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, gennaio 201Firenze Parte Seconda n. Anno Bollettino Ufficiale: via F. Baracca, 88 - 50127 Firenze - Fax: 055 - 4384620 BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana Repubblica Italiana Portineria tel. 055-438.46.22 E-mail: [email protected] Il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana è pubblicato esclusivamente in forma digitale, la pubblica- zione avviene di norma il mercoledì, o comunque ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, ed è diviso in tre parti separate. L’accesso alle edizioni del B.U.R.T., disponibili sul sito WEB della Regione Toscana, è libero, gra- tuito e senza limiti di tempo. Nella Parte Prima si pubblicano lo Statuto regionale, le leggi e i regolamenti della Regione, nonché gli eventuali testi coordinati, il P.R.S. e gli atti di programmazione degli Organi politici, atti degli Organi politici relativi all'interpretazione di norme giuridiche, atti relativi ai referendum, nonché atti della Corte Costituzionale e degli Organi giurisdizionali per gli atti normativi coinvolgenti la Regione Toscana, le ordi- nanze degli organi regionali. Nella Parte Seconda si pubblicano gli atti della Regione, degli Enti Locali, di Enti pubblici o di altri Enti ed Organi la cui pubblicazione sia prevista in leggi e regolamenti dello Stato o della Regione, gli atti della Regione aventi carattere diffusivo generale, atti degli Organi di direzione amministrativa della Regione aventi carattere organizzativo generale. Nella Parte Terza si pubblicano i bandi e gli avvisi di concorso, i bandi e gli avvisi per l’attribuzione di borse di studio, incarichi, contributi, sovvenzioni, benefici economici e finanziari e le relative graduatorie della Regione, degli Enti Locali e degli altri Enti pubblici, si pubblicano inoltre ai fini della loro massima conoscibilità, anche i bandi e gli avvisi disciplinati dalla legge regionale 13 luglio 2007, n. 38 (Norme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro). Ciascuna parte, comprende la stampa di Supplementi, abbinata all’edizione ordinaria di riferimento, per la pubblicazione di atti di particolare voluminosità e complessità, o in presenza di specifiche esigenze connesse alla tipologia degli atti.

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Bollettino Ufficiale: via F. Baracca, 88 - 50127 Firenze - Fax: 055 - 4384620

BOLLETTINO UFFICIALEdella Regione Toscana

Repubblica Italiana

Portineria tel. 055-438.46.22 E-mail: [email protected]

Il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana è pubblicato esclusivamente in forma digitale, la pubblica-zione avviene di norma il mercoledì, o comunque ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, ed è diviso in tre parti separate.

L’accesso alle edizioni del B.U.R.T., disponibili sul sito WEB della Regione Toscana, è libero, gra-tuito e senza limiti di tempo.

Nella Parte Prima si pubblicano lo Statuto regionale, le leggi e i regolamenti della Regione, nonché gli eventuali testi coordinati, il P.R.S. e gli atti di programmazione degli Organi politici, atti degli Organi politici relativi all'interpretazione di norme giuridiche, atti relativi ai referendum, nonché atti della Corte Costituzionale e degli Organi giurisdizionali per gli atti normativi coinvolgenti la Regione Toscana, le ordi-nanze degli organi regionali.

Nella Parte Seconda si pubblicano gli atti della Regione, degli Enti Locali, di Enti pubblici o di altri Enti ed Organi la cui pubblicazione sia prevista in leggi e regolamenti dello Stato o della Regione, gli atti della Regione aventi carattere diffusivo generale, atti degli Organi di direzione amministrativa della Regione aventi carattere organizzativo generale.

Nella Parte Terza si pubblicano i bandi e gli avvisi di concorso, i bandi e gli avvisi per l’attribuzione di borse di studio, incarichi, contributi, sovvenzioni, benefi ci economici e fi nanziari e le relative graduatorie della Regione, degli Enti Locali e degli altri Enti pubblici, si pubblicano inoltre ai fi ni della loro massima conoscibilità, anche i bandi e gli avvisi disciplinati dalla legge regionale 13 luglio 2007, n. 38 (Norme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro).

Ciascuna parte, comprende la stampa di Supplementi, abbinata all’edizione ordinaria di riferimento, per la pubblicazione di atti di particolare voluminosità e complessità, o in presenza di specifi che esigenze connesse alla tipologia degli atti.

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2 13.01.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

SOMMARIO

SEZIONE I

CONSIGLIO REGIONALE- Deliberazioni

DELIBERAZIONE 22 dicembre 2009, n. 79

Modifiche alla deliberazione del Consiglio re-gionale 23 dicembre 2008, n. 98 relativa al piano agricolo regionale (PAR) 2008 – 2010. Pag.10

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DELIBERAZIONE 22 dicembre 2009, n. 80

Legge regionale 6 aprile 2000, n. 56 (Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche - Modifiche alla legge regionale 23 gennaio 1998, n. 7 - Modifiche alla legge regionale 11 aprile 1995, n. 49). Designazione di nuovi siti di importanza comunitaria (SIC) e di zone di protezione speciale (ZPS) ai sensi della direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE e modifica dell’allegato D (Siti di importanza regionale). ’’14

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DELIBERAZIONE 22 dicembre 2009, n. 81

Legge regionale 20 febbraio 2008, n. 10 (Disciplina delle strade della ceramica, della terracotta e del gesso in Toscana. Modifiche alla legge regionale 28 marzo 2000, n. 45 Norme in materia di promozione delle attività nel settore dello spettacolo in Toscana). Determinazione linee di indirizzo per l’anno 2009. ’’36

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DELIBERAZIONE 23 dicembre 2009, n. 85

Legge regionale 31 dicembre 1984, n. 75 (Contri-buti alle Fondazioni Orchestra Regionale Toscana, Toscana Spettacolo e Mediateca regionale Toscana). Integrazione del contributo alla fondazione Mediateca regionale Toscana per la realizzazione del programma di attività per l’anno 2009. ’’38

PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE- Decreti

DECRETO 31 dicembre 2009, n. 228

Programma di cooperazione “Brasil Proximo-Cinque regioni italiane per lo sviluppo locale integrato in Brasile”. Nomina dei membri regionali nel comitato di indirizzo e controllo e nel comitato di gestione. ’’39

GIUNTA REGIONALE- Deliberazioni

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1250

POR CReO Fesr 2007-2013. Indirizzi per l’attività di gestione e monitoraggio del programma. ’’40

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1251

POR Obiettivo CReO FESR 2007-2013. Asse V. PIUSS (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile). Indirizzi per l’esame delle proposte di atto aggiuntivo ex art.14 del Disciplinare. ’’41

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1252

Approvazione schema di Protocollo d’intesa tra il Ministero per i Beni e le Attività culturali, la Regione Toscana e l’Associazione delle Fondazioni bancarie della Toscana per il coordinamento degli interventi di valorizzazione del patrimonio culturale regionale”, ai sensi degli articoli 112 e 121 del Codice dei Beni culturali e del paesaggio. ’’43

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1257

DGR 700 del 3 agosto 2009. Incremento risorse per il sostegno alle iniziative di prevenzione e tutela della salute mentale. ’’57

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1258

Indirizzi per la realizzazione di azioni di promo-zione, sostegno e coordinamento degli interventi di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi derivanti dall’uso di sostanze alcoliche. ’’57

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1259

Interventi di prevenzione e riduzione del danno in favore di persone tossico/alcoldipendenti a forte mar-ginalità sociale. Protocollo di Intesa tra Regione Toscana, Società della Salute di Firenze, Società della Salute di Pisa, Conferenza dei Sindaci Zona Livornese, Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza. ’’68

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1260

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313.01.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Progetto integrato regionale per gli inserimenti lavorativi per soggetti con problematiche di tossico/alcoldipendenza e valutazione degli esiti. Prosecuzione e ampliamento. ’’80

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1261

Linee di indirizzo in attuazione dell’art. 5 dei Contratti CollettiviNazionali di Lavoro della diri-genza del Servizio Sanitario Nazionale, stipulati il 17.10.2008. ’’81

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1262

Dispositvi di Protezione Individuali per gli ope-ratori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Usl toscane - Settore Pisll. Determinazioni. ’’88

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1265

Approvazione disposizioni varie in materia di contabilità delle Società della Salute. ’’91

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1268

Progetto “Stima dell’esposizione ad acrilammide nella prima infanzia ed a furano nei consumatori di caffè in Toscana” presentato dall’Az. USL 10 di Firenze. Approvazione. ’’100

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1269

Linee di indirizzo per il controllo ufficiale delle imprese alimentari soggette a registrazione ai sensi del regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 40/R del 1 agosto 2006, in base alla categorizzazione del rischio. Revoca DGR 862/2007. ’’104

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1273

Azioni formative di livello regionale sui temi della lotta contro il dolore. ’’111

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1275

Contributo di primo avvio alle Società della salute di cui all’art. 143 c. 2 bis della L.R. 40/2005 e smi - annualità 2009. Approvazione base di calcolo e prenotazione risorse. ’’112

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1276

DGR 29 giugno 2009 n. 567: adeguamento e modifica di alcune tariffe delle prestazioni di Diagnostica per immagini; aggiornamento delle tariffe delle prestazioni ambulatoriali di Tomoscintigrafia (PET) di cui alla DGR 229/1997 e successive modifiche e integrazioni. ’’115

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1277

DGR. 236/2004 “Accordo quadro interregionale tra la Regione Toscana e la Regione Umbria per la gestione della mobilità sanitaria”- Approvazione schema protocollo d’intesa pediatria. ’’119

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1281

Finanziamento Aziende USL per i Centri resi-denziali di Cure Palliative – Hospices. ’’127

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1282

Protocollo di intesa tra la Regione Toscana e la SdS Area Pratese per l’attivazione e svolgimento dei percorsi di continuità assistenziale ospedale-territorio. ’’131

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1283

Protocollo di intesa tra la Regione Toscana e ANCI Toscana finalizzato alla promozione dei diritti del cittadino straniero attraverso l’organizzazione e l’implementazione di una rete di sportelli informativi territoriali. Approvazione schema. ’’138

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1284

Sostegno di iniziative di interesse regionale realiz-zate in collaborazione con il “terzo settore”. ’’145

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1285

Legge n. 430/91 e legge n. 23/96, edilizia sco-lastica. Riassegnazione di economie alla Provincia di Firenze. ’’146

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1287

Legge n. 23/1996 edilizia scolastica.IV piano di programmazione triennale. Assegnazione alla Pro-vincia di Siena della somma di euro 58.140,00. ’’147

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4 13.01.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1289

D.M. 22/12/2006 e successive modifiche del Mi-nistero Sviluppo Economico. Revoca DGR 209/07 individuazione nuove strutture. Affidamento al CET quale centrale di committenza per l’attuazione del programma di misure e interventi su utenze ener-getiche pubbliche ai sensi dell’art. 15 del D.LVO 115/2008. ’’149

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1291

L.R. 79/98 art. 18. Deliberazione Giunta Regionale n. 714 del 3 agosto 2009 concernente pronuncia di compatibilità ambientale sul progetto di parco eolico Poggio alle Pancole nel Comune di Lajatico proposto da European Wind Farms Italy srl. Modifica. ’’152

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1294

Modifica Dotazione Organica della Giunta Re-gionale per le categorie in seguito alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro nell’anno 2009 e incremento della categoria C con relativa riduzione della categoria B. ’’165

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1299

Interventi straordinari a favore delle Aziende ASL 2 5 e 12 per eventi alluvionali. ’’166

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1300

Attuazione PSR 2008-2010, “Azioni programmate lotta alla fibrosi cistica”. Integrazione delibera 1137/2008 con assegnazione di risorse aggiuntive. ’’166

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1301

Protocollo d’intesa “La realizzazione di reti sociali a sostegno del welfare toscano”. Approvazione dello schema e prenotazione delle risorse a favore di Uncem Toscana per la realizzazione di azioni annualità 2009 e 2010. ’’167

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1304

Protocollo di intesa fra regione toscana e Comune di Firenze per un programma congiunto di partnership tecnologica, sviluppo di innovazione, prodotti e servizi on line rivolti ai cittadini, alle imprese e all’utenza in genere del territorio - approvazione schema. ’’180

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1312

Accordo volontario per la riduzione dei rifiuti e l’incremento della raccolta differenziata nella grande distribuzione organizzata - approvazione contenuti e finalità. ’’188

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1316

Sistema Toscano di Educazione Ambientale - azio-ni locali 2009/2010. ’’194

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1318

Approvazione azioni regionali per la riorganiz-zazione dei consultori e per il consolidamento degli interventi socio-sanitari a favore delle famiglie. ’’197

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1320

Patto dell’Acqua - Proposta di intervento per l’area della Costa Apuo-Versiliese e per l’area del Chianti fiorentino. ’’199

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1321

Modifica deliberazione GRT n. 607/2009 - Pro-getto: “Sviluppo umano sostenibile a Sololà” per la presentazione al Comitato Direzionale per la Coope-razione e lo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e modifica deliberazione GRT n. 309/2009. ’’210

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DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1324

Deliberazione G.R. 764/2009 - Approvazione del Master Plan della via Francigena. ’’211

CONSIGLIO REGIONALE UFFICIO DI PRESIDENZA- Deliberazioni

DELIBERAZIONE 22 dicembre 2009, n. 82

Assistenza tecnico-legislativa per la formulazione delle proposte di iniziativa popolare in materia di “Modifica della legge urbanistica regionale (l.r. 1/2005)” e “Istituzione del parco esteso dalla Diaccia Botrona al confine con il Lazio”. ’’226

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513.01.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

CONSIGLIO REGIONALE- Dirigenza-Decreti

DECRETO 30 dicembre 2009, n. 26

Decreto del Segretario generale 29 settembre 2009 n. 23. Modifiche organizzative. ’’226

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DECRETO 30 dicembre 2009, n. 27

Modifica del decreto del Segretario generale 29 settembre 2009 n. 23. Direzione di Area 1 - Assistenza legislativa, giuridica e istituzionale. Soppressione e costituzione nuovo Settore e assegnazione delle posizioni organizzative. ’’231

GIUNTA REGIONALE- Dirigenza-Decreti

Direzione Generale Politiche Formative, Beni e Attività CulturaliArea di Coordinamento Orientamento, Istruzione, Formazione e LavoroSettore Promozione e Sostegno della Ricerca

DECRETO 10 dicembre 2009, n. 6821certificato il 30-12-2009

POR CReO FESR 2007-2013. Approvazione “Disciplinare tra la Regione Toscana e ARTEA per l’affidamento dei compiti di gestione, di pagamento e di controllo di primo livello dell’Attività 1 Linea d’Intervento D dell’Asse prioritario 1 del POR FESR 2007-2013”. Assunzione di prenotazione specifica a favore di ARTEA. ’’235

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Direzione Generale Politiche Formative, Beni e Attività CulturaliArea di Coordinamento Orientamento, Istruzione, Formazione e LavoroSettore Infanzia e Diritto agli Studi

DECRETO 17 dicembre 2009, n. 6822certificato il 30-12-2009

Art. 70 Legge 48/2001 - Chiusura Progetto n. 27 “Operazione Asilo Nido” Parrocchia S.Maria all’Antella. ’’259

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Direzione Generale Politiche Territoriali e AmbientaliArea di Coordinamento Tutela dell’Acqua e del TerritorioSettore Tutela delle Acque Interne e del Mare - Servizi Idrici

DECRETO 22 dicembre 2009, n. 6848certificato il 31-12-2009

Accordo di collaborazione scientifica per lo studio del cromo esavalente in Val di Cecina. ’’260

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Direzione Generale Politiche Territoriali e AmbientaliArea di Coordinamento Tutela dell’Acqua e del TerritorioSettore Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area Vasta FI-PO-PT-AR. Coord.Reg.le Prevenzione Sismica

DECRETO 30 dicembre 2009, n. 6867certificato il 31-12-2009

Delega di funzioni dirigenziali ai sensi art. 10 L.R. 8 gennaio 2009, n. 1. ’’277

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Direzione Generale Diritto alla Salute e Politiche di SolidarietàArea di Coordinamento SanitàSettore Igiene Pubblica

DECRETO 29 dicembre 2009, n. 6913certificato il 31-12-2009

Modulistica e modalità di presentazione dei risul-tati e delle informazioni relative al controllo ufficiale sull’immissione in commercio e l’utilizzazione dei prodotti fitosanitari nella Regione Toscana. ’’277

- Comunicati

Direzione Generale della Presidenza Settore Attività Generali della Presidenza

Pubblicità della situazione patrimoniale dei componenti della Giunta regionale (VIII Legislatura). Aggiornamento relativo all’anno 2008 - Legge regionale 21 giugno 1983, n. 49 (Disciplina per la pubblicità della situazione patrimoniale dei titolari di cariche direttive in alcuni enti). ’’309

ALTRI ENTI

AUTORITA’ DI BACINO FIUME RENO

Elenco adottato nella seduta del 17 dicembre 2009 dei seguenti atti deliberativi dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del Reno. ’’313

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6 13.01.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

CONSORZIO BONIFICA PADULE DI FUCECCHIO

DECRETO 9 novembre 2009, n. 120

Realizzazione ed adeguamento funzionale sulla viabilità forestale di interesse AIB distendino Gric-ciana Serra Pistoiese. Decreto di esproprio. ’’315

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DECRETO 14 dicembre 2009, n. 152

“Realizzazione ed adeguamento funzionale sulla viabilità forestale di interesse AIB Distendino - Gricciana - Serra Pistoiese”. Decreto di esproprio – Integrazione. ’’323

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PARCO REGIONALE DELLE ALPI APUANE

DETERMINAZIONE 17 dicembre 2009, n. 37

Proroga autorizzazione del progetto di coltivazione del sito denominato CAVA PIASTRICCIONI. ’’326

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DETERMINAZIONE 17 dicembre 2009, n. 38

Autorizzazione del progetto di coltivazione del sito denominato CAVA PIASTRAIO. ’’328

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DETERMINAZIONE 18 dicembre 2009, n. 39

Variante al progetto di coltivazione del sito denominato CAVA LOPPIETO. ’’330

ALTRI AVVISI

BALSINI COSTRUZIONI S.R.L. - PESCARA

Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’art. 20 del D. Lgs. 152/06 come modificato dal D. Lgs. 4/2008 per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 5.880,6 kw sito nel Comune di Piombino in Provincia di Livorno. ’’331

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BALSINI WORKSHOP GROUP S.R.L. - PESCARA

Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’art. 20 del D. Lgs. 152/06 come modificato dal D. Lgs. 4/2008 per la realizzazione di un impianto fotovoltaico

da 5.880,6 kw sito nel Comune di Piombino in Provincia di Livorno. ’’332

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OFFININE ELETTRICHE BALSINI S.R.L. PESCARA

Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’art. 20 del D. Lgs. 152/06 come modificato dal D. Lgs. 4/2008 per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 5.880,6 kw sito nel Comune di Piombino in Provincia di Livorno. ’’332

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QUINTAVALLE BRUNO & FIGLI S.N.C. QUERCETA DI SERAVEZZA

Comunicazione di avvio del procedimento di verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale relativo all’ampliamento dei quantitativi di materiale inerte per il recupero di rifiuti non pericolosi inerti recuperabili, ubicato nel Comune di Seravezza Frazione Querceta in via Olmi – Puntone. ’’333

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ROSTAN GIORGIO - PINEROLO (Torino)

Avvio procedura di verifica ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. 4/2008. ’’333

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SPIKE RENEWABLES - FIRENZE

Avviso pubblico per la procedura di assoggettabilità a VIA per il progetto Recupero di risorse energetiche nel fiume Sieve in corrispondenza della traversa in loc. Lutiano nel Comune di Borgo San Lorenzo tramite impianto Mini- Idroelettrico. ’’334

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Avviso pubblico per la procedura di assoggettabilità a VIA per il progetto Recupero di risorse energetiche nel fiume Sieve in corrispondenza della traversa loc. Bosso e Bagnone nel Comune di Borgo San Lorenzo tramite impianto Mini- Idroelettrico. ’’334

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Avviso pubblico per la procedura di assoggettabilità a V.I.A. per il progetto Recupero di risorse energetiche nel fiume Sieve in corrispondenza della traversa nel Comune di San Piero Sieve tramite impianto Mini-Idroelettrico. ’’334

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713.01.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

SEZIONE II

- Deliberazioni

COMUNE DI GREVE IN CHIANTI (Firenze)

DELIBERAZIONE C.C. 21 dicembre 2009, n. 66

Variante normativa al Regolamento Urbanistico, ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/05, riferita alle Norme Tecniche Allegato A, art. 38, comma 11, relativo alle recinzioni delle superfici coltivate. Approvazione definitiva. ’’ 335

- Decreti

COMUNE DI MASSAROSA (Lucca)

DECRETO 19 novembre 2009, n. 10

Procedure espropriatrive relative ai beni interessati dai lavori per il completamento della fognatura nera nel Comune di Massarosa. Lotto 1: rete fognaria nelle frazioni di Montramito e Piano del Quercione. Lotto 2: rete fognaria nelle frazioni collinari di Montigiano, Pieve a Elici e completamento nelle frazioni di Massarosa, Quiesa e Bozzano. Determinazione provvisoria indennità e occupazione anticipata, (ex art. 22 - bis D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i.). ’’ 335

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COMUNE DI PISA

DECRETO 28 luglio 2009, n. 795

Espropriazioni per causa di pubblica utilità. Completamento viabilità via Beato Agnello e via Beato Alberto. Decreto di esproprio porzione area di pertinenza del fabbricato posto in Pisa, via di Goletta, 16/A, interessata dalla via Beato Agnello. ’’ 365

- Determinazioni

COMUNE DI FIRENZE

DETERMINAZIONE 23 dicembre 2009, n. 10899

(0915) Risanamento idraulico area di Novoli (con-tabilità speciale n. 2794) - approvazione transazione con “Aglietti Floricoltura S.n.c.” - svincolo dell’in-dennità depositata a favore della medesima società ed assunzione di sub-impegni di spesa per residuo pagamento a suo favore. ’’ 367

- Avvisi

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO

Domanda di concessione di derivazione di acqua presentata dalla Ditta Mario Grechi. Pratica n. 8/2009. ’’ 367

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Concessione di derivazione di acqua pubblica da un pozzo realizzato nel comune di Manciano intestata alla Ditta Soc. Agr. Poggio Foco di Kovarich Ettore e Francesco S.a.s. ’’ 368

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Domanda di concessione di derivazione di acqua presentata dalla Ditta Alessandro Scarpelli. Pratica n. 22/2009. ’’ 368

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Concessione di derivazione di acqua pubblica da un pozzo realizzato nel comune di Castiglione della Pescaia intestata alla ditta Futura di Greco Simonetta e c. S.n.c. ’’ 368

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COMUNE DI AREZZO

Piano di recupero dell’area ex SICAP posta in via Romana. Esame osservazione e approvazione ai sensi dell’art. 69 e 73 della L.R. 01/05. ’’ 368

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COMUNE DI CASTIGLION FIBOCCHI (Arezzo)

Adozione del progetto di variante al Piano di Lottizzazione, denominato comparto “S. Agata 2”, ai sensi dell’art. 69 della L.R.T. n. 1/05 e successive modifiche ed integrazioni. ’’ 368

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Adozione del progetto di variante al Piano di Lottizzazione, comparto C12, ai sensi dell’art. 69 della L.R.T. n. 1/05 e successive modifiche ed integra-zioni. ’’ 369

_____________

Adozione variante urbanistica al PRG vigente denominato comparto “C7” ai sensi dell’art. 17, c. 1 e 2 della L.R.T. n. 1/05. ’’ 369

_____________

Adozione variante urbanistica all’art. 13 delle N.T.A. del PRG vigente ai sensi dell’art. 17, c. 1 e 2 della L.R.T. n. 1/05. ’’ 369

_____________

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8 13.01.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

COMUNE DI MARCIANO DELLA CHIANA (Arezzo)

Avviso di adozione di piano di recupero di alcuni immobili ubicati nel capoluogo via Molino. ’’ 370

_____________

COMUNE DI PIAN DI SCO’ (Arezzo)

Piano attuativo per la realizzazione di un’area a destinazione produttiva posto a Faella loc. Le Chiuse con contestuale variante (n. 11) al regolamento urbanistico del comune di Pian di Scò ai sensi e per gli effetti della L.R. 1/05 e successive modifiche ed integrazioni - adozione. ’’ 370

_____________

Programma aziendale pluriennale di migliora-mento agricolo ambientale con valenza di piano attuativo con contestuale variante (n. 13) al rego-lamento urbanistico del comune di Pian di Scò ai sensi e per gli effetti della L.R. 1/05 e successive modifiche ed integrazioni - adozione. ’’ 370

_____________

COMUNE DI PRATO

PDR 214 “Hotel Datini” - istanza PG 94810 dell’8.7.2008 per aumento volumetrico di albergo ubicato in v.le Marconi - proponenti: Immobiliare Vergaio S.r.l. - adozione del Piano Attuativo e della contestuale variante al R.U. ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/2005 e smi. ’’ 371

_____________

COMUNE DI RADICOFANI (Siena)

Approvazione definitiva del Piano di Recupero denominato “Poggiolo”. ’’ 371

_____________

COMUNE DI SAN GIOVANNI VALDARNO (Arezzo)

Adozione del Piano Attuativo di iniziativa privata “ZUR 8_3 - Ex VAT”. ’’ 371

_____________

COMUNE DI SAN GIULIANO TERME (Pisa)

Variante al Piano di Recupero denominato Podere S. Agata Comparto 72 Sistema Ambientale - approvazione. ’’ 372

_____________

Piano di recupero comparto 9 U.T.O.E. 34 Ghezzano - adozione. ’’ 372

_____________

Individuazione della Zona di Recupero Comparto n. 9 - U.T.O.E. 34 Ghezzano. Adozione. ’’ 372

_____________

Piano di lottizzazione comparto n. 5 U.T.O.E. 8 Pappiana - Adozione. ’’ 372

_____________

COMUNE DI SUVERETO (Livorno)

Piano di Recupero per interventi edilizi in loc. Acquari di Suvereto. Avviso di deposito. ’’ 373

_____________

Variante Piano di Lottizzazione convenzionata IU1 Colombaia in Suvereto. Avviso di deposito. ’’ 373

_____________

Piano di Recupero per interventi edilizi in loc. Notri di Suvereto. Avviso di deposito. ’’ 373

_____________

COMUNE DI TERRANUOVA BRACCIOLINI (Arezzo)

Approvazione Piano di Recupero di iniziativa privata nella sottozona BC (aree di trasformazione e recupero urbano) e contestuale variante al Regolamento Urbanistico in località Ville Madrigale in attuazione del comparto BC vill24. ’’ 374

_____________

Approvazione variante alle Norme Tecniche di Attuazione (art. 10) del Regolamento Urbanistico vigente, ai sensi dell’art. 16, 17 della L.R. 03/01/2005 n. 1. ’’ 374

_____________

Approvazione variante al Regolamento Urbanistico per l’individuazione di un ambito da destinare alla riqualificazione insediativa, ai sensi dell’art. 55, comma 2, lett. i), art. 74 della L.R. n. 01/05 e secondo le procedure degli art. 16 e 17 della L.R. n. 01/05 in località Cicogna. ’’ 374

_____________

COMUNE DI VAIANO (Prato)

Piano di recupero - riorganizzazione funzionale di un complesso residenziale situato in via Pratallame n. 7. Approvazione. ’’ 375

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913.01.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

AVVISI DI RETTIFICA

GIUNTA REGIONALE- Deliberazioni

DELIBERAZIONE 14 dicembre 2009, n. 1129

Schema di protocollo d’intesa per la diffusione e ap-plicazione di criteri e modalità di gestione sostenibile nei servizi di ristorazione scolastica. Approvazione. (Pub blicata sul B.U. n. 51 del 23.12.2009, Parte II). ’’ 375

AVVISI DI ANNULLAMENTO

-- Avvisi

COMUNE DI FIRENZE

Adozione della variante delle Norme tecniche di attuazione del vigente Piano regolatore generale, articoli 23, 26 e 29. Avviso di deposito. (Pubblicato sul B.U. n. 1 del 7.1.2010 Parte II). ’’ 375

SUPPLEMENTI

Supplemento n. 2 al B.U. n. 2 del 13/01/2010

GIUNTA REGIONALE- Deliberazioni

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1237

Reg. Ce 1698/05 - Approvazione del Piano locale di sviluppo rurale della Provincia di Prato.

Supplemento n. 3 al B.U. n. 2 del 13/01/2010

GIUNTA REGIONALE- Deliberazioni

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1238

Reg. (CE) n. 1698/2005 - PSR 2007/2013 - Approvazione della Strategia integrata di sviluppo locale del GAL Fabbrica Ambiente Rurale Ma-remma.

Supplemento n. 4 al B.U. n. 2 del 13/01/2010

GIUNTA REGIONALE- Deliberazioni

DELIBERAZIONE 20 dicembre 2009, n. 1319

Reg. CE n. 1698/05 - Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 - approvazione del testo del Documento Attuativo Regionale (DAR) versione 12.

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10 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

progetti di cooperazione territoriale europea nell’ambito di tematiche afferenti ai settori agroalimentari, forestali e della pesca e che pertanto si rende necessario operare una modifica della suddetta scheda al fine di rendere lo strumento di intervento maggiormente rispondente alle esigenze emerse in fase di attuazione del piano;

Ritenuto pertanto necessario modificare la misura 6.1.25 “Partecipazione a progetti di cooperazione internazionale - Area Rurale Obiettivo 3”, sostituendola con la misura “Partecipazione a progetti di Cooperazione Territoriale ed Internazionale - Area Rurale” di cui all’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;

Richiamata inoltre la misura 6.2.4 “Aiuto agli agricoltori e allevatori per il rispetto di requisiti obbligatori” così come riportata nel capitolo 6 “Gli strumenti di attuazione del Piano” del documento di piano (allegato A della del.c.r. 98/2008);

Considerato che la suddetta misura, così come definita nel piano, non risponde pienamente alle necessità di intervento nel settore zootecnico e che pertanto si rende necessario operare una modifica della suddetta scheda al fine di rendere lo strumento maggiormente rispondente alle esigenze emerse in fase di attuazione del piano;

Ritenuto pertanto necessario modificare la misura 6.2.4 “Aiuto agli agricoltori e allevatori per il rispetto di requisiti obbligatori”, sostituendola con la misura “Aiuto agli agricoltori e allevatori per il rispetto e superamento di requisiti obbligatori” di cui all’allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto;

Vista la necessità infine di inserire la Regione Toscana fra i beneficiari della misura 6.1.11 “Progetto regionale “filiera corta” - Rete regionale per la valorizzazione dei prodotti agricoli toscani”;

Dato atto che tali modifiche non determinano alcuna variazione delle risorse finanziarie complessive assegnate al PAR;

DELIBERA

1. di modificare la misura 6.1.25 “Partecipazione a progetti di cooperazione internazionale - Area Rurale Obiettivo 3”, sostituendola con la misura “Partecipazione a progetti di Cooperazione Territoriale ed Internazionale - Area Rurale” di cui all’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;

2. di modificare, inoltre, la misura 6.2.4 “Aiuto agli agricoltori e allevatori per il rispetto di requisiti obbligatori”, sostituendola con la misura “Aiuto agli

SEZIONE I

CONSIGLIO REGIONALE- Deliberazioni

DELIBERAZIONE 22 dicembre 2009, n. 79

Modifiche alla deliberazione del Consiglio regionale 23 dicembre 2008, n. 98 relativa al piano agricolo regionale (PAR) 2008 - 2010.

Il Presidente mette in approvazione la seguente proposta di deliberazione:

IL CONSIGLIO REGIONALE

Vista la legge regionale 11 agosto 1999, n. 49 (Norme in materia di programmazione), che definisce le finalità della programmazione regionale e ne individua gli strumenti e modalità di attuazione;

Vista la legge regionale 24 gennaio 2006, n. 1 (Disciplina degli interventi regionali in materia di agricoltura e di sviluppo rurale), che regola l’intervento della Regione in materia di agricoltura e di sviluppo rurale con le finalità di concorrere a consolidare, accrescere e diversificare la base produttiva regionale e i livelli di occupazione in una prospettiva di sviluppo rurale sostenibile;

Richiamato l’articolo 2, comma 1, della l.r. 1/2006 che stabilisce che il piano agricolo regionale (PAR) è il documento programmatorio unitario, distinto in specifiche sezioni di intervento, che realizza le politiche economiche agricole e di sviluppo rurale definite dal programma regionale di sviluppo (PRS) e specificate nel documento di programmazione economico finanziaria (DPEF) assumendone le priorità, perseguendone gli obiettivi ed applicandone i criteri di intervento per il periodo di riferimento, nel rispetto degli indirizzi di politica agricola comunitaria e nazionale ed in linea con il criterio della gestione flessibile delle risorse finanziarie;

Vista la deliberazione del Consiglio regionale 23 dicembre 2008, n. 98 (Piano agricolo regionale “PAR” 2008 - 2010);

Richiamata la misura 6.1.25 “Partecipazione a progetti di cooperazione internazionale - Area Rurale Obiettivo 3” così come riportata nel capitolo 6 “Gli strumenti di attuazione del Piano” del documento di piano (allegato A della del.c.r. 98/2008);

Considerato che la suddetta misura, così come definita nel piano, non risponde pienamente alle necessità di supporto e di coordinamento della Regione Toscana ai

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1113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

IL CONSIGLIO APPROVA

con la maggioranza prevista dall’articolo 26 dello Statuto.

Il PresidenteAngelo Pollina

I SegretariGiuliana Loris Baudone

Bruna Giovannini

SEGUE ALLEGATO

agricoltori e allevatori per il rispetto e superamento di requisiti obbligatori” di cui all’allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto;

3. di modificare, infine, la misura 6.1.11 “Progetto regionale “filiera corta” - Rete regionale per la valorizzazione dei prodotti agricoli toscani” inserendo fra i beneficiari della misura la Regione Toscana stessa.

Il presente atto è pubblicato integralmente, compresi gli allegati A e B, sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

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14 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Visto il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 3 luglio 2008 recante il primo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE;

Visto il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 30 marzo 2009 recante il secondo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE;

Visto il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio del 5 luglio 2007 inerente l’elenco delle zone di protezione speciale (ZPS) classificate ai sensi della direttiva 79/409/CEE;

Vista la legge regionale 6 aprile 2000, n. 56 (Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche - Modifiche alla legge regionale 23 gennaio 1998, n. 7 - Modifiche alla legge regionale 11 aprile 1995, n. 49);

Vista la deliberazione del Consiglio regionale 21 gennaio 2004, n. 6 (Legge regionale 6 aprile 2000, n. 56 “Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna”. Perimetrazione dei siti di importanza regionale e designazione di zone di protezione speciale in attuazione delle direttive n. 79/409/CEE e n. 92/43/CEE);

Visto il decreto dirigenziale 7 giugno 2005 n. 3212 (Delibera G.R. N. 834/2000 - Protocollo di accordo per lo sviluppo del S.I.T. Regionale - Approvazione del documento di “Specifiche tecniche per l’acquisizione in formato digitale di dati geografici tematici - le aree protette della Toscana”), con il quale sono state definite specifiche tecniche comuni per la realizzazione di dati geografici tematici relativi a piani, programmi, atti normativi con rilevanza territoriale della Regione e degli enti territoriali su basi cartografiche numeriche vettoriali aggiornate e omogenee per tutto il territorio regionale (CTR 10K e CTR 2K), e specificatamente degli elaborati di progetto dei piani di settore di comuni e province e di altre cartografie tematiche correlate;

Preso atto delle richieste per la designazione di nuovi SIC e ZPS pervenute ai competenti uffici della Giunta regionale da parte delle seguenti amministrazioni provinciali:

Siti di importanza regionale- Provincia di Lucca che con nota del 21 agosto 2008

(n. prot. AOO – GRT 226326/P130.40), ha richiesto:▪ la designazione come siti di importanza regionale-

siti d’importanza comunitaria (SIR-SIC) del sito “Padule di Verciano, Prati alle Fontane e Padule delle Monache”

DELIBERAZIONE 22 dicembre 2009, n. 80

Legge regionale 6 aprile 2000, n. 56 (Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche - Modifiche alla legge regionale 23 gennaio 1998, n. 7 - Modifiche alla legge regionale 11 aprile 1995, n. 49). Designazione di nuovi siti di importanza comunitaria (SIC) e di zone di protezione speciale (ZPS) ai sensi della direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE e modifica dell’allegato D (Siti di importanza regionale).

Il Presidente mette in approvazione la seguente proposta di deliberazione:

IL CONSIGLIO REGIONALE

Vista la direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche;

Vista la direttiva 79/409/CEE del Consiglio del 2 aprile 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici;

Vista la decisione 2008/25/CE della Commissione europea del 13 novembre 2007 che stabilisce, ai sensi della direttiva 92/43/CEE del Consiglio un primo elenco aggiornato di siti di importanza comunitaria (SIC) per la regione biogeografica continentale;

Vista la decisione 2008/335/CE della Commissione europea del 28 marzo 2008 che adotta, a norma della direttiva 92/43/CEE, il primo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 (Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche) così come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003, n. 120;

Visto il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 26 marzo 2008 recante il primo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica continentale in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE;

Visto il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 30 marzo 2009 recante il secondo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica continentale in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE;

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1513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

nota della Provincia di Prato del 29 ottobre 2009 (n. prot. AOO-GRT 279561/P 130.30);

nota della Provincia di Lucca del 19 novembre 2009 (n.prot. AOO-GRT 300403/P 130.40);

nota della Provincia di Pisa del 12 settembre 2009 (n. prot. AOO-GRT 292387/P 130.30);

nota della Provincia di Pistoia del 5 ottobre 2009 (n. prot. AOO-GRT 256342/P 130.30).

Considerato che, a seguito di apposita analisi e verifica della documentazione presentata dalle sopra citate province ,per ciascun sito proposto e conservata agli atti presso il Settore tutela e valorizzazione delle risorse ambientali, è stata accertata la presenza di tutti gli elementi necessari (cartografie, relazioni tecnico - scientifiche e formulari Natura 2000), per procedere alla designazione come SIC e/o ZPS dei siti sopra indicati;

Considerato che l’area proposta dalla Provincia di Prato come SIR-SIC-ZPS denominata “Piana Pratese” risulta adiacente al SIR-SIC-ZPS “Stagni della piana fiorentina” (Codice Natura 2000: IT5140011) e che entrambe le zone risultano caratterizzate dalla presenza di habitat e specie simili;

Viste le note (n. prot. AOO-GRT 277165/P130.40 e n. prot. AOO-GRT 286389/P 130), rispettivamente del 27 ottobre 2009 e del 5 novembre 2009, con le quali gli assessorati competenti delle Province di Firenze e Prato hanno espresso formale accordo sia per la designazione del sito “Piana pratese” quale ampliamento del sito “Stagni della piana fiorentina” che per il conseguente cambio di denominazione del medesimo in “Stagni della piana fiorentina e pratese”;

Ritenuto dunque di dover procedere alla designazione del SIR-SIC-ZPS denominata “Piana Pratese” come ampliamento dell’esistente SIR-SIC-ZPS “Stagni della piana fiorentina” (Codice Natura 2000: IT5140011), procedendo al conseguente cambio di denominazione del medesimo in “Stagni della piana fiorentina e pratese”;

Ritenuto quindi di procedere, ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE e della l.r. 56/2000 alla designazione:

a) come SIR ai sensi della l.r. 56/2000 e come SIC ai sensi della direttiva 92/43/CEE delle aree proposte dalle Province di Pisa e Lucca come ampliamento del SIC n. 27 “Monte Pisano” (codice Natura 2000 IT5120019);

b) come SIR ai sensi della l.r. 56/2000 e come SIC ai sensi della direttiva 92/43/CEE del sito “Padule di Verciano, Prati alle Fontane e Padule delle Monache” (Codice Natura 2000: IT5120020);

c) come SIR ai sensi della l.r. 56/2000 e come SIC ai sensi della direttiva 92/43/CEE del sito “Boschi di Germagnana e Montalto” (Codice Natura 2000: IT5170010);

ed ha trasmesso la deliberazione di Consiglio provinciale 26 giugno 2008, n. 101, con la quale è stata approvata la proposta di designazione del medesimo sito;

▪ l’ampliamento del SIR-SIC “Monte Pisano” (Codice Natura 2000 IT5120019), per il territorio di propria competenza ed ha trasmesso la deliberazione di Consiglio provinciale 26 giugno 2008, n. 102, con la quale è stata approvata la proposta di designazione dell’area proposta.

- Provincia di Pisa che:▪ con nota del 28 febbraio 2006 (n. prot. AOO GRT

62009/124.12.02.02), ha richiesto la designazione come SIR-SIC del sito “Boschi di Germagnana e Montalto” ed ha trasmesso la deliberazione di Consiglio provinciale 13 gennaio 2006, n. 4, con la quale è stata approvata la proposta di designazione del medesimo sito;

▪ con nota del 3 agosto 2006 (n. prot. AOO GRT 220956/124.12.03), ha richiesto la designazione come SIR-SIC del sito “Lago di Santa Luce” ed ha trasmesso la deliberazione di Giunta provinciale del 25 luglio 2006, n. 76, con la quale è stata approvata la proposta di designazione del medesimo sito;

▪ con nota del 12 maggio 2006 (n. prot. AOO GRT 137749/124.12.02) ha richiesto l’ampliamento del SIR-SIC “Monte Pisano” (Codice Natura 2000 IT5120019), per il territorio di propria competenza ed ha trasmesso la deliberazione di Consiglio provinciale 31 marzo 2006, n. 41, con la quale è stata approvata la proposta di designazione dell’area proposta.

- Provincia di Prato che con nota del 13 marzo 2007 (n. prot. AOO GRT 73660/124.12.03), ha richiesto le designazioni come SIR-SIC del sito “Appennino Pratese” e come SIR –SIC –ZPS del sito “Piana Pratese” così come approvate con deliberazione di Consiglio provinciale 4 febbraio 2009, n. 7, nell’elaborato di progetto “STT 02” sistema funzionale natura e biodiversità, nell’ambito della variante di adeguamento alla legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio), del piano territoriale di coordinamento provinciale;

- Provincia di Pistoia che con nota del 7 maggio 2009 (n. prot. AOO GRT 121942/P130.40), ha richiesto la designazione come SIR-SIC del sito “Tre Limentre Reno” ed ha trasmesso la deliberazione di Consiglio provinciale 16 aprile 2009, n. 115, con la quale è stata approvata la proposta di designazione del medesimo sito.

Vista la corrispondenza ordinaria (nota prot. n. AOO-GRT 132774/P124.12.03 del 15 maggio 2007, nota prot. n. AOO-GRT 110043/P130.30 del 23 aprile 2009, nota prot. n. AOO-GRT 0280041/P130.020 del 29 ottobre 2009) e telematica, conservata agli atti, con la quale il competente settore ha segnalato alle citate province la necessità di provvedere ad alcune integrazioni alla documentazione presentata e alla verifica del corretto andamento delle perimetrazioni proposte;

Viste le note conservate agli atti, con le quali le medesime province hanno inviato le integrazioni richieste e in particolare:

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Ritenuto peraltro di comunicare al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare i relativi formulari standard Natura 2000 dei siti sopra elencati affinché possa predisporre gli atti di sua competenza;

DELIBERA

1. di procedere, ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE e della l.r. 56/2000 alla designazione:

a) come SIR ai sensi della l.r. 56/2000 e come SIC ai sensi della direttiva 92/43/CEE delle aree proposte dalle Province di Pisa e Lucca come ampliamento del SIC n. 27 “Monte Pisano” (codice Natura 2000 IT5120019);

b) come SIR ai sensi della l.r. 56/2000 e come SIC ai sensi della direttiva 92/43/CEE del sito “Padule di Verciano, Prati alle Fontane e Padule delle Monache” (Codice Natura 2000: IT5120020);

c) come SIR ai sensi della l.r. 56/2000 e come SIC ai sensi della direttiva 92/43/CEE del sito “Boschi di Germagnana e Montalto” (Codice Natura 2000: IT5170010);

d) come SIR ai sensi della l.r. 56/2000 e come SIC ai sensi della direttiva 92/43/CEE del sito “Lago di Santa Luce” (Codice Natura 2000: IT5170009);

e) come SIR ai sensi della l.r. 56/2000 e come SIC ai sensi della direttiva 92/43/CEE del sito “Appennino Pratese” (Codice Natura 2000: IT5150003);

f) come SIR ai sensi della l.r. 56/2000 e come SIC ai sensi della direttiva 92/43/CEE del sito “Tre Limentre Reno” (Codice Natura 2000: IT513009);

g) come SIR ai sensi della l.r. 56/2000, come SIC ai sensi della direttiva 92/43/CEE e come ZPS ai sensi della Direttiva 79/409/CEE del sito “Piana Pratese” come ampliamento del SIR-SIC-ZPS “Stagni della piana fiorentina” (Codice Natura 2000: IT5140011) procedendo, in base alle considerazioni fatte in premessa, al conseguente cambio di denominazione del medesimo in “Stagni della piana fiorentina e pratese”.

2. di modificare conseguentemente l’Allegato D (siti di importanza regionale) della l.r. 56/2000 in modo da recepire le nuove designazioni dei SIC e delle ZPS sopra citati, sostituendolo con quello riportato nell’Allegato 1, facente parte integrante del presente atto;

3. di approvare, anche ai sensi e per gli effetti del d.p.r 357/1997 modificato dal d.p.r. 120/2003, le perimetrazioni di dettaglio dei SIR sopra citati, di cui alla l.r. 56/2000, effettuate con i criteri e le modalità previste dal decreto dirigenziale 3212/2005 e raccolte negli allegati cartografici, parti integranti del presente atto (Allegato 2) e depositate in formato digitale, quale archivio geografico ufficiale, presso il Settore servizio geografico regionale della Regione Toscana, cui ne è demandata la conservazione, la manutenzione

d) come SIR ai sensi della l.r. 56/2000 e come SIC ai sensi della direttiva 92/43/CEE del sito “Lago di Santa Luce” (Codice Natura 2000: IT5170009);

e) come SIR ai sensi della l.r. 56/2000 e come SIC ai sensi della direttiva 92/43/CEE del sito “Appennino Pratese” (Codice Natura 2000: IT5150003);

f) come SIR ai sensi della l.r. 56/2000 e come SIC ai sensi della direttiva 92/43/CEE del sito “Tre Limentre Reno” (Codice Natura 2000: IT513009);

g) come SIR ai sensi della l.r. 56/2000, come SIC ai sensi della direttiva 92/43/CEE e come ZPS ai sensi della direttiva 79/409/CEE del sito “Piana Pratese” come ampliamento del SIR – SIC – ZPS “Stagni della piana fiorentina” (Codice Natura 2000: IT5140011), procedendo al conseguente cambio di denominazione di quest’ultimo in “Stagni della piana fiorentina e pratese”.

Preso atto del parere favorevole sulle proposte citate espresso dalla Consulta tecnica per le aree protette e la biodiversità, previsto dall’articolo 8 della l.r. 56/2000, per la modifica degli allegati della stessa, riportato nel verbale della seduta del 5 ottobre 2009 e conservato agli atti dal Settore tutela e valorizzazione delle risorse ambientali;

Ritenuto opportuno che i perimetri relativi ai nuovi SIC e alle nuove ZPS così come risultanti negli allegati cartografici (Allegato 2) parte integrante del presente atto, acquisiti sulle nuove basi cartografiche regionali (CTR) e con esse congruenti, siano depositati, ai sensi del decreto dirigenziale 3212/2005, in formato digitale, quale archivio geografico ufficiale, presso il Settore servizio geografico regionale della Regione Toscana, cui ne è demandata la conservazione, la manutenzione e la diffusione, nelle forme e nei modi previsti dalle vigenti disposizioni e che l’approvazione di eventuali modifiche agli stessi, ancorché dovute a meri aggiustamenti grafici, implichi soltanto il contestuale aggiornamento del suddetto archivio geografico ufficiale;

Ritenuto di modificare conseguentemente l’Allegato D (Siti di Importanza Regionale) della l.r. 56/2000, in modo da recepire le nuove designazioni dei SIC e delle ZPS sopra citate, sostituendolo con quello riportato nell’Allegato 1, facente parte integrante del presente atto;

Ritenuto di procedere successivamente alla necessaria integrazione della deliberazione della Giunta regionale 5 luglio 2004, n. 644 (Attuazione art. 12, comma 1, lett. a) della L.R. 56/00 “Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche”. Approvazione delle norme tecniche relative alle forme e alle modalità di tutela e conservazione dei Siti di Importanza Regionale “SIR”), con le specifiche misure di conservazione relative ai siti di nuova designazione;

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IL CONSIGLIO APPROVA

con la maggioranza prevista dall’articolo 26 dello Statuto.

Il PresidenteAngelo Pollina

I SegretariGiuliana Loris Baudone

Bruna Giovannini

SEGUE ALLEGATO

e la diffusione, nelle forme e nei modi previsti dalle disposizioni vigenti, nonché l’aggiornamento nel caso di eventuali variazioni;

4. di comunicare al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare i relativi formulari Natura 2000 dei siti sopra elencati affinché possa predisporre gli atti di sua competenza.

Il presente atto è pubblicato integralmente, compresi gli allegati 1 e 2, sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2 della medesima l.r. 23/2007.

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c) realizzazione di sistemi informativi integrati, anche di tipo digitale o virtuale, e progetti di comunicazione e promozione delle strade;

d) sostegno all’azione di coordinamento e di integrazione delle strade.

Considerato che le risorse disponibili sui capitoli 51521/U e 51522/U del bilancio regionale 2009 ammontano complessivamente a euro 250.000,00;

Vista la legge regionale 24 dicembre 2008, n. 70 (Bilancio di previsione per l’anno 2009 e Bilancio pluriennale 2009 – 2011) e successive variazioni;

DELIBERA

1. di approvare le linee d’indirizzo per l’anno 2009, come stabilito dall’articolo 6 della l.r. 10/2008, per la ripartizione delle risorse finanziarie fra le diverse tipologie d’intervento, allegato A alla presente deliberazione;

2. di dare atto che la copertura finanziaria degli interventi per i quali sono stabilite le linee di indirizzo di cui all’allegato A, pari ad euro 250.000,00, è assicurata nell’ambito delle seguenti unità previsionali di base (UPB) del bilancio di previsione 2009, secondo la seguente articolazione:

- UPB 513 “Interventi per lo sviluppo del sistema economico e produttivo – Spese correnti” – euro 50.000,00;

- UPB 514 “Interventi per lo sviluppo del sistema economico e produttivo – Spese di investimento” – euro 200.000,00;

Il presente atto è pubblicato integralmente, compreso l’allegato A, sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

IL CONSIGLIO APPROVA

con la maggioranza prevista dall’articolo 26 dello Statuto

Il PresidenteAngelo Pollina

I SegretariGiuliana Loris Baudone

Bruna Giovannini

SEGUE ALLEGATO

DELIBERAZIONE 22 dicembre 2009, n. 81

Legge regionale 20 febbraio 2008, n. 10 (Disciplina delle strade della ceramica, della terracotta e del gesso in Toscana. Modifiche alla legge regionale 28 marzo 2000, n. 45 Norme in materia di promozione delle attività nel settore dello spettacolo in Toscana). Determinazione linee di indirizzo per l’anno 2009.

Il Presidente mette in approvazione la seguente proposta di deliberazione:

IL CONSIGLIO REGIONALE

Vista la legge regionale 20 febbraio 2008 n. 10 (Disciplina delle strade della ceramica, della terracotta e del gesso in Toscana. Modifiche alla legge regionale 28 marzo 2000 n. 45 “Norme in materia di promozione delle attività nel settore dello spettacolo in Toscana”);

Visto il regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale 22 aprile 2009, n. 18/R (Regolamento di attuazione della legge regionale 20 febbraio 2008, n. 10 “Disciplina delle strade della ceramica, della terracotta e del gesso in Toscana. Modifiche alla legge regionale 28 marzo 2000, n. 45 “Norme in materia di promozione delle attività nel settore dello spettacolo in Toscana”);

Visto in particolare l’articolo 6 della citata l.r. 10/2008, che dispone che il Consiglio regionale, entro il 31 marzo di ogni anno, su proposta della Giunta regionale, stabilisca le linee d’indirizzo per la ripartizione delle risorse finanziarie tra le varie tipologie d’intervento di cui all’articolo 5, comma 1 e per l’assegnazione dei contributi;

Visto l’articolo 5 della l.r. 10/2008, che stabilisce che la Regione eroghi contributi in conto capitale ai comitati di gestione per i seguenti interventi valutati con priorità decrescente:

a) realizzazione e, previa intesa con gli enti territoriali competenti, messa in opera e manutenzione della segnaletica delle strade e delle relative componenti caratterizzanti, individuate sulla base delle indicazioni del regolamento di cui all’articolo 9;

b) realizzazione e diffusione di materiale informativo sulle strade, sia su supporto cartaceo che multimediale, anche in sinergia con il sistema locale delle agenzie per il turismo di cui alla legge regionale 23 marzo 2000, n. 42 (Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo);

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ALLEGATO A

LINEE D’INDIRIZZO

Soggetti beneficiari Comitati di gestione delle strade della ceramica, della terracotta e del gesso della Toscana, secondo quanto previsto dalla legge regionale 20/02/2008 n. 10 e dal DPGR. 22/04/2009 n. 18/R.

Risorse disponibili Le risorse disponibili per l’anno 2009, come previsto dall’art. 11 della l.r. 10/08 ammontano ad euro 250.000,00 suddivisi come segue:

�UPB 513 (Interventi per lo sviluppo del sistema economico e produttivo – Spese correnti) euro 50.000,00;

� UPB 514 (Interventi per lo sviluppo del sistema economico e produttivo – Spese di investimento) euro 200.000,00;

Ripartizione delle risorse Le risorse finanziarie disponibili per ciascuna tipologia d’intervento sono ripartite come segue.

a) realizzazione e, previa intesa con gli enti territoriali competenti, messa in opera e manutenzione della segnaletica delle strade e delle relative componenti caratterizzanti, individuate sulla base delle indicazioni del regolamento di cui all’articolo 9 - euro 130.000;

b) realizzazione e diffusione di materiale informativo sulle strade, sia su supporto cartaceo che multimediale, anche in sinergia con il sistema locale delle agenzie per il turismo di cui alla legge regionale 23 marzo 2000, n. 42 (Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo) – euro 70.000;

c) realizzazione di sistemi informativi integrati, anche di tipo digitale o virtuale, e progetti di comunicazione e promozione delle strade – euro 50.000.

Modalità applicative Secondo quanto previsto dall’art. 10 del DPGR 18/R/2009, i contributi saranno erogati con le modalità previste da un apposito bando che sarà emanato dalla Regione Toscana entro il 31/12/2009.

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del contributo per l’attività e per il funzionamento della fondazione MRT, impegnando rispettivamente la somma di euro 723.678,46 e di euro 103.291,38;

Vista la deliberazione del Consiglio regionale 30 luglio 2009, n. 48 (Legge regionale 31 dicembre 1984, n. 75 “Contributi alle Fondazioni Orchestra Regionale Toscana, Toscana Spettacolo e Mediateca Regionale Toscana”. Contributo alla fondazione Mediateca regio-nale toscana per la realizzazione del programma di attività 2009), con la quale è stato concesso alla fondazione MRT un contributo pari ad euro 723.678,46 per la piena realizzazione del programma di attività 2009 presentato dalla stessa fondazione;

Valutato che la Regione Toscana ha, nel corso dell’ultimo quinquennio, rafforzato e potenziato i propri interventi a sostegno delle attività cinematografiche, anche attraverso la valorizzazione del ruolo e dell’attività di Toscana Film Commission, in un’ottica integrata di promozione del territorio toscano nella triplice accezione turistica, economica e culturale;

Vista la documentazione presentata dalla fondazione MRT alla Direzione generale Politiche formative, beni e attività culturali e conservata agli atti del Settore Spettacolo e progetti speciali per la cultura, con la quale si dà conto di una integrazione al programma di attività 2009, di cui alla sopra richiamata del. c.r. 48/2009, per la realizzazione di ulteriori attività finalizzate, in particolare, a:

- promuovere la conoscenza del linguaggio audiovisivo, la conservazione e valorizzazione di film, documentari, fotografie di scena e set, attraverso l’uso delle moderne tecnologie digitali al fine di consentire il recupero, la conservazione, ma anche la consultazione, sia on-line che off-line, di ciò che costituisce il patrimonio audiovisivo mediatecale, procedendo anche, laddove necessario, al suo adeguamento attraverso nuove acquisizioni e sostituzione delle copie ormai inutilizzate e realizzando un più adeguato sistema di catalogazione;

- sostenere il lavoro di accoglienza e supporto ai set cinematografici nella nostra regione svolto da Toscana Film Commission per far sì che le architetture e i paesaggi toscani noti in tutto il mondo, ma anche i volti più inediti della regione, siano valorizzati e veicolati in pellicole di portata internazionale con il conseguente importante duplice risultato di promozione culturale del nostro territorio regionale e di accrescimento della sua attrattività turistica in un’ottica di politiche integrate sempre più strutturate; tale attività si è infatti ulteriormente intensificata e diversificata proprio nell’anno 2009 a seguito dell’istituzione del fondo cinema e della conseguente necessità di promuoverne e diffonderne la conoscenza.

DELIBERAZIONE 23 dicembre 2009, n. 85

Legge regionale 31 dicembre 1984, n. 75 (Contri-buti alle Fondazioni Orchestra Regionale Toscana, Toscana Spettacolo e Mediateca regionale Toscana). Integrazione del contributo alla fondazione Mediateca regionale Toscana per la realizzazione del programma di attività per l’anno 2009.

Il Presidente mette in approvazione la seguente proposta di deliberazione:

IL CONSIGLIO REGIONALE

Vista la legge regionale 31 dicembre 1984, n. 75 (Contributi alle Fondazioni Orchestra Regionale Toscana, Toscana Spettacolo e Mediateca regionale Toscana), con la quale si stabilisce che la Regione Toscana eroga un contributo per concorrere al funzionamento della fondazione Mediateca regionale Toscana (MRT), che svolge una funzione di rilevante interesse nei programmi regionali di promozione e diffusione delle attività delle arti multimediali, audiovisive e di comunicazione, anche sociale, con particolare riferimento al patrimonio culturale e ambientale della Regione Toscana;

Considerato che la Regione Toscana concede, altresì, secondo le disposizioni di cui all’articolo 2 della predetta l.r. 75/1984, un contributo per concorrere all’attuazione del programma di attività della fondazione MRT;

Vista la deliberazione del Consiglio regionale 25

luglio 2007, n. 85 (Legge regionale 31 dicembre 1984, n. 75 “Contributi alle Fondazioni Orchestra Regionale Toscana, Toscana Spettacolo e Mediateca Regionale Toscana”, modificata dalla legge regionale 12 marzo 1992, n. 8. Contributo alla Fondazione Mediateca Regionale Toscana per la realizzazione del programma di attività relativo all’anno 2007), con la quale si è demandata alla Giunta regionale l’adozione di apposita convenzione triennale al fine di regolare l’attività e gli impegni della fondazione medesima, previa comunicazione alla commissione consiliare competente;

Preso atto della convenzione tra la Regione Toscana e la fondazione MRT, sottoscritta in data 22 novembre 2007, con la quale l’amministrazione regionale si impegna a corrispondere alla fondazione MRT, secondo le procedure della l.r. 75/1984, una somma complessivamente non inferiore a euro 826.969,84 per ciascun anno del triennio 2007 – 2009, dei quali euro 103.291,38 quale contributo ordinario per il funzionamento ed euro 723.678,46 quale contributo per l’attività;

Considerato che, con il decreto dirigenziale n. 4622 del 18 settembre 2007, è stato messo a disposizione per l’anno 2009 l’importo corrispondente all’ammontare

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internazionale della Regione Toscana) ed in particolare gli articoli 24, 25 e 55;

Visto il Piano regionale della cooperazione internazionale e delle attività di partenariato 2007-2010 approvato dal Consiglio regionale con deliberazione 4 aprile 2007, n. 46 concernente “Legge regionale 23 marzo 1999, n. 17 (Interventi per la promozione dell’attività di cooperazione e partenariato internazionale, a livello regionale e locale). Piano regionale della cooperazione internazionale e delle attività di partenariato 2007-2010”;

Vista la deliberazione della Giunta regionale 15 giugno 2009, n. 506 (L.R. n. 17/1999 Programma “Brasil Proximo”. Approvazione schema di Accordo di partenariato tra le Regioni Toscana, Emilia Romagna, Marche, Liguria e Umbria) con la quale si prende atto dell’avvenuta approvazione, da parte del Comitato Direzionale del Ministero degli Affari esteri con decisione AID-Delibera n. 231 del 9.12.2008, del Programma di cooperazione decentrata “Brasil Proximo - Cinque Regioni italiane per lo Sviluppo Locale Integrato in Brasile” e si approva, altresì, lo schema di Accordo di partenariato fra le Regioni Toscana, Emilia Romagna, Marche, Liguria e Umbria;

Visto il suddetto Accordo di partenariato, firmato in data 22 luglio 2009;

Preso atto della Convenzione tra il Ministero degli affari esteri - Direzione generale per la Cooperazione allo Sviluppo - e la Regione Umbria (capofila del sopracitato Programma di cooperazione), stipulata in data 23 luglio 2009, e dell’avvenuta registrazione, da parte della Corte dei Conti in data 16 settembre 2009, del relativo decreto di approvazione;

Preso atto che, con nota Prot. 427058 del 24 novembre 2009, la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari esteri ha comunicato che, nelle more dell’approvazione del piano operativo annuale, l’iniziativa di Cooperazione decentrata “Brasil Proximo” possa entrare nella sua fase operativa;

Visto l’articolo 4 della Convenzione tra il Ministero degli affari esteri e la Regione Umbria che istituisce un Comitato di indirizzo e controllo composto, tra gli altri, da un rappresentante istituzionale di ogni regione italiana ed un Comitato di gestione del Programma cui partecipa, tra gli altri, un rappresentante di ogni capofila d’azione tematico italiano;

Considerato che il sottoscritto Presidente della Giunta regionale rappresenta la Regione in seno al Comitato di Indirizzo e controllo;

Vista la legge regionale 24 dicembre 2008, n. 70 (Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2009 e bilancio pluriennale 2009 – 2011), così come modificata dalla legge regionale 31 luglio 2009, n. 45 (Bilancio di previsione per l’anno 2009 e Bilancio pluriennale 2009 – 2011. Seconda variazione);

DELIBERA

1. Di concedere a favore della fondazione MRT, per le motivazioni riportate in narrativa, un contributo pari ad euro 500.000,00, che trova adeguata copertura, a seguito di acquisizione di ulteriori risorse con la seconda legge di variazione al bilancio di previsione 2009 e pluriennale 2009 - 2011, sull’apposito capitolo allocato nell’unità previsionale di base (UPB) 631 “Promozione e sviluppo della cultura - Spese correnti” del bilancio regionale 2009, per la piena realizzazione degli interventi integrativi al programma di attività 2009 come risulta dalla documentazione presentata dalla fondazione medesima.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati del Consiglio Regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007.

IL CONSIGLIO APPROVA

con la maggioranza prevista dall’articolo 26 dello Statuto.

Il PresidenteRiccardo Nencini

I SegretariGiuliana Loris Baudone

Bruna Giovannini

PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE- Decreti

DECRETO 31 dicembre 2009, n. 228

Programma di cooperazione “Brasil Proximo-Cinque regioni italiane per lo sviluppo locale integrato in Brasile”. Nomina dei membri regionali nel comitato di indirizzo e controllo e nel comitato di gestione.

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge regionale 22 maggio 2009, n. 26 (Disciplina delle attività europee e di rilievo

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40 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

GIUNTA REGIONALE- Deliberazioni

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1250

POR CReO Fesr 2007-2013. Indirizzi per l’attività di gestione e monitoraggio del programma.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il Reg. (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni generali sui Fondi Strutturali;

Visto il Reg. (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, relativo al Fondo Europeo di Sviluppo regionale (FESR);

Visto il Reg. (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del Reg. (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione e del Reg. (CE) n. 1080/2006 del Parlamento e del Consiglio relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;

Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 698 dell’8 ottobre 2007 recante la presa d’atto della Decisione della Commissione Europea C(2007) n. 3785 datata 01.08.2007 che approva il Programma Operativo per l’Intervento Comunitario del FESR Obiettivo 2 “Competitività Regionale e Occupazione” nella Regione Toscana per il periodo di programmazione 2007/2013;

Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 1169 del 14 dicembre 2009 recante la presa d’atto della Decisione della Commissione Europea C(2009) n. 9143 del 19 novembre 2009 che approva il l Programma Operativo revisionato per l’Intervento Comunitario del FESR ai fini dell’obiettivo “Competitività Regionale e Occupazione” nella Regione Toscana per il periodo di programmazione 2007/2013;

Richiamata la propria deliberazione n. 1179 del 14/12/2009 “Approvazione del Documento di Attuazione Regionale del POR “Competitività Regionale e Occupazione” Fesr 2007-2013 - Versione n. 10”;

Precisato che, al fine di garantire una maggiore semplificazione operativa del Documento di attuazione regionale del POR, dalla versione 10 sono stati stralciati alcuni aspetti tecnico-amministrativi ed in particolare che per tutte le Schede di Attività/Linee di Intervento sono stati eliminati:

Considerato, altresì, che, il Comitato di Gestione, in quanto organismo con funzioni di natura tecnica, comporta la designazione del componente di spettanza regionale ai sensi dell’art. 2 comma 2 - lett. d), della l.r. n. 5/2008, non preceduta da presentazione di candidature, come previsto dall’art. 7, comma 1 - lett. e) della medesima legge;

Vista la lettera del Direttore generale della Presidenza prot. AOOGRT/336274/A.20.30 del 29.12.2009;

Ritenuto, pertanto, di nominare, in qualità di dirigente responsabile del Settore “Attività Internazionali” della Direzione generale della Presidenza quale componente del Comitato di Gestione, la dr.ssa Maria Dina Tozzi;

Preso atto che il Direttore Generale della Presidenza ha attestato la conciliabilità di tale incarico con l’espletamento degli ordinari compiti d’ufficio nella struttura di appartenenza dal parte della suddetta dirigente regionale;

Preso, infine, atto che per tutti gli incarichi di cui al presente provvedimento non è prevista l’erogazione di alcun compenso e che gli stessi avranno durata triennale con decorrenza, ai sensi dell’articolo 15 della Convenzione tra il Ministero degli affari esteri e la Regione Umbria, dall’entrata in vigore della Convenzione;

Visto l’articolo 34 dello Statuto;

DECRETA

- il Presidente della Giunta regionale rappresenta la Regione Toscana in seno al Comitato di Indirizzo e Controllo del Programma di partenariato denominato “Brasil Proximo - Cinque Regioni italiane per lo sviluppo locale integrato in Brasile”, stipulato in data 22 luglio 2009 per le finalità indicate in narrativa, tra le Regioni Umbria, Emilia Romagna, Liguria, Marche e Toscana, e previsto dalla Convenzione, stipulata in data 23 luglio 2009, tra il Ministero degli affari Esteri – Direzione generale per la Cooperazione allo Sviluppo - e la Regione Umbria;

- la dr.ssa MARIA DINA TOZZI, in qualità di dirigente responsabile del Settore “Attività Internazionali” della Direzione generale della Presidenza, è nominata nel Comitato di Gestione di cui al suddetto Programma di partenariato;

Il presente provvedimento è pubblicato integralmente sul b.u.r.t. ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. c) l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della stessa legge.

Il PresidenteClaudio Martini

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4113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), ed in particolare l’art.8 (vv);

Visto il Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell’8.12.2006, che stabilisce modalità di applicazione dei regolamenti generali sui Fondi strutturali;

Vista la delibera della Giunta Regionale 1169 del 14 dicembre 2009 recante la presa d’atto della Decisione della Commissione europea C(2009)9143 del 19.11.2009 recante modifica della decisione C(2007)3785 che adotta il Programma operativo per l’intervento comunitario del FESR Obiettivo “Competitività regionale e occupazione” nella Regione Toscana per il periodo di programmazione 2007/2013 che modi(d’ora innanzi POR CReO);

Considerato che nell’articolazione strategica del POR Obiettivo CReO Fesr 2007-2013 della Toscana ricorrono i requisiti previsti per l’attivazione di strumenti a sostegno di piani di sviluppo e rinnovamento urbano;

Vista la delibera della Giunta Regionale. n. 785 del 05.11.2007, ad oggetto: “Orientamenti per l`individuazione dei territori eligibili alle forme di sostegno previste dall`asse 3 e dall`asse 4 `Metodo Leader` del PSR 2007/13 e dall`asse V `Valorizzazione delle risorse endogene per lo sviluppo territoriale sostenibile` del POR FESR 2007/13” 2013”, con il quale sono stati individuati i comuni eligibili alla presentazione dei Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile (d’ora innanzi PIUSS);

Vista la delibera della Giunta Regionale n. 986 del 17.12.2007, ad oggetto: “La dimensione urbana nel POR CReO FESR 2007-2013: I Piani Integrati di Sviluppo Sostenibile. Orientamenti per l’attuazione dell’Asse V”;

Vista la delibera della Giunta Regionale n. 205 del 17.03.2008 che approva il “Disciplinare di attuazione PIUSS” (d’ora innanzi Disciplinare);

Vista la delibera della Giunta Regionale n. 239 del 31.03.2008 recante “POR “Competitività regionale e occupazione” FESR 2007-2013, Asse V: Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile (PIUSS). Approvazione elenco definitivo Comuni eligibili alla procedura PIUSS. Presa d’atto delle “Priorità e criteri di valutazione” approvati dal Comitato di sorveglianza del POR nella seduta del 26.03.2008”;

Visto il Decreto Dirigenziale n. 2326 del 26.05.2008 recante: “POR “Competitività regionale e occupazione” FESR 2007-2013. Asse V: Avviso per la manifestazione di interesse al cofinanziamento di Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile (PIUSS)”, rivolto ai Comuni eligibili alla procedura PIUSS (d’ora innanzi “Avviso”);

- il paragrafo II.3 - Struttura organizzativa responsabile- il Cronoprogramma di attuazione, nell’ambito del

paragrafo II.4.;

Precisato, inoltre, che per la loro natura (necessità di operare frequenti aggiornamenti e modificazioni, bisogno di consultazione agevole e continua da parte degli operatori, ecc.) si rende opportuno che i suddetti aspetti tecnici-amministrativi vengano adottati con decreto dell’Autorità di Gestione;

Visto l’art. 10-ter della L.R. n. 49/1999;

A voti unanimi

DELIBERA

di disporre che:a) l’aggiornamento della struttura organizzativa

gestionale dei responsabili di attività/linea di intervento del POR CReO Fesr 2007-2013 avviene con provvedimento dell’Autorità di Gestione;

b) l’aggiornamento del cronogramma di attuazione relativo a ciascuna attività/linea di intervento, che costituisce attività prioritaria per la verifica periodica dell’andamento del POR, deve essere effettuato dall’Autorità di gestione nell’ambito dell’attività di monitoraggio.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera f) della LR 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima LR 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1251

POR Obiettivo CReO FESR 2007-2013. Asse V. PIUSS (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile). Indirizzi per l’esame delle proposte di atto aggiuntivo ex art.14 del Disciplinare.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’11.07.2006, recante disposizioni generali sui Fondi strutturali;

Visto il Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5.07.2006,

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42 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

responsabile del procedimento di un atto aggiuntivo. Sarà data priorità a progetti inseriti nei Pasl o nell’ambito della programmazione FAS.

2. L’atto aggiuntivo potrà riguardare interventi il cui costo non superi il 20% del costo complessivo del Piuss ammesso a finanziamento.

3. L’atto aggiuntivo non si applica per la sostituzione di operazioni dichiarate non ammissibili in sede istruttoria (art.10, commi 1 e 2)

Tenuto conto che:- la ratio della succitata disposizione è quella di

garantire la possibilità di una sostituzione di operazioni per le quali risulta impossibile rispettare i termini previsti dal Disciplinare per la presentazione del progetto definitivo o di avvio delle operazioni, quindi operazioni già oggetto di una decisione di finanziamento da parte della Regione;

- le citate deliberazioni G.R. n.971/2009 e n.990/2009 consentono di effettuare una sostituzione fra una operazione portante e una operazione funzionale;

- il CTV ha classificato le operazioni in portanti e funzionali, costituendo queste ultime un significativo parco progetti nell’ambito dei Piuss, e quindi pienamente compatibili con i Piuss stessi ai sensi del citato art.14 del Disciplinare, che potranno essere cofinanziate con le risorse aggiuntive resesi disponibili (del. GR 862/2009);

- occorre garantire l’unitarietà progettuale e realizzativa dei Piuss tenendo conto in via prioritaria delle operazioni (portanti e funzionali) non finanziate;

- il punto 1) lett. g) della citata deliberazione G.R. 862/2009 prevede espressamente che “gli atti aggiuntivi ex art. 14 del disciplinare (limitatamente ai Piuss di prima fascia) si applicano, in caso di esaurimento di progetti portanti, alle operazioni funzionali”;

- il punto 1) lett. a) sesto alinea, della citata deliberazione G.R. 971/2009 prevede espressamente che “le operazioni sostituite non potranno essere oggetto di atto aggiuntivo ex art. 14 Disciplinare Piuss”;

- il punto 1) lett. a) sesto alinea, della citata deliberazione G.R. 990/2009 prevede espressamente che “le operazioni sostituite non potranno essere oggetto di atto aggiuntivo ex art. 14 Disciplinare Piuss”;

e che occorre pertanto definire indirizzi per l’attuazione dell’art. 14 del Disciplinare in coerenza con i precedenti indirizzi della Giunta, ivi compresa la volontà di procedere nei limiti delle risorse che si rendono disponibili al cofinanziamento dei 16 Piuss;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di approvare i seguenti indirizzi ai fini dell’applicazione dell’art. 14 del Disciplinare:

Visto il Decreto Dirigenziale n. 3997 del 08.09.2008 con il quale si prorogano i termini per la messa a disposizione della modulistica ai sensi dell’art. 4, comma 4 dell’Avviso per la presentazione della manifestazione di interesse;

Visto il Decreto Dirigenziale n. 5470 del 21.11.2008 con il quale si prorogano i termini per la presentazione dei PIUSS previsti dall’art. 4, comma 1, dell’Avviso per la manifestazione di interesse;

Visto il Decreto Dirigenziale n. 981 del 12.03.2009 con il quale è stato nominato il Comitato tecnico di valutazione dei PIUSS ai sensi dell’art. 10, commi 4 e 6 del Disciplinare (d’ora innanzi “CTV”);

Richiamata la propria deliberazione n. 1179 del 14/12/2009 “Approvazione del Documento di Attuazione Regionale del POR “Competitività Regionale e Occupazione” Fesr 2007-2013 - Versione n. 10”;

Vista la deliberazione della Giunta Regionale n.862 del 5.10.2009 ad oggetto “POR CReO Fesr 20072-2013. Asse V Piuss. 1. Indirizzi per il cofinanziamento e per l’attuazione del Disciplinare Piuss. 2. Modifica Disciplinare Piuss”;

Visto il decreto dirigenziale n.5026 del 13/10/2009 e s.m.i. ad oggetto “POR CReO Fesr 20072-2013. Asse V Piuss. 1. Presa d’atto risultanze valutazione del CTV; 2. Approvazione graduatorie; 3. Ammissione a finanziamento”;

Vista la deliberazione della Giunta Regionale n.971 del 2.11.2009 ad oggetto “POR CReO Fesr 20072-2013. Asse V Piuss”. Integrazione indirizzi per l’attuazione del Disciplinare” e la deliberazione della Giunta Regionale n.990 del 9/11/2009 ad oggetto “POR CReO Fesr 20072-2013. Asse V Piuss”. Integrazione indirizzi per l’attuazione del Disciplinare per i Piuss di seconda fascia” con le quali, su richiesta dei beneficiari, si è proceduto a disciplinare la sostituzione di una operazione portante con una operazione funzionale”

Visto l’art.14 del Disciplinare (“Atti aggiuntivi”) il quale prevede quanto segue:

1. In caso di verificata impossibilità di rispettare i termini per la presentazione della domanda di finanziamento o di avvio degli interventi, il Comune coordinatore, sentita la Conferenza di concertazione, può proporre alla Regione la sostituzione con altre operazioni a condizione che le stesse siano compatibili con il Piuss approvato. Sulla richiesta, previa verifica dell’ammissibilità formale delle singole operazioni, previo parere vincolante del Comitato tecnico, si procederà attraverso l’approvazione da parte del

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4313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Piuss, deve essere presentata la relativa documentazione tecnico-amministrativa;

- cronoprogramma di attuazione;- parere della Conferenza di concertazione.g) la proposta di atto aggiuntivo deve essere sottoscritta

dal Comune coordinatore nonché dai beneficiari titolari delle operazioni da inserire;

h) la proposta di atto aggiuntivo viene esaminata dal CTV, anche mediante procedura scritta, entro e non oltre 45 gg. dalla data di presentazione.

2. di confermare quanto previsto- dal punto 1) lett. g) della deliberazione G.R.

862/2009;- dal punto 1) lett. a) sesto alinea, della deliberazione

G.R. 971/2009; - dal punto 1) lett. a) sesto alinea, della deliberazione

G.R. 990/2009.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art.5 comma 1 lett. f) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’articolo 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1252

Approvazione schema di Protocollo d’intesa tra il Ministero per i Beni e le Attività culturali, la Regione Toscana e l’Associazione delle Fondazioni bancarie della Toscana per il coordinamento degli interventi di valorizzazione del patrimonio culturale regionale”, ai sensi degli articoli 112 e 121 del Codice dei Beni culturali e del paesaggio.

LA GIUNTA REGIONALE

Richiamato il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio” (di seguito “Codice”) e successive modifiche e integrazioni, e in particolare l’art. 112 comma quattro, ai sensi del quale lo Stato, le Regioni e gli altri enti pubblici territoriali stipulano accordi per definire strategie ed obiettivi comuni di valorizzazione, nonché per elaborare i conseguenti piani strategici di sviluppo culturale e i programmi, relativamente ai beni culturali di appartenenza pubblica;

Richiamato inoltre l’art.121 del Codice, ai sensi del quale il Ministero per i Beni e le Attività culturali, le regioni e gli altri enti pubblici territoriali, ciascuno nel proprio ambito, possono stipulare, anche congiuntamente, protocolli di intesa con le fondazioni bancarie che

a) la proposta di atto aggiuntivo deve essere presentata entro e non oltre i termini previsti dal procedimento dei Piuss per la presentazione del progetto definitivo [art. 11, commi 2 del Disciplinare come modificato dal punto 4 del dispositivo della deliberazione G.R. n. 862/2009] o per l’avvio delle operazioni [art. 11, comma 7)] tenuto conto altresì del punto 3) lett. a) della citata delibera G.R. n. 862/2009. I termini di cui sopra sono riferiti alle operazioni da sostituire oggetto dell’atto aggiuntivo;

b) la percentuale di cui all’art.14, comma 2, del Disciplinare è riferita alle operazioni per le quali, alla data di presentazione della proposta di atto aggiuntivo, siano state già approvate le decisioni di finanziamento, indipendentemente dalla natura delle risorse (Por CReO Fesr, FAS, regionali, altre);

c) l’atto aggiuntivo - può riguardare solo operazioni appartenenti

alla stessa attività/linea di intervento dell’operazione sostituita;

- non può comportare un incremento del contributo (Por CReO Fesr, FAS, risorse regionali, altre) già concesso con la decisione di finanziamento approvata;

d) se l’atto aggiuntivo comporta una riduzione del contributo (Por CReO Fesr, FAS, risorse regionali, altre), le relative economie ritornano della disponibilità delle attività/linee di intervento e potranno essere assegnate a operazioni ammissibili a finanziamento e non finanziate per carenza di risorse e del rispetto della graduatoria (operazioni portanti all’interno del medesimo Piuss; operazioni portanti nel Piuss classificato in ordine successivo, sempre nella stessa attività/linea di intervento, e nei limiti delle risorse disponibili);

e) il cronoprogramma di attuazione delle operazioni presentate in sostituzione deve comunque rispettare i termini previsti dall’art.4, comma 10 del Disciplinare, se cofinanziati con risorse del POR CReO Fesr o - nel caso in cui tali operazioni siano finanziate con altre risorse di cofinanziamento (FAS, risorse regionali, altre) - i termini previsti dalle disposizioni che disciplinano tali risorse extra POR FESR;

f) la proposta di atto aggiuntivo ex art. 14 del Disciplinare, deve essere presentata dal Comune coordinatore entro i termini di cui alla precedente lett. a) all’Autorità di gestione del POR e ai responsabili di attività/linea di intervento interessati; a tale proposta dovranno essere allegati:

- elenco dei progetti da sostituire corredato da relazione tecnico-descrittiva, sottoscritta dai soggetti beneficiari, contenente le motivazioni che rendono impossibile il rispetto dei termini per la presentazione del progetto definitivo o di avvio dell’operazione;

- elenco dei progetti da inserire (portanti e/o funzionali non finanziati), con indicazione dello stato di attuazione alla data di richiesta della sostituzione. Nel caso in cui i progetti si trovino ad un livello realizzativo più avanzato rispetto a quello esaminato in sede di istruttoria dei

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44 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Visto il parere favorevole espresso dal C.T.D. nella seduta del 23/12/2009;

Visti il Bilancio di Previsione 2010 e il Bilancio Pluriennale 2010-2012;

A voti unanimi

DELIBERA

1) di approvare l’allegato schema di Protocollo d’intesa tra il Ministero per i Beni e le Attività culturali, la Regione Toscana e l’Associazione delle Fondazioni bancarie della Toscana per il coordinamento degli interventi di valorizzazione del patrimonio culturale regionale” (Allegati A e B), parte integrante e sostanziale del presente atto;

2) di assumere le seguenti prenotazioni a carico del Bilancio regionale di previsione 2010 e del Bilancio pluriennale 2010-2012 come segue:

- per euro 6.000.000,00 sul cap. 63210 del Bilancio di previsione 2010;

- per euro 1.500.000,00 sul cap. 63210 del Bilancio pluriennale 2010-2012 annualità 2011;

- per euro 5.000.000,00 sul capitolo 73012 del Bilancio di previsione 2010;

- per euro 5.000.000,00 sul capitolo 73012 del Bilancio pluriennale 2010-2012 annualità 2011.

3) di stabilire che, nei casi in cui nelle schede di descrizione dei singoli interventi oggetto del protocollo non sia previsto il finanziamento regionale, per le somme mancanti rispetto al costo totale stimato non sono previsti oneri a carico al bilancio regionale;

4) di autorizzare il Presidente della Giunta regionale o suo delegato a sottoscrivere il Protocollo d’intesa di cui sopra, apportando in sede di stipula le modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie;

5) di provvedere successivamente, ad avvenuta sottoscrizione del Protocollo di cui sopra, all’adozione degli atti necessari a dare attuazione agli interventi prioritari individuati, prevedendo anche, in via prioritaria, interventi di cablaggio nelle strutture coinvolte nel procollo.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art.5 comma 1 della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’art.18, comma 2 della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

statutariamente perseguono scopi di utilità sociale nel settore dell’arte e delle attività e beni culturali, al fine di coordinare gli interventi di valorizzazione sul patrimonio culturale;

Richiamata la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni, e in particolare l’art. 15 ai sensi del quale le amministrazioni pubbliche possono concludere accordi per disciplinare lo svolgimento, in collaborazione, di attività di interesse comune, in conformità ai principi generali dell’attività amministrativa improntati a criteri di economicità ed efficienza;

Richiamata la Legge Regionale 31 gennaio 2005, n. 19 “Norme sul sistema regionale dei beni culturali” e in particolare l’articolo 1 ai sensi del quale la Regione Toscana esercita le funzioni di valorizzazione e di tutela dei beni culturali ad essa attribuite dal Codice o dalle intese ai sensi dell’articolo 118, terzo comma della Costituzione;

Visto il Programma Attuativo Regionale (PAR) del Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) 2007-2013 approvato con deliberazione della Giunta Regionale n.529 del 7 luglio 2008 , punto 4.1.7, “Linea di azione 2: interventi di tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale da attuarsi mediante cooperazione istituzionale” che risponde alla specifica esigenza di dare attuazione agli interventi prioritari individuati nell’ambito della pro-grammazione statale e regionale, concordate attraverso un apposito percorso di concertazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali;

Considerato che il Protocollo allegato in schema al presente provvedimento (Allegati A e B), di cui costituisce parte integrante e sostanziale, appare lo strumento idoneo a definire l’intesa raggiunta, a seguito del percorso di concertazione tra le Amministrazioni coinvolte, le quali, con successivi propri provvedimenti, definiranno nel dettaglio i contenuti dei progetti, le modalità di intervento e gli oneri finanziari a carico delle singole Amministrazioni stesse;

Ritenuto di prenotare, ai fini dell’utilizzo delle risorse FAS da parte della Regione Toscana, nell’ambito della Linea di azione 2 di cui sopra, l’importo di euro 6.000.000,00 sul capitolo 63210 del Bilancio di previsione 2010 ed euro 1.500.000,00 sul capitolo 63210 del Bilancio pluriennale 2010-2012 annualità 2011;

Ritenuto inoltre, ai fini dell’utilizzo delle risorse regionali, di prenotare l’importo di Euro 5.000.000 sul capitolo 73012 del Bilancio di previsione 2010 ed Euro 5.000.000 sul capitolo 73012 del Bilancio pluriennale 2010-2012 annualità 2011;

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4513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

PROTOCOLLO D’INTESA TRA

IL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI, LA REGIONE TOSCANA

EL’ASSOCIAZIONE DELLE FONDAZIONI BANCARIE

DELLA TOSCANA PER IL COORDINAMENTO DEGLI INTERVENTI DI VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO

CULTURALE REGIONALE ��

ai sensidel decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante il Codice dei beni culturali e del paesaggio (di seguito “Codice”),

ed in particolare degli articoli 121 e 112; ��

l’anno 2009, il giorno , in Roma, traMINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI (di seguito “Ministero per i beni culturali”, “Ministero”, o anche “parte contraente”), rappresentato dal Ministro SANDRO BONDI; REGIONE TOSCANA (di seguito “Regione Toscana”, “Regione”, o anche “parte contraente”), rappresentata dal Presidente CLAUDIO MARTINI; ASSOCIAZIONE DELLE FONDAZIONI BANCARIE DELLA TOSCANA (di seguito “Associazione delle Fondazioni Bancarie” , “Associazione”, o anche “parte contraente”), rappresentata da ;premesso che - lo Stato, la Regione e le Autonomie locali assicurano e sostengono, per missione istituzionale, ex art. 1, co. 3, del Codice, la conservazione del patrimonio culturale presente sul territorio della Regione Toscana e ne favoriscono la fruizione e la valorizzazione, assolvendo alle relative funzioni in ragione delle rispettive proprietà; - anche le fondazioni bancarie, che statutariamente perseguono scopi di utilità sociale nel settore dell’arte e dei beni culturali, hanno facoltà di concorrere finanziariamente tanto agli interventi per la conservazione del patrimonio culturale quanto a quelli per la sua fruizione e valorizzazione, e possono liberamente determinarsi, tanto nella scelta degli interventi ai quali partecipare, quanto nella definizione dell’ammontare della loro partecipazione finanziaria; - ciascuna delle parti contraenti è pertanto a vario titolo interessata ad interventi o ad operazioni di conservazione e valorizzazione che hanno ad oggetto beni ascritti al patrimonio culturale e presenti sul territorio regionale; - risponde a criteri di economicità di gestione e di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, anche in considerazione della limitatezza delle risorse di parte pubblica disponibili per l’assolvimento dei sopra ricordati compiti istituzionali, raggiungere intese fra tutti i soggetti di cui alle precedenti premesse al fine di individuare beni del patrimonio culturale esistenti in ambito regionale su cui vi sia, nel rispetto delle relative autonomie decisionali, coincidenza di interessi ad effettuare interventi, conservativi e di valorizzazione, al fine di un loro coordinamento onde garantire, in tal modo, un più equilibrato e proficuo impiego delle risorse complessivamente disponibili nel settore; - peraltro, per eseguire interventi sul patrimonio culturale per la valorizzazione integrata di beni culturali di appartenenza pubblica, lo Stato e gli altri enti pubblici territoriali interessati, in uno con persone giuridiche private senzafine di lucro tenute ad effettuare interventi sul patrimonio culturale per obbligo di legge o di statuto, possono stipulare accordi, anche su base subregionale, in rapporto ad ambiti territoriali definiti, ai sensi degli articoli 121 e 112 del Codice; - nel caso di cui alla precedente premessa, lo Stato stipula gli accordi di valorizzazione per il tramite del Ministero per i beni culturali che, ai sensi del richiamato articolo 112, comma 4, opera direttamente ovvero d’intesa con le altre amministrazioni statali eventualmente competenti; - ciascuna parte contraente ritiene perciò utile disciplinare le relazioni reciprocamente intercorrenti in un quadro coordinato e coerente di rapporti interistituzionali, avuto riguardo alla coincidenza, per quello che qui interessa, degli ambiti oggettivi di intervento; -per quanto concerne specificamente i profili di comune interesse è utile evidenziare che: a) il sistema di gestione dei beni culturali delineato dal Codice nel definire, all’articolo 6, le attività di valorizzazione del patrimonio culturale, ricomprende fra esse la promozione della conoscenza del patrimonio stesso, l’assicurazione delle migliori condizioni per la sua utilizzazione e fruizione pubblica, nonché la promozione ed il sostegno per l’esecuzione, su detto patrimonio, degli interventi di conservazione; b) il già citato articolo 6 del Codice distingue le attività di valorizzazione da quelle di tutela e stabilisce che le attività di valorizzazione sono attuate in forme compatibili con la tutela e in modo tale da non pregiudicarne le esigenze;

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46 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

c) la disciplina disposta dal Codice prevede molteplici forme di collaborazione sia fra soggetti pubblici, sia fra soggetti pubblici e privati in ordine all’organizzazione della fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale; - tutte le parti contraenti, in piena identità di vedute, ritengono che contribuisca alla qualificazione della politica culturale attuata in ambito regionale, la promozione di interventi condivisi aventi ad oggetto importanti istituti e luoghi della cultura che, in ragione del loro valore storico e architettonico nonché delle collezioni in essi conservate, presentino rilevanti opportunità di valorizzazione e di sviluppo della fruizione, tali da costituire casi paradigmatici capaci di innescare processi positivi in termini di buona conservazione della realtà storica di cui sono testimonianze insigni, innovazione gestionale e sviluppo della fruizione; - al fine di dare valenza di accordo strategico all’insieme delle iniziative finora avviate sia dal Ministero per i beni culturali che dalla Regione Toscana e di integrare con esse quelle che dovessero risultare di specifico interesse, per la loro valenza di catalizzatori di istanze territoriali, per le Fondazioni bancarie esistenti nel territorio regionale, onde ricondurre tutte dette iniziative all’interno di un unitario contesto di riferimento, anche programmatico, risulta necessario stipulare un accordo inteso, con riguardo a ciascuna parte contraente ed in ragione degli specifici interessi coinvolti, a definire: - le strategie e gli obiettivi di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale di seguito individuato; - i beni immobili e mobili e le aree oggetto di interventi congiunti o comunque collegati; - l’ammontare delle risorse allo scopo necessarie e le modalità di reperimento delle medesime; - elaborare i conseguenti programmi di intervento e pianificazione ed i relativi tempi di attuazione; -definire i moduli organizzativi più idonei per dare attuazione a detta attività congiunta, in modo da assicurare unitarietà di azione e tempestività operativa; tutto ciò premesso e precisato che gli interventi di conservazione e di valorizzazione di cui si dirà qui di seguito sono da attuarsi nel rispetto delle esigenze della tutela, con riguardo sia alle valenze storico-artistiche sia alle valenze paesaggistiche del patrimonio culturale cittadino, il Ministero e la Regione con l’adesione dell’Associazione delle Fondazioni Bancarie della Toscana, stipulano il seguente accordo:

Articolo 1 (Oggetto)

1. Con il presente accordo il Ministero e la Regione stabiliscono che gli interventi di conservazione e valorizzazione indicati di seguito costituiscono obiettivi comuni e di rilievo strategico prioritario per le rispettive politiche d’interventonel settore dei beni culturali. 2. Il Ministero, la Regione e l’Associazione delle Fondazioni Bancarie concordano sull’opportunità di procedere ad incontri periodici per uno scambio di informazioni sulle rispettive programmazioni, progettualità e priorità, al fine di favorire l’integrazione delle strategie ed il convergere degli impegni finanziari.

Articolo 2 ( Raccordo operativo in rapporto agli ambiti di intervento)

1. Il Ministero e la Regione, al fine di assicurare, nell’ambito di ciascuna struttura amministrativa, la necessaria semplificazione e tempestività della relativa attività, concordano in ordine alla opportunità di individuare e definire un apposito raccordo fra le strutture operative territoriali del Ministero da un lato e della Regione dall’altro onde assicurare l’ottimale perseguimento dei compiti direttamente derivanti dall’attuazione delle linee strategiche e degli obiettivi definiti ai successivi articoli 3 e 4.

Articolo 3 ( Linee strategiche di valorizzazione )

1. Le parti contraenti stabiliscono che l’attività di valorizzazione del patrimonio culturale oggetto del presente accordo, come individuato all’art. 5 e più ampiamente descritto nelle schede allegate, dovrà essere orientata alle seguenti linee strategiche:a) miglioramento della conservazione dei beni oggetto dell’accordo e delle aree connesse, mediante la programmazione ed il sostegno di tutti i conseguenti interventi di studio, prevenzione, manutenzione, restauro del patrimonio storico-artistico ed architettonico, nonché sostegno agli interventi di recupero, adeguamento funzionale e riqualificazione di detto patrimonio b) predisposizione di percorsi di visita e di itinerari, anche integrati, idonei ad assicurare migliori condizioni di fruizionee di valorizzazione degli istituti e luoghi della cultura oggetto del presente accordo;

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4713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

c) riconoscimento dell’Agenda 21 della Cultura, approvata a Barcellona nel 2004 – con particolare riguardo, per quanto di specifico interesse in questa sede, agli impegni di cui ai punti nn. 18, 20, 29, 38, 39, 40 e 42 ed alle raccomandazioni di cui ai punti 48, 50 e 51, di detto documento -, quale strumento di riferimento e orientativo delle azioni dirette alla valorizzazione del patrimonio oggetto del presente accordo.

Articolo 4 (Obiettivi)

1. Nell’ambito delle linee strategiche di cui all’art. 3 il Ministero e la Regione concordano di conseguire i seguenti obiettivi: a) garantire la conservazione, il recupero e la valorizzazione di tutti i beni mobili ed immobili ricompresi nel patrimonio culturale individuato ai sensi dell’articolo 5, garantendone la fruizione pubblica e sviluppandone i valori culturali; b) progettare, promuovere e realizzare percorsi turistici e itinerari di visita cittadini e regionali che assicurino al patrimonio di cui all’articolo 5 un ruolo baricentrico nella costruzione di circuiti turistici culturali territoriali e garantiscano le opportune integrazioni con i principali musei stranieri; c) realizzare strumenti innovativi di conoscenza, di documentazione e di educazione al patrimonio culturale, idonei anche a consentire ai visitatori di seguire, anche contestualmente al loro svolgimento, le attività di restauro sia del patrimonio architettonico che storico-artistico, oltre che quelle di valorizzazione dell’intero patrimonio culturale; d) promuovere ed organizzare attività formative, stipulando apposite convenzioni con le Università e le scuole di ogni ordine e grado appartenenti al sistema nazionale di istruzione, anche per l’elaborazione e l’attuazione di progetti formativi e di aggiornamento e dei connessi percorsi didattici, e per la predisposizione di materiali e sussidi, anche a carattere divulgativo, tenendo conto, a termini dell’impegno di cui al n. 39 dell’Agenda 21 della Cultura, delle eventuali particolari esigenze determinate dalla presenza di soggetti con disabilità;

e) promuovere l’adeguamento delle infrastrutture di collegamento al patrimonio di cui all’articolo 5, al fine di migliorarne l’accessibilità e le connessioni con gli altri luoghi della cultura, ferma restando la sopraordinazione delle esigenze di conservazione e tutela dei siti stessi rispetto all’eventuale ampliamento della rete infrastrutturale.

Articolo 5 (Ambiti di intervento)

1. Gli ambiti di intervento individuati dalla presente intesa sono così di seguito descritti:

1. Qualificazione dei musei che insistono sulla Piazza SS. Annunziata di Firenze. L’intervento si compone di due distinte azioni, relative la prima alla realizzazione di un nuovo allestimento museografico del Museo Archeologico Nazionale e la seconda ad un piano di recupero e valorizzazione degli ambienti monumentali dell’Istituto degli Innocenti, nonché di ridefinizione e ampliamento del percorso espositivo del Museo dell’Istituto stesso. Le attività previste, i relativi costi e tempi di realizzazione, l’indicazione dei soggetti responsabili e delle fonti di finanziamento sono indicati alle schede 1-a) e 1-b) parti integranti della presente intesa.

2) Valorizzazione del patrimonio archeologico di Cortona attraverso la funzionalizzazione dell’area archeologica del Sodo.Premesso, che con l’APQ Stato-Regione del 1999 è stato finanziato il riallestimento del museo archeologico di Cortona nonché lo scavo dell’area del Sodo, interessante aree di pertinenza, rispettivamente, del Demanio dello Stato, del Comune di Cortona, e di un soggetto non perseguente scopo di lucro, la Fondazione “Accademia Etrusca”, che ha portato alla luce strutture di straordinaria importanza; oggetto dell’intervento di cui alla presente intesa è la completa fruizione dell’area archeologica nell’ambito di un percorso di fruizione raccordato con quello del Museo. Le attività previste, i relativi costi e tempi di realizzazione, l’indicazione dei soggetti responsabili e delle fonti di finanziamento sono indicati alla scheda 2) parte integrante della presente intesa .

3) Adeguamento funzionale del Museo delle Statue Stele lunigianesi nel Castello del Piagnaro a Pontremoli. Premesso che è in corso di realizzazione un intervento per il complessivo riallestimento del Museo delle Statue Stele Lunigianesi di Pontremoli, che, per il patrimonio in esso conservato e per numero di visitatori è il principale museo della Lunigiana, oggetto dell’intervento di cui alla presente intesa è la realizzazione di un ascensore che abbatta le barriere architettoniche che oggi si frappongono alla visita del museo e del castello che lo ospita

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48 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Le attività previste, i relativi costi e tempi di realizzazione, l’indicazione dei soggetti responsabili e delle fonti di finanziamento sono indicati alla scheda 3) parte integrante della presente intesa

4) Pisa. Arsenali Medicei. Museo delle navi antiche. L’intervento si propone la documentazione e valorizzazione della straordinaria scoperta archeologica del porto urbano di Pisa, mediante il recupero del complesso monumentale degli Arsenali Medicei, ove allestire il Museo, e la creazione di un percorso espositivo integrato con la visita al cantiere delle navi antiche ed al Centro per il restauro del legno bagnato. L’intervento in questione prevede il restauro e la riqualificazione dell’intero complesso degli Arsenali Medicei, anche mediante la ricostruzione delle porzioni distrutte a seguito di eventi bellici, all’interno dei quali allestire l’intero percorso espositivo ed i relativi servizi museali, nonché la individuazione delle modalità gestionali Le attività previste, i relativi costi e tempi di realizzazione, l’indicazione dei soggetti responsabili e delle fonti di finanziamento sono indicati alla scheda 4) parte integrante della presente intesa

5) Villa Medicea di Careggi. Restauro e destinazione alla pubblica fruizione. L’intervento di restauro in questione ha ad oggetto, nel sistema delle Ville Medicee (costituito dalle dimore fatte costruire dalla famiglia Medici nel XV e XVI secolo), una delle strutture più significative dal punto di vista storico e culturale, la Villa di Careggi, di proprietà della regione Toscana. La Villa di Careggi è infatti la prima dimora fuori le mura di Firenze della famiglia Medici. La Regione intende localizzare nella villa il costituendo Centro Europeo per lo Studio del Paesaggio. Le attività previste, i relativi costi e tempi di realizzazione, l’indicazione dei soggetti responsabili e delle fonti di finanziamento sono indicati alla scheda 5) parte integrante della presente intesa

6) Valorizzazione delle testimonianze napoleoniche a Portoferraio Premesso che il Comune di Portoferraio, con il sostegno finanziario della Regione Toscana, ha proceduto al restauro ed al recupero funzionale della Caserma De Lauger, che ospita la pinacoteca “Foresiana”, del Teatro e che oggi, con il contributo della Regione Toscana, sta procedendo al completamento dell’intervento di recupero funzionale del Forte Falcone, l’intervento oggetto della presente intesa riguarda la interventi conservativi e di riallestimento museale del Museo napoleonico di Villa S. Martino e della Palazzina dei Mulini di Portoferraio, al fine di ricomporre e rendere fruibili in un contesto unitario le testimonianze della presenza napoleonica a Portoferraio, anche individuando forme di gestione integrata dei diversi istituti e luohi della cultura di proprietà dello Stato e del Comune di Portoferraio. Le attività previste, i relativi costi e tempi di realizzazione, l’indicazione dei soggetti responsabili e delle fonti di finanziamento sono indicati alla scheda 6) parte integrante della presente intesa. 2. Le Parti concordano che la realizzazione di ogni singolo ambito di intervento sia disciplinato da un accordo di programma in cui il Ministero, la Regione e la Fondazione bancaria che abbia manifestato interesse a partecipare definiscono nel dettaglio il contenuto del progetto, le modalità di intervento e gli oneri finanziari posti a carico di ciascuno.

Articolo 6 ( Durata e verifica del raggiungimento degli obiettivi )

1. Il presente accordo ha validità sino al ____________e potrà essere modificato o integrato con atto scritto delle parti, a seguito di verifiche periodiche a cadenza annuale sul raggiungimento dei risultati prefigurati in rapporto agli ambiti di intervento di cui all’articolo 5, effettuate sulla base dei risultati conseguiti.

Articolo 7 (Impegni dei sottoscrittori)

1. Nell’adempimento del presente accordo i sottoscrittori si impegnano a: a) attuare i contenuti dell’accordo secondo il principio di leale collaborazione utilizzando a tal fine forme di

immediata comunicazione e di stretto coordinamento, con il ricorso in particolare a strumenti di semplificazione amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo;

b) procedere periodicamente alla verifica dell’accordo e, se necessario, ad adottare d’intesa gli eventuali aggiornamenti, anche con riguardo all’inserimento di ulteriori interventi rispetto a quelli indicati all’articolo 5;

c) realizzare gli obiettivi del presente accordo anche favorendo il coinvolgimento dei soggetti pubblici o privati la cui azione sia rilevante per il loro perseguimento.

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4913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

2. Le parti, entro il ………… di ogni anno effettuano una verifica congiunta sullo stato di attuazione degli interventi di cui all’articolo 5 e concordano il riparto della spesa per l’anno successivo, sempre secondo criteri di tendenziale parità.

Articolo 8 (Standard per l’attività)

1. Il Ministero e la Regione dovranno garantire: a) l’adeguatezza delle condizioni di assetto e sistemazione del patrimonio oggetto del presente accordo, sia rispetto

alle esigenze di conservazione e sicurezza, sia rispetto agli obiettivi di valorizzazione e di fruizione; b) la conformità delle attività di fruizione e valorizzazione del patrimonio in oggetto agli standard di qualità previsti

dal D.M. 22.05.2001, recante “Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei” e successive modifiche e integrazioni, in relazione anche al disposto dell’articolo. 29 e dell’articolo 114 del Codice.

Articolo 9 ( Revisione dell’accordo )

1. Qualora si verifichino sopravvenienze di fatto o di diritto di significativo rilievo le parti contraenti possono richiedere la revisione del presente accordo. L’ente destinatario della proposta di revisione è tenuto ad esaminare la proposta medesima e a motivare specificamente le proprie deduzioni al riguardo. Ministero per i beni e le attività culturali

Il MinistroSandro Bondi

_______________________________________________________

Regione Toscana Il Presidente

Claudio Martini

Associazione delle Fondazioni bancarie della Toscana ____________________________________________________________

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5713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

1) di sostenere le iniziative di prevenzione e tutela della salute mentale negli ambiti di attenzione indicati in narrativa destinando alla loro attuazione la somma complessiva di Euro 150.000,00 da reperire sul capitolo 26058 del Bilancio regionale 2009 che presenta la necessaria disponibilità;

2) di prenotare la somma di Euro 150.000,00 sul citato capitolo che presenta la necessaria disponibilità;

3) di dare mandato alla Direzione Generale del Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà, Settore “Governo socio-sanitario” di adottare tutti gli atti necessari per dare attuazione alla presente deliberazione.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. F) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1258

Indirizzi per la realizzazione di azioni di pro-mozione, sostegno e coordinamento degli interventi di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi derivanti dall’uso di sostanze alcoliche.

