Relazione illustrativa, elaborati grafici Norme modificate · Relazione illustrativa, elaborati...

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Regione autonoma Friuli Venezia Giulia COMUNE DI LAUCO PIANO REGOLATORE GENERALE - Variante 24 Relazione illustrativa, elaborati grafici Norme modificate 2018 arch. Paola Cigalotto, 33100 Udine, [email protected] coll: dott.urb. Luca Di Giusto

Transcript of Relazione illustrativa, elaborati grafici Norme modificate · Relazione illustrativa, elaborati...

Regione autonoma

Friul i Venezia Giulia

COMUNE DI LAUCO

PIANO REGOLATORE GENERALE - Variante 24

Relazione illustrativa, elaborati grafici

Norme modificate

2018

arch. Paola Cigalotto, 33100 Udine, [email protected]

coll: dott.urb. Luca Di Giusto

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Premessa Il Comune di Lauco è dotato di un Piano Regolatore Generale approvato dal Consiglio Comunale

con deliberazione n.39 del 19.12.01 la cui esecutività è stata confermata con l'introduzione di

modifiche, con DPGR n.0231/Pres del 31/07/02 (BUR 34 21/08/02).

Il PRGC di Lauco è stato poi modificato attraverso 23 varianti parziali.

La presente variante (n.24) ha origine dalla necessità di reiterare i vincoli preordinati all'esproprio,

di rispondere alle problematiche emerse in fase di gestione, alle richieste di alcuni abitanti e dalla

necessità di adeguare il P.R.G.C. al Piano stralcio per l'assetto idrogeologico del bacino

idrografico del fiume Tagliamento (PAI). L’impostazione generale del PRGC rimane

sostanzialmente invariata così come gli obiettivi generali.

In sintesi la variante effettua le seguenti operazioni:

1. Modifica puntuale delle norme di attuazione per migliorare la gestione del Piano, a seguito

di apposita verifica con l'ufficio tecnico comunale;

2. Modifica puntuale della zonizzazione per un aggiornamento minimo delle previsioni

(aggiunta e contestuale eliminazione di aree edificabili), anche a seguito di richieste di

variante pervenute.

3. Recepimento, sia a livello normativo che cartografico, del PIANO STRALCIO PER

L'ASSETTO IDROGEOLOGICO DEI BACINI IDROGRAFICI DEI FIUMI ISONZO,

TAGLIAMENTO, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE (PAI) redatto dall’ Autorità di Bacino

dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave, Brenta-Bacchiglione (vedi tavola allegata).

4. REVISIONE E REITERAZIONE DEI VINCOLI preordinati all'esproprio e procedurali

5. RIDISEGNO DELLA ZONIZZAZIONE SU BASE GIS.

In base alla LR 21/2015 art. 3 la variante si configura come variante di livello comunale

(vedi relazione L.R. 21/2015 art. 8 comma 9 lett.b) allegata).

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LA VARIANTE N. 24

Di seguito si elencano variazioni introdotte all’elaborato delle Norme Tecniche di attuazione e alla

zonizzazione.

A) MODIFICHE ALLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

Art. 9 ZONA OMOGENEA B0 (Nuclei storici conservati)

La modifica riguarda:

-l’inserimento di specifiche di progetto per un edificio attualmente dismesso del capoluogo per

risolvere problemi di passaggio dei mezzi del trasporto pubblico locale in un punto specifico,

consentendo l’arretramento della sagoma.

- l'inserimento di un riferimento normativo aggiornato alla LR 19/2009 per quanto riguarda le

distanze

- l'aggiunta di una specifica riguardante gli sporti di gronda per evitare problemi di viabilità nelle

strade strette dei nuclei antichi.

4. PROCEDURE DI ATTUAZIONE ED INTERVENTI AMMESSI

….

3) per l’edificio del capoluogo contrassegnato da apposito simbolo (stella) è

possibile un intervento di demolizione e ricostruzione con arretramento del

fronte sulla strada comunale e modifica di sagoma. L’intervento dovrà

assicurare il corretto passaggio dei mezzi di trasporto pubblico locale (corriere)

verificando ingombro, spazi di manovra, trattamento dello spazio pubblico e

sporti di gronda (lo sporto non dovrà creare impedimento al passaggio dei

mezzi).

... 5. INDICI URBANISTICI EDILIZI:

1) Per gli edifici di cui al precedente punto 4.A. non sono previsti indici urbanistico-

edilizi.

2) Per gli altri edifici e per le aree libere di cui al precedente punto 4.B.:

a) conservazione tipologica: per questo tipo di intervento non sono previsti indici

urbanistico-edilizi;

b) ristrutturazione edilizia: per questo tipo di intervento non sono previsti indici

urbanistico-edilizi.

c) ampliamento: sono ammessi, per esigenze igienico-funzionali, uno o più

ampliamenti dei fabbricati esistenti fino ad un massimo del 20% del volume

esistente alla data di adozione del P.R.G. entro un limite massimo di 300 mc.

