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Trimestrale di analisi sulla congiuntura e la fiducia
Quarto trimestre 2010 Numero 01 – gennaio 2011
ISMEA
IV trimestre 2010 1
Congiuntura Distribuzione
Clima di fiducia della grande distribuzione alimentare italiana
Indice del clima di fiducia della grande distribuzione alimentare
Fonte: ISMEA
Canali
Valore dell’ICF
(IV trim 2010)
IV trim ‘10 vs
III trim ’10*
Minimarket
-24,5
Supermercati -5,8
Ipermercati -3,8
* variazione assoluta (numero di punti percentuali)
Fonte: ISMEA
FOCUS SULLA CONGIUNTURA
@ L’indice della fiducia degli operatori della GDA si è attestato nel quarto trimestre 2010 su un valore negativo (-3,1), cosa che non accadeva ormai dal primo trimestre 2009. L’indice ha registrato un calo di oltre undici punti rispetto ai tre mesi precedenti, mentre segna una flessione di 6,5 punti rispetto al pari periodo del 2009. Sul peggioramento congiunturale e tendenziale della fiducia ha inciso soprattutto l’andamento negativo delle aspettative sulle vendite e in misura minore l’accumulo delle giacenze di magazzino; risultano invece in aumento le vendite, tornate a registrare un andamento positivo grazie anche al periodo delle feste natalizie. Complessivamente, comunque, nell’intero 2010 l’indice di clima di fiducia della GDA è risultato positivo e sostanzialmente stabile rispetto al 2009. @ La congiuntura del quarto trimestre 2010 è stata più favorevole per gli Ipermercati, mentre l’indice di fiducia è risultato negativo per i Minimarket; le dinamiche migliori si sono registrate sempre negli Ipermercati, sia in termini congiunturali che tendenziali. In quest’ultimo canale, comunque, si registrano in entrambi i confronti cali cospicui delle aspettative sulle vendite e aumenti congiunturali delle scorte, a fronte di un buon andamento complessivo delle vendite. @ Sul territorio nazionale, i risultati migliori hanno riguardato il Mezzogiorno. Rispetto al terzo trimestre dell’anno, si registrano cali dell’indice della fiducia meno accentuati nel Nord Est e nel Mezzogiorno; nel confronto tendenziale l’unica area che registra un incremento dell’indice è il Mezzogiorno, con forti cali invece al Centro. @ Sul fronte dei volumi dei principali prodotti alimentari venduti, il saldo tra le risposte degli operatori che hanno rilevato apprezzabili aumenti e diminuzioni è di nuovo risultato positivo. Si registra un indice più elevato in particolare per il vino e gli spumanti, i lattiero-caseari, il pane, la pasta ed il riso. Bene anche gli ortofrutticoli, le uova e i prodotti ittici. Al contrario, un livello dei saldi negativo si registra per le sole bevande (analcoliche e birra). Per tutti i prodotti alimentari si rileva un miglioramento rispetto al terzo trimestre del 2010, ad eccezione delle bevande; analoghe tendenze si registrano a livello tendenziale. @ Ha inciso infine ancora in modo notevole sull’andamento delle vendite la leva promozionale, che continua ad essere fortemente utilizzata (dal 100% del Panel nel trimestre in esame). Le vendite in promozione hanno pesato sul fatturato complessivo per il 29,7%, con una flessione di un punto percentuale rispetto al trimestre precedente e un aumento di mezzo punto in confronto al pari periodo 2009.
+8,5
III trimestre 2010 IV trimestre 2010
+ -
-100 0 +100
-3,1
+0,2
-11,0
+5,8
Trimestrale di analisi sulla congiuntura e la fiducia
Quarto trimestre 2010 Numero 01 – gennaio 2011
ISMEA
IV trimestre 2010 2
Congiuntura Distribuzione
Nord Ovest
Centro
Ipermercati
Minimarket
Nord Est
Mezzogiorno
Supermercati
Legenda : III trimestre 2010
IV trimestre 2010 Fonte: ISMEA
+9,6 + -
-100 0 +100
-6,3
+3,4 + -
-100 0 +100
+11,7
-5,8 + -
-100 0 +100
+1,4
-3,0 + -
-100 0 +100
+12,2
+ -
-100 0 +100
+9,6
+13,5 + -
-100 0 +100
-11,0
+5,8 + -
-100 0 +100
+0,2
6,0
Trimestrale di analisi sulla congiuntura e la fiducia
Quarto trimestre 2010 Numero 01 – gennaio 2011
ISMEA
IV trimestre 2010 3
Congiuntura Distribuzione
COMPONENTI DEL CLIMA DI FIDUCIA
Andamento delle vendite
Andamento delle scorte
Previsioni sulle vendite
Evoluzione dei saldi delle componenti del clima di fiducia
Evoluzione dell’Indice del clima di fiducia complessivo e dei diversi canali distributivi
Fonte: ISMEA
0
20
40
60
80
100
I trim'08
II III IV I trim'09
II III IV I trim'10
II III IV
aumentate diminuite rimaste stazionarie
0
20
40
60
80
100
I trim'08
II III IV I trim'09
II III IV I trim'10
II III IV
superiori alla media del periodo inferiori alla media del periodo
in linea con la media del periodo
0
20
40
60
80
100
I trim'08
II III IV I trim'09
II III IV I trim'10
II III
aumenteranno diminuiranno rimarranno stazionarie
-30,0
-20,0
-10,0
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
I trim'08
II III IV I trim'09
II III IV I trim'10
II III IV
vendite scorte previsioni di vendita
-30,0
-20,0
-10,0
0,0
10,0
20,0
30,0
I trim'08
II III IV I trim'09
II III IV I trim'10
II III IV
ICF Ipermercati Supermercati Minimarket
Congiuntura
Clima di fiducia GDA
ISMEA
IV trimestre 2010 4
1. Risultati generali
Nel quarto trimestre 2010 l’indice del clima fiducia della Grande Distribuzione Alimentare (GDA) è tornato in terreno negativo (-3,1), cosa che non accadeva ormai dal primo trimestre 2009. L’indice ha registrato pertanto una flessione di 11,5 punti sui tre mesi precedenti. Il valore dell’indice diminuisce inoltre di 6,5 punti percentuali rispetto al quarto trimestre del 2009.
