Report attività 2010

256
R E L A Z I O N E S U L L E A T T I V I T À 2 0 1 0

description

Fondazione Idis-Città della Scienza

Transcript of Report attività 2010

REL

AZ

ION

E SU

LLE

ATT

IVI T

À2

01

0

La Fondazione IDIS-Città della Scienza è stata co-stituita il 18 febbraio 1991.

Gli scopi istituzionali della Fondazione compren-dono – con la tassativa esclusione di qualsiasi fi-nalità di lucro – la promozione e la diffusionedella cultura scientifica, tecnica, umanistica e ar-tistica, della conoscenza, dell’economia, dei pro-blemi sociali e del tempo libero, attraverso attivitàdi studio, ricerca, dibattito, didattica, formazionee aggiornamento.

A tale scopo la Fondazione ha promosso e rea-lizzato la Città della Scienza, che gestisce comeluogo di incontro tra i grandi raggiungimenti co-noscitivi e la loro possibile utilizzazione econo-mica, produttiva e sociale.

La Fondazione IDIS-Città della Scienza è ente in-serito dal Ministero dell’Istruzione Università e Ri-cerca nella tabella ex lege 6/2000 che sostienele fondazioni, gli enti e le strutture scientificheche, per prioritarie finalità statutarie, sono impe-gnate nella diffusione della cultura scientifica enella valorizzazione del patrimonio storico-scien-tifico.

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

3

La Fondazione è inoltre mem-bro attivo della rete dei museiscientifici europei ECSITE dicui ha espresso la Presidenzafino al giugno del 2009. Nel2005 le è stato attribuito ilPremio Micheletti come mi-glior museo scientifico euro-peo nell’ambito del Museumof the Year Award e dallaCommissione Europea, nel2006, il Premio Descartes perla comunicazione scientifica.

Il 29 ottobre del 2010 la Dire-zione generale dell’UNESCOha approvato la candidatura di Fondazione Idis-Città della Scienza a “ONG in relazioni ufficialicon l’UNESCO” attribuendole compiti operativisecondo quanto stabilito dalla “Direttiva relativaai rapporti con le Organizzazioni non-governa-tive” adottata dalla Conferenza Generale nellasua 28esima sessione nel novembre del 1995.La Fondazione IDIS-Città della Scienza infatti haconsolidato una notevole esperienza in azioni in-formative e di diffusione nel campo della culturascientifica a livello internazionale, anche realiz-zate a seguito di specifiche convenzioni con Mi-nisteri, con la Commissione Europea, con Enti eCentri di ricerca nazionali e internazionali.

Questo ulteriore riconoscimento ha consentito allaFondazione Idis-Città della Scienza di implemen-tare la sua capacità d’intervento volta a favorirela diffusione della cultura scientifica nei paesi invia di sviluppo e nelle regioni di crisi.

La Fondazione è organizzata in tre Aree di Busi-ness: il Science Centre, l’Area Sviluppo e Forma-zione, lo Spazio Eventi e Congressi.

Di seguito si riportano le principali attività svoltenel corso del 2010.

4

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

La Fondazione IDIS è da sempre attiva nella coo-perazione internazionale, promuovendo azioniche mettano al centro la scienza come linguaggiodi pace e di dialogo tra diversi. Tra le azioni piùrilevanti ricordiamo il progetto per la realizza-zione del primo Science Centre palestinese, il cuiprototipo è attivo presso l’Università Al Quds diGerusalemme Est e l’organizzazione del Festivaldella Scienza di Owerri in Nigeria nel 2009.

OSSERVATORIO EUROMEDITERRANEO E DEL MAR NERO

L’area del Mar Mediterraneo e del Mar Nero haacquistato negli ultimi decenni un ruolo di tale im-portanza per i destini del continente europeo danon poter più essere relegata a categoria di se-condo ordine nelle scelte di politica internazio-nale e di cooperazione dei paesi dell’Europaunita.

ATTIVITÀ DI COOPERAZIONEINTERNAZIONALE

5

L’Osservatorio Euro Mediterraneo e del MarNero è una realtà che opera concretamente perpromuovere progetti ed attività di cooperazionedecentrata fondata sui valori di pace, sviluppo esolidarietà. Il progetto nasce da una collabora-zione tra Fondazione Idis-Città della Scienza, Co-mune di Napoli e Università degli Studi di Napoli“L’Orientale”, ed è stato formalizzato da un pro-tocollo d’intesa tra le parti.

La mission principale è quella di promuovere lapace, lo sviluppo economico e sociale dei paesie delle regioni dell’area euro-mediterranea e delmar Nero, e di promuovere la solidarietà tra i cit-tadini napoletani e campani con le popolazionidi questa area.

Pur nella coscienza delle sperequazioni in terminidi sapere-potere esistenti nell’area di interesse, ilprogetto dell’Osservatorio Euromediterraneo edel Mar Nero si fonda sulla consapevolezza dellapari dignità di tutti i soggetti coinvolti, e si indi-rizza verso la valorizzazione di obiettivi e azioniindifferentemente dalla banale considerazionedella centralità o perifericità di chi li formula esvolge.

L’Osservatorio sostiene progettidi cooperazione tra varie istitu-zioni euromediterranee, offrendosupporto tecnico-scientifico e for-mazione di partenariati; controllale attività e garantisce la circola-zione dell’informazione tra imembri della rete; sensibilizza icittadini sulle tematiche attraversoi convegni e tutti gli strumenti didocumentazione necessari; valo-rizza la mobilità delle persone traEuropa e paesi o regioni affac-ciati sul Mediterraneo o sul MarNero.

Nel corso del 2010, l’Osservato-rio ha realizzato nello specifico leseguenti attività:

6

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

V Summer school sull’impresa culturale nel Medi-terraneoDopo il successo acquisito alla scorsa edizione,anche quest’anno la Fondazione Idis-Città dellaScienza ha collaborato alla V Summer school sul-l’impresa culturale nel Mediterraneo, che si èsvolta dal 27 settembre al 4 ottobre 2010, sul-l’isola di Procida. Tenendo conto del forte apporto innovativo cheperviene dall’incrocio interculturale dei saperi, laScuola estiva si è posta l’intento di raggiungereun triplice obiettivo:

Consentire a studenti formati in Università delledue sponde del Mediterraneo di incontrarsi in unmomento formativo comune e condiviso;

7

ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Mettere a disposizione di questa pla-tea interculturale uno scambio di cono-scenze e una serie di figure intellettualitra cui anche i docenti delle duesponde del Mediterraneo;Permettere, altresì, a questa platea diincontrarsi con esponenti del mondodel lavoro e delle professioni al fine diuna più precisa conoscenza delle op-portunità reciproche in ambito lavora-tivo offerte sulle due sponde.

In tal senso, la Summer school ha ten-tato di creare esperienze professiona-lizzanti e non tradizionalmenteaccademiche, favorendo un richiamoa discipline statutariamente definite(storico-geografiche, economiche, giu-ridiche, antropologiche, di tutela deibeni culturali).Oltre 40 i giovani che, dalla spondasud a quella del nord del Mediterra-neo, hanno preso parte ad una intensasettimana di dibattiti sul tema dell’im-presa culturale nel Mediterraneo.Il programma, coordinato come sem-pre dal prof. Luigi Mascilli Migliorini,ha visto come punti salienti approfon-dimenti sulla libertà d’informazione neipaesi del Mediterraneo e l’istituzionedi una tavola rotonda nell’ambito delprogetto EuroNablus, sulla situazionemediorientale, con particolari testimo-nianze delle città palestinesi di Ramal-lah e Nablus.

8

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

Mostra ‘I volti del Mediterraneo’Si è realizzata dal 1 al 29 aprile2010 al PAN| Palazzo delle Arti Na-poli, la mostra fotografica itinerante“I Volti del Mediterraneo”: 77 “ri-tratti” caratteristici di donne e uomini,accompagnati da citazioni letterariee poetiche rappresentative delle diffe-renti identità, hanno raccontato lecittà di Napoli, Marsiglia, Barcel-lona, Alessandria, Tunisi, Gaza, TelAviv, Istanbul, Atene, Durazzo e Ri-jeka.Le immagini, di raffinata sensibilità,sono di uno tra i maggiori fotograficontemporanei, Pino Bertelli, toscanodi nascita, ma cittadino del mondo,autore di opere magistrali sull’Iraq,sull’Amazzonia, sul Burkina Faso, suChernobyl.I volti, gli sguardi, le espressioni ditante identità civili, gemelle ma pro-fondamente variegate per storie ma-teriali, etnia, cultura, religioni, per ildiverso grado di sviluppo economico,per l’esercizio diseguale della libertàdi espressione, del diritto all’informa-zione, per i conflitti in atto e latenti.Le fisionomie di questa grande comu-nità multirazziale portano impresse,a dispetto di ogni differenza, i trattiindelebili del mare che bagna da sempre le terredelle coste, da oriente a occidente, del sole,dell’aria, degli umori che impregnano le case, lestrade, i borghi dove, giorno dopo giorno, la vitasi rinnova, invitando a riscoprire le radici comuni,le ragioni profonde della pace, della tolleranza.

9

ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

EURONABLUS

Il Comune di Napoli ha affidato all’OsservatorioEuromediterraneo e del Mar Nero e per esso al-l’Ente gestore delle sue attività, la FondazioneIDIS-Città della Scienza, la realizzazione del pro-getto Euronablus - una rete europea compostadalle amministrazioni locali di Dundee (RegnoUnito), Lille (Francia), Napoli (Italia), Stavanger(Norvegia), Barcellona (Spagna) e della RegioneToscana (Italia) che hanno deciso di cooperarecon la città di Nablus in Palestina, allo scopo di“rafforzare, rendere più efficace ed assicurareuna perfetta visibilità delle relazioni, azioni e pro-getti di solidarietà e di cooperazione intrapresidalle autorità locali e regionali europee e i loropartner di Nablus” e di contribuire, attraversoazioni concrete di solidarietà e cooperazione, astabilire una pace giusta e durevole in MedioOriente.A tale scopo, anche quest’anno, dal 15 al 17Aprile 2010, si è tenuto, presso l’AL Najah Uni-versity di Nablus il terzo meeting internazionale,finalizzato allo studio ed all’individuazione diproposte per la costruzione del Piano strategicodella città di Nablus. Al meeting ha preso parte anche una delega-zione proveniente dalla città di Napoli che nei

10

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

giorni precedenti - dal 12 al 14 aprile - ha tenuto,con gli altri partner del progetto una serie di in-contri preparatori in alcune città della Cisgiorda-nia (Gerusalemme, Ramallah, Betlemme).

Dal 2 al 4 ottobre 2010 anche la stessa Napoliha ospitato poi un altro importante meeting nel-l’ambito del progetto Euronablus.Le sedi dell’evento di questa tre giorni sono statiil palazzo della Cultura di Procida, nell’ambitodella V edizione della Summer School organiz-zata dall’Osservatorio EuroMediterraneo e del

Mar Nero e la Città dellaScienza, dove si è tenuta,lunedì 4 ottobre, una ta-vola rotonda con ong, as-sociazioni e mondo dellacooperazione che hannoincontrato i sindaci JanetMichael di Ramallah equello di Nablus Adly R.Yaish, insieme a rappre-sentanti della società civilepalestinese. Due i livelli di discussione,quello più politico con irappresentanti delle cittàeuropee riuniti per capire

in che modo dare sostegno al percorso diploma-tico volto ad una stabilizzazione dello scenariomediorientale, l’altro in cui i protagonisti sonostati gli attori del mondo della cooperazione, in-tenti a studiare progetti multilaterali di sostegnoalle realtà palestinesi.

Altro importante successo raggiunto nel corso del2010 è stato, sicuramente, la sottoscrizione, conil Multipurpose Community Resource Centre(MCRC) di Nablus di un protocollo d’intesa voltoa rafforzare l’esperienza di cooperazione sani-taria nell’ambito dell’assistenza cardiologica aibambini palestinesi. Il protocollo a cui si è addi-venuti, prevede l’impegno a rafforzare tale colla-borazione ed a strutturare presso l’MCRC unpunto di assistenza ed informazione.

11

ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

OPERAZIONI DI PACE

Si tratta di un progetto triennale promosso dall’As-sessorato alla Pace Immigrazione e Coopera-zione Internazionale della Provincia di Napoli eratificato da un protocollo d’intesa che impegnale due Istituzioni a collaborare per la realizza-zione di iniziative di cooperazione internazionaleed educazione alla pace.In particolare le at-tività messe incampo hanno ri-guardato:

– realizzazione dianalisi, studi e ricer-che sulle questionipreminenti checoinvolgono le areegeografiche che siaffacciano sul ba-cino del Mediterra-neo;– implementazionedi relazioni socialie culturali tra iPaesi delle aree inquestione, ancheattraverso la pro-mozione delle inter-relazioni tra città,al fine di contribuire alla costruzione della pace“dal basso”;– promozione della conoscenza delle culture e

delle tradizioni specifiche delle diverse aree geo-grafiche in questione;– informazione e sensibilizzazione dell’opinionepubblica - ed in particolare le forze sociali attivesull’importanza e sulle opportunità che una taleintegrazione offre - anche attraverso l’organizza-zione di convegni, seminari e giornate di studio;– realizzazione di attività di documentazione at-traverso desk analysis e/o eventuali missioni.

12

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

Sempre in tale ambito, nel corso del 2010, laFondazione Idis-Città della Scienza, in collabo-razione con la Comunità Penale di Nisida, la Mu-nicipalità X Bagnoli-Fuorigrotta, il Comune diNapoli e la Provincia di Napoli, ha promosso unconcorso fotografico ispirandolo alla celebre can-zone degli Almamegretta interpretata da Raiz, te-stimonial del concorso.La mostra “O’bbuono e o’malamente” ha intesosensibilizzare i giovani ai valori della solidarietà,dell’integrazione e, nel valorizzare i principibase della legalità, creare un momento di rifles-sione sul perché nasce e si forma o’malamente;sviluppare quel rapporto e quel legame esistentetra i ragazzi e la propria terra. Lo spirito che hacaratterizzato il concorso è stato quello di inve-stigare tramite l’occhio attento di chi vive il pro-prio territorio, quali sono i problemi e le difficoltàdei giovani, spettatori sempre originali di una re-altà ai molti celata dalla patina grigiastra dell’in-differenza.Ma il concorso ha presentato una doppia faccia,perché rivolto anche agli aspetti positivi, quelliche ogni giorno offrono un’alternativa, un’altravia, la speranza che un altro mondo è possibile.Un mondo che solo i giovani possono costruire,che solo loro sanno immaginare.

13

ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

L’obiettivo principale del progetto è stato svisce-rare le contraddizioni del quartiere di prove-nienza: i ragazzi che vi hanno preso parte sonostati infatti invitati ad immortalare scorci del terri-torio in cui vivono, cercando di evidenziarne gliaspetti positivi e quelli negativi, esplorando le di-verse realtà che lo compongono in un percorsodi inchiesta sociale.Il concorso è stato presentato merco-ledì 2 dicembre 2009, presso la“Sala Conferenze del C.E.U.S. (Cen-tro di studi europeo per la devianzaminorile) di Nisida”, alla presenzadel cantante Raiz.Il 5 maggio 2010, alla presenzadella giuria, sono stati comunicati inomi dei vincitori che hanno ricevuto i premi pre-visti dal concorso.Protagonista assoluto è stato Gennaro Apuzzoche con i suoi scatti ha raccolto il consenso una-nime della giuria risultando il vincitore sia nellasezione “tecnica” che in quella “contenuto”.Apuzzo ha posato il suo obiettivo su Castelvol-turno, il giorno seguente la famosa strage dei 6immigrati, immortalando scene di disagio e pro-testa sociale che testimoniano in pieno la tensionedi quei drammatici giorni. Le fotografie sono stateesporte in una mostra fotografica nel science cen-tre di Città della Scienza.

EUROPE DIRECT

La Commissione europea, per il tramite dellaRappresentanza in Italia, ha identificato nelCEICC/Comune di Napoli la gestione delle atti-vità del Centro Europe Direct. Tali attività ven-gono realizzate in partenariato con laFondazione Idis-Città della Scienza attraversoun accordo di cooperazione tra le due strutture.In particolare la Fondazione Idis svolge sotto ilcoordinamento del CEICC/Comune di Napoli leseguenti attività:servizi di informazione e di accoglienza del pub-blico: supporto allo sportello CEICC/Europe Di-rect, in particolare, per le attività di fornitura e

14

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

catalogazione delle pubblicazioni UE, tenutadelle mailing list degli utenti; gestione della intra-net Europe Direct; predisposizione di questionarie rilevazione mensile dei dati;

attività di comunicazione e sensibilizzazione, inparticolare l’organizzazione degli eventi e mani-festazioni previste presso la sede di Città dellaScienza (per es. Festa dell’Europa o comunquefuori dalla sede dello sportello CEICC/Europe Di-rect; pubblicizzazione del Centro Europe Directattraverso i media locali.

Il 9 Maggio 2010, la Fondazione Idis assieme alComune di Napoli, IGS Campania e la Fonda-zione Mezzogiorno Europa, ha organizzato, al-

l’interno delScience Centredi Città dellaScienza, varieiniziative percelebrare l’Eu-ropa.A partiredall’8 Maggioe fino a sabato15 Maggio, èstato possibilevisitare l’ “Eu-ropa Mu-seum”, 10spazi di unmuseo dell’Eu-ropa - ognuno

dedicato ad una politica dell’Unione Europea -completamente allestiti ed illustrati da 10 gruppidi studenti di altrettanti Istituti Superiori di Napoli:Campanella, De Sanctis, Fortunato, Gentileschi,Giordani, Margherita di Savoia, Mazzini, Pa-gano, Vico, Villari. Accompagnati da tutor e dadocenti, i ragazzi hanno seguito, fin dall’iniziodell’anno, un percorso formativo sull’Europa: dal-l’assetto istituzionale alle politiche per l’ambientee per i consumatori, dal mercato interno alla li-

ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

15

bertà, sicurezza e giustizia, dalla politica socialee dell’occupazione a quella dell’istruzione e dellaformazione, dall’unione monetaria alle relazioniesterne dell’UE. Questi i temi scelti che sono statiraffigurati nei modi e con i mezzi dai 200 stu-denti protagonisti del progetto, che hanno indivi-duato e realizzato negli spazi espositivi.L’ “Europa Museum” è stato inaugurato sabato 8maggio alla presenza del Sindaco di Napoli,Rosa Iervolino. L’inaugurazione è stata precedutada un incontro con esponenti del mondo della cul-tura e rappresentanti istituzionali introdotto dalpresidente dell’Osservatorio Euromediterraneo edel Mar Nero Raffaele Porta. Hanno preso parteall’incontro: il presidente della Fondazione Idis-Città della Scienza, Vittorio Silvestrini; la direttricedell’Ufficio di informazione del Parlamento Euro-peo in Italia, Clara Albani; il presidente dei socifondatori della Fondazione Mezzogiorno EuropaEnzo Giustino; il responsabile dell’Ufficio Scola-stico Regionale della Campania Massimo Macio-cia, Andrea Pierucci, capo gabinetto delPresidente del Comitato Economico e Sociale Eu-ropeo, Massimo Fragola, docente di diritto euro-peo presso l’Università della Calabria e glieuroparlamentari Andrea Cozzolino, Aldo Patri-ciello e Salvatore Tatarella.

Inoltre nel corso del 2010, varie iniziative per ladiffusione della cultura e della cittadinanza euro-pea in particolare nel settore scientifico e tecno-logico sono state svolte a Città della Scienza inoccasione delle seguentidate :22-26 marzo: EUSEW2010 – Settimana Euro-pea dell’Energia Sosteni-bile

16

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

27 Marzo: L’ora della Terra22 Aprile: Earth Day 201022 Maggio: The International Day for Bio-logical Diversity8 Giugno: World Oceans Day26 Settembre: European Day of Langua-ges.

PLACES

Le società contemporanee si basano sulla scienzae la tecnologia per la crescita economica, stabi-lità politica, benessere sociale e progresso. Lascienza influenza tutto ciò che facciamo come es-seri umani, eppure, l’interazione tra scienza, po-litica e cittadini è spesso insufficiente e talvoltainesistente.Sostenibilità ambientale, invecchiamento dellapopolazione, sanità, sicurezza sociale, acquapotabile, agricoltura, biodiversità, trasporti, ener-gia pulita, politiche di istruzione, innovazione perla crescita economica –mostrano come, inestrica-bilmente, scienza e società sono tra loro stretta-mente interconnesse.

ATTIVITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

17

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

18

In tal senso, è possibile affermare che, oggi piùche mai, il dialogo tra cittadini, scienziati e poli-tici risulta indispensabile per cogliere appieno icambiamenti personali, sociali e comportamentaliintervenuti nel corso del XXI secolo.E ‘tempo di rafforzare questa conversazione a tretra scienza, responsabili politici e della società inEuropa ed è proprio questa la finalità principaleche Places si propone di perseguire.

Iniziato a luglio del 2010, Places è un progettoquadriennale finanziato dalla Commissione euro-pea nell’ambito delle azioni del Settimo pro-gramma quadro. Coordinato da ECSITE(European network of science centres and mu-seums), e gestito da altri tre importanti project lea-ders: EUSCEA (European Science EventsAssociation), ERRIN (European Regions Researchand Innovation Network); Universitat Pompeu

Fabra (The Observatory of Science Com-munication), il progetto si concentra sullosviluppo e il rafforzamento di City partner-ships, riunendo in sé 67 centri scientifici -tra cui la Fondazione Idis-Città dellaScienza-, musei, festival ed eventi e 10 retiregionali europee. In breve, le attivitàdella Fondazione Idis saranno finalizzateal perseguimento dei seguenti macro-obiettivi:

Favorire e coordinare la creazione diCity Partnerships, coinvolgendo gli attori

a livello locale, Produrre una ricerca locale sugli attori operantinel campo della comunicazione scientifica;Prendere parte ad un lavoro di gruppo tema-tico su questioni trasversali connesse allascienza nella società;Sviluppare un Piano di Azione Locale per unacooperazione a lungo termine con le autorità lo-cali ed altri attoriFavorire lo sviluppo di nuove attività connesse alpiano di azione locale;Facilitare il confronto tra i diversi partner di Pla-ces.

SCIENCE CENTRE

19

SCIENCE CENTRE

La missione dell’Area Science Centre è quella digestire e sviluppare le attività espositive (perma-nenti e temporanee), educazionali e di comuni-cazione scientifica connesse al museointerattivo di Città della Scienza, primo in Italiae tra i principali in Europa.

Di seguito si riportano le principali attività e pro-getti svolti nel corso del 2010.

GESTIONE DEL SCIENCE CENTRE

L’attività di gestione del Science Centre concernetutte le azioni tese a garantire la fruibilità delmuseo interattivo da parte del pubblico. Si tratta,quindi, sia di attività legate al funzionamentoquotidiano (biglietteria, visite guidate, manuten-zione delle mostre, gestione dei flussi di visitatori,ecc.) che alla programmazione di attività tempo-ranee – mostre ed eventi – che hanno l’obiettivo

di garantire il continuo ritorno dei vi-sitatori al museo.

Per quanto riguarda le mostre tem-poranee, le principali organizzatenel corso dell’anno sono state le se-guenti:

Charles Darwin (dal 1 gennaio al31 dicembre)Dopo il grande successo riscosso, laFondazione IDIS, in collaborazionecon la Stazione Zoologica AntonDohrn, ha prolungato, per tutto il 2010, una mo-stra sulla vita e le opere di Charles Darwin.

La mostra è incentrata su una serie di pannelli rea-lizzati dall’Istituto Darwin di Parigi, che raccon-tano le tappe della vita e dello studio del grandenaturalista inglese, a partire dalle prime esplora-zioni naturalistiche condotte da Darwin adole-scente nel giardino di casa, fino all’incredibileviaggio intorno al mondo effettuato sul brigantinoBeagle dal 1831 al 1836, che rappresentò lo sti-molo per approfondire gli aspetti legati alla diffe-renziazione delle specie.

20

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

La mostra ospita anche alcune tra lepubblicazioni originali di Darwin (dellafamosa casa editrice inglese Murray) edi altri naturalisti dell’epoca, con cuiDarwin ebbe costanti scambi epistolari.Infine una serie di reperti zoologici difine 800 appartenenti alla collezionedel naturalista flegreo Emilio Bologna (icui eredi ne hanno fatto dono a Cittàdella Scienza) permettono di approfon-dire le tecniche di ricerca e conserva-

zione dei reperti naturali utilizzati nell’800.Complessivamente la mostra vuole fare chiarezzasul pensiero e le teorie darwiniane, sull’attualitàdel suo metodo scientifico e sui risultati della ri-cerca applicata all’evoluzione delle specie vi-venti.

Raggio di luce (dal 1 marzo al 4 luglio)L’Atelier “Raggio di Luce - mostra interattiva” èuna struttura itinerante che ha documentato al-

cune ricerche realizzate con i tanti bam-bini e ragazzi che hanno operatoall’interno degli spazi dell’Atelier Raggiodi Luce presso il Centro InternazionaleLoris Malaguzzi e che ha offerto la pos-sibilità ai nostri visitatori di esplorare ma-teriali e strumenti interattivi.Esso è un luogo di studio, di formazionee divulgazione dove è possibile incon-trarsi, discutere e meravigliarsi parteci-pando ai pensieri e alle teorie di bambinie ragazzi attorno alla luce.L’ambiente si rivolgeva primariamente adinsegnanti ed educatori, ma anche ad unpubblico di bambini, giovani e adulti, dipersone interessate o incuriosite dallemolteplici sfaccettature della luce.La struttura, composta da 40 metri linearidi pannelli montati su architetture flessibilie modulari, che assicuravano facilità diassemblaggio e adattabilità a diversispazi, univa tra loro diversi livelli di ap-profondimento e tipologie di linguaggio:testi, immagini e video.

21

SCIENCE CENTRE

L’ambiente poneva in relazione i concetti speri-mentabili a quelli comunicati e, accanto ai pan-nelli, prevedeva l’utilizzo di parti fisse, gli“illuminatori”, e di altri strumenti di supporto cheinteragivano con la luce sia a livello del gioco sianella fase concettuale.I concetti investigabili erano riflessione, rifrazionee diffrazione che si possono ritrovare anche nelleesperienze esposte di bambini e di ragazzi .

Astri e Particelle – le parole dell’universo (dal 18marzo all’11 luglio)Dopo il clamoroso successo al Palazzo delleEsposizioni di Roma e, soprattutto, come tappa

importante in prepa-razione dell’ExpoMondiale di Astro-nautica che si terrà aNapoli nel 2012, laFondazione Idis-Cittàdella Scienza haospitato dal 18marzo all’11 luglio2010 “Astri e Parti-celle“, una mostrapromossa dall’IstitutoNazionale di FisicaNucleare, dall’IstitutoNazionale di Astrofi-

sica e dall’Agenzia Spaziale Italiana.

Sotto la direzione scientifica di Roberto Battiston,la mostra si è distinta non solo per i suoi conte-nuti, ma anche per l’alto riscontro da parte delpubblico. Più di 40.000 gli spettatori che hannovisitato l’esposizione realizzata nel nostro ScienceCentre.Con istallazioni interattive, filmati, oggetti e mo-delli di strumenti utilizzati dalla ricerca, si è cer-cato di comprendere il misterioso linguaggiodell’Universo; un linguaggio che ha sempre affa-scinato l’uomo, anche quando per guardareverso il cielo aveva solo i suoi occhi.

Sotto la guida virtuale degli scienziati di oggi edi ieri è stato possibile compiere un viaggio nel-

22

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

l’Universo, tra enormigiardini di galassie,violente esplosioni distelle che rischiaranoil buio cosmico, parti-celle che attraversanoper milioni di anni glispazi siderali e buchineri che risucchianola materia intorno aloro e scoprire di es-sere immersi in ca-scate continue diraggi cosmici, di dan-zare con il nostro pia-neta in un oceano dineutrini, di percepire le ultime agitazioni delgrande calore generato dal Big Bang, l’istanteche da cui tutto ha avuto origine.

Inoltre, si è imparato che innumerevoli sono i mes-saggi, le “parole”, che il Cosmo ci invia e cheraccontano l’infinitamente grande e l’infinita-mente piccolo; scoprire i telescopi e rivelatori diradiazione cosmica in grado di decifrare e inter-pretare le parole dell’Universo: la luce e le parti-celle che ininterrottamente ci raggiungono, ecodi eventi remoti, avvenuti a distanze e tempi inim-maginabili.Le grandi conquiste dell’impresa scientifica comei tasselli di un grande puzzle, sono stati ricostruitidal visitatore, per permettergli di comprendere ilsignificato dei messaggi che ci arrivano dall’Uni-verso, e scoprire allo stesso tempo quali sono le

cose che ancoranon sappiamo, i mi-steri e gli enigmi dasvelare, quali legrandi sfide scienti-fiche che impe-gnano i ricercatoridi tutto il mondo percomprendere il mi-sterioso linguaggiodell’Universo.

