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Atti consiliari Assemblea legislativa X LEGISLATURA - SEDUTA N. 58 DEL 28 FEBBRAIO 2017 1 RESOCONTO INTEGRALE Seduta n. 58 Martedì 28 febbraio 2017 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ANTONIO MASTROVINCENZO INDI DELLA VICEPRESIDENTE MARZIA MALAIGIA INDICE Comunicazioni del Presidente .......................... 4 Proposta di legge (annuncio) Mozioni (annuncio) Leggi regionali (annuncio) Congedo (annuncio) Proposta di regolamento n. 4 ad iniziativa del Consigliere Marconi “Modifica al Regolamento regionale 9 febbraio 2009, n. 3 ‘Attività funebri e cimiteriali ai sensi dell’articolo 11 della legge regionale 1 febbraio 2005, n. 3’. Regolamentazione delle sale del commiato” (Discussione e votazione)

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Atti consiliari Assemblea legislativa

X LEGISLATURA - SEDUTA N. 58 DEL 28 FEBBRAIO 2017

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RESOCONTO INTEGRALE

Seduta n. 58Martedì 28 febbraio 2017

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ANTONIO MASTROVINCENZOINDI

DELLA VICEPRESIDENTE MARZIA MALAIGIA

INDICE

Comunicazioni del Presidente .......................... 4Proposta di legge(annuncio)Mozioni(annuncio)Leggi regionali(annuncio)Congedo(annuncio)

Proposta di regolamento n. 4ad iniziativa del Consigliere Marconi“Modifica al Regolamento regionale 9febbraio 2009, n. 3 ‘Attività funebri ecimiteriali ai sensi dell’articolo 11 dellalegge regionale 1 febbraio 2005, n. 3’.Regolamentazione delle sale delcommiato”(Discussione e votazione)

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Presidente .................................................. 5, 11Luca Marconi (UdC) ................................... 5, 10Romina Pergolesi (M5S) ............................ 6, 9Sandro Bisonni (Misto) ............................... 6, 10Francesco Micucci (PD) ............................. 7Luigi Zura Puntaroni (LN) ........................... 8Piero Celani (FI) ......................................... 8

Relazione n. 8della II Commissione assembleare“Comunicazione della Commissione alParlamento europeo, al Consiglio, alComitato economico e sociale europeo e alComitato delle Regioni. Programma dilavoro della Commissione europea per il2017. ‘Realizzare una Europa che protegge,dà forza e difende’ COM (2016) 710 final del25 ottobre 2016"(Discussione e votazione risoluzione)

Presidente .................................................. 12, 16Gino Traversini (PD) ................................... 12Piergiorgio Fabbri (M5S) ............................ 14Piero Celani (FI) ......................................... 14Jessica Marcozzi (FI) .................................. 15Luigi Zura Puntaroni (LN) ........................... 16

Interrogazione n. 351ad iniziativa del Consigliere Rapa“Realizzazione stazione radio base aLoreto”(Svolgimento)

Presidente .................................................. 16Angelo Sciapichetti (Assessore) ............... 16Boris Rapa (UpM) ....................................... 17

Interrogazione n. 239ad iniziativa della Consigliera Marcozzi“Erosione costa fermana”

Interrogazione n. 366ad iniziativa della Consigliera Marcozzi“Erosione costa elpidiense”(abbinate)(Svolgimento)

Presidente .................................................. 18Angelo Sciapichetti (Assessore) ............... 18, 19Jessica Marcozzi (FI) .................................. 18

Interpellanza n. 12ad iniziativa del Consigliere Giorgini“Condizioni degli invasi artificiali in caricoal Consorzio di bonifica delle Marche”(Svolgimento)

Presidente .................................................. 19Peppino Giorgini (M5S) .............................. 19, 22Angelo Sciapichetti (Assessore) ............... 20

Interrogazione n. 371 - a rispostaimmediataad iniziativa del Consigliere Fabbri“Cessazione incarico del Segretario

generale dott. Fabrizio Costa”(Svolgimento)

Presidente .................................................. 22, 23Luca Ceriscioli (Presidente) ...................... 22Piergiorgio Fabbri (M5S) ............................ 23

Interrogazione n. 320ad iniziativa del Consigliere Giancarli“Partecipazione della Regione Marche alSalone del libro di Torino 2017”(Svolgimento)

Presidente .................................................. 23Moreno Pieroni (Assessore) ...................... 23Enzo Giancarli (PD) .................................... 24

Interrogazione n. 349ad iniziativa del Consigliere Busilacchi“Aeroporto Sanzio bloccato dalla nebbia”(Svolgimento)

Presidente .................................................. 25Anna Casini (Assessore) ........................... 25Gianluca Busilacchi (PD) ........................... 25

Interrogazione n. 348ad iniziativa della Consigliera Pergolesi“Stato di attuazione della legge regionale22 gennaio 2013, n. 1 ‘Disposizioniorganizzative relative all’utilizzo di talunetipologie di farmaci nell’ambito del Serviziosanitario regionale per lasomministrazione e la continuitàterapeutica con il ricorso ai farmacicannabinoidi’”(Svolgimento)

Presidente .................................................. 25Luca Ceriscioli (Presidente) ...................... 25Romina Pergolesi (M5S) ............................ 26

Mozione n. 205ad iniziativa del Consigliere Zura Puntaroni“Interventi urgenti in favore dellepopolazioni e dei territori interessati daglieventi sismici del 2016 – proposta diadozione di un provvedimento ad hoc checonsenta l’istallazione provvisoria distrutture prefabbricate”(Discussione e votazione risoluzione)

Presidente .................................................. 26, 29Andrea Biancani (PD) ................................. 27Luigi Zura Puntaroni (LN) ........................... 28Piero Celani (FI) ......................................... 28

Mozione n. 196ad iniziativa del Consigliere Marconi“Disposizioni in materia di attestazioneproprietà di beni immobili e mobili da partedei cittadini extracomunitari”(Discussione e votazione)

Presidente .................................................. 29, 34Luca Marconi (UdC) ................................... 29, 32Elena Leonardi (FdI-AN) ............................ 29, 33

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Sigle dei Gruppi assembleari: Partito Democratico (PD); Uniti per le Marche (UpM); Popolari Marche - Unione diCentro (UdC); Movimento 5 Stelle (M5S); Lega nord - Marche (LN); Forza Italia (FI); Area Popolare - Marche 2020(AP-Marche 2020); Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale (FdI-AN); Misto (Misto).

Jessica Marcozzi (FI) .................................. 30Luigi Zura Puntaroni (LN) ........................... 30Gianluca Busilacchi (PD) ........................... 30, 34Giovanni Maggi (M5S) ................................ 31Piero Celani (FI) ......................................... 31Peppino Giorgini (M5S) .............................. 34

Mozione n. 212ad iniziativa del Consigliere Maggi“Fondo sostegno affitti”(Discussione e votazione)

Presidente .................................................. 34Giovanni Maggi (M5S) ................................ 34Anna Casini (Assessore) ........................... 35

Mozione n. 209ad iniziativa del Consigliere Rapa“Costruzione del nuovo carcere diCamerino”(Discussione e votazione)

Presidente .................................................. 35, 37Boris Rapa (UpM) ....................................... 35Jessica Marcozzi (FI) .................................. 36Angelo Sciapichetti (Assessore) ............... 36

Mozione n. 166ad iniziativa del Consigliere Celani“Realizzazione della Strada intervalliva delPiceno (c.d. Mezzina) 1° Stralcio: Val diTronto - Val Tesino 1° Lotto funzionale.Ammodernamento dal km. 1+850 al 6+010.Impegno a destinare le economie di spesaconseguite, al finanziamento dellasistemazione della sede stradale e dellemigliorie nei tratti ancora da ammodernarelungo la S.P. Mezzina, compresa tral’inserzione con la ex S.S. Salaria (Valle delTronto) e l’abitato di Offida”(Discussione e votazione)

Presidente .................................................. 37, 39Piero Celani (FI) ......................................... 37Gianluca Busilacchi (PD) ........................... 38Luigi Zura Puntaroni (LN) ........................... 39

Mozione n. 132ad iniziativa della Consigliera Malaigia“Dotazione strumentale e adeguamentodelle sedi dei Vigili del Fuoco delle Marche.Necessario un sostegno regionale direttoed un intervento in sede di ConferenzaStato-Regioni”

Mozione n. 188ad iniziativa dei Consiglieri Malaigia, Zaffiri, ZuraPuntaroni, Leonardi“Presidio permanente dei Vigili del Fuoco aVisso (MC)”

Mozione n. 189ad iniziativa dei Consiglieri “Malaigia, Zaffiri, ZuraPuntaroni“Camerino: Vigili del Fuoco sfollati percaserma inagibile”

Interrogazione n. 352ad iniziativa del Consigliere Giancarli“Sede dei Vigili del fuoco di Arcevia”(abbinate)(Discussione e votazione)

Presidente .................................................. 39, 43Marzia Malaigia (LN) ................................... 39, 42Angelo Sciapichetti (Assessore) ............... 41Enzo Giancarli (PD) .................................... 41

Mozione n. 123ad iniziativa del Consigliere Bisonni“Sicurezza antincendio delle strutturesanitarie marchigiane”

Interrogazione n. 216ad iniziativa del Consigliere Bisonni“Sicurezza antincendio delle strutturesanitarie marchigiane”(abbinate)(Discussione e votazione)

Presidente .................................................. 43, 45Luca Ceriscioli (Presidente) ...................... 43Sandro Bisonni (Misto) ............................... 43Jessica Marcozzi (FI) .................................. 45

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La seduta inizia alle ore 10,05

Presidenza del PresidenteAntonio Mastrovincenzo

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata,dichiaro aperta la seduta n. 58 del 28febbraio 2017. Comunico che è statapresentata la seguente proposta di leggeregionale:- n. 120 in data 22 febbraio, ad iniziativa dei

Consiglieri Mastrovincenzo, Minardi,Malaigia, Rapa, Carloni, concernente:“Disposizioni per la tutela dell’infanzia edell’adolescenza e lo sviluppo di progetti asostegno delle ‘città sostenibili e amichedei bambini e degli adolescenti’ dellaRegione Marche”, assegnata alla ICommissione assembleare in sedereferente, al Consiglio delle Autonomielocali per l’espressione del parere di cuiall’articolo 11, comma 4 della leggeregionale n. 4/2007 e trasmessa alla IICommissione assembleare permanenteai sensi e per gli effetti del comma 1 bisdell’articolo 68 del Regolamento Interno.Sono state presentate le seguenti

mozioni:- n. 219 del Consigliere Fabbri,

concernente: “Stato di degrado e dipotenziale pericolo del porto di Baia

Vallugola (Gabicce Mare PU) econcessione scaduta”;

- n. 220 dei Consiglieri Giorgini, Maggi,Fabbri, concernente: “Emergenzaterremoto. Sostegno alle attivitàproduttive per i danni indiretti in termini dicontributi economici diretti ed esenzionefiscale parziale o totale”;

- n. 221 dei Consiglieri Giorgini, Maggi,concernente: “Difesa del suolo - Interventiurgenti per la messa in sicurezza eprevenzione del territorio”;

- n. 222 dei Consiglieri Fabbri, Maggi,Giorgini, concernente: “Installazione dicolonnine per la ricarica di autoelettriche”.Il Presidente della Giunta regionale ha

promulgato, in data 20 febbraio, le seguentileggi regionali:- n. 4 “Disposizioni regionali in materia di

diritto allo studio”;- n. 5 “Ulteriori disposizioni per l’attuazione

del processo di riordino delle funzioniamministrative esercitate dalle Province,in materia di organizzazione e di assettoidrogeologico”.Hanno chiesto congedo gli Assessori

Bora e Bravi.

Proposta di regolamento n. 4ad iniziativa del Consigliere Marconi“Modifica al Regolamento regionale 9febbraio 2009, n. 3 ‘Attività funebri e

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cimiteriali ai sensi dell’articolo 11 dellalegge regionale 1 febbraio 2005, n. 3’.Regolamentazione delle sale delcommiato”(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recala proposta di regolamento n. 4 delConsigliere Marconi.

La discussione è aperta, ha la parola ilrelatore di maggioranza ConsigliereMarconi.

Luca MARCONI. Grazie Presidente. Nonvorrei passare alla storia del Consiglioregionale come lo specializzato deiregolamenti funerari, visto che è la secondaproposta di modifica che faccio, ma vistoche la prima l’abbiamo approvataall’unanimità e forse riusciremo acondividere anche questa, alla fine nonavremo fatto una cosa sbagliata.

La proposta, colleghi Consiglieri, è moltosemplice, tra le altre cose giace inCommissione da più di 3 mesi, quindi non èuna proposta sulla quale abbiamo corso, e aquesto riguardo non riesco a comprenderele osservazioni della Federcofitrelativamente alla necessità di un rinviodell’argomento o comunque di un suoulteriore approfondimento.

Faccio questa premessa Presidenteperché è giusto che l’Aula sappia che nonc’è stata nessuna richiesta di audizione suquesto argomento, l’atto è stato presentatodal sottoscritto l’11 novembre dello scorsoanno, è stato assegnato in Commissione il14 novembre, incardinato il 17 novembre.

A quelle date emettevo un comunicatostampa con il quale informavo dell’iniziativa.Immediatamente la Federcofit aveva uncomunicato stampa nel quale, senza nullarichiedere, entrava nel merito dicendo cheera contraria perché questo provvedimentoevidentemente colpiva direttamente gliinteressi di questa federazione, e la cosa poiè morta lì, ma il giorno prima della sedutariceviamo da Milano una lettera di questotipo.

Nel merito della questione, questo lavoroè il frutto di una domanda che è: perchél’attuale regolamento prevede per le casedel commiato una distanza di 100 metri dastrutture sanitarie, socio-sanitarie e non daaltro? La risposta che ci siamo dati e cheabbiamo avuto più o meno è stata questa:nel passato probabilmente, perché diconoche adesso non lo fanno più, all’interno dellesale del commiato le salme venivanosottoposte a dei trattamenti particolari chepotevano creare nocumento alla salute.

Già di fronte a questa primaosservazione dico: perché la casa delcommiato deve stare a 100 metri solo dallestrutture sanitarie, socio-sanitarie, mentrepuò stare tranquillamente, come sta peresempio a Macerata, al piano terra di uncondominio?

Ci hanno spiegato che questi trattamentinon vengono più fatti, bene! Se non vengonopiù fatti dovrebbe cadere la ragione chestiano a 100 metri dalle strutture sanitarie,socio-sanitarie, ma risorge da un’altra partee risorge da parte di tanti Sindaci e cittadini iquali hanno un’opinione un po’ diversa daquella della Federcofit, perché dicono chesecondo una cultura, una tradizione che faparte ormai del Dna del nostro Paese, lamorte è una cosa che viene vissuta inmaniera silenziosa, in maniera riservata enon caciarona, perché allo stato attualedelle cose una struttura di questo tipopotrebbe essere piazzata sul lungomare diSan Benedetto, di Senigallia, oppure inqualsiasi Corso delle nostre città. E quientriamo nel campo dell’opinione e ci statutto, nel senso che il voto di ciascuno di noiriguarda questo provvedimento, che non stasconvolgendo il mondo, che dice: vogliamomettere 100 metri di distanza. Abbiamo fattoda poco la legge sull’azzardopatia, abbiamomesso addirittura 500 metri di distanza,quindi una distanza considerevole cheemargina le case da gioco, le attività di giocodai centri storici e dalle zone abitate piùfrequentate dai nostri concittadini, in questocaso si tratta di una distanza minima, giusto

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un’area di rispetto. L’idea che non possiamoconsiderare questa attività delle case delcommiato come un’ordinaria attivitàcommerciale, cioè pensare che lungo unavia abbiamo indistintamente la pizzeria, lacasa del commiato, il negozio di frutta everdura, forse ci può stare quello di fiori, matutti gli altri diventano .., un albergo, uncinema, una discoteca, diventaoggettivamente …, ripeto è una questioneculturale, su questo laicamente dico cheognuno può pensarla come gli pare.

Respingo decisamente il tenore dellalettera della Federcofit che ha il sapore dellaminaccia e dell’infamia perché dice ancoraun favore ai palazzinari. Noi non stiamofacendo nessun favore ai palazzinari perdue motivi molto semplici, primo nessunocostruisce più palazzi, quindi non c’è questotipo di preoccupazione, se per palazzinari siintende coloro che vivono nei palazzi allorasi, stiamo facendo un favore a coloro chevivono nei palazzi, cioè coloro che vivendonei condomini non sono contenti di questoed io credo che la stragrande maggioranzadei cittadini delle Marche non siano contentidi avere all’interno della propria strutturacase di questo tipo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice diminoranza Consigliera Pergolesi.

Romina PERGOLESI. Comegiustamente ha detto il Consigliere Maggi:come si può dar torto al ConsigliereMarconi? Però qui la questione è un’altra. Laquestione è che questo regolamento, comeho detto anche in Commissione, prevededei limiti che, a mio parere, anche per alcunicasi già presenti nel nostro territoriomarchigiano, potrebbe portare dellelimitazioni ad alcune aziende rispetto adaltre e questo per la libera concorrenzapotrebbe creare qualche gap normativo.

L’altra questione è quella del continuaread insistere e presentare proposte di leggequando i diretti interessati chiedono, lo

stanno chiedendo formalmente oggi - nonso se a lei Consigliere Marconi è arrivata giàuna richiesta in precedenza, premesso cheio non conosco questi signori, mai sentitinominare - di fare un passaggio che,secondo il Movimento 5 Stelle, è dovuto, siaper la parte pubblica che per quella privata.E’ sempre dovuto perché quando andiamo alegiferare andiamo comunque a creare deidisagi, a normare delle situazioni, inmaniera magari non consapevole di quelloche è lo stato reale.

Ho chiesto anche al Presidente Volpini,visto che non è arrivata una richiestaufficiale di audizione in Commissione,comunque sono passati diversi mesi daquando è stato presentato il regolamento, diaspettare una settimana in più. Secondonoi, non è poi così grave.

Detto questo, noi come Movimento 5Stelle ci asterremo, come mi sono astenutain Commissione, perché non crediamo cosìutile e necessaria questa nuova norma.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereBisonni.

Sandro BISONNI. Grazie Presidente.Voglio intervenire per fare delleconsiderazioni. Stavo leggendo conattenzione le motivazioni allegate a questaproposta di legge e la motivazione che dà ilConsigliere è di carattere sostanzialmentesanitario, perché vuole scongiurare il fattoche nelle sale del commiato si possanoesercitare le attività di imbalsamazione e ditanatoprassi. Però, forse sapete, che in tuttele Marche sale del commiato che fannoqueste operazioni sono pari a zero, quindiattualmente questo pericolo non c’è.

C’è da dire di più, per fare questo tipo dioperazione occorre una sala operatoria ouna sala settoria e per averel’autorizzazione per installare una salaoperatoria o una sala settoria, ovviamente,si devono rispettare tutti i crismi del caso:filtri per l’aria, allacci speciali alla fogna e viadicendo.

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Abbiamo detto che non esistonoattualmente sale del commiato che fannoquesto tipo di operazioni, nel caso in cui infuturo ci sia qualcuno che voglia fare questotipo di operazione sarà soggettoall’autorizzazione dell’Asur, non è che fa disua spontanea volontà, come gli pare esenza autorizzazione, quindi con tutte legaranzie del caso.

