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Nomenclatura chimica

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Nomenclatura composti inorganiciTabella con i primi 100 elementi chimici(Z = numero atomico = numero di protoni)

Elemento Idrogeno Elio Litio Berillio Boro Carbonio Azoto Ossigeno Fluoro Neon Sodio Magnesio Alluminio Silicio Fosforo Zolfo Cloro Argon Potassio Calcio Scandio Titanio Vanadio Cromo Manganese Ferro Cobalto Nichel Rame Zinco Gallio Germanio Arsenico Selenio Bromo Kripton Rubidio Stronzio Ittrio Zirconio Niobio Molibdeno Tecnezio Rutenio Rodio Palladio Argento Cadmio Indio Stagno

Simbolo H He Li Be B C N O F Ne Na Mg Al Si P S Cl Ar K Ca Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge As Se Br Kr Rb Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd In Sn

Z 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50

Elemento Antimonio Tellurio Iodio Xeno Cesio Bario Lantanio Cerio Praseodimio Neodimio Promezio Samario Europio Gadolinio Terbio Disprosio Olmio Erbio Tullio Itterbio Lutezio Afnio Tantalio Tungsteno (Wolframio) Renio Osmio Iridio Platino Oro Mercurio Tallio Piombo Bismuto Polonio Astato Radon Francio Radio Attinio Torio Protoattinio Uranio Nettunio Plutonio Americio Curio Berkelio Californio Einstenio Fermio

Simbolo Sb Te I Xe Cs Ba La Ce Pr Nd Pm Sm Eu Gd Tb Dy Ho Er Tm Yb Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg Tl Pb Bi Po At Rn Fr Ra Ac Th Pa U Np Pu Am Cm Bk Cf Es Fm

Z 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100

Per gli elementi con numero atomico maggiore di 100 i nomi ed i simboli derivano direttamente dal numero atomico dell'elemento utilizzando le seguenti radici numeriche: 0=nil 5=pent 1=un 6=hex 2=bi 7=sept 3=tri 8=oct 4=quad 9=enn

Le radici sono sistemate in successione seguendo il numero atomico e terminando con il suffisso "ium". Il simbolo formato dalle lettere iniziali delle radici numeriche che compongono il nome. Es: Atomo 104 1 0 4 suffisso un nil quad ium nome: Unnilquadium simbolo: Unq Eccezioni: nomi e simboli approvati 101 Mendelevio Md 102 Nobelio No 103 Laurenzio Lr 104 Rutherfordio Rf nomi e simboli proposti 105 Dubnio Db 106 Seaborgio Sg 107 Bohrio Bh 108 Hassio Hs 109 Meitnerio Mt

Numero di ossidazione (nox) o stato di ossidazione (stox)Si definisce numero di ossidazione o stato di ossidazione la carica, reale o formale, che acquista un atomo quando si assegnano convenzionalmente gli elettroni di legame all'atomo pi elettronegativo. La carica reale nei composti ionici ed in tal caso coincide con il numero di cariche portate dallo ione. Ad esempio nel cloruro di sodio NaCl, costituito da uno ione sodio Na+ e da uno ione cloro Cl-, il sodio presenta nox +1, mentre il cloro presenta nox -1. La carica formale nei composti covalenti. Ad esempio nell'acqua H2O, gli elettroni di legame vengono assegnati all'ossigeno pi elettronegativo, il quale assume perci convenzionalmente 2 cariche negative e presenta nox -2. Ciascuno dei due idrogeni presenta quindi nox +1. Il numero di ossidazione si scrive sopra il simbolo chimico sotto forma di numero relativo+4

Pb

Lo stato di ossidazione si scrive ad esponente del simbolo chimico o racchiuso tra parentesi tonde come numero romano PbIV Pb(IV) Ciascun elemento chimico pu presentare pi di un numero di ossidazione. Vengono date di seguito alcune regole per l'attribuzione dei numeri di ossidazione. 1) il nox delle sostanze elementari (H2, O2, Na, Cu etc) sempre zero poich ci troviamo di fronte ad atomi di uno stesso elemento, aventi perci la stessa elettronegativit.

Pi in generale quando in una molecola due atomi di uno stesso elemento si uniscono con legame covalente, gli elettroni di legame non vanno attribuiti a nessuno dei due atomi. 2) Il nox di uno ione pari alla sua carica Ca2+ (nox +2) Al3+ (nox +3) S2- (nox -2)

3) L'idrogeno presenta sempre nox +1 tranne che quando si lega direttamente con metalli pi elettropositivi (idruri), ed in cui ha dunque nox -1. 4) L'ossigeno ha sempre nox -2 tranne quando forma un legame covalente puro con se stesso (perossidi O-O-) dove presenta nox -1. (secondo quanto previsto dalla regola numero 1 gli elettroni del legame tra atomi uguali non vanno attribuiti, mentre viene attribuito all'ossigeno l'altro elettrone utilizzato per legarsi ad altri elementi) 5) il fluoro, essendo l'elemento pi elettronegativo della tabella periodica, ed avendo bisogno di un solo elettrone per raggiungere l'ottetto, ha sempre nox -1 6) Gli altri elementi del VII gruppo A hanno anch'essi nox -1, tranne quando si legano con elementi pi elettronegativi, come ad esempio l'ossigeno, in tal caso presentano nox positivi. 7) In generale il nox pi elevato di un elemento corrisponde al numero d'ordine del gruppo cui appartiene. Cos gli elementi del primo gruppo presentano nox +1, quelli del secondo +2, quelli del terzo +3 e cos via fino agli elementi del settimo gruppi che presentano come nox pi elevato +7. 8) sempre in generale, quando un elemento presenta pi di un nox, il valore di quest'ultimo diminuisce di 2 unit alla volta. Cos gli elementi del VII gruppo oltre al nox +7 possono presentare nox +5, +3, +1, -1. gli elementi del VI gruppo oltre al nox + 6 possono presentare nox +4, +2, -2. 9) In una specie chimica neutra la somma dei nox di tutti gli atomi che la compongono deve sempre essere nulla. 10) In uno ione poliatomico la somma dei nox dei diversi atomi deve sempre essere pari alla carica totale dello ione. Le ultime due regole ci permettono, partendo da una formula chimica, di calcolare il numero di ossidazione incognito della maggior parte degli elementi. Ad esempio per calcolare il numero di ossidazione dello zolfo nell'anidride solforosa SO2, procediamo come segue: ciascun atomo di ossigeno presenta nox -2; complessivamente i due atomi presentano nox -4; affich la somma dei nox sia zero lo zolfo deve presentare nox + 4. Calcoliamo il nox del carbonio nello ione poliatomico HCO3-: i tre atomi di ossigeno presentano complessivamente nox - 6, l'idrogeno presenta nox + 1. Sommando il nox dei tre atomi di ossigeno e dell'idrogeno si ottiene - 5. Affinch la somma di tutti i nox dia la carica complessiva dello ione -1, il carbonio deve presentare nox +4.

Nomenclatura tradizionale e nomenclatura sistematica (IUPAC)La nomenclatura ha origine dalla distinzione degli elementi in metalli e non metalli. Da qui si fanno derivare due serie parallele di composti (serie basica e serie acida). Metallo O2 Ossido (basico) O2 H2O Idrossido (base) H2O Acido (Ossiacido)

non Metallo

Anidride (Ossido acido)

Dalla reazione di un composto della serie acida con un composto della serie basica si ottengono poi i sali La nomenclatura tradizionale si basa sulluso di prefissi e suffissi correlati allo stato di ossidazione degli atomi. La nomenclatura IUPAC si basa invece per lo pi sulla stechiometria della molecola ed ha lobiettivo di rendere immediatamente evidenti il numero di atomi o gruppi chimici presenti in una molecola, facendoli precedere da opportuni prefissi moltiplicativo (che coincidono ovviamente con il loro indice). Nella tabella seguente sono riportati i prefissi moltiplicativi

1 mono 11 2 di (bis) 12 3 tri (tris) 13 4 tetra (tetrakis) 14 5 penta (pentakis) 15 6 esa (esakis) 16 7 epta (eptakis) 17 8 octa (octakis) 18 9 nona (nonakis) 19 10 deca (decakis) 20 (octa=otta, epta=etta)

undeca dodeca trideca tetradeca pentadeca esadeca eptadeca octadeca nonadeca icosa

21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

henicosa docosa tricosa tetracosa pentacosa esacosa eptacosa octacosa nonacosa triaconta

31 32 33 34 35 36 37 38 39 40

hentriaconta dotriaconta tritriaconta tetratriaconta pentatriaconta esatriaconta eptatriaconta octatriaconta nonatriaconta tetraconta

50 pentaconta 60 hexaconta 70 heptaconta 80 octaconta 90 nonaconta 100 ecta 200 dicta 300 tricta 400 tetracta 500 pentacta

600 esacta 700 eptacta 800 octacta 900 nonacta 1000 kilia 2000 dilia 3000 trilia 4000 tetrilia 5000 pentilia 10000 miria

Nome di un elemento o sostanza elementare.Nella nomenclatura sistematica (IUPAC) al nome dell'elemento si aggiunge l'appropriato prefisso numerico H N N2 O O2 O3 S6 Ar nome sistematico monoidrogeno monoazoto diazoto monoossigeno diossigeno triossigeno esazolfo argon nome tradizionale idrogeno atomico azoto atomico azoto ossigeno atomico ossigeno ozono argon

Il prefisso mono si usa solo quando l'elemento non esiste nello stato monoatomico.

