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COMUNE DI MESSINA - CONSIGLIO COMUNALE RESOCONTO SOMMARIO 210. SEDUTA DI MARTEDI’ 29 DICEMBRE 2015 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE EMILIA BARRILE INDI DEL CONSIGLIERE ANZIANO BENEDETTO VACCARINO INDICE Pag. Proposta di deliberazione: Abbate Carlo (Democratici riformisti) 7 Amadeo Pio (Sicilia democratica) 15 Burrascano Angelo (Il megafono) 20 Contestabile Simona (Forza Italia) 20 David Paolo (Pid grande sud) 12, 21 Faranda Daniela (Nuovo centro destra) 18 Fenech Lucia (Renato Accorinti Sindaco) 15 Lo Presti Antonina (Gruppo misto) 10, 20 Parisi Pier Luigi (Forza Italia) 11 Russo Antonia (Gruppo misto) 16 Santalco Giuseppe (Felice per Messina) 8, 20 Sindoni Donatella (Pid grande sud) 17 Sottile Fabrizio (Siamo Messina) 12, 21 Sturniolo Luigi (Gruppo Misto) 14 Trischitta Giuseppe (Forza Italia) 19 Vaccarino Benedetto (Pid grande sud) 17 Santi Daniele Zuccarello (Pid grande sud) 13 Presidente 5 Sindaco 5 Ass. Signorino 3 Dott. Zaccone 7, 11 Pag. Mozione d’ordine: Trischitta Giuseppe 21 Presidente 21

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COMUNE DI MESSINA - CONSIGLIO COMUNALE

RESOCONTO SOMMARIO

210.

SEDUTA DI MARTEDI’ 29 DICEMBRE 2015

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE EMILIA BARRILE

INDI

DEL CONSIGLIERE ANZIANO BENEDETTO VACCARINO

INDICE

Pag. Proposta di deliberazione: Abbate Carlo (Democratici riformisti) 7 Amadeo Pio (Sicilia democratica) 15 Burrascano Angelo (Il megafono) 20 Contestabile Simona (Forza Italia) 20 David Paolo (Pid grande sud) 12, 21 Faranda Daniela (Nuovo centro destra) 18 Fenech Lucia (Renato Accorinti Sindaco) 15 Lo Presti Antonina (Gruppo misto) 10, 20 Parisi Pier Luigi (Forza Italia) 11 Russo Antonia (Gruppo misto) 16 Santalco Giuseppe (Felice per Messina) 8, 20 Sindoni Donatella (Pid grande sud) 17 Sottile Fabrizio (Siamo Messina) 12, 21 Sturniolo Luigi (Gruppo Misto) 14 Trischitta Giuseppe (Forza Italia) 19 Vaccarino Benedetto (Pid grande sud) 17 Santi Daniele Zuccarello (Pid grande sud) 13 Presidente 5 Sindaco 5 Ass. Signorino 3 Dott. Zaccone 7, 11

Pag. Mozione d’ordine: Trischitta Giuseppe 21 Presidente 21

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RESOCONTO SOMMARIO - 2 - 29 Dicembre 2015

A cura dell’ufficio resoconti

Avvertenza: Il resoconto sommario è una

sintesi immediata in cui vengono riportati i

passaggi più importanti degli interventi fatti dai

consiglieri comunali e dai componenti

dell’Amministrazione comunale in Aula

consiliare.

I resocontisti sommari scrivono una

sintesi degli interventi nello stesso momento in

cui questi interventi vengono fatti, quindi

contestualmente ai lavori assembleari.

Così come avviene alla Camera dei

Deputati e al Senato della Repubblica, i

resocontisti sommari utilizzano, nello scrivere, i

segni convenzionali della lingua italiana, senza

sussidi tecnici, meccanici, elettronici o

informatici, e senza l’ausilio di alcuna

registrazione magnetica.

Per la redazione del resoconto sommario,

viste le particolari competenze e gli specifici

requisiti che il compito richiede, la Camera dei

Deputati e il Senato della Repubblica utilizzano i

consiglieri parlamentari, figure cui è attribuita,

nei relativi contesti, la massima qualifica

funzionale.

Fatta salva l’eventuale e doverosa

correzione relativa ad eventuali travisamenti del

pensiero degli oratori, qualora gli interessati

riscontrino la necessità di una disposizione più

analitica e puntuale dei loro interventi, potranno

richiedere, ad uso personale, lo stralcio del

resoconto integrale che interessa, che verrà

redatto dal servizio resoconti nei tempi tecnici

necessari.

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RESOCONTO SOMMARIO - 3 - 29 Dicembre 2015

Il Consiglio comunale è convocato alle

ore 13,00.

La seduta ha inizio alle ore 14,37.

(Svolge le funzioni di segretario il

vicesegretario generale vicario, dottore Bruno)

PRESIDENTE, presenti 22 consiglieri,

dichiara valida la seduta e nomina scrutatori i

colleghi Cardile, Pagano e Risitano.

(Entra in Aula l’assessore De Cola)

Mozione d’ordine

PRESIDENTE fa presente che il

Consiglio comunale è stato diffidato dal

commissario ad acta perché esamini la proposta

di deliberazione riguardante il rendiconto di

gestione dell’esercizio finanziario 2014 e,

pertanto, propone all’Aula l’inversione

dell’ordine del giorno per procedere con la sua

trattazione.

(L’Aula è favorevole)

Proposta di deliberazione

PRESIDENTE mette in discussione la

proposta di deliberazione di cui all’ordine del

giorno aggiuntivo del 18/12/2015, avente ad

oggetto “rendiconto di gestione esercizio

finanziario 2014”, proponente l’assessore al

bilancio, professore Signorino, che riporta tutti i

pareri favorevoli.

In attesa che l’assessore arrivi in Aula,

sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle ore 14,41, viene

ripresa alle ore 14,45.

(Sono presenti il Sindaco e l’assessore

Signorino)

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

l’assessore Signorino, per illustrare la proposta di

deliberazione. Ne ha facoltà.

ASS. SIGNORINO introduce il dibattito

evidenziando come l’Aula sia chiamata a valutare

oggi, ancora una volta con eccessivo ritardo, un

provvedimento che rappresenta una cerniera tra

passato e futuro. Lo è per due ragioni.

La prima risiede nel fatto che si tratta

dell’ultima rendicontazione resa con il vecchio

sistema di contabilità. A tal proposito si noti che

il riaccertamento dei residui, nel rispetto dei

principi e criteri del TUEL ed ottenendo dal

dirigente della ragioneria l’allineamento dei dati

con la contabilità dell’Ente, li ha a lungo

impegnati, col proficuo supporto dei revisori dei

conti, anche dopo l’approvazione dell’originario

schema di rendiconto da parte della Giunta il 26

giugno scorso. Esso costituisce l’atto

propedeutico al riaccertamento straordinario che

seguirà l’approvazione della delibera segnando il

passaggio integrale alla “contabilità armonizzata”.

Evidenzia poi che la gestione

amministrativa nel 2014 raggiunge importanti

risultati di consolidamento del percorso di

risanamento finanziario dell’Ente, consentendo di

affrontare il presente in maniera sostenibile, pur

tra tante complessità. Sottolinea comunque il

grande sforzo compiuto dal personale della

ragioneria, che non si è risparmiato neppure nei

giorni festivi operando in condizioni difficili e

con un sistema informatico inadeguato.

Precisa che il parere dei revisori attesta,

tra l’altro, la regolarità delle procedure per la

contabilizzazione delle entrate e delle uscite, la

corrispondenza tra i dati di bilancio e le scritture

contabili, il rispetto della competenza finanziaria,

la corretta rappresentazione del conto del

bilancio, la corrispondenza delle entrate vincolate

con gli impegni di spesa, il rispetto dei limiti di

indebitamento, il contenimento delle spese per il

personale, i rapporti di debito/credito con le

partecipate, l’effettuazione del riaccertamento dei

residui.

In merito poi ai pagamenti, secondo i

revisori i mandati risultano corretti e

l’anticipazione di tesoreria e gli indebitamenti

rientrano nei limiti di legge. Gli agenti contabili

hanno reso il conto della loro gestione in modo

regolare, vi è una coincidenza tra pagamenti e

riscossioni e le verifiche di cassa sono state

eseguite con periodicità trimestrale. In particolare,

la cassa comunale ha chiuso con un attivo di oltre

7,7 milioni di euro, di cui 5,3 milioni realmente

disponibili e 2,4 vincolati per provvedimenti

esecutivi.

A differenza degli anni precedenti, nel

2014 l’anticipazione è stata totalmente restituita

al 31 dicembre, permane un eccessivo ricorso

all’anticipazione di liquidità ma vi è una

tendenziale diminuzione. Dai dati preliminari del

2015 già comunicati alla Corte dei conti risulta

che il ricorso cumulato all’anticipazione di

tesoreria si è ridotto di 40 milioni nel 2014

passando da 196 a 155 milioni ed i giorni di

mancato ricorso all’anticipazione, pari a zero nel

2013, sono risultati 14 nel 2014 e 38 nel primo

quadrimestre 2015.

La gestione di competenza presenta un

avanzo di circa 8,7 milioni di euro, mentre la

differenza tra le entrate correnti ed il totale delle

spese correnti è risultata positiva nel 2014 per

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RESOCONTO SOMMARIO - 4 - 29 Dicembre 2015

oltre 7,5 milioni di euro e il saldo di parte

corrente, che prima era pari a zero, è stato di

10,2 milioni di euro nel bilancio 2014. Il risultato

di amministrazione presenta un saldo positivo per

quasi 17 milioni di euro, al netto della quota

vincolata in conto capitale che ammonta a 4,3

milioni di euro.

In questo modo il bilancio 2014 assorbe

pienamente il deficit degli anni precedenti e

consente di affrontare in maniera adeguata

l’esigenza di costituire il fondo svalutazione

crediti, istituendo un adeguato fondo rischi per il

2015 di 4,5 milioni di euro. Risulta rispettato

anche il patto di stabilità e l’Ente non è in

condizione di deficitarietà strutturale, peraltro in

questa valutazione l’Amministrazione è

confortata dall’esito del referto emesso dalla

Corte dei conti per il consuntivo 2013 che è

positivo. Inoltre, la dipendenza dai trasferimenti

statali non supera il 10 per cento ed in questo

senso Messina è il terzo Comune virtuoso in

Italia.

Il bilancio però evidenzia anche alcuni

punti di criticità gestionale e, fermo restando che

l’Ente ha migliorato la sua capacità di riscossione,

occorre potenziare questo aspetto. Il recupero dei

crediti e la riscossione coattiva sono di

competenza del concessionario, ovvero

“Riscossione Sicilia”, verso cui l’ufficio tributi ha

svolto e continua svolgere una pressante azione di

sollecito. L’Amministrazione ha anche dato

seguito ad un’iniziativa giudiziaria, riassumendo

davanti al giudice contabile un’azione per il

risarcimento del danno che sarà discussa nella

prima metà del prossimo anno.

La lotta all’evasione fiscale ha portato

a nuovi accertamenti per 4 milioni di euro, dei

quali quasi il 50 per cento è stato riscosso nel

corso dell’anno. Per potenziare la capacità di

riscossione si sono avviate un’azione di

formazione del personale e la dotazione di nuovi

sistemi di gestione dei crediti e, inoltre, quanto

prima il Comune si doterà anche di una struttura

informatica adeguata che faciliterà la gestione ed

il controllo.

Le società partecipate costituiscono

ancora elemento di criticità ma nel 2015

l’Amministrazione ha già intrapreso il percorso

della loro riorganizzazione, adottando la delibera

sulla ricognizione e il decreto sulla

razionalizzazione delle aziende partecipate. Lo

scorso 9 dicembre la Giunta ha anche approvato

la delibera n. 741 per fissare i criteri assunzionali

ed il contenimento dei costi del personale.

(Entra il Aula il ragioniere generale)

Ora non è più possibile per le società

partecipate assumere personale senza procedure

di evidenza pubblica e senza autorizzazione del

controllante. Con la delibera 47/C dello scorso 7

luglio è stata poi cristallizzata la condizione di

società in house providing dell’AMAM,

statuendo gli istituti del controllo analogo e le

modalità di esercizio dello stesso da parte del

Comune. Queste delibere saranno portate al più

presto all’esame del Consiglio e la loro

discussione consentirà all’Amministrazione di

effettuare un controllo diretto ed efficiente.

Per quanto riguarda poi la riduzione delle

spese correnti e di quelle in conto capitale l’Ente

ha adottato adeguate strategie, ma permangono

divergenze con i revisori rispetto ai parametri nn.

