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RELAZIONE TECNICA
Progetto di Interventi di Riqualificazione e Miglioramento dell’Efficienza Energetica
dell’Illuminazione Pubblica del Comune di Pisticci (MT)
Audit energetico a cura di: Ing. Rocco DI LEO Arch. Nicola CORIGLIONE
Indice della relazione:
1. L’audit energetico
a. Struttura e razionalizzazione dell’impianto;
b. Considerazioni generali e Norme di riferimento;
c. Individuazione degli interventi attuabili;
d. Individuazione proposta degli interventi di riqualificazione energetica;
2. Raccolta dati ingresso per audit
a. Riepilogo Generale - Interventi su Illuminazione Pubblica
b. Costo Attuale di gestione dell’impianto di Illuminazione Pubblica;
3. Proposta di intervento – Piano di Investimento
4. Tipologia e caratteristiche tecnologiche richieste
5. Garanzie materiali e apparecchiuature;
6. Conclusioni
Allegati:
a. Planimetria con indicazione delle cabine elettriche di consegna Enel alimentanti l’impianto di
illuminazione pubblica;
b. Tavola 01-02 Rev.0 PISTICCI CENTRO punti luce e relative note di dettaglio;
c. Tavola 03 Rev.0 PISTICCI SCALO punti luce e relative note di dettaglio;
d. Tavola 04 Rev.0 ABITATO DI MARCONIA AREA 1 punti luce e relative note di dettaglio;
e. Tavola 05 Rev.0 ABITATO DI MARCONIA AREA 2 punti luce e relative note di dettaglio;
f. Tavola 06 Rev.0 ABITATO DI MARCONIA AREA 3 punti luce e relative note di dettaglio;
g. Tavola 07 Rev.0 ABITATO DI MARCONIA AREA 4 punti luce e relative note di dettaglio;
h. Tavola 08 Rev.0 ABITATO DI MARCONIA AREA 5 punti luce e relative note di dettaglio;
i. Tavola 09 Rev.0 ABITATO DI MARCONIA AREA 6 punti luce e relative note di dettaglio;
j. Tavola 10 Rev.0 ABITATO DI TINCHI punti luce e relative note di dettglio;
k. Tavola 11 Rev.0 ABITATO CENTRO AGRICOLO – CIMITERO MARCONIA punti luce e relative note
di dettaglio;
l. Tavola 12 Rev.0 RIONE PORTOBELLO MARCONIA - ZONA PIP MARCONIA punti luce e relative
note di dettaglio;
m. Tavola 13 Rev.0 LIDO SAN BASILIO – LIDO 48 – BORGO CASINELLO punti luce e relative note di
dettaglio;
n. Tavola 14 Rev.0 S.P. POZZITELLO – SAN BASILIO punti luce e relative note di dettaglio, i valori
sono stati integrati con quanto riportato in campo, in particolare per strada provinciale;
o. Tavola 15 Rev.0 STRADA CIMITERO - MADONNA DEL CASALE punti luce e relative note di
dettaglio;
p. Tavola 16 Rev.0 GALLERIA PISTICCI – POZZITELLO punti luce e relative note di dettaglio;
q. Tavola 17 Rev.0 C.DA SAN LEONARDO – C.DA SAN GAETANO punti luce e relative note di
dettaglio.
1. L’AUDIT ENERGETICO
L’audit energetico si compone dell’analisi dello stato di fatto dell’impianto di Illuminazione Pubblica, tesa ad
individuare l’impianto nello stato attuale in termini di affidabilità e qualità del servizio. Questa analisi ha i
seguenti principi cardini:
1. Razionalizzare le linee, i quadri elettrici e il posizionamento dei punti luce nei limiti del rispetto
di vincoli storici, ambientali, paesaggistici e architettonici;
2. Individuare interventi di risparmio energetico attuabili sulla base di:
a. Analisi delle tecnologie efficienti più adatte alla tipologia di impianto;
b. Stima dei costi;
c. Stima dei risparmi/benefici conseguibili;
3. Elaborare un’ipotesi di progetto di riqualificazione energetica e le relative linee guida per la
realizzazione (offerta di intervento).
Ai fini del presente audit energetico, quando si parla di impianto, si fa riferimento all’insieme di tutti i
dispositivi atti ad illuminare le aree pubbliche scoperte e alimentate da un unico punto di prelievo
dell’energia elettrica.
Sono considerati parte di un unico impianto tutti i punti luce collegati, mediante linee di alimentazione, ad
un quadro elettrico principale che a sua volta è collegato direttamente con il contatore di energia elettrica
del distributore locale. Analogamente sono considerati parte dello stesso impianto tutti i quadri elettrici
secondari, cioè distribuiti lungo le linee di alimentazione con lo scopo di sezionare e controllare parti di un
impianto.
1.a Audit Energetico – Struttura e razionalizzazione dell’Impianto
L’impianto di illuminazione preesistente è caratterizzato da frequente interruzione di servizio, le cui cause
sono molteplici: dall’invecchiamento dei cavi alla perdita di isolamento delle cassette di derivazione (in
molti casi aperte), dalla rottura meccanica dei corpi illuminanti alla mancanza totale di quadri di zona; in
quest’ultimo caso, la mancanza di quadri di zona è particolarmente gravosa perché implica “l’interruzione
del servizio di una intera zona” facente capo alla stessa cabina di consegna Enel, ogni qualvolta si verifica
un guasto all’impianto nella zona di riferimento.
A seguito di verifiche da sopralluoghi, sono state rilevate alcune significative variazioni dello stato reale,
rispetto le indicazioni planimetriche.
La planimetria con l’ubicazione delle cabine di consegna è indicata nell’allegato-A.
