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COMUNE DI MESSINA - CONSIGLIO COMUNALE
RESOCONTO SOMMARIO
210.
SEDUTA DI MARTEDI’ 29 DICEMBRE 2015
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE EMILIA BARRILE
INDI
DEL CONSIGLIERE ANZIANO BENEDETTO VACCARINO
INDICE
Pag. Proposta di deliberazione: Abbate Carlo (Democratici riformisti) 7 Amadeo Pio (Sicilia democratica) 15 Burrascano Angelo (Il megafono) 20 Contestabile Simona (Forza Italia) 20 David Paolo (Pid grande sud) 12, 21 Faranda Daniela (Nuovo centro destra) 18 Fenech Lucia (Renato Accorinti Sindaco) 15 Lo Presti Antonina (Gruppo misto) 10, 20 Parisi Pier Luigi (Forza Italia) 11 Russo Antonia (Gruppo misto) 16 Santalco Giuseppe (Felice per Messina) 8, 20 Sindoni Donatella (Pid grande sud) 17 Sottile Fabrizio (Siamo Messina) 12, 21 Sturniolo Luigi (Gruppo Misto) 14 Trischitta Giuseppe (Forza Italia) 19 Vaccarino Benedetto (Pid grande sud) 17 Santi Daniele Zuccarello (Pid grande sud) 13 Presidente 5 Sindaco 5 Ass. Signorino 3 Dott. Zaccone 7, 11
Pag. Mozione d’ordine: Trischitta Giuseppe 21 Presidente 21
RESOCONTO SOMMARIO - 2 - 29 Dicembre 2015
A cura dell’ufficio resoconti
Avvertenza: Il resoconto sommario è una
sintesi immediata in cui vengono riportati i
passaggi più importanti degli interventi fatti dai
consiglieri comunali e dai componenti
dell’Amministrazione comunale in Aula
consiliare.
I resocontisti sommari scrivono una
sintesi degli interventi nello stesso momento in
cui questi interventi vengono fatti, quindi
contestualmente ai lavori assembleari.
Così come avviene alla Camera dei
Deputati e al Senato della Repubblica, i
resocontisti sommari utilizzano, nello scrivere, i
segni convenzionali della lingua italiana, senza
sussidi tecnici, meccanici, elettronici o
informatici, e senza l’ausilio di alcuna
registrazione magnetica.
Per la redazione del resoconto sommario,
viste le particolari competenze e gli specifici
requisiti che il compito richiede, la Camera dei
Deputati e il Senato della Repubblica utilizzano i
consiglieri parlamentari, figure cui è attribuita,
nei relativi contesti, la massima qualifica
funzionale.
Fatta salva l’eventuale e doverosa
correzione relativa ad eventuali travisamenti del
pensiero degli oratori, qualora gli interessati
riscontrino la necessità di una disposizione più
analitica e puntuale dei loro interventi, potranno
richiedere, ad uso personale, lo stralcio del
resoconto integrale che interessa, che verrà
redatto dal servizio resoconti nei tempi tecnici
necessari.
RESOCONTO SOMMARIO - 3 - 29 Dicembre 2015
Il Consiglio comunale è convocato alle
ore 13,00.
La seduta ha inizio alle ore 14,37.
(Svolge le funzioni di segretario il
vicesegretario generale vicario, dottore Bruno)
PRESIDENTE, presenti 22 consiglieri,
dichiara valida la seduta e nomina scrutatori i
colleghi Cardile, Pagano e Risitano.
(Entra in Aula l’assessore De Cola)
Mozione d’ordine
PRESIDENTE fa presente che il
Consiglio comunale è stato diffidato dal
commissario ad acta perché esamini la proposta
di deliberazione riguardante il rendiconto di
gestione dell’esercizio finanziario 2014 e,
pertanto, propone all’Aula l’inversione
dell’ordine del giorno per procedere con la sua
trattazione.
(L’Aula è favorevole)
Proposta di deliberazione
PRESIDENTE mette in discussione la
proposta di deliberazione di cui all’ordine del
giorno aggiuntivo del 18/12/2015, avente ad
oggetto “rendiconto di gestione esercizio
finanziario 2014”, proponente l’assessore al
bilancio, professore Signorino, che riporta tutti i
pareri favorevoli.
In attesa che l’assessore arrivi in Aula,
sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle ore 14,41, viene
ripresa alle ore 14,45.
(Sono presenti il Sindaco e l’assessore
Signorino)
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
l’assessore Signorino, per illustrare la proposta di
deliberazione. Ne ha facoltà.
ASS. SIGNORINO introduce il dibattito
evidenziando come l’Aula sia chiamata a valutare
oggi, ancora una volta con eccessivo ritardo, un
provvedimento che rappresenta una cerniera tra
passato e futuro. Lo è per due ragioni.
La prima risiede nel fatto che si tratta
dell’ultima rendicontazione resa con il vecchio
sistema di contabilità. A tal proposito si noti che
il riaccertamento dei residui, nel rispetto dei
principi e criteri del TUEL ed ottenendo dal
dirigente della ragioneria l’allineamento dei dati
con la contabilità dell’Ente, li ha a lungo
impegnati, col proficuo supporto dei revisori dei
conti, anche dopo l’approvazione dell’originario
schema di rendiconto da parte della Giunta il 26
giugno scorso. Esso costituisce l’atto
propedeutico al riaccertamento straordinario che
seguirà l’approvazione della delibera segnando il
passaggio integrale alla “contabilità armonizzata”.
Evidenzia poi che la gestione
amministrativa nel 2014 raggiunge importanti
risultati di consolidamento del percorso di
risanamento finanziario dell’Ente, consentendo di
affrontare il presente in maniera sostenibile, pur
tra tante complessità. Sottolinea comunque il
grande sforzo compiuto dal personale della
ragioneria, che non si è risparmiato neppure nei
giorni festivi operando in condizioni difficili e
con un sistema informatico inadeguato.
Precisa che il parere dei revisori attesta,
tra l’altro, la regolarità delle procedure per la
contabilizzazione delle entrate e delle uscite, la
corrispondenza tra i dati di bilancio e le scritture
contabili, il rispetto della competenza finanziaria,
la corretta rappresentazione del conto del
bilancio, la corrispondenza delle entrate vincolate
con gli impegni di spesa, il rispetto dei limiti di
indebitamento, il contenimento delle spese per il
personale, i rapporti di debito/credito con le
partecipate, l’effettuazione del riaccertamento dei
residui.
In merito poi ai pagamenti, secondo i
revisori i mandati risultano corretti e
l’anticipazione di tesoreria e gli indebitamenti
rientrano nei limiti di legge. Gli agenti contabili
hanno reso il conto della loro gestione in modo
regolare, vi è una coincidenza tra pagamenti e
riscossioni e le verifiche di cassa sono state
eseguite con periodicità trimestrale. In particolare,
la cassa comunale ha chiuso con un attivo di oltre
7,7 milioni di euro, di cui 5,3 milioni realmente
disponibili e 2,4 vincolati per provvedimenti
esecutivi.
A differenza degli anni precedenti, nel
2014 l’anticipazione è stata totalmente restituita
al 31 dicembre, permane un eccessivo ricorso
all’anticipazione di liquidità ma vi è una
tendenziale diminuzione. Dai dati preliminari del
2015 già comunicati alla Corte dei conti risulta
che il ricorso cumulato all’anticipazione di
tesoreria si è ridotto di 40 milioni nel 2014
passando da 196 a 155 milioni ed i giorni di
mancato ricorso all’anticipazione, pari a zero nel
2013, sono risultati 14 nel 2014 e 38 nel primo
quadrimestre 2015.
La gestione di competenza presenta un
avanzo di circa 8,7 milioni di euro, mentre la
differenza tra le entrate correnti ed il totale delle
spese correnti è risultata positiva nel 2014 per
RESOCONTO SOMMARIO - 4 - 29 Dicembre 2015
oltre 7,5 milioni di euro e il saldo di parte
corrente, che prima era pari a zero, è stato di
10,2 milioni di euro nel bilancio 2014. Il risultato
di amministrazione presenta un saldo positivo per
quasi 17 milioni di euro, al netto della quota
vincolata in conto capitale che ammonta a 4,3
milioni di euro.
In questo modo il bilancio 2014 assorbe
pienamente il deficit degli anni precedenti e
consente di affrontare in maniera adeguata
l’esigenza di costituire il fondo svalutazione
crediti, istituendo un adeguato fondo rischi per il
2015 di 4,5 milioni di euro. Risulta rispettato
anche il patto di stabilità e l’Ente non è in
condizione di deficitarietà strutturale, peraltro in
questa valutazione l’Amministrazione è
confortata dall’esito del referto emesso dalla
Corte dei conti per il consuntivo 2013 che è
positivo. Inoltre, la dipendenza dai trasferimenti
statali non supera il 10 per cento ed in questo
senso Messina è il terzo Comune virtuoso in
Italia.
Il bilancio però evidenzia anche alcuni
punti di criticità gestionale e, fermo restando che
l’Ente ha migliorato la sua capacità di riscossione,
occorre potenziare questo aspetto. Il recupero dei
crediti e la riscossione coattiva sono di
competenza del concessionario, ovvero
“Riscossione Sicilia”, verso cui l’ufficio tributi ha
svolto e continua svolgere una pressante azione di
sollecito. L’Amministrazione ha anche dato
seguito ad un’iniziativa giudiziaria, riassumendo
davanti al giudice contabile un’azione per il
risarcimento del danno che sarà discussa nella
prima metà del prossimo anno.
La lotta all’evasione fiscale ha portato
a nuovi accertamenti per 4 milioni di euro, dei
quali quasi il 50 per cento è stato riscosso nel
corso dell’anno. Per potenziare la capacità di
riscossione si sono avviate un’azione di
formazione del personale e la dotazione di nuovi
sistemi di gestione dei crediti e, inoltre, quanto
prima il Comune si doterà anche di una struttura
informatica adeguata che faciliterà la gestione ed
il controllo.
Le società partecipate costituiscono
ancora elemento di criticità ma nel 2015
l’Amministrazione ha già intrapreso il percorso
della loro riorganizzazione, adottando la delibera
sulla ricognizione e il decreto sulla
razionalizzazione delle aziende partecipate. Lo
scorso 9 dicembre la Giunta ha anche approvato
la delibera n. 741 per fissare i criteri assunzionali
ed il contenimento dei costi del personale.
(Entra il Aula il ragioniere generale)
Ora non è più possibile per le società
partecipate assumere personale senza procedure
di evidenza pubblica e senza autorizzazione del
controllante. Con la delibera 47/C dello scorso 7
luglio è stata poi cristallizzata la condizione di
società in house providing dell’AMAM,
statuendo gli istituti del controllo analogo e le
modalità di esercizio dello stesso da parte del
Comune. Queste delibere saranno portate al più
presto all’esame del Consiglio e la loro
discussione consentirà all’Amministrazione di
effettuare un controllo diretto ed efficiente.
Per quanto riguarda poi la riduzione delle
spese correnti e di quelle in conto capitale l’Ente
ha adottato adeguate strategie, ma permangono
divergenze con i revisori rispetto ai parametri nn.
5 e 6 della deficitarietà strutturale. In particolare,
per il parametro 5 l’Amministrazione ritiene che
nel computo si devono conteggiare i pagamenti
dell’anno in corso, mentre secondo i revisori
devono essere conteggiati anche i vincoli per
esecuzione forzata maturati nelle gestioni
precedenti.
Il Comune di Catania segue però lo stesso
criterio seguito da questa Amministrazione e
comunque la differenza di posizione rispetto al
parametro 6 è nota al Consiglio, perché è già
emersa nel consuntivo 2013. E’ anche vero però
che la Corte ha preso atto delle diversità
interpretative e non ha sanzionato il bilancio; se la
Corte non avesse concordato con l’interpretazione
dell’Amministrazione avrebbe dovuto rilevare il
mancato rispetto del parametro e dichiarare l’Ente
in condizione di deficitarietà strutturale.
Avrebbe dovuto anche applicare le
conseguenti sanzioni, ovvero disporre la non
presentabilità del piano di riequilibrio, dichiarare
il dissesto e l’incapacità assunzionale dell’Ente.
Niente di tutto questo è avvenuto ed anche il
Ministero, approvando il piano del fabbisogno del
personale, non ha rilevato la violazione del
parametro 6. Per adeguarsi alle criticità
evidenziate dai revisori, la Giunta ha comunque
predisposto un ulteriore emendamento al
rendiconto ed ora lo presenterà.
