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PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE A.S. 2015-2016 CLASSE III A INDICE CLASSE Docente Materie 3A BELLIA GIUSEPPA GRAZIELLA LATINO 3A DI STEFANO RAFFAELA SCIENZE NATURALI 3A FARACI ELENA GAETANA FILOSOFIA,STORIA 3A FRUCELLA ANNA MARIA MATEMATICA 3A GURRISI GIOVANNI(*) RELIGIONE 3A LO VERDE BARBARA ITALIANO 3A MANGANO MARIA INGLESE 3A PETRALIA GIUSEPPE SC. MOTORIE 3A PITTARI CALOGERO DISEGNO ST. ARTE 3A SANTONOCITO GIUSEPPINA FISICA (*)=COORDINATORE I moduli indicano i risultati attesi in termini di conoscenze, abilità e competenze. Il dettaglio dei contenuti sarà indicato nel programma (argomenti svolti) alla fine dell’A.S.

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PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE A.S. 2015-2016

CLASSE III A

INDICE CLASSE Docente Materie

3A BELLIA GIUSEPPA GRAZIELLA LATINO

3A DI STEFANO RAFFAELA SCIENZE NATURALI

3A FARACI ELENA GAETANA FILOSOFIA,STORIA

3A FRUCELLA ANNA MARIA MATEMATICA

3A GURRISI GIOVANNI(*) RELIGIONE 3A LO VERDE BARBARA ITALIANO 3A MANGANO MARIA INGLESE 3A PETRALIA GIUSEPPE SC. MOTORIE 3A PITTARI CALOGERO DISEGNO ST. ARTE

3A SANTONOCITO GIUSEPPINA FISICA

(*)=COORDINATORE I moduli indicano i risultati attesi in termini di conoscenze, abilità e competenze. Il dettaglio dei contenuti sarà indicato nel programma (argomenti svolti) alla fine dell’A.S.

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I.I.S. RAMACCA – PALAGONIA PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE (allegato alla relazione iniziale)

DOCENTE INDIRIZZO CL. SEZ. DISCIPLINA

Bellia Giuseppa Graziella Liceo scientifico III A Lingua e cultura latina Fatti propri gli obiettivi cognitivi e comportamentali trasversali approvati in sede di consiglio di classe e di dipartimento, le finalità e gli obiettivi specifici da perseguire all’interno delle discipline si possono così riassumere: FINALITÀ GENERALI DEL PROCESSO EDUCATIVO 1. Privilegiare la formazione dell’alunno come persona capace di leggere il reale nella sua complessità. 2. Far acquisire la capacità di interrogarsi sull’esistenza e sulle sue diverse problematiche. 3. Far acquisire un atteggiamento che sia rispettoso di sé, degli altri e dell’ambiente. 4. Far acquisire consapevolezza della propria identità e appartenenza. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA 1. Imparare ad imparare. 2. Progettare. 3. Comunicare. 4. Collaborare e partecipare. 5. Agire in modo autonomo e responsabile. 6. Risolvere problemi. 7. Individuare collegamenti e relazioni. 8. Acquisire ed interpretare l'informazione.

OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA Tenendo presente l’esigenza del pieno sviluppo della personalità dell’allievo, l’insegnamento della disciplina si articolerà in modo tale da:

abituare gli alunni a cogliere, attraverso l’esame della lingua latina in tutte le sue potenzialità espressive, l’importanza del messaggio implicito nella cultura classica e il senso di appartenenza a radici comuni;

abituare gli alunni a non considerare il mondo latino come mondo latente e definitivamente tramontato, ma ad accostarsi ad esso in maniera critica, cogliendo le analogie e le differenze con la nostra società, confrontando modelli culturali e letterari e sistemi di valori;

abituare gli alunni alla percezione dei valori dell’esperienza antica; perfezionare le capacità logico-analitiche; far nascere la consapevolezza delle specificità linguistiche e formali del fatto letterario. praticare la traduzione non come meccanica applicazione di regole, ma come strumento di conoscenza di testi

e autori. far conoscere, principalmente attraverso la lettura diretta in lingua originale (integrata dalla lettura in

traduzione), i testi fondamentali del patrimonio letterario classico, considerato nel suo formarsi storico e nelle sue relazioni con le letterature europee;

far comprendere, anche attraverso il confronto con le letterature italiana e straniera, la specificità e complessità del fenomeno letterario antico come espressione di civiltà e cultura;

far cogliere attraverso i testi, nella loro qualità di documenti storici, i tratti più significativi del mondo romano (aspetti religiosi, politici, morali ed estetici);

far comprendere come lo studio della lingua latina costituisca l’accesso diretto al patrimonio culturale della civiltà latina, che ha costituito la base per la nascita e per la formazione della civiltà europea, di cui siamo protagonisti.

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI: DALLA PROGRAMMAZIONE D’ISTITUTO

COMPETENZE DISCIPLINARI

C1. Interpretare le tematiche fondamentali del testo proposto C2. Riformulare in lingua italiana un testo latino di cui sia stata fornita una traduzione dall’insegnante C3. Riflettere sui tratti più significativi della cultura latina quali emergono dai testi letti, anche in traduzione

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italiana, e raffrontarli con quelli della nostra società C4. Effettuare collegamenti e confronti, sul piano tematico e stilistico tra testi e autori, anche appartenenti a

momenti culturali e ambiti diversi C5. Padroneggiare gli strumenti espressivi nella comunicazione orale

CONOSCENZE ABILITÀ

B1. Inquadramento storico culturale della letteratura dalle origini all’Età imperiale.

B2. Conoscenza dei vari generi letterari. B3. Lettura e interpretazione dei testi in lingua

latina.

A1. Esporre in modo chiaro i contenuti studiati. A2. Comprendere in modo globale e analitico i testi

latini. A3. Essere in grado di rielaborare criticamente le

conoscenze acquisite. A4. Sapere cogliere le analogie e le differenze tra la

società, l’economia e la vita quotidiana degli antichi e dei moderni.

A5. Saper riconoscere gli elementi costitutivi dei vari generi letterari.

A6. Individuare le strutture morfosintattiche, stilistiche e retoriche dei testi proposti dal docente.

A7. Acquisire una prospettiva storica nella lettura del mondo classico.

A8. Esporre oralmente i contenuti disciplinari con terminologia appropriata al linguaggio letterario e in modo sintetico o analitico, in base alla richiesta del docente.

OBIETTIVI MINIMI 1. Conoscenza adeguata* dei contenuti e del lessico disciplinare. 2. Capacità di esposizione chiara e coerente. 3. Capacità di organizzare i contenuti in modo logico. 4. Utilizzo di un metodo di lavoro efficace. * Si fa riferimento anche a quanto previsto dal P.O.F. e dai dipartimenti. PROGETTO TRASVERSALE D’ISTITUTO All’interno dei moduli saranno evidenziate le tematiche atte a sviluppare le competenze previste dal progetto d’Istituto. STRATEGIE DIDATTICHE E METODOLOGIE Si fa riferimento alla programmazione d’istituto MATERIALI E STRUMENTI Si fa riferimento alla programmazione d’istituto STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Nella valutazione periodica e finale, verranno sempre presi in considerazione i seguenti elementi: il progresso degli alunni rispetto alle condizioni di partenza, le caratteristiche sociali e culturali dell'ambiente di provenienza, l'assiduità dell'impegno e la partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo. Il miglioramento del profitto e delle abilità sarà sempre valutato in proporzione alle capacità individuali e al livello di partenza, fermo restando il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti. Le verifiche, utilizzate sistematicamente nel processo di insegnamento-apprendimento, saranno varie. Si prevedono: a) verifiche formative (scritte o orali), che valutano lo stato del processo di apprendimento, per cui gli studenti riceveranno indicazioni sulle criticità e sui progressi; b) verifiche sommative (scritte o orali): ad ognuna di esse corrisponderà un voto da 1 a 10 in rapporto al livello di competenze (conoscenze e abilità) raggiunto (anche in base ai criteri stabiliti dal C.d.C., dal P.O.F. e dai dipartimenti).

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Per la valutazione potranno essere utilizzate le griglie proposte dal dipartimento, anche opportunamente modificate in base alla prova di verifica. Per quanto riguarda i tipi di verifica, si fa riferimento a quanto previsto dalla programmazione d’Istituto. RECUPERO Il recupero verrà attuato: 1) nei tempi e nei modi previsti dal Collegio docenti e stabiliti di volta in volta dal C.d.C.; 2) ove possibile in itinere attraverso attività diversificate in base alle conoscenze e abilità raggiunte (per fasce di livello); le modalità del recupero saranno illustrate agli studenti ed adeguatamente documentate nel registro.

QUADRO PROGETTUALE U.D.A./MODULI

(VEDI PAGINA SUCCESSIVA)

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Modulo 0 U.D.A. n° X,X,X Completamento dello studio di grammatica latina

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Contenuti

MORFOLOGIA Pronomi, aggettivi e avverbi interrogativi Pronomi e aggettivi indefiniti I numerali e i complementi di estensione, distanza, età I verbi deponenti e semideponenti I verbi anomali (o atematici): volo, nolo, malo; eo e composti I verbi anomali (o atematici): fero e composti; fio e passivo dei composti di facio; edo;

i verbi difettivi

SINTASSI DEI CASI Costrutti verbali notevoli con il nominativo: videor (costruzione personale e

impersonale); verba declarandi, sentiendi e iubendi

Costrutti verbali notevoli con l’accusativo: piget, pudet, taedet, miseret, paenitet

Usi dell’accusativo: il doppio accusativo, doceo e celo, verba rogandi Costrutti verbali notevoli con il genitivo: interest e refert Costrutti verbali notevoli con l’ablativo: utor, fruor, fungor, potior, vescor; opus est;

dignus e indignus I verbi che reggono il dativo

SINTASSI DEL VERBO E DEL PERIODO Il supino e il suo uso Il gerundio e il suo uso Il gerundivo e il suo uso. La coniugazione perifrastica passiva I congiuntivi indipendenti: esortativo, dubitativo, potenziale, ottativo, concessivo,

suppositivo, irreale L’imperativo negativo La consecutio temporum Il congiuntivo nelle subordinate: obliquo, eventuale, caratterizzante e l’attrazione

modale Le proposizioni interrogative dirette e indirette Le proposizioni completive (o sostantive, o complementari dirette) esprimenti una

circostanza di fatto (introdotte da ut/ut non), una circostanza voluta (introdotte da ut/ne);

Le proposizioni completive esprimenti una circostanza pensata rette da verba timendi, impediendi, recusandi, dubitandi

Le completive introdotte dal quod dichiarativo Le proposizioni concessive e avversative Le proposizioni comparative Il periodo ipotetico indipendente e dipendente

Abilità

Esporre in modo chiaro i contenuti studiati. Essere in grado di rielaborare criticamente le conoscenze acquisite. Individuare le strutture morfosintattiche presenti nei brani Conseguire un repertorio lessicale di origine latina più ampio. Comprendere in modo globale e analitico i testi latini.

Competenze

Possedere le competenze morfo-sintattiche essenziali della lingua latina. Possedere un’adeguata capacità vertologica.

Periodo previsto

trimestre/pentamestre

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Modulo 1 U.D.A. n° 1-7 Dalle origini alla prima età repubblicana

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Contenuti

B1. Roma dalla fondazione all’età delle conquiste. La cultura romana arcaica e l’incontro con il mondo greco

B2. Dall’oralità alla scrittura: i primi documenti in lingua latina B3. La nascita della letteratura latina: Livio Andronico, Nevio ed Ennio B4. Plauto B5. Fra tradizione negotium: Catone il Censore B6. Terenzio B7. Teatro e satira: Pacuvio, Accio, Cecilio Stazio, Lucilio

Abilità

A1. Esporre in modo chiaro i contenuti studiati. A2. Comprendere in modo globale e analitico i testi latini. A3. Essere in grado di rielaborare criticamente le conoscenze acquisite. A4. Sapere cogliere le analogie e le differenze tra la società, l’economia e la vita

quotidiana degli antichi e dei moderni. A5. Saper riconoscere gli elementi costitutivi dei vari generi letterari. A6. Acquisire una prospettiva storica nella lettura del mondo classico. A7. Esporre oralmente i contenuti disciplinari con terminologia appropriata al linguaggio

letterario e in modo sintetico o analitico.

Competenze

C1. Interpretare le tematiche fondamentali del testo proposto C2. Riflettere sui tratti più significativi della cultura latina quali emergono dai testi letti e

raffrontarli con quelli della nostra società C3. Effettuare collegamenti e confronti, sul piano tematico e stilistico tra testi e autori,

anche appartenenti a momenti culturali e ambiti diversi C4. Padroneggiare gli strumenti espressivi nella comunicazione orale

Periodo previsto

trimestre

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Modulo 2 U.D.A. n° 8-14 L’ultimo secolo della Repubblica

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Contenuti

B1. Il periodo delle guerre civili. L’età dell’individualismo B2. Lucrezio B3. Catullo e i poetae novi B4. Cicerone B5. Erudizione e biografia: Varrone e Cornelio Nepote B6. Cesare B7. Sallustio

Abilità

A1. Esporre in modo chiaro i contenuti studiati. A2. Comprendere in modo globale e analitico i testi latini. A3. Essere in grado di rielaborare criticamente le conoscenze acquisite. A4. Sapere cogliere le analogie e le differenze tra la società, l’economia e la vita

quotidiana degli antichi e dei moderni. A5. Saper riconoscere gli elementi costitutivi dei vari generi letterari. A6. Individuare le strutture morfosintattiche, stilistiche e retoriche dei testi proposti. A7. Acquisire una prospettiva storica nella lettura del mondo classico. A8. Esporre oralmente i contenuti disciplinari con terminologia appropriata al linguaggio

letterario e in modo sintetico o analitico, in base alla richiesta del docente.

Competenze

C1. Interpretare le tematiche fondamentali del testo proposto C2. Riflettere sui tratti più significativi della cultura latina quali emergono dai testi letti e

raffrontarli con quelli della nostra società C3. Effettuare collegamenti e confronti, sul piano tematico e stilistico tra testi e autori,

anche appartenenti a momenti culturali e ambiti diversi C4. Padroneggiare gli strumenti espressivi nella comunicazione orale C5. saper leggere, analizzare, interpretare e tradurre correttamente i testi proposti; C6. saper contestualizzare i testi e gli autori oggetto di studio sia a livello generale, sia nei

dettagli stilistici.

Periodo previsto

pentamestre

Data 07/11/2015

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I.I.S. RAMACCA – PALAGONIA PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE (allegato alla relazione iniziale)

DOCENTE INDIRIZZO CL. SEZ. DISCIPLINA

Di Stefano Raffaela Liceo scientifico 3 A Scienze Naturali Fatti propri gli obiettivi cognitivi e comportamentali trasversali approvati in sede di consiglio di classe e di dipartimento, le finalità e gli obiettivi specifici da perseguire all’interno delle discipline si possono così riassumere: FINALITÀ GENERALI DEL PROCESSO EDUCATIVO 1. Privilegiare la formazione dell’alunno come persona capace di leggere il reale nella sua complessità. 2. Far acquisire la capacità di interrogarsi sull’esistenza e sulle sue diverse problematiche. 3. Far acquisire un atteggiamento che sia rispettoso di sé, degli altri e dell’ambiente. 4. Far acquisire consapevolezza della propria identità e appartenenza. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA 1. Imparare ad imparare. 2. Progettare. 3. Comunicare. 4. Collaborare e partecipare. 5. Agire in modo autonomo e responsabile. 6. Risolvere problemi. 7. Individuare collegamenti e relazioni. 8. Acquisire ed interpretare l'informazione.

OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI Gli obiettivi educativi e culturali che ci si propone di far conseguire agli alunni con lo studio delle discipline scientifiche possono essere così declinate:

1. Maturare una coscienza ed una cultura rivolta al rispetto delle cose, degli altri e dell’ambiente 2. Sviluppare una personalità critica e responsabile, aperta ai problemi del nostro tempo 3. Stimolare una esigenza di conoscenza consapevole e il desiderio di approfondimento dei fenomeni naturali 4. Stimolare ad una partecipazione attiva e responsabile nella società 5. Comprendere la rilevanza e le potenzialità della scienza 6. Acquisire delle informazioni fondamentali sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni.

Obiettivi culturali-formativi

Classi terze:

1. Acquisizione di adeguate competenze in relazione alla capacità di analizzare e coordinare i contenuti appresi 2. Padronanza del lessico specifico 3. Sviluppo della capacità di osservazione e descrizione dei fenomeni in relazione alle conoscenze acquisite

3.2. Scienze Naturali

COMPETENZE DISCIPLINARI C1. Osservare descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscerne nelle varie forme

i concetti di complessità. C2. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. C3. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale cui vengono applicate.

CONOSCENZE ABILITÀ

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CHIMICA B1. Struttura dell’atomo e modelli atomici. B2. Il legame chimico. B3. La tavola periodica degli elementi. B4. L’equilibrio chimico. B5. Acidi e basi il pH. B6. Classificazione dei composti e delle reazioni chimiche. B7. Nozioni ed esercizi di stechiometria. B8. Aspetti termodinamici delle reazioni chimiche

Reazioni chimiche e loro scrittura. B9. Le reazioni redox. BIOLOGIA B1. Genetica non mendeliana. B2. Biologia molecolare. B3. Introduzione anatomia umana. B4. Analisi apparati e sistemi. B5. Biodiversità ed evoluzione. SCIENZE DELLA TERRA B1. Costituzione fisica del pianeta. B2. Minerali e rocce. B3. Fenomeni vulcanici e sismici. B4. L’interno del pianeta. B5. La dinamica della crosta terrestre.

CHIMICA A1. Saper contestualizzare le nozioni sui modelli atomici nella

dinamica delle scoperte scientifiche con riferimento ai fenomeni osservabili sperimentalmente e macroscopicamente.

A2. Riconoscere nelle trasformazioni chimiche l’effetto di trasformazioni di legame e saperle descrivere secondo le scritture convenzionali che caratterizzano la disciplina.

BIOLOGIA A1. Riconoscere e descrivere i caratteri fondamentali delle biosintesi

che presiedono all’informazione genetica. A2. Riconosce negli organismi viventi, i caratteri di una struttura

gerarchica, composta di più livelli di complessità. SCIENZE DELLA TERRA A1. Sa descrivere i criteri di classificazione di minerali e rocce. A2. Sa correlare le caratteristiche principali delle tre famiglie di

rocce con i processi di formazione. A3. Correlare le molteplici informazioni descrittive e metterle in

relazione con l’interpretazione del fenomeno.

OBIETTIVI MINIMI 1. Conoscenza adeguata* dei contenuti e del lessico disciplinare. 2. Capacità di esposizione chiara e coerente. 3. Capacità di organizzare i contenuti in modo logico. 4. Utilizzo di un metodo di lavoro efficace. * Si fa riferimento anche a quanto previsto dal P.O.F. e dai dipartimenti. PROGETTO TRASVERSALE D’ISTITUTO All’interno dei moduli saranno evidenziate le tematiche atte a sviluppare le competenze previste dal progetto d’istituto STRATEGIE DIDATTICHE E METODOLOGIE Come previsto dalla programmazione dipartimentale MATERIALI E STRUMENTI Come previsto dalla programmazione dipartimentale STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Nella valutazione periodica e finale, verranno sempre presi in considerazione i seguenti elementi: il progresso degli alunni rispetto alle condizioni di partenza, le caratteristiche sociali e culturali dell'ambiente di provenienza, l'assiduità dell'impegno e la partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo. Il miglioramento del profitto e delle abilità sarà sempre valutato in proporzione alle capacità individuali e al livello di partenza, fermo restando il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti. Si prevedono: a) verifiche formative (scritte o orali), che valutano lo stato del processo di apprendimento, per cui gli studenti riceveranno indicazioni sulle criticità e sui progressi; b) verifiche sommative (scritte o orali): ad ognuna di esse corrisponderà un voto da 1 a 10 in rapporto al livello di competenze (conoscenze e abilità) raggiunto (anche in base ai criteri stabiliti dal C.d.C., dal P.O.F. e dai dipartimenti). Per la valutazione potranno essere utilizzate le griglie proposte dal dipartimento, anche opportunamente modificate in base alla prova di verifica. Per quanto riguarda i tipi di verifica, si fa riferimento a quanto previsto dal dipartimento e dalla programmazione

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d’Istituto. RECUPERO Il recupero verrà attuato: 1) nei tempi e nei modi previsti dal Collegio docenti e stabiliti di volta in volta dal C.d.C.; 2) ove possibile in itinere attraverso attività diversificate in base alle conoscenze e abilità raggiunte (per fasce di livello). Le modalità del recupero saranno illustrate agli studenti ed adeguatamente documentate nel registro.

QUADRO PROGETTUALE U.D.A./MODULI

Modulo1 U.D.A. n° 1,2,3

BIOLOGIA Dalla storia e l’evoluzione dei Viventi alla Biodiversità di: procarioti, protisti, piante, funghi e animali.

