Cronologia di Storia Romana

46
Le date sono da considerarsi avanti Cristo 21 aprile 753: data tradizionale della fondazione di Roma (Varrone Reatino) → iniziò età monarchica (sette re) metà VII sec.: Tullo Ostilio distrugge Albalonga (guerra albana prospettata come guerra civile), soppiantata da nuovi centri quali Aricia, Tuscolo, Lanuvio VII-VI sec.: singole città etrusche per propria iniziativa si espandono occupando Campania e Lazio 616: inizio del regno di Tarquinio Prisco VI sec.: riforme serviane 525: la colonia greca di Cuma resiste con successo ad Aricia ad una grande coalizione etrusco- italica 509: Tarquinio il Superbo viene cacciato da Roma → fine età monarchica, inizio età repubblicana; consolato di ben cinque consoli → inizio dei Fasti consulares; il console Orazio Pulvillo inaugura il tempio di Giove Capitolino, innalzato dal Superbo → inizio dell’era capitolina; Roma stipula un primo trattato con i Cartaginesi 504: Arrunte, figlio di Porsenna, viene battuto e ucciso ad Aricia da Aristodemo il Malaco, che diviene tiranno di Cuma V-inizio IV sec.: scendendo dall’Appennino meridionale, i Sanniti (i più importanti tra i Sabelli → lingua osca) occupano le zone pianeggianti → Sannio 496: battaglia del Lago Regillo, una delle prime leggendarie vittorie romane; Livio attesta l’esistenza di 21 tribù 493: foedus Cassianum (dal console Spurio Cassio) tra Roma e la lega Latina, di cui l’Urbe torna a far parte; istituzione del tribunato della plebe (in alternativa all’edilità plebea), dotati di ius auxilii, intercessio e sacrosanctitas 480:battaglia di Imera: i Siracusani, insieme con gli Agrigentini, sconfiggono i Cartaginesi 477: battaglia del fiume Cremera: i Fabi sono sterminati dai Veienti

description

Cronologia di storia romana con breve descrizione defli avvenimenti principali

Transcript of Cronologia di Storia Romana

Page 1: Cronologia di Storia Romana

Le date sono da considerarsi avanti Cristo

21 aprile 753: data tradizionale della fondazione di Roma (Varrone Reatino) → iniziò età monarchica (sette re)metà VII sec.: Tullo Ostilio distrugge Albalonga (guerra albana prospettata come guerra civile), soppiantata da nuovi centri quali Aricia, Tuscolo, LanuvioVII-VI sec.: singole città etrusche per propria iniziativa si espandono occupando Campania e Lazio616: inizio del regno di Tarquinio PriscoVI sec.: riforme serviane525: la colonia greca di Cuma resiste con successo ad Aricia ad una grande coalizione etrusco- italica509: Tarquinio il Superbo viene cacciato da Roma → fine età monarchica, inizio età repubblicana; consolato di ben cinque consoli → inizio dei Fasti consulares; il console Orazio Pulvillo inaugura il tempio di Giove Capitolino, innalzato dal Superbo → inizio dell’era capitolina; Roma stipula un primo trattato con i Cartaginesi504: Arrunte, figlio di Porsenna, viene battuto e ucciso ad Aricia da Aristodemo il Malaco, che diviene tiranno di CumaV-inizio IV sec.: scendendo dall’Appennino meridionale, i Sanniti (i più importanti tra i Sabelli → lingua osca) occupano le zone pianeggianti → Sannio496: battaglia del Lago Regillo, una delle prime leggendarie vittorie romane; Livio attesta l’esistenza di 21 tribù493: foedus Cassianum (dal console Spurio Cassio) tra Roma e la lega Latina, di cui l’Urbe torna a far parte; istituzione del tribunato della plebe (in alternativa all’edilità plebea), dotati di ius auxilii, intercessio e sacrosanctitas480:battaglia di Imera: i Siracusani, insieme con gli Agrigentini, sconfiggono i Cartaginesi477: battaglia del fiume Cremera: i Fabi sono sterminati dai Veienti458: battaglia del Monte Algido: il dittatore Lucio Quinzio Cincinnato sconfigge gli Equi451-450: sospensione delle magistrature ordinarie → messa per iscritto dai decemviri legibus scribundis, dieci patrizi il primo anno e cinque patrizi con cinque plebei (benché clientes altamente influenzati) il secondo, la “Legge delle Dodici Tavole”445: la Lex Canuleia (Gaio Canuleio) abolisce il divieto di connubio tra patrizi e plebei443: nascita della magistratura del censor421: ai plebei viene consentito l’accesso alla questura 406-396: durata tradizionale dell’assedio di Veio396: presa di Veio: i Romani completano la sottomissione degli Etruschi390: battaglia del fiume Allia: i Galli sconfiggono i Romani sull'Allia, un piccolo fiume nei pressi di Roma (oggi noto come Fosso Bettina) → sacco di Roma 381: Tuscolo si stacca dalla lega latina per entrare nello stato romano376: i tribuni della plebe Gaio Licinio Solone e Lucio Sestio Laterano richiedono, oltre all’ammissione al consolato, che uno dei due consoli fosse obbligatoriamente plebeo (→ v. 367 a.C.)367: approvate dal Senato e dal dictator Furio Camillo le Leges Liciniae-Sextiae: uno dei due consoli deve essere plebeo; istituzione del praetor urbanus perché si occupi della giurisdizione civile; ai due edili plebei vengono affiancati due edili patrizi (curules); lex de modo agrorum e rateazione + riduzione del debito; il collegio religioso dei custodi e interpreti dei Libri Sibillini passa da due a dieci componenti, metà patrizi e metà plebei (→ decemviri sacris faciundis)354: i Romani stringono un patto con la lega sanniticametà IV sec.: i Sanniti occupano un vasto territorio345: trattato d’alleanza tra Romani e Sanniti, che riconosce le reciproche zone d’influenza, a contatto nella media valle del Liri343-290: le guerre sannitiche costituiscono il pretesto per l’espansione di Roma verso Sud

Page 2: Cronologia di Storia Romana

343-341: prima guerra sannitica343: i Sidicini, attaccati dai Sanniti, chiedono aiuto ai Campani di Capua, i quali, in difficoltà, si rivolgono ai Romani in deditionem (→ bellum iustum); battaglia del Monte Gauro: il console romano Marco Valerio Corvo sconfigge i Sanniti 341: rinnovati con i Sanniti i termini del patto del 354, con la salvaguardia delle stesse zone di influenza → i Sidicini entrano nell’area sannitica e i campani in quella romana340-338: guerra latina340: i Romani al comando di Publio Decio Mure, che cade combattendo, sconfiggono i Latini (con Aurunci, Volsci e Campani), ribellatisi perché sfavoriti dal patto romano-sannitico federazione latina338: battaglia di Trifano: il generale Romano Tito Manlio Torquato sconfigge definitivamente i Latini (sciolta la lega latina → perde validità il foedus Cassianum) → Roma stringe trattati con singole città (divide et impera)327: i Sanniti entrano in gran numero a Neapolis per assicurare il potere alla fazione loro favorevole → durante le discordie tra fazione filoromana e filosannitica, Neapolis viene posta d’assedio,326-304: seconda guerra sannitica326: Neapolis si arrende alle favorevoli condizioni (foedus aequissimum) poste dai Romani → reazione dei Sanniti; la lex Peotelia Papiria abolisce praticamente la schiavitù per debiti, riducendo l’applicazione del nexum a rari casi321: battaglia delle Forche Caudine: i Romani nelle vicinanze di Caudio, sotto il comando dei consoli Spurio Postumio e T. Verturio Calvino, sono sconfitti dai Sanniti, comandati dal loro generale Gaio Ponzio Telesino → i Sanniti impongono un trattato che durerà per cinque anni (in cui i Romani si riorganizzano)317: Agatocle, tiranno di Siracusa, sbarca in Africa, ma, dopo aver combattuto valorosamente per alcuni anni, deve ritirarsi per difendere la patria da altre città siceliote315: battaglia di Lautulae: i Romani sono sconfitti dai Sanniti, nei pressi dell'attuale Terracina, nel quadro della seconda guerra sannitica 314: i Romani, dopo la ripresa delle ostilità cercando di accerchiare i Sanniti dalla regione degli Apuli, con cui intrattenevano relazioni diplomatiche, prendono Luceria, che da roccaforte sannitica diviene colonia latina312: il censore Appio Claudio Cieco inizia la costruzione della via Appia, che congiunge Roma con Capua (e dal 244 con Brindisi)311: battaglia di Imera: il generale cartaginese Amilcare sconfigge il tiranno Agatocle di Siracusa, che viene posta sotto assedio310: battaglia del lago Vadimone: i Romani sconfiggono gli Etruschi306: Roma rinnova l’accordo con Cartagine (terzo)305: battaglia di Boviano: i consoli romani M. Fulvio e L. Postumio sconfiggono definitivamente i Sanniti 304: i Sanniti chiedono la pace → fine della seconda guerra sannitica 302: i Romani stringono un trattato contro i Tarantini, impegnandosi a non navigare oltre il promontorio Lacinio, presso Crotone300: la Lex Ogulnia consente ai plebei di accedere alle cariche sacerdotali più elevate (augurato e pontificato), sancendo la definitiva equiparazione tra i due gruppi → fine della lotta tra patrizi e plebei 298-290: terza guerra sannitica298: mossa antisannitica dei Romani: ufficializzazione dell’alleanza con la Lucania, quando questa è attaccata dai Sanniti → battaglia di Camerino: i Romani del console Lucio Cornelio Scipione Barbato vengono sconfitti295: battaglia di Sentino: i Romani sotto Fabio Rulliano e Publio Decio Mure sconfiggono i Sanniti e i loro alleati Etruschi e Galli, costringendo gli Etruschi, Galli e Umbri a trattare la pace293: battaglia di Aquilonia: i Romani di Lucio Papirio Cursore sconfiggono definitivamente i