Tale ampliamento, per i fabbricati a filo strada, deve avvenire preferibilmente

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in altezza o sul fronte interno. L’ampliamento dovrà inoltre rispettare i seguenti

parametri:

• Distanza tra edifici (DE) : non inferiore a ml 10.00 fra pareti finestrate e

pareti di edifici antistanti; non minore di ml 3.00 qualora i nuovi edifici siano privi di

pareti finestrate sul fronte rivolto alle preesistenze o nel caso di pareti anche

finestrate quando gli edifici siano posti a quote diverse e tali da non determinare

l’affaccio diretto. Ai sensi della LR 19/2009 e s.m.i. art. 3, comma 2 bis, le zone

territoriali omogenee B0 sono equiparate, ai fini delle distanze minime tra edifici,

alle zone territoriali omogenee A ai sensi dell’articolo 9, comma 1, punto 1), del

decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444. E’ ammessa anche l’edificazione a

contatto.

• Distanza dai confini (Dc): secondo Codice Civile.

• Altezza (H): non superiore a quella della tipologia originaria riconosciuta

dall’abaco cui si riferisce l’edificio.

Tale ampliamento può essere utilizzato anche per la realizzazione di pertinenze

degli edifici stessi (autorimesse e servizi vari) pure isolati, in deroga al precedente

parametro H. .

I locali accessori suddetti, se isolati, non vincolano i confinanti all'osservanza della

D.E. in caso di pareti finestrate.

Gli sporti delle coperture di nuova realizzazione devono essere tali da non creare

impedimento ai mezzi del trasporto collettivo (corriere).

Art. 10 Zona omogenea B1 (Nuclei storici trasformati)

La modifica riguarda il chiarimento del testo sulle distanze:

".... 5. INDICI URBANISTICI ED EDILIZI:

1) Per gli edifici di cui al precedente punto 4.A, individuati con grafico nera sulla

tavola di zonizzazione in scala 1:2.000, non sono previsti indici urbanistico-edilizi.

2) Per gli altri edifici e per le aree libere di cui al precedente punto 4B:

a) Conservazione tipologica

Per questo tipo di intervento non sono previsti indici urbanistico - edilizi

b) Ristrutturazione edilizia

Per questo tipo di intervento non sono previsti indici urbanistico - edilizi

c) Ampliamento , nuova realizzazione e ristrutturazione urbanistica

Tali interventi sono ammessi nel rispetto dell’assetto urbanistico e della tipologia

edilizia ricorrenti nella zona, secondo i seguenti indici:

• Indici di fabbricabilità fondiaria (If): 3.0 mc/mq

• Altezza (H): massimo ml 12.00

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• Rapporto di copertura (Q): massimo 50% del lotto

• Distanze tra edifici (De): a contatto o min. a ml 10.00 tra la parete

finestrata di un edificio e la parete dell'edificio antistante. pareti finestrate e

pareti di edifici antistanti. A ml 3.00 qualora i nuovi edifici siano privi di pareti

finestrate sul fronte rivolto alla preesistenza o nel caso di pareti finestrate

quando gli edifici siano posti a quote diverse, tali da non determinare l’affaccio

diretto. tra pareti non finestrate.

• Distanze dai confini (Dc): a confine o secondo Codice Civile.

• Distanza delle strade (Ds): secondo gli allineamenti preesistenti o a ml

1.50; in caso di ampliamento di fabbricati a filo strada, lo stesso può avvenire

obbligatoriamente in altezza o sul fronte interno.

• Parcheggi privati (P): 1 mq ogni 10 mc di costruzione e con almeno un

posto auto per ogni alloggio; si deroga a tale norma in caso di ampliamento."

Art. 11 ZONA OMOGENEA B2 (Semintensiva di completamento)

La modifica riguarda l'eliminazione delle deroghe all'abaco, in conseguenza dell'aggiornamento dell'abaco stesso, già avvenuto:

".... 6. ALTRI ELEMENTI NORMATIVI

6. ALTRI ELEMENTI NORMATIVI

Nel caso di interventi edilizi su aree non completamente dotate delle necessarie

opere di urbanizzazione primaria o nel caso che le stesse non siano adeguate, il

titolo abilitativo edilizio sarà subordinato all’impegno del concessionario a

realizzare e/o integrare, contestualmente alla realizzazione dell’intervento edilizio

stesso, le opere di urbanizzazione primaria mancanti e/o inadeguate secondo le

modalità e le garanzie fissate dall’Amministrazione comunale.

In deroga a quanto stabilito dall’Abaco:

• in caso di preesistenze aventi il manto di copertura diverso dalle

pianelle, è ammesso il mantenimento e il ripristino dell’esistente materiale

diverso purché costituito sempre da impasto di argilla (tipo marsigliese o

portoghese) con esclusione della lamiera;

• per i nuovi interventi potranno essere previste pendenze dei tetti anche

inferiori alla norma (90%-100%), fino ad un limite minimo del 45% e con

manto di copertura di materiale e tipo di cui al precedente alinea;

• è ammesso il manto di copertura in lamiera per le sole preesistenze

con pendenza del tetto inferiore al 45%."

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Art. 12 ZONA OMOGENEA V (verde privato dei nuclei storici)

Aggiornamento dei termini togliento il riferimento all'autorizzazione:

"6 NORME PARTICOLARI

Gli edifici esistenti possono essere interessati unicamente da interventi soggetti

ad autorizzazione e denuncia."

Art. 13 ZONA OMOGENEA S (Servizi ed attrezzature collettive)

Alcuni edifici a destinazione servizi presentano destinazioni miste che è utile mantenere sia per la vitalità delle aree sia per una migliore e più facile gestione dei servizi stessi:

" 3. DESTINAZIONE D'USO

..Nella zona St* in Val di Lauco (ricovero mezzi) sono ammesse anche la

destinazione d’uso ricettiva (punto ristoro) e residenziale per alloggio

custode.