LA GIUNTA REGIONALE

Atteso che il quadro epidemiologico illustrato nel documento allegato A) al presente provvedimento relativo ai consumi di bevande alcoliche e all’incidenza degli stessi sulla salute della popolazione, rende necessaria un’azione incisiva per riorientare le scelte strategiche adottate negli ultimi anni dalla Regione Toscana sul fronte della prevenzione dei problemi alcolcorrelati, a partire dall’Azione programmata “Organizzazione dei servizi alcologici” approvata dal Consiglio regionale toscano con deliberazione 15 settembre 1998, n. 281;

Visto il Piano Sanitario Regionale 2005-2007 approvato dal Consiglio regionale toscano con propria deliberazione n. 22 del 16 febbraio 2005, che nella parte dedicata ai progetti speciali di interesse regionale e alla prevenzione e cura delle condotte di abuso e delle dipendenze, prevede uno sviluppo delle azioni finalizzate alla promozione dell’empowerment della popolazione attraverso interventi tesi a ridurre l’uso eccessivo di alcool, in particolare nelle fasce di età adolescenziali e giovanili, e la prevalenza di forti bevitori;

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1257

DGR 700 del 3 agosto 2009. Incremento risorse per il sostegno alle iniziative di prevenzione e tutela della salute mentale.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il Piano Sanitario 2008-2010 approvato con deliberazione del Consiglio Regionale del 16 luglio 2008 n. 53 che conferma le strategie per la tutela della salute mentale, contenute nei precedenti piani sanitari;

Richiamata la propria deliberazione n. 700 del 3 agosto 2009 avente per oggetto “Sostegno iniziative di interesse regionale finalizzate alla promozione e tutela della salute mentale”;

Preso atto che con la suddetta deliberazione la Giunta regionale intende sostenere le iniziative e le azioni di interesse regionale nel settore della salute mentale poste in essere dalle Aziende sanitarie, cosi come disposto dal sopra citato P.S.R. 2008-2010;

Considerato che nel corso dell’anno 2009 si sono rese disponibili ulteriori risorse, pari a Euro 150.000,00, da destinare alla salute mentale;

Ritenuto di stabilire che tali risorse andranno destinate agli interventi a tutela della salute mentale e in particolare nei seguenti ambiti di attenzione:

- individuazione precoce del disturbo autistico e percorsi di presa in carico e assistenza,

- percorsi assistenziali per i minori con disturbi psichici;

Ritenuto di prenotare a tal fine la somma di Euro 150.000,00 disponibile sul capitolo 26058 del bilancio regionale 2009;

Ritenuto altresì opportuno incaricare la Direzione Generale del Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà, Settore “Governo socio-sanitario” di adottare tutti gli atti necessari per dare attuazione alla presente deliberazione;

Vista la legge regionale 24 dicembre 2008 n. 70,

“Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale 2009/2011;

Vista la deliberazione della Giunta regionale 29 dicembre 2008 n. 1162, con la quale è stato approvato il bilancio gestionale 2009 e il pluriennale 2009/2011;

A voti unanimi

DELIBERA

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58 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

del nuovo assetto organizzativo dei servizi sanitari e socio sanitari regionali;

- costituire un primo momento di coordinamento e confronto sui percorsi da attivare per sviluppare le indicazioni contenute negli atti di programmazione sanitaria e sociale sopra citati;

- realizzare efficaci azioni di prevenzione che prevedano il pieno e attivo coinvolgimento delle comunità locali e di tutti i soggetti, istituzionali e non, coinvolti a qualsiasi titolo sulle problematiche alcologiche;

Tenuto conto delle indicazioni emerse da tale confronto, meglio specificate nell’allegato A) al presente provvedimento denominato “Indirizzi per la realizzazione di azioni di promozione, sostegno e coordinamento degli interventi di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi derivanti dall’uso di sostanze alcoliche” per formarne parte integrante e costitutiva, che costituiscono indirizzi per il sistema socio-sanitario e sociale regionale in quanto congrue con le finalità della programmazione sanitaria, socio-sanitaria e sociale della Regione Toscana;

Accertato che l’Associazione Regionale dei Club degli Alcolisti in Trattamento opera da anni in stretta collaborazione e integrazione con i servizi pubblici (equipe alcologiche) e gli Enti locali per interventi e azioni di sensibilizzazione, informazione, prevenzione alla popolazione generale sui rischi relativi all’uso e all’abuso di sostanze alcoliche e al mantenimento dello stato di sobrietà da sostanze alcoliche delle persone con problemi alcolcorrelati attraverso 187 Club Alcolisti in Trattamento ubicati capillarmente su tutto il territorio regionale;

Atteso altresì che nel territorio di competenza dell’Azienda USL 10 di Firenze si rileva una maggior diffusione di comportamenti a rischio dovuti all’uso e abuso di sostanze alcoliche, legati sia al numero della popolazione assistita che alla conseguente complessità organizzativa dei servizi dedicati;

Ravvisata pertanto la necessità di promuovere e sostenere sia i Servizi pubblici (Equipe Alcologiche) che l’Associazione Regionale Club degli Alcolisti in Trattamento per le attività di sensibilizzazione, informazione, prevenzione, cura e riduzione dei rischi dovuti all’uso e all’abuso di sostanze alcoliche, destinando a tal fine la somma complessiva di Euro 370.000,00 per la realizzazione di azioni di sensibilizzazione, informazione, prevenzione, cura e riduzione dei rischi dovuti all’uso e all’abuso di sostanze alcoliche secondo i contenuti previsti dall’allegato A) al presente atto denominato “Indirizzi per la realizzazione di azioni di promozione, sostegno e coordinamento degli interventi di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi derivanti dall’uso di sostanze alcoliche” così ripartita:

Visto il Piano Integrato Sociale Regionale 2007-2010, approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 113 del 31 0ttobre 2007, che al punto 7.12. “La prevenzione e cura delle condotte di abuso e delle dipendenze” prevede:

- il rafforzamento della rete dei servizi pubblici (equipe alcologiche) e l’integrazione con il privato sociale;

- la promozione di campagne di informazione e di sensibilizzazione mirate in particolare alla popolazione giovanile attraverso il coinvolgimento diretto dei giovani, della scuola, delle famiglie, degli Enti Locali, dei servizi pubblici e del privato sociale per le dipendenze, dell’associazionismo e del volontariato, da realizzarsi all’interno delle scuole, nei luoghi del loisir giovanile, nelle discoteche, negli ambienti sportivi e ricreativi;

- la valorizzazione dei gruppi del volontariato e dell’auto-aiuto quali l’Associazione Regionale dei Club degli Alcolisti in Trattamento, rafforzandone l’integrazione con la rete dei servizi pubblici;

Visto il Piano Sanitario Regionale 2008-2010 approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 53 del 16 luglio 2008, che al punto 5.6.2.2 “ Dipendenze” - parte “Alcol” - impegna, tra l’altro, la Giunta regionale a rivedere l’Azione Programmata “Organizzazione dei servizi alcologici”, approvata con deliberazione del Consiglio regionale n. 281/1998, secondo le seguenti direttrici:

- effettiva costituzione, all’interno dei Dipartimenti per le Dipendenze, delle Equipe Alcologiche, rafforzandone la visibilità e l’integrazione nei rispettivi territori e con gli Enti pubblici e del privato sociale;

- riconoscimento dell’attività svolta dall’asso-ciazionismo e il terzo settore, quali l’Associazione Re-gionale Club Alcolisti in Trattamento;

- iniziative volte a ridurre il consumo di bevande alcoliche nelle fasce di popolazione a maggior rischio quali adolescenti, anziani, donne in gravidanza etc.;

Rilevato che, su mandato dell’Assessorato al Diritto alla Salute e dell’Assessorato alle Politiche Sociali, è stata avviato un primo momento di confronto con i soggetti del privato sociale e i servizi pubblici direttamente coinvolti nelle problematiche alcologiche, al fine di:

- verificare l’applicazione, a livello aziendale, delle disposizioni contenute nell’Azione Programmata: “Organizzazione dei servizi alcologici” di cui alla deliberazione del Consiglio regionale n. 281/1998;

- avviare una riflessione sull’efficacia delle azioni realizzate nel corso degli ultimi sei anni, sia a livello regionale che territoriale, per la prevenzione dei rischi derivanti dall’uso e abuso di bevande alcoliche, anche alla luce del mutato assetto istituzionale, delle disposizioni contenute nella legge 30 marzo 2001, n. 125 “Legge quadro in materia di alcol e di problemi alcolcorrelati”,

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5913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

rischi per la salute dovuti dall’uso e abuso di sostanze alcoliche, svolte dall’Associazione Regionale Club Alcolisti in Trattamento, da imputarsi sul Cap. 26149 “Interventi in ambito alcologico - Trasferimenti ad altri soggetti” del Bilancio 2009;

3. di destinare la somma di Euro 320.000,00 (di cui Euro 45.000,00 in favore dell’Azienda USL 10 di Firenze e Euro 25.000,00 a ciascuna delle altre Aziende USL toscane) da imputarsi sul Cap. 26148 “Interventi in ambito alcologico - Trasferimenti ad Enti Pubblici” del Bilancio 2009, per il rafforzamento delle attività svolte dalle equipe alcologiche e per la realizzazione di azioni di sensibilizzazione, informazione, prevenzione, cura e riduzione dei rischi dovuti all’uso e all’abuso di sostanze alcoliche secondo i contenuti previsti dall’allegato A) al presente atto;

4. di dare mandato alla Direzione Generale del Diritto alla Salute e delle Politiche di Solidarietà di provvedere agli atti necessari per una piena ed efficace realizzazione di quanto sopra specificato.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5, comma 1, lettera f, della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

- Euro 50.000,00 in favore dell’Associazione Regionale Club Alcolisti in Trattamento da imputarsi sul Cap. 26149 “Interventi in ambito alcologico - Trasferimenti ad altri soggetti” del Bilancio 2009;

- Euro 320.000,00 (di cui Euro 45.000,00 in favore dell’Azienda USL 10 di Firenze e Euro 25.000,00 a ciascuna delle altre Aziende USL toscane) da imputarsi sul Cap. 26148 “Interventi in ambito alcologico - Trasferimenti ad Enti Pubblici” del Bilancio 2009;

Vista la L.R. 70/2008 che approva il bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 e il Bilancio pluriennale 2009/2011;

Vista la delibera della Giunta regionale n. 1162/2008, che approva il Bilancio gestionale 2009 e il Bilancio pluriennale 2009/2011;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di approvare il documento allegato A) al presente provvedimento denominato “Indirizzi per la realizzazione di azioni di promozione, sostegno e coordinamento degli interventi di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi derivanti dall’uso di sostanze alcoliche”, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, quali indirizzi per il sistema socio-sanitario e sociale regionale;

2. di destinare la somma di Euro 50.000,00 per il sostegno alle attività di sensibilizzazione, prevenzione, formazione e promozione della salute in relazione ai

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60 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Allegato A)

Indirizzi per la realizzazione di azioni di promozione, sostegno e coordinamento degli interventi di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi derivanti dall’uso di sostanze alcoliche.

CONTESTO E DIMENSIONI DEL PROBLEMA

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che due miliardi di persone nel mondo consumino bevande alcoliche e che siano circa 76 milioni le persone con una patologia alcol-correlata. Il consumo eccessivo di alcol ha conseguenze sia sociali che sulla salute. Esiste una relazione causale tra il consumo di alcol e più di circa 60 malattie e traumi. L’alcol causa circa 1.800.000 decessi ogni anno (il 3,3% di tutti i decessi) ed una perdita di 58,3 milioni di DALYs (Disability- Ajusted Life Years)1. Fin dal I° Piano di Azione Europeo per l’alcol il nostro Paese ha aderito alle azioni promosse dall’OMS con strategie di settore che hanno anche consentito di raggiungere importanti risultati, quali la riduzione del 25% del consumo annuo di alcol puro pro-capite (target OMS) ed il contestuale decremento della mortalità per cirrosi epatica. Nel nostro Paese il consumo di alcol rappresenta una radicata tradizione culturale e la sua moderata assunzione, in particolare di vino, è consuetudine alimentare molto diffusa. La regione Toscana è tradizionalmente tra i leader mondiali per la produzione di vini, soprattutto di elevata qualità ed in ambito agronomico, il vino costituisce la voce principale dell’export toscano. Il paesaggio delle colline vitivinicole toscane è ormai simbolo indiscusso della nostra regione. Intorno al vino ed alle modalità tradizionali del suo consumo si sono sviluppati settori della società di rilevante interesse economico e culturale (agriturismo, turismo eno-gastronomico ed iniziative connesse, feste e sagre paesane, Centri di benessere, eventi e spettacoli culturali, ecc…) Nonostante l’incremento del consumo pro capite di birra e la riduzione di quello del vino negli ultimi quaranta anni, questo rappresenta ancora l’80% della dieta alcolica giornaliera dei toscani. L’alcol continua così, nella nostra regione, ad essere ancora sinonimo di vino. D’altra parte in Italia come in Toscana sono tuttora elevate le ripercussioni sanitarie e sociali correlate ai consumi di alcol e il sistema sanitario sostiene tutt’oggi costi elevatissimi per l’assistenza erogata, a livello sia ospedaliero che territoriale, per i danni alcol-correlati. Ai costi sanitari si sommano quelli sociali che, anche in termini economici, si pagano in produttività perduta oltre che con la riduzione della qualità (e degli anni) di vita, la sofferenza delle persone e delle famiglie, l’aumento del disadattamento e della violenza. Relativamente agli stili di consumo in Toscana, come del resto anche in Italia, sembrano ormai convivere due modelli di consumo di alcol: uno giovanile ricreazionale, omologato ai comportamenti dei coetanei nord europei, e l’altro dell’adulto, ancorato invece agli stili tradizionali. Si è assistito quindi negli ultimi 20 anni ad un progressivo passaggio dal consumo di vino (o di bevande a bassa gradazione alcolica) ai pasti all’uso di bevande ad alto tasso alcolico, spesso in grandi quantità, fuori dai pasti e in occasioni ricreazionali.Dai dati forniti dall’ISTAT (Indagine Multiscopo sulle Famiglie – Aspetti della vita Quotidiana) si ricavano molte delle informazioni utili su quante persone in Italia e nelle diverse regioni consumano bevande alcoliche.Nel 2007 in Italia (L’uso e l’abuso di alcol in Italia Anno 2007 – ISTAT www.istat.it) il 68,2% delle persone con più di 11 anni (circa 36 milioni) ha dichiarato di aver consumato almeno una volta, negli ultimi 12 mesi, una o più bevande alcoliche (disaggregando per genere, i maschi raggiungono l’81,0% e le femmine il 56,3%). In particolare in Toscana nel 2007 il 70,7% ha consumato bevande alcoliche negli ultimi 12 mesi mentre il 35,2% ha consumato alcol tutti i giorni (risultando, rispetto alle altre regioni italiane, seconda solo alle Marche).

1 World health Organization. World Health Report 2002. Geneva 2002

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Prendendo in analisi le quantità consumate per genere e classe d’età, in Toscana la quota di popolazione che può essere considerata a rischio secondo le raccomandazioni OMS, ovvero quella parte di popolazione che con il suo consumo rischia di sviluppare una patologia o di compromettere le proprie relazioni sociali, è più alta di quella italiana (11,6 % vs 8,5%) (elaborazioni ARS su dati ISTAT – Anno 2007)2. In Toscana, nella fascia di età 14-19 anni, la proporzione di bevitori a rischio risulta essere dell’ 1,4%. Questa proporzione tende ad aumentare al crescere dell’età, fino ad arrivare a circa il 19% tra i 50 ed i 60 anni.Sebbene nel periodo considerato 1998 – 2007 si registri una piccola riduzione dell’andamento delle prevalenze in Toscana sia a livello di popolazione generale (- 4,2%) che nelle popolazioni giovanili (-12,7% nella fascia 14-19 anni, - 3,2% nella fascia 20-29 anni)3, è preoccupante la modalità con le quali la popolazione giovanile tende a consumare. Il modello nordico di consumo, difatti, si affranca da quello mediterraneo caratterizzandosi per consumi eccedentari concentrati in poche occasioni. Lo studio Edit4 condotto da Ars sui giovani studenti toscani tra i 15 ed i 19 anni ( N= 5.215) ha mostrato come quasi il 50% del campione intervistato, senza sostanziali differenze di genere, abbia avuto almeno un episodio di ubriacatura nell’ultimo anno, con punte fino al 70% per i 18-19 enni. Nello stesso campione si è mostrato che i ragazzi che hanno avuto episodi di binge drinking (5 o più unità alcoliche consumate in una sola occasione) hanno una probabilità quasi 3 volte superiore di incorrere in un incidente stradale con conseguenze gravi rispetto ai non bevitori e 2,5 volte superiori rispetto ai bevitori non binge5. Questo fenomeno attraversa in egual modo il genere maschile come quello femminile. Su questa fascia d’età si devono quindi concentrare in particolar modo politiche di prevenzione e di dissuasione del consumo di alcol soprattutto quando la popolazione giovanile ( e non) si pone alla guida di un mezzo.

Per quanto riguarda le conseguenze sanitarie del consumo di alcol nell’anno 2008 in Toscana, il numero delle diagnosi ospedaliere per patologie totalmente alcol-attribuibili, considerando sia la causa principale che quelle secondarie delle Schede di Dimissione Ospedaliera, è stato di 1.941 a fronte di 840 ricoverati (rapporto Maschi/Femmine 1:2,2). Il trend dei ricoveri è in netto e costante riduzione dal 1996 (-300%). Chiaramente questo dato è sottostimato in quanto non sono state considerate le diagnosi parzialmente alcol attribuibili. Le fasce d’età più colpite sono quelle tra i 35 ed i 50 anni, mentre non si assiste ad un aumento dei ricoveri nelle età giovanili. In Italia, una recente stima indica in 24.061 il numero dei decessi per cause alcol-correlate tra i soggetti di età superiore a 20 anni, 17.215 nelle femmine e 6.846 nei maschi; secondo tale stima, la mortalità alcol-correlata rappresenta nel nostro Paese il 6,2% del totale dei decessi negli uomini e il 2,4%6 di quelli nelle donne. In Toscana, risulta che nel periodo 1988-2005 circa 16.000 decessi siano alcol attribuibili rappresentando circa il 2.3% di tutti i decessi7 . Un ulteriore indicatore del danno indiretto del consumo di bevande alcoliche è la morte per incidente stradale: infatti si stima (ONAT, Osservatorio Nazionale “Ambiente e Traumi”) che una percentuale che si aggira intorno al 30% delle morti a seguito di incidenti siano dovuti all’uso di alcol dei conducenti dei mezzi. In particolare questo fenomeno coinvolge soprattutto i giovani: infatti più di un decesso su tre coinvolge i soggetti con meno di 30 anni, diventando l’incidente stradale la prima causa di morte tra i maschi con meno di 40 anni.

2 Elaborazioni Ars su dati Istat 3 Elaborazioni Ars su dati Istat 4 Voller et al. Il fascino del rischio tra i giovani toscani. Stili di vita e comportamenti alla guida. Quaderno 41 Ars 2008. Firenze5 Voller et al. Ibidem 6 Presentazione in occasione dell’Alcohol Prevention Day, Roma, 12 aprile 2007, di Jurgen Rehem, Centre for Addiction and Mental Health, Toronto, Canada University of Toronto. 7 Il profilo di Salute della Toscana - Relazione Sanitaria Regionale 2003-2005, Agenzia Regionale di Sanità della Toscana

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E’ proprio sul fronte delle conseguenze dell’abuso dell’alcol, che l’infortunistica stradale detiene il triste primato intermini di invalidità. Secondo il flusso Istat in Toscana nel 20078 sono avvenuti 20.209 incidenti (+ 23,3% rispetto al 1991), che hanno provocato 27.665 feriti (+ 23% rispetto al 1991) e 322 morti (- 34,8% rispetto al 1991). Negli ultimi 15 anni in Toscana, come dimostrato anche dai rapporti di Mortalità e di Lesività si è assistito quindi ad un progressivo aumento degli incidenti ma ad una forte (soprattutto nell’ultimo quinquennio) diminuzione delle conseguenze più gravi. Nelle notti tra venerdì e sabato, circostanze in cui si rileva da letteratura una più forte correlazione tra incidente e abuso di sostanze (alcol incluso), nel solo anno 2007 sono stati rilevati dall’ISTAT, in Toscana, 1.026 incidenti stradali che hanno provocato 33 morti e 1.642 feriti, con un altissimo rapporto di mortalità e di lesività. Purtroppo il flusso Istat non permette di fare grandi considerazioni sull’attribuibilità ad alcol e droghe: nel 2007 la rilevazione riporta solo il 3,3% degli incidenti occorsi attribuibili al consumo di tutte le sostanze.

Infine, l’ultimo aspetto, ma non per questo meno importante, su cui si può concentrare l’attenzione è l’utenza afferente ai servizi alcologici territoriali. In Italia nel 2006 sono stati presi in carico 61.656 soggetti alcol dipendenti, in aumento del 9,6% rispetto ai 56.234 dell’anno precedente. Il 31,7% dell’utenza complessiva è costituito da utenti nuovi, mentre il rimanente 68,3% da soggetti già in carico dagli anni precedenti o rientrati nel corso dell’anno dopo aver sospeso un trattamento precedente. Gli uomini rappresentano il 78,4% dell’utenza totale (rapporto M/F: 3,6). I dati dalla seconda metà degli anni ’90 indicano una tendenza all’aumento della frequenza della classe di età giovanile (<20 anni) nei nuovi utenti. Nel periodo 1996-2005, inoltre, si è registrato un progressivo incremento nella percentuale di nuovi utenti tra i 20 e i 29 anni, passati dal 10% al 15,7%; il dato del 2006, pari al 13,5%, risulta in flessione rispetto all’anno precedente9.In Toscana nel 2007 sono stati presi in carico 4.428 unità di cui il 27% nuovi e il 73% già in carico, il 72% maschi e il 28% femmine. Confrontando questi dati con quelli relativi agli anni precedenti (dal 1997 al 2007), si può notare che si è verificato un aumento costante (che oscilla dal 5% al 10%) dell’utenza totale10.

I principi guida

a) Prevenire i rischi per la salute individuale e collettiva derivanti dall’uso e abuso di sostanze alcoliche.

b) Ridurre il consumo di alcol, in particolare tra le fasce di popolazioni maggiormente a rischio (minori, giovani, donne, anziani, lavoratori addetti a mansioni a rischio).

c) Ridurre gli incidenti stradali causati dall’uso e abuso di alcol; d) Fornire una risposta assistenziale organizzata e qualificata su tutto il territorio regionale con

il coinvolgimento del privato sociale, dell’associazionismo e dei gruppi di mutuo-auto-aiuto.

Gli obiettivi generali: 1. sviluppare nella popolazione generale e nei gruppi più vulnerabili (giovani, donne, anziani)

una maggiore conoscenza e consapevolezza del danno provocato dall’alcol sulla salute e sul benessere individuale, familiare e sociale;

2. ridurre gli incidenti stradali alcolcorrelati;

8 Voller et all, Infortunistica stradale In Toscana, L’analisi del flusso Istat 1991-2007. Quaderno Ars 43 2009 in press9 Relazione del Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali al Parlamento sugli interventi realizzati ai sensi della legge 30.3.2001 N. 125 “Legge quadro in materia di alcol e problemi alcolcorrelati” – Anni 2006-2007. 10 Dati forniti dal Settore Integrazione Socio Sanitaria e Non Autosufficienza – Direzione Generale Diritto Alla Salute e Politiche di Solidarieta' Regione Toscana

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3. ridurre i rischi di problemi alcol correlati che possono verificarsi in una serie di contesti quali la casa, il luogo di lavoro, la comunità locale o nei luoghi di aggregazione giovanile (discoteche, pub, concerti, festival, ambienti sportivi);

4. ridurre l’impatto del danno alcol correlato in casi come incidenti, violenze, abusi su minori e crisi familiari;

5. aggiornare e qualificare la rete dei servizi pubblici coinvolta nelle problematiche alcolcorrelate al fine di fornire trattamenti accessibili ed efficaci per le persone che consumano alcol in modo rischioso o pericoloso, per quelle con alcoldipendenza e per le loro famiglie;

6. esercitare una maggiore protezione dalle pressioni a bere rivolte ai bambini, ai giovani e a coloro che scelgono di non bere.

7. sostenere e valorizzare le organizzazioni di volontariato e di auto-mutuo-aiuto che promuovono iniziative finalizzate alla prevenzione o alla riduzione del rischio e delle patologie alcol correlate e che operano in sinergia e collaborazione con i servizi pubblici.

Azioni Strategiche Le recenti acquisizioni di iniziative socio-sanitarie e di misure rivolte alla riduzione del danno e del rischio alcol-correlato a livello di popolazione generale consentono di poter delineare una lista di interventi a valenza regionale dai quali poter selezionare quelli più idonei alle differenti realtà locali.

Le azioni strategiche di rilevanza regionale, da realizzarsi su iniziativa delle competenti strutture organizzative della Giunta regionale, sono le seguenti:

a) vietare la somministrazione e la vendita di bevande alcoliche in tutti i presidi sanitari e socio-sanitari del servizio sanitario toscano e in tutti gli esercizi commerciali posti all’interno di sedi adibite a uffici e aziende di competenza regionale;

b) dare attuazione a quanto stabilito nell’atto di intesa Stato-Regioni del 16 marzo 2006 sulle attività lavorative che comportano un alto rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l’incolumità e la salute dei terzi, ai fini del divieto di assunzione e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche ai sensi dell’art. 15 della legge 125/2001;

c) promuovere accordi con ANCI, UNCEM, UPI, Organi periferici dello stato, Direzione Scolastica Regionale, Università, organizzazioni del volontariato, Misericordie etc. al fine di vietare la somministrazione e la vendita di bevande alcoliche nelle sedi e negli uffici di loro competenza;

d) promuovere accordi con ANCI e UNCEM per favorire in modo omogeneo sul territorio regionale le misure di contrasto adottate dai comuni e tese al favorire il divieto di somministrazione e vendita ai minori di 16 anni quali il potenziamento delle azioni di controllo del rispetto delle norme che vietano la somministrazione di bevande alcoliche ai minori di 16 anni, che prevedano sanzioni amministrative e pecuniarie per gli esercizi commerciali trasgressori e per i genitori o esercenti la patria potestà affiancando a tali misure anche interventi educativi sia per i minori (attività socialmente utile tipo esperienze guidate presso equipe alcologiche, associazioni di volontariato, Informagiovani etc.) che per i genitori (corsi di sensibilizzazione rispetto all’impatto ed alla gravità dei problemi e delle patologie alcolcorrelate al consumo di alcol);

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e) promuovere accordi con la rete della grande distribuzione (Coop, Conad, Esselunga etc.) e con le associazioni di categoria (Confesecenti, Confcommercio, Associazione degli Industriali etc.) per favorire il divieto di vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni e che prevedano anche misure organizzative interne a per dividere le bevande alcoliche da quelle analcoliche e che prevedano l’esposizione di idonei cartelli che evidenzino sia i rischi dovuti all’uso e abuso di alcol che i contenuti alcolici delle bevande destinate ai minori quali quelle denominate alcol pop;

f) realizzare campagne informative e di prevenzione sui rischi derivanti dall’uso e abuso di bevande alcoliche che prevedano il coinvolgimento di testimonial prestigiosi del mondo dello spettacolo e dello sport;

g) promuovere accordi con i gestori delle discoteche affinché si realizzi una rete di “discoteche che promuovono salute”;

h) promuovere interventi di formazione e sensibilizzazione sui rischi per la salute derivanti da uso e abuso di alcol rivolti al personale degli esercizi commerciali, bar, disco bar, pub, discoteche, associazioni di volontariato;

i) sostenere e garantire specifici programmi multidisciplinari e multiprofessionali di formazione universitaria e post-universitaria nell’ambito delle attività della Facoltà di Medicina, Psicologia, Scienze della formazione e Sociologia, in applicazione dell’articolo 5 legge 125/2001;

j) adottare misure che diano visibilità alle associazioni di categoria e agli esercizi commerciali che aderiscono alle iniziative di prevenzione regionali;

k) sostenere iniziative di prevenzione finalizzate alla promozione della salute nei luoghi del divertimento giovanile, quali il progetto “Divertimento Sicuro”;

l) costruire e implementare un sistema informativo (cartella informatizzata) per le persone in cura presso i servizi pubblici e del privato sociale omogenea a livello regionale e in sintonia con il livello nazionale ed in grado di approfondire la conoscenza della diffusione dell’alcol e dei problemi alcolcorrelati per orientare le scelte programmatiche ai bisogni ed alla loro continua evoluzione;

m) realizzare un protocollo operativo per gli accertamenti richiesti dagli organi di polizia stradale ai sensi dell’art 186, comma 5, del dlgs 30.4.1992 n. 285 e successive modificazioni;

Le azioni strategiche di livello regionale hanno lo scopo di fornire un riferimento per:

(a) identificare efficaci misure di contrasto nei confronti dei problemi alcol correlati;

(b) garantire la disponibilità e la diffusione di una informazione sulla salute attraverso i sistemi di monitoraggio e valutazione sull’alcol in grado di rappresentare una fonte coerente di dati utili per le attività di programmazione;

(c) dare sostegno alle varie realtà toscane per lo sviluppo di efficaci politiche sull’alcol, utilizzando i propri mezzi scientifici e di ricerca;

(d) fornire strumenti e linee guida basati sull’evidenza scientifica per declinare le politiche sull’alcol in azioni;

Le azioni strategiche regionali si prestano a rappresentare un quadro completo di riferimento, accompagnato da una serie di azioni specifiche da realizzarsi soprattutto a livello locale, che hanno già dimostrato efficacia.

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L’adozione di programmi scolastici ed educativi rivolti allo sviluppo delle capacità dei giovani di confrontarsi criticamente e non passivamente con le modalità del bere, l’adozione di misure specifiche per alcuni contesti sociali a potenziale “alto rischio” (pub, discoteche, eventi sportivi e musicali) o rivolte a fronteggiare condizioni specifiche quali alcol e guida, alcol e lavoro, alcol e gravidanza, iniziative relative alla disponibilità delle bevande alcoliche (livello di età minima legale, controllo dell’età per la distribuzione ed il consumo delle bevande alcoliche) rappresentano alcune delle esperienze più collaudate per ridurre il rischio ed il danno alcol-correlato. Le azioni di seguito elencate, richiamano la necessità di operare in modo sinergico, intersettoriale e interistituzionale e di considerare le differenze di genere e di età delle popolazioni target nonché delle diverse culture e condizioni sociali, legali ed economiche di ciascuna realtà. In tal senso va considerata la natura dei problemi alcol correlati da affrontare e determinare quali delle possibili azioni indicate sono le più applicabili ed efficaci nelle varie circostanze, concorrendo al miglioramento dello stato di salute dei cittadini residenti nel territorio regionale.

Azioni specifiche di carattere locale da realizzarsi a cura delle Aziende USL e delle Società della Salute:

a) “Sviluppare nella popolazione una maggiore conoscenza e consapevolezza del danno provocato dall’alcol sulla salute e sul benessere individuale, familiare e sociale” 1. sostenere i programmi di comunità mirati alla riduzione dei consumi nella popolazione

regionale e al cambiamento della cultura nei confronti del consumo di bevande alcoliche;

2. sostenere le iniziative di informazione e sensibilizzazione sui rischi alcolcorrelati in occasione del “Mese di Prevenzione Alcologica”I

3. fornire informazioni sul danno che l’alcol può causare alla salute e al benessere degli individui, delle famiglie e delle comunità attraverso l’educazione pubblica o i mass media;

4. promuovere e sostenere progetti di prevenzione nelle scuole, fin dalla scuola materna, rivolti in particolare alla componente adulta (genitori ed insegnanti) oltre che agli studenti;

5. attuare programmi di informazione sulla necessità di astensione dal consumo di bevande alcoliche nelle donne in gravidanza.

6. attuare programmi di informazione sulla necessità di astensione dal consumo di bevande alcoliche in presenza di patologie e/o terapie farmacologiche che contrindicano l’assunzione di alcol.

b) “Alcol, Guida e Sicurezza stradale”

1. Sostenere e potenziare le misure di prevenzione degli incidenti stradali in tema di alcol e guida prevedendo anche politiche di sostegno al trasporto pubblico in determinati orari e luoghi di divertimento particolarmente frequentati dai giovani;

2. dare attuazione alle “Linee di indirizzo alle Commissioni Mediche Locali e alle Aziende USL toscane per la valutazione dell’idoneità alla guida per violazione dell’art. 186 del Nuovo Codice della Strada” approvate con deliberazione di Giunta regionale n. 624/2007 così come modificata dalla deliberazione di Giunta regionale n. 89/ 2008.

3. favorire l’aumento dei controlli alcolimetrici operati dalla polizia stradale e municipale e promuovere una diffusione del test dell’alcolemia su base casuale, in tutte le fasce orarie anche diurne;

5. promuovere e favorire interventi informativi ed educativi sui rischi derivanti dall’uso e abuso di bevande alcoliche all’interno dei corsi per il rilascio alle abilitazioni di guida di motoveicoli e autoveicoli;

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6. promuovere iniziative specifiche orientate alla riduzione del rischio di incidenti attraverso misure finalizzate all’astensione dall’uso di bevande alcoliche da parte del guidatore;

7. promozione di accordi con le associazioni di categoria per favorire la vendita di bevande analcoliche nei locali di divertimento giovanile anche attraverso l’abolizione dei biglietti di ingresso che comprendono la consumazione alcolica.

8. favorire la promozione di bevande analcoliche (a costo zero o a costo limitato) nei luoghi di aggregazione giovanile quali feste, manifestazioni sportive, musicali etc.

9. favorire la formazione del personale degli esercizi commerciali, bar, discoteche etc., che vendono e somministrano bevande alcoliche.

c)c) “Ridurre il rischio di problemi alcolcorrelati sui luoghi di lavoro, in ambito penitenziario e nei contesti di aggregazione giovanile

1. promuovere nei luoghi di lavoro una politica di prevenzione alcologica attraverso l’informazione, la formazione, la promozione della salute, la tempestiva identificazione dei soggetti a rischio e la possibilità di intraprendere trattamenti idonei nel pieno rispetto delle norme di tutela dei diritti dei lavoratori;

2. promuovere interventi di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi alcolcorrelati in ambito ospedaliero ed in ambito Penitenziario;

re e comportamenti di sobrietà ei contesti di aggregazione e c) “Disponibilità e promozione di prodotti alcolici”

1. limitare le pressioni esercitate sui giovani per incitarli al consumo (le promozioni, le distribuzioni gratuite, la pubblicità, le sponsorizzazioni e l'offerta di alcol), con particolare attenzione alle grandi manifestazioni;

2. adottare misure atte a ridurre il consumo di bevande alcoliche attraverso la vendita a prezzi promozionali delle bevande analcoliche;

3. sostenere le azioni contro la vendita illegale di bevande alcoliche;

d) “Aggiornare e qualificare la rete dei servizi pubblici coinvolta nelle problematiche alcolcorrelate per l’erogazione di trattamenti accessibili ed efficaci per i soggetti con consumi a rischio o dannosi e per gli alcoldipendenti”

1. costruire un sistema di trattamento globale basato sulla valutazione dei bisogni, sui livelli essenziali di assistenza e che sia accessibile, efficace, flessibile e affidabile;

2. assicurare un approccio coordinato che coinvolga oltre ai servizi sanitari, i servizi sociali, le organizzazioni del sistema giudiziario, quando necessario, ed i gruppi di volontariato;

3. assicurare che il trattamento sia basato sull’evidenza scientifica, efficace e abbastanza flessibile da rispondere agli sviluppi della ricerca scientifica e delle tecnologie di trattamento;

4. assicurare che i servizi preposti siano in grado di affrontare tutta la gamma di problemi e di fornire mezzi di disintossicazione, valutazione, trattamento, prevenzione della ricaduta e reinserimento sociale;

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5. favorire nei setting dell’assistenza primaria una sensibilità specifica per i problemi alcol correlati;

6. favorire strategie di intervento precoce attraverso l’introduzione di strumenti di screening e di identificazione dei problemi e delle patologie alcol correlate nei bevitori a rischio, in particolare nei servizi di assistenza primaria (metodologia “intervento breve”);

7. favorire le misure alternative alla detenzione per gli individui con problemi di dipendenza alcolica che decidono di intraprendere un programma terapeutico;

8. sostenere e garantire corsi di aggiornamento continuo in alcologia per gli operatori del sistema sanitario toscano;

Metodologia e risorse Le azioni identificate nelle presenti Linee di Indirizzo devono trovare coerenza e applicazione all’interno degli strumenti della programmazione locale (Piani Integrati di Salute) e partecipate alla Direzione Generale del Diritto alla Salute e delle Politiche di Solidarietà per il necessario raccordo e per gli adempimenti imposti dalla Legge 125/2001 (Relazione annuale al Parlamento). Le risorse necessarie di parte sanitaria saranno assicurate dalla dinamica prevista per l’andamento del Fondo ordinario di gestione e saranno ricompresse all’interno delle assegnazioni alle Aziende USL del suddetto Fondo.

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destinati al contatto con persone che consumano sostanze psicotrope, legali e/o illegali, nei loro contesti di incontro e di aggregazione con finalità informative, preventive, di riduzione dei rischi/danni e di orientamento alle reti locali dei servizi

- Centro fisso a bassa soglia: servizi a sede stabile con offerta delle prestazioni tipiche delle unità mobili e di quant’altro consentito nell’ambito di una struttura fissa, ancorché diversamente realizzate e offerte in base alle possibilità: ad es. assistenza sanitaria, consulenza legale, offerta di servizi di prima necessità quali docce, pasti, indumenti ecc.

- Unità mobile/postazione attrezzata allestita nei grandi eventi d’aggregazione: servizi destinati al contatto con persone che consumano sostanze psicotrope, legali e/o illegali nei contesti/eventi di intrattenimento quali: festival, rave, free party, eventi in discoteca, con finalità informative, preventive, di riduzione dei rischi/danni e di orientamento alle reti locali dei servizi

Visto il PSR 2005-2007 che al punto 5.2.1.4 “La prevenzione e cura delle condotte di abuso e delle dipendenze” impegna la Giunta regionale a realizzare azioni di consolidamento e rimodulazione della sperimentazione regionale avviate con le deliberazioni di Giunta regionale 1165/2002 e 143/2005 e la definizione di nuove modalità di intervento (programmi di rete, interventi a bassa soglia, azioni innovative per la riduzione del danno);

Visto il Piano Integrato Sociale Regionale 2007-2010 che al punto 7.12. “La prevenzione e cura delle condotte di abuso e delle dipendenze” che dispone il sostegno e il potenziamento degli interventi rivolti a fasce di popolazione in stato di grave marginalità e a forte rischio di esclusione sociale quali consumatori italiani e stranieri, detenuti tossico-alcoldipendenti a fine pena, gruppi di persone tossicodipendenti ad alto rischio di esclusione sociale (senza fissa dimora, stranieri irregolari, tossico-alcoldipendenti soggetti a tratta e sfruttamento);

Visto il Piano Sanitario Regionale 2008-2010, approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 16 luglio 2008 con deliberazione n. 53, che nella parte relativa alla “Prevenzione e cura delle condotte di abuso e delle dipendenze” impegna la Giunta regionale a realizzare azioni di consolidamento e rimodulazione della sperimentazione regionale avviata con le deliberazioni di Giunta regionale 1165/2002 e 143/2005 e a stabilizzare, con la collaborazione degli Enti interessati (SdS, Aziende USL, CNCA Toscano), le attività di riduzione del danno e dei rischi per la salute e di prevenzione dell’uso e abuso delle sostanze stupefacenti e di alcol in fasce di popolazione fortemente a rischio di esclusione sociale;

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1259

Interventi di prevenzione e riduzione del danno in favore di persone tossico/alcoldipendenti a forte marginalità sociale. Protocollo di Intesa tra Regione Toscana, Società della Salute di Firenze, Società della Salute di Pisa, Conferenza dei Sindaci Zona Livornese, Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la deliberazione di Giunta regionale n. 1165 del 21.10.2002 “Linee di indirizzo per la riorganizzazione del sistema di interventi nel settore delle dipendenze patologiche e sperimentazione regionale delle tipologie di servizi residenziali e semiresidenziali di cui all’Atto di Intesa Stato/Regioni del 5 agosto 1999” che ha previsto, tra l’altro una continua azione di monitoraggio e valutazione dell’impatto della sperimentazione sul sistema regionale dei servizi per le dipendenze;

Vista la deliberazione di Giunta regionale toscana n. 143 del 31 gennaio 2005 “Proroga sperimentazione servizi residenziali e semiresidenziali per tossicodipendenti e sostegno iniziative e servizi per soggetti tossicodipendenti a forte marginalità sociale” che ha disposto, tra l’altro:

- lo sviluppo e il sostegno di un’azione a livello regionale al fine di garantire la continuità ed il potenziamento degli interventi a bassa soglia e di unità di strada in favore dei soggetti tossico-alcoldipendenti a forte marginalità e a rischio sul versante della propria salute, già attivi in quelle realtà dove maggiormente è presente il problema;

- affidato ad un gruppo tecnico regionale, rappresentativo delle Aziende USL, delle Società della Salute e degli Enti del privato sociale maggiormente attivi ed integrati nella rete regionale dei servizi di assistenza alle persone con problemi di dipendenze e a forte rischio di marginalità sociale, la definizione del fabbisogno e delle tipologie di interventi in favore di soggetti tossicodipendenti a forte marginalità sociale e degli interventi di bassa soglia e unità di strada;

Atteso che il gruppo tecnico regionale ha definito le seguenti tipologie di intervento, tra l’altro attive da anni sul territorio regionale ed in particolare sui territori di Firenze, Pisa e Livorno, in grado di rispondere ai bisogni espressi dalle persone tossico-alcoldipendenti a forte marginalità e di intervenire in modo preventivo sui rischi per la salute della popolazione target e sulla riduzione del danno derivante dall’uso, abuso e dipendenza da sostanze stupefacenti legali e illegali:

- Unità mobile in contesti di consumo e spaccio: servizi che utilizzano mezzi mobili (camper, furgoni)

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6913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

- Euro 120.000,00 sul capitolo 26076 “Progetto Obiettivo dipendenze - Trasferimenti correnti ad altri soggetti” del Bilancio pluriennale 2009-2011, annualità 2010, che presenta la necessaria disponibilità, in favore del Coordinamento Toscano Comunità di

Vista la L.R. 70/2008 che approva il bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 e il Bilancio pluriennale 2009/2011;

Vista la delibera della Giunta regionale n. 1162/2008, che approva il Bilancio gestionale 2009 e il Bilancio pluriennale 2009/2011;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di approvare lo schema di Protocollo di Intesa - di cui all’allegato “A” che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto - finalizzato al consolidamento delle attività di riduzione del danno e dei rischi per la salute e per la prevenzione dell’uso e abuso delle sostanze stupefacenti e di alcol in fasce di popolazione fortemente a rischio di esclusione sociale;

2. di prenotare la somma di euro 800.000,00 (Euro 400.000,00 per ciascuna annualità 2009 e 2010) da imputarsi come segue:

- Euro 200.000,00 sul capitolo 26057 “Progetto Obiettivo Dipendenze - Trasferimenti correnti ad Enti Pubblici” del Bilancio 2009, di cui:

- Euro 100.000,00 in favore della Società della Salute di Firenze;

- Euro 60.000,00 in favore della Società della Salute di Pisa;

- Euro 40.000,00 in favore della Conferenza dei Sindaci Zona Livornese;

- Euro 280.000,00 sul capitolo 26057 “Progetto Obiettivo Dipendenze - Trasferimenti correnti ad Enti Pubblici” del Bilancio pluriennale 2009-2011, annualità 2010, che presenta la necessaria disponibilità, di cui:

- Euro 140.000,00 in favore della Società della Salute di Firenze;

- Euro 84.000,00 in favore della Società della Salute di Pisa;

- Euro 56.000,00 in favore della Conferenza dei Sindaci Zona Livornese;

- Euro 200.000,00 sul capitolo 26076 “Progetto Obiettivo dipendenze - Trasferimenti correnti ad altri soggetti”del Bilancio 2009, in favore del Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza;

- Euro 120.000,00 sul capitolo 26076 “Progetto Obiettivo dipendenze - Trasferimenti correnti ad altri

Atteso che i gruppi aderenti al Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza collaborano da anni con la Regione Toscana e gli Enti territoriali nella progettazione, gestione e valutazione delle azioni di bassa soglia e riduzione del danno rivolti a fasce di popolazione in forte stato di marginalità sociale, in particolare nelle aree territoriali di Firenze, Pisa e Livorno dove, per motivi sia demografici che di posizione geografica, si concentrava e si concentra il più alto numero di soggetti tossico-alcoldipendenti a forte rischio di esclusione e marginalità sociale;

Ravvisato pertanto opportuno stipulare un Protocollo di Intesa tra la Regione Toscana, la Società della Salute di Firenze, la Società della Salute di Pisa, la Conferenza dei Sindaci della Zona Livornese e il Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza, secondo lo schema allegato “A” al presente atto quale parte integrante e sostanziale dello stesso, finalizzato al consolidamento delle attività di riduzione del danno e dei rischi per la salute e per la prevenzione dell’uso e abuso delle sostanze stupefacenti e di alcol in fasce di popolazione fortemente a rischio di esclusione sociale;

Considerato che gli oneri per la realizzazione del suddetto Protocollo di Intesa ammontano complessivamente a Euro 800.000,00 (Euro 400.000,00 per ciascuna annualità 2009 e 2010);

Atteso altresì che agli oneri derivanti dal presente atto si farà fronte imputando la spesa di Euro 800.000,00 come segue:

- Euro 200.000,00 sul capitolo 26057 “Progetto Obiettivo Dipendenze - Trasferimenti correnti ad Enti Pubblici” del Bilancio 2009, di cui:

- Euro 100.000,00 in favore della Società della Salute di Firenze;

- Euro 60.000,00 in favore della Società della Salute di Pisa;

- Euro 40.000,00 in favore della Conferenza dei Sindaci Zona Livornese;

- Euro 280.000,00 sul capitolo 26057 “Progetto Obiettivo Dipendenze - Trasferimenti correnti ad Enti Pubblici” del Bilancio pluriennale 2009-2011, annualità 2010, che presenta la necessaria disponibilità, di cui:

- Euro 140.000,00 in favore della Società della Salute di Firenze;

- Euro 84.000,00 in favore della Società della Salute di Pisa;

- Euro 56.000,00 in favore della Conferenza dei Sindaci Zona Livornese;

- Euro 200.000,00 sul capitolo 26076 “Progetto Obiettivo dipendenze - Trasferimenti correnti ad altri soggetti” del Bilancio 2009, in favore del Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza;

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70 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

soggetti”del Bilancio pluriennale 2009-2011, annualità 2010, che presenta la necessaria disponibilità, in favore del Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza;

3. di incaricare il Presidente della Giunta regionale o suo delegato di sottoscrivere, per conto della Regione Toscana, il Protocollo suddetto.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5, comma 1, lettera f, della L.R. 23/2007

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7113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Allegato “A”

PROTOCOLLO di INTESA

tra

REGIONE TOSCANA SOCIETA’ DELLA SALUTE ZONA PISANA SOCIETA’ DELLA SALUTE DI FIRENZE CONFERENZA DEI SINDACI ZONA LIVORNESE COORDINAMENTO TOSCANO COMUNITA’ DI ACCOGLIENZA (C.T.C.A.)

in materia di servizi di bassa soglia e riduzione del danno rivolti alla popolazione tossicodipendente ad alta marginalità sociale.

L’anno 2009, il giorno ……. del mese di ………. , alle ore …. presso la Regione Toscana, sono presenti:

la Regione Toscana, rappresentata da _________________________________________________

la Società della Salute Zona Pisana, rappresentata da ______________________________

la Società della Salute di Firenze, rappresentata da_______________________________

la Conferenza dei Sindaci della Zona Livornese, rappresentata da __________________________________________

il Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza, rappresentato da ____________________________

PREMESSO CHE

� la Regione Toscana (di seguito Regione) riconosce e salvaguarda il valore degli interventi di bassa soglia e riduzione del danno rivolti a coloro che consumano sostanze stupefacenti e che, spesso, vivono condizioni di forte marginalità sociale.

� tali interventi si basano sul presupposto di favorire al massimo l’accesso dell’utenza ai Servizi socio-sanitari pubblici e privati e si rivolgono a tutti i consumatori di sostanze, abituali e non. In particolare si rivolgono a persone che non hanno contatti con i Servizi pubblici o con altri servizi socio-sanitari e sociali del privato sociale, che hanno interrotto le relazioni con le reti di

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72 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

socializzazione primarie e secondarie (famiglia, amici, gruppi di pari ecc.), con perdita transitoria dell’abitazione e delle risorse economiche, persone dedite alla prostituzione e soggette a sfruttamento e tratta, persone che hanno visto fallire il loro progetto migratorio, soggetti HIV positivi o in AIDS. Gli interventi di bassa soglia e riduzione del danno, inoltre, possono rivolgersi anche a consumatori in carico ai Servizi pubblici dedicati (SERT), ma che continuano a consumare sostanze da strada e alcol, giovani consumatori che frequentano i luoghi del divertimento e dell’intrattenimento notturno (rave party, festival musicali) e che non riconoscono i servizi socio-sanitari istituzionali come un punto di riferimento in grado di rispondere ai propri bisogni. Metodologicamente si connotano soprattutto per la maggiore possibilità di entrare in relazione con il target; non si tratta pertanto di assenza di obiettivi, e quindi di aspettative da trasmettere, ma di riconoscimento dei bisogni immediati che la persona in difficoltà avverte come prioritari, come possibilità di instaurare una relazione significativa e intraprendere insieme un percorso personalizzato;

� la Regione, attraverso il Piano Integrato Sociale Regionale 2007-2010 ed il Piano Sanitario Regionale 2008-2010, ha evidenziato l’importanza del ruolo degli interventi di bassa soglia e riduzione del danno svolti nelle province di Firenze, Pisa e Livorno dal Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza in collaborazione con gli Enti interessati, in quanto di comprovata efficacia per la salvaguardia della salute e la prevenzione dell’uso e abuso di sostanze stupefacenti e di alcol in fasce di popolazione fortemente a rischio di esclusionesociale. In particolare segue con attenzione e sostiene le esperienze in atto che mirano alla creazione di reti integrate di interventi tra servizi pubblici e privati;

� il Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza della Toscana (di seguito C.T.C.A.) raggruppa enti, associazioni e cooperative che operano nelle aree di intervento della marginalità e della riduzione del danno;

� i gruppi toscani del C.T.C.A. fin dal 1994 sono partner della Regione Toscana e degli Enti territoriali nella progettazione, gestione e valutazione delle azioni di bassa soglia e riduzione del danno quali le “Unità di Strada” e i “Centri fissi a bassa soglia” rivolti a fasce di popolazione in forte stato di marginalità sociale, in particolare nelle aree territoriali di Firenze, Pisa e Livorno, in quanto territori nei quali - per motivi sia demografici che di posizione geografica - si concentrava e si concentra statisticamente il più alto numero di soggetti tossico/alcoldipendenti a forte rischio di esclusione ed alta marginalità sociale;

� i gruppi del C.T.C.A., in collaborazione con la Regione Toscana e gli Enti territoriali, hanno svolto negli anni importanti funzioni di tutela sociosanitaria, di accoglienza, di mediazione territoriale, d’informazione, orientamento e accompagnamento della popolazione a rischio di marginalità sociale, rappresentando, inoltre, un osservatorio privilegiato sulla realtà del cosiddetto “sommerso”, di quelle persone cioè che, per diverse ragioni, non accedono ai servizi tradizionali per le dipendenze;

� le azioni e gli interventi di bassa soglia e riduzione del danno svolte dal C.T.C.A. hanno di conseguenza dimostrato grande capacità di avvicinare la popolazione target, contenendo i rischi sanitari e sociali relativi al consumo di sostanze e favorendo il contatto e l’accesso verso gli altri servizi per le tossicodipendenze e per l’inclusione sociale, secondo un modello di intervento che risponde alla richiesta di aiuto/sostegno formulata in modo implicito, alla “crisi” qui e ora per l’abuso di sostanze ed il disagio sociale, con l’obiettivo di articolare una risposta complessiva in grado di cogliere il significato delle diverse esperienze di vita e dei diversi valori e prospettive individuali, all’interno di un contesto culturale che va comunque costantemente ridefinito per poter comprendere cosa significa la qualità di vita e quali siano le speranze, le attese e le motivazioni di ciascun utente;

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7313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

� la Regione Toscana ha contribuito, anche con risorse economiche, alla promozione e al rafforzamento di alcuni degli interventi storicamente più significativi in favore delle alte marginalità sociali e nella riduzione del danno, gestiti dai gruppi del C.T.C.A. nei territori di Firenze, Pisa e Livorno, ed in particolare l’azione di interesse regionale denominata “Extreme” rivolta alla prevenzione dei rischi per la salute causate dall’uso/abuso di sostanze stupefacenti legali e illegali nei grandi eventi di aggregazione giovanile quali rave party, free party, eventi in discoteche, grandi festival musicali;

� i suddetti interventi sono da anni sostenuti anche dagli Enti interessati alla sottoscrizione del presente Protocollo ed inseriti nelle rispettive programmazioni zonali, essendo riconosciuto loro un ruolo strategico per la tutela sanitaria e sociale della popolazione target;

� il Piano Sanitario Regionale 2008-2010 prevede la continuità e il rafforzamento di tali interventi divenuti ormai “storici”, in quanto attivi da oltre un decennio sui territori interessati e di comprovata efficacia per attività di riduzione del danno e dei rischi per la salute e di prevenzione dell’uso e abuso delle sostanze stupefacenti e di alcol in fasce di popolazione fortemente a rischio di esclusione sociale;

Tipologie di interventi

La Giunta regionale toscana, con deliberazioni n. 1165/2002 e n. 143/2005 ha avviato una riorganizzazione dei servizi residenziali e semiresidenziali per persone tossico/alcoldipendenti e una riflessione sulla tipologia di servizi e interventi di bassa soglia e riduzione del danno e delle relative prestazioni erogate, coinvolgendo in tali lavori i servizi pubblici dedicati, gli Enti territoriali e i gruppi del C.T.C.A.

Il lavoro prodotto ha portato all’identificazione delle seguenti tipologie di intervento:

� Unità mobile in contesti di consumo e spaccio: servizi che utilizzano mezzi mobili

(camper, furgoni) destinati al contatto con persone che consumano sostanze psicotrope,

legali e/o illegali, nei loro contesti di incontro e di aggregazione con finalità

informative, preventive, di riduzione dei rischi/danni e di orientamento alle reti locali

dei servizi

� Centro fisso a bassa soglia: servizi a sede stabile con offerta delle prestazioni

tipiche delle unità mobili e di quant’altro consentito nell’ambito di una struttura fissa,

ancorché diversamente realizzate e offerte in base alle possibilità: ad es. assistenza

sanitaria, consulenza legale, offerta di servizi di prima necessità quali docce, pasti,

indumenti ecc.

� Unità mobile/postazione attrezzata allestita nei grandi eventi d’aggregazione:

servizi destinati al contatto con persone che consumano sostanze psicotrope, legali e/o

illegali nei contesti/eventi di intrattenimento quali: festival, rave, free party, eventi in

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74 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

discoteca, con finalità informative, preventive, di riduzione dei rischi/danni e di

orientamento alle reti locali dei servizi

Tali tipologie di intervento rispondono appieno ai servizi attivi nei territori di Firenze, Pisa e Livorno di seguito elencati e sono cofinanziati anche dagli Enti territoriali interessati:

SOCIETA’ DELLA SALUTE ZONA PISANA

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� “Gulliver“,

� “Homeless, modulo unità di strada”

� “Sally People”

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� “Homeless”, modulo Centro Diurno”

SOCIETA’ DELLA SALUTE DI FIRENZE

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� “Outsiders“

� Street workers

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� “Porte Aperte”

� “Java”����������������������������������������������������������

� Interzone

CONFERENZA DEI SINDACI DELLA ZONA LIVORNESE

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� “La Fabbrica”

� “Unità di strada per la riduzione del danno”

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� “C.I.P.”

� Centro under 25

� Homeless

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7513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

� ����������������������������������������������������������

� “Occhio Bimbi”

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“Extreme” - Unità Mobile/postazione attrezzata negli eventi d’aggregazione giovanile

SI CONVIENE QUANTO SEGUE

ART. 1 Finalità

E volontà comune dei soggetti firmatari del presente Protocollo promuovere la continuità e il consolidamento dell’offerta dei servizi previsti dallo stesso al fine di assicurare certezze nell’erogazione delle prestazioni e poter continuare a fornire all’utenza interessata servizi indispensabili per la salvaguardia della salute, della dignità della persona e della sicurezza dei cittadini, e di evitare la dispersione di un patrimonio di saperi, esperienze e buone pratiche acquisiti negli anni dai vari soggetti coinvolti.

ART. 2 Oggetto

Il presente Protocollo di Intesa tra la Regione Toscana, la Società della Salute di Firenze, la Società della Salute della Zona Pisana, la Conferenza dei Sindaci della Zona Livornese, il C.T.C.A., intende innovare e rafforzare il sistema degli interventi rivolti alla popolazione caratterizzata da condizioni di alta marginalità sociale e pervenire al consolidamento del sistema integrato tra servizi pubblici e del privato sociale sul versante degli interventi sulla marginalità sociale e riduzione dei danni per la salute delle persone tossicoalcoldipendenti a forte rischio di esclusione sociale. ��

ART. 3 Principi Generali

Gli Enti sottoscrittori del presente protocollo riconoscono la necessità di un rapporto orientato alla fiducia reciproca, al senso di responsabilità ed ad una piena volontà di collaborazione, cui intendono dare piena attuazione. Essi prendono inoltre atto che nella lotta alle dipendenze da sostanze stupefacenti e da alcool - nonché nelle politiche attive rivolte al superamento delle varie forme di emarginazione ed esclusione sociale - è sempre più necessario valorizzare e promuovere tutte le risorse presenti sul territorio e far sì che esse cooperino in uno spirito di rispetto reciproco, di riconoscimento delle competenze e delle singole specificità, per garantire risposte appropriate e sostenibili ai diversi bisogni, di valorizzazione delle diversità, in modo particolare fra i servizi territoriali del Pubblico e del Privato sociale.

Gli Enti sottoscrittori riconoscono come obiettivo comune la promozione di una organizzazione in rete del “sistema dei servizi rivolti alle alte marginalità sociali”, capace di integrare le varie agenzie coinvolte (pubblico, privato-sociale) e coordinare gli interventi socio-sanitari e socio-assistenziali con il complesso delle politiche sociali.

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La Regione Toscana, la Società della Salute di Firenze, la Società della Salute della Zona Pisana, la Conferenza dei Sindaci della Zona Livornese, riconoscono ai gruppi appartenenti al C.T.C.A��della Toscana, per la loro peculiare specificità metodologica e per ciò che rappresentano in termini di professionalità, valori umani, idealità, concretezza e funzionalità reciproca nel sistema socio-sanitario toscano, un ruolo fondamentale per la promozione degli interventi nel settore della bassa soglia e riduzione del danno. Riconoscono inoltre che dall’esperienza maturata in anni di storia e dalla loro ininterrotta presenza sul territorio, i gruppi del C.T.C.A�� possono essere portatori di proposta politica nella definizione di strategie e politiche attive nei confronti delle varie forme di marginalità.

�ART. 4

Impegni reciproci

La Regione Toscana, la Società della Salute di Firenze, la Società della Salute della Zona Pisana e la Conferenza dei Sindaci della Zona Livornese, riconoscono il C.T.C.A�� quale interlocutore fondamentale del privato sociale per la promozione e lo sviluppo di interventi di bassa soglia e riduzione del danno rivolti a fasce di popolazione che vivono condizioni di forte marginalità sociale, in ragione dell’esperienza maturata nel settore, dei risultati prodotti in materia dai propri gruppi federati e dalla loro diffusione e radicamento sul territorio regionale;

Il C.T.C.A��riconosce il dovere per ogni gruppo federato operante nel settore delle alte marginalità sociali di assicurare il massimo grado di trasparenza nella gestione delle proprie attività, l’impegno ad una formazione permanente ed integrata del proprio personale, l’importanza della verifica e valutazione dei risultati come frutto di una metodologia concordata, testata ed estesa a tutti i servizi operanti nel territorio e di dover fornire garanzie rispetto a standard di qualità in ogni tipo di prestazione;

Il C.T.C.A��si impegna a collaborare con la Regione Toscana, le Società della Salute di Firenze, la Società della Salute di Pisa, la Conferenza dei Sindaci della Zona Livornese nella produzione e nella trasmissione di tutti i dati e le notizie necessarie ad ottemperare agli obblighi previsti dalla normativa regionale e nazionale;

Il C.T.C.A�� si impegna a svolgere le azioni e i servizi previsti dal presente protocollo in stretta collaborazione con i servizi pubblici interessati e ad intervenire nelle situazioni e nei contesti che saranno indicati dagli Enti sottoscrittori del presente Protocollo;

Gli Enti sottoscrittori si impegnano affinché l’integrazione fra i vari servizi (pubblici e privati) del territorio regionale, operanti nel settore delle dipendenze e nelle alte marginalità sociali, si consolidi come prassi e cultura diffusa e permanente, ponendo come obiettivo comune della loro azione la centralità e la dignità della persona;

Gli Enti sottoscrittori si impegnano a sviluppare, consolidando le azioni positive esistenti, una costante attività di ricerca, per modulare le risposte sull’evoluzione degli “stili” di consumo e dei comportamenti problematici nel mutevole e variegato fenomeno delle alte marginalità sociali, promuovendo momenti concreti di confronto per nuove strategie e progettualità.

Gli Enti sottoscrittori si impegnano a ricercare strumenti condivisi di valutazione dell’efficacia degli interventi di bassa soglia e riduzione del danno erogati in attuazione del presente protocollo.

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7713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Gli Enti sottoscrittori si impegnano a portare il proprio contributo nella definizione delle proposte legislative nazionali, valorizzando le esperienze e le riflessioni che sul territorio si sono sviluppate e rappresentando la domanda di cambiamento che alcune situazioni pongono in relazione a problematiche quali quelle del carcere, delle politiche di prevenzione e di promozione della salute, della sicurezza dei cittadini.

ART. 5 Impegni finanziari e organizzativi

La Regione si impegna a rendere concrete le indicazioni del Piano Integrato Sociale Regionale 2007-2010 e del Piano Sanitario Regionale 2008-2010 contribuendo alla continuità delle azioni di riduzione del danno e degli interventi in favore di persone con problemi di tossico/alcoldipendenza e a forte rischio di marginalità sociale svolte dal C.T.C.A. sul territorio toscano ed in particolare sui territori di Firenze, Pisa e Livorno, con un contributo finanziario di Euro 800.000,00 (Euro 400.000,00 per ciascuna annualità 2009 e 2010) per la durata del presente protocollo, ripartito come segue:

- Euro 320.000,00 (Euro 200.000,00 per l’annualità 2009 ed Euro 120.000,00 per l’annualità 2010) in favore del C.T.C.A. per la continuità delle seguenti azioni:

� “Extreme”, azione di valenza regionale;

� Zona Fiorentina: � “Outsiders“ � “Street workers”� “Porte Aperte” � “Java”� “Interzone”

� Zona Livornese:��� “La Fabbrica”� “Unità di strada per la riduzione del danno” � “C.I.P.”� Centro under 25 � Homeless � “Occhio Bimbi”

� ������������ “Gulliver“,

� “Homeless, modulo unità di strada”

� “Sally People”

� “Homeless”, modulo Centro Diurno

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78 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

- Euro 240.000,00 (Euro 100.000,00 per l’annualità 2009 ed Euro 140.000,00 per l’annualità 2010) in favore della Società della Salute di Firenze per la continuità delle seguenti azioni:

� “Outsiders“ � “Street workers”� “Porte Aperte” � “Java”� “Interzone”

- Euro 144.000,00 (Euro 60.000,00 per l’annualità 2009 ed Euro 84.000,00 per l’annualità 2010) in favore della Società della Salute Zona Pisana per la continuità delle seguenti azioni:

� “Gulliver“,

� “Homeless, modulo unità di strada”

� “Sally People”

� “Homeless”, modulo Centro Diurno

- Euro 96.000,00 (Euro 40.000,00 per l’annualità 2009 ed Euro 56.000,00 per l’annualità 2010) in favore della Conferenza dei Sindaci della Zona Livornese per la continuità delle seguenti azioni:

� “La Fabbrica”� “Unità di strada per la riduzione del danno” � “C.I.P.”� Centro under 25 � “Homeless” � “Occhio Bimbi”

Le Società della Salute di Firenze e Pisa e la Conferenza dei Sindaci della Zona Livornese si impegnano a contribuire alla continuità delle azioni sopra elencate, prevedendone, nell’ambito delle rispettive programmazioni zonali, il loro cofinanziamento in misura congrua per la loro concreta e completa realizzazione.

Il monitoraggio e la valutazione del presente Protocollo sarà effettuato da un gruppo di lavoro regionale costituito da un rappresentante della Regione Toscana, un rappresentante della Società della Salute di Firenze, un rappresentante della Società della Salute di Pisa, un rappresentante della Conferenza dei Sindaci della Zona Livornese, un rappresentante del C.T.C.A. Tale gruppo di lavoro verificherà inoltre l’applicazione del presente Protocollo anche in ordine all’utilizzo dei finanziamenti regionali e dei cofinanziamenti degli enti pubblici sottoscrittori che dovranno essere finalizzati a garantire la piena operatività degli interventi previsti dall’art. 5 del presente Protocollo.

Con riferimento ai sistemi locali di interventi e servizi a bassa soglia gli enti sottoscrittori si impegnano a promuovere l’uniformità degli standard organizzativi e assistenziali (qualità e appropriatezza) e l’omogeneità dei livelli di spesa e finanziamento in rapporto ai bisogni dei territori mentre i livelli di spesa e finanziamento, tenuto conto dell’utenza dei diversi territori, saranno oggetto di verifica annuale. A tale scopo e per le finalità di cui ai punti precedenti.

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7913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Le Società della Salute di Firenze e Pisa e la Conferenza dei Sindaci della Zona Livornese assicurano il coordinamento degli interventi a livello locale nonché il raccordo del suddetto coordinamento con il gruppo di lavoro regionale.

ART. 6 Durata

Il presente Protocollo di Intesa è valido fino al 31 dicembre 2010 a decorrere dalla sua sottoscrizione e potrà essere rinnovato dietro espressa volontà delle parti, fatta salva la necessità di procedere a modifiche concordate.

Firenze, ………………………2009

Per la Regione Toscana

__________________________

Per la Società della Salute di Firenze

__________________________

Per la Società della Salute della Zona Pisana

__________________________

Per la Conferenza dei Sindaci Zona Livornese

__________________________

Per la Azienda USL 6 di Livorno

__________________________

Per il Coordinamento Toscano Comunità d’Accoglienza

__________________________

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Toscana aderenti al CEART, ed affidato all’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana il monitoraggio e la valutazione degli esiti degli inserimenti lavorativi;

Ritenuto pertanto necessario, anche a seguito del monitoraggio effettuato dal competente settore della Direzione Generale del Diritto alla Salute e delle Politiche di Solidarietà con la collaborazione dell’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana, provvedere a:

- proseguire nella sperimentazione sugli inserimenti lavorativi, ampliandone il numero degli interventi effettuati dai Servizi pubblici (SERT) e dagli Enti Ausiliari della Regione Toscana;

- destinare a tale scopo la somma complessiva di Euro 400.264,00 da imputare per Euro 330.264,00 sul capitolo 26057 “Progetto Obiettivo - Trasferimenti correnti ad Enti Pubblici” del Bilancio 2009 e per Euro 70.000,00 sul capitolo 26076 “Progetto Obiettivo dipendenze - Trasferimenti correnti ad altri soggetti”del Bilancio 2009;

- individuare l’Azienda USL 8 di Arezzo - Dipartimento per le Dipendenze - quale capofila delle Aziende USL toscane per gli inserimenti lavorativi effettuati dai Servizi pubblici (SERT), assegnando alla stessa la somma di Euro 330.264,00;

- individuare il CEART quale capofila degli Enti Ausiliari della Regione Toscana per gli inserimenti lavorativi effettuati dagli Enti Ausiliari aderenti al CEART, assegnando allo stesso la somma di Euro 70.000,00;

- incaricare l’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana a continuare l’attività di monitoraggio e valutazione degli inserimenti lavorativi secondo quanto previsto dal “Protocollo regionale per la sperimentazione e valutazione degli inserimenti lavorativi della popo-lazione tossico-alcoldipendente” approvato con decreto dirigenziale n. 2308 del 15 maggio 2008;

- incaricare la Direzione Generale del Diritto alla Salute e delle Politiche di Solidarietà ad adottare gli atti necessari per la ripartizione tra i servizi pubblici (SERT) e gli Enti Ausiliari (CEART) del numero degli inserimenti lavorativi da effettuare;

Vista la L.R. 70/2008 che approva il bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 e il Bilancio pluriennale 2009/2011;

Vista la delibera della Giunta regionale n. 1162/2008, che approva il Bilancio gestionale 2009 e il Bilancio pluriennale 2009/2011;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di proseguire nella sperimentazione sugli inserimenti lavorativi per persone tossico/alcoldipendenti, ampliandone il numero degli interventi effettuati dai

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1260

Progetto integrato regionale per gli inserimenti lavorativi per soggetti con problematiche di tossico/alcoldipendenza e valutazione degli esiti. Prosecuzione e ampliamento.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il Piano Integrato Sociale Regionale 2007-2010, approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 113 del 31 0ttobre 2007, che al punto 7.12. “La prevenzione e cura delle condotte di abuso e delle dipendenze” stabilisce tra gli obiettivi prioritari l’attivazione di opportunità di lavoro per persone tossico-alcoldipendenti che hanno intrapreso il percorso terapeutico riabilitativo, finalizzate alla stabilità del recupero, all’acquisizione di relazioni sociali positive e allo sviluppo di specifica formazione tecnico-professionale;

Visto il Piano Sanitario Regionale 2008-2010 approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 53 del 16 luglio 2008, che al punto 5.6.2.2 “ Dipendenze”, stabilisce tra gli obiettivi prioritari il rafforzamento e la stabilizzazione degli interventi socio sanitari, quali gli inserimenti lavorativi, in quanto favorenti la cura e il reinserimento sociale delle persone con problemi di tossico/alcoldipendenza;

Vista la deliberazione di Giunta regionale 1046/2005 “Attuazione PISR esercizio 2005” con la quale è stato tra l’altro promosso e finanziato il “Progetto integrato regionale per gli inserimenti lavorativi per soggetti con problematiche di tossico-alcoldipendenza e valutazione degli esiti”, affidato all’Azienda USL 8 di Arezzo in qualità di capofila per le Aziende USL toscane e al Coordinamento degli Enti Ausiliari della regione Toscana (CEART) in qualità di capofila per gli Enti Ausiliari iscritti all’Albo Regionale ai sensi della L.R. 54/1993;

Vista la deliberazione di Giunta regionale 787/2007 “Attuazione PISR 2007. PIR Assistenza e integrazione per la non autosufficienza - Azione Dipendenze” con la quale è stato assegnato un ulteriore contributo all’Azienda USL 8 di Arezzo in qualità di capofila per le Aziende USL per l’implementazione e l’ampliamento del “Progetto integrato regionale per gli inserimenti lavorativi per soggetti con problematiche di tossico-alcoldipendenza e valutazione degli esiti”;

Accertato che con decreto dirigenziale n. 2308 del 15 maggio 2008 è stato approvato il “Protocollo regionale per la sperimentazione e valutazione degli inserimenti lavorativi della popolazione tossico-alcoldipendente” previa condivisione dei Servizi pubblici SERT delle Aziende USL toscane e degli Enti Ausiliari della Regione

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Visti i CCNL della dirigenza del Servizio sanitario nazionale, area della dirigenza medica e veterinaria ed area della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa, relativi al quadriennio normativo 2006-2009 ed al biennio economico 2006-2007, stipulati in data 17 ottobre 2008;

Visto in particolare l’art. 5 (Coordinamento regio-nale) dei predetti CCNL, il quale prevede che, ferma rimanendo l’autonomia contrattuale delle Aziende ed Enti nel rispetto dell’art. 40 del D. lgs. 165/2001, le Regioni, previo confronto con le organizzazioni sindacali, possono emanare linee generali di indirizzo in una serie di materie indicate al comma 1 dello stesso art. 5;

Considerato che, nell’attuale sistema di contrattazione collettiva articolato su due livelli (nazionale ed aziendale), l’emanazione di linee di indirizzo consente alla Regione di attuare un coordinamento dell’attività delle Aziende ed Enti del Servizio sanitario regionale al fine di favorire, nel rispetto dell’autonomia aziendale, un’applicazione il più possibile uniforme delle disposizioni contrattuali nelle varie realtà aziendali;

Tenuto conto che molte delle materie elencate nel suddetto art. 5 dei CCNL del 17.10.2008 erano già contenute nell’art. 9 dei CCNL del 3.11.2005 e che, rispetto ad esse, sono da ritenersi confermati gli indirizzi a suo tempo emanati dalla Giunta regionale con delibera n. 501 del 10.7.2006;

Ritenuto di adottare, in attuazione del citato art. 5 dei CCNL del 17.10.2008, le linee di indirizzo di cui all’Allegato A, parte integrante del presente provvedimento, le quali sono state oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali regionali, nonché con una delegazione delle direzioni aziendali;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di adottare le linee di indirizzo di cui all’Allegato A, parte integrante del presente provvedimento, in attuazione dell’art. 5 dei CCNL della dirigenza del Servizio sanitario nazionale, area della dirigenza medica e veterinaria ed area della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa, relativi al quadriennio normativo 2006-2009 ed al biennio economico 2006-2007, stipulati il 17 ottobre 2008;

2. di incaricare la Direzione generale del Diritto alla Salute e delle Politiche di Solidarietà di trasmettere

Servizi pubblici (SERT) e dagli Enti Ausiliari della Regione Toscana;

2. di destinare a tale scopo la somma complessiva di Euro 400.264,00 da imputare per Euro 330.264,00 sul capitolo 26057 “Progetto Obiettivo Dipendenze - Trasferimenti correnti ad Enti Pubblici” del Bilancio 2009 e per Euro 70.000,00 sul capitolo 26076 “Progetto Obiettivo dipendenze - Trasferimenti correnti ad altri soggetti”del Bilancio 2009;

3. di individuare l’Azienda USL 8 di Arezzo - Dipartimento per le Dipendenze - quale capofila delle Aziende USL toscane per gli inserimenti lavorativi effettuati dai Servizi pubbblici (SERT), assegnando alla stessa la somma di Euro 330.264,00;

4. di individuare il CEART quale capofila degli Enti Ausiliari della Regione Toscana per gli inserimenti lavorativi effettuati dagli Enti Ausiliari aderenti al CEART, assegnando allo stesso la somma di Euro 70.000,00;

5. di incaricare l’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana a continuare l’attività di monitoraggio e valutazione degli inserimenti lavorativi secondo quanto previsto dal “Protocollo regionale per la sperimentazione e valutazione degli inserimenti lavorativi della popolazione tossico-alcoldipendente” approvato con decreto dirigenziale n. 2308 del 15 maggio 2008;

6. di incaricare la Direzione Generale del Diritto alla Salute e delle Politiche di Solidarietà ad adottare gli atti necessari per la ripartizione tra i servizi pubblici (SERT) e gli Enti Ausiliari (CEART) del numero degli inserimenti lavorativi da effettuare;

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5, comma 1, lettera f, della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1261

Linee di indirizzo in attuazione dell’art. 5 dei Contratti CollettiviNazionali di Lavoro della dirigenza del Servizio Sanitario Nazionale, stipulati il 17.10.2008.

LA GIUNTA REGIONALE

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82 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2 della medesima L. R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

le predette linee di indirizzo alle Aziende ed Enti del Servizio sanitario regionale.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. f) della L. R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta

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8313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

LINEE DI INDIRIZZO SUI CCNL DELLE AREE DIRIGENZIALI DEL SSN DEL 17.10.2008

1. CRITERI PER LA DEFINIZIONE DELLE MODALITA’ DI RIPOSO NELLE 24 ORE, DI CUI ALL’ART. 7 DEI CCNL DEL 17.10.2008 (art. 5, comma 1, lett. k CCNL area dirigenza medica e veterinaria e art. 5, comma 1, lett. l CCNL area dirigenza sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa)

L’art. 7 dei CCNL del 17.10.2008 detta disposizioni particolari in materia di riposo giornaliero, prevedendo (al comma 1) che, nel rispetto dei principi generali di sicurezza e salute dei dirigenti e al fine di preservare la continuità assistenziale, le Aziende definiscano, in sede di contrattazione integrativa, ai sensi dell’art. 4, comma 4 dei CCNL del 3.11.2005, modalità di riposo nelle ventiquattro ore, atte a garantire idonee condizioni di lavoro ed il pieno recupero delle energie psicofisiche dei dirigenti, nonché prevenire il rischio clinico. Lo stesso art. 7 stabilisce inoltre (al comma 2) che, in tale ambito, al fine di conformare l’impegno di servizio al ruolo e alla funzione dirigenziale, la contrattazione deve prevedere, in particolare, dopo l’effettuazione del servizio di guardia notturna o della turnazione notturna, la fruizione immediata, in ambito diurno, di un adeguato periodo di riposo obbligatorio e continuativo, in misura tale da garantire l’effettiva interruzione tra la fine della prestazione lavorativa e l’inizio di quella successiva. Il successivo comma 3 del medesimo art. 7 precisa che le misure previste dai commi precedenti devono garantire ai dirigenti una protezione appropriata evitando che, a causa della stanchezza, della fatica o di altri fattori, sia ridotta l’efficienza della prestazione professionale, aumentando il rischio di causare lesioni agli utenti o a loro stessi, ad altri lavoratori o di danneggiare la loro salute, a breve o a lungo termine.

I CCNL del 17.10.2008 sono intervenuti sulla materia in questione a seguito delle disposizioni introdotte dal decreto legge 112/2008, convertito con legge 133/2008, il quale, all’art. 41, comma 13 stabilisce che, al personale delle aree dirigenziali degli Enti e delle Aziende del SSN, in ragione della qualifica posseduta e delle necessità di conformare l’impegno di servizio al pieno esercizio della responsabilità propria dell’incarico dirigenziale affidato, non si applicano le disposizioni di cui agli articoli 4 (durata massima dell’orario di lavoro) e 7 (riposo giornaliero) del D. lgs. 66/2003. Lo stesso art. 41, comma 13 del citato D. L. 112/2008 rinvia alla contrattazione collettiva la definizione delle modalità atte a garantire ai dirigenti condizioni di lavoro che consentano una protezione appropriata ed il pieno recupero delle energie psico-fisiche.

Tenuto conto dell’attuale quadro normativo, al fine di assicurare ai dirigenti una protezione appropriata e di evitare rischi agli utenti, si forniscono le seguenti indicazioni:

Allegato AREGIONE TOSCANA

Giunta Regionale

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2. FONDI CONTRATTUALI

Si ritiene opportuno richiamare, ancora una volta, l’attenzione delle Aziende sul rilievo che assume una corretta determinazione dei fondi contrattuali, sia in relazione all’esigenza di definire il tetto di spesa, in ciascuna Azienda, per le voci retribuite con i fondi stessi, sia con riferimento all’esigenza di dare certezza ai dirigenti sull’entità delle risorse disponibili. Al riguardo si raccomanda alle Aziende di fornire alle organizzazioni sindacali, all’inizio di ciascun anno, la documentazione relativa all’ammontare dei fondi contrattuali, dalla quale risultino, in modo esaustivo, chiaro e trasparente, le modalità di determinazione dei fondi medesimi. Restano ferme le indicazioni in materia di fondi contrattuali contenute nelle linee di indirizzo adottate dalla Giunta regionale con delibera n. 501 del 10.7.2006, in attuazione dell’art. 9 dei CCNL della dirigenza del SSN del 3.11.2005.

2.1 - Finanziamento del compenso per i turni di guardia notturni

I CCNL del 17.10.2008 stabiliscono (all’art. 25 per l’area della dirigenza medica e veterinaria e all’art. 26 per l’area della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa) che il fondo per il trattamento accessorio legato alle condizioni di lavoro, previsto dai CCNL del 5.7.2006, è confermato sia per le modalità del suo utilizzo che per le relative flessibilità, precisando che il suo ammontare è quello consolidato al 31 dicembre 2005.

- come regola generale, è da ritenersi adeguato, dopo l’effettuazione della guardia notturna o della turnazione notturna, un periodo di riposo continuativo di 24 ore;

- solo in casi eccezionali, i dirigenti possono essere incaricati dello svolgimento di due servizi di guardia notturna consecutivi;

- non sono consentite le turnazioni notte-mattino e notte-pomeriggio;

- fermo restando quanto sopra in relazione al riposo successivo alla guardia o turnazione notturna, è da ritenersi altresì adeguato, come regola generale, un riposo di 11 ore consecutive per ogni periodo di 24 ore;

- la turnazione mattino-notte è consentita solo se limitata nel tempo e adeguatamente motivata in relazione all’esigenza di garantire la continuità assistenziale;

- non è consentita la turnazione pomeriggio-notte;

- si ritiene che, in caso di servizio notturno svolto, a seguito di chiamata, dai dirigenti in pronta disponibilità, debba essere garantito ai dirigenti medesimi un periodo di riposo coerente con l’impegno lavorativo sostenuto;

- a tal fine, è necessario che, nella programmazione dei turni di ciascuna struttura, venga valutata l’opportunità di prevedere l’esenzione dal turno mattutino dei dirigenti in pronta disponibilità notturna, in considerazione del servizio mediamente svolto, a seguito di chiamata, dai dirigenti assegnati alla struttura medesima.

Le Aziende provvedono a monitorare periodicamente le eventuali deroghe, informando le organizzazioni sindacali, con cadenza almeno semestrale, in merito all’andamento di tale monitoraggio.

Occorre ricordare che, tra gli incrementi previsti dai CCNL del 5.7.2006 con decorrenza 31.12.2005, sono compresi quelli destinati al finanziamento del compenso per i turni di guardia notturni, fissato dagli stessi contratti in 50 euro per ogni turno.

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8513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

A seguito dell’entrata in vigore dei CCNL del 5.7.2006, erano stati richiesti alle Aziende i dati relativi ai turni di guardia notturni, al fine di verificare (come previsto dai contratti medesimi) se le risorse destinate al finanziamento del compenso di 50 euro per turno erano sufficienti, in tutte le Aziende, per la corresponsione del compenso medesimo e se risultava necessario effettuare una compensazione a livello regionale. Rispetto ai dati a suo tempo pervenuti (che si riferivano ai turni di guardia del primo semestre 2006) è emersa la necessità di un approfondimento, evidenziata anche dalle organizzazioni sindacali, con le quali si è convenuto sull’opportunità di acquisire ulteriori dati, sia in relazione al numero di guardie effettivamente svolte negli anni 2006 e 2007, sia in relazione al numero di guardie retribuite come lavoro straordinario.

Dagli ulteriori dati forniti dalle Aziende (riportati nelle tabelle allegate alle presenti linee di indirizzo) relativi agli anni 2006 e 2007, emerge quanto segue: Tabella 1 - dirigenza medica � a livello regionale, l’incremento del fondo stabilito dall’art. 11, commi 2 e 3 del CCNL del

5.7.2006 non è sufficiente (né per il 2006, né per il 2007) a coprire la spesa per la corresponsione del compenso previsto per i turni di guardia notturni;

� per quanto riguarda le singole Aziende, l’incremento del fondo è sufficiente a coprire la spesa in sette Aziende nell’anno 2006 e solo in due Aziende nell’anno 2007.

Tabella 2 - dirigenza sanitaria � a livello regionale, l’incremento del fondo stabilito dall’art. 10, commi 2 e 3 del CCNL del

5.7.2006 è sufficiente (sia per il 2006, che per il 2007) a coprire la spesa per la corresponsione del compenso previsto per i turni di guardia notturni;

� per quanto riguarda le singole Aziende, l’incremento del fondo è sufficiente (sia per il 2006, che per il 2007) a coprire la spesa in tutte le Aziende tranne una.

Con riferimento alla dirigenza medica, si rileva che non sussistono le condizioni per effettuare una compensazione a livello regionale, per cui, in ciascuna Azienda, le risorse destinate dal CCNL del 5.7.2006 al finanziamento del compenso per i turni di guardia notturni si consolidano, nel fondo per il trattamento accessorio, nella misura prevista dal CCNL stesso. La spesa per la corresponsione del suddetto compenso viene gestita da ciascuna Azienda nell’ambito delle risorse complessive del fondo, effettuando le opportune compensazioni tra le risorse eventualmente in eccedenza per il 2006 e quelle in difetto per il 2007, nonché utilizzando le somme che dovessero residuare dall’attuazione di altri istituti contrattuali i cui oneri gravano sul fondo stesso.

Per quanto riguarda la dirigenza sanitaria, non risulta necessario effettuare una compensazione a livello regionale, per cui, anche in questo caso, le risorse destinate dal CCNL del 5.7.2006 al finanziamento del compenso per i turni di guardia notturni si consolidano, nel fondo per il trattamento accessorio di ciascuna Azienda, nella misura prevista dal CCNL stesso. L’unica Azienda in cui il finanziamento contrattualmente stabilito risulta insufficiente (per un importo, comunque, marginale) provvede alle opportune compensazioni nell’ambito delle risorse complessive del fondo per il trattamento accessorio.

Per gli anni successivi al 2007, si raccomanda alle Aziende di tenere sotto controllo, soprattutto per quanto riguarda la dirigenza medica, la spesa relativa al compenso per i turni di guardia notturni,

fermo restando quanto previsto dagli stessi CCNL del 5.7.2006 (art. 8, comma 1 per la dirigenza medica e art. 7, comma 1 per la dirigenza sanitaria) con riferimento alla razionalizzazione della rete interna dei servizi ospedalieri per l’ottimizzazione delle attività connesse alla continuità assistenziale.

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86 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Turni di guardia notturni (dirigenza medica)

A B C D E

Aziende

Incremento fondo trattamentoaccessorio

previsto dall’art. 11, commi 2 e 3 CCNL 5.7.2006

(decorrenza31.12.2005)

Spesa di competenza

ANNO 2006 per corresponsione

compensoprevisto dall’art. 8, comma 2 del CCNL 5.7.2006

Differenza ANNO 2006

(A - B)

Spesa di competenza

ANNO 2007 per corresponsione

compensoprevisto dall’art. 8, comma 2 del CCNL 5.7.2006

Differenza ANNO 2007

(A - D)

AUSL 1 Carrara 292.091 345.750 -53.659 340.550 -48.459AUSL 2 Lucca 287.459 392.400 -104.941 392.400 -104.941AUSL 3 Pistoia 333.480 319.350 14.130 343.500 -10.020AUSL 4 Prato 249.619 235.600 14.019 272.350 -22.731AUSL 5 Pisa 216.051 222.400 -6.349 237.400 -21.349AUSL 6 Livorno 479.408 466.600 12.808 480.500 -1.092AUSL 7 Siena 254.203 240.450 13.753 293.700 -39.497AUSL 8 Arezzo 442.262 410.800 31.462 410.800 31.462AUSL 9 Grosseto 308.031 262.400 45.631 317.500 -9.469AUSL 10 Firenze 691.337 698.400 -7.063 763.950 -72.613AUSL 11 Empoli 273.206 288.200 -14.994 292.250 -19.044AUSL 12 Viareggio 199.345 251.700 -52.355 267.500 -68.155AOU Pisana 505.353 566.950 -61.597 579.600 -74.247AOU Senese 237.317 241.200 -3.883 275.800 -38.483AOU Careggi 559.942 765.700 -205.758 731.300 -171.358AOU Meyer 89.533 76.100 13.433 81.350 8.183Totale regionale 5.418.636 5.784.000 -365.364 6.080.450 -661.814

Importi al netto di oneri e IRAP a carico delle Aziende

Tabella 1

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8713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Tabella 2

Turni di guardia notturni (dirigenza sanitaria)

A B C D E

Aziende

Incremento fondo trattamentoaccessorio

previsto dall’art. 10, commi 2 e 3 CCNL 5.7.2006

(decorrenza31.12.2005)

Spesa di competenza

ANNO 2006 per corresponsione

compensoprevisto dall’art. 7, comma 2 del CCNL 5.7.2006

Differenza ANNO 2006

(A - B)

Spesa di competenza

ANNO 2007 per corresponsione

compensoprevisto dall’art. 7, comma 2 del CCNL 5.7.2006

Differenza ANNO 2007

(A - D)

AUSL 1 Carrara 9.268 0 9.268 0 9.268AUSL 2 Lucca 11.822 9.100 2.722 9.100 2.722AUSL 3 Pistoia 10.087 0 10.087 0 10.087AUSL 4 Prato 6.805 0 6.805 0 6.805AUSL 5 Pisa 10.867 10.250 617 4.650 6.217AUSL 6 Livorno 17.509 20.000 -2.491 18.600 -1.091AUSL 7 Siena 8.651 3.700 4.951 3.750 4.901AUSL 8 Arezzo 14.305 0 14.305 0 14.305AUSL 9 Grosseto 9.164 0 9.164 0 9.164AUSL 10 Firenze 25.471 0 25.471 0 25.471AUSL 11 Empoli 9.164 0 9.164 0 9.164AUSL 12 Viareggio 6.701 0 6.701 0 6.701AOU Pisana 10.587 0 10.587 0 10.587AOU Senese 8.118 0 8.118 0 8.118AOU Careggi 13.915 11.450 2.465 11.250 2.665AOU Meyer 1.579 0 1.579 0 1.579Totale regionale 174.013 54.500 119.513 47.350 126.663

Importi al netto di oneri e IRAP a carico delle Aziende

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88 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Ritenuto necessario fornire tutti gli operatori delle Unità funzionali di Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro delle Aziende Usl di DPI uniformi su tutto il territorio toscano, al fine di garantire condizioni di lavoro sicure e fungere da esempio e visibilità nei confronti del mondo del lavoro, fermi restando tutti gli obblighi in capo al datore di lavoro ai sensi del Dlgs 81/2008 modificato ed integrato dal Dlgs 106/2009;

Ritenuto opportuno garantire una immediata rico-noscibilità di tutti gli operatori Pisll della regione anche attraverso l’uso di DPI con caratteristiche omogenee ed elementi comuni rispondenti alla normativa vigente;

Rilevata la necessità di effettuare un acquisto unico per tutta la regione incaricando la Asl 10 di Firenze che sarà destinataria dell’intero finanziamento in considerazione della sua consolidata esperienza circa l’argomento in questione;

Visto l’elenco minimo di Dispositivi di Protezione Individuali predisposto dall’Articolazione Prevenzione Igiene e Sicurezza Luoghi di Lavoro ex art. 67 L.R. 40/2005 consistente nel corredo minimo di riferimento di DPI necessari indicati nell’allegato alla presente (allegato A) parte integrante e sostanziale del presente atto, e considerato il numero di personale in servizio impegnato in attività di vigilanza, controllo e prevenzione sul territorio toscano corrispondente a circa 610 unità;

Ritenuto necessario, per lo svolgimento del progetto di dotazione di DPI di tutti gli operatori delle Asl toscane, (allegato A) assicurare la copertura delle spese per realizzare quanto definito dalla Articolazione Pisll stimate in Euro 200.000,00;

Ritenuto pertanto di prenotare Euro 200.000,00 sul capitolo 26164 del bilancio di previsione 2009 che presenta la necessaria disponibilità;

Vista la L. R. n. 70 del 24.12.2008 che approva il bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 ed il bilancio pluriennale 2009-2011;

Vista la deliberazione della Giunta Regionale del 29.12.2008 n. 1162 “Approvazione Bilancio Gestionale 2009 e pluriennale 2009/2011”;

A voti unanimi

DELIBERA

Per i motivi espressi in narrativa di:

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1262

Dispositvi di Protezione Individuali per gli ope-ratori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Usl toscane - Settore Pisll. Determinazioni.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la deliberazione del Consiglio Regionale n. 53 del 16 luglio 2008, con la quale si approva il Piano Sanitario Regionale 2008-2010;

Visto il DPCM 17 dicembre 2007 Esecuzione dell’ac-cordo del 1° agosto 2007, recante “Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro”;

Visto il decreto legislativo 81/2008 modificato ed integrato dal decreto legislativo 106/2009 che ha apportato significativi cambiamenti alle norme che disciplinano la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro e in particolare l’art. 13 comma 6 che stabilisce che “l’importo delle somme che l’Asl, in qualità di organo di vigilanza, ammette a pagare in sede amministrativa ai sensi dell’art. 21 , comma 2, primo periodo, del dlgs 19 dicembre 1994, n. 758, integra l’apposito capitolo regionale per finanziare l’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro svolta dai dip.ti di prevenzione delle AA.SS.LL;

Vista la delibera Giunta Regionale n. 330 del 18/04/2008 “Interventi integrati di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro”;

Vista la delibera della Giunta Regionale n. 83 del 9/2/2009 attuativa dell’articolo 13 comma 6 del Dlgs 81/2009 riguardante la disciplina dei proventi derivanti da pagamenti di somme aggiuntive dovute alla revoca del provvedimento di sospensione da parte della Asl che lo hanno adottato a seguito dell’accertamento delle reiterazioni delle violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro ai sensi dell’art. 14 commi 2,3,5,8 del Dlgs 81/08;

Considerato che il diritto alla salute ed alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori sui luoghi di lavoro costituisce un impegno di natura prioritaria di tutte le Istituzioni, delle Parti sociali e, in genere, di tutta la società civile della Toscana e richiede pertanto la sensibilizzazione di azioni organiche, congiunte e in un ottica di genere, nell’ambito delle rispettive competenze e responsabilità;

Visto l’art. 74 del sopra citato Dlgs 81/2008 e successive modifiche che definisce i Dispositivi di Protezione Individuali, di seguito denominati DPI;

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8913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

3. stabilire l’acquisto minimo di riferimento dei DPI indicati nell’elenco allegato alla presente (allegato A) parte integrante e sostanziale del presente atto.

Il presente atto, soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 18, comma 2, lett. a) della L. R. 23/2007, in quanto conclusivo del procedimento amministrativo regionale, è pubblicato integralmente sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

1. fornire tutti gli operatori delle Unità funzionali di Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro delle Aziende Usl di Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) uniformi su tutto il territorio toscano al fine di garantire condizioni di lavoro sicure, fermi restando tutti gli obblighi in capo al datore di lavoro ai sensi del Dlgs 81/2008 modificato ed integrato dal Dlgs 106/2009;

2. destinare a favore dell’Azienda Usl 10 di Firenze, per l’acquisto del corredo minimo di riferimento di Dispositivi di Protezione Individuali indicati nell’allegato A, la somma complessiva di Euro 200.000,00 prenotando tale somma sul capitolo 26164 del bilancio di previsione 2009, che presenta la necessaria disponibilità;

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9113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

A voti unanimi

DELIBERA

1. Di adottare come schemi di bilancio per le società della salute, ai sensi dell’art. 71 terdecies della L.R. 40/2005, gli schemi di bilancio approvati con D.G.R 962/2007 per le aziende sanitarie;

2. Di approvare il documento “La società della salute - aspetti contabili”, allegato 1 e parte integrante del presente atto, che delinea le linee guida contabili per la predisposizione dei bilanci delle società della salute;

3. Di impegnare ciascuna società della salute ad applicare i principi contabili dell’allegato 1, a partire dalla redazione del bilancio di previsione 2010, che dovrà essere redatto entro il 31/12/2009;

4. Di incaricare il dirigente competente della Direzione Generale Diritto alla salute e Politiche di solidarietà di approvare con successivi atti ulteriori indirizzi sulla tenuta della contabilità analitica per le società della salute.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. f) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1265

Approvazione disposizioni varie in materia di contabilità delle Società della Salute.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la L.R. n. 60/2008 con cui è stata modificata la L.R. n. 40/2005;

Considerato che con tale legge è stata innovata la normativa sulle società della salute, con la fine della fase sperimentale ed il passaggio a regime;

Visto che l’art. 71 terdecies comma 1 prevede che la società della salute adotti una contabilità di tipo economico, ed in particolare bilanci economici di previsione pluriennali e annuali ed il bilancio di esercizio, sulla base di uno schema tipo approvato con deliberazione della Giunta regionale;

Valutato, di dover approvare il documento “La società della salute - aspetti contabili”, allegato 1 e parte integrante del presente atto, ai fini di fornire alle società della salute gli indirizzi per una corretta e omogenea applicazione dei principi contabili, in analogia a quanto fatto per le aziende sanitarie con DGR n. 1343/2004 e successive modificazioni;

Visti inoltre gli esiti della Conferenza Regionale delle Società della Salute di cui all’art. 11 della L.R 40/2005, tenutasi il 16 novembre 2009 ed in particolare il verbale della suddetta Conferenza, agli atti di quest’amministrazione, relativo alla proposta di documento “La società della salute - aspetti contabili”;

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92 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

LA SOCIETÀ DELLA SALUTE

ASPETTI CONTABILI

PREMESSA

Il presente documento si propone di delineare le linee guida contabili per la predisposizione dei bilanci delle società della salute (Legge Regionale 24 febbraio 2005, n° 40 - Disciplina del servizio sanitario regionale - Artt. 71 bis e seg.).

Le società della Società della Salute dovranno predisporre i propri bilanci, nel rispetto della normativa di riferimento per le aziende sanitarie, secondo gli schemi di bilancio previsti dai Principi Contabili Regionali per le aziende sanitarie ed ospedaliere.

Si considera, in particolare, applicabile alle Società della Salute la seguente normativa:

� D.M. 11 febbraio 2002 ( Schema di bilancio delle aziende sanitarie ed ospedaliere); � Principi Contabili OIC (Organismo Italiano di Contabilità); � Delibera della Giunta regionale n. 1343 del 20 dicembre 2004. � Delibera della Giunta regionale n. 962 del 17 dicembre 2007.

Nella predisposizione dei bilanci preventivi e consuntivi la Società della Salute dovrà rispettare inoltre gli standard di controllo interno contenuti nella medesima normativa.

Di seguito le specificità previste per tale tipologia di enti.

1. Contributi in C/esercizio.

Costituiscono ricavi della Società della Salute:

1.1 Fondo per la non Autosufficienza.

Il Fondo per la Non Autosufficienza viene ripartito come previsto dall’art. 3 delle L.R. 66/2008 tra le zone distretto sulla base delle indicazioni della Conferenza delle SDS e secondo precisi parametri individuati. Le risorse attribuite sono trasferite con vincolo di destinazione alla SdS ove costituite e gestite con contabilità separata (Art. 3 co.3). Tali finanziamenti sono da considerare come finalizzati ricorrenti.

1.2 Contributi in C/esercizio assegnati da Comuni consorziati.

Si tratta di contributi destinati alla gestione e all’organizzazione dei servizi di assistenza sociale.

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9313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

1.3 Contributi in C/esercizio da Fondo Sanitario Regionale.

Come previsto dall’art.71 quaterdecies lettera a) della L.R. 40/2005, la SDS è finanziata con quote del fondo sanitario per l’erogazione delle prestazioni individuate dal Piano Sanitario e Sociale Regionale Integrato (PSSRI), ai sensi dell’art.71 bis, comma 3 lettera c). Tali contributi vengono iscritti in base a delibera dell’Ente consorziato.

1.4 Altri Contributi in C/esercizio.

In tale voce trovano accoglimento i contributi di natura sociale assegnati dalla Regione Toscana, eventuali contributi sanitari extra fondo sanitario, contributi del fondo sociale nazionale ed ulteriori contributi di altri enti.

2. Contributi in C/capitale

Costituiscono contributi in c/capitale della Società della Salute:

2.1 Conferimenti degli enti consorziati.

Tali finanziamenti delle ASL e dei Comuni costituiscono i conferimenti di prima dotazione previsti nella convenzione. Questa voce per sua natura deve essere inserita nello SP, nel PN, voce Fondo di dotazione.

Qualora i conferimenti siano destinati a copertura di perdite di esercizi precedenti devono essere collocati nella corrispondente voce del Patrimonio Netto.

2.2 Contributi in c/capitale da enti consorziati, dalla Regione e da altri enti. Questa voce deve essere considerata nello Stato Patrimoniale, nella apposita voce del Patrimonio Netto.

3. Trattamento contabile dei contributi

Per lo specifico trattamento contabile delle poste di bilancio, si precisa quanto di seguito riportato:

3.1 Trattamento contabile dei contributi finalizzati

Si possono distinguere due tipologie di contributi in c/esercizio:

a) Contributi in c/esercizio finalizzati. Appartengono a questa categoria i contributi in C/esercizio da Fondo Sanitario Regionale; Contributi in C/esercizio degli enti consorziati previsti nella convenzione; Contributi in C/esercizio dei comuni consorziati per la gestione e l’organizzazione dei servizi di assistenza sociale. b) Contributi in c/esercizio finalizzati ricorrenti. Appartiene tra gli altri a questa categoria il Fondo di Non Autosufficienza.

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94 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Il trattamento contabile dei ����������� ����� ��������������� �! prevede che questi siano iscritti nel bilancio delle Società della Salute in seguito ad apposito atto di assegnazione.

L’assegnazione può prevedere:

1. Un unico importo complessivo a valere per uno o più esercizi. 2. Un importo complessivo distinto per quote annuali, pari alla durata del progetto.

Qualora tali contributi siano utilizzati solo in parte nell’esercizio di competenza, si dovrà rilevare un risconto passivo per la quota di finanziamento non utilizzata, affinché la competenza del provento segua la dinamica del relativo costo.

Se la realizzazione del progetto avviene in più esercizi, ogni anno dovrà essere riscontata la quota di provento non utilizzata.

Nel caso in cui un contributo in conto esercizio a destinazione vincolata già deliberato non venga interamente utilizzato per effetto di una realizzazione parziale del progetto, l’azienda provvede a stornare il credito con contropartita la parte di ricavo che non avrà nel medesimo esercizio correlati costi, in seguito ad apposita comunicazione relativa alla rideterminazione dell’assegnazione da parte dell’Ente Finanziatore.

I cespiti acquisiti con c/finalizzati devono essere ammortizzati nell’esercizio in cui sono sostenuti i costi.

In merito ai ���������������� ������� !, si osserva come questi siano contributi in conto esercizio speciali finalizzati, assegnati in modo ricorrente, sulla base di specifiche di destinazioni e di utilizzo e legati ad una progettualità triennale allineata al Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale.

Tali contributi sono iscritti in bilancio integralmente per la quota annuale assegnata, e di norma nonsono soggetti alla rettifica della scrittura contabile di “Risconto Passivo”. L’eventuale risconto dovrà essere adeguatamente motivato in Nota Integrativa.

3.2 Trattamento contabile delle donazioni.

Le donazioni e lasciti vincolati ad investimenti sono costituite dai finanziamenti per lasciti o donazione da enti e persone fisiche finalizzati a specifici investimenti.

Le donazioni in denaro non vincolate ad investimenti devono essere contabilizzate nella voce E5) del CE, come sopravvenienza attiva.

Tale posta comprende le donazioni di immobili ed altre immobilizzazioni materiali ed immateriali.

Le donazioni e lasciti vincolati ad investimenti sono iscrivibili in bilancio nell’apposita voce di Patrimonio Netto nel momento di esplicita accettazione da parte dell’azienda e della relativa valutazione di convenienza. Anche tali componenti del Capitale Netto sono utilizzati per la sterilizzazione degli ammortamenti dei beni cui si riferiscono.

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9513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

L'ammortamento dei cespiti acquisiti mediante donazioni si calcola sul valore complessivo del cespite stesso. La donazione va ridotta alla fine di ogni periodo con accredito a conto economico (voce A.V Costi capitalizzati) da effettuarsi con lo stesso tasso utilizzato per l'ammortamento del cespite cui si riferisce (sterilizzazione).

Per quanto riguarda le immobilizzazioni materiali acquisite in tutto o in parte a titolo gratuito (ad esempio tramite donazioni) devono essere iscritte nell’attivo patrimoniale al momento in cui il titolo di proprietà delle stesse si trasferisce all’azienda. Se alla data di bilancio il titolo di proprietà non è stato ancora legalmente trasferito all’azienda, le immobilizzazioni ricevute a titolo gratuito vengono iscritte nei conti d’ordine.

3.3 Trattamento contabile delle risorse utilizzate tramite terzi.

I contributi e le risorse gestite tramite terzi, nei limiti previsti dalla specifica normativa e che non costituiscono acquisti di servizi, devono essere segnalati anche in appositi conti d’ordine.

Tali ricavi sono iscritti nella voce A1 del Conto Economico secondo il principio di competenza

4. Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto si compone del:

3 Fondo di dotazione 3 Delle riserve di utili 3 Delle perdite sospese 3 Dei contributi in conto capitale al netto delle quote di ammortamento sterilizzate 3 Utile/Perdita di esercizio

5. Il Fondo di Dotazione.

Il fondo di dotazione è costituito dal conferimento iniziale di denaro, di immobili o altri beni in sede di primo impianto della Società della Salute. Nella convenzione gli enti consorziati devono indicare eventuali fondi assegnati a titolo di fondo di dotazione.

6. Sterilizzazione.

Gli ammortamenti dei cespiti della Società della Salute sono soggetti a sterilizzazione con le modalità e secondo le regole previste dai Principi Contabili Regionali.

Si ricorda che i cespiti acquisiti tramite contributo finalizzato sono soggetti ad ammortamento come previsto dalla casistica n°5 (principio n° 3).

Tale regola non si applica ai finanziamenti finalizzati ricorrenti.

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7. Costi di produzione

Con le risorse attribuite le Società della Salute devono finanziare il costo pieno dei servizi. Laddove si verifichino spese generali ed amministrative che eccedono quelle attribuite agli specifici fondi, queste devono essere coperte con risorse aggiuntive degli enti consorziati. 8. Approvazione bilancio della Società della Salute.

8.1 Bilancio preventivo economico annuale e pluriennale. Il bilancio preventivo annuale deve essere redatto entro il 30 Ottobre di ogni anno e deve essere approvato dall’assemblea dei soci come previsto dalla L.R. 40/2005 art.71 sexies comma a lettera b).

8.2 Bilancio di esercizio. Il Bilancio di esercizio rappresenta la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società della Salute relativa al periodo annuale.

Il Bilancio di esercizio si compone dello stato patrimoniale, del conto economico e della nota integrativa, per la cui redazione si applicano gli articoli 2423 e seguenti del codice civile. Al bilancio si allega la relazione sulla gestione.

Il direttore della Società della Salute predispone (L.R 40/2005 art.71 novies comma 5 lettera c) ) il bilancio di esercizio e lo trasmette all’assemblea dei soci che lo approva entro il 30 aprile di ogni anno.

Il Bilancio e la Nota Integrativa della Società della Salute sono allegati al Bilancio della AUSL consorziata.

9. Monitoraggio andamenti economici della Società della Salute.

Ai fini del mantenimento degli equilibri economici, le Società della Salute inviano agli enti consorziati un monitoraggio mensile che evidenzi eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi assegnati con il bilancio di previsione.

Entro il 30 Settembre di ogni anno la Società della Salute inoltra alla all’assemblea dei soci e alla Giunta Regionale un Conto Economico relativo all’andamento della gestione del 1° semestre dell’anno, integrato da una proiezione di chiusura dell’esercizio.

10. Ripiano Perdite.

Le perdite di esercizio sono suddivise tra i soci in virtù delle quote di partecipazione.

11. Nota Integrativa – Contabilità Separata.

In nota integrativa debbono essere evidenziati conti economici in relazione alle diverse contabilità separate, relative alle diverse aree gestionali della Società della Salute:

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9713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

� Conto economico dell’attività sanitaria, al fine di consentire alle USL la rendicontazione dei modelli ministeriali CE, LA.

