Report LAB Territori attivi 22.01.14

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Il report del Laboratorio “Territori attivi: valutare e programmare in modo collaborativo lo sviluppo del Sistema Cilento”. L'attività, svolta presso il Comune di Vallo della Lucania (SA) il 22 gennaio 2014 dalla Linea PROGETTARE di Capacity SUD, ha sviluppato il tema "La nuova programmazione: scenario di Europa 2020 e priorità dell’area del Cilento".

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REPORT

Laboratorio “Territori attivi: valutare e programmare in modo collaborativo lo sviluppo del Sistema Cilento” La nuova programmazione: scenario di Europa 2020 e priorità dell’area del Cilento

22 gennaio 2014 – Comune di Vallo della Lucania (SA)

SOMMARIO

PREMESSA.......................................................................................................................................................... 1

1 - IL LABORATORIO “TERRITORI ATTIVI NEL CILENTO”: LA PROPOSTA E GLI OBIETTIVI .................................. 2

2 - LA METODOLOGIA DI LAVORO ..................................................................................................................... 3

3 - IL PROGRAMMA DEL PERCORSO DI LABORATORIO ..................................................................................... 3

4 - LO SVILUPPO DEI LAVORI ............................................................................................................................. 4

5 - LA NUOVA PROGRAMMAZIONE: SCENARIO DI EUROPA 2020 .................................................................... 5

6 - WORKSHOP METAPLAN®: DEFINIZIONE DEGLI AMBITI DI INTERVENTO ..................................................... 7

6.1 - TURISMO .................................................................................................................................. 7

6.2 - FORMAZIONE ........................................................................................................................... 8

6.3 - VIABILITA’ ................................................................................................................................. 8

6.4 - IMPRENDITORIALITA’ ............................................................................................................... 8

6.5 - POLITICHE SOCIALI ................................................................................................................... 8

6.6 - AMBIENTE ................................................................................................................................ 8

7 - Conclusioni ................................................................................................................................................... 9

ALLEGATO I - Elenco dei partecipanti .............................................................................................................. 10

ALLEGATO II - LE AREE TEMATICHE IDENTIFICATE .......................................................................................... 11

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PREMESSA

Capacity SUD è un progetto realizzato da Formez PA su incarico del Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP) e finanziato dal Programma Operativo Nazionale "Governance e Azioni di Sistema" (PON GAS).

Ha la finalità di migliorare la capacità istituzionale delle amministrazioni delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza supportandole nella programmazione di interventi che rispondano alle loro esigenze prioritarie e nel rafforzamento delle competenze necessarie per la loro efficace attuazione. La Capacità Istituzionale, Asse del Programma, oltre a fornire un supporto strategico per una gestione maggiormente efficiente dei Programmi Operativi, assume un rilievo fondamentale in prospettiva della programmazione comunitaria nel quadro di Europa 2020.

La linea PROGETTARE di Capacity SUD ha l’obiettivo di sviluppare le competenze delle amministrazioni pubbliche per realizzare politiche di qualità e per attuare un miglioramento organizzativo e gestionale.

Le attività aiutano le persone impegnate nelle amministrazioni a disegnare strategie per la programmazione europea 2014-2020, a progettare nuovi interventi, a realizzare azioni efficaci all’interno delle organizzazioni, a partire da obiettivi condivisi e da risultati attesi.

Tutte le attività si fondano su processi collaborativi che includono diversi attori e che si realizzano con metodologie partecipative. Il lavoro viene co-progettato con le amministrazioni in base alle loro specificità e calibrato in corso d’opera a seconda delle esigenze che emergono e dei contributi che lo arricchiscono.

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1 - IL LABORATORIO “TERRITORI ATTIVI NEL CILENTO”: LA PROPOSTA E GLI OBIETTIVI

L'attività di Capacity SUD in Campania è stata preceduta da un lavoro condiviso di progettazione, realizzato da settembre a dicembre 2013 fra Formez PA e il Presidente della Sistema Cilento, Aniello Onorati.

