PROFESSIONAL DEVELOPMENT PROGRAM FORMAZIONE 2014 catalogo 2014.pdfsocial media, l’Audit...
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FORMAZIONE 2014
PROFESSIONAL DEVELOPMENT PROGRAM
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ANCORA DI PIÙ, ANCORA MEGLIODesideriamo aprire questa prefazione con un sentito ringraziamento a tutti coloro
che hanno contribuito all’attività formativa del 2012. Da un lato, è stato svolto un intenso
lavoro da parte del Comitato Formazione e da AIIA Formazione nella selezione
dei temi caldi del momento e nella costante tensione verso la qualità più alta; dall’altro,
si è confermata la volontà delle imprese di investire nelle loro persone in un momento
storico particolarmente sfidante.
Partendo da questi dati, ci siamo chiesti come potevamo fare ancora meglio. Il catalogo
che Vi apprestate a consultare ha l’ambizione di portare l’offerta formativa per il 2013
un passo più avanti.
Le schede dei corsi sono state riviste e rimesse in discussione; la focalizzazione sui rischi
e sulla loro gestione è aumentata con l’introduzione di nuovi corsi specifici per le Piccole
e Medie Imprese e per il Settore Finanziario, nonché con la creazione di un corso sulla
rilevazione ed analisi delle variabili di rischio ai fini dell’Audit.
La necessità manifesta di fare conoscere il valore aggiunto portato dall’Internal Audit
in azienda e l’importanza di identificare i migliori interlocutori in tal senso, ci hanno
portato a creare un corso sul marketing della funzione.
La Formazione per Settori è stata arricchita di corsi sull’antiriciclaggio, mentre l’offerta
formativa relativa al Settore Sanità ed alla Pubblica Amministrazione è stata rinnovata.
Ulteriori nuovi corsi sono poi stati introdotti su alcuni temi sensibili, quali l’Audit dei
social media, l’Audit ambientale, l’Audit delle risorse umane ed il project management.
Un cenno merita, infine, la particolare attenzione al tema delle frodi con l’introduzione
di due corsi addizionali centrati sulle indagini, sulla protezione delle informazioni e sul
market abuse.
Concludono questa panoramica generale i nuovi corsi per la preparazione agli esami
CIA e CRMA, ancora in fase di progettazione sulla base dei nuovi format.
Come di consueto, il catalogo sarà arricchito durante l’anno di nuove proposte grazie
alla costante ricerca di AIIA Formazione e ai bisogni espressi dalla professione.
Ci auguriamo di essere riusciti nell’intento di proporre a tutti Voi – Auditors, Sindaci,
Consulenti, Commercialisti e Membri di OdV 231 – un’offerta articolata, completa e
al passo con i tempi, così da permettere a ciascuno di preparare un piano di crescita
professionale su misura e in linea con le tendenze del momento. Buona formazione!
Professional Development Committee AIIA
Formazione AIIA
“Adoro le crisi, perché mi aiutano a spremere il cervello e ad imparare a fare di più con meno.”
(anonimo)
Immaginazione, ispirazione ed innovazione sono fondamentali in periodi storici sfidanti come quello che stiamo vivendo. Investire piuttosto che contrarre, focalizzarsi sull’essenziale, semplificare e consolidare, approfittare degli aggiustamenti in atto per riposizionare la professione e mostrarne l’incredibile valore aggiunto per il business.
AIIA Formazione e il Comitato Professional Development hanno raccolto con entusiasmo la sfida e sono ripartiti da zero per capire come dare il proprio contributo alla professione in questo momento fondamentale e caratterizzante. Il principio guida è stato la profonda convinzione che una formazione di alta qualità sia alla base dello sviluppo della professione verso la posizione che le spetta nelle aziende: idealmente, i CEO sono i nostri interlocutori. I CEO che capiscono che, nella complessità odierna, solo professionisti solidi e con un approccio trasversale e multidisciplinare possono fornire al business il supporto alla crescita di cui ha bisogno.
I corsi proposti per il 2014 si focalizzano sui temi fondanti della professione, con novità di rilievo riguardanti il COSO 2013, l’area D.Lgs. 231, le frodi e l’area information technologies. La formazione per settori è stata ricentrata e semplificata, mentre l’area certificazioni è stata rivista alla luce dei cambiamenti intervenuti nella struttura degli esami.
Auguriamo a tutti una buona formazione.
Comitato Professional Development AIIAFormazione AIIA
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AIIA: IN PRIMA LINEA PER IL buON GOVERNO DELLE ORGANIzzAzIONI
AIIA, Associazione Italiana Internal Auditors, è un’associazione senza fini di lucro, costituita nel 1972 per migliorare i sistemi di governo, gestione del rischio e controllo delle organizzazioni attraverso la valorizzazione della funzione di Internal Audit.
In oltre 40 anni di formazione, studi e confronto con istituzioni e imprese, AIIA ha fortemente contribuito all’evoluzione in Italia del governo delle imprese verso i migliori standard internazionali e all’affermazione del ruolo e della professionalità dell’Internal Auditor.
Oggi AIIA è tra i principali interlocutori delle istituzioni politiche e di mercato che regolamentano l’attività e il governo delle imprese. Partecipa a pubbliche consultazioni e propone soluzioni mirate a trasmettere quanto i sistemi di governo integrati siano un fattore decisivo per lo sviluppo economico.
AIIA è ufficialmente riconosciuta come affiliazione italiana dell’Institute of Internal Auditors (IIA), riferimento internazionale per gli standard professionali, le certificazioni e la formazione degli Internal Auditor ed è tra i principali aderenti alla European Confederation of Institutes of Internal Auditing (ECIIA).
AIIA conta 2.500 professionisti associati, in rappresentanza di oltre 900 tra gruppi e imprese.
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LA NOSTRA VISIONE DELLA cREScITA PROFESSIONALE
I DESTINATARI DELL’OFFERTA FORMATIVA
chief Audit Executive (CAE) e Responsabili della Funzione Internal Audit che vogliono accrescere, potenziare e aggiornare le proprie competenze.
Internal Auditor – Junior e Senior – che desiderano sviluppare le proprie competenze professionali e manageriali.
Management aziendale interessato alle tematiche di Controllo Interno, analisi e valutazione dei rischi aziendali alla luce delle novità legislative.
componenti del collegio Sindacale, dei comitati di controllo e in generale i Professionisti che intendono approfondire le tematiche di controllo, compliance e gestione del rischio.
Dottori commercialisti, Avvocati e Legali d’impresa.
Per la delicatezza del ruolo svolto nei sistemi di governo e le numerose valutazioni che è chiamato a esprimere, un professionista dell’internal auditing deve oggi disporre di competenze specialistiche e manageriali, unite alla capacità di costruire e gestire le relazioni all’interno delle organizzazioni.
Lo sviluppo e l’aggiornamento costante delle competenze rappresentano un cardine dell’attività associativa. La costruzione dei programmi formativi è l’esito di un processo rigoroso: monitoraggio delle esigenze di mercato, consulenza tecnica dei comitati di settore, elaborazione dei flussi informativi internazionali gestiti dall’Associazione.
La formazione si configura come un’attività di knowledge progettata e realizzata in stretta collaborazione con il mondo del lavoro e i professionisti che partecipano attivamente alla docenza e alle attività del comitato Professional Development.
Al fine di soddisfare i bisogni formativi professionali e traguardare gli obiettivi e le reali esigenze aziendali, l’offerta formativa AIIA si sviluppa attraverso 4 differenti modalità di erogazione:
FORMAzIONE Su MISuRA
AuDIT TuTORING
PERcORSI DI QuALIFIcAzIONE
cORSI A cATALOGO
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FORMAzIONE Su MISuRA
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PROGRAMMI FORMATIVI “Su MISuRA” PROGETTATI E REALIzzATI IN cOLLAbORAzIONE cON LE AzIENDE E IN LINEA cON LE SPEcIFIcHE ESIGENzE ORGANIzzATIVE E STRATEGIcHE DEI cLIENTI.Un’esperienza di apprendimento “ad hoc” che permette quindi di coinvolgere l’intero team di audit attraverso l’erogazione direttamente presso la realtà aziendale.
I VANTAGGI
• Coinvolgere il Team di Audit in esperienze di apprendimento in linea con i reali fabbisogni della funzione e dell’azienda;
• Progettare e sviluppare interventi formativi ad hoc, in considerazione delle specifiche dimensioni organizzative e strategiche dei clienti;
• Valorizzare il patrimonio di esperienze e competenze dei clienti affinché l’impegno in apprendimento sia un volano per lo sviluppo della funzione di Internal Auditing e contribuisca al raggiungimento degli obiettivi di business.
LE 7 TAPPE DELLO SVILuPPO DI uN PROGETTO “Su MISuRA”
RILEVAzIONE PRELIMINARE
Avvio del dialogo con il cliente per valutare le necessità formative e l’opportunità della modalità “su misura”
ANALISI DEI bISOGNI Analisi del contesto aziendale del cliente, definizione degli obiettivi della formazione e dei temi da sviluppare
DISEGNO DELLA PROPOSTA FORMATIVA
Definizione e presentazione del progetto (obiettivi, contenuti e modalità didattiche della formazione)
cONVALIDA DEL PROGETTO
Convalida del progetto da parte del cliente, definizione puntuale dei contenuti e del docente
PROGETTAzIONE DELLA FORMAzIONE
Costruzione della struttura dell’intervento formativo (modalità didattica), sviluppo degli esercizi pratici e casi aziendali
EROGAzIONE Attività di docenza in aula presso la struttura scelta dal cliente
VALuTAzIONE DEI RISuLTATI
Verifica dell’efficacia dell’intervento formativo e condivisione dei risultati
FORMAzIONE Su MISuRA
cONTATTAcI PER cOSTRuIRE INSIEME IL PROGETTO FORMATIVO SuLLE REALI ESIGENzE AzIENDALI
Andrea cappellettiBusiness Development Managertel: +39 02 [email protected]
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AuDIT TuTORING
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L’AuDIT TuTORING SI PONE L’ObIETTIVO DI OFFRIRE uN FOcuS SuL DISEGNO DELLA FuNzIONE E DI FORNIRE GLI ELEMENTI DI bASE PER SVOLGERE L’ATTIVITÀ DI INTERNAL AuDITING, PARTENDO DALLA DEFINIzIONE E STRuTTuRAzIONE DELL’ATTIVITÀ STESSA, FINO ALL’ILLuSTRAzIONE DELLE METODOLOGIE DI LAVORO PIÙ EFFIcAcI.
In particolare il percorso formativo intende:
• approfondire gli Standard e fornire gli elementi di background professionali necessari per lo svolgimento dell’attività di auditing;
• esaminare il processo di Internal Auditing fornendo gli elementi e le conoscenze per determinare cosa verificare e come valutare i punti di forza e di debolezza del sistema di controllo dell’organizzazione;
• fornire tutti i dettagli per lo sviluppo di un programma di Audit e per la sua realizzazione;
• ripercorrere le varie fasi del processo di auditing fornendo suggerimenti per completare i vari step in modo efficace ed efficiente;
• preparare la funzione ad un processo di Quality Assessment Review esterna.
TARGET
Aziende che pianificano lo start-up della funzione Internal Auditing; vogliono aumentare l’efficacia della funzione; vogliono promuovere il cambiamento da funzione ispettiva a business partnership; pianificano la successione del ruolo di RIA; desiderano valutare la conformità della Funzione in vista di una Quality Assessment Review esterna.
Professionisti di nuova nomina; che desiderano migliorare l’efficacia o la relazione con il capo funzionale, l’Audit Committee, la business line
Audit Committee e Comitati di Controllo in ottica di sviluppo e potenziamento della funzione; in situazioni in cui si intravvedano red flags di efficacia del ruolo
AuDIT TuTORING
CORSO (2 giornate)
• Il Ruolo e la responsabilità dell’Internal Auditor
• L’analisi dei processi• Internal Audit Risk-based: il frame
degli interventi• Metodologie operative: le fasi
dell’intervento di Internal Audit• Il lavoro sul campo• L’approccio alla frode
FOLLOW-uP (1-2 giornate)
A distanza di 2 o 3 settimane dal corso, vengono erogate le giornate di follow-up con i seguenti obiettivi:• Supporto alla nuova funzione per
l’implementazione del Piano di Audit e l’avvio/esecuzione degli interventi
• Verifica di apprendimento: discussione risultati e chiarimenti
• Valutazione conformità della Funzione e opportunità di miglioramento.
cONTENuTI
Il percorso formativo si configura in un programma di azione specifico e personalizzato e si compone in due giornate di Corso e da una a due giornate di Follow-up.
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PERcORSI DI QuALIFIcAzIONE
PERCORSI DI QUALIFICAZIONE
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In collaborazione con
Informazioni dettagliate saranno fornite sul sito www.aiiaweb.it e con specifiche comunicazioni
ATTESTATO DI PARTEcIPAzIONEE cREDITI FORMATIVILa frequenza a ciascun modulo comporterà il riconoscimento ai partecipanti di “crediti formativi” da parte dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e dell’Ordine degli Avvocati di Milano e di Roma; inoltre, a conclusione del percorso, è previsto il rilascio di un attestato di partecipazione.
A cHI SI RIVOLGE• Internal Auditor che operano a supporto
dell’OdV, Componenti degli Organismi di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01
• Collegio Sindacale Consiglio di Sorveglianza
• Comitato per il Controllo della Gestione• Professionisti interessati a vario titolo
alla tematica, quali avvocati, consulenti, dottori commercialisti e giuristi d’impresa
STRuTTuRA GENERALELa formazione proposta è composta da 2 percorsi modulari per un totale di 20 giornate di formazione:
MODuLO 1Area Governance aziendale e aspetti giuridici (12 giornate)
MODuLO 2L’Organismo di Vigilanza - Il ruolo, i requisiti, le attività, le responsabilità (8 giornate)
LA “TEMATIcA 231”, GIÀ ELEMENTO cARDINE DELL’OFFERTA FORMATIVA DELL’AIIA, RINNOVA LA SuA PROPOSTA MEDIANTE uN PROGRAMMA – PROGETTATO INSIEME AD AODV231 –ASSOcIAzIONE DEI cOMPONENTI DEGLI ORGANISMI DI VIGILANzA Ex D.LGS. 231/2001, ARTIcOLATO IN SPEcIFIcI PERcORSI DI APPROFONDIMENTO VOLTI A SODDISFARE LE DIVERSE ESIGENzE DEI DESTINATARI E REcEPIRE LE cONTINuE EVOLuzIONI NORMATIVE cHE INTERVENGONO NELLA MATERIA E GLI ORIENTAMENTI GIuRISPRuDENzIALI cHE INDIRIzzANO L’OPERATO DEI PROFESSIONISTI DEL SETTORE.
L’obiettivo del percorso formativo, a struttura modulare, è di fornire strumenti di conoscenza specialistica e applicazione pratica calibrati sulle necessità dei singoli interessati, nonché di alimentare nel corso degli incontri un proficuo dibattito, anche con il supporto ed il coinvolgimento di testimonianze condotte da esponenti di rilievo operanti nei vari ambiti aziendali, al fine di sollecitare il confronto su tematiche particolarmente attuali spesso connotate da dubbi interpretativi. Durante il corso, inoltre, saranno analizzate le principali normative internazionali e tratteggiate le metodologie di controllo cross border.
PERcORSO DI APPROFONDIMENTO PER RESPONSAbILI DELLA VIGILANzA Ex D.Lgs. 231/01
STRuTTuRA GENERALE
PER IScRIzIONI E MAGGIORI INFORMAzIONI: [email protected]
MILANO dal 23 maggioROMA dal 9 maggio
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PERCORSI DI QUALIFICAZIONE
IL DIPLOMA IN “cONTROLLO E INTERNAL AuDITING” È uN PERcORSO FORMATIVO DI QuALIFIcAzIONE FINALIzzATOA FORNIRE AI PARTEcIPANTI uNA bASE cOMPLETA DELLE cONOScENzE E cOMPETENzE RIcHIESTE PER SVILuPPARE AL MEGLIO LA PROPRIA cARRIERA DI INTERNAL AuDITOR.
Un percorso teorico/pratico che affronta tematiche di Internal Auditing, risk management, control management e corporate governance, essenziali per lo svolgimento di un’efficace attività di audit.
Con l’obiettivo di presentare un’offerta formativa in linea con le più recenti istanze della professione, i contenuti del Diploma integrano le attuali best practice metodologiche con il più innovativo know-how specialistico, sviluppato a livello internazionale dall’Institute of Internal Auditors e declinato da AIIA sulla base delle esigenze del contesto italiano (di normativa e di mercato).
Il conseguimento del Diploma rappresenta per le aziende la garanzia di competenza per i propri Internal Auditor ed è inoltre un’ottima preparazione al conseguimento della Certificazione internazionale CIA – Certified Internal Auditor.
DIPLOMA IN cONTROLLO E INTERNAL AuDITING
A cHI SI RIVOLGEProfessionisti già operanti all’interno di funzioni di Internal Auditing o in società di revisione, interessati a:
• consolidare o rinnovare in modo sistematico il proprio knowledge professionale attraverso un percorso formativo specifico e strutturato
• qualificare formalmente le proprie competenze professionali.
Professionisti operanti all’interno di funzioni di Internal Auditing o in società di revisione che hanno già maturato una solida e documentata esperienza professionale cui è precluso l’accesso al sostenimento degli esami di Certificazioni IIA perché non in possesso dei necessari requisiti di formazione accademica (laurea o diploma di laurea).
Tutti coloro che iniziano a svolgere attività di Internal Audit, Risk Management o Compliance.
cOMPONI IL “TuO” DIPLOMA
Al termine del percorso “base”, i partecipanti avranno la possibilità di scegliere una specializzazione nelle seguenti aree:
• Risk Management
• Fraud Audit
MILANO dal 10 marzoROMA dal 15 aprile
Soci 5.800 Euro
Non Soci 6.500 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
15 giorni
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DOcENTI E TESTIMONIANzEDocenze e testimonianze sono affidate ad Accademici, Manager e Professionisti che applicano metodologie collaudate alla realizzazione di un programma completo e coerente, secondo un disegno didattico unitario.