� Conto economico dell’attività sociale, relativa alle attività sociali delegate dai Comuni.

� Conto economico del Fondo per la non autosufficienza, ai sensi dell’art. 3, comma 3 della L. R. n. 66/2008 che prevede la contabilità separata di tale fondo.

I conti economici delle diverse contabilità sono conformi allo schema seguente:

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11.1 Conto economico del Fondo per la non autosufficienza.

Il conto economico del Fondo per la non autosufficienza è relativo ai costi e ricavi della gestione delle attività e prestazioni sanitarie, sociali e socio-sanitarie finanziate da tale fondo. La contabilità separata è prevista dall’art. 3 comma 3 della L. R. n. 66/2008.

I contributi in c/esercizio debbono essere dettagliati in base allo schema seguente:

Soggetto erogatoreQuota

sanitariaQuota sociale Totale

ASL Consorziate

Regione Toscana

Comuni consorziati

Totale

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98 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

11.2 Conto economico dell’attività sociale. Il Conto economico dell’attività sociale è relativo alla gestione delle attività sociali finanziate dai Comuni o direttamente, o tramite contribuzione al Fondo per la non autosufficienza.

11.3 Conto economico dell’attività sanitaria. Il Conto economico dell’attività sanitaria è relativo alla gestione delle attività e prestazioni finalizzate all’erogazione dei livelli essenziali di assistenza indivisuati dal D.P.C.M. del 23 aprile 2008, finanziata da contributi in c/esercizio provenienti da Fondo sanitario, assegnati dalle aziende USL e/o dalla Regione.

Si sottolinea che dovranno essere contabilizzati i costi e ricavi relativi anche alla gestione, esclusivamente di parte sanitaria, finanziata dal Fondo per la non autofficienza.

I contributi in c/esercizio debbono essere dettagliati in base allo schema seguente:

Soggetto erogatore

Fondo per la non

autosuff. quota

sanitaria

Fondo sanitario

extra Fondo non

Autosuff.

Totale

ASL Consorziate

Regione Toscana

TOTALE

12. Relazione sulla gestione.

Al bilancio deve essere allegata una relazione sulla gestione redatta dagli amministratori volta ad evidenziare

le informazioni sull’attività della gestione posta in essere nell’esercizio.

In particolare è considerato contenuto minimo della relazione sulla gestione:

1) un’analisi fedele, equilibrata ed esauriente della gestione dell’azienda sia nei vari settori in

cui si è espletata e correlata agli specifici fondi che sono stati utilizzati

2) Gli investimenti effettuati nell’esercizio e le relative forme di finanziamento

3) I principali indicatori di risultato, patrimoniali finanziari

4) Le informazioni attinenti all’ambiente ad al personale.

5) l’esistenza e l’entità di attività di ricerca e sviluppo;

6) I rapporti con gli enti consorziati

7) I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del bilancio;

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9913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

8) l’evoluzione prevedibile della gestione;

9) le attività e le risorse gestite tramite terzi.

Ai fini della corretta ed omogenea compilazione delle tabelle suindicate e del monitoraggio dei costi e dei risultati, la società della salute adotta una contabilità analitica per centri di costo predisposta secondo le linee guida approvate dalla Regione.

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100 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Considerato che tra gli obiettivi prioritari sopra citati si individua, oltre all’attuazione della regolamentazione comunitaria in materia di sicurezza alimentare, il controllo sulla produzione e vendita di prodotti destinati ad un’alimentazione particolare, con riguardo a quelli per la prima infanzia;

Visto il progetto presentato dall’Az. USL 10 di Firenze, prot. AOO-GRT/238471/Q.100.30 del 15/09/2009, denominato “Stima dell’esposizione ad acrilammide nella prima infanzia ed a furano nei consumatori di caffè in Toscana”, agli atti del Settore “Igiene pubblica” della Direzione Generale “Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà, di cui all’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;

Dato atto che nel progetto sopra citato si prevede il coinvolgimento di tutte le UU.FF. di Igiene degli alimenti e Nutrizione delle Aziende UU.SS.LL. toscane nella realizzazione di un monitoraggio sul livello di acrilammide nei prodotti destinati alla prima infanzia (omogeneizzati a base di cereali, biscotti per lattanti, alimenti a base di cereali per la prima colazione) e di furano in caffè in polvere e in caffè liquido proveniente dalla produzione nazionale e locale, al fine di stimare l’esposizione alle due sostanze rispettivamente nella prima infanzia e nella popolazione toscana;

Ritenuto che il progetto presentato dall’Az. USL 10 di Firenze preveda attività coerenti con le azioni programmate dal PSR 2008-2010 in tema di Igiene degli alimenti e Nutrizione nell’ambito delle strategie per la prevenzione collettiva;

Ritenuto altresì che la realizzazione del progetto presentato dall’Az. USL 10 di Firenze sia funzionale all’attuazione ed al raggiungimento degli obiettivi delle raccomandazioni della Commissione Europea 2007/196/CE e 2007/331/CE;

Considerato che il progetto presentato dall’Az. USL 10 di Firenze prevede una spesa complessiva di euro 51.700,00;

Preso atto dell’approvazione del progetto sopra

citato da parte dell’articolazione regionale “Igiene degli alimenti e Nutrizione”, istituita con il decreto dirigenziale n. 6455 del 22/12/2006 ai sensi della LR 40/2005, avvenuta nella riunione del 14/12/2009, il cui verbale è agli atti del Settore “Igiene pubblica” della Direzione Generale “Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà;

Ritenuto opportuno, per le motivazioni sopra esposte, procedere all’approvazione del progetto “Stima dell’esposizione ad acrilammide nella prima infanzia ed a furano nei consumatori di caffè in Toscana”, presentato

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1268

Progetto “Stima dell’esposizione ad acrilammide nella prima infanzia ed a furano nei consumatori di caffè in Toscana” presentato dall’Az. USL 10 di Firenze. Approvazione.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 gennaio2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare;

Visto il regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004, sull’igiene dei prodotti alimentari;

Visto il regolamento.(CE) n. 853/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale;

Visto il regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali, ed in particolare quanto disposto dagli artt. 8 e 10;

Visto il regolamento (CE) n. 854/2004, che stabilisce norme specifiche per l’organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano;

Vista la raccomandazione della Commissione Europea 2007/196/CE del 28/03/2007 che raccomanda agli Stati membri di attuare un monitoraggio del livello di furano negli alimenti e di riferire i risultati di tale monitoraggio alla Commissione ed alla Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare;

Vista la raccomandazione della Commissione Europea 2007/331/CE del 03/05/2007 che raccomanda agli Stati membri di attuare un monitoraggio del livello di acrilammide negli alimenti e di riferire i risultati di tale monitoraggio alla Commissione ed alla Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare;

Vista la deliberazione del Consiglio Regionale n. 53 del 16/07/2008, con la quale è stato approvato il Piano Sanitario Regionale 2008-2010, ed in particolare il paragrafo 5.2.3 “Igiene degli alimenti e della nutrizione”, nel quale sono indicati gli obiettivi prioritari per il settore;

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obiettivi delle stesse, sia del PSR 2008-2010 che delle raccomandazioni della Commissione Europea 2007/196/CE e 2007/331/CE, meglio specificati in narrativa;

2. di prenotare la somma di Euro 51.700,00 sul capitolo 26051 del bilancio gestionale 2009, che presenta la necessaria disponibilità, a favore dall’Az. USL 10 di Firenze;

3. di impegnare la DG Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà a porre in essere le iniziative necessarie per il raggiungimento dei risultati previsti dal progetto stesso.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. f), della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art.18, comma 2, della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

dall’Az. USL 10 di Firenze, di cui all’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, poiché coerente con le azioni programmate, e funzionale al raggiungimento degli obiettivi delle stesse, sia del PSR 2008-2010 che delle raccomandazioni della Commissione Europea 2007/196/CE e 2007/331/CE;

Vista la legge regionale n. 70 del 24 dicembre 2008 che approva il bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 ed il bilancio pluriennale 2009/2011, e la deliberazione della Giunta regionale n. 1162 del 29 dicembre 2008, che approva il bilancio gestionale per l’esercizio finanziario 2009 e pluriennale 2009/2011;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di approvare il progetto “Stima dell’esposizione ad acrilammide nella prima infanzia ed a furano nei consumatori di caffè in Toscana”, presentato dall’Az. USL 10 di Firenze, di cui all’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, poiché coerente con le azioni programmate, e funzionale al raggiungimento degli

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soggetti le linee di indirizzo per la corretta attuazione del controllo ufficiale delle imprese alimentari in base alla categorizzazione del rischio, previsto dalle norme comunitarie sopra richiamate;

Visto il decreto dirigenziale n. 867 del 4 marzo 2008, con il quale è stata approvata la modulistica e le disposizioni operative per la programmazione triennale del controllo ufficiale previsto dalla citata DGR 862/2007;

Considerato che a seguito della valutazione degli esiti dei predetti controlli eseguiti sul territorio regionale, è emersa la necessità di apportare elementi di adeguamento alle linee di indirizzo fornite dalla sopra richiamata DGR 862/2007, al fine di garantire la piena attendibilità del sistema di controllo ufficiale;

Ritenuto pertanto opportuno modificare le linee di indirizzo fornite con la DGR 862/2007, garantendo alle autorità competenti, una linea di indirizzo appropriata per la corretta ed omogenea applicazione delle norme comunitarie sul territorio regionale;

Visto l’allegato A, predisposto dal Settore Igiene Pubblica, d’intesa con il Settore Medicina Predittiva-Preventiva della Direzione Generale Diritto alla Salute e delle Politiche di Solidarietà, recante le nuove “Linee di indirizzo per il controllo ufficiale delle imprese alimentari soggette a registrazione ai sensi del regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 40/R del 1° agosto 2006, in base alla categorizzazione del rischio”, che individuano le condizioni idonee per garantire l’uniformità dei controlli sul territorio regionale e definiscono i criteri per la valutazione del livello di rischio degli esercizi soggetti a controllo;

Considerato che la ridefinizione dei principi comuni in relazione alle varie fasi del controllo ufficiale, oltre che consentire il raggiungimento di un livello uniforme di controllo sul territorio regionale, costituisce elemento di trasparenza nei confronti degli operatori del settore alimentare, nonché strumento per il miglioramento dei sistemi di controllo;

Ritenuto necessario, per quanto sopra esposto, procedere all’approvazione delle nuove linee di indirizzo contenute nell’allegato A;

Ritenuto inoltre opportuno - revocare la deliberazione della Giunta regionale n. 862 del 26 novembre 2007;- rimandare l’approvazione della modulistica relativa alla reportistica dei flussi informativi che risultano modificati a seguito dell’approvazione del presente provvedimento, a successivo decreto del dirigente del Settore Igiene Pubblica, d’intesa con il Settore Medicina Predittiva-

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1269

Linee di indirizzo per il controllo ufficiale delle imprese alimentari soggette a registrazione ai sensi del regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 40/R del 1° agosto 2006, in base alla categorizzazione del rischio. Revoca DGR 862/2007.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002 che stabilisce i principi ed i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare;

Visto il Regolamento di attuazione del regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari e del regolamento (CE) n. 853/2004 de Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale, emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale 1 agosto 2006, n. 40/R;

Visto il regolamento (CE) n. 854/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche per l’organizzazione dei controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano;

Visto il regolamento (CE) n. 882/2004 del 29 aprile 2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti;

Visti i regolamenti (CE) n. 2074 e n. 2076 della Commissione del 5 dicembre 2005 che stabiliscono talune misure applicative, integrative e derogatorie rispetto ai regolamenti sopra citati;

Visto il regolamento (CE) n. 2073/2005 della Commissione del 15 novembre 2005 relativo ai criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari;

Considerato che le citate norme comunitarie hanno introdotto una nuova strategia di controllo ufficiale sugli alimenti impostata sul principio dell’analisi del rischio e sul coordinamento operativo, nell’ambito dell’autorità competente, di soggetti diversi con specifici livelli di responsabilità;

Vista la deliberazione n. 862 del 26 novembre 2007 con la quale la Giunta regionale ha fornito a tali

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3. di rimandare l’approvazione della modulistica relativa alla reportistica dei flussi informativi che risultano modificati a seguito dell’approvazione del presente provvedimento, a successivo decreto del dirigente del Settore Igiene Pubblica, d’intesa con il Settore Medicina Predittiva-Preventiva della Direzione Generale Diritto alla Salute e delle Politiche di Solidarietà.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’articolo 5 comma 1 lett. F della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

Preventiva della Direzione Generale Diritto alla Salute e delle Politiche di Solidarietà;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di approvare le “Linee di indirizzo per il controllo ufficiale delle imprese alimentari soggette a registrazione ai sensi del regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 40/R del 1° agosto 2006, in base alla categorizzazione del rischio”, di cui all’ allegato A, facente parte integrante del presente provvedimento;

2. di revocare la deliberazione della Giunta regionale n. 862 del 26 novembre 2007;

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106 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Allegato A

LINEE DI INDIRIZZO PER IL CONTROLLO UFFICIALE DELLE IMPRESE ALIMENTARI SOGGETTE A REGISTRAZIONE AI SENSI DEL REGOLAMENTO EMANATO CON DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA

GIUNTA REGIONALE N. 40/R DEL 1° AGOSTO 2006, IN BASE ALLACATEGORIZZAZIONE DEL RISCHIO

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Capo 1. Criteri di programmazione del controllo ufficiale

Le Aziende USL, in primo luogo, devono continuare ad impostare la programmazione del controllo ufficiale sulla base di un gradiente di rischio generico attribuibile ai diversi esercizi che, come riportato nella Tabella 1, sono stati suddivisi in tre fasce di rischio.

Nella classificazione si è tenuto conto, per ciascuna tipologia di esercizio, della complessità del ciclo produttivo e degli utenti interessati, sia in termini quantitativi che qualitativi.

Tabella 1: Classificazione delle imprese per fasce di rischio

Fascia di rischio Esercizi Mense con cucina (scolastiche/ RSA/ospedaliere)Grande distribuzione (*)/Commercio all’ingrosso di alimenti deperibili.Industrie di produzione, trasformazione, confezionamento Pasticcerie / Gelaterie, altre produzioni a base di latte (**) Gastronomie/rosticcerie (**)

I° FASCIA

Macellerie e pescherie con laboratorio di produzione

Premessa

Con delibera n. 862 del 26 novembre 2007, la Giunta regionale della Toscana ha inteso definire i criteri per la categorizzazione del rischio igienico sanitario delle imprese alimentari ricadenti nel campo di applicazione del Regolamento CE 852/2004 e soggetti a controllo ufficiale dell’Autorità competente ai sensi del Regolamento CE 882/2004.

Tale provvedimento regionale ha come obiettivi:

- garantire un elevato livello di trasparenza nello svolgimento dei controlli ufficiali,

- definire criteri oggettivi di valutazione del rischio igienico sanitario degli impianti al fine di diversificare la frequenza dei controlli ufficiali,

- determinare la tipologia dei sopralluoghi in modo oggettivo, motivando le scelte operate e orientando l’attività di campionamento.

L’analisi dei dati relativi ai controlli ufficiali svolti nel primo anno di applicazione della delibera sopracitata evidenziano la necessità di effettuare una rimodulazione della diversificazione delle imprese alimentari nelle diverse fasce di rischio in quanto è stato evidenziato che alcune tipologie di processi produttivi, per i quali non risultano evidenze di elevato rischio igienico sanitario, devono transitare in fasce di minore rischio (fascia 2° e 3°).

Inoltre a livello regionale sono in corso sperimentazioni di modelli di categorizzazione del rischio per altre tipologie di attività, i cui risultati potrebbero essere utili per una revisione dei criteri adottati per le imprese alimentari registrate.

Per poter operare confronti tra i diversi modelli attualmente in uso è necessaria un’analisi dei dati relativi alla categorizzazione del rischio.

Per tale motivo è necessario che le Aziende USL completino la categorizzazione del rischio secondo quanto previsto nella Tabella 2 e provvedano ad inviare i relativi risultati, con le modalità indicate con successivo decreto dirigenziale finalizzato all’approvazione della modulistica relativa alla reportistica dei flussi informativi che risultano modificati a seguito dell’approvazione del presente provvedimento regionale.

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Macellerie e pescherie con laboratorio di produzione Ristorazione commerciale/pubblici esercizi / pasticcerie e gelaterie non comprese in I° fascia (vedi nota **) Macellerie e pescherie con sola vendita Mense aziendali con cucina Panifici, pizzerie a taglio ed altri laboratori artigianali

II° FASCIA

Grande distribuzione che attua solo venditaAltre attività commerciali al dettaglio; commercio all’ingrosso di alimenti non deperibili, inclusi frutta e verdura TrasportiIII° FASCIA

Produzione primaria / Cantine e Frantoi (compreso imbottigliamento olio e vino)

NOTE:(*) si intende per “grande distribuzione” (fascia I°) l’attività commerciale con una superficie di vendita maggiore di 1500 mq ovvero qualsiasi attività commerciale che abbia al proprio interno almeno un'attività prevista nelle altre tipologie di fascia I° (pasticcerie/ gelaterie ed altre produzioni a base di latte, gastronomie/rosticcerie, macellerie e pescherie con laboratorio di produzione) indipendentemente dalla superficie del locale e dal volume di vendita delle attività di produzione.

(**) Si intendono per pasticcerie, gelaterie, gastronomie, rosticcerie, appartenerti alla I° fascia di rischio, i laboratori annessi al punto vendita che vendono prevalentemente a soggetti diversi dal consumatore finale (come definito dal Reg. 178/2002/CE). Negli altri casi si intendono appartenenti alla II° fascia di rischio Tale indicazione non si applica alla grande distribuzione che rimane classificata come al punto precedente.

Devono essere privilegiati gli interventi rivolti alle attività a maggior rischio, tenendo conto di questo elemento nella definizione della frequenza degli interventi.

La modalità operativa da seguire per categorizzare in base al rischio gli esercizi appartenenti alla prima ed alla seconda fascia è la seguente:

- effettuare campagne di controllo ufficiale mirate a categorizzare tutti gli esercizi di un determinato settore produttivo presenti sul territorio;

- elaborare i dati derivati dai controlli, attribuendo un punteggio a ciascun esercizio;

- programmare le frequenze dei successivi controlli sulla base del punteggio assegnato.

Per la terza fascia può essere utilizzata, ai fini della programmazione, una valutazione generica del rischio effettuata esclusivamente sulla base di dati storici e di archivio riferiti alle singole imprese e relativi sia alle caratteristiche della struttura che ad elementi emersi da precedenti interventi di vigilanza.

Per la programmazione del controllo ufficiale e la definizione della priorità di intervento nelle imprese di terza fascia, gli indicatori da utilizzare, singolarmente o congiuntamente, sono:

1. dimensioni dell’azienda;

2. data dell’ultimo controllo ufficiale ;

3. tossinfezioni alimentari pregresse;

4. esiti sfavorevoli di campionamenti;

5. sanzioni.

Relativamente alle imprese inserite in terza fascia, nei documenti di programmazione annuale delle attività, devono essere esplicitati i criteri adottati per la definizione delle frequenze del controllo ufficiale.

Le Aziende USL sono tenute a completare, nei tempi riportati in Tabella 2, la prima categorizzazione del rischio degli esercizi appartenenti alle varie fasce, nel rispetto delle modalità

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operative sopra indicate. Sono altresì tenute ad assicurare la categorizzazione degli esercizi appartenenti alla seconda fascia rispettando la distribuzione quantitativa ed i tempi indicati in Tabella 3.

Tabella 2: Completamento della prima categorizzazione degli esercizi suddivisi per fasce di rischio

Fascia di rischio Tempi I° FASCIA entro 30 giugno 2010 II° FASCIA entro 30 giugno 2012 III° FASCIA definita a livello aziendale

Tabella 3: Distribuzione della prima categorizzazione degli esercizi di seconda fascia di rischio

Distribuzione % Tempi 40 % degli esercizi di II° FASCIA entro 31 dicembre 2010 80 % degli esercizi di II° FASCIA entro 31 dicembre 2011 100 % degli esercizi di II° FASCIA entro 30 giugno 2012

Capo 2. Indirizzi operativi per categorizzare, in base al rischio, gli esercizi registrati ai sensi del regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 40/R del 1 agosto 2006.

Lo strumento operativo da utilizzare ai fini della categorizzazione del rischio degli esercizi è la “Scheda di valutazione del profilo di rischio degli esercizi registrati ai sensi del regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 40/R del 1° agosto 2006”, di cui all’Allegato B del DD 867/2008, realizzata mirando soprattutto alla facilità di interpretazione e di compilazione ed alla flessibilità d’utilizzo.

E’ importante sottolineare che questo strumento si affianca e non sostituisce i verbali ispettivi o le check-list utilizzate durante l’attività di vigilanza: la sua finalità, infatti, è quella di tracciare un profilo di rischio di ogni esercizio assemblando e sintetizzando i dati emersi dalla vigilanza e dai dati storici riferiti all’attività esaminata.

Per aiutare l’operatore a compilare correttamente la “Scheda di valutazione del profilo di rischio degli esercizi registrati ai sensi del regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 40/R del 1° agosto 2006” di cui all’Allegato B del DD 867/2008, è stata predisposta sia la scheda “Guida per le valutazioni da associare ad ogni singolo criterio” di cui all’Allegato C del DD 867/2008, che la scheda “Assegnazione di punteggi alle principali categorie di alimenti” di cui all’Allegato D del DD 867/2008.

L’utilizzo di queste tre schede consente di categorizzare gli esercizi, di cui alla Tabella 1, Capo 1 del presente documento.

E’ ovvio che tale categorizzazione del rischio è da intendersi in maniera dinamica, perché una riclassificazione degli esercizi, con un passaggio da una categoria all’altra (alto, medio e basso rischio), risulterà sempre possibile al variare dei risultati dell’attività ispettiva, di rilevanti modifiche del processo produttivo o di significative ristrutturazioni dell’attività.

Nella “Scheda di valutazione del profilo di rischio degli esercizi registrati ai sensi del regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 40/R del 1° agosto 2006” di cui all’Allegato B del DD 867/2008, sono previsti sei criteri di valutazione, costituiti da:

1. capacità produttiva, valutata in base al numero di operatori;

2. condizioni generali strutturali e igienico - sanitarie;

3. numero delle attività produttive esercitate;

4. adeguatezza e applicazione del piano di autocontrollo;

5. irregolarità e/o non conformità riscontrate negli ultimi 3/5 anni;

6. rischio microbiologico collegato al tipo di alimento e uso finale.

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110 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Per ognuno dei sei criteri sono stati previsti quattro diversi livelli di valutazione: ad ogni livello corrisponde un punteggio.

Il punteggio totale ottenuto sommando i punteggi attribuiti a ciascuno dei sei criteri di valutazione consente di inserire nella specifica categoria di rischio (alto, medio, basso) l’esercizio sottoposto a controllo.

Completata la valutazione, viene calcolata la somma dei valori attribuiti ottenendo un punteggio totale che costituirà la base per assegnare ciascun esercizio ad una specifica categoria di rischio (alto, medio e basso).

Nella Tabella 4 viene riportato il punteggio per l’attribuzione alla relativa categoria di rischio.

Tabella 4: Punteggio per l’attribuzione alla relativa categoria di rischio

Categoria di rischio Punteggio Alto da 32 a 47 punti

Medio da 24 a 31 punti Basso inferiore o uguale a 23

In base alle fasce di appartenenza delle attività (I° o II° fascia) e alla categoria di rischio in cui andranno a collocarsi gli esercizi (alto, medio e basso), verrà definita la frequenza dei controlli ufficiali.

Le Aziende USL programmano le frequenze dei controlli ufficiali negli esercizi garantendo la frequenza minima riportata nella Tabella 5.

Tabella 5: Frequenze minime di controllo ufficiale degli esercizi

Fascia di rischio Categoria di rischio Frequenze ispettive alto ogni anno

medio ogni 2 anni I° FASCIA basso ogni 3 anni alto ogni 3 anni

medio ogni 4 anni II° FASCIA basso ogni 5 anni

III° FASCIA da definire a livello aziendale

Una volta ultimata la categorizzazione, deve essere programmata ed attuata la frequenza di controlli prevista dalla Tabella 5.

E’ comunque facoltà di ogni Azienda USL indicare in un elenco, ad uso interno, quelle attività che sono ritenute a maggior rischio anche in rapporto al riscontro di ripetute e/o gravi non conformità per le quali si è resa necessaria l’applicazione dell’art 54 comma 2 punti e) ed f) del Regolamento (CE) 882/2004 al fine di programmare per esse una maggiore frequenza di controllo di quella prevista dalla presente delibera.

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11113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Ritenuto opportuno affidare alle tre Aziende Ospe-daliero Universitarie coordinatrici dei progetti lo sviluppo degli interventi formativi previsti dai programmi sul territorio regionale;

Ritenuto opportuno destinare per la realizzazione dei progetti di cui sopra la somma complessiva di 45.000,00 euro che trova copertura finanziaria sul capitolo 24013 “Formazione di base formazione manageriale” del bilancio di previsione 2009, assegnando in particolare la somma di 14.000,00 euro all’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese per il progetto sul management del dolore nel paziente con lesioni osteoarticolari traumatiche, 16.000,00 euro all’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana per il progetto sull’analgosedazione nelle procedure e 15.000,00 euro all’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer per il progetto sull’utilizzo appropriato degli oppiacei per il trattamento del dolore;

Vista la L.R. n. 70 del 24.12.2008 (Bilancio di Previsione per l’ anno finanziario 2009 e Bilancio Pluriennale 2009/2011) e successive modifiche;

Vista la D.G.R. n. 1162 del 29.12.2008 (approvazione bilancio gestionale 2009 e pluriennale 2009/2011) e successive modifiche;

A voti unanimi

DELIBERA

Per le motivazioni esposte in narrativa:

1. di approvare le azioni formative di livello regionale sottoelencate proposte dalla Commissione Regionale di coordinamento per le azioni di Lotta al Dolore da sviluppare nel corso degli anni 2009-2010:

- Il management del dolore nel paziente con lesioni osteoarticolari traumatiche

- Procedure in sedoanalgesia- L’uso dei farmaci oppioidi per il trattamento del

dolore

2. di affidare alle tre Aziende Ospedaliero Universitarie coordinatrici dei progetti lo sviluppo degli interventi formativi previsti dai programmi sul territorio regionale e più precisamente all’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese per il progetto sul management del dolore nel paziente con lesioni osteoarticolari traumatiche, all’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana per il progetto sull’analgosedazione nelle procedure e all’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer per il progetto sull’utilizzo appropriato degli oppiacei per il trattamento del dolore;

3. di destinare per la realizzazione dei progetti di cui sopra la somma complessiva di 45.000,00 euro che trova copertura finanziaria sul capitolo 24013 del bilancio di

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1273

Azioni formative di livello regionale sui temi della lotta contro il dolore.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la deliberazione del Consiglio regionale n. 53/2008 concernente “Piano Sanitario Regionale 2008/2010”;

Richiamato il punto 3 del PSR 2008-2010 “Valori, principi e obiettivi generali” che conferma, fra i valori di riferimento e i principi che ispirano il suddetto PSR, “…la riduzione, il controllo e la cura del dolore”;

Richiamato il punto 6.3 dello suddetto PSR 2008-2010 “Il controllo del dolore come diritto del cittadino” che esamina i risultati raggiunti dal progetto speciale di lotta al dolore previsto dal previgente PSR 2004-2007 ed elenca fra le future azioni da intraprendere per sostenere il controllo del dolore l’elaborazione di protocolli per il trattamento del dolore e la continuazione dell’attività formativa sulla tematica;

Vista la D.G.R. n. 1075 del 25/10/2004 nella quale è stata istituita la Commissione Regionale di coordinamento per le azioni di Lotta al Dolore;

Visto il decreto n. 628 del 04/02/2005 con il quale è stata costituita la Commissione Regionale di coordinamento per le azioni di Lotta al Dolore;

Considerato che la Commissione Regionale di coordinamento per le azioni di Lotta al Dolore, in data 25 febbraio 2009 ha approvato le seguenti proposte formative di livello regionale, condivise con le Aziende sanitarie delle Aree Vaste, da sviluppare nel corso degli anni 2009-2010:

- Il management del dolore nel paziente con lesioni osteoarticolari traumatiche

- Procedure in sedoanalgesia- L’uso dei farmaci oppioidi per il trattamento del

dolore;

Considerato che, i progetti saranno realizzati a livello regionale e verranno rispettivamente coordinati: il progetto sul management del dolore nel paziente con lesioni osteoarticolari traumatiche dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese; il progetto sull’anal-gosedazione nelle procedure dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana; il progetto sull’utilizzo appropriato degli oppiacei per il trattamento del dolore dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer;

Ritenuto opportuno supportare l’attivazione degli interventi formativi previsti dalla proposta citata;

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112 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Stabilito di calcolare l’ammontare per ciascuna Società della Salute del contributo di primo avvio secondo i criteri previsti dall’art. 143 della L.R. 40/05 comma 2 ter, con la seguente modulazione:

- euro 900.000,00 pari al 30% della disponibilità, in parti uguali tra tutte le società della salute,

- euro 1.050.000,00 pari al 35% del totale della disponibilità, in proporzione al numero di abitanti di ciascuna zona;

- euro 900.000,00 pari al 30% della disponibilità, in proporzione ad un peso che tiene conto della diminuzione del tasso di ospedalizzazione per la popolazione di ogni zona;

- euro 150.000,00 pari al 5% della disponibilità, in proporzione al numero dei comuni di ciascuna zona;

Dato atto che le somme calcolate sono trasferite alle Società della Salute che hanno approvato gli atti costituivi obbligatori entro il 4 dicembre 2009, quale termine della fase transitoria prevista dalla legge suddetta, ovvero 28 Società della Salute su 34 zone socio-sanitarie, secondo l’articolazione contenuta nella tabella di cui all’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;

Ritenuto opportuno procedere alla ripartizione del suddetto contributo di primo avvio tra le Società della Salute in relazione all’annualità 2009 secondo lo schema di calcolo di cui all’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;

Precisato che, relativamente ai criteri relativi al numero degli abitanti, alla diminuzione del tasso di ospedalizzazione e del numero di comuni di ciascuna zona, le risorse destinate alle Società della Salute Empolese risultano incrementate della quota relativa al Comune di Fucecchio in quanto tale Comune ha fatto parte della sperimentazione della Società della Salute Empolese ed intende continuare a farne parte in qualità di ente consorziato anche nella costituzione della Società della Salute Empolese a regime, così come da nota inviata dal Sindaco del Comune di Fucecchio e conservata agli atti dalle competenti strutture organizzative regionali;

Precisato inoltre che si provvederà con atti successivi all’impegno delle risorse suddette a favore di ciascuna Società della Salute formalmente costituitasi entro il termine del 4 dicembre 2009;

Visti inoltre gli esiti positivi della Conferenza Regionale delle Società della Salute di cui all’art. 11 della L.R 40/2005, tenutasi il 16 novembre 2009 così come da verbale della suddetta Conferenza, agli atti di quest’amministrazione, relativo alla proposta di base di calcolo per la ripartizione del contributo di primo avvio per la diffusione del modello delle Società della Salute relativo all’annualità 2009;

previsione 2009, assegnando in particolare la somma di 14.000,00 euro all’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese per il progetto sul management del dolore nel paziente con lesioni osteoarticolari traumatiche, 16.000,00 euro all’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana per il progetto sull’analgosedazione nelle procedure e 15.000,00 euro all’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer per il progetto sull’utilizzo appropriato degli oppiacei per il trattamento del dolore;

4. di rimandare ad ulteriori decreti dirigenziali l’impegno e la liquidazione delle somme assegnate;

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett f della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1275

Contributo di primo avvio alle Società della salute di cui all’art. 143 c. 2 bis della L.R. 40/2005 e smi - annualità 2009. Approvazione base di calcolo e prenotazione risorse.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la Legge Regionale 24 febbraio 2005, n. 40 e successive modifiche e integrazioni, “Disciplina del servizio sanitario regionale”;

Vista la Legge Regionale 24 febbraio 2005, n. 41 “Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale”;

Visto l’articolo. 4 comma 2 della L.R. 47/91 modificata dalla L.R. 66/03, ed il suo Regolamento di attuazione emanato in data 03/01/2005 con D.P.G.R. n. 11/R;

Richiamato l’art. 143 della L.R. 40/05 il quale prevede che la Regione promuova la diffusione del modello delle società della salute attraverso l’erogazione di un contributo di primo avvio per gli anni 2008-2010, destinando euro 3.000.000,00 per l’anno 2009 cui si fa fronte con le risorse allocate sulla UPB 2.4.3 “Organizzazione del sistema sanitario - Spese correnti” del bilancio di previsione 2009 e del bilancio pluriennale 2008-2010.

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11313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

- di provvedere con successivi atti all’impegno delle risorse suddette a favore di ciascuna Società della Salute formalmente costituitasi entro il 4 dicembre 2009, termine ultimo previsto dall’art. 142 bis, comma 6 della L.R. 40/05.

Il presente atto, che per il suo contenuto deve essere portato a conoscenza della generalità dei cittadini, è pubblicato integralmente sul BURT, unitamente al suo allegato, ai sensi dell’art. 5 comma 1, lett. f della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 lettera c, della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

Vista la L.R. n. 70 del 24/12/2008 “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 e Bilancio pluriennale 2009/2011”;

Vista la D.G.R. n. 1162 del 29/12/2008 “Approvazione bilancio gestionale 2009 e pluriennale 2009/2011”;

A voti unanimi

DELIBERA

- di approvare, per le motivazioni espresse in narrativa, ai sensi dell’art. 143 c. 2 bis della L.R. 40/2005, e successive modifiche e integrazioni, la base di calcolo per la ripartizione del contributo di primo avvio tra le Società della Salute in relazione all’annualità 2009, di cui all’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;

- di prenotare la somma totale di Euro 2.521.751,03 sul cap. 24067 del bilancio 2009 a favore delle Società della Salute secondo l’articolazione contenuta nell’ allegato A;

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Tabella 1

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11513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Partecipati i risultati delle analisi di costo effettuate dalle Aziende pubbliche, al tavolo tecnico permanente con i rappresentanti delle strutture della sanità privata di cui al punto 6 della propria Deliberazione 567/2009 e preso atto dei costi prodotti al tavolo tecnico da parte delle strutture private;

Ritenuto quindi di procedere all’aggiornamento delle tariffe delle sopra citate prestazioni di Tomoscintigrafia (PET) e riportate nell’Allegato 1 con i relativi codici e le nuove tariffe stabilite;

Considerato che il tavolo tecnico per le tariffe ha rilevato, nel merito delle tariffe di cui all’allegato A della DGR 567/2009, alcuni errori nell’attribuzione del peso relativo e della conseguente tariffa delle prestazioni:

88.72.1 Ecografia cardiaca,88.72.2 Ecodopplergrafia cardiaca,88.72.3 Ecocolordopplergrafia cardiaca,88.79.7 Ecografia transvaginale,88.79.8 Ecografia transrettale,88.91.1 Risonanza magnetica nucleare (rm)

dell’encefalo e del tronco encefalico,che devono essere più correttamente remunerate con tariffe di importo superiore, come riportato nell’Allegato 2 alle singole voci;

Ritenuto altresì, sulla base del confronto dei costi di produzione delle prestazioni di Ecografia, Tac e Risonanza magnetica, presentati dalle strutture private nei mesi di giugno e di novembre, di procedere alla variazione di alcune delle tariffe definite con la Deliberazione 567, relativamente alle prestazioni ecografiche, alle prestazioni Tac e Risonanza magnetica senza mezzo di contrasto, definendo i nuovi importi di cui all’allegato 2, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

Valutato di stabilire l’entrata in vigore delle tariffe definite con il presente atto, a far data dal 1° gennaio 2010, contestualmente all’entrata in vigore delle tariffe definite con la precedente DGR 567/2009;

Ritenuto opportuno richiamare quanto già previsto dalla propria deliberazione 567/2009 in merito al pagamento del ticket per le prestazioni con tariffa inferiore ai 36,15 euro, e stabilire che, per i cittadini non esenti tenuti al pagamento della quota di compartecipazione, per tutte le prestazioni che hanno subito una variazione tariffaria col presente atto, oppure con la precedente DGR 567/2009, che siano state prenotate in data precedente al 1° gennaio 2010 ed eseguite successivamente a questa, si intende comunque assolto, quando dovuto, l’onere del pagamento della quota di partecipazione alla spesa anche applicando le tariffe vigenti alla data della prenotazione;

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1276

DGR 29 giugno 2009 n. 567: adeguamento e modifica di alcune tariffe delle prestazioni di Diagnostica per immagini; aggiornamento delle tariffe delle prestazioni ambulatoriali di Tomoscintigrafia (PET) di cui alla DGR 229/1997 e successive modifiche e integrazioni.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la propria deliberazione n. 567 del 29 giugno 2009 “Aggiornamento delle tariffe delle prestazioni ambulatoriali di diagnostica per immagini…” che al punto 5 rinvia a successivi atti l’aggiornamento, tra l’altro, delle tariffe delle prestazioni di Tomoscintigrafia (PET), ed al punto 6 impegna la Direzione Generale Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà, a costituire un tavolo tecnico permanente per provvedere, con il confronto e il contributo degli Istituti privati, all’aggiornamento delle tariffe in considerazione della variazione dei costi di produzione delle prestazioni ambulatoriali;

Vista la propria Deliberazione n. 956 del 26 ottobre 2009 che ha posticipato al 1° gennaio 2010 l’entrata in vigore delle tariffe stabilite con la precedente Deliberazione 567 per consentire alle strutture private di completare la rilevazione dei costi;

Individuate le prestazioni di Tomoscintigrafia (PET), oggetto di analisi per la rilevazione dei costi, nelle seguenti prestazioni già esistenti nel nomenclatore tariffario della specialistica ambulatoriale di cui alla DGR 3 marzo 1997 n. 229 e successive modifiche ed integrazioni:

- Tomoscintigrafia cerebrale (PET) studio qualitativo (codice 92.11.6),

- Tomoscintigrafia cerebrale (PET) studio quantitativo (codice 92.11.7),

- Tomoscintigrafia globale corporea (PET) (codice 92.18.6);

Atteso che, nonostante la Direzione Generale del Diritto alla Salute abbia immediatamente provveduto ad attivare la rilevazione dei costi nelle aziende, non è stato possibile completare il lavoro entro il mese di luglio come prospettato dalla DGR 567/2009 e ritenuto di allineare l’entrata in vigore delle nuove tariffe delle prestazioni di tomoscintigrafia a quella definita per le tariffe di cui alla DGR 567/2009;

Preso atto che dall’analisi di costo effettuata si riscontra una riduzione, rispetto alla tariffa vigente, del costo complessivo della prestazione, con particolare riferimento alla contrazione del costo del radiofarmaco utilizzato;

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116 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

nell’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente atto, secondo i valori riportati nello stesso allegato 2.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. F), della L.R. 23/2007, e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

A voti unanimi

DELIBERA

1. Di rideterminare, a far data dal 1° gennaio 2010, le tariffe delle prestazioni specialistiche ambulatoriali di Tomoscintigrafia (PET), analiticamente elencate nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto, secondo i valori riportati nello stesso allegato 1.

2. Di rideterminare, a far data dal 1° gennaio 2010, le tariffe delle prestazioni ecografiche, Tac e Risonanza magnetica, citate in narrativa ed analiticamente elencate

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11913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Preso atto altresì che, per quanto riferito alle compensazioni economiche relative alle attività di collaborazione, il protocollo d’intesa rinvia alle previsioni contenute negli atti concordati tra la Regione Toscana e la Regione Umbria;

Ritenuto necessario precisare che le compensazioni economiche di tali attività avverranno secondo i normali criteri della mobilità interregionale per quanto riguarda i flussi analitici delle attività previste dal Testo Unico della mobilità, salvo diversa valorizzazione prevista dai Piani annuali di cui all’accordo quadro approvato con deliberazione 236 del 15 marzo 2004, oppure tramite fatturazione diretta per tutte le attività non previste dallo stesso Testo Unico e per le quali dovranno essere di volta in volta definiti tempi e procedure con decreto del Direttore Generale delle DG interessate delle regioni Umbria e Toscana;

Valutato di approvare la bozza del protocollo di intesa e di dare mandato al Presidente della Giunta regionale o suo delegato di procedere alla sottoscrizione dello stesso;

A voti unanimi,

DELIBERA

1. Di approvare, per quanto espresso in premessa, la bozza del protocollo di intesa tra regione Toscana e regione Umbria, allegato al presente atto, che ne costituisce parte integrante e sostanziale;

2. Di dare mandato al Presidente della Giunta regionale o suo delegato di procedere alla sottoscrizione del protocollo d’intesa di cui al punto precedente;

3. Di rinviare ad apposito decreto del Direttore Generale della DG Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà, la definizione puntuale di tempi e procedure di rimborso delle attività previste dall’intesa di cui al punto precedente.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5, comma 1, lett. F), della L.R. 23/2007, e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1277

DGR. 236/2004 “Accordo quadro interregionale tra la Regione Toscana e la Regione Umbria per la gestione della mobilità sanitaria” - Approvazione schema protocollo d’intesa pediatria.

LA GIUNTA REGIONALE

Premesso che il D.Lgs 502/92, come modificato ed integrato dal D.Lgs. 229/99, al comma 7 dell’art. 8 sexies prevede che le regioni possano stabilire specifiche intese e concordare politiche tariffarie, anche al fine di favorire il pieno utilizzo delle strutture e l’autosufficienza di ciascuna regione, nonché l’impiego efficiente delle strutture che esercitano funzioni a valenza interregionale e nazionale;

Vista la propria deliberazione 236 del 15 marzo 2004 “Accordo quadro interregionale tra la Regione Toscana e la Regione Umbria per la gestione della mobilità sanitaria” con il quale le due regioni promuovono politiche collaborative tese a governare gli scambi di prestazioni attraverso l’integrazione dei servizi e la regolamentazione dei rapporti finanziari, nonché ad affrontare le problematiche specifiche delle aree di confine;

Richiamata, tra le linee di sviluppo previste dal suddetto accordo, la volontà di definire reti di servizi integrati in ambito sovraregionale e l’interesse alla collaborazione in ambito pediatrico, già evidenziata nel piano annuale 2006 di cui al Decreto 2586 del 26 maggio 2006;

Preso atto del lavoro di approfondimento in materia sviluppato fra l’Azienda ospedaliero universitaria Meyer di Firenze e la Rete regionale umbra dei servizi pediatrici, che ha portato alla definizione di uno specifico protocollo d’intesa nel quale sono specificate finalità ed ambiti di collaborazione;

Atteso che i campi prioritari di intervento previsti dall’intesa riguardano:

- l’estensione degli screening neonatali a tutto l’ambito territoriale della regione Umbria,

- l’estensione a tutto l’ambito territoriale della regione Umbria dell’accessibilità ai servizi di emergenza del Trauma Center Pediatrico dell’Azienda Meyer, ivi compreso un percorso preferenziale per il ricovero,

- l’attivazione di programmi di collaborazione negli ambiti specifici della nefro-urologia, reumatologia, malattie rare, neuro - chirurgia, neurologia, diabetologia, cardiologia ed emodinamica,

e che per ciascuno di essi dovranno essere definiti documenti applicativi a carattere tecnico organizzativo;

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120 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Nell’ambito dell’accordo già operante fra la Regione Toscana e la Regione Umbria, l’Azienda

Ospedaliera Meyer che è centro di riferimento della rete regionale Toscana dei servizi

pediatrici (Azienda) e la Rete Regionale Umbra dei servizi pediatrici (Dipartimento) stipulano

il

PROTOCOLLO D’INTESA

di seguito specificato

Art. 1 FINALITA’

L’Azienda ed il Dipartimento intendono definire, sulla base del principio delle pari dignità,

modalità di intervento ispirate ai criteri delle integrazioni della collaborazione.

L’Azienda ed il Dipartimento stipulano il presente protocollo in conformità ai principi

fondamentali del Servizio Sanitario Regionale, che garantisce al cittadino la libertà di scelta

del luogo di cura ed affida alle Regioni ed alle strutture delle S.S.N. il compito di assicurare

l’appropriatezza e la qualità delle cure, nel rispetto del vincolo dell’equilibrio di bilancio.

Art. 2 GLI AMBITI DI COLLABORAZIONE

La Regione Umbria e la Regione Toscana dispongono di una rete regionale integrata di

servizi pediatrici, con identico obiettivo: garantire il più elevato livello di accessibilità alle

cure neonatologiche e pediatriche, promuovendo l’appropriatezza delle prestazioni e la qualità

dei trattamenti. La collaborazione e l’integrazione fra le due reti regionali può consentire,

attraverso la condivisione di esperienze, conoscenze e buone pratiche, il miglioramento

ulteriore dell’accessibilità, dell’appropriatezza e della qualità dell’assistenza pediatrica nelle

due Regioni.

Le strutture di alta specializzazione devono essere inserite in un “ continuum” assistenziale

che va dal pediatra di famiglia allo specialista ospedaliero. L’Azienda, quindi, estenderà

anche alle strutture umbre le esperienze di integrazione organizzativa già in essere con le

strutture del proprio bacino naturale di competenza, in tal modo favorendo un ulteriore

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12113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

arricchimento nei contenuti tecnici e nella condivisione di percorsi trasversali alle varie forme

di assistenza.

L’Azienda ed il Dipartimento si impegnano ad istituire periodici momenti di confronto e di

consultazione, al fine di promuovere lo scambio di esperienze, l'integrazione delle attività e la

collaborazione multiprofessionale.

L’Azienda si impegna a riservare una quota parte delle disponibilità di prestazioni

specialistiche in favore della domanda proveniente dai pediatri di famiglia e dalle strutture

specialistiche dell’Umbria. Avranno priorità le prestazioni urgenti e le prestazioni che

vengono richieste nell’ambito di percorsi assistenziali concordati per Azienda e Dipartimento.

L’Azienda ed il Dipartimento individuano quali ambiti prioritari di collaborazione i seguenti:

1) estensione degli screening neonatali a tutto l’ambito territoriale della regione Umbria con

le modalità previste nell’allegato n.1;

2) estensione a tutto l’ambito territoriale della Regione Umbria dell’accessibilità ai servizi di

emergenza del Trauma Center Pediatrico dell’Azienda, ivi compresa la possibilità di

accesso, con modalità semplificate alle strutture dell’area critica dell’Azienda, attraverso

un percorso preferenziale per il ricovero.

3) attivazione di programmi di collaborazione nei seguenti ambiti pediatrici: nefro-urologia,

reumatologia, malattie rare, neuro-chirurgia, neurologia, diabetologia, cardiologia ed

emodinamica anche prevedendo la mobilità periodica delle équipes professionali tra

aziende e strutture sanitarie umbre.

Art. 3 MODALITA’ APPLICATIVE

Per ciascuno degli ambiti prioritari previsti dal precedente art.2 potranno essere definiti dei

documenti tecnico-organizzativi applicativi, sottoscritti dal Direttore Sanitario dell’Azienda e

dal Responsabile del Dipartimento.

Nell’arco di vigenza del presente accordo, potranno essere individuati ulteriori ambiti di

collaborazione aggiuntivi rispetto a quanto esplicitato nel precedente art.2.

Le compensazioni economiche relative alle attività previste dal presente protocollo d’intesa,

saranno coerenti con le specifiche previsioni contenute negli atti concordati tra la Regione

Toscana e la Regione Umbria.

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122 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Art. 4 NORMA FINALE

Il presente protocollo d’intesa è valido per tre anni dalla data della sua sottoscrizione e può

essere rinnovato per esplicita e formale intesa tra le parti.

Per le Regioni

Toscana ___________________________

Umbria ____________________________

Per le reti regionali dei servizi pediatrici

Azienda ___________________________

Dipartimento ___________________________

_____________________ , il _________________

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12313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Allegato 1

ATTIVITA' DI SCREENING NEONATALE A FAVORE DI NATI NEI PRESIDI

OSPEDALIERI DELLE AZIENDE SANITARIE E OSPEDALIERE DELLA

REGIONE UMBRIA

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L'A.O.U. Meyer ha già in atto una Convenzione per le attività di screening neonatale con

l’Azienda Sanitaria Locale n.1 della regione Umbria e si impegna ad estendere tali attività

presso le altre Aziende Sanitarie ed Ospedaliere delle medesima Regione. Lo screening

neonatale viene effettuato oltre per le 40 malattie metaboliche elencate nell'appendice "A",

per la fibrosi cistica e per l'ipotiroidismo congenito, tramite i propri Laboratori, Centri di

riferimento regionale per le malattie metaboliche ereditarie e per la fibrosi cistica.

Relativamente alle malattie metaboliche è possibile in futuro un ampliamento ad altre

patologie per le quali è disponibile o si renderà disponibile un trattamento (ad esempio

malattie da accumulo lisosomiale, sindrome adrenogenitale).

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Le Aziende Sanitarie della Regione Umbria sono tenute ad effettuare a proprio carico, presso

le proprie strutture nei confronti dei neonati di età non inferiore alla 48a ora e comunque

entro la 72a ora di vita, un prelievo di sangue eseguito secondo le modalità indicate dal Centro

Screening dell'A.O.U. Meyer. Sono altresì chiamate ad inviare i cartoncini neonatali

comprensivi dei dati anagrafici e non presenti sul cartoncino e del materiale biologico (spot),

secondo modalità di spedizione concordate direttamente con il Centro Screening.

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L’A.O.U. Meyer effettua tutte le determinazioni analitiche previste dal programma di

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124 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

screening di cui all’appendice A del presente allegato, garantendo la restituzione dei risultati

per ciascun esame entro il termine indicato nei manuali operativi.

L’A.O.U. Meyer fornisce la consulenza specialistica per la valutazione clinica dei risultati

degli esami.

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� Per l'attività di screening neonatale prestata, le Aziende Sanitarie della Regione Umbria si

impegnano a corrispondere all'A.O.U. Meyer gli importi di seguito indicati:

1. € 50,00 per l'esecuzione dello screening delle malattie metaboliche;

2. € 9,00 per l'esecuzione dello screening per la fibrosi cistica

3. € 7,00 l'esecuzione dello screening per l'ipotiroidismo.

Non vi saranno costi aggiuntivi relativamente al protocollo dei neonati di basso peso che

prevede 3 prelievi (a 48 ore, a 15 giorni e a 30 giorni di vita).

Le suddette tariffe comprendono anche l’attività di consulenza per la valutazione clinica dei

risultati da parte dell'A.O.U. Meyer nonchè la fornitura dei cartoncini su cui effettuare la

raccolta degli spot e il servizio postale per il loro ritiro.

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Il pagamento a favore dell'A.O.U. Meyer per le prestazioni oggetto della presente

convenzione, verrà effettuato da ciascuna Azienda Sanitaria su base trimestrale, entro 90

giorni dalla data di ricezione della fattura indicante il numero e la tipologia di esami effettuati

nel trimestre, vistata per conformità dal Direttore della U.O. di Pediatria delle Aziende

Sanitarie coinvolte.

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12513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Appendice "A"

SCREENING NEONATALE IN SPETTROMETRIA DI MASSA TANDEM (LC-MS/MS)

1. Fenilchetonuria classica e iperfenilalaninemie

2. Tirosinemia tipo I

3. Tirosinemia tipo II

4. Tirosinemia tipo III

5. Citrullinemia tipo I

6. Citrullinemia tipo II, deficit di citrina

7. Argininemia

8. Sindrome HHH

9. Ipermetioninemia

10. Argininsuccinico aciduria

11. Malattia delle urine a sciroppo d’acero (MSUD)

12. Iperglicinemia non chetotica

13. Propionico acidemia (PA)

14. Isovalerico aciduria (IVA)

15. Glutarico aciduria tipo I (GA I)

16. Difetto di 3-metilcrotonil CoA carbossilasi (MCC)

17. Difetto di -chetotiolasi (BKT)

18. Difetto di 3-idrossi-3-metilglutaril CoA liasi (HMGCL)

19. Difetto multiplo di carbossilasi (MCD)

20. Malonico aciduria (MLYCD)

21. Difetto di isobutiril CoA deidrogenasi (IBDH)

22. 3-metilglutaconico aciduria tipo I, tipo II, tipo III, tipo IV, tipo V

23. Difetto di 2-metil-3-idrossibutirril-CoA- deidrogenasi (MHBD)

24. Metilmalonico aciduria (difetto di mutasi) (MMA)

25. Metilmalonico aciduria da difetti Vit B12 (Cbl A e Cbl B)

26. Difetto di acil-CoA deidrogenasi a catena corta (SCAD)

27. Difetto di acil-CoA deidrogenasi idrossilate a catena corta (SCHAD)

28. Difetto di acil-CoA deidrogenasi a catena media (MCAD)

29. Difetto di acil-CoA deidrogenasi a catena molto lunga (VLCAD)

30. Difetto di acil-CoA deidrogenasi idrossilate a catena lunga (LCHAD)

31. Difetto di proteina trifunzionale mitocondriale (MTP)

32. Difetto primitivo di carnitina

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126 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

33. Difetto di Dienoil reduttasi

34. Difetto multiplo di acil-CoA deidrogenasi o glutarico aciduria tipoII (MAD)

35. Difetto di carnitina palmitoil transferase I (CPT I)

36. Difetto di carnitina palmitoil transferase II (CPTII)

37. Difetto di carnitina-acilcarnitina translocase

SCREENING NEONATALE CON METODO COLORIMETRICO

38. Biotinidasi difetto parziale o totale

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12713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Considerato, come già sottolineato nella DGR 143/2008, che la realizzazione degli Hospices presenta implicazioni di alta valenza etica e sociale, vista la loro finalizzazione ad assicurare, la necessaria assistenza clinica, psicologica e sociale a malati adulti e bambini che vivono la delicatissima fase di prossimità alla fine della vita, e che già in tale Delibera si sottolinea, quindi, la necessità di garantite le risorse necessarie per consentire, “la effettiva attivazione- degli Hospice- ed una funzionalità costante dei servizi”;

Visto il Piano Integrato Sociale Regionale approvato con Delibera del Consiglio Regionale n. 113 del 31 ottobre 2007;

Vista la L.R. n. 66 del 18 dicembre 2008 “Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza” e preso atto che la Delibera Giunta Regionale n. 434 del 25-05-2009 stabilisce di assegnare, con successivo atto, il finanziamento destinato alla copertura, per l’esercizio 2009, della spesa per la gestione dei posti di Hospice dedicati alle cure palliative;

Ritenuto quindi opportuno rinnovare la destinazione di risorse alle Aziende USL per il sostegno dei costi gestionali dei posti letto già attivati nel 2008 e stanziare una ulteriore finanziamento a favore delle aziende USL per i posti letto attivati nel 2009;

Considerato quindi opportuno erogare un finan-ziamento complessivo a favore delle Aziende USL di Euro 10.753.675,56 e di prenotare la cifra di Euro 5.000.459,14 sul capitolo 23026 e la cifra di Euro 5.753.216,42 sul capitolo 25014 del bilancio di previsione 2009, che presentano la necessaria disponibilità;

Vista la Legge Regionale n. 70 del 24 dicembre 2008 che approva il bilancio 2009 e il bilancio Pluriennale 2009-2011;

Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 1162 del 29 dicembre 2008 che approva il bilancio Gestionale per l’esercizio finanziario 2009;

A voti unanimi

DELIBERA

1. destinare la somma complessiva di Euro 10.753.675,56 alle Aziende sanitarie per il sostegno dei costi gestionali dei posti letto attivati nel 2008 e di quelli attivati nel 2009 e di ripartire tale somma fra le Aziende Sanitarie, come indicato nell’allegato B parte integrante del presente atto;

2. di prenotare a tal fine a favore delle Aziende USL 1,2,3,4,5,6 la somma complessiva di Euro 5.000.459,14

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1281

Finanziamento Aziende USL per i Centri resi-denziali di Cure Palliative - Hospices.

LA GIUNTA REGIONALE

Premesso che la Regione Toscana ha affrontato il problema dell’assistenza ai pazienti in fase terminale e dello sviluppo delle cure palliative per pazienti adulti a partire dall’ anno 1997 nei vari Piani Sanitari Regionali, in coerenza con la legge 39/99 e con il DM 28/99, che con deliberazione della giunta regionale n. 996 del 26 settembre 2000, ha istituito le Unità di Cure Palliative in tutte le aziende sanitarie della regione, collegandole alla rete territoriale per l’assistenza domiciliare e che nel 2007 ha approvato il Documento “gli Hospices in Toscana” che regola le modalità di accesso e di utilizzo degli Hospices;

Considerato quindi che la rete così delineata di assistenza ai pazienti oncologici in fase terminale risulta costituita da un insieme funzionale ed integrato di servizi: distrettuali, ospedalieri e dalla presenza di strutture dedicate - i Centri residenziali di Cure Palliative o Hospice - finalizzati ad assicurare in forma residenziale un complesso integrato di prestazioni ad alta complessità assistenziale, con continuità nelle 24 ore a pazienti in fase terminale per i quali, per una molteplicità di condizioni cliniche o sociali, il domicilio diventa inadeguato;

Preso atto che la Delibera della Giunta regionale n. 143 del 25 febbraio 2008 “Attivazione dei Centri residenziali di cure palliative - Hospices - indirizzi e assegnazione di risorse finanziarie” ha promosso l’avvio e la buona funzionalità degli Hospices per l’anno 2008 destinando un contributo alle Aziende sanitarie, a supporto degli oneri gestionali derivanti dal forte carico assistenziale previsto;

Preso atto che a seguito di tale delibera è disposta l’attivazione di idonee forme di monitoraggio e controllo del funzionamento degli Hospices e che il contributo erogato con il Decreto Dirigenziale n 4879 del 29 settembre 2009 alle singole Aziende USL ha tenuto conto dell’effettiva attivazione dei servizi e degli effettivi mesi di funzionamento, ed è stato calcolato tenendo conto del costo medio della giornata di degenza;

Rilevato che, al 31 Dicembre 2008, lo stato di attivazione degli Hospices era quello definito nell’allegato A parte integrante del Decreto di cui sopra e che per l’anno 2009 era prevista l’attivazione di ulteriori 63 posti letto come evidenziato nell’allegato A parte integrante del presente atto;

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128 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della

Giunta regionale ai sensi dell’articolo 18 comma 2 della

medesima LR 23/2007.

Segreteria della Giunta

Direttore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

sul capitolo 23026 del bilancio di previsione 2009, imputando la spesa alla prenotazione generica n. 1, assunta con D.G.R. n. 113/2007;

3. di prenotare a tal fine a favore delle Aziende USL 6,7,8,9,10,11,12 la somma complessiva di Euro 5.753.216,42 sul capitolo 25014 del bilancio di previsione 2009, che presenta la necessaria disponibilità.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’articolo 5 comma 1 lettera f) della LR

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13113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

- la L.R. 24 febbraio 2005 n. 41 “Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale” all’ art. 54 sancisce la necessità, da parte della Regione Toscana, di promuovere interventi di politica sociale, finalizzati alla salvaguardia della salute e dell’integrità psicofisica delle persone anziane attraverso interventi ed servizi quali: la prevenzione e limitazione dell’ospedalizzazione e dell’inserimento in strutture residenziali,servizi di sostegno e sollievo per i familiari conviventi di persone anziane non autosufficienti ;

- il Piano Integrato Sociale Regionale 2007/2010 approvato con deliberazione del Consiglio Regionale 31 ottobre 2007, n. 113, prevede tra gli obiettivi prioritari nel triennio la promozione della salute degli anziani, sul presupposto che il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione amplia la domanda proveniente dal sociale e richiede l’assunzione di politiche integrate che assicurino il miglioramento complessivo della qualità della vita per la persona anziana;

Vista la delibera GR n.1010 del 01/12/2008 dove tra l’altro si prevedeva l’integrazione delle attività svolte dai servizi socio-sanitari territoriali, con una organizzazione funzionalmente dedicata alla continuità assistenziale ospedale-territorio, in particolare per le dimissioni ospedaliere difficili;

Visto l’ art. 71bis L.R. 40/05 con la quale si istituiscono le Società della salute che hanno tra le altre le finalità e funzioni alle lettere:

b) assicurare il governo dei servizi territoriali e le soluzioni organizzative adeguate per assicurare la presa in carico integrata del bisogno sanitario e sociale e la continuità del percorso diagnostico, terapeutico e assistenziale;

e) sviluppare l’attività e il controllo sia sui determinanti di salute che sul contrasto delle disuguaglianze, anche attraverso la promozione delle attività di prevenzione, lo sviluppo della sanità di iniziativa, il potenziamento del ruolo della medicina generale e delle cure primarie.

Visto il Protocollo da sottoscrivere tra la Regione Toscana e la SdS Area Pratese, che si impegnano a sperimentare attraverso il progetto “Dopo l’ospedale è meglio a casa” le azione sopra elencate di sostegno e presa in carico dell’anziano attraverso servizi coordinati di continuità assistenziale ospedale territorio al fine di concorrere al miglioramento degli interventi che le istituzioni mettono in campo per tutelare la salute ed il benessere dei cittadini;

Considerato che con il su citato Protocollo la Regione Toscana e la la SdS Area Pratese si impegnano ad individuare criteri ed interventi appropriati a sostegno dell‘anziano, in un’ottica tesa a potenziare ed integrare i servizi presenti sul territorio, in una logica di reciproco

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1282

Protocollo di intesa tra la Regione Toscana e la SdS Area Pratese per l’attivazione e svolgimento dei percorsi di continuità assistenziale ospedale-territorio.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la L.R. n. 40/05 e successive modifiche e integrazioni;

Vista la L.R 41/2005 e successive modifiche ed integrazioni;

Premesso che:- Il Piano sanitario regionale 2008-2010, approvato

con delibera di Consiglio Regionale n. 53 del 16/07/2008, prevede:

▪ al punto 5.3.2 che nella prospettiva di un modello universalistico di assistenza socio–sanitaria alla persona, dove l’accesso al servizio è subordinato all’accertamento dello stato di bisogno, il primo passo per arrivare alla piena specificazione dei diritti dei beneficiari passa attraverso l’individuazione dello stato di bisogno e la conseguente traduzione in adeguate offerte assitenziali;

▪ al punto 5.4 che i profili dei ricoveri si sono modificati nel corso degli anni in funzione della capacità del territorio di dare risposte adeguate e che sono ancora necessari interventi che ricompongano l’articolazione dei servizi sanitari in un’ottica di pariteticità e interdipendenza dell’ospedale e del territorio.

▪ che è importante dare risposte in termini di sicurezza, protezione, tempestività, livello elevato di specializzazione, attraverso assetti organizzativi e processi di efficacia e presa in carico capaci di assicurare i principi ed i requisiti di qualità per garantire quella sicurezza delle cure che rappresenta un obiettivo centrale del sistema sanitario regionale e che si inserisce nel più ampio impegno di tutela del cittadino utente.

▪ al punto 5.4.1 che la continuità assistenziale è un requisito “di sistema” e non può essere garantita ovviamente da un singolo operatore né da una singola struttura del sistema ospedaliero stesso ma va implementata con una serie di strumenti ed azioni per raggiungere un continuum di interventi intorno alla persona e la sua presa in carico. Un’organizzazione che permette al paziente di rivolgersi, all’interno dell’unità operativa che ha la responsabilità primaria della cura, a un medico di riferimento, in grado di stabilire e supervisionare il piano delle cure ed il percorso del paziente e l’ulteriore diffusione e sviluppo delle best practice gia esistenti, che assumono una responsabilità complessiva di percorso, garantendo al cittadino una presa in carico costante.

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132 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

allegato A) alla presente delibera che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;

2. di autorizzare il Presidente e suo delegato, a sottoscrivere il Protocollo di cui sopra;

3. di dare atto che l’impegno finanziario delle Regione Toscana derivante dalla sottoscrizione del su detto Protocollo ammonta complessivamente ad euro 250.000,00 come specificato nella parte narrativa;

4. di prenotare a tal fine la somma di Euro 250.000,00 a favore della SdS Area Pratese sul capitolo n. 24067 del Bilancio 2009;

5. di dare mandato alla competente struttura regionale di provvedere all’espletamento dei successivi atti necessari per l’attuazione del protocollo di intesa sopra citato.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art comma 1, lett. F) della L.R 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi d ella Giunta regionale ai sensi dell’art.18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

coinvolgimento e supporto anche attraverso atti tesi a sostenere la domiciliarità per tutte quelle persone anziane garantendo tutte le prestazioni specifiche dei servizi istituzionali;

Considerato che l’impegno finanziario della Regione Toscana derivante dalla sottoscrizione del suddetto Protocollo ammonta ad euro 250.000,00 e che la SdS Area Pratese concorre alla realizzazione degli obiettivi dello stesso protocollo insieme alle risorse umane e finanziarie rese disponibili;

Considerato che l’impegno finanziario della Regione Toscana derivante del su detto Protocollo ammonta complessivamente ad euro 250.000,00 nelle modalità sopra elencate e che trova copertura finanziaria sul capitolo n.24067 del Bilancio 2009 ;

Vista la legge regionale n.70 del 24 dicembre 2008 che approva il bilancio 2009 e il bilancio pluriennale 2009-2011;

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 1162 del 29 dicembre 2008 che approva il bilancio gestionale per l’esercizio finanziario 2009;

A voti unanimi

DELIBERA

1. di approvare lo schema del Protocollo di intesa, elaborato da Regione Toscana e SdS Area Pratese,

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138 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

del mondo del lavoro e dell’associazionismo del terzo settore presenti sul territorio il cui contributo risulta indispensabile per l’organizzazione e l’implementazione di una rete informativa territoriale;

Ritenuto pertanto opportuno stipulare un Protocollo di Intesa, finalizzato alla realizzazione delle suddette azioni e modalità operative secondo lo schema allegato “A” al presente atto quale parte integrante e sostanziale dello stesso della durata di un anno a far data dalla sua sottoscrizione;

Considerato che gli oneri conseguenti alla realiz-zazione delle azioni previste nel suddetto Protocollo di Intesa ammontano a Euro 180.000,00 e che alla loro copertura si provvederà con le seguenti risorse disponibili:

- euro 105.000,00 sul capitolo n. 22048 del bilancio regionale 2009 diminuendo la prenotazione n. 4 assunta con DCR 113/2007;

- euro 75.000,00 sul capitolo n. 23028 del bilancio regionale 2009;

Vista la legge regionale 24 dicembre 2008, n. 70 “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale 2009/2011;

Vista la D.G.R. n. 1162 del 29 dicembre 2008 “Approvazione bilancio gestionale 2009 e pluriennale 2009/2011”.

A voti unanimi

DELIBERA

1. di approvare lo schema di Protocollo di Intesa, di cui all’allegato “A” che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto, finalizzato alla promozione dei diritti del cittadino straniero attraverso l’implementazione della rete informativa territoriale da realizzarsi con ANCI Toscana;

2. di incaricare il Presidente della Giunta regionale o suo delegato di sottoscrivere, per conto della Regione Toscana, il Protocollo suddetto;

3. di dare atto che alla copertura degli oneri connessi all’attuazione del Protocollo di Intesa di cui all’allegato “A” del presente atto, stimati in euro 180.000,00, si provvederà con le risorse del capitolo 22048 del bilancio regionale 2009 per euro 105.000,00 diminuendo la prenotazione n. 4 assunta con DCR 113/2007 e del capitolo 23028 del bilancio regionale 2009 per euro 75.000,00;

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1283

Protocollo di intesa tra la Regione Toscana e ANCI Toscana finalizzato alla promozione dei diritti del cittadino straniero attraverso l’organizzazione e l’implementazione di una rete di sportelli informativi territoriali. Approvazione schema.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la L.R. n. 41/2005 “Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale”, ed in particolare l’art. 56 riguardante, tra l’altro, la realizzazione di politiche tese a promuovere interventi di accoglienza per gli immigrati e a prevenire e contrastare fenomeni di esclusione sociale e di emarginazione;

Visto il Piano integrato sociale regionale 2007-2010 (P.I.S.R.) approvato con delibera del Consiglio regionale 31 ottobre 2007, n. 113 che prevede tra gli obiettivi e le priorità quello di garantire l’adeguata accessibilità alle informazioni sui procedimenti amministrativi che direttamente interessano il cittadino straniero quali il rilascio e il rinnovo dei titoli di soggiorno e la concessione della cittadinanza;

Vista la delibera Giunta Regionale n. 97 dell’11 febbraio 2008 con la quale è stato approvato lo schema di Protocollo di intesa annuale fra la Regione Toscana e ANCI Toscana per l’organizzazione di una rete informativa territoriale da realizzarsi attraverso la promozione di un modello operativo che preveda il rafforzamento dei servizi informativi esistenti, la loro realizzazione laddove non esistono e la loro qualificazione;

Preso atto che in data 5 marzo 2008 è stato firmato il Protocollo di intesa tra Regione Toscana e ANCI Toscana per la realizzazione delle attività di cui sopra;

Considerato che ANCI Toscana in data 1° dicembre 2008 ha dato formale avvio al progetto denominato ReSISTo per lo sviluppo di una rete di sportelli informativi per gli stranieri in Toscana secondo quanto stabilito dal suddetto Protocollo;

Preso atto che il progetto ReSISTo ha visto coinvolti 126 Comuni della Toscana di cui 8 Comuni capoluogo e che è da ritenere opportuno ampliare il numero degli stessi per consolidare e rafforzare la rete esistente;

Tenuto presente che la modalità operativa individuata al fine di dare attuazione alle azioni sopra specificate viene realizzata attraverso la stipula di un Protocollo di Intesa con ANCI Toscana, in quanto soggetto rappresentante di tutti i comuni della Regione Toscana e idoneo a coinvolgere tutti i soggetti compresi quelli

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13913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT

ai sensi dell’articolo 5 comma 1 lettera f) della L.R.

23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della

Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della

medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della Giunta

Direttore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

4. di dare atto che verrà effettuata opportuna variazione di bilancio per riallocare le risorse di cui al precedente punto sui capitoli di pertinente classificazione economica;

5. di dare atto che i successivi impegni di spesa saranno subordinati all’adozione dell’atto deliberativo di variazione di bilancio suddetta;

6. di incaricare la struttura competente della Direzione Generale del Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà di porre in essere gli adempimenti amministrativi necessari alla formalizzazione e all’attuazione del Protocollo citato.

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140 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e ANCI Toscana

Il giorno ………… dell’anno ………. presso la Regione Toscana, via di Novoli 26, sono presenti,

per la Regione Toscana ……………………………………………………………….

e per ANCI Toscana …………………………………………………………………….

PREMESSO

3 che la legge regionale n. 41 del 24 febbraio 2005, “Sistema integrato di interventi e servizi per la

tutela dei diritti di cittadinanza sociale”, prevede all’art. 56 tra gli interventi e servizi finalizzati a

favorire l’accoglienza degli immigrati e a prevenire e contrastare fenomeni di esclusione sociale e di

emarginazione l’attivazione di percorsi integrati di inserimento sociale e l’accesso ai servizi

territoriali;

3 che la legge regionale n. 29 del 9 Giugno 2009 “Norme per l’accoglienza, l’integrazione partecipe e

la tutela dei cittadini stranieri nella Regione Toscana” all’art. 6 comma 48 prevede il sostegno e il

rafforzamento di una rete regionale di sportelli informativi per favorire il supporto in favore dei

cittadini stranieri nelle procedure per il rilascio, il rinnovo o la conversione dei titoli di soggiorno e

la richiesta di cittadinanza e per favorire inoltre il loro pieno accesso alla rete dei servizi territoriali;

3 che la promozione dei diritti di cittadinanza e dell’inclusione sociale dei cittadini stranieri

rappresenta un valore guida per le politiche della Regione Toscana e degli enti locali del territorio

toscano da realizzarsi attraverso il contributo e la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali, del

mondo del lavoro e dell’associazionismo del terzo settore presenti sul territorio;

3 che con protocollo d’intesa firmato in data 5 Marzo 2008 ANCI Toscana e la Regione Toscana

hanno dato vita a un primo progetto denominato “ReSISTo” che ha raccolto la significativa

adesione di 126 Comuni della Toscana per lo sviluppo di una rete di sportelli informativi per gli

stranieri in Toscana;

3 che è da ritenere opportuna l’adozione di una nuova intesa tra ANCI Toscana e Regione Toscana

per ampliare il numero dei Comuni aderenti alla rete regionale degli sportelli informativi per gli

stranieri in Toscana e per consolidare e rafforzare la rete esistente;

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14113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

SI CONVIENE QUANTO SEGUE

Art. 1

La premessa è parte integrante e sostanziale del presente protocollo d’intesa.

Art. 2

Finalità e azioni

Attraverso il presente protocollo d’intesa le parti convengono di perseguire le finalità e di

sviluppare le azioni di seguito indicate:

- promozione dei diritti del cittadino straniero attraverso l’implementazione della rete informativa

avviata con la prima sperimentazione della Rete di Sportelli Informativi per Stranieri in Toscana

in grado di rappresentare un modello su base regionale e locale teso ad offrire ai destinatari una

rete strutturata per favorire un agevole accesso alle procedure di rilascio dei titoli di soggiorno e

della cittadinanza nella prospettiva della fruizione da parte del cittadino straniero della

generalità dei servizi erogati nel territorio;

- ampliamento e qualificazione della rete dei soggetti aderenti alla sperimentazione nazionale tesa

ad agevolare lo svolgimento delle procedure riguardanti lo status giuridico del cittadino

straniero (rinnovi dei permessi di soggiorno, rilascio del permesso di soggiorno lungo per

residenti, nulla osta al ricongiungimento familiare) attraverso la precompilazione elettronica

delle istanze;

- creazione della più adeguata predisposizione degli enti locali della regione all’assolvimento

delle nuove competenze che potranno venire attribuite nell’ambito di future riforme della legge

nazionale in materia di rilascio dei titoli di soggiorno.

Art. 3

Oggetto

La Regione Toscana e ANCI Toscana stabiliscono di collaborare per il raggiungimento delle

finalità indicate all’articolo 2 del presente protocollo d’intesa attraverso le modalità operative

indicate nel successivo articolo 4.

In particolare, rappresentano obiettivi specifici del presente protocollo d’intesa i seguenti servizi:

� Ampliare la Rete di Sportelli Informativi per Stranieri in Toscana, implementandone il

funzionamento e incentivando la partecipazione degli Enti del territorio regionale che non

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142 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

sono entrati a far parte della sperimentazione nazionale relativa alla compilazione elettronica

delle richieste di rinnovo dei titoli di soggiorno, di rilascio dei permessi di soggiorno per

lungo residenti e dei nulla osta al ricongiungimento familiare. E’ necessario, per tale

obiettivo, predisporre un’adeguata campagna di comunicazione e realizzare materiale

informativo per rendere note le finalità del progetto di rete.

� Valorizzare le esperienze di informazione e assistenza già in atto in numerosi comuni

toscani attraverso la qualificazione sull’intero territorio regionale del servizio di

informazione sulle pratiche relative ai rilasci dei titoli di soggiorno e della cittadinanza.

L’obbiettivo è quello di ampliare e qualificare la rete di sportelli locali capace non solo di

raccogliere le istanze relative ai titoli di soggiorno , attraverso la precompilazione elettronica

prevista dalla sperimentazione nazionale, senza costringere il migrante a code estenuanti o a

spostamenti chilometrici, ma anche di fornire al migrante una esauriente e completa

informazione relativamente alla globalità delle procedure relative ai titoli di soggiorno e alla

cittadinanza. Lo sviluppo di tale rete contribuirà anche ad agevolare il migliore assolvimento

delle nuove competenze che potranno venire attribuite agli enti locali nell’ambito dei

processi in atto di riforma normativa. Per ottenere questo risultato particolare rilievo assume

l’obiettivo di formare operatori adeguatamente preparati (in primo luogo operatori delle

amministrazioni comunali - in particolare di URP e uffici dell'anagrafe ma anche operatori

del volontariato, dei sindacati e del terzo settore in generale).

� Rafforzare le reti provinciali di punti di informazione e pre-istruttoria sulle istanze relative

ai rilasci dei titoli di soggiorno e della cittadinanza attraverso la qualificazione dei servizi

telematici locali sviluppati con la necessaria considerazione di standard condivisi, e in

maniera integrata con le esperienze sviluppate in materia con particolare riferimento al sito

denominato PAeSI.

� Mantenimento di un servizio di assistenza composto da giuristi esperti nel diritto

dell’immigrazione, con funzioni di consulenza e di supporto c.d. di “secondo livello”,

ovvero rivolta in modo diretto alle amministrazioni locali e provinciali (e agli altri enti

coordinati con loro) che a vario titolo si rapportano con i cittadini stranieri extracomunitari e

comunitari. L’assistenza si svilupperà attraverso il contatto diretto (telefonico, e-mail, fax)

su casi specifici cui potranno accedere gli operatori dei punti informativi.

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14313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Art. 4

Modalità operative

Le finalità di cui all’art. 1 saranno perseguite attraverso le seguenti modalità:

ANCI Toscana curerà la predisposizione, con il necessario coinvolgimento dei comuni e tenendo

conto delle competenze e delle attività degli altri livelli di governo, di progetti che riguardino:

1. la predisposizione di una campagna informativa volta ad ampliare la rete esistente di enti

locali aderenti al progetto di Rete di Sportelli Informativi per Stranieri in Toscana;

2. la previsione di adeguata formazione degli operatori degli sportelli informativi degli enti

locali e del terzo settore;

3. la realizzazione, il rafforzamento e la promozione di reti locali dei punti informativi per lo

scambio e confronto tra gli operatori, la qualificazione dei servizi;

4. il mantenimento di un servizio di assistenza e consulenza di “secondo livello” a disposizione

degli operatori dei punti informativi.

ANCI Toscana realizzerà le attività di comunicazione ed informazione per i comuni attraverso

un’adeguata e capillare campagna informativa sul progetto e attraverso l’organizzazione di

iniziative pubbliche in collaborazione con la Regione..

ANCI Toscana dovrà predisporre un programma operativo, corredato anche da una ricognizione

delle realtà più significative eventualmente presenti sul territorio toscano e nazionale, in cui siano

affrontati e sviluppati tutti gli aspetti sottesi ai contenuti del protocollo d'intesa e in particolare:

� le attività di comunicazione e informazione previste;

� le modalità operative necessarie per la concreta attivazione e gestione dei quattro obiettivi

specifici indicati all’articolo 4;

� i meccanismi di coinvolgimento dei comuni;

� i meccanismi per un'eventuale coinvolgimento delle Province e degli altri enti interessati;

� i fabbisogni in termini di risorse (umane e strumentali) necessari per l'espletamento di ogni

obiettivo specifico;

� i tempi di realizzazione degli obiettivi specifici;

� le modalità di rendicontazione delle attività.

Tale programma operativo sarà validato dal Comitato misto d'indirizzo e controllo di cui al

successivo art. 5.

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144 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Monitoraggio e verifica

La Regione Toscana assicurerà il monitoraggio delle azioni progettuali derivanti dall’applicazione

del presente protocollo d’intesa, verificando la coerenza con gli obiettivi indicati, attraverso un

Comitato misto d'indirizzo e controllo composto da quattro membri:

1. due Rappresentanti nominati dalla Regione Toscana;

2. due Rappresentanti nominati da ANCI Toscana.

Nella sua attività il Comitato potrà avvalersi di collaboratori scelti fra il personale a propria

disposizione negli uffici di appartenenza.

Art. 6

Risorse

Per la realizzazione delle finalità e delle azioni di cui al presente protocollo la Regione Toscana si

impegna a mettere a disposizione di ANCI Toscana risorse per complessivi euro 180.000,00.

Le risorse saranno erogate ad ANCI Toscana, nella funzione di rappresentanza dei comuni della

regione.

Art. 7

Durata

Il presente protocollo d’intesa avrà durata di un anno a far data dalla sottoscrizione.

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Art. 5

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14513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

volontariato, polisportive, gruppi di auto aiuto di utenti e familiari, parrocchie, circoli ricreativi e culturali;

- Interventi diretti a supportare le famiglie al cui interno sono presenti soggetti fragili o a rischio di marginalità sociale;

- Azioni dirette a migliorare lo stile di vita dei giovani;- Azioni volte allo sviluppo e all’adeguamento di

strumentazioni, arredi e a piccole manutenzioni di locali adibiti all’erogazione di servizi alla persona;

Ritenuto di prenotare a tal fine la somma complessiva di Euro 1.000.000,00 da imputare sul capitolo n. 22077 del bilancio 2009 che presenta la necessaria disponibilità;

Ritenuto altresì opportuno incaricare la Direzione Generale del Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà, Settore “Reti di solidarietà” di adottare tutti gli atti necessari per dare attuazione alla presente deliberazione;

Vista la L.R. n. 70 del 24/12/2008 di approvazione del bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale 2009/2011 e successive modifiche;

Vista la propria deliberazione n. 1162 del 29/12/2008 “Approvazione Bilancio gestionale 2009 e Pluriennale 2009/2011 e successive modifiche;

A voti unanimi

DELIBERA

- di sostenere gli interventi e le azioni specifiche di interesse regionale realizzate in collaborazione con il terzo settore negli ambiti di attenzione indicati al sesto punto della narrativa destinando alla loro attuazione la somma complessiva di Euro 1.000.000,00

di prenotare a tal fine la somma complessiva di Euro 1.000.000,00 sul capitolo n. 22077 del bilancio 2009 che presenta la necessaria disponibilità;

- di dare mandato alla Direzione Generale del Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà, Settore “Reti di solidarietà” di adottare tutti gli atti necessari per dare attuazione alla presente deliberazione.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. F) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art.18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1284

Sostegno di iniziative di interesse regionale realiz-zate in collaborazione con il “terzo settore”.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la L.R. 24 febbraio 2005, n. 41 “Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale”che, in particolare all’art. 54, punto 2, comma a) prevede la creazione di una rete locale di servizi ricreativi e luoghi aggregativi, in cui promuovere forme di associazionismo e di inserimento sociale, anche di diretta iniziativa della popolazione anziana, con il coinvolgimento della comunità locale e dei soggetti del terzo settore presenti sul territorio;

Visto il Piano Integrato Sociale Regionale 2007-2010 (PISR), approvato con delibera del Consiglio Regionale 31 ottobre 2007 n. 113 (Piano Integrato Sociale Regionale 2007-2010), ed in particolare il punto 1.3.2. nel quale, fra l’altro, si prevede che i soggetti del terzo settore partecipino alla definizione di progetti per servizi ed interventi di cura della persona con l’obiettivo di sviluppare il sistema della sussidiarietà;

Preso atto che è prevista l’individuazione di adeguati strumenti per la partecipazione del terzo settore alle funzioni sociali pubbliche, contribuendo così alla razionalizzazione del sistema di politiche integrate di welfare anche per lo sviluppo delle politiche sul disagio abitativo, il sostegno ai programmi di vita delle famiglie, l’assistenza dei non autosufficienti e più in generale dei disabili, l’integrazione degli immigrati, il turismo sociale;

Considerato opportuno valorizzare il ruolo del terzo settore, garantendo comunque gli standard qualitativi regionali, anche provvedendo a realizzare una serie di interventi atti ad incidere positivamente sull’integrazione delle politiche dei diversi settori e che concorrano alla qualificazione di un sistema sociale allargato e rafforzino i meccanismi di solidarietà, socialità e relazionalità;

Preso atto dell’azione complessiva svolta dai servizi alla persona a favore della promozione di politiche integrate di welfare sul territorio regionale, come risulta dai Piani Integrati di Salute;

Ritenuto di promuovere, sviluppare e sostenere iniziative e azioni specifiche di interesse regionale di sostegno al terzo settore, in coerenza con il P.I.S.R. 2007-2010, tenuto conto dei seguenti ambiti prioritari di attenzione:

- Interventi diretti a favorire i percorsi di inclusione sociale, anche attraverso la collaborazione e l’integrazione con soggetti della comunità locale quali associazioni di

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146 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

riveniente dal finanziamento di Euro 258.228,45 assegnato per i lavori di ristrutturazione e adeguamento normativo al Conservatorio di Musica “Cherubini” di Firenze; 3) di Euro 16.505,80, riveniente dal finanziamento di Euro 1.807.599,15 assegnato per la manutenzione straordinaria e adeguamento normativo all’I.P.S. Tornabuoni in Via S. Spirito a Firenze; 4) di Euro 10.971,74, riveniente dal finanziamento di Euro 413.165,52 assegnato per i lavori di restauro e adeguamento normativo all’I.T.C. “Duca d’Aosta” di Firenze; 5) di Euro 8.013,02, riveniente dal finanziamento di Euro 242.734,74 assegnato per i lavori di restauro e adeguamento normativo all’I. P. “Cellini Chinnici” di Firenze.

Vista l’istanza formulata dalla Provincia di Firenze con la quale viene richiesto: a) che l’importo di Euro 22.666,43, sommatoria dell’economia di Euro 3.547,98 (quota parte dell’economia totale di Euro 7.278,00), dell’economia di Euro 2.612,65 e dell’economia di Euro 16.505,80, sia riassegnato per interventi urgenti di messa in sicurezza della volta muraria al Liceo Alberti di Via San Gallo a Firenze; b) che l’importo di Euro 22.714,78, sommatoria dall’economia di Euro 3.730,02, (quota parte dell’economia totale di Euro 7.278,00), dell’economia di Euro 10.971,74 e dell’economia di Euro 8.013,02, sia riassegnato per i lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza alla facciata del Liceo Machiavelli Capponi di Firenze.

Ritenuto quindi opportuno autorizzare alla Provincia di Firenze la riassegnazione delle somme di Euro 22.666,43 e di Euro 22.714,78, come riportato al paragrafo precedente.

Preso atto che con le medesime Deliberazioni del consiglio n. 104/1999 e n. 327/1999 si autorizzava la Giunta regionale ad approvare eventuali variazioni al piano, limitatamente ai casi in cui l’ente originariamente mutuatario chieda una diversa destinazione del mutuo al fine di consentire il riutilizzo di eventuali economie, secondo quanto previsto dalla legge 2 ottobre 1997, n. 340.

Vista la legge 2 ottobre 1997, n. 340, “Norme in materia di organizzazione scolastica e di edilizia scolastica” che all’art. 1 comma 8 dispone che le regioni, ferma restando l’imputazione delle risorse alla originaria annualità di riferimento, possono autorizzare una diversa destinazione dei finanziamenti, ancorché già concessi, disposti nei precedenti piani annuali nonché riassegnare, all’ente originariamente mutuatario, singolarmente, l’eventuale residuo di un mutuo già concesso ai sensi della legge n. 23/1996;

Vista la legge 3 agosto 1999, n. 265, “Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali,

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1285

Legge n. 430/91 e legge n. 23/96, edilizia scolastica. Riassegnazione di economie alla Provincia di Firenze.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la deliberazione del Consiglio regionale 24 marzo 1992, n. 175, con la quale veniva approvato il piano di finanziamento degli Enti locali destinatari dei mutui ai sensi della legge n. 430/91, art. 1 comma 4 punti a) e b).

Visto in particolare l’allegato A) al provvedimento sopra citato dove la Provincia di Firenze risulta beneficiaria di un finanziamento di Euro 206.582,76 (£ 400.000.000) per lavori all’edificio del Liceo scientifico “A. Gramsci” di Firenze (pos n. 4235799 00).

Vista la deliberazione del Consiglio regionale 27 aprile 1999, n. 104, con la quale veniva approvato il III piano di finanziamento annuale, del I piano generale di programmazione triennale, degli Enti locali destinatari dei mutui ai sensi della legge 11 gennaio 1996, n. 23.

Preso atto che nell’Allegato B alla sopra citata deliberazione n. 104/1999 la Provincia di Firenze risulta beneficiaria dei seguenti finanziamenti: a) di Euro 258.228,45 (£ 500.000.000) per lavori di ristrutturazione e adeguamento normativo al Conservatorio di Musica “Cherubini” di Firenze (pos. 4363505 00); b) di Euro 1.807.599,15 (£ 3.500.000.000) manutenzione straordinaria e adeguamento normativo all’I.P.S. Tornabuoni in Via S. Spirito a Firenze /Pos. 4363505 00).

Vista la deliberazione del Consiglio regionale 23 novembre 1999, n. 327 con la quale veniva approvato il I° piano di finanziamento annuale, del II° piano generale di programmazione triennale, degli Enti locali destinatari dei mutui ai sensi della legge 11 gennaio 1996, n. 23.

Preso atto che nella sopra citata delibera n. 327/1999 la Provincia di Firenze risulta beneficiario dei seguenti finanziamenti: a) di Euro 413.165,52 (£ 800.000.000) per i lavori di restauro e adeguamento normativo all’I.T.C. “Duca d’Aosta” di Firenze (pos. 4374712 00); b) di Euro 242.734,74 (£ 470.000.000) per i lavori di restauro e adeguamento normativo all’I. P. “Cellini Chinnici” di Firenze (pos. 4376817 00).

Preso atto della nota con la quale la Provincia di Firenze comunica che per le opere riportate ai paragrafi precedenti sono state determinate le seguenti economie: 1) di Euro 7.278,00, riveniente dal finanziamento di Euro 206.582,76 assegnato per lavori all’edificio del Liceo scientifico “A. Gramsci” di Firenze; 2) di Euro 2.612,65,

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14713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1287

Legge n. 23/1996 edilizia scolastica.IV piano di programmazione triennale. Assegnazione alla Provincia di Siena della somma di euro 58.140,00.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge 23 gennaio 1996, n. 23, (Norme per l’edilizia scolastica) che rappresenta la fonte normativa e programmatica specifica del settore, ed in particolare gli articoli 2 e 4.

Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Finanziaria 2007), recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato ed, in particolare, l’articolo 1, comma 625 che ha autorizzato, per l’attivazione dei piani di edilizia scolastica previsti dall’articolo 4 della legge n. 23/1996 precitata, la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2007 e di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009, destinando il 50% di dette somme al completamento delle attività di messa in sicurezza e di adeguamento a norma degli edifici scolastici disponendo inoltre che, in tale ambito, ogni singolo intervento per tali finalità va compartecipato in parti eguali fra lo Stato la Regione e l’Ente locale interessato.

Visto il decreto del Ministro della Pubblica Istruzione del 16 luglio 2007, con il quale, ai sensi dell’Art. 4 della legge 11 gennaio 1996, n. 23, vengono determinati gli indirizzi per la programmazione regionale degli interventi di edilizia scolastica e ripartiti i finanziamenti previsti per l’attivazione del 4° Piano generale triennale 2007-2009, articolato in singoli piani annuali, assegnando alla Regione Toscana le somme di Euro 3.171.468,00 per l’anno 2007, ed Euro 5.985.891,00 per ciascuno degli anni 2008 e 2009.

Vista la propria deliberazione 6 agosto 2007, n. 600, con la quale sono stati approvati i criteri di selezione per la formazione del piano triennale 2007-2009 degli interventi di edilizia scolastica ai sensi della legge 11 gennaio 1996, n. 23.

Vista la Legge Regionale 26 Luglio 2002, n. 32 “Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione , istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro”.

Vista la propria deliberazione 14 aprile 2008, n. 285, con la quale veniva approvato il II° piano di finanziamento annuale, del IV piano generale di programmazione triennale, degli Enti locali destinatari dei mutui ai sensi della legge 11 gennaio 1996, n. 23.

nonché modifiche alla legge 8 giugno 1990, n. 142” la quale all’articolo 15 comma 3 prevede che le regioni possono autorizzare l’utilizzazione di eventuali economie comunque rivenienti dai finanziamenti disposti ai sensi delle leggi indicate nel comma 7 dell’articolo 1 della legge 2 ottobre 1997, n. 340 e più precisamente la legge 9 agosto 1986, n. 488 e la legge 23 dicembre 1991, n. 430;

A voti unanimi

DELIBERA

- di autorizzare alla Provincia di Firenze, per le motivazioni espresse in narrativa, la riassegnazione dei seguenti importi: a) di Euro 22.666,43, sommatoria dell’economia di Euro 3.547,98, riveniente dal finanziamento di Euro 206.582,76 assegnato con deliberazione del Consiglio regionale n. 175/1992 per lavori all’edificio del Liceo scientifico “A. Gramsci” di Firenze, dell’economia di Euro 2.612,65, riveniente dal finanziamento di Euro 258.228,45 assegnato con deliberazione del Consiglio regionale n. 104/1999 per i lavori di ristrutturazione e adeguamento normativo al Conservatorio di Musica “Cherubini” di Firenze e dell’economia di Euro 16.505,80, riveniente dal finanziamento di Euro 1.807.599,15 assegnato con deliberazione del Consiglio regionale n. 104/1999 per la manutenzione straordinaria e adeguamento normativo all’I.P.S. Tornabuoni in Via S. Spirito a Firenze, destinandolo ad interventi urgenti di messa in sicurezza della volta muraria al Liceo Alberti di Via San Gallo a Firenze; b) di Euro 22.714,78, sommatoria dall’economia di Euro 3.730,02, riveniente dal finanziamento di Euro 206.582,76 assegnato con deliberazione del Consiglio regionale n. 175/1992 per lavori all’edificio del Liceo scientifico “A. Gramsci” di Firenze, dell’economia di Euro 10.971,74, riveniente dal finanziamento di Euro 413.165,52 assegnato con deliberazione del Consiglio regionale n. 327/1999 per i lavori di restauro e adeguamento normativo all’I.T.C. “Duca d’Aosta” di Firenze e dell’economia di Euro 8.013,02, riveniente dal finanziamento di Euro 242.734,74 assegnato con deliberazione del Consiglio regionale n. 327/1999 per i lavori di restauro e adeguamento normativo all’I. P. “Cellini Chinnici” di Firenze, destinandolo ad interventi urgenti di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza alla facciata del Liceo Machiavelli Capponi di Firenze.

- il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. g), della legge regionale n. 23/2007 e sulla Banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 18 comma 2, della medesima legge regionale n. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

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148 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

PR Ente Denominazione Scuola Intervento

P UNT I

P R O G

Quota Ministero

€Quota Regione

€Quota Ente

(LU) COREGLIAANTELMINELLI

Scuola Elementare Tereglio

Adeguamento normativo abbattimento barriere per adeguamento sismico 45 ESE 19.380,00 19.380,00 19.380,00

PR Ente Comp Ente Denominazione Scuola Intervento

PUNT I

P R O G

QuotaRegione

Quota Ente €

SI P Provincia di SIENA Istituto tecnico Roncalli Poggibonsi

Adeguamento normativo antinc, adeguamento centrale termica 25 DEF 72.610,24 36.305,12

PR Ente Comp Ente Denominazione

Scuola Intervento PUNT I

P ROG

QuotaMinistero

QuotaRegione

Quota Ente €

SI P Provincia di SIENA Istituto tecnico Roncalli Poggibonsi

Adeguamento normativo antinc, adeguamento centrale termica 25 DEF 19.380,00 91.990,24 55.685,12

PR Ente Denominazione Scuola Intervento

P UNT I

P R O G

Quota Ministero

€Quota Regione

€Quota Ente

(LU) COREGLIAANTELMINELLI

Scuola Elementare Tereglio

Adeguamento normativo abbattimento barriere per adeguamento sismico 45 ESE 19.380,00 19.380,00 19.380,00

programmazione triennale, degli Enti locali destinatari dei mutui ai sensi della legge 11 gennaio 1996, n. 23.

Preso atto che nella sopra citata delibera n. 504/2009 la Provincia di Siena, per i lavori di adeguamento normativo all’I.T. Roncalli di Poggibonsi, a fronte di una richiesta di Euro 375.000,00 risulta beneficiaria, per la posizione riportata nella graduatoria ed in ragione della somma disponibile da ripartire, di un finanziamento di Euro 108.915,36 così suddiviso:

Vista la nota con la quale il Comune di Coreglia Antelminelli comunica che, a seguito dell’accorpamento degli studenti della scuola Elementare di Tereglio con la scuola di Ghivizzano, è stata disposta la chiusura del plesso scolastico della frazione di Tereglio, con la conseguente rinuncia al sopra riportato finanziamento.

Vista la propria deliberazione 15 aprile 2009, n. 504, con la quale veniva approvato il III° piano di finanziamento annuale, del IV° piano generale di

lavori di adeguamento normativo e abbattimento barriere alla scuola Elementare di Tereglio così suddiviso:

Preso atto che nella sopra citata delibera n. 285/2008 il Comune di Coreglia Antelminelli (LU) risulta beneficiario di un finanziamento di Euro 58.140,00 per i

Valutato opportuno, a seguito della sopra riportata

rinuncia al finanziamento di Euro 58.140,00 da parte del

Comune di Coreglia Antelminelli, ed a fronte del parziale

finanziamento della richiesta presentata dalla Provincia

di Siena, riportata al paragrafo precedente, assegnare

la citata somma di Euro 58.140,00 ad integrazione

del finanziamento di Euro 108.915,36 assegnato alla

Provincia di Siena per l’ Istituto tecnico Roncalli di

Poggibonsi portando detto finanziamento ad un totale di Euro 167.055,36.

Considerato che il finanziamento di Euro 58.140,00 è dato dalla sommatoria della quota ministeriale di Euro 19.380,00, della quota regionale di Euro 19.380,00 e della quota Ente di Euro 19.380,00, il nuovo finanziamento di Euro 167.055.36 assegnato alla Provincia di Siena per l’Istituto tecnico Roncalli di Poggibonsi risulta cosi suddiviso:

Considerato necessario dare mandato al competente Settore Istruzione e educazione di trasmettere al Ministero della Pubblica Istruzione, ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’Articolo 4, comma quarto, della legge 11 gennaio 1996, n. 23, la variazione al Piano degli interventi ammessi a finanziamento per gli anni 2008 e 2009, nonché di assumere tutti i restanti adempimenti attuativi del medesimo.

A voti unanimi

DELIBERA

- di prendere atto della rinuncia da parte del Comune

di Coreglia Antelminelli al finanziamento di Euro

58.140,00 assegnato con propria deliberazione 14 aprile

2008, n. 285 e così suddiviso:

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14913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

PR Ente Comp Ente Denominazione Scuola Intervento

PUNT I

P R O G

QuotaRegione

Quota Ente €

SI P Provincia di SIENA Istituto tecnico Roncalli Poggibonsi

Adeguamento normativo antinc, adeguamento centrale termica 25 DEF 72.610,24 36.305,12

PR Ente Comp Ente Denominazione

Scuola Intervento PUNT I

P ROG

QuotaMinistero

QuotaRegione

Quota Ente €

SI P Provincia di SIENA Istituto tecnico Roncalli Poggibonsi

Adeguamento normativo antinc, adeguamento centrale termica 25 DEF 19.380,00 91.990,24 55.685,12

assegnato alla Provincia di Siena per l’Istituto tecnico Roncalli di Poggibonsi.

- di assegnare, per le motivazioni espresse in narrativa, la somma di euro 58.140,00 alla Provincia di Siena per l’ Istituto tecnico Roncalli di Poggibonsi, portando detto finanziamento ad un totale di Euro 167.055,36 con la seguente suddivisione delle somme:

- di valutare opportuno, a seguito della rinuncia al

finanziamento di Euro 58.140,00 da parte del Comune

di Coreglia Antelminelli, ed a fronte del parziale

finanziamento della richiesta presentata dalla Provincia

di Siena, utilizzare la citata somma di Euro 58.140,00

ad integrazione del finanziamento di Euro 108.915,36

2008, n. 504, per la posizione riportata nella graduatoria ed in ragione della somma disponibile da ripartire, un finanziamento di Euro 108.915,36 così suddiviso:

- di prendere inoltre atto che alla Provincia di Siena, per i lavori di adeguamento normativo all’I.T. Roncalli di Poggibonsi, a fronte di una richiesta di Euro 375.000,00, risulta assegnato, con propria deliberazione 15 giugno

- di dare mandato al competente Settore Istruzione e educazione di trasmettere al Ministero della Pubblica Istruzione, ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’Articolo 4, quarto comma, della legge 11 gennaio 1996, n. 23, la variazione al Piano degli interventi ammessi a finanziamento per gli anni 2008 e 2009, nonché di assumere tutti i restanti adempimenti attuativi del medesimo.

