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SOMMARIO DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 16.02.2005 N. 4 Entità dell’indennità giornaliera da corrispondere ai disoccupati avviati ai cantieri scuola e di lavoro nell’anno 2005. Legge regiona- le 8 novembre 1988 n. 55 (norme per l’utilizzo temporaneo di lavo- ratori in cantieri scuola e di lavoro). pag. 1795 Mercoledì 6 Aprile 2005 Anno XXXVI - Numero 14 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Direzione, Amministrazione: Tel. 010 54.851 Internet: www.regione.liguria.it Redazione: Tel. 010 5485663 - 5068 - Fax 010 5484815 E-mail: [email protected] Abbonamenti e Spedizioni: Tel. 010 5485232 - 5253 E-mail: [email protected] PARTE SECONDA Genova - Via Fieschi 15 CONDIZIONI DI VENDITA: Ogni fascicolo . 3,00. “La vendita è effettuata esclusivamente in Genova presso la Libreria Giuridica - Galleria E. Martino 9.” CONDIZIONI DI ABBONAMENTO: Con decorrenza annuale: Canone globale: . 160,00 - Parte I: . 40,00 - Parte II: . 80,00 - Parte III: . 40,00 - Parte IV: . 35,00 - Sconto alle librerie: 10% - È esclusa la fatturazione. I Supplementi Straordinari (Leggi finanziarie, Ruolo nominativo S.S.n., ....) non sono compresi nei normali canoni di abbonamento, il singolo prezzo viene stabilito dall’Ufficio di Presidenza; degli atti in essi contenuti ne viene data notizia sul corrispondente fascicolo ordinario. Il costo dei fascicoli arretrati è il doppio del prezzo di copertina. I fascicoli esauriti sono pro- dotti in fotocopia il cui prezzo è di . 0,13 per facciata. I fascicoli non recapitati devono essere richiesti entro 30 giorni. CONDIZIONI DI PUBBLICAZIONE E TARIFFE: Tutti gli annunzi e avvisi dei quali si richiede la pubblicazione sul B.U.R.L. devono essere prodotti in originale, redatti in carta da bollo nei casi previsti dal D.p.r. 26.10.1972 n. 642 e s.m., con allegate due fotocopie, firmati dalla persona responsabile che richiede la pubblicazione, con l’indicazione della qualifica o carica sociale. Il costo della pubblicazione è a carico della Regione quando la pubblicazione è prevista da leggi e regolamenti regionali - Alle richieste di pubblicazione onerosa deve essere allegata la ricevuta del versamento sul c/c postale dell’importo dovuto, secondo le TARIFFE vigenti: diritto fisso di intestazione . 5,00 - Testo . 2,00 per ciascuna linea di scrittura (massimo 65 battute) o frazione, compresa la firma dattiloscritta. Sconto del 10% sui testi anticipati per posta elettronica. TERMINI DI PUBBLICAZIONE: Si pubblica di regola il mercoledì, se coincidente con festività, il primo giorno successivo non festivo. Gli annunzi, avvisi e bandi di concorso da pubblicarsi entro i termini stabiliti devono pervenire alla Redazione del B.U.R.L. Via Fieschi 15 - 16121 Genova, entro le ore 12 dei due mercoledì precedenti l’uscita del Bollettino; la scadenza indicata deve essere di almeno 15 giorni dalla data di pubblicazione, pena la mancata pubblicazione. CONDIZIONI DI PAGAMENTO: Il pagamento degli abbonamenti e delle inserzioni deve avvenire esclusivamente mediante versamento sul c/c postale N. 00459164 intestato al Bollettino Ufficiale Regione Liguria, Via Fieschi, 15 - 16121 Genova indicando a tergo del certificato di allibramento, la causale del versamento. L’Amministrazione non risponde dei ritardi causati dalla omissione di tale indicazione. Grafica Veneta S.p.A. - Trebaseleghe (PD) Pubblicazione settimanale - “Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di GENOVA” PARTE SECONDA Atti di cui all’art. 4 della Legge Regionale 24 Dicembre 2004 n. 32

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SOMMARIO

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 16.02.2005 N. 4

Entità dell’indennità giornaliera da corrispondere ai disoccupatiavviati ai cantieri scuola e di lavoro nell’anno 2005. Legge regiona-le 8 novembre 1988 n. 55 (norme per l’utilizzo temporaneo di lavo-ratori in cantieri scuola e di lavoro). pag. 1795

Mercoledì 6 Aprile 2005 Anno XXXVI - Numero 14

REPUBBLICA ITALIANA

BOLLETTINO UFFICIALEDELLA REGIONE LIGURIA

Direzione, Amministrazione: Tel. 010 54.851 Internet: www.regione.liguria.itRedazione: Tel. 010 5485663 - 5068 - Fax 010 5484815 E-mail: [email protected] e Spedizioni: Tel. 010 5485232 - 5253 E-mail: [email protected]

PARTE SECONDA Genova - Via Fieschi 15

CONDIZIONI DI VENDITA: Ogni fascicolo €. 3,00. “La vendita è effettuata esclusivamente in Genova presso la Libreria Giuridica -Galleria E. Martino 9.”CONDIZIONI DI ABBONAMENTO: Con decorrenza annuale:Canone globale: €. 160,00 - Parte I: €. 40,00 - Parte II: €. 80,00 - Parte III: €. 40,00 - Parte IV: €. 35,00 - Sconto alle librerie: 10% - Èesclusa la fatturazione. I Supplementi Straordinari (Leggi finanziarie, Ruolo nominativo S.S.n., ....) non sono compresi nei normalicanoni di abbonamento, il singolo prezzo viene stabilito dall’Ufficio di Presidenza; degli atti in essi contenuti ne viene data notiziasul corrispondente fascicolo ordinario. Il costo dei fascicoli arretrati è il doppio del prezzo di copertina. I fascicoli esauriti sono pro-dotti in fotocopia il cui prezzo è di €. 0,13 per facciata. I fascicoli non recapitati devono essere richiesti entro 30 giorni.CONDIZIONI DI PUBBLICAZIONE E TARIFFE: Tutti gli annunzi e avvisi dei quali si richiede la pubblicazione sul B.U.R.L. devonoessere prodotti in originale, redatti in carta da bollo nei casi previsti dal D.p.r. 26.10.1972 n. 642 e s.m., con allegate due fotocopie,firmati dalla persona responsabile che richiede la pubblicazione, con l’indicazione della qualifica o carica sociale. Il costo dellapubblicazione è a carico della Regione quando la pubblicazione è prevista da leggi e regolamenti regionali - Alle richieste dipubblicazione onerosa deve essere allegata la ricevuta del versamento sul c/c postale dell’importo dovuto, secondo le TARIFFEvigenti: diritto fisso di intestazione €. 5,00 - Testo €. 2,00 per ciascuna linea di scrittura (massimo 65 battute) o frazione, compresa lafirma dattiloscritta. Sconto del 10% sui testi anticipati per posta elettronica.TERMINI DI PUBBLICAZIONE: Si pubblica di regola il mercoledì, se coincidente con festività, il primo giorno successivo nonfestivo. Gli annunzi, avvisi e bandi di concorso da pubblicarsi entro i termini stabiliti devono pervenire alla Redazione del B.U.R.L.Via Fieschi 15 - 16121 Genova, entro le ore 12 dei due mercoledì precedenti l’uscita del Bollettino; la scadenza indicata deve esseredi almeno 15 giorni dalla data di pubblicazione, pena la mancata pubblicazione.CONDIZIONI DI PAGAMENTO: Il pagamento degli abbonamenti e delle inserzioni deve avvenire esclusivamente medianteversamento sul c/c postale N. 00459164 intestato al Bollettino Ufficiale Regione Liguria, Via Fieschi, 15 - 16121 Genova indicando atergo del certificato di allibramento, la causale del versamento. L’Amministrazione non risponde dei ritardi causati dalla omissionedi tale indicazione.

Grafica Veneta S.p.A. - Trebaseleghe (PD)Pubblicazione settimanale - “Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di GENOVA”

PARTE SECONDA

Atti di cui all’art. 4 della Legge Regionale 24 Dicembre 2004 n. 32

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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.02.2005 N. 146

Definizione assetto organizzativo e funzionale del sistema regio-nale ECM. Istituzione elenco regionale soggetti accreditati (Provi-der regionali) e attivazione avviso per accreditamento degli stessi.Approvazione ob.vi formativi regionali 2005. pag. 1795

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15.02.2005 N. 289

Approvazione programma annuale dei distretti industriali ai sensidell’art. 6 comma 1 della l.r. 13 agosto 2002 n. 33 e successive mo-dificazioni. pag. 1810

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15.02.2005 N. 290

Approvazione delle disposizioni attuative dell’art. 6 comma 1, let-tea b), c), d), e) della l.r. 13 agosto 2002 n. 33 e successive modifi-cazioni inerenti i distretti industriali della Liguria. pag. 1824

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 387

Variazioni al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2005 aisensi art. 37, comma 2, della l.r. 15/2002 euro 288.000,00 (1° prov-vedimento). pag. 1853

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 388

Prelevamento dal ‘’fondo di riserva di cassa del bilancio di previ-sione per l’anno finanziario 2005’’ ai sensi dell’articolo 42, 4° com-ma della l.r. 15/2002. Euro 462.232,67 (1° provvedimento). pag. 1853

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 389

Variazioni per euro 1.493.450,00 al bilancio 2005 ai sensi art. 8 l.r.4/2/2005, n. 4 cofinanziamenti Stato - U.E. per interventi iniziativaInterreg IIIC (decisione Comm. Europea C (2002) 22/3/2002) (4°provvedimento). pag. 1855

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 390

Parere ex art. 39, 1° comma, della legge regionale 4.9.1997 n. 36,relativo al progetto preliminare del Piano Urbanistico Comunaledi Finale Ligure (SV). pag. 1856

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 391

Parere - ex art. 39, 1° comma, della legge regionale 4.9.1997 n. 36 -relativo al progetto preliminare del Piano Urbanistico Comunaledi S. Remo (IM). pag. 1857

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1790

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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 394

Reg. CE 1257/99. Piano regionale di Sviluppo Rurale. Apertura ter-mini per la presentazione di istanze a valere sulla misura T (20),sottomisura 2 “Tutela dell’ambiente in relazione alla silvicoltura ealla conservazione delle risorse naturali”. pag. 1857

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 396

Reg. CE n. 1257/99 - Piano di Sviluppo Rurale: bando relativoall’apllicazione della misura f (6) “Agroambiente” - domande diconferma e di adesione per l’annualità 2005. pag. 1858

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 397

Regolamento (CE) 1257/99 - Piano regionale di Sviluppo Rurale -modalità di presentazione delle domande per la misura E(5) - in-dennità compensativa. pag. 1861

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 407

Fondazione “Pio Istituto Martinez” di Genova: approvazione mo-difiche statutarie. pag. 1863

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 408

Approvazione nuovo Statuto della “Fondazione Barone Giulio Po-destà” di Masone (GE). pag. 1864

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 409

Approvazione nuovo Statuto della “Fondazione G. Borea e Z. Mas-sa” di Sanremo (IM). pag. 1864

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 410

“Associazione sportiva dilettantistica Tre Pini Nuoto” con sede inGenova: riconoscimento di personalità giuridica e iscrizione delregistro regionale delle persone giuridiche private ai sensi deld.p.r. n. 361/00. pag. 1865

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 411

Fondazione “Centro Studi per la storia del notariato genoveseGiorgio Costamagna - Onlus” con sede in Genova: riconoscimentopersonalità giuridica e iscrizione nel registro regionale personegiuridiche private ai sensi del d.p.r. n. 361/00. pag. 1865

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1791

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DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 412

Approvazione modifiche agli articoli 5 e 9 dello statuto della Fon-dazione ‘’Ricovero San Giuseppe G.B. Pizzorno e Figli - Onlus’’ diRossiglione (GE). pag. 1866

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 413

Fondazione “Simone Stella - Leone Grossi” di Loano (SV): appro-vazione nuovo Statuto. pag. 1867

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 414

“Associazione Dilettanti della pesca Cornigliano” con sede in Ge-nova: riconoscimento di personalità giuridica e iscrizione nel regi-stro regionale delle persone giuridiche private ai sensi del d.p.r. n.361/00. pag. 1867

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 428

Variazioni al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2005 aisensi art. 37, comma 2, della l.r. 15/2002 euro 195.000,00 (2° prov-vedimento). pag. 1868

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 431

Variazioni al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2005 aisensi art. 37, comma 2, della l.r. 15/2002 euro 25.244.506,85 (3°provvedimento). pag. 1869

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 432

Prelevamento dal “Fondo di riserva di cassa del bilancio di previ-sione per l’anno finanziario 2005” ai sensi dell’articolo 42, 4° com-ma della l.r. 15/2002. Euro 18.282.614,26 (2° provvedimento). pag. 1871

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11.03.2005 N. 433

Prelevamento dal “Fondo di riserva di cassa del bilancio di previ-sione per l’anno finanziario 2005” ai sensi dell’articolo 42, 4° com-ma della l.r. 15/2002. Euro 74.000,00 (3° provvedimento). pag. 1873

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE17.03.2005 N. 20

Comune di Garlenda (SV) - Modifica del Decreto del Presidentedella Giunta Regionale n. 139 del 13.10.2004 recantel’approvazione del Piano Regolatore Generale. pag. 1874

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1792

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DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE17.03.2005 N. 21

Comune di Villanova d’Albenga (SV) - Rettifica delle tavole di zo-nizzazione - Tavv. n. 2a e 3a - e dell’art. 17 delle Norme di Attuazio-ne allegate al D.P.G.R. n. 200 del 13.11.2003, concernentel’approvazione della variante integrale al P.R.G.. pag. 1875

DELIBERAZONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI GENOVA16.02.2005 N. 6

Approvazione studio idraulico di dettaglio sul torrente Boate econtestuale modifica della “Carta delle fasce inondabilità”, della“Carta delle tracce delle sezioni idrauliche”, della “Carta del ri-schio idraulico” e delle verifiche idrauliche del “Piano stralcio dibacino idrogeologico ai sensi del d.l. 180/98 e s.m.i. di porzioni diterreno a completamento dell’ambito territoriale n. 15” approvatocon deliberazione del Consiglio provinciale n. 67 del 12.12.2002. pag. 1875

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI GENOVA16.02.2005 N. 7

Modifica ai sensi dell’art. 97, coma 15 della l.r. 18/99 del piano dibacino stralcio per il rischio idrogeologico ex d.l. 180/98dell’ambito 14 approvato con deliberazione del Consiglio provin-ciale n. 66 del 12.12.2002. pag. 1876

PROVINCIA DI SAVONA

Ditta: Brunetto Pier Giorgio. Domanda per concessione derivazio-ne acqua. pag. 1878

DECRETO DEL DIRIGENTE - SETTORE DIFESA DEL SUOLODELLA PROVINCIA DI SAVONA 04.03.2005 N. 1434

Torrente Lerrone - Comune di Villanova d’Albenga - Concessionedi area demaniale mq. 880 ad uso parcheggio e giardino fg. 16mapp. 56/parte e parte dell’ex. Greto del torrente. Concessionario:Marzoratti Oscar. pag. 1878

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE - SERVIZIO OPEREIDRAULICHE RISORSE IDRICHE E LINEE ELETTRICHE DELLAPROVINCIA DELLA SPEZIA 10.03.2005 N. 90

Nulla osta n. 11126. Domanda della Ditta: Comune di Varese Ligu-re. Relativa all’autorizzazione alla pulizia di un tratto di alveo deltorrente Torza presso l’abitazione della frazione di San Pietro Va-ra del Comune di Varese Ligure. pag. 1879

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1793

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DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE - SERVIZIO OPEREIDRAULICHE RISORSE IDRICHE E LINEE ELETTRICHE DELLAPROVINCIA DELLA SPEZIA 10.03.2005 N. 093

Pratica n. 5037. Autorizzazione ai fini idraulici e demaniali per larealizzazione di due chiaviche per lo scarico diretto nel Canale vil-la delle acque reflue. Tale progetto comporta anche la realizzazio-ne di un riempimento a ridosso del muro dell’argine del canaleVilla. Ditta: Comune di Bolano. pag. 1879

DECRETO DEL RESPONSABILE UFFICIO ESPROPRIAZIONIDEL COMUNE DI GARLENDA 17.03.2005 N. 2

Realizzazione opere di urbanizzazione del Piano Particolareggia-to Zona C6 Deliberazione Consiglio Comunale n. 31 del 30 settem-bre 1994 - Approvazione del Piano Particolareggiato di iniziativapubblica relativo alla zona “C6” di Espansione e delle connesse va-rianti al Programma di Fabbricazione, accettazione prescrizionidel D.P.G.R. n. 590 del 30.05.1994. Decreto di esproprio dei beniimmobili interessati dalla realizzazione delle opere e dalle previ-sioni del suddetto piano Particolareggiato. pag. 1879

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE DI TAGGIA16.02.2002 N. 146

Declassificazione dall’elenco strade vicinali d’uso pubblico deltratto finale della Via Vicinale Peschine e della porzione inizialedella Via Vicinale Prati - IV tratto. pag. 1881

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE DI TAGGIA28.01.2004 N. 275

Declassificazione dall’elenco strade vicinali d’uso pubblico di untratto di Via Contrabbandieri in Arma Taggia. Classificazioneall’uso della realizzata variante. pag. 1882

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1794

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DELIBERAZIONE DELCONSIGLIO REGIONALE

16.02.2005 N. 4

Entità dell’indennità giornaliera dacorrispondere ai disoccupati avviati aicantieri scuola e di lavoro nell’anno2005. Legge regionale 8 novembre1988 n. 55 (norme per l’utilizzo tem-poraneo di lavoratori in cantieri scuo-la e di lavoro).

IL CONSIGLIO REGIONALE

Vista la legge regionale 8 novembre 1988 n. 55(norme per l’utilizzo temporaneo di lavoratori incantieri scuola e di lavoro) ed in particolarel’articolo 2, comma 3 che prevede che il ConsiglioRegionale deliberi annualmente, su proposta del-la Giunta, l’entità della indennità giornaliera dacorrispondere ai disoccupati avviati ai cantieriscuola e di lavoro;

Ritenuto di confermare per l’anno 2005l’indennità giornaliera già prevista per l’anno2004 pari a euro 40,00;

Considerato che le Organizzazioni Sindacalidei lavoratori C.G.I.L. - C.I.S.L. - U.I.L., sulla ba-se della disciplina del silenzio assenso relativa al-la richiesta di parere inviata dalla Regione Ligu-ria con nota del 17 gennaio 2005, hanno espressoparere favorevole a confermare per l’anno 2005la somma di euro 40,00 quale indennità giorna-liera da corrispondere ai lavoratori inseriti neicantieri scuola e di lavoro;

Vista la proposta di deliberazione della Giun-ta regionale n. 9 del 4 febbraio 2005 preventiva-mente esaminata dalla III Commissione consilia-re, competente per materia, ai sensi degli articoli28 dello Statuto e 23, primo comma del Regola-mento interno, nella seduta del 14 febbraio 2005;

DELIBERA

di confermare per l’anno 2005, in euro 40,00,l’indennità giornaliera da corrispondere ai disoc-cupati avviati ai cantieri scuola e di lavoro di cuialla legge regionale 8 novembre 1988 n. 55 (nor-me per l’utilizzo temporaneo di lavoratori in can-tieri scuola e di lavoro).

IL PRESIDENTEFrancesco Bruzzone

I CONSIGLIERI REGIONALIMassimiliano Iacobucci

Vincenzo Nesci

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.02.2005 N. 146

Definizione assetto organizzativo efunzionale del sistema regionaleECM. Istituzione elenco regionalesoggetti accreditati (Provider regiona-li) e attivazione avviso per accredita-mento degli stessi. Approvazioneob.vi formativi regionali 2005.

LA GIUNTA REGIONALE

Viste le deliberazioni di Giunta Regionale n.102 del 13.02.2004 “Il sistema di EducazioneContinua in Medicina (ECM) nella Regione Ligu-ria” e n. 963 del 10.09.2004 “Parziale rettifica del-la Deliberazione di G.R. n. 102 del 13.02.2004.Nomina dei componenti della Consulta Regiona-le per la Formazione in Sanità e della Commis-sione Regionale ECM.”;

Ritenuto, in considerazione di tali determina-zioni, di definire in maniera organica l’assetto or-ganizzativo ed il funzionamento del sistema re-gionale ECM;

Dato atto che tale sistema dovrà temporal-mente realizzarsi in due fasi distinte e successivedi cui:

– la prima dovrà avere carattere strettamentepropedeutico e transitorio con durata limitatadi sei mesi;

– la seconda, se pur caratterizzata da una pre-ventiva fase di sperimentazione, dovrà disci-plinare il funzionamento ordinario del sistemaregionale ECM;

Ritenuto, conseguentemente, di approvarel’assetto organizzativo e funzionale del sistema

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1795

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regionale ECM, come risulta dall’allegato A, par-te integrante e necessario del presente atto;

Ritenuto altresì di istituire l’elenco regionaledei soggetti accreditati, definiti Provider regio-nali, per l’organizzazione di eventi formativi inECM;

Considerato inoltre di approvare l’appositoavviso, come risulta dall’allegato B, parte inte-grante e necessario del presente atto, che consen-te l’avvio del sistema ECM nell’ambito della Re-gione Liguria;

Ritenuto conseguentemente di pubblicare sulsito Internet istituzionale della Regione Liguria edi divulgare sulla stampa a maggiore diffusionelocale l’avviso per l’accreditamento dei Providerregionali per la formazione in Educazione Conti-nua in Medicina (ECM;

Vista la proposta degli obiettivi formativi re-gionali per l’anno 2005, presentata dalla Consul-ta Regionale per la Formazione in Sanità nellaseduta del 3 febbraio 2005, come risultadall’allegato C, parte integrante e necessario delpresente atto;

Ritenuto di approvare tali obiettivi formativiregionali per l’anno 2005;

Visto il D.Lgs. 502/92 e ss.mm. e in particolaregli articoli dal 16 al 16 sexies (disposizioni in ma-teria di formazione continua);

Su proposta dell’Assessore alla Formazione,Istruzione, Lavoro

DELIBERA

1. di approvare l’assetto organizzativo e funzio-nale del sistema regionale ECM, come risultadall’allegato A, parte integrante e necessariodel presente atto;

2. di istituire l’elenco regionale dei soggetti ac-creditati, definiti Provider regionali, perl’organizzazione di eventi formativi in ECM;

3. di approvare l’apposito avviso, come risultadall’allegato B, parte integrante e necessariodel presente atto, che consente l’avvio del si-stema ECM nell’ambito della Regione Liguria;

4. di dare mandato all’Economo di provvedere,

nel più breve tempo possibile, alla pubblica-zione sulla stampa a maggiore diffusione lo-cale del sopracitato avviso, fissando il terminedi presentazione delle domande a decorreredai 30 giorni successivi alla data di pubblica-zione sul Bollettivo Ufficiale della Regione Li-guria dell’avviso stesso e non oltre il terminedi quattro mesi;

5. di approvare gli obiettivi formativi regionaliper l’anno 2005, come risulta dall’allegato C,parte integrante e necessario del presente at-to.

IL SEGRETARIOMario Martinero

(seguono allegati)

All. A

EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA

Premessa

Da circa 3 anni anche l’Italia, in analogia aglialtri paesi della UE, ha introdotto un programmadi attività educative (ECM = Educazione Conti-nua in Medicina) che servono a mantenere, svi-luppare e incrementare le conoscenza, le compe-tenze e la performance dei professionisti dellaSanità attraverso percorsi formativi permanentiche comprendono tutte le attività finalizzate a:

• migliorare le competenze, le abilità cliniche,tecniche e manageriali;

• adeguare i comportamenti al progresso scien-tifico e tecnologico;

• facilitare ogni modifica organizzativa conl’intrinseco obiettivo di garantire un’ assisten-za sanitaria sempre più efficace, appropriata,sicura ed efficiente.

Lo strumento operativo voluto a livello cen-trale per individuare i criteri e le regole del pro-gramma E.C.M. è la Commissione Nazionale perla Formazione Continua che ha definito un per-corso articolato in più fasi.

La Commissione Nazionale per la Formazio-ne Continua nel triennio 2002 - 2004 ha esperito

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la qualità e la disponibilità dell’ offerta formativanazionale attraverso l’accreditamento diretto dimigliaia di eventi di tipo residenziale ed oggi,nell’ottica di conseguire una migliore fruibilitàdegli stessi eventi formativi da parte di tutti glioperatori della sanità e di ottenere una maggiorgaranzia per gli standard di qualità degli eventiECM proposti, ha ritenuto indispensabile farprogredire il sistema stesso introducendo duenuovi percorsi di formazione:

• formazione a distanza (FAD);

• accreditamento nazionale e/o regionale deisoggetti pubblici e/o privati (provider) che pro-ducono le attività educazionali.

Il personale interessato a quanto espresso nelpresente documento è il seguente:

• Medico chirurgo

• Veterinario

• Odontoiatra

• Farmacista

• Biologo

• Chimico

• Fisico

• Psicologo

• Assistente sanitario

• Dietista

• Educatore professionale

• Fisioterapista

• Igienista dentale

• Infermiere

• Infermiere pediatrico

• Logopedista

• Ortottista/Assistente di oftalmologia

• Ostetrica/o

• Podologo

• Tecnico della riabilitazione psichiatrica

• Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoriae perfusione cardiovascolare

• Tecnico audiometrista

• Tecnico audioprotesista

• Tecnico della prevenzione nell’ambiente e neiluoghi di lavoro

• Tecnico di neurofisiopatologia

• Tecnico ortopedico

• Tecnico sanitario di laboratorio biomedico

• Tecnico sanitario di radiologia medica

• Terapista della neuro e psicomotricità dell’etàevolutiva

• Terapista occupazionale

• Ottico

• Odontotecnico

Linee di indirizzo - normativa di riferimento

Prima di enunciare il processo che la RegioneLiguria intende attuare in tema di ECM occorrericordare le linee di indirizzo e le norme a cui èstato fatto riferimento. Esse sono:

• “Il memorandum sull’istruzione e la formazio-ne permanente” che è stato redatto dalla Com-missione delle Comunità Europee a Bruxellesin data 30.10.2000;

• Gli articoli dal 16 al 16 sexies del Dlgs 502/92 esuccessive modificazioni e integrazioni che in-tervengono in materia di formazione continua,definendone le finalità, i soggetti coinvolti e lemodalità di attuazione;

• La Legge 18 ottobre 2001, n. 3 di revisione delTitolo V della Costituzione che attribuisce nu-ove competenze alle Regioni in tema di sanità,formazione e ricerca;

• L’art. 16 ter, terzo comma che dispone che “Leregioni, prevedendo appropriate forme di par-

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tecipazione degli ordini e dei collegi professio-nali, provvedono alla programmazione e allaorganizzazione dei programmi regionali per laformazione continua, concorrono alla indivi-duazione degli obiettivi formativi di interessenazionale di cui al comma 2, elaborano gliobiettivi di specifico interesse regionale, accre-ditano i progetti di formazione di rilievo regio-nale secondo i criteri di cui al comma 2”;

• La Conferenza permanente per i rapporti tra loStato, le Regioni e le Province autonome diTrento e Bolzano che con l’Accordo del 20 di-cembre 2001 stabilisce che alle singole regioniè affidato il compito di promuovere sul proprioterritorio il sistema per la formazione conti-nua, garantendone contestualmente qualità etrasparenza;

• Le determinazioni assunte dalla Commissionenazionale per la formazione continua (Com-missione Nazionale) prevista dall’art. 16 - terdel Dlgs 502/92 e successive modificazioni e in-tegrazioni istituita dal ministro della salute indata 5 luglio 2000;

• La Conferenza permanente per i rapporti tra loStato, le Regioni e le Province autonome diTrento e Bolzano che con l’Accordo del 20 di-cembre 2001 ha stabilito di procedere a:

• integrare la composizione della Commissio-ne nazionale portando a sette il numero deirappresentanti regionali designati dalla Confe-renza;

• ratificare, attraverso il recepimento da partedella Conferenza, le determinazioni già assun-te dalla Commissione in data 15 Novembre e 6Dicembre 2001, limitandone la validità al soloanno 2002;

• stabilire che le eventuali determinazioni as-sunte dalla Commissione successivamente allasua integrazione nei termini prima evidenziatise relative ad aspetti e criteri generali, se aventicarattere prescrittivo, dovranno essere consi-derate quali proposte alla Conferenza in vistadi una successiva approvazione, da parte dellaConferenza stessa, sotto forma di accordi e serelative ad aspetti applicativi ed ordinatori po-tranno essere considerate efficaci, salvo che irappresentanti regionali ne chiedano la con-ferma da parte della Conferenza;

• La Conferenza permanente per i rapporti tralo Stato, le Regioni e le Province autonomedi Trento e Bolzano che con l’Accordo del 20dicembre 2001 ribadisce che il ruolo delleRegioni, in coerenza con gli indirizzi nazio-nali, deve essere in particolare quello di pro-muovere il sistema per la formazione conti-nua, procedendo in tale contesto:

• all’analisi dei bisogni formativi;

• all’individuazione degli obiettivi formativi;

• all’accreditamento dei progetti di formazione;

• alla partecipazione nell’individuazione degliobiettivi formativi di interesse nazionale;

• all’individuazione dei requisiti ulteriori e del-le procedure per l’accreditamento dei soggettifornitori di formazione;

• alle verifiche e alle valutazioni finali finaliz-zate a verificare l’idoneità dei requisiti di talifornitori, gli aspetti gestionali degli eventi diformazione in funzione del raggiungimentodegli obiettivi formativi, le ricadute delle atti-vità formative svolte sull’attività del singoloprofessionista;

• alla promozione della realizzazione diun’anagrafe dei crediti formativi accumulatidagli operatori.

• La Conferenza permanente per i rapporti tra loStato, le Regioni e le Province autonome diTrento e Bolzano che con l’Accordo del 20 di-cembre 2001 esclude esplicitamente la possibi-lità che le Regioni possano svolgere il ruolo disoggetti fornitori di eventi formativi, sottoline-ando come esista incompatibilità tra il ruolosvolto dalla Regione nella promozione e valu-tazione della formazione continua, quello disoggetto fornitore di eventi formativi, sia inmodo diretto che attraverso società partecipa-te o comunque collegate a quello di parteci-panti agli eventi stessi;

• La Conferenza permanente per i rapporti tra loStato, le Regioni e le Province autonome diTrento e Bolzano che con l’Accordo del 20 di-cembre 2001 individua gli obiettivi formatividi interesse nazionale per il quinquennio2002/2006 e indica le linee operative di indiriz-

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zo a cui tutte le regioni devono far riferimentoin materia di ECM;

• La Conferenza permanente per i rapporti tra loStato, le Regioni e le Province autonome diTrento e Bolzano che con l’Accordo del 13 mar-zo 2003 conferma i contenuti del precedenteaccordo sancito il 20 dicembre 2001;

• La Conferenza permanente per i rapporti tra loStato, le Regioni e le Province autonome diTrento e Bolzano con l’Accordo del 13 marzo2003 che stabilisce di esaminare in periodosuccessivo gli esiti delle sperimentazioni fina-lizzate a testare le attività di formazione a di-stanza ed a realizzare un progetto unitario perla gestione e certificazione dei crediti formati-vi acquisiti dai singoli professionisti;

• La Conferenza permanente per i rapporti tra loStato, le Regioni e le Province autonome diTrento e Bolzano che con l’Accordo del 13 mar-zo 2003 sancisce che le Regioni , in forza del lo-ro ruolo nel programma ECM, possono contri-buire alla realizzazione delle predette finalità,partecipando alle sperimentazioni o utilizzan-do l’esperienza già maturata nel settore anchecon la collaborazione di partner diversi daquelli individuati dalla Commissione;

• Le indicazioni fornite dalla Commissione Na-zionale ECM per quanto attiene la formazionea distanza e l’accreditamento dei provider na-zionali e regionali;

• Gli obiettivi del piano sanitario nazionale 2003- 2005;

• Gli obiettivi del piano sanitario della RegioneLiguria per il biennio 2003 - 2005;

• Gli obiettivi previsti dalla Regione Liguria perle Aziende Sanitarie Liguri per l’anno 2003;

• Le deliberazioni della Regione Liguria n. 102del 13.02.2004 e n. 963 del 10.09.2004.

