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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE al 30 GIUGNO 2012

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RELAZIONE

FINANZIARIA

SEMESTRALE

al

30 GIUGNO 2012

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Relazione

Finanziaria Semestrale

Al 30 Giugno 2012

Banca di Valle Camonica

Società per Azioni

Capitale Sociale Euro 2.738.693,00

Registro Imprese CCIAA Brescia n. 00283770170

Sede Sociale e Direzione: Piazza Repubblica, 2 - 25043 Breno (BS)

Appartenente al “Gruppo Bancario Unione di Banche Italiane”

Aderente al Fondo Interbancario per la Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia

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In data 25 luglio 2012 è scomparso il

Notaio dott. Giuseppe Camadini

Consigliere della Banca di Valle Camonica per quasi cinquant’anni, sin dal 7 febbraio 1963.

Il 29 aprile 1963 venne nominato Vice Presidente, incarico che ricoprì sino al 24 giugno 1976 allorché, per motivi professionali, dovette rassegnare le dimissioni pur continuando a prestare solidale collaborazione come Consigliere, sempre al fine di

contribuire alla migliore affermazione dell’Istituto. Con l’applicazione dell’allora disposizione in materia di Vigilanza Bancaria, sussistendo asserita incompatibilità fra l’incarico di Consigliere della Banca San Paolo di Brescia (Banca Controllante) e Consigliere della Banca di Valle Camonica (Banca Controllata) il Dott. Camadini dovette, nel 1986, rassegnare le dimissioni da Amministratore del nostro Istituto. Decaduta la normativa, l’Assemblea degli Azionisti della Banca di Valle Camonica, in data 16 marzo 1993, deliberò di nominarlo nuovamente Consigliere, incarico che venne ricoperto ininterrottamente con forte impegno istituzionale e rigore operativo.

Il Dott. Camadini fu una personalità di rilievo nella vita sociale bresciana ed anche italiana, orgogliosa di essere “camuna”, e che ricoprì innumerevoli cariche amministrative presso Istituzioni Creditizie, Fondazioni e Associazioni.

Il Suo impegno trae origini dalla storia e dalla tradizione del movimento cattolico bresciano, ispirato dall’azione del beato Giuseppe Tovini, e la Sua attenzione venne particolarmente indirizzata alle giovani generazioni alle quali dedicò iniziative a carattere formativo, educativo e culturale anche tramite l’Opera per l’Educazione Cristiana, l’Editrice La Scuola, l’Istituto di Studi Superiori “Giuseppe Toniolo”, la Fondazione Giuseppe Tovini, la Fondazione Alma Tovini Domus, l’Istituto Paolo VI e la Fondazione Camunitas. Queste sono solo alcune delle tappe del cammino che il Notaio Giuseppe Camadini ha percorso nella Sua vita con profondo impegno, consapevolezza della responsabilità assunta, fedeltà ai valori che traggono linfa dalla tradizione cattolica bresciana e camuna.

La Banca di Valle Camonica piange la perdita del Suo Consigliere e con deferente, viva riconoscenza, ne ricorda la piena e generosa Sua dedizione per la crescita

dell’Istituto, sempre in coerenza con le originarie caratteristiche.

La memoria del caro Notaio Dott. Giuseppe Camadini rimarrà sempre viva e stimolante.

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Indice Cariche Sociali e Direzione Generale ............................................................................ 6

Articolazione territoriale del Gruppo UBI Banca ........................................................... 7

Il Rating ....................................................................................................................... 8

Principali dati e indicatori ......................................................................................... 10

Note di commento sull’andamento della gestione ...................................................... 11

Lo scenario di riferimento ............................................................................................. 11 L’attività della Banca nel primo semestre 2012 .............................................................. 19 Informazioni sullo stato patrimoniale e sul conto economico riclassificati ....................... 20 Altre informazioni ......................................................................................................... 32

Prospetti Contabili ..................................................................................................... 38

Stato Patrimoniale ........................................................................................................ 39 Conto Economico ......................................................................................................... 40 Prospetto della Redditività Complessiva ........................................................................ 41 Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto .............................................................. 42 Rendiconto Finanziario ................................................................................................. 44

Note illustrative ......................................................................................................... 45

Informativa sul fair value .............................................................................................. 52 Eventi rilevanti successivi alla data di chiusura del periodo ........................................... 53 Stagionalità o ciclicità delle operazioni intermedie ......................................................... 53 Pagamento dei dividendi ............................................................................................... 53 Tabelle integrative ........................................................................................................ 54

Operazioni con parti correlate ................................................................................... 78

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Cariche Sociali e Direzione Generale

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Maiolini P.I. Gianfranco (*) Vice Presidente Gregorini Dott. Martino (*) Consigliere Segretario Ghetti Dott. Massimo (*)

Consiglieri Brunori Dott. Ruggero (*), Camadini Dott. Giuseppe (**) Degrandi Rag. Bruno (*), Nolli Dott. Mario, Rizzi P.I.

Giovanmaria Giacomo, Tempini Dott. Egidio

(*) componenti del Comitato Esecutivo (**) deceduto in data 25 luglio 2012

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Landriscina Dott. Francesco

Sindaci effettivi Farisoglio Rag. Angelo

Nulli Dott. Giovanni

Sindaci supplenti Monchieri Dott.ssa Ilenia

Sterli Dott.ssa Clara

DIREZIONE GENERALE

Direttore Generale Kuhn Rag. Stefano Vittorio (***)

Vice Direttore Generale Tosana P.I. Pietro

(***) nominato in data 7 maggio 2012

SOCIETÀ DI REVISIONE

KPMG S.p.A.

- situazione aggiornata al 27 agosto 2012 -

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Articolazione territoriale del Gruppo UBI Banca

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Il Rating

I ripetuti aggiustamenti che a partire dall’inizio del 2012 le Agenzie di rating internazionali hanno operato sui loro giudizi nei confronti del debito sovrano italiano hanno condizionato

anche i rating di UBI Banca, riepilogati nelle tabelle che seguono.

Il 27 gennaio 2012, nell’ambito di un intervento su sei Paesi dell’Eurozona (posti in Rating

Watch Negativo il 16 dicembre), Fitch Ratings ha peggiorato il giudizio sull’Italia da A+ ad

A- (-2 notch), mantenendo l’Outlook Negativo. Il successivo 6 febbraio l’Agenzia ha rimosso i Rating Watch Negativi attribuiti il 20

dicembre, operando una nuova serie di tagli alle valutazioni sulle principali banche italiane.

Nel caso di UBI Banca, il rating a lungo termine ed il Viability Rating sono stati ridotti da

A-/a- a BBB+/bbb+ (-1 notch), sempre con Outlook Negativo.

Il 10 febbraio 2012, per effetto dell’ulteriore declassamento di due notch del debito sovrano reso noto il 13 gennaio (da A a BBB+ con Outlook Negativo) e del conseguente

peggioramento del BICRA italiano (da 3 a 4), Standard & Poor’s ha attuato una serie di

azioni negative su 37 istituzioni finanziarie italiane, tra le quali anche UBI Banca il cui

rating a lungo termine è stato abbassato da A- a BBB+ (-1 notch), con Outlook Negativo.

Il 3 agosto 2012 l’Agenzia ha diffuso i risultati di una revisione del sistema bancario italiano (che ha interessato 32 istituzione finanziarie) per tenere conto delle peggiorate prospettive

sull’evoluzione del rischio di credito in un contesto di recessione potenzialmente più severo

rispetto a quanto originariamente ipotizzato. In tale ambito il rating a lungo termine di UBI

Banca è stato portato da BBB+ a BBB, sempre con Outlook negativo.

Il 13 febbraio 2012, nell’ambito di un’estesa manovra che ha interessato i rating sovrani di nove Paesi europei, Moody’s ha rivisto il giudizio sul debito a lungo termine dell’Italia, da A2

ad A3 (-1 notch), confermando l’Outlook Negativo. In considerazione di un contesto di

riferimento reso difficile dagli avversi e prolungati impatti della crisi dell’euro, il 15 febbraio

l’Agenzia ha annunciato una revisione per possibile downgrade dei rating di 114 istituzioni

finanziarie operanti in 16 Paesi europei. Per l’Italia la revisione si è conclusa il 14 maggio ed è stata accompagnata da una

generalizzata riduzione dei rating a lungo termine di 26 banche italiane, riduzione che nella

quasi totalità dei casi ha riflesso un più basso giudizio di Moody’s sulla solidità intrinseca

delle singole istituzioni. Relativamente ad UBI Banca, il Bank Financial Strenght Rating è

stato portato da C-(baa1) a D+(baa3), mentre il rating a lungo termine è sceso da A3 a Baa2.

In entrambi i casi, l’Outlook è stato mantenuto Negativo. Il 13 luglio Moody’s è nuovamente intervenuta sul rating del debito sovrano italiano con una

riduzione di due notch, da A3 a Baa2, sempre con Outlook negativo. La portata degli

interventi sui rating delle banche italiane effettuata il 14 maggio ha reso di fatto molto

limitati i correttivi che l’Agenzia ha ritenuto di applicare per tenere conto dei nuovi giudizi

sul debito governativo. Gli istituti italiani interessati sono stati solo 10. I rating di UBI Banca non sono stati modificati.

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(i) L’Issuer Credit Rating riflette il giudizio sul merito creditizio

intrinseco della banca unitamente ad una valutazione del potenziale futuro supporto che la banca potrà ricevere in

caso di difficoltà (dal governo o dal gruppo di appartenenza).

Breve termine: capacità di ripagare il debito con durata inferiore ad un anno (A-1+: miglior rating - C: peggior

rating) Lungo termine: capacità di pagamento degli interessi e del

capitale su debiti di durata superiore ad 1 anno (AAA: miglior rating – D: default)

(ii) Il SACP rappresenta il giudizio sul merito creditizio intrinseco della banca, in assenza di supporto esterno (da parte del governo

o del gruppo di appartenenza). Viene ottenuto partendo da un “Anchor SACP” che sintetizza la valutazione dei rischi economici e industriali propri del settore bancario italiano, poi rettificato per tenere conto di specifici fattori della banca quali la

patrimonializzazione, la posizione commerciale, l’esposizione al rischio, la raccolta e la situazione di liquidità, valutati anche in ottica comparativa.

(I) Capacità di rimborso del debito in valuta locale a lungo termine (scadenza pari o superiore a 1 anno). Attraverso la

metodologia JDA (Joint Default Analysis) questo rating associa alla solidità finanziaria intrinseca (Bank Financial

Strength Rating) la valutazione circa le probabilità di intervento, in caso di necessità, da parte di un supporto

esterno (azionisti, gruppo di appartenenza o istituzioni ufficiali)

(Aaa: miglior rating – C: default) (II) Capacità di rimborso del debito in valuta locale a breve

termine (scadenza inferiore a 1 anno) (Prime -1: massima qualità – Not Prime: grado speculativo)

(III) Questo rating non si riferisce alla capacità di rimborso del debito, ma prende in considerazione la solidità finanziaria intrinseca della banca (attraverso l’analisi di fattori quali l’articolazione territoriale, la diversificazione dell’attività, i fondamentali

finanziari), in assenza di supporti esterni (A: miglior rating – E: peggior rating)

(IV) Il Baseline Credit Assessment rappresenta l’equivalente del Bank Financial Strength Rating nella scala tradizionale dei rating a lungo termine.

(1) Capacità di rimborso del debito nel breve termine (durata inferiore ai 13 mesi)

(F1+: miglior rating – C: peggior rating) (2) Capacità di fronteggiare puntualmente gli impegni

finanziari nel lungo termine indipendentemente dalla scadenza delle singole obbligazioni. Questo rating è un

indicatore della probabilità di default dell’emittente (AAA: miglior rating – D: default)

(3) Valutazione della solidità intrinseca della banca, vista nell’ipotesi in cui la stessa non possa fare affidamento su

forme di sostegno esterno (a: miglior rating - d: default). (4) Giudizio sull’eventuale probabilità, adeguatezza e

tempestività di un intervento esterno (da parte dello Stato o di azionisti istituzionali di riferimento) nel caso la banca

si trovasse in difficoltà (1: miglior rating – 5: peggior rating)

(5) Questo rating costituisce un elemento informativo accessorio, strettamente correlato al Support Rating, in quanto identifica, per

ogni livello del Support Rating, il livello minimo che, in caso di eventi negativi, potrebbe raggiungere l’Issuer Default Rating.

STANDARD & POOR’S

Short-term Counterparty Credit Rating (i) A-2

Long-term Counterparty Credit Rating (i) BBB

Stand Alone Credit Profile (SACP) (ii) bbb

Outlook Negativo

MOODY'S

Long-term debt and deposit rating (I) Baa2

Short-term debt and deposit rating (II) Prime-2

Bank Financial Strength Rating (BFSR) (III) D+

Baseline Credit Assessment (BCA) (IV) Baa3

FITCH RATINGS

Short-term Issuer Default Rating (1) F2

Long-term Issuer Default Rating (2) BBB+

Viability Rating (3) bbb+

Support Rating (4) 2

Support Rating Floor (5) BBB

Outlook (Long-term Issuer Default Rating) Negativo

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Principali dati e indicatori (in milioni di euro)

BANCA DI VALLE CAMONICA S.p.A. 30/06/2012 30/06/2011 31/12/2011

DATI PATRIMONIALI, ECONOMICI, OPERATIVI E DI STRUTTURA

Crediti verso clientela 1.831 1.920 1.890

di cui deteriorati 134 114 124

Raccolta diretta da clientela 1.700 1.661 1.613

Raccolta indiretta da clientela, compreso il risparmio assicurativo (al valore di mercato) 1.049 1.126 1.103

Totale ricchezza finanziaria 2.749 2.787 2.716

Patrimonio Netto (escluso utile di esercizio) 112 111 111

Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 3 1 5

Utile dell'esercizio 1 (1) 1

Numero dei dipendenti effettivi 346 349 348

Numero sportelli bancari operativi 66 66 66

INDICI DI STRUTTURA

Crediti verso clientela/raccolta da clientela 107,75% 115,64% 117,18%

Raccolta gestita (compreso assicurazioni)/raccolta indiretta 41,78% 47,95% 44,23%

INDICI DI REDDITIVITA', EFFICIENZA E PRODUTTIVITA'

ROE (Utile dell'esercizio/Patrimonio netto escluso utile dell'esercizio) 2,29% n. s. 0,66%

ROE al netto delle componenti non ricorrenti 1,39% n. s. 0,66%

COST/INCOME 1 (oneri operativi/proventi operativi) 70,10% 65,79% 64,49%

COST/INCOME 1 al netto delle componenti non ricorrenti 70,10% 65,79% 64,49%

COST/INCOME 2 (oneri operativi + rettifiche di valore su crediti/proventi operativi) 89,23% 96,14% 92,09%

COST/INCOME 2 al netto delle componenti non ricorrenti 89,23% 96,14% 92,09%

Tax rate 51,65% n. s. 84,83%

Tax rate normalizzato 70,56% n. s. 84,85%

Margine di interesse/proventi operativi 65,49% 66,49% 67,03%

Commissioni nette/proventi operativi 34,62% 31,70% 31,54%

Commissioni nette/spese del personale 92,27% 89,52% 92,10%

Rettifiche nette su crediti/crediti verso clientela 0,63% 1,02% 0,96%

INDICI DI RISCHIOSITA'

Sofferenze/crediti verso clientela 3,33% 1,97% 2,79%

Crediti deteriorati/crediti verso clientela 7,30% 5,91% 6,56%

% copertura sofferenze 33,20% 38,74% 33,52%

% copertura totale crediti deteriorati 23,75% 23,33% 22,87%

% copertura crediti in bonis 0,57% 0,54% 0,55%

COEFFICIENTI PATRIMONIALI (*)

Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate 9,71% 7,06% 7,41%

Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio ponderate 11,90% 8,76% 9,15%

(*) Le attività di rischio ponderate utilizzate per la determinazione dei coefficienti esposti comprendono lo sconto del 25% previsto per le Banche appartenenti ad un Gruppo Bancario che a livello consolidato rispetti il requisito minimo obbligatorio. I ratios patrimoniali di giugno 2012 non sono omogenei con i periodi di raffronto in quanto Banca d’Italia ha autorizzato il Gruppo all’utilizzo dei metodi avanzati come meglio specificato nelle “Note illustrative - Tabelle integrative - Adeguatezza patrimoniale” cui si rimanda.

Gli indicatori sono stati costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nel capitolo “Informazioni sullo stato patrimoniale e sul conto economico riclassificati”.

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Note di commento sull’andamento della gestione

Lo scenario di riferimento Il primo trimestre dell’anno è stato caratterizzato da una temporanea attenuazione delle

tensioni sui mercati finanziari e dal conseguente abbassamento degli spread grazie

soprattutto agli interventi non convenzionali della Banca Centrale Europea che hanno

evitato una nuova crisi di liquidità per le banche dei Paesi periferici, in difficoltà sul mercato

della raccolta e progressivamente abbandonate dagli investitori stranieri. Da fine marzo però la situazione si è rapidamente deteriorata sulla scorta anche di una

percepita mancanza di coesione dei governi nell’orientare la riforma della governance

europea e nell’adeguare i meccanismi di gestione della crisi nell’area euro.

Dopo il taglio del debito detenuto da investitori privati e la concessione di un nuovo prestito,

le preoccupazioni circa la sostenibilità del debito pubblico greco ed il possibile abbandono dell’euro da parte della Repubblica ellenica sono aumentate quando il Paese non è riuscito a

formare un governo dopo le elezioni di maggio a causa delle resistenze ai severi accordi

assunti in sede europea e ha dovuto quindi indire una nuova tornata elettorale per giugno.

Alla crisi greca si sono poi aggiunte le crescenti difficoltà del settore bancario spagnolo che

hanno richiesto un sostanzioso intervento pubblico inducendo il governo a formalizzare la richiesta di fondi all’UE per la ricapitalizzazione delle banche1.

Nell’ultima settimana di giugno, infine, anche Cipro ha inoltrato una formale richiesta di

aiuto alle autorità europee a beneficio del proprio settore finanziario, compromesso anche

dall’esposizione nei confronti della Grecia.

L’intensificarsi della crisi della zona euro - che ha riportato su livelli significativamente elevati gli spread dei titoli di Stato spagnoli e italiani rispetto ai bund tedeschi, ha reso non

più rinviabile la predisposizione di un piano volto a scongiurare il rischio di disaggregazione

dell’area, spezzando il circolo vizioso tra crisi dei debiti sovrani e condizioni delle banche. Il

processo verso una vera unione economica e monetaria ha preso avvio in occasione del

vertice tenutosi a Bruxelles il 28 e 29 giugno conclusasi con importanti novità, destinate ad essere approfondite nei successivi incontri:

l’istituzione di un sistema di vigilanza sulle banche unico, solidale ed indipendente2 con la conseguente possibilità per l’EFSF/ESM3 di ricapitalizzare direttamente gli istituti di

credito senza che i suoi prestiti gravino sul debito pubblico dei Paesi beneficiari. I primi

comunicati ufficiali emessi in seguito al citato vertice sembrano individuare nella BCE

l’organismo chiamato ad occuparsi della vigilanza sul sistema bancario europeo4;

1 Bankia, tra i principali istituti di credito iberici, ha dovuto far ricorso ad aiuti dello Stato per raggiungere un

livello di capitalizzazione adeguato ai rischi del proprio portafoglio crediti.

Poiché attualmente gli organismi preposti alla stabilità finanziaria europea non possono erogare direttamente fondi agli istituti di credito, la UE ha messo a disposizione fino a 100 miliardi di euro che l’EFSF o l’ESM concederanno ad un ente pubblico spagnolo che li destinerà alle banche in crisi. In considerazione delle avverse circostanze economiche e della presentazione di un progetto di Finanziaria su almeno due anni da parte del

governo, il 10 luglio il Consiglio Europeo ha concesso alla Spagna un anno in più (fine 2014) per raggiungere l’obiettivo di riduzione del debito al di sotto del 3%.

2 Un disegno compiuto richiede poi che a fianco della supervisione bancaria unitaria siano introdotti, con i necessari presupposti di condivisione fiscale, fondi e meccanismi europei per la garanzia dei depositanti e per la

risoluzione delle crisi. In merito al fondo di garanzia comune sui depositi, la Commissione europea ha avviato un processo di armonizzazione eliminando parte delle differenze esistenti a livello nazionale sull’assicurazione sui depositi e stabilendo che tutti i fondi di garanzia a livello nazionale siano finanziati “ex ante” anziché “ex post”. La Commissione ha inoltre proposto un innalzamento del livello di copertura minimo e ha prospettato che per

ciascun Paese si istituisca entro 10 anni un fondo di garanzia che abbia una dotazione pari all’1,5% dei depositi assicurati.

3 Nonostante il completamento del processo di ratifica da parte dei Paesi aderenti, l’avvio dell’operatività del fondo di stabilità permanente, inizialmente previsto per luglio 2012, è stato posticipato all’autunno in seguito alla

decisione della Corte Costituzionale tedesca di rinviare a settembre una prima pronuncia sui ricorsi contro la legittimità dell’ESM.

4 Tale possibilità è infatti già contemplata a livello normativo dal Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, mentre si renderebbe necessario un nuovo intervento legislativo per consentire all’European Banking Authority di

assumere tale ruolo. L’EBA potrebbe sostituirsi alla BCE solo se all’unione bancaria partecipassero tutti i Paesi membri dell’Unione europea e non soltanto i Paesi che fanno parte dell’area euro.

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la creazione, fortemente voluta dall’Italia, di uno “scudo anti-spread” aggiuntivo rispetto agli interventi di puro salvataggio degli Stati in difficoltà che preveda la possibilità di

acquisto sul mercato primario e secondario di titoli di Stato dei Paesi virtuosi da parte dell’EFSF/ESM al fine di abbassare i rendimenti delle emissioni senza l’imposizione di

condizioni aggiuntive al rispetto delle Raccomandazioni Specifiche dell’Unione per i

Paesi, del Patto di Stabilità e Crescita e della Procedura di Sbilanci Macroeconomici;

l’approvazione di un pacchetto da 120 miliardi per rilanciare la crescita in Europa anche attraverso: un aumento di capitale da 10 miliardi per la Banca Europea per gli

Investimenti; l’avvio dei primi project bond, obbligazioni emesse da società private con

garanzie UE per finanziare le infrastrutture; la riallocazione di 55 miliardi di fondi strutturali per misure a sostegno della crescita nell’UE.

Gli accordi raggiunti dal

Consiglio europeo del 28 e 29 giugno in merito a

possibili interventi sui

mercati dei titoli di Stato

dei Paesi con spread elevati

e alla ricapitalizzazione

delle banche hanno determinato una parziale

attenuazione delle tensioni

che si sono però

riacutizzate nella seconda

metà di luglio, in seguito alle difficoltà incontrate nel

darvi concreta attuazione,

riportando

temporaneamente lo

spread BTP-Bund sopra i

500 punti base su livelli prossimi ai massimi raggiunti nell’autunno 20115.

Alla luce del difficile contesto congiunturale e di aspettative inflazionistiche sempre più contenute, le politiche monetarie adottate dalle banche centrali dei principali Paesi avanzati

ed emergenti si sono orientate verso il sostegno della crescita, nel primo caso intensificando il ricorso ad operazioni non convenzionali6 e nel secondo allentando ulteriormente le

condizioni monetarie7.

5 Il 13 luglio l’agenzia di rating Moody’s ha rivisto al ribasso il merito di credito sovrano dell’Italia. La decisione,

resa nota subito prima di un’asta di titoli di Stato italiani, non ha avuto effetti sostanziali sulla domanda o sui rendimenti, né sul mercato secondario né all’asta.

