RESISTENZA A FATICA Indice argomenti Introduzione Modalità di rottura a fatica Cicli di prova e di...
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RESISTENZA A FATICAIndice argomenti
IntroduzioneModalità di rottura a faticaCicli di prova e di lavoro – Nomenclatura e definizioniProve e macchine di provaProve di fatica e raccolta risultatiCurve S-NCapacità di resistenza e tensione di lavoro effettiveEffetti di riduzione della resistenzaEffetti di amplificazione delle tensioni (Effetto d’intaglio)Relazioni tra il limite di fatica ed altre proprietà del materialeDiagrammi di resistenza a faticaVerifica di resistenza per stati di sollecitazione compostaDanno cumulativo
IntroduzioneConsiderazioni generali
A Punto di innesco della faticaB Zona cha appare liscia (è quella che si è rotta inizialmente)C Zona cristallina (quella che si rompe di schianto alla fine)
Fasi principaliInnescoPropagazione Rottura
Un componente meccanico assoggettato a carico variabile,Dopo un certo numero di cicli di sollecitazione, può manifestareCedimento anche se il livello medio della tensione risulta inferioreA quello corrispondente alla rottura statica Tale fenomeno va sotto il nome di FATICA
Modalità di rottura a faticaSlipband e zone di frattura
Slipband visibili in superficie diun provino privo di singolaritàassoggettato a carico alternato
Modalità di rottura a faticaCasistica
Cicli di prova e di lavoroDefinizioni e notazioni
Ciclo affaticante, ciclo di tensione o ciclo di fatica è la parte di funzione tensione-tempo che si ripete identicamente e periodicamente
Con riferimento principalmente a cicli di tipo sinusoidale, in quanto segue si utilizzeranno le notazioni indicate.
max sollecitazione massima a cui è sottoposto il provinomin sollecitazione minima a cui è sottoposto il provinoR = min /max coefficiente di asimmetria del ciclom = (max + min)/2 sollecitazione media o precaricoa = (max - min)/ 2 ampiezza della variazione della sollecitazione2a elongazione della sollecitazione max = m + a e min = m - a N numero di cicli finali di fatican numero del ciclo generico a cui si sta lavorando
Cicli di prova e di lavoroNotazioni
A ampiezza del limite di resistenza a faticaD limite a fatica: massimo valore di tensione per cui il provino resiste ad un numero indefinito di cicli (oppure ad numero di cicli convenuto)Risulta D = m ± AA(N) ampiezza di resistenza a fatica per una durata o vita di N milioni di cicliD(N) resistenza a fatica per una vita di N milioni di ciclifr limite di fatica nel caso di flessione rotante simmetricarb rotating bending)tc limite di fatica per sollecitazione di tipo trazione-compressionetp limite di fatica nel caso di sollecitazione pulsantert limite di fatica nel caso di torsione variabile
Cicli di provaNomenclatura
Al fine di una uificazione e di una semplificazione delle prove,Dell’interpretazione, della ripetibilità e della comprensibilitàdei risultati usualmente si applicano carichi ciclicamente variabili ed in particolare variabili sinusoidalmente.