Page 3: Cronologia di Storia Romana

Sanniti290: i Sanniti sono costretti a chiedere la pace → dal bottino si inizia ad emettere la prima serie monetale, l’aes grave; Romani conquistano la Sabina per opera di Manlio Curio Dentato289: alla morte di Agatocle, i mercenari Mamertini sono scacciati da Siracusa e si impadroniscono di Messana287: con la Lex Hortensia i plebiscita, votati dai comizi tributi, acquisiscono valore di legge per tutto il popolo romano, senza necessità di ratifica senatoria285: battaglia di Arezzo: un esercito romano sotto Lucio Cecilio è distrutto dai Galli; dopo la richiesta d’aiuto di Thurii, attaccata dai Lucani, i Romani stabiliscono un presidio in una zona nell’orbita tarantina283: battaglia di Lago Vadimone: un esercito romano sotto Publio Cornelio Dolabella sconfigge gli i Galli Boi282: una piccola flotta romana naviga nel golfo, entrando persino nel golfo di Taranto → i Tarantini interpretano questo gesto come una provocazione, affondano alcune navi e gli ambasciatori di Roma, giunti in seguito, vengono insultati;battaglia di Populonia: la resistenza etrusca alla dominazione Romana dell'Italia è definitivamente spezzata280: battaglia di Eraclea: primo scontro tra i Romani di Publio Valerio Levino e i Tarantini, questi ultimi guidati da Pirro, re dell'Epiro, che ottiene la vittoria, ma ad un prezzo eccessivo279: battaglia di Ascoli Satriano: Pirro sconfigge nuovamente i Romani278: l’ultimo trattato romano-cartaginese vincola Roma a non concludere la pace con Pirro senza il consenso di Cartagine275: battaglia di Benevento: Pirro è definitivamente sconfitto dai Romani comandati da Manlio Curio Dentato272: i Romani conquistano Taranto268: lo ius Ariminiensium stabilisce alcuni privilegi per le ultime dodici colonie latine dedotte: possibilità di far testamento ed ereditare secondo diritto romano, ius commercii e possibilità di votare nei comizi tributi264-241: prima guerra punica264: il Senato demanda la scelta della guerra con Cartagine ai comizi, convinti a votare per la guerra dai consoli Appio Claudio Caudice e Marco Fulvio Flacco → Appio conduce un presidio romano a Messina 263: Gerone II di Siracusa scioglie l’alleanza con Cartagine e si schiera con i Romani 262: battaglia di Agrigento: le forze cartaginesi sotto Annibale di Giscone e Annone sono sconfitte dai Romani, che controllano così la maggior parte della Sicilia261: Roma si munisce di una flotta di centosessanta navi da guerra munite di rostri e corvi260: battaglia delle Isole Lipari: una forza navale romana è sconfitta dai Cartaginesi; battaglia di Milazzo: una forza navale romana sotto Caio Duilio sconfigge la flotta cartaginese, assicurando a Roma il controllo del Mediterraneo occidentale (→ colonna rostrata a Duilio)256: battaglia di Capo Ecnomo: una flotta cartaginese sotto Amilcare e Annone è sconfitta nel tentativo di arrestare un’invasione romana dell'Africa da parte dei consoli Marco Attilio Regolo e Lucio Manlio Vulsone; battaglia di Adys: i Romani guidati da Regolo sconfiggono i Cartaginesi nell’Africa settentrionale255-242: guerra di logoramento in Sicilia255: battaglia di Tunisi: i Cartaginesi guidati da Santippo, un mercenario greco, sconfiggono i Romani alla guida di Regolo, che viene catturato254: presa romana di Palermo249: battaglia di Trapani: i Cartaginesi sotto Aderbale sconfiggono a Trapani la flotta dell'ammiraglio romano Publio Claudio Pulcro247: Cartagine affida la difesa della Sicilia ad Amilcare244: fondazione di Brindisi242: istituzione del praetor peregrinus incaricato di amministrare la giustizia tre Romani e stranieri

Page 4: Cronologia di Storia Romana

marzo 241: battaglia delle Isole Egadi: la vittoria navale dei Romani guidati da Gaio Lutazio Catulo sui Cartaginesi, pone fine alla Prima Guerra Punica241: Roma occupa tutta la Sicilia, ad eccezione di Messina e Siracusa → nascita delle province romane; dopo la conquista dell’Italia, si perviene al numero definitivo di 35 tribù romane (4 urbane e 31 rustiche)238: battaglia di Utica: mercenari cartaginesi in rivolta sono sconfitti dalle truppe fedeli di Amilcare Barca, ma i mercenari in rivolta in Sardegna offrono l’isola a Roma, che invia un presidio, facendosi cedere da Cartagine anche la Corsica237: Sardegna e Corsica si affiancano alla Sicilia (241 a.C.) come province romane236: i Galli riprendono le ostilità, ma vengono bloccati all’altezza di Ariminum230: il Senato invia un’ambasceria di protesta alla regina del pirati illirici Teuta, ma uno dei due legati viene assassinato229: entrambi i consoli attaccano gli Illirici per terra e per mare, sconfiggendo Teuta (→ ampliamento del ruolo direttivo di Roma anche verso Oriente)228: i Romani sono ammessi ai giochi Istmici227: per amministrare le province, vengono creati due nuovi pretori, che affiancano i due incaricati dell’amministrazione della giustizia226: Roma stipula un trattato con Cartagine che vincola l’espansione punica a Sud dell’Ebro225: battaglia di Faesulae (Fiesole): i Romani sono sconfitti dai Galli Boi, Insubri e Gesati; battaglia di Talamone: i Romani sotto Emilio Papo e Gaio Attilio Regolo sconfiggono i Galli223: i consoli invadono la Cisalpina → vittoria sulle rive dell’Oglio222: battaglia di Clastidium (Casteggio): i Romani sotto Marco Claudio Marcello sconfiggono i Galli → conquistata Mediolanum, capitale insubra220: il censore Gaio Flaminio fa costruire la via Flaminia da Roma a Rimini219: Annibale assedia Sagunto (a Sud dell’Ebro, ma già alleata romana)218-202: Seconda guerra punicaprimavera 218: Annibale parte dalla Spagna e valica Pirenei e Alpi;218: battaglia del Ticino (sconfitto P. Cornelio Scipione) e battaglia della Trebbia: vittorie cartaginesi; Gneo Cornelio Scipione si attesta a Emporiae (colonia marsigliese sulla costa ai piedi dei Pirenei per contrastare i Cartaginesi in Spagna e bloccare loro la possibilità di inviare contingenti in Italia; il plebiscito Claudio vieta ai senatori di possedere navi per il commercio marittimo (la ricchezza costituisce una sicurezza)217: battaglia del Trasimeno: vittoria cartaginese; dittatura di Quinto Fabio Massimo evita il grande scontro campale; incontro di Naupatto: Filippo V sancisce la supremazia sui recalcitranti Achei ed Etoli216: consolato di Lucio Emilio Paolo e C. Terenzio Varrone sconfitti clamorosamente presso Canne; popolazioni dell’Italia meridionale (→ Capua) si alleano ad Annibale, mentre le colonie restano fedeli a Roma; Annibale si allea con Filippo V di Macedonia, che mira a togliere il protettorato romano dalle coste orientali dell’Adriatico215-205: prima guerra macedonica215: morte di Gerone di Siracusa; il nipote ed erede Geronimo si allea con Annibale; la lex Oppia pone un limite alle ostentazioni di ricchezza da parte delle donne (→ lex sumptuaria)214: Geronimo ucciso in una congiura: i Cartaginesi si impadroniscono di Siracusa213: Claudio Marcello proconsole assedia Siracusa, che cade nel 211 (→ saccheggio, anche di opere d’arte)212: i Romani assediano Capua, che capitola l’anno successivo (punita con la confisca del territorio)dal 211: dopo caduta di Siracusa, con la sottomissione di Agrigento (consegnata a Roma dalle truppe mercenarie) e di altre città si completa la conquista della Sicilia; gli Scipioni (Gneo e Publio) arrivano a Sagunto (→ base per le operazioni), ma entrambi cadono in battaglia contro Asdrubale, che ha ricevuto rinforzi → Cartagine recupera i territori a Sud dell’Ebro

Page 5: Cronologia di Storia Romana

210: Publio Cornelio Scipione (figlio dell’altro P.C.S.) inviato in Spagna con imperium proconsolare (anche se era stato solo edile) e riprende l’espansione verso Sud209: Fabio Massimo, COS V, riprende Taranto (esponente dei conservatori → bottino solo di denaro e ricchezze); Publio Cornelio Scipione espugna Nova Carthago (effetto sorpresa + sfruttamento effetto di variazione del livello della laguna)208: Claudio Marcello muore in un agguato durante una ricognizione; Scipione sconfigge Asdrubale a Braecula (valle del Guadalquivir) ed è acclamato imperator dalle truppe;207: Asdrubale giunge in Italia per via di terra: i consoli C. Claudio Nerone (che teneva a bada Annibale in Puglia) e M. Livio Salinatore (che controllava le mosse di Asdrubale) lo sconfiggono e uccidono al Metauro; Annibale resta confinato nel Bruzio206: Scipione sconfigge l’esercito Cartaginese a Ilipa (basso corso del Baetis) e fonda Italica (più antica città romana della Spagna, dove stanzia i veterani non più in grado di combattere; Cartagine invia Magone Barca in Italia via mare205: Magone sbarca a Genova, ma si ritira dopo un paio d’anni perché non ha ottenuti consistenti rinforzi tra i Galli Cisalpini; consolato di Scipione: proposta di portare la guerra in Africa accettata dai comizi, benché osteggiata da Fabio Massimo e dai senatori → gli è assegnata come provincia la Sicilia (2 legioni) + aiuti volontari, rifornimenti e navi da parte degli Italici (Etruschi); sbarca presso Utica, si allea con il capo numida Massinissa, della tribù dei Massili, sconfigge il capo dei Numidi Massesili Siface ai Campi Magni (valle del fiume Begrada); Massinissa diviene re di Numidia; Annibale richiamato in patria; Publio Sempronio Tuditano conclude la pace di Fenice con Filippo V, cui viene concesso uno sbocco sull’Adriatico, e Roma ha nuovi alleati (Sparta, Atene, Pergamo, Rodi, etc.)202: Scipione sconfigge Annibale a Naraggara, presso Zama (superiorità della cavalleria + manipoli disposti in colonna evitano le cariche degli elefanti); scompare la magistratura del dictator (→ sarà ripristinata da Silla201: Annibale spinge Cartagine a chiedere la pace: rinuncia alla Spagna e alla flotta (tranne dieci navi), indennità, consenso di Roma per intraprendere ogni guerra (esposta alle future prevaricazioni dei Numidi)200-196: seconda guerra macedonica200: Filippo V stringe un accordo con il re seleucide Antioco III e attacca Atene, che chiede aiuto a Roma: dopo un iniziale rifiuto dei comizi, in Senato prevale la corrente favorevole al conflitto198: eletto console Tito Quinzio Flaminino, che conduce la seconda guerra macedonica anche l’anno seguente; dopo il rifiuto delle trattative di Filippo V (cui era chiesto di rinunciare a ogni velleità sugli stati greci), con Roma si schierano la lega achea e la Beozia197: battaglia di Cinocefale: Flaminino sconfigge Filippo V; scoppia una rivolta nell’Hispania Ulterior, estesasi rapidamente anche alla Citerior196: accolta richiesta di pace da parte di Filippo V, cui è imposta una modesta indennità di guerra, la consegna della flotta e il ritiro dei presidii nelle città greche; ai giochi Istmici Flaminino proclama la libertà della Grecia e da allora Roma in Oriente ottiene il ruolo di superiore elemento di equilibrio (Senato romano → punto di riferimento)195: Annibale esiliato a causa degli odii di una fazione ostile: si rifugia presso Antioco III di Siria; consolato di Catone Censorius, che favorisce la sottomissione dei Celtiberi in Spagna e si batte contro l’abrogazione della lex Oppia194: Galli Insubri sconfitti presso la capitale Mediolanum → foedus: truppe su richiesta romana ma organizzazione politico-sociale non cambia192-188: guerra contro Antioco III di Siria192: gli Etoli, scontenti dell’attribuzione di solo una parte della Tessaglia dopo Cinocefale, invitano Antioco a mettersi a capo della riscossa contro l’egemonia romana → egli invade la Tessaglia e Roma, incoraggiata da Eumene II di Pergamo, gli dichiara guerra → con lei si alleano la lega achea e Filippo V (dispensato, perciò, dell’indennità di guerra