Sul livello negativo dell’indice di clima di fiducia ha inciso principalmente l’andamento delle aspettative sulle vendite. Queste ultime hanno registrato un saldo negativo nel quarto trimestre 2010 (-13,4), con un peggioramento di ben 37 punti rispetto ai tre mesi precedenti. Ci si attende quindi per il primo trimestre del 2011 una flessione delle vendite.
In misura minore ha inciso sul livello dell’indice l’andamento delle scorte che, tornando superiori alla media del periodo (+5,7), sono anche aumentate (+12 punti) rispetto al terzo trimestre 2010.
Valori invece favorevoli per il saldo delle vendite, tornato in terreno positivo dopo il dato negativo del trimestre precedente, probabilmente a causa del maggiore impulso proveniente dal periodo delle feste natalizie. La variazione del saldo è quindi risultata positiva (+15 punti circa) rispetto a luglio-settembre 2010.
Tab. 1 – Indice Ismea del clima di fiducia della grande distribuzione alimentare (GDA) e sue componenti
saldi
ICF vend
ite scorte
previs. vendite
IV trim '09 3,4 6,9 -1,7 1,5
I trim '10 5,7 -23,2 -6,0 34,3
II trim '10 6,4 1,9 -2,1 15,2
III trim '10 8,5 -4,9 -6,4 23,9
IV trim '10 -3,1 9,8 5,7 -13,4
Fonte: ISMEA.
Anche in riferimento alle variazioni tendenziali (confronto con l’andamento del quarto trimestre del 2009), la flessione (-6,5 punti) dell’indice della fiducia complessivo è stata determinata in gran parte dal peggioramento delle attese sulle vendite (-15 punti) e in misura minore dall’accumulo delle scorte (+7,4) che hanno ampiamente compensato il lieve recupero del saldo delle vendite (+2,9).
Complessivamente, nell’intero anno 2010 l’indice di clima di fiducia della GDA è risultato positivo (in media il saldo ha registrato un valore di +4,4) e sostanzialmente stabile rispetto al 2009. Il livello positivo del saldo è stato determinato soprattutto da un buon andamento complessivo delle aspettative sulle vendite e da un ammontare di giacenze inferiore alla media del periodo che hanno più che bilanciato il segno negativo del saldo annuale delle vendite. La stabilità complessiva dell’indice di fiducia rispetto al 2009 è invece stata determinata dal compensarsi di fenomeni quali le migliori attese sull’andamento delle vendite e il peggioramento delle vendite stesse, mentre le scorte sono rimaste sostanzialmente invariate.
Congiuntura
Clima di fiducia GDA
ISMEA
IV trimestre 2010 5
2. Analisi per tipologia di punto vendita
Tra le tipologie di punto vendita monitorate, nel trimestre in esame sono gli Ipermercati a vantare il clima di fiducia più favorevole (+5,8 punti). Sostanzialmente pari a zero è il livello dell’indice per i Supermercati, mentre i Minimarket negli ultimi tre mesi dell’anno registrano un indice negativo (-11,0) che ha contribuito in modo determinante al segno meno dell’indice complessivo.
Analizzando le variazioni congiunturali del valore dell’indice, si evidenzia una flessione che ha riguardato tutti i canali e in particolare quelli di piccola (soprattutto) e media dimensione (Figura 1).
Tab. 2 – Indice Ismea del clima di fiducia della GDA e sue componenti, per tipologia di punto vendita (IV trimestre 2010)
saldi
Punto vendita ICF Vendite scorte
previs. vendite
Ipermercati 5,8 13,3 3,5 7,6
Supermercati 0,2 16,6 2,7 -13,3
Minimarket -11,0 -4,9 12,1 -15,9
Totale -3,1 9,8 5,7 -13,4
Fonte: ISMEA
Riguardo al confronto tendenziale, le performance meno negative sono sempre quelle degli Ipermercati, mentre è sempre forte il calo dei Minimarket (Figura 1).
Fig. 1 – Variazioni congiunturali e tendenziali dell’indice Ismea del clima di fiducia della GDA per tipologia di punto vendita (IV trimestre 2010)
Fonte: ISMEA
Analizzando più nello specifico le componenti dell’indice, si nota che per quanto riguarda le vendite, il saldo nel quarto trimestre 2010 è ben positivo per le superfici di media e grande dimensione, mentre per i Minimarket si registra un segno negativo (Tabella 2). Inoltre quest’ultimo canale è l’unico che segna flessioni delle vendite sia a livello congiunturale che tendenziale, mentre le superfici di media e grande dimensione registrano aumenti, consistenti soprattutto a livello congiunturale, nei due confronti.
