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INSTALLAZIONE USO E MANUTENZIONE (da conservarsi a cura dell'utente) 11270 - 11/02 RES

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INSTALLAZIONEUSO E MANUTENZIONE(da conservarsi a cura dell'utente)11270 - 11/02

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INFORMAZIONI GENERALIIntroduzioneIl libretto istruzioni costituisce parte integrante ed essenziale del prodotto e dovrà essere consegnato all'utilizzatore.Leggere attentamente le avvertenze contenute nel libretto in quanto forniscono importanti indicazioni riguardanti la sicurezza di installazione,d'uso e manutenzione.Conservare con cura il libretto per ogni ulteriore consultazione.Questo manuale fornisce un riepilogo di tutto ciò che deve essere osservato in fase di installazione, manutenzione ed uso, delle caldaieUNICAL, gamma RES.Scelta della caldaiaPer una scelta ed una applicazione corretta delle caldaie RES bisogna attenersi alle istruzioni contenute qui di seguito.InstallazioneL'installazione delle caldaie e degli equipaggiamenti ausiliari, relativi all'impianto di riscaldamento, deve essere conforme a tutte le norme eregolamentazioni attuali ed a quanto previsto dalla legge.L'installazione e l'avviamento delle caldaie e del relativo impianto di riscaldamento, devono essere eseguiti da personale autorizzato e profes-sionalmente qualificato.Per personale professionalmente qualificato si intende quello avente specifica competenza tecnica nel settore dei componenti di impianti diriscaldamento ad uso civile e produzione di acqua calda ad uso sanitario e, in particolare, i Centri di Assistenza autorizzati dal costruttore.Primo avviamentoLo scopo principale del primo avviamento, è di verificare il buon funzionamento di tutti i dispositivi di sicurezza e controllo.Prima di lasciare l'impianto, la persona incaricata del primo avviamento, deve controllare la caldaia per almeno un ciclo completo di lavoro.GaranziaLa garanzia della caldaia è vincolata alle informazioni contenute in questo manuale ed ogni inosservanza o modifica la renderà nulla.NormativeL'installatore deve rispettare le regolamentazioni locali in materia di locale caldaia, dispositivi di sicurezza, camino, linee di adduzione delcombustibile, impianti elettrici e tutte le altre disposizioni locali e istruzioni di sicurezza.ApprovazioniLe caldaie UNICAL modello RES sono state provate ed approvate CE, da parte del TÜV e del DVGW (GERMANIA) che hanno riconosciuto aqueste caldaie, la conformità alle seguenti direttive:- Direttiva apparecchi a gas (90/396 CEE), obbligatoria dal 1/1/96.- Direttiva rendimenti (92/42 CEE), obbligatoria dal 1/1/98.- La conformità alla direttiva bassa tensione (73/23 CEE), obbligatoria dal 1/1/97 è stata verificata ed accertata dal TÜV.Targhetta dati tecnici e numero di fabbricaLa targhetta dati tecnici applicata al fianco destro, fa riferimento ad un numero di fabbrica stampigliato su una targhettina d'alluminio rivettataalla piastra tubiera anteriore nell'angolo inferiore sinistro.UtilizzazioneQueste caldaie devono essere usate per il riscaldamento dell'acqua ad una temperatura che non superi quella di ebollizione nellecondizioni di installazione.

COSA PREVEDE LA LEGGE

Sicurezza(1) LEGGE 5 marzo 1990 N° 46 e relativo

regolamento applicativo D.P.R. 447 del6 dicembre 1991 (e successive modi-ficazioni).Norme per la sicurezza degli impiantiCAMPO DI APPLICAZIONE: senza li-miti di potenzialità termica.

(2) NORMA UNI-CIG 7129, gennaio 2001.Impianti a gas per uso domestico ali-mentati da rete di distribuzione.Progettazione, installazione e manu-tenzione.CAMPO DI APPLICAZIONE: potenzia-lità termica inferiore a 35 kW (30.000kcal/h).

(3) NORMA UNI EN 676, novembre 1998.Bruciatori di gas ad aria soffiata.Prescrizioni di sicurezza.CAMPO DI APPLICAZIONE: senzalimiti di potenzialità termica.

(4) CIRCOLARE MIN. INT. N°68 del 25novembre 1969.Norme di sicurezza per impianti ter-mici a gas di rete.CAMPO DI APPLICAZIONE: potenzia-lità termica superiore a 35 kW (30.000kcal/h).

(5) CIRCOLARE MIN. INT. N°73 del 29luglio 1971.Impianti termici ad olio combustibile ea gasolio.CAMPO DI APPLICAZIONE: potenzia-lità termica superiore a 35 kW (30.000kcal/h).

(6) D.M. 1 dicembre 1975.Norme di sicurezza per apparecchicontenenti liquidi caldi sotto pressione.CAMPO DI APPLICAZIONE: potenzia-lità termica superiore a 35 kW (30.000kcal/h).

(7) D.L. N° 93 del 25 febbraio 2000.Attuazione della direttiva 97/23/CE(P.E.D.) in materia di attrezzature apressione.CAMPO DI APPLICAZIONE: apparec-chi alimentati a combustibili liquidi (naf-ta, gasolio, olio combustibile) e solidi.

(8) Norma UNI 10412 del dicembre 1994.Impianti di riscaldamento ad acqua cal-da. Prescrizioni di sicurezza.CAMPO DI APPLICAZIONE: potenzia-lità termica superiore a 35 kW (30.000kcal/h).

(9) Norma UNI 10847 del marzo 2000.Impianti fumari singoli per generatorialimentati con combustibili solidi e li-quidi. Manutenzione e controllo. Linee

guida e procedure.CAMPO DI APPLICAZIONE: impianti ali-mentati con combustibili solidi e liquidi.

Inquinamento(10) LEGGE 13 luglio 1966 N°615 e relati-

vo regolamento applicativo D.P.R. 1391del 22 dicembre 1970 (e successivemodificazioni).Provvedimenti contro l'inquinamentoatmosferico (impianti alimentati concombustibili solidi e liquidi).CAMPO DI APPLICAZIONE: potenzia-lità termica superiore a 35 kW (30.000kcal/h).

Risparmio energetico(11) LEGGE 9 gennaio 1991 N°10 e relati-

vo regolamento applicativo D.P.R. 412del 26 agosto 1993 (e successive mo-dificazioni).Norme per l'attuazione del Piano Ener-getico Nazionale in materia di uso ra-zionale dell'energia, di risparmio ener-getico e di sviluppo delle fonti rinnova-bili di energia.CAMPO DI APPLICAZIONE: senza li-miti di potenzialità termica.

ATTENZIONELaddove la caldaia funzioni con bruciatore a gas, ad aria soffiata, l'apparecchio, non appartenendo ad alcuna categoria tra quelle contemplateal II allegato al Decreto Legislativo 93 del 25/02/2000 (Attuazione della Direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature a pressione), ed essendoinoltre contemplato dalla Direttiva 90/396/CEE (Apparecchi a gas - recepita in Italia con DPR 661 del 15 novembre 1996) a cui fa riferimentol'art. 1 comma 3 paragrafo “f.5”, risulta escluso dal campo di applicazione del decreto stesso.

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Componenti compresi nella fornitura

VASO ESPANSIONE RISCALDAMENTO

BRUCIATORE A GASOLIO

BRUCIATORE A GAS

CALDAIA A TEMPERATURA SCORREVOLE 40÷80 °C

BOLLITORE SMALTATO (2 MANI)

BOLLITORE ISOLATO TERMICAMENTE, CONPOLIURETANO - GUSCI ASPORTABILI

VASO ESPANSIONE SANITARIO

CIRCOLATORI

RUBINETTO CARICAMENTO IMPIANTO

DISCONNETTORE ALIMENTAZIONE IDRICA

VALVOLE DI SICUREZZA

RACCORDO PER COMBUSTIBILE

Accessori a richiesta

MODELLO CON BRUCIATORE STANDARD RES 27 RES 27 X RES 27 GAS

MODELLO CON BRUCIATORE STAGNO RES 27 S RES 27 XS RES 27 S GAS

RUBINETTI SCARICO

VALVOLE DI RITEGNO

IMBALLO IN CARTONE PALLETTIZZATO

GASOLIOGAS

105 l

IMPIANTOCARICA BOLLITORE

CALDAIA 3 barBOLLITORE 6 bar

CALDAIABOLLITORE

IMPIANTOSERPENT. BOLLITORE

QUADRO ELETTRICO STANDARD

QUADRO ELETTRICO CON TERMOREGOLAZIONE*

* VERSIONE “T”

SENZA PRERISC.

