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Anno 4 – Numero 10 Report Agricoltura ottobre 2016 Edizione ad uso esclusivo Copyright ©2016 – Tutti i diritti riservati Report mensile di informazione per aziende agricole e alimentari: notizie e analisi sull'andamento dei prezzi dei mercati finanziari delle merci agricole; indicazioni sulle strategie di copertura dalle variazioni dei prezzi. Aggiornato al 17 ottobre 2016 In questo numero Come analizzare il terreno prima di seminare il mais Pag. 2 Francia: le cattive notizie non vengono mai da sole Pag. 2 Italia: non ci possiamo lamentare Pag. 3 Australia: raccolto record di grano Pag. 4 Cresce ancora l’agriturismo in Italia Pag. 4 Italia è boom di nuovi vigneti Pag. 5 Soia: un Europa insaziabile Pag. 5 Osservatorio La Nina Pag. 6 Mais: analisi di dettaglio Pag. 7 Grano: analisi di dettaglio Pag. 11 Spread grano e mais di Chicago Pag. 14 Soia: analisi di dettaglio Pag. 15 Finestra sull’Ucraina: prezzi e notizie Pag. 19 Confronto prezzi Chicago, Parigi e Milano Pag. 20 Strategie di copertura Pag. 20 Appendice Pag. 21

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Anno 4 – Numero 10

Report Agricoltura ottobre 2016 Edizione ad uso esclusivo

Copyright ©2016 – Tutti i diritti riservati

Report mensile di informazione per aziende agricole e alimentari: notizie e analisi sull'andamento dei prezzi dei mercati finanziari delle merci agricole; indicazioni sulle strategie di copertura dalle variazioni dei prezzi.

Aggiornato al 17 ottobre 2016

In questo numero

Come analizzare il terreno prima di seminare il mais Pag. 2 Francia: le cattive notizie non vengono mai da sole Pag. 2 Italia: non ci possiamo lamentare Pag. 3 Australia: raccolto record di grano Pag. 4 Cresce ancora l’agriturismo in Italia Pag. 4 Italia è boom di nuovi vigneti Pag. 5 Soia: un Europa insaziabile Pag. 5 Osservatorio La Nina Pag. 6 Mais: analisi di dettaglio Pag. 7 Grano: analisi di dettaglio Pag. 11 Spread grano e mais di Chicago Pag. 14 Soia: analisi di dettaglio Pag. 15 Finestra sull’Ucraina: prezzi e notizie Pag. 19 Confronto prezzi Chicago, Parigi e Milano Pag. 20 Strategie di copertura Pag. 20 Appendice Pag. 21

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Come analizzare il terreno prima di seminare il mais Il concetto è tanto banale quanto potente e tecnologico è l’apparato che lo attua: si tratta di una slitta che viene agevolmente trainata da un quad (moto a 4 ruote). Il cuore del sistema è proprio la slitta che attraverso la misura della resistività del terreno è in grado di tracciare

una mappa stratigrafica della composizione del suolo sino a 2 metri di profondità; ne da notizia la rivista “Il nuovo agricoltore” citando la Sipcam Italia che ha presentato il macchinario a marzo in un incontro a Castiglione delle Stiviere (Mantova). L’analisi del terreno permette di dividerlo in macroaree con diversi gradi di fertilità e, con

l’impiego di seminatrici innovative dotate di sistema satellitare, seminare a dosi variabili sfruttando a pieno la potenzialità produttiva. Al tempo stesso è possibile migliorare ulteriormente la conoscenza del terreno se, nel momento della raccolta, la mappa viene arricchita dal dato della produzione di granella punto per punto. Si consiglia di vedere il video dell’operazione di mappatura, da cui ci si può rendere conto della velocità con cui viene svolta l’analisi del terreno. YouTube al link: https://youtu.be/okAR9FcrnV0 Francia: le cattive notizie non vengono mai da sole Dopo il danneggiamento della produzione di grano in Francia, dovuto alle forti piogge primaverili (si veda il Report agricoltura di agosto e settembre), è il momento dei bilanci per il mais e le cattive notizie non sembrano terminate. L’Usda stima una produzione di mais nella stagione 2016/17 a 12,5 milioni di tonnellate, in calo di 1,2 milioni rispetto al 2015/16 e del 20% inferiore alla media degli ultimi 5 anni. Il grafico dell’Usda mostra l’andamento delle stime di produzione nel corso dei vari mesi; in colorazione blu la produzione record del 2014, in giallo l’andamento declinante del 2015, in rosso il raccolto del 2016 nella parte inferiore della fascia grigia che rappresenta la media degli ultimi 5 anni.

