RESOCONTO STENOGRAFICO -...

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Atti Parlamentari – I – Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA DISCUSSIONI SEDUTA DI VENERDÌ 22 SETTEMBRE 2017 RESOCONTO STENOGRAFICO 856. SEDUTA DI VENERDÌ 22 SETTEMBRE 2017 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI I N D I C E RESOCONTO STENOGRAFICO .................... 1 - 23 Missioni............................................................... 1 Presidente.......................................................... 1 Nomina dei componenti della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario e annunzio della sua convocazione................................................... 1 Presidente.......................................................... 1 Modifica nella composizione di una componente politica del gruppo parlamentare Misto......................................1 Presidente.......................................................... 1 Interpellanze urgenti (Svolgimento)........................... 2 Presidente.......................................................... 2 (Iniziative volte alla stabilizzazione del personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario della scuola, anche con riferimento alle carenze di organico nella regione Puglia - n. 2 -01925)................................................................ 2 Presidente....................................................... 2, 3 NICCHI Marisa (MDP).......................................2, 3 TOCCAFONDI Gabriele, Sottosegretario di Stato per l'Istruzione l'università e la ricerca............................. 3 N.B. Il RESOCONTO SOMMARIO è disponibile on line già nel corso della seduta, alla pagina “Resoconti” del sito della Camera dei deputati. Il Resoconto Sommario è corredato di collegamenti ipertestuali verso il Resoconto Stenografico (Vedi RS) ed ai documenti di seduta (Vedi All. A). I documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula sono pubblicati nell’Allegato A. Gli atti di controllo e di indirizzo presentati e le risposte scritte alle interrogazioni sono pubblicati nell’Allegato B. N.B. PARTITO DEMOCRATICO: PD; MOVIMENTO 5 STELLE: M5S; FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE: FI-PDL; ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA: MDP; ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD: AP-CPE-NCD; LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI: LNA; SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE: SI-SEL-POS; SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE- MAIE: SC-ALA CLP-MAIE; DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO: DES-CD; FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE: FDI-AN; MISTO: MISTO; MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA: MISTO-CIPI; MISTO-DIREZIONE ITALIA: MISTO- DI; MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE: MISTO-MIN.LING.; MISTO-UDC-IDEA: MISTO-UDC-IDEA; MISTO-ALTERNATIVA LIBERA- TUTTI INSIEME PER L'ITALIA: MISTO-AL-TIPI; MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) - INDIPENDENTI: MISTO-PSI-PLI-I; MISTO-FARE!-PRI-LIBERALI: MISTO-FARE!PRIL.

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Atti Parlamentari – I – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI VENERDÌ 22 SETTEMBRE 2017

RESOCONTO STENOGRAFICO

856.

SEDUTA DI VENERDÌ 22 SETTEMBRE 2017

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROBERTO GIACHETTI

I N D I C E

RESOCONTO STENOGRAFICO .................... 1 - 23

Missioni...............................................................1Presidente.......................................................... 1

Nomina dei componenti della Commissione parlamentare diinchiesta sul sistema bancario e finanziario e annunzio dellasua convocazione................................................... 1

Presidente.......................................................... 1

Modifica nella composizione di una componente politica delgruppo parlamentare Misto......................................1

Presidente.......................................................... 1

Interpellanze urgenti (Svolgimento)........................... 2

Presidente.......................................................... 2

(Iniziative volte alla stabilizzazione del personale docente,amministrativo, tecnico ed ausiliario della scuola, anche conriferimento alle carenze di organico nella regione Puglia - n. 2-01925)................................................................2

Presidente....................................................... 2, 3NICCHI Marisa (MDP).......................................2, 3TOCCAFONDI Gabriele, Sottosegretario di Stato perl'Istruzione l'università e la ricerca............................. 3

N.B. Il RESOCONTO SOMMARIO è disponibile on line già nel corso della seduta, alla pagina “Resoconti” del sito della Camera deideputati. Il Resoconto Sommario è corredato di collegamenti ipertestuali verso il Resoconto Stenografico (Vedi RS) ed ai documentidi seduta (Vedi All. A).I documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula sono pubblicati nell’Allegato A.Gli atti di controllo e di indirizzo presentati e le risposte scritte alle interrogazioni sono pubblicati nell’Allegato B.

N.B. PARTITO DEMOCRATICO: PD; MOVIMENTO 5 STELLE: M5S; FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONIPRESIDENTE: FI-PDL; ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA: MDP; ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTIPER L'EUROPA-NCD: AP-CPE-NCD; LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI: LNA; SINISTRA ITALIANA- SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE: SI-SEL-POS; SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE: SC-ALA CLP-MAIE; DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO: DES-CD; FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZANAZIONALE: FDI-AN; MISTO: MISTO; MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA: MISTO-CIPI; MISTO-DIREZIONE ITALIA: MISTO-DI; MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE: MISTO-MIN.LING.; MISTO-UDC-IDEA: MISTO-UDC-IDEA; MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA: MISTO-AL-TIPI; MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) -INDIPENDENTI: MISTO-PSI-PLI-I; MISTO-FARE!-PRI-LIBERALI: MISTO-FARE!PRIL.

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Atti Parlamentari – II – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI VENERDÌ 22 SETTEMBRE 2017 – N. 856

(Intendimenti circa il rilancio dell’università pubblica e dellaricerca - n. 2-01934)................................................ 4

Presidente....................................................4, 5, 6NICCHI Marisa (MDP).......................................4, 6TOCCAFONDI Gabriele, Sottosegretario di Stato perl'Istruzione l'università e la ricerca............................. 5

(Chiarimenti in ordine alla candidatura Unesco della viaFrancigena e alla promozione e valorizzazione dei “camminid’Italia” - n. 2-01908).............................................. 7

Presidente.................................................. 7, 8, 10CENNI Susanna (PD).......................................... 10TERROSI Alessandra (PD)..................................... 7TOCCAFONDI Gabriele, Sottosegretario di Stato perl'Istruzione l'università e la ricerca............................. 8

(Iniziative a tutela della sicurezza dei lavoratori del settore deitrasporti, in relazione ad un recente caso di aggressione daparte di un extracomunitario, nonché volte a semplificare leprocedure di espulsione a seguito di reati e atti violenti - n. 2-01917)............................................................... 10

Presidente............................................... 10, 11, 13CENNI Susanna (PD)......................................10, 13TOCCAFONDI Gabriele, Sottosegretario di Stato perl'Istruzione l'università e la ricerca............................11

(Iniziative volte a ripristinare il tariffario previgente perl’acquisto di dispositivi audioprotesici - n. 2-01937)..........13

Presidente............................................... 13, 15, 17LABOCCETTA Amedeo (FI-PDL)......................13, 17TOCCAFONDI Gabriele, Sottosegretario di Stato perl'Istruzione l'università e la ricerca............................15

(Misure volte a contrastare fenomeni di corruzione presso leagenzie fiscali, anche alla luce di recenti vicende giudiziarie - n. 2-01939).........................................................17

Presidente...........................................17, 20, 21, 22PESCO Daniele (M5S)................................17, 18, 21TOCCAFONDI Gabriele, Sottosegretario di Stato perl'Istruzione l'università e la ricerca....................... 20, 21

Organizzazione dei tempi di esame di proposte dilegge................................................................. 22

Presidente.........................................................22

Ordine del giorno della prossima seduta.................... 22

Presidente.........................................................22

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Atti Parlamentari — 1 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI VENERDÌ 22 SETTEMBRE 2017 — N. 856

RESOCONTO STENOGRAFICO

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTEROBERTO GIACHETTI

La seduta comincia alle 9,30.

PRESIDENTE. La seduta è aperta.Invito la deputata segretaria a dare lettura delprocesso verbale della seduta precedente.

ANNA MARGHERITA MIOTTO, Segretaria,legge il processo verbale della seduta di ieri.

PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, ilprocesso verbale si intende approvato.  (È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensidell'articolo 46, comma 2, del Regolamento,i deputati Castiglione, Catania, Dambruoso,Garofani, Locatelli, Losacco, Pisicchio,Rampelli, Rosato, Sanga, Sani, Tidei, SimoneValente e Zampa sono in missione a decorreredalla seduta odierna.I deputati in missione sono complessivamentenovantacinque, come risulta dall'elencodepositato presso la Presidenza e chesarà pubblicato nell'allegato A al resocontodella seduta odierna (Ulteriori comunicazioniall'Assemblea saranno pubblicate nell'allegatoA al resoconto della seduta odierna).

Nomina dei componenti dellaCommissione parlamentare di inchiesta

sul sistema bancario e finanziario

e annunzio della sua convocazione.

PRESIDENTE. Comunico che la Presidentedella Camera ha chiamato a far parte dellaCommissione parlamentare d’inchiesta sulsistema bancario e finanziario i deputatiFrancesco Bonifazi, Renato Brunetta, DanieleCapezzone, Susanna Cenni, Gian Pietro DalMoro, Carlo Dell’Aringa, Giorgia Meloni,Matteo Orfini, Giovanni Paglia, Carla Ruocco,Giovanni Sanga, Sandra Savino, Carlo Sibilia,Bruno Tabacci, Paolo Tancredi, Luigi Taranto,Franco Vazio, Alessio Villarosa, Enrico Zanettie Davide Zoggia.Il Presidente del Senato della Repubblica hachiamato a far parte della stessa Commissionei senatori Andrea Augello, Raffaela Bellot, PierFerdinando Casini, Remigio Ceroni, AntonioD’Alì, Mauro Del Barba, Paola De Pin,Camilla Fabbri, Stefania Giannini, GianniPietro Girotto, Andrea Marcucci, Mauro MariaMarino, Carlo Martelli, Maurizio Migliavacca,Franco Mirabelli, Francesco Molinari, LionelloMarco Pagnoncelli, Gian Carlo Sangalli, PaoloTosato e Karl Zeller.Comunico inoltre che, d’intesa con il Presidentedel Senato, la Commissione è convocata permercoledì 27 settembre, alle ore 14,30, pressola sede di Palazzo San Macuto, per procederealla propria costituzione.

Modifica nella composizionedi una componente politica delgruppo parlamentare Misto.

PRESIDENTE. Comunico che, con letterapervenuta in data 21 settembre 2017, la

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Atti Parlamentari — 2 — Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI VENERDÌ 22 SETTEMBRE 2017 — N. 856

deputata Michela Marzano, iscritta al gruppoparlamentare Misto, ha chiesto di aderire allacomponente politica “Partito Socialista Italiano(PSI)- Liberali per l’Italia (PLI)-Indipendenti”.La rappresentante di tale componente, conlettera pervenuta in pari data, ha comunicato diaver accolto la richiesta.

Svolgimento di interpellanzeurgenti (ore 9,36).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca losvolgimento di interpellanze urgenti.

(Iniziative volte alla stabilizzazione delpersonale docente, amministrativo, tecnico

ed ausiliario della scuola, anche conriferimento alle carenze di organiconella regione Puglia - n. 2-01925)

PRESIDENTE. Passiamo alla primainterpellanza urgente dei deputati Laforgia ealtri n. 2-01925 (Vedi l'allegato A).Chiedo all’onorevole Marisa Nicchi se intendaillustrare l’interpellanza di cui è cofirmataria ose si riservi di intervenire in sede di replica.Bene, ne ha facoltà.