Dal rilievo eseguito è stato possibile conteggiare i corpi luce componenti l’impianto. Le difficoltà rilevate
sono costituite:
1. Dalla diversa età delle varie parti dell’impianto, realizzate per l’appunto in epoche diverse e
che determino un differente giudizio di priorità per le varie zone: zona “Dirupo” e zona “Terra
Vecchia” prioritarie;
2. Difficoltà di intervento in termini propriamente operativi: passaggi di linee cavi non sempre
accessibili, vie di accesso in centro storico molto strette e non appropriate per mezzi speciali di
lavoro( cestelli e gru);
3. Con una certa frequenza, i pali per illuminazione pubblica reggono, oltre il corpo illuminante,
centraline di comunicazione Telecom e cavi di distribuzione elettrica Enel asserviti ad altre
tipologie di impianti.
Le informazioni non ottenibili dalle planimetrie datate, sono state rilevate dai sopralluoghi e riportate in appositi riepiloghi allegati alla relazione.
Segue selezione fotografica rappresentativa dello stato degli impianti:
1.b Considerazioni Generali e Norme di riferimento
1.b.1. Designazione delle opere da eseguire
Le opere da eseguire secondo le condizioni del capitolato speciale d’appalto e dei presenti documenti
consistono essenzialmente nella realizzazione del quadro generale e nella distribuzione delle linee di
alimentazione con derivazione per ogni corpo illuminante.
La qualità e quantità dei materiali indicati nel presente eleborato e nei documenti allegati hanno valore
indicativo e non esimono la ditta installatrice – da individuarsi in sede di gara - dall’obbligo di fornire ed
installare opere complete in ogni loro parte, perfettamente funzionanti, indipendentemente da qualsiasi
omissione, imperfezione o imprecisazione della descrizione.
L’eventuale incompletezza delle informazioni non solleva la ditta installatrice – da individuarsi in sede di
gara - dal fornire le più ampie garanzie di buona esecuzione e di corretto funzionamento di tutto l’impianto
senza esclusione alcuna.
1.b.2. Modalità d’esecuzione
Gli impianti elettrici ausiliari dovranno essere realizzati a “regola d’arte” in conformità al progetto e alle
disposizioni della direzione lavori, dovrà essere previsto quant’altro non espressamente specificato ma
comunque necessario per consegnare gli impianti tutti perfettamente funzionanti.
I lavori previsti in progetto dovranno essere ultimati, verificati e consegnati entro i termini stabiliti in fase di
aggiudicazione; le eventuali penali per i ritardi e l’ammontare giornaliero delle stesse dovranno essere
stabilite in fase di aggiudicazione.
L’impresa aggiudicataria dei lavori non potrà cedere o subappaltare in tutto o in parte l’esecuzione dei
lavori in progetto se non dietro autorizzazione scritta del Committente.
Le modalità di esecuzione dei lavori ed i tempi di intervento dovranno essere preventivamente concordati
con la Committenza e la direzione lavori anche in conseguenza delle esigenze che possono sorgere dalla
contemporanea esecuzione delle opere civili e degli altri impianti tecnologici affidate ad altre Imprese.
Eventuali impianti provvisori dovranno essere eseguiti in conformità alle Norme CEI e dovranno essere
adottati opportuni accorgimenti per assicurare sempre le protezioni dei vari circuiti e componenti dai
contatti diretti e indiretti , dalle sovracorrenti e da ogni altro effetto pericoloso originato dagli impianti
elettrici.
1.b.3. Opere accessorie e allestimenti provvisori
L’impresa aggiudicataria dovrà provvedere alla realizzazione delle opere murarie accessorie direttamente
connesse all’esecuzione degli impianti elettrici quali ad esempio, i fori passanti nei muri e nei solai, la
muratura di eventuali staffe o sostegni.
Devono essere a carico dell’impresa aggiudicataria gli oneri relativi all’allestimento di ponteggi, barriere e
opere provvisorie in genere, necessarie all’esecuzione dei lavori previsti in progetto.
1.b.4. Demolizioni e materiali riutilizzabili
Devono essere a carico dell’Impresa aggiudicataria gli oneri relativi allo smaltimento dei materiali di
demolizione ed all’immagazzinamento sul posto dei materiali riutilizzabili.
1.b.5. Valutazione dei lavori in variante
Il Committente ha facoltà di introdurre le varianti al progetto che ritiene opportune o convenienti e di
aumentare o diminuire le quantità dei materiali, alle stesse condizioni contrattuali, nei limiti previsti dalla
Legge e senza alterare sostanzialmente la natura delle opere.
Eventuali nuovi prezzi per prestazioni e materiali non compresi in offerta dovranno essere concordati tra
Impresa esecutrice e Committente.
L’Impresa aggiudicataria dei lavori non potrà variare il progetto se non con il consenso scritto del
Committente e della direzione lavori.
Modalità di costruzione, di installazione, tipici di montaggio, ecc... diversi da quelli indicati dalla direzione
lavori, saranno accettati solo se preventivamente concordati con la direzione lavori e con la Committenza.
1.b.6. Condizioni di Garanzia
Il periodo di garanzia degli impianti deve essere fissato in anni 2 (due) a decorrere dalla data di ultimazione.
Durante il periodo di garanzia devono essere a carico dell’Impresa aggiudicataria tutti gli interventi per le
riparazioni, le sostituzioni ed i ricambi causati dalla cattiva qualità dei materiali o dalla imperfetta
esecuzione dei lavori.
Devono essere escluse dalla garanzia le riparazioni e le sostituzioni causate da manomissione o imperiza
degli utenti.
Non potranno essere modificati o manomessi gli impianti oggetto di garanzia senza aver dato
comunicazione scritta all’Impresa aggiudicataria pena il decadimento della garanzia stessa.
1.b.7. Verifiche, prove e consegna delle opere
Durante l’esecuzione dei lavori, il Committente ha la facoltà di eseguire verifiche e prove di rispondenza
delle opere alle specifiche di progetto.