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Contenuti

B1-Le teorie fissiste, Lamarck, il catastrofismo. B5-La teoria per selezione naturale di Darwin; le prove dell’evoluzione. B1-B5 La versatilità dei procarioti: la varietà di forme nei batteri e le caratteristiche degli Archei. B5 Il regno dei protisti è il più antico regno degli Eucarioti. B5 Le piante terrestri sono organismi pluricellulari fotosintetici vascolari e non vascolari. B5 Le caratteristiche e la classificazione dei Funghi; I licheni B5 Gli animali eterotrofi pluricellulari: vertebrati e invertebrati

Abilità

A1 Ricostruire il periodo culturale che ha portato Darwin a formulare la teoria dell’evoluzione per selezione naturale, evidenziare la contrapposizione tra fissismo ed evoluzionismo e il contributo di Lamarck e Cuvier. A1- A2 Acquisire la consapevolezza che esiste una grande varietà di procarioti e delle diverse attività metaboliche in grado di svolgere. A2-A4(I Biennio) Riconoscere la maggior complessità dell’organizzazione cellulare e degli stili di vita dei protisti rispetto ai procarioti. A6(I Biennio) –A2 L’evoluzione e l’organizzazione delle piante nelle pteridofite, gimnosperme e angiosperme. A2 Caratteristiche dei Funghi e dei Licheni e loro modalità di nutrimento. A2 Le caratteristiche degli animali; lo sviluppo embrionale, l’organizzazione gerarchica e la struttura del corpo di vertebrati e invertebrati.

Competenze

C1 Spiegare i meccanismi della sezione naturale e dell’adattamento, individuando le relazioni tra individuo e popolazione nell’evoluzione della specie. C1-C2 Spiegare perché i procarioti hanno sviluppato ogni tipo di ambiente. C1 Saper descrivere le forme unicellulari più comuni evidenziando le relazioni con le forme pluricellulari, i funghi o le piante. C1 Spiegare la differenza tra piante vascolari e briofite; spiegare l’organizzazione del sistema vascolare, delle foglie e delle radici nelle piante terrestri. C1-C2 Spigare che cosa sono micelio, ife e corpi fruttiferi; descrivere le associazioni mutualistiche dei licheni.

Periodo previsto

trimestre

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Modulo 2 U.D.A. n° 1,2,3,4 Il linguaggio della vita e la regolazione genica

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Contenuti

B1 Le basi molecolari dell’ereditarietà, gli esperimenti di Griffith, Avery, Hershey e Chase. B1-B2 La composizione chimica del DNA, modello a doppia elica di Watson e Crick, struttura del DNA. B1-B2 Le fasi della duplicazione ed i meccanismi della riparazione del DNA. B2 Relazione tra geni e proteine, gli esperimenti di Beadle e Tatum. B1-B2 In che modo l’informazione passa dal DNA alle proteine la trascrizione del DNA all’RNA, la traduzione dall’RNA alle proteine. B1-B5 I diversi tipi di mutazioni: geniche , cromosomiche e genomiche. B1-B2 La struttura dei virus e loro cicli di riproduzione. B1 La ricombinazione nei procarioti: trasformazione, trasduzione e coniugazione batterica. B1-B2 L’Operone lac e trp operoni inducibili e reprimibili. B1-B2 Le caratteristiche del genoma eucariotico, le sequenze ripetitive e trasposoni. B1-B5 La regolazione genica negli eucarioti prima, durante e dopo la trascrizione: la struttura della cromatina, l’amplificazione genica, lo splicing alternativo e i miRNA.

Abilità

A1-A2 Descrivere e spigare il significato degli esperimenti che hanno portato alla scoperta del DNA nelle cellule e spiegare l’esempio di virus. Rappresentare correttamente la struttura del DNA, evidenziando la funzione dei diversi tipi di legami e le caratteristiche delle parti costanti e variabili della molecola. Descrivere le fasi della duplicazione e i meccanismi di correzione di errore. Conoscere il significato e l’importanza del dogma centrale, distinguendo il ruolo dei diversi tipi di RNA nelle fasi di trascrizione e traduzione. Capire come vengono tradotte le informazioni contenute in un gene e l’importanza del codice genetico. Comprendere che le mutazioni non sono sempre ereditarie; distinguere e descrivere i diversi tipi di mutazioni e le sindromi umane riconducibili a mutazioni cromosomiche; spigare la relazione tra mutazione ed evoluzione. A1-A2 Distinguere i virus dalle cellule, spiegare la differenza tra ciclo litico e ciclo lisogeno, descrivere i cicli riproduttivi dei virus a RNA e il virus HIV. Descrivere e distinguere i tre meccanismi di ricombinazione genica dei procarioti e il ruolo dei plasmidi quali vettori di informazione da una cellula all’altra. Conoscere cos’è un operone, utilizzando come esempio l’operone lac e trp, comprendere l’importanza delle proteine regolatrici. A1-A2 Descrivere un tipico gene eucariotico distinguendo gli esoni dagli introni, mostrare il processo di maturazione dell’mRNA. Descrivere le complesse strategie messe in atto dalla cellula eucariotica per controllare l’espressione dei suoi geni

Competenze

C1-C3 Saper spiegare le relazioni tra struttura e funzione delle molecole di DNA, comprendendo l’importanza della duplicazione semiconservativa del DNA e le relazioni con la vita cellulare. Cogliere l’origine e lo sviluppo storico della genetica molecolare e come viene applicato il metodo scientifico a questa disciplina. Comprendere le relazioni tra DNA, RNA e polipeptidi nelle cellule e spiegare i complessi meccanismi che consentono di costruire le proteine partendo dalle informazioni dei geni. Saper descrivere le cause e gli effetti dei diversi tipi di mutazione, spiegandone l’importanza per la vita umana e per la comprensione della storia della vita. Comprendere i complessi meccanismi di interazione tra il genoma dei virus e le cellule ospite. Acquisire la consapevolezza che la regolazione genica negli eucarioti pluricellulari è indispensabile per la specializzazione cellulare delle cellule somatiche.

Periodo previsto

trimestre

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Modulo3 U.D.A. n° 1,2 I meccanismi dell’evoluzione. L’evoluzione della specie umana

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Contenuti

B1-B5 L’evoluzione dopo Darwin, il pool genico e la genetica di popolazione. I fattori che influiscono sulla selezione naturale: le mutazioni neutrali, climi ed ecotipi, i vincoli e i limiti dell’evoluzione. La speciazione può avvenire in diversi modi, allopatrica e simpatrica. Le barriere riproduttive prezigotiche e postzigotiche. B1-B5 I caratteri comuni dei mammiferi; le tendenze evolutive dei primati, gli ominoidei. Le caratteristiche e l’origine degli ominidi. L’origine dell’uomo moderno.

Abilità

A1 Discutere criticamente le problematiche lasciate aperte dalla teoria di Darwin; spiegare che cos’è e come si studia la genetica delle popolazioni utilizzando il concetto di pool genico. A2 Spiegare l’adattamento come risultato della selezione naturale, illustrare i diversi effetti della selezione naturale. A2 Utilizzare le indicazioni tratte dallo studio dei reperti fossili per ricostruire le tappe evolutive che hanno portato dai primi ominidi al genere Homo e per discutere i possibili modelli dell’uomo moderno. Mettere in relazione lo sviluppo del linguaggio con il progresso tecnologico di Homo sapiens.

Competenze

C1 Saper individuare i meccanismi responsabili dell’incremento o della conservazione della variabilità genetica all’interno di una popolazione e i processi evolutivi che portano alla comparsa di nuove specie. C1-C3 Saper individuare gli adattamenti che caratterizzano i primati, comparandoli con la specie umana. C3 Saper descrivere le attività e i segni che accompagnano, nella storia evolutiva umana, la comparsa e lo sviluppo di pensiero concettuale e progettualità.

Periodo previsto

Fine Trimestre/ inizio pentamestre

Modulo 4

U.D.A. n° 1 L’organizzazione del corpo Umano

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Contenuti

B3 Il corpo umano presenta un’organizzazione gerarchica. La specializzazione cellulare, le caratteristiche dei tessuti epiteliali, connettivi, muscolari, nervosi. B3 L’organizzazione di sistemi e apparati, le funzioni del sistema endocrino e del sistema nervoso, le funzioni e l’organizzazione delle membrane interne e della cute. B3 La comunicazione tra le cellule e la regolazione dell’attività cellulare, la regolazione dei tessuti, il ciclo cellulare. Nel corpo umano la rigenerazione dei tessuti è controllata. Le cellule staminali e i segnali che li attivano; le cellule tumorali e la perdita di controllo; le sostanze cancerogene. I meccanismi dell’omeostasi la regolazione della temperatura corporea. .

Abilità

A2 Comprendere che il corpo umano è un’unità integrata formata da tessuti specializzati e sistemi autonomi strettamente correlati. A2 Comprendere i meccanismi che consentono di controllare il metabolismo cellulare, regolare lo sviluppo e la rigenerazione dei tessuti. Spiegare funzioni e potenzialità dei diversi tipi di staminali, descrivendo i fattori che le attivano. Distinguere neoplasie e iperplasie. Mettere in relazione il buon funzionamento del proprio corpo con il mantenimento di condizioni fisiologiche costanti.

Competenze

C1 Spiegare le relazioni tra funzione e specializzazione cellulare; riconoscere i diversi tipi di tessuti in base alle loro caratteristiche istologiche. C1-C3 Spiegare funzioni e potenzialità delle cellule staminali, le differenze tra cellule sane e cellule tumorali. Comprendere i meccanismi che consentono di controllare il metabolismo cellulare, regolare lo sviluppo e la rigenerazione dei tessuti. C1Illustrare i meccanismi dell’omeostasi, distinguendo i sistemi a feedback negativo e positivo. Conoscere le norme giuridiche che regolano l’uso delle staminali.

Periodo previsto

pentamestre

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Modulo5 U.D.A. n°1,2 Gli apparati: cardiovascolare e respiratorio

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Contenuti

B4 L’organizzazione dell’apparato cardiovascolare: l’anatomia dell’apparato cardiovascolare e i movimenti del sangue; l’anatomia del cuore, le fasi e il controllo del ciclo cardiaco. Struttura e funzioni di arterie, vene, letti capillari. I meccanismi di scambio e la regolazione del flusso sanguigno. La composizione e le funzioni del sangue. Igiene e medicina: le analisi del sangue, i diversi tipi di anemie; le leucemie; le più comuni malattie cardiovascolari. B4 L’organizzazione e la funzione dell’apparato respiratorio. I due processi della respirazione polmonare, l’anatomia dell’apparato respiratorio umano. La meccanica della respirazione: inspirazione ed espirazione, le secrezioni del tratto respiratorio, il controllo della ventilazione. IL meccanismo degli scambi polmonari e sistemici, l’emoglobina e il trasporto di ossigeno, il trasporto di anidride carbonica, le funzioni dell’emoglobina. Igiene e medicina: le principali malattie dell’apparato respiratorio.

Abilità

A2 Descrivere con la terminologia specifica la circolazione polmonare e la circolazione sistemica, indicando le relazioni funzionali tra i due circuiti. Descrivere gli eventi del ciclo cardiaco spiegando come insorge e si propaga il battito cardiaco. Comprendere la relazione tra struttura di arteria, vene e capillari, pressione e velocità del sangue. Spiegare gli scambi nei capillari tra sangue e tessuti. A2 Descrivere le funzioni degli organi dell’apparato respiratori; spiegare il significato delle espressioni “ventilazione polmonare” “trasporto dei gas respiratori” “scambi gassosi”. Comprendere le differenze tra respirazione cellulare e respirazione polmonare.

Competenze

C1 Spiegare e descrivere l’organizzazione e le funzioni dell’apparato cardiovascolare. Comprendere il ruolo svolto dal cuore nel sistema cardiovascolare e l’importanza di una perfetta coordinazione dei meccanismi che attivano e regolano il ciclo cardiaco. Comprendere i meccanismi di scambio tra sangue e tessuti. C1 Comprendere le reazioni tra le strutture e le funzioni delle diverse parti dell’apparato respiratorio. Saper mettere in relazione le funzioni dell’apparato respiratorio con quelle dell’apparato cardiovascolare, comprendendo la loro stretta interdipendenza. C1-C3 Conoscere alcune comuni patologie e malattie genetiche sia dell’apparato cardiocircolatorio che respiratorio. Conoscere le norme giuridiche che regolano il trapianto di organi. OMS.

Periodo previsto

pentamestre

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Modulo 1 U.D.A. n° 1,2,3 CHIMICA La materia: dal macroscopico al microscopico

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Contenuti

B1 (I Biennio) La materia e le sue caratteristiche: gli stati fisici della materia, i passaggi di stato, le curve di riscaldamento e di raffreddamento. B2 (I Biennio) La composizione della materia: i miscugli, i composti e gli elementi, i nomi e i simboli degli elementi, le principali tecniche di separazione, i metalli, i non metalli e i semimetalli. B3 (I Biennio) La materia si trasforma: la legge di conservazione della massa, la legge delle proporzioni definite , la legge delle proporzione multiple, gli atomi le molecole. B2 (I Biennio) Le leggi dei gas: la legge di Boyle, la legge di Charles, la legge di Gay-Lussac. B4(I Biennio) La quantità chimica: la massa degli atomi e delle molecole, la quantità chimica la mole, la costante di Avogadro, calcoli con le moli, formule chimiche e composizione percentuale, la formula minima alla formula molecolare, l’equazione di stato dei gas ideali, le pressioni parziali e la legge di Dalton

Abilità

A1(I Biennio) Conosce la materia e gli stati fisici che la caratterizzano, riesce a definire i punti fissi attraverso le curve di riscaldamento e raffreddamento. A2(I Biennio) Riesce a classificare un sistema come miscuglio, composto o elemento; conosce i criteri per attribuire i nomi e i simboli ai principali elementi; conosce i più importanti metodi di separazione dei miscugli; conosce un primo criterio di classificazione degli elementi. A3(I Biennio) Conosce le proprietà che caratterizzano lo stato gassoso; Conosce la relazione tra Pressione, Temperatura e Volume. A4(I Biennio) Comprendere che il simbolismo delle formule ha una corrispondenza con grandezze macroscopiche. Utilizza la tabella delle masse atomiche per determinare le masse molecolare/peso formula e molare di una sostanza. Applica le relazioni stechiometriche che permettono il passaggio dal mondo macroscopico al mondo microscopico. Esegue calcoli con cui determinare la formula minima/molecolare o la composizione percentuale

Competenze

C1-C2 Sa stabilire le relazioni tra le proprietà e le trasformazioni fisiche della materia. C2 Sa applicare e riconoscere le leggi fondamentali della chimica. C2 Sa usare la mole come unità di misura utilizzata dai chimici. C1 Sa usare i simboli per rappresentare le molecole. C2 Riesce a determinare la formula minima dai rapporti ponderali di combinazione.

Periodo previsto

trimestre

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Modulo 2 U.D.A. n° 1,2,3 Lo studio della materia

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Contenuti

B1 Le particelle fondamentali dell’atomo: protone, elettrone e neutrone. L’esperimento di Rutherford. Il numero atomico identifica gli elementi. Le trasformazioni del nucleo e l’energia nucleare. B1 La doppia natura della luce. L’atomo di Bohr. La doppia natura dell’elettrone. L’elettrone e la meccanica quantistica. I numeri quantici e l’orbitale. La configurazione elettronica. B3 Il sistema periodico Mendeleev. La moderna tavola periodica. Le proprietà periodiche degli elementi. Metalli, non metalli e semimetalli.

Abilità

A1 individua i punti di forza e criticità del modello di Rutherfor. Determina la massa atomica come valore medio in funzione della composizione isotopica dell’elemento. Valuta in maniera corretta la misura, gli Effetti e le applicazione delle radiazioni. Correla il tempo di dimezzamento di un isotopo al suo utilizzo e a eventuali problemi di smaltimento. A1 Interpreta il concetto di quantizzazione dell’energia e le trasmissioni elettroniche nell’atomo secondo il modello di Bohr. Illustra la relazione tra de Broglie e il principio di Heisenberg. Attribuisce a ogni corretta terna di numeri quantici il corrispondente orbitale. Scrive la configurazione degli atomi polielettronici in base al principio di Aufbau, di Pauli e della regola di Hand. A1 Classifica un elemento sulla base delle sue principali proprietà. Classifica un elemento in base alla sua struttura elettronica. Descrive come Mendeleev arrivò ad ordinare gli elementi. Mette in relazione la struttura elettronica, la posizione degli elementi e le loro proprietà periodiche.

Competenze

C2-C3 Saper spiegare come la composizione del nucleo determina l’identità chimica dell’atomo. Saper descrivere le principali trasformazioni del nucleo correlandole al diverso contenuto di nucleoni. Saper interpretare la legge del decadimento radioattivo. C1-C3 Saper distinguere tra comportamento ondulatorio e corpuscolare della radiazione elettromagnetica. Riconoscere che il modello atomico di Bohr ha come fondamento l’analisi spettroscopica. Comprendere il significato di onda stazionaria e l’importanza della funzione d’onda. Essere consapevoli dell’esistenza di livelli e sottolivelli energetici e della loro disposizione in ordine di energia crescente verso l’esterno. C2 Saper descrivere le principali proprietà di metalli, semimetalli e non metalli.

Periodo previsto

trimestre/pentamestre

Modulo 3

U.D.A. n° 1,2,3 Gli atomi si legano

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Contenuti

B2 Il legame chimico e la regola dell’ottetto. Il legame covalente. Il legame ionico. Il legame metallico. La forma delle molecole. B2 Il legame chimico secondo la meccanica quantistica. La teoria del legame di valenza. L’ibridizzazione degli orbitali atomici. La teoria degli orbitali molecolari e i suoi vantaggi. B2 Le forze intermolecolari: le forze dipolo-dipolo e le forze di London, il legame ad idrogeno. Caratteristiche dei solidi, le proprietà dello stato liquido.

Abilità

A2 Riconoscere il tipo di legame tra gli atomi, data la formula di alcuni composti. Utilizza la tavola periodica per prevedere la formazione di specie chimiche e la loro natura. Spiega la geometria assunta da una molecola nello spazio in base al numero di coppie solitarie e di legame dell’atomo centrale. A2 Attribuisce il corretto significato alle diverse teorie di legame e sa individuare i punti di forza e di debolezza. A2 Mette in relazione le proprietà fisiche delle sostanze alle forze di legame. Riconduce ad un modello il comportamento dello stato solido e dello stato liquido.

Competenze

C2 Saper spiegare il perché gli atomi si combinano. Saper stabilire il tipo di legame che si instaura tra due atomi. Prevedere, in base alla teoria VSEPR, la geometria di semplici molecole. C2-C3 Comprende il concetto di risonanza. Spiegare la teoria del legame di valenza e l’ibridizzazione degli orbitali atomici. Aver compreso l’evoluzione storica dei modelli riguardanti la formazione dei legami chimici C2-Individuare se un molecola è polare o apolare, sulla base della teoria VSEPR. C3Utilizza i simboli di Lewis per prevedere il numero di legami che può formare un atomo. C2-C3 Correlare le proprietà fisiche dei solidi e dei liquidi alle interazioni interatomiche e intermolecolari

Periodo previsto

pentamestre

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Modulo 4

U.D.A. n°1 Classificazione e nomenclatura dei composti.

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B6 Valenza e numero di ossidazione. La classificazione dei composti inorganici B6 Le proprietà dei composti binari. La nomenclatura dei composti binari B6 Le proprietà dei composti ternari. La nomenclatura dei composti ternari

Abilità

A2 Riconosce la classe di appartenenza dati la formula o il nome di un composto. A2 Assegna il nome IUPAC e tradizionale ai principali composti organici. A2 Utilizza il numero di ossidazione degli elementi per determinare la formula dei composti.

Competenze

C2 Sa classificare le principali categorie di composti inorganici. C2 Sa applicare le regole della nomenclatura IUPAC e tradizionale. C2 Sa scrivere le formule di semplici composti binari e ternari.

Periodo previsto

pentamestre

Data 2/11/2015

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I.I.S. RAMACCA – PALAGONIA PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE (allegato alla relazione iniziale)

DOCENTE INDIRIZZO CL. SEZ. DISCIPLINA Faraci Elena Gaetana Liceo Scientifico 3 A Filosofia

Fatti propri gli obiettivi cognitivi e comportamentali trasversali approvati in sede di consiglio di classe e di dipartimento, le finalità e gli obiettivi specifici da perseguire all’interno delle discipline si possono così riassumere: FINALITÀ GENERALI DEL PROCESSO EDUCATIVO 1. Privilegiare la formazione dell’alunno come persona capace di leggere il reale nella sua complessità. 2. Far acquisire la capacità di interrogarsi sull’esistenza e sulle sue diverse problematiche. 3. Far acquisire un atteggiamento che sia rispettoso di sé, degli altri e dell’ambiente. 4. Far acquisire consapevolezza della propria identità e appartenenza. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA 1. Imparare ad imparare. 2. Progettare. 3. Comunicare. 4. Collaborare e partecipare. 5. Agire in modo autonomo e responsabile. 6. Risolvere problemi. 7. Individuare collegamenti e relazioni. 8. Acquisire ed interpretare l'informazione.

OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA Per ciò che attiene gli obiettivi educativi, tenendo presente l’esigenza del pieno sviluppo della personalità dell’allievo, l’insegnamento della Filosofia si articolerà in modo tale da: 1. Far acquisire, attraverso l’analisi e la giustificazione razionale, un atteggiamento criticamente consapevole nei confronti del reale. 2. Abituare a considerare il dubbio come atteggiamento mentale positivo, premessa e stimolo per una qualunque ricerca di verità. 3. Promuovere la riflessione sul senso dell’esistenza come esigenza fondamentale e ineludibile per la formazione della persona. 4. Educare al dialogo ed al confronto quali elementi indispensabili alla maturazione di una personalità autonoma ed equilibrata. 5. Abituare alla formalizzazione rigorosa dei problemi e all’argomentazione circostanziata e coerente dei propri punti di vista. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA COMPETENZE Gli studenti dovranno essere capaci di “comprendere le radici concettuali e filosofiche delle principali correnti e dei principali problemi della cultura contemporanea”, e di cogliere conseguentemente i termini della trasponibilità nel presente degli insegnamenti dei pensatori del passato. Nello specifico, dovranno: C1. Maturare un metodo di studio funzionale alla ricerca come dimensione permanente del percorso di vita personale. C2. Utilizzare e approfondire i termini propri del linguaggio disciplinare. C3. Conoscere i principali problemi filosofici e comprendere il loro significato e la loro portata storica e teoretica. C4. Conoscere il pensiero dei filosofi più significativi, contestualizzandolo sia nella dimensione diacronica, sia in quella sincronica. C5. Cogliere le linee di continuità e di sviluppo nello svolgimento del pensiero filosofico anche in rapporto ad altri Saperi. C6. Discutere le teorie filosofiche argomentandole anche attraverso proprie valutazioni motivate. CONOSCENZE Per quanto riguarda i contenuti, si fa riferimento a quanto previsto dalle Indicazioni ministeriali. In generale i risultati attesi in termini di conoscenze sono: B1. Conoscere e comprendere i caratteri della filosofia oggetto del programma.

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B2. Individuare e comprendere caratteri e ragioni dei problemi affrontati. B3. Conoscere e comprendere i rapporti tra filosofia, politica e scienza. B4. Conoscere e adoperare correttamente i termini e i concetti fondamentali della filosofia. ABILITÀ A1. Elaborare di un metodo di studio efficiente ed efficace, basato sulla ricerca personale. A2. Estendere la comprensione e l’uso della terminologia specifica. A3. Saper analizzare i concetti. A4. Ricostruire la rete concettuale di ogni filosofo. A5. Comprendere e ricostruire le principali forme di argomentazione. A6. Individuare autore e destinatari di testi filosofici. A7. Formulare ipotesi sul rapporto storia –filosofia-società. A8. Individuare situazioni e momenti di divergenza nel pensiero filosofico. A9. Porre a confronto, rispetto ad un medesimo problema, l’argomentazione filosofica e quella di altri Saperi. OBIETTIVI MINIMI 1. Conoscenza adeguata* dei contenuti e del lessico disciplinare. 2. Capacità di esposizione chiara e coerente. 3. Capacità di organizzare i contenuti in modo logico. 4. Utilizzo di un metodo di lavoro efficace. * Si fa riferimento anche a quanto previsto dal P.O.F. e dai dipartimenti. PROGETTO TRASVERSALE D’ISTITUTO All’interno dei singoli moduli saranno evidenziate le tematiche atte a sviluppare le competenze previste dal progetto d’Istituto. STRATEGIE DIDATTICHE E METODOLOGIE Come previsto dalla programmazione dipartimentale. MATERIALI E STRUMENTI Come previsto dalla programmazione dipartimentale. Verrà consigliata la lettura di opere prodotte dall’autore trattato o brani opportunamente selezionati dal docente attinenti il suo pensiero e il periodo storico di riferimento. Si farà uso delle estensioni web e dei materiali offerti dal libro di testo. Nell’insegnamento della disciplina il docente potrà inoltre avvalersi dell’uso di piattaforme di e-learning, in modo da veicolare l’informazione attraverso le risorse di internet, esercitazioni e verifiche on line e altri strumenti previsti dalle piattaforme. STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Nella valutazione periodica e finale, verranno sempre presi in considerazione i seguenti elementi: il progresso degli alunni rispetto alle condizioni di partenza, le caratteristiche sociali e culturali dell'ambiente di provenienza, l'assiduità dell'impegno e la partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo. Il miglioramento del profitto e delle abilità sarà sempre valutato in proporzione alle capacità individuali e al livello di partenza, fermo restando il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti. Le verifiche, utilizzate sistematicamente nel processo di insegnamento-apprendimento, saranno varie: Si prevedono: a) verifiche formative (scritte o orali), che valutano lo stato del processo di apprendimento, per cui gli studenti riceveranno indicazioni sulle criticità e sui progressi; b) verifiche sommative (scritte o orali): ad ognuna di esse corrisponderà un voto da 1 a 10 in rapporto al livello di competenze (conoscenze e abilità) raggiunto (anche in base ai criteri stabiliti dal C.d.C., dal P.O.F. e dai dipartimenti). Per la valutazione potranno essere utilizzate le griglie proposte dal dipartimento, anche opportunamente modificate in base alla prova di verifica. Per quanto riguarda i tipi di verifica, si fa riferimento a quanto previsto dal dipartimento e dalla programmazione d’Istituto.

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RECUPERO Il recupero verrà attuato: 1) nei tempi e nei modi previsti dal Collegio docenti e stabiliti di volta in volta dal C.d.C.; 2) ove possibile in itinere attraverso attività diversificate in base alle conoscenze e abilità raggiunte (per fasce di livello); 3) le modalità del recupero saranno illustrate agli studenti ed adeguatamente documentate nel registro.

QUADRO PROGETTUALE U.D.A./MODULI

Modulo1 U.D.A. n° 1 e 2 DEFINIZIONE E ORIGINI DELLA FILOSOFIA

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Contenuti

B1-B2: Contesto socio-politico-culturale: la Grecia del VI e V secolo a.C.; dibattito tra orientalisti e occidentalisti; contenuti, metodo e scopo della filosofia; le fonti della filosofia antica. B3: Caratteri specifici del pensiero scientifico e filosofico greco; individuare gli elementi di continuità e di differenza tra mito e filosofia; conoscere le proprietà distintive del sapere filosofico occidentale rispetto ai saperi orientali. B4: Conoscere il significato dei seguenti termini e concetti: filosofia, mito, arte, religione, metafisica, gnoseologia, logica, etica.

Abilità

A1. Elaborare un metodo di studio efficiente ed efficace, basato sulla ricerca personale. A2-A3: Saper definire e utilizzare con competenza i concetti di: mito, arte, scienza e filosofia; saper collocare nel tempo e nello spazio le esperienze filosofiche studiate. A4. Ricostruire la rete concettuale dei temi presi in esame. A5. Comprendere e ricostruire le principali forme di argomentazione. A6. Individuare autore e destinatari dei testi presi in esame. A7-A8-A9. Formulare ipotesi sul rapporto storia – scienza –filosofia-società; individuare le principali differenze fra la mentalità mitica, artistica, scientifica e filosofica.

Competenze

Da C1 a C6 Utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina e contestualizzare le questioni filosofiche. Utilizzare le abilità acquisite per saper distinguere il proprio punto di vista dal sentire comune. Saper cogliere analogie e differenze fra la propria visione della realtà e quella altrui. Saper comprendere differenti modelli di realtà. Sviluppare la riflessione personale, il giudizio critico, l’attitudine all’approfondimento e alla discussione razionale, e la capacità di argomentare una tesi, anche in forma scritta, riconoscendo la diversità dei metodi con cui la ragione giunge a conoscere il reale.

Periodo previsto

trimestre

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Modulo 2 U.D.A. n° 1, 2, 3, 4 L’INDAGINE SULLA NATURA: IL PENSIERO PRESOCRATICO

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Contenuti

B1: Argomentazioni razionali dei filosofi o delle scuole filosofiche del periodo oggetto di studio; il tema dell’archè; la genesi e la natura della matematica occidentale; il significato e la genesi della questione dell’essere. B2: I modelli teorici (meccanicismo e finalismo) inaugurati dalla filosofia antica per interpretare i fenomeni naturali; la dottrina del divenire e dell’essere. B3: Conoscere e comprendere le analogie, le differenze e i rapporti tra filosofia e scienza. B4: Conoscere e comprendere il significato, la natura e la genesi dei concetti di “natura”, di “principio”; lessico di base dell’ontologia: essere, nulla, divenire.

Abilità

A1: Elaborare un metodo di studio efficiente ed efficace, basato sulla ricerca personale. A2-A3: Saper distinguere il significato delle seguenti coppie concettuali: mythos-lógos; kaos-kosmos; uno-molteplice; limite-illimite; essere-nulla; saper utilizzare con competenza i concetti di: natura, principio, doxa, essere, nulla, divenire, elemento, semi, nous, vuoto, meccanicismo, finalismo; saper definire i seguenti termini chiave: arché, finito-infinito, ilozoismo, panteismo, monismo, dualismo, pluralismo, meccanicismo, finalismo, numero, divenire, gnoseologia, ontologia, lógos. A4: Saper esporre le argomentazioni elaborate dalle diverse scuole di pensiero o dai singoli pensatori a sostegno delle loro teorie; saper collocare la questione dell’essere nell’orizzonte dell’analisi linguistica, riferendola a modelli teorici divergenti e alternativi. A5-A6: Saper individuare e analizzare in forma orale e/o scritta i concetti fondamentali delle dottrine filosofiche esaminate. Da A7 a A9: Saper distinguere fra mentalità comune e visione filosofica della realtà; saper evidenziare analogie e differenze tra le tesi dei filosofi studiati.

Competenze

Da C1 a C6 Utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina e contestualizzare le questioni filosofiche. Utilizzare le abilità acquisite per saper distinguere il proprio punto di vista dal sentire comune. Saper cogliere analogie e differenze fra la propria visione della realtà e quella altrui. Saper comprendere differenti modelli di realtà. Cogliere di ogni autore o tema trattato sia il legame con il contesto storico-culturale, sia la portata potenzialmente universalistica che ogni filosofia possiede. Sviluppare la riflessione personale, il giudizio critico, l’attitudine all’approfondimento e alla discussione razionale, e la capacità di argomentare una tesi, anche in forma scritta, riconoscendo la diversità dei metodi con cui la ragione giunge a conoscere il reale

Periodo previsto

trimestre

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Modulo 3 U.D.A. n° 1, 2, 3 L’INDAGINE SULL’UOMO: I SOFISTI E SOCRATE

Contenuti

B1: Contesto storico: la Grecia del V secolo a.C.; elementi essenziali della cultura sofistica; tratti significativi e problematici della figura di Socrate; elementi caratteristici dell'insegnamento socratico. B2-B3: Il significato della democrazia ateniese e della paidéia, e la funzione politica della retorica; il pensiero dei principali sofisti sulla verità, il linguaggio, la politica, le tecniche e la religione; la questione della verità e la sfida del relativismo; l’idea dell’uomo come “coscienza”; il dialogo e la persuasione: l’utile e il vero; la fondazione della filosofia della morale: il bene e il male; il socratismo come modello democratico. B4: Lessico specifico; conoscere il significato dei concetti di sophía e philosophía, lógos e diá-logos, alétheia, dóxa.

Abilità

A1: Elaborare un metodo di studio efficiente ed efficace, basato sulla ricerca personale. A2-A3: Saper definire i seguenti termini chiave: relativismo, scetticismo, agnosticismo, retorica, eristica, maieutica, ironia, concetto, virtù, intellettualismo etico. A4: Saper collocare nel tempo e nello spazio le esperienze filosofiche dei principali autori studiati; saper cogliere l’influsso che il contesto storico, sociale e culturale esercita sulla produzione delle idee. A5: Saper individuare e analizzare in forma orale e/o scritta i concetti fondamentali della riflessione dei sofisti e della riflessione socratica. A6-A7: Saper esporre le argomentazioni elaborate dai sofisti e da Socrate a sostegno delle loro tesi; saper delineare il ruolo sociale dei primi filosofi; saper evidenziare analogie e differenze fra la sofistica e il pensiero socratico. A8: Sintetizzare gli elementi essenziali dei temi trattati operando collegamenti tra prospettive filosofiche diverse. A9: Superando i luoghi comuni dell’esperienza quotidiana, acquisire l’attitudine a “mettere in questione” le proprie idee e visioni del mondo, analizzando e vagliando criticamente diversi modelli teorici.

Competenze

Da C1 a C6 Utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina e contestualizzare le questioni filosofiche. Cogliere di ogni autore o tema trattato sia il legame con il contesto storico-culturale, sia la portata potenzialmente universalistica che ogni filosofia possiede. Saper comprendere differenti modelli di realtà. Saper costruire argomentazioni valide e rigorose a sostegno delle proprie tesi. Utilizzare le abilità acquisite per saper distinguere il proprio punto di vista dal sentire comune. Saper mettere in questione le proprie visioni del mondo e dell’uomo nel confronto con quelle altrui, valorizzando il ruolo di tutti i partecipanti al confronto nello sforzo di pervenire ad una più ampia ed articolata visione della realtà. Sviluppare la riflessione personale, il giudizio critico, l’attitudine all’approfondimento e alla discussione razionale, e la capacità di argomentare una tesi, anche in forma scritta, riconoscendo la diversità dei metodi con cui la ragione giunge a conoscere il reale Comprendere le radici concettuali e filosofiche dei principali problemi della cultura contemporanea.

Periodo previsto

trimestre

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Modulo 4 U.D.A. n° 1, 2, 3 PLATONE

Contenuti

B1: Contesto: la Grecia al tramonto dell'età di Pericle (tra V e IV secolo a.C.); caratteri della razionalità platonica e rapporti con il mito; elementi di continuità e di superamento rispetto alla filosofia di Socrate; elementi essenziali della critica della sofistica e della polemica contro la retorica; linee fondamentali del progetto filosofico platonico; elementi dell'etica platonica. B2: La questione della verità: dal relativismo sofistico alla “scienza delle idee” platonica; teoria delle idee e fondamenti della conoscenza; la questione del bene: l’evoluzione dei concetti di “virtù” e “felicità”; teoria politica; l’evoluzione storica dei concetti di “società”, “legge” e “potere”; dalla dialettica sofistico-socratica (arte del parlare) alla dialettica platonica (“visione delle idee”). B3: Il rapporto tra filosofia, educazione e politica in Platone. B4: Contenuti e interpretazione dei miti platonici esaminati; lessico specifico della filosofia platonica; lettura integrale e analisi di un dialogo platonico.

Abilità

A1: Saper esporre le conoscenze acquisite utilizzando un’argomentazione rigorosa, specifica e appropriata. A2: Saper utilizzare il lessico specifico della filosofia platonica. A3: Saper esporre la teoria delle idee e, in particolare, il suo ruolo nella speculazione platonica, la sua genesi e i rapporti fra le idee e le cose; saper esporre le tesi ontologiche elaborate nel Parmenide e nel Sofista; saper esporre le tesi fondamentali della teoria politica di Platone; saper individuare e analizzare le tesi fondamentali della gnoseologia platonica; saper individuare e analizzare le principali dottrine dell’etica platonica. A4: Saper cogliere l’influsso che il contesto storico, sociale e culturale esercita sulla produzione delle idee. Da A5 a A9: Sintetizzare gli elementi essenziali dei temi trattati operando collegamenti tra prospettive filosofiche diverse; saper mettere a confronto le differenti risposte dei sofisti, di Socrate e di Platone al problema dei criteri della conoscenza; saper “mettere in questione” le idee morali mediante il riconoscimento della loro genesi storica e l’analisi delle loro strategie argomentative.

Competenze

Da C1 a C6 Saper inserire il pensiero platonico all’interno del contesto storico-politico a cui appartiene, collegando lo sviluppo del pensiero filosofico ai cambiamenti storici. Saper discutere in modo argomentato le tesi platoniche esaminate, anche in relazione alle teorie filosofiche studiate in precedenza. Saper avviare una riflessione sui fondamenti della vita associata, valutando l’attualità del progetto dello Stato ideale delineato da Platone e la stretta connessione fra la speculazione teoretica e quella pratica. Utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina e contestualizzare le questioni filosofiche. Comprendere le radici concettuali e filosofiche dei principali problemi della cultura contemporanea. Sviluppare la riflessione personale, il giudizio critico, l’attitudine all’approfondimento e alla discussione razionale, la capacità di argomentare una tesi, anche in forma scritta, riconoscendo la diversità dei metodi con cui la ragione giunge a conoscere il reale.

Periodo previsto

pentamestre

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Modulo 4 U.D.A. n° 1, 2, 3, 4 ARISTOTELE

Contenuti

B1-B2: Contesto: la Grecia del IV secolo a.C.; elementi fondamentali del rapporto di Aristotele con Platone; tema della filosofia come sapere disinteressato e comune fondamento di tutte le scienze; il procedimento gnoseologico e il metodo aristotelico dell’indagine scientifica; la logica aristotelica e il sillogismo; caratteri fondamentali della fisica e della cosmologia: il modello aristotelico dell’universo; tesi e argomenti etico-politici; virtù e felicità, individuo e pólis nell’aristotelismo; capisaldi della teoria dell'arte. B3: L’aristotelismo come enciclopedia del sapere e il rapporto tra le varie scienze. B4: Lessico specifico della filosofia di Aristotele; principi, strutture e lessico della metafisica: ente, categorie, sostanza, forma, materia, essere in potenza, essere in atto, divenire, essenza, le quattro cause; principi, struttura e lessico della logica: concetti, proposizioni e sillogismi, definizione.

Abilità

A1: Saper esporre le conoscenze acquisite utilizzando un’argomentazione rigorosa, specifica e appropriata. A2: Saper utilizzare il lessico specifico della filosofia aristotelica. A3-A4-A5: Saper esporre le conoscenze acquisite riguardo alla metafisica, alla logica, alla fisica, alla gnoseologia e all’arte; saper risolvere, applicando la logica aristotelica, semplici esercizi sulla relazione fra proposizioni e saper individuare i sillogismi formalmente validi fra quelli proposti; saper individuare i presupposti e sapere ripercorrere le argomentazioni etiche e politiche di Aristotele; comprendere la distinzione e la specificità delle scienze teoretiche, poietiche e pratiche. Da A6 a A9: Sintetizzare gli elementi essenziali dei temi trattati operando collegamenti tra prospettive filosofiche diverse; saper “mettere in questione” le idee morali e politiche mediante il riconoscimento della loro genesi storica e l’analisi delle loro strategie argomentative; saper individuare le problematiche che emergono dal punto di vista scientifico analizzando le caratteristiche dei giudizi derivanti dal metodo induttivo e da quello deduttivo; saper riflettere criticamente su se stessi e sul mondo, per imparare a “rendere ragione” delle proprie convinzioni mediante l’argomentazione razionale ed elaborare un punto di vista razionale sulla realtà.

Competenze

Da C1 a C6 Saper inserire il pensiero aristotelico all’interno del contesto storico-politico a cui appartiene, collegando lo sviluppo del pensiero filosofico ai cambiamenti storici. Saper discutere in modo argomentato le tesi aristoteliche esaminate, anche in relazione alle teorie filosofiche studiate in precedenza. Utilizzare il lessico e le categorie specifiche dell’aristotelismo e contestualizzare le questioni filosofiche. Saper prestare attenzione alla correttezza formale delle proprie e delle altrui argomentazioni. Saper discutere e argomentare riguardo all’attualità del tema della saggezza in ambito etico-politico. Comprendere la stretta connessione fra filosofia teoretica e scienza. Comprendere le radici concettuali e filosofiche dei principali problemi della cultura contemporanea. Sviluppare la riflessione personale, il giudizio critico, l’attitudine all’approfondimento e alla discussione razionale, la capacità di argomentare una tesi, anche in forma scritta, riconoscendo la diversità dei metodi con cui la ragione giunge a conoscere il reale. Essere capaci di operare collegamenti pluridisciplinari, in modo da poter costruire un quadro unitario del mondo classico, attingendo a conoscenze storiche, filosofiche, artistiche e letterarie.

Periodo previsto

pentamestre

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Modulo 4 U.D.A. n° 1, 2, 3, 4, 5 LE FILOSOFIE ELLENISTICHE E IL NEOPLATONISMO

Contenuti

B1: Nuclei fondamentali delle filosofie ellenistiche e del Neoplatonismo; contesto: la Grecia e il mondo antico dalla fine del IV secolo a.C. al III sec. d.C.; l’ultima filosofia greca; gli sviluppi del pensiero nell’età ellenistica: la crisi della pólis e la filosofia come “rimedio”; il neoplatonismo e l’incontro tra la filosofia greca e le religioni bibliche. B2-B3: Le caratteristiche del sapere scientifico e il confronto tra la scienza ellenistica e quella aristotelica; la concezione della felicità e del piacere nella società ellenistica; le diverse modalità di conseguimento della felicità secondo epicurei, stoici e scettici; il ruolo della ragione per il conseguimento dell’imperturbabilità nell’ellenismo; elementi essenziali della filosofia di Plotino; elementi di confronto con la filosofia di Platone; elementi utili per cogliere la concezione del divino dell'epoca presa in esame. B4: Lessico specifico dell’ellenismo e del Neoplatonismo: scetticismo, epochè, atarassia, aponia, felicità, piacere, saggezza, molti, Uno, emanazione, ipostasi, estasi, panteismo.