MARISA NICCHI. Come è noto, i Dicasteridell’Economia e delle finanze e dell’Istruzione,dell’università e della ricerca hanno annunciatoun’intesa in cui si dava il via liberaall’assunzione a tempo indeterminato di 52.000docenti. Successivamente, dopo la ripartizionedegli organici, sono emerse criticità, soprattuttoper le scuole del Sud ed in particolare dellaPuglia. I docenti precari stessi, che vivononelle terre meridionali, vivono una particolarecondizione di precarietà, vista la condizione dimarginalità di queste terre.Per quel che risulta, le 52.000 nuove assunzioni,in realtà, non sono nuove assunzioni, perché laparte di gran lunga prevalente di questi postiè destinata al semplice turnover e poi ancheperché le assunzioni a tempo indeterminatopreviste, quelle di cui si parla, sono in veritàdi posti già esistenti in organico di diritto e

che sono rimasti invece liberi e occupati soloda quel personale precario che ha garantito laprosecuzione di un servizio e di un diritto comequello dell’istruzione.Quindi, sono solo 15.100 i posti chesaranno considerati nuovi contratti a tempoindeterminato, ma è bene ricordare che sitratta di posti di lavoro già preesistenticome posti destinati a personale precario concontratti a tempo determinato. In particolare,con riferimento all’annosa questione deidocenti precari, la stabilizzazione sui posti giàpreesistenti in organico di diritto dovrebberiguardare 16.000 posti rimasti, ma in Pugliaquesti posti risultano pressoché inesistenti,in quanto buona parte di questi posti sonostati concentrati al Nord. Ecco, la Pugliaè penalizzata ed è il sintomo, diciamo, lasimbologia di una situazione molto difficiledella scuola nel Mezzogiorno.Ad oggi, inoltre, nonostante il Consiglio diStato si sia pronunciato favorevolmente neiconfronti dei docenti che avevano messoin discussione il famigerato algoritmo sullamobilità del 2016, non si sa nulla. Il Ministerodell’Istruzione, dell’università e della ricercanon ha ancora assunto alcuna posizione néadottato alcuna determinazione riguardo allacontestazione di questo algoritmo, con laconseguenza, per esempio, che, nel casospecifico della Puglia, la regione non è ingrado ancora di far fronte all’imminente iniziodell’anno scolastico.Quindi, questa situazione, che appareeccezionale in Puglia e che è l’iceberg di unapunta di disagio molto grande, in verità ci rivelauna situazione più generale, che vorremmosapere come il Governo affronta, tenuto contoche in Puglia - parlando proprio della Puglia - cisarebbe bisogno di investimenti maggiori, vistoanche i tassi di dispersione scolastica, la carenzadel tempo pieno e del tempo prolungato e vistoanche il fenomeno delle classi pollaio, che vedela media regionale del rapporto alunni/classetra le più elevate d’Italia. Ecco, chiediamoquali iniziative il Governo intenda prendererelativamente a questi dati nazionali e, in

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particolare, a questa situazione della Puglia.

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato perl’Istruzione, l’università e la ricerca, GabrieleToccafondi, ha facoltà di rispondere.

GABRIELE TOCCAFONDI, Sottosegretariodi Stato per l'Istruzione l'università e la ricerca.Grazie, Presidente. L’atto in discussioneverte, come abbiamo sentito, sulle dotazioniorganiche e le nomine del personale precariodelle scuole, con particolare riferimento allasituazione della regione Puglia.Gli onorevoli interpellanti sollecitano, nellospecifico, una maggiore consistenza organicaper detta regione, al fine di favorirela stabilizzazione del personale docente edel personale ATA, nonché l’assunzione diiniziative tese a regolarizzare la posizionedei docenti che, assegnati a scuole di altreregioni nell’ambito delle procedure del pianostraordinario assunzionale, sono stati destinataridi pronunce giurisdizionali.Come già noto anche agli onorevoliinterpellanti, circa la questione dellastabilizzazione dei posti, con legge di bilancio2017 sono stati stanziati fondi per latrasformazione di una parte dell’organico difatto in organico di diritto, mettendo cosìa disposizione, a livello nazionale, ulteriori15.100 nuove assunzioni.Per quanto riguarda, in particolare, gli organiciscolastici per il corrente anno relativamentealla regione Puglia, si registra effettivamenteuna riduzione rispetto all’anno precedente.Tale riduzione, tuttavia, è stata determinataunicamente dalla riduzione degli alunni di oltre10.000 unità, rilevata già in fase previsionale epoi ampiamente confermata dati successivi.Più specificamente, nell’organico di dirittodella regione Puglia si è passati da untotale complessivo, per i vari gradi di scuola,di circa 605.000 alunni per l’anno 2016-2017 a circa 595.000 nell’anno in corso.La descritta situazione ha comportato unadifferenza negativa di 299 posti nell’organicodi diritto del personale docente. Relativamente

ai posti di sostegno, invece, vi è stato unconsolidamento di posti, ovvero 755 rispettoall’anno 2016-2017.Inoltre, in relazione al contenzioso pendente,relativo alla mobilità per l’anno scolastico2016-2017, si precisa che gli uffici scolastici,compreso quindi l’USR per la Puglia, dannopuntualmente regolare esecuzione ai diversiprovvedimenti giurisdizionali, secondo leindicazioni fornite dal MIUR con l’ordinanzasulla mobilità, attribuendo la titolarità pressol’ambito indicato dal giudice, in caso disentenza di merito, ovvero l’assegnazioneprovvisoria, in presenza del solo provvedimentocautelare. Grazie.

PRESIDENTE. L’onorevole Nicchi ha facoltàdi dichiarare se sia soddisfatta per la risposta.

MARISA NICCHI. No, sono assolutamenteinsoddisfatta. Mi pare che non ci sia alcuntentativo o volontà di risolvere un problemaevidente, come è stato reso evidente dalle moltemobilitazioni sindacali dei docenti di quellaregione. Del resto, questo fa parte di una lineadel Governo veramente cieca sulla scuola, versocui non vedo nessuna voglia, desiderio, volontàdi dare un segno di discontinuità.Voglio ricordare che oggi la scuola èattanagliata da serissimi problemi: pensoal tema del rinnovo delle segreterie degliistituti scolastici, specialmente degli istituticomprensionali. Le segreterie scolastiche oggisono travolte da una serie di impegni e dimansioni, anche nuove, e ancora non si parla difare un piano di assunzioni.Penso che ancora non si parli della prioritàche dovrebbe riguardare il mondo della scuola,che è il rinnovo del contratto di lavoro,che evidentemente è inadeguato ai livellidella vita, per la vita, per i diritti, per laqualità dell’insegnamento e rispetto ad unacomparazione dei contratti a livello europeo.Non si parla di risolvere i problemi annosi dellavicenda dei presidi reggenti. La questione delprecariato è affrontata con questa miopia, conquesta logica burocratica.

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Ecco, io credo che questa risposta sia incollegamento con una disattenzione, con unavolontà negativa di investire da parte di questoGoverno sulla scuola.La prossima legge di stabilità dovrà affrontareper noi di MDP questi gravissimi problemie li si può affrontare in un unico modo,non con le toppe, oppure, peggio ancora,con l’indifferenza: occorre presentare un pianonuovo di domanda formativa reale, legato aireali bisogni, investendoci, e qui risolvendo iproblemi di chi già oggi lavora all’interno dellascuola e i problemi che abbiamo sottolineatoprecedentemente.In quella sede, nella legge di stabilità,noi faremo una grande battaglia peraumentare gli investimenti, per aumentaree per soddisfare pienamente il dirittoall’istruzione, generalizzando la scuoladell’infanzia, generalizzando il tempo pieno,in particolare - questione molto importante - per il Mezzogiorno; e quindi, sulla base diquesto, valuteremo anche la possibilità o menodi dare fiducia al Governo, perché di sicuro lascuola italiana ha bisogno di una nuova marciae su questo valuteremo anche le azioni che ilGoverno presenterà.

(Intendimenti circa il rilancio dell’universitàpubblica e della ricerca - n. 2-01934)

PRESIDENTE. Passiamo all’interpellanzaurgente Laforgia ed altri n. 2-01934 (Vedil’allegato A).Chiedo all’onorevole Nicchi se intendaillustrare l’interpellanza, di cui è cofirmataria, ose si riservi di intervenire in sede di replica.

MARISA NICCHI. Presidente, le politiche diausterità hanno determinato in questi anni tagliingenti e controriforme continue, che hannofinito per soffocare in particolare la cultura,che è il motore dello sviluppo di ogni Paese,e il campo dell’università, della ricerca edell’innovazione.Voglio ricordare l’ultimo report dell’OCSE,che ha evidenziato come il nostro Paese

registri appena il 18 per cento dei laureaticontro il 37 per cento della media nellazona OCSE: peggio di noi solo il Messico;soltanto nel 2016 il 64 per cento dei laureati èarrivato alla fine del corso di laurea nel nostroPaese e ha trovato successivamente lavoro.Le iscrizioni all’università sono calate, lodice anche l’Agenzia nazionale di valutazionedel sistema universitario e della ricerca. InItalia sono il 42 per cento gli studenti cheabbandonano, a fronte di una media europea del12 per cento.Questo modo sistematico di disincentivare laformazione, legato proprio ai tagli, insiemead una necessità, ad una rivendicazionesalariale, ha spinto il Movimento per la dignitàdella docenza universitaria a proclamare unosciopero, che è in corso, perché è compreso trail 28 agosto e il 31 ottobre; cercando, con questosciopero, di non penalizzare la parte più debole,quella degli alunni.La richiesta dei professori universitari non èquindi una rivendicazione corporativa, ma èlegata ad un’esigenza che la politica dovrebbeaccogliere pienamente, che è quella di invertirela rotta devastante che sta mettendo indiscussione la qualità della nostra formazione.Una richiesta, questa dei professori universitari,che viene da lontano e da innumerevoliiniziative; non sorprende, quindi, perché cisono lunghe e articolate lotte che hanno tesoa rivendicare l’adeguamento salariale e iltema più generale. A questo sciopero hannoaderito molti professori, molti docenti: è ladimostrazione chi si tratta di una rivendicazionesentita, che fa parte di una reale condizione e diun pensiero di molti soggetti.Il motivo dello sciopero, si sa, è l’adeguamentodegli scatti stipendiali dei professori, che sonostati bloccati, diversamente da altri compartidel sistema pubblico. Voglio ricordare cheattualmente un ricercatore universitario convent’anni di anzianità guadagna molto menodi un suo collega di altri Paesi europei, chepercepisce uno stipendio fino a cinque voltesuperiore: è un tema complesso, molto delicato.A ciò si aggiunga che i fondi per la ricerca in

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questi anni sono stati in certe parti azzerati ocomunque ridotti notevolmente.Nelle condizioni date, noi sappiamo che esisteuna connessione profonda e molto significativatra livello della ricerca e qualità della didattica:non sono due percorsi diversi; laddove nonsi investe sulla ricerca, laddove ci sonomeno fondi, meno investimenti di risorse, c’èsicuramente meno qualità nella didattica.Chiediamo che, di fronte a questamobilitazione, che noi non consideriamocorporativa, come è stata definita, ma riteniamoche ponga un tema molto, molto delicato,che è il riconoscimento e il valore dellarisorsa della docenza universitaria in tuttele sue articolazioni, e di fronte a questotema vorremmo sapere come il Governo sicomporti per cercare di risolvere e di dare pienarisposta alle esigenze poste dal movimentodei professori universitari e per affrontareuna nuova fase di sviluppo della politicauniversitaria.

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato perl'Istruzione l'università e la ricerca, GabrieleToccafondi, ha facoltà di rispondere.

