Riflessioni sul curriculum EDUCAZIONE CIVICA U CIVICA _RIFLES… · l’informazione. Piano di...
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Riflessioni sul curriculum EDUCAZIONE CIVICAUn’ipotesi di lavoro
«Percorso formativo intenzionale
progettato dalle singole
istituzioni scolastiche,
tenuto conto dei bisogni della popolazione
scolastica e delle risorse del territorio
nel rispetto sia dell’autonomia
delle singole scuole che degli obiettivi
generali del sistema di istruzione».
(Cfr. Frabboni F., Le dieci parole della didattica,
Ethel Editoriale Giorgio Mondatori, Milano, 1994)
Cos’è un curricolo?
Motivazione
◼ In un panorama da più contesti tratteggiato come “emergenziale” per una
manifesta deriva diseducativa, la scuola è chiamata a raccogliere la sfida
della riaffermazione del rispetto della persona umana senza
discriminazioni, del senso civico, della responsabilità individuale e
collettiva, dei valori di libertà, di giustizia, di bene comune che affondano
le radici nella nostra Costituzione.
Obiettivo
◼ In questo senso l’insegnamento/apprendimento di Educazione civica
diventa un obiettivo irrinunciabile che tutte le scuole, dalla scuola
dell’infanzia alla primaria, alla scuola secondaria di primo e di secondo grado,
devono assumere e contemplare nel piano dell’offerta formativa.
Perché un percorso di Educazione civica (oltre la
legge)
◼ Consolidare nelle giovani generazioni una cultura civico-
sociale e della cittadinanza che intreccia lo sguardo
locale, regionale con più ampi orizzonti: nazionale,
europeo, internazionale.
◼ Tradurre questa cultura in adesione consapevole al
quadro valoriale espresso dalla nostra Carta
costituzionale a cui si ispirano atteggiamenti,
comportamenti, punti di vista, linguaggi e pratiche
quotidiane.
Indicazioni Nazionali – testo 2012 – rilettura 2018Il Consiglio d'Europa, in particolare con il documento pubblicato nel 2016
"Competences for democratic culture. Living together as equals in culturally diverse
democratic societies" (1) indica le competenze, abilità e conoscenze che le persone
dovrebbero sviluppare nel corso della formazione di base per consentire una corretta
convivenza democratica.
Sono indicazioni del tutto coerenti con la Raccomandazione del Parlamento Europeo
e del Consiglio dell'UE del 18.12.2006, che presenta le otto competenze chiave per
l'apprendimento permanente, assunte nelle Indicazioni Nazionali come "orizzonte di
riferimento" e finalità generale del processo di istruzione:
"Nell'ambito del costante processo di elaborazione e verifica dei propri obiettivi
e nell'attento confronto con gli altri sistemi scolastici europei, le Indicazioni
nazionali intendono promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e
irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le
competenze-chiave europee".
Le competenze chiave sono assunte a riferimento non solo nelle Indicazioni 2012 ma, con diversi accenti, anche in altri documenti di indirizzo
curricolare fin dal 2007: il D.M. 139/2007; i DPR n. 87, 88, 89 del 2010; le Indicazioni Nazionali per i Licei; le Linee Guida degli Istituti tecnici e
Professionali.
◼ Sviluppo delle competenze trasversali, sociali e civiche, che rientrano nel più ampio concetto di promozione della cittadinanza globale, al fine di formare cittadini consapevoli e responsabili in una società moderna, connessa e interdipendente.
◼ Le aree tematiche per gli interventi delle scuole sono:
◼ educazione alimentare, cibo e territorio;
◼ benessere, corretti stili di vita, educazione motoria e sport;
◼ educazione ambientale;
◼ cittadinanza economica;
◼ civismo, rispetto delle diversità e cittadinanza attiva
Cittadinanza globale
Le competenze
chiave
◼ Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione:
◼ comunicazione nella madrelingua;
◼ comunicazione nelle lingue straniere;
◼ competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
◼ competenza digitale;
◼ imparare a imparare;
◼ competenze sociali e civiche;
◼ spirito di iniziativa e imprenditorialità;
◼ consapevolezza ed espressione culturale.
Piano di Formazione . Presentazione a cura di Laura Bellanova
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Realizzazione e sviluppo personale
Cittadinanza attiva
Inclusione sociale
Occupazione
Le competenze
chiave per l’educazione
permanente
◼ Imparare ad imparare
◼ Progettare
◼ Comunicare
◼ Collaborare e partecipare
◼ Agire in modo autonome e
responsabile
◼ Risolvere problemi
◼ Individuare collegamenti e
relazioni
◼ Acquisire e interpretare
l’informazione.