METODOLOGIA DIDATTIcALa metodologia didattica applica principi quali active learning, case study, esercitazioni individuali e di gruppo. Inoltre, saranno create occasioni di approfondimento su tematiche specifiche ricorrendo a testimonianze di esperti di settore.
Il Diploma è composto da un percorso caratterizzante (6 moduli didattici) e una specializzazione a scelta (Risk Management e Fraud Audit) per un totale di 15 giornate di formazione.
MODULO 1 (2 giornate) La Governance aziendale, la gestione del rischio e il Sistema di Controllo Interno
MODULO 2 (4 giornate) L’attività di Audit: pianificare l’attività, gestire gli incarichi e migliorare la qualità
MODULO 3 (1 giornata) Strumenti e tecniche di comunicazione nell’Audit
MODULO 4 (1 giornata) La gestione dell’impresa e l’Audit: strumenti e conoscenze specifiche
MODULO 5 (2 giornate) IT a Internal Audit
MODULO 6 (1 giornata) Case Study. Sessione di follow-up, in preparazione all’esame
MODULO 7 - SPECIALIZZAZIONI Risk Management• Risk-based auditing (2 giornate)
• Rilevazione ed analisi delle variabili di rischio ai fini di Audit (2 giornate)
Fraud Audit• Internal Auditing e frodi aziendali
(2 giornate)
• Case Management, interviste e indagini difensive penali (2 giornate)
STRuTTuRA DEL DIPLOMA
PER IScRIzIONI E MAGGIORI INFORMAzIONI: [email protected]
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FORMAzIONE A cATALOGO
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KEY FAcTS
6 AREE FORMATIVE
40+ cORSI A cATALOGO
500+PROFESSIONISTI FORMATI
70 DOcENTI
Milano
Roma SEDI
I cORSI A cATALOGO RAPPRESENTANO uNA FuLL IMMERSION, DELLA DuRATA VARIAbILE DA 1 A 3 GIORNATE cONSEcuTIVE, SuLLE TEMATIcHE DELLA GESTIONE DELLA FuNzIONE DI INTERNAL AuDIT, GOVERNANcE, RISK MANAGEMENT E cOMPLIANcE, cOMuNIcAzIONE E TEcNIcHE RELAzIONALI, cERTIFIcAzIONI INTERNAzIONALI.
• I Docenti, attentamente selezionati da un Comitato di esperti, sono autorevoli esponenti del mondo aziendale e accademico, consulenti di Direzione e membri di Organismi di Vigilanza, riconosciuti per capacità e competenze e in grado di trasferire l’esperienza professionale acquisita;
• I contenuti sono costantemente aggiornati per risponde al meglio alle attuali esigenze formative delle imprese;
• La didattica viene progettata e realizzata per massimizzare l’utilità dei corsi ai fini pratico-professionali; prevede l’utilizzo di esercitazioni, simulazioni, casi pratici e testimonianze, confronto tra docenti e partecipanti per chiarire concetti e approfondire i temi dei corsi;
• La formula interaziendale consente il confronto nella stessa aula tra professionisti e manager di differenti settori. L’interazione tra partecipanti aventi diversi background favorisce lo scambio di esperienze professionali e best practice aziendali.
Aree tematiche:
GOVERNANcE, RISK MANAGEMENT E cOMPLIANcE
GESTIONE DELLA FuNzIONE DI INTERNAL AuDIT
cOMuNIcAzIONE E TEcNIcHE RELAzIONALI
FORMAzIONE PROFESSIONALE PER SETTORI
FORMAzIONE SPEcIALISTIcA
cERTIFIcAzIONI INTERNAzIONALI E QARFORMAzIONE A cATALOGO
PER IScRIzIONI E MAGGIORI INFORMAzIONI SuI cORSI: [email protected]
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PROGRAMMA COMPLETO DEI CORSIFEB MAR APR MAG GIU LUG SET OTT NOV DIC
GOVERNANCE, RISK MANAGEMENT E COMPLIANCE
Coso 2013: implementazione del Framework in azienda MI 26Il D.Lgs. 231/01: Ruoli e responsabilità in azienda MI 17-18 RM 17-18Il D.Lgs. 231/01: L’Organismo di Vigilanza - requisiti, ruolo e responsabilità MI 12 RM 08Metodologia di valutazione del Sistema di Controllo Interno RM 17-18-19 MI 10-11-12Risk-based Auditing: accrescere il valore aggiunto dell’Internal Auditing MI 7-8 RM 6-7Control Risk Self-Assessment (CRSA) MI 9-10 RM 1-2Rilevazione ed analisi delle variabili di rischio ai fini di Audit MI 4-5 RM 4-5Social media & reputational risk MI 23
GESTIONE DELLA FUNZIONE INTERNAL AUDIT
Strumenti e tecniche per l’Internal Auditor (corso base) MI 18-19 (1a edizione)
RM 2-3 (1a edizione)
MI 18-19 (2a edizione)
RM 20-21 (2a edizione)
Governo e conduzione della funzione di Internal Auditing RM 19-20 MI 24-25Il piano di Audit risk-based MI 12-13 RM 29-30Valutazione del sistema di controllo interno per la governance aziendale RM 12 MI 13Quality Assurance & Improvement Program (QAIP): disegno ed implementazione MI 16-17 RM 10-11 Project Management: strumenti e tecniche di supporto per l’Internal Auditor MI 14-15-16Marketing della funzione Internal Audit MI 21Le raccomandazioni di audit: follow-up e comunicazione delle azioni correttive MI 19
TECNICHE RELAZIONALI PER L’INTERNAL AUDIT
Tecniche di gestione e conduzione delle interviste nell’Internal Auditing MI 24-25 RM 25-26Audit Report Writing RM 27-28 MI 29-30Report Writing for Internal Auditors MI 12Tecniche di negoziazione e gestione dei conflitti nell’Internal Auditing RM 24-25 MI 18-19Team working ed orientamento all’obiettivo MI 20
FORMAZIONE PROFESSIONALE PER SETTORI
Settore AssicurativoDisposizioni attuative in materia di Antiriciclaggio per Compagnie Assicurative MI 14-15Le Frodi in campo assicurativo MI 13Settore FinanziarioCorso base di Internal Auditing per il settore finanziario MI 26-27 RM 22-23Corso avanzato di Internal Auditing per il settore finanziario RM 26-27 MI 27-28Il ruolo della funzione Internal Audit nel sistema dei controlli interni in materia di Antiriciclaggio RM 01 MI 17Settore Manifatturiero e TerziarioContraffazioni e intellectual property - corso specialistico frodi MI 19Settore Pubblica AmministrazioneStart-up della funzione Internal Audit nelle Amministrazioni Pubbliche RM 4-5La Legge Anticorruzione (L.190/2012) nella PA: adempimenti ed opportunità. Ruolo dell’Internal Auditor RM 14
FORMAZIONE SPECIALISTICA Accounting, Finance e TreasuryAccounting and finance risks per Internal Auditors MI 3-4 RM 1-2Prodotti derivati: tipologie, controlli e rischi impliciti MI 24Mergers and Acquisitions: quali rischi e quale ruolo per l’Internal Auditor MI 18Fraud AuditInternal auditing e frodi aziendali - corso base MI 26-27 RM 24-25Case Management, Interviste e indagini difensive penali - corso avanzato sulle frodi: MI 24-25 RM 13-14Information TechnologyIT per non IT auditors MI 13ICT e globalizzazione: sviluppi tecnici recenti e approcci metodologici di audit - Cloud, e-commerce e cybercrime MI 5-6Audit TechniquesStrumenti statistici per l’Internal Auditing RM 4-5 MI 21-22Continuous auditing e continuous monitoring MI 20 RM 24Business Continuity Management MI 19-20 RM 24-25
CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI E QAR
CIA Review Course - Parte I dell’esame RM 17-18-19 MI 15-16-17CIA Review Course - Parte II dell’esame RM 7-8-9 MI 6-7-8CIA Review Course - Parte III dell’esame RM 12-13-14-15 MI 3-4-5-6CCSA Corso di addestramento alla facilitation MI 24-25 RM 27-28CFSA Review Course MI 28-29-30Certification in risk management assurance (CRMA) MI 2-3Corso per l’accreditamento della qualifica di External Assessor/Validator (QAR) MI 30 MI 1-2
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IL cOMMITTEE OF SPONSORING ORGANIzATIONS OF THE TREADWAY cOMMISSION (cOSO) HA AGGIORNATO IL FRAMEWORK DI RIFERIMENTO ALLINEANDOLO ALLE ATTuALI NEcESSITÀ DELLE ORGANIzzAzIONI, A SEGuITO DEI cAMbIAMENTI DEL cONTESTO MAcRO E MIcRO EcONOMIcO, DAL PuNTO DI VISTA DELLA cOMPLESSITÀ DEL buSINESS, DELL’APPORTO DELLA TEcNOLOGIA E DALLA GLObALIzzAzIONE.
Il corso intende:• esaminare i principi del COSO 2013 e individuarne i potenziali
utilizzatori; • definire le modalità di utilizzo del framework e discutere le implicazioni
sulla funzione Internal Auditing;• identificare le opportunità di utilizzo nel processo di internal auditing,
migliorando il valore dei servizi di assurance e consulenza.
A cHI SI RIVOLGE
Ai Chief Audit Executive e ai Responsabili Internal Audit
Internal Auditor che desiderano acquisire competenze di base sul Coso e sul sistema di controllo interno
Ai professionisti e manager che desiderano potenziare e sviluppare meccanismi di controllo interno
cOSO 2013: IMPLEMENTAzIONE DEL FRAMEWORK IN AzIENDA
Introduzione• Il Coso report: un po’ di storia• Le categorie di obiettivi del controllo
interno • Le componenti e i principi del Coso
Le novità introdotte dal coso 2013 relativamente a:• Ambiente di Controllo• Risk Assessment • Attività di controllo• Informazione&Comunicazione • Monitoraggio
• Le caratteristiche di un efficace sistema di controllo interno
• La metodologia di valutazione del sistema di controllo interno
• Obiettivi di efficacia ed economicità del sistema di controllo interno
• Modalità di disegno, implementazione e valutazione del SCI
• Implicazioni e opportunità del Coso 2013
• Relazioni con gli Standard per la Pratica Professionale dell’Internal Auditing
• Implicazioni che il framework comporta alla professione e alle attività di Internal Auditing
• Esempi pratici: in che modo il Coso 2013 può essere utilizzato nell’ambito degli incarichi di Internal Audit?
• Esempi pratici: applicare il Coso 2013 nell’ambito della SOX e “262” compliance
cONTENuTI
GOVERNANCE, RISK MANAGEMENTE COMPLIANCE
NOVITA’
MILANO 26 marzo
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
1 giornoCPE 9 ORE
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IL D. LGS. N. 231/01 HA INTRODOTTO NEL NOSTRO ORDINAMENTO LA “RESPONSAbILITÀ AMMINISTRATIVA” DELLE SOcIETÀ PER TALuNE FATTISPEcIE DI REATI PRESuPPOSTO cOMMESSI NELL’INTERESSE E/O VANTAGGIO DELLE STESSE DA PARTE DI PERSONE FISIcHE – AMMINISTRATORI, DIPENDENTI, Ecc.
Il corso intende: • illustrare i presupposti della responsabilità amministrativa delle persone
giuridiche definendo ruoli e responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell’attività di prevenzione dei reati previsti dal Decreto;
• analizzare i principali riferimenti normativi (reati presupposto), illustrare l’ambito di applicazione del decreto, i soggetti destinatari della noma, nonchè le sanzioni pecuniarie e interdittive previste;
• presentare i Modelli di Organizzazione, gestione e controllo ed i principali protocolli di controllo ipotizzati a presidio dei processi sensibili.
NOVITA’
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGEResponsabili di Internal Auditing e Audit Manger che desiderano migliorare il proprio posizionamento e la visibilità all’interno del Gruppo e nei confronti del Top management
IL D.LGS. 231/01: RuOLI E RESPONSAbILITÀ IN AzIENDA
Il D. Lgs. 231/2001 e i principi normativi• La responsabilità amministrativa delle
società ed enti• L’ambito di applicazione• I soggetti e gli enti interessati• I reati• Le sanzioni pecuniarie e interdittive• Le responsabilità dell’ente• Le responsabilità dei soggetti apicali e
dei sottoposti alla vigilanza
Il Modello di Organizzazione e Gestione• L’integrazione tra i modelli di gestione: il
codice etico e il sistema disciplinare• La vigilanza e il controllo dell’attuazione
del Modello di Organizzazione e Gestione
L’Organismo di Vigilanza: requisiti, ruolo e responsabilità
• L’OdV e l’Internal Audit: il Piano di verifiche (esercitazione)
• Le gestione dei flussi informativi e delle segnalazioni verso l’OdV (esercitazione)
• Commento di provvedimenti giudiziari connessi all’adozione del Modello
MILANO 17-18 marzo ROMA 17-18 settembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
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GOVERNANCE, RISK MANAGEMENTE COMPLIANCE
L’ORGANISMO DI VIGILANzA (ODV) È uN ELEMENTO INDISPENSAbILE DI uN “MODELLO 231” PERcHé HA IL cOMPITO DI VIGILARE SuL FuNzIONAMENTO E L’OSSERVANzA DEL MODELLO DI ORGANIzzAzIONE E DI GESTIONE AzIENDALE E cuRARNE L’EFFETTIVITÀ, L’ADEGuATEzzA E L’AGGIORNAMENTO.
Il corso rappresenta un’opportunità di aggiornamento su specifici ambiti del contesto normativo di riferimento, focalizzando l’attenzione sulle progressive innovazioni introdotte dalla norma e dalle pronunce giurisprudenziali nonché fornendo utili spunti per delineare le interrelazioni tra gli organi societari e le funzioni aziendali preposte al sistema dei controlli su tali tematiche.
A cHI SI RIVOLGE
Responsabili della funzione Internal Audit Internal Audit Manager e Supervisor
Appartenenti alla struttura di Compliance Preposti al Controllo Interno
Tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti nell’applicazione della normativa di riferimento, in particolare:
- componenti di Organismi di Vigilanza,
- membri di gruppi di lavoro 231,
- membri della funzione Internal Audit
IL D.LGS. 231/01: L’ORGANISMO DI VIGILANzA - REQuISITI, RuOLO E RESPONSAbILITÀ
L’Organismo di Vigilanza: requisiti, ruolo e responsabilità• Disposizioni di vigilanza prudenziale i
Banca d’Italia (15° aggiornamento del 2 luglio 2013): l’assegnazione delle unzioni dell’OdV al Collegio Sindacale
• L’attività di sorveglianza: programma di vigilanza
L’Organismo di Vigilanza e gli organi di controllo (il collegio Sindacale, l’Internal Audit, il Revisore)• La gestione dei flussi informativi e delle
segnalazioni verso l’OdV• Le responsabilità dell’Organismo di
Vigilanza, civile e penale• L’Organismo di Vigilanza e la normativa
antiriciclaggio • Esame di provvedimenti giudiziari.
Esercitazioni.
cONTENuTI
MILANO 12 maggio ROMA 8 ottobre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
1 giornoCPE 9 ORE
21
IL cORSO SI PROPONE DI ILLuSTRARE uNA METODOLOGIA OPERATIVA, cOERENTE cON I PRINcIPALI FRAMEWORK DIRIFERIMENTO (ERM, cOSO, Ecc.), A SuPPORTO DELLE DIVERSE ATTIVITÀ DI AuDIT E DEGLI AMbITI DI INTERVENTOIN cuI È RIcHIESTA uNA VALuTAzIONE DI AFFIDAbILITÀ DEL SISTEMA DI cONTROLLO INTERNO, SIA SOTTO IL PROFILODEL DISEGNO cHE DEL FuNzIONAMENTO DELLO STESSO.
Il corso ha un taglio fortemente operativo, volto a fornire ai partecipanti strumenti di immediato utilizzo nelle attività di audit, nonché in quelle di progettazione dei presidi di processo.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Agli Internal Auditor con almeno 2 anni di esperienza
Ai soggetti coinvolti nel processo di progettazione, definizione e valutazione del sistema di controllo interno (es. persone che operano nell’area di competenza del Dirigente Preposto, del Collegio Sindacale, dell’Organismo di Vigilanza, funzioni di Risk Management, Personale IT)
METODOLOGIA DI VALuTAzIONEDEL SISTEMA DI cONTROLLO INTERNO
L’assurance sul disegno e sul funzionamento del sistema di controllo interno• La metodologia di valutazione del
sistema di controllo interno• Il modello analitico e gli elementi di
valutazione
Gli strumenti di rilevazione/misurazione quantitativa degli elementi del modello• La formulazione delle valutazioni• I punti di contatto della metodologia
operativa con i principali modelli internazionali (ERM, COSO, COBIT)
Nel corso delle giornate saranno svolti due case study per l’applicazione della metodologia nell’ambito di un’attività di Audit di un processo complesso.
cASE 1: Processo di gestione incassi e crediti• Individuazione degli obiettivi di controllo
aziendali, dei controlli e degli attributi di valutazione
• Utilizzo di strumenti di rilevazione• Valutazione del disegno dei controlli • Sviluppo di Audit Program• Valutazione del funzionamento
cASE 2: Processo di gestione degli acquisti• Individuazione degli obiettivi di controllo
aziendali, dei controlli e degli attributi di valutazione
• Utilizzo di strumenti di rilevazione• Valutazione del disegno dei controlli• Le Specifiche valutazioni per gli ambiti
di interesse del CdA, dell’Organismo di Vigilanza e del Dirigente Preposto.
