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ATLETICA LEGGERA I lanci A cura di Luvisi Lorenzo MPhEd MSc PhD

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ATLETICA LEGGERA

I lanci

A cura di Luvisi Lorenzo MPhEd MSc PhD

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I lanci Lanciare è per l’uomo un gesto istintivo che

nasce dalla specializzazione degli arti superiori.

Rappresenta un movimento che si è perfezionato nel tempo e che potremmo definire come quel gesto che ci permette di far compiere un volo ad un oggetto, contrastando la forza di gravità.

Richiede equilibrio, coordinazione oculo-manuale, capacità di valutare con esattezza distanze e traiettorie.

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I lanci

Quando si scaglia un oggetto pesante si dice che questo viene gettato, mentre un oggetto leggero viene lanciato.

Le discipline di lancio contemplate nell’atletica leggera sono quattro:

Getto del peso.

Lancio del disco.

Lancio del giavellotto.

Lancio del martello.

Specialità sia maschili che femminili.

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I lanci

Un fattore fondamentale e comune a tutti i lanci è rappresentato dall’anticipo delle anche ed inoltre determinanti saranno anche:

l’altezza di rilascio e

l’angolo di uscita dell’attrezzo,

per cui, oltre alle caratteristiche fisiche sarà indispensabile una perfetta coordinazione dei movimenti al fine di ottenere buoni risultati.

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I lanci

Tutte le discipline di lancio si caratterizzano quali attività basate sul meccanismo energetico anaerobico alattacido.

La misurazione di ciascun lancio deve essere fatta immediatamente dopo aver eseguito la prova, a partire dal primo punto di contatto con il terreno ed il bordo interno dell’estremità della pedana, lungo una linea retta che passa per il centro della pedana stessa.

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Il getto del peso Il getto del peso consiste nello scagliare una

sfera di metallo il più lontano possibile, servendosi di un solo arto.

La distinzione tra i termini getto e lancio si ricollega all’atteggiamento dell’arto superiore durante il gesto tecnico.

Nei lanci è permesso toccare l bordo interno della pedana.

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Il getto del peso

Il peso dell’attrezzo varia a seconda del sesso e dell’età:

categorie allievi/juniores e 5,0/6,0 kg maschile giochi sportivi studenteschi 3,000 kg femminile

categoria seniores 7,260 kg maschile 4,000 kg femminile.

Il regolamento prevede che il peso venga lanciato con una sola mano, senza essere portato dietro alla spalla, da una pedana circolare in cemento del diametro di 2,135 m (+/- 5mm).

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Il getto del peso

Si dispone di 3 prove, ed i migliori 8 atleti effettueranno i 3 lanci di finale.

Per effettuare il lancio si hanno a disposizione 1’ e 30”.

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Il getto del peso

Il lancio del peso è nullo quando:

il peso non atterra nel settore di lancio, delimitato da due linee che nascono dal centro della pedana con un angolazione di 34,92° e contrassegnate all’estremità da due bandierine;

l’atleta esce dalla pedana o tocca la parte superiore del fermapiedi;

eseguito il lancio, l’atleta non esce da dietro il diametro della pedana.

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Il getto del peso

Il getto del peso era praticato nei college britannici fin dal 1850, ma è solo a partire dal XX secolo che questa disciplina è stata codificata con dei regolamenti.

Fino alla prima guerra mondiale il lancio si effettuava senza traslocazione, che cominciò a diffondersi negli anni venti.

Solo a partire dagli anni cinquanta si diffuse lo stile a traslocazione dorsale e più recentemente, negli anni settanta si è cominciato a praticare lo stile rotatorio.

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Il getto del peso

Lo stile a traslocazione dorsale (O’Brien) risale agli anni ’50 grazie all’intuizione dello statunitense Parry O’Brien (da cui prende anche il nome).

Possiamo suddividerlo in varie fasi:

1. La posizione di partenza, in cui l’atleta si trova posizionato con il dorso rivolto in direzione della zona di lancio nelle vicinanze del bordo della pedana, il peso poggia sulla base delle dita ed è sostenuto tra il collo e la mandibola, il braccio opposto è naturalmente disteso verso l’alto.

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Il getto del peso

2. La fase preliminare, in cui l’atleta flette il busto in avanti, la gamba destra si piega e supporta tutto il peso del corpo.

3. La fase di traslocazione, in cui l’atleta compie un balzo radente. la gamba sinistra viene slanciata verso il fermapiedi, il piede destro si ferma di traverso all’incirca al centro della pedana.

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Il getto del peso

4. La fase di lancio, in cui il piede destro dell’atleta si trova ruotato verso l’interno. Solo adesso ha inizio una rapida torsione del busto, anticipata dalla rotazione dell’anca e dall’estensione della gamba destra che spinge. La spinta si trasmette in successione dal piede fino alla mano di lancio che effettuerà una “frustata” finale.

