RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi...

31
RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di Riqualificazione e Miglioramento dell’Efficienza Energetica dell’Illuminazione Pubblica del Comune di Pisticci (MT) Audit energetico a cura di: Ing. Rocco DI LEO Arch. Nicola CORIGLIONE

Transcript of RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi...

Page 1: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

RELAZIONE TECNICA

Progetto di Interventi di Riqualificazione e Miglioramento dell’Efficienza Energetica

dell’Illuminazione Pubblica del Comune di Pisticci (MT)

Audit energetico a cura di: Ing. Rocco DI LEO Arch. Nicola CORIGLIONE

Page 2: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

Indice della relazione:

1. L’audit energetico

a. Struttura e razionalizzazione dell’impianto;

b. Considerazioni generali e Norme di riferimento;

c. Individuazione degli interventi attuabili;

d. Individuazione proposta degli interventi di riqualificazione energetica;

2. Raccolta dati ingresso per audit

a. Riepilogo Generale - Interventi su Illuminazione Pubblica

b. Costo Attuale di gestione dell’impianto di Illuminazione Pubblica;

3. Proposta di intervento – Piano di Investimento

4. Tipologia e caratteristiche tecnologiche richieste

5. Garanzie materiali e apparecchiuature;

6. Conclusioni

Allegati:

a. Planimetria con indicazione delle cabine elettriche di consegna Enel alimentanti l’impianto di

illuminazione pubblica;

b. Tavola 01-02 Rev.0 PISTICCI CENTRO punti luce e relative note di dettaglio;

c. Tavola 03 Rev.0 PISTICCI SCALO punti luce e relative note di dettaglio;

d. Tavola 04 Rev.0 ABITATO DI MARCONIA AREA 1 punti luce e relative note di dettaglio;

e. Tavola 05 Rev.0 ABITATO DI MARCONIA AREA 2 punti luce e relative note di dettaglio;

f. Tavola 06 Rev.0 ABITATO DI MARCONIA AREA 3 punti luce e relative note di dettaglio;

g. Tavola 07 Rev.0 ABITATO DI MARCONIA AREA 4 punti luce e relative note di dettaglio;

h. Tavola 08 Rev.0 ABITATO DI MARCONIA AREA 5 punti luce e relative note di dettaglio;

i. Tavola 09 Rev.0 ABITATO DI MARCONIA AREA 6 punti luce e relative note di dettaglio;

j. Tavola 10 Rev.0 ABITATO DI TINCHI punti luce e relative note di dettglio;

k. Tavola 11 Rev.0 ABITATO CENTRO AGRICOLO – CIMITERO MARCONIA punti luce e relative note

di dettaglio;

l. Tavola 12 Rev.0 RIONE PORTOBELLO MARCONIA - ZONA PIP MARCONIA punti luce e relative

note di dettaglio;

m. Tavola 13 Rev.0 LIDO SAN BASILIO – LIDO 48 – BORGO CASINELLO punti luce e relative note di

dettaglio;

Page 3: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

n. Tavola 14 Rev.0 S.P. POZZITELLO – SAN BASILIO punti luce e relative note di dettaglio, i valori

sono stati integrati con quanto riportato in campo, in particolare per strada provinciale;

o. Tavola 15 Rev.0 STRADA CIMITERO - MADONNA DEL CASALE punti luce e relative note di

dettaglio;

p. Tavola 16 Rev.0 GALLERIA PISTICCI – POZZITELLO punti luce e relative note di dettaglio;

q. Tavola 17 Rev.0 C.DA SAN LEONARDO – C.DA SAN GAETANO punti luce e relative note di

dettaglio.

Page 4: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

1. L’AUDIT ENERGETICO

L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad

individuare l’impianto nello stato attuale in termini di affidabilità e qualità del servizio. Questa analisi ha i

seguenti principi cardini:

1. Razionalizzare le linee, i quadri elettrici e il posizionamento dei punti luce nei limiti del rispetto

di vincoli storici, ambientali, paesaggistici e architettonici;

2. Individuare interventi di risparmio energetico attuabili sulla base di:

a. Analisi delle tecnologie efficienti più adatte alla tipologia di impianto;

b. Stima dei costi;

c. Stima dei risparmi/benefici conseguibili;

3. Elaborare un’ipotesi di progetto di riqualificazione energetica e le relative linee guida per la

realizzazione (offerta di intervento).

Ai fini del presente audit energetico, quando si parla di impianto, si fa riferimento all’insieme di tutti i

dispositivi atti ad illuminare le aree pubbliche scoperte e alimentate da un unico punto di prelievo

dell’energia elettrica.

Sono considerati parte di un unico impianto tutti i punti luce collegati, mediante linee di alimentazione, ad

un quadro elettrico principale che a sua volta è collegato direttamente con il contatore di energia elettrica

del distributore locale. Analogamente sono considerati parte dello stesso impianto tutti i quadri elettrici

secondari, cioè distribuiti lungo le linee di alimentazione con lo scopo di sezionare e controllare parti di un

impianto.

1.a Audit Energetico – Struttura e razionalizzazione dell’Impianto

L’impianto di illuminazione preesistente è caratterizzato da frequente interruzione di servizio, le cui cause

sono molteplici: dall’invecchiamento dei cavi alla perdita di isolamento delle cassette di derivazione (in

molti casi aperte), dalla rottura meccanica dei corpi illuminanti alla mancanza totale di quadri di zona; in

quest’ultimo caso, la mancanza di quadri di zona è particolarmente gravosa perché implica “l’interruzione

del servizio di una intera zona” facente capo alla stessa cabina di consegna Enel, ogni qualvolta si verifica

un guasto all’impianto nella zona di riferimento.

A seguito di verifiche da sopralluoghi, sono state rilevate alcune significative variazioni dello stato reale,

rispetto le indicazioni planimetriche.

La planimetria con l’ubicazione delle cabine di consegna è indicata nell’allegato-A.