Sul fronte delle aspettative sulle vendite, si registra nei canali di media e piccola dimensione una prevalenza di giudizi di flessione rispetto alle indicazioni di aumento, mentre accade il contrario per gli Ipermercati (Tabella 2). Riguardo alle dinamiche delle previsioni sulle vendite, si registrano diffusi cali dei saldi sia a livello congiunturale che sul fronte tendenziale. Le performance peggiori in entrambi i confronti si registrano per i Supermercati, mentre le migliori (o meglio meno peggiori) per gli Ipermercati a livello congiunturale e per i Minimarket a livello tendenziale.
Per quanto riguarda infine le scorte, il livello del saldo nei tre canali evidenzia valori superiori alla media del periodo in tutte le superfici, con valori più sfavorevoli nei Minimarket (Tabella 2). Nel confronto congiunturale e tendenziale peggiora quasi sempre il livello delle
-11,5-3,8 -5,8
-24,5
-6,5-0,9 -2,8
-14,8-30,0
-20,0
-10,0
0,0
10,0
20,0
30,0
Totale Ipermercati Supermercati Minimarket
var. congiunturale var. tendenziale
Congiuntura
Clima di fiducia GDA
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IV trimestre 2010 6
scorte, in particolare negli Ipermercati (confronto congiunturale) e nei Minimarket (confronto tendenziale).
Effettuando un bilancio dell’intero 2010, il valore medio dell’indice di clima di fiducia è risultato positivo soprattutto nei canali di media e piccola dimensione (Supermercati +4,7, Minimarket +3,9), mentre lo è stato di meno negli Ipermercati (+3,0). Tuttavia l’incremento maggiore dell’indice rispetto al 2009 si è registrato soprattutto in quest’ultimo canale, mentre nei restanti si riscontra una sostanziale stabilità.
3. Analisi per area geografica
A livello di macroaree geografiche, la congiuntura del quarto trimestre dell’anno è stata negativa su tutto il territorio nazionale, ad eccezione del Mezzogiorno. In particolare valori del saldo intorno ai -6 punti si registrano nel Nord Italia. Più contenuto il valore negativo del Centro, mentre nel Mezzogiorno, come accennato, l’indice è risultato positivo (Tabella 3).
Tab. 3 – Indice Ismea del clima di fiducia della GDA e sue componenti, per area geografica (IV trimestre 2010)
saldi
Area geografica ICF vendite scorte
prev. vendite
Nord Ovest -6,3 19,0 4,4 -33,4
Nord Est -5,8 30,2 22,8 -24,9
Centro -3,0 -7,2 -1,1 -3,0
Mezzogiorno 3,4 -8,6 -5,9 12,8
Totale -3,1 9,8 5,7 -13,4
Fonte: ISMEA
Fig. 2 – Variazioni congiunturali e tendenziali dell’indice Ismea del clima di fiducia della GDA, per area geografica (IV trimestre 2010)
Fonte: ISMEA
Scendendo nel dettaglio delle singole aree, nel Nord Ovest il livello più negativo tra tutte le aree geografiche dell’indice della fiducia è stato ottenuto in primis da un saldo fortemente negativo delle aspettative sulle vendite e da un livello delle scorte superiore alla media del periodo. L’indice delle vendite, invece, è risultato positivo (Tabella 3). A livello congiunturale l’indice è nel complesso diminuito (Figura 2) a causa del forte peggioramento delle attese sulle vendite e delle giacenze di magazzino che hanno più che bilanciato l’aumento dell’indice delle vendite. Non cambia di molto la situazione a livello tendenziale, dove però nel complesso l’indice scende di meno ed il calo delle attese sulle vendite è relativamente più contenuto.
Nel Nord Est il livello negativo dell’indice di clima è stato determinato da non favorevoli aspettative sulle vendite e da un livello di scorte fortemente superiore alla media di periodo che hanno più che compensato un andamento delle vendite comunque molto buono (Tabella 3). In questo caso si registra una flessione simile dell’indice della fiducia sia a livello congiunturale che tendenziale (Figura 2). Su entrambi i fronti, il calo è stato determinato da un forte peggioramento delle attese sulle vendite e del livello delle scorte, non compensato da un incremento, sia pur importante, del saldo delle vendite.
-11,5
-15,9
-7,2
-15,2
-8,3-6,5 -6,6 -7,8
-16,4
3,2
-20,0
-10,0
0,0
10,0
Totale Nord Ovest Nord Est Centro Mezzogiorno
variazione congiunturale variazione tendenziale
Congiuntura
Clima di fiducia GDA
ISMEA
IV trimestre 2010 7
Il valore sempre negativo dell’indice di clima relativo al Centro, è invece stato ottenuto a causa di un andamento negativo delle vendite e, in misura minore, delle relative attese, che hanno compensato l’appena positivo trend delle scorte, risultate di poco inferiori alla media del periodo. In quest’area l’indice registra un peggioramento abbastanza importante sia a livello congiunturale che tendenziale. Ciò è stato determinato, sia nell’uno che nell’altro confronto, da un discreto peggioramento delle attese sulle vendite e delle vendite stesse, a fronte di un diminuito livello delle scorte.