Art. 16 ZONA OMOGENEA G2.3 (Nuovi insediamenti turistici)

L'art. viene stralciato a seguito dell'eliminazione della zona G2.3 dalle tavole di progetto. L'area

non è stata mai realizzata e non sussistono più le condizioni di una sua attuazione. Di

conseguenza vengono stralciate anche le schede di PRPC relative (allegati alle NTA).

Art. 26 SOTTOZONA E3.3 (Ambiti silvo-zootecnici dei prati di mezzomonte)

La modifica riguarda un aggiornamento delle definizioni e l'inserimento della possibilità di recupero di edifici rurali esistenti in zona agricola, di piccole dimensioni, per incentivare le attività di trasformazione e vendita diretta di prodotti agricoli a scala non industriale, a seguito di richieste dei piccoli imprenditori agricoli:

"1. CARATTERISTICHE GENERALI

La presente sottozona corrisponde all'area di mezzomonte caratterizzata da pascoli

e da prati spesso abbandonati o sottoutilizzati, intercalati a bosco ed a coltivi di

modesta estensione.

2. OBIETTIVI DI PROGETTO

Tali zone sono destinate al mantenimento ed allo sviluppo delle attività agro-

zootecniche tradizionali, dell'agriturismo e delle attività selvicolturali nel rispetto della

tutela del paesaggio, delle risorse naturalistiche, del suolo e degli equilibri ecologici.

Il mantenimento e la valorizzazione paesaggistica si potranno attuare anche

mediante il recupero di prati abbandonati e colonizzati dal bosco alla storica

destinazione agricola.

3. DESTINAZIONI D'USO

Le destinazioni d'uso ammesse sono le seguenti:

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attività agro-zootecnica e selvicolturale;

attività agrituristica;

residenza in funzione delle attività sopra riportate;

attività escursionistico-ricreativa;

attività di riqualificazione paesaggistica ed ambientale;

attività di difesa da pericolosità naturali.

4. PROCEDURE DI ATTUAZIONE E INTERVENTI AMMESSI

Tale zona si attua :

A) Mediante P.R.P.C. PAC di iniziativa pubblica o privata, per realizzare:

A.1 - edifici adibiti alla prima trasformazione e commercializzazione dei prodotti

agricoli;

B) In forma diretta, per i seguenti interventi:

B.1 -edifici per attività agrituristica;

B.2 -edifici relativi alle strutture produttive aziendali (stalle, magazzini ed annessi

rustici);

B.3 -viabilità forestale;

B.4 - miglioramenti fondiari, interventi di rilevanza urbanistico-ambientale

anche comportanti movimenti di terra e trasformazioni di coltura con

formazione di nuove aree agricole.

B.5 -recupero di edifici rurali esistenti per residenza temporanea con

funzione di supporto e sviluppo alle iniziative agricole, agrituristiche,

escursionistiche e ricreative;

B.6 -infrastrutture viarie a servizio delle attività sopra riportate;

B.7 -sentieristica ed aree di sosta attrezzate;

B.8 -recupero ambientale di aree degradate per attività antropiche;

B.9 -ricostruzione e creazione di biotopi adatti all'ambiente;

B.10 - opere e interventi di sistemazione idraulico-forestale, reti e opere paramassi,

opere paravalanghe.

B.11 - recupero di piccoli edifici agricoli esistenti (max 60 mq sup coperta) da adibire alla

prima trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

B.12 - per i soli agricoltori professionali è ammessa la realizzazione di tunnel in telo con

struttura metallica ad arco ad uso deposito agricolo - h. max, 6,50 m., sup coperta

max 425 mq - solo in posizione non visibile dalle strade pubbliche di accesso ai

centri abitati principali (Lauco, Avaglio, Trava, Buttea, Allegnidis, Vinaio) e a una

distanza minima di 100 m dalle zone residenziali dei suddetti centri.

PRESCRIZIONI GEOLOGICHE per la località Uerpa – Vas: è preclusa alla

realizzazione di interventi edificativi l’area soggetta a scendimento di valanghe

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localizzata in sponda destra del Rio Vas (margine orientale dell’area di cui alla

modifica n.92 variante n.24) e vanno rispettate le norme dell’art. 9 del PAI allegate

alle presenti norme.

Art. 31 NORME PER LA TUTELA DEGLI ELEMENTI PUNTUALI O LINEARI DI PREGIO

AMBIENTALE

La modifica riguarda l'aggiornamento della norma che vincola le aree di interesse

archeologico, a seguito di sopralluoghi e incontri con la Soprintendenza di competenza ed è

accompagnata da una ridelimitazione delle zone di interesse per una migliore gestione del

vincolo. Lo scopo è definire con chiarezza le procedure da effettuare. La seguente modifica ha

ricevuto parere favorevole dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del FVG

(prot. 19251 dd. 07.12.2017):

"B) Ambiti di interesse storico-archeologico

Il Piano individua con apposito simbolo, nel contesto delle zone agricole e

forestali, i siti nei quali sono stati rinvenuti reperti di interesse storico-

archeologico.

In tali località e nelle aree circostanti dovranno essere promossi ricerche e

sondaggi finalizzati alla definizione delle valenze storiche-archeologiche dei

reperti e alla loro tutela e valorizzazione.

Prima dell’effettuazione delle ricerche sono vietati pertanto in un raggio di mt.

200 dal punto indicato nella zonizzazione tutti gli altri interventi che possono in

qualsiasi misura alterare la situazione dei siti.

