RESOCONTO STENOGRAFICO · impegna ilGoverno apresentare consol~ lecitudine un apposito disegno...

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SENATO DELLA REPUBBLICA VII LEGISLATURA 342" SEDUTA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO MARTEDì 5 DICEMBRE 1978 Presidenza del vice presidente VALORI, indi del vice presidente CARRARa e del vice presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia INDICE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE IN GIU- DIZIO Deliberazione su domanda: PRESIDENTE ....... GUARINO (Sin. Ind.), relatore Pago 1506 .15016 . 14951 CONGEDI . . . . CORTE DEI CONTI Trasmissione di relazioni sulla gestione fio nanziaria di enti . . . . . . . . . . . 14953 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione . . .. . 14951 Autorizzazione alla relazione orale per il disegno di legge n. 1423: PRESIDENTE ............. 14953 MIRaGLIa (DC) 14953 Deferimento a Commissioni permanenti in sede deliberante ........... 14952 Deferimento a Commissioni permanenti in sedereferente. . . . . . . .. Pago14952 Presentazione del testo degli articoli propo- sto dalla S"Commissione permanente per il disegnodi leggen. 1423 ....... 14953 Presentazione di relazione .......14952 Trasmissione dalla Camera dei deputati .14951 Discussione: «Modifiche alla legge 10 dicembre 1973, n. 804, e successive modificazioni, per quan- to riguarda gli ufficiali a disposizione e in aspettativa per riduzione di quadri del. l'Esercito, della Marina, dell' Aeronautica e dei Corpi di polizia» (1296); «Modifiche all'articolo 20 della legge 5 maggio 1976, n. 187, concernente la promo- zione prima dei limiti di età per gli uffi. ciali delle Forze Armate e dei Corpi di po. lizia» (1130), d'iniziativa del senatore Schie. troma; TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ ..

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  • SENATO DELLA REPUBBLICAVII LEGISLATURA

    342" SEDUTA PUBBLICA

    RESOCONTO STENOGRAFICO

    MARTEDì 5 DICEMBRE 1978

    Presidenza del vice presidente VALORI,indi del vice presidente CARRARa

    e del vice presidente ROMAGNOLI CARETTONI Tullia

    INDICE

    AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE IN GIU-DIZIO

    Deliberazione su domanda:

    PRESIDENTE . . . . . . .GUARINO(Sin. Ind.), relatore

    Pago 1506.15016

    . 14951CONGEDI . . . .

    CORTE DEI CONTI

    Trasmissione di relazioni sulla gestione fionanziaria di enti . . . . . . . . . . . 14953

    DISEGNI DI LEGGE

    Annunzio di presentazione . . .. . 14951Autorizzazione alla relazione orale per ildisegno di legge n. 1423:PRESIDENTE. . . . . . . . . . . . . 14953MIRaGLIa (DC) 14953Deferimento a Commissioni permanenti insede deliberante . . . . . . . . . . . 14952

    Deferimento a Commissioni permanenti insedereferente. . . . . . . .. Pago14952Presentazione del testo degli articoli propo-sto dalla S"Commissione permanente per ildisegnodi leggen. 1423 . . . . . . .14953Presentazione di relazione . . . . . . .14952Trasmissione dalla Camera dei deputati .14951

    Discussione:

    «Modifiche alla legge 10 dicembre 1973,n. 804, e successive modificazioni, per quan-to riguarda gli ufficiali a disposizione ein aspettativa per riduzione di quadri del.l'Esercito, della Marina, dell' Aeronautica edei Corpi di polizia» (1296);

    «Modifiche all'articolo 20 della legge 5maggio 1976, n. 187, concernente la promo-zione prima dei limiti di età per gli uffi.ciali delle Forze Armate e dei Corpi di po.lizia» (1130), d'iniziativa del senatore Schie.troma;

    TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ ..

  • Senato detta Repubblica ~ 14950 vlI Legislatura

    5 DICEMBRE 1978342a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    "Nuove norme per la valutazione e pro-mozione degli ufficiali delle Forze armate,al raggiungimento del limite di età}) (1049),d'iniziativa del senatore Della Porta e dialtri senatori;

    «Proroga del termine previsto dagli arti.coli 15 e 17 della legge 10 dicembre 1973,n. 804, riguardante il collocamento in aspet-tativa degli ufficiali delle Forze armate})(1463), d'iniziativa del senatore Giust.

    Approvazione, con modificazioni, del dise-gno di legge n. 1296:

    CAROLI,sottosegretario di Stato per la di-fesa. . . . . . . Pago15004e passlmDE ZAN (DC) . . . . .15014GIUST (DC), relatore 15002 e passimMARGOTTO(PCl) . 14998, 15015PASTI (Sin. Ind.) . 15008, 15013

    Discussione:

    «Interpretazione autentica della legge 11marzo 1958, n. 208, e della legge 26 aprile1974, n. 169, sull'indennità agli amministra-tori delle province e dei comuni; modifica.zione della legge 26 aprile 1974, n. 169"(1387), d'iniziativa del senatore De Sabbatae di altri senatori.Approvazione con il seguente titolo: «Inte.gl'azione della legge 26 aprile 1974, n. 169;interpretazione autentica delle leggi 11 mar-zo 1958, n. 208, 9 febbraio 1963, n. 148,2 aprile 1968, n. 491, e 26 aprile 1974, n. 169,sull'indennità agli amministratori delle pro-vince e dei comuni}):

    ANDÒ (DC), relatoreDARIDA,.sottosegretarioterno . . . . oDE SABBATA(PCl)RUFFINO (DC) o .

    o 014995

    di Stato per l'in-o .14996

    . 14990, 14997o . o . 14993

    Discussione e approvazione con modifica-zioni:

    « Interventi per alcune zone del territorionazionale colpite da calamità naturali})(1423) (Relazione orale):

    PRESIDENTE . . Pago 14953 e passimALBERTINI(PSI) o . . .14957ANDERLINI (Sin. Ind.) o14989BALBO(Misto-PLI) .14988BENAGLIA(DC). . . 14972BOLLINI (PCI) . . . 14971, 14980DEL PONTE (DC) . 14963 e passimFONTANA,sottosegretario di Stato per i la-vori pubblici o . . . . 14967e passimMIROGLIO (DC), relatore . . . . 14954 e passimOTTAVIANI(PCI) . . . . . o o . 14960, 14975PRODI,ministro dell'industria, del commer-cio e dell'artigianato 14980, 14981SANTALCO(DC) o . o o . . . o o 14975, 14984

    Rinvio della discussione:

    "Conversione in legge del decreto-legge 13novembre 1978, n. 703, concernente l'inse-diamento della centrale elettronuc1eare delMolise» (1464):

    PRESIDENTE . .de' COCCI (DC)

    .14998

    .14998

    ENTI PUBBLICI

    Annunzio di richiesta di parere parlamen-tare su proposta di nomina . o . . o .14953

    INTERROGAZIONI

    Annunzio . . . . . 15016. 15020Da svolgere in Commissione

    ORDINE DEL GIORNO PER LE SEDUTEDI MERCOLEDI' 6 DICEMBRE 1978. 15020

  • Senato della Repubblica~ ~

    ~ 14951 ~ VII Legislatura

    5 DICEMBRE 1978ASSEMBLEA. RI!SOCONTO STENOGRAFICO342a SEDUTA

    Presidenza del vice presidente V A L O R I

    P RES I D E N T E. La seduta è aperta(ore 17).

    Si dia lettura del processo verbale.

    B A L B O, segretario, dà lettura del pro-cesso verbale della seduta pomeridiana del1° dicembre.

    P RES l D E N T E . Non essendovi os-servazioni, il processo verbale è approvato.

    Congedi

    P RES I D E N T E. Ha chiesto congedoper giorni 2 il senatore Galante Garrone.

    Annunzio di disegni di leggetrasmessi da:lla Camera dei deputati

    P RES I D E N T E. In data 4 dicem-bre 1978, il Presidente della Camera dei de-putati ha trasmesso i seguenti disegni dilegge:

    C. 2534. ~ «Conversione in legge, conmodificazioni, del decreto-legge 10 novembre1978, n. 693, 'l1eCaIlltenorme lin materia di.imposta di registro per i contratti di loca-zione e sublocazione di immobili urbani»(1484);

    C. 2268. ~ «Adesione al Protocollo perla rioonduzione dell'Accordo internazionalesull'olio di oliva del 1963, adottato a Gine-vra il 23 marw 1973, e sua esecuzione»(1485) ;

    C. 2363. ~ « Ratifica ed esecuzione dellaConvenzione tira il Governo della Repub-blica italiana e tI Govel1llO della Repubblicapopolare ungherese, intesa ad evitare le dop-

    pie imposlzlODIl In materia di imposte sUt!.reddito e sul patrimonio ed a prevenire ]eevasioni fì'soali, ICon alImesso Protoco11o, fir-mata a Budapest il 16 maggio 1977» (1486);

    C. 1889. ~ « Revisione dei crittelr'i di deter-minazione dei ruolLi organici del personalenon docente statale delle scuole mateme,elementari, secondaI1ie ed artistiche» (1487).

    Annunzio di presentazionedi disegni di legge

    P RES I D E N T E. In data 4 dicem-bre 1978, è stato presentato il seguente dise-gno di legge di iniziativa dei senatori:

    Coco, BARTOLOMEI, DE VITO, DE GIUSEPPE,

    DE CAROLIS, CRAVERO, LA PENTA, ORLANDO,

    DEL NERO, ANDÒ e CARRARO. ~ « Disposizioni

    sull'istituzione dei tr.ibunalì della Libertà esulla impugnazione dei provvedimenti rela-tivi alla libertà personale dell'imputato»(1488).

    In data 4 dicembre 1978 sono stati inoltrepresentati i seguenti disegni di legge:

    dal Ministro dell' agricoltura e delle fo-reste:

    « Ulteriore proroga per gli assessori regio-nali dell'agricoltura della potestà di cui al-l'articolo 12 della legge 8 luglio 1975, n. 306,in materia di contrattazione per la determi~nazione del prezzo del latte}) (1482);

    dal Ministro della sanità:

    « Ulteriore proroga di alcuni termini pre-visti dalla legge 2 maggio 1977, n. 192, con-cernente norme igienico-sanitarie per la pro-duzione, commercio e vendita dei molluschieduli lamellibranchi» (1483).

  • Senato della Repubblica"'"

    ~ 14952 ~ VII Legislatura

    5 DICEMBRE 1978ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO342a SEDUTA

    Annunzio di deferimento di disegni di leggea Commissioni permanenti in sede deli-berante

    P RES I D E N T E. I seguenti dise-gni di legge sono stati deferiti in sede deli-berante:

    alla 8a Commissione permanente (Lavoripubblici, comunicazioni):

    « Modifica agli articoli 10 e 29 della legge26 aprile 1974, n. 191, sulla prevenzione degliinfortuni sul lavoro nei servizi e negli im.pianti gestiti dall'Azienda autonoma delleferrovie dello Stal0 )} (1473) (Approvato daZ-la loa Commissione permanente della Came-ra dei deputati), previo parere della Il a Com-missione;

    alla 9a Commissione permanente (Agricol-tura) :

    Deputati de CARNERIed altri; ZANIBONI edaltri; TANTALO;FERRI ed altri. ~ « Interpre-tazione autentica dell'articolo 8 della legge26 maggio 1965, n. 590, con le modificazionie integrazioni della legge 14 agosto 1971, nu-mero 817}} (1468) (Approvato dalla Cameradei deputati), previo parere della 2a Commissione;

    « Ulteriore proroga per gli assessori regio-nali dell' agricoltura della potestà di cui al-l'articolo 12 della legge 8 luglio 1975, n. 306,in materia di contrattazione per la determi-nazione del prezzo del latte}} (1482), previpareri della la e deJla lOa Commissione;

    alla 12a Commissione permanente (Igienee sanità):

    « Abrogazione della legge 4 dicembre 1956,n. 1428, relativa all'esenzione dai vincoli diinedificabilità nelle zone di rispetto dei ci-miteri militari di guerra}} (1471) (Approvatodalla 14a Commissione permanente deJZa Ca-mera dei deputati), previ pareri della la, del-la 4a e della 8a Commissione;

    « Ulteriore proroga di alcuni termini pre-visti dalla legge 2 maggio 1977, n. 192, con-

    cernente norme igienico-sanitarie per la pro-duzione, commercio e vendita dei molluschieduli }amellibranchi» (1483), previo pareredella 1a Commissione.

