Ricerche sulla cronologia dei filosofi ellenistici () || 1. PREMESSA

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1. PREMESSA Nel 1844 veniva pubblicata, in due puntate, nelle «Abhandlungen» della Accademia Prussiana delle Scienze di Berlino la lunga memoria di K.G. Zumpt Über den Bestand der philosophischen Schulen in Athen und die Succession der Scholarchen} Nella prima parte, 2 lo Zumpt si occupava dei Realien delle scuole filosofi- che di Atene in tutto il vasto arco della loro esistenza: organizzazione, metodo di insegnamento, successioni, vita degli scolarchi, rapporti fra maestri e discepoli, proprietà della scuola, relazioni fra le singole istituzioni e il potere imperiale. Nella seconda, 3 ricostruiva le vicende delle quattro scuole nella loro ininterrotta continuità dalla fondazione fino alla chiusura, ultima l'Academia sotto Giustiniano: l'Academia da Platone a Damaselo, il Peripato da Aristotele al Tolemeo contemporaneo di Longino, la Stoà da Zenone a Calliete anche lui contemporaneo di Longino, il Giardino da Epicuro a Boeto, l'amico di Plutarco. Concludeva il lavoro la Tabelle über die Succession der Scholarchen in Athen.* Il Glucker ha lucidamente delineate le caratteristiche e la struttura di questo scritto e ne ha ricostruito il contesto storico e l'incontrastata fortuna.^ Integrate con i Fasti Apollodorei del Jacoby 6 e con i Fasti Academici del Mekler, 7 le tavole dello Zumpt hanno trovato una loro codificazione definitiva nel primo volume del Grundiß der Geschichte der Philosophie di F. Überweg dedicato alla Philosophie des Altertums curato da K. Praechter 8 e sono divenute, nella felice definizione del Glucker, textus nunc ab omnibus receptus. 1 K.G. ZUMPT, Über den Bestand der philosophischen Schulen in Athen und die Succession der Scholarchen, «AbhPreussAk» 1842 (Berlin 1844), pp. 27-119. 2 Pp. 27-63. 3 Pp. 64-116. 4 Pp. 116-119. 5 GLUCKER, pp. 332-337. 6 JACOBY, Apollodor, pp. 403-413. 7 MEKLER, pp. 117-120. 8 F. ÜBERWEG, Grundiß der Geschichte der Philosophie. I. Die Philosophie des Altertums hrg. v. K. Praechter (Basel 1926 12 ), pp. 663-666. Brought to you by | Heinrich Heine Universität Düsseldorf Authenticated | 134.99.128.41 Download Date | 11/5/13 9:52 PM

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1 . P R E M E S S A

Nel 1844 veniva pubblicata, in due puntate, nelle «Abhandlungen» della Accademia Prussiana delle Scienze di Berlino la lunga memoria di K.G. Zumpt Über den Bestand der philosophischen Schulen in Athen und die Succession der Scholarchen}

Nella prima parte,2 lo Zumpt si occupava dei Realien delle scuole filosofi-che di Atene in tutto il vasto arco della loro esistenza: organizzazione, metodo di insegnamento, successioni, vita degli scolarchi, rapporti fra maestri e discepoli, proprietà della scuola, relazioni fra le singole istituzioni e il potere imperiale. Nella seconda,3 ricostruiva le vicende delle quattro scuole nella loro ininterrotta continuità dalla fondazione fino alla chiusura, ultima l'Academia sotto Giustiniano: l'Academia da Platone a Damaselo, il Peripato da Aristotele al Tolemeo contemporaneo di Longino, la Stoà da Zenone a Calliete anche lui contemporaneo di Longino, il Giardino da Epicuro a Boeto, l'amico di Plutarco. Concludeva il lavoro la Tabelle über die Succession der Scholarchen in Athen.*

Il Glucker ha lucidamente delineate le caratteristiche e la struttura di questo scritto e ne ha ricostruito il contesto storico e l'incontrastata fortuna.^

Integrate con i Fasti Apollodorei del Jacoby6 e con i Fasti Academici del Mekler,7 le tavole dello Zumpt hanno trovato una loro codificazione definitiva nel primo volume del Grundiß der Geschichte der Philosophie di F. Überweg dedicato alla Philosophie des Altertums curato da K. Praechter8 e sono divenute, nella felice definizione del Glucker, textus nunc ab omnibus receptus.

1 K.G. ZUMPT, Über den Bestand der philosophischen Schulen in Athen und die Succession der Scholarchen, «AbhPreussAk» 1842 (Berlin 1844), pp. 27-119.

2 Pp. 27-63. 3 Pp. 64-116. 4 Pp. 116-119. 5 GLUCKER, pp . 332-337 . 6 JACOBY, Apollodor, pp. 403-413. 7 MEKLER, pp. 117-120. 8 F. ÜBERWEG, Grundiß der Geschichte der Philosophie. I. Die Philosophie des

Altertums hrg. v. K. Praechter (Basel 192612), pp. 663-666. Brought to you by | Heinrich Heine Universität Düsseldorf

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58 Premessa

Le mie Tavole cronologiche non vogliono essere né una riproposizione, seppure parziale, né porsi in competizione con quelle di Zumpt-Praechter, ma servire piuttosto, molto più modestamente, da complemento e integrazione al discorso che sono venuto sviluppando nelle pagine precedenti. Le informazioni e le date che vi sono riprodotte sono quelle che hanno un fondamento testuale perlomeno attendibile, anche se non sempre sicuro.

Nella prima sezione ho disposto, divisa in tre paragrafi, la sequenza delle date che caratterizzarono la storia delle tre scuole filosofiche considerate nelle mie Ricerche. Per l'Academia, i dati cronologici volutamente precedono di qualche decennio i limiti che l'aggettivo 'ellenistico' potrebbe suggerire.

Nella seconda sezione, ho cercato di offrire, in una visione sinottica, i principali avvenimenti di dette tre scuole integrandoli con quel poco che riu-sciamo a ricostruire delle vicende del Peripato.

Nella terza, ripropongo, molto semplificato, il quadro della successione degli scolarchi delle quattro scuole, ancora sinotticamente raffigurato.

Una parola di spiegazione richiede, infine, il limite estremo che ho posto alla durata delle singole scuole.

Per l'Academia ho escluso Antioco di Ascalona convinto, con il Glucker, della 'fine' della scuola 'ufficiale' di Platone con Filone di Larissa. Con Antioco e Aristo, suo fratello e successore nella direzione della 'Academia Antica', comincia una nuova era.

Per la Stoà ho ritenuto i risultati del Ferrary,1 che alla morte di Panezio già non esisteva più una 'sola' Stoà, ma almeno tre filoni - gli Antipatristi, i Diogenisti e i Paneziasti - orientati tutti a rivendicare la propria 'ortodossia'.

Per l'Epicureismo mi sono altresì fermato a Patrone, l'ultimo scolarca di cui abbiamo una qualche certezza che abbia ricoperto quella carica. Anche per questa scuola non è escluso infatti che la metà del I sec. a. C. abbia costituito un discrimine determinante e che la stessa partenza di Filodemo per l'Italia (alla morte di Zenone ?) sia un episodio significativo della crisi che poté involvere lo stesso Giardino Ateniese. Taluni echi di polemiche in Filodemo, per esempio, nella Retorica, contro gli Epicurei di Rodi, e nello scritto indirizzato ad contu-bernales (PHerc. 1005), contro ignoti Epicurei 'dissidenti' sembrerebbero con-durre in questa direzione. Ma, per il momento, si tratta solo di una ipotesi tutta da indagare e da dimostrare.

1 Cf. supra, cap. 6.

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