Il territorio del Cilento, anno dopo anno, sta subendo un massiccio processo di spopolamento a volte a favore dei comuni dell’area costiera e che interessa soprattutto la fascia d’età tra i 18 e i 40 anni. Il crollo demografico è imputabile soprattutto al fisiologico abbandono da parte della popolazione giovanile che non trova in questi centri adeguate opportunità di studio e lavoro, ma anche al fatto che, trattandosi di aree protette, esistono vincoli molto restrittivi alla creazione di nuove attività.

Inoltre, esiste una notevole differenziazione tra il sistema economico dell’area costiera e quello dell’area interna, infatti il primo, si sta evolvendo in un sistema turistico – ricettivo con la risorsa mare al centro, mentre quello interno non ha fatto passi in avanti considerevoli rimanendo legato ad un’economia contadina e rurale.

Pertanto, la Sistema Cilento scpa ha ritenuto strategica l’adesione alle attività della Linea PROGETTARE di Capacity SUD al fine di migliorare, attraverso un percorso laboratoriale partecipativo dedicato alla nuova programmazione, le competenze proprie e degli attori locali operanti sul territorio.

Da queste considerazioni è nata l’esigenza di un percorso laboratoriale che avesse come obiettivo il rafforzamento delle competenze e delle conoscenze dei soggetti istituzionali e non del territorio. Si è proceduto così all’incontro promosso da Formez PA e dal Presidente della “Sistema Cilento scpa”, Aniello Onorati, con i Sindaci dei Comuni associati per condividere la proposta di Laboratorio il cui obiettivo è sviluppare le capacità di progettazione delle persone impegnate nelle Amministrazioni e sul territorio, migliorare la qualità degli interventi e rafforzare il rapporto amministrazioni-territorio.

Dai risultati di questo incontro, tenutosi il 6 novembre 2013, presso la Sala Consiliare del Comune di Vallo della Lucania, è nato il Laboratorio “Territori attivi: valutare e programmare in modo collaborativo lo sviluppo del Sistema Cilento” finalizzato a sostenere le politiche per lo sviluppo del territorio in relazione alle esigenze del contesto di riferimento nonché a rafforzare le competenze e le conoscenze degli attori del territorio.

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2 - LA METODOLOGIA DI LAVORO

La metodologia di lavoro utilizzata nel Laboratorio nel suo complesso è quella dell'analisi e della progettazione partecipata e dei suoi strumenti.

In particolare è stata utilizzata nella fase di analisi e di definizione degli ambiti strategici su cui avviare la progettazione di interventi concreti per lo sviluppo del Cilento, il Metaplan® una tecnica di visualizzazione e clusterizzazione delle idee espresse in maniera partecipata da tutti i partecipanti all'attività assistiti da una consulenza esperta.

Successivamente invece saranno sperimentati gli strumenti da anni adottati a livello europeo per i processi di sviluppo locale e per la progettazione territoriale delle politiche, PCM (Project Cycle Management) e GOPP (Goal Oriented Project Planning) in primo luogo, che permettono di discutere di problemi e obiettivi concreti dei territori nonché di definire un quadro logico delle azioni da realizzare in modo condiviso e con opinioni “esperte”, con l’obiettivo di migliorare i processi decisionali di programmazione/progettazione e innalzare la qualità degli interventi nel territorio.

3 - IL PROGRAMMA DEL PERCORSO DI LABORATORIO

Il Laboratorio è articolato in tre fasi:

La I Fase del Laboratorio (realizzata nell’incontro del 6 novembre 2013) ha previsto la condivisione della proposta complessiva di laboratorio nonché un’Analisi Strategica Partecipata degli attori locali del territorio da coinvolgere nella progettazione partecipata.

