Ricerca azione partecipativa e teoria della conoscenza

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1 INTERVENTI DI FORMAZIONE OPERATORI ED ASSISTENZA TECNICA AL SISTEMA PROVINCIALE INTEGRATO PER L’ORIENTAMENTO Follonica, 23 Ottobre 2008 Giovanna Del Gobbo – Università di Firenze Progetto FIORIR 2

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Presentazione realizzata dalla Dott.ssa Giovanna del Gobbo

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INTERVENTI DI FORMAZIONE

OPERATORI EDASSISTENZA TECNICA

AL SISTEMA PROVINCIALEINTEGRATO PER L’ORIENTAMENTO

Follonica, 23 Ottobre 2008

Giovanna Del Gobbo – Università di Firenze

Progetto FIORIR 2

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Gli obiettivi del percorso formativoTra gli Obiettivi del percorso si legge:

1. consolidare il 1. consolidare il sistema provincialesistema provinciale integratointegrato per per l’orientamentol’orientamento;2. definire la rete dei soggetti e individuare ruoli, funzioni e le logiche organizzative e di sviluppo, attraverso il percorso di ricerca azione partecipativa;3. costruire in modo condiviso un glossario comune sull'orientamento e sulle competenze;4. definire le caratteristiche di professionalità degli operatori;5. individuare buone prassi, metodologie, strumenti e modalità operative in relazione ai bisogni e alle caratteristiche degli utenti,

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Sistema locale

rete operatori

innovazione

RAP

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- Prospettiva lifelong e centralità della domanda di apprendimento

- Il sistema locale di orientamento

- La centralità dell’orientamento come accompagnamento nel processo di costruzione della conoscenza personale

Prima parte

Riflessioni per impostare un percorso

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Il contesto di riferimento.Lisbona obiettivo e strategia per una

riforma entro il 2010

"l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale."

(Conclusioni della Presidenza, par. 5, marzo 2000).

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Ambiti di riforma

Occupazione

Coesione sociale

Innovazione Riforme economiche

Sostenibilità ambientale

Obiettivi qualitativi e quantitativi

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Lo “strumento” della riforma

LIFELONG LIFEWIDE LEARNING diritto all’apprendimento per tutto l’arco della vita

Apprendere come elemento pervasivo: - come nuovo diritto di cittadinanza

- come fattore di innovazioneinnovazione

SISTEMA FORMATIVO INTEGRATOSISTEMA FORMATIVO INTEGRATO

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Alcuni assunti relativi alla formazione lifelong

• la necessità di considerare le competenze funzionali alla vita e al lavoro come una risorsa da ricapitalizzare durante tutta la vita

• la necessità di centrare la formazione dall’età scolare all’età adulta, oltre che su saperi e conoscenze disciplinari, sempre più sull’acquisizione di competenze, di metacompetenze, inerenti non solo le nuove performance professionali, ma anche i compiti dei ruoli in cui si definisce socialmente l’essere adulti nei diversi contesti;

• la necessità di acquisire competenze procedurali e strategiche rispetto alla possibilità di essere lifelong learners. E nello specifico di quella che si può definire la core competence per l’apprendimento permanente, e cioè quella di apprendere ad apprendere

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Essere lifelong learners …Indagini dell’Isfol [1]. sui temi della formazione e dell’orientamento in età adulta hanno

consentito di individuare alcuni criteri comuni:

• «innanzitutto la capacità di attivare fasi sempre più ampie di riflessività sull’esperienza (...) e sull’azione (...) questo processo ha come fine quello di fare della storia individuale del soggetto in formazione il metro di valutazione della propria efficacia;

• la possibilità di acquisizione progressiva di una responsabilità rispetto al proprio percorso personale e professionale in modo da creare le condizioni per attivare le competenze (di base, trasversali ed anche meta) necessarie per affrontare e risolvere una situazione problematica o critica;

• il padroneggiamento della capacità di lettura della propria realtà professionale, sociale e culturale di riferimento

• [1] Quaglino P., Reynaudo M., Del Commuto A., Spazi di intersezione in letteratura, in ISFOL, Tra orientamento e autorientamento, tra formazione e autoformazione, 2004, pp. 55-56.