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Come si può osservare dalla linea rossa del grafico, mese dopo mese nel corso degli ultimi quattro mesi, l’Usda ha provveduto ad adeguare al ribasso le previsioni; il problema è derivante dalla forte siccità e dalle alte temperature che hanno influito sulle piante proprio durante la fase di crescita. Complice anche l’umidità del terreno abbassatasi a causa di precipitazioni dimezzate rispetto alla norma nel corso dei mesi di luglio e agosto. La carenza idrica ha inoltre imposto l’adozione di restrizioni all’uso irriguo in alcune zone della Francia, limitando ulteriormente la resa del raccolto. È una stagione che certamente gli agricoltori ricorderanno per anni: dopo una primavera piovosa e fredda che ha danneggiato il grano e ritardato la semina del mais, la calura estiva ha dato il colpo di grazia anche a questa coltivazione. Italia: non ci possiamo lamentare

A fronte dei problemi dei nostri cugini d’oltralpe, da noi la stagione sembrerebbe non essere andata particolarmente male: le rese del grano, duro e tenero, sono intorno alla media degli ultimi 5 anni, mentre la resa del mais è superiore. È quanto risulta dal Bollettino JRC Mars della Commissione Europea che comunque precisa un deficit di precipitazioni nell’Italia nord-occidentale e in Sicilia aggiungendo che il clima caldo nel mese di settembre ha accelerato lo sviluppo del raccolto, in particolare il mais; il caldo avrebbe aumentato la velocità di maturazione, specialmente in Lombardia ed Emilia Romagna, diminuendo la capacità della pianta di produrre un mais di massima qualità.

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Australia: raccolto record di grano

Sempreché non giungano fenomeni meteorologici estremi a guastare la festa (ci riferiamo a El Nino e La Nina), l’Usda prevede una stagione record per il grano in Australia, le stime di produzione per la campagna 2016/17 sarebbero di 28,3 milioni di tonnellate, in lieve aumento rispetto al mese scorso e in crescita del 16% dal 2015/16. Non varia di molto l’area destinata al raccolto stimata in 12,9 milioni di ettari, ma è la resa che potrebbe raggiungere le 2,19 tonnellate per ettaro, in crescita del 2% rispetto al mese scorso e del 15 per cento rispetto al 2015/16. Forte

aumento anche per la produzione di colza stimata in 3,7 milioni di tonnellate, in crescita del 24% rispetto allo scorso anno. Cresce ancora l’agriturismo in Italia

Aumentano anche nel 2015 le aziende agrituristiche del nostro Paese: 494 unità in più a fronte di 1.628 nuove attività e 1.134 cessazioni; questa la fotografia scattata dall’Istat nell’annuale censimento degli agriturismi in Italia. Oltre otto aziende agrituristiche su dieci (83,9%) sono attive in aree collinari e montane, mentre solo il 16,1% si trova in aree pianeggianti; tra gli agriturismi italiani localizzati in montagna, circa la metà è concentrata in Trentino-Alto Adige (49,9%), si veda la cartina a fianco. Il numero totale degli agriturismi è di 22.238 unità, più di 8 mila sono condotti da donne; una notizia positiva vista la presenza cospicua di imprenditorialità femminile, ma che forse evidenza una condizione che talvolta potrebbe essere dettata dalla necessità di creare un’azienda in rosa dal fatto che l’uomo di famiglia svolge altri impieghi mentre le donne hanno maggiori difficoltà nelle zone rurali a trovare impieghi che ben si

concilino con l’attività di madre. Oltre 18 mila agriturismi forniscono l’alloggio, servizio che si presenta come un pilastro quasi indispensabile all’attività; in questo ambito troviamo servizi di solo pernottamento, pernottamento e prima colazione, mezza pensione e pensione completa.