23

SCIENCE CENTRE

Inoltre, in collaborazione con l’istituto Nazionaledi Fisica Nucleare della sezione di Napoli e l’Isti-tuto Nazionale di Astrofisica – OsservatorioAstronomico di Capodimonte, La Fondazione Idis-Città della Scienza ha proposto un ciclo di confe-renze sugli argomenti trattati nella mostra Astri eParticelle.Gli incontri si sono tenuti a Città della Scienza eall’Osservatorio astronomico di Capodimonte se-condo il seguente calendario:Di seguito si riporta il calendario degli incontriche si sono tenuti a Città della Scienza e pressol’Osservatorio Astronomico di Capodimonte:

16/04 ore 12,00 - Cittàdella Scienza

I pianeti extrasolari: unaprima risposta al para-dosso di FermiIntervento a cura di EnnioPoretti

30/04 ore 14:00 - Cittàdella Scienza

I raggi cosmici messaggeridelle stelleIntervento a cura di PasqualeBlasi

07/05 ore 12:00 - Cittàdella Scienza

Figli delle stelle Intervento a cura di Oscarstraniero

24

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

14/05 ore 13:30 - Città della Scienza

I mattoni dell’Universo Intervento a cura di Antonio Masiero

21/05 ore 12:00 - Città della Scienza

La Formazione e l’Evoluzione delle GalassieIntervento a cura di Nicola Menci

28/05 ore 19,00 – Osservatorio Astronomico diCapodimonte

Storia dell’Astronomia di NapoliIntervento a cura di Massimo Capaccioli

10/06 ore 19,00 – Osservatorio Astronomico diCapodimonte

25

SCIENCE CENTRE

Buchi neri e galassie in collisione: onde gravita-zionali dall’Universo

Intervento a cura di Monica Colpi

11/06 ore 17:00 - Città della Scienza

LHC: Tra microcosmo e macrocosmo Intervento a cura di Sergio Bertolucci

18/06 ore 19.00 - Osservatorio Astronomico diCapodimonte

Il neutrino, questo sconosciutoIntervento a cura di Giovanni Fiorentini

IL NUOVO PLANETARIO DI CITTÀDELLA SCIENZA

Il planetario di Città dellaScienza, collocato nell’areadelle mostre permanenti, co-stituisce, certamente, unadelle attrazioni più spettaco-lari ed apprezzate delScience Centre. L’attività di ammodernamentotecnologico, che ha avutocorso nell’ultimo biennio, haconsentito di avere una strut-tura all’avanguardia nel pa-

norama italiano, in grado di dialogare con la retedei planetari a livello internazionale.L’installazione del nuovo macchinario digitale, ilDigistar, sviluppato in parte dall’Hayden Planeta-rium di New York con il supporto della NASA,consente oggi una visualizzazione molto più spet-tacolare delle conoscenze dell’astrofisica mo-derna.Con una grafica tridimensionale vengono

26

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

riprodotte le immagini deipiù potenti telescopi, dell’-Hubble Space Telescope,video e simulazioni di atter-raggi su pianeti, viaggi versoaltri sistemi solari ed esopia-neti e molto altro ancora.Il Digistar è stato inoltre cor-redato di un autonoma Unitàdi Produzione grazie allaquale si possono realizzarespettacoli interattivi.Il programma del Planetarioè inoltre differente nei diversiperiodi dell’anno e isuoi spet-tacoli sono spesso rinnovati.La grande novità per questotipo di proiezioni prerenderconsiste nella possibilità diprogrammare uno show alta-mente interattivo, coinvol-gendo il pubblico nella narrazione multimedialedella tematica scelta.È possibile, dunque, adattare animazioni e lin-guaggio al tipo di pubblico, coinvolgendo stu-diosi, studenti, cittadini e docenti delle scuole inbase alla loro personale preparazione e curio-sità.Nel corso del 2010 nel Planetario sono stati pro-iettati 4 nuovissimi spettacoli progettati intera-mente dalla Fondazione Idis-Città della Scienza:

Il cielo della preistoriaIl tema di Futuro remoto 2010 è stato lo spuntoper la creazione di questo nuovo filmato.Ne “Il cielo della preistoria” i visitatori sono ca-tapultati in un vero e proprio viaggio nel tempoe nello spazio, in una Terra ancora coinvoltadalle grandi glaciazioni, dominata da mammutgiganteschi e vissuta con non poche difficoltà dainostri antenati, di cui troviamo diverse realisticheriproduzione nella mostra “l’ultima era glaciale”.L’esilarante spettacolo si apre con un nuovo video

27

SCIENCE CENTRE

suggestivo che vede un branco di mammut va-gare sulla neve. Così enormi e così…..estinti! Macosa o chi ha causato la loro sparizione? Comeè perché è avvenuta l’ultima era glaciale? Diversesono in merito le teorie lanciate dai diversi stu-diosi ed esperiti, teorie che spesso si intreccianotra di loro. Ma quale sarà la causa reale? Non resta che scoprirlo nel Planetariio.

La stella di Betlemme

Attraverso un’approfondita documentazione sto-rica si ricostruisce un evento astronomico del pas-sato: il passaggio della cometa di Betlemme,simbolo del Natale.Una vera cometa o una sciame meteorico, risul-tato dell’esplosione di una supernova o piuttostodi un allineamento di pianeti? Per conoscere la storia della “stella” che ha gui-dato i Re Magi a Betlemme, il pubblico potrà as-sistere ad una coinvolgente narrazionemultimediale.Durante “La stella di Betlemme” come veri e pro-pri investigatori, i visitatori si aiuteranno con gliindizi astronomici contenuti nel Vangelo secondoMatteo e con una ricostruzione fedele del cielo diallora, resa oggi possibile grazie ai software Di-gistar. Forse non sarà stata una cometa ad appa-rire quella fatidica volta, ma ciò non toglie cheessa resterà un simbolo immutato e immutabiledel passato.

28

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

L’amore tra le stelleSi tratta di un’affascinate spettacolo su leggendee tradizioni delle diverse civiltà del mondo, checome protagonisti dei semidei, ninfe ed eroi le-gati da storie di amori e passioni. Attraverso i mitie le leggende gli antichi spiegavano infatti, i fe-nomeni astronomici e naturali, quasi a volernedominare le cause e gli effetti. Così apparivanoin cielo eroi e dei che, in un modo o nell’altro ac-compagnavano la quotidianità dell’uomo antico.Quando nella civiltà greca si afferma l’orienta-mento filosofico razionale, si tenta di dare al mitouna spiegazione razionale e pertanto una sortadi attendibilità storica. Nella maggior parte deicasi le stelle di una costellazione non hanno traloro alcuna connessione reale, la loro distanzadalla terra può essere notevolmente diversa ed èper semplice coincidenza che formano una spe-cie di disegno ai nostri occhi.

Terra-SoleLo show “Terra-Sole”invita il pubblico a rispon-dere ad interrogativi quali; perché d’estate ilogiorno dura di più? Perché ci sono differenti sta-gioni in un anno? Come è possibile che nellostesso momento in certe regioni della Terra siaestate e in altre sia inverno? Che ora è al polonord e soprattutto ,come si alternano le sta-gioni e la durata delgiorno e della nottenelle regioni polari? Lo spettacolo ha inizioal tramonto, pianpiano, si vedono appa-rire le prime stelle e conesse l’animazione del-l’equatore celeste e del-l’eclittica, cioè delcammino apparenteche il sole traccia du-rante l’anno. Come si

29

SCIENCE CENTRE

può vedere dalle simulazione proposte, equatoreed eclittica non coincidono, a causa dell’inclina-zione dell’asse terrestre rispetto al suo piano or-bitale. Si scopre insieme che questa inclinazioneè la causa della diversa durata del giorno e dellanotte e dell’avvicendarsi delle stagioni.

La LunaSi tratta di un nuovo show interamente dedicatoalla luna, che ha appena superato la fase proget-tuale e che sarà proiettato a partire dal prossimoanno.Prendendo le mosse da antichi miti e leggendeusati per spiegare e giustificare il verificarsi diuna serie di fenomeni naturali si tenterà, attra-

verso una serie di simulazioni e animazioniideate per rappresentare le fasi lunari, di descri-vere e rappresentare il diverso aspetto che la lunamostra durante il suo moto, causato proprio dalsuo diverso orientamento rispetto al sole.

30

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

GLI EVENTI “ASTRONOMICI” DEL PLANETARIO

La Fondazione Idis- Città della Scienza, in colla-borazione con l’Unione astrofili Napoletani, harealizzato nel corso del 2010, una serie di eventiastronomici:

3 gennaio “le stelle viste dai poli”narrazione live utilizzando le stelle dello Zeiss acura di Valentina Di Sarno e Salvatore Zenone,nell’ambito dell’evento “Dai Poli all’equatore”.

14 febbraio “l’amore tra le stelle” narrazione live per l’evento serale di San Valen-tino a cura di Valentina Di Sarno e Salvatore Ze-none.21 marzo - giornata internazionale dei planetari Osservazioni al telescopio in Piazza Ciminieraed intervento su “L’Equinozio” a cura di EdgardoFilippone dell’Unione Astrofili Napoletani.

31

SCIENCE CENTRE

2 maggio Astroday Osservazioni al telescopio in Piazza Ciminieraed intervento di Diego Tesauro dell’UnioneAstrofili Napoletani, che nel Planetario ha pre-sentato nel Planetario “Il Sole tra le stelle”.

20 giugno “Solstizi ed Equinozi”

Per festeggiare il Solstizio d’estate è stato rea-lizzato il primo nuovo spettacolo in Digistar“Solstizi ed Equinozi”

4 luglio “le meraviglie dell’universo” quiz sulle conoscenze astronomiche

14 ottobre - Inaugurazione del planetarioMarcella Marconi dell’Osservatorio Astrono-mico di Capodimonte è intervenuta con“Come nasce, vive e muore una stella” seguita“L’importanza del cielo in una stanza”a curadel presidente dell’Unione Astrofili NapoletaniEdgardo Filippone.A seguire poi è stato proiettato per la primavolta con gli effetti speciali del Digistar “Vitamorte e … miracoli delle stelle”, uno deglishow di maggior successo programmati dalPlanetario.

14 ottobre “Terra e sole”

Proiezione del nuovo spettacolo per gli inse-gnanti, nell’ambito della 3 giorni per la scuola.

Per tutto Novembre “il cielo della preistoria”proiezione del nuovissimo spettacolo in grafica3D sul tema della mostra di Futuro Remoto2010

19 dicembre “La stella di Betlemme”

32

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

presentazione del nuovo spettacolo in 3D proiet-tato in occasione della ricorrenza del Natale

LE NOVITÀ DEL SCIENCE CENTRE

LA MAISON INACHEVÈE

La Maison Inachevèe – letteralmente “la casa nonfinita”, rappresenta una delle installazioni interat-tive più interessanti e coinvolgenti tra quelle espo-ste nell’Officina dei piccoli, negli spazi delScience Centre, nel corso del 2010.

Nata da un’idea della Citédes Enfants (Cité des sciences & del’industirie, La Villete) diParigi, che da molti anniutilizza con enorme suc-cesso l’exhibit, e grazie al-l’Assessorato alle PoliticheSociali del Comune di Na-poli d’intesa con l’Osser-vatorio per la Sicurezzasul Lavoro, la Maison ap-proda alla Città della

Scienza di Napoli. L’installazione si inserisce all’interno di un per-corso formativo di prevenzione del rischio che sirende assolutamente necessario in un’epoca incui disinformazione, sbada-taggine e mancato rispettodi norme di sicurezza favori-scono l’insorgere di compor-tamenti irresponsabili chepurtroppo, ancora troppospesso, generano tragedie ir-reparabili.Una maggiore sicurezza peri bambini costituisce unacondizione necessaria pergarantire un adeguato per-

33

SCIENCE CENTRE

corso di sviluppo fisico, cogni-tivo, e relazionale. A tale scopo,attraverso l’installazione interat-tiva si tenta di avvicinare i gio-vani visitatori al concetto dellaprevenzione sin da piccoli favo-rendo: - l’assimilazione di comporta-

menti istintivamente sicuri e va-lidi in caso di rischio;- il radicamento della sicurezza

nel proprio patrimonio culturale;- il rispetto delle regole come

un’abitudine in tutti gli ambientidi vita. L’avvincente installazione, inau-gurata nel mese di ottobre, è ca-pace di coniugare un principiocardine come quello della sicu-rezza al necessario concetto didivertimento, imprescindibile perogni bambino. La casa non finita” – è la ricostru-zione di un vero e proprio can-tiere “a misura di bambino”, checonsente ai bambini di giocaretutti assieme a completare unacasa di cui all’inizio esistono

solo le strutture portanti.Supportati e guidati da un animatore, i bambinisi dividono i compiti e indossano mantelline e ba-schetti, si mettono all’opera con gru, secchi, car-riole, mattoni di gommapiuma, nastritrasportatori, carrelli su rotaia e silos.I minorifanno la conoscenza di come è fatto un cantieredi lavoro, imparano sperimentando, direttamente,come ci si deve muovere in esso, quali sono le re-gole e i ruoli, quali sono i pericoli, quali sono idispositivi di sicurezza e come vanno usati, e pro-vano in prima persona divertendosi cosa vuol direessere un lavoratore.Attraverso questo gioco diruolo i bambini dai 3 ai 7 anni apprendono gio-cando, accrescono la loro autonomia dall’adultoe scoprono il lavoro d’equipe, l’organizzazione

34

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

e la divisione dei compiti, aumentano il senso disicurezza e sviluppano la cultura della preven-zione.Probabilmente proprio le importanti finalità edu-cative che l’installazione si propone di perseguirehanno garantito un suo ampio e indiscusso suc-cesso; lo dimostrano, in particolar modo, il fortericonoscimento ottenuto dalla stampa e il semprecrescente numero di visitatori alla sezione espo-sitiva.

I WEEK-END DI “NON SOLO SCIENZA”

Nel corso di tutto l’anno, come diconsueto, la Fondazione Idis-Cittàdella Scienza ha promosso e curatopresso il proprio Science Centreeventi di animazione concentrati so-prattutto nei week-end. Molte sonostate le attività proposte: visite gui-date alle sezioni espositive e al Pla-netario, dimostrazioni scientifiche,laboratori per i più piccoli. Partico-larmente rilevanti, poi, sono stati gliincontri tenuti con il pubblico delScience Centre, con la partecipa-zione di moltissimi esperti. DocentiUniversitari, Ricercatori, Responsabilidi Enti pubblici e privati, esponentidel mondo della cultura, a turnohanno affrontato temi scientifici e so-ciali di notevole complessità, interfac-ciandosi con un pubblico assai vasto

ed eterogeneo. Di seguito si riporta il vasto programma dieventi sviluppato nel corso del 2010:

3 GENNAIOIL CLIMA CHE CAMBIA DAI POLI ALL’EQUATOREIl ruolo dell’Antartide nel sistema climatico globaleIntervento a cura di Giorgio Budillon e Giannetta FuscoUniversità degli Studi di Napoli “Parthenope”

35

SCIENCE CENTRE

6 GENNAIOANIMALI DA COMPAGNIAI PICCOLI ANIMALI DA COMPAGNIAInterventi vari a cura degli esperti dell’Associa-zione Aicote

10 GENNAIOLA TERRA CHE TREMA: VULCANI ED ERUZIONIVIAGGIO ALL’INTERNO DEI VULCANIDimostrazioni scientifiche sui meccanismi chimicie fisici del vulcanismo

17 GENNAIOLA FISICA DI NEWTONL’INFLUENZA E IL VALORE DELLA FISICA NELLA NOSTRA VITAQUOTIDIANAInterventi vari a cura di esperti di fisica

24 GENNAIOENERGIA PULITA ED ECO SOSTENIBILITÀ DEL PIANETALA PRODUZIONE DI BIODIESEL A PARTIRE DA OLI VEGETALI(ESPERIMENTO PRATICO)Intervento a cura del Professor Martino Di Serio Università degli Studi di Napoli Federico II

36

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

31 GENNAIOAMIANTO: PROTEZIONE E PREVENZIONERISCHIO AMIANTOInterventi vari a cura di Esperti del Dipartimentodi Ingegneria dei materiali e della produzione edel Dipartimento di Scienze Mediche Preventive Università degli Studi di Napoli Federico II

7 FEBBRAIOCELEBRAZIONE PER IL DARWIN DAYADATTARSI AI CAMBIAMENTI CLIMATICI È POSSIBILE PER GLIANIMALI?Intervento a cura del Prof. Danilo RussoUniversità degli Studi di Napoli Federico II

7 FEBBRAIOPRODUCIAMO SICUREZZA, ESPERIENZE PER BAMBINIINTORNO AD UN TEMA DA GRANDIVisita alla mostra-gioco per bambini ideata daMUBA e realizzata da Confindustria sotto l’Altopatronato della Presidenza della Repubblica, incollaborazione con INAIL e con il sostegno diEnel

14 FEBBRAIOCARNEVALE 2010FESTA IN MASCHERAMaschere, giochi,spettacoli, chiac-chiere e solidarietà acura di Lacci ScioltiCHIACCHIERE DI SCIENZACuriosità e degusta-zioni sui nostri tipicidolci di Carnevale acura dell’Assessoratoall’Agricoltura e alleAttività Produttivedella Regione Campania - progetto GNAM

37

SCIENCE CENTRE

21 FEBBRAIOIL VOLO, IL PIÙ GRANDE DESIDERIO DELL’UOMOI PIÙ ANTICHI VOLATILI: GLI UCCELLIIntervento a cura di Stefano PiciocchiRappresentante del Parco degli Uccelli di Giu-gliano in Campania - Lago Patria (Na)

28 FEBBRAIOMUSICA E SCIENZAVEDERE LA MUSICAIntervento a cura del Prof. Sergio CavaliereUniversità degli Studi di Napoli Federico II

7 MARZO..E LUCE FULA STORIA DELLA LUCE : DA NEWTON A BOHRIntervento a cura del Dr. Giancarlo D’AmbrosioUniversità degli Studi di Napoli Federico II

14 MARZOCAMBIAMENTI CLIMATICI E NON SOLO…ACQUISTI A KM ZEROIntervento a cura della Dr.ssa Filomena RosaRegione Campania – Assessorato Agricoltura

38

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

21 MARZOGIORNATA INTERNAZIONALE DEI PLANETARIIL PLANETARIO: UN MONDO VIRTUALEIntervento a cura del Prof. Giuseppe LongoUniversità degli Studi di Napoli Federico IIOSSERVAZIONI DELLA SUPERFICIE SOLARE AL TELESCOPIOA CURA DELL’UAN

28 MARZOLA RADIOATTIVITÀ NATURALELA RADIOATTIVITÀ NELL’AMBIENTEIntervento a cura del Prof. Vincenzo RocaUniversità degli Studi di Napoli Fe-derico IIINFN sezione di Napoli

4 APRILECHI DICE PASQUA, DICE UOVAIN ATTESA DELLA PASQUA

11 APRILEINVENTORI E INVENZIONIDALL’INVENZIONE AL BREVETTOA cura di Francesco SacerdoteEvoluzione S.r.l. SISTEMI INFORMATICI PER TUTTIIntervento a cura di S. PagliaraCAAC scarl (Centro per l’Autonomia AusiliotecaCampana)MODELLI DI ANTICHE INVENZIONIA cura di A. Montuori

18 APRILELUX IN FABULAL’ORIGINE DEGLI ELEMENTIIntervento a cura del Dr. GianlucaImbrianiUniversità degli Studi di Napoli Fe-derico IIINFN sezione di Napoli

39

SCIENCE CENTRE

25 APRILEFIGLI DI MADRE TERRAIL PROBLEMA DELLA DEFORESTAZIONEIntervento a cura del Prof. Danilo RussoUniversità degli Studi di Napoli Federico IISUPER UMANI: QUALI NANO POTERI SCEGLIERE E PERCHÉ?Dimostrazioni scientifiche per conoscere le nano-tecnologie INCONTRIAMO I RICERCATORI DI ASTRI E PARTICELLEIntervento a cura di Maurizio Paolillo INFN Napoli

2 MAGGIOASTRO-DAYI TELESCOPI OTTICIIntervento a cura di Bruno Iaccarino, Optimath srl e Antonio Romano, Dipartimento di Matematicadella Federico IIIL SOLE TRA LE STELLEIntervento a cura di Diego TesauroUnione Astrofili NapoletaniLA NOSTRA STELLAOsservazioni in piazza della CulturaA cura dell’UAN

40

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

NOI E IL NEUTRINOIntervento a cura diPaolo Strolin INFN

9 MAGGIOMAMMA TI PORTO ACITTÀ DELLA SCIENZAANIMAZIONI, SPETTACOLI,RELAX E DEGUSTAZIONI

16 MAGGIOCANE CITTADINOIMPARIAMO IL CANESEIntervento a cura diRosaria VerneseSTRUTTURE RIFUGIOIntervento a cura diEnzo BrunoCANE CITTADINOIntervento a cura diStella Cervasio e Gennaro NastiPET THERAPYIntervento a cura di Marzia Fontanella e Alessia VozaVETERINARIO E ISTRUTTOREA cura di Ludovica Pierantoni e Claudia Boschetti

23 MAGGIOYOU THINK“SMOGVILLE O GREEN CITY?” - QUALE FUTURO?Intervento a cura di: Agostino Petrillo, Docente di Sociologia urbanae Sociologia generale presso il Politecnico di Mi-lano Paolo Lapponi, Biologo connessionista\filmmaker e curatore del sito Urban Experience Sonia Paone , Docente di Sociologia urbana eterritoriale e pianificazione sociale all’Universitàdi Pisa

41

SCIENCE CENTRE

30 MAGGIOI RETROSCENA DI ASTRI E PARTICELLEASTRI E PARTICELLE, UNA BREVE STORIA DELL’ASTROFISICAIntervento a cura del Professor Roberto Battiston,Responsabile scientifico della mostra Astri e Parti-celle e Responsabile Nazionale per INFN e ASIdi AMS

30 MAGGIOLE SCIENZE FORENSI: COME LA SCIENZA COMBATTE IL CRI-MINEPRESENTAZIONE DEL NUOVO VOLUME PER RAGAZZI:, “LESCIENZE FORENSI: COME LA SCIENZA COMBATTE IL CRI-MINE” EDITO DA VALLARDI PER LA COLLANA EXPLORAIntervento a cura di Luciano Garofaloex-comandante del RIS (Reparto Carabinieri Inve-stigazioni Scientifiche) di Parma

6 GIUGNOFESTEGGIAMO GLI OCEANI: BIODIVERSITÀ MARINA E CAM-BIAMENTO GLOBALEIN ACQUE CALDE. BIODIVERSITÀ MARINA E CAMBIAMENTOGLOBALEIntervento a cura del Prof. Danilo RussoUniversità degli Studi di Napoli Federico II

13 GIUGNOMUSICA E SOLIDARIETÀCONCERTO PER LA SOLIDARIETÀL’ensemble Sirenide, diretta dalla violinista AngelaAmato, con Patrizia Paolillo al piano e RobertoAlbin al mandolino

20 GIUGNOLA FESTA DELL’ESTATESOLSTIZIO D’ESTATElive-show gratuito “Sol-stizio d’Estate” con lasimulazione di unviaggio tra le stelle ele costellazioni delcielo in questo partico-

lare periodo dell’anno

42

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

27 GIUGNODAL MICRO AL NANOMONDOLA “FABBRICA” DEI NUCLEIIntervento a cura del Dr. Antonio Di NittoIstituto Nazionale di Fisica nucleare di Napoli

4 LUGLIOLA MAGIA DELLA SCIENZAESISTE UNA “MAGIA” CHE VIOLA LE LEGGI NATURALI OPIUTTOSTO È UN MAGO?esperimenti e osservazioni scientifiche

26 SETTEMBREGIORNATA EUROPEA DELLE LINGUEASSAGGI DI SCIENZA :“LA FISICA DELL’EURO”

3 OTTOBREOPEN DAY - DEDICATO AGLI AMICI A QUATTRO ZAMPEL’OSPITE PARASSITA DEGLI AMICI A QUATTRO ZAMPEIntervento a cura del Dr.Saverio PennacchioFacoltà di medicina Veterinaria – CReMoPAR Università degli Studi di Napoli Federico II

43

SCIENCE CENTRE

10 OTTOBREGIORNATA MONDIALE DELLA VISTATALK INFORMATIVO-DIVULGATIVO SULLE ATTIVITÀ E LA MIS-SION DELL’ISTITUTO PAOLO COLOSIMO DI NAPOLI PER CIE-CHI E IPOVEDENTIIntervento a cura di Alessandro CalanniIstituto Paolo Colosimo

17 OTTOBREPERFORAZIONI SCIENTIFICHE NEI CAMPI FLEGREIFACCIAMO CHIAREZZAIntervento a cura del Dr. Giuseppe De NataleResponsabile dell’unità per lo studio della dina-mica dei sistemi vulcanici e geotermiche dell’Ingve coordinatore del progetto

24 OTTOBREBIODIVERSAMENTEFESTIVAL DELL’ECOSCIENZAIntervento a cura dei volontari di due associazioninaturalistiche:Natura sottosopra –divulgazione scientifica e trek-king scientificoLa macchina del tempo – associazione speleolo-gica

31 OTTOBREZUCCA FAMILY PARTYI PIPISTRELLIInterventi a cura di:Prof. Danilo Russo - Università degli Studi di Na-poli Federico IIDr.ssa Maria Tiziana Serangeli - Università degliStudi di Napoli Federico II

44

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

6-7 NOVEMBREVEDERE CON GLI OCCHI E GUAR-DARE CON IL CERVELLOCERVELLI IN VISIONEDimostrazioni sul meccanismodella visioneDivertenti esperimenti di Fisica

14 NOVEMBREALLA VOLTA DI FUTURO REMOTOLE TRIVELLAZIONI NELLA ZONA FLE-GREAInterventi a cura di del Prof.Giuseppe De Natale e dellaDr.ssa Claudia TroiseINGV – Osservatorio Vesu-vianoUN ACCELERATORE PER DATARE REPERTI ARCHEOLOGICIInterventi a cura di del Prof. Filippo TerrasiSeconda Università degli Studi di Napoli

21 NOVEMBREDALLE CAVERNE A….CITTÀ DELLA SCIENZAPROTEGGERE LA NATURA : LE SPECIE A RISCHIO DI ESTIN-ZIONEInterventi a cura del corpo forestale dello StatoServizio CITES di NapoliUN ORSO A PETINAInterventi a cura della Dr.ssa Norma DamianoGruppo speleologi CAI di Napoli

28 NOVEMBREIL CLIMA CHE CAMBIAL’INNALZAMENTO DEL LIVELLO DEI MARIIntervento a cura del Prof. Giorgio BudillonUniversità degli Studi di Napoli Federico IIPROIEZIONE DEL MEDIO METRAGGIO “NON CHIAMARMITERREMOTO”Presentazione di: Romano Camassi, INGV - BolognaNicola Alessandro Pino, INGV – Osservatorio Ve-suvianoBeba Gabenelli, regista della decufictionFrancesca Conti di Formicablu, produttrice delladocufiction

45

SCIENCE CENTRE

5 DICEMBREARRIVANO I POMPIERIAL FUOCO, AL FUOCO!Dimostrazioni a cura del Corpo Nazionaledei Vigili del Fuoco

12 DICEMBREIL MONDO DEL CIOCCOLATOSTORIA, ORIGINE, LAVORAZIONE E PROPRIETÀ DELCIOCCOLATOStoria, proprietà, curiosità e degustazionial cioccolato a cura dell’Assessorato al-l’Agricoltura della Regione Campania

12 DICEMBRENEURONI SPECCHIOLE ALTERAZIONI DELLA CONNETTIVITÀ NEURONALENEI DISORDINI CRONICI DELLO STATO DI CO-SCIENZAIntervento a cura di M. StanzianoScuola interazione Uomo Animale SIUA

19 DICEMBREFESTA DI NATALEASPETTANDO INSIEME IL NATALE: LE TRADIZIONENATALIZIE CECHECon la collaborazione dell’associazioneBohemia e con il patrocinio del ConsolatoOnorario della Repubblica Ceca di Napoli

26 DICEMBREMAGIA E SCIENZADALLA MAGIA ALLA FISICAGiochi di prestigio condotti dal piccoloMago Alex

46

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

La Fondazione IDIS-Città della Scienza è un par-tner operativo delle istituzioni educative nella dif-fusione della conoscenza e nell’elaborazione erealizzazione di momenti didattici che suscitanol’interesse per le materie scientifiche. Molti sonoi laboratori didattici organizzati e che si basanosu un sistema di insegnamento e di apprendi-mento orientato al coinvolgimento dell’interaclasse. Numerose sono anche le iniziative checoinvolgono gli istituti scolastici. L’offerta accom-pagna le scuole nella costruzione di percorsi for-mativi sempre più approfonditi e dinamici.Nel Science Centre gli studenti possono parteci-pare alle attività dei LES-Laboratori per l’Educa-zione alla Scienza, in cui le esperienze didattichea carattere sperimentale si svolgono in ambientidi apprendimento non formale. In tale contestoogni elemento (dagli arredi alle attrezzature, dailinguaggi usati dai conduttori che fungono da fa-cilitatori) è orientato a favorire un apprendimentoattivo, collaborativo, conversazionale, riflessivo,contestualizzato, intenzionale e costruttivo. Sitratta di singoli incontri o brevi cicli di attività dilaboratorio, così come dettagliato nelle descri-zioni dei vari ambiti di intervento dei LES.Le attività rivolte a studenti di fascia d’età allar-gata (es. 8-18 anni) sono fortemente differenziate

nella condu-zione a secondadell’effettiva etàdei partecipanti.I progettisti delScience Centreoffrono un servi-zio di assistenzacompleta per laprogettazione,l’allestimento el’attivazione dilaboratori didat-tici a scuola. Laprogettazionedei laboratori si

47

SCIENCE CENTRE

caratterizza per lo spirito di apertura al territorioe la flessibilità organizzativa e didattica.Nei LES non si organizzano solo laboratori per igiovani, ma anche corsi di aggiornamento perdocenti attraverso la progettazione e la gestionedi attività sperimentali, l’uso di nuove tecnologieper la didattica della scienza, la riflessione su spe-rimentazioni didattiche in corso, la progettazionee la valutazione di attività didattiche tese al mi-glioramento dell’insegnamento e dell’apprendi-mento delle Scienze. Se una scuola desiderasvolgere un gran numero di attività di laboratorio,può stipulare una convenzione che permette diassociare all’attività didattica con gli studentianche momenti di formazione per i docenti, in-contri con i genitori ecc. L’offerta formativa è ri-volta a docenti di scuole di ogni ordine e grado.I temi dei corsi sono quelli sviluppati nei Labora-tori di Educazione alla Scienza (LES) rivolti aglistudenti, in cui si affronta un particolare argo-mento attraverso l’osservazione e lo svolgimentodi esperimenti, proponendo percorsi alternativialla didattica frontale.

3 GIORNI PER LA SCUOLA

Il 13, 14 e 15 ottobre 2010, negli spazidi Città della Scienza, si è svolta la VIII edi-zione della 3 Giorni per la Scuola, conven-tion nazionale dedicata al mondo dellascuola e della didattica, promossa dallaFondazione Idis-Città della Scienza con il

contributo della Regione Campania - Assessoratoall’Istruzione, in collaborazione con il Ministerodell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Di-rezione Ufficio Scolastico Regionale per la Cam-pania, e con il patrocinio morale di: Senato dellaRepubblica; Presidenza del Consiglio dei Ministri;Ministro della Gioventù; Ministro per la PubblicaAmministrazione e l’Innovazione; Ministro del Tu-rismo; Ministero dello Sviluppo Economico; Mini-stero delle Politiche Agricole, Alimentari eForestali; Ministero dell’Ambiente, Tutela del Ter-

48

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ritorio e delMare; Ministerodel Lavoro e dellePolitiche Sociali;Ministero per iBeni e le AttivitàCulturali; Provin-cia di Napoli;Comune di Na-poli; Universitàdegli Studi di Na-poli Federico II;Università degliStudi di NapoliParthenope; Uni-

versità degli Studi di Napoli L’Orientale; Univer-sità degli Studi Suor Orsola Benincasa; SecondaUniversità degli Studi di Napoli; Università degliStudi di Salerno; Università degli Studi del Sanniodi Benevento.La manifestazione – forte del ruolo catalizzatoreche Città della Scienza ha assunto nel corso deglianni rispetto alle strutture scolastiche – ha rappre-sentato un momento di incontro e di confronto trai soggetti privati e pubblici che operano nel set-tore dell’educazione e della cultura e come tappadi verifica delle iniziative e dei progetti in corso. L’evento, coerentemente con le esigenze da cui ènato e con gli obiettivi che si è prefi-gurato, ha assunto ormai da anni laforma di mostra-convegno, ed ha af-fiancato ad una vasta area espositivadelle offerte didattiche al mondodella scuola da parte di Istituzioni,Enti nazionali e locali, Centri di ri-cerca e Aziende qualificate, un arti-colato programma di seminari,conferenze, incontri, workshop,forummetodologico-disciplinari e laboratorimultidisciplinari di innovazione didat-tica su temi specifici e di grande at-tualità e interesse scientifico conscienziati, intellettuali, relatori istitu-zionali, rappresentanti di istituzioni,

49

SCIENCE CENTRE

aziende e docenti. Di seguito si riporta il programma dettagliatodella Convention:

I temi dell’edizione 2010- L’educazione scientifica come bene primario- Spazio Europa: approfondimenti, dibattiti, ma-

teriali informativi sulle azioni sostenute e cofi-nanziate dall’Unione Europea- L’intreccio tra educazione formale e non for-

male

Il format- Un’area espositiva allestita all’interno del

Science Centre di Città della Scienza dove Istitu-zioni, Enti, aziende e associazioni presentanola loro offerta;- conferenze, conve-gni, seminari e wor-kshop;- attività laborato-

riali, visite guidatealle sezioni delScience Centre;- anteprima della

XXIV edizione di Fu-turo Remoto. Un viaggio trascienza e fanta-scienza dal titolo “Dalla Preistoria alle Città delFuturo”;- la Parola alle Scuole una rassegna interamentededicata alle scuole dove saranno valorizzate leesperienze e i progetti realizzati dalle scuole pro-venienti da tutta d’Italia che hanno partecipatoalla call for proposal, inviata dall’Ufficio Scola-stico Regionale per la Campania.