Regole per la costruzione dei composti binariI composti binari sono formati da due soli elementi chimici. Convenzionalmente si scrivono ponendo per primo l'elemento meno elettronegativo, seguito dall'elemento pi elettronegativo. Vi sono comunque eccezioni a tele regola di cui diremo Il simbolo di ciascun elemento seguito da un numero a pedice, detto indice, che indica quanti atomi di quell'elemento sono presenti nel composto. Gli indici sono apposti in modo tale che, sommando i rispettivi nox, la molecola risulti neutra. Per calcolare gli indici in modo semplice sufficiente utilizzare il nox del primo elemento come indice del secondo e viceversa.

Ad esempio se vogliamo scivere la formula di un composto binario formato da un elemento A il cui numero di ossidazione sia +2 e da un composto B il cui numero di ossidazione sia -3, otterremo +2

A + B

-3

= A3B2

Si noti che l'elemento con il numero di ossidazione negativo (il pi elettronegativo) stato scritto per secondo. Tale metodo di costruzione dei composti binari garantisce la neutralit della molecola. Infatti nella molecola sono presenti 3 atomi di A per un totale di 6 cariche positive e 2 atomi di B per un totale di 6 cariche negative. Qualora dopo aver calcolato gli indici questi risultino divisibili per uno stesso numero, gli indici vanno semplificati, tranne alcuni casi particolari (vedi ad esempio alcuni perossidi). Fanno eccezione alcuni composti, la cui formula necessario conoscere, come ad esempio il perossido di idrogeno, H2O2, in cui gli indici non vanno semplificati.

A - Composti della serie basica (ossidi ed idrossidi)1. Ossidi (ossidi basici) Sono composti in cui un metallo si lega con l'ossigeno (nox -2). Metallo + O2 ossido La formula generale di un ossido Me2On con n = nox del metallo (Me) La nomenclatura tradizionale degli ossidi prevede: Se il metallo presenta un unico stato di ossidazione il composto si chiamer Ossido di seguito dal nome del metallo Se il metallo presenta due stati di ossidazione forma con l'ossigeno due tipi di ossidi. Nel composto a nox maggiore il metallo prende la desinenza -ico, in quello a nox minore prende la desinenza -oso. La nomenclatura sistematica (IUPAC) degli ossidi prevede: la denominazione ossido di seguita dal nome del metallo, con lutilizzo di opportuni prefissi moltiplicativi che precedono sia il termine ossido sia il nome del metallo. Nel caso il metallo presenti pi di un numero di ossidazione possibile far seguire al nome del metallo il suo stato di ossidazione in numero romano racchiuso tra parentesi tonde (notazione di Stock). Il numero romano va letto come numero cardinale Nome sistematico MgO Li2O Al2O3 PbO PbO2 ossido di magnesio Ossido di dilitio triossido di dialluminio Ossido di Piombo (II) diossido di Piombo (IV) Nome tradizionale ossido di magnesio ossido di litio ossido di alluminio Ossido piomboso Ossido piombico

2. Idrossidi Gli idrossidi si formano sommando una o pi molecole d'acqua ad un'ossido Ossido + nH2O Idrossido

Gli idrossidi hanno formula generale Me(OH)n con n pari al numero di ossidazione del metallo (Me). In altre parole Per costruire un idrossido sufficiente far seguire al metallo tanti gruppi ossidrili o idrossidi (OH) quanti ne richiede il suo numero di ossidazione. Ad esempio dall'ossido di potassio si ottiene l'idrossido di potassio K 2O + H2O 2KOH mentre dall'ossido rameico si ottiene l'idrossido rameico CuO + H 2O Cu(OH)2 Nella nomenclatura tradizionale il nome degli idrossidi si ottiene da quello dell'ossido corrispondente, sostituendo il termine "idrossido" al termine "ossido". Nella nomenclatura IUPAC il termine idrossido viene preceduto da opportuno prefisso moltiplicativo. Nome sistematico Mg(OH)2 LiOH Al(OH)3 Pb(OH)2 Pb(OH)4 diidrossido di magnesio idrossido di litio triidrossido di alluminio diidrossido di piombo (II) tetraidrossido di piombo (IV) Nome tradizionale idrossido idrossido idrossido idrossido idrossido di magnesio di litio di alluminio piomboso piombico

B - Composti della serie acida (anidridi ed ossiacidi).1. Anidridi (ossidi acidi) Sono composti in cui un non metallo si lega con l'ossigeno (nox -2). non Metallo + O2 Anidridi La formula generale di unanidride nMe2Ox con x = nox del non metallo (nMe) La nomenclatura tradizionale degli anidridi prevede: Se il non metallo presenta un unico stato di ossidazione il composto si chiamer Anidride seguito dal nome del non metallo con desinenza -ica Se il non metallo presenta due stati di ossidazione forma con l'ossigeno due tipi di anidridi. Nel composto a nox maggiore il non metallo prende la desinenza -ica, in quello a nox minore prende la desinenza -osa. Se il non metallo presenta quattro stati di ossidazione forma con l'ossigeno quattro tipi di anidridi - Nel composto a nox maggiore il non metallo prende il prefisso per- e la desinenza ica - nel composto a nox minore prende il prefisso ipo- e la desinenza -osa. - nei composti a nox intermedi si avranno le desinenze ica (per il nox pi elevato dei due) ed -osa (per il nox meno elevato dei due) nox + prefisso perdesinenza -ica -ica -osa -osa

-

ipo-

La nomenclatura sistematica (IUPAC) delle anidridi prevede: la denominazione ossido di seguita dal nome del non metallo, con lutilizzo di opportuni prefissi moltiplicativi che precedono sia il termine ossido sia il nome del non metallo. Nel caso il non metallo presenti pi di un numero di ossidazione possibile far seguire al nome del non

metallo il suo stato di ossidazione in numero romano racchiuso tra parentesi tonde (notazione di Stock). Il numero romano va letto come numero cardinale Nome sistematico CO2 SO2 SO3 Cl2O Cl2O3 Cl2O5 Cl2O7 diossido di carbonio diossido di zolfo (IV) triossido di zolfo (VI) ossido di dicloro (I) triossido di dicloro (III) pentossido di dicloro (V) eptossido di dicloro (III) Nome tradizionale anidride carbonica anidride solforosa anidride solforica Anidride ipoclorosa anidride clorosa anidride clorica anidride perclorica

2. Ossiacidi o ossoacidi Gli ossoacidi si formano sommando una o pi molecole d'acqua ad un'anidride anidride + nH2O Ossoacido

Nella nomenclatura tradizionale il nome degli acidi si ottiene da quello dell'anidride corrispondente, sostituendo il termine "acido" al termine "anidride". La nomenclatura tradizionale prevede inoltre particolari prefissi per indicare acidi con diversi gradi di idratazione (metaacidi, ortoacidi), acidi condensati (diacidi triacidi poliacidi), acidi con gruppi perossidi (perossiacidi) La nomenclatura IUPAC prevede per tutti gli acidi la desinenza ico ed opportuni prefissi moltiplicativi per indicare il numero di atomi di ossigeno (osso), di eventuali altri gruppi e del non metallo. Per gli acidi condensati in cui un ossigeno fa da ponte tra due molecole acide latomo-ponte viene preceduto dalla lettera greca . Nel caso in cui il non metallo presenti pi di un numero di ossidazione possibile far seguire al nome del non metallo il suo stato di ossidazione in numero romano racchiuso tra parentesi tonde (notazione di Stock). Il numero romano va letto come numero cardinale. In alternativa lacido pu essere visto come un sale di idrogeno. In questo caso prender la desinenza ato e verr specificato il numero di atomi di idrogeno tramite opportuno prefisso moltiplicativo Per costruire un acido sufficiente sommare all'anidride 2 atomi di idrogeno e 1 di ossigeno per ogni molecola d'acqua che viene aggiunta. Ad esempio dall'anidride carbonica si ottiene l'acido carbonico CO 2 + H2O H2CO3 mentre dall'anidride nitrica si ottiene l'acido nitrico N2O5 + H2O H2N2O6 2HNO3 Alcuni acidi si presentano in diversi gradi di idratazione. Ad esempio, sommando unaltra molecola dacqua allacido fosforico si ottiene lacido ortofosforico. La forma meno idratata prende il nome di acido metafosforico P2O5 + H2O 2HPO3 (acido metafosforico) HPO3 + H2O H3PO4 (acido ortofosforico) Alcuni acidi, come lacido fosforico, possono dare reazioni di condensazione con perdita di molecole dacqua H3PO4 + H3PO4 H2O + H4P2O7 (acido difosforico o pirofosforico)