Dal rilievo eseguito è stato possibile conteggiare i corpi luce componenti l’impianto. Le difficoltà rilevate

sono costituite:

1. Dalla diversa età delle varie parti dell’impianto, realizzate per l’appunto in epoche diverse e

Page 5: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

che determino un differente giudizio di priorità per le varie zone: zona “Dirupo” e zona “Terra

Vecchia” prioritarie;

2. Difficoltà di intervento in termini propriamente operativi: passaggi di linee cavi non sempre

accessibili, vie di accesso in centro storico molto strette e non appropriate per mezzi speciali di

lavoro( cestelli e gru);

3. Con una certa frequenza, i pali per illuminazione pubblica reggono, oltre il corpo illuminante,

centraline di comunicazione Telecom e cavi di distribuzione elettrica Enel asserviti ad altre

tipologie di impianti.

Le informazioni non ottenibili dalle planimetrie datate, sono state rilevate dai sopralluoghi e riportate in appositi riepiloghi allegati alla relazione.

Segue selezione fotografica rappresentativa dello stato degli impianti:

Page 6: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare
Page 7: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

1.b Considerazioni Generali e Norme di riferimento

1.b.1. Designazione delle opere da eseguire

Le opere da eseguire secondo le condizioni del capitolato speciale d’appalto e dei presenti documenti

consistono essenzialmente nella realizzazione del quadro generale e nella distribuzione delle linee di

alimentazione con derivazione per ogni corpo illuminante.

La qualità e quantità dei materiali indicati nel presente eleborato e nei documenti allegati hanno valore

indicativo e non esimono la ditta installatrice – da individuarsi in sede di gara - dall’obbligo di fornire ed

installare opere complete in ogni loro parte, perfettamente funzionanti, indipendentemente da qualsiasi

omissione, imperfezione o imprecisazione della descrizione.

L’eventuale incompletezza delle informazioni non solleva la ditta installatrice – da individuarsi in sede di

gara - dal fornire le più ampie garanzie di buona esecuzione e di corretto funzionamento di tutto l’impianto

senza esclusione alcuna.

1.b.2. Modalità d’esecuzione

Gli impianti elettrici ausiliari dovranno essere realizzati a “regola d’arte” in conformità al progetto e alle

disposizioni della direzione lavori, dovrà essere previsto quant’altro non espressamente specificato ma

comunque necessario per consegnare gli impianti tutti perfettamente funzionanti.

I lavori previsti in progetto dovranno essere ultimati, verificati e consegnati entro i termini stabiliti in fase di

aggiudicazione; le eventuali penali per i ritardi e l’ammontare giornaliero delle stesse dovranno essere

stabilite in fase di aggiudicazione.

L’impresa aggiudicataria dei lavori non potrà cedere o subappaltare in tutto o in parte l’esecuzione dei

lavori in progetto se non dietro autorizzazione scritta del Committente.

Le modalità di esecuzione dei lavori ed i tempi di intervento dovranno essere preventivamente concordati

con la Committenza e la direzione lavori anche in conseguenza delle esigenze che possono sorgere dalla

contemporanea esecuzione delle opere civili e degli altri impianti tecnologici affidate ad altre Imprese.

Eventuali impianti provvisori dovranno essere eseguiti in conformità alle Norme CEI e dovranno essere

adottati opportuni accorgimenti per assicurare sempre le protezioni dei vari circuiti e componenti dai

contatti diretti e indiretti , dalle sovracorrenti e da ogni altro effetto pericoloso originato dagli impianti

elettrici.

1.b.3. Opere accessorie e allestimenti provvisori

L’impresa aggiudicataria dovrà provvedere alla realizzazione delle opere murarie accessorie direttamente

connesse all’esecuzione degli impianti elettrici quali ad esempio, i fori passanti nei muri e nei solai, la

muratura di eventuali staffe o sostegni.

Page 8: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

Devono essere a carico dell’impresa aggiudicataria gli oneri relativi all’allestimento di ponteggi, barriere e

opere provvisorie in genere, necessarie all’esecuzione dei lavori previsti in progetto.

1.b.4. Demolizioni e materiali riutilizzabili

Devono essere a carico dell’Impresa aggiudicataria gli oneri relativi allo smaltimento dei materiali di

demolizione ed all’immagazzinamento sul posto dei materiali riutilizzabili.

1.b.5. Valutazione dei lavori in variante

Il Committente ha facoltà di introdurre le varianti al progetto che ritiene opportune o convenienti e di

aumentare o diminuire le quantità dei materiali, alle stesse condizioni contrattuali, nei limiti previsti dalla

Legge e senza alterare sostanzialmente la natura delle opere.

Eventuali nuovi prezzi per prestazioni e materiali non compresi in offerta dovranno essere concordati tra

Impresa esecutrice e Committente.

L’Impresa aggiudicataria dei lavori non potrà variare il progetto se non con il consenso scritto del

Committente e della direzione lavori.

Modalità di costruzione, di installazione, tipici di montaggio, ecc... diversi da quelli indicati dalla direzione

lavori, saranno accettati solo se preventivamente concordati con la direzione lavori e con la Committenza.

1.b.6. Condizioni di Garanzia

Il periodo di garanzia degli impianti deve essere fissato in anni 2 (due) a decorrere dalla data di ultimazione.

Durante il periodo di garanzia devono essere a carico dell’Impresa aggiudicataria tutti gli interventi per le

riparazioni, le sostituzioni ed i ricambi causati dalla cattiva qualità dei materiali o dalla imperfetta

esecuzione dei lavori.

Devono essere escluse dalla garanzia le riparazioni e le sostituzioni causate da manomissione o imperiza

degli utenti.

Non potranno essere modificati o manomessi gli impianti oggetto di garanzia senza aver dato

comunicazione scritta all’Impresa aggiudicataria pena il decadimento della garanzia stessa.

1.b.7. Verifiche, prove e consegna delle opere

Durante l’esecuzione dei lavori, il Committente ha la facoltà di eseguire verifiche e prove di rispondenza

delle opere alle specifiche di progetto.

