Riccardo Michelucci I di Roger Casement · quell’infanzia che di tutto si meraviglia, si potrebbe...
Transcript of Riccardo Michelucci I di Roger Casement · quell’infanzia che di tutto si meraviglia, si potrebbe...
259Domenica27 febbraio 2011
◆ TESTIMONI«IO, UNICO SOPRAVVISSUTO DI TIBHIRINE»In un’intervista esclusiva frère Jean-Pierre commenta il film di Xavier Beauvois sulla loro vicenda
2/3
◆ COSTUMEMEZZO SECOLOCON LE FRECCE TRICOLORILe punte di diamante della nostra Aeronautica militare festeggiano i loro dieci lustri insieme ai 150 anni dell’Unità
◆ LE STORIEMARIA VINGIANI,NOVANT’ANNIDI ECUMENISMOIntervista alla fondatrice del Sae, l’unico organo laico italiano di dialogo fra le confessioni cristiane e con gli ebrei
67
Editoriale
FRECCE TRICOLORI,QUANTI SOGNIDI CAPRIOLE NELL’ARIAdi Antonia Arslan
anniver-sario delleFrecceTricolori.
Quante memorie,quante colorateimmagini si affollanonella mia mente!
L’idea di fare capriole e giravoltenell’aria, di impennare l’aereo incabrata per fare spavaldamente ilgiro-della-morte, e poi volaresorridendo a testa in giù come glieroi dei film di guerra (e anche,magari, dei fumetti...), per ritornareinfine impeccabilmente diritti, gliinseguimenti mozzafiato del BaroneRosso e degli altri eroi con la sciarpabianca a tracolla, la trasvolataatlantica di Italo Balbo e l’impresa diLindbergh, tutta questa "mitologiadell’aria", come papà Khayël ladefiniva con un certo tono diintellettuale disdegno, venivafrequentemente evocata in casanostra dal nonno Marchiori, eascoltata da noi bambini conreligiosa attenzione.Gli zii Domenico e Ildebrando eranoaviatori, mamma Vittoria conservavagelosamente il suo libretto di volo, eil nonno aveva progettato nel 1920un meraviglioso idrovolante a quattromotori, di cui ci mostrava lefotografie, anche se alla finel’impresa, ahimè, era fallita, e lui eratornato a fare il semplice ingegnere.Ma la passione per il mondo dell’ariaaveva contagiato tutta la famiglia,eccettuata nonna Virginia, cheteneva austeramente i piedi ben saldia terra e si rifiutava di montare suqualsivoglia aereo.Quando Carlo si prese la pertosse, loinvidiammo tutti, perché zioIldebrando, meglio noto comeBrando, che dell’aviazione avevafatto la sua scelta di vita, e dopo laguerra era diventato comandantedell’Alitalia, lo venne a prendere perportarlo a guarire lassù fra le nuvole.Carlo tossiva nella sciarpa che loinfagottava tutto, ma ci guardavacon occhi furbi e una certa arietta disuperiorità, perché lo zio gli avevapromesso di fargli provare l’ebbrezzadelle più spericolate acrobazie, e noifratelli maggiori eravamo destinati arimanere a terra.Ritornarono dopo un bel po’ di tempotutti allegri, come condividendo unsegreto, e un privilegio. La tosse diCarlo era guarita, ma i suoi raccontidella meravigliosa avventura con lozio durarono per un bel pezzo, e cosìi suoi sogni di diventare pilota. Noilo prendevamo in giro con silenziosainvidia, anche se in seguitoovviamente capitò a tutti noi dimontare su un aereo, e anche diprenderci l’abitudine; ma daquell’esperienza intima ed eccitante,da quel volo a due con lo zio, daquella rimanemmo per sempreesclusi.Poi il tempo passò, ma non l’amoreper le creature alate e per ciò chesolca il cielo, dagli aerei ai fuochid’artificio. E così andammo più diuna volta, con Carlo, a vedere lapattuglia acrobatica italiana, lefamose Frecce Tricolori, chedisegnavano il tricolore col fumo nelcielo, là dove non si sta stretti, comedice il poeta Paul Celan.Stavamo col naso per aria, in attesadel prodigio, mangiando biscotti.Eravamo come bambini riscoprentiquell’infanzia che di tutto simeraviglia, si potrebbe dire; maforse, più giustamente, come adultiche conservano un cuore di bambino– quando è giusto e necessario. E idisegni che meravigliosamente, aogni esibizione, le Frecce italianeintrecciano nel cielo hanno lacompiutezza sospesa di un castellodi carte che rovina e svanisce in unattimo; eppure rappresentano – siapure per un solo istante – il sognodella perfezione, dell’effimeraleggerezza che vince la pesantezzadell’opaca materia che ci tiene legatial suolo.