Esistono infine i cosiddetti perossiacidi, come lacido perossifosforico (perfosforico) H3PO5 che contengono un gruppo perossido (-O-O-) Nome sistematico H2CO3 H2SO3 H2SO4 HClO HClO2 HClO3 HClO4 HPO3 H3PO4 H4P2O7 H3PO5 H4P2O8 acido triossocarbonico triossocarbonato di diidrogeno acido triossosolforico (IV) triossosolfato (IV) di diidrogeno acido tetraossosolforico (VI) tetraossosolfato (VI) di diidrogeno acido monossoclorico (I) monossoclorato (I) di idrogeno acido diossoclorico (III) diossoclorato (III) di idrogeno acido triossoclorico (V) triossoclorato (V) di idrogeno acido tetraossoclorico (III) tetraossoclorato (III) di idrogeno acido triossofosforico (V) triossofosfato (V) di idrogeno acido tetraossofosforico (V) tetraossofosfato (V) di triidrogeno Nome tradizionale acido carbonico acido solforoso acido solforico acido ipocloroso acido cloroso acido clorico acido perclorico acido metafosforico acido ortofosforico

acido -osso esaossodifosforico (V) acido pirofosforico -osso esaossodifosfato (V) di tetraidrogeno acido perossotriossofosforico (V) perossotriossofosfato (V) di triidrogeno acido perossifosforico

acido -perosso esaossodifosforico (V) acido diperossifosforico -perosso esaossodifosfato (V) di tetraidrogeno

ossoacidi sostituiti Gli acidi ottenuti formalmente per sostituzione di tutti o parte degli atomi di ossigeno con altri gruppi mantengono la stessa nomenclatura dellacido di partenza. I nuovi gruppi introdotti vanno ovviamente citati (gli atomi di zolfo che sostituiscono lossigeno vengono indicati con il prefisso tio). H2S2O3 H2CS3 H[PF6] H2[PtCl4] H4[Fe(CN)6] triossotiosolfato (VI) di idrogeno tritiocarbonato di diidrogeno esafluorofosfato (V) di idrogeno tetracloroplatinato (II) di idrogeno esacianoferrato (II) di tetraidrogeno

Anche gli acidi ottenuti formalmente per sostituzione di gruppi idrossidi con altri gruppi mantengono la stessa nomenclatura dellacido di partenza HSO3Cl clorotriossosolfato di idrogeno

HSO3NH2

amidetriossosolfato di idrogeno

C - I Sali degli ossoacidiI Sali degli ossoacidi derivano formalmente dalla sostituzione di uno o pi ioni H+ degli ossoacidi con cationi. Si possono formare sia utilizzando un anione proveniente da un acido completamente dissociato, ed in tal caso sono detti Sali neutri, sia da un acido parzialmente dissociato. In tal caso lanione possiede ancora atomi di idrogeno nella sua molecola e il sale che si forma detto sale acido. (monoacido se conserva un idrogeno, biacido se ne conserva due etc) Ad esempio lacido ortofosforico pu formare tre tipi di Sali utilizzando gli anioni provenienti dalle tre dissociazioni successive H3PO4 H2PO4HPO42 H+ + + + H2PO4HPO42PO43anione biacido anione monoacido anione neutro

H+ H+

Nella nomenclatura tradizionale i nomi dei Sali si formano da quelli degli acidi corrispondenti cambiando le desinenze secondo lo schema seguente oso ico ito ato

ed eventualmente usando i termini monoacido biacido etc per i Sali acidi La nomenclatura IUPAC prevede per tutti i Sali la desinenza ato ed opportuni prefissi moltiplicativi per indicare il numero di atomi di ossigeno (osso) e di eventuali altri gruppi. Se necessario un prefisso moltiplicativo per un costituente che a sua volta inizia con un prefisso moltiplicativo, il costituente va messo fra parentesi ed il prefisso utilizzato quello indicato, fra parentesi, nella Tabella dei prefissi moltiplicativi (bis, tris, tetrakis.) Nome sistematico CaSO3 CuSO4 Na2SO4 Fe(NO2)2 NaNO3 Na3PO4 NaHSO3 CuH2PO4 NaHCO3 Pb(ClO)4 Fe(OH)ClO Fe(MnO4)3 triossosolfato (IV) di calcio tetraossosolfato (VI) di rame (II) tetraossosolfato (VI) di sodio bis(diossonitrato) (III) di Ferro (II) triossonitrato (V) di sodio tetraossofosfato (V) di trisodio idrogeno triossosolfato (IV) di sodio diidrogeno tetraossofosfato (V) di rame (I) idrogeno triossocarbonato (IV) di sodio tetrakis(monossoclorato) (I) di Piombo (IV) ossoclorato (I) di idrossiferro (II) tris(tetraossomanganato) (VII) di ferro (III) Nome tradizionale solfito di calcio solfato rameico solfato di sodio nitrito ferroso nitrato di sodio ortofosfato di sodio solfito monoacido di sodio (bisolfito di sodio) fosfato biacido rameoso carbonato monoacido di sodio (bicarbonato di sodio) ipoclorito piombino ipoclorito monobasico ferroso permanganato ferrico

D Composti binari dellidrogeno (idracidi ed idruri)1. Idruri Gli Idruri sono i composti che l'idrogeno forma con elementi meno elettronegativi, in cui presenta pertanto nox -1 (ione idruro H-) e quindi nella formula va scritto per secondo. Gli idruri hanno formula generale XHn con n = nox dellelemento X La nomenclatura tradizionale e IUPAC coincidono per gli idruri. Il loro nome formato dal termine "idruro di" seguito dal nome dellelemento. La nomenclatura IUPAC prevede naturalmente luso di opportuni prefissi moltiplicativi Nome sistematico KH MgH2 BH3 NH3 PH3 AsH3 SbH3 idruro di potassio diidruro di magnesio triidruro di boro triidruro di azoto* triidruro di fosforo triidruro di arsenico triidruro di antimonio Nome tradizionale idruro di potassio idruro di magnesio idruro di boro ammoniaca* fosfina arsina stibina

In realt lazoto pi elettronegativo dellidrogeno ed il composto andrebbe scritto H3N (nitruro di idrogeno), ma lammoniaca presenta comunque carattere basico e si conviene dunque di non scrivere gli idrogeni per primi, come avviene per gli idracidi Una nomenclatura alternativa per gli idruri, utilizzata soprattutto quando questi si comportano come gruppi sostituenti in molecole organiche, prevede la desinenza ano (in analogia con il metano CH4). BH3 borano silano SiH4 germano GeH4 SnH4 stannano PbH4 piombano NH3 azano (ammoniaca) PH3 fosfano (fosfina) arsano (arsina) AsH3 SbH3 stibano (stibina) BiH3 bismutano ossidano (acqua) OH2 SH2 solfano (solfuro di idrogeno) SeH2 selano TeH2 tellano pollano PoH2 In assenza di indicazioni l'elemento esibisce il suo numero standard di legami. Nel caso di un numero diverso di legami, questo numero deve essere indicato ad esponente della lettera lambda, la quale preceder il nome dellidruro, separata da un trattino PH5 SH6 5-fosfano 6-solfano

2. Idracidi Gli idracidi sono i composti che l'idrogeno forma con elementi pi elettronegativi, in cui presenta pertanto nox +1 (H+ presenta carattere acido) e quindi nella formula va scritto per primo. I principali idracidi si formano dall'unione dell'idrogeno con i non metalli del VII gruppo A (alogeni) e con i non metalli del VI gruppo A. Gli idracidi hanno formula generale HnX con n = nox dellelemento X Nella nomenclatura tradizionale Il nome degli idracidi si forma facendo seguire al termine "acido" il nome del non metallo seguito dalla desinenza -idrico. Nella nomenclatura IUPAC lidracido trattato come un composto binario privo di ossigeno. Lelemento pi elettronegativo prende la desinenza uro, seguito dalla termine di idrogeno (eventualmente con gli opportuni prefissi moltiplicativi Nome sistematico HF HCl HBr HI H2S H2Se H2Te Altri idracidi sono HCN HN3 HCN HNNN cianuro di idrogeno azoturo di idrogeno acido cianidrico acido azotidrico fluoruro di idrogeno cloruro di idrogeno bromuro di idrogeno ioduro di idrogeno solfuro di diidrogeno seleniuro di diidrogeno tellururo di diidrogeno Nome tradizionale acido acido acido acido acido acido acido fluoridrico cloridrico bromidrico Iodidrico solfidrico selenidrico telluridrico

E - Composti binari senza ossigenoI composti binari prendono il nome dall'elemento pi elettronegativo il quale prende la desinenza uro. La tabella seguente riporta i principali anioni monoatomici ed omopoliatomici che compaiono in seconda posizione nei composti binari senza ossigeno HFClBrIAtS2Se2Te2N3P3As3Sb3C4Si4B3Al3NaAuKidruro fluoruro cloruro bromuro ioduro astaturo solfuro selenuro tellururo nitruro fosfuro arsenuro antimonuro carburo siliciuro boruro alluminuro natruro aururo caluro

O3N3C22S22-

ozonuro azoturo acetiluro disolfuro

Fanno eccezione, come abbiamo detto, gli anioni dellossigeno O2ossido O2superossido perossido O22-

Nome sistematico SiC SbAs Si3N4 AsH3 OF2 ICl SnCl2 SnCl4 FeCl2 FeCl3 AlN CdSe Carburo di silicio Arsenuro di antimonio (III) Tetranitruro di trisilicio Triidruro di arsenico (III) difluoruro di ossigeno Cloruro di iodio dicloruro di stagno (II) tetracloruro di stagno (IV) dicloruro di ferro (II) tricloruro di ferro (III) Nitruro di alluminio Selenuro di cadmio

Nome tradizionale Carburo di silicio Arsenuro antimonioso nitruro di silicio idruro arsenioso fluoruro di osssigeno cloruro di iodio Cloruro stannoso Cloruro stannico Cloruro ferroso Cloruro ferrico Nitruro di alluminio Selenuro di cadmio