Ciclo alterno simmetrico max = - min con R = -1 e m = 0
Ciclo alterno asimmetrico max > 0 e min < 0 con R < 0 e m = 0
Ciclo dallo zero o dall'origine max > 0 e min = 0 con R = 0 e m = max /2 oppure max = 0 e min < 0 con R = e m= min /2
Ciclo pulsante max> 0 e min > 0 con 1> R > 0 e m = 0
Cicli di provaDiagrammi
max
min
m
tR = -1
max
min
m
R < 0
Ciclo Simmetrico
t
max
min
m
R > 0
t
max
min
m
t max
min
mt
R = 0
Ciclo dall’origine
Prove di fatica Macchine di prova – Trazione-compressione
Prove di fatica Schema
di macchina di prova
Prove di fatica Macchine di prova – Flessione rotante
Provetta vista dall’alto
Morsa fissa
Flessione Alternata
Provetta
Provetta
Moto alternato
Flessione Rotante
Provetta
A
Moto eccentrico
Peso
Peso
Provetta vista dall’alto
Morsa fissa
Flessione Alternata
Provetta
Provetta
Moto alternato
Flessione Rotante
Provetta
A
Moto eccentrico
Peso
Peso
Prove di fatica Flessione Alternata
Sforzo Normale
Momento Flettente
ProvinoBielletta
N F
Prove di fatica Flessione Rotante
Momento Flettente
Provino Rotante
FMax
y r
y = r sin = r sin t
F(t)
F(t) = (y/r)FMax= FMax sin t
Prove di fatica e raccolta risultati Curve di Woehler o curve S-N
a Curva tracciata per unAssegnato valore dellaTensione media m
Prove di fatica e raccolta risultati Curve di Woehler per differenti materiali
107 108
Acciaio
Alluminio
N
a = c N-k
Prove di fatica e raccolta risultati Curve di Woehler in coordinate logaritmiche
ln
107
Zona 3Resistenzaillimitata
Zona 2Resistenzaa termine
Zona 1Faticaoligociclica
ln A
ln N
log a = log c – klogNlog a
log A
log N
Prove di fatica e raccolta risultatiConsiderazioni Probabilistiche 1
Dalle prove di fatica si traggono risultati in termini relazione tra il livello di tensione indotto nel provino e la corrispondente durata dello stesso. Come per tutte le prove, anche la caratterizzazione del comportamento dei materiali sotto carichi variabili necessita di esperienze condotte su numerosi provini ed i risultati devono essere trattati con metodi statistici.
Prove di fatica e raccolta risultatiGeneralità sulla teoria della Probabilità
.
X
XAP A
X lim)(
A tal proposito si ricorda che, considerando come evento A, nel nostro caso la rottura, il risultato di un esperimento, nel nostro caso la prova, se si indica con X il numero totale di esperimenti ed XA il numero di volte che si verifica l’evento A la frequenza relativa che accada l’evento A si definisce come rapporto XA/ X e la probabilità con il limite
Prove di fatica e raccolta risultati Generalità sulla Teoria delle Probabilità
)()( 21
2
1
xxxPdxxpx
x
D’altra parte se, x è una variabile continua associata ad un evento, viene definita la funzione p(x) che esprime la densità di probabilità che x cada nell’intervallo x1, x2 come
Prove di fatica e raccolta risultati Generalità sulla Teoria delle Probabilità
Modello di GaussLa funzione p(x) sopra definita può assumere diverse forme che sono caratteristiche del fenomeno che si vuole modellare. Quella che meglio esprime la densità di probabilità con riferimento alle prove di caratterizzazione dei materiali è quella introdotta da Gauss
2
2
2 2exp
2
1)(
x
xp
Prove di fatica e raccolta risultati Generalità sulla Teoria delle Probabilità
che viene anche chiamata distribuzione normale ed ha l’andamento mostrato in figura successiva. In essa la variabile x esprime, in questo caso, i cicli avanti rottura N e l’ordinata rappresenta il numero di provini rotti, ovvero il numero di provini rotti rapportato a tutti i provini in esame, per un assegnato livello di tensione corrispondente al numero di cicli compreso nell’intervallo (Ñ, Ñ + dN).