    Annunzio di deferimento di disegni di leggea Commissioni permanenti in sede refe-rente

    P RES I D E N T E. I seguenti disegnidi legge sono stati deferiti in -sede referente:

    alla la Commissione permanente (Affaricostituzionali, affari della Presidenza delConsiglio e dell'interno, ordinamento genera-le dello Stato e della pubblica amministra-zione) :

    Disegno di legge costituzionale. ~ MAN-CINO. ~ « Modi£ica del secondo comma del-

    l'articolo 92 della Costituzione» (1461);

    alla 2a Commissione permanente (Giusti-zia):

    GIOVANNETTI ed altri. ~ « Ambito di appli-

    cazione del beneficio della liberazione anti-cipata preveduto daU'articolo 54 della legge26 luglio 1975, n. 354, sulfordinamento pe-nitenziario}} (1453), previo parere della laCommissione;

    alla 6a Commissione permanente (Finanzee tesoro):

    « Conversione in legge, con modificazioni,del decreto-legge 10 novembre 1978, n. 693,recante norme in materia di imposta di regi-stro per i contratti di locazione e subloca-zione di immobili urbani» (1484) (Approva-to dalla Camera dei deputati), previ pareridella 2a e della 8a Commissione.

    Annunzio di presentazione di relazione

    P RES I D E N T E. In data 4 dicem-bre 1978, a nome della 8a Commissione per-manente (Lavod pubblici, comunicazioni),

  • 3enalQ della Repubblica VII Legislatura'.~. .

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    ~ 14953 ~

    5 DICEMBRE 1978

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    ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO342a SEDUTA

    il senatore Santonastaso ha presentato la re~lazione sul seguente disegno di legge:

    «Disposizioni concernenti il personaledelle aziende dipendenti dal Ministero delleposte e delle telecomunicazioni}} (1403).

    Annunzio di presentazione del testo degliarticoli proposto dalla 8a Commissionepermaneme per il disegno di legge n. 1423

    P RES I D E N T E. La sa Commissionepermanente (Lavori pubblici, comunicazio-ni) ha presentato il testo degli articoli, pro~posto dalla Commissione [stessa, per il dise~gno di legge: «Interventi per alcune zonedel territorio nazionale colpite da calamitànaturali}} (1423).

    Annunzio di richiesta di parere parlamentaresu proposta di nomL!J.ain ente pubblico

    P RES I D E N T E. Il Presidente delConsiglio dei ministri ha inviato, ai sensidell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1975,n. 14, la richiesta di parere parlamentaresulla proposta di nomina del dottor MicheleGuido Franci a presidente dell'Ente auto~nomo fiera campionaria internazionale diMilano.

    Tale richiesta, ai sensi dell'articolo 139-bisdel Regolamento, è stata deferita alla lOaCommissione permanente (Industria, com-mercio, turismo).

    Annunzio di relazioni della Corte dei contisulla gestione finanziaria di enti

    P RES I D E N T E. Il Presidente dellaCorte dei conti, in adempimento al dispostodell'articola 7 ddla legge 21 marzo 1955,n. 259, ha tr.a:smessa le relazioni concernentila gestione finanziaria:

    del Oonsorzio autonomo del Porto diGenova, per gli esercizi dal 1973 al 1976(Doc. XV, n. 14);

    della Cassa maflÌJtJtima Tirrena per gNinfortJuni sul lavoro e le malattie, della Cas~

    sa marittima Adriatica per gli infortuni su:!lavnro e le malattie e ddLa Cassa marittimaMeridionale per gli infortuni sul lavaro e lemalattie, per gli eseroizi dal 1967 alI 1974(Doc. XV, n. 107).

    Tali documel1lti s.aranna ÌiniVIÌ

  • Senato della Repubblica ~ 14954 ~ VII Legislatura.

    5 DICEMBRE1978342a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    zio 1978 cessano gli interventi previsti dallalegge 26 maggio 1975, n. 183, e rilevato chenelle zone dell'Irpinia, del Sannio e dellaprovincia di Caserta la ricostruzione abita~tiva è stata effettuata in misura inferiore al50 per cento del fabbisogno, mentre assai li~mitata è stata la ricostruzione delle operedi pubblico interesse e la realizzazione diinfrastrutture; rilevato altresì che in dettezone non è stato affrontato il problema delrisanamento dei centri abitati, con pregiu~dizio del riassetto del tessuto urbanistico;considerato in particolare che dal 10 gen-naio 1979 si determinerà la vacatio legisper quanto concerne gli interventi ancoraoccorrenti per il completamento dell'operadi ricostruzione e per la rinascita delle zonecolpite dal terremoto del 1962, con graviriflessi sui 70 comuni dell'Irpinia, del San-nio ed alcuni comuni della provincia di Ca~serta, la cui popolazione vive in uno statodi accentuata esasperazione conseguente aldisagio abitativo e alla stasi delle attivitàeconomiche,

    impegna il Governo a presentare con sol~lecitudine un apposito disegno di legge inordine alla proroga degli interventi per laricostruzione e la rinascita economica dellezone colpite dal terremoto del 1962, preve-dendo un adeguato stanziamento di mezzieconomici.

    9.1423.1 LA COMMISSIONE

    P RES I D E N T E. Ha facoltà di par~lare il relatore.

    M I R O G L IO, relatore. Signor Presi~dente, signori rappresentanti del Governo,onorevoli colleghi, il disegno di legge 1423al nostro esame prevede, come è noto, inter-venti per alcune zone del territorio nazionalecolpite da calamità naturali, e precisamentela parte nord-orientale del Piemonte, in par-ticolare la VaI d'Osso la, la Valstrona e laValsesia, sconvolte da una tremenda allu-vione il 7 agosto ultimo scorso, la Valled'Aosta, interessata da un violento nubifra-gio il giorno 7 ottobre 1977, la regione Um-bria nella zona del temano, colpita da even~ti sismici il 30 luglio e il 5 e 7 agosto del

    1978, nonchè un ulteriore intervento succes~sivo in favore delle regioni Campania e Um~bria per consentire il completa mento delleopere di ripristino dei danni provocati dapregressi eventi sismici nelle zone del San~nio, dell'Irpinia e della Valnerina.

    Successivamente, in sede di esame da par~te della Commissione di merito detti inter-venti sono stati estesi alle province di Mes-sina e Agrigento in Sicilia, danneggiate dalnubifragio del 20 ottobre 1978, nonchè allaprovincia di Teramo, in Abruzzo, danneggia~ta dagli eventi alluvionali dell'ottobre 1978,e al territorio comunale di Pozzuoli a segui-to di fenomeni bradisismici verificati si nel1970. In quell'occasione sono state altresìaumentate alcune somme previste per la re~gione Umbria e la regione Campania. L'even-to aJluvionale del 7 agosto 1978, che ha datol'avvio a questo provvedimento, alla lucedei danni che si sono verificati nella partenord-orientale del Piemonte e sud~occiden-tale del Canton Ticino ha presentato carat-teri di eccezionalità e risulta certo di granlunga il più grave tra gli eventi calamitosisopra elencati. L'evento che, come abbiamogià ricordato, ha interessato particolarmen-te la VaI d'Ossola e le sue valli laterali(Isorno, Vigezzo, Anzasca, Antrona), la Val~strona e la Valsesia, ha provocato la per-dita di vite umane (si sono riscontrate 15vittime, 15 feriti e 4 dispersi solo per laparte italiana) e rilevanti danni ai serviziprimari, alle infrastrutture, agli abitati, al~l'agricoltura, alla copertura vegetale, non~chè gravi ulteriori dissesti dell'assetto idro~geologico del territorio colpito.

    Ovviamente la gravità dell'evento ha mo-bilitato tutte le forze che per compito diistituto intervengono in tali dolorose circo-stanze. In particolare la regione Piemonteè stata immediatamente presente e ha pre-disposto ed attuato schemi organizzativi e dicoordinamento per avviare a soluzione contempestività i numerosi gravi problemi, uti-lizzando, oltre alle proprie strutture tecni-che, l'azione coordinata di tutte le forze so-ciali disponibili nelle zone colpite, d'intesa econ il supporto degli enti locali e dello Sta-to; un'azione tempestiva, inteIHgente, che siponeva precisi obiettivi, quale quello di

  • ,

  • Senato della Repubblica ~ 14956 ~ VII Legislatura

    5 DICEMBRE1978342a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    di spendere tempestivamente e razionalmen~te i soldi via via stanziati dal Parlamentoin occasione di precedenti alluvioni. E co~munque quel poco che è stato realizzato,mancando di una ponderata visione di in~sieme, quasi sempre ha raggiunto risultatiassai modesti rispetto a quelli che le operestesse si proponevano.

    Auspicando pertanto che quelli in esamesiano gli ultimi eli una lunga serie di inter~venti sporaelici e frammentari in quanto noninquadrati in un piano nazionale, veniamoall'esame del disegno di legge in questioneche, come è noto, prevede un impegno com-plessivo di spesa di 190.270 milioni. Il prov-vedimento è suddiviso in sette titoli. Il pri-mo riguarda gli eventi alluvionali del 7 ago-sto 1978 in Valle d'Ossola e prevede unaspesa di 113.270 milioni così suddivisa perle principali destinazioni: 50.000 milioni al-la regione Piemonte per provvedere al ri-pdstino di tutte le opere di competenza de-gli enti locali; 470 milioni per opere di edi-lizia demaniale e di culto nei comuni dan-neggiati; 7.500 milioni per lavori di siste~mazione e riparazione delle opere idraulichedi competenza dello Stato; 24.500 milioni al~l'ANAS per il ripristino delle comunicazionistradali di competenza dello Stato.

    Al titolo secondo, che riguarda interventiper gli eventi alluvionali dell'agosto 1978 inValle d'Aosta, è prevista, tra l'altro, una spe-sa di 2.000 milioni, quale integrazione distanziamenti già avvenuti a cura della re-gione.

    Al titolo terzo, che riguarda gli eventi si-smici deU'agosto 1977 e del marzo, del lu-glio e dell'agosto 1978 nell'Umbria sono pre~visti 27.000 milioni per interventi in quellaregione.

    Il titolo quarto riguarda interventi per glieventi sismici in Irpinia, Sannio e Valnerinae prevede un contributo di 10.000 milioni perciascuna regione interessata.

    Il titolo quinto riguarda il nubifragio del20 ottobre 1978 nelle province di Messina edi Agrigento. Si prevede il contributo di lire15.000 milioni alla regione Sicilia per prov-vedere alla riparazione di tutte le opere pub-bliche danneggiate.

    H titolo sesto riguarda gli eventi alluvio-nali del 19-20 ottobre 1978 in Abruzzo e pre.

    vede un contributo di 10.000 milioni per laregione Abruzzo.

    Il titolo settimo concerne il bradisismo diPozzuoli del 1970. È prevista una spesa di2.000 milioni per provvedere al trasferimen-to in altra località del territorio comunaledi Pozzuoli delle unità abitative, commer~ciali, artigiane e professiollllWli del iI1ÌbneTer-ra e di altre zone della città danneggiate dalbradisismo, nonchè una spesa di 1.000 mi-lioni da impiegare per la sistemazione, laconservazione e il recUipero abitativo delrione Terra, sempre di Pozzuoli, secondo ilpiano predisposto dal comune interessato.