Infine, il livello dell’indice di clima del Mezzogiorno risulta il più elevato di tutte le aree. Il saldo positivo dell’indice di fiducia è stato determinato nel trimestre in esame in gran parte da un valore delle aspettative sulle vendite positivo e che è risultato il più favorevole rispetto alle altre aree. Buono anche il livello delle scorte, mentre risulta negativo il saldo delle vendite. A livello congiunturale l’indice del Mezzogiorno ha segnato una flessione, ottenuta soprattutto grazie alla forte diminuzione delle aspettative di vendita e ad un peggioramento delle scorte. A livello tendenziale cresce invece l’indice complessivo, grazie in questo caso ad un miglioramento delle attese sulle vendite e al miglioramento del livello delle scorte, esattamente l’opposto di quanto avveniva a livello congiunturale.
Se si prende in considerazione l’intero anno 2010, si osserva che il valore dell’indice di clima di fiducia è risultato positivo in tutte le aree ma ben superiore alla media soltanto nel Mezzogiorno (indice: +6,3). Invece nel Centro e nel Nord Ovest i valori sono risultati di poco inferiori alla media e intorno al valore di +4. Più contenuto il valore del saldo (+3) nel Nord Est. Rispetto al 2009, l’unica area che registra un aumento dell’indice è il Mezzogiorno (+11), mentre le flessioni nelle altre circoscrizioni risultano contenute nel Nord Est (-1,7) e più ampie nel Nord Ovest e nel Centro (-4,1 e -6,5 rispettivamente).
4. La congiuntura delle vendite dei prodotti alimentari
Il saldo complessivo delle risposte relative all’evoluzione delle vendite nel quarto trimestre 2010 è risultato positivo (+9,8). La percentuale di operatori comunque che ha dichiarato di non avere rilevato variazioni delle vendite in confronto al trimestre precedente si è attestata sul 29,7%. Tale percentuale risulta inferiore a quella registrata nel trimestre precedente e ben più bassa rispetto a quella relativa al quarto trimestre del 2009.
Per alcuni prodotti si registra una percentuale superiore alla media di giudizi di stabilità delle vendite. E’ il caso nello specifico delle bevande, della pasta, del pane, del riso, dei salumi, del tonno, del comparto lattiero-caseario, delle uova e degli oli (d’oliva e di semi), in cui i giudizi di stazionarietà sono stati espressi in percentuali che hanno oscillato tra il 45 e il 54% circa degli operatori. Per quasi tutti i prodotti, inoltre, la dinamica delle vendite è anche migliorata nell’ultimo trimestre: a fronte di indicazioni di stazionarietà che sono diminuite, è in aumento il saldo delle vendite, probabilmente anche a causa dei maggiori introiti provenienti dal periodo natalizio.
Proseguendo nell’analisi dei saldi delle risposte tra tutti i comparti considerati1, migliore nel quarto trimestre è risultato il saldo delle vendite per il vino e gli spumanti, i lattiero-caseari, il pane, la pasta ed il riso. Bene anche gli ortofrutticoli, le uova e i prodotti della pesca.
1 La relativa domanda del questionario, in particolare, è posta nel modo seguente: “Può indicare per quali prodotti, tra quelli di seguito elencati, nella sua azienda si sono avute variazioni apprezzabili nelle vendite, in aumento o in diminuzione?”
Congiuntura
Clima di fiducia GDA
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IV trimestre 2010 8
Al contrario, un livello dei saldi negativo si registra per le sole bevande (acqua minerale, succhi di frutta e birra). In confronto alla rilevazione del terzo trimestre 2010, i saldi hanno registrato un miglioramento per tutte le categorie di prodotto, ad eccezione delle bevande. in particolare ciò si verifica per vini e spumanti, carni, uova, lattiero-caseari, pasta, pane e riso. A livello tendenziale, si registrano quasi sempre variazioni positive ad eccezione delle bevande e degli oli, con incrementi più elevati in molti dei comparti citati appena sopra.
In riferimento agli andamenti delle vendite dei prodotti alimentari rilevati nei diversi canali, in breve si evidenzia nel quarto trimestre del 2010 un’evoluzione migliore nei Supermercati (in particolare per vini di qualità, pasta, pane e riso), che presentano quasi sempre un saldo superiore agli altri canali nei vari comparti monitorati. Nel complesso, invece, i saldi sull’andamento delle vendite sono risultati molto più bassi negli altri due canali monitorati. Gli Ipermercati spiccano però per il saldo positivo (superiore agli altri canali) nel comparto ortofrutticolo, dei salumi e delle uova. Nei Minimarket si registrano invece i saldi più alti per gli spumanti e i succhi di frutta e meno bassi per la birra. L’andamento delle vendite è risultato infine maggiormente positivo nelle regioni del Nord Est in quasi tutti i comparti considerati, in particolare quello dell’ortofrutta, della pasta e dei vini Doc-Docg. Il Nord Ovest invece eccelle per i saldi più elevati dei prodotti lattiero-caseari, dei vini da tavola e Igt e per il pane, oltre che per alcuni prodotti ittici e i salumi. Molto più basso rispetto alle aree del Nord Italia il saldo del Centro, dove tra i prodotti con importanza relativa maggiore spiccano gli spumanti. A fronte di un saldo complessivamente negativo nel Mezzogiorno, si evidenzia però il ruolo della carne bovina, che presenta in quest’area un saldo positivo e più alto rispetto agli altri canali.
