Riflessioni su un possibile “Modello Tecnico” nel Lancio ... Tecnico... · I Dati...

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Maurizio Maurizio GarufiGarufi

Riflessioni su un possibile “Modello Tecnico” nel Lancio del Giavellotto

Riflessioni su un possibile “Modello Tecnico” nel Lancio del Giavellotto

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Biomeccanica e l’Analisi Biomeccanica

La Biomeccanica applica i principi della meccanica (campo della Fisica) agli esseri viventi.

Fornisce un approccio “oggettivo” nell’ipotizzare o giudicare atteggiamenti posturali virtuosi o utili al raggiungimento di una determinata prestazione.

L’Analisi Biomeccanica permette di analizzare un gesto tecnico attraverso l’uso della Biomeccanica e ci fornisce dei dati “oggettivi” su cui sviluppare ragionamenti e/o speculazioni.

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Modello Tecnico (1)Il Modello Tecnico fornisce dei riferimenti su quelli che sono gli atteggiamenti posturali ottimali per l’esecuzione corretta del gesto tecnico che sia in accordo con i principi della Biomeccanica.

Non può, quindi, che avere origine da questa per quel che concerne gli aspetti generali.

Tuttavia la maggior parte dei modelli tecnici sono stati sviluppati dalle valutazioni “a posteriori” di alcuni grandi campioni di classe mondiale o dei recordman di specialità.

Il Modello Tecnico, in tal modo, rischia spesso di diventare un sorta di moda del momento e perde di “oggettività”.

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Modello Tecnico (2)Il Modello Tecnico deve intendersi come una sorta di spartito di base.

La canzone “O Sole Mio” ha una precisa e ben definita musica e testo.

I grandi artisti ne hanno però fatto interpretazioni con diversi stili e arrangiamenti (Swing,Jazz ecc ecc).

Con lo stesso ragionamento possiamo dire che i grandi campioni danno un’ interpretazione personale della (corretta??) esecuzione tecnica del Giavellotto adattandola alle proprie caratteristiche fisiche e alla propria sensibilità ritmica.

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Analisi Biomeccanica: Glossario(1)

Quasi tutte le analisi Biomeccaniche fanno riferimento a quattro grandezze fondamentali:

-Velocità d’uscita

-Angolo d’uscita

-Angolo d’assetto

-Angolo d’attacco

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Analisi Biomeccanica: Glossario(2)

Finalmente le più recenti ricerche hanno iniziato a ragionare in 3D per cui risulta importante definire anche lo “Yaw angle”italianizzato in “Angolo d’imbardata” (termine tecnico Aeronautico)

“angolo d’imbardata”

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I Dati dell’Analisi BiomeccanicaConclusione(1): a differenza degli altri lanci nel Giavellotto non basta ricercare la massima velocità d’uscita ma occorre anche ricercare la massima precisione nell’applicazione della forza sull’attrezzo.

Da NSA 3/4 2010 relativi a World Championship2009 di Berlino Giavellotto Uomini

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I Dati dell’Analisi Biomeccanica

77.80 m89.59 m

Da NSA 3/4 2010 relativi a World Championship 2009 di Berlino : Thorkidsen

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I Dati dell’Analisi Biomeccanica

Da NSA 3/4 2010 World Championship 2009 di Berlino e record mondiale 2008 : Spotakova

66.42 m 72.28 m

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I Dati dell’Analisi Biomeccanica

Da NSA 3/4 2010 World Championship 2009 di Berlino Giavellotto Uomini e Donne

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I Dati dell’Analisi BiomeccanicaConclusione(2): come detto,e qui ribadito, i dati biomeccanicisono “inequivocabili” sull’importanza svolta dalla precisione dell’applicazione della forza che agisce sul Giavellotto per rapporto alle condizioni ottimali di rilascio che sono a loro volta grandemente influenzate dalle condizioni ambientali (in primis il vento) qui non considerate.Tuttavia tali informazioni sono poco importanti per l’allenatore perché questo non è in grado di misurarle in “realtime” durante l’allenamento.L’allenatore ha, in primis, bisogno di informazioni sulle corrette posture da tenere durante le fasi fondamentali di lancio.Ci aiuta in questo la l’Analisi Biomeccanica?

