I Filosofi Della Natura

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I filosofi della Natura Talete, Anassimando, Anassimene, Pitagora, Eraclito Scuole Manzoni Prof. Alessandro Boselli

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  • I filosofi della Natura

    Talete, Anassimando, Anassimene, Pitagora, Eraclito

    Scuole ManzoniProf. Alessandro Boselli

  • Qual lorigine di tutte le cose?Tutto ci che esiste quindi soltanto una manifestazione temporanea di una realt unica ed eternaAl di l di ci che ci appare, deve esistere qualcosa di unico ed eterno:

  • Questa sostanza viene definita ARCHArch come FORZA che anima le cose e la LEGGE che spiega la loro nascita e la loro morteARCH Arch come PRINCIPIO, cio materia da cui derivano tutte le cose

  • I primi filosofi sono monisti, ilozoisti e panteistiMonismo: un principio unico causa del divenire del mondoIlozoismo: la materia primordiale ha una forza intrinseca che la fa muoverePanteismo: identifica il principio eterno del mondo con la divinit

  • TALETEIntorno al 585 ? 625-547 a.C. ? Tutto pieno di Dei

  • Talete dice che quel principio lacqua, desumendo indubbiamente questa sua constatazione che il nutrimento di tutte le cose umido, che perfino il caldo si genera dallumido e vive nellumido. Ora, ci da cui tutte le cose si generano , appunto, il principio di tutto. Egli desunse quindi questa sua convinzione da questo fatto e dal fatto che i semi di tutte le cose hanno natura umida e lacqua il principio della natura delle cose umide

  • Alcuni dicono che lanima mescolata nel tutto; questa, forse la ragione per cui Talete pens che tutto pieno di di.

  • ANASSIMANDRO611 547 a.C.Intorno alla natura

  • [] Il principio non n lacqua n altro di quelli che si dicono elementi, ma unaltra natura infinita, da cui nascono tutti i cieli e tutti i cosmi che sono in essi.A-peirn, cio privo di peras, privo di forma, privo di determinazione.LInfinito come quantit e indefinito come qualit, indeterminato[] Il principio ed elemento delle cose che sono linfinito []

  • Tutte le cose sono o principio o dal principio: e dellinfinito non c principio, perch avrebbe un limite. Poi, come principio, ingenerato e imperituro: ci che generato deve avere una fine, e la fine propria di ogni dissolvimento

    Perci, noi diciamo, di esso non pu esserci principio, ma esso sembra essere principio delle altre cose, e abbracciarle tutte e tutte reggerle []E linfinito appare come il divino, perch immortale e indistruttibile []

  • Come infinito il principio, cos sono infiniti i mondi che si generano dal principio. E i mondi non sono infiniti solo nella successione temporale, nel senso che il mondo morir e rinascer infinite volte

  • Anassimandro introduce la possibilit o meglio la realt di coesistenza spaziale, nel senso che esistono insieme infiniti cosmi, tutti quanti aventi unorigine e una fine che si perpetuano allinfinito

  • Anassimandro che la Terra galleggia immobile nello spazio, senza cadere e senza essere appoggiata a nulla.,Aezio e lopseudo-Plutarco riportano che per Anassimandro la Terra ha la curiosa forma di un corto cilindro (come una "pietra di colonna") di altezza un terzo del diametro. Aristoteleriferisce che secondo alcuni la Terra sta ferma a causa dell'eguale distribuzione delle parti:

  • PerAezio Anassimandro avrebbe sostenuto che gli astri sono involucri d'aria a forma di ruota, pieni di fuoco, dalle cui aperture fuoriescono le fiamme; allo stesso modo il Sole una sfera ventotto volte maggiore della terra, molto simile alla ruota di un carro,in una parte, attraverso un'apertura, mostra il fuoco, come attraverso la canna di un flauto e le eclissi si produrrebbero quando quell'apertura si chiude.

  • Principio delle cose che sono l'infinito ... da dove infatti le cose che sono hanno origine, l hanno anche la distruzione secondo necessit: poich essi pagano luno allaltro la pena e l'espiazione dell'ingiustizia secondo l'ordine del tempo

  • ANASSIMENE? 525 a.C.Pneuma come principio primo

  • Il mondo di Anassimene un organismo che respira, e questo respiro la sua anima.Laria principio del movimento e di ogni mutamentoIl processo di trasformazione delle cose avviene per il doppio processo di rarefazione e di condensazione: laria rarefacendosi diviene fuoco e condensandosi prima vento, poi nuvola, poi acqua, terra e infine pietra.