GABRIELE TOCCAFONDI, Sottosegretariodi Stato per l'Istruzione l'università e laricerca. Signor Presidente, il Governo ha benpresenti le situazioni descritte dagli onorevoliinterpellanti e si assicura che è al lavoro peraffrontarle efficacemente e ricercare le piùidonee soluzioni.Corre l’obbligo di ricordare in ogni caso cheinterventi significativi sono stati realizzati giàcon l’approvazione della legge di bilancio per il2017, che, com’è noto, ha introdotto una serie dimisure che vanno nella direzione indicata dagliinterpellanti.Detta legge ha disposto difatti l’incrementodel Fondo di finanziamento ordinario delleuniversità statali di 55 milioni di euro perl’anno corrente, che salgono a 105 milioni dal2018, anche alla luce della riduzione delle tasseuniversitarie conseguente all’introduzione dellano tax area. A questa somma si aggiungono altri

45 milioni di euro annui destinati ad incentivarel’attività base di ricerca dei professori diseconda fascia e dei ricercatori in servizio atempo pieno nelle università statali e altri 5milioni di euro annui da ripartire tra gli ateneitenendo conto delle attività organizzate daglistessi per attuare i piani pluriennali di interventiintegrati di orientamento pre-universitario, disostegno didattico e di tutorato.Con decreto ministeriale del 9 agosto scorso,registrato alla Corte dei conti, sono stati definitii criteri di ripartizione del FFO per l’anno 2017,che ovviamente tengono conto dei descrittiincrementi. Grazie a queste misure, quest’annoil Fondo per le università aumenta dell’1 percento e crescerà del 4,2 per cento nel 2018.Le maggiori risorse messe in campopermetteranno di conseguire risultati piùproficui in tutti i campi: dal diritto allostudio all’orientamento e alla qualificazione deipercorsi.La medesima legge di bilancio, la n. 232 del2016, ha permesso inoltre di reclutare circa1.300 ricercatori, di cui almeno 350 di tipoB, assicurando le necessarie risorse finanziarieper il passaggio alla seconda fascia nell’ambitodell’iniziativa “Dipartimenti di eccellenza”, perla quale, dal 2018, saranno assegnati 271milioni di euro annui aggiuntivi all’FFO a 180dipartimenti delle università italiane. Inoltre,è già previsto che dall’anno 2018 il turnoverpasserà al 100 per cento.L’azione del Governo è fortemente indirizzataa consentire l’ingresso dei giovani professorie ricercatori nelle università. I più recentiinterventi adottati hanno riguardato, non a caso,l’investimento di circa 50 milioni di euroa regime per l’assunzione di 861 ricercatoridi tipo B, nonché l’esclusione dai limitidel turnover delle assunzioni di ricercatoridi tipo A per le università con indicatoridi bilancio positivi. Per ciò che concernepiù nello specifico il trattamento economicodella carriera universitaria, il Ministero staaggiornando le stime rispetto a differentiipotesi tese al parziale ristoro del blocco deitrattamenti stipendiali verificatosi negli ultimi

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anni. Si tratta di importi che necessitano di unacopertura che determinerà comunque riflessi suisaldi di bilancio e per la quale è necessarioindividuare i margini che possono essereprospettati in vista della prossima legge dibilancio per il 2018. Si può assicurare sin d’orache in sede di legge di bilancio verrà effettuatoogni sforzo da parte di questa amministrazionevolto ad incrementare i finanziamenti alleuniversità e alla ricerca.Un’ultima considerazione a proposito dellapenalizzazione che gli onorevoli interpellantidenunciano sussista nei confronti delleuniversità del Sud del Paese. Occorreconsiderare che l’articolo 12 del decreto-legge “Disposizioni urgenti per la crescitaeconomica del Mezzogiorno”, del 3 agosto2017, ha dato attuazione a quanto dispostodall’articolo 5, comma 4, lettera f), della legge240 del 2010 e ha quindi ribadito che il costostandard per studente costituisce il parametrodi riferimento per la ripartizione annuale diuna percentuale del Fondo di finanziamentoordinario, provvedendo a determinare al comma2 gli specifici criteri in base ai quali ècalcolato il costo standard in parola. Il citatoarticolo 12 tiene anche conto, al comma3, dei fattori legati al contesto economicoterritoriale e infrastrutturale che incidonoin maniera differenziata sulla possibilitàdi alcuni atenei di determinazione delletasse universitarie e stabilisce uno specificomeccanismo perequativo; in particolare, apertevirgolette: “al fine di tenere conto dei differenticontesti economici e territoriali in cui ogniuniversità si trova ad operare, al costo standarddi ateneo di cui al comma 2 è aggiunto unimporto di natura perequativa parametrato finoad un massimo del 10 per cento rispetto al costostandard medio nazionale, in base alla diversacapacità contributiva degli studenti iscrittiall’università, determinata, tenendo conto delreddito medio familiare, della ripartizioneterritoriale, di norma a livello regionale, ove hasede l’ateneo”.Tale norma, dunque, permette di tener conto,nella determinazione del costo standard per

studente, delle differenze di natura economicaesistenti tra le diverse realtà del Paese.Infine, l’articolo 12 in parola, al comma6, prevede che dal 2018 si aggiunga aisuddetti criteri di calcolo del costo standarduna ulteriore componente perequativa chetenga conto della diversa accessibilità di ogniuniversità in funzione della rete dei trasporti edei collegamenti. Tale importo inciderà fino adun massimo del 10 per cento rispetto al costomedio nazionale stabilito in base agli indici dicosto di cui al comma 2 del medesimo articolo.

PRESIDENTE. L’onorevole Nicchi ha facoltàdi dichiarare se sia soddisfatta per la rispostaalla sua interpellanza.

MARISA NICCHI. Sottosegretario,valuteremo in sede di bilancio se questavolontà di andare incontro alle richieste deiprofessori sarà onorata. Noi siamo rispettosidell’autonomia di un dinamica sindacale;certamente ci impegneremo perché questerivendicazioni vengano soddisfatte, tenendoconto che lei ha fatto riferimento a saldi dibilancio, quindi a investimenti, a possibilitàdi trovare coperture. Sappiamo che questoGoverno, quando vuole, le coperture le satrovare.Le ha trovate in tante circostanze, per nonparlare delle ultime, quelle delle banche.Quindi, mi auguro che la stessa volontà,solerzia, con cui questo Governo ha trovatocoperture di fronte a crisi come quelle bancarie,le sappia trovare per investire su un tema moltodelicato, molto importante e fondamentale,quale quello della valorizzazione della docenzauniversitaria, come parte costitutiva di unsistema formativo che sicuramente ha bisognoanche di quelle altre politiche, cioè diessere incrementato, di allargare l’accesso, dirisolvere il problema del precariato; quei passiche il Governo ha indicato e che noi lisapremo apprezzare. Sono convinta però chesia necessaria una marcia in più e in sededi valutazione del bilancio, che nei prossimigiorni saremo ad esaminare, noi proporremo

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precise proposte proprio per rilanciare ildiritto allo studio, per rilanciare la qualitàdel sistema universitario, per affrontare queltema molto delicato che è appunto quellodella perequazione della qualità e per risolvere,anche nell’ambito del sistema universitario,un’annosa questione meridionale.

(Chiarimenti in ordine alla candidaturaUnesco della via Francigena e alla

promozione e valorizzazione dei“cammini d’Italia” - n. 2-01908)

PRESIDENTE. Passiamo all’interpellanzaurgente Terrosi ed altri n. 2-01908 (Vedil'allegato A).Chiedo all’onorevole Terrosi se intendaillustrare la sua interpellanza o se si riservi diintervenire in sede di replica.

ALESSANDRA TERROSI. Grazie Presidente.Signor sottosegretario, colleghi, questainterpellanza urgente nasce dalla necessitàdi interrogare il Ministro circa le misureadottate per favorire la valorizzazione di unodegli itinerari più importanti per il nostroPaese. Parliamo della via Francigena che,come è noto, parte da Canterbury arriva aRoma, attraversando il nostro Paese dalla Valled’Aosta fino a Roma e poi, con la nascitadella via Francigena del sud, in realtà, finoalla Puglia. Già nel Novantaquattro lo stessoConsiglio d’Europa ha riconosciuto il camminofrancigeno itinerario culturale, elevandolo poinel 2004 a grande itinerario culturale. Intornoal 2000, proprio in vista del Giubileo, vengonopredisposti i primi interventi sostanziali e direcupero attraverso specifiche leggi nazionalie regionali che hanno chiaramente contribuitoal ripristino di monumenti, di beni culturali, diluoghi, eccetera. Nel 2001 nasce l’Associazioneeuropea per le vie francigene che nel 2007viene abilitata dal Consiglio d’Europa adiventare réseau porteur cioè organismo ditutela dell’itinerario.Vanno ricordati gli interventi realizzati giàdurante il secondo Governo Prodi, da quello

dell’allora Ministro per le politiche agricolecirca la mappatura di prodotti agroalimentaridelle strutture agrituristiche lungo l’itinerario,a quello che ha dotato alcuni tracciati originaridi una segnaletica adeguata, agli interventipromossi dei vari enti locali. Anche in questalegislatura il Governo e anche il Parlamento,con la costituzione di un intergruppo cheha svolto un’attività di coordinamento eanche di stimolo nei confronti appunto delGoverno stesso, si sono caratterizzati per uncerto dinamismo relativamente a questo tema,tant’è vero che nel 2016 è stata emanataun’apposita direttiva che definì il 2016 anno deicammini d’Italia e nella stessa direttiva vienedefinito il concetto di cammino. Non solo, sistabilisce anche la stesura di linee guida dispecifiche attività da realizzare, precisamentedalla ricognizione degli itinerari, alla redazionedi un atlante dei cammini, all’individuazionedi comuni che si distinguono per l’attenzionerivolta al turismo lento e sostenibile. Ancora,con delibera CIPE del 2016, vengono assegnati ifondi proprio per il rafforzamento degli itinerarigià conosciuti, ma anche per recuperare evalorizzare degli itinerari dei territori interni.In particolare, per i cammini della viaFrancigena, della via Appia, per il cammino diSan Francesco, vengono destinati 20 milioni dieuro cadauno. Con atto del Governo n. 372, agennaio del 2017, viene predisposto il Pianostralcio di sviluppo del turismo in Italia per ilperiodo 2017-2022.Anche qui in alcuni interventi si rilevanoappunto delle specifiche indicazioni per ilperseguimento e l’incentivazione di attivitàcompatibili con la valorizzazione dei camminima, ancora, nasce un tavolo tecnicopermanente, finalizzato alla definizione di unagovernance unica per la Via Francigena.Con il decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83si dà la possibilità di affidare gratuitamente ibeni demaniali e, in particolare, quelli lungoi cammini proprio per favorire le economieinterne. Con la legge di stabilità 2015 sistanziano 3 milioni di euro destinati, in realtà,al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti

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per il miglioramento della mobilità lungo iprincipali cammini. Insomma, è stata emanatauna serie di atti e l’interpellanza urgenteodierna ha proprio lo scopo - mi si consental’espressione - di fare il punto relativamente atutte le misure messe in campo, e per questogli interpellanti chiedono di essere ragguagliatiproprio su tutta una serie di attività. Ripetiamo:dalla realizzazione dell’Atlante, cioè a chepunto si è con la realizzazione dell’Atlantedei cammini e sulla stesura delle linee guida;quali siano le azioni concordate per definirela governance unica che ci sembra un’attivitàassolutamente da perseguire considerato che,com’è noto, chiaramente le regioni hannoinvestito in maniera difforme negli anni,seppure per molte di esse ci sia stata un’attivitàmolto, molto intensa e molto orientata allavalorizzazione e al sostegno di questo cammino.Una questione importante alla quale siamoestremamente interessati è, per esempio, sesiano state individuate le opere da realizzarelungo il tracciato per poterlo rendere fruibilea tutti, quindi accessibile a tutti considerandoche c’è una fortissima attenzione nei confrontidi questo come di altri tracciati ancheinternazionali - mi riferisco al cammino diSantiago - da parte, ad esempio, di persone nonnormodotate, quindi che hanno difficoltà nelladeambulazione.Ringrazio sin d’ora per la risposta e perl’attenzione perché ritengo che riuscire a fareil punto in questa fase della legislatura possaessere una possibilità anche per mettere incampo attività per il futuro.

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato perl'Istruzione l'università e la ricerca, GabrieleToccafondi, ha facoltà di rispondere.