Al termine dei lavori l’Impresa esecutrice dovrà rilasciare un rapporto di verifica iniziale degli impianti

elettrici in conformità alle Norme CEI 64-8/6 unitamente alla dichiarazione di conformità nel rispetto di

quanto indicato nel D.L. 22/01/2008 n.37.

Page 9: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

1.b.8. Assicurazione degli operai

L’Impresa aggiudicataria è tenuta ad osservare le leggi e le normative vigenti in materia di previdenza e

assicurazione degli operai.

In particolare devono essere a carico dell’Impresa aggiudicataria gli oneri d’obbligo per assicurazione

infortuni sul lavoro e invalidità, assicurazione malattia e assicurazioni sociali.

In ogni caso l’Impresa aggiudicataria è responsabile in pieno delle irregolarità che fossero commesse in

proposito, sollevando il Committente da tutte le conseguenze civili, penali e pecunarie derivanti da

inadempienze.

1.b.9. Requisiti di rispondenza a Norme, Leggi e Regolamenti

Gli impianti elettrici e ausiliari devono essere progettati ed eseguiti in conformità alle leggi e normative

vigenti alla data del progetto, eventualmente aggiornate in corso d’opera.

Le principali leggi, decreti e circolari ministeriali riguardanti gli impianti elettrici in argomento che dovranno

essere rispettate vengono di seguito riportate :

• Legge 01/03/1968 n.186 : “ Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature,

macchinari, installazione di impianti elettrici ed elettronici”;

• Decreto Legislativo 09/04/2008 n.81 : “Attuazione dell’articolo 1 della Legge 03/08/2007 n.123, in

materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;

• Decreto ministeriale 22/01/2008 n.37 : “ Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-

quaterdecies, comma 13, lettera a) della Legge del 02/12/2005 n.248, recante riordino delle

disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti elettrici all’interno degli edifici”;

Le principali Norme CEI, ed UNI riguardanti gli impianti elettrici in argomento che dovranno essere

rispettate vengono di seguito riportate:

• Norma CEI 0-2 : “Guida per la definizione della documentazione di progetto”;

• Norme del Comitato CEI 3 : “ Documentazione e segni grafici”;

• Norme CEI 11-8 : “ impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Impianti

di terra”;

• Norma CEI 11-17 : “Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in

cavo”;

• Norma CEI 11-20 : “ Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti

di I e II categoria”;

• Norma CEI 16-1 : “individuazione dei conduttori isolati”;

• Norma CEI 16-4 : “ Individuazione dei conduttori isolati e dei conduttori nudi tramite colori”;

• Norma CEI 17-13/1 : “ Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione

Page 10: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

(quadri BT) – Parte 1 – Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature non

di serie parzialmente soggette a prove di tipo (ANS) “;

• Norma CEI 17-13/3 : “ Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione

(quadri BT)- Parte 3 – Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di

manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro

uso – Quadri di distribuzione (ASD) “;

• Norma CEI 17-43: “ Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante

estrapolazione per le apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione

(quadri BT) non di serie (ANS)”;

• Norma CEI 20-21 : “ Calcolo delle portate dei cavi elettrici “;

• Norme CEI 64-8/1/2/3/4/5/6/7 : “ Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a

1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua” ;

• Norma CEI 64-14 : “ Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori”;

• Norma CEI 70-1 : “Gradi di protezione degli involucri (Codici IP)”;

1.b.10. Classificazione dei luoghi e degli impianti

Gli impianti elettrici in argomento sono previsti con derivazione da cabina elettrica in bassa tensione a

400/230V con sistema TT ed essendo impianti all’aperto, non considerati impianti di illuminazione pubblica

delle strade a prevalente traffico motorizzato e di conseguenza non soggetti alla Norma UNI 10439, sono

soggetti esclusivamente alle Norme CEI 64-7 e 64-8 .

1.b.11. Tipologie impiantistiche ammesse

Gli impianti elettrici in oggetto, considerati di tipo ordinario, devono soddisfare generalmente le Norme CEI

64-7 e 64-8.

Negli ambienti esterni la normativa vigente ammette impianti con grado di protezione non inferiore a IP43,

tuttavia in considerazione dell’evoluzione dei materiali e dei componenti e dell’esigenza di assicurare un

grado di funzionalità superiore ai minimi standard, gli impianti dovranno essere progettati e realizzati con

grado di protezione non inferiore a IP44 nelle parti esterne esposte agli agenti atmosferici.

1.b.12 Caratteristiche tecniche generali degli impianti

1.b.12.1 Prescrizioni tecniche generali

Gli impianti elettrici e ausiliari dovranno essere realizzati a “regola d’arte” in conformità alla Legge 186/68 e

al D.L. 22/01/2008 n.37, dovranno essere osservate le disposizioni del progetto e della direzione lavori,

dovrà essere previsto quant’altro non espressamente specificato ma comunque necessario per consegnare

gli impianti tutti perfettamente funzionanti.

Page 11: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

1.b.12.2 Impianti di Terra

Gli impianti di terra dovranno essere realizzati in conformità alle Norme CEI 64-8, 11-8 e 64-12 e, dove

richiesta la protezione contro le scariche atmosferiche, in conformità alla Norma CEI 81-1.

L’impianto di terra dovrà comprendere un sistema di dispersione, un conduttore di terra, un collettore

principale di terra, collettori o nodi secondari di terra, conduttori di protezione e impianti equipotenziali

principali e supplementari.

I dispersori potranno essere, di fatto (quali ad esempio i pali di fondazione, camicie metalliche di pozzi,

plinti e platee di fondazione) e intenzionali (con elementi a piastra, nastro, tondino o conduttore massiccio,

picchetto a tubo, massiccio o in profilato realizzati in rame, acciaio zincato a caldo o acciaio rivestito in

rame).