5 e 6 della deficitarietà strutturale. In particolare,

per il parametro 5 l’Amministrazione ritiene che

nel computo si devono conteggiare i pagamenti

dell’anno in corso, mentre secondo i revisori

devono essere conteggiati anche i vincoli per

esecuzione forzata maturati nelle gestioni

precedenti.

Il Comune di Catania segue però lo stesso

criterio seguito da questa Amministrazione e

comunque la differenza di posizione rispetto al

parametro 6 è nota al Consiglio, perché è già

emersa nel consuntivo 2013. E’ anche vero però

che la Corte ha preso atto delle diversità

interpretative e non ha sanzionato il bilancio; se la

Corte non avesse concordato con l’interpretazione

dell’Amministrazione avrebbe dovuto rilevare il

mancato rispetto del parametro e dichiarare l’Ente

in condizione di deficitarietà strutturale.

Avrebbe dovuto anche applicare le

conseguenti sanzioni, ovvero disporre la non

presentabilità del piano di riequilibrio, dichiarare

il dissesto e l’incapacità assunzionale dell’Ente.

Niente di tutto questo è avvenuto ed anche il

Ministero, approvando il piano del fabbisogno del

personale, non ha rilevato la violazione del

parametro 6. Per adeguarsi alle criticità

evidenziate dai revisori, la Giunta ha comunque

predisposto un ulteriore emendamento al

rendiconto ed ora lo presenterà.

Si ricorda però che questa

Amministrazione ha ereditato una condizione

finanziaria di grave deficitarietà strutturale

conclamata dalla Corte dei conti, con problemi

nei pagamenti, incapacità assunzionale, arretrati

nella corresponsione delle spettanze ai dipendenti

e ritardi cronici nella presentazione dei documenti

contabili.

L’Ente ora non è più in condizione di

deficitarietà strutturale, ha un avanzo di

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RESOCONTO SOMMARIO - 5 - 29 Dicembre 2015

Amministrazione, ha rispettato i termini di legge

per i pagamenti ed ha anche avviato le procedure

per la stabilizzazione dei precari. Nonostante il

blocco dei trasferimenti del Ministero perché

ancora non è stato approvato il bilancio di

consuntivo, si sono potuti pagare regolarmente gli

stipendi e sono stati garantiti i servizi.

Permane purtroppo il ritardo nella

presentazione dei documenti contabili, ma si

stanno affrontando con interventi strutturali gli

altri punti di criticità gestionale evidenziati

dall’organo di revisione.

Occorre dar corso ad una più efficiente

produzione di documenti e atti finanziari.

Notevoli e innegabili sono i risultati ottenuti per

la stabilizzazione strutturale dell'Ente, come

oggettivi sono gli elementi di criticità tuttora

presenti e che, evidenziati opportunamente dai

revisori, necessitano di interventi profondi a

livello di formazione, infrastrutturazione e

organizzazione della macchina amministrativa.

Tali interventi sono stati già individuati e avviati

dall'Amministrazione. Coglie l’occasione per

rilevare che il dibattito politico tende spesso ad

evidenziare solo gli aspetti negativi o

esclusivamente positivi di una “gestione”; una

corretta valutazione deve invece tenere nel debito

conto tanti gli uni quanto gli altri aspetti e deve

svilupparsi in maniera contestualizzata e non

statica, ma dinamica.

Il dato statico relativo all'altezza di una

persona, non permette di per sé di definire se il

soggetto sia alto o basso: se si tratta di un adulto,

potrà essere considerato basso ma se il soggetto è

un bambino di otto anni non potranno che

definirlo altissimo! Nel primo caso il valore sarà

destinato a ridursi sempre più nel tempo, nel

secondo aumenterà ancora!

Al di là della metafora, tornando ai

risultati finanziari attestati dal rendiconto 2014, fa

presente che è evidente ed innegabile che pur

nella complessità del cammino intrapreso e nella

presenza di elementi di criticità, il percorso di

recupero in atto è quello giusto e di ciò danno

ampia testimonianza i risultati complessivi della

gestione 2014 valutati in chiave dinamica e con il

corretto riferimento alle condizioni di partenza!

Su questi risultati, consapevoli dei punti

di criticità esistenti ed avendo individuato e

avviato gli interventi necessari, l'Amministrazione

esprime soddisfazione sottoponendo alla

discussione del Consiglio un bilancio veritiero ed

approvabile. Decisamente si comincia a respirare

un'aria nuova a Messina e nel Paese: confortano i

dati macroeconomici e l'impegno del Governo per

il Sud. La Giunta comunale vuole, insieme alla

città, contribuire a questo percorso, partecipando

alla costruzione di una politica nuova che vuole

cambiare in meglio molte cose: la partecipazione

a questo processo di riforme in atto, può

permettere alla città di Messina di rialzarsi per il

bene comune e per il bene di tutti i suoi cittadini!

Il suo, il loro, è un appello politico a

guardare i dati di fatto che portano all'esame del

Consiglio e della città di Messina. Il loro è un

appello a guardare avanti e al futuro, convinti che

questo è il sentimento autentico che anima e

animerà le forze politiche, sociali, civiche e

produttive di tutta la città di Messina, di cui

continueranno a farsi interpreti.

PRESIDENTE, prima di dare la parola al

Sindaco, rileva come la presenza del primo

cittadino sia anche collegata al documento

trasmesso da alcuni gruppi consiliari. Dà lettura

di un tale documento, con cui si rileva che i

deputati di Forza Italia e i consiglieri comunali di

Forza Italia di Messina prendono atto del

fallimento della gestione economica e finanziaria

attuata dall'assessore al bilancio, dal ragioniere

generale e dal direttore generale: tutti gli impegni

assunti sulla tempestiva presentazione del

bilancio sono stati disattesi e nessuna

giustificazione può accamparsi! Dopo quattro

rimodulazioni del conto consuntivo, il Consiglio

comunale, costretto a subire diffida dal

commissario ad acta, non è stato ancora messo in

condizione di esprimersi compiutamente. Non vi è

traccia del bilancio di previsione 2015, come mai

accaduto in passato.

Se convinto che in ogni caso il documento

contabile vada votato perché sarebbero state

superate tutte le criticità emerse, in ciò supportato

da un parere non criptico dei revisori e da tutti gli

altri espliciti visti favorevoli in linea tecnica,

legale e amministrativa, il Sindaco dovrà

presentarsi alla città chiedendo a tutti i partiti

presenti in Consiglio e rappresentati da soggetti

legittimati (legittimati alla sfiducia così come

legittimati ad assicurare il numero legale e il voto

in Aula), di condividere la responsabilità

dell'adozione dello strumento economico-

finanziario.

La firma è di alcuni capigruppo, Paolo

David, Pagano, Trischitta e Santalco.

Dà la parola al Sindaco.

SINDACO, nel rispetto di tutte le

posizioni, dopo la lettura dettagliata da parte

dell'assessore al bilancio, fa presente che sono

presenti dati così chiaramente oggettivi da non

poter lasciare dubbio alcuno. Sa peraltro che i

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RESOCONTO SOMMARIO - 6 - 29 Dicembre 2015

numeri possono essere ribaltati in base alle

diverse visioni politiche, favorendo la fantasia al

potere!

Per il 2013 è così chiaro quanto ereditato,

che i numeri economici dell'ente manifestavano

molto più che un disastro: si tratta di numeri

eclatanti che non lasciavano e non lasciano spazio

alla fantasia!

Tutto il lavoro svolto in questi anni è stato

mirato a risanare, nel rispetto del denaro pagato

dai cittadini; da un disastro così straordinario

sarebbe stato impossibile passare ad una

situazione in cui avere tutto e subito! Ribadisce

che i numeri dichiarati dall'assessore Signorino

sono così chiari da non far dubitare del cammino

intrapreso verso il risanamento! Vi è stata una

grande attenzione rivolta ad ogni problema. Si

guardi a cosa fatto con l'azienda trasporti! I

bilanci sono ancora da approvare ma in gran parte

sono stati risanati, e grande attenzione è stata

rivolta anche alle altre società partecipate. Tanto

si è fatto per la società MessinAmbiente non solo

a livello di legalità ma anche a livello di riduzione

delle spese! Certo, bisogna ancora lavorare, ma

non comprende il fatto che non si voglia vedere lo

sforzo enorme compiuto per un effettivo

risanamento! Altra cosa è se non si vuol vedere

oppure se si vuole dire che non sanno governare

la città! Se si parte da zero e si ottiene uno si

ottiene uno, ma se si parte da - mille e si ottiene

uno, si ottiene milleuno!

Non si è mai contenti, e non lo è

nemmeno il sottoscritto che vuole che vengano

risanati tutti i bilanci con un attivo importante,

che permetta a tutti di guardare con fiducia al

futuro. Certo, occorre il lavoro di anni e anni per

giungere a risultati importanti: tanto è stato il

disastro e tanti anni occorrono per recuperare la

situazione!

I processi si svolgono in forma virtuosa: a

differenza di altri enti, con riguardo a società

partecipate come l'ATM e MessinAmbiente, sono

stati necessari due anni per arrivare alla raccolta

“porta a porta”, ancora non partita, anche se i

contratti sono stati firmati ed è pronto il materiale

da distribuire!

Non si può negare che ciò sia stato

ottenuto! Enorme è stato anche il recupero a

livello di riscossione di tasse fino a questo

momento non pagate, anche se tanti evasori sono

ancora occulti; il contenzioso con la Serit nasce

proprio dal fatto che non sono ancora contenti del

livello di recupero di tasse non pagate:

procederanno con il contenzioso perché vogliono

ottenere fino all'ultimo centesimo per un fatto di

moralità e di economia!

Un tale processo, lento ma virtuoso, non

può essere smentito: l'aula consiliare va coinvolta,

in un senso di collaborazione reciproca, per il

miglioramento dell'ente tutto, non

dell'Amministrazione, in un’ottica di

miglioramento della città intera, sulla scorta di

una linea d’azione condivisa il più possibile,

anche se non si dovesse pervenire a un 100 per

cento di condivisione. Sono disposti a colloquiare

per individuare le soluzioni migliori per l'ente!

Al di là dell'approvazione in sé del

bilancio, vorrebbe ascoltare parole che indichino

proposte per concretizzare il risanamento e chiede

pertanto di intraprendere un processo virtuoso

concernente le cose ancora non fatte, o non

risanate al 100 per cento! Si guardi alle proposte

che possono migliorare lo stato delle società

partecipate!

La volontà di riunire le società partecipate

per evitare sprechi, dovrà essere sottoposto al

vaglio dell'Aula, che dovrà alla fine decidere

rispetto ad una volontà pienamente manifestata

dall’Amministrazione.

Hanno avviato processi culturali definiti e

tendenti a concretizzarsi in atti concreti, che

andranno autonomamente valutati dal Consiglio

comunale!

Su ogni cosa sono stati puntuali e stanno

tentando di rifondare l'ente sotto vari punti di

vista, morale ed economico, a beneficio di ogni

cittadino; questo è stato fatto!

Sono molto chiari tutti i numeri elencati

dall'assessore al bilancio. Basterebbe guardare

alla parte finale della relazione, quando si dice ciò

che è stato trovato nel 2013 a livello di violazione

del patto di stabilità, di un piano di riequilibrio

non praticabile, delle condizioni di deficitarietà

strutturale conclamate dalla Corte dei conti!

Ebbene, oggi è stato possibile almeno trasmettere

il piano di riequilibrio solo perché molti debiti

sono stati risanati. Una tale circostanza è

estremamente chiara e va tenuta nel debito conto

nel dibattito d’Aula: approvare il bilancio non

significa fare un regalo all'Amministrazione ma

interpretare un dovere nei riguardi di una città che

vuole cambiare!

Sono qui per questo, attendendo ancora

proposte dal Consiglio comunale nell'auspicio che

il cambiamento possa essere il più possibile

condiviso!

PRESIDENTE sospende

temporaneamente i lavori e convoca i capigruppo

al tavolo della presidenza.

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RESOCONTO SOMMARIO - 7 - 29 Dicembre 2015

La seduta, sospesa alle ore 15,20, viene

ripresa alle ore 16,21.

PRESIDENTE dà la parola al consigliere

Abbate, che interviene in qualità di presidente

della prima commissione.

CARLO ABBATE, ringraziati tutti i

presenti, dall'Amministrazione ai colleghi

consiglieri, agli organi di assistenza, rileva come

donare il loro tempo, tempo prezioso che,

sottratto alle festività e agli affetti, mal si concilia

con la freddezza dei numeri, è qualcosa che

comunque responsabilmente fanno, avendo

appena ricevuto il parere dei revisori sulla

proposta di deliberazione con riguardo

all'integrazione della nota informativa.