Piano di
Formazione .
Presentazione a
cura di Laura
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Il DM n. 139
del 22/8/2007
Le competenze di
cittadinanza
Le competenze di base (Indicazioni nazionali e nuovi scenari 2018)
Piano di Formazione . Presentazione a
cura di Laura Bellanova
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Competenze
cognitive
Competenze
sociali
Competenze emotive
capacita' spaziali
capacita' di attenzione
e concentrazione
comprendere e
rappresentare
successioni temporali
ordinare raggruppare
quantificare
Consapevolezza di sé
Consapevolezza sociale
Gestione di sé
Capacità relazionali
Capacità di comunicazione
efficace
Prendere decisioni
responsabili
Valutare le situazioni in
modo da promuovere il
proprio benessere e il
benessere degli altri.
Sviluppare capacità di
collaborazione
Sviluppare maturità come
individuo
Interessarsi dello sviluppo
socio-economico, della
comunicazione
interculturale
Valutare la diversità,
rispettare gli altri e essere
preparati a vincere
pregiudizi
competenza personale, sociale
capacità di imparare a imparare
comunicazione nella madrelingua competenza alfabetica funzionale
comunicazione nelle lingue straniere competenza multilinguistica
competenza matematica e competenze
di base in scienza e tecnologia
competenza matematica e competenza
in scienze, tecnologia e ingegneria (STEM)
competenza digitale competenza digitale
imparare ad imparare
competenze sociali e civiche competenze in materia di cittadinanza
spirito di iniziativa e imprenditorialità
consapevolezza ed espressione culturale
competenza imprenditoriale
competenza in materia di
consapevolezza ed espressione culturale
Dalla «Cittadinanza e Costituzione» alla
«Educazione civica»
La scuola dell’infanzia e la scuola primaria,
collocate (temporalmente e istituzionalmente) nel primo ciclo di istruzione, hanno
il compito, con la scuola secondaria di primo grado, di porre le basi per l’esercizio
della Cittadinanza attiva che consiste:
- nel prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente
- nel mettere in atto forme di cooperazione e di solidarietà
Il curricolo di istituto della scuola dell’infanzia e della scuola primaria include:
A) l’educazione alla cittadinanza attiva
B) la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica Italiana
L’educazione alla Cittadinanza attiva
Obiettivi:
La costituzione del senso della legalità
Lo sviluppo di un’ottica della responsabilità
Questi obiettivi si possono raggiungere
◼ attraverso la scelta personale di agire in modo consapevole , l’impegno a elaborare idee e la
promozione di azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, cioè:
◼ La vita a scuola
◼ La vita in famiglia
◼ La vita con gli amici
◼ con il personale coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare:
• la pulizia e il buon uso dei luoghi in cui si vive• la cura del giardino o del cortile della scuola• la custodia dei sussidi• la documentazione• le prime forme di partecipazione alle decisioni comuni• le piccole riparazioni• l’organizzazione del lavoro comune
La prima conoscenza della Costituzione
della Repubblica Italiana
◼ Obiettivi:➢ Riconoscere e rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione
➢ Imparare l’importanza delle procedure nell’esercizio della Cittadinanza e la
distinzione tra diversi compiti, ruoli e poteri
➢ Riconoscere e rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione
I diritti inviolabili (art. 2), il riconoscimento della pari dignità sociale (art. 3), il dovere di
contribuire in modo concreto alla qualità della vita dello società (art. 4), la libertà di
religione (art. 8), le varie forme di libertà (art. 13-21)
➢ Imparare altresì l’importanza delle procedure nell’esercizio della Cittadinanza e
la distinzione tra diversi compiti, ruoli e poteri
L’organizzazione della nostra società (art. 35-54), le nostre istituzioni politiche (art. 55-
96), con particolare attenzione al diritto alla parola (art. 21), il cui esercizio dovrà essere
prioritariamente tutelato e incoraggiato in ogni contesto scolastico.
◼ Parte integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza è il diritto alla
parola (articolo 21) il cui esercizio dovrà essere prioritariamente
tutelato ed incoraggiato in ogni contesto scolastico e in ciascun
alunno, avendo particolare attenzione a sviluppare le regole di una
conversazione corretta. È attraverso la parola e il dialogo tra
interlocutori che si rispettano reciprocamente, infatti, che si
costruiscono significati condivisi e si opera per sanare le
divergenze, per acquisire punti di vista nuovi, per negoziare e
dare un senso positivo alle differenze così come per prevenire e
regolare i conflitti.