MILANO 10-11-12 marzo ROMA 17-18-19 settembre
Soci 1,400 Euro
Non Soci 1.800 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
3 giorniCPE 27 ORE
22
L’INTERNAL AuDITING È uNA PROFESSIONE cHE SI EVOLVE cONTINuAMENTE, SOPRATTuTTO NELL’AREA RISK-bASED AuDITING. GLI AuDIT MANAGER DI SuccESSO DEVONO QuINDI AFFINARE LE PROPRIE cOMPETENzE DI RISK-bASED AuDITING, OLTRE A MIGLIORARE I PROcESSI DI INTERNAL AuDITING. Partendo da questo presupposto, il programma intende fornire le conoscenze e gli strumenti per • produrre un risk assessment;• produrre un piano di Audit risk-based;• sviluppare un risk-based engagement.
A cHI SI RIVOLGE
Responsabili Internal Auditing, Audit Manager, Audit team leaders
Internal Auditors, Controllers e professionisti che desiderano
acquisire/migliorare le competenze in Internal Auditing & risk management
RISK-bASED AuDITING: AccREScERE IL VALORE AGGIuNTO DELL’INTERNAL AuDITING
Ruolo dell’Internal Audit nell’ambito del sistema di Governance, Risk & control• I principi ed i componenti del sistema di
Governance, Risk & Control • Le aspettative nei confronti dell’Internal
Auditing • L’approccio di Audit risk-based
La valutazione risk-based del sistema di controllo Interno • Ruoli e responsabilità nella gestione del
sistema di controllo Interno • Le valutazioni di sintesi e quelle
analitiche Individuazione, misurazione e gestione dei rischi • Definizione ed impostazione della Risk
Analysis • COSO e ERM Framework • Strumenti e tecniche operative per
identificazione e valutazione dei rischi • La mitigazione dei rischi: piani di azione
e monitoraggio
Predisposizione del piano di Audit risk-based • Dimensionamento quantitativo • La prioritizzazione delle attività tramite
risk analysis e risk scoring• Il piano di Audit a risorse libere ed il piano a risorse disponibili La gestione risk-based degli incarichi di audit • Il processo di conduzione degli incarichi • Lo sviluppo del programma di lavoro • L’attività sul campo • La comunicazione dei risultati • Il monitoraggio delle azioni correttive • La valutazione del rischio a valle degli
incarichi
cONTENuTI
GOVERNANCE, RISK MANAGEMENTE COMPLIANCE
MILANO 7-8 maggio ROMA 6-7 ottobre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
23
IL cONTROL RISK SELF-ASSESSMENT (cRSA) È uNO STRuMENTO cHE cONSENTE L’EFFETTuAzIONE DI ANALISI QuALITATIVE DEI RIScHI E DEI cONTROLLI bASATE SuL cOINVOLGIMENTO DIRETTO DEL MANAGEMENT NELLE FASI DI RILEVAzIONE.
L’approccio supporta il rafforzamento della cultura di gestione dei rischi e dei controlli delle organizzazioni e rappresenta uno degli strumenti di base della professione di audit.
Il corso è stato sviluppato per comprendere l’utilità e per fornire il know-how necessario a progettare e condurre attività di CRSA sia in ambiti limitati che nell’ambito di progetti complessi.Verrà data evidenza degli impatti del CRSA sugli aspetti organizzativi e gestionali, del ruolo dell’Internal Auditing, e soprattutto alle modalità operative di implementazione.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Il corso è indirizzato a Internal Auditor esperti e a tutte le persone che nell’ambito aziendale hanno la necessità di sviluppare e implementare un efficace sistema di controllo interno.
cONTROL RISK SELF-ASSESSMENT (cRSA)
control Risk Self-Assessment: definizione ed obiettivi.• Ruolo dell’auditor quale facilitatore (ruolo
e skill).• I limiti delle valutazioni qualitative
e utilizzabilità ai fini delle attività di assurance.
Questionari, interviste e workshops: vantaggi e svantaggi del loro utilizzo in relazione alle loro peculiarità.• Preparazione e conduzione di
Workshops.• Predisposizione di questionari.• Preparazione e conduzione di
Workshops.
Il corso prevede esercizi di costruzione di questionari e la simulazione di un’attività workshop.
NOVITA’
MILANO 9-10 giugno ROMA 1-2 dicembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
24
IL RIScHIO AzIENDALE, INTESO cOME POSSIbILITÀ cHE SI VERIFIcHINO EVENTI cHE POSSONO INFLuENzARE NEGATIVAMENTE IL RAGGIuNGIMENTO TOTALE O PARzIALE DEGLI ObIETTIVI, È uNO DEI cARDINI Su cuI SI FONDA LA cORPORATE GOVERNANcE E L’ELEMENTO FOcALE Su cuI SI bASA LO SVILuPPO cOERENTE DEI SISTEMI DI cONTROLLO INTERNO A TuTTI I LIVELLI DELL’ORGANIzzAzIONE. Il corso ha l’obiettivo di presentare le principali problematiche relative alla concreta implementazione dei processi di Risk Identification e di Risk Assessment, fornendo risposte teoriche e pratiche ai più comuni problemi di quantificazione dei rischi con particolare riferimento a quelli operativi.
A cHI SI RIVOLGE
Professionisti di Audit o di Risk Management coinvolto in attività di identificazione e quantificazione dei rischi aziendali alla base dei processi di Risk Management e di Pianificazione di Audit
RILEVAzIONE ED ANALISI DELLE VARIAbILIDI RIScHIO AI FINI DI AuDIT
La definizione del concetto di rischio come variabile – vantaggi e svantaggi in termini di misurabilità e valutabilità • La correlazione tra variabili di rischio e
l’interdipendenza sistemica La coerenza delle definizioni con i modelli ERM e ISO
• Il processo di identificazione delle variabili di rischio
La misurazione delle variabili di rischio – approcci tradizionali e sistemici• L’elaborazione degli score topografici
di rischio per la valutazione dei rischi potenziali
• La misurazione dinamica delle variabili di rischio – grado di approssimazione e valutazioni qualitative
• L’utilizzo degli score per la ponderazione delle valutazioni di adeguatezza dei controlli
• Dalla valutazione dei rischi alla gestione degli scenari di rischio
case 1: Esercitazione di identificazione e modellazione delle variabili con riferimento a processi industriali e finanziari
case 2: Esercitazione di elaborazione di indicatori topografici e dinamici
cONTENuTI
GOVERNANCE, RISK MANAGEMENTE COMPLIANCE
MILANO 4-5 giugnoROMA 4-5 novembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
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I SOcIAL MEDIA RAPPRESENTANO uN’EVOLuzIONE NELLE MODALITÀ DI APPRENDIMENTO, DI DIFFuSIONE E DI cONDIVISIONE DI INFORMAzIONI E cONTENuTI, E L’AccESSO REAL-TIME ALL’uSER-GENERATED cONTENT cONSENTE A LAVORATORI E AzIENDE DI uTILIzzARE cANALI INNOVATIVI, IN GRADO DI VELOcIzzARE LA cOMuNIcAzIONE E AGEVOLARE LA cOLLAbORAzIONE.
Questa innovazione dirompente abilita moderni meccanismi di comunicazione che richiedono però delle decisioni puntuali da prendere nella gestione di questi nuovi flussi.Tali strumenti, supportati da una diffusione capillare derivante dal coinvolgimento e da strumenti easy-to-use e fun-to-use, da un lato offrono alle aziende notevoli opportunità in grado di aumentare il valore del brand, dall’altro introducono nuovi fattori di vulnerabilità e di rischio, spesso legati alla reputazione aziendale, da presidiare al fine di minimizzare eventuali impatti di business attraverso l’impostazione di un modello di gestione e risposta ai rischi.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Internal Auditor di aziende quotate, o comunque con brand riconosciuto a livello internazionale, che vogliono acquisire le competenze necessarie per affrontare il rischio reputazionale, in grado di impattare il brand a seguito di una percezione negativa dell’immagine aziendale
SOcIAL MEDIA & REPuTATIONAL RISK
• Introduzione ai Social Media: il fenomeno, l’utilizzo e i rischi
Reputation Risk: caratteristiche e approccio• Web Reputation Risk: opportunità,
cause e gestione
Il ruolo dell’Internal Audit: il Reputation Risk Audit come attività iniziale del processo di impostazione di un modello di Web• Reputation Management
MILANO 23 giugno
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
1 giornoCPE 9 ORE
26
GESTIONE DELLA FUNZIONEINTERNAL AUDIT
IL cORSO SI PROPONE DI FORNIRE AL PARTEcIPANTE GLI ELEMENTI ESSENzIALI E FONDAMENTALI PER LO SVOLGIMENTO, IN MODO PROFESSIONALE, DELL’ATTIVITÀ DI INTERNAL AuDITING. SARANNO ILLuSTRATE LE ATTIVITÀ DI INTERNAL AuDITING, DI ASSuRANcE E cONSuLENzA FINALIzzATE AL RAGGIuNGIMENTO DEGLI ObIETTIVI DELL’ORGANIzzAzIONE E AL MIGLIORAMENTO DEI PROcESSI AzIENDALI.
In particolare il corso intende:• esaminare il processo di Internal Auditing fornendo gli elementi e le
conoscenze per determinare cosa verificare e come valutare i punti di forza e di debolezza del sistema di controllo dell’organizzazione;
• fornire tutti i dettagli per lo sviluppo di un programma di Audit e per la sua corretta realizzazione.
A cHI SI RIVOLGE
Internal Auditor di nuova o recente assunzione
STRuMENTI E TEcNIcHE PER L’INTERNAL AuDIT cORSO bASE
Ruolo dell’Internal Auditor:• Funzioni e responsabilità• Assurance e consulenza• Aspettative del management • Standard per la pratica professionale• Elementi di background professionale• L’intervista: preparazione ed esecuzione• L’auditing in ottica di ”analisi dei
processi”: vantaggi, caratteristiche e tecniche di rappresentazione.
L’auditing ed il risk assessment • La gestione dei rischi• Principi basilari di controllo interno• Analisi framework di controllo: COSO-
ERM• Risk-based audit: peculiarità e
metodologie operative
Il processo di Internal Auditing:• Pianificazione dell’incarico,
comunicazione di avvio dell’audit, indagine preliminare, meeting di apertura, programma di Audit
• Procedure analitiche da utilizzare nella disamina dei processi aziendali
• Modalità di effettuazione dei test: campionamento e supporti informatici
• Carte di lavoro• Evidenze di audit: rilievi, formalizzazione
dei fatti, raccomandazioni, meeting di chiusura
• Il rapporto di audit: obiettivi, contenuti, struttura, destinatari, criteri di valutazione dell’audit
• Il follow-up e sue metodologie • Fraud audit
Saranno effettuate numerose esercitazioni ad hoc sui vari step del processo di audit
cONTENuTI
MILANO 18-19 febbraio (1° edizione) 18-19 settembre (2° edizione)
ROMA 2-3 aprile (1° edizione) 20-21ottobre (2° edizione)
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
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uNA FuNzIONE INTERNAL AuDITING cOSTRuITA, GESTITA E FATTA OPERARE SEcONDO LE LOGIcHE PIÙ MODERNE, EFFIcAcI ED EFFIcIENTI, SEMPRE NEL RISPETTO DEGLI STANDARD DELLA PROFESSIONE, RAPPRESENTA uN INSOSTITuIbILE VALORE AGGIuNTO PER L’IMPRESA, PER GLI STAKEHOLDERS E PER GLI ENTI ISTITuzIONALI DI cONTROLLO.
Il corso intende fornire al partecipante gli strumenti per:• costruire il focale ruolo dell’Audit Director/Manager• costituire e/o implementare, organizzare e/o riorganizzare la
Funzione IA;• costruire/promuovere la risk analysis, sulla cui base elaborare il Piano
di Audit “risk based”, orientato alle strategie dell’impresa;• impostare la valutazione periodica del Sistema di Controllo Interno;• gestire ed ottimizzare le attività a supporto degli Enti Istituzionali di
Controllo.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Internal Audit Manager preposti al Controllo Interno
Ai Revisori dei Conti
Ai componenti il Comitato per il Controllo Interno
Ai responsabili delle organizzazioni incaricati di progettare, sviluppare e monitorare sistemi di controllo interno e di gestione dei rischi
Ai responsabili aziendali incaricati di progettare e sviluppare operativamente la Funzione di Internal Auditing in azienda
Al corso saranno ammessi solo partecipanti aventi le suddette caratteristiche
GOVERNO E cONDuzIONE DELLA FuNzIONE DI INTERNAL AuDITING
• La Funzione Internal Audit e le aspettative di Corporate Governance
L’ottimizzazione della Funzione: la collocazione organizzativa, la struttura ed il dimensionamento quali/ quantitativo della Funzione• Gli strumenti di “governo” della Funzione
(indicatori, obiettivi specifici, sistemi di misurazione delle performances della Funzione, MBO)
Il processo di Audit integrato nel processo manageriale: definizione dei “momenti” in cui il RIA deve interagire con le scelte strategiche d’azienda, la creazione del valore con il contributo dell’Internal Audit• Impostare e realizzare la risk analysis
I presupposti del piano di Audit e le tecniche di selezione dell’intervento: le priorità dell’attività di Audit in linea con gli obiettivi dell’organizzazione.• L’ottimizzazione dell’attività di Audit
“risk based”, Audit di compliance e di antifrode (i compiti di IA nel contesto del D.Lgs.231/01, L. 262/05, D.Lgs.81/08, D.Lgs.196/03, ecc.)
• Un approccio sperimentale per misurare gli effetti economico finanziari del “buon governo” aziendale e dell’attività di Internal Audit
• Adozione di un processo periodico di monitoraggio e valutazione (interna ed esterna) (Quality Assurance)
• La gestione di attività di Audit all’estero
MILANO 24-25 settembreROMA 19-20 maggio
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
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GESTIONE DELLA FUNZIONEINTERNAL AUDIT
L’ATTIVITÀ DI PIANIFIcAzIONE, VOLTA ALLA REDAzIONE DI uN PIANO DI AuDIT PLuRIENNALE, SI cONcRETIzzA NELL’APPLIcAzIONE DI METODOLOGIE cHE, PARTENDO DA uN’ANALISI DELLE AREE DI RIScHIO AzIENDALI E TENENDO IN cONSIDERAzIONE LA DISPONIbILITÀ LIMITATA DI RISORSE, SI cONcENTRANO SuLL’IDENTIFIcAzIONE DELLE AREE DI PRIORITÀ.
Il corso approfondisce le tematiche relative alla gestione del rischio di Audit in termini di scarsità delle risorse quali-quantitative necessarie per le valutazioni complessive del Sistema di Controllo Interno.
A cHI SI RIVOLGE
Ai Responsabili delle funzioni di Internal Audit
Agli Internal Auditor esperti che collaborano alla predisposizione del Piano di Audit
PRE-REQuISITI
Per la partecipazione al corso è preferibile avere una conoscenza delle tecniche di Risk Assessment, che saranno comunque riprese in modo sintetico.
IL PIANO DI AuDIT RISK-bASED
Il Piano di Audit: obiettivi e finalità• Individuazione dell’universo di Audit ed
elaborazione di indici di complessità
Elementi di Risk Assessment ai fini del Piano di Audit• Metodologie di Risk scoring• Definizione della strategia di copertura
di audit ed elaborazione di indici di “audit coverage”
• Definizione dei fabbisogni di risorse e allocazione in base alla prioritizzazione degli interventi
• case 1: individuazione e pesatura dei fattori di rischio con approcci tradizionali e sistemici
case 2: allocazione delle risorse disponibili in base alla prioritizzazione degli interventi
cONTENuTI
MILANO 12-13 marzoROMA 29-30 settembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
29
IL SISTEMA DI cONTROLLO INTERNO È IL cARDINE Su cuI SI FONDA LA cORPORATE GOVERNANcE E L’ELEMENTO cATALIzzATORE DI TuTTI I SOGGETTI AzIENDALI DI TuTTI I LIVELLI DELL’ORGANIzzAzIONE cHE cONTRIbuIScONO ALLA cONDuzIONE DELL’IMPRESA IN MODO SANO, cORRETTO E cOERENTE ALL’ObIETTIVO DI cONFERIRE IL MASSIMO VALORE SOSTENIbILE AD OGNI ATTIVITÀ DELL’ORGANIzzAzIONE STESSA.
Il presente corso intende illustrare un approccio all’analisi e valutazione del sistema integrato di controllo interno in grado di integrare le metodologie esistenti e soddisfare le esigenze dei soggetti dell’organizzazione coinvolti sia nel processo di progettazione/definizione, che in quello di valuta- zione del sistema di controllo interno aziendale.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Ai Chief Audit Executive e ai Responsabili di Internal Audit
Ai professionisti e Manager che desiderano potenziare e sviluppare meccanismi di controllo interno
VALuTAzIONE DEL SISTEMA DI cONTROLLO INTERNO PER LA GOVERNANcE AzIENDALE
L’assurance del disegno e del funzionamento dei sistemi di controllo interno• Obiettivi di efficacia ed economicità del
sistema di controllo interno• Richiamo ai framework/modelli di risk/
control assessment• I modelli di classificazione, i modelli di
maturità, i modelli analitici
La metodologia di analisi e valutazione dei sistemi integrati di controllo interno• L’applicazione della metodologia in ottica
top down • L’applicazione della metodologia in ottica
bottom up• case study per l’applicazione della
metodologia nell’ambito di singoli Audit e per la formulazione di valutazioni complessive a livello aziendale
MILANO 13 ottobreROMA 12 marzo
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
1 giornoCPE 9 ORE
30
GESTIONE DELLA FUNZIONEINTERNAL AUDIT
LA FuNzIONE INTERNAL AuDITING DEVE SVILuPPARE E MANTENERE uN PROGRAMMA DI ASSIcuRAzIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QuALITÀ (QAIP) cHE cOPRA TuTTI GLI ASPETTI DELL’ATTIVITÀ E NE VERIFIcHI cONTINuAMENTE L’EFFIcAcIA.