Abilità

A1: Saper esporre le conoscenze acquisite utilizzando un’argomentazione rigorosa, specifica e appropriata. A2: Saper utilizzare in modo opportuno il lessico specifico delle filosofie ellenistiche e del Neoplatonismo. A3: Saper individuare e analizzare i concetti fondamentali delle dottrine filosofiche dell’epoca esaminata; saper mettere a confronto le risposte date dalle diverse scuole filosofiche ellenistiche alle medesime questioni; individuare il diverso modo in cui si pone il rapporto tra piacere, virtù e felicità nell’ellenismo; saper individuare l’importanza degli esiti della filosofia scettica sulla stessa esistenza della filosofia; saper affrontare il tema del divino rispetto ai problemi dell’esistenza di un’entità trascendente e dei rapporti sussistenti fra Dio e mondo. A4: Saper individuare le peculiarità del contesto socio-culturale-politico dell’età ellenistica, sottolineandone le differenze rispetto all’età classica. A5: Rilevare i risultati della riflessione interiore e della riflessione religiosa. Da A6 a A9: Sintetizzare gli elementi essenziali dei temi trattati operando collegamenti tra prospettive filosofiche diverse; saper “mettere in questione” le idee morali, politiche e religiose mediante il riconoscimento della loro genesi storica e l’analisi delle loro strategie argomentative; saper riflettere criticamente su se stessi e sul mondo, per imparare a “rendere ragione” delle proprie convinzioni mediante l’argomentazione razionale ed elaborare un punto di vista razionale sulla realtà; saper trasferire le questioni e i conflitti ideologici (come quelli della bioetica attuale) da un orizzonte emotivo e da un contesto di luoghi comuni passivamente ereditati a un livello di consapevolezza critica.

Competenze

Da C1 a C6 Saper illustrare in modo argomentato le motivazioni alla base delle proprie scelte etiche. Sapere riflettere e argomentare riguardo alla ricerca di senso nell’ambito di una società in crisi e riguardo alle questioni etiche ad essa connesse. Saper formulare un punto di vista personale su varie questioni di tipo etico e riuscire a sostenerlo, argomentandolo nel pieno rispetto delle posizioni altrui. Saper comprendere il senso del cosmopolitismo ellenistico, attualizzando le problematiche ad esso connesse.

Periodo previsto

pentamestre

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Modulo 4 U.D.A. n° 1, 2, 3 LA FILOSOFIA MEDIEVALE: PATRISTICA E SCOLASTICA

Contenuti

B1: Contesto: la diffusione del cristianesimo nel mondo occidentale (dal I al VII secolo a.C.); esiti dell'incontro fra cultura ebraico-cristiana e cultura greco-latina; temi fondamentali del messaggio cristiano; elementi caratteristici della patristica e della riflessione filosofica di Agostino; il pensiero della scolastica; tratti caratteristici del pensiero di Tommaso d'Aquino, specialmente per quanto riguarda il confronto con la metafisica aristotelica; motivi e modi della crisi e della fine della scolastica. B2-B3: La via dell’interiorità per attingere la dimensione della trascendenza in Agostino; il significato e l’evoluzione storica dei termini “bene”, “male”, “colpa”, “pena”; la distinzione tra male metafisico, morale e fisico; la questione del rapporto tra ragione e fede; il problema della dimostrazione dell'esistenza di Dio: prove a priori e prove a posteriori ; la metafisica cristiana: ente ed essenza; teologia naturale e teologia rivelata; i diversi modelli filosofici adottati per spiegare il rapporto causale Dio-mondo: plasmazione, emanazione, creazione dal nulla; la disputa sugli universali. B4: Lessico specifico della filosofia cristiana.

Abilità

A1: Saper esporre le conoscenze acquisite argomentando in maniera rigorosa, specifica e appropriata. A2: Saper utilizzare opportunamente il lessico relativo alla filosofia cristiana delle origini e alla riflessione filosofica della scolastica. Da A3 a A6: Saper indicare modi e caratteri del primo annuncio cristiano e saperne evidenziare la forza innovativa; saper esporre i concetti fondamentali della riflessione di Agostino riguardo al rapporto fra fede e ragione, al rapporto fra interiorità umana e Verità divina, ai problemi della creazione e del tempo, al problema del male, ai temi del peccato, della libertà e della grazia, alla visione escatologica della storia; saper “mettere in questione” le diverse concezioni del male, mediante il riconoscimento della loro genesi storica e mediante l’analisi delle loro strategie argomentative e della loro validità; saper affrontare la questione teologica secondo modelli alternativi, individuando possibilità e limiti di un discorso razionale sull’esistenza e sulla natura di Dio; saper individuare i modelli esplicativi adottati per spiegare il rapporto fra Dio e il mondo; saper individuare e analizzare i concetti fondamentali della riflessione metafisica e gnoseologica di Tommaso; saper analizzare, in modo critico e argomentato, lo sviluppo del concetto di “sostanza” dalle origini della filosofia a Tommaso d’Aquino; saper illustrare le principali soluzioni al problema degli universali. A7: Riuscire a cogliere il nesso tra filosofia-religione-società. A8-A9: Saper individuare analogie e differenze tra le tesi degli autori studiati; sapere fare il confronto tra l’argomentazione filosofica e quella religiosa.

Competenze

Da C1 a C6 Saper esporre una propria concezione del tempo, anche in base alle conoscenze acquisite con lo studio, e sostenerla argomentandola in modo rigoroso. Saper trasferire la questione del male da un orizzonte emotivo e culturale a un livello di consapevolezza critica e razionale. Saper formulare un punto di vista personale su argomenti di carattere teologico e riuscire a sostenerlo nel rispetto delle posizioni altrui. Saper affrontare la questione teologica individuando possibilità e limiti di un discorso razionale su Dio. Saper riflettere sui propri orientamenti religiosi, confrontandoli con quelli altrui in una discussione rigorosa e documentata.

Periodo previsto

pentamestre

Data, 09/11/2015  

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I.I.S. RAMACCA – PALAGONIA

PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE (allegato alla relazione iniziale)

DOCENTE INDIRIZZO CL. SEZ. DISCIPLINA Faraci Elena Gaetana Liceo Scientifico III A Storia

Fatti propri gli obiettivi cognitivi e comportamentali trasversali approvati in sede di consiglio di classe e di dipartimento, le finalità e gli obiettivi specifici da perseguire all’interno delle discipline si possono così riassumere: FINALITÀ GENERALI 1. Privilegiare la formazione dell’alunno come persona capace di leggere il reale nella sua complessità. 2. Far acquisire la capacità di interrogarsi sull’esistenza e sulle sue diverse problematiche. 3. Far acquisire un atteggiamento che sia rispettoso di sé, degli altri e dell’ambiente. 4. Far acquisire consapevolezza della propria identità e appartenenza. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

1. Imparare ad imparare. 2. Progettare. 3. Comunicare. 4. Collaborare e partecipare. 5. Agire in modo autonomo e responsabile. 6. Risolvere problemi. 7. Individuare collegamenti e relazioni. 8. Acquisire ed interpretare l'informazione.

OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI Per ciò che attiene gli obiettivi educativi, tenendo presente l’esigenza del pieno sviluppo della personalità dell’allievo, l’insegnamento della Storia si articolerà in modo tale da raggiungere, alla fine del percorso triennale, le seguenti competenze: lo studente dovrà essere capace di comprendere, anche in una prospettiva interculturale, il cambiamento e la diversità dei tempi storici in dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali. OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA CONOSCENZE B1. Conoscere lo sviluppo diacronico e sincronico dei principali avvenimenti oggetto di studio. B2. Conoscere il lessico specifico della disciplina. B3. Conoscere la metodologia della ricerca storica. B4. Conoscere l’uso dei diversi tipi di fonti. B5. Conoscere il rapporto fra il cambiamento storico e quello degli altri Saperi.

ABILITÀ A1. Saper riconoscere comprendere e valutare le più importanti relazioni tra dati, concetti e fenomeni. A2. Saper individuare e descrivere analogie e differenze, continuità e rottura fra fenomeni. A3. Saper esporre adoperando concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storico-culturali. A4. Saper classificare ed organizzare dati, leggere e strutturare tabelle, grafici, cronologie, tavole sinottiche,

atlanti storici e geografici, manuali, bibliografie. A5. Essere in grado di osservare le dinamiche storiche attraverso le fonti. A6. Conoscere e usare modelli appropriati per inquadrare, comparare e collocare in modo significativo i

diversi fenomeni storici locali, regionali, continentali, planetari. A7. Saper leggere testi specialistici ed acquisire concetti e lessico significativi.

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COMPETENZE C1. Conoscere le problematiche essenziali della complessità dei fatti storici, attraverso l’individuazione di

interconnessioni, di rapporti tra particolare e generale. C2. Essere consapevole nell’uso di concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storici e

culturali. C3. Saper distinguere le peculiarità di un periodo storico rispetto ad un altro, evidenziandone caratteristiche e

differenze. C4. Adoperare concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti socio-culturali. C5. Possedere gli elementi fondamentali che danno conto della complessità dell’epoca studiata e saperli

interpretare criticamente. C6. Consolidare l’attitudine a problematizzare, a formulare domande, a dilatare il tempo delle prospettive,

inserendo le conoscenze in un quadro valutativo complessivo. C7. Saper esprimere, coordinandoli tra loro, i fatti relativi ad un’epoca storica, sia in maniera analitica che

sintetica. OBIETTIVI MINIMI 1. Conoscenza adeguata* dei contenuti e del lessico disciplinare; 2. Capacità di esposizione chiara e coerente; 3. Capacità di organizzare i contenuti in modo logico; 4. Utilizzo di un metodo di lavoro efficace.

*Si fa riferimento anche a quanto previsto dal P.O.F. e dai dipartimenti PROGETTO TRASVERSALE D’ISTITUTO All’interno dei moduli saranno evidenziate le tematiche atte a sviluppare le competenze previste dal progetto d’Istituto. STRATEGIE DIDATTICHE E METODOLOGIE Come previsto dalla programmazione d’Istituto. MATERIALI E STRUMENTI Come previsto dalla programmazione d’Istituto. Verrà consigliata l’analisi di fonti storiche e la lettura di brani di opere storiografiche opportunamente selezionati dal docente attinenti il periodo storico di riferimento. Si farà uso delle estensioni web e dei materiali offerti dal libro di testo. Nell’insegnamento della disciplina il docente potrà avvalersi dell’uso di piattaforme di e-learning, in modo da veicolare l’informazione attraverso le risorse di internet, esercitazioni e verifiche on line e altri strumenti previsti dalle piattaforme. STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Nella valutazione periodica e finale, verranno sempre presi in considerazione i seguenti elementi: il progresso degli alunni rispetto alle condizioni di partenza, le caratteristiche sociali e culturali dell'ambiente di provenienza, l'assiduità dell'impegno e la partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo. Il miglioramento del profitto e delle abilità sarà sempre valutato in proporzione alle capacità individuali e al livello di partenza, fermo restando il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti. Le verifiche, utilizzate sistematicamente nel processo di insegnamento-apprendimento, saranno varie: Si prevedono:

a) verifiche formative (scritte o orali), che valutano lo stato del processo di apprendimento, per cui gli studenti riceveranno indicazioni sulle criticità e sui progressi;

b) verifiche sommative (scritte o orali): ad ognuna di esse corrisponderà un voto da 1 a 10 in rapporto al livello di competenze (conoscenze e abilità) raggiunto (anche in base ai criteri stabiliti dal C.d.C., dal P.O.F. e dai dipartimenti). Per la valutazione potranno essere utilizzate le griglie proposte dal dipartimento, anche opportunamente modificate in base alla prova di verifica.

Per quanto riguarda i tipi di verifica, si fa riferimento a quanto previsto dal dipartimento e dalla programmazione d’Istituto. RECUPERO Il recupero verrà attuato: 1) nei tempi e nei modi previsti dal Collegio docenti e stabiliti di volta in volta dal C.d.C.;

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2) ove possibile in itinere attraverso attività diversificate in base alle conoscenze e abilità raggiunte (per fasce di livello); le modalità del recupero saranno illustrate agli studenti ed adeguatamente documentate nel registro.

QUADRO PROGETTUALE U.D.A./MODULI

Modulo 1 U.D.A. n° 1, 2 e 3 IL BASSO MEDIOEVO

Contenuti

B1: Conoscere i principali eventi compresi fra il 476 e il 1000 con particolare riferimento alle periodizzazioni interne al Medioevo. B2: Conoscere, comprendere e utilizzare in modo adeguato i concetti chiave di “ordini”, investiture, feudalesimo, rivoluzione agricola, rivoluzione urbana, potere spirituale, potere temporale e poteri universali. B3-B4: Conoscere, comprendere ed esporre con lessico e registro adeguati le caratteristiche di fondo dei processi di crisi e rinnovamento economico; conoscere e comprendere i rapporti conflittuali tra Chiesa e Impero fra XII e XIII secolo; comprendere ed esporre argomentando i tratti distintivi del modello comunale e gli sviluppi politici e istituzionali dei Comuni italiani; analizzare le cause e acquisire i concetti generali relativi alle conseguenze economiche e sociali della crisi del Trecento. B5: Conoscere e comprendere i modelli sociali politici del Basso Medioevo e le conseguenti forme istituzionali a cui hanno dato luogo.

Abilità

A1-A2: Classificare i fatti storici in ordine alla durata, alla scala spaziale, ai soggetti implicati e alla tipologia dei fatti. A3: Riconoscere e utilizzare il lessico specifico della disciplina. A4-A5: Utilizzare le carte geografiche e tematiche per localizzare, contestualizzare e mettere in relazione i fenomeni studiati; utilizzare fonti, documenti e semplici testi storiografici, per ricavare informazioni su fenomeni o eventi di natura storica. A6-A7: Riconoscere le relazioni fra trasformazioni culturali e politiche e fra i diversi contesti ambientali e socio-politici; ricostruire i processi dì trasformazione individuando elementi di persistenza e continuità.

Competenze

C1-C7 1. Saper distinguere le informazioni fattuali dalle interpretazioni storiografiche. 2. Saper contestualizzare un fatto e/o un fenomeno nell'ambito di un processo storico 3. Saper fare l'analisi guidata di fonti, documenti e semplici testi storiografici. 4. Individuare peculiari aspetti socio-economici e culturali della storia (qui con particolare riferimento alla società feudale) e utilizzarli come strumento per cogliere relazioni/differenze fra passato e presente. 5. Acquisire una progressiva consapevolezza civica nello studio dei caratteri sociali e istituzionali del tempo passato (qui con particolare riferimento alla riflessione sui seguenti temi: le forme del potere, il Comune ieri e oggi; la proprietà dei beni e la cittadinanza; lo Stato e la gestione dell’ordine pubblico).

Periodo previsto

□ trimestre

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Modulo 2 U.D.A. n° 1, 2, 3 e 4

LA PRIMA ETÀ MODERNA: IL RINASCIMENTO E LA SCOPERTA DEL NUOVO MONDO

Contenuti

B1: Conoscere comprendere ed esporre i principali avvenimenti culturali, economici, politici e militari dei secoli XV e XVI; cogliere gli elementi di continuità e discontinuità tra il Medioevo e l’età moderna. B2: Comprendere i concetti-chiave di monarchia territoriale-nazionale, stato regionale, conciliarismo, Umanesimo, Rinascimento e colonialismo; utilizzare il lessico delle scienze storico-sociali: civiltà-inciviltà, genocidio, tecniche di navigazione, caravella, veliero. B3-B4: Acquisire i concetti generali relativi alla crisi dei poteri universali e alle implicazioni della crisi delle monarchie feudali; conoscere, comprendere e saper esporre le cause che portarono alla crisi del movimento comunale e all’affermazione dei regimi signorili; conoscere, comprendere e saper esporre cause e conseguenze demografiche, culturali ed economiche delle scoperte geografiche e del processo di colonizzazione del nuovo mondo. B5: Analizzare i tratti distintivi dell’Umanesimo e del Rinascimento, anche facendo riferimento alle principali interpretazioni storiografiche.

Abilità

A1-A2: Classificare i fatti storici in ordine alla durata, alla scala spaziale, ai soggetti implicati e alla tipologia dei fatti. A3: Riconoscere e utilizzare il lessico specifico della disciplina. A4-A5: Utilizzare le carte geografiche e tematiche per localizzare, contestualizzare e mettere in relazione i fenomeni studiati; utilizzare fonti, documenti e semplici testi storiografici, per ricavare informazioni su fenomeni o eventi di natura storica. A6-A7: Riconoscere le relazioni fra trasformazioni culturali e politiche e fra i diversi contesti ambientali e socio-politici; ricostruire i processi dì trasformazione individuando elementi di persistenza e continuità.

Competenze

C1-C7 1. Saper distinguere le informazioni fattuali dalle interpretazioni storiografiche. 2. Saper contestualizzare un fatto e/o un fenomeno nell'ambito di un processo storico 3. Saper fare l'analisi guidata di fonti, documenti e semplici testi storiografici. 4. Individuare peculiari aspetti socio-economici e culturali della storia (qui con particolare riferimento all’Umanesimo e al Rinascimento e alla scoperta del Nuovo Mondo) e utilizzarli come strumento per cogliere relazioni/differenze fra passato e presente. 5. Acquisire una progressiva consapevolezza civica nello studio dei caratteri sociali e istituzionali del tempo passato (qui con particolare riferimento alla riflessione sui seguenti temi: lo Stato, l’Italia e le Regioni: federalismo o decentramento; le monarchie nazionali e l’idea di nazione; i diritti degli individui).

Periodo previsto

□ trimestre/pentamestre

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Modulo 3 U.D.A. n° 1, 2, 3 e 4

IL CINQUECENTO: LA FRATTURA RELIGIOSA E IL CONSOLIDAMENTO DELLE MONARCHIE NAZIONALI

Contenuti

B1: Conoscere, comprendere e saper esporre le vicende essenziali della storia religiosa e politica dell’Europa del XVI secolo. B2: Comprendere i concetti-chiave di tolleranza/intolleranza, laicità, inflazione, sovranità, burocrazia, sistema fiscale, monopolio della violenza. B3-B4: Acquisire i concetti generali relativi all’evoluzione politica europea del XVI secolo, con particolare riferimento all’affermazione dello Stato moderno e al consolidamento delle monarchie nazionali: Spagna, Francia e Inghilterra; analizzare i rapporti fra società, politica e le diverse confessioni religiose; cogliere le interazioni che portarono ai conflitti fra gli Stati e alle guerre di religione; analizzare e comprendere le cause che favorirono l’opera di ricostruzione dell’impero universale di Carlo V e quelle che ne determinarono il fallimento. B5: Conoscere, comprendere e utilizzare adeguatamente i concetti di Riforma, Controriforma e Riforma Cattolica.

Abilità

A1-A2: Classificare i fatti storici in ordine alla durata, alla scala spaziale, ai soggetti implicati e alla tipologia dei fatti. A3: Riconoscere e utilizzare il lessico specifico della disciplina. A4-A5: Utilizzare le carte geografiche e tematiche per localizzare, contestualizzare e mettere in relazione i fenomeni studiati; utilizzare fonti, documenti e semplici testi storiografici, per ricavare informazioni su fenomeni o eventi di natura storica. A6-A7: Riconoscere le relazioni fra trasformazioni culturali e politiche e fra i diversi contesti ambientali e socio-politici; ricostruire i processi dì trasformazione individuando elementi di persistenza e continuità.

Competenze

Competenze chiave di cittadinanza: C1-C7. 1. Saper distinguere le informazioni fattuali dalle interpretazioni storiografiche. 2. Saper contestualizzare un fatto e/o un fenomeno nell'ambito di un processo storico 3. Saper fare l'analisi guidata di fonti, documenti e semplici testi storiografici. 4. Individuare peculiari aspetti socio-economici e culturali della storia (qui con particolare riferimento alla Riforma e Controriforma e al consolidamento delle monarchie nazionali europee) e utilizzarli come strumento per cogliere relazioni/differenze fra passato e presente. 5. Acquisire una progressiva consapevolezza civica nello studio dei caratteri sociali e istituzionali del tempo passato (qui con particolare riferimento alla riflessione sui seguenti temi: tolleranza/intolleranza religiosa; Stato laico e Stato confessionale; concetto di sovranità; caratteri dello Stato moderno; lo Stato e i tributi; il rapporto fra libertà di opinione e potere politico).

Periodo previsto

□ pentamestre

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Modulo 4 U.D.A. n° 1, 2, 3 e 4

IL SEICENTO FRA CRISI E SVILUPPO. ASSOLUTISMO E PARLAMENTARISMO

Contenuti

B1: Conoscere, comprendere e saper esporre le cause e le conseguenze della crisi economica del Seicento, le vicende essenziali della storia religiosa e politica dell’Europa del XVII secolo. B2: Comprendere e saper definire i concetti-chiave di crisi, ripresa, rifeudalizzazione, capitalismo commerciale, mercantilismo, schiavitù, metodo sperimentale, barocco, eliocentrismo-geocentrismo; utilizzare il lessico delle scienze storico-sociali: assolutismo, parlamentarismo, monarchia costituzionale-parlamentare, stato di diritto, giusnaturalismo, nobiltà di toga/spada, Antico regime. B3-B4: Acquisire i concetti generali relativi alla crisi del XVII secolo e allo sviluppo delle nuove potenze economiche olandese e inglese; conoscere e comprendere i concetti generali relativi alla cultura artistico-scientifica del XVII secolo; analizzare il quadro dei complessi rapporti sociali e politici per coglierne la significativa interazione con la dimensione religiosa; conoscere e comprendere il passaggio dalle monarchie nazionali in Europa alla monarchia assoluta in Francia e alla monarchia parlamentare in Inghilterra. B5: acquisire i concetti generali relativi alle concezioni dello stato, ai sistemi politici del XVII secolo e alle conseguenti forme istituzionali a cui danno luogo.