    Come avevo ricordato, la Commissione hamodificato, come si evince dal testo stam~pato, le previsioni del Governo. E poichènel frattempo sono intercorsi chiarimenticon il Governo in esito alla maggiore spesaprevista inizialmente dal decreto~legge, laCommissione ha autorizzato il sottoscritto apresentare alcuni emendamenti agli articoli17, 20, 22, 24 e 26 per quanto riguarda laspesa prevista, emendamenti che ho presen~tato in Aula in apertura di seduta e che pos~so elencare. Il primo concerne la modificadel primo comma dell'articolo 17, con l'in-serimento del riferimento anche agli even-ti si'smioi del marzo 1978; sempre al primocomma dell'articolo 17 vengono sostituite leparole « 30.000 milioni» con le altre « 27.000milioni »; cioè è stata operata una riduzio-ne di 3.000 milioni. All'articolo 20 analoga-mente è stata apportata una modifica in di-minuzione di 5.000 milioni. All'articolo 22è stata apportata un'altra modifica in menodi 3.000 milioni. All'articolo 26 di conse-guenza l'onere complessivo previsto in209.270 milioni viene ridotto a 109.270 mi-lioni in virtù delle diminuzioni che ho dianozi ricordato e che corrispondono alle som~me complessive che ho già enunciato e che,quindi, sono già comprensive di questi emen-damenti.

    Premesso quanto sopra, signor Presiden~te, onorevoli colleghi, penso che sia neces-sario corrispondere ad una esigenza di im~mediato intervento a sostegno e rilancio del-le economie di tutte le zone che ho ricor~dato in questa breve relazione e delle atti~vità produttive danneggiate o distrutte in

  • Senato della Repubblicc.- VII Legislatura~~~~~~~

    ~ 14957 ~

    5 DICEMBRE 1978

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    342a SEDUTA===>

    ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

    queste zone del Piemonte, della Valle d'Ao-sta, dell'Umbria, dell'Abruzzo, della Siciliae deUa Campania, se il Governo è d'accordonel portare a termine questo provvedimentocosì come è stato impostato dalla Commis-sione e successivamente ancora modificatoper rientrare nelle effettive possibilità dibilancio contro le quali, oltre un certo li-mite, è comprensibile sia difficile andare.Questa legge speciale è stata per tanto tem-po attesa e tutte le regioni interessate guar.dano ad essa come ad un'ancora di salvez-za. Pertanto invito l'Assemblea e gli onore-voli rappresentanti del Governo a voler con-siderare, fra le altre cose, anche l'estremaopportunità ed urgenza di fare in modo chequesto provvedimento possa giungere a con-clusione affinchè in quelle zone, così dura-mente provate, si possano iniziare e portarea compimento le opere definitive di ripristi.no tanto attese.

    Per quanto concerne l'ordine del giornon. l, il relatore esprime l'auspicio che essosia accolto dal Governo.

    P RES I D E N T E. Dichiaro aperta ladiscussione generale.

    È iscritto a parlare il senatore Albertini.Ne ha facoltà.

    A L BER T I N I. Signor Presidente, ono-revoli rappresentanti del Governo, onorevolicolleghi, di fronte alla catastrofica alluvioneche il 7 agosto del corrente anno si è abbat-tuta con particolare eccezionalità, anche allaluce degli enormi danni che ha provocato,nella parte nord-orientale del Piemonte edin altre località, il Governo, dimostrandouna particolare, tempestiva sensibilità, dicui gli va dato atto, ha predisposto per fron-teggiare la situazione di emergenza che si èdeterminata il disegno di legge che è oggisottoposto al nostro esame e alla nostra ap-provazione.

    Si tratta di un provvedimento legislativodi natura straordinaria perchè veramentestraordinario è stato l'evento e straordinarisono state le necessità e gli oneri da fron-teggiare per rimediare alle gravissime rot-ture provocate nel tessuto territoriale e so-ciale di quelle zone.

    L'eccezionale alluvione, che ha particolar.mente devastato la VaI d'Ossola, terra cheè particolarmente nota e cara al nostro po-polo per il grande contributo dato alla lottadi Liberazione e per la riconosciuta e tenacecapacità di sacrificio e di lavoro della suagente, e la VaI Maggia, nel finitimo cantonesvizzero, ha provocato, come ha detto il rela-tore, quindici vittime umane, quattro di-spersi e num,erosi feriti da parte italiana,sei vittime ed un disperso da parte svizzera.

    Inoltre si sono verificati distruzioni e dan-ni rilevantissimi ai servizi primari, alle in-frastrutture, agli abitati, alle attività im-prenditoriali ed artigianali, all'agricoltura,alle attività ed ai servizi turistici, nonchègravi dissesti nell'assetto idrogeologico del-la località.

    Per estensione, dimensione e gravità lazona più colpita risulta la Valle Vigezzo, che,tra l'altro, dal punto di vista paesaggistico,è un vero gioiello nella costellazione dellebellezze naturali italiane e dal punto divista culturale è un centro di primaria im-portanza, avendo prodotto nel campo dellapittura un vivaio di artisti di fama nazio-nale ed internazionale, tanto da meritare laprestigiosa definizione di «Valle dei pit-tori ».

    Indiscutibilmente lo stato di trascuratezzae di abbandono in cui per troppo lungotempo è stato lasciato quel lembo del no-stro territorio nazionale è stato una compo-nente negativa ed ha influito nel determi-nare, quanto meno dal punto di vista dellaquantità, qualità ed estensione, i rilevantidanni provocati da quell'evento. E tutti, or-gani dello Stato, Governo, forze politiche,dobbiamo riconoscere le nostre manchevo-lezze per non aver provveduto con tempe-stivi interventi a mettere quel territorio,come altri d'altronde, in migliori condizio-ni di difesa.

    Indipendentemente da questa considera-zione è doveroso riconoscere che la forzadell'uomo è impotente nell'impedire lo sea-tenamento delle forze distruttrici della na-tura, come quello che ha provocato il disa-stro che è oggetto dei provvedimenti al no-stro esame.

    I fattori idrologici che hanno causatol'evento sono caratterizzati dal fatto che nei

  • Senato della Repubblica ~ 14958 ~ VII Legislatura

    5 DICEMBRE1978342a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

    giarni precedenti il 7 agosto si è verificatauna zona di bassa pressione che ha interes-sato una vasta area dell'Eurapa occidentale.Una tale situazione barica, accompagnatada una rapida variazione di temperatura, haprovocato nell'arco alpino occidentale unaserie di perturbazioni atmosferiche a carat-tere temporalesco, con piogge intense e pie,.ne eccezionali nei carsi d'acqua dei baciniinteressati, che hanno avuto particolari in-tensità nelle zane del Piemonte nard-orien-tale e del Ticino.

    In questa situazione, data l'intensità e laconcentraziane della precipitazione del 7agasta, che nel suo epicentro della VaI Vi-gezza ha superato i 300 millimetri nelle 24ore, raggiungendo una punta di oltre 150millimetri in due ore dalle 18 alle 20, carneè stata accertato dal pluviografo di Domo-dossola, il disastro era inevitabile, tenutoconto della natura geologica della zana, del-la scoscesità delle montagne che delimitanole valli, della insufficienza degli alvei deifiumi e torrenti, incapaci di raccogliere l'e,.norme massa d'acqua tanta repentinamenteprecipitata e di altre concause naturali cheaggravarono la situazione.

    Se dalla indicazione, sia pure sammariae insufficiente, deHe cause passiamo all' esa-me dei danni, si può avere una valutazione,sia pure approssimativa, degli effetti cata-strafici dell'alluvione. Oltre alle irreparabi-li perdite umane e allo sconvalgimento del-l'assetta idrogeologica delle zone corpite ~che implica un largo impegno di lavoro e fionanziaria, anche per l'elabaraziane e l'at-tuazione dei progettati piani di bacina di-retti a prevenire altre calamità di tale am-piezza ~ danni di gravità eccezionale si sonoverificati nel sistema delle comunicazioni,con la distruziane e il danneggiamenta dilunghi tratti della strada statale n. 337 del-la VarI Vigezzo di callegamenta internazia-naIe con il Canton Ticino, della strada sta-tale n. 549 della Valle Anzasca, con la com-pleta interruziane del traffico veicolare e pe-danale, can la distruzione di numerosi pon-ti. A questi danni vanno aggiunti, sia purein praporziani minori, i danni subìti dallevarie strade provinciali di collegamento edalla strada statale n. 229 della VaI Sesia.

    Oltre al sistema viario, in fatto di ca-municazioni gravi danni ha subìto la fer-rovia delle Centovalli, che, stabilendo unacamunicazione diretta tra il Canton Ticino,la VaI d'Ossola e il Canton Vallese, attra-verso la VaI Vigezzo, castituisce un elemen-to importante nel sistema dei trasporti inter-nazionali italo-svizzeri e svolge un ruolaimportante saprattutto per il cospicuo mo-vimento dei numerosi lavoratori pendolarifrontalieri che giarnalmente si recano nellavicina Svizzera per ragioni di lavoro. Il crol-lo di quattro ponti su questa linea, l'aspor-taziane totale di centinaia di metri di rile-vato ferroviario e la distruzione di lunghitratti di impianti fissi di linea, oltrechè im-plicare un rilevante impegna finanziario elavari per tempi lunghi, prapone >laoppor-tunità di studiare soluzioni tecniche diver-se, da realizzare comunque in sostanzialecoerenza con gli interventi di riassetto idro-geologico della valle. La distruzione di ac-quedotti e altri servizi primari completal'immensità della catastrafe.

    Alle distruziani e ai danneggiamenti su-bìti dai servizi e dalle infrastrutture vannaaggiunti quelli delle attività imprenditoria-li, artigianali, agricole e turistiche, la cuientità. è rilevante, quanda si pensa che sonostate coinvolte industrie came la SISMA,industria a partecipazione statale, la Ru-mianca nell'Ossola 'e la SILT in pravinciadi Vercelli, che insieme occupano migliaiadi lavoratori: in particolare la SISMA hasubìto J'intera distruzione di due centrali"lettriche, che farnivano l'energia per il fun-?ionamento del suo stabilimento di Villa-dossola.

    Il pronto, instancabile ed efficace inter-vento della regione, can la presenza in locoper lunghi periodi del sua presidente, dimembri della giunta e di consiglieri regio-nali di tutte le parti politiche, con !'insedia-mento nel centro valle e nella località vigez-zina più colpita di due uffici tecnici; del-l'amministrazione provinciale, dei sindaci edegli amministratori delle camunità monta-ne, altrechè quella degli argani dello Stataquali la prefettura, l'ANAS, il magistratadel Po, l'esercito, i carabinieri, la polizia, laguardia di finanza e i vigili del fuoco, che

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    ~ 14959 ~ VII Legislatura

    5 DICEMBRE1978ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO342a SEDUTA

    si sono prodigati in una gara di umanasolidarietà, ha reso possibile, con immedia.te e sostanziose decisioni di pronto inter.vento, alleviare le sofferenze di quella po.polazione tanto provata e predisporre leprime misure per ristabilire i servizi pri.mari indispensabili.

    Il contributo di quella popolazione rude,ma profondamente tenace e volitiva, è statogeneroso, coraggioso e determinante nel-l'apprestamento delle prime opere per rista-bilire le condizioni per la ripresa della vitacivile e dei rapporti che essa comporta.

    La CEE, con atto di cui le dobbiamogratitudine e riconoscenza, ha voluto di-mostrare anche in questo frangente la suasolidarietà, stanziando un sostanzioso con-tributo come aiuto di emergenza, non esclu-dendo la possibilità di aiuti di altra naturache, in base alla dichiarazione del commis-sario Tugendhat, si è ris'ervata di valutarein base alle informazioni che verranno datedalle autorità italiane in merito ai dannisubìti.

    Ora si tratta di dare un riassetto alle zo-ne colpite, di ristrutturare le opere distrut-te o danneggiate, di predisporre gli oppor-tuni accorgimenti per la rinascita di uncomprensorio alpino che è stato uno deipionieri della nostra economia moderna findai primissimi momenti dell'industrializza-zione del nostro paese, vuoi per la capacitàdi lavoro e di sacrificio della sua popola-zione, vuoi per la vicinanza delle fonti dienergia iidroelettri'Che, vuoi per le alloraprivilegiate vie di comunicazione con il re-sto del paese e deH'Europa centrale, ma cheora sta intristendo e immiserendo per lostato di isolamento in cui è ridotto in con-seguenza del mancato aggiornamento e am-modernamento dei suoi sistemi di comunica-zione.