◼ La lingua italiana costituisce il primo strumento di comunicazione
e di accesso ai saperi. La lingua scritta, in particolare, rappresenta un
mezzo decisivo per l'esplorazione del mondo, l'organizzazione del
pensiero e per la riflessione sull'esperienza e il sapere dell'umanità.
Al riguardo le Indicazioni Nazionali (testo 2012) precisano:
“E’ responsabilità di tutti i docenti garantire la
padronanza della lingua italiana, valorizzando al
contempo gli idiomi nativi e le lingue comunitarie.
Così intesa la scuola diventa luogo privilegiato di
apprendimento e di confronto libero e pluralistico”
cfr. Le valenze formative dei campi di esperienza e delle discipline
nella promozione di nuove cittadinanza
Uno scenario del tutto coerente è delineato nei 17 obiettivi enunciati dall'ONU
nell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile:
"L'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d'azione per le
persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei
193 Paesi membri dell'ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile
- Sustainable Development Goals, SDGs - in un grande programma d'azione per
un totale di 169 'target' o traguardi.
L'avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con
l'inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell'arco dei
prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.
Gli Obiettivi per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo
del Millennio (Millennium Development Goals) che li hanno preceduti, e
rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo
sviluppo: la lotta alla povertà, l'eliminazione della fame e il contrasto al
cambiamento climatico, per citarne solo alcuni. 'Obiettivi comuni' significa che
essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve
essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla
strada della sostenibilità".
In relazione all’età degli allievi, si renderà pertanto necessaria la scelta da parte dei docenti delle aree di
conoscenza diverse aree di apprendimento. Interessanti in proposito le Linee di indirizzo per
“Cittadinanza e Costituzione” (C&C) elaborate dall’USR Lombardia fin dall’A.S. 2013/2014:
a) Cittadinanza europea
b) Cittadinanza e legalità
c) Cittadinanza e cultura scientifica
d) Cittadinanza e sostenibilità ambientale
e) Cittadinanza e sport
f) Cittadinanza digitale
g) Cittadinanza economica
h) Cittadinanza attiva a scuola
i) Cittadinanza culturale
j) Cittadinanza e volontariato
k) Cittadinanza e salute
Possibile selezione di aree di apprendimento per
le scuole dell’infanzia
➢ Cittadinanza attiva a scuola◼ DPR 24.6.1998, n. 249 – Statuto delle studentesse e degli studenti
◼ Dir. 10.11.2006 – Indicazioni e Orientamenti sulla partecipazione
studentesca
◼ Patto educativo di corresponsabilità (scuola-famiglia; scuola-territorio)
➢ Cittadinanza e salute◼ OMS – documenti sugli stili di vita
◼ alimentazione
◼ attività motoria
◼ educazione all’affettività
◼ le relazioni interpersonali . /.
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…e ancora
➢Cittadinanza e sportDPR 15 marzo 2010, n. 89 – art. 8, c. 3
➢ le regole sportive come strumento di convivenza civile
➢ partecipare alle gare sportive
➢ prevenzione infortuni
➢Cittadinanza e sostenibilità ambientaleLinee guida per l’Educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile,
MIUR prot. 3337, 14 dicembre 2009
DPR 24.6.1998, n. 249 Statuto delle studentesse e degli studenti
2
1
Possibile selezione di aree di
apprendimento per la scuola primaria
Per gli allievi della scuola primaria la scelta potrebbe essere una
conferma in termini di sviluppo e continuità delle cittadinanze già
selezionate per la scuola dell’infanzia, ampliando l’offerta con le
seguenti:
➢Cittadinanza e legalità◼ documento di indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di
Cittadinanza e Costituzione, prot. 2079, 4 marzo 2009
2
2
➢ Cittadinanza digitale (cfr il PNSD)
◼ le regole della navigazione in rete
◼ prevenzione dei rischi
◼ prevenire forme di cyberbullismo
◼ valorizzare le potenzialità delle tecnologie digitali ai fini
dell’apprendimento
◼ la rete come forma di comunicazione socializzante e democratica
➢ Cittadinanza culturale (più ampia della cittadinanza e cultura scientifica)
Si tratta di far acquisire agli studenti le competenze per essere cittadini che
sappiano valorizzare il proprio patrimonio culturale (beni culturali, ambientali,
storici, …)
2
3
Compiti di realtà per Cittadinanza e
Costituzione nella scuola dell’Infanzia e nella
scuola Primaria
Rassegna di possibili compiti di realtà per percorsi formativi