Abilità

A1-A2: Classificare i fatti storici in ordine alla durata, alla scala spaziale, ai soggetti implicati e alla tipologia dei fatti. A3: Riconoscere e utilizzare il lessico specifico della disciplina. A4-A5: Utilizzare le carte geografiche e tematiche per localizzare, contestualizzare e mettere in relazione i fenomeni studiati; utilizzare fonti, documenti e semplici testi storiografici, per ricavare informazioni su fenomeni o eventi di natura storica. A6-A7: Riconoscere le relazioni fra trasformazioni culturali e politiche e fra i diversi contesti ambientali e socio-politici; ricostruire i processi dì trasformazione individuando elementi di persistenza e continuità.

Competenze

C1-C7 1. Saper distinguere le informazioni fattuali dalle interpretazioni storiografiche. 2. Saper contestualizzare un fatto e/o un fenomeno nell'ambito di un processo storico 3. Saper fare l'analisi guidata di fonti, documenti e semplici testi storiografici. 4. Individuare peculiari aspetti socio-economici e culturali della storia (qui con particolare riferimento alla crisi economica del Seicento, alla rivoluzione scientifica, al liberalismo e all’assolutismo) e utilizzarli come strumento per cogliere relazioni/differenze fra passato e presente. 5. Acquisire una progressiva consapevolezza civica nello studio dei caratteri sociali e istituzionali del tempo passato (qui con particolare riferimento alla riflessione sui seguenti temi: la tutela degli imputati: la presunzione di innocenza; la separazione dei poteri; il sistema parlamentare; dall’assolutismo alle attuali democrazie; la liceità del protezionismo).

Periodo previsto

□ pentamestre

Data, 08/11/2015

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I.I.S. RAMACCA – PALAGONIA

PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE (allegato alla relazione iniziale)

DOCENTE INDIRIZZO CL. SEZ. DISCIPLINA FRUCELLA ANNA MARIA LICEO III A MATEMATICA

Fatti propri gli obiettivi cognitivi e comportamentali trasversali approvati in sede di consiglio di classe e di dipartimento, le finalità e gli obiettivi specifici da perseguire all’interno delle discipline si possono così riassumere: FINALITÀ GENERALI DEL PROCESSO EDUCATIVO 1. Privilegiare la formazione dell’alunno come persona capace di leggere il reale nella sua complessità. 2. Far acquisire la capacità di interrogarsi sull’esistenza e sulle sue diverse problematiche. 3. Far acquisire un atteggiamento che sia rispettoso di sé, degli altri e dell’ambiente. 4. Far acquisire consapevolezza della propria identità e appartenenza. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA 1. Imparare ad imparare. 2. Progettare. 3. Comunicare. 4. Collaborare e partecipare. 5. Agire in modo autonomo e responsabile. 6. Risolvere problemi. 7. Individuare collegamenti e relazioni. 8. Acquisire ed interpretare l'informazione.

OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

• Leggere un testo matematico a livelli sempre più compiessi, comprendere ed acquisire la terminologia matematico-scientifica;

• Utilizzare nel rispetto della semantica e della sintassi, i simboli tipici della disciplina allo scopo di produrre una comunicazione non ambigua, coerente e corretta di argomento matematico;

• Risolvere autonomamente situazioni problematiche mediante l'analisi critica, l'individuazione di modelli di riferimento, la elaborazione personale di strategie risolutive ottimali, la verifica e la coerenza dei risultati ottenuti;

• Cogliere la differenza tra il momento della ricerca dei matematico e quello della sistemazione teorica della disciplina.

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI: DALLA PROGRAMMAZIONE D’ISTITUTO

2.1. MATEMATICA-2.2.COMPLEMENTI DI MATEMATICA COMPETENZE DISCIPLINARI

Consolidamento/potenziamento delle competenze acquisite nel I biennio. C1. Consolidare/potenziare le capacità logico linguistico ed espressive specifiche della Matematica. C2. Trasferire le conoscenze acquisite con lo studio della Matematica nelle discipline dell’area tecnico professionale. C3. Saper riesaminare criticamente e sistemare logicamente le conoscenze acquisite. C4. Consolidare/potenziare le capacità di analisi e sintesi.

CONOSCENZE ABILITÀ B1. Conoscere e costruire relazioni e funzioni nel piano

cartesiano. B2. Consolidare le strutture ei metodi già noti. B3. Consolidare e generalizzare il concetto di funzione,

distinguendone caratteristiche e proprietà. B4. Calcolo: B5. Comprendere il concetto di probabilità. B6. Conoscere le famiglie di distribuzione. B7. Conoscere il concetto di interpolazione e le tecniche utilizzate

per ottenere i valori interpolati.

A1. Saper risolvere con autonomi ragionamenti esercizi più complessi.

A2. Abilità di utilizzare metodi, strumenti e modello matematici in situazioni diverse.

A3. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici algoritmici per affrontare situazioni problematiche , elaborando opportune soluzioni.

A4. Calcolo: A5. sviluppo di abilità nella raccolta , nell’analisi e nell’

elaborazione di informazioni e dati relativi a fenomeni collettivi.

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OBIETTIVI MINIMI 1. Conoscenza adeguata* dei contenuti e del lessico disciplinare. 2. Capacità di esposizione chiara e coerente. 3. Capacità di organizzare i contenuti in modo logico. 4. Utilizzo di un metodo di lavoro efficace. * Si fa riferimento anche a quanto previsto dal P.O.F. e dai dipartimenti. PROGETTO TRASVERSALE D’ISTITUTO All’interno dei moduli saranno evidenziate le tematiche atte a sviluppare le competenze previste dal progetto d’istituto. STRATEGIE DIDATTICHE E METODOLOGIE Come previsto dalla programmazione d’istituto MATERIALI E STRUMENTI Come previsto dalla programmazione d’istituto STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Nella valutazione periodica e finale, verranno sempre presi in considerazione i seguenti elementi: il progresso degli alunni rispetto alle condizioni di partenza, le caratteristiche sociali e culturali dell'ambiente di provenienza, l'assiduità dell'impegno e la partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo. Il miglioramento del profitto e delle abilità sarà sempre valutato in proporzione alle capacità individuali e al livello di partenza, fermo restando il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti. Le verifiche, utilizzate sistematicamente nel processo di insegnamento-apprendimento, saranno - Verificheformative(scritteeorali),chepermettonolavalutazionedelprocessodiapprendimentoe

quindievidenzianolecriticitàeiprogressiraggiuntiinitinere- Verifichesommative(scritteeorali),allequalicorrisponderàunavalutazioneinrapportoallivellodi

competenzeraggiuntofacendoriferimentoallegrigliepropostedaldipartimentoPerquantoriguardaitipidiverifica,sifariferimentoaquantoprevistodaldipartimentoedallaprogrammazioned’Istituto

RECUPERO Il recupero verrà attuato: 1) nei tempi e nei modi previsti dal Collegio docenti e stabiliti di volta in volta dal C.d.C.; le modalità del recupero saranno illustrate agli studenti ed adeguatamente documentate nel registro.

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QUADRO PROGETTUALE U.D.A./MODULI

Modulo1 U.D.A. n° 1 e n°2 EQUAZIONI E DISEQUAZIONI

Ris

ulta

ti at

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i di: Contenuti

B2-B4 Le disequazioni e loro proprietà. Le disequazioni di secondo grado. Le disequazioni di grado superiore al secondo e le disequazioni fratte. I sistemi di disequazioni. Le equazioni e le disequazioni con valore assoluto. Le equazioni e le disequazioni irrazionali.

Abilità

A1-A2-A4: - Saper riconoscere e risolvere disequazioni di secondo grado e di grado superiore al secondo - Saper risolvere sistemi di disequazioni anche più complessi - Saper risolvere disequazioni con valore assoluto e disequazioni irrazionali

Competenze

C1-C3-C4: Consolidare e potenziare le capacità logico matematiche nella risoluzione di equazioni e disequazioni di grado superiore al primo , con valori assoluti e irrazionali

Periodo previsto

trimestre

Modulo 2

U.D.A. n° 1 LE FUNZIONI

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i di:

Contenuti

B4-B5-B6: -Le funzioni e le loro caratteristiche. -Il dominio di una funzione -Le funzioni iniettive, suriettive e biiettive. -Le funzioni pari, le funzioni dispari. -Le progressioni aritmetiche. -Le progressioni geometriche.

Abilità

A1-A2-A3: -Saper individuare il dominio di una funzione -Analisi del grafico di una funzione - Saper calcolare il termine di una progressione aritmetica - Saper calcolare il termine di una progressione geometrica

Competenze

C1-C3: -Riconoscere una funzione nel piano cartesiano -Rappresentare semplici funzioni.

Periodo previsto

trimestre

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Modulo 3 U.D.A. n° 1-n°2 IL PIANO CARTESIANO E LA RETTA

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Contenuti

B1-B2-B3-B4: -Le coordinate di un punto su un piano -Punto medio di un segmento e baricentro di un triangolo. -L’equazione di una retta. -Le rette parallele e le rette perpendicolari -La posizione reciproca di due rette. -La distanza di un punto da una retta. -I fasci di rette

Abilità

A1-A2-A3: -Generalità sul piano cartesiano. - Relazione tra punti nel piano cartesiano. - Saper rappresentare una retta. - Saper riconoscere rette parallele e rette perpendicolari

Competenze

C1-C3: -Calcolare la distanza tra due punti -Determinare l’equazione di una retta e dell’asse - Saper rappresentare una retta

Periodo previsto

trimestre

Modulo 4

U.D.A. n° 1 LA CIRCONFERENZA

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Contenuti

B1-B2-B3-B4: -La circonferenza e la sua equazione -Retta e circonferenza -Le retti tangenti -Determinare l’equazione di una circonferenza. -La posizione di due circonferenze. -I fasci di circonferenze

Abilità

A1-A2-A3: -Saper rappresentare una circonferenza nel piano cartesiano, noti il raggio e il centro. -Saper calcolare i punti di intersezione di una retta con una circonferenza. - Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.

Competenze

C1-C3: -Determinare l’equazione di una circonferenza -Saper risolvere problemi sulla circonferenza anche con parametri. -

Periodo previsto

Pentamestre

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Modulo 5 U.D.A. n° 1 LA PARABOLA

Ris

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i di:

Contenuti

B1-B2-B3-B4: -La parabola e la sua equazione. - La posizione di una retta rispetto a una parabola. -Le rette tangenti a una parabola. -I fasci di parabole.

Abilità

A1-A2-A3: -Saper determinare l’equazione di una parabola. -Saper calcolare i punti di intersezione di una retta con una parabola - Determinare le rette tangenti a una parabola. - Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.

Competenze

C1-C3: - Saperdeterminarel’equazionediunaparabolanotealcunecondizioni.- Riuscireadeterminarel’equazionediunfasciodiparabole.- Riuscirearisolveresistemiparametriciconilmetodografico

Periodo previsto

Pentamestre

Modulo 6

U.D.A. n° 1 L’ELLISSE

Ris

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i di:

Contenuti

B1-B2-B3-B4: -L’ellisse e la sua equazione. - Le posizioni di una retta rispetto a un’ellisse - Come determinare l’equazione di un’ellisse. - L’ellisse e le trasformazioni geometriche.

Abilità

A1-A2-A3: -Saper determinare l’equazione di un’ellisse. -Saper calcolare i punti di intersezione di una retta con un’ellisse - Determinare le rette tangenti a un’ellisse. - Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.

Competenze

C1-C3: - Saperdeterminarel’equazionediun’ellissenotealcunecondizioni.- Riuscireadeterminareilgraficodiun’ellisse.- Riuscireatraslareun’ellissemedianteunvettore.

Periodo previsto

Pentamestre

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Modulo 7 U.D.A. n° 1 L’IPERBOLE

Ris

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Contenuti

B1-B2-B3-B4: -L’iperbole e la sua equazione - Le posizioni di una retta rispetto a un’iperbole. - Come determinare l’equazione di un’iperbole. - L’iperbole traslata. -L’iperbole equilatera.

Abilità

A1-A2-A3: - Saper determinare l’equazione di un’iperbole. - Saper determinare le posizioni di una retta rispetto a un’iperbole. - Determinare le rette tangenti a un’iperbole. - Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.

Competenze

C1-C3: - Saperdeterminarel’equazionediun’iperbolenotealcunecondizioni.- Riuscireatraslareun’iperbole- Riuscirearisolvereproblemiancheconparametri.

Periodo previsto

Pentamestre

Modulo 8

U.D.A. n° 1 LA STATISTICA

Ris

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i di:

Contenuti

B3-B4-B5-B6-B7: - I dati statistici - Larappresentazionegraficadeidati.- Gliindicidivariabilità- Irapportistatistici

.

Abilità

A4-A5 : - Raccogliere, organizzare e rappresentare dati. - Determinare frequenze assolute e relative. - Trasformare una frequenza relativa in percentuale.

Competenze

C1-C2-C3: - Rappresentaregraficamenteunatabelladifrequenze.- Calcolaregliindicidiposizionecentralediunaseriedidati.- Calcolaregliindicidivariabilitàdiunaseriedidati.

Periodo previsto

Pentamestre

Data _03-11-2015

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I.I.S. RAMACCA – PALAGONIA PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE (allegato alla relazione iniziale)

COMUNI A TUTTE LE CLASSI SECONDO BIENNIO DOCENTE INDIRIZZO CL. SEZ. DISCIPLINA

GURRISI GIOVANNI LICEO, IGEA, TURISTICO 3&4 A, B ,E,G RELIGIONE Fatti propri gli obiettivi cognitivi e comportamentali trasversali approvati in sede di consiglio di classe e di dipartimento, le finalità e gli obiettivi specifici da perseguire all’interno delle discipline si possono così riassumere: FINALITÀ GENERALI DEL PROCESSO EDUCATIVO 1. Privilegiare la formazione dell’alunno come persona capace di leggere il reale nella sua complessità. 2. Far acquisire la capacità di interrogarsi sull’esistenza e sulle sue diverse problematiche. 3. Far acquisire un atteggiamento che sia rispettoso di sé, degli altri e dell’ambiente. 4. Far acquisire consapevolezza della propria identità e appartenenza. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA 1. Imparare ad imparare. 2. Progettare. 3. Comunicare. 4. Collaborare e partecipare. 5. Agire in modo autonomo e responsabile. 6. Risolvere problemi. 7. Individuare collegamenti e relazioni. 8. Acquisire ed interpretare l'informazione OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA Gli obiettivi specifici di apprendimento sono declinati in conoscenze abilità e competenze riconducibili in vario modo a tre aree di significato: antropologico-esistenziale, storico-fenomenologica, biblico-teologica.

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI: DALLA PROGRAMMAZIONE D’ISTITUTO

SECONDOBIENNIO

4.9. RELIGIONE COMPETENZE

C1. Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale.

C2. Cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura per una lettura critica del mondo contemporaneo. C3. Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede cristiana, interpretandone correttamente i contenuti, secondo la tradizione della

Chiesa, nel confronto aperto ai contributi di altre discipline e tradizioni storico-culturali. C4. Operare criticamente scelte etico-religiose in riferimento ai valori proposti dal cristianesimo.

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CONOSCENZE ABILITÀ Come approfondimento delle conoscenze e abilità già acquisite, lo studente: B1. approfondisce, in una riflessione sistematica, gli interrogativi di

senso più rilevanti: finitezza, trascendenza, egoismo, amore, sofferenza, consolazione, morte, vita;

B2. studia la questione su Dio e il rapporto fede-ragione in riferimento alla storia del pensiero filosofico e al progresso scientifico-tecnologico.

B3. rileva, nel cristianesimo, la centralità del mistero pasquale e la corrispondenza del Gesù dei V angeli con la testimonianza delle prime comunità cristiane codificata nella genesi redazionale del Nuovo Testamento;

B4. conosce il rapporto tra la storia umana e la storia della salvezza, ricavandone il modo cristiano di comprendere l'esistenza dell'uomo nel tempo;

B5. arricchisce il proprio lessico religioso, conoscendo origine, significato e attualità di alcuni grandi temi biblici: salvezza, conversione, redenzione, comunione, grazia, vita eterna, riconoscendo il senso proprio che tali categorie ricevono dal messaggio e dall'opera di Gesù Cristo;

B6. conosce lo sviluppo storico della Chiesa nell'età medievale e moderna, cogliendo sia il contributo allo sviluppo della cultura, dei valori civili e della fraternità, sia i motivi storici che determinarono divisioni, nonché l'impegno a ricomporre l'unità;

B7. conosce, in un contesto di pluralismo culturale complesso, gli orientamenti della Chiesa sul rapporto tra coscienza, libertà e verità con particolare riferimento a bioetica, lavoro, giustizia sociale, questione ecologica e sviluppo sostenibile.

Lo studente: A1. confronta orientamenti e risposte cristiane alle più profonde

questioni della condizione umana, nel quadro di differenti patrimoni culturali e religiosi presenti in Italia, in Europa e nel mondo;

A2. collega, alla luce del cristianesimo, la storia umana e la storia della salvezza, cogliendo il senso dell'azione di Dio nella storia dell'uomo;

A3. legge pagine scelte dell'Antico e del Nuovo Testamento applicando i corretti criteri di interpretazione;

A4. descrive l'incontro del messaggio cristiano universale con le culture particolari e gli effetti che esso ha prodotto nei vari contesti sociali;

A5. riconosce in opere artistiche, letterarie e sociali i riferimenti biblici e religiosi che ne sono all'origine e sa decodificarne il linguaggio simbolico;

A6. rintraccia, nella testimonianza cristiana di figure significative di tutti i tempi, il rapporto tra gli elementi spirituali, istituzionali e carismatici della Chiesa.

OBIETTIVI MINIMI 1. Conoscenza adeguata* dei contenuti e del lessico disciplinare. 2. Capacità di esposizione chiara e coerente. 3. Capacità di organizzare i contenuti in modo logico. 4. Utilizzo di un metodo di lavoro efficace. * Si fa riferimento anche a quanto previsto dal P.O.F. e dai dipartimenti. PROGETTO TRASVERSALE D’ISTITUTO EDUCARE ALLA LEGALITA’ “GIUSTIZIA E PACE” PER TUTTE LE CLASSI STRATEGIE DIDATTICHE E METODOLOGIE SI FA RIFERIMENTO ALLA PROGRAMMAZIONE D’ISTITUTO MATERIALI E STRUMENTI SI FA RIFERIMENTO ALLA PROGRAMMAZIONE D’ISTITUTO STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Nella valutazione periodica e finale, verranno sempre presi in considerazione i seguenti elementi: il progresso degli alunni rispetto alle condizioni di partenza, le caratteristiche sociali e culturali dell'ambiente di provenienza, l'assiduità dell'impegno e la partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo. Il miglioramento del profitto e delle abilità sarà sempre valutato in proporzione alle capacità individuali e al livello di partenza, fermo restando il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti. Le verifiche, utilizzate sistematicamente nel processo di insegnamento-apprendimento, saranno: test, verifica scritta.

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QUADRO PROGETTUALE

MODULO ANNUALE

CONTENUTI Conoscenze Abilità Competenze • L'uomo e la

ricerca della verità

• La coscienza la legge e la libertà

• La ricerca di Dio

• L'ateismo e le sue figure

• I "luoghi" della crisi e le risposte dell'antropologia cristiana

• Riconoscere la diversità dell’approccio scientifico , filosofico e religioso al problema della verità e delimitare i vari ambiti di ricerca per individuare possibilità di confronto e di rapporto

• Le diverse prospettive antropologica – filosofica- teologica sul mistero di Dio

• Le linee fondamentali del discorso etico – cattolico della libertà umana

• La comprensione che la Chiesa ha di sè, sapendo distinguere gli elementi misterici e storici istituzionali e carismatici

• Individuare il rapporto tra coscienza, libertà e verità nelle scelte morali

• Cogliere gli aspetti fondamentali relativi al dialogo fede e scienza

• Riconoscere differenze e complementarità tra fede e ragione e tra fede e scienza

• Riconoscere il rapporto esistente tra coscienza -libertà e legge nell'antropologia cattolica con i modelli proposti dalla cultura contemporanea

• Riflettere criticamente sull'esperienza della crisi ,sulla ricerca del significato dell'esistenza, sulle dimensioni costitutive dell'essere umano

• Cogliere il valore della verità nella vita dell'uomo

• Valutare il ruolo della coscienza e libertà nella vita umana

• Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita,riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano

• Cogliere e valutare l'apertura esistenziale della persona alla trascendenza

• Prendere coscienza del ruolo spirituale e sociale della Chiesa

Data _10/11/2015_

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I.I.S. RAMACCA – PALAGONIAPIANO DI LAVORO DEL DOCENTE (allegato alla relazione iniziale)

DOCENTE INDIRIZZO CL. SEZ. DISCIPLINALo Verde Barbara Liceo Scientifico III A Italiano

Fatti propri gli obiettivi cognitivi e comportamentali trasversali approvati in sede di consiglio di classe e didipartimento, le finalità e gli obiettivi specifici da perseguire all’interno delle discipline si possono così riassumere:

FINALITÀ GENERALI DEL PROCESSO EDUCATIVO1. Privilegiare la formazione dell’alunno come persona capace di leggere il reale nella sua complessità.2. Far acquisire la capacità di interrogarsi sull’esistenza e sulle sue diverse problematiche.3. Far acquisire un atteggiamento che sia rispettoso di sé, degli altri e dell’ambiente.4. Far acquisire consapevolezza della propria identità e appartenenza.

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA1. Imparare ad imparare.2. Progettare.3. Comunicare.4. Collaborare e partecipare.5. Agire in modo autonomo e responsabile.6. Risolvere problemi.7. Individuare collegamenti e relazioni.8. Acquisire ed interpretare l'informazione.

OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

1. AREA CULTURALE E STORICO-LETTERARIO

Orientamento nella storia delle idee, della cultura, della letteratura. Comprensione e analisi di testi.