Il Sistema ECM

La Regione Liguria ritiene che sia indispensa-bile promuovere sul proprio territorio un sistemaper la formazione continua di tutti gli operatoriregionali della sanita’ definendo findall’immediato l’assetto organizzativo ed opera-tivo del quale dotarsi, distinguendo, in tale conte-

sto, i compiti e le funzioni riguardanti aspetti dinatura istituzionale da gestire in maniera diretta,pur avvalendosi di idonei supporti tecnici rispet-to a quelli, invece, aventi natura prevalentementetecnico-professionale attribuibili, nell’ambito dipercorsi predefiniti, ad organismi e/o soggettiesterni (Provider). La Regione ha istituito un or-ganismo regionale a cui partecipino i rappresen-tanti di tutte le categorie professionali interessa-te all’ECM, denominato Consulta Regionale perla Formazione in Sanità.

Ciò posto, la Regione Liguria garantisce la ge-stione, i compiti e le funzioni riguardanti gliaspetti di natura istituzionale in tema di ECMtramite l’Assessorato alla Formazione, Istruzio-ne e Lavoro e ha istituito, a supporto tecnicoscientifico dell’attività svolta, una CommissioneRegionale per l’Educazione Continua in Medici-na d’ora in poi definita (Commissione RegionaleECM).

Quest’ultima coadiuverà la Regione nella:

• definizione, relativamente al biennio 2004 -2005, della % di crediti che:

potranno essere ottenuti con programmiECM finalizzati ad obiettivi di rilevo regionale;

potranno essere acquisiti con eventi residen-ziali di didattica frontale (seminari, relazioni)con oltre 200 partecipanti o senza verificadell’apprendimento;

dovranno essere ottenuti nel settore profes-sionale e specialistico in cui gli operatori dellasanità operano;

potranno essere ottenuti su argomenti di in-teresse affine a quello della specialità in cui ope-rano o su argomenti generali (bioetica, legisla-zione, managing, informatica, etc.);

potranno essere acquisiti con processi di au-toformazione;

• avvio della fase organizzativa del processo diaccreditamento dei provider regionali attra-verso la precisazione dei requisiti ritenuti ne-cessari per l’accreditamento dei soggetti forni-tori di formazione a livello regionale;

• precisazione dei processi di valutazione fina-

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lizzati a verificare l’idoneità dei requisiti deifornitori di eventi formativi;

• precisazione dei processi di valutazione fina-lizzati a verificare gli aspetti gestionali deglistessi eventi in funzione del raggiungimentodegli obiettivi formativi e a verificare le ricadu-te delle attività formative svolte, sull’attivitàdel professionista;

• avvio della fase operativa di accreditamentoregionale dei provider;

• audit presso le strutture dei provider.

Attualmente, secondo le indicazioni dellaCommissione nazionale ECM, ogni professioni-sta della Sanità deve acquisire:

per l’anno 2003 - 20 crediti ECM(da 10 a 40);

per l’anno 2004 - 30 crediti ECM;

per l’anno 2005 - 40 crediti ECM;

e lo stesso a far data dal 2006, avrà l’obbligo diacquisire 150 crediti in un triennio. Una percen-tuale comunque non superiore al 50% dei creditiche ogni professionista deve annualmente acqui-sire potrà essere ottenuto con progetti formativiECM finalizzati al raggiungimento di obiettivi dirilievo regionale.

Fermo restando quanto sopra ogni AziendaSanitaria od Ospedaliera dovrà garantirel’acquisizione da parte dei propri dipendenti del-la metà dei crediti necessari nell’anno.

La realizzazione del sistema ECM in RegioneLiguria avverrà in due fasi distinte ma tra lorostrettamente correlate:

– Una fase propedeutica (o sperimentale);

– Una fase a regime.

La Fase Propedeutica sarà avviata nel mese difebbraio 2005.

In tale fase la Regione accrediterà i Providerregionali secondo i seguenti criteri:

– Provider già autorizzati per la sperimentazio-ne nazionale - accreditamento automatico;

– Soggetti pubblici o privati collegati a soggettipubblici che ne facciano richiesta, ammessiprevia analisi del possesso dei requisiti richie-sti per l’accreditamento; (in tale fase i requisitirichiesti dovranno essere simili a quelli previ-sti a livello nazionale) fermo restando che ilprovider per essere accreditato oltre agli altrirequisiti dovrà essere in possesso di una sedein regione Liguria.

Ai fini dell’accreditamento la Regione adotte-rà un apposito bando.

I Provider accreditati potranno presentarenella fase propedeutica sino a 3 progetti formati-vi ciascuno e pre-assegneranno i crediti formati-vi sulla base dei criteri definiti dalla Regione.

La congruità in relazione agli obiettivi forma-tivi regionali dei progetti presentati e la confor-mità ai criteri regionali dei crediti preassegnatisarà verificata dalla Regione, attraverso la Com-missione Regionale ECM.

Ciascun progetto formativo deve essere corre-dato dai seguenti elementi:

• obiettivi formativi;

• curricula dei docenti, il numero e le caratteri-stiche dei partecipanti;

• durata e le modalità di realizzazione;

• criteri e gli strumenti di valutazionedell’apprendimento.

Ogni evento/progetto deve essere corredato dacertificazione del Responsabile dell’evento for-mativo che, con riferimento ai criteri formulatidalla Regione, dichiari la sua corrispondenza airequisiti per l’accreditamento dell’evento e indi-chi i crediti attribuibili allo stesso.

I crediti regionali sono validi su tutto il terri-torio nazionale e i crediti nazionali sono validi alivello regionale.

Tutti i progetti formativi indirizzati ad obiet-tivi regionali identificati dalla Consulta Regiona-le per la Formazione in Sanità non devono essereinviati alla Commissione Nazionale ECM.

Al termine della fase propedeutica che avrà la

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durata di mesi sei, sarà avviata, alla luce dei datiacquisiti, una nuova fase che dovrà vedere la rea-lizzazione del sistema informatizzato e dei nuovicriteri regionali in materia di accreditamento deiprovider.

FASE A REGIME

Provider - Linee di indirizzo

Accreditamento dei provider regionali

Con il termine accreditamento dei provider siintende il riconoscimento da parte della Regionedi una istituzione o organizzazione pubblica oprivata con sede nel territorio regionale, che or-ganizzi eventi, con obiettivi coerenti con i pianidefiniti a livello regionale, e la cui organizzazio-ne e programma educativo soddisfi i requisitistandard di qualità della formazione professio-nale continua;

Accreditamento provvisorio dei provider regio-nali

È la forma di accreditamento per tutte le ri-chieste iniziali da parte di soggetti pubblici e pri-vati che intendono acquisire il titolo di Providerregionale. Richiede il possesso dei requisiti pre-visti dalla Commissione Regionale ECM.

Salvo proroga debitamente motivata decadeautomaticamente dopo 12 mesi se non è stato ot-tenuto l’Accreditamento Standard.

Accreditamento standard dei provider regionali

Ha durata di 5 anni, e può essere richiesto so-lo dopo aver ottenuto l’accreditamento provviso-rio o come conferma di un precedente accredita-mento standard. Il Provider, per ottenere questotipo di accreditamento deve documentare oltre alpossesso dei requisiti incluso il possesso ed ilmantenimento per tutta la duratadell’accreditamento della certificazione di quali-tà, di essere attivo nel settore della formazionecon programmi d’elevata qualità formativa e conidonea disponibilità di tecnologie e adeguata or-ganizzazione.

Mancata concessione dell’accreditamento ai pro-vider regionali

Ove la richiesta di accreditamento del Provi-der non sia stata accolta per significativa diffor-

mità rispetto ai criteri standard di qualità, o almancato possesso di una o più delle caratteristi-che necessarie, o ad un giudizio negativo della vi-sita ispettiva o ad altra motivazione in merito acriteri di garanzia di buon funzionamento, la Re-gione notifica al richiedente la valutazione nega-tiva con le specifiche motivazioni.

Il richiedente l’accreditamento avrà disponi-bili 60 giorni dalla data della comunicazione pergiustificare, motivare o contestare la decisionedella Regione. Sull’opposizione la Regione sipronuncia in via definitiva entro i successivitrenta giorni.

Nelle more della decisione della Regione, il ri-chiedente non potrà accreditare alcun program-ma.

Il richiedente l’accreditamento che ha ricevu-to risposta negativa potrà presentare nuova ri-chiesta con le necessarie modifiche sui punticontestati.

Avvio del processo di accreditamento dei provi-der regionali

Per avviare il processo di accreditamento oc-corre che la Regione, su proposta della Commis-sione Regionale ECM, stabilisca i requisiti che ilprovider richiedente l’accreditamento deve pos-sedere perchè ritenuti adeguati a garantire lo svi-luppo di programmi educativi di qualità.

Tali requisiti devono riguardare:

• le competenze clinico - assistenziali, tecniche escientifiche del provider che potranno esserepossedute direttamente (es.: Dipartimenti uni-versitari, Società scientifiche, Aziende ospeda-liere e territoriali etc.) o acquisite mediantespecifico accordo con soggetto che ne abbiadocumentata capacità e devono essere oggetti-vamente documentabili nel settore disciplina-re di interesse del prodotto formativo. Questecompetenze saranno garantite dalle figure delResponsabile Scientifico e del Comitato Scien-tifico e dalle caratteristiche dei docenti/forma-tori.

Il Provider deve, comunque, avvalersi di unComitato Scientifico, costituito da personalitàed esperti di documentata capacità ed espe-rienza nel campo della formazione, responsa-bile dell’individuazione dei bisogni formativi

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degli utenti cui il Provider si rivolge, dei pro-grammi e dei contenuti delle attività educazio-nali, delle analisi di efficienza formativa e diefficacia, dell’implementazione delle attivitàeducazionali. Per ogni singolo evento/pro-gramma dovrà essere nominato uno o più Re-sponsabili Scientifici con documentata espe-rienza e capacità nell’ambito degli specificicontenuti e delle professioni sanitarie per lequali viene organizzato l’evento o il program-ma educazionale.

• le competenze andragogiche del provider chedevono essere documentate da pregressa atti-vità nel settore della formazione o da specificoaccordo con soggetto che ne abbia documenta-ta capacità. Anche le competenze andragogi-che faranno riferimento al Comitato Scientifi-co.

• le capacità organizzative del provider che de-vono essere documentate, oltre che da even-tuale pregressa attività formativa, anche dagliatti formali che indichino le finalità educazio-nali del Provider (statuto, delibera di organocompetente), dalla disponibilità di una sedepropria con idonea strumentazione e servizi,di personale proprio con compiti di segreteriae amministrazione, di una contabilità delibe-rata annualmente secondo le norme vigenti eda adeguata disponibilità finanziaria in rap-porto all’entità dell’impegno educazionale cheil Provider ha programmato.

• la disponibilità di strutture e mezzi didatticiidonei, posseduti in proprio o mediante accor-di/convenzioni/locazioni.

• avere stabile organizzazione in Liguria. Ognicambiamento di denominazione, di stato giu-ridico del Provider, del suo statuto, di sede, in-clusa la formazione di consorzi, parternship eassociazioni deve essere preventivamente co-municato e, ove ritenuto necessario dalla Com-missione ECM, potrà richiedere il riaccredita-mento del Provider con le nuove caratteristi-che.

Documentazione necessaria per la presentazionedella richiesta di accreditamento regionale

Viene di seguito esplicitata la documentazio-ne necessaria per la presentazione della richiestadi accreditamento regionale da parte dei provi-der:

• statuto o atto costitutivo o delibera di organocompetente (per gli Enti Pubblici) che indichiin modo esplicito che l’ECM costituisce unobiettivo del soggetto interessato;

• documenti, contratti, convenzioni relative alladisponibilità delle strutture, strumenti, risorseumane necessarie per l’attività ECM;

• documenti di programmazione o attuazione diprocedure atte ad individuare gli specifici bi-sogni formativi dei professionisti della Sanitàcui il Provider si rivolge;

• documenti relativi ai docenti/formatori sele-zionati in base all’ esperienza ed alla compe-tenza maturata sugli argomenti trattati;

• documenti relativi ai metodi andragogici chesi intendono utilizzare, conformi ed adeguatiper perseguire gli obiettivi del programma;

• documenti sulla programmazione ed attuazio-ne dei meccanismi per valutare l’efficienzadell’insegnamento/ apprendimento e l’efficacianella pratica clinica dei programmi educazio-nali;

• documenti relativi alle verifiche che sono pre-disposte e saranno utilizzate per valutarel’efficienza formativa e l’ efficacia della forma-zione sul miglioramento delle attività sanita-rie;

• documenti relativi alle procedure organizzati-ve ed alle risorse disponibili, che dovranno es-sere adeguate alla programmazione ECM delProvider;

• documenti che attestino se ha usufruito di sup-porto economico o di altro genere da parte diaziende impegnate nel settore sanitario e, inquesto caso, che tutti i punti sopraindicati so-no stati decisi ed attuati in modo del tutto libe-ro da qualsiasi conflitto di interesse commer-ciale;

• documenti che attestino che il Provider è di-sponibile per ispezioni in sede e per la revisio-ne, da parte della Commissione ECM o suoi de-legati, dell’organizzazione, della contabilità,della documentazione che dovrà essere con-servata per i periodi indicati dalla Commissio-ne.

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Provider regionali accreditati

Provider regionale accreditato è da conside-rarsi qualsiasi soggetto (organizzazione) pubbli-co o privato che, avendo i requisiti richiesti perpredisporre e rendere fruibili programmi forma-tivi, ottiene dalla Regione il riconoscimento inbase al quale può assegnare ad ogni evento/pro-gramma formativo dei crediti ECM a misura deltempo dedicato all’apprendimento dai discenti.È il responsabile unico di fronte alla Regione del-le attività e programmi formativi che produce edistribuisce. In fase di prima applicazione dellepresenti disposizioni e comunque per un periododi 12 mesi dall’entrata in vigore delle stesse, unProvider regionale, di norma, può essere accredi-tato dalla commissione regionale solo per eventiresidenziali, fatta salva la possibilità in capo allaRegione di avviare a livello sperimentale pro-grammi FAD.

Possono essere Provider i soggetti pubblici eprivati che abbiano i requisiti sopra indicati tracui Istituzioni Universitarie e Ospedaliere,Aziende Sanitarie del Territorio, Società Scienti-fiche e Associazioni professionali di categoria,Ordini e Collegi professionali [questi ultimi soloper i temi relativi all’etica, deontologia, bioetica,aspetti giuridici e medico-legali connessiall’esercizio della professione, alla comunicazio-ne (tecnologia, lingua straniera) ed all’ informati-ca], Agenzie o Società private, Consorzi pubblici,privati e misti e altre forme associative tra i so-praindicati soggetti e /o con soggetti non accredi-tati purchè abbiano dichiarate finalitànell’ambito formativo ECM.

Quando detti requisiti sono conseguenti adaccordi/convenzioni con altri soggetti, tali accor-di devono essere formalizzati per un periodo parialmeno alla durata dell’accreditamento. Ove taliaccordi dovessero essere rescissi o modificati de-ve esserne data immediata notizia alla RegioneLiguria e, se la rescissione o modificazione nondovesse essere giudicata idonea, potrà portare al-la decadenza dell’accreditamento.

Il Provider accreditato è responsabile del con-tenuto formativo, della qualità scientifica edell’integrità etica di tutte le attività educazionalicui ha assegnato crediti.

Relativamente a tutti i programmi di eventiresidenziali, ai materiali didattici ed ai materialidurevoli di eventi accreditati il provider deve di-

chiarare e garantire che l’ attività è svolta in mo-do autonomo, che l’attività è svolta con la parte-cipazione o meno di altro soggetto non accredita-to, che l’informazione è obiettiva e non influen-zata da interessi diretti o indiretti che ne possonopregiudicare la finalità esclusiva di educazio-ne/formazione dei professionisti della Sanità, alfine di ottenere una migliore pratica clinica-tec-nica-assistenziale, basata sulle più moderne co-noscenze scientifiche.

Non potranno essere presentati da parte deiProvider regionali programmi formativi già pre-sentati per l’accreditamento nazionale.

I Provider accreditati sono iscritti in un appo-sito elenco regionale gestito dal Servizio AttivitàFormative e del Lavoro della Regione Liguria.

Contributi corrisposti al sistema regionale ECMdai Provider regionali

Ogni Provider, al momento della presentazio-ne di ciascun evento formativo, deve dimostraredi aver corrisposto alla Regione un contributopari ad i 200,00.

La mancata corresponsione del contributo dàluogo alla non accettazione dell’evento proposto.

Eventi residenziali accreditabili

Gli eventi ECM di tipo residenziale accredita-bili comprendono attività formative di varia tipo-logia per le quali è stato acquisito, nel biennioprecedente, un importante bagaglio di esperien-za.

Questi eventi residenziali includono:

• congresso/simposio/conferenza/seminario;

• tavola rotonda;

• conferenze clinico-patologiche volte alla pre-sentazione e discussione epicritica interdisci-plinare di specifici casi clinici;

• consensus meeting inter-aziendali finalizzatialla revisione delle statiche per la standardiz-zazione di protocolli e procedure operative edalla pianificazione e svolgimento di attività le-gate a progetti di ricerca finalizzata;

• corsi di formazione e/o applicazione in materia

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di costruzione, disseminazione ed implementa-zione di percorsi diagnostico-terapeutici;

• corso di aggiornamento tecnologico e stru-mentale;

• corso pratico finalizzato allo sviluppo conti-nuo professionale;

• progetto formativo aziendale;

• corso pratico per lo sviluppo di esperienze or-ganizzativo-gestionali;

• frequenza clinica con assistenza di tutore eprogramma formativo presso una struttura as-sistenziale (specificare la struttura assistenzia-le);

• corso di aggiornamento;

• corso di addestramento;

• tirocinio/stage/frequenza con metodiche tuto-riali presso una struttura assistenziale o for-mativa.

Tale elenco di tipologie per eventi residenzia-li, non esaustivo e ampliabile o comunque modi-ficabile dalla commissione, evidenzia le differen-ze organizzative (risorse strutturali e strumentididattici) e di efficacia andragogica delle diversemodalità educazionali che includono:

• lezioni magistrali;

• serie di relazioni su tema preordinato;

• tavole rotonde con dibattito tra esperti;

• confronto/dibattito tra pubblico ed esperto/iguidato da un conduttore ;

• dimostrazioni tecniche senza esecuzione di-retta da parte dei partecipanti;

• presentazione di problemi o di casi clinici inseduta plenaria;

• lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clini-ci con produzione di rapporto finale da discu-tere con esperto;

• esecuzione diretta da parte di tutti i parteci-panti di attività pratiche o tecniche;

• role-playing.

Attribuzione dei crediti ECM da parte dei provi-der regionali

I provider accreditati dovranno sottoporre al-la Regione una dettagliata descrizionedell’evento formativo che intendono produrre,corredata dal numero di crediti che si ritiene at-tribuibile all’evento.

Il provider accreditato assegna ai propri pro-grammi educazionali un numero di crediti pro-porzionato all’impegno di apprendimento richie-sto per acquisire le conoscenze e le competenzeche sono gli obiettivi di quel programma.

L’assegnazione dei crediti da parte del pro-gramma si deve basare sul principio premiante laqualità scientifica dell’evento, l’interattività ed ilmaggiore valore formativo delle attività pratiche.Il provider può dunque proporre un numero dicrediti variabile da 0.8 crediti/ora a 1.2 credi-ti/ora in relazione alla tipologia dell’evento ed al-la metodologia didattica, così come previsto daicriteri nazionali che definiscono i crediti attribu-ibili agli eventi.

Informazione

I programmi educazionali devono attenersi aschemi standard ed a requisiti finalizzati a forni-re all’utilizzatore (professionista della Sanità) in-formazioni sugli obiettivi, sui contenuti e sullemodalità operative, sul nominativo e qualificadel/dei Responsabili Scientifici.

Nelle brochures, nelle locandine, nei pro-grammi, in eventuali materiali didattici deglieventi ECM residenziali deve essere chiaramenteindicato:

• la denominazione del Provider;

• la dichiarazione di responsabilità;

• l’eventuale partecipazione di sponsor commer-ciali;

• il costo di partecipazione per il professionistadella sanità e la procedura per sottoscrivere lapartecipazione;

• le indicazioni di massima sulle procedure divalutazione e di attestazione della presenza;

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1804

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• la tipologia (caratteristiche professionali especialistiche) del professionista della sanitàcui il programma è rivolto;

• gli obiettivi didattico/formativi del program-ma, indicando anche se questi corrispondonoagli obiettivi prioritari regionali;

• il nominativo, la qualifica e le credenziali prin-cipali del/dei Responsabile/i Scientifico/i diogni programma cui ha assegnato crediti;

• il numero di crediti assegnati al programmauna volta superato il test di valutazione.

Qualità dei contenuti dei programmi

Il Provider è direttamente responsabile dellascientificità e dell’aggiornamento degli eventiECM cui ha assegnato crediti.

Tutte le informazioni, indicazioni, linee gui-da, commenti e quant’altro costituisce il conte-nuto di un programma ECM deve essere basatosull’evidenza scientifica comunemente accettatanell’ambito dell’operatività dei professionisti del-la Sanità e deve essere presentato in modo equili-brato, con le indicazioni e le controindicazioniopportune.

Tutti i dati scientifici cui si fa riferimentonell’ambito di un programma devono essere con-formi agli standard comunemente accettati nelmondo scientifico sia per disegno sperimentaleche per l’acquisizione ed analisi dei dati.

Verifica della partecipazione ad eventi residen-ziali

La verifica di partecipazione dei professioni-sti della Sanità alle attività ECM è requisito ob-bligatorio per assegnare ad ognuno i relativi cre-diti.

Il Provider deve garantire meccanismi di con-trollo della effettiva presenza del professionistadella Sanità nella sede in cui si svolge l’attivitàECM. Come già sperimentato nella fase di avviodell’ECM, questo può avvenire con modalità va-rie (firma di frequenza, verifiche elettroniche diingresso/uscita dalla sede di formazione, schedadi valutazione dell’apprendimento firmato dalpartecipante, etc.).

Verifica dell’apprendimento

Gli strumenti di valutazione dell’apprendi-mento, nelle diverse forme possibili, utilizzati initinere e/o alla fine del programma, possono svol-gere una doppia funzione di verifica di partecipa-zione e di verifica d’efficacia formativa del pro-gramma per il singolo utilizzatore (raggiungi-mento degli obiettivi formativi).

Per questa seconda funzione è necessario chele verifiche siano coerenti agli obiettivi formatividichiarati ed abbiano caratteristiche paragona-bili per i diversi programmi ECM, in modo dacreare condizioni standard di valutazione.

Il provider dovrà pertanto:

• predisporre quesiti relativi agli obiettivi for-mativi dichiarati con particolare riferimentoagli argomenti e problemi particolarmente ri-levanti o innovativi del programma;

• predisporre un numero di quesiti pari a 5 perogni credito assegnato;

• indicare che il livello minimo di risposte esatterichiesto è pari ad almeno 4/5 dei quesiti pro-posti.

La verifica dell’apprendimento costituisce unmomento essenziale dell’attività ECM, consenteinfatti di valutare l’efficacia formativa comples-siva del programma ed anche le singole aree incui l’efficacia formativa è stata minore. Consentequindi eventuali correzioni della forma con cui icontenuti sono presentati, delle procedure e dellastrutturazione del programma. I dati della verifi-ca devono pertanto essere conservati dal Provi-der ECM e resi disponibili in forma di tabulatoper la Commissione ECM con l’indicazione di co-loro che hanno utilizzato il programma e di colo-ro che abbiano superato il test nell’ambito delmonitoraggio dei programmi ECM.

Verifica della qualità percepita

La qualità di ogni programma ECM deve esserevalutata anche in base all’indice di gradimentoex-post manifestato dagli utilizzatori. Questo para-metro deve essere rilevato mediante una schedastandard. La suddetta scheda costituisce parte del-la documentazione che il Provider deve registrare,conservare e rendere, a richiesta, disponibile per laCommissione ECM in forma di tabulato.

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1805

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Questa stessa scheda, in tutti i casi in cui vi èstata la partecipazione d’uno sponsor commer-ciale, deve includere apposito quesito relativoall’eventuale percezione, da parte degli utilizza-tori, di una qualsiasi forma di conflitto di interes-si, di informazione non ben bilanciata, di riferi-menti inappropriati che riguardino, sotto qual-siasi forma lo sponsor commerciale. Qu-est’ultimo quesito deve contenere la nota che lascheda suddetta può essere inviatadall’utilizzatore, oltre che al Provider, diretta-mente ai competenti Uffici della Regione.

Attestazione

Accertato che i requisiti di partecipazioneall’attività educazionale ECM, di valutazione del-la formazione e la scheda della qualità percepitasiano stati soddisfatti, il Provider attesterà chel’utente ha svolto la suddetta attività formativaECM ed ha quindi acquisito i crediti ECM in nu-mero pari a quanto previsto per quello specificoprogramma (o parte di programma). Dovrà quin-di essere consegnata (o inviata a spese del Provi-der), apposita attestazione contenente:

• il nome del Provider (incluso il numero del suoaccreditamento);

• il titolo, gli obiettivi formativi generali del pro-gramma ECM e il numero di crediti assegnati;

• la data dell’attestato;

• la firma del Responsabile Scientifico (anchefirma riprodotta);

• Il Provider deve conservare copia di tale docu-mentazione per un periodo di 5 anni al fine ditrasmetterne copia, su richiesta, alla Commis-sione regionale ECM;

• Il professionista della Sanità, ottenutal’attestazione, dovrà provvedere alla sua con-servazione e successivamente alla registrazio-ne (agli Ordini, Collegi e Associazioni Profes-sionali) nel rispetto delle modalità che verran-no indicate dalla Commissione MinisterialeECM.

Certificazione

La certificazione dell’avvenuto espletamentodell’attività ECM per i professionisti della Sanità,sarà rilasciata dai competenti Ordini e Collegi,

cui la relativa documentazione sarà trasmessa acarico dello stesso professionista della Sanitàche ha ricevuto l’attestato dal Provider.

Monitoraggio

Nella fase a regime del sistema ECM regiona-le, i provider istituzionali e segnatamente leAziende sanitarie e le AASSLL dovranno sotto-porre alla Regione entro il 31 dicembre di ognianno il proprio programma formativo per l’annosuccessivo ed ancora, per ogni evento educazio-nale ipotizzato, il titolo dell’evento, la data disvolgimento nonché tutte le informazioni ripor-tate sulle brochures informative.

Ogni modifica apportata ad un evento educa-zionale dovrà pervenire alla Regione almeno 30giorni prima della data precedentemente stabili-ta per l’evento stesso.

Il provider trimestralmente ha facoltà di inte-grare l’elenco degli eventi proposti per il trime-stre successivo.

Le Aziende sanitarie e le AASSLL accreditateProvider non dovranno più limitarsi a registrarela formazione eseguita ma assumere un forte ru-olo nella progettazione della formazione trovan-do un raccordo tra la capitalizzazione dei creditiformativi degli operatori e le proprie esigenze or-ganizzative.

Il Provider deve conservare per almeno 5 annicopia delle certificazioni dei crediti assegnati adogni singolo professionista della Sanità per ogniprogramma educazionale cui ha assegnato credi-ti e, a richiesta della Regione, deve fornire, entro60 giorni dalla richiesta, i tabulati relativi al nu-mero di programmi prodotti, al costo di parteci-pazione per ognuno di essi, all’elenco ed al nume-ro complessivo di utilizzatori cui ha assegnatocrediti ed alla loro tipologia (qualifica professio-nale degli utilizzatori), al numero di utilizzatoriche non hanno superato il livello di risposta perottenere l’attestazione ed infine ai questionarisulla qualità percepita con i relativi risultati.

Report

Al termine della fase propedeutica ed entro il31 gennaio di ogni anno, ciascun Provider accre-ditato dovrà inviare una relazione sull’attivitàeducazionale svolta nell’anno precedente . La re-

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lazione dovrà indicare numero e tipologia delleattività ECM, numero di crediti offerti per le sin-gole professioni/specialità, numero e tipologiadei professionisti della Sanità cui sono stati asse-gnati crediti, l’entità del supporto commerciale, iricavi complessivi e le spese sostenute. Queste re-lazioni annuali hanno un duplice scopo di verifi-care le informazioni aggiornate sui Provider e dianalizzare le dimensioni e gli obiettividell’offerta formativa complessiva a livello regio-nale.

Verifiche dell’attività

La Commissione ECM deve predisporre undocumento relativo alle modalità di verifica e dicontrollo, anche a campione, delle attività deiProvider di eventi residenziali.

Queste verifiche dovranno riguardare:

• la coerenza tra i programmi annunciati e glieventi realizzati;

• il rispetto delle regole relative al conflitto di in-teresse e le sponsorizzazioni;

• le qualità andragogiche e gli strumenti didatti-ci;

• il livello qualitativo dei contenuti in termini diaggiornamento, scientificità, presentazioneequilibrata;

• la qualità delle verifiche predisposte dal Provi-der ed il loro utilizzo a scopo di implementa-zione della qualità dei programmi educaziona-li ECM;

• le iniziative relative alla valutazionedell’efficacia delle attività ECM per il migliora-mento dei livelli assistenziali.

Per attivare queste verifiche la Regione potràavvalersi di strutture proprie o delegare ad entiterzi tale attività.

Il Provider deve conservare, per almeno 5 an-ni, copia delle certificazioni dei crediti assegnatiad ogni singolo professionista della Sanità perogni programma educazionale cui ha assegnatocrediti e, a richiesta della Commissione ECM, de-ve fornire, qualora richiesto, entro 60 giorni, i ta-bulati relativi all’evento oggetto di verifica.

Qualora le verifiche dimostrino che i providerammessi alla fase propedeutica non abbianoespletato quanto richiesto dalla normativa ECMregionale, sarà loro fatto divieto di parteciparealla fase di accreditamento provvisorio (annuale)della fase a regime.

Nella fase a regime, in cui i provider regionaliavranno un accreditamento provvisorio (1 an-no) e nella successiva fase in cui i provideravranno un accreditamento standard (5 anni), iprovider saranno passibili di sanzioni che vannodal richiamo formale alla sospensionedall’attività di provider per un periodo variabiledai 3 mesi all’anno, per accertate inadempienzeoperative.

Modalità di supporto economico dell’attivitàformativa

Le attività ECM possono essere finanziate dafondi del provider stesso, da fondi istituzionali,da fondi derivanti dalle quote di iscrizione aglieventi formativi stessi, da fondi elargiti da entipubblici o privati sotto forma di “supporto eco-nomico non vincolato”. In merito a quest’ultimopunto l’industria farmaceutica e quella deglistrumenti e presidi medici possono essere spon-sor commerciali, anche unici, di attività svoltedal Provider a condizione che il supporto finan-ziario o di risorse sia dichiarato e non sia in alcunmodo condizionante sui contenuti degli eventi edei programmi ECM. I termini, le condizioni e gliscopi dei contributi degli sponsor devono esseredocumentati da apposito contratto privato fir-mato dal Provider e dallo sponsor.

È responsabilità dei Provider, che sarà dun-que passibile di accertamenti e d eventuali san-zioni, garantire l’eticità della formazione. Il Pro-vider dovrà acquisire e conservare per almeno untriennio le dichiarazioni autocertificate di ognu-no dei soggetti che svolgono un ruolo a qualsiasititolo nell’evento/programma educazionale. Ladichiarazione deve essere relativa ai rapporti conaziende farmaceutiche e di strumenti o presidisanitari nell’ultimo biennio. il Provider dovràrendere noto, nelle forme adeguate, il potenzialeconflitto di interessi del singolo docente/forma-tore ai partecipanti all’attività ECM.