5. La fase finale, in cui l’atleta per non perdere l’equilibrio ed uscire dalla pedana sostituisce il piede destro con il sinistro portandolo vicino al fermapiedi.

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Stile rotatorio (Baryshnikov)

Stile lineare (O’Brien)

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Il getto del peso

Lo stile rotatorio rappresenta un’ulteriore evoluzione tecnica. Viene attribuito al sovietico Aleksandr Baryshnikov il quale ha applicato al peso i principi del lancio del disco. Questo stile va sempre più affermandosi anche se presenta una maggiore difficoltà esecutiva dovuta in parte anche al fatto che la pedana utilizzata nel peso è più piccola di quella del disco.

Risultando tecnicamente più complesso rispetto allo stile O’Brien, non viene normalmente proposto in ambito scolastico.

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Record del getto del peso

Tipo record Maschi Ris. Data Femmine Ris. Data

Mondiale Randy Barnes

(USA) 23,12 20-05-90

Natalya Lisovskaya

(Unione Sovietica) 22,63 07-06-87

Italiano Alessandro Andrei 22,91 12-08-87

(Viareggio) Chiara Rosa 19,15 24-06-07

Provinciale

Juniores

Lorenzini A. 1993 (6 kg)

LS Barsanti & M. - Viareggio

8° 6,94

11,39 2012

Pieroni E. 1993 (3 kg)

LS Barsanti & M. - Viareggio

3° 5,03

9,10 2012

Provinciale

Allievi

Salvatori N. 1995 (5 kg)

LS Barsanti & M. - Viareggio

17° 6,75

11,10 2012

Cosimini G. 1996 (3 kg)

ISI – Barga

10° 5,75

11,70 2012

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Record aggiornati al 14/08/2016 (fonte Wikipedia).

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Il lancio del disco

Il lancio del disco è uno dei gesti atletici più remoti, basti pensare che la famosa statua del Discobolo di Mirone viene fatta risalire a circa il 450 AC e fu introdotto come singola gara fin dalla prima olimpiade antica.

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Il lancio del disco

Esso consiste nello scagliare il più lontano possibile, servendosi di un solo arto, un attrezzo di forma circolare di peso e diametro che varia a seconda del sesso e dell’età:

categorie allievi/juniores e 1,5/1,75 kg maschile giochi sportivi studenteschi 1,000 kg femmin.

categoria seniores 2,000 kg maschile 1,000 kg femmin.

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Il lancio del disco

Il regolamento prevede che il disco venga lanciato con una sola mano, da una pedana circolare avente un diametro di 2,5 m che la divide in parte anteriore e posteriore.

Attorno alla pedana vi è una rete protettiva denominata gabbia.

L’atleta dispone di 3 prove, ed i migliori 8 concorrenti effettueranno ulteriori 3 “lanci di finale” a testa.

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Il lancio del disco

Il lancio del disco è nullo quando:

il disco non atterra nel settore di lancio, delimitato da 2 linee che nascono dal centro della pedana con un angolazione di 45°;

l’atleta tocca il bordo superiore o esterno della pedana o fuoriesce dalla stessa;

se il concorrente lascia la pedana prima che il disco abbia toccato terra o non esce dal semicerchio posteriore.

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Il lancio del disco

La tecnica di lancio utilizzata è quella rotatoria nella quale l’atleta compie un giro e mezzo su sé stesso.

Sappiamo dalla fisica, che in un’azione rotatoria, a parità di velocità angolare, le parti più esterne girano più velocemente del centro, è per questo che tra le caratteristiche più apprezzate nel discobolo vi è la lunghezza degli arti superiori.

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Il lancio del disco

L’attrezzo deve essere impugnato ponendo il palmo della mano su un lato del disco, il quale poggerà sulle ultime falangi con le dita ben aperte.

Le ultime falangi devono stringere come un artiglio il bordo dell’attrezzo; il pollice non afferra ma svolge solo una azione equilibratrice.

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Il lancio del disco

Le fasi di lancio per un atleta destro sono le seguenti:

1.Posizione di partenza, la stessa del pesista, con la schiena rivolta in direzione di lancio. Gli arti inferiori sono leggermente divaricati con i piedi paralleli a circa 3/4 cm dal bordo della pedana.

2.Oscillazioni preliminari, effettuate in scioltezza una o due volte massimo. Si eseguono con una torsione del busto e spostando il peso del corpo da sinistra a destra.

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Il lancio del disco

3. Rotazione, attraverso lo spostamento del peso dall’arto inferiore destro al sinistro, che funge da perno ed ha il tallone sollevato.