Confronto, interpretazione e commento di testi in relazione a epoche, movimenti, autori, generi e opere.

2. SCRITTURA

Testuale: impostazione e articolazione complessiva del testo. Grammaticale: uso delle strutture grammaticali e del sistema ortografico e interpuntivo. Lessicale-semantica: disponibilita’di risorse lessicali e dominio della semantica. Ideativa: capacita’ di elaborazione e ordinamento delle idee.3. ESPOSIZIONE

Contenutistica, espositiva, grammaticale, lessicale-semantica, ideativa e critica.

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OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI

OBIETTIVI MINIMI

1. Conoscenza adeguata* dei contenuti e del lessico disciplinare.2. Capacità di esposizione chiara e coerente.3. Capacità di organizzare i contenuti in modo logico.4. Utilizzo di un metodo di lavoro efficace.* Si fa riferimento anche a quanto previsto dal P.O.F. e dai Dipartimenti.

PROGETTO TRASVERSALE D’ISTITUTO

All’interno dei moduli saranno evidenziate le tematiche atte a sviluppare le competenze previste dal progettotrasversale d’Istituto.

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STRATEGIE DIDATTICHE E METODOLOGIE

Si fa riferimento a quanto previsto nella programmazione del Dipartimento.

MATERIALI E STRUMENTI

Si fa riferimento a quanto previsto nella programmazione del Dipartimento.

STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE

Nella valutazione periodica e finale, verranno sempre presi in considerazione i seguenti elementi: il progressodegli alunni rispetto alle condizioni di partenza, le caratteristiche sociali e culturali dell'ambiente di provenienza,l'assiduità dell'impegno e la partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo.

Il miglioramento del profitto e delle abilità sarà sempre valutato in proporzione alle capacità individuali e allivello di partenza, fermo restando il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti.

Le verifiche, utilizzate sistematicamente nel processo di insegnamento-apprendimento, saranno varie.

Si prevedono:a) verifiche formative (scritte o orali), che valutano lo stato del processo di apprendimento; gli studenti

riceveranno indicazioni sulle criticità e sui progressi;b) verifiche sommative (scritte o orali): ad ognuna corrisponderà un voto da 1 a 10, in rapporto al livello di

competenze, conoscenze e abilità raggiunto (sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio di Classe, dal P.O.F. edal Dipartimento). Per la valutazione, potranno essere utilizzate le griglie proposte dal Dipartimento.

Per quanto riguarda i tipi di verifica, si fa riferimento a quanto previsto dal Dipartimento e dalla programmazioned’Istituto.

RECUPERO

Il recupero verrà attuato nei tempi e nei modi previsti dal Collegio dei Docenti e stabiliti di volta in volta dalC.d.C.; ove possibile, in itinere attraverso attività diversificate in base alle conoscenze e abilità raggiunte (per fasce dilivello).

Le modalità del recupero saranno illustrate agli studenti ed adeguatamente documentate nel registro.

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QUADRO PROGETTUALE U.D.A./MODULI

Modulo1U.D.A. n° 1, 2, 3

L’”UMANESIMO” E IL “RINASCIMENTO”

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i:

Contenuti L’”Umanesimo” e il “Rinascimento.

Abilità

A1. Saper riconoscere modelli culturali, poetiche, elementi tipici dell’immaginario di una dataepoca.A2. Saper collocare i fenomeni culturali significativi sull’asse del tempo.A3. Saper riconoscere le scelte stilistiche individuali nell’ambito della codificazione del genere.A4. Saper individuare le analogie e le differenze tra opere tematicamente accostabili.A5. Riuscire ad individuare l’intreccio dei fattori individuali e sociali nella formazione di unapersonalità letteraria.A6. Riuscire a svolgere analisi tematiche, stilistiche, testuali dei brani antologici proposti.A7. Riuscire a formulare giudizi motivati e coerenti sui brani antologici studiati.A8. Sapere produrre tipologie testuali diverse (saggio breve, articolo di giornale, ecc.)A9. Sapere esaminare criticamente il pensiero dei diversi autori partendo dalla ricognizioneanalitica del testo.

Competenze

CULTURALI E STORICO-LETTERARIEC1. Storico-letteraria: orientamento nella storia delle idee, della cultura, della letteratura.C2. Analitica: comprensione e analisi di testi.C3. Critica: confronto, interpretazione e commento di testi in relazione a epoche, movimenti,autori, generi e opere.SCRITTURAC4. Testuale: impostazione e articolazione complessiva del testo.C5. Grammaticale: uso delle strutture grammaticali e del sistema ortografico e interpuntivo.C6. Lessicale-semantica: disponibilità di risorse lessicali e dominio della semantica.ESPOSIZIONEC8. Contenutistica, espositiva, grammaticale, lessicale-semantica, ideativa e critica.

Periodo previsto Trimestre

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Modulo 2U.D.A. n° X,X,X

DALLA CRISI DEL “RINASCIMENTO” ALLA “CONTRORIFORMA”R

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Contenuti Dal Rinascimento maturo alla crisi. L’età della “Controriforma”.

Abilità

A1. Saper riconoscere modelli culturali, poetiche, elementi tipici dell’immaginario di una dataepoca.A2. Saper collocare i fenomeni culturali significativi sull’asse del tempo.A3. Saper riconoscere le scelte stilistiche individuali nell’ambito della codificazione del genere.A4. Saper individuare le analogie e le differenze tra opere tematicamente accostabili.A5. Riuscire ad individuare l’intreccio dei fattori individuali e sociali nella formazione di unapersonalità letteraria.A6. Riuscire a svolgere analisi tematiche, stilistiche, testuali dei brani antologici proposti.A7. Riuscire a formulare giudizi motivati e coerenti sui brani antologici studiati.A8. Sapere produrre tipologie testuali diverse (saggio breve, articolo di giornale, ecc.)A9. Sapere esaminare criticamente il pensiero dei diversi autori partendo dalla ricognizioneanalitica del testo.

Competenze

CULTURALI E STORICO-LETTERARIEC1. Storico-letteraria: orientamento nella storia delle idee, della cultura, della letteratura.C2. Analitica: comprensione e analisi di testi.C3. Critica: confronto, interpretazione e commento di testi in relazione a epoche, movimenti,autori, generi e opere.SCRITTURAC4. Testuale: impostazione e articolazione complessiva del testo.C5. Grammaticale: uso delle strutture grammaticali e del sistema ortografico e interpuntivo.C6. Lessicale-semantica: disponibilità di risorse lessicali e dominio della semantica.ESPOSIZIONEC8. Contenutistica, espositiva, grammaticale, lessicale-semantica, ideativa e critica.

Periodo previsto Pentamestre

Data 10 novembre 2015

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I.I.S. RAMACCA – PALAGONIA PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE (allegato alla relazione iniziale)

DOCENTE INDIRIZZO CL. SEZ. DISCIPLINA

Maria Mangano Liceo Scientifico III A INGLESE Fatti propri gli obiettivi cognitivi e comportamentali trasversali approvati in sede di consiglio di classe e di dipartimento, le finalità e gli obiettivi specifici da perseguire all’interno delle discipline si possono così riassumere: FINALITÀ GENERALI DEL PROCESSO EDUCATIVO 1. Privilegiare la formazione dell’alunno come persona capace di leggere il reale nella sua complessità. 2. Far acquisire la capacità di interrogarsi sull’esistenza e sulle sue diverse problematiche. 3. Far acquisire un atteggiamento che sia rispettoso di sé, degli altri e dell’ambiente. 4. Far acquisire consapevolezza della propria identità e appartenenza. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA 1. Imparare ad imparare. 2. Progettare. 3. Comunicare. 4. Collaborare e partecipare. 5. Agire in modo autonomo e responsabile. 6. Risolvere problemi. 7. Individuare collegamenti e relazioni. 8. Acquisire ed interpretare l'informazione.

OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

- potenziare le capacità espressive individuali, per consentire un’adeguata interazione sostenuta da un ricco patrimonio linguistico in contesti diversificati;

- formare una coscienza multiculturale per essere in grado di relazionarsi in un contesto europeo, ampliando gli orizzonti sociali ed umani tramite la scoperta ed il confronto dei valori propri e di quelli delle comunità straniere;

- saper interagire in una situazione plurilingue, nonsolo in situazioni quotidiane, ma anche nelle espressioni più complesse della cultura e civiltà inglese;

- sapersi adattare al continuo mutamento dei saperi, delle culture e delle professioni; - sviluppare la sensibilità alla produzione artistico-letteraria europea; - potenziare una consapevolezza dei propri processi di apprendimento che permetta la progressiva

acquisizione di autonomia nell’organizzazione delle proprie attività di studio

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI: DALLA PROGRAMMAZIONE D’ISTITUTO

- Analizzareeinterpretaretipologietestualiconparticolareriferimentoaitestiletterari- Produrretestidivariotipoinlinguainglese- Padroneggiarelalinguastranieraperinteragireoralmenteeperiscrittoincontestidiversificati- Riconoscereepadroneggiarelelineefondamentalidellastorialetterariaeartisticaingleseanchecon

riferimentoall'evoluzionesociale,scientificaetecnologica.- Saperoperarecollegamentitralatradizioneculturaleitalianaequellaeuropeaeextraeuropeain

prospettivainterculturale.- Organizzareleproprieconoscenzeanchetramitestrumentimultimediali.

OBIETTIVI MINIMI 1. Conoscenza adeguata* dei contenuti e del lessico disciplinare. 2. Capacità di esposizione chiara e coerente. 3. Capacità di organizzare i contenuti in modo logico. 4. Utilizzo di un metodo di lavoro efficace. * Si fa riferimento anche a quanto previsto dal P.O.F. e dai dipartimenti.

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PROGETTO TRASVERSALE D’ISTITUTO La presente programmazione contribuira’ al progetto trasversale di istituto attraverso la scelta di argomenti e brani antologici riconducibili al tema della legalità nel modulo 2, con la presentazione della nascita della Common Law e il confronto con il sistema legale italiano. STRATEGIE DIDATTICHE E METODOLOGIE L’attività didattica verra’ svolta per quanto possibile in L2, per consentire il potenziamento delle 4 abilità (listening, speaking, writing, reading), nella consapevolezza che la lingua straniera è un mezzo di comunicazione e non un fine. Le attività proposte saranno essenzialmente di carattere comunicativo : dialoghi, comprensione e commento di brani orali e scritti, produzione di testi… Nell’analisi dei testi letterari e nella presentazione degli argomenti gli studenti verranno coinvolti attivamente e incoraggiati ad offrire un loro contributo personale allo svolgimento della lezione,così da potenziare le capacità critiche. MATERIALI E STRUMENTI Nello svolgimento delle lezioni si fara’ ricorso sia a materiali cartacei tradizionali che a strumenti multimediali, principalmente la LIM e la piattaforma e- leaarning. STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Nella valutazione periodica e finale verranno sempre presi in considerazione i seguenti elementi: il progresso degli alunni rispetto alle condizioni di partenza, le caratteristiche sociali e culturali dell'ambiente di provenienza, l'assiduità dell'impegno e la partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo. Il miglioramento del profitto e delle abilità sarà sempre valutato in proporzione alle capacità individuali e al livello di partenza, fermo restando il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti. Le verifiche, utilizzate sistematicamente nel processo di insegnamento-apprendimento, saranno le seguenti:

- Colloquioralifinalizzatiall’accertamentodell’assimilazionedeicontenuti, della capacità di rielaborazione personale e di fare riferimenti;

- analisi e commenti di testi letterari;- compilazione di tabelle e griglie per verificare la comprensione globale e analitica dei generi testuali proposti.- Quesiti a risposta aperta, secondo le modalità prescritte dal Ministero della Pubblica Istruzione per lo

svolgimento della terza prova scritta.

Nella valutazione di tali prove si terrà conto di: pronuncia, ritmo, intonazione, fluency (produzione orale); correttezza grammaticale, varietà e proprietà del lessico (produzione orale e scritta). Per quanto riguarda i criteri di valutazione, si terra’ conto delle griglie comunemente discusse e concordate in seno all’Istituto. RECUPERO Il recupero verrà attuato: 1) nei tempi e nei modi previsti dal Collegio docenti e stabiliti di volta in volta dal C.d.C.; 2) ove possibile in itinere attraverso attività diversificate in base alle conoscenze e abilità raggiunte (per fasce di livello). le modalità del recupero saranno illustrate agli studenti ed adeguatamente documentate nel registro.

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QUADRO PROGETTUALE U.D.A./MODULI

Modulo1 Grammar : past functions and reported speech

Ris

ulta

ti at

tesi

in te

rmin

i di:

Contenuti

The passive form (all tenses) Past perfect Third conditional Wish e should and past perfect Indirect speech Question tags Some phrasal verbs Vocabulary: materials, shapes; make, do, get; relationships; books; social and world problems; charity.

Abilità

- Parlare di rimpianti relativi al passato - Descrivere oggetti nella loro forma, nel materiale, nella dimensione - Parlare di eventi e descrivere processi - Riportare una conversazione altrui - Riportare domande altrui - Saper riconoscere e sistematizzare le nozioni linguistiche, le strutture, le

funzioni presentate - Acquisire il lessico specifico relativo agli argomenti trattati

Competenze

- Saper riassumere e sintetizzare (oralmente e per iscritto) un testo letto o ascoltato;

- Saper produrre testi scritti con un uso sempre più corretto e ricco del lessico e delle forme sintattiche e idiomatiche

- Comprendere almeno il senso globale di un messaggio orale di carattere generale;

- Saper sostenere una conversazione funzionale al contesto e alla situazione di comunicazione;

- Essere capaci di autonomia nell’elaborazione orale e scritta di un argomento in lingua inglese

- Attivare modalità di apprendimento autonomo sia nella scelta dei materiali e degli strumenti sia nell’individuazione di strategie idonee a raggiungere obiettivi prefissati.

Periodo previsto

trimestre

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Modulo 2 Outline of English literature and history from the origins to the Middle ages

Ris

ulta

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rmin

i di:

Contenuti

The origins: the Celts and the Roman invasion. the Anglo – Saxon period . The development of the English language Beowulf.: a national epic. Features and themes of the poem. Text analysis: “Beowulf’s funeral” The Norman invasion. Henry II. King John and the Magna Charta. The origins of Parliament. Medieval ballads: features. text analysis: “Lord Randal” Geoffrey Chaucer: features of his works. “The Canterbury tales”: features and influences. text analysis: “General prologue”

Abilità

- Individuare gli apporti più significativi forniti dalle varie invasioni alla

formazione della cultura inglese - Individuare le linee di evoluzione della lingua inglese dalle origini al

Medioevo - Evidenziare in “Beowulf” gli elementi del “warlike ideal” caratteristico della

società anglosassone - Evidenziare le linee di evoluzione della società e del sistema monarchico

in Inghilterra dalla conquista normanna alla Guerra delle Rose - Individuare gli elementi caratterizzanti le ballads inglesi medievali - Riconoscere l’importanza dell’opera di Chaucer per l’affermazione

dell’inglese come lingua letteraria - Essere capaci di analizzare le tematiche trattate con chiarezza, logicità e

proprietà di linguaggio - Essere capaci di organizzare in sintesi organiche e personali i vari

contenuti - Sviluppare le capacità critiche attraverso il confronto con la realta’ storico

– letteraria dell’Italia dell’epoca - Saper collocare storicamente testi ed autori, mettendone in rilievo le

caratteristiche ed effettuando collegamenti sia di tipo disciplinare che interdisciplinare.

Competenze

- Saper sostenere una conversazione funzionale al contesto, esprimendosi in maniera corretta, appropriata e con buona pronuncia e intonazione;

- Saper riassumere e sintetizzare (oralmente e per iscritto) un testo letto o ascoltato;

- Saper produrre testi scritti con un uso sempre più corretto e ricco del lessico e delle forme sintattiche e idiomatiche

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- Comprendere almeno il senso globale di un messaggio orale di carattere generale;

- Comprendere il contenuto e la funzione specifica di diverse tipologie di testi scritti;

Periodo previsto

Trimestre/pentamestre

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Modulo 3 The English Renaissance

Ris

ulta

ti at

tesi

in te

rmin

i di:

Contenuti

The Tudor dynasty from Henry VII to Elizabeth: the birth of a nation. King James I. The sonnet: origins, structure, themes. Elizabethan theatre. Structure of theatres. The features of a dramatic text. William Shakespeare: life and works. ‘Macbeth’: themes. “Hamlet”:features of the play. Text analysis:“to be or not to be” From the “Sonnets”: text analysis : My mistress’eyes...”

Abilità

- Evidenziare il ruolo della dinastia Tudor nell’affermazione dello spirito

rinascimentale in Inghilterra - Individuare le motivazioni politico-culturali che portarono alla nascita della

Chiesa d’Inghilterra - Analizzare lo sviluppo del sonetto in Inghilterra attraverso l’opera di

Shakespeare - Analizzare attraverso l’opera di W. Shakespeare gli aspetti caratterizzanti

il teatro elisabettiano - Essere capaci di analizzare le tematiche trattate con chiarezza, logicità e

proprietà di linguaggio - Essere capaci di organizzare in sintesi organiche e personali i vari

contenuti - Sviluppare le capacità critiche attraverso la riflessione sull’universakità

dei temi trattati in Shakespeare –l’amore, l’ambizione, il dubbio esistenziale….

- Saper collocare storicamente testo ed autore, mettendone in rilievo le caratteristiche ed effettuando collegamenti sia di tipo disciplinare che interdisciplinare;

- Saper organizzare le conoscenze secondo percorsi letterari e tematiche comuni.

Competenze

- Saper sostenere una conversazione funzionale al contesto, esprimendosi in maniera corretta, appropriata e con buona pronuncia e intonazione;

- Saper riassumere e sintetizzare (oralmente e per iscritto) un testo letto o ascoltato;

- Saper produrre testi scritti con un uso sempre più corretto e ricco del lessico e delle forme sintattiche e idiomatiche

- Comprendere almeno il senso globale di un messaggio orale di carattere generale;

- Comprendere il contenuto e la funzione specifica di diverse tipologie di testi scritti;

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Periodo previsto pentamestre

Data 15 ottobre 2015 Maria Mangano

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I.I.S. RAMACCA – PALAGONIA PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE (allegato alla relazione iniziale)

DOCENTE INDIRIZZO CL. SEZ. DISCIPLINA

Giuseppe Petralia Liceo Scientifico 3^ A SCIENZE MOTORIE Fatti propri gli obiettivi cognitivi e comportamentali trasversali approvati in sede di consiglio di classe e di dipartimento, le finalità e gli obiettivi specifici da perseguire all’interno delle discipline si possono così riassumere: FINALITÀ GENERALI Acquisire la consapevolezza della propria corporeità intesa come conoscenza, padronanza e rispetto del proprio corpo. Consolidare i valori sociali dello sport e conseguire una buona preparazione motoria. Maturare un atteggiamento positivo verso uno stile di vita sano e attivo. Cogliere le implicazioni e i benefici derivanti dalla pratica di varie attività fisiche svolte nei diversi ambienti. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA 1. Imparare ad imparare 2. Progettare 3. Comunicare 4. Collaborare e partecipare 5. Agire in modo autonomo e responsabile 6. Risolvere problemi 7. Individuare collegamenti e relazioni 8. Acquisire ed interpretare l'informazione OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI La percezione di sé e il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive: conoscere il proprio

corpo e la sua funzionalità; ampliare le capacità coordinative e condizionali; comprendere e produrre consapevolmente i messaggi non verbali.

Lo sport, le regole e il fair play: realizzare la pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando questa assumerà carattere di competitività, privilegiando la componente educativa, in modo da promuovere la consuetudine all’attività motoria e sportiva; sperimentare, nello sport, i diversi ruoli e le relative responsabilità, sia nell’arbitraggio che in compiti di giuria; praticare gli sport di squadra applicando strategie efficaci per la risoluzione di situazioni problematiche e gli sport individuali abituandosi al confronto ed alla assunzione di responsabilità personali; collaborare con i compagni all’interno del gruppo facendo emergere le proprie potenzialità.

La salute, il benessere e la prevenzione: conoscere i principi fondamentali di prevenzione per la sicurezza personale in palestra, a casa e negli spazi aperti, compreso quello stradale; adottare i principi igienici e scientifici essenziali per mantenere il proprio stato di salute e migliorare l’efficienza fisica, così come le norme sanitarie e alimentari indispensabili per il mantenimento del proprio benessere; conoscere gli effetti benefici dei percorsi di preparazione fisica e gli effetti dannosi dei prodotti farmacologici tesi esclusivamente al risultato immediato.

La relazione con l’ambiente naturale e tecnologico: realizzare pratiche motorie e sportive in ambiente naturale come occasione fondamentale per orientarsi in contesti diversificati, per recuperare un rapporto corretto con l’ambiente e per favorire la sintesi delle conoscenze derivanti da diverse discipline scolastiche anche attraverso l’uso di tecnologie e strumenti innovativi applicabili alle attività svolte.