Prove di fatica e raccolta risultati Generalità sulla Teoria delle Probabilità
Curva di Gauss
Curva di Gauss: la variabile x, in questo caso, è il numero di cicli avanti rottura, l’ordinata e il numero di provini rotti in un intervallo dN
Curva di Gauss
0
0,0002
0,0004
0,0006
0,0008
0,001
0,0012
0,0014
0 1000 2000 3000 4000
Numero di cicli
Pro
ba
bil
ità
di
rott
ura
Curva di densità di probabilità
per un assegnato livello di tensione (a, m)
Prove di fatica e raccolta risultati Generalità sulla Teoria delle Probabilità: media
• La curva di distribuzione fornisce, tra l’altro, il valor medio, che risulta, per la gaussiana, essere anche in corrispondenza dell’asse di simmetria del diagramma, espresso dalla relazione
dxxxpxm )(
Prove di fatica e raccolta risultati Generalità sulla Teoria delle Probabilità: varianza e deviazione standard
dxxpxx m )(22
considerando poi il secondo ordine si ottiene
il valor medio del quadrato della variabile
espresso da
per cui è possibile definire la varianza 2
222
mm xx E di conseguenza la sua radice quadrata indicata come deviazione standard
Prove di fatica e raccolta risultati Generalità sulla Teoria delle Probabilità: cumulativa
• Poiché la funzione densità di probabilità rappresenta, come prima detto, nel caso in esame, la probabilità che un provino si rompa con una durata compresa tra Ñ ed Ñ + dN si può aggiungere alla definizione quella della funzione cumulativa che esprime la probabilità che accada un evento per valori della variabile associata x compresi tra -∞ e quello corrente x ottenendo la funzione cumulativa
x
dxxpxP )()(
Prove di fatica e raccolta risultati Generalità sulla Teoria delle Probabilità: cumulativa
Curva Cumulativa
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
0 1000 2000 3000 4000
Numero di cicli
Pro
bab
ilità
Cu
mu
lati
va
Prove di fatica e raccolta risultati Generalità sulla Teoria delle Probabilità
Nel nostro caso, ad esempio, associando x al numero di cicli, essa può esprimere la probabilità che, ad un assegnato livello di tensione, la rottura si verifichi tra il numero di cicli compreso tra -∞ ed Ñ. Considerando quanto detto, se ci si pone al valor medio la probabilità che un provino si rompa in corrispondenza di numeri di cicli compresi tra -∞ ed Ñm è
2
1)()(
mNdxxpxP
Prove di fatica e raccolta risultati Generalità sulla Teoria delle Probabilità
• Nel caso di variabili discrete al posto della curva di densità di probabilità ci si si riferisce all’istogramma ottenuto suddividendo l’asse delle ascisse in intervalli Dx e riportando sulle ordinate il corrispondente numero di eventi, o meglio la frequenza relativa degli stessi, e le relazioni sopra ricordate vanno interpretate di conseguenza.
Prove di fatica e raccolta risultati Generalità sulla Teoria delle Probabilità
Istogramma
Curva di densità di probabilità: l’ascissa x rappresenta il numero di cicli avanti rottura e l’ordinata è la probabilità di rottura
numero di cicli N avanti rottura
Numero provini rotti rapportato al numero di provini del campione
Probabilità di rottura nell’ intervallo Ni, Nj
Ni Nj
Prove di fatica e raccolta risultati Generalità sulla Teoria delle Probabilità: istogramma
Curva di Gauss con ascisse logaritmiche (Lognormale): la variabile x è il logaritmo del numero di cicli avanti rottura logN, l’ordinata e il numero di provini rotti in un intervallo dN
Prove di fatica e raccolta risultati Determinazione del limite di fatica – Procedura generale
La procedura di raccolta dei risultati pertanto può essere articolata come segue:
-si suddivide l’ascissa che rappresenta il numero di cicli in intervalli DN;
-si definisce un’ampiezza di tensione a, per un assegnato valore di m, e si procede nelle prove registrando di volta in volta il numero di cicli;
-si riporta in corrispondenza di ciascun intervallo il numero di provini rotti rapportato al numero totale di provini sottoposti alla prova (frequenza dell’evento rottura) costruendo l’istogramma nelle coordinate N (ovvero log N);
- poichè a ciascun intervallo corrisponde una probabilità di rottura (al valore medio corrisponde la probabilità del 50%) si possono tracciare le curve di Wöhler relative alla probabilità prescelta.