6 Il 5 luglio la BCE ha ridotto di 25 punti base sia il tasso di rifinanziamento principale – ora allo 0,75%, livello minimo dalla nascita dell’euro – sia il tasso di riferimento sui depositi delle banche, ora allo 0%, al fine di

immettere nuova liquidità nel sistema rilanciando l’attività economica ed il corretto funzionamento del mercato interbancario. Il Consiglio direttivo del 6 giugno aveva invece prorogato al 15 gennaio 2013 le operazioni mediante aste a tasso fisso con piena aggiudicazione degli importi richiesti, confermando anche, sino a quando saranno necessarie, le operazioni ad un mese con piena soddisfazione delle richieste. Sempre in tale data la BCE

aveva deciso di realizzare ulteriori operazioni di rifinanziamento a lungo termine (LTRO) a tre mesi con le medesime modalità. Dopo un paio di settimane la BCE aveva poi annunciato ulteriori misure per migliorare l’accesso del settore bancario alle operazioni di rifinanziamento attraverso un ulteriore allentamento delle regole sul collaterale: in particolare è stata ridotta la soglia di rating minimo degli Asset-backed Securities e potranno

essere ammessi anche titoli il cui sottostante è costituito da prestiti al consumo, leasing, finanziamenti per l’acquisto di auto e mutui commerciali. In giugno la Federal Reserve ha confermato i tassi di riferimento nell’intervallo 0-0,25% ribadendo la volontà di mantenerli su livelli eccezionalmente bassi almeno sino alla fine del 2014 con lo scopo di rafforzare l’attuale fase

espansiva. La FED ha inoltre deciso di prolungare a fine anno il programma “Operation Twist” rappresentato dall’acquisto di titoli di Stato con scadenza compresa tra 6 e 30 anni da finanziarsi attraverso la vendita di titoli aventi scadenza inferiore ai tre anni. L’importo dell’operazione raggiungerà pertanto i 667 miliardi di dollari, dai 400 miliardi originari.

7 Dopo aver ridotto in febbraio e maggio il coefficiente di riserva obbligatoria di 1 punto percentuali al 20%, la People’s Bank of China ha tagliato due volte, in giugno e luglio, il tasso sui prestiti bancari, ora al 6%, per

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G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L

Spread BTP-Bund decennali

2010 2011

Puntibase

2012

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Le incerte prospettive di crescita dell’economia mondiale si sono riflesse sulla dinamica dei prezzi delle materie prime che, come emerge dalla tabella, a fine giugno si presentavano in

diminuzione rispetto a tutti i periodi di confronto. Da inizio anno – in parallelo con una

contrazione, seppure più modesta, dei prezzi delle commodity non energetiche – è

aumentata la volatilità delle quotazioni petrolifere. Dapprima il prezzo del petrolio di qualità

Brent è sceso fin sotto i 90 dollari al barile; successivamente alla chiusura del semestre le

quotazioni sono però risalite oltre i 110 dollari al barile anche a causa del perdurare delle tensioni geopolitiche in

Medio Oriente.

Quale effetto della debolezza

dell’attuale fase ciclica e

della flessione dei corsi delle materie prime intervenuta in primavera, le pressioni inflazionistiche sono andate

allentandosi, sia nei Paesi

avanzati che nelle aree

emergenti.

Sul mercato dei cambi,

l’euro si è nuovamente

indebolito dopo la temporanea attenuazione delle tensioni finanziarie che nel primo

trimestre aveva garantito un rafforzamento della moneta unica nei confronti di quasi tutte le

principali valute.

In luglio e agosto le quotazioni della valuta europea hanno accentuato la loro volatilità subendo gli effetti della crisi dei debiti sovrani.

* * *

Dopo un primo trimestre caratterizzato da un’espansione a ritmi contenuti, in ragione del

rallentamento negli Stati Uniti e nei Paesi emergenti e della stagnazione in Europa,

l’economia mondiale si è indebolita.

Tra aprile e giugno il Pil statunitense è aumentato in termini congiunturali dell’1,5%

annualizzato (+2% e +4,1% rispettivamente nel primo trimestre 2012 e nell’ultimo quarto del

2011), sintetizzando un minor apporto di consumi ed investimenti fissi, residenziali e non,

solo parzialmente controbilanciato dall’accumulo di scorte. Anche il contributo

dell’interscambio commerciale netto è tornato negativo, risentendo dell’accresciuto peso dell’import.

Il miglioramento sul mercato del lavoro in corso dal settembre 2011, che aveva portato ad

una riduzione del tasso di disoccupazione fino all’8,1% in aprile (8,5% a dicembre), pare

essersi interrotto con l’indice risalito all’8,2% in giugno e all’8,3% in luglio e caratterizzato

da un’ampia quota di disoccupati da lungo tempo.

Sul fronte dei prezzi, l’inflazione si è progressivamente ridotta all’1,7% di maggio e giugno dal picco del 3,9% del settembre 2011 (3% a dicembre); l’indice “core” (al netto della

componente energetica ed alimentare) è rimasto invece sostanzialmente stabile da novembre

al 2,2%.

Nei primi sei mesi dell’anno il saldo negativo della bilancia commerciale si è ampliato a

292,6 miliardi di dollari (+4,9% rispetto al medesimo periodo 2011), con un incremento ascrivibile principalmente ai rapporti con Giappone e Cina, mentre si è ridotto il deficit nei

confronti del continente africano e dei Paesi Opec.

complessivi 56 punti base. Da inizio anno in Brasile il tasso di riferimento è stato ridotto in quattro circostanze

(gennaio, marzo, aprile e giugno) dall’11% all’8%, mentre anche la Banca centrale indiana in aprile ha abbassato il tasso di riferimento dall’8,50% all’8%.

giu-12

A

mar-12

B

dic-11

C

Var. %

A/C

set-11

D

giu-11

E

Euro/Dollaro 1,2658 1,3343 1,2945 -2,2% 1,3384 1,4504

Euro/Yen 100,97 110,47 99,57 1,4% 103,11 116,79

Euro/Yuan 8,0416 8,4028 8,1449 -1,3% 8,5363 9,3747

Euro/Franco CH 1,2004 1,2035 1,2133 -1,1% 1,2151 1,2185

Euro/Sterlina 0,8056 0,8331 0,8328 -3,3% 0,8587 0,9037

Dollaro/Yen 79,77 82,79 76,94 3,7% 77,04 80,52

Dollaro/Yuan 6,3530 6,2975 6,2939 0,9% 6,3780 6,4635

Futures - Brent (in $) 97,80 122,88 107,38 -8,9% 102,76 112,48

Indice CRB (materie prime) 284,19 308,46 305,30 -6,9% 298,15 338,05

Fonte: Thomson Financial Reuters

Principali cambi, quotazioni del petrolio (Brent) e delle materie prime

a fine periodo

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14

Consuntivi e previsioni: Paesi industrializzati

Valori percentuali 2011 2012(1)

2013(1)

2011(2)

giu-12(3)

2012(1) (2)

2011(2)

giu-12(3)

2012(1) (2) 2011 2012

(1)2013

(1) dic-11 ago-12

Stati Uniti 1,8 2,0 2,3 3,2 1,7 1,8 8,9 8,2 8,0 9,9 8,2 6,3 0-0,25 0-0,25

Giappone -0,7 2,4 1,5 -0,1 -0,2 0,4 4,5 4,3 4,3 8,9 9,9 8,0 0-0,10 0-0,10

Area Euro 1,5 -0,3 0,7 2,7 2,4 2,3 10,2 11,2 11,1 4,1 3,4 2,5 1,00 0,75

Italia 0,4 -1,9 -0,3 2,9 3,6 2,9 8,5 10,8 10,6 3,9 2,3 1,2 - -

Germania 3,0 1,0 1,4 2,5 2,0 2,4 6,0 5,4 5,5 1,0 0,5 0,5 - -

Francia 1,7 0,3 0,8 2,3 2,3 2,5 9,7 10,1 10,4 5,2 4,8 3,2 - -

Portogallo -1,6 -2,1 -0,7 3,6 2,7 0,7 12,9 15,4 15,7 4,2 4,5 3,8 - -

Irlanda 0,7 0,5 1,4 1,2 1,9 1,0 14,5 14,8 14,0 13,1 8,5 7,9 - -

Grecia -6,9 -6,0 -4,2 3,1 1,0 0,2 17,7 22,5 24,0 9,1 8,9 7,3 - -

Spagna 0,7 -1,5 -0,6 3,1 1,8 1,6 21,7 24,8 25,2 8,5 6,8 5,4 - -

Regno Unito 0,8 0,2 1,4 4,5 2,4 2,4 8,1 8,1 8,4 8,3 5,6 6,0 0,50 0,50

, ,(1) Previsioni Fonte: Prometeia, FMI e Statistiche uff iciali

(2) Tasso medio annuo

(3) Laddove non ancora pubblicati i dati al 30 giugno 2012, sono state utilizzate le ultime informazioni disponibili

Prodotto Interno Lordo Prezzi al consumo DisoccupazioneDisavanzo Settore Pubblico

(% del PIL)Tassi di riferimento

Risentendo del calo della domanda mondiale e del minor dinamismo del settore immobiliare,

nel primo semestre l’economia cinese ha continuato a rallentare con il Pil in aumento del

7,8% su base annua (+8,1% nel primo e +7,6% nel secondo trimestre) a fronte del +9,6%

dell’analogo periodo 2011. In particolare si segnala: +20,4% per gli investimenti fissi, sempre trainati dal comparto manifatturiero (+24,5%); +16,6% per gli investimenti nel settore

immobiliare (in riduzione però di ben 16,3 punti percentuali rispetto al medesimo periodo

dell’anno precedente); +14,4% per le vendite al dettaglio di beni di consumo (+16,8% nel

primo semestre 2011); +10,5% per la produzione industriale (+14,3% nell’analogo periodo

del 2011).

Per quanto riguarda l’interscambio commerciale, la dinamica delle

esportazioni, seppur in moderazione

(+9,2%), ha superato quella delle

importazioni (+6,7%) determinando

nei sei mesi un surplus di 68,9 miliardi di dollari e contribuendo ad

incrementare ancor più le riserve

valutarie cinesi che a fine giugno

totalizzavano 3.240 miliardi di dollari,

per circa un terzo investiti in titoli di

Stato statunitensi. A giugno l’inflazione è stata pari al 2,5% in sensibile diminuzione rispetto ai livelli di inizio

anno (3,3% il dato medio del semestre a fronte del 5,4% rilevato nella prima parte del 2011).

In Giappone il contesto economico permane incerto. Nel primo trimestre dell’anno il Pil è

cresciuto dell’1,2% rispetto al periodo precedente (variazione nulla e +1,9% rispettivamente

nel quarto e terzo trimestre 2011), sostenuto principalmente dalla domanda interna per

consumi, ma anche dalla ricostituzione di scorte, a fronte di un contributo nullo per gli investimenti residenziali e negativo per i non residenziali. L’apporto dell’interscambio

commerciale netto, pur tornando positivo, si è rivelato modesto risentendo in parte del

rafforzamento dello yen rispetto alle altre principali valute nei primi tre mesi dell’anno. I

primi dati inerenti ai mesi successivi evidenziano però tre variazioni congiunturali negative

per la produzione industriale (-0,2% ad aprile, -3,4% a maggio e -0,1% a giugno) coerenti

con i deludenti risultati contenuti nel rapporto Tankan di giugno in relazione al comparto manifatturiero.

In giugno il tasso di disoccupazione è sceso al 4,3% dopo aver oscillato in precedenza

intorno ai livelli di dicembre (4,5%), mentre l’andamento dei prezzi, nuovamente negativo

dopo sei mesi (-0,2%), continuava ad evidenziare una situazione di sostanziale deflazione.

Nel primo trimestre del 2012 il Pil dell’area euro è rimasto invariato rispetto al periodo

precedente (-0,3% nell’ultimo quarto del 2011) riflettendo un contributo positivo dell’interscambio netto annullato dalla flessione degli investimenti fissi e delle scorte a fronte

di un ristagno dei consumi. Tale andamento continua però a sintetizzare dinamiche

disomogenee tra i vari Paesi (+0,5% per la Germania; -0,8% per l’Italia). Le prime

informazioni disponibili nei mesi successivi sembrano evidenziare un ulteriore rallentamento

della congiuntura. L’indicatore €-coin calcolato dalla Banca d’Italia – che fornisce una stima

Consuntivi e previsioni: principali Paesi emergenti

Valori

percentuali2011 2012

(1)2013

(1)2011

(2)giu-12

(3) dic-11 ago-12

Cina 9,2 8,0 8,5 5,4 2,5 6,56 6,00

India 7,0 6,4 6,9 8,8 10,1 8,50 8,00

Brasile 2,7 2,5 4,6 6,6 4,9 11,00 8,50

Russia 4,3 4,0 3,9 8,4 4,3 8,00 8,00

, ,(1) Previsioni Fonte: Prometeia, FM I e Statistiche ufficiali

(2) Tasso medio annuo

Prodotto Interno Lordo Tassi di riferimentoPrezzi al consumo

(3) Laddove non ancora pubblicati i dati al 30 giugno 2012, sono state utilizzate le ultime

informazioni disponibili

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della dinamica di fondo del Pil europeo – risulta negativo dall’ottobre 2011 ed è tornato a

peggiorare in giugno e luglio confermando la debolezza dell’attuale fase ciclica. In maggio la produzione industriale è cresciuta dello 0,6% su base mensile (-1,1% ad aprile), ma

l’andamento tendenziale è ulteriormente peggiorato (-2,8% rispetto al -2,4% di aprile).

La situazione sul mercato del lavoro ha continuato a deteriorarsi, con il tasso di

disoccupazione salito progressivamente all’11,2% di giugno (10,7% a fine 2011) per effetto di

situazioni di elevata criticità in alcuni dei Paesi più pesantemente colpiti dalla crisi: Spagna (24,8%), Grecia (22,5%), Portogallo (15,4%) ed Irlanda (14,8%).

L’inflazione, misurata dall’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo, è andata rallentando

sino al 2,4% di giugno (2,7% a dicembre) con un calo che ha parzialmente interessato anche

l’indice depurato delle componenti alimentari fresche ed energetiche (1,8% a giugno dal 2%

di dicembre).

L’economia italiana sta attraversando una fase di preoccupante recessione. Sulla base

delle stime preliminari, nel periodo aprile-giugno il Pil si sarebbe contratto dello 0,7%, quarto calo congiunturale consecutivo (-0,8%, -0,7% e -0,2% nei tre periodi precedenti), per

la persistente debolezza di consumi ed investimenti fissi, solo parzialmente compensata

dalla vivacità della domanda estera netta.

La variazione del Pil rispetto al secondo trimestre 2011 è stata invece del -2,5%.

A giugno l’indice della produzione industriale corretto per gli effetti del calendario, negativo da dieci mesi, ha mostrato una flessione tendenziale dell’8,2% (-6,7% in maggio e -9,3% in

aprile)8. In termini settoriali le riduzioni più significative hanno interessato le “Industrie

tessili, abbigliamento, pelli e accessori” (-14,6%), la “Fabbricazione di articoli in gomma e

materie plastiche” (-13,1%), la “Fabbricazione di coke e prodotti petroliferi” (-12,9%) e la

“Fabbricazione di apparecchiature elettriche” (-11,3%), mentre l’unico incremento ha

riguardato il comparto “Estrattivo” (+1%). In termini congiunturali, invece, l’indice continua a non esprimere una tendenza univoca (-1,4% in giugno, +1% in maggio).

Quale conseguenza della crisi del settore industriale si segnala un accresciuto ricorso alla

Cassa Integrazione Guadagni (CIG), in particolare nella componente ordinaria, con 639,5

milioni di ore autorizzate nei primi sette mesi dell’anno (+8,8%).

Il tasso di disoccupazione, da quattro mesi superiore al 10%, in giugno ha raggiunto il 10,8% (9,4% a dicembre), alimentato anche dal significativo aumento di soggetti in cerca di

lavoro.

Sul fronte dei prezzi, dopo un’iniziale riduzione al 3,4% in gennaio e febbraio ed un

successivo picco al 3,8% in marzo, l’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo si è

stabilizzato sui livelli di fine anno (3,6% a giugno a fronte del 2,4% per l’area euro),

continuando a risentire anche degli effetti dell’aumento dell’IVA avvenuto nell’autunno 2011.

Tra gennaio e giugno il saldo della bilancia commerciale si è avvicinato al pareggio (-85

milioni di euro), sostenuto dal forte avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici

(+32,6 miliardi). Nel primo semestre le esportazioni hanno mostrato una crescita tendenziale

del 4,2% a fronte di una riduzione del 5,8% per l’import. Proseguendo sulla strada del risanamento dei conti pubblici, in linea con gli impegni assunti

in sede europea, il Governo ha approvato il 6 luglio il D. L. n. 95, poi divenuto legge in

agosto, sulla cosiddetta “spending review” che reperisce risorse per 4,4 miliardi nel 2012,

10,3 miliardi nel 2013 e 11,2 miliardi nel 2014, quasi totalmente derivanti da riduzioni di

spesa9. Sempre in agosto è divenuto legge il D. L. 22 giugno 2012, cosiddetto “Decreto

Sviluppo”, contenente una serie di norme destinate al rilancio dell’attività economica.

* * *

8 La debolezza dell’attività produttiva risente anche degli effetti degli eventi sismici che in maggio hanno interessato

alcune zone dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Le imprese operanti nell’area colpita, caratterizzata da un forte orientamento industriale, realizzano circa l’1% del fatturato nazionale e impiegano una percentuale pressoché analoga di addetti,

9 Con tali risorse viene ridotto l’indebitamento netto del 2012 per circa 0,6 miliardi, sono finanziate alcune spese indifferibili o impreviste – quali quelle connesse al terremoto in Emilia Romagna e, dal 2014, con l’ampliamento della platea dei soggetti esclusi dalla riforma delle pensioni – e si compensano gli effetti del differimento e dell’attenuazione dell’inasprimento di 2 punti programmato dell’IVA. Sulla base del decreto, le aliquote dell’IVA

del 10% e del 21% aumenteranno di due punti dal terzo trimestre del 2013, per poi ridursi di un punto dal 1° gennaio 2014.

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Dopo il significativo spostamento degli investimenti verso i titoli meno rischiosi di USA e

Germania avvenuto nella seconda parte del 2011, le curve dei rendimenti statunitense ed

europea (che per scadenze superiori ai 2 anni riflette i rendimenti dei titoli pubblici tedeschi)

non hanno subito variazioni significative rispetto a dicembre 2011. In particolare, come risulta dal grafico, la curva americana si presenta perfettamente coincidente con quella di

fine anno, mentre la

curva europea mostra un

abbassamento più

marcato ed un conseguente

riallineamento sui valori

di quella USA per

scadenze inferiori

all’anno, scontando le

attese di un’ulteriore riduzione del tasso di

riferimento effettivamente

avvenuta nei primi giorni

di luglio.

Nella prima metà dell’anno i principali mercati azionari hanno mostrato un’elevata

volatilità che trova evidenza nella tabella: se fino a marzo tutte le Borse avevano beneficiato

degli interventi non convenzionali messi in atto dalla BCE mediante le operazioni di

rifinanziamento a tre anni condotte a dicembre e a febbraio, nei mesi successivi i nuovi

timori sulla situazione finanziaria di alcuni Paesi dell’area euro e sulla tenuta della moneta

unica hanno determinato forti perdite in Spagna ed Italia, mentre i listini dei Paesi ritenuti più solidi – Stati Uniti e Germania – sono riusciti a chiudere il semestre positivamente.

Le tensioni non hanno risparmiato i mercati emergenti ridimensionando i guadagni

conseguiti nei primi tre mesi.

In luglio e agosto i listini europei hanno continuato a risentire delle incertezze sulla

soluzione della crisi dei debiti sovrani.

Per quanto attiene al risparmio gestito, anche nel 2012 è proseguito il deflusso dal settore dei fondi comuni di investimento che nei primi sei mesi ha fatto segnare una raccolta netta complessivamente negativa per 5,2 miliardi di euro, continuando a riflettere la

perdurante contrapposizione tra l’andamento dei fondi di diritto estero (+6 miliardi), ormai

rappresentativi dei due terzi del patrimonio gestito, e quelli di diritto italiano (-11,2

miliardi)10. La contrazione ha interessato principalmente i fondi di liquidità (-4,4 miliardi), gli azionari

(-4,3 miliardi), i fondi flessibili (-3,1 miliardi) e gli hedge (-1,2 miliardi), mentre più modesta

è stata la variazione dei prodotti bilanciati (-0,4 miliardi). Per contro, solo gli obbligazionari

10 Assogestioni, “Mappa mensile del Risparmio Gestito”, giugno 2012.

Andamenti dei principali indici azionari espressi in valuta locale

giu-12

A

mar-12

B

dic-11

C

Var. %

A/C

set-11

D

giu-11

E

Ftse Mib (Milano) 14.274 15.980 15.090 -5,4% 14.836 20.187

Ftse Italia All Share (Milano) 15.185 16.999 15.850 -4,2% 15.570 20.913

Xetra Dax (Francoforte) 6.416 6.947 5.898 8,8% 5.502 7.376

Cac 40 (Parigi) 3.197 3.424 3.160 1,2% 2.982 3.982

Ftse 100 (Londra) 5.571 5.768 5.572 0,0% 5.128 5.946

S&P 500 (New York) 1.362 1.408 1.258 8,3% 1.131 1.321

DJ Industrial (New York) 12.880 13.212 12.218 5,4% 10.913 12.414

Nasdaq Composite (New York) 2.935 3.092 2.605 12,7% 2.415 2.774

Nikkei 225 (Tokyo) 9.003 10.110 8.455 6,5% 8.700 9.816

Topix (Tokyo) 769 856 729 5,5% 761 849

MSCI emerging markets 937 1.041 916 2,3% 880 1.146

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si sono mossi in decisa controtendenza (+8,1 miliardi), seppure con intensità decrescente

negli ultimi tre mesi dopo la positiva performance di marzo11. A giugno il patrimonio gestito risultava pari a 431,6 miliardi di euro, in aumento rispetto ai

419 miliardi di dicembre, ma in flessione rispetto ai 436,9 miliardi di fine marzo – quale

conseguenza delle tensioni che nel secondo trimestre hanno interessato i mercati azionari ed

obbligazionari – mostrando nei sei mesi una ricomposizione a favore dei fondi obbligazionari

(saliti dal 43,4% al 47,4%) a fronte di una riduzione nella quota dei prodotti di liquidità

(dall’11,6% al 9%) e dei flessibili (dal 14,6% al 14%).

* * *

Nel primo trimestre del 2012 il sistema bancario italiano è stato caratterizzato da una

temporanea ripresa della raccolta e degli impieghi a cui ha fatto però seguito un nuovo

rallentamento. In parallelo la qualità del credito ha continuato a peggiorare anche se con

minor intensità rispetto al passato.

Sulla base dei dati forniti da Banca d’Italia12, a fine giugno il tasso di variazione della raccolta diretta (depositi di residenti e obbligazioni) risultava pari al -0,2% (+0,8% a

dicembre), in recupero rispetto al minimo di maggio (-0,8%). Al suo interno è andata

crescendo la contrapposizione tra la raccolta obbligazionaria (-5,2% dal +3,2% di

dicembre13) e le forme tecniche non obbligazionarie (+2,5% dal -0,4% di dicembre14). Con

riferimento a queste ultime, si segnala che, al contrario di quanto avvenuto nella seconda

parte del 2011, da gennaio si è registrata una ripresa delle operazioni di pronti contro termine che ha comportato la diminuzione per il complesso delle altre forme tecniche.