CON PRERISC.

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CARATTERISTICHE TECNICHECOSTRUTTIVE - DIMENSIONALI ....................... pag. 51.1 Camera di combustione ......................................................... pag. 51.2 Percorso fumi .......................................................................... pag. 51.3 Deflettori fumi ......................................................................... pag. 51.4 Isolamento .............................................................................. pag. 61.5 La porta ................................................................................... pag. 61.6 Dimensioni e collegamenti idraulici ....................................... pag. 71.7 Componenti principali ............................................................. pag. 71.8 Caratteristiche idrauliche dei circolatori ................................ pag. 81.9 Campo di lavoro bruciatore di gasolio ................................... pag. 81.10 Campo di lavoro bruciatore di gas ......................................... pag. 81.11 Collegamento aspirazione bruciatore stagno ....................... pag. 9

INSTALLAZIONE ............................................................... pag. 92.1 Imballo ..................................................................................... pag. 92.2 Trasporto ................................................................................. pag. 92.3 Posizionamento in centrale termica ...................................... pag. 102.4 Impianto di alimentazione gasolio ......................................... pag. 10

2.4.1 Alimentazione a due tubi .............................................. pag. 112.5 Impianto di alimentazione gas ............................................... pag. 112.6 Collegamenti idraulici con il bollitore ..................................... pag. 122.7 Collegamenti idraulici impianto di riscaldamento ................. pag. 122.8 Collegamenti idraulici impianto di riscaldamento (versione

RES T con termoregolazione) ............................................... pag. 132.9 Collegamento del quadro elettrico ......................................... pag. 132.10 Collegamento delle sonde con pannello elettronico ............. pag. 142.11 Posizionamento dei bulbi degli strumenti .............................. pag. 142.12 Montaggio capillari quadro con termoregolazione ................ pag. 152.13 Allacciamento alla canna fumaria .......................................... pag. 152.14 Collegamenti idraulici ............................................................. pag. 16

2.14.1 Caratteristiche dell'acqua di alimentazione ............... pag. 162.14.2 Collegamento dei tubi di mandata e ritorno impianto ... pag. 162.14.3 Riempimento/scarico della caldaia e del bollitore ..... pag. 162.14.4 Collegamento delle valvole di sicurezza .................... pag. 16

PANNELLO STRUMENTI ........................................... pag. 173.1 Presentazione pannello elettronico ....................................... pag. 203.2 Collegamento delle sonde della termoregolazione ............... pag. 203.3 Collegamenti elettrici e idraulici impianto riscaldamento

(con pannello elettronico) ....................................................... pag. 213.4 Programmazione termoregolatore ......................................... pag. 21

AVVIAMENTO E MARCIA .......................................... pag. 234.1 Deflettori fumi ......................................................................... pag. 234.2 Controlli preliminari ................................................................. pag. 234.3 Prima accensione ................................................................... pag. 234.4 Conduzione della caldaia ....................................................... pag. 244.5 Spegnimento della caldaia ..................................................... pag. 24

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ACCESSORI A RICHIESTA ...................................... pag. 255.1 Disconnettore idrico ............................................................... pag. 255.2 Vaso espansione impianto sanitario ...................................... pag. 25

LEGISLAZIONE E AVVERTENZE ....................... pag. 266.1 Avvertenze generali ................................................................ pag. 266.2 Caldaie per bruciatori ad aria soffiata ................................... pag. 266.3 Alimentazione elettrica ........................................................... pag. 276.4 Alimentazione idrica ............................................................... pag. 276.5 Avvertenze particolari per l'uso del gas ................................ pag. 27

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1.1 - CAMERADI COMBUSTIONE

La caldaia RES ha una camera di combu-stione secca a inversione di fiamma.Le pareti che si affacciano alla fiamma nonsono raffreddate direttamente dall'acqua, percui la loro temperatura è più elevata rispettoa quella delle pareti bagnate.Di conseguenza si ottengono combustionimigliori, minor imbrattamento delle superficidi scambio anche grazie alla turbolenza pro-vocata dall'inversione di fiamma.Il fondo del focolare e la porta anteriore sonoprotetti da una gettata refrattaria.La fiamma non vede in alcun caso parti ba-gnate direttamente dall'acqua.Il focolare è privo di elementi mobili quali ci-lindri di acciaio inossidabile o di fibra che neltempo potrebbero facilmente deteriorarsi.

CARATTERISTICHE TECNICHECOSTRUTTIVE-DIMENSIONALI

1.3 - DEFLETTORI FUMI

All'accensione del bruciatore, la temperatu-ra dei fumi aumenta gradualmente sino a rag-giungere la temperatura di regime.Durante tale periodo transitorio, la tempera-tura dei fumi può essere inferiore al punto dirugiada.Allo scopo di accelerare la messa a regime,nei canali fumo sono posizionati dei partico-lari deflettori di flusso in modo da minimizza-re la formazione di condensa all'avviamentodel bruciatore.I deflettori permettono, inoltre di regolare latemperatura dei fumi al camino (vedi para-grafo 4.1).

fig. 2

1.2 - PERCORSO FUMI

I gas caldi della combustione percorrono deicanali dove la superficie esposta ad essi è

maggiore di quella esposta all'acqua.L'aumento della temperatura delle paretidi scambio,conseguente al maggior flussotermico determinato dall'estensione dellesuperfici lato acqua, ostacola la formazione

di condensa.Al fine di contenere le dilatazioni termichedelle superfici esposte ai soli fumi, i canalisono stati dotati di opportuni giunti di dilata-zione con tagli rompitratta.

fig. 1

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1.4 - ISOLAMENTO

L'isolamento della caldaia e del bollitore èottimizzato allo scopo di minimizzare le di-spersioni di calore verso l'ambiente.L'isolamento della caldaia è ottenuto median-te materassini di lana minerale dello spes-sore di 60 mm che ricoprono interamente ilcorpo (fig. 3).L'isolamento del bollitore è realizzato me-diante semi-coppelle in schiuma di poliu-retano espanso esente da C.F.C..Il mantello della caldaia è costituito da sin-goli pannelli in lamiera verniciata a polveriepossipoliesteri.

fig. 4

fig. 3

1.5 - LA PORTA

La porta anteriore è isolata da un materassi-no di lana minerale dello spessore di 30 mm(pos. 1, fig. 4) sostenuto da un pannello inlamiera (pos. 2).

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1.6 - DIMENSIONI E COLLEGAMENTI IDRAULICI

T8. Ricircolo e sicurezza sanitario Ø 3/4" F.T9. AnodoT10. Guaina termostato boilerT11. Attacco per presa aria bruciatore stagno Ø 80

Legenda:T1. Mandata riscaldamento R1"T2. Ritorno riscaldamento R 1"T3. Valvola di sicurezza caldaia Rp ½"T4. Attacco camino Ø 130T5. Scarico caldaia Rp ½"T6. Uscita acqua calda sanitaria Rp 3/4"T7. Entrata acqua fredda Rp 3/4" fig. 5

Potenzautile

kWkcal/h

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Tipo

Tutte leversioni

6 235

Pesocon imballi

e bruciatore

kg

Pressionemax. es.bollitore

bar

Pressionemax. es.caldaia

bar

4

Perdite dicarico latoacqua (*)

mm c.a.