relativi a C&C
1) Compiti di ripetizione e di compilazione
2) Compiti di ricerca e investigazione
3) Compiti di giornalista
4) Compiti da progettista
5) Compiti di espressione e di produzione creativa
6) Compiti per la costituzione del consenso e la
persuasione
7) Compiti di conoscenza del sé e degli altri
8) Compiti di approfondimento
9) Compiti di valutazione e di presa di decisione
❖Collage (es. rappresentare la propria scuola)
❖Costruire i fotogrammi di un film
❖L’album di famiglia
❖Il girotondo della classe
❖Il libro della scuola
❖Il calendario delle feste civili, religiose per
alunni cristiani, religiose per alunni non cristiani
❖L’atlante delle religioni a livello mondiale
(partendo dai compagni della sezione)
❖ Dépliant illustrativo dei monumenti del
Paese o dei servizi per i cittadini (es. servizio
scolastico)
2
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Rassegna di possibili esperienze
1) Esperienze di incontro con testimoni
2) Esperienze brevi da far vivere in classe
3) Esperienze di solidarietà e di servizio
Rassegna di attività possibili collegate con C&C
1) Attività di inizio anno
2) Attività per creare il clima
3) Attività di ingresso nel tema
4) Attività per facilitare l’espressione di idee, precomprensioni ed
esperienze
Proposte per la scuola primaria/secondaria di
primo grado
Obiettivi di apprendimento
- concetto di “pieno sviluppo della persona umana” e compiti della
Repubblica a questo riguardo
- significati e azioni della pari dignità sociale, della libertà e
dell’uguaglianza di tutti i cittadini
- concetto di “formazione sociale” (art. 2 della Costituzione)
- le prime “formazioni sociali”, i loro compiti, i loro servizi, i loro scopi:
la famiglia, il quartiere e il vicinato, le chiese, i gruppi cooperativi e
solidaristici, la scuola
- la distinzione tra “comunità” e “società”
- gli enti locali (comune, provincia, città metropolitana, regione) e gli
enti territoriali (ASL, comunità montane, ecc.)
I caratteri costitutivi dell’unità e dell’indivisibilità della Repubblica
❖ la distinzione tra Repubblica e Stato e alcune sue conseguenze
❖ la tutela del paesaggio e del patrimonio storico del proprio
ambiente di vita e nella nazione
❖ i segnali stradali e le strategie per la miglior circolazione di
pedoni, ciclisti, automobilisti
❖ elementi di igiene e di profilassi delle malattie
❖ i principi fondamentali della Dichiarazione dei Diritti del
Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti
dell’Infanzia
❖ il superamento del concetto di razza e la comune appartenenza
biologica ed etica all’umanità
Situazioni di compito per la certificazione delle competenze
personali alla fine del primo ciclo di istruzione
◼ “Dignità umana”
◼ “Identità e appartenenza”
◼ “ Alterità e relazione”
◼ “Partecipazione”
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compiti di ricerca e di investigazione
“Dignità umana”
Identificare fatti e situazioni di cronaca nei quali si ravvisino
pregiudizi e comportamenti razzistici e progettare ipotesi di
intervento per prevenirli e/o contrastarli
“Identità e appartenenza”
Individuare e riconoscere i segni e i simboli della propria
appartenenza al Comune, alla Provincia, alla Regione, all’Italia
e all’Europa
. /.
Esempi di compiti di realtà per gli alunni della scuola
primaria/secondaria
“ Alterità e relazione”
Riconoscere ruoli e funzioni diverse nella scuola,
identificando le corrette relazioni degli alunni con gli
insegnanti, con gli operatori scolastici e tra loro e
riconoscendo il valore dei rapporti scuola-famiglia
“Partecipazione”
Avvalersi dei servizi offerti dal territorio, riconoscere
quando sono affidabili per sé e per gli altri e,
soprattutto, contribuire ad identificare proposte per
migliorarli
Dimensione integrata di C&C nella scuola
secondaria di secondo grado
◼ Nell’ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale
della scuola secondaria di secondo grado, “Cittadinanza e
Costituzione” è affidata agli insegnanti di diritto ed economia
laddove queste discipline sono previste. Cfr. DPR 15 marzo 2010
n. 89 “Riordino dei licei”, art. 10 c. 7: “Le attività e gli
insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione”, di cui
all’articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137,
convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169,
si sviluppano nell’ambito delle aree storico-geografica e
storico-sociale e nel monte ore complessivo in esse previsto,
con riferimento all’insegnamento di “Diritto ed economia” o, in
mancanza di quest’ultimo, all’insegnamento di “Storia e
Geografia” e “Storia”.