Per quanto attiene agli impieghi a residenti appartenenti al settore privato, le medesime

rilevazioni mostrano una variazione del -0,3% (+2,9% a dicembre). In termini di destinatari

emerge un generalizzato indebolimento per la quota destinata alle famiglie (+0,7% dal +4,4%

di dicembre): credito al consumo (dal +2,7% al -0,4%), altri prestiti (dal +4,9% al -1,4%) e prestiti per acquisto di abitazioni (dal +4,4% al +1,9%). La dinamica tendenziale dei crediti

verso imprese è divenuta invece negativa (-2,2% dal +3,1% di dicembre), riflettendo

principalmente la flessione della componente a breve termine (-4,2% dal +5,2% di dicembre),

ma anche di quella a medio-lungo termine (-1% dal +1,9% di fine 2011).

Dal punto di vista della rischiosità, sempre a giugno le sofferenze del settore privato al lordo delle svalutazioni totalizzavano 112,8 miliardi (+15,8% la variazione su base annua; +5,5%

da inizio anno), dei quali 36,9 miliardi relativi alle famiglie e 75,2 miliardi alle imprese. Il rapporto sofferenze lorde del settore privato/impieghi al settore privato si attestava al 6,70%

(6,32% a fine 2011), mentre il rapporto sofferenze lorde del settore privato/capitale e riserve

era pari al 30,27% (28,15%). Le sofferenze nette, pari a 63,8 miliardi, risultavano in aumento in termini tendenziali

(+22,6%), pur se in rallentamento da inizio anno (+7,5%), determinando un rapporto sofferenze nette/impieghi totali portatosi al 3,36% dal 3,12% di dicembre ed un rapporto

sofferenze nette/capitale e riserve al 17,12% (15,62%).

I titoli emessi da residenti in Italia nel portafoglio delle banche italiane mostravano un

incremento tendenziale del 46,8% a 828,9 miliardi (+264,4 miliardi), sostenuto da un trend

di crescita dello stock complessivo che ha interessato per oltre la metà la categoria “Altri

11 Alla raccolta netta dei primi sei mesi hanno concorso anche +0,1 miliardi riferiti alla categoria “Fondi non

classificati”. 12 Banca d’Italia, Supplemento al Bollettino Statistico “Moneta e Banche”, agosto 2012. 13 La variazione è stata calcolata escludendo dalla raccolta obbligazionaria la quota che figura tra gli investimenti

del portafoglio titoli (voce “Altri titoli”). Al lordo di tale componente la raccolta in obbligazioni delle banche italiane evidenziava a fine giugno una crescita su base annua del +12,9%.

14 La variazione è stata calcolata escludendo dai depositi gli importi connessi con operazioni di cessione di crediti e

con controparti centrali. Al lordo di tali componenti la raccolta costituita dalle diverse forme tecniche di deposito evidenziava a fine giugno una crescita su base annua del 3,3%.

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titoli” (+146,7 miliardi; +40,1%) ed in particolare le obbligazioni bancarie (+140,1 miliardi;

+64,4%), giunte a rappresentarne circa il 70%. In parallelo con l’immissione di liquidità generata dalle operazioni di rifinanziamento a lungo

termine effettuate dalla BCE in dicembre e febbraio, anche il portafoglio di titoli di Stato

italiani ha registrato un consistente aumento prevalentemente concentrato nei primi sei

mesi del 2012 (+117,7 miliardi nei dodici mesi, dei quali +106,5 miliardi da inizio anno), che

ha interessato sia i titoli a lunga scadenza (BTP e CCT; +62,9 miliardi nei dodici mesi, ma +67,7 miliardi da inizio anno), sia quelli a breve termine (BOT e CTZ; +51,6 miliardi; +37,4

miliardi da gennaio).

A fine semestre, il tasso medio della raccolta bancaria da clientela calcolato dall’ABI15 (che

include il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine in euro per

le famiglie e le società non finanziarie) si confermava stabile per il terzo mese consecutivo al 2,08% (2% a dicembre). Il tasso medio ponderato sui prestiti alle famiglie e alle società non finanziarie si era invece progressivamente ridotto al 3,99%, dopo il picco raggiunto in

dicembre e gennaio (4,23%).

15 ABI Monthly Outlook, “Economia e Mercati Finanziari-Creditizi”, luglio 2012”.

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19

L’attività della Banca nel primo semestre 2012

L’attività commerciale della banca anche per il primo semestre 2012 si è sviluppata secondo

la divisionalizzazione nei segmenti Corporate, Retail e Private.

Confrontando i dati gestionali al 30 giugno 2012 con gli analoghi dati al 31 dicembre 2011 il segmento “Corporate” ha visto una crescita della Raccolta Diretta pari al 6,5%, mentre con

riferimento agli Impieghi si registra una riduzione del 6,5%, soprattutto per le operazioni a

Medio/Lungo Termine.

Nell’ambito del medesimo confronto per il segmento “Retail” la Raccolta Indiretta a valori di

mercato è scesa del 4% rispetto al 31 dicembre 2011, nell’ambito della Raccolta Diretta a Medio/Lungo termine, una buona conoscenza sulle aspettative della clientela storica, con

un’offerta di prodotti competitivi rivolti in parte anche a nuova clientela, ha consentito di

collocare nel 1° semestre 2012 prestiti obbligazionari per 124 Milioni di Euro a fronte di

scadenze pari a 92 Milioni di Euro, con un incremento globale della Raccolta Diretta pari al

4,5% rispetto al 31.12.2011. Si ricorda inoltre che la Banca chiude il primo semestre 2012 con 2.843 nuove aperture di conti correnti (con un flusso netto negativo pari a n. 175 conti).

Da rilevare che tra i prodotti di raccolta a Medio/Lungo Termine, con decorrenza 29 giugno

2012, è stato emesso il primo “Prestito Obbligazionario Serie Social Bond”, per l’importo

iniziale di Euro 10 Milioni elevato poi a 15 Milioni per la corposa richiesta della clientela,

che prevede un contributo in relazione al totale collocato a favore dell’ASL Vallecamonica e Sebino finalizzato all’acquisto di una nuova apparecchiatura per la risonanza magnetica da

installare presso l’Ospedale di Vallecamonica e Sebino.

Nell’ambito del comparto Bancassicurazione si sono collocati prodotti per circa 2,5 Milioni di

Euro.

Con riferimento agli Impieghi, il dato totale al 30 giugno 2012 rispetto al 31 dicembre 2011

è sceso in ragione del 2,7%. Nel periodo considerato le richieste di finanziamenti ipotecari

per la casa sono diminuite sensibilmente rispetto all’anno precedente.

Il segmento “Private” ha registrato per il primo semestre 2012 una riduzione della Raccolta Indiretta in ragione del 3,3%, mentre per lo stesso periodo la Raccolta Diretta presenta un

significativo incremento del 19,1%.

Al 30 giugno 2012 le risorse umane effettive erano pari a 346 unità.

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Informazioni sullo stato patrimoniale e sul conto economico riclassificati

Si premette che, ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006,

fra i prospetti riclassificati è stato inserito un apposito prospetto per evidenziare l’impatto

economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti - essendo i relativi effetti

patrimoniali e finanziari non significativi - che si riassumono, per il primo semestre 2012, nella rilevazione del credito di imposta di esercizi precedenti (ex L. 22.12.2011 n.214 e D.L.

02.03.2012 n.16), mentre nel periodo di raffronto non erano stati rilevati eventi ed

operazioni non ricorrenti.

Per approfondimenti sugli eventi non ricorrenti si rimanda agli appositi paragrafi più avanti.

Nei prospetti che seguono sono rappresentati gli schemi riclassificati di Stato Patrimoniale e

di Conto Economico.

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Stato patrimoniale riclassificato

(in migliaia di euro)

30/06/2012 31/12/2011 Variazione Variazione

% 30/06/2011

Variazione

annua

Variazione %

annua

10. Cassa e disponibilità liquide 12.914 15.112 (2.198) (14,5) 14.190 (1.276) (9,0)

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 4.062 4.414 (352) (8,0) 3.615 447 12,4

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.268 791 477 60,3 2.619 (1.351) (51,6)

60. Crediti verso banche 29.785 88.451 (58.666) (66,3) 110.129 (80.344) (73,0)

70. Crediti verso clientela 1.831.358 1.889.840 (58.482) (3,1) 1.920.291 (88.933) (4,6)

80. Derivati di copertura 8.295 7.181 1.114 15,5 4.139 4.156 100,4

90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica 7.138 5.900 1.238 21,0 1.470 5.668 385,6

100. Partecipazioni 783 783 - - 783 - -

110. Attività materiali 27.291 28.040 (749) (2,7) 27.888 (597) (2,1)

120. Attività immateriali 6.931 6.963 (32) - 6.899 - -

di cui: avviamento 6.899 6.899 - - 6.899 - -

130. Attività fiscali 11.570 11.156 414 3,7 9.623 1.947 20,2

150. Altre attività 27.420 18.544 8.876 47,9 28.463 (1.043) (3,7)

Totale dell'attivo 1.968.815 2.077.175 (108.360) (5,2) 2.130.109 (161.294) (7,6)

VOCI DELL'ATTIVO

30/06/2012 31/12/2011 Variazione Variazione

% 30/06/2011

Variazione

annua

Variazione %

annua

10. Debiti verso banche 96.522 299.131 (202.609) (67,7) 253.603 (157.081) (61,9)

20. Debiti verso clientela 942.874 917.619 25.255 2,8 942.228 646 0,1

30. Titoli in circolazione 756.784 695.209 61.575 8,9 718.398 38.386 5,3

40.+ 50. Passività finanziarie di negoziazione e valutate al fair value 4.184 4.522 (338) (7,5) 3.713 471 12,7

60. Derivati di copertura 8.577 7.142 1.435 20,1 3.418 5.159 150,9

80. Passività fiscali 3.222 4.540 (1.318) (29,0) 3.084 138 4,5

100. Altre passività 33.118 27.195 5.923 21,8 85.140 (52.022) (61,1)

110. Trattamento di fine rapporto del personale 7.323 7.093 230 3,2 6.856 467 6,8

120. Fondi per rischi e oneri: 3.347 2.903 444 15,3 2.942 405 13,8

b) altri fondi 3.347 2.903 444 15,3 2.942 405 13,8

130. Riserve da valutazione 11.643 11.828 (185) (1,6) 12.066 (423) (3,5)

160.+170.+180 Capitale, sovrapprezzi di emissione e riserve 99.943 99.265 678 0,7 99.265 678 0,7

200. Utili d'esercizio 1.278 728 550 75,5 (604) 1.882 (311,6)

Totale del passivo e del patrimonio netto 1.968.815 2.077.175 (108.360) (5,2) 2.130.109 (161.294) (7,6)

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO

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Conto economico riclassificato

(in migliaia di euro)

30/06/2012 30/06/2011Variazione

annua

Variazione %

annua

10.- 20. Margine di interesse 19.630 21.473 (1.843) (8,6)

40. - 50. Commissioni nette 10.377 10.237 140 1,4

80.+ 90.+100.+110. Risultato netto dell'attivita'di negoziazione e di copertura (175) 102 (277) n.s.

190. Altri oneri/proventi di gestione 143 484 (341) (70,5)

Proventi operativi 29.975 32.296 (2.321) (7,2)

150a. Spese per il personale (11.246) (11.436) 190 (1,7)

150b. Altre spese amministrative (8.916) (8.970) 54 (0,6)

170. + 180. Rettifiche di valore nette su attivita' materiali e immateriali (850) (843) (7) 0,8

Oneri operativi (21.012) (21.249) 237 (1,1)

Risultato della gestione operativa 8.963 11.047 (2.084) (18,9)

130a. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti (5.736) (9.799) 4.063 (41,5)

130b. + c.+d. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di altre attivita'/passivita' (154) (7) (147) n.s.

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (430) (247) (183) 74,1

Utile/perdita della operativita' corrente al lordo imposte 2.643 994 1.649 n.s.

260. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operativita' corrente (1.365) (1.598) 233 (14,6)

290. Utile d'esercizio 1.278 (604) 1.882 n.s.

VOCI DEL CONTO ECONOMICO

Metodologia di costruzione del conto economico riclassificato

Principali regole di classificazione:

le commissioni di massimo scoperto iscritte alla voce 10 - 20 “Margine di interesse” (euro 10 mila al 30 giugno 2012 e 41 mila al 30

giugno 2011) sono riclassificate nella voce 40 - 50 “Commissioni nette”;

i recuperi di imposta iscritti alla voce 190 “Altri oneri/proventi di gestione” (euro 1,8 milioni al 30 giugno 2012 e 1,6 milioni al 30 giugno 2011) sono riclassificati a riduzione delle imposte indirette incluse tra le altre spese amministrative;

la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 170 e 180 dello schema contabile e le quote di

ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi (euro 32 mila al 30 giugno 2012 e 31 mila al 30 giugno 2011)

classificate alla voce 190 dello schema obbligatorio;

la voce altri proventi/oneri di gestione include la voce 190, al netto delle riclassifiche sopramenzionate.

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Conto economico riclassificato al netto delle principali componenti non ricorrenti (in migliaia di euro)

Credito d'imposta anni pregressi

10.- 20. Margine di interesse 19.630 19.630 21.473 (1.843) (8,6)

40. - 50. Commissioni nette 10.377 10.377 10.237 140 1,4

80.+ 90.+100.+110. Risultato netto dell'attivita'di negoziazione e di copertura (175) (175) 102 (277) n.s.

190. Altri oneri/proventi di gestione 143 143 484 (341) (70,5)

Proventi operativi 29.975 - 29.975 32.296 (2.321) (7,2)

150a. Spese per il personale (11.246) (11.246) (11.436) 190 (1,7)

150b. Altre spese amministrative (8.916) (8.916) (8.970) 54 (0,6)

170. + 180. Rettifiche di valore nette su attivita' materiali e immateriali (850) (850) (843) (7) 0,8

Oneri operativi (21.012) - (21.012) (21.249) 237 (1,1)

Risultato della gestione operativa 8.963 - 8.963 11.047 (2.084) (18,9)

130a. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti (5.736) (5.736) (9.799) 4.063 (41,5)

130b. + c.+d. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di altre attivita'/passivita' (154) (154) (7) (147) n.s.

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (430) (430) (247) (183) 74,1

Utile/perdita della operativita' corrente al lordo imposte 2.643 - 2.643 994 1.649 n.s.

260. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operativita' corrente (1.365) (500) (1.865) (1.598) (267) 16,7

290. Utile d'esercizio 1.278 (500) 778 (604) 1.382 n.s.

VOCI DEL CONTO ECONOMICO 30/06/2012

Componenti non ricorrenti

30/06/2012

al netto delle

componenti non

ricorrenti

variazione % variazione

30/06/2011

al netto delle

componenti non

ricorrenti

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Informazioni sullo stato patrimoniale riclassificato

Crediti e debiti verso banche

Al 30 giugno 2012 il saldo dell’interbancario, al netto delle operazioni in pronti contro

termine effettuate con la Capogruppo a fronte di raccolta in pronti contro termine da clientela, risulta negativo per 80,5 milioni di euro, contro 272,2 milioni registrati alla data

del 31 dicembre 2011.

La riduzione dell’aggregato è dovuta principalmente all’estinzione di depositi vincolati passivi

a breve termine per 187 milioni di euro; dal lato dell’attivo, i depositi attivi di riserva

indiretta si sono ridotti di 7,8 milioni, per effetto della riduzione dal 2% all’1% del

coefficiente di riserva.

Posizione interbancaria netta

(valori in migliaia di euro)

A s s o lute %

C re dit i v e rs o ba nc he 2 9 .7 8 5 8 8 .4 5 1 (5 8 .6 6 6 ) (6 6 ,3 )

D e bit i v e rs o ba nc he 9 6 .5 2 2 2 9 9 .13 1 (2 0 2 .6 0 9 ) (6 7 ,7 )

P OS IZIONE INTER B A NCA R IA NETTA (66.737) (210.680) 143.943 (68,3)

(-) P ro nti co ntro termine a ttivi (13.772) (61.500) 47.728 (77,6)

P OS IZION E IN TER B A N C A R IA N ETTA (8 0 .5 0 9 ) (2 7 2 .18 0 ) 19 1.6 7 1 (7 0 ,4 )

Va r. Giug no '12 / D ic e m bre '113 0 / 0 6 / 2 0 12 3 1/ 12 / 2 0 11

Crediti verso clientela

Gli impieghi complessivi verso clientela ammontano a 1.831,4 milioni, in contrazione

rispetto alle consistenze di fine esercizio 2011.

Ripartizione dei crediti verso clientela

(valori in migliaia di euro)

Assolute %

Conti correnti 349.813 375.664 (25.851) (6,9)

Pronti contro termine attivi - - - -

Mutui 1.166.960 1.192.376 (25.416) (2,1)

Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 17.227 14.315 2.912 20,3

Leasing finanziario - - - -

Factoring - - - -

Altre operazioni 163.666 183.492 (19.826) (10,8)

Titoli di debito - - - -

Totale Crediti in Bonis 1.697.666 1.765.847 (68.181) (3,9)

Attività deteriorate 133.692 123.993 9.699 7,8

TOTALE CREDITI VERSO CLIENTELA 1.831.358 1.889.840 (58.482) (3,1)

30/06/2012 31/12/2011Var. Giugno '12/Dicembre '11

Al netto delle attività deteriorate, i crediti verso clientela presentano una riduzione,

distribuita equamente tra il comparto dei mutui, dei conti correnti e delle altre operazioni.

Le esposizioni a medio e lungo termine costituiscono il 68,7% del totale degli impieghi non deteriorati netti, percentuale in linea con i dati consuntivi 2011.

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Situazione dei crediti per cassa al 30 Giugno 2012

(valori in migliaia di euro)

Tipologie esposizioni/valoriEsposizione

lorda

Rettifiche di valore

complessive

Esposizione

netta

a) Sofferenze 91.180 30.271 60.909

b) Incagli 70.240 9.145 61.095

c) Esposizioni ristrutturate 6.443 1.627 4.816

d) Esposizioni scadute 7.461 589 6.872

Totale crediti deteriorati 175.324 41.632 133.692

e) Crediti in Bonis 1.707.413 9.747 1.697.666

TOTALE 1.882.737 51.379 1.831.358

Situazione dei crediti per cassa al 31 Dicembre 2011

(valori in migliaia di euro)

Tipologie esposizioni/valoriEsposizione

lorda

Rettifiche di valore

complessive

Esposizione

netta

a) Sofferenze 79.296 26.579 52.717

b) Incagli 65.731 8.104 57.627

c) Esposizioni ristrutturate 6.299 1.587 4.712

d) Esposizioni scadute 9.441 504 8.937

Totale crediti deteriorati 160.767 36.774 123.993

e) Crediti in Bonis 1.775.689 9.842 1.765.847

TOTALE 1.936.456 46.616 1.889.840

Dal punto di vista della qualità degli impieghi, i crediti deteriorati netti ammontano a 133,7

milioni, con un incremento di 9,7 milioni (pari al 7,8%) rispetto al dato consuntivo 2011. In

particolare:

le sofferenze nette, pari a 60,9 milioni di euro, si sono incrementate del 15,5% rispetto all’ammontare del 31 dicembre scorso, con un livello di copertura del 33,2%;

considerando anche le cancellazioni delle esposizioni verso clienti assoggettati a

procedure concorsuali, per le quali alla data di riferimento del presente resoconto la

procedura non si è ancora chiusa, il livello di copertura delle sofferenze è pari al

47,3% contro il 48,6% circa del precedente esercizio. L’incremento dell’aggregato è conseguenza dei nuovi ingressi del primo semestre, segnatamente appartenenti al

settore immobiliare e edile;

i crediti incagliati netti sono passati da 57,6 a 61,1 milioni di euro, con un livello di copertura del 13,0%; l’incremento è dovuto al deterioramento di numerose posizioni

di importo singolarmente non rilevante, appartenenti in particolare ai settori

manifatturiero e immobiliare;

i crediti ristrutturati netti sono rimasti sostanzialmente invariati a 4,8 milioni, con un livello di copertura del 25,3%;

le esposizioni scadute nette ammontano a 6,9 milioni di euro, contro un dato di 8,9 milioni rilevato al termine dell’esercizio 2011. La contrazione di tale valore è

significativa, dato che la normativa vigente sino al 31 dicembre 2011 prevedeva, per

le banche che effettuano le segnalazioni prudenziali secondo il metodo standard, di

riclassificare tra le deteriorate le sole esposizioni in sconfino tra i 90 e i 180 giorni

garantite da immobili; a partire dal 2012 tale previsione normativa è venuta meno,

pertanto tutti gli sconfini superiori a 90 giorni vanno classificati nelle esposizioni deteriorate; le esposizioni scadute al 31 dicembre 2011, calcolate applicando la

nuova normativa, sarebbero state pari a 13,4 milioni di euro.

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L’impairment collettivo dei crediti in bonis ammonta a 9,7 milioni di euro; il livello di

copertura è pari allo 0,57%, in leggero aumento rispetto allo 0,55% registrato alla fine del periodo precedente.

Attività finanziarie

Al 30 giugno 2012 le attività finanziarie risultano pari a 20,8 milioni di euro, contro i 18,3

milioni rilevati al 31 dicembre 2011, e sono costituite da:

attività finanziarie di negoziazione, per circa 4,1 milioni di euro (4,4 milioni a dicembre 2011), si riferiscono essenzialmente al valore positivo dei contratti derivati posti in essere con finalità di negoziazione;

attività finanziarie disponibili per la vendita, per 1,3 milioni di euro, costituite principalmente da Titoli di Stato a cauzione per l’emissione di assegni circolari;

rispetto al periodo precedente sono stati acquistati Certificati di Credito del Tesoro

per un valore nominale di 500 migliaia di euro;

derivati di copertura, per circa 8,3 milioni di euro, con un incremento di 1,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2011; risultano in forte riduzione i fair value positivi dei

domestic currency swap connessi ai certificati di deposito in Yen (da 0,7 milioni a 0,2

milioni), mentre aumentano i fair value dei derivati di copertura dei prestiti

obbligazionari (8,1 milioni contro 6,3 milioni rilevati al 31 dicembre scorso);

adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica, per

circa 7,1 milioni, contro 5,9 milioni del periodo precedente, che rappresenta la variazione di fair value dei crediti verso la clientela oggetto di “macrohedging”.

L’incremento della voce è da valutare unitamente al risultato evidenziato nella voce

60 del passivo “Derivati di copertura” che comprende, per un valore complessivo di circa 7,7 milioni di euro, la valutazione dei derivati di copertura generica dell’attivo

(1,3 milioni di euro in più rispetto a dicembre 2011).

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali ammontano a 27,3 milioni. La riduzione rispetto al dato di fine

esercizio 2011, pari a circa 0,7 milioni, è essenzialmente dovuta agli ammortamenti. Si

segnala nel semestre il riscatto per fine contratto dell’immobile di Dongo (CO),

precedentemente detenuto in leasing.

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono costituite interamente da avviamento per un valore di 6,9 milioni di euro, invariato rispetto al 31 dicembre 2011. L’avviamento iscritto, infatti,

rappresenta il corrispettivo pagato per benefici economici futuri derivanti dall’operazione di

aggregazione aziendale, avvenuta in data 1 luglio 2000, per conferimento di 11 filiali da

parte del Banco di Brescia.

Raccolta da clientela

Al 30 giugno 2012 i mezzi amministrati della clientela si sono attestati a 2.749 milioni di

euro, in lieve aumento rispetto alle consistenze di fine 2011.