Voglio sottolineare invece il discorsodella distanza che si poneva collega: comemai è imposto il limite di rispetto dalle salemortuarie degli ospedali? E’ previsto dallalegge nazionale e penso che il criterio siaquello della non predominanza, perché seun’agenzia funebre apre una sala delcommiato di fronte alla sala mortuariadell’ospedale può essere in qualche modoavvantaggiata rispetto alla concorrenza. E’questo il motivo, non ce ne sono altri.

Voglio anche portare degli esempi,l’ospedale di Macerata ha una salamortuaria con una sala settoria e si trova ameno di 100 metri dalle abitazioni, allora,che facciamo? Se la motivazione è quellache viene indicata nella premessa dellaproposta di legge io non la condivido, avreicondiviso una proposta di legge che avessedetto che i luoghi dove si fanno questo tipo dioperazioni non possono stare a meno di 100metri dalle abitazioni. Allora avrebbe avutoun senso, ma allargando il cerchio a tutte lesale del commiato in generale, dove ripeto,queste pratiche non si fanno, non riesco acondividere questa posizione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereMicucci.

Francesco MICUCCI. Grazie Presidente.Brevemente, mi sembra che nella relazionedel Consigliere Marconi siano stateaffrontate queste vicende, è vero, come hadetto il Consigliere Bisonni, che nellacasistica non si trovano queste situazioni,come inserito nella premessa, vero è il fattoche non ci sono all’atto pratico questesituazioni, ma potenzialmente non si

impediscono. Il Consigliere Marconi haaggiunto che oltre a questa vicenda di ordinesanitario, c’è anche una vicenda di ordinepubblico, nel senso di una sensibilità difronte a certe situazioni sia da parte di chiaffronta la morte sia dal resto dellacittadinanza che dovrebbe avere unavicinanza con queste sale, suggerirebbe dilasciare autonoma questa situazionerispetto al resto della popolazione, come delresto avviene anche per alcune strutturesocio sanitarie, come ha già detto ilConsigliere Bisonni. E’ vero cheprobabilmente c’è anche questamotivazione, ma immagino che ci sia anchenella ratio della norma, quella di dire che inalcuni luoghi, dove forse c’è una presenza dianziani maggiore, c’è una presenza di unapopolazione particolare, più sensibileperché forse più vicina al momento dellamorte, suggerisce di non mettere insovrapposizione le due situazioni.

Credo che questa sensibilità si debbaavere nei confronti di quel tipo particolare dipopolazione, che risiede temporaneamentenegli ospedali, nelle case di riposo, in altri tipidi strutture, e credo che questa sensibilità sipossa avere anche nei confronti del restodella cittadinanza, come del resto ci hannosollecitato alcuni Sindaci perché questaproposta non nasce dal nulla, nasce dalbasso, da alcune realtà che vivonoquotidianamente queste vicende. I Sindaciin qualche modo ci hanno sollecitato,probabilmente sono stati a loro voltasollecitati dalla popolazione residente neiloro Comuni, a creare una normativa che siasemplicemente omogenea rispetto a quellagià prevista.

Questa era stata la ratio che ha spinto ilConsigliere Marconi, ma anch’io sono statouno di quelli che ha sollecitato questo iter adandare avanti. Niente di diverso da questo.

Sul fatto, mi spiace che non sia presentein questo momento il Consigliere Volpini, machi è presente, chi partecipa come me allaIV Commissione sa benissimo che in quellaCommissione abbiamo audito chiunque:

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Comitati pro vaccini, anti vaccini, pro unacosa. Abbiamo sempre ascoltato chiunque,anzi se c’è da fare una critica forse è quelladell’eccesso di audizioni che a volteabbiamo in quella Commissione, quindi nonci si può venire a dire che una proposta dilegge depositata da ormai 3 mesi … Non c’èstata nessuna richiesta di audizionealtrimenti avremmo certamente audito chil’avesse richiesto.

La proposta di legge è in discussione, ègià stata portata all’attenzione dellaCommissione, i soggetti interessati neerano già informati da tempo, quindiavrebbero potuto tranquillamente farequesta cosa e una lettera che mi arriva ilgiorno prima di andare in Commissione incui ci viene dato dei “palazzinari”, iosemplicemente la cestino, la butto nellaspazzatura perché questo è il posto chemerita.

Noi non possiamo essere accusati di unascelta sulla quale si può essere d’accordo omeno nella piena legittimità, ma chepreconcettualmente, prima di entrarenell’oggetto della discussione, tout court, civenga dato dei “palazzinari” a mepersonalmente …, non so il Movimento 5Stelle come si comporta nei confronti diquesti soggetti, se li accoglie, se ci fa deicomizi, se ragionano insieme su comerisolvere il problema degli stadi, questo nonlo so, però dal mio punto di vista lettere diquesto genere meritano solo il cestino dellacarta, non altro.

Di certo non rinvierò, dal mio punto divista, questa proposta di legge perchéqualcuno mi dà del palazzinaro, dopodichése nei tempi previsti dalla norma e nei tempiusuali del Consiglio regionale si chiede unaaudizione in qualsiasi Commissione, comeè sempre stato fatto fino ad oggi, in specialmodo nella IV Commissione, credo che nonci sia nessun problema, non certo in questitempi e con queste condizioni. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereZura Puntaroni.

Luigi ZURA PUNTARONI. L’argomentonon è dei più allegri però intervenire suquesta roba …

Indipendentemente dalle lettere delleassociazioni di categoria, perché ognuno hail diritto di esprimersi per tutelare i propriinteressi o meno, faccio una analisi moltocruda, se io sto in una palazzina, ho unappartamento e domani mattina a pianoterra quello che vende le casse da morto,che già c’era, mi fa la camera mortuaria, èchiaro che la cosa non è proprioelegantissima, ma a parte l’eleganza, il mioappartamento nel giro di 6 mesi diventainvendibile, il valore va a zero, quindi direiche è scontato e non pensabile in certicontesti proporre l’istituzione di questoservizio.

In alcune città ho visto cheautonomamente si sono organizzati questiservizi in zone adeguate, zone di periferia,zone anche discrete, zone vicino ad unparco, zone che si prestano al dolore deifamiliari. Andare a concepire una cosa delgenere in un centro cittadino dove a fiancoc’è un bar dove si schiamazza, a 10 metri cisono i parenti in lacrime, sopra ci sono 6condomini, penso che non occorrevaandare a legiferare su questo, è talmenteevidente ed il buon senso ci dice che unacosa del genere non è possibile.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereCelani.

Piero CELANI. Credo che questo sia unprovvedimento che magari qualche decinadi anni fa poteva porre qualche dubbio,qualche incertezza, però le mutatecondizioni culturali oggi ci dicono, forsepurtroppo, che non si muore più a casa,contornato dall’affetto dei propri cari, masempre più si tende a morire, come dice ilrelatore di questa legge, ConsigliereMarconi, negli ospedali oppure negli istituti diricovero.

Quindi il problema a questo punto sipone, tanto è vero che c’era una normativa,

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addirittura certi regolamenti di Poliziamortuaria che impedivano di riportare acasa il moribondo. Per riportarlo a casa sidovevano fare una serie di artifici, dichiararead esempio che era ancora in vita, perchémolti anziani lasciavano detto che volevanomorire a casa e il Sindaco dovevaautorizzare il trasporto della salma a cassaaperta, con una serie di storie che è benevengano regolamentate.

Dico che questa norma va bene, sonoconvinto, anzi mi spingerei anche oltre, infuturo si porrà il problema di regolamentareanche da un punto di vista urbanisticoquesta cosa, cioè come inserire questo tipodi attività all’interno di quale servizio, è unservizio e come tale, ad esempio, non puòessere concepito nelle nuove zoned’espansione laddove c’è la residenzasoltanto, sicuramente un dibattito su questoandrà fatto.

Auspico che la Commissione possaaffrontare anche questa tematica e nellalegge urbanistica che dovremmo rivedere,inserire le nuove aree dove posizionare lesale del commiato.

Questo non è voler nascondere la morte,come qualcuno ha detto, anzi, significa dareun’ulteriore dignità alla morte. Immaginatecosa può succedere, come ha detto ilConsigliere Zura Puntaroni, se una sala delcommiato si trovasse al piano terra di uncondominio con centinaia di appartamenti?Dignità alla morte e nel frattempo attorno cisono decine e decine di attività non soltantocommerciali, artigianali, con un via vai digente al di là della residenza, quindi credoche una riflessione su questo vada fatta.

Bene la distanza dei 100 metri dallaresidenza, ma io invito quest’Aula a rifletteread andare oltre, ad individuare, in unarevisione, secondo me legittima, culturaleed anche di civiltà, delle aree all’interno delproprio territorio comunale dove fare le saledel commiato.

Ripeto, ribalto la situazione per daredignità alla morte, non per nasconderla, poi ildibattito in questi giorni è molto attuale:

diritto alla vita, diritto alla morte. Quindirispetto va dato al massimo.

Posso portare un esempio, credo che laVicepresidente Casini la conosce quantome, noi ad Ascoli abbiamo l’esperienza diuna sala del commiato che è nata 5/6 annifa, forse di più, in una zona artigianaledestinata ai servizi, non sta in una zonaresidenziale, ma in una zona artigianale,non commerciale, perché molto spesso cisi confonde, destinata ai servizi perl’artigianato, quindi non ha posto problemi anessuno e mai è venuto in mente aqualcuno di fare la polemica “avetenascosto la sala del commiato” no, sta inbella vista, sta in fronte strada, in uncontesto molto rispettoso dove ci sono uncerto tipo di artigiani, non ci sono le grandiofficine, le industrie.

Credo che questa proposta di modificadel regolamento fatta dal ConsigliereMarconi vada accolta, sono favorevole,ripeto, con una raccomandazione, andiamooltre, normiamo anche urbanisticamente.Qui c’è l’Assessore competente e miauguro che possa prendere spunto daquesta mia riflessione per individuareall’interno della pianificazione, aree nellequali poter inserire, con molta comodità,evitando polemiche, le sale del commiato,come un servizio, rispettando la morte chefa parte della vita. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, perdichiarazione di voto, la ConsiglieraPergolesi.

Romina PERGOLESI. Noi ribadiamo lanostra volontà di non votare a favore diquesta norma perché giustamente, come èemerso durante la discussione, qui si staparlando di limitare le sale del commiato a100 metri dalle civili abitazioni, cosa bendiversa dalle zone residenziali e dalle zoneartigianali.

Vorrei ricordare che facendo una brevericerca su internet si possono trovare dellesale del commiato, più o meno recenti, fatte

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in zone industriali dove vicino ci sono civiliabitazioni, quindi questo crea un gapnormativo.

Ripeto, ben venga l’interventodell’Assessore Casini, se vogliamoapprofondire in maniera seria facciamolocon le dovute accortezze, detto questoreplicando al Consigliere Micucci, ilMovimento 5 Stelle non attacca ilragionatore, ma entra nel merito delragionamento di solito, quindi non è statafatta prima una richiesta di audizione, èstata fatta adesso, questo dovrebbe creareun’apertura da parte di un organo politicoche dovrebbe fare le veci di entrambi isoggetti, sia pubblici che privati, e insiemeragionare e trovare una strada condivisa,non contrapponendosi con scelte calatedall’alto. Quindi ribadiamo la nostraastensione dalla votazione di questoregolamento.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento 1 bis/1, istitutivodell’articolo 1 bis, a firma del ConsigliereMarconi. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Coordinamento tecnico. Lo pongo invotazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Ha la parola, perdichiarazione di voto, il Consigliere Bisonni.

Sandro BISONNI. Voglio approfittaredella dichiarazione di voto per sottolineareun aspetto: la preoccupazione di alcunicolleghi che si possa aprire una sala delcommiato sotto un condominio dove magaric’è il bar a fianco.

Anche questa, secondo me, è unapreoccupazione inesistente, chi vuole aprireuna sala del commiato ha tutto l’interesse alocalizzarla in una zona dove c’è una certadiscrezione, se io vendo frigoriferi non è chevado ad aprire una sede al Polo Nord, quindidico che l’aspetto sanitario è inesistente edanche l’aspetto sociale non lo vedo pratico,nel senso che è nell’interesse di chi vuoleaprire questo tipo di attività trovare una zonaresidenziale dove ci sia una certadiscrezione.

Le sale del commiato di cui sono aconoscenza sono tutte in zone moltoriservate, nonostante ci siano anche delleabitazioni vicine, quindi anche questapreoccupazione secondo me è più teoricache pratica.

PRESIDENTE. Ha la parola, perdichiarazione di voto, il Consigliere Marconi.

Luca MARCONI. Siccome sono convintoche avremo qualche strascico, Presidente,spero solo nel merito, nel senso che benvengano tutte le proposte e le ulterioririflessioni, quello di cui sono veramenteesterrefatto è che si insista in una ipotesi diprocedura che è allucinante.

Dico: se ieri non avessimo avuto questalettera in mano, avremmo potuto accettaretutte le richieste di rinvio, perché sarebbeuna iniziativa che partiva da noi, magarisollecitati anche direttamente, unomaschera qualsiasi intenzione perchél’ipocrisia fa parte dell’esistenza e dice:“Chiedo il rinvio perché oggi ho ilraffreddore”, ma di fronte a questa letteradire: caro Presidente Mastrovincenzo, unaprocedura in Consiglio regionale può esseredi questo tipo, noi discutiamo, abbiamo per3/4/5 mesi un atto giacente, all’ultimo minutoqualcuno con una lettera con la quale ciinsulta, non so se l’avete letta, non la leggointeramente per non dargli tutta questadignità, dice: “Con piacere ai più squallidiinteressi dei palazzinari”. Questo ègravissimo, mi riservo querela a questo

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riguardo, anzi non so se queste quereledevono essere addirittura sollevate dallastessa Presidenza del Consiglio, che devetutelare questo organo che sta votando. Citratta come non so cosa, non voglioindividuare categorie che potrebbero essereoffese da questo tipo di atteggiamento, e poiil giorno prima? La procedura si chiude conla trasmissione dell’atto dalla Commissionealla Presidenza e solo la Presidenza a quelpunto può decidere se e quando metterequell’atto all’ordine del giorno, una volta cheè all’ordine del giorno ci può essere unrinvio, ma non un rinvio perché siamodecidendo di risentire qualcuno che si èpreso tre mesi di comodità e da Milano siaccorge che c’è questa cosa e vuole esseresentito. Poi voglio capire quali sono “glisquallidi interessi” che stanno dietro aquesta federazione delle sale del commiato.Aveva tutti i nostri numeri di telefono, potevachiamarci, poteva sentirci, non ha fattonessuna richiesta, né formale, né informale,per avere una audizione e questo loabbiamo riverificato.

Tre le altre cose un rinvio di questoargomento - ormai abbiamo deciso divotare, ed abbiamo chiuso, il problema èrisolto e lo dico perché risolto - sarebbe unaoffesa al Presidente Volpini, il quale avrebbecompiuto insieme alla Commissione, ma luiè il responsabile della procedura, un atto diprevaricazione, ma nei confronti di chi? Machi se ne frega se dovevamo ragionare suquesto, possiamo riaprire il ragionamentoquando vogliamo.

Nel merito. Il Consigliere Bisonni ha fattouna osservazione quanto mai opportuna,però nella lettera che fa la Federcofit, quindialla fine l’abbiamo ampiamente ascoltata,perché l’abbiamo citata più delle nostreargomentazioni, ad un certo punto dice chevogliono esattamente il contrario. E’ unoscontro di visioni, loro non dicono vogliamostare in zone riservate, loro dicono la culturadella morte deve entrare nell’ordinario dellanostra vita. Io posso essere anche

d’accordo in linea di principio, credo nellatrascendenza, quindi non ho problemi, perme la morte è solo un passaggio, quindirendo testimonianza della mia fede nellaresurrezione dell’anima e non ho problemi,ma riguardo a questo ed alla sensibilità chesi può avere è una cosa completamentediversa, noi stiamo a registrare unasensibilità. Si può obiettare quale sia lamotivazione profonda in base alla quale noidiciamo 100 metri se non ci sono argomentisanitari. All’inizio era così, poi ci siamoinformati, perché uno fa una proposta e nonè che ha tutti gli elementi, mi hanno detto:qualcuno si, qualcuno no, poi ci sono tutte legaranzie dal punto di vista igienico-sanitario,ci mancherebbe. Qui è una ragione diopportunità, come ne facciamo altre. Lanostra sensibilità ambientale ci ha portato afare parchi dappertutto, ma mica eranecessario, negli anni ’50 non avevamo iparchi dappertutto, la sensibilità ambientaledei nord europei fa si che abbiano parchiesageratamente grossi e una densitàabitativa molto più bassa della nostra, noiabbiamo una densità abitativa molto piùelevata e la periferia romana non è piena diparchi ed oggi li vorremmo fare. Quandodecidiamo entriamo anche nel merito di unasensibilità. Noi registriamo una sensibilità ediciamo che in questo caso il bene comune,perché ci tengo a sottolinearlo, che vienetutelato è proprio l’idea che dobbiamo averedella morte e del modo in cui questa deveessere trattata. L’idea che mi sembraprevalente in quest’Aula, e ringrazio per gliinterventi in questo senso, è quella diun’attività che non deve essere consideratacome un’attività commerciale qualsiasi,perché non lo è, lo vorrebbe diventare, manon lo è, perché il traffico delle mutande edei calzetti non è la stessa cosa del trafficodei morti.

Proposta di regolamento n. 4, così comeemendata, la pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

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Relazione n. 8della II Commissione assembleare“Comunicazione della Commissione alParlamento europeo, al Consiglio, alComitato economico e sociale europeoe al Comitato delle Regioni. Programmadi lavoro della Commissione europeaper il 2017. ‘Realizzare una Europa cheprotegge, dà forza e difende’ COM(2016) 710 final del 25 ottobre 2016"(Discussione e votazione risoluzione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recala relazione n. 8 della II Commissione.

La discussione è aperta, ha la parola ilrelatore di maggioranza ConsigliereTraversini.

Gino TRAVERSINI. Grazie Presidente.Noi portiamo come II Commissione larelazione che riguarda la scelta dellematerie che vorremmo trattare, comeCommissione e come Consiglio regionale,del programma di lavoro della Commissioneeuropea presentato a fine 2016 per il 2017.

Un lavoro questo che continua, iniziatonella passata legislatura, che portiamoavanti con forza anche in questa.

Vi ricorderete che lo scorso anno inmerito al programma di lavoro 2016abbiamo trattato argomenti moltoimportanti, con risoluzioni e relazioniapprovate all’unanimità, se non sbaglio, adesempio l’economia circolare che ha datoanche risalto al Consiglio regionale perchéquesto è un compito, una facoltà facoltativa,la libera scelta delle Regioni a partecipare aquesto lavoro importante che parte dalbasso, che è la formazione di atti legislativi alivello di Comunità europea. Ad esempiosull’economia circolare, il ruolo di capofila èproprio del nostro Consiglio regionale, tant’èche il Presidente si è incontrato anche lasettimana scorsa a Roma.

Abbiamo trattato con importanza altriargomenti, tra cui il commercio via internet,on line e soprattutto i problemi legati allavoro. Temi che abbiamo affrontato e che

vorremmo continuare ad affrontare,delegando a quello che è il programma dellaCommissione europea presentato per il2017.