Contenuti – dimensione integrata
I contenuti delle aree storico-geografica e storico-sociale vanno integrati con un repertorio di contenuti
specifici al fine di formare mentalità aperte ad una visione multiprospettica e plurale della realtà.
◼ conoscenza approfondita della Costituzione attraversa, come peraltro dichiarato dalla legge,
◼ lo studio degli Statuti regionali.
◼ la Carta europea dei diritti fondamentali,
◼ la Carta delle Nazioni Unite,
◼ la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo,
◼ la Convenzione dei diritti dell’infanzia, la Carta dei valori, della cittadinanza e
dell’integrazione
◼ le conoscenze relative all’ordinamento della Repubblica, così come aggiornato di recente, alla
organizzazione politica ed economica dell’Europa, agli organismi internazionali;
◼ con uno sguardo alle Costituzioni di altri Paesi per cogliervi analogie e differenze, allargare il
proprio punto di vista, intravedere possibili scenari nell’ottica della maturazione di una cittadinanza
inclusiva.
◼ L’educazione alla Costituzione e ai diritti/doveri di una cittadinanza attiva prevede
l’acquisizione di conoscenze e competenze anche attraverso il contributo formativo
di tutte le aree e discipline previste dai curricoli delle scuole di ogni ordine e
grado. In tal senso sollecita il raccordo tra le discipline di cui esalta la valenza civico-
sociale, favorendo in tal modo il superamento della loro frammentazione.
◼ I contenuti trasversali incrociano i temi della legalità e della coesione sociale,
dell’appartenenza nazionale ed europea nel quadro di una comunità
internazionale e interdipendente, dei diritti umani, delle pari opportunità, del
pluralismo, del rispetto delle diversità, del dialogo interculturale, dell’etica della
responsabilità individuale e sociale, della bioetica, della tutela del patrimonio
artistico e culturale.
◼ Sono, altresì, significativi i temi che attengono alla sensibilità ambientale e allo
sviluppo sostenibile, al benessere personale e sociale, al fair play nello sport,
alla sicurezza nelle sue varie dimensioni e stradale in particolare, alla
solidarietà, al volontariato e alla cittadinanza attiva.
Contenuti – dimensione trasversale
❖ problematizzazione e valutazione critica di fatti e comportamenti;
❖ mediazione e gestione pacifica dei conflitti;
❖ fair play nelle attività sportive;
❖ rispetto di se stessi e degli altri, delle regole sociali così come nella cura per le cose
proprie e altrui e dei beni pubblici;
❖ pratica della gentilezza;
❖ assunzione di atteggiamenti responsabili verso la comunità scolastica e sociale;
❖ far valere i propri diritti e riconoscere quelli altrui e assolvere i propri doveri;
❖ partecipare alle iniziative di democrazia scolastica;
❖ valutazione critica di comportamenti lesivi della dignità della persona,
❖ comprensione e aiuto dei compagni variamente in difficoltà,
❖ accoglienza dei diversi da sé, capacità di mettere in discussione pregiudizi e
stereotipi anche in riferimento alle differenze di genere;
❖ condotte attente al risparmio energetico, alla tutela e valorizzazione del
patrimonio artistico, culturale e ambientale.
Le competenze sociali e civiche di cittadinanza
Valutazione
◼ Cittadinanza e Costituzione pur non essendo una disciplina autonoma e
dunque non ricevendo un voto distinto, non è esente dalla valutazione.
◼ La valutazione di Cittadinanza e Costituzione trova espressione nel complessivo
voto delle discipline delle aree storico-geografica e storico-sociale di cui
essa è parte integrante. Cittadinanza e Costituzione influisce inoltre nella
definizione del giudizio/voto di comportamento per le ricadute che
determina sul piano delle condotte civico-sociali espresse all’interno della
scuola così come durante esperienze formative fuori dell’ambiente scolastico.
◼ La partecipazione ad iniziative di cittadinanza attiva promosse dalle istituzioni
scolastiche e/o in collaborazione con il territorio, infine, oltre a costituire preziosa
esperienza di formazione, configura opportunità di accesso al credito
formativo.
◼ Cfr. DPR 22 giugno 2009, n. 122, art. 7 c. 1: “La valutazione del comportamento…si propone di favorire l’acquisizione di una
coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella
conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in
generale e la vita scolastica in particolare”.
Art. 1 DL 62/2017 - Principi. Oggetto e finalità della
valutazione e della certificazione
La valutazione del comportamento si riferisce allo
sviluppo delle competenze di cittadinanza.
➢ Lo Statuto delle studentesse e degli studenti,
➢ Il Patto educativo di corresponsabilità
➢ I Regolamenti approvati dalle istituzioni
scolastiche
ne costituiscono i riferimenti essenziali.