    Il giornale «La Stampa» di Torino del28 novembre ultimo scorso, in un articolodedicato a questo specifico problema, inmodo sintetico ma molto espressivo, in untitolo di quattro colonne rappresentava inmodo plastico questa situazione: «L'alto no-varese da crocicchio d'Europa ad area debo.le dell'economia piemontese ».

    Senza entrare nei suoi dettagli, il provve-dimento che è al nostro esame, nella sua

    articolazione, poteva soddisfare le esigenzeimmediate per la ricostruzione di quellezone.

    Ritengo opportuno sottolineare !'impor-tanza, oltrechè la novità, di far parteciparedemocraticamente alla amministrazione de-gli interventi ,le popolazioni interessate, me-diante l'assegnazione dei mezzi occorrentialla regione, con la partecipazione alla lorogestione degli enti locali.

    Il disegno di legge, a mio parere, con gliopportuni accorgimenti per la soluzione delproblema delle comunicazioni viarie che staa monte di tutto, poteva essere consideratonelle sue linee generali sostanzialmente po-sitivo e meritava una sollecita approvazioneper le finalità che si era proposto, tenutoconto che era stato determinato e giustifi-cato daJle distruzioni particolarmente graviche l'Ossola aveva subìto. Invece si è note-volmente appesantito durante il suo iterdavanti alle Commissioni competenti, ha avu.to un corso tormentato, anomalo e quasiparadossale, coIllie quando in sede di Com.missione di merito il Governo ha presentatoun emendamento con il quale proponevauna deroga all'articolo 18.bis della legge 16ottobre 1975, n. 492, sul tipo di quella con-cessa per il Friuli, per permettere di toglie-re l'Ossola dallo stato di isolamento in cuisi trova e poi in sede di Commi1ssione bilan-cio la proposta è stata bloccata dal rappre-sentante dello stesso Governo che ha espres-so un parere contrario suHa stessa materia.

    È una contraddizione che lascia perplessie ci dà un senso di profonda amarezza sulmodo di funzionamento dei nostri organi digoverno, tanto pill che non si capisce laragione del parere contrario del rappresen-tante del tesoro su una misura che nonaveva carattere dispositivo, e che non im-plicava disposizione di spesa, ma che eradi natura programmatica nel senso di eli-minare un ostacolo per riaprire il discorsosulla opportunità e possibilità o meno didar vita in concreto alla realizzazione di untratto di strada che fa parte del program-ma autostradale contemplato nella conven-zione tra lo Stato e la società autostradedell'IRI.

  • Senato della Repubblica ~ 14960 ~~

    VII Legislatura

    5 DICEMBRE1978342a SEDUTA ASSEMBlEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

    A tale riguardo ho parlato prima di pro-gressivo steriIimento e immiserimento del-1'0ssolla in specie e dell'alto novarese in ge.-nere, che un tempo erano all'avanguardianell'attività produttiva dell'intero paese, eho osservato che questo regresso è da impu-tare aLlo stato di isolamento in cui è cadutoquel territorio a causa del mancato ammo-dernamento del sistema di comunicazioni.

    Ebbene, occorre dirlo a chiare lettere: siaprima che dopo il disastro dell'alluvione ilproblema delle comunicazioni era all'ordinedel giorno di ogni riunione e di ogni discus-sione, e tutto l'annoso problema dell'eli-minazione della strozzatura del lago Mag-giore e dell'ammodernamento della via-bilità dell'Ossola era ed è considerato dicarattere primario su tutto per creare lepremesse per la rinascita di tutta quellazona.

    A titolo personale, perchè non voglio coin-volgere in questo impegno se non la miacoscienza di cittadino di quella terra, devodire che proprio per questa ragione ero esono convinto dell'assoluta necessità di af-frontare finalmente questo problema. Iltronco autostradale, di una trentina di chi-lometri, da Gravellona Tace a Invorio, conuna bretella per la congiunzione all'auto-strada dei Ilaghi, che rientra nel piano del-l'autostrada Gravellona-Voltri, meglio cono-sciuta come autostrada del Sempione, già inparte realizzata neIla sua parte sud. risol-verebbe il problema di togliere dall'isola-mento 1'0ssola e l'alto novarese e creerebbeda una parte le condizioni per far uscirequella zona vasta e operosa dallo stato dimalessere in cui si trova, contribuendo dal-l'altra in modo decisivo anche a risolvere itproblema delle nostre comunicaz'ioni con laSvizzera e l'Europa centro-occidentale.

    È noto infatti che gli svizzeri hanno, perquanto li riguarda, risolto in modo brillan-te, con un'opera veramente grandiosa dalpunto di vista di ingegneria stradale, il pro-blema delle comunicazioni attraverso il va"Hco del Sempione. Le autorità federali diquel paese, in occasione dell'inaugurazioneden'ultimo e più importante tronco daSchalberg a Briga, sottolineando che quel-l'opera che è costata parecchie centinaia di

    milioni di franchi svizzeri non può esse-re fine a se ,stessa, ma deve mirare a slta-bilire una congiunzione rapida tra l'Europacentrale e il Mediterraneo, si sono chiestecosa farà l'Italia per rimediare alle gravis-sime difficoltà di transito da Iselle ad Ara-na, specialmente per la strozzatura del lagoMaggiore, e per portare anche da parte italia-na le vie di comunicazione, in quel tratto, alivello tale che consenta l'assorbimento eil deflusso del normale traffico stradale,che è oggi servito àall'insufficiente stradadel Sempione, che per ampiezza e scorrevo-lezza è rimasta pressochè nelle condizionidell'originaria struttura napoleonica.

    È un interesse vitale per la mia zona chemi porta a queste considerazioni, ma è an-che una profonda ragione politica perchèlo stato di malessere in cui essa si trova hagenerato un tale malcontento da sfociare informe di protesta tali che trovano nell'Os-sola il terreno favorevole al sorgere di unmovimento autonomista, l'UOPA, che conuna forte dose di demagogia lancia la pa-rola d'ordine per la creazione di una regio-ne a statuto speciale; movimento che halargo seguito purtroppo tra quelle popola-zioni e che è caratterizzato dalla sfiducianei confronti del Governo centrale e regio-nale e dei partiti politici.

    Noi non possiamo chiudere gli occhi e re-stare indifferenti di fronte a questi movi-menti centrifughi, perchè essi sono feno-meni che possono portare a gravi distor-sioni e a gravi perturbnioni nella vita poli-tica del nostro paese.

    P RES I D E N T E. E iscritto a par-lare il senatore Ottaviani. Ne ha facoltà.

    O T T A V I A N I. Signor Presidente,non ripeterò le cose dette in Commissionein merito al disegno di legge che stiamo di-scutendo nè le cose dette dal reI-atore, cheha illustrato la portata e i contenuti di que-sto disegno di legge. D'accordo quindi suicontenuti e sul merito del disegno di legge:conosciamo le motivazioni da cui esso hatratto origine, ossia il ripetersi nel nostropaese di gravi calamità naturali.

  • Sel'iflto della Repubblica

  • Senato delta Repubblica ~ ì4962 ~ V'il Legistaturà

    342a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

    dalle istituzioni competenti, dalle regioni cheavanzino richieste sulla base di indagini,di analisi scrupolose, documentate, sulla ba~se di programmi di intervento specifici, stu-diati e pensati. In questo modo il trasferi-mento di risorse può avvenire con la certez-za che esso andrà a rendere un s~rvizio ef-fettivo alla popolazione, che servirà a risol~vere un problema urgente e concreto, tro~vando le strutture di base già pronte adoperare.

    La stessa cosa dovrebbe avvenire per quan-to si riferisce al rifinanziamento di leggi pas-sate. Spesso avviene, onorevoli senatori, cheil Parlamento rifinanzia leggi per eventi ca-lamitosi passati qualche volta da decenni,senza che sappia nulla di come siano statigestiti i vecchi finanziamenti. Ognuno di noiha delle esperienze, ognuno di noi conoscesituazioni, e potrebbe fare riferimento spe-cifico a fatti specifici. Io credo che quandosi va a rifinanziare leggi passate che hannotrasferito risorse non sufficienti per portarea compimento l'opera di rÌ'Costruzione lo sidovrebbe fare sulla base di una relazione edi una documentazione che dica come sianostati spesi i fondi, quali siano state le diffi~coltà incontrate e quali siano le ulteriori ne-cessità che devono essere fronteggiate.

    Ecco perchè voglio sperare che un prov-vedimento siffatto sia l'ultimo che il Par1a~mento sia chiamato ad approvare, e non cer-to perchè si possa tfondatamente sperare chenon si debbano fronteggiare eventi calamito-si, ma perchè si debbono modificare proce~dure e meccanismi se vogliamo che queste11sorse, non facili da recuperare, così diffi~cilmente sottraibili ad ahri tipi di investi~menti nei settori produttivi, possano daretutto il positivo risultato che le popolazio-ni da esse si attendono.

    Per concludere, signor Presidente, una bre-vissima notazione circa l' emendamento pre~sentato dal Governo all'articolo 4 con il qua-le si chiede in sostanza di autorizzare la co-struzione del tronco autostradale Gravello~na Toce~Invorio. Abbiamo in Commissioneespresso chiaramente il nostro pensiero. Cirendiamo conto che possano esistere, non-:oltanto nella zona colpita della VaI d'Osso~

    5 DICEMBRE 1978

    la, ma anche in altre parti del territorio na-zionale, situazioni che impongano un riesa~me critico della portata deWarticolo 18-bisdella legge n. 492 del 1975 e per questo rite~niamo che, anzichè, come ha fatto il Gover-no attraverso questo emendamento, surret~tiziamente vanificare la volontà espressa dalPadamento e riaprire un discorso in modocosì settoriale, particellare e quindi anchepericoloso, si debba presentare da parte delGoverno una proposta di legge che affrontitutta la situazione italiana nel suo comples~so, che individui quali sono quei tratti diautostrada la cui costruzione può servire adare senso, a dare redditività, a rendere piùrazionale il sistema autostradale costruito;questa visione organica e complessiva, checopra tutte le esigenze che a questo titolosi verificano nel nostro paese, è opportunosia sottoposta ad un confronto serio ed obiet-rivo che potrà anche giungere a una modifi~ca dell'articolo 18~bis della legge n. 492. Per-tanto, come abbiamo fatto in Commissione,vorremmo invitare il rappresentante del Go-verno a ritirare questo emendamento e ad ac~cogliere invece un ordine del giorno presen-tato da colleghi rappresentanti di diverse for-ze politiche, che invita il Governo a predi-sporre llno studio complessivo che affrontii nodi e le strozzature, se esistono, della strut-tura della rete autostradale italiana e cheproponga soluzioni meditate, organiche e perquesto efficaci. (Applausi' dall' estrema sini-stra) .

    P RES I D E N T E. È iscritto a par-lare il senatore Del Ponte, il quale, nel cor-so del suo intervento, svolgerà anche gliordini del giorno nn. 2 e 3 da lui presentatiinsieme ad altri senatori.

    Si dia lettura degli ordini del giorno.

    B A L B O, segretario:

    Il Senato,

    in sede di discussione del disegno dilegge n. 1423;

    considerata l'esigenza di autorizzare lacostruzione del tronco Gravellona Toce-In-

  • Senato della Repubblicasità di portare avan-ti con urgenza il disegno di legge. Sono statiaccolti in Commissione numerosi emenda-menti che hanno portato l'onere complessi-vo del provvedimento, inizialmente predispo-sto dal Governo in circa 135 miliardi, ad unnuovo impegno finanziario di circa 209 mi-liardi. Credo che il Governo dovrà esprimer-si in merito e darci il suo parere su alcuniemendamenti, certo di non poco conto, chein sede di Commissione sono stati ritirati,ma che verranno in parte ripresentati nelcorso della discussione.