Oltre alla dichiarazione su ogni eventualesupporto economico, da inserire nel programmadi ogni evento residenziale, il Provider deve assi-

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curare, in tutti i casi di sponsorizzazione com-merciale, la presenza di specifico questionario incui i docenti ed i discenti possano indicare sehanno percepito influenza di conflitto di interes-si nel materiale ECM. Lo sponsor commercialepuò essere coinvolto nella distribuzione dei pro-grammi degli eventi residenziali e a distanza. Sead un evento residenziale è associata esposizionecommerciale di prodotti farmaceutici, presidi estrumenti sanitari, l’allestimento di queste espo-sizioni non deve influenzare la progettazionedell’evento né interferire con la sua presentazio-ne e deve essere mantenuto separato dalle attivi-tà ECM.

Gli sponsor possono essere ringraziati sugliannunci stampati e sulle brochures o altrove, manei ringraziamenti non deve essere fatto riferi-mento ad alcun specifico prodotto.

Considerato che la ricerca scientifica obietti-va e rigorosa condotta da aziende commercialie/o da industrie è parte essenziale del processo disviluppo di nuovi prodotti (farmaceutici o stru-mentali), i programmi di aggiornamento che ri-guardano ricerche scientifiche su farmaci, dispo-sitivi medici e strumenti, possono costituire og-getto di attività ECM purché il Provider garanti-sca l’obiettività scientifica delle informazionipresentate, conformi agli standard generalmenteaccettati nella sperimentazione scientifica eduna equilibrata presentazione dei risultati.

Per quanto riguarda l’uso non scientificamen-te comprovato di prodotti farmacologici, disposi-tivi e strumenti, il Provider dovrà garantire che,nell’esposizione o nel materiale durevole, siachiaramente esplicitato che l’utilizzo di quel datoprodotto non si è dimostrato utile per quell’uso oche il prodotto/strumento/procedura è ancora infase sperimentale.

Consorzi tra provider regionali accreditatidalla stessa regione

I Provider regionali accreditati si possanoconsorziare tra loro al fine di contenere i costi or-ganizzativi e meglio pianificare l’attività formati-va.

All. B

Avviso per l’accreditamento dei providerregionali per la formazione in

educazione continua in medicina (ECM)

La Regione Liguria intende avviare in formasperimentale il sistema regionale ECM.

A tale fine possono presentare richiesta di ac-creditamento tutti coloro che, in possesso di unasede in Regione Liguria, rispondono ad uno deiseguenti criteri:

– Provider già autorizzati per la sperimentazio-ne nazionale - accreditamento automatico;

– Soggetti pubblici o privati collegati a soggettipubblici che siano in possesso dei requisiti ri-chiesti per l’accreditamento a livello naziona-le;

Le richieste di accreditamento dovranno esse-re presentate, tramite raccomandata con ricevu-ta di ritorno, a decorrere dai 30 giorni successivialla pubblicazione del presente avviso sul Bollet-tino Ufficiale della Regione Liguria, alla RegioneLiguria - Dipartimento Formazione IstruzioneLavoro Cultura e Sport - Servizio Attività Forma-tive e del Lavoro - Via Fieschi, 15 - 16121 Genova.

Le domande potranno essere presentate nonoltre il termine di mesi quattro dalla pubblicazio-ne del presente Avviso sul Bollettino Ufficialedelle Regione Liguria.

I soggetti che hanno presentato domanda diaccreditamento e risultino in possesso dei requi-siti richiesti saranno iscritti nell’elenco regionaledei Provider liguri accreditati ECM.

All. C

GLI OBIETTIVI DI SALUTE

L’educazione continua in medicina hal’obiettivo di migliorare le conoscenze scientifi-che e le competenze dei professionisti della sani-tà ed è dunque parte del più ampio processo disviluppo professionale continuo che mira a veri-

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ficare l’impatto che l’aggiornamento professio-nale ha sulla pratica clinica e quindi a migliorarel’assistenza sanitaria offerta ai cittadini. In riferi-mento a ciò la Regione Liguria, nel Piano Sanita-rio, pone come obiettivi prioritari per il triennio2003/2005:

• la valorizzazione delle attività di prevenzione;

• il rafforzamento dell’attività sanitaria di 1° li-vello attraverso una rete territoriale più forte ecapace di assolvere compiutamente le propriefunzioni;

• l’orientamento della realtà ospedaliera allamedio-alta intensità di cure;

• la risoluzione del problema degli anziani e deinon autosufficienti;

• l’adozione di un sistema programmato per unaeffettiva integrazione sociosanitaria;

• la pianificazione di un sistema di emergenzapiù sicuro;

• il potenziamento della risposta diagnostica;

• un incremento significativo dei sistemi di ac-cesso alle prestazioni anche attraverso la speri-mentazione di nuovi strumenti di innovazionetecnologica che esitino nel movimento delle in-formazioni rispetto a quello delle persone;

• un graduale riallineamento delle risorse finan-ziarie;

• un importante riconoscimento e coinvolgi-mento dell’associazionismo.

Gli obiettivi devono essere raggiunti:

• maturando strategie aziendali di sviluppo del-la logica dipartimentale che, mentre mantieneuna configurazione di tipo verticale rispettoall’azienda per le equipe mediche, deve mirareper la risorsa infermieristica e tecnico riabili-tativa ad una operatività di tipo orizzontale di-mensionata per livello di assistenza e non diunità operativa;

• attuando un sistema organizzato, coordinatoed integrato con il territorio per le prestazionia bassa e bassissima complessità di cure di cui

il distretto sanitario deve diventare punto di ri-ferimento e di raccordo tra la funzione ospeda-liera e quella territoriale;

• operando al fine di rendere effettival’integrazione delle risposte di tipo sociale conle risposte di tipo sanitario;

• promuovendo una produzione appropriatadelle prestazioni erogate dovendo esistere pie-na corrispondenza tra livello di assistenza ero-gata e patologia in atto;

• lavorando per il miglioramento della retedell’emergenza potenziando le capacità di fil-tro delle strutture territoriali e l’integrazionedelle risorse operanti in tale campo;

• istituendo strutture di ricovero a bassa o bas-sissima complessità di cure;

• potenziando l’attività di day surgery;

• promuovendo iniziative di formazione e sensi-bilizzazione a questi valori senz’altro innovati-vi per il Sistema Sanitario Regionale.

A partire da queste premesse e in diretta con-seguenza delle linee prioritarie di intervento in-dicate dal Piano Sanitario Regionale vigente so-no individuati, per l’anno 2005, i seguenti Obiet-tivi formativi regionali:

Gruppo 1

Obiettivi per tutte le professioni:

a) Qualità assistenziale, relazionale e gestionalenei servizi sanitari anche riferito ai processi dicertificazione;

b) Miglioramento della comunicazione tra i pro-fessionisti della sanità e la popolazione;

c) La comunicazione tra operatori sanitari, glienti e le istituzioni attraverso l’uso delle “nuo-ve tecnologie”;

d) Sistemi di valutazione, verifica e migliora-mento degli interventi preventivi diagnostici,clinici e terapeutici in relazione ai LEA;

e) Formazione interdisciplinare finalizzata allosviluppo dell’integrazione di attività assisten-

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ziali e socio-assistenziali riferite alla dimissio-ne precoce;

f) Malattie professionali e legge 626/94 e ss.mm.

g) Il ruolo degli ordini, collegi ed associazioniprofessionali nella tutela del cittadino e delprofessionista della sanità;

h) Prevenzione della sindrome del Burn-out nel-le professioni sanitarie d’aiuto;

i) Elementi organizzativi aziendali con partico-lare riferimento all’organizzazione diparti-mentale ed alle strategie aziendali che la po-tenzino;

j) Elementi di legislazione con particolare riferi-mento alla responsabilità generale e specificadegli operatori.

Gruppo 2

Obiettivi per specifiche categorie professionali

a) L’umanizzazione delle cure con particolare ri-ferimento alla terapia del dolore,all’assistenza ai disabili, al trattamento deipazienti affetti da patologie degenerative e ne-oplastiche;

b) Prevenzione primaria, secondaria e terziariadelle patologie connesse all’invecchiamentocon particolare riferimento alla patologie car-diovascolari, respiratorie, nefrologiche, ema-tologiche e metaboliche;

c) Prevenzione primaria, secondaria e terziariadell’età evolutiva, dal concepimento all’etàadulta, con particolare riferimento alla pre-venzione degli incidenti, alle vaccinazioni ealla prevenzione di malattie socialmente rile-vanti;

d) Igiene degli alimenti e prevenzione delle ma-lattie infettive ed allergiche;

e) Farmacovigilanza, farmacoeconomia, farma-coepidemiologia;

f) Urgenze ed emergenze in medicina e chirurgia;

g) Innovazione tecnologica;

h) Correlazioni tra medicina veterinaria e salutepubblica;

i) Implementazione dell’introduzione della me-dicina basata sulle prove di efficacia nella pra-tica assistenziale infermieristica (EBN);

j) Indicazioni, costi ed efficacia della diagnosti-ca per immagini;

k) L’accesso alle prestazioni, con particolare ri-guardo a strumenti che esitino nel movimentodelle informazioni rispetto a quello delle per-sone (telemedicina, rete informatica, etc);

l) I percorsi diagnostici e l’integrazione so-cio-sanitaria;

m) Implementazione e revisione delle linee guidaper le professioni sanitarie;

n) I percorsi assistenziali integrati tra: ospeda-lizzazione, assistenza specialistica, assistenzadomiciliare, con particolare attenzione allefasce deboli;

o) Prevenzione e controllo delle infezioni noso-comiali;

p) Disturbi del comportamento alimentare;

q) Tutela della salute della donna in gravidanza edel bambino con particolare riguardo alla ma-lattie genetiche neonatali e le malattie rare;

r) Prevenzione delle disabilità e delle morti evi-tabili;

s) Prevenzione, diagnosi e terapia delle malattieoncologiche;

t) Ricerca biomedica e tecnologica orientataall’innovazione anche attraverso i sistemi dilaboratorio;

u) Metodologie di attuazione dei criteri di quali-tà analitica e ambientale;

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

15.02.2005 N. 289

Approvazione programma annualedei distretti industriali ai sensi

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dell’art. 6 comma 1 della l.r. 13 agosto2002 n. 33 e successive modificazioni.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

– di approvare, ai sensi dell’art. 6, comma 1, let-tera a), della L.R. 13 agosto 2002, n. 33 e suc-cessive modificazioni il Programma annualedi riferimento dei Distretti Industriali allegatoalla presente deliberazione quale sua parte in-tegrante e sostanziale;

– di subordinare l’efficacia del Programma gene-rale annuale e l’esecutività del presente attoall’acquisizione del parere della competenteCommissione Consiliare.

SEGRETARIOFranco Rizzo

(segue allegato)

REGIONE LIGURIADIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO

Settore Politiche di SviluppoIndustria e Artigianato

Distretti IndustrialiProgramma generale annuale

Anno 2005

Con legge n. 33 del 2002 del 13 agosto 2002 laRegione Liguria ha adottato la disciplina degliinterventi da realizzarsi nell’ambito dei sistemiproduttivi locali e dei distretti industriali.

Con Deliberazione del Consiglio Regionale n.35 del 30 settembre 2003, in attuazione di quantodisposto dall’articolo 2 della sopracitata legge, laRegione ha provveduto all’individuazione dei di-stretti industriali liguri caratterizzati daun’elevata concentrazione di imprese con specia-lizzazione produttiva, che avranno funzioni dipromuovere l’integrazione tra le imprese appar-tenenti al distretto.

La sopracitata deliberazione individua diecidistretti che rappresentano le specializzazioni

produttive che risultano essere qualificanti per ilnostro territorio e che pertanto potranno benefi-ciare delle specifiche politiche di sostegno attua-te dalla Regione.

La legge regionale 33/2002 prevede la conces-sione di agevolazioni in favore di consorzi o so-cietà consortili (anche miste tra soggetti pubblicie privati), aventi unità locale nell’ambito dei di-stretti industriali, per la realizzazione di progettifinalizzati a:

– favorire lo sviluppo dei distretti industriali at-traverso la promozione e la commercializza-zione del prodotto;

– promuovere la crescita occupazionale;

– realizzare innovazioni tecnologiche, acquisiree trasferire tecnologie;

– sostenere interventi innovativi in campo am-bientale e in campo energetico;

– realizzare reti telematiche, strutture logistichee banche dati comuni;

– realizzare strutture ed impianti funzionaliall’attività distrettuale;

– realizzare progetti formativi;

– svolgere attività di animazione economica epromozione territoriale;

– realizzare servizi comuni, anche nel campodella sicurezza sul lavoro, per le imprese ope-ranti nel distretto.

La stessa legge prevede, all’art 6, che la Giuntaregionale, sentita la commissione consiliarecompetente, determini un programma generaleannuale di riferimento con indicazione degliobiettivi e delle priorità.

Nel rispetto di quanto prescritto dalla sopraci-tata normativa, il presente programma costitui-sce un documento di indirizzo, contenente obiet-tivi e priorità riferiti all’anno in corso, volto allapromozione e alla valorizzazione dei distretti in-dustriali in coerenza con le strategie di politicaindustriale definite dalla Regione Liguria.

Tali obiettivi e priorità sono peraltro passaggi

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e strumenti operativi per il raggiungimento didue finalità, che sono alla stessa base della costi-tuzione e dell’attività dei distretti: la crescita dicompetitività delle aziende liguri e l’ aumento deilivelli occupazionali.

La struttura produttiva ligure risulta caratte-rizzata dall’impresa di piccole dimensioni; bastiricordare che in termini di occupati le piccoleimprese rappresentano il 55,3% degli addettiall’industria e il 76,8% degli addetti totali, men-tre le micro imprese rappresentano il 31,5% degliaddetti dell’industria e il 57,2% degli addetti a li-vello di intera economia.

A fronte di questo trend, destinato secondo leprevisioni a crescere, e della positiva presenza dialcune grandi imprese, troviamo la sostanzialeassenza di un tessuto d’aziende di medie dimen-sioni.

Di fatto, una struttura dimensionale che ne-cessita di “fare sistema” per reggere la competi-zione di mercati oramai globali. Da qui, la realiz-zazione dello strumento di politica industriale“distretto”, strategico per il perseguimento delledue indicate, fondamentali finalità.

Una necessità che non riguarda solo gli opera-tori del sistema economico in senso stretto e tra-dizionale, ma che evidentemente coinvolge tutti isoggetti che, a diverso titolo, sono chiamati adessere protagonisti di questo processo.

In primo la Regione, che “tramite i DistrettiIndustriali, persegue, attraverso il confronto coni soggetti istituzionali economici e sociali pre-senti sul territorio, l’utilizzo più efficace deglistrumenti di politica industriale anche attraversola ricerca e l’attivazione di nuove linee di inter-venti, coordinando le diverse forme di sostegno“(art. 3, L.r. 33/2002).

I DISTRETTI INDUSTRIALI IN LIGURIA

La legge 5 ottobre 1991, n. 317 relativa a“Interventi per l’innovazione e lo sviluppo dellepiccole imprese” ed in particolare l’articolo 36,ha dettato disposizioni per la definizione el’individuazione dei distretti industriali.

Con successivo decreto del Ministerodell’Industria, del Commercio e dell’Artigianatodel 21.04.1993, in attuazione del comma 2, art.36 della citata legge n. 317/1991, sono stati fissati

gli indirizzi e i parametri di riferimento perl’individuazione dei distretti industriali da partedelle Regioni.

La legge 11 maggio 1999, n. 140 recante “Nor-me in materia di attività produttive” ed in parti-colare l’art. 6, comma 8, ha stabilito nuove e ulte-riori disposizioni per la definizione dei distrettiindustriali e dei sistemi produttivi locali e attri-buisce alle Regioni il compito della loro indivi-duazione ai sensi del titolo II, capo III del decretolegislativo 31 marzo 1998, n. 112.

I distretti industriali sono “sistemi produttivilocali caratterizzati da una elevata concentrazio-ne di imprese industriali nonché dalla specializ-zazione produttiva di sistemi di imprese” (legge140/99, art. 6, comma 8).

La sopracitata normativa prevede che i Siste-mi Locali del Lavoro (SLL) siano il mattone ele-mentare della costruzione delle zonizzazioni ter-ritoriali; la scelta compiuta dal Ministero del Te-soro dei sistemi locali - disponibili per l’interoterritorio nazionale - quali aree territoriali ele-mentari per la definizione delle zone di aiuto allosviluppo è stata adottata fin dal 1998 per la stessadefinizione della zonizzazione Obiettivo 2(2000-2006).

In sede di coordinamento nazionale le Regio-ni hanno assunto un orientamento unitario amantenere una metodologia comune perl’individuazione dei distretti industriali, stabi-lendo tra l’altro di utilizzare come metodo di se-lezione i criteri del decreto del Ministerodell’Industria, del Commercio e dell’Artigianatodel 21.04.1993, aggiornando i dati disponibili alCensimento intermedio ISTAT del 1996.

La Regione Liguria con propria legge n. 33 del13 agosto 2002 ha stabilito, tra l’altro, chel’individuazione dei i sistemi produttivi locali e,all’interno di questi, dei distretti industriali, av-venga sulla base della contemporanea presenzadei seguenti indicatori socio-economici:

per i sistemi produttivi locali:

– l’elevata concentrazione di imprese;

– la diffusione degli addetti all’industria eall’artigianato;

– la prevalenza di imprese di piccola e media di-mensione;

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per i distretti industriali:

– l’elevata concentrazione di imprese di produ-zione;

– la percentuale di addetti ad imprese manifat-turiere industriali e artigiane sulla base dellamedia regionale;

– la prevalenza di imprese di piccola e media di-mensione;

– la specializzazione produttiva nel settore.

In attuazione di quanto disposto dalla sopra-citata legge, con Deliberazione del Consiglio Re-gionale n. 35 del 30 settembre 2003, la Regioneha provveduto all’individuazione dei seguentidieci distretti industriali liguri:

INDUSTRIA ALIMENTARE

Sistema Produttivo Locale: Imperia - Pieve di Te-co

Area distrettuale:

Aquila d’Arroscia, Aurigo, Borgomaro, Caravoni-ca, Chiusavecchia, Dolcedo, Imperia, Lucinasco,Pietrabruna, Pieve di Teco, Pontedassio, Pornas-sio, Prelà, Ranzo, San Lorenzo al Mare, Vasia,Vessalico

Settori di attività:

DA - Industrie alimentari, delle bevande e del ta-bacco;

15.1 produzione, lavorazione e conservazione dicarne e di prodotti a base di carne;

15.2 lavorazione e conservazione di pesce e diprodotti a base di pesce;

15.3 lavorazione e conservazione frutta e ortaggi;

15.4 fabbricazione di oli e grassi vegetali e ani-mali;

15.5 industria lattiero-casearia;

15.81 fabbricazione di prodotti di panetteria e dipasticceria fresca;

15.82 fabbricazione di fette biscottate e di biscot-

ti; fabbricazione di prodotti di pasticceria con-servati;

15.85 fabbricazione di paste alimentari, di cu-scus e di prodotti farinacei simili;

15.86 lavorazione del tè e del caffè;

15.87 fabbricazione di condimenti e spezie;

15.89 fabbricazione di altri prodotti alimentarin.c.a.;

15.9 industria delle bevande.

LAVORAZIONE VETRO E CERAMICA

Sistema Produttivo Locale: Savona - Finale Ligu-re - Cairo Montenotte

Area distrettuale:

Albissola Marina, Albisola Superiore, Altare,Balestrino, Boissano, Borghetto Santo Spirito,Carcare, Cosseria, Dego, Giustenice, Orco Fegli-no, Pallare, Spotorno, Vado Ligure.

Settori di attività:

DI - Fabbricazione di prodotti della lavorazionedi minerali non metalliferi;

26.1 fabbricazione di vetro e prodotti in vetro;

26.2 fabbricazione di prodotti ceramici non re-frattari, non destinati all’edilizia; fabbricazionedi prodotti ceramici refrattari;

26.3 fabbricazione di piastrelle e lastre in cera-mica per pavimenti e rivestimenti;

26.4 fabbricazione di mattoni, tegole ed altri pro-dotti per l’edilizia in terracotta;

26.6 fabbricazione di prodotti in calcestruzzo,cemento o gesso;

26.7 taglio, modellatura e finitura della pietra;

26.8 fabbricazione di altri prodotti in mineralinon metalliferi.

FABBRICAZIONE MEZZI DI TRASPORTO

Sistema Produttivo Locale: Savona - Finale Ligu-re - Cairo Montenotte

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1813

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Area distrettuale:

Altare, Borghetto Santo Spirito, Cairo Montenot-te, Calice Ligure, Celle Ligure, Finale Ligure, Lo-ano, Millesimo, Pietra Ligure, Savona, Vado Li-gure, Varazze.

Settori di attività:

DM - Fabbricazione di mezzi di trasporto;

34.2 fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli;fabbricazione di rimorchi e semirimorchi;

34.3 fabbricazione di parti ed accessori per auto-veicoli e per loro motori;

35.1 industria cantieristica: costruzioni navali eriparazioni di navi e imbarcazioni;

35.2 costruzione di locomotive, anche da mano-vra, e di materiale rotabile ferro-tranviario;

35.3 costruzione di aeromobili e di veicoli spazia-li;

35.4 fabbricazione di motocicli e biciclette.

CANTIERISTICA

Sistema Produttivo Locale: Genova

Area distrettuale:

Camogli, Genova, Pieve Ligure.

Settori di attività:

DM - Fabbricazione di mezzi di trasporto;

34.2 fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli;fabbricazione di rimorchi e semirimorchi;

34.3 fabbricazione di parti ed accessori per auto-veicoli e per loro motori;

35.11 costruzioni navali e riparazioni di navi;

35.12 costruzione e riparazione di imbarcazionida diporto e sportive;

35.2 costruzione di locomotive, anche da mano-vra, e di materiale rotabile ferro-tranviario;

35.3 costruzione di aeromobili e di veicoli spaziali;

35.5 fabbricazione di altri mezzi di trasporton.c.a..

ELETTRONICA

Sistema Produttivo Locale: Genova

Area distrettuale:

Arenzano, Camogli, Genova, Lumarzo, Mele,Sant’Olcese, Savignone, Serra Riccò, Uscio.

Settori di attività:

DL - Fabbricazione macchine elettriche e appa-recchiature elettriche ed ottiche;

30.0 fabbricazione di macchine per ufficio, dielaboratori e sistemi informatici;

31.1 fabbricazione di motori, generatori e tra-sformatori elettrici;

31.2 fabbricazione di apparecchiature per la di-stribuzione e il controllo dell’elettricità;

31.3 fabbricazione di fili e cavi isolati;

31.5 fabbricazione di apparecchi di illuminazio-ne e di lampade elettriche;

31.6 fabbricazione di altri apparecchi elettricin.c.a.;

32.1 fabbricazione di tubi e valvole elettronici edi altri componenti elettronici;

32.2 fabbricazione di apparecchi trasmittenti perla radio diffusione e la televisione e di apparecchiper la telefonia e telegrafia su filo;

32.3 fabbricazione di apparecchi riceventi per laradiodiffusione e la televisione, di apparecchiper la registrazione e la riproduzione del suono odell’immagine e di prodotti connessi;

33.1 fabbricazione di apparecchi medicali e chi-rurgici e di apparecchi ortopedici;

33.2 fabbricazione di strumenti e apparecchi dimisurazione, controllo, prova, navigazione e si-mili, escluse le apparecchiature di controllo deiprocessi industriali;

33.3 fabbricazione di apparecchiature per il con-trollo dei processi industriali;

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1814

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33.4 fabbricazione di strumenti ottici e di attrez-zature fotografiche;

33.5 fabbricazione di orologi.

MECCANICA E METALLURGIA

Sistema Produttivo Locale: Genova

Area distrettuale:

Bargagli, Busalla, Casella, Ceranesi, Cogoleto,Genova, Isola del Cantone, Lumarzo, Montebru-no, Ronco Scrivia, Sori, Torriglia, Valbrevenna.

Settori di attività:

DK - Fabbricazione di macchine ed apparecchimeccanici

29.11 fabbricazione di motori e di turbine, esclu-si i motori per aeromobili, veicoli e motocicli;

29.12 fabbricazione di pompe e compressori(compresi parti e accessori, installazione, manu-tenzione e riparazione);

29.13 fabbricazione di rubinetti e valvole;

29.14 fabbricazione di cuscinetti, ingranaggi eorgani di trasmissione;

29.2 fabbricazione di altre macchine di impiegogenerale;

29.3 fabbricazione di macchine per l’agricolturae la silvicoltura;

29.4 fabbricazione di macchine utensili (compre-si parti e accessori, installazione, manutenzionee riparazione);

29.5 fabbricazione di altre macchine per impie-ghi speciali;

29.6 fabbricazione di armi, sistemi d’arma e mu-nizioni;

29.7 fabbricazione di apparecchi per uso dome-stico n.c.a..

DJ - Produzione di metallo e fabbricazione diprodotti in metallo

27.1 produzione di ferro, di acciaio e ferroleghe(CECA)

27.2 fabbricazione di tubi;

27.3 altre attività di prima trasformazione delferro e dell’acciaio e produzione di ferroleghenon CECA;

27.4 produzione di metalli di base preziosi e nonferrosi;

27.5 fusione di metalli;

28.11 fabbricazione di strutture metalliche e diparti di strutture;

28.12 fabbricazione di porte e finestre in metallo;

28.2 fabbricazione di cisterne, serbatoi e conteni-tori in metallo; fabbricazione di radiatori e cal-daie per il riscaldamento centrale;

28.3 fabbricazione di generatori di vapore, esclu-se le caldaie per riscaldamento centrale ed acquacalda;

28.4 fucinatura, imbutitura,stampaggio e profi-latura dei metalli; metallurgia delle polveri;

28.5 trattamento e rivestimento dei metalli, lavo-razioni di meccanica generale per conto terzi;

28.6 fabbricazione di articoli di coltelleria, uten-sili e oggetti diversi in metallo;

28.7 fabbricazione di altri prodotti metallici.

CANTIERISTICA E GOMMA-PLASTICA

Sistema Produttivo Locale: Rapallo - Chiavari -Sestri Levante

Area distrettuale:

Carasco, Casarza Ligure, Chiavari, Cicagna, Co-gorno, Lavagna, Leivi, Moconesi, Orero, Portofi-no, Rezzoaglio, San Colombano Certenoli, SantaMargherita, Sestri Levante, Tribogna.

Settori di attività:

DH - Fabbricazione di articoli in gomma e mate-rie plastiche

25.1 fabbricazione di articoli in gomma;

25.21 fabbricazione di lastre, fogli, tubi e profila-ti in materie plastiche;

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1815

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25.24 fabbricazione di altri articoli in materieplastiche.

DM - Fabbricazione di mezzi di trasporto

34.3 fabbricazione di parti ed accessori per auto-veicoli e per loro motori;

35.1 industria cantieristica: costruzioni navali eriparazioni di navi e imbarcazioni;

35.4 fabbricazione di motocicli e biciclette.

ARDESIA

Sistema Produttivo Locale: Rapallo - Chiavari -Sestri Levante

Area distrettuale:

Cicagna, Lavagna, Lorsica, Moconesi, Ne, Orero.

Settori di attività:

26.7 taglio, modellatura e finitura della pietra

MECCANICA, CANTIERISTICA E NAUTICA

Sistema Produttivo Locale:

La Spezia

Area distrettuale:

Ameglia, Arcola, La Spezia, Lerici, Levanto, Por-tovenere, Sarzana, Vezzano Ligure.

Settori di attività:

DM - Fabbricazione di mezzi di trasporto

35.11 costruzioni navali e riparazioni di navi;

35.12 costruzione e riparazione di imbarcazionida diporto e sportive;

35.2 costruzione di locomotive, anche da mano-vra, e di materiale rotabile ferro-tranviario;

35.4 fabbricazione di motocicli e biciclette.

DK - Fabbricazione di macchine ed apparecchimeccanici

29.1 fabbricazione di macchine ed apparecchi

per la produzione e l’utilizzazione dell’energiameccanica, esclusi i motori per aeromobili, vei-coli e motocicli;

29.2 fabbricazione di altre macchine di impiegogenerale;

29.3 fabbricazione di macchine per l’agricolturae la silvicoltura;

29.4 fabbricazione di macchine utensili (compre-si parti e accessori, installazione, manutenzionee riparazione);

29.5 fabbricazione di altre macchine per impie-ghi speciali;

29.6 fabbricazione di armi, sistemi d’arma e mu-nizioni;

29.7 fabbricazione di apparecchi per uso dome-stico n.c.a..

LAVORAZIONE PIETRA

Sistema Produttivo Locale: La Spezia

Area distrettuale:

Beverino, Borghetto di Vara, Brugnato, Castel-nuovo Magra, Monterosso al Mare, Ortonovo,Portovenere, Riccò del Golfo di Spezia, SantoStefano di Magra.

Settori di attività:

DI - Fabbricazione di prodotti della lavorazionedi minerali non metalliferi

26.1 fabbricazione di vetro e prodotti in vetro;

26.2 fabbricazione di prodotti ceramici non re-frattari, non destinati all’edilizia; fabbricazionedi prodotti ceramici refrattari;

26.3 fabbricazione di piastrelle e lastre in cera-mica per pavimenti e rivestimenti;

26.4 fabbricazione di mattoni, tegole ed altri pro-dotti per l’edilizia in terracotta;

26.5 produzione di cemento, calce, gesso;

26.6 fabbricazione di prodotti in calcestruzzo,cemento o gesso;

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1816

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26.7 taglio, modellatura e finitura della pietra;

26.8 fabbricazione di altri prodotti in mineralinon metalliferi.

Sulla base dei dati disponibili i dieci distretti in-

dustriali individuati registrano complessivamen-te la presenza di un numero di 2687 unità localidi imprese operanti nelle specializzazioni di rife-rimento per un totale di quasi 40.000 addetti co-involti nelle stesse attività.

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1817

Vista la rilevanza dei numeri risulta dunqueevidente l’impatto che una efficace politica indu-striale può avere in termini di rafforzamento esviluppo del sistema produttivo e in termini dicrescita occupazionale.

Un recente studio della Fondazione Edison,che esamina e confronta i dati sulla ricchezza ela situazione economica delle regioni europee,evidenzia che il tasso di occupazione risulta ele-vato proprio nelle aree dove sono concentrati idistretti industriali.

Inoltre le regioni italiane leader in Europa so-no quelle che registrano una quota di addettiall’industria rispetto al totale tra le più alted’Europa.

Significativi anche i dati presenti in uno stu-dio di Unioncamere nazionale sulla crescita im-prenditoriale e occupazionale.

Le rilevazioni effettuate evidenziano infattiche a livello nazionale i settori più dinamici intermini di tasso di crescita delle imprese e di tas-so di crescita dell’occupazione dipendente sonorisultati quelli dell’industria della gomma e dellaplastica, dei metalli, dei minerali non metalliferinonché quello della new-economy edell’informatica in particolare. Seguono con untrend crescente in termini di numero di imprese

superiore alla media ma con tassi di crescita oc-cupazionali inferiori il settore alimentare, delleindustrie meccaniche, dei mezzi di trasporto,ecc.

I dati sopraindicati risultano quantomai si-gnificativi per il nostro territorio, vista la presen-za di specializzazioni distrettuali riferite proprioai settori risultati più dinamici in termini di cre-scita imprenditoriale e occupazionale.

Naturalmente a questa condizione virtuosa difondo, dovrà sommarsi una capacità concreta disupportare azioni e iniziative di sistema.

OBIETTIVI

I distretti industriali sono “sistemi produttivilocali caratterizzati da una elevata concentrazio-ne di imprese industriali nonché dalla specializ-zazione produttiva di sistemi di imprese “ (legge140/99, art. 6, comma 8).