Art. 12 c. 3 del DL 62/2017
◼ L'esame di Stato tiene
altresì conto delle attivita'
svolte nell'ambito di
«Cittadinanza e
Costituzione», fermo
quanto previsto all'articolo
1 del decreto‐legge 1°
settembre 2008, n. 137,
convertito, con
modificazioni, dalla legge
30 ottobre 2008, n. 169.
Le competenze chiave di cittadinanza,
che si acquisiscono attraverso
l'integrazione tra i saperi e le
competenze contenuti negli assi
culturali, sono invece individuate
dall'all. 2 del DM 139/2007. Si tratta di:
1. imparare ad imparare
2. saper progettare
3. comunicare
4. interagire con gli altri
5. agire in modo autonomo e
responsabile
6. risolvere problemi
7. individuare collegamenti e relazioni
8. acquisire ed interpretare
l'informazione.
◼ Legge 169/2008
◼ Art. 1.
Cittadinanza e Costituzione
◼ 1. A decorrere dall'inizio dell'anno scolastico 2008/2009, oltre
ad una sperimentazione nazionale, ai sensi dell'articolo 11
del regolamento di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono attivate azioni di
sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate
all'acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle
conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e
Costituzione», nell'ambito delle aree storico-geografica e
storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le
stesse. Iniziative analoghe sono avviate nella scuola
dell'infanzia.
◼ 1-bis. Al fine di promuovere la conoscenza del pluralismo
istituzionale, definito dalla Carta costituzionale, sono altresi'
attivate iniziative per lo studio degli statuti regionali delle regioni
ad autonomia ordinaria e speciale.
Art. 12 c. 3 del DL 62/2017
◼ Art. 17 (Prove d’esame) c. 10.
Il colloquio accerta altresi' le
conoscenze e competenze
maturate dal candidato
nell'ambito delle attività
relative a «Cittadinanza e
Costituzione», fermo quanto
previsto all'articolo 1 del
decreto‐legge 1° settembre
2008, n. 137, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30
ottobre 2008, n. 169 e recepiti
nel documento del consiglio di
classe di cui al comma 1.
Pre-condizioni
◼ Partire dalle esperienze e
dalle situazioni concrete di
vita degli studenti
◼ Sollecitare l’espressione di
punti di vista
◼ Individuare categorie di
giudizio o pre-giudizio
◼ Individuare alcune norme di
diritto (rispetto o violazione
nei comportamenti rilevati
nell’ambito scolastico,
territoriale, nazionale)
Per selezionare i nuclei
tematici si fa riferimento
concreto al:
- tipo di scuola
- classi coinvolte
- territorio di riferimento
- caratteristiche e competenze
docenti coinvolti
- caratteristiche e competenze
perseguibili dagli studenti
(sostenere «attività civiche»
rispondenti alle capacità e ai
contenuti disciplinari appresi )
Contenuti specifici - 1. Educazione alla Cittadinanza
Promuove la consapevolezza di essere
persone e cittadini abili e abilitati a
esercitare diritti inviolabili e doveri
inderogabili
Riconosce la dignità propria e altrui
Favorisce l’accettazione delle norme
costituzionali e delle regole di
cittadinanza nazionale, europea e
internazionale,
Sostiene
- la conoscenza delle istituzioni,
- lo studio della storia
- la tutela del patrimonio culturale, la
conservazione dell’ambiente, la
promozione della sostenibilità
ambientale
finalità educative specifiche Il valore della persona e la Costituzione
La persona e le formazioni sociali
Cittadino d’Italia/cittadini del mondo
La responsabilità civica, sociale e solidale
Ipotesi del percorso del biennio
Ipotesi del percorso del biennio
Programmazione
◼ Venti ore di
lezioni
interdisciplinari
◼ Tredici ore da
destinarsi ad
attività
proposte da
docenti e
studenti
Individuazione dei nuclei tematici
◼ La persona soggetto di diritti: la famiglia, la scuola, la
società, lo stato, la (le) realtà sovranazionali
◼ Il valore della libertà (pensiero, espressione, religione, arte,
libertà individuali e sociali ….)
