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Relazione tecnica Pagina 1 di 34

COMUNE DI COLLELONGO

(Provincia de L’Aquila)

Oggetto:

MANUTENZIONE STRAORDINARIA, REALIZZAZIONE EX NUOVO E MESSA IN

SICUREZZA DELL'IMPIANTO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE FINALIZZATO

ALLA RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI E GESTIONALI

NEL COMUNE DI COLLELONGO

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA CON STUDIO DI PREFATTIBILITA’ AMBIENTALE E

PARTICOLAREGGIATA RELATIVA ALLA SITUAZIONE DI FATTO DEGLI IMPIANTI ED

INTERVENTI PREVISTI CON INIDAGINI PRELIMINARI

Premessa:

A seguito dell’Incarico Professionale ricevuto dall’Amministrazione Comunale di Collelongo,

il sottoscritto Dr. Ing. Antonio Scutti, iscritto presso l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di

Chieti al n. 478, ha redatto il presente progetto preliminare, relativo alle opere di cui all’oggetto,

nell’ambito dell’intero territorio del Comune di Collelongo, secondo l’Art. 93 e l’Allegato

tecnico XXI di cui all’Art. 164 del D.Lgs. 163 del 12-04-2006, convertito in Legge 228 del 02-

07-2006, modificato dalla Legge 296 del 27-12-2006, dal D.Lgs. n. 6 del 26-01-2007, dal

D.Lgs. n. 113 del 31-07-2007, dal D.Lgs. n. 152 del 11-09-2008, dal D.Lgs. n. 135 del 25-

09-2009, dalla Legge n. 106 del 12-07-2011, oltre che secondo il Regolamento di

esecuzione e di attuazione, DPR 207 del 05-10-2010 del D.Lgs. 163/2006, coordinato con

le modifiche del D.L. 110 del 13-05-2011, convertito con modificazioni dalla Legge 106 del

12-07-2011 e D.L. 1 del 24-01-2012 ed aggiornato con la Legge 125 del 30-10-2013 di

conversione del D.L. 101 del 31-08-2013.

L’intento del presente Progetto Preliminare, è quello di descrivere dettagliatamente l’attuale

situazione in cui si trovano tutti gli impianti di illuminazione pubblica esistenti sul territorio

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comunale, di individuarne l’effettiva consistenza, le anomalie, le carenze, le difformità normative

e/o funzionali e nel contempo formulare le indicazioni preliminari attraverso le quali procedere

per il completo assolvimento delle carenze accertate ed individuarne i costi di massima.

L’attività progettuale è stata preceduta da una serie di sopralluoghi sul territorio e da una attenta

analisi di tutti i sistemi di illuminazione presenti in esso, con la loro individuazione planimetrica,

la differenziazione in ragione delle diverse caratteristiche e la messa in evidenza di carenze e/o

difformità rispetto alla vigente normativa in materia.

Il presente progetto consta, oltre che della presente relazione, anche di una Planimetria

Generale dell’intero territorio, su cui sono individuate le posizioni planimetriche gli impianti, con

un abaco di tutte le forniture di energia con i relativi quadri elettrici ed un abaco relativo alle

diverse tipologie dei sistemi di illuminazione esistenti.

E’ inoltre stato predisposto un documento relativo al Calcolo Sommario della Spesa ed al

Quadro Economico preliminare; il tutto si completa con una proposta preliminare planimetrica

relativa alla zona delle Casette Asismiche ed alla Circonvallazione, in cui sono stati individuati

gli elementi preliminari per la realizzazione delle opere di rifacimento ex-novo degli impianti di

illuminazione nelle zone indicate.

A completamento di quanto indicato in precedenza, è stato allegato un Elaborato fotografico

relativo ai quadri elettrici esistenti, un fascicolo relativo alle “Prime indicazioni e misure

finalizzate alla salute ed alla sicurezza sul lavoro”, il “Capitolato Tecnico Prestazionale”, uno

“Schema di Contratto” ed un fascicolo relativo agli “Schemi tipologici sistemi di illuminazione ed

apparecchi”.

Situazione di fatto

Innanzitutto è stata eseguita una verifica dettagliata delle fatture relative ai consumi energetici

di ognuno degli impianti esistenti, da cui sono stati rilevati tutti i parametri elettrici e funzionali di

ognuno degli impianti, che verranno indicati nell’apposito paragrafo di riferimento.

Una volta effettuata questa prima analisi si è proceduto con un approfondimento nella verifica

visiva e strumentale degli impianti, attraverso la quale è stata evidenziata tutta la situazione

generale e di dettaglio di ognuno degli impianti; terminata la fase del rilievo degli impianti, è

stata redatta la presente relazione tecnica di tutta la situazione in cui si trovano gli impianti di

illuminazione esistente.

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La stragrande maggioranza degli impianti di illuminazione esistenti sul territorio ha subito diversi

interventi nel corso degli anni, in tempi e con modalità diverse fra loro, per cui lo stato

complessivo in cui si trovano attualmente, è molto variegato e merita quindi una descrizione

puntuale, suddividendo gli impianti per ogni punto di consegna dell’energia.

Nell’ambito dell’intero territorio sono presenti un certo numero di apparecchi tipo Iguzzini Mod.

Archilede BC 54 ed altri tipo BG48, i quali nelle condizioni di funzionamento ordinario non

eseguono alcuna riduzione del flusso luminoso ad una determinata ora della notte;

analizzando la scheda tecnica di prodotto del modello BG 54, abbiamo accertato che

l’apparecchio dovrebbe avere un consumo di 0,39A con il 100% del flusso luminoso emesso.

In conseguenza al fatto che abbiamo accertato che detti apparecchi non producevano alcuna

riduzione del flusso luminoso durante la notte, abbiamo provato con la modifica delle

impostazioni dei dip-switch, in ragione di quanto viene indicato nella scheda di installazione

dell’apparecchio ed abbiamo ricontrollato che avvenisse la riduzione del flusso ad una certa ora

della notte, ma ciò non si è verificato.

In conseguenza a quanto accertato ed in base alle indicazioni ricevute dal Servizio di

Assistenza Tecnica dell’Azienda, abbiamo provveduto ad eseguire delle misure in campo, sia

sugli apparecchi su cui era preimpostata la configurazione dei dip-switch dall’Azienda

Costruttrice che su quelli su cui avevamo apportato una modifica in campo; entrambe le misure

hanno dato un valore di 0,339A, da cui abbiamo potuto dedurre che è stata effettuata una

impostazione software su ogni apparecchio da qualcuno che ci ha preceduto, ma di cui non ci

sono notizie.

Considerato che detti apparecchi possono funzionare dal 100% al 10% del carico nominale, è

possibile impostare delle configurazioni con una chiavetta, avente un costo di circa 250,00 euro,

in ragione delle caratteristiche delle strade in cui sono installate le armature e programmare una

riduzione di flusso notturna, da concordare con l’Amministrazione Comunale, in base alla

classificazione delle strade in base alle norme UNI vigenti.

Una volta provveduto effettuata la classificazione delle strade su cui essi sono installati ed aver

acquistato la “chiavetta”, bisognerà scaricare il software dal sito dell’Azienda Costruttrice ed

effettuare la programmazione voluta; a tal punto si dovrà agire attraverso la chiavetta su ogni

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apparecchio e scaricare su ognuno la configurazione prescelta, ripetendo l’operazione per ogni

tipologia di impostazione che si intende mettere in atto.

Fornitura Via Roma

L’impianto di illuminazione esistente per gran parte di Via Roma è stato già ristrutturato ed

adeguato alle normative vigenti in passato, per cui quella parte di impianto, si trova in buono

stato, con l’unico handicap di disporre di apparecchi illuminanti non conformi alla L.R. 12/2005 e

s.m.i. per il contenimento dell’inquinamento luminoso.

L’impianto consta di una serie di paline dotate di sbraccio curvo a pastorale, con altrettanti

apparecchi illuminanti del tipo a “lampara” con lampade al sodio ad alta pressione da 100W; le

linee elettriche di alimentazione sono del tipo in esecuzione interrata, comprendenti nuovi

cavidotti in pvc del tipo corrugato doppia parete, di dimensioni e caratteristiche conformi alle

vigenti normative, nuovi cavi elettrici quadripolari del tipo FG7OR dotati di doppio isolamento,

delle sezioni indicate nell’allegata planimetria.

Detto impianto è alimentato da una fornitura di energia di tipo trifase (3F+N) a 230/400V, con

una potenza impegnata di 10kW, da cui è derivato il quadro elettrico di protezione e comando

sito all’incrocio tra Via Roma e la Circonvallazione occidentale.

Il quadro elettrico esistente è affiancato da un controllore elettronico – stabilizzatore che, oltre

alle normali funzioni di protezione e comando dei circuiti ad esso collegati, ha la funzione di

produrre una riduzione del flusso luminoso delle sorgenti alimentate, con una conseguente

riduzione dei consumi energetici, oltre ad assicurare la stabilizzazione della tensione, con

conseguente aumento della durata sia delle lampade che dei reattori installati.

Il quadro elettrico generale è così strutturato:

- N.1 Interruttore generale automatico magnetotermico 4*32A - 6kA - curva C;

- N.1 Interruttore protezione linea “lato dx Via Roma (4*6mmq. - FG7OR)” di tipo MTD

4*16A - 6kA - curva C - Idn 0,3A;

- N.1 Interruttore protezione linea “lato sx Via Roma (4*4mmq. - FG7OR)” di tipo MTD

4*16A - 6kA - curva C - Idn 0,3A;

- N.1 Interruttore protezione linea “lato dx Strada per Trasacco (4*6mmq. - FG7OR)” di

tipo MTD 4*16A - 6kA - curva C - Idn 0,3A;

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- N.1 Interruttore protezione linea “lato sx Strada per Trasacco (4*6mmq. - FG7OR)” di

tipo MTD 4*16A - 6kA - curva C - Idn 0,3A;

- N.1 Interruttore protezione linea ex Via Malpasso “traverse di Via Roma lato Largo

Clapiers (4*4mmq. - RG5)” di tipo DIFFERENZIALE PURO 4*40A - Idn 0,3A;

- N.1 Interruttore protezione linea “Impianti sportivi e Via Casaline (4*6mmq. - FG7OR)” di

tipo MTD 4*16A - 6kA - curva C - Idn 0,03A.