La parola alle Scuole

Nel corso della 3 GIORNI PER LA SCUOLA 2010sono intervenuti i seguenti istituti scolastici:

50

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

1° C.D. “B. Croce”, Casavatore(Napoli)1° C.D., S. Maria Capua Vetere(Caserta)2° C.D. “N.P. Balotta”, BarcellonaP.G. (Messina)2° C.D, Gragnano (Napoli)2° C.D., Marano (Napoli)2° C.D. “G. Mazzini”, Frattamag-giore (Napoli)3° C.D. “Don Bosco”, Torre delGreco (Napoli)3° C.D. “Giovanni XXIII”, CoriglianoCalabro (Cosenza)4° C.D, Acerra (Napoli)5° C.D. “E. Montale”, Napoli7° C.D., Pozzuoli (Napoli)9°C.D. “Japigia 1”, Bari10° C.D. “I. Alpi”, Napoli28° C.D. “Giovanni XXIII”, Napoli33° C.D., Napoli61° C.D. “N. Sauro”, Napoli71° C.D. “V. Aganoor”, Napoli72° C.D., Napoli84° C.D. “E. A. Mario” plesso “DeCurtis”, Napoli91° C.D. “Zanfagna”, NapoliC.D. “G. Donizzetti”, Pollena Troc-chia (Napoli)C.D. “G. Pascoli”, Grumo Nevano(Napoli)I.C. “S. Giovanni Bosco”, Portico di-Caserta (Caserta) I.C., Carcare (Sa-vona)I.C., Cogoleto (Genova)

I.C. “A. De Curtis”, Casavatore(Napoli)I.C. “Console Marcello”, MilanoI.C., Millesimo Calizzano (Savona) I.C. “G. Pascoli II”, NapoliI.C. “M. Polo”, Calvizzano (Napoli) I.C. “ R. Sanzio”, NapoliS.M.S. “M. Della Corte”, Pompei(Napoli)S.M.S. “S. di Giacomo”, Qualiano(Napoli)

S.M.S. “G. Dorso”, S. Giorgio aCremano (Napoli)S.M.S. “G. Pascoli”, Benevento S.M.S. Sogliano-IPM Nisida, Napoli I.I.S. “Ferraris-Pacinotti”, Milano I.I.S. “Natta-Deambrosis”, Sestri Le-vante (Genova)I.P.P.S.A.R. “I. Cavalcanti”, NapoliI.S. “G. Alberti”, BeneventoI.S. “Caracciolo-S. Rosa”, NapoliI.S. “Gentileschi”, NapoliI.S. “Giudici Saetta e Livatino”, Rava-nusa (Agrigento)I.S. Liceo “E. Morante”, NapoliI.S. “Pitagora”, NapoliI.S. “P.M. Virgilio”, AvellinoI.S.I.S.S. “G. Marconi”, VairanoScalo(Caserta)I.S.I.S.S. “A. Nifo”, Sessa Aurunca(Caserta)I.T.A.S. “V. Emanuele II”, NapoliI.T.C. “L. Amabile”, Avellino

51

SCIENCE CENTRE

10° C.D. di Salerno, Torrione Alto(Salerno)2° C.D. “L. Da Vinci”, Portici (Napoli)5° C.D. “Giampietro”, Torre delGreco (Napoli)2° C.D. “F. Giampaglia”, Ercolano(Napoli)2° C.D. “Petronelli”, Trani (Bari) I.C., Alliste (Lecce)S.M.S. “Giovanni Vigesimo”,Palagiano (Taranto) I.C., Spongano (Lecce)I.C. “Amerigo Vespucci”,Vibo Marina(Vibo Valenzia)S.M.S. “Vico - Campanella – Gullo”,Cosenza

7° C.D., CosenzaI.C., Bova Marina (Reggio Calabria) I.C. “Vigo Fuccio La Spina”, Acireale(Catania)S.M.S. “G.A. Borgese - XXVII Mag-gio”, Pallavicini (Palermo)C.D. “Bronte II”, Bronte (Catania)I.C. “Borsellino”, Mazara del Vallo(Trapani)L.S. “R. Piria”, Rosarno (ReggioCalabria)I.T.I. “Pacinotti”, Taranto I.T.I. “L. Da Vinci”, Trapani I.T.I. “Giordani”,Napoli

I.T.C. “L. da Vinci”, S. Maria CapuaVetere (Caserta)I.T.C. “A. Genovesi”, Salerno I.T.C. “C. Pavese”, Caserta I.T.C. “G. Siani”, Napoli I.T.C.G. “Archimede”, NapoliI.T.I. “R. Elia”, Castellammare diStabia (Napoli)I.T.I. “ F. Morano”, Caivano (Napoli) I.T.I. “A. Righi e VIII”, NapoliI.T.I. “A. Volta”, NapoliI.T.I.S. “S. Cannizzaro”, Catania I.T.I.S. “S. Cannizzaro”, Rho (Milano) I.T.I.S. “M. Curie”, Napoli

I.T.I.S. “L. Galvani”, Giugliano inCampania (Napoli)I.T.I.S.-L.S. “F. Giordani”, CasertaI.T.I.S. “E. Striano”, NapoliI.T.S.O.S. “A. Steiner”, Milano L.C. “Gorgia”, Lentini (Siracusa) L.S. “F. Brunelleschi”, Afragola (Na-poli)L.S. “N. Copernico”, NapoliL.S. “G. Galilei”, NapoliL.S. e S.M. “Gardascuola”, Arco(Trento)L.S., Montecorvino Rovella (Salerno)

Le scuole che, all’interno della 3 GIORNI PER LASCUOLA 2010, hanno presentato attività e pro-getti nell’ambito dei Programmi Operativi Nazio-nali 2007-2013 sono state:

52

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

- AIF - Associazione Insegnati di Fi-sica- AIMC - Associazione Italiana Mae-

stri Cattolici- Amodio Scuola- ANEA - Agenzia Napoletana Energia e Ambiente- ANITEL - Associazione Nazionale

Tutor E-learning- ANISN - Associazione Nazionale In-

segnanti Scienze Naturali- ANPE - Associazione dei PedagogistiItaliani- ANSAS - Agenzia Nazionale per lo

Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (exIndire)- APEI - Associazione Pedagogisti ed

educatori Italiani- Apolab Heliocentris- Associazione Amici di Città della

Scienza- Associazione Nemea- Associazione STEPS – L’Accademia

delle Lingue- Assodidattica, Associazione nazio-

nale fornitori e produttori scolastici -Confindustria- CEICC - Napoli, sportello Europe Di-

rect Napoli- Centro Servizi Volontari di Napoli- Città delle Scuole - Archeosannio Ser-vizi per il turismo scolastico- Club degli Insegnanti- Comitato Italia 150- Computer Discount Spa

- Coordinamento Regionale delle Con-sulte Provinciali degli Studenti della- Campania, Ufficio Scolastico Regio-

nale per la Campania- Dacta LTD- Dipartimento per il Coordinamento

delle Politiche Comunitarie – Presi-denza del Consiglio dei Ministri- Elettronica Veneta- Euroguidance Italy – ISFOL- Fondazione per la Scuola della Com-pagnia di San Paolo- Ferrovie dello Stato Spa- Il volo di Dedalo - Associazione- INVALSI - Istituto nazionale per la va-

lutazione del sistema educativo di istru-zione e di formazione- IREDA - Istituto di Ricerca e Didattica

Ambientale- Le Nuvole- L’Informatore Scolastico L’Isola dei ra-gazzi Master Training ASUS Media Direct- Ministero dell’Istruzione, dell’Univer-

sità e della Ricerca- Ministero dell’Istruzione, dell’Univer-

sità e della Ricerca, Programma Ope-rativo Nazionale “Ambienti perl’Apprendimento”- Ministero dell’Istruzione, dell’Univer-

sità e della Ricerca, Programmi Opera-tivi Nazionali “Competenze per losviluppo” Orientasud- Osservatorio della Sicurezza nei luo-ghi di lavoro, Comune di Napoli- Paramedical srl

Tantissimi anche gli Enti coinvolti nella manife-stazione della 3 GIORNI PER LA SCUOLA:

53

SCIENCE CENTRE

MERCOLEDÌ 13 OTTOBRE 2011 >ORE 9,30CONVEGNO INAUGURALE

Saluti istituzionali

Vittorio SilvestriniPresidente Fondazione Idis-Città della Scienza

Rosa Iervolino RussoSindaco di Napoli

Gennaro FerraraVicepresidente Provincia di Napoli

Pietro EspositoDirettore Generale Ufficio Scolastico Regionaleper la Campania

Caterina MiragliaAssessore all’Istruzione – Regione Campania

TAVOLA ROTONDA

La Ricerca scientifica e tecnologica per la Scuola:la delivery Unit regionale come azione di orien-tamento verticale

Hanno partecipato:Annamaria ColaoEndocrinologa – Dipartimento di Endocrinologiaed Oncologia Molecolare e clinica dell’Universitàdegli Studi di Napoli Federico II;

- Regione Autonoma Valle d’Aosta -Dipartimento Soprintendenza agliStudi - Ufficio Supporto all’AutonomiaScolastica- Regione Campania Assessorato

all’Agricoltura, progetto GNAM perla scuola- Seconda Università degli Studi di

Napoli

- Tappeto Volante Tecnolab Group Te-lecom- UCIIM - Associazione ProfessionaleCattolica di Insegnanti, Dirigenti eFormatori- Ufficio scolastico regionale per la

Campania- Ufficio Scolastico Regionale per la

Liguria

54

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

Mario MattioliVicepresidente dell’unione degli industriali di Na-poli – Formazione e Rapporti con l’Università;

Angela OrabonaResponsabile del Polo di qualità di Napoli, Uffi-cio Scolastico Regionale per la Campania;

Conduce:Gianfranco CoppolaSegretario Ordine dei Giornalisti della Campa-nia>ORE 12,00INAUGURAZIONE DEGLI SPAZI ESPOSITIVI E MOSTRA“LA PAROLA ALLE SCUOLE”;

>ORE 13,00LUNCH

>ORE 14,00 - 15,30CONFERENZE E SEMINARI

EUROPA=NOI. STORIA, VALORI E POSSIBILITÀ DEL-L’UNIONE EUROPEA

A cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento Politiche ComunitarieUfficio per la Cittadinanza Europea

Interventi:Roberto AdamCapo Dipartimento Politiche Comunitarie, Presi-denza del Consiglio dei Ministri;

Massimo MaciociaUfficio Scolastico Regionale per la Campania;

55

SCIENCE CENTRE

ESPERIENZA ITALIA: TORINO, MARZO-NOVEMBRE 2011,150 ANNI DI STORIA, 9 MESI DI EVENTI

Le mostre nella prima capitale, le proposte didat-tiche e il progetto on line “150 Digit” per l’anni-versario dell’Unità d’ItaliaA cura del Comitato Italia 150Interventi:

Il valore aggiunto dell’Esperienza delle scuoleMarina BertigliaResponsabile Formazione e Didattica ComitatoItalia 150;

La bella Italia. Arte e identità delle città capitali:la sezione su Napoli e l’Italia meridionalePierluigi Leone de CastrisProfessore ordinario di storia dell’arte moderna,Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Na-poli150 Digit. L’Italia delle scuole: social network dinuova generazioneLuca ToschiDirettore del Communication Strategies Lab, Uni-versità di Firenze

La scuola adotta un monumento per il centocin-quantenario dell’Unità d’ItaliaMirella BarraccoPresidente della Fondazione Napoli Novanta-nove

I luoghi dell’Unità: Santa Maria Capua VetereEnzo OlivieriResponsabile Attività Culturali, Comune di SantaMaria Capua Vetere

56

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

LA PAROLA ALLE SCUOLESESSIONE GARIBALDI

Interventi:

Le piante come motore della vitaRaffaella VisoneI.C.M. Polo, Calvizzano (Napoli)Sergio EspositoUniversità degli Studi di Napoli Federico II

Acqua ed energiaMarzia CampioniI.T.I.S. S. Cannizzaro, Rho (Milano)

La Scuola tra Natura e CittadinanzaRosa Fortunato e Giuseppina Capone L.S. F. Brunelleschi, Afragola (Napoli)

Nisida come parco letterario e naturale Consolata Maria FrancoS.M.S. Sogliano-IPM Nisida, Napoli

SESSIONE MAZZINI

Modalità innovative per gestire gli Appunti: l’evo-luzione della scrittura attraverso le penne elettro-niche. Progetto AMICOMarzio GhezziSCL Service - Livescribe Italian Educational Reseller

Interventi:

Dall’e-learning all’m-learning: la progettazione diun’esperienza per l’apprendimento ubiquitarioIris CirielloI.T.C. L. Amabile, Avellino

Let’s Web. Insieme “Napolipedia”Vincenzo Montesano

57

SCIENCE CENTRE

5° C.D. E. Montale, NapoliPaolo BattimielloI.C. Virgilio IV, Napoli

Diffondiamo la scienza ed il sapere scientifico: leconoscenze scientifiche per formare il cittadino didomaniNazaria Maria Persia e Daniela OnetoI.I.S. Natta-Deambrosis, Sestri Levante (Genova)

Un Social Network per la scuolaCettina AllegraI.T.I.S. S. Cannizzaro, Catania

EVENTO CLUB DEGLI INSEGNANTI DI CITTÀDELLA SCIENZA RAGELABPLUS, UN LABORATORIO A CITTÀ DELLASCIENZA CONTRO L’AGGRESSIVITÀ GIOVANILEATTIVITÀ DEL PROGETTO EUROPEO RAGELABPLUS

A cura della Fondazione Idis-Città della Scienza

Conducono:

Luigi Cerri e Rossella ParenteUfficio progetti e attività di innovazione didatticae comunicazione scientifica, Fondazione Idis-Cittàdella ScienzaCamillo DocimoMaestro di Wing Tsun – WTOI, NapoliMarco SignoreMaestro d’armi, Compagnia dei tre leoni, Napoli

58

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

EVENTI A CURA DELLE ASSOCIAZIONI

TANTI INTERROGATIVI PER UNA RIFORMAA cura di UCIIM - Associazione ProfessionaleCattolica di Insegnanti, Dirigenti e Formatori

Interventi:

Giovanni VillarossaPresidente nazionale UCIIM Giacomo TimpanaroVicepresidente nazionale UCIIM

Pasquale MarroEsperto UCIIM

Modera:

Antonio GaldieroConsigliere nazionale UCIIM

>ORE 15,45-17,00CONFERENZE E SEMINARILE RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI NELLE RICERCHE NA-ZIONALI (INVALSI) E INTERNAZIONALI: DALLA SCUOLAPRIMARIA ALLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIOREA cura di INVALSI

Interventi:

Roberto RicciResponsabile Servizio Nazionale di Valutazione– INVALSI

59

SCIENCE CENTRE

LA PAROLA ALLE SCUOLESESSIONE CAVOUR

Interventi:

Giochiamo con la matematicaTommasa Maria Imbesi2° C.D. N.P. Balotta, Barcellona P.G. (Messina)

Laboratorio Matematica in GiocoGigliola GiurgolaI.C. Millesimo Calizzano (Savona)

Matematica: sperimentando nel virtualeLuisa GiannettiI.P.P.S.A.R. I. Cavalcanti, NapoliMaria MessereI.T.C.G.T. Salvemini, Molfetta (Bari)

L’Istituto Comprensivo come luogo di sperimenta-zione e formazioneMonica TesteraI.C. Carcare (Savona)

SESSIONE PIMENTEL FONSECA

Interventi:

“Ai margini di una ricerca”. Le metodologie diapprendimento cooperativoOlga NazzaroI.S. P.M. Virgilio, Avellino

Cittadinanza e CostituzioneGiuliana De TataI.T.I.S.-L.S. F. Giordani, Caserta

Principi, Regole di Vita, ValoriGiuseppe MingioneI.T.C. C. Pavese, Caserta

60

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

EVENTO CLUB DEGLI INSEGNANTI DI CITTÀDELLA SCIENZA NANOSCIENZE E NANOTECNOLOGIE A CITTÀ DELLASCIENZAAttività del progetto europeo Nano to TouchA cura della Fondazione Idis-Città della Scienza

Conducono:

Luigi Cerri e Ernesto GrassoUfficio progetti e attività di innovazione didatticae comunicazione scientifica, Fondazione Idis-Città della ScienzaAngela TinoIstituto “Eduardo Caianiello”, CNR, Napoli

ATTIVITÀ

LE ENERGIE RINNOVABILI E LA TECNOLOGIA DELL’IDRO-GENOA cura di Apogeo Ambiente

Interventi:

L’idrogeno e le celle a combustibile - Le sfide delXXI secoloViviana CigolottiENEA

La tecnologia delle celle a combustibileDavide GranHeliocentris

61

SCIENCE CENTRE

EVENTI A CURA DELLE ASSOCIAZIONIDIDATTICA E COMUNICAZIONE: LE PROPOSTE DELLE ASSO-CIAZIONI NO-PROFIT PER USCIRE DALLA CRISIA cura di AIF Campania e Amici di Città dellaScienza

Interventi:

Ferruccio DiozziPresidente Associazione Amici di Città dellaScienzaPietro CerretaScienza Viva, Calitri

Gabriella BarbiAssociazione ASFODELO

Laura FranchiniAIFAngela AmatoMusequalityFranco di Liberto e Sergio BizzarroForum Tarsia Claudio CorrealeLux in FabulaSofia SicaANISN

> ORE 12,00-17,00EVENTI A CURA DEGLI ESPOSITORILABORATORI DIMOSTRATIVI PER I DOCENTIA cura di Elettronica Veneta

LABORATORI DIMOSTRATIVIA cura di Amodio Scuola

62

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

EVENTI DI PRESENTAZIONE E DIMOSTRAZIONE DELL’USODELLA LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE SULLE TEMATI-CHE SCIENTIFICHEA cura di ANSAS – Agenzia Nazionale per loSviluppo dell’Autonomia Scolastica

I PROGETTI SULLE SCIENZE, SULLA MATEMATICA E SULL’UTI-LIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE FINANZIATI DAI PRO-GRAMMI OPERATIVI NAZIONALI “COMPETENZE PER LOSVILUPPO” (FSE) E “AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO”(FESR)A cura della Direzione Generale per gli Affari In-ternazionali, Ministero dell’Istruzione, dell’Univer-sità e della Ricerca

GIOVEDÌ 14 OTTOBRE 2011 >ORE 9,30-11,15CONFERENZE E SEMINARIL’ALTRA SCUOLAA cura dell’Assessorato all’Istruzione RegioneCampania

Interventi:

Caterina Miraglia Assessore all’Istruzione, Regione Campania Pietro Esposito Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regio-nale per la CampaniaEnrico RoccoPresidente CONIPROVincenzo Ciotola Presidente Regionale ANP Campania

Modera:

Gianfranco CoppolaSegretario Ordine dei Giornalisti della Campa-nia

63

SCIENCE CENTRE

XXIV EDIZIONE DI FUTURO REMOTO - DALLA PREISTORIAALLE CITTÀ DEL FUTURO

Uomo, Tecnologia e Risorse. Ecosistemi naturalied Ecosistemi urbaniA cura di Futuro Remoto e Grandi Progetti, Fon-dazione Idis-Città della Scienza

Interventi:

Estinzione è per sempre Francesco PedrettiNaturalista del programma Geo&Geo, docentedell’Università Di Camerino

Dai batteri alle balene: cos’è la biodiversità e per-ché non possiamo farne a menoDanilo RussoDocente di Conservazione della Natura e Ge-stione delle Aree Protette Università degliStudi di Napoli Federico II

La città sostenibile Uberto SiolaDocente di Progettazione Architettonica presso laFacoltà di Architettura dell’Universitàdegli Studi di Napoli Federico II

Modera e presenta il programma della XXIV Edi-zione di Futuro Remoto:

Francesco De MatteisFuturo Remoto e Grandi Progetti, Fondazione Idis-Città della Scienza

IL BULLISMO E LA VIOLENZA NEI CUORI GIOVANILI: PRE-VENZIONE E INFORMAZIONE NEI CONTESTI EDUCATIVIA cura di Sportello Caritas sul Bullismo e le Vio-lenze

Interventi:

L’esperienza dello Sportello Caritas sul bullismoe le violenze: percorsi di assistenza psico-educa-tiva e legale alle vittimeCarlo SignoreResponsabile Sportello Caritas sul Bullismo e leViolenze

64

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

Progetti e azioni di prevenzione nell’istituzionescolasticaAngela Carandente SiccaDirigente Scolastico - SMS S. Di Giacomo, Qua-liano (Napoli)

Vittime del bullismo: effetti psicologici ed emotivisullo sviluppo della personalitàGennaro ImperatoreGarante dei Diritti dell’Infanzia - Regione Cam-pania

Accoglienza e riabilitazione in ambito penale edistituzionaleGianluca GuidaDirettore Istituto Penale Minorile di Nisida

LA PAROLA ALLE SCUOLESESSIONE CARACCIOLO

Apertura:

MOBILITÀ INTERNAZIONALE E ORIENTAMENTO: L’ESPE-RIENZA DI EUROGUIDANCE ITALYConcetta FonzoEuroguidance Italy – ISFOL

Interventi:

La didattica delle competenze e dei processi co-gnitiviMaurizio CandurroI.T.I. A. Volta, Napoli

Una formazione efficace tra identità e solidarietàMaria Gabriella Cutuli e Marina BuccheroI.T.C. G. Siani, Napoli

Vivere nella strada - Metodo FeuersteinLucio PiscopoI.C. G. Pascoli II, Napoli

65

SCIENCE CENTRE

Research on the possible differencies betweentwo study-groupsGabriele Rodelli, Francesca Coletta e CarmelaAntonia LanzottiL.S. N. Copernico, Napoli

SESSIONE PELLICO

Apertura:

DIREGIOVANI-DIREFUTURO: IL FESTIVAL DELLA POSITIVITÀGIOVANILEFederico Bianchi di CastelbiancoPsicologo e promotore di “Diregiovani-Direfuturo,Festival delle giovani idee”

Interventi:

L’Antartide incontra la scuolaMariaromana Minisci e Carmen Guidetti3° C.D. Giovanni XXIII, Corigliano Calabro (Co-senza)

Il Laboratorio più grande: l’Ambiente NaturaleLucia FasciglioneI.C. M. Polo, Calvizzano (Napoli)

Gianluca PoleseUniversità degli Studi di Napoli Federico II

Parco lo Spicchio: un parco “fatto dai ragazzi”Daniela Costa84° C.D. E. A. Mario plesso De Curtis, NapoliGiovanni La MagnaWWF Campania

L’ambiente naturale come luogo d’apprendimentoCalogero TrainaI.S. Giudici Saetta e Livatino, Ravanusa (Agri-gento)

66

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

EVENTO CLUB DEGLI INSEGNANTI DI CITTÀDELLA SCIENZAEMERGENZA CLIMA: DIAMO LA PAROLA AI CITTADINIAttività del progetto europeo ACCENT

Conduce:

Flora Di MartinoUfficio progetti e attività di innovazione didatticae comunicazione scientifica, Fondazione Idis-Città della Scienza

EVENTI A CURA DELLE ASSOCIAZIONIL’INSEGNAMENTO SCIENTIFICO E LA RIFORMA DELLASCUOLAA cura di ANISN - Associazione Nazionale Inse-gnanti Scienze Naturali, Sezione Campania

Interventi:

Sofia SicaPresidente ANISN – Sezione CampaniaSilvana SarnelliConsigliera ANISN – Sezione CampaniaVincenzo De AngelisDocente

ATTIVITÀ DIDATTICA ED ESPERIENZE PRATICHE SULLA GEO-DIVERSITÀ DELLE AREE VULCANICHE DELLA CAMPANIAA cura di IREDA – Istituto di Ricerca e di DidatticaAmbientale

Interventi:

La Geodiversità nelle aree vulcaniche della Cam-paniaElio AbatinoDocente universitario

67

SCIENCE CENTRE

Riconoscimenti di minerali, rocce e fossiliLucia CinquegranaDocente

Sono previsti interventi coordinati di Olimpia Iac-carino, Ilda De Crescenzo, Maria Teresa Lipartitie Maria Moresco.

> ORE 11,30-13,00CONFERENZE E SEMINARILA RETE, QU.A.S. E RIORDINO DELLA SCUOLA SECONDA-RIA DI II GRADOA cura del Polo Qualità di Napoli - Ufficio Scola-stico Regionale per la Campania

Interventi:

La rete Qu.A.S.: analisi e prospettiveAngela OrabonaResponsabile Polo Qualità di Napoli – USR perla Campania

Le competenze per il territorio: strategie e modelli Liliana BorrelloCommissione Nazionale per il riordino degli Isti-tuti Tecnici e Professionali – MIUR

L’impresa formativa simulata e la Riforma del-l’Istruzione Tecnica e ProfessionaleAntonio CapassoDirigente Scolastico I.P.S.S.C.T. Miano di Napoli– SIMUCENTER Campania

Esperienze a confronto:I.S. A. Tilgher di Ercolano (Napoli) – I.S. R. Liva-tino di Napoli – L.S. R. Caccioppoli di Napoli –I.T.I. G. Marconi di Nocera Inferiore (Sa) –S.S.I.G. G. Gigante di Napoli

68

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

LA SICUREZZA PARTE DALLA SCUOLAA cura dell’Osservatorio “Napoli città sicura” delComune di Napoli

Interventi:

Salvatore GalieroPresidente dell’Osservatorio “Napoli città sicura”

Raffaele ScalaComponente della Commissione Sviluppo e Inno-vazione - Consigliere comunale di NapoliNicola AgostaDirettore Regionale del Lavoro di NapoliLucia MarinoASL Na 1 Dipartimento Prevenzione DirettoreServizio Igiene e Medicina del LavoroAnna CozzolinoI.S.P.ES.L Dipartimento di Napoli 1° RicercatoreLucio CriscuoloCGIL - CISL - UIL UGLBernardino StangherlinSocietà Sirena Città StoricaLudovico RussoAssociazione AIP&P

Coordina:

Chiara RiccioResponsabile Officina dei Piccoli e Progetti perl’Infanzia, Fondazione Idis-Città della ScienzaA seguire, nel Science Centre - Officina dei Pic-coli, inaugurazione di “La casa in costruzione”,un gioco di socializzazione per costruire insieme,alla presenza del Sindaco di Napoli Rosa Iervo-lino Russo.