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Oltre la metà degli agriturismi propone la ristorazione, che però si ritrova maggiormente nelle regioni centro-meridionali, dove è localizzato il 54,5% delle aziende ristoratrici. Spesso all’alloggio e alla ristorazione si accompagna la degustazione con assaggi di prodotti alimentari senza che questa assuma le caratteristiche proprie di un pasto. Si tratta generalmente di un arricchimento dell’offerta aziendale, che si inserisce nel circuito di ristorazione-alloggio mediante il consumo in loco di prodotti alimentari di origine aziendale. Ulteriore complemento dell’offerta agrituristica è l’attività di fattoria didattica, svolta da 1.402 agriturismi. Le fattorie didattiche, oltre a essere un utile ausilio di copertura dei costi, sono espressione della multifunzionalità delle aziende agricole e rientrano a pieno titolo tra le attività ricreative e culturali proprie degli agriturismi. Italia è boom di nuovi vigneti Dall’inizio di quest’anno è entrato in vigore un regime autorizzativo per la realizzazione di nuovi vigneti, che sono soggetti ad approvazione del Ministero delle Politiche Agricole. Si tratta di una misura di contingentamento (una sorta di pianificazione economica che poco sembra avere a che fare con il libero mercato) introdotta dagli Stati dell’Unione Europea per evitare di avere un eccesso di produzione vinicola. Secondo la rivista online “Il nuovo agricoltore” le richieste avanzate per il 2016 sono pari a una superficie di vigneti di 637.634 ettari a fronte di una superficie impiantabile di 6.376 ettari, un centesimo di quanto richiesto. Secondo la normativa, quando le richieste superano i 6.500 ettari l’assegnazione è concessa in proporzione in base ad alcuni criteri di priorità; una sfida non facile, che lascerà qualche agricoltore a bocca asciutta (nel vero senso della parola…) visto che la dimensione media delle richieste è di 5 ettari e certo non si potrà autorizzare ciascuno ad impiantare solo 500 metri quadri di nuovi vitigni Soia: un Europa insaziabile

Sebbene l’importazione di soia in Europa sia prevista in diminuzione, questa verrebbe più che compensata dall’importazione di farina di soia; è sufficiente guardare il grafico di sinistra (Fonte Usda) per osservare come stagione dopo stagione l’appetito europeo di questi due proteici sia sempre stato in aumento. Chi si avvantaggerebbe di questa situazione sono principalmente gli Stati Uniti che nel corso degli ultimi tre anni hanno guadagnato consistentemente quote di mercato a scapito del Brasile raggiungendo il 40% della soia importata in Europa (si veda il grafico di destra).

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Osservatorio La Nina

Ipotesi La Nina

Rientra verso valori vicini alla neutralità (+7,3) il Southern Oscillation Index (SOI) dopo aver indicato negli ultimi 30 giorni una chiara condizione de La Nina. Secondo l’Australian Bureau of Meteorology la maggior parte dei modelli climatici si mantiene ancora in una zona di neutralità; le acque in superficie del Pacifico centro tropicale restano leggermente più fredde del normale, mentre un riscaldamento anomalo si riscontra nella zona orientale dell’Oceano Indiano tra Indonesia e Australia nord-occidentale. Due modelli continuano a prevedere la possibilità di uno sviluppo de La Nina nei prossimi mesi, tuttavia le probabilità che questo fenomeno si verifichi si vanno via via affievolendo. Conseguenze de La Nina: Piovosità nel Sud-Est Asiatico e Pacifico; siccità in Sud America. Influenza sui prezzi di: grano, soia, mais, cacao (diminuzione prezzo), caffè, cacao, zucchero e cotone (aumento prezzo).

Southern Oscillation Index – Australian Bureau of Meteorology

Il Southern Oscillation Index (SOI) va interpretato nel seguente modo: valori superiori a +7 rischio La Nina, valori compresi tra -7 e +7 condizione neutrale, valori inferiori a −7 rischio El Nino.