Nell’ambito delle aree di cui al comma precedente sono ammesse tutte le attività

colturali, esclusa la piantagione di alberi, purché queste non comportino una

profondità di scavo superiore a 50 cm.

In caso di necessità di scavo più profondo, dovrà essere rilasciato il nulla osta da

parte della Soprintendenza, fatto salvo quanto segue:

1. gli interventi edilizi che prevedano nuove edificazioni con scavi al di sotto di

50 cm di profondità, laddove non siano già state realizzate delle opere di

scavo nel sottosuolo, dovranno essere segnalati con l'invio dello stralcio dei

progetti per una valutazione e preventivo parere di competenza alla

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del FVG nei tempi

previsti di 30 giorni (relazione tecnica sintetica dell'intervento, planimetria,

sezione ed eventuale relazione geologica, se richiesta dal progetto);

2. qualora nel corso dei lavori di qualsiasi natura (scavi, demolizioni, restauri,

ristrutturazioni, nuove costruzioni e manutenzioni) emergano ritrovamenti

archeologici o comunque di interesse storico culturale, è obbligo del

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committente o proprietario, del direttore dei lavori, dell'assuntore dei lavori, di

procedere all'immediata sospensione dei lavori e di fare immediata denuncia

entro 24 ore al responsabile del Servizio e alla competente Soprintendenza;

3. In seguito ai ritrovamenti di cui al precedente comma il responsabile del

Servizio può disporre la sospensione totale e parziale dei lavori; detta

sospensione deve essere motivata con l'indicazione dell'interesse pubblico

per disporre una eventuale variante al progetto o, sentita la Soprintendenza,

la revoca del titolo edilizio;

4. la mancata denuncia di cui al precedente comma 2 comporta l'immediata

sospensione del titolo edilizio, salva ogni altra sanzione prevista dalla legge;

5. E' fatto divieto di raccolta, danneggiamento e asportazione di reperti

archeologici ai sensi delle vigenti norme.”

Art. 34 ABACO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI:

La modifica riguarda un'integrazione sui materiali ammessi:

".... f) INFRASTRUTTURE E ARREDO URBANO

Indirizzi progettuali

Viabilità meccanica: nei centri abitati la pavimentazione delle strade deve

essere realizzata in asfalto con o senza cordolatura,

oppure in pietra naturale locale o in cubetti di porfido.

[....].

Viabilità pedonale: nei centri abitati la pavimentazione deve essere

realizzata, in base al contesto e alle preesistenze,in

lastre di pietra locale, acciottolato di grosse dimensioni

o in cubetti di porfido.

Viabilità forestale e

agricola: in macadam o impasti similari senza cordolatura, con

canalette trasversali per lo sgrondo delle acque

realizzate in legno o legno-acciaio. Ove necessario

per motivi tecnici, sono ammessi altri materiali, fatte

salve le autorizzazioni da acquisire ai sensi delle

norme vigenti (autorizzazione paesaggistica,..).

Sentieri: devono essere realizzati rispettando la morfologia del

territorio ed usando materiali reperiti in loco. La scelta

della tecnica costruttiva è vincolata dalle

caratteristiche dei luoghi. Le piazzole di sosta

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dovranno essere localizzate in punti panoramici e

protetti.

Protezioni stradali: Nelle zone B0 devono essere preferibilmente

realizzate con colonnelli in pietra naturale o

artificiale e traverse in ferro o in ferro zincato e

verniciato, a disegno geometrico regolare o con

altri manufatti metallici o lignei rispettosi

dell'ambiente storico.

Artt. 9 e 10 Zone B0 e zone B1

la modifica riguarda l'integrazione delle destinazioni d'uso ammesse, ai sensi della LR 19/2009 e

smi.:

"3. DESTINAZIONI D'USO

....

• "servizi ai sensi della LR 19/2009

• direzionale ai sensi della LR 19/2009

• ricreativa ai sensi della LR 19/2009, esclusi dancing e discoteche."

INSERIMENTO NORME PAI

in allegato alle norme di attuazione vengono inserite le Norme del PAI:

vedi: ALLEGATO ALLE NTA IN RECEPIMENTO DEL PAI:

Norme di Attuazione Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi ISONZO, TAGLIAMENTO,PIAVE E BRENTA-BACCHIGLIONE

Recepimento definizioni volume LR19/2009 e smi e di art. 36 punto 3 bis della

LR19/2009 e smi

1) si apportano le modifiche relative alle definizioni e modalità di calcolo di volumi. si

recepisce il volume utile ma per gli Indici di edificabilità fondiaria (If) e (It) si mantiene il

volume urbanistico per semplicità e chiarezza di gestione, soprattutto in merito al tema

deii volumi accessori. Si definisce pertanto anche il parametro Volume urbanistico (V).

L'effetto di tali modifiche non è tale da richiedere l'applicazione dell'art. 61 po. 2bis della

L.R. 5/2007 poichè non ha implicazioni sulle zone e sulla CIRTM. Gli indici e le capacità

edificatorie non vengono modificate.

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“Art 2. DEFINIZIONI

Si rimanda alla LR19/2009 e smi e relativi regolamenti di attuazione, con le

seguenti specifiche:

Volume utile (Vu): il calcolo del Volume utile va applicato solo ove la LR 19/2009 lo prevede

espressamente.