◼ L’ordinamento giuridico italiano (nozioni fondamentali:
storia, significato, valori)
◼ Il valore della «norma»
◼ Il contrasto a manifestazioni di violenza e bullismo e
cyber-bullismo (TUTTI)
◼ Le informazioni sul Regolamento d’istituto e lo Statuto dei
diritti e dei doveri degli studenti (TUTTI)
gli ambienti d’apprendimento: spazi fisici (il laboratorio, l’aula, la biblioteca, la palestra, il giardino, la mensa …… )
spazi cognitivi (metodologie laboratoriali),
esperienze situate (maker space, fablab)
le metodologie di lavoro in classe
- le metodologie laboratoriali
percorso di tipo induttivo -- selezione dei materiali (testi, materiali multimediali,
documenti, esposizioni scritte, questionari, interviste…)
- peer tutoring - insegnamento tra pari
- peer collaboration - collaborazione tra pari
- cooperative learning - apprendimento cooperativo
- flipped classroom - la classe capovolta
- jigsaw classroom - l’aula puzzle
- il debate - il dibattito
- il brainstorming - l’immaginazione creativa
- il role playling – simulazione e giochi di ruolo
Indicazioni metodologiche
valutazione
esiti formativi
Valutazioni e verifiche
valutazione
realizzazione
percorso
Incontri periodici di programmazione, monitoraggio,
verifica e valutazione
Esporre sul sito materiali e testi
Verifiche in CdC e CdI
Verifica criticità ed ipotesi di miglioramento
Interesse
Capacità di attenzione
Autonomia nel promuovere iniziative
Maturazione registrata nelle esperienze di
apprendimento situato (EAS): dignità, identità, alterità,
relazione, partecipazione
Ipotesi del percorso del triennio
Finalità educative specifiche Sviluppare ed approfondire il senso della responsabilità
civica, sociale e solidale
Promuovere la partecipazione degli studenti alla vita
dell’ambiente scolastico e del territorio
Favorire il pluralismo culturale
Promuovere la cultura del lavoro come possibilità di
realizzazione personale e dimensione della vita associata
nella consapevolezza del sistema economico italiano (anche
considerando tutte le opportunità previste dell’ASL)
Prevedere iniziative e forme di collaborazione tra scuola,
genitori, associazioni e istituzioni
Ipotesi del percorso del triennio
◼ Per la classe terza: la partecipazione alla vita pubblica
◼ Per la classe quarta: il lavoro e l’impresa
◼ Per la classe quinta: la pace, le crisi internazionali, la
globalizzazione e i rapporti internazionali
Per la classe terza
- conoscenza approfondita della Costituzione
- esperienze dirette di partecipazione ad attività di tipo associativo in ambito scolastico,
territoriale (associazionismo, volontariato)
culturale,
sociale,
economico,
sportivo….-
- approfondimento dei temi relativi alla cittadinanza europea
Individuazione nuclei tematici
Per la classe quarta
Il lavoro e la Costituzione
la cultura del lavoro
Lavoro dipendente e lavoro autonomo
Il problema dell’occupazione in Italia
Il lavoro e i giovani, le donne, i minori, gli immigrati, la «fuga dei
cervelli»
Il lavoro, la trasformazione del territorio, l’impatto sull’ambiente
la sostenibilità ambientale
Individuazione nuclei tematici
- convivenza di diverse culture
- l’Unione Europea come spazio di pace
- la storia dell’integrazione europea
- i trattati
- le istituzioni
- il sistema culturale, le diverse tradizioni culturali in Europa
economico
- il sistema monetario europeo e le agenzie di reating
- i mercati finanziari
- le relazioni internazionali
- la cooperazione e il ruolo del volontariato
- organismi e istituzioni sovranazionali
Per la classe quinta
gli ambienti d’apprendimento:
spazi fisici
(il laboratorio, l’aula, la biblioteca, la
palestra, il giardino, la mensa …… )
spazi cognitivi
(metodologie laboratoriali),
esperienze situate
(maker space, fablab)
Indicazioni metodologiche
Le metodologie di lavoro in classe- le metodologie laboratoriali
(percorso di tipo induttivo e deduttivo -- selezione dei materiali
(testi, materiali multimediali, documenti, esposizioni scritte,
questionari, interviste, …)
- peer tutoring - insegnamento tra pari
- peer collaboration - collaborazione tra pari
- cooperative learning - apprendimento cooperativo
- flipped classroom - la classe capovolta
- jigsaw classroom - l’aula puzzle
- debate - il dibattito
- il brainstorming - l’immaginazione creativa
- il role playling – simulazione e giochi di ruolo
Incontri diretti
con le istituzioni e i
protagonisti della vita del
territorio, incontri con
«testimoni di
cittadinanza»
per sviluppare esempi di
«cittadinanza attiva»
Operare in termini di ricerca-azione
Conoscenza (padronanza dei temi)
Progettazione (impostazione interdisciplinare )
Cooperazione fra Docenti
• Condivisione valoriale
• Progettualità collegiale
• Gestione concordata conduzione classe
Collaborazione tra discipline
• Mappe concettuali
• Percorsi pluri e interdisciplinari