L’insieme è, per la gran parte, conforme alle vigenti normative e funziona bene, ad eccezione

del circuito “traverse di Via Roma lato Largo Clapiers ex Via Malpasso”, su cui è presente

solo la protezione differenziale, mentre manca la protezione contro il sovraccarico ed il corto

circuito, che però può essere ripristinata con l’aggiunta di un interruttore automatico

magnetotermico quadripolare, da abbinare all’interruttore differenziale di linea presente.

Il controllore elettronico esistente è ubicato in adiacenza al quadro elettrico di protezione degli

impianti serviti ed è costituito da un apparecchiatura unica comprendente una parte

elettromeccanica ed una parte elettronica, avente lo scopo di attuare una stabilizzazione della

tensione ed una riduzione dei consumi energetici attraverso una riduzione del flusso luminoso

delle sorgenti luminose.

Da una serie di verifiche ed accertamenti in sito, l’apparecchio risulta “bloccato” e non permette

l’accesso alla programmazione attraverso il display a suo corredo, per cui non è stato possibile

accertarne le modalità di funzionamento attuali; comunque da quanto potuto verificare a livello

funzionale, è stato accertato che l’apparecchio non svolge correttamente le proprie funzioni e

quindi necessita di un intervento di riparazione e/o sostituzione di componenti danneggiate.

L’apparecchiatura è installata a monte del quadro elettrico generale descritto in precedenza,

all’interno del quale sono contenuti tutti i sistemi di protezione dei circuiti elettrici asserviti.

Tutti i sistemi di illuminazione esistenti allacciati sul quadro elettrico dispongono di apposite

fondazioni in cls., relativi pozzetti di derivazione in calcestruzzo corredati di chiusini in ghisa del

tipo “C-250”; le derivazioni dei circuiti elettrici sono eseguite mediante apposite muffole stagne

con resina colata.

A corredo dell’impianto di alimentazione è presente un impianto dispersore di terra e di

equalizzazione del potenziale costituito da un dispersore a picchetto all’interno di ogni pozzetto,

resi collaboranti fra loro attraverso una treccia di rame nuda da 35mmq., direttamente interrata;

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ogni singolo punto luce dispone di un proprio collegamento equipotenziale sul sostegno e del

collegamento del conduttore Pe di ogni apparecchio illuminante.

Come si evince dalle indicazioni riportate nel cablaggio del quadro elettrico, nell’ultimo periodo

su di esso è stata aggiunta una linea che precedentemente era alimentata dal quadro di Via

Malpasso, che per il tratto transitante su Via Roma risulta interrata, mentre diviene “aerea”

nell’ambito di tutti i vicoli presenti in zona.

La linea è costituita da vecchissimi cavi elettrici del tipo RG5 con corda nuda in alluminio ed

isolamento in gomma, molto deteriorati a causa della loro età e delle esposizioni alle

intemperie; alcuni tratti risultano anche distaccati dalla corda in acciaio per il cedimento delle

fascette.

Le derivazioni del suddetto circuito sono eseguite con scatole di derivazione per esterno e/o

con morsetti e/o nastro isolante; tutte in forte stato di degrado e con scarsissimo isolamento.

La linea elettrica in esame alimenta una serie di punti luce, così come si evince dall’allegato

planimetrico, aventi caratteristiche tecniche e dimensionali diverse fra loro, di cui alcuni sono su

sbracci a muro in ferro, altre su paline verniciate basse ed altre su pali alti curvi in ferro

verniciati.

Gli apparecchi illuminanti sono del tipo con cablaggio dotate di lampade al sodio ad alta

pressione e sono in buono stato e conformi alle vigenti norme contro l’inquinamento luminoso;

mentre sia i pali che bracci a muro sono fortemente corrosi dalla ruggine e necessitano di

interventi manutentivi straordinari.

Quest’ultimo circuito descritto, per le condizioni in cui si trova, necessita di un intervento di

ristrutturazione completa sia per quanto attiene ai circuiti elettrici di alimentazione che per gli

organi di derivazione esistenti.

Fornitura Circonvallazione occidentale

L’impianto di illuminazione allacciato alla fornitura di energia in esame è di piccole dimensioni

ed alimenta un numero di punti luce molto limitato; la fornitura di energia in esame è di tipo

trifase (3F+N) a 230/400V, con una potenza impegnata di 4,5kW, da cui è derivato un vecchio

quadro elettrico di vecchissima fattura, costituito da un contenitore metallico completamente

logoro, entro il quale sono installate delle apparecchiature interne aventi caratteristiche

elettriche completamente inadeguate rispetto ai circuiti elettrici esistenti e rispetto ai carichi

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elettrici allacciati su di essi, per cui sono disattese le basilari funzioni previste dalla vigente

normativa in materia di sicurezza elettrica.

L’intero quadro costituisce un autentico pericolo sia per gli addetti alla manutenzione che per i

cittadini che possono venirne in contatto, quindi necessita una sua completa sostituzione con

uno nuovo.

Dal quadro elettrico esistente dipartono due linee elettriche aventi ognuna una sezione di

4*4mmq., in parte in esecuzione interrata ed in parte in esecuzione aerea, tutte costituite da

cavi elettrici multipolari tipo RG5, costituiti da conduttori rigidi in rame ed isolamento esterno del

tutto logoro.

I punti luce sono collegati solo su una delle tre fasi disponibili sui cavi elettrici, che produce

inevitabilmente un fortissimo squilibrio dell’assorbimento elettrico sulla fornitura di energia su

cui è allacciato l’impianto.

Per la parte interrata, i cavidotti installati sono del tipo in pvc leggero non autoestinguenti ed in

molti punti risultano essere oltremodo danneggiati o addirittura interrotti, motivo per cui alcuni

tratti sono allacciati in esecuzione a vista, fissati alle sommità dei pali esistenti.

Le derivazioni sono state eseguite mediante delle cassette in pvc, installate entro pozzetti di

derivazione, le quali risultano non idonee per quel tipo di installazione ed in molti casi sono

danneggiate, con un conseguente bassissimo grado d’isolamento.

Alcune derivazioni su punto luce sono state eseguite addirittura con il sistema “entra-esci”

all’interno degli stessi sostegni metallici, mediante morsetti non idonei ed in altri casi con

semplice nastro isolante.

La maggior parte dei sistemi di illuminazione è costituita da paline dritte in acciaio verniciate di

altezza 2,5 metri, di cui una parte dotate di apparecchi illuminanti molto vecchi e fortemente

degradati di tipo Fivep Mod. Cairo, con lampada da 70W a vapori di sodio ad alta pressione, ed

una parte con apparecchi in buono stato tipo Disano Mod. Vista, con lampada da 70W a vapori

di sodio ad alta pressione, installate da 7-8 anni.

Sono inoltre allacciati una serie di armature stradali di tipo AeC Mod. Kaos 1 con lampade a

vapori di sodio ad alta pressione da 100W, in buono stato di conservazione, conformi alla L.R.

12/2005 e s.m.i., installate su pali alti in acciaio curvi verniciati tipo Casilina, fortemente corrosi

dagli agenti atmosferici.

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Recentemente lungo Via Majure sono stati realizzati una serie di nuovi punti luce costituiti da

sostegni metallici dritti rastremati in acciaio zincato da 7 metri, sulla cui sommità sono installate

delle “pipette” di tipo inclinato per l’alloggiamento di future armature stradali; la loro linea

elettrica di alimentazione è costituita da cavi elettrici flessibili in rame, di tipo quadripolare tipo

FG7OR con isolamento in gomma, installati all’interno di cavidotti in pvc flessibili, che fanno

capo ai pozzetti di derivazione esistenti a corredo di ogni punto luce.

Il tratto di impianto descritto, oltre che non disporre degli apparecchi illuminanti, presenta una

serie di gravi carenze di seguito descritte:

l’impianto dispersore di terra e di equalizzazione del potenziale è realizzato in maniera

difforme rispetto alle prescrizioni tecniche impartite dalle norme CEI vigenti, sia per

quanto attiene le caratteristiche dei componenti utilizzati, che per le modalità di

esecuzione;

le modalità di posa del cavidotto e la profondità di interramento non rispettano le

prescrizioni minime previste dalla normativa vigente;

le fondazioni in cls. in cui sono stati installati i pali risultano eseguiti con modalità e

dimensioni del tutto inadeguate agli sforzi relativi all’esposizione al vento, che esse

debbono sopportare ai fini del “ribaltamento”.

Fornitura Via Malpasso

L’impianto di pubblica illuminazione allacciato alla fornitura di energia di Via Malpasso è esteso

a gran parte del centro urbano del Comune di Collelongo e non ha mai subito interventi di

adeguamento o ristrutturazione, ma solo piccoli interventi di semplice sostituzione di alcune

apparecchiature illuminanti e/o modifica di cablaggi di alcune lanterne di tipo decorate

artisticamente, per cui si presenta in uno stato di degrado sia tecnico che estetico, aggravato

dai molti ampliamenti di reti che si sono susseguiti nel corso degli anni.

La metodologia ed i materiali utilizzati nelle due successive fasi di costruzione sono molto simili

tra loro e purtroppo non rispondono più alle attuali norme vigenti in materia, anche per il fatto

che sull’impianto non viene eseguita una specifica manutenzione di cui invece detti impianti

dovrebbero essere dotati.