Volume urbanistico (V): Il parametro si applica per il calcolo degli volumi consentiti dagli Indici di

fabbricabilità fondiaria (If) e territoriale (IT) delle presenti norme.

Il volume urbanistico del fabbricato si ottiene moltiplicando la superficie coperta (Sc) per

l’altezza del fabbricato (H).

Qualora vi siano muri in comune con fabbricati contigui il volume lordo si misura partendo dalla

linea media di tali muri.

Gli annessi realizzati con qualsiasi tipologia e materiali, devono essere compresi nel volume

lordo.

Non concorrono alla formazione del volume urbanistico:

- le scale e gli ascensori di uso condominiale (almeno 3 alloggi);

- i porticati, anche con costruzioni sovrapposte, purché aperti almeno su due lati, pure se

pilastrati ed a condizione che non superino il 30% della superficie coperta dell'edificio

principale.

- i posti auto coperti, (con altezza utile non superiore a m. 2,50) a servizio delle abitazioni

previa dichiarazione e vincolo permanente di destinazione d'uso con atto registrato, e solo nei

casi di edificazione in deroga agli indici urbanistici di zona;

- i volumi tecnici situati sopra il soffitto dell'ultimo piano abitabile, extra-corsa degli

ascensori, lavatoi, serbatoi dell'acqua, camini, apparecchiature per pannelli solari, vani per il

deposito di immondizie, vani per centrali di impianti tecnologici ecc. Si considerano volumi

tecnici anche i rivestimenti necessari per l'adeguamento agli standard di efficienza energetica

per il recupero degli edifici esistenti (cappotti );

- serre per piante ornamentali e fiori, quando non sono al servizio di attività floristiche o

simili.

2.1 - Superficie territoriale (ST)

Comprendere le aree edificabili di una stessa zona prevista dallo strumento

urbanistico vigente, comprensiva delle opere di urbanizzazione primaria e

secondaria necessaria agli insediamenti, con esclusione di quelle destinate dal

P.R.G.C. alla rete della viabilità di grande comunicazione e locale.

Vanno escluse ai fini del computo della ST le aree in essa comprese di proprietà o

di uso pubblico, le aree già conteggiate come di pertinenza di interventi edificatori e

le strade aperte al pubblico transito da più di tre anni.

2.2 - Superficie fondiaria (SF)

E' costituita dalla parte della superficie territoriale di pertinenza degli edifici.

Si calcola sottraendo alla superficie territoriale le aree interessate dalle opere di

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urbanizzazione primaria e, quando richiesto, quelle relative alle opere di

urbanizzazione secondaria.

Sono invece da comprendere, ai fini del computo, il verde di pertinenza delle

abitazioni ed i parcheggi stanziali.

2.3 - Indice di fabbricabilità territoriale (IT)

Esprime il volume massimo o minimo in mc costruibile per ogni ettaro (Ha) di

superficie territoriale (ST) di cui al precedente punto 2.1.

2.4 - Indice di fabbricabilità fondiaria (IF)

Esprime il volume massimo o minimo in mc costruibile per ogni mq. di superficie

fondiaria (SF) di cui al precedente punto 2.2.

2.5 - Densità territoriale (DT)

Esprime il rapporto tra la somma degli abitanti insediati o insediabili in una zona e la

sua superficie espressa in Ha.

2.6 - Densità fondiaria (DF)

Esprime il rapporto tra la somma degli abitanti insediati o insediabili in una data

zona e la sua superficie fondiaria (SF) espressa in mq.

2.7 - Ambito minimo di piano regolatore particolareggiato comunale (P.R.P.C.).

All'interno del P.R.G.C. sono individuate con apposito segno grafico gli ambiti unitari

di P.R.P.C..

E' ammessa la realizzazione del piano per stralci funzionali, completi di tutte le

opere e degli standards, qualora previsto.

2.8 - Rapporto di copertura (RC)

Esprime il rapporto percentuale tra la superficie coperta riferita a tutte le opere

edificate o di progetto e la superficie fondiaria (SF).

2.9 - Superficie coperta (SC)

E' la proiezione sul piano orizzontale di tutte le parti edificate fuori terra e dotate di

copertura con intradosso ad una quota maggiore di mt 1.20 dal terreno.

Non concorrono alla formazione della superficie coperta le scale scoperte ed i

poggioli aperti su due lati fino alla sporgenza di mt 2.00 rispetto alle murature

perimetrali.

Non concorrono altresì le linde dei tetti, fino alla sporgenza di mt 2.00 dalle

murature perimetrali.

2.10 - Volume urbanistico del fabbricato (V)

Il volume urbanistico si ottiene moltiplicando la superficie coperta (sc) per

l’altezza del fabbricato (H).

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Qualora il livello del suolo sia inferiore a quello del livello più basso, il volume

lordo deve essere misurato partendo dal livello del suolo.

Qualora vi siano muri in comune con fabbricati contigui il volume lordo si misura

partendo dalla linea media di tali muri.

Non concorrono alla formazione del volume:

le scale e gli ascensori di uso condominiale;

i porticati, anche con costruzioni sovrapposte, purchè aperti almeno su due

lati, pure se pilastri ed a condizione che non superino il 30% della superficie

coperta dell'edificio principale.

2.11 - Altezza del fabbricato (H)

E' la differenza fra la quota 0.00 convenzionale e la quota dell'intradosso del

solaio dell'ultimo piano abitabile.

Nel caso di solaio inclinato l'altezza è calcolata sul punto medio del suo

intradosso.