    Per dovere di franchezza vorrei subitoevidenziare che non potrò non chiedere alrappresentante del Governo di ripresentareil suo emendamento all'articolo 4 per laderoga, per il tratto che tanta rilevanza haper 1'0ssola disastrata, dal disposto dell'ar-ticolo 18-bis della legge n. 492 del 1975, cheblocca, o meglio sospende, la costruzione dinuove autostrade o tratte autostradali. Cosìdico subito che non sono contrario a tuttoquanto, attraverso questa legge, potrà, per-fezionando il provvedimento, andare incon-tro a esigenze di giustizia e di solidarietà neiconfronti di altre zone e altre popolazionidel territorio nazionale colpite in questi ul-timi tempi da calamità naturali.

    Mi scuso 'se nel mio intervento parleròsoprattutto dell'Ossola.

    Mi si creda, vorrei avere parole e 'soprat-tutto la capacità di esprimere i sentimentiche provo, per significare come, al di ,là eal di sopra di incomprensioni, diffidenze edegoismi, emergono nel mio animo ~ in oc-casioni come questa ~ sentimenti che ri-chiamano un grande spirito di solidarietà e

  • Senato delta R6pubbtica ~ 14964 ~ vii Legislatura

    5 DICEMBRE 1978342a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

    di unità na~ionale; quei sentimenti che ani~m:lrono i migliori di noi nei grandi momentidella Resistenza e della ricostruzione.

    Non a caso ho voluto in proposito ri~chiamarmi alla Resistenza; mi è caro ricor~dare i fratelli Di Dio, di origine siciliana, trale figure più eroiche e leggendarie della glo-riosa storia dell'Ossola partigiana.

    L'Ossola e la Sicilia, l'Ossola e l'Abruzzo,1'0ssola c il Meridione in genere: quanti le~gami e testimonianze che risalgono all'espe~rienza di allora, alle correnti migratorie deldopoguerra e anche al tessuto sociale degliattuali residenti nell'Ossola; territori e popo~lazioni che sembrano tanto lontani ma che,come ieri, anche in questa triste circostanzasi sentono più che mai affratellati.

    Pertanto parlerò dell'Ossola avendo benpresente la realtà e la necessità di tutte lealtre zone e popolazioni che hanno in comu~ne con l'Ossola anche l'impegno di affron~tare e superare le conseguenze di recenti di~sastri naturali.

    È doveroso esprimere innanzitutto in que~sta alta sede quanto nell'occasione è statoda tutti riconosciuto: la serietà e !'immedia-tezza con cui è stato affrontato il dopo al~luvione. Il plauso e il più vivo ringraziamen~to vanno a tutti coloro che hanno assicura~to una presenza tempestiva ed efficace perfronteggiare la situazione di emergenza se~guita all' evento calamitoso e hanno porta~to concreta solidarietà alle popolazioni col~pite: il Governo, il Parlamento, la regione,l'amministrazione provinciale, i sindaci, glienti locali, le autorità centrali e periferichedell'amministrazione statale, le forze dell'or-dine, i carabinieri, la polizia, le guardie difinanza, le guardie forestali, i vigili del fuo~co, i reparti militari, la Croce rossa e il soc-corso alpino, i volontari di varie associazionied anche i giornalisti e le radio locali cheeon servizi puntuali hanno sensibilizzatol'opinione pubblioa e gli organismi compe~tenti ai problemi posti dalla situazione diemergenza.

    L'esperienza e la conoscenza dell'Ossola èremota in fatto di frane, aHuvioni, valan~ghe; remota ma anche recente, e semprepurtroppo presente, se è vero che ~ in questiultimi due anni ~ questa che è alla nostra

    attenzione è la terza disastrosa alluvioneche colpisce la nostra zona: e tutti parlanodi quest'ultima come di una delle più deva~stanti per questo territorio.

    Il sole che il mattino dell'8 agosto è spun~tato all'orizzone ad illuminare tante rovineha ancora una volta voluto significare ilriscatto della vita e la fondamentale bontàdeJla natura. La grande distruzione si erafermata, ma se ne devono raccogliere gliinsegnamenti per gli anni a venire.

    Non è questa l'occasione per entrare inuna analisi, per ricercare colpe, responsabi~Iità, errori e neppure per fare tristi bilancidei gravi danni, del resto ben conosciuti edampiamente esposti in documentate rela~zioni.

    È inutile pure ripetere quanto da anni siva auspicando sulla necessità di una legge~quadro sulle calamità al fine di superare laframmentarietà dell'attuale legislazione inmateria; una legge suscettibile di essere ap~plicata con criteri di automaticità ai singoliepisodi calamitosi, evitando così il ricorsoa norme parziali, frammentarie o a leggi spe~ciali che lasciano sempre dei problemi inso~luti o delle situazioni di disparità di trat~tamento.

    Con una legge~quadro per le calamità èpiÙ che mai tempo inoltre di varare il pia~no per la difesa del suolo.

    Ma vorrei semplicemente che si mediti conmaggiore impegno e profitto su questi lut-tuosi eventi, onde evitare che ancora unavolta molti seri proposti rimangano aHo sta~dio di buone intenzioni.

    Scriveva recentemente su una locale rivi~sta scientifico~culturale un noto studioso enaturalista, profondo conoscitore della zo~na: « Cessata la buzza» (buz~a: così da noivengono chiamate le periodiche e sconvol~genti piogge che hanno carattere alluviona~le) « le acque lentamente calmarono, i tor~renti tornaronO' a scorrere pacati e quasi me~lensi come se nulla fosse accaduto. Ma laverde valle è segnata da lunghi solchi, dadistese coperte di alberi divelti, da radicicontO'rte e da detriti di ogni genere che mo~strano il lavoro pugnace, cattivo, subdolodelle acque. Il fiume ha cambiato per Jun~ghi tratti il suo letto ed il fiume scorrerà

  • SenatO' della Repubblica ~ 14965 ~ VIl Legislatura

    342a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

    ancora pigramente in questo nuovo lettocome se lo occupasse da sempre. Le distesesconvolte torneranno a coprirsi di verde pra~to e di bosco, dove scorrazzeranno i bambi~ni che invadono l'a valle nei mesi estivi e laalHetano con i loro giochi. Il muschio scen-derà ancora a ricoprire le umide rocce incui scorrono i ruscelli e i torrenti. Tuttocontinuerà come prima fino alla prossimavolta, quando sopra tutto questo pigro dive-nire si scatenerà una nuova bufera e ripren-derà rapido, violento e implacabile H lavorìomodellatore delle acque di rompenti che nes-stmo può o vuole frenare. Sì, la valle è sen-za dubbio un'opera d'arte della natura, maresterà perennemente incompiuta per !'iner-z~a e la rassegnazione dell'uomo ».

    Riprendo questo spunto, che certamenterisente troppo di tutto quello che non si èfatto o si. è fatto male per il passato (il Par-lamento ,weva lodevolmente approvato pre-cedenternente, con tempestività insolita, darecord direi, la legge 3 gennaio 1978 cheprevedeva appunto interventi e stanziamentiper quest:a stessa zona dopo l'alluvione deiprimi dell'ottobre 1977: purtroppo nell'ago-sto successivo, alla data dell'ulti.mo catacli~sma, anco:':'a nulla o quasi nulla si era vistoin OS501a in merito all'applicazione di quell1rovvedimento), per affermare che non so-no sufficienti le parole, le buone intenzionie le promesse ad esorcizzare agli occhi del-le popolazioni gli s"!)ettri tristi che ogni disa~stro evoca: ritardi spaventosi nella ricostru~zione, ineifficienze, conflitti di competenzafra i vari organi, talvolta purtroppo anchespeculazioni ed affarismo della peggiore spe-cie nelle opere pagate dalla collettività.

    Siamo tutti consapevoli che la fiducia èun bene da conservare e che le popolazionidell'Ossola la misureranno nel momento incui le opere di ricostruzione 'saranno finitee lo sviluppo strutturale un fatto compiuto.Perchè, nonostante tutto, sono certo che gliossolani, 1'0ssola, non sono affatto «in gi~nocchio» o «in stato di pre~collasso », co-me è stato scritto su autorevoli quotidianinazionali. La solidarietà generale dimostrataall'Ossola nella triste occasione (anche a li-vello di Comunità economica europea si èsignificato questa partecipazione con un so-stanzioso stanziamento); la coscienza della

    5 DICEMBRE 1978

    fragilità della nostra terra, con la conseguen~za di ooerare per il futuro tenendone contonei limiti delJe umane previsioni; la mobi1i~tazione immediata, che questa volta c'è sta~ta, delle autorità arnrninistrative-poHtiche adogni livello; e specialmente la volontà rico-struttrice deIla nostra gente, ove le sovven-8ono i mezzi che il pubblico potere è in(!~;:)veredi dare; questi certamente sono tuttié'lem::;nti c.!1ein tanta disgrazia possono rien-trare in un bilancio positivo.

    La pODolazione ossolana è ~iovane soprat~tutto neUo spirito; a noi non deludere anco-ra una volta la sua attesa.

    5 l'attesa non è soltanto quella per la ri~sostrezlone di ponti, strade, case, briglie,arginature eccetera, ma soprattutto quelladi costrL'Ìre un futuro diverso da quello delpassato.

    Questo è stato il significato C!ellapresenzain Ossola, immediatamente dopo l'alluvione,di rappresentanti del Governo e del Parla~mento, della regione (che lodevolmente e si-gnificativamente ha tenuto a Domodossola

    ~ e per la prima volta fuori della sua sedenaturale di Torino ~ un'apposita seduta delbUO consiglio), dell' amministrazione provin-ciale (che analogamente ha convocato a Do-modossola la propria assemblea) e di tuttii r?ppresentanti degli enti locali del com-Drensorio.

    Nel corso di molti responsabili dibattiti eiT] Of!1i occasione tutti i rappresentanti deiGruppi politici hanno rimarcato la neces~sità di dare la possibilità alì'Ossola non solodi ricostruire, ma di porre le basi per unulteriore e ordinato sviluppo. Indispensa-bile diviene quindi ~ è stato detto ~ la

    riflessione sul rapporto che deve esistere tra!'insieme fnnzionale costituito dal comples~so degJi interventi e l'ambiente naturale, sulrapporto tra la vita di una comunità e ilsistema naturale, geologico, idrologico en~tra cui essa si muove.

    Un rappresentanté' del Governo, che an-cora ringrazio, ha parlato di «esperimentopiJota da farsi in Ossola per la sistemazionedefinitiva di tutto il bacino idrogeologicodel fiume Tace ».

    Due linee di eventi causali si incrociano:quella inerente al sistema naturale e quellainerente al sistema socio-economico, che si

  • VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 14966 ~

    5 DICEMBRE 1~78342a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

    evolve secondo le scelte soggettive della col-lettività. Dal modo con cui questa inteJ.1se-zione avviene dipende la sicurezza dell'uomoe del suo lavoro.

    Il richiamo solidale all'urgenza e alla ne-cessità che si comincino a definire interventiche saldino, senza soluzione di continuità, laemergenza con la prospettiva diviene cosìuna scelta politica che deve impegnare Go-verno e Parlamento, forze politiche e forzesociali. A noi pare che sia soprattutto ilmodo più concreto, al di là delle parole, perrispondere alla sfida della natura con corag-gio consapevole e non con superficiale ap-prO'ssimazione, per non vanificare la spe-ranza di chi faticosamente sta riprendendoil cammino, per riconfrontare in una soffer-ta responsabilità il senso della democrazianella quale crediamo e che vogliamo servire.

    Permettetemi allora di introdurre, pro-prio per quanto ho detto prima, alcuniflashes che interessano la IPlrogrammazionenazionale in generale e ~l nostro conseguenteimpegno.