Massa amministrata (valori in migliaia di euro)

Assolute %

Raccolta diretta da clientela 1.699.658 1.612.828 86.830 5,4

Debiti verso clientela 942.874 917.619 25.255 2,8

Titoli in circolazione 756.784 695.209 61.575 8,9

Raccolta indiretta da clientela 1.049.523 1.103.470 (53.947) (4,9)

di cui: Risparmio gestito 438.501 488.057 (49.556) (10,2)

TOTALE MEZZI AMMINISTRATI CLIENTELA 2.749.181 2.716.298 32.883 1,2

Var. Giugno '12/Dicembre '1130/06/2012 31/12/2011

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Raccolta diretta

I debiti verso la clientela si sono attestati a 942,9 milioni, in lieve crescita sul 31 dicembre 2011 (+ 25,3 milioni, corrispondente al 2,8%). L’aggregato risente in misura rilevante del

successo dei prodotti a scadenza fissa “Conto Deposito” e “Conto Deposito Welcome

Edition”, che nel semestre hanno raccolto depositi per 79,2 milioni; alla data del 31

dicembre 2011 risultavano in essere depositi per 6,8 milioni di raccolta. Risulta invece in

calo di circa 47 milioni di euro la raccolta in pronti contro termine. La raccolta a vista, sotto le forme tecniche di conto corrente e deposito a risparmio, ha

raggiunto 840,7 milioni, in linea rispetto al periodo precedente, e rappresenta l’89,2% del

totale, in calo rispetto al precedente 91,3% per l’incremento della raccolta a scadenza.

Ripartizione dei debiti verso clientela

(valori in migliaia di euro)

Assolute %

Conti correnti e depositi liberi 840.721 838.207 2.514 0,3

Depositi vincolati 81.572 8.664 72.908 n.s.

Finanziamenti 14.417 61.562 (47.145) (76,6)

- Pronti contro termine passivi 13.527 60.541 (47.014) (77,7)

- Altri 890 1.021 (131) (12,8)

Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - - - -

Altri debiti 6.164 9.186 (3.022) (32,9)

TOTALE DEBITI VERSO CLIENTELA 942.874 917.619 25.255 2,8

30/06/2012 31/12/2011Var. Giugno '12/Dicembre '11

I titoli in circolazione (756,8 milioni di euro) registrano un incremento di 61,6 milioni di euro

rispetto al 31 dicembre scorso. Ripartizione dei titoli in circolazione

(valori in migliaia di euro)

Assolute %

Prestiti obbligazionari (A) 706.113 677.630 28.483 4,2

di cui Prestiti obbligazionari sottoscritti dalla Capogruppo 253.991 254.329 (338) (0,1)

Prestiti obbligazionari al netto p.o. sottoscritti dalla Capogruppo 452.122 423.301 28.821 6,8

Certificati di deposito (B): 50.671 17.579 33.092 n.s.

in euro 43.830 9.004 34.826 n.s.

in valuta (yen) 6.841 8.575 (1.734) (20,2)

altre valute - - - -

TOTALE TITOLI IN CIRCOLAZIONE (A+B) 756.784 695.209 61.575 8,9

TOTALE TITOLI IN CIRCOLAZIONE al netto infragruppo 502.793 440.880 61.913 14,0

30/06/2012 31/12/2011Var. Giugno '12/Dicembre '11

L’incremento della raccolta in titoli è dovuto principalmente a nuove sottoscrizioni di certificati di deposito in euro, che portano l’aggregato a 43,8 milioni (+ 34,8 milioni rispetto

al dato di fine esercizio 2011); sono invece in calo le emissioni di certificati in Yen.

Nel primo semestre sono stati inoltre emessi 15 nuovi prestiti obbligazionari, per un

nominale di 108,5 milioni, che hanno più che compensato i rimborsi.

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Raccolta indiretta

(valori in migliaia di euro)

Assolute %

- In amministrazione 610.793 61,3 611.896 58,3 (1.103) (0,2)

- Risparmio gestito 385.330 38,7 437.372 41,7 (52.042) (11,9)

Gestioni di Patrimoni Mobiliari 87.571 8,8 89.030 8,5 (1.459) (1,6)

Fondi Comuni di investimento e Sicav 90.498 9,1 105.909 10,1 (15.411) (14,6)

Prodotti assicurativi 207.261 20,8 242.433 23,1 (35.172) (14,5)

CLIENTELA ORDINARIA 996.123 100,0 1.049.268 100,0 (53.145) (5,1)

- In amministrazione 229 0,4 3.517 6,5 (3.288) (93,5)

- Risparmio gestito 53.171 99,6 50.685 93,5 2.486 4,9

CLIENTELA ISTITUZIONALE 53.400 100,0 54.202 100,0 (802) (1,5)

TOTALE RACCOLTA INDIRETTA 1.049.523 1.103.470 (53.947) (4,9)

30/06/2012

A

Incidenza

%

Variazione A/BIncidenza

%

31/12/2011

B

Al 30 giugno 2012 la raccolta indiretta da clientela ordinaria, ai valori di mercato, è risultata pari a 996,1 milioni di euro, in decremento (- 5,1%) rispetto al fine anno precedente.

Il comparto del risparmio amministrato registra un andamento pressoché in linea rispetto

agli stock di fine 2011. Il risparmio gestito ha registrato invece un decremento dell’11,9%

rispetto ai dati del 31 dicembre 2011, dovuto principalmente all’andamento delle polizze

assicurative. In controtendenza si segnala il collocamento dei prodotti UBI SICAV di nuova emissione, che ha generato provvigioni per 518 migliaia di euro secondo il seguente

dettaglio:

Prodotto Val. nom. collocato (Euro/000) Provvigioni (Euro/000)

Cedola Certa 2013-2016 2.269 59

Protezione Crescita 2017 2.778 75

Focus Italia 7.402 92

Mercati Emergenti 10.667 292

23.116 518

Patrimonio netto

Il patrimonio netto, comprensivo dell’utile di periodo e della variazione positiva delle riserve

da valutazione pari complessivamente a 1,1 milioni, evidenzia un saldo di 112,9 milioni; l’incremento dello 0,9% rispetto al dato di inizio esercizio va integralmente ascritto alla

redditività complessiva del periodo. Si precisa che l’utile netto dell’esercizio 2011, pari a 0,7

milioni, risulta attribuito, dall’Assemblea che ha approvato il Bilancio d’esercizio in data 6

aprile 2012, per 50 mila euro a Fondo Beneficenza e per il resto interamente a riserva.

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Informazioni sul conto economico riclassificato

Il margine di interesse si è attestato a 19,6 milioni, con una contrazione rispetto al risultato

del primo trimestre 2011 di 1,8 milioni pari al – 8,6%.

Assolute %

Margine clientela 23.124 24.629 (1.505) (6,1)

Margine Tesoreria (3.739) (3.452) (287) 8,3

Altri interessi 245 295 (51) (17,2)

TOTALE MARGINE D'INTERESSE 19.630 21.473 (1.843) (8,6)

30/06/2012 30/06/2011Var. Giugno '12/Giugno '11

Il margine clientela ammonta a 23,1 milioni e si è decrementato del 6,1%; rispetto al primo

semestre 2011, per effetto principalmente del riprezzamento negativo del costo della

raccolta, parzialmente compensato dall’incremento dei tassi sugli impieghi a medio e lungo

termine. I volumi medi risultano sostanzialmente stabili. Il margine di tesoreria ha dato luogo ad un flusso netto negativo pari a 3,7 milioni, 3,5

milioni al 30 giugno 2011; anche in questo comparto la pur limitata variazione va ascritta principalmente alla raccolta obbligazionaria infragruppo, che sconta volumi e tassi medi più

alti.

Le commissioni nette ammontano a 10,4 milioni, in lieve aumento (+ 140 migliaia di euro,

pari al 1,4%) rispetto all’analogo valore del 2011. In particolare hanno influito su tale risultato le commissioni su conti correnti, incrementate di circa 1 milione (+ 23,6%),

parzialmente compensate dalla riduzione delle commissioni sulla raccolta indiretta, in calo

di 0,5 milioni di euro per effetto del ridotto collocamento di titoli rispetto al periodo di

raffronto, e delle commissioni sulla gestione delle transazioni con l’estero, ridotte di 160

migliaia di euro.

L’attività di negoziazione e di copertura evidenzia un risultato negativo per 175 migliaia di

euro, da confrontare con il risultato positivo di 102 migliaia di euro rilevato nel primo

semestre 2011.

Le principali componenti di tale risultato sono le seguenti:

la copertura generica dei mutui a tasso fisso ha comportato oneri per 0,5 milioni di euro; il fenomeno delle estinzioni anticipate, rinegoziazioni e default dei mutui coperti rilevate nel semestre ha determinato costi per 0,4 milioni, rilevati alla voce 80

del conto economico; inoltre, l’andamento della curva dei tassi di fine semestre 2012,

che rispetto alla curva utilizzata al 31 dicembre 2011 presenta una sostanziale

traslazione verso il basso, leggermente più accentuata per le scadenze a breve

termine, risulta penalizzante per la copertura delle attività, da cui un impatto

negativo, iscritto alla voce 90 di conto economico, per 66 migliaia di euro;

la copertura specifica dei prestiti obbligazionari ha invece generato plusvalenze per 174 migliaia di euro, ed utili da negoziazione per 73 migliaia di euro;

il riacquisto di proprie passività ha avuto un impatto negativo per 174 migliaia di euro, iscritto a voce 100;

la negoziazione dei derivati a copertura del rischio di cambio ha generato utili per 155 mila euro, che hanno mitigato l’impatto negativo delle componenti già

commentate;

Gli altri proventi ed oneri di gestione presentano un saldo positivo di 143 migliaia di euro, 0,5 milioni il saldo al 30 giugno 2011.

A seguito delle suddette dinamiche, i proventi operativi sono risultati pari a 30 milioni circa,

in calo del 7,2% rispetto al consuntivo del primo semestre 2011, allora pari a 32,3 milioni.

Le spese del personale, che ammontano a 11,2 milioni di euro, si sono ridotte di circa l’1,7% rispetto al dato al 30 giugno 2011, Le principali riduzioni sono attribuibili a premio

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aziendale e sistemi incentivanti (-290 migliaia di euro), rinnovo CCNL (-142 migliaia di euro),

accordi sindacali aziendali e nazionali (-98 migliaia di euro), e sono parzialmente compensati dall’erogazione di incentivi all’esodo (282 migliaia di euro) non inclusi nei piani finanziati da

accantonamenti in esercizi precedenti.

Le altre spese amministrative ammontano a 8,9 milioni di euro, in linea con il dato del

periodo di raffronto. La componente di costo più significativa è costituita dai canoni di service da società del Gruppo, pari a 3,9 milioni circa, in calo del 2,9% rispetto all’esercizio

precedente in virtù del conguaglio riconosciuto da UBISS per 116 mila euro, non presente al

30 giugno 2011. Tale recupero è stato compensato dagli oneri per recupero crediti, passati

da 207 a 361 migliaia di euro.

La tabella sottostante dettaglia la composizione delle spese amministrative in raffronto con il

primo semestre 2011. Altre spese amministrative: composizione

(valori in migliaia di euro)

Assolute %

Affitti passivi (644) (683) 39 (5,7)

Servizi professionali e consulenze (179) (168) (11) 6,5

Canoni di locazione HW, SW e altri beni (162) (159) (3) 1,9

Manutenzione HW, SW e altri beni (111) (133) 22 (16,5)

Conduzione immobili (569) (567) (2) 0,4

Manutenzione immobili ed impianti (263) (203) (60) 29,6

Contazione, trasporto e gestione valori (264) (268) 4 (1,5)

Contributi associativi (82) (101) 19 (18,8)

Informazioni e visure (94) (99) 5 (5,1)

Periodici e volumi (14) (12) (2) 16,7

Postali (271) (296) 25 (8,4)

Premi assicurativi (356) (372) 16 (4,3)

Pubblicità e promozione (73) (152) 79 (52,0)

Spese di rappresentanza (9) (7) (2) 28,6

Telefoniche e trasmissione dati (399) (404) 5 (1,2)

Servizi in outsourcing (215) (309) 94 (30,4)

Spese di viaggio (242) (228) (14) 6,1

Spese recupero crediti (362) (207) (155) 74,9

Stampati, cancelleria e mat. di consumo (70) (97) 27 (27,8)

Trasporti e traslochi (89) (59) (30) 50,8

Vigilanza (60) (67) 7 (10,4)

Altre spese (7) (8) 1 (12,5)

Canoni servizi resi da Società del Gruppo (3.925) (4.042) 117 (2,9)

Imposte indirette (2.294) (1.961) (333) 17,0 - -

Totale (10.754) (10.602) (152) 1,4

Riclassifica "recuperi di imposte" 1.838 1.632 206 12,6 - -

TOTALE ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE (8.916) (8.970) 54 (0,6)

30/06/2012 30/06/2011Var. Giugno '12/Giugno '11

Le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali sono risultate pari a 0,9 milioni,

sostanzialmente pari agli oneri maturati nel periodo di raffronto.

Complessivamente gli oneri operativi ammontano a circa 21 milioni, in calo dell’1,1% rispetto al dato del primo semestre 2011. Il rapporto cost/income si attesta al 70% circa

(65,8% a giugno 2011).

Il risultato della gestione operativa si è dunque attestato a 9 milioni di euro, con un

peggioramento del 18,9% rispetto al primo semestre 2011.

Le rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti sono pari a 5,7 milioni, in forte riduzione rispetto ai 9,8 milioni rilevati al 30 giugno 2011. Nel semestre sono state condotte rettifiche di valore su crediti non performing per circa 5 milioni, di cui 3,4 milioni sui crediti

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in sofferenza e 1,5 milioni sui crediti incagliati (9,4 milioni di euro nel periodo di raffronto), e rettifiche collettive sui crediti in bonis per 0,7 milioni di euro.

Complessivamente il costo del credito su base annuale si attesta allo 0,63%, rispetto

all’1,04% rilevato al 30 giugno 2011.

Le rettifiche nette di valore per deterioramento di altre attività/passività sono pari a 154

mila euro, da confrontare con valori trascurabili determinati al 30 giugno 2011.

La dinamica degli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ha portato ad un onere di

430 migliaia di euro, rispetto ad un onere di 247 migliaia di euro rilevato nel primo semestre

2011. Nel periodo oggetto di analisi, sono stati accantonati circa 379 migliaia di euro per

controversie legali, mentre non sono stati registrati rilasci di importo significativo.

L’utile lordo dell’attività corrente è pari a 2,6 milioni, con un incremento di 1,6 milioni

rispetto al 30 giugno 2011.

Le imposte sono pari a 1,4 milioni, con un tax rate del 51,7%, e comprendono il credito

d’imposta riferito agli anni 2007-2011, pari a 0,5 milioni, derivante dal beneficio, introdotto

con il Decreto “Semplificazioni”, della deducibilità dall’IRES dell’IRAP relativa alle spese per il personale. Al netto di tale componente, rilevata come evento non ricorrente, le imposte ammontano a 1,9 milioni di euro. Il tax rate normalizzato è pari al 70,6%.

Per ulteriori dettagli in merito agli aspetti fiscali ed alle componenti non ricorrenti si

rimanda agli appositi paragrafi, più avanti nella presente relazione.

L’utile del periodo ammonta quindi a 1,3 milioni, che si confronta con la perdita di 0,6 milioni di euro rilevata nel primo semestre 2011. L’utile normalizzato ammonta a 0,8 milioni

di euro.

In relazione agli andamenti sopra descritti, la gestione economica della Banca esprime un ROE (Return on Equity) pari al 2,24% circa (1,36% al netto degli eventi non ricorrenti); il

ROE consuntivo del primo semestre 2011 era negativo.

Per effetto delle variazioni delle riserve da valutazione registrate nel periodo, in particolare

della riserva da utili o perdite attuariali su piani a benefici definiti, negativa per 231 migliaia

di euro nel periodo (positiva per 54 migliaia di euro nel periodo di raffronto), la redditività

complessiva si è attestata a 1,3 milioni, in recupero rispetto ai -0,6 milioni euro rilevati nel

primo semestre 2011.

*****

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Altre informazioni

Aspetti fiscali

Sintesi delle novità intervenute nel semestre

Nel corso del semestre sono stati emanati il Decreto “Semplificazioni” (D.L. n. 16 del 2

marzo 2012 convertito nella Legge n. 44 del 26 aprile 2012) ed il Decreto “sviluppo” (D.L. n. 83 del 22 giugno 2012 convertito nella Legge n. 134 del 7 agosto 2012).

Nel contempo è stata diffusa la bozza di legge delega di revisione del sistema fiscale,tuttora

in corso di esame e discussione da parte del Parlamento.

Di seguito si evidenziano i punti salienti di tali provvedimenti.

DECRETO “SEMPLIFICAZIONI” – D.L. 16/2012

● IRAP: dal 2012 l’IRAP relativa al costo del lavoro (al netto delle deduzioni spettanti) è

considerata quale imposta deducibile per intero ai fini IRES mentre rimane la deduzione

forfettaria nella misura del 10% dell’IRAP relativa agli interessi passivi . La norma ha

un’applicazione retroattiva con riferimento agli anni pregressi 2007-2011 per i quali sarà necessario la presentazione di apposita istanza di rimborso i cui termini e modalità

saranno fissati da un decreto attuativo in corso di emanazione. L’imposta rimborsabile

per la Banca è stata determinata in 0,5 milioni di euro;

● imposta di bollo sui prodotti finanziari: a partire dal 1° gennaio 2012 viene estesa

l’applicazione dell’imposta di bollo dell’1 per mille (1,5 per mille a decorrere dal 2013)

con riguardo a tutte le comunicazioni periodiche alla clientela relative a prodotti finanziari, ivi incluse quelle attinenti a strumenti non soggetti ad obbligo di deposito

nonché ai depositi bancari e postali, anche se rappresentati da certificati. Permane

tuttavia la mancanza di interpretazioni applicative da parte dell’Amministrazione

Finanziaria;

● imposta di bollo sulle attività oggetto di emersione: come si ricorda il DL 201/2011 ha

introdotto un’imposta di bollo speciale sulle attività finanziarie oggetto di scudo fiscale negli anni pregressi e segretate alla data del 6 dicembre 2011. Tale imposta è prevista

nella misura del 10 per mille per l’anno 2011, del 13,5 per mille per l’anno 2012 e del 4

per mille per gli anni successivi. Per il solo anno 2011 è altresì prevista l’applicazione di

un’imposta di bollo straordinaria nella misura del 10 per mille con riferimento alle

attività oggetto di emersione che sono state in tutto o in parte prelevate da detti conti segretati nel periodo dal 1° gennaio 2011 al 5 dicembre 2011. Il provvedimento ha

comportato per la Banca, un rilevante sforzo organizzativo, operativo e relazionale con

la clientela interessata. Non sono mancate situazioni di oggettiva difficoltà applicativa,

superate solo nel corso delle ultime settimane dall’emanazione degli attesi chiarimenti

da parte dell’Agenzia delle Entrate che hanno consentito di adempiere in modo efficace

al versamento dell’imposta per conto della clientela lo scorso 16 luglio.

DECRETO “SVILUPPO” – D.L. 83/2012

Il decreto, già convertito in legge, introduce alcune rilevanti novità non solo di carattere

fiscale:

• regime IVA delle locazioni e cessioni immobiliari: dal 26 giugno 2012 il regime naturale delle locazioni di immobili è quello di esenzione da IVA, a prescindere dalla natura

dell’utilizzatore. In taluni specifici casi resta tuttavia la discrezione del locatore di optare

comunque per l’assoggettamento ad imposta esplicitando nel contratto la relativa scelta.

Il predetto regime di esenzione (salvo opzione del locatore per l’imponibilità) riguarda in

particolare anche le locazioni di immobili strumentali. Analogo regime di esenzione (salvo opzione del cedente per l’assoggettamento) si applica dal 26 giugno 2012 anche alle

cessioni di immobili abitativi e non abitativi/strumentali effettuate da imprese non

costruttrici.

• strumenti di finanziamento per le imprese non quotate: vengono introdotte misure volte

ad ampliare la possibilità delle imprese non quotate di emettere, anche in forma dematerializzata, strumenti finanziari per la raccolta diretta sul mercato domestico ed

internazionale del debito a breve sottoforma di cambiali finanziarie ed a medio-lungo

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termine attraverso l’emissione di Obbligazioni, collocabili e destinate a circolare

esclusivamente presso investitori qualificati. Tali emissioni devono essere assistite da uno “sponsor” (banche,SGR etc) che ha, tra l’altro, l’obbligo di mantenere nel proprio

portafoglio determinate consistenze minime dei titoli emessi, di garantirne la liquidità

nonché, verso il mercato, di valutare periodicamente i titoli e l’emittente.

Dal lato strettamente fiscale la norma riconduce le cambiali finanziarie al regime

tributario dei titoli similari alle obbligazioni ed estende il regime di imposta sostitutiva del Dlgs 239/96, sinora riservato alle obbligazioni delle banche e delle società quotate

(c.d. “grandi emittenti”), anche alle obbligazioni e titoli similari negoziati in mercati

regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione, emessi da società non quotate. Ciò

principalmente al fine di consentire agli investitori internazionali di potersi avvalere,

anche per tali titoli, delle esenzioni da imposte in Italia previste dalla predetta normativa

laddove applicabili.

• revisione della legge fallimentare per favorire la continuità aziendale: le modifiche

normative introdotte hanno lo scopo di migliorare l’efficienza dei procedimenti di

composizione delle crisi d’impresa. In tale direzione si interviene anche sulla normativa

fiscale applicabile agli accordi di ristrutturazione dei debiti disciplinati dall’art. 182-bis

della legge fallimentare che vengono ora espressamente ricompresi tra le fattispecie rilevanti ai fini della deducibilità delle perdite su crediti (v. art. 101, comma 5 del TUIR)

con riferimento alla data di omologazione dell’accordo da parte del tribunale.

BOZZA DI LEGGE DELEGA DI REVISIONE DEL SISTEMA FISCALE

Il disegno di legge, presentato il 15 giugno 2012 all’esame del Parlamento, contiene una serie di previsioni di significativo impatto per l’operatività dell’Istituto. In particolare:

● abuso del diritto: si prevede l’introduzione di un principio generale di definizione di tale

concetto incentrato sul fatto che l’abuso del diritto è configurabile solo in presenza di un

uso distorto di strumenti giuridici idonei ad ottenere risparmi d’imposta. Inoltre, al

contribuente deve essere garantita la possibilità di scegliere tra operazioni diverse che

comportano carichi fiscali diversi, l’abuso di diritto deve essere escluso in presenza di ragioni extra fiscali non marginali (anche di natura organizzativa), l’onere della prova del

comportamento abusivo deve essere posto a carico dell’Amministrazione Finanziaria,

mentre a carico del contribuente resta la prova delle valide ragioni extra fiscali e devono

essere assicurate maggiori garanzie di contradditorio;

● gestione del rischio fiscale: è prevista l’introduzione di forme di comunicazione e cooperazione rafforzata tra Amministrazione Finanziaria e contribuente. Inoltre, per i

soggetti di grandi dimensioni è prevista l’istituzione di sistemi aziendali strutturati di

gestione e controllo del rischio fiscale con chiara attribuzione di responsabilità nel

quadro del complessivo sistema dei controlli interni (Compliance);

● sistema sanzionatorio: viene prevista una revisione del sistema sanzionatorio improntata

su un criterio di proporzionalità ed effettiva gravità dei comportamenti. Viene altresì previsto che il raddoppio dei termini per la decadenza dell’azione di accertamento da

parte dell’Amministrazione Finanziaria – ex art. 37 del D.L. n. 223/2006 – si realizza

solo in presenza di effettivo invio della denuncia penale entro il termine ordinario di

decadenza dell’atto di accertamento, di norma il quinquennio;

● reddito d’impresa e valore della produzione netta: si intendono razionalizzare le modalità di determinazione del reddito d’impresa ai fini IRES e del valore della produzione netta ai

fini IRAP. Viene prevista l’introduzione di criteri chiari e coerenti con la disciplina di

bilancio (in tema di perdite su crediti), la revisione dei criteri di deducibilità degli

ammortamenti, delle spese generali e di particolari categorie di costi, nonché una miglior

specificazione del concetto di inerenza. Viene prevista la revisione dei criteri applicabili

alle operazioni transfrontaliere (il regime CFC e quello di deducibilità dei costi con paradisi fiscali), del sistema delle ritenute transfrontaliere e del regime di tassazione

delle stabili organizzazioni, nonché l’introduzione di nuovi criteri di individuazione della

residenza fiscale delle società;

● IVA e altre imposte indirette: razionalizzazione dell’IVA e delle altre imposte indirette

(imposta di registro, imposta di bollo) in ottica di semplificazione degli adempimenti e di razionalizzazione delle aliquote d’imposta. Per quanto riguarda l’IVA è prevista

l’attuazione in Italia del c.d. “gruppo IVA” indicato nell’art. 11 della Direttiva

2006/112/CEE, con un’unica partita IVA di gruppo e conseguente neutralità

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dell’imposta nei rapporti infragruppo. Tale ipotesi è di evidente interesse per il settore

bancario.