• Programmazione UDA
Sinergie tra Istituzioni ed Enti
• Accordi di rete
• Protocolli d’intesa
• Convenzioni
• Lettere d’intenti
- strutture ospitanti (imprese, associazioni,
camere di commercio, enti pubblici e privati
dei settori patrimomio, arte, cultura,
anmbiente), università, musei,
- funzione tutoriale (tutor interno e tutor
esterno)
- convenzioni, accordi di rete
- IFS – imprese formative simulate
Organizzazione percorsi per le «competenze
trasversali e per l’orientamento»
◼ L’Educazione allo Sviluppo Sostenibile, fa
riferimento, in modo prioritario, all’Obiettivo
4 dell’Agenda 2030: «Fornire un’educazione
di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di
apprendimento per tutti», il cui Traguardo
4.7 ha quale finalità quella che «tutti gli
studenti acquisiscano le conoscenze e le
competenze necessarie per promuovere
lo sviluppo sostenibile attraverso, tra
l’altro, l’educazione per lo sviluppo
sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti
umani, l’uguaglianza di genere, la
promozione di una cultura di pace e di
non violenza, la cittadinanza globale e la
valorizzazione della diversità culturale e
del contributo della cultura allo sviluppo
sostenibile»
54
Invitare a riflettere sul fatto che
«possiamo essere la prima
generazione che riesce a porre
fine alla povertà; così come
potremmo essere l’ultima ad avere
la possibilità di salvare il pianeta. Il
mondo sarà un posto migliore nel
2030 se riusciremo a raggiungere i
nostri obiettivi».
azioni di contrasto alla dispersione scolastica
azioni volte all’innalzamento delle competenze chiave
azioni di raccordo scuola-lavoro
azioni rivolte alla formazione dei docenti
costruzione di spazi didattici modulari e flessibili
Obiettivi per lo
sviluppo di
un’istruzione
d’eccellenza (tenendo
conto dei dati della dispersione
scolastica)
9.5
8.7
5.24.8 4.8
2.1
Corsi diistruzione
Professionalein regime disussidiarietà
IstitutiProfessionali
Istituti Tecniciad indirizzoeconomico
Istituti Tecnici Licei artistici Licei
Fonti MIUR
▪ Obiettivo 1. Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo;
Obiettivo 2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere
un'agricoltura sostenibile;
Obiettivo 3. Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età;
Obiettivo 4. Fornire un'educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti;
Obiettivo 5. Raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze;
Obiettivo 6. Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarie;
Obiettivo 7. Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni;
Obiettivo 8. Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed
un lavoro dignitoso per tutti;
Obiettivo 9. Costruire un'infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa,
responsabile e sostenibile;
Obiettivo 10. Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le nazioni;
Obiettivo 11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili;
Obiettivo 12. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo;
Obiettivo 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico;*
Obiettivo 14. Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo
sostenibile;
Obiettivo 15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre;
Obiettivo 16. Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile;
Obiettivo 17. Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile".
◼ Il testo dell'Agenda in italiano è reperibile al sito: http://www.unric.org/it/images/Agenda_2030_ITA.pdf.
EntreComp: il quadro europeo della
competenza “imprenditorialità” C.re prot n. del 13 marzo 2018
Recependo nel sistema nazionale di istruzione e formazione l'obiettivo chiave di promuovere
e sviluppare le abilità imprenditoriali - definite dalla Commissione Europea con la
Comunicazione 2012"Ripensare l'istruzione: investire nelle abilità in vista di migliori risultati
socio economici" e rinnovate nella Comunicazione 2016 "A new skills agenda for Europe" –
si condivide l'idea che
le competenze di imprenditorialità
possano affiancare le competenze
disciplinari nel secondo ciclo di
istruzione, per far si che
i giovani diventino
cittadini attivi, creativi
e dotati di spirito di iniziativa.
Ability to turn ideas into action. Creativity, innovation and risk-taking,
planning and managing projects, seizing opportunities which can bring to
establishing or contributing to social or commercial activity. Realization of
entrepreneurial autonomous activity.
Capacità di trasformare le idee in azioni.
Creatività, innovazione e assunzione di
rischi, pianificazione e gestione di progetti,
saper cogliere opportunità che possono
portare a creare o contribuire ad attività
sociali o commerciali.
Realizzazione di attività
autonoma imprenditoriale.
Definizione che in Europa viene data
all’educazione all’imprenditorialità