200

Produzioneacqua

sanitariada 15° a 45°C

litri/h

660

Capacitàbollitore

litri

105

Capacitàcaldaia

litri

15

Potenzafocolare

kWkcal/h

16÷30,813760÷26490

17,7÷34,815220÷29930

(*) Perdite di carico corrispondenti alla portata relativa ad un salto termico di 15K.

1.7 - COMPONENTIPRINCIPALI

fig. 6

1 Corpo caldaia2 Porta con isolamento3 Pannello elettrico4 Bruciatore5 Bollitore smaltato6 Anodo7 Flangia ispezione bollitore8 Isolamento bollitore

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1.8 - CARATTERISTICHEIDRAULICHE DEICIRCOLATORI

I gruppi termici “RES” montano di serie uncircolatore per l'impianto riscaldamento edun circolatore per lo scambiatore del bollitore.Il circolatore è regolabile nella prevalenza eportata da un selettore di velocità già incor-porato. Le caratteristiche di portata e preva-lenza del circolatore nelle diverse velocità,sono riportate in fig. 7.

DIAGRAMMA PREVALENZA DEL CIRCOLATORE

1.9 - CAMPO DI LAVOROBRUCIATOREDI GASOLIO(secondo EN 267)

1.10-CAMPO DI LAVOROBRUCIATORE DI GAS

fig. 8

fig. 7

fig. 9

velocità 3

velocità 1

velocità 2

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2.2 - TRASPORTO

Per rimuovere la caldaia dal pallet, procede-re nel seguente modo:A) smontare il pannello frontale pos.1;B) svitare di qualche giro le due viti pos.2

che fissano la caldaia al bancale;C) sollevare la caldaia per mezzo dell'apposi-

to gancio dopo aver tolto il tappo in plasti-ca pos.3 e, dopo aver messo la caldaia nellaposizione definitiva, serrare a fondo le vitipos.2, verificando il corretto montaggio delpannello frontale pos. 1.Eventualmente registrare i due fianchispostandoli lateralmente con le due vitipos. 2, allentate.

fig. 12

2 INSTALLAZIONE

2.1 - IMBALLO

La caldaia viene consegnata mantellata al-l'interno di un cartone pallettizzato.Si consiglia di trasportarla così imballata ilpiù vicino possibile al luogo di installazione.Non lasciare gli elementi che compongonol'imballo alla portata dei bambini, in quantopotenziali fonti di pericolo.

fig. 11RES

A B C DIMENSIONI

720 880 1240

1.11-COLLEGAMENTOASPIRAZIONEBRUCIATORE STAGNO

Le caldaie RES possono essere fornite inallestimento stagno “S”.Pertanto questi modelli monteranno di se-rie un tubo flessibile di aspirazione aria col-legato tra il bruciatore e lo schienale dellacaldaia con un attacco posteriore di Ø 80 mm(fig. 10) per la presa dell'aria di combustionedall'esterno dell'ambiente.

fig. 10

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2.3 - POSIZIONAMENTO INCENTRALE TERMICA

I gruppi termici RES avendo potenzialità infe-riore a 30000 kcal/h (35 kW) non sono soggettia particolari norme relative al locale caldaiapertanto possono essere installati ovunque,purché si rispettino le regole dell'arte e vi siaun buon ricambio d'aria: condizione ideale perla sicurezza e la buona combustione.

N.B.I gruppi termici RES sono completi di tutti icomponenti necessari al funzionamento, alcontrollo e alla sicurezza dell'impianto. Talicomponenti sono stati raggruppati sotto lamantellatura nella parte destra. Pertanto èopportuno nella installazione mantenere unadistanza tra il generatore (parte destra) e ilmuro di almeno 400 mm per permettere unacorretta manutenzione delle apparecchiature.

2.4 - IMPIANTO DIALIMENTAZIONEGASOLIO

Le dimensioni delle tubazioni (diametro/lun-ghezza) sono in relazione con il tipo di im-pianto (a uno/due tubi, in aspirazione/cadu-ta) e con le caratteristiche della pompa. Latabella e il diagramma, indicano la massimalunghezza consentita (in metri) di una lineadi aspirazione in funzione di:- dislivello (H) tra pompa e il serbatoio- portata dell'ugello (Gph)- diametro interno del tubo (d) per una pres-sione atmosferica normale (livello del mare)e un vuoto di 0,45 bar. La lunghezza indicataconsidera il montaggio di 4 gomiti ad angoloretto, una valvola di blocco ed una valvola dinon-ritorno.Se il vuoto in pompa supera 4 m, posare unapompa di servizio. L'installazione deve es-sere conforme alla buona regola dell'arte.

ALIMENTAZIONE MONOTUBO(CADUTA)Si raccomanda di evitare, per quanto possi-bile, questa soluzione poiché è noto che essa

fig. 14

H(m)

d

L (m)

RES0,6 gph - 2 l/h

6 mm 8 mm 10 mm

0 26 97 100

0,5 46 100 100

1 67 100 100

1,5 88 100 100

2 100 100 100

2,5 100 100 100

3 100 100 100

3,5 100 100 100

4 100 100 100

4,5 100 100 100

5 100 100 100

può originare notevoli disfunzioni al brucia-tore se non è realizzata in modo perfetto.Prevedere idonei spurghi dell'aria nei puntipiù alti della tubazione ed evitare il formarsidi sacche d'aria.

Impianto alimentazione del gasolio a caduta

fig. 13

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2.4.1 - ALIMENTAZIONE A DUE TUBI

Se la lunghezza totale supera 60 m, installa-re una pompa di servizio.

fig. 15 fig. 16

2.5 - IMPIANTO DIALIMENTAZIONE GAS

PRESSIONE - PORTATA TERMICA

P0 = Pressione al pressostato gas

fig. 17

per rampa con n. 2 VE sic.P2 = Pressione al collettore.

Le pressioni sono misurate con il bruciatorein funzione e si intendono con pressione incamera di combustione 0 mm c.a.Se la camera è in pressione, la pressionenecessaria per ottenere la portata di gasdesiderata è quella del diagramma più il va-lore della pressione in camera.

Impianto alimentazione del gasolio in aspirazione

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2.6 - COLLEGAMENTIIDRAULICI CONIL BOLLITORE

fig. 18

I collegamenti caldaia/bollitore sono ottenutimediante tubi in rame con interposta unapompa di ricircolo.

1 Pompa di ricircolo scambiatore bollitore2 Tubo di mandata allo scambiatore3 Valvola di ritegno completa di sfiato aria (non

visibile nel disegno)4 Rubinetto di carico caldaia5 Tubo di collegamento carico caldaia6 Tubo di mandata allo scambiatore7 Tubo di ritorno in caldaia dallo scambiatore8 Tubo collegamento vasi di espansione9 Vasi di espansione impianto

2.7 - COLLEGAMENTIIDRAULICI IMPIANTODI RISCALDAMENTO

fig. 19

La circolazione dell'acqua nell'impianto di ri-scaldamento è ottenuta mediante una pom-pa di circolazione montata sulla tubazionedi ritorno.Una valvola di ritegno a valle della pompa,impedisce la circolazione naturale dell'acquanell'impianto.

1 Pompa impianto riscaldamento2 Ghiera fissaggio tubo ritorno3 Tubo di ritorno impianto4 Valvola di ritegno con sfiato5 Tubo di ritorno impianto

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2.8 - COLLEGAMENTIIDRAULICI IMPIANTODI RISCALDAMENTO(versione RES T contermoregolazione)

fig. 20

Rispetto alla versione base, nella versione“con termoregolatore”, la pompa viene forni-ta separatamente, poiché questa deve es-sere montata a valle della valvola miscelatri-ce, che non è di nostra fornitura.Il collegamento elettrico della pompa impian-to e della valvola miscelatrice al quadro, inquesto caso, sarà realizzato come indicatoal dettaglio “B” punto 2.9 (collegamento delquadro elettrico).