Il 2016 è stato per l’Europa l’anno delleincertezze, culminato con la scelta delpopolo inglese di uscire dell’Unione. Taliincertezze trovano le proprie ragioni in unclima di crescente sfiducia nei confronti ditutto ciò che appare o viene rappresentatocome sconosciuto o comunque diverso.

Già nel programma di lavoro per il 2015 lanuova Commissione europea, conscia delledifficoltà che avrebbe dovuto affrontare, haindividuato le proprie priorità di mandatopartendo da questioni particolarmentesensibili per i cittadini, quali l’immigrazione el’instabilità geopolitica di alcune regioni delpianeta, la lenta ripresa economica, le sfideambientali connesse con il cambiamentoclimatico.

Le proposte oggetto del Programma peril 2017 rappresentano il contributo dellaCommissione al processo di rinnovamentointrapreso dall’Unione europea, in vista del60° anniversario della firma dei trattati diRoma nel marzo 2017 e si inseriscononell’ambito delle dieci priorità indicate negliorientamenti politici presentati all’inizio delmandato, a seguito delle discussioni con ilParlamento europeo.

La nuova Commissione europea si èimpegnata a cambiare le proprie procedure,ponendo al centro dell’operato delleistituzioni l’ascolto dei cittadini e dei territori,al fine di garantire una più ampiaapplicazione del principio di sussidiarietà.Questo è il principio fondamentale che ispiratutto il lavoro che noi facciamo.

Altra indicazione significativa giàenunciata nel programma di lavoro del 2015,confermata in quello del 2016 e anche inquello del 2617, riguarda la necessità diridurre le norme europee e di approvarenuove norme solo qualora risultinoindispensabili per il perseguimento di finalitàcomuni.

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Ulteriore motivo di metodo è quello dicontinuare a consolidare le modifiche,apportate al modo di lavorare dellaCommissione UE, per ciò che riguarda latrasparenza dei processi decisionali e laresponsabilità nei confronti dei cittadini.

L’attività svolta dalla II Commissioneconsiliare regionale continua ad essereinserita in un contesto istituzionaleconsolidato, basato sul dialogo con leCamere del Parlamento italiano ed inparticolare del Senato della Repubblica, ilquale è l’interlocutore privilegiato delleAssemblee legislative regionali nell’ambitodella procedura di partecipazione allaformazione del diritto e delle politichedell’Unione europea.

Come negli anni scorsi, questarisoluzione costituisce l’attuazione di unadelle linee di attività che l’assettoordinamentale regionale assegna alla IICommissione. In questo contesto, appaionoormai maturi i tempi per proporre, nel corsodel 2017, una revisione della legge regionaledi procedura in tema di partecipazione allaformazione del diritto europeo, rimastaferma in attesa dell’esito del referendumcostituzionale, al fine di adeguarne icontenuti alla legge statale n. 234 del 2012.

Nel merito, in coerenza con quantocondiviso dai Presidenti delle Assembleelegislative regionali riunite in seduta plenariail 23 gennaio 2017, è apparso prioritarioindividuare i temi di seguito richiamati, chepoi vi dirò, che nel corso del 2017 sarannooggetto di nuove iniziative legislative e nonlegislative, proposte dalla Commissione allealtre Istituzioni europee. La scelta diapprofondire temi comuni a livellointerregionale appare più utile e proficua, alfine di pervenire ad una posizione il piùpossibile condivisa che dia maggiore forza esignificato politico ed istituzionale alleosservazioni formulate. I temi proposti,inoltre, si pongono in continuità con gliapprofondimenti e le procedure dipartecipazione alla formazione del dirittoeuropeo promossi dalla II Commissione nel

corso del 2016, con particolare riferimentoai diritti dei lavoratori e al pacchettosull’economia circolare.

Le materie che come II Commissioneabbiamo individuato sono 6 delle 10 che laCommissione Europea ha messo nelproprio lavoro, che poi sono, come ho detto,quelle che i Presidenti dei Consigli regionali,compreso il nostro, hanno scelto a livellonazionale.

Vado all’elenco, che è quello importante,e noi di volta in volta tratteremo il materialeche arriverà e porteremo delle risoluzione inConsiglio:1. Un nuovo impulso all’occupazione, alla

crescita e agli investimenti, rivolgendouna particolare attenzione all’iniziativa n. 1“Iniziativa per i giovani”, alla n. 2“Attuazione del Piano d’azione perl’economia circolare” e alla n. 3 “Quadrofinanziario post 2020”;

2. Un mercato unico digitale connesso,rivolgendo una particolare attenzioneall’iniziativa n. 4 “Attuazione della strategiaper il mercato unico digitale”;

3. Un’Unione dell’energia resiliente conpolitiche lungimiranti in materia dicambiamenti climatici, rivolgendo unaparticolare attenzione all’iniziativa n. 5“Attuazione della strategia dell’Unionedell’energia: spostamenti e mobilità abasse emissioni”;

4. Un’Unione economica e monetaria piùprofonda e più equa, rivolgendo unaparticolare attenzione all’iniziativa n. 10“La forza dell’Unione fondata su unasolida UEM” e alla n. 11 “Pilastro europeoper i diritti sociali”;

5. Verso una nuova politica della migrazione- tema estremamente importante -rivolgendo una particolare attenzioneall’iniziativa n. 15 “Attuazione dell’Agendaeuropea sulla migrazione”;

6. Un’Unione di cambiamento democratico,rivolgendo una particolare attenzioneall’iniziativa n. 21 “Un approccio piùstrategico all’applicazione del dirittodell’UE”.

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In questa risoluzione noi andiamo adindividuare le 6 materie che vorremmotrattare come Consiglio regionale. E’ chiaroche non c’è nessuna anticipazione su quelloche faremo, il materiale che arriverà saràdibattuto di volta in volta prima dallaCommissione. Lavoreremo con armonia,per questo devo ringraziare laCommissione anche per il lavoro fatto inquesto anno e mezzo, anche su questoultimo atto ci siamo espressi all’unanimità,c’è un solo voto di astensione. Quindi congrande collaborazione e con la voglia diaffrontare questi temi, faremo un lavorocercando di cucire al massimo, cercandol’unicità della risposta. E’ chiaro che sualcuni temi sarà molto complicato, vedremoil lavoro che ci sarà da fare, probabilmente sipotrà arrivare anche a divisioni, ma è chiaroche la nostra posizione come Consiglioregionale sarà più forte e potrà essere presain considerazione dallo Stato, come perl’economia circolare, se troviamo un’intesa.

Alcuni argomenti sono particolarmentedelicati e le posizioni talvolta sono epossono essere diverse. Il nostro lavorocomunque è quello di andare avantisvolgendo questo ruolo importante che laRegione ha e lo sta svolgendo nel migliormodo possibile anche grazie al nostroPresidente del Consiglio che continua adavere ottimi rapporti con Roma, in un ruoloprincipale che ci viene riconosciuto. Noivogliamo continuare ad averlo e questograzie alla collaborazione ed al buon lavorodi tutte le forze di questo Consiglioregionale. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore diminoranza Consigliere Fabbri.

Piergiorgio FABBRI. Non voglio ripeterequello che ha detto il Consigliere Traversiniche ha illustrato nel dettaglio le motivazioniche hanno spinto la Commissione a farequesto indice degli argomenti chevorremmo trattare a livello europeo.

Rimarco esclusivamente al fatto che unariflessione da parte della nostra Regione sutemi importanti come l’economia circolare,l’istruzione e la formazione professionaleper i giovani, la mobilità sostenibile, laconciliazione dei tempi lavorativi per lafamiglia, il pilastro sui diritti sociali e leliberazioni è di particolare importanza, percui ritengo che sui vari temi si aprirà poi undibattito approfondito, perché su molte cosele posizioni saranno difficilmente conciliabili,però prendere l’impegno di trattare inquest’anno questi temi penso che siaparticolarmente importante, in modo dariuscire a collaborare eventualmente anchecon altre Regioni e fare sentire la nostra ideain Europa. Quindi su questo indice degliargomenti che vorremmo trattare inCommissione voteremo sicuramente afavore.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereCelani.

Piero CELANI. Condivido quanto è statodetto dai miei colleghi, dal PresidenteTraversini in particolare.

E’ un documento che abbiamoesaminato in diverse sedute consci anchedell’importanza, il lavoro dell’anno scorso èstato fatto abbastanza bene, con risultati piùche positivi, quindi anche quest’annoabbiamo cercato di sviscerare il contenuto ecercare di individuare alcune prioritàaffinché la Comunità europea si occupi diqueste problematiche.

Quindi mi sono già espressofavorevolmente in Commissione come faròoggi in Aula, però qualche piccolariflessione, se volete anche banale, la vogliofare. Si denota come ancora una voltaquesto burocratese, questotecnopraticismo, che l’Europa mette in attosempre e comunque, ci fa riflettere, forsequesto è uno degli aspetti che determina unapproccio non positivo verso l’Europa, sel’Europa parlasse meglio e in modo moltopiù semplice, credo che gioverebbe a tutti

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noi ed all’Europa stessa per farci capirequello che effettivamente vuole fare.

Dico questo perché fra i tanti argomentiche noi abbiamo segnalato e che l’Europastessa direttamente ci ha segnalato - noiabbiamo condiviso quello che ci ha detto,modificando alcune espressioni perrenderle un po’ più pregnanti - leggo che iprincipali punti del programma 2017, che sipongono in continuità con il 2015/2016,sono: un nuovo impulso all’occupazione,alla crescita ed agli investimenti, va bene, licondividiamo e sappiamo cosa significhino,anche se in pratica tutto poteva esseresvolto in modo più profondo, in quanto si fariferimento esplicitamente alla formazioneprofessionale mentre l’impulsoall’occupazione si fa soprattutto con gliinvestimenti. Ma una cosa che vi vogliosegnalare è questa, ad un certo punto sidice che uno degli assi su cui investiràl’Europa nel 2017 sarà “un’unionedell’energia resiliente con politichelungimiranti in materia di cambiamenticlimatici”, ora ditemi voi come dovremmoinquadrare questo discorso “un’energiaresiliente”! Qui c’è il Consigliere Fabbri cheè anche un esperto di energia, molto spessodibattiamo in Commissione e lui ci dà delleindicazioni sempre molto pregnanti, quindiun’unione dell’energia resiliente conpolitiche lungimiranti in materia dicambiamenti climatici. L’iniziativacomprende la revisione di vari atti legislativifondamentali, ripresi dal piano di azione perla mobilità a basse emissioni, nonchél’individuazione di obiettivi strategici per ilperiodo successivo al 2020.

Ora faccio fatica a capire che cosa siaun’energia resiliente, cioè un’energiacapace di adattarsi alle difficoltà ambientali,ma credo che il discorso sia diverso,resiliente deve essere l’ambiente capace diadattarsi alle difficoltà che ne derivano.L’energia aiuta a non avere un ambienteresiliente, quindi questa è una segnalazioneanche superficiale, non sostanziale, peròsta ad indicare ancora una volta come ci sia

una grande necessità di avvicinare l’Europaalle istituzioni locali con un approcciodiverso, un approccio molto piùsemplificato. Fateci capire in modosemplice e dettagliato cosa voleteeffettivamente fare, in modo tale chepossiamo dare quel contributo chevorremmo effettivamente dare.

Ciò non toglie che il programma è statocondiviso, ma questa osservazione comel’ho fatta in Commissione l’ho voluta rifare inAula per far capire quella difficoltà diapproccio che abbiamo con le tematicheche l’Europa ci propone.

PRESIDENTE. Ha la parola laConsigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. La parola Europa èancora troppo distante da noi Italiani, e noncerto per disinteresse.

Nel processo di costruzione edevoluzione, ancora in atto soprattutto per laquotidianità dei popoli, di un’Europa unita,molti sono i temi in fase di sviluppo su cuil’Unione, ancora grazie al lavoro dellaCommissione europea, si staconcentrando.

Inutile negare che ad oggi l’Unione siastata a buon diritto percepita dagli italiani edanche dai marchigiani come un’entitàdistinta e distante dalle dinamiche e dalledifficoltà geografiche regionali. Ad oggi lasovranità nazionale, più che unafacilitazione, ha rappresentato fonte diulteriori ostacoli alla rinascita socio-economico-culturale.

Gli obiettivi individuati nella relazione dellaII Commissione abbracciano il più ampiospettro della politica europea conproblematiche vecchie e nuove, ereditate oincancrenite.

L’Unione va ben oltre il concetto diconfederazione di Stati ma resta ancora untraguardo molto lontano. Ormai sonopassati 25 anni dal trattato di Maastricht,addirittura 60 da quello di Roma che sancival’inizio di un’entusiasmante avventura con laComunità europea.

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Impossibile non sottolineare comel’Unione europea stia attraversando unmomento di crisi relazionale, sia su scalaregionale che internazionale.

Rapporti economici da consolidare con inuovi mercati, da ricucire con la Russia, daridefinire con gli Stati Uniti d’America.

Nuovi pericoli sono ormai in casa, in testail terrorismo internazionale su cui unastrategia di contrasto e repressione èancora alla fase embrionale. Forzecentrifughe come la Brexit sono ormai unarealtà e non hanno provocato quegli effettidevastanti che qualcuno ipotizzava neimercati regionali interessati, come quellodel Regno Unito.

Troppo spesso gli accorati appellidell’Italia sono rimasti inascoltati, in testaquelli legati all’accoglienza,all’immigrazione, alla tutela delle tradizioni,della manifattura e dell’imprenditoria locale.L’Unione monetaria ha provocato unfenomeno inflazionistico di cui il nostroPaese è ancora vittima.

Le politiche ambientali vigentirappresentano quadri dicotomici cheparadossalmente si trovano a doverconvivere. Non si parli più di un’Europa adoppia velocità o di Stati dai differenti pesispecifici.

La risoluzione in questione non può chetrovarmi d’accordo dal momento che va adincidere proprio sui temi caldi dell’Europa, apartire dalle nuove frontiere digitali esoprattutto dall’apertura e dallacodificazione delle nuove o innovativeopportunità di lavoro e di formazione per igiovani. Con una parola d’ordine adominare: equità.

Sono convinta che il lavoro intrapresoporterà i suoi frutti anche negli anni a venirecerta del fatto che il neoeletto Presidente delParlamento europeo, Antonio Tajani, anchenei rapporti con la Commissione quiinteressata con il Consiglio e con gliorganismi economico-sociali, saprà dare ilgiusto e definitivo impulso verso una Europavera, nuova, giovane, equa, democratica,

dinamica, di mutua attenzione tra i suoipopoli, ma anche sempre attenta e pronta avalorizzare e a tutelare le sue diversità.Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereZura Puntaroni.

Luigi ZURA PUNTARONI. ConsigliereCelani, tutti questi documenti che noiaccompagniamo in Europa, queste belleintenzioni comunque sono espresse conparole vuote, perché il termine “resilienza” laprima volta l’ho sentito in teatro, ed il teatro èun contesto nel quale vado a distendermiper mezz’ora, per un’ora, qui noi siamo in unambiente formale dove elaboriamo progetti,leggi, dobbiamo essere concreti.

Quel mucchio di parole vuote, di belleintenzioni, che la nostra Regione puòdecidere come vuole di appoggiare per farcisentire vicino all’Europa, a noi della LegaNord non interessano, non siamo interessatia questi documenti, a questo sviolinamento,noi siamo distanti dall’Europa che cisoffoca, quindi intervenendo anche perdichiarazione di voto dico che voteremocontro. Grazie.

Proposta di risoluzione a firma delConsigliere Traversini (in qualità diPresidente della II Commissione). La pongoin votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Interrogazione n. 351ad iniziativa del Consigliere Rapa“Realizzazione stazione radio base aLoreto”(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recal’interrogazione n. 351 del Consigliere Rapa.

Ha la parola, per la risposta, l’AssessoreSciapichetti.

Angelo SCIAPICHETTI. GraziePresidente. In merito all’interrogazione del

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Consigliere Rapa, l’Arpam ha espresso ilseguente parere radioprotezionistico sullaStazione radio base Telecom e sullaStazione radio ase Vodafone: “parere dicompatibilità con esito favorevole”.

La Soprintendenza belle arti e paesaggiodelle Marche ha altresì espresso il seguenteparere: “parere favorevole in relazioneall’esecuzione del progettato intervento dicui trattasi nel suo complesso,limitatamente alla sua compatibilità conl’interesse paesaggistico tutelato ed allaconformità dello stesso alle disposizionicontenute nel piano paesaggistico in quantole opere progettate, per tipologia, forma edimensione garantiscono la salvaguardiadei valori codificati dal provvedimento ditutela sopra richiamato”.

Ciò detto, le norme tecniche di attuazionedel Piano regolatore generale del Comune diLoreto, nell’aggiornamento del dicembre2015 stabiliscono, all’articolo 39 bis quantosegue:

“Stazioni radio base. Nelle zoneresidenziali non è ammessa la installazionedi stazioni radio base, mentre sonoconsentite le installazioni di ‘microcelle’, conle limitazioni di cui allo specificoRegolamento comunale per il controllo deicampi elettromagnetici”.

Non si è trovata una definizionenormativa che distingua la microcella dallastazione radio base.C’è, invece, una distinzione invalsa nel

linguaggio degli addetti ai lavori:- la stazione radio base, come intesa nel

comune linguaggio tecnico, ha potenze diemissione di diversi watt, generalmentequalche decina, e fino a 100/200 watt edha antenne ben visibili, immediatamentericonoscibili come tali per forma edimensioni; generalmente si usa pergarantire il traffico telefonico di quartieri oinsiemi di quartieri urbani, o di ampieporzioni di territorio non urbano;

- la microcella, come intesa nel comunelinguaggio tecnico, ha le stesse funzioni diuna stazione radio base, ma ha potenze

di emissione che vanno da frazioni di watta qualche watt ed è contenuta in unascatola di piccole dimensioni;generalmente si usa per garantire iltraffico telefonico su specifici edifici, peresempio edifici di muratura a conci dinotevole spessore, che schermerebberoil segnale telefonico, oppure per garantirlosu piccoli complessi di edifici.Quelle sull’Hotel Loreto a Loreto, nel

linguaggio tecnico, rientrano quindi fra lestazioni radio base.

Il Sindaco di Loreto ha comunicato, connota 4451 del 27 febbraio 2017, che ilcompetente ufficio Suap ha avviato unulteriore procedimento amministrativo diriesame dell’autorizzazione Suap n. 95/2016 in data 27 gennaio 2017, con leseguenti finalità:1. verifica della conformità

dell’autorizzazione alle leggi eregolamenti e comunque alla disciplina adessa applicabile;

2. immediata sospensione dell’efficaciadell’autorizzazione per la intera durata delprocedimento avviato, con conseguentepreclusione alla esecuzione dei relativilavori, per cui è stata datacomunicazione;

3. il termine di conclusione delprocedimento di riesame è fissato ingiorni 45, con decorrenza dalla data diadozione del procedimento, salvomotivata proroga.Credo che dobbiamo aspettare questo

termine e poi vedere. Grazie

PRESIDENTE. Ha la parola, perdichiararsi soddisfatto o meno, il ConsigliereRapa.

Boris RAPA. Ringrazio l’Assessore per larisposta precisa e mi ritengo soddisfatto.Grazie.