Secondo la definizione di Marshall, la localiz-zazione dell’industria, cioè la concentrazione sulterritorio di numerose piccole-medie imprese,consente la nascita e lo sviluppo di economieesterne di agglomerazione che permettono alleimprese il raggiungimento di buoni livelli di effi-cienza.

Contemporaneamente, si viene a creare un

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“ispessimento localizzativo delle interdipenden-ze tra piccole imprese e popolazione “ che condu-ce a definire il distretto industriale comeun’entità socio-territoriale caratterizzata dallacompresenza attiva, in un’area territoriale circo-scritta, di una comunità di persone e di una po-polazione di imprese industriali, specializzata inuna fase, o comunque in poche fasi, del processoproduttivo tipico del distretto e radicato nel terri-torio dello stesso (Becattini).

Il distretto industriale riveste dunque un ruo-lo importante sia sotto il profilo economico-pro-duttivo che sotto il profilo sociale ed economi-co-territoriale e può costituire un riferimentofondamentale per azioni di politica economicache mirano allo sviluppo di aree, anche depres-se.

La Regione intende, attraverso la valorizza-zione dei distretti industriali, puntare su un nuo-vo modello di sviluppo economico regionale in-centrato sull’aggregazione tra le imprese e sullarealizzazione di progetti comuni volti a sviluppa-re e rafforzare il tessuto produttivo locale.

Una nuova politica industriale di tipo distret-tuale consentirà di creare occupazione attraver-so lo sviluppo delle produzioni locali che caratte-rizzano il nostro territorio e mediante il rafforza-mento delle piccole imprese liguri che gravitanoattorno alla media o grande industria.

Fondamentale è quindi procedere ad imposta-re le condizioni che consentano lo sviluppo,l’evoluzione dei distretti industriali liguri e la lo-ro penetrazione sui mercati internazionali.

È opportuno pertanto individuare alcune li-nee guida su cui incentrare un’idea di sviluppolocale in ambito distrettuale; linee guida che sitraducano in obiettivi da realizzare per il rag-giungimento delle due finalità di fondo, indivi-duate nella premessa del presente testo.

In primo luogo si ritiene opportuno indivi-duare quale primo obiettivo generale la creazio-ne e lo sviluppo di una cultura di distretto finaliz-zata a superare l’individualismo in oggi esistentetra gli imprenditori e a diffondere la conoscenzadei risultati conseguibili attraverso un approccioche incentivi e faciliti la circolazione delle infor-mazioni, l’elaborazione di strategie comuni non-ché l’interiorizzazione del “fare insieme” ossia la

realizzazione di progetti di investimento comunitra imprese.

Per cultura di distretto va intesa anche la ca-pacità di percepire l’utilità dell’esistenza di rela-zioni significative e della attivazione di un parte-nariato efficace con tutti i soggetti locali interes-sati allo sviluppo del distretto, da un punto di vi-sta non solo economico ma anche territoriale esociale, quali istituzioni, amministrazioni locali,organizzazioni di categoria e parti sociali.

In definitiva l’obiettivo consiste nel creare ediffondere una cultura di distretto incentratasull’idea di modello distrettuale quale polo di svi-luppo economico-produttivo e di valorizzazionedell’intera comunità locale; come tale, meritevo-le di politiche finalizzate al sostegno e rafforza-mento del sistema delle imprese, alla salvaguar-dia dell’ambiente e del territorio, alla crescita edalla specializzazione della forza-lavoro e alla di-minuzione del disagio sociale.

In tal senso un obiettivo specifico viene ad es-sere associato alla realizzazione di attività di ani-mazione economica e promozione territoriale(L.r. 33/2000, art. 7, lettera h ).

Infatti costruire una cultura di distretto signi-fica anche promozione di iniziative finalizzate a:

– diffondere un’idea di appartenenza al distrettoquale possibile fattore di vantaggio competiti-vo per gli operatori economici attraverso unaforte azione di sensibilizzazione del sistemaimprenditoriale locale;

– diffondere la conoscenza delle opportunitàpreviste dalla legge regionale n. 33/2000 e in-centivarne l’utilizzo da parte delle imprese;

– promuovere un’informazione mirata relativa-mente agli altri eventuali strumenti agevolativiprevisti dalla normativa comunitaria, naziona-le e regionale;

– creare un sistema di rete tra imprese del di-stretto allo scopo di stimolare lo scambio di in-formazioni e la collaborazione tra gli stessioperatori.

Altro obiettivo generale è rappresentato dallapromozione della ricerca, dello sviluppo e deltrasferimento di nuove tecnologie, in coerenza

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con gli indirizzi di politica economica regionaledefiniti nel documento di programmazione eco-nomico-finanziaria (DPEF) della Regione Ligu-ria per gli anni 2003-2005.

D’altra parte l’innovazione costituisce un pre-ciso indirizzo sancito dall’Unione Europea con ilVI Programma Quadro della ricerca e innovazio-ne 2002-2006 approvato con Decisione n.1513/2002/CE dal Parlamento Europeo e dalConsiglio.

In tale Decisione viene sottolineatal’opportunità di dare particolare rilievo alle esi-genze delle piccole e medie imprese, tenendoconto della carta Europea delle piccole impreseapprovata dal Consiglio europeo i cui principimirano a potenziare la capacità tecnologica dellepiccole imprese e ad agevolarne l’accesso alle mi-gliori ricerche e tecnologie.

Il sesto Programma Quadro si pone anchel’obiettivo di incoraggiare la partecipazione dellepiccole e medie imprese, comprese le micro im-prese e quelle artigianali, alle azioni di ricerca esviluppo tecnologico al fine di contribuire allosviluppo delle pmi nella società della conoscenzae all’utilizzo del potenziale delle pmi stesse inun’Unione europea allargata e integrata.

L’obiettivo sopracitato indicato dalla RegioneLiguria nel proprio documento di programma-zione economico-finanziario risulta coerente an-che con le linee guida per la politica scientifica etecnologica definita a livello nazionale.

In particolare, tra gli assi strategici su cui sibasa la politica scientifica nazionale figurano:

– il potenziamento delle attività di ricerca indu-striale, e relativo sviluppo tecnologico, finaliz-zate ad aumentare la capacità delle imprese atrasformare conoscenze e tecnologie in pro-dotti e processi a maggiore valore aggiunto;

– la promozione della capacità di innovazione neiprocessi e nei prodotti delle aziende e creazionedi aggregazione sistemiche a livello territoriale.

Come già ricordato, il DPEF della Regione Li-guria individua tra gli obiettivi prioritari lo “svi-luppo del tessuto imprenditoriale, con particola-re riferimento alle politiche a favoredell’innovazione, dell’alta tecnologia e della loca-lizzazione di imprese provenienti da altre aree”.

In particolare, dallo stesso documento emergela necessità di puntare sull’innovazione tecnologi-ca quale strategia di valorizzazione dei punti diforza presenti nel sistema economico-produttivoligure (ad es. presenza di università e centri di ri-cerca, esperienze di alto livello in numerosi campitra cui l’elettronica e le biotecnologie, disponibili-tà di forza-lavoro qualificata, ecc) e come elemen-to di contrasto dei punti di debolezza esistenti (ades. struttura dimensionale dell’impresa).

Le imprese liguri mostrano infatti una minorpropensione (1,3) ad effettuare investimenti inricerca e sviluppo , nonché all’utilizzo di attrez-zature e tecnologie informatiche rispetto alla me-dia italiana (1,4) e a quella registrata nel compar-to geografico Nord-Ovest ( 1,9) e Nord-Est (1,7).

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In un contesto economico globalizzato il diffi-cile approccio all’innovazione, riscontrato nelleimprese liguri, rischia di compromettere la com-petitività della nostra struttura produttiva e co-me tale necessita di azioni correttive.

Il modello distrettuale può rappresentare unavalida soluzione, a condizione che nello stesso siverifichi un continuo “progresso tecnologico”che garantisca la salvaguardia delle posizionicompetitive già conquistate (attraverso la specia-lizzazione produttiva) e l’acquisizione di nuovispazi di mercato (attraverso l’evoluzione e la di-versificazione dei prodotti e dei processi).

L’economia globale induce quindi il distrettoad affrontare il problema del “continuo cambia-mento competitivo” e in tal senso l’innovazionedi prodotto (orientata all’aumento di qualità e diaffidabilità della produzione) e di processo(orientata all’incremento di produttività e alla ri-duzione dei costi) rappresenta un fattore deter-minante per garantire la sopravvivenza e lo svi-luppo delle imprese locali e quindi per il successodel modello distrettuale.

D’altra parte attraverso un modello distrettua-le è anche possibile superare i limiti che tradizio-nalmente caratterizzano le imprese di micro-pic-

cole dimensione in relazione alle capacità finan-ziarie e organizzative di effettuare investimentiin ricerca e sviluppo,

Nell’attuale contesto economico caratterizza-to da elevata competitività e dinamismo impren-ditoriale il ruolo che le attività connesse alle tec-nologie avanzate possono rivestire è fondamen-tale sia in termini di potenzialità -espansione delsettore medesimo sia in termini di rafforzamentoe sviluppo degli altri settori produttivi; questi po-tranno infatti trarre notevole vantaggio, soprat-tutto in termini di riduzione di costi e di aumentodi efficienza gestionale, dall’utilizzo delle nuovetecnologie disponibili.

In tal senso la Regione Liguria intende punta-re sulla diffusione nelle piccole e medie impresedella cultura dell’innovazione al fine di stimolarela crescita tecnologica delle stesse, anche attra-verso il rafforzamento dei rapporti con l’impresadi grandi dimensioni e i centri di ricerca naziona-li ed europei.

A tal fine va considerato l’inserimento nellaprogrammazione comunitaria 2000-2006 (Do-cup Ob. 2 ) dell’obiettivo consistente nello svilup-po dell’innovazione e di una relativa linea di in-tervento specificatamente dedicata al sostegno

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Incidenza percentuale delle imprese che effettuano R&S, usanoattrezzature informatiche (hardware), tecnologie informatiche (software),

per classe di addetti (1997).

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degli investimenti delle piccole e medie impresein ricerca industriale, sviluppo pre-competitivo ein innovazione tecnologica, nonché a programmidi animazione tecnologica.

Al riguardo va tenuto conto della missione af-fidata dalla Regione alla Società - sua partecipata- Parco Scientifico e Tecnologico della Liguria,quale soggetto deputato a realizzare programmidi intervento finalizzati alla diffusione e trasferi-mento dell’innovazione.

In particolare nell’ambito del Docup Obiettivo2 il Parco Scientifico e Tecnologico della Liguriarisulta soggetto attuatore di un Programma di in-tervento, la sottomisura 3.7 D, a cui sono state as-segnate risorse finanziarie pari a circa 6 milioni dieuro, volto a favorire l’incontro tra domanda e of-ferta di nuove tecnologie nelle aree obiettivo 2,con particolare riferimento ai distretti industriali.

Altresì, va ricordata la Sottomisura 1.4 dedi-cata al sostegno degli investimenti materiali eimmateriali delle piccole e medie imprese fina-lizzati all’introduzione e allo sviluppo in aziendadi innovazione tecnologica, che prevede contri-buti per le imprese pari a 17 milioni di euro e cheha visto individuare tra le proprie prioritàl’appartenenza ad un distretto.

Di fondamentale importanza per l’esistenza diun distretto industriale è infatti l’introduzionedella crescita tecnologica quale opportunità perconsolidare il tessuto produttivo esistente e ga-rantirne lo sviluppo.

Uno degli aspetti qualificanti in termini dieconomie di agglomerazione del modello distret-tuale (Marshall) riguarda proprio la diffusionedell’innovazione in quanto l’agglomerazione ter-ritoriale favorisce la nascita e la circolazione diidee oltre che di forza-lavoro, consentendol’afflusso di “energie nuove” utili ad assicurarel’introduzione di innovazioni.

Inoltre nel “distretto l’introduzione del pro-gresso tecnologico è un processo sociale, che sirealizza gradualmente attraverso una presa dicoscienza progressiva da parte di tutti i segmentidell’industria e di tutti gli strati della popolazio-ne” (Becattini).

All’obiettivo generale rappresentato dalla dif-fusione e sviluppo dell’innovazione vanno asso-ciati gli obiettivi specifici relativi:

– alla realizzazione di innovazioni tecnologichee all’acquisizione e trasferimento di tecnologie(L.r. 33/2000,art. 7, lettera c ) ; ciò attraversoiniziative volte a promuovere attività di ricercae sperimentazione di innovazioni di processoe/o di prodotto.

– al sostegno di interventi innovativi in campoambientale e in campo energetico (L.r.33/2000, art. 7, lettera d ). Al riguardo si richia-mano gli obiettivi di sviluppo sostenibile e ditutela e miglioramento dell’ambiente sancitidall’unione Europea nella normativa comuni-taria e nei propri programmi.

Altro obiettivo generale è rappresentato dallavalorizzazione delle risorse umane, in termini dispecializzazione e qualificazione della forza-la-voro nell’area distrettuale.

L’individuazione di tale obiettivo risulta coe-rente con le linee di indirizzo prioritarie definitedalla Regione Liguria nel proprio Documento diProgrammazione Economico-Finanziaria(DPEF) per gli anni 2003/2005.

Tra gli obiettivi prioritari indicati nel DPEF fi-gura infatti lo sviluppo e rafforzamento del capi-tale umano, attraverso una politica di integrazio-ne tra sistema scolastico, università, formazioneprofessionale e sistema produttivo ed, in partico-lare, attraverso forme di sostegno alle alte specia-lizzazioni professionali.

In particolare con riferimento alle politicheper l’impiego e la formazione professionale ilDPEF individua tra le priorità la costruzione diun sistema integrato di formazione permanentein grado di consentire di colmare il deficit cultu-rale e professionale indotto dall’innovazione edal cambiamento organizzativo e produttivo.

A livello di modello distrettuale il fattore for-za-lavoro costituisce senza dubbio una delle eco-nomie esterne di agglomerazione che consento-no alle imprese appartenenti al distretto il rag-giungimento di livelli di efficienza superiori aquelli conseguibili operando, in maniera isolata,al di fuori dell’area distrettuale.

Tra i fattori di agglomerazione figura il mi-glioramento della formazione professionale inquanto “gli imprenditori affluiranno ad un luogoove abbiano probabilità di trovare una buonascelta di operai dotati della capacità speciale di

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cui essi hanno bisogno; mentre coloro che cerca-no occupazione accorrono naturalmente dove visono molti imprenditori che hanno bisogno di unlavoro specializzato quale quello che essi offro-no, e dove è quindi probabile trovare un mercatofavorevole” (Marshall).

Nel distretto industriale viene a crearsi unmercato del lavoro, su base locale, caratterizzatoda un’insieme variegato di posizioni lavorative(lavoro autonomo, dipendente, part-time, a con-tratto, etc.), da elevata flessibilità e specializza-zione.

Queste caratteristiche portano a ridistribuiree a riallocare continuamente le risorse umane edi conseguenza creano condizioni di produttivitàe concorrenzialità nel distretto.

Il Distretto può essere il luogo istituzionale incui tutti questi processi e percorsi spontanei rie-scono a trovare una loro collocazione e struttura-zione attraverso meccanismi ed accordi che con-sentono flessibilità alla produzione e regolano iflussi occupazionali.

“L’atmosfera industriale” che contraddistin-gue il distretto consente sia un’efficace integra-zione tra le competenze acquisite dal lavoratoreattraverso meccanismi tradizionali di formazio-ne (scuola tecnica e apprendistato ) e il propriopercorso professionale, che può sfruttare ele-menti positivi in termini di confronto e di siner-gie, grazie alla rapida circolazione delle informa-zioni.

La specializzazione del lavoratore - in partefunzionale all’azienda in cui lavora e in parte fun-zionale al distretto in cui vive - non viene perdutadal punto di vista del distretto quando un lavora-tore passa da un’azienda a un’altra, ma concorrealla creazione di quel bene pubblico che la lette-ratura economica-classica definisce “atmosferaindustriale” (Becattini, Marshall).

Dal punto di vista dell’impresa ciò significapoter disporre facilmente di informazioni signi-ficative, a costo molto basso, in ordine alla dispo-nibilità di forza-lavoro e alla valutazione dellaprofessionalità dei lavoratori. Rilevante il van-taggio soprattutto per la piccola impresa che nondispone di un sistema informativo complesso earticolato finalizzato al reperimento di manodo-pera specializzata.

Dal punto di vista dei lavoratori, l’ambito di-strettuale rappresenta un notevole fattore di at-trazione e di radicamento in virtù di meccanismidi valorizzazione delle capacità ed esperienze.

Questa dinamicità diventa fattore di sviluppoquando è accompagnata da una costante e coe-rente politica della formazione che si sostanzia:

– in primo luogo, in un’attività continua di mo-nitoraggio dei fabbisogni che portiall’individuazione delle professionalità reali ri-chieste dalle imprese e alla compenetrazionetra scuola e azienda già in fase di prima forma-zione;

– in secondo luogo, in una pianificazione delleattività di formazione continua, volta alla crea-zione di polifunzionalità che costituiscano ar-ricchimento professionale del lavoratore e, in-sieme, aumento complessivo delle competenzee della flessibilità presenti nel mercato del la-voro.

Non è un caso che l’attività di prima formazio-ne sia stata già effettuata nell’ultimo anno, conesito positivo, a cura di un Comitato promotore.

L’obiettivo specifico è quello di diffonderequella esperienza, affiancandola con iniziative diformazione continua, necessarie per mantenerecompetitiva la produzione e altamente professio-nale l’occupazione.

Del resto, in un’economia globale il distrettonon può affrontare i problemi generati dal cam-biamento competitivo e dalla concorrenza confi-gurandosi come un “sistema chiuso”.

Le imprese possono sopravvivere a questaconcorrenzialità spinta solo con una specializza-zione sempre più affinata che si può ottenere at-traverso un forte investimento nei percorsi di ap-prendimento e di formazione.

PRIORITÀ

Definiti gli obiettivi che dovranno caratteriz-zare l’attività e le iniziative di tutti i distretti ligu-ri, è necessario, in base alle specificità dei singolidistretti, definire le rispettive priorità.

L’individuazione di questo quadro di riferi-mento va fatta attraverso l’utilizzazione di criteri

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di omogeneità, che devono trovare riscontro piùche nella classificazione merceologica, nelle ne-cessità collegate ai diversi aspetti della attività diimpresa.

In questa prospettiva sono state rilevate le esi-genze manifestate dai comitati dei distretti indu-striali e, sulla base delle indicazioni pervenute,sono state individuate, nell’ambito di ciascun di-stretto, le seguenti priorità:

1) Distretto Alimentare - (IM)

a) Promozione e commercializzazione deiprodotti sui mercati nazionali ed esteri;

b) Innovazioni tecnologiche;

c) Realizzazione di servizi comuni per le im-prese operanti nel distretto;

d) Realizzazione di strutture e impianti fun-zionali all’attività distrettuale;

2) Distretto Lavorazione vetro e ceramica - (SV)

a) Promozione e commercializzazione deiprodotti sui mercati nazionali ed esteri;

b) Realizzazione di servizi comuni per le im-prese operanti nel distretto;

c) Realizzazione di strutture ed impianti fun-zionali all’attività distrettuale;

d) Svolgimento di attività di animazione eco-nomica e promozione territoriale;

3) Distretto Fabbricazione mezzi di trasporto -(SV)

a) Innovazioni tecnologiche;

b) Promozione dei prodotti sui mercati nazio-nali ed esteri;

c) Realizzazione di interventi innovativi incampo ambientale;

d) Realizzazione di strutture e impianti fun-zionali all’attività distrettuale;

4) Distretto Cantieristica - (GE)

a) Realizzazione di servizi comuni per le im-prese operanti nel distretto;

b) Realizzazione di strutture ed impianti fun-zionali all’attività distrettuale;

5) Distretto Elettronica - (GE)

a) Promozione e commercializzazione deiprodotti sui mercati nazionali ed esteri;

b) Realizzazione di strutture ed impianti fun-zionali all’attività distrettuale;

c) Realizzazione di servizi comuni per le im-prese operanti nel distretto;

d) Innovazioni tecnologiche;

6) Distretto Meccanica e Metallurgia - (GE)

a) Innovazioni tecnologiche;

b) Promozione e commercializzazione deiprodotti sui mercati nazionali ed esteri;

7) Distretto Nautica e Gomma - (GE)

a) Promozione e commercializzazione deiprodotti sui mercati nazionali ed esteri;

b) Realizzazione di strutture ed impianti fun-zionali all’attività distrettuale;

c) Innovazioni tecnologiche;

8) Distretto Ardesia - (GE)

a) Innovazioni tecnologiche;

b) Promozione e commercializzazione deiprodotti sui mercati nazionali ed esteri;

c) Realizzazione di servizi comuni per le im-prese operanti nel distretto;

9) Distretto Meccanica, cantieristica e nautica(SP)

a) Promozione e commercializzazione deiprodotti sui mercati nazionali ed esteri;

b) Innovazioni tecnologiche;

c) Realizzazione di strutture ed impianti fun-zionali all’attività distrettuale

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10) Distretto Lavorazione pietra - (SP)

a) Promozione e commercializzazione deiprodotti sui mercati nazionali ed esteri;

b) Innovazioni tecnologiche;

c) Realizzazione di interventi innovativi incampo ambientale.

Va da sé, che dovranno essere considerate me-ritevoli di precedenza quelle iniziative che, ri-comprese nelle sopraindicate priorità, soddisfi-no anche la realizzazione degli obiettivi generalie specifici in precedenza individuati.

In accordo con le indicazioni formulate daicomitati di distretto, al fine di favorire l’avviodelle attività distrettuali, in fase di prima appli-cazione della l.r.n. 33/2002, verrà riservata unaquota pari al 50% dello stanziamento previsto dalbilancio regionale, per il finanziamento di alme-no un progetto per ciascun distretto, riguardanteinterventi che, nel rispetto degli obiettivi generalie delle priorità indicate in precedenza, siano di-retti a promuovere la prima fase operativadell’attività distrettuale.

La restante quota del 50% sarà utilizzata perfinanziare gli altri progetti presentati dai distret-ti attraverso l’indizione di un unico Bando cheavrà per oggetto le priorità precedentemente in-dicate.

Le disposizioni attuative, che verranno ema-nate con successivo provvedimento amministra-tivo, conterranno quindi una duplice regolamen-tazione, poiché da un lato disciplineranno le mo-dalità per la valutazione dei progetti diretti a pro-muovere la fase di avvio dell’attività distrettuale,e, dall’altro, regolamenteranno i meccanismi di-retti a valutare gli altri tipi di progetto.

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

15.02.2005 N. 290

Approvazione delle disposizioni at-tuative dell’art. 6 comma 1, lettera b),c), d), e) della l.r. 13 agosto 2002 n. 33

e successive modificazioni inerenti idistretti industriali della Liguria.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

– di approvare, per i motivi esposti in premessa,le disposizioni attuative dell’art. 6 comma 1lettere b), c), d) ed e) della L.R. 13 agosto 2002,n. 33 e successive modificazioni inerenti laquota di finanziamento del 50% destinata aiprogetti riguardanti interventi diretti a promu-overe la prima fase operativa dell’attività di-strettuale, allegate al presente atto quale suaparte integrante e sostanziale;

– di dare atto che il finanziamento è assicuratodal 50% delle risorse impegnate con atto n.1468 del 07.12.2004 sul bilancio per l’eserciziofinanziario 2004 ed imputato ai capitoli

– 9440 per € 810.000,00

– 9442 per € 2.190.000,00

– 9445 per € 85.725,00

– 9447 per € 414.275,00

– 8815 per € 2.650.000,00

per un totale complessivo di € 6.150.000,00;

– di dare atto che sono rispettate tutte le condi-zioni previste dal “Regolamento (CE) n.70/2001, relativo all’applicazione degli articoli87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di Stato a fa-vore delle piccole e medie imprese” pubblicatosulla G.U. CE n. 10/33 del 13/1/2001 così comemodificato dal Regolamento (CE) n. 364/2004pubblicato sulla G.U. CE n. L.63 del 28/2/2004,e pertanto è esente dall’obbligo di notificaall’Unione Europea;

– di dare altresì atto che l’esecutività del presen-te atto è subordinata all’acquisizione del pare-re della competente Commissione Consiliaresul Programma generale annuale;

– di dare mandato al Direttore del Dipartimento

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Sviluppo Economico di disporre la pubblica-zione per estratto del presente atto sul Bolletti-no Ufficiale della Regione Liguria ad avvenutaacquisizione del citato parere della competen-te Commissione Consiliare.

IL SEGRETARIOFranco Rizzo

(segue allegato)

Disposizioni attuative dell’articolo 6, comma1, lettere b), c), d), e), della legge regionale 13agosto 2002, n. 33, recante “Interventi da rea-lizzarsi nell’ambito dei sistemi produttivi lo-cali e dei distretti industriali” e della Misura1.2.D “Sviluppo dei distretti Industriali” -Doc.U.P. Ob. 2 (2000-2006)

1) Modalità di presentazione, valutazione eapprovazione dei programmi annuali degli in-terventi da realizzarsi nei distretti industriali.

I soggetti richiedenti, entro sessanta giornidalla pubblicazione sul BURL del programmagenerale annuale di riferimento di cui all’articolo6, comma 1, lettera a) della l.r. n. 33/2002, pre-sentano al comitato di distretto competente perterritorio, le domande di contributo e i relativiprogetti da finanziare, corredate dalla documen-tazione di cui al punto 5.

I comitati di distretto predispongono e pre-sentano, nei successivi sessanta giorni, alla Giun-ta regionale, il programma annuale degli inter-venti da realizzarsi nei distretti di rispettiva com-petenza, ai sensi di quanto previsto dall’articolo9, comma 2, lettera b), della l.r. n. 33/2002. Il pro-gramma, corredato dalle domande di contributoe dalla documentazione di cui al punto 5, illustrale finalità perseguite dai progetti e la coerenzadegli stessi con le priorità fissate dal programmagenerale annuale di riferimento di cui all’articolo6 della l.r. n. 33/2002 e definisce una graduatoriadei progetti allegati in armonia con le priorità in-dividuate dal programma generale annuale di ri-ferimento

La Giunta regionale, entro sessanta giornidalla scadenza del termine di presentazione deiprogrammi annuali da parte dei comitati di di-stretto, previa verifica di compatibilità dei pro-getti contenuti nei programmi distrettuali rispet-to agli obiettivi e alle priorità prestabiliti, appro-

va i programmi distrettuali. Il provvedimento diapprovazione è pubblicato sul BURL.

Nel giorno successivo a quello di pubblicazio-ne, la Regione trasmette alla FI.L.S.E. S.p.A, pergli adempimenti di competenza, le domande dicontributo, corredate da tutta la documentazio-ne prevista al punto 5 delle presenti disposizioni.

2) Soggetti beneficiari

Beneficiari dei contributi sono i consorzi o lesocietà consortili costituiti dai soggetti di cuiall’articolo 5, comma 2, lettere a) e b) della leggeregionale 13 agosto 2002, n. 33, così come modi-ficato dalla legge regionale 3 ottobre 2003, n. 24.

I soggetti beneficiari devono essere costituitied iscritti al registro delle imprese al momentodella presentazione della domanda di contributo.

Ai fini della definizione di PMI si farà riferi-mento alla definizione comunitaria di cui allaRaccomandazione della Commissione Europeadel 06.05.2003, pubblicata in G.U. CE L. 124 del20.05.2003.

3) Finalità dei progetti

I progetti per i quali si richiede il contributodevono perseguire una o più delle finalità indica-te dall’articolo 7 della legge regionale 13 agosto2002, n. 33.

Rispetto alle finalità generali di cui sopra, inarmonia con quanto previsto dal Piano GeneraleAnnuale degli Interventi, i progetti per i quali sirichiede il contributo dovranno essere volti apromuovere la prima fase operativa e/o di im-pianto dell’attività distrettuale.

I progetti che prevedono l’ubicazionedell’unità operativa del soggetto richiedente inzone obiettivo 2, in deroga ex art. 87.3.c del Trat-tato U.E. e phasing out, sono sono finanziati conle disponibilità finanziarie attribuite alla Misura1.2 D Docup Obiettivo 2 2000-2006.

I progetti che prevedono l’ubicazionedell’unità operativa del soggetto richiedente inzone non eligibili agli interventi previsti dal Do-cup Obiettivo 2 2000-20006 sono finanziati con ifondi di cui al Capitolo 8815 del Bilancio regio-nale.

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Sono esclusi gli interventi direttamente rivoltiai settori indicati all’allegato n. 1 delle presentidisposizioni attuative, della produzione, dellatrasformazione, della commercializzazione deiprodotti agricoli e della pesca, di cui all’allegato Idel Trattato CE, dell’industria carbonifera, dellasiderurgia e delle fibre sintetiche, mentre sonoammissibili, con limitazioni, i settori sensibili ri-portati nel medesimo allegato n. 1.

4) Criteri di coordinamento con gli interventicomunitari e nazionali

Le agevolazioni previste, come specificato alsuccessivo punto 10, sono concesse ai sensi delregolamento della Commissione U.E. C/69 del12.01.2001 relativa agli aiuti “de minimis” (aiutidi importo complessivo non superiore a 100.000euro nell’ultimo triennio) e/o del regolamentodella Commissione U.E. C/70 del 12.01.2001, dicui rispettano tutte le prescrizione.

5) Modalità di presentazione delle domandedi agevolazione

Le domande di contributo, redatte in bollo se-condo il modello allegato n. 2, devono essere sot-toscritte dal legale rappresentante del consorzioo della società consortile - pena l’inammissibilità- secondo le modalità di cui all’articolo 38, com-ma 3, del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445, e sonocorredate dai seguenti documenti:

a) dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà,resa e sottoscritta dal legale rappresentantesecondo le modalità di cui all’articolo 38,comma 3, del D.P.R. n. 445/2000, attestante:la disponibilità da parte del soggetto richie-dente di una unità produttiva nell’ambito deldistretto industriale; la vigenza della società odel consorzio, l’insussistenza di procedureconcorsuali in atto, l’attività, il tipo e la sededei soggetti consorziati o dei soci della societàconsortile, con l’indicazione della rispettivaquota di partecipazione al fondo consortile oal capitale sociale; il possesso, in capo alle pic-cole e medie imprese, dei requisiti previstidalla Raccomandazione della CommissioneEuropea del 06.05.2003, pubblicata in G.U.CE L. 124 del 20.05.2003.; il numero dei di-pendenti (U.L.A.), l’ammontare del fatturato edell’attivo dello stato patrimoniale relativiall’ultimo esercizio approvato - qualora esi-stente - sia dei soggetti richiedenti il contribu-to, sia delle imprese consorziate o socie;

b) atto costitutivo e statuto vigenti;

c) piano di fattibilità del progetto, come dafac-simile di cui all’allegato n. 3, contenente:descrizione dettagliata dei contenuti del pro-getto, dell’ambito territoriale che interessa,delle eventuali fasi di attuazione, dei tempi direalizzazione; descrizione delle particolari si-tuazioni del distretto che rendono opportunala realizzazione del progetto; gli obiettivi chesi intendono perseguire in termini di: ricadutaoccupazionale, valorizzazione dell’immaginedel distretto, elevazione del livello di competi-tività e di efficienza delle imprese, innalza-mento della quantità e/o qualità della produ-zione di beni/servizi; analisi dei costi suddivi-si per tipologia di spesa; risorse umane e tec-niche necessarie per la realizzazionedell’intervento; piano finanziariodell’intervento, specifica degli eventuali effet-ti sull’ambiente di lavoro e sul contesto am-bientale esterno;

d) copia della deliberazione dell’organo compe-tente relativa all’approvazione del progettopresentato e all’impegno delle risorse finan-ziarie necessarie per la copertura dei costi delprogetto, al netto delle agevolazioni richieste;

e) in caso di realizzazione di opere civili, relazio-ne tecnica, redatta da un professionista iscrit-to all’albo, da cui risultino le opere per cui sirichiede il finanziamento, nonché copia delrelativo computo metrico estimativo a costielementari desunti dai prezzari più recentidella Camera di commercio o da altri prezzaridi uso comune, con precisazione delle catego-rie di opere previste e delle relative quantità, el’indicazione di tutte le autorizzazioni e dei ti-toli abilitativi edilizi eventualmente necessa-ri;

f) preventivi, ordini o contratti di fornitura rela-tivi alle spese di cui all’intervento dichiarato.