L'ultimo parere rispecchia in realtà ciò

che da sempre avrebbero voluto, cioè

l'espressione di un parere netto, parere favorevole

nel caso specifico, un parere tecnico a fronte di

una materia ostica.

I consiglieri si avvalgono della preziosa

collaborazione dei revisori dei conti, prevista

dalla legge.

Diverse sono le tappe relative ad una

proposta che dovrebbe essere approvata entro il

30 aprile di ciascun anno; una prima proroga ha

rinviato al 30 giugno; a fine agosto è stato

nominato un commissario ad acta che ha dato il

termine del 15 settembre ai revisori dei conti ed

un'ulteriore proroga di 15 giorni, per arrivare ad

un ultimo termine del 20 ottobre, rivolto

all'ufficio di ragioneria, intimando infine che

entro il 30 dicembre avvenisse l'approvazione da

parte del Consiglio comunale.

La Giunta ha approvato il rendiconto di

gestione il 26 giugno, ed il 4 agosto ha approvato

la nota informativa, allegato obbligatorio relativo

alle società partecipate, in base alla normativa

vigente; successivamente, sono intervenute le

osservazioni dei revisori dei conti, quattro in

particolare, riguardanti il disallineamento tra le

determine dei dirigenti e i dati esposti in

contabilità; il disallineamento dei dati contabili in

conto del patrimonio, conto facente parte del

prospetto di conciliazione, quindi i parametri di

deficitarietà strutturale calcolati erroneamente, e

infine la nota informativa, che non conteneva le

informazioni richieste dalla normativa sui motivi

del disallineamento e sulle procedure da seguire

per riconciliare le parti debitorie e quelle

creditorie.

Subito dopo, con un'altra delibera di

Giunta, il 1 dicembre, si sanava solo la prima

osservazione dei revisori; dopo il 16 dicembre si

ha il primo parere dei revisori, che contiene tutte

le osservazioni e lo studio del conto consuntivo,

datato 16 dicembre, che comunque conferma le

altre tre osservazioni critiche; il 17 dicembre la

commissione riceve gli atti, dopo il parere dei

revisori e direttamente dalla presidenza del

Consiglio, riunendosi immediatamente in seduta

straordinaria il 17 stesso e poi in seduta ordinaria

e ancora straordinaria nei giorni successivi; subito

dopo, per rispondere alle osservazioni viene

presentata una delibera di Giunta, la numero 70

del 21 dicembre, che sana i punti 2 e 3 tramite

emendamento; il 21 dicembre la prima

commissione invita i dirigenti a una seduta

straordinaria di commissione per la certificazione

dell'accertamento dei debiti fuori bilancio relativi

all'anno 2014.

L’ultimo punto concerne la nota

informativa, rispetto alla quale oggi la Giunta ha

approvato un ulteriore documento che dovrebbe

sanare la sostanza e su cui i revisori hanno

espresso parere favorevole.

Infine, la commissione ha espresso parere

contrario sulla delibera con otto voti di astensione

e due contrari.

PRESIDENTE, dopo aver aperto i

termini per la presentazione di eventuali

emendamenti, dà la parola al presidente del

collegio dei revisori dei conti.

DOTT. ZACCONE (Presidente del

collegio dei revisori dei conti), premesso che il

presidente della commissione ha già esposto

chiaramente le fasi di presentazione del conto

consuntivo al Consiglio comunale, riferisce che il

collegio dei revisori dei conti ha svolto un attento

lavoro di rivisitazione dell’appostazione dei debiti

e dei crediti nel documento, a causa di

disallineamenti emersi nella fase della verifica.

Per questo, hanno elaborato dei prospetti,

sottoponendoli all’attenzione della ragioneria

generale per consentire il riallineamento dei dati

con le determine dirigenziali. Ciò purtroppo ha

creato ritardo nella definizione dei riallineamenti

per vari motivi evidenziati nelle sedi opportune,

sostanzialmente a causa di difficoltà tecniche

legate ad un software inadeguato alle prescrizioni

normative e ad un mancato coordinamento nel

rapporto tra ragioneria e dirigenti dei vari

dipartimenti.

Fra le varie criticità, il collegio ha

evidenziato la non corretta appostazione di alcune

voci nel prospetto di conciliazione e così ha

chiesto alla ragioneria di modificare i dati esposti.

Ciò è stato fatto ma purtroppo successivamente

all’espressione del parere del collegio sul

consuntivo.

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RESOCONTO SOMMARIO - 8 - 29 Dicembre 2015

Altra criticità importante, poi, concerne la

nota informativa prodotta il 4 agosto che

rappresenta le posizioni debitorie e creditorie nei

confronti delle società partecipate: a seguito di

alcuni disallineamenti emersi, hanno chiesto alla

ragioneria di indicarne le ragioni nella nota

informativa ed altresì indicare gli interventi che

l’Amministrazione intende effettuare per

contenere tali disallineamenti o addirittura

eliminarli.

Oggi il collegio ha ricevuto l’integrazione

approvata dalla Giunta ed ha espresso un parere

favorevole, ritenendo sia conforme ai dettami del

decreto legge n.95.

Più volte, hanno evidenziato la necessità

di rendere la ragioneria il dipartimento più

virtuoso perché ciò va a beneficio di tutto l’Ente;

fra l’altro, preannuncia al Consiglio che a causa

del ritardo ormai cronico nella presentazione dei

documenti contabili, il collegio non ha avuto il

tempo materiale per verificare entro il 31

dicembre i documenti trasmessi relativi al

bilancio di previsione 2015 e così si dovrà

procedere con la gestione provvisoria

regolamentata dall’articolo 163 del Testo Unico

degli Enti locali.

Atteso che le criticità emerse durante la

prima fase della valutazione del conto consuntivo

sono state superate dagli interventi successivi

della ragioneria, con riguardo anche alla nota

informativa, precisa che il collegio ha dato parere

favorevole al conto consuntivo, pur evidenziando

tali criticità, perché la nota informativa ed il

prospetto di conciliazione non hanno refluenza sui

dati indicati in contabilità, traggono origine da

quei dati ma non li condizionano. Il prospetto di

conciliazione, che è obbligatorio, indica i dati

secondo la contabilità tipica delle società, conto

economico e stato patrimoniale, è quindi

rappresentativo ma è importante che sia

correttamente compilato. Per questo, con le

modifiche apportate, l’organo di revisione ha

ritenuto di dare parere favorevole al documento.

PRESIDENTE sospende brevemente i

lavori in attesa che rientri in Aula il Sindaco.

La seduta, sospesa alle ore 16,39, viene

ripresa alle ore 17,03.

(Assume le funzioni il segretario

generale, dottore Le Donne)

PRESIDENTE comunica che sono stati

presentati due emendamenti, il primo

dall’Amministrazione che comprende tre delibere

di Giunta e diventa parte integrante del

provvedimento, il secondo, presentato dal

consigliere Santalco ed altri, in cui si chiede di

inserire nella premessa della delibera la lettera di

diffida del commissario ad acta.

Dando avvio alla discussione sulla

delibera, dà la parola al consigliere Santalco che

ha chiesto di intervenire.

GIUSEPPE SANTALCO rileva che i

rappresentanti della Giunta respirano oggi in Aula

la presenza di una rinnovata maggioranza relativa

che mantiene il numero legale. Fatto salvo il

principio del rispetto delle persone, dei ruoli,

delle professionalità, afferma che poiché la

politica ha delle regole, così come il Sindaco

difende le regole della sua politica e della sua

Amministrazione, i consiglieri di opposizione

hanno l’obbligo di esprimere le loro regole

politiche; questo gruppo di maggioranza relativa

ha quindi rappresentato la grandissima difficoltà

in cui stasera i consiglieri si trovano, tant’è che

hanno chiesto con forza al Sindaco di valutare la

possibilità di rimettere la delega all’assessore al

bilancio e, parimenti, di sostituire il direttore

generale ed il ragioniere generale.

Oggi hanno voluto il Sindaco qui in Aula

per fare un esame a più mani della situazione

attuale perché il primo cittadino deve rendersi

conto di come la sua Giunta ed i suoi dirigenti

hanno condotto il Consiglio ad approvare

eventualmente oggi, 29 dicembre 2015, il conto

consuntivo 2014.

Dal Sindaco si sarebbe aspettato un altro

tipo di discorso, egli doveva chiedere scusa alla

città ed al Consiglio comunale, dicendo che,

nonostante la promessa del tempestivo rispetto dei

termini di legge, si sono presi un tempo

esorbitante.

Con tutta evidenza, qualcosa non funziona

ed il Sindaco non può ignorare ciò; lo sa il primo

cittadino che il ragioniere generale si è dovuto

sostituire ad alcuni dirigenti nell’adottare una

determina sui residui attivi? Il Sindaco sa che il

consigliere Trischitta ha dovuto intimare al

direttore generale il demansionamento di quei

dirigenti che non avevano adempiuto all’obbligo

di comunicare i debiti fuori bilancio?

Improvvisamente sono arrivate le undici lettere

che mancavano!

Il conto consuntivo è stato esitato a

giugno dalla Giunta ed arriva solo oggi alla loro

attenzione dopo il lavoro certosino svolto dal

collegio dei revisori dei conti, che non finirà mai

di ringraziare, perché senza di loro la Giunta

avrebbe approvato un conto farlocco. Grazie al

lavoro dei revisori le criticità da loro evidenziate

sembra siano state superate dagli uffici, criticità

che la Giunta aveva votato! Ebbene, non esiste

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RESOCONTO SOMMARIO - 9 - 29 Dicembre 2015

nella storia della pubblica amministrazione un

Comune di Italia che induce i revisori dei conti ad

emettere ben quattro pareri per giungere a quello

definitivo di stasera!

In quest’Aula aleggia la presenza del

possibile candidato a prossimo assessore al

bilancio, è molto importante la riunione odierna

perché, se il vicesindaco cederà la delega, è bene

che chi lo sostituirà si renda conto del compito

gravoso che andrà ad affrontare.

Qui non si tratta di carenza di

professionalità del vicesindaco, è difficoltà nella

gestione complessiva e allora, dopo

l’approvazione dei documenti finanziari, il

Sindaco ritiri la delega del bilancio all’assessore

Signorino riservandogli in via esclusiva quella

allo sviluppo economico, perché non solo per

responsabilità altrui questi non ha svolto appieno

il mandato conferitogli. Ma quel che è peggio è

che il direttore generale non ha fatto da collante

tra i dipartimenti, impegnato come è in altri

compiti: erano stati facili profeti, allora, nel

chiedere di non concentrare in una sola persona i

ruoli di segretario e direttore generali!

Il suo è un contributo a che il Sindaco

imprima un cambio di passo all’Amministrazione;

lo stesso ragioniere generale dimostri di avere gli

“attributi” nel governare i servizi finanziari, ché è

pure loro responsabilità se si è a questo punto, o

passi la mano. Conosce bene la difficile

interlocuzione del ragioniere generale con gli altri

dipartimenti, ma questo stato di cose non è più

tollerabile dopo due anni e mezzo.

L’Amministrazione ha perso nell’“approccio

politico” le cose buone che pure ha realizzato

perché si è impantanata in una gestione che non

ha saputo governare; si è persa nell’incapacità di

governare in maniera forte, si è fatta imbrigliare

dalla burocrazia comunale.

Questa maggioranza d’Aula rappresenta il

Consiglio comunale e vuole interloquire con

l’Amministrazione. Se ha preteso la presenza del

Sindaco per svolgere il dibattito è perché vuole

che questi sappia che si assumono le loro

responsabilità e che sta interloquendo con le forze

politiche del Consiglio, dopo essere passati da

“quaranta a due”. Ed esprimeranno il loro voto

perché è il Sindaco della città che chiede di

approvare il conto consuntivo nell’interesse della

stessa e perché, con la sua presenza, legittima il

loro ruolo politico di consiglieri comunali che

valutano le cose, insieme all’Amministrazione,

per il medesimo interesse.

Guai se il Sindaco non farà tesoro di

queste parole: abbia il coraggio di cambiare

passo, a livello di Giunta, di dirigenti e di

direttore generale. È lui che firma, non bastano

amicizia e rapporto di fiducia, e qualche assessore

più attento dal punto di vista politico dovrebbe

portarlo a riflettere su cosa sta accadendo in

questi giorni. Il Sindaco dovrebbe fare veramente

uno dei ritiri spirituali di cui parla, anche per

capire come si devono atteggiare assessori e

dirigenti nei confronti dei consiglieri, che troppo

spesso, di recente, hanno preso a pesci in faccia!