F cationi poliatomici ottenuti per addizione di H+I cationi poliatomici ottenuti per addizione di ioni H+ prendono la desinenza onio H3O+ NH4+ PH4+ AsH4+ SbH4+ H3S+ H3Se+ H2F+ H2Cl+ H2Br+ H2I+ ossonio ammonio fosfonio arsonio stibonio solfonio selenonio fluoronio cloronio bromonio iodonio

Nomenclatura complessiI metalli di transizione, che allo stato elementare possiedono livelli d o f parzialmente occupati, formano una vasta classe di composti, detti complessi o composti di coordinazione. in cui il metallo centrale M (allo stato neutro o ionizzato) forma legami covalenti dativi (o di coordinazione) con una serie di atomi o gruppi chimici, detti leganti (o ligandi, italianizzando il termine inglese ligands), neutri o di carica opposta rispetto allatomo centrale. Il metallo centrale agisce come acido di Lewis (accettore di elettroni, elettrofilo) nei confronti dei leganti che si comportano come basi di Lewis (donatori di doppietti elettronici, nucleofili). Un complesso pu risultare neutro od elettricamente carico (ione complesso); ovviamente la sua carica sar data dalla somma delle cariche del metallo centrale e dei leganti. La formula di un complesso viene racchiusa tra parentesi quadre, scrivendo prima il metallo centrale e poi i leganti. Negli esempi seguenti indichiamo con M il metallo centrale e con L i leganticatione complesso anione complesso complesso neutro complesso neutro

[Co(NH3)6]3+ [PtCl6]2 [Fe3 (CO)12] [Cr(H2O)3Cl3]

(M = Co3+, L = 6 NH3) (M = Pt4+, L = 6 Cl-) (M = 3 Fe, L = 12 CO) (M = Cr3+, L = 3 H2O, L = 3 Cl-)

Nel nome del complesso vengono invece indicati per prima i leganti e per ultimo il metallo (atomo centrale), secondo le seguenti regole. Il nome del metallo rimane invariato se il complesso neutro o uno ione positivo. Il nome del metallo acquista la desinenza ato se il complesso uno ione negativo Se il metallo centrale ha pi di un numero di ossidazione questo viene messo alla fine tra parentesi in numeri romani (convenzione di Stock). In alternativa possibile mettere la carica netta, positiva o negativa, dello ione complesso in numeri arabi (convenzione di Ewens-Bassett sconsigliata da IUPAC) I nomi dei leganti vengono sistemati in ordine alfabetico (riferito al nome del legante, non alleventuale prefisso), ciascuno preceduto da un prefisso (di-, tri-, tetra- etc) che ne indica il numero. Se il legante contiene gi nel suo nome un prefisso numerico o presenta un nome pi lungo di 5-6 lettere, allora il suo nome, posto tra parentesi, verr preceduto dai prefissi bis-, tris-, tetrakis- etc [NiCl4]2[Ni(PPh3)4] [Co(en)3]3+ tetracloronichelato(II) tetrakis(trifenilfosfina)nichel(0) tris(etilendiammina)cobalto(III)

I leganti neutri mantengono lo stesso nome delle rispettive molecole con le seguenti 4 eccezioni: H2O (acquo) NH3 (ammino) CO (carbonil) NO (nitrosil). I legati anionici in ato ito ed in ile mantengono la desinenza; quelli in uro cambiano la desinenza in o; FClBrIH:CNOHCO32C2O42Leganti anionici Fluoro Cloro Bromo Iodo Idrogeno (Idruro) Ciano Idrosso Carbonato Ossalato Leganti neutri Acquo Ammino Carbonil Nitrosil diazoto diossigeno etilendiamina dietilentriamina trietilentetraamina

(Ox)

H2O NH3 CO NO N2 O2 en dien trien

:SCN:NCSO2O22O2EDTA4acacCH3- (Me) CH3CH2- (Et) NO2SO32PhCH3COO- (MeCOO-) glysalC5H5N3N3NH3 = ammino

Tiocianato Isotiocianato Osso (Oxo) Perosso Superosso etilendiamminotetraacetato acetilacetonato metil etil nitrito solfito fenil acetato (etanoato) glicinato salicilato ciclopentadienil azido (azoturo) nitruro

py bpy (bipy) terpy PH3 PPh3 PMe3 PEt3 PF3 NH2Me difos diars glime {OC(NH2)2} C2H4 CH3CN

piridina bipiridina terpiridina fosfina trifenilfosfina trimetilfosfina trietilfosfina trifluorofosfina metilamina difosfano diarsano glicodimetiletere urea etene acetonitrile

NH2 = amina (o ammina)

I complessi in cui il metallo centrale lega un solo tipo di leganti sono detti omolettici ( ad esempio esaamminocobalto(III) [Co(NH3)6]3+), quelli in cui il metallo si lega a gruppi diversi (ad esempio tetraamminodiclorocobalto(III) [Co(NH3)4Cl2]+) sono detti eterolettici. I leganti vengono classificati in relazione al numero di doppietti elettronici (e quindi di legami) che possono utilizzare per legarsi allatomo centrale. Se un legante forma un solo legame con latomo centrale il legante si dice monodentato (CO, NH3, CN-, OH-, H2O etc), se ne forma due si dice bidentato (dien, en, acac) e cos via. I leganti polidentati si definiscono agenti chelanti ed i complessi che presentano leganti polidentati si definiscono anche composti chelati. Un complesso chelato risulta pi stabile di un analogo complesso contenente solo leganti monodentati. Tale aumento di stabilit noto come effetto chelato.

Nomenclatura composti organiciUna classificazione generale dei composti organici si fonda sulla natura degli atomi che li costituiscono, suddividendoli in Idrocarburi ed Eterocomposti Gli Idrocarburi sono composti organici contenenti solo Carbonio (C) e Idrogeno (H) Gli Eterocomposti contengono anche altri atomi (eteroatomi) oltre a C e H, in particolare Ossigeno (O), Azoto (N), Zolfo (S) e Fosforo (P). Una ulteriore classificazione si fonda sulla forma della molecola, suddividendo i composti organici in aciclici e ciclici. Si definiscono aciclici i composti organici a catena aperta di atomi di carbonio, lineare o ramificata. Si definiscono ciclici i composti organici a catena chiusa in uno o pi anelli (monociclici e policiclici). Unultima classificazione suddivide i composti organici in alifatici ed aromatici. Si definiscono aromatici i composti organici ciclici che presentano almeno un anello di tipo benzenico, con pi doppi legami che costituiscono una nuvola di elettroni delocalizzata sullintero anello. Si definiscono alifatici i composti organici ciclici ed aciclici non aromatici (il termine alifatico si riferisce propriamente solo agli idrocarburi non aromatici). In modo pi analitico i composti organici possono essere classificati in famiglie o classi sulla base del gruppo funzionale che li caratterizza. In chimica organica un gruppo funzionale un atomo o un raggruppamento di atomi che, per la loro natura ed il tipo di legame che li unisce, conferisce a una molecola le sue caratteristiche chimiche e fisiche, in modo relativamente indipendente dalla struttura molecolare complessiva. In altre parole, un gruppo funzionale la porzione pi reattiva di una molecola organica, che influisce in modo determinante sul meccanismo delle reazioni a cui essa suscettibile. Per queste ragioni, i composti organici vengono suddivisi nelle varie classi in base alla presenza di uno stesso gruppo funzionale. Cos, per es., gli alcoli sono identificati per la presenza di uno o pi gruppi ossidrile -OH, le ammine per il gruppo amminico -NH2 etc. I nomi dei composti di ciascuna famiglia sono caratterizzati da un suffisso (o desinenza) associato in modo univoco al gruppo funzionale che caratterizza la famiglia. In generale la nomenclatura IUPAC per i composti organici viene derivata dal nome dellidrocarburo corrispondente.Alcheni Insaturi Aciclici Saturi Alchini Alcani Cicloalcheni Cicloalcani

AlifaticiInsaturi Ciclici (aliciclici)

Idrocarburimonociclici

Saturi

Aromatici (Areni)

policiclici

I primi quattro termini degli idrocarburi hanno nomi convenzionali, mentre i termini successivi vengono designati mediante un prefisso (o radice) che indica il numero di atomi di carbonio, seguito dalla desinenza caratteristica della famiglia di idrocarburi

n atomi n 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

radice alcmetetpropbutpenteseptoctnondecundecdodectridectetradecpentadecesadeceptadecoctadecnonadecicoshenicosdocostricostetracospentacosesacoseptacosoctacosnonacostriacont-

n atomi 31 32 40 50 60 70 80 90 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 9000

radice hentriacontdotriaconttetracontpentacontesaconteptacontoctacontnonacontectdicttricttetractpentactesacteptactoctactnonactkilidilitrilitetralipentaliesalieptalioctalinonali-

Il prefisso per lidrocarburo con 486 atomi di carbonio sar esaoctacontatetractesa 6 octaconta 80 tetracta 400

Idrocarburi alifatici aciclici saturi: Alcani Gli alcani, caratterizzati da legami semplici C-C (saturazione), presentano desinenza ano. I loro nomi, ricavati unendo radice+desinenza, saranno pertanto metano, etano, propano,butano pentano etc. metano etano propano butano pentano etc CH4 CH3-CH3 CH3-CH2-CH3 CH3-CH2-CH2-CH3 CH3-CH2-CH2-CH2-CH3