Prove di fatica e raccolta risultati Determinazione del limite di fatica - Woehler
ln
p = 50 %p = 10 %
p = 90 %
ln N
loga
Log N
Prove di fatica e raccolta risultati Metodo staircase - Procedura
Applicando le formulazioni che forniscono la stima della media tenendo conto delle coordinate logaritmiche si ha il valor medio del numero di cicli a seguito di m esperimenti desumibile dalla relazione
ovvero
m
iim N
mN
1
log1
log
mmm NNNNN /1
221 ....
Prove di fatica e raccolta risultati Metodo staircase - Procedura
m
imi NN
msigma
1
2loglog1
1
e la deviazione standard
Prove di fatica e raccolta risultati Metodo staircase – Diagramma Riassuntivo
Determinazione Limite di FaticaMetodo Staircase
420430440450460470480490500
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32
Prove di fatica e raccolta risultati Metodo staircase – Tabella riassuntiva
Livell
o Ten
sione
(MPa)
Ordine
Non ro
tture
Rottu
re
Event
i men
o fre
quen
ti
s i o x n ni ni2
490 6 0 2 0 0 0480 5 2 3 2 10 50470 4 2 4 2 8 32460 3 4 4 4 12 36450 2 3 3 3 6 12440 1 2 1 1 1 1430 0 1 0 0 0 0
Somme 14 17 12 37 131Totale provini 31 N A B
Prove di fatica e raccolta risultati Metodo staircase – Calcolo Standard
d = 10 Mpa Passo dei valori delle tensionis0= 430 " Sollecitazione più bassa
ordine i = (s-s0)/dN= Numero totale di eventi meno frequentiA= Sommatoria dei prodotti n*iB= Sommatoria dei prodotti n*i^2
Se la rottura è meno frequente si sceglie +Se la rottura è più frequente si sceglie -
Valor medio del limite di fatica
Deviazione standard
valida persAm 465,8333
Nel caso particolare 1,4097222 <0,3 dev stand 22,79052
5.00 N
AdmA
029.062.1
2
2
N
ABNd
3.0/ 22 NABN
Prove di fatica e raccolta risultati Metodo staircase – Calcolo Semplificato 1
Metodo semplice della media pesata corretta
Si considerano gli eventi meno frequenti e si effettua la media pesata aggiungendo d/2 se tali eventi sono non rotturesottraendo d/2 se invece gli eventi meno frequenti sono le rotture
non rotture eventi meno frequenti490 0 0480 2 960470 2 940460 3 1380450 3 1350440 3 1320430 1 430
14 6380Media pesata 455,7143Correzione d/2=5 in detrazione 5,0000
sA 460,7143
Prove di fatica e raccolta risultati Metodo staircase – Calcolo Semplificato 2
Eventi più frequenti rottureMetodo non valido 490 2 980in questo caso 480 3 1440
470 4 1880460 4 1840450 3 1350440 1 440430 0 0
17 7930466,4706
Correzione d/2=5 in somma 5
sA 471,4706
meno cautelativomotivo per cui si utilizzano gli eventi meno frequenti
Capacità di resistenza e tensione di lavoro effettive
Considerazioni generali
Nota:
La valutazione del coefficiente di sicurezza va effettuatacon l’introduzione di fattori riduttivi della resistenza a fatica
del materiale e moltiplicativi della tensione nominale di lavoro atti a tener conto di effetti che alterano la capacità di resistenza
di riferimento o la tensione valutata.
Tensione affaticante effettiva Effetti di riduzione della resistenza su provini o
componenti privi di singolaritàNumerosi effetti contribuiscono ad alterare il limite di fatica determinato su provini normalizzati anche se privi di singolarità. Di tali effetti si tiene conto attraverso coefficienti che influiscono sul valore della tensione al limite di fatica.I valori dei coefficienti sono reperibili in letteratura o vanno accertati per casi specifici.
