RIFORMA DEL SENATO E FUNZIONE LEGISLATIVA: DALL’ATTUALE (PRESUNTA) IPERTROFIA PROCEDURALE ALLA...

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Riforma del Senato e funzione legislativa: dall’attuale (presunta) ipertrofia procedurale alla nuova disciplina per l’approvazione delle leggi Luglio 2014

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La riforma del Senato e la funzione legislativa: il progetto di revisione; il nuovo Senato; cosa cambia nell’approvazione delle leggi (per approfondimento vai all’infografica http://it.pinterest.com/pin/308778118175108783/); considerazioni sui tempi dell’iter legislativo e i tempi delle leggi (per approfondimento vai all’infografica http://it.pinterest.com/pin/308778118175108714/). E infine il bicameralismo perfetto è la causa di ogni male?

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Riforma del Senato e funzione legislativa:

dall’attuale (presunta) ipertrofia procedurale alla

nuova disciplina per l’approvazione delle leggi

Luglio 2014

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I punti salienti del progetto di revisione  

Il disegno di legge di revisione della Parte II della Costituzione, approvato all’unanimità dal Consiglio dei Ministri del 31 marzo 2014, all’esame del Senato in prima lettura, rappresenta uno dei principali pilastri dell’azione del Governo Renzi. Il disegno di legge intende rivoluzionare l’assetto istituzionale della Repubblica in particolare attraverso: !   il superamento del bicameralismo perfetto e la riduzione del

numero dei parlamentari con la costituzione del Senato delle autonomie;

!   la revisione del Titolo V sull’ordinamento degli Enti territoriali con una diversa ripartizione legislativa delle competenze tra Stato e Regioni.

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Il progetto di riforma trasforma il Senato per: !   la modalità di elezione, non più popolare diretta; !   la composizione numerica, che si riduce considerevolmente; !   la compartecipazione alla relazione fiduciaria con il

Governo che è soppressa: solo la Camera accorda o revoca la fiducia;

!   la partecipazione al procedimento legislativo ordinario, che diviene di “proposta di modifiche”.

   

Il nuovo Senato nel progetto di riforma

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… non proprio. Il disegno di legge riprende una proposta da anni oggetto di discussione tra le forze politiche:

rendere il Senato una “Camera delle autonomie”,

con competenze legislative limitate, che “funga” da elemento di raccordo

fra lo Stato e gli enti locali

Un esempio concreto? Già nel 2007 la Camera aveva avviato l’esame di un disegno di legge, conosciuto come “bozza Violante”, che prevedeva, tra l’altro, la “trasformazione” del Senato in Camera delle Autonomie e il conferimento del potere di approvare le leggi alla Camera dei Deputati (fatte salve alcune eccezioni quali, per esempio, l’approvazione delle leggi di revisione della Costituzione). La discussione si interruppe alla fine del 2007 a causa dello scioglimento anticipato delle Camere.    

Senato delle autonomie… un’idea nuova?

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Approvazione delle leggi: cosa cambia    

Oggi !   Per divenire legge un progetto

deve essere approvato nell’identico testo da Camera e Senato;

!   dopo l’approvazione della Camera nel quale il progetto è presentato, il testo è trasmesso all’altro ramo;

!   se la Camera che riceve il progetto lo approva nell’identica formulazione, esso è promulgato dal Presidente della Repubblica e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale;

!   se la Camera che riceve il progetto lo modifica, esso passa da una Camera all’altra finché entrambi i rami non si sono espressi su un medesimo testo.

   

Progetto di riforma !   La Camera approva tutte le leggi

fatta eccezione per i disegni di legge costituzionali per i quali si mantiene il bicamerale paritario;

!   ogni disegno di legge è presentato alla Camera (i senatori mantengono l’iniziativa legislativa);

!   il Senato è esclusivamente organo di seconda lettura, di “proposta” eventuale di modifiche;

!   il Senato può, con deliberazione a maggioranza assoluta, chiedere alla Camera di esaminare un disegno di legge la quale dovrà pronunciarsi entro sei mesi.

   

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I tempi dell’iter legislativo oggi: qualche considerazione

“Al Parlamento

occorre troppo tempo per fare le leggi”

È una delle considerazioni maggiormente condivise negli ultimi anni nell’ambito del dibattito sulle riforme istituzionali.

Ma è realmente necessaria una riforma (e nello specifico posta in tali termini)

per snellire l’iter legislativo?

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Stessi poteri e stesse funzioni: la causa di ogni male?

Belgio 91

Lituania 22

Estonia 22

Il bicameralismo perfetto è stato spesso accusato di aver creato difficoltà al funzionamento del Parlamento italiano, determinando una sovrapposizione di lavori, con dispendio di tempi tra le due Camere e lungaggini per via degli innumerevoli passaggi da un’assemblea all’altra in ogni caso di disaccordo sul testo. Un sistema visto come superato e molto lontano dalle realtà storiche che lo avevano legittimato quando si decise di adottare un procedimento che fosse garanzia di un più sicuro funzionamento democratico dell’iter legislativo.

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A prescindere da ciò che accadrà ove la riforma del Senato fosse approvata, sui cui effetti non è possibile fare previsioni, occorre tenere in considerazione che i tempi di approvazione delle leggi secondo il sistema attuale, sono spesso determinati dalla

volontà politica

La concezione del Parlamento che imbriglia l’operato del Governo per le sue regole vetuste e farraginose, ree di rallentare e aver rallentato l’iter legislativo, sembra essere stato un alibi per molti Governi.

Le leggi si approvano (se si vuole)

Estonia 22

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I tempi delle leggi

I tempi di approvazione delle leggi sono molto variabili e il fattore discriminante non risiede nella complessità dei contenuti o nella farraginosità dei regolamenti parlamentari ma nell’importanza che essi rivestono per l’azione di Governo. Qualche esempio?

Iter veloce

Lodo Alfano 20gg Legge di Stabilità e di Bilancio 2012 25gg

Iter lento

Statuto delle imprese 1.283gg Riforma Codice stradale 820gg Ciò è ulteriormente avvalorato dalla circostanza che vede una

netta preponderanza di disegni di legge governativi approvati rispetto a quelli di iniziativa parlamentare.

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Iter veloci e lenti: quali i risultati?

Se da un lato un iter legislativo lungo non è garanzia di una buona legge, dall’altro occorre considerare che una legge approvata in tempi brevi rischia più facilmente di incorrere in errori e imprecisioni per via della ristrettezza dei tempi per valutare in modo adeguato gli effetti dell’intervento normativo.

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Caso esodati del DL “Salva Italia” (Governo Monti)

È tra gli esempi più significativi degli ultimi anni.

Esodati persone, per lo più over 50, che non

percepiscono stipendio né pensione (chi ha interrotto il proprio rapporto di lavoro in conseguenza di accordi di ristrutturazione aziendale o crisi aziendali, ma che non ha ancora diritto alla pensione per via di un innalzamento dell’età pensionabile o di una modifica dei requisiti per accedere al trattamento pensionistico).

La questione degli esodati è scaturita dal provvedimento “Salva Italia” presentato per ridurre la spesa pensionistica in un momento di crisi finanziaria.

È stato redatto in 20 giorni e approvato in 16!

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