Page 6: Cronologia di Storia Romana

191: Publio Cornelio Scipione Nasica sconfigge i galli Boi: il territorio è confiscato; il console Acilio Glabrione sbarca in Grecia, arrivando fino alle Termopili, dove il tribuno militare Marco Porcio Catone piomba sugli Etoli alle spalle: Antioco III viene sconfitto → alla lega etolica è concesso un armistizio;190: il comando della campagna contro Antioco III in Asia è affidato al console Lucio Cornelio Scipione, mentre l’Africano, anch’egli presente, è l’eminenza grigia del conflitto189: battaglia di Magnesia sul Sipilo: i Romani sbaragliano l’esercito di Antioco III e Lucio ottiene il cognomen onorifico di Asiatico; fondata colonia latina di Bononia sul precedente territorio dei Boi; Marco Fulvio Nobiliore riduce gli Etoli all’obbedienza, costretti a ridimensionare la lega (a favore anche di Filippo V), a dipendere da Roma per la politica estera e a pagare un’indennità188: trattato di Apamea, condotto da Gneo Manlio Vulsone e un’ambasceria di dieci senatori, per imporre condizioni più dure di quelle proposte dagli Scipioni: al re seleucide viene imposta la più grande indennità di guerra mai richiesta, la consegna della flotta (tranne dieci navi) e la rinuncia ai territori a Ovest della catena del Tauro187: Marco Emilio Lepido promuove la via Emilia, da Rimini a Piacenza; Catone intenta un processo contro Lucio Cornelio Scipione, accusandolo di aver amministrato i 500 talenti versati da Antioco III come anticipo sull’indennità di guerra senza l’autorizzazione senatoria → l’Africano, direttamente coinvolto, straccia i registri in Senato186: senatusconsultum ultimum de Bacchanalibus184: censura di Catone, che insiste nell’accusare Scipione l’Africano di connivenza con Antioco III → Scipione si ritira nella sua villa campana di Literno183-182: Annibale, ospite di Prusia re di Bitinia, si suicida quando i Romani chiedono la sua consegna183: fondate colonie romane di Parma e Mutina sul precedente territorio dei Boi; morte di Scipione l’Africano180: deportati 40000 Liguri Apuani a ripopolare i territori devastati nel Sannio171-168: terza guerra macedonica171: Roma coglie pretesti per attaccare Perseo, figlio e successore di Filippo V al trono macedone → per tre anni i romani restano in posizione di stallo nei territori montuosi della frontiera macedonica;168: il console Lucio Emilio Paolo sconfigge Perseo a Pidna (in Pieria, presso il golfo Termaico) → regno macedonico diviso e riorganizzato in quattro repubbliche autonome (programma sostenuto da Catone), gli Epiroti schierati col re macedone duramente puniti e deportati in Italia i mille Achei più rappresentativi (tra cui Polibio) per la neutralità della lega achea: costoro restano esiliati in municipi italici fino al 150167-43: il ricchissimo bottino della terza macedonica permette l’esenzione dei Romani dal tributo fino alle misure fiscali straordinarie della guerra civile155: ambasceria ateniese di Carneade (accademico), Critolao (peripatetico) e Diogene (stoico favorevolmente accolta dal pretore Aulo Postumio Albino e dal senatore Gaio Acilio (che scrissero annali in greco), mentre è osteggiata da Catone (→ Origines)154: i Lusitani cominciano, con una scorreria nel territorio romano, una guerra che durerà fino al 139 a.C (morte del loro capo Viriato)153: i Cartaginesi rifiutano di accettare a scatola chiusa il verdetto dell’ambasceria guidata da Catone sui loro problemi con Massinissa → Catone in Senato propone strenuamente di portare guerra a Cartagine (cenerume censeo Carthaginem esse delendam) e, benché osteggiato dal parere di Scipione Nasica (→ timore per la fine del metus hostilis), prevalgono quelli che la pensano come lui; insurrezione dei Celtiberi149-146: terza guerra punica149: Cartagine dichiara la resa ai Romani sbarcati in Africa, consegnano numerosi ostaggi e tutte le armi, ma la condizione imposta di dover abbandonare Cartagine, condannata alla distruzione,

Page 7: Cronologia di Storia Romana

era inaccettabile → i Cartaginesi organizzano un’estrema resistenza e l’assedio alla città si protrae; Andrisco, avventuriero greco che si spaccia per figlio di Perseo (→ Pseudofilippo) raccoglie un esercito di Macedoni e Traci: Roma gli dichiara guerra, ma il piccolo contingente romano là inviato è sconfitto; Catone accusa il pretore dell’Hispania Ulterior, Servio Sulpicio Galba, di aver fatto uccidere o vendere come schiavi 7000 Lusitani; approvata la lex Calpurnia, prima di una serie di leges de repetundis148: Andrisco è sconfitto a Pidna da Quinto Cecilio Metello → le quattro repubbliche macedoniche divengono provincia romana, inglobando Epiro e Tessaglia; si inizia a costruire la via Egnatia da Bisanzio alla costa adriatica (prima via romana al di fuori del territorio italico); Spurio Postumio Albino promuove la via Postumia da Genova ad Aquileia, connessa con la via Emilia a Piacenza147: Scipione Emiliano, tribuno militare nella campagna in Africa, secondogenito di Lucio Emilio Paolo adottato dal figlio dell’Africano, è eletto console e chiude Cartagine in un blocco strettissimo, serrandone artificialmente il porto; il Senato delibera la concessione a diverse città, oltre a Sparta, si uscire dalla lega achea, con cui erano entrate in conflitto, ma quest’ultima non accetta tale decisione146: nella primavera Scipione Emiliano si impadronisce di Cartagine, la città viene rasa al suolo e il territorio organizzato come provincia d’Africa; il console Lucio Mummio distrugge l’esercito acheo sull’istmo e la capitale Corinto viene rasa al suolo, il territorio dichiarato ager publicus populi Romani e gli abitanti venduti come schiavi → perdita dell’autonomia politica da parte di molte città greche (controllate dal responsabile della provincia di Macedonia145: i dieci commissari romani incaricati della sistemazione dell’Acaia rientrano a Roma, lasciando Polibio a verificare l’attuazione del nuovo ordinamento144: il filosofo stoico Panezio giunge a Roma e si unisce al circolo degli Scipioni143: la guerra contro i Celtiberi riprende avendo come centro Numanzia, nell’alta valle del Duerodopo 140: in Sicilia si infittiscono le manifestazioni di banditismo137: il console Gaio Ostilio Mancino è costretto a d offrire una resa ai Numantini dopo esser stato preso in trappola, ma il Senato disconosce il suo trattato, su suggerimento di Scipione Emiliano136: la prima rivolta servile organizzata, in Sicilia, ha origine presso Enna, capeggiata dal siro Euno e da Cleone134: inizio dell’assedio di Numanzia133: Lucio Cornelio Scipione Emiliano rade al suolo Numanzia, dove i Cartaginesi avevano molti interessi; Tiberio Sempronio Gracco è eletto tribuno della plebe → riforma agraria (lex Sempronia); Attalo III, re di Pergamo, lascia in eredità il suo regno ai Romani → creazione della provincia d’Asia132: Tiberio Gracco viene rieletto al tribunato, cosa non lecita → Tiberio e trecento suoi seguaci vengono uccisi, probabilmente su istigazione del pontifex maximus Scipione Nasica; in Sicilia lo schiavo ribelle Euno conquista con i suoi seguaci Enna e Tauromenio, prima di essere sconfitto dal console Publio Rupilio, che ivi rimarrà proconsole nel 131 a.C.130: Marco Paperna seda la rivolta di Aristonico, figlio illegittimo di Eumene II, che rivendicava il regno di Pergamo129: Scipione Emiliano si adopera per esautorare i triumviri agrari, assegnando la decisione sui terreni controversi ai consoli125-118: costituzione della Gallia Narbonensis, con il pretesto di adempiere alla richiesta di aiuto di Marsiglia, attaccata dai Galli Allobrogi125: il console Marco Fulvio Flacco avanza la proposta di concedere la cittadinanza agli italici che ne avessero fatto domanda123: eletto tribuno della plebe Gaio Gracco, fratello di Tiberio, che propone un programma di riforme più articolato; Quinto Cecilio Metello conquista le Baleari, precedentemente base di pirati (→ Balearicus); acquisite basi in Cilicia, sottratte ai pirati

Page 8: Cronologia di Storia Romana

122: Gaio Gracco, non rieletto tribuno della plebe per l’anno 121 a.C., occupa in armi l’Aventino con i suoi seguaci e, vedendosi attaccato dall’esercito consolare, si fa uccidere da un servo120 c.a: dalla penisola dello Jutland si muovono le orde di Cimbri e Teutoni, barbari di stirpe germanica prima verso il Danubio e poi verso l’Italia settentrionaletra 119 e 114: fondazione di Narbo Martius (Gallia Narbonese)118: alla morte di Micipsa, figlio di Massinissa, Giugurta diviene re di Numidia dopo aver eliminato i figli di Micipsa e Iempsale e aver scacciato Aderbale → un arbitrato romano richiesto da Aderbale divide il regno di Numidia tra questi e Giugurta113: battaglia di Noreia (Neumarkt): Cimbri e Teutoni sconfiggono Gneo Papirio Carbone112-105: bellum Iughurtinum112: Giugurta si impadronisce di Cirta, la capitale numidica a Oriente, scacciando Aderbale e uccidendo i mercanti italici: il Senato, su pressione popolare, dichiara guerra a Giugurta111: una prima spedizione contro la Numidia non ha successo per la corruzione del comandante Lucio Caturnio Bestia (console per l’anno), che concede un armistizio a Giugurta110: diverse sconfitte romane in Numidia riaccendono il contrasto tra l’oligarchia corrotta e il popolo109: il console Quinto Cecilio Metello conquista diverse fortezze di Giugurta, ma non conclude la guerra; battaglia della Valle del Rodano: Cimbri e Teutoni sconfiggono i Romani guidati da Marco Giunio Silvano107: Gaio Mario, prima legatus di Metello in Numidia, è eletto console e sconfigge Giugurta (105), tradito dal suocero Bocco, re di Mauritania, corrotto dal questore Lucio Cornelio Silla; riforma dell’esercito106: Cepione attribuisce la questio de repetundis ad una giuria senatoria6 ottobre 105: battaglia di Arausio (Orange): Cimbri e Teutoni sconfiggono gli eserciti Romani di Quinto Servilio Cepione e di Gneo Manlio Massimo (più grande disfatta dopo Canne)104: trionfo di Mario e uccisione di Giugurta → Numidia ripartita tra Bocco e un discendente di Micipsa; seconda ribellione servile in Sicilia104-100: cinque consolati consecutivi di Gaio Mario per far fronte a degli scontri con i Germani103: approvata la Lex Appuleia de Maiestate, che darà grande adito a strumentalizzazioni successive102: battaglia di Aquae Sextiae: Gaio Mario sconfigge i Teutoni e gli Ambroni; l’altro console Quinto Lutazio Catulo lascia dilagare i Cimbri nella pianura veneta101: battaglia dei Campi Raudii (presso Vercellae, Venetia meridionale): Gaio Mario e Quinto Lutazio Càtulo sconfiggono i Cimbri, nella battaglia in cui, per la prima volta nella storia, venne usata la polvere da sparo; il console Manlio Aquilio uccide Atenione e stermina i ribelli in Sicila; il tribuno della plebe di Gaio Servilio Glaucia assegna ai cavalieri la quaestio de repetundis100: il tribuno Lucio Appuleio Saturnino fa approvare un’iniziativa agraria a favore dei veterani di Mario, costringendo il popolo al giuramento (→ Metello Numidico preferisce l’esilio) e fa assassinare il rivale di Glaucia, che si candidava per il 99 → Mario, incaricato da un senatusconsultum ultimum di ristabilire l’ordine li costringe a rifugiarsi nel Campidoglio, dove gruppi di avversari li eliminano; nasce Gaio Giulio Cesare (c.a)91: il tribunus plebis Marco Livio Druso propone l’estensione della cittadinanza romana agli Italici, ma la procedura della rogatio viene dichiarata illegale e Druso viene assassinato da seguaci del console Lucio Marcio Filippo, suo oppositore→ guerra sociale90: Lucio Giulio Cesare fa approvare una legge che garantiva la cittadinanza a chi non si unisce ai socii insorti o a chi ne fa richiesta entro sessanta giorni (Lex Iulia de civitate) ma permangono resistenze nel gruppo sabellico89: lex Plautia Papiria (Gaio Papirio Carbone + Marco Plautio Silvano) perfeziona la concessione della cittadinanza mentre il provvedimento del console Gneo Pompeo Strabone concede il diritto latino alle popolazioni a Nord del Po; dopo che Mitridate VI si impossessa di Bitinia e