1 Distanziale2 Ghiera fissaggio tubo di ritorno3 Tubo di ritorno impianto4 Valvola di ritegno con sfiato5 Tubo di ritorno impianto

fig. 21

2.9 - COLLEGAMENTO DELQUADRO ELETTRICO

Il quadro elettrico della RES è predisposto alcollegamento alla rete elettrica mediante spi-ne e controspine fissate sullo schienale delmantello.Dettaglio “A”:

nella versione base, è possibile collegarela caldaia alla rete attraverso la spinapos.1 (nera) ed il termostato ambiente at-traverso la spina pos. 2 (marrone).

Dettaglio “B”:nella versione elettronica, è possibile col-legare la caldaia alla rete attraverso laspina pos. 1 (nera), la pompa impianto at-traverso la spina pos. 3 (verde) e le son-de del termoregolatore, alla morsettierafissata sotto il quadro elettrico, secondolo schema indicato in fig. 31.La valvola miscelatrice ed una eventualeseconda pompa impianto (purché abbina-ta ad una seconda sonda ambiente), tut-te non di nostra fornitura, dovranno inve-ce essere collegate al pannello di coman-do, attraverso le spine a 4 poli e a 3 poli,fissate sotto il quadro elettrico.

N.B. La sonda di mandata si installa solo seviene montata la valvola miscelatrice, edin questo caso deve essere posizionata avalle della valvola stessa.

Tutte le spine di collegamento al quadro elet-trico, sono fornite nel sacchetto accessori.

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2.10-COLLEGAMENTO DELLESONDE CON PANNELLOELETTRONICO

Il pannello della RES T è predisposto al col-legamento delle sonde (esterna, di manda-ta, ambiente 1, una eventuale sonda ambien-te 2) attraverso una morsettiera (pos. 1) edal collegamento della valvola miscelatrice eduna eventuale seconda pompa impianto at-traverso le prese a 4 poli e 3 poli, rispettiva-mente (pos. 2 e 3).La spina a 4 poli per il cablaggio del cavodella valvola miscelatrice, è fornita nel sac-chetto accessori.

2.11-POSIZIONAMENTODEI BULBIDEGLI STRUMENTI

Nel caso in cui si sia costretti per motivi dimanutenzione a smontare il quadro elettri-co, prestare attenzione ad estrarre tutte lesonde termostatiche poste nei pozzetti sulcorpo caldaia.Le sonde dei termostati andranno riposizio-nati nei pozzetti nel modo indicato in fig. 23.Montare nell'ordine nel pozzetto inferiore, ilbulbo del termostato di produzione acquacalda (1), del termostato di sicurezza (2) edel termostato di regolazione (3), bloccarequindi i capillari con la molletta di sicurezza(4).Montare nel pozzetto superiore, il termome-tro acqua di caldaia (5) ed il termostato diminima (6), fissare i bulbi con la molletta dicontatto (7) e bloccare i capillari con la mol-letta di sicurezza (4).

fig. 22

5 Termometro acqua di caldaia6 Termostato di minima7 Molletta di contatto8 Idrometro fig. 23

1 Termostato produzione acqua calda2 Termostato di sicurezza3 Termostato di regolazione4 Molletta di sicurezza

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2.13 - ALLACCIAMENTO ALLA CANNA FUMARIA

Il camino ha un'importanza fondamentaleper il buon funzionamento di una caldaia.A causa della bassa temperatura che i fumiraggiungono nel funzionamento intermitten-te è necessario che il camino sia perfetta-

fig. 24

1 Sonda di caldaia2 Termostato di sicurezza3 Termostato di regolazione4 Molletta di sicurezza5 Termometro acqua di caldaia6 Termostato di minima7 Molletta di contatto

fig. 25

2.12-MONTAGGIO CAPILLA-RI QUADRO CON TER-MOREGOLAZIONE

Nel caso in cui si sia costretti per motivi dimanutenzione a smontare il quadro elettri-co, prestare attenzione ad estrarre tutte lesonde termostatiche poste nei pozzetti sulcorpo caldaia.Le sonde dei termostati andranno riposizio-nate nei pozzetti nel modo indicato in fig. 24.Montare nell’ordine nel pozzetto inferiore, lasonda di caldaia (1), i bulbi del termostato disicurezza (2) e del termostato di regolazio-ne (3), bloccare quindi i capillari con la mol-letta di sicurezza (4).Montare nel pozzetto superiore, il termome-tro acqua di caldaia (5) ed il termostato diminima (6), fissare i bulbi con la molletta dicontatto (7) e bloccare i capillari con la mol-letta di sicurezza (4).

Per posizionare il bulbo del termostato bolli-tore, agire nel seguente modo (fig. 25):- smontare il pannello anteriore tirandolo

frontalmente.- Inserire la sonda boiler (2) nel pozzetto

posto sulla flangia del bollitore stesso as-sieme al bulbo del termometro bollitore (1).

- Si raccomanda di inserire fino in fondo idue bulbi nel pozzetto (per massimizzarela sensibilità delle sonde).

- Bloccare i due capillari con la molletta (3).

1 Termometro bollitore2 Sonda bollitore3 Molletta di sicurezza

8 Sensore di pressione per manometro9 Eventuale sonda di mandata

mente impermeabile alla condensa dei pro-dotti della combustione e costruito con ma-teriali idonei resistenti alla corrosione.I vari giunti devono essere ben sigillati inmodo da impedire l'ingresso di aria con con-seguente aumento della possibilità di forma-zione di condensa.Deve essere altresì impedito che eventualecondensa o acqua piovana provenienti dal

camino, possano arrivare alla camera fumodella caldaia.Per quanto riguarda la sezione e l'altezza delcamino, è necessario fare riferimento alle re-golamentazioni nazionali e locali in vigore.Nel tratto di collegamento tra caldaia e can-na fumaria, si devono prevedere idonei puntidi misura per la temperatura fumi e l'analisidei prodotti della combustione.

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2.14-COLLEGAMENTIIDRAULICI

fig. 26

C CaldaiaB BollitorePi Pompa impiantoPb Pompa bollitorePr Pompa di ricircolo acqua sanitaria

(non fornita)Vs1 Valvola di sicurezza caldaia tarata a 3 barVs2 Valvola di sicurezza bollitore tarata a 6 barVe1 Vaso espansione impianto riscaldamentoVe2 Vaso espansione sanitario (optional)

Nella fig. 26 è riportato lo schema tipo di con-nessione della caldaia all'impianto di riscalda-mento e per la produzione di acqua caldasanitaria.Si ricordi che le caldaie RES sono a circola-zione forzata.

2.14.1-CARATTERISTICHEDELL'ACQUADI ALIMENTAZIONE

- Le caratteristiche chimico fisiche dell'ac-qua dell'impianto e di reintegro, sono fon-damentali per il buon funzionamento e lasicurezza della caldaia.

- Fra gli inconvenienti causati da cattivequalità dell'acqua d'alimentazione il piùgrave e il più frequente è l'incrostazionedelle superfici di scambio termico.

- Meno frequente ma ugualmente grave èla corrosione delle superfici lato acqua ditutto il circuito.

- È noto che le incrostazioni calcaree a

causa della loro bassa conduttività termi-ca riducono lo scambio termico così cheanche in presenza di pochi millimetri, sideterminano dannosissimi surriscalda-menti localizzati.

- È consigliabile effettuare un trattamentodell'acqua nei seguenti casi:

A- elevata durezza dell'acqua disponibile (su-periore a 20°f).

B- impianti molto estesi.C- grandi quantità d'acqua reintegrata per

perdite.D- riempimenti successivi dovuti a lavori di

manutenzione dell'impianto.- Per il trattamento delle acque di alimen-

tazione degli impianti termici è consiglia-bile rivolgersi a Ditte specializzate.

- Le stesse Ditte possono provvedere alladisincrostazione delle caldaie.Qualsiasi impianto necessita di nuove im-missioni di acqua a causa dell'evapora-zione, di modeste o consistenti perdite oper interventi di manutenzione.È quindi necessario valutare l'entità delreintegro per evitare l'insorgere di incon-venienti dovuti all'acqua non trattata.Allo scopo si consiglia di prevedere sulletubazioni di reintegro un contalitri per pic-cole portate.

