Ricerca e Produzione nel settore dei dispositivi medici in ... · con la pratica clinica, e mirata...
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Ricerca e Produzione nel settore
dei dispositivi medici in Italia
Paolo GazzanigaPaolo Gazzaniga
Direttore Centro Studi Assobiomedica
2° Conferenza Nazionale sulla Ricerca Sanitaria
Cernobbio, 8 novembre 2011
Assobiomedica
R&S % PIL
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,4
1,6
1,8
2
Le ragioni di questo gap
1. la prevalente specializzazione in settori a bassa e media
tecnologia
2. le minori dimensioni aziendali delle imprese italiane
3. la frammentazione del
Fonte: MIUR, PNR 2011-2013
2
3. la frammentazione del sistema sul piano della
goverrnance
4. i limiti degli interventi di finanza agevolata fin qui messi
in campo
5. le debolezze della P.A. come contractor
AMBITI DI INTERVENTO STRATEGICI PER LO
SVILUPPO DEL PAESE
1. Efficienza energetica
2. Mobilità sostenibile
3. Nuove tecnologie per il Made in Italy
4. Nuove tecnologie per la vita
5. Tecnologie innovative per i Beni e le attività
culturali
Fonte: MISE, Industria 2015
BISOGNI NAZIONALI DI RILEVANZA STRATEGICA
Altissima valenza sociale
Prospettive di grande
e durevole sviluppoBISOGNI NAZIONALI DI RILEVANZA STRATEGICA
1. Ambiente
2. Energia
3. Agroalimentare e rapporto dieta-salute
4. Made in Italy
5. Patrimonio culturale
6. Homeland security
7. ICT
8. Mobilità sostenibile
9. Salute e scienze della vita
10. Sensorialità aumentata
Fonte: MIUR, PNR 2011-2013
e durevole sviluppo
Approdo di molte tecnologie
Eccellenze italiane …
… oggi sotto-valorizzate
IL PROBLEMA
“ Nel Paese, le competenze istituzionali di R&S sono distribuite
tra una molteplicità di centri decisionali e di spesa … [questo ]
incentiva la frammentazione degli investimenti e tende a
duplicare e sovrapporre le azioni. ”
“ … scarsa attitudine del Sistema pubblico di Ricerca ad una
concreta collaborazione con le imprese … ”concreta collaborazione con le imprese … ”
Fonte: MIUR, PNR 2011-2013
Questi sono fattori che non attraggono
investimenti in Italia
6
LA VIA PER RISOLVERLO
“ … sostenere l’eccellenza … realizzare masse critiche di attività …”
“ … un rafforzamento della cooperazione interistituzionale con le
autonomie regionali, in una prospettiva di identificazione di
maggiori opportunità a beneficio del sistema-paese. ”
“ … Stato e le Regioni devono promuovere e attuare maggiori livelli “ … Stato e le Regioni devono promuovere e attuare maggiori livelli
di integrazione, riducendo drasticamente la tendenza alla
frammentazione e sovrapposizione di progetti ... ”
Fonte: MIUR, PNR 2011-2013
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RETI NAZIONALI
di eccellenze
medico-specialistiche
Piattaforme competitive
a livello internazionale
nell’offerta di servizi
di R&S, indagini cliniche,
validazione innovazione
INFRASTRUTTURA Concentrazione di
competenze (tecniche, INFRASTRUTTURA
NAZIONALE
dedicata al TT in sanità
competenze (tecniche,
giuridiche, manageriali) e
risorse per finanziare i
“primi scalini”
Questi sono fattori che attrarrebbero
investimenti in Italia
8
“ In Italia
nessuno
avrebbe investito
sulle sue idee “
Corriere della Sera
del 7 Ottobre 2011
(Intervista a Jody Vender)
10
“ Stiamo sviluppando un nuovo dispositivo con
un partner tedesco … l’idea originaria era nostra
e l’investimento l’abbiamo fatto insieme in
Italia, ma quando si è trattato di decidere
loro ci hanno dimostrato gli oggettivi vantaggi
(di natura fiscale e amministrativa) di andare in
Svizzera, oppure in Francia, piuttosto che in altri Svizzera, oppure in Francia, piuttosto che in altri
paesi.
Noi abbiamo solo potuto ribattere che da italiani
volevamo svilupparlo qui, pur sapendo che
avevano ragione loro “
(Spunto tratto da interviste ad aziende del settore)
Assobiomedica Centro Studi11
Modesto accesso a finanziamenti pubblici da parte delle imprese del
settore. Le ragioni di ciò sono riconducibili:
a) a precedenti esperienze non positive da parte delle imprese …
… finanziamenti “ottenuti” ma a distanza di anni non effettivamente
ricevuti, procedure complesse anche a fronte di finanziamenti modesti;
b) all’imprevedibilità di tali opportunità e alla loro caratteristica di essere
“una tantum” (stop and go) …
Assobiomedica Centro Studi
“una tantum” (stop and go) …
… per cui non è possibile farci affidamento in fase di pianificazione
aziendale degli investimenti.