La quota 0.00 convenzionale è la quota media del terreno allo stato naturale

calcolata come media delle quote prese sui vertici del piano di spiccato del

fabbricato in progetto.

I volumi tecnici possono superare l'altezza massima ammessa delle diverse

sottozone….”

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MODIFICHE ALLA ZONIZZAZIONE

LEGENDA DEL PIANO RIDISEGNATO SU GIS

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Legenda Piano struttura

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Le modifiche apportate alla zonizzazione sono evidenziate nella tavola allegata Progetto

di Piano - zonizzazione, individuazione delle variazioni.

Nelle pagine che seguono sono evidenziati gli estratti cartografici che descrivono lo Stato

di fatto – piano vigente - e quello di progetto per ogni singolo punto oggetto di variante:

CHIASSIS

Piano struttura

- Modifica 1: Da SP "parcheggi di relazione - standard" a V "Verde privato dei centri storici" (+173 mq): riduzione degli standard urbanistici sovrabbondanti

estratto PRGC vigente estratto progetto

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TRAVA

Piano struttura

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- Modifica 2: Da SV "attrezzature per lo sport" a E4.1 "ambiti di interesse agricolo paesaggistico di alta rilevanza ambientale" (+480 mq): correzione delle aree standard nei pressi del campo di calcio di Trava per adeguamento alla situazione esistente.

estratto PRGC vigente estratto progetto

- Modifiche 3-4-5: 3-da SP "parcheggi di relazione- standard" a B0 "nuclei storici conservati" (+151 mq); 4-da SP "parcheggi di relazione- standard" a B0 "nuclei storici conservati" (+177 mq) e viabilità (+100 mq); 5-da SP "parcheggi di relazione- standard" a B0 "nuclei storici conservati" (+110 mq): riduzione degli standard urbanistici sovrabbondanti

estratto PRGC vigente

estratto progetto

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- Modifiche 6-9-10: 6-da SV "attrezzature per il verde, .lo sport e gli spettacoli all'aperto" - standard a V "Verde privato dei nuclei storici" (+740 mq); 9-da SC "attrezzature per il culto, la vita associativa e la cultura" a V (+191 mq); 10-da SP "parcheggi di relazione -standard" a B2 "semintensiva di completamento" (+14 mq): riduzione degli standard urbanistici sovrabbondanti

estratto PRGC vigente estratto progetto

- Modifiche 7-8: 7-da SP "parcheggi di relazione -standard" a B0 "nuclei storici conservati" (+68 mq); 8-da SP "parcheggi di relazione -standard" a V "Verde privato dei nuclei storici" (+59 mq); riduzione degli standard urbanistici sovrabbondanti

estratto PRGC vigente estratto progetto

- Modifica 11: a V "Verde privato dei nuclei storici" a B0 "nuclei storici conservati" (+870 mq): riclassificazione di un'area a ridosso del centro come area di pertinenza di un complesso edificato a seguito di richiesta di variante. Tale modifica non incrementa il carico insediativo poiché le zone B0 non sono edificabili, e sull'area non ci sono edifici esistenti.

estratto PRGC vigente estratto progetto

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- Modifica 12: Da B2 "semintensiva di completamento" a E4.1 "ambiti di interesse agricolo paesaggistico di alta rilevanza ambientale" (+895 mq): riduzione delle aree edificabili in ambito marginale a seguito di richiesta.

estratto PRGC vigente estratto progetto

- Modifiche 13-14: 13-da SA "attrezzature per l'assistenza e sanità" a E4.1 "ambiti di interesse agricolo paesaggistico di alta rilevanza ambientale" (+486 mq); 14-da SA a E4.1 (+2001 mq): riduzione degli standard urbanistici sovrabbondanti (espansione cimitero)

estratto PRGC vigente estratto progetto

- Modifica 93: da E4.1 a E3.3 “Ambiti silvo-zootecnici dei prati di mezzomonte” (+1537 mq)

estratto PRGC vigente estratto progetto

13

14

21

- Modifica 95: da E4.1 a E3.3 “Ambiti silvo-zootecnici dei prati di mezzomonte” (+5487 mq) per il riconoscimento di una situazione esistente.

estratto PRGC vigente ortofoto estratto progetto

AVAGLIO

Piano struttura

22

- Modifiche 16-17: 16-da E4.1 a V (+2145 mq); allargamento della zona a Verde privato per adattamento a situazione esistente su richiesta di privato; 17- da SP a V (+235 mq): riduzione degli standard urbanistici sovrabbondanti

estratto PRGC vigente estratto progetto

- Modifiche 18-19-20-21-22 18-da SP a V (+146 mq); 19- da SP a B0 (+65 mq); 20-da SP a B0 (+39 mq); 21- da SP a V (+135 mq); 22-da SP a V (+124 mq): riduzione degli standard urbanistici a parcheggio di relazione sovrabbondanti

PRGC vigente progetto

- Modifica 23: Da SV a V (+912 mq): riduzione degli standard urbanistici sovrabbondanti

PRGC vigente progetto

16

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20

22 21

18

23

- Modifica 24: Da SP a G2.2 (+122 mq): correzione perimetri per adattamento a situazione esistente

PRGC vigente progetto

- Modifiche 25-26: 25-da SP a B0 (+98 mq); 26- da SP a V (+328 mq): riduzione degli standard urbanistici a parcheggio sovrabbondanti. I parcheggi recentemente realizzati consentono la modifica nelle diverse frazioni.