Interrogazione n. 239ad iniziativa della Consigliera Marcozzi“Erosione costa fermana”

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Interrogazione n. 366ad iniziativa della Consigliera Marcozzi“Erosione costa elpidiense”(abbinate)(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recale interrogazioni n. 239 e n. 366 dellaConsigliera Marcozzi, abbinate.

Ha la parola, per la risposta, l’AssessoreSciapichetti.

Angelo SCIAPICHETTI. GraziePresidente. In data 18 gennaio 2017 è statosottoscritto l’accordo di programma traRegione Marche, il Comune di PortoSant’Elpidio e Reti ferroviarie italiane perl’intervento di difesa della costa nel paraggiolitoraneo dell’omonimo Comune dellalunghezza di 2,3 chilometri, compreso tra lafoce del fiume Chienti e quella del fiumeTenna.

L’intervento, dell’importo complessivo di2 milioni di euro, è cofinanziato al 50% tra ilComune di Porto Sant’Elpidio e RegioneMarche (Por-Fesr 2014-2020) e riguarda lamanutenzione di una scogliera sommersaad alta sommergenza (1 Fase) ed unripascimento (2 Fase) rientrante tra gliinterventi previsti dalla delibera di Giuntaregionale n. 294/2013 e sottoposto alleprocedure di valutazione di impattoambientale ed alla relativa tempistica inbase alla legge regionale n. 3/2012.

In merito alla 1^ Fase, di importo pari a1.000.000,00 di euro, i lavori sono già inesecuzione da parte del Comune di PortoSant’Elpidio, e sono da esso finanziati.

In merito alla 2^ Fase, di importo pari a1.000.000,00 di euro, la progettazionedefinitiva ed esecutiva dell’intervento èaffidata al Comune di Porto Sant’Elpidio cheè anche ente attuatore dell’intervento equindi garante della buona riuscita dellostesso.

Lungo il litorale fermano è attualmente incorso un ulteriore intervento di difesa dellacosta dell’importo di 1,72 milioni di euro in

località San Tommaso Tre Archi - zona sud- che prevede la realizzazione di n. 5 nuovescogliere emerse su una lunghezza dilitorale di 0,75 chilometri.

L’intervento è stato previsto dalla varianteal Piano di gestione integrata delle areecostiere adottata in data 20 gennaio 2015 edè cofinanziato da Edison Spa, in quantoposto a protezione anche di due oleodotti,dalla Regione Marche per 240.000 euro edal Comune di Porto Sant’Elpidio per240.000 euro.

Per quanto riguarda le manutenzioniannuali delle opere di difesa della costa e lamanutenzione stagionale delle spiagge, ifondi stanziati nelle annualità 2016/2017,sono stati ripartiti il 30 agosto 2016. IlComune di Porto sant’Elpidio ha presentatoil progetto nei termini ed è stato oggetto didecreto di concessione n 282 del 13dicembre 2016 per un importo di 89.432euro.

Ad oggi non stati stanziati ulteriori fondiper la difesa della costa vista l’esiguita dellerisorse a disposizione.

Per quanto riguarda interventi a medio-lungo termine, lungo tutto il l itoralemarchigiano, è in corso la redazione delnuovo Piano di gestione integrata delle zonecostiere che proporrà, tra l’altro, specificiinterventi nei tratti costieri più vulnerabili dalpunto di vista dell’erosione e in quelli chenecessitano un riordino delle opereesistenti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, perdichiararsi soddisfatta o meno, laConsigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie per larisposta. Non sono del tutto soddisfatta perun motivo, perché quello dell’erosione dellacosta è un annoso problema, che affligge illitorale marchigiano, soprattutto quellofermano ed elpidiense.

E’ vero che c’è stato un accordo diprogramma tra la Regione, il Comune diPorto Sant’Elpidio e la Rete ferroviaria

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italiana, e lei ha già detto che sono statistanziati 2 milioni di euro, ed in merito alla 1^fase, di 1 milione di euro, i lavori sono già inesecuzione, il problema qual è? E’ che ibalneari sono preoccupati per un semplicemotivo, si chiedono se questi interventiandranno a risolvere il problema. Avetestudiato una soluzione definitiva, risolutivadel problema? Su questo lei non ha risposto.

Viene tamponato il problema, ma nonrisolto. C’è un progetto per risolvere questoproblema? Ad oggi i balneari sonoseriamente preoccupati per le loro attività.

Si tampona, ma il problema deve essererisolto definitivamente, a tutt’oggi non èrisolto e non abbiamo un progetto per lasoluzione definitiva. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’AssessoreSciapichetti.

Angelo SCIAPICHETTI. Se lei trova lerisorse per fare un intervento complessivolungo tutta la costa marchigiana,certamente riusciremo a risolvere i problemidi cui lei adesso ha parlato. Grazie.

Interpellanza n. 12ad iniziativa del Consigliere Giorgini“Condizioni degli invasi artificiali incarico al Consorzio di bonifica delleMarche”(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recal’interpellanza n. 12 del Consigliere Giorgini,che ha la parola per illustrarla.

Peppino GIORGINI. Grazie Presidente.Questa interpellanza è un atto dovuto ancheperché il problema dell’assettoidrogeologico nella nostra regione èrilevante, per cui ho commissionato unostudio ad un tecnico con importantiqualifiche per capire un po’ cosa stasuccedendo nelle Marche, visto anchequello che sta succedendo in Abruzzo, adAtri ed a Campli.

Questa interpellanza è venuta fuori dopole dichiarazioni che ho letto sulla stampa daparte del Consorzio di bonifica, le ritengonon complete ed inesatte, in quanto ilConsorzio parlava di problemi strutturali, machiaramente non è quello il problema delledighe, i problemi sono ben altri.

Dopo gli eventi sismici davo per scontatoda parte della Regione un controllometicoloso dei versanti prospicienti i nostrilaghi, ma dopo le dichiarazioni delConsorzio sono rimasto alquantosconcertato nell’apprendere, ecorreggetemi se dico una cosa sbagliata,che tale controllo meticoloso sia a capo delConsorzio senza tener minimamente contodelle straordinarie competenze tecnicheche ha la Regione Marche.

Ormai al Consorzio facciamo fare ditutto, dalla pulizia dei fiumi, alle digazioni, aiprogetti sociali, alle opere di urbanizzazioneper le stalle, ora anche il controllo delledighe. A questo punto potremmo anchespostare interi uffici regionali sotto ilcontrollo del Consorzio e delegargli di tutto edi più, visto che questo rientra nella strategiadella Giunta e quindi del PD.

Detto questo, dico che tra i compiti di unConsigliere regionale c’è, senza dubbioalcuno, quello di lavorare per la salvaguardiadella salute dei cittadini, in particolar modoquando si ravvisano cause di possibiliscenari di rischi legati ad eventi straordinario ordinari, ma potenzialmente sottovalutati,noi parliamo dell’assetto idrogeologico, chepuò essere equiparato al terremoto.

Chi è di Ancona sa il perché di quello chesto dicendo.

Stiamo vedendo la situazione nel vicinoAbruzzo, adesso anche di Atri e di Campli,due situazioni drammatiche che purtropponon saranno le ultime.

Attraverso i tecnici un Consigliere devenecessariamente interessarsi di ciò chepuò cagionare disagio, ancor più quandocircostanze particolari mettono a rischio lasicurezza attraverso delle infrastrutture incarico alla Regione Marche.

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Tali considerazioni obbligano questoConsiglio a valutare l’opportunità di censirele operazioni passate, presenti e future inrelazione alle condizioni degli invasi artificialiposti sotto la tutela dell’interposto ente, cioèil Consorzio di bonifica, soprattutto per lanotevole fragilità del nostro territorio.

L’ultimo rapporto dell’Ispra dà unasentenza agghiacciante sulla nostraregione, anche per le innumerevolisegnalazioni e preoccupazioni, soprattuttoper la notevole fragilità del nostro territorio,che giungono da diversi cittadini.

In particolare il discorso dei versantiprospicienti i laghi, non è problemastrutturale, sono i versanti in frana, dormienti- questo è il problema e adesso vi spigo ilperché - che a causa delle ripetute scossesismiche e l’anomala precipitazione nevosapotrebbero avere dei cedimenti, soprattuttosu frane già identificate e classificate nel Paie che risultano dormienti.

Questa interpellanza vuole richiamare,senza fare allarmismo alcuno, l’attenzionedi questo Consiglio sulla situazione degliinvasi: di Mercatale, medio corso del fiumeFoglia, nel Comune di Sassocorvaro, diCastriccioni nel Comune di Cingoli, diGerosa presso Comunanza e di Rio Canalenel territorio del comune di Campofilone e diSan Ruffino fra Amandola e San Martino,sebbene quest’ultimo per il suo caratterestagionale e per le particolari condizionimorfologiche desti minori preoccupazioni.

Su tutti e quattro gli invasi elencatiinsistono importanti forme di instabilità diversante che potenzialmente potrebberointeragire con lo specchio d’acqua,mettendo in sollecitazione lo sbarramentosia a Sassocorvaro, lungo la stradaprovinciale 67, sia nell’area sud-ovestdell’invaso di Castriccioni, anche inconsiderazione della presenza di dueimportanti viadotti che fendono il lago siapresso il versante sud del lago di Gerosa,sia nel piccolo invaso di Campofilone dovesono presenti alcuni grandi fenomeni di tipocomplesso.

E’ necessario pertanto valutareattentamente quale sia lo stato attuale diquesti fenomeni gravitativi, alla luce diconsiderazioni geologiche egeomorfologiche ed anche idrogeologiche,al fine di monitorare eventuali cambiamentidello stato di equilibrio.

L’innesco di una frana può avere diverseconcause e sono da tenere nella giustaconsiderazione le recenti forti precipitazioniin aggiunta ad una ben nota crisi sismica,cui assistiamo ormai purtroppo da alcunimesi e che credo non sia ancora terminata.

Per questo motivo ho fatto questainterpellanza e spero che il Consiglio e laGiunta ne prendano atto. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per larisposta, l’Assessore Sciapichetti.

Angelo SCIAPICHETTI. GraziePresidente. Ringrazio il Consigliere Giorginiperché ci invita a fare il punto dellasituazione, se facciamo il punto dellasituazione in maniera onesta e corretta,parlando il linguaggio della verità, cercandodi non ingenerare allarmismi inutili, forsefacciamo un servizio, perché noi in questaregione abbiamo anche assistito purtroppoa Sindaci che, non molto tempo fa, hannofatto conferenze stampa in cui paventavanosu una diga il rischio Vajont, sapendo che sisarebbe creato dell’allarmismo incredibile,quando peraltro il rischio Vajont non eraneanche paragonabile in quel caso perchénon c’era un pezzo di montagna. Ho capitoConsigliere Celani, però fare riferimento …,la difesa politica in questo caso non ècorretta.

Per quanto riguarda la vigilanza sullasicurezza degli sbarramenti, il riparto dellecompetenze prevede che le “grandi dighe”ossia con altezza maggiore o uguale a 15metri o con volumi di invaso maggiori ouguali ad 1 milione di metri cubi, siano dicompetenza statale; mentre le piccoledighe, inferiori ai criteri che abbiamo detto,siano di competenza regionale.

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Nel territorio della Regione Marche, comericordava il Consigliere Giorgini, sono 5 ledighe gestite dal Consorzio di bonifica delleMarche, ecco perché facciamo riferimentoal Consorzio di bonifica delle Marche,perché è l’ente che gestisce tutte questedighe:- diga di Mercatale che è sul fiume Foglia;- diga di Castreccioniche è sul fiume

Musone;- diga di San Ruffino che è sul fiume Tenna;- diga di Gerosa che è sul fiume Aso;- diga di Rio Canale.

In particolare esse sono sotto la tutela delMinistero delle infrastrutture e dei trasporti(dal 2008) - Direzione generale per le dighee le infrastrutture idriche ed elettriche -Ufficio tecnico per le dighe di Firenze -sezione distaccata di Perugia che provvede,fra l’altro, alla vigilanza sulla costruzionedelle dighe di competenza e sulle operazionidi controllo e gestione spettanti aiconcessionari.

Sono quest’ultimi infatti che, attraverso ilFoglio di condizioni per l’esercizio e lamanutenzione della diga, provvedono a tuttele operazioni per la gestione e la conduzionedell’impianto ed al rilevamento di eventualifasi critiche.

Per quanto riguarda le competenzeregionali, sussiste la Direttiva del Presidentedel Consiglio dei Ministri 8 luglio 2014 chepone gli “Indirizzi operativi inerenti all’attivitàdi protezione civile nell’ambito dei bacini incui siano presenti grandi dighe”.

In particolare la struttura della Protezionecivile deve redigere il documento diprotezione civile che stabilisce per ciascunadiga le specifiche condizioni per l’attivazionedel sistema di Protezione civile, lecomunicazioni e le procedure tecnico-amministrative da attuare nel caso di eventi,temuti o in atto, coinvolgenti l’impianto diritenuta o una sua parte e rilevanti ai fini dellasicurezza della diga e dei territori di valle(“rischio diga”), e nel caso di attivazionedegli scarichi della diga stessa con portateper l’alveo di valle che possono comportare

fenomeni di onda di piena e rischio diesondazione (“rischio idraulico a valle”).

Chiarito il campo delle competenze, inrelazione alle richieste prodotte nellainterpellanza di cui trattasi, il Consorzio dibonifica delle Marche ha rappresentatoquanto segue in relazione ai diversi puntiespressi nell’interpellanza:1. se siano state messe in atto misure di

monitoraggio, verifica e controllo dellostato di attività dei fenomeni di dissestoidrogeologico (episodi di dissesto,riattivazioni di fenomeni esistenti, indizi dipossibile attivazione) in prossimità deibacini artificiali marchigiani in carico alConsorzio di Bonifica, allo scopo diprevenire incidenti legati alla interazionefenomeno franoso/specchio d’acqua.La risposta del Consorzio è: “perespressa previsione dei Fogli condizionidi ciascuna diga, il guardiano el’ingegnere responsabile della diga, ilprimo quotidianamente, il secondo incaso di evento critico, sono tenuti alcontrollo visivo della stabilità dellesponde, onde prevenire e monitorare ognipossibile scivolamento verso il lago; laqual cosa è puntualmente avvenutasenza esitare (e non avendo comunque)alcunché da segnalare, come peraltroasseverato straordinariamente dalresponsabile diga a seguito di ognisingolo evento sismico superiore amagnitudo 4.0" perché c’è anche questoproblema particolare.

2. se, nel caso di risposta negativa alquesito precedente, sia nelle intenzionidel Consorzio monitorare tali episodisoprattutto i più rilevanti.Si ribadisce quanto appena affermato nelpreciso senso che è previsto comunque,fuori dagli eventi critici un monitoraggioquotidiano che va al di là, ripeto, deglieventi sismici.

3. in particolar modo, quale siano le misureche questa amministrazione intendeapplicare per verificare nel prossimofuturo, l’eventuale evoluzione delle

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condizioni di innesco di tali fenomeni,nella considerazione degli episodi sismicistraordinari degli ultimi mesi.Si risponde che nel premettere che allostato non si segnalano criticità, quando ese dovessero insorgere, strumentazionispecifiche montate sul postoconsentiranno un monitoraggio diretto ecostante della criticità che ad oggi nonsono segnalate e non ci sono.

4. alla luce delle dichiarazioni del Presidentedel Consorzio di bonifica, le quali lascianointendere la sua attenzione verso lastruttura della diga, ma non nei confrontidel pericolo derivante dall’instabilità deiversanti dell’invaso, se sia nelle intenzionidi questa amministrazione, esautorare ilConsorzio di bonifica della suaprerogativa di verifica sulla sicurezza deiversanti, qualora di sua competenza.Non appartiene alla competenza

regionale alcun provvedimento inerente lagestione delle dighe consortili, l’ho spiegatoprima, in quanto queste sono sotto la direttaamministrazione dello stesso Consorzio dibonifica sulla base delle direttive delMinistero delle infrastrutture - Direzionegenerali per le dighe.

Questo è quanto speriamo che sia statoesauriente rispetto ai problemi ed ai quesitiche il Consigliere Giorgini poneva. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, perdichiararsi soddisfatto o meno, il ConsigliereGiorgini.

Peppino GIORGINI. Grazie Presidente.Ringrazio l’Assessore Sciapichetti. Quelloche ha detto in parte è sufficiente, però,ripeto, che ci sono quattro invasi, e noiabbiamo i dati di questo, dove insistonoimportanti forme di instabilità di versante.Importanti, ribadisco, forme di instabilità diversante.

Io l’ho detto, è registrato, noi questo lostiamo verificando, non è allarmismo, percarità di Dio, è una forma di prevenzione, giàdi guai ne abbiamo tanti, se ce ne fosserosperiamo di poterli bloccare in tempo.

Abbiamo dei tecnici straordinari inRegione, con competenze straordinarie,che credo possano essere d’appoggio alConsorzio di bonifica che penso non abbiatecnici che possano prevedere se una franaè dormiente, se è instabile o se non èinstabile.

Invito, caro Assessore, a tenerel’attenzione alta su questa problematicaperché già, come ho detto, di guai neabbiamo troppi, cerchiamo di evitarli! Graziedella risposta.

Interrogazione n. 371 - a rispostaimmediataad iniziativa del Consigliere Fabbri“Cessazione incarico del Segretariogenerale dott. Fabrizio Costa”(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recal’interrogazione n. 371 del ConsigliereFabbri. Ha la parola per la risposta ilPresidente Ceriscioli.

Luca CERISCIOLI. L’interrogazione èstrana nella richiesta, forse aiuta a capire lascelta del dott. Costa il fatto che lui sia già inCina in questo incarico con il Ministerodell’economia e finanza, che è la suaoccupazione ordinaria, e scegliere di andarea lavorare in Cina non è come esseretornato a Roma o all’incarico precedente.

Qualche mese fa gli è stata prospettatauna opportunità che probabilmente era neisuoi desideri e che non era maturata prima,insieme abbiamo concordato il fatto dicompletare quello che era uno degli obiettivipiù importanti della sua presenza, ovvero lariorganizzazione, ha tenuto fede perchésiamo riusciti a far coincidere i tempi dellasua uscita e della riorganizzazione, cosache ha richiesto, per quanto riguardal’incarico che andrà ad occupare, unoslittamento di qualche mese per potercollimare obiettivo e fuoriuscita.

Io l’ho definita, con le persone chefrequento, una scelta anche di vita perché

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decidere di andare a passare qualche annoin Cina non è esattamente un fattopuramente professionale, dentro c’è ancheuna scelta di vita.

Non ci sono ragioni particolari se nonquesta, se non un incarico che è statoritenuto, da parte del dott. Costa,estremamente interessante e con grandeconcordia abbiamo gestito questopassaggio, questa fase.

Altre questioni a me note non ci sono.

PRESIDENTE. Ha la parola, perdichiararsi soddisfatto o meno, il ConsigliereFabbri.

Piergiorgio FABBRI. Mi rallegro per il dott.Costa che può tranquillamente scegliere unlavoro o un altro. Da voi ricopriva un incaricoparticolarmente delicato ed importante. Gliera stato dato mandato fino alla fine dellalegislatura, se ne va dopo un anno, se ne vadopo aver organizzato la rotazione,l’introduzione dei dirigenti, quindi siamopreoccupati di vedere chi prenderà l’ereditàdel dott. Costa nell’assistere questa Giuntache effettivamente in varie occasioni mostraun po’ la corda nel potere organizzativo,vediamo il terremoto.