Sono qui per valutare il conto consuntivo.

Personalmente, ha sempre votato gli atti solo se

consapevole, al di là dei pareri dei revisori dei

conti; e per questo può affermare che il parere

favorevole reso su questo provvedimento

tranquillizza il Consiglio. Certamente, non sono

state apportate tutte le migliorie necessarie, ma si

è avviato un percorso. Quel percorso che il

Consiglio, e rifletta il Sindaco sulle assenze

odierne della sua parte politicamente più

sofisticata, ha avviato già con l’approvazione del

conto consuntivo del 2012 quando votò un ordine

del giorno che dava precise direttive

all’Amministrazione. Questa dovrebbe rafforzare

i settori strategici dell’Ente: patrimonio, tributi,

urbanistica.

Il conto consuntivo, alla luce del parere

dei revisori, va approvato perché altrimenti l’Ente

incorrerebbe nelle pesanti conseguenze previste

dal TUEL, ad esempio la sospensione del

pagamento delle risorse finanziarie a qualsiasi

titolo dovute dal Ministero dell’Interno. Senza un

gesto di responsabilità del Consiglio comunale

verrebbe meno, quindi, la stessa agibilità del

Comune e della città; non si potrebbero retribuire

neanche quei lavoratori delle cooperative dei

servizi sociali che ad ottobre, ed il ragioniere

generale dovrebbe spiegare perché, si sono visti

preferire i dipendenti delle società partecipate.

Il loro sarà un gesto di responsabilità

verso la città. Nel frattempo, sta passando in

sordina il fatto che per la prima volta nella storia

dell’Ente non si riuscirà a votare un bilancio di

previsione entro il 31 dicembre dell’anno cui si

riferisce. Si vanificherà, così, il lavoro che questo

Consiglio comunale ha fatto per destinare risorse,

ad esempio, a tutta una serie di interventi non più

procrastinabili, come la bitumazione delle strade:

la città sappia di chi sono le vere responsabilità

politiche per le quali chiede la sostituzione

dell’assessore al bilancio.

PRESIDENTE, sostituito il collega

Cardile con il consigliere Cantali nel ruolo di

scrutatore, dà la parola al consigliere Lo Presti

che ha chiesto di intervenire.

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RESOCONTO SOMMARIO - 10 - 29 Dicembre 2015

ANTONINA LO PRESTI premette che

sorvolerà su certe affermazioni fatte poc’anzi dal

Sindaco perché non vuole arrabbiarsi; quelle

secondo cui, ad esempio, avrebbe avviato con i

provvedimenti finanziari un processo di

cambiamento culturale. Cambiamento culturale

che, però, nessuno ha visto; anzi mai come oggi

questa città è stata spaccata in due da violenza e

odio: il Sindaco è riuscito pure a fallire col suo

assessorato alla pace!

E di processo di cambiamento culturale

neanche a parlarne se in queste settimane si è

consumato il passaggio di tanti consiglieri dal PD

a Forza Italia che l’ha “indignata” non tanto per il

fatto in sé, per molti di loro l’ha letto come un

“ritorno a casa”, quanto perché ciò che l’ha

determinato, il ritorno nel campo della politica

messinese dell’onorevole Genovese, ha raccolto il

plauso di buona parte della collettività. E di chi è

la responsabilità del plauso nei confronti di un

politico che era ormai fuori dai giochi? In buona

parte proprio della Giunta Accorinti, che ha

tradito il cambiamento promesso ed indotto tanti a

tornare ad applaudire “quelli di prima”!

Nel merito della proposta di deliberazione

ritiene che il provvedimento sia corredato di

valutazioni di norme giuridico-amministrative

aventi segni diversi. Una delibera cui sono seguite

ben tre delibere integrative ed altrettanti pareri dei

revisori dei conti; insomma, un provvedimento

incompiuto già al momento della sua adozione.

La Giunta ha approvato lo schema di

rendiconto il 26 giugno “in aderenza ai dettami

del testo unico” e con l’impegno di integrarlo con

i documenti mancanti, secondo l’assessore

Signorino d’accordo i revisori dei conti che, però,

in una seduta di commissione hanno smentito la

circostanza. Se fosse vera, avrebbero davanti uno

scenario frutto di una manovra politica scorretta,

in cui la Giunta sarebbe ottemperante ed il

Consiglio comunale commissariato, mentre fino a

pochi giorni fa i revisori dei conti chiedevano di

acquisire quegli atti necessari per attestare la

regolarità della delibera, altrimenti priva degli

stessi elementi indispensabili al Consiglio per

poterla valutare. E proprio a chi si indignò per la

nomina del dottore Zaccone a revisore dei conti

chiede se costoro, i revisori dei conti, siano gli

stessi che appartenevano al sistema sporco di

prima o se abbiano agito bene.

Osserva che i revisori sono andati in

deroga al termine previsto dal commissario

contraendo, inevitabilmente, i tempi a

disposizione del Consiglio per potere

approfondire l’atto. Peraltro, il parere dei revisori

è obbligatorio e non vincolante ma senza di esso il

provvedimento sarebbe illegittimo, per questo si è

atteso che venisse espresso prima di iniziare a

discutere il consuntivo.

Precisa poi che, secondo una

giurisprudenza amministrativa consolidata,

nell’ipotesi del rilascio di un parere negativo si

devono verificare i margini di manovra residui per

l’organo decidente e comunque i pareri favorevoli

condizionati sono considerati un’anomalia

rispetto ai principi dell’ordinamento giuridico,

atteso che comportano una “supplenza tra

funzioni e poteri pubblici e sono indice di

disordine”.

Assume la presidenza il consigliere

anziano, Benedetto Vaccarino.

Inoltre, i giudici amministrativi ritengono

che i pareri non possono porre limiti alla potestà

deliberante degli organi collegiali perché

altrimenti si finirebbe per dare agli organi

consultivi l’effettivo potere di amministrazione,

relegando i consiglieri comunali ad una funzione

di mera ratifica di determinazioni sostanzialmente

imputabili ad altri soggetti.

Fa presente che, sebbene ritenuto

delegittimato dalle ultime vicende giudiziarie, il

Consiglio comunale conserva la sua natura di

organo collegiale che determina l’indirizzo

politico amministrativo stabilendo la

programmazione generale dell’Ente. Ma se è vero

che i consiglieri comunali sono delegittimati, si

chiede se tutti i soggetti coinvolti nell’altra

vicenda giudiziaria sui bilanci siano legittimati a

mettere le mani sui documenti finanziari e

comunque non ha visto la stessa indignazione

manifestata invece per “gettonopoli”.

Ribadisce che ci si ritrova a votare il

consuntivo 2014 con enorme ritardo e le criticità

riscontrate dai revisori rispetto al parametro 6

rimangono tutte; su dieci parametri 5 risultano

violati e la dichiarazione di dissesto è l’unica

scelta che questa Amministrazione avrebbe

dovuto fare. Per le partecipate mancano ancora i

contratti di servizio ed i bilanci dell’ATM,

nonostante i tanti proclami, sono fermi al 2001.

Il disallineamento ancora non è risolto e

vi è una sorta di contabilità parallela perché i

debiti fuori bilancio storici inseriti nel piano di

riequilibrio, che sono “in sonno” da due anni e si

continua a non tenerne conto, facendo slittare di

anno in anno il punto zero del riequilibrio

economico finanziario dell’Ente. Vi è una non

aderenza dei bilanci al piano di riequilibrio, che

già oggi può considerarsi fallito.

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RESOCONTO SOMMARIO - 11 - 29 Dicembre 2015

Per quanto riguarda poi i minori residui

passivi, le cosiddette economie, bisognava

procedere non ad una semplice operazione

aritmetica ma attenersi strettamente ai dettami del

legislatore che dispone controlli sempre più

stringenti per porre fine a gestioni poco oculate

dei conti pubblici.

Inoltre, con riferimento alla contrattazione

decentrata i revisori non danno luogo a procedere

alla liquidazione della parte variabile del salario

accessorio, ma per i dirigenti non è stato così ed il

suo gruppo l’ha evidenziato in un’interrogazione

alla quale però nessuno si è degnato di rispondere.

La verità è che la nota informativa dei

revisori avvalora le perplessità sul piano di

riequilibrio, vero e proprio “castello di carte”

destinato a cadere e non può certo bastare la

delibera approvata oggi dalla Giunta. Infatti, la

normativa dice espressamente che senza indugio

il Comune deve provvedere ad allineare i debiti e

i crediti e non rimandare semplicemente

l’allineamento al piano di riequilibrio.

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il dottore Zaccone. Ne ha facoltà.

DOTT. ZACCONE precisa che il

collegio dei revisori non dà pareri intimamente

contrastanti, ma si attiene alle risultanze contabili

del bilancio e comunque i dati della nota

informativa non condizionano la veridicità del

bilancio.

La nota informativa deve rappresentare

bene quello che è esposto nel bilancio, è un

documento che deve spiegare le motivazioni per

le quali c’è un disallineamento tra i crediti e i

debiti delle partecipate, ma non modifica i dati di

bilancio. Per quanto li riguarda, non ritengono

quindi di avere dato un parere condizionato.

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere Parisi. Ne ha facoltà.

PIERLUIGI PARISI premette che il suo

sarà un intervento politico e si rivolge al Sindaco,

il quale ha capito che il gruppo di Forza Italia ha

sempre votato coscientemente nell’interesse della

cittadinanza. In questo caso però si sente offeso

dalle sue recenti affermazioni, perché ha detto di

avere solo due consiglieri comunali in quest’Aula.

Spera che ora gli risponderà e comunque,

per parte sua, è anche pronto ad andare a casa

oppure a mandare a casa il Sindaco.

Ricorda che l’Amministrazione aveva a

più voci affermato che i bilanci sarebbero stati

presentati entro un certo numero di mesi, entro

marzo: a questo punto, o si dice che sono stati

presi tutti quanti in giro oppure che non si è stati

capaci di produrre i documenti finanziari!

Vuole però che ciò venga detto e che si

chieda scusa a tutti quei consiglieri comunali che

oggi sono qui nel tentativo di approvare il

documento finanziario in oggetto per il bene della

città, svolgendo il loro ruolo di consiglieri

comunali, non tanto guardando al loro futuro

personale, ma alle sorti di una generazione, la sua,

composta di laureati o non laureati, e priva ormai

di speranze.

Rispetto però alla cittadinanza, alla

stampa ed ai consiglieri, bisognerebbe assumersi

precise responsabilità, che non sono certo del

sottoscritto candidatosi al Consiglio comunale e

non alla sindacatura della città, ritenendo di non

avere le specifiche capacità necessarie a svolgere

una tale funzione, a differenza del Sindaco che

evidentemente ha ritenuto di possedere queste

capacità politiche e amministrative! La storia poi

dirà chi ha avuto ragione!

In due anni e mezzo il sottoscritto ha

tentato di comprendere le modalità di

funzionamento della macchina amministrativa,

per ritrovarsi poi deluso e rammaricato per quanto

accade e per affermazioni che lo feriscono pure

personalmente, anche perché o il Sindaco dichiara

di averli presi in giro tutti, oppure dichiara che

non ha avuto le necessarie capacità! Che ciò

venga però affermato in quest'Aula perché tutti ne

prendano atto, decidendo cosa fare da questo

momento in poi!

Il Consiglio si compone di 40 consiglieri

comunali e non solo di 2 consiglieri comunali!

Vorrebbe pertanto che il Sindaco nutrisse uguale

rispetto nei riguardi di tutti i 40 consiglieri

comunali, senza nulla togliere ai 2 consiglieri che

hanno sostenuto e sostengono il Sindaco; se il

Sindaco avesse agito diversamente, forse tutti i 40

consiglieri avrebbero sostenuto l'operato

dell'Amministrazione!

Vuole però che venga data una risposta

pubblica alla città, davanti alla stampa e davanti a

tutti loro, perché vengano dette le cose così come

stanno!

Se sono rovinati, se sono sull'orlo del

baratro, che ciò venga chiaramente affermato! Il

sottoscritto, in una tale situazione, al posto del

primo cittadino farebbe un passo indietro per il

bene della città, così come per il bene della sua

città ha deciso di essere qui oggi e di tornare dopo

aver vissuto bene per tanti anni lontano da

Messina: per l'amore che nutre per la sua città, ha

però deciso di dare la sua vita a Messina, cosa che

continuerà a fare a fronte di qualsivoglia

Amministrazione che in futuro dovesse governare

la città!