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI: DALLA PROGRAMMAZIONE D’ISTITUTO

COMPETENZE

C1. Svolgere le esercitazioni e le fasi di gioco degli sport praticati con sufficiente coordinazione e destrezza. C2. Saper rapportare con sufficiente capacità i propri movimenti o la propria azione di gioco con quella dei compagni di reparto. C3. Collaborare e partecipare . C4. Saper rapportare con sufficiente capacità i propri movimenti o la propria azione di gioco con quella dei compagni e con quella degli avversari. C5. Svolgere le esercitazioni e le fasi di gioco degli sport praticati con sufficiente coordinazione e destrezza ( Pallavolo – Basket – Corsa di velocità

con partenza dai blocchi – - Salto in alto e in lungo) . C6. Saper utilizzare le qualità fisiche e neuro-muscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e ai vari contenuti tecnici. C7. Progettare C8. Comunicare o comprendere messaggi

CONOSCENZE ABILITÀ

B1. Conoscenza teorica e pratica dei fondamentali della pallavolo, del basket e di alcune specialità dell’atletica leggera..

B2. Elementi teorici e pratici per praticare il primo soccorso. B3. Conoscenza dei principi fondamentali per una corretta alimentazione:

carboidrati, lipidi, proteine, sali minerali, vitamine, acqua. B4. Conoscenze di base sistema endocrino B5. Conoscenza del sistema nervoso e muscolare. B6. Conoscenza teorica e pratica dei fondamentali della pallavolo, del

basket e di alcune specialità dell’atletica leggera.. B7. Conoscenza e pratica delle sinergie di reparto nei giochi di squadra

praticati (tecnica e tattica).

A1. Possedere sufficiente coordinazione generale A2. Possedere sufficiente coordinazione segmentaria A3. Possedere sufficiente agilità e mobilità articolare. A4. Possedere sufficiente resistenza organica A5. Possedere sufficienti capacità motorie: resistenza – forza – velocità

– agilità e destrezza. A6. Rispetto delle normative sportive.

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OBIETTIVI MINIMI Si mirerà ad un significativo miglioramento dei comportamenti, delle conoscenze e delle abilità-capacità rispetto al livello di partenza. Tale miglioramento, se apprezzabile, sarà ritenuto il livello minimo sufficiente*. L'allievo, al termine dell’anno scolastico, dovrà dimostrare: 1. Di essere consapevole del percorso effettuato per conseguire il miglioramento delle capacità di:

•Compiere attività di resistenza, forza, velocità, articolarità. •Coordinare azioni efficaci in situazioni complesse.

2. Di essere in grado di: •Utilizzare le qualità fisiche e neuro-muscolari in modo adeguato. •Applicare operativamente le conoscenze delle metodiche inerenti al mantenimento della salute dinamica. •Praticare sport in ruoli congeniali alle proprie attitudini e propensioni. •Organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati. •Mettere in pratica le norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni.

3. Di conoscere: •Caratteristiche tecnico - tattiche degli sport praticati. •Teoria del movimento e metodologia dell’allenamento. •Comportamenti efficaci ed adeguati ai fini della prevenzione degli infortuni e in caso di incidenti.*

Si fa riferimento anche a quanto previsto dal P.O.F. e dai dipartimenti. PROGETTO TRASVERSALE D’ISTITUTO All’interno dei moduli saranno evidenziate le tematiche atte a sviluppare le competenze previste dal progetto d’Istituto. STRATEGIE DIDATTICHE E METODOLOGIE Si fa riferimento alla programmazione d’istituto. MATERIALI E STRUMENTI Si fa riferimento alla programmazione d’istituto. Nell’insegnamento della disciplina il docente potrà avvalersi dell’uso di piattaforme di e-learning, in modo da veicolare l’informazione attraverso le risorse di internet, esercitazioni e verifiche on line e altri strumenti previsti dalle piattaforme. STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Nella valutazione periodica e finale, verranno sempre presi in considerazione i seguenti elementi: il progresso degli alunni rispetto alle condizioni di partenza, le caratteristiche sociali e culturali dell'ambiente di provenienza, l'assiduità dell'impegno e la partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo. Il miglioramento del profitto e delle abilità sarà sempre valutato in proporzione alle capacità individuali e al livello di partenza, fermo restando il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti. La valutazione sarà vista non come fonte di giudizio fine a sé stesso, bensì come un processo continuo, a carattere dinamico, che seguirà le tappe dell’apprendimento degli alunni. Essa precederà, sosterrà e concluderà ogni fase dell’attività. Si avvarrà, nella sua complessità, di validi strumenti quali le verifiche che, attraverso prove pratiche, osservazioni sistematiche, questionari scritti apprezzeranno,via via, le competenze acquisite. La valutazione sarà un processo che si svilupperà attraverso varie fasi: 1° fase: verifiche con test motori, questionari scritti e colloqui, all’inizio dell’anno, per la valutazione d’ingresso. 2° fase: verifiche con osservazioni sistematiche, descrizione del percorso svolto, prove pratiche e questionari scritti, in itinere, per la valutazione formativa. 3° fase: verifiche con questionari scritti, test motori ed osservazioni trimestrali e finali, per la valutazione sommativa, in cui si evidenzieranno non solo i miglioramenti conseguiti rispetto ai livelli di partenza, ma anche l’acquisizione di un atteggiamento volitivo tendente a superare le difficoltà, il rispetto delle consegne, il comportamento, e il grado di maturità psico- motoria raggiunto. Sia le verifiche che le valutazioni verranno attuate “osservando” molto gli alunni, senza tecnicizzare eccessivamente gli interventi ed evitando di soffermarci troppo a lungo sull’errore.

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Gli allievi saranno apprezzati nella loro “totalità” e completezza, valorizzando sempre il positivo e analizzando il loro carattere, la loro creatività e la loro intelligenza motoria. In ogni caso, essi verranno informati sui criteri di base della valutazione affinché diventino coscienti delle modalità con cui si opera e possano gradualmente imparare ad autovalutarsi. RECUPERO Il recupero verrà attuato: 1) nei tempi e nei modi previsti dal Collegio docenti e stabiliti di volta in volta dal C.d.C.; 2) esempio: ove possibile in itinere attraverso attività diversificate in base alle conoscenze e abilità raggiunte (per fasce di livello); le modalità del recupero saranno illustrate agli studenti ed adeguatamente documentate nel registro.

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QUADRO PROGETTUALE

MODULO 1 (1° quadr. n. ore 32 circa) CORPO, MOVIMENTO E SALUTE

Unità Didattica n.

1 Ott.-Nov.

Competenze C6-C8 Miglioramento delle qualità fisiche. Affinamento delle funzioni neuro-muscolari. Acquisizione delle capacità operative e sportive. Interiorizzazione degli aspetti teorico-pratici relativi alle attività svolte. Conoscere, essere capaci di migliorare e saper utilizzare gli schemi motori di

base, le capacità motorie e le abilità motorie.

Contenuti e abilità

A1-A5 – B3,B5 Il corpo in movimento: apparati e sistemi che concorrono al movimento; le capacità

senso-percettive; il movimento volontario, automatico, riflesso; gli schemi posturali e motori di base, le capacità motorie, le abilità motorie e la loro reciproca assistenza; l’insegnamento e l’allenamento.

Attività ed esercizi a carico naturale. Attività ed esercizi di opposizione e resistenza. Attività ed esercizi con piccoli attrezzi e ai grandi attrezzi. Attività ed esercizi di rilassamento. Attività ed esercizi per il controllo segmentario ed intersegmentario. Attività ed esercizi per il controllo della respirazione. Attività ed esercizi eseguiti in varietà di ampiezza e di ritmo. Attività ed esercizi eseguiti in situazioni spazio-temporali variate. Attività ed esercizi di equilibrio in situazioni dinamiche complesse e in fase di

volo. Verifica Test motori, osservazioni e questionari.

Unità Didattica n.

2 Dic.-Gen

Competenze C1-C8 Conoscere, essere capaci di migliorare e saper utilizzare le abilità motorie, le

capacità motorie e le abilità sportive.

Contenuti e abilità

A1-A6 – B1-B7 La reciproca assistenza tra abilità motorie↔capacità motorie↔abilità

sportive: insegnamento e allenamento. I movimenti fondamentali in alcune applicazioni sportive individuali: atletica

leggera, ginnastica artistica; movimenti fondamentali in alcune applicazioni sportive di squadra:

pallavolo; Informazioni sulla teoria del movimento delle attività svolte; Principi sulle metodologie dell’allenamento delle attività svolte; Esercitazioni di assistenza diretta relative alle attività svolte; Esercitazioni di assistenza indiretta relative alle attività svolte; Informazioni essenziali per quanto riguarda la traumatologia sportiva e le

norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni. Verifica Test motori, osservazioni e questionari.

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MODULO 2 (2° quadr. n. ore 34 circa) MOVIMENTO, SPORT, SALUTE

Unità Didattica

n. 1 Feb-Mar.

Competenze C1-C8 Miglioramento delle qualità fisiche. Affinamento delle funzioni neuro-muscolari. Acquisizione delle capacità operative e sportive. Interiorizzazione degli aspetti teorico-pratici relativi alle attività svolte. Conoscere, essere capaci di migliorare e saper utilizzare le abilità sportive

tecniche e le capacità motorie, ai fini della ricerca della prestazione sportiva e del benessere psico-fisico.

Contenuti e abilità

B1-B7 – A1-A5 La reciproca assistenza tra abilità tecniche↔capacità motorie: insegnamento e allenamento. Attività sportive individuali: corse di resistenza e veloci di atletica leggera;

ginnastica generale a corpo libero e con piccoli attrezzi. Attività sportive di squadra: pallavolo e pallacanestro, palla tamburello, palla

tamburello, pallacanestro, altro. Esercitazioni di assistenza diretta e indiretta delle attività svolte.

Verifica Test motori, osservazioni e questionari.

Unità Didattica

n. 2 Apr.-

Mag.-Giu

Competenze C1-C8 Conoscere, essere capaci di migliorare e saper utilizzare le abilità sportive

tecniche e le capacità motorie, ai fini della ricerca della prestazione sportiva e del benessere psico-fisico.

Contenuti

B1-B7 – A1-A5

La reciproca assistenza tra abilità tecniche↔capacità motorie↔abilità tattiche: insegnamento e allenamento. Attività sport. di squadra: pallavolo e pallacanestro; Attività sportive individuali: ginnastica ai grandi attrezzi; Organizzazione di attività e di arbitraggio degli sport praticati; Informazioni sulla teoria del movimento relative alle attività svolte; Principi sulle metodologie dell’allenamento relative alle attività svolte; Riflessioni e spunti critici su aspetti positivi e negativi dello sport; La salute: il concetto di salute e di salute dinamica; l’alimentazione in genere e l’alimentazione dello sportivo; l’ambiente e l’attività in ambiente naturale. Informazioni essenziali per quanto riguarda la traumatologia sportiva e le norme

di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni e in caso d’incidente.

Verifica Test motori, osservazioni e questionari.

Data _15/10/2015 G.Petralia

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I.I.S. RAMACCA – PALAGONIA PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE (allegato alla relazione iniziale)

DOCENTE INDIRIZZO CL. SEZ. DISCIPLINA PITTARI CALOGERO III A DISEGNO E STORIA DELL’ARTE

Fatti propri gli obiettivi cognitivi e comportamentali trasversali approvati in sede di consiglio di classe e di dipartimento, le finalità e gli obiettivi specifici da perseguire all’interno delle discipline si possono così riassumere: FINALITÀ GENERALI DEL PROCESSO EDUCATIVO 1. Privilegiare la formazione dell’alunno come persona capace di leggere il reale nella sua complessità. 2. Far acquisire la capacità di interrogarsi sull’esistenza e sulle sue diverse problematiche. 3. Far acquisire un atteggiamento che sia rispettoso di sé, degli altri e dell’ambiente. 4. Far acquisire consapevolezza della propria identità e appartenenza. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA 1. Imparare ad imparare. 2. Progettare. 3. Comunicare. 4. Collaborare e partecipare. 5. Agire in modo autonomo e responsabile. 6. Risolvere problemi. 7. Individuare collegamenti e relazioni. 8. Acquisire ed interpretare l'informazione.

OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA Per ciò che attiene gli obiettivi educativi, tenendo presente l’esigenza del pieno sviluppo della personalità dell’allievo, l’insegnamento della Storia dell’arte si articolerà in modo tale da raggiungere, alla fine del percorso triennale, le seguenti finalità: lo studente dovrà essere in grado di fruire consapevolmente del patrimonio artistico anche ai fini della tutela e della valorizzazione.

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI: DALLA PROGRAMMAZIONE D’ISTITUTO

4.10.1. DISEGNO E STORIA DELL’ARTE COMPETENZE

C1. Essere consapevole del significato di Bene culturale e di patrimonio artistico a fine di valorizzarne la salvaguardia, la conservazione e il recupero di tutte le testimonianze d'arte presenti sul territorio.

C2. saper leggere un'opera d'arte nella sua struttura linguistica e comunicativa nella specificità delle sue espressioni: pittura, scultura, architettura, e nelle particolarità delle tecniche artistiche utilizzate.

C3. saper riconoscere lo stile di un'opera d'arte e la sua appartenenza ad un periodo, ad un movimento, ad un autore e saperla collocare in un contesto pluridisciplinare (letteratura, scienze, storia delle religioni ecc.).

C4. riconoscere gli aspetti tipologici ed espressivi specifici e i valori simbolici di un'opera d'arte nella ricostruzione delle caratteristiche iconografiche e iconologiche.

C5. acquisire come dato fondamentale il concetto di artistico (come pertinenza essenziale de linguaggi delle Arti visive) in opposizione al concetto consumistico di “bello”.

C6. comprendere il grande valore della tradizione artistica che lo precede, cogliendo il significato e il valore del patrimonio architettonico e culturale, non solo italiano, e divenendo consapevole del ruolo che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo della storia della cultura come testimonianza di civiltà nella quale ritrovare la propria e l'altrui identità.

CONOSCENZE ABILITÀ B1. Per quanto riguarda le conoscenze, si fa riferimento alle indicazioni ministeriali.

Lo studente è in grado: A1. di eseguire correttamente le prospettive con vari metodi; A2. di leggere le opere architettoniche e artistiche per poterle

apprezzare criticamente e saperne distinguere gli elementi compositivi, avendo fatto propria una terminologia e una sintassi descrittiva appropriata;

A3. di comprendere e usare i linguaggi espressivi specifici ed essere capace di riconoscere i valori formali non disgiunti dalle intenzioni e dai significati, avendo come strumenti di indagine e di analisi la lettura formale e iconografica;

A4. di collocare un’opera d’arte nel contesto storico-culturale, di riconoscerne i materiali e le tecniche, i caratteri stilistici, i significati e i valori simbolici, il valore d’uso e le funzioni, la committenza e la destinazione.

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OBIETTIVI MINIMI 1. Conoscenza adeguata* dei contenuti e del lessico disciplinare. 2. Capacità di esposizione chiara e coerente. 3. Capacità di organizzare i contenuti in modo logico. 4. Utilizzo di un metodo di lavoro efficace. * Si fa riferimento anche a quanto previsto dal P.O.F. e dai dipartimenti. PROGETTO TRASVERSALE D’ISTITUTO All’interno dei moduli saranno evidenziate le tematiche atte a sviluppare le competenze previste dal progetto d’Istituto. STRATEGIE DIDATTICHE E METODOLOGIE Come previsto dalla programmazione d’Istituto. MATERIALI E STRUMENTI Come previsto dalla programmazione d’Istituto. Nell’insegnamento della disciplina il docente potrà avvalersi dell’uso di piattaforme di e-learning, in modo da veicolare l’informazione attraverso le risorse di internet, esercitazioni e verifiche on line e altri strumenti previsti dalle piattaforme. STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Nella valutazione periodica e finale, verranno sempre presi in considerazione i seguenti elementi: il progresso degli alunni rispetto alle condizioni di partenza, le caratteristiche sociali e culturali dell'ambiente di provenienza, l'assiduità dell'impegno e la partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo. Il miglioramento del profitto e delle abilità sarà sempre valutato in proporzione alle capacità individuali e al livello di partenza, fermo restando il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti. Le verifiche, utilizzate sistematicamente nel processo di insegnamento-apprendimento, saranno varie: Si prevedono:

a) verifiche formative (scritte o orali o pratiche), che valutano lo stato del processo di apprendimento, per cui gli studenti riceveranno indicazioni sulle criticità e sui progressi;

b) verifiche sommative (scritte o orali o pratiche): ad ognuna di esse corrisponderà un voto da 1 a 10 in rapporto al livello di competenze (conoscenze e abilità) raggiunto (anche in base ai criteri stabiliti dal C.d.C., dal P.O.F. e dai dipartimenti). Per la valutazione potranno essere utilizzate le griglie proposte dal dipartimento, anche opportunamente modificate in base alla prova di verifica.

Per quanto riguarda i tipi di verifica, si fa riferimento a quanto previsto dal dipartimento e dalla programmazione d’Istituto. Per le verifiche il docente potrà avvalersi dell’uso di piattaforme di e-learning. RECUPERO Il recupero verrà attuato: 1) nei tempi e nei modi previsti dal Collegio docenti e stabiliti di volta in volta dal C.d.C.; 2) ove possibile in itinere attraverso attività diversificate in base alle conoscenze e abilità raggiunte (per fasce di livello); le modalità del recupero saranno illustrate agli studenti ed adeguatamente documentate nel registro.

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QUADRO PROGETTUALE U.D.A./MODULI

LE UNITÀ DI APPRENDIMENTO DEL SECONDO ANNO SONO NUMERATE COME PROSEGUIMENTO DEL PROGRAMMA DEL SECONDO ANNO. È PREVISTO IL RACCORDO CON IL PROGRAMMA DELL’ANNO SCOLASTICO PRECEDENTE. UNITÀ DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE (C1-C6)

ABILITÀ (A2-A4)

CONOSCENZE (B1)

14. Il Rinascimento. La stagione delle scoperte

a. Inquadrare l’opera d’arte del Gotico Internazionale e del primo Rinascimento nel contesto cronologico, geografico e culturale, individuandone i dati relativi e le tecniche di realizzazione

b. Identificare i caratteri stilistici e le funzioni dell’opera d’arte del Gotico Internazionale e del primo Rinascimento, riconoscere e spiegarne gli aspetti iconografici e simbolici, la committenza e la destinazione

c. Saper leggere l’opera d’arte del Gotico Internazionale e del primo Rinascimento utilizzando un metodo e una terminologia appropriata, al fine di saper produrre una scheda tecnica

1. Collocare cronologicamente e geograficamente i manufatti dell’arte del primo Quattrocento

2. Introdurre il concetto di Gotico Internazionale all’interno della più generale cornice storica e culturale del Quattrocento italiano ed europeo

3. Riconoscere l’unicità della costruzione del Duomo di Milano.

4. Delineare le personalità artistiche di Gentile da Fabriano e di Pisanello, sapendone riconoscere le opere e le novità formali

5. Introdurre il concetto di Rinascimento, la teorizzazione della prospettiva scientifica, la teoria della proporzioni e la riscoperta dell’antico come nuovi sistemi del fare artistico

6. Valutare’importanza della diffusione dello stile rinascimentale attraverso la produzione della bottega dei Della Robbia

7. Delineare le personalità artistiche da Fabriano, Pisanello, Brunelleschi, Michelozzo, Ghiberti, della Quercia, Donatello, Masaccio, Angelico e Della Robbia sapendone riconoscere le opere, le peculiarità stilistiche e le tecniche realizzative

8. Introdurre il lessico basato sulla terminologia relativa alla produzione artistica del Gotico Internazionale e del primo Rinascimento

14.1 Itinerario nella storia 14.2 Il Gotico Internazionale: Gentile da Fabriano, Pisanello 14.3 L’unicità del Duomo di Milano 14.4 Il Rinascimento 14.5 Filippo Brunelleschi 14.6 Michelozzo di Bartolomeo 14.7 Lorenzo Ghiberti 14.8 Jacopo della Quercia 14.9 Donatello 14.10 Masaccio 14.11 Beato Angelico 14.12 I Della Robbia

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE (C1-C6)

ABILITÀ (A2-A4)

CONOSCENZE (B1)

15. Il Rinascimento. La stagione delle esperienze (parte prima )

a. Inquadrare l’opera d’arte rinascimentale nel contesto cronologico, storico e culturale, individuandone i dati relativi e le tecniche di realizzazione

b. Identificare i caratteri stilistici e

le funzioni dell’opera d’arte rinascimentale, riconoscere e spiegarne gli aspetti iconografici e simbolici, la committenza e la destinazione

c. Saper leggere l’opera d’arte rinascimentale utilizzando un metodo e una terminologia appropriata, al fine di saper produrre una scheda tecnica dell’opera d’arte

1. Collocare cronologicamente e geograficamente i manufatti dell’arte del secondo Quattrocento

2. Consolidare il concetto di Rinascimento nella cornice storica e culturale corretta

3. Riconoscere le implicazioni filosofiche e conoscitive della ricerca prospettica e tecnico-geometrica all’interno della trattatistica dello stile e dell’estetica del Rinascimento

4. Comprendere la stretta connessione tra filosofia neoplatonica, riscoperta dell’Antico e le nuove tendenze delle arti figurative

5. Percepire il mutamento di gusto che vede l’affermazione di una nuova pittura a soggetto profano e mitologico

6. Valutare l’evoluzione del ruolo dell’artista da artigiano ad artista

7. Riconsiderare compiutamente l’architettura e l’urbanistica di Pienza, Urbino e Ferrara

8. Delineare le personalità artistiche di Alberti, Uccello, della Francesca, Verrocchio e Botticelli, sapendone riconoscere le opere, le peculiarità stilistiche e le tecniche realizzative

9. Appropriarsi del metodo di lettura dell’opera e l’uso della terminologia relativa alla produzione artistica del secondo Quattrocento