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Il lancio del disco

4. Traslocazione, mediante un balzo radente con il piede destro che lascia il contatto con la pedana. L’atleta trasloca orizzontalmente al centro della stessa, atterrando sul piede destro. Il disco, che nell’azione si era abbassato, si ritrova all’altezza della spalla.

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Il lancio del disco

5. Posizione finale e lancio, un attimo dopo il piede sinistro prende terra verso il cordolo della pedana. L’anca destra si carica sull’arto inferiore destro, e trasmette la spinta che porta in avanti ed in alto le anche mentre l’arto superiore con il disco è ancora arretrato. Il disco viene lanciato quando è circa all’altezza della spalla e si stacca dalla mano con un’ultima spinta data dall’indice che trasmette all’attrezzo una rotazione in senso orario.

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Il lancio del disco

Onde evitare di uscire dalla pedana, effettuato il lancio, si esegue un cambio dei piedi con saltello sul piede destro (che prende il posto del sinistro) e contemporaneamente si flette il busto in avanti.

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Record del lancio del disco

Tipo record Maschi Ris. Data Femmine Ris. Data

Mondiale Jurgen Schult

(Germania Est) 74,08 06-06-86 Gabriele Reinsch (Germania Est) 76,80 09-07-88

Italiano Marco Martino 67,62 28-05-89 Agnese Maffeis 63,66 12-06-96

Provinciale

Juniores

Dal Pino L. 1994 (1,75 kg)

LS Barsanti & M. - Viareggio

8° 12,73

41,80 2012

Lauritano N. 1994 (1 kg)

LS Barsanti & M. - Viareggio

3° 14,11

20,52 2012

Provinciale

Allievi

Marsili A. 1995 (1,5 kg)

ITI Galilei - Viareggio

18° 13,23

29,13 2012

Calamari G. 1996 (1 kg)

Ist. Mag. Chini – Lido di Camaiore

11° 11,48

18,89 2012

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Record aggiornati al 14/08/2016 (fonte Wikipedia).

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Il lancio del giavellotto

Il lancio (o tiro) del giavellotto ha origini molto antiche, derivando da azioni di caccia e di guerra dei popoli primitivi.

In Grecia venivano praticate due forme di competizione:

una guerresca che consisteva nel colpire un bersaglio, ed

un’altra simile alle gare dei nostri giorni in cui si doveva lanciare l’attrezzo il più distante possibile.

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Il lancio del giavellotto

Il giavellotto ha forma affusolata ed è lungo al massimo 2,70 m con peso di 800 g per gli uomini, e 2,20 m con peso di 600 g per le donne.

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Il lancio del giavellotto

La rincorsa è rettilinea su di una pedana che misura 33/35 (10-14 passi) x 4 m.

A livello scolastico viene insegnato utilizzando delle palline, o meglio impiegando un apposito attrezzo propedeutico, in materiale morbido e leggero, del peso di 130 g, denominato vortex.

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Il lancio del giavellotto

Tipo record Maschi Ris. Data Femmine Ris. Data

Mondiale Jan Zelezny

(Repubblica Ceca) 98,48 25-05-96 Barbora Špotáková (Rep. Ceca) 72,28 13-09-08

Italiano Carlo Sonego 84,60 08-05-99 Claudia Coslovich 65,30 10-06-00

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Il lancio del martello

Il lancio del martello si esegue da una pedana circolare del diametro di 2,135 m, protetta per i suoi ¾ da una gabbia di metallo a forma di «C» alta 2,75 m.

L’attrezzo, del peso di 7,260 kg per i maschi e di 4 kg per le femmine, è composto da una sfera di ferro del diametro di 11 cm, unita, mediante un cuscinetto a sfera, a un filo di acciaio, che termina con una maniglia triangolare.

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Il lancio del martello

La tecnica di lancio è del tipo rotatorio (3 e anche 4 giri) ed in conseguenza della sua complessità esecutiva come per la pericolosità del gesto, tale specialità non fa parte del programma di gara degli atleti più giovani.

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Tipo record Maschi Ris. Data Femmine Ris. Data

Mondiale Yuriy Sedykh

(Unione Sovietica) 86,74 30-08-86 Anita Włodarczyk (Polonia) 82,98 28-08-16

Italiano Enrico Sgrilletti 81,64 03-03-97 Ester Balassini 73,59 25-06-05

Il lancio del martello

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Record aggiornati al 14/08/2016 (fonte Wikipedia).

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Testi di studio

Testo «In perfetto equilibrio»: da pag. 266 a pag. 273

Testo «sullo Sport»: da pag. 253 a pag. 262

Testo «Più che sportivo»: da pag. 337 a pag. 343

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Buon lavoro