Page 9: Cronologia di Storia Romana

Cappadocia, alleate dei Romani, viene inviato contro di lui Manio Aquilio, che ristabilisce la situazione, e suggerisce a Nicomede, re di Bitinia, di saccheggiare il Ponto per pagare l’indennità richiesta88-85: prima guerra mitridatica88: a Nola il console Lucio Cornelio Silla seda definitivamente la rivolta sociale; Roma deve intervenire contro Mitridate VI Eupatore, re del Ponto, che aveva fatto assassinare ottantamila italici e aveva invaso altre regioni asiatiche e la Grecia → il console Silla parte per affrontare Mitridate; Publio Sulpicio Rufo fa concedere il comando dell’operazione a Gaio Mario → Silla marcia su Roma, occupa la città e dichiara Rufo, che viene messo a morte, e Mario, che fugge in Tunisia, hostes publici87: eletto console Lucio Cornelio Cinna per opera di Silla, ma questi passa dalla parte dei democratici, richiamando Mario dall’esilio, ma è costretto a fuggire per l’opposizione del collega Gneo Ottavio e i tumulti in città; Roma è assediata da Mario con un esercito di veterani raccolti in Etruria; Silla sbarca in Grecia e inizia l’assedio di Atene86: Gaio Mario, approfittando dell’assenza di Silla per la guerra mitridatica, viene eletto console e invia un esercito comandato da Valerio Flacco a combattere Mitridate, ma il legato Gaio di questo, Flavio Fimbria, lo uccide e ne prende il posto, riconquistando diverse città della provincia d’Asia e scacciando Mitridate da Pergamo, suo quartier generale; Mario muore dopo pochi mesi e a Cinna si fa affiancare da Gneo Papirio Carbone, coppia consolare riconfermata anche nei due anni successivi (→ dominatio cinnana)85: Mitridate VI viene costretto da Silla alla pace di Dardano → rientro nei confini del Ponto, consegna della flotta nell’Egeo, pagamento di un’indennità; le truppe di Fimbria passano dalla parte di Silla, che le affida al proprio legatus Lucio Licinio Murena, lasciato a presidio della provincia d’Asiaprimavera 84: Cinna, mentre sta per imbarcarsi ad Ancona per combattere Silla in Grecia, viene assassinato dai suoi soldati; Carbone fa preparativi bellici sul suolo italico83-82: seconda guerra mitridatica condotta da Licinio Murena: questione di poco conto83: Silla sbarca a Brindisi, dove gli vanno incontro Crasso, il più importante esponente degli equites, e Gneo Pompeo, che gli consegna tre legioni raccolte nel Piceno 82: Silla vince Mario il Giovane a Preneste e l’ultima resistenza dei Sanniti presso Porta Collina, si impadronisce di Roma, con la carica di dictator legibus scribundis et reipublicae constituendae a tempo indeterminato → compilate liste di proscrizione ed emanate leggi che favoriscono gli optimates a scapito dei populares80-79: istituita la provincia di Cilicia80: il propretore mariano della Spagna Citeriore Quinto Sertorio organizza una rivolta dei Lusitani79: Silla invia contro Sertorio Metello Pio, che non riesce a sedare la ribellione, nel frattempo estesasi a tutta la Spagna e rafforzata dai superstiti seguaci di Lepido guidati da Marco Perperna; Silla abdica alla dittatura, si ritira a vita privata in Campania, dove muore l’anno dopo78: il console Marco Emilio Lepido propone provvedimenti sovvertitori di quelli di Silla (ripristino prerogative tribunizie, ripresa delle frumentationes, estromissione dei coloni sillani dai territori sottratti agli italici) → inviato a sedare una rivolta in Etruria, ma si mette a capo dei rivoltosi, favorendo una simile ribellione nell’Italia settentrionale → senatusconsultum ultimum: reazione affidata al proconsole Lutazio Catulo e a Pompeo (imperium come propretore) → Pompeo a Modena seda la rivolta del Nord mentre Catulo sconfigge Lepido al ponte Milvio77: Pompeo giunge in Spagna verso la fine dell’anno, ma viene sconfitto alcune volte per non aver voluto aspettare i rinforzi di Metello Pio; Mitridate offre la sua alleanza a Sertorio74-73: Metello e Pompeo espugnano varie piazzeforti sertoriane 74-63: terza guerra mitridatica74: al pretore Marco Antonio (figlio dell’Antonio che nel 102 aveva sconfitto i pirati in Cilicia) ottiene un potere illimitato per debellare i predoni, ma è sconfitto a Creta; Mitridate invade la

Page 10: Cronologia di Storia Romana

provincia d’Asia per evitare che Roma entri in possesso della Bitinia, lasciatale in eredità da Nicomede IV → viene inviato contro il re del Ponto Lucio Licinio Lucullo73: a Capua scoppia una rivolta degli schiavi guidata dal Trace Spartaco; le violente proteste per le difficoltà nei rifornimenti granari sfociano nella reintroduzione delle frumentationes abrogate da Silla; Lucullo sgomina l’esercito mitridatico e penetra nel Ponto attraverso la Galazia con l’appoggio del capo galata Deiotaro72: Perperna assassina Sertorio per prendere il posto di comandante, ma viene presto sconfitto e giustiziato; a Pompeo va il merito di aver concluso la guerra in Spagna con una razionale opera di pacificazione → la Spagna diviene per Pompeo una base clientelare; Crasso si fa assegnare uno speciale imperium proconsulare per venire a capo della guerra servile, chiude le bande di rivoltosi nel Bruzio, che cercano di attraversare lo stretto per raggiungere la Sicilia, ma i pirati cilici frodano Spartaco; Mitridate, sconfitto e spodestato da Lucullo anche in virtù della cavalleria fornita da Deiotaro si rifugia dal genero Tigrane, re d’Armenia71: Marco Licinio Crasso sconfigge a Brindisi una parte dei ribelli di Spartaco; l’altra metà degli schiavi rivoltosi è sconfitta da Pompeo che rientrava in Italia dalla Spagna70: consolato di Pompeo (con una speciale dispensa senatoria perché privo del regolare cursus honorum) e Crasso, che abrogano le riforme sillane più invise, restaurando i poteri dei tribuni della plebe; Cicerone difende i Siracusani contro il propretore Verre; i Romani sottomettono tutte le piazzeforti del Ponto69: Lucullo decide la spedizione in Armenia, che si estendeva dalla Mesopotamia alla Siria (da cui Tigrane aveva estromesso gli ultimi seleucidi → nella battaglia di Tigranocerta i Romani riportano la vittoria, ma Lucullo viene esautorato per l’opposizione dei finanzieri romani, adirati con lui per la riduzione dei debiti nella provincia d’Asia 68-67: Quinto Cecilio Metello sottomette la provincia di Creta67: la Lex Gabinia de piratis persequendis (tribuno Aulo Gabinio) concede a Pompeo un imperium proconsulare (illimitato su tutto il Mediterraneo e sui litorali fino a 50 miglia nell’interno → facoltà di indire arruolamenti, allestire la flotta e nominare legati) per debellare i pirati cilici, impresa portata a termine in tre mesi66: Pompeo ottiene un imperium extraordinarium (lex Manilia) illimitato per sconfiggere Mitridate VI e si allea con i Parti → Tigrane si sottomette e Mitridate si rifugia nel Bosforo Cimmerio (Crimea); Catilina tenta una candidatura al consolato, ma non è ammesso perché accusato de ambitu (corruzione) → la congiura ordita ai danni dei consoli eletti non è messa in pratica → Lucio non è incriminato grazie all’appoggio di Crasso65: edilità di Cesare, che offre splendidi ludi64: Catilina ritenta la candidatura al consolato, che è nuovamente rifiutata → ordita una congiura a danno dei consoli dell’anno successivo; Pompeo riorganizza l’Oriente, riducendo a provincia il Ponto, la Cilicia, la Siria ed affidando a sovrani di fiducia la Cappadocia, la Galazia e la Giudea63: fine della seconda guerra mitridatica per il suicidio di Mitridate, tradito dal figlio Farnace, a cui era stato promesso il regno del Bosforo → Pompeo sistema globalmente l’Oriente, ampliando la propria personale clientela; il console Marco Tullio Cicerone scopre la congiura di Catilina grazie a Fulvia, una congiurata, ed attacca Catilina in Senato con le Catilinarie → Catilina si rifugia con i suoi seguaci in Etruria; pontificato massimo e pretura di Cesaregennaio 62: battaglia di Pistoia: le forze del cospiratore Catilina sono sconfitte dalle forze armate romane governative di Gaio Antonio (ai congiurati, illecitamente, non è concessa la provocatio ad populum)62: Pompeo sbarca a Brindisi e congeda le legioni → qualche mese dopo è celebrato il trionfo60: primo triumvirato: Cesare sarebbe stato console per il 59 a.C. e avrebbe fatto approvare la sistemazione pompeiana dei territori orientali ed avrebbe diminuito di un terzo le imposte che i pubblicani, sostenitori di Crasso, dovevano allo Stato; alla fine del consolato, Cesare sarebbe diventato per cinque anni proconsole della Gallia Cisalpina, della Narbonese e dell’Illirico59: consolato di Cesare e di Marco Calpurnio Bibulo, che viene estromesso dal potere per aver