Al termine dei lavori l’Impresa esecutrice dovrà rilasciare un rapporto di verifica iniziale degli impianti
elettrici in conformità alle Norme CEI 64-8/6 unitamente alla dichiarazione di conformità nel rispetto di
quanto indicato nel D.L. 22/01/2008 n.37.
1.b.8. Assicurazione degli operai
L’Impresa aggiudicataria è tenuta ad osservare le leggi e le normative vigenti in materia di previdenza e
assicurazione degli operai.
In particolare devono essere a carico dell’Impresa aggiudicataria gli oneri d’obbligo per assicurazione
infortuni sul lavoro e invalidità, assicurazione malattia e assicurazioni sociali.
In ogni caso l’Impresa aggiudicataria è responsabile in pieno delle irregolarità che fossero commesse in
proposito, sollevando il Committente da tutte le conseguenze civili, penali e pecunarie derivanti da
inadempienze.
1.b.9. Requisiti di rispondenza a Norme, Leggi e Regolamenti
Gli impianti elettrici e ausiliari devono essere progettati ed eseguiti in conformità alle leggi e normative
vigenti alla data del progetto, eventualmente aggiornate in corso d’opera.
Le principali leggi, decreti e circolari ministeriali riguardanti gli impianti elettrici in argomento che dovranno
essere rispettate vengono di seguito riportate :
• Legge 01/03/1968 n.186 : “ Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature,
macchinari, installazione di impianti elettrici ed elettronici”;
• Decreto Legislativo 09/04/2008 n.81 : “Attuazione dell’articolo 1 della Legge 03/08/2007 n.123, in
materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;
• Decreto ministeriale 22/01/2008 n.37 : “ Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-
quaterdecies, comma 13, lettera a) della Legge del 02/12/2005 n.248, recante riordino delle
disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti elettrici all’interno degli edifici”;
Le principali Norme CEI, ed UNI riguardanti gli impianti elettrici in argomento che dovranno essere
rispettate vengono di seguito riportate:
• Norma CEI 0-2 : “Guida per la definizione della documentazione di progetto”;
• Norme del Comitato CEI 3 : “ Documentazione e segni grafici”;
• Norme CEI 11-8 : “ impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Impianti
di terra”;
• Norma CEI 11-17 : “Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in
cavo”;
• Norma CEI 11-20 : “ Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti
di I e II categoria”;
• Norma CEI 16-1 : “individuazione dei conduttori isolati”;
• Norma CEI 16-4 : “ Individuazione dei conduttori isolati e dei conduttori nudi tramite colori”;
• Norma CEI 17-13/1 : “ Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione
(quadri BT) – Parte 1 – Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature non
di serie parzialmente soggette a prove di tipo (ANS) “;
• Norma CEI 17-13/3 : “ Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione
(quadri BT)- Parte 3 – Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di
manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro
uso – Quadri di distribuzione (ASD) “;
• Norma CEI 17-43: “ Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante
estrapolazione per le apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione
(quadri BT) non di serie (ANS)”;
• Norma CEI 20-21 : “ Calcolo delle portate dei cavi elettrici “;
• Norme CEI 64-8/1/2/3/4/5/6/7 : “ Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua” ;
• Norma CEI 64-14 : “ Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori”;
• Norma CEI 70-1 : “Gradi di protezione degli involucri (Codici IP)”;
1.b.10. Classificazione dei luoghi e degli impianti
Gli impianti elettrici in argomento sono previsti con derivazione da cabina elettrica in bassa tensione a
400/230V con sistema TT ed essendo impianti all’aperto, non considerati impianti di illuminazione pubblica
delle strade a prevalente traffico motorizzato e di conseguenza non soggetti alla Norma UNI 10439, sono
soggetti esclusivamente alle Norme CEI 64-7 e 64-8 .
1.b.11. Tipologie impiantistiche ammesse
Gli impianti elettrici in oggetto, considerati di tipo ordinario, devono soddisfare generalmente le Norme CEI
64-7 e 64-8.
Negli ambienti esterni la normativa vigente ammette impianti con grado di protezione non inferiore a IP43,
tuttavia in considerazione dell’evoluzione dei materiali e dei componenti e dell’esigenza di assicurare un
grado di funzionalità superiore ai minimi standard, gli impianti dovranno essere progettati e realizzati con
grado di protezione non inferiore a IP44 nelle parti esterne esposte agli agenti atmosferici.
1.b.12 Caratteristiche tecniche generali degli impianti
1.b.12.1 Prescrizioni tecniche generali
Gli impianti elettrici e ausiliari dovranno essere realizzati a “regola d’arte” in conformità alla Legge 186/68 e
al D.L. 22/01/2008 n.37, dovranno essere osservate le disposizioni del progetto e della direzione lavori,
dovrà essere previsto quant’altro non espressamente specificato ma comunque necessario per consegnare
gli impianti tutti perfettamente funzionanti.
1.b.12.2 Impianti di Terra
Gli impianti di terra dovranno essere realizzati in conformità alle Norme CEI 64-8, 11-8 e 64-12 e, dove
richiesta la protezione contro le scariche atmosferiche, in conformità alla Norma CEI 81-1.
L’impianto di terra dovrà comprendere un sistema di dispersione, un conduttore di terra, un collettore
principale di terra, collettori o nodi secondari di terra, conduttori di protezione e impianti equipotenziali
principali e supplementari.
I dispersori potranno essere, di fatto (quali ad esempio i pali di fondazione, camicie metalliche di pozzi,
plinti e platee di fondazione) e intenzionali (con elementi a piastra, nastro, tondino o conduttore massiccio,
picchetto a tubo, massiccio o in profilato realizzati in rame, acciaio zincato a caldo o acciaio rivestito in
rame).
L’impianto di dispersione di tipo intenzionale dovrà essere realizzato con uno o più elementi disperdenti
(orizzontali, verticali o comunque inclinati) connessi tra loro con dimensioni minime di sezione, spessore e
rivestimento come specificato nelle tabelle CEI.