Lo sviluppo di tale programma, coerentemente con quanto previsto dagli Standard e dalle best practice, è un elemento essenziale per il miglioramento della Funzione di Internal Audit e l’accrescimento del valore aggiunto fornito all’organizzazione.Il corso intende fornire le conoscenze per predisporre un efficace modello di QAIP, accuratamente disegnato, efficacemente implementato e mantenuto nel tempo e preparare la funzione per una QAR esterna.
A cHI SI RIVOLGE
Chief Audit Executives e Internal Audit Managers
Responsabili e/o membri di un gruppo responsabile di sviluppare e/o implementare un programma di assicurazione e miglioramento della qualità
PRE-REQuISITI
I partecipanti devono avere una conoscenza approfondita degli Standard Internazionali dell’IIA e una significativa esperienza nell’attività di Internal Auditing.
QuALITY ASSuRAcE & IMPROVEMENT PROGRAM (QAIP): DISEGNO ED IMPLEMENTAzIONE
Qualità e Internal Audit• I principi ed i concetti fondamentali
della qualità• Gli strumenti operativi per la qualità nei
prodotti e servizi
Il Programma di Miglioramento e Assicurazione della Qualità (QAIP)• Gli standard professionali di riferimento• Gli obiettivi• Il disegno del modello • L’opportunità di creare un’unità
organizzativa dedicata al QAIP: ruolo, responsabilità e competenze professionali
• La definizione dei processi e strumenti per le valutazioni interne continue:
– strumenti operativi di pianificazione e controllo
– supervisione degli incarichi – valutazioni incrociate delle carte di
lavoro – KPI’s – Benchmarking – Surveys – interviste – autovalutazioni continue• La definizione dei processi e strumenti
per le valutazioni interne periodiche: – autovalutazioni periodiche – QAR interne• La comunicazione dei risultati
(QAR) esterna• Sviluppare un piano di avvicinamento
alla QAR esterna• Identificare le alternative a disposizione
cONTENuTI
MILANO 16-17 giugnoROMA 10-11 novembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
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IL cORSO SI PROPONE DI ILLuSTRARE, DOPO uNA PANORAMIcA Su METODOLOGIE, STRuMENTI E TEcNIcHE DIPROJEcT MANAGEMENT, uN APPROccIO OPERATIVO SuLLA GESTIONE DEGLI AuDIT ALLA STREGuA DI PROGETTIAzIENDALI, NONcHé LE LINEE GuIDA PER SOTTOPORRE AD AuDIT uN PROGETTO STRuTTuRATO E/O cOMPLESSO.
Il corso consiste in una parte teorica, anche se con spunti esercitativi, e di un workshop in cui i partecipanti avranno modo di mettere in pratica e verificare successivamente in aula la concreta applicazione di alcune delle tecniche presentate.
PROJEcT MANAGEMENT: STRuMENTI E TEcNIcHE DI SuPPORTO PER L’INTERNAL AuDITOR
Struttura organizzativa e Project Management • Progetti e Processi • Classificazione dei progetti • Relazioni con le organizzazioni stabili • Ciclo di vita di un progetto: il ruolo degli stakeholder Project Management: framework di riferimento • Il modello PMBOK • Panoramica sulle metodologie di PM • Processi fondamentali di PM secondo il
PMBOK
Aree del Project Management • Elementi di pianificazione e controllo • Tipologie di controlli • I parametri di valutazione Project Management • Tecniche – WBS, OBS • Diagramma di Gantt • Reticolo delle attività (PERT)
• Percorso critico (CPM) • Matrici RACI • Diagrammi di carico • Budget e Cash-flow di progetto • Earned Value Management
Audit come progetto • I punti di contatto e le principali
differenze tra la definizione di progetto e quella di Internal Audit PM e pianificazione di Audit
• Partendo dagli standard di Audit verrà illustrato come le tecniche di project management possono essere utilizzate nella pianificazione e gestione degli audit
• Linee guida per l’audit di un progetto – verranno illustrati gli obiettivi di controllo che l’Internal Auditor deve seguire per realizzare un’attività di analisi di un qualsivoglia progetto strutturato (es. documentazione da richiedere, referenti, controlli da testare, ecc.)
Workshop • Impostazione pratica di un Piano di Audit • Revisione critica del piano
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Responsabili Internal Auditing Audit Manager Audit Team Leaders Internal Auditor che desiderano acquisire competenze di base sul project management
PRE-REQuISITI
La conoscenza dei principi di base sul project management.
Il corso dà diritto a un numero di PDU pari alle ore erogate ai fini delle certificazioni PMI.
MILANO 14-15-16 ottobre
Soci 1.400 Euro
Non Soci 1.800 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
3 giorniCPE 27 ORE
32
GESTIONE DELLA FUNZIONEINTERNAL AUDIT
ESISTE uNA DIScREPANzA NELLA PERcEzIONE E NELLA cONSIDERAzIONE DEL RuOLO DELL’INTERNAL AuDITOR, PASSATO DA cONTROLLO Ex-POST A FuNzIONE STRATEGIcA PER L’AzIENDA, cON uN RuOLO SIGNIFIcATIVO NELLA cOMPLIANcE.
Un elemento cruciale è quello delle relazioni e della comunicazione sia all’interno delle aziende, sia all’esterno, per migliorare l’aspetto reputazionale nei confronti, ad esempio, degli stakeholder. Il corso si propone di identificare le possibili azioni che l’Internal Audit deve mettere in atto al fine di comunicare internamente in maniera efficace ed efficiente il proprio ruolo, gli ambiti di responsabilità e le modalità con cui crea valore.
MARKETING DELLA FuNzIONE INTERNAL AuDIT
La comunicazione nel Marketing • Come comunicare efficacemente per
vendere idee • Il Neuromarketing: i quattro quadranti • La vendita dei vantaggi • L’approccio strategico • La comunicazione sistemica
Marketing della funzione Internal Audit • Assessment della situazione iniziale e
obiettivi da raggiungere• Come presentarsi e cosa presentare
al Top Management aziendale e agli Stakeholder
• Fare Audit: rapporti con gli auditati• Day by day: sfide, insidie e successi• Le “armi” dell’Internal Audit:
competenze tecniche e soft skill• L’importanza del feedback (satisfaction
survey)• Come strutturare le presentazioni in staff
meeting delle direzioni• Spunti di miglioramento e tools (internal
audit newsletter, intranet aziendale)
A cHI SI RIVOLGE
Responsabili di Internal Auditing e Audit Manger che desiderano migliorare il proprio posizionamento e la visibilità all’interno del Gruppo e nei confronti del Top management
cONTENuTI
MILANO 21 maggio
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
1 giornoCPE 9 ORE
33
LA POSSIbILITÀ PER L’INTERNAL AuDITOR DI cREARE VALORE AGGIuNTO E DI STIMOLARE LA PERcEzIONE DEL PROPRIO APPORTO, ANcHE IN TERMINI DI cONSuLENzA, PASSA FORTEMENTE ATTRAVERSO LA cAPAcITÀ DI PROPORRE SOLuzIONI VALIDE IN SEDE DI RAccOMANDAzIONI.
Il contributo dell’Internal Auditor dipende normalmente non solo dalla profondità della raccomandazione, ma soprattutto dal suo apporto di innovazione per l’organizzazione.
Il corso si propone quindi di identificare le azioni che l’Internal Auditor può mettere in atto al fine di stimolare la propria creatività e soprattutto sfruttare al meglio il patrimonio informativo disponibile. Attraverso l’esposizione teorica di una metodologia semplice e l’utilizzo di case study i partecipanti potranno migliorare la loro capacità di ricercare, valutare e proporre nel modo più efficace le raccomandazioni.
NOVITA’
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Internal Auditor
Audit Team Leader
Audit Manager
LE RAccOMANDAzIONI DI AuDIT : FOLLOW-uP E cOMuNIcAzIONE DELLE AzIONI cORRETTIVE
• IntroduzioneLa fase di ricerca delle idee:
- stimolare la creatività- strutturare l’invenzione- utilizzare i riferimenti normativi e
procedurali- utilizzare i riferimenti interni- utilizzare il benchmarking (competitivo,
funzionale, globale)• La fase di selezione delle idee:
- accertare la fattibilità- valutare i costi e i benefici
• La fase di organizzazione degli argomenti:- standardizzare (le categorie della
variazione)- assicurare la completezza (la regola
delle 5 domande)
• La fase di discussione:- progettare la discussione- facilitare la condivisione
• La fase di memorizzazione:- ottimizzare i flussi interni (dalla
valutazione del sistema di controllo al follow-up)
- assicurare la riusabilità- misurare i risultati
• Conclusioni
Il corso integra la parte teorica con la sperimentazione pratica delle tecniche e il chiarimento con esempi reali delle metodologie esposte.
MILANO 19 maggio
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
1 giornoCPE 9 ORE
34
TECNICHE RELAZIONALI PER L’INTERNAL AUDIT
A cHI SI RIVOLGE
Agli Internal Auditor che desiderano acquisire le tecniche e gli strumenti più idonei per gestire efficacemente le interviste
TEcNIcHE DI GESTIONE E cONDuzIONE DELLE INTERVISTE NELL’INTERNAL AuDITING
Il processo di IA: le competenze e il ruolo della comunicazione
L’intervista nel processo di IA • Le fasi dell’intervista • Piano pre-intervista: gli obiettivi
dell’intervista, chi incontrare, quando e dove
• Approccio: i primi sette secondi (GLOP), gli Stili Sociali di Comunicazione (individuare lo stile dell’interlocutore e gestirlo al meglio)
• Corpo: la tecnica delle domande, quali e quando usarle. La documentazione a supporto
Chiusura: tecniche riepilogative e di verifica del raggiungimento degli obiettivi dell’intervista.
La gestione della relazione: dall’obiezione al conflitto: • Tecniche di assertività: I message • Tecniche di Ascolto Attivo • Tecniche di gestione del conflitto
S.A.R.A.H. • Focus sull’intervista di precisione:
Struttura Superficiale e Struttura Profonda
Gli universali del Modellamento umano • Cancellazioni • Generalizzazioni • Distorsioni • Il Metamodello e le domande antidoto Il corso prevede situazioni di role-play e simulazioni di intervista avvalendosi delle tecniche esposte, con un focus sulle situazioni critiche per le quali vengono fornite tecniche di immediato utilizzo, sperimentate in aula con apposite esercitazioni.
IL PROGETTO DI RIcERcA cbOK HA SOTTOLINEATO L’ELEVATA IMPORTANzA PER L’INTERNAL AuDITOR DELLE cOSIDDETTEcOMPETENzE INTERPERSONALI O RELAzIONALI: QuESTE AbILITÀ RISuLTANO SIGNIFIcATIVE PER uN EFFIcIENTE ED EFFIcAcE SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ A TuTTI I LIVELLI. L’INTERVISTA È uNO STRuMENTO cHIAVE DELL’ATTIVITÀ DI INTERNAL AuDITING.
Il corso fornisce il know-how per: • sviluppare tecniche e strumenti innovativi per la gestione efficace delle
interviste; • definire e monitorare il raggiungimento degli obiettivi dell’intervista; • stimolare gli interlocutori a instaurare e mantenere rapporti professionali
costruttivi; • gestire con consapevolezza e sicurezza anche eventuali situazioni critiche
nella relazione con l’auditee.
cONTENuTI
MILANO 24-25 febbraioROMA 25-26 novembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
35
L’obiettivo del Report Writing • Valutazione degli obiettivi • Destinatario del Report. • Struttura in funzione del lettore/utilizzatore • Completezza del Report in linea con il
processo di Audit
I rilievi dell’audit • Criteri, Condizioni, Definizioni, Causa, Effetti • Raccomandazioni e/o piani di azione
Audit-Report Structure: • Overview, Executive Summary, allegati - Intestazioni, distribuzioni, informazione
Audit team - Tips, automatizzazione del reporting
strumenti per carte di lavoro elettroniche Reporting Specializzato • Reporting in ICFR compliance • Reporting in investigazioni • Reporting in attività di consulting
Qualità dei report • Coerenza, terminologia tecnica e
gergale, acronimi
• Leggibilità e concisione con focus nelle tecniche, fattori e disegno grafico
• Chiarezza della struttura
Toni • Definizione e strategia negli utilizzi dei toni • proiezione positiva e negativa conclusioni • Revisioni degli obiettivi dei partecipanti
e piani di azioni • Esercitazioni pratiche su come
individuare il “taglio” migliore di un report in funzione del destinatario
• I report come strumento indicatore di performance dell’I.A.
• Il consolidamento della valutazione dei rischi e del sistema di controllo (Art 123 TUF)
• La gestione della reportistica agli scope di compliance e comunicazione al Comitato di Controllo Interno
Il corso affianca alla parte teorica una costante sperimentazione pratica delle tecniche esposte. Verranno inoltre presi in esame esempi di Audit report con l’obiettivo di fornire strumenti di immediata applicazione
NELLA cOMuNIcAzIONE FINALE DEI RISuLTATI, L’INTERNAL AuDITOR DEVE TENERE IL cONSIDERAzIONE LE ASPETTATIVE DEL MANAGEMENT E DEL bOARD, NONcHé DEGLI STAKEHOLDER. I REPORT DEVONO QuINDI ESSERE SOSTENuTI DA INFORMAzIONI SuFFIcIENTI, AFFIDAbILI, PERTINENTI E uTILI.
Il corso intende: • sviluppare tecniche e strumenti per la redazione di audit report efficaci; • attivare una riflessione su un metodo efficace di comunicazione scritta; • analizzare e distinguere i diversi elementi presenti nel report: criteri,
condizioni, cause, effetti e raccomandazioni; • sviluppare le tecniche e le strategie per rendere le proprie comunicazione
maggiormente convincenti; • sviluppare un metodo per definire un piano di azione individuando le
priorità.
A cHI SI RIVOLGE
Agli Internal Auditor, di qualsiasi livello, interessati ad acquisire le tecniche utili alla stesura di un rapporto di Internal Audit
Agli Internal Auditor che desiderano migliorare la scrittura in modo da rendere i report di facile lettura, efficienti ed efficaci, atti a favorire le azioni del management e fornire chiari messaggi al Board
AuDIT REPORT WRITING
cONTENuTI
MILANO 29-30 settembreROMA 27-28 febbraio
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
36
COMUNICAZIONE E TECNICHE RELAZIONALI
A cHI SI RIVOLGE
This workshop is for Internal auditors who work in the international environment.
The training is held entirely in English, so participants need to have a “good working knowledge” of the language.
REPORT WRITING FOR INTERNAL AuDITORS
The reader• Analysis of the reader’s needs, priorities
and prior knowledge of the subject / content of the report
• Analysis of the writer’s relationship with the reader
Objectives• Definition of what (what action or
decision by the reader or others) the writer wishes to achieve with the report
• Selection and expression of the key messages the writer wishes to transmit
Selection• Definition of the correct level of detail
for this reader
Structure• Planning the different sections of the
report and their sequence• Defining a “fil rouge” to link the
different sections• Executive summaries and conclusions• Layout and appearance; compliance
with house style
Language• Writing with simplicity and clarity• Writing with dynamic (rather than static)
language• Choice of language consistent with
the relationship (appropriate level of formality / informality)
• Avoidance of excessive “business speak”
• Guidance on correct usage of English
THE AIM OF THIS WORKSHOP IS TO HELP INTERNAL AuDITORS WHO WORK IN THE INTERNATIONAL ENVIRONMENT TO DRAFT AND PRODucE REPORTS IN ENGLISH.
Through a series of writing and re-writing activities, using both the participants’ own documents and course material, the workshop is designed to achieve the following results:• improved ability to select and structure information on the basis of the
reader’s needs;• improved ability to match the tone and style of communication to the nature
of the relationship with the reader;• development of the ability to transmit key messages clearly, simply and with
impact;• the acquisition of new language tools relevant to participants and the
documents they produce.
cONTENuTI
NOVITA’
MILANO 12 giugno
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
1 giornoCPE 9 ORE
37
Il processo di Audit e le situazioni in cui è richiesto saper negoziare Focus su: • Kick off meeting • Incontri di condivisione • Exit meeting
La negoziazione: definizione ed elementi principali Due approcci: • Ripartitivo: win-lose • Generativo: win-win • Le due facce del processo negoziale:
contenuto e relazione • Contenuto: le leve decisionali e
l’ancoraggio negoziale • Relazione: la finestra percettiva • Il conflitto come fattore integrante del
processo negoziale • La comunicazione per prevenire il
conflitto ed individuarne le possibili cause
• La comunicazione per gestire il conflitto
Il corso affianca alla parte teorica, con approccio prevalentemente deduttivo, una costante sperimentazione pratica delle tecniche esposte, mirata a rendere facilmente acquisibili ed immediatamente spendibili gli strumenti proposti per la conduzione di una negoziazione vincente e la gestione di fisiologici conflitti connessi al processo negoziale e l’ancoraggio negoziale
NELL’ATTIVITÀ DI INTERNAL AuDITING È cENTRALE IL RuOLO DEI POSSIbILI cONFLITTI cHE POSSONO NAScERE A FRONTE DI ObIETTIVI E ScELTE NON cONDIVISE. IL cONFLITTO È PER MOLTI VERSI INELIMINAbILE NELLE INTERAzIONI uMANE MA È IMPORTANTE cHE NON SI TRASFORMI IN ScONTRO E cHE VENGA GESTITO RAzIONALMENTE ED IN MODO cOSTRuTTIVO.
Il corso fornisce il konw-how per: • acquisire i principali concetti di negoziazione connessi al processo di audit; • arrivare preparati ad un tavolo negoziale; • essere consapevoli dei propri strumenti e di quelli dell’interlocutore • essere preparati al manifestarsi di un’obiezione e/o di un conflitto; • rendere una negoziazione un collante per la relazione con l’auditee.
