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Tutti chiusifra le pareti domesticheper settimane, abbiamo

guardato le nostreabitazioni sotto un'altra

luce. Accorgendocispesso che le vorremmo

diverse. Mentreprofondi cambiamentipotrebbero investirela vita di tutti noi f

roti I,21 scoperta della casao

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di Aurelio Magistà

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8La copertinaCase degli italianic'è molto da lavorarediAurelio Magistà

II sistema modulare Hector diVincent Van Duysen per Molteni,dedicato all'home working

di Aurelio Magistà

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Cric degli italianic'è molto cha lavorare

La pandemia ci ha fatto osservare gli spazi domestici con altri occhi. Edifici scadentiabitazioni sovraffollate e poco pratiche, mobili spesso inadeguati. E alta inefficienzaper lo smart working. «Potremmo essere davanti a un cambiamento di paradigma

per il nostro modo di vivere le nostre dimore e le città», dice l'architetto Antonio Citterio

I Paese della casa(il 75 per centodelle .famiglie lapossiede) si è fi-nalmente accor-to della casa:chiusi dalla pan-

derniatra le pareti domestiche, gliitaliani che spesso ne apprezzanole virtù, ne hanno misurato i limi-ti. Intanto, gli edifici. «Altro che110 per cento di detrazioni per ilcappotto termico», stronca l'archi-tetto Antonio Citterio, «il patrimo-nio immobiliare italiano è scaden-te e fatiscente. I1 grosso, sorto tragli anni Cinquanta e gli Ottanta, èstato costmito male o con cono-scenze e materiali ormai ampia-mente superati». Una ricerca del-la società di intermediazione im-mobiliare Abitare Co. rileva chequasi 8 milioni di cittadini vivonoin abitazioni con problemi struttu-rali o di umidità, 415mila case nonhanno acqua potabile, oltre duemilioni mancano di un impiantodi riscaldamento. Insomma, un di-sastro. E poi, sono sovraffollate.Un Jn quinto delle case è sotto gli 80metri quadrati e. ci vivono più di 4persone. Una situazione che lapandemia ha impietosamente sot-tolineato. Altro che smart wor-king: tra telefonate e riunioni vir-tuali, è stata piuttosto una babele.

Molti in questi mesi si sono pen-

titi di non aver osato di più, quan-do hanno comprato, per avere piùmetri o un affaccio esterno. E poi, imobili: anche qui, qualche curo in.più, con il senno ciel poi, avrebberappresentato un investimentosulla qualità della vita.«Potremmo essere davanti a un

cambiamento di paradigma», av-verte Citterio. «Se arriverà un vac-cino e potremo dimenticare i ri-schi di contagio magari ci saràun'esplosione di vita, ma in casocontrario il futuro per il quale ab-biamo lavorato negli ultimi ventianni non sarà più lo stesso. Viagge-remo molto meno, e lo smart wor-king cambierà il volto delle cittàdove adesso abbiamo concentratouffici e attività. Superata l'idea deicentri direzionali urbani e dei sa-telliti-dormitorio in periferia, ave-vamo lavorato per riportare le per-sone vicino ai luoghi di lavoro.concentrando abitazioni e traspor-ti, sviluppando la crescita vertica-le per risparmiare territorio edenergia». Alleggerire le presenzein ufficio ha molte conseguenze,per esempio sul traffico e sull'in-guinamento urbano.

«Certo, e aggiungo che se il lavo-ro da remoto diventasse anche so-lo il 15-20 per cento, in città corameMilano o New York il mercato im-mobiliare cambierebbe in manie-ra significativa». E le case?«Stiamo costruendo dei gratta-

cieli in Oriente, per esempio a

Hong Kong e a Singapore, dove gliappartamenti sono sempre piùpiccoli e aumentano gli spazi cori-divisi. Non solo lavanderia e pale-stra, ma anche cucine e spazi perricevere gli ospiti come nel nostroliving. Una tendenza che in Italiasi è vista poco, e che adesso po-trebbe essere cancellata dai timo-ri di contagio. D'altra parte i modidi abitare sono diversi di Paese inPaese, ma alcuni fenomeni sonoglobali. Pensi al bagno che in po-chi decenni è diventato così im-portante: noi progettiamo moltihotel. Dove prima si guardavanole dimensioni del letto, adesso sichiede il bagno grande e bello».D'altra parte le previsioni spessosbagliano. Negli anni Sessanta.pensavamo che in futuro ci sarem-mo nutrirci con le pillole, e inveceil cibo di qualità e la cucina sonosempre più protagonisti».Ma la vera rivoluzione potrebbe

riguardare il lavoro: l'ufficio saràsempre più a casa e si smaterializ-zerà.«Sono un 1: )O' preccupato, pe

no spaventato. Anche da questaconversazione che stranio facen-do su Zoom. A me piace girare fra itavoli, guardare i disegni stampatiin scala, confrontarmi . Sul compu-ter è difficile capire la scala delleimmagini. Certi dettagli ho biso-gno di vederli a grandezza natura-le. Forse è un problema generazio-nale, ma non credo. E poi penso al-