Si ricorda però che questa
Amministrazione ha ereditato una condizione
finanziaria di grave deficitarietà strutturale
conclamata dalla Corte dei conti, con problemi
nei pagamenti, incapacità assunzionale, arretrati
nella corresponsione delle spettanze ai dipendenti
e ritardi cronici nella presentazione dei documenti
contabili.
L’Ente ora non è più in condizione di
deficitarietà strutturale, ha un avanzo di
RESOCONTO SOMMARIO - 5 - 29 Dicembre 2015
Amministrazione, ha rispettato i termini di legge
per i pagamenti ed ha anche avviato le procedure
per la stabilizzazione dei precari. Nonostante il
blocco dei trasferimenti del Ministero perché
ancora non è stato approvato il bilancio di
consuntivo, si sono potuti pagare regolarmente gli
stipendi e sono stati garantiti i servizi.
Permane purtroppo il ritardo nella
presentazione dei documenti contabili, ma si
stanno affrontando con interventi strutturali gli
altri punti di criticità gestionale evidenziati
dall’organo di revisione.
Occorre dar corso ad una più efficiente
produzione di documenti e atti finanziari.
Notevoli e innegabili sono i risultati ottenuti per
la stabilizzazione strutturale dell'Ente, come
oggettivi sono gli elementi di criticità tuttora
presenti e che, evidenziati opportunamente dai
revisori, necessitano di interventi profondi a
livello di formazione, infrastrutturazione e
organizzazione della macchina amministrativa.
Tali interventi sono stati già individuati e avviati
dall'Amministrazione. Coglie l’occasione per
rilevare che il dibattito politico tende spesso ad
evidenziare solo gli aspetti negativi o
esclusivamente positivi di una “gestione”; una
corretta valutazione deve invece tenere nel debito
conto tanti gli uni quanto gli altri aspetti e deve
svilupparsi in maniera contestualizzata e non
statica, ma dinamica.
Il dato statico relativo all'altezza di una
persona, non permette di per sé di definire se il
soggetto sia alto o basso: se si tratta di un adulto,
potrà essere considerato basso ma se il soggetto è
un bambino di otto anni non potranno che
definirlo altissimo! Nel primo caso il valore sarà
destinato a ridursi sempre più nel tempo, nel
secondo aumenterà ancora!
Al di là della metafora, tornando ai
risultati finanziari attestati dal rendiconto 2014, fa
presente che è evidente ed innegabile che pur
nella complessità del cammino intrapreso e nella
presenza di elementi di criticità, il percorso di
recupero in atto è quello giusto e di ciò danno
ampia testimonianza i risultati complessivi della
gestione 2014 valutati in chiave dinamica e con il
corretto riferimento alle condizioni di partenza!
Su questi risultati, consapevoli dei punti
di criticità esistenti ed avendo individuato e
avviato gli interventi necessari, l'Amministrazione
esprime soddisfazione sottoponendo alla
discussione del Consiglio un bilancio veritiero ed
approvabile. Decisamente si comincia a respirare
un'aria nuova a Messina e nel Paese: confortano i
dati macroeconomici e l'impegno del Governo per
il Sud. La Giunta comunale vuole, insieme alla
città, contribuire a questo percorso, partecipando
alla costruzione di una politica nuova che vuole
cambiare in meglio molte cose: la partecipazione
a questo processo di riforme in atto, può
permettere alla città di Messina di rialzarsi per il
bene comune e per il bene di tutti i suoi cittadini!
Il suo, il loro, è un appello politico a
guardare i dati di fatto che portano all'esame del
Consiglio e della città di Messina. Il loro è un
appello a guardare avanti e al futuro, convinti che
questo è il sentimento autentico che anima e
animerà le forze politiche, sociali, civiche e
produttive di tutta la città di Messina, di cui
continueranno a farsi interpreti.
PRESIDENTE, prima di dare la parola al
Sindaco, rileva come la presenza del primo
cittadino sia anche collegata al documento
trasmesso da alcuni gruppi consiliari. Dà lettura
di un tale documento, con cui si rileva che i
deputati di Forza Italia e i consiglieri comunali di
Forza Italia di Messina prendono atto del
fallimento della gestione economica e finanziaria
attuata dall'assessore al bilancio, dal ragioniere
generale e dal direttore generale: tutti gli impegni
assunti sulla tempestiva presentazione del
bilancio sono stati disattesi e nessuna
giustificazione può accamparsi! Dopo quattro
rimodulazioni del conto consuntivo, il Consiglio
comunale, costretto a subire diffida dal
commissario ad acta, non è stato ancora messo in
condizione di esprimersi compiutamente. Non vi è
traccia del bilancio di previsione 2015, come mai
accaduto in passato.
Se convinto che in ogni caso il documento
contabile vada votato perché sarebbero state
superate tutte le criticità emerse, in ciò supportato
da un parere non criptico dei revisori e da tutti gli
altri espliciti visti favorevoli in linea tecnica,
legale e amministrativa, il Sindaco dovrà
presentarsi alla città chiedendo a tutti i partiti
presenti in Consiglio e rappresentati da soggetti
legittimati (legittimati alla sfiducia così come
legittimati ad assicurare il numero legale e il voto
in Aula), di condividere la responsabilità
dell'adozione dello strumento economico-
finanziario.
La firma è di alcuni capigruppo, Paolo
David, Pagano, Trischitta e Santalco.
Dà la parola al Sindaco.
SINDACO, nel rispetto di tutte le
posizioni, dopo la lettura dettagliata da parte
dell'assessore al bilancio, fa presente che sono
presenti dati così chiaramente oggettivi da non
poter lasciare dubbio alcuno. Sa peraltro che i
RESOCONTO SOMMARIO - 6 - 29 Dicembre 2015
numeri possono essere ribaltati in base alle
diverse visioni politiche, favorendo la fantasia al
potere!
Per il 2013 è così chiaro quanto ereditato,
che i numeri economici dell'ente manifestavano
molto più che un disastro: si tratta di numeri
eclatanti che non lasciavano e non lasciano spazio
alla fantasia!
Tutto il lavoro svolto in questi anni è stato
mirato a risanare, nel rispetto del denaro pagato
dai cittadini; da un disastro così straordinario
sarebbe stato impossibile passare ad una
situazione in cui avere tutto e subito! Ribadisce
che i numeri dichiarati dall'assessore Signorino
sono così chiari da non far dubitare del cammino
intrapreso verso il risanamento! Vi è stata una
grande attenzione rivolta ad ogni problema. Si
guardi a cosa fatto con l'azienda trasporti! I
bilanci sono ancora da approvare ma in gran parte
sono stati risanati, e grande attenzione è stata
rivolta anche alle altre società partecipate. Tanto
si è fatto per la società MessinAmbiente non solo
a livello di legalità ma anche a livello di riduzione
delle spese! Certo, bisogna ancora lavorare, ma
non comprende il fatto che non si voglia vedere lo
sforzo enorme compiuto per un effettivo
risanamento! Altra cosa è se non si vuol vedere
oppure se si vuole dire che non sanno governare
la città! Se si parte da zero e si ottiene uno si
ottiene uno, ma se si parte da - mille e si ottiene
uno, si ottiene milleuno!
Non si è mai contenti, e non lo è
nemmeno il sottoscritto che vuole che vengano
risanati tutti i bilanci con un attivo importante,
che permetta a tutti di guardare con fiducia al
futuro. Certo, occorre il lavoro di anni e anni per
giungere a risultati importanti: tanto è stato il
disastro e tanti anni occorrono per recuperare la
situazione!
I processi si svolgono in forma virtuosa: a
differenza di altri enti, con riguardo a società
partecipate come l'ATM e MessinAmbiente, sono
stati necessari due anni per arrivare alla raccolta
“porta a porta”, ancora non partita, anche se i
contratti sono stati firmati ed è pronto il materiale
da distribuire!
Non si può negare che ciò sia stato
ottenuto! Enorme è stato anche il recupero a
livello di riscossione di tasse fino a questo
momento non pagate, anche se tanti evasori sono
ancora occulti; il contenzioso con la Serit nasce
proprio dal fatto che non sono ancora contenti del
livello di recupero di tasse non pagate:
procederanno con il contenzioso perché vogliono
ottenere fino all'ultimo centesimo per un fatto di
moralità e di economia!
Un tale processo, lento ma virtuoso, non
può essere smentito: l'aula consiliare va coinvolta,
in un senso di collaborazione reciproca, per il
miglioramento dell'ente tutto, non
dell'Amministrazione, in un’ottica di
miglioramento della città intera, sulla scorta di
una linea d’azione condivisa il più possibile,
anche se non si dovesse pervenire a un 100 per
cento di condivisione. Sono disposti a colloquiare
per individuare le soluzioni migliori per l'ente!
Al di là dell'approvazione in sé del
bilancio, vorrebbe ascoltare parole che indichino
proposte per concretizzare il risanamento e chiede
pertanto di intraprendere un processo virtuoso
concernente le cose ancora non fatte, o non
risanate al 100 per cento! Si guardi alle proposte
che possono migliorare lo stato delle società
partecipate!
La volontà di riunire le società partecipate
per evitare sprechi, dovrà essere sottoposto al
vaglio dell'Aula, che dovrà alla fine decidere
rispetto ad una volontà pienamente manifestata
dall’Amministrazione.
Hanno avviato processi culturali definiti e
tendenti a concretizzarsi in atti concreti, che
andranno autonomamente valutati dal Consiglio
comunale!
Su ogni cosa sono stati puntuali e stanno
tentando di rifondare l'ente sotto vari punti di
vista, morale ed economico, a beneficio di ogni
cittadino; questo è stato fatto!
Sono molto chiari tutti i numeri elencati
dall'assessore al bilancio. Basterebbe guardare
alla parte finale della relazione, quando si dice ciò
che è stato trovato nel 2013 a livello di violazione
del patto di stabilità, di un piano di riequilibrio
non praticabile, delle condizioni di deficitarietà
strutturale conclamate dalla Corte dei conti!
Ebbene, oggi è stato possibile almeno trasmettere
il piano di riequilibrio solo perché molti debiti
sono stati risanati. Una tale circostanza è
estremamente chiara e va tenuta nel debito conto
nel dibattito d’Aula: approvare il bilancio non
significa fare un regalo all'Amministrazione ma
interpretare un dovere nei riguardi di una città che
vuole cambiare!
Sono qui per questo, attendendo ancora
proposte dal Consiglio comunale nell'auspicio che
il cambiamento possa essere il più possibile
condiviso!
PRESIDENTE sospende
temporaneamente i lavori e convoca i capigruppo
al tavolo della presidenza.
RESOCONTO SOMMARIO - 7 - 29 Dicembre 2015
La seduta, sospesa alle ore 15,20, viene
ripresa alle ore 16,21.
PRESIDENTE dà la parola al consigliere
Abbate, che interviene in qualità di presidente
della prima commissione.
CARLO ABBATE, ringraziati tutti i
presenti, dall'Amministrazione ai colleghi
consiglieri, agli organi di assistenza, rileva come
donare il loro tempo, tempo prezioso che,
sottratto alle festività e agli affetti, mal si concilia
con la freddezza dei numeri, è qualcosa che
comunque responsabilmente fanno, avendo
appena ricevuto il parere dei revisori sulla
proposta di deliberazione con riguardo
all'integrazione della nota informativa.
L'ultimo parere rispecchia in realtà ciò
che da sempre avrebbero voluto, cioè
l'espressione di un parere netto, parere favorevole
nel caso specifico, un parere tecnico a fronte di
una materia ostica.
I consiglieri si avvalgono della preziosa
collaborazione dei revisori dei conti, prevista
dalla legge.
Diverse sono le tappe relative ad una
proposta che dovrebbe essere approvata entro il
30 aprile di ciascun anno; una prima proroga ha
rinviato al 30 giugno; a fine agosto è stato
nominato un commissario ad acta che ha dato il
termine del 15 settembre ai revisori dei conti ed
un'ulteriore proroga di 15 giorni, per arrivare ad
un ultimo termine del 20 ottobre, rivolto
all'ufficio di ragioneria, intimando infine che
entro il 30 dicembre avvenisse l'approvazione da
parte del Consiglio comunale.