La II Fase (realizzata nella giornata del 22 gennaio 2014) ha previsto:

1. la presentazione del nuovo scenario di Europa 2020, con specifico riferimento allo sviluppo locale, nell’ottica integrata dei metodi e degli strumenti di programmazione previsti per lo sviluppo territoriale partecipato. In particolare, lo stato di attuazione in termini di regolamenti, lo stato dell’Accordo di partenariato nonché metodi, strumenti e ambiti di intervento.

2. la realizzazione di un Workshop Metaplan® finalizzato alla individuazione delle priorità di ciascun territorio e alla definizione dei possibili ambiti di intervento progettuale.

La III Fase prevede la realizzazione (in circa due giornate) di Workshop PCM - GOPP. Il Workshop si propone come avvio di un percorso di progettazione partecipata con la metodologia GOPP (Goal Oriented Project Planning) prevista nell’approccio del Project Cycle Management (PCM), promosso dall’Unione Europea per una progettazione di qualità.

A partire dalla impostazione generale del Quadro Logico di intervento e dalla sperimentazione in gruppi di lavoro su tematiche relative alla programmazione delle politiche sociali, potranno essere individuate azioni specifiche sulle quali approfondire la progettazione esecutiva e l’intero suo ciclo di gestione.

L’individuazione delle aree di interesse e la definizione di un successivo percorso ad hoc su una singola area di intervento potranno essere poi messa a punto attraverso specifici Focus group, necessari anche per l’integrazione delle scelte che potranno emergere nel corso dei lavori.

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4 - LO SVILUPPO DEI LAVORI

Il 22 gennaio 2014, presso la Sala Consiliare del Comune di Vallo della Lucania, si è realizzata la prima giornata del Laboratorio “Territori attivi: valutare e programmare in modo collaborativo lo sviluppo del Sistema Cilento”, nell'ambito del Progetto Capacity SUD - Linea PROGETTARE, promosso dal Formez PA in collaborazione con il Presidente della “Sistema Cilento scpa”, Aniello Onorati, sul tema “La nuova programmazione: scenario di Europa 2020 e priorità dell’area del Cilento”. Per l’elenco completo dei partecipanti vedi Allegato 1.

Complessivamente hanno partecipato 29 persone rappresentanti di Comuni, Comunità montane, Parco, GAL, Consulta delle Associazioni, Tavolo delle Professionalità, Fondazioni bancarie, ecc.

Il workshop, della durata complessiva di una giornata, si è articolato in due momenti, il primo dedicato al nuovo scenario di Europa 2020 e il secondo all’individuazione, attraverso metodologie partecipative, delle priorità strategiche per lo sviluppo dell’area del Cilento e alla definizione degli ambiti su cui sviluppare la progettazione di interventi concreti e coerenti alle indicazioni della Nuova Programmazione.

Aniello Onorati, presidente della Sistema Cilento ha aperto i lavori salutando i partecipanti e ringraziando il Formez PA nella persona di Elena Tropeano, Responsabile del progetto Capacity SUD nonché della task force Campania, per il supporto e l’impegno nella progettazione e avvio di questo percorso laboratoriale.

In vista degli orientamenti nazionali ed europei nell’ambito della programmazione 2020, gli obiettivi prioritari di questo laboratorio sono: il miglioramento delle conoscenze e competenze degli attori del territorio di programmazione e progettazione delle politiche e degli interventi, ed il rafforzamento della coesione territoriale attraverso lo sviluppo locale partecipativo.

L’Europa chiede coesione territoriale in termini di politiche settoriali più coerenti alle esigenze del territorio, di integrazione territoriale e di cooperazione tra le regioni.

Onorati sottolinea che la Nuova Programmazione avrà un taglio fortemente operativo di conseguenza se, come territorio, non ci si organizza bene elaborando proposte concrete e di valore da presentare al tavolo regionale, si rischia di restare fuori dal processo decisionale e di avere interventi calati dall’alto, poco rispondenti alle reali esigenze del territorio e poco attuabili. In questo modo il presidente mette in luce una criticità forte di questo territorio ovvero la completa assenza di progettualità della Sistema Cilento, per cui è necessario lavorare in un’ottica di orientamento al risultato.