Nota: qualsiasi danno provocato alla cal-daia dovuto alla formazione di incrosta-zioni o da acque corrosive, non sarà co-perto da garanzia.

2.14.4-COLLEGAMENTO DELLEVALVOLE DI SICUREZZA

Montare sull'attacco T3 della caldaia (ved. fig. 5)la valvola di sicurezza tarata a 3 bar.Montare sull'attacco T8 del bollitore, il nipploda ¾" con il T da ¾"x½"x¾" dati a corredo

sul cui attacco da ½" andrà montata la val-vola di sicurezza tarata a 6 bar.Si ricorda che lo scarico delle valvole di si-curezza dovrà essere convogliato in fogna-tura.Si ricorda che è vietato interporre tra caldaia,

o bollitore, e valvola di sicurezza, qualsiasitipo di intercettazione e si raccomanda diusare valvole regolate per intervento non ol-tre la pressione massima di esercizio con-sentita.

2.14.3-RIEMPIMENTO/SCARICODELLA CALDAIA EDEL BOLLITORE

A corredo vengono dati 2 rubinetti di scarico

da ½". Per caldaia, da avvitare sull'attaccoT5, e per bollitore da montare su un T dellatubazione d'ingresso acqua fredda al bollito-re, attacco T7.

2.14.2-COLLEGAMENTO DEI TUBI DIMANDATA E RITORNO IMPIANTO

Prima di collegare la caldaia all'impianto diriscaldamento, quest'ultimo deve essere in-teramente lavato.

Assicurarsi che sull'impianto ci sia un nume-ro sufficiente di sfiati.Nel collegare le tubazioni di mandata e ritor-no, evitare di creare sollecitazioni meccani-che sui tronchetti di collegamento.

La caldaia non è fatta per supportare le tu-bazioni dell'impianto; creare pertanto appo-siti supporti.A lavoro ultimato, verificare la tenuta di tutti icollegamenti idraulici.

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17

PANNELLO STRUMENTI3

fig. 27

31. Termometro caldaia32. Termometro bollitore33. Manometro

21. Termostato di esercizio22. Termostato di sicurezza a riarmo manuale23. Termostato bollitore

11. Interruttore generale (commutatore E/I)13. Spia di tensione14. Fusibile di linea

fig. 28

31. Termometro caldaia33. Manometro40. Termoregolazione

21. Termostato di esercizio22. Termostato di sicurezza a riarmo manuale23. Termostato bollitore

11. Interruttore generale13. Spia di tensione14. Fusibile di linea

RES (vedi schema a fig. 29)

RES T (con termoregolazione - vedi schema a fig. 30)

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SCHEMA ELETTRICO RES

R Relé di servizioF Fusibile generaleLB Eventuale ripetizione blocco bruciatoreM1 Spina per bruciatorePB Pompa bollitoreT.A. Termostato ambiente

IG Interruttore generale (commutatore E/I)TPA Termostato di precedenza produzione

acqua calda sanitariaTm Termostato di minimaL Lampada segnalazione tensioneTs Termostato di sicurezza a riarmo manuale

OR Eventuale contaore funzionamento bruciatoreM2 Spina alimentazione e termostato ambientePI Pompa impiantoTB Termostato bollitoreTr Termostato di esercizio fig. 29

Page 19: RES - Unical AG

19

SCHEMA ELETTRICO RES T (ELETTRONICA)

fig. 30

IG Interruttore generaleTs Termostato di sicurezza a riarmo manualeTr Termostato di esercizioTmin Termostato di minima

L Lampada segnalazione tensioneOR Eventuale contaore funzionamento bruciatoreF Fusibile generale

LB Eventuale ripetizione blocco bruciatorePb Pompa bollitore

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20

3.1 - PRESENTAZIONEPANNELLOELETTRONICO

Le caldaie RES T sono fornite di serie con unquadro elettrico di comando e controllo com-pleto di termoregolatore di tipo digitale conmicrocomputer interno, dotato di memoriapermanente.La gestione del gruppo termico è effettuatadalla centralina elettronica che, oltre a coman-dare direttamente il bruciatore e la pompaboiler, permette di controllare due distinte zonedi riscaldamento, predisponendo opportunicollettori di mandata e di ritorno.Il funzionamento automatico avviene sullabase dei dati rilevati dalle sonde di caldaia eboiler (già montate in fabbrica), dalla sonda dimandata (da montare solo in presenza di val-vola miscelatrice) e dalle sonde esterna edambiente.Varie sono le configurazioni impiantistiche cheil termoregolatore è in grado di controllare:- impianto ad una zona diretta senza valvo-

la miscelatrice: non va montata la sondadi mandata; la centralina comanda solo lapompa impianto.

- impianto ad una zona con valvola misce-latrice motorizzata: si deve montare la son-da di mandata (a valle della valvola misce-latrice); la centralina comanda la pompaimpianto e la valvola miscelatrice.

- impianto a 2 zone: una diretta ed una convalvola miscelatrice; la centralina control-la: la pompa impianto della zona diretta(purché venga installata una seconda son-da ambiente in questa zona), la valvolamiscelatrice e la pompa impianto dellazona miscelata.

Le sonde del termoregolatore (esterna e dimandata) sono comprese nella fornitura; lasonda ambiente 1, ambiente 2, la valvola mi-scelatrice ed il relativo motore di comando nesono escluse.

3.2 - COLLEGAMENTO DELLE SONDE DELLA TERMOREGOLAZIONE

Le sonde (esterna, di mandata e ambiente 1e 2) sono collegabili alla termoregolazioneattraverso una morsettiera posta sotto il pan-nello elettrico.Per accedervi, svitare la 2 viti laterali di fis-saggio del pannello elettrico e ribaltare ilpannello stesso come indicato al punto 2.10.

fig. 31

Page 21: RES - Unical AG

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3.3 - COLLEGAMENTI ELETTRICI E IDRAULICI IMPIANTO RISCALDAMENTO(CON PANNELLO ELETTRONICO)

fig.32

Nella fig. 32 è riportato lo schema tipo diconnessione della caldaia all'impianto di ri-scaldamento tramite valvola miscelatricemotorizzata comandata da centralina di ter-moregolazione climatica.Le connessioni elettriche delle sonde e delmotore della valvola miscelatrice (230 V) do-vranno rispettare rigorosamente le indica-zioni dello schema di cui a fig. 32.A tale proposito si ricorda che la valvola mi-scelatrice va collegata alla controspina qua-dripolare nera fissata sotto il pannello elet-trico (vedi punto 2.10).La pompa impianto viene fornita smontatain una scatola di cartone, in prossimità delbruciatore. Per il collegamento elettrico, ve-dere al punto 2.9 dettaglio “B”.

C CaldaiaB BollitorePi Pompa impiantoPb Pompa bollitorePr Pompa di ricircolo (non fornita)Vs Valvola di sicurezzaVe1 Vaso espansione impianto riscaldamentoVe2 Vaso espansione sanitario (optional)VmValvola miscelatriceM Motore di comando valvola miscelatriceSmSonda mandataSe Sonda esternaSa Sonda ambiente

N.B. collegare la sonda di mandata VFAS solo in presenza di valvola miscelatrice.

3.4 - PROGRAMMAZIONE TERMOREGOLATORE

Per quanto concerne la regolazione o la pro-grammazione del termoregolatore, si riman-da al libretto istruzioni allegato al termore-

golatore.Di seguito si riportano i parametri program-mati in fabbrica e pertanto "non modificabili"

ed i parametri modificabili dall' utente in basealle proprie esigenze.