    Bisogna che i comuni siano messi in gra-do di assolvere il gravoso compito che liattende ancora, dando strumenti e mezzinecessari alla loro opera. Va tenuta presen-te la particolare situazione dei comuni dimontagna, gravati da sempre maggiori dif-ficoltà per le caratteristiche particolari delterritorio e delle condizioni di vita della po-polazione. Al riguardo vorrei sollecitare ilParlamento a prendere in esame il rifinan-ziamento, tante volte promesso, del1.a leggen. 1102, per pare alle comunità montane ,lapossibilità di continuare a vivere e il dise-gno di legge che prevede l'adeguamento deisovraccanoni dovuti agli enti locali, ai sen-si delle leggi n. 1775 del 1933 e n. 959 del1953; questo per dare maggiori possibilitàdi intervento e di azione ai comuni e allecomunità montane, in modo che possa vera-mente realizzarsi la più ampia partecipa-zione popolare e democratica all'opera di ri-costruzione che deve essere compiuta.

    Vanno sottolineati pure alcuni aspetti cheriguardano i settori dell'industria e dell'ar-tigianato, rilevando che, se è vero che l'al-luvione ha avuto un peso drammatico, èaltrettanto vero che in questa zona vi erauna sorta di terremoto preesistente all'allu-

    Vlione, che riguarda la Montedison, La SI-SMA, la Rumianca della SIR, la CHfford,per fare alcuni nomi che significano migliaiadi posti di lavoro in pericolo. Così le conse-guenze del nubifragio vengono ad assommar-si a preesistenti situazioni di crisi e di dif-ficoLtà aziendailii di varia natura, che ,rischia-no nell'insieme di rendere ancora più preca-rie e problematiche le prospettive future.

    E per finiife, last but not least, il proble-ma che incombe da sempre sull'Ossola, ilproblema delle sue comunicazioni: autostra-da sì, autostrada no, superstrada. Sull'argo-mento si sono scritte montagne di articcJi,si sono tenute decine di convegni, ci sonocentinaia di studi proprio per dire che peril Verbano-Cusio-Ossola tutto sarebbe a po-sto da lustri se si fosse accolto a suo tempol'unico criterio che storia, geografia, econo-mia e buonsenso suggerivano anche agli anal-fabeti: il prolungamento della Milano-laghi,una delle più vecchie autostrade del mondo.Ma di questo avremo modo di riparlare esa-minando gli emendamenti al disegno di leg-ge. Aggiungo soltanto che l'Ossola è unaregione di frontieJ.1a, non solo CO!illeconfine,ma soprattutto come passaggio, in quantol'Ossola ha sempre svolto una funzione pri-maria nel rapporto con i popoli della con-finante Confederazione elvetica e con quellidell'Europa centro-occidentale e pertantonon può diventare una zona marginale, rag-gelata, uno spazio 'senza vitalità.

    Molto serenamente dico che Je velleità disecessione che anche noi abbiamo non sonocertamente funghi avvelenati fuori stagione:sono solo frutti agrodolci di errori che oggi

    ~ e questo è il mio auspicio ~ e non do-

    mani. perchè sarebbe troppo tardi, è ancorapossibile riparare.

    È questo un appello che modestamenteraccoglie il messaggio che viene con tantadignità portato avanti da gente seria e re-sponsabile, oltre che umile, che cerca di-speratamente di reagire al suo isolamento ealla lenta degradazione di una terra in untempo non lontano felice; una terra anchetanto gloriosa, che vuoI vedere affrontatiproblemi trascurati da troppo tempo, chela soluzione di questi probLemi vuole sia por-tata avaruti con la forza della democrazia, 001-

  • Senato della Repubblica VII Legislatut'a~ 14967 ~

    5 DICEMBRE 1978

    ~ ~o o

    ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO342a SEDUTA

    l'efficienza, non rifiutando certamente la po-llitica e il 'Confronto democratico.

    Diciamo questo perchè siamo certi chediversamente dovremmo essere testimonicorresponsabiIi della lenta, ma fatale deca~denza della nostra Ossola, di quell'Ossola lecui popolazioni, trentacinque anni or sono,avevano guardato con entusiasmo e fiduciaalloro avvenire in un'Italia libera, democra-tica, giusta. (Vivi applausi dal centro).

    P RES I D E N T E. Senatore Del Ponte,sugli ordini del giorno da lei presentati non

    I

    ha nulla da dire?

    D E L P O N T E. Signor Presidente,siccome gli ordini del giorno hanno riferi-mento aHa materia trattata con l'emenda-mento all'articolo 4 che il Governo, in sededi Commissione, si è riservato di presenta~re in Aula, mi riservo di intervenire in sededi esame dell'articolo 4.

    P RES I D E N T E . Va bene.Dichiaro allora chiusa la discussione ge-

    nerale.Chiedo al relatore se ha qualche cosa da

    aggiungere a quanto ha già esposto in sededi relazione orale.

    M I R O G L J O, relatore. No, signorPresidente.

    P RES I D E N T E. Ha facoltà di par-lare il rappresentante del Governo.

    F O N T A N A , sottosegretario di Statoper i lavori pubblici. Signor Presidente, ono-revoli senatori, ancora una volta il Governo,il Parlamento e il paese vengono chiamatiad interessarsi di oalamità natumli. II prov~vedimento che il Senato è chiamato ad ap~provare si può concettualmente dividere indue parti ben distinte: la prima che riguar-da calamità recenti, la seconda che riguardacalamità pregresse.

    Le calamità recenti prese in esame fin dalprimo momento in sede governativa riguar~dano gli eventi alluvionali della VaI d'Ossolae della VaI d'Aosta, i fatti s1smici del terna~no, tutti verificatisi nell'agosto scorso. Suc~cessivamente alla presentazione del disegno

    di legge in Senato, ulteriori eventi calami-tosi hanno colpito zone del nostro paese: lepiogge alluVlionali nel mes.sinese e nel ter~nano, tutte verificatesi nel medesimo arcodi tempo dell'ottobre scorso.

    Non è purtroppo la prima volta che unsimilIe argomento viene posto in disoussiot:edinanzi agli organi responsabili del paese,dinanzi al Parlamento. La serie legislativadell'anno 1978 reca la legge n. 2 datata 3 gen-naio 1978, concernente appunto gli eventialluvionali dello scorso anno in Piemonte,Lombardia, Liguria e VaI d'Aosta. Successi-vamente, nel luglio .e agosto scnrso, il Palrla~mento è stato chiamato a intervenire per laapprovazione delle norme ora contenute nel-la legge n. 225 relativa 'agli eventi 'S]smioi ,inCalabria e Sicilia del marzo e aprile di que-st'anno oltrechè per ulteriori finanziamenti'per la ricostruzione delle znne del BeLice, nel-la legge n. 464, e per il Vajont nella n. 306,tutte del 1978. Particolarmente i danni recatidagli eventi alluvionali richiamano ancorauna volta 11prohlema deUa strUJttura del no~stro suolo e quindi della difesa del sunlo, co~me prima è stato ricordato.

    Non si intende in questa sede riaprire undiscorso molte volte, forse troppe volte, fat-to e che il Parlamento e proprio if Senato,nella sede delle Commissioni competenti, staportando avanti attraverso le difficoltà chele diverse implicazioni di una problematicacosì complessa comportano; dai problemiistituzionali ai problemi tecnici, oJiproblemifinanziari.

    L'accenno v>afatto, però, per ,sottolineareche la questione è viva, è all'attenzione delParl>amento, che ne è stato investito.

    Il provvedimento che viene ora esaminatosi presenta anch'esslQ come una norma siPe~dale, intesa a consentire la rriprurazionesol'lecita, a cura degli enti istituzio.nalmen~te competenti, dei danni subiti nei diversisettori di tutto il vivere civile: esso pertan~to è stato articolato con riferimento espres~so e con previsioni specifiche alle diverse ca-lamità delle zone diversamente interessate;l'assetto istituzionale dettato dal decreto delPresidente della Repubblica n. 616 del 1977,con il quale sono state definitivamente di~s1mibu1te le competenze tra 10 Stato e ~e re~

  • VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 14968 ~

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    5 DICEMBRE 1978342a SEDUTA ASSEMBLEA . RESOCONTO STENOGRAFICO

    gioni a statuto ordinario nel settore dellepubbliche cailamità, affida aHe region1 ognicompetenza in merito ai fatti che sono ricor~dati nella legge. L'intervento statale pertan-to non avviene più con l'assunzione direttadell'attività di 1iipristino, ma con ÌIliterventia favore deHe regioaJà interessate e tade for-ma viene adottata anche nel caso delle re-gioni a statuto speciale. Il Governo ha pro.posto contributi finalizzati al ripristino deidanni ,provocati dalle calami\tà dell'agosto,intervento che, al di là deI.le perplessità finan-zianle, giuste per chi deve avere cura degli ,in-teressi diversi e complessivi di tutto il paese,è stato esteso nell'iter parlamentare delprovvedimento relativo alle calam~tà deJ~l'ottobre. Si prevedono altresì interventi acura dello Stato per le opere di competenzastatale, quali l'edilizia dernan~ale, .le strade,le opere idrauliche, nell'ambito dei bacini in-terregionali, sempre seguendo il Itaglio le-gislativ:o del decreto 616 e del 617. Gli inter-venti per le opere idrauliche e per le strade

    statali Sé1'rarmoadottati con la previsione delparere delle regioni interessate.

    Come è stato ricordato, il provvedimentoche ora si è chiamati a votare prevede ancheulteriori interventi a favore delle regioni nel-le quali in passato si sono 'verificati eventicalamita si naturali. Per tali eventi pregressi~ si tratta, come è stato prima ricordato,dei terremoti del Sannio-Irpinia, della Val-nerina, delle zone abruzzesi, del temano, diPozzuoli ~ lo Stato a suo tempo si è accol-lata l'opera della ricostruzione direttamente,come nel caso del Sannio-Irpdnia, o affidan-dola alle regioni per delega. Ora, per la giàcitata normativa del decreto presidenzialen. 616, l'onere della continuazione e defini-zione degli interventi è stato trasferito alleregioni interessate. Con il testo in esame ven-gono perciò previsti contributi alle regioniUmbl1ia, Campania e Abruzzo per talMeventi.

    Non c'è chi non veda come l'azione che loStato è chiamato a svolgere nel settore dellecalamità naturali sia stata quindi in que-st'anno purtroppo intensa e continua.

    Presidenza del vice presidente C A R R A R O

    (Segue F O N T A N A , sottosegretariodi Stato per i lavori pubblici). Si deve per~tanto dare atto che lo sforzo del Governoe l'ampia collaborazione parlamentare con~sentono che si proceda, seppure con gradua-lità, al risanamento delle ferite più graviche la natura, talvolta così ingenerosa, creanel tessuto fisico ed economico della nostraterra.

    P RES I D E N T E. Invito il GOIVernoadesprimere il parere sull'ordine del giornon. 1, presentato dalla Commissione.

    F O N T A N A, sottosegretario di Statoper i lavori pubblici. Il Governo è favo-revole.

    P RES I D E N T E . Metto ai voti l'or-dine del giorno n. 1 presentato dalla Com-missione. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

    È approvato.

    Ricordo che gli altri due ordini del giornopresentati attengono alla materia contenutaneU'articolo 4 e pertanto verranno trattatiin quella sede.

    Passiamo all'esame degli articoli del dise-gno di legge, nel testo proposto dalla Com-missione. Se ne dia lettura.

    B A L B O , segretario:

    TITOLO I

    EVENTI ALLUVIONALI DEL7 AGOSTO 1978 IN PIEMONTE

    Art. 1.

    Per provvedere alle necessità di ripristinonelle zone delle province di Novara, Torinoe Vercelli danneggiate dagli eventi alluvio-nali de1l'agosto 1978, è assegnato alla regio-

  • Senato della Repubblica ~ 14969 ~ VIl Legislatura

    342a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 5 DICEMBRE 1978

    ne Piemonte un contributo speciale di lire50.000 milioni.

    Con la somma anzi detta la Regione prov-vede, anche a mezzo di delega agli enti locali,a tutti gli interventi di propria competenza,con particolare riguardo a quelli concernen-ti il ripristino o la ricos truzione di edificipubblici, di uso pubblico, di acquedotti, di fo-gnature, di ospedali e strade non statali, diogni altra opera di interesse degli enti lo-cali, alla concessione di contributi per ilriattamento ed il ripristino degli immobiliprivati danneggiati, nonchè agli interventinel settore agricolo, di cui alla legge 25 mag-gio 1970, n. 364.