I principali aspetti di cui si può tener conto sono:Effetto del tipo di carico - coefficiente CL
Effetto delle dimensioni - coefficiente CD
Effetto della finitura superficiale - coefficiente CS
Effetto della forma della sezione - coefficiente Cq
Effetto dell’ anisotropia delle proprietà a fatica - coefficiente Ca
Effetti di riduzione della resistenza Effetto del tipo di carico
La resistenza a fatica in un componente meccanico privo di singolarità D, prendendo in considerazione gli effetti prima indicati a partire da valori noti in casi specifici, può essere ottenuta con relazioni, con riferimento al tipo di carico:
D = rb CL CD CS Cq Ca ; rotating bending
D = rt CL CD CS Cq Ca ; CL = 0.58 =1/ reversed torsion
D = tc CD CS Cq Ca ; CL = 1 traction compression
3
Effetti di riduzione della resistenza Effetto delle dimensioni
Effetti di riduzione della resistenza Effetto della finitura superficiale
Effetti di riduzione della resistenza Effetto della forma della sezione
Effetto dell’anisotropia delle proprietà a fatica
Tipo sezione Flessione rotante Torsione alternata Trazione Compressione
Circolare 1 1 1
Quadrata 0.9 1 0.9
Rettangolare 0.8 0,9 0.8
Fattori Cq e Ca
Effetti di amplificazione delle tensioni Effetto d’intaglio
esempi di singolarità
Effetti di amplificazione delle tensioni Effetto d’intaglio
piastra tesa con foro ellittico
A
Premotasenzaforo
P
A
P
Arid
remota
rid
n A
A nominaleTensione
n
tTK
Tensione teoricat
Fattore Teorico d’intaglio Kt
Tensione teoricat
Effetti di amplificazione delle tensioni Effetto d’intaglio - Distribuzione tensioni in Piastra
con foro circolare
Effetti di amplificazione delle tensioni Effetto d’intaglio - Distribuzione tensioni in Piastra
con foro circolare
Effetti di amplificazione delle tensioni Effetto d’intaglio
diagrammi di KT per piastre tese con foro circolare
Effetti di amplificazione delle tensioni Effetto d’intaglio - Distribuzione tensioni in Piastra
con foro ellittico e rettangolare
Effetti di amplificazione delle tensioni Effetto d’intaglio - Distribuzione tensioni in Piastra
con foro quadro variamente orientato
Effetti di amplificazione delle tensioni Effetto d’intaglio - Distribuzione tensioni in Piastra
con intagli laterali
Effetti di amplificazione delle tensioni Effetto d’intaglio - Distribuzione tensioni in Piastra
con intagli multpli
Effetti di amplificazione delle tensioni Tensioni modificate dall’Effetto d’Intaglio in un albero
con intaglio circonferenziale variamente sollecitato
Effetti di amplificazione delle tensioni Tensioni modificate dall’Effetto d’Intaglio in un albero
con passaggio di sezione raccordato
Effetti di amplificazione delle tensioni Effetto d’intaglio
diagrammi di KT per albero in torsione e in flessione
Effetti di amplificazione delle tensioni Effetto d’intaglio
fattore di forma, fattore effettivo e sensibilità all’intaglio
F
F
A A
B B
C C
D D
K t
n
m ax
qK
K
C B
C Af
t
1
1
K Fd
d n
Relazioni tra limite di fatica ed altre proprietà del materiale
Tipologie di relazioni di letteratura
Per acciai al carbonio ricotto rb = 0,45 r + 8,4 MPaPer acciai al carbonio rinvenuto rb = 0,515 r -24 MPaPer acciai legati rinvenuti rb = 0,38 r + 94 MPaPer acciai tipo austenitico altamente legati rb= 0,485 r Se adesso si considerano altri tipi di carichi Per leghe di acciaio tc = 0,3 r + 83 MPa rt = 0,274 r + 9,6 MPatc sollecitazione di trazione compressionerb sollecitazione di flessione rotantert sollecitazione di torsione rotante.