L’approvazione definitiva della legge delega è attesa entro il prossimo autunno. Dalla data

della sua entrata in vigore decorre il termine temporale di nove mesi a disposizione del

Governo per l’emanazione dei decreti legislativi di attuazione.

Covered Bond

Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 10 miliardi - “Programma Residenziale”

Il primo programma di obbligazioni bancarie garantite è stato avviato dal Gruppo UBI Banca

nel corso del 2008; il programma prevedeva l’emissione, da parte della Capogruppo UBI

Banca, di titoli per massimo dieci miliardi di euro, rivolta ad investitori istituzionali.

Per il perfezionamento dell’operazione è stata inizialmente costituita un’apposita società

veicolo, UBI Finance s.r.l. che, in qualità di garante delle emissioni fatte da UBI Banca, ha

assunto un portafoglio di mutui ipotecari residenziali ceduti dalle banche rete del Gruppo;

queste ultime partecipano al programma sia come Banche Originator, che come Banche Finanziatrici. La prima cessione di attivi è stata fatta nell’anno 2008 da parte del Banco di

Brescia e della Banca Regionale Europea; successivamente, nel corso degli esercizi 2008 -

2010, tutte le banche rete del Gruppo sono entrate a far parte del programma cedendo

progressivamente quote dei propri attivi; ulteriori cessioni di attivi sono state poi concluse

nel corso del 2011 e nel primo trimestre del 2012.

Alla data del 30 giugno 2012 il portafoglio di mutui ceduto a garanzia delle emissioni, che

contabilmente è rimasto iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente, ammontava ad oltre

10,3 miliardi di euro complessivi; nella tabella sotto riportata si illustra la composizione del

portafoglio per Banca Originator:

Banca Originator

Numero di

mutui %

Debito residuo

capitale %

Banca Carime 15.755 10,63% 823.881.114,53 7,99%

Banco di Brescia 32.018 21,61% 2.398.345.447,12 23,27%

Banca di Valle Camonica 2.854 1,93% 181.561.587,82 1,76%

UBI Banca Private Investment 2.200 1,48% 202.572.715,41 1,97%

Banca Pop. Comm. e Industria 19.407 13,10% 1.596.249.328,28 15,49%

Banca Pop. di Ancona 14.545 9,82% 943.142.998,93 9,15%

Banca Pop. di Bergamo 40.848 27,57% 2.698.600.614,13 26,18%

Banco San Giorgio 5.325 3,59% 454.016.543,85 4,40%

Banca Regionale Europea 15.210 10,27% 1.008.786.500,03 9,79%

148.162 100,00% 10.307.156.850,10 100,00%

La più recente cessione di attivi (la prima del 2012) è stata perfezionata in data 1 febbraio

2012, per complessivi 1,171 miliardi di euro, di cui circa 347 milioni ceduti dal Banco di

Brescia, circa 452 milioni da Banca Popolare di Bergamo, circa 280 milioni da Banca

Carime e circa 92 milioni da UBI Banca Private Investment.

La struttura che è stata adottata per il funzionamento e la gestione del Programma di

Obbligazioni Bancarie Garantite del Gruppo UBI Banca è la seguente: l’emittente UBI

Banca, in qualità di Capogruppo, svolge il ruolo di Master Servicer, di Calculation Agent e

Cash Manager, mentre il ruolo di Paying Agent è stato attribuito a Bank of New York

(Luxembourg) S.A.; il Rappresentante degli Obbligazionisti è invece BNY Corporate Trustee Services Limited.

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In qualità di Master Servicer UBI Banca ha poi delegato alle Banche Originator, come Sub-servicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la

clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator (con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, che sono presi in carico dall’Area Crediti della Capogruppo). Le banche cedenti svolgono inoltre anche il ruolo di controparti swap nei balance guarantee swap

stipulati con la società veicolo al fine di normalizzare i flussi di cassa generati dal portafoglio

mutui.

Nell’ambito dei 10 miliardi di emissioni previste dal Programma, nel corso degli esercizi

2009-2011 UBI Banca ha emesso Obbligazioni Bancarie Garantite per complessivi 5.750.000.000 di euro; nella tabella seguente si riportano le caratteristiche delle singole

emissioni:

Denominazione Data

Emissione Data

Scadenza Valore nominale

(*) Cedola (**)

UBI BANCA 3,625% CB due 23/9/2016 23/09/2009 23/09/2016 1.000.000.000,00 36.250.000,00

UBI BANCA 4,000% CB due 16/12/2019 16/12/2009 16/12/2019 1.000.000.000,00 40.000.000,00

UBI BANCA TV CB due 30/04/2022 30/04/2010 30/04/2022 227.272.728,00 1.782.632,58

UBI BANCA 3,375% CB due 15/09/2017 15/09/2010 15/09/2017 1.000.000.000,00 33.750.000,00

UBI BANCA 3,125% CB due 18/10/2015 18/10/2010 18/10/2015 500.000.000,00 15.625.000,00

UBI BANCA 5,250% CB due 28/01/2021 28/01/2011 28/01/2021 1.000.000.000,00 52.500.000,00

UBI BANCA 4,500% CB due 22/02/2016 22/02/2011 22/02/2016 750.000.000,00 33.750.000,00

UBI BANCA TV CB due 18/11/2022 18/11/2011 18/11/2022 250.000.000,00 4.848.541,67

(*) Per le emissioni in ammortamento si riporta il capitale residuo alla data di riferimento del presente Resoconto. (**) per le emissioni a tasso variabile si riporta l'ammontare della cedola in corso alla data di riferimento del presente Resoconto.

Tutte le obbligazioni sopra indicate avevano ricevuto, all’emissione, il massimo rating da

parte di Fitch (AAA) e di Moody’s (Aaa).

Nel corso del primo trimestre 2012 sono poi state perfezionate tre nuove emissioni di Covered Bond, a tasso variabile, per 250 milioni ciascuna che sono state riacquistate dalla

Capogruppo con la finalità di utilizzarle quali poste stanziabili in operazioni con la banca

centrale. Tali nuove emissioni hanno ricevuto inizialmente il rating AA+ (Fitch) e Aa2

(Moodys).

Di seguito si riportano le caratteristiche di tali ultime emissioni:

Denominazione Data

Emissione Data

Scadenza Valore nominale Cedola (*)

UBI BANCA TV CB due 17/02/2014 22/02/2012 17/02/2014 250.000.000,00 2.036.138,89

UBI BANCA TV CB due 18/02/2014 22/02/2012 18/02/2014 250.000.000,00 2.079.097,22

UBI BANCA TV CB due 19/02/2014 22/02/2012 19/02/2014 250.000.000,00 2.013.375,00

(*) le cedole sono trimestrali a tasso variabile; l’importo indicato si riferisce alle cedole in scadenza alla data di riferimento del presente Resoconto.

In merito al rating attribuito al Programma di Covered Bond, ricordiamo che a partire dal

secondo semestre 2011, le tre Agenzie Moody’s, Fitch e Standard and Poors, quale effetto del progressivo declassamento del rating dell’Italia, hanno intrapreso ripetute azioni di

riduzione del rating della Capogruppo UBI Banca. Per quanto riguarda l’operazione Covered

Bond, anche se il rating di un Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite - proprio

grazie alla particolare struttura di tali operazioni - non è immediatamente e direttamente

correlato al livello di rating dell’emittente, dobbiamo segnalare che in seguito all’ulteriore azione intrapresa da Fitch e Moodys nel mese di febbraio 2012, anche il rating del

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Programma UBI Banca è stato ridotto dal massimo rating attribuito inizialmente al livello di rating AA+ negative watch per Fitch e A1 per Moodys. Per completezza di informazione,

segnaliamo poi che l’ulteriore azione intrapresa nel mese di luglio dall’Agenzia Moody’s nei

confronti del rating della Repubblica Italiana ha comportato come conseguenza la riduzione

del rating del Programma di Covered Bond UBI Banca all’attuale livello A2.

Secondo programma di Covered Bond UBI Banca - Programma da 5 miliardi

Nel corso del primo semestre 2012 è stata perfezionata la strutturazione di un secondo programma di Covered Bond da parte della Capogruppo UBI Banca, finalizzato ad effettuare

emissioni che saranno sottoscritte dalla stessa UBI Banca al fine di disporre di nuove poste

stanziabili presso gli istituti centrali.

Anche per questa seconda operazione è stata costituita una apposita Società Veicolo,

denominata UBI Finance CB2 Srl, con funzione di garante delle emissioni della nuova serie di Covered Bond; ad UBI Finance CB2 vengono ceduti principalmente mutui commerciali e,

in aggiunta, mutui residenziali eleggibili ai fini di un’operazione di Covered Bond secondo la

normativa nazionale.

Come già per il programma da 10 miliardi, il ruolo di Master Servicer, di Calculation Agent e

Cash Manager dell’operazione è svolto dalla Capogruppo, quello di Paying Agent è svolto da Bank of New York (Luxembourg) S.A. ed il Rappresentante degli Obbligazionisti è BNY

Corporate Trustee Services Limited.

Il portafoglio a garanzia è stato ceduto in due tranches: in data 1 marzo 2012 sono stati

ceduti i primi attivi da parte di Banca Regionale Europea (circa 356 milioni di euro), Banca

Popolare di Ancona (circa 512 milioni di euro), Banca Popolare Commercio ed Industria (circa 332 milioni di euro) e Banca di Valle Camonica (circa 101 milioni di euro), mentre il

successivo 1 aprile è avvenuta la cessione di attivi da parte di Banca Popolare di Bergamo

(circa 562 milioni di euro), Banco di Brescia (circa 628 milioni di euro), Banco di San Giorgio

(circa 209 milioni di euro) e Banca Carime (circa 310 milioni di euro).

Il portafoglio ceduto, che – come già per il primo programma - è rimasto contabilmente

iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente, ammontava al 30 giugno 2012 a 2,9 miliardi di euro ed era così distribuito:

Banca Originator Numero di

mutui %

Debito residuo capitale

%

Banca Carime 3.018 13,31% 301.449.646,91 10,36%

Banco di Brescia 3.997 17,63% 608.313.726,07 20,91%

Banca di Valle Camonica 650 2,87% 96.722.527,57 3,32%

UBI Banca Private Investment 0 0,00% 0 0,00%

Banca Pop. Comm. e Industria 2.658 11,72% 317.541.241,19 10,91%

Banca Pop. di Ancona 3.820 16,85% 493.199.536,61 16,95%

Banca Pop. di Bergamo 4.742 20,92% 545.854.669,71 18,76%

Banco San Giorgio 1.177 5,19% 202.117.465,54 6,95%

Banca Regionale Europea 2.610 11,51% 344.207.566,23 11,83%

UBI Banca - 0,00% - 0,00%

22.672 100,00% 2.909.406.380 100,00%

Anche per il portafoglio ceduto a UBI Finance CB 2, il Master Servicer UBI Banca ha

delegato alle Banche Originator, in qualità di Sub-servicer, le attività di servicing correlate

alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator.

Questo secondo programma non ha alcun rating specifico ma beneficia esclusivamente dei

rating senior dell’emittente UBI Banca in quanto le obbligazioni emesse non saranno

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collocate sul mercato ma verranno interamente sottoscritte dalla stessa UBI Banca e

costituiranno unicamente nuove poste stanziabili per il Gruppo.

Alla data di riferimento del presente Resoconto è già stata fatta una prima emissione, per

1,8 miliardi di euro, di cui riportiamo le caratteristiche nella tabella seguente:

Denominazione Data

Emissione Data

Scadenza Valore nominale Cedola (*)

UBI BANCA TV CB2 due 28/05/2018 28/05/2012 28/05/2018 1.800.000.000,00 12.332.600,00

(*) le cedole sono a tasso variabile; l’importo indicato si riferisce alle cedole in scadenza alla data di riferimento del presente Resoconto

Il piano di ricapitalizzazione richiesto dall’EBA

Il 20 gennaio 2012 UBI Banca ha presentato all’Autorità di Vigilanza Nazionale il piano per il raggiungimento di un Core Tier 1 del 9% entro la fine del giugno 2012, così come richiesto

dalla European Banking Authority in base ai risultati dell’esercizio sul capitale condotto sui

dati al 30 settembre 2011 (di cui alla Raccomandazione dell’8 dicembre 2011).

Considerata la natura temporanea del rafforzamento richiesto, il piano di UBI Banca ha

escluso qualsiasi ipotesi di nuovo ricorso al mercato dopo l’importante operazione condotta

nella primavera del 2011, facendo sostanzialmente leva, da un lato, sull’adozione dei modelli

interni avanzati per il calcolo del requisito patrimoniale sul rischio di credito corporate, e

dall’altro su ulteriori interventi di ottimizzazione degli attivi ponderati, nonché

sull’autofinanziamento.

Il 21 maggio 2012 UBI Banca ha ricevuto da Banca d’Italia le autorizzazioni necessarie per

l’utilizzo dei modelli interni al fine della misurazione del rischio di credito verso le imprese (Corporate) e dei rischi operativi, già a partire dalle segnalazioni riferite al 30 giugno 201216.

Tale autorizzazione rimane per il momento circoscritta al perimetro “Corporate” delle 9

Banche Rete e di Centrobanca, per il rischio di credito e ad UBI Banca, UBI.S, 9 Banche

Rete e Centrobanca per la misurazione del rischio operativo.

L’utilizzo dei modelli interni per la determinazione dei rischi non inclusi nell’autorizzazione

ricevuta saranno oggetto di un piano progressivo di implementazione, concordato con l’Autorità di Vigilanza.

Gli interventi sopra-descritti sono avvenuti parallelamente ad azioni di riqualificazione e di

razionalizzazione degli attivi ponderati per il rischio, soprattutto sul fronte dei crediti verso

clientela, realizzati in termini selettivi, senza compromettere cioè il tradizionale sostegno del Gruppo all’economia dei territori, nonché alla propria clientela core.

16 Conformità ai requisiti quali-quantitativi stabiliti dalla normativa del modello interno avanzato (A-IRB) per il

calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito corporate e riconoscimento dello stesso ai fini prudenziali, nonché la validazione relativa al modello avanzato (AMA) per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi).

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Prospetti Contabili

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Stato Patrimoniale (in unità di euro)

VOCI DELL' ATTIVO 30/06/2012 31/12/2011 30/06/2011

10. Cassa e disponibilità liquide 12.914.015 15.112.494 14.189.813

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 4.062.156 4.413.891 3.614.839

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.268.369 790.970 2.619.301

60. Crediti verso banche 29.785.207 88.451.239 110.128.606

70. Crediti verso clientela 1.831.358.304 1.889.840.355 1.920.291.276

80. Derivati di copertura 8.294.341 7.180.720 4.138.849

90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica 7.138.071 5.899.588 1.469.945

100. Partecipazioni 782.673 782.673 782.673

110. Attività materiali 27.291.400 28.040.161 27.888.375

120. Attività immateriali 6.898.573 6.898.573 6.898.573

di cui:

avviamento 6.898.573 6.898.573 6.898.573

130. Attività fiscali: 11.569.856 11.155.622 9.623.403

a) correnti 1.015.037 2.347.206 2.165.474

b) anticipate 10.554.819 8.808.416 7.457.929

150. Altre attività 27.451.935 18.607.701 28.463.109

Totale dell'attivo 1.968.814.900 2.077.173.987 2.130.108.762

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 30/06/2012 31/12/2011 30/06/2011

10. Debiti verso banche 96.522.278 299.130.997 253.602.708

20. Debiti verso clientela 942.873.957 917.618.640 942.228.205

30. Titoli in circolazione 756.784.178 695.209.087 718.397.679

40. Passività finanziarie di negoziazione 4.183.557 4.522.326 3.712.761

60. Derivati di copertura 8.576.925 7.142.029 3.418.316

80. Passività fiscali: 3.222.326 4.539.654 3.084.082

a) correnti 1.962.577 3.317.923 1.921.959

b) differite 1.259.749 1.221.731 1.162.123

100. Altre passività 33.117.953 27.195.129 85.139.900

110. Trattamento di fine rapporto del personale 7.323.156 7.092.705 6.856.033

120. Fondi per rischi e oneri: 3.347.250 2.903.082 2.942.249

b) altri fondi 3.347.250 2.903.082 2.942.249

130. Riserve da valutazione 11.642.991 11.827.677 12.065.759

160. Riserve 69.309.457 68.631.786 68.631.786

170. Sovrapprezzi di emissione 27.894.512 27.894.512 27.894.512

180. Capitale 2.738.693 2.738.693 2.738.693

200. Utile d'esercizio 1.277.667 727.670 (603.921)

Totale del passivo e del patrimonio netto 1.968.814.900 2.077.173.987 2.130.108.762

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Conto Economico (in unità di euro)

10. Interessi attivi e proventi assimilati 34.604.960 33.975.261 70.863.855

20. Interessi passivi e oneri assimilati (14.964.293) (12.461.812) (26.672.213)

30. Margine di interesse 19.640.667 21.513.449 44.191.642

40. Commissioni attive 10.856.070 10.646.856 21.619.029

50. Commissioni passive (489.860) (450.441) (926.334)

60. Commissioni nette 10.366.210 10.196.415 20.692.695

80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (109.931) (157.675) 13.053

90. Risultato netto dell'attività di copertura 108.255 218.750 199.926

100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: (173.653) 40.909 (165.456)

a) crediti - 13.683 13.683

d) passività finanziarie (173.653) 27.226 (179.139)

120. Margine di intermediazione 29.831.548 31.811.848 64.931.860

130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (5.890.344) (9.805.577) (18.216.449)

a) crediti (5.736.011) (9.798.836) (18.166.443)

d) altre operazioni finanziarie (154.333) (6.741) (50.006)

140. Risultato netto della gestione finanziaria 23.941.204 22.006.271 46.715.411

150. Spese amministrative (21.999.590) (22.038.157) (44.236.333)

a) spese per il personale (11.245.908) (11.435.984) (22.543.555)

b) altre spese amministrative (10.753.682) (10.602.173) (21.692.778)

160. Accantonamenti netti fondi per rischi e oneri (430.355) (247.406) (358.702)

170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (817.720) (811.601) (1.621.488)

190. Altri oneri/proventi di gestione 1.949.361 2.085.217 4.300.305

200. Costi operativi (21.298.304) (21.011.947) (41.916.218)

240. Utili (perdite) della cessione di investimenti 26 - -

250. Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 2.642.926 994.324 4.799.193

260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (1.365.259) (1.598.245) (4.071.523)

270. Utile (perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 1.277.667 (603.921) 727.670

290. Utile (Perdita) d'esercizio 1.277.667 (603.921) 727.670

VOCI 30/06/2012 30/06/2011 31/12/2011

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Prospetto della Redditività Complessiva (in unità di euro)

30/06/2012 30/06/2011

10. Utile (perdita) di esercizio 1.277.667 (603.921)

Altre componenti reddituali a netto delle imposte

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita 44.601 3.540

60. Copertura dei flussi finanziari 1.399 3.516

90. Utile (Perdita) attuariali su piani a benefici definiti (230.686) 53.698

110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (184.686) 60.754

120 Redditività complessiva (Voce 10+110) 1.092.981 (543.167)

Voci

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Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Movimentazione al 30 Giugno 2012

(in unità di euro)

riservedividendi e altre

destinazioni

Emissione

nuove

azioni

Acquisto

azioni

proprie

Distribuzione

straordinaria

dividendi

Variazione

strumenti di

capitale

Derivati su

proprie

azioni

Stock

options

Capitale: 2.738.693 X 2.738.693 - X X - - X X X X X 2.738.693

a) Azioni ordinarie 2.738.693 x 2.738.693 - X X - - X X X X X 2.738.693

b) altre azioni - X - - X X - - X X X X X -

Sovrapprezzi di emissione 27.894.512 X 27.894.512 - X X - X X X X X X 27.894.512

Riserve: 68.631.787 - 68.631.787 677.670 X - - - - X - - X 69.309.457

a) di utili 68.631.787 - 68.631.787 677.670 - - - - - X X X X 69.309.457

b) altre - - - - X - - X - X - - X -

Acconti su dividendi

Riserve da valutazione 11.827.677 - 11.827.677 X X - X X X X X X (184.686) 11.642.991

Strumenti di capitale - X - X X X X X X - X X X -

Azioni proprie - X - X X X - - X X X X X -

Utile (Perdita) di esercizio 727.670 - 727.670 (677.670) (50.000) X X X X X X X 1.277.667 1.277.667

Patrimonio Netto 111.820.339 X 111.820.339 - (50.000) - - - - - - - 1.092.981 112.863.320

Patrimonio netto

al 30/06/2012Variazioni di

riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Redditività

complessiva

esercizio 2012

Esistenze al

31/12/2011

Modifica

saldi di

apertura

Esistenze al

01/01/2012

Allocazione risultato esercizio

precedente

Variazioni dell'esercizio

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Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Movimentazione al 30 Giugno 2011

(in unità di euro)

riservedividendi e altre

destinazioni

Emissione

nuove

azioni

Acquisto

azioni

proprie

Distribuzione

straordinaria

dividendi

Variazione

strumenti di

capitale

Derivati su

proprie

azioni

Stock

options

Capitale: 2.738.693 X 2.738.693 - X X - - X X X X X 2.738.693

a) Azioni ordinarie 2.738.693 x 2.738.693 - X X - - X X X X X 2.738.693

b) altre azioni - X - - X X - - X X X X X -

Sovrapprezzi di emissione 27.894.512 X 27.894.512 - X X - X X X X X X 27.894.512

Riserve: 68.337.861 - 68.337.861 293.925 X - - - - X - - X 68.631.786

a) di utili 68.337.861 - 68.337.861 293.925 X - - - - X X X X 68.631.786

b) altre - - - - X - - X - X - - X -

Acconti su dividendi

Riserve da valutazione 12.005.005 - 12.005.005 X X - X X X X X X 60.754 12.065.759

Strumenti di capitale - X - X X X X X X - X X X -

Azioni proprie - X - X X X - - X X X X X -

Utile (Perdita) di esercizio 1.574.302 - 1.574.302 (293.925) (1.280.377) X X X X X X X (603.921) (603.921)