Congiuntura
Clima di fiducia GDA
ISMEA
IV trimestre 2010 9
Fig. 3 - Andamento delle vendite - IV trimestre 2010 (saldi delle percentuali di risposta delle modalità “in aumento”-“in diminuzione”)
(variazioni dei saldi: IV trim 2010 vs III trim 2010 e IV trim 2010 vs IV trim 2009)
Prodotti della zootecnia da carne e uova
carne bovina 4,3
carne suina 7,9
carne avicola 9,9
elaborati crudi e cotti 6,3
salumi 2,3
uova 9,9
Totale vendite alimentari 9,8
Olio
olio extravergine d'oliva 3,6
olio d'oliva 4,0
olio di semi 4,7
Totale vendite alimentari 9,8
Prodotti lattiero caseari
latte 18,8
formaggi 20,2
yogurt 19,4
burro 20,4
Totale vendite alimentari 9,8
Bevande
acqua minerale -2,8
succhi di frutta -0,3
birra -3,7
Totale vendite alimentari 9,8
Fonte: ISMEA
Prodotti della zootecnia da carne e uova
Olio
Prodotti lattiero caseari
Bevande
Fonte: ISMEA
25,0 26,3 26,4
21,919,2
27,9
-0,4
3,13,4
0,2
-3,9
3,5
-5
0
5
10
15
20
25
30
carnebovina
carnesuina
carneavicola
elab.crudi e
cotti
salumi uova
variazione congiunturale variazione tendenziale
8,3 8,9 8,8
-3,0 -2,3
-0,4
-5
0
5
10
olioextravergine
d'oliva
olio d'oliva olio di semi
variazione congiunturale variazione tendenziale
18,6
22,319,6
20,9
10,511,8 10,7
12,1
0
5
10
15
20
25
latte formaggi yogurt burro
variazione congiunturale variazione tendenziale
-13,8
-11,1
-13,6
-9,7
-7,5
-10,6
-15
-10
-5
0
acqua minerale succhi di frutta birra
variazione congiunturale variazione tendenziale
Congiuntura
Clima di fiducia GDA
ISMEA
IV trimestre 2010 10
Fig. 4 - Andamento delle vendite - IV trimestre 2010 (segue)
(saldi delle percentuali di risposta delle modalità “in aumento”-“in diminuzione”)
(variazioni dei saldi: IV trim 2010 vs III trim 2010 e IV trim 2010 vs IV trim 2009)
Vino e spumanti
vino da tavola e IGT 16,3
vino DOC-DOCG 21,9
spumanti 30,9
Totale vendite alimentari 9,8
Ortofrutta
IV e V gamma 21,6
ortofrutta biologica 20,4
ortofrutta fresca 15,9
Totale vendite alimentari 9,8
Pasta, pane e riso
pasta secca 20,9
pane fresco 19,6
riso 17,7
Totale vendite alimentari -9,8
Prodotti della pesca
pesce fresco/decongelato 10,6
pesce congelato/surgelato 7,3
tonno in scatola 5,4
Totale vendite alimentari 9,8
Fonte: ISMEA
Vino e spumanti
Ortofrutta
Pasta, pane e riso
Prodotti della pesca
Fonte: ISMEA
24,229,9
40,2
9,414,7
23,9
05
1015202530354045
vino da tavola eIGT
vino DOCDOCG
spumanti
variazione congiunturale variazione tendenziale
8,9 8,4
5,1
11,9 11,2
6,7
0
5
10
15
IV e V gamma ortofruttabiologica
ortofrutta fresca
variazione congiunturale variazione tendenziale
22,8
20,1 19,9
14,513,2
11,1
0
5
10
15
20
25
pasta secca pane fresco risovariazione congiunturale variazione tendenziale
10,6
7,86,2
3,61,9
-1,1-5
0
5
10
15
pescefresco/decong.
pescecongelato/surg.
tonno in scatola
variazione congiunturale variazione tendenziale
Congiuntura
Clima di fiducia GDA
ISMEA
IV trimestre 2010 11
Fig. 5 - Andamento delle vendite per canale – IV trimestre 2010 (saldi delle percentuali di risposta delle modalità “in aumento”-“in diminuzione”)
Prodotti della zootecnia da carne e uova
Olio
Prodotti lattiero caseari
Bevande
Vino e spumanti
Ortofrutta
Pasta, pane e riso
Prodotti della pesca
-20,0
-10,0
0,0
10,0
20,0
30,0
carnebov.
carnesuina
carneavic.
elab.crudi e
cotti
salumi uova
IPER SUPER MINI
-20,0
-15,0
-10,0
-5,0
0,0
5,0
10,0
15,0
olio extravergined'oliva
olio d'oliva olio di semi
IPER SUPER MINI
0,0
10,0
20,0
30,0
latte formaggi yogurt burro
IPER SUPER MINI
-35,0-30,0-25,0-20,0-15,0-10,0
-5,00,05,0
acqua minerale succhi di frutta birra
IPER SUPER MINI
-10,0
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
vino da tavola eIGT
vino DOCDOCG
spumanti
IPER SUPER MINI
0,05,0
10,015,020,025,030,035,040,045,0
IV e V gamma ortofrutta fresca ortofruttabiologica
IPER SUPER MINI
-10,0
0,0
10,0
20,0
30,0
pasta secca pane fresco riso
IPER SUPER MINI
-20,0
-10,0
0,0
10,0
20,0
pescefresco/decon.