Interviene Ilaria Lembo, componente della task force Campania della Linea PROGETTARE di Capacity SUD, ringraziando i presenti per la partecipazione e il Presidente della “Sistema Cilento scpa”, Aniello Onorati per l’ospitalità, la disponibilità e la collaborazione dimostrata. Ripercorre brevemente il percorso che ha portato a questa giornata e presenta gli altri componenti del task force presenti ovvero Monica Puel, consulente e facilitatrice di processi partecipativi, Raffaele Colaizzo, esperto di Politiche Comunitarie e di Sviluppo Locale e Daria Corbo componente della task force Campania.

Monica Puel interviene illustrando l’obiettivo generale del progetto che è quello di rafforzare la capacity building delle Amministrazioni pubbliche. In particolare, si sofferma sul concetto di progettazione partecipata che viene promossa da questa linea progettuale e che propone attività volte a sviluppare la capacità di progettazione delle Amministrazioni pubbliche attraverso vari strumenti e metodologie di lavoro: focus group, workshop laboratori ecc. con il supporto di

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esperti consulenti, interventi su politiche e servizi pubblici e azioni di miglioramento organizzativo e gestionale del ciclo delle politiche.

Infine, presenta la struttura della giornata il cui obiettivo finale è definire le tematiche/ambiti su cui sviluppare la progettazione di interventi concreti per lo sviluppo dell’area del Cilento, coerenti con la Programmazione Europa 2020.

Daria Corbo, componente della Task Force Campania, illustra brevemente le attività realizzate ed in corso d’opera nell’ambito del progetto Capacity SUD in Campania e passa poi la parola all’Esperto di Politiche comunitarie Raffaele Colaizzo.

5 - LA NUOVA PROGRAMMAZIONE: SCENARIO DI EUROPA 2020

La presentazione dell’esperto di politiche comunitarie Raffaele Colaizzo è stata finalizzata:

1. a fare il punto sulla situazione della programmazione 2014-2020 delle politiche di sviluppo e coesione in Italia;

2. a introdurre i contenuti essenziali dell’Accordo di Partenariato per l’Italia; 3. a discutere gli strumenti di progettazione territoriale integrata previsti dai nuovi

regolamenti ed applicati nel nostro Paese.

Per quanto riguarda lo stato della programmazione, sono stati presentati e commentati i principali milestones del percorso di programmazione avviato con la pubblicazione dei nuovi regolamenti dei fondi Strutturali e di Investimento Europei (fondi SIE, composti da FESR, FSE, Fondo di Coesione, FEASR e FEAMP), avvenuta a fine dicembre 2013. Sono state evidenziate nella relazione alcune date essenziali di questo percorso: il 22 aprile come scadenza per la presentazione dell’Accordo di partenariato, fine luglio per la presentazione dei Programmi Operativi. La nuova programmazione dovrebbe essere operativa all’inizio del prossimo anno.

Per chiarire questo quadro, Raffaele Colaizzo ha richiamato e descritto brevemente i documenti chiave di questa programmazione: il Quadro Strategico Comune (QSC), elaborato dalla

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Commissione per definire in modo integrato gli obiettivi comuni, le azioni chiave e le complementarità fra gli interventi di sviluppo e coesione per gli Stati membri nel loro complesso; l’Accordo di partenariato, elaborato da ciascuno Stato membro e contenente le linee strategiche delle programmazioni nazionali, in coerenza con il QSC; i programmi operativi, che contengono gli obiettivi, le strategie, le azioni chiave, le disposizioni attuative e la dotazione finanziaria (compreso il cofinanziamento nazionale) dei diversi interventi. Il relatore ha sottolineato che, in questa nuova programmazione, l’Unione Europea ha stabilito che tutti gli interventi dovranno contribuire a raggiungere gli obiettivi della Strategia Europa 2020, relativi a occupazione, R&S/innovazione, cambiamenti climatici ed energia, istruzione, povertà ed emarginazione (Europa intelligente, sostenibile ed inclusiva). I nuovi regolamenti del FESR e del FSE stabiliscono in particolare delle regole di concentrazione finanziaria dei programmi operativi sugli obiettivi maggiormente attinenti a questa strategia.