A cHI SI RIVOLGE
Ai Responsabili e agli Internal Auditor che desiderano acquisire una preparazione tecnica specifica per gestire le negoziazioni e i conflitti che tipicamente caratterizzano la professione
TEcNIcHE DI NEGOzIAzIONE E GESTIONE DEI cONFLITTI NELL’INTERNAL AuDIT
cONTENuTI
MILANO 18-19 novembreROMA 24-25 giugno
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
38
COMUNICAZIONE E TECNICHE RELAZIONALI
A cHI SI RIVOLGE
Ai team leader desiderosi di migliorare le competenze di management di una squadra mediante l’acquisizione di strumenti dedicati sia al processo di pianificazione del lavoro sia alla conduzione delle risorse
Agli Internal Auditor, di qualsiasi livello, interessati ad acquisire tecniche e strumenti utili per una gestione ottimale del lavoro in squadra
TEAM WORKING ED ORIENTAMENTO ALL’ObIETTIVO
Gestione e valorizzazione delle risorse • La gestione mirata delle persone inserite
nel team • Analisi e valorizzazione delle skill
possedute • Distribuzione di ruoli ed attività • Assegnazione degli obiettivi • L’esercizio della delega
Gestione dei momenti critici del team • Le fasi di trasformazione di un gruppo di
lavoro • Strumenti di analisi e di gestione delle
criticità • Il conflitto in un team: diagnosi,
responsabilità ed interventi
La gestione dello stress durante il processo di audit • Strumenti per mantenere il focus
sull’obiettivo durante l’open meeting, la conduzione delle interviste e l’exit meeting
• La gestione degli imprevisti durante la verifica
• Monitoraggio audit, engagement e performance
OPERARE IN uN’ORGANIzzAzIONE IMPLIcA IL cOESISTERE DI DuE DIMENSIONI STRuTTuRALI DEL LAVORO: IL RAGGIuNGIMENTO DEGLI ObIETTIVI E LA cOLLAbORAzIONE cON GLI ALTRI.
Il corso fornisce gli strumenti per gestire ed organizzare un team di Internal Auditors individuando, nel metodo di lavoro orientato agli obiettivi e nella ricerca costante dell’equilibrio tra i membri della squadra, la base per conseguire i risultati. In particolare gli obiettivi per i partecipanti sono: • accrescere la sensibilità al lavoro per obiettivi, trasferendo modelli e tecniche
per il raggiungimento (e il superamento delle apparenti contraddizioni) degli obiettivi individuali e di squadra;
• analizzare e condividere gli elementi fondamentali alla base del lavoro di squadra, accrescendo il livello di consapevolezza sulle dinamiche che permettono e regolano il team work;
• implementare un metodo di lavoro volto a valorizzare le skill delle risorse secondo le logiche del diversity management.
cONTENuTI
MILANO 20 ottobre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
1 giornoCPE 9 ORE
39
FORMAZIONE PROFESSIONALE PER SETTORESETTORE ASSICURATIVO
I principi fondamentali del D.Lgs. 231/07. I concetti di antiriciclaggio ai fini penali e amministrativi. I pilastri del sistema: segnalazione per operazione sospetta, gli obblighi di registrazione, l’Archivio Unico Informatico, l’adeguata verifica della clientela, la limitazione all’uso del contante.
Le Operazioni Anomale nel campo assicurativo. I principali regolamenti IVASS che impattano su organizzazione, ruoli e responsabilità. L’organizzazione aziendale antiriciclaggio.Controlli di linea, controlli di secondo livello (funzione Antiriciclaggio) e controlli di terzo livello. Il perimetro di intervento della funzione Internal Auditing come modificato per effetto dell’istituzione della funzione Antiriciclaggio.
La costruzione del Piano di audit in materia di antiriciclaggio.Le attività di revisione nei confronti della rete distributiva e nei gruppi assicurativi con operatività cross border.L’attività di controllo sulla tenuta e l’alimentazione dell’Archivio Unico Informatico, in particolare la verifica di allineamento con i sistemi contabili gestionali dell’impresa assicurativa.
La formazione obbligatoria del personale (art.18 reg. e regolamento nr.5/06, e art.58 D.Lgs. 231/07 e smi)
Il contenuto degli artt. 25 quater e 25 octies. Idoneità ed efficace attuazione del modello organizzativo “231/01”, in relazione alla gestione antiriciclaggio. I flussi di segnalazione all’O.d.V. Il coinvolgimento della funzione IA nei controlli sul modello organizzativo “231”. Il dovere di collaborazione verso il Collegio Sindacale e l’ ODV (art. 52 del d.lgs 231/07)
NELLE cOMPAGNIE ASSIcuRATIVE, GLI ORGANI SOcIALI SONO cHIAMATI A DEFINIRE POLITIcHE AzIENDALI cOERENTI cON I PRINcIPI E LE REGOLE ANTIRIcIcLAGGIO, A PORRE IN ATTO MISuRE ORGANIzzATIVE E OPERATIVE ATTE AD EVITARE IL RIScHIO DI cOINVOLGIMENTO IN EPISODI DI RIcIcLAGGIO E DI FINANzIAMENTO DEL TERRORISMO, NONcHé A SVOLGERE cONTROLLI SuL RISPETTO DELLA NORMATIVA E SuLL’ADEGuATO PRESIDIO DEI RIScHI.
Il corso, con un taglio molto pragmatico, prende in considerazione l’excursus normativo, inquadrando le norme nello schema dei controlli generali (segregation of duties, formalizzazione, tracciamento e ruoli).
Affronta inoltre il tema dell’organizzazione dei controlli della funzione Internal Auditing sul sistema antiriciclaggio, fornendo indicazioni sulle tecniche e modalità per l’esecuzione delle verifiche di audit.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Il corso è rivolto a Auditor, Compliance Officer, Membri di Collegi Sindacali, Membri di OdV, ed a tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti nell’applicazione della normativa di riferimento
DISPOSIzIONI ATTuATIVE IN MATERIA DI ANTIRIcIcLAGGIO PER cOMPAGNIE ASSIcuRATIVE
MILANO 14-15 aprile
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
40
FORMAZIONE PROFESSIONALE PER SETTORE SETTORE ASSICURATIVO
A cHI SI RIVOLGE
Agli Auditor delle compagnie assicurative
Ai security manager/responsabili fraud management assicurativi
Ai responsabili ed addetti delle funzioni compliance delle compagnie di assicurazioni
Ai consulenti
LE FRODI IN cAMPO ASSIcuRATIVO
Concetto e definizione di frode in generale • Frode assicurativa e frode interna: le
complicità degli insider. • Alcuni casi di studio
cenni al framework normativo specifico: Decreto Sviluppo, Decreto crescita e Reg. n. 44/2012 IVASS
Indicatori, red flag e indizi di frode
Gestione di una frode Nell’ambito del corso i partecipanti avranno modo di esaminare le principali casistiche ed i modus operandi tratti da testimonianze ed esperienze dirette.
IN ITALIA IL PRObLEMA DELLE FRODI ASSIcuRATIVE È STATO A LuNGO SOTTOVALuTATO. LE cOMPAGNIE ASSIcuRATIVE, A cAuSA DI cARENzE STRuTTuRALI DEL cOMPARTO E DELLE NORMATIVE, SPESSO NON METTONO IN ATTO AzIONI cONcRETE FINALIzzATE ALLA PREVENzIONE E ALL’INDIVIDuAzIONE DELLE FRODI.
Il corso intende: • far comprendere l’importanza del fenomeno fraudolento come rischio
operativo e di compliance; • far conoscere come si può manifestare una frode nei vari tipi di polizza
assicurativa (ramo danni e ramo vita); • valutare le responsabilità dei diversi livelli di controllo e i rischi legali per le
compagnie di assicurazioni; • esaminare il framework normativo di riferimento; • far comprendere come riconoscere, identificare e gestire le frodi.
cONTENuTI
NOVITA’
MILANO 13 novembre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
1 giornoCPE 9 ORE
41
Il nuovo ruolo dell’Internal Auditing nella corporate Governance: i controlli di terzo livello
Il Sistema dei controlli Interni • Nuove disposizioni prudenziali per le banche in materia di sistemi di controlli
interni (luglio 2013)
L’attività di Internal Auditing nelle realtà bancarie e finanziarie • Presupposti di natura normativa e
gestionale
L’audit dei processi bancari • Il concetto di rischio e di controllo • La valutazione dei rischi e dei controlli • Le analisi di processo focalizzate sui
rischi, rischi operativi, Processo ICAAP • La Funzione di Risk Management • Il Chief Financial Officer • La funzione di Compliance • Il presidio del rischio frodi • Il processo di Internal Auditing: il ciclo
integrato delle attività• Le relazioni dell’Internal Auditing con
le altre unità preposte ai controlli (Compliance, Risk Management, Dirigente preposto, ecc.)
Il corso include esercitazioni pratiche che aiuteranno i partecipanti a ottenere una formazione completa sui temi trattati.
IL cORSO AFFRONTA, cON TAGLIO PRATIcO, LE TEMATIcHE cHE DEVONO cOSTITuIRE IL bAGAGLIO PROFESSIONALE DI bASE DI uN ADDETTO ALLA FuNzIONE DI INTERNAL AuDITING NEL cONTESTO DI IMPRESE bANcARIE E FINANzIARIE.
Gli argomenti e le tecniche di Audit presentate verranno inserite all’interno della cornice normativa di riferimento emanata dai regulator nazionali (Banca d’Italia, Consob) e internazionali (Comitato di Basilea, CESR).
I partecipanti, al termine del corso, avranno acquisito una conoscenza di base dell’analisi dei processi bancari, dei metodi di individuazione dei relativi rischi e della complessiva valutazione di un sistema di controllo interno.
A cHI SI RIVOLGE
Ad Auditor Junior e neo assunti che si affacciano per la prima volta al mondo dell’Internal Auditing
A specialisti in materia di controlli interni impegnati in realtà aziendali che stanno completando il passaggio dalla tradizionale funzione di ispettorato/revisione interna alla nuova funzione di Internal Auditing
cORSO bASE DI INTERNAL AuDITING PER IL SETTORE FINANzIARIO
cONTENuTI
FORMAZIONE PROFESSIONALE PER SETTORESETTORE FINANZIARIO
MILANO 26-27 febbraioROMA 22-23 settembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
42
FORMAZIONE PROFESSIONALE PER SETTORESETTORE FINANZIARIO
A cHI SI RIVOLGE
Ai responsabili della funzione di Internal Auditing e/o Auditor Senior
Al management di Banche, SIM, SGR o Società finanziarie
cORSO AVANzATO DI INTERNAL AuDITING PER IL SETTORE FINANzIARIO
Audit Plan e Audit fieldwork nelle banche • Audit Planning • Audit di processo • Audit reporting (rating delle issues,
opinion sul sistema di controllo)• Governance bancaria e gestione
integrata dei rischi propri del settore bancario (Enterprise Risk Management)
• Nuove disposizioni prudenziali per le banche in materia di sistemi di controlli interni (luglio 2013, Cap. 7)
Evoluzione normativa e quadro di riferimento • Basilea 3 • Il processo di revisione interna
dell’ICAAP – pianificazione strategica in ottica
ICAAP – Capital Active Managment
Esempi di Audit su alcuni processi bancari • Audit della seconda linea di difesa (risk
management, compliance) • Audit dei processi di antiriciclaggio
(Know your Customer e transaction monitoring)
• Audit sulle politiche di remunerazione e incentivazione
• Audit sul liquidity risk
Il corso include l’esame di case studies che aiuteranno i partecipanti ad ottenere una formazione completa sui temi trattati.
GLI ASSETTI ORGANIzzATIVI E DI GOVERNO SOcIETARIO DELLE bANcHE, OLTRE A RISPONDERE AGLI INTERESSI DELL’IMPRESA, DEVONO ASSIcuRARE cONDIzIONI DI SANA E PRuDENTE GESTIONE, ObIETTIVO ESSENzIALE DELLA REGOLAMENTAzIONE E DEI cONTROLLI DI VIGILANzA.
Il corso propone un approccio integrato alla gestione e valutazione dei rischi e meccanismi di assurance, basato su un modello e processo di Audit che coniuga sia la macro che la microanalisi dei rischi, alla pianificazione e al governo dinamico delle attività. In particolare, l’obiettivo è di acquisire una conoscenza del contesto normativo e della nuova corporate governance bancaria e di sviluppare l’interpretazione dell’analisi dei processi focalizzata sui rischi.
cONTENuTI
MILANO 27-28 ottobreROMA 26-27 maggio
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
43
IL RuOLO DELLA FuNzIONE INTERNAL AuDIT NEL SISTEMA DEI cONTROLLI INTERNI IN MATERIA DI ANTIRIcIcLAGGIO
contesto normativo di riferimento: evoluzione della disciplina in materia di “contrasto al riciclaggio”.Il sistema dei controlli interno: strutture e processi • La funzione di Internal Audit nel
“Provvedimento” Banca d’Italia del 10 marzo 2011
• Interrelazioni dell’Audit con la funzione Antiriciclaggio
La pianificazione delle attività: criteri generali e metodologia Gli indicatori di rischio: obiettivi e criteri per la misurazione del rischio di riciclaggio
Le verifiche: tipologie e perimetro, ambiti di competenza Rendicontazione, analitica e sintetica, delle attività di revisione svolte dall’Internal Audit in materia di antiriciclaggio
Focus su art. 52 ex D.Lgs. 231/07: la responsabilità di “vigilanza” sull’osservanza delle norme contenute nell’intero decreto legislativo da parte degli Organi di Controllo societari nonché di “comunicazione” per le infrazioni di cui essi hanno notizia ovvero vengono a conoscenza • Ipotesi di infrazioni da comunicare
all’Autorità di Vigilanza: linee generali • Individuazione delle infrazioni ai sensi
dell’art.52, comma 2, D.Lgs. 231/07: linee generali
• Rilevazione ipotesi di infrazioni ai sensi dell’art. 52 comma 2 lett. a); b); c) e d): criteri discriminanti
• Accertamento delle ipotesi di infrazioni: best practices, obiettivi e strumenti
• Le comunicazioni relative delle ipotesi di infrazioni ai sensi dell’art. 52, comma 2: best practices Internal Audit esperti del settore sottoporranno all’aula casi studio tratti dall’esperienza quotidiana su cui i partecipanti effettueranno esercitazioni collegiali.
Il corso include l’esame di case studies che aiuteranno i partecipanti ad ottenere una formazione completa sui temi trattati
cON IL D.LGS. 231/2007 E SuccESSIVI PROVVEDIMENTI ATTuATIVI, GLI INTERMEDIARI FINANzIARI HANNO ASSuNTO IL RuOLO DI PROTAGONISTI NEL “cONTRASTO AL RIcIcLAGGIO”. DA QuI LA NEcESSITÀ DI DOTARSI DI uN SISTEMA DI PRESIDIO DEI RIScHI, ORGANIzzAzIONE INTERNA E VIGILANzA “ON GOING”.
La funzione Internal Audit deve dare impulso al corretto funzionamento del processo “antiriciclaggio” adottando comportamenti attivi e responsabili e promuovendo la sensibilità e la responsabilizzazione degli altri attori coinvolti. Il corso intende fornire un supporto teorico e pratico in uno scenario in continua evoluzione dove il “rischio antiriciclaggio” è più che mai da annoverare tra i rischi “tipici” della banca.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Il corso sarà rivolto a Auditor, Compliance Officer, Membri di Collegi Sindacali, Membri di OdV, ed a tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti nell’applicazione della normativa di riferimento
FORMAZIONE PROFESSIONALE PER SETTORESETTORE FINANZIARIO
MILANO 17 novembreROMA 01 aprile
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
1 giornoCPE 9 ORE
44
FORMAZIONE PROFESSIONALE PER SETTORESETTORE MANIFATTURIERO E TERZIARIO
A cHI SI RIVOLGE
Agli Auditor delle società e gruppi manifatturieri
Ai security manager responsabili anticontraffazione
A consulenti
cONTRAFFAzIONI E INTELLEcTuAL PROPERTY
cORSO SPEcIALISTIcO FRODI
Il concetto di contraffazione, segreto industriale, marchio e brevetto.• La protezione della proprietà
intellettuale. • Controlli interni e controlli sulla filiera
produttiva. • Framework normativo e rischi legali. • Alcuni casi di studio.
LA cONTRAFFAzIONE HA ASSuNTO cARATTERISTIcHE TALI DA RENDERLA FENOMENO PARTIcOLARMENTE GRAVE.E’ PERVASIVA, GLObALE E cAMPO DI AzIONE DELLA cRIMINALITÀ ORGANIzzATA. RIGuARDA TuTTI I SETTORI PRODuTTIVI: DALL’ AbbIGLIAMENTO AI FARMAcI E cOSMETIcI, DALL’ ALIMENTARE AGLI OGGETTI DI DESIGN, DAI GIOcATTOLI ALLA MEccANIcA.
Il corso offre una panoramica su: • entità del fenomeno e sua portata in termini di danno per la tutela del Know
How e perdita di competitività; • come operare controlli sulla filiera produttiva (outsourcing) sia in chiave di
protezione del know how sia come prevenzione da rischi di responsabilità “231”;
• come articolare un sistema di prevenzione attraverso la protezione delle informazioni chiave e di marchi, brand e brevetti;
• come rapportarsi con le autorità di controllo (dogane e guardia di finanza).
cONTENuTI
NOVITA’
MILANO 19 giugno
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
1 giornoCPE 9 ORE
45
START-uP DELLA FuNzIONE INTERNAL AuDIT NELLE AMMINISTRAzIONI PubbLIcHE
La nuova Governance della Pubblica Amministrazione • La moderna funzione di Internal Audit • Gli Standard di Internal Auditing nel
settore pubblico • Il sistema di controllo interno (SCI) nella PA• Risk management e change
management nella PA • Il framework di riferimento: COSO ERM • Controllo interno e Internal Auditing: le
tipologie di audit
Fraud Audit e Fraud Prevention • Frode e rischio: differenze di approccio
e gestione• Metodologia e strumenti di prevenzione
delle frodi: modello di governo della frode. Il data base delle frodi.