pescecongelato/surg.
tonno in scatola
IPER SUPER MINI
Congiuntura
Clima di fiducia GDA
ISMEA
IV trimestre 2010 12
Fig. 6 - Andamento delle vendite per area geografica - IV trimestre 2010 (saldi delle percentuali di risposta delle modalità “in aumento”-“in diminuzione”)
Prodotti della zootecnia da carne e uova
Olio
Prodotti lattiero caseari
Bevande
Fonte: ISMEA
Vino e spumanti
Ortofrutta
Pasta, pane e riso
Prodotti della pesca
Fonte: ISMEA
-15,0-10,0
-5,00,05,0
10,015,020,025,030,035,0
carnebovina
carnesuina
carneavicola
elab.cr. ecotti
salumi uova
NO NE CE ME
-30,0-25,0-20,0-15,0-10,0
-5,00,05,0
10,015,020,025,030,0
olio extravergined'oliva
olio d'oliva olio di semi
NO NE CE ME
-20,0
-10,0
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
latte formaggi yogurt burro
NO NE CE ME
-30,0-25,0-20,0-15,0-10,0
-5,00,05,0
10,015,020,025,0
acqua minerale succhi di frutta birra
NO NE CE ME
0,05,0
10,015,020,025,030,035,040,045,050,055,0
vino da tavola eIGT
vino DOC DOCG spumanti
NO NE CE ME
0,05,0
10,015,020,025,030,035,040,0
IV e V gamma ortofrutta fresca ortofruttabiologica
NO NE CE ME
0,05,0
10,015,020,025,030,035,040,0
pasta secca pane fresco riso
NO NE CE ME
-25,0-20,0-15,0-10,0
-5,00,05,0
10,015,020,025,030,0
pescefresco/decon.
pescecongelato/surg.
tonno in scatola
NO NE CE ME
Congiuntura
Clima di fiducia GDA
ISMEA
IV trimestre 2010 13
5. Le vendite in promozione di prodotti alimentari presso la GDA
L’indagine Ismea riferita al quarto trimestre 2010 conferma l’elevata percentuale di punti di rilevazione che hanno effettuato vendite in promozione di prodotti alimentari. Infatti la totalità dei punti vendita della GDA nel quarto trimestre dell’anno ha effettuato vendite in promozione, una quota superiore di circa un punto sia rispetto ai tre mesi precedenti sia in confronto al quarto trimestre 2009.
La leva promozionale, anche in questo trimestre, risulta essere sfruttata al massimo presso tutte le tipologie di punto vendita (Figura 7) e presso tutte le aree geografiche (Figura 8).
Fig. 7 – Punti vendita della GDA che hanno effettuato vendite alimentari in promozione per canale di vendita - IV trimestre 2010 (%)
Fonte: ISMEA
Fig. 8 – Punti vendita della GDA che hanno effettuato vendite alimentari in promozione, per area geografica - IV trimestre 2010 (%)
Fonte: ISMEA
Dall’indagine emerge poi che l’incidenza delle vendite in promozione sul totale delle vendite nel quarto trimestre 2010 è risultata pari al 29,7%, con una flessione di un punto percentuale rispetto al trimestre precedente e un aumento di mezzo punto in confronto al pari periodo 2009.
In termini di incidenza delle referenze vendute in promozione sul totale delle referenze, la relativa percentuale si attesta sul 17% con un calo di quasi 12 punti a livello congiunturale e circa nove a livello tendenziale. Quindi il divario esistente tra la percentuale di vendite in promozione e quella di referenze in promozione fa pensare ad una concentrazione delle promozioni su meno prodotti, ma di prezzo più alto.
Scendendo nel dettaglio dei canali distributivi, l’incidenza delle vendite in promozione sul totale delle vendite è maggiore presso gli Iper e i Supermercati e minore presso i Minimarket (Figura 9). Analoga la graduatoria in termini di quota delle referenze vendute in promozione.
Quanto alla ripartizione per area geografica, l’incidenza delle promozioni, in termini di fatturato, risulta più elevata
100 ,0
100 ,0
100,0
0 100
IP ER
SUP ER
M IN I
Totale Panel: 100%
100 ,0
100 ,0
100,0
100 ,0
0 100
N o rd Ovest
N o rd Est
C ent ro
M ezzo gio rno
Totale Panel: 100%
Congiuntura
Clima di fiducia GDA
ISMEA
IV trimestre 2010 14
nel Mezzogiorno (31,3%) in coerenza con un andamento delle vendite che è risultato il peggiore tra le varie aree. Tale quota scende al 30,6% nel Nord Ovest e su livelli di poco più bassi (Figura 10), nel Nord Est e nel Centro. In termini di quota di referenze proposte in promozione, prevale invece Il Centro, seguito a breve distanza da Mezzogiorno e Nord Est, mentre il Nord Ovest risulta molto distanziato. Dall’analisi dei dati si nota infine che nel Nord Ovest vi è un divario abbastanza evidente tra la percentuale delle vendite in promozione e del numero di referenze in promozione. Evidentemente, a fronte di un discreto andamento in termini di vendite, le politiche promozionali si sono concentrate maggiormente sui prodotti di prezzo più alto.