I residui che si formano togliendo un idrogeno, conservano la stessa radice, ma cambiano la desinenza da ano in ile e saranno pertanto metile, etile, propile, butile, pentile etc

alchile metile etile propile butile pentile etc

R- (generico) CH3CH3-CH2CH3-CH2-CH2CH3-CH2-CH2-CH2CH3-CH2-CH2-CH2-CH2-

I nomi dei residui si usano quando si presentano catene ramificate. Lalcano prende il nome dalla catena lineare pi lunga, preceduto dai nomi dei residui che costituiscono le catene laterali (a loro volta preceduti dal numero dordine dellatomo di carbonio della catena principale al quale il residuo legato)2-metilbutano

CH3 CH CH2 CH3

|CH3 La catena principale deve essere numerata in modo da dare il numero pi basso possibile alle catene laterali. I residui vanno elencati in ordine alfabetico4-etil-2-metileptano 1 2 3 4 5 6 7

CH3 CH CH2 CH CH2 CH2 CH3

|CH3

|CH2 - CH3

Le ramificazioni presenti nelle catene laterali vanno indicate ricorrendo alluso di parentesi7-(2-metilpentil)-dodecano

CH3 CH2 (CH2)3 CH CH2 (CH2)4 CH3

|CH2 CH - CH2 - CH2 - CH3

|CH3 Se due catene diverse occupano posizioni equivalenti bisogna numerare con il numero pi basso quella che precede in ordine alfabetico3-etil-5-metileptano (e non 5-etil-3 metileptano)

CH3 CH2 CH CH2 CH CH2 CH3

|CH3 Gli alcani ramificati pi piccoli hanno nomi duso

|CH2 - CH3

isobutano

isopentano

neopentano

isoesano

CH3 CH CH3

CH3 CH CH2CH3

CH3

|CH3 C CH3

|CH3

|CH3

CH3 CH (CH2)2CH3

|CH3

|CH3

Leccezione si d anche per i residuiisopropile isobutile secbutile terbutile

CH3 CH CH3

CH3 CH CH2 -

CH3 CH CH2CH3

CH3

|CH3 C CH3

|

|CH3

|

|

isopentile

neopentile

terpentile

CH3 CH CH2CH2 -

CH3

CH3

|CH3 C CH2 -

|CH3 CH2 C -

|CH3

|CH3

|CH3

Idrocarburi alifatici aciclici insaturi: Alcheni e Alchini Gli alcheni, caratterizzati da uno o pi legami doppi (C=C), presentano desinenza ene. I loro nomi, ricavati unendo radice+desinenza, saranno pertanto etene, propene, butene pentene etc. La posizione del doppio legame viene indicata, numerando gli atomi di carbonio in modo che il doppio legame presenti il numero pi basso possibile etene propene 1-butene 2-butene 1-pentene etc Per letene CH2=CH2 CH3-CH=CH2 CH2=CH-CH2-CH3 CH3-CH=CH-CH3 CH3-CH2-CH2-CH=CH2 ancora in uso la vecchia nomenclatura: etilene.

I residui che si formano togliendo un idrogeno agli alcheni, conservano la stessa radice, ma cambiano la desinenza da ene in enile e saranno pertanto, etenile, propenile, butenile, pentenile etc etenile CH2=CH1-propenile CH3-CH=CH2-propenile CH2=CH-CH21-butenile CH3-CH2-CH=CH2-butenile CH3-CH=CH-CH23-butenile CH2=CH-CH2-CH2etc Per letenile ed il 2-propenile ancora in uso la vecchia nomenclatura: vinile e allile.

Se sono presenti due o pi doppi legami la desinenza diventa andiene, -antriene, antetraene etc. Gli alcheni con due doppi legami sono noti come dieni. I dieni con i doppi legami cumulati (-C=C=C-) sono noti come alleni. propandiene 1,2-butandiene 1,3-butandiene butantriene pentantetraene etc Per il propandiene CH2=C=CH2 CH2=C=CH-CH3 CH2=CH-CH=CH2 CH2=C=C=CH2 CH2=C=C=C=CH2 ancora in uso la vecchia nomenclatura: allene.

Gli alchini, caratterizzati da uno o pi legami tripli (CC), presentano desinenza ino. I loro nomi, ricavati unendo radice+desinenza, saranno pertanto etino, propino, butino pentino etc. La posizione del triplo legame viene indicata, numerando gli atomi di carbonio in modo che il triplo legame presenti il numero pi basso possibile etino CHCH propino CH3-CCH 1-butino CHC-CH2-CH3 2-butino CH3-CC-CH3 1-pentino CH3-CH2-CH2-CCH etc Per letino ancora in uso la vecchia nomenclatura: acetilene. I residui che si formano togliendo un idrogeno agli alchini, conservano la stessa radice, ma cambiano la desinenza da ino in inile e saranno pertanto, etinile, propinile, butinile, pentinile etc etinile 1-propinile 2-propinile 1-butinile 2-butinile 3-butinile etc CHCCH3-CCCHC-CH2CH3-CH2-CCCH3-CC-CH2CHC-CH2-CH2-

Idrocarburi alifatici ciclici (aliciclici) saturi e insaturi: Cicloalcani e cicloalcheni I cicloalcani ed i cicloalcheni prendono il nome dal composto lineare corrispondente preceduto dal prefisso ciclo-. In modo del tutto analogo agli idrocarburi aciclici, anche i loro residui prendono la desinenza ile. Idrocarburi aromatici (areni) monociclici e policiclici La nomenclatura IUPAC ha accettato i nomi dusobenzene toluene stirene cumene

CH3

CH=CH2

CH-(CH3)2

Da evitare i termini benzolo, toluolo e stirolo, non ammessi dalla IUPAC. Il residuo del benzene detto fenile.

Il residuo del toluene che perde un idrogeno dellanello detto tolile. Il residuo del toluene che perde un idrogeno del metile detto benzile.naftalene antracene fenantrene indene

Ai sistemi policiclici condensati linearmente si assegna un nome sistematico formato da un prefisso numerico seguito dalla desinenza acene.

tetracene

pentacene

Eterocomposti con un solo gruppo funzionaleCome abbiamo gi detto i composti organici possono essere classificati in famiglie o classi sulla base del gruppo funzionale che li caratterizza e la loro nomenclatura viene derivata da quella dellidrocarburo corrispondente (della quale abbiamo appena trattato) I nomi dei composti di ciascuna famiglia possono essere definiti usando due metodi alternativi: 1. metodo di nomenclatura sostitutiva 2. metodo radico-funzionale Il metodo di nomenclatura sostitutiva, essendo pi generale, consigliato dalla IUPAC e permette di definire nomi di composti organici molto complessi contenenti pi di un gruppo funzionale. Ogni gruppo funzionale viene considerato un sostituente, la cui presenza viene indicata utilizzando opportuni suffissi e prefissi. Il metodo radico-funzionale si usa in genere per molecole semplici che presentano un unico gruppo funzionale. Il nome del composto viene generato sommando una radice (presa dallidrocarburo corrispondente) ed un desinenza (o un suffisso) associato in modo univoco al gruppo funzionale che caratterizza la famiglia.Famiglia Struttura Gruppo funzionale Desinenza (suffisso) Prefisso nome radico-funzionale Esempio nome sostitutivo etano (CH3-CH3)

Alcani

legame semplice

-ano

-

Alcheni

alchenilico (legame doppio)

-ene

en-

(CH2=CH2) -

etene

Famiglia

Struttura

Gruppo funzionale

Desinenza (suffisso)

Prefisso

nome radico-funzionale Esempio nome sostitutivo

Alchini

alchinico (legame triplo) elettrone spaiato

-ino

in-

(CHCH) (CH3)metanuro metile

etino

Radicali Anioni + (perdita H da idruri) Anioni + (perdita H da calcogeni) Cationi (perdita H ) Cationi + (acquisto H ) Alcoli

R

-ile

-

R

-

carica negativa

-uro

-

(CH3 )-

R

-

carica negativa

-ato

-

metanolato -

(CH3O ) (CH3 )metanio metilio +

R

+

carica positiva

-ilio

-

R

+

carica positiva

-io

-

(CH5 )+

-

R-OH

ossidrile -OH

-olo

idrossi-

(CH3-CH2OH)idrossietano etenolo

etanolo

Enoli

>C=CNH >N-

metilammina (alchil) -ammina amminoamminometano

(CH3- NH2)

terziarie

Enammine

>C=CC=N-NH2

(alcanal)idrazone

idrazono-

(CH3- CH=N-NH2)

Idrazidi

idrazidico CO-NH-NH2

-idrazide

idrazinil- osso-

2-idrazinil-2-osso-etano

(CH3-CO-NH-NH2)

etanidrazide

** I prefissi includono il carbonio del gruppo funzionale nel nome. Pertanto quando si contano gli atomi di carbonio della catena principale non si deve contare latomo di carbonio di questo gruppo funzionale! * Nel prefisso i due gruppi sono considerati distinti e separati