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RESOCONTO SOMMARIO - 12 - 29 Dicembre 2015

Non c'è terra più bella di Messina! Senza

aver voluto entrare nel merito tecnico del

bilancio, le cui carte tutti loro hanno letto, si

aspetta una risposta su alcuni passaggi evidenziati

in maniera puntuale.

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere Sottile. Ne ha facoltà.

FABRIZIO SOTTILE, nulla dirà sulla

“questione bilancio”, non essendo così bravo

come il collega Santalco a leggere le carte e

capire se vi siano inesattezze, trattandosi

oltretutto di un compito proprio dei revisori dei

conti. Proprio ai revisori rivolge un plauso per

avere ancora una volta dimostrato un'alta

professionalità e la capacità di “tenere in piedi” il

Consiglio comunale e l'Amministrazione!

Ciò detto rileva poi che proprio “quella

gente” con cui il Sindaco ha dichiarato di non

avere nulla a che fare, ebbene, proprio “quella

gente”, ieri come oggi, sta mantenendo questa

Amministrazione; quella “gente” che il Sindaco

non conosce non sapendo nemmeno cosa succede

in quest'Aula, quei “fatti criminosi” che vi si

verificano!

Non entrerà nella specifica polemica

perché non vuole arrabbiarsi più di tanto:

semplicemente, al posto del Sindaco si sarebbe

vergognato per le parole pronunciate!

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere David. Ne ha facoltà.

PAOLO DAVID fa presente che non

avrebbe voluto intervenire, ritenendo che il

bilancio in discussione non meritasse tutta la loro

attenzione. È però consapevole del fatto che

ancora una volta il senso di responsabilità del

gruppo che ha il piacere di rappresentare, “Grande

Sud” e insieme “Forza Italia”, li induce ad essere

tutti presenti!

In una tale situazione, gli amici

dell'unione di centro, con i quali

l'Amministrazione ha camminato a braccetto per

due anni, si sono già allontanati, così come il

nuovo centrodestra che ha preso le distanze.

“Questa gente” è invece qui a cercare di capire se

imbarcarsi nella nuova avventura!

Da bancario ha detto ai colleghi che per

leggere il documento finanziario in oggetto

occorre molta preparazione. Invidia il collega

Santalco che ha esaminato attentamente l'atto

chiarendo molte anomalie; evita un tale operato in

quanto ritiene che occorra veramente tanta

preparazione per leggere un tale documento e

sviscerarlo voce per voce, con l'ausilio di soggetti

competenti.

La città è in ginocchio; con i colleghi ci si

è incontrati e si è detto quali scelte compiere. Non

sa se in maniera saggia o da incoscienti, hanno

deciso di vedere il film per intero! Il sottoscritto è

molto amareggiato perché il Sindaco alla fine

rappresenta la città; non è d'accordo con il collega

Sottile: la cattiva figura è stata della città, non del

Sindaco! Non meritano tutto questo: la gente ha

visto il Sindaco e conosce la verità dei consiglieri

comunali!

Vi sono però problemi più seri, quale il

bilancio consuntivo; ringrazia il collegio dei

revisori che con molta oculatezza e bravura è

riuscito a portare in Aula un bilancio consuntivo

munito di pareri che quantomeno li tutelano,

pareri positivi, favorevoli! Hanno fatto bene a

scegliere un tale collegio dei revisori che

rapidamente, anche se costretto ad operare sino

all'ultimo momento, ha ben lavorato nel tentativo

di portare a conclusione l'esame e la votazione del

bilancio consuntivo in Aula.

Con riguardo all'AMAM, fa presente che

si rilevano due elementi sottolineati dall'organo di

revisione, anche in relazione alle notevoli

aspettative nutrite dall'Amministrazione nei

riguardi di tale società: si parla di un

indebitamento a fine esercizio di 81 milioni, in

linea con il dato del 2013 ma nettamente

superiore a quello dell'anno precedente che era

pari a 46 milioni; dubbi si nutrono poi sulla

regolarità delle procedure di mobilità

interaziendali, effettuate a favore del personale

della Feluca transitato in seno alle società

partecipate ATM e AMAM.

Altro capitolo scottante è quello relativo

ai debiti fuori bilancio: l'organo di revisione rileva

come 11 dipartimenti su 22 non abbiano inviato le

relative attestazioni, creando i presupposti

potenziali per il sorgere di debiti fuori bilancio

non censiti nel piano di riequilibrio per importi

rilevanti.

Si è registrata lentezza nella riscossione di

imposte e tasse comunali, capace di provocare

gravi criticità a livello di gestione del recupero

dei debiti, così come si è registrata la mancata

riscossione delle entrate, capace di generare una

dannosa e insufficiente liquidità, colmata dal

ricorso ad anticipazioni di tesoreria che hanno

determinato interessi passivi per 522 mila euro:

emblematico è il caso dei proventi dei beni

dell'ente laddove, a fronte di residui attivi pari, al

1 gennaio 2014, a 8 milioni 107 mila euro, sono

stati riscossi 914 mila euro nel 2014, a fronte di

residui attivi eliminati per euro 984 mila. Lo

stesso collegio dei revisori ha consigliato di

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RESOCONTO SOMMARIO - 13 - 29 Dicembre 2015

valutare lo stralcio dei crediti per fitti attivi,

considerati gli esigui valori di incasso.

Elenca ulteriori criticità, tra cui la

mancata riconciliazione tra il risultato finanziario

ed il risultato economico; la carenza della

relazione della Giunta, che non ha evidenziato i

criteri di valutazione del patrimonio e non ha

allegato le relazioni dei responsabili dei servizi; la

mancata adozione del piano triennale di

censimento delle spese.

Non vuole richiamare le note della Corte

dei conti, però hanno il dovere, in questo

momento, di dare credito all'Amministrazione,

concedendole un ulteriore momento di

responsabilità. Circolando per la città non vede

luci nelle case o famiglie e ragazzi che gioiscano

per le feste natalizie: la città è in ginocchio, i

ragazzi cercano lavoro e tante sono le famiglie

che hanno necessità di lavorare e vanno alla

ricerca di soluzioni alternative alla

disoccupazione, famiglie che cercano l'elemosina

perché non riescono ad arrivare alla fine del mese

ed hanno necessità che l'Amministrazione cerchi

perlomeno nuove soluzioni ai problemi.

Oggi l'Amministrazione comunale e la

città attendono una loro risposta: il Masterplan è

una di quelle risposte.

Il piano regolatore è un altro strumento

che deve dare risposte e soluzioni alla città:

“piccolo” e “grande” sono strettamente

interconnessi. Quel piano significa lavoro per

muratori, artigiani ed operai!

Non riconosce più in Accorinti il suo

Sindaco, così come il Sindaco non riconosce

questo Consiglio comunale! La città però ha

voluto e votato questo Sindaco! Hanno il dovere

di accettare ciò e stare vicino al Sindaco perché

possa dare risposte alla città.

In questo momento, il loro gruppo per

intero darà una risposta in termini di

responsabilità; si augura che il Sindaco percepisca

il fatto che questo nuovo gruppo, formato da

vecchi e nuovi, sta compiendo un percorso oggi

identificandosi nell'onorevole Genovese che,

come tutti sanno, ha problemi che affronterà con

la Giustizia; si tratta comunque di un uomo che si

sta spendendo nuovamente per la città, ancora una

volta mettendosi in discussione.

Il sottoscritto ha avuto un mandato di

garanzia! Mai messo in discussione, ha dovuto

fare il consigliere comunale per incontrare

l'amarezza di questi mesi che però, con tanta

serenità, dedica ai suoi figli. Combatte infatti per

loro, perché il sottoscritto non ha bisogno né di

gettoni di presenza né di essere considerato

consigliere comunale per vedere riconosciuta la

sua dignità!

Cerchi il Sindaco di essere leale prima di

tutto con se stesso e ricordi che sono stati suoi

consiglieri, ma lui li ha rinnegati in maniera

spudorata e siccome non vuole accompagnarsi a

persone simili, le loro strade si dividono.

Tuttavia, hanno una strada in comune, la città che

aspetta risposte, e dunque pensando a questo

continuerà a sostenere il percorso intrapreso,

anche perché saranno poi i cittadini messinesi a

giudicare l’operato dell’Amministrazione. Ancora

una volta, quindi, cercheranno di portare avanti

un percorso politico, non con il Sindaco

Accorinti, ma con l’amministratore.

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere Zuccarello. Ne ha facoltà.

SANTI DANIELE ZUCCARELLO

sposa interamente l’intervento del consigliere

Santalco, il quale, oltre ai riferimenti tecnici, ha

fatto rilevare dei dati politici e la Giunta oggi

deve riconoscere che qualcosa è cambiato

all’interno di quest’Aula: è presente una nuova

maggioranza relativa formata da quella gente con

cui il primo cittadino non vuole avere niente a che

fare, ma con cui dovrà comunque avere a che fare.

Il bilancio rappresenta il momento in cui

si tirano le somme riguardo all’operato di

un’Amministrazione e quella attuale dimostra in

tutta evidenza piena incapacità amministrativa;

bene dice il consigliere Santalco, l’assessore

Signorino va rimosso dal suo incarico, atteso che

un anno fa, in sede di approvazione del bilancio di

previsione con grande ritardo la sera del 31

dicembre, assunse l’impegno che tutto sarebbe

stato diverso l’anno successivo; ebbene, si è

ancora più indietro dell’anno scorso, posto che il

bilancio di previsione 2015 non è pronto, con

tutte le conseguenze della sua mancata

approvazione.

Si rileva pure la chiara incapacità

amministrativa del direttore generale, che in

questo momento non vede in Aula, il quale nel

corso di questi due anni è stato troppo occupato a

fare altro, a bandire forse concorsi!

Ma, all’incapacità amministrativa

dell’Amministrazione, fanno fronte oggi tredici

consiglieri comunali che da ora in poi

condurranno un’azione politica unitaria,

alzeranno un muro nei confronti

dell’Amministrazione perché è proprio con questi

soggetti che il Sindaco, suo malgrado, si dovrà

confrontare. Invece, le poltrone vuote in

quest’Aula appartengono a quei consiglieri che

fino a qualche mese fa erano inchiodati nelle loro

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RESOCONTO SOMMARIO - 14 - 29 Dicembre 2015

sedie quando dovevano votare il piano di

riequilibrio, chissà per quale interesse a questo

punto, mentre oggi non ci sono, fanno una prova

di forza che non hanno, ed a cui fa capo un

deputato che fa il moralista, allo stesso modo

dell’Amministrazione.

Questi tredici consiglieri sono diversi,

fanno politica ed il gruppo che si è formato ha una

sua progettualità mentre l’Amministrazione si

nasconde dietro una maschera, come se facesse

antipolitica quando invece fa più politica di quelli

che facevano politica! Basti pensare a

quest’ultimo caso del concorso bandito in fretta e

furia per l’assunzione di due dirigenti!

Altrettanto, i due consiglieri comunali del

Sindaco fanno la morale a tutti, mentre non hanno

prodotto alcunché a livello di proposte o

iniziative. Solo interventi di critica e poi il nulla

che si affianca al nulla dell’Amministrazione!

Dichiara infine che il gruppo dei tredici

consiglieri, che comprende anche il presidente

Barrile, che si presenta alla città coeso con un

nuovo progetto politico, darà un voto unanime sul

conto consuntivo. Si tratta di un segnale politico

forte a significare che domani il Sindaco non si

potrà più sedere con quei signori che fino ad oggi

hanno fatto il “governo ombra” della sua

Amministrazione; se vorrà portare atti o proposte

per la città, è con la nuova maggioranza che dovrà

parlare, perché sarà questa a dettare la linea ed i

tempi del Consiglio comunale.

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere Sturniolo. Ne ha facoltà.

LUIGI STURNIOLO, essendo stato

citato più volte in questi giorni ed anche stasera

l’intervento del Sindaco in occasione della

trasmissione televisiva condotta da Giletti, fa

presente di aver deciso alla fine di dire qualcosa,

esprimendo intanto il suo affetto, senza alcuna

retorica, alla collega Sindoni che qualche giorno

fa ha avuto un malore in Aula.

Richiama questo episodio perché reputa

che ci siano più piani dentro cui ci si muove, dei

piani umani, dei piani politici ed istituzionali, ed

un Sindaco deve assumersi la responsabilità

istituzionale dell’Ente che amministra, di tutte le

parti dell’Ente che amministra, anche quella che

in una certa fase gli può essere avversa, perché fa

parte della concezione generale della democrazia

di quell’Ente.