- il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. e), della legge regionale n. 23/2007 e sulla Banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 18 comma 2, della medesima legge regionale n. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1289

D.M. 22/12/2006 e successive modifiche del Ministero Sviluppo Economico. Revoca DGR 209/07 individuazione nuove strutture. Affidamento al CET quale centrale di committenza per l’attuazione del programma di misure e interventi su utenze energetiche pubbliche ai sensi dell’art. 15 del D.LVO 115/2008.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la Legge Regionale 24 febbraio 2005, n. 39 “Disposizioni in materia di energia”, così come modificata dalla legge Regionale 23 novembre 2009, n. 71;

Visto il Piano di Indirizzo Energetico Regionale di cui alla DCR n. 47/2008;

Visto il DM 22 dicembre 2006 del Ministero dello Sviluppo Economico (Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 03/01/2007 n. 2) e successive modifiche ed integrazioni - approvazione del programma di misure ed interventi su utenze energetiche pubbliche, ai sensi dell’articolo 13 del decreto del Ministro delle attività produttive, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio del 20 luglio 2004;

Preso atto che con il suddetto DM 22 dicembre 2006 è stato approvato e disciplinato un programma di misure ed interventi su utenze energetiche, la cui titolarità è di organismi pubblici, unitamente ai criteri per la relativa attuazione e per la distribuzione delle misure e degli interventi tra le regioni e le province autonome;

Preso atto inoltre che lo stesso DM stabilisce di ripartire le risorse destinate alla realizzazione del programma stesso fra le regioni e province autonome, che dovranno attuare procedure di pubblica evidenza

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150 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Visto l’elenco delle strutture regionali trasmesso dal Settore Patrimonio e Logistica della Regione sui cui effettuare quanto sopra ovvero:

Centro Direzionale Novoli palazzi A) e B) via di Novoli 26- Firenze

Complesso Mayer - via Luca Giordano 13- FirenzeGenio Civile di Grosseto - corso Carducci 57Genio Civile di Massa - via della Democrazia 17Genio Civile di Lucca - via della QuarquoniaGenio Civile di Pistoia - piazza della Resistenza 54Genio Civile di Livorno - via Cardini 31

Visto il Decreto Legislativo 30 maggio 2008 n. 115 ad oggetto “Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE”;

Dato atto che il Capo IV del Decreto Legislativo n. 115/2008 pone particolare attenzione al tema del risparmio energetico nel settore pubblico definendo obblighi e strumenti per l’efficienza energetica, tra cui la possibilità per le amministrazioni pubbliche di avvalersi di Energy Service Company (ESCO) finalizzate alla realizzazione degli interventi;

Considerato che l’art. 15 del Decreto Legislativo n. 115/2008 dispone, tra l’altro, che agli appalti pubblici non riconducibili ai settori speciali disciplinati dalla parte III del Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163, ed aventi ad oggetto l’affidamento della gestione dei servizi energetici e che prevedono unitamente all’effettuazione di una diagnosi energetica, la presentazione di progetti in conformità ai livelli di progettazione specificati dall’art. 93 del decreto 163/06, nonché la realizzazione degli interventi attraverso lo strumento del finanziamento tramite terzi, si applica il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di cui all’art. 83 del Decreto Legislativo n. 163/06, anche in mancanza di progetto preliminare redatto a cura dell’amministrazione;

Valutata pertanto l’opportunità di dare attuazione a quanto disposto dal DM 22 dicembre 2006 e successive modifiche ed integrazioni nelle strutture individuate dal Settore Patrimonio e Logistica della Regione, attraverso le modalità e gli strumenti individuati dal Decreto Legislativo n. 115/2008, con particolare riferimento all’art. 15 del medesimo provvedimento;

Richiamata la Deliberazione di Giunta Regionale n. 252/2002 di formale adesione della Regione Toscana al Consorzio Energia Toscana (CET);

per assegnare l’incarico di esecuzione delle misure e degli interventi a società operanti nel settore dei servizi energetici che si dovranno attenere alle indicazioni tecniche stabilite all’allegato 1 del DM stesso;

Visto che le risorse attribuite alla Regione Toscana, ai fini della realizzazione del programma, ammontano a 458.314,46 Euro e che le stesse saranno erogate con le modalità di cui all’art. 8 del citato DM;

Visto che il programma suddetto, destinato alla effettuazione di diagnosi energetiche e alla progettazione esecutiva delle conseguenti misure ed interventi, specifica anche le modalità e le condizioni per l’effettuazione di diverse tipologie di intervento nei vari contesti regionali e per l’individuazione delle misure e degli interventi maggiormente significativi, in rapporto a ciascuno di tali contesti;

Preso atto che il citato DM indica, quali tipologie delle utenze energetiche ammesse alla effettuazione delle diagnosi energetiche e alla progettazione esecutiva delle misure e degli interventi le seguenti strutture: a) scuole pubbliche; b) sistemi idrici; c) illuminazione pubblica; d) edifici pubblici o ad uso pubblico; e) edifici ad uso residenziale; f) ospedali, cliniche, case di cura, strutture adibiti a ricovero o cura di minori o anziani e assimilabili;

Richiamata la Deliberazione di Giunta Regionale n. 209/2007 con la quale fu approvato un programma di diagnosi energetiche presso strutture ospedaliere i cui interventi sono stati successivamente espletati senza dover far ricorso alle diagnosi energetiche di cui al Decreto Ministeriale sopra richiamato;

Ricordato che il Ministero per lo Sviluppo Economico ha già provveduto a liquidare il 50% delle risorse assegnate alla Regione a seguito della citata DGR n. 209/2007;

Richiamata inoltre la Deliberazione di Giunta Regionale n. 879/2007 con la quale si disponeva, tra l’altro, di effettuare l’analisi energetica di alcuni edifici di proprietà regionale;

Valutata la necessità e l’opportunità di definire un nuovo quadro di interventi di risparmio energetico su alcuni edifici regionali utilizzando, per le diagnosi energetiche, le risorse del DM 22 dicembre 2006, nonché, per la realizzazione degli investimenti conseguenti, le risorse rese disponibili a seguito del contenimento dei consumi energetici e quelle eventualmente rese disponibili dalla Regione quale titolare dell’edificio (punto 1.3 dell’allegato 1 al DM 22 dicembre 2006);

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15113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

DELIBERA

1. di dare attuazione, per le motivazioni espresse in narrativa, a quanto disposto dal DM 22 dicembre 2006 e successive modifiche ed integrazioni, attraverso le modalità e gli strumenti individuati dal Decreto Legislativo n. 115/2008, con particolare riferimento all’art. 15 del medesimo atto normativo, sulle seguenti strutture regionali:

Centro Direzionale Novoli palazzi A) e B) via di Novoli 26- Firenze

Complesso mayer- via Luca Giordano 13- FirenzeGenio Civile di Grosseto- corso Carducci 57Genio Civile di Massa- via della Democrazia 17Genio Civile di Lucca- via della QuarquoniaGenio Civile di Pistoia- piazza della Resistenza 54Genio Civile di Livorno- via Cardini 31

2. di avvalersi, per le motivazioni espresse in narrativa, del Consorzio Energia Toscana quale centrale di committenza per ottemperare a quanto disposto dal DM 22 dicembre 2006 nelle modalità e con gli effetti previsti dall’art. 15 del Decreto Legislativo 115/2008 nelle sedi di cui al punto precedente;

3. di prenotare per le finalità di cui al presente atto la somma di Euro 50.000,00 sul capitolo n. 41021 a favore del Consorzio Energia Toscana utilizzando a tal fine le risorse prenotate con DCR n. 47/2008 e la somma di Euro 458.314,46 sul capitolo 41072 “Programma di misure ed interventi su utenze energetiche pubbliche DM 22 dicembre 2006” del bilancio 2009;

4. di revocare, per le motivazioni espresse in narrativa, la DGR n. 209/2007;

5. di individuare nella Direzione delle Politiche Territoriali e Ambientali- Settore “Miniere e Energia” e nella Direzione Bilancio e Finanze Settore patrimonio e Logistica” le strutture a cui è demandata la definizione di quanto previsto nel presente atto.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art.5 bis comma 1 lett. f della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’art.18 comma 2 della medesima L.R 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

Ricordato inoltre che la Regione Toscana a seguito della Deliberazione di Giunta Regionale n. 252/2002 attualmente si avvale del soggetto pubblico Consorzio Energia Toscana quale centrale di committenza, ai sensi dell’art. 33 del Decreto Legislativo n. 163/2006, per l’acquisto sul mercato di energia elettrica a servizio delle proprie sedi a prezzi inferiori a quelli derivanti dalle gare effettuate da Consip per le pubbliche amministrazioni nel rispetto della normativa vigente in materia;

Valutata l’opportunità di avvalersi del Consorzio Energia Toscana quale centrale di committenza per ottemperare a quanto disposto dal DM 22 dicembre 2006 nelle modalità e con gli effetti previsti dall’art. 15 del Decreto Legislativo 115/2008;

Ritenuto inoltre opportuno definire degli standard di contenimento dei consumi energetici in relazione alle caratteristiche delle strutture regionali oggetto di indagine da mettere a gara, al fine sia di consentire la migliore valutazione possibile in sede di gara tra i soggetti partecipanti alla stessa, che di massimizzare il risparmio economico per la Regione derivanti dagli interventi di risparmio energetico;

Considerato opportuno che la definizione di quanto sopra menzionato venga svolto dalla stessa centrale di committenza della gara, che dispone delle professionalità tecnico specialistiche necessarie;

Valutata pertanto la necessità di riconoscere al Consorzio Energia Toscana un rimborso spese per le attività previste dal presente atto, fino all’importo massimo di Euro 50.000,00 a valere sulle risorse allocate nel capitolo 41021 del bilancio 2009;

Valutata l’opportunità di assumere la prenotazione di impegno di spesa sul capitolo n. 41072 del bilancio 2009 per Euro 458.314,46 per le finalità previste dal DM 22 dicembre 2006;

Vista la L.R. n. 36/01 e successive modifiche ed integrazioni;

Viste le L.R n. 70 del 24/12/2008 che approva il bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 e pluriennale 2009/11;

Vista la D.G.R n. 1162/2008 “Approvazione bilancio gestionale 2009 e pluriennale 2009-2011”;

A voti unanimi

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152 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

ambientale l’ulteriore prescrizione, contrassegnata dal n. 17, riportata nel verbale stesso;

Ritenuto di condividere quanto proposto nel citato verbale della Conferenza di servizi del 23 dicembre 2009;

A voti unanimi,

DELIBERA

1) di modificare, per le ragioni dettagliatamente esposte nel verbale della Conferenza di servizi del 23 dicembre 2009 allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale (Allegato A), la propria deliberazione n. 714 del 3 agosto 2009 con la quale è stata espressa, ai sensi e per gli effetti dell’art. 18 della L.R. 79/98, pronuncia favorevole di compatibilità ambientale sul progetto di parco eolico Poggio alle Pancole nel Comune di Lajatico, proposto dalla Società European Wind Farms Italy s.r.l., aggiungendo all’elenco delle prescrizioni al cui rispetto è subordinata la pronuncia stessa l’ulteriore prescrizione, contrassegnata dal n. 17, formulata nel verbale citato;

2) di notificare, a cura del Settore VIA, il presente atto al Proponente, ai sensi dell’art. 18 della L.R. 79/98;

3) di comunicare, a cura del Settore VIA, il presente atto al Comune di Lajatico, alla Provincia di Pisa, all’Autorità di Bacino del Fiume Arno, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici per la Toscana, alla Soprintendenza ai Beni Ambientali Architettonici Artistici e Storici per le province di Pisa e Livorno, Terna S.p.A., all’ARPAT; al Settore Miniere ed Energia, all’Ufficio Regionale per la Tutela dell’Acqua e del Territorio di Pisa, al Settore Tutela dall’Inquinamento Elettromagnetico ed Acustico e Radioattività Ambientale, al Settore Rifiuti e Bonifiche, al Settore Infrastrutture di Trasporto Strategiche per lo Stato e la Regione, al Settore sperimentazione e apporti collaborativi per gli strumenti della pianificazione territoriale delle province e dei comuni, al Settore Beni Paesaggistici, al Settore Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, al Settore politiche agroambientali, attività faunistica venatoria e pesca dilettantistica, al Settore programmazione forestale, al Settore Beni Paesaggistici, al Settore Tutela e Valorizzazione risorse ambientali.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera g) della LR 23/2007 e s.m.i. e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima legge regionale.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1291

L.R. 79/98 art. 18. Deliberazione Giunta Regionale n. 714 del 3 agosto 2009 concernente pronuncia di compatibilità ambientale sul progetto di parco eolico Poggio alle Pancole nel Comune di Lajatico proposto da European Wind Farms Italy srl. Modifica.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la L.R. 8 gennaio 2009, n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale;

Vista la Parte II del D. Lgs. 152/2006;

Visto il D.Lgs. 4/2008;

Vista la L.R. 79/98 concernente “Norme per l’applicazione della valutazione di impatto ambientale” ed in particolare l’articolo 18 che disciplina la pronuncia di compatibilità ambientale e ne definisce gli effetti;

Vista la deliberazione G.R. 9 febbraio 2009, n. 87 concernente “D.Lgs 152/2006 – Indirizzi applicativi nelle more dell’approvazione della legge regionale in materia di VAS e di VIA”;

Visto l’art. 14 della L. 241/90 e successive modifiche e integrazioni;

Vista la L.R. 76/96 concernente la “Disciplina degli accordi di programma e delle conferenze di servizi”;

Richiamata la propria deliberazione n. 356/01, che attribuisce alla Giunta medesima le competenze in ordine alla pronuncia di compatibilità ambientale regionale ex L.R. 79/98;

Richiamata la propria deliberazione n. 714 del 3 agosto 2009 con la quale è stata espressa, ai sensi e per gli effetti dell’art. 18 della L.R. 79/98, pronuncia favorevole di compatibilità ambientale sul progetto di parco eolico Poggio alle Pancole nel Comune di Lajatico, proposto dalla Società European Wind Farms Italy s.r.l., subordinatamente al rispetto delle prescrizioni e raccomandazioni di cui al verbale della riunione della Conferenza di Servizi del 30 luglio 2009;

Visto il verbale della Conferenza di servizi del 23 dicembre 2009 allegato al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale (Allegato A), dal quale risulta che la Conferenza, per le ragioni ivi dettagliatamente esposte, ha deciso di proporre alla Giunta Regionale di rettificare la sopra richiamata deliberazione n. 714 del 3 agosto 2009, aggiungendo all’elenco delle prescrizioni al cui rispetto è subordinata la pronuncia di compatibilità

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15313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Regione Toscana

Direzione Generale della Presidenza Area di Coordinamento Programmazione e Controllo

Settore Valutazione Impatto Ambientale

CONFERENZA DI SERVIZI

Riunione del 23 dicembre 2009

Oggetto: Procedimento di valutazione di impatto ambientale di competenza regionale, ex artt. 14 e segg. della L.R. 79/98, sul Progetto di Parco Eolico Poggio alle Pancole nel Comune di Lajatico (PI). Proponente: European Wind Farms Italy s.r.l.

VISTI� La Legge Regionale 3 settembre 1996 n. 76 (Disciplina degli accordi di programma e delle conferenze

dei servizi);� L’art.14 della legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni (Nuove norme in

materia di procedimento amministrativo);� La Legge Regionale 3 novembre 1998 n.79 (Norme per l’applicazione della valutazione di impatto

ambientale);� La Deliberazione Giunta Regionale 20 settembre 1999 n.1068 (L.R. 3 novembre 1998 n.79 “Norme

per l’applicazione della VIA”. Approvazione nuovo testo linee guida di cui all’art.22 “Disposizioni attuative delle procedure”;

� La Deliberazione Giunta Regionale 20 settembre 1999 n.1069 (L.R. 3 novembre 1998 n.79 “Norme per l’applicazione della VIA”., Approvazione nuovo testo norme tecniche di cui all’art.22 “Disposizioni attuative delle procedure” );

� La Deliberazione Giunta Regionale 15 giugno 1999 n. 693 (L.R. 3 novembre 1998 n.79 procedura unica integrata);

� La Deliberazione Giunta Regionale 15 giugno 1999 n. 696 (L.R. 3 novembre 1998 n.79 Modalità di comunicazione e di deposito dei progetti da sottoporre a procedimento regionale di VIA);

� La Deliberazione Giunta Regionale 2 aprile 2001 n. 356 (Procedimento regionale di VIA ex artt. 14 e seguenti L.R. 79/98. Attribuzione competenza alla Giunta Regionale);

� Il D.Lgs. 152/2006;� Il D.Lgs. 4/2008; � Il D.P.R. 12 aprile 1996 (Atto di indirizzo e coordinamento per l’attuazione dell’art.40 comma 1 della

L.22.02.1994 n. 146 concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale); � Il D.P.C.M. 3 settembre 1999 (Atto di indirizzo e coordinamento che modifica ed integra il precedente

atto di indirizzo e coordinamento); � Il D.P.C.M. 1 settembre 2000 (Modificazioni ed integrazioni del decreto del Presidente del Consiglio

dei Ministri 3 settembre 1999); � La L.R. 8 gennaio 2009, n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale” � Il Decreto del Presidente della Giunta Regionale Toscana del 27 ottobre 2003 n. 203 (Adempimenti

relativi all’articolo 27, comma 5, della L.R. 44/2003); � Il Decreto del Direttore Generale della Presidenza della Regione Toscana del 28 novembre 2003 n.

7087 (Direzione Generale della Presidenza. Costituzione settori e posizioni dirigenziali individuali); � Il Decreto del Direttore Generale della Presidenza della Regione Toscana del 3 dicembre 2003 n.

7366 (Attribuzione responsabilità delle strutture organizzative dirigenziali - Aree di coordinamento, settori e posizioni individuali - costituite all’interno della Direzione Generale della Presidenza);

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154 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

LA CONFERENZA DI SERVIZI

RICHIAMATO il verbale della riunione della conferenza di servizi del 30 luglio 2009, dal quale risulta che la conferenza, visto il verbale della seduta della conferenza di servizi interna del 16 luglio 2009, ha deciso di proporre alla Giunta Regionale l’espressione di pronuncia favorevole sulla compatibilità ambientale del progetto del parco eolico Poggio alle Pancole, in comune di Lajatico (PI) subordinatamente al rispetto delle prescrizioni e raccomandazioni dettagliatamente indicate;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 714 del 3 agosto 2009, con la quale è stata espressa la pronuncia di compatibilità ambientale sul progetto di cui trattasi;

VISTO il verbale della riunione della conferenza di servizi interna agli Uffici regionali del 16 novembre 2009, allegato al presente verbale quale parte integrante (Allegato 1), dal quale risulta che la conferenza interna, per le ragioni ivi specificate, ha deciso che all’elenco delle prescrizioni al cui rispetto è subordinato il parere favorevole espresso nella seduta della conferenza di servizi interna del 16 luglio 2009, sia aggiunta l’ulteriore prescrizione ivi riportata, contrassegnata dal n. 17;

DATO ATTO

che, nel richiamato verbale della riunione della conferenza di servizi interna del 16 luglio 2009, nell’elenco delle prescrizioni da impartire non risultano riportate le misure di mitigazione degli impatti sull’avifauna individuate dal Settore Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali e comunque dettagliatamente descritte nelle premesse del verbale stesso;

che, riguardo a tali misure, come risulta dal medesimo verbale, la conferenza di servizi interna aveva convenuto che esse fossero necessarie per assicurare la compatibilità ambientale dell’intervento in esame;

che la mancata elencazione di dette misure nel quadro prescrittivo ha determinato l’assenza delle medesime anche dagli atti della conferenza di servizi del 30 luglio 2009 (svoltasi con la partecipazione del Comune di Lajatico e della Provincia di Pisa) e, conseguentemente, dalla deliberazione della Giunta Regionale che costituisce l’atto conclusivo del procedimento;

che la sopra citata nuova determinazione della conferenza di servizi interna del 16 novembre 2009, limitata allo specifico aspetto di cui sopra, si è resa pertanto necessaria al fine rimediare ai sopra descritti difetti dell’atto conclusivo del procedimento di VIA, esperendo nuovamente le fasi conclusive del procedimento stesso;

che con lettera Prot. n. A00GRT/326547/P.140.20 del 17 dicembre 2009, a firma del Responsabile del Settore VIA della Regione Toscana, anticipata tramite fax e accompagnata dalla trasmissione tramite posta elettronica di copia del verbale della riunione della Conferenza di servizi interna del 16 novembre 2009, è stata convocata per la data odierna la Conferenza di Servizi, alla quale sono state invitate le seguenti Amministrazioni per l’esercizio delle rispettive competenze, di seguito specificate, sull’intervento di cui all’oggetto:

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Comune di Lajatico Autorizzazione in ordine al vincolo paesaggistico ai sensi dell’art. 159 del D. Lgs. N. 42/2004 e smi

Comune di Lajatico Autorizzazione in ordine al vincolo idrogeologico ai sensi del RDL 3267/1923 e LR 39/00

Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico di Pisa e Livorno

Esercizio delle funzioni di cui all'art. 159 del D. Lgs. n. 42/2004 e smi.

Direzione Regionale per i Beni architettonici e per il paesaggio della Toscana

Esercizio delle funzioni di cui all'art. 159 del D. Lgs. n. 42/2004 e smi.

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15513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Provincia di Pisa – Servizio forestazione e difesa fauna

Esercizio delle competenze in materia di rimboschimento compensativo, di cui all’art. 44 della L.R. 39/00

che la Provincia di Pisa, con nota trasmessa via fax in data 21.12.2009, conferma, in relazione alle proprie competenze in materia di rimboschimento compensativo, quanto già espresso nella conferenza di servizi del 30 luglio 2009;

che la odierna riunione, avente luogo in data 23 dicembre 2009 presso gli uffici del Settore Valutazione impatto ambientale della Regione Toscana, in Firenze, via Bardazzi, n. 19, è stata aperta alle ore 10.30 dal Presidente Fabio Zita, il quale ha proceduto a verificare la validità delle presenze nonché delle deleghe prodotte, con i seguenti risultati:

"������������� � (�������������� ��������Comune di Lajatico Simona Creati Delegata

e che sono altresì presenti: - per il Settore Valutazione di Impatto Ambientale, il responsabile della P.O. “Procedure di VIA” Alberto Ugolini;- per il Comune di Lajatico, il Sindaco; - per la European Wind Farms s.r.l., l’Ing. Ali Rahimian;

che, dopo una riassuntiva esposizione, da parte del Presidente, delle motivazioni e delle finalità della riunione odierna, il rappresentante del Comune di Lajatico: - ha fatto presente che, attesa la classificazione acustica delle aree di territorio boschivo adiacenti alla zona in cui sarà localizzato l’impianto, l’utilizzazione, quale misura di mitigazione, dei dissuasori acustici di cui alla lettera b) della sopra menzionata prescrizione n. 17 comporterebbe un impatto non compatibile con le specifiche caratteristiche dei luoghi, ed ha quindi proposto di eliminare dal testo della prescrizione la citata lettera b); - ha suggerito, inoltre, che il progetto delle misure di mitigazione “la cui congruità deve essere verificata dai competenti Uffici della Provincia di Pisa prima dell’inizio dei lavori” venga indicato con la sola parola “progetto” anziché “progetto definitivo”, al fine di distinguere il medesimo dal progetto definitivo dell’impianto eolico e di rendere il testo maggiormente coerente con la condizione che la verifica di congruità sia effettuata prima dell’inizio dei lavori. La conferenza ha convenuto sulle due proposte di cui sopra;

che, dopo ampia e approfondita discussione, i partecipanti hanno convenuto che all’elenco delle prescrizioni di cui al verbale della seduta della conferenza di servizi del 30 luglio 2009, sia aggiunta l’ulteriore prescrizione contrassegnata dal n. 17, di cui al verbale della conferenza di servizi interna del 16 novembre 2009, così come modificata nel corso della riunione odierna;

PER TUTTO QUANTO sopra esposto;

DECIDE DI PROPORRE ALLA GIUNTA REGIONALE

1) di rettificare la propria deliberazione n. 714 del 3 agosto 2009, aggiungendo all’elenco delle prescrizioni al cui rispetto è subordinata la pronuncia di compatibilità ambientale l’ulteriore prescrizione sotto riportata, contrassegnata dal n. 17: “17. Ai fini dell’autorizzazione dell’intervento, si prescrive che il progetto definitivo debba essere corredato da un Piano di monitoraggio dell’impatto sull’avifauna e sulla chirotterofauna la cui congruità deve essere verificata dai competenti uffici della Provincia di Pisa e dal Settore tutela e valorizzazione delle risorse ambientali della Regione Toscana; tale Piano di monitoraggio, della durata di almeno cinque anni, dovrà comprendere non meno di 20 giornate di osservazione della migrazione (prenuziale e postriproduttiva) e la

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156 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

realizzazione di un numero adeguato di rilievi per l’avifauna nidificante nell’area dell’impianto ed in un’area di controllo per la definizione degli impatti. I risultati del suddetto monitoraggio dovranno essere presentati con cadenza semestrale ai competenti Uffici della Provincia di Pisa affinché la Provincia stessa possa effettuare le necessarie verifiche e valutazioni ed indicare gli interventi eventualmente necessari.Inoltre si prescrive un monitoraggio per l’area vasta delle coppie di nidificanti a maggior rischio, quali biancone, lanario, pellegrino e pecchiaiolo per almeno 5 anni a cominciare dal rilascio dell’autorizzazione. Oltre al suddetto Piano di monitoraggio si prescrive, ove non causino effetti negativi significativi sulle rimanenti componenti ambientali, l’adozione delle seguenti misure di mitigazione: a) colorazione a strisce bianco-rosse della parte terminale dell’aerogeneratore e delle pale, prevista per il volo a bassa quota di piccoli mezzi aerei; b) utilizzo di dissuasori visivi (sagome…);c) utilizzo di sensori ottici integrati a tecnologia informatica per il rilievo degli stormi migratori e la successiva interruzione automatica della rotazione del rotore entro pochi secondi, in relazione ai periodi dell’anno in cui avvengono i flussi migratori ed alle indicazioni fornite in merito dal monitoraggio; d) utilizzo di tecniche di dissuasione mediante sorveglianza umana dotata di dissuasori idonei in caso di fenomeni migratori di notevoli dimensioni e importanza naturalistica; e) riduzione delle emissioni sonore notturne per la mitigazione dell’impatto sulla chirotterofauna. Per le suddette misure deve essere predisposto apposito progetto la cui congruità deve essere verificata dai competenti Uffici della Provincia di Pisa prima dell’inizio dei lavori”.

Non essendovi null’altro da discutere, il Presidente conclude i lavori e chiude la Conferenza alle ore 11.45.

Del presente verbale, viene data lettura da parte del Presidente ai presenti che con lui lo confermano e lo sottoscrivono.

Allegato 1 - Verbale della riunione della conferenza di servizi interna agli Uffici regionali del 16 novembre 2009

Firenze, 23 dicembre 2009

I partecipanti alla Conferenza di servizi Firma

Simona Creati Firmato CREATI

Il Presidente (Fabio Zita)

Firmato ZITA

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Allegato 1 al verbale della Conferenza di servizi del 23 dicembre 2009

Regione Toscana

Direzione Generale della Presidenza Area di Coordinamento Programmazione e Controllo

Settore Valutazione Impatto Ambientale

CONFERENZA DI SERVIZI INTERNA

Riunione del 16 novembre 2009

Oggetto: Procedimento di valutazione di impatto ambientale di competenza regionale, ex artt. 14 e segg. della L.R. 79/98, sul Parco Eolico Poggio alle Pancole nel Comune di Lajatico (PISA). Proponente: European Wind Farms Italy s.r.l.

VISTI� La Legge Regionale 3 settembre 1996 n. 76 (Disciplina degli accordi di programma e delle conferenze

dei servizi);� L’art.14 della legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni (Nuove norme in

materia di procedimento amministrativo);� La Legge Regionale 3 novembre 1998 n.79 (Norme per l’applicazione della valutazione di impatto

ambientale);� La Deliberazione Giunta Regionale 20 settembre 1999 n.1068 (L.R. 3 novembre 1998 n.79 “Norme

per l’applicazione della VIA”. Approvazione nuovo testo linee guida di cui all’art.22 “Disposizioni attuative delle procedure”;

� La Deliberazione Giunta Regionale 20 settembre 1999 n.1069 (L.R. 3 novembre 1998 n.79 “Norme per l’applicazione della VIA”., Approvazione nuovo testo norme tecniche di cui all’art.22 “Disposizioni attuative delle procedure” );

� La Deliberazione Giunta Regionale 15 giugno 1999 n. 693 (L.R. 3 novembre 1998 n.79 procedura unica integrata);

� La Deliberazione Giunta Regionale 15 giugno 1999 n. 696 (L.R. 3 novembre 1998 n.79 Modalità di comunicazione e di deposito dei progetti da sottoporre a procedimento regionale di VIA);

� La Deliberazione Giunta Regionale 2 aprile 2001 n. 356 (Procedimento regionale di VIA ex artt. 14 e seguenti L.R. 79/98. Attribuzione competenza alla Giunta Regionale);

� Il D.Lgs. 152/2006;� Il D.Lgs. 4/2008; � Il D.P.R. 12 aprile 1996 (Atto di indirizzo e coordinamento per l’attuazione dell’art.40 comma 1 della

L.22.02.1994 n. 146 concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale); � Il D.P.C.M. 3 settembre 1999 (Atto di indirizzo e coordinamento che modifica ed integra il precedente

atto di indirizzo e coordinamento); � Il D.P.C.M. 1 settembre 2000 (Modificazioni ed integrazioni del decreto del Presidente del Consiglio

dei Ministri 3 settembre 1999);

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� La L.R. 8 gennaio 2009, n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale” � Il Decreto del Presidente della Giunta Regionale Toscana del 27 ottobre 2003 n. 203 (Adempimenti

relativi all’articolo 27, comma 5, della L.R. 44/2003); � Il Decreto del Direttore Generale della Presidenza della Regione Toscana del 28 novembre 2003 n.

7087 (Direzione Generale della Presidenza. Costituzione settori e posizioni dirigenziali individuali); � Il Decreto del Direttore Generale della Presidenza della Regione Toscana del 3 dicembre 2003 n.

7366 (Attribuzione responsabilità delle strutture organizzative dirigenziali - Aree di coordinamento, settori e posizioni individuali - costituite all’interno della Direzione Generale della Presidenza);

� La Delibera G. R. n. 87 del 9.2.2009 (Indirizzi transitori applicativi nelle more dell’approvazione della legge regionale in materia di VIA VAS);

LA CONFERENZA DI SERVIZI

RICHIAMATI i verbali delle riunioni della conferenza di servizi interna del 22 aprile 2009, del 27 maggio 2009, del 10 luglio 2009 e del 16 luglio 2009, dall’ultimo dei quali risulta che la Conferenza ha espresso parere favorevole sulla compatibilità ambientale del progetto del parco eolico Poggio alle Pancole, in comune di Lajatico (PI) subordinatamente al rispetto delle prescrizioni e raccomandazioni ivi indicate;

RILEVATO che nel richiamato verbale della riunione del 16 luglio 2009, nell’elenco delle prescrizioni da impartire, non risultano riportate, per un errore materiale, le misure di mitigazione degli impatti sull’avifauna individuate dal Settore Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali e comunque dettagliatamente descritte nelle premesse del verbale stesso.

DATO ATTO che, riguardo a tali misure, come risulta dal medesimo verbale, la Conferenza di servizi interna aveva convenuto che esse fossero necessarie per assicurare la compatibilità ambientale dell’intervento in esame, e che la loro mancata elencazione nel quadro prescrittivo ha determinato la loro assenza anche dagli atti della Conferenza di servizi del 30 luglio 2009 (svoltasi con la partecipazione del Comune di Lajatico e della Provincia di Pisa) e, conseguentemente, dall’atto conclusivo del procedimento;

DATO ATTO che nel corso della Conferenza dei servizi finalizzata al rilascio dell’autorizzazione unica di competenza regionale ex L.R. 39/2005 inerente l’impianto di cui trattasi, è stata discussa la possibilità di rimediare ai difetti cui sopra inserendo la prescrizione in questione direttamente nell’atto autorizzativo, che in sede di detta conferenza la proponente Soc. EWFI ha presentato osservazioni in merito al contenuto di detta prescrizione, e che anche in relazione a ciò detta conferenza ha deciso di aggiornare i propri lavori al fine di effettuare approfondimenti con gli Uffici legali regionali;

CONSIDERATO che si rende necessaria, per rimediare ai sopra descritti difetti dell’atto conclusivo del procedimento di VIA, una nuova determinazione della Conferenza di servizi interna limitatamente allo specifico aspetto di cui sopra, sulla base della quale esperire nuovamente tutta la fase conclusiva del procedimento stesso;

DATO ATTO che tramite nota del 5 novembre 2009, trasmessa anche tramite messaggio di posta elettronica del 9 novembre 2009, il Responsabile del Settore VIA della Regione Toscana ha convocato per la data odierna la Conferenza di servizi interna, alla quale sono stati invitati i soggetti responsabili dei seguenti Uffici per esprimere le valutazioni di rispettiva competenza sull’intervento di cui trattasi:

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Settore “Miniere ed Energia” Settore “Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali” Settore “Tutela del territorio e della costa” Settore “Tutela delle acque interne e del mare - Servizi idrici” Settore “Viabilità di interesse regionale” Settore “Infrastrutture di trasporto strategiche e cave nel governo del territorio” Settore “Pianificazione mobilità e trasporti” Settore “Tutela dall’inquinamento elettromagnetico ed acustico e radioattività ambientale” Settore “Qualità dell’aria, rischi industriali, prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento” Settore “Rifiuti e Bonifiche” Settore “Sperimentazione e pianificazione territoriale” Settore “Indirizzi per il governo del territorio” Settore “Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro” - AUSL 5 Pisa, UF ISPAN Pontedera Settore “Programmazione forestale” Settore Politiche agroambientali, attività faunistica-venatoria e pesca dilettantistica Ufficio Tecnico del Genio Civile di Pisa Area “VIA – VAS –GIM” dell’ARPAT

che la odierna riunione della Conferenza di servizi, avente luogo in data 16 novembre 2009 presso gli uffici del Settore Valutazione impatto ambientale della Regione Toscana, in Firenze, via Bardazzi, n. 19, è stata aperta alle ore 10.30 dal Presidente Fabio Zita, il quale ha proceduto a verificare la validità delle presenze nonché delle deleghe prodotte, con i seguenti risultati:

Struttura Rappresentante Funzione Settore “Miniere ed Energia” Edo Bernini Responsabil

eSettore “Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali” Edoardo Fornaciari Responsabil

eSettore “Tutela dall’inquinamento elettromagnetico ed acustico e radioattività ambientale”

Giorgio Galassi Delegato

Settore “Programmazione forestale” Giovanni Vignozzi Responsabile

è altresì presente il responsabile della PO “Procedure di VIA” Alberto Ugolini;

DATO ATTO che il Presidente, previo richiamo dei verbali delle precedenti riunioni della Conferenza stessa, ha riassunto i contenuti del verbale della precedente riunione del 16 luglio 2009, nonché i motivi della convocazione della riunione odierna, ed ha invitato i presenti ad esporre le loro considerazioni;

DATO ATTO che nel corso della discussione odierna:

il rappresentante del Settore Miniere ed energia ha dato lettura dei contenuti delle osservazioni presentate dal proponente nel corso della Conferenza di servizi autorizzativi e riguardanti il contenuto della prescrizione che è oggetto della presente riunione, osservazioni che di seguito si riportano integralmente: “Con riferimento alla prescrizione dell’Ufficio VIA in merito agli impatti sull’avifauna e sulla chirotterofauna, che prevede, tra l’altro, la presentazione da parte del proponente di un piano di

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monitoraggio della durata di almeno cinque anni (con non meno di venti giornate di osservazione della migrazione prenuziale e postriproduttiva) da sottoporre alla preventiva verifica di congruità da parte dei competenti Uffici della Provincia di Pisa e al Settore tutela e valorizzazione delle risorse ambientali della Regione Toscana, si osserva quanto segue:La Società, anche sulla base dei pareri dei propri consulenti, ritiene congruo un piano di monitoraggio di sette anni così articolato: tre anni di studio effettivo (comprendenti non meno di venti giornate di osservazione della migrazione prepuziale e postriproduttiva) svolti ad intervalli nel descritto arco temporale. Un simile piano di monitoraggio può essere ritenuto idoneo a evidenziare eventuali impatti determinati dalla presenza dell’impianto e può essere considerato di pari se non maggiore utilità di un piano di monitoraggio per un periodo più breve, prevedente anni di studio continuativi.Nello specifico si propone, oltre al monitoraggio durante le fasi di cantiere, la realizzazione di un monitoraggio in fase di esercizio dell’impianto da realizzarsi il primo anno di attività, il quarto e il settimo. La scelta di non ripetere i censimenti in anni consecutivi, e di prolungare a sette anni il periodo totale di studio, è legata alla possibilità di poter meglio verificare se eventuali cambiamenti nella composizione e nella struttura dei popolamenti siano legati all’effetto immediato dovuto all’introduzione di un elemento estraneo nell’ambiente (l’impianto) o se invece, soprattutto nel caso di animali longevi, come sono i rapaci, questi eventuali cambiamenti si confermino anche a distanza di alcuni anni (nel nostro caso sette), e quindi possano essere considerati “strutturali”, e indipendenti da possibili effetti inerziali legati alla fedeltà al sito di nidificazione mostrata da molte specie di uccelli. E’ verosimile, infatti, che a distanza di sette anni vi sia stato, per buona parte se non per tutti gli individui, un ricambio dei soggetti riproduttori, e in tal senso la situazione potrà definirsi, dopo questo lasso di tempo, stabilizzata.Un discorso analogo può essere fatto dall’Uffici della Provincia di Pisa e al Settore tutela e valorizzazione delle risorse ambientali della Regione Toscana e con la participazione della Società, per lo studio a scala vasta, esplicitamente finalizzato al monitoraggio delle coppie di biancone, lanario, pellegrino e falco pecchiaiolo. Anche in questo. Il programma dovrebbe essere condotto secondo uno schema simile a quello llustrato in precedenza, tre anni di rilievi da realizzarsi in un arco temporale di sette anni..Inoltre, verrà definita dall’Uffici della Provincia di Pisa e al Settore tutela e valorizzazione delle risorse ambientali della Regione Toscana e con la participazione della Società l’area vasta oggetto di studio coerentemente con quelli che sono gli scopi del monitoraggio, la verifica dell’impatto dell’Impianto di Poggio Alle Pancole. Ed infatti, in un’accezione lata, l’area vasta astrattamente ricomprende un territorio molto più ampio ed esteso da quello interessato dal progetto, da qui, l’esigenza di circoscrivere il perimetro dell’ambito dell’indagine.Per quanto riguarda i dissuasori acustici e visivi, ampiamente utilizzati anche in altri settori, quali l’agricoltura o la sicurezza aeroportuale, numerosi studi hanno evidenziato come gli uccelli, in tempi piuttosto brevi, si abituano alla loro presenza rendendoli di fatto inefficaci.Si deve inoltre considerare, come rilevato dai consulenti della Società e in particolore il prof. Guido Tellini, che molti di questi strumenti utilizzano sagome o allarmi sonori delle specie di rapaci, sfruttando l’effetto terrifico prodotto sulle specie preda, principali responsabili dei danni alle colture agricole (passeriformi) o, come ad esempio nel caso dei piccioni, di possibili interferenze con le fasi di atterraggio e decollo degli aerei. Nel caso del sito di Lajatico invece, ma questa è una condizione comune a molti dei progetti presentati in Toscana, sono proprio i rapaci le specie potenzialmente più a rischio, e l’adozione di simili misure di mitigazione, se non inutile, potrebbe addirittura incrementare la probabilità di collisione, svolgendo un ruolo di attrattore nei confronti di alcune specie. Per quanto riguarda invece le misure proposte ai punti d) ed e), le stesse appaiono ingiustificate e sproporzionate, soprattutto ove siano da adottare in via preventiva e incondizionatamente e non esclusivamente in via eventuale, in ragione degli esiti dell’attività di monitoraggio e

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dell’accertamento di un numero di collisioni superiore a soglie predeterminate. Se questa fosse l’effettivo contenuto della prescrizione, la stessa risulterebbe anche contraddittoria. Nelle premesse della prescrizione, infatti, l’Ufficio VIA prevede di adottare dette misure di mitigazione soltanto ove risulti necessario all’esito dei monitoraggi o in ipotesi di accertamento di un numero di collisioni superiore a soglie predeterminate.L’adozione in via preventiva di dette misure di mitigazione, in aggiunta alle altre che sono state condivise dalla Società, è assolutamente ingiustificata e costituisce una misura non proporzionale, discriminatoria e particolarmente penalizzante per la Società.Ed infatti, non è tecnicamente realizzabile un affidabile sistema di rilevazione degli stormi, in grado di distinguere il passaggio un elicottero dal volo di un piccione o di un rapace. Di conseguenza, gli impianti sarebbero destinati a subire continui fermi produttivi al passaggio di qualsiasi oggetto (dal foglia al‘elicottere) o di qualsiasi volatile (dal piccione al rapace). Ed infatti, eventuali improvvisi arresti dell’attività degli aerogeneratori, anzitutto, si riflettono negativamente sull’operatività dell’aerogeneratore ponendo a rischio il funzionamento e l’integrità delle sue singole componenti meccaniche, elettriche, strutturali e la parte fondazione. Detti improvvisi fermi produttivi determinano anche un blocco dell’immissione in rete una quantità importante e significativa dell’energia, incidendo negativamente sull’attività di dispacciamento dell’energia prodotta, con ripercussione sulla stessa stabilità della rete elettrica nazionale. Simili disfunzioni potrebbero porre a rischio lo stesso diritto della società alla priorità di dispacciamento dell’energia prodotta dall’impianto, con una gravissima ricaduta economica, in quanto il gestore della rete non preleverebbe più tutta l’energia prodotta dall’impianto. Inoltre, la previsione di improvvisi e non programmabili fermi produttivi introduce un elemento di aleatorietà nella gestione dell’attività dell’impianto può risulatare che l’impianto non riesce a rispettare i criteri del PIER approvato dalla giunta regionale della Regione Toscana che prevede un periodo minimo di funzionamento del’impianto per un numero di ore equivalenti compreso tra le 1.800 e le 2.200 l’anno, Inoltre gli improvvisi arresti di funzionamento degli aerogeneratori non sono compatibili con gli ordinari standard di finanziabilità di simili progetti, dal momento che diviene incerto il flusso dei ricavi necessario per il rimborso del finanziamento dell’investimento. Inoltre, dette misure risultano irragionevoli se si tiene conto che il progetto è stato sottoposto non ad un procedimento di screening ambientale, ma a un procedimento di VIA, nel corso del quale la Società ha eseguito una serie di esami e verifiche degli eventuali impatti del progetto sull’avifauna. La Società, in particolare, ha eseguito un monitoraggio annuale dell’avifauna nidificante e migratoria, che si è concluso con risultati tali da escludere il rischio di impatti significativi per l’avifauna. In considerazione degli approfondimenti svolti, è assolutamente ingiustificata l’adozione di dette misure di mitigazione, che a ben vedere possono essere adottate soltanto per quei progetti per i quali sia mancata l’attività di monitoraggio o per i quali la stessa abbia dato esiti negativi.Pertanto, si propone di realizzare uno studio, sempre della durata di tre anni, finalizzato alla ricerca delle eventuali carcasse delle vittime di collisioni; i risultati di questo studio permetteranno, per ogni singola pala, di individuare le misure di mitigazione effettivamente necessarie. Sulla base dei risultati di questo studio, che dovrà prevedere visite regolari all’area dell’impianto, sarà quindi possibile decidere se e quali ulteriori misure di mitigazione adottare. Sarebbe importante e auspicabile che nella realizzazione di tale studio venissero fattivamente coinvolti anche altri attori presenti sul territorio, ad esempio la Comunità Montana, l’Amministrazione provinciale e regionale, che potrebbero fornire del personale per le attività di ricerca e raccolta delle carcasse. La collaborazione alla realizzazione del progetto avrebbe delle evidenti ricadute in termini di credibilità dello stesso, oltre a fornire un’occasione di confronto e formazione degli Enti territoriali preposti alla gestione diretta del territorio.Infine, per quanto riguarda la misura f), relativa alla riduzione delle emissioni sonore notturne, si rileva che il monitoraggio ante operam non ha evidenziato una significativa presenza di chirotteri

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nella zona del sito. Inoltre che si fa presente il parere dell’esperto della materia che ha evidenziato come la chirotterofauna risulta sensibile ad emissioni nello spettro degli ultrasuoni e che già alcuni studi hanno evidenziato come non sia la produzione di tali suoni da parte delle pale ad attrarre i chirotteri”;

il rappresentante del Settore Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali ha dichiarato quanto segue:“Con riferimento all’impianto in oggetto e alle prescrizioni individuate dal ns. Settore, che per mero errore materiale non sono state riportate nel disposto del verbale elaborato a conclusione della conferenza del 16 luglio 2009, si confermano le prescrizioni così come già indicate nel suddetto verbale.Si sottolinea infatti che quanto espresso nella suddetta conferenza era il risultato di una analisi condotta attraverso la documentazione trasmessa dal proponente al fine del rilascio della compatibilità ambientale. Anche dopo aver analizzato le osservazioni presentate dal proponente e considerando gli elementi relativi al popolamento ornitico, dall’inizio dell’iter procedurale ad oggi non risultano essere sopravvenuti cambiamenti che possano rendere opportune modifiche e/o attenuazioni delle prescrizioni già indicate. È infatti da sottolineare, così come già emergeva dai dati avifaunistici trasmessi, la presenza di importanti specie quali il biancone, il pellegrino ed in particolare il lanario (Falco biarmicus), specie ad elevata priorità di conservazione, per la quale è stato elaborato un Piano d’Azione nazionale dal Ministero dell’Ambiente e dall’ISPRA, che fra l’altro individua negli impianti eolici uno dei fattori in grado di limitare la crescita della specie. Pertanto in questo contesto ambientale, considerati i dati avifaunistici presenti e la vicinanza dell’opera in esame all’impianto di Montecatini Val di Cecina (circa 500 m.), nonché la recente segnalazione del Museo di storia Naturale dell’Università di Firenze (agli atti presso il Settore Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali) circa la presenza di una colonia di chirotteri di importanza nazionale nell’area, si ritiene necessario confermare le prescrizioni già indicate nel verbale della conferenza del 16 luglio scorso, con l’obiettivo di mettere in opera un insieme di strumenti e di misure di mitigazione per la salvaguardia delle specie ornitiche e della chirotterofauna e che concorrono, anche nel rispetto del principio di precauzione, al principale obiettivo della direttiva Habitat, ossia quello di mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente gli habitat e le specie della rete Natura 2000; ciò anche se il livello di efficacia di alcuni dispositivi risulta tuttora oggetto di studio e di ulteriori ricerche in relazione all’evoluzione tecnico-scientifica nel campo degli impianti eolici e dei loro impatti sull’avifauna nelle diverse situazioni ambientali. Peraltro è da rilevare che le prescrizioni sono da mettere in atto, come specificatamente già indicato nelle premesse del verbale del 16 luglio scorso “…ove non causino effetti negativi significativi sulle rimanenti componenti ambientali…”. E’ infine da precisare che gran parte di tali prescrizioni, ad esclusione della prescrizione a), sono, così come indicato, da “adottare” sulla base di apposito progetto definitivo valutato sotto il profilo della congruità dai competenti uffici della Provincia di Pisa. E’ evidente che la loro definizione tecnica e modalità d’uso dovranno essere oggetto di successive valutazioni anche sulla base dei dati che verranno raccolti nel corso del monitoraggio nella fase di costruzione e di esercizio dell’impianto nonché degli eventuali impatti. A tale proposito si cita, quale esempio, l’adozione della prescrizione d), direttamente collegata agli stormi migratori: la definizione tecnica e l’uso di tale misura di mitigazione sarà ovviamente da mettere in relazione ai periodi dell’anno in cui avvengono i flussi migratori ed alle indicazioni fornite in merito dai dati del monitoraggio.

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Anche per quanto riguarda il monitoraggio si conferma il piano indicato nelle precedenti prescrizioni in quanto quello proposto dal proponente, incentrato su un lasso di tempo di 7 anni con rilievi condotti il 1°, il 4° ed il 7° anno, non risulta garantire una continuità nella raccolta dei dati, che devono costituire la base per le necessarie valutazioni e per la corretta definizione ed applicazione delle azioni di mitigazione in relazione all’eventuale superamento delle soglie critiche di mortalità”;

i partecipanti alla conferenza, su proposta del rappresentante del Settore Miniere ed energia, hanno convenuto sulla opportunità che la verifica da parte della Provincia del progetto definitivo delle misure di mitigazione di cui alla prescrizione in questione, avvenga prima dell’inizio dei lavori. I partecipanti convengono altresì sulla opportunità di formulare più chiaramente la prescrizione d) alla luce di quanto espresso dal rappresentante del Settore Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali;

RITENUTO di confermare che, come già riportato nella premessa del verbale della precedente riunione del 16 luglio 2009, per quanto riguarda gli impatti sull’avifauna e sulla chirotterofauna, si è convenuto che la compatibilità dell’intervento sia da ritenersi assicurata anche attraverso l’adozione delle misure individuate nel parere del Settore Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali, acquisito nel corso della richiamata riunione del 16 luglio 2009 e riportato nel verbale stesso, così come precisate nel corso della odierna riunione;

RITENUTO altresì, in relazione alle sopra riportate osservazioni del proponente, che quanto ivi esposto non sia accoglibile per le ragioni esposte nella sopra riportata dichiarazione del rappresentante del Settore Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali;

Per quanto sopra premesso ed esposto, DECIDE

1) che all’elenco delle prescrizioni, al cui rispetto è subordinato il parere favorevole espresso nella seduta della conferenza di servizi interna del 16 luglio 2009, sia aggiunta, in conformità con quanto convenuto in detta seduta ed esposto nella premessa del relativo verbale, nonché con quanto convenuto nella seduta odierna ed esposto nelle premesse del presente verbale, l’ulteriore prescrizione sotto riportata, contrassegnata dal n. 17: “17. Ai fini dell’autorizzazione dell’intervento, si prescrive che il progetto definitivo debba essere corredato da un Piano di monitoraggio dell’impatto sull’avifauna e sulla chirotterofauna la cui congruità deve essere verificata dai competenti uffici della Provincia di Pisa e dal Settore tutela e valorizzazione delle risorse ambientale della Regione Toscana; tale Piano di monitoraggio, della durata di almeno cinque anni, dovrà comprendere non meno di 20 giornate di osservazione della migrazione (prenuziale e postriproduttiva) e la realizzazione di un numero adeguato di rilievi per l’avifauna nidificante nell’area dell’impianto ed in un’area di controllo per la definizione degli impatti. I risultati del suddetto monitoraggio dovranno essere presentati con cadenza semestrale ai competenti uffici della Provincia di Pisa affinché la Provincia stessa possa effettuare le necessarie verifiche e valutazioni ed indicare gli interventi eventualmente necessari. Inoltre si prescrive un monitoraggio per l’area vasta delle coppie di nidificanti a maggior rischio quali biancone, lanario, pellegrino e pecchiaiolo per almeno 5 anni a cominciare dal rilascio dell’autorizzazione.Oltre al suddetto Piano di monitoraggio si prescrive, ove non causino effetti negativi significativi sulle rimanenti componenti ambientali, l’adozione delle seguenti misure di mitigazione:

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a) colorazione a strisce bianco-rosse della parte terminale dell’aerogeneratore e delle pale, prevista per il volo a bassa quota di piccoli mezzi aerei; b) utilizzo di dissuasori acustici che producono suoni simili al grido d’allarme dei volatili; c) utilizzo di dissuasori visivi (sagome…); d) utilizzo di sensori ottici integrati a tecnologia informatica per il rilievo degli stormi migratori e la successiva interruzione automatica della rotazione del rotore entro pochi secondi, in relazione ai periodo dell’anno in cui avvengono i flussi migratori ed alle indicazione fornite in merito dal monitoraggio; e) utilizzo di tecniche di dissuasione mediante sorveglianza umana dotata di dissuasori idonei in caso di fenomeni migratori di notevoli dimensioni e importanza naturalistica; f) riduzione delle emissioni sonore notturne per la mitigazione dell’impatto sulla chirotterofauna; Per le suddette misure deve essere predisposto apposito progetto definitivo la cui congruità deve essere verificata dai competenti uffici della Provincia di Pisa prima dell’inizio dei lavori”;

2) di confermare tutto quanto altro deciso nella seduta della conferenza di servizi interna del 16 luglio 2009.

Non essendovi null’altro da discutere, il Presidente conclude i lavori e chiude la Conferenza alle ore 15.00.

Firenze, 16.11.2009

I partecipanti Firma

Edo Bernini Firmato BERNINI

Edoardo Fornaciari Firmato FORNACIARI

Giorgio Galassi Firmato GALASSI

Giovanni Vignozzi Firmato VIGNOZZI

Il Presidente (Fabio Zita)

Firmato ZITA

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Considerato altresì, alla luce delle nuove e più elevate esigenze organizzative e funzionali della Regione Toscana ed anche dello sviluppo professionale conseguente allo svolgimento delle progressioni verticali interne dalla Categoria C alla categoria D, necessario ridurre n. 26 posti di Categoria B riconducibili alle attività esecutive ed incrementare n. 22 posti di Categoria C per lo svolgimento delle funzioni di concetto e programmazione della Amministrazione regionale mantenendo inalterata la spesa complessiva;

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 268 del 14 aprile 2009 con la quale si è determinata la Dotazione organica delle Categorie definendo un contingente complessivo di n. 2605 posti;

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 1239 del 28.12.2009 con la quale si determinava la Dotazione organica della Qualifica dirigenziale in n. 174 posti;

Data informativa alle rappresentanze sindacali dei lavoratori;

A voti unanimi

DELIBERA

1) di ridurre, a far data dal 1 gennaio 2010, per i motivi espressi in narrativa, la Dotazione organica della Giunta regionale in applicazione dell’articolo 3, comma 2 della legge regionale 3 maggio 2007 n. 27 e ai sensi dell’articolo 22 della legge regionale 8 gennaio 2009, n. 1, come di seguito riportato: 12 unità di categoria D, 4 unità di categoria C e 4 unità di categoria B;

2) di determinare la nuova Dotazione Organica della Giunta Regionale in 2.578 unità come di seguito riportato:

Qualifica Dirigenziale numero posti 174Categoria D numero posti 1207 Categoria C numero posti 904 Categoria B numero posti 291Categoria A numero posti 2

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. e) della L.R.23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1294

Modifica Dotazione Organica della Giunta Regionale per le categorie in seguito alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro nell’anno 2009 e incremento della categoria C con relativa riduzione della categoria B.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto quanto disposto dall’articolo 6, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 relativamente alle variazioni delle dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni in coerenza con la programmazione triennale del fabbisogno di personale;

Visto quanto disposto in applicazione dell’articolo 22 della legge regionale del 8 gennaio 2009, n.1 con la quale la Giunta regionale, con propria deliberazione, determina la Dotazione organica delle proprie strutture e ripartisce i posti relativi alla qualifica dirigenziale e alle singole categorie per il personale non dirigente;

Visto quanto disposto nell’articolo 3, comma 2, della legge regionale 3 maggio 2007, n. 27 che dispone che entro 60 giorni dall’inizio di ciascun anno la Giunta regionale e il Consiglio regionale approvano le rispettive dotazioni organiche sulla base della copertura non superiore al 50% dei posti che si rendono vacanti a seguito della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro del personale appartenente alle categorie;

Ritenuto di dover dare attuazione alla suddetta legge regionale e pertanto procedere alla soppressione dei posti nella misura del 50 % dei posti resisi vacanti nel periodo 1 gennaio 2009 - 31 dicembre 2009 nella Dotazione Organica della Giunta a seguito delle cessazioni per risoluzione consensuale del rapporto di lavoro;

Preso atto che le cessazioni per risoluzione consensuale del rapporto di lavoro delle Categorie, nel periodo 1 gennaio 2009 - 31 dicembre 2009 (ultimo giorno lavorato 31 dicembre 2008), sono state n. 40 unità lavorative della Giunta regionale, di cui n. 24 categorie D, n. 8 categorie C e n. 8 categorie B e n. 8 unità lavorative del Consiglio regionale;

Considerato di ridurre la Dotazione Organica delle Categorie della Giunta Regionale, nella misura del 50% delle cessazioni per risoluzione consensuale del personale, come previsto dall’articolo 3, comma 2, della legge regionale 3 maggio 2007, n. 27, della Giunta Regionale dell’anno 2009 così come di seguito riportato: 12 unità di categoria D, 4 unità di categoria C e 4 unità di categoria B;

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166 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

A voti unanimi

DELIBERA

1. di dare mandato alla competente Direzione Generale di sostenere le attività promosse per far fronte alla situazione di emergenza, da parte delle Aziende ASL 2 5 e 12, i cui territori sono stati interessati dagli eventi alluvionali;

2. di prenotare a tal fine la somma di Euro 400.000,00 a favore delle Aziende ASL 2 5 e 12 sul capitolo n. 24047 del Bilancio 2009;

3. di richiedere ai Direttori Generali delle Aziende ASL 2 5 e 12 l’invio dei resoconti che descrivano le caratteristiche degli interventi attivati nella situazione di emergenza.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art comma 1, lett. F) della L.R 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi d ella Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1300

Attuazione PSR 2008-2010, “Azioni programmate lotta alla fibrosi cistica”. Integrazione delibera 1137/2008 con assegnazione di risorse aggiuntive.

LA GIUNTA REGIONALE

Premesso che il Piano Sanitario Regionale 2008-2010, di cui alla deliberazione del CRT n. 53/2008, all’interno del punto 5.6.2.5. conferma gli obiettivi individuati dal precedente PSR a sostegno della fibrosi cistica attraverso il Centro regionale di riferimento dell’A.O.U. Meyer e prevede l’attuazione di interventi finalizzati ad assicurare funzioni di prevenzione, di diagnosi, di assistenza, di informazione e di ricerca;

Preso atto che l’attuale P.S.R. conferma per il perseguimento delle finalità sopra esposte, il ruolo e le funzioni del Centro regionale di riferimento presso l’A.O.U. Meyer, la funzionalità dei punti territoriali individuati per una articolazione delle funzioni regionali di assistenza, il ruolo attivo dei pediatri di libera scelta, la collaborazione delle U.O. di Pediatria delle Aziende USL, l’integrazione con il volontariato in accordo con l’Associazione Toscana per la lotta alla fibrosi cistica;

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1299

Interventi straordinari a favore delle Aziende ASL 2 5 e 12 per eventi alluvionali.

LA GIUNTA REGIONALE

Dato atto della situazione creatasi in Toscana a causa del maltempo e della previsione di richiesta di stato di calamità per i territori interessati;

Vista la L.R. n. 40/05 e successive modifiche e integrazioni che, disciplinando l’organizzazione del Sistema Sanitario Regionale, delle sue funzioni ospedaliere e territoriali, regola anche le attività realizzate in situazioni di emergenza;

Visto il Piano sanitario regionale 2008-2010, approvato con delibera di Consiglio Regionale n. 53 del 16/07/2008, che individualele azioni e le modalità di gestione dell’emergenza a livello territoriale anche in rapporto con la medicina generale;

Considerata la situazione di emergenza che si è venuta a creare nell’area costiera delle provincia di Lucca Pisa a seguito delle esondazioni verificatesi nei giorni scorsi, che hanno creato forti disagi alla popolazione ed anche all’organizzazione dei servizi sanitari, questi dovuti anche alla impraticabilità dei magazzini e di altri ambienti e alla necessità di sostenere i servizi di emergenza per assicurare pronte risposte sanitarie alle persone rimaste isolate a seguito di tali calamità;

Ritenuto di dover garantire ai cittadini colpiti dall’evento tutte le prestazioni sanitarie conseguenti, comunque necessarie al ripristino e al matenimento dello stato di salute;

Ritenuto a tal fine di dover destinare alle Aziende ASL 2 5 e 12, interessate particolarmente dagli eventi alluvionali un finanziamento complessivo di euro 400.000,00 per far fronte agli interventi di natura più urgente;

Considerato che l’impegno finanziario della Regione Toscana derivante ammonta complessivamente ad euro 400.000,00 trova copertura finanziaria sul capitolo n. 24047 del Bilancio 2009;

Vista la legge regionale n.70 del 24 dicembre 2008 che approva il bilancio 2009 e il bilancio pluriennale 2009-2011;

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 116 del 29 dicembre 2008 che approva il bilancio gestionale per l’esercizio finanziario 2009;

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16713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5, comma 1, lettera f, della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della G.R. ai sensi dell’art. 18, comma 2, della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1301

Protocollo d’intesa “La realizzazione di reti sociali a sostegno del welfare toscano”. Approvazione dello schema e prenotazione delle risorse a favore di Uncem Toscana per la realizzazione di azioni annualità 2009 e 2010.

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge regionale n. 40 del 24 febbraio 2005 “Disciplina del servizio sanitario regionale” e successive modificazioni;

Vista la legge regionale n. 41 del 24 febbraio 2005 “Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale”, in particolare l’art. 3, comma 2, lettere a) b) c) g), e gli artt. 8, 36, 40, 41;

Visto il Piano Integrato Sociale Regionale 2007-2010 (P.I.S.R.) approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n.113 del 31 ottobre 2007;

Visto il Piano Sanitario Regionale 2008-2010 (P.S.R.), adottato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 53 del 16 luglio 2008 ed in particolare il capitolo 3 “Valori, principi e obiettivi generali”;

Richiamata la legge regionale n. 1 del 26/01/2004 “Promozione dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale. Disciplina della Rete telematica regionale toscana” che ha l’obiettivo di favorire il processo di innovazione organizzativa e tecnologica delle pubbliche amministrazioni del territorio regionale in un contesto di cooperazione istituzionale in direzione della semplificazione amministrativa, della qualità e accessibilità dei servizi pubblici;

Richiamata inoltre la legge regionale n. 54 del 05/10/2009 “Istituzione del sistema informativo e del sistema statistico regionale. Misure per il coordinamento delle infrastrutture e dei servizi per lo sviluppo della società dell’informazione e della conoscenza”;

Vista la delibera n. 1018/2007 avente ad oggetto: P.S.R. 2005/2007 par. 5.2.2. “Le azioni programmate”. Finanziamento interventi per la lotta alla Fibrosi cistica;

Rilevato che negli obiettivi per il triennio viene in particolare previsto il potenziamento delle attività di screening neonatali e di consulenza genetica, lo sviluppo degli interventi formativi e delle iniziative di informazione, la partecipazione a progetti di ricerca;

Preso atto che con delibera n. 1137/08 e decreto n. 2739/09, è già stato concesso finanziamento di 185.000,00 riferito all’anno 2008;

Ritenuto di dover concedere integrazione di finanziamento per ulteriori Euro 120.000,00 per dare continuità e sviluppo alle funzioni proprie del Centro di riferimento regionale presso la A.O.U. Mayer;

Visto che il capitolo 26079 - Progetto obiettivo materno-infantile – finanziamento azioni progettuali realizzate da aziende Sanitarie e consultori, che è attinente alla materia nella cura e la prevenzione di pazienti effetti alla nascita di patologie genetiche come la fibrosi cistica;

Ritenuto pertanto di provvedere alla prenotazione di Euro 120.000,00 sul capitolo 26079 del bilancio di previsione del corrente esercizio che presenta la necessaria disponibilità a favore dell’A.O.U. Meyer;

Vista la L.R. n. 70/2008 che approva il bilancio di previsione per l’anno 2009 e pluriennale 2009-2011;

Vista la deliberazione della G.R. n. 1162 del 29 dicembre 2008 con la quale si approva il bilancio gestionale 2009 e pluriennale 2009-2011;

A voti unanimi

DELIBERA

1. Di proseguire nelle azioni regionali per la prevenzione e cura della fibrosi cistica, destinando all’AOU Meyer la somma di Euro 120.000,00 per l’attuazione degli interventi attraverso il Centro regionale di riferimento per la fibrosi cistica;

2. di prenotare a favore della AOU Meyer la somma di Euro 120.000,00 per i fini sopra descritti a valore sul capitolo 26079 del bilancio di previsione 2009 che presenta la necessaria disponibilità;

3. di indicare la Direzione Generale del Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà di porre in essere tutti gli atti necessari conseguenti.

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168 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Dato atto che, nel corso dell’anno 2008 e 2009 sono state svolte le attività previste nel protocollo d’intesa approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 901/2008 e che tali attività hanno portato alla realizzazione degli elementi che costituiscono le fondamenta di una piattaforma digitale propria del sistema regionale di interventi e servizi sociali, all’interno della quale consentire la gestione informatizzata dell’utente nel suo percorso socioassistenziale e lo scambio informativo tra operatori e programmatori del settore;

Considerato che quanto realizzato, in particolare lo sviluppo di un modello di cartella sociale regionale e la pubblicazione dei documenti RFC Socioassistenziale e RFC Cartella Sociale che stabiliscono i contenuti informativi del sistema e i criteri/linee guida per lo scambio dei dati, consente di programmare una ulteriore fase di lavoro in cui sia possibile l’integrazione di tali componenti, anche con quanto già in uso a livello locale e la sperimentazione del sistema attraverso una fase pilota;

Ritenuto pertanto opportuno stipulare un nuovo Protocollo d’intesa per le annualità 2009 e 2010, finalizzato alla realizzazione di reti sociali a sostegno del welfare locale, secondo lo schema allegato “A” al presente atto quale parte integrante e sostanziale dello stesso;

Considerato che l’attuazione del nuovo protocollo di intesa comporta a carico del bilancio regionale oneri stimati in Euro 150.000,00 per l’annualità 2009 ed Euro 200.000,00 per l’annualità 2010 , a favore di UNCEM Toscana in quanto soggetto capofila per la realizzazione di quanto previsto all’art. 5 del protocollo d’intesa;

Dato atto del rispetto di quanto disposto dall’art. 3 comma 18 della L. 350/03 (Legge finanziaria 2004), relativa alle modalità da seguire per il finanziamento mediante indebitamento per gli investimenti;

Vista la legge regionale 24 dicembre 2008 n. 70, “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale 2009/2011”;

Vista la deliberazione della Giunta regionale 29 dicembre 2008 n. 1162, con la quale è stato approvato il bilancio gestionale 2009 e il pluriennale 2009/2011;

A voti unanimi

DELIBERA

- di approvare lo schema di Protocollo d’intesa, finalizzato alla realizzazione di reti sociali a sostegno

Visto che la Regione Toscana ha assunto nel Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2006-2010 (approvato dal Consiglio Regionale con la risoluzione n. 13 del 19 luglio 2006), al fine di favorire lo sviluppo territoriale, economico e sociale, gli obiettivi di promuovere l’innovazione tecnologica e l’integrazione delle reti, anche con il supporto di strumenti informativi e di porre in primo piano la semplificazione amministrativa riducendo significativamente gli oneri e gli adempimenti che il sistema della pubblica amministrazione statale, regionale e locale pone, in Toscana, a carico delle imprese, delle altre persone giuridiche pubbliche e private e degli individui (PIR 4.2 e 4.4);

Visto il Programma Regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della conoscenza nel sistema regionale 2007-2010, adottato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 68 del 11/07/2007, che contiene al punto 7.11 le azioni per favorire la diffusione ed il riuso di sistemi e prodotti software sviluppati dalla Pubblica Amministrazione;

Vista la delibera della Giunta regionale 380 del 29/05/2006 “Approvazione finalità dell’Accordo di programma tra Regione Toscana e enti locali, province, comuni e loro associazioni, comunità montane e circondari per lo sviluppo dei progetti di riuso in Toscana”, con la quale si intende promuovere il riuso delle soluzioni di e-government presenti nel catalogo regionale;

Ricordato che l’Accordo di Programma “Innovazione

e semplificazione nella PA - Diffusione e riuso dei progetti per lo sviluppo della società dell’informazione in Toscana”, che regola il riuso del software elaborato dall’ente cedente Provincia di Massa-Carrara, è stato approvato con Decreto del Presidente GR n. 172 del 7 novembre 2006 e ad esso hanno aderito anche le S.d.S. firmatarie del presente protocollo;

Preso atto che la Regione Toscana, con l’Accordo di programma di cui sopra, intende fra l’altro sostenere i piccoli comuni e le aree marginali della Toscana per creare le condizioni di sviluppo della Società dell’Informazione in tutti i territori toscani;

Preso atto, inoltre, che la Regione Toscana, con decreto dirigenziale n. 2832 del 27/06/2008 ha emanato l’avviso pubblico finalizzato a potenziare la diffusione degli applicativi accreditati con marchio e.Toscana Compliance;

Considerato che la Conferenza permanente per la programmazione socio-sanitaria, di cui all’art. 11 della L.R. 40/2005, nella seduta del 5 febbraio 2007 ha approvato gli obiettivi generali da perseguire attraverso successivi protocolli tra la Regione e l’UNCEM per la valorizzazione delle zone montane in cui è stata costituita la Società della salute;

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16913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

2. euro 200.000,00 sul capitolo 24116 del Bilancio regionale pluriennale 2009-2011, annualità 2010, che presenta la necessaria disponibilità, prenotazione n. 1 assunta con D.C.R. n. 113 del 31/10/2007, dando atto che verrà predisposta opportuna variazione di bilancio nel corso dell’anno 2010 per la riallocazione di tali risorse ai fini della corretta classificazione economica;

- di dare atto che all’assunzione dell’impegno di spesa relativo alle risorse del capitolo 24116 provvederà il dirigente competente subordinatamente all’approvazione della variazione di bilancio suddetta.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. f) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

del Welfare Locale, contenuto nell’allegato “A”, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

- di autorizzare il Presidente della Giunta regionale o suoi delegati, a sottoscrivere, per conto della Regione Toscana, il protocollo suddetto;

- di incaricare le strutture competenti della Direzione Generale del Diritto alla Salute e Politiche della Solidarietà e della Direzione Generale Organizzazione e Sistema Informativo a porre in essere gli adempimenti amministrativi necessari alla formalizzazione e all’at-tuazione del protocollo di cui al punto precedente;

- di prenotare la somma complessiva di Euro 350.000,00 a favore di UNCEM Toscana, secondo la seguente specifica:

1. euro 150.000,00 sul capitolo 14197 del Bilancio regionale di previsione 2009 , che presenta la necessaria disponibilità, utilizzando la prenotazione n. 1 assunta con D.G.R. 923 del 10/11/2008;

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170 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

ALLEGATO A

PROTOCOLLO DI INTESA

TRA

Regione Toscana e

Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani UNCEM Toscana Associazione Nazionale dei Comuni della Toscana ANCI Toscana

Unione Province Toscane UPI Toscana Società della Salute delle Comunità Montane investite dalla sperimentazione

Provincia di Massa Carrara

Per:La realizzazione di reti sociali a sostegno del Welfare Locale

Tra - Regione Toscana, con sede in ______________________________, Via ________________, codice fiscale ____________________, rappresentata dal dott. ___________________________, in qualità di______________________, giusta delega _______________________________ - ANCI Toscana, con sede in ________________, Via ________________, codice fiscale____ , rappresentata dal dott.________________, in qualità di ________________, giusta delega________________ - UNCEM Toscana, con sede in ________________, Via ________________, codice fiscale________________, rappresentata dal dott.________________, in qualità di ________________, giusta delega________________ � UPI Toscana, con sede in ________________, Via________________, codice fiscale

________________, rappresentata dal dott.________________, in qualità di ________________, giusta delega________________

� Provincia di Massa Carrara, con sede in ______________________________, Via ________________, codice fiscale ____________________, rappresentata dal dott. ___________________________, in qualità di______________________, giusta delega _______________________________

- Società della Salute (d’ora in poi denominate S.d.S.) della…………………………………, con sede in …………………, Via …………………, codice fiscale………………… , rappresentata dal dott.………………… , in qualità di …………………, giusta delega………………… - S.d.S. della…………………………………, con sede in………………… , Via …………………, codice fiscale …………………, rappresentata dal dott.………………… , in qualità di………………… , giusta delega………………… - S.d.S. della…………………………………, con sede in …………………, Via………………… , codice fiscale………………… , rappresentata dal dott.………………… , in qualità di …………………, giusta delega………………… - S.d.S. della…………………………………, con sede in………………… , Via………………… , codice fiscale………………… , rappresentata dal dott.………………… , in qualità di………………… , giusta delega…………………

- S.d.S. della…………………………………, con sede in………………… , Via…………………, codice fiscale………………… , rappresentata dal dott.………………… , in qualità di………………… , giusta delega…………………

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17113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

- S.d.S. della…………………………………, con sede in………………… , Via………………… , codice fiscale………………… , rappresentata dal dott. …………………, in qualità di………………… , giusta delega………………… - S.d.S. della…………………………………, con sede in………………… , Via………………… , codice fiscale………………… , rappresentata dal dott. …………………, in qualità di …………………, giusta delega………………… - S.d.S. della…………………………………, con sede in………………… , Via………………… , codice fiscale………………… , rappresentata dal dott.………………… , in qualità di………………… , giusta delega…………………

PREMESSO CHE

la Legge R.T. n. 40/05 e successive modificazioni afferma la “centralità e partecipazione del cittadino, in quanto titolare del diritto alla salute e soggetto attivo del percorso assistenziale”;

la Legge R.T. 41/2005 disciplina il sistema di interventi e servizi sociali con l'obiettivo di promuovere e garantire “i diritti di cittadinanza sociale, la qualità della vita, l'autonomia individuale, le pari opportunità, la non discriminazione, la coesione sociale, l'eliminazione e la riduzione delle condizioni di disagio e di esclusione”;

la Legge R.T. 41/2005 afferma che alla Regione competono funzioni organizzative e di coordinamento del sistema informativo sociale regionale e prevede che la Regione, le Province ed i Comuni contribuiscano, in relazione alle rispettive competenze, alla realizzazione e alla gestione del sistema informativo sociale regionale, che si configura come un insieme organizzato e coerente di tecniche e di procedure per raccogliere e fornire informazioni utili alla programmazione, gestione e valutazione della politiche sociali;

la Legge R.T. 41/2005 definisce i principi di comunicazione sociale che devono essere garantiti all’interno di un sistema integrato in cui si sviluppa il principio della sussidiarietà fra i livelli istituzionali e i soggetti del terzo settore;

la Legge R.T. 1/2004 “Promozione dell'amministrazione elettronica e della società dell'informazione e della conoscenza nel sistema regionale. Disciplina della Rete telematica regionale Toscana" individua le modalità di amministrazione elettronica sia in termini di semplificazione, trasparenza e integrazione dei processi interni, sia in termini di efficienza dei servizi per i cittadini e le imprese;

la Legge R.T. 54/2009 istituisce il sistema informativo e il sistema statistico regionale e individua le misure per il coordinamento delle infrastrutture e dei servizi per lo sviluppo della società dell'informazione e della conoscenza;

il Piano Sanitario Regionale 2008-2010 (di seguito PSR) e il Piano Integrato Sociale Regionale 2007-2010 (di seguito PISR) si pongono come obiettivo la coesione e l'integrazione del sistema sanitario con quello socio-assistenziale, anche attraverso la costituzione delle Società della Salute con cui realizzare nuovo modello di assistenza;

il PSR 2008-2010 e il PISR 2007-2010 condividono anche l'obiettivo di monitorare come le risorse sono utilizzate dal sistema attraverso gli strumenti del governo della domanda e della promozione dell'appropriatezza dei consumi;

la Regione Toscana ha assunto nel Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2006-2010 (approvato dal Consiglio Regionale con la risoluzione n.13 del 19 luglio 2006) gli obiettivi, al fine di favorire lo sviluppo territoriale, economico e sociale, di promuovere l'innovazione tecnologica e l'integrazione delle reti, anche con il supporto di strumenti informativi e di porre in primo piano la semplificazione amministrativa riducendo significativamente gli oneri e gli adempimenti che il sistema della pubblica amministrazione statale, regionale e locale pone, in Toscana, a carico delle imprese, delle altre persone giuridiche pubbliche e private e degli individui [PIR 4.2 e 4.4];

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172 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

l'esercizio del diritto alla salute e che, al tempo stesso, fornisca un supporto al personale sanitario nello svolgimento della propria attività;

il PISR 2007-2010 indica che “la dinamica di integrazione dei servizi sociali e sanitari rende indispensabile a livello regionale e territoriale la costituzione di un sistema informativo integrato e coerente con le finalità dei processi in atto” e che “dovrà quindi essere attivato un unico flusso di tutti i dati riguardanti i percorsi assistenziali integrati avviati sul territorio”;

il PISR 2007-2010 afferma che con il protocollo d'intesa “La realizzazione di reti sociali a sostegno del welfare locale” approvato con deliberazione G.R. 472/07 si intende facilitare l’accesso al sistema dei servizi da parte dei cittadini che appartengono alle comunità dei territori montani;

il PISR 2007-2010 richiama ad azioni di prevenzione della non autosufficienza, soprattutto nei confronti degli “anziani fragili” ed azioni di intervento relative al superamento di tutte le barriere all’accessibilità, in termini fisici, sensoriali e di conoscenza;

i processi di crescita e di modernizzazione della Pubblica Amministrazione necessitano di sostegno affinchè gli stessi coinvolgano complessivamente il sistema delle autonomie, con specifica attenzione ai comuni di minori dimensioni e a quelli collocati in territori decentrati o svantaggiati, per i quali l'innovazione presenta costi aggiuntivi spesso molto impegnativi;

la Regione Toscana ha adottato con deliberazione n. 68 del 11/07/2007 il Programma Regionale per la promozione e lo sviluppo dell'amministrazione elettronica e della conoscenza nel sistema regionale 2007-2010;

ANCI Toscana, nel quadro di collegamento alla rete telematica regionale, di diffusione sempre più ampia dell’innovazione tecnologica all’interno dei Comuni e di messa in rete delle informazioni, sta promuovendo politiche di associazionismo e di cooperazione tra i Comuni nella gestione di servizi e di funzioni; tali politiche rappresentano elementi fondamentali per ottenere risparmi di gestione ed un innalzamento della capacità di risposta ai bisogni dei cittadini e delle imprese a sostegno dello sviluppo delle comunità locali;

UPI Toscana, in qualità di associazione di rappresentanza di tutte le Province toscane, assicura la collaborazione degli Osservatori Sociali Provinciali, laddove necessario, rispetto alle finalità espresse dal presente Protocollo d’intesa;

l’integrazione di funzioni ed di operatività al livello dei servizi territoriali e comunità locali si realizza, in coerenza con gli obiettivi regionali, attraverso le S.D.S., organismo di integrazione e di corresponsabilità fra Aziende Sanitarie, Comuni, professionisti del territorio e risorse della società civile;

le S.d.S. nelle zone montane, rappresentate da UNCEM Toscana, presentano problematiche simili per l’esercizio della propria funzione istituzionale, dettate dalla particolare condizione geografica che talvolta ne determina oggettive condizioni di svantaggio per i cittadini, anche per l’esercizio dei loro diritti in materia sanitaria e di cittadinanza sociale;

CONSIDERATO CHE

il PSR 2008-2010 indica tra le sfide più rilevanti del triennio 2008–2010, la necessità di rispondere alla semplificazione per il cittadino dell’esercizio del diritto alla salute in ogni momento del percorso socio–sanitario. In questo contesto si colloca il progetto di Carta Sanitaria Elettronica del cittadino toscano che prevede la realizzazione di un sistema informatico per l’acquisizione, l'aggiornamento e la consultazione dei dati sanitari e amministrativi, anche attraverso l’integrazione tecnologica con tecnologie e servizi multicanale, che risponda in primo luogo all'esigenza dei cittadini di semplificare

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17313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

nel corso dell'anno 2008 e 2009 sono state svolte le attività previste nel protocollo d'intesa approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 901/2008;

le attività svolte nell'ambito del suddetto protocollo hanno portato alla realizzazione degli elementi che costituiscono le fondamenta di una piattaforma digitale propria del sistema regionale di interventi e servizi sociali, all’interno della quale la gestione informatizzata dell'utente nel suo percorso socioassistenziale e sociosanitario e lo scambio informativo tra operatori e programmatori del settore;

l'avvenuta realizzazione degli elementi base del sistema informativo sociale, in particolare lo sviluppo di un modello di cartella sociale regionale e la pubblicazione dei documenti RFC Socioassistenziale e RFC Cartella Sociale che stabiliscono i contenuti informativi del sistema e i criteri/linee guida per lo scambio dei dati, consente di programmare una ulteriore fase di lavoro in cui sia possibile l'integrazione di tali componenti, anche con quanto già in uso a livello locale, e la sperimentazione del sistema attraverso una fase pilota;

la Regione Toscana prevede l’evoluzione e la diffusione di quanto prodotto nell'ambito del sistema “GE.NE.SI.”, nato dal primo progetto italiano di e-Government in materia di Politiche Sociali, per sostenere l’integrazione sociosanitaria, la programmazione e la gestione dei servizi sociali territoriali;

TENUTO CONTO CHE

i progetti e i piani esecutivi derivanti dal presente protocollo devono essere coerenti con i contenuti dell’Accordo di Programma “Innovazione e semplificazione nella PA – Diffusione e riuso dei progetti per lo sviluppo della società dell’informazione in Toscana”, che regola il riuso del software GE.NE.SI elaborato dall’ente cedente Provincia di Massa-Carrara e che è stato approvato con Decreto del Presidente GR n.172 del 7 novembre 2006 e sottoscritto in data 28 giugno 2006, al quale hanno aderito anche le S.d.S. firmatarie del presente protocollo;

la Regione Toscana ha presentato ad ottobre 2007 al CNIPA un progetto denominato E-Toscana Riuso, nel quale è compreso anche il riuso di GE.NE.SI, in risposta all'avviso del CNIPA pubblicato in G.U. n. 30 del 6 febbraio 2007, avente per oggetto la realizzazione dei progetti di riuso;

con comunicazione prot. n. 9888 1 del 23 dicembre 2008 il CNIPA ha comunicato alla Regione Toscana, quale ente coordinatore del progetto E-Toscana Riuso, l'esito positivo della apposita commissione e con delibera del Collegio del CNIPA n. 42 del 8 maggio 2009 sono stati assegnati i finanziamenti;

TUTTO CIO’ PREMESSO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

Articolo 1 La premessa costituisce parte integrante del presente accordo.

Articolo 2 Il presente accordo ha validità per le annualità 2009 e 2010 per le quali le parti addivengono alla sottoscrizione del presente protocollo di intesa al fine di assumere una serie di impegni reciproci specificati all’interno di piani operativi da definire ed approvare a cura della Cabina di Regia di seguito individuata.

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174 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Articolo 3I soggetti della sperimentazione sono individuati in un primo gruppo di S.d.S. firmatarie del presente protocollo, che fanno riferimento a distretti di montagna e pertanto riferibili anche a Comunità Montane. La sperimentazione interesserà inoltre gli enti locali coinvolti nel riuso di Genesi, aderenti all’Accordo di Programma Innovazione e semplificazione nella PA, Diffusione e riuso dei progetti per lo sviluppo della società dell’informazione in Toscana, firmato il 28 giugno 2006;

Articolo 4Oggetto del presente accordo è l’attuazione delle azioni contenute all’interno di piani operativi approvati dalla Cabina di Regia Regionale nello svolgimento delle sue funzioni così come previsto all’art. 7 e validi per il periodo di vigenza del protocollo. Le azioni di cui all'articolo 5 realizzano gli obiettivi definiti all'articolo 5.

Articolo 5 Il presente protocollo è fondato sui presupposti enunciati nella premessa e costituisce l’atto mediante il quale i sottoscrittori condividono quale obiettivi primari:

1. crescita delle conoscenze per coloro che all’interno degli enti coinvolti si occupano di programmazione locale di servizi sociosanitari attraverso l'individuazione e la diffusione di strumenti adeguati per l'attività di analisi, di programmazione e di controllo;

2. promozione di un sistema comune e condiviso di supporto al processo decisionale all’interno delle S.d.S firmatarie;

3. supporto all'informatizzazione nelle S.d.S. sprovviste di sistemi informativi; 4. integrazione dei sistemi informativi già presenti all’interno degli enti che compongono le S.d.S.

coinvolte, con l'obiettivo di raggiungere la loro mutua interoperabilità e l'interoperabilità di questi sistemi con il sistema regionale secondo gli standard di e-toscana compliance;

5. sviluppo del modello informativo di cartella sociale in coerenza con il progetto “Carta Sanitaria Elettronica” e con quanto previsto dai debiti informativi verso il livello ministeriale Nuovo Sistema Informativo Sanitario Nazionale (assistenza domiciliare, prestazioni residenziali e semiresidenziali e monitoraggio degli interventi posti in essere per la non autosufficienza);

6. approfondimento del fenomeno della violenza di genere anche attraverso una collaborazione tra i soggetti firmatari del presente protocollo e il “Tavolo di lavoro permanente del governo regionale per contrastare ed eliminare la violenza su donne e bambini”, costituito con Decisione di Giunta Regionale n.5/2005, con gli obiettivi di strutturare una rete tra i soggetti coinvolti e di informatizzare i dati disponibili;

7. individuazione di risorse tecniche a garanzia della qualità della comunicazione territoriale, affinché questa presenti sia aspetti standardizzati che elementi di localizzazione dell’informazione;

8. informazione ai cittadini ed ai soggetti Istituzionali del territorio sulle attività delle S.D.S. e sull’accesso ai servizi anche attraverso appositi strumenti e specifiche risorse tecniche in grado di controllare lo scambio informativo e valorizzarne l’efficacia;

9. definizione di percorsi per sostenere reti locali di aiuto all’integrazione di anziani autosufficienti al fine di migliorare le probabilità del mantenimento all’interno del proprio contesto di vita in particolar modo in contesti sociali che presentano particolari svantaggi quali quelli montani;

10. individuazione, attivazione e formazione dei soggetti che sul campo dovranno sostenere la diffusione della sperimentazione complessiva, sia nelle fasi di analisi che in quelle operative;

11. modellizzazione di buone pratiche derivanti dai risultati delle attività poste in essere.

Tali obiettivi si esplicano nelle seguenti attività che rappresentano l'evoluzione delle attività svolte nell'ambito del precedente protocollo d'intesa:

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17513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

� Azione 1 : Attivazione e relativa formazione del sistema della Cartella Sociale. Estensione delle sue funzionalità.

� Azione 2 : Completamento e attivazione dei servizi necessari all’implementazione dell’RFC Cartella Sociale già realizzato nel precedente protocollo.

� Azione 3: Diffusione del sistema della Cartella Sociale agli enti riusatori di GE.NE.SI., aderenti all’Accordo di Programma Innovazione e semplificazione nella PA, Diffusione e riuso dei progetti per lo sviluppo della società dell’informazione in Toscana, firmato il 28 giugno 2006;

� Azione 4: attività di sostegno alle azioni del protocollo. Operatori territoriali.

� Azione 5: realizzazione di un sistema di supporto ai processi decisionali nelle S.D.S.

Articolo 6Al fine di garantire la realizzazione delle attività previste ed il raggiungimento degli obiettivi di cui all’art. 5, i soggetti firmatari del presente protocollo individuano i seguenti organi cui sono conferite funzioni ed organizzazione proprie:

I. Cabina di Regia Regionale (d’ora in poi CRR); II. Gruppo Tecnico Regionale (d’ora in poi GTR);

Articolo 7 La CRR sarà composta da rappresentanti:

A. delle Direzioni Generali della Regione Toscana “Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà” e “Organizzazione e Sistema Informativo”;

B. dell’Anci Toscana; C. dell’Uncem Toscana; D. dell’UPI Toscana

con il compito di:

� formulare gli indirizzi per la predisposizione di Piani Operativi al fine del raggiungimento degli obiettivi previsti nell'articolo 5 e sulla base delle azioni indicate nello stesso articolo: la Cabina di regia regionale formalizza documenti di indirizzo in base ai quali il GTR, di seguito indicato, sviluppa piani operativi da presentare alla stessa Cabina di Regia Regionale;

� approvare i Piani Operativi, di cui al punto precedente; � attuare un percorso di valutazione delle attività derivanti dal presente protocollo, utilizzando

strumenti precedentemente individuati dal Gruppo tecnico regionale; � garantire il coordinamento e lo scambio raccordo con altre attività o progetti avviati dagli

stessi firmatari in ambito sociale, sanitario e sociosanitario;

Articolo 8Gruppo tecnico regionale è composto da:

A. tecnici indicati da ogni soggetto istituzionale rappresentato nella Cabina di Regia Regionale, B. un rappresentante nominato da ognuna delle S.d.S. coinvolte dalla sperimentazione, C. un rappresentante nominato dalla Provincia di Massa Carrara

affiancati se ritenuto opportuno da soggetti di volta in volta individuati dalla CRR in funzione degli obiettivi trattati; con il compito di: � recepire le direttive impartite a livello della CRR; � elaborare i piani operativi indicati sulla base degli indirizzi predisposti dalla CRR; � monitorare l’andamento del protocollo nel suo complesso e delle singole sperimentazioni locali; � operare aggiustamenti sull’andamento della progettazione complessiva, a partire dai risultati del

monitoraggio di cui al punto precedente;

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176 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

� garantire l’omogeneità degli interventi della sperimentazione a livello locale; � diffondere i risultati delle sperimentazioni facenti capo alla realizzazione del presente

protocollo; � consentire e sostenere il coordinamento e lo scambio raccordo con altre attività o progetti

avviati dagli stessi firmatari in ambito sociale, sanitario e sociosanitario;

Articolo 9 L’ANCI Toscana si impegna per la propria parte a supportare e implementare l’intero protocollo attraverso azioni di sistema individuate dai Piani Operativi approvati dalla Cabina di regia regionale, grazie a risorse tecniche appositamente individuate.

Articolo 10 L’UNCEM Toscana si impegna per la propria parte a supportare e implementare l’intero protocollo attraverso azioni di sistema individuate dai Piani Operativi, approvati dalla Cabina di Regia regionale, grazie a risorse tecniche appositamente individuate. L'UNCEM Toscana si impegna inoltre a coordinare l'effettiva realizzazione delle azioni stabilite nell'art. 5, a svolgere il monitoraggio di queste e la relativa rendicontazione secondo le specifiche di Regione Toscana e, ove richiesto, secondo quanto previsto dal CNIPA.

Articolo 11 L’UPI Toscana si impegna per la propria parte ad assicurare il contributo degli Osservatori Sociali Provinciali, per le azioni di propria competenza e individuate dai Piani Operativi, approvati dalla Cabina di Regia regionale, grazie a risorse tecniche appositamente individuate.

Articolo 12 La Regione Toscana si impegna per la propria parte a supportare e implementare l’intero protocollo attraverso azioni individuate dai Piani Operativi, approvati dalla Cabina di Regia regionale, grazie a risorse tecniche appositamente individuate.

Articolo 13 Le S.d.S. firmatarie del presente protocollo si impegnano per la propria parte a supportare e implementare l’intero protocollo attraverso azioni individuate dai Piani Operativi, approvati dalla Cabina di Regia regionale, grazie a risorse tecniche appositamente individuate.

Articolo 14 La Provincia di Massa Carrara si impegna per la propria parte, grazie a risorse tecniche appositamente individuate, a supportare le azioni individuate dai Piani Operativi, approvati dalla Cabina di Regia regionale, con particolare riferimento all'azione 3.

Articolo 15 La Regione Toscana si impegna a sostenere finanziariamente gli interventi previsti dal presente protocollo per le quote relativa all'anno 2009 e all'anno 2010 così come individuato nel presente documento nella parte relativa al piano di attività. Al fine del raggiungimento degli obiettivi del presente protocollo di intesa, Regione Toscana si impegna, tramite le sue strutture, a verificare e validare i prodotti ed i sistemi realizzati, nonché le attività svolte. ANCI, UNCEM e UPI si impegnano a fornire tutto il supporto e la collaborazione finalizzati alle suddette verifiche e validazioni. Lo svolgimento con esito positivo delle verifiche e validazioni suddette costituisce condizione per la liquidazione dei finanziamenti del presente protocollo di intesa.

Articolo 16 Le S.d.S. firmatarie del presente protocollo si impegnano ad un cofinanziamento per le annualità 2010 dell’importo indicato all’interno del piano di attività.

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17713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

p p

Articolo 17 La Regione Toscana, l’ANCI Toscana, l’UNCEM Toscana e l’UPI Toscana firmatarie del presente protocollo e coinvolte nella sperimentazione si impegnano, ciascuna per la parte di competenza, a garantire loro rappresentanti all’interno della Cabina di Regia Regionale per tutta la durata della convenzione e secondo il calendario stabilito dal medesimo gruppo.

Articolo 18 La Regione Toscana, l’ANCI Toscana, l’UNCEM Toscana, l’UPI Toscana, la Provincia di Massa Carrara e le S.d.S. si impegnano, ciascuna per la parte di propria competenza, a garantire un loro rappresentante all’interno del gruppo tecnico regionale per tutta la durata della convenzione e secondo calendario e funzioni stabiliti dal medesimo gruppo tramite apposito atto.

Articolo 19 Le S.d.S., l’ANCI Toscana, l’UNCEM Toscana, l’UPI Toscana, la Provincia di Massa Carrara e la Regione Toscana s’impegnano ad attivare azioni collaborative, grazie alla disponibilità di appositi referenti interni e alla messa a disposizione di materiale.

Articolo 20 Le S.d.S., l’ANCI Toscana, l’UNCEM Toscana, l’UPI Toscana, la Provincia di Massa Carrara e la Regione Toscana si impegnano, ognuna per la parte di propria competenza, a favorire localmente la partecipazione alle attività previste dal presente protocollo di tutti quei soggetti della società civile ed in particolar modo del terzo settore, che direttamente o indirettamente sono coinvolti nella progettazione delle politiche sociosanitarie locali.

Articolo 21 Le S.d.S., l’ANCI Toscana, l’UNCEM Toscana, l’UPI Toscana, la Provincia di Massa Carrara e la Regione Toscana soggetti firmatari del presente documento si impegnano a realizzare scambi collaborativi nell’ottica della definizione di linguaggi comuni e trasversali agli enti coinvolti ed alle politiche sociosanitarie funzionali alle attività di programmazione territoriale.

Articolo 22 Per ciò che concerne la gestione delle risorse viene individuato quale soggetto capofila UNCEM Toscana che provvederà all’attuazione dei piani operativi derivanti dal presente protocollo ed approvati in CRR e alla relativa rendicontazione.

Articolo 23 Qualsiasi prodotto software realizzato nell’ambito del presente protocollo sarà assegnato alla proprietà di Regione Toscana, che lo metterà a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni per il riuso ai sensi dell’art.69 del D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82, pubblicato in G.U. Del 16 maggio 2005, n. 112 - S.O. n. 93 “Codice dell’amministrazione digitale”, aggiornato dal D.Lgs. n. 159 del 4 aprile 2006 pubblicato in G.U. del 29 aprile 2006, n. 99 – S.O. n. 105 "Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 recante codice dell’amministrazione digitale".

Articolo 24 I prodotti software dovranno essere realizzati secondo gli standard infrastrutturali e tecnologici di Regione Toscana, come descritti nella documentazione disponibile alle seguenti URL: � http://www.cart.rete.toscana.it/ � http://web.rete.toscana.it/eCompliance/ � http://www.e.toscana.it/ecms/cms/organizzazione/standards.html

Articolo 25 Gli enti firmatari del presente protocollo si impegnano a trasferire le risorse all’ente individuato quale soggetto capofila al fine del raggiungimento degli obiettivi di cui all'art. 5, nella misura di Euro 350.000,00 da parte di Regione Toscana e di Euro 15.000 da parte di ciascuna delle Società della Salute firmatarie. La Provincia di Massa Carrara si impegna a destinare alle attività del presente protocollo la la quota di euro 80.000,00 al fine del raggiungimento dei medesimi obiettivi e della realizzazione in particolare dell'azione 3.

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178 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Articolo 26 Le parti, preso atto ed in ottemperanza delle norme di cui al D.Lgs. n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, delle rispettive normative e regolamentazioni regionali in materia di privacy, nonché uniformandosi al rispetto delle disposizioni regolamentari e ai pareri dell’Autorità di Garanzia preposta in materia, ciascuno per quanto di propria competenza ed in relazione alla tipologia di possibili trattamenti di dati effettuati, s’impegnano a favorire lo scambio di informazioni attraverso modalità consone ed utili ad attendere con continuità, tempestività e completezza agli adempimenti di rispettiva competenza.

Articolo 27 Per ciò che non viene espressamente normato ed indicato dal presente protocollo le parti concordano di sottoscrivere eventuali impegni funzionali e di personale così come definiti da appositi piani operativi approvati in CRR, rinviando alla stipula di specifiche e separate convenzioni e/o pattuizioni al fine di disciplinare e identificare le modalità, le forme ed i termini di tali collaborazioni.

Articolo 28 Eventuali modifiche al presente atto, dovute al mutare delle condizioni organizzative, delle attività poste in essere o dei contenuti finanziari stabiliti, daranno luogo a specifiche variazioni dello stesso da approvare con appositi successivi atti.

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17913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Piano di Attività

ATTIVITA' PREVISTE

AZIONE 1

Attivazione e relativa formazione del sistema della Cartella Sociale. Estensione delle sue funzionalità.

AZIONE 2

Completamento e attivazione dei servizi necessari all’implementazione dell’RFC Cartella Sociale già realizzato nel precedente protocollo.

AZIONE 3

Diffusione del sistema della Cartella Sociale agli enti riusatori di GE.NE.SI., aderenti all’Accordo di Programma Innovazione e semplificazione nella PA, Diffusione e riuso dei progetti per lo sviluppo della società dell’informazione in Toscana, firmato il 28 giugno 2006

AZIONE 4

Sostegno alle azioni del protocollo. Operatori territoriali.

AZIONE 5

Realizzazione di un sistema di supporto ai processi decisionali nelle S.D.S.

FINANZIAMENTO TOTALE REGIONALE EURO 350.000

FINANZIAMENTO S.d.S. EURO 15.000 CIASCUNA

PROVINCIA DI MASSA CARRARA EURO 80.000

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180 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

dei servizi tecnologici coinvolgenti tanto la Pubblica Amministrazione quanto i cittadini e il sistema delle imprese;

- ha recentemente emanato la L.R. n. 40 “Legge di semplificazione e riordino normativo 2009” con l’obiettivo, tra l’altro, di ottenere la riduzione degli oneri amministrativi che gravano su cittadini ed imprese e lo snellimento delle procedure amministrative compreso la riduzione dei tempi burocratici, attraverso l’utilizzo generalizzato della telematica nei rapporti con la P.A.;

Preso atto che il Comune di Firenze, aderente ad RTRT,

- partecipa al Tavolo Tecnico Regionale per lo Sviluppo dei Servizi SUAP;

- è membro del Comitato e-Toscana Compliance;- nell’ambito del Programma Elisa è Ente pilota del

Progetto IQuEL in rappresentanza degli Enti di RTRT ed è altresì Ente dispiegatore del Progetto ELI-FIS ELI-CAT promosso da RTRT;

- è Ente cedente e coordinatore del Progetto SP2CON per il riuso dei Servizi On line in ambito nazionale;

- è Ente cedente e referente del Progetto SPeT per il riuso dei Servizi On line in ambito regionale;

- nell’ambito dei servizi e-procurement di Regione Toscana, ha realizzato e messo a riuso un sistema di mercato elettronico federato per la gestione on line dei rapporti tra fornitori ed enti nelle forniture di beni e servizi alla Pubblica Amministrazione;

- fornisce a cittadini e imprese il pacchetto integrato di servizi on-line di cui attraverso il Centro Servizi Territoriale di Linea Comune;

Vista la necessità di sviluppare sinergie tra le correlate azioni intraprese dall’Amministrazione regionale e dal Comune con particolare riferimento all’integrazione integrazione tra i patrimoni informativi per la realizzazione di un sistema di amministrazione elettronica finalizzata alla realizzazione di servizi efficienti, sostenibili e diffusi su tutto il territorio per cittadini e imprese;

Considerato che la Regione e il Comune si impegnano per un programma congiunto di partnership tecnologica, sviluppo di innovazione e di prodotti e servizi on line rivolti ai cittadini, alle imprese e all’utenza in genere del territorio;

Ritenuto, pertanto, opportuno stipulare un Protocollo d’Intesa che regoli dette attività, il cui schema si allega, sotto la lettera A, al presente atto a costituirne parte integrante e sostanziale;

Considerato che la stipula del suddetto Protocollo non comporta oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale in quanto già previsti ed oggetto di obbligazioni già assunte nell’ambito del “Programma regionale

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1304

Protocollo di intesa fra regione toscana e Comune di Firenze per un programma congiunto di partnership tecnologica, sviluppo di innovazione, prodotti e servizi on line rivolti ai cittadini, alle imprese e all’utenza in genere del territorio - approvazione schema.

LA GIUNTA REGIONALE

Premesso che la Regione Toscana:- promuove lo sviluppo sul territorio regionale

della Società dell’informazione e della conoscenza e dell’Amministrazione elettronica secondo quanto previsto dalle leggi regionali n. 1/2004 (come modificata dalla L.R. 33/2007) e n. 54/2009, attraverso gli strumenti definiti nel Piano regionale di sviluppo e nello specifico “Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2007 - 2010” (“Programma”), approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 68/2007;

- opera sul territorio regionale direttamente e tramite i soggetti e le strutture della comunità della Rete Telematica Regionale Toscana (RTRT), nel quadro dispositivo previsto dalle citate L.R. n. 1/2004 e n. 54/2009;

- ha individuato nel Programma quali priorità di azione nel periodo 2007 - 2010 quattro macroaree di intervento denominate e–comunità, e–servizi, e–competitività, infrastrutture abilitanti;

- promuove nel quadro definito dalle macroaree del programma tutti gli interventi atti alla semplificazione dei processi che coinvolgono la Pubblica Amministrazione regionale, tanto nei rapporti interni alla P.A. quanto nelle relazioni tra P.A, cittadini e imprese, sviluppando in tale senso quanto previsto dal PRS 2006 - 2010 e, in particolare, dai PIR 4.2, specifico per la società dell’Informazione e 4.4, specifico per la semplificazione della Pubblica Amministrazione;

- individua nei Programmi Locali previsti dalla Deliberazione n. 40/2006 del Consiglio Regionale e dal Programma lo strumento prioritario per il dispiegamento degli interventi congiunti tra Regione e territori in tali materie, sulla base dell’adesione dei territori alla RTRT tramite sottoscrizione dell’apposita Convenzione;

- opera per assicurare alle azioni territoriali interoperabilità e funzionalità condivida secondo gli standard definiti come “e – Toscana compliance” ai sensi della citata L.R. 54/2009;

- ha approvati con Delibera n. 923/2008 della Giunta regionale il documento di programmazione annuale e pluriennale relativo al Programma in cui viene affermata la necessità di adottare azioni positive tramite la programmazione locale per sviluppare le eccellenze in materia di Società dell’informazione, semplificazione, dematerializzazione e standardizzazione

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- di incaricare le strutture competenti della Direzioni Generale “Organizzazione e Sistema Informativo” di porre in essere gli adempimenti amministrativi necessari alla formalizzazione e all’attuazione del Protocollo di cui al precedente punto.

Il presente atto è stato pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. F) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della giunta Regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

per la promozione e lo sviluppo dell’amministrazione elettronica e della società dell’informazione e della conoscenza nel sistema regionale 2007 - 2010”;

A voti unanimi

DELIBERA

- di approvare lo schema di Protocollo d’Intesa tra Regione Toscana e Comune di Firenze “per un programma congiunto di partnership tecnologica, sviluppo di innovazione e di prodotti e servizi on line rivolti ai cittadini, alle imprese e all’utenza in genere del territorio”, il cui schema si allega sotto la lettera A, al presente atto a costituirne parte integrante e sostanziale;

- di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale o suo delegato, a sottoscrivere, per conto della Regione Toscana, il protocollo suddetto;

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182 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

PROTOCOLLO DI INTESA

TRA

REGIONE TOSCANA

E

COMUNE DI FIRENZE -

PER UN PROGRAMMA CONGIUNTO DI PARTNERSHIP TECNOLOGICA, SVILUPPO DI INNOVAZIONE, PRODOTTI E SERVIZI ON LINE RIVOLTI AI CITTADINI, ALLE IMPRESE E ALL'UTENZA IN GENERE DEL TERRITORIO

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18313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Preso atto che la Rete Telematica Regionale Toscana rappresenta un modello organizzativo di governance fra soggetti istituzionali, fondato sul concetto della condivisione degli obiettivi, della cooperazione e della compartecipazione, capace di produrre e sostenere i processi di innovazione in materia di “società dell’informazione e della conoscenza”, di attuazione dell’amministrazione digitale e di gestione dei sistemi informativi negli ambiti di interesse;

Preso atto altresì che la Rete Telematica Regionale Toscana dispone di una infrastruttura tecnologica condivisa a livello territoriale e che costituisce l’articolazione regionale del Sistema Pubblico di Connettività, di cui al D.Lgs. 7 marzo 2005 n.82 (Codice dell’amministrazione digitale), assicurandone i livelli di servizio, di sicurezza e di sviluppo secondo le disposizioni e le regole indicate nella norma;

Visto che la Regione Toscana ha posto in essere l’infrastruttura di rete regionale, quale insieme di collegamenti dei sistemi, degli apparati e dei servizi che garantiscono la connettività, la sicurezza, la cooperazione applicativa, le comunicazioni, l’identificazione e l’accesso fra i sistemi informativi dei diversi soggetti della Rete;

Preso atto del disposto della L.R. 54/2009e, in particolare, della costituzione del Sistema Informativo Regionale della Toscana quale strumento di integrazione tra i patrimoni informativi delle Amministrazioni Pubbliche per la realizzazione di un sistema di amministrazione elettronica finalizzata alla realizzazione di servizi efficienti, sostenibili e diffusi su tutto il territorio per cittadini e imprese

Considerato che il Comune di Firenze:

� aderisce alla Rete Telematica Regionale Toscana; � partecipa al Tavolo Tecnico Regionale per lo Sviluppo dei Servizi SUAP; � è membro del Comitato e-Toscana Compliance;� nell’ambito del Programma Elisa è Ente pilota del Progetto IQuEL in rappresentanza

degli Enti di RTRT ed è altresì Ente dispiegatore del Progetto ELI-FIS ELI-CAT promosso da RTRT;

� è Ente cedente e coordinatore del Progetto SP2CON per il riuso dei Servizi On line in ambito nazionale;

� è Ente cedente e referente del Progetto SPeT per il riuso dei Servizi On line in ambito regionale;

� nell’ambito dei servizi e-procurement di Regione Toscana, ha realizzato e messo a riuso un sistema di mercato elettronico federato per la gestione on line dei rapporti tra fornitori ed enti nelle forniture di beni e servizi alla Pubblica Amministrazione;

� fornisce a cittadini e imprese il pacchetto integrato di servizi on-line attraverso il Centro Servizi Territoriale di Linea Comune;

Considerato altresì che il Comune di Firenze, in quanto a know how maturato, esperienza acquisita nei servizi on line sul territorio e dispiegamento di prodotti operativi, costituisce un riferimento fondamentale per le politiche di e-government a scala regionale.

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Rilevato che nel Documento programmatico 2009/2014, presentato dal Sindaco di Firenze Matteo Renzi in Consiglio Comunale il 19/10/2009, si pone prioritariamente grande attenzione all’innovazione tecnologica, allo sviluppo di sistemi di servizi digitali per cittadini e visitatori con il coinvolgimento dei soggetti interessati sul territorio

Preso atto che il Presidente nazionale dell’Anci ha affidato al Sindaco di Firenze Matteo Renzi la delega per l’innovazione tecnologica nell’ambito dell’Associazione

Preso atto della convenzione stipulata fra ANCI e Regione Toscana in relazione ai processi di standardizzazione e interoperabilità applicativa

TUTTO CIO’ PREMESSO

tra la Regione Toscana, rappresentata dal ……………..(nel seguito “Regione”) e il Comune di Firenze, rappresentato da ……… (nel seguito “Comune”), si stipula il seguente Protocollo di intesa

Art. 1 Oggetto del protocollo

Oggetto del presente protocollo è il partenariato tra Comune e Regione per il raccordo interistituzionale e lo sviluppo di prodotti e servizi on line rivolti ai cittadini, alle imprese e all'utenza in genere del territorio

Art. 2 Finalità

Con la presente intesa le Parti si impegnano ad azioni congiunte per lo sviluppo di servizi e procedure innovative per i cittadini e le imprese al fine: 1. di determinare, secondo il principio di sussidiarietà, la miglior sinergia tra le rispettive

esperienze in ambito di infrastrutture tecnologiche e servizi on line; 2. di sviluppare a tal fine un sistema di autenticazione federato, valorizzando l’accesso

tramite CNS che abiliti l’accesso e la fruizione di una molteplicità di servizi per i cittadini e le imprese, orientati alla migliore conoscenza e promozione del territorio e alla gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione nell’ambito, tra le altro, della sanità, dei trasporti, della mobilità, del sociale, della cultura, dello sport e del tempo libero;

3. di utilizzare unicamente le infrastrutture di RTRT per l'erogazione dei servizi e lo scambio dei flussi informativi tra cittadini, enti e altri soggetti della rete ;

4. di veicolare le informazioni relative alle posizioni debitorie dei cittadini attraverso l'infrastruttura dei pagamenti IRIS messa a disposizione da RTRT;

5. di costituire “punti unici di accesso polifunzionali”, virtuali e fisici; 6. di realizzare una rete federata di risorse dati a supporto delle azioni di pianificazione e

controllo degli enti e di esposizione dei servizi offerti dal territorio a cittadini e imprese; 7. di sviluppare soluzioni innovative per l’erogazione di servizi di front-end rispondenti a

requisiti di usabilità, accessibilità, completezza, contestualità e tempestività e, allo stesso tempo, porre in essere le conseguenti infrastrutture di back office;

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8. di definire modelli organizzativi e operativi di riferimento a livello regionale e contribuire al livello nazionale con l’obiettivo di abbattere tempi e costi di esercizio, migliorando al contempo la quantità e qualità dei servizi offerti attraverso anche modalità rispondenti al principio di sussidiarietà e della semplificazione amministrativa;

Art. 3 Impegni delle parti

I nuovi prodotti e soluzioni saranno realizzate secondo i principi dell’open-source, del riuso e della condivisione della titolarità intellettuale. Il Comune di Firenze si impegna, nell'ambito delle linee di azione previste nel Programma Regionale per lo sviluppo della Società dell'Informazione, a: 1. Mettere a disposizione i codici sorgente dei servizi realizzati e il relativo supporto

tecnico finalizzato al trasferimento del know-how;2. Favorire l’interconnessione tra i vari soggetti territoriali indirizzando la convergenza e

integrazione della propria rete in fibra ottica FI-Net con RTRT;3. Condividere, ai sensi della L.R. 54/09, l’insieme delle proprie risorse dati con la

Comunità di RTRT; 4. Estendere l’integrazione con i sistemi gestionali dei processi amministrativi

semplificando le procedure in attuazione del Codice dell’Amministrazione digitale e della L.R. 40/09;

5. Favorire lo sviluppo organizzativo, l’aggiornamento del personale e la certificazione di qualità;

6. Fornire supporto nella distribuzione e gestione della CNS ai cittadini, visitatori e operatori economici;

7. Mettere a disposizione l’infrastruttura tecnologica multiportale multicanale e le competenze tecniche e organizzative, anche attraverso specifici accordi con il centro servizi di Linea Comune;

8. Esercitare un ruolo proattivo e convergente nei corrispondenti tavoli regionali; 9. Promuovere i servizi nei confronti di cittadini, imprese e associazioni di categoria e

portatori di interesse, attraverso specifiche campagne di informazione; 10. Partecipare attivamente alla realizzazione degli obiettivi per il sistema regionale delle

posizioni debitorie e relativi pagamenti, al sistema regionale di e-procurement e all'interconnessione al sistema VoIP;

La Regione Toscana s’impegna, nell'ambito delle linee di azione previste nel Programma Regionale per lo sviluppo della Società dell'Informazione, a: 1. Riconoscere al Comune di Firenze il ruolo strategico di “Ente locale pilota” alla scala

regionale per la realizzazione dei prodotti e servizi di cui alla presente intesa; 2. Fornire ai cittadini, alle imprese e ai soggetti comunque interessati, le carte CSE/CNS

complete di certificato di firma digitale, servizi di pagamento e contactless per conseguire il conseguimento delle finalità di cui al presente protocollo;

3. Favorire l’interconnessione tra i vari soggetti territoriali pubblici e privati attraverso la Rete Telematica Regionale Toscana;

4. Mettere a disposizione sistemi, servizi infrastrutturali e supporto tecnico finalizzato al trasferimento del know-how;

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186 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

5. Partecipare finanziariamente allo sviluppo dei servizi sulle infrastrutture SPC-RT (cooperazione applicativa, identità federata, pagamenti, conservazione, e-procurement, VoIP…)

6. Mettere a disposizione del Comune di Firenze servizi di housing/hosting presso il TIX e servizi di “conservazione sostitutiva”;

7. Promuovere i servizi nei confronti di cittadini, imprese e associazioni di categoria e portatori di interesse, attraverso specifiche campagne di informazione;

8. Contribuire alla promozione del modello e delle soluzioni realizzate a livello di area metropolitana, regionale e nazionale;

Art. 4 Attuazione

1. Le Parti si avvalgono delle proprie strutture per l’attuazione del presente Protocollo e per le attività di verifica dell’iniziativa. 2. A tal fine è costituito un Comitato Guida per l’attuazione del presente protocollo composto da 2 membri pariteticamente designati, che determinerà gli indirizzi e verificherà i lavori dei gruppi tecnici che istituirà al fine della definizione dei contenuti dei temi oggetto del presente Protocollo o per specifici approfondimenti tecnici.