Eterocomposti con pi di un gruppo funzionaleQuando in una molecola sono presenti pi gruppi funzionali necessario usare il metodo di nomenclatura sostitutiva, utilizzando lordine di priorit dei diversi gruppi. Se in un composto organico si presentano pi gruppi funzionali, si usa il suffisso (desinenza) per il gruppo a maggior priorit (numero di priorit pi basso), il quale definisce anche la lunghezza della catena principale, mentre tutti gli altri vengono indicati usando il prefisso. La precedenza va assegnata ai diversi gruppi secondo la seguente scala di priorit decrescente 1. 2. 3. 4. 5. Radicali Anioni Cationi Zwitterioni Acidi (in ordine carbossilici -COOH e -COO2H; i loro analoghi contenenti S e Se; seguiti dagli acidi solfonici, solfinici e solfenici; selenonici etc; fosfonici, arsonici etc) 6. Anidridi 7. Esteri 8. Alogenuri acilici 9. Ammidi 10. Idracidi 11. Immidi 12. Nitrili 13. Aldeidi seguite da Tioaldeide, Selenoaldeidi e Telluro aldeidi 14. Chetoni seguiti da Tiochetoni, Selenochetoni e Tellurochetoni 15. Alcoli e Fenoli, seguiti da Tioli, Selenoli e Telluroli 16. Idroperossidi seguiti da Tioidroperossidi, Selenoidroperossidi e Telluroidroperossidi 17. Ammine 18. Immine 19. Idrazine, Fosfani etc 20. Eteri seguiti da Solfuri, Selenuri e Tellururi 21. Perossidi seguiti da Disolfuri, Diselenuri e Ditellururi

Per una scala di priorit pi dettagliata si consulti la tabella successiva Gruppi funzionali Priorit decrescente Priorit 1 2 3 4 Classe Radicali Anioni Cationi Acidi carbossilici Perossiacidi (Peracidi) gruppo R R R+

Suffisso -ile -uro -ato -ilio -onio acido -oico acido perossi- -oico

Prefisso carbossi-

-COOH

5

-CO-O-OH

idroperossicarbonil(**)

Priorit 6

Classe O-Tioacidi S-Tioacidi

gruppo -CS-OH -CO-SH -CS-SH -CSe-OH -CO-SeH -CSe-SeH -CTe-OH -CO-TeH -CTe-TeH -SO3H -SO2H -SOH -SeO3H -SeO2H -SeOH -TeO3H -TeO2H -TeOH -PO(OH)2 -AsO(OH)2 -CO-O-CO-R

Suffisso acido O tioico acido S -tioico acido ditioico acido O selenoico acido Se -selenoico acido diselenoico acido O telluroico acido Te -telluroico acido ditelluroico acido -solfonico acido -solfinico acido -solfenico acido -selenonico acido -seleninico acido -selenenico acido -telluronico acido -tellurinico acido -tellurenico acido -fosfonico acido -arsonico anidride -oica

Prefisso idrossi- tiossomercapto- ossomercapto- tiossoidrossi- selenossoidroseleno- ossoidroselenoselenossoidrossi- tellurossoidrotelluro- ossoidrotellurotellurossosolfosolfinosolfenoselenonoseleninoselenenotelluronotellurinotellurenofosfono(fosfo-) arsono(alc)ossi- osso(*) (alc)ossicarbonilcarbossi(alchil)(**) osso- alogeno(*) alogenoformilalogenocarbonil(**) osso- ammino(*) carbamoil (**) idrazinil- ossoammidino(ammino- immino-) Osso- ammino-(*)

7 8

DiTioacidi O-Selenoacidi Se-Selenoacidi

9 10

diSelenoacidi O-Telluroacidi Te-Telluroacidi

11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23

diTelluroacidi Acidi Solfonici Acidi Solfinici Acidi Solfenici Acidi Selenonici Acidi Selenenici Acidi Seleninici Acidi Telluronici Acidi Tellurenici Acidi Tellurinici Acidi Fosfonici Acidi arsonici Anidridi

24

Esteri

-CO-O-R

oato di alchile

25

Alogenuri acilici

-CO-X

Alogenuro di -anoile

26

Ammidi

-CO-NH2

-ammide

27 28 29

Idrazidi Ammidine Immidi

CO-NH-NH2 C(N=H)-NH2 -CO-NH-CO-

-idrazide -ammidine -immide

Priorit 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61

Classe Nitrili Aldeidi Tioaldeidi Selenoaldeidi Telluroaldeidi Chetoni Tiochetoni Selenochetoni Tellurochetoni Fenoli Alcoli Tioli Selenoli Telluroli Idroperossidi Tioidroperossidi Selenoidroperossidi Telluroidroperossidi Ammine Immine Idrazine Fosfani (Fosfine) Arsani (Arsine) Stibani (Stibine) Silani Germani Stannani Borani Eteri Tioeteri (Solfuri) Selenuri Tellururi Perossidi

gruppo CN CHO CHS CHSe CHTe >CO >CS >CSe >CTe OH OH SH SeH TeH O-OH S-OH Se-OH Te-OH NH2 >C=NH >C=NR NH-NH2 PH2 AsH2 SbH2 SiH3 GeH3 SnH3 BH2 -O-R -S-R -Se-R -Te-R -O-O-R

Suffisso -nitrile -ale -tiale -selenale -tellurale -one -tione -selenone -tellurone -olo -olo -tiolo -selenolo -tellurolo -ammina -immina -idrazina -fosfano (-fosfina) -arsano (-arsina) -stibano (-stibina) -silano -germano -stannano -borano etere -ilico solfuro ilico (alchil)-solfano (alchil) -selano (alchil) -tellano perossido -ilico

Prefisso ciano- ** ossotiossoselenossotellurossoossotiossoselenossotellurossoidrossiidrossimercaptoidroselenoidrotelluroidroperossitioidroperossiselenoidroperossitelluroidroperossiamminoimminoidrazinilfosfan(fosfino-) arsan(arsino-) stiban(stibino-) silan(silil-) german(germil-) german(stannil-) boran(boril-) (alc)ossi(alchil)tio(alchil)selenil(alchil)tellanil(alchil)perossi(alchil)diossi-

Priorit 62 63 64 65 66 67 68

Classe Disolfuri Diselenuri Ditellururi Solfoni Solfossidi Alogenuri alchilici Azidi

gruppo SS SeSe TeTe SO2-R SO-R X (-Br,Cl,F) N3

Suffisso (alchil) -disolfano disolfuro -ilico (alchil) -diselano diselenuro -ilico (alchil) -ditellano ditellururo -ilico (alchil) -solfone (alchil) -solfossido Alogenuro -ilico (alchil) -azide

Prefisso (alchil)disolfanil(alchil)ditio(alchil)diselenil(alchil)diseleno(alchil)ditellanil(alchil)ditelluro(alchil)solfonil(alchil)solfinilalogenoazido-

Criteri per la scelta della catena principale e lassegnazione del nomeLa catena principale si individua applicando i seguenti criteri. Si passa allapplicazione del criterio successivo, solo se nella molecola vi sono pi catene (o nessuna) che soddisfano il criterio precedente. A) Molecole senza gruppi funzionali (idrocarburi) 1. La catena pi lunga 2. In caso di 2 o pi catene di ugual lunghezza, la catena con il maggior numero di insaturazioni (legami doppi e tripli) 3. in caso di 2 o pi catene di ugual lunghezza con ugual numero di insaturazioni, la catena con maggior numero di legami doppi 4. in caso di 2 o pi catene di ugual lunghezza con ugual numero di legami doppi e tripli, la catena che permette di assegnare la numerazione pi bassa alle insaturazioni 5. In caso di 2 o pi catene di ugual lunghezza e senza insaturazioni. la catena con il maggior numero di ramificazioni 6. In caso di 2 o pi catene di ugual lunghezza, senza insaturazioni e con il medesimo numero di ramificazioni, la catena che permette di assegnare alle ramificazioni la numerazione pi bassa 7. In caso di 2 o pi catene di ugual lunghezza, senza insaturazioni, con il medesimo numero di ramificazioni, e la stessa posizione relativa (medesima numerazione), la catena che permette di assegnare il numero pi basso alla prima catena pi vicina ad una delle due estremit della catena principale che precede in ordine alfabetico B) Molecole con gruppi funzionali 1. La catena pi lunga contenente il gruppo funzionale prioritario 2. In caso di 2 o pi catene di ugual lunghezza contenenti il gruppo funzionale prioritario, la catena con il maggior numero di insaturazioni (legami doppi e tripli) a. in caso di ugual numero di insaturazioni, la catena con maggior numero di legami doppi b. in caso di ugual numero di legami doppi, la catena che permette di assegnare la numerazione pi bassa alle insaturazioni 3. In caso di 2 o pi catene di ugual lunghezza contenenti il gruppo funzionale prioritario e senza insaturazioni. la catena contenente il maggior numero di gruppi funzionali a. in caso di ugual numero di gruppi funzionali, la catena che permette di assegnare la numerazione pi bassa ai gruppi funzionali b. in caso di numerazioni uguali, la catena che permette di assegnare il numero pi basso al primo gruppo funzionale che precede in ordine alfabetico