Relazioni tra limite di fatica ed altre proprietà del materiale
Tabella del rapporto rb/ r e massimo limite di fatica per vari materiali
Materiali rb/ r rb max inMPa
Acciaio 0,35 - 0,60 800
Ghisa 0,30 - 0,50 200
Leghe di alluminio 0,25 - 0,50 200
Leghe di magnesio 0,30 - 0,50 150
Leghe di rame 0,25 - 0,50 250
Leghe di nichel 0,30 - 0,50 400
Leghe di titanio 0,30 - 0,50 630
Diagrammi di resistenza a faticaEffetto della tensione media
max
N
Diagrammi di resistenza a faticaCostruzione del diagramma nel piano (m,a )
max
a
m2 m3 m4 m5105 105 106 107 N
m1 = 0
m
Diagrammi di resistenza a faticaRappresentazioni nel piano (m, max min)
max
m
m
A0
D
max
min
A
r
r
Diagrammi di resistenza a faticaRelazioni analitiche
a Am
r
0 1
a A
m
r
0 1
a A
m
r
m
r
0
1
1
a A
m
r
0
2
1
a A
m
s
0 1
Formula generale
Goodman
Gerber
Smith
Soderberg
Diagrammi di resistenza a faticaRappresentazione delle relazioni analitiche
0,2 0,4 0,6 0,8 1,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1
2
3
4
1 – Goodman2 – Soderberg3 – Gerber4 - Smith
Diagrammi di resistenza a faticaCostruzione del diagramma di Goodman
max
r
s
A0
0 m10 m
m a x
m
A
rA1 0
0
Diagrammi di resistenza a faticaGrado di sicurezza
m, max min)
Diagrammi di resistenza a faticaDiagramma di Goodman per diversi tipi di sollecitazioni
Verifiche di resistenza per sollecitazioni composte
Criterio di Gough-Pollard
Per stati di sollecitazione biassiale, dove max max sono le
sollecitazioni applicate e af e af sono le sollecitazioni
limite, si può ritenere valida la relazione
m a x m a x2
2
2
2 1a f a f
Verifiche di resistenza per sollecitazioni composte
Criterio di Gough-Pollardmax
N/mm2
0
100
200
300
100 200 300 400 5000 600
AF
AF
400AF
AF
max
Acc. al C
Acc. al Ni Cr
N/mm2
a fa f
a f
2 22
22 m a x m a x
'm a x m a x 2 2 2H
Sollecitazione di confronto
Danno cumulativo Danneggiamento lineare – Formulazione di
Miner
a
n1
n2
n3
n4
N1
N2
N3
N4
N
Un elemento di macchina sottoposto ad un’assegnata
sollecitazione per un numero di cicli ni inferiore alla
corrispondente durata in numero di cicli Ni subisce
comunque un danno che si accumula. Miner e Palmgren
ipotizzarono che il danno progredisce in modo lineare
con i cicli e per diversi tipi di sollecitazione
"Danno cumulativo lineare”
Dn
N
Danno cumulativo Danneggiamento lineare – Rappresentazioni
Danno cumulativo Danneggiamento lineare – Sollecitazioni diverse
D
D = 1
D’
n1 n2 N1 N2 N
n
N
n
N1
1
2
2
nN
Nn2
2
21
Dn
N
n
N
n
N
n
N
n
Ni
i
k
k
1
1
2
2
3
3
1. . . . . .
Formula generale
Numero di cicli a pari dannocon sollecitazione diversa
Pari danno
Danno cumulativo Danneggiamento lineare – Sollecitazioni diverse
Rapporto cicli n/N
Sequenza B - A
L2 1 -L2
L2 L1
Sequenza A - A
Rapporto cicli n/N
n
N
n
NA B
1
1
2
2
1
n
N
n
NA B
1
1
2
2
1
A B B A