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Mais: analisi di dettaglio

Mais – Progresso del raccolto negli Stati Uniti (Fonte: Usda)

Negli Stati Uniti, il raccolto procede senza particolari intoppi e risulta solo leggermente arretrato rispetto all’anno scorso e alla media degli ultimi cinque anni. Anche le condizioni risultano più che soddisfacenti, con qualità tra buone ed eccellenti nel 73% per cento del raccolto, l’anno scorso in questa data solo il 68% era tra buono ed eccellente.

Mais – Condizioni del raccolto negli Stati Uniti (Fonte: Usda)

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Mais – Produzione, Consumo e scorte mondiali

2013/14 2014/15 2015/16 2016/17(Set) 2016/17(Ott) % Ott-Set % 2016-15

Produzione 973,90 991,92 972,13 1.026,61 1.025,69 -0,1% 5,5%

Consumo 950,30 974,31 970,80 1.016,40 1.018,93 0,2% 5,0%

Scorte finali 158,00 188,46 208,91 219,46 216,81 -1,2% 3,8%

Scorte/consumo 16,6% 19,3% 21,5% 21,6% 21,3% -1,5% -1,1%

Mesi scorte 2,0 2,3 2,6 2,6 2,6 -1,5% -1,1%

Torna un maggior riallineamento tra produzione e consumo mondiale; scendono anche le scorte che rispetto al consumo si portano al 21,3% con 2,6 mesi di autonomia.

Stime prezzi franco azienda agricola negli Stati Uniti Mese precedente Forchetta tra 2,90 e 3,50 dollari per bushel (aumento) Mese corrente Forchetta tra 2,95 e 3,55 dollari per bushel (aumento)

Stime produzione dei maggiori paesi produttori Aumento di produzione di Brasile e Canada che viene più che compensato dalla riduzione in Unione Europea; il risultato è una minore produzione per 0,62 milioni di tonnellate.

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Analisi dei prezzi del mais quotato a Chicago

Cosa avevamo detto Come avevamo previsto il mese precedente il livello di

3,40-3,45 costituisce un argine, mentre 3,10 agisce da basamento; l’oscillazione potrebbe continuare su questi livelli.

Cosa è successo Discesa sino a 3,30 e recupero fino a 3,55. Cosa prevediamo I nuovi segni di vivacità potrebbero costituire prove di

rialzo o esclusivamente dei rimbalzi di natura tecnica. Solo il superamento di 3,80 potrà ipotizzare ulteriori rialzi; debolezza sotto 3,30.

Curva forward del mais quotato a Chicago

Poche differenze nella curva forward rispetto al mese scorso, che si è solo spostata verso l’alto mantenendo la sua inclinazione. Lo scenario resta ribassista secondo questo metodo di analisi.

Si veda la spiegazione delle curve forward nelle ultime pagine di questo report.

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Analisi dei prezzi del mais quotato a Parigi

Cosa avevamo detto Probabile continuazione del recupero sino a 164, a

quel punto si apriranno due strade: 1) ritorno nella zona 164-168 con punte verso 170; 2) ritorno verso 160.

Cosa è successo Oscillazione a 160, discesa a 157 e rimbalzo a 160. Cosa prevediamo Le quotazioni dopo aver perso il contatto con 160

hanno cercato di riagguantarlo. Lo scenario, tuttavia, resta ancora debole e solo il superamento di 164 potrà ipotizzare ulteriori rialzi

Curva forward del mais quotato a Parigi

La curva resta in forte contango ne consegue che è ancora prematuro pensare a un rialzo.

Si veda la spiegazione delle curve forward nelle ultime pagine di questo report.