Chi investe maggiormente in R&S non lo fa
“una tantum” … per attrarre tali investimenti
occorre offrire incentivi certi e durevoli
12
Occorrono incentivi che siano al tempo stesso
adeguatamente:
• stabili
“… facilitando, per il finanziamento della ricerca, il ricorso
al credito di imposta …”
Fonte: MIUR, PNR 2011-2013
• stabili
• premianti
• selettivi (devono andare a quelle imprese che, non solo
fanno davvero ricerca e innovazione, ma dimostrano
anche di saperla fare in modo produttivo e profittevole
Assobiomedica Centro Studi13
La cultura incide sul genoma, ovvero …
… le nostre scelte di oggi impattano sulle generazioni future
… si è diffuso il gene che rende l’uomo capace di tollerare il
lattosio (avere la lattasi, l’enzima necessario a scindere il
lattosio, è divenuto un vantaggio nell’evoluzione)
… è andato scomparendo il gene
(MYH16) che sviluppava i muscoli della
mandibola (riuscire a masticare cibi
duri non dà più un vantaggio
nell’evoluzione)
Assobiomedica Centro Studi
Kevin N. Laland, John Odling-Smee & Sean Myles, How culture shaped the human genome: bringing genetics and the human
sciences together, Nature Reviews Genetics 11, 137-148 (February 2010)
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La politica di acquisto incide su struttura e dinamiche dell’Offerta
Acquistando su larga scala e per un lungo periodo, una tecnologia
sanitaria (a maggior ragione se in base a criteri di valutazione
sbilanciati sul prezzo), occorre chiedersi:
che tipo di messaggio viene dato all’Offerta?
Premia investire in innovazione & differenziazione in Italia?
Assobiomedica Centro Studi16
I processi di innovazione: un aspetto peculiare dei dispositivi medici
InnovazioneLa cd. “rivoluzione delle tecnologie
sanitarie” risale agli anni ’70.
Quello fu sicuramente un decennio
ricco di balzi tecnologici, ma
l’evoluzione che seguì fu (ed è
tuttora) di tipo lineare,
“incrementale”.
B
A
Un farmaco o esiste o non esiste (l’aspirina, ad es., è nata nel 1897 e in oltre un secolo
la molecola non ha subito alcuna innovazione); un dispositivo medico, invece, è
soggetto a una continua e (in taluni casi più che in altri) rapida evoluzione, in simbiosi
con la pratica clinica, e mirata a una Medicina personalizzata.
TempoAnni ‘70
“incrementale”.
Assobiomedica Centro Studi17
273279
284 287 287 288
297290 288
283 282278
280
290
300
310
320
DSO 2010 DSO 2011
Tempi medi di pagamento delle strutture sanitarie pubbl. in Italia
Osservatorio crediti
273
240
250
260
270
280
Assobiomedica Centro Studi19
Quasi un’impresa su due delle 2.567 del settore in Italia ha problemi di liquidità
Imprese del settore - Distribuzione per regione e classi di liquidità aziendale
a)
Buona
liquidità
b)
Sufficiente
liquidità
c)
Bassa
liquidità
d)
Alto rischio
crisi
c) + d)
Valle D'Aosta - - - - -
Piemonte 40,0% 17,0% 25,0% 18,0% 43,0%
Liguria 52,5% 18,6% 18,6% 10,2% 28,8%
Lombardia 34,6% 20,0% 23,2% 22,2% 45,3%
Trentino-Alto Adige 37,5% 16,7% 25,0% 20,8% 45,8%
Veneto 44,6% 19,5% 20,3% 15,6% 35,9%
Friuli-Venezia Giulia 52,9% 21,6% 11,8% 13,7% 25,5%
Emilia-Romagna 32,2% 25,0% 23,9% 18,8% 42,8%
Toscana 33,8% 23,1% 24,6% 18,5% 43,1%Toscana 33,8% 23,1% 24,6% 18,5% 43,1%
Marche 51,4% 10,8% 18,9% 18,9% 37,8%
Umbria 44,0% 16,0% 20,0% 20,0% 40,0%
Abruzzo 34,2% 23,7% 18,4% 23,7% 42,1%
Molise - - - - -
Lazio 26,1% 19,8% 31,8% 22,3% 54,1%
Campania 21,0% 21,7% 36,2% 21,0% 57,2%
Basilicata 27,3% 18,2% 18,2% 36,4% 54,5%
Puglia 31,3% 22,9% 30,1% 15,7% 45,8%
Calabria 20,0% 36,7% 30,0% 13,3% 43,3%
Sicilia 23,1% 21,3% 32,4% 23,1% 55,6%
Sardegna 32,6% 18,6% 25,6% 23,3% 48,8%
Italia 34,0% 20,9% 25,3% 19,9% 45,1%
Fonte: elaborazioni Centro Studi Assobiomedica su dati Orbis TM 2009 (2011)
Assobiomedica Centro Studi20
Imprese di produzione del comparto - Distribuzione per province in cui è sita la rispettiva
