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RICERCA 1^ STESURA - Forum 3° Settore - Sviluppumbria - Tucep

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Iniziativa comunitaria EQUALIniziativa comunitaria EQUALA.R.E.S. Adattabilità delle Risorse dell’Economia Sociale

Ricerca:fabbisogni formativi

• Il percorso della ricerca

• Scenario

• Linee di indirizzo e “nodi critici di competenza” per l’elaborazione del piano formativo “A.R.E.S.”


2

Il percorso della ricerca• focus group (2) di orientamento (19 - 20 luglio)

• ricerca documentale

• elaborazione di un questionario (Q)– test del Q– ritaratura del Q– somministrazione Q

• elaborazione dei dati• 1^ stesura, comunicazione e verifica (23.10.02)

• stesura definitiva (15.11.02)


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I Focus Group:specificazione delle aree e indirizzo degli interventi formativi

• Il lavoro di comunità è la cornice di tutti gli interventi

• Mediazione, inclusione, riduzione del danno e accompagnamento al lavoro e alla socialità definiscono l’intervento dei servizi sociali sulla “sicurezza urbana”

• utilizzare parte dei 10 corsi per il rifasamento del sistema


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Impianto metodologico della ricerca

testimoni privilegiaticoordinatori

operatori


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Enti Pubblici e Privati coinvolti nella ricerca

• Comune

• USL

• Forze dell’ordine

• Provveditorato

• Centro servizi Sociale Ministero Giustizi

• Cooperativa Sociale tipo A

• Cooperativa Sociale tipo B

• Associazione


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bacini territoriali di riferimento aree geografiche indagate

• Città di Castello• Foligno• Norcia• Panicale

• Perugia• Spoleto• Terni• Todi


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Campi di indagine

• Promozione sociale nei contesti territoriali più poveri di risorse

• Riduzione del danno

• Mediazione di conflitto e dell’interculturalità

• Accompagnamento ed inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati

• Sicurezza Urbana


8

Valore % dei Testimoni privilegiati intervistati al 18 ottobre 2002

47%

53%

Coordinatori

Operatori


9

Ripartizione % dei questionari pervenuti al 18 ottobre per campi di indagine e tipologia di intervistati

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Coordinatori Operatori

Accompagnamento al lavoro

mediazione di conflitto

riduz danno

Prom sociale

sicurezza urb


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I profili del “sociale”in Umbria: il quadro di riferimento, verso un sistema europeo di riconoscimento e certificazione

documenti di quadro

• piano sociale regionale (piano sanitario)

• primo piano di “riqualificazione della cooperazione sociale”

• delibera regionale 10 ottobre 2001 su profili professionali

• delibera Regionale su O.S.S. (Operatore Socio Sanitario)


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il trend di sviluppo del 3° settore:alcuni dati sui lavoratori occupati

• Cooperazione sociale – TIPO A dal ‘89 al ‘99ogni anno sono stati consolidati

in Umbria circa 100 nuovi posti di lavoro (si è passati da 987 a 2142) - dal ‘99 al 2001 il dato è invece di 3143 (+1001 occupati)

– TIPO B - nel 2001 809 occupati

• Associazionismo– non esistono dati consultabili in forma

aggregata


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Criticità del “sistema servizi - formazione”

• continua domanda di servizi (innovativi e consolidati)– crescita dei servizi sui bisogni dell’utenza slegata dal

sistema formativo

• offerta formativa (inadeguata)– prima dell’accesso al lavoro assenza di “interventi

anticipatori sistematici di qualifica” – (da cui) formazione sul “campo” e rincorsa alla

“riqualificazione affannosa” OBIETTIVO ROTTURA DEL CIRCOLO VIZIOSO


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Verso il rifasamento del sistema formativo regionale con la domanda di servizi

• attivazione della commissione regionale

• definizione dei profili e dei relativi curricula

• certificazione dei crediti formativi e lavorativi del personale in servizio

• individuazione dei percorsi individuali di completamento del percorso

• piano di riqualificazione (transizione)

• attivazione corsi di qualifica


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5 “personaggi” in cerca di un ruolo condiviso

per sviluppare il piano


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I soggetti indispensabili al piano

• Regione - Provincia

• Comuni - ASL

• Università

• 3° Settore

• Sindacati


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Linee di indirizzo e

“nodi critici di competenza” per l’elaborazione del piano

formativo “A.R.E.S.”