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Grano: analisi di dettaglio

Grano – Produzione, Consumo e scorte mondiali

2013/14 2014/15 2015/16 2016/17(Set) 2016/17(Ott) % Ott-Set % 2016-15

Produzione 712,52 726,45 733,14 744,85 744,44 -0,1% 1,5%

Consumo 702,44 715,82 708,69 736,68 735,73 -0,1% 3,8%

Scorte finali 186,68 197,21 239,26 249,07 248,37 -0,3% 3,8%

Scorte/consumo 26,6% 27,6% 33,8% 33,8% 33,8% -0,2% 0,0%

Mesi scorte 3,2 3,3 4,1 4,1 4,1 -0,2% 0,0%

Pur con una riduzione del consumo mondiale, il bilancio con la produzione non varia granché: le scorte sono sempre al 33,8% rispetto al consumo, con un’autonomia di 4,1 mesi.

Stime prezzi franco azienda agricola negli Stati Uniti Mese precedente Forchetta tra 3,30 e 3,90 dollari per bushel (diminuzione) Mese corrente Forchetta tra 3,50 e 3,90 dollari per bushel (ristretta forchetta)

Stime produzione dei maggiori paesi produttori (Grano tutte varietà) Aumento di produzione da parte di quasi tutti i principali paesi produttori, ma la forte riduzione di produzione europea (-2 milioni di tonnellate) rimette il conteggio in pari; il risultato finale è una contrazione di 0,21 milioni di tonnellate.

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Analisi dei prezzi del grano quotato a Chicago

Cosa avevamo detto Probabile un veloce ritorno verso 3,90, per poi oscillare tra 3,90 e 4,10; il superamento di 4,10 porterebbe le quotazioni ad oscillare tra 4,10 e 4,30 prima e tra 4,30 e 4,50 poi.

Cosa è successo Oscillazione tra 3,90 e 4,10 e spinta verso 4,25. Cosa prevediamo Le quotazioni sembrano dirette in una nuova zona

d’oscillazione tra 4,30 e 4,50, ma potrebbero spingersi anche oltre. In caso contrario è possibile un rientro nella zona tra 3,90 e 4,10.

Curva forward del grano quotato a Chicago

La curva forward resta pressoché sovrapposta a quella del mese scorso evidenziando uno scenario fortemente ribassista. Nessun cambiamento sotto questo tipo di analisi.

Si veda la spiegazione delle curve forward nelle ultime pagine di questo report.

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Analisi dei prezzi del grano quotato a Parigi

Cosa avevamo detto Le quotazioni restano deboli, possibile un ritorno verso 158, con eventuali estensioni verso 156. Meno probabile un ritorno di vivacità, ma il superamento di 164 potrebbe spingere velocemente i prezzi verso 170.

Cosa è successo Oscillazione tra 157 e 162, balzo a 164. Cosa prevediamo Forse in simpatia con Chicago, il balzo a 164

sembra aver aperto le danze per un recupero delle quotazioni. Probabile ora un allungo verso 168 per poi ripiegare verso 166-164 prima di tentare nuovamente la forzatura di quel livello. Cautela.

Curva forward del grano quotato a Parigi

La curva forward non presenta novità, ma lo spunto della seduta di venerdì potrebbe presto modificare l’inclinazione.

Si veda la spiegazione delle curve forward nelle ultime pagine di questo report.

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Spread grano e mais di Chicago

Analisi dello spread fra grano e mais quotati a Chicago

Analisi Mese precedente

Non c’è molto da aggiungere alle considerazioni fatte un mese fa: la situazione è ancora lontana dal normalizzarsi. Al tempo stesso è apparsa nuova debolezza che ha respinto lo spread grano-mais dalla zona di 100 riportandolo tra 60 e 70. In questo contesto appare ancora prematuro un rafforzamento del frumento rispetto alle quotazioni del mais.

Analisi Mese corrente

Apparentemente non è cambiato nulla, lo spread fra grano e mais rimane ancora al di sotto di 70, tuttavia se osserviamo l’ultima parte del grafico vediamo un lieve recupero. Il mondo dei cereali, dopo mesi di inedia, sta tornando in fermento e le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo… meglio non farsi cogliere impreparati.

Si veda la spiegazione dello spread grano-mais nelle ultime pagine di questo report.