15.1 Leon Battista Alberti 15.2 Paolo Uccello 15.3 Piero della Francesca 15.4 Andrea del Verrocchio 15.5 Sandro Botticelli 15.6 L’architettura e l’urbanistica di Pienza, Urbino e Ferrara

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE (C1-C6)

ABILITÀ (A2-A4)

CONOSCENZE (B1)

16. Il Rinascimento. La stagione delle esperienze (parte Seconda)

a. Inquadrare l’opera d’arte rinascimentale nel contesto storico – culturale, individuandone i dati relativi e le tecniche di realizzazione

b. Identificare i caratteri stilistici e le funzioni dell’opera d’arte rinascimentale, riconoscere e spiegarne gli aspetti iconografici e simbolici, la committenza e la destinazione

1. Collocare cronologicamente e geograficamente i manufatti dell’arte della fine del Quattrocento

2. Riconoscere l’uso della prospettiva cromatica nella definizione del paesaggio e valutare la rappresentazione della città nelle opere pittoriche

3. Identificare le relazioni stilistiche tra primo Rinascimento fiorentino, rielaborazione della prospettiva da parte di Piero della Francesca e la pittura veneziana e in generale del Nord Italia nel secondo Quattrocento

4. Comprendere le peculiarità stilistiche dei pittori della corte ferrarese

5. Valutare le esperienze architettoniche del secondo

16.1 Cosmè Tura, Francesco del Cossa, Ercole de Roberti 16.2 Antonello da Messina 16.3 Andrea Mantegna 16.4 Giovanni Bellini 16.5 Pietro Perugino 16.6 Esperienze architettoniche nel secondo Quattrocento: Venezia, Roma e Napoli

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c. Saper leggere l’opera d’arte rinascimentale utilizzando un metodo e una terminologia appropriata, al fine di saper produrre una scheda tecnica dell’opera d’arte

Quattrocento di Venezia, Roma e Napoli 6. Delineare le personalità artistiche di Tura, del Cossa,

de Roberti, Antonello, Mantegna, Bellini e Perugino, sapendone riconoscere le opere, le peculiarità stilistiche e le tecniche realizzative

7. Appropriarsi del metodo di lettura dell’opera e l’uso della terminologia relativa alla produzione artistica rinascimentale

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE (C1-C6)

ABILITÀ (A2-A4)

CONOSCENZE (B1)

17. Il Rinascimento. La stagione delle certezze (parte prima)

a. Inquadrare l’opera d’arte rinascimentale cinquecentesca nel contesto geografico, storico e culturale, individuandone i dati relativi e le tecniche di realizzazione

b. Identificare i caratteri stilistici e le funzioni dell’opera d’arte rinascimentale cinquecentesca, riconoscere e spiegarne gli aspetti iconografici e simbolici, la committenza e la destinazione

c. Saper leggere l’opera d’arte rinascimentale cinquecentesca utilizzando un metodo e una terminologia appropriata, al fine di saper produrre una scheda tecnica dell’opera d’arte

1. Collocare cronologicamente e geograficamente i manufatti dell’arte del primo Cinquecento

2. Definire il movimento della Riforma protestante evidenziandone le ricadute politiche e sociali in Italia e in Europa

3. Valutare l’impatto che il crescente gusto di collezionare opere d’arte antica ha avuto come fonte d’ispirazione per gli artisti

4. Individuare l’importanza della presenza contemporanea di artisti nella città di Firenze e Roma, che consolidano il loro ruolo di centri di grande mecenatismo

5. Comprendere l’importanza del Sacco di Roma del 1527 come un momento fondamentale di diffusione del linguaggio rinascimentale elaborato a Roma in tutta la penisola italiana

6. Delineare le personalità artistiche di Bramante, Leonardo, Raffaello e Michelangelo, sapendone riconoscere le opere, le peculiarità stilistiche e le tecniche realizzative

7. Appropriarsi del metodo di lettura dell’opera e l’uso della terminologia relativa alla produzione artistica

17.1 Itinerario nella storia 17.2 Il Cinquecento 17.3 Donato Bramante 17.4 Leonardo da Vinci 17.5 Raffaello Sanzio 17.6 Michelangelo Buonarroti

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE (C1-C6)

ABILITÀ (A2-A4)

CONOSCENZE (B1)

18. Il Rinascimento. La stagione delle certezze (parte seconda)

a. Inquadrare l’opera d’arte rinascimentale cinquecentesca nel contesto storico – culturale, individuandone i dati relativi e le tecniche di realizzazione

b. Identificare i caratteri stilistici e

le funzioni dell’opera d’arte rinascimentale cinquecentesca, riconoscere e spiegarne gli aspetti iconografici e simbolici, la committenza e la destinazione

c. Saper leggere l’opera d’arte rinascimentale cinquecentesca utilizzando un metodo e una terminologia appropriata, al fine di saper produrre una scheda tecnica dell’opera d’arte

1. Collocare cronologicamente e geograficamente i manufatti dell’arte veneta rinascimentale

2. Identificare le peculiarità dell’esperienza pittorica veneta e veneziana dal punto di vista culturale e artistico tra Quattrocento e Cinquecento

3. Comprendere le dinamiche del dibattito sulla supremazia tra disegno dell’arte centro italiana e colore in area veneta

4. Valutare l’evoluzione del ruolo dell’artista, in particolare rispetto alla straordinaria affermazione di Tiziano

5. Riconoscere le particolarità dell’illusionismo prospettico di Correggio nelle varie esperienze parmensi

6. Delineare le personalità artistiche di Giorgione, Tiziano e Correggio, sapendone riconoscere le opere, le peculiarità stilistiche e le tecniche realizzative

7. Appropriarsi del metodo di lettura dell’opera e l’uso della terminologia relativa alla produzione artistica

18.1 L’esperienza veneziana 18.2 Giorgione da Castelfranco 18.3 Tiziano Vecellio 18.4 Il Correggio

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE (C1-C6)

ABILITÀ (A2-A4)

CONOSCENZE (B1)

19. Il Rinascimento. Alla ricerca di nuove vie (parte prima)

a. Inquadrare l’opera d’arte manierista e del periodo della Controriforma nel contesto storico – culturale, individuandone i dati relativi e le tecniche di realizzazione

b. Identificare i caratteri stilistici e

le funzioni dell’opera d’arte manierista e del periodo della Controriforma, riconoscere e spiegarne gli aspetti iconografici e simbolici, la committenza e la destinazione

c. Saper leggere l’opera d’arte manierista e del periodo della Controriforma utilizzando un metodo e una terminologia appropriata, al fine di saper

1. Collocare cronologicamente e geograficamente i manufatti dell’arte del secondo Cinquecento

2. Introdurre il concetto di Manierismo all’interno della più generale cornice storica e culturale del secondo Cinquecento italiano

3. Comprendere i rapporti tra arte e religione, in relazione alle dinamiche storiche tra Riforma protestante e Controriforma cattolica

4. Individuare l’importanza della diffusione di modelli architettonici rispondenti alle nuove esigenze liturgiche anche in relazione all’opera dei Gesuiti

5. Valutare la pluralità delle capitali artistiche e degli artisti del periodo manierista

6. Individuare gli sviluppi della trattatistica architettonica del secondo Cinquecento sapendo identificare le differenze di impostazione dei trattati di Serlio, Vignola e Palladio

7. Delineare le personalità artistiche di Andrea del Sarto e Peruzzi, sapendone riconoscere le opere, le peculiarità stilistiche e le tecniche realizzative

19.1 Verso il Manierismo: Andrea del Sarto 19.2 Verso il Manierismo: Baldassarre Peruzzi 19.3 Il Manierismo: Pontormo, Rosso Fiorentino, Agnolo Bronzino, Perino del Vaga, Parmigianino, Giulio Romano, Sansovino, Giorgio Vasari, Bartolomeo Ammannati, Giambologna 19.4 Arte e Controriforma 19.5 La trattatistica architettonica dopo Leon Battista Alberti: Sebastiano Serlio, Jacopo Vignola e Andrea Palladio

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produrre una scheda tecnica dell’opera d’arte

8. Appropriarsi del metodo di lettura dell’opera e l’uso della terminologia relativa alla produzione artistica del secondo Cinquecento

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE (C1-C6)

ABILITÀ (A2-A4)

CONOSCENZE (B1)

20. Il Rinascimento. Alla ricerca di nuove vie (parte seconda)

a. Inquadrare l’opera d’arte manierista e del periodo della Controriforma nel contesto storico – culturale, individuandone i dati relativi e le tecniche di realizzazione

b. Identificare i caratteri stilistici e

le funzioni dell’opera d’arte manierista e del periodo della Controriforma, riconoscere e spiegarne gli aspetti iconografici e simbolici, la committenza e la destinazione

c. Saper leggere l’opera d’arte

manierista e del periodo della Controriforma utilizzando un metodo e una terminologia appropriata, al fine di saper produrre una scheda tecnica dell’opera d’arte

1. Collocare cronologicamente e geograficamente i manufatti dell’arte del Cinquecento

2. Consolidare il concetto di Manierismo all’interno della più generale cornice storica e culturale del secondo Cinquecento italiano

3. Valutare l’esperienza di Palladio sia come architetto sia come trattatista e della sua importanza nella diffusione di modelli architettonici in Europa e nel mondo

4. Individuare le differenze tematiche e tecniche a cui pervengono Tintoretto e Veronese, pur partendo da una medesima matrice di pittura tonale di ascendenza giorgionesca e tizianesca

5. Delineare le personalità artistiche di Palladio, Tintoretto e di Veronese, sapendone riconoscere le opere, le peculiarità stilistiche e le tecniche realizzative

6. Conoscere le peculiarità e le differenze dei linguaggi pittorici di Albrecht Dürer, Hieronymus Bosch, El Greco

7. Appropriarsi del metodo di lettura dell’opera e l’uso della terminologia relativa alla produzione artistica

20.1 Andrea Palladio 20.2 Jacopo Tintoretto 20.3 Il Veronese 20.4 Pittura del Cinquecento in Europa: Tre casi esemplari: Albrecht Dürer, Hieronymus Bosch, El Greco

MODULO ANNUALE COMPETENZE

ABILITÀ (A1)

CONOSCENZE

8. DISEGNO

CONSOLIDAMENTO COMPETENZE ACQUISITE NEL BIENNIO

CONSOLIDAMENTO ABILITÀ ACQUISITE NEL BIENNIO

CONSOLIDAMENTO CONOSCENZE ACQUISITE NEL BIENNIO

Data 04/11/15

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I.I.S. RAMACCA – PALAGONIA PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE

DOCENTE INDIRIZZO CL. SEZ. DISCIPLINA

Santonocito Giuseppina Liceo Scientifico 3 A Fisica. Fatti propri gli obiettivi cognitivi e comportamentali trasversali approvati in sede di consiglio di classe e di dipartimento, le finalità e gli obiettivi specifici da perseguire all’interno delle discipline si possono così riassumere: FINALITÀ GENERALI DEL PROCESSO EDUCATIVO 1. Privilegiare la formazione dell’alunno come persona capace di leggere il reale nella sua complessità. 2. Far acquisire la capacità di interrogarsi sull’esistenza e sulle sue diverse problematiche. 3. Far acquisire un atteggiamento che sia rispettoso di sé, degli altri e dell’ambiente. 4. Far acquisire consapevolezza della propria identità e appartenenza. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA 1. Imparare ad imparare. 2. Progettare. 3. Comunicare. 4. Collaborare e partecipare. 5. Agire in modo autonomo e responsabile. 6. Risolvere problemi. 7. Individuare collegamenti e relazioni. 8. Acquisire ed interpretare l'informazione.

OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA Per ciò che attiene gli obiettivi educativi, tenendo presente l’esigenza del pieno sviluppo della personalità dell’allievo, per l’insegnamento della fisica, si articolerà in questo modo:

1. Essere capaci di comunicare, confrontarsi, interagire con gli altri sulla base dei principi della solidarietà, della civile e democratica convivenza, del rispetto delle norme

2. Essere capaci di effettuare delle scelte ragionate, prendere decisioni, assumere responsabilità 3. Acquisizione di metodi e contenuti finalizzati ad una adeguata interpretazione della natura 4. Capacità di schematizzare situazioni reali e affrontare problemi concreti, anche al di fuori dell’ambito

disciplinare 5. Capacità di riconoscere i fondamenti scientifici presenti nelle attività tecniche

OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI: DALLA PROGRAMMAZIONE D’ISTITUTO

FISICA.

COMPETENZE DISCIPLINARI

Consolidamento e potenziamento delle competenze acquisite nel I° biennio.

C1. Osservare ed identificare i fenomeni fisici ; C2. Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi; C3. Avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale , dove l’esperimento è inteso come

interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell’affidabilità di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli.

CONOSCENZE ABILITÀ

Per quanto riguarda i contenuti , si fa riferimento a quanto previsto dalle indicazioni ministeriali. In generale i risultati attesi in termini di conoscenza sono:

B1. Comprensione dei procedimenti dell’indagine scientifica;

B2. Conoscere le leggi della Meccanica; B3. Conoscere i fenomeni termici e le leggi dei gas; B4. Conoscere i fenomeni elettrici ed

elettromagnetici.

A1. Abilità di analizzare schematizzare situazioni

reali e di affrontare problemi concreti ; A2. Aver acquisito un bagaglio organico di contenuti

e metodi finalizzati ad una adeguata interpretazione della natura.

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OBIETTIVI MINIMI 1. Conoscenza adeguata* dei contenuti e del lessico disciplinare. 2. Capacità di esposizione chiara e coerente. 3. Capacità di organizzare i contenuti in modo logico. 4. Utilizzo di un metodo di lavoro efficace. *Si fa riferimento anche a quanto previsto dal P.O.F. e dai dipartimenti. PROGETTO TRASVERSALE D’ISTITUTO Saranno dedicati 2 momenti alla legalità,:

1. prima di Natale in cui evidenzieremo il rispetto dell’altro anche se diversamente abile;

2. in primavera approfondiremo la ricchezza che i diversamente abili ci danno.

Tutto verrà discusso con supporti mediatici ed informatici. STRATEGIE DIDATTICHE E METODOLOGIE La Fisica è una scienza sperimentale, caratterizzata da una marcata operatività, intesa non solo come abilità nell’uso degli strumenti di laboratorio, ma anche come capacità di attuare operazioni mentali e procedure logiche. E’ necessario quindi far uso di una metodologia integrata attraverso attività da svolgere in classe e attività di studio in gruppo attraverso compiti di realtà. Oltre alla tradizionale lezione frontale, a seconda delle esigenze didattiche, si ricorrerà anche alla lezione interattiva e in forma dialogata per rendere gli alunni maggiormente protagonisti e consapevoli del processo di insegnamento-apprendimento. Sarà dato inoltre ampio spazio a :

• Interventi stimolo • Discussioni collettive • Attività di gruppo • Gruppi di lavoro • Esercizi di applicazione delle regole e delle proprietà studiate da svolgere in classe • Esercizi di riflessione e di ragionamento, tendenti a stimolare l’alunno a formulare ipotesi e a trarre

conclusioni (da svolgere in classe)

MATERIALI E STRUMENTI Saranno utilizzati :

Ø lalimperlespiegazioniedeventualiapprofondimenti;Ø iltestocomesupportodistudioepergliesercizi;Ø illaboratoriodifisicaperpoterverificarealcunedelleleggistudiate.

STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE Nella valutazione periodica e finale, verranno sempre presi in considerazione i seguenti elementi:

1. il progresso degli alunni rispetto alle condizioni di partenza, 2. le caratteristiche sociali e culturali dell'ambiente di provenienza, 3. l'assiduità dell'impegno e la partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo.

Il miglioramento del profitto e delle abilità sarà sempre valutato in proporzione alle capacità individuali ed al livello di partenza, fermo restando il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti.

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Le verifiche, utilizzate sistematicamente nel processo di insegnamento-apprendimento, saranno formative e sommative ,scritte ed orali,che valuteranno lo stato del processo di apprendimento , per cui gli studenti riceveranno indicazioni sui progressi fatti. Ad ogni verifica verrà attribuito un voto da 1 a 10 in rapporto al livello di competenze raggiunto. Per la valutazione potranno essere utilizzate le griglie proposte dal dipartimento, anche opportunamente modificate in base alla prova di verifica. RECUPERO Il recupero verrà attuato: 1) nei tempi e nei modi previsti dal Collegio docenti e stabiliti di volta in volta dal C.d.C.; 2) ove possibile in itinere attraverso attività diversificate in base alle conoscenze e abilità raggiunte (per fasce di livello); le modalità del recupero saranno illustrate agli studenti ed adeguatamente documentate nel registro.

QUADRO PROGETTUALE U.D.A./MODULI.

MODULO 1 U.D.A. n° 1,2,3.

I VETTORI. I PRINCIPI DELLA DINAMICA E LA RELATIVITÀ GALILEANA. APPLICAZIONE DEI PRINCIPI DELLA DINAMICA.

Contenuti Conoscenza del calcolo dei vettori e della loro algebra. B1-B2: I principi della dinamica nei sistemi inerziali con le trasformazioni di Galileo nella Meccanica Classica.B2:conoscere il moto di un proiettile la velocità e l’accelerazione angolare ed i moti periodici.

Abilita’ A1: analizzare e schematizzare situazioni problematiche generali di meccanica classica; A2:formalizzare un problema di fisica ed applicare gli strumenti acquisiti.

Competenze Da C1 a C3: 1. comprendere le tecniche risolutive legate all’espressione in componenti di un

vettore; 2. Comprendere il concetto di sistema di riferimento; 3. Distinguere grandezze fondamentali da grandezze derivate; 4. Comprendere l’origine e la rilevanza di una forza apparente. 5. Mettere in evidenza la relazione tra moto armonico e moto circolare uniforme: 6. Individuare le caratteristiche del moto parabolico; 7. Formulare le leggi del moto armonico , esprimendo s,v ed a in relazione alla

pulsazione. Periodo Previsto Trimestre.

MODULO 2 U.D.A.n° 4,5,6.

LAVORO E L’ENERGIA. LA QUANTITÀ DI MOTO E IL MOMENTO ANGOLARE. LA GRAVITAZIONE.

Contenuti B2:il lavoro di una forza: energia cinetica ed potenziale-forze conservative forze non conservative- teorema Lavoro-Energia-la quantità di moto- l’impulso-urti obliqui –momento angolare –momento d’inerzia-le leggi di Keplero-il campo gravitazionale.

Abilita’ A1: analizzare e schematizzare situazioni problematiche generali di meccanica classica; A2:formalizzare un problema di fisica ed applicare gli strumenti acquisiti

Competenze Da C1 a C3: 1. Mettere in relazione forza spostamento e lavoro compiuto; 2. Identificare le forze conservative dalle forze non conservative; 3. Calcolare il lavoro di una forza variabile; 4. Essere consapevoli dell’utilizzo dell’energia nelle situazioni reali; 5. Identificare i vettori quantità di moto e impulso di una forza; 6. Saper affrontare il problema degli urti su una retta ed obliqui; 7. Formulare le leggi di Keplero ; 8. Definire il vettore campo gravitazionale.

Periodo Previsto Trimestre-pentamestre.

MODULO 3 U.D.A. n°7,8,9.

LA MECCANICA DEI FLUIDI. LA TEMPERATURA. IL MODELLO MICROSCOPICO DELLA MATERIA.

Contenuti B2 e B3:i fluidi e la pressione-la corrente di un fluidi- legge di Archimede ed equazione

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di Bernoulli-effetto Venturi- caduta in un fluido-definizione di temperatura-dilatazione termica- leggi dei gas- equazione di stato-il modello microscopico del gas perfetto-la temperatura dal punto di vista microscopco-equazione di stato do Van der WAals.

Abilita’ A1: analizzare e schematizzare situazioni problematiche generali di meccanica classica; A2:formalizzare un problema di fisica ed applicare gli strumenti acquisiti

Competenze Da C1 a C3: 1. Analizzare il moto di un liquido in una conduttura; 2. Ragionare sull’attrito dei fulidi; 3. Analizzare la forza che un fluido esercita su un corpo in esso immerso; 4. Introdurre la grandezza fisica temperatura; 5. Formulare le leggi che regolano le trasformazioni dei gas, individuando gli

ambiti di validità; 6. Inquadrare la temperatura dal punto di vista microscopico; 7. Comprendere il fenomeno dell’agitazione termica.

Periodo Previsto Pentamestre.

MODULO 4 U.D.A. n° 9,10,

IL CALORE ED I CAMBIAMENTI DI STATO. IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA. IL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA. ENTROPIA E DISORDINE.

Contenuti B2-B3:lavoro calore e temperatura-le sorgenti di calore ed il potere calorifico-conduzione-convenzione ed irraggiamento-passaggi di stato-principi della termodinamica- definizione di entropia-quarto enunciato del secondo principio.

Abilita’ A1: analizzare e schematizzare situazioni problematiche generali di meccanica classica; A2:formalizzare un problema di fisica ed applicare gli strumenti acquisiti

Competenze Da C1 a C3: 1. Individuare i meccanismi delle trasmissioni di calore; 2. Conoscere i cambiamenti di stato; 3. Descrivere e spiegare le leggi che regolano i passaggi di stato 4. Interpretare il primo principio della termodinamica alla luce del principio di

conservazione dell’energia: 5. Descrivere il principio di una macchina termica; 6. Esaminare l’entropia di un sistema isolato in presenza di trasformazioni

reversibili e irreversibili.

Periodo Previsto Pentamestre. RAMACCA O8/11/2015.