    La somma di lire 50.000 milioni, di cui alprimo comma, sarà iscritta nello stato diprevisione della spesa del Ministero del te-soro in ragione di lire 30.000 milioni perl'anno finanziario 1978 e di lire 20.000 mi-lioni per l'anno finanziario 1979.

    (E approvato).

    Art. 2.

    Per provvedere alle necessità urgenti diripristino provvisorio e definitivo delle ope-re di edilizia demaniale e di culto nei comuniindicati nella al1egala tabella A è autoriz-zata la spesa di lire 470 milioni che saràiscritta nello stato di previsione della spesadel Ministero dei lavori pubblici per l'annofinanziario 1978.

    CE approvato).

    Art. 3.

    Per provvedere ai lavori di costruzione,sistemazione e riparazione delle opere idrau-Hche attualmente di competenza dello Statoclassificate di seconda e terza categoria ri-cadenti nei bacini a carattere interregionale,nonchè per le opere di pronto intervento,da eseguirsi nel territorio della regione Pie-monte in dipendenza degli eventi alluvionalidell'agosto 1978, è autorizzata la spesa dilire 7.500 milioni che sarà iscritta nello statodi previsione della spesa del Ministero deilavori pubblici, in ragione di lire 2.500 mi-

    lioni nell'anno finanziario 1978e di lire S.OOOmilioni nell'anno finanziario 1979.

    I lavori previsti nel precedente commasono attuati dal Magistrato per il Po diParma in base ad un programma di inter~venti, che sarà sottoposto all'approvazionedel lVIinistero dei lavori pubblici, previo pa-rere della Regione che è tenuta ad espri-mersi nel termine perentorio di 30 giornidal ricevimento della richiesta.

    In caso di decorrenza del termine predet-to scnza che sia stato comunicato il parere,questo si intende favorevole.

    (E approvato).

    Art.4.

    Per l'esecuzione dei lavori di pronto in-tervento necessari per il ripristino delle co-municazioni suLla rete delle strade statalie per il collegamento provvisorio della reteanzidetla nelle zone colpite dagli eventi allu-vionali di cui al presente titolo, da effet-tilar~i a cura dell'ANAS, è autorizzata la spe-sa di Jire 24.500 milioni.

    Sullo stanziamento di cui al comma pre-cedente l'ANAS potrà eseguire, sentita laRegione, lavori di riparazione e sistemazio-ne delle strade statali, comprese le opere diconsolldamento, risanamento e difesa, coni miglioramenti tecnici necessari.

    La spesa di lire 24.500 milioni occorrenteper i lavori e le opere di cui ai commi pre-cedenti sarà iscritta nello stato di previsionedella spesa del Ministero dei lavori pub-blici in ragione di lire 9.500 milioni perl'anno finanziario 1978 e di lire 15.000 mi-lioni per l'anno 1979 per essere assegnataall'ANAS.

    Ai fini del presente articolo i capi com-partimento della viabilità sono autorizzati,in deroga ai limiti stabiliti dall'articolo 70del regolamento 25 maggio 1895, n. 350, esuccessive modificazioni, e dall'articolo 25,lettera e), della legge 7 febbraio 1961, n. 59,a disporre l'esecuzione con il sistema del-l'economia.

    La regione Piemonte dovrà esprimere ilparere di cui al precedente secondo commaentro il termine perentorio di 30 giorni dal

  • Senato della Repubblica ~ 14970 ~ VII Legtslatura

    5 DICEMBRE 1978~"::-.:::.~~

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    ASSEJ\1BLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO342a SEDUTA

    ricevimento della richiesta. Decorso il termi~ne senza che il parere sia stato comunicato,questo si intende favorevole.

    P RES I D E N T E. Su questo articolosono stati :pre5entati due ordini deil giorno,dei quali è già stata data lettura, ed un emro~damento. Si dia lettura dell'emendamento.

    B A L B O , segretario:

    Dopo l'ultimo comma aggiungere il se~guente:

    « In deroga al disposto dell'articolo 18~bisdel decreto-legge 13 agosto 1975, n. 376, con~vertito, con modificazioni, nella legge 16 '

    \

    ottobre 1975, n. 492, è autorizzata la co-struzione del tronco Gravellona Toae ~ Invo-rio, con diramazione per Sesto Calende, del~l'autostrada Voltri-Gravellona Toce ».

    4. 1 IL GoVERNO

    F O N T A N A , sottosegretario di Statoper i lavori pubblici. Domando di parlare.

    P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

    F O N T A N A , sottosegretario di Statoper i lavori pubblici. In primo luogo va ri~cordato che l'autostrada dei trafori, conces~sa fin dal 1968 alla società autostrade delgruppo IRI, costituisce l'asta principale delcollegamento internazionale tra il porto diGenova~Voltri e l'Europa centmle attraver~so il Sempione. Allo stato attuale risultanoin esercizio 151 chilometri del tratto Voltri-Stroppiana e delle derivaziOlIli Predosa-Tor-tona e Stroppiana~Santhià. I restanti 113 chi-lometri del tratto Stroppiana-Invorio-Gra-vellona Toce con diramazione Invorio-SestoCalende, destinata a collegarsi con la reteautostradale a norddi Mi1atno, la Milano-la~ghi, non sono entrati in fase esecutiva anchea seguito dell'entrata in vigore dell'articolo18~bis del deoreto--legge 13 agosJto 1975, nu~mero 376, convertito con modilficazioni nellalegge 16 ottobre 1975, n. 492, il quale, comeè noto, ha disposto la sospensione degli ap~palti di nuove opere autostradali ancorchègià assentite in concessione.

    Pertanto la deroga al predetto articolo18~bis che viene ora proposta con l'emenda~mento qui presentato è volta a consentire lacostruzione di una parte dell'opera autostra~dale rimasta sospesa per il collegamento di~retto tra Gravellona Toce e la rete autostra-dalle a nord di M11ano e quindi con tutte ledirettrici a tale rete collegate. Il tratto diautostrada in essa contemplato ha una lun-ghezza complessiva di circa 40 chilometri(Gravellona-Invorio sono 25 chilometri, In~vorio~Sesto Calende sono 15 chilometri circa)e consente solo parzialmente il raggiungi~mento delle finalità perseguite in sede pro-grammatica allorchè fu decisa la costruzionedell'autostrada dei trafori.

    Per quanto l1i1guarda]1problema della spe-sa, devo dire che essa non viene qui dndicatain quanto il ripetuto tratto autostradale ècompreso, con l'intera autosJtrada, nel1a COIn-venZiÌone 18 settembre 1968, n. 9297, stipulwtatra l'ANAS e la concessionaria Società Auto-strade in attuazione della legge 28 marzo1968, n. 385, e conseguente decreto ministe~riale 21 giugno 1968, convenzione tuttora vi-gente per cui si ritiene che debba esserequesta società, cioè la Società Autostrade,ad effettuare til l1iesame deU'o,riginaria pre~visione di spesa aggiornandola e quindi sot-toponendola all'ente concedente ANAS uni~t:1mente all'individuazione dei criteri di fi-nanziamento. Il ripetuto articolo 18~bis dellakgge 492 del 1975, infatti, ha sancito soltan~to la sospensione della costruzione di nuoveautostrade ma nulla ha innovato in mate;di convenzioni e di concessioni autostradaliall'epoca già stipulate per cui esse conser-vano ancora oggi piena validità ed efficaciasia formale che sostanziale.

    P RES I D E N T E . Onorevole Sotto-segretario, ossel1VO che in quanto ella hadetto non c'è alcuna indicazione circa laquantificazione della spesa prevista per que~sta nuova opera. Infatti, come lei comprendebene, non si può desumere che un tratto diautostrada costi in proporzione al costo ge~nerale dell'autostrada. Questa poi è una au~tostrada che dovrebbe essere autorizzata og-gi, e io non credo che i costi di oggi siano

  • :'erdito della Repubblica VII Legislatura~ 14971 ~

    5 DICEMBRE 1978ASSI';\'1BLEA - P.J::\~,0CéE'i~;'()STE~~.}GìV\nC,)342a SEDUTA

    quelli del 1968. Pertanto su tale questionedesidero ascoltare il parere della Commis-sione bilancio.

    B O L L I N I Signor Presidente, vedoadesso l'emendamento e ne ricavo la certez-za che un onere ricadrà sicuramente sul bi-lancio dello Stato. La quantificazione del-l'onere è in questo momento difficile, credoperò sia assolutamente da escludere un'in-terpretazione che escluda oneri per il bilan-cio dello Stato. Quindi se il Governo intendeinsistere sul suo emendamento deve fare duecose: primo, quantificare la spesa; secondo,indicare i modi e i metodi per la sua co- I

    pertura.

    P RES I D E N T E . Onorevole Sotto-segretario, lei intende insistere sull'emenda-mento?

    F O N T A N A, sottosegretario di Statolxr i lavori pubblici. Intendo per il momen-to insistere sull'emendamento perchè noncredo che la questione debba essere postanei termini qui specificati. Ritengo infattiche questo non vada considerato come unemendamento per il quale va ricercata unacopertura dal momento che la spesa gravasulla società autostrade dell'IRI e non deveessere indicata sul bilancio dello Stato. Nonè l'ANAS che si assume l'onere di costruirel'autostrada, ma è la società autostrade del-l'IRI che, attraverso una convenzione firma-ta nel 1968, ha l'obbligo di costruire l'auto-strada.

    P RES I D E N T E . Debbo richiamareancora una volta l'attenzione dell'Assembleasulla gravità della proposta di emendamentopresentata dal Governo che, ripeto, a mioparere, è al di fuori delle norme che regola-no la spesa dello Stato, secondo le qualiun'opera, per essere approv,ata, deve esse'valutata nell'entità dela spesa e se ne deveindicare poi la fonte di finanziamento.

    Nell'ambito della sua sovranità l'Assem-blea sarà chiamata ad esprimere la sua opi-

    nione, però a me sembra che sarebbe moltograve se a questo principio ora si volessederogare.

    B O L L I N I . Domando di parlare.

    P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

    B O L L I N I . Signor Presidente, volevoprecisare al rappresentante del Governo cheil suo riferimento al fatto che si tratta dispesa non direttamente a carico del bilanciodello Stato poteva valere prima della nuovalegge di contabilità approvata da questo Par-lamento. Ora, con la nuova legge, è fatto ob-bligo anche per le leggi che prevedono oneria carico del settore pubblico allargato diprevedere la regolare copertura. (Interruzio-ne del senatore Fermariello. Richiami delPresidente).

    M I R O G L I O , relatore. Domando ò;parlare.

    P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

    M I R O G L I O , relatore. Non tanto perle giustificazioni addotte dal collega che haparlato prima di me, quanto per una consi-derazione di carattere generale, poichè aHaCamera è in discussione un provvedimentoche inciderà senz'aJtro su questo argomentodi cui si parla all'articolo 18-bis e in altre di-sposizioni, mi permetto di suggerire al rap-presentante del Governo di prendere in con-siderazione l'ordine dcl giorno n. 2, presenta-to aJI'inizio eLiquesta seduta, che pOItrebbeaiutarci ad uscire da questa sitUJaziO!l1iesenzacreare complicazioni per le prossime conclu-sioni alle quali arriverà la Camera dopol'e.same del provvedimento al quale facevocenno. Mi permetto quindi di ,f'are questaproposta.

    F O N T A N A, sottosegretario di Statoper i lavori pubblici. Domando di parlare.

    P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

  • Senato della Repubblica ~ 14972 ~ VII Legislaturt.",.,,--=~~~~~~'"=":O~~~~~':=::;:=:=====~~~~~'~~~~~"",=====~====~~~~======='==:o.~~'~',,",

    ASSEMBLEA . RESOCONTO STENOGRAFiCO342a SEDUTA

    F O N T A N A , sottosegretario di Statoper i lavori pubblici. Tenuto conto de[.l'or~dine del giorno proposto, il Governo lo ac-cetta.