GABRIELE TOCCAFONDI, Sottosegretariodi Stato per l'Istruzione l'università e laricerca. In merito alla Via Francigena edagli altri cammini europei che interessano ilnostro Paese, riferisco alcune delle principaliazioni di competenza del Mibact in materia dicammini e, nello specifico, come detto, della

Via Francigena.Con direttiva del Ministro Franceschini del 16dicembre 2015, il 2016 è stato riconosciutoquale anno dei cammini d’Italia con la finalitàdi valorizzare e far conoscere il patrimonio,composto da itinerari, cammini, percorsi, cheattraversa l’Italia creando una rete di mobilitàslow da promuovere con l’Atlante dei cammini.Le attività coordinate dagli uffici del Mibacthanno ricompreso la costituzione di un comitatodi coordinamento dei cammini d’Italia concomponenti del Ministero stesso, delle regionie dell’ANCI. Il comitato ha individuato gliundici criteri atti a consentire l’inserimento diogni cammino nell’Atlante dei cammini. Leproposte pervenute sono state tutte esaminate ericomprese in un elenco di 112 cammini di cui41, ad oggi, con l’interezza dei requisiti.L’elenco è stato validato dal comitato anche invista della presentazione della prima versionedell’Atlante progettato come uno strumentodinamico e periodicamente aggiornabile coni cammini che dovessero via via assumerel’interezza dei requisiti richiesti.Tale intenso lavoro, che consentirà di avere perla prima volta un’accurata mappatura unitariadei cammini del territorio italiano, avrà il suocoronamento nelle prossime settimane con lapresentazione ufficiale della prima versionedell’Atlante dei cammini.Inoltre, con nota del Segretario generale del18 aprile 2016, è stato istituito il gruppodi coordinamento per la candidatura dellaVia Francigena all’iscrizione della stessa nellalista del patrimonio mondiale dell’UNESCO.L’inizio dei lavori è avvenuto in data 28 aprile2016. Il Ministero assicura il massimo impegnonella celere prosecuzione delle attività, attesala complessità della procedura in esame ela numerosità degli enti, in particolare locali,coinvolti.Altro punto, la direzione generale del turismodel Ministero ha comunicato che, per quantodi competenza, sta coordinando un tavolodi lavoro con le regioni ed i segretariatiregionali del Mibact, al fine di consentirel’attuazione dei progetti finanziati con gli

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stanziamenti della delibera CIPE del 1° maggio2016. Con la delibera sopra richiamata è statoapprovato il Piano stralcio “Cultura e turismo”che comprende progetti su sistemi territorialituristico-culturali quali i cammini religiosi diSan Francesco e Santa Scolastica per 20 milionidi euro; Appia Regina viarum con altrettanti 20milioni di euro e, infine, per la Via Francigenaper 20 milioni di euro.In particolare, per quel che concerne iprogetti relativi ai cammini religiosi e allaVia Francigena, a partire dal gennaio scorso,sono stati avviati i tavoli di lavoro conil coordinamento della direzione generaleturismo e la partecipazione delle regionie dei segretariati regionali territorialmentecompetenti per poter definire in modo puntualelo stato di fatto rilevabile nei singoli cammini,le principali criticità e le conseguenti azioni damettere in atto.Nello specifico, per i cammini religiosi e laVia Francigena del Sud si sta lavorando alladefinizione univoca dei tracciati con un’attivitàdi natura ricognitiva al fine di pervenire alladelibera del percorso medesimo da parte degliuffici territorialmente competenti.La direzione generale turismo ha, inoltre,provveduto sia per i cammini religiosi sia perla Via Francigena del Sud ad elaborare unacartografia di sintesi relativa a tutte le direttriciidentificate sulla base dei contributi regionali.Per quel che concerne la Via Francigenadel Nord, il cui percorso è ufficialmentericonosciuto, sono state trasmesse finora, daparte delle regioni, 127 schede progettuali dicui 10 per azioni trasversali, relativamentealle quali è prevista una verifica dellepriorità in ragione dell’obiettivo di poterrealizzare opere ed attività che consentanodi delineare un percorso di livello nazionalequalitativamente omogeneo per continuità deltracciato, unitarietà di immagini e di servizi.Con specifico riferimento al percorsodell’Appia, è stato predisposto il masterplandella via, attualmente in corso di condivisionecon le regioni, al fine della sottoscrizione di unaccordo operativo. In particolare, sono state già

svolte le azioni funzionali all’individuazione econdivisione del tracciato, alla definizione dellatipologia di interventi da realizzare per garantirel’omogeneità e l’unitarietà del cammino. È infase di redazione il documento di indirizzo allaprogettazione.Inoltre, il Mibact ha collaborato con il Ministerodelle Infrastrutture e dei trasporti nell’ambitodei progetti connessi alla mobilità ciclistica e diquelli riferiti ad interventi da compiere sulla retedei cammini, alla definizione e sottoscrizionedegli accordi di programma per le quattrociclopiste individuate nella norma specifica e,per i cammini, nelle modalità di recepimentodelle proposte di interventi da parte delleregioni e nell’approvazione dell’elenco deglistessi interventi ammessi al finanziamento.Infine, il Mibact ha concordato con l’Agenziadel demanio, il Ministero delle Infrastrutturee dei trasporti e l’ANAS, tramite unasottoscrizione di un protocollo d’intesa, chela prima ricognizione di beni disponibili fossecompiuta sulla rete dei cammini e in particolaresulla Via Francigena.Nell’ambito del conseguente progetto ValorePaese - Cammini e Percorsi, la direzionegenerale turismo ha partecipato sia allaredazione dell’elenco dei cammini su cuiattivare la ricognizione dei beni demanialidismessi sia, attraverso la costituzione di unapposito gruppo di lavoro, alla redazionedei bandi pubblici necessari ad individuarei possibili beneficiari. Un primo bando, inattuazione della previsione dell’articolo 11 deldecreto-legge n. 83 del 2014, relativo agliimmobili concessi in comodato d’uso gratuito,che interessa anche immobili di rilevanza perla Via Francigena, è già stato pubblicato loscorso 24 luglio dall’Agenzia del demanio. Iltermine di presentazione delle domande scadràil prossimo 11 dicembre. Un secondo bando,relativo, invece, ad immobili per i quali èprevista la messa a valorizzazione attraverso lacorresponsione di un canone, sarà pubblicatoentro il prossimo autunno.In conclusione, ribadisco anche in questa sede,il forte impegno del Ministro Franceschini e

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del Ministero dei Beni e delle attività culturalie del turismo sui temi sollevati nella vostrainterpellanza urgente nella consapevolezza chei cammini siano uno dei principali strumentiper far diventare l’Italia la meta di un turismosostenibile, non solo concentrato in alcunegrandi città, ma che attraversa tutta la ricchezzadel nostro impareggiabile patrimonio storico-artistico e paesaggistico.

PRESIDENTE. L’onorevole Cenni ha facoltàdi dichiarare se sia soddisfatta per la rispostaall’interpellanza Terrosi ed altri n. 2-01908, dicui è cofirmataria.

SUSANNA CENNI. Grazie, Presidente.Ringrazio il sottosegretario Toccafondi per larisposta esauriente, per la quale, ovviamente, cidichiariamo soddisfatti. Credo che la richiestache questo gruppo di deputati ha avanzato diconoscere lo stato dell’arte era conseguente allavoro che lo stesso gruppo interparlamentarein questi anni ha cercato di svolgere, tenendoanche assieme e favorendo le relazioni frai tanti soggetti istituzionali, anche con unacollaborazione molto positiva con il Ministeroe lo stesso Ministro Franceschini. Alcuni,ovviamente, dei dati che lei ci ha illustrato eranogià presenti nel testo della nostra interpellanza,e quindi erano noti. Forse vorremmo saperequalcosa di più sullo stato dell’arte del dossierUNESCO, però troveremo, forse, altri modi perapprofondire.Ritengo particolarmente importante laconclusione della sua risposta, che testimoniala volontà di proseguire in questo grandelavoro di sostegno, di valorizzazione e dicoordinamento con il lavoro delle regioni.Lei, come me, è toscano, e quindi sapràbenissimo che la nostra regione, che conta370 chilometri di questo tracciato, conteggia16 milioni di euro di volume d’affari attornoalla promozione turistica, all’accoglienza eall’arrivo di tanti pellegrini, visitatori e turistilungo questo tracciato. Sappiamo che c’èuno studio dell’IRPET che ipotizza in 800mila i potenziali arrivi ogni anno, quindi ci

sono ancora spazi importanti di crescita, divalorizzazione di un turismo sostenibile, lento,che io credo abbiamo tutto l’interesse, comePaese, complessivamente, a tutelare. Credoanche che questo lavoro debba proseguire,anche per incoraggiare il lavoro che in questianni è stato attivato da tantissimi comuni, dauna rete di comuni molto vasta e diffusa sulterritorio, che, assieme ad alcune regioni, haconsentito importanti risultati. Ecco, il passosuccessivo è indubbiamente quello di riusciread avere un prodotto turistico omogeneo.Ringrazio ancora per la risposta.

(Iniziative a tutela della sicurezza deilavoratori del settore dei trasporti, in

relazione ad un recente caso di aggressioneda parte di un extracomunitario,

nonché volte a semplificare leprocedure di espulsione a seguitodi reati e atti violenti - n. 2-01917)

PRESIDENTE. Passiamo all’interpellanzaurgente Cenni ed altri n. 2-01917 (Vedil'allegato A).Chiedo all’onorevole Cenni se intenda illustrarela sua interpellanza o se si riservi di intervenirein sede di replica.

SUSANNA CENNI. Sì, grazie, Presidente.L’interpellanza in oggetto è relativa, comepreannunciato nel titolo, a un gravissimo fatto dicronaca di violenza. Infatti, nel pomeriggio del29 luglio 2017, un autista di autobus, un autistadi linea dell’Azienda Tiemme, che è l’aziendadi trasporti toscana, è stato gravemente ferito,con un coltello, mentre era in servizio, daparte di un cittadino ivoriano. L'aggressione èavvenuta all'interno del mezzo che transitavanel comune di Monteriggioni, in provinciadi Siena, e l'autista, che è stato operatod'urgenza, fu ricoverato in prognosi riservatapresso l'ospedale di Siena e, ad oggi, è ancorain fase di convalescenza. Ora, da quanto èemerso fin da subito dalle prime notizie chesono circolate, questo cittadino ivoriano nonavrebbe agito d'impeto, quindi in un moto di

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rabbia, ma sarebbe sceso dall'autobus e, dopoaver recuperato un’arma, sarebbe ritornato sulmezzo appositamente per ferire l'autista.Il cittadino ivoriano successivamente avrebbeaggredito i carabinieri che sono intervenuticon l’arma e con altri oggetti, e sarebbe poistato catturato dalle forze dell'ordine dopo untentativo di fuga e dopo essere stato colpitoad una gamba da un proiettile esploso dalleforze dell'ordine. Sempre dalle notizie chesono circolate nell’immediato, si è saputo chequesto cittadino era già considerato un soggetto«difficile» dalle forze dell'ordine e anche dalleassociazioni umanitarie, di volontariato locali,che lo avevano accolto: era stato, infatti,allontanato dalla struttura di accoglienza in cuisoggiornava perché era già stato protagonista diepisodi turbolenti.Risulterebbe, infatti, che questo giovane, il19 luglio 2017, quindi dieci giorni prima diquesto episodio, fosse già stato fermato dallaPolizia ferroviaria dopo aver aggredito e colpitocon un pugno, su un treno della tratta Siena-Poggibonsi, il controllore, dopo la richiesta diesibire il titolo di viaggio, quindi il biglietto.In quell'occasione, la Polfer avrebbe arrestato,e poi rilasciato, questo cittadino per lesionie resistenza a incaricato di pubblico servizio.Ulteriori indagini avrebbero poi accertatoche questo cittadino era irregolare, con variprecedenti, colpito da un decreto del prefettodi Siena con il quale gli era stato revocato ilprogramma di accoglienza. È emerso che questogiovane era arrivato in Italia nella primaveradel 2014, quindi già da tre anni, e che la suadomanda di protezione internazionale era statarespinta nel dicembre dello stesso anno. Quindi,da tre anni non c’erano le condizioni per lasua accoglienza. Risulta, inoltre, che nell'ultimoperiodo si fosse anche recato all'estero, inGermania, da dove era stato poi rimpatriato inItalia.Ovviamente, la notizia di questa aggressioneha visto una reazione di grande preoccupazionenella comunità, anche perché, sottosegretario,noi viviamo una realtà, quella dei territorisenesi, in cui sindaci, autorità locali, tante