A latere, questo è un question time,l’unico sopravvissuto di quattro, l’avevamoposto su Ersu, sanità e terremoto e l’ufficioci ha rimbalzato - noi con l’ufficio parliamomolto bene - perché giustamente deldispositivo c’erano due domande e ci hadetto no, da regolamento se ne può fare unasola, io infatti chiedevo, oltre allemotivazioni, con quali tempi sarebbe statosostituito il dott. Costa. In maniera molto ligiaho cancellato la seconda domanda. Però ilquestion time può essere messo all’ordinedel giorno anche per fatti interessanti, diurgenza, di attualità, di particolare rilevanza,come il terremoto, la questione sanitaria e lascadenza delle assicurazioni di un Ersu cheforse comportano esborso inutile di denaropubblico. Ho chiesto quindi una rispostascritta da parte del Presidente

Mastrovincenzo per dire che i question timenon erano ammissibili. Non è accettabileche i nostri collaboratori vengano rimbalzatidall’ufficio che dice: “No, questa non te laaccetto”. Per favore, la correttezzaistituzionale vuole che mi si spieghi a normadi regolamento perché un atto non èammissibile, questo è un comportamentoche ritengo non potremmo più accettare.Grazie.

PRESIDENTE. La prossima voltariporteremo per iscritto le eventualimotivazioni.

Interrogazione n. 320ad iniziativa del Consigliere Giancarli“Partecipazione della Regione Marcheal Salone del libro di Torino 2017”(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recal’interrogazione n. 320 del ConsigliereGiancarli.

Ha la parola, per la risposta, l’AssessorePieroni.

Moreno PIERONI. Per alcuni anni laRegione Marche ha partecipato al Saloneinternazionale del libro di Torino conl’opportunità di presentare non solo l’attivitàeditoriale del Consiglio, della Giuntaregionale e di molte istituzioni, ma anche diproporre un settore economico, l’editoria,che nelle Marche ha una tradizione tuttoramolto fiorente, che va salvaguardata eincoraggiata.

A tal proposito nel Piano triennale dellacultura 2017/2019, in corso di approvazione,nella scheda 14 “Editoria culturale” al punto“Attività di valorizzazione e promozionedell’editoria marchigiana” si prevede lapartecipazione della Regione alle principalifiere ed appuntamenti espositivi di settore,nonché azioni di sostegno per gli editori alfine di favorire la partecipazione a fiere ediniziative legate al libro.

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Nella delibera di Giunta regionale n. 119del 13 febbraio 2017, inoltre, al punto 2“interventi in materia di editoria -Partecipazione al Salone del libro di Torino eacquisto libri” si ribadisce di partecipare alXXX Salone che si svolgerà quest’anno dal18 al 22 maggio in quanto è un essenzialepunto di riferimento per gli operatori delsettore editoriale. Il Salone di Torinorappresenta infatti un’importante vetrina pervalorizzare l’intero comparto ed è unmomento di incontro e discussione sia per ilettori che per le varie realtà imprenditorialilegate all’editoria, in cui alcune emergonoper qualità anche a livello nazionale.

Considerato che l’attività della maggiorparte delle case editrici insiste nelle treprovince colpite dagli eventi sismici, sonostate richieste alla “Fondazione per il libro, lamusica e la cultura” di Torino (cheorganizza la fiera) particolari condizioni difavore per poter partecipare alla prossimaedizione del Salone che sono state accoltepositivamente con l’applicazione di unnotevole sconto sullo spazio espositivo. Equi dobbiamo ringraziare l’organizzazionedella fiera di Torino.

Trattandosi di un’iniziativa con finalitàsoprattutto culturali, si rileva la necessità diallestire uno stand istituzionale a caratterepromozionale, con vari spazi attrezzati: pergli editori, per la presentazione di libri, perproiettare video sulle peculiarità storico-artistiche e paesaggistiche della regione.Distribuire materiale informativo turistico-culturale, soprattutto in questo particolaremomento a seguito degli eventi sismici,capace di promuovere il contesto culturale,turistico ed ambientale delle Marchevivacizzato ogni anno da numeroseiniziative.

Si intende pertanto offrire la possibilità aipiccoli editori di presentare i propri libri e leultime novità ad un pubblico nazionale edinternazionale, sollecitandone la presenza -magari anche per uno o due giorni - allevarie iniziative che si intende realizzare nellospazio espositivo.

Per tutti i giorni del Salone la web tv delConsiglio regionale trasmetterà in direttaquanto avviene nello stand per consentire, achiunque e in qualsiasi parte del mondo, diassistere alle presentazioni dei libriattraverso internet, fruibili anche attraverso isiti web della Giunta e del Consiglioregionale collegandosi awww.cultura.marche.it ewww.consiglio.marche.it.

Sempre nel sito web del Consiglioregionale, nello speciale dedicato a Torino2017, sarà possibile consultare ilprogramma delle presentazioni, l’elencodegli ospiti e degli editori partecipanti,vedere le interviste e le foto realizzate ognigiorno all’interno dello stand.

La struttura regionale, competente inmateria di cultura, sta procedendo all’avviodelle procedure che consentano dipredisporre lo stand, con arredi standard ele attrezzature necessarie per svolgere lesuddette attività di promozione, corredateda alcuni servizi.

Lo stand istituzionale di 100 metriquadrati sarà nel Padiglione 1, vicino aquello della Regione Umbria e della RegioneLazio, con l’intento di organizzare insiememomenti di confronto e di dibattito sugliinterventi ed azioni da attuare per superarequesto particolare momento di difficoltà.

PRESIDENTE. Ha la parola, perdichiararsi soddisfatto o meno, il ConsigliereGiancarli.

Enzo GIANCARLI. Grazie Assessore. Lapresenza della Regione Marche alla 30ªedizione del Salone internazionale del libro èuna bella notizia, è una notizia significativa edi valore. Quindi Assessore la ringrazio, nonvoglio dire nulla perché condivido tutte lemotivazioni che lei ha portato.

Mi sono permesso qualche mese fa disollecitare questa presenza proprio per ilfatto che nella nostra regione vi sonotantissime case editrici, anche di modestedimensioni, c’è una grande vivacitàculturale, c’è tanta ricchezza professionale,

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ci sono tante intelligenze impegnate nelsettore.

E’ un servizio che facciamo alla nostraregione, ai marchigiani, ha un’importanzasicuramente anche di valore economico, c’èuna ragione in più, come lei giustamente hasottolineato, che è quella che purtroppo lanostra regione è stata colpita dagli eventisismici, quindi anche questa è un’ulterioretestimonianza che vogliamo ripartire.Grazie.

Interrogazione n. 349ad iniziativa del Consigliere Busilacchi“Aeroporto Sanzio bloccato dallanebbia”(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recal’interrogazione n. 349 del ConsigliereBusilacchi.

Ha la parola, per la risposta, l’AssessoreCasini.

Anna CASINI. Abbiamo sentito Aerdoricain quanto la risposta è molto tecnica.

La responsabilità dei servizi allanavigazione aerea presso l’Aeroporto delleMarche è dell’Enav che gestisce i decolli, gliatterraggi, la movimentazione al suolo degliaeromobili e pianifica eventualipotenziamenti della strumentazione.

L’Aeroporto delle Marche è dotato disistema di avvicinamento strumentale ILS incategoria 1 che consente atterraggi incondizione di visibilità fino a 550 metri.

La strumentazione presente sullo scaloRaffaello Sanzio è equivalente ai limitrofiaeroporti di Rimini e Pescara, mentre èassente all’aeroporto di Perugia.

Il radar non è di ausilio per operazioni diatterraggio o decollo in caso di nebbia, maper regolare la movimentazione a terra degliaeromobili o per l’applicazione delledistanze di sicurezza fra aeromobili in volo.

PRESIDENTE. Ha la parola, perdichiararsi soddisfatto o meno, il ConsigliereBusilacchi.

Gianluca BUSILACCHI. GrazieAssessore. Grazie anche per questielementi tecnici che riporto a chi avevasollecitato questa interrogazione, avevoincontrato degli imprenditori che si eranolamentati che spesso, durante questoinverno, per fenomeni di nebbia il nostroaeroporto aveva dei problemi, dei disagi, esollecitavano il radar.

Però a quanto apprendiamo non è il radarche risolve la questione e mi pare che lastrumentazione sia analoga a quella di altriaeroporti limitrofi.

Questa risposta è stata utile perché ciconsente di portarla sul territorio allecategorie che chiedevano dei chiarimenti.Grazie.

Interrogazione n. 348ad iniziativa della Consigliera Pergolesi“Stato di attuazione della leggeregionale 22 gennaio 2013, n. 1‘Disposizioni organizzative relativeall’utilizzo di talune tipologie di farmacinell’ambito del Servizio sanitarioregionale per la somministrazione e lacontinuità terapeutica con il ricorso aifarmaci cannabinoidi’”(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recal’interrogazione n. 348 della ConsiglieraPergolesi.

Ha la parola, per la risposta, il PresidenteCeriscioli.

Luca CERISCIOLI. Punto 1: la P.F.competente sta provvedendo allapredisposizione di un nuovo atto deliberativoche seguirà il percorso previsto dalla leggeregionale 1/2013.

Punto 2: la delibera di Giunta regionale n.617/2016 e il decreto n. 9/2016 sono staticorrettamente e tempestivamentetrasmessi a mezzo Pec al Direttoregenerale dell’Asur e a tutto il serviziosanitario. Le attività di comunicazione dellaRegione sono definite nel piano di

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comunicazione annuale, nello specifico iltema dei farmaci cannabinoidi potrà essereinserito nel prossimo piano.

Punto 3: l’indicazione relativa agliimpieghi terapeutici elencati nelregolamento sono contenuti nel decretoministeriale del 9 novembre 2015 che alparagrafo 4.1 stabilisce quali siano gliimpieghi ad uso medico della cannabis.

Si segnala inoltre che la Regione harecepito integralmente le indicazioniministeriali, quindi tutto quello che eraall’interno del decreto è stato totalmenterecepito.

Punto 4: le aziende del servizio sanitarioregionale stanno verificando la possibilità diallestimento dei preparati a base dicannabis nelle farmacie ospedaliere estanno predisponendo le procedure relativead acquisto, prescrizione, dispensazione,allestimento, trasporto ad altra farmaciarichiedente, movimentazione nel registroscarico/carico, monitoraggio esorveglianza.

PRESIDENTE. Ha la parola, perdichiararsi soddisfatta o meno, laConsigliera Pergolesi.

Romina PERGOLESI. Mi fa moltopiacere che la P.F. competente abbiaritenuto di dover fare il passaggio dovutoprevisto per legge, quindi mi auguro chequesto regolamento quando passerà inCommissione venga rivisto perché, comefacevo presente nell’interrogazione, alcunetipologie di malattie e di sostanze sono stateomesse.

Lei, Presidente, ha fatto bene a farriferimento a quelle che sono le indicazionidel Ministero, l’unica differenza è che leindicazioni del Ministero di fatto sono solo unelenco informativo e non corrispondonoaffatto ad una lista di indicazioni, comerisulta dall’allegato. In seguito ad unadomanda fatta all’Ufficio centralestupefacenti, è stato redatto un documentoper conto del Ministero che ha osservato

che ci sono delle tipologie ammesse anchein altri Stati e patologie non presenti.

In merito a questo l’Ufficio centralestupefacenti ha risposto che solo l’Agenziaitaliana del farmaco è l’Autorità nazionalecompetente per l’attività regolatoria deifarmaci in Italia e per la cannabis, nontrattandosi di un medicinale registrato, ma diun principio attivo di origine vegetale daimpiegare per le preparazioni magistraliestemporanee, preparati in farmacia suprescrizione del medico. E’ improprioparlare di indicazioni e numeroseassociazioni, che si occupano di tutela deipazienti e della salute, ci avevano chiesto dipoter intervenire in audizione inCommissione, questo per evitare che laGiunta e la Regione Marche potesserostabilire aprioristicamente un elenco dipatologie per le quali fosse possibileprescrivere o meno l’uso dei medicinalicannabinoidi escludendo di fatto dellepatologie gravi.

Mi fa piacere che ci sia questo passaggiodovuto e mi auguro che questa cosa nonaccada in futuro. Grazie.

Mozione n. 205ad iniziativa del Consigliere Zura Puntaroni“Interventi urgenti in favore dellepopolazioni e dei territori interessatidagli eventi sismici del 2016 – propostadi adozione di un provvedimento ad hocche consenta l’istallazione provvisoriadi strutture prefabbricate”(Discussione e votazione risoluzione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recala mozione n. 205 del Consigliere ZuraPuntaroni.

Su questa mozione nella scorsa sedutaè stata fatta un’ampia discussione.

E’ stata presentata una proposta dirisoluzione a firma dei Consiglieri Biancani,Zura Puntaroni, Micucci, Giancarli, Giorgini,Bisonni Giacinti.

Ha la parola, per l’illustrazione, ilConsigliere Biancani.

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Andrea BIANCANI. Grazie Presidente.Come lei ha detto lo scorso Consiglioregionale, si è deciso di sospendere ladiscussione legata alla mozione presentatadal Consigliere Zura Puntaroni in attesa diriuscire a trovare un documento chepotesse essere condiviso da partedell’intero Consiglio.

Abbiamo fatto un lavoro che ci ha portatoa presentare questa risoluzione che è statafirmata da tutti i componenti della IIICommissione, quindi mi auguro che sia chepossa essere votata dall’intero Consiglioregionale.

Ovviamente è un argomento moltodelicato e sensibile in cui molti cittadinimarchigiani sono coinvolti ed interessati inmaniera diretta, quindi mi auguro che lavotazione possa essere unitaria.

La presente risoluzione si pone l’obiettivoche la Giunta si attivi affinché vengariconosciuta la modifica della normativastatale esistente, sia ordinaria che speciale,emanata a seguito del recente eventosismico o con autonomo provvedimento delcapo del Dipartimento della ProtezioneCivile per far sì che i Comuni possanoautorizzare e disciplinare l’installazione, inaree private, di manufatti temporaneiprovvisori, per un periodo superiore, noiabbiamo fatto riferimento al d.p.r. 380 ilquale prevede un periodo massimo di 90giorni. Terminata l’emergenza o nelmomento in cui il soggetto interessato ha lapossibilità di rientrare nel fabbricato di civileabitazione, il manufatto, per cui ha chiestol’installazione in maniera provvisoria,occorre rimuoverlo.

Ci rendiamo conto e nel nostrodocumento si evidenzia il fatto che ènecessario che vengano superate alcuneprocedure, che i vincoli esistentinormalmente vengano superati.

Devo dire che questa risoluzione nasceanche dal fatto che già diversi mesi fa,diversi Comuni hanno evidenziato ladifficoltà di rispondere alle esigenze

abitative diffuse sul territorio ed avevanochiesto la possibilità di poter autorizzaredelle installazioni provvisorie.

Diciamo quindi che questa risoluzionenasce da questa forte esigenza, che iSindaci ed i Comuni hanno in alcune zone,di consentire l’installazione provvisoria deimanufatti.

Le norme statali e quelle regionali che sirifanno a quelle statali oggi non consentonodi installare queste strutture provvisorie perun periodo superiore ai 90 giorni. Laprocedura che individua la legge 229/2016per risolvere l’emergenza abitativa prevedeche i Sindaci possono individuare, inaccordo con il Dipartimento di protezionecivile, le aree che poi saranno destinateall’installazione di queste struttureprovvisorie. Questo è consentito solamentein aree pubbliche e in zone che vengonoindividuate direttamente dai Sindaci inaccordo con la protezione civile, ma non losi può fare in aree private.

Quindi la nostra risoluzione ha l’obiettivodi consentire procedure più snelle anche inaree private. Ci rendiamo conto che nonsarà un provvedimento che potrà esseresviluppato nell’intero territorio, in tutte lecittà, perché per chi abita in localitàabbastanza urbanizzate non è semplicetrovare aree private, però è unprovvedimento che può essere sicuramenteutilizzato in zone più periferiche, o nellezone agricole, o per i privati che hanno avutodanneggiata la propria abitazione ocomunque un manufatto di altro tipo, e chehanno a disposizione un terreno disponibile.

Le perplessità sono legate allarimozione, le persone devono impegnarsi arimuovere questi fabbricati, sarà cura delComune rimuoverle qualora il soggetto cheha installato il fabbricato non adempia aquello che la norma prevede.

C’è tutta una serie di punti, salvo i diritti diterzi, e tutta una serie di dati che questarisoluzione riporta, però il concetto è quelloche ho descritto finora. Grazie.

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Presidenza della VicepresidenteMarzia Malaigia

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereZura Puntaroni.

Luigi ZURA PUNTARONI. Presidente miè stato chiesto un chiarimento, abbiamoutilizzato il termine emergenza, si intendeabitativa, nel senso che l’emergenzaabitativa può durare un ciclo di 5/10, anchese probabilmente sarà di 15/20 anni, quindirispondo all’osservazione dei colleghi.

Poi se vogliamo essere più precisi e fareun emendamento, lo possiamo fare, ma noncambia il senso. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereCelani.

Piero CELANI. Sia la mozione originariache la risoluzione indicano chiaramentel’emergenza abitativa, cioè tutto è finalizzatoa risolverla. Questo è abbastanza chiaro,anche perché nella risoluzione si richiamal’articolo 4 bis della legge 229/2016, chesarebbe la legge di conversione dei decreti,che prevede procedure snelle per poterindividuare le aree in deroga alla normativavigente, per mettere i container, quindi persimilitudine, per accostamento è stato fattoanche questo tipo di ragionamento.

Credo che, da come era stata impostatala mozione del Consigliere Zura Puntaroni,che ringrazio per aver avuto questasensibilità, questa risoluzione vada avanti ecerchi di incidere su quello che è il problemadi fondo, una normativa nazionale che deveessere necessariamente cambiata oderogata, il decreto 380/2001, per introdurreil concetto di autorizzazione provvisoria inderoga alle norme urbanistiche ed edilizie.

L’unica cosa che voglio dire è che nellarisoluzione l’unica cosa che interessa è lospirito, non il tecnicismo e lo spirito è quellodi sollecitare chi ha la capacità, la potestà didecidere e di cambiare, di occuparsi diquesta problematica che è ben specificatanelle premesse.

L’unica cosa tecnica che mi ponequalche piccola riserva tecnica e mentale,ma ripeto è solo di carattere generale, è averlegato questo impegno all’articolo 6, comma1, lettera e bis) del d.p.r. 380/2001. Questonon fa altro che indicare quali sono le attivitàche non hanno bisogno di autorizzazioneedilizia perché si configurano all’internodell’edilizia libera, infatti l’articolo 6, comma1, dice: fatte salve le prescrizioni deglistrumenti urbanistici comunali e comunquetutte le leggi possibili ed immaginabili chepossono interagire con un permesso dicostruire, sono attività libere e le elenca, cisono anche le opere dirette a soddisfareobiettivi ed esigenze contingenti etemporanei, però non sono costruzioni veree proprie in quanto devono esseretempestivamente rimosse nell’arco di 90giorni qualora l’autorità preposta lo richieda.

In pratica c’è questa deminutio dicollegare una parte emergenziale, comequesta, all’articolo 6 del d.p.r. n. 380/2001.Però mi auguro che coloro che avrannoquesta risoluzione a livello centrale -auspico che il Commissario la portiimmediatamente all’attenzione del Ministero- possano ragionare in termini molto piùampi, che non quelli di una sempliceautorizzazione provvisoria per opereminimali che, ai sensi dell’articolo 6 del d.p.r.n. 380/2001, non occorrevano diautorizzazione edilizia perché rientravanonell’attività libera.