69

SCIENCE CENTRE

LA PAROLA ALLE SCUOLESESSIONE PEPE

Interventi:

In forma informatiMaddalena Bellomi e Enza MieleI.S. Gentileschi, Napoli

Il calendario della saluteAngela Carandente Sicca e Teodoro BonavitaS.M.S. S. di Giacomo, Qualiano (Napoli)

Educazione e produzioni alimentari: il fruttosioEleonora Andreozzi e Anna FormicolaI.T.C.G. Archimede, Napoli

Un’idea per non fumareFortunata Salerno e Luigia SchettinoI.T.I. R. Elia, Castellammare di Stabia (Napoli)

SESSIONE CATTANEO

Apertura:

DIDATTICA LABORATORIALE E SCUOLE IN RETESusanna OcchipintiDidattica delle scienze sperimentali, educazioneambientale - Assessorato Istruzione eCultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta

Interventi:

La scienza dietro l’angoloAttilio CourrierI.T.I.S. S. Cannizzaro, Catania

Esperienza di laboratorio scientifico nelle scuoleelementariAnnunziata Esposito e Anna Ruocco2° C.D Gragnano (Napoli)

70

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

EVENTO CLUB DEGLI INSEGNANTI DI CITTÀDELLA SCIENZAUN PUPET VIRTUALE PER FACILITARE IL DIBATTITO SUGLI STE-REOTIPI DI GENERE: SPERIMENTAZIONE E DISCUSSIONEAttività del progetto europeo TWIST-TowardsWomen In Science and Technology

Conduce:

Michaela RiccioInternational Relationships - Fondazione Idis-Cittàdella Scienza

EVENTI A CURA DELLE ASSOCIAZIONILA PROFESSIONE PEDAGOGICA AL SERVIZIO DELLA DIDAT-TICA INNOVATIVA

IL GLOBALISMO AFFETTIVO: UNA SPERIMENTAZIONE NELLESCUOLE PUGLIESIA cura di ANPE - Associazione Nazionale dei Pe-dagogisti Italiani

Interventi:

Luisa VerdosciaPresidente ANPE Regione Puglia, Dirigente sco-lastica del XXV Circolo didattico “Don Milani” diBari

Testimonianza dell’autore del metodo:Vito De Lillo

> ORE 13,00LUNCH

71

SCIENCE CENTRE

> ORE 14,00-15,30CONFERENZE E SEMINARILA FORMAZIONE DEI DOCENTIA cura della Direzione Generale del Personale,Ufficio VI, MIUR

Coordina:

Maurizio PiscitelliDirigente Ufficio VI, Direzione Generale del Per-sonale, MIUR

Interventi:

Giovanni MargiottaReferente Piano [email protected], MIURMaria ChiattiReferente Piano Nazionale Formazione Lingui-stica Scuola Primaria e Clil, MIUR

Nicoletta BiferaleReferente ESABAC (Esame di Stato - Baccalau-réat)

LA FUNZIONE STRATEGICA DELL’ORIENTAMENTO - PRO-GETTO INTERREGIONALE ANSAS CAMPANIAA cura dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppodell’Autonomia Scolastica

Interventi:

Patrizia BorettiDirettore ANSAS, Nucleo territoriale CampaniaSperanzina FerraroCoordinatrice Piano Nazionale OrientamentoGiovanna CaporasoReferente regionale Orientamento, ANSAS Cam-pania

72

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

LA PAROLA ALLE SCUOLESESSIONE PISACANE

Interventi:

Baby e-learning per il futuroPatrizia Rossini9°C.D. Japigia 1, Bari

Ambienti di apprendimento dinamici: dal cartel-lone al sito web, dall’ar- desia alla LIMAnna BianchiI.C. Cogoleto (Genova)

Il centro risorse in rete sul territorio, intreccio traapprendimento formale ed apprendimento nonformale Lanfranco Genito e Antonia De Petrocellis I.T.I. A. Righi e VIII, Napoli

Scienza in viaggio nei mondi virtualiGiliola GiurgolaIC Millesimo Calizzano (Savona)

SESSIONE MANIN

Apertura:

LA DIDATTICA IN CONTESTI A RISCHIODavide PetroneBBM Productions, Scienza semplice

Interventi:

Tecniche di cartografia tattile per lo studio dellageografia ambientale per persone non vedentiFabio FussiI.I.S. Ferraris-Pacinotti, Milano

Dai sassi alla tettonica a zollePaola MesturiniI.C. Console Marcello, Milano e Monica Onida,Università degli Studi di Milano-Bicocca

73

SCIENCE CENTRE

Scrittura creativa e linguaggio radiofonico peruna didattica musicale della lettura espressivaMaria Maddalena Erman33° C.D., NapoliMaria Teresa ValerioNaturalmenteMusica

EVENTO CLUB DEGLI INSEGNANTI DI CITTÀDELLA SCIENZAPRESENTAZIONE DEI NUOVI STRUMENTI E SPETTACOLI DELPLANETARIOA cura della Fondazione Idis-Città della Scienza

Conducono:

Valentina Di Sarno e Salvatore ZenoneGestione Aree Espositive, Fondazione Idis-Cittàdella Scienza

EVENTI A CURA DELLE ASSOCIAZIONII NUOVI ORIZZONTI DELL’E-LEARNING: IL WEB 2.0 E 3.0NELLA FORMAZIONE DOCENTIA cura di Anitel – Associazione Nazionale TutorE-Learning

Interventi:

Daniela Cuccurullo, Antonella Elia, GioachinoColombrita e Annalisa Boniello

> ORE 15,45-17,00CONFERENZE E SEMINARILAVORI DEL GRUPPO SULLE MISURE DI ACCOMPAGNA-MENTO ALLA RIFORMA DELLA SECONDARIA DI II GRADO

Coordina:

Eugenia CarforaDirigente Scolastico

74

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

IL PROGETTO ACER EUN PILOT, UN NETBOOK PER OGNIALLIEVO, SCENARI DI DIDATTICA QUOTIDIANA CON LE TEC-NOLOGIEA cura del MIUR - Direzione Generale per glistudi, la statistica e i sistemi informativi

Interventi:

Emanuele FidoraDirettore Generale - Direzione Generale per glistudi, la statistica e i sistemi informativiEmanuele AccollaAcer EMea vice president educational businessMarc DurandoExecutive Director di EUN-European Schoolnet

LA PAROLA ALLE SCUOLESESSIONE MORELLI E SILVATI

Interventi:

Temi di attualità scientificaPietro Stefanelli e Massimo CappelluzzoI.S. G. Alberti, Benevento

HY-GEN Studio sperimentale di un elettrolizzatorealcalino e produzione di idrogeno “solare”Silvio PellicoL.C. Gorgia, Lentini (Siracusa) e Antonino Mo-schetto, Università di Catania

Applicazione della Fuel-cellGiuseppe BoveI.T.I. F. Morano, Caivano (Napoli)

Le fonti energetiche rinnovabiliFrancesco Mirone e Fabio SarnataroI.T.I.S. L. Galvani, Giugliano in Campania (Na-poli)

75

SCIENCE CENTRE

SESSIONE LA MARMORA

Apertura:

IL CURRICULUM VITAE EUROPASS E IL PASSAPORTO DELLELINGUE: COME VALORIZZARE LE COMPETENZE DEI GIOVANINELL’EUROPA DELLA MOBILITÀAlessandra BiancoliniEuropass Italy – ISFOL

Interventi:

Forum europeo degli studenti sugli obiettivi di svi-luppo del millennio e scienza under 18Bruna Orlandi e Alessandra AttianeseI.T.S.O.S. A. Steiner, Milano

Sotto il segno del metodo: scienza e pseudo-scienza a scuolaAlessandro Miorelli e Francesco FolettiL.S. e S.M. Gardascuola, Arco (Trento)

La filosofia come pratica educativa nella ScuolaPrimariaPina Montesarchio2° C.D. G. Mazzini, Frattamaggiore (Napoli)

Teatro Scientifico: “La vita è...un sogno”Assunta Marotti e Cira GuarinoS.M.S. G. Pascoli, Benevento

EVENTO CLUB DEGLI INSEGNANTI DI CITTÀDELLA SCIENZATIME FOR NANO CON I NANOKIT!Un percorso tra attività didattiche e giochi parte-cipativi per scoprire il mondo delleNanotecnologie

Conduce:

Ilenia PicardiUfficio progetti e attività di innovazione didatticae comunicazione scientifica, Fondazione Idis-Cittàdella Scienza

76

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

EVENTI A CURA DELLE ASSOCIAZIONI PROSPETTIVE DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA: DALL’HANDI-CAP ALLA DISPERSIONEA cura di AIMC - Associazione Italiana MaestriCattolici

Interventi:

Giacomo ZampellaPresidente Provinciale A.I.M.C. – PsicologoAngelo Rega(Ph.D) Dipartimento di Scienze Relazionali “G.Iacono” Università di Napoli Federico II

> ORE 9,00-17,00EVENTI A CURA DEGLI ESPOSITORILABORATORI DIMOSTRATIVI PER I DOCENTIA cura di Elettronica VenetaLABORATORI DIMOSTRATIVIA cura di Amodio Scuola

EVENTI DI PRESENTAZIONE E DIMOSTRAZIONE DELL’USODELLA LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE SULLE TEMATI-CHE SCIENTIFICHEA cura di ANSAS – Agenzia Nazionale per loSviluppo dell’Autonomia Scolastica

STAND “CON L’EUROPA INVESTIAMO NEL VOSTRO FU-TURO”

I PROGETTI SULLE SCIENZE, SULLA MATEMATICA E SULL’UTI-LIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE FINANZIATI DAI PRO-GRAMMI OPERATIVI NAZIONALI “COMPETENZE PER LOSVILUPPO” (FSE) E “AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO”(FESR)A cura della Direzione Generale per gli Affari In-ternazionali, Ministero dell’Istruzione, dell’Univer-sità e della Ricerca

77

SCIENCE CENTRE

VENERDÌ 15 OTTOBRE 2011

> ORE 9,30CONFERENZE E SEMINARICITTADINANZA E COSTITUZIONE“Per una didattica della Costituzione”: l’espe-rienza campanaA cura dell’Ufficio scolastico Regionale per laCampania e ANSAS – Nucleo Territoriale – dellaCampania

Interventi:

APERTURA LAVORI

Pietro EspositoDirettore generale USR CampaniaMassimo RadiciottiDirettore Generale ANSASPatrizia BorettiDirettore ANSAS - Nucleo Te ritoriale dellaCampaniaSalvatore CinàGià direttore generale invalsi

Lo scenario europeo: quadro di riferimento rela-tivo alle dimensioni civiche della CittadinanzaBruno LositoProfessore associato di pedagogia sperimentalepresso la Facoltà di Scienze della Formazionedell’Università di Roma TreGenny TerrironiInvalsi

Il monitoraggio della sperimentazione del pro-getto C&C riflessioni e considerazione sulle rispo-ste delle scuoleAntonella PortaroUSR Campania Ufficio VIII

78

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

Documentazione delle “Buone pratiche”: i mo-delli trasferibili ai fini dell’innovazioneSilvia PanzavoltaANSAS Nazionale (ex Indire)Gloria ChianeseResponsabile documentazione ANSAS - NucleoTerritoriale della Campania

Cittadinanza e Costituzione: percorsi di lavoroSimonetta FichelliDipartimento per la programmazione MIUR

CONCLUSIONE DEI LAVORI

Lina SassoDirigente tecnico, referente regionale Cittadi-nanza e Costituzione

Modera:

Alessandra MondaDirigente tecnico USR Campania

LA CPS NELLA RIFORMA DELLA SECONDARIA CON LALEGGE REGIONALE PER IL DIRITTO ALLO STUDIOA cura del Coordinamento delle CPS dellaCampania

Coordina:

Angela VillaniReferente Regionale Consulta degli Studenti

LA SCUOLA DEL FUTURO E L’E-BOOK READERA cura di Telecom Italia

Interviene:

Katia ColucciResponsabile del progetto “Future of Learning”

79

SCIENCE CENTRE

> ORE 10,30CONFERENZE E SEMINARIMATEMATICA E REALTÀA cura del Polo Qualità di Napoli - USR per laCampania e Università degli Studi di Perugia

Interventi:

Efficace-mente matematicaAngela OrabonaResponsabile Polo Qualità di Napoli – USR perla Campania

I Modelli matematici entrano a scuolaPrimo Brandi e Anna SalvadoriUniversità degli Studi di Perugia

Studenti in movimentoDomenico CarielloLiceo Scientifico “G. da Procida”, Salerno

Esperienze per familiarizzare con il concetto dirapporto: le quattro operazioni e le loro pro-prietà attraverso giochi matematiciMaria Giovanna ValentinoScuola Secondaria di I grado “G. Rossi Vairo”,Acropoli – SalernoTra logaritmi e cotangentiAntonio ScannapiecoLiceo Scientifico “Rescigno”, Roccapimonte - Sa-lerno

> ORE 11,30EVENTO CONCLUSIVO VIVERE DIGITALE – LA SCUOLA PROTAGONISTA DEL CAM-BIAMENTOA cura della Direzione Generale per gli studi, lastatistica e i sistemi informativi – Ministero del-l’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Interventi:

Analisi di un percorsoRossella SchietromaDirigente Uff. V, Direzione Generale per glistudi, la statistica e i sistemi informativi

80

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

La scuola oggi: il perimetro di un cambiamentoGiovanni BiondiCapo Dipartimento per la programmazione e lagestione delle risorse umane

> ORE 9,00-17,00EVENTI A CURA DEGLI ESPOSITORILABORATORI DIMOSTRATIVI PER I DOCENTIA cura di Elettronica Veneta

LABORATORI DIMOSTRATIVIA cura di Amodio Scuola

EVENTI DI PRESENTAZIONE E DIMOSTRAZIONE DELL’USODELLA LAVAGNA INTERAT- TIVA MULTIMEDIALE SULLE TE-MATICHE SCIENTIFICHEA cura di ANSAS – Agenzia Nazionale per loSviluppo dell’Autonomia Scolastica

I PROGETTI SULLE SCIENZE, SULLA MATEMATICA E SULL’UTI-LIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE FINANZIATI DAI PRO-GRAMMI OPERATIVI NAZIONALI “COMPETENZE PER LOSVILUPPO” (FSE) E “AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO”(FESR)A cura della Direzione Generale per gli Affari In-ternazionali, Ministero dell’Istruzione, dell’Univer-sità e della Ricerca

81

SCIENCE CENTRE

PROGETTI DI COMUNICAZIONE SCIENTIFICA

ACCENTIl progetto ACCENT (Action on Climate Changethrough Engagement, Networks and Tools), ini-ziato nell’aprile 2009, è finanziato dalla Com-missione Europea nell’ambito del VII ProgrammaQuadro di Ricerca – settore “Scienza in Società”- coordinato dalla Fondazione Idis-Città dellaScienza e con la partecipazione di 14 partner traeuropei e israeliani:

ECSITE - Association Européenne des ExpositionsScientifiques, Techniques et Industrielles, Belgio;

Observa, Italia;

Acquario di Genova - Costa Edutainment S.p.A.,Italia ;

Heureka – Tedekeskussäätiö, Finlandia;

LAY - University of Lapland, Finlandia

Techniquest, Gran Bretagna;

FTI - Flanders Technology International, Belgio;

Universeum, Svezia;

Stiftelsen Teknikens Hus, Svezia;

NAUSICAA - Societé d’Exploitation du CentreNational de la Mer, Francia;

Experimentarium, Centre f. Natur/moderne tek-nologi, Danimarca;

Science Centre AHHAA Foundation, Estonia;

Mada Tech - The Israel National Museum ofScience, Technology & Space, Israele;

BSMJ - Bloomfield Science Museum Jerusalem,Israele.

Quindici importanti organizzazioni tra Science

82

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

Centre, musei scientifici e acquari hanno coope-rato alle attività previste dal progetto al fine dirafforzare la collaborazione della comunità scien-tifica su un tema di interesse crescente: i cambia-menti climatici.

Con il progetto ACCENT, la rete dei Science Cen-tre è scesa in campo realizzando una campagnaeuropea di comunicazione sui cambiamenti cli-matici dal titolo “I DO” per tutto il 2010 conl’obiettivo di disseminare i risultati della ricerca,favorire il dialogo tra gli scienziati, le autoritàpubbliche e il pubblico generico attraverso prati-che partecipative.Per la campagna di comunicazione sui cambia-menti climatici sono state organizzate le seguentiattività:- Tre corsi di formazione docenti sui cambiamenticlimatici e il riscaldamento globale di scuole diogni ordine e grado. - Due corsi di formazione studenti delle scuole

superiori- Seminari divulgativi con gli esperti.- 5 Giochi DECIDE- Diverse dimostrazione scientifiche nel science

center durante i weekend. - Due dibattiti partecipativi per i cittadini “LCD-

Local Citizen Debate”.Le attività del progetto ACCENT hanno soddi-sfatto la domanda di informazione riservando alpubblico un ruolo centrale, in linea con la filoso-fia sottesa al progetto tesa a migliorare le capa-cità delle democrazie europee di rappresentarele prospettive e le richieste dei cittadini.Di seguito una breve descrizione di alcuni deglieventi svolti.Dimostrazione scientifiche e dibattiti con gliesperti nello Science Center durante i weekend.

Domenica 3 gennaio 2010: Il clima che cambiadai poli all’equatoreA seguito delle conclusione del COP 15 di Co-penaghen, dicembre 2010 la Fondazione Idis-Città della Scienza ha dedicato un’intera

83

SCIENCE CENTRE

giornata ai cambiamenti climatici in atto sul no-stro pianeta.La responsabilità di queste alterazioni del climaè in gran parte legata alle attività dell’uomo edin particolare all’uso eccessivo dei combustibilifossili che immettono nell’atmosfera grandi quan-tità di anidride carbonica con un conseguenteampliamento dell’effetto serra.I maggiori effetti di tali cambiamenti si notano aipoli, dove lo scioglimento dei ghiacciai provocail consistente innalzamento del livello dei  mari.Il tema è stato discusso al Science Centre dallaDr.ssa Giannetta Fusco e dal Prof. Giorgio Budil-lon della Facoltà di Scienze e Tecnologie dell’Uni-versità degli Studi di Napoli “Parthenope”. Alcentro del dibattito il ruolo dell’Antartide nel si-stema climatico globale, argomento su cui si è fo-calizzata l’attività di ricerca scientifica dei duestudiosi in questi ultimi anni.Nel Science Centre i visitatori hanno assistito adalcune spettacolari dimostrazioni scientifiche inte-rattive, che hanno visto come protagonisti il ghiac-cio ed il calore, per una comprensione ancora piùprofonda dei meccanismi fisici di causa ed effettodei cambiamenti climatici.

Altri eventi scientifici si sono svolti nelle seguentidate internazionali:

- 13 e 14 Marzo 2010: International climatechange day- 22 marzo 2010: World water day - 23 Marzo 2010: International weather day - 28 Marzo 2010: Earth hour- 7 Aprile 2010: International health day - 22 Aprile 2010: World earth day

- 22 Maggio 2010: International day of biologi-cal diversity - 8 Giugno 2010: World ocean day

Cambiamenti climatici: analisi, incertezze, inter-dipendenze e controversie sono stati i temi dieventi scientifici svolti presso il Science Centredella Città della Scienza. In particolare il 13 e 14

84

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

marzo 2010 nell’ambito della giornata interna-zionale sul clima, il Science Centre ha apportatoil suo contributo coinvolgendo i visitatori in atti-vità formative e informative: relazioni, dimostra-zioni, proiezione video e laboratori scientifici suicambiamenti climatici. Grazie alle attività dellacampagna di comunicazione sui cambiamenti cli-matici I DO del progetto europeo ACCENT, i vi-sitatori hanno potuto discutere con scienziati ecomunicatori scientifici sul tema dei cambiamenticlimatici di grande attualità, interessarsi, analiz-zare e riflettere sulle problematiche relative al ri-scaldamento globale in atto ed elaborare scenarifuturi di intervento per sentirsi parte attiva e con-tribuire con minimi sforzi alla riduzione del riscal-damento globale.Tra febbraio e giugno 2010 si sono tenuti trecorsi di formazione docenti di scuole di ogni or-dine e grado e due corsi di formazione per stu-denti di scuole di secondo grado sui cambiamenticlimatici e il riscaldamento globale con l’inter-vento di scienziati ed esperti del settore. Nel com-plesso sono stati coinvolti circa 60 docenti e 70studenti. I Local Citizen Debate hanno unito cittadini, scien-ziati e decisori politici in una discussione infor-male sui temi di attualità legati ai cambiamenticlimatici finalizzata ad aumentare la consapevo-lezza che occorre impegnarsi per garantire unpianeta migliore alle generazioni future. Circa40 cittadini (tra giovani ed adulti), 3 scienziati etre rappresentanti della politica hanno presoparte ai LCD che si sono svolti a Città dellaScienza venerdì 29 ottobre 2010 e venerdì 5 no-vembre 2010.Tutti i risultati e le informazioni sul progetto AC-CENT sono reperibili sul sito http://www.i-do-climate.eu/, continuamente aggiornato. TIME FOR NANO

Il Progetto Time for Nano (Tools to Increase MassEngagement for Nanotechnology) iniziato a feb-braio 2009, è finanziato dalla Commissione Eu-ropea nell’ambito delle azioni del VII Programma

85

SCIENCE CENTRE

Quadro di supporto alla comunicazione e outre-ach sulle nanotecnologie. Coordinato dalla Fon-dazione Idis-Città della Scienza, il progetto vedecome partner 10 paesi europei:

- Ecsite – the European Network of ScienceCentres and Associations, Belgium- BridA, zavod za sodobno umetnost (BridA),

Slovenia- Ciencia Viva - Agencia Nacional para a Cul-

tura Cientifica e Tecnológica (Ciencia Viva), Por-tugal- Centre de culture scientifique technique et in-

dustrielle (CCSTI La Casemate), France- Turkey Science Centres Foundation (TSCF), Tur-

key - Technopolis®, the Flemish science centre (Te-

chnopolis®), Belgium - Politechnika Warszawska (Warsaw University

of Technology), Poland- Tiedekeskussäätiö (Heureka), Finland- The Association for Science and Discovery

Centres, United Kingdom- Deutsches Museum von Meisterwerken der

Naturwissenschaft und Technik, (Deutsches Mu-seum), Germany- Observa (Observa), Italy- CUEN, Italy

Time for Nano ha lo scopo di coinvolgere il pub-blico, e in particolare i giovani e le scuole, in undibattito sulle nanotecnologie, sui rischi e i bene-fici di queste nuove ricerche e delle loro applica-zioni. Tante le attività svolte nel corso del 2010.In primo luogo, si è proceduto alla produzione di1000 Nanokit che sono stati distribuiti nei 10Paesi europei dai vari partner del progetto. Cia-scun museo partner del progetto ha inoltre orga-nizzato cinque nanodays con il coinvolgimentodi migliaia di studenti tra gli 8 e i 20 anni. Sem-pre nel corso del 2010 è stata realizzata ancheuna sessione di formazione docenti da parte ditutti i musei partner che ha visto coinvolti docentidi scuole di ogni ordine e grado e comunicatori

86

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

della scienza.Molto interesse hanno suscitato i laboratori videoper la realizzazione dei clip che potessero pren-der parte al concorso video su youtube lanciatoda Time for Nano. Il concorso si è svolto da feb-braio ad agosto 2010 e ha visto la partecipa-zione di circa 100 video. Ciasun Paese partnerha premiato i primi due video selezionati da unagiuria nazionale organizzando un evento finaledi premiazione. Una giuria internazionale, in-vece, ha poi selezionato un vincitore europeoche, proclamato nell’ottobre 2010, ha ricevutoun premio di 900 euro. E’ stato inoltre presentato alla Commissione unreport di tutte le attività svolte nei primi 18 mesidi progetto, accolto positivamente e un primo re-port con i risultati dell’attività di valutazione svoltanel corso del progetto.

NANO TO TOUCH

Il progetto “NanoToTouch. Nanosciences Live inScience Centres and Museums”, che coinvolgemusei scientifici, science centre e centri di ricercadi sei diverse città europee – Napoli, Mechelen,Tartu, Monaco, Milano e Göteborg – intende pro-porre ai giovani un approccio più aperto e menoformale alla scelta della scienza come ambito dicarriera professionale. I giovani che intendonointraprendere studi scientifici potranno confron-tarsi direttamente con giovani ricercatori chehanno essi stessi operato tale scelta di recente.Inoltre, i futuri ricercatori potranno rendersi contodel ruolo della comunicazione quale fattore de-terminante della loro identità professionale.Una serie di incontri di studenti e docenti dellescuole superiori e di cittadini con giovani ricerca-tori impegnati nel settore delle nanoricerche edelle nanotecnologie consente al pubblico di fareun’esperienza diretta, insieme con i ricercatori,dell’attività quotidiana in un laboratorio.Il target group principale è composto da docentie studenti di istituti superiori e da cittadini interes-sati agli sviluppi della ricerca e dell’innovazione

87

SCIENCE CENTRE

tecnologica. Le organizzazioni partecipanti lavo-rano nel campo dell’educazione non formale edella ricerca scientifica. Esse sono:

- a Napoli, la Fondazione IDIS-Città dellaScienza e il Consiglio Nazionale delle Ricerche– Istituto di Cibernetica E.Caianiello; - a Milano, la Fondazione Museo Nazionale

della Scienza e della Tecnologia Leonardo daVinci e il Centro interdisciplinare materiali e inter-facce nano strutturati (Cimaina) dell’Universitàdegli Studi di Milano; - a Monaco, Germania, il Deutsches Museum vonMeisterwerken der Naturwissenschaft und Te-chnik, la Technische Universitaet Muenchen e laLudwig-Maximilians-Universitaet München;- a Bruxelles, Belgio, l’ECSITE – European Net-

work of Science Centres and Museums; - a Mechelen, Belgio, il Technopolis, Flemish

science centre e la Universiteit Antwerpen;- a Göteborg, Svezia; lo Universeum AB e la

Chalmers Tekniska Hoegskola AB; - a Tartu, Estonia, lo AHHAA - Science Centre

Foundation e il Tartu Ulikool University of Tartu –Institute of Physics.

Obiettivi del partenariato sono: offrire sia ai cittadini sia ai ricercatori una infra-struttura sostenibile di spazi pubblici, aperti a tutti,per la comunicazione sulle nanoricerche e sullenanotecnologie; portare al livello dei problemi edelle esigenze quotidiane dei singoli cittadini il“discorso accademico” sulle implicazioni etichee sociali dello sviluppo delle nanoricerche e dellenanotecnologie, riducendo il più possibile i pre-giudizi reciproci tra gli scienziati e i cittadini, ri-spetto alla comunicazione della scienza; proporreai giovani un approccio più aperto e meno for-male alla scelta della scienza come ambito di car-riera professionale. fornire un modello efficace eduraturo di collaborazione tra istituzioni che si oc-cupano di educazione non formale e istituzioni

88

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

che si occupano di ricerca.Il progetto ha superato la fase di preparazionedelle attività, di formazione delle risorse e di co-struzione della rete locale di cittadini e altri sog-getti collettivi (privati e pubblici) ed è prossimoalla fase di avvio della comunicazione scientificae della partecipazione diretta del pubblico.Nel corso del processo fin qui sviluppatosi, i livellidi impatto sui visitatori del Science Centre, sullostaff, sull’organizzazione e sulla comunità localeappaiono già significativamente positivi, rispettoa vari indicatori quali, tra gli altri, interesse deivisitatori, in ragione della forte aspettativa dei cit-tadini napoletani - in particolare dei giovani - ri-spetto alla possibilità di conoscere meglio ediscutere prospettive e problematiche sociali, eti-che, economiche che le nanoscienze ci propon-gono nella vita quotidiana; aumento dellecompetenze collaborative nello staff e aumentodella cooperazione con altre organizzazioni/isti-tuzioni locali, in ragione della grande sensibilitàmostrata dai principali istituti di ricerca campaninei confronti delle aspettative di informazione/di-scussione dei cittadini sulle nanotecnologie e sullanecessità dello staff di creare nuove forme, flessi-bili, di partnership locale; ecc.Nel 2010 sono state realizzate le seguenti atti-vità:

- Un primo stage formativo di 8 incontri a Cittàdella Scienza per i giovani ricercatori del Consi-glio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Ciber-netica E. Caianiello, impegnati nello svolgimentodegli eventi nelle attività con il pubblico, nel feb-braio 2010.- Lo svolgimento del calendario di eventi della

Nano Researcher Live event area tra gli studentie i cittadini in visita a Città della Scienza ed i gio-vani ricercatori dal Consiglio Nazionale delle Ri-cerche / Istituto di Cibernetica E.Caianiello; perun totale di 22 incontri dal 23 marzo 2010 al 27maggio 2010.Gli eventi hanno avuto luogo prevalentementeprevia prenotazione al Contact Centre dei gruppi

89

SCIENCE CENTRE

in visita.La cadenza temporale degli eventi è stata definitatenendo conto da un lato della scadenza “natu-rale” di avvio delle attività prevista dal workpac-kage 3 del progetto, fissata a marzo 2010,dall’altro della ciclicità dei flussi di visita delle sco-laresche, che abitualmente vedono il loro princi-pale afflusso entro la fine dell’attività scolastica.- Un secondo stage formativo di 5 incontri a Cittàdella Scienza per i giovani ricercatori del Consi-glio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Ciber-netica E. Caianiello, impegnati nello svolgimentodegli eventi nelle attività con il pubblico, nell’ot-tobre 2010.- La realizzazione di incontri di disseminazione

dei contenuti e della metodologia del progettocon scienziati e strutture di ricerca che cooperanoabitualmente alle iniziative di Città della Scienza,studenti universitari, associazioni culturali.In particolare, lo staff di NanoToTouch ha pro-mosso la conoscenza e la diffusione della NanoResearcher Live event area con uno specifico se-minario rivolto ai docenti e agli esperti che hannopartecipato alla 3 GIORNI PER LA SCUOLA2010, Convention annuale sulle tematiche dellascuola e dell’educazione.Inoltre, a dicembre 2010, lo staff di NanoToTouchha realizzato due incontri speciali di dissemina-zione per scuole ed associazioni culturali del ter-ritorio.

90

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

RAGELAB PLUS

RAGELab Plus - Violence prevention by experi-mental rage laboratory è un progetto multilateralebiennale sviluppato nell’ambito del programmadi apprendimento permanente Grundtvig. È statoosservato in tutta Europa un considerevole incre-mento di atti di violenza da parte di giovaniadulti durante la frequenza di corsi di educa-zione e formazione. Questi comportamentihanno indotto i partner del progetto a ricono-scere l’esistenza di una significativa domanda,da parte degli educatori, di approcci che pos-sano essere efficaci nel contrastare questo feno-meno. Nell’ambito del progettoRAGELab Plus si intende svuiluppare (ideare, pro-gettare e sperimentare) approcci pedagogici in-novativi che permettano di prevenire atti diviolenza migliorando, così, la qualità dell’istru-zione e della formazione. I destinatari del pro-getto sono formatori e counsellors che lavoranocon giovani adulti che soffrono di uno svantaggioculturale o di genere. Le sette istituzioni coinvolte nel progetto sono:

- Fondazione Idis-Città della Scienza di Napoli,Italia;- AHAPunkt–Danninger KEG Institut fur Erlenbni-straining&Projekt di Vienna, Austria;- Learning4Life - Learning/TeachingOrganisation di Oslavany, Repubblica Ceca; - Cardet - Center for the Advancement of Rese-

arch and Development di Nicosia, Cipro;- LPKKY - Pirkanmaa Westcome Adult EducationUnit di Ikaalinen, Finlandia;- Scienter - Scienter Espana di Granada, Spa-

gna; - INTEGRA - Human resouces Developing Asso-

ciation di Sostanj, Slovenia.Nel corso del 2010 hanno avuto luogo due wor-kshop per la progettazione del laboratorio RA-GELab e la pianificazione della sperimentazionedel modello, il primo si è tenuto in Finlandia e il

91

SCIENCE CENTRE

secondo in Austria. A settembre 2010 in Spagna,allo scadere del primo anno di attività, si è svoltoil Meeting di medio termine durante il quale si èfatto il punto sui processi già avviati e i prodottigià realizzati e si sono programmate le azioni fu-ture.

KEY COMPETENCE HAPPINESS

Il progetto Key Competence Happiness - A NewHorizontal Theme in Adult Education and Coun-selling, è un progetto LLP (GRUNDTVIG Pro-gramme Multilateral Project).L’obiettivo principale del progetto è quello di farriconoscere “la felicità” quale tema trasversalenell’educazione degli adulti e di far considerareil suo perseguimento come una chiave principaledi competenza, allo scopo di adattarsi alla so-cietà che cambia e alle richieste del mercato dilavoro e di fortificare negli adulti la fiducia in sestessi e promuovere la realizzazione personale.Ciò include anche l’evocazione di concrete con-notazioni del termine “felicità” in relazione al-l’educazione degli adulti, permettendo di nonlasciare questo importante campo al dominio diconcetti esoterici e antiscientifici.I principali prodotti didattici del progetto sarannodelle “linee guida per introdurre la felicità nel-l’educazione degli adulti”, che illustrano come in-trodurre aspetti della felicità nel quadro generaledegli schemi già esistenti di insegnamento, in re-lazione allo specifico bisogno degli utenti e allospecifico contesto culturale, e un Toolbox che con-terrà esercizi, metodi e/o approcci didattici.Il progetto, iniziato a dicembre 2009, termineràa novembre 2011.Esso coinvolge 12 partner di 9 paesi europei:

- Coordinatore: KTP- Spolcnost pro kvlifkaci natrhu pràce - Czech Republic- Blickpunkt Identität - Austria- MEDUNI - Medizinische Universitat Wien – Au-stria

92

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

- AMS - Arbeitsmarktservice Niederösterreich –Austria- ISW Limits - Belgio- PS Akademie – Germania- Fondazione IDIS-Città della Scienza – Italia- Trimbos-instituut – Olanda- Verwey-Jonker Instituut – Olanda- ESEB - Istituto Politecnico de Beja/Escola Supe-rio de Educação – Portogallo- INTEGRA- Drustvo za razvojcloveskih virov –

Slovenia.Il 20-21 settembre si è tenuto a Napoli un Mid-term plenary meeting. Nel corso dell’incontro siè proceduto ad elaborare alcuni materiali inerentiil progetto.