    P RES I D E N T E . Onorevole Sottose-gretario, se l'emendamento 4. 1 viene ritira-to, si passerà all'esame dell'ordine del giornon. 2, ma se l'emendamento non viene ritirato,e per ipotesi venisse approvato, è evidenteche l'ordine del giorno resterebbe precluso.

    F O N T AN A , sottosegretario di Statoper i lavori pubblici. Il Governo ritiral'emendamento ed accoglie l'ordine del gior-no n. 2.

    D E L P O N T E . Domando di parlare.

    P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

    D E L P O N T E . Onorevole Presidente,visto che ho sottoscritto due ordini del gior-no su analogo argomento, vorreù: sottoporreaJ.cune ocm:clusioni aH'es,ame dell'Assemblea.

    Dirò ,subito che per Uina questione nom tan-to di forma ma di correttezza e dovendo ri-port:are qui qualIlJtogià abbiamo dibattuto insede di Commissione avevo prepa;rato l'ordi-ne del giorno !Il. 3 ritenendo con questo d!Ìt.rovare una scappatoia, non portando' alJ'at-tenzione del Senato il probJema: autostlradale,il problema del blocco alla costruzione auto-stradale. Tanto è vero ohe avevo chiesrto, inquell'ordine del giorno, UtIl b:npegno precisodeil Governo su]la ,legge che è attualmernlte indiscussiÌ.O!I1eaLla Camera rehutiva al piano1Jriennale con apposdrti stanziamenti per l'A-NAS e un congruo stanziamento per la solu-zione del problema dell tratto stradale che in-teressa l'Ossola: il tratto da GravellO!l1a adInvoI1io. Era una rinuncia, era !rea:lismo: -si-gnificava da parte nostra :rinunciare aU'auto-stradJa da Gravellona ad Invorio, per accon-tentm-ci deLl'uovo oggi piuttosto che attende-re ancora la ga;1lina che cli è promessa datrent'anni.

    5 DICEMBRE 1978

    Tenuto però conto che abbiamo concorda-to coo altri col,leghi .l'OIl'di'lliedel giorno n. 2che però dà atto di quanto prima avevogià illustrato in occasione del mio interven-to sul provvedimento che è ad nostro esame~ e quindi non starò a ripetermi

    ~ e tenutoconto che, in questo ordine del giorno si faun preciso richiamo alla costruzione (e quitorniamo a livello autostradale) del troncoGravellona Toce-Invorio con diramazione perSesto Calende dell'autostrada Voltri-Sempio-ne e il tutto viene ricollegato ad un impegnodel Governo ad esaminare !'intero proble-ma a breve scadenza, credo che l'ordine delgiorno si illustri da sè. Su questo ordine delgiorno hanno consentito tutte le forze poli-tiche. Vogliamo soltanto auspicare che l'im-pegno del Governo si concretizzi ra breve sca-denza perchè evidentemente ci sono da af-frontare e risolvere problemi per i quali cer-tamente l'attesa è già stata troppo lunga.

    P RES I D E N T E . Debbo informarel'Assemblea che il 'senatore Santalco ha pre-sentato un emendamento 'all'ordine del gior-no n. 2. Se ne dia lettura.

    B A L B O , segretario:

    Dopo le parole « Voltri-Sempione» inseri-re le altre: «nonchè del tronco autostradaleCaprileone-Cefalù dell' autostrada Messina-Palermo, per renderla funzionale ».

    9.1423.2/1

    B E N A G L I A . Domando di parlare.

    P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

    B E N A G L I A. Signor Presidente, de-sidero intervenire sull'emendamento ritiratodal Governo e quindi sull' ordine del giornosuccessivo che è stato presentato dal senato-re Del Ponte e da me per chiarire la situa-zione.

  • Senato detla Repubblica ~ 14973 ~ VII Legislatura

    5 DICEMBRE1978

  • ~;ellato della Repubblica VII Legislatura~ 14974 ~

    5 DICEMBRE 1978

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    ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO342a SEDUTA

    lacciamento deJla Lombardia, deJla Liguriae del Piemonte con il nord dell'Europa.

    Noi novaresi ci troviamo anche di fronteai grossi problemi di una autostrada inter-rotta e deviata senza che ne avessimo sapu-to niente; ci troviamo di fronte alle capitali,cioè a Torino che si è fatto il traforo delMonte Bianco, il traforo del Gran San Ber-nardo, il traforo del Fréjus e che oggi, conla legge dei 3.000 miliardi stanziati perl'ANAS per il coJlegamento della statale diTorino eon il Fréjus, porterà via una buonaparte di quei miliardi. Ed abbiamo Milanoche sta attuando il traforo del Gottardo esta progettando il traforo dello Stelvio.

    In sostanza, ci troviamo di fronte alle ca-pitali che prevaricano sempre la provinciae quindi la nostra popolazione ~ lo ha det-to molto bene Albertini ~ ad un certo mo-mento si sente stanca di subire le prevarica-rioni deNe capitali e nart:UI!'Mmenteparla dimovimenti autonomistici. Ed è amo ohene parli perchè quando un Parlamento o unGoverno o i partiti non hanno la capacitàdi essere forza di sintesi e di mediazione diinteressi e lasciano sempre prevalere i piùforti (in questo caso le capitali contro la pe-riferia), è chiaro che non resta che la ribeJ-lione da parte di coloro che subiscono deIJeprevaric8.7:ioni, non resta che il ricorso almodo sbagliato di movimenti autonomistici.

    È certo che noi partiti, noi uomini cheabbiamo responsabilità a liveJlo nazionalenon possiamo ignorare che cosa sale daUaperiferia quando in nome di visioni superio-ri, che poi non abbiamo interpretato nel mo-do giusto, non diamo una risposta aJle giusteaspirazioni delle genti. Per questo torniamoa ripetere che i due ordini del giorno cheabbiamo presentato sono, sì, contrastanti,ma la scelta prima è sempre per la soluzio-ne autostradale. Capisco la validità del di-scorso del collega che siede sui banchi delPartito comunista, sulla necessità di un rie-same del problema autostradale e dellla ne-cessità di affrontare il problema delle prio-rità; però permettetemi di dire che in ordi-ne al problema delle priorità al primo postosaranno sempre i completamenti delle auto-strqde cl-:1eabbiamo interrotto; quale è ap-Duuto il caso della Voltri-Sempione.

    Z I C C A R D I . Nuora e Materanon hanno l'aMacciamento ferroviario conla rete dello Stato!

    B E N A G L I A . Io dico che, quandoesaminiamo il problema delle autostrade edeJle superstrade, ci dimentichiamo che neipaesi del NOtrd Europa si iP'acr1asempre disuperstrade perchè in realtà sono delle au-tentiche autostrade e sono gratuite.

    Presidenza del vice presidente R O M A G N O L I C A R E T T O N I Tullia

    (Segue B E N A G L I A). Noi da paesepovero parliamo di autostrade perchè sulleautostrade paghiamo il pedaggio che contri-buisce a pagare le spese affrontate. E nondiciamo che fare 1'autostrada costi di piùche fare la supers;trada! Costa più fare Ja su-perstrada perchè questa è tutta a spese del-lo Stato, mentre con la convenzione chel'IRI andrebbe ad assumersi per la costruzio-ne dell'autostrada ilrutervlÌene '1a parte di fi-nanziamento che ,si ottiene attraverso il re-dalggio. Perciò se vi è un IrieS'ame del pro-blema autostradale è chiaro che la prima

    cosa da fare è il complertamento delle auto-strade che abbiamo interrotto; da qui 11 di-ritto di priorità per queste autostrade.

    M8 consentitemi di dire che non si può ne-~are che le autostrade sono state fattore disviluppo economico del nostro paese e nonsi può ad un certo momento, per qualche au-tostrada superflua o troppo disrpendiosa, perqualche errore commesso, far calare una sa-racinesca sul problema autostradale italia-no. È evidente che ad esempio le autostradeinterrotte o un'autostrada come la Venezia-Monaco non possono certamente rimanere

  • VII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 14975 ~

    342a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 5 DICEMBRE 1978

    nel dimenticatoio se vogliamo affrontare pro~blemi concreti per la crescita del nostropaese.

    Quindi occorre che il Governo affronti ilproblema autostradale in generale, ma conparticolare riguardo ai problemi che vengo-no portati oggi alla nostra attenzione. Se inattesa del futuro e del perfetto l'Ossola do-vesse aspettare ancora trent'anni è chiaroche aHara dOlVremmo chiedere di essere sod-disfatti nel piano dei 3.000 miliardi chesono disponibili all' ANAS e in posizione dipriorità nell'elenco delle realizzazioni. Sa-rebbe grave che in una situazione difficilecome queUa in cui siamo venuti a trovarcinell'Ossola (in una valle che è stata all'avan-guardia agli albori dell'era industriale, cheha saputo evitare attraverso il turismo, at-traverso la laboriosità dene popolazioni lospopolamento alpino durante gli anni del do-poguerra, ma che oggi comincia a crollaresotto ]a spinta di una crisi economica che èdeterminata dalla maroanz;a dei collegamen-ti, non delle capacità dei nostri imprenditoriperchè abbiamo nella zona piccoli imprendi-tori che sono all'avanguardia nell'esportazio-ne), in questa zona che non ha un 'collega-mento stradale sufficiente per mantenere-l'economicità della produzione, dovessimo ve--dp-rci tagliati fuori da ogni soluzione. Infatti,puntando suJl'autostrada ci troviamo di fron-te ai no che provengono da una parte ideo-logicamente orientata in un modo secondome sbagliato e dall'a1tra parte rischiamo dinon rientrare nel piano dei 3.000 miliardidell'ANAS per cui subiremmo i danni e lebeffe. Non siamo dispoSlti ad accettare i dan-ni e le beffe, chiediamo che il Governo e ilParlamento con responsabilità indichino lasoluzione concreta certamente realizzabileoggi.

    P RES I D E N T E. Senatore San talco,desidera illustrare la portata dell'emenda-mento da lei presentato all'ordine del giornonumero 2?

    S A N T A L C O . Signor Presidente,l'emendamento s'illustra da sè. Dato che leigentilmente mi ha concesso la parola, desi-

    dero ricordare ai colleghi che nella legisla-tura passata, come me, hanno fatto partedell'8a Commi'ssione permanente lavom pub-blici e comunicazioni che il'argomento auto-strada Messina-Palermo è stato ampia-'nente trattato dalla stessa Commissione ~mi spiace che sia assente il collega Piscitel-lo, al quale mando un augurio di prontaguarigione perchè so che è ammalato ~ laquale all'unanimità ha sottolineato l'esigen-za del completamento della Messina-Palermo.

    H consorzio dell'autostrada Messina-Pa-lermo, che è costituito daJJiIaregione slicilia-na, dall'ammirnistI1azione provinciale e dia en-ti locali, non è in condizione di appaltare ilavori dell'ultimo tratto Caprileone-Cefalùperchè è intervenuto il decreto 376, e precisa-mente l'articolo 18~bis che ha sospeso gli;'Inpalti. Sono disponibili, per finanziamentiffltti d8.Jla regione siciliana, 40 miliardi di li-re che il consorzio non può utilizzare e ri-"chi a di perdere.

    Siccome l'argomento, da chi pada, è statoriportato aII'attenzione della Commissionein occasione dell'esame del dise~o di legge1423, mi sembra giusto che sia evidenziata,nel preambolo dell'ordine del giorno, l'esi~'lenza deH'autorizzazione alla costruzione deltratto autostradale Caprileone-Cefalù dell'au-tostrada Messina-Palermo, qua:le completa-mento funzionale. Debbo ricordare che ilmanC::1tocompletamento dell'autostrada Mes-sina~Palermo ha fatto saltare il piano eco-nomico a .suo tempo preparato, per cui ilconsorzio non è stato e non è nelle condizio-ni di poter pagare i mutui. Ritengo che, nelmomento in cui il Governo affronterà il pro-blema così come chiediamo con quest'or