Forse questo aspetto poteva esseregestito diversamente, però un passo avantil’abbiamo fatto e ci auguriamo che possaessere preso in considerazione con tempimolto brevi, altrimenti fra 6 mesi questodiscorso non serve più, anzi se autocriticadobbiamo fare arriviamo molto tardi.

Questo è un discorso che doveva esserefatto ad ottobre per evitare le situazioni chepoi si sono create in inverno. Tanto è veroche, ed è anacronistico, il d.p.r. n. 229 èstato approvato il 15 dicembre 2016 eraccomandava ai Sindaci di mettereimmediatamente a disposizione le aree,

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visto l’avvicinarsi dell’inverno, quandol’inverno già c’era, tutta una serie di coseche è meglio lasciar perdere, transeatdicevano i latini, andiamo avanti ecerchiamo di risolvere i problemi più checomplicarli. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.Proposta di risoluzione. La pongo in

votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. La mozione non vienemessa in votazione perché assorbita dallarisoluzione.

Mozione n. 196ad iniziativa del Consigliere Marconi“Disposizioni in materia di attestazioneproprietà di beni immobili e mobili daparte dei cittadini extracomunitari”(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recala mozione n. 196 del Consigliere Marconi,che ha la parola per illustrarla.

Luca MARCONI. Questo argomento eragià stato oggetto di interrogazione, alla qualeaveva risposto l’Assessore competente. Loripropongo come mozione, non incidedirettamente, ma è una di quelle mozioni-promozioni di interventi presso il legislatorenazionale anche se trattasi di materia, l’Isee,che è anche nostra.

Il concetto è semplicissimo, noi abbiamoil controllo dell’Isee in capo ai nostri cittadiniitaliani, ma non abbiamo il controllo dell’Iseein capo agli stranieri.

Gli stranieri non hanno l’obbligo …, non èche non hanno l’obbligo, ma non c’è unaprocedura per verificare, per esempio,eventuali proprietà detenute all’estero. Allasemplice autocertificazione normalmentenon si dà seguito tramite accertamenti.

E’ un fatto di pura equità, perché, percarità, può capitare che il cittadino straniero

sia proprietario di un appartamento nella suaterra d’origine e, in base a quello, nonavrebbe la fascia Isee conseguente perottenere benefici, quindi ottiene un beneficioal posto di un cittadino italiano che magariavendo un appartamento non può ottenerlo.

Non è che con questo noi cambiamo ladisciplina, ovviamente, poniamo insieme adiverse altre Regioni un dato di riflessione allegislatore nazionale, al Governo, perchécon una semplice procedura, oggiaddirittura informatica, i Consolati possonotrasmettere queste verifiche riguardoall’Isee presso i Consolati stranieri, quindisia i cittadini italiani che gli extracomunitariavrebbero lo stesso trattamento.

PRESIDENTE. Ha la parola laConsigliera Leonardi.

Elena LEONARDI. Grazie Presidente.Intervengo dicendo anche quella che sarà lamia dichiarazione di voto, favorevole rispettoalla mozione presentata dal ConsigliereMarconi e lo faccio perché voglio sollevareuna questione analoga che già un anno fa hoposto all’interno di una proposta di legge cheprevedeva di rivedere i criteri diassegnazione degli alloggi popolari. Unodegli aspetti che chiedevo di rivedereall’interno della normativa regionale eraproprio quello legato alla verifica delpossedimento di beni immobili all’estero, daparte degli extracomunitari che fannorichiesta per entrare in graduatoria. Quindi lamozione del Consigliere Marconi va nellastessa direzione della proposta di leggespecifica per l’assegnazione delle casepopolari che giace - mi dispiace ricordarlo,ho già sollecitato in maniera bonaria ilPresidente della Commissione - da unanno.

Reputo che su questo si possaintervenire non solo con una volontà e conun intento, come si fa oggi nella mozionepresentata, ma lo si possa fare in manieraconcreta incidendo e modificando lanormativa regionale.

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Credo che questa sia una riflessioneseria che si possa fare. Se oggi la mozionedel Consigliere Marconi dovesse passarechiederò fortemente che la mia proposta dilegge, che giace, trovi accoglimentoall’interno della Commissione e poi, miauguro, anche dell’Aula.

Il tema è serio, non si vuole farespeculazione, non si vuole lasciare spaziche creino il qualunquismo del razzismo,qui si tratta di verificare che ci siano egualitrattamenti per tutti i cittadini che fannodomanda e credo che l’intervento delleAmbasciate, che certifichino e che possanodecretare in maniera concreta se ci sonopossedimenti, case, negozi, e quant’altroall’estero, possa e debba essere fatto.

Ribadisco il voto favorevole e colgol’occasione per sollecitare nuovamente lacalendarizzazione della proposta di legge.Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola laConsigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Condivido in pienoquesta mozione perché in un sistema che fadella globalizzazione il suo punto di forzarisulta davvero anacronistico e curioso che,nell’espletamento di un servizio sociale,come quello legato alla prestazione di beniimmobili e mobili, incontri un ostacoloproprio nella verifica dei requisiti deirichiedenti extracomunitari.

Farsi carico di questo nodo presso laConferenza Stato-Regioni deve essere soloil primo passo in un piano di trasparenzainterstatale. Purtroppo non sarà un percorsofacile e si rischia anche di non trovare ladovuta collaborazione da parte degli altriStati. Ma si tratta di un dovere morale che lapolitica a tutti i livelli ha.

Non dimentichiamoci che nell’assegnareuna casa a qualcuno che non ne ha irequisiti, non si procura un danno solo allecarte dello Stato, ma anche e soprattutto, acoloro che, a causa di un gap di controllo,restano indietro nelle liste pur essendo inregola con i requisiti.

Questo è un principio di legalità etrasparenza davanti al quale non si puòprescindere. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereZura Puntaroni.

Luigi ZURA PUNTARONI. GraziePresidente. Fa piacere anche a noi che, adistanza di tempo, venga rispolveratoquesto argomento. Non dimentichiamo chela questione era nata molto tempo fa dalSindaco di Cascina che nel suo Comuneaveva esposto delle perplessità a questostato di fatto che è molto iniquo, nel sensoche un italiano è controllabile al 100%, unimmigrato che risiede qua non ècontrollabile, quindi c’è un gioco, una lottaimpari. Il cittadino italiano accede ad unconcorso a fronte di una documentazioneanalitica che deve proporre per contro sitrova un immigrato che porta unadocumentazione incompleta ed èavvantaggiato.

Questo è uno stato di fatto in tutta Italia enon è più tollerabile.

Anche noi ad inizio legislatura abbiamopresentato qualche documento, come hadetto prima la Consigliera Leonardi, ci fapiacere, non è che ci dispiace, che anche ilConsigliere Marconi con ritardo si siaricordato oppure ponga rimedio, una toppa,a quelle macerie, a quei vestiti sbrindellati.

L’importante è che si porti a compimentoun percorso che indichi chiaramente lemodalità del gioco, nel senso chel’assegnazione di benefici da parte delloStato abbia regole uguali e certe per tutti, siaper il nostro cittadino che per l’immigrato.Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereBusilacchi.

Gianluca BUSILACCHI. GraziePresidente. Sappiamo che questo tema nonè una competenza della Regione, quindi nonc’è la possibilità di modificare delle norme

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regionali per intervenire su questo tema,questo non vuol dire che non si possa fareuna mozione, noi possiamo fare mozionianche riguardanti la pace nel mondo, che aquel punto diventano un intendimentopolitico che non ha conseguenze immediatesulla normazione regionale.

Ciò premesso, venendo al fatto chequesto atto non può essere altro che un attopolitico, quindi soggetto a valutazionepolitica, io e gli altri colleghi del gruppo ciasterremo perché essendo soggetto avalutazione politica si raffrontano due aspettiche sono entrambi importanti e significativi.

Da un lato condivido il tema che è quellodell’equità, il principio che tutti i cittadinidevono essere soggetti a trattamenti equi, èun principio che condivido e che mi trovad’accordo, quindi sono convinto chesarebbe utile che tutti coloro che accedonoa servizi pubblici, pagati con le tasse deicontribuenti, siano messi nella stessacondizione e che i loro redditi, i loropatrimoni, possano essere commisurati.Quindi questa parte della mozione miconvince, quindi diciamo che tenderei avotare si. Però non mi sfugge un altroaspetto, esiste nel nostro Paese e non solonel nostro Paese, da molto tempo, unmovimento politico che tende acolpevolizzare i cittadini immigrati e acaricarli di colpe anche ben al di là di quelleche hanno, e questa è una valutazionepolitica, e il Partito Democratico è contrarioa questo genere di valutazione, quindi ilprimo aspetto, che è giusto, si va ascontrare con un principio più di caratteregenerale. Per questo mi asterrò.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereMaggi.

Giovanni MAGGI. Noi siamo in linea con ilprincipio dell’eguaglianza, dell’equità, dellaperequazione, tra i cittadini sia italiani chestranieri. La mozione quindi sul principiopolitico ci può trovare consenzienti, non citrova d’accordo quando diventa velleitaria.

Prima di tutto non è materia della Regione,come diceva il Consigliere Busilacchi, poichiedere ai Consolati di verificare se icittadini straniere hanno proprietà o altro,soprattutto nei Paesi dove ci sono guerre,magari i cittadini stranieri che hanno lacondizione di rifugiati politici, ci sembra unadichiarazione velleitaria perché vorreivedere non solo i Consolati ma anche leAmbasciate andare a controllare, a chiederei catasti delle abitazioni in Siria o in Paesi delMaghreb o altro.

L’indicazione politicamente può essererecepita, ma nella pratica risulta velleitariaper cui su questa mozione ci asterremo.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereCelani.

Piero CELANI. Grazie Presidente. Nonmi asterrò, ma voterò a favore di questamozione perché questi atti servono proprioper dare degli indirizzi di carattere generalee politici, mi sembra che sia questoprevalentemente lo scopo di una mozione:valutare l’ambito di un problema di caratteregenerale e le azioni che possono esseremesse in campo, perché alcune tematichevanno affrontate nel principio dell’equità enel rispetto dei principi costituzionali.

Quindi se noi immaginavo e diciamo chetutti i cittadini devono essere uguali di frontealle problematiche, non diciamo alla leggeche è un principio sacrosanto, non capiscoperché non ci si debba provare.

Noi sappiamo benissimo che uno deiproblemi più grandi che gli enti localiaffrontano è proprio questo.

Le problematiche più grandi, lepolemiche più grandi e le conflittualità piùgrandi nascono a livello locale e sonoproprio queste: i cittadini italiani noncapiscono a volte, non perché voglionoinfierire, il perché di certe situazioni, quindi èbene che noi affrontiamo questo problema,perché dobbiamo mettere la testa sotto lasabbia e dire che tanto è impossibilerealizzarlo. Proviamoci, ci sarà pure

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qualche Paese in grado di dare dellerisposte, qualche Consolato in grado di daredelle risposte, alcuni Paesi che sono propriomessi male non avranno nemmeno iConsolati, non avranno nemmeno laconoscenza dei loro cittadini, però in tantialtri questo problema potrebbe essererisolto. Immagino tutti i Paesi che siaffacciano sul Mediterraneo, credo che lì cisiano le condizioni per poter dare dellerisposte in questo senso. Lasciamo perderela Siria in questo momento, l’Afghanistan equalche altra nazione, ma anche i governiSub-Sahariani sono in grado di dare dellerisposte.

Cominciamo a circoscrivere questoproblema e diamo una impostazione chiaradi legittimità e di uguaglianza a questoprovvedimento.

Noi non vogliamo colpevolizzarenessuno, allacciandomi a quanto diceva ilConsigliere Busilacchi, noi colpevolizziamosoltanto quando qualcuno commette deireati, sia gli stranieri che gli italiani, questo èun discorso semplicissimo, non vogliamoaccanirci contro uno o contro l’altro, si vuolesoltanto innescare un processo, uncammino di rivisitazione che tutti cichiedono.

Ripeto, negli enti locali, nelle comunitàlocali, i poveri Sindaci che devono approvarele graduatorie per gli edifici di ediliziaresidenziale pubblica si trovano sempre adaffrontare tematiche di questo tipo e nonsono in grado di dare delle risposte certe echiare ai propri concittadini e dicono: “Nonho la norma, l’elemento che mi consenta diimpedire a volte certe distorsioni che sonosotto gli occhi di tutti”. Per cui sonofavorevolissimo alla mozione delConsigliere Marconi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, perdichiarazione di voto, il Consigliere Marconi.

Luca MARCONI. Ringrazio gli intervenuti.Sono un po’ dispiaciuto perché avete fattogià la dichiarazione di voto e se l’avessi fatta

io chiaramente non l’avrei cambiata, maspiego un po’ meglio le questioni che sonosotto a questa mozione perché sul pianotecnico, Consigliere Maggi, non stiamoparlando di profughi, il profugo non fa unadomanda Isee, non è il profugo che chiede ilservizio, è l’immigrato.

E’ l’immigrato legale, non clandestino,che può accedere a tutti i servizi come unitaliano, e questo lo ritengo un principiogiustissimo, perché una volta che sta quinon si può discutere perché non può farlo, ilproblema è che può farlo ma a parità dicondizioni, quindi, primo problema: nonesiste il libico o quello che non si sa da dovearriva.

La seconda questione, io ho fattol’esempio del Consolato, Consigliere Maggi,ma non sono sicuro che questa sia laprocedura, l’ho fatto per un vizio dicompetenza, perché le Università da più di40 anni, cioè da quando ammettono glistudenti stranieri, hanno già in atto questaprocedura e chiedono esattamente lestesse cose che chiederemmo per chi fa ladomanda per la casa popolare o per avereuna borsa o qualsiasi altra cosa.

Quindi non è una cosa così difficile, parlodella Palestina, penso ai 100 studentipalestinesi che stanno all’Università diMacerata, penso ai marocchini, quindi ilproblema della procedura non c’è, nel sensoche chiedere questo tipo di informazionetramite i nostri Consolati è una cosaabbastanza semplice perché lo studente,che viene in Italia per essere ammesso,deve portarsi dietro tutta la sua situazionepatrimoniale, personale e il curriculumscolastico.

C’è questo transito che ormai è ordinario,i Consolati sono un ufficio, non è larappresentanza dell’Ambasciata, è unufficio con decine, centinaia di persone chefanno solo questo lavoro, quindi questo nonsarebbe un aggravio eccessivo, poi percarità, oggi questa procedura non c’è,domani c’è, un po’ di lavoro in più ci sta, peròl’equità costa, è questo.

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All’altra obiezione che ha fatto ilConsigliere Busilacchi, dico questo perprecisarlo, non sono di quelli che fannoparte del movimento fuori tutti gli stranieri o,come qualcuno dice, gli stranieri sono degliinvasori. Qui stiamo parlando di 5.500.000esseri umani, donne e uomini, che abbiamochiamato noi, qui stiamo parlandodell’immigrato legale, non stiamo parlandodell’immigrato clandestino, né del profugo,questi li abbiamo chiamati noi, questi sono i970.000 stranieri che stanno salvandol’economia lombarda di Maroni, che ècontento di averli nella sua terra perchésenza questi 970.000 stranieri che lavoranonelle aziende lombarde, la Lombardia nonsarebbe più la regione più ricca d’Europa.

Sono anche dell’idea che nel tempo,adesso abbiamo avuto una fase distagnazione economica, con qualchedifficoltà nell’espansione, ma se vogliamorimettere in moto il Pil dobbiamo ripopolarci,l’ho detto tante volte, con popolazionegiovane e visto che gli italiani i figli non lifanno, apriamo le case del commiato echiudiamo i punti nascita, nelle Marche ècosì, credo che dovremmo accoglierne dipiù, accoglierne di più, come hanno detto ilConsigliere Celani e la Consigliera Leonardi,evitando che questo avvenga in un contestodi difficoltà, di tensione, di incomprensione,di percezione di una sorta di ingiustiziaperché lo straniero viene a toglierequalcosa.

Il dato fondamentale è fare quello che gliStati Uniti hanno fatto da sempre, non daadesso che c’è Trump, perché non è daadesso che gli Stati Uniti sono più rigorosinei confronti degli stranieri, perché ilprecedente Presidente Obama ne harimandati a casa quasi 4 milioni, quindi nonè che l’America ha cambiato regole,l’America ha però queste regole moltoprecise perché da sempre è perl’immigrazione, quindi l’equità della regola vasostenuta.

Certo, mi rendo conto che stiamo nelcampo della pura proposizione a livello

nazionale, ma non mi sembra che larisoluzione che abbiamo approvato primariguardi la legislatura regionale, abbiamoapprovato una risoluzione con la qualechiediamo che il Governo facciadeterminate cose, in questo caso c’è questotentativo di prendere in considerazionequesto indirizzo politico.

Sarebbe interessante che riguardo aqueste mozioni la parte politica di ognuno dinoi, la mia è piccola, ma ha una discretarappresentanza soprattutto moltoagguerrita, si renda propositiva in sede diGoverno, sia di minoranza che dimaggioranza, nel dire iniziamo a vederequesti argomenti, perché questoParlamento già segue poco i cittadini,pochissimo i Comuni e le Regioni, chedovrebbero essere il loro primointerlocutore, vengono ascoltaterelativamente poco, ma credo che se cifacciamo sentire qualche risultato si puòottenere e comunque, come ha detto ilConsigliere Celani, tentar non nuoce.

PRESIDENTE. Ha la parola, perdichiarazione di voto, la ConsiglieraLeonardi.

Elena LEONARDI. Ho fatto la miadichiarazione di voto positiva, però mi sentorichiamata ad intervenire dopo le parole delConsigliere Busilacchi che ha, mi permettadi definirle in maniera un po’ riduttiva, limitatoil discorso a una competenza nazionale.

Nella mia proposta di modifica ad unalegge regionale, cito la legge regionale n. 36del 2005 della Regione Marche, chiedo diinserire, in un comma che prevede ladichiarazione di non avere beni immobilinella regione, la dichiarazione di nonpossederne in territorio straniero. Perchiarire, questa è una materia nella qualenoi possiamo legiferare, non dobbiamonasconderci dietro la competenzanazionale, ma dobbiamo agire per quelleche sono le nostre possibilità e potenzialità.

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Questo è un chiarimento, altrimentisembra che abbiamo parlato a sproposito equesto non è. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, perdichiarazione di voto, il ConsigliereBusilacchi.

Gianluca BUSILACCHI. Utilizzo ladichiarazione di voto per dire che, per carità,tutto è fattibile, però chi è che effettuerebbe icontrolli in territorio straniero? Come si fa averificare l’attendibilità di una dichiarazione?Le nostre autocertificazioni, che si fanno neimoduli, sono normate dalla legge italiana, laBassanini, che prevede chi fa i controlli sullamendicità delle dichiarazioni. Questa cosanon è fattibile se si va in un territoriostraniero e tra l’altro non tutti i Paesi hanno,come l’abbiamo noi, l’Isee, non in tutti i Paesiil calcolo del patrimonio viene fatto, quindinon solo c’è il fatto che non è applicabiledall’Italia, ma che in generale, ripeto, ilcriterio giusto dell’equità trova molti ostacolidi applicabilità. Quindi mantengo l’ideadell’astensione.