4. In caso di 2 o pi catene di ugual lunghezza contenenti il gruppo funzionale prioritario senza insaturazioni ed altri gruppi funzionali, la catena contenente il maggior numero di ramificazioni a. in caso di ugual numero di ramificazioni, la catena che permette di assegnare la numerazione pi bassa alle ramificazioni b. in caso di numerazioni uguali, la catena che permette di assegnare il numero pi basso al prima ramificazione che precede in ordine alfabetico Una volta individuata la catena principale, i suoi atomi vengono dunque numerati in modo da assegnare la numerazione pi bassa 1. al gruppo prioritario 2. al primo atomo di carbonio insaturo 3. al primo atomo di carbonio impegnato in un doppio legame 4. al primo sostituente 5. al primo sostituente che precede in ordine alfabetico 6. al primo atomo di carbonio connesso ad una ramificazione (se vi sono due catene laterali equidistanti dalle due estremit della catena principale si assegna la numerazione pi bassa alla terza catena laterale e cos via. Se non esiste una terza ramificazione e due catene diverse occupano posizioni equivalenti bisogna numerare con il numero pi basso quella che precede in ordine alfabetico) Se nella molecola presente un gruppo prioritario questo definisce il suffisso (desinenza). Gli altri sostituenti verranno indicati tramite i loro prefissi in ordine alfabetico. Ciascun sostituente verr preceduto dal numero dellatomo della catena principale al quale connesso. Se vi sono pi sostituenti dello stesso tipo si usano i prefissi moltiplicativi (di- tri- tetra- etc) i quali non influenzano lordine alfabetico. I numeri vengono separati da virgole. i prefissi vengono separati da trattini Numeri e prefissi vengono separati da trattini. In generale la numerazione della catena principale viene fatta in modo che catene laterali e sostituenti presentino una combinazione di numeri la pi bassa possibile. La pi bassa combinazione di numeri definita come quella combinazione che, confrontato cifra a cifra con unaltra in ordine crescente di valori, presenta la cifra pi bassa al primo punto di differenza. Ad esempio la combinazione 2,3,5,8 pi bassa delle combinazioni 3,4,4,6 (nella prima cifra), 2,3,6,7 (nella terza cifra) e 2,4,5,7 (nella seconda cifra). Esempio 1

Per la catena principale, che ha 6 atomi di carbonio, si user la radice es-. Non essendovi nessun gruppo funzionale, ed essendo il composto saturo, la desinenza sar ano. La catena principale numerata in modo che la catena laterale metilica assuma la numerazione pi bassa. Il composto sar pertanto 3-metil-esano. Esempio 2

La catena principale presenta 5 atomi (pentano) con due gruppi metilici in posizione 3. Il composto dunque 3,3-dimetil-pentano Esempio 3

Sono possibili pi catene a maggior lunghezza (6 atomi). Le due a sinistra (colorate in blu) sono equivalenti. Presentano infatti lo stesso numero di catene laterali e la stessa numerazione delle stesse. La catena blu presenta 4 catene laterali, rispetto alle 2 catene laterali della catena magenta e deve pertanto essere preferita. La catena principale va inoltre numerata da destra verso sinistra e non viceversa. I gruppi metilici in posizione simmetrica (2 e 5) ed equidistante dalle due estremit della catena principale sono indifferenti al verso della numerazione, ma il gruppo etilico prende in tal modo la numerazione pi bassa (3 e non 4). Il composto dunque 3-etil-2,2,5-trimetil-esano Esempio 4

Per mantenere la numerazione pi bassa possibile gli atomi del cicloesano vanno numerati a partire dal carbonio legato ai due gruppi metilici (che diventano 1,1) ed in senso antiorario verso il gruppo etilico. Si noti che: a. iniziando dal gruppo etilico ed andando in senso orario verso i due gruppi metilici avremmo avuto 1-etil-3,3-dimetilcicloesano, con una combinazione di numeri pi elevata. b. se ci fosse stato un solo gruppo metilico avremmo dovuto iniziare la numerazione dal gruppo etilico. In questo caso i due gruppi avrebbero avuto posizioni equivalenti ed avremmo dovuto iniziare la numerazione dal gruppo che precede in ordine alfabetico. c. nel nome del composto il prefisso etil precede alfabeticamente il prefisso dimetil in quanto nellordine alfabetico non si tiene conto del prefisso moltiplicativo diEsempio 5

La catena blu a 7 atomi (eptano) la pi lunga catena contenente i due sostituenti non prioritari (atomi di cloro). Va numerata da sinistra a destra in modo che il primo atomo di cloro presenti il numero pi basso possibile. Il composto dunque 3,4-dicloro-4-etil-5metileptano (si notino i prefissi in ordine alfabetico).

Esempio 6

1,1,4,4-tetracloro-2-isopropilciclopentano Per mantenere la numerazione pi bassa possibile gli atomi del ciclopentano vanno numerati a partire dal carbonio legato ai due atomi di cloro in alto (che diventano 1,1) ed in senso antiorario verso il gruppo isopropilico (che diventa 2). Esempio 7

La catena principale la pi lunga catena che contiene il doppio legame, numerata in modo che il primo atomo di carbonio impegnato nel doppio legame presenti il numero pi basso possibile. La desinenza ene indica la presenza del doppio legame Esempio 8

La catena principale la pi lunga catena che contiene il doppio legame, numerata in modo che il primo atomo di carbonio impegnato nel doppio legame presenti il numero pi basso possibile. In questo caso il doppio legame prenderebbe il numero 3 indipendentemente dal verso della numerazione. Si numera da destra verso sinistra perch in questo modo la prima catena laterale prende il numero pi basso (numerando da sinistra verso destra avremmo avuto 3-etil-5-metil-3-esene) Esempio 9

5-(prop-1-enil)-nonano La catena principale la catena pi lunga. Il verso della numerazione indifferente poich la catena laterale equidistante dalle due estremit.

Esempio 10

3-etinil-otta-1,5-diene La catena principale pu essere scelta tra due catene alternative a 8 atomi, entrambe contenenti 2 insaturazioni. Si sceglie quella che contiene il maggior numero di legami doppi e la si numera da destra a sinistra in modo che i legami doppi presentino numeri identificativi pi bassi possibile.

Esempio 11 A

6-etinil-2-metil-otta-1,7-diene A) Delle due catene a 8 atomi di carbonio si sceglie quella che contiene il maggior numero di legami doppi. In questo caso i due doppi legami sono indifferenti al verso della numerazione (prenderebbero i numeri 1,7 sia numerando da destra che numerando da sinistra). Si numera da sinistra a destra in modo che le catene laterali prendano i numeri pi bassi possibile (2,6 e non 3,7). Si numera la catena principale a partire dallestremit pi vicina ad una catena laterale (in questo caso quella metilica).

B)

3-etinil-6-metil-otta-1,7-diene B) Rispetto alla molecola precedente le due catene laterali si trovano in posizione equivalente e risultano pertanto indifferenti al verso della numerazione della catena principale. (prenderebbero comunque la numerazione 3,6). In questo caso si numera da destra a sinistra in modo che la catena che precede in ordine alfabetico (etilica) prenda il numero pi basso.

C)

6-etinil-3,4-dimetil-otta-1,7-diene C) In questo caso non si applica il criterio della precedenza alfabetica per le catene laterali in posizione equivalente (3,6) poich esiste unaltra catena che risulta essere pi vicina allestremit di sinistra della catena principale. Si numera dunque la catena principale da sinistra a destra in modo che la seconda catena metilica presenti il numero pi basso (4 e non 5) D)

3-etinil-3,6-dimetil-otta-1,7-diene D) Anche in questo caso non si applica il criterio della precedenza alfabetica per le catene laterali in posizione equivalente (3,6) poich esiste unaltra catena che risulta essere pi vicina allestremit di destra della catena principale. Si numera dunque la catena principale da destra a sinistra in modo da ottenere la pi bassa combinazione numerica possibile. Si ottiene quindi per le catene laterali la combinazione 3,3,6, pi bassa della combinazione 3,6,6 che si otterrebbe numerando da sinistra verso destra

Esempio 12 A)

Acido 4-(2-ammino-1-idrossi-propil)-epta-5-enoico

A) La catena principale la pi lunga catena che contiene il gruppo prioritario, in questo caso il gruppo carbossilico (-COOH). Tra le due possibili catene a 7 atomi contenenti il carbossile si sceglie quella che contiene il maggior numero di insaturazioni. Si numera la catena in modo che il gruppo prioritario presenti il numero pi basso possibile. Si noti che - si usa il suffisso del gruppo prioritario. In questo caso acido oico - si usano i prefissi per i gruppi non prioritari. In questo caso ammino- e idrossi- il suffisso oico preceduto dal prefisso en- che indica la presenza di un doppio legame in posizione 5 B)

2-ammino-4-(3-mercapto-propil)-ept-5-en-3-olo B) Sostituendo nella molecola precedente il carbossile (-COOH) con un solfidrile (-SH) il gruppo prioritario diventa lossidrile (-OH). La catena principale diventa quindi quella che contiene il gruppo alcolico. Come in precedenza, tra le due possibili catene a 7 atomi contenenti lossidrile si sceglie quella che contiene il maggior numero di in saturazioni e si numera la catena in modo che il gruppo prioritario presenti il numero pi basso possibile. In questo caso il suffisso diventa olo (la desinenza degli alcoli) C)

2-ammino-7-mercapto-4-propil-eptan-3-olo c) Eliminando dalla molecola precedente il doppio legame, la catena principale diventa la pi lunga catena contenente il gruppo prioritario (in questo caso lossidrile OH) ed il maggior numero di gruppi funzionali.