I conduttori di terra potranno essere in rame oppure in ferro zincato e dovranno avere sezione minima
come specificato nelle tabelle CEI.
I conduttori di protezione dovranno essere in rame, se non specificato diversamente, e dovranno avere
sezione minima calcolata secondo la formula di cui all’art. 543.1.1 (Norma CEI 64-8/5).
I conduttori equipotenziali principali dovranno avere sezione non inferiore a 6 mmq e non inferiore alla
metà della sezione più elevata del conduttore di protezione ma non necessariamente superiore a 25 mmq.
I conduttori equipotenziali supplementari di collegamento di due masse dovranno avere sezione non
inferiore a quella del più piccolo conduttore di protezione delle masse stesse.
I conduttori equipotenziali supplementari di collegamento di una massa ad una massa estranea dovranno
avere sezione non inferiore alla metà del relativo conduttore di protezione.
Le giunzioni dei vari elementi dell’impianto di terra devono essere ridotte al minimo indispensabile e
devono essere realizzate con idonei morsetti o con saldatura forte.
Le giunzioni esposte agli agenti atmosferici dovranno essere protette contro la corrosione e dovranno
essere realizzate solo con componenti compatibili con i vari elementi (cadmiatura,zincatura,ecc...).
Le commessioni dell’impianto di terra dovranno essere eseguite con appositi capicorda a pressione
imbullonati e protetti contro la corrosione; le derivazioni dal conduttore principale di protezione dovranno
essere eseguite con morsetti di tipo passante che non impongono il taglio del conduttore principale.
1.b.12.3 Cavi e Conduttori
Tutti i cavi di potenza previsti per impiego in sistemi di categoria I e di comando o segnalazione di categoria
0 dovranno essere del tipo non propagante l’incendio in conformità alle Norme CEI 20-22 II.
Le linee di categoria 0 dovranno normalmente essere previste in canalizzazioni esclusive separate da quelle
di categoria I; in casi particolari potranno essere ammesse con posa in canalizzazioni comuni a sistemi di
categoria I solo ed esclusivamente se realizzate con conduttori con isolamento adattoalla tensione
nominale maggiore.
I cavi previsti per posa aerea, interrata o in canalizzazioni non protette contro gli agenti atmpsferici
dovranno generalmente essere di tipo con isolante in gomma tipo FG7 e potranno essere ammessi , in
alcuni casi specifci cavi con isolamento diverso se dichiarati dal cotruttore di tipo adatto alle condizioni di
posa ambientali previste.
I colori distintivi dei cavi dovranno essere definiti in conformità a quanto disposto dalle vigenti tabelle di
unificazione CEI-UNEL 00722-74 e 007712.
Le sezioni minime dei conduttori dovranno essere calcolate in funzione della portata richiesta, della caduta
di tensione massima ammessa e del coordinamento con le protezioni di linea e comunque non dovranno
risultare inferiori a 1,5 mmq per i circuiti di uso generale e non inferiori a 0,5 mmq per i circuiti di
segnalazione a comando.
I conduttori neutri dovranno avere la stessa sezione dei conduttori di linea; per le linee di polifasi con
sezione superiore a 16 mmq la sezione del conduttore neutro può essere non inferiore alla metà dei
conduttori di fase con un minimo di 16 mmq.
Tutti i circuiti dovranno avere apposita targhetta identificatrice al fine di agevolare la ricerca dei conduttori
in caso di guasto;in particolare tutti i cavi dovranno essere numerati con targhette indelebili in partenza e
all’arrivo nei quadri, nelle cassette di infilaggio e di ammarro e nelle canalizzazioni principali apribili ogni
20m di percorso.
Il dimensionamento delle linee dovrà essere definito anche in funzione della caduta di tensione ammessa
che non dovrà essere superiore al 4% della tensione a vuoto e che può essere ulteriormente limitata per
particolari circuiti.
1.b.12.4 Canalizzazioni interrate
Le canalizzazioni interrate dovranno essere realizzate, se non specificato diversamente, con tubi in PVC
pesante ad una profondità di almeno 0,5m dal suolo finito, ovvero a profondità inferiore se adeguatamente
protetti da calcestruzzo.
Il diametro interno dei tubi dovrà essere pari ad almeno 2 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio
dei cavi in essi contenuti.
Le giunzioni dei tubi ed i raccordi tra questi ed i pozzetti dovranno essere sigillati per impedire l’entrata di
acqua e sabbia , le tubazioni dovranno avere una legera pendenza verso i pozzetti per impedire il ristagno
dell’acqua.
I pozzetti per le canalizzazioni interrate, da prevedere ad ogni sensibile cambio di direzione e comunque
ogni 15m di percorso, e per i dispersori di terra dovranno essere del tipo prefabbricato in cemento, di
dimensioni minime 400x400mm, e altezza adatta al raccordo delle canalizzazioni, con foro di drenaggio sul
fondo.
1.b.12.5 Armadi e quadri elettrici con carpenteria metallica
Gli armadi ed i quadri elettrici previsti con carpenteria metallica dovranno essere di tipo AS o ANS conformi
alle Norme 17-13
Ciascun armadio e quadro elettrico dovrà essere corredato di dichiarazione di conformità con allegato
verbale di collaudo ai sensi della Norma CEI 17-13.
1.b.12.6 Quadri elettrici con carpenteria isolante
I quadri elettrici previsti con carpenteria isolante dovranno essere di tipo AS, ANS oppure ASD conformi alle
Norme 17-13 e 23-51.
Ciascun armadio e quadro elettrico dovrà essere corredato di dichiarazione di conformità con allegato
verbale di collaudo ai sensi della Norma CEI 17-13 e 23-51.
1.b.12.7 Apparecchiature di comando, prese e componenti terminali d’impianto
Tutti gli interruttori, pulsanti, prese e componenti terminali di impianto dovranno essere di tipo modulare
componibile di primaria casa costruttrice e dovranno essere installati a scatto su telai isolanti fissati a vite
su scatole isolanti da incasso o di tipo a vista.