Page 11: Cronologia di Storia Romana

contrastato il collega con ogni mezzo, appigliandosi anche a divieti di natura religiosa; approvata la legge che istituiva distribuzioni agrarie ai veterani di Pompeo; la lex Vatinia ratifica il proconsolato quinquennale di Cesare nelle Gallie e nell’Illirico 58-50: conquista della Gallia da parte di Cesare 58-56: Cesare occupa l’intera Gallia fino al Reno58: battaglia di Bibracte: vittoria di Cesare sugli Elvezi → inizia la conquista della Gallia; battaglia in Alsazia (Battaglia di Vesonzio): Cesare sconfigge definitivamente i Germani Suebi di Ariovisto ai piedi dei Vosgi → salda occupazione romana nel cuore della Gallia Comata vel Bracata; nel frattempo Publio Licinio Crasso continua in Normandia la sottomissione delle zone costiere settentrionali; il tribuno Publio Clodio reintroduce i collegia, associazioni artigiane sciolte nel 64, istituisce frumentationes gratuite, fa annettere l’isola di Cipro, con il tesoro del suo sovrano Tolomeo e fa approvare la lex Clodia, che condannava all’esilio chiunque avesse condannato un cittadino romano senza concedere la provocatio ad populum → Cicerone condannato all’esilio57: Cicerone viene richiamato dall’esilio; Pompeo è efficace prefetto dell’annona e recluta una banda armata agli ordini di Tito Annio Milone per fronteggiare le bande che Clodio aveva radunato tra i collegia;56: accordo di Lucca: Cesare avrebbe mantenuto il controllo delle Gallie per altri cinque anni, Pompeo e Crasso sarebbero stati consoli per il 55 a.C. ed inseguito avrebbero ottenuto il governatorato rispettivamente della Spagna e della Siria; l’evidenza del progetto imperialistico su tutta la Gallia suscita la reazione dei Veneti di Bretagna, sconfitti da Cesare che aveva anche allestito una flotta, mentre Crasso a Sud ottiene la sottomissione delle tribù d’Aquitania → Cesare dichiara la Gallia provincia romana55-54: Cesare si spinge in Britannia fino al Tamigi55: consolato di Pompeo e Crasso: la lex Pompeia Licinia garantisce la proroga del proconsolato di Cesare, mentre il tribuno Gaio Trebonio promuove l’assegnazione di un simile potere quinquennale a Crasso in Siria e a Pompeo in Spagna; due popoli germanici invadono la Gallia Belgica e Cesare li sopraffa e li stermina54: morte di Giulia, figlia di Cesare e moglie di Pompeo53: Cesare sconfigge una rivolta di Galli comandata da Ambiorige, sovrano degli Eburoni; battaglia di Carre: un esercito romano guidato da Crasso, che viene ucciso con una colata di piombo fuso in gola, è annientato dai Partigennaio 52: dopo gli scontri armati tra le bande del cesariano Publio Clodio ed il pompeiano Annio Milone lungo la via Appia e la morte del primo, il popolo si ribella ed il Senato nomina Pompeo consul sine collega per riportare l’ordine a Roma 52: battaglia di Gergovia: Vercingetorige infligge una lieve sconfitta a Cesare, che perde la sua aura di imbattibilità; battaglia di Alesia: Cesare sconfigge il ribelle gallico Vercingetorige, completando la conquista romana della Gallia transalpina; Pompeo stabilisce che i candidati alle magistrature debbano essere presenti a Roma, ma un plebiscito dispensa Cesare; prolungato per un altro quinquennio l’imperium proconsulare di Pompeo51: Cesare chiede una proroga perché il suo comando militare sarebbe scaduto nel 50, lasciandolo scoperto come privatus nel 49 prima del previsto consolato del 48, ma il console Marco Claudio Marcello induce il Senato a respingere la richiesta50: Cesare rifiuta di congedare le legioni al termine del suo mandato e compie ripetuti tentativi di mediazione, falliti per l’intransigenza degli ottimati1 gennaio 49: il tribuno Marco Antonio legge un messaggio di Cesare, nonostante l’opposizione dei consoli Gaio Claudio Marcello e Lucio Cornelio Lentulo, ma le proposte vengono rifiutate; i tribuni Quinto Cassio e Marco Antonio pongono il veto alla designazione di Domizio Enobarbo quale proconsole delle Gallie al posto di Cesare, ma i pompeiani li costringono a fuggire7 gennaio 49: un senatusconsultum ultimum affida formalmente la difesa della respublica ai consoli

Page 12: Cronologia di Storia Romana

e in pratica la consegna a Pompeo11 gennaio 49: Cesare varca in armi il Rubicone, che segnava il sacro pomerium di Roma e occupa Rimini → inizio della guerra civile; il tribuno della plebe Marco Antonio si schiera dalla parte di Cesare49: Cesare scende incontrastato la penisola fino a Roma, da cui Pompeo ero fuggito, salpando da Brindisi con 5 legioni e svariati senatori alla volta dell’Oriente → Cesare parte per la Spagna, dove in meno di due mesi le forse pompeiane gli si arrendono → Cesare si fa assegnare una dittatura straordinaria, proposta dal pretore urbano Marco Emilio Lepido, massima carica rimasta nell’Urbe e concede la cittadinanza romana ai Transpadani prima di essere eletto come console per il 48 e aver deposto, a dicembre, il potere dittatoriale; l’unico scacco dei cesariani è in Africa, dove Gaio Scribonio Curione era stato inviato a contrastare il governatore provinciale e il re di Numidia48: all’inizio dell’anno Cesare salpa da Brindisi con Marco Antonio come luogotenente → presso la costa illirica a Dyrrachium (Durazzo) gli opposti accampamenti si fronteggiano per mesi, prima che Cesare, in difficoltà di approvvigionamento, ripieghi sulla Tessaglia, seguito da Pompeo → battaglia di Farsalo: decisiva vittoria di Cesare contro Pompeo, che si rifugia in Egitto, ma viene ucciso dai sicari inviati dai ministri di Tolemeo XIII → Cesare si duole di quest’atto e favorisce, nella questione dinastica, la sorella di Tolemeo, Cleopatra VIIottobre 48: Cesare ottiene una dittatura di durata annuale e il governo dell’Urbe è affidato al suo magister equitum Marco Antonio47: Cesare, bloccato nei quartieri reali di Alessandria dalle truppe tolemaiche, viene raggiunto dai rinforzi di alleati orientali e riesce a sconfiggere Tolemeo XIII, insediando sul trono egiziano Cleopatra insieme col fratello minore Tolemeo XIV; battaglia di Zela: Cesare sconfigge il re del Bosforo Farnace, che aveva rioccupato il regno avito (Ponto) e invaso anche la Bitinia, in una brillante e veloce campagna militare 46: consolato di Cesare e Marco Emilio Lepido→ battaglia di Tapso (costa orientale della Tunisia) → suicidio di Marco Porcio Catone, che aveva il comando del presidio di Utica → la Numidia diviene provincia romana; Cesare ottiene una dittatura decennale reipublicae consituendae causa45: battaglia di Munda (tra Siviglia e Malaga): Cesare distrugge le ultime forze della resistenza pompeiana (→ i figli Gneo e Sesto Pompeo) e diviene l'assoluto padrone di Romainizio 44: la dittatura cesariana reipublicae constituendae causa diviene a vita (magister equitum: Lepido) 15 marzo 44: Giulio Cesare viene assassinato da una congiura senatoria a capo di Marco Giunio Bruto, Gaio Cassio Longino e Decimo Brutonotte fra 15 e 16 marzo 44: Lepido, in reazione al cesaricidio, fa occupare il foro dalle truppe17 marzo 44: il console Marco Antonio in senato fa approvare un compromesso che prevede l’amnistia per i congiurati e il riconoscimento degli atti di Cesare (così non dichiarato tiranno)20 marzo 44: la laudatio funebris tenuta da Antonio al funerale di Cesare suscita l’ira della folla, commossa anche dai lasciti testamentari → i cesaricidi sono costretti ad allontanarsi da Roma44: la lex Antonia de actis Caesaris confirmandis ingiunge di pubblicare, con efficacia di legge, le disposizioni cesariane; il console abolisce la dittaturafine aprile 44: il pronipote Gaio Ottavio è adottato da Cesare per via testamentaria, ma il console rifiuta di consegnargli i tre quarti dei beni di Cesare che gli spettano44: Antonio rifiuta il proconsolato della Macedonia, attribuitagli per la lex de permutatione provinciarum e la sostituisce con le Gallie (Transalpina + Cisalpina); Bruto e Cassio decidono di organizzare il loro esercito in Oriente → Bruto sottrae la Macedonia e le sue truppe a Gaio Antonio, Cassio elimina Publio Cornelio Dolabella, governatore di Siria, e i due collaborano per assicurarsi anche il possesso dell’Asia Minore; Cicerone inizia la propaganda antiantoniana con

Page 13: Cronologia di Storia Romana

le sue orazioni, soprannominate Filippicae ottobre 44: Antonio incolpa Ottaviano di aver cospirato contro di lui e questi induce alla defezione le legioni che il primo aveva fatto venire dalla Macedoniafine 44: Antonio si dirige in Cisalpina, che il proconsole precedente, Decimo Bruto, non aveva intenzione di abbandonare1 gennaio 43: con la V Filippica Cicerone ottiene dal Senato di ingiungere ad Antonio di abbandonare la Cisalpina e di attribuire un comando militare (imperium pro praetore) ad Ottaviano, insieme con l’incarico per i consoli Aulo Irzio e gaio Vibio Pansa di arruolare nuove truppe43: Marco Antonio assedia Decimo Bruto a Mutina, mentre il Senato annulla la sua opera legislativa e organizza le ostilità aprile 43: Ottaviano e i consoli sconfiggono Antonio a Modena → entrambi i consoli muoiono e l’intero esercito dipende da Ottaviano; Antonio raccoglie le truppe superstiti e i rinforzi del suo generale Publio Ventidio e si presenta in Narbonese all’accampamento di Lepido, che con Lucio Munazio Planco e Asinio Pollione, comandanti cesariani, aderisce alla causa di Antonioluglio 43: Ottaviano marcia su Roma perché il Senato non ha accettato la sua candidatura a console e viene eletto insieme col cugino Quinto Pedio → i consules suffecti, con la lex Pedia, abrogano l’amnistia per i cesaricidi e annullano il provvedimento che dichiara Antonio hostis publicus; nel frattempo Decimo Bruto, abbandonato dalle truppe, era stato ucciso da un capo gallico43-38: secondo triumvirato (poi prorogato fino al 33 a.C.), formalmente legalizzato come triumviri reipublicae constituendae → ad Antonio la Gallia Comata, a Lepido la Narbonensis e la Spagna, a Ottaviano Sicilia, Sardegna e Africa, mentre l’Italia è zona comune; compilate liste di proscrizionefine 43: per sovvenire alle necessità finanziare della guerra di Modena, il Senato ristabilisce il tributum e il governo triumvirale impone nuove tasseinizio ottobre 42: battaglia di Filippi (Macedonia, a N-E del monte Pangeo): Marco Antonio sconfigge Cassio, che si suicida23 ottobre 42: a Filippi viene sconfitto Bruto42: Antonio stabilisce di tenersi tutta la parte orientale del dominii romani, oltre alle Gallie Comata e la Narbonensis (la Cisalpina non era più provincia), a Lepido fu assegnata l’Africa, mentre a Ottaviano spetta la Spagna e il compito di sistemare in Italia almeno 100000 veterani41: il console Lucio Antonio e la moglie di Marco, Fulvia, vengono a guerra con Ottaviano, che li costringe a chiudersi in Perugia; Cleopatra, che nel frattempo si è sbarazzata di Tolomeo XIV, incontra Antonio a Tarso, in Cilicia, e induce il triumviro a trascorrere con lei l’inverno ad Alessandria febbraio 40: Perugia capitola e Ottaviano approfitta della vittoria per inviare parte delle sue truppe ad occupare la Gallia; Antonio, che stava combattendo contro i Parte, che avevano invaso la Siria ed erano dilagati in Asia Minore e in Palestina, informato della caduta di Perugia, torna in Italia e raggiunge un accordo con Ottaviano: ad Antonio rimane l’Oriente, a Ottaviano l’Occidente, Illirico compreso, l’Italia è a disposizione di entrambi per gli arruolamenti e a Lepido è confermata l’Africa39: il generale antoniano Ventidio riesce a liberare le province romane dai Parti; stipulato un accordo con Sesto Pompeo a Miseno, con cui gli vengono assegnate Sicilia, Sardegna, Corsica e Peloponneso, ma il patto dura poco, perché i triumviri non gli concedono i territori promessisettembre-ottobre 37: Antonio e Ottaviano stipulano un nuovo accordo A Taranto, con cui rinnovano il triumvirato per altri 5 anni37: Antonio riconosce i gemelli avuti da Cleopatra nel 40, Alessandro Elio e Cleopatra Selene 36: Vipsanio Agrippa sconfigge Sesto Pompeo a Nauloco → in occasione dell’ovatio per la vittoria Ottaviano ottiene la tribunicia sacrosanctitas a vita; Lepido pretende per sé la Sicilia, ma viene