PRGC vigente progetto

- Modifica 27: Da SP a V (+116 mq): riduzione standard urbanistico a parcheggio

PRGC vigente progetto

25

26

24

- Modifica 88: Da E3.3 a D3.2 (+432 mq): riconoscimento di situazione esistente: area di pertinenza di attività artigianale. Attualmente costituita da spiazzo sterrato adiacente al capannone necessario per le manovre dei mezzi e per l’aumento di superficie coperta connesso ai depositi di materiali attualmente esposti alle intemperie. Non vi è una riduzione di habitat di pregio. Ai sensi delle norme vigenti (LR 21/2015 art. 4 lett g) l’aumento di superficie è inferiore al 25% di quella vigente relativa all’insediamento esistente (1757 mq).

PRGC vigente ortofoto progetto

- Modifica 90: Da ST a E4.1 (+97 mq): riduzione degli standard urbanistici

PRGC vigente progetto

25

PLUGNA

Piano struttura

- Modifica 28-29: 28-da SP a V (+204 mq); 29-da SP a V (+215 mq) riduzione degli standard urbanistici a parcheggio sovrabbondanti a favore di verde privato

PRGC vigente progetto

26

BUTTEA

Piano struttura

- Modifica 30: Da SV a E4.1 (+1169 mq): riduzione degli standard urbanistici a verde pubblico sovrabbondanti

estratto PRGC vigente estratto progetto

- Modifica 31: Da SP a viabilità (+97 mq): adattamento a situazione esistente

PRGC vigente progetto

27

- Modifiche 32-33-34 (scala 1:1000): 32-da B1 a viabilità (+97 mq); 33-da SP a viabilità e V (viab. +28; V +46 mq); 34- da SC a viabilità e V (viab. +9; V +10 mq): adattamento a situazione esistente ed eliminazione standard sovrabbondanti

PRGC vigente progetto

- Modifica 35: Da SP a V (+131 mq) eliminazione standard sovrabbondanti

PRGC vigente progetto

- Modifica 86-87 86-da SP a V (+172 mq); 87-da SP a V (+141 mq): eliminazione standard sovrabbondanti

PRGC vigente progetto

- Modifica 89 89-da viabilità a V (+578 mq) adattamento a situazione esistente;

PRGC vigente progetto

87

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28

ALLEGNIDIS

Piano Struttura

- Modifiche 36-37-38 36-da SP a V "Verde privato dei centri storici" (+101 mq); 37-da SP a B1 "nuclei storici trasformati" (+109 mq); 38- da SP a B1 "nuclei storici trasformati" (+20 mq); riduzione degli standard urbanistici a parcheggio sovrabbondanti

PRGC vigente progetto

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38

29

- Modifica 39 Da SP (parcheggio) e SV (parco pubblico) a V (+1542 mq): riduzione degli standard urbanistici sovrabbondanti

PRGC vigente progetto

- Modifica 40 Da SA a E4.1 (+370 mq): riduzione dell'ampliamento cimitero non necessario nel breve/medio periodo

PRGC vigente progetto

30

LAUCO

Piano struttura

31

- Modifiche 41-42-43-44-45-46-47-74 41-da viabilità a B2 (+40 mq); riduzione standard urbanistici sovrabbondanti 42-da B2 a SP (+129 mq); inserimento nuovo parcheggio in zona sprovvista 43-da V a viabilità progetto (+36 mq); allargamento viabilità 44-da SP a V (+139 mq); riduzione standard urbanistici area di scarsa visibilità 45-da B2 a viabilità (+142 mq); adeguamento a situazione stradale esistente 46-da B0 a viabilità (+17 mq); adeguamento a situazione stradale esistente 47-da B2 a SP (+232 mq); inserimento nuovo parcheggio in zona sprovvista 74-da V a B2 convenzionata, SP (B2+939; SP +129 mq): ampliamento aree edificabili in adiacenza a zona B vigente e nuovo parcheggio in zona sprovvista

estratto PRGC vigente

estratto progetto

43

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32

- Modifiche 48-49-50-51-52 (1:1000) 48-da B0,viabilità a SP (+119 mq); inserimento nuovo parcheggio in zona centrale 49-da B0 a viabilità progetto (+4 mq); allargamento viabilità per superamento problema passaggio corriere; 50-da viabilità a B0 (+23 mq); adeguamento a situazione reale esistente 51-da SP a B0 (+130 mq): adeguamento a situazione reale esistente 52-da SP a B0 (+15 mq): adeguamento a situazione reale esistente

estratto PRGC vigente estratto progetto

- Modifiche 53-61-62 53-da SC a B0 (+445 mq); riduzione standard urbanistici preordinati all'esproprio, l'inserimento dell'edificio in zona B consente lo svolgimento di attività per servizi e attrezzature pubbliche, si veda anche modifica normativa zone B0 e B1; 61-da SP a B2 (+248 mq); riduzione standard urbanistici sovrabbondanti; 62-da B2,V a SP (+953 mq): adeguamento a situazione reale esistente.