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La fornitura di energia in esame è di tipo trifase (3F+N) a 230/400V, con una potenza

impegnata di 87kW, da cui è derivato un vecchio quadro elettrico che presenta una serie di

carenze di seguito riportate:

il contenitore risulta fortemente danneggiato, per cui non rispetta minimamente il minimo

grado di protezione richiesto per i contenitori installati all’esterno;

trovandosi il contenitore installato quasi al piano stradale, esso è soggetto a fenomeni di

rientrata di acqua piovana e neve nei periodi invernali;

i cablaggi elettrici presenti all’interno del quadro sono del tutto fatiscenti, con parti

accessibili “in tensione” e quelle parti dotati di isolamento, il loro rivestimento è

completamente logoro, per cui costituiscono un vero pericolo ed un notevole rischio

elettrico per le persone e per gli addetti alla manutenzione;

il conduttore di neutro non viene interessato da alcuna apparecchiatura elettrica, quindi

risulta “passante” e non è assicurato il sezionamento tetrapolare degli impianti; inoltre

tutti i conduttori di neutro sono collegati ad una sbarra in rame completamente

accessibile e priva di isolamento o di qualunque protezione meccanica, quindi

accessibili a chiunque, con tutti i possibili rischi correlati;

l’impianto di messa a terra e di equalizzazione del potenziale è completamente assente

sui circuiti derivati dal quadro elettrico e sulle masse del quadro stesso;

nel cablaggio manca alcun tipo di interblocco meccanico o elettrico che impedisca

l’accesso sulle parti “in tensione” in caso di apertura dello sportello del contenitore, con

tutte le conseguenze che ne possono derivare;

le apparecchiature elettriche entrocontenute hanno caratteristiche tecniche e

dimensionali non coordinate con le caratteristiche dei circuiti ad essi asserviti, quindi non

sono assicurate le protezioni contro il corto circuito e contro i contatti diretti ed indiretti;

in uscita del quadro esistente vi sono n. 3 linee elettriche aventi le seguenti

caratteristiche:

la linea n.1 avente una sezione pari a 3*35+25mmq. del tipo multipolare con conduttore

in alluminio rigido ed isolamento in pvc, alimentate i punti luce presenti in Via Malpasso,

Via Ospedale, Via Balzo Piccione, parte di Circonvallazione occidentale e tutte le

altre evidenziate nell’allegata planimetria;

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la linea n.2 avente una sezione pari a 4*16mmq. del tipo multipolare con conduttore in

alluminio rigido ed isolamento in pvc, alimentate i punti luce allacciati dalla vecchia linea

passante sul lato destro di Via Roma, andando verso Trasacco e di tutte le relative

traverse; solo un primo tratto di essa, compresa dal quadro elettrico al primo pozzetto di

Via Roma, è stata sostituita con un nuovo cavo multipolare tipo FG7OR flessibile con

conduttori flessibili in rame ed isolamento in pvc, avente una sezione di 4*16mmq.,

posta entro nuovo cavidotto interrato;

la linea n.3 avente una sezione pari a 4*10mmq. del tipo multipolare con conduttore in

alluminio rigido ed isolamento in pvc, alimentate i punti luce allacciati dalla vecchia linea

passante sul lato destro di Via Roma, andando verso Villavallelonga e di tutte le relative

traverse; solo un primo tratto di essa, compresa dal quadro elettrico al primo pozzetto di

Via Roma, è stata sostituita con un nuovo cavo multipolare tipo FG7OR flessibile con

conduttori flessibili in rame ed isolamento in pvc, avente una sezione di 4*10mmq.,

posta entro nuovo cavidotto interrato.

Da quanto accertato attraverso una serie di misure elettriche ed analisi energetiche strumentali

si denota che i consumi attuali sono di circa 42kW, con tutti gli impianti in esercizio, per cui si

potrebbe tranquillamente operare una riduzione della potenza impegnata che è pari a 87kW con

i conseguenti benefici che ne deriverebbero; al termine dei previsti interventi di adeguamento

e/o ristrutturazione si dovrebbe effettuare una ulteriore verifica strumentale ed eventualmente

aggiornare nuovamente il contratto.

Come si evince dalla precedente descrizione l’impianto di alimentazione era stato progettato ed

eseguito all’epoca della sua realizzazione con il sistema “tuttanotte-mezzanotte”, quindi

prevedeva lo spegnimento di circa il 50% dei punti luce ad una certa ora della notte; nel corso

degli anni, il suddetto sistema di accensione e spegnimento dell’impianto è stato modificato

lasciando tutto l’impianto acceso per l’intera notte, mantenendo però in sé tutte le carenze

correlate a quel sistema distributivo.

Le linee elettriche esistenti a causa delle loro caratteristiche tecniche e dimensionali, delle loro

notevolissime lunghezze, a seguito di apposite misure strumentali, hanno mostrato un valore di

caduta di tensione in “fine linea” che risulta essere molto superiore al valore ammesso

normativamente pari al 4%.

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In alcuni tratti addirittura la tensione arriva ad un valore talmente basso da provocare lo

spegnimento di alcune lampade collegate, per cui su alcuni tratti terminali si verifica un

fenomeno di accensione - spegnimento fra punti luce limitrofi, proprio in conseguenza al valore

di tensione molto basso presente ai loro morsetti.

I cavi elettrici installati sono tutti o quasi del tipo multipolare con conduttore in alluminio rigido ed

isolamento in pvc, posti all’interno di cavidotti del tipo in pvc leggero di colore bianco o arancio,

non autoestinguenti ed in molti punti risultano essere oltremodo danneggiati o addirittura

interrotti.

Le derivazioni sono state eseguite mediante delle cassette in pvc, installate entro pozzetti di

derivazione, le quali risultano non idonee per quel tipo di installazione ed in molti casi sono

danneggiate ed aventi un bassissimo grado d’isolamento.

L’impianto dispersore di terra e/o di equalizzazione del potenziale, ove presente, è costituito da

dispersori a picchetto di caratteristiche e dimensioni non conformi alle normative vigenti,

interconnessi da una treccia di rame da 16mmq. direttamente interrata, quindi con sezione

insufficiente per essere considerato elemento disperdente.

I sistemi di illuminazione presenti sono di diverso tipo e caratteristiche, per cui vanno dai sistemi

con paline dritte in acciaio verniciate con vecchi apparecchi di tipo residenziale tipo Fivep Mod.

Cairo, sistemi con pali alti in acciaio curvi verniciati tipo Casilina, con apparecchiature illuminanti

chiuse tipo AeC Kaos 1, sistemi in ghisa monumentale lavorata artisticamente con lanterne

aperte, mensole a muro in ghisa lavorata artisticamente con lanterne aperte con lampade,

mensole in ferro a muro con armature stradali a led, mensole a muro in ghisa lavorata

artisticamente con lanterne aperte con led, paline dritte in ferro con armature stradali a led,

apparecchi illuminanti installati su pali in legno e in cls. di pertinenza Enel, paline dritte in ferro

con apparecchi di tipo residenziale tipo Disano Mod. Vista. proiettori per illuminazione di grandi

aree, per il cui dettaglio si rimanda all’allegata planimetria ed all’annessa legenda.

I punti luce ubicati su sostegni in cls. tipo c.a.c., sfruttando le corde di sostegno delle linee di

distribuzione BT Enel, dovrebbero essere completamenti svincolati dalle linee Enel e ristrutturati

in base alla vigente normativa.

Negli ultimi tempi sono stati aggiunti agli impianti esistenti anche una serie di nuovi punti luce

lungo una traversa di Via Pozzo Maianone e lungo Via Aia dei lupi, che sono molto diversi dal

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resto e quindi meritano una descrizione distinta dal resto degli impianti indicati in precedenza ed

allacciati alla medesima fornitura di energia.

In considerazione degli innumerevoli sistemi di illuminazione presenti, la descrizione delle loro

caratteristiche e/o carenze deve essere effettuata per gruppi di essi, mentre vi sono dei difetti

che sono comuni a tutti, che quindi saranno raggruppati in un unico blocco.

Partiamo dalla identificazione delle caratteristiche dei diversi sistemi presenti:

paline basse e pali alti dritti e/o curvi verniciati: essi presentano dei notevoli problemi a

livello di corrosione, per cui la ruggine è estesa alla loro intera superficie;

pali in acciaio zincato: essi sono in buono stato e dispongono di tutti gli accessori interni,

quali morsettiere, portafusibili, portelle di chiusura e cavo interno idoneo tipo FG7OR;

paline in acciaio zincato e verniciato: si tratta di una serie di paline dotate di cima a

pastorale installate lungo Via Roma che si trovano in buono stato di conservazione e

dispongono di tutti gli accessori necessari;

pali in ghisa monumentale: essi sono costituiti da un’anima interna in acciaio e da una

serie di elementi esterni in ghisa lavorata artisticamente che presentano punti di

corrosione; le derivazioni dei cavi al loro interno sono eseguite con morsetti non idonei a

quell’utilizzo e/o con del nastro isolante;

morsettiere e portafusibili su pali: con la sola eccezione dei pali a cui è stata sostituita

l’armatura stradale con una di tipo AeC Mod. Kaos 1 e degli apparecchi tipo Disano

Mod. Vista, che dispongono di idonee morsettiere, portafusibili, portelle di chiusura e

cavo interno idoneo tipo FG7OR, la restante parte di essi ne risulta sprovvista e le

derivazioni sono eseguite con semplici morsetti non idonei e/o con nastro isolante

all’interno dei pali;

armature stradali aperte su pali o sbracci a muro: si tratta di vecchissimi apparecchi

completamente aperti e logori per la loro vetustà e sono dotati di cablaggi del tutto

inadeguati alla vigente normativa; nei vicoli interni di scarso pregio, al difuori del centro

storico, che possono essere sostituite con gli apparecchi esistenti nella zona delle