Page 14: Cronologia di Storia Romana

completamente esautorato e gli resta solo la carica di pontifex maximus; Antonio organizza un spedizione militare contro i Parti, ma riesce a conquistare solo l’Armenia, detronizzando nel 34 re Artavasdemaggio/giugno 32: Antonio divorzia da Ottavia per sposare una straniera32: le principali città italiche giurano fedeltà (coniuratio totius Italiae) ad Ottaviano contro Antonio, accusato di voler trasferire il potere romano in Egitto; i consoli chiedono invano la ratifica delle donazioni di Alessandria a Cleopatra e ai suoi figli, ma Ottaviano li costringe con la forza a fuggire da Antonio con i senatori; Ottaviano dichiara guerra a Cleopatra (bellum iustum)31-23: consolati consecutivi di Ottaviano, che alterna vari colleghi2 settembre 31: battaglia di Azio: la flotta di Ottaviano, comandata da Vipsanio Agrippa, annienta quella di Marco Antonio e il primo si avvia ad essere il dominatore unico di Roma → fine dell’età repubblicana, inizio dell’età imperiale; viene così sbaragliato l’Egitto, l’ultima delle monarchie ellenisticheestate 30: Ottaviano entra in Egitto mentre le ultime truppe antoniane disertano1 agosto 30: Antonio si toglie la vita e Cleopatra ne segue l’esempio pochi giorni dopo → Ottaviano guadagna l’Egitto e il merito di aver riportato una pace duratura dopo tante guerre civili30-14 d.C.: principato del princeps Ottaviano, che detiene un potere illecito dietro una facciata repubblicana come aveva fatto Giulio Cesare30: Ottaviano ottiene lo ius auxilii (diritto d’appello) tribunizio, il diritto di creare patrizi e quello di grazia nei giudizi criminali; lex Saenia: creare patrizi per colmare i vuoti creati dalle proscrizioni e dalle guerre civili29: il Senato viene scremato di circa 200 persone indegne28: Ottaviano, COS VI assieme al genero Agrippa, è nominato princeps senatus27-24: Ottaviano e Agrippa sono impegnati nella sistemazione di Gallia e Spagna13 e 16 gennaio 27: Ottaviano rimette propagandisticamente il potere nelle mani del Senato e del popolo → gli vengono però confermati i diritti acquisiti in precedenza, con l’aggiunta di un imperium proconsulare decennale sulle province di frontiera (diritto formalmente riconosciuto di stare a capo di gran parte dell’esercito)27: il Senato nomina Ottaviano Augustus23: Ottaviano rinuncia sponte sua al consolato, in cambio del quale ottiene l’imperium proconsolare maius et infinitum, e gli viene attribuita a tempo indeterminato la tribunicia potestas, completata dall’intercessio; inoltre è autorizzato a presentare in Senato proposte di legge e a legiferare autonomamente tramite editti 22: Augusto assume la cura annonae; Augusto va in Grecia e in Asia per sistemare l’Oriente20: il re dei Parti, incalzato da Tiberio, accondiscende a richiedere formalmente l’amicizia del popolo romano19: Ottaviano diviene console a vita e prefetto dei costumi; piegata la resistenza di Asturi e Cantabri18-9: Augusto promuove le leggi de maritandis ordinibus e de adulteriis a difesa morale della famiglia e a favore dell’incremento demografico 18: ad Agrippa sono conferiti tribunicia potestas e imperium proconsulare16-15: Augusto torna in Gallia per arginare un’invasione germanica che aveva annientato la legione del legato Marco Lollio (Lolliana clades)15-14: sistematiche campagne contro le popolazioni alpine: Tiberio e il fratello Druso sottomettono Rezia, Vindelicia, Vallis Poenina, Norico, Alpi Cozie e Alpi Marittime13: rinnovati i poteri conferiti ad Agrippa nel 18 a.C.12: Augusto, alla morte di Lepido, diviene pontifex maximus; Tiberio dà inizio alla campagna in Pannonia e Druso a quella in Germania; morte di Marco Vipsanio Agrippa9: Tiberio, subentrato al fratello defunto, si spinge fino all’Elba; Augusto erige l’Ara Pacis in Campo Marzio6: Tiberio abbandona famiglia e incarichi (aveva appena ricevuto la tribunicia potestas) per ritirarsi in esilio volontario a Rodi, da cui tornerà solo dopo sette anni

Page 15: Cronologia di Storia Romana

2: Augusto, che rifiuta di essere chiamato dominus, viene proclamato pater patriae; i pretoriani, guardia del corpo imperiale, sono al comando di due prefetti del pretorio; Giulia, figlia di Augusto, è relegata nell’isola di Pandataria (Ventotene) per adulterio e frequentazioni politicamente pericolose0: nascita di Gesù Cristo (data convenzionale: probabilmente l’evento è accaduto pochi anni prima)

Da questo punto in avanti le date sono da considerarsi dopo Cristo

2: morte di Lucio Cesare in Gallia4: la rivolta dei filoparti in Armenia costa la vita al nipote di Augusto, Gaio Cesare → Augusto adotta il nipote Agrippa Postumo (poi ripudiato ed esiliato a Pianosa) e il figliastro Tiberio, insignito di tribunicia potestas decennale e di imperium proconsulare 5: la lex Valeria Cornelia ridimensiona drasticamente l’attività comiziale6: Augusto si avoca i compiti di polizia a Roma, finora esercitati dagli edili curuli, esercitandoli tramite un prefetto dei vigili di sua nomina; istituito l’aerarium militare, alimentato dalla centesima rerum venalium e dalla vicesima hereditatum, per la liquidazione dei soldati6-8: divampa la grande rivolta dalmato-pannonica dei due Batoni: Tiberio, dopo aver piegato i Marcomanni di Maroboduo in Boemia, attraversa il Danubio e inizia la sottomissione delle popolazioni balcaniche in rivolta9: le legioni affidate da Augusto al legato Publio Quintilio Varo vengono annientante nella selva di Teutoburgo da Arminio, re dei Cherusci10: sul Reno vengono istituite due circoscrizioni militari territoriali, Germania Inferior e Superior19 agosto 14: Morte di Ottaviano Augusto 17 settembre 14: consecratio di Augusto come Divus Augustus14-37: impero di Tiberio14: sale al potere il figlio adottivo Tiberio Claudio Nerone, che conquista le regioni della Cappadocia e della Commagene, assicurandosi diplomaticamente anche l’Armenia16: battaglia di Idistaviso: Germanico sconfigge Arminio17: Tiberio concede il trionfo al figlio adottivo Germanico, che aveva condotto le legioni renane contro la libera Germania, recuperando le insegne sottratte a Varo, ma poi lo invia in Oriente; Tiberio conferisce a Druso l’imperium proconsulare per il settore danubiano19-20: nella tabula Hebana riconosciamo l’istituzione delle “centurie destinatrici” in cui entrano i candidati designati dal Senato e dai cavalieri per aver esercitato funzioni giudiziarie e tra cui i comizi si limitano ad acclamare i magistrati (pur formalmente eleggendoli)23: improvvisa morte di Druso Minore27: Tiberio si ritira a Capri per l’opposizione senatoria e gli intrighi condotti dal prefetto del pretorio Elio Seiano e da lì continua a reggere lo stato, pilotando con abilità la questione partica ed orientale31: Tiberio fa giustiziare Seiano e riprende il controllo dell’Impero33: Druso Cesare, figlio di Germanico, per le accuse mossegli da Seiano muore per fame in carceremarzo 37: morte di Tiberio a Miseno37-41: impero di Gaio Cesare Germanico, detto Caligola38: morte di Drusilla, sorella prediletta di Caligola; eliminati per futili motivi il prefetto del pretorio Macrone e Tiberio Gemello39: congiura ai danni di Caligola di Lucio Cornelio Getulico, governatore in Germania, collegata con ambienti senatoriali romani, che vede coinvolti anche Emilio Lepido, vedovo di Drusilla, e le sorelle del princeps, Livilla e Agrippina Minore → Getulico e Lepido messi a morte, le sorelle esiliate 24 gennaio 41: morte di Caligola a seguito di una congiura → damnatio memoriae41-44: impero di Claudio43-44: Claudio termina la conquista della Britannia e crea le province di Mauritania e Tingitana in

Page 16: Cronologia di Storia Romana

Africa e di Licia e Tracia in Oriente43: Claudio organizza l’invasione della Britannia, riducendo a provincia la metà meridionale dell’isola48: i liberti di Claudio uccidono Messalina, che aveva pubblicamente celebrato le nozze con Gaio Silio → Claudio sposa Agrippina Minore, sorella esiliata di Caligola, che lo costringe ad adottare il proprio figlio di primo letto, Lucio Domizio Enobarbo (Nerone)13 ottobre 54: Claudio viene assassinato con un piatto di funghi avvelenati in una congiura ordita dalla moglie Agrippina 54-68: impero di Nerone; inizialmente le redini dell’Impero sono assunte da Seneca e dal prefetto del pretorio Afranio Burro55: Nerone fa assassinare il fratellastro Britannico58: riprende il conflitto con i Parti per il controllo dell’Armenia; Nerone si invaghisce di Poppea Sabina, e manda il di lei marito, Salvio Otone, a governare la Lusitania; il princeps propone al Senato l’abolizione delle imposte indirette (soppressione di dazi e dogane, che nell’idea di Nerone avrebbe favorito il libero commercio e ridotto i gravami sui ceti inferiori), ma viene convinto a desistere, ridimensionando la proposta ad una diminuzione delle aliquote59: Nerone fa uccidere la madre, cacciata precedentemente da corte, su istigazione di Poppea60: scoppia in Britannia la rivolta di Budicca, regina degli Iceni, che ha un iniziale successo, culminando con il sacco di Londinium; istituiti giochi quinquennali, i Neronia61: battaglia della Strada Watling: l'insurrezione della regina bretone Boudicca contro i Romani è stroncata da Svetonio Paolino62: morte di Burro → la prefettura del Pretorio viene divisa tra Fenio Rufo e Ofonio Tigellino; battaglia di Rhandeia: i Romani di Lucio Cesennio Peto sono sconfitti da un esercito di Parti e Armeni comandati dal re Tiridates di Partia63: svalutazione del denarius a causa della sua riduzione di peso voluta da Nerone19 luglio 64: un grande incendio, di cui è sospettato Nerone, distrugge gran parte di Roma64: Nerone usa come capro espiatorio dell’incendio i Cristiani,promuovendo atti persecutori a Roma65: la congiura pisoniana, estesa ma disomogenea, viene scoperta: tra le vittime della successiva repressione troviamo Fenio Rufo, rimpiazzato da Ninfidio Sabino, Seneca e Lucano66: la scoperta della congiura di Annio Viniciano porta a una nuova raffica di condanne, tra cui Petronio, i governatori delle due Germanie e Corbulone 66-68: Nerone intraprende un viaggio in Grecia, a seguito del quale l’imperatore esenta le città greche da ogni tributo e decreta la Grecia provincia imperiale 67: Giulio Vindice, governatore della gallai Lugdunese, si ribella a Nerone, facendo appello a Sulpicio Galba (gov. Tarraconensis) e Salvio Otone (gov. Lusitania); Marcia contro di lui l’esercito germanico alla guida del legato Virginio Rufo, che appare in accordo con Vindice; Tito Flavio Vespasiano viene inviato in Giudea per sedare una rivolta antiromana degli Ebrei68: l’esercito germanico attacca sponte sua quello di Vindice, annientandolo a Besançon → suicidio di Vindice; Ninfidio Sabino si allea con i galbiani, convincendo i pretoriani che Nerone era scappato in incognito → Nerone, dichiarato hostis publicus, si suicida (9 giugno) → Galba diviene imperatore69: le truppe renane si ribellano ai primi di gennaio e proclamano imperatore Vitellio (2 gennaio), mentre Otone viene proclamato imperatore da un gruppo di pretoriani (15 gennaio): lo stesso giorno Galba e il figlio adottivo Pisone Frugi vengono assassinati → Otone si scontra con Galba a Bedriaco, ma viene sconfitto e si suicida → impero di Vitellio → in Egitto viene proclamato imperatore Vespasiano (1 luglio),che demanda le operazioni in Giudea al figlio Tito e vince Vitellio a Bedriaco (24/25 ottobre) → il 20 dicembre si conclude la presa di Roma da parte dei Flaviani 69-79: impero di Tito Flavio Vespasianodicembre 69: con la lex de imperio Vespasiani il principato diventa ufficialmente un organo politico