Standard Valori dell'impiantoParametro Campo di impostazione

0203040506070809

12

131415

01 Temperatura esternaFunzionamento temporaneoTemperatura di mandata nominale circuito 1Temperatura di mandata reale circuito 1Temperatura di mandata nominale circuito 2Temperatura di mandata reale circuito 2Temperatura nominale caldaiaTemperatura reale caldaiaInfluenza sonda ambiente circuito 1

temperatura ambiente circuito 1Ottimizzazione del riscaldamento in funzione dellatemperatura ambiente circuito 2Anticipo massimoRelé temporizzato con consenso acqua sanitariaRitardo temperatura esterna

-----0/1 (disins/ins)

------------------------------0-200-20

0/1 (disins/ins)

0/1 (disins/ins)

0-3 ore0/1 (disins/ins)

0-3 ore

Solo visualizzazione0

Solo visualizzazioneSolo visualizzazioneSolo visualizzazioneSolo visualizzazioneSolo visualizzazione

10

1

201

Descrizione

1011

Influenza sonda ambiente circuito 2Ottimizzazione del riscaldamento in funzione della

10

1

Solo visualizzazione

PARAMETRI IMPOSTABILI DALL' UTENTE

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22

Standard Valori dell' impiantoN° Campo di regolazione

2122232425262728

293031323334

20 Immissioni del codice numericoCodice numericoCodice bus circuito riscaldamento 1 (HK1)Codice bus circuito riscaldamento 2 (HK2)Temperatura antigeloTemperatura max. di mandata circuito riscaldamento 1Temperatura max. di mandata circuito riscaldamento 2Distanza curve di riscaldamentoFunzione relé temporizzatore

Temperatura di attivazione per relé (vedi 28)Isteresi per relé supplementare (vedi 28)Blocco pompa di caricoFunzionamento in parallelo delle pompeProgramma antilegionellosiSonda esterna alimentazione tensione

(se nell' impostazione 0, 1 o 3 non è collegata alcunasonda, il relé viene attivato con il programma temporiz-zato per la pompa di circolazione)

0000-99990000-9999

0-150-15

(-5)°C - (+5)°C50°C - 110°C50°C - 110°C5 - 50 gradi

0-30: Aumento temperaturaacqua di ritorno in caldaia

1: Caldaia a comb. solidi2: Pompa collettore3: Collettore solare

10°C - 90°C2 gradi - 20 gradi*

0/1 (disins/ins)0/1 (disins/ins)0/1 (disins/ins)0/1 (disins/ins)

Parametro

-----

-----1-380455

0

51011

-----

10

PARAMETRI INSERITI IN FABBRICA(protetti da codice)

51 Temperatura massima della caldaia 50°C - 110°C52 Temperatura minima della caldaia 10°C - 60°C53 Aumento temperatura per acqua sanitaria 0°C - 50°C54 Avviamento semplificato 10°C - 50°C55 Limita minimo costante 0/1 (disins/ins)56 Temperatura isteresi caldaia (dinamica) 5 - 20 gradi57 Tempo isteresi caldaia (dinamico) 1 - 30 min58 Tempo di blocco per 2° bruciatore 0 - 30 min59 Isteresi fissa II - caldaia 2 - 20 gradi60 Ore fino al cambiamento sequenza caldaia 0 - 250 ore

8040204015101020

61 Avviamenti bruciatore 162 Tempo di funzionamento bruciatore 163 Avviamenti bruciatore 264 Tempo di funzionamento bruciatore 2

Parametri della valvola miscelatrice71 Tempo funz. valvola miscelatrice 1 (targh. motore 1)72 Tempo funz. valvola miscelatrice 2 (targh. motore 2)

Assistenza81 Controllo relé82 Controllo sonda85 Versione software E6

Parametri della caldaia

30 - 240 s30 - 240 s

secondo configurazionesecondo configurazione

120120

solo visualizzazionesolo visualizzazionesolo visualizzazionesolo visualizzazione

Avvio con relé bruciatoreAvvio con sonda temperatura esterna

solo visualizzazione

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23

AVVIAMENTO E MARCIA4

4.1 - DEFLETTORI FUMI

Le caldaie della serie RES sono fornite dideflettori fumi posti all'interno di ogni canalefumo.Ogni deflettore (part. A, fig. 33) è provvistodi alette aperte a 90° (part. B, fig.33).Il numero di alette effettivamente lasciateaperte permette di variare la temperatura deifumi al camino.È consigliabile al primo avviamento, dopoalmeno 30 minuti di funzionamento control-lare la temperatura dei fumi al camino chedeve risultare, con caldaia a circa 40°C, nonminore di 160°C.In caso contrario dovranno essere chiusedelle alette a partire dalla parte posteriore.La chiusura di ogni singola aletta (B), ese-

fig. 33

4.2 - CONTROLLIPRELIMINARI

Eseguiti i collegamenti idraulici, elettrici e delcombustibile alla caldaia, prima dell'avvia-mento consigliamo di controllare che:- I deflettori siano regolarmente posiziona-

ti in tutti i canali fumo.

guita su tutti i deflettori della caldaia, provo-ca mediamente un aumento della tempera-tura dei fumi al camino di circa 5°C.Nota: nel caso si debba procedere allachiusura delle alette, l'operazione deveessere eseguita su tutti i deflettori.

- L'impianto sia perfettamente pulito, sciac-quato e libero da parti solide.

- L'impianto risulti riempito d'acqua e com-pletamente disaerato.

- Le pompe funzionino regolarmente.- I collegamenti idraulici, elettrici e delle

sicurezze necessarie e del combustibilesiano stati eseguiti in conformità alle di-sposizioni nazionali e locali in vigore.

- Il voltaggio e la frequenza di rete sianocompatibili con il bruciatore e l'equipag-giamento elettrico della caldaia.

4.3 - PRIMA ACCENSIONE

- Aprire l'alimentazione del combustibile.- Mettere tutti gli interruttori del quadro di

comando in posizione OFF (spento) eportare al minimo il termostato di caldaia.

- Dare tensione al quadro elettrico tramitel'interruttore generale (pos. 11, fig. 27, 28).

- Creare una richiesta di calore da partedell'impianto.

Nota: La prima accensione del bruciatoredeve sempre essere eseguita sotto la re-sponsabilità di un bruciatorista qualifica-to inviato dal costruttore del bruciatore.In quest'occasione dovrà essere steso unrapporto completo delle prestazioni delbruciatore compilando gli appositi spaziallo scopo previsti nel libretto di impianto.Durante questa fase verificare che :

- Le connessioni con il camino risultino atenuta.

- Il camino risulti, alla base, in leggera de-pressione (almeno 2÷4 mm c.a.).

- Il bruciatore si accenda a regola d'arte esia tarato in base ai dati della caldaia.Con una buona regolazione del bruciato-re si dovranno mediamente ottenere i se-guenti valori, misurati al camino con ap-posito analizzatore:

1) per gasolio con visc. max 1,5°E a 20°C:- CO2 ≅ 12÷13%- Indice fumi Bacharach ‹1- Temperatura fumi ≅ 190÷210 °C

2) per gas naturale di rete:- CO2 = 9÷10%- Temperatura fumi ≅ 180÷200°C

(valori per caldaia pulita con acqua a ~ 70°C).È buona consuetudine regolare la portata dicombustibile all'effettivo fabbisogno dell'im-pianto, senza superare, da un lato, la tempe-ratura dei fumi indicata e, dall'altro, senzascendere sotto i 160°C.- Non ci siano perdite d'acqua.- I vari termostati funzionino correttamente.- Gli eventuali altri dispositivi di sicurezza

dell'impianto, obbligatori ed opzionali, fun-zionino correttamente.

La temperatura del ritorno non dovràscendere sotto i 40°C per evitare, o almenolimitare, fenomeni di condensazione dei fumi,fenomeni che provocano un precoce dete-rioramento della caldaia.Il termostato di esercizio della caldaiadovrà quindi essere regolato tra 50 e 80°Ce la temperatura negli ambienti sarà regola-ta tramite la valvola miscelatrice comandatadalla centralina di termoregolazione o daltermostato ambiente.La messa a regime dell'impianto, comel'eventuale inserimento nel circuito di anellisecondari, dovrà essere eseguita lentamen-te, sempre allo scopo di evitare ritorni a tem-peratura inferiore a 40°C.Ritorni a bassa temperatura, inferiori a 40°C,

provocano la condensazione dei fumi con lacorrosione delle superfici di scambio. Si do-vrà, quindi, prestare la massima attenzionenella conduzione dell'impianto.La corrosione da condensa acida dei pro-dotti della combustione non è coperta dagaranzia, in quanto imputabile alla solaconduzione dell'impianto.

