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REPORT


LE TENDENZE La prima edizione del festival internazionale Tendenza Clown ha accettato la sfida di presentare per la prima volta a Milano una full immersion dedicata al circo contemporaneo, una delle forme d’arte dalle radici più antiche e dallo sguardo già proiettato nel futuro, in bilico fra tradizione e innovazione. Al centro di questa prima edizione c’è stata la figura del clown, osservato speciale nelle sue evoluzioni storiche fino alle tendenze più attuali in cui il circo si contamina con la danza, la performance, il teatro, la musica mentre il virtuosismo acrobatico lascia spazio alla drammaturgia e alla regia.

Per un’intera settimana Milano è stata crocevia internazionale di spettacoli provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti, ha ospitato un percorso di formazione e di riflessione critica con un convegno di alto livello accademico, cui si sono aggiunti due appuntamenti di preview, il 28 e 29 aprile, realizzati in collaborazione con CircusZone e Fondazione Nuovi Mecenati. I 7 spettacoli in scena hanno messo a confronto generazioni e stili differenti: da Leo Bassi e Avner the Eccentric, padri della nuova clownerie, ad artisti come Okidok e LPM che hanno contaminato la figura del clown con elementi di acrobatica fino a compagnie come Les Rois Vagabonds e Teatro Necessario, espressioni surreali del clown musicale.


GLI SPAZI Il circo contemporaneo, con il calore anarchico che lo contraddistingue, ha abitato tutti gli spazi del Teatro Franco Parenti, dal foyer alla sala grande, dalla sala AcomeA al Café Rouge, in un percorso che ha preso per mano gli spettatori e li ha condotti all’incontro con artisti eccezionali, creando atmosfere accoglienti, intime o di grande festa, senza soluzione di continuità e con la capacità di far sentire tutti sempre come a casa. Qualche volta il pubblico non se ne voleva andare e gli artisti lo hanno accompagnato fuori dalla sala, fermandosi poi a dar la mano a ciascuno spettatore, standosene in accappatoio nel foyer. Qualche altra volta l’entusiasmo debordante per la bellezza della semplicità ha spinto anche sette suore sul palco, per stringere la mano al loro mito proveniente dagli States. Altre volte la conversazione di un clown si è protratta fino a tarda sera, dopo che la tensione per il timore di una torta in faccia si è allentata. E poi ancora una famiglia di barbieri milanesi ha accettato l’invito a seguire Nuova Barberia Carloni, scoprendo quante cose si possono inventare dei clown su un taglio di capelli.


LA MARATONA In un periodo denso di festività, gli spettatori hanno accettato la sfida e in molti hanno seguito con fedeltà gli appuntamenti in programma, qualcuno ha incontrato gli artisti nel foyer, altri hanno seguito con interesse le pagine Social di Tendenza Clown, qualcun’altro si è fatto intervistare, altri si sono soffermati a leggere la rassegna stampa.

In tutto i 7 spettacoli in programma hanno richiamato più di 1.000 spettatori.


LA STAMPA

NON SOLO PAGLIACCI L’altra faccia dei clown in 7 spettacoli d’autore La forza di Tendenza Clown però non è solo la ricchezza della sua proposta performativa ma anche il convegno internazionale sulla figura del clown.

RISATE SENZA GRAVITA’ A Milano si fa il punto sullo stato dell’arte del mondo circense, sempre più in bilico tra teatro, danza, musica e acrobatica.

I PAGLIACCI DEL TERZO MILLENNIO Il clown non è affatto morto. E’ più vivo che mai e si aggiorna allo spirito del tempo, come dimostra il festival Tendenza Clown.

MILANO SOTTO IL TENDONE DEL CIRCO La riflessione è al cuore di Tendenza Clown (…) obiettivo: per una settimana trasformare Milano nella capitale del circo contemporaneo. Disciplina antica ma che da anni continua ad interrogarsi sui suoi sviluppi, in un continuo confronto con il pubblico.


I CLOWN INVADONO LA CITTA’ Com’è cambiata, dalle origini ad oggi, la figura del clown?A rispondere a questo interrogativo ci penserà la prima edizione di un nuovo festival internazionale, Tendenza Clown. (…) La città si trasformerà così in una grande capitale del circo contemporaneo, una delle forme d’arte dalle radici più antiche e dallo sguardo già proiettato nel futuro, in bilico fra tradizione e innovazione.

ALTRO CHE PAGLIACCI, LA CLOWNERIE E’ DIVENTATA UNA COSA SERIA Fare il clown è una cosa seria! Per tutta la settimana il Franco Parenti sarà in balia di Tendenza Clown, un nuovo contenitore con il meglio del teatro europeo e nord-americano.

L’ARTE SOFISTICATA DELLA RISATA A FESTIVAL TENDENZA CLOWN – di Renzo Francabandera Concerto pour deux clowns è lavoro di grande eleganza che, pur cominciando nella miglior tradizione clownesca con un grande spazio al mimo e all’acrobazia, si va pian piano complicando per arrivare in uno spazio rarefatto di riflessione sull’arte e la vita d’artista. Lo spettacolo, con pochi elementi simbolici, ma costruito con un grande rigore cromatico e compositivo e una serie di equilibri non banali per lo sguardo, porta lo spettatore dentro un congegno scenico in cui si inizia con il sorriso e si finisce con la bocca aperta fra stupore e incredula emozione, per dove i due siano poi capaci di condurre emotivamente chi segue. Un grande successo ed una visione estremamente raffinata. Solo apparentemente meno complesso (ma solo perchè si presentano in scena in accappatoio e mutande) appare Slips inside del duo belga Okidock, composto da Xavier Bouvier e Benoît Devos. Tutto centrato sulla comunicazione non verbale, la complessa costruzione scenica è erede della gag comico-fisica in stile Laurel-Hardy, con inserti acrobatici ma soprattutto con una gestione del tempo comico davvero incredibile. Capaci di indurre nel pubblico il riso fino alla sua declinazione parossistico-isterica, gli artisti indagano con uno spettacolo comico surreale ogni tipo di risata, da quella più grassa e farsesca a quella nervosa, che nasce dall’attesa del gesto, dall’emozione che resta sospesa. Il tutto senza oggetti, in un crescendo pirotecnico e poetico che ha praticamente fatto sì che il pubblico, dopo gli applausi, prendesse de facto in ostaggio gli artisti che, dopo alcune ulteriori gag improvvisate, sono dovuti uscire dalla sala per convincere i presenti che lo spettacolo era finito veramente e che non avrebbero concesso altre risate.


ESTRATTO RASSEGNA STAMPA

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