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… è complesso

«La sfida della globalità è dunque nello stesso tempo una sfida di complessità. In effetti c’è complessità quando sono inseparabili le differenti componenti che costituiscono un tutto […] e quando c’è un tessuto interdipendente, interattivo e inter-retroattivo fra le parti e il tutto e fra il tutto e le parti. Gli sviluppi caratteristici del nostro secolo e della nostra era planetaria ci mettono di fronte, sempre più spesso e e sempre più ineluttabilmente, alle sfide della complessità».[1]

[1] E. Morin, La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2000, p. 6

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11Sistema locale = Centralità dell’apprendimento

Espressione del bisogno

Attenzione al soggetto

Risposta formativa

RICHIEDE UN APPROCCIO SISTEMICO

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Il sistema locale si compone di …

•Settori

•Organismi

•Operatori

•Servizi

•Attività

•Economia

•Finanza

•Assetto del territorio

•Amministrazione

•Salute

•Formazione

•…

Saperi informali

Saperi formali

•Esterni

•Interni

Istruzione e formaz. Profess.

SISTEMA DEI SAPERI SISTEMA DI GESTIONE DEL TERRITORIO

Sistema di apprendimento

dei soggetti

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La risposta educativa integrata del sistema locale

Società della conoscenza

Sviluppo integrato locale

Apprendimento permanente della popolazione

Saperi informali

Saperi intenzionali

•non formali

•formali

Settori Organismi Operatori Servizi Attività

Economia Assetto Finanza territorio

Salute

Amm.ne

Sistema locale di apprendimento permanente

Risposta formativa integrata

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RICHIEDE UNA TEORIA DI RIFERIMENTO

Le teorie attuali sulla costruzione della conoscenza, sottolineano come in realtà i cambiamenti nella dinamica interna di un sistema non sono conseguenza dei cambiamenti dell’ambiente, ma al contrario è il sistema che seleziona tra gli stimoli provenienti dall’ambiente, quelli significativi e quelli non significativi, quali significati attribuire loro e quale senso e direzione dare al cambiamento affinché questo sia funzionale alla conservazione dell’identità del sistema, identità intesa come fondamentale organizzazione interna a garanzia della vita stessa del sistema. [1]

[1] H. Maturana, F. Varela, L’albero della conoscenza, Milano, Garzanti, 1995

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I caratteri della “creazione/costruzione” dei saperi

Attivo Il soggetto elabora saperi

PartecipativoIl soggetto lavora su e con saperi che appartengono al proprio campo motivazionale e di esperienza

InvestigativoIl soggetto matura saperi originali attraverso un processo di soluzione di situazioni problematiche che lo riguardano

RappresentativoIl soggetto metabolizza i nuovi saperi in quanto si innestano su una rappresentazione della realtà che egli già possiede

TrasformativoIl soggetto modifica la sua rappresentazione della realtà e vi introduce cambiamenti

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Saperi percettivi

Saperi emozionali

Saperi razionali

Produzione materiale della culturaTrasformazione della realtà

Produzione ideale della culturaInterpretazione della realtà

Sistema dell’apprendimento e della costruzione di conoscenza

Creazione dei saperi dei soggetti

Le componenti del processo di costruzione della conoscenza

Lo schema è una rielaborazione della visualizzazione del processo presente in P. Orefice, Pedagogia, Napoli, Liguori, 2006, p. 78 e p. 80

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L’azione educativa

• Sulla base dei saperi di natura sensomotoria, emozionale, e razionale il processo formativo si definisce nel suo divenire psichico, sociale e culturale in una interazione costante con il proprio contesto di vita, elaborando interpretazioni e operando trasformazioni, costantemente trasformando anche se stesso nel suo prendere forma*

• L’azione educativa viene dunque a configurasi come azione di accompagnamento e facilitazione del processo conoscitivo naturale che scaturisce dalla relazione uomo e ambiente e si realizza grazie al potenziale di conoscenza.