6) Condizioni di ammissibilità

Sono ammessi a contributo soltanto i progettiavviati successivamente alla presentazione delladomanda.

Ciascun consorzio o società consortile puòpresentare una sola domanda di contributo.

Ai fini della concessione del contributo, cia-

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scun soggetto indicato all’articolo 5 della l.r. n.33/2002 e s.m. può partecipare ad un solo consor-zio o società consortile.

7) Disposizioni generali

I progetti devono essere avviati entro sessantagiorni dalla data di comunicazione della conces-sione del contributo e conclusi entro il termine fi-nale assegnato nel provvedimento di concessionee comunque non oltre il termine di 24 mesi dalladata di avvio, che deve essere comunicata allaRegione entro dieci giorni.

Ai fini dell’individuazione della data di avvio edi completamento dei progetti si farà riferimentoalla data del primo e dell’ultimo titolo di spesa asaldo.

Il mancato rispetto dei termini appena indica-ti comporta la revoca della concessione del con-tributo.

Qualora ricorrano comprovate cause di forzamaggiore che impediscano il rispetto dei terminisopra citati, i richiedenti potranno inoltrare ri-chiesta di proroga alla Regione, che assumerà alriguardo una apposita determinazione.

Eventuali modifiche al progetto trasmessocon la domanda devono essere preventivamenteapprovate dalla Regione, pena la revoca del con-tributo. Le eventuali varianti non devono comun-que snaturare o mutare sostanzialmente i conte-nuti e gli obiettivi del progetto originario.

8) Modalità di approvazione dei progetti e diconcessione dei contributi.

8.1 - Procedimento amministrativo

La Regione per lo svolgimento dell’istruttoriasulle domande di contributo si avvale dellaFI.L.S.E. S.p.A.

Il relativo procedimento amministrativo saràattuato in conformità alle disposizioni della leg-ge regionale 06.06.1991, n. 8 e del relativo regola-mento di attuazione (Reg. regionale 4 luglio 1994n. 2) con procedura valutativa a graduatoria.

Il primo atto del procedimento è costituitodalla comunicazione dell’avvio dello stesso che ilresponsabile del procedimento trasmetterà al ri-

chiedente entro il decimo giorno successivo aquello di trasmissione da parte della Regione del-le domande a FI.L.S.E..

Sulla base di quanto disposto dall’art. 2 , com-ma 5, del regolamento regionale n. 2 del 1994 alledomande irregolari o incomplete, non corredatedella documentazione prevista al punto 5, saràassegnato, dalla FI.L.S.E., per il perfezionamen-to un termine perentorio di 15 giorni oltre il qua-le la domanda sarà considerata inammissibile.

Qualora nel corso dell’istruttoria si renda ne-cessaria l’integrazione dei dati e delle informa-zioni fornite dal richiedente il responsabile delprocedimento, ai sensi dell’art. 2, comma 6, delregolamento regionale n. 2 del 1994, provvederàalla specifica richiesta assegnando un termineperentorio di 15 giorni trascorso il quale il pro-getto verrà valutato sulla base della documenta-zione agli atti.

Ai fini del rispetto dei termini temporali sopracitati fa fede il timbro postale di spedizione dellaraccomandata.

Il richiedente o chiunque abbia interesse, perla tutela di situazioni giuridicamente rilevanti, aisensi dell’art. 23 e seguenti della legge regionale06.06.1991, n. 8 e successivo regolamento, puòesercitare il diritto di accesso ai documenti am-ministrativi.

8.2 - Esame istruttorio

Le domande, in primo luogo, sono verificatesotto il profilo formale (punti 2 e 3 delle presentidisposizioni attuative) e della completezza delladocumentazione richiesta.

Le domande formalmente ammissibili sonosottoposte ad istruttoria tecnico-economica ba-sata sulla verifica dei seguenti elementi:

• Entità e struttura qualitativa dell’interventoidonee al raggiungimento della finalità di av-vio dell’operatività;

• fattibilità temporale dell’intervento;

• sostenibilità economico-finanziariadell’intervento.

Ai fini del superamento dell’istruttoria tecni-

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co-economica gli interventi di cui alle domandedevono soddisfare tutti i requisiti di cui sopra.

Per le domande risultate ammissibili dal pun-to di vista formale e tecnico-economico, si proce-derà quindi alla determinazione delle spese am-missibili e delle agevolazioni concedibili sullabase di successivi punti 9 e 10.

Le domande saranno finanziate, nei limiti del-le risorse disponibili, sulla base delle graduatorieindicate dai Comitati di Distretto nei relativi pro-grammi annuali degli interventi, come previstoal punto 1 delle presenti disposizioni attuative.

L’attribuzione delle risorse avverrà in manie-ra orizzontale assicurando le stesse in primo luo-go a tutti i progetti collocati al primo posto in cia-scuna delle graduatorie distrettuali predette,quindi a tutti i progetti collocati al secondo postoe così via.

In caso di risorse insufficienti a garantire lacopertura dei progetti che occupano lo stesso po-sto nelle graduatorie predette, la ripartizione del-le stesse avverrà in maniera proporzionale allespese ritenute ammissibili.

Per lo svolgimento dell’istruttoria la FilseS.p.a. può disporre sopralluoghi ed acquisire ladocumentazione ritenuta necessaria per la valu-tazione del progetto. In tal caso, la Filse S.p.A. ri-volgerà richiesta scritta all’interessato, il qualedovrà provvedere entro il termine perentorio diquindici giorni dalla ricezione della richiesta.Decorso inutilmente tale termine, la domandaviene rigettata.

Le risultanze delle istruttorie sono compen-diate in apposita scheda predisposta dallaFI.L.S.E..

La Filse S.p.A., espletate le attività istruttoriee formulate le relative conclusioni, trasmette gliatti alla Giunta regionale per la concessione deicontributi.

La Regione approva la graduatoria e concedecontestualmente le agevolazioni, nei limiti dellerisorse finanziarie disponibili.

La FI.L.S.E. provvede altresì alle attivitàistruttorie relative alla liquidazione delle agevo-lazioni concesse.

9) Spese ammissibili

Le spese ammissibili, nel limite massimo di750.000,00 euro, conformi al Reg. CE 1685/00,come modificato dal Reg. 448/04, congrue, fun-zionali alla realizzazione del progetto e rigorosa-mente documentate, devono riguardare le se-guenti voci:

a) progettazione e direzione lavori, oneri per leconcessioni edilizie e collaudi di legge, fino adun valore massimo del 5% degli investimentiammissibili relativi alle opere civili;

b) acquisto del suolo aziendale, nel limite del10% del valore degli investimenti ammissibili,sue sistemazioni e indagini geognostiche;

c) acquisto di immobile preesistente, purchénon abbia beneficiato nel corso dei 10 anniprecedenti di agevolazioni pubbliche, fino aun valore massimo del 50% della spesa di in-vestimento ammissibile;

d) costruzione o ristrutturazione di fabbricati,opere murarie e assimilate;

e) realizzazione di reti telematiche;

f) acquisto di macchinari, impianti, attrezzatu-re ed arredi nuovi di fabbrica strettamenteconnessi all’attività d’impresa, con esclusionedei mezzi targati per il trasporto di merci e/odi persone;

g) programmi informatici commisurati alle esi-genze produttive gestionali dell’impresa;

h) brevetti relativi a nuove tecnologie di prodot-to o di processo, in misura congrua e compati-bile con il conto economico relativo al pro-gramma d’investimento;

i) studi per la definizione dei servizi comuni, an-che nel campo della sicurezza sul lavoro, e re-alizzazione degli stessi;

j) prestazioni consulenziali finalizzate alla rea-lizzazione di banche dati comuni e di iniziati-ve di promozione e di commercializzazionedel prodotto, nonchè all’accertamento dei fab-bisogni formativi ed elaborazione dei relativiprogetti;

k) studi di valutazione di impatto ambientale e

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per la certificazione di qualità aziendale e am-bientale;

l) studi e consulenze per la realizzazione di pro-getti di ricerca e innovazione tecnologica, ese-guiti da soggetti che dimostrino idonee capa-cità professionali, tenendo conto delle neces-sarie correlazioni con le agevolazioni previstedal bando della Misura 1.4 Docup Obiettivo 22000-2006 e l. 598/94

m)strumenti, attrezzature, materiali e personaletecnico per la realizzazione di progetti di ri-cerca e innovazione tecnologica, tenendo con-to delle necessarie correlazioni con le agevola-zioni previste dal bando della Misura 1.4 Do-cup Obiettivo 2 2000-2006 e l. 598/94

Con riferimento alle spese di cui alle lettere b)e c), in ottemperanza a quanto previsto dal rego-lamento comunitario 1685/2000 come modifica-to dal Regolamento (CE) 448/2004, le spese sa-ranno ammissibili solo se documentate anche dacertificazione (perizia asseverata) da parte diqualificato professionista, iscritto ad albo pub-blico, attestante che il prezzo d’acquisto non ri-sulta superiore al valore di mercato; in caso di ac-quisto di immobile la predetta certificazione do-vrà attestare altresì la conformità dell’immobilestesso con la normativa nazionale.

Le spese di cui alla lettera d) relative ad immo-bili adibiti ad uffici sono ammissibili in rapportoalla superficie determinata nella misura di 25 mqcirca per addetto.

Sono ammissibili i titoli di spesa nei qualil’importo complessivo imponibile dei beni agevo-labili sia almeno pari a 516,46 Euro, e purché talibeni siano iscritti a libro cespiti e ammortizzatiin più esercizi.

Non sono ammissibili le spese relative a lavoriin economia e a prestazioni svolte dai soci o dadipendenti dei soggetti richiedenti il contributo ofacenti parte di tali soggetti (ad eccezione diquelle per la realizzazione di progetti di ricercaed innovazione tecnologica), spese regolate percontanti, spese per acquisto di scorte, spese dimanutenzione ordinaria.

I costi relativi all’acquisizione di beni e serviziconnessi alla realizzazione dei progetti sono am-missibili a contributo al netto dell’I.V.A..

10) Agevolazioni

Per ciascun progetto le agevolazioni previsteconsistono in:

A. sulle spese di cui alle lettere a), b), c), d), e),f), g), h) e m) del precedente punto 9 un contribu-to a fondo perduto, a titolo di regime “de mini-mis”, nella misura del 50% della spesa ammissi-bile, o, in alternativa, ai sensi del regolamentodella Commissione n.70/2001, nel rispetto dei se-guenti massimali di intensità di aiuto:

– 15% Esl della spesa di investimento ammissi-bile per la piccola impresa;

– 7,5% Esl della spesa di investimento ammissi-bile per la media impresa.

Il contributo è cumulabile con altre agevola-zioni pubbliche a titolo di “aiuto di stato” ai sensidegli artt. 87 e 88 del Trattato CE attivabili per lostesso intervento fino alla concorrenza dei massi-mali di intensità di aiuto sopra indicati.

B. sulle spese di cui alle lettere i, j, k, e l) delprecedente punto 9 un contributo a fondo per-duto, non cumulabile con altre agevolazioni,nella misura del 50% della spesa ammissibile enel limite massimo di 100.000 Euro, ai sensi delRegolamento CE n. 70/2001. Limitatamente aiprogetti finanziati con le risorse di cui alla Misu-ra 1.2 D Docup Obiettivo 2 2000-2006,l’investimento di cui alle precedenti spese, inmisura non inferiore al 25%, con mezzi propri,rappresentati anche da finanziamenti perfezio-nati per atto scritto non agevolati e non assistitida garanzie pubbliche.

C. Per la spesa ammissibile di cui alle letterea), b), c), d), e), f), g), h) e m) del punto 9 ecceden-te il contributo di cui alla precitate lettera A potràessere altresì concesso un finanziamento a tasso0,5% nel limite massimo di 250.000 Euro, ai sen-si del Regolamento CE n. 70/2001, cumulabilecon altre agevolazioni pubbliche a titolo di aiutidi Stato ai sensi dell’art. 87 e 88 del Trattato CEfino alla concorrenza dei massimali di intensitàdi aiuto del 15% ESL per le piccole imprese e del7,5% ESL per le medie imprese. La durata delrimborso del predetto finanziamento è fissata incinque anni ai quali potrà essere sommato un pe-riodo di preammortamento nel limite temporale

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massimo concesso per il completamentodell’intervento.

Limitatamente ai progetti finanziati con le ri-sorse di cui alla Misura 1.2 D Docup Obiettivo 22000-2006, l’investimento di cui alle lettere a), b),c), d), e), f), g), h) e m) del punto 9 dovrà comun-que essere realizzato, in misura non inferiore al25% della predetta spesa, con mezzi propri, rap-presentati anche da finanziamenti perfezionatiper atto scritto non agevolati e non assistiti da ga-ranzie pubbliche.

11) Erogazione delle agevolazioni

11.1 Contributo a fondo perduto di cui al punto10.A e finanziamento a tasso 0,5% di cui al punto10.C

Una prima quota del 50% delle singole agevo-lazioni:

a) quale anticipo, previa presentazione di unapolizza fideiussoria bancaria o assicurativa,per un importo pari all’anticipo stesso, che sa-rà svincolata contestualmente all’erogazionedel saldo.

oppure

b) quale acconto, al raggiungimento di uno statodi avanzamento della spesa pari ad almeno il60% dell’investimento ammesso, previa pre-sentazione della seguente documentazione dispesa:

– fotocopia delle fatture corredate da una di-chiarazione resa dal legale rappresentantedell’impresa ai sensi degli artt. 47 e 76 delD.P.R. 445/2000 e successive modifiche e inte-grazioni, contenente:

1. l’elenco riepilogativo delle fatture, nel qua-le deve essere indicato il numero, la data, ilfornitore, la descrizione del bene o del ser-vizio acquisito e del relativo importo al net-to di I.V.A.;

2. l’attestazione della conformità delle copiedi fatture esibite ai documenti originali, conl’attestazione che questi ultimi sono fiscal-mente regolari e che la documentazioneprodotta si riferisce a spese sostenute uni-camente per la realizzazione dell’iniziativafinanziata;

3. l’attestazione che le fatture sono state pa-gate a saldo e che sulle stesse non sono statipraticati sconti e abbuoni, né emesse notedi credito, al di fuori di quelli già eviden-ziati.

Ulteriore quota del 25% delle singole agevola-zioni:

a) al raggiungimento di uno stato di avanzamen-to della spesa pari ad almeno il 25%dell’investimento ammesso nel casodell’anticipo di cui alla lettera a) di cui sopra,previa presentazione della documentazione dispesa su indicata;

oppure

b) al raggiungimento di uno stato di avanzamen-to della spesa pari ad almeno l’85%dell’investimento ammesso nel casodell’acconto di cui alla lettera b) di cui sopra,previa presentazione della documentazione dispesa su indicata;

Saldo ad ultimazione dell’investimento, pre-via presentazione della documentazione finale dispesa entro 60 giorni dall’ultimazionedell’intervento. In ogni caso, la trasmissione del-la documentazione finale di spesa deve avvenireentro e non oltre il 31 luglio 2007 per i program-mi di intervento realizzati nelle aree a regimetransitorio (phasing out) ed entro e non oltre il 31luglio 2008 per i programmi di investimento rea-lizzati nelle aree in obiettivo 2 e in deroga ex art.87.3.c. del Trattato U.E.

La documentazione finale di spesa è costituitada:

– fotocopia delle fatture corredate da una di-chiarazione resa dal legale rappresentantedell’impresa ai sensi degli artt. 47 e 76 delD.P.R. 445/2000 e successive modifiche e inte-grazioni contenente:

1. l’elenco riepilogativo delle fatture, nel qualedeve essere indicato il numero, la data, il for-nitore, la descrizione del bene o del servizioacquisito e del relativo importo al netto diI.V.A.;

2. l’attestazione della conformità delle copie difatture esibite ai documenti originali, conl’attestazione che questi ultimi sono fiscal-

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mente regolari e che la documentazione pro-dotta si riferisce a spese sostenute unicamen-te per la realizzazione dell’iniziativa finanzia-ta;

3. l’attestazione che le fatture sono state pagate asaldo e che sulle stesse non sono stati praticatisconti e abbuoni, né emesse note di credito aldi fuori di quelli già evidenziati;

4. l’attestazione che le fatture non sono stateemesse da altra impresa che si trovi con la ri-chiedente, nelle condizioni di cui all’articolo2359 del Codice Civile, o nel caso in cui en-trambe siano partecipate per almeno il 25%da un medesimo altro soggetto;

5. l’attestazione che le fatture non sono riferiteal trasferimento a vario titolo della disponibi-lità di beni mobili e immobili tra coniugi, pa-renti ed affini entro il terzo grado in linea di-retta e collaterale;

– relazione sulle fasi di realizzazione del proget-to, che evidenzi i fattori che ne hanno favoritoo ostacolato l’attuazione e i risultati conseguitio prevedibili per lo sviluppo dell’economia deldistretto;

– perizia asseverata sull’intervento realizzato,redatta da tecnico qualificato iscritto ad albopubblico attestante la regolare esecuzione delprogetto e la sua conformità con il progetto fi-nanziato;

Ai fini delle erogazioni degli anticipi il sogget-to beneficiario deve produrre un rendiconto aisensi del punto 1) unitamente ad una relazionesullo stato di avanzamento dell’iniziativa finan-ziata.

11.2 Contributo a fondo perduto di cui al punto10.B

L’erogazione del contributo avverrà, inun’unica soluzione, previa presentazione delladocumentazione finale di spesa, entro i terministabiliti per l’intervento di riferimento.

La documentazione finale di spesa è costituitada:

– copia contratti di affidamento incarico;

– fotocopia delle fatture corredate da una di-

chiarazione resa dal legale rappresentantedell’impresa ai sensi degli artt. 47 e 76 delD.P.R. 445/2000 e successive modifiche e inte-grazioni contenente:

1. l’elenco riepilogativo delle fatture, nel qualedeve essere indicato il numero, la data, il for-nitore, la descrizione del bene o del servizioacquisito e del relativo importo al netto diI.V.A.;

2. l’attestazione della conformità delle copie difatture esibite ai documenti originali, conl’attestazione che questi ultimi sono fiscalmen-te regolari e che la documentazione prodotta siriferisce a spese sostenute unicamente per larealizzazione dell’iniziativa finanziata;

3. l’attestazione che le fatture sono state pagate asaldo e che sulle stesse non sono stati praticatisconti e abbuoni, né emesse note di credito aldi fuori di quelli già evidenziati;

– copia dello studio effettuato (manuali, etc.).

12) Obblighi

Tutti i beneficiari sono obbligati a:

1. per i progetti finanziati con fondi comunitari,erigere sul luogo delle opere e a conservare inbuon stato un pannello con l’emblema euro-peo e l’indicazione del cofinanziamento delprogetto da parte del FESR secondo le indica-zioni di dettaglio fornite all’atto della conces-sione dell’agevolazione;

2. eseguire in modo puntuale e completol’iniziativa finanziata entro il termine stabili-to nel provvedimento di concessione del con-tributo, conformemente al progetto presenta-to e alle eventuali prescrizioni tecniche impo-ste dalle concessioni, nulla-osta e autorizza-zioni, salvo quanto disposto al punto 7 dellepresenti disposizioni attuative;

3. mantenere l’investimento per un periodo mi-nimo di cinque anni nella medesima tipologiadelle aree del distretto (agevolabili ex Misura1.2 D Docup Obiettivo 2 2000-2006 o non age-volabili);

4. conservare a disposizione della Regione e diFI.L.S.E. S.p.A. per un periodo di cinque anni,a decorrere dalla data di completamento

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dell’iniziativa finanziata, la documentazioneoriginale di spesa;

5. rispettare, nei confronti dei lavoratori dipen-denti, le norme in materia contributiva, con-trattuale e di sicurezza sul lavoro;

6. fornire alla Regione, durante la realizzazionedell’intervento e per i successivi tre anni le in-formazioni sull’avanzamento dell’interventoed i dati relativi agli indicatori fisici e finan-ziari di realizzazione, nonché i dati relativiagli indicatori socio-economici volti a valuta-re gli effetti prodotti, in particolare quelli rela-tivi all’occupazione mantenuta e creata con-nessa all’investimento.

7. non trasferire a qualsiasi titolo per atto volon-tario i beni acquistati o realizzati per la duratadi cinque anni dal completamentodell’investimento ed a mantenere la destina-zione d’uso dei beni immobili per 10 anni adecorrere dalla data di completamentodell’investimento;

8. dare immediata comunicazione alla Regionemediante lettera raccomandata qualora inten-dano rinunciare all’esecuzione totale o parzia-le dell’investimento finanziato. Qualora il ri-nunciatario abbia già acquisito l’agevolazione,questa dovrà essere restituita gravata degli in-teressi legali dalla data di erogazione a quelladi restituzione.

12. Revoche

La revoca della/e agevolazione/i, con conse-guente recupero delle somme eventualmente giàerogate, compresi gli interessi legali dal momen-to dell’erogazione a quello della restituzione, po-trà essere disposta nei casi in cui il beneficiario:

– abbia sottoscritto dichiarazioni o abbia pro-dotto documenti risultati non veritieri;

– abbia richiesto o ottenuto per lo stesso inter-vento altre agevolazioni pubbliche a titolo di“aiuto di Stato” oltre i massimali di intensità diaiuto indicati in precedenza;

– non abbia osservato, nei confronti dei lavora-tori dipendenti, le norme in materia di lavoro edi prevenzione degli infortuni, nonché le di-sposizioni contenute nei contratti collettivi dilavoro;

– non abbia osservato la normativa vigente inmateria ambientale e urbanistica;

– non abbia osservato le eventuali prescrizionicontenute nel provvedimento di concessionedel contributo;

– non abbia rispettato gli obblighi di cui ai punti2, 3, 7 del precedente paragrafo 11;

– non abbia realizzato l’iniziativa o abbia effet-tuato l’intervento in misura inferiore al 60%della spesa ammessa ad agevolazione;

– non abbia presentato la rendicontazione finaledi spesa - salvo concessione di proroga percomprovati motivi - entro 60 giorni dalla con-clusione del progetto.

12) Monitoraggio e controlli

I beneficiari del contributo sono tenuti a for-nire alla Regione, per un periodo di tre anni de-correnti da quello successivo al completamentodel progetto, una sintetica relazione annuale,possibilmente corredata da dati numerici, suglieffetti prodotti nel distretto dalla realizzazionedel progetto.

La Fi.l.s.e. S.p.A. può effettuare in qualsiasimomento controlli tesi ad accertare la correttarealizzazione delle iniziative finanziate.

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Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1848

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Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1849

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DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 387

Variazioni al bilancio di previsioneper l’anno finanziario 2005 ai sensiart. 37, comma 2, della l.r. 15/2002 eu-ro 288.000,00 (1° provvedimento).

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge regionale 26 marzo 2002, n.15“Ordinamento contabile della Regione Liguria”;

Visto in particolare l’art. 37, comma 2 in virtùdel quale “La Giunta regionale può effettuare conprovvedimento amministrativo variazioni com-pensative fra capitoli della medesima unità pre-visionale di base, fatta eccezione per le autorizza-zioni di spesa di natura obbligatoria, per le spesein annualità e a pagamento differito e per quelledirettamente regolate con legge”;

Vista la legge regionale 4 febbraio 2005, n. 4“Bilancio di previsione della Regione Liguria perl’anno finanziario 2005”;

Visto il Documento “Bilancio per capitoli -Esercizio finanziario 2005” allegato alla D.G.R.n. 110/2005;

Considerato che con nota n. 266 del25/02/2005 il Direttore Generale del Dipartimen-to Agricoltura e Turismo ha richiesto le seguentivariazioni compensative in termini di competen-za e di cassa nell’ambito dell’U.P.B. 13.107 “Spe-se per l’assistenza tecnica in agricoltura”:

(euro)– capitolo 6811“Spese e contributi per ilriconoscimento, lo studio e lavalorizzazione e la promozionedei prodotti tipici regionali, perla gestione e il controllo deimarchi di settore” - 288.000,00

- 288.000,00

– capitolo 6810“Spese per lo svolgimento deicontrolli di qualità sui prodottiortofrutticoli freschi” + 288.000,00

+ 288.000,00

Ritenuto che ricorrano le condizioni per effet-tuare le variazioni compensative richieste in ter-mini di competenza e di cassa all’interno dellaU.P.B. 13.107 dal capitolo 6811 al capitolo 6810per l’importo complessivo di euro 288.000,00;

Su proposta dell’Assessore alle Finanze eOrganizzazione

DELIBERA

di apportare le seguenti variazioni compensa-tive allo stato di previsione della spesa del Docu-mento “Bilancio per capitoli - Esercizio finanzia-rio 2005” in termini di competenza e di cassanell’ambito dell’U.P.B. 13.107 “Spese perl’assistenza tecnica in agricoltura”:

(euro)– capitolo 6811“Spese e contributi per ilriconoscimento, lo studio ela valorizzazione e la promozionedei prodotti tipici regionali, perla gestione e il controllo deimarchi di settore ” - 288.000,00

- 288.000,00

– capitolo 6810“Spese per lo svolgimento deicontrolli di qualità sui prodottiortofrutticoli freschi” + 288.000,00

+ 288.000,00

Il presente provvedimento sarà pubblicato peresteso, sul Bollettino Ufficiale della Regione Li-guria.

IL SEGRETARIOMario Martinero

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 388

Prelevamento dal “fondo di riserva dicassa del bilancio di previsione perl’anno finanziario 2005” ai sensidell’articolo 42, 4° comma della l.r.

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1853

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15/2002. Euro 462.232,67 (1° provve-dimento).

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge regionale 26 marzo 2002, n. 15“Ordinamento contabile della Regione Liguria”;

Visto in particolare l’art. 42, comma 4, in virtùdel quale “Fino alla approvazione della legge diassestamento la Giunta Regionale può disporreprelievi dal fondo di riserva di cassa per consenti-re il pagamento di residui passivi risultanti in se-de di chiusura dell’esercizio precedente non pre-visti o previsti in misura inadeguata nel bilan-cio”;

Vista la legge regionale 4 febbraio 2005, n. 4“Bilancio di previsione della Regione Liguria perl’anno finanziario 2005”;

Visto in particolare l’art. 13 della citata l..r.4/2005;

Visto il documento “Bilancio per capitoli -esercizio finanziario 2005” allegato alla D.G.R.n.110 del 04.02.2005;

Considerato che con nota prot. n. 85 del23.02.2005 il Settore Monitoraggio e Valutazionedegli Investimenti, ha richiesto di poter disporredello stanziamento di cassa di euro 462.232,67onde consentire l’erogazione delle somme impe-gnate nel corso dell’anno 2004 e non liquidate sulcapitolo 8970 “Spese per l’istituzione dei nucleiregionali di valutazione e verifica degli investi-menti pubblici" dello stato di previsione dellaspesa del citato documento “Bilancio per capitoli- esercizio finanziario 2005”;

Che nel citato documento “Bilancio per capi-toli - esercizio finanziario 2005”, in relazione alcapitolo 8970, non risulta prevista alcuna sommaa residuo presunto e in cassa;

Che le risultanze contabili alla chiusuradell’esercizio 2004 confermano sul capitolo 8970un residuo passivo, esercizio di provenienza2004, di euro 462.232,67;

Ritenuto che ricorrano le condizioni per prov-vedere alla dotazione dello stanziamento di cassadel citato capitolo 8970 nell’ammontare di euro462.232,67 onde consentire il pagamento del re-siduo passivo risultante in sede di chiusura

dell’esercizio 2004 prima dell’approvazione dellalegge di assestamento 2005 con la quale si prov-vede all’aggiornamento dei residui presuntiiscritti nel bilancio di previsione;

Su proposta dell’Assessore alle Finanze eOrganizzazione;

DELIBERA

di prelevare dal fondo di riserva di cassa lasomma di Euro 462.232,67 (quattrocentosessan-taduemiladuecentotrentadue/67) per impingua-re per pari importo lo stanziamento di cassadell’Unità Previsionale di Base 2.199 “Spese con-nesse all’attività di programmazione” mediantele seguenti variazioni allo stato di previsione del-la Spesa del Bilancio per l’anno finanziario 2005e conseguentemente al Documento “Bilancio percapitoli - esercizio finanziario 2005”:

a) Variazioni allo stato di previsione della Spesadel Bilancio per l’anno finanziario 2005 in ter-mini di cassa

U.P.B. 18.105– Fondi di riserva - 462.232,67

U.P.B. 2.199– Spese connesse all’attivitàdi programmazione 462.232,67

=

b) Variazioni al Documento “Bilancio per capi-toli - esercizio finanziario 2005” in termini dicassa

U.P.B. 18.105Cap. 9590 “Fondo di riserva persopperire ad eventuali deficenzedegli stanziamenti di cassa” - 462.232,67

U.P.B. 2.199Cap. 8970 “Spese per l’istituzionedei nuclei regionali di valutazionee verifica degli investimentipubblici” + 462.232,67

=

Il presente provvedimento sarà pubblicato peresteso nel Bollettino Ufficiale della Regione Li-guria.

IL SEGRETARIOMario Martinero

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1854

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DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 389

Variazioni per euro 1.493.450,00 al bi-lancio 2005 ai sensi art. 8 l.r.04.02.2005, n. 4 cofinanziamenti Stato -U.E. per interventi iniziativa InterregIIIC (decisione Comm. Europea C(2002) 22.03.2002) (4° provvedimento).