• L’intelligence antifrode Comunicazione e Internal Auditing
I momenti relazionali più significativi in un progetto di Internal Auditing • Focus su kick-off meeting ed exit
meeting • Il dissenso come opportunità • Tecniche di negoziazione • Gestione dei conflitti Risk Management e Internal Audit: confini, rapporti e sinergie
Risk assessment: principi e contenuti di base. Individuazione dei rischi • Identificazione, classificazione e
mappatura dei rischi • Cenni all’analisi di processo in funzione
della mappatura dei rischi
Risk assessment: La valutazione dei rischi • Cenni al CRSA • Tecniche di valutazione dei rischi: Rating,
Scoring, stima quantitativa (cenni)
Risk assessment: la valutazione dello stato dei controlli • L’Audit come strumento di Risk
Assessment
AL FINE DI RAFFORzARE LA cuLTuRA DEL cONTROLLO E DELLA GOVERNANcE PRESSO I DIRIGENTI DELLE AMMINISTRAzIONI PubbLIcHE, AIIA HA MESSO A PuNTO QuESTO cORSO cHE SI PROPONE DI FORNIRE I PuNTI PIÙ RILEVANTI PER STRuTTuRARE uNA FuNzIONE DI INTERNAL AuDIT NELLE AMMINISTRAzIONI PubbLIcHE.
In particolare, saranno oggetto del corso: • aderenza agli Standard (Internazionali) della professione dell’Internal Auditor; • coerenza con le normative che disciplinano (e i regolamenti propri del) le
Amministrazioni Pubbliche; • ruolo degli Internal Auditor in linea con i requisiti più aggiornati della
professione; • metodologie all’avanguardia e alto valore aggiunto.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Ai Responsabili Internal Audit di nuova nomina, incaricati di strutturare una nuova funzione
Ai Responsabili Internal Audit che desiderano o sono stati incaricati di rinnovare la loro funzione secondo l’approccio più moderno alla professione e gli Standard Internazionali
Ai responsabili aziendali incaricati di progettare, sviluppare e monitorare sistemi di controllo interno e di gestione dei rischi
Al corso saranno ammessi solo partecipanti aventi le suddette caratteristiche
FORMAZIONE PROFESSIONALE PER SETTORE SETTORE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
ROMA 4-5 marzo
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
46
FORMAZIONE PROFESSIONALE PER SETTORESETTORE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
A cHI SI RIVOLGE
Responsabili della prevenzione della corruzione, responsabili della trasparenza, referenti presso singole articolazioni amministrative (assessorati, direzioni, dipartimenti…) o articolazioni territoriali
Componenti degli Organismi indipendenti di Valutazione (OIV)
Dirigenti, responsabili di settore e funzionari responsabili di procedimenti delle amministrazioni pubbliche
Avvocati amministrativisti e penalisti.
LA LEGGE ANTIcORRuzIONE (L.190/12) NELLA PA: ADEMPIMENTI ED OPPORTuNITA’. RuOLO DELL’INTERNAL AuDITOR
• La Legge 190/12• Il Piano Nazionale Anticorruzione
Il Piano Triennale di Prevenzione della corruzione:
- Premessa- Cos’è il PTPC- Struttura del PTPC- PTPC e Modelli 231- Fattori critici di successo- Metodologia per l’adozione- Collegamento con la normativa
sulla Trasparenza e con il Ciclo delle Performance
- Ciclo di vita • Società controllate • Formazione • Monitoraggio
IL SEMINARIO OFFRE uNA PANORAMIcA ESAuSTIVA DELLE MISuRE IN MATERIA DI PREVENzIONE DEL FENOMENO DELLAcORRuzIONE ALL’INTERNO DELLA PubbLIcA AMMINISTRAzIONE, ALLA LucE DELLE REcENTI NOVITÀ cONNESSE ALL’APPROVAzIONE DELLA LEGGE 190/2012 (cD. LEGGE ANTIcORRuzIONE).
In particolare i partecipanti avranno modo di conoscere gli strumenti per la redazione del Piano Nazionale Anticorruzione: normativa, principi di mappatura organizzativa, principi di analisi del rischio, costruzione delle procedure di base, disegno dei controlli, rendicontazione, connessioni con il Piano per la Trasparenza ed il Sistema delle Performance.
cONTENuTI
NOVITA’
ROMA 14 aprile
Soci 400 Euro
Non Soci 800 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
1 giornoCPE 9 ORE
47
FORMAZIONE SPECIALISTICA ACCOUNTING, FINANCE E TREASURY
Analisi della contabilità e dell’Audit • Definire i termini chiave della contabilità
e comprenderne le regole, gli equilibri e i principi base
• Capire cosa sono le registrazioni contabili e mostrare come esse vengano utilizzate a fini contabili
• Capire i processi di Audit finanziario • Identificare i principi base del modello
COSO • Identificare le affermazioni del
management legate agli aspetti finanziari e capire come utilizzarle per il processo di audit
Reportistica economico-finanziaria – una sintesi• Determinare lo scopo e l’uso dello Stato • Patrimoniale, del Conto Economico e
del Rendiconto Finanziario• Determinare lo scopo e l’uso del
Rendiconto Finanziario • Capire come analizzare in maniera
appropriata lo Stato Patrimoniale, il Conto Economico, Il Rendiconto Finanziario e le Note Integrative al Bilancio
Processi aziendali e contabilità • Comprendere la differenza tra Audit
gestionale e finanziario • Richiamare come l’analisi orizzontale e
verticale possa essere utilizzata nelle attività di audit
• Conoscere le attività del ciclo attivo e riepilogare le tipologie dei conti ad esso correlati e le relative regole
• Comprendere il processo di acquisizione • Conoscere le immobilizzazioni, le attività,
tipologie di conto e regole di processo• Conoscere gli indici relativi alle attività e
alle passività • Dove trovare utili riferimenti in materia
(IASB, OIC) case Study sui processi di Audit e verifica del ciclo attivo e del ciclo acquisti, con discussione in aula e simulazioni di casi pratici ispirati alla realtà
Rischi di frode • Falso in bilancio e “giochi” finanziari
Tecnologia e contabilità• Rischi associati ai calcoli e a fogli di
lavoro• ERP (Enterprise Resource Planning)
cOPRENDO IL FLuSSO DI INFORMAzIONI DAI PROcESSI AzIENDALI ALLA FORMAzIONE DEL bILANcIO D’ESERcIzIO E NON SOLO, QuESTO SEMINARIO INTENDE AIuTARE I PARTEcIPANTI A cAPIRE cOME I PROcESSI cHIAVE AzIENDALI SONO cORRELATI ALL’INFORMATIVA EcONOMIcO-FINANzIARIA.
In particolare, i partecipanti potranno: • aggiornare la propria conoscenza della terminologia e delle metodologie
di contabilizzazione; • comprendere come i processi chiave aziendali siano correlati al Bilancio
d’esercizio e più in generale alla reportistica economico-finanziaria; • comprendere l’impatto dell’IT sui bilanci, con particolare attinenza alle
recenti applicazioni in ambito Legge 262/2005; • identificare le comuni procedure di contabilità creativa.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Internal Auditor che desiderano capire e ampliare
le competenze relative al reporting finanziario
Internal Auditor che necessitano di un aggiornamento sui concetti di contabilità e finanza
Manager che desiderano ampliare le loro conoscenze di reporting finanziario e di controlli
AccOuNTING AND FINANcE RISKS PER INTERNAL AuDITORS
MILANO 3-4 marzoROMA 1-2 ottobre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
48
FORMAZIONE SPECIALISTICA ACCOUNTING, FINANCE E TREASURY
Caratteristiche e finalità • Caratteristiche • Tipologie di sottostanti • Finalità • Mercati
Tipologie di derivati • Futures e forwards • Options • Swaps
Audit su prodotti derivati • Rischi • Key controls • Testing Mancanza di funzionamento dei sistemi di controllo • Caso 1: Jerome Kerviel • Caso 2: Nick Leeson • Caso 3: derivatives misselling
Impatti della crisi finanziaria • Programma di riforma dei G20 per
ridurre il rischio sistematico dei mercati di derivati Over the counter (OTC)
• Requisiti di clearing per derivati OTC standardizzati
• Proposte di marginazione per derivati OTC non standardizzati
L’ObIETTIVO DI QuESTO cORSO È QuELLO DI FORNIRE AI PARTEcIPANTI uNA cOMPRENSIONE DELLE cARATTERISTIcHE FONDAMENTALI, DELLE FINALITÀ E DEI RIScHI DEI SINGOLI PRODOTTI DERIVATI IN MODO DA AVERE uNA buONA cONOScENzA DI cARATTERE GENERALE DEL TEMA.
Particolare attenzione verrà posta nell’evidenziare i rischi impliciti nei derivati e tramite discussione ed analisi di alcuni casi di cronaca verranno sviluppati gli aspetti chiave per la mitigazione, il controllo e la misurazione di questi rischi. Verranno illustrati, utilizzando esempi pratici, il funzionamento di tutti i tipi di derivati presi in esame.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Il corso si rivolge a chiunque voglia acquisire una conoscenza generale dei prodotti derivati e dei metodi per il controllo e misurazione dei rischi relativi. Il corso non richiede una conoscenza approfondita della finanza
PRODOTTI DERIVATI: TIPOLOGIE, cONTROLLI E RIScHI IMPLIcITI
MILANO 24 novembre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
1 giornoCPE 9 ORE
49
caratteristiche delle operazioni di M&A • L’origination: fonti esterne o scouting
diretto • La due diligence • Metodi di valutazione aziendale • La negoziazione Supporto dell’Internal Auditor nella fase di preparazione di un M&A • M&A Attive (acquisto): selezione dei
professionisti esterni che svolgono le “Due Diligence”
• M&A Attive (acquisto): coordinamento tra le varie componenti della “Due Diligence” (finanziaria, commerciale, giuslavoristica, ambientale, etc.)
• M&A Passive (vendita): organizzazione delle “data room”
• M&A Passive (vendita): supervisione della documentazione delle “data room”
Nell’ambito della docenza, verranno illustrati diversi casi pratici
uNA cORRETTA VALuTAzIONE DELLA cONVENIENzA STRATEGIcA ED EcONOMIcA DI uN’OPERAzIONE DI MERGERS & AcQuSITIONS (M&A) NON Può PREScINDERE DALL’ANALISI DEL PROFILO DI RIScHIO DELL’AzIENDA O DEGLI ASSET OGGETTO DI TRATTATIVA.
La conduzione di un’analisi dei rischi, mirata ad individuare eventuali criticità e possibili esposizioni degli asset aziendali oggetto di compravendita, garantisce agli investitori una miglior conoscenza del profilo rischio/rendimento dell’investimento. Nel corso di questo seminario, i partecipanti conosceranno gli aspetti ad alto rischio di fusioni e acquisizioni e raggiungeranno la capacità di svolgere un efficace e propositivo ruolo in termini di mosse strategiche.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Internal Auditors, le cui aziende stanno cogliendo opportunità di crescita attraverso le fusioni e le acquisizioni
Internal Auditors, direttamente coinvolti nei processi decisionali chiave all’interno dell’azienda
Consulenti aziendali che assistono imprenditori e/o investitori finanziari per il sistematico impiego di operazioni straordinarie nell’ambito della loro operatività
MERGERS AND AcQuISITIONS: QuALI RIScHI E QuALE RuOLO PER L’INTERNAL AuDITOR
MILANO 18 giugno
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
1 giornoCPE 9 ORE
50
FORMAZIONE SPECIALISTICA FRAUD AUDIT
Definizione, caratteristiche, dimensioni del fenomeno e principali teorie criminologiche del fenomeno delle frodi occupazionali. Classificazioni delle frodi. • I fattori di rischio: rischi primari e rischi
secondari
cenni di risk assessment. Dalle Minacce ai rischi. La risk evaluation: il danno da frode • Esame delle principali fattispecie di
frode alla luce della normativa penale e modus operandi.
• Accenni alla legislazione penale speciale: le frodi nella legislazione “231”
• Il TU sulla Privacy e la legislazione giuslavorista:
come impostare correttamente i controlli preventivi .
• L’ERM come possibile modello antifrode • Come integrare il sistema di controllo
in chiave di prevenzione dalle frodi: le segnalazioni anonime e la tutela dell’anonimato
• Brevi accenni ad altri “controlli” in ottica antifrode.!
IN TEMA DI FRODI, L’ASSENzA DI ADEGuATE cOMPETENzE, STRuMENTI E METODOLOGIE DI DETECTION, cONDucE IRRIMEDIAbILMENTE AD uNA INAccETTAbILE SOTTOSTIMA DEL FENOMENO, MA SOPRATTuTTO, QuANDO uN’IPOTESI DI FRODE SI APPALESA, EMERGONO TuTTE LE DIFFIcOLTÀ INSORMONTAbILI DERIVANTI DALLE cARENzE DI QuELLE cOMPETENzE INDISPENSAbILI A GESTIRNE LA VERIFIcA SENzA ESSERE PORTATORI DI uLTERIORI RIScHI.
Il corso affronta la tematica delle frodi interne: caratteristiche del fenomeno, analisi delle principali teorie criminologiche, genesi del comportamento fraudolento, principali tipologie di frodi e loro prevenzione.
Inoltre, saranno forniti cenni di forensic accounting, ossia gestione concreta della frode, mantenendo vivo il riferimento al framework normativo.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
A tutti coloro che intendano acquisire le conoscenze basiche e multidisciplinari relative ad una delle problematiche più delicate del controllo interno
Agli Internal Auditor che intendano allargare il loro spettro di competenze in ambito frodi
A manager e senior di qualunque funzione aziendale che, in virtù delle loro responsabilità di controllo e di gestione di risorse, ritengano di dover approfondire le proprie conoscenze circa metodologie di prevenzione e contrasto alle frodi
INTERNAL AuDITING E FRODI AzIENDALI
MILANO 26-27 maggioROMA 24-25 settembre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
51
Generalità sulle frodi: definizioni, principali teorie criminologiche, il profilo del frodatore e il danno da frode. • Flow chart della gestione della
frode - le fasi: segnalazione o detection, valutazione, pianificazione, verifica, redazione della relazione, determinazioni legali e diffusione.
• Segnalazioni di frodi: la rilevanza giuridica degli anonimi in caso di reati.
• La detection e la valutazione delle fonti. • Strumenti di verifica: le indagini difensive
penali: cosa sono? chi le compie? Quale ruolo per il fraud examiner?
• Strumenti di verifica: gli atti delle indagini difensive penale
Strumenti di verifica: la conduzione dell’intervista nella gestione della frode: framework normativo e documentazione. • Strumenti di verifica: controllo diretto
del datore di lavoro o ricorso ad investigatori privati?
• Strumenti di verifica: ulteriori possibili controlli sui dipendenti. Framework normativo e analisi pratica.
• Come condurre l’analisi dei dati e redigere la relazione. Inferenze, ipotesi, previsioni, conclusioni: i principali vizi logici
• La testimonianza penale del fraud examiner.
• I rapporti con Polizia Giudiziaria e Autorità Giudiziaria
cOME AFFRONTARE IN cONcRETO uN cASO DI FRODE? QuALI SONO LE NORME DI RIFERIMENTO? cOME cONDuRRE uN’ INTERVISTA? cOME TRATTARE uN PRObLEMA DI cASO “231” IN uN cASO DI “FRODE”?
Il corso affronta le principali tecniche pratiche di gestione di casi di frode, sia con sistemi di investigazione interna, correttamente impostati, sia mediante ricorso a particolari strumenti di investigation, come ad esempio le investigazioni penali difensive, introdotte dalla legge 397/2000, suggerendo una metodologia utile soprattutto come contigency plan in caso di incident “231”, che consenta all’azienda di delimitare le responsabilità, comprendere le proprie vulnerabilità e cooperare con l’Autorità Giudiziaria attraverso una propria autonoma capacità di ricostruzione dei fatti.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
A tutti coloro che intendano approfondire tecniche e framework normativo di riferimento per la conduzione di investigazioni interne per frodi e che siano già in possesso di conoscenze di base
In particolare a Fraud Examiner o addetti a uffici legali e security che intendano ampliare le loro competenze e comprendere come affrontare un caso di frode ricorrendo a soluzioni anche di tipo normativo assolutamente innovative, come le norme sulle indagini difensive penali
cASE MANAGEMENT, INTERVISTE E INDAGINI DIFENSIVE PENALI
cORSO AVANzATO SuLLE FRODI
MILANO 24-25 giugnoROMA 13-14 ottobre
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
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FORMAZIONE SPECIALISTICA INFORMATION TECHNOLOGY
A cHI SI RIVOLGE
Il corso si rivolge agli auditor non informatici che desiderano avviare un processo di approfondimento dell’IT ai fini di auditarlo.
IT PER NON IT AuDITORS
Ruolo, caratteristiche e connotazione organizzativa dei reparti informatici
criticità e problemi tipici dei reparti informatici
Elementi per la definizione del perimetro degli interventi• Area tecnica (progettualità applicativa,
controlli di autorizzazione, controlli di sicurezza)
• Area organizzativa (segregazione dei ruoli, pianificazione, supporto utente)
• Area di governance (conformità, supporto del business, continuità operativa)
Rischio e controllo in ambito informatico• Metodi e criteri di impiego delle
framework avanzate• Ottiche di valutazione e di priorizzazione
dei vantaggi e dei rischi• Uso degli indicatori
corretto grado di autonomia• Valutazione dei contenuti tecnici
Quantificazione e qualificazione delle integrazioni necessarie
Ottenimento dei dati informatizzati
NON TuTTI GLI INTERVENTI IT RIcHIEDONO SENSIbILITÀ O cONOScENzA TEcNIcA SPEcIALIzzATA. ALcuNI INTERVENTI IN ORGANIzzAzIONI ED ASSETTI SuFFIcIENTEMENTE STAbILI, O INTERVENTI DI VERIFIcA DELLA cONFORMITÀ E DELLA cORRETTA GESTIONE cOMPLESSIVA DELLE ITc, POSSONO ESSERE ESEGuITI ANcHE DA NON TEcNIcI.
