFORMATIZZAZIONE E OSSERVATORIO PLUS € 120.000,00 € 120.000,00 N56 servizi AZIONE DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE PLUS € 100.000,00 € 100.000,00 N56 servizi FORMAZIONE SETTORE PUBBLICO PLUS € 150.000,00 € 150.000,00 N56 servizi AZIONE DI FORMAZIONE TERZO SETTORE PLUS € 200.000,00 € 200.000,00 N56 servizi PROGETTO MINORI € 155.000,00 € 155.000,00 N56 servizi PROGETTO MINORI 2 € 150.000,00 € 150.000,00 N56 servizi AREA EDUCATIVA DI STRADA € 80.000,00 € 80.000,00 N56 servizi SERVIZI SATELLITE € 520.000,00 € 520.000,00 N56 servizi DISABILI E OSTELLO € 635.000,00 € 635.000,00 N56 servizi AZIONE SCUOLA € 2.728.000,00 € 2.728.000,00 N56 servizi START-IP COOPERATIVA INSERIMENTO LAVORATIVO DISABILI € 40.000,00 € 40.000,00 N56 servizi AGGREGAZIONE SOCIALE E DELL’ACCOGLIENZA € 300.000,00 € 300.000,00 N56 servizi ASSISTENZA AGLI ANZIANI € 350.000,00 € 350.000,00 N56 servizi COMUNITÀ ALLOGGIO € 600.000,00 € 600.000,00 N56 servizi SERVIZI RICREATIVI € 350.000,00 € 350.000,00 N56 servizi SENSIBILIZZAZIONE TESSUTO ECONOMICO € 1.500,00 € 1.500,00 N56 servizi FORMAZIONE € 3.000,00 € 3.000,00

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N56 servizi BANCA DATI € 2.000,00 € 2.000,00 N56 servizi FORMAZIONE SOGGETTI SVANTAGGIATI € 12.000,00 € 12.000,00 N56 servizi MICROCREDITO € 45.000,00 € 45.000,00 N56 servizi AZIONE MINORI € 325.000,00 € 325.000,00 N56 servizi ASCE 2 SPAZIO SOCIALE € 285.000,00 € 285.000,00 N56 servizi MICROCELLULE A DOMICILIO € 488.468,00 € 488.468,00 N56 servizi INNOVAZIONI TECNOLOGICHE € 95.000,00 € 95.000,00

N56 servizi OSSERVATORI PROVINCIALI DELLE POLITICHE SOCIALI: SEZIONE

DISABILI € 75.000,00 € 75.000,00 N56 servizi TRASPORTO ANZIANI E DISABILI € 100.000,00 € 100.000,00 N56 servizi TRASPORTO ANZIANI € 710.000,00 € 710.000,00 N56 servizi ADI € 350.000,00 € 350.000,00 N56 servizi SOSTEGNO GENITORIALITÀ € 450.000,00 € 450.000,00

N56 servizi STRUTTURA DEL “DOPO DI NOI” PER PERSONE INSUFFICIENTI

MENTALI € 600.000,00 € 600.000,00 N56 servizi LA PROVINCIA DEL SORRISO € 150.000,00 € 150.000,00 N56 servizi SUTTORTO AL PLUS € 200.000,00 € 200.000,00 N56 servizi CENTRO RESIDENZIALE E DIURNO ANZIANI € 660.000,00 € 660.000,00 N56 servizi ASL CASA DEL PARTO € 70.000,00 € 70.000,00 N56 servizi VILLACIDRO CENTRO MEDICO € 1.000.000,00 € 1.000.000,00 N56 servizi CENTRO DIURNO € 750.000,00 € 750.000,00 N56 servizi PROBLEMI DI APPRENDIMENTO € 35.000,00 € 35.000,00 N56 servizi CENTRO SANITARIO POLIFUNZIONALE € 1.000.000,00 € 1.000.000,00 N56-INT servizi CREAZIONE DI UN CENTRO DIURNO PER DISABILI € 40.000,00 € 40.000,00 N56-INT servizi LABORATORIO POLIFUNZIONALE DIURNO PER DISABILI € 150.000,00 € 150.000,00 N56-INT servizi CENTRO DI RECUPERO E ACCOGLIENZA FASCE DEBOLI € 1.700.000,00 € 1.700.000,00 N56-INT servizi ASILO NIDO PER LA FASCIA 0-3 ANNI € 700.000,00 € 700.000,00