PRGC vigente progetto

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33

- Modifiche 54-55-56-57-58-59-60 54-da SP a V (+266 mq); riduzione standard urbanistici sovrabbondanti; 55-da SP a B0,V,viabilità (B0 +61; V +119; viab +146 mq); riduzione standard urbanistici sovrabbondanti; 56-da V a viabilità (+444 mq); adeguamento a situazione reale esistente 57-da B2,ST a viabilità (+367 mq); adeguamento a situazione reale esistente 58-da ST a V (+591 mq); adeguamento a situazione reale esistente e riduzione standard urbanistici sovrabbondanti; 59-da V a B2 (+1401 mq); ampliamento aree edificabili a seguito di richiesta di variante in adiacenza a zona B vigente 60-da B2 a V (+1302 mq): riduzione zone edificabili

estratto PRGC vigente

estratto progetto

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34

- Modifiche 63-64-65 63-da SP a B1 (+92 mq): riduzione standard urbanistici sovrabbondanti; 64-da B1,B2,V a viabilità (+372 mq): adeguamento a situazione reale esistente; 65-da B2 a SP (+139 mq): adeguamento a situazione reale esistente.

progetto

- Modifiche 66-67-68-69-70-71-72-73 66-da SA,SC,SV a B0 (+1606 mq): riduzione standard urbanistici sovrabbondanti; 67-da B2,V a viabilità progetto (+136 mq); adeguamento a situazione reale esistente; 68-da B2 a viabilità (+16 mq); adeguamento a situazione reale esistente; 69-da B2,SP a viabilità (+224 mq); adeguamento a situazione reale esistente; 70-da SP,SV a V (+1713 mq): riduzione standard urbanistici sovrabbondanti; 71-da SI,SV a V (+1479 mq): riduzione standard urbanistici sovrabbondanti; 72-da V a ST (+29 mq); adeguamento a situazione reale esistente (centrale biomasse CM) 73-da D3.2 a ST (+183 mq): adeguamento a situazione reale esistente.

estratto PRGC vigente

63 64

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35

estratto progetto

- Modifica 91 Da E2.1, E4.1 a E3.3 (+15712 mq): modifica all’interno delle zone E per adeguamento a situazione reale esistente (stalla e prati di pertinenza)

PRGC vigente progetto ortofoto

36

VINAIO

Piano struttura

37

- Modifiche 75-76 75-da SV a V (+129 mq): riduzione standard urbanistici sovrabbondanti; 76-da SV a V (+465 mq): riduzione standard urbanistici sovrabbondanti.

estratto PRGC vigente estratto progetto

- Modifica 77: Da B1 a V (+301 mq): eliminazione lotto edificabile non realizzabile

PRGC vigente progetto

- Modifiche 78-79-80-81 78-da SP a B1 (+64 mq): riduzione standard urbanistici sovrabbondanti all'interno del tessuto edificato 79-da SP a B1 (+38 mq): riduzione standard urbanistici sovrabbondanti 80-da SV a B1 (+341 mq): riduzione standard urbanistici sovrabbondanti 81-da SC a B1 (+788 mq): riduzione standard urbanistici sovrabbondanti, si veda anche modifica normativa zone B1 rispetto alle destinazioni d'uso a servizi.

PRGC vigente progetto

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38

- Modifiche 82-83 82-da SP,SV a B1 (+466 mq): riduzione standard urbanistici sovrabbondanti all'interno del tessuto edificato; 83-da SP a V (+115 mq): riduzione standard urbanistici sovrabbondanti.

PRGC vigente progetto

- Modifica 84: Da SA a V (+2252 mq): riduzione standard urbanistici sovrabbondanti

PRGC vigente progetto

82

83

39

VAL DI LAUCO

Piano struttura

- Modifica 85: Da B2, G2.3, G3, SP a E3.1, ST*, viabilità (E3.1+23.338 mq; ST*+1152mq; viab. +528): riduzione aree edificabili a seguito di richiesta di variante, inserimento servizio tecnologico e viabilità esistente.

estratto PRGC vigente

40

estratto progetto

- Modifica 94: Da E2.1, E3.1 a G3 (+1906 mq): ridisegno per adattamento e riconfigurazione perimetro ad assetto proprietario e realtà esistente: parte degli impianti esistenti di skilift erano esterni al perimetro proprio di zona. La modifica è coerente con il piano struttura vigente La riduzione della zona E2.1 riguarda aree in gran parte a prato alberato: inoltre la visura catastale delle particelle interessate dalla variazione presenta qualità del suolo: PRATO E INCOLTO.

PRGC vigente progetto

ortoofoto

41

VERPA – VAS

Piano struttura

- Modifica 92: Da E3.1, E4.1 a E3.3 (+141.278 mq): modifica all’interno delle zone E per adeguamento a situazione reale esistente (riconoscimento ambito silvo-zootecnico connessi a prati e stavoli esistenti) per il recupero ad uso silvo zootecnico.

estratto PRGC vigente

42

estratto progetto

43

Modifica perimetro aree di rischio archeologico

Una ulteriore modifica riguarda la ridefinizione del perimetro delle aree di rischio archeologico per togliere dal vincolo le aree già edificate e adattare il perimetro ai mappali allo scopo di semplificare le procedure e avere una maggiore certezza del vincolo. La modifica non può essere applicata all'interno del perimetro del Parco CC nell'ambito della presente variante. Si veda anche la modifica della normativa per le aree di rischio.

zona LAUCO

estratto PRGC vigente

estratto progetto

44

zona LAUCO

estratto PRGC vigente

estratto progetto

45

zona Porteal

estratto PRGC vigente

estratto progetto

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Integrazione alle norme

ALLEGATO ALLE NTA IN RECEPIMENTO DEL PAI:

Norme di Attuazione Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi ISONZO, TAGLIAMENTO,PIAVE

E BRENTA-BACCHIGLIONE