REPORT DI ANALISI INTEGRATA - studio-cesano-cfi.com · Questo però non significa nuova recessione...

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REPORT DI ANALISI INTEGRATA 30 MARZO 2018

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“Per vedere cosa c’è sotto il proprio naso occorre un grande sforzo” OSCAR WILDE

AVANTI O INDETRO?..........................................pag. 3

Focus sul FTSE MIB.............................................pag. 4

Note.........................................................................pag. 6

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DATI MONDIALI POSITIvI

INDEBOLIMENTO NELL’ULTIMO MESE

vOLATILITA’ DA MONITORARE

SPREAD ITALIANO “CONGELATO”

minore sono presenti quelli politici in Area Euro (Italia) e timori sui tassi.

Di seguitola VIEW e le PROSPETTIVE delle singole aree geografiche:

USA: crescita solida tra il 2% e il 3% annuo, non si intravvedono rischi di bruschi rallentamenti per ora. VIEW NEUTRO/POSITIVA, estremamente probabile che il consolidamento prosegua per qualche settimana/mese

EUROPA: i dati mostrano in maniera esplicita i timori relativi ai dazi USA ed il recente rallentamento delle dinamiche di crescita, che rimangono comunque forti. VIEW NEUTRALE, finché la situazione non si chiarirà é estremamente probabile la prosecuzione del consolidamento in atto

ITALIA: nonostante le incertezze politiche il nostro mercato tiene. I timori che stanno colpendo i mercati mondiali interessano però anche l’Italia. VIEW NEUTRALE

EMERGENTI e GIAPPONE: VIEW NEUTRO/POSITIVA, estremamente probabile che la fase di consolidamento prosegua.

IN SINTESI: quanto sopra implica che, sebbene l’economia mondiale sia sempre molto forte, non si può non tenere conto che i dati di fiducia hanno rallentato (timori relativi ai dazi). Questo ha causato una frenata della crescita soprattutto in Europa. I mercati mondiali stanno quindi attraversando una fase di consolidamento e, sebbene l’esito più probabile per ora sia una ripresa della positività una volta passate le incertezze, é meglio continuare a tenere il piede staccato dall’acceleratore per evitare brutte sorprese.

Gli avvenimenti dell’ultimo periodo, a partire dall’esplosione di volatilità di inizio Febbraio, hanno instillato nei mercati più di un dubbio. La decisione che abbiamo preso ad inizio Marzo di chiudere una parte molto consistente delle posizioni sui titoli azionari (tra il 50% ed il 70%) é proprio volta a preservare quanto capitalizzato nel corso di un ottimo 2017 ed evitare problemi, nervosismo e volatilità. Nonostante tutto, però, la ripresa mondiale rimane solida ed una volta passate le nubi la direzione in avanti potrà essere nuovamente ripresa dai mercati.

- Il contesto macroeconomico dei mercati borsistici internazionali rimane positivo, anche se va detto che alcuni dati - sopratutto in Europa, delle ultime tre settimane - hanno fornito segnali di indebolimento. Questo però non significa nuova recessione in vista (al momento) ma semplicemente che la ripresa da fortissima é diventata forte. La situazione é da monitorare ma non vi é motivo di allarmismo per ora.

- Contesto tecnico: quasi tutti gli indici mondiali si stanno prendendo una bella pausa, che é un semplice consolidamento. Dopo mesi e mesi di salita sostenuta, tale dinamica é totalmente “fisiologica” ed al momento ricade perfettamente in un quadro di consolidamento e non di inversione di tendenza ribassista.

- Le politiche protezionistiche USA generano nervosismo: Il motivo prinipale di nervosismo dei mercati, come abbiamo già avuto modo di dire, é ricollegabile alle politiche protezioniste del presidente Trump. In un mondo settato sul liberismo più sfrenato é normale che un tale cambio di assetto venga valutato male dai mercati e sia visto come fonte di incertezza. Si può aggiungere che con tutta probabilità Trump non ha intenzione di alzare davvero barriere e dazi e cominciare una guerra che vedrebbe solo sconfitti, ma unicamente di rinegoziare condizioni più favorevoli per l’economia statunitense.

- Volatilità: se é vero che il trend di lungo periodo della volatilità rimane discendente (e quindi positivo per i mercati azionari), é anche vero che le tendenze di medio periodo denotano un nervosismo che fatica a svanire. Come già detto il motivo principale di tale nervosismo sono le politiche USA, ma anche la situazione politica italiana e timori inerenti il rialzo dei tassi stanno giocando un ruolo di un certo peso

- Spread BTP-BUND: non si muove più di tanto, e pertanto il giudizio dei mercati sulla situazione politica italiana ad oggi é “sospeso”. Non si possono però escludere nuove fiammate nel caso le mosse intraprese dal futuro governo (se mai ce ne sarà uno!) non seguano la linea appoggiata dall’Unione Europea e che al momento rimane quella su cui sono settati i mercati finanziari.

RISCHI: sono principalmente quelli relativi ai dazi USA. In misura

AVANTI O INDIETRO?

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ITALIA - FTSE MIB WEEKLY

ANALISI INTEGRATA: il contesto macro rimane positivo, anche se in rallentamento, mentre quello tecnico si é definitivamente “lateralizzato”.

ANALISI TECNICA: la vicinanza dei massimi degli ultimi 10 anni in area 24.000 punti ha rallentato la corsa rialzista del nostro indice. Il movimento si é indebolito ed é ora diventato“laterale” tra quota 21.500/22.000 punti ed i massimi già indicati in area 24.000/24.500 punti. Una chiusura weekly sotto 22.000 punti rischia di spingere l’indice su valori prossimi a quota 19.000 punti (target del testa e spalle ribassista in via di formazione) e renderebbe il percorso di recupero del nostro indice molto più complesso ,tecnicamente parlando. Solo una decisa rottura

Focus FTSE MIB

rialzista dell’estremo superiore porterebbe ad ulteriori allnghi ed a target al rialzo ben più ambiziosi (massimi del 2007). Un primo segnale moderatamente positivo sarebbe la rottura rialzista di quota 23.000 punti. Le prossime settimane saranno decisive per capire verso dove il nostro indice sia diretto.

VIEW: NEUTRALE

DI SEGUITO GLI ULTIMI SEGNALI GENERATI DALL’ANALISI INTEGRATA.

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Cosa è l’Analisi Integrata e come si legge il report• L’Analisi Integrata non è una metodologia “discrezionale”, bensì oggettiva. Essa si basa su una serie di indicatori macroeconomici accuratamente selezionati, testati nel corso degli ultimi 20 anni e molto attendibili, su livelli tecnici, volumi di scambio e dati di mercato (volatilità, rendimenti dei titoli di stato...) ben stabiliti e su precise indicazioni in termini di parametri fondamentali. Si tratta di un modello di funzionamento dei mercati finanziari.

• Lo Studio dichiara sempre pubblicamente attraverso il report di Analisi Integrata la propria posizione sui mercati azionari. Riteniamo che la trasparenza sia l’unico modo affinché chi legge il report possa verificare quanto viene esposto.

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