Nella parte successiva della relazione, è stato fatto il punto sullo stato della programmazione in Italia. È stata quindi descritta la versione provvisoria dell’Accordo di Partenariato” (del 9 dicembre 2013), in cui vengono identificati in primo luogo risultati attesi ed indicatori ed azioni della nuova programmazione in Italia, in coerenza con gli undici grandi Obiettivi Tematici individuati dai Regolamenti dei fondi SIE 2014-2020. L’Accordo di Partenariato traccia un “binario” degli interventi possibili nel 2014-2020, binario che tutti i Programmi Operativi, regionali e nazionali, dovranno necessariamente seguire. In particolare, nella relazione sono stati ripercorsi gli 11 Obiettivi Tematici ed i relativi risultati attesi, anche per identificare i possibili campi di azione a livello territoriale.

La terza parte della relazione ha riguardato il tema dell’approccio territoriale integrato. I nuovi regolamenti danno un particolare rilievo a questo aspetto e delineano un approccio pluridimensionale ed integrato delle politiche e degli strumenti per intervenire sul territorio, che potrà essere applicato da regioni e Stati membri.

I regolamenti dei fondi SIE individuano, a questo scopo, gli strumenti dello Sviluppo Locale Partecipativo (CLLD, Community-Led Local Development), che valorizza l’approccio di tipo Leader (estendendolo anche al di fuori delle aree rurali) e lo sviluppo dal basso promuovendo l’uso integrato dei fondi; e gli Investimenti Territoriali Integrati, che promuovono l’integrazione degli interventi sul territorio attraverso il coinvolgimento di più Fondi strutturali e più programmi per l’attuazione delle diverse operazioni.

In conclusione della relazione, sono state illustrate le due opzioni strategiche dell’Accordo di Partenariato per l’Italia sul tema dell’integrazione territoriale: l’Agenda Urbana, che delinea un’azione di policy diretta a migliorare la competitività delle città, qualificare i servizi e promuovere l’inclusione sociale; e la Strategia per le Aree Interne, diretta a tutelare il territorio e la sicurezza degli abitanti affidandogliene la cura, promuovere la diversità naturale e culturale e il policentrismo aprendo all’esterno, rilanciare lo sviluppo e il lavoro attraverso l'uso di risorse potenziali male utilizzate.

Di queste due opzioni strategiche sono stati presentati brevemente i contenuti essenziali ed i meccanismi di attuazione. In particolare, sulle Aree Interne è stato richiamato il lavoro di identificazione dei territori italiani classificabili come area interna, condotto dal Dipartimento delle Politiche di Sviluppo e Coesione, e sono stati presentati i principali dispositivi di intervento previsti dall’Accordo di Partenariato su questo tema.

Per completezza, è possibile consultare le slide proiettate in aula al seguente link: http://www.slideshare.net/capacitysud/sistema-cilento-colaizzo-220114

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6 - WORKSHOP METAPLAN®: DEFINIZIONE DEGLI AMBITI DI INTERVENTO

La fase dedicata all’individuazione delle priorità strategiche e alla definizione degli ambiti su cui progettare interventi concreti nell’area del Cilento viene gestita da Monica Puel attraverso il metodo del Metaplan®, una tecnica di facilitazione basata sulla visualizzazione. Si tratta di una tecnica molto utilizzata nella gestione dei processi di comunicazione nei gruppi di lavoro, ed è basata sulla raccolta di opinioni dei partecipanti e la loro successiva organizzazione in blocchi logici finalizzata alla formulazione di piani di azione in cui sono evidenziate le problematiche emerse e le possibili soluzioni.