Art. 5 Comunicazione e promozione

Le Parti si impegnano a contribuire alla promozione del modello e delle soluzioni realizzate a livello di area metropolitana, regionale e nazionale;

Art. 6 Durata

La durata del presente protocollo è fissata in anni tre a partire dalla data della stipula. Il protocollo potrà essere revocato o modificato in ogni sua parte con il consenso esplicito di ambo le parti.

Art. 7 Risorse finanziarie

Le Parti si impegnano ad individuare, ognuna nell’ambito dei propri piani e programmi, le risorse per l’attuazione degli obiettivi del presente Protocollo.

Art. 8 Atti attuativi

Le modalità tecniche ed operative saranno oggetto di apposite convenzioni attuative da stipulare tra le Parti.

Art. 9 Trattamento dei dati personali

La Regione e il Comune, preso atto ed in ottemperanza delle norme di cu il D.Lgs 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e delle disposizioni regionali in materia di privacy, s’impegnano a favorire lo scambio di informazioni attraverso modalità consone ed utili ad attendere con continuità e tempestività agli adempimenti di

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18713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

rispettiva competenza, secondo quanto previsto dalla LR n.54/2009 e, in particolare, dall’art.18 della medesima.

Letto, approvato e sottoscritto

Data e firma

p. La Regione Toscana p. Il Comune di Firenze

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Integrati Regionali, tra i quali è compreso il PIR “Efficienza e sostenibilità nella politica dei rifiuti”, che prevede l’obiettivo di ridurre la produzione di rifiuti nonché risorse economiche per l’attuazione del PIR stesso;

Vista la LR.14/07 “Istituzione del Piano Regionale di Azione Ambientale”:

Vista la D.C.R.T. n. 32 del 14/03/2007 di approvazione del “Piano Regionale di Azione Ambientale PRAA 2007/2010”;

Rilevato che sono confluiti nel PRAA i Progetti Integrati Regionali, tra cui quello “Efficienza e sostenibilità nella politica dei rifiuti”;

Vista la scheda D1 del PRAA relativa al macrobiettivo “Ridurre la produzione totale di rifiuti e della percentuale conferita in discarica e migliorare il sistema di raccolta aumentando il recupero e il riciclo”;

Atteso che uno dei principali settori nei quali intervenire per avviare azioni concrete per la prevenzione della formazione dei rifiuti sia rappresentato dalla Grande Distribuzione Commerciale;

Considerato che sono già state avviate sul territorio regionale diverse azioni volte alla riduzione della produzione dei rifiuti attraverso l’erogazione di finanziamenti in favore delle Province per l’indizione dei bandi per selezionare interventi di riduzione sul territorio in un’ottica di realizzazione di sinergie ed integrazione delle azioni;

Atteso che un’iniziativa con la Grande Distribuzione Organizzata consentirà di coinvolgere anche il settore commerciale in una visione d’insieme che Regione Toscana intende ampliare al fine di attuare in modo ancora più efficace sul territorio strategie integrate di politica ambientale;

Preso atto della volontà di avviare un progetto sul tema della sostenibilità ambientale attraverso la creazione di una rete di partenariato locale con la Grande Distribuzione Organizzata (GDO);

Preso atto che l’Agenzia Regione Recupero Risorse (ARRR), su mandato di Regione Toscana, ha già avviato i contatti con la GDO per valutare congiuntamente l’opportunità di intervenire nel settore commerciale con iniziative mirate alla riduzione dei rifiuti e all’implemento della raccolta differenziata;

Atteso che l’Associazione Cooperative Consumatori Distretto Tirrenico (ACCDT/COOP), in rappresentanza

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1312

Accordo volontario per la riduzione dei rifiuti e l’incremento della raccolta differenziata nella grande distribuzione organizzata - approvazione contenuti e finalità.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il D.Lgs.152/2006 recante “Norme in materia ambientale”;

Visto l’art. 178 del D.Lgs 152/06, comma 4, che prevede che “Le pubbliche Amministrazioni perseguono, nell’esercizio delle rispettive competenze, iniziative dirette a favorire prioritariamente la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti”;

Visto l’art. 180 del D.Lgs 152/06 che prevede, tra le varie iniziative di cui all’art. 179, la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d’intesa anche sperimentali finalizzati, con effetti migliorativi,alla prevenzione e riduzione della quantità e pericolosità dei rifiuti;

Vista la nuova direttiva europea 2008/98 CE che rafforza le disposizioni per favorire la prevenzione dei rifiuti tramite appositi programmi nazionali.

Vista la L.R. 25/98 “Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati” e s.m.i.;

Visto il Piano regionale di gestione dei rifiuti della Regione Toscana, approvato con Delibera n. 88 del 7 aprile 1998 in via definitiva dal Consiglio Regionale;

Vista la D.C.R.T. n. 385/99 “Piano regionale di gestione dei rifiuti – approvazione secondo stralcio relativo ai rifiuti speciali anche pericolosi” ;

Vista la D.C.R.T. n. 151 del 23/11/2004 “Programma regionale per la riduzione dei rifiuti urbani biodegradabili da collocare in discarica”;

Vista la D.C.R.T. n. 167 del 21/12/2004 “Piano regionale per la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio”;

Visto il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2006/2010 che tra le sfide e priorità programmatiche prevede quella di realizzare uno sviluppo sostenibile che coniughi dinamismo economico e rispetto dell’ambiente;

Atteso che il PRS 2006/2010 prevede, tra i quattro programmi strategici, quello della sostenibilità ambientale che risulta articolato in quattro Progetti

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18913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Grande Distribuzione Organizzata di cui all’allegato 1 che costituisce parte integrante e sostanziale del presen-te atto;

di dare mandato Presidente della Giunta Regionale o a suo delegato a sottoscrivere l’Accordo Volontario di cui sopra apportando in sede di stipula le modifiche non sostanziali che si rendessero necessarie;

di stabilire che ai fini di verificare i risultati ottenuti dall’applicazione dell’accordo é istituito un gruppo tecnico costituito da un rappresentante di Regione Toscana, uno dell’ Agenzia Regione Recupero Risorse e uno per la Grande Distribuzione Organizzata;

di dare atto che la sottoscrizione dell’Accordo Volontario non comporta oneri a carico del Bilancio Regionale.

Il presente atto è pubblicato integralmente, compreso l’allegato 1, sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lettera f) della L.R. n. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta ai sensi dell’articolo 18 comma 2 lettera c) della medesima legge.

Segreteria della GiuntaDirettore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

delle cooperative associate operanti nel campo della distribuzione dei beni di largo consumo si sono resi disponibili a contribuire nel proprio settore di attività e nei territori di presenza, al miglioramento della qualità sociale e ambientale;

Atteso che Regione Toscana, come meglio definito nell’accordo di cui all’allegato 1 ritiene indispensabile collaborare con la GDO al fine di attivare un percorso per ridurre la produzione dei rifiuti e/o minimizzare l’impatto ambientale nella produzione, distribuzione e commercializzazione dei beni di largo consumo;

Atteso che Regione Toscana attuerà anche un percorso informativo dedicato alla diffusione e alla conoscenza dei contenuti dell’accordo volontario e dei risultati della sua applicazione con azioni comunicative mirate e dove necessario in modo congiunto con i partner aderenti all’accordo volontario;

A voti unanimi

DELIBERA

Di approvare l’accordo volontario per la riduzione dei rifiuti e l’incremento della raccolta differenziata nella

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190 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Allegato 1

ACCORDO VOLONTARIO PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI E L’INCREMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA (GDO)

CONSIDERATO:

- che la crescita della produzione dei rifiuti è certamente un problema globale, che richiede strategie a livello comunitario e nazionale per poter conseguire risultati significativi, ma che, anche a livello regionale, risulta indispensabile cercare di individuare le azioni da attuare; - che uno dei settori in cui intervenire per avviare azioni concrete per la prevenzione della formazione dei rifiuti sia rappresentato dalla Grande Distribuzione Organizzata; - che sia necessario migliorare la gestione dei rifiuti prodotti negli stessi centri commerciali, per favorirne l’avvio al recupero ed organizzare presso i punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e delle Cooperative dei Consumatori un sistema di raccolta dedicato per particolari tipologie di rifiuti conferibile da parte dell’utenza; - che sia opportuno attivare nei centri stessi campagne mirate di sensibilizzazione dei consumatori rivolte alla riduzione dell’uso degli imballaggi; - che sia opportuno sottoscrivere un accordo che coinvolga i soggetti istituzionali e i soggetti economici della produzione e della commercializzazione dei beni, nella realizzazione e sperimentazione di iniziative di riduzione della produzione di rifiuto; - che Regione Toscana ha tra le proprie funzioni quella di promuovere, oltre che gli interventi di programmazione e di pianificazione, anche le strategie di riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti e di recupero dei materiali; - che sono state avviate già diverse azioni per la crescita del sistema di gestione rifiuti regionale sia sul versante della riduzione che della raccolta differenziata; - che il settore commerciale ed in particolare le cooperative di consumatori svolgono un ruolo fondamentale nel garantire al consumatore la possibilità di scelta a favore di prodotti e stili di vita più sostenibili; - che esperienze virtuose in tal senso, con il coinvolgimento di gruppi della GDO, stanno prendendo piede anche in regioni limitrofe; - che in tal senso si intende promuovere l’obiettivo di stimolare la GDO ad utilizzare e vendere prodotti ecocompatibili, i produttori a produrre beni a minore impatto ambientale e di conseguenza promuovere nei cittadini comportamenti e acquisti ambientalmente più sostenibili; - che un accordo volontario rappresenta uno strumento utile per conseguire tali obiettivi; - l’Associazione Cooperative Consumatori Distretto Tirrenico (ACCDT/COOP), in rappresentanza delle cooperative associate operanti nel campo della distribuzione dei beni di largo consumo che riconoscono il proprio ruolo di impresa sociale, si sono resi disponibili a contribuire nel proprio settore di attività e nei territori di presenza, al miglioramento della qualità sociale e ambientale.

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19113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Tutto ciò considerato e premesso le parti si impegnano a dar vita ad azioni concrete per il perseguimento degli obiettivi del presente accordo ed in particolare ad individuare i rispettivi impegni come segue:

REGIONE TOSCANA: � condivide e sottoscrive le azioni che a titolo esemplificativo sono riportate di seguito; � si rende disponibile a fornire materiale informativo, studi e/o ricerche condotte anche attraverso la

collaborazione dell’Agenzia Regione Recupero Risorse (ARRR) sul tema della riduzione della produzione dei rifiuti e sull’implemento della raccolta differenziata con particolare riferimento al settore della GDO;

� si rende disponibile, in caso di apertura di nuovi punti vendita o ristrutturazione di quelli esistenti a supportare tecnicamente, per le proprie competenze, soluzioni progettuali orientate a criteri di sostenibilità quali la riduzione dei rifiuti e lo sviluppo della raccolta differenziata;

� si impegna ad una verifica annua dei risultati dell'accordo per il perseguimento di un progressivo miglioramento dei risultati;

� si rende disponibile a facilitare incontri e scambi informativi tra Assessorato Ambiente e le cooperative di consumatori rappresentate da ACCDT/COOP presenti sul territorio inerenti le azioni previste;

� si impegna a definire iniziative di comunicazione congiunte con i partner aderenti per dare migliore visibilità alle iniziative attuate per l’applicazione dell’accordo volontario anche in forma di iniziative di educazione ambientale da attuare in particolare nei punti vendita interessati da azioni innovative;

� si impegna alla divulgazione mediante i propri canali di comunicazione e con opportune conferenze stampa delle notizie inerenti i risultati dell’accordo; in particolare le azioni più importanti troveranno spazio sul sito web dello Sportello Informambiente curato da ARRR; ACCDT/COOP:

� condivide e sottoscrive le azioni che a titolo esemplificativo sono riportate di seguito; � si impegna ad attuare politiche di riduzione/prevenzione dei rifiuti sia all’interno del punto vendita che nelle

modalità di promozione dei propri prodotti/servizi garantendo l'applicazione di un numero minimo di azioni virtuose tra quelle sopra richiamate e maggiormente adattabili alle proprie specificità e strategie aziendali nei punti vendita della Regione. (in un ottica di miglioramento tali azioni dovranno avere la caratteristica di servizi innovativi rispetto all'esistente nel singolo punto vendita);

� si impegna a diffondere le informazioni sulle azioni intraprese alla base sociale delle cooperative rappresentate anche attraverso la promozione di campagne di comunicazione sulla riduzione dei rifiuti e sull’incremento della raccolta differenziata;

� si impegna a comunicare tempestivamente a Regione Toscana i risultati delle singole azioni intraprese; � garantisce l’utilizzo e la distribuzione di eventuale materiale informativo prodotto dalle parti;

Le parti si impegnano altresì a istituire un gruppo tecnico composto da un rappresentante della Regione Toscana, uno di ARRR e uno per la GDO che dovrà valutare le azioni intraprese e i risultati ottenuti redigendo annualmente una relazione che illustri detto monitoraggio. Il presente accordo si intende valido per un periodo di tre anni dalla data di sottoscrizione con tacito rinnovo annuale ed adeguamento, qualora necessario, delle azioni e degli interventi in base all’esperienza triennale acquisita. REGIONE TOSCANA ACCDT/COOP ………………………. ……………………………

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192 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

AZIONI PER LA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI E

L’IMPLEMENTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA

/-� �(*#*0��'0*� 0*11"� �('&���'0*�"��('##�2�'0"�*0$'� &�� �('&'$$�� *� 0*��+*(#���Prevenire la produzione di rifiuti richiede innanzitutto un'analisi del ciclo di vita dei beni che consenta, attraverso la valutazione degli impatti delle varie fasi (progettazione, produzione, distribuzione, consumo e post consumo), di individuare azioni specifiche tese a:

- indirizzare verso scelte di acquisto di beni contrassegnati da marchi ecologici Ecolabel e prodotti da aziende aderenti a schemi di ecogestione e audit Emas.

- controllare l'impiego di sostanze pericolose e in particolare ridurre gli inquinanti metallici nella produzione dei beni, evitare materiali con problematiche relative alla fase di riciclo e smaltimento (PVC);

- introdurre tecnologie pulite per la riduzione delle emissioni e della produzione di rifiuti; - aumentare le opportunità di recupero attraverso la produzione di beni facilmente scorporabili nelle diverse

componenti e pertanto agevolmente riciclabili; - ottimizzare l'uso dei materiali, evitando la realizzazione di componenti in materiale "ibrido" e favorendo

invece quelli in monomateriale; - ridurre i costi energetici per la confezione, il trasporto e lo smaltimento; - perseguire il miglioramento della concezione dei prodotti con lo scopo di ottimizzare la durata della vita

media del prodotto e dei componenti attraverso l'utilizzo di materiali più resistenti all'usura, all'invecchiamento, meglio protetti contro la corrosione (questi aspetti sono particolarmente rilevanti per i manufatti durevoli e complessi);

- favorire la progettazione modulare e la standardizzazione dei componenti per rendere applicabile lo sviluppo dell'economia della riparazione, dell'assistenza tecnica e della manutenzione.

- limitare e/o ridurre l’utilizzo nelle proprie mense per la somministrazione degli alimenti o delle bevande di contenitori e stoviglie a perdere.

3-��('�'��'0*�&*11��$�1���'�&����%"11"22���1�(��+'�L’introduzione di cassette e contenitori riutilizzabili di plastica a rendere nel circuito della GDO, in particolare di cassette a sponde abbattibili che ottimizzano la logistica (oltre l'80% in meno di ingombro rispetto alla cassetta in legno), consente una drastica riduzione dei quantitativi di rifiuto di imballaggio generati dal settore (ca. il 50% in meno in peso) ed ha costi competitivi con gli altri imballaggi a perdere. In termini economici, le valutazioni disponibili mostrano che, rispetto alle cassette in legno a perdere, con l’impiego di cassette riutilizzabili a sponde abbattibili si ha un risparmio, già nel primo anno, valutabile nell’ordine del 20 –30%. Alcuni marchi della GDO hanno avviato l’impiego di cassette riutilizzabili aderendo a consorzi, società di gestione o costituendo propri parchi di cassette riutilizzabili. Società di noleggio e consorzi sono sorti o hanno potenziato la loro operatività in Italia negli ultimi anni. Diffusione nei punti vendita di erogatori tipo “dispenser” per la vendita di prodotti sia liquidi (detersivi e detergenti in genere) che solidi (prodotti alimentari secchi, detersivi in polvere) al fine di eliminare imballaggi primari monouso. Nel circuito commerciale, il sistema ad erogatore prevede la distribuzione del prodotto - detersivi liquidi per piatti, pavimenti, superfici di laminato, vetri, bucato in lavatrice o lavastoviglie, ammorbidenti ecc –in apposito contenitore acquistati una sola volta con etichetta e codice a barre che devono essere riutilizzato dall'utente per successivi riempimenti. Il consumatore alla cassa paga solo il contenuto e non il contenitore, con un consistente risparmio per litro di prodotto. Incrementare i prodotti con ricariche e concentrati in particolare per i prodotti a proprio marchio; Ridurre l’assortimento di prodotti preconfezionati (in porzione singola con imballaggio a perdere)

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4-�(*���*('�&*11*��*(����0#*0&�$*�&*����0$��#*0&�$"��Si tratta di recuperare le merci invendute del circuito GDO altrimenti destinate per vari motivi allo smaltimento. Per esempio prodotti con difetti evidenti nella confezione, prodotti concepiti come campione gratuito di cui è vietata la vendita, casi in cui il packaging del prodotto è considerato superato dall’azienda produttrice, prodotti con data di scadenza troppo ravvicinata rispetto alle esigenze del cliente, errori nella programmazione della produzione, lancio di nuovi prodotti con quantitativi superiori alla domanda ecc. L’azione di recupero potrebbe essere estesa sia a merci fresche invendute (frutta, pane, verdure, ecc.) che a prodotti già pronti ( prodotti del banco di gastronomia) che si avvicinano alla data di scadenza. La merce recuperata viene destinata a mense di indigenti e casa famiglia gestite da associazioni di volontariato ONLUS; laddove non siano garantite certe condizioni igienico sanitarie il cibo recuperato può essere destinato a ricoveri per animali.

5-�&'0"��'0*�&*���'���$*(�'%+'1*$��In alternativa all’avvio a smaltimento i computer usati possono essere efficacemente riutilizzati attraverso programmi di donazione dei computers alle scuole, a enti caritatevoli o a paesi in via di sviluppo dove anche computer con processori non più commercializzati sono del tutto idonei ad applicazioni non particolarmente esigenti o per i collegamenti di rete; programmi di donazione non sono ancora molto diffusi in Italia, ma potrebbero essere oggetto di promozione. L’aggiornamento e rivendita di computer contribuisce a combattere l’analfabetismo informatico e favorisce l’accesso a soggetti socialmente svantaggiati, fornendo ai meno benestanti la possibilità di accedere ad attrezzature informatiche più economiche, inoltre può avere un ruolo rilevante in supporto di diversi progetti sociali. 6-� 1���$"��'0*� &*�� �('&'$$�� �'0'�+'� "� �"#'(*� &�� �('&'$$�� "� ��0'(� ���"$$'�"�%�*0$"1*�Favorire azioni di sensibilizzazione degli utenti finalizzate all’utilizzo di borse riutilizzabili per gli acquisti al posto degli shopper monouso. Rendere disponibili nella gamma di prodotti offerti, pannolini per bambini realizzati in materiale biodegradabile o riutilizzabili. Utilizzo di plastica biodegradabile per vaschette e sacchetti di verdura lavata (quarta gamma) in particolare per i prodotti a proprio marchio e rendere disponibili per la vendita piatti e bicchieri realizzati in materiale biodegradabile. Favorire l’acquisto di prodotti realizzati con materiali riciclati e/o a minor impatto ambientale (carta riciclata, flaconi e contenitori realizzati in plastica riciclata). Favorire l’acquisto di prodotti di filiera corta e da agricoltura biologica. 7-�("��'1$"�&���*(*0��"$"�&*��(����$���('&'$$���Raccolta differenziata degli scarti organici e degli oli vegetali e animali esausti, degli imballaggi non riutilizzabili e di tutte le frazioni potenzialmente avviabili a recupero o che richiedono particolari precauzioni (batterie, oli minerali esausti, pile esaurite). Favorire il ritiro delle apparecchiature elettriche ed elettroniche da avviare a recupero così come previsto dal Decreto 151/05 di recepimento delle Direttive UE.

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194 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Viste le Deliberazione della Giunta Regionale n. 593 del 6/08/07 e n. 1190 del 29/12/08 con le quali si emanano gli indirizzi annuali alle Amministrazioni Provinciali per le azioni locali di educazione ambientale sulla base delle linee guida per una progettazione territoriale integrata di qualità, partecipata e diffusa in materia di Educazione Ambientale che costituisce la base su cui giungere a stipulare il “Patto con il territorio” previsto dal Piano di Indirizzo Generale Integrato - PIGI – 2006/2010 (Deliberazione del Consiglio Regionale n. 93 del 20/09/06) e dal Piano Regionale di Azione Ambientale - PRAA - 2007/2010 (Deliberazione del Consiglio regionale n. 32 del 14/03/2007) e si provvede ad assegnare le relative risorse;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 661 del 27/07/09 con la quale si emanano gli indirizzi alle istituzioni scolastiche per la quota oraria del 20% dei piani di studio promuovendo un’educazione alla cittadinanza attiva e responsabile di cui l’educazione ambientale è una componente essenziale (scheda n. 1, allegato A alla DGR 661/09);

Ritenuto opportuno procedere con successivi atti, a determinare le necessarie indicazioni alle Amministrazioni Provinciali per la realizzazione dei progetti locali di educazione ambientale 2009/2010, anche basandosi su una valutazione dell’applicazione della programmazione di cui alla D.G.R. 1190/08 e di quanto conseguentemente realizzato sul territorio nell’anno 2008/2009;

Valutato opportuno, in concomitanza alla effettuazione della valutazione di cui sopra, provvedere a individuare le risorse economiche destinate per la realizzazione delle azioni locali per l’educazione ambientale 2009/2010 e la relativa assegnazione alle Amministrazioni Provinciali per l’importo totale di Euro 116.000,00 sul capitolo n. 61035 del bilancio regionale 2009 secondo il riparto stabilito dal documento “Risorse finanziarie per azioni locali di Educazione Ambientale – anno 2009” contenuto in Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

Ritenuto necessario pertanto assumere prenotazione specifica di impegno a favore delle Amministrazioni Provinciali, secondo i rispettivi importi indicati nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, per la somma totale di Euro 116.000,00 sul cap. 61035 del bilancio 2009, diminuendo contestualmente dello stesso importo la prenotazione generica n. 1 assunta con la D.C.R. n. 93 del 20.09.06, Piano di Indirizzo Generale Integrato – PIGI – 2006/2010

Ritenuto necessario che le Amministrazioni Provinciali, nel dare attuazione agli interventi di livello

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1316

Sistema Toscano di Educazione Ambientale - azioni locali 2009/2010.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il documento “Linee di indirizzo per una nuova programmazione concertata tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano in materia di informazione, formazione ed educazione ambientale (IN.F.E.A)” sul quale Governo, Regioni e Province autonome hanno sancito accordo nella seduta della Conferenza Stato - Regioni del 23 novembre 2000 (repertorio atti n. 1078);

Visto l’Accordo sul documento denominato “Nuovo quadro programmatico Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano per l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità” sancito nella seduta della Conferenza Stato - Regioni del 1 agosto 2007 (repertorio atti n. 161/CSR);

Visto l’Accordo tra il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro della pubblica istruzione, il Ministro dell’università e della ricerca e i Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano per l’attuazione del “Nuovo quadro programmatico Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano per l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità” sancito nella seduta della Conferenza Stato - Regioni del 1 agosto 2007 (repertorio atti n. 162/CSR);

Vista la Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32 “Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro” e successive modifiche, con il relativo Regolamento di esecuzione approvato con D.P.G.R. 8/08/03 n. 47/R;

Vista la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 93 del 20/09/06 che approva il Piano di Indirizzo Generale Integrato – PIGI – 2006/2010 di cui all’art. 31 della L.R. 26 luglio 2002, n. 32;

Visto che il sopra citato Piano di Indirizzo Generale Integrato - PIGI - 2006/2010, nell’ambito della Finalità operativa 5.1.a. “Sostenere l’adozione di modelli di programmazione integrata e la diffusione di pratiche di cooperazione tra gli attori presenti nelle diverse aree di intervento” all’Azione a.2. “Progetti locali di educazione ambientale”, prevede di giungere a stipulare un “Patto con il territorio“ nelle dieci province toscane, in cui la programmazione, individuazione e attuazione delle azioni locali di educazione ambientale sia basata sulle “linee guida” scaturite dalla apposita sperimentazione pilota;

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19513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

di Educazione Ambientale - anno 2009” contenuto in Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

2. Di assumere prenotazione specifica di impegno a favore delle Amministrazioni Provinciali, secondo i rispettivi importi indicati nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, per la somma totale di Euro 116.000,00 sul cap. 61035 del bilancio 2009, diminuendo contestualmente dello stesso importo la prenotazione generica n. 1 assunta con la D.C.R. n. 93 del 20.09.06, Piano di Indirizzo Generale Integrato - PIGI - 2006/2010.

3. Di stabilire che le Amministrazioni Provinciali, nel dare attuazione agli interventi di livello locale di Educazione Ambientale per l’anno 2009/2010, previsti dal Piano di Indirizzo Generale Integrato - PIGI - 2006/2010, all’Azione a.2. “Progetti locali di educazione ambientale” e dal Piano Regionale di Azione Ambientale - PRAA - 2007/2010, obiettivo specifico “Educazione ambientale, Patti con il territorio” del Macrobiettivo E4 “Comunicazione per l’ecoefficienza e l’educazione ambientale sul territorio”, applichino quanto previsto dagli indirizzi regionali da emanarsi con successivi atti.

Il presente atto, comprensivo dei relativi allegati, è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. f) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. n. 23/2007.

Segreteria della GiuntaIl Direttore Generale

Valerio Pelini

SEGUONO ALLEGATI

locale di Educazione Ambientale per l’anno 2009/2010, previsti dal Piano di Indirizzo Generale Integrato – PIGI – 2006/2010, all’Azione a.2. “Progetti locali di educazione ambientale” e dal Piano Regionale di Azione Ambientale - PRAA - 2007/2010, obiettivo specifico “Educazione ambientale, Patti con il territorio” del Macrobiettivo E4 “Comunicazione per l’ecoefficienza e l’educazione ambientale sul territorio”, applichino quanto previsto dagli indirizzi regionali da emanarsi con successivi atti;

Vista la legge regionale n. 36 del 6.08.2001 “Ordinamento contabile della Regione Toscana”;

Visto il “Regolamento di attuazione della legge regionale n. 36/2001” stabilito dai decreti del Presidente della Giunta Regionale n. 61/R del 19.12.2001 e n. 23/R del 19 maggio 2008;

Vista la L.R. n. 70 del 24 dicembre 2008 che approva il bilancio di previsione 2009 e il bilancio pluriennale 2009-2011;

Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1162 del 29 dicembre 2008 che approva il bilancio gestionale per l’esercizio finanziario 2009/11;

A voti unanimi

DELIBERA

1. Di provvedere a individuare le risorse economiche destinate per la realizzazione delle azioni locali per l’educazione ambientale 2009/2010 e la relativa assegnazione alle Amministrazioni Provinciali per l’importo totale di Euro 116.000,00 sul capitolo n. 61035 del bilancio regionale 2009 secondo il riparto stabilito dal documento “Risorse finanziarie per azioni locali

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196 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

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19713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Preso atto che le linee di intervento di cui all’Allegato “A” alla DGR 660/2009, scheda progetto 2, relativa all’approvazione di progetti sperimentali innovativi per la riorganizzazione dei consultori familiari, dà continuità alle linee progettuali individuate con la DGR 1139/2008 e prevede che le Aziende presentino specifici progetti volti a sviluppare interventi di:

- proseguimento del percorso di riorganizzazione dell’attività dei consultori già avviato in attuazione dell’Accordo di cui alla DGR 874/2007;

- sviluppo delle azioni già previste dalla DGR 1139/2008;

- riqualificazione delle funzioni sociali e socio-sanitarie dei consultori i n continuità con il potenziamento dei servizi per il consolidamento della maternità/paternità responsabili e per una sessualità consapevole;

- sostegno alla genitorialità;- sostegno alle famiglie in difficoltà, e/o a rischio

psico-sociale;- prevenzione, trattamento e cura del danno rivolti a

donne e minori che sono stati vittime di forme di violenza, di maltrattamento o abuso;

- accoglienza,orientamento e accompagnamento dei cittadini immigrati;

- percorso regionale “Mamma Segreta” finalizzato alla prevenzione dell’abbandono traumatico alla nascita;

- progetti mirati per l’attività di sostegno alla donna e alla famiglia nella fase del post-partum , per la diffusione dell’allattamento al seno e per l’orientamento e l’informazione anche alle famiglie degli immigrati;

- sviluppo delle azioni derivanti dai rapporti di collaborazione con il volontariato ed il terzo settore;

Ritenuto opportuno dare seguito al progetto di riqualificazione consultoriale, al fine di dare un ulteriore impulso al processo di miglioramento dell’assistenza consultoriale, potenziando gli interventi sociali a favore delle famiglie, e pertanto di provvedere alla prenotazione di Euro 1.000.000,00 sul capitolo 23047 del bilancio di previsione del corrente esercizio, che presenta la necessaria disponibilità e di stabilire contestualmente la ripartizione dei fondi, in conformità alla ripartizione di cui alla DGR 1139/2008;

Ritenuto altresì opportuno, in considerazione dell’attività avviata, dell’aumento dei parti fra le donne straniere, del maggior numero delle famiglie in difficoltà, sostenere ulteriormente i progetti già avviati con la DGR n.1139/2008 presso l’Azienda USl 10 di Firenze e l’Azienda USL 4 di Prato relativi alla visita domiciliare dell’ostetrica nel post-partum, assegnando Euro 50.000,00 all’Azienda USL 10 di Firenze ed Euro 50.000,00 all’Azienda USL 4 di Prato;

Rilevata l’opportunità di agevolare, in coerenza con le azioni del PSR 2008/2010 punto 5.6.2.6, e

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1318

Approvazione azioni regionali per la riorganiz-zazione dei consultori e per il consolidamento degli interventi socio-sanitari a favore delle famiglie.

LA GIUNTA REGIONALE

Premesso che:- il P.S.R. 2008/2010 affronta al punto 5.6.2.5, le

complesse tematiche relative all’area materno infantile e dedica una particolare attenzione alla trasformazione della società toscana in una società multietnica, confermando azioni mirate nei confronti della popolazione immigrata per favorirne l’integrazione ed il completo utilizzo dei servizi;

- gli atti di programmazione sanitaria nazionali e toscani, il Piano integrato sociale Regionale (PIRS) hanno sempre riconosciuto il ruolo strategico dei consultori all’interno dei progetti obiettivo dedicati al settore materno infantile;

Preso atto che con la DGR 259/2006 è stato approvato un programma di interventi di riqualificazione dei servizi consultoriali e di educazione e formazione finalizzati alla diffusione ed al consolidamento di una cultura della maternità e paternità responsabili e di una sessualità consapevole;

Preso altresì atto che, in coerenza con gli obiettivi e le finalità previste dalle linee di intervento della DGR 874/2007, sono state approvate, con la DGR 1139/2008 numerose azioni regionali volte al rafforzamento degli interventi già avviati ed all’incremento degli interventi sociali a favore delle famiglie;

Preso atto che con la sopraccitata Delibera1139/2008 sono stati realizzati, in coerenza con gli obiettivi e le finalità relative alle linee di intervento della DGR 874/2007, i seguenti obiettivi:

- creazione di una Rete Regionale di Consultori Principali, con l’istituzione dell’Unità funzionale consultoriale e l’assegnazione nominativa del personale;

- istituzione di un consultorio principale in ogni zona-distretto;

- definizione dei percorsi di accesso ai servizi consultoriali, al fine di offrire un sostegno integrato alla donna, alle coppie ed alla famiglia;

Vista altresì la DGR 660/2009 che approva le schede progettuali per la prosecuzione degli interventi sperimentali rivolti al potenziamento delle funzioni sociali dei consultori familiari, al fine di offrire un sostegno integrato alla donna, alle coppie ed alla famiglia;

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198 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

materiale informativo non sempre ben organizzato, spesso mescolato a notizie di altro genere, ripetitivo o carente di alcune notizie di carattere pratico e non sempre aggiornato, privando così l’utenza di una visione d’insieme di cui il percorso gravidanza-parto-puerperio necessita;

- nel percorso nascita afferiscono molti servizi e che il descriverli in uno standar unico per Area Vasta, da un lato evita ripetizioni e sovrapposizioni e dall’altro, attraverso una guida snella e leggibile, consente alle aziende di dare concretezza agli impegni per la qualità, ed alle utenti di orientarsi e di controllare che quanto viene offerto corrisponde agli impegni presi;

- l’obiettivo della realizzazione di un opuscolo unico per il percorso nascita in ognuna delle tre Aree Vate della regione, frutto di una strategia di lavoro comune tra operatori territoriali e ospedalieri, non è soltanto quello di fornire informazioni logistiche e pratiche dei servizi esistenti, ma anche e soprattutto quello di sviluppare nell’utenza una cultura della responsabilità nei confronti della gravidanza e nell’uso appropriato dei servizi erogati;

- la realizzazione di questo strumento sarà utile per stimolare le donne e le coppie verso scelte consapevoli rispetto al percorso nascita, offrendo l’opportunità di utilizzare uno strumento informativo completo, esteticamente gradevole, che agevolerà gli operatori dei servizi nella presa in carico delle gestanti, permettendo di rendere facilmente tracciabile il percorso all’interno del sistema;

- per agevolare le donne straniere la guida “Parto e dintorni. Viaggio per diventare genitori” potrà essere tradotta nelle lingue maggiormente rappresentate in toscana;

Ritenuto di dover prevedere per la realizzazione di 30.000 guide “Parto e dintorni. Viaggio per diventare genitori” un costo totale di Euro 150.000,00, da attribuire all’AOU Meyer che le realizzerà in collaborazione con la Direzione generale del diritto alla salute ed alle politiche di solidarietà, utilizzando come soggetto attuatore la fondazione Meyer;

Preso atto che il capitolo 23047 “Interventi di integrazione tra la rete regionale dei consultori ed i servizi territoriali per le famiglie” ha la necessaria disponibilità;

Ritenuto pertanto di provvedere alla prenotazione di Euro 1.497.000,00 sul capitolo del bilancio di previsione del corrente esercizio, che presenta la necessaria disponibilità e di stabilire contestualmente la ripartizione dei fondi così come di seguito specificato;

Vista la L.R. n. 70 del 24/12/2008 “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale 2009-2011;

Vista la D.G.R. n. 1162 del 29/12/2008 “Approvazione bilancio gestionale 2009 e pluriennale 2009/2011”;

con la DGR1139/2008, i cittadini extracomunitari, nella comprensione delle pratiche utili a sostenere l’allattamento materno, promuovendo così idonee condizioni per l’auspicato processo di integrazione nella società toscana, e pertanto di provvedere alla ristampa di “Naturalmente Mamma” nelle lingue più rappresentate in Toscana (cinese, albanese, inglese, francese, spagnolo, arabo e rumeno), e contestualmente di provvedere alla stampa di n. 5000 copie per ogni lingua sopraindicata, per un totale di 35.000 copie, da destinate a tutte neo-mamme straniere delle Aziende Sanitarie della Toscana;

Preso atto che in coerenza con quanto previsto nella

DGR 1139 sopracitata, si ritiene opportuno affidare all’Azienda USL 7 di Siena, che ha curato la prima stesura della pubblicazione, anche la stampa dell’opuscolo nelle lingue sopraelencate, per un costo totale di Euro 47.000,00;

Considerato inoltre utile ed efficace, anche visto del

grado di gradimento da parte delle famiglie, confermare il progetto approvato con la DGR 1139/2008 relativo alla consegna a tutte le neomamme, al momento della dimissione dal punto nascita, di una valigetta contenente:

- l’opuscolo “Naturalmente mamma” con tutte le informazioni su come avviare e proseguire l’allattamento materno, disponibile anche in 7 lingue per le mamme immigrate;

- un libretto dedicato al bambino, perché la mamma lo introduca nel mondo della lettura;

- un CD con Ninne nanne e musica adatta ai piccolissimi;

- un depliant che spiega come prevenire la sindrome della morte in culla (SIDS);

- un body di cotone con il disegno di come mettere a dormire il neonato per una “nanna sicura”;

- un depliant con i diritti per le mamme ed i bambini per una corretta informazione ed un corretto utilizzo dei servizi a disposizione di tutti i cittadini.

Ritenuto di dover prevedere per la realizzazione di 30.000 valigette, un costo totale di Euro 200.000,00, da attribuire all’AOU Meyer che le realizzerà in collaborazione con la Direzione generale del diritto alla salute ed alle politiche di solidarietà, utilizzando come soggetto attuatore la fondazione Meyer;

Esaminato il PSR 2008/2010 e rilevato che fra gli interventi da sviluppare, la concertazione fra i vari livelli istituzionali, è uno degli obiettivi da potenziare al fine di evitare ripetizioni e sovrapposizioni e di favorire scelte consapevoli;

Considerato che:- per quanto riguarda il percorso nascita le Aziende

Sanitarie hanno messo a disposizione delle utenti

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19913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Aziende sanitarie Indice di accesso 2006

Finanziamento

1 Massa Carrara 5,7761 57.761,00 2 Lucca 5,8903 58.903,00 3 Pistoia 7,6671 76.671,00 4 Prato 6,4424 64.424,00 5 Pisa 8,6302 86.302,00 6 Livorno 9,7086 97.086,00 7 Siena 7,4676 74.676,00 8 Arezzo 9,2259 92.259,00 9 Grosseto 6,1069 61.069,00 10 Firenze 22,7294 227.294,00 11 Empoli 5,9957 59.957,00 12 Viareggio 4,3598 43.598,00 TOTALE 100 1.000.000,00

2. di prenotare la somma di Euro 1.000.000,00, a valere sul capitolo n. 23047 del bilancio di previsione 2009, per la realizzazione degli interventi relativi alla riqualificazione dei consultori di cui alla DGR 1139/2008 a favore delle 12 Aziende Sanitarie Toscane, suddividendo la somma così come di seguito specificato:

A voti unanimi

DELIBERA

1. di approvare le azioni regionali sopradescritte volte a potenziare interventi sociali e sanitari a favore delle famiglie;

3. di prenotare la somma di Euro 50.000,00, a valere sul capitolo n. 23047 del bilancio di previsione 2009, a favore dell’Azienda USL 4 di Prato, per la realizzazione degli interventi volti a favorire le visite domiciliari alle donne dimesse dal punto nascita;

4. di prenotare la somma di Euro 50.000,00 a valere sul capitolo n. 23047 del bilancio di previsione 2009, a favore dell’Azienda USL 10 di Firenze, per la realizzazione degli interventi volti a favorire le visite domiciliari alle donne dimesse dal punto nascita;

5. di prenotare la somma di Euro 47.000,00, a valere sul capitolo n. 23047 del bilancio di previsione 2009 a favore dell’Azienda USL 7 di Siena per la realizzazione della pubblicazione “Naturalmente mamma” in 7 lingue;

6. di prenotare la somma di Euro 200.000,00, a valere sul capitolo n. 23047 del bilancio di previsione 2009, a favore dell’AOU Meyer, per la realizzazione della “Valigetta per le neo-mamme” da distribuire in tutti i punti nascita della Toscana.

7. di prenotare la somma di Euro 150.000,00, a valere sul capitolo 23047 del bilancio di previsione 2009 a favore dell’AOU Meyer per la realizzazione delle guide “Parto e dintorni. Viaggio per diventare genitori” da distribuire a tutte le gestanti al momento della consegna del libretto sugli esami gratuiti in gravidanza

Di incaricare la Direzione Generale del Diritto alla salute ed alle politiche di solidarietà di porre in essere tutti gli atti necessari conseguenti;

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5, comma 1, lettera f, della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaIl Direttore Generale

Valerio Pelini

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1320

Patto dell’Acqua - Proposta di intervento per l’area della Costa Apuo-Versiliese e per l’area del Chianti fiorentino.

LA GIUNTA REGIONALE

Richiamata la propria deliberazione n 1165 del 29 dicembre 2008 relativa al Patto per l’acqua;

Dato atto che, in riferimento agli obiettivi definiti con la deliberazione soprarichiamata, si sta procedendo, con Province e Autorità di Ambito Territoriale Ottimale,

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200 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Ritenuto di disporre la prenotazione di impegno dell’importo complessivo di Euro 4.700.000,00 sul cap. 42287 del bilancio regionale esercizio finanziario 2009 quale quota di cofinanziamento a favore dell’A.A.T.O. n 1 e della Provincia di Firenze così ripartito:

- Euro 2.500.000,00 quale contributo a favore dell’A.A.T.O 1 per la realizzazione di interventi di recupero e depurazione delle acque nella Costa Apuo- Versiliese

- Euro 2.200.000,00 quale contributo alla Provincia di Firenze per la realizzazione di interventi finalizzati alla mitigazione della carenza idrica e al miglioramento dell’immagazzinamento e della restituzione delle risorse idriche nell’area del Chianti Fiorentino;

A voti unanimi

DELIBERA

- di condividere , per i motivi di cui in premessa, le proposte presentate d’intesa dalle A.A.T.O. e Province interessate per le aree Costa Apuo-Versiliese e Chianti Fiorentino;

- di disporre la prenotazione di impegno dell’importo complessivo di Euro 4.700.000,00 sul cap. 42287 esercizio finanziario 2009 quale quota di cofinanziamento per la realizzazione degli interventi in corso di progettazione così ripartita:

- Euro 2.500.000,00 quale contributo a favore dell’A.A.T.O 1 “Toscana Nord” per la realizzazione di interventi di recupero e depurazione delle acque nella Costa Apuo- Versiliese;

- Euro 2.200.000,00 quale contributo alla Provincia di Firenze per la realizzazione di interventi finalizzati alla mitigazione della carenza idrica e al miglioramento dell’immagazzinamento e della restituzione delle risorse idriche nell’area del Chianti Fiorentino.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’articolo5, comma1, lettera f della L.R.23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’art 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007

Segreteria della GiuntaIl Direttore Generale

Valerio Pelini

SEGUE ALLEGATO

alla definizione, nelle aree a rischio ricorrente, del complesso di azioni e interventi necessari per prevenire il manifestarsi di fenomeni di crisi idrica e comunque per mitigarne i possibili effetti;

Dato atto che le azioni e gli interventi sopra citati vengono definiti in relazione alla specificità delle diverse aree e tenuto conto delle azioni già programmate e in corso per il risanamento quali/quantitativo della risorsa idrica e che concorrono al ripristino di condizioni di equilibrio del bilancio idrica;

Considerato che le azioni e gli interventi sopracitati saranno oggetto di specifici atti d’intesa che definiranno le relazioni tra i diversi soggetti, le risorse finanziarie, i tempi e le modalità di attuazione delle diverse opere;

Dato atto che per le aree a rischio di crisi idrica ricorrente Costa Apuo-Versiliese e Chianti Fiorentino sono state avanzate proposte, definite d’intesa dalle A.A.T.O. e dalle Province interessate (schede A e B allegate), nell’ambito delle quali sono stati definiti gli obiettivi specifici, le strategie di intervento in relazione agli effetti attesi anche in termini di relazioni dirette e indotte con il sistema di gestione e degli usi in essere nonché la tipologia delle opere necessarie;

Considerato che le proposte rispettano le condizioni di superamento/mitigazione di criticità locale favorendo una maggiore disponibilità di risorse idriche anche attraverso una loro più razionale utilizzazione inserendosi organicamente nel processo teso a recuperare coerenza tra disponibilità di risorse e loro adeguata distribuzione per le diverse esigenze (idropotabili, ambientali e produttive);

Dato altresì atto che lo sviluppo degli interventi sarà curato:

- per la Costa Apuo-Versiliese dall’A.A.T.O. n.1 “Toscana Nord” d’intesa e in coordinamento con le province di Massa e Carrara e di Lucca

- per l’area Chianti Fiorentino dalla Provincia di Firenze d’intesa e in stretto coordinamento con l’A.A.T.O n.3 “Medio Valdarno”;

Vista la delibera di G.R. n.1162 del 29/12/2008, relativa a “approvazione bilancio gestionale 2009 e pluriennale 2009-2011”;

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20113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

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20313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

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204 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

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20513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

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206 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

SCHEDA B

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PREMESSA

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- Settore: sviluppo locale e rafforzamento istituzionale- Obiettivo Generale: Contribuire alla riduzione della

povertà nel dipartimento di Sololá attraverso un progetto di sviluppo umano locale integrato

- Obiettivo Specifico: Contribuire al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione nel Municipio di Sololá, a partire dalla gestione del territorio e delle risorse ambientali, con particolare riferimento all’acqua e alla prevenzione dei disastri naturali, attraverso l’applicazione di un modello sostenibile che si basa sulla valorizzazione e integrazione dei saperi indigeni con tecnologie appropriate e sostenibili e sul rafforzamento delle competenze locali.

- Capofila: Ucodep- Partner italiani : Regione Toscana, Comunità

Montana del Mugello; Comune di Vicchio, Manitese; Dipartimento di scienze della formazione; Dipartimento di Ingegneria Agraria e Forestale-DIAF (Università di Firenze);

- Partner stranieri: Consejo Nacional de Educacion Ma-ya-CNEM; Alcaldia Indigena de Sololà; Municipalidad de Sololà; Departamento de Sololà; Fundacion Nahual.

- Durata: 36 mesi- Risorse Regione Toscana: Euro 90.000,00 in tre anni- Risorse: altri partner italiani: Euro 100.000,00 in tre

anni, partenariato locale, Euro 10.000,00 in tre anni;- Cofinaziamento richiesto al Ministero Affari Esteri:

Euro 1.300.000,00 in tre anni- Valore complessivo del progetto: Euro 1.500.000,00

Considerato che le attività “ponte” da finanziare non modificano i contenuti del progetto previsto dalle citate deliberazioni GR 309/09 e 607/09, né modificano l’impegno finanziario complessivo della Regione Toscana;

Considerato che, in caso di approvazione del progetto da parte del Ministero degli Affari Esteri, la quota di cofinanziamento della Regione Toscana per il primo anno di progetto sarà coperta con risorse aggiuntive stanziate dal partenariato toscano, così come dichiarato nella lettera citata ed agli atti del Settore Attività Internazionali, portando conseguentemente la quota di cofinanziamento regionale a Euro 60.000,00 e quella degli altri partners italiani a Euro 130.000,00;

Considerato opportuno modificare la deliberazione G.R 607/09 destinando le risorse relative al primo anno al finanziamento ad un primo nucleo di attività previste dal progetto stesso;

Considerato che la delibera G.R. n. 309/09 destina le risorse, pari ad Euro 30.000,00, per l’anno 2009, sul capitolo 12025 prenotazione n. 7, alla realizzazione di un progetto a Sololà (Guatemala);

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1321

Modifica deliberazione GRT n. 607/2009 - Pro-getto: “Sviluppo umano sostenibile a Sololà” per la presentazione al Comitato Direzionale per la Cooperazione e lo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e modifica deliberazione GRT n. 309/2009.

LA GIUNTA REGIONALE

Visti gli art. 24, 25 e 55 della L.R. 26/09 “Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionali della regione Toscana”;

Visto il Piano Regionale della cooperazione inter-nazionale e delle attività di partenariato 2007-2010 approvato dal Consiglio Regionale con Deliberazione n. 46 del 04 aprile 2007, ai sensi dell’art. 5 della L.R. 17/99;

Visto che gli interventi di cooperazione e partenariato internazionale, a livello regionale e locale, della Regione Toscana sono regolati dalla sopraccitata L.R. 26/2009;

Considerato che con delibera n. 607 del 13 -07-2009 “Approvazione proposta progettuale “Sviluppo umano sostenibile a Sololá- Verso un modello innovativo di sviluppo integrato, materiale ed immateriale, a partire dai saperi Maya e con tecnologie appropriate e sostenibili” per la presentazione al Comitato Direzionale per la cooperazione e lo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e modifica deliberazione di Giunta Regionale n. 309/09” è stata approvata la presentazione del progetto al cofinanziamento del Ministero degli Affari Esteri;

Considerato che la Regione Toscana ha collaborato all’elaborazione della proposta progettuale da presentare al Comitato Direzionale per la cooperazione e lo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri dal titolo “Sviluppo umano sostenibile a Sololá”;

Considerato che il capofila del partenariato italiano, con lettera ns. protocollo n. 333323/A.70.50.20 del 24/12/2009, propone che nelle more della approvazione del progetto da parte della DGCS del MAE, si dia avvio ad un primo nucleo di attività individuate nella proposta citata;

Considerato utile, nelle more dell’iter di approvazione del progetto da pare del MAE, avviare un primo gruppo di attività, così come individuate nella proposta citata, che consenta il mantenimento della coesione del partenariato locale e la affidabilità del partenariato italiano;

Considerato che il progetto prevede:- Paesi coinvolti: Dip.to di Sololà (Guatemala)

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2. Di individuare nella Ong Ucodep il soggetto attuatore del progetto, in qualità di capofila del partenariato toscano descritto in narrativa;

3. Di mantenere le prenotazioni già individuate con le citate D.G.R. n. 309 /2009, D.G.R. 609/09, destinando le risorse dell’anno 2009 alla realizzazione di un primo nucleo di attività previste dal progetto stesso, e di mantenere le quote relative alle annualità 2010 e 2011, per il cofinanziamento della Regione Toscana, in caso di esito positivo nella aggiudicazione dei cofinanziamenti da parte del Ministero degli Affari Esteri, a valere sulle risorse già prenotate con le citate D.C.R. n. 46 del 4 aprile 2007 e D.G.R. n. 309 del 20 aprile 2009, così come descritto in narrativa.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art 5 comma 1 lettera f) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, lett.c) della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della Giunta regionaleIl Direttore Generale

Valerio Pelini

DELIBERAZIONE 28 dicembre 2009, n. 1324

Deliberazione G.R. 764/2009 - Approvazione del Master Plan della via Francigena.

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il Piano regionale dello sviluppo economico (PRSE) 2007-2010 approvato con Deliberazione del C.R. 66 del 10 luglio 2007;

Vista la Legge 135/2001 art. 5, comma 5 che prevede interventi di cofinanziamento a favore delle Regioni per progetti di sviluppo in ambito interregionale;

Richiamato il PIT della Toscana approvato con deliberazione C.R. 32 del 16.6.2009, con particolare riguardo all’art. 34 ter “ Prescrizioni a tutela del paesaggio in relazione agli itinerari storici e culturali ad elevata attrattività turistica”, in cui si inseriscono, tra l’altro elementi di tutela e valorizzazione della Via Francigena e delle sue diramazioni”;

Visto in particolare l’Asse 4, punto 3.4.3 del PRSE che prevede “Progetti speciali di interesse regionale”, finalizzati ad attivare interventi integrati a carattere regionale con valenza sperimentale e settoriale, che possono utilizzare una o più linee di intervento tra quelle definite dal PRSE e possono integrarsi con le azioni di sostegno previste dai PIR definiti dal PRS;

Preso atto che con le citate D.C.R. n. 46 del 4 aprile 2007, D.G.R. n. 309 del 20 aprile 2009, D.G.R. n. del 13 luglio 2009 si è provveduto alla prenotazione delle risorse necessarie al cofinanziamento del progetto presentato al Ministero degli Affari Esteri nella misura di:

Anno 2009 Capitolo 12025 prenotazione n. 12 Importo EUR 30.000,00

Anno 2010 Capitolo 12025 prenotazione n. 12 Importo EUR 30.000,00

Anno 2011 Capitolo 12025 prenotazione n. 12 Importo EUR 30.000,00

Ritenuto pertanto di destinare le risorse dell’anno 2009 alla realizzazione di un primo nucleo di attività previste dal progetto stesso, ed individuate nella proposta citata, e di riservare le successive quote relative alle annualità 2010 e 2011, per il cofinanziamento della Regione Toscana, in caso di esito positivo nella aggiudicazione dei cofinanziamenti da parte del Ministero degli Affari Esteri;

Ritenuto opportuno individuare nella Ong Ucodep, in qualità di capofila, il soggetto attuatore delle attività descritte, in collaborazione con il partenariato toscano precedentemente elencato;

Preso atto che il presente provvedimento non comporta oneri finanziari aggiuntivi a carico del bilancio della Regione Toscana;

Vista la L.R. n. 70 del 24/12/2008, con la quale si approva il bilancio di previsione per l’anno 2009 e pluriennale 2009/2011 e successive leggi di variazione dello stesso;

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 1162 del 29/12/2008 e s.m.i., relative alla ripartizione in capitoli delle legge di bilancio 2009/2011 e sue variazioni;

A voti unanimi

DELIBERA

1. Di approvare la destinazione delle risorse del cofinanziamento della Regione Toscana, relative al primo anno di attività (2009), alla realizzazione di un primo nucleo di attività previste dal progetto stesso, nelle more dell’approvazione della proposta “Sviluppo umano sostenibile a Sololá - Verso un modello innovativo di sviluppo integrato, materiale ed immateriale, a partire dai saperi Maya e con tecnologie appropriate e sostenibili” presentata al Ministero degli Affari Esteri, così come individuato nella proposta agli atti del Settore Attività Internazionali;

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riportate, come meglio dettagliato nell’Allegato A) che forma parte integrante del presente provvedimento, per apposizione della cartellonistica e interventi minori per la sicurezza del percorso della Via Francigena, assumendo apposita prenotazione specifica sul cap. 53064 del bilancio regionale 2009 per euro 1.000.000,00, riducendo di pari importo la prenotazione generica n. 5 assunta sul medesimo capitolo con delib. G.R. 764/09):

- Massa Carrara 249.922,00- Lucca 188.067,00- Pisa 45.646,00- Firenze 100.671,00- Siena 415.694,00

Visto l’Allegato B) Tavola riepilogativa degli interventi, che riporta l’elenco di tutti gli interventi finanziabili e relativi beneficiari inseriti nel “Dossier Interventi” e l’Allegato B1) che contiene una tavola riassuntiva per Comune e Provincia, con tre tipologie di finanziamenti divisi in tre colonne, per un investimento ammissibile massimo di euro 9.039.272,00 e contributo massimo di euro 5.268.455;

Vista la colonna 1) dell’Allegato B1) del Master Plan “Importo Masterplan 2009” che riporta un totale generale di investimenti per euro 3.833.333,00 a fronte di contributi previsti per euro 2.300.000,00;

Vista la voce 3.2 del Progetto speciale di interesse regionale di cui alla deliberazione 1116/2008, “Azioni per la qualificazione dell’offerta turistica di base e complementare” che prevede una riserva di euro 300.000,00 per il finanziamento degli interventi di infrastrutturazione della Via francigena a valere sulle risorse derivanti al progetto interregionale dalla l. 135/01, art. 5, comma 5;

Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 817 del 21.9.2009 avente per oggetto “Piano Integrato della Cultura 2008-2010 (L.R. 27/06). Modalità di attuazione dei Progetti locali correlati al Progetto di Iniziativa regionale “Investire in cultura” per l’annualità 2009, che, nell’allegato A, punto 2 lett. e) prevede, tra le priorità fissate per l’individuazione dei progetti locali candidati a finanziamento per l’anno 2009, gli interventi per la valorizzazione e fruizione dell’itinerario culturale della Via Francigena;

Visto il decreto dirigenziale 4833 del 29.9.2009 “Piano Integrato della Cultura 2008-2010 (L.R. 27/60). Progetto di iniziativa regionale “Investire in cultura” annualità 2009. Approvazione raccolta progettuale” che prevede, nell’allegato A, punto 2, lett. e) che nell’ambito della raccolta progettuale vengano selezionati e finanziati con risorse specificatamente dedicate i progetti individuati dal Master Plan della Via Francigena;

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 1116 del 22.12 2008, recante “Progetto speciale di interesse regionale “La Via Francigena; per una nuova offerta turistica toscana” e il relativo allegato A) “Progetto speciale di interesse regionale “La via Francigena”. Per una nuova offerta turistica toscana” quale parte integrante dell’atto stesso;

Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 764 del 7.9.2009 che integra e modifica la delib. G.R. 1116/2009 e dispone la realizzazione, entro il 30 settembre 2009, di uno specifico Master Plan riferito all’itinerario regionale della Via Francigena per l’individuazione degli interventi di infrastrutturazione leggera del percorso, tale da costituire, per il sistema degli interventi regionali e degli Enti locali, “progettualità preliminare”, in sintonia con le disposizioni della deliberazione della Giunta regionale n. 814/2007, anche al fine del previsto aggiornamento dei Pasl in data 30/09/2009;

Considerato che la deliberazione 764/09 dispone un finanziamento di euro 1.000.000,00 per la realizzazione di una segnaletica turistica di interesse regionale sulla Via Francigena;

Ritenuto di dover estendere l’intervento, ferma restando l’entità del finanziamento, a piccoli interventi di messa in sicurezza dei percorsi sulla Via Francigena;

Visto il documento “Master Plan della Via Francigena” conservato agli atti del “Settore Politiche di sviluppo e promozione del turismo”, composto dalla parte 1) “Percorso stradale parallelo per automezzi e interventi di segnaletica. Cartografia” e 2) “Dossier Interventi” con una parte generale che richiama le linee di coordinamento e specifica le caratteristiche generali delle varie tipologie di interventi e una parte dettagliata con i singoli interventi da realizzare da parte di ciascun Comune interessato dalla Via Francigena e sintetizzato negli Allegati A) B) e B1) che fanno parte integrante del presente provvedimento;

Visto l’ Allegato A) che contiene la stima dei costi necessari per la realizzazione della cartellonistica e interventi minori per la sicurezza del percorso della Via Francigena suddivisi per Provincia;

Considerato che, per la realizzazione degli interventi di segnaletica turistica e piccoli interventi di messa in sicurezza dei percorsi, la somma di euro 1.000.000,00 disposta dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 764 del 7.9.2009 è a totale carico regionale, a valere sul cap.53064 del Bilancio regionale 2009;

Ritenuto di dover destinare alle Province di Massa Carrara, Lucca, Pisa, Firenze, Siena le somme sotto

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21313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

settore della cultura, per un importo complessivo di contributo massimo pari ad euro 1.840.005,00 (di cui alla prenotazione n. 4 assunta sul capitolo 63134 del bilancio pluriennale a legislazione vigente, annualità 2011, con la DGR 817/2009);

Dato atto che gli interventi previsti nelle colonne 2 e 3 dell’ Allegato B1) del Master Plan saranno finanziati con le risorse destinate alla raccolta progettuale previste rispettivamente dalle citate deliberazione G.R. 827/09 per il Turismo e Commercio e dalla deliberazione 817/09 per la Cultura secondo i criteri ivi contenuti e le modalità previste dai citati decreti 4904/09 4833/2009 ;

Ritenuto di dover approvare il Master Plan della Via Francigena e i relativi allegati A) e B) e B1)

Ritenuto di dover dare mandato agli uffici competenti delle Aree Turismo e Commercio e Cultura di provvedere agli atti necessari per il finanziamento degli interventi individuati nel Master Plan e relativi allegati;

Vista la L.R. 24 dicembre 2008, n. 70 “Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale 2009/2011;

Vista la propria deliberazione n. 1162 del 29.12.2008 “Approvazione bilancio gestionale 2009 e pluriennale 2009/2011”;

A voti unanimi

DELIBERA

1. Approvare il Master Plan della Via Francigena previsto dal Progetto speciale di interesse regionale “Via Francigena. Per una nuova offerta turistica toscana” di cui alla delibera G.R. 1116/2008 successivamente modificata con deliberazione G.R. 764/2009 sintetizzato negli Allegati A) B) e B1) che formano parte integrante del presente provvedimento;

2. Modificare la deliberazione G.R. 764 del 7.9.2009 estendendo l’ambito di intervento a piccoli interventi di messa in sicurezza dei percorsi;

3. Destinare favore dei beneficiari sottoelencati, come meglio specificato nell’Allegato A), le somme a fianco riportate, per un totale di euro 1.000.000,00 assumendo prenotazione specifica di euro 1.000.000,00 sul cap. 53064 e riducendo di pari importo la prenotazione generica n. 5 assunta con deliberazione 764/2009 sul cap. 53064 del bilancio regionale 2009 per euro 1.000.000,00:

Considerato che gli interventi della Colonna 1) dell’ Allegato B1) verranno finanziati nel seguente modo:

- l’intervento “Sicurezza Siena”, a fronte di un investimento totale di euro 395.904,00 viene finanziato per 300.000,00 euro con i fondi regionali di cui alla deliberazione 1116/09, voce 3.2 “Azioni per la qualificazione dell’offerta turistica di base e complementare” del Progetto Speciale di interesse regionale, assumendo prenotazione specifica sui cap. 53094 e 53115 del bilancio di previsione 2009 e riducendo di pari importo la prenotazione n. 1 di euro 114.770,00 assunta sul cap. 53094 e prenotazione n. 1 di euro 185.230,00 assunta sul cap. 53115 con delib. G.R. 1116/09;

- i rimanenti interventi, per un investimento totale pari a euro 3.437.329,00 vengono finanziati, nella misura massima indicata, con fondi regionali per euro 2.000.000,00 assumendo prenotazione specifica sul capitolo 63134 e riducendo di pari importo la prenotazione n. 4 assunta sull’annualità 2010 per euro 919.311,96 e la prenotazione n. 4 assunta sull’annualità 2011 per euro 1.080.688,04 del bilancio pluriennale vigente con DGR 817/2009;

Vista la Colonna 2) dell’Allegato B1) del Master Plan “Raccolta progetti Turismo e Commercio 2009” che riporta investimenti totali per euro 1.981.000,00 a fronte di contributi previsti di euro 1.128.450;

Vista deliberazione della G.R. 827 del 21.9.2009 avente ad oggetto “PRSE 2007/2010 Azione 4.2 e PAR FAS linea 1.4.1 Infrastrutture per il turismo e il commercio - Annualità 2010 - Linee guida per l’accesso ai finanziamenti con procedura negoziale” che individua i criteri per la raccolta progettuale per il settore Turismo e Commercio;

Vista la raccolta progettuale, effettuata ai sensi del decreto 4904 del 2.10.2009 nell’ambito della quale i Comuni hanno presentato richiesta di finanziamenti per la realizzazione di infrastrutture nel Settore del Turismo e Commercio, tra cui interventi per la Via Francigena indicati nel citato allegato B1) che prevedono un contributo massimo di euro 1.128.450 a valere sul cap. 51473 del bilancio 2010 (prenotazione n. 4);

Vista la Colonna 3) dell’Allegato B1) del Master Plan “Raccolta progetti cultura 2009” che riporta investimenti per un totale di euro 3.224.939,00a fronte di un contributo previsto di euro 1.840.005;

Vista la raccolta progettuale, effettuata ai sensi del decreto dirigenziale 4833/2009 sopra citato, nell’ambito della quale i Comuni hanno presentato richiesta di finanziamento per la realizzazione di infrastrutturazione sul territorio attraversato dalla Via Francigena nel

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214 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

6. dare atto che gli interventi così finanziati soddisfano quanto previsto dall’art. 3, comma 18, della l. 350/03 in ordine al finanziamento mediante ricorso all’indebitamento delle spese di investimento e che il rispetto di tale condizione verrà verificato anche successivamente in sede di ammissione a finanziamento dei progetti presentati dai soggetti beneficiari;

7. dare mandato agli uffici competenti delle Aree Turismo e Commercio e Cultura di provvedere agli atti necessari per il finanziamento degli interventi individuati nel Master Plan e relativi allegati.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma1 lett. f) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.

Segreteria della GiuntaIl Direttore Generale

Valerio Pelini

SEGUONO ALLEGATI

- Massa Carrara 249.922- Lucca 188.067- Pisa 45.646- Firenze 100.671- Siena 415.694

4. destinare alla Provincia di Siena, per il finanziamento dell’intervento “Sicurezza” di cui alla Colonna 1) dell’ Allegato B1 del Master Plan la somma di euro 300.000,00 assumendo prenotazione specifica sui cap. 53094 e 53115 del bilancio di previsione 2009 e riducendo di pari importo la prenotazione n. 1 di euro 114.770,00 assunta sul cap. 53094 e prenotazione n. 1 di euro 185.230,00 assunta sul cap. 53115 con delib. G.R. 1116/09;

5. destinare al finanziamento degli altri interventi compresi nella Colonna 1) dell’Allegato B1 del Master Plan la somma complessiva di euro 2.000.000,00 assumendo prenotazione specifica sul capitolo 63134 e riducendo di pari importo la prenotazione n. 4 assunta sull’annualità 2010 per euro 919.311,96 e la prenotazione n. 4 assunta sull’annualità 2011 per euro 1.080.688,04 del bilancio pluriennale vigente con DGR 817/2009;

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226 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

legge e della relativa documentazione di accompagnamento predisposta dai promotori stessi, nonché l’assistenza procedurale da parte della struttura di supporto al Segretario generale, che cura le procedure in materia di proposte di legge di iniziativa popolare;

Dato atto che la suddetta assistenza tecnico-legislativa lascia impregiudicate le scelte e la volontà dei promotori così come il ruolo degli uffici consiliari nel proseguo delle procedure di esame della proposta di legge una volta che essa venga depositata;

A voti unanimi,

DELIBERA

1. di assicurare, nei modi espressi in premessa ed ai sensi dell’articolo 4 della l.r. 19/1972 e dell’articolo 16 della l.r. 55/2008, ai promotori delle iniziative popolari di legge relative rispettivamente a “Modifica della legge urbanistica regionale (l.r. 1/2005)” e “Istituzione del parco esteso dalla Diaccia Botrona al confine con il Lazio” l’assistenza tecnico-legislativa per la formulazione di tali proposte, incaricando a tal fine la Direzione di area 1 - assistenza legislativa, giuridica e istituzionale, nonché l’assistenza procedurale per la loro presentazione, incaricando a tal fine la struttura di supporto al Segretario generale, che cura le procedure in materia di proposte di legge di iniziativa popolare.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007 (PBURT II/BD).

Il PresidenteRiccardo Nencini

Il SegretarioAlessandro Mazzetti

CONSIGLIO REGIONALE- Dirigenza-Decreti

DECRETO 30 dicembre 2009, n. 26

Decreto del Segretario generale 29 settembre 2009 n. 23. Modifiche organizzative.

IL SEGRETARIO GENERALE

Vista la legge regionale 5 febbraio 2008, n. 4 (Autonomia dell’Assemblea legislativa regionale);

CONSIGLIO REGIONALEUFFICIO DI PRESIDENZA- Deliberazioni

DELIBERAZIONE 22 dicembre 2009, n. 82

Assistenza tecnico-legislativa per la formulazione delle proposte di iniziativa popolare in materia di “Modifica della legge urbanistica regionale (l.r. 1/2005)” e “Istituzione del parco esteso dalla Diaccia Botrona al confine con il Lazio”.

L’UFFICIO DI PRESIDENZA

Viste le norme che definiscono le competenze dell’Ufficio di presidenza ed in particolare:

- l’articolo 15 dello Statuto;- la legge regionale 5 febbraio 2008, n. 4 (Autonomia

dell’Assemblea legislativa regionale);- l’articolo 10 del regolamento interno 30 marzo 1973,

n. 1 (Regolamento interno del Consiglio regionale);

Visto l’articolo 74 dello Statuto regionale, concernente l’istituto della “Iniziativa popolare”;

Vista la legge regionale 14 luglio 1972, n. 19 (Norme sull’iniziativa popolare delle legge, dei regolamenti e degli atti amministrativi);

Rilevato che, ai sensi del comma 1 dell’articolo 4 della l.r. 19/1972, gli elettori promotori dell’iniziativa, in numero non inferiore a dieci, possono presentare una richiesta scritta al Presidente del Consiglio regionale, al fine di ottenere l’assistenza dell’ufficio legislativo e degli altri uffici del Consiglio per la formulazione della proposta;

Considerato che, ai sensi del comma 2 del suddetto articolo, l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale assicura che l’assistenza venga prestata e ne stabilisce le opportune modalità;

Viste le richieste, pervenute in data 17 dicembre 2009 dai promotori delle iniziative popolari relative a “Modifica della legge urbanistica regionale (l.r. 1/2005)” e “Istituzione del parco esteso dalla Diaccia Botrona al confine con il Lazio”, per l’assistenza dell’ufficio legislativo e degli altri uffici del Consiglio per la formulazione corretta delle proposte;

Vista la legge regionale 22 ottobre 2008, n. 55 (Disposizioni in materia di qualità della normazione);

Ritenuto di assicurare ai promotori, ai sensi della normativa sopra richiamata, l’assistenza tecnica della Direzione di area 1 - assistenza legislativa, giuridica e istituzionale, per quanto attiene alla verifica della corretta redazione tecnico-legislativa del testo della proposta di

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22713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

competenza del Consiglio Regionale; assistenza alla Giunta delle elezioni” integrandone, conseguentemente, la declaratoria come specificato nell’allegato A, parte integrante del presente atto, che modifica l’allegato A al precedente decreto del Segretario generale 29 settembre 2009, n. 23;

Ritenuto, altresì, di confermare l’attuale incarico di responsabile del “Settore assistenza al procedimento degli atti consiliari e ai lavori d’aula; assistenza al difensore civico” alla dr.ssa Patrizia Tattini, confermando anche la graduazione del settore;

Visto l’accordo con le OO.SS. sottoscritto in data 02 febbraio 2005 relativo alla “Definizione di responsabilità, ruolo e funzioni degli incaricati di posizione organizzativa in Regione Toscana” con cui si è stabilito di procedere alla verifica annuale della coerenza fra la declaratoria delle p.o., la sfera delle competenze della struttura, ed il piano di lavoro, e che tale verifica può avvenire anche a seguito di modifiche organizzative o di attribuzione di nuove funzioni;

Visto e richiamato il verbale di concertazione relativo allo “Sviluppo e revisione del sistema delle posizioni organizzative” sottoscritto in data 27 febbraio 2008, che, tra l’altro, prevede la possibilità - - senza avviare la procedura di conferimento dell’incarico - di modificare le posizioni organizzative a seguito di verifica della coerenza fra la declaratoria della posizione organizzativa e le funzioni effettivamente svolte, da effettuarsi nell’ambito della definizione del piano di lavoro nonché prevede la possibilità di modificarne la graduazione nel caso in cui la rilevanza dei confini contenutistici della posizione organizzativa stessa sia mutata rispetto a quella che ne aveva determinato il livello di differenziazione al momento della costituzioneF

Ritenuto, in riferimento alla posizione organizzativa “Assistenza al procedimento degli atti consiliari”, alla luce della suddetta modifica organizzativa, di integrare la denominazione in “Assistenza al procedimento degli atti consiliari e nomine” e la relativa declaratoria, così come descritto nell’allegato A, che costituisce parte integrante del presente atto;

Rilevato che le attività svolte dalla posizione organizzativa “Assistenza al procedimento degli atti consiliari e nomine” sono di fatto caratterizzate dalla coesistenza di una pluralità di competenze eterogenee;

Ritenuto pertanto, in riferimento alla citata posizione organizzativa “Assistenza al procedimento degli atti consiliari e nomine”, tenuto conto delle modifica organizzativa disposta con il presente atto e sulla base di quanto previsto dal verbale di concertazione sottoscritto in

Vista la legge regionale 8 gennaio 2009, n. 1 (Testo unico in materia di organizzazione e personale);

Visto il regolamento interno di organizzazione del Consiglio regionale 11 novembre 2008, n. 7;

Vista la deliberazione dell’Ufficio di presidenza 14 gennaio 2009, n. 4 con la quale il sottoscritto, ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto, è stato nominato Segretario generale del Consiglio regionale;

Visto l’articolo 18, comma 2, della l.r. 5 febbraio 2008, n. 4 “Autonomia dell’Assemblea legislativa regionale”, ed in particolare la lettera c), concernente la competenza del segretario generale in ordine all’assegnazione delle articolazioni organizzative e delle risorse di personale alle direzioni di area, e la lettera h), concernente la competenza del Segretario generale in ordine, tra l’altro, alla costituzione, modifica e soppressione dei settori e delle posizioni individuali;

Vista la deliberazione dell’Ufficio di presidenza 14 ottobre 2008, n. 77, con la quale, in attuazione della legge regionale 5 febbraio 2008, n. 4 (Autonomia dell’Assemblea legislativa regionale) sono state costi-tuite, all’interno del segretariato generale del Consiglio regionale, tre direzioni di area e ne sono state definite declaratorie e competenze;

Vista la deliberazione dell’Ufficio di presidenza 22 settembre 2009, n. 61, con la quale sono stati adottati i parametri di carattere oggettivo per la graduazione delle direzioni di area ed è stato stabilito il 1 ottobre 2009 quale data di decorrenza delle stesse;

Visti e richiamati il decreto del Segretario generale 28 settembre 2009, n. 22 “Nomina direttori di area” e il decreto del Segretario generale in data 29 settembre 2009, n. 23 riguardante l’assegnazione delle articolazione organizzative e delle risorse di personale alle direzioni di area;

Ritenuto opportuno procedere ad alcune modifiche organizzative;

Dato atto che il “Settore assistenza al procedimento degli atti consiliari e ai lavori d’aula; assistenza al difensore civico”, sulla base del citato decreto 23/2009, risulta fra le articolazioni organizzative a diretto riferimento del Segretario generale;

Rilevata la necessità di inserire tra le competenze attribuite al “Settore assistenza al procedimento degli atti consiliari e ai lavori d’aula; assistenza al difensore civico” quelle relative alla “Gestione dello status dei consiglieri e delle procedure per le nomine di

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228 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Richiamati gli accordi sindacali dell’area della dirigenza che disciplinano, tra l’altro, la materia degli incarichi a scavalco siglati in data 25 settembre 2002 e in data 6 febbraio 2004, e preso atto dell’integrazione del citato accordo sindacale del 6 febbraio 2004, siglata in data 15 febbraio 2006;

Considerato che con decreto del Segretario generale 23 giugno 2009, n. 16 era stato attribuito alla dr.ssa Patrizia Tattini, anche l’incarico a scavalco del “Settore Assistenza al Corecom” con decorrenza 1 luglio 2009;

Rilevata l’opportunità di attribuire ad altro dirigente della struttura consiliare l’incarico a scavalco del “Settore Assistenza al Corecom”;

Tenuto conto della natura e delle caratteristiche dei compiti da svolgere e delle funzioni da realizzare, dei curricula professionali, degli incarichi specificamente svolti e delle esperienze precedentemente acquisite dai dirigenti della struttura consiliari;

Sentiti i direttori di area interessati;

Ritenuto opportuno, attribuire, a scavalco con decorrenza 1 gennaio 2010 e fino al termine della legislatura, l’incarico di responsabilità per il settore “Assistenza al Corecom”, al dr. Filippo Castrovilli, dirigente del Settore assistenza generale alle commissioni 1^-2^-5^ affari istituzionali; agricoltura; attività culturali e turismo;

DECRETA

1) di procedere, con decorrenza 1 gennaio 2010, per le motivazioni specificate in narrativa, alla parziale integrazione della declaratoria del “Settore assistenza al procedimento degli atti consiliari e ai lavori d’aula; assistenza al difensore civico” come specificato nell’allegato A, parte integrante del presente atto, che modifica l’allegato A al precedente decreto del Segretario generale 29 settembre 2009, n. 23;

2) di confermare l’attuale incarico di responsabile del “Settore assistenza al procedimento degli atti consiliari e ai lavori d’aula; assistenza al difensore civico” alla dr.ssa Patrizia Tattini e la graduazione del citato settore;

3) di specificare che con successivo atto si procederà all’assegnazione al citato Settore del personale interessato;

4) di procedere, per le motivazioni specificate in narrativa, con decorrenza 1 gennaio 2010, in riferimento alla posizione organizzativa “Assistenza al procedimento degli atti consiliari”:

data 27 febbraio 2008 e a seguito della verifica di coerenza della declaratoria, di modificare conseguentemente la graduazione della posizione organizzativa da organica in complessa, in quanto i confini contenutistici della stessa sono mutati rispetto a quelli che ne avevano determinato il livello di differenziazione al momento della costituzione;

Ritenuto di confermare, altresì, l’incarico di respon-sabilità conferito al titolare già incaricato (dr. Giuseppe Coscarella), in quanto ha dimostrato di possedere le competenze tecniche in relazione alle funzioni da svolgere;

Considerato, inoltre che, a seguito della modifica dell’articolo 80, comma 4, del Testo unico delle disposizioni organizzative e procedimentali del Consiglio di competenza dell’Ufficio di presidenza (deliberazione dell’Ufficio di presidenza 27 ottobre 2009, n. 70) in merito al controllo di regolarità contabile, e sulla base della richiesta del dirigente del “Settore Bilancio, finanze e provveditorato” e acquisite le indicazioni del direttore di area 3 Organizzazione e risorse, si rende necessario integrare la declaratoria della posizione organizzativa “Contabilità e consulenza fiscale e tributaria”, così come descritto nell’allegato B, che costituisce parte integrante del presente atto;

Ritenuto di confermare l’incarico di responsabilità conferito al titolare già incaricato (dr. Leonardo Grassi), in quanto ha dimostrato di possedere le competenze tecniche in relazione alle funzioni da svolgere;

Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), e specificamente l’articolo 19 “Incarichi di funzioni dirigenziali”;

Visto l’articolo 13 “Affidamento e revoca degli incarichi” del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il quadriennio normativo 1998-2001 e per il biennio economico 1998-1999 relativo all’area della dirigenza del comparto “Regioni-Autonomie locali”;

Visto il contratto collettivo nazionale, siglato in data 22 febbraio 2006, per il quadriennio normativo 2002-2005 e il biennio economico 2002-2003 dell’area dirigenza del comparto “Regioni-Autonomie locali”, e specificamente l’articolo 10 “Affidamento incarichi dirigenziali”;

Visto l’accordo decentrato integrativo del personale regionale dell’area della dirigenza per il periodo 1998-2001 siglato in data 20 aprile 2000 e richiamato, in particolare, l’articolo 8 relativo all’affidamento e revoca degli incarichi dirigenziali;

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22913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

ha dimostrato di possedere le competenze tecniche in relazione alle funzioni da svolgere;

6) di conferire, temporaneamente, a scavalco, con decorrenza 1 gennaio 2010 e fino al termine della legislatura, l’incarico di responsabilità per il settore“Assistenza al Corecom”, al dr. Filippo Castrovilli;

7) di specificare che all’incarico di responsabile a scavalco del settore “Assistenza al Corecom”, attribuito al dr. Filippo Castrovilli, saranno applicati i citati accordi sindacali ed in particolare l’accordo sottoscritto in data 15 febbraio 2006;

8) di trasmettere il presente provvedimento al Direttore della Direzione generale organizzazione e sistema informativo, per gli adempimenti di competenza.

Il presente atto è pubblicato integralmente, compresi gli allegati A e B, sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007. (PBURTII/BD)

Il Segretario GeneraleAlessandro Mazzetti

SEGUONO ALLEGATI

a) ad integrare la denominazione della citata posizione organizzativa in “Assistenza al procedimento degli atti consiliari e nomine” e la relativa declaratoria, così come descritto nell’allegato A, parte integrante del presente atto, che modifica l’allegato A al precedente decreto del Segretario generale in data 29 settembre 2009, n. 23;

b) a modificare conseguentemente la graduazione della citata posizione organizzativa da organica in complessa, in quanto i confini contenutistici della stessa sono mutati rispetto a quelli che ne avevano determinato il livello di differenziazione al momento della costituzione;

c) di confermare l’incarico di responsabilità conferito al titolare già incaricato (dr. Giuseppe Coscarella), in quanto ha dimostrato di possedere le competenze tecniche in relazione alle funzioni da svolgere;

5) di procedere in riferimento alla posizione organizzativa “Contabilità e consulenza fiscale e tributaria”, con decorrenza 1 gennaio 2010:

a) ad integrare la declaratoria della posizione organizzativa “Contabilità e consulenza fiscale e tributaria”, così come descritto nell’allegato B, parte integrante del presente atto, che modifica l’allegato A al precedente decreto del Segretario generale in data 29 settembre 2009, n. 23;

b) a confermare l’incarico di responsabilità conferito al titolare già incaricato (dr. Leonardo Grassi), in quanto

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23113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Libertini, dirigente del “Settore Assistenza giuridico-legislativa in materia di agricoltura, attività culturali e turismo. Coordinamento delle attività per la qualità della legislazione”;

Ritenuto opportuno, procedere, a seguito del sopraddetto pensionamento, ad un diverso assetto delle strutture all’interno della Direzione di Area 1 - Assistenza legislativa, giuridica e istituzionale;

Acquisite le indicazioni del dr. Alberto Chellini, direttore della Direzione di Area 1 - Assistenza legislativa, giuridica e istituzionale;

Rilevata la necessità di procedere, con decorrenza 1 gennaio 2010, all’interno della Direzione di Area 1 - Assistenza legislativa, giuridica e istituzionale:

- alla soppressione del Settore Assistenza giuridico-legislativa in materia di agricoltura, attività culturali e turismo. Coordinamento delle attività per la qualità della legislazione”;

- alla costituzione del “Settore Assistenza giuridico-legislativa in materia di agricoltura, attività culturali e turismo” con la declaratoria specificata nell’allegato A, parte integrante del presente che modifica l’allegato A al precedente decreto del Segretario generale 29 settembre 2009, n. 23;

- all’attribuzione delle competenze del soppresso settore, in ordine al coordinamento ed organizzazione delle attività per la qualità della normazione, a diretto riferimento della Direzione di Area 1 - Assistenza legislativa, giuridica e istituzionale;

Ritenuto di individuare sulla base dei criteri di graduazione delle strutture dirigenziali previste nella deliberazione dell’Ufficio di presidenza 20 novembre 2003, n. 30, il “Settore Assistenza giuridico-legislativa in materia di agricoltura, attività culturali e turismo” fra quei settori che svolgono “solo parti omogenee di un complesso di competenze ripartite per materia, per obiettivo o tipo di funzione”;

Visto l’accordo con le OO.SS. sottoscritto in data 02 febbraio 2005 relativo alla “Definizione di responsabilità, ruolo e funzioni degli incaricati di posizione organizzativa in Regione Toscana”, ed in particolare il punto 5, in merito alla possibilità di ricondurre le posizioni organizzative esistenti ad altra struttura dirigenziale a seguito di modifiche organizzative;

Visto e richiamato il verbale di concertazione relativo allo “Sviluppo e revisione del sistema delle posizioni organizzative” sottoscritto in data 27 febbraio 2008;

Ritenuto di procedere all’assegnazione, al nuovo “Settore Assistenza giuridico-legislativa in materia di

DECRETO 30 dicembre 2009, n. 27

Modifica del decreto del Segretario generale 29 settembre 2009 n. 23. Direzione di Area 1 - Assistenza legislativa, giuridica e istituzionale. Soppressione e costituzione nuovo Settore e assegnazione delle posizioni organizzative.

IL SEGRETARIO GENERALE

Vista la legge regionale 5 febbraio 2008, n. 4 (Autonomia dell’Assemblea legislativa regionale);

Vista la legge regionale 8 gennaio 2009, n. 1 (Testo unico in materia di organizzazione e personale);

Visto il regolamento interno di organizzazione del Consiglio regionale 11 novembre 2008, n. 7;

Vista la deliberazione dell’Ufficio di presidenza 14 gennaio 2009, n. 4 con la quale il sottoscritto, ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto, è stato nominato Segretario generale del Consiglio regionale;

Visto l’articolo 18, comma 2, della l.r. 4/2008, ed in particolare la lettera c), concernente la competenza del Segretario generale in ordine all’assegnazione delle articolazioni organizzative e delle risorse di personale alle direzioni di area, e la lettera g), concernente la competenza del Segretario generale in ordine, tra l’altro, alla costituzione, modifica e soppressione dei settori e delle posizioni individuali;

Vista la deliberazione dell’Ufficio di presidenza 14 ottobre 2008, n. 77 “Costituzione all’interno del segretariato generale del Consiglio regionale di tre direzioni di area”, con la quale, in attuazione della l.r. 4/2008 sono state costituite, all’interno segretariato generale del Consiglio regionale, tre direzioni di area e ne sono state definite declaratorie e competenze;

Vista la deliberazione dell’Ufficio di presidenza 22 settembre 2009, n. 61, con la quale sono stati adottati i parametri di carattere oggettivo per la graduazione delle direzioni di area ed è stato stabilito il 1 ottobre 2009 quale data di decorrenza delle stesse;

Visti e richiamati il decreto del Segretario generale 28 settembre 2009, n. 22 “Nomina direttori di area” e il decreto del Segretario generale 29 settembre 2009 ,n. 23 riguardante l’assegnazione delle articolazione organizzative e delle risorse di personale alle direzioni di area;

Dato atto che con decorrenza 1 gennaio 2009 cesserà il rapporto di lavoro per pensionamento il dr. Raffaele

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232 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Ritenuto opportuno attribuire, temporaneamente, l’incarico a scavalco, di responsabile del nuovo Settore “Assistenza giuridico-legislativa in materia di agricoltura, attività culturali e turismo” ad altro dirigente della struttura consiliare;

Tenuto conto della natura e delle caratteristiche dei compiti da svolgere e delle funzioni da realizzare, dei curricula professionali, degli incarichi specificamente svolti e delle esperienze precedentemente acquisite dai dirigenti della struttura consiliari;

Considerato che al dr. Antonio Attilio Prina, dirigente del “Settore Assistenza giuridico- legislativa in materia economico-produttiva, sanitaria di territorio e ambiente” può essere utilmente attribuito, con decorrenza 1 gennaio 2010 e fino al termine della legislatura, anche l’incarico a scavalco, di responsabile del “Settore Assistenza giuridico-legislativa in materia di agricoltura, attività culturali e turismo”;

DECRETA

1) di procedere, con decorrenza 1 gennaio 2010, per le motivazioni specificate in narrativa, e acquisite le indicazioni del direttore della Direzione di Area 1 – Assistenza legislativa, giuridica e istituzionale:

a) alla soppressione del “Settore Assistenza giuridico-legislativa in materia di agricoltura, attività culturali e turismo. Coordinamento delle attività per la qualità della legislazione”;

b) alla costituzione del “Settore Assistenza giuridico-legislativa in materia di agricoltura, attività culturali e turismo” con la declaratoria specificata nell’allegato A, parte integrante del presente atto che modifica l’allegato A al precedente decreto del Segretario generale in data 29 settembre 2009, n. 23;

2) di dare atto che le competenze del soppresso settore, in ordine al coordinamento ed organizzazione delle attività per la qualità della normazione, sono a diretto riferimento della Direzione di Area 1 - Assistenza legislativa, giuridica e istituzionale;

3) di individuare sulla base dei criteri di graduazione delle strutture dirigenziali previste nella deliberazione dell’Ufficio di presidenza 20 novembre 2003, n. 30 il “Settore Assistenza giuridico-legislativa in materia di agricoltura, attività culturali e turismo” fra quei settori che svolgono “solo parti omogenee di un complesso di competenze ripartite per materia, per obiettivo o tipo di funzione”;

4) di procedere all’assegnazione al nuovo “Settore Assistenza giuridico-legislativa in materia di agricoltura, attività culturali e turismo” delle seguenti posizioni organizzative e delle relative titolari:

agricoltura, attività culturali e turismo”, delle seguenti posizioni organizzative e delle relative titolari:

- p.o. “Assistenza giuridico-legislativa. Collabo-razione per la qualità della normazione” - dr.ssa Cate-rina Orione;

- p.o. “Assistenza giudico-legislativa. Collaborazione per la qualità della normazione” - dr.ssa Beatrice Pieraccioli;

Ritenuto di procedere all’assegnazione alla Direzione di Area 1 - Assistenza legislativa, giuridica e istituzionale della posizione organizzativa “Assistenza per la qualità della normazione, per il coordinamento e la raccolta dei testi normativi. Collaborazione per l’assistenza giuridico legislativa” e della relativa titolare - dr.ssa Carla Paradiso;

Dato atto che il restante personale del soppresso settore rimane assegnato alla direzione di Area 1 - Assistenza legislativa, giuridica e istituzionale;

Ritenuto di specificare che il direttore di area potrà con successivo atto, assegnare il citato personale alle strutture interne alla direzione di area, ai sensi dell’articolo 19, lett. b) della citata l.r. 4/2008;

Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), e specificamente l’articolo 19 “Incarichi di funzioni dirigenziali”;

Visto l’articolo 13 “Affidamento e revoca degli incarichi” del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il quadriennio normativo 1998-2001 e per il biennio economico 1998-1999 relativo all’area della dirigenza del comparto “Regioni-Autonomie locali”;

Visto il contratto collettivo nazionale, siglato in data 22 febbraio 2006, per il quadriennio normativo 2002-2005 e il biennio economico 2002-2003 dell’area dirigenza del comparto “Regioni-Autonomie locali”, e specificamente l’articolo 10 “Affidamento incarichi dirigenziali”;

Visto l’accordo decentrato integrativo del personale regionale dell’area della dirigenza per il periodo 1998-2001 siglato in data 20 aprile 2000 e richiamato, in particolare, l’articolo 8 relativo all’affidamento e revoca degli incarichi dirigenziali;

Richiamati gli accordi sindacali dell’area della dirigenza che disciplinano, tra l’altro, la materia degli incarichi a scavalco siglati in data 25 settembre 2002 e in data 6 febbraio 2004, e preso atto dell’integrazione del citato accordo sindacale del 6 febbraio 2004, siglata in data 15 febbraio 2006;

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23313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

8) di attribuire, temporaneamente, a scavalco, al dr. Antonio Attilio Prina, dirigente del “Settore Assistenza giuridico- legislativa in materia economico-produttiva, sanitaria di territorio e ambiente, con decorrenza 1 gennaio 2010 e fino al termine della legislatura l’ulteriore incarico di responsabilità del Settore Assistenza giuridico-legislativa in materia di agricoltura, attività culturali e turismo”;

9) di trasmettere il presente provvedimento al Direttore della Direzione generale organizzazione e sistema informativo, per gli adempimenti di competenza.

Il presente atto è pubblicato integralmente, compreso l’allegato A, sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 2, della medesima l.r. 23/2007. (PBURTII/BD)

Il Segretario GeneraleAlessandro Mazzetti

SEGUE ALLEGATO

a) p.o. Assistenza giuridico-legislativa. Collabo-razione per la qualità della normazione - dr.ssa Caterina Orione

b) p.o. Assistenza giudico-legislativa. Collaborazione per la qualità della normazione - dr.ssa Beatrice Pieraccioli;

5) di procedere all’assegnazione alla Direzione di Area 1 - Assistenza legislativa, giuridica e istituzionale della posizione organizzativa “Assistenza per la qualità della normazione, per il coordinamento e la raccolta dei testi normativi. Collaborazione per l’assistenza giuridico legislativa” e della relativa titolare - dr.ssa Carla Paradiso;

6) di dare atto che il restante personale del soppresso settore rimane assegnato alla direzione di Area 1 - Assistenza legislativa, giuridica e istituzionale;

7) di specificare che il direttore di area potrà con successivo atto, assegnare il citato personale alle strutture interne alla direzione di area, ai sensi dell’articolo 19, lett. b) della citata l.r. 4/2008;

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234 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

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23513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Attuazione Regionale (DAR) del POR “Competitività regionale e Occupazione” FESR 2007-2013;

Richiamato il proprio decreto 21 novembre 2008, n. 5673 (POR CReO FESR 2007-2013 Asse 1 Attività 1.1 Linea di intervento D. Avviso pubblico per il sostegno a progetti di ricerca congiunti tra gruppi di imprese e organismi di ricerca in materia di scienze socio economiche e umane. Approvazione), così come modificato con decreto 21 gennaio 2009, n. 268 (Modifica e proroga Decreto n. 5673 del 21 novembre 2008. POR CReO FESR 2007-2013 Asse 1 Attività 1.1 Linea di intervento D. Avviso pubblico per il sostegno a progetti di ricerca congiunti tra gruppi di imprese e organismi di ricerca in materia di scienze socio economiche e umane);

Richiamato il proprio decreto 27 agosto 2009, n. 4181 ( POR CReO FESR 2007-2013 Asse 1 Attività 1.1 Linea di intervento D. Avviso pubblico per il sostegno a progetti di ricerca congiunti tra gruppi di imprese e organismi di ricerca in materia di scienze socio economiche e umane (decreti 5673/2008 e 268/2009). Approvazione esiti valutazione);

Vista la legge regionale 19.11.99, n. 60 con la quale viene istituita l’Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura (ARTEA) ed in particolare l’art. 2 comma 2 ove è previsto che possono essere affidate dalla Regione Toscana ad ARTEA le competenze relative all’erogazione di ulteriori aiuti,contributi e premi;

Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 597 del 28.07.08 con la quale ai sensi dell’art. 2 comma 2 della legge n. 60/99 si affida ad ARTEA l’attività di progettazione e realizzazione di un sistema informatico a supporto delle strutture amministrative e degli organismi coinvolti, per lo svolgimento dell’insieme delle procedure connesse alla programmazione, gestione, attuazione, rendicontazione e controllo del POR CReO Fesr 2007-2013, secondo le indicazioni previste dai Regolamenti comunitari, dall’IGRUE nonché dall’Autorità di gestione, di intesa con l’Autorità di certificazione e dell’Autorità di Audit del POR CReO Fesr 2007-2013, ivi comprese tutte le attività di supporto ai Responsabili di attività per la predisposizione delle procedure informatizzate di accesso ai finanziamenti da parte dei Beneficiari, secondo le priorità che saranno indicate dall’Autorità di gestione, e mettendo a disposizione la propria piattaforma tecnologica;

Vista la Delibera della Giunta Regionale 998 del 1.12.08 con la quale a far data dal 01.01.09 viene individuata ARTEA quale organismo intermedio, ai sensi dell’art. 59. par. 2 del Regolamento (CE) 1083/2006, per lo svolgimento dell’attività di controllo e pagamento (ricezione della documentazione di spesa dei beneficiari,

GIUNTA REGIONALE- Dirigenza-Decreti

Direzione Generale Politiche Formative, Beni e Attività CulturaliArea di Coordinamento Orientamento, Istruzione, Formazione e LavoroSettore Promozione e Sostegno della Ricerca

DECRETO 10 dicembre 2009, n. 6821certificato il 30-12-2009

POR CReO FESR 2007-2013. Approvazione “Disciplinare tra la Regione Toscana e ARTEA per l’affidamento dei compiti di gestione, di pagamento e di controllo di primo livello dell’Attività 1 Linea d’Intervento D dell’Asse prioritario 1 del POR FESR 2007-2013”. Assunzione di prenotazione specifica a favore di ARTEA.

IL DIRIGENTE

Visto quanto disposto dall’art. 2 della L.R 8 gennaio 2009 n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale” che definisce i rapporti tra organi di direzione politica e dirigenza;

Visti gli artt. 6 e 9 della citata L.R. n°1/2009, inerenti le competenze dei responsabili di Settore;

Visto il Decreto del Direttore Generale n. 5108 del 23 settembre 2005 (Definizione dell’assetto organizzativo delle strutture della Direzione Generale “Politiche formative, beni e attività culturali” e attribuzione delle responsabilità dirigenziali. Decorrenza 1 ottobre 2005), con il quale al sottoscritto è stata attribuita la responsabilità del Settore “Promozione e sostegno della ricerca”;

Visto il Reg. CE n. 1083/2006 del Consiglio dell’11.07.06 recante disposizioni generali sui Fondi Strutturali;

Visto il Reg. CE n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5.07.06, relativo al Fondo Europeo di Sviluppo regionale (FESR);

Vista la Delibera della G.R. n. 698 dell’8.10.07 di presa d’atto della Decisione della Commissione Europea C(2007) n. 3785 del 01.08.07 che approva il Programma Operativo per l’Intervento Comunitario del FESR Obiettivo 2 “Competitività Regionale e Occupazione” nella Regione Toscana per il periodo di programmazione 2007/2013;

Vista la Delibera di G.R. n. 215 del 23.03.09 con la quale si approva la versione n. 8 del Documento di

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236 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

ilionesettecentosettantacinquemilacentosettantotto/57), per la realizzazione del progetto TeCon@BC;

- Università di Firenze per complessivi euro 3.585.546,40 (tremilionicinquecentoottanta-cinquemilacinquecentoquarantasei/40), così ripartiti :

- euro 3.192.746,40 tremilionicentonovantaduemilasettecentoquaran-tasei/40) per la realizzazione del progetto ABITARE Mediterraneo,

- euro 160.000,00 (centosessantamila/00) per la realizzazione dello studio di fattibilità RiMiDia,

- euro 136.800,00 (centotrentaseimilaottocento/00) per la realizzazione dello studio di fattibilità MUSINT,

- euro 96.000,00 (novantaseimila/00) per la realizzazione dello studio di fattibilità ArCES;

- LABORATORI ARCHA A.r.l. euro 160.000,00 (centosessantamila/00) per la realizzazione dello studio di fattibilità TDT-BioArt;

- Università di Siena per stranieri per complessivi euro 214.796,81 (duecentoquattordici-milasettecentonovantasei/81) così ripartiti:

- euro 115.892,90 (centoquindicimilaottocentonovanta-due/90) per la realizzazione dello studio di fattibilità E-Learning,

- euro 98.903,91 (novantottomilanovecentotre/91) per la realizzazione dello studio di fattibilità O.S.F.A.In.I.S.;

- Università di Siena euro 108.000,00 (cento-ottomila/00) per la realizzazione dello studio di fattibilità Ar.Chi.Min.;

- META S.r.l. euro 152.000,00 (centocinquanta-duemila/00) per la realizzazione dello studio di fattibilità ARM;

- IRES TOSCANA, euro 152.000,00 (centocinquan-taduemila/00) per la realizzazione dello studio di fattibilità M.I.C.S.;

- Dr. WOLF S.r.l. euro 154.523,84 (centocinquanta-quattromilacinquecentoventitre/84) per la realizzazione dello studio di fattibilità SAMM;

- PROMO P.A. per complessivi euro 286.686,00 (duecentoottantaseimilaseicentoottantasei/00) così ripartiti:

- euro 148.302,00 (centoquarantottomilatrecento-due/00) per la realizzazione dello studio di fattibilità AUREA,

- euro 138.384,00 (centotrentottomilatrecentoottanta-quattro/00) per la realizzazione dello studio di fattibilità TE.BE.;

- TIPHYS S.r.l. euro 120.000,00 (centoventimila/00) per la realizzazione dello studio di fattibilità Re.Me.Dia;

- SOCIOLAB S.n.c. euro 145.920,00(cento-quarantacinquemilanovecentoventi/00) per la realizzazio-ne dello studio di fattibilità VICe,

per un totale di euro 19.733.031,68;

Ritenuto di dover procedere alla stipula di apposito Disciplinare per l’affidamento ad ARTEA dei compiti di gestione, di pagamento e di controllo di primo livello

di verifica di corrispondenza alle spese ammesse a finanziamento, di verifica della loro regolarità, di liquidazione e pagamento, di controllo di primo livello) del POR CReO FESR 2007-2013;

Vista la Delibera della Giunta Regionale 649 del 27.07.2009 che modifica la suddetta DGR 998 del 1/12/2008 prevedendo che l’Agenzia Regionale Toscana per le erogazioni in Agricoltura (ARTEA) possa operare quale Organismo in house della Regione Toscana, garantendo, nel rispetto dei regolamenti comunitari, del POR FESR 2007-2013, del Documento di Attuazione Regionale (DAR) e degli indirizzi che verranno forniti dall’Autorità di Gestione del Programma, lo svolgimento delle attività e delle funzioni che riguardano: a) gli adempimenti generali che nella qualità di Organismo Intermedio, nonché di beneficiario delle risorse dell’Asse VI “Assistenza tecnica” del POR, è chiamata ad assicurare nei confronti dell’Autorità di Gestione del POR; b)le funzioni di Responsabile della Gestione (RdG) delle Attività del POR; c) le funzioni di Responsabile di Controllo e Pagamento (RdCP) delle attività del POR;

Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 1074 del 30.11.2009 con cui si modifica lo “Schema di Disciplinare tra la Regione Toscana e Artea per l’affidamento dei compiti di gestione, di pagamento e di controllo di primo livello”approvato con la Delibera della Giunta Regionale n. 902 del 19.10.2009;

Considerato che con il Decreto n. 4181 del 27.08.09 si sono dichiarati ammessi a contributo, fino alla concorrenza delle risorse rese disponibili con decreto dirigenziale 21 novembre 2008, n. 5673 i seguenti soggetti, per la realizzazione dei Progetti di ricerca e degli Studi di fattibilità appresso indicati:

- CNR IFAC Istituto di Fisica Applicata, per complessivi euro 6.315.000,00 (seimilionitrecento-quin-dicimila/00) così ripartiti :

- euro 3.055.000,00 (tremilionicinquantacinque-mila/00) per la realizzazione del progetto CTOTUS,

- euro 3.260.000,00 (tremilioniduecentosessanta-mila/00) per la realizzazione del progetto Temart;

- CNR ISTI Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione, euro 2.549.611,46 (duemilioni -cinquecentoquarantanovemilaseicentoundici/46) per la realizzazione del progetto VISITO Tuscany;

- C.G.S. di Coluccia Michele & C. S.a.s. euro 2.693.674,21 (duemilioniseicento-novantatremilaseicentosettantaquattro/21) per la realizzazione del progetto IDINTOS;

- SPACE S.p.A. per complessivi euro 1.320.094,39 (unmilionetrecento-ventimilanovantaquattro/39) per la realizzazione del progetto SMARTCITY;

- CNR ICVBC Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali, euro 1.775.178,57)

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23713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

per la quota FESR e Stato e 61353 per la quota regione del Bilancio 2009-2011 la somma complessiva di Euro 19.733.031,68 così suddivisa:

- Capitolo 61352 quota Fesr e quota Regione:- anno 2009 Euro 10.639.122,05 (diecimilioniseicent

otrentanovemilacento-ventidue/05)- anno 2010 Euro 3.689.165,32 (tremilioniseicentoott

antanovemilacentosessanta-cinque/32)- anno 2011 Euro 850.360,57 (ottocento-cinquantami

latrecentosessanta/57)- Capitolo 61353 quota regione- anno 2009 Euro 4.298.095,35 (quattromilioni-duece

ntonovantottomilanovantacinque /35)- anno 2011 Euro 256.288,36 (duecentocin-quantasei

miladuecentoottantotto/36)

3. di rinviare a successivI atti l’impegno e la liquidazione delle somme prenotate ai sensi degli artt. 44 e 45 del Regolamento approvato con DPGR 61/2001;

4. di approvare la Bozza di Convenzione da stipularsi tra la Regione Toscana e i soggetti beneficiari, (Allegato C, parte integrante e sostanziale del presente Atto) che sostituisce la Bozza di Convenzione approvata con Decreto dirigenziale n. 4181/2009.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. f) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.

E’ escluso dalla pubblicazione integrale l’allegato B) ai sensi dell’art. 6 comma 2 della L.R. 23/07 e della Direttiva approvata con DGR 167/2007.

Il DirigentePatrizio Tancredi

SEGUONO ALLEGATI

dell’ Attività 1 Linea di Intervento D dell’Asse prioritario del POR FESR 2007-2013;

Ritenuto opportuno, per le ragioni suddette, prov-vedere ad assunzione di prenotazione specifica sui cap61352 e 61353 del Bilancio 2009 e del Bilancio di previsione 2010-2012 a favore di ARTEA (come identificata nell’Allegato B parte integrante e sostanziale del presente Atto);

Ritenuto opportuno, inoltre e conseguentemente , di dover modificare la Bozza di Convenzione approvata con decreto dirigenziale n.4181 del 27.08.2009 (Allegato C parte integrante e sostanziale del presente Atto);

Vista la LR. 24 dicembre 2008 n. 70, relativa al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale 2009/2011;

Vista la delibera della Giunta Regionale n. 1162 del 29/12/2008 relativa all’approvazione del bilancio gestionale 2009 e pluriennale 2009 /2011;

Vista la proposta di Bilancio di previsione 2010-2012 approvata dalla Giunta regionale nella seduta del 29 ottobre 2009, PdL n.1, in cui trovano copertura gli impegni sugli esercizi 2010 e 2011;

DECRETA

1. di approvare il “Disciplinare tra la Regione Toscana e ARTEA (allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto) per l’affidamento dei compiti di gestione, di pagamento e di controllo di primo livello dell’Attività 1 Linea di Intervento D dell’Asse prioritario 1 del POR FESR 2007-2013;

2. di assumere prenotazione specifica a favore di ARTEA (come identificata nell’Allegato B parte integrante e sostanziale del presente Atto) sui Cap. 61352

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238 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

ALLEGATO A

POR FESR 2007-2013

DG Politiche Formative Beni e Attività Culturali Settore Sostegno e Promozione della Ricerca

Schema

diDISCIPLINARE

TRA LA REGIONE TOSCANA E ARTEAPER L’AFFIDAMENTO DEI COMPITI DI GESTIONE, DI PAGAMENTO E DI

CONTROLLO DI PRIMO LIVELLO DELL’ATTIVITA’ 1 LINEA D’INTERVENTO D DELL’ASSE PRIORITARIO 1 DEL POR FESR 2007-2013

Firenze, ottobre 2009

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23913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

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1.� OGGETTO DELL’AFFIDAMENTO..................................................................................................................2.� COMPITI E FUNZIONI AFFIDATE ..................................................................................................................