N56-INT servizi CASA FAMIGLIA, CASA PROTETTA, CENTRO DIURNO, SERVIZI DI

BASE € 750.000,00 € 750.000,00 N56-INT servizi FORMAZIONE DELLE ASSISTENTI FAMILIARI € 200.000,00 € 200.000,00 N56-INT servizi ADEGUAMENTO TRASPORTO PUBBLICO € 100.000,00 € 100.000,00 N56-INT servizi OSSERVATORIO PROVINCIALE PER LE POLITICHE GIOVANILI € 75.000,00 € 75.000,00 N56-INT servizi OSSERVATORIO PROVINCIALE PER L’INFANZIA E LA FAMIGLIA € 75.000,00 € 75.000,00 N56-INT servizi OSSERVATORIO PROVINCIALE PER GLI ANZIANI € 100.000,00 € 100.000,00 D543 servizi FATTORIA SOCIALE € 818.000,00 € 818.000,00 D543 servizi ATTIVITÀ DI FORMAZIONE BADANTI FAMILLIARI € 156.000,00 € 156.000,00 D543 servizi ATTIVITÀ DI SOCIALIZZAZIONE Già incluso Già incluso D543 servizi COSTITUZIONE DI UNA COOPERATIVA DI TIPO B € - € - D544 servizi SPAZIO GENITORI € 60.000,00 € 60.000,00 D544 servizi ANIMAZIONE ESTIVA € 30.000,00 € 30.000,00 D544 servizi SERVIZIO DI ACCOGLIENZA, A SCUOLA, PRIMA E DOPO LE LEZIONI € - € - D544 servizi SOSTEGNO SCOLASTICO € 500,00 € 500,00 E557 servizi STRUTTURE DI ACCOGLIENZA DIURNA € 563.000,00 € 563.000,00

E557 servizi INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

FISICA E PSICHICA € 90.000,00 € 90.000,00 E573 servizi AGGIORNAMENTO COMPETENZE OPERATORI SOCIALI € 72.000,00 € 72.000,00 E573 servizi FORMAZIONE UTENTI SVANTAGGIATI € 345.000,00 € 345.000,00 E573 servizi INSERIMENTO LAVORATIVO DEI SOGGETTI CON DISABILITÀ VISIVA € 40.200,00 € 40.200,00 E573 servizi TIROCINI FORMATIVI/OSSERVATIVI € 100.000,00 € 100.000,00 E573 servizi INSERIMENTI LAVORATIVI PROTETTI / SOCIO-TERAPEUTICI € 100.000,00 € 100.000,00 E573 servizi INSERIMENTI LAVORATIVI INCENTIVATI € 100.000,00 € 100.000,00 E573 servizi ATTIVITÀ FORMATIVE ED INFORMATIVE PER AZIENDE € 5.000,00 € 5.000,00

E573 servizi ATTIVITÀ’ FORMATIVE ED INFORMATIVE PER UTENTI

SVANTAGGIATI € 7.500,00 € 7.500,00 E573 servizi ORIENTAMENTO E TUTORAGGIO RIVOLTE A GIOVANI € 5.300,00 € 5.300,00 E573 servizi MICROCREDITO no no

E573 servizi DEISTITUZIONALIZZAZIONE DI UTENTI INSERITI PRESSO

COMUNITÀ PROTETTE € 135.000,00 € 135.000,00

E573 servizi FORMAZIONE TIROCINIO E INSERIMENTO LAVORATIVO UTENTI

SER.T IN PROGRAMMA TERAPEUTICO E SOCIO RIABILITATIVO € 81.000,00 € 81.000,00 E573 servizi LABORATORIO DI PSICOMOTRICITÀ € 6.800,00 € 6.800,00

E573 servizi

LABORATORIO ARTISTICO ESPRESSIVO INTEGRATO € 35.000,00 € 35.000,00

E573 servizi RISTRUTTURAZIONE SEDE CESIL SAN GAVINO MONREALE € 150.000,00 € 150.000,00 H221 servizi CREAZIONE DI UN GRUPPO APPARTAMENTO € 110.000,00 € 110.000,00