Per lo schema di sintesi vedi Allegato 2.

Monica Puel chiede ad ogni partecipante di fare una riflessione sugli ambiti o aree tematiche che possono essere oggetto di progettazione e su cui intervenire per favorire lo sviluppo del territorio. I contributi dei partecipanti vengono prima analizzati e condivisi e quindi organizzati secondo le seguenti aree tematiche omogenee (cluster): Turismo, Formazione, Imprenditorialità, Viabilità, Politiche sociali e Ambiente.

6.1 - TURISMO

Il turismo viene identificato come una risorsa sempre più importante per numerosi territori rurali, in particolare per quelli rimasti più al margine dei processi di modernizzazione agricola e di sviluppo. In quanto tale, esso rappresenta un elemento portante nella strategia comunitaria, un segmento in crescita e con interessanti opportunità di sviluppo in relazione a fattori quali la tutela e la fruizione di un patrimonio paesaggistico incontaminato, la conoscenza delle culture locali (ivi inclusa l’enogastronomia), dei beni architettonici ecc. Inoltre, le comunità rurali vedono nello sviluppo del turismo un’importante opportunità per diversificare e valorizzare l’economia locale, rivitalizzando territori scarsamente competitivi a fronte delle dinamiche dei mercati e dell’evoluzione delle politiche agricole. Uno dei problemi sottostanti a questa scelta prioritaria è stato identificato nel progressivo spopolamento delle aree interne che potrebbe essere contrastato, ad esempio, attraverso l’ideazione di pacchetti turistici tematici. Ciò implicherebbe interventi di recupero dei fabbricati abbandonati con l’obiettivo di riconvertirli ad uso turistico, ad esempio attraverso la creazione di pacchetti turistici culturali ad hoc.

Con la denominazione “Tourism & Food 3.0” viene evidenziato come il turismo agroalimentare vada riletto in chiave innovativa, superando l’attuale sistema di distribuzione, rivolto essenzialmente ad un target locale, per ampliare i mercati in chiave europea. Questo richiede uno sforzo degli operatori, sia del settore turistico che di quello agroalimentare, in termini di innovazione e di maggiore competitività in un mercato globale. Sono stati identificati due fattori chiave per raggiungere questi obiettivi: il primo, si concretizza nel rafforzamento del sistema produttivo, inteso come superamento di una cultura di tipo “individualista”, a favore di un approccio di lavoro di tipo collaborativo e integrato; il secondo, richiede il miglioramento delle infrastrutture quali presupposti essenziali per qualsiasi attività di sviluppo del territorio e delle sue diverse potenzialità.

Il turismo culturale ambientale rappresenta una delle risorse chiave del Cilento. Il Sistema Cilento è un territorio che si trova in un’area protetta, all’interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e, in quanto tale, rappresenta un patrimonio naturale e culturale che va valorizzato e tutelato. Un aspetto cruciale della sua valorizzazione è dato dalla necessità che gli stessi operatori turistici abbiano un’adeguata conoscenza delle risorse e delle opportunità che il

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Sistema Cilento offre. Una delle possibilità di intervento in tal senso potrebbe essere data da interventi info/formativi rivolti agli operatori che potrebbero, in tal modo, promuovere il territorio e le sue risorse, promuovere la creazione di un sistema integrato e “appetibile” di offerta turistica, favorire la destagionalizzazione dell’offerta.

6.2 - FORMAZIONE

L’ambito formativo finalizzato allo sviluppo turistico viene inteso in senso ampio sia per la varietà dei soggetti che dovrebbe coinvolgere sia per le diverse conoscenze e competenze che dovrebbe promuovere. Dagli interventi rivolti agli operatori turistici per far conoscere e promuovere il patrimonio esistente alle competenze specialistiche e trasversali del tessuto imprenditoriale che acquisirebbe nuove modalità di lavoro.