NETS-EUNetS-EU (Network to improve non-formal ScienceTeaching in Europe) è un progetto Comenius delLife Learning Programme, azione Multilateral Net-work, di durata triennale, che coinvolge sciencecentres e centri formazione di otto paesi europei:

- Fondazione Idis-Città della scienza - Naples,Italy;- AHA Punkt – Vienna, Austria;- Integra – Velenje, Slovenia;- Learning4Life, Oslavary, Czech Republic;- Exploradome, Vitry-sur Seine, France;- Experimentarium, Hellerup, Denmark;- Technopolis, Mehelen, Belgium;- Ciencia Viva, Lisboa, Portugal.E’ noto che in Europa i giovani stanno perdendoil contatto con la scienza e il numero di studentinelle università scientifiche è diminuito, ed èancor più noto che in questo contesto esiste unadifferenza di genere: le ragazze sembrano meno

93

SCIENCE CENTRE

interessate alla scienza e alla tecnologia rispettoai ragazzi.In tal senso, le azioni di NetS-EU sono volte allacooperazione di realtà che lavorano nel campodell’educazione scientifica e alla condivisione dimetodi e best practices che mirano ad avvicinarei più giovani, e in particolar modo, il pubblicofemminile, alla scienza e alla tecnologia. Partico-lare attenzione è data alla sperimentazione dell’Enquiry-Based Learning, un metodo di insegna-mento innovativo, che utilizza le nuove tecnolo-gie, l’inchiesta e le tecniche del problem solvingcome strumenti per favorire l’apprendimento. Costruire una rete per condividere e scambiareinformazioni, strumenti ed esperienze innovativesui metodi di apprendimento non formale dellascienza, costituisce, certamente, l’obiettivo princi-pale che il progetto intende perseguire.Beneficiari di tale intervento sono gli insegnanti ealtre categorie di personale della scuola. In par-ticolare, sono coinvolti i centri scientifici, istitu-zioni o organizzazioni attive nel campodell’istruzione scolastica, compresi i centri di ri-cerca e centri di formazione attiva anche nelcampo dell’orientamento alla carriera scientifica.Scopo della rete è ricercare i diversi e possibilimodi per condurre studi scientifici e tecnologicipiù attraenti e coinvolgenti per gli studenti, svilup-pando e fornendo informazioni sui futuri studiscientifici, tecnologici o di carriera; tentando diridurre lo squilibrio di genere presente nell’istru-zione e nelle carriere scientifiche. Ogni partner dovrà organizzare almeno 3 eventi(workshop di un giorno), uno per ogni anno, coin-volgendo un gruppo di 20 insegnanti, e, se pos-sibile, trascinando nelle attività reti nazionali ointernazionali di insegnanti o di diversi soggettinel campo della educazione scientifica. Più di 600 gli insegnanti provenienti dai diversipaesi che complessivamente verranno coinvolti.Sarà messa in piedi anche una piattaforma webche avrà il fine di collegare i possibili beneficiaridei progetti e tutte le persone interessate a metodi

94

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

di apprendimento - non formale - delle materiescientifiche. Un incontro annuale incentrato sullediverse aree tematiche della rete e la stesura diun rapporto annuale sullo stato dell’innovazionein ciascuna area di attività, completeranno gli in-terventi progettuali.Sinteticamente, possiamo dire che i diversi inter-venti, quindi, saranno mirati al perseguimentodelle seguenti finalità:

a) Promozione di nuovi strumenti di insegnamentodelle scienze. b) Contribuire ad una maggiore visibilità dellepiù recenti ricerche su insegnamento / apprendi-mento non formale delle scienze nelle scuole.

La concretizzazione progettuale si svilupperà at-traverso 5 fasi di attività:

1. Ricerca e analisi di nuovi strumenti e metodo-logie per rendere gli studi scientifici e tecnologicipiù attraenti, coinvolgenti ed efficaci per gli stu-denti, in particolar modo per le ragazze; 2. Organizzazione di seminari per gli insegnantiin ciascun paese europeo coinvolto nel progetto 3. Organizzazione di 3 conferenze Comeniusper condividere esperienze con altri progetti Co-menius attivi nello stesso ambito, allo scopo di sti-molare il dibattito, lo scambio e brainstorming sucome rendere gli studi scientifici più attraenti peri giovani. 4. La realizzazione di un social network intesocome piazza virtuale, aperta a tutti, per condivi-dere idee e esperienze sulla didattica dellescienze.

Il 2 dicembre 2010 si è svolta la prima skypeconference, che ha visto coinvolti tutti i partnerdel progetto. Nel corso della conferenza, si è pro-ceduto alla presentazione dei vari partner delprogetto e all’illustrazione degli obiettivi e delleattività da sviluppare, con l’individuazione dellescadenze e dei deliverables da produrre.Inoltre, è stato deciso il logo del progetto ed èstato avviato lo sviluppo del social network.

95

SCIENCE CENTRE

TWIST

Twist - Towards Women In Science Tecnology – èun progetto finanziato dalla Commissione euro-pea nell’ambito del settimo programma quadrodell’area “dimensione di genere nella ricerca”. Ilprogetto, di durata triennale (2010-2012), rag-gruppa un partenariato di 11 paesi europei, dicui 7 Science Centres:

- Fondazione Idis–Città della Scienza, Naples,Italy;- Experimentarium, Hellerup; Denmark;- NEMO Science centre, Amsterdam, Nether-

lands;- Teknikens Hus, Lulea, Sweden;- House of Experiments, Lubljana, Slovenia;- Bloomfield Science Museum, Jerusalem, Israel;- King’s College, London, UK; - Trinity College, Dublin, Ireland; - ASDO, Rome, Italy; - Ecsite, Brussels, Belgium;- E-tica, Torino, Italy.

In tutti i paesi europei la presenza della donnenelle carriere scientifiche è molto scarsa, Twist siripropone di accrescere la consapevolezza delruolo e della rappresentanza delle donne nellascienza e nella tecnologia, mettendo in luce i per-sistenti stereotipi di genere ancora presenti.L’azione si sviluppa attraverso un ambizioso pro-gramma di attività coordinate da realizzare inDanimarca, Olanda, Italia, Svezia, Slovenia,Israele, Inghilterra, Irlanda. Riassumendo, le principali attività previste com-prendono:

- l’attuazione di un’indagine su come i centriscientifici e i musei affrontano la questione delledonne nell’ambito scientifico (info sul sondaggiosono reperibili all’indirizzo: http://www.asdo-info.org/project/TWISTsurvey.htm);

96

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

- creazione di un modulo espositivo permanente- che sarà inaugurato nel 2011 - caratterizzatodalla presenza di strumenti comunicativi interattiviinnovativi ed attraenti, che avrà l’obiettivo di fo-calizzare l’attenzione del pubblico sulle questionidi genere. La sezione espositiva sarà completatadalla presenza di due exhibits principali: un pup-pet virtuale e da un database multimediale cheavranno lo scopo di sensibilizzare il pubblico aprendere coscienza delle visioni stereotipate cheesistono rispetto alle donne e alla scienza e difornire modelli di ruolo positivi in cui le ragazzepossono identificarsi, immaginando se stessecome future scienziate;- un Gender Day fissato per l’8 marzo, allo

scopo di tradurre la ricorrenza della festa delledonne, a livello europeo, in una giornata intera-mente dedicata alle questioni di genere ed allarappresentanza delle donne nell’ambito scienti-fico;- 3 days activities - Un festival di tre giorni di

eventi e attività interamente dedicate alle que-stioni di genere. Per tre giorni i 7 science centrespartner del progetto si animeranno con labora-tori, incontri, dibattiti, convegni, tavole rotonde eworkshop per dare visibilità alla ricerca scienti-fica al femminile in termini di ricerche condotteda donne, ricerche per le donne e ricerche circale donne per mostrare il contributo delle donnenell’ambito scientifico e valorizzare la diversitàdi genere in ambito scientifico evidenziandone lapeculiarità di approccio e la specificità della ri-cerca in termini di arricchimento e risorsa e nondi competizione con il maschile;

- la formazione di oltre 100 insegnanti dellescuole elementari, al fine di rendere i docenti piùconsapevoli dell’importante ruolo che essi rico-prono nel processo di costruzione dei modelli in-terpretativi per i bambini e della necessariaattenzione che essi devono attribuire nel trasferi-mento di messaggi stereotipati di cui in manierapiù o meno consapevole esse stesse sono vittime.

97

SCIENCE CENTRE

L’attività formativa, che prevede, tra l’altro, la rea-lizzazione di Kit didattici e moduli didattici, miraa diffondere tra gli insegnanti una visione di “em-powerment” della scienza come strumento fonda-mentale per le nuove generazioni per interpretareil presente e affrontare le sfide del futuro.

Nel mese di ottobre del 2010, presso la Galleriadella Scienza di Dublino, si è tenuto un impor-tante incontro tra i vari partner del progetto. Du-rante il workshop si è provveduto ad esaminarele risposte al sondaggio di oltre 100 istituti di tuttaEuropa e di altri paesi e si è discusso di alcunipunti fondamentali del programma. Ulteriori informazioni relative allo stato di avan-zamento del progetto possono essere consultatesul sito http://www.the-twist-project.eu/

GNAM Gnam è un programma di attività che si imperniasu una mostra interattiva sulle tematiche dell’Edu-cazione Alimentare, promosso dall’Assessoratoall’Agricoltura della Regione Campania e dallaFondazione Idis-Città della Scienza. La mostra èdivisa in percorsi didattici e sezioni tematiche de-dicate ai differenti aspetti dell’alimentazione, maci sono anche giochi, dibattiti, approfondimenti elaboratori. Il programma Gnam, che ha avuto ini-zio nel 2001, vuole promuovere l’adozione diuna corretta alimentazione evidenziando il le-game che unisce l’ambiente e il territorio al ciboe alla salute e valorizzare la “Dieta Mediterra-nea” e tutte quelle produzioni di qualità tipichedella nostra regione. L’offerta formativa ha visto il coinvolgimento dicirca 14.000 studenti coinvolti in visiteguidate e approfondimenti scientifici in aule labo-ratorio, mentre il pubblico generico èstato coinvolto in eventi di approfondimento scien-tifico sulla corretta alimentazione.Tutte le attività GNAM sono state monitorate conla compilazione di schede di valutazione a curadei docenti accompagnatori.

98

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

Nel corso dell’anno sono state selezionate unaserie di manifestazioni ed eventi interni alloscience centre cui partecipare con una sintesidella mostra GNAM e delle sue attività.

Tre giorni per la scuola presso Città della Scienzacon la presentazione delle attività GNAM per laScuola – Attività 2010/2011 dal 13 al 15 otto-bre 2010. Lo stand è stato visitato in media dacirca 150 docenti al giorno.

Premiazione del concorso “La mia Fattoria” e“Che gusto c’è”, 26 maggio 2010 presso Cittàdella Scienza, a cui hanno preso parte circa 600studenti.Estate dei piccoli, giugno-luglio 2010, pressoCittà della Scienza, il progetto GNAM ha contri-buito all’iniziativa offrendo visite guidate in fatto-rie didattiche e attività laboratoriali sulla correttaalimentazione ai bambini iscritti.Incontri con esperti durante i fine settimana. Èstato organizzato un evento di comunicazione su:Prodotti certificati DOP, IGP, STG e Biologi - Ac-quisti a “Km Zero” e Farmer’s Market condottodalla dott.ssa Filomena Rosa - Funzionario pressoRegione Campania - Assessorato Agricoltura, 14marzo 2010. All’evento hanno partecipato circa50 visitatori dello science centre.Giornata Nazionale della Cultura che Nutre, delMinistero delle Politiche Agricole Alimentari e Fo-restali, organizzata presso Città della Scienza il9 aprile 2010. Secondo indicazioni dell’Asses-sorato, è stata selezionata una serie di manifesta-zioni ed eventi cui partecipare con una sintesidella mostra GNAM e delle sue attività. Talieventi si sono svolti in luoghi esterni sul territoriocampano.

Settimana Nazionale della Prevenzione Oncolo-gica, “Mangiar sano.. per vivere sano..” 20 - 21marzo 2010 presso la Villa Comunale – Napoli.Giornate dedicate alla dieta Mediterranea nel-l’ambito della settimana per la Lotta ai Tumori,

99

SCIENCE CENTRE

per tale evento si è provveduto al noleggio dellestand e delle attrezzature, ai materiali divulgativididattici, al presidio stand con due guide scienti-fiche con lo spettacolo di Giò Ferraiolo.Il messaggio della corretta alimentazione, che en-fatizza la dieta mediterranea e incentiva l’utilizzodi prodotti alimentari locali è stato il contributoche il progetto GNAM ha fornito, attraverso le de-gustazioni di prodotti tipici locali, in diversi eventiculturali, come ad esempio, durante ConvegnoDonne nella scienza promosso dal Coordina-mento Napoletano Donne nella Scienza dell’Uni-versità di Napoli Federico II tenutosi il 30 marzo2010 presso la sala Azzurra del centro convegnidel complesso universitario di Monte S. Angelo. Nel complesso si può desumere che il tema dellacorretta alimentazione è sempre di grande attua-lità e interesse e continuiamo a lavorare per am-pliare l’offerta formativa concentrandoci suproblematiche legate al cibo e all’ambiente, inparticolare al consumo a km zero e alla spesaeco-sostenibile, per sostenere stili di vita semprepiù rispettosi dell’ambiente che ci circonda.

POMPEI ANTIQUARIUM

L’area archeologica di Pompei rappresenta,senza dubbio, uno dei più straordinari luoghi delmondo in cui sia possibile per noi, uomini del XXIsecolo, toccare con mano e vivere dal di dentrola realtà del passato. La città e le sue funzioni, isuoi personaggi, le sue dinamiche sociali e le suerelazioni politiche e culturali, sono lì davanti anoi, senza la mediazione che – tipicamente – av-viene nei musei, in cui domina la soggettività cu-ratoriale e l’arbitrio della collezione.Ciò nonostante, anche un patrimonio come quellodi Pompei, può essere messo in condizione di“parlare” al suo pubblico con maggiore efficacia,non solo raccontando i fatti del passato, maanche lanciando messaggi e suggestioni attuali eche si pongono in un dialogo serrato con la vitadi ognuno di noi.

100

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

È proprio in tal senso che si muove il progetto“Pompei Antiquarium” che vede, non a caso, lacollaborazione tra due soggetti operanti – en-trambi ad elevati livelli di eccellenza – nei settoridella editoria specializzata in archeologia da unlato e, dall’altro, della comunicazione interattivanei settori di frontiera della scienza e della tecno-logia che guardano al futuro: l’ERMA di Bret-schneider e la Fondazione Idis-Città delleScienza.Sebbene, allo stato attuale, il progetto si presentiancora in una forma prettamente embrionale –essendo la sua attivazione recentissima – il suosuccesso e la sua buona riuscita sono garantitidal grandissimo impegno con cui ogni minimodettaglio è stato curato.Infatti: valorizzare al massimo la grande tradi-zione scientifica e culturale che, attorno allo stu-dio degli scavi e della storia della città di Pompei,è cresciuta e si è consolidata nel corso degli anni;tentare di tradurla in linguaggi comprensibili atutti i tipi di pubblico, anche quelli più giovani oprovenienti da paesi che non condividono con ilnostro, una base solida di conoscenze classicheo quantomeno una sensibilità orientata verso laclassicità costruiscono priorità indiscusse del-l’azione intrapresa.Attraverso lo sviluppo e la gestione di entrambele iniziative, il progetto mira nel suo insieme almiglioramento complessivo dell’offerta del Parcoarcheologico di Pompei e della sua visibilità in-ternazionale, in un piano unitario di comunica-zione in stretta collaborazione con laSopraintendenza archeologica.In particolare, esso si collega alla collaborazionegià avviata tra la Sopraintendenza e la Fonda-zione Idis per la realizzazione delle attività edu-cative per i piccoli visitatori previste dal progettoBaby Pompei, anche alla luce delle pregresseesperienze maturate in Città della Scienza di di-vulgazione della archeologia e delle scienze adessa connesse, in progetti sviluppati con la So-

101

SCIENCE CENTRE

praintendenza Archeologica di Napoli, per la va-lorizzazione e la fruizione pubblica della Grottadi Seiano e il sito archeologico Pausylipon e dellearee marine protette di Baia e Gaiola.Per quanto riguarda la gestione, si configura,così, un modello integrato in cui i soggetti parte-cipanti contribuiranno con le competenze svilup-pate nel corso degli anni, relative alla gestione diattività di diffusione culturale al grande pubblicoe di pubblicistica scientifica su Pompei.In sintesi, l’intervento della Fondazione Idis con-cerne:

1) lo sviluppo di un percorso museale introduttivoall’interno dell’ANTIQUARIUM degli scavi diPompei che prevede la costruzione di un centrodi accoglienza turisti sviluppato con il massimodelle tecnologie applicabili ai beni culturali in duelivelli comunicativi e progettato per fornire ai visi-tatori un’introduzione agli scavi priva di barrierelinguistiche .Le realizzazioni tecnologiche sa-ranno progettate, sviluppate e monitorate da uncomitato internazionale di esperti nelle relativematerie di pertinenza.Il Centro di accoglienza servirà da esplicatoredelle principali caratteristiche che rendono l’uni-cità di Pompei, combinando in un percorso emo-zionale l’archeologia della vita quotidiana nelmondo antico e la geologia del disastro del 79d.c. con tematiche approfondibili a diversi livellia seconda della libera volontà di visione.2) un’indagine annuale di Customer satisfaction,in collaborazione con aziende esterne leader nelsettore e, con l’ausilio di collaboratori interni perapprofondire le ricerche sul pubblico con attivitàpartecipative da svolgere con pubblico selezio-nato o stakeholders. 3) un documento riassuntivo sui dati della ricercae di redigere delle raccomandazioni e dei sugge-rimenti per affrontare gli aspetti critici scaturitidalla ricerca.

102

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

CLUB DEGLI INSEGNANTI

Il Club degli insegnanti associa migliaia di do-centi della Scuola e mette a loro disposizione lerisorse educative di Città della Scienza. È unluogo di scambio e confronto, in cui viene anchevalorizzato il prezioso patrimonio di competenzeed esperienze che provengono dalla Scuola eche possano innervare le stesse proposte didatti-che del Science Centre. L’obiettivo è quello dicreare un canale privilegiato di comunicazione edi interazione tra Città della Scienza, gli enti par-tner del Club e la comunità scolastica, che vienecoinvolta in modo mirato in progetti, attività, la-boratori, seminari sull’innovazione didattica e at-tinenti il mondo della Scuola, dell’educazione edella scienza.Tra i servizi offerti dal Club degli Insegnanti agliiscritti figurano i Martedì degli Insegnanti, pome-riggi tematici con incontri e iniziative su proble-matiche di interesse scolastico, il cui programmaaggiornato è inviato periodicamente ai docentiattraverso la Newsletter elettronica del Club. IlClub degli Insegnanti, inaugurato nel 1995 allapresenza del Socio Onorario Alberto Angela,conta attualmente migliaia di iscritti e decine didocenti partecipanti agli appuntamenti tematicidel Martedì.Nel 2010 il Club degli Insegnanti ha promossouna serie di iniziative finalizzate a valorizzare re-altà e contesti di particolare interesse storico, ar-cheologico, naturalistico e scientifico presenti neiCampi Flegrei, con il coinvolgimento di presti-giose istituzioni napoletane operanti sul territorio,come: - Turtle Point della Stazione Zoologica Anton

Dhorn; - Museo del radar – Selex Sistemi; - Riserva Naturale degli Astroni;- Bagnolifutura - Area ex Italsider.

L’iniziativa ha previsto lo svolgimento presso ilScience Centre di Città della Scienza di seminaritenuti da esperti delle istituzioni sopra citate, aiquali sono seguite le visite guidate alle località ealle istituzioni di volta in volta interessate.

103

SCIENCE CENTRE

UN VIAGGIO TRA SCIENZA E FANTASCIENZA

L’edizione di Futuro Remoto 2010è stata incentrata sull’impatto chele attività dell’uomo hanno sull’am-biente. La caccia ai grandi mam-miferi del Quaternario,l’introduzione dell’agricoltura,l’uso intensivo dei combustibili fos-sili, i processi di urbanizzazione,sono solo alcuni dei modi in cuil’uomo ha predato e preda le ri-sorse naturali, compromettendo lastabilità dell’ecosistema Terra. Oggi, alla luce di una consapevo-lezza ambientale diffusa, grazieallo sviluppo di nuove tecnologiee al possibile utilizzo di fonti ener-getiche alternative è possibile ipo-tizzare nuovi modelli di sviluppo.La città è il teatro privilegiato delletrasformazioni in atto. Una cittàsempre più “intelligente”, nellaquale la tecnologia digitale giocaun ruolo fondamentale nell’analisi,nella descrizione dinamica e nellagestione degli scenari urbani.

IL TEMA GENERALE

Se è vero che tutti gli esseri viventi “lottano” perla sopravvivenza, nel mondo senza uomini le uni-che leggi a decidere di questa lotta sono quelleche decretano il successo del “più adatto all’am-biente”, secondo i paradigmi della teoria darwi-niana. La comparsa dell’uomo sulla Terra haintrodotto nel rapporto tra vivente e natura deglielementi nuovi che segnano una vera rivoluzionedelle regole che governano i processi naturali. Ci-tando Marx, l’uomo “contrappone se stesso,quale una tra le potenze della natura, alla mate-

104

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

rialità della natura. Egli mette in moto le forze na-turali appartenenti alla sua corporeità, braccia egambe, mani e testa, per appropriarsi dei mate-riali della natura in forma usabile per la propriavita… L’uomo è potenza della natura…” inquanto attraverso la sua azione sul mondo natu-rale è in grado di modificare a suo vantaggio leproprie condizioni di vita, mettendo in atto la sua“facoltà specifica e sociale di realizzare gli stru-menti di produzione al fine di trasformare la na-tura e piegarla ai suoi bisogni”.La tecnologia e il suo essere parte della naturasociale del lavoro sono i fattori che irromponosulla scena naturale in-sieme all’uomo, cre-ando situazioni,relazioni e potenzia-lità completamentenuove. Tra le particolarità checaratterizzano l’uomoin natura e che lo dif-ferenziano dagli altriesseri viventi ha un si-gnificato rilevante ilruolo che l’uomostesso gioca sul pianoecologico. La sua ca-pacità di modificare l’ambiente, e di conse-guenza i cicli naturali e la composizione stessadegli ecosistemi, non ha equivalenti in natura.Alcuni dei cambiamenti che l’uomo provoca negliecosistemi sono in una certa misura la conse-guenza diretta delle risposte date ad esigenzespecifiche. Si pensi, per esempio, ai danni pro-dotti sugli habitat di animali e piante dall’agricol-tura e dall’estensione delle aree urbane.Spazzando via foreste e aree naturali e sostituen-dole con campi coltivati o aree edificate, l’uomoha gradualmente portato all’estinzione innumere-voli specie animali e vegetali. Altri cambiamenti, di portata forse anche mag-giore, risultano da effetti secondari delle azionidi adattamento dell’ambiente alle esigenze antro-piche. I già ricordati processi di agricoltura ed

105

SCIENCE CENTRE

urbanizzazione non solo cancellano habitat na-turali, ma provocano, per esempio con la ridu-zione dell’estensione della copertura arborea,variazioni nei cicli naturali che si ripercuotono sulclima - sia scala locale che globale - e quindi in-fluenzando le possibilità di sopravvivenza di spe-cie animali e vegetali.Sono proprio i danni alla biodiversità una delleconseguenze più gravi dell’attitudine predatricedell’uomo nei confronti della natura. Danni che si sono prodotti, secondo molti studiosi,già nelle prime fasi della comparsa dell’uomo, al-meno della specie sapiens, sulla Terra. Ciò sa-rebbe avvenuto ancor prima della comparsa deiprimi insediamenti stanziali e dell’introduzionedelle pratiche di coltivazione delle piante e di ad-domesticamento degli animali. A tal propositoparticolarmente interessante, ma anche sugge-stivo e pregno di significati che vanno oltre la di-mensione strettamente scientifica, è il ruolo chel’uomo può aver giocato nell’estinzione di alcunespecie di mammiferi nelle prime fasi dell’Olo-cene. È quello il periodo in cui si estinguono ani-mali che sino ad allora erano riusciti asopravvivere per milioni di anni, superando, gra-zie ad adattamenti specifici, anche le condizioniambientali estreme dell’ultima glaciazione cheaveva interessato il pianeta. È ancora aperta nel

106

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

mondo scientifico la discussione sull’effettivo coin-volgimento delle popolazioni paleolitiche nellascomparsa dei mammut. Accanto a chi sostieneche la causa unica di tale estinzione sia da ricer-care nei cambiamenti climatici della transizionePleistocene/Olocene e nella scomparsa degli am-bienti glaciali, ci sono altri studiosi che affermanoche i cacciatori paleolitici - tra le prede dei qualic’erano appunto i mammut - avrebbero determi-nato (per overkill) o almeno contribuito (con lacaccia che si sarebbe sovrapposta alla frammen-tazione dell’habitat dei mammut) a tale evento.La capacità dell’uomo di modificare l’ambiente è

potenziata da unatecnologia semprepiù avanzata e perva-siva. Con essa nonaumenta solo la por-tata delle azioni di-rette sull’ambiente:per far “funzionare”questa tecnologia ènecessaria unaquantità sempremaggiore di ener-gia e la produzioneed il consumo di

questa è la causa principale di inquinamento del-l’atmosfera con conseguenze sul clima e sugliequilibri naturali che appaiono catastrofiche. Dati recenti relativi a specie di insetti confermanoquello che altri studi condotti sinora solo sullepiante avevano già indicato: il ritmo attuale diestinzione delle specie viventi è notevolmente su-periore (mille volte o più grande!) a quello degliultimi sessanta milioni di anni. Le cause di questache si configura come la “sesta estinzione dimassa” sono molteplici, ma tutte riconducibiliall’uomo: l’alterazione del paesaggio, l’introdu-zione di specie non autoctone in un ecosistema,ma soprattutto l’inquinamento delle acque, delsuolo e dell’atmosfera, al quale, come detto, ilconsumo di energia contribuisce in modo rile-

107

SCIENCE CENTRE

vante. Futuro Remoto ha voluto proporre una riflessionesu modelli di sviluppo alternativi, nella prospettivadi una “società a bassa energia” che, secondomolti studiosi, è anche un destino ineluttabile perl’umanità. Il modo in cui ci si arriverà dipendedalle scelte presenti. Se vuole evitare che i limitiallo sviluppo futuro siano imposti da eventi cata-strofici, risultato di un collasso ecologico che sem-bra ormai già in atto, l’uomo moderno èchiamato ad una nuova assunzione di responsa-

bilità che, a partire dal riconoscimento di quantoè superfluo, porti ad eliminare gli sprechi e a ri-pensare in modo radicale i modi di “produrre” e“usare” energia. Si tratta di ridefinire, in unosforzo di natura etica e filosofica, le esigenze egli standard di vita quotidiana di ciascuno di noi,per pervenire ad una nuova centralità dell’uomo,una centralità che deve essere ridefinita alla lucedi un ripensamento dell’essere dell’uomo stessocome parte di un tutto, con l’individuazionequindi di quegli “impegni empatici” che corri-spondono e derivano da una condivisione di re-sponsabilità nei confronti della biosfera edell’umanità. Impegni, questi, ai quali sono chia-

108

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

mati tutti i singoli individui.Ciascun uomo è chiamatoad essere attore di unanuova rivoluzione che devecoinvolgere tutti gli aspettidel suo agire, dal muoversial nutrirsi, dal lavoro altempo libero. Non possono non cam-biare anche i “luoghi”dell’agire dell’uomo. Traquesti, le città, nelle quali si

concentra ormai già la metà della popolazionemondiale, una percentuale, peraltro, in costantecrescita. Le città sono il luogo dove si concretizzain maniera più decisiva il principio del “pensareglobalmente, agire localmente”. Un profondo mu-tamento deve riguardare, quindi, necessaria-mente anche le loro strutture, la loroorganizzazione e il modo di usarle. Gli edifici,per esempio, possono essere trasformati, grazieai progressi della tecnologia nel campo della pro-duzione di energie rinnovabili, in vere “centralidi produzione di energia”. Edifici non più ener-givori - che ricevono da lontano energia ottenutamediante processi di trasformazione degli idro-carburi estratti in regioni ancora più remote delpianeta – ma che raccolgono in loco e da fontiche non si esauriscono l’energia di cui hanno bi-sogno. In questo modo i singoli edifici, le interecittà, vanno a costituire parte di un sistema distri-buito di produzione di energia da fonti rinnova-bili. Inoltre la stessa tecnologia che ha resopossibile, con la costruzione di reti telematiche,la rivoluzione moderna nel campo delle comuni-cazioni, può essere oggi utilizzata per costruirereti energetiche diffuse e tali da assicurare la di-stribuzione dell’energia su scala locale, regionalee ancora più ampia. Si afferma così un modellobasato su energie rinnovabili e distribuite che ap-pare più democratico e vicino a quella “condivi-sione empatica” di interessi che è il seme dapiantare per la nascita di un nuovo modo di co-struire e di vivere per l’uomo la dimensione so-ciale ed il rapporto con la natura.

109

SCIENCE CENTRE

I TEMI SPECIFICI

IL MONDO PRIMA DEGLI UOMINIIn questa sezione, a partire dalla descrizionedegli ecosistemi, saranno discusse le modalitàcon le quali si svolgono i trasferimenti di energiain natura, alcune forme di interazione tra organi-smi viventi rilevanti ai fini di un discorso sulle suc-cessioni biologiche ed infine sarà posto l’accentosull’importanza che la biodiversità ha per la sta-bilità dei sistemi naturali.

ENERGIA IN NATURA: CICLI BIOGEOCHIMICI E RETI TROFI-CHELe popolazioni di una comunità interagiscono traloro in misura notevole e interagiscono anche conl’ambiente abiotico. In tutti i casi, queste intera-zioni hanno due conseguenze: 1) un flusso unidi-rezionale di energia dagli autotrofi e 2) un ciclodi sostanze che passano dall’ambiente abiotico

110

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

agli organismi viventi e poi di nuovo all’ambienteabiotico.Una combinazione di componenti biotiche eabiotiche, attraverso cui fluisce l’energia e circo-lano le sostanze, è detta sistema ecologico, oecosistema. Gli ecosistemi possono essere considerati sistemitermodinamici, perché sono attraversati da unflusso di energia. Il flusso di energia che attra-versa ogni ecosistema è correlato ai cicli biogeo-chimici, in quanto anch’esso si basa sultrasferimento di sostanze attraverso le varie com-ponenti trofiche dell’ ecosistema. Gli esseri vi-venti, infatti sono sistemi aperti, che scambianocontinuamente materia ed energia con l’am-biente. Tuttavia, poiché a differenza della mate-ria, l’energia dissipata non può essere riciclata,un ecosistema deve essere rifornito da un flussocontinuo di nuova energia. Questa proviene dalSole sotto forma di radiazione elettromagneticae viene fissata sulla Terra dalle piante attraversola fotosintesi, che consente l’organicazione del

111

SCIENCE CENTRE

carbonio. Le piante quindi catturano l’energia lu-minosa e la convertono nell’energia dei legamichimici presenti nei carboidrati. I vegetali, quindi, tramite la fotosintesi clorofil-liana possono utilizzare l’energia luminosa e lasostanza inorganica per sintetizzare materia or-ganica, cioè per produrre biomassa.Le piante, dunque, sono da considerarsi il primoanello della catena alimentare: questa è costituitada una serie di organismi in cui ciascuno si nutredel precedente ed è a sua volta fonte di nutri-mento per il successivo. In realtà piuttosto che di“catena”, sarebbe più giusto parlare di “rete” ali-mentare, in quanto le relazioni fra i componentidell’ecosistema non sono lineari. Un organismo o

anello di una catena alimentare, infatti, può ap-partenere anche ad altre catene, formando cosìun reticolo trofico. Le relazioni energetiche tra i livelli trofici determi-nano la struttura di un ecosistema in termini sia dinumero di organismi sia di quantità di biomassapresente.