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Soia: analisi di dettaglio

Soia – Progresso del raccolto negli Stati Uniti (Fonte: Usda)

La fase di raccolta della soia negli Stati Uniti è ormai entrata nel vivo, pur presentando un lieve ritardo rispetto alla media degli ultimi cinque anni e piuttosto attardata rispetto allo scorso anno. Le condizioni sono al 74% tra buone ed eccellenti ben il 10% in più delle condizioni in cui si presentava il raccolto nello scorso anno.

Soia – Condizioni del raccolto negli Stati Uniti (Fonte: Usda)

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Soia – Produzione, Consumo e scorte mondiali

2013/14 2014/15 2015/16 2016/17(Set) 2016/17(Ott) % Ott-Set % 2016-15

Produzione 284,05 315,46 320,15 330,43 333,22 0,8% 4,1%

Consumo 269,00 288,92 316,35 328,67 328,75 0,0% 3,9%

Scorte finali 69,42 89,55 79,02 72,17 77,36 7,2% -2,1%

Scorte/consumo 25,8% 31,0% 25,0% 22,0% 23,5% 7,2% -5,8%

Mesi scorte 3,1 3,7 3,0 2,6 2,8 7,2% -5,8%

Possiamo ancora considerarla una produzione in equilibrio, tuttavia le scorte hanno subito un balzo del 7,2% e rapportate al consumo passano dal 22% al 23,5% con 2,8 mesi di autonomia.

Stime prezzi franco azienda agricola negli Stati Uniti Mese precedente Soia: forchetta tra 8,30 e 9,80 dollari per bushel (diminuzione)

Farina: forchetta tra 300 e 340 dollari per short tonnellata (diminuz.) Mese corrente Soia: forchetta tra 8,30 e 9,80 dollari per bushel (invariata)

Farina: forchetta tra 300 e 340 dollari per short tonnellata (invar.) Stime produzione dei maggiori paesi produttori

Aumenta la produzione degli Stati Uniti e del Brasile, pur con un arretramento dell’Unione Europea; il risultato fra i maggiori produttori si traduce in un incremento di 2,8 milioni di tonnellate.

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Analisi dei prezzi della soia quotata a Chicago

Cosa avevamo detto Possibile ritorno verso 9,40, dove i prezzi potrebbero

proseguire verso 9,20 o addirittura verso i prezzi di inizio anno a 8,70-8,80. Prestare cautela per la forte variabilità delle quotazioni tra una seduta e l’altra. Non si possono escludere brevi sortite verso 10,20.

Cosa è successo Oscillazione tra 9,40 e 9,80. Cosa prevediamo La zona tra 9,40 e 9,80 potrebbe contenere le

quotazioni per un po’ di tempo, sebbene lo scenario si sia ulteriormente deteriorato. La simpatia con grano e mais potrebbe spingere i prezzi verso 10,20, oppure un ulteriore accumulo di scorte potrebbe farli scivolare verso 9,20 o 8,80.

Curva forward della soia quotata a Chicago

La curva forward si presenta ulteriormente deteriorata, lasciando trasparire uno scenario ribassista o stabile, piuttosto che rialzista.

Si veda la spiegazione delle curve forward nelle ultime pagine di questo report.

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Analisi dei prezzi della farina di soia quotata a Chicago

Cosa avevamo detto Il quadro d’insieme è ribassista; possibili ulteriori

discese sino a 280-270. I rimbalzi possono essere solo di natura tecnica per scaricare l’ipervenduto. Non si può escludere un inizio di oscillazione tra 290 e 320.

Cosa è successo Oscillazione tra 295 e 310. Cosa prevediamo Avevamo ipotizzato un inizio di oscillazione tra 290 e

310; al momento non vi sono elementi che indichino una variazione, tuttavia in questo mese matureranno le condizioni per quello che sarà il dopo e l’esito ce lo darà l’andamento delle quotazioni della soia.

Curva forward della farina di soia quotata a Chicago

La curva forward non è molto diversa da quella del mese scorso; il quadro di insieme comunque non può definirsi ribassista, dato che la curva mantiene una conformazione neutrale.

Si veda la spiegazione delle curve forward nelle ultime pagine di questo report.