L’impianto di dispersione di tipo intenzionale dovrà essere realizzato con uno o più elementi disperdenti

(orizzontali, verticali o comunque inclinati) connessi tra loro con dimensioni minime di sezione, spessore e

rivestimento come specificato nelle tabelle CEI.

I conduttori di terra potranno essere in rame oppure in ferro zincato e dovranno avere sezione minima

come specificato nelle tabelle CEI.

I conduttori di protezione dovranno essere in rame, se non specificato diversamente, e dovranno avere

sezione minima calcolata secondo la formula di cui all’art. 543.1.1 (Norma CEI 64-8/5).

I conduttori equipotenziali principali dovranno avere sezione non inferiore a 6 mmq e non inferiore alla

metà della sezione più elevata del conduttore di protezione ma non necessariamente superiore a 25 mmq.

I conduttori equipotenziali supplementari di collegamento di due masse dovranno avere sezione non

inferiore a quella del più piccolo conduttore di protezione delle masse stesse.

I conduttori equipotenziali supplementari di collegamento di una massa ad una massa estranea dovranno

avere sezione non inferiore alla metà del relativo conduttore di protezione.

Le giunzioni dei vari elementi dell’impianto di terra devono essere ridotte al minimo indispensabile e

devono essere realizzate con idonei morsetti o con saldatura forte.

Le giunzioni esposte agli agenti atmosferici dovranno essere protette contro la corrosione e dovranno

essere realizzate solo con componenti compatibili con i vari elementi (cadmiatura,zincatura,ecc...).

Le commessioni dell’impianto di terra dovranno essere eseguite con appositi capicorda a pressione

imbullonati e protetti contro la corrosione; le derivazioni dal conduttore principale di protezione dovranno

essere eseguite con morsetti di tipo passante che non impongono il taglio del conduttore principale.

1.b.12.3 Cavi e Conduttori

Tutti i cavi di potenza previsti per impiego in sistemi di categoria I e di comando o segnalazione di categoria

0 dovranno essere del tipo non propagante l’incendio in conformità alle Norme CEI 20-22 II.

Page 12: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

Le linee di categoria 0 dovranno normalmente essere previste in canalizzazioni esclusive separate da quelle

di categoria I; in casi particolari potranno essere ammesse con posa in canalizzazioni comuni a sistemi di

categoria I solo ed esclusivamente se realizzate con conduttori con isolamento adattoalla tensione

nominale maggiore.

I cavi previsti per posa aerea, interrata o in canalizzazioni non protette contro gli agenti atmpsferici

dovranno generalmente essere di tipo con isolante in gomma tipo FG7 e potranno essere ammessi , in

alcuni casi specifci cavi con isolamento diverso se dichiarati dal cotruttore di tipo adatto alle condizioni di

posa ambientali previste.

I colori distintivi dei cavi dovranno essere definiti in conformità a quanto disposto dalle vigenti tabelle di

unificazione CEI-UNEL 00722-74 e 007712.

Le sezioni minime dei conduttori dovranno essere calcolate in funzione della portata richiesta, della caduta

di tensione massima ammessa e del coordinamento con le protezioni di linea e comunque non dovranno

risultare inferiori a 1,5 mmq per i circuiti di uso generale e non inferiori a 0,5 mmq per i circuiti di

segnalazione a comando.

I conduttori neutri dovranno avere la stessa sezione dei conduttori di linea; per le linee di polifasi con

sezione superiore a 16 mmq la sezione del conduttore neutro può essere non inferiore alla metà dei

conduttori di fase con un minimo di 16 mmq.

Tutti i circuiti dovranno avere apposita targhetta identificatrice al fine di agevolare la ricerca dei conduttori

in caso di guasto;in particolare tutti i cavi dovranno essere numerati con targhette indelebili in partenza e

all’arrivo nei quadri, nelle cassette di infilaggio e di ammarro e nelle canalizzazioni principali apribili ogni

20m di percorso.

Il dimensionamento delle linee dovrà essere definito anche in funzione della caduta di tensione ammessa

che non dovrà essere superiore al 4% della tensione a vuoto e che può essere ulteriormente limitata per

particolari circuiti.

1.b.12.4 Canalizzazioni interrate

Le canalizzazioni interrate dovranno essere realizzate, se non specificato diversamente, con tubi in PVC

pesante ad una profondità di almeno 0,5m dal suolo finito, ovvero a profondità inferiore se adeguatamente

protetti da calcestruzzo.

Il diametro interno dei tubi dovrà essere pari ad almeno 2 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio

dei cavi in essi contenuti.

Le giunzioni dei tubi ed i raccordi tra questi ed i pozzetti dovranno essere sigillati per impedire l’entrata di

acqua e sabbia , le tubazioni dovranno avere una legera pendenza verso i pozzetti per impedire il ristagno

dell’acqua.

I pozzetti per le canalizzazioni interrate, da prevedere ad ogni sensibile cambio di direzione e comunque

Page 13: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

ogni 15m di percorso, e per i dispersori di terra dovranno essere del tipo prefabbricato in cemento, di

dimensioni minime 400x400mm, e altezza adatta al raccordo delle canalizzazioni, con foro di drenaggio sul

fondo.

1.b.12.5 Armadi e quadri elettrici con carpenteria metallica

Gli armadi ed i quadri elettrici previsti con carpenteria metallica dovranno essere di tipo AS o ANS conformi

alle Norme 17-13

Ciascun armadio e quadro elettrico dovrà essere corredato di dichiarazione di conformità con allegato

verbale di collaudo ai sensi della Norma CEI 17-13.

1.b.12.6 Quadri elettrici con carpenteria isolante

I quadri elettrici previsti con carpenteria isolante dovranno essere di tipo AS, ANS oppure ASD conformi alle

Norme 17-13 e 23-51.

Ciascun armadio e quadro elettrico dovrà essere corredato di dichiarazione di conformità con allegato

verbale di collaudo ai sensi della Norma CEI 17-13 e 23-51.