Le prese dovranno essere di tipo con alveoli protetti, i punti presa ed i punti di comando dovranno essere
complete di accessori quali copriforo, placche e quant’altro necessario per consegnare gli impianti a regola
d’arte.
1.b.12.8 Apparecchi di illuminazione pubblica
Gli apparecchi di illuminazione pubblica dovranno essere scelti in modo che le loro caratteristiche
garantiscano bassi oneri di esercizio e prestazioni visive ottimali.
Le caratteristiche fondamentali delle lampade sono:
• Flusso luminoso;
• Efficienza luminosa (lm/W);
• Temperatura di colore e indice di resa cromatica;
• Forma e dimensioni;
• Posizione di funzionamento;
• Tempo che la lampada impiega per andare a regime;
• Tempo necessario per la riaccensione a caldo ;
• Durata di vita
• Decadimento del flusso luminoso e della durata di vita con le variazioni di tensione;
1.b.12.9 Protezione contro i contatti diretti
La protezione contro i contatti diretti deve essere prevista mediante isolamento delle parti attive e
protezione con involucri.
1.b.12.10 Protezione contro i contatti indiretti con impiego di componenti di classe II
Gli impianti di illuminazione esterna possono essere costruiti utilizzando apparecchi con isolamento doppio
o rinforzato (apparecchi di classe II) e cavi di calsse II.
La morsettiera alla base del palo deve essere snch’essa di classe II.
1.b.12.11 Protezioni contro le sovracorrenti
I conduttori che costituiscono gli impianti devono essere protetti contro le sovracorrenti causate da
sovraccarichi o da corto circuiti.
La protezione contro le correnti di corto circuito e di sovraccarico dovrà essere generalmente prevista
mediante interruttori magnetotermici a monte di ogni conduttura per assicurare il coordinamento previsto
dalle Norme CEI.
1.b.12.12 Protezione contro le scariche atmosferiche di pali per illuminazione pubblica
Riferimenti normativi:
• Norma CEI 81-10 (EN 62305);
• DPR 547/55 art.39
1.b.12.13 Caratteristiche tecniche minime e requisiti normativi dei prodotti scelti
I partecipanti dovranno redigere i progetti tecnici relativi all’efficientamento degli impianti utilizzando
prodotti che rispettino i requisiti tecnici e normativi minimi come di seguito definiti :
• Marchio IMQ, CE ed ENEC dei prodotti utilizzati;
• Rispondenza ai “ Criteri ambientali minimi “ prescritti dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare attraverso il Piano d’Azione Nazionale – Green Public Procurement (PAN GPP)
sia per sistemi a servizio di lampade a scarica sia per sistemi a LED;
• Regolamento CE n° 245/2009;
1.c. Audit energetico – Individuazione degli interventi attuabili
La ristrutturazione dell’impianto di pubblica illuminazione, si concretizza con l’attuazione dei seguenti
interventi:
1. Progettazione dell’impianto elettrico di pubblica illuminazione secondo quanto stabilito dalle
Norme Vigenti in materia;
2. Calcolo illuminotecnico delle aree interessate dell’impianto di pubblica illuminazione
(strade,Vie,Piazze,ecc...), con lo scopo di garantire e rispettare i livelli di illuminazione previsti
dalle Norme vigenti;
3. Il nuovo progetto dell’impianto deve rendere l’attuale configurazione impiantistica efficiente e
riqualificata a partire dal punto di consegna dell’energia, tramite l’installazione di quadri e
sottoquadri, sezionabili in zone, ottimizzandone la selettività di intervento;
4. Sostituzione delle linee di alimentazione e di derivazione, con cavi di opportuna sezione;
5. Limitare i tempi di intervento per operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria;
6. Aumento del livello di sicurezza e fruibilità del servizio di illuminazione;
7. Riduzione dell’incidenza dei consumi attraverso la sostituzione dei corpi illuminanti attuali con
armature a tecnologia LED ( risparmio energetico);
8. Telecontrollo punto-punto dell’impianto di illuminazione.
1.d. Audit energetico – Individuazione proposta degli interventi di riqualificazione
energetica
La proposta di intervento si articola sostanzialmente in:
1. Progetto dell’impianto elettrico, riqualificazione dell’esistente;
2. Sostituzione delle attuali armature con corpi illuminanti a tecnologia LED;
3. Rimodulazione dell’architettura dell’impianto elettrico, con l’installazione di quadri e
sottoquadri;
4. Ricalcolo e sostituzione delle linee di alimentazione di adeguata sezione;
5. Verifica dello stato meccanico dei pali, bracci, sostegni e delle relative morsettiere e dove si
rendesse necessario, si procederà con la sostituzione degli stessi;
6. Sistema di telecontrollo punto-punto dell’impianto di illuminazione pubblica.
Nota: è necessario che l’Impresa aggiudicataria, entro 30 gg dall’aggiudicazione, effettui un sopralluogo in
contraddittorio con la Committenza per la verifica meccanica/elettrica dei pali, bracci, sostegni e
apparecchiature da sostituire. Al termine del sopralluogo è opportuno redigere “ Verbale di sopralluogo”
che diventerà documento ufficiale da allegare al Contratto/Convenzione.