Patrimonio Netto 112.550.373 X 112.550.373 - (1.280.377) - - - - - - - (543.167) 110.726.829

Patrimonio netto

al 30/06/2011Variazioni di

riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Redditività

complessiva

esercizio 2011

Esistenze al

31/12/2010

Modifica

saldi di

apertura

Esistenze al

01/01/2011

Allocazione risultato esercizio

precedente

Variazioni dell'esercizio

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Rendiconto Finanziario (in unità di euro)

METODO INDIRETTO 30/06/2012 30/06/2011

A. ATTIVITA' OPERATIVA

1. Gestione 9.715.832 11.786.165

- risultato d'esercizio (+/-) 1.277.667 (603.921)

- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+)(21.781) (14.900)

- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) (106.165) (215.234)

- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 5.890.344 9.805.577

- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 817.720 811.601

- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-) 356.432 401.493

- imposte e tasse non liquidate (+) 1.501.615 1.601.549

- rettifiche/riprese di valore nette gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-) - -

- altri aggiustamenti (+/-) - -

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 104.126.222 (22.658.385)

- attività finanziarie detenute per la negoziazione 481.770,00 1.315.531

- attività finanziarie valutate al fair value - -

- attività finanziarie disponibili per la vendita (410.761) (3.307)

- crediti verso banche: a vista 979.565 (636.443)

- crediti verso banche: altri crediti 57.686.468 30.113.128

- crediti verso clientela 52.901.246 (45.113.962)

- altre attivita' (7.512.066) (8.333.332)

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (115.921.574) 11.166.974

- debiti v/banche a vista (12.869.583) (133.163.550)

- debiti v/banche altri debiti (189.739.135) 75.678.481

- debiti v/clientela 25.255.316 (36.106.150)

- titoli in circolazione 60.502.676 79.019.775

- pass.finanz.di negoziazione (338.769) (1.189.375)

- pass.finanz.valutate al FV - -

- altre passività 1.267.921 26.927.793

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (+/-) (2.079.520) 294.754

B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generate da - 137.687

- vendite di partecipazioni - -

- dividendi incassati su partecipazioni - -

- vendite di att.finanz.det.sino alla scadenza - -

- vendite di att.materiali - 137.687

- vendite di att.immateriali - -

- vendite di rami d'azienda - -

2. Liquidità assorbita da : (68.959) (508.380)

- acquisti di partecipazioni - -

- acquisti di att.finanz.detenute sino alla scadenza - -

- acquisti di att.materiali (68.959) (508.380)

- acquisti di att.immateriali - -

- acquisti di rami d'azienda - -

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (+/-) (68.959) (370.693)

C. ATTIVITA' DI PROVVISTA - -

- emisssioni/acquisti di azioni proprie - -

- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -

- distribuzione dividendi e altre finalità (50.000) (1.280.377)

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (+/-) (50.000) (1.280.377)

LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (2.198.479) (1.356.316)

Legenda: (+) Generata (-) Assorbita

Riconciliazione Rendiconto Finanziario

VOCI DI BILANCIO 30/06/2012 30/06/2011

Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 15.112.494 15.546.128

Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (2.198.479) (1.356.315)

Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - -

Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 12.914.015 14.189.813

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Note illustrative Dichiarazione di conformità agli IAS/IFRS

La Relazione Finanziaria Semestrale chiusa al 30 Giugno 2012 è redatta in conformità ai

principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standard

Board (IASB) ed omologati alla data di redazione della medesima, nonché alle relative

interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC). Tali principi sono stati recepiti nel nostro ordinamento dal D. Lgs. 38/2005 che ha esercitato

l’opzione prevista dall’art. 5 del Regolamento (CE) N. 1606/2002 in materia di principi

contabili internazionali.

Il bilancio intermedio è stato redatto in applicazione dello IAS 34 “Bilanci intermedi” ed

include gli schemi di bilancio conformi alla Circolare Banca d’Italia n. 262/200517 così come modificata dal I° aggiornamento del 18 novembre 2009.

Esso è redatto in forma sintetica, in virtù della possibilità concessa dal principio citato, e

pertanto non riporta l’informativa completa prevista per il Bilancio Annuale.

La Relazione Finanziaria Semestrale è composta dagli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto di

movimentazione del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e da alcune tabelle

integrative.

Le informazioni riportate nel presente fascicolo, se non diversamente specificato, sono

espresse in euro quale moneta di conto ed esposte in migliaia di euro. I relativi arrotondamenti sono stati effettuati tenendo conto delle disposizioni indicate da Banca

d’Italia e le voci che non riportano valori per il periodo corrente e precedente sono omesse.

Principi generali di redazione

La redazione della Relazione Finanziaria Semestrale è avvenuta in base ai principi contabili

internazionali IAS/IFRS18 e a criteri di valutazione, adottati nell’ottica della continuità

aziendale ed in ossequio ai principi di competenza, rilevanza dell’informazione nonché di

prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali criteri sono i medesimi

applicati per il bilancio al 31 dicembre 2011, cui si rimanda per una lettura integrale, salvo per quanto di seguito esposto negli “Altri Aspetti”. L’applicazione di tali principi, nell’impossibilità di valutare con precisione alcuni elementi di

bilancio, comporta talora l’adozione di stime ed assunzioni in grado di incidere anche

significativamente sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico.

Nel ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio, si segnalano qui di seguito le voci di bilancio in cui è più significativo l’utilizzo di

stime ed assunzioni:

• valutazione dei crediti;

• valutazione di attività finanziarie non quotate su mercati attivi;

• valutazione di attività intangibili e di partecipazioni; • quantificazione degli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri;

• quantificazione della fiscalità differita;

• definizione della quota di ammortamento delle attività materiali ed immateriali a vita

utile definita.

Si evidenzia come la rettifica di una stima possa avvenire a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali la stessa si era basata o in seguito a nuove informazioni o, ancora, di

maggiore esperienza. L’eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e

17 “Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione”. 18 Tali principi, nonché le relative interpretazioni, sono applicati in funzione del verificarsi degli eventi da questi

disciplinati a far tempo dalla data di applicazione obbligatoria dei medesimi, se non diversamente specificato.

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genera quindi impatto sul conto economico dell’esercizio in cui avviene il cambiamento ed,

eventualmente, su quello degli esercizi futuri. A tal proposito si segnala che il primo semestre non è stato caratterizzato da mutamenti nei

criteri di stima già applicati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2011.

La Relazione Finanziaria Semestrale abbreviata al 30 giugno 2012 è stata redatta con

chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria, il risultato economico del periodo, la variazione del patrimonio netto e i flussi di

cassa generati.

Nella sua stesura si è inoltre preso atto del Documento Banca d’Italia/Consob/Isvap n. 4

del 3 marzo 2010 che, facendo seguito al precedente documento congiunto emanato dalle

medesime autorità n. 2 del 6 febbraio 2009, raccomanda che le relazioni finanziarie risultino

idonee a rappresentare in maniera chiara, completa e tempestiva i rischi e le incertezze cui la società è esposta, il patrimonio di cui dispone per fronteggiarli e la sua effettiva capacità

di generare reddito.

L’informativa minima prevista ai paragrafi 15B e 16A dello IAS 34, nonché quella prevista

da Consob - in particolare per quanto riguarda la conclusione di vertenze legali, l’operatività con parti correlate, gli eventi successivi alla data di riferimento del bilancio abbreviato, le

operazioni atipiche e/o inusuali – è rinvenibile nei capitoli specifici della Relazione.

Altri aspetti

Iscrizione credito per rimborso IRES dell’IRAP relativa al costo del lavoro

Come accennato nel paragrafo “Aspetti fiscali” della presente Relazione sulla gestione, a

decorrere dal periodo d’imposta 2012 l’IRAP relativa al costo del lavoro (al netto delle

deduzioni spettanti) è divenuta deducibile ai fini IRES in modo integrale, grazie alla

previsioni dell’art 2, c.1 – quater del D.L. n. 201/2011 (cd decreto Salva Italia), convertito con modifiche dalla Legge 22 dicembre 2011 n. 214.

Con l’articolo 4, comma 12, del D.L. n. 16 del 2 marzo 2012 (cd. Decreto semplificazioni

fiscali) il legislatore è nuovamente intervenuto sul tema prevedendo la possibilità di

presentare istanze di rimborso dell’IRES, rideterminata per effetto della deducibilità

dell’IRAP sul costo del lavoro, per gli anni pregressi per i quali alla data del 2 marzo 2012

sia ancora pendente il termine di 48 mesi previsto per il rimborso dei versamenti diretti, ai sensi dell’art. 38 del DPR n. 602/1973 (per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con

l’anno solare sono tipicamente interessati i periodi d’imposta 2007-2011). Il Decreto

16/2012 è stato convertito nella Legge 25 aprile 2012 n. 44 mentre allo stato attuale risulta

in corso di emanazione il Provvedimento della Agenzia delle Entrate che disciplinerà le

modalità ed i termini di richiesta di rimborso senza peraltro poterne limitare l’esercizio. Alla luce di quanto sopra, in considerazione del fatto che le disposizioni normative in parola

possono dirsi sostanzialmente in vigore pur in assenza del decreto attuativo cui – si è detto –

è demandata esclusivamente la formalizzazione dei termini e delle modalità di presentazione

delle istanze di rimborso, al 30 giugno 2012 si è provveduto ad iscrivere un credito pari a

0,5 milioni di euro classificato nella voce 150 di Stato patrimoniale “Altre attività – Crediti

per consolidato fiscale” a fronte della rilevazione di minori imposte iscritte nella voce 260 di conto economico.

Posta la natura non ricorrente dell’evento sopra descritto l’effetto generato è stato oggetto di

normalizzazione nell’ambito del conto economico.

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Impairment test degli avviamenti

Le previsioni dello IAS 36 richiedono che l’avviamento, e quindi la Cash Generating Unit (CGU) o i gruppi di CGU a cui è stato allocato, sia sottoposto a impairment test con cadenza

almeno annuale e che venga effettuato il monitoraggio continuo di alcuni indicatori

qualitativi e quantitativi di presunzione di riduzione di valore, per verificare l’eventuale esistenza di presupposti che comportino l’effettuazione di un impairment test con cadenza

più frequente.

La rilevanza dell’impairment test è stata inoltre ribadita dalle Autorità di Vigilanza

(Consob/Banca d’Italia/Isvap) nel Documento congiunto n. 4 del 3 marzo 2010 ove viene sottolineata la necessità che nella redazione delle relazioni finanziarie venga prestata la

massima attenzione al pieno rispetto delle prescrizioni dello IAS 36 con riguardo alla procedura di impairment test adottata ed alle informazioni fornite nelle note al bilancio.

Alla luce di tutto quanto sopra si segnala che al 30 giugno 2012 sono stati oggetto di analisi

gli elementi che potrebbero portare ad una valorizzazione di natura fondamentale dell’azienda nettamente inferiore rispetto a quella rilevata al 31 dicembre 2011. In

particolare sono stati analizzati:

a. il costo opportunità del capitale (e le sue determinanti) che, calcolato in continuità di

metodo, è risultato in leggera diminuzione rispetto ai valori determinati al 31

dicembre 2011; b. la stima dei flussi finanziari attesi che è risultata in linea con le previsioni di budget

operate dal management.

Sulla base degli elementi sopra esposti non è stata riscontrata la necessità di procedere nella presente relazione semestrale ad impairment test.

Informativa relativa alle esposizioni Sovrane

In conformità a quanto disposto dal principio contabile IFRS 7 e tenuto conto delle indicazioni contenute nella Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011

(che a propria volta riprende il documento ESMA N. 2011/266 del 28 luglio 2011) in materia

di informazioni da rendere nelle relazioni finanziarie in merito al “debito Sovrano” 19, si

precisa che tali esposizioni detenute dalla Banca sono quasi esclusivamente nei confronti

dello Stato Italiano come evidenziato nella tabella sotto riportata.

valori in migliaia di euro Valore di Bilancio

Italia 39.593

- Titoli di debito 1.258

- Crediti 8.214

- Garanzie e Impegni 30.121

Totale esposizione 39.593

19 Per “debito Sovrano” si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi

nonché i prestiti erogati dagli stessi.

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Novità IAS/IFRS

Principi contabili omologati applicabili nell’esercizio 2012

Nell’esercizio in corso entrano in vigore le previsioni del nuovo IFRS 7 “Strumenti finanziari:

informazioni integrative”, come emendato mediante emissione da parte della Commissione

Europea del Reg. CE 1205/2011, con riguardo all’informativa integrativa in materia di

trasferimenti di attività finanziarie.

Tali modifiche, che hanno un impatto meramente in termini di informativa di bilancio, troveranno concreta applicazione nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2012.

Principi contabili omologati applicabile nei prossimi esercizi

La Commissione Europea ha emanato, in data 6 giugno 2012, il Reg. CE 475/2012 che

apporta modifica allo IAS 1 “Presentazione del bilancio” e introduce una nuova versione dello IAS 19 “Benefici per i dipendenti”.

Le principali modifiche introdotte, che saranno obbligatoriamente applicabili dal 1° gennaio

2013, sono così sintetizzabili:

● IAS 1

Viene modificato il “Prospetto della redditività complessiva” le cui voci vengono suddivise in voci che impatteranno successivamente il conto economico (es. riserva cash flow hedge e

riserva per valutazione AFS) e voci che non confluiranno nel conto economico (es. riserva

per utili/perdite attuariali TFR).

● IAS 19

eliminazione del metodo del corridoio per la rilevazione degli utili/perdite attuariali che

andranno rilevati unicamente in un’unica soluzione nel “Prospetto della redditività

complessiva”;

le variazioni della passività per un piano a benefici definiti si sostanziano in:

componenti di costo relative al servizio lavorativo prestato (c.d. service cost)

prestato da imputarsi al conto economico20; componenti di costo legate agli oneri finanziari (c.d. net interest component) da

imputarsi al conto economico; componenti di rideterminazione dell’obbligazione (c.d. remeasurement component

composta ad es. da utili/perdite attuariali, ritorno effettivo su attività del piano) da

imputarsi nel prospetto OCI tra le componenti che non transiteranno al conto

economico poiché, una volta realizzati, andranno riclassificati ad altra voce del

patrimonio netto;

vengono introdotti ulteriori obblighi di natura informativa.

20 Con particolare riguardo alla componente c.d. past service cost, ovvero quella parte di passività relativa alle

caratteristiche dei piani, va segnalato che le eventuali variazioni della medesima andranno rilevate a conto economico in un’unica soluzione nell’anno in cui la variazione è apportata.

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Elenco dei principi IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea

IAS/IFRS PRINCIPI CONTABILI OMOLOGAZIONE

IAS 1 Presentazione del bilancio

Reg. 1274/2008, 53/2009,

70/2009, 494/2009, 243/2010, 149/2011,

475/2012

IAS 2 Rimanenze Reg. 1126/2008

IAS 7 Rendiconto finanziario Reg. 1126/2008, 1274/2008,

70/2009, 494/2009, 243/2010

IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime ed errori Reg. 1126/2008, 1274/2008,

70/2009

IAS 10 Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio Reg. 1126/2008, 1274/2008,

70/2009, 1142/2009

IAS 11 Commesse a lungo termine Reg. 1126/2008, 1274/2008

IAS 12 Imposte sul reddito Reg. 1126/2008, 1274/2008,

495/2009, 475/2012

IAS 16 Immobili, impianti e macchinari Reg. 1126/2008, 1274/2008,

70/2009, 495/2009

IAS 17 Leasing Reg. 1126/2008, 243/2010

IAS 18 Ricavi Reg. 1126/2008, 69/2009

IAS 19 Benefici per i dipendenti Reg. 1126/2008, 1274/2008,

70/2009, 475/2012

IAS 20 Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull’assistenza

pubblica Reg. 1126/2008, 1274/2008,

70/2009, 475/2012

IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere Reg. 1126/2008, 1274/2008,

69/2009, 494/2009,

149/2011, 475/2012

IAS 23 Oneri finanziari Reg. 1260/2008, 70/2009

IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate Reg. 632/2010, 475/2012

IAS 26 Fondi di previdenza Reg. 1126/2008

IAS 27 Bilancio consolidato e separato Reg. 494/2009

IAS 28 Partecipazioni in collegate

Reg. 1126/2008, 1274/2008,

70/2009, 494/2009, 495/2009, 149/2011

IAS 29 Informazioni contabili in economie iperinflazionate Reg. 1126/2008, 1274/2008,

70/2009

IAS 31 Partecipazioni in joint venture Reg. 1126/2008, 70/2009,

494/2009, 149/2011

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio

Reg. 1126/2008, 1274/2008, 53/2009, 70/2009,

495/2009, 1293/2009, 149/2011, 475/2012

IAS 33 Utile per azione Reg. 1126/2008, 1274/2008,

495/2009, 475/2012

IAS 34 Bilanci intermedi Reg. 1126/2008, 1274/2008,

70/2009, 495/2009,

149/2011, 475/2012

IAS 36 Riduzione di valore delle attività

Reg. 1126/2008, 1274/2008,

69/2009, 70/2009, 495/2009, 243/2010

IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali Reg. 1126/2008, 1274/2008,

495/2009

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50

IAS 38 Attività immateriali Reg. 1126/2008, 1274/2008,

70/2009, 495/2009, 243/2010

IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione

Reg. 1126/2008, 1274/2008, 53/2009, 70/2009,

494/2009, 495/2009, 824/2009, 839/2009, 1171/2009, 243/2010,

149/2011

IAS 40 Investimenti immobiliari Reg. 1126/2008, Reg.

1274/2008, Reg. 70/2009

IAS 41 Agricoltura Reg. 1126/2008, 1274/2008,

70/2009

IFRS 1 Prima adozione dei principi contabili internazionali

Reg. 1126/2009, 1164/2009, 550/2010, 574/2010, 662/2010, 149/2011,

475/2012

IFRS 2 Pagamenti basati sulle azioni

Reg. 1126/2008, 1261/2008,

495/2009, 243/2010 , 244/2010

IFRS 3 Aggregazioni aziendali Reg. 495/2009, 149/2011

IFRS 4 Contratti assicurativi Reg. 1126/2008, 1274/2008,

1165/2009

IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate

Reg. 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 494/2009,

1142/2009, 243/2010,

475/2012

IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie Reg. 1126/2008

IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative

Reg. 1126/2008, 1274/2008,

53/2009, 70/2009, 495/2009, 824/2009, 1165/2009, 574/2010,

149/2011, 1205/2011, 475/2012

IFRS 8 Settori operativi Reg. 1126/2008, 1274/2008,

243/2010, 632/2010, 475/2012

SIC/IFRIC DOCUMENTI INTERPRETATIVI OMOLOGAZIONE

IFRIC 1 Cambiamenti nelle passività iscritte per smantellamenti, ripristini e

passività similari

Reg. 1126/2008,

1274/2008

IFRIC 2 Azioni dei Soci in entità cooperative e strumenti simili Reg. 1126/2008, 53/2009

IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing Reg. 1126/2008, 70/2009

IFRIC 5 Diritti derivanti da interessenze in fondi per smantellamenti, ripristini e

bonifiche ambientali Reg. 1126/2008

IFRIC 6 Passività derivanti dalla partecipazione ad un mercato specifico – Rifiuti

di apparecchiature elettriche ed elettroniche Reg. 1126/2008

IFRIC 7 Applicazione del metodo della rideterminazione ai sensi dello IAS 29

“Informazioni contabili in economie iperinflazionate” Reg. 1126/2008,

1274/2008

IFRIC 9 Rivalutazione dei derivati incorporati Reg. 1126/2008, 495/2009,

1171/2009, 243/2010

IFRIC 10 Bilanci intermedi e riduzione di valore Reg. 1126/2008,

1274/2008

IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione Reg. 254/2009

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51

IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela Reg. 1262/2008, 149/2011

IFRIC 14 Pagamenti anticipati relativi a una previsione di contribuzione minima Reg. 1263/2008, Reg.

1274/2008, 633/2010,

475/2012

IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili Reg. 636/2009

IFRIC 16 Coperture di un investimento netto in una gestione estera Reg. 460/2009, Reg.

243/2010

IFRIC 17 Distribuzioni ai soci di attività non rappresentate da disponibilità liquide Reg. 1142/2009

IFRIC 18 Cessioni di attività da parte della clientela Reg. 1164/2009

IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di

capitale Reg. 662/2010

SIC 7 Introduzione dell’Euro Reg. 1126/2008,

1274/2008, 494/2009

SIC 10 Assistenza pubblica – Nessuna specifica relazione alle attività operative Reg. 1126/2008,

1274/2008

SIC 12 Consolidamento – Società a destinazione specifica (Società veicolo) Reg. 1126/2008

SIC 13 Imprese a controllo congiunto – Conferimenti in natura da parte dei

partecipanti al controllo

Reg. 1126/2008,

1274/2008

SIC 15 Leasing operativo – Incentivi Reg. 1126/2008,

1274/2008

SIC 21 Imposte sul reddito – Recupero delle attività rivalutate non

ammortizzabili Reg. 1126/2008

SIC 25 Imposte sul reddito – Cambiamenti di condizione fiscale di un’impresa o

dei suoi azionisti Reg. 1126/2008,

1274/2008

SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del

leasing Reg. 1126/2008

SIC 29 Informazioni integrative – Accordi per servizi di concessione Reg. 1126/2008,

1274/2008, 70/2009

SIC 31 Ricavi – Operazioni di baratto comprendenti servizi pubblicitari Reg. 1126/2008

SIC 32 Attività immateriali – Costi connessi a siti web Reg. 1126/2008,

1274/2008

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52

Informativa sul fair value

Trasferimenti tra portafogli

Nel corso nel periodo in esame la Banca non ha effettuato riclassifiche di portafoglio delle attività finanziarie in seguito a variazioni nello scopo o nell’utilizzo di tali attività

Gerarchia del fair value

Nel corso del primo semestre non si sono registrati mutamenti nei criteri di determinazione

del fair value utilizzato ai fini della valutazione degli strumenti finanziari rispetto a quanto applicato per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2011, cui si rimanda per una lettura

integrale in materia.

Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 4.062 - - 4.414 -

2. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.258 - 10 781 - 10

4. Derivati di copertura - 8.294 - - 7.181 -

Totale 1.258 12.356 10 781 11.595 10

1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - 4.184 - - 4.522 -

2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - -

3. Derivati di copertura - 8.577 - - 7.142 -

Totale - 12.761 - - 11.664 -

30/06/2012 31/12/2011

Attività/Passività finanziarie misurate al fair value

Non sono presenti trasferimenti tra livelli di fair value.

Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value (livello 3)

1. Esistenze iniziali - - 10 -

2. Aumenti - - - -

2.1. Acquisti - - - -

2.2. Profitti imputati a: - - - -

2.2.1. Conto Economico - - - -

- di cui plusvalenze - - - -

2.2.2. Patrimonio netto X X - -

2.3. Trasferimenti da altri livelli - - - -

2.4. Altre variazioni in aumento - - - -

3. Diminuzioni - - - -

3.1.Vendite - - - -

3.2. Rimborsi - - - -

3.3. Perdite imputate a: - - - -

3.3.1. Conto Economico - - - -

- di cui minusvalenza - - - -

3.3.2. Patrimonio netto X X - -

3.4. Trasferimenti ad altri livelli - - - -

3.5. Altre variazioni in diminuzione - - - -

4. Rimanenze finali - - 10 -

ATTIVITA' FINANZIARIE

valutate al fair valuedisponibili per la

venditadi copertura

detenute per la

negoziazione

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53

Eventi rilevanti successivi alla data di chiusura del periodo

UBI Academy

Il 2 luglio 2012 è nata UBI Academy, la nuova Corporate University, costituita in forma

consortile tra UBI Banca, le Banche Rete, UBI.S. e le principali Società prodotto, dedicata allo sviluppo manageriale delle persone che operano nel Gruppo UBI Banca.