2.1.� Responsabile di gestione dell’Attività .............................................................................................2.2.� Responsabile di Controllo e Pagamento dell’Attività.....................................................................

3.� FUNZIONI ED ATTIVITÀ CHE PERMANGONO ALLA REGIONE........................................................................4.� OBBLIGHI DI ARTEA ................................................................................................................................

4.1.� Modalità di svolgimento delle attività.............................................................................................4.2.� Controlli di sistema e controlli di 2 livello......................................................................................4.3.� Conservazione della documentazione .............................................................................................4.4.� Imparzialità e trasparenza ..............................................................................................................4.5.� Riservatezza ....................................................................................................................................

5.� RESPONSABILITÀ ..................................................................................................................................... 16.� OBBLIGO DI DENUNCIA ALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA............................................................................... 17.� MODIFICHE AL DISCIPLINARE.................................................................................................................. 18.� TRASFERIMENTO DELLE RISORSE DEL POR ............................................................................................. 19.� DURATA DELL’AFFIDAMENTO ................................................................................................................. 110.� REVOCA DELL’AFFIDAMENTO.................................................................................................................. 111.� COSTI ...................................................................................................................................................... 112.� RENDICONTAZIONE DELLE ATTIVITÀ SVOLTE .......................................................................................... 113.� MONITORAGGIO ...................................................................................................................................... 114.� RESTITUZIONE DELLE RISORSE ................................................................................................................ 115.� PROPRIETÀ DEI DATI ................................................................................................................................ 1

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240 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

1. Oggetto dell’affidamento

Il presente affidamento ha come oggetto l’esercizio delle funzioni e lo svolgimento dei compiti e delle attività di cui al successivo articolo 2 relativamente all’Attività 1 Linea d’Intervento D Asse 1 del POR FESR 2007-2013 della Toscana.

ARTEA garantisce l’esercizio delle funzioni e lo svolgimento delle attività nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale, nonché del POR FESR 2007-2013, del Documento di Attuazione Regionale (DAR) vigente e degli indirizzi e orientamenti forniti dalla Regione Toscana.

2. Compiti e funzioni affidate

ARTEA, ai sensi dell’art. 2 comma 6 del Regolamento (CE) 1083/2006, opera quale Organismo Intermedio (OI) in house alla Regione Toscana, garantendo lo svolgimento:

a) delle funzioni di Responsabile della Gestione (RdG) dell’Attività1 1 Linea d’InterventoD Asse 1 del POR;

b) delle funzioni di Responsabile di Controllo e Pagamento (RdCP) dell’Attività 1 Linea d’InterventoD Asse 1 del POR

secondo le specifiche che vengono riportate nei punti che seguono.

ARTEA, svolge le sue funzioni in qualità di Organismo Intermedio designato ai sensi dell'art. 59 del Reg. (CE) n. 1083/2006 assumendo direttamente ed esclusivamente, nel rispetto dell'art. 60 di tale Regolamento, la responsabilità per l’Attività oggetto del presente affidamento, e garantendo l’espletamento delle funzioni affidate conformemente al principio di sana gestione finanziaria.

2.1. Responsabile di gestione dell’Attività

Nello svolgimento delle funzioni di Responsabile di Gestione (RdG) dell’Attività 1 Linea d’InterventoD Asse 1 ARTEA assicura la realizzazione dei seguenti compiti:

1. Garantisce la gestione del Codice Unico di Progetto (CUP) per lo svolgimento delle funzioni affidate; ed in particolare:

a. la richiesta del Codice Unico di Progetto, per i progetti di aiuto realizzati da soggetti privati, per i quali ARTEA concede ed eroga i relativi finanziamenti al soggetto privato;

b. l’acquisizione del Codice Unico di Progetto dai beneficiari, per i progetti che realizzano lavori pubblici, acquisto di servizi e forniture,;

2. Gestione, attuazione e manutenzione del Piano finanziario dell’Attività e del Piano finanziario dei progetti garantendo l’eventuale aggiornamento e adeguamento del conto economico del progetto a seguito di eventi rilevati in fase di attuazione e di rendicontazione della spesa del beneficiario;

1 Attività e, ove prevista dal DAR vigente al tempo, Linea di intervento e Sub-linea di intervento.

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24113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

3. Ricezione e verifica della documentazione tecnico-amministrativa fornita dal beneficiario; gestione dei flussi informativi e documentali con i beneficiari e con i RdA; archiviazione della documentazione;

4. Acquisizione delle richieste di varianti di progetto e di proroghe dei termini di esecuzione delle operazioni presentate dai beneficiari dell’Attività da trasmettere alla Regione; comunicazione ai beneficiari delle varianti e/o proroghe dei termini di esecuzione delle operazioni accordate dalla Regione e trasmesse ad ARTEA;

5. Proposta di eventuale revoca dei contributi concessi ai beneficiari dei progetti delle Attività, al RdA della Regione, nei casi previsti dalla normativa comunitaria e nazionale, dal POR, dal DAR e dagli strumenti adottati per l’accesso e per l’assegnazione delle risorse del programma. A seguito dell’emanazione dei provvedimenti di revoca dei contributi concessi da parte della Regione, collabora con il RdCP per l’attivazione delle procedure di recupero del contributo precedentemente erogato ed indebitamente percepito dai beneficiari;

6. Gestione amministrativa e contabile degli interventi delle Attività secondo le modalità e le procedure fissate dal POR e dal DAR, curando in particolare, la gestione degli interventi finanziati ed il funzionamento dei flussi informativi e documentali con i beneficiari; l’archiviazione, mediante codifica, della documentazione amministrativa, contabile e degli elaborati tecnici relativi ai progetti finanziati;

7. Garantire, secondo modalità e tempi indicati dalla Regione, la documentazione, le informazioni e gli elaborati necessarie per la realizzazione delle attività di Reporting con particolare riferimento a: Rapporti informativi per il Comitato di Sorveglianza; Rapporto annuale e finale di esecuzione; Relazione annuale sui regimi di aiuti esentati ai sensi del Regolamento (CE) 800/2006; Relazioni annuali per le misure che attuano regimi di aiuto ai sensi dell’art. 87 del Trattato; comunicazione informatizzata dei dati inerenti gli aiuti di importanza minore (“de minimis”); Rapporti per il controllo strategico regionale;

8. Fornire documentazione, informazioni e dati sullo stato di attuazione dell’Attività per corrispondere alle richieste provenienti da soggetti accreditati (Corte dei Conti, Guardia di Finanza, Valutatore Indipendente, e altri soggetti aventi titolo);

9. Messa a disposizione, in collaborazione con il RdCP, della documentazione, delle informazioni e dei dati necessari per lo svolgimento dei controlli di sistema svolti dall’AdG del POR;

10. Garantire, mediante il Sistema Informatico, i flussi informativi per il monitoraggio fisico e procedurale degli interventi finanziati e delle Attività del POR, assicurando – secondo le modalità indicate dall’AdG – l’acquisizione dei dati dei beneficiari, la gestione ed il trasferimento automatizzato delle informazioni al Sistema di Monitoraggio Unitario nazionale;

11. Fornire le informazioni necessarie ai fini dello svolgimento delle attività di informazione e pubblicità nel rispetto delle norme comunitarie ed in particolare dell’art. 7 lettera d) del Regolamento (CE) 1828/2006 e s.m.i;

12. Assicurare per i progetti generatori di entrate, ai sensi dell’art. 55 del Regolamento (CE) 1083/2006 e s.m.i, lo svolgimento delle attività di monitoraggio e verifica in itinere ed ex post.

2.2. Responsabile di Controllo e Pagamento dell’Attività

Per lo sviluppo delle funzioni di Responsabile di Controllo e Pagamento (RdCP) dell’Attività, ARTEA assicura lo svolgimento delle seguenti attività:

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242 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

1. Gestione, attuazione e manutenzione del Piano finanziario dell’Attività del POR al fine di garantire un utilizzo efficiente delle risorse finanziarie programmate;

2. Gestione, attuazione e manutenzione del Piano finanziario dei progetti finanziati, garantendo l’eventuale aggiornamento e adeguamento del conto economico di progetto a seguito di eventi rilevati in fase di attuazione della spesa e di rendicontazione dei pagamenti effettivamente sostenuti da parte dei beneficiari;

3. Ricezione, gestione ed eventuale escussione delle polizze fideiussorie presentate dai beneficiari e intestate ad ARTEA.

4. Registrazione nel sistema gestionale POR CReO degli impegni finanziari in favore dei beneficiari delle operazioni finanziate ed erogazione del contributo pubblico (anticipazione, erogazioni intermedie, saldo) nel rispetto di quanto previsto dal DAR e dal provvedimento regionale di assegnazione delle risorse ai beneficiari. Il RdCP di ARTEA effettua anche le economie di impegno ed il recupero del contributo pubblico precedentemente erogato ed indebitamente percepito dal beneficiario;

5. Ricezione e verifica della documentazione amministrativa e contabile presentata dal beneficiario per le richieste di pagamento del contributo (anticipazione – erogazioni intermedie - saldo) e svolgimento del controllo formale e sostanziale delle spese rendicontate con riferimento ai giustificativi di spesa presentati dai beneficiari (controllo di primo livello), sulla base degli strumenti definiti dall’AdG (chek list, verbale di controllo, ecc.) e specificati, dettagliati e adottati da ARTEA;

6. Rendicontazione periodica – secondo quanto previsto dai Regolamenti (CE) 1083/2006 e 1828/2006 modificati, dal POR e dagli indirizzi forniti dall’AdG – della spesa effettivamente sostenuta dai beneficiari a livello di operazione / Linea di intervento / Attività e del corrispondente contributo pubblico versato o da versare, all’AdC del POR per la presentazione della domanda di pagamento alla Commissione e allo Stato;

7. Redazione, sulla base dei Modelli previsti dall’Allegato X del Reg. (CE) 1828/06 e s.m.i. e secondo i tempi e le modalità indicate dall’AdC e dall’AdG, delle attestazioni di spesa dell’Attività per l’inoltro all’AdC ed in copia all’AdG, confermando anche l’avvenuta esecuzione dei controlli effettuati sull’ammissibilità delle spese effettivamente sostenute dai Beneficiari e sulle altre attività di verifica, ivi incluse le eventuali richieste di rettifiche contabili;

8. Recupero delle risorse erogate ed indebitamente percepite dai beneficiari a seguito dell’emanazione, nei casi previsti dalla normativa comunitaria e nazionale, dal POR, dal DAR e dagli strumenti adottati per l’accesso e per l’assegnazione delle risorse del programma, di provvedimenti di revoca dei contributi concessi ai beneficiari dei progetti delle Attività da parte della Regione;

9. Effettuazione dei controlli in loco delle operazioni finanziate e realizzate (sopralluoghi presso il beneficiario; compilazione gestione e trasmissione modulistica gestita dal SI, ecc.). I controlli in loco vengono effettuati sulla base del campione statistico definito annualmente sulla base delle indicazioni dell’AdG;

10. Messa a disposizione, in collaborazione con il RdG, della documentazione, delle informazioni e dei dati necessari per lo svolgimento dei controlli di sistema svolti dall’AdG del POR;

11. Organizzazione, in collaborazione con la Regione, di un sistema a livello di Attività per individuare gli importi dovuti al FESR da parte dei beneficiari delle singole operazioni finanziate predisponendo e aggiornando un registro dei recuperi e contabilizzando tutti i debiti prima che vengano inseriti nella domanda di pagamento da inviare alla Regione per il

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24313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

successivo inoltro alla Commissione; ispezione del registro dei debitori a intervalli regolari al fine di prendere le misure necessarie qualora vi siano dei ritardi nel recupero degli importi dovuti;

12. Comunicazione all’AdC del POR, entro i 2 mesi successivi ad ogni trimestre di ciascun anno, di tutte le irregolarità che sono state oggetto di un primo atto di accertamento amministrativo o giudiziario relativamente alla corretta gestione delle operazioni finanziate, fornendo tutte le informazioni previste dagli articoli 28 e 29 del Regolamento (CE) 1828/2006 e s.m.i;

13. Comunicazione all’AdG, entro i 2 mesi successivi ad ogni trimestre di ciascun anno, con riferimento alle attività di cui al punto precedente, dei procedimenti iniziati in seguito alle irregolarità comunicate, nonché dei cambiamenti significativi derivati da detti interventi, fornendo tutte le informazioni previste dall’art. 30 del Regolamento (CE) 1828/2006 e s.m.i;

14. Verificare che venga osservata la normativa comunitaria inerente l’informazione e la pubblicità e pertanto sia garantita, con le modalità previste (inserzioni pubblicitarie, comunicati stampa, cartelloni fissi in loco, targhe commemorative, ecc.), l’informazione nei confronti dei beneficiari e dell’opinione pubblica in merito alla provenienza comunitaria dei contributi con cui vengono realizzati gli interventi e acquistate le opere, i beni ed i servizi prodotti;

15. Garantire lo svolgimento delle attività di controllo e verifica del rispetto delle politiche comunitarie con particolare riferimento a: aspetti ambientali, pari opportunità, concorrenza, appalti;

16. Svolgere le verifiche previste dalla normativa comunitaria (ed in particolare dall'art. 57 del Regolamento (CE) 1083/2006 e s.m.i) successivamente alla realizzazione e al completamento dei progetti finanziati nell’ambito delle Attività del POR (mantenimento della destinazione d’uso; mantenimento dei posti di lavoro creati dalle PMI; ecc.);

17. Comunicare alla Regione, entro il 10 marzo di ciascun anno di attuazione del POR, le previsioni aggiornate della capacità di rendicontazione della spesa degli interventi delle Attività per l’esercizio in corso e quelle per l’esercizio finanziario successivo, al fine di consentirne l’inoltro agli Uffici della Commissione;

18. Garantire, mediante il Sistema Informatico, lo svolgimento del monitoraggio finanziario dei progetti delle Attività, assicurando – secondo i tempi e le modalità indicate dall’AdG – i flussi informativi con i beneficiari delle risorse. In particolare, garantire il reperimento degli indicatori finanziari e delle altre informazioni anagrafiche a livello di singolo progetto, la gestione ed il trasferimento automatizzato dei dati al Sistema di Monitoraggio Unitario nazionale;

19. Garantire, sulla base degli indirizzi dell’AdG, ed in collaborazione con il RdG, la predisposizione, la gestione e la manutenzione degli strumenti adottati per i controlli di primo livello relativi alle Attività e alle operazioni da queste finanziate (Pista di controllo, check list, verbali, ecc.);

20. Fornire, in collaborazione con il RdG, le informazioni ed i dati necessari all’AdA del POR per lo svolgimento dei controlli di II livello, secondo i tempi e le modalità definite dalla stessa Autorità.

21. Fornire, in collaborazione con il RdG, le informazioni ed i dati necessari per lo svolgimento dei controlli da parte dell’AdC del POR, secondo i tempi e le modalità definite dalla stessa Autorità.

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244 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

3. Funzioni ed attività che permangono alla Regione Permangono in capo alla Regione le attività e le funzioni:

1. di programmazione generale delle Attività relativamente alla formulazione e/o revisione della scheda di Attività del POR e del DAR; alla notifica e comunicazione alla Commissione dei regimi di aiuto; alla formulazione e revisione del Piano finanziario dell’Attività; alla predisposizione degli elaborati inerenti i “Grandi progetti”; ecc.;

2. di programmazione operativa e di dettaglio delle Attività, come la predisposizione, approvazione e pubblicazione del Bando (o altra procedura adottata per l’assegnazione delle risorse); l’istruttoria delle domande presentate (ivi inclusa la determinazione delle Entrate nette) e la predisposizione, l’approvazione e la pubblicazione della graduatoria delle domande presentate, fino al provvedimento di assegnazione delle risorse e di concessione del contributo pubblico ai beneficiari degli interventi finanziati, nonché di eventuale revoca del contributo pubblico concesso ai beneficiari, nei casi previsti dalla normativa comunitaria e nazionale, dal POR, dal DAR e dagli strumenti adottati per l’accesso e per l’assegnazione delle risorse del programma;

3. di variazione e/o adeguamento dei piani finanziari dei progetti finanziati a seguito di eventi rilevanti (varianti di progetto, ecc.), di approvazione di varianti di progetto presentate dai beneficiari, nonché di concessione di proroghe dei termini di esecuzione delle operazioni finanziate richieste dai beneficiari;

4. di coordinamento, indirizzo e orientamento per lo svolgimento delle attività e delle funzioni di controllo, monitoraggio, valutazione, informazione e pubblicità, reporting relativamente alle Attività del POR affidate a ARTEA. In particolare, l’AdG del POR FESR potrà formulare ulteriori prescrizioni per quanto non disciplinato esplicitamente dal POR FESR, dal DAR e dalle procedure per l’accesso alle risorse delle Attività.

5. di trasmissione telematica e/o registrazione di ogni operazione dei precedenti punti 2 e 3 utile allo svolgimento delle funzioni di ARTEA attraverso le procedure gestionali informatizzate POR CReO (Delibera G.R. n.597 del 2008 e ss.nn.ii) e secondo le specifiche adottate dai manuali operativi forniti da ARTEA.

4. Obblighi di ARTEA

4.1. Modalità di svolgimento delle attività

ARTEA, per lo svolgimento delle funzioni e delle attività, previste dal presente Disciplinare, adotta un modello organizzativo rispondente ai principi ed ai requisiti indicati all’art. 58 del Regolamento (CE) n. 1083/2006 e s.m.i in termini di ripartizione e separazione delle funzioni di gestione e controllo.

ARTEA fornisce una descrizione del sistema di gestione adottato, garantendo modalità organizzative e procedure di gestione, attuazione e controllo dell’Attività idonee ai fini dell’ottenimento del parere di conformità, previsto dall’art. 71 del Regolamento (CE) 1083/2006 e s.m.i, da parte degli organismi competenti.

Essa, inoltre, garantisce tutti gli eventuali aggiornamenti necessari al Sistema di Gestione e Controllo del POR descritto.

ARTEA, ai fini dello svolgimento delle attività e per l’esercizio delle funzioni affidate, assicura il rispetto della normativa comunitaria e nazionale in materia di appalti pubblici di servizi e di forniture.

ARTEA per lo svolgimento delle attività e delle funzioni che le vengono affidate, si avvale del Sistema Informatico del POR (Delibera GR n. 597 del 2008 e ss.mm.ii.). Inoltre, in qualità di

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24513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Organismo intermedio e di principale utente del Sistema informatico del POR, ARTEA assicura tutta la collaborazione necessaria per l’esplicitazione dei requisiti del sistema, garantendo l’effettuazione dei test delle procedure informatiche realizzate e verificando l’adeguatezza delle soluzioni informatizzate adottate per l’esercizio delle funzioni e per lo svolgimento delle attività che le vengono affidate dalla Regione, ivi inclusi gli scambi informativi con la Regione stessa e con le altre Amministrazioni locali, nazionali e comunitarie interessate.

ARTEA - adottando modalità omogenee per tutte le attività del POR ad essa affidate - garantisce:

- un adeguato servizio di “front office” a favore dei beneficiari, anche attraverso indirizzi di posta elettronica dedicati;

- il rilascio delle autorizzazione ai beneficiari per l’accesso delle funzioni del sistema informativo in un termine congruo da rendere pubblico sul sito;

- l’attività di informazione a favore dei beneficiari anche attraverso le associazioni di categoria e le associazioni degli enti locali (ANCI, UNCEM, URPT).

ARTEA garantisce i necessari scambi informativi automatizzati con gli eventuali altri soggetti coinvolti nell’attuazione dell’Attività del POR, che - per qualsiasi motivo - non operano direttamente in modalità on line sul sistema informatico del POR..

4.2. Controlli di sistema e controlli di 2 livello

La Regione, attraverso le Autorità del POR FESR 2007/2013 ed il Dirigente Responsabile dell’Attività, (affidante) in base a quanto prescritto dalle norme comunitarie e nazionali vigenti e dagli indirizzi dell’AdG, dispone l’effettuazione (direttamente o mediante soggetto terzo) di controlli sulla regolare gestione dell’Attività. Tali controlli in particolare riguardano:

a) controlli di sistema, diretti a verificare l’affidabilità e l’efficacia del sistema di gestione e controllo adottato da ARTEA e la sua rispondenza rispetto agli obiettivi di efficace gestione e di coerenza con la normativa di riferimento;

b) controlli sulle singole operazioni finanziate svolti – con la presenza di un rappresentante di ARTEA – anche presso il soggetto beneficiario dell’agevolazione;

c) controlli relativi al rilascio della dichiarazione di chiusura dell’Attività del POR ai sensi dell'art. 62 del Regolamento (CE) n. 1083/2006 e s.m.i..

I controlli sono finalizzati a verificare il corretto svolgimento delle attività affidate ad ARTEA ed il corretto adempimento degli obblighi previsti dal presente Disciplinare

ARTEA è tenuta ad agevolare in tutti i modi lo svolgimento di tali controlli, mettendo a disposizione tutta la documentazione richiesta e fornendo ogni informazione utile per consentire il tempestivo, completo ed efficace espletamento di tale funzione.

Il Dirigente Responsabile (affidante), sulla base degli esiti dei controlli direttamente espletati o del rapporto redatto dai soggetti terzi incaricati del controllo sulla singola operazione, chiede ad ARTEA di adottare le misure necessarie ad eliminare le non conformità riscontrate nella gestione dell’Attività ovvero di sanare le irregolarità riscontrate nell’operazione controllata.

Nel caso si rilevino gravi o reiterate irregolarità od anomalie nello svolgimento delle funzioni e delle attività affidate ad ARTEA, il Dirigente Responsabile (affidante) invita ARTEA ad adottare le opportune misure correttive; in difetto, il Dirigente Responsabile (affidante) può disporre la revoca dell’affidamento, dandone immediata comunicazione alla Autorità di Gestione.

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246 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

4.3. Conservazione della documentazione

ARTEA garantisce – anche mediante il sistema informatico del POR – la raccolta, la conservazione e la disponibilità della documentazione inerente le operazioni delle Attività del POR, nel rispetto dei tempi e delle modalità previste dal Regolamento (CE) 1083/2006 (art. 90) e ss.mm.ii. e dal Regolamento (CE) 1828/2006 (art. 19) e ss.mm.ii., nonché dalle specifiche disposizioni previste dalla normativa inerente gli interventi in “regime di aiuto” ai sensi del Trattato CE.

In particolare, ARTEA dovrà tenere a disposizione, per eventuali controlli, tutta la documentazione afferente la gestione, controllo e pagamento degli interventi dell’Attività oggetto del presente affidamento per tre anni successivi alla chiusura amministrativa dell’Attività del POR, fatte salve le specifiche disposizioni previste dalle norme in materia di aiuti di Stato ai sensi dell’articolo 87 del Trattato. La decorrenza di detto periodo è sospesa in caso di procedimento giudiziario o su richiesta motivata della Commissione dell’U.E.

I documenti sono conservati in forma di originale o di copia conforme autenticata, su supporti comunemente accettati. Qualora i documenti esistano unicamente in formato elettronico, i sistemi informatici utilizzati devono essere conformi a norme di sicurezza riconosciute, atte a garantire che i documenti rispettino le prescrizioni giuridiche vigenti in materia e siano affidabili ai fini del controllo.

4.4. Imparzialità e trasparenza

Nello svolgimento delle attività e delle funzioni che le vengono affidate, ARTEA garantisce che sia sempre assicurata l’insussistenza di conflitti di interesse fra i potenziali beneficiari ed il personale che opera nelle proprie strutture incaricate dello svolgimento delle attività affidate.

4.5. Riservatezza

Ai sensi e per gli effetti della normativa in materia di protezione dei dati personali, emanata con il D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, ed in relazione alle operazioni che vengono eseguite per lo svolgimento delle funzioni e delle attività oggetto del presente Disciplinare il Dirigente Responsabile dell’Attività (affidante), firmatario del presente Disciplinare, per conto del titolare Regione Toscana – Giunta Regionale, nomina ARTEA Responsabile esterno del trattamento, ai sensi dell’art. 29 e secondo quanto previsto dalla Direttiva adottata con Deliberazione della Giunta Regionale n. 167 del 12 marzo 2007.

Si precisa che tale nomina avrà validità per il tempo necessario per eseguire le operazioni affidate dal titolare e si considererà revocata a completamento dell’incarico.

ARTEA, in quanto responsabile esterno, è tenuto ad assicurare la riservatezza delle informazioni, dei documenti e degli atti amministrativi, dei quali venga a conoscenza durante l’esecuzione della prestazione, impegnandosi a rispettare rigorosamente tutte le norme relative all’applicazione del D.Lgs 196/2003.

In particolare si impegna a:

- utilizzare i dati solo per le finalità connesse allo svolgimento dell’attività oggetto del presente Disciplinare con divieto di qualsiasi altra diversa utilizzazione;

- nominare per iscritto gli incaricati del trattamento, fornendo loro le necessarie istruzioni;

- adottare idonee e preventive misure di sicurezza atte ad eliminare o, comunque, a ridurre al minimo qualsiasi rischio di distruzione o perdita, anche accidentale, dei dati personali trattati, di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito o non conforme, nel rispetto delle disposizioni contenute nell'articolo 31 del D.Lgs. 196/03;

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- adottare tutte le misure di sicurezza, previste dagli articoli 33, 34, 35 e 36 del D.Lgs. 196/03, che configurano il livello minimo di protezione richiesto in relazione ai rischi di cui all'articolo 31, analiticamente specificate nell'allegato B al decreto stesso, denominato "Disciplinare tecnico in materia di misure minime di sicurezza";

- informare gli interessati, al momento della raccolta dei dati, secondo quanto previsto dall’art. 13 del D.Lgs. 196/2003, sulle finalità della rilevazione e relativo titolare e sulla natura facoltativa o obbligatoria del conferimento dei dati;

- predisporre e trasmettere alla Regione Toscana una relazione conclusiva in merito agli adempimenti eseguiti, con cadenza annuale oppure ogni qualvolta ciò appaia necessario;

- trasmettere tempestivamente e, comunque non oltre le 24 ore successive al loro ricevimento, i reclami degli Interessati e le eventuali istanze del Garante.

5. Responsabilità ARTEA garantisce il rispetto degli adempimenti previsti dalle norme comunitarie, nazionali e regionali. Essa risponde per danni dipendenti da fatti, atti o eventi ad essa imputabili arrecati alla Regione, allo Stato, all’Unione Europea, ai destinatari delle agevolazioni, ad altri soggetti terzi, nell’esercizio delle funzioni e delle attività oggetto del presente affidamento.

ARTEA è tenuta a comunicare immediatamente al Dirigente Responsabile (affidante) i casi in cui abbia notizia di fattispecie potenzialmente causative di danno erariale.

ARTEA deve garantire l’esecuzione delle funzioni ad essa affidate tenendo conto dei vincoli temporali previsti dai singoli procedimenti secondo la disciplina regionale sul procedimento amministrativo (legge regionale 40/2009).

6. Obbligo di denuncia all’Autorità giudiziaria ARTEA è tenuta a denunciare all’Autorità giudiziaria fatti che possano configurarsi come reati, di cui venga a conoscenza in occasione dell’esercizio di funzioni o di svolgimento di attività oggetto del presente affidamento. Di ogni denuncia è data immediatamente informazione al Dirigente Responsabile (affidante).

7. Modifiche al Disciplinare Il Dirigente Responsabile (affidante) e ARTEA, di comune accordo, potranno modificare e/o integrare il Disciplinare, qualora sopravvengano modificazioni della normativa di riferimento, del POR FESR e del DAR che possano comportare mutamenti sostanziali nei contenuti dell’Attività e nelle modalità o nelle condizioni di svolgimento dell’affidamento.

Le eventuali modifiche e integrazioni sono inserite in apposite integrazioni al Disciplinare, salvo che si ritenga più opportuna o necessaria l’adozione di un nuovo Disciplinare.

8. Trasferimento delle risorse del POR Il Dirigente Responsabile (affidante) affida ad ARTEA la gestione delle risorse che costituiscono la dotazione finanziaria di ciascuna Attività secondo quanto previsto dal Piano finanziario del DAR vigente.

Il Dirigente Responsabile (affidante), in seguito alla stipula del presente Disciplinare dispone la liquidazione, a favore di ARTEA delle risorse in un ammontare adeguato a garantire il regolare e tempestivo flusso delle erogazioni verso i beneficiari.

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248 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

ARTEA adotta una gestione contabile separata (mediante distinti conti correnti) delle risorse assegnate in corrispondenza dell’Attività ad essa affidata in gestione.

9. Durata dell’affidamento

L’affidamento di cui al presente Disciplinare ha durata fino al 31 Dicembre 2016.

Ad avvenuta cessazione dell’affidamento, ARTEA redigerà una rendicontazione finale che dovrà essere trasmessa all’affidante e provvederà alla restituzione alla Regione dell’ammontare delle somme residuate e disponibili sui conti relativi all’Attività; tale restituzione dovrà avvenire entro 60 giorni dalla richiesta dell’affidante.

La scadenza dell’affidamento ad ARTEA potrà essere anticipata in caso di “chiusura parziale” dell’Attività oggetto di affidamento, ai sensi dell’art.88 del Reg. (CE9 1083/06 e s.m.i..

10. Revoca dell’affidamento

Resta in ogni caso salva la facoltà per l’affidante di revocare, previo congruo preavviso, l’affidamento per sopravvenute, gravi e motivate esigenze di pubblico interesse, senza che ARTEA possa vantare alcun diritto alla prosecuzione dello stesso. Ad ARTEA potrà essere riconosciuto un equo indennizzo, salvo che la revoca sia conseguente a gravi inadempienze della stessa.

11. Costi

La Regione corrisponde ad ARTEA, per lo svolgimento delle funzioni ed attività previste nel presente Disciplinare il rimborso dei costi, diretti e indiretti, sostenuti da ARTEA secondo uno schema che sarà indicato dall’Autorità di gestione.

Per la tipologia di spese ammissibili si fa riferimento a quanto previsto dal POR e/o dal Documento di Attuazione Regionale (DAR) e, per quanto non previsto, si applica il Decreto del Presidente della Repubblica n. 196 del 3/10/2008, in attuazione dell’articolo 56 del Regolamento (CE) 1083/2006 e s.m.i. I costi indiretti rendicontati da ARTEA non potranno in ogni caso essere superiori al 20% dei costi diretti ammissibili.

12. Rendicontazione delle attività svolte ARTEA presenta al Responsabile di Attività dell’Assistenza tecnica del POR, secondo modalità e tempi che vengono indicati dall’AdG: (i) una Relazione periodica descrittiva delle attività svolte; (ii) la rendicontazione della spesa effettivamente sostenuta per lo svolgimento delle attività e l’esercizio delle funzioni affidate

13. Monitoraggio

In qualità di Beneficiario delle risorse dell’Asse Assistenza tecnica del POR, ARTEA trasmette, secondo modalità e tempi che vengono indicati dall’AdG ed avvalendosi del Sistema Informatico del POR, i dati di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale delle attività realizzate.

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14. Restituzione delle risorse

ARTEA si impegna ad effettuare la restituzione delle eventuali risorse non utilizzate per l’Attività oggetto di affidamento.

ARTEA è tenuta, inoltre, a restituire alla Regione gli interessi attivi maturati al 31 dicembre di ogni anno sulla disponibilità dei fondi trasferiti per la gestione delle risorse delle Attività del POR

Gli interessi attivi maturati devono essere comunicati alla Regione e sono alla stessa versati entro il 30 giugno dell’anno successivo al netto degli oneri fiscali e delle spese di tenuta del conto.

15. Proprietà dei dati

I diritti di proprietà, di utilizzo, di sfruttamento e diffusione di tutti i dati/prodotti/elaborati derivanti dallo svolgimento delle funzioni e delle attività oggetto del presente Disciplinare attuativa restano nella titolarità esclusiva dell’Amministrazione regionale. Nel rispetto di quanto previsto dalla normativa sulla tutela della riservatezza, l’accesso ai dati del sistema informativo sarà consentito esclusivamente ai soggetti espressamente incaricati o autorizzati dalla Regione.

ARTEA non potrà, senza esplicita autorizzazione della Regione, utilizzare dati, informazioni e documentazione.

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25113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Visto il Regolamento (CE) n. 1081 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, relativo al Fondo sociale europeo e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1784/1999; Visto il Regolamento (CE) n. 1083 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante le disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999; Visto il Regolamento (CE) n. 1828 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/06 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione; Vista la deliberazione del C.I.P.E. n. 36 del 15 giugno 2007 (pubblicata sulla GU n. 241 del 16/10/2007) concernente “Definizione dei criteri di cofinanziamento nazionale degli interventi socio strutturali comunitari per il periodo di programmazione 2007/2013”; Vista la Decisione comunitaria di approvazione del Quadro Strategico Nazionale n. C(2007)3329 del 13 luglio 2007; Visto il Programma Operativo Competitività regionale e occupazione FESR 2007-2013 della Regione Toscana approvato con Decisione della Commissione COM(2007)3785 del 1 Agosto 2007; Vista la DGR 689 del 8 Ottobre 2007, che prende atto dell’approvazione del Programma Operativo Competitività regionale e occupazione della Regione Toscana da parte della Commissione con Decisione COM(2007)3785; Visto il Regolamento (CE) n. 85 del Consiglio del 19 gennaio 2009 che modifica il Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, per quanto riguarda alcune disposizioni relative alla gestione finanziaria; Vista la legge regionale 20 aprile 2009, n. 20 (Disposizioni in materia di ricerca e innovazione); Premesso che la Regione Toscana, con decreto dirigenziale n. 4181 del 27 agosto 2009. ha concesso il finanziamento previsto dal POR CreO FESR 2007-2013 Asse 1 Attività 1.1 Linea di intervento D, pari ad euro _____________ (____________), a favore di _____________________________________________________soggetto proponente il progetto____________________, del costo complessivo di euro____________________ (________________),Premesso inoltre che ______________, ___________, _____________, e _________, hanno provveduto a costituirsi in Associazione temporanea di scopo, con atto del…………. n……, e che l'Associazione è rappresentata dal/dalla Sig./Sig.ra…………….. nato/a a…….. il……………., il/la quale interviene quale legale rappresentante del partenariato come sopra costituito; Considerato che, ai sensi del decreto dirigenziale………….n….., per la realizzazione del progetto___________________________________ si procede alla sottoscrizione della presente convenzione, conforme alla bozza approvata con il decreto n._______del________, intesa a regolamentare gli aspetti attuativi, di monitoraggio, di rendicontazione e di verifica dei risultati. TRAla Regione Toscana (da ora in poi anche Regione), con sede in Firenze, Piazza Duomo 10, rappresentata dal dirigente del Settore Promozione e Sostegno della Ricerca, Patrizio Tancredi, nato a Pistoia il 28 maggio 1947, domiciliato presso la sede dell’Ente, ed autorizzato, in esecuzione della legge regionale 8 gennaio 2009, n. 1 (Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale) e del decreto 23 settembre 2005 n. 5108 ad impegnare legalmente e formalmente l’Ente che rappresenta e l' Associazione temporanea di scopo, come sopra costituita e rappresentato da……………………. nato/a a…………………. il …………….; TUTTO CIÒ VISTO, PREMESSO E CONSIDERATO SI CONVIENE QUANTO SEGUE

Art. 1 (concessione)

La Regione concede a …………………. il finanziamento di euro ……………(……………) per la realizzazione del progetto ……………………………, del costo stimato pari ad euro……………

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252 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

(………………) alle condizioni di cui alla presente convenzione. Le attività di ricerca dovranno svolgersi in conformità con quanto previsto nel progetto allegato alla presente convenzione, e nel rispetto del cronoprogramma e del piano finanziario in esso indicato. Il soggetto attuatore dà atto di non avere diritto in nessun caso ad un finanziamento di importo superiore a quello sopra indicato relativamente alle attività di ricerca indicate nel progetto allegato ed ai risultati da questo previsti; spese eventualmente sostenute in misura superiore per le attività e per i risultati indicati nel progetto allegato non costituiscono diritto ad ulteriore finanziamento da parte della Regione Toscana. Ove le spese complessivamente sostenute entro i termini indicati all’art. 3, documentate e riconosciute ammissibili, risultino inferiori a euro ……………………(…………………..), il finanziamento sarà proporzionalmente decurtato. Le erogazioni sono effettuate mediante versamento sul conto corrente bancario n…….. presso la Banca…………….Agenzia………. Codice IBAN…..……………intestato a………………………….

Art. 2 (limiti temporali)

Il Soggetto attuatore si impegna a terminare le attività di cui al progetto entro 24 mesi dalla dichiarazione di inizio attività trasmessa al responsabile della linea di intervento a cura del legale rappresentante del capofila del raggruppamento. Il Soggetto attuatore dà atto di non poter richiedere né ottenere proroghe per lo svolgimento delle attività di ricerca ammesse a finanziamento se non per gravi e documentati motivi, e comunque per un termine non superiore a 6 mesi. Le spese sostenute antecedentemente alla data di presentazione della proposta di progetto o successivamente al termine stabilito per le attività del progetto non sono ammissibili ai finanziamenti di cui alla presente convenzione.

Art. 3 (impegni del soggetto attuatore)

Nel rispetto dei principi derivanti dai regolamenti 1083/2006, 1080/2006, 1828/2006 e 85/2009 della Commissione Europea, i beneficiari dei contributi sono tenuti a : 1. conoscere ed applicare la normativa comunitaria in materia; 2. realizzare il progetto, nei termini di cui all'articolo 3, in misura non inferiore al 75% dell’importo ammesso al finanziamento, pena la revoca dello stesso; 3. realizzare l’intervento, entro il termine indicato nella relazione tecnica di progetto, conformemente agli obiettivi contenuti nel progetto stesso; 4. curare la conservazione di tutti gli elaborati tecnici, della documentazione amministrativa e contabile relativa al progetto, separata o separabile mediante opportuna codifica dagli altri atti amministrativi generali; detta archiviazione deve essere accessibile senza limitazioni ai fini di controllo alle persone ed agli organismi che di norma hanno il diritto di controllarla e deve rimanere archiviata per i tre anni successivi alla conclusione del Programma Operativo Regionale (articolo 90 del Regolamento CE 1083/2006); 5. comunicare tempestivamente, mediante lettera raccomandata, al Settore Promozione e sostegno della ricerca l'intenzione di rinunciare al contributo; 6. mantenere presso la propria sede per almeno i cinque anni successivi alla conclusione del progetto ammesso l’eventuale prototipo oggetto del contributo (D. Lgs. 123/98 articolo 9, comma 3); nel caso in cui i prototipi e gli impianti sperimentali o dimostrativi siano utilizzati a scopi industriali, i costi corrispondenti devono essere decurtati del valore derivante dall’alienazione a terzi o dall’acquisizione patrimoniale a fini produttivi; 7. mantenere i requisiti previsti all’art. 4 del presente bando per tutta la durata del progetto; 8. comunicare immediatamente ogni variazione eventualmente intervenuta durante lo svolgimento del progetto e riguardante i requisiti previsti all'articolo 4 del presente bando;

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25313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

9. rispettare le normative in materia di tutela ambientale, sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro, le normative per la pari opportunità tra uomo e donna, le disposizioni in materia di contrattazione collettiva nazionale di lavoro ed in materia di collocamento obbligatorio; 10. far pervenire ad ARTEA, Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura,Organismo Intermedio in house alla Regione Toscana per lo svolgimento dei compiti di gestione, di pagamento e di controllo di primo livello dell’Attività 1 Linea di Intervento D dell’Asse prioritario 1 del POR FESR 2007-2013, alle scadenze previste, i dati del monitoraggio fisico, finanziario e procedurale secondo la normativa comunitaria e le indicazioni regionali

Art. 4 (modalità di erogazione del finanziamento)

Il finanziamento viene erogato da ARTEA al soggetto capofila con le modalità di seguito indicate : 1. anticipo di una quota pari al 40% del finanziamento pubblico approvato, all'avvio dell'attività di ricerca, dietro presentazione della richiesta da parte del soggetto capofila; 2. erogazioni periodiche, alle scadenze previste, della documentazione contabile delle spese ammesse a finanziamento prodotta secondo la normativa comunitaria e le indicazioni fornite da ARTEA, oltre che dei dati del monitoraggio fisico, finanziario e procedurale e delle relazioni periodiche sullo stato di avanzamento del progetto, di cui al successivo articolo 8; la mancata produzione della documentazione ovvero dei dati del monitoraggio, ovvero l'inottemperanza alle indicazioni fornite da ARTEA in ordine alla modalità di presentazione della documentazione richiesta comporta la sospensione delle erogazioni periodiche; la mancata trasmissione della relazioni periodiche sullo stato di attuazione del progetto, la mancata motivazione di eventuali difformità rispetto al progetto, o la mancata rispondenza delle relazioni a quanto indicato nella presente convenzione comportano la sospensione delle erogazioni 3. erogazione del saldo previa: � produzione della documentazione contabile delle spese ammesse a finanziamento, in misura non

inferiore al costo programmato, oltre che dei dati del monitoraggio fisico, finanziario e procedurale e della relazione tecnica conclusiva di cui al successivo articolo 8,

� controllo del rendiconto da parte di ARTEA, � valutazione finale positiva della relazione tecnica conclusiva del progetto di ricerca, � in caso di spese riconosciute ammissibili per un valore complessivamente inferiore al costo

programmato ARTEA provvederà a ridurre proporzionalmente il contributo finanziario. Tutte le erogazioni sono effettuate entro 30 giorni dal momento in cui i soggetti beneficiari maturano il diritto a riceverle, e sono effettuate previa presentazione di fideiussione bancaria o assicurativa di pari importo, secondo le indicazioni fornite da ARTEA; qualora il capofila sia una Università o un Ente pubblico di ricerca le erogazioni non sono subordinate alla preventiva presentazione della fideiussione.

Art. 5 (costi ammissibili)

Sono considerati ammissibili esclusivamente i seguenti costi: a. spese di personale (ricercatori, tecnici, ed altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto di ricerca), ivi compreso il personale con rapporti di lavoro a termine di cui al successivo articolo 6; c. i costi della strumentazione e delle attrezzature utilizzate per il progetto di ricerca e per la durata di questo; d. i costi dei servizi di consulenza e dei servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell'attività di ricerca, compresi i servizi di ricerca, le competenze tecniche e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato; e. spese generali supplementari derivanti direttamente dal progetto di ricerca; f. altri costi di esercizio, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell’attività di ricerca.

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I costi si intendono comprensivi di I.V.A., fatte salve le spese sostenute da soggetti che recuperano l’I.V.A..Non sono ammissibili a finanziamento le spese non previste dal progetto, le spese sostenute da soggetti diversi da quelli costituitisi in Associazione temporanea di scopo, come indicato in premessa e le spese sostenute fuori dai limiti temporali di cui all'articolo 3.

Art. 6 (rapporti di lavoro a termine)

I rapporti di lavoro a termine sono instaurati dai soggetti aderenti all’Associazione temporanea di scopo, previa emanazione di apposito avviso pubblico e conseguente selezione delle domande ricevute, nel rispetto della Carta europea dei ricercatori. L’avviso pubblico dovrà recare esplicito riferimento al finanziamento regionale a valere sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale e riportare i loghi dell'Unione Europea e della Regione Toscana. L’avviso pubblico dovrà descrivere le attività oggetto dei rapporti di lavoro a termine, i quali possono instaurarsi con ricercatori e personale tecnico amministrativo, di qualunque nazionalità, in possesso dei requisiti necessari. L’avviso pubblico dovrà contenere un parametro di priorità relativo alla partecipazione femminile nei rapporti di lavoro subordinato a termine, e prevedere misure che facilitino la conciliazione tra lavoro e famiglia, così come indicato nella delibera della Giunta Regionale 24 luglio 2006, n. 534 (Inclusione di parametri di genere nei bandi regionali). Il trattamento economico e normativo dei rapporti di lavoro a termine, di durata non inferiore alla durata delle attività per le quali viene richiesta la prestazione, è riferito ai rispettivi C.C.N.L. o all’ordinamento vigente. In particolare i contratti a tempo determinato dovranno avere durata non inferiore a 12 mesi, rinnovabili. Sono ammissibili a finanziamento gli oneri aggiuntivi posti a carico del soggetto attuatore, nella misura di legge, i costi per le assicurazioni RC e contro gli infortuni da prevedere obbligatoriamente. Sono altresì ammissibili a finanziamento le eventuali spese di per viaggi e soggiorni in Italia e all’estero per attività di studio e ricerca connesse al progetto.

Art. 7 (modifiche, controlli e revoche)

����� )�E' possibile apportare modifiche non sostanziali ai progetti di ricerca ammessi a finanziamento, previa autorizzazione della Regione Toscana. Per modifiche non sostanziali si intendono: - variazioni dei contenuti del progetto che non alterino l'oggetto, gli obiettivi o i risultati attesi dalla ricerca; - revisioni del cronoprogramma, che non comportino un ritardo nei tempi di realizzazione del progetto;- rimodulazioni tra le tipologie di spesa previste nel piano finanziario approvato, nella misura massima del 20%, calcolato sulla voce che viene diminuita ( nel caso di variazione in diminuzione di più voci di costo il 20 % andrà calcolato sull’importo della voce di minore entità); -proroghe del termine di realizzazione del progetto, a seguito di richiesta adeguatamente motivata rivolta al Responsabile della Linea di Intervento. Questi, verificata la fondatezza delle motivazioni presentate, può concedere una sola proroga e per un massimo di 6 mesi.

�������La Regione Toscana, direttamente o tramite propri incaricati, si riserva di effettuare ispezioni documentali presso i soggetti beneficiari allo scopo di verificare lo stato di attuazione dei programmi e delle spese oggetto dell’intervento, il rispetto degli obblighi previsti dalla normativa vigente, nonché dal presente Bando e la veridicità delle dichiarazioni e informazioni prodotte dai soggetti beneficiari stessi. Tali dichiarazioni saranno sottoposte a controlli e verifiche secondo le modalità e le condizioni previste dagli artt. 71 e 72 del DPR 445/2000, da parte dell'Amministrazione competente a ricevere le istanze (e da questa recepito con DGR 1058/2001 pubblicata sul n° 43 del BURT del 24/10/01 – Supplemento -). È disposta la revoca del contributo

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qualora dai controlli effettuati ai sensi del DPR 445/2000 emerga la non veridicità delle dichiarazioni, fatte salve le disposizioni penali vigenti in materia.

(�� )�I contributi sono revocati nei seguenti casi: 1. rinuncia del beneficiario; 2. contributi concessi sulla base di dati, notizie o dichiarazioni falsi, inesatti o reticenti; 3. inadempimenti dei soggetti beneficiari che emergano dalla documentazione prodotta o dalle verifiche e controlli eseguiti rispetto agli obblighi previsti nel bando, nonché in tutti gli altri casi previsti dalla normativa di riferimento ed in particolare con riferimento al luogo di svolgimento del progetto e alla perdita dei requisiti durante il progetto; 4. difformità del progetto realizzato rispetto al progetto ammesso a finanziamento, verificata durante la fase di valutazione in itinere o finale secondo quanto indicato nell'art.16 o durante i controlli. 5. in caso di progetti presentati da gruppi di cui fanno parte grandi imprese, mancato aumento delle dimensioni del progetto e dell’impatto totale della spesa R&S (effetto incentivazione art. 7). I contributi indebitamente percepiti sono restituiti dal soggetto beneficiario maggiorati dell’interesse pari al TUR vigente alla data della loro erogazione.

�� �������������� �Il responsabile della Linea di intervento, qualora siano verificate le circostanze che danno luogo alla revoca del contributo, comunica con raccomandata A.R. Agli interessati l’avvio del procedimento, con indicazioni relative all’oggetto del procedimento promosso, all’ufficio e alla persona responsabile del procedimento, presso i quali si può prendere visione degli atti, e assegna ai destinatari un termine di trenta giorni, decorrente dalla ricezione della comunicazione stessa, per presentare eventuali controdeduzioni o scritti difensivi, redatti in carta libera, nonché altra documentazione ritenuta idonea. La presentazione degli scritti e della documentazione di cui sopra deve avvenire mediante spedizione a mezzo raccomandata A.R. degli stessi al responsabile della Linea di intervento. Ai fini della prova della tempestività dell’invio fa fede il timbro postale di spedizione. Qualora necessario, il responsabile della Linea di intervento può richiedere ulteriore documentazione o convocare direttamente i soggetti interessati. Entro novanta giorni dalla comunicazione di cui al paragrafo 1 del presente articolo, esaminate le risultanze istruttorie, il responsabile della Linea di intervento qualora non ritenga fondati i motivi che hanno portato all’avvio del procedimento, adotta il provvedimento di archiviazione del quale viene data comunicazione ai soggetti interessati, ovvero determina, con provvedimento motivato, la revoca dei contributi e l’importo da recuperare. Decorsi trenta giorni dalla ricezione della comunicazione del provvedimento di revoca e di restituzione degli importi da recuperare qualora i destinatari non abbiano corrisposto quanto dovuto, la Regione Toscana provvederà al recupero secondo le forme previste dalla vigente normativa.

Art. 8 (valutazione dei risultati della ricerca)

I progetti di ricerca, oltre alla valutazione preliminare per accedere al contributo, sono sottoposti a valutazione in itinere ed a valutazione finale dei risultati conseguiti. Ai fini della valutazione dei risultati della ricerca il beneficiario si impegna a trasmettere, semestralmente, alle scadenze indicate dalla Regione Toscana, relazioni periodiche sullo stato di avanzamento del progetto, con puntuale riferimento agli obiettivi ed ai risultati attesi per ogni attività di ricerca svolta nel semestre precedente, così come indicati nel dettaglio dei WP e dei Task e nel diagramma temporale dei task con milestones del progetto. Le relazioni dovranno contenere una indicazione dei risultati intermedi eventualmente conseguiti, anche qualora non previsti dal progetto di ricerca, e la individuazione di prime ipotesi applicative, non appena queste si evidenzino.

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In caso di difformità fra risultati attesi e risultati conseguiti le relazioni dovranno fornirne adeguata motivazione, eventualmente fornendo un nuovo diagramma temporale con l’indicazione della nuova tempistica o le modifiche apportate alla successione temporale delle attività di ricerca. La corretta e tempestiva informazione sullo stato di attuazione delle attività di ricerca da parte di tutti i soggetti coinvolti, ciascuno per i dati di propria competenza e sulla base del rispettivo livello di operatività nei confronti del sistema informatizzato, è condizione indispensabile per le erogazioni finanziarie.La mancata trasmissione della relazioni periodiche sullo stato di attuazione del progetto, la mancata motivazione di eventuali difformità rispetto al progetto, o la mancata rispondenza delle relazioni a quanto indicato nella presente convenzione comportano la sospensione delle erogazioni. La valutazione finale verrà effettuata sulla base delle informazioni fornite nella relazione tecnica conclusiva allegata alla rendicontazione e verrà eseguita prima dell'erogazione del saldo del contributo.La relazione tecnica conclusiva dovrà contenere: - una descrizione sintetica delle principali fasi che hanno portato alla realizzazione del progetto di ricerca con indicazione dei metodi e degli strumenti impiegati in ciascuna fase; - la descrizione dei risultati conseguiti, degli eventuali contenuti di innovazione tecnologica misurabili (tecnologie implementari, eventualmente brevettabili), delle potenzialità del progetto in termini di sviluppo e implementazione, diffusione e replicabilità, con sintetiche considerazioni relative alle potenziali applicazioni ed ai possibili stakeholder regionali; - la descrizione di eventuali difformità fra risultati attesi e risultati conseguiti e l'indicazione degli eventi che hanno caratterizzato la realizzazione del progetto e degli eventuali fattori che hanno condizionato lo svolgimento delle attività progettuali; - informazioni relative ai diritti di proprietà intellettuale dei risultati, alle attività di comunicazione e diffusione intraprese dai soggetti beneficiari. La valutazione finale verificherà la coerenza dell'oggetto, degli obiettivi e dei risultati conseguiti dal progetto realizzato rispetto a quello ammesso a finanziamento, la congruenza delle spese sostenute, la corrispondenza del cronoprogramma. Qualora emergessero difformità sostanziali delle attività effettivamente svolte rispetto al progetto ammesso a finanziamento nei contenuti tecnici e/o nel quadro economico e/o nei tempi di realizzazione in base ai suddetti criteri, la Regione Toscana provvederà ad avviare il procedimento di revoca del contributo.

Art. 9 (pubblicazione)

Il soggetto beneficiario autorizza la Regione Toscana a pubblicare, anche per estratto, le relazioni periodiche sullo stato di avanzamento del progetto, le valutazioni in itinere e la valutazione dei risultati della ricerca, nel rispetto della tutela dei dati personali e delle specifiche di accesso sicuro individuate per il sistema informativo regionale dalla competente struttura regionale. Ogni pubblicazione inerente il progetto di ricerca ed i risultati di ricerca, in qualunque forma, dovrà recare l’indicazione del determinante contributo regionale a valere sul Programma Operativo Regionale cofinanziato dal FESR per l’obiettivo “Competitività regionale e occupazione” anni 2007-2013, e riportare il logo dell'Unione Europea.

Art. 10(tutela dei dati personali e informativa sul loro trattamento)

I dati dei quali la Regione Toscana ed il Soggetto Responsabile di Gestione e Pagamenti entreranno in possesso a seguito del presente avviso saranno trattati nel rispetto del d. lgs. 196/2003. Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della riservatezza e dei diritti dei richiedenti il finanziamento. Ai sensi dell’art. 13 del d.

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lgs. 196/2003 in materia di tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, si forniscono le seguenti informazioni: - i dati forniti saranno trattati per le finalità previste dal presente avviso e dell'eventuale successiva stipula e gestione della convenzione e che tali dati potranno inoltre essere comunicati ad ogni soggetto che abbia interesse ai sensi della l 241/1990 e s.m.i; - la raccolta e il trattamento dei dati sarà effettuato con modalità informatizzate e manuali; - il conferimento dei dati è obbligatorio e l’eventuale rifiuto di fornire tali dati potrebbe comportare la mancata assegnazione del finanziamento; - i dati saranno trattati secondo quanto previsto dal d.lgs. 196/2003 e diffusi (limitatamente ai dati anagrafici del richiedente, esiti delle fasi di ammissibilità e valutazione) in forma di pubblicazione secondo le norme regolanti la pubblicità degli atti amministrativi presso l'Amministrazione competente, e sul sito internet dell’Amministrazione competente, per ragioni di pubblicità circa gli esiti finali delle procedure amministrative; - il titolare del trattamento è la Regione Toscana alla quale è presentata domanda di finanziamento; - in ogni momento l'interessato potrà esercitare i suoi diritti nei confronti del titolare del trattamento, ai sensi dell'art.7 del d.lgs.196/2003, rivolgendosi all'indirizzo [email protected].

Art. 11 (responsabile del procedimento)

Ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi", e s.m.i. la struttura amministrativa responsabile dell'adozione del presente avviso è la Direzione Generale Politiche formative, beni e attività culturali della Regione Toscana. Il diritto di accesso di cui all’art. 22 e ss. della l. 241/1990 e s.m.i e all’art. 45 e ss. della l.r. 9/1995 e s.m.i viene esercitato, mediante richiesta motivata scritta e previa intesa telefonica, nei confronti della Direzione Generale Politiche formative, beni e attività culturali della Regione Toscana, con le modalità di cui all’art. n. 25 della citata Legge. Responsabile del Procedimento è il dirigente responsabile del Settore Promozione e sostegno della ricerca, della Direzione Politiche formative, beni e attività culturali della Regione Toscana.

Art. 12 (diritti di proprietà intellettuale e diffusione dei risultati)

I diritti di proprietà, di sfruttamento economico e di utilizzo dell'innovazione eventualmente prodotta dai progetti di ricerca beneficiari dei finanziamenti di cui al presente avviso appartengono in misura uguale alla Regione Toscana ed ai soggetti attuatori i progetti medesimi. I diritti brevettali, limitatamente alle nuove invenzioni atte ad avere un'applicazione industriale e all'applicazione tecnica di un principio scientifico, eventualmente derivanti dalla realizzazione dei progetti di ricerca finanziati a seguito del presente avviso appartengono in parti uguali alla Regione Toscana e ai soggetti attuatori i progetti medesimi.

Art. 13 (rispetto della normativa comunitaria)

Eventuali prescrizioni della Commissione Europea, che vadano a modificare le previsioni del presente Bando entro il termine per l’invio delle domande di contributo, saranno recepite dalla Giunta Regionale attraverso apposito atto di modifica del Bando stesso da pubblicarsi sul BURT ed avranno efficacia retroattiva sin dal momento della pubblicazione del Bando.

Art. 14(referenti)

Referente per la fase di gestione del progetto è Lucia Magneschi, Settore Promozione e sostegno della ricerca, via Luca Giordano 13, 50132 Firenze, tel 0554382336,fax 0554382060, e-mail [email protected].

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Referente per la fase di controllo e pagamento è A.R.T.E.A., via San Donato 42/1 50127 Firenze, tel. 055324171 fax. 0553241799.

Art. 15 (esenzione di imposta)

La presente convenzione, redatta in tre originali (di cui uno affidato al soggetto attuatore e due conservati dalla Regione) è esente da qualsiasi tipo di imposta o tassa ai sensi della legge 21 dicembre 1978, n. 845. Letto, approvato e sottoscritto Firenze, li ………….. per la REGIONE TOSCANA Patrizio Tancredi ………………………………………..per il soggetto attuatore…………… il/la legale rappresentante ………………………………………..

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25913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

parte dei soggetti privati, dovesse avvenire tramite il Comune territorialmente competente, al termine di una preliminare valutazione di ammissibilità;

Visto il Decreto Dirigenziale 14 Aprile 2003, n. 2166, con il quale è stata approvata la graduatoria di cui al bando ex D.D. n. 6861/2002, ed il relativo elenco dei progetti ammessi a finanziamento;

Visto il Decreto Dirigenziale 30 maggio 2003, n. 3431 con il quale si procedeva al finanziamento dei progetti ammessi a contributo, con le seguenti modalità:

- assumendosi il relativo impegno di spesa sui capitoli di spesa 17392 e 17393 del bilancio regionale 2004;

- disponendo l’impegno in favore dei Comuni sede dell’intervento, i quali a loro volta avrebbero provveduto a trasferire tali somme ai soggetti proponenti;

Ricordato che tra i progetti ammessi a contributo con il sopra citato D.D. n. 2166/2003, rientra il progetto n° 27 denominato “Operazione Asilo nido”, presentato dalla Parrocchia S. Maria all’Antella, per il quale è stato riconosciuto un finanziamento pari a Euro 212.159,55, di cui Euro 55.210,66 di contributi in conto gestione e Euro 156.948,88 di contributi in conto investimenti, finalizzato alla realizzazione di un asilo nido nel Comune di Bagno a Ripoli;

Ricordato che, come previsto all’allegato A del sopra citato Decreto Dirigenziale n. 2166/2003, ai beneficiari dei singoli progetti sia stato riconosciuto e assegnato un contributo pari al 58,97% delle somme richieste in sede di presentazione del progetto, al netto, con riferimento alle spese in conto gestione, dei proventi dichiarati derivanti dalle rette richieste alle famiglie;

Ricordato che con il Decreto Dirigenziale 30 maggio 2003, n. 3431, si disponeva la liquidazione dei contributi assegnati con il sopra menzionato D.D. n. 2166/2003 ai Comuni sedi dell’intervento, i quali avrebbero provveduto a loro volta a liquidare le somme assegnate ai soggetti proponenti;

Vista la nota inviata dalla Parrocchia S. Maria all’Antella, in data 21 settembre 2004, nella quale si comunicava l’avvio dell’attività dell’Asilo nido presso la Parrocchia dell’Antella, di cui al Progetto n. 27, con 25 bambini;

Richiamata la comunicazione del Comune di Bagno a Ripoli del 14.2.2007, ns. prot. n. 48153/126/8.1.6 del 19.2.2007, con la quale si trasmetteva la documentazione giustificativa delle spese in conto gestione ed investimenti sostenute dalla Parrocchia S. Maria all’Antella per la realizzazione e gestione del primo anno di attività dell’asilo nido;

Direzione Generale Politiche Formative, Beni e Attività CulturaliArea di Coordinamento Orientamento, Istruzione, Formazione e LavoroSettore Infanzia e Diritto agli Studi

DECRETO 17 dicembre 2009, n. 6822certificato il 30-12-2009

Art. 70 Legge 48/2001 - Chiusura Progetto n. 27 “Operazione Asilo Nido” Parrocchia S.Maria all’Antella.

IL DIRIGENTE

Visto quanto disposto dall’art. 2 della L.R. 1/09 (“Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale”) che definisce i rapporti tra organi di direzione politica e dirigenza;

Visti gli artt. 6 e 9 della richiamata L.R. 1/09, inerente le competenze dei responsabili di settore;

Visto il Decreto dirigenziale del Direttore Generale del 13 novembre 2007 n. 5407, con il quale il sottoscritto è stato nominato responsabile del Settore infanzia e diritto agli studi;

Vista la Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32 “Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro”, il relativo Regolamento di esecuzione, emanato con D.P.G.R. del 08.08.2003, n. 47/R, nonché il relativo Piano di Indirizzo Generale Integrato, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale 20 settembre 2006, n. 93, nei quali vengono definiti, nell’ambito dell’obiettivo specifico 1.1, gli obiettivi, le azioni, le priorità e gli strumenti degli interventi regionali nell’ambito dei servizi educativi per la prima infanzia;

Visto l’articolo 70 della legge 28 dicembre 2001, n. 448 “Disposizioni per il bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge Finanziaria 2002)” che istituisce il Fondo per gli asili nido, da ripartire annualmente tra le Regioni con Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per la costruzione e la gestione degli asili nido, nonché dei micro-nidi nei luoghi di lavoro;

Visto il Decreto Dirigenziale 10 Dicembre 2002, n. 6861, come modificato dal Decreto Dirigenziale n. 7339/2002. con il quale è stato emanato uno specifico bando per l’ampliamento della rete dei nidi d’infanzia presente sul territorio regionale;

Ricordato come il suddetto bando prevedeva che la presentazione dei progetti alla Regione Toscana, da

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260 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

- di dichiarare la chiusura definitiva del Progetto n. 27 denominato “Operazione Asilo nido”, presentato dalla Parrocchia S. Maria all’Antella, approvato e finanziato con decreto dirigenziale 14 Aprile 2003, n. 2166;

- di notificare il presente decreto, a cura dello scrivente Settore, alla Parrocchia S. Maria all’Antella;

- di notificare il presente decreto, a cura dello scrivente Settore, al Comune di Bagno a Ripoli.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 bis comma 1 lett. c) della LR 23/2007 e successive modifiche e integrazioni e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima LR 23/2007.

Il DirigenteVilmo Chiasserini

Direzione Generale Politiche Territoriali e AmbientaliArea di Coordinamento Tutela dell’Acqua e del TerritorioSettore Tutela delle Acque Interne e del Mare - Servizi Idrici

DECRETO 22 dicembre 2009, n. 6848certificato il 31-12-2009

Accordo di collaborazione scientifica per lo studio del cromo esavalente in Val di Cecina.

LA DIRIGENTE

Vista la Legge Regionale 8 gennaio 2009, n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale;

Visti gli artt. n. 6 e n. 9 della sopra citata Legge Regionale 8 gennaio 2009 n. 1;

Visto il Decreto del Direttore Generale per le politiche territoriali e ambientali n. 5747 del 27 ottobre 2005 con il quale la sottoscritta è stata nominata responsabile del Settore “Tutela delle acque interne e del mare- Servizi idrici”;

Vista la Direttiva europea 2000/60/CE attraverso la quale la Comunità Europea si prefigge di istituire un quadro per la protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e sotterranee allo scopo di impedire ulteriori inquinamenti delle acque e in generale salvaguardare le risorse idriche disponibili;

Vista la nota inviata da questo Settore alla Parrocchia S. Maria all’Antella in data 15 ottobre 2009 (ns. prot. n. 0267020/S.50.30), con la quale si richiedeva l’invio di documentazione giustificativa integrativa delle spese in conto gestione ed investimenti effettivamente sostenute;

Vista la nota inviata al Settore Infanzia dalla Parrocchia S. Maria all’Antella in data 23 novembre 2009 (ns. prot. in arrivo 393696/S.50.30) con la quale si provvedeva all’invio della documentazione giustificativa integrativa delle spese sostenute in conto investimenti e gestione;

Dato atto che, sulla base delle verifiche contabili operate sull’intera documentazione inviata dalla Parrocchia S. Maria all’Antella, sono risultati ammissibili a rendiconto i seguenti importi:

- per le spese in conto “gestione: Euro 269.946,14 (contributo erogato Euro 156.948,88)

- per le spese in conto “investimento”: Euro 122.091,52 (contributo erogato Euro 55.210,52)

importi superiori a quanto effettivamente assegnato con il richiamato D.D. n. 2166/2003;

Vista la legge regionale 24 dicembre 2008, n. 70 (Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale 2009/2011);

Richiamata la delibera della Giunta Regionale 29 dicembre 2008, n. 1162, che approva il Bilancio gestionale 2009 e pluriennale;

DECRETA

- di prendere atto delle risultanze contabili della verifica amministrativa-contabile inerente il Progetto n. 27 denominato “Operazione Asilo nido”, presentato dalla Parrocchia S. Maria all’Antella, per il quale è stato riconosciuto, con decreto dirigenziale 14 Aprile 2003 n. 2166, un finanziamento pari a Euro 212.159,55, di cui Euro 55.210,66 di contributi in conto “gestione” e Euro 156.948,88 di contributi in conto “investimenti”, finalizzato alla realizzazione di un asilo nido nel Comune di Bagno a Ripoli;

- di riconoscere ammissibili a rendiconto, per quanto esposto in narrativa, alla Parrocchia S. Maria all’Antella, soggetto attuatore dell’intervento denominato “Operazione Asilo nido” sopracitato, - i seguenti importi:

- per le spese in conto “gestione: Euro 269.946,14 (contributo erogato Euro 156.948,88)

- per le spese in conto “investimento”: Euro 122.091,52 (contributo erogato Euro 55.210,52)importi superiori a quanto effettivamente assegnato con il richiamato D.D. n. 2166/2003;

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approfondimento la prosecuzione dello studio “Origine del Cromo esavalente in Val di Cecina e valutazione integrata degli effetti ambientali e sanitari indotti dalla sua presenza”;

Considerato che si tratta di attività di ricerca cofinanziate, per cui, mentre la Regione partecipa con un contributo finanziario, il CNR Area della Ricerca di Pisa, ARPAT ed ARS partecipano con il supporto del personale altamente qualificato e professionalmente specializzato, i laboratori, le attrezzature e le strumentazioni scientifiche e che sia la Regione sia CNR, ARPAT ed ARS saranno titolari dei risultati conseguiti;

Visto lo schema di accordo di collaborazione scientifica tra la Regione Toscana e il CNR Area della Ricerca di Pisa, ARPAT ed ARS che si riporta in allegato quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

Considerato che l’ammontare della spesa per lo studio è definito in Euro 200.000,00 che saranno così ripartiti:

- Euro 20.000,00 ad ARPAT- Euro 75.000,00 a CNR - IFC- Euro 70.000,00 a CNR - IGG - Euro 35.000,00. a CNR - ISE

Preso atto che ad ARS parteciperà allo studio senza ricevere contributi finanziari;

Valutato di impegnare a copertura finanziaria della spesa la somma complessiva di Euro 180.000,00 così ripartita:

Euro 50.000,00 sul capitolo 42289 con riferimento all’annualità 2009

Euro 50.000,00 sul capitolo 43071 con riferimento all’annualità 2009

Euro 80.000,00 sul capitolo 43071 con riferimento all’annualità 2010 del bilancio regionale a legislazione vigente;

Ritenuto opportuno richiedere una prenotazione specifica di Euro 20.000,00 sul capitolo 43071, annualità 2010 del bilancio regionale a legislazione vigente, a favore di ARPAT, in attesa che l’attività oggetto del presente decreto, sia inserita nella programmazione dell’Agenzia, nel rispetto di quanto previsto dalla Legge Regionale n. 30 del 22 giugno 2009;

Dato atto che gli impegni sull’esercizio 2010 trovano copertura anche sugli stanziamenti previsti nella proposta di Bilancio di previsione 2010-2012, di cui alla proposta di legge n. 1, approvata dalla Giunta Regionale nella seduta del 29 ottobre 2009;

Dato atto che le somme risultano esenti da IVA e da ritenuta d’acconto prevista dal l’art. 28, comma 2, del

Vista la Legge Regionale n. 14 del 19 marzo 2007 con la quale si istituisce il Piano Regionale di Azione Ambientale 2007-2010;

Vista la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 32 del 14/03/2007 avente ad oggetto: “Piano Regionale di Azione Ambientale 2007-2010” con la quale il Consiglio Regionale approva e fa proprie le strategie e il piano finanziario destinati alle politiche ambientali sino al 2010;

Considerato in particolare il macrobiettivo D3 “Tutelare la qualità delle acque interne e costiere e promuovere un uso sostenibile della risorsa idrica”, obiettivo specifico “Implementazione dei quadri conoscitivi in riferimento allo stato quali-quantitativo della risorsa”, il quale prevede come risultato atteso la realizzazione dello studio e individuazione della concentrazione di fondo delle sostanze pericolose;

Considerato che fra le priorità, nell’ambito dell’intervento sopra richiamato è stato individuato un primo stralcio relativo alla definizione del background del cromo esavalente nelle acque sotterranee dell’alta e bassa Val di Cecina e della pianura costiera livornese completato da una valutazione di rischi per la salute;

Richiamato il proprio precedente decreto n 6362 del 6 dicembre 2007 di approvazione della prima fase dell’Accordo di collaborazione scientifica fra la Regione Toscana, Il CNR Area della Ricerca di Pisa, ARPAT ed ARS per lo studio: “Origine del Cromo esavalente in Val di Cecina e valutazione integrata degli effetti ambientali e sanitari indotti dalla sua presenza”;

Considerato che all’art. 6 dell’Accordo di collaborazione scientifica sopra citato si prevede una seconda fase dello studio medesimo in relazione alla disponibilità di risorse finanziarie per l’integrazione del contributo;

Considerato che le risorse sono state rese disponibili sui capitolo 42289 e 43071 del bilancio regionale in ragione di Euro 100.000,00 sull’annualità 2009 ed Euro 100.000,00 sull’annualità 2010;

Preso atto della nota del Direttore Generale della D.G. delle Politiche Territoriali e Ambientali Prot. AOOOGRT/246365/B 30.10 del 24/9/2009 e della nota Prot. AOOOGRT/301045/B.30.10 del 20/11/2009 indirizzate al Responsabile del Settore Contabilità della D.G. Bilancio e Finanze che nomina la sottoscritta dirigente gestionale per il capitolo 43071 e per il capitolo 42289;

Ritenuto opportuno pertanto promuovere per le attività di ricerca complementari e di ulteriore

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262 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

- Euro 50.000,00 sul capitolo 43071 con riferimento all’annualità 2009,

- Euro 80.000,00 sul capitolo 43071 con riferimento all’annualità 2010 del bilancio regionale a legislazione vigente;

3. di richiedere una prenotazione specifica di Euro 20.000,00 sul capitolo 43071, annualità 2010, a favore di ARPAT, in attesa che l’attività oggetto del presente decreto, sia inserita nella programmazione dell’Agenzia, nel rispetto di quanto previsto dalla Legge Regionale n. 30 del 22 giugno 2009;

4. di differire la formale sottoscrizione della convenzione a seguito della definizione dell’attività di ARPAT di cui al precedente punto 3;

5. di provvedere al trasferimento delle risorse ad ARPAT e CNR-(IFC) con successivi atti, ai sensi dell’art. 32 della L.R. n. 36/2001 e dagli artt. 44 e 45 del Regolamento n. 61/r del 19/12/2001, con le modalità ed i tempi previsti all’art. 8 dell’accordo di collaborazione;

6. di inviare copia conforme della presente decreto, per opportuna conoscenza, al CNR Area della Ricerca di Pisa, all’ARPAT ed all’ARS,

7. il presente atto, soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 18, comma 2, lett. a) della L.R. 23/2007, in quanto conclusivo del procedimento amministrativo regionale, è pubblicato integralmente sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta Regionale.

Il Dirigente Gilda Ruberti

SEGUE ALLEGATO

D.P.R. n. 600/73 in quanto CNR ed ARPAT non agiscono a titolo di impresa,

Dato atto dell’iscrizione del contributo nell’elenco di cui al D.P.R. n. 118/2000 (limitatamente al CNR);

Vista la Legge Regionale n. 70 del 24/12/2008 e successive modificazioni, di approvazione del bilancio 2009;

Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 1162 del 29/12/2008, e successive modifiche e integrazioni, di approvazione del bilancio gestionale per capitoli per l’anno 2009 e pluriennale 2009-2011;

DECRETA

1. di approvare lo schema di accordo di collaborazione scientifica (Allegato 1) facente parte integrante del presente decreto, tra la Regione Toscana, il CNR Area della Ricerca di Pisa, ARPAT ed ARS per la seconda fase dello studio: “Origine del Cromo esavalente in Val di Cecina e valutazione integrata degli effetti ambientali e sanitari indotti dalla sua presenza”;

2. di impegnare, a copertura finanziaria della spesa per l’accordo di collaborazione scientifica a favore del CNR Area della Ricerca di Pisa, la somma complessiva di Euro 180.000,00 in base a quanto riportato in premessa, con lo stanziamento di cui ai capitoli 42289 e 43071 del bilancio regionale che presenta la necessaria disponibilità, in ragione di:

- Euro 50.000,00 sul capitolo 42289 con riferimento all’annualità 2009,

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26313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

ALLEGATO 1

ACCORDO DI COLLABORAZIONE SCIENTIFICA PER LO STUDIO

“ORIGINE DEL CROMO ESAVALENTE IN VAL DI CECINA

E VALUTAZIONE INTEGRATA DEGLI EFFETTI AMBIENTALI

E SANITARI INDOTTI DALLA SUA PRESENZA”

SECONDA FASE

TRA

La Regione Toscana (C.F. 01386030448), con sede in Firenze, Via Cavour, 18 - rappresentata dalla

Dirigente regionale Ing. Gilda Ruberti, nata il ……….. a …….., domiciliata per la carica presso la

sede dell’Ente, nominata con Decreto del Direttore Generale della D.G. Politiche Territoriali e

Ambientali n 5747 del 27/10/2005 Responsabile del Settore “Tutela delle acque interne e del mare –

Servizi idrici”

E

� L’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, di seguito indicato come IFC, (C.F

………………), con sede legale in Via Moruzzi, 1 – Pisa - rappresentato dal suo Direttore

f.f. Dott. Oberdan Parodi, nato a ………..;

� L’Istuto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa, di seguito indicato come IGG, (C.F

……………), con sede legale in Via Moruzzi, 1 – Pisa – rappresentato dal suo Direttore

Dott. Giovanni Gianelli, nato a ……….. ………..;

� L’Istituto per lo studio degli ecosistemi del CNR di Pisa, di seguito indicato come ISE (C.F

………….6), con sede legale in Via Moruzzi, 1 – Pisa – rappresentato dal suo Direttore

Dott. Rosario Mosello, nato a ………..;

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264 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

� Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana ARPAT C.F. ………….,

con sede in Firenze, Via Porpora n. 22, rappresentata dal Direttore Generale Dott.ssa Sonia

Cantoni, nata . ………………..;

� Agenzia Regionale della Sanità toscana ARS con sede in Firenze Via Vittorio Emanuele II,

64 - Villa Fabbricotti,- rappresentata dal Presidente Dott. Giovanni Barbagli, nato a

………….;

PREMESSO CHE:

� il Piano regionale di Azione Ambientale (PRAA) 2007-2010 nell’ ambito del macro

obiettivo D3 prevede in particolare l’obiettivo specifico “Implementazione dei quadri

conoscitivi in riferimento allo stato quali-quantitativo della risorsa”;

� Per il raggiungimento di tale obiettivo è stato attuato un intervento di approfondimento della

conoscenza quale l’individuazione del background del cromo esavalente nelle acque

sotterranee dell’alta e bassa Val di Cecina e della pianura costiera livornese e la valutazione

di rischi per la salute;

� tra la Regione Toscana ed il CNR-Area della Ricerca di Pisa, ARPAT ed ARS intercorre un

interesse comune per stabilire l’ origine del cromo esavalente in Val di Cecina e per valutare

in modo integrato gli effetti ambientali e sanitari indotti dalla sua presenza, sussistendo un

problema collettivo di salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica relativo alla

presenza del Cromo esavalente nella Val di Cecina.

� L’interesse comune di cui al precedente punto ha portato alla stipula, nell’anno 2008, di un

accordo di collaborazione scientifica finalizzato all’approfondimento delle conoscenze

sull’origine del cromo esavalente in Val di Cecina e alla valutazione integrata degli effetti

ambientali e sanitari indotti dalla sua presenza” Lo studio ha prodotto dei primi risultati che

necessitano di essere confermati e approfonditi.

RITENUTO

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26513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

1. opportuno promuovere per le attività di ricerca complementari e di approfondimento la

prosecuzione del progetto per la gestione coordinata delle criticità ambientali e sanitarie, con

l’obiettivo di:chiarire quali siano i meccanismi che consentono il trasferimento in soluzione

acquosa del Cromo originariamente presente nella frazione solida e quindi i processi di

ossidazione e mobilizzazione del Cr VI

2. determinare i processi di biodisponibilità del Cromo.

3. approfondire su scala subcomunale la correlazione tra l’addensamento geografico di

concentrazioni di inquinanti ambientali e la distribuzione degli eventi sanitari, quali le cause

di mortalità e di ricovero risultate in eccesso significativo.

PRESO ATTO

che all’art. 6 dell’Accordo di collaborazione scientifica sopra citato si prevede una seconda fase

dello studio medesimo in relazione alla disponibilità di risorse finanziarie per l’integrazione del

contributo;

CONSIDERATO

che le attività effettuate durante il primo anno del progetto “origine del cromo esavalente in val di

cecina e valutazione integrata degli effetti ambientali e sanitari indotti dalla sua presenza” hanno

condotto a dei primi risultati che portano ad integrare lo schema di lavoro originario.

TUTTO QUANTO SOPRA PREMESSO E CONSIDERATO,

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

ART. 1

Programma delle attività

Le attività si svolgeranno secondo il progetto di massima riportato in dettaglio nell’Allegato

Tecnico al presente Accordo del quale costituisce parte integrante, (Allegato A) nel quale sono

definiti anche i tempi di svolgimento, la ripartizione delle attività e la distribuzione dei contributi.

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266 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

ART. 2

Definizione delle competenze

� Il CNR – IGG procederà a:

i. Effettuare attività di laboratorio finalizzate a chiarire quali siano i meccanismi che

consentono il trasferimento in soluzione acquosa del Cr originariamente presente nella

frazione solida.

� Il CNR – ISE procederà a:

a. Determinare i processi di biodisponibilità del Cr

b. Verificare della lisciviabilità del Cr mediante prove di leaching

c. Verificare le interazioni tra Cr e sostanza organica

d. Verificare la reattività del suolo nei confronti del Cr trivalente

e. Verificare i materiali utilizzati in agricoltura

f. In caso di elevata biodisponibilità del metallo nel suolo, campionare materiale vegetale

� ARPAT, oltre al ruolo istituzionale che la vede coinvolta nei monitoraggi delle acque nei

nodi della rete regionale (Dlgs 152/2006), effettuerà il monitoraggio dei pozzi oggetto di

approfondimento, prevedendo con maggiore frequenza il prelievo delle acque sotterranee e

di campioni di suolo per la determinazione della speciazione del cromo, oltre al rilevamento

dei parametri chimico-fisici (pH, T, Conducibilità, Potenziale Redox) che definiscono

alcune delle condizioni al contorno implicate nei fenomeni di modifica dello stato di

ossidazione del cromo. Sarà inoltre misurato nelle acque sotterranee il Total Organic Carbon

(TOC), un ulteriore parametro di grande interesse per la comprensione dell'ambiente in cui

si realizzano le reazioni ossidoriduttive del cromo e degli altri metalli.

� ARS collaborerà al progetto nell’ambito dei suoi compiti istituzionali con il proprio

Osservatorio di Epidemiologia mettendo a disposizione il proprio sistema informativo e

garantendo la presenza all’interno del comitato di coordinamento;

� Il CNR IFC si impegnerà a:

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26713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

a. approfondire l’analisi dei ricoveri ospedalieri per le cause con riconosciuta eziologia

multifattoriale risultate in eccesso statisticamente significativo.

b. indagare la tendenza all’addensamento geografico di eventi e identificare la presenza di

eventuali addensamenti anomali per le cause di mortalità e di ricovero risultate in

eccesso statisticamente significativo.

c. correlare gli addensamenti di cui al punto 2 con i dati di inquinamento ambientale,

relativo ai principali inquinanti ed in particolare al cromo, arsenico, mercurio e boro,

d. realizzare uno studio sulla percezione del rischio e definire un protocollo per la

comunicazione pubblica

ART. 3

Responsabili

La responsabilità scientifica del presente Accordo è affidata:

� per la Regione Toscana all’Ing. Gilda Ruberti

� Per IFC al Dr. Fabrizio Bianchi

� per IGG al Dr. Sergio Grassi

� per ISE al Dr. Gianniantonio Petruzzelli

� per ARPAT Dr. Roberto Gori

� per ARS Francesco Cipriani

che terranno stretti contatti fra di loro tramite la costituzione di apposito Comitato di

coordinamento.

ART. 4

Utilizzazione dei risultati

Regione, CNR, ARPAT ed ARS saranno contitolari dei risultati ottenuti nell'ambito degli studi e

ricerche oggetto del presente Accordo di collaborazione.

ART. 5

Durata

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268 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Lo studio (seconda fase) si concluderà entro il 31 dicembre 2010.

ART. 6

Erogazione del finanziamento

Considerato che si tratta di attività di ricerca cofinanziate per cui mente CNR, ARPAT ed ARS

parteciperanno con il supporto del personale altamente qualificato e professionalmente

specializzato, i laboratori, le attrezzature e le strumentazioni scientifiche, la Regione contribuirà al

finanziamento del Progetto per la gestione coordinata delle criticità ambientali e sanitarie nella

misura seguente:

� Euro 200.000,00 dalla Direzione delle Politiche territoriali e ambientali così ripartite:

- Euro 20.000,00 ad ARPAT

- Euro 75.000,00 a CNR - IFC

- Euro 70.000,00 a CNR – IGG

- Euro 35.000,00. a CNR - ISE

ART. 7

Applicazione dell’IVA

Le somme saranno escluse da IVA per mancanza del presupposto oggettivo (art.2 e art.3 DPR

633/72) e ritenuta d’acconto prevista dall’art. 28, comma 2 del D.P.R. n. 600/73 in quanto il CNR

ed ARPAT non agiscono a titolo di impresa.

ART. 8

Importo dello studio e modalità di erogazione

La corresponsione dell’importo totale avverrà con le seguenti modalità:

� Euro 100.000 alla presentazione del programma dettagliato delle attività che verranno

svolte nell’ambito dello studio relativamente alla prima fase, così ripartiti:

- Euro 10.000 ad ARPAT

- Euro 37.500 a CNR - IFC

- Euro 35.000 a CNR – IGG

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26913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

- Euro 17.500 a CNR - ISE

� Euro 60.000 alla presentazione della relazione intermedia in ragione d:i

- Euro 6.000 ad ARPAT

- Euro 22.500 a CNR - IFC

- Euro 21.000 a CNR – IGG

- Euro 10.500 a CNR - ISE

� Euro 40.000. alla conclusione della seconda fase in ragione di:

- Euro 4.000 ad ARPAT

- Euro 15.000 a CNR - IFC

- Euro 14.000 a CNR – IGG

- Euro 7.000 a CNR - ISE

L’erogazione avverrà entro 60 giorni dal ricevimento delle relative note di addebito.

Per Il CNR le note di addebito saranno emesse da IFC, il quale provvederà a ridistribuire il

finanziamento agli altri istituti interessati.

ART. 9

Revoca del cofinanziamento

Nel caso in cui CNR, ARPAT ed ARS non ottemperino ai termini del presente accordo, in

particolare non consegni gli elaborati nei termini previsti al precedente art. 6, la Regione potrà

revocare il cofinanziamento.

In tal caso, CNR ed ARPAT si impegnano a restituire le quote del cofinanziamento già erogate.

ART. 10

Proroghe

In caso di eventi imprevedibili, non dipendenti dalla volontà di CNR, ARPAT ed ARS, che

impedissero il regolare svolgimento della ricerca, o in caso di impreviste difficoltà di svolgimento

della ricerca stessa, può essere concessa proroga per il tempo strettamente necessario alla

conclusione delle attività.

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270 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

ART. 11

Trattamento dati

Le parti dichiarano reciprocamente di essere informate (e, per quanto di ragione, espressamente

acconsentire) che i dati personali forniti, anche verbalmente per l’attività di studio e ricerca o

comunque raccolti in conseguenza e nel corso dell’esecuzione delle attività medesime, vengono

trattati esclusivamente per le finalità dello studio, mediante consultazione, elaborazione,

interconnessione, raffronto con altri dati e/o ogni ulteriore elaborazione manuale e/o automatizzata,

ed inoltre, per fini scolastici e divulgativi, con esclusivo trattamento dei dati in forma anonima,

mediante comunicazione a soggetti pubblici, quando ne facciano richiesta per il perseguimento dei

propri fini istituzionali, nonché a soggetti privati, quando lo scopo della richiesta sia compatibile

con i fini istituzionali. Titolari per quanto concerne il presente articolo sono le Parti come sopra

individuate, denominate e domiciliate. Le Parti dichiarano infine di essere informate sui diritti

sanciti dal D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

L'anno duemilanove, il giorno .....…. del mese di ......……………….

p. la Regione Toscana

Ing. Gilda Ruberti

p. il CNR Area della Ricerca di Pisa – Istituto di Fisiologia Clinica

Dr. Oberdan Parodi

p. il CNR Area della Ricerca di Pisa – Istituto di Geoscienze e Georisorse

Dr. Giovanni Gianelli

p. il CNR Area della Ricerca di Pisa – Istituto per lo studio degli ecosistemi

Dr. Rosario Mosello

Per ARPAT

Dott.ssa Sonia Cantoni

Per ARS

Dott. Giovanni Barbagli

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27113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

ALLEGATO A

PROGETTO CROMO: CNR - AREA DELLA RICERCA DI PISA

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27713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Considerato pertanto opportuno, per quanto sopra esposto, delegare all’arch. Vincenzo Cosenza le funzioni per la firma per l’accesso agli atti (DPR 184/2006), per il rilascio dell’autorizzazione in zona 2 ( DPR 380/01 artt. 65, 93 e 94e L.R. 1/05) e per il rilascio di certificazione in zona sismica;

Preso atto del nulla osta del Direttore generale delle politiche territoriale ed ambientali;

Ritenuto di conferire la presente delega dalla data di approvazione del presente atto fino alla data del 31 dicembre 2010;

DECRETA

- di delegare al dipendente arch. Vincenzo Cosenza, per i motivi espressi in narrativa, le funzioni relative alla firma per l’accesso agli atti (DPR 184/2006), per il rilascio dell’autorizzazione in zona 2 ( DPR 380/01 artt.65, 93 e 94 e L.R. 1/05) e per il rilascio di certificazione in zona sismica relativamente agli Uffici di Pistoia e Prato;

- di dare atto che la delega di cui al presente provvedimento, a seguito di partecipazione all’interessato, avrà durata dall’approvazione del presente atto fino al 31 dicembre 2010;

- di disporre la partecipazione del presente decreto a cura del sottoscritto alla Direzione generale Organizzazione e sistema informativo.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett.e) della L.R. 23/2007 e successive modifiche e integrazioni e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 comma 2 della medesima L.R. 23/2007.

Il Dirigente Giancarlo Fianchisti

Direzione Generale Diritto alla Salute e Politiche di SolidarietàArea di Coordinamento SanitàSettore Igiene Pubblica

DECRETO 29 dicembre 2009, n. 6913certificato il 31-12-2009

Modulistica e modalità di presentazione dei risultati e delle informazioni relative al controllo ufficiale sull’immissione in commercio e l’utilizzazione dei prodotti fitosanitari nella Regione Toscana.

IL DIRIGENTE

Direzione Generale Politiche Territoriali e AmbientaliArea di Coordinamento Tutela dell’Acqua e del TerritorioSettore Ufficio Tecnico del Genio Civile di Area Vasta FI-PO-PT-AR. Coord.Reg.le Prevenzione Sismica

DECRETO 30 dicembre 2009, n. 6867certificato il 31-12-2009

Delega di funzioni dirigenziali ai sensi art. 10 L.R. 8 gennaio 2009, n. 1.

IL DIRIGENTE

Visto l’art. 9 della Legge Regionale 8 Gennaio 2009 n. 1 “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale”;

Visto il decreto n. 3441 del 1° agosto 2008 e il decreto n. 3569 dell’8 agosto 2008 con il quale al sottoscritto è stata attribuita, la responsabilità del Settore “Ufficio tecnico del Genio civile di area vasta Firenze, Prato, Pistoia, Arezzo - Coordinamento regionale prevenzione sismica-“;

Visto il contratto collettivo decentrato integrativo per il personale appartenente alle “categorie” della Regione Toscana per il quadriennio normativo 2002-2005, sottoscritto in data 11.09.2008;

Richiamata la delibera n. 417 del 12 giugno 2006 e la delibera n. 549 del 21 luglio 2008 con le quali la Giunta Regionale ha stabilito i criteri per l’applicazione dell’istituto della delega di funzioni dirigenziali di cui al comma 2, articolo 8 della L.R. n. 44/200 confluito nell’art. 10 Legge Regionale 8 gennaio 2009, n. 1;

Dato atto della sussistenza di comprovate ragioni di servizio, consistenti nella complessità e nell’articolazione dei procedimenti amministrativi facenti capo al sottoscritto che suggeriscono l’opportunità ed anche l’urgenza di utilizzare detto istituto per poter continuare a garantire la funzionalità degli uffici di Pistoia e Prato per quanto riguarda la firma per l’accesso agli atti ( DPR 184/2006), per il rilascio dell’autorizzazione in zona 2 (DPR 380/01 artt. 65, 93 e 94 e L.R. 1/05) e per il rilascio di certificazione in zona sismica;

Visto il decreto dirigenziale n. 1878 del 30 aprile 2008 col quale è stato conferito al dipendente Vincenzo Cosenza matricola n. 9116 l’incarico per la posizione organizzativa n. 70 denominata “Prevenzione Sismica”;

Dato atto che il delegato è in possesso delle competenze professionali e dell’esperienza necessaria per lo svolgimento delle funzioni pertinenti la delega;

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dei prodotti fitosanitari nella Regione Toscana”, in attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 1223 del 21 dicembre 2009, contenute nell’Allegato “A”;

Ritenuto opportuno procedere, per i motivi sopra esposti, all’approvazione della modulistica corredata delle modalità di presentazione, contenute nell’Allegato “A”;

Ritenuto inoltre opportuno di modificare i flussi dati approvati con decreto dirigenziale del 23 dicembre 2008, n. 6300, apportando gli aggiornamenti e le integrazioni relative ai flussi sul controllo ufficiale in materia di fitofarmaci, riportati in Allegato “A”;

DECRETA

1. di approvare, per quanto esposto in narrativa, la “Modulistica e modalità di presentazione dei risultati e delle informazioni relative al controllo ufficiale sull’immissione in commercio e l’utilizzazione dei prodotti fitosanitari nella Regione Toscana”, contenute nell’Allegato “A”;

2. di modificare i flussi dati approvati con decreto dirigenziale del 23 dicembre 2008, n. 6300, apportando gli aggiornamenti e le integrazioni relative ai flussi sul controllo ufficiale in materia di fitofarmaci, riportati in Allegato “A”.

Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell’art. 5 comma 1 lett. f) della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18, comma 2, della medesima L.R. 23/2007.

Il Dirigente Emanuela Balocchini

SEGUONO ALLEGATI

Visto quanto disposto dall’art. 2 della legge regionale 1/2009, “Testo unico in materia di organizzazione e ordinamento del personale” che definisce i rapporti tra gli organi di direzione politica e la dirigenza;

Visto quanto disposto dagli artt. 6 e 9, della sopra citata legge regionale 1/2009, inerenti le competenze dei responsabili di settore;

Visto il decreto n. 1530 del 5 aprile 2007 con il quale la sottoscritta Emanuela Balocchini è stata nominata responsabile del settore “Igiene Pubblica” della direzione “Diritto alla salute e politiche di solidarietà”;

Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 1223 del 21 dicembre 2009, con la quale sono state approvate le “Linee guida per l’attuazione del controllo ufficiale sull’immissione in commercio e l’utilizzazione dei prodotti fitosanitari nella Regione Toscana”;

Considerati i flussi dati del Settore Igiene Pubblica, stabiliti con decreto dirigenziale del 23 dicembre 2008, n. 6300;

Ritenuto opportuno aggiornare ed integrare, la modulistica e le modalità di presentazione delle informazioni concernenti lo svolgimento delle attività di controllo ufficiale relative al commercio e all’impiego dei prodotti fitosanitari, da mettere a disposizione dei Servizi competenti delle Aziende USL e dei Laboratori pubblici di riferimento;

Considerata inoltre la necessità di garantire modalità uniformi di svolgimento delle suddette attività di scambio delle informazioni su tutto il territorio regionale;

Visto la “Modulistica e modalità di presentazione dei risultati e delle informazioni relative al controllo ufficiale sull’immissione in commercio e l’utilizzazione

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27913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Allegato A

MODULISTICA E MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DEI RISULTATI E DELLE INFORMAZIONI RELATIVE AL CONTROLLO UFFICIALE

SULL’IMMISSIONE IN COMMERCIO E L’UTILIZZAZIONE DEI PRODOTTI FITOSANITARI

NELLA REGIONE TOSCANA

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INDICE

1. Premessa

2. Presentazione dei risultati regionali 2.1. Controllo sull’immissione in commercio 2.2. Controllo sull’impiego

3. Presentazione dei risultati aziendali

4. Trasmissione risultati dei controlli ufficiali 4.1. Dati comunicati dalle Aziende USL della Toscana

4.1.1. Flussi dati 8-9-10-11 - commercio e impiego 4.1.2. Flusso n. 31 - ulteriori informazioni sul commercio e impiego 4.1.3. Flusso n. 6 – residui di prodotti fitosanitari in alimenti di origine vegetale 4.1.4. Flusso n. 33 - Programma comunitario coordinato - campionamento 4.1.5. Flusso n. 35 – Programma aziendale annuale

4.2. Dati comunicati dai Laboratori di riferimento (ARPAT, IZS, LSP) 4.2.1. Flusso n. 7 – esiti analitici residui prodotti fitosanitari in alimenti di origine

vegetale 4.2.2. Flusso n. 31 - ulteriori informazioni sul commercio e impiego 4.2.3. Flusso n. 32 – eventuale verifica contenuto e proprietà dei prodotti fitosanitari 4.2.4. Flusso n. 34- Programma comunitario coordinato – esiti analitici

5. Allegati 5.1. Modulistica 5.2. Dati di sintesi relativi all’attività pregressa

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1. Premessa La Giunta regionale della Toscana, con deliberazione n. 1223 del 21 dicembre 2009, ha approvato le

“Linee guida per l’attuazione del controllo ufficiale sull’immissione in commercio e l’utilizzazione dei prodotti fitosanitari nella Regione Toscana”, in attuazione dell’accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sancito con provvedimento del 8 aprile 2009 recante la “Adozione del Piano di controllo sull’immissione in commercio e l’utilizzazione dei prodotti fitosanitari per il quinquennio 2009-2013” (rep. atti n. 67/CSR).

Con la citata DGR 1223/2009 la Giunta regionale ha disposto di rimandare l’approvazione della relativa modulistica a successivo decreto del dirigente del Settore Igiene Pubblica.

Pertanto, il presente documento è emesso con l’obiettivo di definire la modulistica inerente i flussi informativi derivanti dall’applicazione della suddetta DGR 1223/2009, precisando le modalità di presentazione dei risultati e delle informazioni relative al controllo ufficiale sull’immissione in commercio e l’utilizzazione dei prodotti fitosanitari in Toscana.

La modulistica in questione si riferisce ai flussi dati inerenti il debito informativo in merito al controllo ufficiale in materia di prodotti fitosanitari, attuato dai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL e dai Laboratori ufficiali di riferimento del sistema integrato dei laboratori della Toscana (ARPAT – IZS – LSP) di cui alla DGR 932/2008.

.

Il decreto dirigenziale del 23 dicembre 2008, n. 6300 relativo ai flussi dati del Settore Igiene Pubblica, viene pertanto modificato ed integrato dal presente provvedimento.

Inoltre, come anticipato dalla predetta DGR 1223/2009, si forniscono i dati di sintesi concernenti le attività di controllo ufficiale e le rilevazioni effettuate in ambito regionale nel periodo 1999-2008; a tale scopo si allegano le tabelle riepilogative con i risultati regionali complessivi relativi al periodo 1999-2008 e le tabelle di dettaglio con i dati per Azienda USL relativi all’anno 2008.

3- �������������������������������������

a. Entro il 31 maggio di ogni anno, vengono inviati all’ Ufficio VII del Ministero della Salute, i risultati regionali complessivi del controllo ufficiale relativo all’immissione in commercio e alla utilizzazione dei prodotti fitosanitari, effettuato nell’anno precedente, in Toscana.

b. Inoltre, entro il 31 marzo di ogni anno, vengono inviati all’ Ufficio VII del Ministero della Salute,

i. i dati annuali del controllo ufficiale sui residui dei prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale, effettuato nell’anno precedente, in Toscana,

ii. i risultati annuali del campionamento relativo al Programma comunitario coordinato pluriennale, destinato a garantire il rispetto dei limiti minimi di antiparassitari sui e nei prodotti di origine vegetale.

c. Il Settore regionale Igiene Pubblica coordina la gestione dei flussi relativi ai dati del controllo ufficiale, riceve i dati dai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL e dai Laboratori ufficiali di riferimento, e provvede ad assicurare le operazioni di valutazione ed elaborazione dei dati suddetti.

d. Per la presentazione dei risultati regionali complessivi, opportunamente assemblati,

vengono utilizzati i seguenti modelli riepilogativi.

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RIVENDITE ISPEZIONATEISPEZIONI(*)INFRAZIONI

TIPOLOGIA INFRAZIONENUMERO

INFRAZIONI RIVENDITE NON AUTORIZZATEADDETTI ALLA VENDITA NON ABILITATIPRODOTTI FITOSANITARI NON AUTORIZZATICONDIZIONI DI CONSERVAZIONE /TRASPORTO INAPPROPRIATEMANCANZA REGISTRI DI CARICO E SCARICOALTRO Specificare le non conformità(*) Il numero totale comprende anche le ispezioni effettuate più volte presso la stessa rivendita

�('+�*$$'�(�*��1'2"$�#'�&*��&"$��+�1��'0$('11'�&*11*�*$��8*$$* NUMERO

CONTROLLI NUMERO

INFRAZIONI IMBALLAGGI (decreto legislativo 14 marzo 2003 n. 65, art. 8, 9 e 10; decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 194 art 15.1) ETICHETTE (decreto legislativo 14 marzo 2003 n. 65 , art 9 e 10; decreto legislativo del 17 marzo 1995 n 194 art. 15 e 16) SCHEDA DI SICUREZZA

�('+�*$$'�(�*��1'2"$�#'�&*��&"$��+�1��'0$('11'�&*���'(��1"$� NUMERO TOTALE CAMPIONI ANALIZZATIINFRAZIONI

TIPOLOGIA INFRAZIONI NUMERO

CONTROLLI NUMERO

INFRAZIONISOSTANZA ATTIVA DETERMINATAQUANTITA’ SOSTANZA ATTIVAQUANTITA’ DI ALTRI COMPONENTI (coformulanti, impurezze)PROPRIETA’ CHIMICO-FISICHE ALTRO (specificare) …………………………………………………………………… Qualora si riscontrino specifici problemi che possono avere implicazioni per altri Stati Membri,

allegare informazioni più dettagliate.

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28313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

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NUMERO TOTALE

AZIENDE ISPEZIONATE ISPEZIONIINFRAZIONI

TIPOLOGIA INFRAZIONINUMERO

INFRAZIONI MANCANZA DI AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO DI P.F. MANCANZA REGISTRO DEI TRATTAMENTI USO PRODOTTO NON AUTORIZZATO PRODOTTO UTILIZZATO PER USO NON CONSENTITO MANCANZA DI RISPETTO DEL TEMPO DI RIENTRO MANCANZA DI RISPETTO DEGLI INTERVALLI DI SICUREZZA MANCATA APPLICAZIONE DELLE MISURE DI SICUREZZA PER PREVENIRE I RISCHI DI CHI USA IL PRODOTTO (Dispositivi non a norma, modalità d’uso non corrette dei DPI, o non utilizzo dei DPI, altro) INAPPROPRIATE CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE MANCATA TRACCIABILITA’ ALTRO specificare……………………………………………….. Qualora si riscontrino specifici problemi che possono avere implicazioni per altri Stati Membri, allegare informazioni più dettagliate.

Al fine di assicurare uniformità di presentazione dei risultati regionali complessivi, oltre al predetto modello, vengono fornite le informazioni disponibili, di cui ai successivi punti I, II e III.

I. Informazioni generali disponibili per correlazione con altri piani a. Monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee e dati sulle acque potabili; b. controllo dei limiti massimi di residui nei prodotti ortofrutticoli, nei cereali e nei prodotti

di origine animale; c. piani nazionali triennali di sorveglianza sanitaria ed ambientale su eventuali effetti

derivanti dall’utilizzazione dei prodotti fitosanitari (accordo 8 maggio 2003 tra Ministri del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, dell’Ambiente e Tutela del territorio e del mare , le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano).

II. Comunicazioni di eventi indesiderati: a. incidenti occupazionali e problemi sanitari; b. effetti negativi su ambiente e organismi non-bersaglio come, ad esempio, fitotossicità e

tossicità verso fauna, entomofauna, uccelli ed organismi acquatici.

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III. Conclusioni (relative sia al commercio che all’impiego) 1 Raccomandazioni; 2 Comparazioni con i risultati relativi agli anni precedenti; 3 Priorità per il programma relativo all’anno successivo.

4-� �������������������������������������Per la presentazione dei risultati relativi al controllo ufficiale sul commercio e sull’impiego dei prodotti fitosanitari, �� i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL devono utilizzare i modelli allegati relativi ai

Flussi n. 8-9-10-11 e 31 e fornire le informazioni ivi richieste, con le modalità indicate al successivo punto 4.1. ;

�� i Laboratori ufficiali di riferimento del sistema integrato dei laboratori della Toscana (ARPAT – IZS – LSP) di cui alla DGR 932/2008 devono utilizzare il modello allegato relativo ai Flussi n. 31 e 32 e fornire le informazioni ivi richieste, con le modalità indicate al successivo punto 4.2. .

5-� $������������������������� ����������� �����Allo scopo di consentire il rispetto della tempistica prevista indicate dal Piano nazionale, è necessario che sia rispettata la tempistica prevista dal decreto dirigenziale n. 6300 del 23 dicembre 2008, in merito ai flussi sotto indicati. Oltre ai flussi relativi al controllo ufficiale in materia di commercio e impiego dei prodotti fitosanitari, si coglie l’occasione per ricordare anche i flussi inerenti i dati sui residui dei pesticidi negli alimenti di origine vegetale. L’invio dei suddetti flussi, ciascuno per il proprio ambito di competenza, è richiesto ai 1 Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL della Toscana, 2 Laboratori ufficiali di riferimento del sistema integrato dei laboratori della Toscana (ARPAT –

IZS – LSP) di cui alla DGR 932/2008.

4.1. Dati comunicati dalle Aziende USL della Toscana 4.1.1. Flussi dati n. 8-9-10-11 sul “Commercio e Impiego dei prodotti fitosanitari”

di cui al decreto dirigenziale n. 6300 del 23 dicembre 2008

Entro il 31 gennaio di ogni anno, i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL, devono far pervenire al Settore Igiene Pubblica della Regione Toscana, i dati relativi alle attività di controllo ufficiale sul commercio e impiego dei prodotti fitosanitari, effettuate nell’anno precedente, tramite la compilazione della seguente reportistica, allegata alla presente:

1 Flusso n. 8 inerente il controllo ufficiale sul commercio dei prodotti fitosanitari; 2 Flusso n. 9 inerente il controllo ufficiale sull’impiego dei prodotti fitosanitari; tale flusso si

articola su due pagine, la prima si riferisce agli accertamenti in campo e in azienda, la seconda si riferisce agli accertamenti ambientali fuori dall’azienda;

3 Flusso n. 10 inerente l’elenco degli esercizi di vendita di prodotti fitosanitari; 4 Flusso n. 11 inerente l’elenco degli stabilimenti di produzione di prodotti fitosanitari.

Le schede suddette, debitamente compilate, devono essere inviate al Settore Igiene Pubblica della Regione Toscana, sia per posta elettronica (su file excel i flussi n. 8-9-10-11) al seguente indirizzo [email protected] , che per posta ordinaria (modello cartaceo protocollato e firmato)

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rispettando la scadenza prefissata.

4.1.2. Flusso n. 31 concernente ulteriori informazioni relative al “Commercio e Impiego dei prodotti fitosanitari”, ad integrazione del decreto dirigenziale n. 6300/2008

Al fine di consentire di completare il quadro delle informazioni e dei risultati indicati ai precedenti punti, ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL è richiesto di segnalare le eventuali ulteriori informazioni disponibili, di cui ai successivi punti I, II e III, richieste dall’Accordo Stato-Regioni in data 8 aprile 2009.

I. Informazioni generali disponibili per correlazione con altri piani a. Monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee e dati sulle acque potabili; b. controllo dei limiti massimi di residui nei prodotti ortofrutticoli, nei cereali e nei prodotti

di origine animale; c. piani nazionali triennali di sorveglianza sanitaria ed ambientale su eventuali effetti

derivanti dall’utilizzazione dei prodotti fitosanitari (accordo 8 maggio 2003 tra Ministri del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, dell’Ambiente e Tutela del territorio e del mare , le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano).