Casette Asismiche, che a loro volta debbono essere sostituiti con nuovi sistemi di

illuminazione;

piccole paline del tipo “residenziale” con altrettanti globi trasparenti nell’ambito di un

parco giochi, necessitano di una completa sostituzione con altrettanti sistemi costituiti da

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paline dritte zincate e verniciate ed altrettanti apparecchi conformi alle norme contro

l’inquinamento luminoso, riutilizzabili dallo smontaggio nella zona delle Casette

Asismiche,

armature stradali chiuse: sono armature stradali di tipo chiuso con ottica “cut-off” tipo

AeC Kaos 1 con cablaggi e lampade a vapori di sodio ad alta pressione, dispongono del

marchio CE e sono conformi alla vigente normativa per la limitazione dell’inquinamento

luminoso;

apparecchi illuminanti di tipo “residenziale”: sono una serie di vecchissimi apparecchi

installati su paline, tipo Fivep Mod. Cairo, installate nel periodo in cui sono stati realizzati

i primi di impianti, sono in pessimo stato, dispongono di cablaggi inadeguati e non sono

conformi alle vigenti norme contro l’inquinamento luminoso;

apparecchi illuminanti installate su paline con cime a pastorale: essi sono apparecchi

illuminanti tipo Ewo installate circa quindici anni fa e si trovano in buono stato, sono

dotate di marchio CE e cablaggi con lampade al sodio ad alta pressione; hanno l’unico

difetto di non essere conformi alla L.R. 12/2005 e s.m.i. per il contenimento

dell’inquinamento luminoso;

apparecchi illuminanti tipo Disano Mod. Vista: si tratta di apparecchi installati durante un

intervento di parziale ristrutturazione degli impianti, dotate di marchio CE, con cablaggi e

lampade al sodio ad alta pressione, conformi alla L.R. 12/2005;

lanterne lavorate artisticamente con lampade: sono una serie di apparecchi illuminanti

installate nell’ambito del centro storico su pali in ghisa e/o su mensole in ghisa a muro,

sono aperte, sprovviste del marchio CE, con cablaggi e lampade e non conformi alla

L.R. 12/2005 e s.m.i. per il contenimento dell’inquinamento luminoso;

lanterne lavorate artisticamente con led: si tratta della stessa tipologia di apparecchi

descritti in precedenza, ma che nel corso dell’ultimo periodo sono state modificate

mediante la sostituzione del cablaggio con lampade con altrettanti “cablaggi led” di tipo

artigianali, per cui sono sprovviste del marchio CE, sono aperte, con cablaggi led del

tutto inadeguati e non sono conformi alla L.R. 12/2005 e s.m.i. per il contenimento

dell’inquinamento luminoso.

Vi sono delle piccole zone nell’ambito del Centro Urbano ove sono stati attuati degli interventi

specifici, attraverso i quali si è intervenuti sulle pavimentazioni di strade e/o piazze, sull’arredo

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urbano, sulle canalizzazioni interrate, sui pozzetti, sui cavi elettrici e sui sistemi di illuminazione:

dette zone possono essere così descritte in breve sintesi:

Via Stretta

La strada è di tipo con un’unica corsia di marcia ed è stata assoggettata ad un intervento di

ripavimentazione stradale ed alla ristrutturazione dell’impianto di illuminazione, attraverso la

realizzazione delle nuove reti di alimentazione in esecuzione interrata ed all’installazione di

nuove paline dotate di armature stradali a led tipo Iguzzini Mod. Archilede 39 Led.

L’impianto si trova in buono stato e soddisfa appieno alle esigenze locali, dispongono di

cavidotti in pvc del tipo corrugato doppia parete, cavi elettrici multipolari tipo FG7OR, pozzetti di

derivazioni con chiusini in ghisa adeguati; presentano solo un difetto a livello di derivazioni, che

sono state realizzate con scatole di derivazione aventi un grado d’isolamento inadeguato alle

esigenze e debbono essere sostituite con altrettante muffole di derivazione stagne.

L’impianto dispersore di terra e di equalizzazione del potenziale esistente si trova in buono stato

sia per quanto attiene alle dimensioni e/o caratteristiche dei componenti, sia per le modalità di

costruzione.

Via Collerotondo e Colle Liscio

L’insieme di queste due strade costituisce un piccolo quartiere localizzato nella parte alta del

Paese; esso, qualche anno fa, è stato interessato da un intervento di recupero urbano con il

completo rifacimento dell’impianto di illuminazione esistente, congiuntamente ad una nuova

pavimentazione stradale, comprendendo il rifacimento delle linee elettriche interrate e

l’installazione di una serie di sistemi di illuminazione, in parte su palo ed in parte su mensole a

muro, del tipo Neri in ghisa lavorata artisticamente e lanterne di tipo sospese con cablaggi e

lampade al sodio ad alta pressione.

Sia i sistemi di illuminazione che gli impianti di alimentazione sono in un discreto stato di

conservazione, solo che gli apparecchi illuminanti non sono conformi alla L.R. 12/2005 per il

contenimento dell’inquinamento luminoso.

L’impianto di terra e di equalizzazione esistente si trova in buono stato sia per quanto attiene

alle caratteristiche e/o dimensioni delle componenti utilizzate, sia per le modalità costruttive.

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Anche questa porzione d’impianto difetta per le caratteristiche delle derivazione entro pozzetto,

che hanno caratteristiche inadeguate, basso grado d’isolamento e quindi bisogna intervenire

con una loro sostituzione con muffole stagne.

Piazza Vittorio Veneto adiacente a Via Balzo Piccione

La piazza in questione è abbastanza estesa e si trova proprio in adiacenza di Via Balzo

Piccione; essa è stata recentemente dotata di un nuovo impianto di illuminazione costituito da

una serie di pali dritti in acciaio zincato con altrettante armature stradali tipo Iguzzini Mod.

Archilede con 59 led.

Ognuno dei punti luce esistenti dispone di appositi pozzetti di derivazione interrati interconnessi

da appositi cavidotti interrati di tipo in pvc corrugato doppia parete, entro cui sono stati installati i

nuovi cavi elettrici di tipo FG7OR.

Anche in questo caso l’impianto è in buone condizioni ed è allacciato alla linea elettrica di

alimentazione dei punti luce esistenti in Via Malpasso; presenta dei problemi per quanto

concerne i chiusini dei pozzetti esistenti, che in parte sono in parte in cls. preconfezionato ed in

parte con lastre di calcestruzzo raccordate ai pozzetti.

Dette coperture dei pozzetti dovrebbero essere sostituite con chiusini in ghisa carrabile.

Anche in questo caso le derivazioni eseguite sulla linea elettrica hanno caratteristiche

inadeguate, un basso grado d’isolamento e quindi bisogna provvedere alla loro sostituzione con

idonee muffole stagne.

L’impianto di illuminazione dispone di un impianto di terra e di equalizzazione esistente, il quale

si trova in buone condizioni sia per quanto attiene alle caratteristiche e/o dimensioni delle

componenti utilizzate, sia per le modalità realizzative.

Piazza Ara dei Santi

La Piazza rappresenta il fulcro di tutte le attività svolte nel Paese ed è stata ristrutturata qualche

anno fa, con la modifica di alcuni sistemi di illuminazione, l’installazione di altri ed il rifacimento

delle linee elettriche interrate transitanti nell’ambito della stessa.

Il risultato ottenuto non è certo ottimale sia per quanto attiene alla non uniformità

dell’illuminamento dell’area, visto che ci sono sistemi completamente diversi fra loro, con

altrettanti stili diversi, unitamente ad una scarsa copertura illuminotecnica dell’intera area; tutto

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ciò porta a dover riconsiderare uno studio illuminotecnico adeguato congiuntamente ed un

studio di compatibilità fra i sistemi di illuminazione e l’ambiente urbano circostante.

Le canalizzazioni, le linee elettriche ed i pozzetti possono essere riconsiderati nell’ottica del

succitato studio illuminotecnico e quindi, la parte di essi compatibili potrà essere riutilizzato; così

come i cavi elettrici che sono stati sostituiti dal quadro elettrico sino a Via Roma, sempre dopo

aver riconsiderato i calcoli elettrici di tutto il sistema distributivo alimentati dai due cavi.

I punti luce presenti nell’ambito della piazza sono dotati di un impianto dispersore di

terra/equalizzazione del potenziale, che si trova in buone condizioni sia per quanto attiene alle

caratteristiche e/o dimensioni delle componenti usati, sia per le modalità realizzative

dell’impianto.

La maggiore carenza normativa riscontrata è quella delle derivazioni delle linee entro pozzetto

che sono state realizzate con semplici morsetti e/o del nastro isolante; entrambe le soluzioni

adottate sono veramente in pessimo stato, presentano dei segni relative a scariche elettriche

verso terra, oltre ad essere difformi dalla vigente normativa, quindi ogni derivazione deve

essere opportunamente dotata di muffole di derivazione per installazione interrata.

In ragione di quanto accertato si rende necessario, oltre ad un adeguamento normativo degli

impianti, sostituire gli attuali sistemi di illuminazione con sistemi nuovi con palo con punto luce

singolo, pali con doppio punto e sistemi con mensola a muro; tutti appartenenti alla stessa serie

di prodotto, aventi quindi la medesima linea estetica e stessa tipologia di apparecchi.

Zona impianti sportivi - Via Casaline

L’intera zona, recentemente è stata oggetto di un intervento di ristrutturazione ed adeguamento

degli impianti di illuminazione, sia per quanto attiene alle linee elettriche ed alle relative

canalizzazioni che per i pali in acciaio curvi tipo Flaminia corredati di armature stradali chiuse

tipo AeC Mod. Kaos 1 con cablaggi e lampade al sodio ad alta pressione, conformi alla L.R.