La Banca, previa approvazione del Consiglio di Amministrazione, ha sottoscritto la

partecipazione dell’1,5% del capitale sociale.

Nella nuova Società, sono state riallocate le attività sino a quel momento svolte dal

dismesso Servizio Formazione di Capogruppo.

UBI Academy, in attuazione degli indirizzi e delle linee guida delle politiche formative definite dalla Capogruppo, ha per oggetto lo studio, la progettazione, la consulenza e la

prestazione di servizi per la formazione e lo sviluppo manageriale del personale delle Società

consorziate e/o servite, con l’obiettivo di arricchire le relazioni con il mondo accademico e le

realtà socio-culturali del territorio, sviluppare e sostenere i processi di cambiamento,

garantire l’allineamento di valori, strategie e persone nell’organizzazione, adeguare e far crescere le competenze presenti nel Gruppo attraverso nuove modalità didattiche, di

coinvolgimento e di responsabilizzazione degli individui.

Stagionalità o ciclicità delle operazioni intermedie

L’attività della banca non è soggetta significativamente a stagionalità o ciclicità delle

operazioni intermedie.

Pagamento dei dividendi

Nell’esercizio non si è dato luogo al pagamento di dividendi, in quanto l’Assemblea dei Soci

tenutasi il 6 aprile 2012 ha deliberato la destinazione dell’utile dell’esercizio 2011 ad altre

destinazioni per 50 migliaia di euro, ed il residuo a riserve.

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54

Tabelle

integrative

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55

ATTIVO

Composizione merceologica delle attività finanziarie detenute per la negoziazione

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

A. Attività per cassa

1. Titoli di debito - - - - - -

1.1 Titoli strutturati - - - - - -

1.2 Altri titoli di debito - - - - - -

2. Titoli di capitale - - - - - -

3. Quote di O.I.C.R - - - - - -

4. Finanziamenti - - - - - -

4.1. Pronti contro termine - - - - - -

4.2 Altri - - - - - -

Totale A - - - - - -

B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari: - 4.062 - - 4.414 -

1.1 di negoziazione - 4.062 - - 4.414 -

1.2. connessi con la fair value option - - - - - -

1.3 altri - - - - - -

2. Derivati creditizi: - - - - - -

2.1 di negoziazione - - - - - -

2.2 connessi con la fair value option - - - - - -

2.3 altri - - - - - -

Totale B - 4.062 - - 4.414 -

Totale (A+B) - 4.062 - - 4.414 -

Totale

31/12/2011Voci / Valori

Totale

30/06/2012

I derivati finanziari di negoziazione inseriti in tabella sono costituiti da opzioni su cambi e

IRS.

Composizione merceologica delle attività finanziarie disponibili per la vendita

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Titoli di debito 1.258 - - 781 - -

1.1 Titoli strutturati - - - - - -

1.2 Altri titoli di debito 1.258 - - 781 - -

2. Titoli di capitale - - 10 - - 10

2.1 Valutati al fair value - - - - - -

2.2 Valutati al costo - - 10 - - 10

3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -

4. Finanziamenti - - - - - -

Totale 1.258 - 10 781 - 10

Voci/Valori

Totale

30/06/2012

Totale

31/12/2011

La voce comprende il valore dei CCT in portafoglio, indicati tra i titoli di debito,

incrementatosi per effetto di acquisti per un nominale di 500 migliaia di euro; il valore dei

titoli di capitale, invariato rispetto al 31 dicembre scorso, include la partecipazione nella

società G.A.L. Vallecamonica S.r.l. del valore di 10 mila euro.

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56

Composizione dei crediti verso banche

Tipologia operazioni/ValoriTotale

30/06/2012

Totale

31/12/2011

A. Crediti verso banche Centrali

1. Depositi vincolati - -

2. Riserva obbligatoria - -

3. Pronti contro termine - -

4. Altri - -

B. Crediti verso banche

1. Conti correnti e depositi liberi 4.609 5.589

2. Depositi vincolati 9.406 17.241

3. Altri finanziamenti: 15.770 65.621

3.1 Pronti contro termine attivi 13.772 61.500

3.2 Leasing finanziario - -

3.3 Altri 1.998 4.121

4. Titoli di debito - -

4.1 Titoli strutturati - -

4.2 Altri titoli di debito - -

Totale (valore di bilancio) 29.785 88.451

Totale (fair value ) 29.785 88.451

Il decremento della voce è dovuto principalmente ai pronti contro termine effettuati esclusivamente con la Capogruppo e strettamente correlati con analoghe operazioni di

raccolta effettuate con la clientela.

Inoltre la voce “Depositi vincolati” include la Riserva obbligatoria assolta in via indiretta,

pari a 9.214 migliaia di euro, che in pratica si è dimezzata rispetto al dato consuntivo 2011

(17.052 migliaia di euro) per effetto del recepimento nel nostro ordinamento del regolamento UE che dispone un coefficiente di riserva pari all’1%, contro il precedente 2%.

Gli altri finanziamenti sono costituiti principalmente da assegni tratti su terzi, che

ammontano a 1.730 migliaia di euro contro 3.654 migliaia rilevati al 31 dicembre 2011.

Non esistono operazioni oggetto di copertura specifica né sono state poste in essere locazioni

finanziarie con banche.

Non risultano attività deteriorate tra i crediti verso banche.

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57

Composizione dei crediti verso clientela

Tipologia operazioni/Valori

Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate

1. Conti correnti 349.813 34.037 375.664 26.388

2. Pronti contro termine attivi - - - -

3. Mutui 1.166.960 88.820 1.192.376 86.613

4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 17.227 639 14.315 578

5. Leasing finanziario - - - -

6. Factoring - - - -

7. Altre operazioni 163.666 10.196 183.492 10.414

8. Titoli di debito - - - -

8.1 Titoli strutturati - - - -

8.2 Altri titoli di debito - - - -

Totale (valore di bilancio) 1.697.666 133.692 1.765.847 123.993

Totale (fair value ) 1.759.000 133.692 1.830.342 123.993

Totale

30/06/2012

Totale

31/12/2011

La voce “mutui” comprende, al netto delle svalutazioni, 278.556 migliaia di euro (di cui 6.949 migliaia deteriorati) di finanziamenti posti a garanzia delle emissioni di Covered Bond

effettuate dalla Capogruppo.

All’interno della voce “altre operazioni” sono ricompresi finanziamenti per anticipi salvo

buon fine e import/export per 115.175 migliaia di euro ed altre sovvenzioni non regolate in

conto corrente per 53.677 migliaia di euro, tra le quali sono comprese le quote di competenza di finanziamenti in pool per 19.981 migliaia di euro.

Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo

Attività/valoriTotale

30/06/2012

Totale

31/12/2011

A. Attività ad uso funzionale

1.1 di proprietà 21.735 21.849

a) terreni 7.262 7.111

b) fabbricati 11.422 11.230

c) mobili 977 1.108

d) impianti elettronici 589 699

e) altre 1.485 1.701

1.2 acquisite in leasing finanziario 1.617 2.193

a) terreni 600 750

b) fabbricati 1.017 1.443

c) mobili - -

d) impianti elettronici - -

e) altre - -

Totale A 23.352 24.042

B. Attività detenute a scopo di investimento

2.1 di proprietà 3.939 3.998

a) terreni 2.326 2.326

b) fabbricati 1.613 1.672

2.2 acquisite in leasing finanziario - -

a) terreni - -

b) fabbricati - -

Totale B 3.939 3.998

Totale (A+B) 27.291 28.040

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58

PASSIVO

Composizione dei debiti verso banche

Tipologia operazioni/ValoriTotale

30/06/2012

Totale

31/12/2011

1. Debiti verso banche centrali - -

2. Debiti verso banche 96.522 299.131

2.1 Conti correnti e depositi liberi 11.433 25.134

2.2 Depositi vincolati 67.271 257.010

2.3 Finanziamenti 16.528 16.097

2.3.1 Pronti contro termine passivi - -

2.3.2 Altri 16.528 16.097

2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -

2.5 Altri debiti 1.290 890

Totale 96.522 299.131

Fair Value 96.522 299.131

I depositi vincolati in euro con la Capogruppo, in essere al 31 dicembre 2011 per 247

milioni, sono stati progressivamente rimborsati; alla data di riferimento del presente resoconto i depositi in essere ammontano a 60 milioni.

La voce “altri debiti” comprende i debiti di funzionamento, rappresentati per la maggior

parte dal debito verso la Capogruppo per i servizi centralizzati che essa fornisce alla Banca.

Composizione dei debiti verso clientela

Tipologia operazioni /ValoriTotale

30/06/2012

Totale

31/12/2011

1. Conti correnti e depositi liberi 840.721 838.207

2. Depositi vincolati 81.572 8.664

3. Finanziamenti 14.417 61.562

3.1 Pronti contro termine passivi 13.527 60.541

3.2 Altri 890 1.021

4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -

5. Altri debiti 6.164 9.186

Totale 942.874 917.619

Fair Value 942.874 917.619

I depositi vincolati con clientela ordinaria hanno subito un incremento pari a 72.908

migliaia di euro, per effetto dei depositi a scadenza fissa denominati “Conto Deposito”; tale

incremento assorbe la contrazione dell’aggregato dei Pronti contro Termine (- 47.014

migliaia di euro).

La voce “Altri debiti” è costituita prevalentemente da passività per assegni propri in

circolazione (in calo di 2.845 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2011).

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59

Composizione dei titoli in circolazione

Tipologia titoli/Valori Fair Value Fair Value

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

A. Titoli

1. obbligazioni 706.113 - 669.819 - 677.629 - 628.168 -

1.1 strutturate 237.536 - 207.177 - 240.756 - 202.569 -

1.2 altre 468.577 - 462.642 - 436.873 - 425.599 -

2. altri titoli 50.671 - 50.671 - 17.580 - 17.580 -

2.1 stutturati - - - - - - - -

2.2 altri 50.671 - 50.671 - 17.580 - 17.580 -

Totale 756.784 - 720.490 - 695.209 - 645.748 -

Totale

30/06/2012

Totale

31/12/2011

Valore

Bilancio

Valore

Bilancio

Il valore di bilancio dei prestiti obbligazionari riservati alla Capogruppo ammonta a 253.991

migliaia di euro, in linea rispetto ai dati consuntivi 2011.

Nel corso del primo semestre 2012 sono state emesse obbligazioni, di tipo plain vanilla e

destinate alla clientela ordinaria, per un valore di bilancio di 109.518 migliaia di euro.

Gli altri titoli sono rappresentati da certificati di deposito a breve termine, in euro e in

valuta; nel corso del primo semestre la raccolta in certificati in euro si è incrementata di

34.293 migliaia di euro, mentre i certificati in valuta sono sostanzialmente rappresentati da

CD denominati in Yen per un controvalore al 30 giugno di 6.841 migliaia di euro (- 1.734

migliaia di euro rispetto a dicembre 2011, essenzialmente effetto di minori volumi).

Composizione delle passività finanziarie di negoziazione

L1 L2 L3 L1 L2 L3

A. Passività per cassa

1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -

2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -

3. Titoli di debito - - - - - - - - - -

3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - -

3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X

3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X

3.2 Altri titoli - - - - - - - - - -

3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X

3.2.2 Altri - - - - X - - - - X

Totale A - - - - - - - - - -

B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari X - 4.184 - X - 4.522 -

1.1 Di negoziazione X - 4.184 - X X - 4.522 - X

1.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X

1.3 Altri X - - - X X - - - X

2. Derivati creditizi X - - - X - - -

2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X

2.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X

2.3 Altri X - - - X X - - - X

Totale B X - 4.184 - X X - 4.522 - X

Totale (A+B) - - 4.184 - - - - 4.522 - -

Tipologia operazioni/Valori

Totale

30/06/2012

FVFV

Totale

31/12/2011

FV*VN FV* VN

Legenda:

FV = fair value

FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio

dell’emittente rispetto alla data di emissione. VN = valore nominale o nozionale

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

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60

Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci / ValoriTotale

30/06/2012

Totale

31/12/2011

1. Fondi di quiescenza aziendali - -

2. Altri fondi rischi e oneri 3.347 2.903

2.1 controversie legali 1.776 1.377

2.2 oneri per il personale 1.437 1.422

2.3 altri 134 104

Totale 3.347 2.903

I fondi oneri per il personale sono costituiti dalla valutazione attuariale del premio di anzianità previsto dai vigenti contratti integrativi, nonché da accantonamenti per passività

ancora incerte nell’ammontare, legate al Premio Aziendale ed agli accordi sindacali vigenti.

Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Fondi di quiescenza Altri fondi Totale

A. Esistenze iniziali - 2.903 2.903

B. Aumenti - 740 740

B.1 Accantonamento dell'esercizio - 692 692

B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - 21 21

B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - 27 27

B.4 Altre variazioni - - -

B.5 Operazioni di aggregazione aziendale - - -

C. Diminuzioni - (296) (296)

C.1 Utilizzo dell'esercizio - (274) (274)

C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -

C.3 Altre variazioni - (22) (22)

C.5 Operazioni di aggregazione aziendale - - -

D. Rimanenze finali - 3.347 3.347

Gli accantonamenti dell’esercizio hanno riguardato per 409 migliaia di euro i fondi rischi su

cause legali da clientela. Inoltre nel semestre sono stati accantonati oneri per il personale

pari a 283 migliaia di euro per Premio Aziendale ed accordi sindacali nazionali ed aziendali.

La voce “Altre variazioni in diminuzione” rappresenta il valore della c.d. “actuarial loss”

maturata nell’esercizio con riferimento alla stima della passività per premio di anzianità.

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Fondi per rischi e oneri - altri fondi

AccantonamentiAltre

variazioniUtilizzi

Altre

variazioni

Controversie legali 1.377 379 41 21 - 1.776

Oneri per il personale 1.422 283 8 253 22 1.438

Altri fondi 104 30 - - - 134

di cui per azioni revocatorie - - - - - -

Totale 2.903 692 49 274 22 3.348

Aumenti Diminuzioni

30/06/201231/12/2011

Gli “altri fondi per rischi ed oneri - altri fondi” includono accantonamenti per contestazioni e

reclami su investimenti finanziari.

Le stime su tutte le controversie sono state effettuate analiticamente per singole posizioni

nel caso in cui la controparte abbia già intrapreso una azione giudiziaria, e sulla base del

rischio potenziale stimato su serie storico-statistiche in caso di presenza di elementi

oggettivi di rischio (es. presenza di reclami), non ancora concretizzatisi in azioni giudiziarie.

Per i fondi il cui previsto esborso finanziario è stato stimato oltre l’anno si è proceduto alla

determinazione dell’impatto dell’attualizzazione, utilizzando quale tasso di sconto l’Euribor a 1 anno. Il tempo di previsto esborso è in media di 38 mesi.

Passività Potenziali

Le passività potenziali ammontano a 112 migliaia di euro, invariate rispetto al consuntivo

2011. Non essendovi aggiornamenti rispetto all’informativa resa nella Relazione sulla

Gestione dell’esercizio 2011, si rimanda per approfondimenti a quanto ivi pubblicato.

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Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa

1.Titoli di debito - (3) - (48)

2. Titoli di capitale - - - -

3. Quote di O.I.C.R. - - - -

4. Finanziamenti - - - -

Totale - (3) - (48)

Attività/Valori

Totale

30/06/2012

Totale

31/12/2011

I valori indicati nella voce “Titoli di debito” sono relativi alla valutazione dei Certificati di

Credito del Tesoro iscritti alla voce 40 dell’Attivo.

Variazione della voce “Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita”

1. Esistenze iniziali (48) - - -

2. Variazioni positive 45 - - -

2.1 Incrementi di fair value 45 - - -

2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - - - -

da deterioramento - - - -

da realizzo - - - -

2.3 Altre variazioni - - - -

3. Variazioni negative - - - - 3.1 Riduzioni di fair value - - - -

3.2 Rettifiche da deterioramento - - - -

3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo - - - -

3.4 Altre variazioni - - - -

4. Rimanenze finali (3) - - -

FinanziamentiTitoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R.

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Patrimonio dell’impresa: composizione

Voci / ValoriImporto

30//06/2012

Importo

31/12/2011

1. Capitale 2.739 2.739

2. Sovrapprezzi di emissione 27.894 27.894

3. Riserve 69.309 68.632

- di utili 69.309 68.632

a) legale 2.135 2.135

b) statutaria 2.094 2.094

c) azioni proprie - -

d) altre 65.080 64.403

- altre - -

3.5 Acconti su dividendi - -

4. Strumenti di capitale - -

5. (Azioni proprie) - -

6. Riserve da valutazione 11.643 11.827

- Attività finanziarie disponibili per la vendita (3) (48)

- Attività materiali - -

- Attività immateriali - -

- Copertura di investimenti esteri - -

- Copertura dei flussi finanziari (13) (15)

- Differenze cambio - -

- Attività non correnti in via di dismissione - -

- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (716) (485)

- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto - -

- Leggi speciali di rivalutazione 12.375 12.375

7. Utile (perdita) d'esercizio 1.278 728

Totale 112.863 111.820

Il patrimonio di vigilanza

Informazioni di natura quantitativa

A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 94.272 93.044

B Filtri prudenziali del patrimonio di base: - -

B.1 filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) - -

B.2 filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) - -

C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 94.272 93.044

D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base 1.461 -

E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 92.811 93.044

F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 22.335 21.875

G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare - -

G.1 filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) - -

G.2 filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) - -

H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 22.335 21.875

I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare 1.461 -

L. Totale patrimonio supplementare (Tier 2) (H-I) 20.874 21.875

M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare - -

N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 113.685 114.919

O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) - -

P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 113.685 114.919

Totale

30//06/2012

Totale

31/12/2011

Il patrimonio sopra esposto è stato determinato applicando l’approccio “simmetrico” previsto

dal “Provvedimento della Banca d’Italia in materia di filtri prudenziali” del maggio 2010, che

permette di neutralizzare gli impatti dovuti a forti oscillazioni dei corsi dei titoli di Stato di

Paesi UE detenuti nel portafoglio “Attività finanziarie disponibili per la vendita”.

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Adeguatezza patrimoniale Informazioni di natura quantitativa

Totale

30//06/2012

Totale

31/12/2011

Totale

30//06/2012

Totale

31/12/2011

A. ATTIVITA' DI RISCHIO

A.1 Rischio di credito e di controparte - - - -

1. Metodologia standardizzata 1.029.880 2.131.439 577.276 1.572.590

2. Metodologia basata sui rating interni - - - -

2.1 Base - - - -

2.2 Avanzate 1.042.790 - 597.085 -

3. Cartolarizzazioni - - - -

B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA

B.1 Rischio di credito e di controparte 93.949 125.807

B.2 Rischi di mercato 5 16

1. Metodologia standard 5 16

2. Modelli interni - -

3. Rischio di concentrazione - -

B.3 Rischio operativo 7.967 8.130

1. Metodo base - -

2. Metodo standardizzato - 8.130

3. Metodo avanzato 7.967 -

B.4 Altri requisiti prudenziali - -

B.5 Altri elementi del calcolo (*) 25.480- 33.488-

B.6 Totale requisiti prudenziali 76.441 100.465

C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA

C.1 Attività di rischio ponderate 955.513 1.255.812

C.2 Patrimonio di base / attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 9,71% 7,41% C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 / Attività di rischio ponderate (Total capital

ratio) 11,90% 9,15%

Importi ponderati / requisiti Importi non ponderati

Categorie/Valori

(*) Nel calcolo dei requisiti prudenziali le banche appartenenti ai gruppi bancari italiani tengono conto anche della

riduzione dei requisiti del 25% evidenziate al punto “B.5 - Altri elementi di calcolo”.

A partire dalle segnalazioni al 30 giugno 2012 la determinazione dei coefficienti patrimoniali

e del patrimonio di vigilanza è avvenuta nel rispetto della Normativa prevista per i metodi

avanzati. Per ulteriori informazioni si rinvia a quanto illustrato nelle “Note di commento

sull’andamento della gestione - Altre Informazioni - Il piano di ricapitalizzazione richiesto

dall’EBA”. I dati sopra esposti non sono pertanto omogenei con il periodo di raffronto.

Le attività di rischio ponderate sono rappresentate quale reciproco del requisito minimo

previsto, pari all’8%, comprendendo lo sconto del 25% per le banche appartenenti ad un

gruppo bancario che a livello consolidato rispetti il requisito minimo obbligatorio.

Escludendo tale sconto i coefficienti indicati alla riga C.2 e C.3 sarebbero rispettivamente pari a 5,61% e 6,93%.

Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza sono calcolati sulla base della circolare n. 263/06 (Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche) e della circolare n. 155/91

(Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali), entrambe emanate dalla Banca d’Italia, così come modificate - rispettivamente

- dall’11° aggiornamento del 31 gennaio 2012 e dal 14° aggiornamento del 21 dicembre 2011.

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65

Distribuzione e concentrazione del credito Grandi rischi

Totale

30/06/2012

Totale

31/12/2011

Numero posizioni 23 21

Esposizione 487.238 535.342

Posizione di rischio 302.948 327.390

Sono definiti “grandi rischi” le esposizioni d’importo nominale pari o superiori al 10% del

Patrimonio di Vigilanza.

Le singole banche appartenenti a gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale

pari al 40% del proprio Patrimonio di Vigilanza. Quest’ultimo limite è riferito alla “posizione di rischio” ovvero l’esposizione ponderata secondo le regole previste dalla normativa vigente.

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Prospetto analitico della redditività complessiva

Importo LordoImposta sul

redditoImporto netto

10. Utile (perdita) di esercizio X X 1.278

Altre componenti reddituali

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita: 67 (22) 45

a) variazioni di fair value 67 (22) 45

b) rigiro a conto economico - - -

- rettifiche da deterioramento - - -

- utile/perdite da realizzo - - -

c) altre variazioni - - -

30. Attività materiali - - -

40. Attività immateriali - - -

50. Copertura di investimenti esteri: - - -

a) variazioni di fair value - - -

b) rigiro a conto economico - - -

c) altre variazioni - - -

60. Copertura dei flussi finanziari: 2 (1) 1

a) variazioni di fair value 2 (1) 1

b) rigiro a conto economico - - -

c) altre variazioni - - -

70. Differenze di cambio: - - -

a) variazioni di valore - - -

b) rigiro a conto economico - - -

c) altre variazioni - - -

80. Attività non correnti in via di dismissione: - - -

a) variazioni di fair value - - -

b) rigiro a conto economico - - -

c) altre variazioni - - -

90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti (318) 87 (231)

100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: - - -

a) variazioni di fair value - - -

b) rigiro a conto economico - - -

- rettifiche da deterioramento - - -

- utile/perdite da realizzo - - -

c) altre variazioni - - -

110. Totale altre componenti reddituali (249) 64 (185)

120. Redditività complessiva (Voce 10+110) X X 1.093

Voci

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CONTO ECONOMICO

Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci / Forme tecniche Titoli di Debito Finanziamenti Altre operazioniTotale

30/06/2012

Totale

30/06/2011

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - -

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 35 - - 35 21

3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza - - - - -

4. Crediti verso banche - 278 - 278 796

5. Crediti verso clientela - 33.922 - 33.922 31.547

6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - -

7. Derivati di copertura X X 370 370 1.611

8. Altre attività x x - - -

Totale 35 34.200 370 34.605 33.975

Gli interessi attivi su crediti verso banche includono 223 mila euro di proventi maturati

sulle operazioni di pronti contro termine stipulate con la Capogruppo, correlate ad analoghe operazioni passive che la Banca ha concluso nei confronti della clientela, per le quali sono

stati rilevati interessi passivi per 279 mila euro.

