Riepilogo Dei Costrutti Verbali

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Riepilogo dei costrutti verbali Nominativo Il verbo videor. • In latino il passivo del verbo video ( Videor ), assume il significato di <sembrare >, <parere >; ai fini della traduzione risulta essere grave errore tradurre videor come <essere visto>. Costruzione del doppio nominativo. Videor, essendo un verbo copulativo, può essere completato da un predicativo del soggetto. Sol Democrito magnus videtur (Cic.)= Il sole sembra grande a Democrito. Costruzione personale. Quando il verbo videor è costruito con un infinito ha luogo la costruzione personale, che in italiano corrisponde al costrutto impersonale del verbo <sembrare> usato alla 3 a persona singolare, seguito da una proposizione soggettiva , che abbia come soggetto il soggetto di videor ( che è spesso sottinteso). La persona a cui sembra è ovviamente espressa in dativo. Bisognerà dunque procedere per piccoli passi, analizziamo dunque due costruzioni, una nella quale il soggetto di videor è lo stesso di quello dell’infinitiva, un’altra dove non vi è identità di soggetto. 1) Numquam mihi videor tractasse causam difficiliorem. (Cic.) Andiamo ad analizzare il verbo videor ( che si trova alla prima persona singolare il soggetto è dunque Ego) in modo letterale: Io sembro a me… Sappiamo però che al costrutto personale latino ne corrisponde uno impersonale italiano, e dobbiamo perciò fare in modo che videor venga reso alla terza persona singolare e che sia seguito da una proposizione soggettiva, che abbia come soggetto il soggetto di videor. La traduzione accettabile è questa: “Mi (mihi) sembra di non aver mai trattato una causa più difficile) notiamo che la persona a cui sembra ( mihi, espressa in dativo) è un pronome personale di prima persona, per cui vi è identità di soggetto, e dovremo tradurre l’infinitiva in modo implicito. 2) Mihi visus es esse inconsatns. (Cic.) Analizziamo videor ( seconda persona singolare, perfetto indicativo, il soggetto è Tu), procediamo con la traduzione letteraria e PROVVISORIA: Tu sembrasti a me… Rendiamo ora il costrutto ( traduciamo videor alla terza persona singolare, seguito da una proposizione che abbia lo stesso soggetto di videor): “Mi sembrò che tu fossi incostante”. •Costruzione appartenetemene impersonale. Talvolta il verbo videor è usato alla terza persona singolare ed è seguito da un’infinitiva soggettiva. Si tratta di un costrutto solo apparentemente impersonale, poiché il soggetto esiste ed è una proposizione infinitiva soggettiva. Videor è usato con tale costrutto quando ha un valore deliberativo (<sembrar bene, opportuno>). Visum est de senectute aliquid conscriber e.( Cic.) Mi sembrò opportuno scrivere qualcosa sulla vecchiaia. Costruzione impersonale. Videor è assolutamente impersonale, quando è utilizzato in alcune locuzioni incidentali come ut videtur, ut videbatur < come sembra>, <come sembrava>, inserite nel discorso senza alcuna conseguenza sull’ordine logico sintatico. Altri verbi con il nominativo e l’infinito. Si costruiscono come videor i passivi dei seguenti verbi: Verba dicendi ( dicor, feror < si dice che io> trador < si tramanda che io>) Verba putandi (putor extimor habeor iudicior < si ritiene che io>) •Verba bendi et vitandi ( iubeor <mio ordina di> sinor < mi permette di> vetor prohibeor <mi si proibisce di>) Accusativo La funzione principale dell’accusativo è quella di esprimere l’oggetto diretto della frase, ossia un complemento attante. I verbi che si costruiscono con l’accusativo sono detti, dunque, Transitivi. Nella maggior parte dei casi a un accusativo latino corrisponde un complemento oggetto italiano.

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Riepi logo dei costrutt i verbal i Nominativo ❦ I l verbo v ideor. • In latino il passivo del verbo video ( Videor), assume il significato di <sembrare>, <parere>; ai fini della traduzione risulta essere grave errore tradurre videor come <essere visto>. •Costruzione del doppio nominat ivo. Videor, essendo un verbo copulativo, può essere completato da un predicativo del soggetto. Sol Democrito magnus v idetur (Cic.)= Il sole sembra grande a Democrito. •Costruzione personale. Quando il verbo videor è costruito con un infinito ha luogo la costruzione personale, che in italiano corrisponde al costrutto impersonale del verbo <sembrare> usato alla 3a persona singolare, seguito da una proposizione soggett iva, che abbia come soggetto il soggetto di videor ( che è spesso sottinteso). La persona a cui sembra è ovviamente espressa in dativo. Bisognerà dunque procedere per piccoli passi, analizziamo dunque due costruzioni, una nella quale il soggetto di videor è lo stesso di quello dell’infinitiva, un’altra dove non vi è identità di soggetto. 1) Numquam mihi v ideor tractasse causam difficiliorem. (Cic.) ➤Andiamo ad anal izzare i l verbo videor ( che si trova alla prima persona singolare il soggetto è dunque Ego) in modo lettera le: Io sembro a me… Sappiamo però che al costrutto personale latino ne corrisponde uno impersonale italiano, e dobbiamo perciò fare in modo che videor venga reso alla terza persona singolare e che sia seguito da una proposizione soggettiva, che abbia come soggetto il soggetto di videor. ➤ La traduzione accettabi le è questa: “Mi (mihi ) sembra di non aver mai trattato una causa più di f f ic i le ) notiamo che la persona a cui sembra ( mihi, espressa in dativo) è un pronome personale di prima persona, per cui vi è identità di soggetto, e dovremo tradurre l’infinitiva in modo implicito. 2) Mihi v isus es esse inconsatns. (Cic.) ➤ Anal izz iamo videor ( seconda persona singolare, perfetto indicativo, il soggetto è Tu), procediamo con la traduzione letteraria e PROVVISORIA: Tu sembrast i a me… ➤ Rendiamo ora il costrutto ( traduciamo videor alla terza persona singolare, seguito da una proposizione che abbia lo stesso soggetto di videor): “Mi sembrò che tu fossi incostante”. •Costruzione appartenetemene impersonale. Talvolta il verbo videor è usato alla terza persona s ingolare ed è seguito da un’ inf in i t iva soggett iva. Si tratta di un costrutto solo apparentemente impersonale, poiché il soggetto esiste ed è una proposizione infinitiva soggettiva. Videor è usato con tale costrutto quando ha un valore del iberat ivo (<sembrar bene, opportuno>). Visum est de senectute aliquid conscr ibere.( Cic.) Mi sembrò opportuno scrivere qualcosa sulla vecchiaia. •Costruzione impersonale. Videor è assolutamente impersonale, quando è utilizzato in alcune locuzioni incidental i come ut v idetur, ut v idebatur <come sembra>, <come sembrava>, inserite nel discorso senza alcuna conseguenza sull’ordine logico sintatico. ❦ A ltr i verbi con i l nominat ivo e l ’ inf in i to. Si costruiscono come videor i passivi dei seguenti verbi: •Verba dicendi ( dicor, feror < si dice che io> trador < si tramanda che io>) •Verba putandi (putor extimor habeor iudicior < si ritiene che io>) •Verba bendi et v i tandi ( iubeor <mio ordina di> sinor < mi permette di> vetor prohibeor <mi si proibisce di>) Accusativo La funzione principale dell’accusativo è quella di esprimere l’oggetto diretto della frase, ossia un complemento attante. I verbi che si costruiscono con l’accusativo sono detti, dunque, Transit iv i . Nella maggior parte dei casi a un accusativo latino corrisponde un complemento oggetto italiano.