6.3 - VIABILITA’

Il tema della viabilità rappresenta uno dei nodi cruciali per l’accesso al territorio, sia nelle direttrici che vanno dalle aree esterne al Sistema Cilento sia per ciò che concerne i collegamenti tra i paesi all’interno dell’area stessa. E’ evidente come questo fattore, qualora non affrontato, rappresenti un grosso ostacolo per la fruizione dei beni materiali e immateriali presenti nell’area. Una rilevanza particolare viene posta sul potenziamento delle infrastrutture viarie e della rete ferroviaria ma, in equal misura, viene evidenziato come sia necessario intervenire e migliorare anche le infrastrutture portuali e la viabilità marittima. Ciò implica inoltre un lavoro finalizzato alla valorizzazione delle risorse umane che operano nel settore e interventi di miglioramento delle strutture ricettive portuali.

6.4 - IMPRENDITORIALITA’

Strettamente connesso al tema della viabilità è l’aspetto relativo alla promozione delle attività commerciali che, per loro natura, necessitano di un sistema di infrastrutture viarie adeguato. Un ruolo ancor più strategico è rappresentato da interventi che promuovano l’integrazione e la collaborazione tra i produttori, le strutture ricettive e l’Amministrazione regionale. Questo al fine di agevolare le imprese e le aziende agricole nella vendita dei loro prodotti di qualità alle strutture ricettive, obiettivo che implica, però, una riduzione degli adempimenti burocratici.

Anche in questo ambito emergono tematiche già evidenziate e interconnesse con gli aspetti relativi all’imprenditorialità: lo sviluppo di una cultura imprenditoriale adeguata alle sfide del mercato, non solo locale ma anche interregionale e internazionale, la capacità delle imprese di sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla ricerca scientifica ecc.

6.5 - POLITICHE SOCIALI

Le tematiche rilevanti per il territorio del Cilento non afferiscono esclusivamente alla promozione del turismo ma toccano aspetti propri delle politiche sociali e socio-sanitarie. Emergono infatti problematiche relative alle competenze inadeguate degli operatori delle cooperative, cui si aggiungono risorse economiche insufficienti per offrire servizi adeguati alle esigenze dei Comuni. Ad esempio, i comuni isolati sono sprovvisti di un servizio per le emergenze sanitarie (quale un 118) e sperimentano pertanto situazioni di estremo disagio.

6.6 - AMBIENTE

Il patrimonio naturale e culturale del Sistema Cilento rappresenta la principale ricchezza che può fare da volano per lo sviluppo di questo sistema territoriale. Il grado di consapevolezza del valore

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di questa risorsa non è peraltro condiviso e diffuso in modo capillare tra la popolazione che adotta, in molti casi, comportamenti poco attenti alla tutela dell’ambiente. A titolo di esempio, viene citato il fenomeno relativo al consumo dell’acqua: nonostante, infatti, l’acqua del territorio sia perfettamente potabile, la maggior parte della popolazione predilige il consumo di acqua in bottiglia, creando problemi di smaltimento dei rifiuti, effetti negativi sull’ambiente e sulla tutela del territorio.

Al termine dell’analisi condivisa, il presidente della Sistema Cilento, Aniello Onorati, evidenzia come temi su cui puntare in via prioritaria il rafforzamento delle competenze del sistema produttivo, per riuscire a fare cultura d’impresa, promuovere la nascita di nuove imprese e favorire l’internazionalizzazione delle stesse.

Monica Puel chiede quindi a tutti i partecipanti di indicare le tematiche che ritengono prioritarie per avviare un percorso di progettazione partecipata sul territorio. Il tema che raccoglie maggiori consensi è quello del Turismo.

Monica Puel sottolinea quindi che l’obiettivo dei prossimi incontri sarà di definire un progetto che avrà come tema lo sviluppo del turismo, ciò che probabilmente andrà a prendere in considerazione anche altri temi emersi dall’analisi realizzata.