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I Dati dell’Analisi Biomeccanica

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I Dati dell’Analisi BiomeccanicaConclusione(3): Ci aiuta in questo l’Analisi Biomeccanica?Mi sentirei di dire NI !I Dati Biomeccanici ci forniscono una piattaforma su cui costruire dei ragionamenti o delle speculazioni per una costruzione coerente di un modello tecnico.Il tempo dimostra, però, che molto spesso si inventano modelli tecnici modaioli basati sul migliore del momento. Fortunatamente per il Giavellotto sono stati pubblicati due Modelli Tecnici basati su “considerazioni credibili” e alle cui figure farò riferimento negli slides che seguono:“NSA 1996/1 Gunter Tidow”“AEFA Jean Renè Monneret”

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Il Modello Tecnico: La Rincorsa•Giavellotto orizzontale con la mano destra (per un lanciatore destro) tenuta al livello della tempia (2)

•Testa dritta…..un errore frequente è quello di fletterla a destra (1)

•Il braccio sinistro accompagna la corsa seguendone il ritmo (4) quindi non è bloccato (segno di rigidità e causerebbe un minor equilibrio della corsa) ma neanche oscilla in modo esasperato (causerebbe un eccessivo movimento delle spalle)

•Il gomito destro è sulla linea delle spalle (3) e non davanti (causerebbe l’inclinazione della testa)

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Il Modello Tecnico: La RincorsaSi assiste ad una grande varietà di comportamenti:

•Lunghezza da 5 a 16 appoggi (in media 8 – 10)

•La velocità varia da una corsa tipo Jogging (vedi Raty) con appoggi su tutta la pianta del piede a velocità molto più importanti con appoggi “attivi” prevalentemente di avampiede. Quest’ultima è la tendenza odierna

Esempi:

•Uwe Hohn nel suo lancio a 104,80 m è “entrato” a 6 m/s con 5 appoggi

•Jan Zelezny nel suo lancio a 95,66 m è “entrato” a 7 m/s con 12 appoggi

ATTENZIONE: un eccessiva velocità nella rincorsa è il difetto più comune tra i principianti.

Questi non possiedono le capacità tecniche per utilizzare la velocità costruita in questa fase, per cui un consiglio saggio da dare per migliorare le prestazioni è di RIDURRE la velocitàd’entrata

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Il Modello Tecnico: La Sfilata•La SFILATA permette al lanciatore di piazzarsi in una posizione intermedia tra quella iniziale favorevole allo sviluppo della corsa e alla presa di Velocità del sistema Lanciatore-Attrezzo che richiede una posizione del corpo FRONTALE e quella finale (Power Position) favorevole alla trasmissione della velocità costruita (sempre del sistema Lanciatore-Attrezzo) al Giavellotto che richiede una posizione LATERALE

2 Tecniche

FINLANDESE

SVEDESE

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Il Modello Tecnico: La Sfilata•I difetti più frequenti, in questa fase sono:

• Iinclinare testa e tronco verso destra

•Mantenere il gomito destro sotto la linea delle spalle con la mano destra in rotazione esterna (vedo il palmo)

Per evitare quest’ultimo difetto, soprattutto con i principianti, è sempre meglio eseguire la sfilata con la tecnica svedese (dall’alto) perché quella Finlandese prevede una fase in cui la spalla è in rotazione interna.