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il Programma di Iniziativa ComunitariaInterreg 3C Ovest approvato con decisione dellaCommissione Europea C(2002) del 22.03.2002;

Considerato che nella seduta del 17.01.2005l’organismo responsabile del Programma Inter-reg 3C Ovest ha approvato i progetti “InnovateEmployment Development (IED)” e “Change-lab”;

Vista la propria Deliberazione n.193dell’11.02.2005 con la quale si dà mandato al Ser-vizio Coordinamento Risorse Finanziarie perl’iscrizione nel bilancio 2005, tra l’altro, dei fi-nanziamenti provenienti dalla U.E. e dallo Statoper i seguenti progetti:

(euro)

Progetto Quota Fondo di TotaleFESR rotazione

Innovate 750.000,00 525.000,00 1.275.000,00EmploymentDevelopmentChangelab 128.500,00 89.950,00 218.450,00Totale 1.493.450,00

Considerato che i cofinanziamenti regionalidei suddetti progetti trovano copertura finanzia-ria come segue:

(euro)InnovateSpese di funzionamento(U.P.B. 18.102 - Cap. 420) 34.000,00

EmploymentRisorse umane regionali(U.P.B. 18.101) 35.000,00

DevelopmentFinanziamento delpartenariato locale 156.000,00Totale 225.000,00

(euro)ChangelabRisorse umane regionali(U.P.B. 18.101) 38.550,00

Visti la legge regionale 04.02.2005, n. 4 “Bilan-cio di previsione della Regione Liguria per l’annofinanziario 2005” nonché il Documento “Bilan-cio per capitoli - esercizio finanziario 2005” alle-gato alla Deliberazione della Giunta Regionale04.02.2005, n. 110 “Ripartizione in capitoli delleunità previsionali di base relative al bilancio diprevisione della Regione Liguria per l’anno fi-nanziario 2005”;

Rilevato che dagli stati di previsionedell’entrata e della spesa del bilancio 2005 e, diconseguenza, del Documento “Bilancio per capi-toli - esercizio finanziario 2005”, non risultaiscritta la suddetta assegnazione complessiva dieuro 1.493.450,00;

Che le U.P.B. 18.101 e 18.102 (Cap. 420) dellostato di previsione della spesa hanno la necessa-ria capienza per assicurare la copertura finanzia-ria dei cofinanziamenti regionali;

Che il finanziamento del partenariato locale èassicurato dagli enti locali interessati;

Visto l’art. 37, comma 1, lett. a) della legge re-gionale 26.03.2002, n. 15 “Ordinamento contabi-le della Regione Liguria”;

Visto l’art. 8 comma 1, lett. a) della suddettal.r. 4/2005;

Ritenuto pertanto di dover iscrivere nel bilan-cio 2005, nello stato di previsione dell’entrata ecorrispondentemente nello stato di previsionedella spesa la somma complessiva di euro1.493.450,00 per accogliere e destinare le suddet-te assegnazioni;

Ritenuto altresì che ricorrano le condizioniper poter provvedere alla iscrizione delle predet-te assegnazioni con atto amministrativo neglistati di previsione dell’entrata e della spesa del bi-lancio per l’anno finanziario 2005, con conse-guente variazione agli stati di previsione

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1855

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dell’entrata e della spesa del Documento “Bilan-cio per capitoli - esercizio finanziario 2005”;

Su proposta dell’Assessore alle Finanze eOrganizzazione

DELIBERA

a) di apportare le seguenti variazioni al bilan-cio di previsione per l’anno finanziario 2005, intermini di competenza e di cassa:

• Variazione allo stato di previsione dell’entrata:

U.P.B. 4.1.15“Trasferimenti percofinanziamentoInterreg IIIC” + 1.493.450,00 euro

• Variazioni allo stato di previsione della spesa:

U.P.B. 2.218“Finanziamento delprogrammaInterreg IIIC” + 1.493.450,00 euro

b) di apportare le seguenti variazioni al Docu-mento “Bilancio per capitoli - esercizio finanzia-rio 2005”, in termini di competenza e di cassa:

• Variazioni allo stato di previsione dell’entrata:

– U.P.B. 4.1.15 - al capitolo 1945 “Fondi prove-nienti dalla UE - FESR per interventi finalizza-ti alla realizzazione dell’Iniziativa Comunita-ria Interreg IIIC” la previsione è aumentata dieuro 878.500,00 (ottocentosettantottomilacin-quecento/00);

– U.P.B. 4.1.15 - al capitolo 1946 “Fondi prove-nienti dallo Stato per interventi finalizzati allarealizzazione dell’Iniziativa ComunitariaInterreg IIIC” la previsione è aumentata di eu-ro 614.950,00 (seicentoquattordicimilanove-centocinquanta/00)

• Variazioni allo stato di previsione della spesa:

– U.P.B. 2.218 - al capitolo 9367 “Quota comuni-taria (FESR) per interventi finalizzati alla rea-lizzazione dell’Iniziativa Comunitaria InterregIIIC” lo stanziamento è aumentato di euro878.500,00 (ottocentosettantottomilacinque-cento/00);

– U.P.B. 2.218 - al capitolo 9372 “Quota stataleper interventi finalizzati alla realizzazionedell’Iniziativa Comunitaria Interreg IIIC” lostanziamento è aumentato di euro 614.950,00(seicentoquattordicimilanovecentocinquan-ta/00).

Il presente provvedimento sarà pubblicato peresteso sul Bollettino Ufficiale della Regione Ligu-ria.

IL SEGRETARIOMario Martinero

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 390

Parere ex art. 39, 1° comma, della leg-ge regionale 4.9.1997 n. 36, relativo alprogetto preliminare del Piano Urba-nistico Comunale di Finale Ligure(SV).

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) di esprimere il parere previsto dall’art. 39,comma 1, della legge regionale 04.09.1997 n.36 e successive modificazioni, nei confrontidel progetto preliminare di Piano urbanisticocomunale, adottato dal Comune di Finale Li-gure con deliberazione consiliare n. 27 del6.5.2003, nel termini di cui all’allegato Votodel Comitato Tecnico Regionale per il Territo-rio n. 151 del 18 e 25.1 e 1 e 8.2.2005 al qualeviene fatto integrale rinvio ad ogni effetto, conconseguente sottoposizione ad approvazioneregionale, ai sensi dell’art. 69 della legge re-gionale n. 36/1997, del Distretto DT1b edell’ambito ACR1 di Finalmarina;

2) di dare atto che il Comune potrà procedere allaadozione del progetto definitivo a normadell’art. 40, 1° e 2° comma della citata legge re-gionale n. 36/1997, alla luce delle indicazionicome sopra rese, nonché di quelle formulatedall’Amministrazione provinciale in sede di

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1856

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espressione del parere di competenza a normadel ridetto art. 39, comma 2, salvo che il Comu-ne non ritenga che le integrazioni da apportareal progetto come sopra adottato, sulla base del-le indicazioni contenute nei pareri di cui sopra,nonché degli altri pareri ed osservazioni di cuialla norma sopra citata, siano tali da compor-tare una rielaborazione del progetto medesi-mo, fermo restando comunque l’obbligo di ac-quisire, prima dell’approvazione del progettodefinitivo, il nulla osta di cui all’art. 69 dellapiù volte citata legge regionale n. 36/1997 esuccessive modificazioni in ordine alle variantial Piano territoriale di coordinamento paesisti-co sulla base delle valutazioni al riguardoespresse nel ridetto Voto e delle scelte che ver-ranno definitivamente adottate nel progettodefinitivo del Piano Urbanistico Comunale,nonché la valutazione di incidenza di cui alladeliberazione della Giunta Regionale n. 646dell’8.06.2001, con le integrazioni ed i chiari-menti a tal fine necessari sulla base delle consi-derazioni al riguardo espresse nel parere alle-gato al ridetto Voto n. 151/2005;

3) di disporre che il presente provvedimentovenga pubblicato per estratto sul BollettinoUfficiale della Regione Liguria.

IL SEGRETARIOMario Martinero

(allegato omesso)

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 391

Parere - ex art. 39, 1° comma, dellalegge regionale 4.9.1997 n. 36 - relati-vo al progetto preliminare del PianoUrbanistico Comunale di S. Remo(IM).

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1) di esprimere il parere previsto dall’art. 39,

comma 1, della legge regionale 04.09.1997 n.36 e successive modificazioni, nei confrontidel progetto preliminare di Piano UrbanisticoComunale, adottato dal Comune di S. Remocon deliberazioni consiliari n. 35 del03.07.2003 e n. 57 del 16.09.2003, nei terminidi cui all’allegato voto del Comitato TecnicoRegionale per il Territorio n. 153 del 22.2 e08.03.2005 al quale viene fatto integrale rinvioad ogni effetto;

2) di disporre che il presente provvedimentovenga pubblicato per estratto sul BollettinoUfficiale della Regione Liguria.

IL SEGRETARIOMario Martinero

(allegato omesso)

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 394

Reg. CE 1257/99. Piano regionale diSviluppo Rurale. Apertura termini perla presentazione di istanze a valeresulla misura T (20), sottomisura 2“Tutela dell’ambiente in relazione al-la silvicoltura e alla conservazionedelle risorse naturali”.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1. sono riaperti i termini per la presentazionedelle istanze a valere sulla Misura T (20) “Pro-tezione dell’ambiente”, sottomisura 2 “Tuteladell’ambiente in relazione alla selvicoltura ealla conservazione delle risorse naturali”,nonché la relativa procedura di prenotazionedella spesa;

2. le istanze sono ricevibili dal giorno successivoalla data di adozione del presente provvedi-mento e sino alla data del 30 aprile 2006, salvo

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1857

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diversa indicazione disposta con successivoatto della Giunta regionale.

Avverso il presente provvedimento è possibileproporre ricorso giurisdizionale al TAR, entro 60giorni o, alternativamente, ricorso amministrati-vo straordinario al Presidente della Repubblicaentro 120 giorni dalla pubblicazione dello stesso.

IL SEGRETARIOMario Martinero

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 396

Reg. CE n. 1257/99 - Piano di SviluppoRurale: bando relativo all’apllicazionedella misura f (6) “Agroambiente” - do-mande di conferma e di adesione perl’annualità 2005.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il Reg. CE n. 1257/1999 del Consiglio, re-lativo al sostegno allo sviluppo rurale da partedel Fondo Europeo Agricolo di Orientamento edi Garanzia (FEOGA) e successive modifiche eintegrazioni;

Visto il Piano di Sviluppo Rurale della Regio-ne Liguria per il periodo 2000 - 2006, applicativodel precitato Reg. CE 1257/99, (di seguito deno-minato “Piano”) approvato dalla CommissioneEuropea con Decisione n. C(2000) 2727 del26.9.2000, pubblicato sul Bollettino Ufficiale del-la Regione Liguria (Supplemento Ordinario al n.4 - Parte Seconda - del 24.01.2001);

Atteso che il Piano, parte IV, stabilisce che la“Giunta regionale può, ove necessario, integrarecon propria deliberazione le procedure di attua-zione delle misure di sviluppo rurale previste dalpresente Piano”;

Viste le precedenti DGR nn. 290/2001,90/2002, 608/2003, 185/2003, 148/2004, 814/2004con le quali, a partire dal 2001, sono stati aperti itermini per la presentazione delle domande diconferma e/o di adesione a valere sulla misura f(6) “Agroambiente”;

Vista inoltre la DGR n. 363 del 24.02.2005 conla quale sono state tra l’altro approvati “i criteridi gestione obbligatoria” nonché “le norme per ilmantenimento dei terreni in buone condizioniagrononomiche”;

Atteso che le suddette norme sono applicabilialle aziende che beneficiano dei regimi di soste-gno nell’ambito della Politica Agricola Comuni-taria di cui al Reg. (CE) n. 1782/2003, ma potreb-bero diventare obbligatorie in seguito alla defini-zione del regime di aiuti per il periodo di pro-grammazione 2007 - 2013, in particolare per lemisure di aiuto a superficie;

Considerato che, anche su indicazione dellaCommissione europea, è necessario regolamen-tare la prosecuzione dei contratti delle misureagroambientali, a partire dal 01.01.2007, in con-siderazione dell’entrata in vigore delle normesulla condizionalità e in vista della transizione alnuovo periodo di programmazione;

Ritenuto pertanto opportuno richiamare il re-gime di condizionalità di cui alla citata DGR n.363/2005 nel presente provvedimento, che preve-de impegni a carico di beneficiari che si protrag-gono oltre il 31.12.2006;

Considerato che il regolamento (CE) n.1257/1999 stabilisce:

– all’articolo 23 che “gli agricoltori ricevono unsostegno in compenso di impegni agroambien-tali della durata minima di cinque anni”;

– all’articolo 24 che “il sostegno agli impegniagroambientali viene concesso annualmente”;

Preso atto che la programmazione del Pianotermina al 15 ottobre 2006 e che, di conseguenza,non può essere finanziariamente garantito con ilvigente Piano alcun impegno agroambientale po-steriore al 2006;

Considerato inoltre che:

– l’attuale pianificazione finanziaria del Pianopotrebbe non garantire la totale copertura fi-nanziaria delle domande presentate perl’annualità 2005 e successive;

– il Piano prevede che “potranno essere ammessiall’aiuto, solo gli interventi realizzati dopo la

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1858

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data di presentazione della domanda di con-cessione dell’aiuto”;

Considerato che nell’ambito del presente pe-riodo di programmazione del Piano potrebberorendersi disponibili risorse aggiuntive anche perla misura in parola e che i premi per le domandedi conferma, in scadenza, e per le domande diadesione, analogamente a quanto accaduto nellapassata fase di programmazione, potranno resta-re, eventualmente, a carico della futura program-mazione;

Rilevato che la sospensione dell’acquisizionedelle domande per la misura f (6) può creare unalimitazione per gli operatori, che pur non avendogaranzie di finanziamento, hanno volontà di ade-rire alla misura agroambientale e per i qualil’impossibilità di presentare istanza determina lamancata concessione dell’aiuto qualora si ren-dessero disponibili risorse aggiuntive;

Considerata pertanto l’opportunità di autoriz-zare con il presente provvedimento l’apertura deitermini per la presentazione di domande, a titolodi accesso al regime di aiuti, a valere sulla misuraf (6) “Agroambiente”;

Ritenuto, allo scopo di assicurare e sostenereper quanto possibile la continuità degli interven-ti a sostegno delle misure agroambientali, di au-torizzare pertanto per l’annualità 2005 la presen-tazione delle domande di conferma o di adesionea valere sulla misura f (6) “Agroambiente” delPiano di Sviluppo Rurale, entro il termine impro-rogabile di 70 (settanta) giorni dalla data di pub-blicazione sul Bollettino Ufficiale della RegioneLiguria come segue:

a) domande presentate, ai sensi del presenteBando, per l’anno 2005, come conferma di im-pegno quinquennale precedentemente avvia-to ai sensi del Reg. CE 1257/99;

b) domande di ampliamento dell’impegno quin-quennale precedentemente avviato, purchétale aumento sia non superiore a 2 ettari (o 2UBA), oppure al 20% della superficie (o consi-stenza dell’allevamento) originaria;

c) domande di adesione (nuove domande), cheimplichino un nuovo impegno quinquennale;

Ritenuto inoltre di limitare per l’annualità

2005, la presentazione di nuove domande (do-mande di adesione) di cui alla sopracitata letterac), alle seguenti sottomisure:

– f.1 (6.1) “introduzione e/o mantenimento deimetodi di agricoltura biologica”;

– f.2 (6.2) “riduzione di concimi e fitofarmaci omantenimento delle riduzioni effettuate”;

– f.3 (6.3) “tecniche di coltivazione estensive del-le colture vegetali”;

– f.4 (6.4) “tecniche di altri metodi di coltivazio-ne con le esigenze di tutela dell’ambiente e del-le risorse naturali, nonché con la cura dellospazio naturale e del paesaggio”, limitatamen-te all’Azione 1;

– f.5 (6.5) “allevamento di specie animali in viadi estinzione”.

Ritenuto che i nuovi impegni quinquennali egli impegni sottoscritti con scadenza successivaal 2006 potranno essere ammessi:

– a condizione che vengano rispettati gli obbli-ghi previsti dalle norme comunitarie, in parti-colare per quanto attiene alla duratadell’impegno che non deve essere inferiore acinque anni;

– a condizione che il sostegno sia concesso annoper anno, compatibilmente con le risorse even-tualmente recate annualmente dal Piano, finoalla scadenza dell’attuale periodo di program-mazione;

– con la clausola di adattamento dell’impegno alregime della condizionalità da parte del bene-ficiario, a partire dal 01.01.2007, secondo mo-dalità e vincoli che saranno definiti nella nuo-va programmazione;

Ritenuto pertanto che:

– l’adesione alle misure agroambientali, di cui alpresente provvedimento, non costituisce impe-gno finanziario per la Regione Liguria;

– le annualità degli impegni agroambientali chesono sottoscritti dagli agricoltori, non finan-ziabili con il Piano, potranno essere inseriteprioritariamente nella futura programmazio-

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1859

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ne degli interventi regionali in agricoltura,compatibilmente con le risorse comunitarie,statali e regionali che saranno disponibili alloscopo;

Ritenuto opportuno, se del caso, finanziare ledomande, presentate ai sensi del presente prov-vedimento, per l’anno 2005, secondo il seguenteordine di priorità:

– le domande presentate in anni precedenti aisensi del Reg. CEE n. 2078/02 o del Reg. CE n.1257 per i quali l’AGEA non ha ancora effettua-to i pagamenti entro il 15 ottobre 2004;

– le domande presentate come conferma di unimpegno quinquennale precedentemente av-viato ai sensi del Reg. CE n. 1257/99;

– le domande che implichino un nuovo impegnoquinquennale con priorità alla sottomisura6.1;

Considerato che:

– al fine del trattamento informatico delle do-mande, è obbligatorio l’utilizzo dell’appositamodulistica predisposta dall’AGEA (domandadi conferma, domanda di adesione, allegatoP1, allegati specifici) e che è necessario invita-re i beneficiari a compilare la suddetta moduli-stica, ove possibile, tramite l’apposito pacchet-to software, predisposto dall’AGEA, o altri sof-tware compatibili;

– che la precitata modulistica dell’AGEA deve es-sere integrata con allegati specifici, in funzio-ne delle caratteristiche delle diverse sottomi-sure, predisposti dai competenti Uffici Regio-nali;

– secondo l’attuale organizzazione di gestioneamministrativa del Piano sono competenti nel-la ricezione delle domande e nell’espletamentodella relativa istruttoria gli Enti delegati i qualisono tenuti alla predisposizione dei relativielenchi di liquidazione che devono essere tra-smessi alla Regione Liguria, secondo modalitàe tempistica che saranno definiti con appositalettera Circolare;

Ritenuto il presente provvedimento ascrivibi-le alla categoria degli atti urgenti ed indifferibiliper i seguenti motivi:

– il provvedimento è in attuazione di un pro-gramma approvato dal Consiglio Regionale(Piano regionale di Sviluppo Rurale) ed in ap-plicazione di criteri dallo stesso già fissati;

– l’omessa o la ritardata adozione del provvedi-mento non consentirebbe l’erogazione dei pre-mi entro la scadenza dell’anno finanziarioFEOGA - sez. Garanzia stabilita al 15 ottobredi ogni anno, causando la perdita delle risorsecomunitarie e nazionali a disposizione dellaRegione Liguria con grave danno agli interessidelle aziende agricole interessate e della popo-lazione rurale.

Su proposta dell’Assessore alle Politiche perl’Agricoltura e l’Entroterra

DELIBERA

1. di autorizzare, per i motivi in premessa indi-cati, per l’annualità 2005 la presentazione del-le seguenti domande, a titolo di accesso al re-gime di aiuti, a valere sulla misura f (6) “Agro-ambiente” del Piano di Sviluppo Rurale:

a) le domande che vengono presentate, aisensi del presente Bando, per l’anno 2005,come conferma di impegno quinquennaleprecedentemente avviato ai sensi del Reg.CE 1257/99;

b) le domande di ampliamento dell’impegnoquinquennale precedentemente avviato,purché tale aumento sia non superiore a 2ettari (o 2 UBA), oppure al 20% della super-ficie (o consistenza dell’allevamento) origi-naria;

c) nuove domande (domande di adesione)che implichino un nuovo impegni quin-quennale;

2. di stabilire che le sopracitate domande a vale-re sulla misura f (6) “Agroambiente” perl’annualità 2005 devono essere presentate agliEnti delegati, competenti per territorio, entroil termine improrogabile di 70 (settanta) gior-ni dalla data di pubblicazione del presenteprovvedimento sul Bollettino Ufficiale dellaRegione Liguria;

3. di autorizzare la presentazione di nuove do-mande (domande di adesione), di cui alla so-

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1860

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pracitata lettera c), limitatamente alle seguen-ti sottomisure:

– f.1 (6.1) “introduzione e/o mantenimento deimetodi di agricoltura biologica”;

– f.2 (6.2) “riduzione di concimi e fitofarmacio mantenimento delle riduzioni effettuate”;

– f.3 (6.3) “tecniche di coltivazione estensivedelle colture vegetali;

– f.4 (6.4) “tecniche di altri metodi di coltiva-zione con le esigenze di tutela dell’ambiente edelle risorse naturali, nonché con la cura dellospazio naturale e del paesaggio”, limitatamen-te all’Azione 1;

– f.5 (6.5) “allevamento di specie animali invia di estinzione”.

4. di dare atto che le domande, presentate ai sen-si del presente provvedimento, per l’anno2005 potranno essere ammesse secondo il se-guente ordine di priorità:

– le domande presentate in anni precedenti aisensi del Reg. CEE n. 2078/02 o del Reg. CE n.1257 per i quali l’AGEA non ha ancora effet-tuato i pagamenti entro il 15 ottobre 2004;

– le domande presentate come conferma di unimpegno quinquennale precedentemente av-viato ai sensi del Reg. CE n. 1257/99;

– le domande che implichino un nuovo impe-gno quinquennale con priorità alla sottomisu-ra 6.1,

5. di stabilire che i nuovi impegni quinquennalie gli impegni sottoscritti con scadenza succes-siva al 2006 potranno essere ammessi:

– a condizione che vengano rispettati gli ob-blighi previsti dalle norme comunitarie, inparticolare per quanto attiene alla duratadell’impegno che non deve essere inferiore acinque anni, come peraltro stabilitodall’articolo 23 del regolamento (CE) n.1257/1999;

– a condizione che il sostegno sia concesso an-no per anno, compatibilmente con le risorseeventualmente recate annualmente dal Piano,

fino alla scadenza di programmazione, non-ché dalla futura programmazione;

– con la clausola di adattamento dell’impegnoal regime della condizionalità da parte del be-neficiario a partire dal 01.01.2007, secondomodalità e vincoli che saranno definiti nellanuova programmazione;

6. di stabilire che:

–l’adesione alle misure agroambientali, di cuial presente provvedimento, non costituisceimpegno finanziario per la Regione Liguria;

– le annualità degli impegni agroambientaliche sono sottoscritti dagli agricoltori, non fi-nanziabili con il Piano, potranno essere inse-rite prioritariamente nella futura program-mazione degli interventi regionali in agricol-tura, compatibilmente con le risorse comuni-tarie, statali e regionali che saranno disponi-bili allo scopo.

7. per quanto non specificato nel presente atto siapplicano le norme contenute nel Piano regio-nale di Sviluppo Rurale e le vigenti disposizio-ni comunitarie e nazionali;

8. avverso contro il presente provvedimento puòessere presentato ricorso al TAR Liguria o al-ternativamente ricorso straordinario al Presi-dente della Repubblica, rispettivamente entro60 giorni o 120 giorni dalla data di comunica-zione, notifica o di pubblicazione del presenteatto.

IL SEGRETARIOMario Martinero

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 397

Regolamento (CE) 1257/99 - Piano re-gionale di Sviluppo Rurale - modalitàdi presentazione delle domande per lamisura E(5) - indennità compensativa.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il regolamento (CE) n. 1257/1999 del

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1861

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Consiglio del 17 maggio 1999 e successive modi-fiche e integrazioni, sul sostegno allo svilupporurale da parte del fondo europeo di orientamen-to e garanzia (FEOGA);

Visto il regolamento (CE) n. 817/2004 dellacommissione del 29 Aprile 2004, recante disposi-zioni di applicazione del regolamento (CE) n.1257/1999, sopra citato;

Atteso che in applicazione del regolamento(CE) n. 1257/1999, il Piano regionale di SviluppoRurale (PSR) della Regione Liguria per il periodo2000-2006 è stato approvato dalla CommissioneEuropea con decisione “C(2000) 2727 def” del26.09.2000;

Atteso che il PSR, parte IV, stabilisce che “laGiunta regionale può, ove necessario, integrarecon propria deliberazione le procedure di attua-zione delle misure di sviluppo rurale previste dalpresente piano”;

Considerato che il suddetto PSR prevede lamisura E (5) “Zone svantaggiate” suddivisa in tresottomisure:

– sottomisura 5.1 (superfici foraggere),

– sottomisura 5.2 (viticoltura);

– sottomisura 5.3 (olivicoltura);

Considerato che la dotazione finanziaria resi-dua della misura non garantisce la copertura fi-nanziaria di nuove istanze;

Ritenuto comunque di dover comunque soste-nere l’economia rurale del settore zootecnico, vi-ticolo e olivicolo al fine di favorire il presidio ter-ritoriale nelle aree particolarmente svantaggiatedell’entroterra ligure;

Considerato che il Piano prevede che “potran-no essere ammessi all’aiuto, solo gli interventi re-alizzati dopo la data di presentazione della do-manda di concessione dell’aiuto”;

Ritenuto opportuno sottolineare che, al mo-mento, l’accoglimento di nuove istanze non puòcostituire in alcun caso impegno finanziario perla Regione Liguria nei confronti dei richiedenti;

Dato atto che la misura in argomento è a ge-stione annuale e l’accoglimento di nuove istanze

non costituisce impegno finanziario a carico del-la Regione Liguria per le annualità future;

Considerato che nell’ambito del presente pe-riodo di programmazione del PSR potrebberorendersi disponibili risorse aggiuntive anche perla misura in parola e che i premi per le istanzeeventualmente non soddisfatte, analogamente aquanto accaduto nella passata fase di program-mazione, saranno posti a carico della futura pro-grammazione per il periodo di programmazione2007-2013;

Rilevato inoltre che la sospensionedell’acquisizione delle domande per la misura inargomento può creare una limitazione per glioperatori, che pur non avendo garanzie di finan-ziamento, hanno volontà di aderire al Piano re-gionale di Sviluppo Rurale e per i qualil’impossibilità di presentare istanza determina lamancata concessione dell’aiuto qualora si ren-dessero disponibili risorse aggiuntive;

Considerato che al fine del trattamento infor-matico delle domande, è obbligatorio l’utilizzodell’apposita modulistica predisposta dall’AGEAe che è necessario invitare i beneficiari a compi-lare la suddetta modulistica, ove possibile, trami-te l’apposito pacchetto software, predispostodall’AGEA, o altri software compatibili;

Considerato che secondo l’attuale organizza-zione di gestione amministrativa del PSR sonocompetenti nella ricezione delle domande enell’espletamento della relativa istruttoria gliEnti delegati i quali sono tenuti alla predisposi-zione dei relativi elenchi di liquidazione che de-vono essere trasmessi alla Regione Liguria, se-condo modalità e tempistica che saranno definiticon apposita lettera Circolare del Settore Politi-che Agricole;

Ritenuto quindi, per i motivi sopraesposti, didover stabilire il termine per la presentazionedelle istanze agli Enti delegati entro e non oltre60 (sessanta) giorni dalla data di pubblicazionedel presente provvedimento sul Bollettino Uffi-ciale della Regione Liguria;

Considerato altresì che, secondo le indicazio-ni del PSR, l’accesso alla misura è riservato agliimprenditori agricoli come definiti dall’art. 2135del C.C. (esclusi i conduttori di terreni ricadentinelle zone incluse in parco nazionale);

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1862

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Ritenuto che il requisito di imprenditore agri-colo sia ordinariamente dimostrabile attraversoil possesso della partita IVA;

Considerato che il beneficiario deve rispettarele norme di buona pratica agricola di cuiall’allegato C del PSR;

Ritenuto che il rispetto delle predette normesia verificabile attraverso la registrazione delleprincipali operazioni colturali da effettuarsi, inordine cronologico, su di un apposito registro;

Ritenuto che il presente provvedimento èascrivibile alla categoria degli atti urgenti ed in-differibili per i seguenti motivi:

• il provvedimento è in attuazione di un pro-gramma approvato dal Consiglio Regionale(Piano regionale di Sviluppo Rurale) ed in ap-plicazione di criteri dallo stesso già fissati;

• l’omessa o la ritardata adozione del provvedi-mento non consentirebbe l’erogazione dei pre-mi entro la scadenza dell’anno finanziarioFEOGA - sez. Garanzia stabilita al 15 ottobredi ogni anno, causando la perdita delle risorsecomunitarie e nazionali a disposizione dellaRegione Liguria con grave danno agli interessidelle collettività e della popolazione rurale.

Su proposta dell’Assessore all’Agricoltura

DELIBERA

Di stabilire che:

1. Le domande a valere sulla misura E(5) “Zonesvantaggiate” del PSR per l’anno 2005 devonoessere presentate entro il termine di 60 (ses-santa) giorni dalla data di pubblicazione delpresente provvedimento sul Bollettino Uffi-ciale della Regione Liguria agli Enti delegatiutilizzando l’apposita modulistica, da compi-larsi, ordinariamente, tramite l’apposito pac-chetto software predisposto dall’AGEA, o altrisoftware compatibili;

2. L’ammissione ai benefici è concessa esclusi-vamente agli imprenditori agricoli in posses-so del numero di partita IVA, fatta salva lapossibilità di accesso alla misura da parte deiconduttori di terreni ricadenti nelle zone in-cluse in parco nazionale, secondo quanto di-sposto dal PSR;

3. I beneficiari, ai fini del controllo delle norme dibuona pratica agricola, sono tenuti ad annota-re su apposito registro ed in ordine cronologicoentro due mesi dalla loro realizzazione, le prin-cipali operazioni colturali effettuate;

4. l’adesione alla misura non costituirà in alcuncaso impegno di carattere finanziario a caricodella Regione Liguria

Di autorizzare il Dirigente del Settore Politi-che Agricole a stabilire eventuali proroghe moti-vate del termine di presentazione delle domandeper l’anno in corso;

Per quanto non specificato nel presente atto siapplicano le norme contenute nel Piano regiona-le di Sviluppo Rurale e le vigenti disposizioni co-munitarie e nazionali.

IL SEGRETARIOMario Martinero

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 407

Fondazione “Pio Istituto Martinez” diGenova: approvazione modifiche sta-tutarie.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1. di approvare, per le motivazioni su esposte, aisensi dell’articolo 7 della Legge regionale 12gennaio 1994, n. 3, le modifiche allo Statutodella fondazione “Pio Istituto Martinez” diGenova deliberate dal Consiglio di ammini-strazione rispettivamente in data 19 gennaio2004 e 28 giugno 2004 così come risultanti dairelativi verbali, estratti dal “Libro verbale del-le Assemblee” autenticati dal notaio dott. Ro-setta Gessaga in data 16 febbraio 2004, nume-ro 27244 di repertorio notarile, e in data 2 lu-glio 2004, numero 27684 del repertorio nota-rile, che si allegano al presente provvedimentodi cui formano parte integrante e sostanziale;

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1863

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2. di disporre che la presente deliberazione ven-ga pubblicata per estratto nel Bollettino Uffi-ciale della Regione Liguria;

3. di avvisare che avverso il presente provvedi-mento è possibile proporre ricorso giurisdi-zionale al T.A.R. entro sessanta giorni o, in al-ternativa, ricorso amministrativo straordina-rio al Presidente della Repubblica entro cen-toventi giorni, dalla notifica, comunicazioneo pubblicazione dello stesso.

IL SEGRETARIOMario Martinero

(allegati omessi)

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 408

Approvazione nuovo Statuto della“Fondazione Barone Giulio Podestà”di Masone (GE).

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1. di approvare, per le motivazioni su esposte, aisensi dell’art. 3, comma 1 del Regolamento re-gionale 6/2003 e ss.mm.ii., il nuovo Statutodella “Fondazione Barone Giulio Podestà” diMasone (GE) come deliberato dal Consiglio diamministrazione in data 12 ottobre 2004 e re-gistrato dal notaio, dr. Giovanni Sacco al n.47568 di repertorio ed al n. 6457 di raccolta,che si allega al presente provvedimento di cuiforma parte integrante e sostanziale;

2. di prendere atto che “Fondazione Barone Giu-lio Podestà” è l’attuale denominazionedell’Ente;

3. di disporre che la presente deliberazione ven-ga pubblicata per estratto nel Bollettino Uffi-ciale della Regione Liguria;

4. di avvisare che avverso il presente provvedi-mento è possibile proporre ricorso giurisdi-

zionale al T.A.R. entro sessanta giorni o, in al-ternativa, ricorso amministrativo straordina-rio al Presidente della Repubblica entro cen-toventi giorni, dalla notifica, comunicazioneo pubblicazione dello stesso.

IL SEGRETARIOMario Martinero

(allegato omesso)

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 409

Approvazione nuovo Statuto della“Fondazione G. Borea e Z. Massa” diSanremo (IM).

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1. di approvare, per le motivazioni su esposte, aisensi dell’art. 3, comma 1 del Regolamento re-gionale 6/2003 e ss.mm.ii., il nuovo Statutodella “Fondazione G. Borea e Z. Massa” consede a Sanremo (IM) come deliberato dalCommissario regionale, di cui al rogito del no-taio Alberto Suetta, indicato in premessa n.118.638 di repertorio ed n. 11.529 di raccoltaed allegato al presente provvedimento di cuiforma parte integrante e sostanziale;

2. di disporre che la presente deliberazione ven-ga pubblicata per estratto nel Bollettino Uffi-ciale della Regione Liguria;

3. di avvisare che avverso il presente provvedi-mento è possibile proporre ricorso giurisdi-zionale al T.A.R. entro sessanta giorni o, in al-ternativa, ricorso amministrativo straordina-rio al Presidente della Repubblica entro cen-toventi giorni, dalla notifica, comunicazioneo pubblicazione dello stesso.