Per questo, reputa che le parole del

Sindaco siano state profondamente sbagliate,

perché se uno è contro le istituzioni, è per

costruire altre istituzioni, a meno che non sia

anarchico; ma nel momento in cui è dentro

un’istituzione, deve salvaguardarne i principi

democratici. Il Sindaco non lo ha fatto ed alcuni

colleghi, per questo motivo e per tutto quello che

sta intorno all’inchiesta su “gettonopoli”, stanno

correndo dei rischi dal punto di vista psicologico.

Detto questo, in questi giorni alcuni

consiglieri hanno sollevato la questione dei tempi

in riferimento alla votazione dei bilanci e, a

questo riguardo, ricorda che l’anno scorso nel

corso di una conferenza stampa insieme alla

collega Lo Presti rilevò che questo elemento del

tempo è fortemente antidemocratico. Nella

democrazia il tempo della riflessione è possibilità

di scelta consapevole e non vale quello che ha

detto ieri il vicesindaco, cioè che c’era il tempo

per analizzare i documenti anche se non

formalmente depositati, perché quello c’è sempre,

ognuno di loro lo fa nella propria responsabilità,

ma in ogni caso i regolamenti consentono dei

tempi con il provvedimento completo. Da lì inizia

il tempo della democrazia!

Nel corso di questi due anni ha

attraversato tutti i sentimenti, dalla tristezza, alla

delusione, alla rabbia, fino al disincanto odierno e

questo gli consente di analizzare lucidamente la

situazione che vive e di guardare al futuro, al

giorno in cui non sarà più, e neanche il Sindaco,

in questo giro di giostra, saranno per strada dove

vigono altre regole ed il consenso bisogna

conquistarselo giorno per giorno. Nel dire questo

cita il Masterplan, documento che probabilmente

nessuno conosce anche se tutti ne parlano,

ritenendo incredibile come in quest’Aula non se

ne sia discusso. Tale documento mette insieme la

dotazione finanziaria che il Sud avrà a

disposizione entro il 2023, inquadrando tale

flusso dentro una narrazione ideologica, quella

del mercato, etc….

Ed i Sindaci che hanno fatto?

Semplicemente quello che facevano i Sindaci

della prima Repubblica con il manuale Cencelli

alla mano!

Richiama ciò perché tra le tante fotografie

che ha insieme a Renato Accorinti, ce n’è una in

cui stendono uno striscione in cui c’è scritto “no

ponte e no TAV”. Cosa voleva dire? Era il no ad

una politica, dato che il modello TAV è il

modello project financing: ebbene, due dei tre

progetti presentati per Messina nell’ambito del

Masterplan sono project financing!

In conclusione, questa Amministrazione

dimostra di non avere alcuna visione politica, un

progetto di rilancio della città, ma acquisisce

quello che riceve dal passato e cerca di portarlo

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RESOCONTO SOMMARIO - 15 - 29 Dicembre 2015

avanti. Non occorreva certo Renato Accorinti per

fare queste cose!

Questo è il totale fallimento!

In definitiva, il processo di illuminazione

di cui parla il vicesindaco non lo vede proprio e

l’emendamento allegato alla delibera, su cui i

revisori esprimono parere favorevole, non spiega

nulla riguardo ai disallineamenti; esso rimanda la

soluzione ad altri documenti, quali il piano di

riequilibrio, mentre i revisori dei conti,

esprimendo parere favorevole, incorrono in una

contraddizione logica dal momento che, a loro

avviso, l’Ente sarebbe strutturalmente deficitario

e quindi non potrebbe darsi, appunto, un piano di

riequilibrio.

Questo è il rendiconto del 2014, l’anno

del rilancio, il primo del piano di riequilibrio, ma

presenta tutte queste criticità: si chiede come

abbia potuto il Sindaco mostrare tanto ottimismo

e fare affermazioni che, però, nulla dicono. Infine,

se fosse vero quanto sosteneva il dottore Zaccone,

cioè che la nota informativa, il prospetto di

conciliazione ed i disallineamenti non sarebbero

elementi particolarmente significativi del conto

consuntivo, che in sé va bene, come mai si è

arrivati solo oggi al dibattito d’Aula contraendone

così enormemente i tempi?

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere Amadeo. Ne ha facoltà.

PIO AMADEO premette di avere, ogni

giorno che passa, sempre più difficoltà ad

intervenire e preannuncia subito il suo voto

favorevole alla proposta di delibera solo perché

corredata del parere reso dai revisori dei conti.

Stasera il Sindaco è in Aula per la prima

volta dopo aver partecipato all’“Arena”, e per

questo desidera dirgli che fra i tanti modi per

prendere le distanze da persone e fatti egli ha

utilizzato in quell’occasione quello più rozzo. Il

Sindaco affermava sempre di avere quaranta

consiglieri, ma in quella circostanza ha detto di

averne due e che nulla aveva a che fare con tutti

gli altri: ha provato disgusto!

Ci sta, in politica, il trarre vantaggio

cinicamente da situazioni dolorose, ma non

vorrebbe che in questi due anni e mezzo il

Sindaco abbia assunto i tratti caratteristici

peggiori proprio di coloro dai quali ama

distinguersi. Certa mala politica è abituata a

recitare a soggetto, cioè calibra gli interventi a

seconda degli interlocutori; e, per aver guardato

con simpatia al fenomeno Accorinti e votato

sempre a favore quanto fosse legittimo votare, si

sarebbe aspettato da un uomo delle Istituzioni

parole, magari ovvie, che però riportassero il

confronto sui binari della razionalità. Parole di

assoluta civiltà, per affermare la presunzione

d’innocenza fino al terzo grado di giudizio o che

il ruolo di un consigliere comunale non si

esaurisce nella partecipazione alle sedute e che

per capire a pieno quanto era successo sarebbe

stato necessario calarsi in una realtà sociale e

politica, messinese o siciliana, dove il rapporto

eletto/elettore è fitto, continuo e costante.

Avrebbe voluto sentirgli dire, ancora, che

la democrazia ha i suoi costi, a meno di non voler

tornare indietro in un’epoca in cui essa era

appannaggio esclusivo dei possidenti. Per quanto

lo riguarda, farebbe pure gratuitamente il

consigliere comunale, a patto però di non

assumersi responsabilità come quelle connesse al

voto sul bilancio.

(Il consigliere Trischitta protesta ed esce

momentaneamente dall’Aula)

Né il Sindaco ha affermato che ci sono un

segretario generale che assevera certe cose, questa

non è la “repubblica delle banane”, ed un

regolamento che le norma.

Riassume la presidenza il presidente

Emilia Barrile.

Tutto ciò gli ha fatto male, ma ci saranno

altre occasioni di chiarimento e, quindi,

scusandosi con i colleghi per essere andato fuori

tema, ribadisce il suo voto favorevole alla

proposta di deliberazione.

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere Fenech. Ne ha facoltà.

LUCIA FENECH interviene, sollecitata

dall’intervento del collega Amadeo, perché non

potrebbe tacere dopo aver sentito certe cose.

In quest’Aula si lamenta che il Sindaco ha

affermato di avere solo due consiglieri, ma in due

anni e mezzo non ci si è riconosciuti neanche tra i

suoi “quaranta consiglieri” o non lo si è

considerato neppure il proprio Sindaco. E se, da

un lato, il collega Zuccarello afferma che nessuno

si accorgerebbe che la Fenech è consigliere

comunale, dall’altro, tutti saltano sulle sedie non

appena si prenota per intervenire: si mettano

d’accordo almeno su questo!

(Alcuni consiglieri protestano ed escono

dall’Aula)

Crede che si siano ben accorti della sua

presenza, in realtà, e non solo per le quattro

proposte di deliberazione avanzate finora o per gli

ordini del giorno e gli interventi prodotti: è

importante infatti, a suo avviso, il modo in cui si

svolge il proprio ruolo in quest’Aula, al di là della

quantità delle cose fatte o di ciò che si dichiara al

microfono ad uso della stampa.

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RESOCONTO SOMMARIO - 16 - 29 Dicembre 2015

Ed a proposito della morale, ciascuno

porta qui la propria persona, i propri valori e modi

di essere, insomma ciò che è. La chiamano

“maestrina”, ma non le importa chi non la

capisce, perché gli altri la valuteranno.

Che l’Amministrazione sia in ritardo e

che non siano difendibili è evidente, ma si è

avviato un percorso e si è fatta tanta strada dal

punto da cui sono partiti, fosse anche solamente

per i risultati unanimemente riconosciuti raggiunti

dall’ATM. Non si può dire una cosa e l’esatto suo

contrario sol perché la politica recita a soggetto,

meglio: “certa politica”, non quella che le

appartiene o che crede appartenga al Sindaco!

Il disgusto e la vergogna di certuni, poi,

sono sempre e solo per gli altri? Per la Fenech,

per il Sindaco, per l’assessore, per il dirigente o il

segretario generale? Ma costoro hanno mai fatto

un esame di coscienza personale? Sarebbe un

buon proposito di fine anno, giusto per continuare

a fare la maestrina, l’etica o la morale.

Personalmente l’ha fatto, ed invita ogni collega a

fare altrettanto prima di vergognarsi delle carenza

altrui.

Voterà a favore questo conto consuntivo,

ma chiede con forza all’Amministrazione di non

metterli più nelle condizioni di dover votare i

provvedimenti finanziari negli ultimi giorni

dell’anno.

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere Russo. Ne ha facoltà.

ANTONIA RUSSO rileva che

finalmente, passo dopo passo, si è arrivati stasera

a trattare in Aula il rendiconto consuntivo del

2014 che avrebbe dovuto essere una fotografia

del 2014 ed invece è la fotografia del fallimento

politico, amministrativo e gestionale di questa

Amministrazione. Inoltre, se il bilancio di

previsione non verrà votato entro il prossimo 31

dicembre, sarà la prima volta che si verifica a

Messina una cosa simile.

Questo è il vero fallimento, perché un

bilancio è la politica di un’Amministrazione e

questo basterebbe già per fare capire quello che si

vuole fare. Quindi non si ha nulla da

programmare e non basta certo la gestione

dodicesimi e la gestione provvisoria, che è la

totale negazione della programmazione.

Il Sindaco ha detto che al momento

dell’elezione ha trovato un disastro con centinaia

di debiti e questo è vero, ma la responsabilità di

questa Amministrazione è non avere fatto

un’operazione verità sui conti del Comune per

coprire invece determinate situazioni del passato.

Il piano di riequilibrio poi è diventato il

“tappeto di casa” sotto il quale nascondere la

polvere” e personalmente aveva chiesto di fare

venire gli ispettori del MEF ma la sua delibera si

è volatilizzata, anche se pare che questi ispettori

siano effettivamente venuti a Messina.

I debiti fuori bilancio censiti nel piano di

riequilibrio dovevano essere comunque sottoposti

all’approvazione del Consiglio ma così non è

stato. Inoltre, il dottore Cama aveva assicurato

che non vi erano debiti fuori bilancio per il 2014

ma le risulta che non sia così e che invece

ammontano a circa 4 milioni i debiti maturati

dopo il piano di riequilibrio.

I dirigenti non dicono nulla, hanno la

bocca chiusa e il dottore Cama si è dovuto

sostituire a loro per fare la relazione sui debiti

necessaria per il bilancio. Il riaccertamento di

sicuro non deve essere fatto dai revisori né

tantomeno il ragioniere generale avrebbe dovuto

fare, per disperazione, una delibera sostitutiva che

non si sa se sia esattamente confacente con tutti i

dati. I debiti fuori bilancio e le incongruenze

esistenti erano stati già segnalati e tutto questo

altera i dati contabili del bilancio.

Per quanto riguarda poi il recepimento e

l’approvazione dei bilanci delle società

partecipate, osserva che mancano questi passaggi

ed i revisori dicono che non si possono quindi

monitorare i relativi dati. Quando si discuterà del

contratto di servizio ATM evidenzierà sul piano

tecnico e giuridico qualche “cavillo”, per usare le

parole dell’assessore Cacciola, mentre non vi è

traccia del contratto di servizio AMAM che pare

si sia volatilizzato.

Inoltre, le delibere sui disallineamenti

dell’AMAM e dell’ATO3 trovano anch’esse

riconciliazione nel piano di riequilibrio, vero e

proprio “anno giubilare” per questo Comune che

ci si augura venga approvato perché altrimenti

non si avrà il perdono dei peccati. Anche

sull’accordo transattivo vi è stata poi qualche

dimenticanza e lo stesso dicasi per il contratto

ATO.