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Finestra sull’Ucraina

Notizie La Brexit potrebbe favorire l’Ucraina È quanto ipotizza la testata Agrimoney, dato che il ruolo del Regno Unito come esportatore agricolo nell’Unione Europea potrebbe essere assunto dall’Ucraina e probabilmente i partner europei ne avrebbero tutta la convenienza dato che produrre in Ucraina, includendo gli oneri del terreno, costa tra i 100 e i 160 dollari a tonnellata, mentre nel Regno Unito siamo tra i 220

e i 250 dollari. Già oggi l’Unione Europea è il maggior partner commerciale dell’Ucraina, oltre il 40% delle esportazioni nel 2015 sono andate verso i membri comunitari. Ma ancor di più l’Unione Europea conta di aumentare le sue importazioni di prodotti agricoli, come risulta dal progetto del Commissario al Commercio Cecilia Malmström che se approvato dal Parlamento Europeo avrebbe un’efficacia triennale. La proposta

comprenderebbe un accordo per quote annuali di 100.000 tonnellate di grano, 650.000 tonnellate di mais e 350.000 tonnellate di orzo e fa seguito all’accordo quadro di scambi commerciali operativo già dall’1 gennaio di quest’anno, secondo cui l’Unione Europea esporterebbe verso l’Ucraina beni di consumo, macchinari, prodotti chimici e sistemi di trasporto. Dal canto suo, l’Ucraina secondo le dichiarazioni del ministro dell’agricoltura Alexei Pavlenko si aspetta di aumentare la produzione di cereali a 100 milioni di tonnellate entro il 2020, rispetto ai 60,2 milioni di tonnellate nel 2015, con le esportazioni in aumento di 70 milioni di tonnellate dai 31,6 milioni di tonnellate del medesimo periodo. Per contro, World Grain citando un report dell’Ukraine Club of Agricultural Business (UCAB), il raccolto di cereali quest’anno sarebbe di 59,8 milioni di tonnellate, 300 mila meno del 2015. Ciò significherebbe che nella stagione 2016-17 le esportazioni potrebbero scendere a 34 milioni di tonnellate, circa 2,5 in meno rispetto all’anno scorso. Il calo di produzione sarebbe parzialmente associato a cambiamenti delle preferenze di semina, con una riduzione del 6% dell’area destinata a grano e un incremento del 9% della superficie seminata a mais; l’area dedicata alla soia sarebbe rimasta pressoché la stessa.

Dollaro Usa/Hryvnia Euro/Hryvnia

1 USD = 25,45 UAH 1 EUR = 28,12 UAH

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Confronto prezzi Chicago, Parigi e Milano

Confronto prezzi Rilevazione prezzi future (Chicago e Parigi): venerdì 14 ottobre. Rilevazione prezzi per pronta consegna (Milano): martedì 11 ottobre. Tasso di conversione €/$: 1,1010 fine contrattazioni di venerdì 14 ottobre.

Note eventuali I prezzi segnati alla granaria di Milano mostrano per il mais significativi scostamenti rispetto a Parigi. Strategie di copertura

Strategie di copertura Per chi acquista Per chi vende

Allevatori, grossisti, industrie di trasformazione, industrie alimentari.

Agricoltori, grossisti, industrie di trasformazione, industrie alimentari.

Commento: la recente vivacità che ha contraddistinto i cereali nelle ultime sedute di settimana scorsa potrebbe essere il preludio di un nuovo ciclo di rialzi per grano e mais, la soia sembra aver trovato un fondo e potrebbe muoversi in simpatia; è consigliabile quindi aumentare moderatamente la percentuale di copertura per chi acquista.

Variazioni rispetto al mese precedente

Per chi acquista Per chi vende Mais: dal 75 al 80%

Grano: dal 70 al 75% Soia: dal 75 al 80%

Mais: invariato Grano: invariato Soia: invariata

Queste percentuali sono da intendersi come generiche e indicative, rivolte a una vasta gamma di operatori e quindi non necessariamente adeguate. Nella predisposizione della strategia di copertura, occorre considerare che ogni realtà è differente; la Mazziero Research è in grado di svolgere valutazioni su richiesta e di accompagnare nella predisposizione personalizzata della strategia di copertura.