II. Comunicazioni di eventi indesiderati: a. incidenti occupazionali e problemi sanitari; b. effetti negativi su ambiente e organismi non- bersaglio come, ad esempio, fitotossicità e

tossicità verso fauna, entomofauna, uccelli ed organismi acquatici.

III. Conclusioni (eventuali considerazioni relative sia al commercio che all’impiego) 4 Raccomandazioni; 5 Comparazioni con i risultati relativi agli anni precedenti; 6 Priorità per il programma relativo all’anno successivo.

Per fornire le informazioni richiamate ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL è richiesto di utilizzare il modello allegato relativo al flusso 31.

Per la compilazione del modello devono essere barrate le caselle corrispondenti alle voci interessate Sì o NO:1 in caso di risposta affermativa, deve essere barrata la casella corrispondente alla voce Sì e deve

sempre essere allegata la relativa documentazione dimostrativa di riferimento (che può essere una nota riassuntiva, oppure una relazione con dati significativi o comunque altra documentazione di sintesi disponibile);

2 in caso di risposta negativa, deve essere barrata la casella corrispondente alla voce NO e non è richiesta la relativa documentazione dimostrativa di riferimento;

3 per la voce b del punto 1, relativa al controllo dei limiti massimi di residui negli alimenti, è richiesto di allegare al modello del flusso 31, solo l’eventuale documentazione disponibile derivante da indagini diverse da quelle comprese nei flussi ordinari per i quali è previsto l’invio della specifica reportistica al Settore regionale Igiene Pubblica (es. flussi 6-7 DD. 6300/2009 e s.m.i.);

La trasmissione delle informazioni e dei risultati, deve essere completata ed effettuata entro il 31 gennaio di ogni anno successivo a quello di rilevazione, con le seguenti modalità di trasmissione:

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1 inviare il modello relativo al flusso 31, debitamente compilato, firmato e protocollato, corredato della eventuale documentazione dimostrativa, al Settore Igiene Pubblica della Regione Toscana, sia per posta elettronica (su file .pdf), al seguente indirizzo [email protected] , che per posta ordinaria, rispettando la scadenza predetta.

L’invio del modello deve essere effettuato anche se contiene tutte risposte negative.

4.1.3. Flusso dati n. 6 “Residui di prodotti fitosanitari in alimenti di origine vegetale” di cui al decreto dirigenziale n. 6300/2008

Entro il 1° marzo di ogni anno, i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL, devono far pervenire al Settore Igiene Pubblica della Regione Toscana, i dati relativi ai campioni di alimenti prelevati nell’anno precedente ai fini della ricerca dei residui dei prodotti fitosanitari; i dati in questione sono forniti tramite la compilazione della seguente reportistica:

5 Flusso n. 6 inerente il controllo ufficiale sui residui dei prodotti fitosanitari. La tabella suddetta, debitamente compilata, deve essere inviata al Settore Igiene Pubblica della Regione Toscana, sia per posta elettronica (su file excel) al seguente indirizzo [email protected] , che per posta ordinaria (modello cartaceo protocollato e firmato) rispettando la scadenza prefissata.

4.1.4. Flusso dati n. 33 “Programma comunitario coordinato di controllo pluriennale, per il periodo 2009-2011, destinato a garantire il rispetto dei limiti minimi di antiparassitari sui e nei prodotti di origine vegetale e animale”, ad integrazione del decreto dirigenziale n. 6300/2008

Nell’anno 2009 è stato attivato il programma comunitario coordinato dei controlli ufficiali, per garantire il rispetto dei limiti massimi e valutare l’esposizione dei consumatori ai residui di antiparassitari sui e nei prodotti ortofrutticoli di origine vegetale, previsto dal Regolamento della Commissione Europea n. 2008/1213/CE del 5 dicembre 2008 e disposto con nota tecnica ministeriale DGSAN I.8.d.a n.0004028-P-17.02.2009.

Entro il 31 gennaio 2010, i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL n. 2 – 3 - 6 e 11, devono far pervenire al Settore Igiene Pubblica della Regione Toscana, i dati relativi ai campioni dei prodotti prelevati nell’anno 2009 in attuazione del Programma comunitario coordinato, previsto Reg. 2008/1213/CE, come disposto con nota regionale del 22 giugno 2009 Prot.n. AOO-GRT/0163488/Q.100.30.10.

I dati e le informazioni relative ai risultati del Programma comunitario in questione devono essere forniti tramite la compilazione della seguente reportistica:

6 Flusso n. 33 (Tabella 2) inerente il controllo ufficiale destinato a garantire il rispetto dei limiti minimi di antiparassitari sui e nei prodotti di origine vegetale. La tabella suddetta " debitamente compilata, deve essere inviata al Settore Igiene Pubblica della Regione Toscana, (via fax 055 4383127 o e-mail [email protected]). In caso di riscontro di irregolarità, devono essere segnalati dettagliatamente il numero ed il tipo di infrazioni registrate, nonché i provvedimenti adottati di conseguenza.

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Oltre ai predetti risultati, i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL interessate devono fornire le informazioni indicate alla lettera e) dell’art. 3 del Regolamento 2008/1213/CE.

Per gli anni successivi il programma sarà aggiornato con apposita comunicazione diretta alle Aziende USL interessate. I termini di recapito dei risultati suddetti sono comunque confermati nella scadenza del 31 gennaio di ogni anno successivo a quello delle rilevazione.

4.1.5. Flusso n. 35 “Programma aziendale annuale di controllo ufficiale sul commercio e impiego dei prodotti fitosanitari”, ad integrazione del decreto dirigenziale n. 6300/2008

Entro il 31 dicembre di ogni anno, i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL, devono far pervenire al Settore Igiene Pubblica della Regione Toscana, il programma aziendale previsto dalla DGR 1223/2009, concernente gli interventi di controllo ufficiale sul commercio e impiego dei prodotti fitosanitari, programmati per l’anno successivo.

1 Il predetto programma aziendale, debitamente compilato, firmato e protocollato, deve essere inviato al Settore Igiene Pubblica della Regione Toscana, sia per posta elettronica (su file .pdf)al seguente indirizzo [email protected] , che per posta ordinaria, rispettando la scadenza predetta.

4.2. Dati comunicati dai Laboratori ufficiali di riferimento del sistema integrato dei laboratori della Toscana (ARPAT – IZS – LSP) di cui alla DGR 932/2008

4.2.1. Flusso dati n. 7 relativo agli esiti analitici dei “residui di prodotti fitosanitari” di cui al decreto dirigenziale n. 6300/2008

I Laboratori che effettuano le analisi ufficiali sui campioni di prodotti alimentari, sono tenuti a trasmettere periodicamente i risultati delle analisi finalizzate alla verifica del rispetto dei limiti massimi consentiti di residui di prodotti fitosanitari, negli alimenti di origine vegetale.

La trasmissione dei risultati degli accertamenti analitici, effettuati nell’arco di un anno, deve essere completata ed inviata entro il 1° marzo dell’anno successivo a quello di rilevazione, allo scopo di consentire l’elaborazione statistica dei dati e la loro successiva trasmissione alla Commissione Europea, con le seguenti modalità di trasmissione: 2 utilizzare l’applicativo già attivato dal Ministero, disponibile in rete al sito

http://sis.sanita.it/alimenti/ ,3 inviare la Tabella relativa al Flusso 7, debitamente compilata, al Settore Igiene Pubblica della

Regione Toscana, sia per posta elettronica (su file excel) al seguente indirizzo [email protected] , che per posta ordinaria (modello cartaceo protocollato e firmato) rispettando la scadenza predetta; le modalità d’invio del “Flusso n. 7” relativo ai “Residui di prodotti fitosanitari su alimenti di origine vegetale”, sono indicate nell’Allegato A del decreto dirigenziale n. 6300 del 23 dicembre 2008”, inviato per posta elettronica da questo ufficio il 15.01.2009.

Pertanto, al fine di ottemperare in maniera puntuale agli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alla Comunità Europea e al fine di consentire nei tempi utili, il rapporto sull’andamento dei controlli ufficiali in tale importante settore per la tutela dei consumatori, ad ARPAT è richiesto

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di assicurare, entro il 1° marzo 2010, l’invio dei risultati analitici relativi all’anno 2009, utilizzando le modalità sopra riportate. Per gli anni successivi è richiesto di rispettare la scadenza del 1° marzo ai Laboratori ufficiali interessati del sistema integrato dei laboratori della Toscana, di cui alla DGR 932/2008.

4.2.2. Flusso n. 31 relativo a ulteriori informazioni relative al “Commercio e Impiego dei prodotti fitosanitari”, ad integrazione del decreto dirigenziale n. 6300/2008

Al fine di consentire di completare il quadro delle informazioni e dei risultati indicati ai precedenti punti, ai Laboratori di riferimento del sistema integrato dei laboratori della Toscana (ARPAT – IZS – LSP) di cui alla DGR 932/2008, è richiesto di segnalare le eventuali ulteriori informazioni disponibili, di cui ai successivi punti I, II e III, richieste dall’Accordo Stato-Regioni in data 8 aprile 2009.

I. Informazioni generali disponibili per correlazione con altri piani a. Monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee e dati sulle acque potabili; b. controllo dei limiti massimi di residui nei prodotti ortofrutticoli, nei cereali e nei prodotti

di origine animale; c. piani nazionali triennali di sorveglianza sanitaria ed ambientale su eventuali effetti

derivanti dall’utilizzazione dei prodotti fitosanitari (accordo 8 maggio 2003 tra Ministri del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, dell’Ambiente e Tutela del territorio e del mare , le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano).

II. Comunicazioni di eventi indesiderati: a. incidenti occupazionali e problemi sanitari; b. effetti negativi su ambiente e organismi non- bersaglio come, ad esempio, fitotossicità e

tossicità verso fauna, entomofauna, uccelli ed organismi acquatici.

III. Conclusioni (eventuali considerazioni relative sia al commercio che all’impiego) 1 Raccomandazioni; 2 Comparazioni con i risultati relativi agli anni precedenti; 3 Priorità per il programma relativo all’anno successivo.

Per fornire le informazioni sopra richiamate ai Laboratori ufficiali di riferimento è richiesto di utilizzare il modello allegato relativo al flusso 31!

Per la compilazione del modello devono essere barrate le caselle corrispondenti alle voci interessate Sì o NO:3 in caso di risposta affermativa, deve essere barrata la casella corrispondente alla voce Sì e deve

sempre essere allegata la relativa documentazione dimostrativa di riferimento (che può essere una nota riassuntiva, oppure una relazione con dati significativi o comunque altra documentazione di sintesi disponibile);

4 in caso di risposta negativa, deve essere barrata la casella corrispondente alla voce NO e non è richiesta la relativa documentazione dimostrativa di riferimento;

5 per la voce b del punto 1, relativa al controllo dei limiti massimi di residui negli alimenti, è richiesto di allegare al modello del flusso 31, solo l’eventuale documentazione disponibile

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derivante da indagini diverse da quelle comprese nei flussi ordinari per i quali è previsto l’invio della specifica reportistica al Settore regionale Igiene Pubblica (es. flussi 6-7 DD. 6300/2009 e s.m.i.);

La trasmissione delle informazioni e dei risultati, deve essere completata ed effettuata entro il 31 gennaio di ogni anno successivo a quello di rilevazione, con le seguenti modalità di trasmissione: 4 inviare il modello relativo al flusso 31, debitamente compilato, firmato e protocollato, corredato

della eventuale documentazione dimostrativa, al Settore Igiene Pubblica della Regione Toscana, sia per posta elettronica (su file .pdf), al seguente indirizzo [email protected] , che per posta ordinaria, rispettando la scadenza predetta.

L’invio del modello deve essere effettuato anche se contiene tutte risposte negative.

4.2.3. Flusso dati n. 32 relativo alla eventuale verifica del contento e delle proprietà dei prodotti fitosanitari” ad integrazione del decreto dirigenziale n. 6300/2008

A differenze dei flussi trattatati ai precedenti punti che hanno un carattere ordinario ed una frequenza costante, il flusso 32 è da considerarsi straordinario in quanto si riferisce ad una rilevazione altamente eccezionale, alla quale ricorrere solo ed esclusivamente nei casi di fondate esigenze di verifica, valutate da parte degli organi competenti dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL, esclusivamente previa consultazione e con accordi mirati con i competenti Laboratori ufficiali di riferimento del sistema integrato dei laboratori della Toscana (ARPAT – IZS – LSP) di cui alla DGR 932/2008. Infatti i controlli ufficiali finalizzati ad accertare la corrispondenza del contenuto del prodotto fitosanitario a quello autorizzato, non sono attualmente richiesti in Toscana, per i motivi indicati al punto 2.1.4 dell’allegato A alla DGR n. 1223 del 21.12.2009. Pertanto, ai Laboratori che effettuano tali accertamenti, è richiesto di trasmettere i risultati delle analisi finalizzate verifica del contenuto dei prodotti fitosanitari, solo nel caso abbiano effettuato tali accertamenti. La trasmissione dei risultati degli accertamenti analitici, eventualmente effettuati nell’arco di un anno, deve essere completata ed inviata entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di rilevazione� con le seguenti modalità di trasmissione: 1 inviare il modello relativo al flusso 32, debitamente compilato, firmato e protocollato, al

Settore Igiene Pubblica della Regione Toscana, sia per posta elettronica (su file .pdf), al seguente indirizzo [email protected] , che per posta ordinaria, rispettando la scadenza predetta.

Non è richiesto l’invio del flusso qualora non siano effettuati accertamenti analitici sulla composizione dei prodotti fitosanitari.

4.2.4. Flusso dati n. 34 “Programma comunitario coordinato di controllo pluriennale, per il periodo 2009-2011, destinato a garantire il rispetto dei limiti minimi di antiparassitari sui e nei prodotti di origine vegetale e animale”, ad integrazione del decreto dirigenziale n. 6300/2008

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Nell’anno 2009 è stato attivato il programma comunitario coordinato dei controlli ufficiali, per garantire il rispetto dei limiti massimi e valutare l’esposizione dei consumatori ai residui di antiparassitari sui e nei prodotti ortofrutticoli di origine vegetale, previsto dal Regolamento della Commissione Europea n. 2008/1213/CE del 5 dicembre 2008 e disposto con nota tecnica ministeriale DGSAN I.8.d.a n.0004028-P-17.02.2009.

Entro il 31 gennaio 2010, ARPAT deve far pervenire al Settore Igiene Pubblica della Regione Toscana (per posta ordinaria e per e-mail a [email protected] ), i risultati del programma coordinato di controllo ufficiale per l’anno 2009, specificando inoltre le informazioni di competenza indicate all’art. 3 del Regolamento 2008/1213/CE e le informazioni riguardanti la partecipazione alle prove interlaboratorio comunitarie per i residui di antiparassitari organizzati dalla Commissione Europea, come indicato dalla nota regionale del 22 giugno 2009 Prot.n. AOO-GRT/0163488/Q.100.30.10.

Per gli anni successivi il programma sarà aggiornato con apposita comunicazione diretta ai Laboratori ufficiali interessati del sistema integrato dei laboratori della Toscana (ARPAT – IZS – LSP) di cui alla DGR 932/2008. I termini di recapito dei risultati sono comunque confermati nella scadenza del 31 gennaio di ogni anno successivo a quello delle rilevazione.

5. Allegati 5.1. Modulistica

Al presente atto viene allegata la modulistica necessaria per la presentazione dei risultati dei controlli ufficiali relativi ai flussi seguenti:

1 Flusso n. 6 inerente i campioni di alimenti di origine vegetale prelevati ai fini della ricerca dei residui dei prodotti fitosanitari (di competenza delle Aziende USL);

2 Flusso n. 7 inerente i risultati analitici dei campioni di alimenti di origine vegetale prelevati per la ricerca dei residui dei prodotti fitosanitari (di competenza dei Laboratori ufficiali di riferimento ARPAT-IZS-LSP);

3 Flusso n. 8 inerente il controllo ufficiale sul commercio dei prodotti fitosanitari (di competenza delle Aziende USL);

4 Flusso n. 9 inerente il controllo ufficiale sull’impiego dei prodotti fitosanitari; tale flusso si articola su due pagine, la prima si riferisce agli accertamenti in campo e in azienda, la seconda si riferisce agli accertamenti ambientali fuori dall’azienda (di competenza delle Aziende USL);

5 Flusso n. 10 inerente l’elenco degli esercizi di vendita di prodotti fitosanitari (di competenza delle Aziende USL);

6 Flusso n. 11 inerente l’elenco degli stabilimenti di produzione di prodotti fitosanitari (di competenza delle Aziende USL);

7 Flusso n. 31 inerente la segnalazione di informazioni e indicazioni disponibili sul commercio e impiego di prodotti fitosanitari (di competenza delle Aziende USL e dei Laboratori ufficiali di riferimento ARPAT-IZS-LSP);

8 Flusso n. 32 inerente la verifica del contenuto e delle proprietà dei prodotti fitosanitari (di competenza dei Laboratori ufficiali di riferimento ARPAT-IZS-LSP);

9 Flusso n. 33 inerente i controlli relativi al Programma comunitario, destinato a garantire il rispetto dei limiti minimi di antiparassitari sui e nei prodotti di origine vegetale (di competenza delle Aziende USL).

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29113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

La suddetta modulistica, allegata al presente atto, viene inviata in formato elettronico ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL ed ai Laboratori ufficiali di riferimento (ARTAT-IZS-LSP), a cura Settore regionale Igiene Pubblica.

5.2. Dati di sintesi relativi all’attività pregressa

Al fine di rappresentare il quadro riassuntivo delle rilevazioni effettuate in ambito regionale, vengono allegate al presente atto le seguenti tabelle che riportano i dati di sintesi relativi alle attività di controllo ufficiale ed alle rilevazioni effettuate nel periodo 1999-2008:

5 Tabella 1 - Controllo ufficiale sul commercio di prodotti fitosanitari nel periodo 1999-2008;

6 Tabella 2 - Controllo ufficiale sull’impiego di prodotti fitosanitari nel periodo 1999-2008;

7 Tabella 3 - Controllo ufficiale sul commercio e impiego – riepilogo annuale 2008;

8 Tabella 4 - Esercizi di vendita e locali di deposito autorizzati – ricognizione anno 2008;

9 Tabella 5 - Esercizi di vendita e locali di deposito che hanno fornito le dichiarazioni di vendita nell’anno 2008;

10 Tabella 6 – Raffronto tra esercizi di vendita e locali di deposito autorizzati ed esercizi di vendita e locali di deposito che hanno fornito le dichiarazioni di vendita nell’anno 2008;

11 Tabella 7 - Risultati del campionamento finalizzato alla ricerca dei residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale – periodo 1999-2008.

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5.1 Modulistisca

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5.2 Dati di sintesi relativi all’attività pregressa

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30913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

BARONTI Eugenio

Dichiara la propria situazione patrimoniale relativa a:

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. Unico/2009 rigo RN1) € 108.144,00

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BERTOLUCCI Giuseppe

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2009 rigo 6) € 133.468,00

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BETTI Marco

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2009 rigo 6) € 108.413,00

MERCANTI Maria RitaConiuge non separato di BETTI Marco

PRESIDENTE GIUNTA REGIONALE

Aggiornamento relativo all’anno 2008 - Legge

regionale 21 giugno 1983, n. 49 (Disciplina per la

pubblicità della situazione patrimoniale dei titolari di

cariche direttive in alcuni enti).

SEGUE ALLEGATO

- Comunicati

Direzione Generale della Presidenza Settore Attività

Generali della Presidenza

Pubblicità della situazione patrimoniale dei

componenti della Giunta regionale (VIII Legislatura).

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310 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Situazione reddituale (da Mod. 730/2009 rigo 6) € 33.414,00

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BRAMERINI Anna Rita

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. Unico/2009 rigo RN1) € 107.671,00

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BRENNA Ambrogio

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2009 rigo 6) € 132.009,00

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CENNI Susanna (carica cessata in data 6/05/2008)

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2009 rigo 6) € 119.115,00

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COCCHI Paolo

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2009 rigo 6) € 109.118,00

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31113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

CONTI Riccardo

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2009 rigo 6) € 107.287,00

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FRAGAI Agostino

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2009 rigo 6) € 107.613,00

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GELLI Federico

Dichiara le seguenti VARIAZIONI intervenute nella propria situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente relativamente a :

Beni immobili+/- Natura del diritto Descrizione dell’immobile Comune e Provincia+ Acquisto immobile A4 CL3 rendita 823,75

Via de’ Pepi 10 Firenze

- Vendita immobile Via Carnelutti 2 Pisa

Situazione reddituale (da Mod. 730/2009 rigo 6) € 107.001,00

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ROSSI Enrico

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2009 rigo 6) € 102.068,00

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312 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

SALVADORI Gianni

Dichiara le seguenti VARIAZIONI intervenute nella propria situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente relativamente a :

Beni mobili iscritti in pubblici registri+/- Descrizione CV fiscali Anno di immatricolazione+ Fiat 600 2002

Situazione reddituale (da Mod. 730/2009 rigo 6) € 108.083,00

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SIMONCINI Gianfranco

Dichiara le seguenti VARIAZIONI intervenute nella propria situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente relativamente a :

Beni mobili iscritti in pubblici registri+/- Descrizione CV fiscali Anno di immatricolazione- Fiat Multipla BA683PA 19 1999

Situazione reddituale (da Mod. 730/2009 rigo 6) € 109.253,00

BARTALUCCI Daniela Coniuge non separato di SIMONCINI Gianfranco

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. 730/2009 rigo 6) € 24.440,00

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TOSCHI Massimo

VARIAZIONE della situazione patrimoniale rispetto all’anno precedente: NESSUNA

Situazione reddituale (da Mod. Unico/2009 rigo RN1) € 129.283,00

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31313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Delibera2/1Piano stralcio per il bacino del torrente Senio:Riclassificazione ex art. 9 c. 2 lett. c) di U.I.E. non idonee a usi urbanistici in Comune di Brisighella, località Torri di Cavina

Delibera2/2Piano stralcio per il bacino del torrente Senio:Riclassificazione ex art. 9 c. 2 lett. c) di U.I.E. non idonee a usi urbanistici in Comune di Brisighella, località Zattaglia-Quarneto

Delibera2/3Adozione del “Piano Stralcio per il bacino del torrente Senio – Revisione Generale” per l'aggiornamento e l'adeguamento al Piano Stralcio Assetto Idrogeologico (PSAI);

Delibera2/4Piano stralcio per l'assetto idrogeologico: presa d'atto della non presentazione di osservazioni e conclusiva adozione di modifica ex art. 5 c. 6 alla scheda N. 63 “Borgo Tossignano”, Comune di Borgo Tossignano ed alla relativa zonizzazione;

Delibera2/5Piano stralcio per l'assetto idrogeologico: presa d'atto della non presentazione di osservazioni e conclusiva adozione di modifica ex art. 5 c. 6 alla scheda N. 86 "San Benedetto Val di Sambro - Poggio dei Rossi", Comune di San Benedetto Val di Sambro ed alla relativa zonizzazione;

Delibera2/6Piano stralcio per l'assetto idrogeologico: presa d'atto della non presentazione di osservazioni e conclusiva adozione di modifica ex art. 5 c. 6 alla scheda N. 168 "Vimignano", Comune di Grizzana Morandi ed alla relativa zonizzazione;

Delibera2/7 Aggiornamento cartografico del Piano Stralcio Assetto Idrogeologico (PSAI) a seguito dell’approvazione da parte della Regione Emilia-Romagna della Perimetrazione e zonizzazione dell’abitato capoluogo di Castiglione dei Pepoli (BO) ai sensi dell’art.25 della L.R. 14 aprile 2004, n.7;

Delibera2/8Espressione dell’Intesa all'Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli ai sensi e per gli effetti dell'art. 2 del DPR 1 giugno 1998 rispetto alla proposta di zonizzazione dalla stessa adottata nel “Progetto di Variante Cartografica e Normativa al titolo II Assetto della Rete Idrografica" ricadente entro il territorio di competenza dell’Autorità di Bacino del Fiume Reno;

Piano stralcio per l'assetto idrogeologico: esclusione dal campo di

Il comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino

ha adottato nella seduta del 17 di dicembre 2009 i

seguenti deliberativi:

ALTRI ENTI

AUTORITA’ DI BACINO FIUME RENO

Elenco adottato nella seduta del 17 dicembre 2009 dei seguenti atti deliberativi dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del Reno.

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314 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Delibera2/9 applicazione dell’art. 20 c. 1 - Comune di Imola (BO) area comprese nell’Ambito N. 61

Via Campana; - Comune di Imola (BO) Piani Particolareggiati N. 10

SCALO MERCI e N. 12 PATARINI; - Comune di Budrio (BO) area di sviluppo produttiva-

commerciale in località Cento;

Delibera2/10Piano stralcio per l'assetto idrogeologico: modifica ex art. 5 c. 6 alla scheda N. 29/m1 “Carteria di Sesto – Cà del Gallo”, Comune di Pianoro ed alla relativa zonizzazione a seguito della realizzazione di interventi;

Delibera2/11Piano stralcio per l'assetto idrogeologico: modifica ex art. 5 c. 6 alla scheda N. 107 "Silla", Comune di Gaggio Montano ed alla relativa zonizzazione a seguito della evoluzione del dissesto;

Delibera2/12Piano stralcio per l'assetto idrogeologico: modifica ex art. 5 c. 6 alla scheda N. 150 "Serraglio – Molino d’Avena", Comune di Castiglione dei Pepoli ed alla relativa zonizzazione a seguito della colata detritica avvenuta nel gennaio 2009;

Delibera2/13Piano stralcio per l'assetto idrogeologico: modifica ex art. 5 c. 6 alla scheda N. 164 “Ca’ Gardela” Comune di Granaglione ed alla relativa zonizzazione a seguito dell’evoluzione del dissesto;

Delibera2/14Programma delle attività di studio, indagine e ricerca finalizzate alla pianificazione di bacino per l'anno 2010 - Primo Stralcio: piano operativo e programmazione di massima del fabbisogno di prestazioni professionali;

Delibera2/15

Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico: Modifica alla perimetrazione dell'area di localizzazione interventi per la realizzazione della cassa di espansione del fiume Reno in località Trebbo

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31513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

5. Che la Comunità Montana dell’Appennino Pistoiese, con Deliberazione di Assemblea n. 4 del 19/01/2008, ha messo a disposizione per la fase del Piano di Sviluppo Rurale 2007/2008 risorse da destinare a diversi interventi da eseguirsi sul suo territorio per complessivi Euro 664.000,00;

6. Che con Deliberazione della Deputazione Amministrativa n. 46 del 13/05/2008 è stato approvato il progetto di “Realizzazione ed adeguamento funzionale sulla viabilità forestale di interesse AIB Distendino - Gricciana - Serra Pistoiese” e dichiarata la pubblica utilità (ai sensi dell’art. 12, comma 1 e art. 17, comma 2 del D.P.R. n. 327/2001) per un importo complessivo di Euro 230.428,69;

7. Che per i suddetti lavori si è resa necessaria l’acquisizione stabile di alcuni terreni posti nel Comune di Marliana con gli identificativi catastali riportati nel Piano Particellare d’Esproprio;

8. Che con nota prot. n. 7265 del 29/11/2008, la Comunità Montana Appennino Pistoiese ha comunicato di aver approvato il progetto di “Realizzazione ed adeguamento funzionale sulla viabilità forestale di interesse AIB Distendino - Gricciana - Serra Pistoiese” finanziato con fondi provenienti dal regolamento CE 1698/2005 - misura 226 - progetti idraulico-forestali P.S.R. comprendente, fra i vari elaborati tecnici, il Piano Particellare d’Esproprio il quale fa parte integrante del progetto stesso e contiene l’elenco dei beni da espropriare, i relativi proprietari e la determinazione dell’indennità base di esproprio;

9. Che in sede di progettazione, all’interno del quadro economico generale dell’opera, è stata riservata ed impegnata la somma di Euro 80.824,92 per far fronte alle spese necessarie alla procedura espropriativa ed alle spese tecniche da essa derivanti;

10. Che a seguito della dichiarazione di pubblica utilità si è provveduto all’espletamento della procedura espropriativa prevista per legge;

11. Che nei giorni dal 20/03/2009 al 20/04/2009 è stato affisso all’Albo Pretorio del Comune di Marliana l’avviso di avvio del procedimento di esproprio e di deposito atti per la dichiarazione di pubblica utilità (ai sensi dell’art. 16, comma 4 del D.P.R. 327/2001 e s.m.i.) con allegato l’elenco di tutti i proprietari con i relativi identificativi catastali inerenti le particelle che individuano i terreni interessati alla procedura espropriativa ed estratti dal Piano Particellare d’Esproprio;

12. Che con ns. prot. n. 8337/VI/017 del 12/06/2009 è stato rilasciato dall’Ufficio Tecnico Urbanistico Servizio Agricoltura della Comunità Montana Appennino Pistoiese il nulla osta della variante progettuale per i lavori di “Realizzazione e adeguamento funzionale sulla viabilità forestale di interesse AIB Distendino - Gricciana - Serra Pistoiese - P.S.R. 2007/2013 - Misura 226” e quindi sono emersi nuovi proprietari interessati alla procedura espropriativa;

CONSORZIO BONIFICA PADULE DI FUCECCHIO

DECRETO 9 novembre 2009, n. 120

Realizzazione ed adeguamento funzionale sul-la viabilità forestale di interesse AIB distendino Gricciana Serra Pistoiese. Decreto di esproprio.

IL DIRETTORE GENERALE

Premesso:1. Che il D.P.R. 08/06/2001 n. 327 “Testo Unico in

materia di espropriazione per pubblica utilità” art. 6 comma 1 cita “l’Autorità competente alla realizzazione di un’opera pubblica o di pubblica utilità è anche competente all’emanazione degli atti del procedimento espropriativo che si renda necessario”;

2. Che la Legge Regionale Toscana n. 30 del 18/02/2005 da “Disposizioni in materia di espropriazioni per Pubblica Utilità” art. 2 commi 2 e 4;

3. Che la Legge Regionale n. 34/1994 artt. 12 e 43, la Legge Regionale n. 30/2005 art. 4 comma 1, attribuiscono ai Consorzi di Bonifica le competenze in materia di esproprio sulle opere di bonifica da loro realizzate;

4. Che con Deliberazione n. 111 del 02/10/2007 la Deputazione Amministrativa ha nominato Responsabile del Procedimento espropriativo per tutti i lavori di competenza del Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio il sottoscritto Direttore Generale, Dott. Franco Fambrini;

Considerato:1. Che in seguito allo stanziamento di fondi per

il Piano di Sviluppo Rurale per il biennio 2007/2008 promosso dalla Regione Toscana è stato possibile attingere a detti finanziamenti per l’esecuzione di interventi di natura idraulico-forestale finalizzati alla sistemazione ed alla manutenzione del territorio, alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, alla cura ed al mantenimento dell’assetto idrogeologico per diminuire il rischio di eventi danni prodotti da eventi meteorici particolarmente intensi;

2. Che a tal fine sono stati interpellati i comuni del comprensorio consortile per l’individuazione degli interventi prioritari da eseguire;

3. Che, a seguito di detta analisi, sono stati individuati n. 7 interventi di cui 2 ricadenti nel comprensorio della Comunità Montana dell’Appennino Pistoiese, 1 ricadente nel Comune di Vinci (Provincia di Firenze) e 4 nel Comune di Villa Basilica (Provincia di Lucca);

4. Che con Deliberazione della Deputazione Amministrativa n. 104 del 11/09/2007 è stata approvata una convenzione con la Ditta D.R.E.A.M. Italia S.C.R.L. di Pistoia per lo svolgimento di vari servizi inerenti la progettazione anche in relazione ad interventi da eseguirsi con fondi pubblici;

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316 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

DITTA CATASTALE

Quo

ta d

i pr

opri

età

Regimepatrimoniale

Foglio di

mappa

Particella da

espropriare

Superficie particella

MQ

SALDOINDENNITA’ DI ESPROPRIO da

liquidare

1TONFONI ENZO nato a Marliana il 03/09/1948

1/1 Separazione dei beni 12 462 196 € 499,80

PARENTI GIORGIO nato a Gavorrano il 15/12/1924

1/6 Vedovo/

bene personale

€ 123,25

PARENTI MORENA nata a Marliana il 06/03/1951

1/6 Nubile/

bene personale

€ 123,25

SABATINI MIREGLIA nata a Marliana il 21/08/1924

1/3 Bene personale € 246,50 2

PAGANELLI CARLO nato a Uzzano il 18/04/1948

1/3 Separato /

Comunione dei beni

18 449 290

€ 246,50

9391/VIII/002 del 12/10/2009, 10467-10469/VIII/002 del 16/10/2009, 9395/VIII/002 del 02/11/2009, 9381/VIII/002 del 05/11/2009 le Dichiarazioni sostitutive di notorietà nelle quali hanno dichiarato di essere pieni proprietari dei beni espropriati e che gli stessi sono liberi da qualsiasi vincolo o diritto di terzi, di convenire alla cessione volontaria e di accettare bonariamente l’indennità di esproprio base aumentata delle maggiorazioni previste per legge;

3. Che, in seguito alla notifica dell’avviso dell’avvio del procedimento espropriativo e della determinazione dell’indennità di esproprio con gli estremi sopra-menzionati, alcune Ditte catastali interessate non hanno fatto pervenire nessuna risposta di accettazione o meno dell’indennità di esproprio offerta e non hanno presentato nessuna osservazione in merito;

Considerato altresì:1. Che ai sensi del D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i. l’autorità

competente alla realizzazione dell’opera pubblica - Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio - è anche competente all’emanazione degli atti del procedimento espropriativo;

2. Che ad oggi, anche in seguito all’approvazione del progetto di variante, nessuna Ditta catastale è stata liquidata dell’acconto dell’80% dell’indennità di esproprio;

3. Che il Consorzio di Bonifica ha provveduto a presentare e far approvare dall’Ufficio Tecnico Erariale di Pistoia i Tipi di Frazionamento nn. 136081.1/2009 - 136091.1/2009 - 136101.1/2009 - 136115.1/2009 - 136119.1/2009 del 25/09/2009 (protocollo nn. PT136081 - PT136091 - PT136101 - PT136115 - PT136119) del Comune di Marliana riguardante le particelle che individuano i terreni interessati alla procedura espropriativa di proprietà delle ditte catastali qui di seguito elencate:

Considerato altresì:1. Che con prot. nn. 5913 - 5914 - 5915 - 5916 - 5918

- 5919 - 5922 - 5924 - 5926 - 5927 - 5928 - 5929 - 5930 - 5931 - 5932 - 5933 - 5934 - 5935 - 5936 - 5937 - 5938 - 5940 - 5944 - 5945 - 5948 - 5949 - 5950 - 5951 - 5953 - 5954 - 5955 - 5959 - 5961 - 5964 - 5965 - 5967 - 5969 - 5971 - 5973 - 5974/VIII/002 del 15/04/2009, ai sensi dell’art. 20 comma 3 del D.P.R. n. 327/2001, e con prot. nn. 9381 - 9382 - 9383 - 9384 - 9385 - 9386 - 9387 - 9388 - 9389 - 9390 - 9391 - 9392 - 9393 - 9394 - 9395 - 9396/VIII/002 del 24/08/2009, ai sensi dell’art. 20 comma 3 del D.P.R. n. 327/2001 a ciascun proprietario dei terreni interessati alla procedura espropriativa è stata data comunicazione dell’indennità di esproprio provvisoria, dell’avvenuta approvazione del progetto, dell’elenco dei beni da espropriare e delle relative somme offerte;

2. Che, in seguito alla notifica dell’avviso dell’avvio del procedimento espropriativo e della determinazione dell’indennità di esproprio, diverse Ditte catastali interessate hanno fatto pervenire con prot. nn. 5927/VIII/002 del 21/04/2009, 5967/VIII/002 del 04/05/2009, 5969/VIII/002 del 05/05/2009, 5933/VIII/002 del 06/05/2009, 5934/VIII/002 del 07/05/2009, 5914 - 5935 - 5936/VIII/002 del 08/05/2009, 5953/VIII/002 del 11/05/2009, 5922 - 5926 - 5930 - 7424/VIII/002 del 12/05/2009, 5955/VIII/002 del 13/05/2009, 5916 - 5931 - 5932 - 5937 - 5951 - 5961/VIII/002 del 14/05/2009, 5924 - 5950 - 5965 - 5973/VIII/002 del 15/05/2009, 5938/VIII/002 del 19/05/2009, 5959/VIII/002 del 21/05/2009, 5928 - 5929/VIII/002 del 08/06/2009, 5918/VIII/002 del 22/06/2009, 9384 - 9385/VIII/002 del 28/08/2009, 9382/VIII/002 del 02/09/2009, 9386/VIII/002 del 08/09/2009, 9383/VIII/002 del 17/09/2009, 9392-9396/VIII/002 del 21/09/2009, 9390-9393-9394/VIII/002 del 24/09/2009, 9389/VIII/002 del 28/09/2009, 5971/VIII/002 del 30/09/2009, 10058-10059/VIII/002 del 06/10/2009,

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31713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

CHECCHI ELENA nata a Pistoia il 01/12/1959

1/9

Comunione dei beni/

bene personale

€ 40,23

CHECCHI SIMONE nato a Prato il 17/12/1973

1/9 Celibe/ bene

personale€ 40,23

PARENTI MARIA CARLA nata a Marliana il 13/07/1938

1/9 Vedova/

bene personale

€ 40,23

PARENTI GIUSEPPINA nata a Marliana il 20/02/1928

3/9 Vedova/

bene personale

€ 120,70

3

PARENTI PIERINA nata a Piteglio il 12/05/1915

3/9 Bene personale

18

451

452

59

83

€ 80,47

PARENTI VALERIO nato a Marliana il 23/09/1943

½ Comunione dei beni € 341,70

4RUGGIERO CRISTINA nata a Airola il 11/10/1940

½ Comunione dei beni

18 455 134

€ 341,70

5PARENTI SILVANA, nata a Marliana il 21/06/1946

1/1 Bene personale 18 458

459 138 60 € 1.009,80

6 POLI VASCO, nato a Pescia il 25/01/1950 1/1 Bene

personale 18 461 462

221 315 € 1.366,80

PAOLESCHI UGO, nato a Marliana il 20/07/1944

2/4 Bene Personale € 930,75

PAOLESCHI VALENTINA, nata a Pescia il 13/04/1983 1/4 Bene

Personale € 465,38 7

CAPUANO GIOVANNINA, nata a Foiano di Val Fortone il 17/04/1955

1/4 Bene Personale

18

463

464

465

16

432

282 € 465,38

8

IMMOBILIARE FEDERICO SRL, sede in Massa e Cozzile, codice fiscale 01293130470

1/1 _ 18

467 468 444 447

155 195 287 259

€ 2.284,80

PARENTI MARIA PIA, nata a Marliana il 27/03/1935

3/6 Nubile/

bene personale

€ 30,60

NELLI BERNARDO, nato a Bologna il 06/02/1969 1/6 Bene

personale € 6,80

NELLI FABIOLA, nata a Sassari il 15/02/1962 1/6 Bene

personale € 6,80

9

NELLI MATTEO, nato a Bologna il 13/08/1966 1/6 Bene

personale

6 576 24

€ 6,80

10PELLICCI FULVIO, nato a Massa e Cozzile il 09/12/1927

1/1 Separazione dei beni 6 600

601 159 9 € 856,80

11 PARENTI TULLIA, nata a Pescia il 28/04/1923 1/1 Bene

personale 6 573 574

349 70 € 1.068,45

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318 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

PARENTI GIULIA, nata in Argentina il 03/12/1919

1/1 usufrutto

Bene personale/ vedova

€ 42,08

PARENTI SIMONETTA, nata a Pistoia il 19/03/1955

1/1 nuda proprietà

Bene personale/ separata

€ 119,21 12

PARENTI VILDA, nata a Marliana il 24/04/1938

1/1 nuda proprietà

Comunione dei beni/ Bene

personale

6

577

578

25

85

€ 119,21

13PARENTI FRANCO, nato a Torino il 10/07/1958

1/1 Bene personale 6 581 72 € 122,40

14 CHECCHI FELICE; fu Luigi 1/1 Bene personale 6 586 10 € 17,00

15PARENTI ROLANDA, nata a Marliana il 13/06/1923

1/1 Bene personale 6

584

585

104

17€ 205,70

PARENTI ALBA, nata a Santa Croce sull’Arno il 08/10/1941

2/24 Bene personale € 23,59

PARENTI ILIO, nato a Castelfranco di Sotto il 26/04/1943

2/24 Bene personale € 23,59

PARENTI NELLO, nato a Lucca il 05/09/1945 2/24 Bene

personale € 23,59

16

PARENTI FABIO, nato a Montecatini Terme il 26/08/1964

9/24 Bene personale

6589

590

88

23

€ 106,14

PARENTI FABIOLA, nata a Massarosa il 31/01/1958

9/24 Bene personale

€ 106,14

17 PARENTI IDA, fu Luigi ved Parenti 1/1 Bene

personale 6 592 91 € 154,70

18MEAZZINI GIULIO nato a Caprese Michelangelo il 09/03/1952

1/1 Separazione dei beni 6 594 126 € 623,70

PACCOSI CARLO, nato a Montecatini Terme il 19/06/1925

9/18 Celibe/ bene personale € 537,08

PACCOSI DANIELA, nata a Marliana il 09/07/1956

2/18 Bene personale € 119,35

PACCOSI FRANCO, nato a Marliana il 28/08/1965

2/18 Bene personale € 119,35

PACCOSI GIULIANO, nato a Marliana il 15/08/1959

2/18 Bene personale € 119,35 19

TONFONI FULVIA, nata a Marliana il 26/03/1935

3/18 Bene

personale/ vedova

6 597 217

€ 179,03

TOTALE € 13..504,93

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31913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

DITTA CATASTALE (deceduta o sconosciuta) Q

uota

di pr

oprie

Foglio di mappa

Parti

cella

da

espro

priar

e

Supe

rficie

pa

rtice

lla

MQ

SALDOINDENNITA’ DI ESPROPRIO da

depositare

1PARENTI PIERINA, nata a Piteglio il 12/05/1915 (deceduta il 22/04/2000)

3/9 18 451 452

5983 € 80,47

2 CHECCHI FELICE; fu Luigi 1/1 6 586 10 € 17,00

3 PARENTI IDA, fu Luigi ved Parenti 1/1 6 592 91 € 154,70

TOTALE € 252,17

f) visura catastale su Foglio di Mappa 6, Particella 581 intestata a Berutto Margherita, Parenti Franco e Parenti Luigi anzichè Parenti Franco, quota di proprietà 1/1;

g) visura catastale su Foglio di Mappa 6, Particelle 588 - 589 - 590 intestate a Parenti Alba, Parenti Alfonso, Parenti Ilio, Parenti Nello, Parenti Renato, Parenti Siria anzichè Parenti Alba, quota di proprietà 2/24, Parenti Ilio, quota di proprietà 2/24, Parenti Nello, quota di proprietà 2/24, Parenti Fabio, quota di proprietà 9/24, Parenti Fabiola, quota di proprietà 9/24;

h) visura catastale su Foglio di Mappa 6, Particelle 573 - 574 intestate a Parenti Tullia, di Silvio Mar Curatola anziché Parenti Tullia, nata a Pescia il 28/04/1923;

Considerato inoltre:1. Che in fase progettuale alcuni terreni da espropriare

sono risultati catastalmente intestati a persone decedute o sconosciute e quindi non è stato possibile recapitare la comunicazione dell’indennità di esproprio provvisoria, fra cui:

a) Parenti Pierina, nata a Piteglio il 12/05/1915; (deceduta il 22/04/2000).

b) Checchi Felice, fu Luigi; (sconosciuto).c) Parenti Ida, fu Luigi ved. Parenti ; (sconosciuta).2. Che da varie fonti non è stato possibile

individuare gli effettivi proprietari anche con l’aiuto della consultazione negli archivi della Conservatoria dei Registri Immobiliari o del personale dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Marliana, luogo dove si sono svolti i lavori;

3. Che pertanto, per tali Ditte catastali sconosciute e qui di seguito elencate, si deve provvedere al deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti dell’indennità base di esproprio, ai sensi del DPR 327/2001, per una somma complessiva di Euro 252,17 e così ripartita:

4. Che da un controllo effettuato sui certificati catastali per la volturazione sono risultati errati alcuni dati relativi all’intestazione delle Ditte catastali espropriande;

5. Che, pertanto, per una corretta trascrizione del presente Decreto di esproprio è necessario specificare in dettaglio le anagrafiche di alcune Ditte espropriande e la quota di proprietà come di seguito riportato:

a) visura catastale su Foglio di Mappa 6, Particella 576 intestata a Innocenti Primetta, usufrutto 1/3, Nelli Bernardo, proprietà 3/18, Nelli Fabiola, proprietà 3/18, Nelli Matteo, proprietà 3/18, Parenti Maria Pia, proprietà 9/18, anzichè Nelli Bernardo, quota di proprietà 3/18, Nelli Fabiola, quota di proprietà 3/18, Nelli Matteo, quota di proprietà 3/18, Parenti Maria Pia, quota di proprietà 9/18;

b) visura catastale su Foglio di Mappa 18, Particella 449 intestata a Sabatini Giuseppa detta Asmara, comproprietario, Sabatini Mireglia, comproprietario, Sabatini Uliana, comproprietario anzichè Parenti Giorgio, quota di proprietà 1/6, Parenti Morena, quota di proprietà 1/6, Sabatini Mireglia, quota di proprietà 2/6, Paganelli Carlo, quota di proprietà 2/6;

c) visura catastale su Foglio di Mappa 6, Particelle 581 e 582 intestate a Berutto Margherita, proprietà ¼, Parenti Franco, proprietà ¼, Parenti Luigi, proprietà 2/4 anzichè Parenti Franco, quota di proprietà 1/1;

d) visura catastale su Foglio di Mappa 18, Particelle 451 e 452 intestate a Checchi Lando anzichè Checchi Elena, quota di proprietà 1/9, Checchi Simone, quota di proprietà 1/9, Parenti Maria Carla, quota di proprietà 1/9, Parenti Giuseppina, quota di proprietà 3/9, Parenti Pierina, quota di proprietà 3/9;

e) visura catastale su Foglio di Mappa 6, Particelle 577 e 578 intestate a Parenti Giulia, usufrutto, Parenti Simonetta, proprietà ½, Parenti Vilda, proprietà ½ anzichè Parenti Giulia, quota di proprietà 1/1 usufrutto, Parenti Simonetta, quota di nuda proprietà ½, Parenti Vilda, quota di nuda proprietà ½;

4. Che per quelle Ditte catastali interessate alla procedura espropriativa, che non hanno fatto pervenire nessuna risposta di accettazione o meno dell’indennità di esproprio offerta, si deve provvedere al deposito presso la

Cassa Depositi e Prestiti dell’indennità base di esproprio, ai sensi del DPR 327/2001, per una somma complessiva di Euro 348,50 e così ripartita:

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320 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

DITTA CATASTALE (accettazioni non pervenute)

Quo

ta d

i pr

opri

età

Regimepatrimoniale

Foglio di

mappa

Particella da espropriare

Supe

rfic

iepa

rtic

ella

M

Q

SALDOINDENNITA’ DI ESPROPRIO da

depositare

NELLI BERNARDO, nato a Bologna il 06/02/1969 1/6 Bene

personale € 6,80

NELLI FABIOLA, nata a Sassari il 15/02/1962 1/6 Bene

personale € 6,80 1

NELLI MATTEO, nato a Bologna il 13/08/1966 1/6 Bene

personale

6 576 24

€ 6,80

2PARENTI FRANCO, nato a Torino il 10/07/1958

1/1 Bene personale 6 581 72 € 122,40

3PARENTI ROLANDA, nata a Marliana il 13/06/1923

1/1 Bene personale 6

584

585

104

17€ 205,70

TOTALE € 348,50

DITTA CATASTALE

Quo

ta d

i pr

opri

età

Regimepatrimoniale

Foglio di

mappa

Particella da espropriare

Supe

rfic

iepa

rtic

ella

M

QSALDO

INDENNITA’ DI ESPROPRIO da liquidare comprese

maggiorazioni

1TONFONI ENZO nato a Marliana il 03/09/1948

1/1 Separazione dei beni 12 462 196 € 499,80

PARENTI GIORGIO nato a Gavorrano il 15/12/1924

1/6 Vedovo/

bene personale

€ 123,25

PARENTI MORENA nata a Marliana il 06/03/1951

1/6 Nubile/

bene personale

€ 123,25

SABATINI MIREGLIA nata a Marliana il 21/08/1924

1/3 Bene personale € 246,50 2

PAGANELLI CARLO nato a Uzzano il 18/04/1948

1/3 Separato /

Comunione dei beni

18 449 290

€ 246,50

CHECCHI ELENA nata a Pistoia il 01/12/1959

1/9

Comunione dei beni/

bene personale

€ 40,23

CHECCHI SIMONE nato a Prato il 17/12/1973

1/9 Celibe/ bene

personale€ 40,23

PARENTI MARIA CARLA nata a Marliana il 13/07/1938

1/9 Vedova/

bene personale

€ 40,23

3

PARENTI GIUSEPPINA nata a Marliana il 20/02/1928

3/9 Vedova/

bene personale

18

451

452

59

83

€ 120,70

Disporre il presente decreto di esproprio relativo all’acquisizione definitiva dei terreni interessati alla procedura espropriativa a favore della REGIONE TOSCANA (Codice fiscale 01386030488) - Demanio delle Opere Idrauliche come di seguito indicato:

Visto che ai sensi del D.P.R. n. 327/2001 è possibile redigere il decreto di esproprio per l’acquisizione delle particelle catastali che individuano i terreni espropriati in seguito alla realizzazione della strada tagliafuoco.

DECRETA

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32113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2p

PARENTI VALERIO nato a Marliana il 23/09/1943

½ Comunione dei beni € 341,70

4 RUGGIERO CRISTINA nata a Airola il 11/10/1940

½ Comunione dei beni

18 455 134

€ 341,70

5PARENTI SILVANA, nata a Marliana il 21/06/1946

1/1 Bene personale 18

458

459

138

60€ 1.009,80

6 POLI VASCO, nato a Pescia il 25/01/1950 1/1 Bene

personale 18461

462

221

315 € 1.366,80

PAOLESCHI UGO, nato a Marliana il 20/07/1944

2/4 Bene Personale € 930,75

PAOLESCHI VALENTINA, nata a Pescia il 13/04/1983 1/4 Bene

Personale € 465,38 7

CAPUANO GIOVANNINA, nata a Foiano di Val Fortone il 17/04/1955

1/4 Bene Personale

18

463

464

465

16

432

282 € 465,38

8

IMMOBILIARE FEDERICO SRL, sede in Massa e Cozzile, codice fiscale 01293130470

1/1 _ 18

467 468 444 447

155 195287 259

€ 2.284,80

9PARENTI MARIA PIA, nata a Marliana il 27/03/1935

3/6 Nubile/

bene personale

6 576 24 € 30,60

10PELLICCI FULVIO, nato a Massa e Cozzile il 09/12/1927

1/1 Separazione dei beni 6 600

601 159 9 € 856,80

11 PARENTI TULLIA, nata a Pescia il 28/04/1923 1/1 Bene

personale 6 573 574

349 70 € 1.068,45

PARENTI GIULIA, nata in Argentina il 03/12/1919

1/1 usufrutto

Bene personale/ vedova

€ 42,08

PARENTI SIMONETTA, nata a Pistoia il 19/03/1955

1/1 nuda proprietà

Bene personale/ separata

€ 119,21 12

PARENTI VILDA, nata a Marliana il 24/04/1938

1/1 nuda proprietà

Comunione dei beni/ Bene

personale

6 577 578

2585

€ 119,21

PARENTI ALBA, nata a Santa Croce sull’Arno il 08/10/1941

2/24 Bene personale € 23,59

PARENTI ILIO, nato a Castelfranco di Sotto il 26/04/1943

2/24 Bene personale € 23,59

PARENTI NELLO, nato a Lucca il 05/09/1945 2/24 Bene

personale € 23,59

PARENTI FABIO, nato a Montecatini Terme il 26/08/1964

9/24 Bene personale € 106,14

13

PARENTI FABIOLA, nata a Massarosa il 31/01/1958

9/24 Bene personale

6

589

590

88

23

€ 106,14

14MEAZZINI GIULIO nato a Caprese Michelangelo il 09/03/1952

1/1 Separazione dei beni 6 594 126 € 623,70

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322 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

PACCOSI CARLO, nato a Montecatini Terme il 19/06/1925

9/18 Celibe/ bene personale € 537,08

PACCOSI DANIELA, nata a Marliana il 09/07/1956

2/18 Bene personale € 119,35

PACCOSI FRANCO, nato a Marliana il 28/08/1965

2/18 Bene personale € 119,35

PACCOSI GIULIANO, nato a Marliana il 15/08/1959

2/18 Bene personale € 119,35

15

TONFONI FULVIA, nata a Marliana il 26/03/1935

3/18 Bene

personale/ vedova

6 597 217

€ 179,03

TOTALE € 12.904,26

DITTA CATASTALE (deceduta o sconosciuta) Q

uota

di pr

oprie

Foglio di mappa

Particella da espropriare

Supe

rficie

pa

rtice

lla

MQ

SALDOINDENNITA’ DI ESPROPRIO da

depositare

1PARENTI PIERINA, nata a Piteglio il 12/05/1915 (deceduta il 22/04/2000)

3/9 18 451 452

5983 € 80,47

2 CHECCHI FELICE; fu Luigi 1/1 6 586 10 € 17,00

3 PARENTI IDA, fu Luigi ved Parenti 1/1 6 592 91 € 154,70

TOTALE € 252,17

DITTA CATASTALE (accettazioni non pervenute)

Quota di proprietà

Regime patrimoniale

Foglio di

mappa

Particella da espropriare

Superficie particella

MQ

SALDOINDENNITA’ DI ESPROPRIO da

depositare

NELLI BERNARDO, nato a Bologna il 06/02/1969 1/6 Bene

personale € 6,80

NELLI FABIOLA, nata a Sassari il 15/02/1962 1/6 Bene

personale € 6,80 1

NELLI MATTEO, nato a Bologna il 13/08/1966 1/6 Bene

personale

6 576 24

€ 6,80

2PARENTI FRANCO, nato a Torino il 10/07/1958

1/1 Bene personale 6 581 72 € 122,40

3PARENTI ROLANDA, nata a Marliana il 13/06/1923

1/1 Bene personale 6 584

585 104 17 € 205,70

TOTALE € 348,50

la Cassa Depositi e Prestiti la somma complessiva di Euro 252,17 come di seguito indicato e relativa alle Ditte catastali decedute e/o sconosciute:

Disporre l’acquisizione definitiva dei terreni qui di seguito catastalmente identificati a favore della REGIONE TOSCANA (Codice fiscale 01386030488) - Demanio delle Opere Idrauliche e DEPOSITARE presso

presso la Cassa Depositi e Prestiti la somma complessiva di Euro 348,50 come di seguito indicato e relativa alle Ditte catastali che non hanno fatto pervenire alcuna accettazione e/o osservazione:

Disporre l’acquisizione definitiva dei terreni qui di seguito catastalmente identificati a favore della REGIONE TOSCANA (Codice fiscale 01386030488) - Demanio delle Opere Idrauliche e DEPOSITARE

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32313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

“Realizzazione ed adeguamento funzionale sulla viabilità forestale di interesse AIB Distendino - Gricciana - Serra Pistoiese”. Decreto di esproprio - Integrazione.

IL DIRETTORE GENERALE

Premesso:1. che con Decreto del Direttore Generale n. 120 del

09/11/2009 è stato approvato il Decreto di Esproprio relativo ai lavori di “Realizzazione ed adeguamento funzionale sulla viabilità forestale di interesse AIB Distendino - Gricciana - Serra Pistoiese”;

2. che con nota prot. n. 11088/VIII/002 del 10/11/2009 è stato trasmesso il suddetto Decreto di esproprio allo Studio Notarile Lenzi di Montecatini Terme (PT) per le operazioni di trascrizione presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di Pistoia;

3. che a tutt’oggi non è stato ancora trascritto il suddetto Decreto in quanto, nella tabella riportante le Ditte catastali espropriande, risultano elencati alcuni terreni intestati a persone di cui è nota solo la paternità e sono:

a. Checchi Felice fu Luigi;b. Parenti Ida fu Luigi ved. Parenti;4. che da ulteriori controlli non è stato possibile

individuare i dati anagrafici di tali persone;5. che per una corretta trascrizione del Decreto di

esproprio nella Conservatoria dei Registri Immobiliari di Pistoia e volturazione catastale dell’intestazione dei terreni oggetto di procedura espropriativa è necessario specificare in dettaglio le anagrafiche delle Ditte catastali da trascrivere.

DECRETA

disporre il presente decreto di esproprio ad integrazione del Decreto di Esproprio n. 120 del 9/11/2009 e relativo all’acquisizione definitiva dei terreni interessati alla procedura espropriativa a favore della REGIONE TOSCANA (Codice fiscale 01386030488) – Demanio delle Opere Idrauliche come di seguito indicato:

SEGUE TABELLA

Dare atto che le indennità di esproprio di cui sopra non sono soggette a ritenuta d’acconto ai sensi di quanto disposto dall’Art. 35 del D.P.R. 327 del 08/06/2001 e s.m.i.

Dare atto che il presente Decreto di Esproprio è esente da bollo per effetto dell’art. 22 del D.P.R. 26 Ottobre 1972 n. 642.

Dare atto che il presente Decreto di Espropriosarà pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana e trascritto alla Conservatoria dei Registri Immobiliari di Pistoia senza indugio.

Dare mandato allo Studio Notarile Lenzi della trascrizione del presente decreto presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di Pistoia e della conseguente volturazione presso l’Ufficio Tecnico Erariale - Catasto Terreni di Pistoia.

Dare atto che una volta trascritto il presente decreto presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di Pistoia, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati potranno essere fatti valere esclusivamente sull’indennità ai sensi dell’art. 25 comma 3 del D.P.R. n. 327/2001.

Inviare alle Ditte catastali interessate alla procedura espropriativa il presente decreto di esproprio debitamente trascritto in ogni sua parte presso la competente Conservatoria dei Registri Immobiliari e l’assegno circolare non trasferibile o il bonifico bancario relativo all’indennità di esproprio a saldo e quietanza di ogni loro avere.

Imputare la spesa derivante dal presente decreto al Capitolo 240/R (residuo 08/50169) del bilancio dell’esercizio in corso.

Il Direttore GeneraleFranco Fambrini

CONSORZIO BONIFICA PADULE DI FUCECCHIO

DECRETO 14 dicembre 2009, n. 152

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324 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

DITTA CATASTALE Quota di proprietà

Regime patrimoniale

Foglio di mappa

Particella da espropriare

Superficie particella MQ

1 TONFONI ENZO nato a Marliana il 03/09/1948 1/1 Separazione dei beni 12 462 196

PARENTI GIORGIO nato a Gavorrano il 15/12/1924

1/6 Vedovo

PARENTI MORENA nata a Marliana il 06/03/1951

1/6 Nubile

SABATINI MIREGLIA nata a Marliana il 21/08/1924

1/3 Bene personale

2

PAGANELLI CARLO nato a Uzzano il 18/04/1948

1/3 Separato

18 449 290

CHECCHI ELENA nata a Pistoia il 01/12/1959

1/9Comunione dei

beni/ bene personale

CHECCHI SIMONE nato a Pratoil 17/12/1973

1/9 Celibe

PARENTI MARIA CARLA nata a Marliana il 13/07/1938

1/9 Vedova

PARENTI GIUSEPPINA nata a Marliana il 20/02/1928

3/9 Vedova

3

PARENTI PIERINA nata a Piteglioil 12/05/1915

3/9 Bene personale

18 451452

5983

PARENTI VALERIO nato a Marliana il 23/09/1943

½ Comunione dei beni

4RUGGIERO CRISTINA nata a Airola il 11/10/1940

½ Comunione dei beni

18 455 134

5 PARENTI SILVANA, nata a Marliana il 21/06/1946 1/1 Bene personale 18

458

459

138

60

6 POLI VASCO, nato a Pescia il 25/01/1950 1/1 Bene personale 18

461

462

221

315

PAOLESCHI UGO, nato a Marliana il 20/07/1944 2/4 Bene personale

PAOLESCHI VALENTINA, nata a Pescia il 13/04/1983 1/4 Bene personale 7

CAPUANO GIOVANNINA, nata a Foiano di Val Fortone il 17/04/1955

1/4 Bene personale

18

463

464

465

16

432

282

8IMMOBILIARE FEDERICO SRL, sede in Massa e Cozzile, codice fiscale 01293130470

1/1 _ 18

467468444447

155195287259

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32513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

PARENTI MARIA PIA, nata a Marliana il 27/03/1935 3/6 Nubile

NELLI BERNARDO, nato a Bologna il 06/02/1969 1/6 Bene personale

NELLI FABIOLA, nata a Sassari il 15/02/1962 1/6 Bene personale

9

NELLI MATTEO, nato a Bologna il 13/08/1966 1/6 Bene personale

6 576 24

10PELLICCI FULVIO, nato a Massa e Cozzile il 09/12/1927

1/1 Separazione dei beni 6

600

601

159

9

11 PARENTI TULLIA, nata a Pescia il 28/04/1923 1/1 Bene personale 6

573

574

349

70

PARENTI GIULIA, nata in Argentina il 03/12/1919

1/1 usufrutto Vedova

PARENTI SIMONETTA, nata a Pistoia il 19/03/1955

1/2 nuda proprietà Separata12

PARENTI VILDA, nata a Marliana il 24/04/1938

1/2 nuda proprietà

Comunione dei beni/ Bene personale

6577

578

25

85

13PARENTI FRANCO, nato a Torino il 10/07/1958

1/1 Bene personale 6 581 72

14PARENTI ROLANDA, nata a Marliana il 13/06/1923

1/1 Bene personale 6 584

585

104

17

PARENTI ALBA, nata a Santa Croce sull’Arno il 08/10/1941

2/24 Bene personale

PARENTI ILIO, nato a Castelfranco di Sotto il 26/04/1943

2/24 Bene personale

PARENTI NELLO, nato a Lucca il 05/09/1945 2/24 Bene personale

PARENTI FABIO, nato a Montecatini Terme il 26/08/1964

9/24 Bene personale

15

PARENTI FABIOLA, nata a Massarosa il 31/01/1958

9/24 Bene personale

6

589

590

88

23

16MEAZZINI GIULIO nato a Caprese Michelangelo il 09/03/1952

1/1 Separazione dei beni 6 594 126

17PACCOSI CARLO, nato a Montecatini Terme il 19/06/1925

9/18 Celibe 6 597 217

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326 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

PACCOSI DANIELA, nata a Marliana il 09/07/1956

2/18 Bene personale

PACCOSI FRANCO, nato a Marliana il 28/08/1965

2/18 Bene personale

PACCOSI GIULIANO, nato a Marliana il 15/08/1959

2/18 Bene personale

TONFONI FULVIA, nata a Marliana il 26/03/1935

3/18 Vedova

PARCO REGIONALE DELLE ALPI APUANE

DETERMINAZIONE 17 dicembre 2009, n. 37

Proroga autorizzazione del progetto di coltivazione del sito denominato CAVA PIASTRICCIONI.

IL COORDINATORE DEL SETTORE

Preso atto che in data 09.12.08, protocollo n. 4393, la Coop. Condomini Lavoratori beni Sociali di Levigliani a r.l., con sede in Levigliani, ha trasmesso a questo Ente, per le autorizzazioni di competenza, la richiesta di proroga della autorizzazione del progetto di coltivazione del sito denominato CAVA PIASTRICCIONI in comune di Stazzema e che il procedimento in parola è stato avviato a partire dalla data del 09.12.08;

Viste le proprie determinazioni n. 4 del 30.01.2003 e n. 3 del 12.02.2004 relative al rilascio con prescrizioni della Pronuncia di Compatibilità Ambientale ex art. 18 della L.R. n. 79/98, comprensiva di N.O. per la autorizzazione del progetto di coltivazione del sito denominato “CAVA PIASTRICCIONI” e successiva variante;

Accertato che il sito oggetto del progetto di coltivazione in esame ricade all’interno dell’area contigua, zona di cava, del Parco Regionale delle Alpi Apuane come perimetrato dalla L.R. n. 65/97;

Visti gli esiti dell’istruttoria tecnico-amministrativa effettuata dalle Strutture Operative del Parco;

Atteso che la Commissione Tecnica dei Nulla Osta riunitasi in data 30.06.09, preso atto che le coltivazioni autorizzate con PCA n. 4 del 30.01.03 non sono state ancora portate a termine, ha espresso parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione della proroga confermando le prescrizioni della precedente pronuncia e, a seguito di trasmissione del parere ARPAT in data 28.07.09 prot. 3082, con le seguenti ulteriori prescrizioni:

Dare atto che il presente Decreto di Esproprio è esente da bollo per effetto dell’art. 22 del D.P.R. 26 Ottobre 1972 n. 642;

Dare atto che il presente Decreto di Espropriosarà pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana e trascritto alla Conservatoria dei Registri Immobiliari di Pistoia senza indugio;

Dare mandato allo Studio Notarile Lenzi della trascrizione del presente decreto presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di Pistoia e della conseguente volturazione presso l’Ufficio Tecnico Erariale – Catasto Terreni di Pistoia;

Dare atto che una volta trascritto il presente decreto presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di Pistoia, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati potranno essere fatti valere esclusivamente sull’indennità ai sensi dell’art. 25 comma 3 del D.P.R. n. 327/2001;

Inviare alle Ditte catastali interessate alla procedura espropriativa il presente decreto di esproprio debitamente trascritto in ogni sua parte presso la competente Conservatoria dei Registri Immobiliari e l’assegno circolare non trasferibile o il bonifico bancario relativo all’indennità di esproprio a saldo e quietanza di ogni loro avere;

Dare atto che per le Ditte catastali espropriande, Checchi Felice fu Luigi e Parenti Ida fu Luigi ved. Parenti, per le quali non è stato possibile effettuare la trascrizione, sarà disposto, se possibile, il deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti dell’indennità base di esproprio, ai sensi del D.P.R. n. 327/2001 e che, in caso di esito negativo, le relative indennità saranno accantonate sul pertinente capitolo di spesa del bilancio del Consorzio.

Il Direttore GeneraleFranco Fambrini

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32713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

c)La Ditta dovrà inviare al Dipartimento ARPT di Lucca i risultati delle campagne di monitoraggio previste nel progetto precedentemente approvato e tuttora in vigore nonché i dati relativi alle campagne di monitoraggio effettuate dal 2004 ad oggi.

d)Si indica di utilizzare la tecnologia del georadar in luogo delle perforazioni;

e)Si prescrive il mantenimento, anche nel periodo di minima portata, dello stato idrico delle sorgenti di Mosceta;

f)In corrispondenza dei luoghi di lavorazione in cui si utilizzi acqua dovrà essere realizzato un idoneo sistema di raccolta e convogliamento della medesima tramite cabalette e tubazioni in materiale plastico, al fine di evitare infiltrazioni di marmettola nelle eventuali fratture presenti;

RipristinoNella realizzazione delle attività previste nel piano di

ripristino, devono essere effettuate le seguenti operazioni e lavorazioni:

g)Si prescrive l’impiego di materiale vegetale di origine autoctona, escludendo l’idrosemina;

h)Nella ripulitura finale delle aree di cava dovranno essere rimossi con estrema cura tutti i materiali e utensili residui delle lavorazioni precedenti (serbatoi dell’acqua, ricoveri provvisori, linee aeree di cantiere e ogni altro materiale metallico e/o plastico);

i)I fronti di cava, una volta assunta la posizione definitiva successiva alle attività di coltivazione, dovranno essere protetti da idonea recinzione;

ULTERIORI PRESCRIZIONI E CONDIZIONIj) Nel cantiere estrattivo dovranno essere conservati

materiali oleoassorbenti e sistemi di intervento utili in caso di sversamenti;

k)Nel caso in cui lo stato finale presenti diversità da quanto previsto nel progetto in esame, sempre che rientranti nei limiti autorizzati, queste dovranno essere documentate da idonea documentazione descrittiva, grafica e fotografica da trasmettere a questo Parco;

DETERMINA ALTRESI’

di rilasciare la Pronuncia di Compatibilità Ambientale, nonché il Nulla Osta del Parco di cui al presente atto, con la validità temporale pari a cinque anni dalla data di notifica del presente atto;

di rendere noto che le prescrizioni, condizioni e procedure di esecuzione contenute nel Programma di Gestione Ambientale di cui sopra, hanno tutte in ogni caso valenza per la Pronuncia di Compatibilità ambientale, per il Nulla Osta del Parco e per le autorizzazioni paesaggistica ed idrogeologica;

a)Entro il 29 ottobre 2010 dovrà essere richiesta l’autorizzazione alle emissioni diffuse ai sensi dell’art. 269 comma 12 del D.Lgs. 152/06;

b) Entro il 16 marzo 2010 la Ditta dovrà presentare un progetto di gestione delle acque meteoriche ai sensi del Regolamento degli scarichi 46/R

c)La Ditta dovrà inviare al Dipartimento ARPT di Lucca i risultati delle campagne di monitoraggio previste nel progetto precedentemente approvato e tuttora in vigore nonché i dati relativi alle campagne di monitoraggio effettuate dal 2004 ad oggi.

Preso atto che in data 17.08.09, prot. 3342, è stato richiesto alla ditta di produrre una attestazione di disponibilità dell’area e che il Proponente ha prodotto autocertificazione di disponibilità dei beni su cui è sviluppata l’attività estrattiva in data 10 12.09;

Preso atto che da parte delle amministrazioni interessate ai sensi dell’art. 8 della L.R. 79/98, non è pervenuta alcuna osservazione;

Tenuto conto che il Proponente ha assolto a quanto disposto dall’art. 10 comma 2 L.R. 79/98, e dalle Delibere del Consiglio Direttivo del Parco, n. 13 del 21.03.2000 e n. 38 del 24.10.2000, effettuando il effettuando il versamento di Euro 2.582,27 tramite bonifico in data 12.06.09, il tutto da intendersi come cifra forfetaria e comunque da sottoporre a conguaglio una volta stabilito il metodo di calcolo del contributo di legge dello 0,5‰;

DETERMINA

di rilasciare la Pronuncia di Compatibilità Ambientale, ai sensi dell’art. 18 della L.R. 79/98, nonché il Nulla Osta del Parco, ai sensi dell’art. 20 della L.R. 65/97, comprensivo dell’Autorizzazione al vincolo paesaggistico di cui all’art. 146 D.Lgs. 42/04 e dell’Autorizzazione al vincolo idrogeologico di cui al R.D.L. 3267/23, per la proroga delle autorizzazioni del progetto di coltivazione del sito denominato CAVA PIASTRICCIONI, secondo la richiesta acquisita al protocollo del Parco in data 09.12.08 protocollo n. 4393;

di confermare il Programma di Gestione Ambientale della determinazione n. 3/04 come di seguito integrato:

Attività di coltivazioneSi procede alla realizzazione delle attività previste,

ottemperando alle seguenti prescrizioni ed effettuando le seguenti operazioni e lavorazioni:

a)Entro il 29 ottobre 2010 dovrà essere richiesta l’autorizzazione alle emissioni diffuse ai sensi dell’art. 269 comma 12 del D.Lgs. 152/06;

b)Entro il 16 marzo 2010 la Ditta dovrà presentare un progetto di gestione delle acque meteoriche ai sensi del Regolamento degli scarichi 46/R

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328 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Preso atto che la documentazione prodotta in data 16.03.09, prot. 910, non rispondeva a quanto richiesto con nota n. 390 del 04.02.09, la Commissione tecnica ha richiesto chiarimenti in merito ai seguenti punti:

- le modalità di gestione delle acque meteoriche, le caratteristiche costruttive della vasca di prima pioggia, la caratterizzazione delle acque che vi affluiscono e la caratterizzazione delle acque meteoriche dilavanti ai sensi del Reg. regionale 46/R;

- le modalità di gestione dei fanghi;- come già richiesto in sede di preconferenza e con

nota 390 del 04.02.09, trattandosi di nuova attività, deve essere richiesta alla Provincia l’autorizzazione alle emissioni diffuse ai sensi dell’art. 269, comma 12 D.Lgs. 152/06. Si ricorda che tale autorizzazione è preventiva all’inizio dei lavori e che in assenza di autorizzazione è prevista la sanzione penale dell’arresto da due mesi a due anni o l’ammenda da 258 a 1.032 euro;

- lo studio di tipizzazione delle emissioni diffuse finalizzato alla definizione dello stato ambientale prima dell’inizio delle lavorazioni, presentando contestualmente un piano di monitoraggio;

- la Commissione ritiene che la risposta alla nota della Autorità di Bacino, che la Commissione aveva fatto propria nella seduta del 30.01.09, non sia esaustiva in quanto come riportato nella suddetta nota “gli interventi di stabilizzazione della volta non risultano adeguati al più vasto scenario di pericolosità connesso alle dinamiche di versante” e nella documentazione integrativa non si fa alcun cenno a tale problematica.

Atteso che la Ditta ha trasmesso la documentazione integrativa ed i chiarimenti richiesti in data 09.09.09, prot. 3654 e in data 10.11.09, prot. 4469;

Tenuto conto che la Commissione Tecnica dei Nulla Osta riunitasi in data 14.12.09, esaminate le integrazioni ha espresso il seguente parere:

La Commissione prende atto che l’Autorità di Bacino Toscana Nord non ha, ad oggi, espresso parere in merito al progetto in esame e pertanto, nel caso non pervenga nei prossimi giorni, rimanda alla conferenza dei servizi l’acquisizione e la valutazione di tale parere.

La Commissione, in considerazione delle notevoli criticità presenti nel sito, considerato che non sono state effettuate approfondite indagini sulla stabilità del versante, vista la relazione allegata al progetto in merito alle caratteristiche fisiche dell’area, in cui si afferma che il rilievo geomeccanico dell’ammasso roccioso può essere effettuato solo dopo le operazioni di bonifica del sotterraneo, esprime parere favorevole alla sola realizzazione delle opere di ripulitura del sotterraneo dagli accumuli del materiale franato rinviando le eventuali ulteriori lavorazioni alla presentazione di un accurato studio sulla stabilità del sito e del suo intorno.

Inoltre stabilisce le seguenti prescrizioni:

Omissis

Il Coordinatore del SettoreRaffaello Puccini

PARCO REGIONALE DELLE ALPI APUANE

DETERMINAZIONE 17 dicembre 2009, n. 38

Autorizzazione del progetto di coltivazione del sito denominato CAVA PIASTRAIO.

IL COORDINATORE DEL SETTORE

Preso atto che in data 31.10.08, protocollo n. 3973, la Ditta SIT s.r.l., con sede in Forte dei Marmi, ha trasmesso a questo Ente, per le autorizzazioni di competenza, la richiesta di autorizzazione del progetto di coltivazione del sito denominato CAVA PIASTRAIO in comune di Stazzema e che il procedimento in parola è stato avviato a partire dalla data del 02.11.08;

Accertato che il sito oggetto del progetto di coltivazione in esame ricade all’interno dell’area contigua, zona di cava, del Parco Regionale delle Alpi Apuane come perimetrato dalla L.R. n. 65/97;

Visti gli esiti dell’istruttoria tecnico-amministrativa effettuata dalle Strutture Operative del Parco;

Atteso che la Commissione Tecnica dei Nulla Osta riunitasi in data 30.01.09, esaminata la documentazione progettuale ha richiesto le seguenti integrazioni:

1. integrazioni come da nota ARPAT , consegnata a mano, allegata al verbale;

2. integrazioni come da nota Autorità di Bacino Toscana Nord del 02.01.2009, prot. 009 allegata al verbale;

3. dettagli sulla regimazione e il trattamento delle acque meteoriche derivanti dalla zona del piazzale, in cui sono presenti attrezzature e depositi di oli e carburanti, nonché sulle acque interne derivanti dalle lavorazioni in sotterraneo;

4. piano di gestione del detrito e dei fanghi derivanti dall’attività estrattiva con il dettaglio dei quantitativi, dei tempi e le zone di stoccaggio;

5. studio di tipizzazione delle emissioni diffuse;6. certificazione sulla disponibilità del bene oggetto

dell’intervento;7. copia delle tabelle tecniche del grasso

biodegradabile per i macchinari;8. il comune ribadisce che è necessario chiedere alla

Provincia l’autorizzazione alle emissioni diffuse secondo quanto previsto dal D. Lgs. 152/2006 e l’eventuale autorizzazione allo scarico delle acque reflue.

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32913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

versante, vista la relazione allegata al progetto in merito alle caratteristiche fisiche dell’area in cui si afferma che il rilievo geomeccanico dell’ammasso roccioso può essere effettuato solo dopo le operazioni di bonifica del sotterraneo esprime parere favorevole alla sola realizzazione delle opere di ripulitura del sotterraneo dagli accumuli del materiale franato rinviando le eventuali ulteriori lavorazioni alla presentazione di un accurato studio sulla stabilità del sito e del suo intorno;

3. le operazioni di messa in sicurezza dovranno essere effettuate senza sbancamenti;

4. il parere favorevole alle operazioni di cui sopra è subordinato al divieto assoluto di effettuare sbancamenti nella parte esterna della cava;

5. il materiale detritico non potrà essere riversato lungo il versante;

6. dovrà essere sempre garantito l’accesso e la percorribilità della mulattiera per la Madonna del Piastraio;

7. la sezione idraulica del solco di Carraia dovrà essere calibrata in modo tale da consentire il deflusso idrico anche in caso di eventi meteorici particolarmente intensi;

8. prescrizioni di cui al parere ARPAT allegato.

RIPRISTINONella realizzazione delle attività previste nel piano di

ripristino, devono essere effettuate le seguenti operazioni e lavorazioni:

1. si prescrive l’impiego di materiale vegetale di origine autoctona, escludendo l’idrosemina;

2. nella ripulitura finale delle aree di cava dovranno essere rimossi con estrema cura tutti i materiali e utensili residui delle lavorazioni precedenti (serbatoi dell’acqua, ricoveri provvisori, linee aeree di cantiere e ogni altro materiale metallico e/o plastico);

3. i fronti di cava, una volta assunta la posizione definitiva successiva alle attività di coltivazione, dovranno essere protetti da idonea recinzione;

ULTERIORI PRESCRIZIONI E CONDIZIONI4. nel cantiere estrattivo dovranno essere conservati

materiali oleoassorbenti e sistemi di intervento utili in caso di sversamenti;

5. nel caso in cui lo stato finale presenti diversità da quanto previsto nel progetto in esame, sempre che rientranti nei limiti autorizzati, queste dovranno essere documentate da idonea documentazione descrittiva, grafica e fotografica da trasmettere a questo Parco;

DETERMINA ALTRESI’

di rilasciare la Pronuncia di Compatibilità Ambientale, nonché il Nulla Osta del Parco di cui al presente atto, con la validità temporale pari a tre anni dalla data di notifica del presente atto;

1. le operazioni di messa in sicurezza dovranno essere effettuate senza sbancamenti;

2. il parere favorevole alle operazioni di cui sopra è subordinato al divieto assoluto di effettuare sbancamenti nella parte esterna della cava;

3. il materiale detritico non potrà essere riversato lungo il versante;

4. dovrà essere sempre garantito l’accesso e la percorribilità della mulattiera per la Madonna del Piastraio;

5. la sezione idraulica del solco di Carraia dovrà essere calibrata in modo tale da consentire il deflusso idrico anche in caso di eventi meteorici particolarmente intensi;

6. prescrizioni di cui al parere ARPAT allegato.

Preso atto che da parte delle amministrazioni interessate ai sensi dell’art. 8 della L.R. 79/98, non è pervenuta alcuna osservazione;

Atteso che, in data 17.12.09 prot. 4905, è pervenuto il parere dell’Autorità di Bacino Toscana Nord;

Tenuto conto che il Proponente ha assolto a quanto disposto dall’art. 10 comma 2 L.R. 79/98, e dalle Delibere del Consiglio Direttivo del Parco, n. 13 del 21.03.2000 e n. 38 del 24.10.2000, effettuando il effettuando il versamento di Euro 1.549,38 tramite bonifico in data 08.01.09, il tutto da intendersi come cifra forfetaria e comunque da sottoporre a conguaglio una volta stabilito il metodo di calcolo del contributo di legge dello 0,5‰;

DETERMINA

di rilasciare la Pronuncia di Compatibilità Ambientale, ai sensi dell’art. 18 della L.R. 79/98, nonché il Nulla Osta del Parco, ai sensi dell’art. 20 della L.R. 65/97, comprensivo dell’Autorizzazione al vincolo paesaggistico di cui all’art. 146 D.Lgs. 42/04 e dell’Autorizzazione al vincolo idrogeologico di cui al R.D.L. 3267/23, relativamente al progetto di coltivazione e alle successive integrazioni, del sito denominato CAVA PIASTRAIO, secondo la richiesta acquisita al protocollo del Parco in data 31.10.08, protocollo n. 3973, secondo le prescrizioni, condizioni e procedure di esecuzione, contenute nel seguente Programma di Gestione Ambientale:

ATTIVITÀ DI COLTIVAZIONE1. si prende atto del parere dell’Autorità di Bacino

Toscana Nord pervenuto al Parco in data 17.12.09 prot. 4905, che si allega e si recepiscono le prescrizioni contenute;

2. la Commissione, in considerazione delle notevoli criticità presenti nel sito, considerato che non sono state effettuate approfondite indagini sulla stabilità del

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330 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

c) la Ditta dovrà presentare entro il 16.03.2010 un progetto di gestione delle acque meteoriche ai sensi degli art. 39 e 40 della DPGR 8 settembre 2008 n. 46/R;

d) la Ditta dovrà presentare entro il 29.10.2010 una richiesta di autorizzazione alle emissioni diffuse ai sensi dell’art. 269 del D.Lgs. 152/06;

e) l’inerbimento, previsto nei lavori di ripristino, dovrà essere realizzato mediante l’utilizzo di fiorume di fieno e non miscugli di graminacee.

Tenuto conto che il Proponente ha assolto a quanto disposto dall’art. 10 comma 2 L.R. 79/98, e dalle Delibere del Consiglio Direttivo del Parco, n. 13 del 21.03.2000 e n. 38 del 24.10.2000, effettuando il versamento di Euro 1.549,26 tramite bonifico registrato con reversale n. 349 del 04.12.09 a copertura degli anni successivi alla scadenza della autorizzazione e fino al termine consentito per il vincolo paesaggistico; il tutto da intendersi come cifra forfetaria e comunque da sottoporre a conguaglio una volta stabilito il metodo di calcolo del contributo di legge dello 0,5‰;

DETERMINA

di confermare la validità della Pronuncia di Compatibilità Ambientale, ai sensi dell’art. 18 della L.R. 79/98, nonché del Nulla Osta del Parco, ai sensi dell’art. 20 della L.R. 65/97, comprensivo dell’Autorizzazione al vincolo paesaggistico di cui all’art. 146 D.Lgs. 42/04 e dell’Autorizzazione al vincolo idrogeologico di cui al R.D.L. 3267/23, espressi con proprie determinazioni n. 4 del 05.05.01 e n. 13 del 02.10.09, anche per le lavorazioni previste nella variante al progetto di coltivazione del sito denominato CAVA LOPPIETO, acquisita al protocollo del Parco in data 01.12.09, n. 4713;

di confermare il Programma di Gestione Ambientale della determinazione n. 13 del 02.10.09 come di seguito richiamato e modificato:

ATTIVITÀ DI COLTIVAZIONESi procede alla realizzazione delle attività previste in

questa fase, ottemperando alle seguenti prescrizioni ed effettuando le seguenti operazioni e lavorazioni:

a) dovranno essere verificate le condizioni di stabilità dei fronti di cava;

b) eventuali apporti di rocce e terre da scavo dall’esterno, ai fini del ripristino, dovranno essere conformi a tutto quanto previsto dall’art. 186 del D. Lgs. 152/06 e succ. mod. ed integr.;

c) la Ditta dovrà presentare entro il 16.03.2010 un progetto di gestione delle acque meteoriche ai sensi degli art. 39 e 40 della DPGR 8 settembre 2008 n. 46/R;

d) la Ditta dovrà presentare entro il 29.10.2010 una richiesta di autorizzazione alle emissioni diffuse ai sensi dell’art. 269 del D.Lgs. 152/06;

di rendere noto che le prescrizioni, condizioni e procedure di esecuzione contenute nel Programma di Gestione Ambientale di cui sopra, hanno tutte in ogni caso valenza per la Pronuncia di Compatibilità ambientale, per il Nulla Osta del Parco e per le autorizzazioni paesaggistica ed idrogeologica;

Omissis

Il Coordinatore del SettoreRaffaello Puccini

PARCO REGIONALE DELLE ALPI APUANE

DETERMINAZIONE 18 dicembre 2009, n. 39

Variante al progetto di coltivazione del sito denominato CAVA LOPPIETO.

IL COORDINATORE DEL SETTORE

Preso atto che in data 01.12.09, prot. 4713 è pervenuta al Parco, per le autorizzazioni di competenza, la richiesta di variante al progetto di coltivazione del sito denominato CAVA LOPPIETO in comune di Stazzema presentato dalla ditta Vincenti s.r.l. con sede in Pontestazzemese;

Viste le proprie determinazioni n. 4 del 05.05.01 e n. 13 del 02.10.06 relative al rilascio con prescrizioni della Pronuncia di Compatibilità Ambientale ex art. 18 della L.R. n° 79/98, comprensiva di N.O. per il progetto di coltivazione del sito denominato “CAVA LOPPIETO” e successiva variante;

Accertato che il sito oggetto del progetto di coltivazione in esame ricade all’interno dell’area contigua, zona di cava, del Parco Regionale delle Alpi Apuane come perimetrato dalla L.R. n. 65/97;

Visti gli esiti dell’istruttoria tecnico-amministrativa effettuata dalle Strutture Operative del Parco;

Preso atto che la Commissione Tecnica dei Nulla Osta riunitasi in data 14.12.09 ha ritenuto soddisfacente la documentazione prodotta, assumendo gli esiti dello Studio di Impatto Ambientale allegato al progetto di coltivazione già autorizzato e delle integrazioni riferite alla variante in oggetto, quali esiti dell’esame di compatibilità ambientale del progetto comprensivo della variante proposta ed ha stabilito le seguenti prescrizioni:

a) dovranno essere verificate le condizioni di stabilità dei fronti di cava;

b) eventuali apporti di rocce e terre da scavo dall’esterno, ai fini del ripristino, dovranno essere conformi a tutto quanto previsto dall’art. 186 del D. Lgs. 152/06 e succ. mod. ed integr.;

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33113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

per il Nulla Osta del Parco e per la autorizzazione paesaggistica ed idrogeologica;

Omissis

Il Coordinatore del SettoreRaffaello Puccini

ALTRI AVVISI

BALSINI COSTRUZIONI S.R.L. - PESCARA

Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’art. 20 del D. Lgs. 152/06 come modificato dal D. Lgs. 4/2008 per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 5.880,6 kw sito nel Comune di Piombino in Provincia di Livorno.

Il sottoscritto ing. Oreste Balsini, in qualità di Legale Rappresentante della Società OFFICINE ELETTRICHE BALSINI srl, con sede legale in Pescara, viale Regina Margherita, 55 CAP 65123 - C. F. e P. IVA 00102530680, quale proponente dell’opera in oggetto,

RENDE NOTO CHE:

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 20 del D. Lgs 152/06 così come modificato dal D. Lgs. 4/08, e in ottemperanza alle disposizioni contenute negli artt. 11-12-13 della L.R. T. n. 39/2005, con istanza in data Dicembre 2009, ha trasmesso alla Regione Toscana, Settore Valutazione Impatto Ambientale, via Bardazzi, 19/21, Firenze; all’Amministrazione Provinciale di Livorno, via S. Anna, 4, Livorno; al Comune di Piombino, via Ferruccio, 4, Piombino, il “progetto preliminare” dell’intervento e il relativo studio preliminare ambientale ai fini dell’attivazione del procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A. delle opere di cui sopra;

Il progetto è localizzato nel territorio della Regione Toscana e, in particolare, nel Comune di Piombino in provincia di Livorno;

Il progetto dell’opera prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 5.880,6 kW localizzato in località Bocca di Cornia, Comune di Piombino e individuato al catasto terreni del Comune di Piombino, Foglio n. 16, Particelle 32 - 33 - 44 - 133 - 134 - 135 - 136 - 148 - 149 - 150 - 330 - 331 - 332, Quota parte particelle: 31 - 42 - 43 - 108 - 109 - 110 - 111 - 273 - 275. L’impianto fotovoltaico sarà collegato alla rete elettrica di distribuzione a media tensione 20 kW ENEL;

Copia cartacea dell’istanza e della documentazione tecnica allegata è stata depositata presso il Comune

e) si richiamano le prescrizioni dell’Arpat contenute nel fax del 13.09.06 allegato alla precedente determinazione di PCA n. 13/06;

f) in corrispondenza dei luoghi di lavorazione in cui si utilizzi acqua dovrà essere realizzato un idoneo sistema di raccolta e convogliamento della medesima tramite canalette e tubazioni in materiale plastico, al fine di evitare infiltrazioni di marmettola nelle eventuali fratture presenti;

ATTIVITA’ DI RIPRISTINONella realizzazione delle attività previste in questa

fase, oltre a quanto già previsto nel piano di ripristino, devono essere effettuate le seguenti operazioni e lavorazioni:

g) l’inerbimento, previsto nei lavori di ripristino, dovrà essere realizzato mediante l’utilizzo di fiorume di fieno e non miscugli di graminacee.

h) nella ripulitura finale delle aree di cava dovranno essere rimossi con estrema cura tutti i materiali e utensili residui delle lavorazioni precedenti (serbatoi dell’acqua, ricoveri provvisori, linee aeree di cantiere e ogni altro materiale metallico e/o plastico);

i) i fronti di cava, una volta assunta la posizione definitiva successiva alle attività di coltivazione, dovranno essere protetti da idonea recinzione;

j) i soggetti vegetali eventualemente introdotti in fase di ripristino, dovranno avere provenienza autoctona certificata;

k) non è consentito l’uso della “marmettola” come costituente minerale del miscuglio colturale da utilizzare come substrato vegetativo;

l) si segnala l’inopportunità di mettere a dimora talee di “Salix caprea”, considerate le scarse capacità rizogene della specie;

ULTERIORI PRESCRIZIONI E CONDIZIONIm) nel cantiere estrattivo dovranno essere conservati

materiali oleoassorbenti e sistemi di intervento utili in caso di sversamenti;

n) nel caso in cui lo stato finale presenti diversità da quanto previsto nel progetto in esame, sempre che rientranti nei limiti autorizzati, queste dovranno essere documentate da idonea documentazione descrittiva, grafica e fotografica da trasmettere a questo Parco;

DETERMINA ALTRESI’

di rilasciare la Pronuncia di Compatibilità Ambientale, nonché il Nulla Osta del Parco di cui al presente atto, con validità temporale fino al 12.10.2014;

di rendere noto che le prescrizioni, condizioni e procedure di esecuzione contenute nel Programma di Gestione Ambientale di cui sopra, hanno tutte in ogni caso valenza per la Pronuncia di Compatibilità ambientale,

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332 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Il progetto dell’opera prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 5.880,6 kW localizzato in località Bocca di Cornia, Comune di Piombino e individuato al catasto terreni del Comune di Piombino, Foglio n. 16, Particelle 35 - 45 - 46 - 53 - 54 - 179, Quota parte particelle: 108 - 109 - 110 - 111. L’impianto fotovoltaico sarà collegato alla rete elettrica di distribuzione a media tensione 20 kW ENEL;

Copia cartacea dell’istanza e della documentazione tecnica allegata è stata depositata presso il Comune di Piombino, via Ferruccio, 4, Piombino; presso L’Amministrazione Provinciale di Livorno, via S. Anna, 4, Livorno, nonché presso la Regione Toscana, via Bardazzi, 19/21, Firenze.

Ai sensi della normativa vigente si rende noto che il medesimo avviso è pubblicato anche all’albo pretorio del Comune di Piombino;

Entro 45 (quarantacinque) giorni dalla pubblicazione del presente avviso, chiunque abbia interesse può far prevenire le proprie osservazioni a:

1. Servizio ambiente e tutela del territorio, Provincia di Livorno, via S. Anna, 4 - 57100 Livorno

2. Regione Toscana, Settore Valutazione Impatto Ambientale (Direzione Generale Presidenza, Area di Coordinamento Programmazione e Controllo), via Bardazzi, 19/21, 50127 Firenze

3. Amministrazione Comunale di Piombino, via Ferruccio, 4, 57025 Piombino.

L’Amministratore UnicoMassimo Balsini

OFFININE ELETTRICHE BALSINI S.R.L. - PESCARA

Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’art. 20 del D. Lgs. 152/06 come modificato dal D. Lgs. 4/2008 per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 5.880,6 kw sito nel Comune di Piombino in Provincia di Livorno.

Il sottoscritto ing. Oreste Balsini, in qualità di Legale Rappresentante della Società OFFICINE ELETTRICHE BALSINI srl, con sede legale in Pescara, viale Regina Margherita, 55 CAP 65123 - C. F. e P. IVA 00102530680, quale proponente dell’opera in oggetto,

RENDE NOTO CHE:

- Ai sensi e per gli effetti dell’art. 20 del D. Lgs 152/06 così come modificato dal D. Lgs. 4/08, e in

di Piombino, via Ferruccio, 4, Piombino; presso L’Amministrazione Provinciale di Livorno, via S. Anna, 4, Livorno, nonché presso la Regione Toscana, via Bardazzi, 19/21, Firenze.

Ai sensi della normativa vigente si rende noto che il medesimo avviso è pubblicato anche all’albo pretorio del Comune di Piombino;

Entro 45 (quarantacinque) giorni dalla pubblicazione del presente avviso, chiunque abbia interesse può far prevenire le proprie osservazioni a:

1. Servizio ambiente e tutela del territorio, Provincia di Livorno, via S. Anna, 4 - 57100 Livorno

2. Regione Toscana, Settore Valutazione Impatto Ambientale (Direzione Generale Presidenza, Area di Coordinamento Programmazione e Controllo), via Bardazzi, 19/21, 50127 Firenze

3. Amministrazione Comunale di Piombino, via Ferruccio, 4, 57025 Piombino.

L’Amministratore Unico Oreste Balsini

BALSINI WORKSHOP GROUP S.R.L. - PESCARA

Avviso al pubblico dell’istanza di avvio della procedura di assoggettabilità a V.I.A. ai sensi dell’art. 20 del D. Lgs. 152/06 come modificato dal D. Lgs. 4/2008 per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 5.880,6 kw sito nel Comune di Piombino in Provincia di Livorno.

Il sottoscritto arch. Massimo Balsini, in qualità di Legale Rappresentante della Società BALSINI WORKSHOP GROUP srl, con sede legale in Pescara, Viale Regina Margherita, 55 CAP 65123 - C. F. e P. IVA 01691380685, quale proponente dell’opera in oggetto,

RENDE NOTO CHE:

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 20 del D. Lgs 152/06 così come modificato dal D. Lgs. 4/08, e in ottemperanza alle disposizioni contenute negli artt. 11-12-13 della L.R. T. n. 39/2005, con istanza in data Dicembre 2009, ha trasmesso alla Regione Toscana, Settore Valutazione Impatto Ambientale, via Bardazzi, 19/21, Firenze; all’Amministrazione Provinciale di Livorno, via S. Anna, 4, Livorno; al Comune di Piombino, via Ferruccio, 4, Piombino, il “progetto preliminare” dell’intervento e il relativo studio preliminare ambientale ai fini dell’attivazione del procedimento di verifica di assoggettabilità a V. I. A. delle opere di cui sopra;

Il progetto è localizzato nel territorio della Regione Toscana e, in particolare, nel Comune di Piombino in provincia di Livorno;

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33313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

di materiale inerte per il recupero di rifiuti non pericolosi inerti recuperabili, ubicato nel Comune di Seravezza Frazione Querceta in via Olmi - Puntone.

La sottoscritta impresa QUINTAVALLE snc comunica di aver presentato alla Provincia di Lucca una richiesta di avvio di procedura di verifica di assoggettabilità alla VIA di competenza provinciale ai sensi del D. Lgs. 152/2006, come modificato dal D. Lgs. 4/2008. La suddetta verifica è relativa all’aumento dei quantitativi di rifiuti non pericolosi inerti da recuperare ai sensi del D.M. 05.02.1998 e s.m.i., iscritto al n° 60 del registro delle ditte che effettuano attività di recupero di rifiuti.

La documentazione inerente la richiesta è depositata presso:

- Provincia di Lucca- Comune di Seravezza- Bacino Regionale Toscana Nord- Parco Regionale delle Alpi Apuane- Consorzio Bonifica della Versilia- ARPAT Toscana- USL 12 Versilia- Autorità di Bacino Fiume Serchio- Unione di Comuni Alta Versilia - Comunità Montana

Alta Versilia

Chiunque sia interessato può presentare le proprie osservazioni entro quarantacinque giorni dalla pubblicazione del presente avviso.

Il Legale RappresentanteQuintavalle Bruno

ROSTAN GIORGIO - PINEROLO (Torino)

Avvio procedura di verifica ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. 4/2008.

Progetto di mini-impianto idroelettrico sul Torrente Lucido, in Comune di Fivizzano (MS).

Proponente: sig. Rostan Giorgio, Pinerolo (TO).

Comunicazione di avvenuto deposito del progetto ed avvio del procedimento di verifica ai sensi dell’art. 20, comma 2 del D.Lgs 16/01/2008, n. 4.

Copia del progetto è depositato presso l’Ufficio V.I.A. della Provincia di Massa Carrara (via Democrazia n. 17, Massa - Orario: martedì e giovedì 9-12) per la pubblica consultazione ed eventuali istanze, osservazioni o pareri da presentare, entro 45 gg. dalla pubblicazione del presente comunicato, presso l’Ufficio V.I.A. della Provincia di Massa Carrara.

Il RichiedenteRostan Giorgio

ottemperanza alle disposizioni contenute negli artt. 11-12-13 della L.R. T. n. 39/2005, con istanza in data Dicembre 2009, ha trasmesso alla Regione Toscana, Settore Valutazione Impatto Ambientale, via Bardazzi, 19/21, Firenze; all’Amministrazione Provinciale di Livorno, via S. Anna, 4, Livorno; al Comune di Piombino, via Ferruccio, 4, Piombino, il “progetto preliminare” dell’intervento e il relativo studio preliminare ambientale ai fini dell’attivazione del procedimento di verifica di assoggettabilità a V. I. A. delle opere di cui sopra;

- Il progetto è localizzato nel territorio della Regione Toscana e, in particolare, nel Comune di Piombino in provincia di Livorno;

- Il progetto dell’opera prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 5.880,6 kW localizzato in località Bocca di Cornia, Comune di Piombino e individuato al catasto terreni del Comune di Piombino, Foglio n. 16, Particelle 49 - 104 - 142 - 144 - 146 - 164 - 214 - 215 - 216 - 217, Quota parte particelle: 31 - 42 - 43 - 273 - 275. L’impianto fotovoltaico sarà collegato alla rete elettrica di distribuzione a media tensione 20 kW ENEL;

- Copia cartacea dell’istanza e della documentazione tecnica allegata è stata depositata presso il Comune di Piombino, via Ferruccio, 4, Piombino; presso L’Amministrazione Provinciale di Livorno, via S. Anna, 4, Livorno, nonché presso la Regione Toscana, via Bardazzi, 19/21, Firenze.

- Ai sensi della normativa vigente si rende noto che il medesimo avviso è pubblicato anche all’albo pretorio del Comune di Piombino;

- Entro 45 (quarantacinque) giorni dalla pubblicazione del presente avviso, chiunque abbia interesse può far prevenire le proprie osservazioni a:

1) Servizio ambiente e tutela del territorio, Provincia di Livorno, via S. Anna, 4 - 57100 Livorno

2) Regione Toscana, Settore Valutazione Impatto Ambientale (Direzione Generale Presidenza, Area di Coordinamento Programmazione e Controllo), via Bardazzi, 19/21, 50127 Firenze

3) Amministrazione Comunale di Piombino, via Ferruccio, 4, 57025 Piombino.

L’Amministratore Unico Oreste Balsini

QUINTAVALLE BRUNO & FIGLI S.N.C. - QUERCETA DI SERAVEZZA

Comunicazione di avvio del procedimento di verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale relativo all’ampliamento dei quantitativi

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334 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

della Provincia di Firenze: http://www.provincia.fi.it/ambiente/tutela-del-territorio/via/.

La consultazione è possibile previo appuntamento, chiamando il numero 0552760.839-036 e/o per e-mail all’indirizzo: [email protected].

Ai sensi dell’Art.20 del D.Lgs 152/06 chiunque abbia interesse può presentare in forma scritta osservazioni sul progetto in oggetto, indirizzandole alla Provincia di Firenze - Ufficio VIA-VAS, via Mercadante, 42 - 50144 Firenze, fax 0552761255, entro e non oltre 45 (quarantacinque) giorni dalla data di pubblicazione del presente annuncio. Il presente avviso è pubblicato all’albo pretorio del Comune interessato.

Il Legale RapprentantePaolo Taddei Pardelli

SPIKE RENEWABLES - FIRENZE

Avviso pubblico per la procedura di assoggettabilità a V.I.A. per il progetto Recupero di risorse energetiche nel fiume Sieve in corrispondenza della traversa nel Comune di San Piero Sieve tramite impianto Mini-Idroelettrico.

La Società Spike Renewables Srl con sede in viale Manfredo Fanti, 217 - 50137 Firenze ha presentato all’Autorità competente, Provincia di Firenze - Direzione Ambiente - Ufficio VIA e VAS, via Mercadante, 42 - 50144 Firenze, richiesta di verifica di assoggettabilità alla procedura di VIA ai sensi del D.Lgs 152/06 e s.m.i., del progetto indicato in oggetto. Il progetto, la relazione ambientale e una sintesi non tecnica sono depositati presso gli uffici della Provincia di Firenze e del Comune di San Piero a Sieve e possono essere consultati nella loro interezza. I principali elaborati potranno essere consultati/scaricati in formato pdf anche alla pagina web della Provincia di Firenze: http://www.provincia.fi.it/ambiente/tutela-del-territorio/via/.

La consultazione è possibile previo appuntamento, chiamando il numero 0552760.839-036 e/o per e-mail all’indirizzo: [email protected].

Ai sensi dell’Art.20 del D.Lgs 152/06 chiunque abbia interesse può presentare in forma scritta osservazioni sul progetto in oggetto, indirizzandole alla Provincia di Firenze - Ufficio VIA-VAS, via Mercadante, 42 - 50144 Firenze, fax 0552761255, entro e non oltre 45 (quarantacinque) giorni dalla data di pubblicazione del presente annuncio. Il presente avviso è pubblicato all’albo pretorio del Comune interessato.

Il Legale RapprentantePaolo Taddei Pardelli

SPIKE RENEWABLES - FIRENZE

Avviso pubblico per la procedura di assoggettabilità a VIA per il progetto Recupero di risorse energetiche nel fiume Sieve in corrispondenza della traversa in loc. Lutiano nel Comune di Borgo San Lorenzo tramite impianto Mini-Idroelettrico.

La Società Spike Renewables Srl con sede in viale Manfredo Fanti, 217 - 50137 Firenze ha presentato all’Autorità competente, Provincia di Firenze - Direzione Ambiente - Ufficio VIA e VAS, via Mercadante, 42 - 50144 Firenze, richiesta di verifica di assoggettabilità alla procedura di VIA ai sensi del D.Lgs 152/06 e s.m.i., del progetto indicato in oggetto. Il progetto, la relazione ambientale e una sintesi non tecnica sono depositati presso gli uffici della Provincia di Firenze e del Comune di Borgo San Lorenzo e possono essere consultati nella loro interezza. I principali elaborati potranno essere consultati/scaricati in formato pdf anche alla pagina web della Provincia di Firenze: http://www.provincia.fi.it/ambiente/tutela-del-territorio/via/.

La consultazione è possibile previo appuntamento, chiamando il numero 0552760.839-036 e/o per e-mail all’indirizzo: [email protected].

Ai sensi dell’Art.20 del D.Lgs 152/06 chiunque abbia interesse può presentare in forma scritta osservazioni sul progetto in oggetto, indirizzandole alla Provincia di Firenze - Ufficio VIA-VAS, via Mercadante, 42 - 50144 Firenze, fax 0552761255, entro e non oltre 45 (quarantacinque) giorni dalla data di pubblicazione del presente annuncio. Il presente avviso è pubblicato all’albo pretorio del Comune interessato.

Il Legale RapprentantePaolo Taddei Pardelli

SPIKE RENEWABLES - FIRENZE

Avviso pubblico per la procedura di assoggettabilità a VIA per il progetto Recupero di risorse energetiche nel fiume Sieve in corrispondenza della traversa loc. Bosso e Bagnone nel Comune di Borgo San Lorenzo tramite impianto Mini-Idroelettrico.

La Società Spike Renewables Srl con sede in viale Manfredo Fanti, 217 - 50137 Firenze ha presentato all’Autorità competente, Provincia di Firenze - Direzione Ambiente - Ufficio VIA e VAS, via Mercadante, 42 - 50144 Firenze, richiesta di verifica di assoggettabilità alla procedura di VIA ai sensi del D.Lgs 152/06 e s.m.i., del progetto indicato in oggetto. Il progetto, la relazione ambientale e una sintesi non tecnica sono depositati presso gli uffici della Provincia di Firenze e del Comune di Borgo San Lorenzo e possono essere consultati nella loro interezza. I principali elaborati potranno essere consultati/scaricati in formato pdf anche alla pagina web

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33513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

SEZIONE II

- Deliberazioni

COMUNE DI GREVE IN CHIANTI (Firenze)

DELIBERAZIONE 21 dicembre 2009, n. 66

Variante normativa al Regolamento Urbanistico, ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/05, riferita alle Norme Tecniche Allegato A, art. 38, comma 11, relativo alle recinzioni delle superfici coltivate. Approvazione de-finitiva.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Omissis

DELIBERA

1) di prendere atto che non sono pervenute osserva-zioni riguardo alla Variante di cui all’oggetto, già adottata con deliberazione di Consiglio Comunale n. 30 del 28/09/2009;

2) di approvare in via definitiva la Variante normativa al Regolamento Urbanistico, ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/05, riferita alle Norme Tecniche Allegato A, art. 38, comma 11, relativo alle recinzioni delle superfici coltivate;

3) di trasmettere il presente atto al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi del comma 6 dell’art. 69 della L.R. 1/05.