PRESIDENTE. Ha la parola, perdichiarazione di voto, il Consigliere Giorgini.

Peppino GIORGINI. Grazie Presidente.Questa è una situazione complessa, non èdi semplice risoluzione, però c’è un puntoche credo sia importante, tutte le richieste dicontributi economici, quali ad esempio quellia sostegno della locazione,all’assegnazione di alloggi pubblici ed ognialtra prestazione subordinata alladichiarazione Isee debbono essere erogatisulla base di dichiarazioni rilasciate dallacompetente autorità dello Stato stranieroche certifichi la non proprietà di beniimmobili e mobili nello Stato diappartenenza.

In Pakistan, Iraq, Siria quanto tempooccorre per avere una dichiarazione delgenere? Il problema non è che noi siamocontrari a questa mozione, ma è di difficile

applicazione. Come si può chiedere alPakistan se un signore ha proprietà?Quanto tempo occorre?

Non è applicabile, credo che questa cosain Paesi come l’Iraq, la Siria, il Pakistan nonsia applicabile oppure occorrono dei tempibiblici, probabilmente.

Ho fatto 3 esempi, ce ne saranno altri 50,quindi pur essendo d’accordo nel principiodella mozione, credo che non siaapplicabile, quindi noi non ci sentiamo divotare no a questa mozione, ma per i motivisuddetti ci asteniamo. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.Mozione n. 196. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Mozione n. 212ad iniziativa del Consigliere Maggi“Fondo sostegno affitti”(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recala mozione n. 212 del Consigliere Maggi,che ha la parola per illustrarla.

Giovanni MAGGI. Qui si parla ancora diIsee e del calcolo Isee, vista la crisieconomica che si sta prolungando oltre ogniprevisione.

C’è una legge regionale che riguarda ilriordino del sistema regionale delle politicheabitative e la Giunta ha stabilito le modalità dierogazione dei fondi a sostegno dei cittadinimeno abbienti, con più basso reddito, peraccedere agli alloggi in locazione, tramite iComuni che emanano appositi bandi.

Tra i requisiti per l’accesso ai contributi sirichiede il calcolo Isee, la dichiarazionesostitutiva unica contenente il calcolo Isee,che ha validità fino al 15 gennaio dell’annosuccessivo, per cui bisogna richiederevelocemente, rapidamente ai Caf, che disolito sono quelli preposti al calcolo Isee,che ci mettono circa 15 giorni, se non 20,per dare questo calcolo.

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Siccome la consegna delle domandescade il 28 febbraio e i calcoli per il Cafhanno tempi lunghi, si corre il rischio chemolti non fanno in tempo ad avere dai Caf ilcalcolo Isee per la dichiarazione unicasostitutiva e vengono eliminati nonostanteabbiano condizioni di reddito chepermetterebbero ai Comuni di dare loro deicontributi, questo perché i Caf non riesconoa dare la documentazione in tempi brevi.

Chiedo quindi al Presidente della Giunta,alla Giunta e al Consiglio di prorogarequesto termine che scade il 28 febbraio,cioè oggi, e lo propongo perché molticittadini ce l’hanno richiesto. Chiedo diprorogare la scadenza dal 28 febbraio al 15marzo in modo che coloro che richiedono ladocumentazione ai Caf abbiano il temponecessario per averla e per presentare ladomanda per i contributi.

Quindi chiedo alla Giunta, al Presidente,di prorogare di 15 giorni questa scadenza edeventualmente, come mi auguro cheaccada, di comunicare a tutti i Comuni dellaregione che c’è questa proroga di 15 giorni echi ha un basso reddito, per cui chiede icontributi per l’abitazione ai Comuni, puòavere un po’ più di tempo per presentarequesta domanda. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’AssessoreCasini.

Anna CASINI. La delibera 1019/2016 nonnecessita di modifiche perché le suepreoccupazioni non sono fondate su basetecnica, in quanto il termine indicato, del 16gennaio 2017 fino al 28 febbraio, è relativoalla pubblicazione dei bandi che devonoessere pubblicati entro questa data.L’apertura dei bandi, come è statocomunicato e comunico, può essere ampiaquanto si vuole. Questa non è la scadenzaper la presentazione dell’Isee.

L’altro e unico termine fissato nelladelibera è quello del 15 giugno 2017 cheriguarda la trasmissione alla Regione dellarichiesta di partecipazione da parte deiComuni.

Tutto questo è stato comunicato aiComuni con una Pec ufficiale e nessunComune ha evidenziato alcun tipo diproblematica, quindi non so chi le abbiasollevato il problema, ma sicuramentequalcuno che non sapeva che le scadenzeerano diverse, infatti le domande nondevono essere presentate entro il 28febbraio 2017, questa è la scadenza perl’emanazione del bando.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.Mozione n. 212. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Mozione n. 209ad iniziativa del Consigliere Rapa“Costruzione del nuovo carcere diCamerino”(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recala mozione n. 209 del Consigliere Rapa, cheha la parola per illustrarla.

Boris RAPA. Gli eventi sismici di fineottobre scorso hanno colpito gravementeanche la città di Camerino, che ha subìtogravissimi danni nel centro storico.

Fra i vari problemi venutisi a creare c’èanche quello della Casa circondariale unicadella Provincia di Macerata, ubicata nelcentro della città.

L’emergenza è stata affrontataprontamente e i detenuti e le detenute delcarcere sono stati trasferiti lo stesso 26ottobre al carcere di Rebibbia di Roma ed ilpersonale è stato distaccato a Montacuto, sipone ora la questione della costruzione delnuovo carcere.

Il 17 novembre 2010 è stato firmato unProtocollo d’intesa tra la Regione Marche e ilDipartimento d’Amministrazionepenitenziaria per costruire una nuovastruttura nel Comune di Camerino e adaprile 2012 è stato approvato anche ilprogetto esecutivo. Inoltre, l’aerea sulla

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quale deve essere realizzata l’opera, èinserita nel PRG comunale.

La realizzazione di questa nuovastruttura da 450 posti è di fondamentaleimportanza per due motivi. Innanzituttoperché contribuirebbe a ridurre la situazionedi sovraffollamento delle carcerimarchigiane, ridando in questo modo dignitàai detenuti e un ambiente di lavoro dignitosoagli agenti penitenziari.

Inoltre l’inizio dei lavori del nuovo carcerea Camerino sarebbe un segnale tangibile econcreto che nei territori colpiti dal sismasta iniziando davvero la ricostruzione e ilritorno alla normalità.

Pertanto, con questa mozione, si chiedeche si intervenga presso il Governo affinchéla nuova struttura carceraria vengaeffettivamente realizzata nel Comune diCamerino e non altrove. Grazie.

Presidenza del PresidenteAntonio Mastrovincenzo

PRESIDENTE. Ha la parola laConsigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Condivido in pienoquesta mozione del Consigliere Rapa, lacostruzione del nuovo carceresignificherebbe la ricostruzione di questacittà che è stata devastata dal sisma.

Proprio un anno fa ho avuto la possibilitàdi visitare la Casa circondariale di Camerinoed ho visitato la struttura nella sua interezza.

In quell’occasione ho potuto constatare etoccare con mano la professionalità delpersonale addetto alla vigilanza dei detenuticon in testa la direzione, ma anche tutte ledifficoltà che all’epoca si riscontravano inchiave lavorativa nella struttura in questione:scarsissime risorse provenienti dal sistemacentrale, mancanza di un’assistenzasanitaria H24 e sottodimensionamento diorganico.

Ne è scaturita anche una miainterrogazione, la numero 78 presentata il19 novembre 2015, in cui avevo chiesto

all’Amministrazione regionale di farsi caricodi queste problematiche a cui oggi siaggiungono quelle legate alla struttura che èubicata nella zona rossa di Camerino.

Trovo dunque quantomeno opportunoche, come previsto nella mozione,l’amministrazione imprimaun’accelerazione per una nuova strutturaessenziale per quel territorio devastato dalsisma. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’AssessoreSciapichetti.

Angelo SCIAPICHETTI. Credo che larealizzazione di un carcere a Camerino siadi fondamentale importanza anche in vistadi una ricostruzione dell’economia di quelterritorio.

La mozione presentata dal ConsigliereRapa fa riferimento ad un Protocollo d’intesafirmato nel 2010 tra la Regione Marche ed ilDipartimento dell’Amministrazionepenitenziaria che prevedeva, per la verità,un carcere forse sopra dimensionato di 450posti.

Sia l’amministrazione comunale che laRegione, per quello che è stato possibile inquesti mesi dopo il terremoto, hanno presocontatti con l’Amministrazione penitenziariaper vedere quali fossero e se ci fossero lepossibilità.

La struttura di 450 posti ormai è daconsegnare alla storia, nel senso che anchel’Amministrazione penitenziaria ha detto chec’è un interesse a ricostruire una strutturasu quel territorio, ovviamente non di quelledimensioni.

Il Comune sta seguendo con grandeattenzione la problematica, credo che lamozione possa essere approvata perchérafforza la posizione della Regione erafforza la posizione del Comune e rendeancora più importante la realizzazione diquesto progetto su cui l’Amministrazione ela comunità di Camerino puntano molto peril rilancio anche dell’economia.

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Credo quindi che questa mozione possaessere approvata.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.Mozione n. 209. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Mozione n. 166ad iniziativa del Consigliere Celani“Realizzazione della Strada intervallivadel Piceno (c.d. Mezzina) 1° Stralcio: Valdi Tronto - Val Tesino 1° Lottofunzionale. Ammodernamento dal km.1+850 al 6+010. Impegno a destinare leeconomie di spesa conseguite, alfinanziamento della sistemazione dellasede stradale e delle migliorie nei trattiancora da ammodernare lungo la S.P.Mezzina, compresa tra l’inserzione conla ex S.S. Salaria (Valle del Tronto) el’abitato di Offida”(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recala mozione n. 166 del Consigliere Celani,che ha la parola per illustrarla.

Piero CELANI. Grazie Presidente.L’enunciato è molto lungo però il problema èabbastanza semplice, come l’AssessoreCasini conosce molto bene.

Parliamo di infrastrutture e in particolaredi infrastrutture viarie che sono destinate alcollegamento delle aree interne, credo che iltema sia molto presente, cogente, attuale.

Noi da tempo ci occupiamo di comerivitalizzare le aree interne, abbiamo ancheaderito a questo progetto Barca, neabbiamo discusso tantissimo e purtropposoprattutto in questo momento nediscutiamo ancora di più perché sappiamoche lo sviluppo e la promozione delle areeinterne passa anche attraverso unapresenza di infrastrutture materiali oltre cheimmateriali molto importanti.

La realizzazione di questa infrastrutturacerca di ovviare a questi soliti grandi

problemi che le aree interne hanno dasempre.

Il problema dell’ammodernamento dellarete viaria, che noi abbiamo in questomomento ed anche la necessità diimplementarla, è diventato ancora piùpressante, ancora più indispensabileperché il terremoto ha messo in evidenza lafragilità delle infrastrutture che noi abbiamo.

Avete visto, tutti noi ci siamo accorti, cheancora abbiamo dei Paesi, dei Comuni,delle frazioni isolate, proprio perché il sismaha prodotto tanti di quei dissesti che nonhanno più consentito la transitabilità dialcune arterie viarie dell’interno e questo nonsuccede soltanto per quanto riguarda, adesempio, le strade comunali o le stradeprovinciali, ma sta succedendo anche perimportanti arterie viarie, le consolari, moltoimportanti. La Salaria, ad esempio, ad ogniscossa di terremoto è stata chiusa qualchegiorno nel tratto tra Acquasanta e Trisungo,proprio per questa fragilità che hadimostrato nel tempo.

Su quel discorso lì, grazie a Dio, si staintervenendo perché un primo lotto è statofinanziato, i lavori stanno per iniziare, unsecondo spero che venga finanziato nel piùbreve tempo possibile, per cui questamessa in sicurezza si ha.

Qui parliamo invece di Mezzina che èuna strada intervalliva, la cui progettualità ènata tanti anni fa, ed ha lo scopo di collegarela Valle del Tronto fino alla Val Tesino, perarrivare fino a Fermo e poi proseguire versoMacerata, quindi un’arteria molto importantee molto significativa per lo sviluppo dellearee interne.

Sono già stati realizzati alcuni tratti, inmodo particolare sono stati realizzati duelotti che vanno dalla Salaria fino all’abitato diOffida, conoscete tutti il territorio, ed è statofinanziato un terzo lotto per un importo dicirca 10.025.000 euro.

Questo terzo lotto è abbastanzatravagliato perché la gara è stata fatta, mac’è stato un ricorso della seconda, dellaterza ditta, speriamo che il Consiglio di Stato

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decida definitivamente, mi sembra di si,quindi questo terzo lotto è in fase diaffidamento ed i lavori inizieranno entrol’estate.

Nel frattempo è stato completato ilsecondo lotto e nel realizzarlo finalmente c’èstata anche un’economia, segno che i lavorisono stati fatti bene, di 1.339.000 euro,premetto che questo finanziamento èall’interno del Fondo sviluppo e coesione,cioè l’accordo di Programma quadro delleMarche, secondo una delibera Cipe n. 84/2000 e la legge la 208/1998. Quindi inpratica nasce da un grande tavolo diconcertazione al Cipe tra le Regioni e ilGoverno per allocare questi fondi che sonogli ex fondi Fas, Fondi per le areesottoutilizzate, aree depresse, aree chenecessitano di grande sviluppo.

Cosa chiedo in pratica con questamozione? Cosa che già ha chiesto laProvincia, che è l’ente che sta gestendoquesti finanziamenti, perché questa è unastrada provinciale, quindi è la Provincia diAscoli che sta gestendo questo tratto, questiprimi lotti, chiedo che quest’economia, cheè stata realizzata attraverso la costruzionedel secondo lotto, che è pari ad 1.300.000euro, quindi non è poca cosa, vengaridestinata per mettere ulteriormente insicurezza questo tratto.

Dato che il terzo lotto sicuramente nonsarà sufficiente per raggiungere l’abitato diOffida, ci vorrà un ulteriore finanziamento,allora dico utilizziamo intanto l’importo di1.300.000 euro per implementare questi10.025.000 euro, così da avvicinarci il piùpossibile all’abitato di Offida, oppure permettere in sicurezza il tratto compreso tra laSalaria e il secondo lotto, perché c’è da farela messa in sicurezza dei marciapiedi,piano viabile, muri e quant’altro.

Ovviamente sapevo fin dall’inizio che lacompetenza non era strettamenteregionale, non è la Regione che puòdecidere in qualche modo, tout court,domani mattina, dato che questi sono fondiche ha in bilancio di riutilizzarli autorizzandola Provincia a fare una perizia.

Questo è abbastanza chiaro, ma voglioimpegnare l’Amministrazione regionale afarsi carico di questo problema nel tavolo diconcertazione che c’è al Ministero, al Cipe.

Quando l’ho fatta non pensavominimamente al terremoto e quant’altro, maoggi è ancora più importante e dei fondi cheerano già destinati a noi, forse siamo statianche bravi a risparmiare 1.300.000 euro,perché ce li devono togliere nel momento incui abbiamo la grande necessità di rimetterein sicurezza le nostre infrastrutture?

Questa mozione va in questo verso,impegnare la Giunta regionale a farsi caricodi questo problema nel tavolo deisottoscrittori di questo accordo quadro.

Di concerto con il Consigliere Busilacchivogliamo proporre questo aggiustamentonel dispositivo, in pratica quando si dice:impegna il Presidente della Giunta asottoporre al tavolo dei sottoscrittori previstodalla delibera Cipe n. 14 del 21 marzo 2006,che disciplina la riprogrammazione delleeconomie, inserirei ‘la possibilità onecessità’ che le economie di spesa pari ad1.339.000 euro vengano destinate qua. Iodirei di mettere la parola “necessità”, perchèè proprio necessario farsi carico di questacosa.

Propongo questo emendamento e loconsegno ora.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereBusilacchi.

Gianluca BUSILACCHI. Moltobrevemente. In realtà ho poco daaggiungere perché il Consigliere Celani hachiaramente fatto una relazione moltodettagliata, conosce la questione sia per lesue competenze professionali, che peressere stato amministratore di quelterritorio. Pone una questione condivisibile,tra l’altro sono anche contento politicamenteche approvi una scelta dell’amministrazioneprovinciale di Ascoli Piceno.

Siamo d’accordo sulla scelta di utilizzarequeste economie, come tra l’altro previsto, e

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di riprogrammarle sul territorio. Tra l’altro daquesto punto di vista si fa anche seguito allaconvenzione sottoscritta tra Regione eProvincia, quindi siamo pienamente nelsolco delle scelte che sono state già fatte.

L’unica questione che porta a questoemendamento è che la delibera Cipe, chespiega come le economie vannoriprogrammate, non dà potere al Presidentedella Regione, ma al tavolo dei sottoscrittori.Quindi è necessario emendare il dispositivo,per renderlo attuabile, impegnando nontanto il Presidente, ma il tavolo deisottoscrittori, come previsto dalla deliberaCipe n. 14 del 2006. Detto ciò con questoemendamento è votabile.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereZura Puntaroni.

Luigi ZURA PUNTARONI. Ne approfittoper mettere l’accento su tutte le nostrestrade regionali alla luce di quello che èsuccesso con il terremoto, con questi eventicatastrofici, quindi in merito a questa strada,di cui ha parlato il Consigliere Celani,stimolare la Giunta affinché quando si va aRoma, si parli di strade.

I pochi soldi che ci sono ce li devono dareper le strade, perché noi abbiamo bisogno disognare con strade nuove, avveniristiche,larghe, a scorrimento veloce, perché se isoldi non bastano per tutte le abitazioni lestrade probabilmente ci aiutano a ripartiremeglio e magari a ripartire in autonomia coni soldi nostri. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.Emendamento 166/1 a firma dei

Consiglieri Celani, Busilacchi che dice: “Alpunto 1 del dispositivo la parola ‘affinché’ èsostituita dalle seguenti ‘a sottoporre altavolo dei sottoscrittori, previsto dalladelibera Cipe n. 14 del 21 marzo 2006, chedisciplina la riprogrammazionedell’economia, la necessità che’”. Lo pongoin votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Mozione n. 166 così come emendata. Lapongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Mozione n. 132ad iniziativa della Consigliera Malaigia“Dotazione strumentale e adeguamentodelle sedi dei Vigili del Fuoco delleMarche. Necessario un sostegnoregionale diretto ed un intervento insede di Conferenza Stato-Regioni”

Mozione n. 188ad iniziativa dei Consiglieri Malaigia, Zaffiri,Zura Puntaroni, Leonardi“Presidio permanente dei Vigili delFuoco a Visso (MC)”

Mozione n. 189ad iniziativa dei Consiglieri “Malaigia, Zaffiri,Zura Puntaroni“Camerino: Vigili del Fuoco sfollati percaserma inagibile”

Interrogazione n. 352ad iniziativa del Consigliere Giancarli“Sede dei Vigili del fuoco di Arcevia”(abbinate)(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recala mozione n. 132 della Consigliera Malaigia,la mozione n. 188 dei Consiglieri Malaigia,Zaffiri, Zura Puntaroni, Leonardi, la mozionen. 189 dei Consiglieri Malaigia Zaffiri, ZuraPuntaroni e l’interrogazione n. 352 delConsigliere Giancarli, abbinate.