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Scadenze idonee a copertura

La Tabella mostra, come di consueto, sino a quali scadenze è possibile impostare strategie di copertura con Future od Opzioni in funzione alla liquidità di ciascun singolo mercato.

Variazioni rispetto al mese precedente Rispetto al precedente Report vengono allungate le scadenze idonee a copertura per:

• Mais Parigi: future e opzioni. • Mais Chicago: future e opzioni. • Farina di soia Chicago: opzioni.

Appendice Conversione unità di misura: Acro: 0,405 ettari Bushel: Per il Mais: 25,40Kg.; Per Soia e Frumento: 27,22 Kg. Libbra: 0,454 Kg. Short Tonn.: 0,91 Tonn., misura precisa = 907,18474 kg. Glossario DAF: Delivered At Frontier, Reso frontiera FOB: Free on Board, Franco a bordo Ipervenduto Condizione tecnica momentanea di eccesso di vendite Ipercomprato Condizione tecnica momentanea di eccesso di acquisti

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La curva forward Cos’è La curva forward è una linea che unisce i prezzi dei future di una materia prima (o di altri asset finanziari) con scadenze differenti. Aspetto grafico Le curve forward possono presentarsi in due modi differenti:

• Inclinate positivamente: i prezzi salgono man mano che la scadenza si allontana nel tempo; è la conformazione normale, definita contango, che tiene conto dei costi di immagazzinamento, finanziamento ed assicurazione, oltreché della conservazione nel caso di merci deperibili.

• Inclinate negativamente: i prezzi scendono man mano che la scadenza si allontana nel tempo; è una conformazione anomala, definita backwardation, in quanto i prezzi a pronti presentano un premio maggiore dei costi di immagazzinamento.

Significato La curva in contango esprime un’offerta adeguata alla domanda; curve particolarmente ripide presentano prezzi in pronta consegna fortemente a sconto, segno evidente di un surplus di offerta con i venditori che cercano di attirare compratori per diminuire le scorte. La curva in backwardation manifesta un mercato in tensione in cui la domanda fatica a incontrare l’offerta. I compratori, pur di non dover arrestare gli impianti, sono disposti ad acquistare in pronta consegna a prezzi più alti. L’osservazione delle curve forward rilevate in periodi differenti e il confronto della loro inclinazione permette di cogliere lo sviluppo dell’equilibrio tra domanda e offerta. È particolarmente importante osservare, a partire da una curva in contango, il progressivo appiattimento della curva e lo sviluppo di backwardation per individuare un mutamento fra domanda e offerta. Spread grano e mais di Chicago Riportiamo di seguito per comodità alcuni dettagli sulla relazione fra il prezzo del grano e del mais; le componenti del grafico sono: • La linea verde mostra i prezzi del grano di Chicago (scala di sinistra). • La linea gialla mostra i prezzi del mais di Chicago (scala di sinistra). • La linea rossa mostra la differenza (spread) fra i prezzi del grano e del mais di

Chicago (scala di destra). • La linea grigia è un riferimento posizionato a 150 (scala di destra). L’osservazione di lungo termine dello spread fra grano e mais ci permette di constatare che: • L’andamento dei prezzi di grano e mais è generalmente stabile quando lo spread

(linea rossa) si trova in prossimità o al di sotto del riferimento di 150. • Quando la linea rossa sale con decisione al di sopra della linea gialla di 150, i

prezzi del grano, o sia del mais che del grano, tendono a muoversi al rialzo. La linea di 150 è così rilevante in quanto storicamente, perlomeno per il mercato americano, 150 rappresenta il differenziale di equilibrio fra grano e mais; i differenziali tra i valori tendono a sviluppare un utilizzo di sostituzione. Il superamento di 150 generalmente indica una maggiore domanda di grano, con conseguente aumento di prezzo; la domanda quindi tende a spostarsi parzialmente sul mais, portando in alcuni casi prezzi maggiori anche per questo cereale.

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