12/2005. L’alimentazione elettrica di detti punti luce avviene attraverso un apposito circuito

derivato dal quadro elettrico esistente in Via Roma.

La situazione complessiva dell’impianto è buona e non necessita di alcun intervento di

adeguamento e/o ristrutturazione.

Tratto di strada in uscita dal Paese verso Villavallelonga

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Il tratto di strada disponeva già di un impianto di illuminazione unilaterale costituito da pali in

acciaio zincati curvi tipo Flaminia con armature stradali tipo AeC Mod. Kaos 1 e cablaggi al

sodio ad alta pressione ed in tempi successivi, a seguito di un rifacimento dei marciapiedi sul

lato opposto della strada, è stato dotato di un ulteriore impianto di tipo con linee interrate e

sistemi di illuminazione del tipo in acciaio verniciato nero con sbraccio a pastorale tipo Ewo ed

apparecchio a forma di lampara con cablaggio e lampada al sodio ad alta pressione.

Entrambi gli impianti sono in buone condizioni e debbono essere adeguate solo per quanto

attiene alla tipologia degli apparecchi tipo Ewo, vista la non conformità alla L.R. 12/2005 ed a

una revisione generale degli stessi, con la sola eccezione dell’ultimo palo che risulta sprovvisto

dell’apparecchio illuminante tipo Ewo. Il solo impianto realizzato sul marciapiede presenta delle

derivazioni eseguite mediante delle scatole di derivazione per esterno, non idonee per

quell’utilizzo, che debbono quindi essere sostituite con apposite muffole. Ambedue gli impianti

sono dotati di appositi impianti dispersori di terra e di equalizzazione del potenziale, che sono

correttamente eseguiti ed in buone condizioni di funzionalità.

Via Aia dei Lupi - Via Majure

Nell’ultimo periodo, lungo Via Aia dei Lupi è stato realizzato un nuovo impianto che doveva

essere allacciato all’impianto esistente lungo la strada che conduce a Villavallelonga, mentre su

Via Majure esso è stato progettato per essere derivato dall’impianto esistente in Via Canale.

La costruzione della linea elettrica è avvenuta con posa interrata mediante cavidotto e cavo con

doppio isolamento tipo FG7OR, corredato di pozzetti in calcestruzzo preconfezionato con

chiusini in ghisa del tipo “B-125”, quindi non carrabili; all’interno di ognuno dei pozzetti è stato

installato un dispersore a picchetto di tipo a croce in acciaio zincato, collegati ai sostegni

metallici ed al conduttore isolato GV da 16mmq., utilizzando dei morsetti non idonei all’uso.

L’installazione dei punti luce si è limitata alla sola messa in opera di sostegni metallici zincati e

rastremati con pipetta porta armatura (non idonea in quanto inclinata), utilizzando interdistanze

disomogenee ed ancorati al suolo attraverso una fondazione in cls. avente dimensioni e

caratteristiche del tutto inadeguate all’utilizzo ed i collegamenti delle linee di alimentazione sono

stati effettuati direttamente all’interno del sostegno metallico, ove è stata installata una

morsettiera, un portafusibile ed un fusibile a protezione dello stesso.

Durante la costruzione della canalizzazione interrata si è danneggiato parti di sede stradale ed

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accessi a proprietà private costituite da asfalto e/o calcestruzzo, senza ripristinarle ed il

materiale escavato è stato lasciato in loco, per cui vi sono numerosi tratti in cui esso tende a

confluire sulla sede stradale.

Le maggiori carenze riscontrate, oltre a quelle già indicate in precedenza, sono costituite dalla

scarsa profondità di posa del cavidotto, l’assenza della sabbia di allettamento del cavidotto e del

nastro di segnalazione durante il riempimento dello scavo; inoltre i pozzetti prefabbricati utilizzati

non sono stati adeguatamente rinfiancati perimetralmente con del calcestruzzo, quindi non

assicurano la carrabilità degli stessi e debbono essere sostituiti.

Per concludere con l’impianto dispersore di terra che è stato realizzato con modalità e

componenti non idonei, quindi non può essere considerato ai fini della protezione dell’impianto

contro i contatti diretti ed indiretti.

Traversa di Via Pozzo Maianone

Sulla traversa in esame è stato realizzato recentemente un nuovo “ramo d’impianto”, derivato

dall’impianto esistente in Via Pozzo Maianone ed è stata utilizzata la stessa metodologia

costruttiva indicata nelle due strade citate in precedenza, ma nel caso specifico sono state

riscontrate delle carenze meno importanti, per cui andiamo a descriverle nel dettaglio.

Le derivazioni dei circuiti elettrici sono state effettuate mediante muffole, che però necessitano

del completamento della colata di resina al fine di assicurare all’impianto il corretto grado di

isolamento, mentre i sostegni sono non sono in posizione verticale corretta, ma risultano

inclinati e le loro interdistanze risultano molto elevate.

Le armature stradali installate sono di tipo a led con un numero di led variabile e con modalità di

cablaggio diverse fra loro, non dispongono del marchio CE e della certificazione attestante la

conformità alla Legge contro l’inquinamento luminoso.

Riferimenti normativi relativi al progetto definitivo ed esecutivo

Il Progetto Definitivo ed Esecutivo che dovrà essere redatto dall’Impresa, dovrà essere

redatto e firmato da Tecnico Abilitato e dovrà essere sottoposto preventivamente

all’approvazione dell’Amministrazione Comunale, al fine di verificarne la conformità alla

vigente normativa in materia di Lavori Pubblici, quali il Decreto Legislativo 12-04-2006 n. 163,

convertito in Legge n. 228 del 12-07-2006 ed aggiornato con la Legge n.125 del 30-10-2013 di

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conversione del D.L. n. 101 del 31-08-2013.

Normative di riferimento

Le normative di riferimento in base alle quali bisognerà progettare, eseguire, gestire e

manutenere tutti gli impianti di illuminazione possono essere così riassunte:

Legge n. 186 del 01/03/68 (Disposizioni sui materiali elettrici e loro installazione);

Legge n. 791 del 18/10/77 (Direttiva CEE sulla sicurezza del materiale elettrico);

D.Lgs. n. 81 del 09-04-2008 (Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n.123, in

materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) e s.m.i.;

D.L.gs. n. 115 del 30-05-2008 (Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza

degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE);

Regolamento (CE) n. 245 del 18-03-2009 - D.Lgs. n. 201 del 6-11-2007 (Attuazione della

direttiva 2005/32/CE relativa all'istituzione di un quadro per l'elaborazione di specifiche

per la progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia);

Direttiva (CE) 2006/95/CE del 12-11-2006, Direttiva Bassa Tensione o Direttiva LVD (Low

Voltage Directive);

Direttiva (CE) 2004/108/CE del 15-12-2004, concernente il ravvicinamento delle

legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica e che abroga la

direttiva 89/336/CEE;

Direttiva (CE) 2011/65/UE del 08-06-2011, (RoHS) sulla restrizione dell’uso di

determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche;

Direttiva (CE) 2006/42/CE del 17-05-2006 relativa alle macchine e che modifica la

direttiva 95/16/CE (Direttiva Macchine);

Decreto Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 22-02-2011

(Adozione dei criteri ambientali minimi da inserire nei bandi gara della Pubblica

amministrazione per l'acquisto dei seguenti prodotti: tessili, arredi per ufficio, illuminazione

pubblica, apparecchiature informatiche);

Decreto Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 23-12-2013

(Criteri ambientali minimi per l’acquisto di lampade a scarica ad alta intensità e moduli led

per illuminazione pubblica, per l’acquisto di apparecchi di illuminazione per illuminazione

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pubblica e per l’affidamento del servizio di progettazione di impianti di illuminazione

pubblica – aggiornamento 2013);

D.Lgs. n. 285 del 30-04-1992 (Nuovo Codice della strada);

UNI 11248 (Illuminazione stradale – Selezione delle categorie illuminotecniche);

UNI 10819 (Luce e illuminazione - Impianti di illuminazione esterna - Requisiti per la

limitazione della dispersione verso l'alto del flusso);

UNI EN 13201-2 (Illuminazione stradale - Parte seconda - Requisiti prestazionali);

UNI EN 13201-3 (Illuminazione stradale - Parte terza - Calcolo delle prestazioni);

UNI EN 13201-4 (Illuminazione stradale - Metodi di misurazione delle prestazioni

fotometriche);

UNI 11431 (Luce e illuminazione - Applicazione in ambito stradale dei dispositivi regolatori

di flusso luminoso);

UNI EN 13032 (Misurazione e presentazione dei dati fotometrici di lampade e apparecchi

di illuminazione);

UNI CEI 11352 (Gestione dell'energia - Società che forniscono servizi energetici (ESCO) -

Requisiti generali e lista di controllo per la verifica dei requisiti);

UNI 11356 (Luce e illuminazione - Caratterizzazione fotometrica degli apparecchi di

illuminazione a LED);

Legge Regionale Abruzzo n.12 del 03-03-2005 (Misure urgenti per il contenimento

dell’inquinamento luminoso e per il risparmio energetico), modificata dalla Legge

Regionale Abruzzo n. 12 del 06-05-2011 (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale

03-03-2005, n. 12, recante: "Misure urgenti per il contenimento dell'inquinamento

luminoso e per il risparmio energetico");

DPR n. 459 del 24/07/1996 (Regolamento per l'attuazione delle direttive 89/392/CEE,

91/368, 93/44 e 93/68 concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri

relative alle macchine);

Prescrizioni e indicazioni dell’Ente Distributore;

Prescrizioni ASL ed ISPESL;

DPR n. 503 del 24/07/1996 (Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere

architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici);

DPR n. 384 del 27/04/1978 (Norme per l'abbattimento delle barriere architettoniche);

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Norme Internazionali:

IEC/TS 62504 (General lighting - LEDs and LED modules - Terms and definitions);

IEC/PAS 62722-2-1 (Luminaire performance - Part 2-1: Particular requirements for

LED luminaires - Specifies the performance requirements for LED luminaires,

together with the test methods and conditions, required to show compliance with this

PAS. It applies to LED luminaires for general lighting purposes, where claims of

operational performance are made);

IEC 61347-2-13 (Lamp controlgear - Part 2-13: Particular requirements for d.c. or

a.c. supplied electronic controlgear for LED modules);

IEC 62384 (DC or AC supplied electronic control gear for LED modules -

Performance requirements);

IEC 62560 (Testing ad measuring equipment/allowed subcontracting Self-ballasted

LED lamps for general lighting services by voltage > 50V Safety specifications);

IEC 62612 (Self-ballasted LED lamps for general lighting services with supply

voltages > 50 V - Performance requirements);

IEC 62031 (Led modules for general lighting – Safety Specifications);

IEC/PAS 62717 (Led modules for general lighting – Performance requirements);

IES LM-79-08 (Approved Method: Electrical and Photometric Measurements of

Solid-State Lighting Products);

IES LM-80-08 (Approved Method: Measuring Lumen Maintenance of LED Light

Sources);

IES TM-21-11 (Projecting Long Term Lumen Maintenance of LED Light Sources);

UL 1012-1310-8750 (Led power supplies).