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Linee metodologiche di progettazione del piano ARES

• progettare i corsi in interventi modulari riconducibili ad unità formative capitalizzabili e certificabili per singolo modulo

• formazione integrata pubblico e privato sociale– i corsi dovrebbero essere rivolti ad un gruppo

predefinito del privato sociale e contenere dei moduli aperti - misti per consentire la presenza degli altri soggetti per affrontare le criticità di competenza (integrata) evidenziate dalla ricerca


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Modello di classificazione delle criticità di competenza

Incrocio fra:• Competenze di base• Competenze tecnico professionali• Competenze trasversali

Ruoli di:• Coordinamento• Operatori di “contatto”

Soggetti:• Privato sociale• Pubblico• Altri soggetti della rete


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Campi di indagine

“Lavoro di comunità”

• Promozione sociale nei contesti territoriali più poveri di risorse

• Riduzione del danno

• Mediazione di conflitto e dell’interculturalità

• Accompagnamento ed inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati

• Sicurezza Urbana


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Ripartizione % delle criticità evidenziate dai Coordinatori nell'ambito della Riduzione del Danno

4%

12%

14%

8%

12%

8%

4%

4%

14%

8%8%

4%

Approfondimento Antropologico

Lavoro di rete

Lavoro di gruppo

Coordinamento con strutture socio-sanitarie pubbliche e private

Aggiornamento normativo-legislativo

Orientamento al lavoro

Comunicazione-Relazione

Tecniche di animazione

Bilancio delle competenze

Competenze amministrative

Competenze progettuali

Intervento di primo soccorso


21

Ripartizione % delle criticità evidenziate dai Coordinatori nell'ambito dell'Accompagnamento e inserimento lavorativo dei soggetti

svantaggiati

4% 4%

17%

13%

13%8%

8%

4%

17%

8%4%

Progetti individualizzati

Problematiche affettivo-relazionali

Lavoro di rete


Orientamento al lavoro



Competenze gestionali dei servizi/strutture diascolto, informazione, promozione, accoglienzaCapacità progettuali

Analisi D/O e delle opportunità territoriali di sviluppo

Classif icazione disabilità


22

Ripartizione % delle criticità evidenziate dai Coordinatori nell'ambito della Mediazione di conflitto e interculturalità

5%

18%

5%

18%

10%5%

5%

19%

10%5%

Approfondimento antropologico

aggiornamento normativo-legislativo

Orientamento alla Socialità e al Lavoro

Lavoro di rete




Conoscenze linguistiche

Analisi D/O e delle opportunità territoriali di sviluppo

Informatica


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Ripartizione % delle criticità evidenziate dai Coordinatori nell'ambito della Promozione sociale nei contesti territoriali più

poveri di risorse

22%

14%

8%

4%

4%

8%

8% 4%

4%

4%

4%

4%

4%

4%4%



Lavoro di rete

Lavoro di gruppo

Sistemi Qualità del Servizio




Analisi e utilizzo degli strumenti di sviluppo territoriale

Competenze gestionali per servizi-strutture di ascolto,informazione, promozione, accoglienzaCompetenze progettuali

Competenze psico-socio-pedagogiche

Interventi di primo soccorso

Informatica

Criticità: Uffici di cittadinanza


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Ripartizione % dei fabbisogni formativi degli operatori operanti nell'ambito della "Riduzione del Danno"

20%

10%

20%10%10%

30%

Lavoro di Rete

Comunicazione/Relazione

AggiornamentoNormativo/Legislativo

Orientamento alla Socialità e alLavoro

ef_tecniche_animazione

Aggiornamento professionale


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Ripartizione % dei fabbisogni formativi degli operatori operanti nell'ambito della "Promozione sociale in contesti territoriali poveri di risorse"

17%

21%

6%17%6%

6%

27%

Lavoro di Rete

Aggiornamento Normativo/Legislativo

Analisi e utilizzo degli strumenti disviluppo territoriale

Orientamento alla Socialità e alLavoro

Competenze progettuali

Informatica di base



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Ripartizione % fabbisogni formativi degli operatori operanti nell'ambito dell'Inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati

40%

20%

20%

20% Lavoro di Rete

AggiornamentoNormativo/Legislativo

Comunicazione/Relazione

Bilancio delle Competenze


27

Ripartizione % dei fabbisogni formativi rilevati dagli operatori operanti nella "Mediazione di conflitto e dell'interculturalità"

56%

11%

22%

11%

Aggiornamento Normativo/Legislativo



Lavoro di Rete


28

Ripartizione % dei questionari somministrati ai Coordinatori pervenuti al 18 ottobre divisi per

campi di indagine2%

31%

23%

23%

21%

Sicurezza Urbana

Promozione sociale nei contesti territoriali poveri di risorse

Riduzione del danno

Mediazione di conflitto e interculturalità

Accompagnamento e inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati

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