Il Responsabile Mila Falciani

- Decreti

COMUNE DI MASSAROSA (Lucca)

DECRETO 19 novembre 2009, n. 10

Procedure espropriatrive relative ai beni interessati dai lavori per il completamento della fognatura nera nel Comune di Massarosa. Lotto 1: rete fognaria nelle frazioni di Montramito e Piano del Quercione. Lotto 2: rete fognaria nelle frazioni collinari di Montigiano, Pieve a Elici e completamento nelle frazioni di Mas-sarosa, Quiesa e Bozzano. Determinazione provvisoria indennità e occupazione anticipata, (ex art. 22 - bis D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i.).

IL DIRIGENTE

Omissis

DECRETA

Art. 1 - Elenco beni da espropriare e/o da asservire e relative indennità

E’ disposta a favore del Comune di Massarosa (LU), c.f. 00168660462, con sede in Massarosa (LU) p.zza Taddei n. 27, l’occupazione anticipata dei beni indicati nel piano particellare d’esproprio e di asservimento allegato al progetto, compreso le occupazioni temporanee, ed è determinata d’urgenza, in via provvisoria, l’indennità d’espropriazione e/o di asservimento e di occupazione temporanea degli immobili necessari per l’esecuzione dei lavori di cui all’oggetto, da corrispondere agli aventi diritto identificati come nell’elenco appresso riportato:

SEGUE TABELLA

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336 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

PROGETTO GEOSER

1. COMUNE DI VIAREGGIO, C.F. 00274950468, proprietà per 1/1Foglio n. 22 mappale n. 34 , Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 512,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 1.185,60Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 49,40Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 53,33Foglio n. 22 mappale n. 123, Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 70,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 212,10Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 8,84Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 7,29

2. CENTRO LEASING SPA, sede in Firenze, proprietà per 1/1, legale rappresentante sig. BACCI MASSIMO, via di Castello, 34 - Firenze

Foglio n. 22, mappale 28 Superficie da espropriare mq. 36,00 Superficie da asservire mq. 903,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 376,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. 1.800,00Indennità di asservimento - art. 44 €. 1.910,22Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 154,59Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €.136,98Foglio n. 22, mappale 72 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 1.598,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 592,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 4.955,26Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 206,47Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €.228,13Foglio n. 22, mappale 104 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 60,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 121,20Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 5,05Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 6,25

3. BERTOZZI ROBERTO, nato a Massarosa il 23.11.1936, proprietà per 1/2BIANCHI MARIA ROSA, nata a Lucca il 20.07.1939, proprietà per 1/2GIUNTOLI EVELINA, nata a Ponte Buggianese il 02.01.1913 usufruttuariaFoglio n. 22, mappale 71 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 31,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 50,76Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 2,12Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 3,23

4. TUCCORI FABRIZIO, nato a Lucca il 10.10.1950, proprietà per 1/2 TUCCORI STEFANO, nato a Lucca il 10.06.1954, proprietà per 1/2 Foglio n. 22, mappale 96 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 45,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 51,48Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 2,14Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 4,69

5. BERTOZZI ALESSANDRO, nato a Viareggio il 22.06.1974 proprietà per 1/3BERTOZZI MARIELLA, nata a Viareggio il 01.09.1965, proprietà per 1/3ZINI CLARA, nata a Villa Minozzo il 19.02.1940, proprietà per 1/3Foglio n. 22, mappale 118 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 6,00

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33713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 8,10Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 0,34Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 0,63

6. OLIVI SILVIA, nata a Viareggio il 19.04.1973, comproprietariaOLIVI ADOLFO, nato a Massarosa il 15.02.1947, comproprietarioOLIVI MANUELA, nata a Viareggio il 07.06.1976, comproprietariaTINAGLI DONATELLA, nata a Viareggio il 25.04.1952, comproprietariaPARDINI GIADA, nata a Viareggio il 26.10.1976, comproprietaria Eredi di OLIVI COSTANTINO : OLIVI ADOLFO, nato a Massarosa il 15.02.1947, comproprietarioEredi di OLIVI DONATELLA : PARDINI GIADA, , nata a Viareggio il 26.10.1976, comproprietariaEredi di OLIVI GIUSEPPE : OLIVI MANUELA, , nata a Viareggio il 07.06.1976, comproprietariaFoglio n. 22, mappale 19 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 24,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 42,70Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 1,78Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 2,50 Foglio n. 22, mappale 20 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 10,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 20,20Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 0,84Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 1,04Foglio n. 22, mappale 169 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 10,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 20,20Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 0,84Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 1,04Foglio n. 22, mappale 170 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 25,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 50,50Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 2,10Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 2,60Foglio n. 22, mappale 173 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 15,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 24,40Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 1,02Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 1,56

7. FUBIANI LINO, nato a Pietrasanta il 28.09.1935, proprietà per 1/1Foglio n. 22, mappale 50 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 50,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 62,70Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 2,61Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 5,21

8. SACCHI CLAUDIA, nata a Viareggio il 22.04.1949, proprietà per 1/1Foglio n. 22, mappale 55 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 40,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 80,80Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 3,37Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 4,17

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338 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

9. G.C. IMMOBILIARE DI CINQUINI PIER LUIGI & C. S.N.C., sede in Massarosa, proprietà per 1/1 Foglio n. 22, mappale 56 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 60,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 121,20Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 5,05Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 6,25

10. CINQUINI LUIGI & C. s.r.l., sede in Massarosa, proprietà per 1/1 Foglio n. 22, mappale 57 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 120,00 Sup erficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 242,40Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 10,10Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 12,50Foglio n. 22, mappale 62 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 10,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 20,20Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 0,84Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €.1,04Foglio n. 22, mappale 58 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 100,00. Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 202,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 8,42Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 10,42

11. BACCI PIERO, nato a Pietrasanta il 07.08.1933, comproprietario BACCI FRANCO, nato a Pietrasanta il 23.01.1940, comproprietario

BACCI MAURO, nato a Pietrasanta il 16.06.1944,comproprietarioBACCI ROBERTO, nato a Pietrasanta il 21.03.1950, comproprietarioFoglio n. 22 mappale 59 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 15,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 30,30Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 1,26

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 1,56

12. MEINI MICHELA, nata a Viareggio il 07.07.1980, proprietà per 1/1Foglio n. 22, mappale 61 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 20,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 40,40Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 1,68Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 2,08

13. OLIVI SILVIA, nata a Viareggio il 19.04.1973, comproprietaria OLIVI MANUELA, nata a Viareggio il 07.06.1976, comproprietaria TINAGLI DONATELLA, nata a Viareggio il 25.04.1952, comproprietaria PARDINI GIADA, nata a Viareggio il 26.10.1976, comproprietaria Eredi di OLIVI GIUSEPPE : OLIVI MANUELA, nata a Viareggio il 07.06.1976 comproprietariaFoglio n. 22, mappale 76 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 40,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 80,80Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 3,37Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 4,17

14. SABBIE E PIETRE LUCCHESI SA.PI.L. s.r.l., con sede in Lucca, proprietaria per 1/1 in liquidazione, C/o Sig. GANZERLI FAUSTO – Via Romana n° 268 – Castelfranco

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33913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

di Sotto (PI) Foglio n. 22, mappale 92 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 15,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 19,20Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 0,80Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 1,56

15. CAROSINI FIORELLA, nata a Viareggio il 14.12.1931, usufruttuaria FRANCESCHI GIOVANNI, nato a Viareggio il 08.12.1955, proprietario per 1/1 Foglio n. 22, mappale 134 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 61,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 84,80Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 3,53Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 6,35Foglio n. 22, mappale 154 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 15,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 16,08Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 0,67Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 1,56

16. CASALI PIETRO, nato a Viareggio il 08.08.1940, proprietario per 1/1 Foglio n. 29, mappale 28 Superficie da espropriare mq. 593,00 Superficie da asservire mq. -

Superficie da occupare temporaneamente mq. 475,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. 8.895,00Indennità di asservimento - art. 44 €.Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 370,63Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €.111,25

17. TIRRENA DI IANNAZZONE ALFONSO & C. SNC, sede in Viareggio, proprietaria per 1/1

Foglio n. 29, mappale 141 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 105,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 105,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 121,50Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 5,06Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 21,88

18. DELTA BEVANDE s.r.l., sede in Piano del Quercione, proprietario per 1/1 Foglio n. 29, mappale 145 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 82,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 89,10Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 3,71Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 8,54

19. COOP SA. VE. – SOC. COOP A.R.L., con sede in Viareggio, proprietaria per 1/1 C/o BENEDETTI FORTUNATO – Via di Montramito n° 289 – Viareggio Foglio n. 29, mappale 146 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 24,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 59,04Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 2,46Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 2,50

20. SCACCIATI EMANUELA, nata a Viareggio il 07.02.1959, proprietaria per 125/1000SCACCIATI MUZIO, nato a Viareggio il 20.05.1960, proprietario per 125/1000MAGUOLO MICAELA, nata a Viareggio il 16.07.1969, proprietaria per 250/1000

CASALI PIETRO, nato a Viareggio il 08.08.1940, proprietario per 500/1000

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340 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Foglio n. 29, mappale 148 Superficie da espropriare mq. 217,00 Superficie da asservire mq. 143,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 282,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. 3.255,00Indennità di asservimento - art. 44 €. 180,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 143,13Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 66,88Foglio n. 29, mappale 149 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 53,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 52,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 59,40Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 2,48Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 10,94Foglio n. 29, mappale 670 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 129,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 159,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 170,69Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 7,11Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 30,00

21. SCACCIATI EMANUELA, nata a Viareggio il 07.02.1959, proprietaria per 125/1000.

SCACCIATI MUZIO, nato a Viareggio il 20.05.1960, proprietario per 125/1000MAGUOLO MICAELA, nata a Viareggio il 16.07.1969, proprietaria per 250/1000 CASALI PIETRO, nato a Viareggio il 08.08.1940, proprietario per 500/1000 Foglio n. 29, mappale 160 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 25,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 26,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 31,86Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 1,33Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 5,31

22. PEDRINI MAURIZIO nato a Castiglione dei Pepoli il 13.08.1958, proprietario per 1/1Foglio n. 29, mappale 647 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. -

Superficie da occupare temporaneamente mq. 48,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €.Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 5,00Foglio n. 29, mappale 648 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 38,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 3,96

23. BANCA PER IL LEASING ITALEASE S.P.A. con sede in Milano, proprietaria per 1/1 Foglio n. 29, mappale 661 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 125,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 125,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 152,82Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 6,37Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 26,04

24. CASALI PIETRO, nato a Viareggio il 08.08.1940, proprietario per 1/1 Foglio n. 30, mappale 1 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 348,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 380,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 570,30Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 23,76

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34113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 75,83

25. CASALI PIETRO, nato a Viareggio il 08.08.1940, proprietario per 500/1000MAGUOLO MICAELA, nata a Viareggio il 16.07.1969, proprietaria per 250/1000

SCACCIATI EMANUELA, nata a Viareggio il 07.02.1959, proprietaria per 125/1000

SCACCIATI MUZIO, nato a Viareggio il 20.05.1960, proprietario per 125/1000 Foglio n. 30, mappale 6 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 199,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 158,00

Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 268,80Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 11,20

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 37,19 Foglio n. 30, mappale 170 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 276,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 243,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 364,86Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 15,20

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 54,06

26. BRESCIANI ANGELA, nata a Montignoso il 30.09.1957, proprietaria per 9/36BRESCIANI MARIA nata a Montignoso il 31.03.1956, proprietaria per 9/36BRESCIANI MARIA PIA nata a Camaiore il 14.07.1938, proprietaria per 9/36BRESCIANI EMANUELA nata a Viareggio il 24.05.1967, proprietaria per 2/36BRESCIANI FABRIZIO nato a Pietrasanta il 29.04.1977, proprietario per 2/36BRESCIANI LILIANA nata a Viareggio il 11.02.1962, proprietaria per 2/36D’ALESSANDRO FRANCA nata a Viareggio il 29.09.1938, proprietaria per 3/36

Foglio n. 30, mappale 8 Superficie da espropriare mq. 276,00 Superficie da asservire mq. -

Superficie da occupare temporaneamente mq. 114,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. 4.140,00Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 172,50

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 40,63

27. FRANCI MARTA, nata a Barberino di Mugello il 30.10.1939, comproprietaria STAGI ALESSANDRO, nato a Viareggio il 04.09.1964, comproprietario STAGI ANDREA, nato a Camaiore il 13.12.1959, comproprietario STAGI GIULIO, nato a Viareggio il 24.02.1933, comproprietario VERSIL TENDA di Stagi Giuliano e C. s.n.c. con sede in Massarosa, comproprietaria

Foglio n. 30, mappale 9 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 235,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 94,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 296,40Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 12,35

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 34,27

28. SCACCIATI EMANUELA, nata a Viareggio il 07.02.1959, proprietaria per 125/1000 SCACCIATI MUZIO, nato a Viareggio il 20.05.1960, proprietario per 125/1000

CASALI PIETRO, nato a Viareggio il 08.08.1940, proprietario per 500/1000 MAGUOLO MICAELA, nata a Viareggio il 16.07.1969, proprietaria per 250/1000

Foglio n. 30, mappale 11 Superficie da espropriare mq. 45,00 Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. 675,00Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 28,13Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 4,69Foglio n. 30, mappale 12 Superficie da espropriare mq. 528,00 Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 123,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. 7.920,00Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 330,00Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 67,81

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342 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Foglio n. 30, mappale 139 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 253,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 26,35Foglio n. 30, mappale 142 Superficie da espropriare mq - Superficie da asservire mq. 30,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 266,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 55,02Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 2,29Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 30,83Foglio n. 30, mappale 143 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 120,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 12,50Foglio n. 30, mappale 158 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 9,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 0,94Foglio n. 30, mappale 159 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 10,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 1,04

29. PANAPESCA S.P.A., con sede in Massa e Cozzile, proprietario per 1/1Foglio n. 30, mappale 17 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 270,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 28,13Foglio n. 30, mappale 18 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 53,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 5,52

30. MEI DANILO, nato a Massarosa il 26.02.1934, proprietario per 1/1Foglio n. 30, mappale 54 Superficie da espropriare mq. 47,00 Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 36,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. 705,00Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 29,38Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 8,65

31. COLSERENO S.R.L. con sede in Massarosa, proprietaria per 6/9PEZZINI FRANCESCA, nata a Viareggio il 14.09.1946, proprietaria per 1/9PEZZINI GEMMA MARIA, nata a Viareggio il 15.03.1951, proprietaria per 1/9

PEZZINI VERA LINA, nata a Viareggio il 27.03.1921, proprietaria per 1/9 Foglio n. 30, mappale 70 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 309,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -

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34313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 662,33Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 27,60Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 32,19

32. BRESCIANI EMANUELA , nata a Viareggio il 24.05.1967, proprietaria per 2/9BRESCIANI FABRIZIO, nato a Pietrasanta il 29.04.1977, proprietaria per 2/9BRESCIANI LILIANA, nata a Viareggio il 11.02.1962, proprietaria per 2/9

D’ALESSANDRO FRANCA, nata a Viareggio il 29.09.1938, proprietaria per 3/9 Foglio n. 30, mappale 491 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 62,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 65,68Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 2,74Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 6,46

33. TOWER S.R.L. con sede in Massarosa, proprietaria per 1/1Foglio n. 30, mappale 214 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 90,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 38,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 249,39Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 10,39

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 13,33Foglio n. 30, mappale 221 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 28,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 57,96Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 2,41

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 2,92Foglio n. 30, mappale 277 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 25,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 5,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 54,90Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 2,29

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 3,13

34. VANNI ALESSANDRO, nato a Viareggio il 20.02.1962, proprietario per 1/1 Foglio n. 30, mappale 215 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 81,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 33,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 105,30Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 4,39Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 11,88

35. CAPILUPPI LUCIANA, nata a Reggio Emilia il 15.05.1942, proprietaria per 1/2LAZZERINI AMEDEO, nato a Pescia il 17.07.1944, proprietario per 1/2

Foglio n. 30, mappale 216 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 81,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 33,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 101,40Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 4,23Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 11,88

36. BIAGI & MENICHETTI SNC, con sede in Massarosa - c.f 01018270460 rappresentante sig. BIAGI Giancarlo, nato a Viareggio il 31.10.1953

Foglio n. 30, mappale 217 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 81,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 33,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 101,40Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 4,23Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 11,88

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344 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

37. SIGAT SOCIETA’ ITALIANA GESTIONE ALBERGHI TOSCANI s.a.s. di Maschietto Giulio e C. con sede in Viareggio, proprietaria per 1/1

Foglio n. 30, mappale 218 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 65,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 28,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 82,68Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 3,45Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 9,69

38. GIUSTI BENITO, nato a Capannori il 05.04.1937, proprietario per 1/1 Foglio n. 30, mappale 219 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 95,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 38,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 117,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 4,88Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 13,85

39. SRL IMMOBILIARE BELVEDERE, con sede in Viareggio, proprietaria per 1/1 Foglio n. 30, mappale 172 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 77,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 20,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 91,49Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 3,81Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 10,10Foglio n. 30, mappale 220 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 272,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 96,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 594,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 24,75Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 38,33Foglio n. 30, mappale 232 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 150,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 15,63Foglio n. 30, mappale 233 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 50,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 5,21Foglio n. 30, mappale 234 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 50,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 5,21Foglio n. 30, mappale 235 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 50,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 5,21Foglio n. 30, mappale 236 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 50,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -

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34513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 5,21Foglio n. 30, mappale 240 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 74,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 19,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 86,58Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 3,61Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 9,69Foglio n. 30, mappale 241 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 72,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 20,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 86,58Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 3,61Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 9,58Foglio n. 30, mappale 242 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 77,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 10,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 86,58Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 3,61Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 9,06

40. GORI & LOMBARDI di Gori Maurise e C. S.N.C., con sede in Massa proprietaria per 1/1

Foglio n. 30, mappale 261 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 116,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 24,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 339,48Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 14,15Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 14,58

41. MORESCALCHI TIFFANY, nata a Pietrasanta il 03.07.1973, prop. per 1/3MORESCALCHI MAXIMILIAN, nato a Viareggio il 10.12.1993, prop. per 1/3MORESCALCHI CLEMENTE, nato a Pietrasanta il 19.01.1975, prop. per 1/3

Foglio n. 30, mappale 94 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 500,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 363,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 834,66Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 34,78Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 89,90

42. PERINI NAVI S.P.A. sede in Lucca, proprietaria per 1/1 Foglio n. 30, mappale 293 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 53,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 41,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 153,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 6,38Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 9,79

43. TAMBELLINI LOREDANA, nata a Lucca il 30.03.1950, prop. per 1/4TAMBELLINI GABRIELLA, nata a Lucca il 14.07.1947, prop. per 1/4TAMBELLINI MIRELLA, nata a Lucca il 03.08.1942, prop. per 1/4TAMBELLINI DIANA, nata a Lucca il 18.01.1940, prop. per 1/4

Foglio n. 30, mappale 295 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 40,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 32,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 122,40Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 5,10

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 7,50Foglio n. 30, mappale 307 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 80,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 33,00

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346 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 214,20Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 8,93Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 11,77

44. VUEFFE S.A.S. di Pacini Fabio e C. con sede in Camaiore, proprietà 1/1 Foglio n. 30, mappale 237 Superficie da espropriare mq. - Superficie da a sservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 130,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 13,54Foglio n. 30, mappale 243 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 169,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 172,22Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 7,18Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 17,60

45. CHEMID S.R.L., con sede in Viareggio, proprietà 1/1 Foglio n. 30, mappale 238 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 70,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 7,29Foglio n. 30, mappale 239 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 70,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 7,29Foglio n. 30, mappale 244 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 93,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 281,79Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 11,74

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 9,69Foglio n. 30, mappale 245 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 94,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 284,82Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 11,87Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 9,79

46. IMMOBILIARE MASSAROSA s.n.c. con sede in Camaiore, proprietaria per1/1Foglio n. 30, mappale 254 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 140,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 14,58

47. COLUCCINI DANIELA, nata a Pietrasanta il 01.01.1952, proprietà per 1/1 Foglio n. 32, mappale 79 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 716,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 354,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 1.380,96Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 57,54

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 111,46

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34713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Foglio n. 32, mappale 621 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 10,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 1,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 19,20Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 0,80Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 1,15

48. NASCO S.R.L. con sede in Massarosa, proprietà 1/1, legale rappresentante sig.GUIDETTI FRANCESCO, nato a Massarosa il 01.11.1945 Foglio n. 32, mappale 264 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 95,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 42,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 100,62Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 4,19

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 14,27Foglio n. 32, mappale 596 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 141,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 135,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 176,58Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 7,36Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 28,75Foglio n. 32, mappale 616 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 476,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 107,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 545,67Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 22,74

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 60,73

49. BERTOLUCCI DINO, nato a Capannori il 22.07.1932, comproprietario per 1/2 DEL FRANCIA ANNA MARIA, nata a Massarosa il 19.09.1933, comproprietaria per 1/2

Foglio n. 32, mappale 598 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 260,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 156,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 327,60Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 13,65Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 43,33Foglio n. 32, mappale 622 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 25,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 75,75 Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 3,16Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 2,60

50. IL GUADO di Pizzi Andrea e Maurizio & C. s.n.c., con sede in Massarosa proprietaria per 1/1

Foglio n. 32, mappale 697 Superficie da espropriare mq. 36,00 Superficie da asservire mq. 74,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 124,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. 540,00Indennità di asservimento - art. 44 €. 97,74Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 26,57

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 24,38

PROGETTO LEONARDO

51. MEI ANDREA, nato a Massarosa il 02.02.1925, proprietario per 1/1Foglio n. 26, mappale 283 Superficie da espropriare mq. 36,00 Superficie da asservire mq. 32,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 56,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. 720,00Indennità di asservimento - art. 44 €. 143,00

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348 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 35,96Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 17,22

52. SODINI ANNA , nata a Lucca il 04.12.1942, proprietaria per 1/1DECANINI ROSA, nata a Capannori il 29.05.1907, usufruttuariaFoglio n. 27, mappale 243 Superficie da espropriare mq. - Su perficie da asservire mq. 113,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 11,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 421,44Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 17,56Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 17,22

53. TERRAGLIA NICOLO’ nato a Alcamo il 01.01.1940, proprietario per 1/2 TERRAGLIA BALDASSARRE, nato a Alcamo il 19.04.1944, proprietario per 1/2

Foglio n. 27, mappale 363 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 93,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 93,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 429,60Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 17,90Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 25,83

54. PANI GIUSEPPINA, nata a Orroli il 09.07.1948, proprietaria per 1/2 VARGIU FAUSTO nato a Orroli il 24.02.1945, per 1/2

Foglio n. 27, mappale 915 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 70,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 115,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 113,62Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 4,73Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 25,69Foglio n. 27, mappale 916 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 14,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 103,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 37,59Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 1,57Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 20,31

55. MEI FABIO, nato a Massarosa il 08.03.1921, proprietario per 1000/1000Foglio n. 27, mappale 641 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 10,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 2,08Foglio n. 27, mappale 636 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 14,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 126,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 32,76 Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 1,37Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 29,17Foglio n. 27, mappale 684 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 24,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 103,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 96,00 Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 4,00Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 26,46

56. MEI GIUSEPPINA, nata a Massarosa il 15.07.1947, proprietaria per 1000/1000Foglio n. 27, mappale 660 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Sup erficie da occupare temporaneamente mq. 70,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -

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34913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Indennità di asservimento - art. 44 €.Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 14,58

Foglio n. 27, mappale 724 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 116,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €.Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 24,17

57. PUCCETTI GIAN ALDO, nato a Massarosa il 14.08.1941, proprietario per 1/1 Foglio n. 27, mappale 736 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 14,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €.Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 2,92Foglio n. 27, mappale 786 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 4,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 14,45Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 0,60Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 0,83Foglio n. 27, mappale 889 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 62,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 132,84Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 5,53Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 12,92

58. MILO EFRAIM HILLEL, nato in Israele il 07.01.1950, proprietario per 1/2 MILO ECKERT TAMAR, nata in Israele il 24.12.1950, proprietaria per 1/2

Foglio n. 27, mappale 739 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 58,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 20,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 241,08Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 10,05Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 16,25

59. MEI GIUSEPPINA, nata a Massarosa il 15.07.1947, proprietaria per 6/9TOMEI GIORGIO, nato a Viareggio il 26.11.1967, proprietario per 1/9TOMEI LUCA, nato a Camaiore il 06.07.1970, proprietario per 1/9TOMEI TIZIANA, nata a Viareggio il 07.05.1966, proprietaria per 1/9

Foglio n. 27, mappale 781 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 132,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 286,20Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 11,92Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 27,50

60. BRAJON EMANUELA, nata a Viareggio il 24.02.1959, proprietaria per 1/2 MILOZZI FRANCO nato a Monterubbiano il 18.06.1952, proprietario per 1/2

Foglio n. 27, mappale 949 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 2,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 15,91

Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 0,66Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 0,42Foglio n. 27, mappale 952 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 200,00

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350 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Superficie da occupare temporaneamente mq. 19,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 708,48Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 29,52Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 45,63

61. BENEDETTI FIORA, nata a Viareggio il 26.10.1938, proprietaria per 1000/1000Foglio n. 27, mappale 104 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 152,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 26,39

62. COSIGNANI BRUNO, nato a Viareggio il 23.04.1951, proprietario per 1000/1000 Foglio n. 27, mappale 105 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. -

Superficie da occupare temporaneamente mq. 181,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 31,42

63. POZZI MARIA CRISTINA, nata a Derna (MI) il 24.02.1932, comproprietariaANTONELLI ROBERTO, nato a Firenze il 22.05.1943, comproprietario ANTONELLI CARLA, nata a Firenze il 17.11.1950, comproprietariaANTONELLI SANDRA, nata a Firenze il 06.07.1948, comproprietariaFoglio n. 27, mappale 600 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 253,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 100,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 949,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 39,54Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 61,28

64. CASENTINI ISOLINA, nata a Viareggio il 09.07.1937, comproprietaria GRAGNANI SILVANO, nato a Viareggio il 01.10.1929, comproprietarioGUARDI CATERINA, nata a Altavilla Milicia il 14.10.1923, comproprietaria ANTONELLI ROBERTO, nato a Firenze il 22.05.1943, comproprietarioANTONELLI CARLA, nata a Firenze il 17.11.1950, comproprietariaANTONELLI SANDRA, nata a Firenze il 06.07.1948, comproprietariaPOZZI MARIA CRISTINA, nata a Derna (MI) il 24.02.1932, comproprietaria Foglio n. 27, mappale 602 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 292,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 92,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 1.632,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 68,00Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 66,67

65 ENEL SPA, proprietaria per 1000/1000Foglio n. 27, mappale 619 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 4,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €.Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 0,69

66. FORMENTI ROBERTO, nato a Busto Arsizio il 12.11.1942, proprietario per 1000/1000 Foglio n. 27, mappale 92 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 17,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 2,36

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35113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Foglio n. 27, mappale 94 Superficie da espropriare mq. 36,00 Superficie da asservire mq. 43,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 68,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. 1.800,00Indennità di asservimento - art. 44 €. 420,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 92,50Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 51,04

67. MIGLIANELLO SRL con sede legale in Viareggio via S.Andrea, 209, proprietaria per 1/1, legale rappresentante RUSSO AMEDEO, piazza V. Veneto, 60 Bozzano

Foglio n. 27, mappale 262 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 283,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 225,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 832,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 34,67Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 88,19Foglio n. 27, mappale 810 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 35,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 59,92Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 2,50Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 4,86

68. CORTOPASSI ORESTE, nato a Viareggio il 30.12.1961, proprietario per 1000/1000 Foglio n. 27, mappale 210 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 60,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 87,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 178,42Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 7,43Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 27,56

69. DINI CRISTIANO, nato a Pietrasanta il 21.06.1971, proprietario per 3/4PUCCI STEFANIA, nata a Viareggio il 28.11.1972, proprietaria per 1/4

Foglio n. 27, mappale 215 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 6,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 47,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 15,84Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 0,66Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 7,36

70. BENASSI FRANCO, nato a Camaiore il 11.08.1953, proprietario per 500/1000PALMERINI GIOVANNA, nata a Camaiore il 14.06.1957, proprietaria per 500/1000

Foglio n. 27, mappale 222 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 59,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 59,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 352,64Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 14,69Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 16,39

71. ALBIANI ADOLFO, nato a Massarosa il 21.09.1960, proprietario per 500/1000ALBIANI GABRIELE, nato a Viareggio il 25.03.1973, proprietario per 500/1000

Foglio n. 27, mappale 393 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 5,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 15,60Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 0,65

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 0,69Foglio n. 27, mappale 395 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 90,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 127,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 267,00

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352 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 11,13Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 37,67Foglio n. 27, mappale 885 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 75,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 71,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 220,32Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 9,18 Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 27,38

72. E.R.P. LUCCA s.r.l. sede in Lucca, proprietaria per 1/1 Foglio n. 27, mappale 476 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 126,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 73,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 576,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 24,00Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 41,46

73. GABRIELLI DELFO, nato a Camaiore il 27.03.1939, comproprietario DALLE MURA IOSETTE, nata a Camaiore il 31.03.1945, comproprietaria PUCCI GIUSEPPE, nato a Massarosa il 02.09.1939, comproprietarioPUCCI MARIELLA, nata a Massarosa il 12.08.1947, comproprietariaRUBINELLI FIORELLA, nata a Massarosa il 27.11.1954, proprietaria per 4/15MEI FABIO, nato a Massarosa il 08.03.1921, comproprietarioBIANCHI RINA, nata a Camaiore il 14.12.1927, proprietaria per 1/5ULIVIERI MARILIA, nata a Grottalbegna il 18.09.1932, comproprietariaALBIANI MARIA TERESA, nata a Grosseto il 29.10.1969, comproprietariaALBIANI CARLO, nato a Grosseto il 29.01.1971, comproprietarioALBIANI EDILIO, nato a Grosseto il 30.08.1961, comproprietarioALBIANI TEA, nata a Grosseto il 14.07.1963, comproprietariaCORTOPASSI ORESTE, nato a Viareggio il 30.12.1961, proprietario per 2/10

Foglio n. 27, mappale 495 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 72,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 54,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 489,60Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 20,40Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 26,25

*74. S.A.L.T. SPA con sede in Lido di Camaiore, proprietaria per 1/1

Foglio n. 27, mappale 677 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 70,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 70,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 239,20Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 9,97Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 24,31

75. PRATESI LORENA, nata a Crespina, il 26.03.1951, proprietaria per 3/4 CIONINI FILIPPO, nato a Pietrasanta il 09.04.1980, proprietario per 1/4

Foglio n. 27, mappale 714 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 38,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 41,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 138,72Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 5,78Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 10,97

76. DONATI DONATELLA ANGELA, nata a Massarosa il 18.04.1960, prop. per 1/1Foglio n. 27, mappale 787 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 119,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 124,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 618,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 25,75Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 33,75

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35313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

77. BANDONI LUCIANO, nato a Viareggio il 22.07.1947, proprietario per 1/2LIBERATORE STEFANELLA, nata a Lucca il 02.09.1952,proprietaria per 1/2

Foglio n. 27, mappale 728 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 57,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 57,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 139,84Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 5,83Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 15,83

78. ULIVIERI MARILIA, nata a Grottalbegna il 18.09.1932, proprietaria per 400/1200ALBIANI MARIA TERESA, nata a Grosseto il 29.10.1969, proprietaria per 200/1200ALBIANI CARLO, nato a Grosseto il 29.01.1971, proprietario per 200/1200ALBIANI EDILIO, nato a Grosseto il 30.08.1961, proprietario per 200/1200 ALBIANI TEA, nata a Grosseto il 14.07.1963, proprietaria per 200/1200

Foglio n. 27, mappale 833 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 32,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 126,14Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 5,26Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 6,00

79. RUBINELLI FIORELLA, nata a Massarosa il 27.11.1954, proprietaria per 1/1. Foglio n. 27, mappale 834 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 15,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 27,52Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 1,15Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 2,81

80. GUIDETTI FRANCESCO, nato a Massarosa il 01.11.1945, proprietario per 1/1 Foglio n. 27, mappale 845 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 84,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. - 81,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 571,20Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 23,80Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 22,92

81. ADORNI S.A.S. di Adorni Maurizio, con sede in Camaiore, proprietaria per 1/1 Foglio n. 27, mappale 874 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 34,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. - 44,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 104,12Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 4,34Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 10,83

82. BENEDETTI TIZIANA, nata a Pietrasanta il 11.10.1971, proprietaria per 1/1 Foglio n. 27, mappale 887 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 32,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. - 29,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 178,16Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 7,42Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 8,47

*83. PROFESSIONAL IMMOBILIARE S.R.L. con sede in Viareggio, proprietaria per 1/1 legale rappresentante CASA ANTONIO, via Leonardo Da Vinci, 69 Viareggio

Foglio n. 27, mappale 943 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 62,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 60,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 196,48Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 8,19Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €.16,94

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354 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

84. BEI CATIA, nata a Massarosa il 06.03.1952, proprietaria per 1000/1000 Foglio n. 34, mappale 166 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 100,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 240,71Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 10,03Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €.20,83

85. FEDI FLORIANO, nato a Massarosa il 03.12.1949, proprietario per 1/2 FEDI ADRIANA, nata a Massarosa il 18.10.1943, proprietaria per 1/2

Foglio n. 34, mappale 172 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 54,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 150,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 6,25Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €.9,38Foglio n. 34, mappale 177 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 93,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 264,95 Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 11,04Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €.16,15

86. MANFREDI FIORELLA, nata a Massarosa il 12.06.1955, proprietaria per 1/2MANFREDI MARZIA, nata a Massarosa il 08.04.1950, proprietaria per 1/2

Foglio n. 34, mappale 174 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 170,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 183,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 601,92Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 25,08Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €.49,03

87. BARONI ROSA , nata a Massarosa il 24.03.1921, proprietaria per 1000/1000 Foglio n. 34, mappale 182 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 73,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 146,88Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 6,12Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €.12,67

88. BARONI CAROLINA, nata a Massarosa il 12.06.1955, proprietaria per 1/4BARONI FORTUNATO, nato a Massarosa il 08.04.1950, proprietaria per 2/4BARONI RINA, nata a Massarosa il 17.10.1922, proprietaria per 1/4

Foglio n. 34, mappale 184 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 54,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 29,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 132,19Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 5,51Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 17,29

89. PALAGI ANGELA, nata a Massarosa il 23.10.1958, comproprietaria PALAGI DANTE, nato a Massarosa il 19.04.1930, comproprietarioPALAGI GIULIANO, nato a Massarosa il 29.05.1956, comproprietarioDEL GRANDE LUISA, nata a Lucca il 20.07.1971, comproprietariaGHISELLI OTTAVIO, nato a Massarosa il 01.06.1934, comproprietariaMEI CESARINA, nata a Massarosa il 13.10.1937, comproprietariaMEI MARISA, nata a Massarosa il 08.06.1935, comproprietariaPALAGI MARIANO, nato a Massarosa il 13.03.1941, comproprietarioMEI MORENO, nato a Massarosa il 28.05.1942, comproprietarioRANIERI DAVID, nata a Viareggio il 12.05.1972, comproprietario

Foglio n. 34, mappale 186 Superficie da espropriare mq. -

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35513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Superficie da asservire mq. 64,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 133,20Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 5,55Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 11,11

90. RUSSO SALVATORE, nato a Tusa (ME) il 29.09.1934, proprietario per 1/2NUCCIO VITA, nata a Mezzojuso (PA) il 29.07.1943, proprietaria per 1/2

Foglio n. 34, mappale 459 (ex 304) Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 90,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 402,60Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 16,78Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 15,63

91. MANFREDI FIORELLA, nata a Massarosa il 12.06.1955, comproprietaria per 1/2MANFREDI MARZIA, nata a Massarosa il 08.04.1950, comproprietaria per 1/2 DEL SOLDATO IMOLA, nata a Massarosa il 19.10.1924, usufruttuaria

Foglio n. 34, mappale 335 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. -

Superficie da occupare temporaneamente mq. 128,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 26,67

92. BARONI LUCIANO, nato a Massarosa il 27.12.1940, proprietario per 1/2 MANCON MARIA, nata a Sezze il 24.05.1941, proprietaria per 1/2

Foglio n. 34, mappale 344 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 51,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 118,80Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 4,95Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 8,85

93. MANFREDI DANIELA, nata a Massarosa il 26.08.1963, proprietaria per 1/1 Foglio n. 34, mappale 370 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 50,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 100,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 109,20Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 4,55Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 31,25

94. POSI ALFA MARIA, nata a Massarosa il 16.04.1920, proprietaria per 1/1Foglio n. 34, mappale 409 Superficie da espropriare mq. 36,00 Superficie da asservire mq. 88,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 87,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. 972,00Indennità di asservimento - art. 44 €. 446,31Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 59,10Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 39,56

95. PALAGI MARIANO, nato a Massarosa il 13.03.1941, proprietario per 1/1 Foglio n. 34, mappale 419 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 94,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 376,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 15,67Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 16,32

96. BUCHIGNANI MARIA EMIRA, nata a Massarosa il 09.11.1954, proprietaria per 1/2CORTOPASSI ALIPIO, nato a Massarosa il 16.11.1948, proprietario per 1/2

Foglio n. 34, mappale 422 Superficie da espropriare mq. -

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356 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Superficie da asservire mq. 35,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 127,05Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 5,29Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 6,08

97. GIANNINI AMEDEO, nato a Porcari il 15.02.1933, proprietario per 1/1 Foglio n. 34, mappale 529 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 182,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 78,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 564,25Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c.5 (per 6 mesi) €. 23,51Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 45,14

98. GHISELLI OTTAVIO, nato a Massarosa il 01.06.1934, proprietario per 1/2MEI MARISA, nata a Massarosa il 08.06.1935, proprietaria per 1/2

Foglio n. 34, mappale 436 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 10,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 23,10Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 0,96Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 1,74

99. LOMBARDI FRANCA, nata a Viareggio il 25.12.1949, proprietaria per 1/1 Foglio n. 34, mappale 445 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 56,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 142,50Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 5,94Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 9,72

100. NERI MARINA, nata a Massarosa il 12.03.1944, proprietaria per 1/2PARENTI ERNESTO, nato a Napoli il 13.01.1941, proprietario per 1/2

Foglio n. 34, mappale 446 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 32,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 73,50Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 3,06Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 5,56

101. CORTOPASSI ANNA, nata a Massarosa il 09.07.1940, proprietario per 1/2 NATALI LINO, nato a Massarosa il 01.09.1938, proprietaria per 1/2

Foglio n. 34, mappale 447 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 63,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 160,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 6,67Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 10,94

102. DI NOTO ROSARIO, nato a Tusa il 21.10.1912, proprietario per 1/1 Foglio n. 34, mappale 448 Superficie da espropriare mq. - Superficie da ass ervire mq. 124,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 339,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 14,13Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 21,53

103. BROCCHINI DANIELA, nata a Massarosa il 11.11.1955, proprietaria per 1/3 BROCCHINI ALBERTINA, nata a Viareggio il 14.02.1958, proprietaria per 1/3 BROCCHINI EMANUELA, nata a Massarosa il 12.11.1961, proprietaria per 1/3

Foglio n. 34, mappale 449 Superficie da espropriare mq. -

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35713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Superficie da ass ervire mq. 69,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 157,80Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 6,57Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 11,98

104. BUCHIGNANI ANGELA, nata a Massarosa il 28.10.1939, comproprietaria FRANCESCONI ROSELLA, nata a Massarosa il 03.12.1963, comproprietaria FRANCESCONI DEBORA, nata a Viareggio il 16.12.1968, comproprietaria FRANCESCONI SIMONE, nato a Massarosa il 27.07.1960, comproprietario

Foglio n. 34, mappale 450 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 170,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 560,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 23,33Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 29,51

105. GIANNINI AMEDEO, nato a Porcari il 15.02.1933 proprietario per 1/2 LENCIONI MILENA, nata a Camaiore il 03.07.1936, proprietaria per 1/2

Foglio n. 34, mappale 475 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 65,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. –Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 121,16Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 5,05Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 11,28

106. PALAGI MARIANO, nato a Massarosa il 13.03.1941, proprietario per 1/2 PUCCETTI AGNESE, nata a Massarosa il 31.01.1946, proprietaria per 1/2

Foglio n. 34, mappale 505 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 37,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 186,95Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 7,79Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 6,42

107. PALAGI MARIANO, nato a Massarosa il 13.03.1941, proprietario per 1/1 Foglio n. 34, mappale 506 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 13,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 65,65Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 2,74Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 2,26

108. SOC. LA FORNACE s.r.l. con sede in Viareggio, proprietaria per 1/1 legale rappresentante MARCHETTI ROBERTO, via Garibaldi, 152 Viareggio

Foglio n. 34, mappale 633 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 25,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 4,34

109. ALBIANI MARIANGELA, nata a Massarosa il 09.05.1941, proprietaria per 1/1 Foglio n. 35, mappale 679 Superficie da espropriare mq. 36,00 Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 118,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. 972,00Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 40,50Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 28,88

110. BARSOTTINI MARCELLINA, nata a Pietrasanta il 13.11.1934, proprietaria per 4/6

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358 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

BERTOLACCINI CLAUDIO, nato a Massarosa il 18.09.1961, proprietario per 1/9 BERTOLACCINI M. ELISA, nata a Massarosa il 27.02.1964, proprietaria per 1/9 BERTOLACCINI PIETRO, nato a Massarosa il 09.07.1959, proprietario per 1/9

Foglio n. 35, mappale 755 Superficie da espropriare mq. 22,00 Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. 594,00Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 24,75Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 4,13

111. SCANNONE GAETANO, nato a Milano il 14.12.1945, proprietario per 1/1 Foglio n. 36, mappale 236 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 58,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 193,90Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 8,08 Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 10,07Foglio n. 36, mappale 913 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 68,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 125,30Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 5,22Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 11,81

112. S.A.L.T. SPA con sede in Lido di Camaiore, proprietaria per 1/1 Foglio n. 36, mappale 237 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 44,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 33,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 213,50Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 8,90Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 13,37Foglio n. 36, mappale 238 Superficie da espropriare mq. 36,00

Superficie da asservire mq. 44,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 91,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. 900,00Indennità di asservimento - art. 44 €. 125,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 42,71Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 29,69Foglio n. 36, mappale 240 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 20,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 20,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 51,10Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 2,09Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 6,94Foglio n. 36, mappale 562 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 5,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 25,25Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 1,05Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 0,87Foglio n. 36, mappale 700 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 50,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 80,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 120,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 5,00Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 22,57

113. ZOLA SERENA, nata a Pisa il 13.03.1987, proprietaria per 1/1ZOLA SERGIO, nato a Agnosine IL 25.03.1952, usufruttuarioMOHAMED ABDEL MOTELB RASCIDA, nata in Egitto il13.12.1942, usufruttuaria Foglio n. 36, mappale 270 Superficie da espropriare mq. -

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35913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Superficie da asservire mq. 135,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 285,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 405,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 16,88Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 72,92Foglio n. 36, mappale 271 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 57,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 120,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 159,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 6,63Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 € 30,73

114. LUCHINI DIVA, nata a Massarosa il 21.06.1930, proprietaria per 1/2 DEL BUCCHIA LORENZO, nato a Massarosa il 17.12.1953, proprietario per 1/4 DEL BUCCHIA ANNA RITA, nata a Massarosa il 31.03.1959 proprietaria per 1/4 Foglio n. 36, mappale 272 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 44,00

Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 7,64

115. BIANCALANA CELESTINA, nata a Massarosa il 27.11.1946, prop. 47/144 compr. 25/144

BIANCALANA LORENZINA, nata a Massarosa il 07.12.1951, prop. 47/144 compr. 25/144

GENOVALI GIAMPIERO, nato a Viareggio il 26.06.1946, compr. 25/144 TACCHI RICCARDO, nato a Viareggio il 14.02.1952, compr. 25/144

Foglio n. 36, mappale 275 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. -

Superficie da occupare temporaneamente mq. 37,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 6,42

116. BATTAGLIA CLAUDIO, nato a Vergemoli il 04.08.1964, proprietario per 1/2 DOMENICHINI ROSSANA, nata a Lucca il 28.11.1964, proprietaria per 1/2

Foglio n. 36, mappale 724 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 25,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 23,10Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 0,96Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 4,34Foglio n. 36, mappale 727 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 32,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 62,30Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 2,60Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 5,56

117. BENELLI MONICA, nata a Massarosa il 06.03.1963, proprietaria per 1/6 BENELLI ROSSANA, nata a Camaiore il 13.10.1964, proprietaria per 1/6 PROTO ROSITA, nata a Massarosa il 21.06.1944, proprietaria per 4/6

Foglio n. 36, mappale 728 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 20,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -

Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 34,20Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 1,43Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 3,47

118. BARONI FLORIANO, nato a Massarosa il 13.08.1950, proprietario per 1/1

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360 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Foglio n. 36, mappale 752 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 30,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 9,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 176,75Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 7,36Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 6,77

119. BRACCINI RAFFAELLO, nato in Grecia il 27.07.1945, proprietario per 1/1 Foglio n. 36, mappale 924 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 69,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 45,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 228,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 9,50Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 19,79

120. SALIANI ATANASIA, nata in Grecia il 14.02.1928, proprietaria per 1/1 Foglio n. 36, mappale 925 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 26,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 3,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 96,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 4,00Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 5,03

121. VIVARELLI ANTONELLA, nata a Viareggio il 31.07.1956, proprietaria per 1/1CALDARESI MARISA, nata a San Benedetto del Tronto il 16.09.1930, usufruttuaria Foglio n. 36, mappale 927 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 40,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 15,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 102,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 4,25Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 9,55

122. PROTO ANNA MARIA, nata a Massarosa il 24.03.1946, proprietaria per 1/1 Foglio n. 36, mappale 963 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 21,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 37,52Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 1,56Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 3,65

123. BRACCINI ANTONIO, nato a Massarosa il 17.07.1953, proprietario per 2/12 BRACCINI CATERINA, nata a Massarosa il 01.03.1956, proprietaria per 2/12

BRACCINI MICHELE, nato in Grecia il 29.03.1950, proprietario per 2/12 BRACCINI RAFFAELLO, nato in Grecia il 27.07.1945, proprietario per 2/12 SALIANI ATANASIA, nata in Grecia il 14.02.1928, proprietario per 4/12 Foglio n. 36, mappale 1035 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 3,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 5,81Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 0,24Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 0,52

124. PUCCI MILA, nata a Massarosa il 31.07.1922, comproprietariaBARONI ALFREDA, nata in U.S.A., comproprietariaBARONI ANGELO, nato in U.S.A., comproprietario Foglio n. 44, mappale 564 Superficie da espropriare mq. 27,00 Superficie da asservire mq. 6,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 17,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. 729,00Indennità di asservimento - art. 44 €. 12,00Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 30,88Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 6,94

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36113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

125. CAPACCIOLI ANDREA, nato a Massarosa il 09.09.1966, proprietario per 1/1 Foglio n. 44, mappale 868 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 12,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 48,48Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 2,02Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 1,67

126. RAPETI MIRCO, nato a Viareggio il 12.04.1976, proprietario per 1/1RAFFAELLI FRANCA, nata a Massarosa il 02.10.1955, usufruttuaria Foglio n. 47, mappale 177 Superficie da espropriare mq. -

Superficie da asservire mq. 15,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. -Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 60,60Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 2,53Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 2,08

127. MORELLI LUIGI, nato a Massarosa il 24.12.1938, proprietario per 1/1 Foglio n. 47, mappale 457 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 55,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 48,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 82,16Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 3,42Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 14,31

128. MORELLI GABRIELA, nata a Massarosa il 28.01.1946, proprietaria per 1/1 Foglio n. 47, mappale 1006 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 20,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 2,78

129. MORELLI LUIGI, nato a Massarosa il 24.12.1938, proprietario per 1/2 LUCCHESI GIULIANA, nata a Massarosa il 24.01.1940, proprietaria per 1/2

Foglio n. 47, mappale 1009 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. - Superficie da occupare temporaneamente mq. 6,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 0,83

130. MORELLI LUIGI, nato a Massarosa il 24.12.1938, proprietario per 1/1 Foglio n. 47, mappale 1011 Superficie da espropriare mq. 36,00 Superficie da asservire mq. 161,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 280,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. 720,00Indennità di asservimento - art. 44 €. 574,60Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 53,94Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 66,25

131. PUCCETTI GIAN ALDO, nato a Massarosa il 14.08.1941, proprietario per 1/2 EREDI di RUBESA ANUSKA, nata in Iugoslavia il 23.03.1946 proprietaria per 1/2, Sig. Puccetti Gian Aldo

Foglio n. 49, mappale 135 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 42,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 20,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 127,68Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 5,32Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 12,92

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362 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

132. DONATELLI PIA, nata a Lucca il 17.05.1938, proprietaria per 1/1 Foglio n. 49, mappale 689 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 46,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 70,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 76,50Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 3,19Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 20,14

133. SPINOLA GIOVANNA, nata a Roma il 13.10.1923, proprietaria per 1/1 Foglio n. 55, mappale 213 Superficie da espropriare mq. – Superficie da asservire mq. 155,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. –Indennità di esproprio – art. 40 e seg. €. –Indennità di asservimento - art. 44 €. 293,80Indennità di occupazione anticipata – art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 12,24

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) – art. 49 e 50 c.1 €. 26,91 Foglio n. 55, mappale 251 Superficie da espropriare mq. – Superficie da asservire mq. –

Superficie da occupare temporaneamente mq. 90,00Indennità di esproprio – art. 40 e seg. €. –Indennità di asservimento - art. 44 €. –Indennità di occupazione anticipata – art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. –Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) – art. 49 e 50 c.1 €. 15,63 Foglio n. 55, mappale 254 Superficie da espropriare mq. – Superficie da asservire mq. 17,00

Superficie da occupare temporaneamente mq. 18,00Indennità di esproprio – art. 40 e seg. €. –Indennità di asservimento - art. 44 €. 44,80

Indennità di occupazione anticipata – art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 1,87 Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) – art. 49 e 50 c.1 €. 6,08

Foglio n. 55, mappale 480 Superficie da espropriare mq. – Superficie da asservire mq. – Superficie da occupare temporaneamente mq. 120,00Indennità di esproprio – art. 40 e seg. €. –Indennità di asservimento - art. 44 €. –Indennità di occupazione anticipata – art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. –

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) – art. 49 e 50 c.1 €. 20,83Foglio n. 55, mappale 1045 Superficie da espropriare mq. – Superficie da asservire mq. – Superficie da occupare temporaneamente mq. 137,00Indennità di esproprio – art. 40 e seg. €. –Indennità di asservimento - art. 44 €. –Indennità di occupazione anticipata – art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. –

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) – art. 49 e 50 c.1 €. 23,78 Foglio n. 55, mappale 1046 Superficie da espropriare mq. – Superficie da asservire mq. – Superficie da occupare temporaneamente mq. 11,00Indennità di esproprio – art. 40 e seg. €. –Indennità di asservimento - art. 44 €. –Indennità di occupazione anticipata – art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. –

Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) – art. 49 e 50 c.1 €. 1,91

134. SPINOLA GIOVANNA, nata a Roma il 13.10.1923, comproprietaria MOROZZO DELLA ROCCA UBERTO, nato in Svizzera il 03.07.1951,comprop.

Foglio n. 55, mappale 255 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. 573,00 Superficie da occupare temporaneamente mq. 40,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. 3.233,00

Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. 134,71 Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 106,42

135. BERTOZZI DANIELA, nata a Massarosa il 30.07.1956, proprietario per 1/6 GEMMA LISA, nata a Viareggio il 07.06.1979 proprietario per 1/6 GEMMA RICCARDO, nato a Viareggio il 09.12.1976 proprietario per 1/6 GEMMA ROMANO, nato a Viadana il 20.10.1946 proprietario per 1/9

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36313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

GEMMA VINCENZO, nato a Viadana il 18.07.1948 proprietario per 1/9 MORINI GRAZIELLA, nata a Viadana il 15.08.1923 proprietario per 1/9 OLIVI RITA, nata a Pietrasanta il 21.01.1950 proprietario per 1/9

Foglio n. 55, mappale 1049 Superficie da espropriare mq. - Superficie da asservire mq. -

Superficie da occupare temporaneamente mq. 8,00Indennità di esproprio - art. 40 e seg. €. -Indennità di asservimento - art. 44 €. -Indennità di occupazione anticipata - art. 22-bis c. 5 (per 6 mesi) €. -Indennità mensile di occupazione temporanea (pista di servizio) - art. 49 e 50 c.1 €. 1,39

Le suddette indennità vengono corrisposte esclusiva-mente al proprietario del bene o all’enfiteuta ai sensi dell’art. 34 D.P.R. 327701. I titolari di altri diritti reali o personali sui beni possono far valere i propri diritti sull’indennità nei confronti di tali soggetti.

Al proprietario coltivatore diretto o imprenditore agricolo a titolo principale spetta un’indennità pari al valore agricolo medio corrispondente al tipo di coltura effettivamente praticato, ai sensi dell’art. 40, 4° comma, D.P.R. 327/01.

Al fittavolo, mezzadro o al compartecipante, spet-ta l’indennità aggiuntiva ex art. 42 D.P.R. 327/01, de-terminata come previsto all’art. 40, 4° comma, se il fondo era coltivato da almeno un anno a decorrere dalla dichiarazione di pubblica utilità.

Le indennità aggiuntive sono corrisposte previo riscontro della effettiva sussistenza dei relativi presup-posti.

Art. 2 - Occupazione ed immissione nel possessoAi sensi dell’art. 22 - bis D.P.R. 327/01, nelle more

dell’emissione del decreto d’esproprio, si dispone l’occu-pazione anticipata dei beni per i quali, al precedente art. 1, è stata determinata l’indennità di esproprio e/o di asservimento.

L’esecuzione del presente decreto dovrà avvenire entro e non oltre 3 mesi dalla sua emanazione.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 D.P.R. 327/01, si ordina l’occupazione temporanea dei beni per i quali, al precedente punto 1, è stata determinata l’indennità di occupazione temporanea ex art. 49 e seguenti.

Le suddette occupazioni saranno eseguite previa re-dazione e sottoscrizione dello Stato di Consistenza e del Verbale di Immissione nel possesso, nei modi di legge e con l’intervento di un tecnico dell’Ufficio Espropri Comunale o di altro tecnico a ciò delegato dal dirigente che sottoscrive il presente atto, in contraddittorio con l’espropriato o, nel caso di Sua assenza o rifiuto, alla presenza di almeno due testimoni. Se presenti saranno ammessi al contraddittorio tutti i titolari di diritti reali o personali sui beni.

L’immissione nel possesso è disposta a favore del Comune di Massarosa, in qualità di Ente espropriante e/o asservente che realizza le opere in regime diretto.

Il proprietario, prima della data prevista per l’im-missione in possesso, ha facoltà di asportare a sue spese i materiali e tutto ciò che può essere tolto senza pregiudizio dell’opera da realizzare.

Art. 3 - Pagamento dell’indennitàI proprietari degli immobili indicati al precedente art.

1 possono, nei 30 giorni successivi alla notificazione del presente decreto, comunicare al Comune di Massarosa - Ufficio Espropri, con dichiarazione irrevocabile, resa esclusivamente mediante l’allegato modello (All. “A”), che condividono l’indennità proposta. In caso di silenzio, l’indennità si intende rifiutata.

I medesimi proprietari, qualora non condividano l’indennità offerta, hanno facoltà di presentare osserva-zioni scritte e depositare documenti nei trenta giorni successivi all’immissione nel possesso, ai sensi dell’art. 22 - bis D.P.R. 327/01 e s.m.i.

Il proprietario che condivida l’indennità offerta ha diritto ad una maggiorazione del 50% per i terreni non edificabili e del 10% per i terreni edificabili. Il pro prie-tario che non condivida l’indennità offerta ha diritto al-l’indennità non maggiorata.

Il proprietario coltivatore diretto che convenga la cessione volontaria del bene ha diritto alla triplicazione dell’indennità determinata ai sensi dell’art. 40, comma 3°, se riguarda aree non edificabili. In tal caso non compete l’indennità aggiuntiva di cui all’art. 40, comma 4° .

Il proprietario che condivida l’indennità offerta e che dichiari l’assenza di diritti di terzi sul bene è tenuto a depositare nei 60 giorni successivi alla notificazione del presente decreto la documentazione, anche mediante attestazione notarile, la piena e libera proprietà del be-ne. In tal caso, l’intera indennità sarà corrisposta nei suc-cessivi 60 giorni, dopo cui sono dovuti gli interessi, nella misura del tasso legale.

Qualora il bene sia oggetto di sola occupazione temporanea ex art. 49 e seguenti, il proprietario ha fa-coltà di sostituire il deposito della documentazione comprovante la piena e libera proprietà del bene con un’autocertificazione resa sull’allegato modello (All. “B”). Il Comune di Massarosa - Ufficio Espropri effettua controlli a campione sulle dichiarazioni rese.

Si ricordano le sanzioni penali previste per false dichiarazioni.

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364 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Se il bene è gravato da ipoteca, al proprietario è corri-sposta l’indennità previa esibizione di una dichiarazione del titolare del diritto di ipoteca, con firma autentica, che autorizza la riscossione della somma, (All. “C”).

Le modalità di pagamento possono essere indicate dal proprietario: in mancanza il pagamento avverrà mediate rimessa diretta presso la tesoreria Comunale.

A favore del proprietario che non condivida l’indennità offerta, o che non dichiari l’assenza di diritti di terzi o che abbia depositato la documentazione comprovante la libera e piena proprietà del bene, l’indennità sarà depositata presso la Cassa Depositi e Prestiti. Ugualmente si procederà se il titolare del diritto di ipoteca non autorizza la riscossione o se il bene è gravato da altri diritti reali.

Salvo quanto previsto dall’art. 21 D.P.R. 327/01, il Comune di Massarosa provvederà a richiedere la de-terminazione definitiva delle indennità che i proprietari non abbiano condiviso, alla competente Commissione Provinciale. Avverso le determinazioni della commissione è ammessa opposizione innanzi alla Corte d’Appello.

Art. 4 - Regime fiscaleLe indennità d’esproprio e/o di asservimento e di

occupazione indicate all’art. 1 tra quelle a destinazione non edificabile, non sono soggette a ritenuta d’acconto nella misura del 20% prevista dall’art. 35 comma 2 D.P.R. 327/01, poiché i mappali interessati, al momento precedente l’apposizione del vincolo preordinato all’e-sproprio, non ricadevano nelle zone omogenee di tipo A, B, C, D, come definite dagli strumenti urbanistici vi-genti.

Non sarà depositata o pagata alcuna somma a titolo di IVA poiché allo stato degli atti non risultano sussistere i presupposti di imponibilità di cui all’art. 2 comma 3 D.P.R. 633/72, dando atto che, qualora il definitivo accertamento effettuato alla data di emissione del decreto di esproprio dimostri che il terreno è suscettibile di utilizzazione edificatoria, si provvederà con successivo apposito provvedimento integrativo alla liquidazione di quanto dovuto a titolo di IVA.

Le indennità di occupazione temporanea ex art. 50 e seguenti, indicate all’art. 1 non danno luogo a ritenuta del 20%.

Art. 5 - Responsabile del procedimentoA norma dell’articolo 8 della legge 07.08.1990, n. 241,

si rende noto che responsabile del presente provvedimento è il Dirigente dott. Luca Canessa e il responsabile del procedimento è l’Istruttore Tecnico Direttivo Mario Maiarelli, al quale potranno essere richiesti chiarimenti anche a mezzo telefono � 0584 - 979238.

Art. 6 - Notifiche e ricorsiIl presente provvedimento è notificato nelle forme

degli atti processuali civili a coloro che risultino proprietari secondo i registri catastali, così come previsto dall’art.

3, comma 2 D.P.R. 327/01, con un avviso (All. “D”) contenente l’indicazione del luogo, del giorno e dell’ora in cui ne è prevista l’esecuzione, almeno sette giorni prima di essa, e sarà eseguito mediante l’immissione in possesso del beneficiario dell’esproprio, con la redazione del verbale di cui all’articolo 24 del D..P.R. n. 327/2001;

Coloro che ricevono la notificazione e non siano più proprietari dei beni sono tenuti a comunicarlo al Comune di Massarosa - Ufficio Espropri, (tel. 0584-979238) indi-cando altresì il nuovo proprietario e fornendo copia degli atti utili a ricostruire le vicende dell’immobile.

Il Comune di Massarosa comunicherà agli aventi causa lo stato della procedura con lettera raccomandata R.R. e continuerà la procedura stessa nei loro confronti, fatta salva la piena validità ed efficacia degli atti compiuti.

In relazione al disposto dell’art. 3, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241, si comunica che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso:

- entro 60 giorni dalla data del suo ricevimento, al Tribunale Amministrativo Regionale Toscana, per incom-petenza, per eccesso di potere o per violazione di legge, in relazione al combinato disposto degli artt. 2 e 21 della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;

o, in alternativa- entro 120 giorni, sempre dalla data del suo ricevi-

mento, al Presidente della Repubblica in relazione al combinato disposto degli artt. 8 e 9 del d.P.R. 24 dicembre 1971, n. 1199.

Per completezza di informazione, si riportano qui di seguito gli artt. 53 e 54 del d.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 e successive modificazioni, recante:

“TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGI-SLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA DI ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICA UTILITÀ”

«Articolo 53 (L) Disposizioni processuali. Sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice

amministrativo le controversie aventi per oggetto gli atti, i provvedimenti, gli accordi e i comportamenti delle amministrazioni pubbliche e dei soggetti ad esse equiparati, conseguenti alla applicazione delle dispo-sizioni del testo unico. (L)

2. Si applicano le disposizioni dell’articolo 23-bis della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, come introdotto dall’articolo 4 della legge 21 luglio 2000, n. 205, per i giudizi aventi per oggetto i provvedimenti relativi alle procedure di occupazione e di espropriazione delle aree destinate all’esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilità. (L)

3. Resta ferma la giurisdizione del giudice ordinario per le controversie riguardanti la determinazione e la corresponsione delle indennità in conseguenza dell’a-dozione di atti di natura spropriativi o ablativa. (L)

Articolo 54 (L) Opposizioni alla stima. Comma così modificato dall’art. 1, c. 1, lettera oo)

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36513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

del D.Lgs. 27.12.2002, n. 302) Decorsi trenta giorni dalla comunicazione prevista dall’articolo 27, comma 2, il proprietario espropriato, il promotore dell’espropriazione o il terzo che ne abbia interesse può impugnare innanzi alla corte d’appello, nel cui distretto si trova il bene espropriato, gli atti dei procedimenti di nomina dei periti e di determinazione dell’indennità, la stima fatta dai tecnici o dalla Commissione provinciale, la liquidazione delle spese di stima e comunque può chiedere la deter-minazione giudiziale dell’indennità. (L)

2. L’opposizione di cui al comma 1 va proposta, a pena di decadenza, entro il termine di trenta giorni, decorrente dalla notifica del decreto di esproprio o dalla notifica della stima peritale, se quest’ultima sia successiva al decreto di esproprio. (L)

3. L’opposizione alla stima è proposta con atto di citazione notificato all’autorità espropriante, al promotore dell’espropriazione e, se del caso, al beneficiario dell’e-spropriazione, se attore è il proprietario del bene, ovvero notificato all’autorità espropriante e al proprietario del bene, se attore è il promotore dell’espropriazione. (L)

4. L’atto di citazione va notificato anche al conces-sionario dell’opera pubblica, se a questi sia stato affidato il pagamento dell’indennità. (L)

5. Trascorso il termine per la proposizione dell’op-posizione alla stima, l’indennità è fissata definitivamente nella somma risultante dalla perizia. (L)».

Art. 7 - Informativa ai sensi dell’art. 13 d.lgs. 196/2003Ai sensi dell’art. 13 D.Lgs. 30.06.2003 n. 196 si fa

presente quanto in appresso:A) il trattamento dei dati viene effettuato esclusi-

vamente con la finalità di dare corso alle procedure di occupazione e/o espropriazione, sia con modalità cartacee che informatizzate;

B) il contenuto dei dati è facoltativo;C) in caso di mancato conferimento dei dati suddetti,

essi saranno acquisiti d’ufficio da altre Pubbliche Ammi-nistrazioni, con le modalità previste dalla normativa in materia di semplificazione amministrativa, ma non si potrà dare corso alla cessione volontaria del ben bensì esclusivamente all’esproprio;

D) i dati suddetti non saranno comunicati a terzi salvo per quanto obbligatorio per legge in esecuzione delle disposizioni di cui alla L. 241/90 e alle altre norme in materia di eccesso agli atti;

E) l’interessato gode dei diritti di accesso, informazione e comunicazione previsti dall’art. 13 D.Lgs. 196/03;

F) il titolare del trattamento è il Sindaco del Comune di Massarosa, mentre il responsabile del trattamento è il dott. Luca Canessa, entrambi con domicilio c/o Comune di Massarosa, P.zza Taddei, 27 - Massarosa.

Il DirigenteLuca Canessa

COMUNE DI PISA

DECRETO 28 luglio 2009, n. 795

Espropriazioni per causa di pubblica utilità. Completamento viabilità via Beato Agnello e via Beato Alberto. Decreto di esproprio porzione area di pertinenza del fabbricato posto in Pisa, via di Goletta, 16/A, interessata dalla via Beato Agnello.

IL RESPONSABILE U.O.

Premesso che:

- L’art. 57 del Testo Unico delle disposizioni legisla-tive e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità (D.P.R. n. 327/2001), stabilisce che tali disposizioni non si applicano ai progetti per i quali, alla data di entrata in vigore dello stesso decreto, ovverosia il 30/06/03, sia intervenuta la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza delle opere da realizzare, per cui in tal caso si applicano tutte le normative vigenti a tale data;

- la procedura espropriativa in oggetto rientra nella predetta fattispecie, in quanto la dichiarazione di pubblica utilità delle opere risulta precedente all’entrata in vigore del Testo Unico in materia di espropri;

- Vista la legge 22.10.1971 n. 865 e successive modificazioni;

- Vista la legge regionale 13.08.84 n. 50;

- Vista la determinazione dirigenziale n. 1914/DUP del 24.10.2002 con la quale, tra l’altro, è stato:

- approvato il progetto esecutivo, il piano parcellare e l’elenco delle ditte espropriande relativi alle opere indicate in oggetto;

- stabilito di ricorrere all’acquisizione delle aree occorrenti mediante esproprio, dichiarando approvato detto progetto ai fini della pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza delle opere da realizzare;

- finanziato l’intervento in oggetto, tra cui le indennità di esproprio previste, con devoluzione mutuo della Cassa di Risparmio di Pisa di cui al Nulla Osta del 29.06.02;

- Vista la propria determinazione n. 854 C/UR del 21.05.03 con la quale sono state indicate le indennità provvisorie di esproprio spettanti alle ditte espropriande interessate;

- Considerato che tale provvedimento è stato notificato agli interessati nelle forme previste per la notifica degli atti processuali civili;

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366 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

- Considerato che i proprietari dell’area condominiale di pertinenza del fabbricato posto in Pisa, via di Goletta, 16/A, identificata al Catasto Fabbricati nel Foglio 45 dalla particella 1332, interessata dal completamento della via Beato Agnello, pur avendo accettato l’indennità offerta, non hanno presentato alcuna dichiarazione nella quale si attesti la piena e libera proprietà, nonché l’assenza di diritti di terzi sul bene da espropriare;

- Vista la propria determinazione dirigenziale n. 1304 DIREZ-18 del 02/12/08 con la quale è stato disposto di provvedere al versamento nella Cassa DD.PP., presso l’Ufficio Prov.le del Tesoro di Pisa, dell’indennità di esproprio di € 555,35 (cinquecentocinquantacinque/35), relativa all’area di sedime stradale della via Beato Agnello della superficie di mq.20, rappresentata al Catasto Fabbricati di Pisa nel Foglio 45 dalla particella 1332, a favore, in solido, degli aventi diritto;

- Viste le quietanze n. 70 del 16/12/08 e n. 75 del 30/12/08, comprovanti l’avvenuto deposito nella Cassa DD.PP. delle rispettive indennità di esproprio di € 444,28 (quattrocentoquarantaquattro/28) ed € 111,07 (centoundici/07) per il totale di € 555,35, a favore in solido, degli aventi diritto;

DECRETA

a) - E’ disposta a favore del Comune di Pisa, che è conseguentemente autorizzato all’occupazione definitiva, l’espropriazione del seguente immobile, posto in Pisa, località S. Giusto, via Beato Agnello:

- Area urbana di forma irregolare, interessata dal sedime stradale della via Beato Agnello, rappresentata al Catasto Fabbricati di Pisa nel Foglio 45 dalla particella 1332 della superficie di mq. 20, di proprietà dei sig.ri:

1) - BRANCHI Rossano, nato a CASTEL SAN NICCOLO’ (AR) il 13/02/1940 (C.F. BRN RSN 40B13C263M) - Proprietà per 4077/100000;

2) - MICHELETTI Marisa, nata a VECCHIANO (PI) il 18/06/1943 (C.F. MCH MRS 43H58 L702F) - Proprietà per 4077/100000;

3) - MANAI Franco, nato a ORISTANO il 04/10/1955 (C.F. MNA FNC 55R04 G113E) - Proprietà per 7483/100000;

4) - CONTROZZI Gianfranco, nato a PISA il 07/10/1945 (C.F. CNT GFR 45R07 G702F) - Proprietà per 10744/100000;

5) - NANIA Andrea, nato a MESSINA il 23/12/1937 (C.F. NNA NDR 37T23 F158H) - Proprietà per 3450/100000;

6) - PENSO Maria Grazia, nata a CAPODISTRIA il 10/10/1943 (C.F. PNS MGR 43R50 B665D) - Proprietà per 3450/100000;

7) - DIOGUARDI Francesca nata a PISA il

25/05/1976 (C.F. DGR FNC 76E65 G702X) - Proprietà per 2899/100000;

8) - PETROZZELLI Alessandro nato a VIAREGGIO il 13/07/1975 (C.F. PTR LSN 75L13 L833K) - Proprietà per 2899/100000;

9) - CELLITTI Giovanni, nato a ROMA il 24/06/1954 (C.F. CLL GNN 54H24 H501U) - Proprietà per 1537/100000;

10) - CELLITTI Luigi, nato a FERENTINO (FR) il 23/08/1947 (CF CLL LGU 47M23 D539T) - Usufrutto per 1537/100000;

11) - CELLITTI Pierangelo, nato a ROMA il 16/06/1952 (C.F. CLL PNG 52H16 H501Z) - Proprietà per 1537/100000;

12) - CELLITTI Pierangelo, nato a ROMA il 16/06/1952 (C.F. CLL PNG 52H16 H501Z) - Nuda proprietà per 1537/100000;

13) - SARANDREA Berenice, nata a FERENTINO (FR) il 05/03/1916 (C.F. SRN BNC 16C45 D539K) - Proprietà per 4610/100000;

14) - ALVAU Giovanni, nato a URI (SS) il 23/11/1940 (C.F. LVA GNN 40S23 L503W) - Proprietà per 4062/100000;

15) - NASEDDU Chiarina, nata a SANTA TERESA DI GALLURA (SS) il 15/11/1947 (C.F. NSD CRN 47S55 I312F) - Proprietà per 4061/100000;

16) - BOCCI Mara Sara, nata a ORCIANO PISANO (PI) il 12/09/1950 (C.F. BCC MSR 50P52 G090N) - Proprietà per 3097/100000;

17) - FALASCA Gianni, nato a PESCARA il 10/09/1949 (C.F. FLS GNN 49P10 G482 W) - Proprietà per 3096/100000;

18) - MATTONAI Agnese, nata a PISA il 06/05/1964 (C.F. MTT GNS 64E46 G702O) - Proprietà per 8044/100000;

19) - VANNI Laura, nata a PISA il 22/06/1958 (C.F. VNN LRA 58H62 G702J) - Proprietà per 6463/100000;

20) - PROVVEDI Lucia, nata a VOLTERRA (PI) il 20/05/1971 (C.F. PRV LCU 71E60 M126Z) - Proprietà per 2163/100000;

21) - RUGGERI Giovanna, nata a VOLTERRA (PI) il 05/11/1944 (C.F. RGG GNN 44S45 M126J) - Proprietà per 6490/100000;

22) - DI COLO Francesco, nato a PONTEDERA (PI) il 26/11/1972 (C.F. DCL FNC 72S26 G843 U) - Proprietà per 6977/100000;

23) - DI COLO Giacomo, nato a CASCINA (PI) il 15/02/1941 (C.F. DCL GCM 41B15 B950K) - Proprietà per 7247/100000.

L’area confina a nord con residua proprietà dei suddetti espropriandi, ad est ed ovest con via Beato Agnello e a sud con proprietà Rametta Franco, salvo se altri.

b) - L’indennità di esproprio depositata alla Cassa DD.PP. a favore dei suddetti aventi diritto è pari ad €

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36713.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

555,35 (cinquecentocinquantacinque/35), come risulta dalle quietanze citate in premessa.

c) - Il presente decreto sarà notificato agli interessati nelle forme previste per gli atti processuali civili, verrà comunicato alla Regione Toscana, pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana medesima; nei successivi trenta giorni potranno essere presentate opposizioni da parte di terzi.

Dovrà essere inoltre registrato e trascritto in termini d’urgenza presso le competenti Agenzie delle Entrate e del Territorio - Servizio Pubblicità Immobiliare di Pisa, nonché volturato al Catasto di Pisa.

d) - Avverso il presente decreto gli interessati potranno presentare eventuale ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale o ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 o 120 giorni dalla notifica dello stesso.

e) - Il presente decreto sarà partecipato all’Ufficio Contratti per gli adempimenti di competenza.

Il Responsabile Gabriele Ricoveri

- Determinazioni

COMUNE DI FIRENZE

DETERMINAZIONE 23 dicembre 2009, n. 10899

(0915) Risanamento idraulico area di Novoli (contabilità speciale n. 2794) - approvazione transa-zione con “Aglietti Floricoltura S.n.c.” - svincolo del-l’indennità depositata a favore della medesima società ed assunzione di sub-impegni di spesa per residuo pagamento a suo favore.

In virtù della delega conferita ai sensi dell’art. 1 della L.R. 18.8.1984 n. 50, come modificato dall’art. 1 della L.R. 21.4.1986 n. 18,

IL DIRETTORE

Omissis

DETERMINA

Omissis

2) che la Cassa DD. PP., presso la Direzione Provin-ciale del Tesoro di Firenze, svincoli a favore di “Aglietti Floricoltura S.n.c.” (con sede a Firenze in via del Bar co n. 15/M, partita I.V.A. 01847620489) la somma com-plessiva di € 7.428,30#, così composta:

- € 930,00# per indennità di asservimento inizialmente offerta (quietanza n. 110/04);

- € 1.577,35# per indennità di occupazione inizialmente offerta (quietanza n. 110/04);

- € 1.570,00# per conguaglio indennità di asservimento a seguito determinazione C.P.E.P.U. (quietanza n. 301/07);

- € 3.350,95# per conguaglio indennità di occupazione a seguito determinazione C.P.E.P.U. (quietanza n. 301/07);

Omissis

Il Responsabile Paolo Pantuliano

- Avvisi

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO

Domanda di concessione di derivazione di acqua presentata dalla Ditta Mario Grechi. Pratica n. 8/2009.

Visto il quarto comma dell’art. 7 del R.D.11.12.1933 n. 1775;

Visto l’art. 14 della L.R.T.11.12.1998 n. 91 “Norme per la Tutela del Suolo”;

Visto l’art. 16 comma 2 della L.R. 23/2007 “Nuovo Or-dinamento B.U.R.T. e Norme per la Pubblicazione Atti”;

SI RENDE NOTO

che il sig. Mario Grechi ha presentato richiesta di Concessione di derivazione di acqua pubblica dal Fiume Ombrone, ad uso irriguo per moduli 0,03 (3,00 l/sec.), in loc. Stiacciole, nel Comune di Grosseto.

L’originale della domanda ed i documenti allegati saranno depositati presso la Provincia di Grosseto - U.P. Risorse Idriche - Dighe e Invasi - Erosione Costiera - Piazza dei Martiri d’Istia, 1 - Grosseto, per 20 (venti) giorni consecutivi a decorrere dalla data della presente pubblicazione.

Le eventuali osservazioni e/od opposizioni dovranno essere presentate a questo Ufficio, dagli interessati, entro 30 (trenta) giorni dalla data di pubblicazione del presente Avviso.

Responsabile, per questa fase del procedimento, è l’Istruttore Tecnico Geom. Paolo Minozzi.

Il DirigenteMassimo Luschi

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368 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO

Concessione di derivazione di acqua pubblica da un pozzo realizzato nel comune di Manciano intestata alla Ditta Soc. Agr. Poggio Foco di Kovarich Ettore e Francesco S.a.s.

Con Determinazione Dirigenziale n. 4378 del 16.12.2009 la Soc. Agr. Poggio Foco di Kovarich Ettore e Francesco S.a.s. è stata oggetto di Concessione decennale a derivare acqua pubblica dal pozzo nel Comune di Manciano per moduli 0,15 (15,00 lt/sec.) per gli usi igienico ed irriguo senza restituzione. Pratica PA 2708.

Il DirigenteMassimo Luschi

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO

Domanda di concessione di derivazione di acqua presentata dalla Ditta Alessandro Scarpelli. Pratica n. 22/2009.

Visto il quarto comma dell’art. 7 del R.D.11.12.1933 n. 1775;

Visto l’art. 14 della L.R.T. 11.12.1998 n. 91 “Norme per la Tutela del Suolo”;

Visto l’art. 16 comma 2 della L.R. 23/2007 “Nuovo Ordinamento B.U.R.T. e Norme per la Pubblicazione Atti”;

SI RENDE NOTO

che il sig. Alessandro Scarpelli ha presentato richiesta di Concessione di derivazione di acqua pubblica dal Fiume Ombrone, ad uso irriguo per moduli 0,10 (10,00 l/sec.), in loc. Marrucheti, nel Comune di Campagnatico.

L’originale della domanda ed i documenti allegati sa-ranno depositati presso la Provincia di Grosseto - U.P. Risorse Idriche - Dighe e Invasi - Erosione Costiera - Piazza dei Martiri d’Istia, 1 - Grosseto, per 20 (venti) giorni consecutivi a decorrere dalla data della presente pubblicazione.

Le eventuali osservazioni e/od opposizioni dovranno essere presentate a questo Ufficio, dagli interessati, entro 30 (trenta) giorni dalla data di pubblicazione del presente Avviso.

Responsabile, per questa fase del procedimento, è l’Istruttore Tecnico Geom. Paolo Minozzi.

Il DirigenteMassimo Luschi

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO

Concessione di derivazione di acqua pubblica da un pozzo realizzato nel comune di Castiglione della Pescaia intestata alla ditta Futura di Greco Simonetta e c. S.n.c.

Con Determinazione Dirigenziale n. 4380 del 16.12.2009 ditta Futura di Greco Simonetta e c. S.n.c. è stata oggetto di Concessione decennale a derivare acqua pubblica dal pozzo realizzato nel Comune di Castiglione della Pescaia per moduli 0,01 (1,00 lt/sec.) per gli usi antincendio ed igienico assimilati. Pratica D 8632.

Il DirigenteMassimo Luschi

COMUNE DI AREZZO

Piano di recupero dell’area ex SICAP posta in via Romana. Esame osservazione e approvazione ai sensi dell’art. 69 e 73 della L.R. 01/05.

IL DIRETTORE

RENDE NOTO

Che lo strumento urbanistico in oggetto è stato ap-provato con atto del Consiglio Comunale n. 202 del 10.12.2009.

Il DirettoreMarco Carletti

COMUNE DI CASTIGLION FIBOCCHI (Arezzo)

Adozione del progetto di variante al Piano di Lottizzazione, denominato comparto “S. Agata 2”, ai sensi dell’art. 69 della L.R.T. n. 1/05 e successive modifiche ed integrazioni.

IL RESPONSABILE SERVIZIO URBANISTICA

RENDE NOTO

- Che con deliberazione Consiliare Comunale n. 44 del 29/12/2009 è stato adottato il progetto di Piano di Lottizzazione comparto “S. Agata 2”.

- Che la predetta delibera ed il progetto di Variante al Piano di Lottizzazione è depositato presso l’Ufficio Urbanistica, Piazza Municipio n. 1, a libera visione del

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36913.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

pubblico per la durata di 45 giorni consecutivi dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T. ai sensi dell’art. 69, comma 2 della L.R.T. n. 1/05 e ss.mm.ii.

- Che entro e non oltre il termine perentorio di 45 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, chiunque può prenderne visione, presentando le osservazioni che ritenga più opportune.

- Che la predetta deliberazione ed il progetto di variante al Piano di Lottizzazione in oggetto è trasmesso in copia alla Provincia di Arezzo, ai sensi dell’art. 69, comma 2 della L.R.T. n. 1/05.

Il ResponsabileSilvia Parigi

COMUNE DI CASTIGLION FIBOCCHI (Arezzo)

Adozione del progetto di variante al Piano di Lottizzazione, comparto C12, ai sensi dell’art. 69 della L.R.T. n. 1/05 e successive modifiche ed integrazioni.

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Vista la L.R.T. n. 1/05 e ss.mm.ii.

RENDE NOTO

- Che con deliberazione Consiliare Comunale n. 43 del 29/12/2009, è stato adottato il progetto di Variante al Piano di Lottizzazione comparto C12.

- Che la predetta delibera ed il progetto di variante al Piano di Lottizzazione è depositato presso l’Ufficio Urbanistica, Piazza Municipio n. 1, a libera visione del pubblico per la durata di 45 giorni consecutivi dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T. ai sensi dell’art. 69, comma 2 della L.R.T. n. 1/05 e ss.mm.ii.

- Che entro e non oltre il termine perentorio di 45 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, chiunque può prenderne visione, presentando le osservazioni che ritenga più opportune.

- Che la predetta deliberazione ed il progetto di variante al Piano di Lottizzazione in oggetto è trasmesso in copia alla Provincia di Arezzo, ai sensi dell’art. 69, comma 2 della L.R.T. n. 1/05.

Il ResponsabileSilvia Parigi

COMUNE DI CASTIGLION FIBOCCHI (Arezzo)

Adozione variante urbanistica al PRG vigente de-nominato comparto “C7” ai sensi dell’art. 17, c. 1 e 2 della L.R.T. n. 1/05.

IL RESPONSABILE SERVIZIO URBANISTICA

Vista la L.R.T. n. 1/05 e successive modifiche ed integrazioni.

RENDE NOTO

- Che con deliberazione Consiglio Comunale n. 41 del 29/12/2009 è stata adottata la variante urbanistica al P.R.G. vigente denominato comparto “C7” ai sensi dell’art. 17, c. 2 della L.R.T. n. 1/05.

- Che la predetta delibera di variante e gli allegati sono depositati presso l’Ufficio Urbanistica, Piazza Municipio n. 1, a libera visione del pubblico per la durata di 45 giorni consecutivi dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T. ai sensi dell’art. 17, comma 2 della L.R.T. n. 1/05 e ss.mm.ii.

- Che entro e non oltre il termine perentorio di 45 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, chiunque può prenderne visione, presentando le osservazioni che ritenga più opportune.

- Che la predetta deliberazione di variante ed il progetto di Piano di Lottizzazione in oggetto è trasmesso in copia alla Provincia di Arezzo ed alla Regione Toscana ai sensi dell’art. 17, comma 1 della L.R.T. n. 1/05.

Il ResponsabileSilvia Parigi

COMUNE DI CASTIGLION FIBOCCHI (Arezzo)

Adozione variante urbanistica all’art. 13 delle N.T.A. del PRG vigente ai sensi dell’art. 17, c. 1 e 2 della L.R.T. n. 1/05.

IL RESPONSABILE SERVIZIO URBANISTICA

Vista la L.R.T. n. 1/05 e successive modifiche ed integrazioni.

RENDE NOTO

- Che con deliberazione Consiglio Comunale n. 42 del 29/12/2009 è stata adottata la variante urbanistica all’art.

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370 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

13 delle N.T.A. del P.R.G. vigente ai sensi dell’art. 17, c. 2 della L.R.T. n. 1/05.

- Che la predetta delibera di variante e gli allegati sono depositati presso l’Ufficio Urbanistica, Piazza Municipio n. 1, a libera visione del pubblico per la durata di 45 giorni consecutivi dalla data di pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.T. ai sensi dell’art. 17, comma 2 della L.R.T. n. 1/05 e ss.mm.ii.

- Che entro e non oltre il termine perentorio di 45 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, chiunque può prenderne visione, presentando le osservazioni che ritenga più opportune.

- Che la predetta deliberazione di variante ed il progetto di Piano di Lottizzazione in oggetto è trasmesso in copia alla Provincia di Arezzo ed alla Regione Toscana ai sensi dell’art. 17, comma 1 della L.R.T. n. 1/05.

Il ResponsabileSilvia Parigi

COMUNE DI MARCIANO DELLA CHIANA (Arezzo)

Avviso di adozione di piano di recupero di alcuni immobili ubicati nel capoluogo via Molino.

Vista la deliberazione n. 60 del 14.12.2008, esecutiva, con cui il Consiglio Comunale ha adottato il Piano di Recupero in oggetto ai sensi dell’art. 69 della L.R. 1/2005;

Visto l’art. 69, commi 2 e 3 della L.R. 1/2005;

SI RENDE NOTO

che la documentazione relativa al Piano di Recupero in oggetto resterà depositata presso l’Ufficio Tecnico comunale per gg. 45 consecutivi a far tempo dalla data di inserzione del presente avviso sul B.U.R.T.

Entro e non oltre tale termine, chiunque ne abbia interesse può prenderne visione e presentare osservazioni per iscritto, in carta libera, all’Ufficio Protocollo del Comune.

Il Responsabile Pierfrancesco Prosperi

COMUNE DI PIAN DI SCO’ (Arezzo)

Piano attuativo per la realizzazione di un’area a

destinazione produttiva posto a Faella loc. Le Chiuse con contestuale variante (n. 11) al regolamento urbanistico del comune di Pian di Scò ai sensi e per gli effetti della L.R. 1/05 e successive modifiche ed integrazioni - adozione.

IL RESPONSABILEDEL SETTORE URBANISTICA E ASSETTO DEL TERRITORIO

Ricordato che con atto consiliare n. 72 del 23/12/2009, divenuto esecutivo ai sensi di legge, è stato adottato il Piano Attuativo per la realizzazione di un’area a de-stinazione produttiva posto a Faella loc. Le Chiuse con contestuale variante (n.11) al Regolamento Urbanistico del Comune di Pian di Scò ai sensi e per gli effetti della L.R.1/2005 e successive modifiche ed integrazioni;

Visto la Legge n. 1150/42 e successive modificazioni e integrazioni;

Visto la L.R. n. 1/05 e successive modificazioni e integrazioni;

RENDE NOTO

che gli atti costituenti il Piano Attuativo con conte-stuale Variante al RU (n. 11) saranno ostensibili in li bera visione al pubblico presso gli Uffici del Settore Urba-nistica e Assetto del Territorio del Comune per giorni 45 (quarantacinque) consecutivi a decorrere dal giorno di pubblicazione sul B.U.R.T. Nello stesso periodo chiun-que può presentare osservazioni od opposizioni agli atti adottati. Le osservazioni od opposizioni dovranno per-venire all’Ufficio protocollo del Comune.

Il Responsabile Simone Resti

COMUNE DI PIAN DI SCO’ (Arezzo)

Programma aziendale pluriennale di migliora-mento agricolo ambientale con valenza di piano at-tuativo con contestuale variante (n. 13) al regolamento urbanistico del comune di Pian di Scò ai sensi e per gli effetti della L.R. 1/05 e successive modifiche ed integrazioni - adozione.

IL RESPONSABILEDEL SETTORE URBANISTICA E ASSETTO DEL TERRITORIO

Ricordato che con atto consiliare n. 73 del 23/12/2009, divenuto esecutivo ai sensi di legge, è stato adottato il Programma Aziendale Pluriennale di Miglioramento

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37113.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Agricolo Ambientale con valenza di Piano Attuativo con contestuale variante (n. 13) al Regolamento Urbanistico del Comune di Pian di Scò ai sensi e per gli effetti della L.R.1/2005 e successive modifiche ed integrazioni;

Visto la Legge n. 1150/42 e successive modificazioni e integrazioni;

Visto la L.R. n. 1/05 e successive modificazioni e integrazioni;

RENDE NOTO

che gli atti costituenti il Piano Attuativo con conte-stuale Variante al RU (n. 13) saranno ostensibili in li bera visione al pubblico presso gli Uffici del Settore Urba-nistica e Assetto del Territorio del Comune per giorni 45 (quarantacinque) consecutivi a decorrere dal giorno di pubblicazione sul B.U.R.T. Nello stesso periodo chiun-que può presentare osservazioni od opposizioni agli atti adottati. Le osservazioni od opposizioni dovranno per-venire all’Ufficio protocollo del Comune.

Il Responsabile Simone Resti

COMUNE DI PRATO

PDR 214 “Hotel Datini” - istanza PG 94810 dell’8.7.2008 per aumento volumetrico di albergo ubicato in v.le Marconi - proponenti: Immobiliare Vergaio S.r.l. - adozione del Piano Attuativo e della contestuale variante al R.U. ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/2005 e smi.

SI AVVISA

che con atto n. 155 del 17.12.2009 il Consiglio Co-munale ha adottato il PDR n. 214/2008 presentato dal-l’Immobiliare Vergaio S.r.l. con istanza P.G. n. 94810 del 08.07.2008, successivamente integrata, relativo all’ampliamento dell’Hotel Datini posto in viale Marconi; ed ha adottato la contestuale Variante al R.U. vigente, ai sensi dell’ art. 17 della LR 1/05 e s.m.i., rappresentata dalle tavole di R.U. 51 stato attuale e modificato (Elabo-rati all. nn. 14 e 15), con le modifiche necessarie per dare esecuzione alle previsioni contenute nel Piano di Re-cupero n. 214/2008;

che la deliberazione sopraddetta, corredata di tutti gli allegati, sarà depositata presso la segreteria comunale per 45 (quarantacinque) giorni consecutivi decorrenti dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T. del presente avviso;

che entro tale termine chiunque può prenderne visione,

presentando le osservazioni che ritenga opportune, redat-te in triplice esemplare, facendole pervenire al Comune di Prato, Ufficio Protocollo Generale, Piazza del Pesce 9, 59100 Prato, e riportanti la dicitura: “Servizio BD - Attuazione Urbanistica - Osservazione al Piano di Re-cupero n. 214”.

Il DirigenteRiccardo Pecorario

COMUNE DI RADICOFANI (Siena)

Approvazione definitiva del Piano di Recupero denominato “Poggiolo”.

SI RENDE NOTO

Che il Consiglio Comunale nella seduta del 21/11/2009 con atto deliberativo n. 65 ha approvato definitivamente il Piano di Recupero denominato “Poggiolo” ai sensi dell’art. 69 della L.R. n. 1/2005.

Ai sensi dell’art. 69 comma 3 della L.R. n. 1/2005, il Piano viene depositato nella sede comunale ed acquista efficacia dalla pubblicazione di apposito avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione.

Il Responsabile Marco Nocchi

COMUNE DI SAN GIOVANNI VALDARNO (Arezzo)

Adozione del Piano Attuativo di iniziativa privata “ZUR 8_3 - Ex VAT”.

IL DIRIGENTE

Visto l’art. 69 della L.R. 03/01/2005, n. 1;

Vista la deliberazione consiliare del 22/12/2009 n. 64 di adozione;

RENDE NOTO

che nell’Ufficio Segreteria sono depositati ai sensi e per gli effetti della L.R. 03/01/2005, n. 1, gli atti relativi al Piano Attuativo richiamato in oggetto.

Chiunque può prendere visione della documentazione sopra indicata, che resterà depositata per 45 (quaran-tacinque) giorni consecutivi presso la Segreteria sopra-detta, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana.

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372 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

Nello stesso periodo chiunque può presentare os-servazioni scritte, entro e non oltre la data di scadenza del periodo di deposito, agli atti adottati. Le osservazioni dovranno pervenire all’Ufficio protocollo del Comune.

Il DirigenteVito Disabato

COMUNE DI SAN GIULIANO TERME (Pisa)

Variante al Piano di Recupero denominato Pode re S. Agata Comparto 72 Sistema Ambientale - appro-vazione.

IL DIRIGENTE DEL SETTORE

Ai sensi e per gli effetti di cui alla legge regionale 3 gennaio 2005 n. 1, titolo V capo IV sezione I articolo 69;

RENDE NOTO

che con deliberazione n. 156 del 30.11.2009 il Consiglio Comunale ha approvato, ai sensi e dell’art. 69 della legge regionale 3 gennaio 2005 n. 1 la Variante al Piano di Recupero denominato Podere S. Agata Comparto 72 Sistema Ambientale.

Il DirigenteMoreno Ceccotti

COMUNE DI SAN GIULIANO TERME (Pisa)

Piano di recupero comparto 9 U.T.O.E. 34 Ghez-zano - adozione.

IL DIRIGENTE DEL SETTORE

Ai sensi e per gli effetti di cui alla legge regionale 3 gennaio 2005 n. 1, titolo V capo IV sezione I articolo 69;

RENDE NOTO

che con deliberazione n. 158 del 30.11.2009 il Con-siglio Comunale ha adottato, ai sensi e dell’art. 69 del-la legge regionale 3 gennaio 2005 n. 1, il PIANO DI RECUPERO COMPARTO 9 U.T.O.E. 34 GHEZZANO - ADOZIONE;

AVVISA

che gli atti del suddetto Piano di Recupero rimarranno depositati per quarantacinque giorni consecutivi, decor-renti dal giorno 20 gennaio 2010, presso il Servizio

Pianificazione Territoriale e Infrastrutture di questo Co-mune, ove chiunque potrà prenderne visione.

Il presente avviso, pubblicato nel B.U.R.T. del giorno 20 gennaio 2010, è altresì affisso all’Albo Pretorio e nei luoghi di pubblica frequenza in pari data.

Entro il termine perentorio di quarantacinque gior ni dalla pubblicazione, tutti gli interessati possono presen-tare le proprie osservazioni a questo Comune.

Il DirigenteMoreno Ceccotti

COMUNE DI SAN GIULIANO TERME (Pisa)

Individuazione della Zona di Recupero Comparto n. 9 - U.T.O.E. 34 Ghezzano. Adozione.

IL DIRIGENTE DEL SETTORE

Ai sensi e per gli effetti di cui alla legge regionale 3 gennaio 2005 n. 1, titolo V capo IV sezione I articolo 69;

RENDE NOTO

che con deliberazione n. 157 del 30.11.2009 il Consi-glio Comunale ha adottato, ai sensi e dell’art. 17 della legge regionale 3 gennaio 2005 n. 1, Individuazione della Zona di Recupero Comparto n. 9 - U.T.O.E. 34 Ghezzano. Adozione.

AVVISA

che gli atti della suddetta Variante rimarranno depo-sitati per quarantacinque giorni consecutivi, decorrenti dal giorno 20 gennaio 2010, presso il Servizio Pianificazione Territoriale Infrastrutture di questo Comune, ove chiun-que potrà prenderne visione.

Il presente avviso è pubblicato nel B.U.R.T. del giorno 20 gennaio 2010 e entro il termine perentorio di quarantacinque giorni da tale pubblicazione tutti gli in-teressati possono presentare le proprie osservazioni a questo Comune.

Il DirigenteMoreno Ceccotti

COMUNE DI SAN GIULIANO TERME (Pisa)

Piano di lottizzazione comparto n. 5 U.T.O.E. 8 Pappiana - adozione.

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37313.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

IL DIRIGENTE DEL SETTORE

Ai sensi e per gli effetti di cui alla legge regionale 3 gennaio 2005 n. 1, titolo V capo IV sezione I articolo 69;

RENDE NOTO

che con deliberazione n. 159 del 30.11.2009 il Con-siglio Comunale ha adottato, ai sensi e dell’art. 69 della legge regionale 3 gennaio 2005 n. 1, il PIANO DI LOTTIZZAZIONE - U.T.O.E. 8 PAPPIANA - ADO-ZIONE;

AVVISA

che gli atti del suddetto Piano di lottizzazione ri mar-ranno depositati per quarantacinque giorni con secutivi, decorrenti dal giorno 20 gennaio 2010, presso il Servizio Pianificazione Territoriale e Infrastrutture di questo Co-mune, ove chiunque potrà prenderne visione.

Il presente avviso, pubblicato nel B.U.R.T. del giorno 20 gennaio 2010, è altresì affisso all’Albo Pretorio e nei luoghi di pubblica frequenza in pari data.

Entro il termine perentorio di quarantacinque gior ni dalla pubblicazione, tutti gli interessati possono presen-tare le proprie osservazioni a questo Comune.

Il DirigenteMoreno Ceccotti

COMUNE DI SUVERETO (Livorno)

Piano di Recupero per interventi edilizi in loc. Acquari di Suvereto. Avviso di deposito.

IL RESPONSABILE

Ai sensi dell’art. 69, comma 2 della L.R.T. 03.01.2005 n. 1,

AVVISA

Che la deliberazione consiliare n. 89 del 30.11.2009, avente per oggetto “Piano di recupero per la deruralizzazione e ristrutturazione edilizia di fabbricato rurale per la creazione di unità abitative in loc. Acquari, presentato da Pazzagli Mariarosa, Panchetti Annarita e Marco - Adozione”, gli atti ed elaborati che la compongono, saranno depositati in libera visione al pubblico, nella Sede Comunale, presso l’Area Assetto del Territorio e Ambiente, Ufficio Urbanistica, a far tempo dal giorno 13.01.2010, e per 45 (quarantacinque) giorni consecutivi, durante i quali chiunque ha facoltà di prenderne visione

e presentare osservazioni. Esse dovranno essere redatte su competente carta bollata e presentate al protocollo generale entro le ore 12,00 del giorno 26.02.2010.

Le osservazioni che perverranno oltre il termine sopraindicato, non saranno prese in considerazione, perché tardive.

Il Responsabile Antonino Micalizzi

COMUNE DI SUVERETO (Livorno)

Variante Piano di Lottizzazione convenzionata IU1 Colombaia in Suvereto. Avviso di deposito.

IL RESPONSABILE

Ai sensi dell’art. 69, comma 2 della L.R.T. 03.01.2005 n. 1,

AVVISA

Che la deliberazione consiliare n. 91 del 30.11.2009, avente per oggetto “Variante Piano di Lottizzazione Convenzionata IU1 Colombaia - Adozione” - gli atti ed elaborati che la compongono, saranno depositati in libera visione al pubblico, nella Sede Comunale, pres-so l’Area Assetto del Territorio e Ambiente, Ufficio Urbanistica, a far tempo dal giorno 13.01.2010, e per 45 (quarantacinque) giorni consecutivi, durante i quali chiunque ha facoltà di prenderne visione e presentare osservazioni. Esse dovranno essere redatte su competente carta bollata e presentate al protocollo generale entro le ore 12,00 del giorno 26.02.2010.

Le osservazioni che perverranno oltre il termine so-praindicato, non saranno prese in considerazione, perché tardive.

Il Responsabile Antonino Micalizzi

COMUNE DI SUVERETO (Livorno)

Piano di Recupero per interventi edilizi in loc. Notri di Suvereto. Avviso di deposito.

IL RESPONSABILE

Ai sensi dell’art. 69, comma 2 della L.R.T. 03.01.2005 n. 1,

AVVISA

Che la deliberazione consiliare n. 90 del 30.11.2009,

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374 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

avente per oggetto “Piano di recupero per la deruraliz-zazione e ristrutturazione di fabbricato rurale per la creazione di unità abitative in loc Notri, presentata da Errepi S.r.l. - Adozione”, gli atti ed elaborati che la compongono, saranno depositati in libera visione al pubblico, nella Sede Comunale, presso l’Area Assetto del Territorio e Ambiente, Ufficio Urbanistica, a far tempo dal giorno 13.01.2010, e per 45 (quarantacinque) giorni consecutivi, durante i quali chiunque ha facoltà di prenderne visione e presentare osservazioni. Esse dovranno essere redatte su competente carta bollata e presentate al protocollo generale entro le ore 12,00 del giorno 26.02.2010.

Le osservazioni che perverranno oltre il termine sopraindicato, non saranno prese in considerazione, per-ché tardive.

Il Responsabile Antonino Micalizzi

COMUNE DI TERRANUOVA BRACCIOLINI (Arezzo)

Approvazione Piano di Recupero di iniziativa privata nella sottozona BC (aree di trasformazione e recupero urbano) e contestuale variante al Regola-mento Urbanistico in località Ville Madrigale in attuazione del comparto BC vill24.

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Visto l’art. 17 comma 6 della L.R. n. 1 del 03/01/05 e successive modifiche ed integrazioni;

RENDE NOTO

Che con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 117 del 26/11/2009 è stato approvato il Piano di Recupero di iniziativa privata nella sottozona BC (aree di trasformazione e recupero urbano) e contestuale variante al Regolamento Urbanistico in località Ville Madrigale in attuazione del comparto BC vill24.

Che gli elaborati allegati alla suddetta Delibera rimarranno depositati nella sede del Comune, presso l’Ufficio Urbanistica Pianificazione Territoriale a libera visione del pubblico. La variante è efficace dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana.

Il ResponsabileGiancarlo Barucci

COMUNE DI TERRANUOVA BRACCIOLINI (Arezzo)

Approvazione variante alle Norme Tecniche di Attuazione (art. 10) del Regolamento Urbanistico vigente, ai sensi dell’art. 16, 17 della L.R. 03/01/2005 n. 1.

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Visto l’art. 17 comma 6 della L.R. n. 1 del 03/01/05 e successive modifiche ed integrazioni;

RENDE NOTO

Che con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 118 del 26/11/2009 è stata approvata la variante alle Norme Tecniche di Attuazione (art. 10) del Regolamento Urbanistico vigente, ai sensi dell’art. 16, 17 della L.R. 03/01/2005 n. 1.

Che gli elaborati allegati alla suddetta Delibera ri-marranno depositati nella sede del Comune, presso l’Ufficio Urbanistica Pianificazione Territoriale a libera visione del pubblico. La variante è efficace dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana.

Il ResponsabileGiancarlo Barucci

COMUNE DI TERRANUOVA BRACCIOLINI (Arezzo)

Approvazione variante al Regolamento Urbanistico per l’individuazione di un ambito da destinare alla riqualificazione insediativa, ai sensi dell’art. 55, comma 2, lett. i), art. 74 della L.R. n. 01/05 e secondo le procedure degli art. 16 e 17 della L.R. n. 01/05 in località Cicogna.

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Visto l’art. 17 comma 6 della L.R. n. 1 del 03/01/05 e successive modifiche ed integrazioni;

RENDE NOTO

Che con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 119 del 26/11/2009 è stata approvata la variante al Regolamento Urbanistico per l’individuazione di un ambito da destinare alla riqualificazione insediativa, ai sensi dell’art. 55, comma 2, lett. i), art. 74 della L.R. n.

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37513.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2

01/05 e secondo le procedure degli art. 16 e 17 della L.R. n. 01/05 in località Cicogna

Che gli elaborati allegati alla suddetta Delibera rimarranno depositati nella sede del Comune, presso l’Ufficio Urbanistica Pianificazione Territoriale a libera visione del pubblico. La variante è efficace dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana.

Il ResponsabileGiancarlo Barucci

COMUNE DI VAIANO (Prato)

Piano di recupero - riorganizzazione funzionale di un complesso residenziale situato in via Pratallame n. 7. Approvazione.

IL RESPONSABILE DELL’AREA 1 PIANIFICAZIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO

Vista la Legge Regionale 03/01/2005 n. 1;

Vista la deliberazione del Consiglio Comunale n. 27 del 02/07/2009, con la quale è stato adottato il Piano di Recupero del complesso residenziale situato in via Pratallame n. 7;

RENDE NOTO

Che con delibera n. 50 del 26/11/2009, esecutiva ai sensi di legge, il Consiglio Comunale ha approvato, ai sensi dell’art. 69 della L.R. 1/05, il Piano di Recupero del complesso residenziale ubicato in località Casi via di Pratallame n. 7, presentato dai sigg.ri Macchioni Montini Aldo e Salimbeni Perla.

Che l’efficacia di tale provvedimento decorre dalla data di pubblicazione sul B.U.R.T. del presente avviso.

Il ResponsabileDaniele Crescioli

AVVISI DI RETTIFICA

GIUNTA REGIONALE- Deliberazioni

DELIBERAZIONE 14 dicembre 2009, n. 1129

Schema di protocollo d’intesa per la diffusione e

applicazione di criteri e modalità di gestione sostenibile nei servizi di ristorazione scolastica. Approvazione. (Pubblicata sul B.U. n. 51 del 23.12.2009, Parte II).

Si comunica che, per mero errore materiale, al punto 2 del dispositivo della delibera G.R. in oggetto si legga:

“euro 54.000,00 compresa IVA di cui euro 30.000,00 in favore di ARRR ed euro 24.000,00 in favore di Anci Toscana”

anziché“euro 45.000,00 di cui euro 25.000,00 in favore di

ARRR ed euro 20.000,00 in favore di Anci Toscana”

inoltre cassare:“dando atto che ai fini della corretta classificazione

economica della spesa si provvederà nell’anno 2010 ad apposita variazione di bilancio anagrafica del capitolo 42344”

Cassare punto 3 del dispositivo

Nell’allegato A articolo 4 leggasi:“euro 54.000,00 compresa IVA”anziché“euro 45.000,00”

leggasi: “euro 24.000,00”anziché“euro 20.000,00”

leggasi: “euro 30.000,00”anziché“euro 25.000,00”

AVVISI DI ANNULLAMENTO

- Avvisi

COMUNE DI FIRENZE

Adozione della variante delle Norme tecniche di attuazione del vigente Piano regolatore generale, articoli 23, 26 e 29. Avviso di deposito. (Pubblicato sul B.U. n. 1 del 7.1.2010 Parte II).

Si comunica che, per mero errore materiale, l’avviso in oggetto è pubblicato una prima volta sul B.U. del 30.12.2009 e successivamente anche su quello del 7.1.2010.

La pubblicazione del 7.1.2010 è da ritenersi nulla.

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MODALITÀ TECNICHE PER L’INVIO DEGLI ATTI DESTINATI ALLA PUBBLICAZIONE IN VIGORE DAL 1 GENNAIO 2008

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L’attestazione del pagamento dovrà essere inviata via fax al n. 0554384620 contestualmente al materiale da pubblicare inviato in formato digitale.

L’art. 16, comma 2, della L.R. n. 23/2007 stabilisce che gli atti degli enti locali e degli altri enti pubblici la cui pubblicazione è obbligatoria per previsione di legge o di regolamento è effettuata senza oneri per l’interessato, in tal caso nella richiesta di pubblicazione deve essere indicata la norma che la rende obbligatoria.

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