RIFLESSIONE E RIFRAZIONE DELLE ONDE E.M. Definizione di raggi e fronti donda; Riflessione e...

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RIFLESSIONE E RIFRAZIONE DELLE ONDE E.M. •Definizione di raggi e fronti d’onda; •Riflessione e rifrazione di onde piane incidenti su una superficie piana di separazione tra due mezzi omogenei e isotropi; •Angolo limite •Onde trasmesse e riflesse da una superficie di separazione tra due mezzi.

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RIFLESSIONE E RIFRAZIONE DELLE ONDE E.M.

•Definizione di raggi e fronti d’onda;•Riflessione e rifrazione di onde piane incidenti su una superficie piana di separazione tra due mezzi omogenei e isotropi;•Angolo limite•Onde trasmesse e riflesse da una superficie di separazione tra due mezzi.

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Definizione di raggi e fronti d’onda

Una onda che si sta propagando nella direzione xche scriviamo come )v( txf Non è concentrata sull’asse x ma si propaga in uno spazio tridimensionale con caratteristiche della perturbazione identiche su piani perpendicolari all’asse x.

Possiamo cioè riscrivere l’equazione dell’onda come

)v( turf

dove r è il generico punto del piano che ha lestesse caratteristiche nella perturbazione;u è la direzione in cui l’onda si muove con velocitàv.

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Ma l’equazione )v( turf

Finisce col definire la più generica onda che sipropaga in direzione u con velocità v.

Essa non è necessariamente un’onda piana.Dipende da come nasce la perturbazione dellasorgente.

•Le superfici che presentano all’istante t lo stessovalore cost)v( tur

sono detti fronti d’onda

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• u è perpendicolare ai fronti d’onda.Le curve tangenti a u sono dette raggi.

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•Se le proprietà del mezzo sono omogenee (v=cost)i raggi sono rette;

•se le proprietà del mezzo non sono omogenee (cioèvariano da punto a punto) i raggi non sono più rette;

•se le proprietà del mezzo sono isotrope (cioè nondipendono dalla direzione) i fronti d’onda si ripetonoidentici e paralleli: piani ---> piani cilindri ---> cilindri

sfere ---> sfere

•Se le proprietà del mezzo sono anisotrope (v diversain diverse direzioni) i fronti d’onda si deformano inmodo anche complicato.

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Riflessione e rifrazione di onde pianeincidenti su una superficie piana di

separazione tra due mezzi omogenei eisotropi.

Se consideriamo un’onda e.m. piana che incide sullasuperficie piana di separazione tra due mezzi omogenei e isotropi, detti i (l’angolo tra la normale alla superficie e i raggi incidenti) r (l’angolo tra la normale alla superficie e i raggi rifratti, cioè che passano nell’altro mezzo)r’ (l’angolo tra la normale alla superficie e i raggi riflessi)

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si verifica sperimentalmente che:

1) le direzioni di incidenza e di riflessione stanno stanno sullo stesso piano, che contiene anche la normale alla superficie di separazione dei due mezzi;

2) l’angolo di incidenza è uguale a quello di riflessione i = r’

3) l’angolo di incidenza e di rifrazione sono legati dalla relazione n1 sini = n2 sinr

(Legge di Snell)

dove n1 e n2 sono gli indici di rifrazione dei due mezzi, legati alla velocità di propagazione dell’ onda e.m. dalle relazioni

22

11 v

v

cn

cn

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Vediamo di giustificare, usando i concetti difronti d’onda e raggi, le tre leggi della riflessionee rifrazione.

I raggi tra punti corrispondenti sul fronte d’onda devono essere percorsi in tempi uguali

''

' 1

AB

tv

AB

BBsin i

''

' 2

AB

tv

AB

AAsin r

''

''' 1

AB

tv

AB

AAsin r

ri sinsin ' 1

2

2

1

n

n

v

v

sin

sin

r

i

n1

n2 r

i r'

22

11 v

v

cn

cn

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Angolo limite

Nel caso in cui un raggio di luce passi da un mezzo 1 ad un mezzo 2 con n1>n2, se il raggio viene fatto incidere oltre un certo angolo (limite) rispetto alla normale all’interfaccia tra i due mezzi, esso viene totalmente riflesso (è il principio con cui funzionano le fibre ottiche)

r’i

r

r’i>LIMITE

n1

n2

i=LIMITE r=

1

2

221 2

n

nsin

nsinnsinn

LIMITE

LIMITE

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Esercizio

Trovare la direzione di uscita e la distanza tra punto d’ingresso e punto di uscita nel caso di onde e.m. piane (es. luce) che incidonosu un lastra.

r

risinad

cos

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Onde trasmesse e riflesse ad una superficie diseparazione tra due mezzi

Finora abbiamo considerato i fenomeni dellariflessione e rifrazione di una onda e.m. piana allainterfaccia (anch’essa piana) tra due mezzi omogenei e isotropi (di indice di rifrazione n1 e n2)solo in termini di direzione di propagazione dellevarie componenti (incidente, riflessa e rifratta).

Cosa succede ai campi elettrici elettrico e magnetico,cioè all’energia dell’onda riflessa e rifratta ?

Se Si è il modulo del vettore di Poynting dell’ondaincidente (cioè l’energia che arriva sulla superficiedi separazione) chiamiamo

Sr il vettore di Poynting dell’onda rifratta

Sr‘ il vettore di Poynting dell’onda riflessa.

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Ovviamente deve essere:rri SSS '

Sr e S’r, cioè i campi dell’onda riflessa erifratta (trasmessa), sono determinabili andandoa studiare le eq. di Maxwell all’interfaccia tra idue mezzi.

Non faremo un tale studio (troppo lungo e complesso)!

Limitiamoci ad analizzare il fatto che i campi riflessio rifratti cambiano a seconda del verso del campoincidente rispetto al piano di incidenza.

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Nella riflessione esiste un caso interessante in cui l’onda riflessa ha polarizzazione fissata indipendentemente dallo stato dell’onda incidente.

Si può dimostrare che questo accade quando tra i raggi dell’onda riflessa e trasmessa c’è un angolo di /2 (detta Legge di Brewster).

In questa situazione l’onda riflessa ha campo elettrico solo perpendicolare al piano di incidenza.

Poiché r+’r = /2 sin r=cos ’r = cos i per Snell n1sin i =n2sin r = cos i quindi l’angolo di incidenza i per cui questo accade vale

1

2, n

ntg BREWSTERi

n1

n2