IL SEGRETARIOMario Martinero

(allegato omesso)

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1864

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DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 410

“Associazione sportiva dilettantisticaTre Pini Nuoto” con sede in Genova:riconoscimento di personalità giuridi-ca e iscrizione del registro regionaledelle persone giuridiche private aisensi del d.p.r. n. 361/00.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

di approvare l’Atto costitutivo della “Associa-zione Sportiva Dilettantistica Tre Pini Nuoto” arogito Notaio Dott. Francesco Felis di Genovarep. n.109.900 del 16 dicembre 2003, allegato alpresente provvedimento in copia conforme allacopia autentica in atti;

di approvare lo Statuto della “AssociazioneSportiva Dilettantistica Tre Pini Nuoto” allegatoal Verbale di Assemblea degli Associati a rogitoNotaio Dott. Francesco Felis di Genova rep. n.116.645 del 10 dicembre 2004, che si allega alpresente provvedimento in copia conforme allacopia autentica in atti;

di riconoscere la personalità giuridica di dirit-to privato alla “Associazione Sportiva Dilettanti-stica Tre Pini Nuoto” con sede in Genova, Via TrePini civico 81, mediante l’iscrizione nel Registrodelle persone giuridiche istituito presso la Regio-ne, ai sensi del D.P.R. 361/2000;

di iscrivere l’”Associazione Sportiva Dilettan-tistica Tre Pini Nuoto” nel Registro delle personegiuridiche della Regione Liguria ;

di disporre che la presente deliberazione ven-ga pubblicata, per estratto, sul Bollettino Ufficia-le della Regione Liguria.

Avverso il presente provvedimento è ammessoricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni ov-vero, alternativamente, ricorso amministrativostraordinario al Presidente della Repubblica en-

tro 120 giorni dalla notifica, comunicazione opubblicazione dello stesso.

IL SEGRETARIOMario Martinero

(allegato omesso)

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 411

Fondazione “Centro Studi per la sto-ria del notariato genovese Giorgio Co-stamagna - Onlus” con sede in Geno-va: riconoscimento personalità giuri-dica e iscrizione nel registro regionalepersone giuridiche private ai sensi deld.p.r. n. 361/00.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il D.P.R. 10 febbraio 2000, n. 361 (Rego-lamento recante norme per la semplificazionedei procedimenti di riconoscimento di personegiuridiche private e di approvazione delle modi-fiche dell’atto costitutivo e dello statuto) ed inparticolare gli artt. 1 e 7 a norma dei quali le as-sociazioni, le fondazioni e le altre istituzioni dicarattere privato, che operano nelle materie at-tribuite alla competenza delle regioni dall’art. 14del D.P.R. 24.06.1977, n. 616 e le cui finalità sta-tutarie si esauriscono nell’ambito di una sola re-gione, acquistano la personalità giuridica me-diante il riconoscimento determinatodall’iscrizione nel Registro delle persone giuridi-che private istituito presso la Regione;

Vista l’istanza presentata dal Presidente dellaFondazione “Centro Studi per la storia del nota-riato genovese Giorgio Costamagna - Onlus” al fi-ne di ottenere il riconoscimento di personalitàgiuridica della Fondazione, pervenuta in data 5agosto 2004;

Presa visione dell’Atto costitutivo e dello Sta-tuto della Fondazione a rogito Notaio Dott. CarloCarosi di Recco rep. n. 24615 del 27 aprile 2004,successivamente modificati con Atto di Modificaa rogito Notaio Dott. Rosaria Bono di Genova

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1865

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rep. n. 50225 dell’11 novembre 2004, che risulta-no redatti in conformità alle norme del codice ci-vile in materia;

Verificato che le finalità statutarie della Fon-dazione si esauriscono nell’ambito del territoriodella Regione Liguria;

Accertato che la Fondazione ha per scopo“l’attuazione di tutte le iniziative culturali idoneea far conoscere e a valorizzare il vasto e preziosofondo degli atti notarili di età medievale e moder-na esistente presso l’Archivio di Stato di Genova”e che il suddetto scopo appare possibile e lecito;

Verificato che la situazione patrimoniale e fi-nanziaria della Fondazione appare sufficiente-mente adeguata alla realizzazione dello scopo,come risulta dagli atti istitutivi e dalla documen-tazione prodotta;

Visto il parere favorevole del Servizio Beni eServizi Culturali espresso tacitamente a seguitodella nota prot. 1598 del 15 settembre 2004 delSettore Affari Istituzionali, Giuridici e Legislati-vi;

Accertata, dunque, la sussistenza delle condi-zioni previste dalla legge per il riconoscimento dipersonalità giuridica di diritto privato;

Su Proposta del Presidente della Giunta regio-nale, Sandro Biasotti

DELIBERA

di approvare l’Atto costitutivo e lo Statuto del-la Fondazione “Centro Studi per la storia del no-tariato genovese Giorgio Costamagna - Onlus” arogito Notaio Dott. Carlo Carosi di Recco rep. n.24615 del 27 aprile 2004, come modificati conAtto di Modifica a rogito Notaio Dott.a RosariaBono di Genova rep. n. 50225 dell’11 novembre2004, che si allegano al presente provvedimentoin copia conforme alle copie autentiche in atti;

di riconoscere la personalità giuridica di dirit-to privato alla Fondazione “Centro Studi per lastoria del notariato genovese Giorgio Costama-gna - Onlus” con sede in Genova presso il com-plesso monumentale di S.Ignazio, Piazza di San-ta Maria in Via Lata, n. 7 - 16100 Genova, me-diante l’iscrizione nel Registro delle persone giu-ridiche istituito presso la Regione, ai sensi delD.P.R. 361/2000;

di iscrivere la Fondazione ”Centro Studi per lastoria del notariato genovese Giorgio Costama-gna - Onlus” nel Registro delle persone giuridi-che della Regione Liguria ;

di dare atto che l’acquisizione della qualificadi Organizzazione Non Lucrativa di Utilità So-ciale, condizione necessaria per beneficiare delleagevolazioni previste, consegue all’iscrizioneall’Anagrafe delle ONLUS presso la competenteDirezione Regionale delle Entrate del Ministerodelle Finanze ai sensi del D.Lgs. 460/1997;

di disporre che la presente deliberazione ven-ga pubblicata, per estratto, sul Bollettino Ufficia-le della Regione Liguria.

Avverso il presente provvedimento è ammessoricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni ov-vero, alternativamente, ricorso amministrativostraordinario al Presidente della Repubblica en-tro 120 giorni dalla notifica, comunicazione opubblicazione dello stesso.

IL SEGRETARIOMario Martinero

(allegati omessi)

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 412

Approvazione modifiche agli articoli5 e 9 dello statuto della Fondazione“Ricovero San Giuseppe G.B. Pizzor-no e Figli- Onlus” di Rossiglione (GE).

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1. di approvare, per le motivazioni su esposte, aisensi dell’articolo 3, comma 1, lettera b) dellaLegge regionale 3/1994 le variazioni agli arti-coli 5 e 9 dello Statuto vigente della fondazio-ne “Ricovero San Giuseppe G.B. Pizzorno eFigli- ONLUS” di Rossiglione (GE), come deli-berato dal Consiglio di amministrazione in

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1866

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data 15 maggio 2004 con rogito del notaio,dott. Piermaurizio Priori, al n. 38123 di reper-torio ed al n. 15596 di raccolta, che si allega alpresente provvedimento unitamente alla nuo-va stesura del testo statutario, di cui formanoparte integrante e sostanziale;

2. di disporre che la presente deliberazione ven-ga pubblicata per estratto nel Bollettino Uffi-ciale della Regione Liguria;

3. di avvisare che avverso il presente provvedi-mento è possibile proporre ricorso giurisdi-zionale al T.A.R. entro sessanta giorni o, in al-ternativa, ricorso amministrativo straordina-rio al Presidente della Repubblica entro cen-toventi giorni, dalla notifica, comunicazioneo pubblicazione dello stesso.

IL SEGRETARIOMario Martinero

(allegati omessi)

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 413

Fondazione “Simone Stella - LeoneGrossi” di Loano (Sv): approvazionenuovo Statuto.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

1. di approvare, per le motivazioni su esposte, aisensi dell’art. 3, comma 1 del Regolamento re-gionale 6/2003 e ss.mm.ii., il nuovo Statutodella fondazione “Simone Stella- Leone Gros-si” di Loano (SV), come deliberato dal Consi-glio di amministrazione in data 2 febbraio2005 di cui al rogito, n. 3300 di repertorio edn. 1878 di raccolta del notaio, dott. FabrizioMarasco, che si allega al presente provvedi-mento di cui forma parte integrante e sostan-ziale;

2. di disporre che la presente deliberazione ven-

ga pubblicata per estratto nel Bollettino Uffi-ciale della Regione Liguria;

3. di avvisare che avverso il presente provvedi-mento è possibile proporre ricorso giurisdi-zionale al T.A.R. entro sessanta giorni o, in al-ternativa, ricorso amministrativo straordina-rio al Presidente della Repubblica entro cen-toventi giorni, dalla notifica, comunicazioneo pubblicazione dello stesso.

IL SEGRETARIOMario Martinero

(allegato omesso)

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 414

“Associazione Dilettanti della pescaCornigliano” con sede in Genova: rico-noscimento di personalità giuridica eiscrizione nel registro regionale dellepersone giuridiche private ai sensi deld.p.r. n. 361/00.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA

di approvare l’Atto ricognitivo e lo Statutodell’“Associazione Dilettanti della Pesca Corni-gliano” a rogito Notaio Dottor Gianluca Bozzo diGenova rep. n. 37286 del 30 gennaio 2004, comemodificato con Atto pubblico a rogito NotaioDottor Giorgio Segalerba di Genova rep. n. 38743del 25 gennaio 2005, che si allegano al presenteprovvedimento in copia conforme alle copie au-tentiche in atti;

di riconoscere la personalità giuridica di dirit-to privato all’“Associazione Dilettanti della PescaCornigliano” con sede in Genova - Via Cibrario -mediante l’iscrizione nel Registro delle personegiuridiche istituito presso la Regione, ai sensi delD.P.R. 361/2000;

di iscrivere l’“Associazione Dilettanti della Pe-

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1867

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sca Cornigliano” nel Registro delle persone giuri-diche della Regione Liguria ;

di disporre che la presente deliberazione ven-ga pubblicata, per estratto, sul Bollettino Ufficia-le della Regione Liguria.

Avverso il presente provvedimento è ammessoricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni ov-vero, alternativamente, ricorso amministrativostraordinario al Presidente della Repubblica en-tro 120 giorni dalla notifica, comunicazione opubblicazione dello stesso.

IL SEGRETARIOMario Martinero

(allegati omessi)

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 428

Variazioni al bilancio di previsioneper l’anno finanziario 2005 ai sensiart. 37, comma 2, della l.r. 15/2002 eu-ro 195.000,00 (2° provvedimento).

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge regionale 26 marzo 2002, n.15“Ordinamento contabile della Regione Liguria”;

Visto in particolare l’art. 37, comma 2 in virtùdel quale “La Giunta regionale può effettuare conprovvedimento amministrativo variazioni com-pensative fra capitoli della medesima unità pre-visionale di base, fatta eccezione per le autorizza-zioni di spesa di natura obbligatoria, per le spesein annualità e a pagamento differito e per quelledirettamente regolate con legge”;

Vista la legge regionale 4 febbraio 2005, n. 4“Bilancio di previsione della Regione Liguria perl’anno finanziario 2005”;

Visto il Documento “Bilancio per capitoli -Esercizio finanziario 2005” allegato alla D.G.R.n. 110/2005;

Considerato che con nota n. 671dell’8.03.2005 il Direttore Generale del Diparti-mento Formazione Istruzione Lavoro Cultura eSport ha richiesto le seguenti variazioni compen-sative in termini di competenza e di cassanell’ambito dell’U.P.B. 11.104 “Spese per la pro-mozione dell’occupazione”:

(euro)– capitolo 4610“Spese per l’istituzione e ilfunzionamento dell’osservatoriosul mercato del lavoro” - 50.000,00

–capitolo 4640“Spese per orientamentoprofessionale” - 145.000,00

- 195.000,00

- capitolo 4680“Contributo all’AgenziaLiguria Lavoro per ilproprio funzionamento” + 195.000,00

+ 195.000,00

Ritenuto che ricorrano le condizioni per effet-tuare le variazioni compensative richieste in ter-mini di competenza e di cassa all’interno dellaU.P.B. 11.104 dai capitoli 4610 e 4640 al capitolo4680 per l’importo complessivo di euro195.000,00;

Su proposta dell’Assessore alle Finanze eOrganizzazione

DELIBERA

di apportare le seguenti variazioni compensa-tive allo stato di previsione della spesa del Docu-mento “Bilancio per capitoli - Esercizio finanzia-rio 2005” in termini di competenza e di cassanell’ambito dell’U.P.B. 11.104 “Spese per la pro-mozione dell’occupazione”:

(euro)– capitolo 4610“Spese per l’istituzione e ilfunzionamento dell’osservatoriosul mercato del lavoro” - 50.000,00

– capitolo 4640“Spese per orientamentoprofessionale” - 145.000,00

- 195.000,00

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1868

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- capitolo 4680“Contributo all’AgenziaLiguria Lavoro per il propriofunzionamento” + 195.000,00

+ 195.000,00

Il presente provvedimento sarà pubblicato peresteso, sul Bollettino Ufficiale della Regione Li-guria.

IL SEGRETARIOMario Martinero

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 431

Variazioni al bilancio di previsioneper l’anno finanziario 2005 ai sensiart. 37, comma 2, della l.r. 15/2002 eu-ro 25.244.506,85 (3° provvedimento).

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge regionale 26 marzo 2002, n. 15“Ordinamento contabile della Regione Liguria”;

Visto in particolare l’art. 37, comma 2 in virtùdel quale “La Giunta regionale può effettuare conprovvedimento amministrativo variazioni com-pensative fra capitoli della medesima unità pre-visionale di base, fatta eccezione per le autorizza-zioni di spesa di natura obbligatoria, per le spesein annualità e a pagamento differito e per quelledirettamente regolate con legge”;

Vista la legge regionale 4 febbraio 2005, n. 4“Bilancio di previsione della Regione Liguria perl’anno finanziario 2005”;

Visto il Documento “Bilancio per capitoli -Esercizio finanziario 2005” allegato alla D.G.R.n. 110/2005;

Considerato che con nota n.1732 dell’8/3/2005il Settore Protezione Civile ed Emergenza ha ri-chiesto di poter disporre, tra l’altro, dello stan-ziamento di cassa di complessivi euro25.244.506,85 onde consentire l’integrale eroga-zione delle somme impegnate ma non liquidate afine esercizio 2004, non segnalate al fine della lo-

ro iscrizione fra i residui passivi presunti nel bi-lancio di previsione 2005 sui seguenti capitoli dispesa, nell’ambito dell’U.P.B. 8.201 “Interventi diripristino e ritorno alle condizioni normali”:

(euro)– capitolo 1830“Trasferimento di fondiprovenienti da operazionidi mutuo per interventiurgenti nei territori colpiti dacalamità naturali (Ordinanze delPresidente del Consiglio deiMinistri n. 3311 in data 12.09.2003e n. 3317 in data 10.10.2003)” + 19.942.365,97

– capitolo 1844“Contributi a favore degli enticolpiti da eccezionali avversitàatmosferiche e da eventialluvionali per la realizzazionedi interventi a tutela dellapubblica e privata incolumità + 966.864,20

(euro)– capitolo 1905“Ripartizione dei fondi assegnatidallo Stato per fronteggiare leesigenze derivanti dalleeccezionali avversità atmosfericheverificatesi nell’anno 2002(Ordinanza Presidente delConsiglio dei Ministri -Dipartimento della ProtezioneCivile n. 3312 del 12.09.2003)” + 4.335.276,68Totale + 25.244.506,85

Che le risultanze contabili alla chiusuradell’esercizio 2004 confermano sui predetti capi-toli di spesa gli importi ad integrazione dei resi-dui passivi presunti;

Che dall’esame del Documento “Bilancio percapitoli - Esercizio finanziario 2005” si rileva vi-ceversa che nell’ambito della spesa U.P.B. 8.201“Interventi di ripristino e ritorno alle condizioninormali”, sono stati iscritti, su segnalazione delSettore Protezione Civile ed Emergenza, residuipassivi presunti e conseguente dotazione di cassarispettivamente di euro 21.711.632,46 al capitolo1883 e di euro 7.671.600,00 al capitolo 1901;

Che tali residui passivi presunti sono statiiscritti in misura superiore all’effettiva consi-

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1869

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stenza per complessivi euro 25.244.506,85 e ren-dono pertanto possibile la riduzione degli impor-ti per residui e corrispondente cassa come di se-guito specificato:

(euro)– capitolo 1883”Ripartizione dei fondi provenientidal Ministero dell’InternoDipartimento della ProtezioneCivile per la prosecuzione degliinterventi di emergenza giàdisposti nonché per le nuoveesigenze conseguenti agli eventicalamitosi del novembre 2000(Ordinanze Ministro Internodelegato per il coordinamento dellaProtezione Civile n. 3095del 23.11.2000, n. 3096del 30.11.2000 e n. 3135/2001)” - 17.572.906,85

– capitolo 1901“Ripartizione dei fondiassegnati dallo Stato per i primiinterventi urgenti di protezionecivile diretti a fronteggiare i danniconseguenti agli eventi atmosfericiche hanno colpito nel mese dinovembre 2002 il territorio dellaregione Liguria (OrdinanzaPresidente del Consiglio dei MinistriDipartimento della ProtezioneCivile n. 3258 del 20.12.2002)” - 7.671.600,00Totale - 25.244.506,85

Ritenuto che ricorrano le condizioni per effet-tuare le variazioni compensative in termini di re-sidui e cassa all’interno della U.P.B. 8.201 dellaspesa dai capitoli 1883 e 1901 ai capitoli 1830,1844 e 1905 per l’importo complessivo di euro25.244.506,85 come di seguito specificato:

(euro)Residui e cassa

– capitolo 1883“Ripartizione dei fondiprovenienti dal Ministerodell’Interno - Dipartimentodella Protezione Civile per laprosecuzione degli interventi diemergenza già disposti nonchéper le nuove esigenze conseguentiagli eventi calamitosidel novembre 2000

(Ordinanze Ministro Internodelegato per il coordinamentodella Protezione Civile n. 3095del 23.11.2000, n. 3096del 30.11.2000 e n. 3135/2001)” - 17.572.906,85

– capitolo 1901“Ripartizione dei fondiassegnati dallo Stato per i primiinterventi urgenti di protezionecivile diretti a fronteggiare idanni conseguenti agli eventiatmosferici che hanno colpitonel mese di novembre 2002 ilterritorio della regione Liguria(Ordinanza Presidente delConsiglio dei MinistriDipartimento della ProtezioneCivile n. 3258 del 20.12.2002)” - 7.671.600,00Totale - 25.244.506,85

– capitolo 1830“Trasferimento di fondiprovenienti da operazioni dimutuo per interventi urgentinei territori colpiti da calamitànaturali (Ordinanze del Presidentedel Consiglio dei Ministri n. 3311in data 12.09.2003 e n. 3317in data 10.10.2003)” + 19.942.365,97

– capitolo 1844“Contributi a favore deglienti colpiti da eccezionaliavversità atmosferiche e daeventi alluvionali per larealizzazione di interventia tutela della pubblica eprivata incolumità” + 966.864,20

– capitolo 1905“Ripartizione dei fondiassegnati dallo Stato perfronteggiare le esigenzederivanti dalle eccezionaliavversità atmosferiche verificatesinell’anno 2002 (OrdinanzaPresidente del Consiglio deiMinistri Dipartimento dellaProtezione Civilen. 3312 del 12.09.2003)” + 4.335.276,68Totale + 25.244.506,85

Su proposta dell’Assessore alle Finanze eOrganizzazione

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1870

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DELIBERA

di apportare le seguenti variazioni compensa-tive allo stato di previsione della spesa del Docu-mento “Bilancio per capitoli - Esercizio finanzia-rio 2005” in termini di residui e di cassanell’ambito dell’U.P.B. 8.201 “Interventi di ripri-stino e ritorno alle condizioni normali”:

(euro)Residui e cassa

– capitolo 1883“Ripartizione dei fondiprovenienti dal Ministerodell’Interno - Dipartimentodella Protezione Civile per laprosecuzione degli interventidi emergenza già dispostinonché per le nuove esigenzeconseguenti agli eventicalamitosi del novembre 2000(Ordinanze Ministro Internodelegato per il coordinamentodella Protezione Civile n. 3095del 23.11.2000, n. 3096del 30.11.2000 e n. 3135/2001)” - 17.572.906,85

– capitolo 1901“Ripartizione dei fondiassegnati dallo Stato per i primiinterventi urgenti di protezionecivile diretti a fronteggiare i danniconseguenti agli eventiatmosferici che hanno colpito nelmese di novembre 2002 ilterritorio della regione Liguria(Ordinanza Presidente delConsiglio dei MinistriDipartimento dellaProtezione Civile n. 3258del 20.12.2002)” - 7.671.600,00Totale - 25.244.506,85

(euro)Residui e cassa

– capitolo 1830“Trasferimento di fondiprovenienti da operazioni dimutuo per interventi urgenti neiterritori colpiti da calamità naturali(Ordinanze del Presidente delConsiglio dei Ministri n. 3311in data 12.09.2003 e n. 3317in data 10.10.2003)” + 19.942.365,97

– capitolo 1844“Contributi a favore deglienti colpiti da eccezionali avversitàatmosferiche e da eventi alluvionaliper la realizzazione di interventia tutela della pubblica e privataincolumità’ + 966.864,20

– capitolo 1905“Ripartizione dei fondiassegnati dallo Stato perfronteggiare le esigenze derivantidalle eccezionali avversitàatmosferiche verificatesinell’anno 2002 (OrdinanzaPresidente del Consiglio deiMinistri - Dipartimento dellaProtezione Civile n. 3312del 12.09.2003)” + 4.335.276,68Totale + 25.244.506,85

Il presente provvedimento sarà pubblicato peresteso, sul Bollettino Ufficiale della Regione Li-guria.

IL SEGRETARIOMario Martinero

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 432

Prelevamento dal “Fondo di riserva dicassa del bilancio di previsione perl’anno finanziario 2005” ai sensidell’articolo 42, 4° comma della l.r.15/2002. Euro 18.282.614,26 (2° prov-vedimento).

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge regionale 26 marzo 2002, n. 15“Ordinamento contabile della Regione Liguria”;

Visto in particolare l’art. 42, comma 4, in virtùdel quale “Fino alla approvazione della legge di as-sestamento la Giunta Regionale può disporre pre-lievi dal fondo di riserva di cassa per consentire ilpagamento di residui passivi risultanti in sede dichiusura dell’esercizio precedente non previsti oprevisti in misura inadeguata nel bilancio”;

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1871

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Vista la legge regionale 4 febbraio 2005, n. 4“Bilancio di previsione della Regione Liguria perl’anno finanziario 2005”;

Visto in particolare l’art. 13 della citata l..r.4/2005;

Visto il documento “Bilancio per capitoli -esercizio finanziario 2005” allegato alla D.G.R.n.110 del 04.0202005;

Considerato che con nota prot. n. 1732 del08.03.2005 il Settore Protezione Civile ed Emer-genze, ha richiesto di poter disporre, tra l’altro,dello stanziamento di cassa di complessivi euro18.282.614,26 onde consentire l’integrale eroga-zione delle somme impegnate ma non liquidate afine esercizio 2004, non segnalate al fine della lo-ro iscrizione fra i residui passivi presunti nel bi-lancio di previsione 2005 sui seguenti capitoli dispesa nell’ambito dell’U.P.B. 8.201 “ Interventi diripristino e ritorno alle condizioni normali”:

(euro)– capitolo 1831“Trasferimento di fondiprovenienti da operazioni dimutuo per la prosecuzionedegli interventi e dell’opera diricostruzione nei territoricolpiti da calamità naturali(DPCM 29.11.2002)” +11.962.521,65

–capitolo 1904“Trasferimento di fondiprovenienti da operazioni dimutuo autorizzati per interventidi protezione civile in conseguenzadegli eventi alluvionali del mesedi novembre 2002(ordinanza della presidenza delconsiglio dei ministri - dipartimentodella protezione civilen. 3277 del 28 marzo 2003)” +6.320.092,61Totale +18.282.614,26

Che nel citato documento “Bilancio per capi-toli - esercizio finanziario 2005”, in relazione alcapitolo 1831, non risulta iscritta alcuna sommain conto residui e corrispondentemente in cassa,mentre al capitolo 1904 risulta una previsione aresiduo presunto pari ad euro 207.019,21;

Che le risultanze contabili alla chiusuradell’esercizio 2004 riportano sul capitolo 1831 un

residuo passivo di euro 11.962.521,65, eserciziodi provenienza 2004, e sul capitolo 1904 di euro6.527.111,82 (6.527.111,82 - 207.019,21 =6.320.092,61), esercizio di provenienza 2004;

Ritenuto che ricorrano le condizioni per prov-vedere alla dotazione dello stanziamento di cassadei citati capitoli 1831 (euro 11.962.521,65) e 1904(euro 6.320.092,61) nell’ammontare complessivodi euro 18.282.614,26 onde consentire il paga-mento dei residui passivi risultanti in sede di chiu-sura dell’esercizio 2004 prima dell’approvazionedella legge di assestamento 2005 con la quale siprovvede all’aggiornamento dei residui presuntiiscritti nel bilancio di previsione;

Su proposta dell’Assessore alle Finanze eOrganizzazione;

DELIBERA

di prelevare dal “Fondo di riserva di cassa”(U.P.B. 18.105) la somma di euro 18.282.614,26(diciottomilioniduecentottantaduemilaseicento-quattordici/26) per impinguare per pari importolo stanziamento di cassa dell’Unità Previsionaledi Base 8.201 “Interventi di ripristino e ritornoalle condizioni normali” mediante le seguenti va-riazioni allo stato di previsione della Spesa delBilancio per l’anno finanziario 2005 e conse-guentemente al Documento “Bilancio per capito-li - esercizio finanziario 2005”:

a) Variazioni allo stato di previsione della Spesadel Bilancio per l’anno finanziario 2005 in ter-mini di cassa

U.P.B. 18.105- Fondi di riserva - 18.282.614,26

U.P.B. 8.201- Interventi di ripristino eritorno allecondizioni normali + 18.282.614,26

=

d) Variazioni al Documento “Bilancio per capi-toli - esercizio finanziario 2005” in termini dicassa

U.P.B. 18.105Cap. 9590“Fondo di riserva per sopperiread eventuali deficienze deglistanziamenti di cassa” -18.282.614,26

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1872

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U.P.B. 8.201Cap. 1831 “Trasferimento difondi provenienti da operazionidi mutuo per la prosecuzionedegli interventi e dell’operadi ricostruzione nei territoricolpiti da calamità naturali(DPCM 29.11.2002)” +11.962.521,65

Cap. 1904 “Trasferimento difondi provenienti da operazionidi mutuo autorizzati per interventidi protezione civile in conseguenzadegli eventi alluvionali del mesedi novembre 2002 (ordinanzadella presidenza del consigliodei ministri dipartimento dellaprotezione civilen. 3277 del 28 marzo 2003)” +6.320.092,61

=

Il presente provvedimento sarà pubblicato peresteso nel Bollettino Ufficiale della Regione Li-guria.

IL SEGRETARIOMario Martinero

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA REGIONALE

11.03.2005 N. 433

Prelevamento dal “Fondo di riserva dicassa del bilancio di previsione perl’anno finanziario 2005” ai sensidell’articolo 42, 4° comma della l.r.15/2002. Euro 74.000,00 (3° provvedi-mento).

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge regionale 26 marzo 2002, n. 15“Ordinamento contabile della Regione Liguria”;

Visto in particolare l’art. 42, comma 4, in virtùdel quale “Fino alla approvazione della legge diassestamento la Giunta Regionale può disporreprelievi dal fondo di riserva di cassa per consenti-re il pagamento di residui passivi risultanti in se-de di chiusura dell’esercizio precedente non pre-visti o previsti in misura inadeguata nel bilan-cio”;

Vista la legge regionale 4 febbraio 2005, n. 4“Bilancio di previsione della Regione Liguria perl’anno finanziario 2005”;

Visto in particolare l’art. 13 della citata l.r.4/2005;

Visto il documento “Bilancio per capitoli -esercizio finanziario 2005” allegato alla D.G.R.n.110 del 04.02.2005;

Considerato che con nota prot. n. 2478 del10.03.2005 il Settore Programmazione delle Poli-tiche Sociali e Integrazione Socio-Sanitaria, harichiesto di poter incrementare lo stanziamentodi cassa di euro 74.000,00 onde consentirel’erogazione delle somme impegnate nel corsodell’anno 2004 e non liquidate sul capitolo 316“Contributi per progetti di valorizzazione dellafunzione sociale ed educativa svolta dagli oratorie da enti religiosi con attività similari” dello statodi previsione della spesa del citato documento“Bilancio per capitoli - esercizio finanziario2005”;

Che nel citato documento “Bilancio per capi-toli - esercizio finanziario 2005”, in relazione alcapitolo 316, risulta iscritta in via presuntiva inconto residui e corrispondentemente in cassa lasomma di euro 90.000,00;

Che le risultanze contabili alla chiusuradell’esercizio 2004 riportano sul capitolo 316 unresiduo passivo, esercizio di provenienza 2004,di euro 164.000,00 (164.000,00 - 90.000,00 =74.000,00);

Ritenuto che ricorrano le condizioni per in-crementare lo stanziamento di cassa del citatocapitolo 316 nell’ammontare di euro 74.000,00onde consentire il pagamento del residuo passivorisultante in sede di chiusura dell’esercizio 2004prima dell’approvazione della legge di assesta-mento 2005 con la quale si provvedeall’aggiornamento dei residui presunti iscritti nelbilancio di previsione;

Su proposta dell’Assessore alle Finanze eOrganizzazione;

DELIBERA

di prelevare dal “Fondo di riserva di cassa”(U.P.B. 18.105) la somma di euro 74.000,00 (set-tantaquattromila/00) per impinguare per pari

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1873

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importo lo stanziamento di cassa dell’Unità Pre-visionale di Base 10.105 “Azioni a favore di asso-ciazioni ed enti operanti in campo sociale” me-diante le seguenti variazioni allo stato di previ-sione della Spesa del Bilancio per l’anno finan-ziario 2005 e conseguentemente al Documento“Bilancio per capitoli - esercizio finanziario2005”:

a) Variazioni allo stato di previsione della Spesadel Bilancio per l’anno finanziario 2005 in ter-mini di cassa

U.P.B. 18.105– Fondi di riserva - 74.000,00

U.P.B. 10.105– Azioni a favore diassociazioni ed enti operantiin campo sociale + 74.000,00

=

b) Variazioni al Documento “Bilancio per capi-toli - esercizio finanziario 2005” in termini dicassa

U.P.B. 18.105Cap. 9590 “Fondo di riserva persopperire ad eventuali deficienzedegli stanziamenti di cassa” - 74.000,00

U.P.B. 10.105Cap. 316 “Contributi per progettidi valorizzazione della funzionesociale ed educativa svoltadagli oratori e da enti religiosicon attività similari” + 74.000.00

=

Il presente provvedimento sarà pubblicato peresteso nel Bollettino Ufficiale della Regione Li-guria.