Analogamente, verifiche funzionali del supporto informatico ai processi di business possono essere eseguiti da personale che non metta per suo cultura in primo piano gli aspetti tecnici. Le difficoltà si possono presentare quando la copertura, la conformità, o gli aspetti di controllo interno da esaminare richiedono una sensibilità tecnica adeguata.
Il corso propone tipologie, esempi e criteri per la definizione dell’ambito di interventi più appropriato in funzione delle limitate conoscenze tecniche e della sensibilità dell’auditor, tali da permettergli di eseguire interventi professionali. Esemplifica l’uso corretto di framework IT avanzati, e sensibilizza l’auditor in modo da permettergli di valutare correttamente la eventuale necessità e la portata del supporto integrativo eventualmente necessario.
cONTENuTI
NOVITA’
MILANO 13 maggio
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
1 giornoCPE 9 ORE
53
Il business sulla rete • E-commerce
- Autenticazione, autorizzazione - Gradualità dell’approccio - Precisione dei dati - La nuova ottica degli obblighi
istituzionali • Cloud: il nuovo outsourcing
- Tipologie di servizi - Delocalizzazione dei dati - Sicurezza e continuità
• Wireless personale in azienda - Rischi e controlli
• Cybercrime - Entità delle minacce: sviluppi e
tendenze - I target: l’individuo e l’organizzazione - Protezioni
L’integrazione delle metodologie e degli strumenti e il nuovo focus dell’audit IcT • Audit e assessment: la radicalizzazione
dell’approccio • Rischio – Controllo - Obiettivo
Raggiunto - Valore - La conservazione del valore aziendale
e progettuale - Il rischio come mancato
conseguimento dell’obiettivo • Governo e Management dei processi • Schematizzazione e misurazione dei
processi e dei risultati - I Modelli di capacità e la
generalizzazione delle Balanced Scorecard
- Responsabilità - Informazioni necessarie - Indicatori dei risultati / dell’andamento
dei processi : anticipazione delle misure • Percezione individuale d’importanza vs.
valutazione oggettiva d’incidenza - Quantificazione dei fattori di peso
relativo – il metodo AHP (Analytical Hierarchical Process
• Applicazioni specifiche e personalizzazione dei framework
L’ESPLODERE DELL’INFORMAzIONE E I NuOVI SVILuPPI (cLOuD, WIRELESS, E-cOMMERcE) SI SONO IMPOSTI ALL’ATTENzIONE DEI PROFESSIONISTI cHE SI INTERESSANO DI SIcuREzzA, AuDIT O GOVERNO IcT, cOME POTENzIALI FONTI DI OPPORTuNITÀ MA ANcHE cOME ScOGLI DI DIFFIcILE APPROccIO E cOME SVILuPPI TANTO PIÙ SOGGETTI AGLI ATTAccHI DEL cYbERcRIME QuANTO PIÙ SI APRONO ALL’ESTERNO.
Il corso propone un panorama articolato che nella prima parte tratta, senza scendere al dettaglio tecnico, i nuovi sviluppi e il cybercrime; nella seconda i concetti e i valori proposti dalle metodologie innovative: questi strumenti integrati possono rendere più proficuo il contributo professionale dell’internal audit all’adeguatezza dei sistemi ICT.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Tutti i professionisti interessati o preposti alla tutela del valore, della sicurezza e del governo ICT a fronte dell’incertezza legata agli sviluppi informatici recenti (cloud, e/commerce) e alla costante preoccupazione per il cybercrime
IcT E GLObALIzzAzIONE: SVILuPPI REcENTI E APPROccI METODOLOGIcI DI AuDITCLOUD, E-COMMERCE E CYBERCRIME
NOVITA’
MILANO 5-6 marzo
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
54
FORMAZIONE SPECIALISTICA AUDIT TECHNIQUES
Introduzione ai fondamenti della statistica• Affidabilità e rischi della statistica• Introduzione alle tecniche di misura:
come e cosa misurare; ripetibilità delle misure
Scopi e classi di campionamento: campionamento stastistico e non statistico, campionamento per attributi e per variabili• Tipologie di campionamento e loro
applicazione pratica ai problemi di controllo, al calcolo degli errori ed alla valutazione della precisione numerica delle registrazioni
• Esempi pratici con l’uso delle applicazioni informatiche specializzate: definizione del campione a partire dalla popolazione; test di conformità e test di sostanza; verifica del rispetto delle procedure ed esame di conformità/ragionevolezza del valore monetario di una classe di registrazioni
NELLO SVOLGIMENTO DEI LORO INcARIcHI, AuDITOR E PROFESSIONISTI DEL cONTROLLO E DELLA SIcuREzzA SI TROVANO SPESSO DI FRONTE ALL’ESIGENzA DI: • STAbILIRE SE uN NuMERO ELEVATO DI REGISTRAzIONI O
DI DOcuMENTI RISPONDONO A REQuISITI DI ESATTEzzA O cONFORMITÀ, SENzA LA POSSIbILITÀ DI VERIFIcHE cOMPLETE
• VALuTARE LA PRESENzA O L’ENTITÀ DI SINGOLARITÀ O EccEzIONI ALL’INTERNO DI uN INSIEME DI cASI,DATI O DOcuMENTI
• DARE uN GIuDIzIO SuLLA VALIDITÀ DEI cRITERI O DEI cALcOLI STATISTIcI PRESENTATI DA ALTRI
Il corso espone i principi e gli approcci necessari a rispondere a queste esigenze evitando gli errori che l’uso improprio della statistica comporta. Inoltre presenta esercizi e casi pratici, introduce all’impiego degli strumenti di supporto statistico comunemente a disposizione (funzioni statistiche dei fogli elettronici e dei CAAT), e fornisce una documentazione estesa utilizzabile come supporto e riferimento di applicazione e di ulteriore studio.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Auditor e professionisti della sicurezza che
• desiderano avviare l’uso della statistica per verifiche di correttezza e conformità.
• già impiegano l’approccio statistico ma hanno dubbi o difficoltà in questo utilizzo.
• devono o vogliono capire meglio potenzialità, limiti e rischi della statistica per proprie esigenze
STRuMENTI STATISTIcI PER L’INTERNAL AuDITING
MILANO 21-22 ottobreROMA 4-5 giugno
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
55
Ruolo del continuous auditing • Continuous auditing, continuous
monitoring e continuous assurance • Benefici e rischi del continuous auditing • Introduzione alla pianificazione,
attuazione ed esercizio del continuous auditing
Disegno dei controlli e risposta ai findings• Progetti pilota: approcci, tempi, risorse,
risultati, indicazioni • Pacchetti informatici di supporto –
caratteristiche e modalità d’uso
L’AuTOMAzIONE È LA RISPOSTA TEcNIcA E ORGANIzzATIVA OTTIMALE PER L’AuDITING DEI PROcESSI RAPIDI, cRITIcI, cHE METTONO IN GIOcO ASSET AzIENDALI DI RILIEVO E SONO SOTTOPOSTI A MONITORAGGIO PERMANENTE.
Implica però assetti organizzativi e tecnici avanzati, perché gli strumenti di rilevazione e di controllo sono automatici e la risposta/gli interventi correttivi devono essere attivati con una prontezza commisurata alla rapidità di rilevazione.
Questa esigenza e la continuità di applicazione richiedono l’impiego di adeguate risorse, una cauta pianificazione e introduzione a monte, la verifica regolare delle tipologie dei controlli eseguiti, oltre ad un collegamento stretto alle istanze e strutture corporative di Risk Assessment and Evaluation.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Auditor che desiderano informarsi sugli sviluppi del continuous auditing e del continuous monitoring,
inteso come strumento di efficienza e mezzo di attuazione di un monitoraggio continuo
Auditor che desiderano aumentare il grado di automatismo dei processi di audit, e vogliono valutare possibilità, requisiti, vantaggi e condizioni per introdurre o utilizzare il continuous auditing e il continuous monitoring nelle proprie aziende
cONTINuOuS AuDITING E cONTINuOuS MONITORING
MILANO 20 giugnoROMA 24 novembre
Soci 600 Euro
Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
1 giornoCPE 9 ORE
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FORMAZIONE SPECIALISTICA AUDIT TECHNIQUES
ERM e business continuity, due facce di una stessa medaglia • Il panorama delle Norme emanate
dall’International Organization for Standardization [ISO]
La bIA [business Impact Analysis] e l’Internal Auditing sui processi delle organizzazioni• La resilienza verso i rischi e l’Internal
Auditing – gestione degli incidenti ed impatti
• L’Internal Audit sulle procedure di emergenza
• L’Internal Audit sulla formazione e l’addestramento alla resilienza;
• Il Report dell’Internal Audit per la Business Continuity
Il corso sarà articolato tra momenti di spiegazione teorica e due esercizi pratici, utili per lo svolgimento di analisi interne alle organizzazioni.
L’INTERNAL AuDIT SuLLA buSINESS cONTINuITY È uNO DEI FATTORI NEcESSARI PER AIuTARE LE ORGANIzzAzIONI NELLO SVILuPPO E NEL MONITORAGGIO DEI PROGRAMMI DI RESILIENzA AI RIScHI.
Per impostare un Audit Interno su questa disciplina e, soprattutto, le azioni necessarie a garantire la giusta operatività in situazioni di crisi, occorrono conoscenze e competenze specifiche. Il corso si prefigge di definire un percorso d’informazione e formazione di base sul tema della Business Continuity, ma anche di fornire i principali indirizzi pratici per l’Internal Auditing in questa specifica disciplina. Queste conoscenze potranno aiutare le organizzazioni a progettare un futuro meno incerto e meno esposto alle conseguenze dei rischI, quelli noti e quelli meno visibili.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Ai Dirigenti e Internal Auditor di organizzazioni che operano in contesti competitivi
Ai Dirigenti e Internal Auditor di organizzazioni “mission critical”
Ai Dirigenti e Internal Auditor di organizzazioni che gestiscono infrastrutture critiche
Ai Dirigenti e Internal Auditor di organizzazioni che intendono rinsaldare la fiducia nei propri investitori e nelle parti interessate
Ai Dirigenti e Internal Auditor di Pubbliche Amministrazioni.
buSINESS cONTINuITY MANAGEMENT NOVITA’
MILANO 19-20 marzoROMA 24-25 giugno
Soci 1.000 Euro
Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
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Certificazioni Internazionali: un passo in avanti…anzi, quattro.
www.aiiaweb.it [email protected]
Certificazioni Internazionali: un titolo professionale riconosciuto in Italia e nel mondo per rendere tangibili le competenze dell’Internal Auditor.
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CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI E QAR
cIA I - Internal Auditing basics• Guidance vincolanti• Rischio e Controllo Interno• Strumenti e tecniche per condurre
l’incarico di audit
cIA II - Internal Audit Practice• Gestione della funzione di IA• Gestione degli incarichi individuali• Fraud risks e controlli
cIA III - Internal Audit - Knowledge Elements• Governance• Risk Management• Struttura organizzativa e Processi di Business• Comunicazione • Leadership• IT/ Business Continuity• Financial Management• Global Business Environment
IL TITOLO DI cERTIFIED INTERNAL AuDITOR (cIA) È LA SOLA QuALIFIcA RIcONOScIuTA GLObALMENTE PER LA PROFESSIONE DI INTERNAL AuDITOR E IDENTIFIcA IN MODO uNIVOcO uN PROFESSIONISTA DELL’INTERNAL AuDITING.
Il conseguimento di questo attestato consente di: • accrescere il proprio prestigio nei confronti del management; • dimostrare la propria competenza; • migliorare la propria immagine professionale; • conseguire un titolo professionale di livello internazionale. Il CIA Review Course è un intervento formativo con finalità “di ripasso”, rivolto a quanti desiderano confrontare e migliorare la propria preparazione mediante la guida di docenti specializzati.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Questo percorso di formazione è rivolto a quanti desiderano confrontare e migliorare la propria preparazione per l’esame, mediante la guida di un docente specializzato:
l’obiettivo è fornire un supporto conoscitivo e di metodo utile al superamento dell’esame di certificazione.
PRE-REQuISITI
Requisito indispensabile per la partecipazione al corso è una solida e approfondita conoscenza dei contenuti trattati nei testi di riferimento.
cIA REVIEW cOuRSE
MILANO1° parte 15-16-17 settembre2° parte 6-7-8 ottobre3° parte 3-4-5-6 novembre
ROMA1° parte 17-18-19 marzo2° parte 7-8-9 aprile3° parte 12-13-14-15 maggio
(1° e 2° parte)
Soci 1.500 Euro
Non Soci 1.900 Euro
3° parte
Soci 2.300 Euro
Non Soci 2.900 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorni e mezzo (1° e 2° parte)4 giorni (3° parte)
Sono previste agevolazioni per chi partecipa a più corsi di questa Area
ISCRIZIONE ai corsi CIA I e II:Soci 2.500 Euro, Non Soci 3.200 EuroISCRIZIONE ai corsi CIA I, II e III: Soci 3.900 Euro , Non Soci 5.200 Euro
59
• L’esame CCSA: modalità e contenuti • Risk management: ripresa principi
generali • Il Self-Assessment: tipologie, modalità
di esecuzione • Ruolo dell’Internal Auditor • L’utilizzo dei framework • Mappatura dei rischi • L’arte della facilitazione: ruoli,
personalità, tecniche di gruppo
LA cERTIFIcAzIONE IN cONTROL SELF-ASSESSMENT (ccSA) È STATA INTRODOTTA DALL’INSTITuTE OF INTERNAL AuDITORS PER FORNIRE uN AuTOREVOLE AVALLO PROFESSIONALE AGLI INTERNAL AuDITOR cHE INTENDANO SVOLGERE IL RuOLO DI “FAcILITATOR” NELL’AMbITO DEI PROcESSI DI RISK & cONTROL SELF-ASSESSMENT (cRSA).
Come noto, tale metodologia, prevista anche dai nuovi Standard della professione, è intesa innanzitutto ad orientare manager e specialisti nel processo di individuazione dei rischi operativi e, conseguentemente, nell’identificazione dei controlli da mettere in atto per la loro gestione.
Il corso intende: • preparare alla conduzione di un workshop CSA; • dare e ricevere feedback; • praticare la facilitazione in un contesto non avversariale.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Il corso è rivolto ai candidati che desiderano iscriversi all’esame di Certificazione in Control Self-Assessment (CCSA)
La partecipazione al corso di CCSA Facilitation, che abbia durata di almeno 14 ore e sia accreditato dall’Institute of Internal Auditors, è per il momento condizione indispensabile per ottenere la Certificazione CCSA. L’Associazione Italiana Internal Auditors ha ottenuto tale accreditamento.
cORSO DI ADDESTRAMENTO ALLA FAcILITATION
MILANO 24-25 marzoROMA 27-28 ottobre
Soci 1.300 Euro
Non Soci 1.700 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
2 giorniCPE 18 ORE
60
CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI E QAR
Servizi bancari • Prodotti – prestiti e finanziamenti – tesoreria • Processi – risk-Management – sottoscrizioni • Contesto Normativo – ruolo della banca centrale
Servizi Assicurativi • Prodotti – tipologie di offerta – piani pensione • Processi – risk-Management – riassicurazioni • Contesto Normativo – ruolo degli enti regolatori
Servizi Finanziari • Prodotti – azioni, Obbligazioni, Fondi – derivati Finanziari – asset Management • Processi – asset/Liability Management – emissioni – broker/Dealer • Contesto Normativo – borse e Mercati
LA cERTIFIcAzIONE IN FINANcIAL SERVIcES AuDITOR cOSTITuIScE IL cOMPLEMENTO DI ELEzIONE PER QuEGLI INTERNAL AuDITOR cHE OPERANDO NEL SETTORE bANcARIO, ASSIcuRATIVO O FINANzIARIO DESIDERANO AcQuISIRE uNA SPEcIALIzzAzIONE cHE RIGuARDI DIRETTAMENTE LA PROFESSIONE DA LORO SVOLTA E QuINDI PIÙ IDONEA A VENIRE RIcONOScIuTA NEL PROPRIO SETTORE DI ATTIVITÀ.
L’esame di Certificazione CFSA è strutturato in 5 gruppi di domande. In particolare: • il primo gruppo copre tematiche generali di Auditing di chiara derivazione
CIA (Standard, frodi, IT Auditing, contabilità generale, ecc.); • i successivi tre riguardano conoscenze generali in materia di Banche,
Assicurazioni e Investimenti Mobiliari, che tutti gli Auditor del settore finanziario devono possedere, a prescindere dalla specializzazione scelta;
• l’ultimo gruppo approfondisce la conoscenza della specifica disciplina scelta dal candidato. Il livello richiesto, in questa parte, è quello di padronanza.
Il Corso CFSA Review indirizza esclusivamente gli ultimi due aspetti in quanto il primo ricade nell’ambito del corsi di CIA Review, a cui si rimanda.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Il corso è rivolto ai candidati che desiderano confrontare e migliorare la propria preparazione per l’esame, mediante la guida di un docente specializzato.
L’obiettivo è infatti di fornire un supporto conoscitivo e di metodo utile al superamento dell’esame di certificazione CFSA
cFSA REVIEW cOuRSE
MILANO 28-29-30 maggio
Soci 1.600 Euro
Non Soci 2.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
3 giorniCPE 27 ORE
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È allo studio il percorso formativo in preparazione all’esame, che verrà erogato a partire dal secondo semestre 2014. I dettagli verranno forniti non appena disponibili.