  • La condensazione produce il freddo e la rarefazione produce il caldo

    Il mondo diviene ciclicamente e, periodicamente, si dissolve nel principio originario e periodicamente si rigenera da esso

  • SENOFANEColofone570 475 a.C.

  • Senofane pensa che venga una mescolanza della Terra con il mare e che con landare del tempo essa si libera dallumido, adducendo le seguenti prove: nella terraferma e nei monti si trovano conchiglie e nelle latomie di SiracusaSono state trovate impronte di pesci e di foche e a Paro limpronta di una sardina allinterno di una pietra e a Malta impronte di ogni specie di animali marini.Senofane dice che queste impronte si sono formate quando, in un tempo antico, tutto era coperto di fango e limpronta si consolidata con il disseccarsi del fango.

  • Quando la terra si inabissa nel mare e tutto diviene fango gli uomini scompaiono; poi, di nuovo, ricomincia la generazione.

  • PITAGORA

  • uguale al punto uguale alla rettaLunit prevede qualcosa di indivisibile: il punto;La somma dei punti crea delle linee, la somma delle linee crea dei piani e la somma dei piani crea dei solidi

  • ERACLITOVI-V secolo a.C. forse 535 - 475 a.C.Eraclito rileva la perenne mobilit di tutte le cose che sonoNulla resta immobile e nella permane in uno stato di fissit e stabilit; tutto si muove, tutto cambia, tutto muta senza posa e senza eccezioneIL DIVENIREIl FUOCOLa GUERRA

  • A chi discende nello stesso fiume sopraggiungono acque sempre nuoveNon si pu discendere due volte nel medesimo fiume e non si pu toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa della impetuosit e della velocit del mutamento si disperde, si raccoglie, viene e va

  • Noi scendiamo e non scendiamo nello stesso fiume, noi stessi siamo e non siamoIl fiume apparentemente sempre lo stesso, mentre in realt fatto di acqua sempre diversa e noi stessi mutiamo e quando abbiamo completato limmersione siamo diventati diversi da quando ci siamo mossi per immergerci

  • La proclamazione del flusso universale delle cose il punto di partenza per una pi ardita e profonda inferenza:

    Il divenire in continuo passare delle cose da un contrario allaltro.

    Le cose fredde si riscaldano, le cose calde si raffreddano, le cose umide si disseccano, le cose secche si inumidiscono

    Il divenire un continuo conflitto di contrari che si avvicendano, una perenne lotta delluno contro laltro, una guerra perpetua.

  • Il conflitto il padre di tutte le cose e di tutte reQuesto conflitto, questa guerra insieme pace e armoniaLo scorrere perenne delle cose e luniversale divenire si rivelano come armonia o sintesi dei contrari, ossia il perenne pacificarsi di belligeranti, e conciliarsi di contendenti

  • Polemos il padre di tutte le cose, di tutte re; e gli uni disvela come Dei e glia altri come uomini, gli uni fa schiavi e gli altri rende liberi

  • I contrari, potendo solo contendersi a vicenda danno luno allaltro il proprio sensoLa malattia rende dolce la salute, la fame rende dolce la saziet e la fatica rende dolce il riposoNon conoscerebbero neppure il nome della giustizia se non ci fosse loffesa

  • per questa armonia che gli opposti coincidono:Comune nel cerchio sono il principio e la fineLa stessa cosa sono il vivente e il morto, il desto e il dormiente, il giovane e il vecchio, perch queste cose mutandosi sono quelle che a loro volta mutandosi sono queste

  • Non ascoltando me, ma ascoltando il Logos, saggio ammettere che tutte le cose sono unaIl Dio giorno-notte; inverno-estate, guerra-pace, saziet-fameDio quindi armonia dei contrari e unit degli opposti

  • Tutte le cose sono uno scambio del fuoco, e il fuoco uno scambio di tutte le cose []Il fuoco esprime le caratteristiche del perenne cambiamento, del contrasto, dellarmonia

  • Questo ordine, che identico per tutte le cose, non lo fece nessuno degli Dei n degli uomini, ma era sempre ed e sar fuoco eternamente vivo, che secondo misura si accende e secondo misura si spegneIl fuoco unit dei contrari: bisogno delle cose, e in tal senso fa essere tutte le cose, distrugge e fa morire le cose

  • Il fuoco, sopraggiungendo, giudicher e condanner tutte le cose