La Giunta ha approvato il rendiconto di
gestione il 26 giugno, ed il 4 agosto ha approvato
la nota informativa, allegato obbligatorio relativo
alle società partecipate, in base alla normativa
vigente; successivamente, sono intervenute le
osservazioni dei revisori dei conti, quattro in
particolare, riguardanti il disallineamento tra le
determine dei dirigenti e i dati esposti in
contabilità; il disallineamento dei dati contabili in
conto del patrimonio, conto facente parte del
prospetto di conciliazione, quindi i parametri di
deficitarietà strutturale calcolati erroneamente, e
infine la nota informativa, che non conteneva le
informazioni richieste dalla normativa sui motivi
del disallineamento e sulle procedure da seguire
per riconciliare le parti debitorie e quelle
creditorie.
Subito dopo, con un'altra delibera di
Giunta, il 1 dicembre, si sanava solo la prima
osservazione dei revisori; dopo il 16 dicembre si
ha il primo parere dei revisori, che contiene tutte
le osservazioni e lo studio del conto consuntivo,
datato 16 dicembre, che comunque conferma le
altre tre osservazioni critiche; il 17 dicembre la
commissione riceve gli atti, dopo il parere dei
revisori e direttamente dalla presidenza del
Consiglio, riunendosi immediatamente in seduta
straordinaria il 17 stesso e poi in seduta ordinaria
e ancora straordinaria nei giorni successivi; subito
dopo, per rispondere alle osservazioni viene
presentata una delibera di Giunta, la numero 70
del 21 dicembre, che sana i punti 2 e 3 tramite
emendamento; il 21 dicembre la prima
commissione invita i dirigenti a una seduta
straordinaria di commissione per la certificazione
dell'accertamento dei debiti fuori bilancio relativi
all'anno 2014.
L’ultimo punto concerne la nota
informativa, rispetto alla quale oggi la Giunta ha
approvato un ulteriore documento che dovrebbe
sanare la sostanza e su cui i revisori hanno
espresso parere favorevole.
Infine, la commissione ha espresso parere
contrario sulla delibera con otto voti di astensione
e due contrari.
PRESIDENTE, dopo aver aperto i
termini per la presentazione di eventuali
emendamenti, dà la parola al presidente del
collegio dei revisori dei conti.
DOTT. ZACCONE (Presidente del
collegio dei revisori dei conti), premesso che il
presidente della commissione ha già esposto
chiaramente le fasi di presentazione del conto
consuntivo al Consiglio comunale, riferisce che il
collegio dei revisori dei conti ha svolto un attento
lavoro di rivisitazione dell’appostazione dei debiti
e dei crediti nel documento, a causa di
disallineamenti emersi nella fase della verifica.
Per questo, hanno elaborato dei prospetti,
sottoponendoli all’attenzione della ragioneria
generale per consentire il riallineamento dei dati
con le determine dirigenziali. Ciò purtroppo ha
creato ritardo nella definizione dei riallineamenti
per vari motivi evidenziati nelle sedi opportune,
sostanzialmente a causa di difficoltà tecniche
legate ad un software inadeguato alle prescrizioni
normative e ad un mancato coordinamento nel
rapporto tra ragioneria e dirigenti dei vari
dipartimenti.
Fra le varie criticità, il collegio ha
evidenziato la non corretta appostazione di alcune
voci nel prospetto di conciliazione e così ha
chiesto alla ragioneria di modificare i dati esposti.
Ciò è stato fatto ma purtroppo successivamente
all’espressione del parere del collegio sul
consuntivo.
RESOCONTO SOMMARIO - 8 - 29 Dicembre 2015
Altra criticità importante, poi, concerne la
nota informativa prodotta il 4 agosto che
rappresenta le posizioni debitorie e creditorie nei
confronti delle società partecipate: a seguito di
alcuni disallineamenti emersi, hanno chiesto alla
ragioneria di indicarne le ragioni nella nota
informativa ed altresì indicare gli interventi che
l’Amministrazione intende effettuare per
contenere tali disallineamenti o addirittura
eliminarli.
Oggi il collegio ha ricevuto l’integrazione
approvata dalla Giunta ed ha espresso un parere
favorevole, ritenendo sia conforme ai dettami del
decreto legge n.95.
Più volte, hanno evidenziato la necessità
di rendere la ragioneria il dipartimento più
virtuoso perché ciò va a beneficio di tutto l’Ente;
fra l’altro, preannuncia al Consiglio che a causa
del ritardo ormai cronico nella presentazione dei
documenti contabili, il collegio non ha avuto il
tempo materiale per verificare entro il 31
dicembre i documenti trasmessi relativi al
bilancio di previsione 2015 e così si dovrà
procedere con la gestione provvisoria
regolamentata dall’articolo 163 del Testo Unico
degli Enti locali.
Atteso che le criticità emerse durante la
prima fase della valutazione del conto consuntivo
sono state superate dagli interventi successivi
della ragioneria, con riguardo anche alla nota
informativa, precisa che il collegio ha dato parere
favorevole al conto consuntivo, pur evidenziando
tali criticità, perché la nota informativa ed il
prospetto di conciliazione non hanno refluenza sui
dati indicati in contabilità, traggono origine da
quei dati ma non li condizionano. Il prospetto di
conciliazione, che è obbligatorio, indica i dati
secondo la contabilità tipica delle società, conto
economico e stato patrimoniale, è quindi
rappresentativo ma è importante che sia
correttamente compilato. Per questo, con le
modifiche apportate, l’organo di revisione ha
ritenuto di dare parere favorevole al documento.
PRESIDENTE sospende brevemente i
lavori in attesa che rientri in Aula il Sindaco.
La seduta, sospesa alle ore 16,39, viene
ripresa alle ore 17,03.
(Assume le funzioni il segretario
generale, dottore Le Donne)
PRESIDENTE comunica che sono stati
presentati due emendamenti, il primo
dall’Amministrazione che comprende tre delibere
di Giunta e diventa parte integrante del
provvedimento, il secondo, presentato dal
consigliere Santalco ed altri, in cui si chiede di
inserire nella premessa della delibera la lettera di
diffida del commissario ad acta.
Dando avvio alla discussione sulla
delibera, dà la parola al consigliere Santalco che
ha chiesto di intervenire.
GIUSEPPE SANTALCO rileva che i
rappresentanti della Giunta respirano oggi in Aula
la presenza di una rinnovata maggioranza relativa
che mantiene il numero legale. Fatto salvo il
principio del rispetto delle persone, dei ruoli,
delle professionalità, afferma che poiché la
politica ha delle regole, così come il Sindaco
difende le regole della sua politica e della sua
Amministrazione, i consiglieri di opposizione
hanno l’obbligo di esprimere le loro regole
politiche; questo gruppo di maggioranza relativa
ha quindi rappresentato la grandissima difficoltà
in cui stasera i consiglieri si trovano, tant’è che
hanno chiesto con forza al Sindaco di valutare la
possibilità di rimettere la delega all’assessore al
bilancio e, parimenti, di sostituire il direttore
generale ed il ragioniere generale.
Oggi hanno voluto il Sindaco qui in Aula
per fare un esame a più mani della situazione
attuale perché il primo cittadino deve rendersi
conto di come la sua Giunta ed i suoi dirigenti
hanno condotto il Consiglio ad approvare
eventualmente oggi, 29 dicembre 2015, il conto
consuntivo 2014.
Dal Sindaco si sarebbe aspettato un altro
tipo di discorso, egli doveva chiedere scusa alla
città ed al Consiglio comunale, dicendo che,
nonostante la promessa del tempestivo rispetto dei
termini di legge, si sono presi un tempo
esorbitante.
Con tutta evidenza, qualcosa non funziona
ed il Sindaco non può ignorare ciò; lo sa il primo
cittadino che il ragioniere generale si è dovuto
sostituire ad alcuni dirigenti nell’adottare una
determina sui residui attivi? Il Sindaco sa che il
consigliere Trischitta ha dovuto intimare al
direttore generale il demansionamento di quei
dirigenti che non avevano adempiuto all’obbligo
di comunicare i debiti fuori bilancio?
Improvvisamente sono arrivate le undici lettere
che mancavano!
Il conto consuntivo è stato esitato a
giugno dalla Giunta ed arriva solo oggi alla loro
attenzione dopo il lavoro certosino svolto dal
collegio dei revisori dei conti, che non finirà mai
di ringraziare, perché senza di loro la Giunta
avrebbe approvato un conto farlocco. Grazie al
lavoro dei revisori le criticità da loro evidenziate
sembra siano state superate dagli uffici, criticità
che la Giunta aveva votato! Ebbene, non esiste
RESOCONTO SOMMARIO - 9 - 29 Dicembre 2015
nella storia della pubblica amministrazione un
Comune di Italia che induce i revisori dei conti ad
emettere ben quattro pareri per giungere a quello
definitivo di stasera!
In quest’Aula aleggia la presenza del
possibile candidato a prossimo assessore al
bilancio, è molto importante la riunione odierna
perché, se il vicesindaco cederà la delega, è bene
che chi lo sostituirà si renda conto del compito
gravoso che andrà ad affrontare.
Qui non si tratta di carenza di
professionalità del vicesindaco, è difficoltà nella
gestione complessiva e allora, dopo
l’approvazione dei documenti finanziari, il
Sindaco ritiri la delega del bilancio all’assessore
Signorino riservandogli in via esclusiva quella
allo sviluppo economico, perché non solo per
responsabilità altrui questi non ha svolto appieno
il mandato conferitogli. Ma quel che è peggio è
che il direttore generale non ha fatto da collante
tra i dipartimenti, impegnato come è in altri
compiti: erano stati facili profeti, allora, nel
chiedere di non concentrare in una sola persona i
ruoli di segretario e direttore generali!
Il suo è un contributo a che il Sindaco
imprima un cambio di passo all’Amministrazione;
lo stesso ragioniere generale dimostri di avere gli
“attributi” nel governare i servizi finanziari, ché è
pure loro responsabilità se si è a questo punto, o
passi la mano. Conosce bene la difficile
interlocuzione del ragioniere generale con gli altri
dipartimenti, ma questo stato di cose non è più
tollerabile dopo due anni e mezzo.
L’Amministrazione ha perso nell’“approccio
politico” le cose buone che pure ha realizzato
perché si è impantanata in una gestione che non
ha saputo governare; si è persa nell’incapacità di
governare in maniera forte, si è fatta imbrigliare
dalla burocrazia comunale.
Questa maggioranza d’Aula rappresenta il
Consiglio comunale e vuole interloquire con
l’Amministrazione. Se ha preteso la presenza del
Sindaco per svolgere il dibattito è perché vuole
che questi sappia che si assumono le loro
responsabilità e che sta interloquendo con le forze
politiche del Consiglio, dopo essere passati da
“quaranta a due”. Ed esprimeranno il loro voto
perché è il Sindaco della città che chiede di
approvare il conto consuntivo nell’interesse della
stessa e perché, con la sua presenza, legittima il
loro ruolo politico di consiglieri comunali che
valutano le cose, insieme all’Amministrazione,
per il medesimo interesse.
Guai se il Sindaco non farà tesoro di
queste parole: abbia il coraggio di cambiare
passo, a livello di Giunta, di dirigenti e di
direttore generale. È lui che firma, non bastano
amicizia e rapporto di fiducia, e qualche assessore
più attento dal punto di vista politico dovrebbe
portarlo a riflettere su cosa sta accadendo in
questi giorni. Il Sindaco dovrebbe fare veramente
uno dei ritiri spirituali di cui parla, anche per
capire come si devono atteggiare assessori e
dirigenti nei confronti dei consiglieri, che troppo
spesso, di recente, hanno preso a pesci in faccia!
Sono qui per valutare il conto consuntivo.
Personalmente, ha sempre votato gli atti solo se
consapevole, al di là dei pareri dei revisori dei
conti; e per questo può affermare che il parere
favorevole reso su questo provvedimento
tranquillizza il Consiglio. Certamente, non sono
state apportate tutte le migliorie necessarie, ma si
è avviato un percorso. Quel percorso che il
Consiglio, e rifletta il Sindaco sulle assenze
odierne della sua parte politicamente più
sofisticata, ha avviato già con l’approvazione del
conto consuntivo del 2012 quando votò un ordine
del giorno che dava precise direttive
all’Amministrazione. Questa dovrebbe rafforzare
i settori strategici dell’Ente: patrimonio, tributi,
urbanistica.