Norme e guide CEI:

0-2 (Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti

elettrici);

0-10 (Guida alla manutenzione degli impianti elettrici);

0-14 (DPR 22 ottobre 2001 n. 462 Guida all’applicazione del DPR 462/01 relativo

alla semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di

protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra degli

impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi);

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0-21 (Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle

reti BT delle Imprese distributrici di energia elettrica);

64-8 (Norme generali per gli impianti elettrici utilizzatori);

EN CEI 60439-1-2-3: Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per

bassa tensione;

Guida 64-14 (Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori);

CEI EN 60598-1 (Prescrizioni generali per gli apparecchi di illuminazione);

CEI EN 60598-2/3 (Prescrizioni Particolari per gli apparecchi di illuminazione);

CEI EN 62471 (Sicurezza fotobiologica delle lampade e dei sistemi di lampade

(compresi i Led);

CEI EN 61347 (Unità di alimentazione di lampada – Parte 2-13: prescrizioni

particolari per unità di alimentazione elettroniche alimentate in c.c. o in c.a. per

moduli LED);

CEI EN 62384 (Alimentatori elettronici alimentati in c.c. o in c.a. per moduli LED –

Prescrizioni di prestazione);

CEI EN 62262 (CEI 70-4) (Gradi di protezione degli involucri per apparecchiature

elettriche contro impatti meccanici esterni (codice IK);

11-4 s.m.i. e varianti (Esecuzione delle linee elettriche aeree esterne);

11-17 (Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica -

Linee in cavo);

11-27 (Esecuzione di lavori su impianti elettrici a tensione nominale non superiore a

1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua);

11-46 (Strutture sotterranee polifunzionali per la coesistenza di servizi a rete diversi.

Progettazione, costruzione, gestione d utilizzo. Criteri generali di sicurezza);

11-47 (Impianti tecnologici sotterranei. Criteri generali di posa);

11-48 s.m.i. e varianti (Esercizio degli impianti elettrici);

EN 50164-1 CEI 81-5: (Componenti per la protezione contro i fulmini (LPC) – Parte

1: Prescrizioni per i componenti di connessione);

EN 62305-1 CEI 81-10/1 (Protezione contro i fulmini – Principi generali);

EN 62305-2 CEI 81-10/2 (Protezione contro i fulmini – Valutazione del rischio);

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EN 62305-3 CEI 81-10/3 (Protezione contro i fulmini – Danno materiale alle strutture

e pericolo per le persone);

EN 62305-4 CEI 81-10/4 (Protezione contro i fulmini – Impianti elettrici ed elettronici

nelle strutture);

81-3 (valori medi del numero di fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato

dei comuni d'Italia, in ordine alfabetico);

EN 60099-1 CEI 37-1: (Scaricatori - Parte 1: Scaricatori a resistori non lineari con

spinterometri per sistemi a corrente alternata);

EN 50164-1 CEI 81-5: (Componenti per la protezione contro i fulmini (LPC) – Parte

1: Prescrizioni per i componenti di connessione);

EN 60439-1-2-3 CEI 17-13/V1-1-2-3-4 (Apparecchiature assiemate di protezione e

manovra per bassa tensione).

Materiali da utilizzare

I materiali da impiegare nella realizzazione delle opere, dovranno essere scelti tra le primarie

marche in commercio, possibilmente dotate di Certificato secondo le ISO 9000, quando non

meglio specificate nel relativo elenco prezzi unitari, di ottima fattura, rispondenti alle vigenti

norme, alle tabelle di unificazione provvisti della marchiatura CE e possibilmente del Marchio

Italiano di Qualità (IMQ).

Interventi da eseguire

Innanzitutto bisogna prevedere la sostituzione e/o riparazione dei quadri elettrici esistenti, in

ragione di quanto descritto nei paragrafi precedenti ed eliminare quindi tutti i rischi ad essi

correlati.

Congiuntamente agli interventi relativi ai quadri elettrici, bisogna eseguire una serie di attività

e/o operazioni su tutti gli impianti di illuminazione esistenti sul territorio comunale, con l’intento

di perseguire una serie di obbiettivi, che possono essere sintetizzati:

L’adeguamento normativo e la ristrutturazione di tutti i componenti, i sistemi di

illuminazione, i quadri elettrici, i controllori elettronici - stabilizzatori, le linee elettriche di

alimentazione, gli organi di derivazione, le protezioni del singolo punto luce, i pozzetti di

derivazione e relativi chiusini, le corde di sostegno in acciaio, i tiranti, i cavidotti interrati

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ed ogni altro accessorio degli impianti esistenti in materia di sicurezza elettrica, oltre che

alla legislazione in materia di sicurezza e tutela dei lavoratori per la prevenzione degli

infortuni, ai sensi della norma CEI 64-8 e del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., sia che si tratti di

addetti alla manutenzione che si tratti di cittadini e/o utenti delle strade a traffico veicolare

e/o pedonali;

La sostituzione delle lanterne decorate esteticamente esistenti con altrettante nuove, sia

su mensole a muro che su pali, dotate di marchio CE, di colore grigio scuro interamente in

pressofusione di alluminio, conformi alle norme CEI EN 60598-1-2-3, UNI 10819

(Inquinamento luminoso) ed aventi una classe di isolamento 2; oltre all’aggiunta di alcuni

punti luce in alcune posizioni strategiche delle strade e dei vicoli del centro storico, in

punti in cui la dotazione impiantistica attuale non è in grado di assicurare i livelli di

uniformità dell’illuminamento previsto dalla vigente normativa;

L’esecuzione di una verifica puntuale di tutti gli accessori a corredo di tutti i sostegni

metallici o delle mensole a muro, quali le morsettiere, i portafusibili, gli stessi fusibili ed i

coperchi, con la loro sostituzione e/o installazione ove mancanti;

L’effettuazione di tutti quegli interventi di straordinaria manutenzione correlati ai sostegni

metallici ed alle mensole in ferro, con l’asportazione della ruggine ed il ripristino con

apposita protezione antiruggine e successiva verniciatura finale;

La sostituzione di tutti gli apparecchi illuminanti esistenti, compresi quelli sprovvisti del

marchio CE e/o non conformi alla normativa contro l’inquinamento luminoso dovrà

avvenire conformemente a quanto stabilito dalla Legge Regionale Abruzzo 03-03-2005

n.12 (Misure urgenti per il contenimento dell’inquinamento luminoso e per il risparmio

energetico), modificata dalla Legge Regionale Abruzzo 06-05-2011 n. 12 (Modifiche ed

integrazioni alla legge regionale 03-03-2005, n. 12, recante: "Misure urgenti per il

contenimento dell'inquinamento luminoso e per il risparmio energetico"); particolare cura

dovrà essere posta nella sostituzione dei globi su mensole decorate artisticamente e su

pali monumentali con altrettanti apparecchi della medesima Azienda Costruttrice,

compatibili con quei sistemi di illuminazione, conformi ai succitati riferimenti legislativi,

scelti in accordo con l’Amministrazione Comunale, oltre che secondo quanto specificato

nell’apposito paragrafo;

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La sostituzione di sostegni in legno e relative linee elettriche aeree, prevede la rimozione

completa dei pali in legno e della relativa linea aerea, con altrettanti nuovi sistemi di

illuminazione costituiti da palo dritto in acciaio zincato da lamiera, relative armature

stradali aventi cablaggi elettrici, potenze elettriche, ottiche e tipologie di lampade

derivanti dai singoli calcoli illuminotecnici, oltre alla realizzazione di nuove linee elettriche

interrate;

Il rifacimento ex-novo di impianti di illuminazione esistenti nel quartiere denominato

Casette asismiche e lungo la Circonvallazione, comprendente la rimozione dei sistemi di

illuminazione esistenti e l’installazione di altrettanti nuovi sistemi di illuminazione costituiti

da paline dritte e sbracci in stile moderno, zincati e verniciati, con armature stradali aventi

cablaggi elettrici, potenze elettriche, ottiche e tipologie di lampade derivanti dai singoli

calcoli illuminotecnici. E’ stato previsto inoltre di realizzare nuove linee elettriche interrate

entro cavidotto in pvc, comprendenti le opere di scavo, sabbia, rinterro ed eventuali

interventi di svellimento e rifacimento delle pavimentazioni stradali e/o dei marciapiedi, il

cavo in doppio isolamento tipo FG7OR, le fondazioni, i pozzetti ed giunti di derivazione

entro pozzetto;