Page 24: RES - Unical AG

24

4.4 - CONDUZIONE DELLACALDAIA

La temperatura dei locali da riscaldare saràregolata tramite il termostato di eserciziodella caldaia in base alle condizioni climati-che esterne, evitando comunque di abbas-sare la temperatura della caldaia oltre il limi-te indicato, al paragrafo 4.3, e tramite il ter-mostato ambiente.Là dove oltre al termostato ambiente e/o insua sostituzione fosse installata una valvolamiscelatrice, la temperatura ambiente saràregolata finemente attraverso la chiusura oapertura della valvola stessa.L'utilizzo di un pannello di comando e con-trollo dotato di centralina di termoregolazio-ne renderà automatiche tutte le regolazioni

4.5 - SPEGNIMENTODELLA CALDAIA

- Regolare il termostato di esercizio al mi-nimo.

- Togliere tensione alla caldaia e chiuderel'alimentazione del combustibile.

indicate.Si dovrà avere cura che il ritorno non scendasotto i 40°C per evitare fenomeni di conden-sazione dei fumi; condensa che provoca unprecoce deterioramento della caldaia.La corrosione da condensa acida dei pro-dotti della combustione non è coperta dagaranzia in quanto imputabile alla solaconduzione dell'impianto.I quadri di comando e controllo in dotazionealla serie RES sono muniti di un termostatodi minima che blocca il funzionamento dellapompa di circolazione dell'impianto sino alraggiungimento della temperatura di minima.

Page 25: RES - Unical AG

25

ACCESSORI A RICHIESTA5

5.1 - DISCONNETTOREIDRICO

1. Rubinetto2. Guarnizione3. Tubo4. Guarnizione5. Riduzione6. Disconnettore idrico7. Riduzione8. Rubinetto

fig. 34

5.2 - VASO ESPANSIONEIMPIANTO SANITARIO

fig. 35

1. Riduzione2. Guarnizione3. Tubo4. Ghiera5. Guarnizione6. Staffa fissaggio7. Vaso espansione sanitario8. Vite autofilettante

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26

LEGISLAZIONE E AVVERTENZE

6.1 - AVVERTENZEGENERALI

Il libretto istruzioni costituisce parte integran-te ed essenziale del prodotto e dovrà esse-re consegnato all'utilizzatore.Leggere attentamente le avvertenze conte-nute nel libretto in quanto forniscono impor-tanti indicazioni riguardanti la sicurezza diinstallazione, d'uso e manutenzione.Conservare con cura il libretto per ogni ulte-riore consultazione.L'installazione deve essere effettuata in ot-temperanza alle norme vigenti, secondo leistruzioni del costruttore e da personale pro-fessionalmente qualificato.Per personale professionalmente qualifica-to s'intende quello avente specifica compe-tenza tecnica nel settore dei componenti diimpianti di riscaldamento ad uso civile e pro-duzione di acqua calda ad uso sanitario e,in particolare, i Centri Assistenza autorizza-ti dal costruttore.Un'errata installazione può causare danni apersone, animali o cose, per i quali il costrut-tore non è responsabile.

Prima di effettuare qualsiasi operazione di

6

pulizia o di manutenzione, disinserire l'appa-recchio dalla rete di alimentazione elettricaagendo sull'interruttore dell'impianto e/o at-traverso gli appositi organi di intercettazio-ne.In caso di guasto e/o cattivo funzionamentodell'apparecchio, disattivarlo, astenendosi daqualsiasi tentativo di riparazione o di inter-vento diretto.Rivolgersi esclusivamente a personale pro-fessionalmente qualificato.L'eventuale riparazione dovrà essere effet-tuata da un centro di assistenza autorizzatodalla casa costruttrice utilizzando esclusiva-mente ricambi originali.Il mancato rispetto di quanto sopra può com-promettere la sicurezza dell'apparecchio.Per garantire l'efficienza dell'apparecchio eper il suo corretto funzionamento è indispen-sabile fare effettuare, da personale profes-sionalmente qualificato, la manutenzioneannuale, attenendosi alle indicazioni del co-struttore.Allorché si decida di non utilizzare più l'ap-parecchio, si dovranno rendere innocue quel-le parti suscettibili di causare potenziali fontidi pericolo.Se l'apparecchio dovesse essere venduto otrasferito ad altro proprietario o se si doves-

se traslocare e lasciare l'apparecchio, assi-curarsi sempre che il libretto accompagni l'ap-parecchio in modo che possa essere con-sultato dal nuovo proprietario e/o dall'instal-latore.Per tutti gli apparecchi con optional o kit(compresi quelli elettrici) si dovranno utiliz-zare solo accessori originali.Questo apparecchio dovrà essere destinatoall'uso per il quale è stato espressamenteprevisto. Ogni altro uso è da considerarsiimproprio e quindi pericoloso.È esclusa qualsiasi responsabilità contrattua-le ed extracontrattuale del costruttore per idanni causati da errori nell'installazione enell'uso e comunque da inosservanza delleistruzioni date dal costruttore stesso.

6.2 - CALDAIE PERBRUCIATORI AD ARIASOFFIATA

Questa caldaia deve essere destinata soloall'uso per il quale è stata espressamenteprevista.Importante: questa caldaia serve a riscalda-re acqua ad una temperatura inferiore a quel-la di ebollizione a pressione atmosferica.Deve essere allacciata ad un impianto di ri-scaldamento e ad una rete di distribuzionedi acqua calda sanitaria, nei limiti delle sueprestazioni e della sua potenza.

Installazione

La caldaia deve essere installata in un localeadatto nel rispetto delle norme e prescrizionivigenti.Prima di allacciare la caldaia far effettuareda personale professionalmente qualificato:a) un lavaggio accurato di tutte le tubazioni

dell'impianto onde rimuovere eventualiresidui che potrebbero compromettere ilbuon funzionamento della caldaia;

b) la verifica che la caldaia sia predispostaper il funzionamento con il tipo di combu-stibile disponibile. Questo è rilevabile dallascritta sull'imballo e dalla targhetta dellecaratteristiche tecniche;

d) un controllo che nel caso di raccordi concanne fumarie preesistenti queste sianostate perfettamente pulite poiché le sco-rie, se esistenti, staccandosi dalle pareti

durante il funzionamento, potrebbero oc-cludere il passaggio dei fumi, causandosituazioni di estremo pericolo per l'utente.

Messa in funzione

La prima accensione va effettuata da perso-nale professionalmente qualificato.Prima di avviare la caldaia, far verificare dapersonale professionalmente qualificato:a) che i dati di targa siano rispondenti a quelli

delle reti di alimentazione (elettrica, idri-ca, gas, gasolio o altro combustibile);

b) che nel locale dove la caldaia è installatasiano presenti anche le istruzioni relativeal bruciatore;

c) che le tubazioni che si dipartono dallacaldaia siano ricoperte da una guaina ter-moisolante;

d) la corretta funzionalità del condotto dievacuazione dei fumi;

e) che la adduzione dell'aria comburente ela evacuazione dei fumi avvengano inmodo corretto secondo quanto stabilitodalle norme vigenti.