Il conto consuntivo, alla luce del parere
dei revisori, va approvato perché altrimenti l’Ente
incorrerebbe nelle pesanti conseguenze previste
dal TUEL, ad esempio la sospensione del
pagamento delle risorse finanziarie a qualsiasi
titolo dovute dal Ministero dell’Interno. Senza un
gesto di responsabilità del Consiglio comunale
verrebbe meno, quindi, la stessa agibilità del
Comune e della città; non si potrebbero retribuire
neanche quei lavoratori delle cooperative dei
servizi sociali che ad ottobre, ed il ragioniere
generale dovrebbe spiegare perché, si sono visti
preferire i dipendenti delle società partecipate.
Il loro sarà un gesto di responsabilità
verso la città. Nel frattempo, sta passando in
sordina il fatto che per la prima volta nella storia
dell’Ente non si riuscirà a votare un bilancio di
previsione entro il 31 dicembre dell’anno cui si
riferisce. Si vanificherà, così, il lavoro che questo
Consiglio comunale ha fatto per destinare risorse,
ad esempio, a tutta una serie di interventi non più
procrastinabili, come la bitumazione delle strade:
la città sappia di chi sono le vere responsabilità
politiche per le quali chiede la sostituzione
dell’assessore al bilancio.
PRESIDENTE, sostituito il collega
Cardile con il consigliere Cantali nel ruolo di
scrutatore, dà la parola al consigliere Lo Presti
che ha chiesto di intervenire.
RESOCONTO SOMMARIO - 10 - 29 Dicembre 2015
ANTONINA LO PRESTI premette che
sorvolerà su certe affermazioni fatte poc’anzi dal
Sindaco perché non vuole arrabbiarsi; quelle
secondo cui, ad esempio, avrebbe avviato con i
provvedimenti finanziari un processo di
cambiamento culturale. Cambiamento culturale
che, però, nessuno ha visto; anzi mai come oggi
questa città è stata spaccata in due da violenza e
odio: il Sindaco è riuscito pure a fallire col suo
assessorato alla pace!
E di processo di cambiamento culturale
neanche a parlarne se in queste settimane si è
consumato il passaggio di tanti consiglieri dal PD
a Forza Italia che l’ha “indignata” non tanto per il
fatto in sé, per molti di loro l’ha letto come un
“ritorno a casa”, quanto perché ciò che l’ha
determinato, il ritorno nel campo della politica
messinese dell’onorevole Genovese, ha raccolto il
plauso di buona parte della collettività. E di chi è
la responsabilità del plauso nei confronti di un
politico che era ormai fuori dai giochi? In buona
parte proprio della Giunta Accorinti, che ha
tradito il cambiamento promesso ed indotto tanti a
tornare ad applaudire “quelli di prima”!
Nel merito della proposta di deliberazione
ritiene che il provvedimento sia corredato di
valutazioni di norme giuridico-amministrative
aventi segni diversi. Una delibera cui sono seguite
ben tre delibere integrative ed altrettanti pareri dei
revisori dei conti; insomma, un provvedimento
incompiuto già al momento della sua adozione.
La Giunta ha approvato lo schema di
rendiconto il 26 giugno “in aderenza ai dettami
del testo unico” e con l’impegno di integrarlo con
i documenti mancanti, secondo l’assessore
Signorino d’accordo i revisori dei conti che, però,
in una seduta di commissione hanno smentito la
circostanza. Se fosse vera, avrebbero davanti uno
scenario frutto di una manovra politica scorretta,
in cui la Giunta sarebbe ottemperante ed il
Consiglio comunale commissariato, mentre fino a
pochi giorni fa i revisori dei conti chiedevano di
acquisire quegli atti necessari per attestare la
regolarità della delibera, altrimenti priva degli
stessi elementi indispensabili al Consiglio per
poterla valutare. E proprio a chi si indignò per la
nomina del dottore Zaccone a revisore dei conti
chiede se costoro, i revisori dei conti, siano gli
stessi che appartenevano al sistema sporco di
prima o se abbiano agito bene.
Osserva che i revisori sono andati in
deroga al termine previsto dal commissario
contraendo, inevitabilmente, i tempi a
disposizione del Consiglio per potere
approfondire l’atto. Peraltro, il parere dei revisori
è obbligatorio e non vincolante ma senza di esso il
provvedimento sarebbe illegittimo, per questo si è
atteso che venisse espresso prima di iniziare a
discutere il consuntivo.
Precisa poi che, secondo una
giurisprudenza amministrativa consolidata,
nell’ipotesi del rilascio di un parere negativo si
devono verificare i margini di manovra residui per
l’organo decidente e comunque i pareri favorevoli
condizionati sono considerati un’anomalia
rispetto ai principi dell’ordinamento giuridico,
atteso che comportano una “supplenza tra
funzioni e poteri pubblici e sono indice di
disordine”.
Assume la presidenza il consigliere
anziano, Benedetto Vaccarino.
Inoltre, i giudici amministrativi ritengono
che i pareri non possono porre limiti alla potestà
deliberante degli organi collegiali perché
altrimenti si finirebbe per dare agli organi
consultivi l’effettivo potere di amministrazione,
relegando i consiglieri comunali ad una funzione
di mera ratifica di determinazioni sostanzialmente
imputabili ad altri soggetti.
Fa presente che, sebbene ritenuto
delegittimato dalle ultime vicende giudiziarie, il
Consiglio comunale conserva la sua natura di
organo collegiale che determina l’indirizzo
politico amministrativo stabilendo la
programmazione generale dell’Ente. Ma se è vero
che i consiglieri comunali sono delegittimati, si
chiede se tutti i soggetti coinvolti nell’altra
vicenda giudiziaria sui bilanci siano legittimati a
mettere le mani sui documenti finanziari e
comunque non ha visto la stessa indignazione
manifestata invece per “gettonopoli”.
Ribadisce che ci si ritrova a votare il
consuntivo 2014 con enorme ritardo e le criticità
riscontrate dai revisori rispetto al parametro 6
rimangono tutte; su dieci parametri 5 risultano
violati e la dichiarazione di dissesto è l’unica
scelta che questa Amministrazione avrebbe
dovuto fare. Per le partecipate mancano ancora i
contratti di servizio ed i bilanci dell’ATM,
nonostante i tanti proclami, sono fermi al 2001.
Il disallineamento ancora non è risolto e
vi è una sorta di contabilità parallela perché i
debiti fuori bilancio storici inseriti nel piano di
riequilibrio, che sono “in sonno” da due anni e si
continua a non tenerne conto, facendo slittare di
anno in anno il punto zero del riequilibrio
economico finanziario dell’Ente. Vi è una non
aderenza dei bilanci al piano di riequilibrio, che
già oggi può considerarsi fallito.
RESOCONTO SOMMARIO - 11 - 29 Dicembre 2015
Per quanto riguarda poi i minori residui
passivi, le cosiddette economie, bisognava
procedere non ad una semplice operazione
aritmetica ma attenersi strettamente ai dettami del
legislatore che dispone controlli sempre più
stringenti per porre fine a gestioni poco oculate
dei conti pubblici.
Inoltre, con riferimento alla contrattazione
decentrata i revisori non danno luogo a procedere
alla liquidazione della parte variabile del salario
accessorio, ma per i dirigenti non è stato così ed il
suo gruppo l’ha evidenziato in un’interrogazione
alla quale però nessuno si è degnato di rispondere.
La verità è che la nota informativa dei
revisori avvalora le perplessità sul piano di
riequilibrio, vero e proprio “castello di carte”
destinato a cadere e non può certo bastare la
delibera approvata oggi dalla Giunta. Infatti, la
normativa dice espressamente che senza indugio
il Comune deve provvedere ad allineare i debiti e
i crediti e non rimandare semplicemente
l’allineamento al piano di riequilibrio.
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il dottore Zaccone. Ne ha facoltà.
DOTT. ZACCONE precisa che il
collegio dei revisori non dà pareri intimamente
contrastanti, ma si attiene alle risultanze contabili
del bilancio e comunque i dati della nota
informativa non condizionano la veridicità del
bilancio.
La nota informativa deve rappresentare
bene quello che è esposto nel bilancio, è un
documento che deve spiegare le motivazioni per
le quali c’è un disallineamento tra i crediti e i
debiti delle partecipate, ma non modifica i dati di
bilancio. Per quanto li riguarda, non ritengono
quindi di avere dato un parere condizionato.
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere Parisi. Ne ha facoltà.
PIERLUIGI PARISI premette che il suo
sarà un intervento politico e si rivolge al Sindaco,
il quale ha capito che il gruppo di Forza Italia ha
sempre votato coscientemente nell’interesse della
cittadinanza. In questo caso però si sente offeso
dalle sue recenti affermazioni, perché ha detto di
avere solo due consiglieri comunali in quest’Aula.
Spera che ora gli risponderà e comunque,
per parte sua, è anche pronto ad andare a casa
oppure a mandare a casa il Sindaco.
Ricorda che l’Amministrazione aveva a
più voci affermato che i bilanci sarebbero stati
presentati entro un certo numero di mesi, entro
marzo: a questo punto, o si dice che sono stati
presi tutti quanti in giro oppure che non si è stati
capaci di produrre i documenti finanziari!
Vuole però che ciò venga detto e che si
chieda scusa a tutti quei consiglieri comunali che
oggi sono qui nel tentativo di approvare il
documento finanziario in oggetto per il bene della
città, svolgendo il loro ruolo di consiglieri
comunali, non tanto guardando al loro futuro
personale, ma alle sorti di una generazione, la sua,
composta di laureati o non laureati, e priva ormai
di speranze.
Rispetto però alla cittadinanza, alla
stampa ed ai consiglieri, bisognerebbe assumersi
precise responsabilità, che non sono certo del
sottoscritto candidatosi al Consiglio comunale e
non alla sindacatura della città, ritenendo di non
avere le specifiche capacità necessarie a svolgere
una tale funzione, a differenza del Sindaco che
evidentemente ha ritenuto di possedere queste
capacità politiche e amministrative! La storia poi
dirà chi ha avuto ragione!
In due anni e mezzo il sottoscritto ha
tentato di comprendere le modalità di
funzionamento della macchina amministrativa,
per ritrovarsi poi deluso e rammaricato per quanto
accade e per affermazioni che lo feriscono pure
personalmente, anche perché o il Sindaco dichiara
di averli presi in giro tutti, oppure dichiara che
non ha avuto le necessarie capacità! Che ciò
venga però affermato in quest'Aula perché tutti ne
prendano atto, decidendo cosa fare da questo
momento in poi!
Il Consiglio si compone di 40 consiglieri
comunali e non solo di 2 consiglieri comunali!
Vorrebbe pertanto che il Sindaco nutrisse uguale
rispetto nei riguardi di tutti i 40 consiglieri
comunali, senza nulla togliere ai 2 consiglieri che
hanno sostenuto e sostengono il Sindaco; se il
Sindaco avesse agito diversamente, forse tutti i 40
consiglieri avrebbero sostenuto l'operato
dell'Amministrazione!
Vuole però che venga data una risposta
pubblica alla città, davanti alla stampa e davanti a
tutti loro, perché vengano dette le cose così come
stanno!
Se sono rovinati, se sono sull'orlo del
baratro, che ciò venga chiaramente affermato! Il
sottoscritto, in una tale situazione, al posto del
primo cittadino farebbe un passo indietro per il
bene della città, così come per il bene della sua
città ha deciso di essere qui oggi e di tornare dopo
aver vissuto bene per tanti anni lontano da
Messina: per l'amore che nutre per la sua città, ha
però deciso di dare la sua vita a Messina, cosa che
continuerà a fare a fronte di qualsivoglia
Amministrazione che in futuro dovesse governare
la città!
RESOCONTO SOMMARIO - 12 - 29 Dicembre 2015
Non c'è terra più bella di Messina! Senza
aver voluto entrare nel merito tecnico del
bilancio, le cui carte tutti loro hanno letto, si
aspetta una risposta su alcuni passaggi evidenziati
in maniera puntuale.
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere Sottile. Ne ha facoltà.
FABRIZIO SOTTILE, nulla dirà sulla
“questione bilancio”, non essendo così bravo
come il collega Santalco a leggere le carte e
capire se vi siano inesattezze, trattandosi
oltretutto di un compito proprio dei revisori dei
conti. Proprio ai revisori rivolge un plauso per
avere ancora una volta dimostrato un'alta
professionalità e la capacità di “tenere in piedi” il
Consiglio comunale e l'Amministrazione!