La sostituzione dei sistemi di illuminazione esistenti in Piazza Ara dei Santi,

comprendente la sostituzione di tutti i sistemi di illuminazione esistenti sia su palo che su

mensola a muro, comprende la loro rimozione e trasporto in magazzino messo a

disposizione dell’Amministrazione Comunale e l’installazione di altrettanti nuovi sistemi di

illuminazione costituiti da pali in ghisa monumentale certificati CE, in parte dotati di un

punto luce ed in parte con doppio punto luce, corredati anche di mensole in ghisa a muro,

tutti corredati di apparecchi a forma di lampara, conforme alle norme EN 60598-1-2-3,

UNI 10819 (Inquinamento luminoso) ed avente una classe di isolamento II;

La costruzione di nuovi tratti di impianti ed installazione di sistemi di illuminazione

aggiuntivi in piccoli tratti di strada nell’ambito del territorio, sprovvisti di impianti di

illuminazione, mediante la realizzazione di nuove linee elettriche interrate entro cavidotto

in pvc, comprendenti le opere di scavo, sabbia, rinterro ed eventuali interventi di

svellimento e rifacimento delle pavimentazioni stradali, il cavo in doppio isolamento tipo

FG7OR, le fondazioni, i pozzetti ed giunti di derivazione entro pozzetto e l‘installazione di

nuovi sistemi di illuminazione costituiti da palo dritto in acciaio zincato da lamiera, relative

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armature stradali aventi cablaggi elettrici, potenze elettriche, ottiche e tipologie di lampade

derivanti dai singoli calcoli illuminotecnici;

Interventi per la riqualificazione impiantistica finalizzati all’adeguamento dei sistemi di

illuminazione esistenti per l’eliminazione dell’inquinamento luminoso, al conseguimento di

risparmi energetici ed all’aumento della qualità illuminotecnica degli impianti.

L’ottimizzazione del flusso luminoso, in funzione delle esigenze e delle peculiarità dei

singoli impianti, deve avvenire per il conseguimento di risparmi energetici, nel rispetto

delle prescrizioni del Nuovo Codice della Strada D.Lgs. n. 285 del 30-04-1992 per la

classificazione delle strade, della Norma UNI 11248, delle Norme UNI EN 13201-2/3/4,

della Norma UNI 10819 e della Norma UNI 11431. Per quanto attiene i sistemi di

illuminazione esistenti dotati di cablaggio e lampada a vapori di mercurio da 125W,

bisogna mettere in evidenza che essi rappresentano una grossa lacuna da un punto di

vista energetico, in quanto:

hanno un flusso luminoso equivalente ad una lampada da 70W a vapori di

sodio ad alta pressione, quindi producono un maggior consumo di circa il 30%

in più rispetto a queste ultime;

hanno una “vita media” pari al 75% rispetto a quelle a vapori di sodio, quindi

implicano maggiori costi manutentivi sia per il costo delle lampade che per la

loro sostituzione.

In conseguenza a tutto questo, la loro sostituzione con altrettanti nuovi apparecchi è un

obbligo ed al contempo apporta una serie di notevoli vantaggi legati ai minori costi di

manutenzione ordinaria, che spesso sono sottovalutati, ma che hanno un “peso” notevole

sulla gestione di un impianto.

Peraltro le lampade a vapori di mercurio, ai sensi di quanto prestabilito dalla Direttiva

Europea 2005/32/CE, recepita dal Regolamento (CE) n. 245/2009 che a sua volta è

stata recepita in Italia con il D.Lgs. n. 201 del 6-11-2007, entro il 2015 dovranno essere

COMPLETAMENTE ELIMINATE dal mercato, secondo seguente tabella:

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L’installazione di appositi sistemi di monitoraggio e telecontrollo, del tipo ad onde

convogliate tipo “punto - punto”, aventi l’obbiettivo di attuare una riduzione dei consumi

energetici, nel rispetto della vigente normativa ed al contempo migliorare la qualità del

servizio di manutenzione e/o riparazione ed assicurare il mantenimento delle prestazioni

e l’efficienza energetica nel corso degli anni; inoltre detti sistemi dovrebbero effettuare un

monitoraggio e telecontrollo dei quadri regolatori – stabilizzatori esistenti su alcuni degli

impianti. Contemporaneamente all’attuazione delle suddette prestazioni, detti sistemi

dovrebbero garantire una predisposizione per una futura piattaforma integrata per

l’attuazione della cosiddetta Smart City (città intelligente), che attraverso una serie di

ulteriori implementazioni, potrebbero erogare ulteriori servizi di pregio sia per l’Ente che

per tutti i cittadini. Installazione di un sistema centralizzato su PC per il monitoraggio il

telecontrollo e la riduzione del flusso sugli impianti di illuminazione. Il sistema si completa

con un centralizzatore di tutti i punti luce presenti sul territorio comunale, prevedendo

l’installazione di un apposito software su uno o più Personal Computer all’interno

dell’Edificio Municipale; a detto centralizzatore confluiscono tutti i segnali provenienti da

ognuna delle apparecchiature di centralizzazione presenti su ognuno dei quadri elettrici

installati.

Al fine di esplicare gli interventi progettuali esposti in precedenza per ognuno dei punti di

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consegna dell’energia, le opere sono state suddivise nel seguente modo:

Fornitura Circonvallazione occidentale

Tutti gli impianti asserviti a detto punto di consegna necessita di una sostanziale ristrutturazione

sia per quanto attiene alle linee elettriche di alimentazione in esecuzione interrata che devono

essere completamente sostituite con altrettante nuove, oltre ai sistemi di illuminazione che

debbono essere completamente sostituiti ed al quadro elettrico che deve essere completamente

sostituito o accorpato al quadro di Via Roma, posto nelle vicinanze.

In considerazione della tipologia di strada e del traffico a cui è destinata, oltre alla presenza di

notevoli alberature, è stata proposta l’installazione di paline dritte zincate e verniciate, relativo

sbraccio decorativo ed armatura stradale conforme alle norme in materia di contenimento

dell’inquinamento luminoso, con cablaggio sodio ad alta pressione.

Fornitura Via Malpasso

Innanzitutto bisogna sostituire completamente il quadro elettrico esistente con uno completo di

tutte le apparecchiature necessarie per la protezione ed il comando dei circuiti asserviti, oltre ad

una colonnina stradale in vetroresina.

In conseguenza di quanto accertato in sito, la proposta progettuale prevede di eseguire una

straordinaria manutenzione su tutti i sostegni ed i bracci a muro corrosi dalla ruggine,

proseguendo con i punti luce che sono in buono stato, ma necessitano di una revisione e/o

sostituzione dei giunti di derivazione e degli accessori quali morsettiere, portafusibili, portelle di

chiusura ed idoneo cavo interno.

I sistemi di illuminazione costituiti da pali in ghisa monumentale che si trovano in buone

condizioni, ma necessitano della sostituzione delle morsettiere e portafusibili interni, oltre che

degli apparecchi illuminanti tipo lanterna, dotati del marchio CE e conformi alla normativa contro

l’inquinamento luminoso.

Sempre nell’ambito del centro storico, sia i sistemi con mensole a muro e lanterne artistiche con

cablaggio lampada che quelle con cablaggio led, visto che sono sprovviste del marchio CE,

debbono essere ristrutturati attraverso il recupero delle mensole e la sostituzione degli

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apparecchi con altrettanti di nuova fattura, con cablaggio sodio ad alta pressione, conformi alla

norma contro l’inquinamento luminoso.

Sul resto del territorio interessato dall’impianto di alimentazione in oggetto, tutte le vecchie

armature stradali aperte su pali o sbracci a muro, i vecchi apparecchi illuminanti di tipo

“residenziale” su paline basse, tipo Fivep Mod. Cairo, e/o i globi trasparenti, le armature stradali

dotati di cablaggi led artigianali e gli apparecchi illuminanti tipo Disano Mod. Vista esistenti nella

zona delle casette asismiche, dovranno essere sostituite da nuove armature stradali del tipo già

esistenti in zona, dotate di cablaggio con lampade al sodio ad alta pressione, dotati

chiaramente del marchio CE, in classe d’isolamento II e conformi alla normativa vigente contro

l’inquinamento luminoso.

Per quanto concerne le caratteristiche degli impianti di alimentazione a servizio dei punti luce

esistenti si rimanda all’allegato grafico, nell’ambito del quale sono state distinte due tipologie

d’impianto:

a) Una porzione che può essere assoggettata solo ad interventi di riparazione, quali la

sostituzione delle derivazioni, delle morsettiere e dei portafusibili su palo;

b) La restante parte, a causa delle sue pessime condizioni, necessita di un rifacimento

completo ex-novo, con il riutilizzo dei plinti, dei pozzetti e dei sostegni esistenti.

L’unica tipologia di apparecchi illuminanti esistenti che può essere conservata è quella tipo

Iguzzini Mod. Archilede a led, a cui bisogna solo effettuare una nuova configurazione software.

Nella scelta dei nuovi apparecchi da installare, è opportuno prevedere anche l’installazione di

dispositivi interni per la riduzione dei consumi energetici per un certo periodo della notte,

attraverso i quali si riesce ad ottenere un notevole risparmio rispetto ai consumi attuali.

La quasi totalità degli apparecchi installati, ad eccezione di quelli richiamati in precedenza, sia

per le caratteristiche tecniche che per il loro scarso livello di isolamento, devono essere sostituiti

con altrettanti apparecchi in classe II e conformi alle norme contro l’inquinamento luminoso.

Gli impianti a servizio delle strade di seguito indicate, pur essendo alimentate dalla fornitura di

Via Malpasso, presentano delle caratteristiche diverse dal resto, per cui bisogna intervenire in

maniera “mirata”, come di seguito descritto:

Via Stretta

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Per quanto riguarda la strada in oggetto, viste le condizioni dell’impianto e dei sistemi di

illuminazione tipo Iguzzini Led, è sufficiente intervenire solo con la sostituzione degli organi di

derivazione e sulle morsettiere ed i portafusibili sui singoli punti luce.