Per quanto riguarda poi la nota

informativa sulle partecipate, osserva che sono

state evidenziate le discordanze con una evidenza

analitica che però personalmente non ha visto. Si

chiede poi dove siano i provvedimenti necessari

per la riconciliazione delle partite debitorie e

creditorie che devono essere adottati entro la fine

dell’esercizio finanziario in corso, anche loro

sono coperti dal piano di riequilibrio e comunque

questa riconciliazione non si vede.

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RESOCONTO SOMMARIO - 17 - 29 Dicembre 2015

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere Vaccarino. Ne ha facoltà.

BENEDETTO VACCARINO, preso

atto del parere favorevole dei revisori, era pronto

a votare a favore ma dopo le dichiarazioni della

collega Russo chiede al segretario generale un

parere di veridicità sull’atto che si sta per votare.

Riprendendo poi quanto detto dalla collega

Fenech, precisa che il consigliere Amadeo ha

voluto solo evidenziare i sentimenti che molti

consiglieri comunali e le loro famiglie provano in

questo momento perché non si sono sentiti tutelati

dal Sindaco.

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere Sindoni. Ne ha facoltà.

DONATELLA SINDONI sente

l’obbligo di ringraziare intanto il consigliere

Sturniolo e la collega Lo Presti per la solidarietà

dimostratale in questi giorni. Per quanto riguarda

poi il bilancio, precisa che si sono usati i toni

giusti che un consigliere deve usare quando viene

attaccato e ricorda all’assessore De Cola che è

rispetto istituzionale anche non fare votare i

bilanci all’ultimo momento.

Chiede allora con forza che non li si

costringa ogni volta a votare gli atti all'ultimo

momento, per rispetto del loro ruolo istituzionale,

a fronte di quel rispetto che l'Amministrazione

richiede molto spesso, nutrendosi delle parole di

moralisti che però impediscono che quello stesso

rispetto venga esercitato!

Sicuramente sono quella “certa politica”

che recita a soggetto, mentre l'“altra politica” non

sa neanche cosa recita! Adesso, rileva con

veemenza, con la rinuncia di una dirigente a

fronte di modalità concorsuali criticate da “certa

stampa” non allineatasi con la politica di questa

Amministrazione, viene detto loro che questa città

è candidata alla mediocrità!

Ma forse il capo di gabinetto Mondello è

stata ereditata da chi c'era prima o è stata

nominata da questa Amministrazione?

Con voce stentorea, afferma che dopo una

dichiarazione che manifesta una caduta di stile

propria di questa Amministrazione, si sarebbe già

dimessa se si fosse ritrovata al posto della

dottoressa Mondello! Non possono sentir dire che

la città è stata condannata alla mediocrità! Ma chi

ha nominato Silvana Mondello, quelli che c'erano

prima o gli attuali amministratori?

Che ai consiglieri il Sindaco risparmi di

mostrare una faccia sempre stupefatta! Che li

risparmi, perché non gli si addice!

Ormai non sa più per quanto tempo il

Sindaco ha continuato a dire che poteva disporre

in quest'aula di 40 consiglieri comunali, per poi

cambiare versione; la sottoscritta non ha mai

chiamato “Renato” il Sindaco Accorinti, perché è

il Sindaco della città e dovrebbe sempre difendere

la città, l'Amministrazione e il Consiglio

comunale, che invece, con affermazioni

televisive, ha svenduto dichiarando di avere solo

2 consiglieri, i suoi consiglieri di riferimento!

Ricorda però al Sindaco, proprio lui che

da “gran moralista” prende le distanze da tutti

loro, che i 2 consiglieri comunali di riferimento

rientrano anch'essi nell'indagine giudiziaria. Non

facciano gli ipocriti, facendo finta che non sia

così! Non si citino false regole, non scritte da

nessuna parte, per cui bisognava aspettare

mezz'ora per l'inizio dei lavori! Quando si grida in

piazza “liberi tutti!”, bisogna però essere

garantisti per tutti, senza condannare invece chi

ha ricevuto un avviso di garanzia e comunque è

sottoposto ad indagini! È la Magistratura che deve

operare! Sempre con evidente veemenza,

sottolinea che non si è garantisti a convenienza e

non si bacchettano i dipendenti comunali

facendoli andar via dalle loro stanze perché ci si

arroga il diritto di dire che si lavora o non si

lavora, chi lavora e chi non lavora!

PRESIDENTE invita la collega a

moderare i toni.

DONATELLA SINDONI, sempre con

foga fa presente di essersi sentita male in una

precedente seduta e continuerà sempre a sentirsi

male, perché esercita il suo ruolo con passione,

con coscienza, con il cuore! Non si è accaparrata

alcun gettone di presenza ma ha sempre compiuto

il proprio lavoro con dignità e impegno!

PRESIDENTE chiede alla collega di

calmare i toni.

(Interruzione della connessione

microfonica)

(La consigliera Sindoni chiede che le si

dia la parola, facendole terminare l'intervento)

Dà la parola alla collega Sindoni.

DONATELLA SINDONI, utilizzando

toni pacati si scusa con la presidenza, con la

stampa e con tutti coloro che stanno assistendo ai

lavori del Consiglio; si scusa con i colleghi se ha

alzato il tono della voce, ma le risulta impossibile

non sentirsi indignata a fronte di certe

affermazioni del Sindaco, che ha dichiarato di non

sapere cosa succedeva in commissione. Il Sindaco

e il segretario generale sapevano perfettamente

cosa accadeva nelle commissioni: innumerevoli

volte si è recata nella stanza del primo cittadino

per rilevare che l'assessore ai servizi sociali non si

presentava ai lavori della commissione! Non sa

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RESOCONTO SOMMARIO - 18 - 29 Dicembre 2015

quante volte ha fatto pervenire richieste di

dimissioni dell'assessore Mantineo! Ebbene, il

Sindaco ha sempre fatto orecchie da mercante: a

voce alta, può affermare che a volte nelle

commissioni non si è lavorato e non si è stati

proficui, perché l'Amministrazione o i dirigenti

non si sono presentati ai lavori!

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

la collega Faranda. Ne ha facoltà.

DANIELA FARANDA si scusa

preliminarmente per essersi in precedenza

allontanata, non essendo in perfette condizioni di

salute e ringrazia preliminarmente il collegio dei

revisori per il suo operato.

Nelle quasi 90 pagine di relazione del

collegio, registra una parte in cui si dice che i

revisori sono andati oltre i loro compiti,

assumendo un'iniziativa ulteriore nel tentativo di

far quadrare i conti e bilanciare i diversi elementi

nell'interesse del Comune di Messina,

nell'interesse del Consiglio comunale!

Ciò detto, non può peraltro non rilevare

che giunti ad oltre metà del loro mandato, perché

per regola un mandato dura cinque anni se niente

e nessuno ne ostacola la prosecuzione, hanno già

assistito alla prima parte di un film che non piace

loro! È apprezzabile l'entusiasmo, l'ideale messo

in campo da alcune componenti della compagine

che regge la città per il volere democratico dei

cittadini, ma non vi è più spazio, non vi è più la

pazienza di considerare un banco di prova quanto

accaduto, dopo due anni e mezzo, ancora

concedendo margini e deroghe, o perdonando

sbavature che costano il bene e l'assetto della

città!

A metà percorso è inaccettabile addurre

come responsabili delle carenze ordinarie “quelli

che c'erano prima”; dopo quasi tre anni è

tragicomico parlare di intoppi del sistema

informatico per giustificare la mancata

presentazione di un atto finanziario di prioritaria

importanza!

Si è interrogata lungamente su alcune

uscite pubbliche dell'Amministrazione ad ha

vagliato una serie di possibilità!

Si è chiesta se non fossero alla fine

intervenuti un'ironica battuta o uno scherzo!

Parlano lingue diverse o si sta tentando di

offendere l'intelligenza loro e dei cittadini

messinesi? Quel bilancio di previsione che il

Sindaco avrebbe garantito che sarebbe stata

approvato nei termini, non lo si è potuto

completare per il cattivo funzionamento dei

rapporti comunicativi tra ragioniere generale e

dipartimenti: una tale affermazione, fatta ieri

dall’assessore Signorino, non ha alcun senso! È

infatti un'affermazione senza senso, infondata! Il

Comune di Messina dispone di professionalità

scelte dall'Amministrazione, come il segretario

generale scelto dall'Amministrazione e fortemente

voluto, segretario generale che svolge anche tutta

una serie di altre funzioni e che avrebbe dovuto

occuparsi anche delle problematiche incriminate!

Aveva presentato un'interrogazione per

chiedere a che punto si fosse arrivati con

l'ammodernamento dei sistemi informativi

dell'ente; oggi si chiede al Consiglio di votare il

conto consuntivo del 2014, a fine 2015, riveduto e

corretto diverse volte perché carente di parti perse

per strada o mai inserite. Il commissario ad acta

dottoressa Leonelli, li diffida ad approvare il

bilancio entro il termine del 30 dicembre! Aveva

allora chiesto ieri al presidente di invitare il

commissario in Aula perché capisse in quali

condizioni sono chiamati a votare un atto così

importante e delicato! Dovrebbero votare in base

alla fiducia, ma fiducia verso chi? Nei riguardi di

un esecutivo che ha ampiamente dimostrato di

non meritare tale fiducia? In coscienza, per questa

ragione aveva chiesto che in Aula venisse il

commissario ad acta: è infatti molto semplice

intimare e diffidare freddamente. Si è lesa la

democrazia! Si vive infatti sotto un continuo

ricatto perché non bene operando si condanna

tutta la città, e allora sono qui presenti, tutti loro

stanchissimi, ma presenti per senso di

responsabilità nel tentativo di votare un atto che

possa “risolvere” i problemi della città!

Il senso di responsabilità è però separato

dall'incoscienza da un filo troppo sottile e per

troppo tempo si sono ritrovati obbligati a restare

in bilico tra queste due terre di incertezza, di

inaffidabilità, che non possono rappresentare il

bene della città di Messina! Scegliere sempre

sotto il ricatto continuo del tempo che scorre e

delle ore che stanno finendo, non può essere il

bene per Messina! Da consigliere eletto dai

cittadini e non calato dall'alto per fare questo o

quel giochino, rende conto prima di tutto alla sua

coscienza ad ai suoi concittadini! Comprende che

il Sindaco di volta in volta abbia bisogno di

commentare con i suoi vicini gli interventi dei

consiglieri, ma sarebbe più opportuno che

ascoltasse ciascuno di loro, perché ciascuno di

loro è uno dei 40 consiglieri dell'Aula! Rende

conto solo ai suoi cittadini e alla sua coscienza, e

basta! Non compirà nessuna azione non aderente

a ciò che pensa e alla sua onestà intellettuale,

come sempre ha fatto! Non ammette e chiede che

non si giochi più ad offendere la loro intelligenza

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RESOCONTO SOMMARIO - 19 - 29 Dicembre 2015

né quella dei cittadini messinesi! Non si possono

addurre scuse inconsistenti, attribuendo

responsabilità che sono nebulose e poco chiare:

non lascia più questo spazio a nessuno e non

ritiene che vi siano prima di tutto le condizioni

temporali per continuare a tollerare come alibi

l'inesperienza dell'Amministrazione!

L’Amministrazione ha infatti ormai maturato

sufficiente esperienza e dispone di tutti gli

strumenti che desidera, persino tutte le

competenze professionali che può consultare

serenamente, dopo averle scelte, come fa la

sottoscritta pagando di tasca propria per farsi

aiutare a leggere le carte quando queste carte

arrivano e farsi ragguagliare su atti e regolamenti,

quando è chiamata qui ad esprimere un voto! Non

è accettabile la giustificazione che continuano ad

ascoltare ogni giorno, né lo scaricabarile fatto con

quelli che c'erano prima perché dopo quasi tre

anni, “quelli che c'erano prima” sono ormai

“quelli che ci sono oggi”!

Comprende il Sindaco che si diverte a

commentare quando ciascuno di loro fa una

dichiarazione di voto non conforme a ciò che il

primo cittadino pensa! Questa sera sino all'ultimo

momento hanno ricevuto una serie di atti, sempre

diversi, e sono sempre costretti a leggere

velocemente senza avere il tempo di capire e

sapere come votare! Non ci sta a questo gioco! Ha

letto tutte le pagine scritte dai revisori dei conti,

sebbene non sia un economista, nel tentativo di

capire un bilancio consuntivo che non rinuncia

comunque ad alcune opacità che lo hanno

caratterizzato in tutto il percorso seguito!

Non vuole entrare troppo nel tecnicismo

ma, solo per citare alcuni esempi, rileva che in un

Comune come quello di Messina in stato di deficit

strutturale, vi sono dei parametri che andrebbero

rispettati con la puntuale appostazione di risorse.