Ha la parola, per l’illustrazione, allaConsigliera Malaigia.

Marzia MALAIGIA (parla dagli scrannidella minoranza). Grazie Presidente. Illustrotutte e tre le mozioni perché sono collegate,in particolare la mozione 132 che hopresentato il 31 maggio 2016, in tempi nonsospetti, molto prima degli eventi sismiciche poi hanno fatto emergere ancora di più

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le criticità, le problematiche che hanno i Vigilidel Fuoco sia a livello nazionale che inparticolare nella nostra regione.

I Vigili hanno una carenza cronica distrumentazioni, molto spesso obsolete, eanche di risorse umane, come ho giàesposto in precedenza con altri atti.

I mezzi sono obsoleti e vorrei ricordareche per legge i mezzi non possono esserepiù vecchi di 10 anni, quindi quelli del 2006sono da considerarsi vetusti, c’è una derogache ammette mezzi più vecchi in misura dal2 al 20%, però abbiamo autoscale degli anni’90, addirittura mezzi e strumenti del 1989,sono tutti dati documentabili.

Oltretutto d’estate ai 20 Carabinieriforestali sono affiancati solo 4 Vigili delFuoco, quindi in estate la necessità delpersonale si fa veramente stringente.

Attualmente non è possibile apportarevariazioni, cioè aumentare l’organico conclassificazioni invariate, che noncorrispondono al reale fabbisogno,specialmente quello della regione.

Il 21 febbraio il Ministero dell’Interno haemanato una circolare che parla di possibiliassunzioni di quattrocento ulteriori unità intutto il territorio nazionale, ma se idistaccamenti nella nostra regionerimangono classificati a SD3 invece cheSD4, che è la classificazione piùrispondente alle reali esigenze, come peresempio i distaccamenti di CivitanovaMarche e di Jesi, il personale sarà sempreinsufficiente.

Ora vorrei fare una citazione riportandoproprio le parole dell’Assessore Sciapichettiche in data 17 maggio 2016 così rispondevaad una mia precedente richiesta: “Larichiesta di riqualificare il distaccamento daSD3, 8 unità per turno, a SD4, 11 unità perturno, con un aumento di organicopermanente del Comando di Macerata di 12unità da destinare a Civitanova Marche,appare pertanto condivisibile, si ritiene chela stessa potrebbe essere accolta inoccasione di prevedibili prossimi aumenti diorganico del Corpo nazionale dei vigili del

fuoco con la conseguente riqualificazionedei distaccamenti. Sarà cura pertanto dellaGiunta regionale sollecitare il Ministeroaffinché la richiesta possa essere esaudita”.

Queste che ho ricordato sono le paroledell’Assessore Sciapichetti che condividevaquesto mio intento.

Per quanto riguarda la mozione 132 ipunti dall’1 al 4 sono quanto mai attuali,specialmente alla luce della nuovasituazione tragica che stiamoattraversando.

Il punto 5 lo ritiro, mentre il punto 6 siriallaccia all’interrogazione del ConsigliereGiancarli riguardante Arcevia. Ma lesituazioni critiche non sono soltanto quelledi Arcevia perché vorrei ricordare che aMacerata l’ampliamento della sede è fermoad un terzo dei lavori, e di questo nonsappiamo il perché, mentre addirittura lasede che è stata inaugurata a Fermo non èutilizzata, quindi approfitto per chiedere checosa manca? Manca il collaudo? Mancaqualcosa? Perché è già stata fatta lacerimonia di inaugurazione.

La mozione 188 riguardante il presidio diVisso è parzialmente superata perché ildistaccamento da temporaneo, dastagionale, è passato a permanente, anchese per il Comando di Visso, che è nell’exvillaggio Santa Barbara, i moduli sonoarrivati dopo ben 4 mesi dal 30 ottobre e nonsono ancora utilizzabili. Perché è intercorsotanto tempo? C’è stata per caso una garad’appalto con tutti i tempi tecnici in unmomento in cui c’era l’emergenza? Questoè quello che chiedo.

Mentre la mozione 189 riguarda ilpresidio di Camerino ed i Vigili, sembraparadossale dirlo, durante i mesi delterremoto sono stati sfollati, questo è moltotriste anche da sentire: i container non sonomai arrivati.

Ci sono anche altre situazioni e io sonotestimone oculare proprio di una situazioneanaloga a Muccia dove c’è il nulla piùassoluto e non hanno assolutamente niente.

Quindi ripropongo i punti della mozione

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dal 3 al 6 mentre il punto 5 posso dire che èstato soddisfatto in maniera parziale.Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’AssessoreSciapichetti.

Angelo SCIAPICHETTI. Ringrazio laConsigliera Malaigia perché non è la primavolta che ci richiama l’attenzione sui Vigilidel Fuoco. Lei fa alcune richieste, alcunedomande, io non sono né il Comandante deiVigili del Fuoco, né l’addetto del Governo aiVigili del Fuoco, però alcune cose che sonostate già dette, sono condivisibili e pensoche la mozione possa essere votata.

La Giunta regionale ha ben presente qualisono le problematiche riguardanti il Corpodei Vigili del Fuoco: l’assetto organizzativo,la questione dell’attrezzatura, dellemacchine. Peraltro nel periodo estivo laRegione Marche, per tale consapevolezza,stipula da anni con il Corpo dei Vigili delFuoco una convenzione volta a migliorare lecapacità del Corpo riguardanti le operazionidegli spegnimenti degli incendi boschivi.

Credo che le questioni che la Consiglierapone sono pregnanti, sono quelle cheabbiamo riscontrato anche nella fasedell’emergenza, alcune sono state ancherisolte poi è chiaro che non è possibilerealizzare tutto come vorremmo ma, peresempio, il distaccamento di Visso, che èdiventato permanente anche a causa dellatragedia del terremoto, penso che sia unacosa che può essere messa in evidenza traquelle positive.

Per quanto riguarda la possibilità diutilizzo dei mezzi della Protezione civile daparte dei Vigili del fuoco, bisogna precisareche questo è impossibile perché i mezzidella Protezione civile vengono affidati aigruppi di volontariato che li utilizzano per gliincendi boschivi e per tutte le attività chefanno sul territorio. Quindi ritengo che comesollecitazione, come ulteriore richiesta alGoverno, le tre mozioni possono esserevotate.

Per quanto riguarda l’interrogazione delConsigliere Giancarli, si sono tenuti un paiodi incontri presso la Segreteria dellaVicepresidenza, presenti il Direttoredell’Erap, gli amministratori dei Comuniinteressati e i rappresentanti del Ministerodegli Interni per il Corpo dei vigili del fuoco.

L’obiettivo era di far gestire ad Erap, inqualità di operatore immobiliare, larealizzazione dell’immobile da cedere poi inlocazione onerosa ai vigili del fuoco.

La modalità di intervento non è stataesclusa a priori nell’incontro che c’è stato,anche se restavano da risolvere rilevantiaspetti tecnico-amministrativi.

Al momento stanti i molteplici impegniposti in carico ad Erap, anche in relazionealla ricostruzione post-sismica, si ritieneche il procedimento ipotizzato sia di difficilepraticabilità.

Questo è lo stato dell’arte ad oggi, ciònon toglie, e ringrazio il Consigliere Giancarliper la sollecitazione e per l’interrogazione, diriprendere la questione con maggioredeterminazione perché, al di là degli impegnidell’Erap e al di là di quello che si era detto,penso che il punto di riferimento ad Arceviadeve esserci da parte dei Vigili del fuoco,deve essere un argomento da riprendere eda rilanciare nei prossimi mesi.

L’interrogazione del Consigliere Giancarliserve, per quanto mi riguarda, soprattutto aquesto. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, perdichiararsi soddisfatto o meno, il ConsigliereGiancarli.

Enzo GIANCARLI. Assessore, sono ioche ringrazio lei perché è sempre puntualenell’agire e nelle risposte. Si, c’è questa via,ce ne sono anche altre, come abbiamoavuto modo di dire, monitoriamo il tutto eanche con l’aiuto del Governo a guidaGentiloni, visto che ci sono scelte chedevono essere fatte in questo momento dicarattere nazionale, potremmo trovare unasoluzione definitiva, perché l’obiettivo è

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quello di consolidare la presenza dei Vigilidel Fuoco in quel territorio vastissimo chenon tocca soltanto Arcevia, ma tutti iComuni del Preappennino e dell’Appenninoumbro-marchigiano.

PRESIDENTE. Attendiamol’emendamento della VicepresidenteMalaigia e dopo proseguiamo.

Ha la parola la Consigliera Malaigia.

Marzia MALAIGIA. Scusate l’attesa, mada maggio sono cambiate alcune cose.

La mozione 132 doveva essere rivista inalcuni punti, chiedo quindi la votazione perparti separate, perché, come ho detto, ilpunto 5 è superato. Poi ho presentato unemendamento in relazione a quello che hodetto, al passaggio da SD3 a SD4 deiComandi di Civitanova Marche e Jesi per unaumento di organico.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.Mozione n. 132, la pongo in votazione per

parti separate.Punto 1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Punto 2. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Punto 3. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Punto 4. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Punto 5. Ha la parola laConsigliera Malaigia.

Marzia MALAIGIA. Ho già detto che ilpunto 5 è superato.

PRESIDENTE. Punto 5. Lo pongo invotazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Punto 6.Emendamento 6/1 a firma della

Consigliera Malaigia che dice: “il punto 6 èsostituito dai seguenti punti: 6) Attivarsi ai finidell’adeguamento strutturale delle sediprovinciali che più necessitano di opere diriammodernamento e ristrutturazione; 7)consentire a seguito del decreto legge 113/2016, convertito nella legge 160/2016, ilpassaggio di categoria da SD3 a SD4 deiComandi di Civitanova Marche e Jesi conconseguente potenziamento di organico.”Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Coordinamento tecnico. Lo pongo invotazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Mozione 132, così come emendata. Lapongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Mozione 188. Ha laparola la Consigliera Malaigia.

Marzia MALAIGIA. Anche la mozione 188è stata presentata a novembre ed ha diversipunti superati. I primi 3 punti sono superati,rimangono attuali il 4 ed il 5, quindi possiamovotare anche qui per parti separate.

PRESIDENTE. Mozione n. 188, la pongoin votazione per parti separate.

Punto 1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Punto 2. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Punto 3. Lo pongo in votazione.

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(L’Assemblea legislativa non approva)

Punto 4. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Punto 5. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Coordinamento tecnico. Lo pongo invotazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Mozione 188. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Mozione 189. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Mozione n. 123ad iniziativa del Consigliere Bisonni“Sicurezza antincendio delle strutturesanitarie marchigiane”

Interrogazione n. 216ad iniziativa del Consigliere Bisonni“Sicurezza antincendio delle strutturesanitarie marchigiane”(abbinate)(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recala mozione n. 123 e l’interrogazione n. 216del Consigliere Bisonni.

Ha la parola, per la risposta, il PresidenteCeriscioli.

Luca CERISCIOLI. Sono 29 le strutturesanitarie che in questo momento non hannoil certificato prevenzione incendi, maseguono la normativa che prevede unmonitoraggio ed un alto livello di supporto inattesa di fare il certificato di prevenzione conla scadenza prevista dalla legge del marzo2015, quindi entro marzo 2025.

50 sono le strutture già dotate dicertificato prevenzione incendi, di tipo A, B,C.

In questo momento per esempio sono incorso interventi a vario livello e grado su 4strutture che dovranno migrare da quellesenza certificato a quelle con certificato. Traparentesi, nell’elenco di quelle da certificareabbiamo anche ospedali dove si starealizzando o si vuole realizzare la strutturanuova, quindi se saremo capaci di tenere itempi per il percorso nel 2025, anziché fareil certificato di prevenzione incendi sullavecchia, si farà direttamente sulla nuova,immaginando che quel certificato diprevenzione incendi sarà connaturato alpercorso di realizzazione della struttura.

I fondi che servono a questo percorsosono in parte statali e in parte regionali evengono fra loro integrati a supporto diqueste iniziative. Per esempio l’ultimocontributo è di 2,5 milioni di euro, 2,3 milionistatali e 124 mila euro regionali che vanno afinanziare due di questi 4 interventi.

Questo è il percorso, questo è il livello, lanormativa prevede un fine nel 2025, comeabbiamo detto prima. Si tratta ogni anno diportare avanti 3/4 strutture per arrivare acompletare le 25 ancora da finanziare alnetto di alcune per le quali invece è previstala realizzazione della nuova struttura.

PRESIDENTE. Ha la parola il ConsigliereBisonni.

Sandro BISONNI. Replico alla rispostaed illustro la mozione.

Per quanto riguarda la risposta, di cuichiedo una copia se possibile, sonoparzialmente soddisfatto, Presidente,perché è un po’ più puntuale di quella cheavevo avuto tempo fa, analoga, sullasicurezza sismica.

Chiedevo un elenco dettagliato, c’è? Vabene. Chiedevo anche dei principaliinterventi sulle principali carenze, ci sonoanche quelli? Sappiamo almeno di qualiinterventi necessitano? Abbiamo una

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fotografia aggiornata? È questo il punto,perché se noi non abbiamo nemmeno lafotografia aggiornata di quei 25 per sapere dicosa necessitano e quali sommeoccorrono, diventa difficile anche andare dalGoverno a chiedere.

Prima di tutto penso che per fare unaprogettualità occorra avere la fotografiadell’esistente, dopodiché si fa unaprogrammazione, altrimenti diventa difficile.

Sarebbe, dal mio punto di vista,assolutamente importante avere la pienaconoscenza dello stato attuale, questosarebbe rilevante. Questo lo dico e losottolineo, così illustro anche la mozione,perché in passato ho fatto un’analogainterrogazione sulla sicurezza sismica dellescuole.

Per quanto riguarda le scuole, perricordare un attimo i passaggi e poi arrivoalla mozione, ho fatto un’interrogazione il 25agosto 2016 nella quale chiedevougualmente l’elenco dettagliato. La rispostache mi è stata data era una non risposta,generica, dove non veniva fatto un elencodettagliato, ma venivano solo date delle cifreglobali che non dicevano niente, se non siaveva il quadro.

Voglio cogliere l’occasione per chiedereal Presidente Mastrovincenzo di farsi, efaccio proprio una richiesta formale, garanteper la tutela dei diritti dei Consiglieri neldiscorso dell’accesso agli atti. Questo lodico perché in data 9 dicembre 2015 hoeffettuato una richiesta d’accesso agli attiper conoscere l’elenco dei Comuni cheavevano il piano di protezione civileaggiornato, a gennaio 2016, mi è stata datauna risposta, che è questa, nella quale miassicuravano che entro qualche giorno miavrebbero fornito l’elenco, gennaio 2016, adoggi questo elenco ancora non mi è statofornito.

Il 22 settembre 2016 ho fatto unaseconda richiesta d’accesso agli atti propriosu questo tema per sapere quali struttureospedaliere fossero a norma dal punto divista sismico e antincendio, visto che

spesso e volentieri ci viene ricordato cheinvece di fare alcune interrogazioni è megliofare gli accessi agli atti, allora facciamo gliaccessi agli atti, però è giusto che ci sia unarisposta.

Andai a parlare, Presidente, allora, nonso se adesso è cambiata la funzione, con ildott. Spuri per sollecitare una risposta allamia domanda di accesso e il dott. Spuri miassicurò che in brevissimo tempo miavrebbe fornito i dati. Dopo è sopravvenuto ilterremoto e per tale motivo, giustamente, horitenuto di non dover insistere perchécapisco che il dott. Spuri è stato travolto daun evento che sicuramente lo assorbe nondico 24 ore su 24, ma quasi.

Visto e considerato che, Presidente,oramai è passato dalla prima richiesta diaccesso più di un anno, dalla secondadiversi mesi, le chiedo di farsi garante peravere almeno una risposta.

Ho voluto ricordare questo perché le mierichieste d’accesso agli atti sono finalizzate,come ho detto nella controreplicaall’interrogazione, ad avere semplicementeun quadro della situazione, perché ritengoche nessuna programmazione seria, possaessere fatta se prima non si ha un quadrodettagliato dell’esistente.

Quando in tempi non sospetti dicevo cheil quadro dettagliato andava fatto, dal puntodi vista della sicurezza sismica, purtroppo ilterremoto ha provveduto a farci capire qualierano le strutture che erano resistenti e anorma sismica e quali non lo erano affatto,però la politica dovrebbe avere una visionedi medio e lungo periodo, non possiamorincorrere gli eventi continuamente. Quindi èfondamentale investire sulla sicurezza diqueste strutture: scuole e ospedali.

In particolare questa mozione chiede unacosa molto semplice, di investire nellasicurezza antincendio degli ospedali.Abbiamo sentito il Presidente, ho chiestoapposta che la risposta all’interrogazionefosse data prima, e ci ha confermato cheattualmente 29 strutture ospedaliere nonhanno i requisiti di sicurezza dal punto di

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vista dell’antincendio.Ricordiamoci che dentro gli ospedali ci

sono soggetti che hanno una mobilità ridottao addirittura non ce la hanno, perché sonosu un letto e non si possono muovere, quindisono soggetti particolarmente sensibili chein caso di incendio si troverebbero in grandedifficoltà. Attenzione non pensiate che gliincendi negli ospedali non capitano perchécapitano, per fortuna non sono tantofrequenti, ma capitano ed ancherecentemente sono accaduti.

E’ di fondamentale importanza, credo espero che sia condiviso da tutti, investirenella sicurezza antincendio. Per le altre 25strutture quanto meno io chiedo, e perquesto il sollecito all’accesso agli atti serviràda stimolo per avere questa fotografia, chenon sarà utile solo al Consigliere Bisonnima, spero, anche alla Giunta per poter fareun quadro, una programmazione e tentaredi individuare le risorse necessarie.

Quindi invito tutti i Consiglieri che hanno acuore la sicurezza delle persone, penso chetutti condividono questa idea, a votarefavorevolmente questa mozione che chiedesostanzialmente di investire nella sicurezzaantincendio delle strutture ospedaliere.Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola laConsigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Condivido in pienoquesta mozione, il certificato di prevenzione

incendi è un passaggio obbligatorio dinanzial quale non ci si può girare dall’altra parte.

Nella mozione viene citato l’investimentoin una nuova struttura ospedaliera a Fermo,un investimento di quasi 31 milioni di euro,l’amministrazione ha più volte garantito diavere individuato l’area, ma la mozione vaproprio nella direzione di un principio che hoavuto modo di esprimere inquest’Assemblea, prima di pensare alnuovo bisogna occuparsi anchedell’esistente, altrimenti si entra in un circolovizioso da cui difficilmente se ne esce, con ilnuovo che viaggia con il fardellodell’esistente dimenticato o accantonato.

Si crea quindi solo un imperdonabile euna ingiustificabile discrasia infrastrutturalequando invece la nostra regione hanecessità di un rilancio complessivo edomogeneo del comparto sanità, senza chesi creino figli e figliastri. A maggior ragionequando, come in questo caso, con lecertificazioni di prevenzione incendi vieneinteressata l’incolumità di migliaia e migliaiadi persone e pazienti.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.Mozione 123. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 13,45

IL SEGRETARIO DEL CONSIGLIO

(Maria Rosa Zampa)

ESTENSORI DEL RESOCONTO

(Daniela Giacobelli - Antonella Giampalma

Emma Mensi)