Fig. 9 – Vendite in promozione di prodotti alimentari nel IV trimestre 2010, per canale di vendita*
* l’altezza degli istogrammi rappresenta l’incidenza % delle vendite in promozione sul totale venduto; i valori in corrispondenza delle bolle rappresentano la % delle referenze vendute in promozione sul totale referenze. Fonte: ISMEA
Fig. 10 – Vendite in promozione di prodotti alimentari nel IV trimestre 2010, per area geografica*
* l’altezza degli istogrammi rappresenta l’incidenza % delle vendite in promozione sul totale venduto; i valori in corrispondenza delle bolle rappresentano la % delle referenze vendute in promozione sul totale referenze. Fonte: ISMEA
Nel complesso nel 2010 la percentuale delle vendite in promozione sul totale delle vendite è risultata pari a poco più del 30%, con una lieve crescita sul 2009. Più rilevante (-6 punti in valore assoluto) è risultata invece la variazione del numero di referenze in promozione sul totale delle referenze, per un’incidenza scesa sotto il 21% (da oltre il 26% del 2009). Evidentemente il peggioramento complessivo delle vendite ha determinato un mantenimento di un certo livello di pressione promozionale, ma con una maggiore selezione delle referenze da porre in offerta, concentrate maggiormente su fasce di prezzo più alte. Se infatti la differenza tra le percentuali di vendite e di referenze in promozione era più contenuta nel 2009, questo divario si è allargato nel 2010.
31,7% 30,8%
22,1%
20,9%18,1%
12,7%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
IPER SUPER MINI
% delle referenze vendute in
promozione
Inci
denz
a %
del
le p
rom
ozio
ni
sul t
otal
e ve
ndut
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30,6%
29,5% 27,9%31,3%
9,0%
19,2%
22,9%
21,3%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
45%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Nord Ovest Nord Est Centro Mezzogiorno
% delle referenze vendute in
promozione
Inci
denz
a %
del
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Congiuntura
Clima di fiducia GDA
ISMEA
IV trimestre 2010 15
Glossario
Per variazione congiunturale si intende la variazione del dato del trimestre analizzato rispetto al dato corrispondente del trimestre precedente.
Per variazione tendenziale si intende la variazione del dato del trimestre analizzato rispetto al dato corrispondente del trimestre analogo dell’anno precedente.
Metodologia
L’indagine Ismea sulla congiuntura della grande distribuzione alimentare italiana viene condotta con cadenza trimestrale ed è finalizzata a raccogliere informazioni qualitative sui fattori endogeni ed esogeni che determinano l’andamento del mercato (vendite, giacenze, clientela, assetto economico nazionale e del settore), in termini sia congiunturali che di previsione.
Le informazioni così raccolte sono fondamentali per delineare un quadro articolato ed esauriente delle tendenze in atto della grande distribuzione alimentare e sono inoltre strumentali per la costruzione di un indicatore di clima di fiducia di settore, conforme alle linee guida dell’UE The Joint Harmonised UE Programme of Business and Consumer Survey - User Guide.
Per lo svolgimento dell’indagine, Ismea si avvale di un Panel di 200 operatori della grande distribuzione alimentare italiana, individuati applicando uno schema di campionamento stratificato casuale con allocazione ottima di Neyman. Per l’universo di riferimento si è fatto ricorso alle liste del Ministero delle attività produttive (MAP, 2004), mentre per la stratificazione sono state prese in considerazione due variabili: 1) la tipologia di punto vendita, individuata sulla scorta della superficie adibita alla vendita (cfr. tabella A, dove è riportata la classificazione adottata dal MAP); 2) le quattro macro-aree geografiche utilizzate dall’Istat per le indagini strutturali e congiunturali (cfr. Tabella B). Poi, per il numero di imprese da allocare nei diversi strati del campione, come sopra anticipato, si è fatto riferimento all’allocazione ottima di Neyman che
prevede un numero maggiore di unità campionarie in quegli strati dove la variabilità (rispetto ad una prescelta variabile di interesse, che nel caso del campione Ismea coincide con la numerosità totale degli addetti) è maggiore.
Le interviste vengono condotte con la tecnica C.A.T.I., utilizzando un questionario redatto sulla scorta delle linee guida UE previste per la conduzione delle Business Surveys, composto prevalentemente da domande di tipo qualitativo articolate con risposte in forma chiusa con tre o più modalità di risposta ordinabili (es. “superiore”, “normale”, “inferiore” costituiscono tre modalità di riposta che esprimono il passaggio ordinato da un grado positivo, ad uno neutro e, quindi, ad uno negativo).