sede legale - (prime sei regioni per numerosità di imprese)
Lombardia Milano 112 55,2% Piemonte Torino 21 70,0%
Monza e della Brianza 20 9,9% Alessandria 3 10,0%
Bergamo 18 8,9% Vercelli 3 10,0%
Brescia 12 5,9% Biella 1 3,3%
Mantova 8 3,9% Cuneo 1 3,3%
Como 7 3,4% Verbano-Cusio-Ossola 1 3,3%
Cremona 7 3,4% Totale Piemonte 30 100,0%
Pavia 6 3,0% Toscana Firenze 23 53,5%
Varese 6 3,0% Lucca 5 11,6%
Lecco 4 2,0% Siena 4 9,3%
Sondrio 2 1,0% Arezzo 3 7,0%
Lodi 1 0,5% Prato 3 7,0%
Totale Lombardia 203 100,0% Grosseto 1 2,3%
Emilia Romagna Modena 68 41,0% Livorno 1 2,3%
607 su 700 Az. di produzione (87%)
47 su 69 Start-up (68%)
in 6 Regioni
Assobiomedica Centro Studi
Emilia Romagna Modena 68 41,0% Livorno 1 2,3%
Bologna 53 31,9% Massa-Carrara 1 2,3%
Parma 14 8,4% Pisa 1 2,3%
Reggio Emilia 9 5,4% Pistoia 1 2,3%
Piacenza 6 3,6% Totale Toscana 43 100,0%
Ferrara 5 3,0% Veneto Padova 52 45,2%
Forlì-Cesena 5 3,0% Treviso 18 15,7%
Ravenna 4 2,4% Verona 18 15,7%
Rimini 2 1,2% Vicenza 14 12,2%
Totale Emilia Romagna 166 100,0% Rovigo 6 5,2%
Lazio Roma 48 96,0% Venezia 5 4,3%
Latina 2 4,0% Belluno 2 1,7%
Totale Lazio 50 100,0% Totale Veneto 115 100,0%
Fonte: elaborazioni Centro Studi Assobiomedica su dati Orbis TM 2009 (2011)
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Imprese di produzione del comparto - Distribuzione per province in cui è sita la rispettiva
sede legale - (prime sei regioni per numerosità di imprese)
Lombardia Milano 112 55,2% Piemonte Torino 21 70,0%
Monza e della Brianza 20 9,9% Alessandria 3 10,0%
Bergamo 18 8,9% Vercelli 3 10,0%
Brescia 12 5,9% Biella 1 3,3%
Mantova 8 3,9% Cuneo 1 3,3%
Como 7 3,4% Verbano-Cusio-Ossola 1 3,3%
Cremona 7 3,4% Totale Piemonte 30 100,0%
Pavia 6 3,0% Toscana Firenze 23 53,5%
Varese 6 3,0% Lucca 5 11,6%
Lecco 4 2,0% Siena 4 9,3%
Sondrio 2 1,0% Arezzo 3 7,0%
Lodi 1 0,5% Prato 3 7,0%
Totale Lombardia 203 100,0% Grosseto 1 2,3%
356 su 700 Az. di produzione (51%)
in 6 Province
Assobiomedica Centro Studi
Totale Lombardia 203 100,0% Grosseto 1 2,3%
Emilia Romagna Modena 68 41,0% Livorno 1 2,3%
Bologna 53 31,9% Massa-Carrara 1 2,3%
Parma 14 8,4% Pisa 1 2,3%
Reggio Emilia 9 5,4% Pistoia 1 2,3%
Piacenza 6 3,6% Totale Toscana 43 100,0%
Ferrara 5 3,0% Veneto Padova 52 45,2%
Forlì-Cesena 5 3,0% Treviso 18 15,7%
Ravenna 4 2,4% Verona 18 15,7%
Rimini 2 1,2% Vicenza 14 12,2%
Totale Emilia Romagna 166 100,0% Rovigo 6 5,2%
Lazio Roma 48 96,0% Venezia 5 4,3%
Latina 2 4,0% Belluno 2 1,7%
Totale Lazio 50 100,0% Totale Veneto 115 100,0%
Fonte: elaborazioni Centro Studi Assobiomedica su dati Orbis TM 2009 (2011)
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Concentrazioni
eterogenee, ma con
prevalenza di az. di un
determinato settore:
• Milano
• Firenze
Concentrazioni omogenee:
• Modena
• Bologna
Concentrazioni
eterogenee:
• Padova
• Roma
Start-up
Assobiomedica Centro Studi24
Forme strutturate di collaborazioni tra imprese non concorrenti
che, nel rispetto dell’autonomia di ciascuna di esse, consenta di
cogliere sinergie finalizzate ad es. a:
ridurre i propri costi
investire insieme in R&S
crescere all’estero
Marzo 2010 – Agosto 2011
117 contratti di rete
di cui
6 coinvolgono aziende del settore
Assobiomedica Centro Studi
crescere all’estero6 coinvolgono aziende del settore
dei dispositivi medici
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Riepilogo
1. puntare sulle tecnologie sanitarie
2. realizzare infrastrutture di ricerca competitive
3. offrire incentivi alle “imprese innovative” 0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,4
1,6
1,8
2
Obiettivo: attrarre investimenti
“imprese innovative”
4. esprimere una f(D) qualificata
5. pagare i fornitori
6. promuovere la collaborazione tra Az.
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