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Il Modello Tecnico: La Sfilata

ESEMPIO DI SFILATA SU 2 APPOGGI

ATTENZIONE: un concetto a mio avviso fondamentale è che non devo dare l’impressione, in fase di insegnamento della tecnica, che sia il braccio ad essere esteso dietro (porterebbe a focalizzare l’attenzione del lanciatore sul braccio facendogli perdere di rilassamento), ma è il lanciatore che supera e prende d’avanzamento il Giavellotto (l’idea è “lascia lì il Giavellotto e superalo”)

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Il Modello Tecnico: Passi IncrociatiI Passi Incrociati fanno da legante tra l’inizio della SFILATA e la preparazione del passo

d’IMPULSO.

Il loro numero deve essere scelto tenendo presente fondamentalmente due esigenze:

1) Dare il tempo per completare in modo armonico e decontratto la sfilata

2) Modificare l’atteggiamento posturale del corpo….non solo per quel che riguarda il porsi lateralmente ma anche predisporsi ad un’inclinazione all’indietro del corpo

Questo secondo elemento (inclinazione del corpo) ha perso notevolmente di importanza nella tecnica dei lanciatori moderni che preferiscono privilegiare una maggiore conservazione della velocità (vedi slides più avanti).

VARIANTE A

Preferita da chi ricerca una posizione inclinata all’indietro del corpo sul finale

VARIANTE B

Preferita da chi ricerca un lancio maggiormente incentrato sulla velocità

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Il Modello Tecnico: Passo d’ImpulsoSul penultimo appoggio sinistro il lanciatore effettua l’ ”IMPULSO”Questa fase crea le premesse per il doppio appoggio finale (Power Position) che

permette al lanciatore di costruire più dei 2/3 della velocità d’uscita dell’attrezzoL’ IMPULSO serve quindi a:1. Piazzare in modo appropriato la linea dell’attrezzo2. Mantenere la linea delle spalle di profilo attraverso l’azione del braccio sinistro3. Accentuare o meno l’inclinazione del corpo all’indietro 4. Rendere rapido il recupero di contatto dell’arto sinistro a terra

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Il Modello Tecnico: Passo d’Impulso1. Linea delle spalle a destra (di profilo)

Il braccio sinistro si chiude (incrocia) per evitare di innescare prematuramente la frontalizazione del busto Palmo della mano destra in alto

2. Punta al livello della tempia3. Sguardo in direzione di lancio e testa

dritta (***ma ci può essere la variante che tengo lo sguardo sul Giavellotto per mantenere un atteggiamento piùrilassato)

4. Bacino di profilo con anca sinistra che rimane a lungo in avanti

5. Ginocchio e piede destro ruotano all’interno per favorire sia un appoggio del sinistro che un innesco dell’azione dell’anca destra VELOCE

ATTENZIONE è l’appoggio sinistro (in quanto in contatto col suolo e quindi in grado di esercitare forze su di esso) che determina in maniera prevalente l’intensità dell’impulso e NON l’oscillazione dell’arto destro

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Il Modello Tecnico: Passo d’Impulso

Come si può vedere le varianti proposte dagli atleti d’alto livello sono tante e a volte si allontanano in modo evidente dal modello

In passato si amplificava molto la fase di volo e l’incrocio dell’arto destro per cercare un arretramento massimo del tronco e un appoggio molto avanzato del piede destro per creare un “cammino d’accelerazione” massimo

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Il Modello Tecnico: Ripresa destroQuesta è forse la fase più delicata del lancio perché costituisce una specie di BIVIO per quello che può essere il modello da seguire e perché la qualità della ripresa dell’appoggio destro al suolo è determinante per mantenere e amplificare (attraverso le azioni interne al lanciatore) la velocità fin qui costruita.