’L
IL PREMIO NOBELNARRA IL RIBELLE IRLANDESE
mperialista e rivoluzionario,difensore dei popoli oppressi euomo dalle promiscue abitudinisessuali: non sono bastati quasi
un secolo di ricerche storiche,culminate in decine di biografie, perdecifrare compiutamente la figura diRoger Casement. Il diplomaticoirlandese dalle molteplici vite è tuttoracircondato da un’aura di mito che nonpoteva non affascinare anche MarioVargas Llosa, uno scrittore che nei suoilibri ha già ricostruito magistralmentefigure storiche complesse come Gauguine il dittatore dominicano Trujillo.L’ultimo romanzo del premio Nobelperuviano, Il sogno del celta (in uscitain italiano per Einaudi nei prossimimesi), è un affresco sulla condizioneumana e la cattiveria tutto incentratosulla figura di un uomo che servì primala regina d’Inghilterra, poi larivoluzione irlandese e per questovenne processato come traditore,degradato, infine impiccato. Originariodi una famiglia protestante dell’Ulster,Roger Casement si convertì alcattolicesimo in punto di morte,chiedendo l’eucaristia prima di saliresulla forca. Un personaggio d’altritempi che contribuì in modo decisivo afar conoscere all’opinione pubblicamondiale gli orrori commessi dalcolonialismo nel nome dellacivilizzazione, del progresso e del liberocommercio. Console britannico nelCongo belga, poi in varie città delBrasile e nella regione peruviana delPutumayo, Casement ebbe modo diosservare da vicino e di denunciareapertamente lo sfruttamento degliindigeni nell’industria di estrazione delcaucciù, le spedizioni punitive deicolonizzatori nei villaggi per reclutarecon la forza la mano d’opera, le donne,gli anziani e i bambini tenuti in gabbiacome ostaggi, le mutilazioni inferte ailavoratori spesso uccisi dopo indicibiliviolenze. Le sue denunce furonoraccolte in due rapporti commissionatidal governo britannico che crearonouna pressione internazionale tale dacostringere infine Leopoldo II delBelgio a cedere il Congo - allora unasua proprietà personale - e a portare intribunale il presidente della PeruvianAmazon Company per le atrocitàcommesse sugli indios dell’Amazzonia.Amico di Joseph Conrad, cheaccompagnò in Congo nel viaggio cui siispirerà per scrivere Cuore di tenebra,Casement parla per gran parte del libroda una cella priva di finestre dellaprigione diPentonville, dov’èrinchiuso inattesa diconoscere il suodestino. In unpassaggiocentrale delromanzo, VargasLlosa descrive idue che discutonosulla natura delmale, giungendo aconclusionidiametralmenteopposte: Conradsostiene che siastata l’Africa arendere cattivi glieuropei, secondo Casement sono statiinvece proprio loro a introdurre il malenel Continente nero. Il suo impegno glivalse la nomina a Cavaliere del regno,ma proprio gli orrori cui assistette nelcuore dell’Africa e nella giunglaperuviana gli suggerirono un parallelocon quanto accadeva al suo paese,l’Irlanda vittima del secolare giogo
I
britannico, fino atrasformarlo inun campionedella causadell’indipendenzairlandese. Dopoaver maturato unprofondo
disprezzo nei confronti dell’Imperobritannico, nel 1913 si ritirò dalservizio consolare e iniziò una secondavita, per certi versi opposta alla prima.Affermò pubblicamente a più ripreseche il re d’Inghilterra non era illegittimo monarca dell’Irlanda e che gliirlandesi avevano il diritto di ribellarsiin armi contro l’invasore. Ma
soprattutto stabilì contatti con lapropaganda anti-britannica negli StatiUniti e si recò in Germania per tentared’indurre, senza successo, i prigionieriirlandesi ad arruolarsi in una Brigatairlandese a fianco dell’esercito imperialetedesco. Il 12 aprile 1916 vienearrestato sulle coste dell’Irlanda mentretenta di far arrivare un carico di armidestinate ai rivoluzionari irlandesi abordo di un sommergibile tedesco.Riconosciuto colpevole di altotradimento viene infine condannatoall’impiccagione: del tutto inutile fu lamobilitazione in suo favore di alcuni trai più grandi intellettuali dell’epoca, tracui Conan Doyle, Yeats e Shaw. Ma
MARIO VARGAS LLOSA A MADRID. SOTTO, ROGER CASEMENT
Amico di Conrad, fu console britannico nel Congo belga e in Sudamerica: gli orrori cui assistette gli suggerirono un parallelo con quanto accadeva al suo Paese, tanto da fargli cambiare bandiera. Prima di salire sulla forca aderì al cattolicesimo
IN QUESTONUMERO
Cristo ha prediletto un genere letterario «oscuro» e velato per trasmettere il suo messaggio. Vuol lasciare all’ascoltatore il compito
di comprendere e perciò non ha fretta. Sa adeguarsi al suo passo: la libertà dell’uomo non è in grado di reggere tutto il peso della rivelazione di Dio
AGORÀIDEECARLO MARIA MARTINI PERCHÉ GESÙ PARLAVA PER PARABOLE A PAGINA 5
prima di morire Casement subì anche unviolento linciaggio morale a seguitodella pubblicazione dei suoi diariprivati, che rivelarono un lato oscurodella sua personalità fatto di scabrosepassioni omosessuali e di amori apagamento con giovani partneroccasionali. Per decenni gli storicihanno contestato l’autenticità di queidiari, sostenendo che fossero in realtàuna montatura creata ad arte dalgoverno britannico per diffamare unpersonaggio scomodo, ma sono statiinfine smentiti da una dettagliataanalisi forense redatta nel 2002. VargasLlosa ha dedicato tre anni di lavoro allaricostruzione dell’identità dell’exdiplomatico e sostiene che i diari sianoautentici ma in parte frutto dellafantasia dell’autore. Quello che descriveè un personaggio promiscuo, preda didisturbi compulsivi e ricorrenti sensi dicolpa per le sue abitudini sessuali.Dunque un eroe dal coraggio noncomune ma anche un essere umano,pieno di dubbi, contraddizioni edebolezze.
6
Mario Vargas Llosae la doppia vitadi Roger Casement
di Riccardo Michelucci
Il nuovo romanzo dello scrittore peruvianoè dedicato al controversodiplomatico: prima fedele
servitore dell’Inghilterra,poi sostenitoredei repubblicani d’Ulster.Fino alla pena capitale
6