1.b.12.7 Apparecchiature di comando, prese e componenti terminali d’impianto

Tutti gli interruttori, pulsanti, prese e componenti terminali di impianto dovranno essere di tipo modulare

componibile di primaria casa costruttrice e dovranno essere installati a scatto su telai isolanti fissati a vite

su scatole isolanti da incasso o di tipo a vista.

Le prese dovranno essere di tipo con alveoli protetti, i punti presa ed i punti di comando dovranno essere

complete di accessori quali copriforo, placche e quant’altro necessario per consegnare gli impianti a regola

d’arte.

1.b.12.8 Apparecchi di illuminazione pubblica

Gli apparecchi di illuminazione pubblica dovranno essere scelti in modo che le loro caratteristiche

garantiscano bassi oneri di esercizio e prestazioni visive ottimali.

Le caratteristiche fondamentali delle lampade sono:

• Flusso luminoso;

• Efficienza luminosa (lm/W);

• Temperatura di colore e indice di resa cromatica;

• Forma e dimensioni;

• Posizione di funzionamento;

• Tempo che la lampada impiega per andare a regime;

• Tempo necessario per la riaccensione a caldo ;

Page 14: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

• Durata di vita

• Decadimento del flusso luminoso e della durata di vita con le variazioni di tensione;

1.b.12.9 Protezione contro i contatti diretti

La protezione contro i contatti diretti deve essere prevista mediante isolamento delle parti attive e

protezione con involucri.

1.b.12.10 Protezione contro i contatti indiretti con impiego di componenti di classe II

Gli impianti di illuminazione esterna possono essere costruiti utilizzando apparecchi con isolamento doppio

o rinforzato (apparecchi di classe II) e cavi di calsse II.

La morsettiera alla base del palo deve essere snch’essa di classe II.

1.b.12.11 Protezioni contro le sovracorrenti

I conduttori che costituiscono gli impianti devono essere protetti contro le sovracorrenti causate da

sovraccarichi o da corto circuiti.

La protezione contro le correnti di corto circuito e di sovraccarico dovrà essere generalmente prevista

mediante interruttori magnetotermici a monte di ogni conduttura per assicurare il coordinamento previsto

dalle Norme CEI.

1.b.12.12 Protezione contro le scariche atmosferiche di pali per illuminazione pubblica

Riferimenti normativi:

• Norma CEI 81-10 (EN 62305);

• DPR 547/55 art.39

1.b.12.13 Caratteristiche tecniche minime e requisiti normativi dei prodotti scelti

I partecipanti dovranno redigere i progetti tecnici relativi all’efficientamento degli impianti utilizzando

prodotti che rispettino i requisiti tecnici e normativi minimi come di seguito definiti :

• Marchio IMQ, CE ed ENEC dei prodotti utilizzati;

• Rispondenza ai “ Criteri ambientali minimi “ prescritti dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del

Territorio e del Mare attraverso il Piano d’Azione Nazionale – Green Public Procurement (PAN GPP)

sia per sistemi a servizio di lampade a scarica sia per sistemi a LED;

• Regolamento CE n° 245/2009;

Page 15: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

1.c. Audit energetico – Individuazione degli interventi attuabili

La ristrutturazione dell’impianto di pubblica illuminazione, si concretizza con l’attuazione dei seguenti

interventi:

1. Progettazione dell’impianto elettrico di pubblica illuminazione secondo quanto stabilito dalle

Norme Vigenti in materia;

2. Calcolo illuminotecnico delle aree interessate dell’impianto di pubblica illuminazione

(strade,Vie,Piazze,ecc...), con lo scopo di garantire e rispettare i livelli di illuminazione previsti

dalle Norme vigenti;

3. Il nuovo progetto dell’impianto deve rendere l’attuale configurazione impiantistica efficiente e

riqualificata a partire dal punto di consegna dell’energia, tramite l’installazione di quadri e

sottoquadri, sezionabili in zone, ottimizzandone la selettività di intervento;

4. Sostituzione delle linee di alimentazione e di derivazione, con cavi di opportuna sezione;

5. Limitare i tempi di intervento per operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria;

6. Aumento del livello di sicurezza e fruibilità del servizio di illuminazione;

7. Riduzione dell’incidenza dei consumi attraverso la sostituzione dei corpi illuminanti attuali con

armature a tecnologia LED ( risparmio energetico);

8. Telecontrollo punto-punto dell’impianto di illuminazione.

1.d. Audit energetico – Individuazione proposta degli interventi di riqualificazione

energetica

La proposta di intervento si articola sostanzialmente in:

1. Progetto dell’impianto elettrico, riqualificazione dell’esistente;

2. Sostituzione delle attuali armature con corpi illuminanti a tecnologia LED;

3. Rimodulazione dell’architettura dell’impianto elettrico, con l’installazione di quadri e

sottoquadri;

4. Ricalcolo e sostituzione delle linee di alimentazione di adeguata sezione;

5. Verifica dello stato meccanico dei pali, bracci, sostegni e delle relative morsettiere e dove si

rendesse necessario, si procederà con la sostituzione degli stessi;

6. Sistema di telecontrollo punto-punto dell’impianto di illuminazione pubblica.

Nota: è necessario che l’Impresa aggiudicataria, entro 30 gg dall’aggiudicazione, effettui un sopralluogo in

contraddittorio con la Committenza per la verifica meccanica/elettrica dei pali, bracci, sostegni e

apparecchiature da sostituire. Al termine del sopralluogo è opportuno redigere “ Verbale di sopralluogo”

che diventerà documento ufficiale da allegare al Contratto/Convenzione.