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le relazioni umane, allo spirito di ro, e poi il rapporto cori il cliente, scegliere con chi lavorare. E se ilgruppo... Le tante riunioni virtuali Sono abituato a vedere come rea- cliente non partecipa, non coni-che stiamo facendo mi stancano gisce alle proposte che gli faccio, menta, magari non alza il sopracci-molto». Beh, manca quasi tutta la come diventa lui stesso parte del glio, non fa per me»comunicazione non verbale... « Ve- progetto. tlo la fortuna di poter ©RIPROD.,uzioee RISERVATA

A Visione globaleAntonio Citterio ha fondatoil suo studio di architettura a Milanocon Patricia Viel

La stanza in piùImago di Corradispinge all'estremol'idea di pergola:uno spazio esternoche diventa ancheuna stanza in più.La pulizia formaleè ottenutadal sistema chemette in relazionedi continuitàarchitettonicala pedana, le travie i pilastri

.a In forma di sognoPiù che una palestra domestica,il suo sogno: è Gym Spacedi Scavolini, progettata da MattiaPareschi per integrarenel bagno uno spazio attrezzatoper l'attività fisica

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Integralis, il cocktail di tecnologieche sanifica gli ambienti con la luce

Una luce universale perla casa,l'ufficio e tutti gli ambienti. Questovede nel nostro futuro, anzi, già nelpresente, Carlotta de Bevilacqua, allaguida di Artemide e progettista essastessa. «Quello di cui abbiamobisogno è una "buona luce"ovunque, interni ed esterni, casa elavoro. Perché ormai abbiamomomenti di lavoro, di relax, dicondivisione dappertutto. Quelloche conta è offrire la luce giusta perciascuna di queste attività,consentire a ognuno di diventarel'autore del proprio spazioluminoso». Obiettivo che Artemidepersegue da anni, «da un latopuntando sulla ricerca: abbiamoottenuto più di trenta brevetti diinvenzione; dall'altro sviluppando laluce in un contesto umanistico eincoraggiando tutti gli architetti e iprogettisti che lavorano con noi adavere questa visione». Un ottimoesempio è Integralis, nome registrato

che etichetta una gamma di soluzionidi luce in grado di «garantire lasicurezza attraverso la sanificazionedegli ambienti». Come funziona? «Ilprogetto è complesso», osserva la deBevilacqua, «ma diciamo che integrailluminazione e sanificazioneirradiando energia attraversofrequenze della luce visibile elunghezze d'onda degli ultravioletti.Le frequenze selezionate della lucevisibile inibiscono lo sviluppo e lacrescita di batteri, funghi e muffe. Leradiazioni UV agiscono suimicroorganismi, inclusi i virus». Anch -il coronavirus? «Il nostro progetto èpartito molto prima della pandemia,ma stiamo facendo test specifici per icoronavirus. Integralis vieneconfigurato in base agli spazi, alritmo di permanenza delle persone eal tempo di esposizione delle aree dasanificare, e le diverse modalità didisinfezione posso essere utilizzateanche singolarmente».

Immobili a MilanoLe richieste di casecambiano così

Giuseppe Crupi della società diintermediazione immobiliareAbitare Co. commenta gliimpatti del lockdownsull'offerta di case nuove e giàesistenti a Milano, città che puòfare da caso esemplare di uncambiamento più diffuso:«Stanno aumentando lerichieste di apportare dellemodifiche in corso d'operasugli immobili da mettere invendita. In particolare, unaquota anche importante diqueste richieste riguardaappartamenti di taglio piccoloo altri che non comprendevanola presenza di un balcone. Inquesti casi sono stateapportate delle modifiche cheprevedono l'accorpamento didue unità per crearne una soladotata di balcone. In altri casi cisono state delle rimodulazionidegli appartamenti perfavorire la presenza di spazidedicati principalmente allosmartworking. Anche i roof topvengono riprogettati per poteressere sfruttati al massimocome luoghi dove rilassarsi odivertirsi senza essere costrettia uscire di casa. In altri casi sistanno modificando le piantedegli appartamenti cercandodi ampliare il più possibile glispazi esistenti sulle indicazionidei neo acquirenti, come adesempio il soggiorno menogrande per favorire il balconepiù largo e la cucina più ampia».

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In forma di sognoPiù che una palestra domestica,il suo sogno: è Gym Spacedi Scavolini, progettata da MattiaPareschi per integrarenel bagno uno spazio attrezzatoper l'attività fisica

d Dividere, leggere, lavorareHector di Vincent Van Duysen perMolteni è un sistema modulare cheai montanti tra pavimento e parete(disassati fra loro per creare un efficacemovimento formale) fissa ripiani econtenitori che possono anche esserechiusi con ante a ribalta. Uno spazioè dedicato all'home working e ai suoistrumenti. Efficace anche per dividerespazi e attività domestiche

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~I Magia sul tettoNon è una novità,ma merita di esserericordato: lafinestra-balconeCabrio di Veluxoffre ai tetti unaffaccio esternoLa finestrasuperiore conapertura a vasistasha un elementoinferiore apribileverso l'esterno,dotatodi ringhierache si snodaautomaticamente

V Cucina in&outUna cucina da esterni di ispirazionemodernista: è Libera di Elmar, in acciaioe cemento. Firmata Marco Merendi &Diego Vencato, negli spazi interni sidistingue per il suo forte segno grafico

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