2 . Raccolta dati di ingresso per audit
Per quanto non fatto già sopra, sono qui precisati i dati su cui l’analisi/audit energetica poggia:
1. Dati generali propri dell’ente: Comune di Pisticci (MT) –
2. Dati estrapolati da planimetrie (non aggiornate allo stato attuale) e dati riscontrati da
sopralluogo;
3. Zone omogenee del Comune di Pisticci e problematiche riscontrate. Di seguito l’elenco:
a. Zona Dirupo (centro storico);
b. Zona Terra Vecchia (centro storico);
c. Restante parte del centro (al netto delle zone sopra elencate);
d. Pisticci scalo;
e. Marconia;
f. Lido San Basilio e Lido 48
g. Zona Casinello;
4. Dati riepilogativi relativi ai corpi illuminanti su cui operare: sostituzione armature;
5. Dati riepilogativi degli impianti da rinnovare e quadri di zona da prevedere;
6. Spesa energetica , relativa alla sola illuminazione pubblica, per ultimo anno di riferimento.
7. Spesa annuale per interventi di manutenzione;
8. Riepilogo relativo ai costi attualmente sostenuti (energia + manutenzione) e all’investimento
di spesa previsto: conseguente previsto ritorno dell’investimento.
Dati Generali dell’ente
Denominazione dell’ente Comune di Pisticci (MT)
Provincia Matera
Regione Basilicata
Superficie 233,67 km2
Ufficio di Riferimento Ufficio tecnico – Divisione Impianti Elettrici
Riferimenti telefonici 0835 - 585711
P.IVA 00116240771
Indirizzo di riferimento P.zza Caduti 1 – 75015 Pisticci (MT)
Planimetria – zona di intervento su impianto di Pubblica Illuminazione del Comune di Pisticci (MT)
Dati planimetrie e verifiche da sopralluogo
Dati generali – TAV0LA_01_PISTICCI_CENTRO
Nome della zona Terravecchia_ Dirupo _ Croci _ Rione Municipio – Piro _ Rione Matina
Loreto-Cammarelle _ Picchione-Montebello _ Tredici _
Descrizione Centro storico _ Centro _
Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)
Punti luce da sostituire 1.199
Distribuzione elettrica Tutta da rifare 23.470 metri lineari
Cassette da sostituire 1.042
Quadri di zona da prevedere 13
Difficoltà nei lavori Lentezza nelle operazioni: non tutte le strade sono accessibili a mezzi
speciali
Note: 1. Richiesto raccolta, smaltimento cavo di recupero;
2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva
e how-building
Dati generali – TAVOLA_02_PISTICCI_SCALO
Nome della zona Quartiere Residenziale _ Via Pomarico _ Via Cav.P.Vena
Descrizione Frazione di Pisticci
Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)
Punti luce da sostituire 387
Distribuzione Elettrica da rifare 7.800 metri lineari
Cassette da sostituire 387
Quadri di zona da prevedere 3
Difficoltà nei lavori Nessuna, eccetto tratto di strada provinciale verso centro Pisticci.
Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;
2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva
e how-building
Dati generali – TAVOLA_03_ABITATO_MARCONIA_AREA_1
Nome della zona FRAZIONE DI PISTICCI _ AREA 1
Descrizione Periferia
Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)
Punti luce da sostituire 114
Distribuzione Elettrica da rifare 1.570 metri lineari
Cassette da sostituire 114
Quadri di zona da prevedere 1
Difficoltà nei lavori Nessuna di rilievo, accessi liberi
Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;
2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva
e how-building
Dati generali – TAVOLA_04_ABITATO_DI_MARCONIA_AREA_2_
Nome della zona FRAZIONE DI PISTICCI _ AREA 2
Descrizione Centro Storico_ Centro_ Periferia
Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)
Punti luce da sostituire 277
Distribuzione Elettrica da rifare 2.670 metri lineari
Cassette da sostituire 277
Quadri di zona da prevedere 3
Difficoltà nei lavori Nessua segnalazione di rilievo, fatta eccezione eventuale traffico zona
Centro, limitato agli orari di ufficio/scuole
Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;
2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva
e how-building
Dati generali – TAVOLA_05_ABITATO_MARCONIA_AREA_3
Nome della zona FRAZIONE DI PISTICCI AREA 3
Descrizione Periferia
Categoria illuminotecnica B-C (strade parzialmente trafficate)
Punti luce da sostituire 269
Distribuzione Elettrica da rifare 3.100 metri lineari
Cassette da sostituire 269
Quadri di zona da prevedere 5
Difficoltà nei lavori Nessuna segnalazione di rilievo fatta eccezione eventuale traffico su
Viale Ontario, Accesso Principale al Centro abitato
Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;
2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva
e how-building
Dati generali – TAVOLA_06_ABITATO DI MARCONIA_AREA_4
Nome della zona FRAZIONE DI PISTICCI AREA 4
Descrizione Centro Storico_Centro_ Periferia
Categoria illuminotecnica B-C (strade parzialmente trafficate)
Punti luce da sostituire 354
Distribuzione Elettrica da rifare 4.715 metri lineari
Cassette da sostituire 354
Quadri di zona da prevedere 7
Difficoltà nei lavori Nessua segnalazione di rilievo, fatta eccezione eventuale traffico zona
Centro, limitato agli orari di ufficio/scuole
Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;
2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva
e how-building
Dati generali – TAVOLA_07_ABITATO_MARCONIA_AREA_5
Nome della zona FRAZIONE DI PISTICCI AREA 5
Descrizione Periferia
Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)
Punti luce da sostituire 85
Distribuzione Elettrica da rifare 740 metri lineari
Cassette da sostituire 85
Quadri di zona da prevedere 1
Difficoltà nei lavori Nessuna di rilievo
Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;
2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva
e how-building
Dati generali – TAVOLA_08_ABITATO MARCONIA_AREA_6
Nome della zona FRAZIONE DI PISTICCI AREA 6
Descrizione Periferia
Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)
Punti luce da sostituire 115
Distribuzione Elettrica da rifare 945 metri lineari
Cassette da sostituire 115
Quadri di zona da prevedere 1
Difficoltà nei lavori Nessuna di rilievo, fatta eccezione eventuale traffico, litato agli orari di
ingresso e uscita Scuola Primaria in Via Monreale-
Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;
2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva
e how-building
Planimetria zona intervento Marconia
Dati generali – TAVOLA_09_ABITATO DI TINCHI
Nome della zona FRAZIONE DI PISTICCI_ABITTAO DI TINCHI
Descrizione Centro abitato_ Campagna
Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)
Punti luce da sostituire 94
Distribuzione Elettrica Da rifare 3.500 metri lineari
Cassette da sostituire 94
Quadri di zona da prevedere 2
Difficoltà nei lavori Nessuna di rilievo fatta eccezione traffico su Trada Provinciale
Pisticci/Marconia
Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;
2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva
e how-building
Dati generali – TAVOLA_10_ABITATO CENTRO AGRICOLO_-_CIMITERO MARCONIA
Nome della zona FRAZIONE DI PISTICCI _ ABITATO CENTRO AGRICOLO _ CIMITERO
MARCONIA
Descrizione Centro Abitato _ Campagna _ Cimitero Comunale
Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)
Punti Luce da sostituire 19
Distribuzione Elettrica Da rifare 600 metri lineari
Quadri di zona da prevedere 1
Difficoltà nei lavori Nessuna di rilievo fatta eccezione eventuale traffico su Trada
Provinciale Pisticci/Marconia
Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;
2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva
e how-building
Dati generali – TAVOLA 11_RIONE PORTOBELLO_ZONA_PIP MARCONIA
Nome della zona RIONE PORTOBELLO _ ZONA PIP MARCONIA
Descrizione PERIFERIA
Categoria illuminotecnica B-C (strade non trafficate)
Punti luce da sostituire 78
Distribuzione Elettrica Da rifare 750 metri lineari
Cassette da sostituire 78
Quadri di zona da prevedere 2
Difficoltà nei lavori Nessuna, di rilievo.
Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;
2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva
e how-building
Dati generali – TAVOLA_12_LIDO S.BASILIO_LIDO_48_BORGO CASINELLO
Nome della zona MARINA DI PISTICCI : S.S.106 Jonica - Lungomare S.Basilio_Lungomare
S. Basilio _ Strada Colleg.Lido S.Basilio-Lido 48 _ S.S. Jonica 106-Lido
48 _ Lungomare Lido 48 _ Borgo Casinello
Descrizione Strada Comunali Accesso Mare
Categoria illuminotecnica B-C (strade poco trafficate)
Punti luce da sostituire 165
Distribuzione Elettrica Sostituzione parziale 3.890 ml
Cassette da sostituire 154
Quadri di zona da prevedere 3
Difficoltà nei lavori Nessuna segnalazione ad eccezione periodo Estivo aumento del
Traffico per spostamento su zone Balneari.
Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;
2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva
e how-building
Dati generali – TAVOLA_13_S.P. POZZITELLO_-_S._BASILIO
Nome della zona Pozzitello
Descrizione Strada Provinciale di collegamento
Categoria illuminotecnica B-C (strade poco trafficate)
Punti luce da sostituire 138
Distribuzione Elettrica Sostituzione parziale 3.150 ml
Cassette da sostituire 138
Quadri di zona da prevedere 1
Difficoltà nei lavori Nessuna segnalazione strada poco Trafficata
Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;
2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva
e how-building
Dati generali – TAVOLA_14_STRADA CIMITERO_-_MADONNA DEL CASALE_
Nome della zona MADONNA DEL CASALE
Descrizione Cimitero Comunale di Pisticci
Categoria illuminotecnica B-C (strade poco trafficate)
Punti luce da sostituire 22
Distribuzione Elettrica Sostituzione parziale 650 ml
Cassette da sostituire 22
Quadri di zona da prevedere 1
Difficoltà nei lavori Nessuna segnalazione strada poco Trafficata
Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;
2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva
e how-building
Dati generali – TAVOLA_15_GALLERIA PISTICCI_-_POZZITELLO
Nome della zona Galleria verso Pisticci centro
Descrizione Strada Provinciale
Categoria illuminotecnica B (strade poco trafficate)
Punti luce da sostituire 128 proiettori SAP 1x100W +84 proiettori SAP 2x250W+40 proiettori
1x250W (nota: apparecchi con grado protezione IP66, isolamento
classe II)
Distribuzione Elettrica 6200 metri lineari (nota cavi sezione almeno 4x10mmq)
Cassette da sostituire N/A
Quadri di zona da prevedere 5
Difficoltà nei lavori Principale strada di accesso al centro di Pisticci: no alternative valide.
Note: 3. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;
4. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva
e how-building
Dati generali – TAVOLA_16_C.DA SAN LEONARDO_-_C.DA_SAN GAETANO
Nome della zona C.da San Leonardo _ C.da San Gaetano
Descrizione Contrade comunali con abitazioni
Categoria illuminotecnica B-C (strade poco trafficate)
Punti luce da sostituire 46
Distribuzione Elettrica Sostituzione parziale 1.250 ml
44 46
Quadri di zona da prevedere 1
Difficoltà nei lavori Nessuna segnalazione strada poco Trafficata
Note: 1. Richiesto raccolta e smaltimento cavo di recupero;
2. Stesura di una documentazione progettuale esecutiva
e how-building
A seguito delle difficoltà riscontrate nella verifica dei punti luce ubicati nei centri minori (frazioni più
piccole) e considerando di aver stimato aree per una popolazione equivalente di 16.000,00 abitanti (Pisticci,
Pisticci Scalo, Marconia, Casinello, etc.), si ritiene di aver raggiunto un livello di stima sufficientemente
accurato: le discrepanze minime saranno da rilevarsi a consuntivo lavori.
Per ciò che attiene i lavori in galleria viene fatto osservare che la valutazione di questi punti luce è
certamente maggiore per via della maggiore potenza elettrica (equivalente) da sostituire in particolare per
gli 84 proiettori 2x250. Analoghe caratteristiche sono richieste ai quadri elettrici in galleria.