Page 16: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

2 . Raccolta dati di ingresso per audit

Per quanto non fatto già sopra, sono qui precisati i dati su cui l’analisi/audit energetica poggia:

1. Dati generali propri dell’ente: Comune di Pisticci (MT) –

2. Dati estrapolati da planimetrie (non aggiornate allo stato attuale) e dati riscontrati da

sopralluogo;

3. Zone omogenee del Comune di Pisticci e problematiche riscontrate. Di seguito l’elenco:

a. Zona Dirupo (centro storico);

b. Zona Terra Vecchia (centro storico);

c. Restante parte del centro (al netto delle zone sopra elencate);

d. Pisticci scalo;

e. Marconia;

f. Lido San Basilio e Lido 48

g. Zona Casinello;

4. Dati riepilogativi relativi ai corpi illuminanti su cui operare: sostituzione armature;

5. Dati riepilogativi degli impianti da rinnovare e quadri di zona da prevedere;

6. Spesa energetica , relativa alla sola illuminazione pubblica, per ultimo anno di riferimento.

7. Spesa annuale per interventi di manutenzione;

8. Riepilogo relativo ai costi attualmente sostenuti (energia + manutenzione) e all’investimento

di spesa previsto: conseguente previsto ritorno dell’investimento.

Dati Generali dell’ente

Denominazione dell’ente Comune di Pisticci (MT)

Provincia Matera

Regione Basilicata

Superficie 233,67 km2

Ufficio di Riferimento Ufficio tecnico – Divisione Impianti Elettrici

Riferimenti telefonici 0835 - 585711

P.IVA 00116240771

Indirizzo di riferimento P.zza Caduti 1 – 75015 Pisticci (MT)

Page 17: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

Planimetria – zona di intervento su impianto di Pubblica Illuminazione del Comune di Pisticci (MT)

Page 18: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

Dati planimetrie e verifiche da sopralluogo

Dati generali – TAV0LA_01_PISTICCI_CENTRO

Nome della zona Terravecchia_ Dirupo _ Croci _ Rione Municipio – Piro _ Rione Matina

Loreto-Cammarelle _ Picchione-Montebello _ Tredici _

Descrizione Centro storico _ Centro _

Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)

Punti luce da sostituire 1.199

Distribuzione elettrica Tutta da rifare 23.470 metri lineari

Cassette da sostituire 1.042

Quadri di zona da prevedere 13

Difficoltà nei lavori Lentezza nelle operazioni: non tutte le strade sono accessibili a mezzi

speciali

Note: 1. Richiesto raccolta, smaltimento cavo di recupero;

2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva

e how-building

Dati generali – TAVOLA_02_PISTICCI_SCALO

Nome della zona Quartiere Residenziale _ Via Pomarico _ Via Cav.P.Vena

Descrizione Frazione di Pisticci

Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)

Punti luce da sostituire 387

Distribuzione Elettrica da rifare 7.800 metri lineari

Cassette da sostituire 387

Quadri di zona da prevedere 3

Difficoltà nei lavori Nessuna, eccetto tratto di strada provinciale verso centro Pisticci.

Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;

2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva

e how-building

Page 19: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

Dati generali – TAVOLA_03_ABITATO_MARCONIA_AREA_1

Nome della zona FRAZIONE DI PISTICCI _ AREA 1

Descrizione Periferia

Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)

Punti luce da sostituire 114

Distribuzione Elettrica da rifare 1.570 metri lineari

Cassette da sostituire 114

Quadri di zona da prevedere 1

Difficoltà nei lavori Nessuna di rilievo, accessi liberi

Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;

2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva

e how-building

Dati generali – TAVOLA_04_ABITATO_DI_MARCONIA_AREA_2_

Nome della zona FRAZIONE DI PISTICCI _ AREA 2

Descrizione Centro Storico_ Centro_ Periferia

Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)

Punti luce da sostituire 277

Distribuzione Elettrica da rifare 2.670 metri lineari

Cassette da sostituire 277

Quadri di zona da prevedere 3

Difficoltà nei lavori Nessua segnalazione di rilievo, fatta eccezione eventuale traffico zona

Centro, limitato agli orari di ufficio/scuole

Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;

2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva

e how-building

Page 20: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

Dati generali – TAVOLA_05_ABITATO_MARCONIA_AREA_3

Nome della zona FRAZIONE DI PISTICCI AREA 3

Descrizione Periferia

Categoria illuminotecnica B-C (strade parzialmente trafficate)

Punti luce da sostituire 269

Distribuzione Elettrica da rifare 3.100 metri lineari

Cassette da sostituire 269

Quadri di zona da prevedere 5

Difficoltà nei lavori Nessuna segnalazione di rilievo fatta eccezione eventuale traffico su

Viale Ontario, Accesso Principale al Centro abitato

Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;

2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva

e how-building

Dati generali – TAVOLA_06_ABITATO DI MARCONIA_AREA_4

Nome della zona FRAZIONE DI PISTICCI AREA 4

Descrizione Centro Storico_Centro_ Periferia

Categoria illuminotecnica B-C (strade parzialmente trafficate)

Punti luce da sostituire 354

Distribuzione Elettrica da rifare 4.715 metri lineari

Cassette da sostituire 354

Quadri di zona da prevedere 7

Difficoltà nei lavori Nessua segnalazione di rilievo, fatta eccezione eventuale traffico zona

Centro, limitato agli orari di ufficio/scuole

Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;

2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva

e how-building

Page 21: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

Dati generali – TAVOLA_07_ABITATO_MARCONIA_AREA_5

Nome della zona FRAZIONE DI PISTICCI AREA 5

Descrizione Periferia

Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)

Punti luce da sostituire 85

Distribuzione Elettrica da rifare 740 metri lineari

Cassette da sostituire 85

Quadri di zona da prevedere 1

Difficoltà nei lavori Nessuna di rilievo

Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;

2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva

e how-building

Dati generali – TAVOLA_08_ABITATO MARCONIA_AREA_6

Nome della zona FRAZIONE DI PISTICCI AREA 6

Descrizione Periferia

Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)

Punti luce da sostituire 115

Distribuzione Elettrica da rifare 945 metri lineari

Cassette da sostituire 115

Quadri di zona da prevedere 1

Difficoltà nei lavori Nessuna di rilievo, fatta eccezione eventuale traffico, litato agli orari di

ingresso e uscita Scuola Primaria in Via Monreale-

Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;