*Orefice P., 2001; Orefice P., 2003; Orefice P., 2006

Azione educativa come azione di Orientamento = Lifelong Guidance

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Riflessioni per impostare un percorso

• Sistema locale, innovazione e lavoro di rete

• La ricerca azione partecipativa come metodologia di riferimento

Seconda parte

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INNOVAZIONE1

l’innovazione costituisce la parte più alta del sistema formativo e assicura una formazione connessa ai processi di cambiamento

1 Federighi P., Liberare la domanda di formazione, Edup, Roma, 2006; Federighi P., Profili professionali con formazione superiore e alta formazione e le relative competenze: il manager dei processi formativi nelle reti di innovazione, in Orefice P., Alberici A. (a cura di), Le nuove figure professionali della formazione in eta’ adulta: profili e formazione universitaria, Roma, Angeli, 2006

IL SISTEMA LOCALE DI ORIENTAMENTO SI CONFIGURA COME INNOVAZIONE

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Innovazione e modernizzazione

L’innovazione è sempre meno concepita come una questione centrata sulla tecnologia e sempre più come un modo di pensare e di trovare soluzioni creative all’interno di un’impresa 2

2 European Commission, European Commission, Innovation Management and the knowledge Driver EconomyInnovation Management and the knowledge Driver Economy, Brussels-, Brussels-Luxembourg, Directorat general for Enterprise, ECSC-EC-EAEC, 2004. p.30Luxembourg, Directorat general for Enterprise, ECSC-EC-EAEC, 2004. p.30

L’innovazione dipende in primo luogo dall’evoluzione coerente dei processi innovativi nel sistema economico, in quello politico amministrativo, nella formazione e nella ricerca

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favorire l’innovazione

le le politichepolitiche

collaborazione tra centri di produzione delle conoscenze, imprese e istituzioni

dalla loro collaborazione nascono i contesti (le parti del sistema, cfr slide precedenti)

area della domanda di innovazione ed i suoi area della domanda di innovazione ed i suoi attoriattori

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Attori e funzioni per l’innovazione

attori dell’innovazione

IstituzioniFormazionee ricerca

Mondo della produzione Pubblico

funzioni di produzione, trasferimento e implementazione delle conoscenze acquisite

SCUOLA e AGENZIE FORMATIVE

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tutti i soggetti per innovare hanno bisogno di reti di interazione, che sono innanzitutto reti di formazione reciproca

il ruolo dell’apprendimento: la formazione degli operatori

l’innovazione è un’attività che si fonda principalmente sul funzionamento

delle reti

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Apprendimento e innovazione

I processi di innovazione attivati richiedono una costante capacità di gestione e sviluppo di processi di apprendimento di ogni tipo (formale, non formale e informale)

Innovazione

come dimensione trasversale

ai tre classici sistemi dell’apprendimento

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Sistema educativo e innovazione

INNOVAZIONE

COMPETENZE DELL’OPERATORE DEL SISTEMA LOCALE DI ORIENTAMENTO

Il presente grafico e il grafico della slide 30, sono tratte da: Federighi P., Profili professionali con formazione superiore e alta formazione e le relative competenze: il manager dei processi formativi nelle reti di innovazione, in Orefice P., Alberici A. (a cura di), Le nuove figure professionali della formazione in eta’ adulta: profili e formazione universitaria, Roma, Angeli, 2006

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Per l’innovazione occorre …

• Operare per il progresso del sapere scientifico ed la sua diffusione nella società

• Lavorare alla trasformazione delle scoperte in innovazioni che creano ricchezza economica

• Utilizzare le competenze per produrre innovazione attraverso le reti sociali

• Agire sui diversi fattori che favoriscono o ostacolano i processi di apprendimento individuale e organizzativo che accompagnano i processi di innovazione

• Sviluppare e gestire un sistema che facilita e supporta la dinamica di costruzione e sviluppo delle reti tra i diversi attori dell’innovazione

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le reti di innovazione

Nella formazione di tradizione scolastica è l’operatore la fonte dei saperi ed il suo compito è costituito dalla loro trasmissione

Nel lavoro di rete locale le relazioni educative sono diverse ...