associazioni gestiscono francamente da anni almeglio tantissimi cittadini stranieri richiedentiasilo, non ci sono mai stati episodi diintolleranza o episodi che hanno messo a rischioe in dubbio la possibilità di integrazione nellasocietà. Qui non ci sono mai stati episodi diviolenza. Quindi, anche per questa ragione,ovviamente, le istituzioni locali e i verticidell’azienda di trasporto hanno fortementecondannato l’accaduto, e ci sono stati, surichiesta dei sindacati, delle amministrazioni,dell’azienda stessa, alcuni incontri, uno deiquali si è svolto, subito dopo l’accaduto, inprefettura.C’è stato anche già in quella sede unprimo momento di individuazione di ulterioristrumenti di gestione e di sicurezza da partedegli autisti del trasporto pubblico. L’impresasi è impegnata ad apporre videosorveglianzasu tutti i mezzi di trasporto, lo stesso prefettosi è impegnato a mettere a punto strumenti dicoordinamento più forti fra le forze dell’ordinee l’azienda dei trasporti. Quindi, subito sonostate messe in campo, anche localmente, alcuneiniziative.Sono a chiedere al Governo, intanto, se leinformazioni che noi abbiamo avuto sonoconfermate dalle informazioni che il Ministerodell’interno ha su questo caso; per qualimotivazioni, nonostante le premesse che ancheio ho illustrato, questo giovane fosse ancoralibero di girare e non fossero stati messi inatto strumenti che consentissero il suo rientronel suo Paese; inoltre, se il Governo intendaassumere iniziative a tutela della sicurezza deilavoratori nel settore dei trasporti. Faccio questadomanda perché, al di là del caso che hariguardato questo territorio, sappiamo che cisono stati vari altri episodi, anche in altre realtàd’Italia, soprattutto in alcune ore della sera,e quindi sono a chiedere informazioni circainiziative messe in atto.

PRESIDENTE. Il Sottosegretario di Stato,Gabriele Toccafondi, ha facoltà di rispondere.

GABRIELE TOCCAFONDI, Sottosegretario

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di Stato per l'Istruzione l'università e laricerca. Signor Presidente, onorevoli deputati,il grave episodio richiamato dagli onorevoliinterpellanti ha portato all’avvio di unprocedimento penale nei confronti del giovaneivoriano per i reati di tentato omicidio in dannodel conducente di autobus della società ditrasporti urbani Tiemme Srl di Siena, di tentataresistenza aggravata in danno dei carabinieriintervenuti sul posto e per il porto abusivodi coltello. La prima udienza dibattimentaleè stata fissata per il 21 dicembre prossimo.Il giovane ivoriano, dal 10 agosto scorso, èristretto in regime di custodia cautelare pressola casa circondariale di Siena, dopo un breveperiodo di ricovero in luogo di cura, in regimedi arresti domiciliari, disposto successivamenteall’arresto.Come riferito dagli interpellanti, pochi giorniprima del fatto il giovane era stato tratto inarresto il 18 luglio da personale della Poliziadi Stato per il reato di resistenza a pubblicoufficiale e lesioni personali in danno di uncapotreno presso la stazione ferroviaria diPoggibonsi. L’arresto non era stato convalidatoper l’assenza della flagranza di reato e ilgiovane era stato rimesso in libertà, senza chegli venisse applicata alcuna misura cautelare,trattandosi di soggetto incensurato, presente sulterritorio nazionale da circa tre anni e a caricodel quale non risultavano precedenti di Polizia.Nei giorni successivi a questo episodioera pervenuta alla prefettura di Siena, peril tramite dell’Organizzazione internazionaleper le migrazioni, la richiesta di rimpatriovolontario assistito, a cui si potrà dar corso soloprevio nulla osta dell’autorità giudiziaria, unavolta revocata la misura della custodia cautelarein atto.Venendo alla vicenda della presenza sulterritorio italiano del cittadino ivoriano,rappresento che il predetto, sbarcato adAugusta l’11 aprile 2014, è stato trasferito ilgiorno successivo nel centro di accoglienzastraordinario sito nel comune di Monteriggioni,in provincia di Siena. Il 19 aprile 2014ha formalizzato la richiesta di protezione

internazionale, con successivo rilascio da partedella questura di Siena di un permesso disoggiorno per richiesta asilo.La Commissione territoriale per ilriconoscimento della protezione internazionaledi Firenze, il 24 novembre 2014, ha rigettatol’istanza di protezione internazionale. Avversotale decisione il cittadino ivoriano ha presentatoricorso al tribunale civile di Firenze, ricorsoche, come è noto, determina la sospensionedell’efficacia del provvedimento impugnato. Larelativa udienza è stata fissata per la data dell’11dicembre prossimo.Nel dicembre 2015, a seguito del suoallontanamento non autorizzato dalla strutturadi accoglienza in cui era ospitato, il prefetto diSiena gli ha revocato le misure di accoglienza.Nel maggio 2016 la prefettura di Siena hariammesso il giovane ivoriano al progettodi accoglienza, ciò anche sulla base delleinformazioni acquisite circa lo stato di disagiopsichico e del sopravvenuto ricovero presso ilDipartimento di psichiatria del Policlinico diSiena, assicurandone altresì la presa in carico,dal settembre 2016, a cura del Servizio Igienementale territoriale.Il 19 gennaio scorso, il giovane si è ancora unavolta allontanato dalla struttura di accoglienza,ragione per la quale è stata disposta nuovamentela revoca delle misure di accoglienza.L’ultimo permesso di soggiorno rilasciato allostraniero, per attesa esito ricorso, è scadutodi validità l’11 aprile scorso e non è statorinnovato in quanto il medesimo, come dettoin precedenza, ha presentato domanda per ilrimpatrio volontario assistito. Non risultano,infine, soggiorni del giovane ivoriano inGermania, né eventuali rimpatri verso l’Italia.Ciò premesso, la permanenza sul territorionazionale del cittadino ivoriano si è resapossibile in relazione alla normativa vigente,che consente la presenza in Italia di coloroche sono in attesa dell’esito dei ricorsiproposti contro le decisioni della Commissioneterritoriale di revoca o cessazione dello statusdi rifugiato o di persona a cui è accordata laprotezione sussidiaria.

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Riguardo, infine, all’iniziativa intrapresa alivello locale a tutela della sicurezza deilavoratori dei servizi pubblici di trasporto,informo che, a seguito dell’episodio inquestione, si è svolto nella prefettura diSiena un apposito comitato provinciale perl’ordine e la sicurezza pubblica, allargatoanche alla partecipazione dei rappresentantidella società di trasporto Tiemme Spa edelle organizzazioni sindacali di categoria.Nella circostanza, si è preso atto degliinterventi già programmati dall’azienda, trai quali in particolare l’installazione su tuttigli autobus di idonee barriere a protezionedegli autisti e l’adeguamento funzionale delsistema di allarme collegato alle centrali delleforze di Polizia. È stata disposta, inoltre,l’intensificazione dell’attività di vigilanza delleforze dell’ordine e delle Polizie locali, specienelle ore notturne, con particolare attenzioneagli itinerari delle autolinee potenzialmente piùa rischio.

PRESIDENTE. L’onorevole Cenni ha facoltà didichiarare se sia soddisfatta per la risposta allasua interpellanza.

SUSANNA CENNI. Grazie, Presidente. Sì,sono soddisfatta della puntualità con cuiho ricevuto la risposta, che ovviamente miconferma come il caso che ha riguardato e,purtroppo, colpito questo lavoratore mentrestava svolgendo il proprio lavoro, sia un casoassai complesso, non solo legato a vicende diimmigrazione, ma anche di difficoltà psichichedel soggetto interessato.Non aggiungo altro se non che credo cheil monitoraggio adeguato delle casistichecomplesse debba essere posto in atto almassimo, sia fra le istituzioni locali, che,come lei ha confermato, già stanno svolgendobene il proprio lavoro, sia da parte delleforze dell’ordine complessivamente, ma anchediciamo del Ministero dell’interno. Però, misembra, dalle cose che lei puntualmente haricostruito, che davvero siamo in presenzadi uno sforzo grande di tutte le istituzioni

interessate nello svolgere al meglio il propriocompito.

(Iniziative volte a ripristinare iltariffario previgente per l’acquisto di

dispositivi audioprotesici - n. 2-01937)

PRESIDENTE. Passiamo all’interpellanzaurgente Laboccetta e Brunetta n. 2-01937 (Vedil'allegato A).Chiedo all’onorevole Laboccetta se intendaillustrare la sua interpellanza o se si riservi diintervenire in sede di replica.

AMEDEO LABOCCETTA. Grazie,Presidente. Onorevole sottosegretario ecolleghi, lo scorso gennaio, con decreto delPresidente del Consiglio, sono stati stabilitii nuovi livelli essenziali di assistenza che ilServizio sanitario nazionale è tenuto a garantire.Il procedimento di approvazione nel qualesono rimaste coinvolte le regioni a livello diConferenza Stato-regioni ha operato con unaserie di scelte che hanno sollevato critiche,anche pesanti da parte di diverse categorie dioperatori del settore.L’interpellanza a mia firma e del presidenteBrunetta nasce da alcune esigenze che abbiamoritenuto essere suscettibili di particolareapprofondimento e che riteniamo siano,purtroppo, sfuggite in sede di elaborazione delregolamento in questione; ho usato il termine“sfuggite” per essere moderato.Con i nuovi LEA si è operata la sceltadi modificare la classificazione delle protesiacustiche che sono state inserite, a mezzo delcosiddetto nomenclatore allegato al decreto,tra gli ausili tecnologici di fabbricazionecontinua o di serie, che, a garanzia dellacorretta utilizzazione da parte dell’assistito o incondizioni di sicurezza, devono essere applicatidal professionista sanitario abilitato. Con ciò siè inteso modificare la precedente disposizione,che includeva - e secondo noi includevaa buona ragione - nell’elenco degli ausiliassimilati a quelli costruiti o allestiti su misurada un professionista abilitato all’esercizio