IL SEGRETARIOMario Martinero

DECRETO DEL PRESIDENTEDELLA GIUNTA REGIONALE

17.03.2005 N. 20

Comune di Garlenda (SV) - Modifica

del Decreto del Presidente della Giun-ta Regionale n. 139 del 13.10.2004 re-cante l’approvazione del Piano Rego-latore Generale.

IL PRESIDENTE DELLAGIUNTA REGIONALE

omissis

DECRETA

1) Il Decreto del Presidente dalla Giunta Regio-nale n. 139 del 13.10.2004, recantel’approvazione del Piano Regolatore Generaledel Comune di Garlenda, è modificato, in con-seguenza della modifica del Voto del Comita-to Tecnico Regionale per il Territorio n. 130 indata 08.06.2004, nei termini indicati nel Voton. 150 del 23.01.2005, allegato al presente de-creto quale sua parte integrante;

2) Il presente decreto sarà reso noto mediantepubblicazione, per estratto, sul BollettinoUfficiale della Regione Liguria, anche ai sensie per gli effetti della legge regionale24.12.2004 n. 24, e mediante deposito, con ilrelativo allegato, a libera visione del pubblicopresso la Segreteria del Comune di Garlenda,a norma dell’art. 10, 6° comma, della LeggeUrbanistica n. 1150/1942 e successive modifi-cazioni;

3) Ai sensi dell’art. 3, comma 4, della Legge7.8.1990 n. 241, si dà atto che avverso il pre-sente provvedimento è ammessa proposizionedi ricorso giurisdizionale avanti il TribunaleAmministrativo Regionale della Liguria, se-condo le modalità di cui alla Legge 6.12.1971n. 1034, ovvero di ricorso straordinario al Ca-po dello Stato, a norma del Decreto del Presi-dente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199, ri-spettivamente entro 60 e 120 gg. dalla data diavvenuta pubblicazione del presente atto.

IL PRESIDENTE DELLAGIUNTA REGIONALE

Sandro Biasotti

(allegato omesso)

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1874

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DECRETO DEL PRESIDENTEDELLA GIUNTA REGIONALE

17.03.2005 N. 21

Comune di Villanova d’Albenga (SV) -Rettifica delle tavole di zonizzazione -Tavv. n. 2a e 3a - e dell’art. 17 delleNorme di Attuazione allegate alD.P.G.R. n. 200 del 13.11.2003, con-cernente l’approvazione della varian-te integrale al P.R.G..

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTAREGIONALE

omissis

DECRETA

1. Gli elaborati denominati “Norme di Attuazio-ne” e “Tavole di zonizzazione” n. 2a - zonizza-zione su catastale in scala 1:5000 Capoluogo -e n. 3a - zonizzazione su carta tecnica in scala1:5000 capoluogo - allegati al Decreto del Pre-sidente della Giunta Regionale n. 200 del13.11.2003, sono rettificati nei termini sopraindicati;

2. Gli elaborati contenenti le rettifiche come so-pra apportate - che, debitamente vistati dalDirigente del Settore Urbanistica, sono depo-sitati agli atti del Settore medesimo in allega-to al secondo originale del presente decretoquale sua parte integrante e sostanziale - sonocostituiti da: Stralcio dell’Art. 17 modificato;All. A - Stralcio della Tav. 2a - zonizzazioneP.R.G. su catastale, Capoluogo in scala1:5000; All. B - Stralcio della Tav. 3a - zonizza-zione P.R.G. su carta tecnica, Capoluogo inscala 1:5000;

3. Il presente decreto sarà pubblicato sul Bollet-tino Ufficiale della Regione e sarà reso noto, acura del Comune, con le stesse forme di pub-blicità cui è stato sottoposto il Decreto delPresidente della Giunta Regionale n.200/2003.

IL PRESIDENTE DELLAGIUNTA REGIONALE

Sandro Biasotti

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIOPROVINCIALE DI GENOVA

16.02.2005 N. 6

Approvazione studio idraulico di det-taglio sul torrente Boate e contestualemodifica della “Carta delle fasce diinondabilità”, della “Carta delle trac-ce delle sezioni idrauliche”, della“Carta del rischio idraulico” e delleverifiche idrauliche del “Piano stral-cio di bacino per il rischio idrogeolo-gico ai sensi del d.l. 180/98 e s.m.i. diporzioni di territorio a completamen-to dell’ambito territoriale n. 15” ap-provato con deliberazione del Consi-glio provinciale n. 67 del 12.12.2002.

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

omissis

DELIBERA

1. di approvare lo Studio idraulico di dettagliosul torrente Boate affidato alla società DonauConsult Zotti & Erber S.r.l., con sede presso loStudio Patscheider & Partner Ing. Walter Go-stner di Malles (Bz);

2. di prendere atto che dalle risultanze dello Stu-dio idraulico di dettaglio emerge una diversaperimetrazione delle fasce inondabili A, B e C;

3. di prendere atto del parere favorevole dellacompetente Commissione Consiliare, espres-so ai sensi della deliberazione del ConsiglioProvinciale n. 55/91503 del 16.10.2002, in or-dine alle modifiche dei seguenti elaborati del“Piano Stralcio di Bacino per il rischio idroge-ologico ai sensi del D.L. 180/98 e s.m.i. di por-zioni di territorio a completamentodell’Ambito territoriale n. 15”:

• Carta delle fasce di inondabilità;

• Carta delle tracce delle sezioni idrauliche;

• Carta del rischio idraulico;

• Verifiche idrauliche;

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1875

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4. di approvare le modifiche della “Carta dellefasce di inondabilità”, della “Carta delle trac-ce delle sezioni idrauliche”, della “Carta del ri-schio idraulico” e delle verifiche idraulichedel “Piano Stralcio di Bacino per il rischioidrogeologico ai sensi del D.L. 180/98 e s.m.i.di porzioni di territorio a completamentodell’Ambito territoriale n. 15”;

5. di dare atto che la pubblicazione del presenteprovvedimento, ai sensi e per gli effetti dellaDeliberazione della Giunta Regionale n. 1624del 23/12/2004, consente a tutti i soggetti inte-ressati di far pervenire eventuali richieste dimodifiche puntuali o integrazioni, ai sensidell’art. 97, comma 15 della L.R. 18/99;

6. di dare atto che la presente deliberazione ver-rà affissa all’Albo Pretorio della Provincia diGenova e dei Comuni di Avegno, Camogli,Portofino, Rapallo, Recco, S. Margherita,Uscio e Zoagli, per 30 giorni, decorrenti dalladata di esecutività della presente deliberazio-ne, ai fini della presentazione delle eventualirichieste di cui al punto 5 della presente deli-berazione;

7. di dare atto che ai fini di consentire agli inte-ressati la formulazione di richieste di modifi-che o integrazioni, gli elaborati tecnici modi-ficati saranno consultabili presso i Comuniinteressati e presso gli uffici dell’Area 06 dellaProvincia Di Genova, in Largo Francesco Cat-tanei, 3 - 16147 - GE-QUARTO;

8. di dare atto che le richieste di modifiche pun-tuali o integrazioni, ai sensi dell’art. 97, com-ma 15 della L.R. 18/99, dovranno pervenireall’Area 06 della Provincia di Genova entro30gg. successivi alla pubblicazione sulB.U.R.L. e saranno esaminate dalla Provinciaentro il primo quadrimestre successivo, fermerestando le procedure ordinarie di formazio-ne e aggiornamento dei Piani di Bacino, per lequali le richieste di modifiche puntuali o inte-grazioni vengono valutate con cadenza qua-drimestrale;

9. di dare atto che di tale procedura sarà data no-tizia mediante pubblicazione di avviso speci-fico sul “Il Secolo XIX” e “La Repubblica” Edi-zioni Ge-Levante;

10. di dare atto che di tale procedura verrà datanotizia al Comitato Istituzionale dell’Autorità

di Bacino Regionale, mediante trasmissionedella presente deliberazione;

11. di dare mandato alla competente Area 06 - Di-fesa del suolo, opere ambientali e piani di ba-cino- per l’espletamento degli adempimentiprocedurali previsti dall’art. 97 della LeggeRegionale n. 18/1999, riguardo alla pubblica-zione sul Bollettino Ufficiale della Regionedell’avviso dell’avvenuta modifica del Piano;

12. di dare atto che le modifiche puntuali di cuial presente atto, trattandosi di provvedimen-to che per la sua natura assume carattere cau-telare e urgente, acquistano efficacia imme-diata con la pubblicazione sul Bollettino Uffi-ciale della Regione Liguria, salva la possibili-tà per i soggetti interessati di formulare istan-ze, richieste di modifiche puntuali, o integra-zioni entro i successivi 30gg;

13. di dare atto conseguentemente che la “Cartadelle fasce di inondabilità”, la “Carta delletracce delle sezioni idrauliche”, la “Carta delrischio idraulico” e le verifiche idrauliche del“Piano Stralcio di Bacino per il rischio idro-geologico ai sensi del D.L. 180/98 e s.m.i. diporzioni di territorio a completamentodell’Ambito territoriale n. 15”, così come mo-dificate, entrano in vigore con la pubblicazio-ne del presente provvedimento sul BollettinoUfficiale della Regione;

omissis.

IL SEGRETARIO GENERALE F.F.Bruno Cervetto

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIOMauro Cavelli

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIOPROVINCIALE DI GENOVA

16.02.2005 N. 7

Modifica ai sensi dell’art. 97, comma15 della l.r. 18/99 del piano di bacinostralcio per il rischio idrogeologico exd.l. 180/98 dell’ambito 14 approvato

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1876

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con deliberazione del Consiglio pro-vinciale n. 66 del 12.12.2002.

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

omissis

DELIBERA

1. di prendere atto del parere favorevole dellacompetente Commissione Consiliare, espres-so ai sensi della deliberazione del ConsiglioProvinciale n. 55/91503 del 16.10.2002, in or-dine alle modifiche degli elaborati del “PianoStralcio di Bacino per il rischio idrogeologicoai sensi del D.L. 180/98 e s.m.i. di porzioni diterritorio a completamento dell’Ambito terri-toriale n. 14”;

2. di approvare la modifica del Piano di bacinoStralcio per il rischio idrogeologico ex D.L.180/98 dell’Ambito 14 approvato che compor-ta la mappatura delle aree inondabili del trat-to di monte del rio Penego e, quindi, la conse-guente modifica dei seguenti elaborati:

• Relazione generale (Sturla);

• Piano degli interventi di mitigazione del ri-schio (Sturla);

• Carta dell’ubicazione delle sezioni idrauli-che;

• Carta delle fasce fluviali;

• Carta del rischio idraulico;

• Carta degli interventi;

• Verifiche idrauliche (Sturla) - Allegato 15 -Parte II;

• Carta delle aree inondabili;

3. di approvare la modifica del tracciato del rioPenego sia sotto la strada Via Antica Romanadi Quarto sia nel tratto a monte di Corso Euro-pa che comporta la correzione della “Cartadella rete idrografica significativa” del Pianodi bacino Stralcio per il rischio idrogeologicoex D.L. 180/98 dell’Ambito 14;

4. di approvare la modifica del valore di altezza

del ponte sul torrente Sturla di accesso ai con-domini di via Apparizione 17D, 17E e 17F inComune di Genova e l’aggiornamento dei datirelativi al ponte di monte e la conseguentecorrezione dell’elaborato di analisi “Verificheidrauliche (Sturla) - Allegato 15 - Parte II” delPiano di bacino Stralcio per il rischio idrogeo-logico ex D.L. 180/98 dell’Ambito 14;

5. di dare atto che la pubblicazione del presenteprovvedimento, ai sensi e per gli effetti dellaDeliberazione della Giunta Regionale n. 1624del 23.12.2004, consente a tutti i soggetti inte-ressati di far pervenire eventuali richieste dimodifiche puntuali o integrazioni, ai sensidell’art. 97, comma 15 della L.R. 18/99;

6. di dare atto che la presente deliberazione ver-rà affissa all’Albo Pretorio della Provincia diGenova e dei Comuni di Genova, Bogliasco,Pieve Ligure, Recco e Sori, per 30 giorni, de-correnti dalla data di esecutività della presen-te deliberazione, ai fini della presentazionedelle eventuali richieste di cui al punto 5 dellapresente deliberazione;

7. di dare atto che ai fini di consentire agli inte-ressati la formulazione di richieste di modifi-che o integrazioni, gli elaborati tecnici modi-ficati saranno consultabili presso i Comuniinteressati e presso gli uffici dell’Area 06 dellaProvincia Di Genova, in Largo Francesco Cat-tanei, 3 - 16147 - GE-Quarto;

8. di dare atto che le richieste di modifiche pun-tuali o integrazioni, ai sensi dell’art. 97, com-ma 15 della L.R. 18/99, dovranno pervenireall’Area 06 della Provincia di Genova entro30gg. successivi alla pubblicazione sulB.U.R.L. e saranno esaminate dalla Provinciaentro il primo quadrimestre successivo, fermerestando le procedure ordinarie di formazio-ne e aggiornamento dei Piani di Bacino, per lequali le richieste di modifiche puntuali o inte-grazioni vengono valutate con cadenza qua-drimestrale;

9. di dare atto che di tale procedura sarà data no-tizia mediante pubblicazione di avviso speci-fico sul “Il Secolo XIX” e “La Repubblica” Edi-zioni Ge-Levante;

10.di dare atto che di tale procedura verrà datanotizia al Comitato Istituzionale dell’Autorità

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1877

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di Bacino Regionale, mediante trasmissionedella presente deliberazione;

11.di dare atto che le richieste di modifiche pun-tuali o integrazioni, ai sensi dell’art. 97, com-ma 15 della L.R. 18/99, saranno esaminatedalla Provincia con cadenza quadrimestrale;

12.di dare mandato alla competente Area 06 - Di-fesa del suolo, opere ambientali e piani di ba-cino- per l’espletamento degli adempimentiprocedurali previsti dall’art. 97 della LeggeRegionale n. 18/1999, connessi alla pubblica-zione sul Bollettino Ufficiale della Regionedell’avviso dell’avvenuta modifica del Piano;

13.di dare atto che le modifiche puntuali di cui alpresente atto, trattandosi di provvedimentoche per la sua natura assume carattere caute-lare e urgente, acquistano efficacia immedia-ta con la pubblicazione sul Bollettino Ufficia-le della Regione Liguria, salva la possibilitàper i soggetti interessati di formulare istanze,richieste di modifiche puntuali, o integrazionientro i successivi 30gg;

14.di dare atto che i seguenti elaborati del Pianodi bacino Stralcio per il rischio idrogeologicoex D.L. 180/98 dell’Ambito 14:

• Relazione generale (Sturla);

• Piano degli interventi di mitigazione del ri-schio (Sturla);

• Carta della rete idrografica significativa;

• Carta dell’ubicazione delle sezioni idrauli-che;

• Carta delle fasce fluviali;

• Carta del rischio idraulico;

• Carta degli interventi;

• Verifiche idrauliche (Sturla) - Allegato 15 -Parte II;

• Carta delle aree inondabili.

così come modificati, entrano in vigore con lapubblicazione del presente provvedimento sulBollettino Ufficiale della Regione.

omissis

IL SEGRETARIO GENERALE F.FBruno Cervetto

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIOMauro CAVELLI

PROVINCIA DI SAVONASettore Difesa del Suolo

AVVISO

Con domanda pervenuta in data 14.07.2004 ilsig. Brunetto Pier Giorgio in qualità di presiden-te pro-tempore del “Consorzio irriguo Rio Cante-rana” con sede in Via Melogno, 43, Rialto, hachiesto la concessione ai sensi del R.D.1775/1933 e s.m.i. per derivare tramite tre presedislocate sul Rio Canterana nel bacino del Tor-rente Pora in Comune di Rialto - una quantitàd’acqua di moduli 0,0236 (l/sec 2,36) ad uso irri-guo e con restituzione dell’acqua non utilizzataal corso d’acqua Rio Canterana del Comune diRialto.

Classifica 013.005.001

Savona, 11.03.2005

IL DIRIGENTE DEL SETTOREdott. ing. Adriano Faroppa

DECRETO DEL DIRIGENTESETTORE DIFESA DEL SUOLODELLA PROVINCIA DI SAVONA

04.03.2005 N. 1434

Torrente Lerrone - Comune di Villa-nova d’Albenga - Concessione di areademaniale mq. 880 ad uso parcheggioe giardino fg. 16 mapp. 56/parte e par-te dell’ex. Greto del torrente. Conces-sionario: Marzoratti Oscar.

IL DIRIGENTE DEL SETTORE

omissis

DECRETA

di autorizzare in sanatoria ai sensi dell’art. 93

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1878

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e seguenti del R.D. 25.07.1904 n. 523 e s.m.i., aisoli fini idraulici per quanto di competenza e fat-ti salvi ed impregiudicati i diritti dei terzi, il sig.Marzorati Oscar lo sfruttamento di un’area de-maniale di mq. 880 ad uso parcheggio e giardinodi cui alle premesse, subordinatamenteall’osservanza di tutte le norme e condizioni con-tenute nel citato disciplinare - foglio norme n.10693 di repertorio in data 02.03.2005.

omissis.

IL DIRIGENTE DEL SETTOREdott. ing. Adriano Faroppa

DETERMINAZIONE DELDIRIGENTE - SERVIZIO OPERE

IDRAULICHE RISORSE IDRICHE ELINEE ELETTRICHE DELLAPROVINCIA DELLA SPEZIA

10.03.2005 N. 90

Nulla osta n. 11126. Domanda dellaDitta: Comune di Varese Ligure. Rela-tiva all’autorizzazione alla pulizia diun tratto di alveo del torrente Torzapresso l’abitato della frazione di SanPietro Vara del Comune di Varese Li-gure.

IL DIRIGENTE

omissis

DISPONE

1) il rilascio alla ditta: Comune di Varese Ligu-re, di seguito denominata soltanto Ditta fatti sal-vi ed impregiudicati i diritti dei terzi,dall’autorizzazione ai fini idraulici e demaniali,alla pulizia di un tratto di alveo del Torrente Tor-za presso l’abitato della frazione di San PietroVara del Comune di Varese Ligure, in conformitàdelle planimetrie vistate da questo Servizio.

p. IL DIRIGENTEIL FUNZIONARIO DELEGATO

dott. ing. Maurizio Bertoni

DETERMINAZIONE DELDIRIGENTE - SERVIZIO OPERE

IDRAULICHE RISORSE IDRICHE ELINEE ELETTRICHE DELLAPROVINCIA DELLA SPEZIA

10.03.2005 N. 093

Pratica n. 5037. Autorizzazione ai finiidraulici e demaniali per la realizza-zione di due chiaviche per lo scaricodiretto nel Canale Villa delle acque re-flue. Tale progetto comporta anche larealizzazione di un riempimento a ri-dosso del muro dell’argine del canaleVilla. Ditta: Comune di Bolano.

IL DIRIGENTE

omissis

DISPONE

1) il rilascio alla ditta: Comune di Bolano fattisalvi ed impregiudicati i diritti dei terzi,dall’autorizzazione ai fini idraulici e demanialiper la realizzazione di due chiaviche per lo scari-co diretto nel Canale Villa delle acque reflue. Taleprogetto comporta anche la ralizzazione di unriempimento a ridosso del muro dell’argine delcanale Villa, in conformità dei disegni vistati daquesto Servizio.

IL DIRIGENTEdott. ing. Giotto Mancini

DECRETO DEL RESPONSABILEUFFICIO ESPROPRIAZIONI DEL

COMUNE DI GARLENDA

17.03.2005 N. 2

Realizzazione opere di urbanizzazio-ne del Piano Particolareggiato ZonaC6 Deliberazione Consiglio Comunalen. 31 del 30 settembre 1994 - Approva-zione del Piano Particolareggiato diiniziativa pubblica relativo alla zona“C6” di Espansione e delle connesse

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1879

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varianti al Programma di Fabbricazio-ne, accettazione prescrizioni delD.P.G.R. n. 590 del 30.05.1994. Decre-to di esproprio dei beni immobili inte-ressati dalla realizzazione delle operee dalle previsioni del suddetto pianoParticolareggiato

IL RESPONSABILE UFFICIOESPROPRIAZIONI

Vista la Deliberazione del Consiglio Comuna-le n. 31 del 30 settembre 1994, esecutiva ai sensidi legge dal 24 marzo 1995, relativa a - approva-zione del piano particolareggiato di iniziativapubblica relativo alla zona “C6” di espansione edelle connesse varianti al programma di fabbri-cazione, accettazione prescrizioni del D.P.G.R.n. 590 del 30.05.1994 - con contestuale dichiara-zione di pubblica utilità ai sensi dell’art. 11 dellaL.R. 24/1987 e dell’art. 12 del D.P.R. 08.06.2001n. 327 e D. Lgs. 27.12.2002 n. 302 - Testo unicodelle disposizioni legislative e regolamentari inmateria di espropriazione per pubblica utilità.

Visto che il citato provvedimento stabiliva, tral’altro, quanto segue: dichiarazione di pubblicautilità ai sensi dell’art. 11 della L.R. 24/1987 edell’art. 12 del D.P.R. 08.06.2001 n. 327 e D. Lgs.27.12.2002 n. 302 per le opere ed impianti pub-blici in esso previsti; approvazione del piano par-ticellare di esproprio e per l’occupazione di ur-genza e l’elenco delle ditte catastali interessatedalla realizzazione delle suddette opere; daremandato alla P.A. per i successivi adempimentirelativi alla attuazione del Piano Particolareggia-to tra i quali i provvedimenti per la espropriazio-ne e occupazione delle aree interessate dalla rea-lizzazione delle Opere di Urbanizzazione previ-ste dal piano.

In esecuzione della Deliberazione del Consi-glio Comunale n. 31 del 30 settembre 1994 esecu-tiva ai sensi di legge dal 24 marzo 1995,

DECRETA:

È disposto a favore del Comune di Garlendal’esproprio con conseguente relativo passaggiodel diritto di proprietà, nel rispetto della previ-sione di cui alla lett. f) dell’art. 23 DPR 327/2001degli immobili interessati dalla realizzazionedelle opere di urbanizzazione del piano Partico-lareggiato zona C6 siti in Comune di Garlenda

come risultano dal Piano Particellare di Espro-prio Aggiornato delle aree e dall’elenco delle dittecatastali o estratto, per quanto di interesse, giànotificati alle ditte contestualmente al decreto dioccupazione in via d’urgenza n. 1 del 3 febbraio2005 che si riportano in estratto nel presente.

Elenco ditte catastali

1. Siti S.p.A. Società di Investimenti TuristiciImmobiliari Fg. 9 map. 229 - al Catasto Terre-ni: E.u. - al Catasto Fabbricati: corte di perti-nenza di tre unità distinte con Fg. 9 map. 229subalterni 1 -2 - 3. SUP.da ESPR. mq. 289;

2. Tabbò Emma - Fg. 9 map. 13 al Catasto Terre-ni: Soppresso unito al map. 11 - Ente Urbano -al Catasto Fabbricati: corte di pertinenza diunica unità Fg. 9 map. 11. Superficie daespropriare mq. 32;

3. Siti S.p.A. Società di Investimenti TuristiciImmobiliari Fg. 9 map. 1 al Catasto Terreniattuale: Fg. 1 map. 1 e map. 720 Fg. 9 map. 1:Superficie da espropriare mq. 110;

4. Tabbò Emma - Fg. 9 map. 1 al Catasto Terreniattuale: Fg. 1 map. 1 e map. 720 Fg. 9 map.720: superficie da espropriare mq. 55;

5. Siti S.p.A. Società di Investimenti TuristiciImmobiliari Fg. 9 map. 1 al Catasto Terreni :Fg. 1 map. 1 sup. da Espropriare mq. 28;

6. Terre Bianche S.r.l. - Fg. 8 map. 267 al CatastoTerreni: superficie da espropriare mq. 35;

7. Terre Bianche Sr.l. - Fg. 8 map. 80 al CatastoTerreni: superficie da espropriare mq. 132;

8. Gerosa Costruzioni S.r.l. - Fg. 8 map. 79 al Ca-tasto Terreni: superficie da espropriare mq.28;

9. Terre Bianche S.r.l. - Fg. 8 map. 83 al CatastoTerreni: superficie da espropriare mq. 126;

10. Terre Bianche S.r.l. - Murchio Paolo n. Alas-sio e Cagarelli Rosaria Fg. 8 map. 81 e 82 - alCatasto Terreni: map. 466 - al Catasto Fabbri-cati: corte di pertinenza di unica unità Fg. 8map. 81. superficie da espropriare mq. 80;

11. Terre Bianche S.r.l. e ditte intestate al Cata-sto Fabbricati Fg. 9 map. 4 - Num. ditte da 13

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1880

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a 33 Fg. 9 map. 2 - al Catasto Terreni , al Cata-sto Fabbricati Fg. 9 map. 4. Agli effetti dellaprocedura si considerano tutte le ditte inte-state al Catasto Fabbricati per le unità dellaparticella Foglio 9 mappale 4: 13. ArnuzzoAngela - maccari 14. Conte Gianpiero - ConteRosanna - Presicci Claudia, 15 - 33 Asti Gian-carlo 16 - 17 - 18 - 19 - 23 - 32 Terre BiancheS.r.l. 20. Cuozzo Costanza - Filippi Francesco21. Amisano Clementina 22. Giacometti Edo-ardo 24. Giorgi Gabriella 25. Cerri Maria Mo-desta 26. Chiono Anna 27.Biagini Eugenia28. Monti Carla - Mussa Luigi 29. DellepianeMario - Filipello Anna 30. Filippi Francesco31.Elisir Società Semplice 32. Messeri Fosco- Storace Maria Olga - Terre Bianche S.r.l. Su-perficie da Espropriare mq. 350;

12. Terre bianche e ditte intestate al Catasto Fab-bricati Fg. 9 map. 4 - Num. ditte da 13 a 33 Fg.9 map. 4 - al Catasto Terreni - al Catasto Fab-bricati Fg. 9 map. 4. Agli effetti della procedu-ra si considerano tutte le ditte intestate al Ca-tasto Fabbricati per le unità della particellaFoglio 9 mappale 4.: 13.Arnuzzo Angela -Maccari Giuseppe 14. Conte Gianpiero - Con-te Rosanna - Presicci Claudia 15 - 33 AstiGiancarlo 16 - 17 - 18 - 19 - 23 - 32 Terre Bian-che S.r.l. 20.Cuozzo Costanza - Filippi Fran-cesco 21. Amisano Clementina 22. Giacomet-ti Edoardo 24. Giorgi Gabriella 25. Cerri Ma-ria Modesta 26. Chiono Anna 27. Biagini Eu-genia 28. Monti Carla - Mussa Luigi 29. Delle-piane Mario - Filipello Anna 30. Filippi Fran-cesco 31. Elisir Società Semplice con sede inAosta 32. Messeri Fosco - Storace Maria Olga- Terre Bianche S.r.l. - Superficie da Occupa-re e da espropriare mq. 469

13 Terre Bianche S.r.l. - Fg. 9 map. 6 al CatastoTerreni: Superficie da espropriare mq. 72

14. Terre Bianche S.r.l. - Fg. 9 map. 6 al CatastoTerreni: Superficie da espropriare mq. 35

15. Terre bianche S.r.l. - Fg. 9 map. 6 al CatastoTerreni superficie da espropriare mq. 41;

16. Scacchi Giuseppe - Simone Dante Fg. 8 map.188 al Catasto Terreni: Fg. 8 map. 188 sup.daespropriare mq. 28;

17. Il Castello S.a.s. di Galleani B. & C. Fg. 9 map.29 - al Catasto Terreni: Sup. da Espropriaremq. 295;

18. Zorzi Ferruccio - Fg. 3 map. 128 al Catasto Ter-reni: Fg. 3 map. 128 Sup.da Espropriare mq. 14;

19. Snc Edilponente di G. Dufour e G. Parodi Fg.3 map. 150 al Catasto Terreni attuale: Fg. 3map. 150, 286, 287, superficie da espropriaremq. 82

20. S.n.c. Edilponente di G. Dufour e G. Parodi g.3 map. 132 al Catasto Terreni attuale: Fg. 3map. 279 superficie da espropriare mq. 5.

L’esecuzione del presente decreto è già avve-nuta con le modalità previste dell’art. 24 delD.P.R. 08.06.2001 e secondo il decreto di occupa-zione in via d’Urgenza n. 1/2005 in data 3 febbra-io 2005 prot. 741 con redazione dei verbali di im-missione nel possesso e stati di consistenza.

Il presente decreto sarà pubblicato all’AlboPretorio del Comune e notificato ai proprietaririsultanti dagli atti catastali.

IL RESPONSABILE UFFICIOESPROPRIAZIONI

Arch. Raffaella Bonfiglio

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA COMUNALE DI TAGGIA

16.02.2002 N. 146

Declassificazione dall’elenco stradevicinali d’uso pubblico del tratto Fina-le della Via Vicinale Pescine e dellaporzione iniziale della Via VicinalePrati - IV tratto.

LA GIUNTA COMUNALE

omissis

Vista la legge regioale n. 3/1999, art. 12

Visto il D.L. 30.04.1992, n. 285

Visto il D.P.R. 16.12.1992, n. 495

Visto che da parte dei proprietari frontisti èstato chiesto un provvedimento di declassifica-zione del tratto finale della Via Vicinale di usopubblico denominato Pescine compreso fra i

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1881

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mappali 197 e 140 del Fg. 32 e la porzione inizialedella Via Vicinale d’uso pubblico denominataPrati - IV tratto compreso fra i mappali 463 e 418Fg. 32;

omissis

Considerato che la fruizione della pubblicavia viciale viene garantita da una variante di as-setto migliorativo per il percorso viabilistico;

DELIBERA

Di declassificare dall’elenco della strade vici-nali d’uso pubblico, ai sensi dell’articolo 2 com-ma 7, del D.L.vo n. 285/1992, e per i motivi espo-sti in prmessa, che qui si intendono integralmen-te riportati il tratto finale di strada vicinale Pesci-ne compreso tra i mappali 197 e 140 Fg. 32, e laporzione iniziale della Vicinale Prati - IV trattocompreso fra i mappali 463 e 418 Fg. 32.

DELIBERAZIONE DELLAGIUNTA COMUNALE DI TAGGIA

16.02.2002 N. 275

Declassificazione dall’elenco stradevicinali d’uso pubblico di un tratto diVia Contrabbandieri in Arma Taggia.Classificazione all’uso della realizzatavariante.

LA GIUNTA COMUNALE

omissis

Vista la legge regioale n. 3/1999, art. 12

Visto il D.L. 30.04.1992, n. 285

Visto il D.P.R. 16.12.1992, n. 495

Visto che da parte dei proprietari frontisti èstato chiesto un provvedimento di declassifica-zione del tratto finale della Via Vicinale di usopubblico “Contrabbandieri” compreso fra ilmappale 203 Fg. 29 e mappale 204 Fg. 29 inquanto lo stesso non svolge alcuna funzione dicollegamento viario;

omissis

Considerato che la fruizione della pubblica vi-abilità vicinale è garantita dalla realizzata va-riante compresa fra il mapp. 327/d Fg. 29 mapp.203/b per l’estensione di mq. 108;

DELIBERA

Di declassificare dall’elenco della strade vici-nali d’uso pubblico, ai sensi dell’articolo 2 com-ma 7, del D.L.vo n. 285/1992, e per i motivi espo-sti in prmessa, che qui si intendono integralmen-te riportati il tratto di strada vicinale Contrab-bandieri compreso tra il mappale 203 Fg. 29 emappale 204 Fg. 29.

Di classificare contestualmente all’uso pub-blico il tratto della strada Contrabbandieri com-preso fra il mapp. 324/d Fg. 29 ed il mapp. 203/bFg. 29 per un’estensione di mq. 108.

Anno XXXVI - N. 14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 6.4.2005 - pag. 1882

Direttore responsabile: Mario Gonnella Pubblicato dalla Presidenza del Consiglio Regionale

Autorizzazione del Tribunale di Genova n. 22 del 16/7/1976 (Legge regionale 28 dicembre 1988, n. 75)