Ciò detto rileva poi che proprio “quella
gente” con cui il Sindaco ha dichiarato di non
avere nulla a che fare, ebbene, proprio “quella
gente”, ieri come oggi, sta mantenendo questa
Amministrazione; quella “gente” che il Sindaco
non conosce non sapendo nemmeno cosa succede
in quest'Aula, quei “fatti criminosi” che vi si
verificano!
Non entrerà nella specifica polemica
perché non vuole arrabbiarsi più di tanto:
semplicemente, al posto del Sindaco si sarebbe
vergognato per le parole pronunciate!
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere David. Ne ha facoltà.
PAOLO DAVID fa presente che non
avrebbe voluto intervenire, ritenendo che il
bilancio in discussione non meritasse tutta la loro
attenzione. È però consapevole del fatto che
ancora una volta il senso di responsabilità del
gruppo che ha il piacere di rappresentare, “Grande
Sud” e insieme “Forza Italia”, li induce ad essere
tutti presenti!
In una tale situazione, gli amici
dell'unione di centro, con i quali
l'Amministrazione ha camminato a braccetto per
due anni, si sono già allontanati, così come il
nuovo centrodestra che ha preso le distanze.
“Questa gente” è invece qui a cercare di capire se
imbarcarsi nella nuova avventura!
Da bancario ha detto ai colleghi che per
leggere il documento finanziario in oggetto
occorre molta preparazione. Invidia il collega
Santalco che ha esaminato attentamente l'atto
chiarendo molte anomalie; evita un tale operato in
quanto ritiene che occorra veramente tanta
preparazione per leggere un tale documento e
sviscerarlo voce per voce, con l'ausilio di soggetti
competenti.
La città è in ginocchio; con i colleghi ci si
è incontrati e si è detto quali scelte compiere. Non
sa se in maniera saggia o da incoscienti, hanno
deciso di vedere il film per intero! Il sottoscritto è
molto amareggiato perché il Sindaco alla fine
rappresenta la città; non è d'accordo con il collega
Sottile: la cattiva figura è stata della città, non del
Sindaco! Non meritano tutto questo: la gente ha
visto il Sindaco e conosce la verità dei consiglieri
comunali!
Vi sono però problemi più seri, quale il
bilancio consuntivo; ringrazia il collegio dei
revisori che con molta oculatezza e bravura è
riuscito a portare in Aula un bilancio consuntivo
munito di pareri che quantomeno li tutelano,
pareri positivi, favorevoli! Hanno fatto bene a
scegliere un tale collegio dei revisori che
rapidamente, anche se costretto ad operare sino
all'ultimo momento, ha ben lavorato nel tentativo
di portare a conclusione l'esame e la votazione del
bilancio consuntivo in Aula.
Con riguardo all'AMAM, fa presente che
si rilevano due elementi sottolineati dall'organo di
revisione, anche in relazione alle notevoli
aspettative nutrite dall'Amministrazione nei
riguardi di tale società: si parla di un
indebitamento a fine esercizio di 81 milioni, in
linea con il dato del 2013 ma nettamente
superiore a quello dell'anno precedente che era
pari a 46 milioni; dubbi si nutrono poi sulla
regolarità delle procedure di mobilità
interaziendali, effettuate a favore del personale
della Feluca transitato in seno alle società
partecipate ATM e AMAM.
Altro capitolo scottante è quello relativo
ai debiti fuori bilancio: l'organo di revisione rileva
come 11 dipartimenti su 22 non abbiano inviato le
relative attestazioni, creando i presupposti
potenziali per il sorgere di debiti fuori bilancio
non censiti nel piano di riequilibrio per importi
rilevanti.
Si è registrata lentezza nella riscossione di
imposte e tasse comunali, capace di provocare
gravi criticità a livello di gestione del recupero
dei debiti, così come si è registrata la mancata
riscossione delle entrate, capace di generare una
dannosa e insufficiente liquidità, colmata dal
ricorso ad anticipazioni di tesoreria che hanno
determinato interessi passivi per 522 mila euro:
emblematico è il caso dei proventi dei beni
dell'ente laddove, a fronte di residui attivi pari, al
1 gennaio 2014, a 8 milioni 107 mila euro, sono
stati riscossi 914 mila euro nel 2014, a fronte di
residui attivi eliminati per euro 984 mila. Lo
stesso collegio dei revisori ha consigliato di
RESOCONTO SOMMARIO - 13 - 29 Dicembre 2015
valutare lo stralcio dei crediti per fitti attivi,
considerati gli esigui valori di incasso.
Elenca ulteriori criticità, tra cui la
mancata riconciliazione tra il risultato finanziario
ed il risultato economico; la carenza della
relazione della Giunta, che non ha evidenziato i
criteri di valutazione del patrimonio e non ha
allegato le relazioni dei responsabili dei servizi; la
mancata adozione del piano triennale di
censimento delle spese.
Non vuole richiamare le note della Corte
dei conti, però hanno il dovere, in questo
momento, di dare credito all'Amministrazione,
concedendole un ulteriore momento di
responsabilità. Circolando per la città non vede
luci nelle case o famiglie e ragazzi che gioiscano
per le feste natalizie: la città è in ginocchio, i
ragazzi cercano lavoro e tante sono le famiglie
che hanno necessità di lavorare e vanno alla
ricerca di soluzioni alternative alla
disoccupazione, famiglie che cercano l'elemosina
perché non riescono ad arrivare alla fine del mese
ed hanno necessità che l'Amministrazione cerchi
perlomeno nuove soluzioni ai problemi.
Oggi l'Amministrazione comunale e la
città attendono una loro risposta: il Masterplan è
una di quelle risposte.
Il piano regolatore è un altro strumento
che deve dare risposte e soluzioni alla città:
“piccolo” e “grande” sono strettamente
interconnessi. Quel piano significa lavoro per
muratori, artigiani ed operai!
Non riconosce più in Accorinti il suo
Sindaco, così come il Sindaco non riconosce
questo Consiglio comunale! La città però ha
voluto e votato questo Sindaco! Hanno il dovere
di accettare ciò e stare vicino al Sindaco perché
possa dare risposte alla città.
In questo momento, il loro gruppo per
intero darà una risposta in termini di
responsabilità; si augura che il Sindaco percepisca
il fatto che questo nuovo gruppo, formato da
vecchi e nuovi, sta compiendo un percorso oggi
identificandosi nell'onorevole Genovese che,
come tutti sanno, ha problemi che affronterà con
la Giustizia; si tratta comunque di un uomo che si
sta spendendo nuovamente per la città, ancora una
volta mettendosi in discussione.
Il sottoscritto ha avuto un mandato di
garanzia! Mai messo in discussione, ha dovuto
fare il consigliere comunale per incontrare
l'amarezza di questi mesi che però, con tanta
serenità, dedica ai suoi figli. Combatte infatti per
loro, perché il sottoscritto non ha bisogno né di
gettoni di presenza né di essere considerato
consigliere comunale per vedere riconosciuta la
sua dignità!
Cerchi il Sindaco di essere leale prima di
tutto con se stesso e ricordi che sono stati suoi
consiglieri, ma lui li ha rinnegati in maniera
spudorata e siccome non vuole accompagnarsi a
persone simili, le loro strade si dividono.
Tuttavia, hanno una strada in comune, la città che
aspetta risposte, e dunque pensando a questo
continuerà a sostenere il percorso intrapreso,
anche perché saranno poi i cittadini messinesi a
giudicare l’operato dell’Amministrazione. Ancora
una volta, quindi, cercheranno di portare avanti
un percorso politico, non con il Sindaco
Accorinti, ma con l’amministratore.
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere Zuccarello. Ne ha facoltà.
SANTI DANIELE ZUCCARELLO
sposa interamente l’intervento del consigliere
Santalco, il quale, oltre ai riferimenti tecnici, ha
fatto rilevare dei dati politici e la Giunta oggi
deve riconoscere che qualcosa è cambiato
all’interno di quest’Aula: è presente una nuova
maggioranza relativa formata da quella gente con
cui il primo cittadino non vuole avere niente a che
fare, ma con cui dovrà comunque avere a che fare.
Il bilancio rappresenta il momento in cui
si tirano le somme riguardo all’operato di
un’Amministrazione e quella attuale dimostra in
tutta evidenza piena incapacità amministrativa;
bene dice il consigliere Santalco, l’assessore
Signorino va rimosso dal suo incarico, atteso che
un anno fa, in sede di approvazione del bilancio di
previsione con grande ritardo la sera del 31
dicembre, assunse l’impegno che tutto sarebbe
stato diverso l’anno successivo; ebbene, si è
ancora più indietro dell’anno scorso, posto che il
bilancio di previsione 2015 non è pronto, con
tutte le conseguenze della sua mancata
approvazione.
Si rileva pure la chiara incapacità
amministrativa del direttore generale, che in
questo momento non vede in Aula, il quale nel
corso di questi due anni è stato troppo occupato a
fare altro, a bandire forse concorsi!
Ma, all’incapacità amministrativa
dell’Amministrazione, fanno fronte oggi tredici
consiglieri comunali che da ora in poi
condurranno un’azione politica unitaria,
alzeranno un muro nei confronti
dell’Amministrazione perché è proprio con questi
soggetti che il Sindaco, suo malgrado, si dovrà
confrontare. Invece, le poltrone vuote in
quest’Aula appartengono a quei consiglieri che
fino a qualche mese fa erano inchiodati nelle loro
RESOCONTO SOMMARIO - 14 - 29 Dicembre 2015
sedie quando dovevano votare il piano di
riequilibrio, chissà per quale interesse a questo
punto, mentre oggi non ci sono, fanno una prova
di forza che non hanno, ed a cui fa capo un
deputato che fa il moralista, allo stesso modo
dell’Amministrazione.
Questi tredici consiglieri sono diversi,
fanno politica ed il gruppo che si è formato ha una
sua progettualità mentre l’Amministrazione si
nasconde dietro una maschera, come se facesse
antipolitica quando invece fa più politica di quelli
che facevano politica! Basti pensare a
quest’ultimo caso del concorso bandito in fretta e
furia per l’assunzione di due dirigenti!
Altrettanto, i due consiglieri comunali del
Sindaco fanno la morale a tutti, mentre non hanno
prodotto alcunché a livello di proposte o
iniziative. Solo interventi di critica e poi il nulla
che si affianca al nulla dell’Amministrazione!
Dichiara infine che il gruppo dei tredici
consiglieri, che comprende anche il presidente
Barrile, che si presenta alla città coeso con un
nuovo progetto politico, darà un voto unanime sul
conto consuntivo. Si tratta di un segnale politico
forte a significare che domani il Sindaco non si
potrà più sedere con quei signori che fino ad oggi
hanno fatto il “governo ombra” della sua
Amministrazione; se vorrà portare atti o proposte
per la città, è con la nuova maggioranza che dovrà
parlare, perché sarà questa a dettare la linea ed i
tempi del Consiglio comunale.
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere Sturniolo. Ne ha facoltà.
LUIGI STURNIOLO, essendo stato
citato più volte in questi giorni ed anche stasera
l’intervento del Sindaco in occasione della
trasmissione televisiva condotta da Giletti, fa
presente di aver deciso alla fine di dire qualcosa,
esprimendo intanto il suo affetto, senza alcuna
retorica, alla collega Sindoni che qualche giorno
fa ha avuto un malore in Aula.
Richiama questo episodio perché reputa
che ci siano più piani dentro cui ci si muove, dei
piani umani, dei piani politici ed istituzionali, ed
un Sindaco deve assumersi la responsabilità
istituzionale dell’Ente che amministra, di tutte le
parti dell’Ente che amministra, anche quella che
in una certa fase gli può essere avversa, perché fa
parte della concezione generale della democrazia
di quell’Ente.
Per questo, reputa che le parole del
Sindaco siano state profondamente sbagliate,
perché se uno è contro le istituzioni, è per
costruire altre istituzioni, a meno che non sia
anarchico; ma nel momento in cui è dentro
un’istituzione, deve salvaguardarne i principi
democratici. Il Sindaco non lo ha fatto ed alcuni
colleghi, per questo motivo e per tutto quello che
sta intorno all’inchiesta su “gettonopoli”, stanno
correndo dei rischi dal punto di vista psicologico.