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della specifica professione sanitaria, anchei dispositivi di fabbricazione continua o diserie finiti; e come le protesi per l’udito, peressere consegnati ad un determinato paziente,necessitano di essere specificamente individuatie allestiti a misura da un tecnico abilitato, suprescrizione del medico specialista, trattandosidi dispositivi destinati esclusivamente alpaziente cui sono prescritti.Per questi dispositivi, l’aspetto finanziarioera regolato dalla fissazione, da parte delleregioni, del livello massimo delle tariffe dacorrispondere ai soggetti eroganti. Con lamodifica apportata, invece, si è previsto che,per l’erogazione dei dispositivi acustici e per ladeterminazione dei relativi prezzi di acquisto, leregioni e le Aziende sanitarie stipulano contratticon i fornitori aggiudicatari di procedurepubbliche. I capitolati di gara prevedrannoche i soggetti aggiudicatari assicurino, per lafornitura di apparecchi acustici, l’adattamentoo la personalizzazione dei dispositivi da partedei professionisti sanitari abilitati, nonché lamanutenzione, la riparazione o la sostituzionedi componenti dei dispositivi stessi.Le nuove prescrizioni presentano aspetti dinovità, che le rendono inadatte, dal nostro puntodi vista, ad assicurare, in termini assoluti erelativi, livelli adeguati di assistenza e la cosaci preoccupa non poco. Esse sono, a nostrogiudizio, non solo lesive della professionalitàe delle competenze dei tecnici audioprotesisti,ma anche fortemente penalizzanti per un settorecostituito per lo più da piccole imprese.Si ha l’impressione, la sensazione, che lenuove norme siano destinate a favorire soloqualche grande gruppo imprenditoriale, che èriuscito, dal nostro punto di vista, secondonoi diversamente da quanto hanno potuto farei circa 3.400 tecnici audioprotesisti italianiindipendenti, a farsi ascoltare da orecchieinteressate presso il Ministero della salute.Questo gruppo, probabilmente avrà usato degliapparecchi molto, molto particolari, io non loso, argomenti molto convincenti, io non lo so,lo vedremo.Per focalizzare meglio la questione, ricordo

che le protesi acustiche sono dispositivicaratterizzati da un’intensa personalizzazione,che mal si concilia con l’applicazione serialeprevista dalla riforma. Hanno una strutturatecnologicamente complessa e, pertanto,vengono singolarmente individuati, adattati,predisposti e personalizzati per le specificheproblematiche audiologiche e gli stili di vitadell’assistito.I notevoli progressi tecnologici hanno resole protesi in grado di compensare in modoottimale la maggior parte dei deficit uditivi.La protesizzazione acustica rappresenta,per definizione, l’approdo di un processocomplesso e complicato, in cui solo unaminima parte delle variabili in gioco risultaesattamente controllabile. All’audioprotesista,nell’ambito dell’iter protesico, spettano alcunipassi peculiari e sono passi assolutamenteinsostituibili. Dopo la prescrizione da partedello specialista, l’audioprotesista individua -individua!- l’ausilio acustico più congenialein base alle prove di audiometria, scegliele caratteristiche della protesi (tipo, filtri,guadagno, uscita massima, banda frequenziale,eccetera), spiegando i vantaggi e i limiti cheil paziente potrà rilevare durante il percorsoriabilitativo.L’eliminazione, di fatto, del dispositivopredisposto, ad oggi assorbito nella categoriadi serie, comporta una sensibile deminutiodel livello di assistenza sanitaria assicurataal paziente, unitamente a una compressionedelle competenze del professionista. Non si puòescludere - dal nostro punto di vista, è certo - che si perverrà a una minore efficacia derivanteda standardizzazione, così come è agevoleimmaginare che essa non sarà bilanciata dauna riduzione dei costi, che al momento èmeramente ipotetica. Inoltre, non si comprendeil motivo per il quale, nella normativa dei nuoviLEA, non vengano contemplati gli apparecchiacustici su misura.Vale la pena di ricordare come il progressotecnologico abbia raggiunto un notevolesviluppo in questo settore, in questo comparto,apportando miglioramenti considerevoli alla

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vita dell’uomo, grazie a Dio. Oggi, in Italia,si contano circa mille tipologie di apparecchiacustici differenti, sia nella forma che nellafunzionalità; quelli su misura, data la loroestetica e ottima personalizzazione, copronouna fetta di mercato, che arriva quasi al 40per cento. Tali dispositivi – ITE, ITC, CIC eICC a inserzione profonda -, già previsti daldecreto legislativo n. 46 del 1997, recepiti dalladirettiva europea 93/42, erano già contemplati,secondo quanto stabilito dal decreto n. 332 del1999, nel comparto della riconducibilità qualisistemi adattivi e/o digitali. Lo stesso decretodel 24 febbraio 1997, n. 46, specificava che taledispositivo medico andava costruito su misuraper uno specifico e singolo paziente.Vi sono, come vede, sottosegretario, a nostroparere, giuste ragioni per interrogarsi su talegrave mancanza nella nuova disciplina. Siconsideri poi, a dimostrazione del livellodi approssimazione nella stesura delle nuovenorme, che addirittura l’auricolare su misura,previsto nella nuova normativa all’allegato 5,venga erroneamente inserito nella categoriadegli apparecchi di serie: una sostanzialecontraddizione in termini, una cosa moltograve, dal nostro punto di vista.Nessun al momento sa, ovviamente, a qualicosti saranno aggiudicate le gare per ladotazione di dispositivi seriali, che benpotrebbero essere superiori agli attuali, se,come pensiamo, anzi temiamo, terminata lafase iniziale di riduzione dei prezzi, sipassi a una fase di monopolio o oligopoliodominata da uno o due player del mercatofacilmente individuabili: una sorta, me lo silasci dire, di dumping sociale assolutamenteinaccettabile, operato sulla pelle di unacategoria professionale, che annovera, comedetto, piccole e medie aziende. Sono circa2.200 i centri acustici accreditati, nei qualioperano circa 3.400 tecnici audioprotesisti,in un comparto che occupa addirittura quasi10.000 persone.Ma c’è anche di più. Con il decreto sistabilisce, in particolare, che, terminata lafase medico-diagnostica della prescrizione, il

tecnico audioprotesista applica e adatta gliausili, laddove nella Conferenza Stato-regionidel 25 marzo 2016 si prevedeva inveceche l’audioprotesista individua – individua! - l’ausilio corrispondente alle caratteristicherichieste, applica e adatta. “Individua”, secondonoi, è il termine centrale.Appare, quindi, evidente che le nuove lineeguida non riconoscono alcuna competenza altecnico audioprotesista nella individuazionedell’ausilio acustico più adatto tra quelli incommercio, una volta esauriti i compiti propridel medico specialista, ovvero diagnosi eprescrizione, obbligando, al contrario, al ricorsogeneralizzato a modelli preventivamenteacquisiti in dotazione tramite proceduracompetitiva dai fornitori.Sintetizzando, tale riforma, imponendo la fasedi aggiudicazione come antecedente e nonsuccessiva, avrà un effetto ancor più dannosoper i pazienti, a cui saranno forniti apparecchidifficilmente adattabili alle singole esigenzepersonali. I dispositivi per l’udito, infatti,date le esigenze funzionali cui sono destinati,necessitano di un percorso individualizzato, attoa garantirne la massima personalizzazione. Nonda ultimo, le gare di cui sopra ledono il dirittoalla salute, inficiano il principio della liberascelta del paziente. Come più volte ribadito,anche dalla Corte di Cassazione, il diritto allasalute è un valore supremo al punto che leprassi professionali non possono subordinarloa nulla che lo condizioni e, ancor di più,trattandosi di valore assoluto, esso non puòessere subordinato o assoggettato a restrizioneper mere ragioni economiche. Spero di poterascoltare una risposta precisa e soddisfacente enel frattempo ringrazio.

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato perl’Istruzione, l’università e la ricerca, GabrieleToccafondi, ha facoltà di rispondere.

GABRIELE TOCCAFONDI, Sottosegretariodi Stato per l'Istruzione l'università e la ricerca.Grazie. Gli onorevoli interpellanti ci offronol’opportunità di affrontare un tema, quello

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dell’aggiornamento dei LEA, che rappresentaun risultato straordinario conseguito dalGoverno in materia di tutela della salute, anchealla luce del fatto che l’ultimo aggiornamentorisaliva al lontano 2001. In maniera preliminare,a fronte delle perplessità sollevate dai medesimiinterpellanti circa la scelta operata dalGoverno in merito all’attuale classificazionedei dispositivi acustici, proprio a seguitodell’adozione del DPCM di aggiornamento deiLEA, è innanzitutto doveroso fare la seguenteprecisazione.I nuovi LEA non hanno mutato il ruoloattribuito al tecnico audioprotesista. Bastiricordare, infatti, che ai sensi del DM 14settembre 1994, n. 668, questo intervienenel processo di fornitura, vale a direadattamento e controllo, insieme ad altri attorie opera su prescrizione del medico medianteatti professionali che implicano la pienaresponsabilità e la conseguente autonomia.In buona sostanza, gli apparecchi acusticisono prescritti da uno specialista competentee l’audioprotesista interviene in una secondae successiva fase, dedicata all’applicazione eall’adattamento del dispositivo prescritto alpaziente.Questa premessa si rende necessaria al finedi comprendere meglio le ragioni che hannoportato a considerare i dispositivi audioprotesicicome dispositivi di serie e, quindi, acquistatidalle ASL tramite procedure pubbliche diacquisto, e non più come dispositivi su misura,pagati pertanto al fornitore in base a tariffepredeterminate. Infine, l’appartenenza all’unao all’altra categoria dipende fondamentalmentedall’incidenza che il contributo fornito dalprofessionista assume nella determinazione delvalore finale complessivo del dispositivo e,dunque, del suo prezzo.È bene evidenziare, altresì, che il DPCM diaggiornamento dei LEA prevede esplicitamenteche gli interventi di adattamento epersonalizzazione dei dispositivi di serie sianoeseguiti a cura dei soggetti aggiudicatari delleprocedure pubbliche di acquisto degli ausilida professionisti abilitati all’esercizio della

professione sanitaria o arte sanitaria ausiliaria,nel rispetto dei compiti individuati dai rispettiviprofili professionali.Inoltre, l’intesa Stato-regioni del 7 settembre2016 stabilisce, all’articolo 3, che perl’erogazione dei dispositivi di serie inclusi neglielenchi 2A e 2B di cui al nomenclatore allegato5 al DPCM, e per la determinazione dei relativiprezzi di acquisto, le regioni e le aziendesanitarie locali stipulano contratti con i fornitoriaggiudicatari delle procedure pubbliche diacquisto, espletate secondo la normativavigente. I capitolati di gara prevedono chei soggetti aggiudicatari assicurino, quandoprescritto dal medico, ed in ogni caso per lafornitura di apparecchi acustici, l’adattamento ela personalizzazione dei dispositivi da parte diprofessionisti sanitari abilitati all’esercizio dellaspecifica professione o arte sanitaria ausiliaria,nonché la manutenzione, la riparazione ola sostituzione di componenti dei dispositivistessi.Pertanto, l’intervento dell’audioprotesista siesplicherà nell’individuazione dell’apparecchioacustico che sia rispondente alla prescrizionemedica, e al tempo stesso più adatto allenecessità dell’assistito, nell’ambito dei modellie delle tipologie di apparecchi prodotti e/o distribuiti dall’azienda aggiudicataria delcontratto di fornitura, realizzandosi in tal modola cosiddetta personalizzazione del dispositivo.Quanto illustrato appare peraltro in linea conle disposizioni contenute nel decreto legislativon. 46 del 1997, che, nell’attuare la direttiva93/42/CEE, concernente dispositivi medici,all’articolo, 2 comma 2, lettera d), forniscela definizione di “dispositivo su misura”,specificando al riguardo che i dispositivifabbricati con metodi di fabbricazione continuaod in serie, che devono essere successivamenteadattati per soddisfare un’esigenza specifica delmedico o di un altro utilizzatore professionale,non sono considerati su misura.Posto ciò, desidero tuttavia rammentare che unarecente disposizione di legge adottata in questalegislatura (mi riferisco all’articolo 30-bis deldecreto-legge n. 50 del 2017, inserito in sede

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di conversione proprio in questo ramo delParlamento) ha introdotto una serie di misureche vanno nella direzione auspicata daglionorevoli interroganti; e così, proprio al fine disoddisfare le specifiche esigenze degli assistiticon disabilità grave, è stato espressamentestabilito che i dispositivi protesici in parolasiano individuati ed allestiti ad personam, eche a tal fine le regioni adottano procedure adevidenza pubblica che prevedano l’interventodi un tecnico abilitato, che provvedaall’individuazione e alla personalizzazionedegli ausili con l’introduzione delle modifichenecessarie. Inoltre, con disposizione ancora piùsignificativa, è stato previsto che, laddove laCommissione nazionale per l’aggiornamentodei livelli essenziali di assistenza dopo 16mesi dalla data di entrata in vigore dellalegge di conversione del decreto-legge n. 50del 2017, verifichi, anche attraverso audizionidelle associazioni dei disabili, che le procedurepubbliche di acquisto non abbiano consentitodi soddisfare le esigenze di personalizzazionesopra citate, essa stessa propone al Ministrodella salute il trasferimento degli ausili in parolanell’elenco di dispositivi soggetti a tariffazione.Concludo pertanto, rassicurando gli onorevoliinterroganti che il Ministero della saluteassolverà con scrupolo alle nuove attribuzioniche la citata recente normativa ha introdotto,nella consapevolezza che essa segna unulteriore passo nel percorso di valorizzazionedella figura del tecnico audioprotesista, oltre aduna nuova opportunità per le associazioni deidisabili che, come detto sopra, sono coinvolteattivamente nella valutazione dell’efficacia deimeccanismi di acquisizione dei dispositivi inparola.