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Talvolta però tale corrispondenza non vi è: vi posso essere dei verbi che in latino si costruiscono con l’accusativo, ma al momento di renderli in italiano occorre trasformare il complemento oggetto latino in un complemento indiretto italiano. Ad esempio: iuvo aliquem, italiano non diremo “giovo qualcuno” o “piaccio qualcuno” ma “ giovo a qualcuno”, “piaccio a qualcuno”.

❦ A lcuni verbi che s i costru iscono con l ’accusat ivo lat ino e i l complemento indiretto i ta l iano. ➤ Verbi che esprimono un sentimento ( verba affectum) come: gaudeo, doleo, felo, horreo. ➤ Verbi che esprimono una sensazione fisica: oleo, redoleo, sapio, sitio. ➤ I verbi: dono, circumdo, induo, exuo possono avere due costruzioni: •ACCUSATIVO DELLA COSA CHE SI DONA, SI METTE INTRONO ECC E DATIVO DI CHI VIENE CIRCONDATO, DI CHI RICEVE. •ACCUSATIVO DELLA PERSONA O DELLA COSA CHE SI DONA O CIRCONDA, ABLATIVO STRUMENTALE DELLA COSA CHE SI DONA CHE SI METTE INTRONO. es: mihi populus immortalitatem donavit (Cic.): il popolo mi donò l’immortalità. Cn. Pompeius P. Caesium civitate donavit (Cic.): Cn. Pompeo donò la cittadinanza a P. Cesio. ➤ Il verbo def ic io ha una molteplicità di significati e di costrutti. Uso transit ivo Uso intransit ivo Venire meno mancare abbandonare ( tempus me def ic it , mi manca i l tempo)

Mancare venire meno; perdersi d’animo, indebol isr i , morire. (exempla me def ic iunt, mancano esempi) (animo non def ic iam, non mi perderò d’animo)

Al passivo ( con a/ab +ablat ivo) Essere pr ivo di (a v ir ibus def ic iuntur, sono pr iv i d i forze)

Ecl issars i ( luna def ic i t , la luna s’ecl issò) Staccarsi, a l lontanarsi, passare dal la parte uno a quel la di un altro ( def icere ad al iquo ad al iquem) ( Gal l i a Romanis ad Hannibalem, defecerunt, i Gal l i passarono dal la parte dei Romani a quel la di Annibale).

❦ Accusat ivo con i verbi impersonal i . ➤ Hanno l’accusativo della persona alcuni verbi apparentemente impersonali come: iuvat, decet, dedecet, fallit, fugit, latet. Es: Non me fallitquam sint oscura (Lucr.) Non mi sfugge quanto siano oscure. ➤ I verbi: Miseret, paenitet p iget, pudet, taedet; si costruiscono con: ACCUSATIVO DELLA PERSONA e la cosa per cui si prova il setimento la si può trovare in: •GENITIVO •NOMINATIVO ACCUSATIVO ( se s i tratta di un pronome neutro) •con UN’INFINITIVA o UN INFINITO •con QUOD/QUIA + IL CONGIUNTIVO O L’INDICATIVO. es: Me paenitet hoc dixisse (Cic.) Mi pento di aver detto ciò. Eos peccatorum paenitet (Cic.) Si pentiranno dei peccati. Per esprimere un ordine, data la mancanza della terza persona dell’imperativo, veniva usato il congiuntivo esortativo; l’accusativo del pronome personale se è usato solo nelle subordinate ed è riferito al soggetto della sovraordinata. Nota stor ica: questi verbi nella fase più antica della lingua erano verbi intransitivi regolarmente coniugati, come sembra da un’espressione di Terenzio (Ad. 754) non te haec pudent, di queste cose non ti vergogni. Residuo di questi verbi è l’uso del pronome neutro in caso nominativo per esprimere la cosa di cui ci si pente… vergogna…