2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva

e how-building

Page 22: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

Planimetria zona intervento Marconia

Dati generali – TAVOLA_09_ABITATO DI TINCHI

Nome della zona FRAZIONE DI PISTICCI_ABITTAO DI TINCHI

Descrizione Centro abitato_ Campagna

Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)

Punti luce da sostituire 94

Distribuzione Elettrica Da rifare 3.500 metri lineari

Cassette da sostituire 94

Quadri di zona da prevedere 2

Difficoltà nei lavori Nessuna di rilievo fatta eccezione traffico su Trada Provinciale

Pisticci/Marconia

Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;

2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva

e how-building

Page 23: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

Dati generali – TAVOLA_10_ABITATO CENTRO AGRICOLO_-_CIMITERO MARCONIA

Nome della zona FRAZIONE DI PISTICCI _ ABITATO CENTRO AGRICOLO _ CIMITERO

MARCONIA

Descrizione Centro Abitato _ Campagna _ Cimitero Comunale

Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)

Punti Luce da sostituire 19

Distribuzione Elettrica Da rifare 600 metri lineari

Quadri di zona da prevedere 1

Difficoltà nei lavori Nessuna di rilievo fatta eccezione eventuale traffico su Trada

Provinciale Pisticci/Marconia

Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;

2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva

e how-building

Dati generali – TAVOLA 11_RIONE PORTOBELLO_ZONA_PIP MARCONIA

Nome della zona RIONE PORTOBELLO _ ZONA PIP MARCONIA

Descrizione PERIFERIA

Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)

Punti luce da sostituire 78

Distribuzione Elettrica Da rifare 750 metri lineari

Cassette da sostituire 78

Quadri di zona da prevedere 2

Difficoltà nei lavori Nessuna, di rilievo.

Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;

2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva

e how-building

Page 24: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

Dati generali – TAVOLA_12_LIDO S.BASILIO_LIDO_48_BORGO CASINELLO

Nome della zona MARINA DI PISTICCI : S.S.106 Jonica - Lungomare S.Basilio_Lungomare

S. Basilio _ Strada Colleg.Lido S.Basilio-Lido 48 _ S.S. Jonica 106-Lido

48 _ Lungomare Lido 48 _ Borgo Casinello

Descrizione Strada Comunali Accesso Mare

Categoria illuminotecnica B-C (strade poco trafficate)

Punti luce da sostituire 165

Distribuzione Elettrica Sostituzione parziale 3.890 ml

Cassette da sostituire 154

Quadri di zona da prevedere 3

Difficoltà nei lavori Nessuna segnalazione ad eccezione periodo Estivo aumento del

Traffico per spostamento su zone Balneari.

Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;

2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva

e how-building

Dati generali – TAVOLA_13_S.P. POZZITELLO_-_S._BASILIO

Nome della zona Pozzitello

Descrizione Strada Provinciale di collegamento

Categoria illuminotecnica B-C (strade poco trafficate)

Punti luce da sostituire 138

Distribuzione Elettrica Sostituzione parziale 3.150 ml

Cassette da sostituire 138

Quadri di zona da prevedere 1

Difficoltà nei lavori Nessuna segnalazione strada poco Trafficata

Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;

2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva

e how-building

Page 25: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

Dati generali – TAVOLA_14_STRADA CIMITERO_-_MADONNA DEL CASALE_

Nome della zona MADONNA DEL CASALE

Descrizione Cimitero Comunale di Pisticci

Categoria illuminotecnica B-C (strade poco trafficate)

Punti luce da sostituire 22

Distribuzione Elettrica Sostituzione parziale 650 ml

Cassette da sostituire 22

Quadri di zona da prevedere 1

Difficoltà nei lavori Nessuna segnalazione strada poco Trafficata

Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;

2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva

e how-building

Dati generali – TAVOLA_15_GALLERIA PISTICCI_-_POZZITELLO

Nome della zona Galleria verso Pisticci centro

Descrizione Strada Provinciale

Categoria illuminotecnica B (strade poco trafficate)

Punti luce da sostituire 128 proiettori SAP 1x100W +84 proiettori SAP 2x250W+40 proiettori

1x250W (nota: apparecchi con grado protezione IP66, isolamento

classe II)

Distribuzione Elettrica 6200 metri lineari (nota cavi sezione almeno 4x10mmq)

Cassette da sostituire N/A

Quadri di zona da prevedere 5

Difficoltà nei lavori Principale strada di accesso al centro di Pisticci: no alternative valide.

Note: 3. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;

4. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva

e how-building

Dati generali – TAVOLA_16_C.DA SAN LEONARDO_-_C.DA_SAN GAETANO

Page 26: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

Nome della zona C.da San Leonardo _ C.da San Gaetano

Descrizione Contrade comunali con abitazioni

Categoria illuminotecnica B-C (strade poco trafficate)

Punti luce da sostituire 46

Distribuzione Elettrica Sostituzione parziale 1.250 ml

44 46

Quadri di zona da prevedere 1

Difficoltà nei lavori Nessuna segnalazione strada poco Trafficata

Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;

2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva

e how-building

A seguito delle difficoltà riscontrate nella verifica dei punti luce ubicati nei centri minori (frazioni più

piccole) e considerando di aver stimato aree per una popolazione equivalente di 16.000,00 abitanti (Pisticci,

Pisticci Scalo, Marconia, Casinello, etc.), si ritiene di aver raggiunto un livello di stima sufficientemente

accurato: le discrepanze minime saranno da rilevarsi a consuntivo lavori.

Per ciò che attiene i lavori in galleria viene fatto osservare che la valutazione di questi punti luce è

certamente maggiore per via della maggiore potenza elettrica (equivalente) da sostituire in particolare per

gli 84 proiettori 2x250. Analoghe caratteristiche sono richieste ai quadri elettrici in galleria.