Avvertenze per l'uso

È vietato e pericoloso ostruire anche parzial-mente la o le prese d'aria per la ventilazionedel locale dove è installata la caldaia.È vietato per la sua pericolosità, il funziona-mento nello stesso locale di aspiratori, ca-minetti e simili contemporaneamente allacaldaia a meno che siano attuati ben precisiprovvedimenti di sicurezza nell'installazione

della caldaia stessa e ciò anche in caso dimodifiche o aggiunte.Controllare frequentemente la pressione del-l'impianto sull'idrometro e verificare che l'in-dicazione con impianto freddo sia sempresuperiore a 0,8-1 bar.Se si dovessero verificare cali di pressionefrequenti, chiedere l'intervento di personaleprofessionalmente qualificato in quanto vaeliminata l'eventuale perdita dall'impianto.Non lasciare la caldaia inutilmente inseritaquando la stessa non è utilizzata per lunghiperiodi; in questi casi chiudere l'adduzionedel combustibile e disinserire l'interruttoregenerale dell'alimentazione elettrica.Non toccare parti calde della caldaia, qualiportine, piastra porta bruciatore, cassa fumi,tubo del camino, ecc. che durante e dopo ilfunzionamento (per un certo tempo) sonosurriscaldate.Ogni contatto con esse può provocare peri-colose scottature.Evitare pertanto che nei pressi della caldaiain funzionamento, ci siano bambini o perso-ne inesperte.Non bagnare la caldaia con spruzzi di acquao altri liquidi.Non appoggiare alcun oggetto sopra la cal-daia.Vietare l'uso della caldaia ai bambini ed agliinesperti.Allorché si decida la disattivazione tempora-nea della caldaia si dovrà:a) procedere all'intercettazione delle alimen-

tazioni: elettrica, idrica e del combustibi-le;

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b) procedere allo svuotamento dell'impiantoidrico, ove non sia previsto l'impiego diantigelo.

Allorché si decida la disattivazione definitivadella caldaia, far effettuare da personale pro-fessionalmente qualificato le operazioni re-lative, accertandosi fra l'altro che venganodisinserite le alimentazioni elettrica, idrica edel combustibile.Prima di effettuare qualsiasi intervento sullacaldaia, che preveda lo smontaggio del bru-ciatore o l'apertura di porte o portine di ispe-zione, disinserire la tensione elettrica e chiu-dere il rubinetto del combustibile.

Manutenzione

Verificare periodicamente il buon funziona-mento e l'integrità del condotto e/o dispositi-vo scarico fumi.Nel caso di lavori o manutenzioni di struttureposte nelle vicinanze dei condotti dei fumi e/o dei dispositivi di scarico dei fumi e loroaccessori, spegnere l'apparecchio e, a lavo-ri ultimati, farne verificare l'efficienza da per-sonale professionalmente qualificato.Non effettuare pulizie dell'apparecchio e/odelle sue parti con sostanze facilmente in-fiammabili (es. benzina, alcool, ecc.).

Non lasciare contenitori di sostanze infiam-mabili nel locale dove è installato l'apparec-chio.Non effettuare la pulizia del locale, nel qualeè installata la caldaia , con il bruciatore infunzione.È necessario, alla fine di ogni periodo di ri-scaldamento far ispezionare la caldaia dapersonale professionalmente qualificato alfine di mantenere l'impianto in perfetta effi-cienza.Una manutenzione accurata è sempre fontedi risparmio e di sicurezza.

6.3 - ALIMENTAZIONEELETTRICA

La sicurezza elettrica dell'apparecchio è sem-pre raggiunta soltanto quando lo stesso ècorrettamente collegato ad un'efficace im-pianto di messa a terra, eseguito come pre-visto dalle norme vigenti.È necessario verificare questo fondamenta-le requisito di sicurezza. In caso di dubbio,richiedere un controllo accurato dell'impian-to elettrico da parte di personale professio-nalmente qualificato, poiché il costruttore nonè responsabile per eventuali danni causatidalla mancanza di messa a terra dell'impianto.Far verificare da personale professionalmen-

te qualificato che l'impianto elettrico sia ade-guato alla potenza massima assorbita dal-l'apparecchio, indicata in targa, accertandoin particolare che la sezione dei cavi dell'im-pianto sia idonea alla potenza assorbita dal-l'apparecchio.Per l'alimentazione generale dell'apparecchiodalla rete elettrica, non è consentito l'uso diadattatori, prese multiple e/o prolunghe.Per l'allacciamento alla rete occorre preve-dere un interruttore bipolare come previstodalle normative di sicurezza vigenti.L'uso di un qualsiasi componente che utiliz-za energia elettrica comporta l'osservanzadi alcune regole fondamentali, quali:- non toccare l'apparecchio con parti del

corpo bagnate o umide e/o a piedi nudi;

- non tirare i cavi elettrici;- non lasciare esposto l'apparecchio ad

agenti atmosferici (pioggia, sole, ecc.);- non permettere che l'apparecchio sia usa-

to da bambini o da persone inesperte.Il cavo di alimentazione dell'apparecchio nondeve essere sostituito dall'utente.In caso di danneggiamento del cavo, spe-gnere l'apparecchio, e, per la sua sostituzio-ne rivolgersi esclusivamente a personale pro-fessionalmente qualificato.Allorché si decida di non utilizzare l'apparec-chio per un certo periodo, è opportuno spe-gnere l'interruttore elettrico di alimentazionea tutti i componenti dell'impianto che utiliz-zano energia elettrica (pompe, bruciatore,ecc.).

6.4 - ALIMENTAZIONEIDRICA

I componenti alimentati ad acqua sono nor-malmente collegati alla rete idrica medianteuna valvola di riduzione della pressione idrau-lica.Accertarsi che la pressione idraulica misu-rata dopo la valvola di riduzione non sia su-periore alla pressione di esercizio riportatanella targa del componente (caldaia, boiler,ecc.).Poiché durante il funzionamento l'acqua con-

tenuta nell'impianto di riscaldamento aumen-ta di pressione, accertarsi che il suo valoremassimo non superi la pressione idraulicamassima di targa del componente.Assicurarsi che l'installatore abbia collegatogli scarichi delle valvole di sicurezza dellacaldaia e del bollitore ad un imbuto di scarico.Se non collegate a scarico, le valvole di si-curezza, quando dovessero intervenire, al-lagherebbero il locale e di questo non è re-sponsabile il costruttore della caldaia.Evitare altresì di utilizzare le valvole di sicu-rezza come rubinetti di scarico.Assicurarsi che le tubazioni del Vostro im-

pianto idrico e di riscaldamento non sianousate come presa di terra del Vostro impian-to elettrico o telefonico. Non sono assoluta-mente idonee a questo uso. Potrebbero veri-ficarsi in breve tempo gravi danni alle tuba-ture, al boiler, alla caldaia ed ai radiatori.Una volta caricato l'impianto di riscaldamen-to, il rubinetto di alimentazione va chiuso emantenuto in tale posizione.Eventuali perdite potranno così essere se-gnalate da un calo della pressione idraulicarilevato sul manometro dell'impianto.

6.5 - AVVERTENZEPARTICOLARI PERL'USO DEL GAS

* Far verificare da personale professional-mente qualificato:a) che la linea di adduzione del gas sia con-

forme alle norme e prescrizioni vigenti;b) che tutte le connessioni gas siano a te-

nuta;c) che le aperture di aerazione del locale

caldaia siano dimensionate in modo dagarantire l'afflusso di aria stabilito dallenormative vigenti e comunque sufficientiad ottenere una perfetta combustione.

Non utilizzare i tubi del gas come messa aterra di apparecchi elettrici. Non lasciare lacaldaia inutilmente inserita quando la stes-sa non è utilizzata e chiudere sempre il rubi-netto del gas.In caso di assenza prolungata dell'utente,chiudere il rubinetto principale di adduzionedel gas alla caldaia.Avvertendo odore di gas:a) non azionare interruttori elettrici, il telefo-

no o qualsiasi altro oggetto che possaprovocare scintille;

b) aprire immediatamente porte e finestreper creare una corrente d'aria che purifi-chi il locale;

c) chiudere i rubinetti del gas;d) chiedere l'intervento di personale profes-

sionalmente qualificato.Non ostruire le aperture di aerazione del lo-cale dove è installato un apparecchio a gas,per evitare situazioni pericolose quali la for-mazione di miscele tossiche ed esplosive .

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