Via Collerotondo e Colle Liscio

Questa porzione d’impianto alimenta una serie di sistemi di illuminazione in ghisa decorata

artisticamente, che necessita solo della sostituzione degli apparecchi con altrettante lanterne

conformi alla L.R. contro l’inquinamento luminoso, con cablaggio lampade al sodio ad alta

pressione ed in classe II, oltre alla sostituzione delle morsettiere e portafusibili.

L’impianto di alimentazione deve essere regolarizzato solo per quanto attiene alle derivazioni

esistenti nei pozzetti di derivazione, mediante la loro sostituzione con altrettante muffole stagne,

in grado di assicurare il corretto grado d’isolamento dell’impianto.

Piazza Vittorio Veneto adiacente a Via Balzo Piccione

L’impianto a servizio dell’area necessita solo della sostituzione delle morsettiere e portafusibili

su palo ed il rifacimento delle muffole di derivazione; inoltre è indispensabile sostituire e/o

ripristinare i chiusini sui pozzetti di derivazione esistenti.

Piazza Ara dei Santi

L’impianto di illuminazione della piazza consta di una serie di sistemi diversi fra loro, che sono

stati installati in tempi e modalità diverse fra loro, per cui bisogna intervenire con un intervento

“radicale”, in accordo con l’Amministrazione Comunale, con la rimozione di tutti i sistemi

esistenti, comprese le mensole a muro e l’installazione di nuovi sistemi che riescano a

coniugare le caratteristiche storiche della Chiesa e la nuova pavimentazione con relativo arredo

urbano esistente.

Il sistema prescelto è del tipo in ghisa monumentale con apparecchi tipo lampara, ha uno stile

che realizza un perfetto connubio tra le caratteristiche della piazza e quelle degli edifici limitrofi,

visto che essa si trova a confine tra il centro storico ed il resto del Paese.

L’installazione dei nuovi sistemi di illuminazione prevede il riutilizzo di tutte le predisposizioni

interrate esistenti, quali plinti di fondazione, pozzetti ed impianto, con la sola eccezione di

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qualche punto, che dovrebbero assicurare la corretta uniformità di illuminazione anche dal lato

della Chiesa e degli edifici adiacenti, a cui però bisogna realizzare anche le necessarie

predisposizioni interrate.

Tratto di strada in uscita dal Paese verso Villavallelonga

Solo sulla parte d’impianto realizzato sul marciapiede bisogna sostituire le derivazioni esistenti

con altrettante muffole stagne.

Via Aia dei Lupi - Via Majure

Per entrambi gli impianti esistenti, se pur di recente costruzione, si possono riutilizzare solo i

sostegni, mentre per il resto bisogna procedere con un rifacimento ex-novo.

Traversa di Via Pozzo Maianone

Per questa porzione d’impianto bisogna intervenire con il rifacimento delle derivazioni interrate,

con la verticalizzazione di tutti i sostegni e con la sostituzione delle armature stradali a led con

altrettante nuove armature stradali in classe d’isolamento II e col marchio CE.

Fornitura Via Roma

L’intero viale dispone di un impianto che necessita solo dell’eventuale sostituzione degli

apparecchi esistenti tipo Ewo, con altrettanti aventi la stessa linea estetica, ma conformi alla

normativa in materia contro l’inquinamento luminoso.

Inoltre il controllore elettronico esistente necessita di una riparazione, in quanto come descritto

in precedenza, non funziona correttamente.

Sulla medesima fornitura di energia è stata aggiunta recentemente una linea elettrica che

precedentemente era alimentata dal quadro di Via Malpasso, che per il tratto transitante su Via

Roma risulta interrata, mentre diviene “aerea” nell’ambito di tutti i vicoli presenti in zona; detta

linea è costituita da vecchissimi cavi elettrici del tipo RG5 con corda nuda in alluminio ed

isolamento in gomma, molto deteriorati a causa della loro età e delle esposizioni alle

intemperie; alcuni tratti risultano anche distaccati dalla corda in acciaio per il cedimento delle

fascette.

I sistemi di illuminazione allacciati a quest’ultima linea sono in parte su palo o a muro con

mensole in ferro con armature stradali dotate di marchio CE e conformi alle vigenti norme

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contro l’inquinamento luminoso, che necessitano di una straordinaria manutenzione e di un

adeguamento normativo degli impianti.

Sempre sulla linea in esame sono allacciati una serie di punti luce nell’ambito del quartiere

denominato casette asismiche che necessitano un sostanziale rifacimento ex-novo, sia per

quanto attiene alle linee elettriche che ai sistemi di illuminazione, ad eccezione solo di alcuni

punti luce costituiti da pali in acciaio ed armature stradali conformi alla normativa contro

l’inquinamento luminoso e dotate del marchio, che potranno essere riutilizzati.

Caratteristiche e peculiarità del sistema Smart City

I sistemi in grado di assicurare le caratteristiche e le funzionalità per la Smart City sono

molteplici, ma abbastanza simili fra loro; le loro principali peculiarità sono il monitoraggio, la

regolazione ed il telecontrollo dei punti luce esistenti sul territorio, in grado di svolgere molto

bene le funzioni richieste per la gestione degli impianti di illuminazione, con la possibilità di

espanderlo mediante componenti aggiuntivi ed implementare funzioni addizionali.

Dette funzioni supplementari potrebbero essere il controllo della segnaletica stradale, la ricarica

dei veicoli elettrici, i sistemi TVCC ai fini della sicurezza, la gestione di pannelli pubblicitari, la

gestione di eventuali parcheggi, il monitoraggio e controllo dei parametri di qualità ambientali

quali aria, rumore, etc. ed altre ulteriori funzioni specifiche implementabili di volta in volta, in

ragione delle necessità del territorio e dell’Ente.

Oltre alle succitate caratteristiche, il sistema dovrà avere obbiettivi correlati al risparmio

energetico, al risparmio gestionale legato alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli

impianti e conseguentemente un aumento della sicurezza sia per i cittadini che per il traffico

veicolare, oltre ad una valorizzazione dei beni architettonici presenti sul territorio.

STUDIO DI PREFATTIBILITA’ AMBIENTALE

Il presente studio contiene:

a) l’illustrazione delle ragioni della soluzione progettuale sotto il profilo localizzativo e

funzionale, nonché delle problematiche connesse alla prefattibilità ambientale, alle

preesistenze e alla situazione complessiva della zona, in relazione alle caratteristiche e

alle finalità dell’intervento;

b) l’esposizione della fattibilità dell’intervento, documentata attraverso lo studio di

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prefattibilità ambientale, dell’esito delle indagini preliminari di prima approssimazione

delle aree interessate e dell’esito degli accertamenti in ordine agli eventuali vincoli di

natura storica, artistica, archeologica, paesaggistica o di qualsiasi altra natura interferenti

sulle aree interessate.

Lo studio di prefattibilità ambientale si basa fondamentalmente su una serie di analisi e di studi

riguardanti soprattutto l’esame dello stato di fatto, attraverso anche un’analisi di tipo storico-

urbanistico dello spazio urbano di intervento relativo all’intero territorio e l’intervento

progettuale s’inserisce all’interno di una strategia complessiva di recupero e riqualificazione di

tutti gli impianti esistenti sul territorio, volta a salvaguardare e valorizzare il consistente

patrimonio impiantistico come parte essenziale dell’identità locale e dell’offerta turistica del

Comune, oltre che avere degli obiettivi di carattere sociale, ambientale, tecnologico e

funzionale.

Gli interventi progettuali sono volti a restituire alla Comunità un insieme di sistemi di

illuminazione, che a loro volta diano luogo ad spazio pubblico riqualificato ed alla

valorizzazione dell’intero territorio urbano, oltre a garantire un sufficiente livello di sicurezza

per i cittadini e per gli addetti alla manutenzione.

Il progetto si prefigge pertanto lo scopo di adeguare, ristrutturare e riscostruire porzioni

d’impianto ex-novo e quindi migliorare l’aspetto estetico e funzionale dell’intero sistema

costituente gli impianti di illuminazione esistenti, come indicato negli elaborati grafici allegati.

Nell’ambito delle opere previste in progetto, è compresa la realizzazione di sottoservizi

strettamente connessi ai sistemi di illuminazione; l’intervento coniugherà all’adeguamento degli

impianti, la sostituzione e/o nuova installazione di sistemi di illuminazione aventi caratteristiche

tecniche e dimensionali, tali da minimizzare l’impatto sul paesaggio urbano e sull’ambiente,

attraverso la scelta di materiali e componenti nel rispetto degli aspetti cromatici dell’assetto

dell’intero territorio e degli edifici esistenti.

L’adeguamento, ristrutturazione e rifacimento dei sottoservizi esistenti sono strettamente

connessi all’opera e si rendono necessari alla luce delle carenze normative e strutturali

evidenziate nella relazione tecnica descrittiva allegata al progetto.

Tutti gli interventi da eseguire dovranno pertanto garantire la riorganizzazione ottimale

dell’intero sistema di illuminazione pubblica e nel contempo assicurare una migliore

funzionalità gestionale degli stessi.

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L’area oggetto di intervento non si trova in zone destinate a parco archeologico o di aree ove a

seguito di scavi si sono rinvenuti resti di antichi insediamenti. L’intervento progettato,

prevedendo il rifacimento dei sottoservizi e dell’illuminazione pubblica oltre il rifacimento della

pavimentazione, comporterà l’esecuzione gli scavi a profondità media di circa 60cm, che

potranno raggiungere anche 1 mt. circa di profondità, in corrispondenza dei basamenti dei pali

dell’illuminazione o dei pozzetti delle reti.

Il Tecnico

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Dott. Ing. Antonio Scutti