Page 27: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

2.a. Riepilogo Generale – Intervento su Impianto di Illuminazione Pubblica

Dati Generali Riepilogativi– tabella 10

Punti luce da sostituire 3.614 (di cui 252 proiettori per galleria stradale) corpi illuminanti da

sostituire con rimozione e smaltimento di quelli rimossi:

€ 2.559.900,00 (di cui € 89.600 per apparecchi sostitutivi delle

128 armature da galleria stradale attualmente SAP 1x100, € 105.320

per apparecchi sostitutivi delle 84 armature da galleria stradale

attualmente SAP 2x250, € 41.600 per apparecchi sostitutivi delle 128

armature da galleria stradale attualmente SAP 1x250)

Distribuzione Cavi da sostituire 65.000 metri lineari a sezioni varie (5,10 € /metro lineare) inclusa

manodopera : € 331.500,00 (cavi in galleria FG7(O)M in luogo del

FG7)

Quadri di zona da prevedere 50 muniti di scaricatori di sovratensione: € 53.250,00 (nota: quadri

in galleria con grado di protezione IP66, classe isolamento II)

Redazione documentazione how-building e

messa a norma dell’impianto esistente

€ 60.000,00 documentazione progettuale (planimetrie, tabelle

dimensionamento cavi, tabelle dimensionamento protezioni, schemi

unifilari) + € 140.000,00 messa a norma ( rifacimento pozzetti

dove necessario (no scavi), sostituzione cassette derivazione,

isolamento giunzioni con materiale siliconato): totale €

200.000,00

Totale Lavori € 3.144.650,00

Oneri Sicurezza € 31.446,50

Servizi Ausiliari - eventuali da includere nel pacchetto

Telecontrollo per palo Per controllo remoto punto-punto dei punti luce installati

Sistema di telecamere su palo + punti video

sorveglianza + migliorie

€ 150.000

Importo complessivo dei lavori € 3.326.096,50 + IVA da legge

Page 28: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

2.b. Costo Attuale di Gestione dell’Impianto di Illuminazione Pubblica

Costo annuo energia elettrica per IP : € 468.000,00

Costo di manutenzione annuo (2014): € 68.000,00

Ad integrazione delle cifre sopra fornite, ed al fine di determinare le linee indicative del flusso economico,

si considerano i seguenti aspetti:

1. Quota energia risparmiata: cautelativo 70% della quota consumata attualmente;

2. L’investimento è valutato/rivalutato ad un tasso del 4,5% annuo;

3. Il costo dell’energia viene rivalutato annualmente del 4,0%;

In apposito prospetto di calcolo viene evidenziato il flusso economico per il livello di spesa valutato:

investimento di 3.326.096,50 milioni di euro;

La situazione simulata è da considerarsi verosimile/indicativa e va tenuto conto che nel primo anno il peso

dei consumi energetici sarà maggiore del previsto (quindi minore risparmio e costi di manutenzione ancora

confrontabili con analoghi di anni precedenti).

Page 29: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

3 Prospetto di Rientro dell’Investimento”.

Page 30: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

4. Tipologia e caratteristiche tecnologiche richieste

Al fine di conseguire i livelli di risparmio energetico atteso, e contestualmente la rispondenza ai requisiti

normativi vigenti, vengono indicati i dati tecnologici di targa degli apparecchi illuminanti da utilizzarsi.

1. Lampade Led con tecnologia lenti CREE o simile ad alta efficienza integranti un sistenma di

controllo punto punto wireless, con possibilità di accedere da remoto alla piattaforma di

gestione via web;

2. Gestione tramite telecontrollo, garantita da una rete MESH in radiofrequenza, con

connessione LAN o anche con l’utilizzo di SIM card fornite all’Amministrazione con possibilità

di:

a. Controllo remoto della illuminazione per esigenze particolari;

b. Variazioni di intensità ad orari e condizioni meteo diverse o in base a programmazioni pre-

impostate;

c. Accensioni del sistema solo “on-demand”;

d. Accensione e spegnimento per singolo punto luce;

e. Accesso da remoto tramite connessione IP;

f. Software di gestione e controllo coni: facilità e intuitività di uso, possibilità di differenziare i

profili di accesso e le operazioni abilitate per i diversi profili, capacità di gestione di eventuali

ampliamenti della rete IP e di gestire estensioni alla rete anche non legate all’illuminazione

(ex centraline di rilevamento, lettura di contatori e imput di dati, ovvero di output come

pannelli di comunicazione);

3. Fornitura di 2 driver LED e 2 trasformatori (ridondanza);

4. Grado di protezione IP66;

5. Classe di isolamento II;

6. Rispondenza alle norme EN 60598-1, EN 60698-2-3, EN 61347-1, EN 61347-2-3, EN 62471, EN

60032; UNI 11248 ; UNI EN 13201

Page 31: RELAZIONE TECNICA Progetto di Interventi di ......L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad individuare

5. Garanzie materiali/apparecchiature impiegate

Vale quanto riportato al punto 1.b.6 ed in ogni caso per i materiali e le apparecchiature utilizzate le garanzie

rilasciate dal Costruttore se più favorevole.

6.Conclusioni

Nella presente relazione si è provveduto prima a descrivere lo stato attuale dell’impianto e la fruibilità ed

affidabilità del servizio di Illuminazione Pubblica; da questo quadro è emerso l’esigenza di un rifacimento

urgente e quasi totale degli impianti localizzati nella zona storica nonché una ampia possibilità di risparmio

energetico per impianti datati posti in zone non storiche del Comune di Pisticci.

Con i dati raccolti è stata redatta un’ipotesi di intervento e definito un business plan dello stesso; va

comunque sottolineato che ai benefici economici legati al rientro dell’investimento proposto, sono da

considerare anche i benefici indiretti legati ad un servizio di illuminazione più fruibile e a conseguenti

ricadute sul piano della sicurezza urbana. Questi ultimi benefici, per la loro natura non sono stati

considerati nel rientro economico, ma gli stessi costituiscono un valore aggiunto dell’intervento proposto.

Pisticci: 01-12-2014 I tecnici

Ing. Rocco Di Leo

Arch. Nicola Coriglione