Sono i membri della rete i Sono i membri della rete i detentori di saperi, i cosiddetti detentori di saperi, i cosiddetti ““holdersholders””

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Per una classificazione degli “Holders”• share-holders (hanno un ruolo diretto nella governance della

rete e nella sua gestione);• status-holders ( hanno un ruolo istituzionale e regolativo sulle

politiche di sviluppo economico e tecnologico o hanno un ruolo di rappresentanza legale delle categorie economiche);

• stake-holders, (sono gli attori direttamente interessati ai risultati prodotti dall’azione della rete);

• interest-holders, ( hanno il ruolo di rappresentanza e di portaparola di ogni componente interessato al management della rete);

• knowledge-holders, (hanno il possesso di elementi di conoscenza, possiedono saperi e competenze utili o necessari per la realizzazione delle attività della rete);

• relations-holders, (hanno il controllo delle relazioni con altre reti esterne che possono apportare importanti risorse;

• rights-holders, ovvero I cittadini, I membri delle comunità locali, delle organizzazioni coinvolte, che sono legittimati ad esprimere I loro interessi rispetto alle attività della rete.

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Mapping, building, cooperating, learning

Parole chiave per il gruppo di lavoro in RETE

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Un modello: la doppia triple helix

Formazionee ricerca

Pubblico

offerta domanda

Istituzioni

Mondo della produzione

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IL GRUPPO DEGLI OPERATORI è UN GRUPPO PER L’INNOVAZIONE

COME LAVORA?

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La Ricerca Azione Partecipativa

Un approccio integrato di ricerca, educazione e azione sociale e culturale

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la RAP come :

• Ricerca qualitativa

• Intervento di autoeducazione

• Intervento di natura sociale e culturale

Scienze umane Formazione/educazione

Dall’analisi dei bisogni all’offerta formativa

Lavora per la trasformazione delle condizioni di partenza

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Le connotazioni della RAP

• Ricerca operativa

• Pedagogia della ricerca

• Pedagogia dell’azione

• Pedagogia della comunicazione

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RAP come ricerca operativa

APPROCCIO OLISTICO

Complessità del reale

Oggetto

Soggetto

Pratica

Teoria

approccio ermeneutico

Approccio normativo

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La RAP come Pedagogia della ricerca

Il problema

Individuale / CollettivoEnergie creative: razionalità/emozionalità

• Sviluppare analisi

• Formulare ipotesi

• Fare verifiche

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La RAP come Pedagogia dell’azione

Azione trasformativa

del

SOGGETTOdella

REALTA’

Processo di creazione dell’azione

INTERNO ESTERNO

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La RAP come Pedagogia della comunicazione

Dimensione dialogica

Relazione tra soggetti

Relazione tra saperi

Sviluppare processi comunicativi/relazionali

Sviluppare innovazione

CREAZIONE DI NUOVI SAPERI INDIVIDUALI / COLLETTIVI

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Flusso metodologico della ricerca azione partecipativa

Ricerca(Logica del pensare)

Azione (Logica dell'agire)

Partecipazione(Logica del sentire)

Saperi del soggetto(In- Out)

Problema Attivazione Sensibilizzazione Saperi pregressi

Analisi

Snodi delle azioni

Coinvolgimento Saperi pregressi +Saperi disciplinari

Ipotesi Affezione Saperi disciplinari + Saperi pregressi

Verifica Soddisfazione Nuovi saperi disciplinari del soggetto

Valutazione Presa di decisione

Presa a carico Saperi integrati del soggetto