LA LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZALa scomparsa di singoli esseri viventi e di intere

112

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

specie è un processo che in natura avviene se-condo modalità descritte dalla teoria dell’evolu-zione e che si basano sui diversi modi diinteragire degli organismi viventi tra loro e conl’ambiente. Una modalità importante di intera-zione tra gli organismi viventi è la competizioneper assicurarsi le risorse alimentari e riproduttive.Tale competizione si stabilisce tanto nell’ambitodi una determinata specie, quanto tra specie di-verse e gioca un ruolo fondamentale nella sele-zione naturale, con esiti sulla struttura degliecosistemi e del paesaggio. In particolare, nelcaso della competizione interspecifica, si affermail principio di esclu-sione competitiva,secondo il qualespecie meno atte acompetere devonoadattarsi o, altri-menti, sono co-strette adestinguersi.

IL VALORE DELLA BIODI-VERSITÀPer biodiversità siintende l’insieme ditutte le forme vi-venti, geneticamente dissimili e degli ecosistemiad esse correlati. Quindi biodiversità implica tuttala variabilità biologica: di geni, specie, habitated ecosistemi.Dal punto di vista strettamente biologico, la bio-diversità è fondamentale per il corretto funziona-mento degli ecosistemi e la loro stabilità.Un’elevata biodiversità assicura, in altre parole,la capacità degli ecosistemi di adattarsi al mutaredelle condizioni ambientali, consentendone l’evo-luzione. Tutto ciò ha un valore particolare anche perl’uomo. Oltre agli aspetti etici, ci sono motiva-zioni economiche a sostenere l’importanza delladiversità biologica. Le risorse biologiche sono lebasi su cui noi costruiamo le civiltà. I prodotti

113

SCIENCE CENTRE

della natura sono allabase di numerose attivitàantropiche. La perdita dibiodiversità ha ripercus-sioni negative sui nostri ap-provvigionamenti di generialimentari, sulle opportu-nità di ricreazione e turi-smo, sulle fonti dilegname, medicine edenergia. Inoltre riduce laproduttività degli ecosi-stemi, intaccando di con-seguenza il “panierenaturale” di beni e servizi, da cui attingiamo co-stantemente. Essa destabilizza gli ecosistemi, in-debolisce la loro capacità di far fronte ai disastrinaturali quali inondazioni, siccità ed uragani edagli stati di stress provocati dall’uomo, come l’in-quinamento ed i cambiamenti di clima. La riduzione della biodiversità danneggia l’uomoanche in altri modi. L’identità culturale è profon-damente legata all’ambiente e alle sue compo-nenti, un ambiente nel quale l’uomo agisce il suoessere individuale e sociale, costruisce ed indivi-dua “sensi” personali e collettivi, mantiene memo-ria di ciò che lo ha reso ciò che è. Da tutto ciò deriva che la stessa possibilità di so-pravvivenza dell’uomo è fortemente condizionatadalla biodiversità.

ARRIVA L’UOMOL’uomo non si può sottrarre alle leggi naturali, mala sua comparsa sulla Terra forza alcuni caratterie alcune dinamiche ecosistemiche, in ragionedella nuova capacità di intervenire sulla natura esulla percezione di questa che accompagnal’uomo.

L’UOMO. DAL PALEOLITICO AD OGGI. LE ESTINZIONI DELQUATERNARIOIl rapporto tra popolamento antropico in epocapreistorica ed estinzione di specie viventi rivelala natura profonda della tendenza predatoria del-

114

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

l’uomo nei confronti della natura. Al di là di alcune forme di mammut evolutesi esopravvissute sino a pochi secoli fa in condizionidi isolamento (i mammut nani dell’isola di Wran-gler, per esempio, si sono estinti solo nel 1500!)i mammut sono scomparsi alla fine del Pleisto-cene, intorno a 11.00 anni fa. È questo il casodel mammut lanoso, diffuso in Eurasia e in NordAmerica a partire dalla fine del Pleistocenemedio. Sull’estinzione di questa specie ci sono di-verse ipotesi. Una fa riferimento esclusivamenteai mutamenti climatici del post-glaciale edesclude che l’uomo possa aver giocato un ruoloin tale evento. Altre ipotesi, invece, vedono nellacaccia delle popolazioni paleolitiche un fattoredeterminante in tale estinzione. Tali popolazionilo avrebbero determinato (per overkill) o almenoavrebbero contribuito ad esso (con la caccia chesi sarebbe sovrapposta alla frammentazionedell’habitat dei mammut).Accanto ai mammut, molte altre specie animalihanno visto compromessa la loro sopravvivenzadalla competizione con l’uomo e dall’invasioneda parte di questo dei loro habitat. Diversi casiillustrano oltre a modalità dirette – per esempio

115

SCIENCE CENTRE

la caccia – anchemodalità indirette –per esempio l’introdu-zione di specie alloc-tone – con le qualil’uomo ha portatoall’estinzione in epo-che passate diversespecie animali.

AGRICOLTURA ED ALLEVA-MENTO: LA “SELEZIONEECONOMICA”La nascita dell’agri-coltura viene tradizio-nalmente fissata ac i r c a11 .000/10 .000

anni fa, alla fine dell’ultima fase glaciale, ma èormai noto che un lungo periodo, durato millenni,di controllo e di selezione delle specie vegetaliha preceduto l’introduzione delle vere e propriepratiche di coltivazione e di gestione dei raccolti. Sulle cause e sulle modalità della diffusione del-l’agricoltura il dibattito scientifico è ancoraaperto, ma è indubbio che molte delle pratichemesse in atto sin dai tempi preistorici hanno con-dizionato l’ambiente e la sua struttura, compresaquella delle popolazioni vegetali. In Europa, per esempio, nelle prime fasi del Neo-litico si continuò per lunghi secoli a praticare lacaccia, la pesca e la raccolta, perché le tecnicheagricole erano ancora troppo primitive per garan-tire una produzione di cibo sufficiente alla soprav-vivenza delle comunità. L’ agricoltura era ciclicae itinerante : non conoscendo le tecniche per rin-novare la fertilità del suolo con la concimazionee la rotazione dei coltivi, la terra si esauriva rapi-damente. Inoltre, le zone originariamente senzacopertura forestale erano costituite da terreni pe-santi, inadatti alla primitiva agricoltura del neoli-tico, priva di aratro, mentre l’impiego del fuocoe delle asce in pietra consentiva all’uomo neoli-tico di conquistare all’uso agricolo i terreni leg-

116

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

geri, più facilmente lavorabili, coperti da foreste.Anno dopo anno si abbatteva un tratto di forestae si dissodavano nuovi terreni. Quando i campidiventavano troppo lontani, si abbandonava il vil-laggio per trasferirsi altrove (i villaggi neoliticiavevano una durata molto breve, non più di 8-15 anni). Ormai si ritiene che l’arretramento delleforeste in Europa nell’epoca neolitica fu dovutaperciò più a fattori umani che a fattori climatici.L’agricoltura è all’origine anche di molti cambia-menti nella biologia delle specie vegetali. Unesempio significativo in tal senso è rappresentatodal farro, un gruppo di frumenti chiamati scienti-ficamente Triticum monococcum subsp. monococ-cum e Triticum turgidum subsp. dicoccum,coltivato già 10.000 anni fa. Le piante selvatichepiù primitive di frumento presentano un partico-lare adattamento per la dispersione del seme: laspiga che porta i chicchi è molto fragile e a ma-turità si spezza facilmente lasciando cadere isemi avvolti dal loro rivestimento. A seguito dimutazioni genetiche avvenute nel tempo, alcunepiante hanno prodotto spighe più resistenti percui i chicchi maturi possono restare sulla piantapiù a lungo. Nell’ambito di questa diversità,l’uomo ha selezionato, forse all’inizio inconscia-mente, esemplari con spiga resistente, che si of-frivano alla raccolta molto meglio di quelli conspiga fragile, i cui semi cadevano a terra e veni-vano persi.

PROGRESSO, TECNOLO-GIA E SESTA ESTINZIONEDI MASSALa maggior partedelle cose che oggidovremmo sapere sulnostro rapporto conla natura derivanodalla teoria darwi-niana dell’evoluzionee dal secondo princi-pio della termodina-mica (nozioni quasi

117

SCIENCE CENTRE

del tutto ignote agli economisti), nonché dallaprogressiva comprensione che l’ecologia, che èfiglia dell’evoluzionismo darwiniano (Haeckel,colui che aprì la strada alle ricerche ecologichee che per primo usò il termine “ecologia” nel suotesto Morfologia generale degli organismi del1886, era il principale sostenitore delle teorie delnaturalista inglese in Germania) consente deimeccanismi naturali.L’‘ideologia della crescita’, che rappresenta l’es-senza delle teorie economiche classiche e neo-classiche (e quindi ancora di buon parte del‘modo comune’ di pensare l’economia), è stataperò concepita in un’epoca precedente all’affer-mazione della maggior parte dei risultati scienti-fici relativi alle interazioni fra organismi viventi -uomo compreso - e ambiente da una parte, e alsecondo principio della termodinamica dall’altra. La fede nel progresso,che ha le sue radici neltardo Illuminismo e nel Positivismo, si basa su treconvinzioni:

1) nella storia è presente una legge che tende, at-traverso gradi o tappe, alla perfezione e alla fe-licità del genere umano; 2) tale processo di perfezionamento viene gene-ralmente identificato con lo sviluppo e la crescitadel sapere scientifico e della tecnica;3) scienza e tecnica sono la principale fonte delprogresso politico e di quello morale e costitui-

118

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

scono la conferma di taleprogresso. Le crisi economiche delNovecento e, ancor più,quella ecologica sotto gliocchi di tutti, impongonoun ripensamento dei mo-delli di sviluppo basati suuna fede cieca nel pro-gresso. Citando KennethBoulding, non è più possi-bile oggi «pensare che, inun mondo finito, i nostriconsumi possano cre-scere all’infinito, a menodi non essere ‘o un pazzoo un economista’». Per

questo motivo, «è certo che la conoscenza del Se-condo Principio della Termodinamica potrebbefar ravvedere i sostenitori del grande bluff dellacrescita infinita e che un corso di termodinamicaben fatto sarebbe di grande beneficio per gli stu-denti di Economia, particolarmente per quelli cheun giorno aspirassero a diventare Ministri».Le conseguenze sul piano ambientale del modellodi sviluppo che ha portato alla società attualesono molteplici:

- Riduzione e frammentazione degli habitat na-turali- Degrado degli habitat naturali- Eccessivo sfruttamento delle specie e delle ri-

sorse naturali- Inquinamento- Introduzione di specie esotiche- Malattie- Cambiamenti climatici globali

Tutto ciò ha delle ripercussioni particolarmente si-gnificative anche sulle componenti biotiche degliecosistemi, riducendo le possibilità di sopravvi-venza di un numero sempre maggiore di specie.Tale fenomeno è noto come “crisi della biodiver-

119

SCIENCE CENTRE

sità” o Sesta estinzione, così chiamata perché hamolti aspetti in comune con le precedenti estin-zioni di massa avvenute durante la storia geolo-gica del nostro pianeta. Tuttavia, diversamentedalle cinque estinzioni di massa del passato, que-sta non è causata da corpi celesti, comete, o mu-tamenti climatici, bensì dal comportamento edallo stile di vita di un’unica specie: Homo sa-piens.

L’ENERGIA E LA TUTELA AMBIENTALEIn una prima sottosezione son stati introdotti - conl’aiuto di pannelli, exhibit e multimediali - concettibase sull’energia, quali le sue possibili defini-

zioni, le forme che può assumere e le sue trasfor-mazioni e gli usi. Tra le consapevolezze daacquisire nell’ambito del discorso energetico, c’èquella relativa agli aspetti quantitativi: i modi incui l’energia si può misurare, gli strumenti per farciò e le equivalenze tra le diverse unità utilizzate.Gli scambi di energia, inoltre, sono fondamentaliper la vita. Sono stati quindi esplorati i modi incui l’energia è assunta ed utilizzata dagli organi-smi viventi.

120

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

Nella seconda sottosezione è presentato un qua-dro della situazione attuale relativamente allaproduzione, ai consumi e alle fonti di energia conun focus particolare sulla situazione campana. Leconseguenze a livello di inquinamento e di effettisul clima e sugli equilibri naturali sono un altrotema di questa area.La seconda sottosezione sarà invece dedicataalle scelte da farsi e ad ai comportamenti da te-nere in campo energetico per garantire uno svi-luppo sostenibile dal punto di vista ambientale. Itemi spazieranno quindi dall’energia da fonti rin-novabili, all’efficienza energetica (sia in riferi-mento alla tecnologia che consente maggiorerese, che ai sistemi di organizzazione tecnica esociale che riducono gli sprechi). Una riflessione sui possibili scenari per una “so-cietà a bassa energia” che, secondo molti stu-diosi, è anche un destino ineluttabile perl’umanità. Il modo in cui ci si arriverà dipendedalle scelte presenti. Se vuole evitare che i limitiallo sviluppo futuro siano imposti da eventi cata-strofici, risultato di un collasso ecologico che sem-bra ormai già in atto, l’uomo moderno èchiamato ad una nuova assunzione di responsa-bilità che, a partire dal riconoscimento di quantoè superfluo, porti ad eliminare gli sprechi e ad in-dividuare modelli di crescita coerenti con il loropassato e tali da garantire la loro sostenibilitàpresente e futura.

LE CITTÀ DEL FUTURO E I LORO CITTADINII sistemi urbani sono – e, al ritmo at-tuale, sono destinati ad esserlo sem-pre più – dei veri e propri “predatori”dell’ambiente, sistemi che si espan-dono nello spazio, che consumano ri-sorse rinnovabili e non e chegenerano inquinamento con conse-guenze che si manifestano non solo ascala locale, ma anche a scala plane-taria (il contributo all’effetto serradelle emissioni gassose urbane deri-vanti dal traffico e dal riscaldamento

121

SCIENCE CENTRE

degli edifici ne sono un esempio tra i più convin-centi). Gli ecosistemi urbani sono caratterizzatida flussi di elevatissime quantità di energia, ener-gia che è utilizzata in processi che generano benie servizi, con la produzione di emissioni e rifiutinell’ambiente. Risulta che il consumo di energia,unitamente a quello di acqua e alla produzionedi residui, è uno degli indicatori principali per de-terminare l’impatto di qualsiasi città sui sistemiecologici locali, regionali e su quello globale.La razionalizzazione dei flussi di energia - ed unaloro necessaria riduzione e semplificazione - rap-presenta quindi evi-dentemente un temaparticolarmente im-portante in una poli-tica che punti allasostenibilità ecolo-gica delle città. Ilprincipio dell’effi-cienza energetica èalla base della pia-nificazione e delleperformance su cuisi fonda l’agenda ditutte le nuove città,mentre quello dellaconservazione del-l’energia è il princi-pio guida dei comportamenti civili dei cittadini. Eun sistema di generazione distribuita e in paral-lelo un programma per il contenimento delle emis-sioni con una chiara ripartizione di responsabilitàe competenze è l’obiettivo a cui tendere.In questa prospettiva, un primo focus sarà sugliaspetti più strettamente architettonici ed in parti-colare su quelle tendenze di architettura ecolo-gica, che privilegiano scelte relative al design, aimateriali, alle tecniche costruttive, agli impianti,alla maggiore efficienza energetica e al produ-zione di energia miranti a ridurre gli impatti am-bientali dei singoli edifici. Linee guidadell’architettura eco-sostenibile devono essere in-terventi costruttivi che siano capaci di inserirsi nel

122

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

loro “ambiente” in senso ampio, la sostenibilitàin tutto il ciclo di vita, azioni di recupero ambien-tale di quartieri ed edifici esistenti e il recuperodei caratteri tradizionali del costruire.Il discorso sarà quindi esteso ai sistemi urbani nelloro complesso per sottolineare le necessità diuna pianificazione urbana che, grazie anche al-l’integrazione delle tecnologie più avanzate neltessuto urbano, consenta di puntare all’obiettivo“emissioni zero” per le città. In questo ambito,un’attenzione particolare sarà dedicata ai sistemiinnovativi di mobilità urbana e ai risultati della ri-cerca tecnologica nel campo dei mezzi di tra-sporto. Inoltre, sarà sottolineata l’importanzadegli sviluppi della tecnologia digitale nella pia-nificazione urbana, con il suo contributo alla dif-fusione delle informazioni e, quindi, alla gestionedei flussi cittadini e all’aumento di consapevo-lezza e di responsabilità dei singoli. Anche se il concetto di sostenibilità è nato in am-bito ecologista, riferito a contesti diversi da quellourbano, è proprio la città che ne rivela chiara-mente una sua modalità più ampia, il suo trascen-dere la dimensione strettamente ambientale, perestendersi al sempre vario e complesso territoriodei comportamenti umani, del “fare” umano edell’organizzarsi intorno a dei valori e in vista diobiettivi, che non possono essere ispirati sempli-cemente ed esclusivamente dalla funzione econo-mica della città e della società. Una riflessione sulla sostenibilità dei sistemi an-tropici deve, quindi, coinvolgere tanto la sfera

ambientale, quanto quellasociale, considerate stret-tamente interconnesse,forse per nulla disgiunte.Sul piano urbanistico ciòimplica il recupero del pa-trimonio storico-artistico-monumentale e deglispazi pubblici di incontro(piazze, mercati, musei,teatri, municipi, ecc.) alfine di promuovere la ri-

123

SCIENCE CENTRE

scoperta di linguaggi, tradizioni e interessi co-muni a tutti i cittadini, nonché favorire “livelli altidi informazione” e attività di tipo partecipativo,per promuovere l’idea della città quale teatro deldialogo sociale. In questo contesto ha un significato particolarel’attenzione verso le “marginalità urbane”. Lamarginalità urbana è infatti il “luogo” ideale percogliere il mutamento antropologico che accom-pagna i processi di modernizzazione.

IL PROGRAMMA DETTAGLIATO DI FUTURO REMOTO

COMITATO SCIENTIFICO

Carmela BarberaUniversità degli Studi di Napoli Federico IIVittorio BoPresidente Codice Idee per la culturaFederico ButeraPolitecnico di MilanoPaolo GaspariniPresidente AMRA s.c.a.r.l.Pietro GrecoGiornalista e scrittoreUgo LeonePresidente Parco Nazionale del VesuvioDanilo RussoUniversità degli Studi di Napoli Federico IIGiovanni ScudoPolitecnico di MilanoGianni SilvestriniDirettore Scientifico “Kyoto Club” e “QualEner-gia” Vittorio SilvestriniPresidente Fondazione IDIS-Città della ScienzaGianni ZanariniAlma Mater Studiorum Università di Bologna

HANNO COLLABORATO

Istituto Paleontologico Borissiak dell’Accademia

124

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

Russa delle Scienze, MoscaAgenzia Accademica Internazionale “Nauka”,MoscaSoleon Enterprises Limited, MoscaMuseo Civico di Storia Naturale di Jesolo, Ve-neziaMuseo Regionale di Scienze Naturali, TorinoSoprintendenza Speciale per i Beni Archeolo-gici di Napoli e PompeiCNR – Consiglio Nazionale delle RicercheIstituto per le Applicazioni del Calcolo “MauroPicone”, Napoli;Istituto dei Materiali Nanostrutturati, PalermoParco Nazionale del VesuvioSocietà Italiana di Genetica AgrariaPolitecnico di Milano. Dipartimento di EnergiaDipartimento di Scienza e Tecnologia dell’Am-biente CostruitoUniversità degli Studi di Napoli Federico IICentro Interdipartimentale di Progettazione Ur-bana “Luigi Pisciotti”Facoltà di AgrariaFacoltà di ArchitetturaUniversità degli Studi del SalentoSalento Eco Team Università degli Studi di Salerno. Dipartimentodi Ingegneria Civile ABB Robotics s.p.a.A.I.F. Associazione per l’Insegnamento della Fi-sicaAmbiente Italia Istituto di Ricerche ANEA – Agenzia Napoletana Energia Am-bienteA.N.I.S.N. Associazione Nazionale Insegnantidi Scienze Naturali

125

SCIENCE CENTRE

A.N.M. Azienda Napoletana MobilitàAssociazione Amici di Città della ScienzaATM – Azienda Trasporti MilanesiAzzeroCO2CAAC - Centro per l’Autonomia AusiliotecaCampanaCONASES – Comitato Nazionale “La Storiadell’Energia Solare”e-voluzione srlExalto. Energy & InnovationFondazione Internazionale per gli Studi Supe-riori dell’ArchitetturaFondazione Lega Ambiente InnovazioneForum TarsiaGlobal Business Network, San Francisco, USAGSE – Gestore Servizi EnergeticiGSES - Gruppo per la storia dell’energia solare Kyoto ClubIstituto Tecnico Industriale “Enrico Fermi - CarloEmilio Gadda”, Napoli LegambienteLe Nuvole teatro - arte - scienzaLong Now Foundation, San Francisco, USAOpus Lab s.r.l.Politechnes sas. Servizi Integrati di IngegneriaQualEnergiaSAEL = Sistemi e Automazione srlStudio Origoni & SteinerStudio Associato Undesign Systematica srlTASM Spa – Tutela Ambientale Sud MilaneseSpa

DALLA PREISTORIA ALLE CITTÀ DEL FUTURO

126

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

Futuro Remoto 2010: l’impatto che le attivitàdell’uomo hanno sull’ambiente e il ruolo della tec-nologia.La tecnologia e il suo essere parte della naturasociale del lavoro sono i fattori che irromponosulla scena naturale insieme all’uomo, creandosituazioni, relazioni e potenzialità completamentenuove rispetto a quelle proprie del mondo natu-rale. Ne deriva che la capacità dell’uomo di modifi-care l’ambiente, e di conseguenza i cicli naturalie la composizione stessa degli ecosistemi, non haequivalenti sulla Terra. A partire dai semplici strumenti in pietra del-l’uomo preistorico, la tecnologia è diventata coltempo sempre più avanzata e pervasiva. Conessa non aumenta solo la portata delle azioni di-rette dell’uomo sull’ambiente. Per far “funzio-nare” questa tecnologia è necessaria unaquantità sempre maggiore di ENERGIA. In che modo l’uomo è intervenuto dalla preistoriasino ad oggi nel funzionamento dell’ecosistemaTerra? Come può ottenere tutta l’energia dellaquale ha bisogno senza far danni all’ambiente?Come organizzerà il suo lavoro, il suo tempo li-bero e la sua vita familiare nelle città del futuro?Su questi e tanti altri temi si è discusso a FuturoRemoto, lasciando ampio spazio ai giovani visi-tatori nell’immaginare possibili scenari per il loroe il nostro futuro.

LE MOSTRE

ICE AGE. MAMMUT DALLA RUSSIAEnormi e possenti, i MAMMUT sono stati capacidi sopravvivere per milioni di anni, resistendoall’attacco di feroci predatori e al freddo intensodelle fasi glaciali. Cosa provocò, circa 11.000anni fa, l’estinzione di questi grandi mammiferi?Era iniziato un periodo caratterizzato da unclima con temperature sempre più elevate e dalritiro dei ghiacciai. I branchi di mammut eranosicuramente in difficoltà, ma rispetto a quanto giàavvenuto in epoche precedenti, in quella fase sitrovarono a fare i conti con un nemico in più:l’UOMO!

127

SCIENCE CENTRE

La mostra ha offerto un’occasione eccezionale diammirare da vicino scheletri originali di mammute di tanti altri animali, vissuti durante il Pleistocenee ormai estinti, tutti provenienti dal prestigiosoIstituto Paleontologico Borissiak dell’AccademiaRussa delle Scienze di Mosca.Tra gli altri un rarissimo scheletro intero del Mam-muthus trogontherii, o mammut della steppa, unodei più grandi proboscidati vissuti sulla Terra!Comparso all’inizio del Pleistocene, si diffuse intutta la regione settentrionale dell’Eurasia duranteil Pleistocene medio, sostituendo completamenteil più antico Mammuthus meridionalis.In mostra anche gli scheletri completi di un’interafamiglia di Mammuthus primigenius, il più famosomammut della tundra, i resti originali della pellic-cia che ha permesso a questi animali di soprav-vivere durante le fasi glaciali e una fedeleriproduzione di Lyuba, la sorprendente mummiadi un cucciolo di mammut ritrovata in Siberia. Insieme ai mammut, il bisonte della steppa, lavacca di mare, l’orso delle caverne minore, il ri-noceronte lanoso e tanti altri animali ormai estinti,per condurre i visitatori indietro nel tempo allascoperta di un mondo che l’uomo ha contribuitoa cancellare.Un percorso articolato in grandi isole tematichenelle quali è stato possibile scoprire i segreti del-l’evoluzione dei mammut, della loro ecologia edetologia e del modo in cui l’uomo ha cacciato edusato questi animali, giocando un ruolo decisivonella loro estinzione.

L’ULTIMA ERA GLACIALEImportanti mutamenti ambientali si sono spessoverificati nella storia della Terra, ma sempre intempi geologici, abbastanza lunghi cioè da per-mettere alle specie di adattarsi. Negli ultimi 200anni invece i mutamenti sono così rapidi da spin-gere molte specie all’estinzione. Per comprenderemeglio cosa vuol dire per una specie animaleadattarsi a nuove condizioni climatiche, oltre cheper osservare i mammiferi che abitavano le pia-nure europee pochi anni prima della comparsadi Homo sapiens, Futuro Remoto ha proposto

128

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

“l’Ultima Era Glaciale”, con fedeli riproduzionidi animali pleistocenici provenienti dalla piùgrande collezione europea, quella del Museo Ci-vico di Storia Naturale di Jesolo. In un’ambientazione scenografica altamente spet-tacolare si sono potuti osservare impressionantie realistici modelli di erbivori come il cervo dallecorna a cespuglio e l’uro, un grosso bovinoestinto che con le attuali tecniche di zootecnia sista cercando di riportare in vita da razze discen-denti. Non sono mancati i grossi carnivori delquaternario, notevoli non solo per le dimensioni(erano vistosamente più grandi degli odierni feliniafricani), ma anche per le caratteristiche anato-miche. È il caso della tigre dai denti a sciabola,la iena dal muso corto e il leone delle caverne.Infine un grosso esemplare di orso delle caverne,un impressionante orso il cui peso superava gli800 kg e la cui altezza poteva superare i 3 metri.Chiamato così a causa della sua abitudine dipassare il letargo nelle grotte, proprio per questomotivo fu perseguitato dall’uomo di Neanderthal,che ne accelerò l’estinzione. Hanno completato la mostra due modelli moltorealistici di uomo di Neanderthal, rappresentatiproprio nell’atto della caccia ai grossi mammiferi.Pannelli e immagini immersive infine per aiutareil visitatore a catapultarsi in quest’epoca passatae a confrontarsi con i giganti dell’ultima Era Gla-ciale.

IL VALORE DELL’USO. ENERGIA E CIVILTÀ COMPATIBILEUna mostra rivolta all’attualità e al futuro per illu-strare i modi in cui continua la tendenza del-l’uomo ad appropriarsi, spesso in manieraindiscriminata delle risorse ambientali. Una ten-denza oggi rafforzata dallo sviluppo della tecno-logia, che consente interventi sempre più incisivisull’ambiente e che richiede enormi quantità dienergia. La produzione e l’uso di energia sono le causeprincipali di inquinamento ambientale, con con-seguenze sul clima e sugli equilibri naturali cheappaiono oggi catastrofiche.

129

SCIENCE CENTRE

Fondamentale, quindi, ripensare il modo in cuil’uomo produce ed usa l’energia. In un percorso dedicato alle prospettive di uno svi-luppo più sostenibile, la mostra ha illustrato le tec-nologie e le strategie più innovative che miranoad un maggiore impiego delle fonti alternative,conducendo alla scoperta dei più avanzati pro-dotti tecnologici che consentono di risparmiareenergia e di usarla in modo più efficiente. Uno spazio significativo è stato dedicato a queisistemi e a quelle tecnologie che cambieranno lanostra vita quotidiana. Dalle case alle città, daiveicoli privati ai sistemi di trasporto pubblico, dal-l’industria all’agricoltura, è stato possibile cono-scere le tendenze più attuali nel ripensare il nostromodo di vivere e di produrre, muovendosi tra si-stemi ad alta tecnologia, exhibit interattivi, multi-media, in una ricca scenografia carica disuggestioni.

IL TELECOM ITALIA FUTURE LAB A NAPOLI:LA CASA DEL FUTURO È ADESSOFino a pochi anni fa leggevamo con stupore i libridi fantascienza, poi abbiamo visto qualche filminteressante, dove le frontiere della tecnologia di-ventavano reali, talmente reali da essere stru-mento di connessione con altre vite, altredimensioni. Ma come spesso accade la creatività,letteraria o cinematografica, anticipa ciò che,basta pazientare qualche anno, diventa di uso co-mune. Una cucina che, quando rientriamo a casa, ci ri-conosce e comincia a preparare il pranzo o lacena semplicemente con qualche tocco o conqualche segnale vocale: il sogno di tutti. Un sog-giorno, una zona lettura o la camera da letto che,a seconda del nostro diverso umore o della situa-zione che vogliamo creare con i nostri ospiti, mo-dulano la luce, la musica, il profumo con delleminime interazioni con il computer di casa, o conil computer dell’auto mentre stiamo tornando acasa dopo una giornata all’aria aperta? Nonsono cose impossibili e nemmeno sogni: la Reteconsente alle nuove tecnologie di fare questo e

130

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

molto altro. Gli ospiti del Telecom Italia Future Labdedicato alla domotica, e inserito nel percorsodella mostra Futuro Remoto, hanno potuto intera-gire direttamente con questa casa del futuro.Non si è trattato di una semplice mostra ma diambienti da vivere e con i quali giocare, che ilpubblico ha potuto veder cambiare sotto i propriocchi in base alle indicazioni che ognuno fornivaalle diverse applicazioni. Un modo per prenderecoscienza direttamente di quanto la fantascienzae l’immaginazione oggi siano sempre più vicinealla realtà e di quanto la rete di Telecom Italia siafunzionale a farci vivere meglio, a risparmiareenergia e a metterci in contatto oggi con il nostroprossimo futuro.

STORIA DELL’USO DELL’ENERGIA SOLARE RINNOVABILE.SCOPERTE SCIENTIFICHE E SVILUPPI TECNOLOGICIa cura di GSES - Gruppo per la storia dell’ener-gia solare e di CONASES - Comitato Nazionale“La Storia dell’Energia Solare”La mostra ha ripercorso alcune delle fondamen-tali tappe nell’uso dell’energia solare rinnovabile,dall’antichità ai nostri giorni. Una storia a voltepoco conosciuta che invece potrebbe essere pernoi di insegnamento nell’uso di questa fonte dienergia nella nostra epoca. Il racconto di alcunescoperte che hanno rivoluzionato l’uso artificialedell’energia solare a beneficio dell’uomo diven-tando parte della nostra vita quotidiana al puntoche abbiamo finito per darle per scontate.Cinque gli argomenti proposti nella mostra: ri-sorse energetiche sulla Terra, tecnologie solari,tecnologie solari a un Sole, tecnologie solari apiù Soli e, infine, Città solari, agricoltura e habi-tat.