Per la costruzione dell’indice del clima di fiducia, Ismea ha fatto riferimento alle direttive che l’OECD (2003) e l’EU (2007) hanno predisposto per l’analisi della fiducia degli addetti del settore del commercio al dettaglio. Ferma restando, quindi, la coerenza dell’indice Ismea con le linee guida internazionali, l’algoritmo messo a punto si contraddistingue per la sua singolarità, ravvisabile nel fatto che sullo scenario nazionale è l’unico indice che si focalizza e rileva la fiducia degli operatori della grande distribuzione alimentare. Più da vicino, l’indice sintetizza i giudizi degli operatori sull’andamento delle vendite di prodotti alimentari negli ultimi tre mesi (VPA), sul livello delle giacenze di prodotti alimentari (LGPA) e sulle aspettative di vendita di prodotti alimentari negli imminenti futuri tre mesi (AVPA). Di seguito vengono riportate le domande del questionario utilizzate per il reperimento di tali informazioni. Si fa presente che oltre alle modalità di risposta ordinabili sono state inserite le opzioni “Non so” e “Non risponde” :
Congiuntura
Clima di fiducia GDA
ISMEA
IV trimestre 2010 16
D.1. [VPA] Nel trimestre di riferimento, rispetto al trimestre precedente, ritiene che le vendite in volume di prodotti alimentari nella sua azienda sono:
aumentate � 1 rimaste stazionarie � 2 diminuite � 3 non so � 4 non risponde � 5
D.2. [LG] Tenuto conto dei fattori stagionali, nel trimestre di riferimento, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, giudica che nella sua azienda, in termini di volumi, il livello delle giacenze di prodotti alimentari è stato:
superiore alla media del periodo � 1 normale per il periodo � 2 inferiore alla media del periodo � 3 non ci sono state giacenze � 4 non so � 5 non risponde � 6
D.3. [AVPA] E rispetto ai prossimi tre mesi, come prevede che andrà il volume delle vendite della sua azienda:
aumenterà � 1 rimarrà stazionario � 2 diminuirà � 3 non so � 4 non risponde � 5
Le risposte di ciascuna impresa vengono analizzate per tipologia di punto vendita e per area geografica. Per ognuna delle tre domande, il punteggio totalizzato da ciascuna modalità viene espresso in termini percentuali . Il saldo tra le percentuali delle modalità estreme di risposta (es. nella D1 relativa all’andamento congiunturale delle vendite di prodotti alimentari, la modalità estrema positiva coincide con “aumentate”, mentre la modalità estrema negativa con “diminuite”) costituisce il dato che concorre alla determinazione dell’indice di clima di fiducia. Più da vicino, indicando con: - SVPA, il saldo relativo alla domanda sul sull’andamento congiunturale delle vendite di prodotti alimentari , - SLGPA, il saldo relativo alla domanda sul livello delle giacenze di prodotti alimentari,
- SAVPA il saldo relativo alla domanda sulla tendenza futura delle vendite di prodotti alimentari, l’indice di clima di fiducia della GDA elaborato da Ismea è dato dalla seguente formula: ICF = (SVPA – SLGPA + SAVPA)/3
L’ICF rappresenta dunque la media aritmetica dei saldi - espressi in forma percentuale - relativi alle tre domande che concorrono con segno diverso, ma con ugual peso relativo, a comporre l’indicatore e assume valori compresi nell’intervallo [-100,+100].
La prima componente (VPA) entra nell’indicatore con segno positivo: un giudizio positivo, legato all’accrescersi del volume delle vendite, indica un andamento positivo della congiuntura economica per l’impresa rispondente e, ferme restando le altre due componenti, porta ad un incremento dell’indicatore ICF.
La seconda componente (LG) interviene invece all’interno dell’indicatore con segno negativo: è la componente che riguarda il volume dello stock dei prodotti alimentari; un aumento indesiderato delle riserve di magazzino di prodotti alimentari indica un andamento delle vendite inferiore al previsto e implica, ferme restando le altre due componenti, un decremento dell’ICF.
La terza componente (AVPA) entra nel computo dell’ICF con segno positivo, un suo incremento infatti indica un accrescersi della fiducia delle imprese sull’andamento a breve del mercato e, ferme restando le due residue componenti, porta ad un incremento nel valore finale dell’indice.
Congiuntura
Clima di fiducia GDA
ISMEA
IV trimestre 2010 17
Tab. A – Tipologia di punti vendita della grande distribuzione alimentare studiati da Ismea
Tipologia di punto vendita
Definizioni statistiche degli esercizi della grande distribuzione (Ministero delle attività produttive)
Ipermercato Esercizio al dettaglio con superficie di vendita superiore a 2.500 mq, suddiviso in reparti (alimentare e non alimentare), ciascuno dei quali aventi, rispettivamente, le caratteristiche di supermercato e di grande magazzino.
Supermercato Esercizio al dettaglio operante nel campo alimentare, organizzato prevalentemente a libero servizio e con pagamento all’uscita, che dispone di una superficie di vendita superiore a 400 mq, e di un vasto assortimento di prodotti di largo consumo ed in massima parte preconfezionati nonché, eventualmente, di alcuni articoli non alimentari di uso domestico corrente.
Minimarket Esercizio al dettaglio in sede fissa operante nel campo alimentare con una superficie di vendita che varia tra 200 e 399 mq e che presenta le medesime caratteristiche del supermercato.
Tab. B – Ripartizioni geografiche
Ripartizioni Regioni
Nord Ovest
(NO)
Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria
Nord Est
(NE)
Trentino A.A. Veneto, Friuli V.G., Emilia Romagna
Centro
(CE) Toscana, Umbria, Marche, Lazio
Mezzogiorno
(ME)
Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Area Mercati
Redazione a cura di: Enrico De Ruvo E-mail: [email protected]