Sembra loro evidente che la presenza di un

disallineamento tra i bilanci delle società

partecipate e il consuntivo, necessiti in maniera

assoluta dell'indicazione del ragioniere generale

sul modo in cui tali disallineamenti verranno

superati. Non le è infatti sufficiente il rinvio

continuo al fantomatico piano di riequilibrio! Non

viene detto come tali criticità verranno superate in

futuro! Non può essere attendibile un bilancio che

non veda sovrapponibili i dati delle società

partecipate con quelli dell'ente partecipante, e non

occorre ricordare che anche in ambito civilistico

questo allineamento è conditio sine qua non per la

formazione di un bilancio veritiero! Per questo

motivo, non si sentono di approvare e votare un

tale bilancio che presenta opacità non risolte, e

non permette nemmeno di immaginare in che

modo queste opacità verranno risolte!

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere Trischitta. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE TRISCHITTA cercherà di

essere breve, dopo aver garantito la sua presenza

sin dalle ore 12,30.

Interviene, anche come dichiarazione di

voto, per esprimere il voto di un gruppo allargato

riconducibile a Forza Italia.

Preliminarmente, rileva però come gli

interventi precedenti che fanno riferimento alla

presenza di atti non veritieri, impongano alcuni

chiarimenti, anche perché sono abituati ad

interventi terroristici che ormai non sortiscono

alcun effetto essendo stati puntualmente smentiti

nel tempo.

I revisori hanno ribadito a più riprese,

anche in sedute straordinarie della prima

commissione, che la nota informativa non incide

minimamente sui conti del bilancio, cristallizzati

all'anno 2014. La nota informativa spiega ragioni

e prospettive utili a rimediare alle cause che

hanno creato disallineamenti. Anche senza

l'integrazione della nota informativa, avrebbe

votato il bilancio.

Con riguardo poi al prospetto di

conciliazione, fa presente che si tratta di un

semplice prospetto voluto dalla legge, che non

incide minimamente sui conti del bilancio. Per

quanto attiene ai debiti fuori bilancio, che

rappresentano l'elemento più importante

evidenziato, è vero che vi è stata la mancanza di

alcuni dirigenti nel fornire prontamente

l’elencazione di tali debiti, è vero che senza

determinate precisazioni il documento non si

sarebbe potuto votare, ma è pure vero che, a

seguito della sua richiesta di attivazione della

procedura di demansionamento dei dirigenti, i

debiti fuori bilancio sono stati forniti. È vero, ci

sono 4 milioni circa di debiti, ma nell’avanzo di

14 milioni c’è il fondo rischi che copre l’intera

somma e nel bilancio di previsione tali debiti

dovranno trovare adeguata copertura. Poi, a chi

piange sempre contro il piano di riequilibrio,

vorrebbe dire che la sua mancata approvazione dà

la possibilità al Comune di Messina di avere

notevoli vantaggi se è vera la notizia secondo cui

molti debiti si potranno spalmare addirittura in

trent’anni e se è vero pure che hanno vinto

parecchi contenziosi.

Detto questo, considerato il parere

favorevole dei revisori dei conti, seppur

rimodulato più volte, e considerati

l’emendamento del collega Santalco e

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RESOCONTO SOMMARIO - 20 - 29 Dicembre 2015

l’integrazione fatta dalla Giunta, a nome del

gruppo di Forza Italia e dei gruppi politicamente

vicini, dichiara un voto favorevole per non

danneggiare ulteriormente la città. Si porti a casa

quest’altro risultato nell’esclusivo interesse della

città, con il forte rammarico di non poter

approvare il bilancio di previsione, auspicando

che ciò non determini il blocco dei servizi sociali

ed altre conseguenze.

Per parte loro, hanno fatto il loro dovere

fino in fondo e, lasciando separato il giudizio nei

confronti delle parole utilizzate dal Sindaco nei

confronti dei consiglieri comunali, votano solo

per la città.

Il gruppo ha deciso di fare andare avanti il

Consiglio comunale per cercare di dare nuove

prospettive alla città, ma non è detto che, in sede

di valutazione del prossimo bilancio, non si

decida di porre fine all’avventura

dell’Amministrazione e del Consiglio.

PRESIDENTE mette in discussione

l’emendamento n. 1, presentato dall’assessore

Signorino, che riporta tutti i pareri favorevoli (il

testo è agli atti della segreteria generale).

Non essendovi richieste di intervento, lo

mette in votazione: presenti 24, favorevoli 20,

astenuti 3, contrari 1; viene accolto a

maggioranza.

Mette in discussione l’emendamento n. 2,

presentato dal consigliere Santalco ed altri, che

riporta tutti i pareri favorevoli (il testo è agli atti

della segreteria generale).

Ha chiesto di intervenire il primo

firmatario. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE SANTALCO fa presente

che questo emendamento non è altro che la

formalizzazione dell’intervento sulla materia del

commissario ad acta.

Avrebbe piacere che il presidente del

Consiglio esprimesse un voto favorevole anche se

la prassi vuole che il presidente si astenga,

rappresentando ella oggi il punto di riferimento

del nuovo gruppo che si è formato.

PRESIDENTE sospende brevemente i

lavori per una riunione del gruppo di Forza Italia.

La seduta, sospesa alle ore 19,49, viene

ripresa alle ore 19,55.

PRESIDENTE mette in votazione

l’emendamento: presenti 24, favorevoli 15,

astenuti 6, contrari 3; viene accolto a

maggioranza.

Sulla delibera, chiede di intervenire per

dichiarazione di voto il consigliere Burrascano.

ANGELO BURRASCANO dichiara il

voto favorevole del gruppo del Megafono, alla

luce dei pareri dei revisori dei conti e del

ragioniere generale.

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere Contestabile. Ne ha facoltà.

SIMONA CONTESTABILE interviene

perché non può esimersi dall’esprimere la rabbia

e la difficoltà nel votare oggi questo bilancio che

fotografa l’inettitudine e l’incapacità assoluta

dell’Amministrazione, anche se tutto ciò non la

coglie di sorpresa, né la indigna, poiché già nel

giugno del 2013 sapeva che Renato Accorinti non

era il suo Sindaco, avendo votato un altro

candidato, reputando che rappresentasse

un’opportunità per la città. Tiene a precisarlo

poiché non rinnega assolutamente il passato,

sebbene si possa dire che oggi la geografia

politica dell’Aula sia cambiata, era

all’opposizione prima, lo è ancora adesso. Non si

tratta quindi di una dichiarazione di fiducia verso

la Giunta attuale, il voto favorevole è solo per la

fiducia che nutre verso i revisori dei conti, il cui

lavoro svolto le dà sicurezza e le consente di

assumere questa decisione.

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere Santalco. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE SANTALCO, richiamando

quanto già detto dal consigliere Trischitta, fa

presente al Sindaco che rimane aperta la richiesta

di rimodulazione della delega al bilancio, di una

valutazione attenta del comportamento del

ragioniere generale e di un richiamo formale

anche nei confronti del direttore generale per non

aver saputo portare ad unità tutta la compagine

dirigenziale.

Atteso che la loro è una posizione

politica, nel senso che non faranno più sconti a

nessuno, attendono dal Sindaco risposte concrete

alle loro richieste, dopo l’approvazione del

bilancio di previsione 2015.

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere Lo Presti. Ne ha facoltà.

ANTONIA LO PRESTI fa presente che,

se è vero che il parere dei revisori dei conti è

favorevole, non si può non sottolineare che in

realtà ci sono tre pareri differenti, non c’è un

unico parere finale. Fra l’altro, i pareri

conservano quasi tutte le criticità, nonostante i

correttivi posti in essere dalla Giunta. Non

sfuggirà a nessuno peraltro che le stesse critiche

sono state mosse pure dalla Corte dei conti.

Oggi, l’esercizio democratico del

Consiglio comunale è stato degradato

definitivamente a mera formalità, a testimonianza

della svolta autoritaria intrapresa

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RESOCONTO SOMMARIO - 21 - 29 Dicembre 2015

dall’Amministrazione; lo strozzamento dei tempi

di approfondimento e di discussione è un atto di

prepotenza, violento, un’offesa al fondamento

democratico del confronto, inaccettabile!

Per dignità, allora, il gruppo misto

preferisce bocciare in piena autonomia il conto

consuntivo prima che siano altri organi di

controllo a farlo.

Infine, hanno deciso di votare contro

l’emendamento del collega Santalco, perché se

fosse vera l’interpretazione data della “diffida ad

approvare” del commissario ad acta, cioè votare

favorevolmente, si tratterebbe di una gravissima

ingerenza, specificando che “approvare” è da

intendere nel senso di esprimere un voto.

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere David. Ne ha facoltà.

PAOLO DAVID ringrazia tutti i

componenti dei gruppi di opposizione e coglie

l’occasione per comunicare che lascia il ruolo di

capogruppo del Grande Sud al consigliere

Vaccarino, scelta sofferta ma convinta. Ha

bisogno di riposare e di dedicare più tempo al

proprio lavoro, ma sarà sempre accanto al collega

Vaccarino ed ai colleghi di gruppo. Infine, augura

a tutti buon lavoro e li ringrazia perché sta

iniziando finalmente la politica con la maiuscola,

una politica di gruppo fatta di condivisione, con

cui potranno intraprendere un percorso e

dimostrare che non erano “sbagliati” quando

appartenevano ad un altro partito, ma che

sbagliato è il partito da cui provengono.

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere Sottile. Ne ha facoltà.

FABRIZIO SOTTILE desidera integrare

il suo precedente intervento rifacendosi alle

parole del collega Sturniolo: non è arrivato ancora

alla fase del disincanto, è ancora in quella della

rabbia.

Vuole dire che “questa gente” da cui il

Sindaco ha preso le distanze nella trasmissione

televisiva è la stessa che, ancora una volta,

approverà un provvedimento

dell’Amministrazione per senso di responsabilità.

Quel senso di responsabilità che lo indusse a suo

tempo, contattato dall’assessore Signorino, a

sollecitare presso i rappresentanti del suo partito

in Senato l’approvazione di certi emendamenti

necessari alla macchina amministrativa. È la

stessa gente che in maniera silenziosa dà un

contributo a questa Amministrazione e che, poi, si

vede additata dal Sindaco di fronte alla platea

televisiva.

Ad ogni modo, preannuncia il loro voto

favorevole.

PRESIDENTE fa presente che il

segretario generale ha apposto il parere

favorevole di legittimità sull’estratto della

proposta di delibera originaria.

(Il consigliere Vaccarino chiede che il

segretario generale lo affermi direttamente)

Osserva che lo sta dichiarando lei, alla

presenza del segretario che non smentisce!

Mette in votazione la proposta di

deliberazione: presenti 24 consiglieri, viene

approvata con 20 voti favorevoli, 3 contrari ed 1

di astensione.

Mette quindi in votazione l’immediata

esecutività della delibera: presenti 21 consiglieri,

viene approvata con 15 voti favorevoli, 3 contrari

e 3 di astensione.

Mozione d’ordine

PRESIDENTE ha chiesto di intervenire

il consigliere Trischitta. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE TRISCHITTA, in

considerazione della sua urgenza, chiede

l’inversione dell’ordine del giorno per trattare la

proposta di deliberazione di cui al numero 18

dell’ordine del giorno, relativa al contratto di

servizio per il trasporto pubblico.

PRESIDENTE, nessuno chiedendo di

intervenire sulla mozione del collega, la mette in

votazione: presenti 3 consiglieri, in mancanza del

numero legale chiude la seduta e la sessione del

Consiglio comunale.

La seduta ha termine alle ore 20,24.

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RESOCONTO SOMMARIO - 22 - 29 Dicembre 2015

RESODAT

Centro di Documentazione

a cura dell’Ufficio Resoconti

E’ in funzione presso l’Ufficio Resoconti un

centro di documentazione definito RESODAT.

La creazione di un centro di documentazione

scaturisce dall’esigenza di essere informati, come

possibilità cioè di gestire le situazioni e i problemi

conoscendoli.

Necessariamente, questo lavoro di

documentazione dà conto di tutti gli interventi, delle

dichiarazioni, delle decisioni assunte e delle

affermazioni rese nel corso di tutte quelle attività

istituzionali per le quali l’Ufficio Resoconti è stato

chiamato a svolgere la sua funzione in termini di

resocontazione sommaria ed integrale.

ARGOMENTI TRATTATI NEL

CORSO DELLA SEDUTA E

RIFERIMENTI CONSILIARI:

- Conto consuntivo anno

2014; seduta del 17

dicembre 2015.