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

100

H221 servizi ATTUAZIONE DI INSERIMENTI LAVORATIVI € 38.000,00 € 38.000,00

H221 servizi ATTIVAZIONE DI UN CENTRO POLIFUNZIONALE PER GIOVANI IN

SITUAZIONE DI DISAGIO € 30.000,00 € 30.000,00 H499-1 servizi SERVIZI NIDO TERRITORIALI € 1.086.130,00 € 1.086.130,00

N562 servizi STRUTTURA DESTINATA ALL’ACCOGLIENZA, AL RECUPERO DI

SOGGETTI DISAGIATI € 1.700.000,00 € 1.700.000,00

H612 servizi SERVIZIO PRE-DOPO SCUOLA RIVOLTO A BAMBINI DELLE SCUOLE

MATERNE ELEMENTARI E MEDIE € 71.120,00 € 71.120,00 H664 servizi INTERVENTI E SERVIZI A SUPPORTO DELLA QUOTIDIANITÀ € 150.000,00 € 150.000,00 H664 servizi CREAZIONE DI UNO SPAZIO DI AGGREGAZIONE € 120.000,00 € 120.000,00 H664 servizi INTERVENTI DI FORMAZIONE € 100.000,00 € 100.000,00

N77A servizi CENTRI D’ASCOLTO RIVOLTO AI RAGAZZI, ALLE FAMIGLIE, AGLI

INSEGNANTI ED OPERATORI € 33.500,00 € 33.500,00 N77A servizi CORSI DI FORMAZIONE RIVOLTI AI DOCENTI € 14.500,00 € 14.500,00 N77A servizi LABORATORI PER GLI ALUNNI E GLI STUDENTI € 63.400,00 € 63.400,00 N77A servizi PERCORSI DI FORMAZIONE RIVOLTI A GRUPPI DI GENITORI € 15.100,00 € 15.100,00

N77A servizi NUCLEO TECNICO INTERCOMUNALE DI CONSULENZA RIVOLTO

ALLE SINGOLE SCUOLE € 15.000,00 € 15.000,00

N77A servizi PROGETTAZIONE, COORDINAMENTO, MONITORAGGIO E

SUPERVISIONE € 8.500,00 € 8.500,00

N77B

servizi OPERATORE DI STRADA: UN PERCORSO SPERIMENTALE INNOVATIVO DI FORMAZIONE-INTERVENTO CORSO FORMATIVO PROFESSIONALIZZANTE DI BASE (600 ORE) € 130.000,00 € 130.000,00

N77B

servizi OPERATORE DI STRADA: UN PERCORSO SPERIMENTALE INNOVATIVO DI FORMAZIONE-INTERVENTO INTERVENTO OPERATIVO DI LAVORO DI STRADA E DI COMUNITÀ € 170.000,00 € 170.000,00

N77C servizi SUPPORTO ALLE ATTIVITÀ DEI CENTRI SOCIALI DI AGGREGAZIONE € 52.500,00 € 52.500,00

N77C servizi INCONTRI MENSILI CON GLI INDIVIDUI SVANTAGGIATI E I LORO

FAMILIARI € 5.000,00 € 5.000,00 N77 servizi SUPPORTO ALLE ATTIVITÀ DEI CENTRI SOCIALI DI AGGREGAZIONE € 14.000,00 € 14.000,00

N77 servizi INCONTRI MENSILI CON GLI INDIVIDUI SVANTAGGIATI E I LORO

FAMILIARI € 17.250,00 € 17.250,00

N276_1 servizi

EDUCATIVA DI STRADA E RICERCA-INTERVENTO € 155.000,00 € 155.000,00 N276_1 servizi ATTIVITÀ LABORATORIALI Già RICOM Già RICOM

N276_1 servizi

RACCOLTA DEI DATI E DELLE ESPERIENZE Già RICOM Già RICOM SINERGIE servizi INTERVENTI PSICO-EDUCATIVI € 150.000,00 € 150.000,00 G438 servizi DALL’ALBA AL TRAMONTO (ANZIANI) € 100.000,00 € 100.000,00

N156 servizi STRUTTURE ED AUSILI A SUPPORTO PER IL DISABILE ED IL “

FUTURO TURISTA DISABILE”

H611 servizi ASSISTENZA E CONSULENZA IN AIUTO ALLA PERSONA

(DISABILITÀ) € 170.000,00 € 170.000,00

E241 servizi

EDUCATIVA DI STRADA

E242

servizi EDUCATIVA DI STRADA E DI COMUNITÀ: PERCORSI SPERIMENTALI DI EMPOWERMENT SOCIO-CULTURALE E DI SVILUPPO LOCALE ATTRAVERSO LA FORMAZIONE-INTERVENTO € 500.000,00 € 500.000,00

H611 servizi ASSISTENZA E CONSULENZA IN AIUTO ALLA PERSONA (GIOVANI) € 170.000,00 € 170.000,00 G438 servizi DALL’ALBA AL TRAMONTO (BAMBINI) € 100.000,00 € 100.000,00 G318 servizi SERVIZI INTEGRATI PER L’INFANZIA € 370.000,00 € 370.000,00

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