Esempio 13 A)

6-ammino-3-cloro-2-mercapto-4-propil-eptan-4-olo A) La catena principale la pi lunga catena che contiene il gruppo prioritario, in questo caso il gruppo ossidrilico (-OH). Tra le due possibili catene a 7 atomi contenenti il carbossile si sceglie quella che contiene il maggior numero di gruppi funzionali. In questo caso il gruppo prioritario equidistante dalle due estremit della catena principale e quindi lossidrile prenderebbe il numero pi basso possibile (4) qualunque sia il verso di numerazione. Anche i gruppi funzionali vicini alle due estremit della catena principale (-NH2 ed SH) sono equidistanti e prenderebbero comunque la medesima numerazione (2,6). Si numera la catena da sinistra verso destra perch in tal modo si d al terzo gruppo funzionale (il cloro) la numerazione pi bassa: 3 al cloro e 4 al propile. Numerando da sinistra a destra dovremmo assegnare 4 al propile e 5 al cloro. B)

2-ammino-6-mercapto-4-propil-eptan-4-olo B) Eliminando dalla molecola precedente il cloro, tutti i gruppi funzionali risultano equidistanti dalle due estremit della catena principale. Entrambi i versi di numerazione assegnerebbero la medesima combinazione numerica 2,4,6. Si numera da destra verso sinistra per dare il numero pi basso al gruppo, tra i due pi vicini alle estremit della catena principale (-NH2 ed SH), che precede in ordine alfabetico (ammino precede mercapto).

Esempio 14

5-azido-4-idroperossi-6-immino-2-mercapto-4-(1-metossietil)-3-osso-eptanonitrile Il gruppo prioritario il nitrile (-CN) che d la desinenza (suffisso) al composto e che individua la catena principale (numerata in nero a partire dal gruppo prioritario). La catena laterale in 4 un residuo etereo, con il radicale metilico che si lega (tramite lossigeno) al radicale etilico in posizione 1 (in rosso) Esempio 15

2-ciano-3-idrossi-4-(1-(metiltio)etil)-6-nitro-5-selenosso-eptanammide Il gruppo prioritario il gruppo ammidico (-CONH2) che d la desinenza (suffisso) al composto e che individua la catena principale (numerata in nero a partire dal gruppo prioritario). La catena laterale in 4 un residuo tioetereo, con il radicale metilico che si lega (tramite lo zolfo) al radicale etilico in posizione 1 (in rosso)

Composti eterocicliciSi definiscono eterociclici i composti ciclici che contengono uno o pi eteroatomi (atomi diversi dal carbonio). Si utilizza un prefisso per indicare il tipo di eteroatomo ed una desinenza per indicare le dimensioni dellanello Prefissi per eteroatomi arsaO ossaTe azaSi silaGe stibaCo cobaltaPt boraP fosfaTi nichela- Sn stannaIr selena- Fe ferraS bismaPb plumbaV

As N Sb B Ni Se Bi

telluragermanaplatinatitanairidatiavanada-

Suffissi per anelli eterocicliciAnello 3 4 5 6 7 8 9 10 Azotati insaturi -irina -ete -olo -ina (*) -epina -ocina -onina -ecina Azotati saturi -iridina -etidina -olidina -inano (**) (**) (**) (**) non azotati insaturi -irene -ete -olo -ina (*) -epina -ocina -onina -ecina non azotati saturi -irano -etano -olano -ano -epano -ocano -onano -ecano

(*) Fosfa- diventa fosfor-. arsa- diventa arsen-. stiba- diventa antimon-, per non confonderli con la fosfina PH3, larsina AsH3 e la stibina SbH3 (**) al nome del composto insaturo corrispondente si unisce il prefisso peridro-

Eterociclici azotati saturi (esempi)

aziridina

azetidina

azolidina (pirrolidina)

azinano (piperidina)

peridroazepina

peridroazocina

peridroazonina

peridroazecina

Eterociclici non azotati saturi (esempi)

ossirano

ossetano

ossolano (tetraidro furano)

ossano (tetraidro pirano)

ossepano

ossocano

ossonano

ossecano

tiirano

tietano

tiolano (tetraidro tiofene)

tiano (tetraidro tiopirano)

tiepano

tiocano

tionano

tiecano

Negli eterociclici completamente insaturi vi possono comunque essere atomi di carbonio saturi (uniti agli atomi di carbonio adiacenti con legami semplici). Tali atomi sono individuati aggiungendo il prefisso H al nome del composto, preceduto dal numero indicante la loro posizione. Gli atomi dellanello vanno numerati a partire dalleteroatomo, il quale prende il numero 1 ed in modo che leventuale atomo di carbonio saturo prenda il numero pi basso possibile.

Eterociclici azotati insaturi (esempi)

1H-azirina

2H-azirina

azete

1H-azolo (1H-pirrolo)

2H-azolo (2H-pirrolo)

3H-azolo (3H-pirrolo)

azina (piridina)

1H-azepina

2H-azepina

3H-azepina

4H-azepina

azocina

1H-azonina

2H-azonina

3H-azonina

azecina

Eterociclici non azotati insaturi (esempi)

ossirene

2H-ossete

ossolo (furano)

2H-ossina (2H-pirano)

4H-ossina (4H-pirano)

ossepina

2H-ossocina

ossonina

tiirene

2H-tiete

tiolo (tiofene)

4H-tiina (4H-tiopirano)

tiepina

4H-tiocina

tionina

2H-tiecina

Gli eterociclici parzialmente saturi, che contengono cio un numero di doppi legami non cumulati inferiore al numero massimo possibile, possono essere indicati aggiungendo i prefissi diidro (se manca un doppio legame) tetraidro (se mancano due doppi legami) esaedro (se mancano tre doppi legami) e cos via, preceduti dal numero che indica la posizione degli atomi di carbonio saturi.

Eterociclici parzialmente saturi (esempi)

1H-fosfepina (saturo)

2,3-diidro-1Hfosfepina (parz.saturo)

2,5-diidro-1Hfosfepina (parz.saturo)

2,3,4,7tetraidro-1Hfosfepina (parz.saturo)

Se nellanello sono presenti pi eteroatomi uguali si usano i consueti prefissi mono-, di-, trietc... , come ad esempio ditia-, triaza-, tetraossaSe nellanello sono presenti pi eteroatomi vanno citati seguendo il seguente ordine di priorit decrescente ossa > tia > selena > tellura > aza > fosfa > arsa e nel nome si condensano i prefissi. Cos ad esempio, il prefisso tiaza- indica la presenza di un atomo di azoto ed uno di zolfo, il prefisso ossadiaza- la presenza di un atomo di ossigeno e due di zolfo. Gli atomi dellanello vanno numerati in modo che leteroatomo a maggior priorit prenda il numero 1 e gli altri eteroatomi prendano il numero pi basso possibile

1,3-diossano

1,3,5-triazinano

2H-1,3,4-ossadiazina

1,4,2-ditiaazinano

1,2,4-tellurafosfarsolo

Gli eterociclici costituiti da pi anelli condensati di cui uno solo eterociclico. si denominano considerandoli come derivanti da un ciclo base eterociclico , sul quale sono innestati uno o pi cicli; questi ultimi, nel nome, costituiscono il prefisso. Si possono considerare cicli base anche anelli policiclici aventi un nome tradizionale consacrato dalluso Nome tradizionale Antracene Benzene Furano Imidazolina Imidazolo Naftalene Ossazolo Pirano Pirazina Pirazolina Piridina Nome IUPAC Antracene Benzene Ossolo 1,4,5H-1,3-diazolo 1H-1,3-diazolo naftaline 1,3-ossazolo 2H-ossina 1,4-diazina 1,2H-1,2-diazolo azina prefisso antrabenzofuroimidazolinoimidazolonaftoossazolopiranopirazinopirazolinopirido-

dibenzo-azina (dibenzo-piridina) (acridina)

dibenzo-1,4-diossina

Quando tanto il ciclo base quanto quelli usati come prefissi sono eterociclici, come ciclo base si sceglie preferibilmente:

1. 2. 3. 4.

Il Il Il Il

composto composto composto composto

contenente, nellordine azoto, ossigeno, zolfo (esempio I) contenente lanello pi grande (esempio II). contenente il maggior numero di eteroatomi (esempio III). contenente il maggior numero di anelli (esempio IV)

I esempio

II esempio

III esempio

IV esempio

ossolo-azina (furo piridina)

1,2,3-triazolo-azina

pirido-1,4-diazina (pirido-pirazina)

benzo [f]chinolina

Per indicare i luoghi in cui avvenuta la condensazione degli anelli, si adottano lettere e numeri. I lati del ciclo base si contrassegnano con le lettere a, b, c, ecc. Si inizia dalla posizione 1 leggendo in senso orario o antiorario affinch risulti il minor numero possibile di lettere. In un anello pentatomico i lati sono a (lati 1-2 e 1-5), b (2-3 e 4-5) e c (3-4). In un anello esatomico i lati sono a (1-2 e 1-6), b (2-3 e 5-6) e c (3-4 e 4-5).

benzo[b]azina (chinolina)

benzo[c]azina (isochinolina)

benzo[b]ossolo (cumarone)

benzo[c]ossolo (isocumarone)

Quando il ciclo base biciclico vi sono anche i lati f (5-6), g (6-7) e h (7-8)

benzo[g]chinolina

benzo[h]chinolina

Quando una posizione di condensazione occupata da un eteroatomo i nomi del ciclo base e del prefisso si scelgono come se entrambi contenessero leteroatomo.

2H-azina[1,2a]azina