Page 17: Cronologia di Storia Romana

previsto dalla legge, con ampi poteri limitati solo dall’interesse dello Stato e l’imperatore associa i figli Tito e Domiziano al potere come Cesariautunno 70: represso il movimento di ex vitelliani e popolazioni locali, che nella Belgica avevano proclamato l’imperium Galliarum70: Tito, figlio di Vespasiano, corona l’assedio di Gerusalemme con la presa della città e la distruzione del Tempiogiugno 71: Tito celebra il trionfo72 e 74: cacciata di Roma di un certo numero di astrologi e “falsi” filosofi73-74: Vespasiano riveste eccezionalmente una censura biennale e immette in Senato elementi provinciali73: rasa al suolo la fortezza di Masada → chiusura della guerra di Giudea e inizio della diaspora74: il legato di Britannia Giulio Frontino completa la conquista dell’attuale Galles23 giugno 79: dopo che pochi mesi prima da Tito era stato soffocato nel sangue un complotto di senatori, muore Vespasiano → consecratio79-81: impero di Tito79: Tito sale al potere ed inaugura l’anfiteatro Flavio; un’eruzione del Vesuvio distrugge Pompei, Ercolano e Stabia (morte di Plinio e Vecchio)80: a Roma scoppia un grande incendio e una tragica epidemia di peste13 settembre 81: dopo la morte improvvisa di Tito (→ consecratio), sale al potere il fratello Domiziano, che si trova a fronteggiare l’opposizione dell’aristocrazia senatoria81-96: impero di Domiziano83-85: con una serie di operazioni contro i Catti Domiziano completa l’occupazione, avviata dal padre, degli agri Decumates, tra l’alto Reno e l’alto Danubio → titolo di Germanico85: battaglia del monte Graupio: Gneo Giulio Agricola sconfigge i Caledoni; Domiziano assume la censura a vita89: nella Germania Inferiore scoppia una rivolta militare guidata da Antonio Saturnino, ma il tentativo è stroncato dalle truppe della Germania Superiore93: Domiziano bandisce i filosofi → rottura con gli intellettuali e la classe nobiliare18 settembre 96: Domiziano viene assassinato in seguito ad una congiura, i cui mandanti sono i prefetti del pretorio e la moglie e complici altri cortigiani e un gruppo di senatori, tra cui Cocceio Nerva96-180: anni del principato adottivo (Nerva → Marco Aurelio)96-98: principato di Marco Cocceio Nerva, che rafforza l’autorità senatoria98-117: impero di Traiano98: sale al potere Marco Ulpio Traiano, figlio adottivo di Nerva, appartenente ad un’importante famiglia spagnola, che privilegiò l’esercito dedicandosi ad un espansionismo imperialista101-102: Traiano occupa la Dacia105-106: Traiano distrugge Sarmigezetusa e Decebalo si uccide → l’intera Dacia diviene provincia romana (ultima grande conquista romana, soggetto della colonna Traiana)105-106: annessione dell’Arabia Petreia con la sua capitale Petra, nell’attuale Giordania (area strategicamente nevralgica)107-113: Traiano si dedica al riassetto interno, con particolare riguardo per i problemi delle province 110-113: costruzione della colonna Traianaottobre 113: Traiano inizia la campagna per la liquidazione del regno partico, che aveva ripreso le ostilità con rinnovate pretese sull’Armenia113-117: Traiano conquista l’Armenia, la Mesopotamia (Ctesifonte) e la Siria116: viene repressa una rivolta delle comunità giudaiche dei Paesi conquistatiagosto 117: Traiano muore improvvisamente in Cilicia, dove si era ritirato per i logoranti attacchi dei Parti in Assiria e in Armenia, la sommossa generale della Mesopotamia meridionale e il fermento delle sommosse ebraiche in tutto il Medio Oriente

Page 18: Cronologia di Storia Romana

117-138: impero di Publio Elio Adriano117: a Traiano succede il cugino Publio Elio Adriano, imperatore colto e sempre in viaggio, amante dell’Oriente e della Grecia (a cui concederà la cittadinanza romana) 125-135: costruzione della villa Adriana a Tivoli132-135: l’ultima grande rivolta giudaica in Oriente costringe Adriano ad intervenire militarmente135: Gerusalemme viene rasa al suolo, poi ricostruita come Elia Capitolina, abitata da immigrati ivi trapiantatigennaio 138: Adriano adotta Antonino, che adotta a sua volta, su richiesta adrianea, Lucio Vero e il genero Marco Aurelio138-161: impero di Antonino Pio138: ad Adriano succede Tito Aurelio Antonino, detto Pio per il suo rispetto religioso146: Marco Aurelio riceve imperium proconsulare e tribunicia potestas; Settimio Severo nasce a Leptis Magna in Africa da una ricca famiglia equestre161-180: impero di Marco Aurelio161: ad Antonino Pio succedono Marco Aurelio e Lucio Vero (→ primo esempio di diarchia istituzionalizzata ai vertici dello stato)162: l’invasione dei Catti nella Germania Superiore è respinta a fatica166: le tribù germaniche dei Quadi, Marcomanni di Boemia e Longobardi sfondano la linea sul Danubio, assalita anche dai Sarmati fino a giungere ad Aquileia167: entrambi gli imperatori muovono contri gli invasori barbari, mentre nei ranghi si diffonde la peste, e quando giungono ad Aquileia i nemici si ritirano, chiedendo una tregua → Marco Aurelio preferisce spingersi oltr’Alpe168: la ripresa della pestilenza dopo lo svernamento ad Aquileia consiglia il rientro a Roma169: Lucio Vero muore di un colpo apoplettico sulla via per Roma170-171: Settimio Severo questore della Sardegna175: a seguito della falsa notizia della morte di Marco Aurelio, le legioni d’Oriente proclamano imperatore il loro comandante Avidio Cassio, salvo poi ucciderlo dopo aver saputo che Aurelio è ancora in vita17 marzo 180: Marco Aurelio muore presso il campo militare di Vindobona (Vienna) mentre si recava a Nord per risolvere la questione germanica → consecratio180-192: impero del figlio di Marco Aurelio, Còmmodo31 dicembre 192: Commodo viene assassinato dopo aver cercato di instaurare un governo dispotico su modello orientale da congiurati che avevano designato come suo successore il console e praefectus urbi Publio Elvio Pertinace193: anno analogo al 69, in cui si susseguono Elvio Pertinace, assassinato dopo tre mesi dai pretoriani cui aveva dimezzato la gratifica promessa, Didio Giuliano, che aveva acquisito l’impero praticamente “all’asta”, e, praticamente in contemporanea, vengono acclamati imperatori Pescennio Nigro, governatore della Siria, Settimio Severo, comandante delle legioni pannoniche, e Clodio Albino, procuratore della Britannia → ne esce vincitore Settimio Severo193-211: impero di Settimio Severo194: Settimio sconfigge a Isso Pescennio Nigro197: Sconfitto a Lione Clodio Albino → distruzione di Lugdunum; aumento dello stipendium dei legionari da 300 a 400 denari d’argento198: Conquista di Ctesifonte, capitale dei Parti, con la costituzione della provincia di Mesopotamiafebbraio 211: morte di Settimio, che si trovava in Britannia per difendere il vallo di Antonino (poi perso), per malattia a Eburacum (York)211-217: impero di Bassiano, detto Caracalla (e in un primo tempo di Geta, suo fratello associato al tronodicembre 211: Caracalla fa assassinare Geta212: Constitutio Antoniniana: estensione della cittadinanza romana a tutti gli abitanti dell’Impero,

Page 19: Cronologia di Storia Romana

tranne i dediticii, probabilmente i barbari da poco insediatisi nel territorio imperiale → tutti i provinciali sono assoggettati alle imposte indirette, sommate al tributum soli e capitis216. inaugurate a Roma le terme di Caracalla217: morte di Caracalla per una congiura istigata dal prefetto del pretorio Opillio Macrino217-218: al potere il prefetto del pretorio Opellio Macrino218: Battaglia di Antiochia: Elagabalo sconfigge Macrino e diventa Imperatore 218-222: impero di Elagabalo, che tenta di introdurre un culto monoteistico del Sole; Elagabalo viene convinto ad adottare come Cesare il cugino Severo Alessandromarzo 222: Giulia Mesa fa assassinare Elagabalo e sua madre Giulia Soemia222-235: impero di Severo Alessandro 224: nel regno partico si verifica il rovescio degli Arsacidi ad opera di feudatari persiani, i Sassanidi del principe Ardashir230: Severo Alessandro e Mamea muovono contri i Sassanidi che, invasa la Mesopotamia, minacciavano la Siria e le altre province asiatiche, sconfiggendo Ardashir e recuperando la Mesopotamia235: morte di Severo Alessandro, assassinato dai soldati perché a Magonza aveva intavolato trattative con Marcomanni e Franchi, → fine della dinastia dei Severi235-284: periodo dell’anarchia militare, in cui il potere è effettivamente nelle mani di soldati e pretoriani e nel quale si susseguirono ventuno imperatori235-238: impero di Giulio Vero Massimino, detto il Trace, acclamato dai soldati che avevano rovesciato Severo Alessandro238: i soldati di Massimino, assediati ad Aquileia mentre scendevano verso Roma per affrontare il Senato che gli aveva opposto un vigintivirato, preferiscono assassinarlo → sale al potere Gordiano III238-244: impero di Gordiano III244: alla morte del suocero di Gordiano, Timesiteo, prefetto del pretorio che aveva affrontato con successo il problema persiano dopo aver sistemato la frontiera danubiana, liberando Antiochia e recuperando la Mesopotamia, i soldati si pronunciano a favore del successore di questi, Filippo l’Arabo → morte di Gordiano III244-249: impero di Filippo l’Arabo246-247: Filippo l’Arabo libera Mesia e Dacia dagli invasori germanici, dopo aver concluso una pace con i Persiani248: millenario di Roma; Filippo, di fronte allo smembramento dell’Impero, offre al Senato le proprie dimissioni, respinte per l’energica opposizione del praefectus urbi Decio249: Decio, comandante supremo in Mesia e in Pannonia, viene nominato imperatore dalle truppe ed egli, che pur professava lealtà verso l’imperatore, viene attaccato da Filippo l’Arabo, che viene annientato con il suo esercito a Verona249-251: impero di Decio che perseguita i Cristiani perché impedivano un’unità di intenti (prima persecuzione dei Cristiani)251: battaglia di Abritto: i Goti sconfiggono e uccidono Decio251-253: impero di Treboniano Gallo, luogotenente di Decio, che conclude un’umiliante pace con i Goti253: Emilio Emiliano, vincitore dei Goti, viene acclamato dall’esercito e marcia su Roma → Gallo richiama Licinio Valeriano, che si trovava sul Reno, ma non giunge in tempo perché i soldati di Gallo avevano già consegnato il suo cadavere ad Emiliano: parimenti faranno poi, però, i soldati di Emiliano con Valeriano253-260: impero di Valeriano, impegnato contro i Persiani253-268: impero di Gallieno, figlio di Valeriano ed a questi associato al potere, che crea un cuscinetto tra il limes e la zona al di là e al di qua di esso, dotandolo di reparti di cavalleria255: inizia, dall’Elba al Reno, l’azione massiccia dei Franchi, che dilagano in Francia e in Spagna, fino a giungere in Mauritania