2.a. Riepilogo Generale – Intervento su Impianto di Illuminazione Pubblica
Dati Generali Riepilogativi– tabella 10
Punti luce da sostituire 3.614 (di cui 252 proiettori per galleria stradale) corpi illuminanti da
sostituire con rimozione e smaltimento di quelli rimossi:
€ 2.559.900,00 (di cui € 89.600 per apparecchi sostitutivi delle
128 armature da galleria stradale attualmente SAP 1x100, € 105.320
per apparecchi sostitutivi delle 84 armature da galleria stradale
attualmente SAP 2x250, € 41.600 per apparecchi sostitutivi delle 128
armature da galleria stradale attualmente SAP 1x250)
Distribuzione Cavi da sostituire 65.000 metri lineari a sezioni varie (5,10 € /metro lineare) inclusa
manodopera : € 331.500,00 (cavi in galleria FG7(O)M in luogo del
FG7)
Quadri di zona da prevedere 50 muniti di scaricatori di sovratensione: € 53.250,00 (nota: quadri
in galleria con grado di protezione IP66, classe isolamento II)
Redazione documentazione how-building e
messa a norma dell’impianto esistente
€ 60.000,00 documentazione progettuale (planimetrie, tabelle
dimensionamento cavi, tabelle dimensionamento protezioni, schemi
unifilari) + € 140.000,00 messa a norma ( rifacimento pozzetti
dove necessario (no scavi), sostituzione cassette derivazione,
isolamento giunzioni con materiale siliconato): totale €
200.000,00
Totale Lavori € 3.144.650,00
Oneri Sicurezza € 31.446,50
Servizi Ausiliari - eventuali da includere nel pacchetto
Telecontrollo per palo Per controllo remoto punto-punto dei punti luce installati
Sistema di telecamere su palo + punti video
sorveglianza + migliorie
€ 150.000
Importo complessivo dei lavori € 3.326.096,50 + IVA da legge
2.b. Costo Attuale di Gestione dell’Impianto di Illuminazione Pubblica
Costo annuo energia elettrica per IP : € 468.000,00
Costo di manutenzione annuo (2014): € 68.000,00
Ad integrazione delle cifre sopra fornite, ed al fine di determinare le linee indicative del flusso economico,
si considerano i seguenti aspetti:
1. Quota energia risparmiata: cautelativo 70% della quota consumata attualmente;
2. L’investimento è valutato/rivalutato ad un tasso del 4,5% annuo;
3. Il costo dell’energia viene rivalutato annualmente del 4,0%;
In apposito prospetto di calcolo viene evidenziato il flusso economico per il livello di spesa valutato:
investimento di 3.326.096,50 milioni di euro;
La situazione simulata è da considerarsi verosimile/indicativa e va tenuto conto che nel primo anno il peso
dei consumi energetici sarà maggiore del previsto (quindi minore risparmio e costi di manutenzione ancora
confrontabili con analoghi di anni precedenti).
3 Prospetto di Rientro dell’Investimento”.
4. Tipologia e caratteristiche tecnologiche richieste
Al fine di conseguire i livelli di risparmio energetico atteso, e contestualmente la rispondenza ai requisiti
normativi vigenti, vengono indicati i dati tecnologici di targa degli apparecchi illuminanti da utilizzarsi.
1. Lampade Led con tecnologia lenti CREE o simile ad alta efficienza integranti un sistenma di
controllo punto punto wireless, con possibilità di accedere da remoto alla piattaforma di
gestione via web;
2. Gestione tramite telecontrollo, garantita da una rete MESH in radiofrequenza, con
connessione LAN o anche con l’utilizzo di SIM card fornite all’Amministrazione con possibilità
di:
a. Controllo remoto della illuminazione per esigenze particolari;
b. Variazioni di intensità ad orari e condizioni meteo diverse o in base a programmazioni pre-
impostate;
c. Accensioni del sistema solo “on-demand”;
d. Accensione e spegnimento per singolo punto luce;
e. Accesso da remoto tramite connessione IP;
f. Software di gestione e controllo coni: facilità e intuitività di uso, possibilità di differenziare i
profili di accesso e le operazioni abilitate per i diversi profili, capacità di gestione di eventuali
ampliamenti della rete IP e di gestire estensioni alla rete anche non legate all’illuminazione
(ex centraline di rilevamento, lettura di contatori e imput di dati, ovvero di output come
pannelli di comunicazione);
3. Fornitura di 2 driver LED e 2 trasformatori (ridondanza);
4. Grado di protezione IP66;
5. Classe di isolamento II;
6. Rispondenza alle norme EN 60598-1, EN 60698-2-3, EN 61347-1, EN 61347-2-3, EN 62471, EN
60032; UNI 11248 ; UNI EN 13201
5. Garanzie materiali/apparecchiature impiegate
Vale quanto riportato al punto 1.b.6 ed in ogni caso per i materiali e le apparecchiature utilizzate le garanzie
rilasciate dal Costruttore se più favorevole.
6.Conclusioni
Nella presente relazione si è provveduto prima a descrivere lo stato attuale dell’impianto e la fruibilità ed
affidabilità del servizio di Illuminazione Pubblica; da questo quadro è emerso l’esigenza di un rifacimento
urgente e quasi totale degli impianti localizzati nella zona storica nonché una ampia possibilità di risparmio
energetico per impianti datati posti in zone non storiche del Comune di Pisticci.
Con i dati raccolti è stata redatta un’ipotesi di intervento e definito un business plan dello stesso; va
comunque sottolineato che ai benefici economici legati al rientro dell’investimento proposto, sono da
considerare anche i benefici indiretti legati ad un servizio di illuminazione più fruibile e a conseguenti
ricadute sul piano della sicurezza urbana. Questi ultimi benefici, per la loro natura non sono stati
considerati nel rientro economico, ma gli stessi costituiscono un valore aggiunto dell’intervento proposto.
Pisticci: 01-12-2014 I tecnici
Ing. Rocco Di Leo
Arch. Nicola Coriglione