AFTERVILLEMostra multimediale a cura di UndesignDall’inizio del Novecento a oggi la fantascienzasi è sbizzarrita nel tratteggiare il profilo delle cittàdi domani, create per ospitare gli eroi del futuroe le loro avventure. A seconda del regime poli-tico, degli elementi estetici, delle infrastrutture,

131

SCIENCE CENTRE

degli strumenti di comunicazione, delle modalitàdi sviluppo, del ruolo ricoperto in esse dalla tec-nologia, tutte le città del futuro raccontate dallafantascienza sono raggruppate in dieci macroca-tegorie, che riflettono la cultura, l’estetica e il de-sign di un determinato periodo.

ADATTARSI IN CITTÀMostra fotografica a cura del Museo Regionaledi Scienze Naturali di TorinoUna mostra articolata in due sezioni. La prima haavuto come tema centrale l’uomo che - a partiredalla fine del XIX secolo – inizia a colonizzare lecittà cambiando il proprio stile di vita a favore diquello urbano. L’uomo si trasforma in funzionedell’ambiente adattandosi alle sue caratteristichequali traffico, rumore, alta densità di popola-zione, ritmi frenetici. Ma è anche in grado di tra-sformare l’ambiente a seconda delle sueesigenze. La seconda sezione è stata dedicataalla flora e alla fauna urbane e agli adattamentidelle piante e degli animali - selvatici ma anchedomestici inselvatichiti - che vivono nei centri abi-tati.

OXYGEN TALKS. LE CONFERENZE DI FUTURO REMOTOParlare oggi di energia, di fonti energetiche, diconsumi energetici, vuol in primo luogo dire par-lare dei modi concreti con cui l’uomo, le sue ci-viltà, le sue culture, si sono misurati e si misuranocon il problema energetico, cioè con il problemadell’approv-vigionamento di risorse con cui far“funzionare” il proprio ambiente sociale. L’intimolegame tra energia e società impone quindi unariflessione ampia e multidisciplinare sui modi incui il problema energetico deve essere affrontatoin chiave di uno sviluppo sostenibile, che tengaconto, quindi, della salvaguardia ambientale edel rispetto dei valori fondamentali dell’organiz-zazione sociale.In questa prospettiva, Futuro Remoto 2010 pro-pone un ciclo di conferenze sui temi più dibattutinel mondo scientifico ed intellettuale. Le energierinnovabili nel mondo ed in Italia, il nucleare, la

132

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

green economy, le città e la mobilità sostenibili,le città del futuro e la vita in esse, sono alcuni deitemi che vedranno confrontarsi scienziati, archi-tetti, ingegneri, politici, storici.

14 OTTOBRE ORE 9.30, CITTÀ DELLA SCIENZA

ANTEPRIMA DI FUTURO REMOTO 2010. CHIUDEL’ANNO DELLA BIODIVERSITÀ. RIFLESSIONICon Francesco Petretti, naturalista del pro-gramma Geo & Geo, docente presso l’Universitàdegli Studi di Camerino; Danilo Russo, professoredi Conservazione della Natura e Gestione delleAree Protette presso l’Università degli Studi diNapoli Federico II.

11 NOVEMBRE ORE 19.30, CITTÀ DELLA SCIENZA

IL POSTO DELL’UOMO NELL’UNIVERSO E SULLA TERRAConversazione sul tema con Piergiorgio Odi-freddi, matematico e divulgatore

ORE 18.00 LIBRERIA FELTRINELLI

INCONTRO CON STEWART BRANDStewart Brand è uno dei fondatori del movimentoambientalista americano e tra i più influenti pen-satori dei nostri tempi. Nel 1968 ha pubblicatola prima edizione del Whole Earth Catalogue, illeggendario eco-catalogo che Steve Jobs ha de-finito «Google in versione cartacea» e che gli èvalso lo US National Book Award. A fine anniSettanta è stato consulente speciale dell’ammini-strazione dello Stato della California. È presi-dente e co-fondatore della Long Now Foundatione co-fondatore del Global Business Network. Ilsuo ultimo libro è Una cura per la Terra - Manife-sto di un ecopragmatista (Codice Edizioni,2010).Ha introdotto e moderato Chicco Testa.

133

SCIENCE CENTRE

16 NOVEMBRE ORE 18.00, CITTÀ DELLA SCIENZA

LE ENERGIE RINNOVABILI IN ITALIASono intervenuti:Edoardo Zanchini, responsabile dell’Ufficio Ener-gia e Clima di Legambiente che ha pubblicato ilrapporto “Comuni Rinnovabili 2010”.Mario Pagliaro, ricercatore chimico al CNR e do-cente di management alla Scuola Superiore dellaPubblica Amministrazione, coordina a Palermo leattività del Polo fotovoltaico della Sicilia.È co-autore di nove libri e decine di articoli scien-tifici.Ha moderato Alessandra Viola, giornalista free-lance. Scrive di scienza per diverse testate ita-liane e straniere tra cui “L’Espresso”, “laRepubblica”, “Wired”, “Wired UK”, “Il Sole 24Ore”, e collabora con la Rai come autrice di pro-grammi televisivi. Nel 2008 è stata premiatacome miglior giornalista scientifica italiana dallaFondazione Armenise-Harvard e dall’Unione Ita-liana Giornalisti Scientifici.

17 NOVEMBRE ORE 10.30, CITTÀ DELLA SCIENZA

RESPONSABILITÀ E PROSPETTIVE DELL’ECOSISTEMA UR-BANOCon Ugo Leone, già docente di Politica dell’Am-biente presso la Facoltà di Scienze Politiche del-l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Èpresidente del Parco Nazionale del Vesuvio.Iscritto all’albo dei pubblicisti dal 1969, colla-bora a “La Repubblica” edizione di Napoli. Hapubblicato libri sui temi dell’ambiente e del Mez-zogiorno d’Italia.Ha introdotto e moderato Pietro Greco, giornali-sta e scrittore.

19 NOVEMBRE ORE 11.00, FACOLTÀ DI ARCHITETTURA

PROGETTARE LE CITTÀ SOSTENIBILISono intervenuti:Uberto Siola, docente presso la Facoltà di Archi-tettura dell’Università degli Studi di Napoli Fede-rico II, direttore del Centro Interdipartimentale diProgettazione Urbana “Luigi Pisciotti”, presidente

134

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

della Fondazione Internazionale per gli Studi Su-periori dell’Architettura e presidente del comitatoscientifico del padiglione italiano all’Expo 2010di Shanghai. Maria Berrini, presidente dell’Istituto di RicercheAmbiente Italia. Ha coordinato progetti europeie attività professionali in materia di sostenibilitàlocale e pianificazione ambientale. Per 10 anniè stata membro italiano del Gruppo “Esperti diAmbiente Urbano” della Commissione Europea.È stata relatrice in tutte le Conferenze indettedalla campagna europea “Città Sostenibili”. Èautrice di Green Life - Guida alla vita nelle cittàdi domani.Ha moderato Federico Pedrocchi, scientific advi-sor di Newton.

19 NOVEMBRE ORE 18.00, CITTÀ DELLA SCIENZA

GREEN POWER: TECNOLOGIE, RICERCA, FUTUROSono intervenuti: Anna De Lillo, ENEA. Fisico, sioccupa, da circa venti anni, delle tecnologie fo-tovoltaiche con particolare attenzione ai materialie alla industrializzazione dei processi di produ-zione. In ENEA dal 1983 ha curato la realizza-zione di celle ad alta efficienza a base diarseniuro di gallio. Responsabile di vari progettidi ricerca in tale settore, è co-autore di numerosiarticoli sull’argomento. Claudia Bettiol, scrittrice, lavora come consulentenelle strategie di sviluppo delle energie rinnova-bili, dell’efficienza energetica e della mobilità so-stenibile. Grazie all’esperienza nel consiglio diamministrazione dell’ENEA, è entrata in contattocon governi di molti paesi e ha partecipato al G8Ambiente. Ha contribuito a fondare alcuni gruppidi ricerca applicata con cui mantiene rapporti dicoaching. È docente universitaria in diversi ma-ster e insegna “Sistema uomo-energia” nel dotto-rato Europeo sulla Mobilità SostenibileHa introdotto Nicola Nosengo, giornalista scien-tifico. Scrive per “Nature”, “Wired”, “LaStampa”. Ha curato le voci di tecnologia per di-verse opere dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana.Ha pubblicato i libri L’estinzione dei tecnosauri –

135

SCIENCE CENTRE

Storie di tecnologie che non ce l’hanno fatta(2003) e, con Daniela Cipolloni, Compagno Dar-win – L’evoluzione è di destra o di sinistra?

22 NOVEMBRE ORE 12.00, CITTÀ DELLA SCIENZA

CONOSCERE E CAPIRE GLI ELEMENTI DEL CLIMA DALLOSPAZIO: IL CONTRIBUTO DELL`ESACon Tommaso Parrinello, responsabile della mis-sione Cryosat – ESA. Nel 1992 entra all’ESAcome esperto di detriti spaziali, presso lo European Space Operation Centre(ESOC) di Darmstadt, in Germania. Acquisisceesperienza sulle operazioni dei satelliti, in parti-colare con XMM-Newton ed ERS-2. Nel 2001 sitrasferisce al centro dell’ESA per l’osservazionedella Terra (ESRIN) a Frascati, in Italia. Nel Diret-torato dell’Osservazione della Terra dal 2007,nel 2008 assume la posizione di Mission Mana-ger della missione CryoSat. Ha introdotto Barbara Raucci, giornalista

23 NOVEMBRE ORE 18.00, CITTÀ DELLA SCIENZA

IL NUCLEARE IN ITALIA: TECNOLOGIE E SICUREZZASono intervenuti:Marco Ricotti, docente di Impianti Nucleari al Di-partimento di Energia (di cui è vicedirettore)presso il Politecnico di Milano. È membro del con-siglio direttivo del CIRTEN - Consorzio Interuniver-sitario per la Ricerca TEcnologica Nucleare. Si èdedicato allo studio e alla progettazione di un re-attore integrale modulare (progetto internazionaleIRIS) e di un reattore di IV generazione (progettointernazionale ELSY).Chicco Testa, tra i fondatori di Legambiente. Col-labora come giornalista con alcuni fra i più im-portanti quotidiani e settimanali italiani ed èautore del libro Tornare al nucleare? L’Italia,l’energia, l’ambiente, in cui ripercorre vent’annidi discussione pubblica italiana sulle politiche am-bientali ed energetiche. Ha creato il blogwww.newclear.it con l’auspicio di contribuire aldibattito sul nucleare in corso nel mondo e in Ita-lia.

136

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

Ha introdotto e moderato Enrico Bellone, storicodella scienza, è stato il primo docente a esserechiamato nel 1994, per chiara fama, a occuparela “cattedra galileiana” dell’Università di Padova.Nel 2008 ha ricevuto il premio Preti insieme aGeorge Lakoff dell’Università di Berkeley.

24 NOVEMBRE ORE 10.30 CITTÀ DELLA SCIENZA

COMUNICARE LA SCIENZA. COME RACCONTARE LACOMPLESSITÀSono intervenuti:Vittorio Silvestrini, educato alla Scuola NormaleSuperiore di Pisa dove si è diplomato e laureatonel 1957, è ordinario di Fisica Generale pressol’università di Napoli Federico II, ora alla facoltàdi ingegneria. Ha alle spalle una lunga e presti-giosa attività di ricerca in vari settori della fisica,dalle particelle elementari all’energetica alla otti-mizzazione e pianificazione di sistemi complessi.Nella sua lunga carriera didattica, sviluppatasicon continuità a partire dal 1957 in università eistituzioni pubbliche e private, italiane e straniere,ha pubblicato numerosi testi e saggi destinati allaformazione e divulgazione. E’ fondatore e presi-dente della Fondazione IDIS - Città della Scienza,Istituto per la Diffusione e la Valorizzazione dellaCultura Scientifica, che ha realizzato a Bagnoliil primo “Science Center” italiano, la Città dellaScienza di Napoli.Marco Cattaneo, fisico, è direttore responsabiledal 2006 di “Le Scienze”. Per Le Scienze S.p.A.è direttore responsabile anche di Mente&Cer-vello, mensile di psicologia e neuroscienze natonel 2003. Ha collaborato con frequenza ad altretestate nazionali, sia quotidiane sia periodiche,con articoli di argomento scientifico e reportagedi viaggio pubblicati, tra gli altri, da Il Giorno,La Repubblica, Airone, Meridiani, Cosmopolitan,Verve.Sylvie Coyaud, giornalista, si occupa di divulga-zione scientifica. Ha lavorato per l’Unità, Linead’Ombra, Etica e Economia, collabora con il sup-plemento culturale del Sole 24 Ore e con il fem-minile D di La Repubblica. Il suo ultimo libro è Lascomparsa delle api. Indagine sullo stato di salutedel pianeta Terra.

137

SCIENCE CENTRE

Ha moderato Silvia Bencivelli, giornalista scienti-fica. Dal 2005 lavora a Radio3 Scienza, il quo-tidiano scientifico di Radio3 Rai. Collabora congiornali e riviste  (Le Scienze, Mente e cervello eIl Manifesto, con scuole di comunicazione (Istitutoper la Formazione al Giornalismo di Urbino),case editrici (Il Saggiatore, Sironi), agenzie di co-municazione (effecinque). Ha pubblicato duelibri: Perché ci piace la musica e Il sesso a test.

26 NOVEMBRE ORE 18.00, CITTÀ DELLA SCIENZA

TRASPORTI E MOBILITÀ SOSTENIBILISono intervenuti:Emanuela Donetti, geografa e Town Strategist.Esperta in pianificazione urbana sostenibile e mo-bilità. Progettista di Smart Cities, è il Direttore del-l’Area Ricerca e Sviluppo di Urbano Creativo,società di servizi per migliorare la qualità dellavita in città. Si occupa di piani della mobilità e dipiani dei tempi e degli orari per numerose città,conciliando partecipazione pubblica e tecnolo-gie. È titolare della cattedra di Mobilità Sosteni-bile al Master Polis Maker del Politecnico diMilano ed è stata Direttore Accademico dell’Uni-versité d’été di Yverdon Les Bains (CH).

Roberto Rizzo, giornalista scientifico. Ha scrittoSalvare il mondo senza essere Superman e Lacasa intelligente. È esperto per i temi energeticidella trasmissione televisiva Geo&Geo (Raitre) ecoordina le riviste FV-Fotovoltaici e Wind Energy.Ha lavorato come ricercatore in Fisica al CERN -Centro Europeo di Fisica delle Particelle di Gine-vra. A ottobre 2010 è in uscita il suo saggioGuida all’auto ecologica.

Ha moderato Simone Arcagni, direttore respon-sabile di “Close-up”. Si occupa di tecnologia enew media per “Nòva - Il Sole 24 Ore” e “TuttoDigitale”.Associato al programma di conferenze

138

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

CRONACHE DAL FUTURO REMOTO. LABORATORIO DIGIORNALISMO SCIENTIFICO

Gli studenti delle scuole secondarie di secondogrado, affiancati da giornalisti scientifici, sonostati impegnati in una serie di attività con l’obiet-tivo finale di redigere un articolo scientifico sultema di una delle conferenze di Futuro Remoto.Gli elaborati degli studenti sono stati pubblicatisul sito web di Città della Scienza.Ai giovani partecipanti è stata data l’opportunitàdi seguire tutte le fasi della produzione dei con-tenuti all’interno di un processo di comunicazionescientifica per una formazione sia sul piano stret-tamente scientifico che su quello comunicazio-nale.I temi delle conferenze e degli incontri sono statiindividuati tra quelli più dibattuti nel mondo scien-tifico ed intellettuale: le energie rinnovabili nelmondo ed in Italia, il nucleare, la green economy,le città e la mobilità sostenibili, le città del futuroe la vita in esse.

GLI INCONTRI

È stato redatto un fitto programma di incontri conesperti, con l’obiettivo di stimolare la curiosità deipartecipanti, attivando il confronto e la parteci-pazione e favorendo, in tal modo, la compren-sione delle questioni e dei fenomeni, più che maicomplessi, inerenti al concetto di “sostenibilità”.

DOMENICA 14 NOVEMBRE

PROGETTO PERFORAZIONE PROFONDA AI CAMPI FLEGREICon Giuseppe De Natale e Claudia Troise del-l’INGV – Osservatorio Vesuviano DALL’AMBRA ALL’ELETTRONE. STRUMENTI ANTICHI E SVI-LUPPO DELLE CITTÀCon Laura Franchini, “Amici di Città della Scienza”UN ACCELERATORE PER DATARE REPERTI ARCHEOLOGICICon Filippo Terrasi - Responsabile Scientifico del“Center for Isotopic Research on Cultural and En-vironmental heritage”, CIRCE

139

SCIENCE CENTRE

GIOVEDÌ 18 NOVEMBRE

GIOCHIAMO CON L’ENERGIACon Maria Francesca Carfora, Istituto per le Ap-plicazioni del Calcolo “Mauro Picone” CNR

SABATO 20 NOVEMBRE

PROTEGGERE LA NATURA. LE SPECIE A RISCHIO DI ESTIN-ZIONECon il Corpo Forestale dello Stato, Servizio CITESdi NapoliLE ROTAIE PARLANTINella stazione di piazza Vanvitelli della Funico-lare di Chiaia per ascoltare la lettura di brani diItalo Calvino e Jules Verne sul tema di Futuro Re-moto 2010:”Dalla Preistoria alle Città del Futuro”.A cura di “Amici di Città della Scienza” in colla-borazione con A.I.F, A.N.I.S.N, MetronapoliS.p.A., Forum Tarsia e Le Nuvole

DOMENICA 21 NOVEMBRE

UN ORSO A PETINACon Norma Damiano Gruppo Speleologico CAINapoli

MERCOLEDÌ 24 NOVEMBRE

SKYLAND, PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE URBANA PERL’AGRICOLTURA DEL TERZO MILLENNIOCon Gabriella Funaro, ENEA

SABATO 27 NOVEMBRE

INTERACTIVENATURE. AUGMENTING INTERACTION WITHOUR NATURAL ENVIRONMENTCon: Dario Martini e Raffi Tchakerian, UniversitàIUAV di Venezia Facoltà di Design e Arti, Labo-ratorio di design dei prodotti interattivi del prof.Arturo VittoriPIANTE PER IL FUTURO: ALIMENTAZIONE, AMBIENTE EDENERGIA. TECNOLOGIE GENETICHE AVANZATE: PRESENTEE FUTURO DELLE PIANTE AGRARIECon Edgardo Filippone, Universita’ degli Studi diNapoli “Federico II”. Segretario Nazionale dellaSocietà Italiana di Genetica Agraria

140

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

PUÒ LA STORIA DELL’USO DELL’ENERGIA SOLARE RINNO-VABILE ESSERE DI INSEGNAMENTO PER NOI CHE VIVIAMOIN QUEST’EPOCA?Con Cesare Silvi, Presidente Gruppo per la storiadell’energia solare

DOMENICA 28 NOVEMBRE

FILM: NON CHIAMARMI TERREMOTOfilm di B.Gabanelli NON CHIAMARMI TERREMOTOCon Romano Camassi dell’INGV Bologna, Ni-cola Alessandro Pino dell’INGV – OsservatorioVesuviano - Napoli, Beba Gabanelli regista, Fran-cesca Conti di FORMICABLUL’ANTARTIDE: UN BAROMETRO PER I CAMBIAMENTI CLI-MATICICon Giorgio Budillon, Università degli Studi diNapoli “Parthenope” I LABORATORI SCIENTIFICIApprofondire le conoscenze scientifiche e gene-rali sul tema della sostenibilità è essenziale perarrivare ad acquisire un’opinione fondata e con-sapevole su una delle questioni oggi più dibat-tute. Laboratori, dunque, per trasformare ivisitatori negli scienziati che progettano il futuroe sperimentano nuovi modi di produrre e usareenergia per imparare i suoi segreti e il modo mi-gliore di gestirla. Laboratori di paleontologia, in-vece, per fa vestire i panni degli scienziati chestudiano il passato e simulare operazioni discavo. ECOSISTEMI DA RICOSTRUIRE(8 – 10 anni)Con questo laboratorio, attraverso simulazioni, èstato possibile valutare gli impatti che le attivitàumane esercitano sugli ecosistemi “fragili” e i ten-tativi per ripristinare l’equilibrio alterato per mi-gliorare la salute del nostro pianeta.ORGANISMI SENTINELLA PER LA LOTTA ALL’INQUINAMENTO(8-14 anni)Attraverso semplici esperimenti sono stati illustratialcuni principi alla base del funzionamento degli

141

SCIENCE CENTRE

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

142

ecosistemi e delle dinamiche di popolazione.È stato possibile scoprire quali piante e animaliaiutano l’uomo nella lotta all’inquinamento. GLI ORGANISMI MANGIA SPAZZATURA(8-15 anni)Una parte dei rifiuti che quotidianamente produ-ciamo può essere riciclata per produrre compost.Quali sono i processi chimici e biologici che tra-sformano la spazzatura in terreno fertile? Un per-corso per conoscere alcuni organismi e tecnichenecessari per produrre in proprio il compost. CALORE E TEMPERATURA: RELAZIONI QUALITATIVE(11-14 anni)Un laboratorio per costruire i concetti base dei fe-nomeni termici insieme a competenze sperimen-tali con l’obiettivo di aggredire le difficoltà notedi apprendimento. Partendo da fenomeni quoti-diani e realizzando poi esperienze quantitative siè lavorato con i concetti di sistema, equilibrio ter-mico, temperatura, calore, trasformazione.ENERGIA, CONSERVAZIONE E DISSIPAZIONE(12-15 anni)Si è mirato a far acquisire i modi di descrivere ifenomeni fisici in termini di conservazione e dis-sipazione dell’energia meccanica, di trasforma-zione e di trasferimento di energia, per definire iconcetti di lavoro, di potenza, di efficienza e ilprimo principio della termodinamica.ENERGIA E MOVIMENTO(16-18 anni)Iniziando con moti con traiettorie diverse, il labo-ratorio ha trattato, in maniera strettamente inte-grata, la descrizione cinematica di moti sutraiettoria rettilinea.ESPERIMENTI “STORICI” DI FISICA SULL’ENERGIA(16-18 anni)Sono stati illustrati alcuni strumenti relativi allo stu-dio dell’energia e alcuni di questi - il Banco diMelloni e la macchina di Atwood - messi in fun-zione secondo il protocollo d’epoca. Collegati adun Datalogger e un computer sono stati eseguitiesperimenti e analisi dei dati.

ESPERIMENTI NELLA CAMERA DELLE MERAVIGLIE(16 - 18 anni)L’attività ha permesso di scoprire alcuni degliesperimenti di Biologia eseguibili all’interno deigabinetti scientifici “storici”. La scelta degli espe-rimenti è nata da un’analisi sulla presenza di que-sti apparati e/o strumenti presenti nelle collezionitecnico scientifiche scolastiche. Gli esperimentiproposti hanno riguardato l’Energia negli esseriviventi e nei vegetali.LO STUDIO DEI FENOMENI RADIOATTIVI(16 - 18 anni)Un’attività per scoprire quali sono gli strumentiutilizzati per studiare le reazioni che avvengononel nucleo dell’atomo. On line, la misura delfondo di radioattività ambientale con un GeigerMuller e lo spettro di un radionuclide con un si-stema multicanale. Sono quindi stati messi a con-fronto i risultati degli esperimenti discutendo sultipo di rappresentazione grafica del risultato esulle informazioni ricavate dall’utilizzo di stru-menti con caratteristiche diverse.STUDIO DEL DECADIMENTO RADIOATTIVO(11 - 18 anni)L’attività ha simulato il decadimento radioattivodi atomi instabili. Attraverso il lancio di appositidadi si è potuto studiare prima il decadimento didiversi radionuclidi, poi il comportamento di undecadimento multiplo (serie di decadimento ra-dioattivo). Infine si è potuto studiare le variazioniindotte nella materia dalla esposizione alle radia-zioni nucleari.ENERGIE RINNOVABILI: EFFICIENZA DI UN PANNELLO FO-TOVOLTAICO E FUNZIONAMENTO DI UNA CELLA PEM ADIDROGENO(16 - 18 anni)Attraverso l’utilizzo di un pannello solare fotovol-taico ed una cella ad idrogeno collegati ad unpannello contenente diversi strumenti di misura(voltmetro, amperometro, barometro, termometro,cronometro digitale), si è potuto trarre importanticonclusioni sul concetto di “rendimento energe-tico” di questi due importanti dispositivi per la

143

SCIENCE CENTRE

produzione di energia.LUNEDÌ 15 NOVEMBRE

IL NANODAY DELL’ENERGIA. UNA GIORNATA DI LABORA-TORI E INCONTRI CON SCIENZIATI TRA NANOTECNOLOGIEE SVILUPPO SOSTENIBILE(età 14-18 anni)INCONTRA UN NANOSCIENZIATOPotrebbe essere nascosta in un miliardesimo dimetro la risposta energetica per il futuro. Le na-notecnologie aprono entusiasmanti prospettivenella ricerche sulle energie rinnovabili e lo svi-luppo sostenibile. Quali?A cura di Girolamo Di Francia, responsabile diricerca, ENEA. NON APRIRE QUEL NANOKIT! Come è fatto il mondo su scale di un miliardesimidi metro? Che proprietà hanno i nanomateriali ein che modo cambieranno la nostra vita? Un tuffonel nanomondo con esperimenti sui segreti e lecuriosità delle nanotecnologie.NANO SÌ O NANO NO?Gli scienziati stanno studiando gli effetti della dif-fusione delle nanoparticelle nell’ambiente e, pur-troppo, ad oggi non si possono escludere i rischidi inquinamento e di tossicità. Come e quanto an-dare avanti in queste ricerche? Nel video-labora-torio di Time for nano è stato possibile, inoltre,inventare la propria storia di nano particelle e na-notecnologia e - con l’aiuto di video artisti - diven-tare per un giorno videomaker. Concorso a premiTime for nano sul sito Time for Nanohttp://www.timefornano.eu/

LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA

La comparsa dell’umanità segna un punto disvolta per la vita sulla Terra. Con una dinamicasempre più rapida gli esseri umani non si sono li-mitati a utilizzare semplicemente le risorse natu-rali per la sopravvivenza, ma hanno trasformatoil pianeta al di là di ogni previsione e di ogni pro-getto.

144

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

Il cinema si è lungamente interrogato sulle vi-cende del rapporto tra l’uomo e l’ambiente dellasua vita, costruendo storie a volte elegiache, avolte drammatiche, a volte tragiche.La rassegna cinematografica di Futuro Remoto2010 ha proposto un’ampia scelta di opere (film,documentari, cartoni animati) particolarmente si-gnificativa per ripensare questo problematicorapporto, anche da punti di vista inconsueti,come quelli di altri esseri viventi o di ipoteticialieni.

VENERDÌ 12 NOVEMBRE ORE 15.00MICROCOSMOSdocumentario di M. Pérennou, C. Nuridsany(Lucky Red, Francia 1996, 76’)

SABATO 13 NOVEMBRE 2010 ORE 15.00L’ERA GLACIALEfilm di C. Wedge (Twentieth Century Fox,U.S.A. 2002, 81’)

DOMENICA 14 NOVEMBRE 2010 ORE 16.30L’ALBA DEL GIORNO DOPOfilm di R. Emmerich (Twentieth Century Fox,U.S.A. 2004, 125’)

LUNEDÌ 15 NOVEMBRE 2010 ORE 15.00IL MIO PAESEdocumentario di Daniele Vicari (Vivo Film, Italia2006, 113’)

MARTEDÌ 16 NOVEMBRE 2010 ORE 15.00EARTH. LA NOSTRA TERRAdocumentario di A. Fothergill, M. Linfield (WaltDisney , UK 2009, 99’)

MERCOLEDÌ 17 NOVEMBRE 2010 ORE 15.00AFTERVILLE-THE MOVIEfilm di F. Guaglione, F. Resinaro (FondazioneOrdine Architetti, B.B. Production, FastForwardin associazione con Film Masterclip, Italia2008, 27’)

145

SCIENCE CENTRE

GIOVEDÌ 18 NOVEMBRE 2010 ORE 15.00ULTIMATUM ALLA TERRAfilm di S. Derrickson (Twentieth Century Fox,U.S.A. 2008, 103’)

VENERDÌ 19 NOVEMBRE 2010 ORE 15.00LA MARCIA DEI PINGUINIdocumentario di L. Jaquet (Lucky Red, U.S.A. eFrancia 2005, 80’)

SABATO 20 NOVEMBRE 2010 ORE 15.00L’ERA GLACIALE 2. IL DISGELOfilm di C. Saldanha (Twentieth Century Fox,U.S.A. 2006, 91’)

DOMENICA 21 NOVEMBRE 2010 ORE 16.30IO SONO LEGGENDAdi F. Lawrence (Warner Brothers, U.S.A. 2007,100’)

LUNEDÌ 22 NOVEMBRE 2010 ORE 15.00ANIMA MUNDIdocumentario di G. Reggio (Mir, Italia 1991,30’)

MARTEDÌ 23 NOVEMBRE 2010 ORE 15.00DIVERSEEDSdocumentario di M. Schmidt (IDC, Austria2009, 51’)

MERCOLEDÌ 24 NOVEMBRE 2010 ORE 15.00BIÙTIFUL CAUNTRIdocumentario di E. Calabria, A. D’Ambrosio, P.Ruggiero (Lumiere & Co., Italia 2007, 83’)

GIOVEDÌ 25 NOVEMBRE 2010 ORE 15.00I FIGLI DEGLI UOMINIdi A. Cuaròn (UIP, U.S.A. 2006, 114’)

146

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

SCIENCE CENTRE

147

VENERDÌ 26 NOVEMBRE 2010 ORE 15.00IL POPOLO MIGRATOREdocumentario di J. Perrin (Lucky Red, Francia,Italia, Germania, Spagna, Svizzera 2001, 92’)

SABATO 27 NOVEMBRE 2010 ORE 15.00L’ERA GLACIALE 3. L’ALBA DEI DINOSAURIdi C. Saldanha (Twentieth Century Fox, U.S.A.2009, 94’)

DOMENICA 28 NOVEMBRE 2010 ORE 16.30IL QUINTO ELEMENTOdi L. Besson (Filmauro, Francia 1997, 117’)

FREE – FUTURO REMOTO EXCHANGEEVENT

Con l’edizione 2010 di Futuro Remoto, dedicataal tema dell’energia e della sostenibilità urbana,la Fondazione Idis-Città della Scienza ha ospitatoed organizzato la prima edizione di FREE FuturoRemoto Exchange Event, un programma stabiledi promozione internazionale e di cooperazionecomunitaria aperto alle Università, agli Enti Localie di Ricerca oltre che ai sistemi innovativi territo-riali, che si è svolta a Città della Scienza neigiorni 11 e 12 novembre 2010. All’interno di FREE 2010 si è tenuto il “China-ItalyS&T Innovation Forum 2010”, iniziativa discambi, visite e incontri B2B su settori tecnologicied innovativi con la Cina.Questo evento pubblico è stato una occasione diincontro per promuovere il sistema della ricercae dell’innovazione campana e favorire le colla-borazioni e gli accordi fra le imprese, i progetticongiunti fra centri di ricerca e le opportunità diinvestimenti fra Italia e Cina. Nell’Ambito del progetto, promosso da Cittàdella Scienza SpA, la Fondazione Idis ha curato,il coordinamento tecnico-scientifico del “China-Italy S&T Innovation Forum 2010”, realizzandouna serie di attività, così sinteticamente descritte:

promozione dell’evento nei contesti istituzionalinazionali, con particolare riferimento ai Ministeriche hanno programmi attivi con la Cina e ad entidi ricerca nazionali; in tale quadro sono staticoinvolti nella manifestazione:- Il Ministero per l’Ambiente, che ha un pro-

gramma operativo di grande spessore con laCina, in particolare nell’area di Pechino dove haanche propri uffici operativi; il Ministero per l’Am-biente, oltre a concedere il Patrocinio morale alprogramma FREE, ha partecipato, nella personadel Dr. Sebastiano Serra, direzione generale perlo sviluppo sostenibile, all’inaugurazione del“China-Italy S&T Innovation Forum 2010”;- Il Ministero dei Beni Culturali, che ha sottoscrittonella primavera 2010 un Protocollo d’Intesa conil Ministero della Cultura cinese nel cui ambito siprevede la destinazione di un’area del nuovoMuseo della Cina che si inaugurerà a Pechino,per esposizioni culturali italiane; - il Ministero non è stato presente all’evento inau-gurale ma si è dichiarato disponibile a forme dicollaborazione sul prosieguo del progetto di coo-perazione;- Il Ministero degli Affari Esteri, programma Re-

gioni-Cina, presente con una propria rappresen-tante, la dott.ssa Clara Brunetti, ai lavori;- La Presidenza nazionale del CNR che si è ca-

ratterizzata come partner complessivo del “China-Italy S&T Innovation Forum 2010”, siapartecipando con due responsabili di propri di-partimenti all’iniziativa (dott.ssa Maria Mautonedirettore Dipartimento Patrimonio Culturale edott.ssa Francesca Messina Ufficio Promozione eSviluppo Collaborazioni nonché delegata del Pre-sidente a rappresentare il CNR nella manifesta-zione) che con la presenza di numerosi suoi Istitutidi Ricerca;- Il Ministero dello Sviluppo Economico, presenteai lavori del Forum, in particolare all’inaugura-zione e al meeting sui Beni Culturali, con ladott.ssa Paola Verdinelli de Cesare.