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Il Modello Tecnico: Ripresa destroPunti chiave:

1. La ripresa del piede destro a terra avviene sotto il baricentro (più o meno l’ombelico)

2. Il piede sinistro si trova già molto avanti pronto a appoggiare a terra Quindi per ottenere questo devo limitare l’incrocio nella fase dell’impulso e superare il destro durante la fase di volo

3. Recupero inclinazione all’indietro attraverso un’azione di arretramento del tronco piuttosto che per l’avanzamento del piede destro (evidenziabile da un posizione alta della spalla sinistra)

4. Il piede destro riprende contatto per l’avampiede e non più come avveniva a volte in passato per il tallone

5. L’anca destra rimane alta e favorisce un appoggio rapido del sinistro

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Il Modello Tecnico: Destro-SinistroL’arto destro reagisce a terra per far appoggiare velocemente il sinistro e conservare la velocità della rincorsa. Siccome è quello che appoggia al suolo, solo lui può esercitare forze sul sistema lanciatore attrezzo.

Il bacino e le spalle rimangono di profilo e conservano un certo parallelismo con la linea del giavellotto, la cui punta è mantenuta in prossimità della tempia del lanciatore.

La parte sinistra del corpo cerca di mantenersi chiusa per non iniziare in anticipo la frontalizzazione di bacino e spalle.

Il braccio sinistro svolge un’azione tipo “mirino” e indica là dove il lanciatore vuole mandare il giavellotto

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Il Modello Tecnico: Destro-SinistroDue punti importanti:

-La testa è in estensione dorsale per permettere al Giavellotto di rimanere sul piano di lancio (8)

-La mano e il gomito destro restano alti e dietro, la mano ha il palmo in alto e va in linea con l’appoggio sinistro.

Questo secondo elemento è realizzato attraverso il rilassamento del braccio di lancio (eventualmente una moderata flessione del gomito) e la supinazione della mano (7)

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Modello Tecnico: Appoggio SinistroIl braccio sinistro si “apre” qualche istante prima (circa 6/100 sec) dell’appoggio del sinistro.

1. Appoggio piede sinistro

2. Apertura Spalla sinistra richiamando al fianco il braccio sinistro

3. Frontalizzazione del Bacino (presa d’avanzamento del bacino sulla spalla)

Queste tre azioni,nella tecnica moderna, sono oramai quasi simultanee!4. La parte destra, al contrario rimane passiva e decontratta e soltanto quando il lanciatore

percepisce l’appoggio del piede sinistro la spalla e il braccio destro iniziano una rotazione come ad avvolgere il Giavellotto (faccio vedere l’ascella a chi sta di fronte)

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Modello Tecnico: Doppio appoggioIl bacino viene fissato in direzione di lancio, così come lo stesso avviene per il tronco.

Durante queste due rotazioni (bacino e busto) il braccio di lancio ha come un movimento di avvolgimento attorno al giavellotto e rimane passivo e decontratto.

Il lanciatore è messo sotto tensione e forma la cosìdetta posizione ad arco

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Modello Tecnico: Doppio appoggio

Nei lanciatori di classe mondiale durante questa fase la velocità del giavellotto non cresce (se non di poco).

E’ un fattore chiave perché significa che il lanciatore sta accumulando Energia Potenziale (sotto forma di torsioni/tensioni interne) pronta ad essere convertita in Energia Cinetica nel Giavellotto

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Modello Tecnico: Doppio appoggio

Se la fase di messa sotto tensione del corpo è stata svolta correttamente l’azione del braccio destro è così veloce e liberatrice che è più un qualcosa di istintivo piuttosto che di modulabile

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Modello Tecnico: Doppio appoggioBraccio sinistro fissato al corpo.

Gamba sinistra tesa (La parte sinistra forma un blocco rigido)

Anca destra (Bacino) fissato sul pianoifrontale.

Un errore frequente è quello di continuare a ruotare l’anca destra (il tallone del piede destro gira all’esterno).Questo comporta un abbassamento della mano e un traiettoria piùschgiacciata del giavellotto

La spalla destra e appoggio sinistro formano quasi un asse verticale

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Modello Tecnico: Doppio appoggio

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Modello Tecnico: Doppio appoggio

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Modello Tecnico: Cambio

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Accelerazione di Petra Felke

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Modello Tecnico: Zelezny

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Modello Tecnico: Backley