7 - Conclusioni

La prima giornata del laboratorio ha avuto un esito positivo in termini di partecipazione ed interesse ed i presenti hanno manifestato la loro soddisfazione rispetto all’andamento dei lavori, apprezzando la metodologia utilizzata. In particolare, molti sono rimasti favorevolmente colpiti dalla modalità di lavoro, che ha permesso a tutti di esprimere la propria opinione e di lavorare in maniera partecipativa.

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ALLEGATO I - Elenco dei partecipanti

N. NOME COGNOME ENTE / SETTORE

1 ALARIO PASQUALE Consulente GAL Casacastra

2 AMODIO ANDREA Responsabile clienti speciali BCC Cilento Lucania sud

3 BALDI DANIELA Responsabile amministrativo Sistema Cilento scpa

4 CALABRESE GIUSY Consulente San Mauro La Bruca

5 CINNADAIO FABIO Consigliere Comunale Comune di Piaggine

6 CODA ANGELO Presidente Cilentoturismo

7 D’ANGELO ANTONIO Ufficio Staff Comune di Centola

8 DE MARCO ANGELO Sindaco Comune di Salento

9 DE VITA ANGELO Direttore Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano

10 FARIELLO MARIO Consigliere Provincia di Salerno

11 FEO PASQUALE Vicesindaco Comune di Omignano

12 FEO FABRIZIO Impiegato BCC Comuni Cilentani

13 FLORIO ANTONIO Assessore Comune di Castellabate

14 GUIDA FLORITA Libero Professionista

15 INFANTE GIOVANNI Responsabile SUAP Cilento

16 LAMAIDA EROS Sindaco Comune di Castelnuovo Cilento

17 LIGUORI ROSARIO Libero Professionista

18 LUONGO FRANCO Vicepresidente Ordine degli Architetti

19 MONDELLI IRENE Consulente GAL Casacastra

20 NOCERA ANTONELLA Impiegato Sistema Cilento Scpa

21 PARENTE ANTONIO Assessore Comune di Castelnuovo Cilento

22 PILERCI RAFFAELE Libero Professionista

23 RICCHIUTI MARIA Sindaco Comune di Novi Velia

24 RIZZO ANNAMARIA Direttore Tecnico Cilento Incoming

25 ROMANIELLO ROSETTA GAL Cilento Regeneratio

26 RUSSO GIUSEPPE Libero Professionista

27 SANTORO ANTONIO Sistema Cilento Scpa

28 SANTORO OSVALDO Banca Montepruno di Roscigno e Laurino

29 VALERIO CARLO Comune di Cuccaro Vetere

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ALLEGATO II - LE AREE TEMATICHE IDENTIFICATE

TURISMO FORMAZIONE IMPRENDITORIALITÀ VIABILITÀ POLITICHE

SOCIALI

AMBIENTE

Turismo rurale:

elaborazione di

pacchetti turistici

tematici

Formazione

turistica

Cultura d’impresa Infrastrutture

viarie

Lotta alla

povertà

Acqua

(Ambiente –

tutela salute-

tutela

territorio)

consumo

acqua in

bottiglia

Tourism & food 3.0 Cooperazione tra

imprese in diverse

regioni

Trasporti Politiche

sociali-area

socio sanitaria

valorizzazione

del territorio –

controllo

ambientale

Tutela e

valorizzazione

delle risorse

naturali e

culturali

Turismo:

riqualificazione

centri storici

Internazionalizzazione

delle imprese

Vie del mare-

portualità

Turismo culturale Collegamenti ricerca

e imprese

Turistico Commercio - viabilità

Turismo culturale e

ambientale

Destagionalizzazione

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Riferimenti

STAFF DI LINEA

Elena Tropeano responsabile di Linea 070 67956202 [email protected]

Donatella Spiga staff di progetto 070 67956246 [email protected]

TASK FORCE CAMPANIA

Ilaria Lembo [email protected]

Daria Corbo [email protected]

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