148

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

Coinvolgimento di enti e soggetti regionali,con un’azione di promozione nel contesto regio-nale, che si è affiancata a quella realizzata inproprio da Città della Scienza SpA, ha mirato alcoinvolgimento di enti e associazioni che hannoprogrammi di attività in Cina, fra cui la Fonda-zione Internazionale per gli Studi di Architettura,l’Università degli Studi di Napoli l’Orientale - par-tner più complessivo del programma FREE – l’As-sociazione Grandangolo e altri.

Gestione della segreteria organizzativa gene-rale dell’evento garantendo i servizi logistici e or-ganizzativi sia in fase pre-evento che durante losvolgimento dei lavori con personale specializ-zato.

Collaborazione alla promozione dell’eventoattraverso:- Invio di comunicazione mail e recall telefonichea contatti delle proprie mailing list;- Inserimento nei materiali e nelle comunicazioni

del programma FREE del programma del “China-Italy S&T Innovation Forum 2010”. I programmirealizzati (sia in lingua italiana che in lingua in-glese) sono stati distribuiti presso le Associazioniimprenditoriali, i partner dell’iniziativa e a tutti ipartecipanti all’evento; inoltre il programma èstato pubblicato in formato pdf sul sito del pro-gramma FREE www.idis.cittadellascienza.it/freeche la Fondazione Idis ha realizzato.

Gestione reportistica e follow up con partnercinesi.Per le attività di coordinamento tecnico-scientifico,la Fondazione IDIS ha organizzato un gruppo dilavoro dedicato, diretto dal Direttore MarketingStrategico in collaborazione con la Responsabiledel settore Relazioni Internazionali, cui hannopartecipato risorse interne dedicate e due risorseesterne part-time. Le attività tecniche di promo-zione e segreteria evento, sono state realizzatecon il coinvolgimento dell’Ufficio Comunicazionee Web della Fondazione e del Dipartimento Spa-zio Eventi.

149

SCIENCE CENTRE

Inoltre, il format ha previsto la definizione precisadi tavoli di incontro, ognuno dei quali dedicatoa specifici contesti:- tavolo delle rappresentanze istituzionali (Re-

gione, Città della Scienza, BAST, Municipalità diPechino);- tavolo delle rappresentanze imprenditoriali e

degli enti di promozione (Confindustria, Confapi,ISVE con Federazione imprese di Pechino e altrisoggetti analoghi);- tavolo del management del programma (Fon-

dazione IDIS, Ministero Sviluppo Economico,BAST, BSTCC, altri);- tavoli degli enti di ricerca (Istituti CNR, Centro

Competenza TEST, Centro Competenza Bene-com, enti di ricerca cinesi);- tavolo cooperazione accademica (Università

Federico II, Università l’Orientale, Stazione Zoo-logica A. Dhorn, Discizia, China BiodiversityFund, università ed enti cinesi);- tavolo scienze della vita (Centro di compe-

tenza DFM, Facoltà Farmacia, Polo Scienze dellaVita Università Federico II, Facoltà medicina, entie imprese cinesi settore biomedicale); - tavolo PST e agenzie di sviluppo (Technapoli,

PST Salerno, BDA Pechino, imprese cinesi);- tavolo cultura (Fondazione Internazionale StudiArchitettura, Associazione Grandangolo, enti ci-nesi).Altri tavoli sono stati messi a disposizione deglistaff di progetto cinesi; ai tavoli erano presenti in-terpreti professionisti messi a disposizione daCittà della Scienza SpA.

FREE - CHINA-ITALY INNOVATION BRIDGE

L’ampio riscontro ottenuto con la manifestazioneFREE – Futuro Remoto Exchange Event di novem-bre 2010 ha evidenziato che l’apertura di nuovispazi di cooperazione e di mercato con la Cinarappresenta un’opportunità unica per il sistemaItalia, in grado di coniugare il valore aggiunto

150

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

della propria cultura e della propria tradizioneall’insegna dell’innovazione e delle applicazioniavanzate fornite dalla ricerca scientifica.Allo scopo, dunque, di rendere più attiva e siste-matica la propria presenza in Cina, la Fonda-zione Idis-Città della Scienza e il ConsiglioNazionale delle Ricerche, hanno sottoscritto unalettera d’intenti con il BAST (Beijing Associationfor Science and Technology) per consolidare ini-ziative di scambio e di promozione tra i sistemiinnovativi italiani e dell’area di Pechino nell’am-bito del programma China-Italy InnovationBridge. Con questo importante passaggio, la coopera-zione si modifica sostanzialmente, passando daprogrammi riferiti ai comparti della ricerca edell’innovazione, ad un approccio più strategicodi “cooperazione fra territori” che integra la sto-ria, le risorse, la cultura e le capacità innovative. Un “ponte” fra Napoli e Pechino che può ulterior-mente essere valorizzato per l’Italia in chiave na-zionale, aprendo a collaborazioni di altreregioni, enti e istituzioni nazionali.Nello specifico, l’accordo IDIS – CNR – BAST haprevisto l’avvio di una strutturata collaborazionesu:

Turismo e Cultura;Nuove tecnologie nel settore dei Beni Culturali

(Musei Virtuali, Conservazione e Valorizzazionedei Beni Culturali), in coerenza con l’Accordo sot-toscritto nel 2010 fra i Ministeri dei beni Culturaliitaliano e cinese;

Attività di scambio su Scienza e Tecnologie, fi-nalizzate sia a creare partnership fra ricerca eimprese che a promuovere scambi accademici;

Promozione di investimenti bilaterali nei campidell’accordo.

Tra le azioni prioritarie, Fondazione IDIS – Cittàdella Scienza, il Consiglio Nazionale delle Ricer-che e il Beijing Association for Science and Te-chnology hanno individuato:

151

SCIENCE CENTRE

Cooperazione sul progetto del nuovo ScienceCentre di Pechino;

Vetrina dei Beni Culturali e promozione delladigitalizzazione del patrimonio culturale;

Cooperation Office e sviluppo servizi di net-working Campania-Pechino;

Iniziative di divulgazione scientifica;Guida “Beijing Opportunity & Campania

Charme”.

Per la realizzazione del programma è stata isti-tuita, inoltre, una Partnership molto ampia:

Presidenza CNR, cofirmataria Lettera di Intenticon il BAST;

Università di Napoli “l’Orientale”;Fondazione Internazionale Studi Architettura

Università del Sannio;Facoltà Veterinaria Università Federico II di Na-

poli*;Istituti CNR:

- ISA- Cibernetica- IMAA - ICTP

Centro di Competenza Regionale DFM*CRIAQ Università Federico II NapoliISPRA*Stazione Zoologica A. DohrnFondazione Willy Brandt

152

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ATTIVITÀ PER L’INFANZIA

BABY POMPEI

Casina Pacifico è un progetto della FondazioneIdis-Città della Scienza, che affonda le radici inuno degli scenari più meravigliosi al mondo: l’an-tica città di Pompei dichiarata dall’Unesco nel1997 patrimonio mondiale dell’umanità. Il 2010è stato dedicato alla progettazione dell’inter-vento, la cui inaugurazione al pubblico è previstaper il 2011. Nell’ambito della realizzazione del progetto, laFondazione Idis-Città della Scienza si pone unobiettivo primario: rendere irripetibile il percorsodi visita e di sperimentazione di ogni singolo vi-sitatore.A tale scopo, la Fondazione ha progettato di-verse tipologie di percorsi tenendo conto dellevarie esigenze dei visitatori.In particolare, per le famiglie con bambini è statoideato un percorso interattivo e coinvolgente, digrande qualità scientifica, all’interno degli scaviarcheologici, in cui, col supporto di guideesperte, si potranno svolgere esperienze di vitaquotidiana nella città.Viaggiando nel tempo; i visitatori potranno cosìprendere parte a un percorso piacevole e interes-sante in cui essere gli attori protagonisti della co-noscenza.Una particolare attenzione è posta soprattutto suipiccoli visitatori.Per i bambini fino ai 12 anni, infatti, saranno at-tivati laboratori di ceramica, di colore, di scritturae calcolo, di vulcanologia, di scavo archeolo-gico, in cui approfondire temi artistici e scientifici,ma anche scoprire le tante curiosità racchiuse nelmondo pompeiano. Per i piccolissimi, inoltre, sarà predisposto, unospazio ad hoc, in cui essi potranno trascorrere iltempo giocando ed esplorando attivamente gliexhibit con un forte coinvolgimento sia percettivoche emotivo. L’idea è stata di progettare un luogo che, a mi-sura di bambino, possa, a partire dalle strade di

153

SCIENCE CENTRE

Pompei, rafforzare quel legame fondamentalecon i nostri antenati e arricchire la nostra memo-ria con la storia, la cultura, l’arte, la scienza, laquotidianità degli antichi. Un luogo delineato da un perimetro ma che nonchiuda l’esperienza della conoscenza solo al suointerno, un luogo di interconnessioni tra passatoe presente, ma proiettato nel futuro. Un luogo in cui entrare in contatto con le propriecapacità e competenze, in cui mettersi alla provae sperimentarsi in prima persona, “giocare a farfinta di essere” un pittore, un ceramista, un vul-canologo, un archeologo, esplorare la realtà at-traverso il proprio corpo con i cinque sensi esviluppare uno spirito critico e riflessivo sullecose. Un luogo in cui ogni bambino sia un vero e pro-prio faber: un artigiano, un fabbro, un operaio…acuto artefice della propria esperienza e cono-scenza.

ESTATE DEI PICCOLI 2010Il ciclo di attività ludico didattiche dedicate aibambini con un’età compresa tra i 4 e gli 11anni, viene organizzato presso Città dellaScienza dal 1997 dall’Area Officina dei Piccolie progetti per l’infanzia.L’iniziativa dell’anno 2010, svoltasi dal 12 al 30luglio e strutturata in cicli settimanali di attività ba-sati sul gioco, sull’esplorazione scientifica e sullapratica di attività sportive, ha registrato, comenelle edizioni precedenti, un forte indice di gra-dimento da parte di tutti i bambini e un grandeapprezzamento per la valenza educativa e cultu-rale da parte dei genitori.Le attività ludico educative si sono ispirate almondo animale e alla salvaguardia dell’am-biente, tenendo conto che il 2010 è stato l’AnnoInternazionale della Biodiversità. Infatti, facendo proprio il monito dell’ONU chedenuncia l’inesorabile impoverimento ambientaledel pianeta terra a seguito della distruzione dihabitat ed ecosistemi, la Fondazione Idis-Cittàdella Scienza, ha cercato, in questo modo, di in-

154

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

centivare la creazione di una nuova “CoscienzaVerde”.Le attività si sono svolte presso il Science Centredi Città della Scienza dal lunedì al venerdì dalle9 alle 16. Per l’anno 2010 sono state svolte 3settimane che hanno accolto, complessivamente,un numero di bambini pari a 200.I partecipanti, divisi in gruppi omogenei perfasce d’età ed in equilibrio maschi-femmine, sonostati seguiti da personale specializzato della Fon-dazione Idis-Città della Scienza.Durante la giornata si sono alternati momenti col-lettivi e momenti di attività in piccoli gruppi.Nel corso della settimana i bambini, giocando esperimentando, hanno seguito un percorso chemirava a:- sviluppare le conoscenze scientifiche attraversol’osservazione e il gioco;- stimolare il movimento e la coordinazione;- potenziare l’espressività e le attitudini creative.

Tra le varie attività organizzate si possono citare,a mero titolo esemplificativo, i “laboratori ludico-creativo” in cui i bambini sono stati orientati allacostruzione di manufatti di ceramica, o ancora, i“laboratori di riciclo” dove i partecipanti hannoimparato i metodi di lavorazione nel rispettodell’ambiente.I bambini hanno inoltre assistito alle proiezionidel planetario e seguito percorsi tematici interat-tivi nelle diverse sezioni espositive del ScienceCentre: nella Palestra della scienza, nella mostrasull’alimentazione Gnam e nella sezione Evolu-zione.Molte anche le attività sportive previste nel pro-gramma. Il nuoto, il tiro con l’arco, la scherma, egiochi motori di gruppo sono solo alcune delletante attività organizzate all’interno degli spazidi Città della Scienza.Molta attenzione è stata posta, infine, anche sullacorretta alimentazione dei bambini che, per tuttoil periodo delle attività, hanno pranzato all’in-terno del Science Centre con menù idonei al loro

155

SCIENCE CENTRE

fabbisogno energetico e calorico e, laddove ne-cessario, con diete adatte ad esigenze particolari(celiachia, intolleranze varie, ecc).

GIOCOSCIENZA – UNA GIORNATA A CITTÀ DELLASCIENZA

Giocoscienza è un progetto alla sua seconda edi-zione, svoltosi in collaborazione con l’Assesso-rato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli.Nell’ambito di Giocoscienza, i ragazzi parteci-panti ad attività promosse dal Comune di Napoli,Assessorato alle Politiche Sociali per i Minori, l’In-fanzia e l’Adolescenza hanno svolto giornate diattività ludico didattiche a Città della Scienza.Il vasto programma delle attività ha coinvolto ben1440 ragazzi di età compresa tra i 10 e i 14anni.Tutti i ragazzi, ospitati nel nostro Science Centredal martedì al venerdì dalle 9 alle 16, hannopreso parte alle attività e ai laboratori proposti.Nel corso delle settimane, i ragazzi sono stati tra-scinati in molteplici attività quali:

- visite guidate all’interno del Science Centre conpercorsi tematici interattivi nelle diverse sezioniespositive - Palestra della scienza, mostra sull’ali-mentazione Gnam, sezione Evoluzione -;- laboratori ludico - creativi attraverso cui i ra-

gazzi hanno appreso come realizzare manufattidi ceramica, costruire oggetti e giochi scientificicon materiale di riciclo, pitturare;- attività sportive come il tiro con l’arco o la

scherma.

Particolarmente interessante ed innovativa è statapoi, l’attività di Crime lab: un’esperienza educa-tiva unica nel suo genere, che ha evidenziatocome la scienza utilizzata nelle tecniche polizie-sche- investigative possa essere risolutiva nell’ana-lizzare la scena di un crimine.Un’opportunità per i ragazzi di avvicinarsi ad untema come quello della legalità, che ancora oggirappresenta una vera emergenza nel nostro hin-

156

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

terland, esaltando un ruolo spesso poco apprez-zato come quello del poliziotto.La giornata era comprensiva di refezione: con ilpranzare insieme i ragazzi hanno potuto condi-videre e commentare le diverse attività, esprimerele proprie emozioni, e confrontarsi sulle diverseesperienze vissute.Giornate simili ricche di attività ed esperienzehanno molto stimolato i ragazzi coinvolti favo-rendo in loro l’insorgere di grande curiosità e disete di scienza.Confrontandosi con le proprie competenze arti-stico-creative e promuovendo un’osservazione cri-tica prima di tutto verso sé stessi e poi verso ilmondo circostante si è concretata la teoria del-l’apprendere giocando.

ALTRE ATTIVITÀ

FESTIVAL DI RAVELLO – SCIENZA

All’interno del Ravello Festival 2010, la Fonda-zione IDIS-Città della Scienza ha realizzato unciclo di nove incontri che hanno visto come pro-tagonisti alcune delle più autorevoli personalitàdel mondo scientifico. Tema del Festival “La Fol-lia” che ha dato l’opportunità per strutturare il se-guente programma: 8 luglio, Paolo Valerio suivolti e le storie della follia; 22 luglio, SimonettaBartolucci e Silio Bozzi sull’impiego della scienzae della tecnologia nella caccia alle “menti crimi-nali”; 29 luglio, Edoardo Boncinelli che ha intrat-tenuto il pubblico sul rapporto tra genetica epsichiatria nella ricerca contemporanea; 5 ago-sto, Carlo Sbordone e Carlo Toffalori, sulla im-matgine e lo stereotipo del matematico “folle”; 19agosto, Alessandro Cecchi Paone, infine, che hapresentato la biografia di Umberto Veronesi e lasua vita deduicata alla ricerca. Gli incontri scien-tifici sono stati, inoltre, preceduti da laboratori di-dattici per ragazzi, svoltisi il giorno precedentele conferenze.

157

SCIENCE CENTRE

AREA SVILUPPO E FORMAZIONE La missione dell’Area Sviluppo e Formazione èquella di fornire assistenza e servizi specialisticialle istituzioni comunitarie, nazionali e locali epromuove l’attivazione di processi di innovazionee di sviluppo sostenibile all’interno del tessutoeconomico e produttivo regionale.Uno degli strumenti principali dell’area è il Busi-ness Innovation Centre, una struttura tecnica cheoffre servizi specialistici rivolti al tessuto econo-mico locale per promuovere processi di innova-zione e di sviluppo sostenibile del territorio. IlBIC, affidato in gestione alla società “in house”della Regione, sostiene la creazione e lo sviluppodi nuove imprese per attivare processi di innova-zione economica e contribuire a promuovere ilterritorio locale in una dimensione europea.Parte integrante del più complesso sistema diCittà della Scienza, dispone di un Incubatore diimprese di 4.000 mq dedicato alla crescita delleimprese innovative.L’area Sviluppo e Formazione, in quanto parte in-tegrante e strategica del più vasto ed articolatosistema di Città della Scienza, coniuga le azionivolte a sostenere i processi di sviluppo locale conle iniziative che la Fondazione svolge nel campodella diffusione scientifica, dell’educazione per-manente, dell’orientamento, della didattica dellescienze.Ambiente, sviluppo sostenibile, cultura, nuove tec-nologie dell’informazione e della comunicazione,ricerca ed innovazione rappresentano pertantotutti settori nei quali l’area è in grado di operareefficacemente, garantendo un supporto tecnico-operativo ad imprese, enti ed istituzioni per favo-rire così la crescita economica e sociale deiterritori interessati dagli interventi.Un’azione che si articola quindi in molteplicicampi di interesse, affrontando diverse tematiche:Marketing territoriale: attività di supporto ad entilocali e amministrazioni pubbliche nella proget-

158

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

tazione e realizzazione di programmi di marke-ting territoriale ed iniziative di promozione e divalorizzazione turistica dei contesti locali; Svi-luppo Sostenibile: azioni di sensibilizzazionesullo sviluppo sostenibile; promozione di azioniinnovative sulle tematiche ambientali; programmied azioni per la vivibilità urbana; progetti di coo-perazione; Partecipazione sociale: applicazionedi metodologie (EASW European Awareness Sce-nario Workshop, OST Open Space Technology,focus group) per la promozione della partecipa-zione sociale nei processi di innovazione e svi-luppo del territorio; Formazione: analisi deifabbisogni formativi; moduli di orientamento perla creazione d’impresa; formazione superiore eformazione continua rivolta a occupati e disoccu-pati; assistenza formativa nei processi di innova-zione di PMI; azioni di aggiornamento docenti edi innovazione del sistema della didattica; Fondistrutturali e programmi europei: assistenza tec-nica per la progettazione integrata; Consulenzaper la realizzazione di studi di fattibilità e parte-cipazione ad iniziative comunitarie.Sviluppo e Formazione dispone inoltre di aule elaboratori informatici che offre a soggetti esterniper lo svolgimento di attività di formazione, ga-rantendo, in forza della sua pluriennale espe-rienza, anche lo studio e la progettazione dipercorsi formativi.

159

AREA SVILUPPO E FORMAZIONE

SPAZIO EVENTI Lo Spazio Eventi – inaugurato nel 2003 alla pre-senza del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi– si presenta non solo come un’elegante opera-zione di archeologia industriale ma anche comeun complesso che ha permesso di salvare il pas-sato mettendolo al servizio delle esigenze attuali.Spazio Eventi, infatti, sorge dal recupero diun’antica fabbrica di concimi che si inserisce inun contesto sì affascinante per la bellezza archi-tettonica, ma anche innovativo per il suo conte-nuto altamente tecnologico.

Il Centro Congressi Spazio Eventi si presenta oggi– forte della sua capienza complessiva di circa2000 posti articolati in un sistema ampio e varie-gato – composto da ben 13 sale, con un’ospita-lità per ogni singola sala variabile tra i 10 e gli820 posti: uno tra i più significativi centri con-gressi del Mezzogiorno. A cornice ed integra-zione dell’intera struttura, spazi polifunzionali emodulari, aree espositive, grandi aree attrezzateall’aperto, un anfiteatro da 1.000 posti oltre agli

160

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

spazi del Science Centre, luogo unico in Italia incui organizzare eventi di prestigio.La grande operatività del Centro Congressi è di-mostrata dal gran numero di eventi ospitati nelcorso degli anni. Più di una settantina gli eventicurati solo nel 2010, con una presenza comples-siva di oltre 35.200 partecipanti. Confermata, anche per quest’anno, la partecipa-zione di alcuni dei più grandi nomi del mondoistituzionale e dell’industria che, ancora unavolta, hanno fatto dello Spazio Eventi il luogo pri-vilegiato in cui svolgere la propria attività di pro-mozione e di divulgazione.Di seguito si riportano, a mero titolo esemplifica-tivo, alcuni degli eventi curati nel corso dell’anno:

161

SPAZIO EVENTI

DATA COMMITTENTE DENOMINAZIONE EVENTO

14-15 gen-10 LA FABBRICA DEGLI INCENTIVE ROAD SHOW TIBP - NAPOLI19-23 gen-10 ASSESSORATO AL LAVORO SICUREZZA SUL LAVORO27-29 gen-10 CDS-SPA MENTI @ CONTATTO2-feb-10 ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO CONCORSO L'AMICO ATLETICO2-feb-10 CDS-SPA PRESENTAZIONE ALBO REG. DEGLI AGRITURISMI

- SISTEMA TERRITORIALE DEL GUSTO

9-13 feb-10 CDS-SPA SALONE DELLE BUONE PRASSI:"MEETING

DELLE ECCELLENZE REGIONALI E LOCALI D'EUROPA4-mar-10 GROUP ADLE (l'Alleanza dei Democratici,

dei Liberali, per l'Europa)

MEETING AND CONFERENCES UNIT

9-10 mar-10 CGIL NAPOLI CONGRESSO CAMERA DEL LAVORO16-mar-10 /

5 mag 2010

NUOVI ORIZZONTI MOSTRA DI CHARLES SKAPIN

18-mar-10 DIOCESI POZZUOLI EVENTO DIOCESI DI POZZUOLI26-27 mar-10 PROJECTA SRL CENA BMT16-apr-10 SANITA' IN FORMAZIONE SPA ERRORE MEDICO29-apr-10 Y2K COMMUNICATION SRL VODAFONE 20103-8 mag-10 GP CONGRESS V° MEETING BIENNALE DI CLUBARENA 20108-9 mag-10 S.E.F. SCUOLA EUROPEA DI FORMAZIONE IN

PSICOTERAPIA FUNZIONALE

1° CONGRESSO INTERNAZIONALE -

IL NEO-FUNZIONALISMO

10-mag-10 FONEMA SPA MEETING AZIENDALE WIND10-mag-10 EVENTUALLY ROADSHOW SAMSUNG12-13 mag-10 CUEN EDUCAMBIENTE14-15 mag-10 BANCA CREDITO COOPERATIVO ASSEMBLEA BANCA CREDITO COOPERATIVO17-18 mag-10 WHAT ELSE SRL CENA DI GALA BIOTEST ITALIA21-mag-10 ASSOCIAZIONE PREMIO ELSA MORANTE PREMIO ELSA MORANTE RAGAZZI 2010

21-24 mag-10 ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI YOUTHINK 2010

27-mag-10 INCENTIVE POWER TRAVEL SRL TRADESHOW CONSORZIO PROSCIUTTO DI PARMA30-mag-10 LEGEA SRL MANIFESTAZIONE LEGEA8-giu-10 CS&G (GAMBERO ROSSO) SORSI DI LUCE8-9 giu-10 LA FABBRICA MICE ROAD SHOW TUPPERWARE23-giu-10 BANCO DI NAPOLI INCONTRO CON DIRETTORI AREA NAPOLI

E CAMPANIA NORD9-lug-10 CS&G (GAMBERO ROSSO) EVENTO DI DEGUSTAZIONI14-lug-10 CARLSON WAGONTIT TRAVEL MEETING VODAFONE4-5 set-10 DEFLA EVENTO CAMOMILLA4-ott-10 CS&G (GAMBERO ROSSO) TRENTODOC

5-ott-10 AGENZIA NAZIONALE PER LO SVILUPPO

DELL'AUTONOMIA SCOLASTICA

SEMINARI INFORMATIVI ANSAS -

NUCLEO TERRITORIALE PER LA CAMPANIA6-ott-10 AV.E.P. ONLUS PARTY PER LA VITA6-7 ott-10 ITT WATER & WASTEWATER INCONTRO ITT WATER & WASTEWATER19-21 ott-10 A.C.S.I.G. ORIENTASUD 201024-29 ott-10 TECHNOLOGYBIZ S.R.L. TECHNOLOGY BIZ 201031-ott-10 ASSOCIAZIONE FOCUS INCONTRO MOVIMENTO FOCOLARI 201019-20 nov-10 GRE EVENTI IMPLANTOLOGIA ALL-ON-4 - DR MALO21-nov-10 BESPOKEITALIA srl IMMAGIC SHOW (PARRUCCHIERI)24-nov-10 LA FABBRICA SRL COMUNICARE LA SCIENZA26-nov-10 UNIVERSITA' BOCCONI GIORNATA DI ORIENTAMENTO UNIVERSITA' BOCCONI27-30 nov-10 ASSESSORATO AMBIENTE ALLA SCOPERTA DELLA BIODIVERSITA' IN CAMPANIA9-10 dic-10 MICROMEGAS COMUNICAZIONE SPA INSIEME PER LA CRESCITA - DIRETTORI FILIARE

BANCA INTESA

15-dic-10 BANCO DI NAPOLI POLO DI AREA NAPOLI E CAMPANIA NORD16-dic-10 EXIT COMMUNICATION SRL CONVENTION KIMBO17-dic-10 ADLER PLASTC SPA CONVENTION AZIENDALE DI FINE ANNO 2010

162

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

L’esposizione narrativa dell’attività svolta dallaFondazione nel 2010 si conclude qui. Il filo con-duttore della presente relazione è stato lo svi-luppo e l’attuazione da parte della Fondazionedei programmi previsti e approvati e le risposteche la medesima ha saputo dare alle concreteesigenze espresse dalla nostra collettività.L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di ripor-tare come la Fondazione ha inteso svolgere lapropria missione, guidata sempre dalla costanteattenzione all’evolversi dei bisogni della sua co-munità di riferimento.

Il PresidenteG. Vittorio Silvestrini

Il Direttore GeneraleDr. Luigi Amodio

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

163

ORGANI DI GOVERNO DELLAFONDAZIONE

SOCI FONDATORI

Giuseppe Vittorio SilvestriniGiulio BaffiAntonio BaroneGiovanni ChieffiVincenzo CuomoCarlo d’AngiòAldo di LorenzoFrancesco GagliardiPaolo Galluzzi† Oreste GrecoPaolo GaspariniRita Levi MontalciniVincenzo Lipardi† Luigi NapolitanoLuigi NicolaisMassimo Pica CiamarraPaolo PolliceCarlo RubbiaG. Pompeo RussoFrancesco SalvatorePaolo StrolinFulvio TessitoreMaurizio TorriniGuido TrombettiComune di Napoli(Sindaco RosaRusso Iervolino)Regione Campania(Presidente Stefano Caldoro)Provincia di Napoli (Presidente Luigi Cesaro)Banca Popolare di Ancona (Presidente Corrado Mariotti)Università di Camerino (Rettore Fulvio Esposito)

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Giuseppe Vittorio SilvestriniPresidenteAdriana BuffardiVice PresidenteAdriano GiannolaConsiglierePietro GrecoConsigliereVincenzo LipardiConsigliereMario RaffaConsigliere

COMITATO ESECUTIVO

Giuseppe Vittorio SilvestriniAdriana BuffardiVincenzo Lipardi

COLLEGIO SINDACALE

Gaetano Cuccurullo, PresidenteGustavo ValleMassimo Vetere

SINDACI SUPPLENTI

Mauro SecchiMaurizio Vetere

DIRETTORE GENERALE

Luigi Amodio

164

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

165

Di seguito, un breve stralcio dalla Rassegna Stampa dellaFondazione Idis-Città della Scienza per l’anno 2010.La Rassegna Stampa integrale consta di 1.609 articoli,dei quali ne sono presenti qui 77.

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

167

168

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

169

170

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

171

172

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

173

174

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

175

176

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

177

178

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

179

180

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

181

182

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

183

184

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

185

186

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

187

188

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

189

190

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

191

192

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

193

194

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

195

196

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

197

198

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

199

200

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

201

202

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

203

204

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

205

206

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

207

208

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

209

210

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

211

212

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

213

214

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

215

216

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

217

218

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

219

220

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

221

222

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

223

224

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

225

226

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

227

228

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

229

230

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

231

232

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

233

234

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

235

236

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

237

238

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

239

240

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

241

242

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

243

244

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

245

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

246

247

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

248

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

249

250

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

251

252

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

253

254

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ 2010 DELLA FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA

ABSTRACT DELLA RASSEGNA STAMPA 2010

255