Detto questo, in questi giorni alcuni
consiglieri hanno sollevato la questione dei tempi
in riferimento alla votazione dei bilanci e, a
questo riguardo, ricorda che l’anno scorso nel
corso di una conferenza stampa insieme alla
collega Lo Presti rilevò che questo elemento del
tempo è fortemente antidemocratico. Nella
democrazia il tempo della riflessione è possibilità
di scelta consapevole e non vale quello che ha
detto ieri il vicesindaco, cioè che c’era il tempo
per analizzare i documenti anche se non
formalmente depositati, perché quello c’è sempre,
ognuno di loro lo fa nella propria responsabilità,
ma in ogni caso i regolamenti consentono dei
tempi con il provvedimento completo. Da lì inizia
il tempo della democrazia!
Nel corso di questi due anni ha
attraversato tutti i sentimenti, dalla tristezza, alla
delusione, alla rabbia, fino al disincanto odierno e
questo gli consente di analizzare lucidamente la
situazione che vive e di guardare al futuro, al
giorno in cui non sarà più, e neanche il Sindaco,
in questo giro di giostra, saranno per strada dove
vigono altre regole ed il consenso bisogna
conquistarselo giorno per giorno. Nel dire questo
cita il Masterplan, documento che probabilmente
nessuno conosce anche se tutti ne parlano,
ritenendo incredibile come in quest’Aula non se
ne sia discusso. Tale documento mette insieme la
dotazione finanziaria che il Sud avrà a
disposizione entro il 2023, inquadrando tale
flusso dentro una narrazione ideologica, quella
del mercato, etc….
Ed i Sindaci che hanno fatto?
Semplicemente quello che facevano i Sindaci
della prima Repubblica con il manuale Cencelli
alla mano!
Richiama ciò perché tra le tante fotografie
che ha insieme a Renato Accorinti, ce n’è una in
cui stendono uno striscione in cui c’è scritto “no
ponte e no TAV”. Cosa voleva dire? Era il no ad
una politica, dato che il modello TAV è il
modello project financing: ebbene, due dei tre
progetti presentati per Messina nell’ambito del
Masterplan sono project financing!
In conclusione, questa Amministrazione
dimostra di non avere alcuna visione politica, un
progetto di rilancio della città, ma acquisisce
quello che riceve dal passato e cerca di portarlo
RESOCONTO SOMMARIO - 15 - 29 Dicembre 2015
avanti. Non occorreva certo Renato Accorinti per
fare queste cose!
Questo è il totale fallimento!
In definitiva, il processo di illuminazione
di cui parla il vicesindaco non lo vede proprio e
l’emendamento allegato alla delibera, su cui i
revisori esprimono parere favorevole, non spiega
nulla riguardo ai disallineamenti; esso rimanda la
soluzione ad altri documenti, quali il piano di
riequilibrio, mentre i revisori dei conti,
esprimendo parere favorevole, incorrono in una
contraddizione logica dal momento che, a loro
avviso, l’Ente sarebbe strutturalmente deficitario
e quindi non potrebbe darsi, appunto, un piano di
riequilibrio.
Questo è il rendiconto del 2014, l’anno
del rilancio, il primo del piano di riequilibrio, ma
presenta tutte queste criticità: si chiede come
abbia potuto il Sindaco mostrare tanto ottimismo
e fare affermazioni che, però, nulla dicono. Infine,
se fosse vero quanto sosteneva il dottore Zaccone,
cioè che la nota informativa, il prospetto di
conciliazione ed i disallineamenti non sarebbero
elementi particolarmente significativi del conto
consuntivo, che in sé va bene, come mai si è
arrivati solo oggi al dibattito d’Aula contraendone
così enormemente i tempi?
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere Amadeo. Ne ha facoltà.
PIO AMADEO premette di avere, ogni
giorno che passa, sempre più difficoltà ad
intervenire e preannuncia subito il suo voto
favorevole alla proposta di delibera solo perché
corredata del parere reso dai revisori dei conti.
Stasera il Sindaco è in Aula per la prima
volta dopo aver partecipato all’“Arena”, e per
questo desidera dirgli che fra i tanti modi per
prendere le distanze da persone e fatti egli ha
utilizzato in quell’occasione quello più rozzo. Il
Sindaco affermava sempre di avere quaranta
consiglieri, ma in quella circostanza ha detto di
averne due e che nulla aveva a che fare con tutti
gli altri: ha provato disgusto!
Ci sta, in politica, il trarre vantaggio
cinicamente da situazioni dolorose, ma non
vorrebbe che in questi due anni e mezzo il
Sindaco abbia assunto i tratti caratteristici
peggiori proprio di coloro dai quali ama
distinguersi. Certa mala politica è abituata a
recitare a soggetto, cioè calibra gli interventi a
seconda degli interlocutori; e, per aver guardato
con simpatia al fenomeno Accorinti e votato
sempre a favore quanto fosse legittimo votare, si
sarebbe aspettato da un uomo delle Istituzioni
parole, magari ovvie, che però riportassero il
confronto sui binari della razionalità. Parole di
assoluta civiltà, per affermare la presunzione
d’innocenza fino al terzo grado di giudizio o che
il ruolo di un consigliere comunale non si
esaurisce nella partecipazione alle sedute e che
per capire a pieno quanto era successo sarebbe
stato necessario calarsi in una realtà sociale e
politica, messinese o siciliana, dove il rapporto
eletto/elettore è fitto, continuo e costante.
Avrebbe voluto sentirgli dire, ancora, che
la democrazia ha i suoi costi, a meno di non voler
tornare indietro in un’epoca in cui essa era
appannaggio esclusivo dei possidenti. Per quanto
lo riguarda, farebbe pure gratuitamente il
consigliere comunale, a patto però di non
assumersi responsabilità come quelle connesse al
voto sul bilancio.
(Il consigliere Trischitta protesta ed esce
momentaneamente dall’Aula)
Né il Sindaco ha affermato che ci sono un
segretario generale che assevera certe cose, questa
non è la “repubblica delle banane”, ed un
regolamento che le norma.
Riassume la presidenza il presidente
Emilia Barrile.
Tutto ciò gli ha fatto male, ma ci saranno
altre occasioni di chiarimento e, quindi,
scusandosi con i colleghi per essere andato fuori
tema, ribadisce il suo voto favorevole alla
proposta di deliberazione.
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere Fenech. Ne ha facoltà.
LUCIA FENECH interviene, sollecitata
dall’intervento del collega Amadeo, perché non
potrebbe tacere dopo aver sentito certe cose.
In quest’Aula si lamenta che il Sindaco ha
affermato di avere solo due consiglieri, ma in due
anni e mezzo non ci si è riconosciuti neanche tra i
suoi “quaranta consiglieri” o non lo si è
considerato neppure il proprio Sindaco. E se, da
un lato, il collega Zuccarello afferma che nessuno
si accorgerebbe che la Fenech è consigliere
comunale, dall’altro, tutti saltano sulle sedie non
appena si prenota per intervenire: si mettano
d’accordo almeno su questo!
(Alcuni consiglieri protestano ed escono
dall’Aula)
Crede che si siano ben accorti della sua
presenza, in realtà, e non solo per le quattro
proposte di deliberazione avanzate finora o per gli
ordini del giorno e gli interventi prodotti: è
importante infatti, a suo avviso, il modo in cui si
svolge il proprio ruolo in quest’Aula, al di là della
quantità delle cose fatte o di ciò che si dichiara al
microfono ad uso della stampa.
RESOCONTO SOMMARIO - 16 - 29 Dicembre 2015
Ed a proposito della morale, ciascuno
porta qui la propria persona, i propri valori e modi
di essere, insomma ciò che è. La chiamano
“maestrina”, ma non le importa chi non la
capisce, perché gli altri la valuteranno.
Che l’Amministrazione sia in ritardo e
che non siano difendibili è evidente, ma si è
avviato un percorso e si è fatta tanta strada dal
punto da cui sono partiti, fosse anche solamente
per i risultati unanimemente riconosciuti raggiunti
dall’ATM. Non si può dire una cosa e l’esatto suo
contrario sol perché la politica recita a soggetto,
meglio: “certa politica”, non quella che le
appartiene o che crede appartenga al Sindaco!
Il disgusto e la vergogna di certuni, poi,
sono sempre e solo per gli altri? Per la Fenech,
per il Sindaco, per l’assessore, per il dirigente o il
segretario generale? Ma costoro hanno mai fatto
un esame di coscienza personale? Sarebbe un
buon proposito di fine anno, giusto per continuare
a fare la maestrina, l’etica o la morale.
Personalmente l’ha fatto, ed invita ogni collega a
fare altrettanto prima di vergognarsi delle carenza
altrui.
Voterà a favore questo conto consuntivo,
ma chiede con forza all’Amministrazione di non
metterli più nelle condizioni di dover votare i
provvedimenti finanziari negli ultimi giorni
dell’anno.
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere Russo. Ne ha facoltà.
ANTONIA RUSSO rileva che
finalmente, passo dopo passo, si è arrivati stasera
a trattare in Aula il rendiconto consuntivo del
2014 che avrebbe dovuto essere una fotografia
del 2014 ed invece è la fotografia del fallimento
politico, amministrativo e gestionale di questa
Amministrazione. Inoltre, se il bilancio di
previsione non verrà votato entro il prossimo 31
dicembre, sarà la prima volta che si verifica a
Messina una cosa simile.
Questo è il vero fallimento, perché un
bilancio è la politica di un’Amministrazione e
questo basterebbe già per fare capire quello che si
vuole fare. Quindi non si ha nulla da
programmare e non basta certo la gestione
dodicesimi e la gestione provvisoria, che è la
totale negazione della programmazione.
Il Sindaco ha detto che al momento
dell’elezione ha trovato un disastro con centinaia
di debiti e questo è vero, ma la responsabilità di
questa Amministrazione è non avere fatto
un’operazione verità sui conti del Comune per
coprire invece determinate situazioni del passato.
Il piano di riequilibrio poi è diventato il
“tappeto di casa” sotto il quale nascondere la
polvere” e personalmente aveva chiesto di fare
venire gli ispettori del MEF ma la sua delibera si
è volatilizzata, anche se pare che questi ispettori
siano effettivamente venuti a Messina.
I debiti fuori bilancio censiti nel piano di
riequilibrio dovevano essere comunque sottoposti
all’approvazione del Consiglio ma così non è
stato. Inoltre, il dottore Cama aveva assicurato
che non vi erano debiti fuori bilancio per il 2014
ma le risulta che non sia così e che invece
ammontano a circa 4 milioni i debiti maturati
dopo il piano di riequilibrio.
I dirigenti non dicono nulla, hanno la
bocca chiusa e il dottore Cama si è dovuto
sostituire a loro per fare la relazione sui debiti
necessaria per il bilancio. Il riaccertamento di
sicuro non deve essere fatto dai revisori né
tantomeno il ragioniere generale avrebbe dovuto
fare, per disperazione, una delibera sostitutiva che
non si sa se sia esattamente confacente con tutti i
dati. I debiti fuori bilancio e le incongruenze
esistenti erano stati già segnalati e tutto questo
altera i dati contabili del bilancio.
Per quanto riguarda poi il recepimento e
l’approvazione dei bilanci delle società
partecipate, osserva che mancano questi passaggi
ed i revisori dicono che non si possono quindi
monitorare i relativi dati. Quando si discuterà del
contratto di servizio ATM evidenzierà sul piano
tecnico e giuridico qualche “cavillo”, per usare le
parole dell’assessore Cacciola, mentre non vi è
traccia del contratto di servizio AMAM che pare
si sia volatilizzato.
Inoltre, le delibere sui disallineamenti
dell’AMAM e dell’ATO3 trovano anch’esse
riconciliazione nel piano di riequilibrio, vero e
proprio “anno giubilare” per questo Comune che
ci si augura venga approvato perché altrimenti
non si avrà il perdono dei peccati. Anche
sull’accordo transattivo vi è stata poi qualche
dimenticanza e lo stesso dicasi per il contratto
ATO.
Per quanto riguarda poi la nota
informativa sulle partecipate, osserva che sono
state evidenziate le discordanze con una evidenza
analitica che però personalmente non ha visto. Si
chiede poi dove siano i provvedimenti necessari
per la riconciliazione delle partite debitorie e
creditorie che devono essere adottati entro la fine
dell’esercizio finanziario in corso, anche loro
sono coperti dal piano di riequilibrio e comunque
questa riconciliazione non si vede.
RESOCONTO SOMMARIO - 17 - 29 Dicembre 2015
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere Vaccarino. Ne ha facoltà.