PRESIDENTE. L’onorevole Laboccetta hafacoltà di dichiarare se sia soddisfatto per larisposta alla sua interpellanza.

AMEDEO LABOCCETTA. Presidente, saròtelegrafico. Oggi lei, sottosegretario, svolgeuna funzione di ambasciatore: non me nevorrà se le manifesto la mia insoddisfazione

per la risposta preparata dal Ministero dellasalute. Una risposta, come possiamo dire,meramente burocratica, ma che ci fa capirele ragioni vere che hanno mosso e muovonoil Ministero della salute. C’è una categoriache viene svuotata sostanzialmente di funzione,nonostante quello che lei oggi ci ha volutoricordare, leggendo la risposta del Ministerodalla salute: una questione che gira attorno alletante questioni che noi abbiamo sollevato, eche, secondo me, vanno approfondite meglioe sulle quali aspettiamo risposte. Restano inpiedi anche delle opacità rispetto al tema cheho trattato e rispetto al tema centrale, cioè ladifesa di un’intera categoria, e soprattutto lamigliore tutela dei pazienti. Noi continueremoa monitorare questa materia, per tutelare meglioi legittimi interessi di una categoria che svolgeun lavoro di altissima professionalità, e cheevidentemente il Ministero ha pensato, per unaserie di ragioni che poi andremo a scoprire, dipenalizzare. Torneremo pesantemente su questoargomento. Per ora il Governo è rimasto a mioparere sostanzialmente sordo: evidentemente,c’è bisogno di nuovi apparecchi acustici e c’èbisogno di una riflessione seria su tutta lamateria.

(Misure volte a contrastare fenomenidi corruzione presso le agenzie

fiscali, anche alla luce di recentivicende giudiziarie - n. 2-01939)

PRESIDENTE. Passiamo all’interpellanzaurgente Pesco ed altri n. 2-01939 (Vedil'allegato A).Chiedo all’onorevole Pesco se intenda illustrarela sua interpellanza o se si riservi di intervenirein sede di replica.

DANIELE PESCO. Presidente, purtroppo devodire di essere un po’ rammaricato per il fattoche non vedo né il Ministro, né tanto meno ilsottosegretario per l'economia e le finanze perquanto riguarda questa…

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Pesco.

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Onorevole Laboccetta… Grazie. Prego.

DANIELE PESCO. Per quanto riguardaquesta interpellanza: è già successo anchela settimana scorsa su un’altra interpellanzamolto importante, sui fondi dormienti, e lacosa ci lascia un pochino basiti; senza avernulla, logicamente, contro il sottosegretario quipresente.Il fatto è che la situazione è veramentegrave: si tratta di corruzione all’internodell’Agenzia delle entrate. I casi si stannosusseguendo numerosi. L’ultimo lo ricordiamobene: pensavamo fosse l’ultimo quello scopertoin Veneto, dove vi era una macchina veramentecalibrata e sembrava progettata apposta percorrompere, per riuscire a non far pagareimposte e sanzioni a chi avrebbe dovuto, oppureanche a persone che magari non avrebberoneanche dovuto pagarle. È una cosa moltograve: ci sono funzionari, ci sono dirigenti,ci sono ex dirigenti incaricati in Agenziadell’entrate (questo lo abbiamo visto in Veneto),con la complicità anche di commercialisti,di professionisti, che, praticamente, andavanopresso le persone che avevano ricevutodegli accertamenti (spesso questi accertamenti,ricordiamolo, non sono fatti bene, ma sonoaccertamenti molto gonfiati) e proponevano diridurre le imposte e le sanzioni, oppure dicancellare del tutto l’ammontare dell’impostae delle sanzioni in cambio di una tangente.E questa è una cosa che non è successa soloin Veneto, è successa in molte altre regioni:nell’ultimo caso ci sono state 33 personeindagate, tra cui anche degli ex direttori. Miriferisco al signor Sangermano, che attualmentepenso sia in pensione: insomma, ex direttoreregionale della Campania dell’Agenzia delleentrate. Ebbene, anche in questo caso vi eranovessazioni verso contribuenti nell’espletarealcune prestazioni: in questo caso, si tratta di uncantante, al quale fu chiesto - e la cosa fa un po’sorridere, però comunque è allo stesso tempotriste e ci fa pensare e riflettere - di esibirsi almatrimonio non ricordo se della figlia o dellanipote, altrimenti avrebbe dovuto subire, non

l’invio di una cartella, ma di un cosiddetto, dalleintercettazioni, “cartellone”. Dobbiamo capireche la cosa è molto grave.Questo è successo in Campania. Abbiamo vistoprima il caso nel Veneto; ma anche per rimanerequi nei dintorni, a Roma, non possiamo nonricordare quanto è successo alla sorella dell’exsindaco Alemanno. Anche in questo caso vi erala volontà dall’interno di far non mi ricordose sospendere o rateizzare una cartella diun’amica: dapprima, la signora Alemanno èstata indagata, e adesso ho letto proprio ieri cheinvece è stata pure rinviata a giudizio; sperodi non sbagliarmi e che la fonte che ho lettonon sia sbagliata, però la cosa è veramentemolto grave. Vi sono persone che sfruttanoil sistema informatico per riuscire ad entrarenelle varie cartelle dei contribuenti, e deciderequanto far pagare di cartella o se sospendere oeliminare del tutto una cartella. Questa è unacosa gravissima, molto grave, molto grave!Noi abbiamo contato circa una trentina di casi,e logicamente so già bene che in quella rispostaci sarà scritto: ma 30 casi su 40 mila dipendentinon è nulla. E invece no, perché su 30 casiche sono stati scoperti, chissà quanti altri cene sono che non sono stati ancora scoperti. Ela cosa è molto grave: è molto grave se, adesempio, la leghiamo al fatto che spesso questiaccertamenti non sono basati su dati concreti,ma sono basati su dati statistici, e spesso sonoaccertamenti gonfiati; quindi, si crea prima ildanno, si crea prima appunto la bolla, e poi sicerca di risolverla in modo amicale direttamentecon il contribuente, e lo si spinge ad accettareil pagamento di una tangente. È successo anchea Reggio Emilia nel 2014, dove ricordo unfatto che non conoscevo, l’ho appreso da pochigiorni, di una società, che si chiama tra l’altroIl gioco dell’oca: anche in questo caso tramiteconoscenti… Guardate, la cosa è ancora piùgrave: gli imprenditori sono stati avvicinati daconoscenti che erano amici anche di chi stavain Agenzia delle entrate, e, sfruttando questotramite, si è tentato di corrompere i contribuentiad accettare il pagamento anche in questo casodi una tangente, mi sembra intorno ai 10 mila

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euro.È veramente grave, è grave! Spesso sonocoinvolti non solo il personale dell’Agenziadell’entrate, ma anche personale della Guardiafinanza e la cosa ci rende ancora più tristi. Nelcaso del Veneto alcuni sono stati scagionati, onon sono più agli arresti, però insomma la cosaè molto, molto grave.Li leggerei tutti, ma non voglio annoiare, sonoveramente tanti i casi. Il comune denominatoredi questi casi qual è? È il fatto che in questeorganizzazioni vi è sempre un funzionario dispicco dell’Agenzia delle entrate, spesso undirigente, o anche un ex dirigente incaricato.Questo per arrivare a dire cosa? Per arrivarea dire che spesso queste persone non possonoessere persone scelte in modo diretto da chigestisce l’Agenzia delle entrate, mi riferisco alladirezione dell’Agenzia delle entrate, ma devonoessere persone scelte attraverso un concorsopubblico aperto a tutti, altrimenti, purtroppo, cirimarrà sempre il dubbio che la persona sceltamagari è una persona non adatta a fare quellavoro. Io non ce l’ho con tutti gli ex dirigentiincaricati, che tra l’altro molti hanno subitouna riduzione dello stipendio, molti si sonotrovati in difficoltà, molti, la maggior parte,sono onesti, però non si può trascurare il dubbioche molte persone possano essere scelte dallapolitica per fare favori politici e questa è unacosa molto grave; sono in quest’Aula e comecittadino italiano mi sento in dovere di dirlo.Quindi, bisogna assolutamente trovare il modopiù adatto per fare quello che dice laCostituzione: fare dei concorsi aperti a tuttiper dirigenti dell’Agenzia delle entrate. Invece,questa maggioranza e questo Governo voglionoandare in direzione tutt’altra opposta, tant’èche al Senato è in svolgimento l’esame diuna proposta di legge per dare più autonomiaall’Agenzia delle entrate proprio nello sceglierei dirigenti. Ho letto ieri di concorsi apertiesclusivamente ai dipendenti dell’Agenzia delleentrate e questo non è costituzionale; unconcorso per dirigenti deve essere aperto a tutti.Quindi, non cerchiamo di approvare leggi chesappiamo già che sono incostituzionali perché

poi verranno nominati dirigenti che sarannodichiarati illegittimi e ci troveremo di nuovodaccapo. Capisco che l’orientamento del PD èquello di mettere logicamente nelle casellinegiuste le loro persone, però questo non è ilmomento di farlo perché siamo veramente inun momento di vera crisi, dove le aziendenon possono subire vessazioni, dove è giustoche tutti paghino quanto devono pagare senzarischiare di trovarsi da un giorno all’altro unfunzionario o un direttore dell’Agenzia delleentrate che manda una cartella gonfiata solo peril fatto che poi può essere sgonfiata attraversosotterfugi illegali.È ora di fare un passo avanti, è ora di riuscirea organizzare dei concorsi fatti bene, secondola legge, concorsi non impugnabili, perché losappiamo bene che tutti i concorsi che sono statifatti fino adesso sono stati impugnati da diversisindacati, ricordiamone uno in particolare,Dirpubblica, che è riuscito a smontarli tuttiperché erano concorsi organizzati male. Quindinon è colpa di Dirpubblica che ha fatto questolavoro, che li ha battuti tutti, ma è colpa di chi haorganizzato questi concorsi, che non è stato ingrado di organizzarli bene. Quindi, è necessariotrovare oggi le persone in grado di guidarel’Agenzia delle entrate e che siano persone aldi sopra di qualsiasi sospetto e la cosa ammettoche può non essere facile per come sono andatele cose fino a oggi, però bisogna impegnarci daquesto punto di vista.Noi chiediamo con quest’interpellanza checosa? Ritorniamo sui casi che sono successie chiediamo se tutte le persone che sonostate quantomeno raggiunte da un rinvioa giudizio non siano più in servizio,quantomeno siano state sospese, perché spessoarriva il provvedimento disciplinare, arriva ilprovvedimento di sospensione, ma arriva poianche la sospensione della sospensione e lapersona ritorna in servizio. Questo non vabene se la persona è stata rinviata a giudizio.Capisco che se una persona è indagata ègiusto che comunque si prenda con cautela lanotizia e si cerchi di esaminare effettivamenteche cosa c’è agli atti per capire che cosa è

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successo, però se rinviata a giudizio, secondome, bisognerebbe veramente seguire ciò chedice la legge e comunque fare la sospensione.Chiediamo anche qual è stato il danno erariale.Se tra queste persone magari ce ne sono alcunecondannate, se hanno veramente ripetuto piùvolte questi atti, è logico che ne sia conseguitoun danno erariale e quindi vogliamo saperea quanto ammonta e sono state condannateanche ai risarcimenti. Le domande sono altre,ma comunque su cosa insistono? Insistono sulnumero di persone che sono state appuntoraggiunte da provvedimenti disciplinari, maanche da provvedimenti della magistratura, perquanto hanno messo in atto. Voglio ricordareche la situazione è veramente delicata e suquesto il Governo, secondo me, ha la necessitàdi intervenire in modo veramente giudizioso epuntiglioso.