GLI EVENTI DEGLI uLTIMI 10 ANNI HANNO PROVOcATO SIGNIFIcATIVI cAMbIAMENTI NELLA PERcEzIONE E NELLA PRATIcA DELL’INTERNAL AuDITING NONcHé DEL SuO RuOLO RISPETTO ALLE AREE DEL RISK MANAGEMENT E DELLA GOVERNANcE. Per rispondere alle attuali esigenze, il Professional Certifications Board (PCB) dell’IIA ha istituito una nuova certificazione specialistica focalizzata sulla Risk Management Assurance (CRMA).
Questa certificazione permetterà ai professionisti di Internal Audit di dimostrare le loro competenze nell’ambito della valutazione e della gestione dei rischi e, in particolare, nei seguenti aspetti: • garantire lo svolgimento dei processi aziendali attraverso il monitoraggio
dei rischi e nel rispetto della governance aziendale; • sensibilizzare il management e il comitato di controllo interno sui concetti
di rischio e di gestione del rischio; • focalizzarsi sui rischi strategici dell’azienda; • aggiungere valore alla propria azienda. Informazioni dettagliate sulla Certificazione CRMA sono disponibili sul sito www.aiiaweb.it – area Certificazioni.
cONTENuTI
cERTIFIcATION IN RISK MANAGEMENT ASSuRANcE (cRMA) NOVITA’
62
CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI E QAR
• L’evoluzione dell’Internal Auditing e l’impatto sull’attività di Quality Assessment
• Obiettivi dell’attività di Quality Assessment
• Il nuovo Professional Practices Framework
• I nuovi standard per la Quality Assurance (Mandatory External Assessment Requirements)
• Fattori d’impresa: Risk/Control (Corporate Governance, EWR, e Management Control/COSO)
• Ambiente di Audit practice (Internal Auditing e Audit Committee Charters, Independence, Consultancy Services)
• Processi esterni e interni di Quality Assessment (Assessment Tools, referenze e best practices)
• Programma di self-assessment con processi di validazione indipendente
• Applicazione pratica del programma Quality Assessment Revisione del materiale del corso in preparazione all’esame
Nel corso della terza giornata i candidati sosterranno l’esame per conseguire la qualifica di External Assessor/ Validator
IL PROGRAMMA DI ASSuRANcE E MIGLIORAMENTO DELLA QuALITÀ È uNA cONTINuA E PERIODIcA VALuTAzIONE DI TuTTE LE ATTIVITÀ DI AuDIT E DI cONSuLENzA SVOLTE DALL’INTERNAL AuDITING. Si compone sia di valutazioni interne, volte a verificare costantemente l’operato della funzione di Internal Audit, sia di valutazioni esterne. Le valutazioni esterne devono essere effettuate almeno una volta ogni 5 anni da parte di un valutatore, o di un team di valutatori, qualificato e indipendente, esterno alla funzione. I responsabili dei team e i valutatori incaricati della valutazione esterna devono possedere un livello superiore di competenze ed esperienze e aver completato con esito positivo il corso di formazione sulla valutazione della qualità progettato dall’IIA e proposto dall’Associazione in lingua italiana.
cONTENuTI
A cHI SI RIVOLGE
Il corso è riservato ai soci AIIA che desiderano acquisire la qualifica di External Assessor/ Validator
ADVANcE PREPARATION
Circa dieci giorni prima dello svolgimento, i partecipanti riceveranno i seguenti documenti per la preparazione al corso:
Manuale di Quality Assessment
Standards Internazionali per la Pratica Professionale di Internal Auditing
cORSO PER L’AccREDITAMENTO DELLA QuALIFIcA DI ExTERNAL ASSESSOR/VALIDATOR (QAR)
MILANO 30 giugno 1-2 luglio
Soci 1.800 EuroLe quote sono intese Iva esclusa
3 giorniCPE 27 ORE
63
64
DOCENTI AIIA
Agnello SaraLegal Counsel
Albanesi FedericaConsulente e Formatore
Aondio KatiacIA, ccSA, cRMAResponsabile Internal AuditFininvest Gestione Servizi S.p.A.
bartolomucci SandroAvvocato Cassazionista, docente e pubblicista Presidente e membro di OdV
bianco SergioQARevisore Legale, Consulente, Quality Assessor e Formatore
bianconi Riccardo Consulente e formatore
bruno FlavianocIA, ccSA, cFSAAttuario, Consigliere Delegato alla Compliance S2C Assicurazioni S.p.A.
cammaroto GiuseppeAvvocato e partner di 4Value
cappiello TommasocIA, ccSA, cRMAPartnerAristeia Risk Consulting
casati PaolocIA, cRMAResponsabile per le attività di Audit di processo e di IT auditPoste Italiane S.p.A.
catani DanielecIA, ccSA, cRMA, QAQuality AssessorGruppo UniCredit S.p.A.
cervellione Rosa AnnaAvvocatoStudio Legale Avv. Cervellione Augello
ciarletta Immacolata Maria Avv. PhDLegal Advisor JDP Corporate Solutions S.r.l.
cilli claudio cIA, QA, cISADocente universitario PresidenteNet Partner Consulting S.r.l.
ciotoli cristinaResponsabile della Funzione Audit, Area Intermediazione Finanziaria di Revisione Interna BancoPosta
comotti StefanocIA, cRMAGroup Audit DirectorKering
corrado AndreacIA, ccSA, cRMA, AccAInternal Audit & SOX Relationship Leader nell’area Global Finance Operational Risk Management American Express Services Europe
corsini RobertoResponsabile Settore Audit Compliance, Area Revisione InternaBanca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.
D’Onza GiuseppeProfessore Associato di Risk Management Università di Pisa
Di Fronzo PietroccSA, cRMADirigente responsabile dell’Area Audit Operativi sui processi direzionali e abilitanti e sulle aree professionali, Direzione Centrale Ispettorato audit e sicurezzaINPS
Everett JaneSenior Associate TrainerCanning School Italia
Fasano GaetanocIAAudit Interno. Sistema dei Controlli eCoordinamento Organismi Indipendenti.Direzione Centrale Legislativo, Legale, Istituzionale e ControlliRegione Lombardia
Fraganza MartaccSA, cRMAResponsabile Coordinamento Audit e Audit Rischi di ProcessoPoste italiane S.p.A.
Galasso RaffaeleConsulente e Formatore
Gargano AntonellocISAManagerProtiviti
Gentile Maria LuisaConsulente e Formatore
Giacoma GabrieleManaging Director Italy - SpainRGP Consulting
Hubbard RobbincIA ccSA cRMA QAInternal Audit, Head of Audit Quality Assurance Gruppo UniCredit S.p.A.
Jannone AngeloAmministratore Delegato JDP Corporate Solutions S.r.l.
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Laguardia LucacIA, cFSA, QAHead of Italy Internal AuditLondon Stock Exchange Group
Longo umbertocFSASegretario Generale e Responsabile Governance di GruppoBanca Popolare di Marostica S.c.p.a.a r.l.
Marchi RaffaelloConsulente
Micocci AngelocIA, ccSA, cRMA, QAResponsabile Audit Società Italiane ed Estere Gruppo Autostrade per l’Italia
Nardelotto GianlucaDirezione Aziendale Environmental, Health & Safety
Nocerino RuggeroConsulente e Formatore
Pagani DariocIA, ccSAAudit Manager RCS MediaGroup
Palmieri GiuseppecIA, ccSA,cFE, QAConsulente e Formatore
Perata FabiocIA, cFSADirettore Internal AuditingGruppo Banca Carige
Piana PierantoniocIA, ccSA, QAConsulente
Poli GiovanniResponsabile ufficio Revisione interna e EDP AuditingBanca Popolare di Sondrio
Proietti MassimocIA, ccSA Direttore Internal AuditingIstituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.
Riedel ManfredRevisore contabile, cIA, QAConsulente Rischi & Controlli
Rocco Giovanni cIA, ccSA, cISACorporate Audit ManagerCoca Cola Hellenic
Rodaro AngelocIA, cISA Consulente e Formatore
Rossi FabriziocIA, ccSAResponsabile Internal Audit, Settore Elicotteri Finmeccanica
Savini Iole Anna AvvocatoStudio Legale Savini
Susa Davide cRMA, cISA, cRISc, PMPInformation Systems Auditor Senior Iccrea Holding S.p.A.
Tagliabue LucianoResponsabile Ufficio Rete Banche Emilia e Adriatico, Direzione Internal Auditing, Servizio Rete Banche in ServiceIntesa Sanpaolo
Taranto AntonioResponsabile Audit Processi OperativiFunzione AuditTerna S.p.A.
Vidili ValerianocIAInternal Audit ExecutiveFondazione Istituto Italiano di Tecnologia (IIT)
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cERITIFIcAzIONE DI QuALITA’ E FORMAzIONE FINANzIATALA FORMAzIONE AIIA E’ cERTIFIcATA uNI EN ISO 9001:2008L’Associazione Italiana Internal Auditors ha adeguato le procedure operative agli standard fissati dagli organismi di certificazione di livello internazionale, ottenendo la certificazione di qualità uNI EN ISO 9001:2008 per il settore EA 37: istruzione per la progettazione ed erogazione di servizi formativi in ambito professionale.
La certificazione permette alle aziende di utilizzare i Fondi Paritetici Interprofessionali per accedere a tutti i corsi di formazione AIIA, organizzati in modalità interaziendale, aziendale e tutoring, e usufruire dei finanziamenti previsti per la Formazione Continua dei professionisti del settore auditing.
L’essersi uniformati alla normativa della qualità rappresenta, per AIIA, il riconoscimento dell’adozione di un modello organizzativo efficiente per la raggiunta ottimizzazione degli iter operativi, per una compiuta definizione delle responsabilità, dei ruoli professionali e dei flussi di lavoro, aspetti che sicuramente consentiranno la progettazione e l’erogazione di corsi sempre più in linea con le esigenze del mercato e dei professionisti dell’Internal Audit.
I FONDI PARITETIcI INTERPROFESSIONALII fondi paritetici interprofessionali sono organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali attraverso specifici Accordi Interconfederali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale.
I Fondi Interprofessionali finanziano piani di formazione continua, ossia iniziative formative rivolte ai dipendenti delle imprese lungo tutto l’arco della vita lavorativa con la duplice finalità di accrescerne l’occupabilità e migliorare la competitività delle imprese.
Ogni impresa può scegliere il fondo a cui aderire, indipendentemente dall’associazione datoriale cui fa riferimento e dal contratto nazionale di lavoro applicato, anche se è evidente che il fondo di settore potrà essere più corrispondente alle esigenze aziendali.
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IL RuOLO DI AIIA A SuPPORTO DELLE AzIENDEAIIA HA MATuRATO NEGLI ANNI uNA cONSOLIDATA ESPERIENzA E cAPAcITÀ DI AFFIANcARE LE IMPRESE NELLA GESTIONE DI PIANI FORMATIVI AzIENDALI PRESSO MOLTI FONDI INTERPROFESSIONALI OGGI ESISTENTI.
Le aziende che desiderassero aderire ai Fondi per il finanziamento dei propri piani formativi e non fossero in grado di gestire le relative attività possono rivolgersi all’Associazione.
Un consulente specializzato provvederà in via preliminare ad effettuare un’analisi della posizione dell’azienda (fondi di destinazione degli accantonamenti e disponibilità dei propri fondi) e sulle opportunità formative offerte dai Fondi.
In seguito alla definizione e all’approvazione del progetto formativo e dell’offerta economica, che includerà sia il programma didattico sia le attività rivolte all’ottenimento dei finanziamenti, verrà fornita assistenza nelle fasi successive relative alla domanda di finanziamento, al monitoraggio didattico e finanziario e alla rendicontazione parziale e finale dell’intervento formativo.
INFORMAzIONI GENERALIMODALITA’ DI PARTEcIPAzIONE•L’iscrizione ai corsi AIIA avviene attraverso il sito
www.aiiaweb.it/formazione.•Per favorire l’apprendimento e l’interattività tra i partecipanti, le
iscrizioni ai corsi sono a numero programmato. La priorità d’iscrizione sarà determinata sulla base della data di arrivo dell’iscrizione.
•Le iscrizioni devono essere formalizzate almeno una settimana prima dell’inizio del corso. Le domande pervenute successivamente saranno ammesse solo in caso di disponibilità.
•La conferma dell’attivazione del corso verrà inviata al raggiungimento del numero minimo di partecipanti.
•L’Associazione si riserva la facoltà di annullare un corso qualora il numero degli iscritti non sia tale da garantire l’efficacia sul piano didattico, dandone comunicazione scritta entro 3 giorni lavorativi dalla data di inizio corso.
•AIIA si riserva inoltre la facoltà di sostituire i docenti indicati con altri docenti di pari livello professionale e di modificare gli argomenti trattati e le sedi dei corsi, rispetto a quanto preannunciato nel programma generale annuale.
ORARIO DEI cORSILe lezioni si svolgono: dalle 9.15 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30.Il primo giorno di corso le lezioni hanno inizio alle 9.30.
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QuOTE DI PARTEcIPAzIONE•Le quote di partecipazione, indicate nelle schede di presentazione dei
singoli corsi, sono da intendersi Iva esclusa e comprensive di tutto il materiale didattico.
•Per i soci AIIA è previsto uno sconto per la partecipazione ad ognuno dei corsi a catalogo.
•Per poter usufruire delle quote scontate, i soci devono essere in regola con il pagamento della quota associativa dell’anno in corso.
AGEVOLAzIONISono previste facilitazioni per le aziende che iscrivono più partecipanti allo stesso corso e pacchetti aziendali per le aziende che desiderano realizzare piani formativi delle proprie risorse.
SPEcIALE STuDENTIPer tutti i corsi base, l’AIIA offre ai primi due soci studenti che ne faranno richiesta e che non svolgono attività lavorativa, la partecipazione alla cifra simbolica di 50 € al giorno. Per usufruire della promozione, la condizione di socio studente va specificata nel modulo d’iscrizione.
MODALITA’ DI PAGAMENTOIl pagamento dovrà essere effettuato scegliendo fra una delle seguenti modalità:• Carta di credito VISA o Mastercard, tramite procedura on-line sul sito
AIIA;• Bonifico bancario, a ricevimento fattura.
ATTESTATI DI PARTEcIPAzIONE AI cORSI E PROGRAMMA cPEAl termine di ciascun corso, ai partecipanti che avranno adempiuto agli obblighi di frequenza, verrà rilasciato un Attestato di Partecipazione con l’indicazione delle ore valide per il programma CPE, ad uso di coloro che hanno conseguito una delle Certificazioni internazionali (CIA, CCSA, CFSA o CRMA).
RINuNcIA DI PARTEcIPAzIONE AL cORSOLa rinuncia deve essere comunicata per iscritto. In caso di disdetta al corso entro gli otto giorni solari prima della data di inizio, AIIA rimborserà integralmente la quota versata o, su indicazione del cliente, la destinerà ad un altro corso da effettuare entro l’anno solare.Se invece la rinuncia verrà comunicata negli otto giorni solari precedenti l’inizio del corso, AIIA si riterrà autorizzata a fatturare il 30% (+Iva) dell’intera quota di iscrizione. In caso di mancata presentazione del partecipante all’inizio del corso o di ritiro a corso già iniziato, AIIA si riterrà autorizzata ad emettere fattura per l’intero importo.
In qualsiasi momento è possibile sostituire l’iscritto.
Tutti gli aggiornamenti sono disponibili sul sito www.aiiaweb.it/formazione.
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cOME RAGGIuNGERcI
Dall’Aeroporto di Linate• Autobus 73, fermata Corso Europa
Dall’Aeroporto di Malpensa• Servizio Malpensa Shuttle fino alla fermata Stazione Centrale, Metropolitana 3 (linea gialla)
direzione San Donato, fermata Duomo• Servizio Malpensa Express fino alla Stazione Cadorna, Metropolitana 1 (Linea rossa) direzione
Sesto S. Giovanni, fermata Duomo
Dalla Stazione centrale F.S.• Metropolitana 3 (linea gialla) direzione S. Donato, fermata Duomo
cOME RAGGIuNGERcI
Dall’Aeroporto di Fiumicino• Servizio Leonardo Express fino alla Stazione Roma Termini• Dall’autostrada Roma-Fiumicino procedere in direzione Via Cristoforo Colombo, Via delle
Terme di Caracalla, Via Cavour, Via Nazionale, Piazza della Repubblica, Via XX Settembre, Via Antonio Salandra.
In treno• Dalla Stazione Termini, camminare in direzione Piazza della Repubblica, Via Parigi, Via
Pastrengo, Via XX Settembre, Via Antonio Salandra (7 minuti a piedi).
In autobus• Linee utili: 36, 60, 61, 62, 84, 175, 492, 590, 910. Scendere a Piazza della Repubblica, camminare
in direzione Via Parigi, Via Pastrengo, Via XX Settembre, Via Antonio Salandra (3 minuti a piedi).
DOVE SIAMOVia San Clemente 1 Milano
ALbERGHI convenzionati, situati nelle immediate vicinanze della Sede AIIA di Milano
HOTEL GALILEO ****Corso Europa 20122 MilanoT. 02 [email protected] www.grandhotelplazamilano.it
HOTEL cANADA*** Via Santa Sofia 16 20122 Milano T. 02 58304844 [email protected] www.canadahotel.it
DOVE SIAMOPresso Regus Via Antonio Salandra 18 Roma
ALbERGHI convenzionati, situati nelle immediate vicinanze della Sede di Regus
MARcELLA ROYAL HOTEL****Via Flavia 106 00187 Roma T. 06 42014591 [email protected] www.marcellaroyalhotel.com
HOTEL FLAVIA*** Via Flavia 40 00187 Roma T. 06 4883037 [email protected] www.hotelflavia.it
70
Via San Clemente, 1 20122 MilanoT. 02.36581500 F. 02. [email protected] www.aiiaweb.it