Page 20: Cronologia di Storia Romana

256: i Persiani invadono la Siria, occupando Antiochia, e conquistano l’Armenia258: gli Alamanni scendono in Italia dal Brennero, ma vengono bloccati a Milano260: Valeriano sconfitto e fatto prigioniero dal re persiano Shapur260-269: il generale Postumo proclama l’imperium Galliarum, indipendente da Roma, riconosciuto dalle legioni renane e dalle popolazioni e dagli eserciti di Gallia, Francia e Spagna267: Aureolo si ribella a Gallieno, dichiarandosi sostenitore di Postumo; costituzione del regno di Palmira, un principato indipendente in Siria, a seguito della morte di Odenato e per opera della moglie Zenobia e del figlio268: Gallieno viene assassinato dai suoi ufficiali mentre assedia Aureolo a Milano268-270: impero di Claudio II, poi detto il Gotico269: battaglia di Naisso: Claudio il Gotico infligge una durissima sconfitta ai Goti, neutralizzando la loro minaccia per circa un secolo270: Claudio il Gotico muore di peste270-275: impero di Lucio Domizio Aureliano, comandante in capo della cavalleria e responsabile del basso Danubio271: battaglia di Pavia: Aureliano annienta gli Alemanni e blocca le loro razzie in Italia per oltre venticinque anni; iniziata la costruzione di un imponente complesso difensivo attorno a Roma (mura aureliane); Zenobia e il figlio si proclamano Augusti272: battaglia di Emesa: Aureliano riconquista il secessionista regno di Palmira 274: battaglia dei Campi Catalaunici: Aureliano riannette l'Impero delle Gallie ristabilendo il controllo su tutto l'Impero Romano275: Aureliano viene assassinato per un gruppo di ufficiali che volevano evitare la presunta pena di morte, che, secondo un segretario che voleva salvare la propria, di vita, sarebbe stata loro comminata dall’imperatorefine 275-giugno 276: impero di Claudio Tacito276-282: sale al trono il più eminente dei generali di Aureliano, Aurelio Probo282: Aurelio Probo viene assassinato282-285: impero del prefetto del pretorio Caro, che si associa come cesari i figli Carino e Numeriano, che gli succedono284: Gaio Aurelio Valerio Diocle acclamato imperatore dalle truppe d’Oriente284-305: impero di Gaio Valerio Diocle, detto Diocleziano 285: il comandante delle guardie del corpo imperiali, Gaio Valerio Diocle, affronta Carino a Margum sul Danubio → quest’ultimo viene assassinato da uno dei propri ufficialiaprile 285: tutto l’esercito passa dalla parte di Diocleziano286: Diocleziano si associa al potere come Augusto Massimiano, prima Cesare, che cura il settore renano, mentre il primo è impegnato sul Danubio e in Oriente; Milano diventa capitale dell’Impero Romano d’Occidente291: nell’incontro di Milano si gettano le basi del sistema tetrarchico293: Diocleziano nomina Cesare Galerio e Massimiano sceglie Costanzo Cloro293-305: prima tetrarchia301: fissato il calmiere con un l’edictum de pretiis303-304: Diocleziano emana quattro editti contro i Cristiani305: Diocleziano, prima di ritirarsi a vita privata nel suo palazzo a Spalato, abdica e costringe anche l’altro Augusto, Massimiano, a fare ciò → Galerio nomina Cesare Massimino Daia e Costanzo Cloro sceglie Valerio Severo306: Costanzo Cloro muore ad Eburacum → le truppe acclamano Augusto il figlio Costantino, ma Galerio lo riconosce come Cesare, promuovendo ad Augusto Severoottobre 306: Roma acclama imperatore Massenzio, genero di Galerio307: Massenzio si proclama Augusto, venendo riconosciuto da Costantino308: a Carnuntum avviene una chiarificazione generale: a Severo subentra come augusto l’amico e collaboratore Liciniano Licino; Cesari rimangono ufficialmente Massimino Daia e Costantino;

Page 21: Cronologia di Storia Romana

Massenzio è dichiarato hostis publicus310: Massimino si fa proclamare Augusto dai soldati311: Galerio in un editto riconosce il fallimento della persecuzione contro i Cristiani, esortandoli a pregare per la salvezza dello Stato; Galerio muore a Serdica28 ottobre 312: battaglia di Ponte Milvio: Costantino sconfigge Massenzio e diventa padrone unico dell'Occidente (in hoc signo vinces)313: Editto di Milano: Costantino concede ai Cristiani la libertà di culto314: il concilio di Arles sancisce formalmente la liceità del servizio militare per i Cristiani317: creazione di tre nuovi Cesari a Serdica: due figli di Costantino e il figlio di Licinio324: battaglia di Crisopoli: Costantino sconfigge l’Augusto d’Oriente Licinio e diviene imperatore unico324-337: impero di Costantino325: Costantino convoca il consiglio di Nicea → condanna dell’eresia ariana e simbolo niceno 11 maggio 330: consacrata la nuova capitale, Costantinopoli, sorta sul luogo dell’antica Bisanzio22 maggio 337: morte di Costantino, che aveva ripristinato la successione ereditaria e suddiviso l’impero tra i figli337-353: periodo di guerre tra fratelli fino alla riunificazione dell’Impero attuata da Costanzo II, che associa al trono come Cesare il nipote Giuliano337-361: impero di Costanzo II340: le truppe fedeli a Costante uccidono Costantino II ad Aquileia343: Costante, arginatore dei barbari sul Reno e sul Danubio, conduce operazioni lungo il vallo di Adriano348: battaglia di Singara: Costanzo II sconfigge i Sassanidi 350: Magnenzio provoca una sollevazione militare che uccide Costante, volgendosi poi contro Costanzo II353: Magnenzio si suicida e lascia tutto l’Impero nelle mani di Costanzo II357: battaglia di Strasburgo: Giuliano infligge una durissima sconfitta agli Alemanni; battaglia del fiume Erac: grande vittoria degli Unni che iniziano a costruire il loro impero a scapito delle popolazioni dell'Europa orientale → invasioni barbariche del IV secolo 360: Giuliano viene acclamato imperatore dai propri soldati361: alla morte di Costanzo II per febbri in Cilicia, Giuliano si distacca definitivamente dalla fede Cristiana, venendo soprannominato l’Apostata361-363: impero di Giuliano l’Apostatagiugno 363: mentre Giuliano stava attendendo il grosso dell’esercito viene ucciso durante una scaramuccia contro la cavalleria corazzata avversario (forse da un colpo inferto a tradimento da un milite cristianofine giugno 363-metà febbraio 364: impero di Gioviano, comandante dei protectores domestici di Giuliano364: l’esercito elegge imperatore Valentiniano, che affida l’Oriente al fratello Valente375: l’invasione degli Unni travolge i Goti, che quindi invadono i territori dell’Impero; morte di Valentiniano a seguito di un colpo apoplettico provocato dall’irriverenza di ambasciatori Quadi → i suoi soldati trasferiscono il loro sostegno al di lui figlio Graziano376: una pace sfavorevole conclude il confronto che per sette anni aveva impegnato Valente contro i Persiani; forti contingenti dei Visigoti sono ammessi pacificamente nel territorio romano di Durostorum378: battaglia di Adrianopoli: i Visigoti infliggono una disastrosa disfatta ai Romani comandati da Valente, che viene ucciso → Graziano nomina Teodosio magister militum sul fronte danubiano379: Teodosio viene nominato Augusto380: con l’editto di Tessalonica Teodosio impone ai sudditi l’obbligo di aderire alla fede cristiana382: Teodosio riesce a pacificare i Visigoti insediandoli come foederati nella Mesia e nella Tracia383: l’usurpatore Magno Massimo assassina Graziano e viene riconosciuto da Teodosio

Page 22: Cronologia di Storia Romana

388: Teodosio vince e fa decapitare Magno Massimo dopo che questi aveva voluto estendere il proprio dominio su Italia e Illirico; la Gallia viene affidata a Valentiniano II, fratello di Graziano: questi morirà in circostanze oscure dopo essere entrato in conflitto con il magister equitum franco Arbogaste, che eleva alla porpora imperiale Flavio Eugenio391: con un editto Teodosio vieta tutti i riti pagani e il Cristianesimo diviene l’unica religione ammessa nell’Impero394: battaglia del Frigido: Teodosio sconfigge Flavio Eugenio e riunifica per l'ultima volta l'intero Impero Romanogennaio 395: alla morte di Teodosio, al figlio Arcadio vanno i territori orientali, ad Onorio quelli occidentali401-403: Stilicone respinge Alarico con un esercito forte di Alani e di Vandali a Pollenzo sul Tanaro e a Verona404: la capitale d’Occidente viene spostata da Milano a Ravenna406: battaglia di Magonza: Vandali e Alani sconfiggono i Franchi (foederati) e invadono la Gallia407: l’usurpatore Claudio Costantino è proclamato imperatore dalle legioni in Britannia, passa in Gallia, dove viene riconosciuto, sconfigge alcuni Germani e protegge la frontiera renana → riconosciuto come Augusto da Onorio408: morte di Arcadio → gli succede il figlio Teodosio I 410: sacco di Roma: in seguito alla morte di Stilicone (408) i Visigoti di Alarico saccheggiano Roma dopo cinque mesi di assedio; morte di Alarico411: concesso lo status di foederati a Vandali, Alani e altri invasori della Gallia 418: assemblea generale delle Gallie421: il magister militum Costanzo (III) si fa proclamare Augusto dal cognato Onorio423: morte di Onorio425: Valentiniano III viene solennemente incoronato a Roma429: i Vandali di Genserico lasciano l’Andalusia ed attraversano lo stretto di Gibilterra, iniziando la conquista dell’Africa432: battaglia di Ravenna: Ezio sconfigge Bonifacio e diviene magister militum434: gli Unni passano sotto il comando di Attila441: Attila invade l’impero orientale, ma si ritira dopo aver ottenuto un aumento del tributo450: siccome Attila non sospende le scorrerie, la pars Orientis sospende le contribuzioni; Teodosio II cade da cavallo spezzandosi la spina dorsale451: battaglia dei Campi Catalauni: Ezio sconfigge gli Unni nell'ultima vittoria importante della storia di Roma; Concilio di Calcedonia → condanna della dottrina monofisita452: Attila scende in Italia, assedia e distrugge Aquileia, marcia su Milano e la saccheggia453: alla morte di Attila l’impero degli Unni inizia a disgregarsi454: battaglia del fiume Nedao: una coalizione germanica sconfigge gli Unni che perdono definitivamente il loro impero 455: sacco di Roma: i Vandali entrano a Roma e la saccheggiano; Valentiniano III cade vittima di due fedelissimi di Ezio, che aveva pugnalato egli stesso 460: la pace con i Vandali gli riconosce il diritto a Mauritania e Tripolitaniaintorno 470: gli Ostrogoti estendono la propria influenza a tutto il Danubio, occupando la Mesia e incombendo sull’Italiasettembre 476: il comandante della guardia imperiale Odoacre depone formalmente l’imperatore Romolo Augustolo a Ravenna e invia a Costantinopoli le insegne imperiali → caduta dell’Impero Romano d’Occidente