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato,Gabriele Toccafondi, ha facoltà di rispondere.

GABRIELE TOCCAFONDI, Sottosegretariodi Stato per l'Istruzione l'università e laricerca. Grazie Presidente. Con il documentodi sindacato in esame gli onorevoli interpellantichiedono quali misure si intendono adottare percontrastare i fenomeni di corruzione e abuso chesi sono recentemente registrati all’interno delleAgenzie fiscali, evidenziando che l’ipotizzataattribuzione alle Agenzie medesime di unamaggiore autonomia potrebbe portare ad unarecrudescenza di tali fenomeni. Chiedono,inoltre, alcuni dati circa i procedimentipendenti. Al riguardo, l’Agenzia delle entrateriferisce quanto segue: dal 1° gennaio 2014al 1° settembre 2017 risultano indagati perreati contro la pubblica amministrazione 340dipendenti dell’Agenzia delle entrate. Neiconfronti di tale personale sono stati adottatifinora 83 procedimenti di licenziamento, di cuiin particolare 15 per corruzione e concussione,7 per accesso abusivo al sistema informaticoe 4 per abuso d’ufficio, nonché sanzionidisciplinari di tipo non espulsivo. Per i reatispecificatamente sopracitati sono stati, inoltre,

cautelarmente sospesi dal servizio, perchétratti in arresto, 23 dipendenti, mentre altri3 hanno rassegnato le dimissioni. Per quantoriguarda Equitalia, oggi Agenzia delle entrate-riscossione, dal 2015 ad oggi sono statilicenziati per attività illecite nello svolgimentodel servizio pubblico della riscossione 20dipendenti.L’Agenzia delle Entrate rappresenta chenon è invece possibile operare laquantificazione del danno erariale, in terminidi somme sottratte all’erario a seguitodei comportamenti illegittimi. Da un lato,infatti, nella maggior parte dei casi sonostati contestati agli interessati comportamentitenuti nel corso del procedimento tributario,mentre la pretesa tributaria può esserecompiutamente definita solo nel momentoin cui l’accertamento si consolida o vienedefinito con l’adesione del contribuente oquando si conclude l’eventuale contenzioso,e comunque l’eventuale quantificazione deldanno è possibile solo al termine definitivo diogni grado di giudizio del procedimento penale.Per tale motivo, con riferimento ai fenomenidenunciati, non è stato ancora possibile avviareprocedimenti di danno erariale. Relativamentepoi alla cosiddetta “Tangentopoli veneta”,l’Agenzia rassicura che i rappresentanti dellastessa sono costantemente in contatto con lelocali procure al fine di acquisire gli elementinecessari per inquadrare compiutamente lefattispecie contestate e individuare le misure daadottare.Da ultimo, giova sottolineare che l’autonomia,a suo tempo attribuita dal legislatore alleAgenzie fiscali, è motivata dalla necessità digarantire l’efficienza e l’incisività dell’azioneamministrativa, nella consapevolezza che laconformità alle leggi dei comportamentiamministrativi non è fine a se stessa, bensìdeve consentire di realizzare risultati concretie misurabili. Questo modello ha dato buonaprova, come dimostrano i risultati conseguiti inquesti anni dalle Agenzie fiscali in termini direcupero di gettito, potenziamento dei servizidi assistenza e riduzione del contenzioso.

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Proprio in questa ottica, autorevoli organismiinternazionali, come il Fondo monetariointernazionale e l’OCSE, hanno recentementeauspicato il rafforzamento dell’autonomiadelle Agenzie, raccomandazioni recepite nelleproposte normative presentate in Parlamentonell’ultimo anno.L’Agenzia ribadisce che in nessun casoovviamente l’autonomia di gestione significa osi traduce in mancato controllo dell’operato delpersonale. I deprecabili episodi segnalati dagliinterpellanti discendono da comportamentiilleciti posti in essere da singoli dipendenti,nei cui confronti l’Agenzia ha sempretempestivamente assunto le misure previste econsentite dall’ordinamento, come è stato inprecedenza evidenziato.Pertanto, l’Agenzia delle Entrate ritiene,dunque, fondamentale vedere mantenutie possibilmente ampliati i margini diautonomia gestionale, nella consapevolezza cherelativamente pochi comportamenti scorrettinon possano inficiare la bontà del modello. Anziun rafforzamento dell’autonomia delle Agenziepotrebbe riflettersi anche in una maggioreefficacia delle attività di controllo internosul personale affidata ad apposite strutture diaudit istituite proprio in forza dell’autonomiaorganizzativa.

PRESIDENTE. L’onorevole Pesco ha facoltà didichiarare se sia soddisfatto per la risposta allasua interpellanza.

DANIELE PESCO. Purtroppo, come al solito,sono insoddisfatto. Rimango sorpreso per ilprimo dato: mi scusi, sottosegretario, mi hadetto 340 indagati o raggiunti da provvedimentidisciplinari? Mi scusi solo per esattezza, puòripetermi il primo numero? Scusate.

GABRIELE TOCCAFONDI, Sottosegretariodi Stato per l'Istruzione l'università e la ricerca.Indagati.

PRESIDENTE. Il Governo non puòinterloquire. Perfetto, è una precisazione.

DANIELE PESCO. Questo numero veramenteci lascia sorpresi nel senso che non pensavofossero così tanti: 340 indagati sono veramentetanti. Pensavamo fossero meno: sono tantissimiperché, facciamo conto 40.000 dipendenti, manon tutti i dipendenti dell’Agenzia dell’entratesi occupano di accertamento. Trecentoquarantasu i dipendenti che si occupano di accertamentoe vanno in giro anche a fare ispezioni sonoveramente molti e la cosa ci lascia moltoperplessi.È noto come siamo completamenti diversi noie chi sta al Governo: come si fa a pensareche con più autonomia si possano veramentedebellare certi fenomeni anche gestendo inmodo indipendente l’audit. È logico che seè un settore autonomo, che gestisce in modoautonomo l’audit, magari è più vicino a logicheprivatistiche e non pubbliche e, a mio avviso, èpiù facile controllare tutto e quindi, se controllol’audit, è facile logicamente controllare dovevoglio io. Invece dovrebbe essere un soggettoterzo, a mio avviso, nell’ambito del settorepubblico e parlando di questo non posso nonricordare la proposta su whistleblowing che,presentata dal MoVimento 5 Stelle, è stataapprovata da questa Camera e, arrivata alSenato, è stata insabbiata. In quella propostasi chiede di equiparare, di portare al livelloeuropeo la nostra norma sull’anticorruzionecioè si chiede di proteggere chiunque faccia unasegnalazione attraverso l’anonimato. Questopurtroppo in Italia ancora non succede perchévi è un sistema anticorruzione che purtroppo,a nostro avviso, non è sufficiente, non dàabbastanza garanzie per chi deve fare lesegnalazioni. Su questo - mi dispiace chel’Agenzia delle entrate non l’abbia ricordatoin quella risposta - va segnalato il fatto checomunque l’Agenzia delle entrate per quantoriguarda le segnalazioni ne ha un numeromolto più alto di tutto il resto della pubblicaamministrazione ed è un buon segno. Possiamodire di essere sulla strada giusta ma bisognafare molto di più per dare più garanzie allepersone che vogliono fare le denunce. In questo

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caso non posso non ricordare ciò che ha fattoAnna Boneschi, una funzionaria di Milano che,lavorando negli uffici dove si è verificata latangentopoli veneta, è stata il granello di sabbiache ha fatto inceppare il meccanismo cosìpreciso di corruzione nell’Agenzia delle entratedel Veneto. Spero che per davvero ci siano tanteAnna Boneschi in giro per l’Italia che decidanodi denunciare questi fatti perché essi non fannomale solo all’Agenzia delle entrate e alle nostrecasse erariali ma fanno male all’intero tessutoproduttivo perché per un corrotto che riescea pagare meno tasse vi sono altri 100.000imprenditori che, invece, pagano quelle tasse eper stare sul mercato sono costretti veramentea volte a non pagare gli stipendi. È unasituazione che non si può accettare e, quindi,è importante agire in modo puntuale, preciso,deciso contro questi fatti. Il numero di 340indagati nell’Agenzia delle entrate per episodilegati alla corruzione veramente ci fa venire lapelle d’oca e ci fa veramente arrabbiare. Quindichiedo un impegno. Purtroppo non c’è nessunsottosegretario all’economia e alle finanze machiedo al sottosegretario qui presente di farsiportavoce della questione. Bisogna veramenteagire in modo deciso contro questi atti,rafforzare l’audit e soprattutto fare in mododi approvare entra la fine della legislatura - non manca molto - la proposta Businarolosul whistleblowing: è ferma al Senato e vaapprovata al più presto. Non ce lo chiedonoi cittadini ma ce lo chiede tutta l’Europa diessere al loro livello, degli altri Paesi europei.Mi fermo qua e vi ringrazio.

PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimentodelle interpellanze urgenti all’ordine del giorno.

Organizzazione dei tempi diesame di proposte di legge.

PRESIDENTE. Avverto che nell’allegatoA al resoconto stenografico della sedutaodierna saranno pubblicati gli schemi recantil’organizzazione dei tempi per l’esame deltesto unificato delle proposte di legge n. 1039

-B, recante modifiche al codice delle leggiantimafia e delle misure di prevenzione e peril seguito dell’esame della proposta di legge n.2305-A/R e abbinate, recante disposizioni perlo sviluppo della mobilità in bicicletta.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giornodella prossima seduta.

  Lunedì 25 settembre 2017, alle 11,30:

1.  Discussione sulle linee generali del testounificato delle proposte di legge:

GADDA ed altri; D’INIZIATIVA POPOLARE;GARAVINI ed altri; VECCHIO ed altri;BINDI ed altri; BINDI ed altri; FORMISANO:Modifiche al codice delle leggi antimafiae delle misure di prevenzione, di cui aldecreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159,al codice penale e alle norme di attuazione,di coordinamento e transitorie del codice diprocedura penale e altre disposizioni. Delega alGoverno per la tutela del lavoro nelle aziendesequestrate e confiscate (Approvate, in un testounificato, dalla Camera e modificate dal Senato)(C. 1039-1138-1189-2580-2737-2786-2956-B)

Relatori: MATTIELLO, per la maggioranza;SARTI, di minoranza.

2.  Discussione sulle linee generali deidisegni di legge:

Ratifica ed esecuzione dell'Atto diGinevra dell'Accordo dell'Aja concernentela registrazione internazionale dei disegnie modelli industriali, fatto a Ginevra il 2luglio 1999, nonché norme di adeguamentodell'ordinamento interno. (C. 3083)

Relatori: CARROZZA, per la maggioranza;GIANLUCA PINI, di minoranza.

S. 2027 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo

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tra il Governo della Repubblica italiana e ilGoverno della Repubblica di Croazia sullacooperazione transfrontaliera di polizia, fattoa Zagabria il 5 luglio 2011 (Approvato dalSenato). (C. 4224)

Relatori: CARROZZA, per la maggioranza;GIANLUCA PINI, di minoranza.

S. 2207 - Ratifica ed esecuzione del Protocollorecante modifiche alla Convenzione tra laRepubblica italiana e la Repubblica delleFilippine per evitare le doppie imposizioni inmateria di imposte sul reddito e per prevenirel'evasione fiscale del 5 dicembre 1980, fattoa Manila il 9 dicembre 2013 (Approvato dalSenato). (C. 4227)

Relatori: QUINTARELLI, per la maggioranza;GIANLUCA PINI, di minoranza.

3.  Discussione sulle linee generali dellamozione Occhiuto ed altri n. 1-01687concernente iniziative in ordine ai criteri diripartizione del fondo di solidarietà comunale,anche nell'ottica dell'attuazione della riformadel federalismo fiscale.

La seduta termina alle 11,10.

IL CONSIGLIERE CAPODEL SERVIZIO RESOCONTI

ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE

Dott. Renzo Dickmann

Licenziato per la stampa alle 14.50.

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Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

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