BENEDETTO VACCARINO, preso
atto del parere favorevole dei revisori, era pronto
a votare a favore ma dopo le dichiarazioni della
collega Russo chiede al segretario generale un
parere di veridicità sull’atto che si sta per votare.
Riprendendo poi quanto detto dalla collega
Fenech, precisa che il consigliere Amadeo ha
voluto solo evidenziare i sentimenti che molti
consiglieri comunali e le loro famiglie provano in
questo momento perché non si sono sentiti tutelati
dal Sindaco.
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere Sindoni. Ne ha facoltà.
DONATELLA SINDONI sente
l’obbligo di ringraziare intanto il consigliere
Sturniolo e la collega Lo Presti per la solidarietà
dimostratale in questi giorni. Per quanto riguarda
poi il bilancio, precisa che si sono usati i toni
giusti che un consigliere deve usare quando viene
attaccato e ricorda all’assessore De Cola che è
rispetto istituzionale anche non fare votare i
bilanci all’ultimo momento.
Chiede allora con forza che non li si
costringa ogni volta a votare gli atti all'ultimo
momento, per rispetto del loro ruolo istituzionale,
a fronte di quel rispetto che l'Amministrazione
richiede molto spesso, nutrendosi delle parole di
moralisti che però impediscono che quello stesso
rispetto venga esercitato!
Sicuramente sono quella “certa politica”
che recita a soggetto, mentre l'“altra politica” non
sa neanche cosa recita! Adesso, rileva con
veemenza, con la rinuncia di una dirigente a
fronte di modalità concorsuali criticate da “certa
stampa” non allineatasi con la politica di questa
Amministrazione, viene detto loro che questa città
è candidata alla mediocrità!
Ma forse il capo di gabinetto Mondello è
stata ereditata da chi c'era prima o è stata
nominata da questa Amministrazione?
Con voce stentorea, afferma che dopo una
dichiarazione che manifesta una caduta di stile
propria di questa Amministrazione, si sarebbe già
dimessa se si fosse ritrovata al posto della
dottoressa Mondello! Non possono sentir dire che
la città è stata condannata alla mediocrità! Ma chi
ha nominato Silvana Mondello, quelli che c'erano
prima o gli attuali amministratori?
Che ai consiglieri il Sindaco risparmi di
mostrare una faccia sempre stupefatta! Che li
risparmi, perché non gli si addice!
Ormai non sa più per quanto tempo il
Sindaco ha continuato a dire che poteva disporre
in quest'aula di 40 consiglieri comunali, per poi
cambiare versione; la sottoscritta non ha mai
chiamato “Renato” il Sindaco Accorinti, perché è
il Sindaco della città e dovrebbe sempre difendere
la città, l'Amministrazione e il Consiglio
comunale, che invece, con affermazioni
televisive, ha svenduto dichiarando di avere solo
2 consiglieri, i suoi consiglieri di riferimento!
Ricorda però al Sindaco, proprio lui che
da “gran moralista” prende le distanze da tutti
loro, che i 2 consiglieri comunali di riferimento
rientrano anch'essi nell'indagine giudiziaria. Non
facciano gli ipocriti, facendo finta che non sia
così! Non si citino false regole, non scritte da
nessuna parte, per cui bisognava aspettare
mezz'ora per l'inizio dei lavori! Quando si grida in
piazza “liberi tutti!”, bisogna però essere
garantisti per tutti, senza condannare invece chi
ha ricevuto un avviso di garanzia e comunque è
sottoposto ad indagini! È la Magistratura che deve
operare! Sempre con evidente veemenza,
sottolinea che non si è garantisti a convenienza e
non si bacchettano i dipendenti comunali
facendoli andar via dalle loro stanze perché ci si
arroga il diritto di dire che si lavora o non si
lavora, chi lavora e chi non lavora!
PRESIDENTE invita la collega a
moderare i toni.
DONATELLA SINDONI, sempre con
foga fa presente di essersi sentita male in una
precedente seduta e continuerà sempre a sentirsi
male, perché esercita il suo ruolo con passione,
con coscienza, con il cuore! Non si è accaparrata
alcun gettone di presenza ma ha sempre compiuto
il proprio lavoro con dignità e impegno!
PRESIDENTE chiede alla collega di
calmare i toni.
(Interruzione della connessione
microfonica)
(La consigliera Sindoni chiede che le si
dia la parola, facendole terminare l'intervento)
Dà la parola alla collega Sindoni.
DONATELLA SINDONI, utilizzando
toni pacati si scusa con la presidenza, con la
stampa e con tutti coloro che stanno assistendo ai
lavori del Consiglio; si scusa con i colleghi se ha
alzato il tono della voce, ma le risulta impossibile
non sentirsi indignata a fronte di certe
affermazioni del Sindaco, che ha dichiarato di non
sapere cosa succedeva in commissione. Il Sindaco
e il segretario generale sapevano perfettamente
cosa accadeva nelle commissioni: innumerevoli
volte si è recata nella stanza del primo cittadino
per rilevare che l'assessore ai servizi sociali non si
presentava ai lavori della commissione! Non sa
RESOCONTO SOMMARIO - 18 - 29 Dicembre 2015
quante volte ha fatto pervenire richieste di
dimissioni dell'assessore Mantineo! Ebbene, il
Sindaco ha sempre fatto orecchie da mercante: a
voce alta, può affermare che a volte nelle
commissioni non si è lavorato e non si è stati
proficui, perché l'Amministrazione o i dirigenti
non si sono presentati ai lavori!
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
la collega Faranda. Ne ha facoltà.
DANIELA FARANDA si scusa
preliminarmente per essersi in precedenza
allontanata, non essendo in perfette condizioni di
salute e ringrazia preliminarmente il collegio dei
revisori per il suo operato.
Nelle quasi 90 pagine di relazione del
collegio, registra una parte in cui si dice che i
revisori sono andati oltre i loro compiti,
assumendo un'iniziativa ulteriore nel tentativo di
far quadrare i conti e bilanciare i diversi elementi
nell'interesse del Comune di Messina,
nell'interesse del Consiglio comunale!
Ciò detto, non può peraltro non rilevare
che giunti ad oltre metà del loro mandato, perché
per regola un mandato dura cinque anni se niente
e nessuno ne ostacola la prosecuzione, hanno già
assistito alla prima parte di un film che non piace
loro! È apprezzabile l'entusiasmo, l'ideale messo
in campo da alcune componenti della compagine
che regge la città per il volere democratico dei
cittadini, ma non vi è più spazio, non vi è più la
pazienza di considerare un banco di prova quanto
accaduto, dopo due anni e mezzo, ancora
concedendo margini e deroghe, o perdonando
sbavature che costano il bene e l'assetto della
città!
A metà percorso è inaccettabile addurre
come responsabili delle carenze ordinarie “quelli
che c'erano prima”; dopo quasi tre anni è
tragicomico parlare di intoppi del sistema
informatico per giustificare la mancata
presentazione di un atto finanziario di prioritaria
importanza!
Si è interrogata lungamente su alcune
uscite pubbliche dell'Amministrazione ad ha
vagliato una serie di possibilità!
Si è chiesta se non fossero alla fine
intervenuti un'ironica battuta o uno scherzo!
Parlano lingue diverse o si sta tentando di
offendere l'intelligenza loro e dei cittadini
messinesi? Quel bilancio di previsione che il
Sindaco avrebbe garantito che sarebbe stata
approvato nei termini, non lo si è potuto
completare per il cattivo funzionamento dei
rapporti comunicativi tra ragioniere generale e
dipartimenti: una tale affermazione, fatta ieri
dall’assessore Signorino, non ha alcun senso! È
infatti un'affermazione senza senso, infondata! Il
Comune di Messina dispone di professionalità
scelte dall'Amministrazione, come il segretario
generale scelto dall'Amministrazione e fortemente
voluto, segretario generale che svolge anche tutta
una serie di altre funzioni e che avrebbe dovuto
occuparsi anche delle problematiche incriminate!
Aveva presentato un'interrogazione per
chiedere a che punto si fosse arrivati con
l'ammodernamento dei sistemi informativi
dell'ente; oggi si chiede al Consiglio di votare il
conto consuntivo del 2014, a fine 2015, riveduto e
corretto diverse volte perché carente di parti perse
per strada o mai inserite. Il commissario ad acta
dottoressa Leonelli, li diffida ad approvare il
bilancio entro il termine del 30 dicembre! Aveva
allora chiesto ieri al presidente di invitare il
commissario in Aula perché capisse in quali
condizioni sono chiamati a votare un atto così
importante e delicato! Dovrebbero votare in base
alla fiducia, ma fiducia verso chi? Nei riguardi di
un esecutivo che ha ampiamente dimostrato di
non meritare tale fiducia? In coscienza, per questa
ragione aveva chiesto che in Aula venisse il
commissario ad acta: è infatti molto semplice
intimare e diffidare freddamente. Si è lesa la
democrazia! Si vive infatti sotto un continuo
ricatto perché non bene operando si condanna
tutta la città, e allora sono qui presenti, tutti loro
stanchissimi, ma presenti per senso di
responsabilità nel tentativo di votare un atto che
possa “risolvere” i problemi della città!
Il senso di responsabilità è però separato
dall'incoscienza da un filo troppo sottile e per
troppo tempo si sono ritrovati obbligati a restare
in bilico tra queste due terre di incertezza, di
inaffidabilità, che non possono rappresentare il
bene della città di Messina! Scegliere sempre
sotto il ricatto continuo del tempo che scorre e
delle ore che stanno finendo, non può essere il
bene per Messina! Da consigliere eletto dai
cittadini e non calato dall'alto per fare questo o
quel giochino, rende conto prima di tutto alla sua
coscienza ad ai suoi concittadini! Comprende che
il Sindaco di volta in volta abbia bisogno di
commentare con i suoi vicini gli interventi dei
consiglieri, ma sarebbe più opportuno che
ascoltasse ciascuno di loro, perché ciascuno di
loro è uno dei 40 consiglieri dell'Aula! Rende
conto solo ai suoi cittadini e alla sua coscienza, e
basta! Non compirà nessuna azione non aderente
a ciò che pensa e alla sua onestà intellettuale,
come sempre ha fatto! Non ammette e chiede che
non si giochi più ad offendere la loro intelligenza
RESOCONTO SOMMARIO - 19 - 29 Dicembre 2015
né quella dei cittadini messinesi! Non si possono
addurre scuse inconsistenti, attribuendo
responsabilità che sono nebulose e poco chiare:
non lascia più questo spazio a nessuno e non
ritiene che vi siano prima di tutto le condizioni
temporali per continuare a tollerare come alibi
l'inesperienza dell'Amministrazione!
L’Amministrazione ha infatti ormai maturato
sufficiente esperienza e dispone di tutti gli
strumenti che desidera, persino tutte le
competenze professionali che può consultare
serenamente, dopo averle scelte, come fa la
sottoscritta pagando di tasca propria per farsi
aiutare a leggere le carte quando queste carte
arrivano e farsi ragguagliare su atti e regolamenti,
quando è chiamata qui ad esprimere un voto! Non
è accettabile la giustificazione che continuano ad
ascoltare ogni giorno, né lo scaricabarile fatto con
quelli che c'erano prima perché dopo quasi tre
anni, “quelli che c'erano prima” sono ormai
“quelli che ci sono oggi”!
Comprende il Sindaco che si diverte a
commentare quando ciascuno di loro fa una
dichiarazione di voto non conforme a ciò che il
primo cittadino pensa! Questa sera sino all'ultimo
momento hanno ricevuto una serie di atti, sempre
diversi, e sono sempre costretti a leggere
velocemente senza avere il tempo di capire e
sapere come votare! Non ci sta a questo gioco! Ha
letto tutte le pagine scritte dai revisori dei conti,
sebbene non sia un economista, nel tentativo di
capire un bilancio consuntivo che non rinuncia
comunque ad alcune opacità che lo hanno
caratterizzato in tutto il percorso seguito!
Non vuole entrare troppo nel tecnicismo
ma, solo per citare alcuni esempi, rileva che in un
Comune come quello di Messina in stato di deficit
strutturale, vi sono dei parametri che andrebbero
rispettati con la puntuale appostazione di risorse.
Sembra loro evidente che la presenza di un
disallineamento tra i bilanci delle società
partecipate e il consuntivo, necessiti in maniera
assoluta dell'indicazione del ragioniere generale
sul modo in cui tali disallineamenti verranno
superati. Non le è infatti sufficiente il rinvio
continuo al fantomatico piano di riequilibrio! Non
viene detto come tali criticità verranno superate in
futuro! Non può essere attendibile un bilancio che
non veda sovrapponibili i dati delle società
partecipate con quelli dell'ente partecipante, e non
occorre ricordare che anche in ambito civilistico
questo allineamento è conditio sine qua non per la
formazione di un bilancio veritiero! Per questo
motivo, non si sentono di approvare e votare un
tale bilancio che presenta opacità non risolte, e
non permette nemmeno di immaginare in che
modo queste opacità verranno risolte!
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere Trischitta. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE TRISCHITTA cercherà di
essere breve, dopo aver garantito la sua presenza
sin dalle ore 12,30.
Interviene, anche come dichiarazione di
voto, per esprimere il voto di un gruppo allargato
riconducibile a Forza Italia.
Preliminarmente, rileva però come gli
interventi precedenti che fanno riferimento alla
presenza di atti non veritieri, impongano alcuni
chiarimenti, anche perché sono abituati ad
interventi terroristici che ormai non sortiscono
alcun effetto essendo stati puntualmente smentiti
nel tempo.
I revisori hanno ribadito a più riprese,
anche in sedute straordinarie della prima
commissione, che la nota informativa non incide
minimamente sui conti del bilancio, cristallizzati
all'anno 2014. La nota informativa spiega ragioni
e prospettive utili a rimediare alle cause che
hanno creato disallineamenti. Anche senza
l'integrazione della nota informativa, avrebbe
votato il bilancio.
Con riguardo poi al prospetto di
conciliazione, fa presente che si tratta di un
semplice prospetto voluto dalla legge, che non
incide minimamente sui conti del bilancio. Per
quanto attiene ai debiti fuori bilancio, che
rappresentano l'elemento più importante
evidenziato, è vero che vi è stata la mancanza di
alcuni dirigenti nel fornire prontamente
l’elencazione di tali debiti, è vero che senza
determinate precisazioni il documento non si
sarebbe potuto votare, ma è pure vero che, a
seguito della sua richiesta di attivazione della
procedura di demansionamento dei dirigenti, i
debiti fuori bilancio sono stati forniti. È vero, ci
sono 4 milioni circa di debiti, ma nell’avanzo di
14 milioni c’è il fondo rischi che copre l’intera
somma e nel bilancio di previsione tali debiti
dovranno trovare adeguata copertura. Poi, a chi
piange sempre contro il piano di riequilibrio,
vorrebbe dire che la sua mancata approvazione dà
la possibilità al Comune di Messina di avere
notevoli vantaggi se è vera la notizia secondo cui
molti debiti si potranno spalmare addirittura in
trent’anni e se è vero pure che hanno vinto
parecchi contenziosi.
Detto questo, considerato il parere
favorevole dei revisori dei conti, seppur
rimodulato più volte, e considerati
l’emendamento del collega Santalco e
RESOCONTO SOMMARIO - 20 - 29 Dicembre 2015
l’integrazione fatta dalla Giunta, a nome del
gruppo di Forza Italia e dei gruppi politicamente
vicini, dichiara un voto favorevole per non
danneggiare ulteriormente la città. Si porti a casa
quest’altro risultato nell’esclusivo interesse della
città, con il forte rammarico di non poter
approvare il bilancio di previsione, auspicando
che ciò non determini il blocco dei servizi sociali
ed altre conseguenze.
Per parte loro, hanno fatto il loro dovere
fino in fondo e, lasciando separato il giudizio nei
confronti delle parole utilizzate dal Sindaco nei
confronti dei consiglieri comunali, votano solo
per la città.
Il gruppo ha deciso di fare andare avanti il
Consiglio comunale per cercare di dare nuove
prospettive alla città, ma non è detto che, in sede
di valutazione del prossimo bilancio, non si
decida di porre fine all’avventura
dell’Amministrazione e del Consiglio.
PRESIDENTE mette in discussione
l’emendamento n. 1, presentato dall’assessore
Signorino, che riporta tutti i pareri favorevoli (il
testo è agli atti della segreteria generale).
Non essendovi richieste di intervento, lo
mette in votazione: presenti 24, favorevoli 20,
astenuti 3, contrari 1; viene accolto a
maggioranza.
Mette in discussione l’emendamento n. 2,
presentato dal consigliere Santalco ed altri, che
riporta tutti i pareri favorevoli (il testo è agli atti
della segreteria generale).
Ha chiesto di intervenire il primo
firmatario. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE SANTALCO fa presente
che questo emendamento non è altro che la
formalizzazione dell’intervento sulla materia del
commissario ad acta.
Avrebbe piacere che il presidente del
Consiglio esprimesse un voto favorevole anche se
la prassi vuole che il presidente si astenga,
rappresentando ella oggi il punto di riferimento
del nuovo gruppo che si è formato.
PRESIDENTE sospende brevemente i
lavori per una riunione del gruppo di Forza Italia.
La seduta, sospesa alle ore 19,49, viene
ripresa alle ore 19,55.
PRESIDENTE mette in votazione
l’emendamento: presenti 24, favorevoli 15,
astenuti 6, contrari 3; viene accolto a
maggioranza.
Sulla delibera, chiede di intervenire per
dichiarazione di voto il consigliere Burrascano.
ANGELO BURRASCANO dichiara il
voto favorevole del gruppo del Megafono, alla
luce dei pareri dei revisori dei conti e del
ragioniere generale.
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere Contestabile. Ne ha facoltà.
SIMONA CONTESTABILE interviene
perché non può esimersi dall’esprimere la rabbia
e la difficoltà nel votare oggi questo bilancio che
fotografa l’inettitudine e l’incapacità assoluta
dell’Amministrazione, anche se tutto ciò non la
coglie di sorpresa, né la indigna, poiché già nel
giugno del 2013 sapeva che Renato Accorinti non
era il suo Sindaco, avendo votato un altro
candidato, reputando che rappresentasse
un’opportunità per la città. Tiene a precisarlo
poiché non rinnega assolutamente il passato,
sebbene si possa dire che oggi la geografia
politica dell’Aula sia cambiata, era
all’opposizione prima, lo è ancora adesso. Non si
tratta quindi di una dichiarazione di fiducia verso
la Giunta attuale, il voto favorevole è solo per la
fiducia che nutre verso i revisori dei conti, il cui
lavoro svolto le dà sicurezza e le consente di
assumere questa decisione.
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere Santalco. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE SANTALCO, richiamando
quanto già detto dal consigliere Trischitta, fa
presente al Sindaco che rimane aperta la richiesta
di rimodulazione della delega al bilancio, di una
valutazione attenta del comportamento del
ragioniere generale e di un richiamo formale
anche nei confronti del direttore generale per non
aver saputo portare ad unità tutta la compagine
dirigenziale.
Atteso che la loro è una posizione
politica, nel senso che non faranno più sconti a
nessuno, attendono dal Sindaco risposte concrete
alle loro richieste, dopo l’approvazione del
bilancio di previsione 2015.
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere Lo Presti. Ne ha facoltà.
ANTONIA LO PRESTI fa presente che,
se è vero che il parere dei revisori dei conti è
favorevole, non si può non sottolineare che in
realtà ci sono tre pareri differenti, non c’è un
unico parere finale. Fra l’altro, i pareri
conservano quasi tutte le criticità, nonostante i
correttivi posti in essere dalla Giunta. Non
sfuggirà a nessuno peraltro che le stesse critiche
sono state mosse pure dalla Corte dei conti.
Oggi, l’esercizio democratico del
Consiglio comunale è stato degradato
definitivamente a mera formalità, a testimonianza
della svolta autoritaria intrapresa
RESOCONTO SOMMARIO - 21 - 29 Dicembre 2015
dall’Amministrazione; lo strozzamento dei tempi
di approfondimento e di discussione è un atto di
prepotenza, violento, un’offesa al fondamento
democratico del confronto, inaccettabile!
Per dignità, allora, il gruppo misto
preferisce bocciare in piena autonomia il conto
consuntivo prima che siano altri organi di
controllo a farlo.
Infine, hanno deciso di votare contro
l’emendamento del collega Santalco, perché se
fosse vera l’interpretazione data della “diffida ad
approvare” del commissario ad acta, cioè votare
favorevolmente, si tratterebbe di una gravissima
ingerenza, specificando che “approvare” è da
intendere nel senso di esprimere un voto.
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere David. Ne ha facoltà.
PAOLO DAVID ringrazia tutti i
componenti dei gruppi di opposizione e coglie
l’occasione per comunicare che lascia il ruolo di
capogruppo del Grande Sud al consigliere
Vaccarino, scelta sofferta ma convinta. Ha
bisogno di riposare e di dedicare più tempo al
proprio lavoro, ma sarà sempre accanto al collega
Vaccarino ed ai colleghi di gruppo. Infine, augura
a tutti buon lavoro e li ringrazia perché sta
iniziando finalmente la politica con la maiuscola,
una politica di gruppo fatta di condivisione, con
cui potranno intraprendere un percorso e
dimostrare che non erano “sbagliati” quando
appartenevano ad un altro partito, ma che
sbagliato è il partito da cui provengono.
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere Sottile. Ne ha facoltà.
FABRIZIO SOTTILE desidera integrare
il suo precedente intervento rifacendosi alle
parole del collega Sturniolo: non è arrivato ancora
alla fase del disincanto, è ancora in quella della
rabbia.
Vuole dire che “questa gente” da cui il
Sindaco ha preso le distanze nella trasmissione
televisiva è la stessa che, ancora una volta,
approverà un provvedimento
dell’Amministrazione per senso di responsabilità.
Quel senso di responsabilità che lo indusse a suo
tempo, contattato dall’assessore Signorino, a
sollecitare presso i rappresentanti del suo partito
in Senato l’approvazione di certi emendamenti
necessari alla macchina amministrativa. È la
stessa gente che in maniera silenziosa dà un
contributo a questa Amministrazione e che, poi, si
vede additata dal Sindaco di fronte alla platea
televisiva.
Ad ogni modo, preannuncia il loro voto
favorevole.
PRESIDENTE fa presente che il
segretario generale ha apposto il parere
favorevole di legittimità sull’estratto della
proposta di delibera originaria.
(Il consigliere Vaccarino chiede che il
segretario generale lo affermi direttamente)
Osserva che lo sta dichiarando lei, alla
presenza del segretario che non smentisce!
Mette in votazione la proposta di
deliberazione: presenti 24 consiglieri, viene
approvata con 20 voti favorevoli, 3 contrari ed 1
di astensione.
Mette quindi in votazione l’immediata
esecutività della delibera: presenti 21 consiglieri,
viene approvata con 15 voti favorevoli, 3 contrari
e 3 di astensione.
Mozione d’ordine
PRESIDENTE ha chiesto di intervenire
il consigliere Trischitta. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE TRISCHITTA, in
considerazione della sua urgenza, chiede
l’inversione dell’ordine del giorno per trattare la
proposta di deliberazione di cui al numero 18
dell’ordine del giorno, relativa al contratto di
servizio per il trasporto pubblico.
PRESIDENTE, nessuno chiedendo di
intervenire sulla mozione del collega, la mette in
votazione: presenti 3 consiglieri, in mancanza del
numero legale chiude la seduta e la sessione del
Consiglio comunale.
La seduta ha termine alle ore 20,24.
RESOCONTO SOMMARIO - 22 - 29 Dicembre 2015
RESODAT
Centro di Documentazione
a cura dell’Ufficio Resoconti
E’ in funzione presso l’Ufficio Resoconti un
centro di documentazione definito RESODAT.
La creazione di un centro di documentazione
scaturisce dall’esigenza di essere informati, come
possibilità cioè di gestire le situazioni e i problemi
conoscendoli.
Necessariamente, questo lavoro di
documentazione dà conto di tutti gli interventi, delle
dichiarazioni, delle decisioni assunte e delle
affermazioni rese nel corso di tutte quelle attività
istituzionali per le quali l’Ufficio Resoconti è stato
chiamato a svolgere la sua funzione in termini di
resocontazione sommaria ed integrale.
ARGOMENTI TRATTATI NEL
CORSO DELLA SEDUTA E
RIFERIMENTI CONSILIARI:
- Conto consuntivo anno
2014; seduta del 17
dicembre 2015.