Gli interessi attivi su crediti verso la clientela sono rappresentati prevalentemente da

interessi su mutui, che ammontano a 18.773 migliaia di euro, contro 18.777 migliaia di euro rilevati al 30 giugno 2011.

Nella voce “Crediti verso clientela – Finanziamenti” sono inclusi interessi per 3.522 migliaia di euro maturati sui crediti ceduti a garanzia delle emissioni di Covered bond contro 3.094

migliaia di euro maturati nel primo semestre 2011. L’incremento è collegato alla nuova

cessione di crediti avvenuta nel primo semestre 2012 a garanzia del nuovo programma di emissione di Covered bond, già descritto nella parte dedicata alle “Note di commento

sull’andamento della gestione – Altre informazioni – Covered bond” , alla quale rimandiamo

per maggiori dettagli.

Nel corso del primo semestre 2012 sono stati contabilizzati interessi su attività deteriorate

per 2.236 migliaia di euro, contro 1.932 migliaia rilevati nello stesso periodo dello scorso anno.

La penale di sconfino al 30 giugno 2012 ammonta a 1.674 migliaia di euro, in leggera

contrazione rispetto alle 1.767 migliaia di euro del 30 giugno 2011.

Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioniTotale

30/06/2012

Totale

30/06/2011

1. Debiti verso banche centrali - X - - -

2. Debiti verso banche (1.240) X - (1.240) (1.873)

3. Debiti verso clientela (4.300) X - (4.300) (2.689)

4. Titoli in circolazione X (9.413) - (9.413) (7.890)

5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -

6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - -

7. Altre passività e fondi X X (11) (11) (10)

8. Derivati di copertura X X - - -

Totale (5.540) (9.413) (11) (14.964) (12.462)

L’incremento degli interessi sui debiti verso clientela e sui titoli è dovuto pressoché interamente all’aumento dei tassi riconosciuti alla clientela.

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Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/ValoriTotale

30/06/2012

Totale

30/06/2011

a) garanzie rilasciate 330 364

b) derivati su crediti - -

c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 3.161 3.694

1. negoziazione di strumenti finanziari 2 4

2. negoziazione di valute 85 169

3. gestioni di portafogli - -

3.1. individuali - -

3.2. collettive - -

4. custodia e amministrazione di titoli 98 118

5. banca depositaria - -

6. collocamento di titoli 880 1.342

7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 347 260

8. attività di consulenza 5 3

8.1 in materia di investimenti 5 3

8.2 in materia di struttura finanziaria - -

9. distribuzione di servizi di terzi 1.744 1.798

9.1. Gestioni di portafogli 290 327

9.1.1. individuali 290 327

9.1.2. collettive - -

9.2. prodotti assicurativi 555 631

9.3. altri prodotti 899 840

d) servizi di incasso e pagamento 1.643 1.591

e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -

f) servizi per operazioni di factoring - -

g) esercizio di esattorie e ricevitorie - -

h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - -

i) tenuta e gestione dei conti correnti 2.354 2.304

j) altri servizi 3.368 2.694

Totale 10.856 10.647

La riduzione delle commissioni attive su collocamento di titoli è sostanzialmente dovuta al

minor ricorso al collocamento di prestiti obbligazionari avvenuto nel 2012; al 30 giugno,

infatti, sono stati collocati prestiti obbligazionari per 781 migliaia di euro (32.582 migliaia

nel corso del 2011), il cui gettito, classificato tra le commissioni di collocamento titoli, ammonta a 13 mila euro, contro 882 mila rilevati nel precedente esercizio, rilevando inoltre

un significativo calo dell’aliquota media di retrocessione commissioni.

Tale impatto è stato parzialmente compensato dall’incremento delle commissioni per

collocamento di quote di OICR, grazie al contributo dei nuovi prodotti UBI SICAV Mercati

Emergenti (collocato 10,7 milioni) e Focus Italia (collocato 7,4 milioni), che hanno generato

commissioni attive per complessivi 384 mila euro, ed al prodotto Cedola Certa che ha contribuito con 2,3 milioni collocati e corrispondenti commissioni per 108 mila euro.

La voce “Altri servizi” comprende la Commissione di Messa a Disposizione Fondi per

complessivi 2.901 migliaia di euro (1.906 mila al 30 giugno 2011).

Si precisa che i prodotti e servizi sono interamente collocati presso propri sportelli.

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Il dettaglio delle commissioni conseguite su altri servizi è riportato nella tabella sottostante.

Dettaglio commissioni "altri servizi"Totale

30/06/2012

Totale

30/06/2011

- conti correnti - -

- gestione fido - -

- finanziamenti, mutui e CDF 3.037 2.164

- prestiti su pegno - -

- estero 72 113

- altre 259 417

Totale 3.368 2.694

Commissioni passive: composizione

Servizi/ValoriTotale

30/06/2012

Totale

30/06/2011

a) garanzie ricevute (5) (5)

b) derivati su crediti - -

c) servizi di gestione e intermediazione: (62) (79)

1. negoziazione di strumenti finanziari (54) (63)

2. negoziazione di valute (1) (8)

3. gestioni di portafogli: - -

3.1. proprie - -

3.2. delegate da terzi - -

4. custodia e amministrazione di titoli (7) (8)

5. collocamento di strumenti finanziari - -

6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - -

d) servizi di incasso e pagamento (418) (366)

e) altri servizi (5) -

Totale (490) (450)

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70

Il risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione

Operazioni/Componenti redditualiPlusvalenze

(A)

Utile da

negoziazione

(B)

Minusvalenze

(C)

Perdite da

negoziazione

(D)

Risultato netto

[(A+B)-(C+D)]

Totale

30/06/2011

1. Attività finanziarie di negoziazione 24 258 (131) (48) 103 710

1.1 Titoli di debito - 22 - - 22 15

1.2 Titoli di capitale - - - - - -

1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - -

1.4 Finanziamenti - - - - - -

1.5 Altre 24 236 (131) (48) 81 695

2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - - -

2.1 Titoli di debito - - - - - -

2.2 Debiti - - - - - -

2.3 Altre - - - - - -

3. Attività e passività finanziarie: differenze di

cambioX X X X - -

4. Strumenti derivati 20 1.739 (33) (2.045) (213) (868)

4.1 Derivati finanziari: 20 1.739 (33) (2.045) (213) (868)

- Su titoli di debito e tassi di interesse 20 1.739 (33) (2.045) (319) (319)

- Su titoli di capitale e indici azionari - - - - - -

- Su valute e oro X X X X 106 (549)

- Altri - - - - - -

4.2 Derivati su crediti - - - - - -

Totale 44 1.997 (164) (2.093) (110) (158)

Il risultato netto dell’attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/ValoriTotale

30/06/2012

Totale

30/06/2011

A. Proventi relativi a:

A.1 Derivati di copertura del fair value 2.012 1.643

A.2 Attività finanziarie coperte (fair value ) 1.304 135

A.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) 523 4.056

A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -

A.5 Attività e passività in valuta - -

Totale proventi dell'attività di copertura (A) 3.839 5.834

B. Oneri relativi a:

B.1 Derivati di copertura del fair value (2.101) (4.220)

B.2 Attività finanziarie coperte (fair value ) (1) (1.299)

B.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) (1.629) (96)

B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -

B.5 Attività e passività in valuta - -

Totale oneri dell'attività di copertura (B) (3.731) (5.615)

C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) 108 219

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71

Utile (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto

Attività Finanziarie

1. Crediti verso banche - - - - - -

2. Crediti verso clientela - - - 33 (19) 14

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - -

3.1 Titoli di debito - - - - - -

3.2 Titoli di capitale - - - - - -

3.3 Quote di O.I.C.R - - - - - -

3.4 Finanziamenti - - - - - -

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - -

Totale attività - - - 33 (19) 14

Passività finanziarie

1. Debiti verso banche - - - - - -

2. Debiti verso clientela - - - - - -

3. Titoli di circolazione 17 (191) (174) 50 (23) 27

Totale passività 17 (191) (174) 50 (23) 27

Voci/Componenti reddituali

Totale

30/06/2012

Totale

30/06/2011

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72

Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

Rettifiche di valore Riprese di valore

Specifiche

A. Crediti verso banche - - - - - - - - -

- Finanziamenti - - - - - - - - -

- Titoli di debito - - - - - - - - -

B. Crediti verso clientela (695) (8.505) (670) 775 3.359 - - (5.736) (9.799)

- Finanziamenti (695) (8.505) (670) 775 3.359 - - (5.736) (9.799)

- Titoli di debito - - - - - - - - -

C. Totale (695) (8.505) (670) 775 3.359 - - (5.736) (9.799)

Cancellazioni Altre

Specifiche

Da interessi Altre riprese

Totale

30/06/2012

Totale

30/06/2011

Operazioni/Componenti

redditualiDi portafoglio

Di portafoglio

Da interessi Altre riprese

Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione

Cancellazioni Altre Da interessi Altre riprese Da interessi Altre riprese

A. Garanzie rilasciate - (127) (46) - - - 13 (160) (73)

B. Derivati su crediti - - - - - - - - -

C. Impegni ad erogare fondi - - - - - - 6 6 66

D. Altre operazioni - - - - - - - - -

E. Totale - (127) (46) - - - 19 (154) (7)

Totale

30/06/2011

Totale

30/06/2012Specifiche

Riprese di valore

Di portafoglioOperazioni/Componenti

reddituali\Specifiche

Rettifiche di valore

Di portafoglio

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73

Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/ValoriTotale

30/06/2012

Totale

30/06/2011

1) Personale dipendente (10.732) (11.130)

a) Salari e Stipendi (7.337) (7.697)

b) Oneri sociali (1.983) (2.075)

c) Indennità di fine rapporto (443) (499)

d) Spese previdenziali - -

e) Accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (76) (63)

f) Accantonamento al fondo di trattamento di quescienza e obblighi simili: - -

- a contribuzione definita - -

- a benefici definiti - -

g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (284) (304)

- a contribuzione definita (284) (304)

- a benefici definiti - -

h) Costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - -

i) Altri benefici a favore di dipendenti (609) (492)

2) Altro personale in attività (60) (13)

3) Amministratori e sindaci (282) (278)

4) Personale collocato a riposo - -

5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 168 175

6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società (340) (190)

Totale (11.246) (11.436)

Nel corso del primo semestre 2012 sono stati siglati accordi con le OO.SS. relativi al CCNL

ed al Contratto Integrativo Aziendale per la parte riguardante il c.d. Premio Aziendale. In

base alle previsioni contrattuali è stato possibile precisare l’onere a carico della Banca per le

competenze accantonate al 31 dicembre 2011 ma non ancora erogate al momento della

sigla; da tale confronto è emerso un beneficio di circa 380 mila euro per accantonamenti eccedenti da rilasciare. Le nuove previsioni contrattuali hanno consentito un recupero

anche sulle retribuzioni 2012, generando un conguaglio positivo per circa 140 mila euro.

I benefici descritti sono stati parzialmente compensati dall’erogazione di incentivi all’esodo

per circa 280 mila euro. In virtù dell’andamento della Banca nel primo semestre si è rilevato anche un recupero sugli

accantonamenti 2012 per Sistemi Incentivanti, pari a circa 50 mila euro.

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Altre spese amministrative: composizione

Tipologia servizi/ValoriTotale

30/06/2012

Totale

30/06/2011

A. Altre spese amministrative (8.460) (8.641)

Affitti passivi (644) (683)

Servizi professionali e consulenze (179) (168)

Canoni locazione hardware, software ed altri beni (163) (159)

Manutenzioni hardware, software ed altri beni (110) (133)

Conduzione immobili (570) (567)

Manutenzione immobili e impianti (263) (203)

Contazione, trasporto e gestione valori (264) (267)

Contributi associativi (82) (101)

Informazioni e visure (94) (99)

Periodici e volumi (14) (12)

Postali (271) (296)

Premi assicurativi (356) (372)

Pubblicità e promozione (73) (152)

Rappresentanza (9) (8)

Telefoniche e trasmissione dati (399) (404)

Servizi di outsourcing (215) (309)

Spese di viaggio (242) (228)

Canoni service resi da società del Gruppo (3.925) (4.042)

Spese per recupero crediti (361) (207)

Stampati, cancelleria e mat. consumo (70) (97)

Trasporti e traslochi (89) (59)

Vigilanza (60) (67)

Spese operazione di aggregazione UBI - -

Altre spese (7) (8)

B. Imposte indirette (2.294) (1.961)

- Imposte indirette e tasse (207) (112)

- Imposte di bollo (1.796) (1.374)

- IMU / ICI (54) (35)

- Altre imposte (237) (440)

Totale (10.754) (10.602)

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75

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

Accantonamenti Riattribuzioni Accantonamenti nettiTotale

30/06/2011

Controversie legali (449) 19 (430) (247)

Oneri per il personale - - - -

Altri fondi - - - -

di cui per azioni revocatorie - - - -

Totale (449) 19 (430) (247)

Gli accantonamenti netti del periodo hanno riguardato in particolare i fondi rischi su cause

legali da clientela.

Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali: composizione

Attività/Componente redditualeAmmortamento

(a)

Rettifiche di

valore per

deterioramento

(b)

Riprese di valore

(c )

Risultato netto

(a+b-c) 30/06/2011

A. Attività materiali

A.1 Di proprietà (800) - - (800) (790)

- Ad uso funzionale (741) - - (741) (735)

- Per investimento (59) - - (59) (55)

A.2 Acquisite in leasing finanziario (18) - - (18) (22)

- Ad uso funzionale (18) - - (18) (22)

- Per investimento - - - - -

Totale (818) - - (818) (812)

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76

Altri oneri di gestione: composizione

Dettaglio Altri oneri di gestioneTotale

30/06/2012

Totale

30/06/2011

Oneri per contratti di tesoreria agli enti pubblici (180) (132)

Canoni di locazione finanziaria (37) (47)

Oneri per interventi richiesti da F.I.T.D. (101) (80)

Ammortamento migliorie su beni di terzi (32) (31)

Altri (168) (60)

Totale (518) (350)

Altri proventi di gestione: composizione

Dettaglio Altri proventi di gestioneTotale

30/06/2012

Totale

30/06/2011

Recupero imposta di bollo e imposta sostitutiva 1.838 1.632

Recupero spese ed altri ricavi su depositi e conti correnti 172 190

Proventi da Covered Bond (21) 33

Recupero pratiche estinte - -

Recupero di costi da società del gruppo 10 16

Fitti attivi su immobili - -

Proventi per bonifici con valuta antergata - -

Commissioni su riversamento tributi - -

Altri proventi e recuperi di spese 469 564

Totale 2.468 2.436

Sbilancio oneri/proventi di gestione 1.950 2.086

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77

Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione

Componenti reddituali/ValoriTotale

30/06/2012

Totale

30/06/2011

1. Imposte correnti (-) (3.233) (3.303)

2. Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 191 -

3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -

4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 1.769 1.822

5. Variazione delle imposte differite (+/-) (92) (117)

6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) (1.365) (1.598)

L’importo al punto 2. “Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi” include il

credito di imposta per gli anni 2007-2011, derivante dalla deducibilità ai fini IRES dell’IRAP

relativa al costo del lavoro, considerato evento non ricorrente ed oggetto di normalizzazione

nel conto economico riclassificato. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo della

Relazione relativo alle novità fiscali.

*****

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Operazioni con parti correlate 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Compensi ai Dirigenti (1)

Totale

30//06/2012

Benefici a breve termine per i dipendenti (2) 508

Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro(3) 29

Altri benefici a lungo termine -

Indennità cessazione del rapporto di lavoro 215

Pagamenti in azioni -

(1) Per “Dirigenti” si intendono i “dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità ivi inclusi gli amministratori dell’entità” (2) A titolo esemplificativo: salari, stipendi e relativi contributi sociali, pagamenti di indennità sostitutive di ferie e di

assenza per malattia, benefici in natura. Nell’importo sono compresi i compensi fissi e variabili corrisposti agli Amministratori in quanto assimilabili al costo del lavoro e agli oneri sociali a carico dell’azienda per i dipendenti. (3) A titolo esemplificativo: pensioni, altri benefici previdenziali, assicurazioni sulla vita e assistenza sanitaria successive al rapporto di lavoro.

In ordine ai compensi sopra indicati si precisa che, in aggiunta alla componente fissa della retribuzione, è presente anche una componente variabile legata al raggiungimento di

obiettivi economico-patrimoniali stabiliti a livello aziendale.

Con riferimento alla retribuzione fissa si evidenzia la presenza, oltre che della consueta

erogazione in forma monetaria, di benefit a completamento del pacchetto remunerativo quali

il fondo di previdenza integrativa, la polizza sanitaria e la polizza infortuni.

In particolare, si evidenziano i seguenti istituti retributivi (per le cui definizioni si rinvia

all’apposito principio contabile):

a) Benefici a breve termine

Nei benefici a breve termine sono ricompresi stipendi, contributi per oneri sociali, indennità sostitutive per ferie non godute, assenze per malattia, permessi retribuiti,

benefici quali assistenza medica, abitazione.

b) Benefici successivi al rapporto di lavoro

Nei benefici successivi al rapporto di lavoro sono ricompresi piani previdenziali, pensionistici, assicurativi nonché il trattamento di fine rapporto. Nei confronti dei

dirigenti in questione sono attive forme di assicurazione sulla vita e di previdenza

complementare con orizzonte temporale anche successivo alla cessazione del

rapporto di lavoro dipendente.

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Conformemente a quanto disposto dalle vigenti disposizioni, si precisa che tutte le

operazioni svolte dalla Capogruppo con le proprie parti correlate sono state effettuate nel

rispetto di criteri di correttezza sostanziale e procedurale, a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti.

Ai fini della redazione della presente Relazione, per parte correlata dell’emittente si intende,

ai sensi del principio contabile internazionale (International Accounting Standard – IAS) n.

24, una persona o un’entità che è correlata all’entità che redige il bilancio.

a) Una persona o uno stretto familiare di quella persona sono correlati a un’entità che redige il bilancio se tale persona:

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79

i. ha il controllo o il controllo congiunto dell’entità che redige il bilancio;

ii. ha un’influenza notevole sull’entità che redige il bilancio; o iii. è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità che redige il

bilancio o di una sua controllante.

b) Un’entità è correlata a un’entità che redige il bilancio se si applica una qualsiasi delle

seguenti condizioni:

i. l’entità e l’entità che redige il bilancio fanno parte dello stesso gruppo (il che significa che ciascuna controllante, controllata e società del gruppo è

correlata alle altre);

ii. un’entità è una collegata o una joint venture dell’altra entità (o una collegata

o una joint venture facente parte di un gruppo di cui fa parte l’altra entità);

iii. entrambe le entità sono joint venture di una stessa terza controparte;

iv. un’entità è una joint venture di una terza entità e l’altra entità è una collegata della terza entità;

v. l’entità è rappresentata da una piano per benefici successivi alla fine del

rapporto di lavoro a favore dei dipendenti dell’entità che redige il bilancio o di

un’entità ad essa correlata. Se l’entità che redige il bilancio è essa stessa un

piano di questo tipo, anche i datori di lavoro che la sponsorizzano sono correlati all’entità che redige il bilancio;

vi. l’entità è controllata o controllata congiuntamente da una persona

identificata al punto a);

vii. una persona identificata al punto a) i. ha un influenza significativa sull’entità

o è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità (o di una sua

controllante).

Per quanto concerne l’effetto prodotto dall’attività di direzione e coordinamento della

Capogruppo, così come previsto dall’art. 2497 bis del Codice Civile, si segnala che

coerentemente con il modello organizzativo adottato che prevede l’accentramento presso UBI

Banca delle attività di indirizzo strategico e gestionale, e presso UBI Sistemi e Servizi

S.C.p.A. delle attività di tipo tecnico-operativo, la Capogruppo e la sua controllata forniscono alle diverse Società del Gruppo una serie di servizi, regolati da appositi contratti infragruppo

redatti sulla base dei criteri di congruità, trasparenza ed omogeneità; i corrispettivi pattuiti

per i servizi resi a norma di tali contratti sono stati determinati in conformità a condizioni di

mercato o, laddove non siano rinvenibili sul mercato idonei parametri di riferimento anche

in relazione alle caratteristiche peculiari dei servizi resi, sulla base del costo sostenuto. Tra i principali contratti infragruppo in corso di validità alla data di chiusura dell’anno si

segnalano quelli che attuano l’accentramento presso la Capogruppo delle attività nelle Aree

di Governo, di Business e che coinvolgono la Capogruppo e le principali banche del Gruppo

come pure i contratti attuativi del c.d. consolidato fiscale nazionale (di cui gli articoli da 117

a 129 del D.P.R. n 917/1986 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi) conclusi dalla

Capogruppo. Sono inoltre da segnalarsi tutti i contratti infragruppo che attuano l’accentramento presso UBI Sistemi e Servizi delle attività di Supporto di tutte le principali

Società del Gruppo UBI.

Ulteriori informazioni in merito alle operazioni con parti correlate sono riportate nelle

successive tabelle.

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80

Rapporti verso le imprese del Gruppo e con le imprese sottoposte ad influenza notevole

Attivià/passività

finanziarie detenute

per la negoziazione

Attività

finanziarie

disponibili per la

vendita

Attività

finanziarie

detenute sino

alla scadenza

Crediti verso

banche

Crediti verso

clientela

Derivati di

copertura

Debiti verso

banche

Debiti verso

clientela

Titoli in

circolazione

Garanzie

rilasciate e

Impegni

Controllante - - - 26.021 - - 86.050 - 253.991 -

Controllate - - - - - - - - - -

Collegate - - - - - - - - - -

Joint venture - - - - - - - - - -

Controllate/Collegate dal/al Gruppo - - - 678 3.049 - 9.958 914 - 407

Dirigenti - - - - 141 - - 398 52 -

Altre parti correlate - - - - 8.317 - - 2.830 50 -

Parte correlata

30/06/2012

I rapporti indicati nella riga “Imprese collegate” sono relativi a UBI Sistemi e Servizi, mentre nella riga “Controllate/Collegate dal/al Gruppo”

sono indicate le tutte altre aziende del Gruppo consolidate sia integralmente che con il metodo del patrimonio netto.

Interessi attivi e

proventi assimilati

Dividendi e

proventi simili

Commissioni

attive

Altri proventi

di gestione

Interessi passivi

e oneri

assimilati

Spese

amministrative

Commissioni

passive

Altri oneri di

gestione

Controllante 275 - 12 - (4.566) (1.098) (54) -

Controllate - - - - - - - -

Collegate - - - 16 - (2.885) - -

Joint venture - - - - - - - -

Controllate/Collegate dal/al Gruppo 2 - 2.061 37 (20) (389) (27) -

Parte correlata

30/06/2012

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81

Rapporti verso altre parti correlate

Interessi nettiCommissioni

nette

Proventi e oneri

da operazioni

finanziarie

Altri proventi

ed oneri di

gestione

Spese

amministrative

Dirigenti (1) 11 - - -

Altre parti correlate 192 22 - - (1)

Parte correlata

30/06/2012

Incidenza dei rapporti con parti correlate

Attivià/passività

finanziarie detenute

per la negoziazione

Attività

finanziarie

disponibili per la

vendita

Attività

finanziarie

detenute sino

alla scadenza

Crediti verso

banche

Crediti verso

clientela

Derivati di

copertura

Debiti verso

banche

Debiti verso

clientela

Titoli in

circolazione

Garanzie

rilasciate e

Impegni

Con parti correlate - - - 26.698 11.507 - 96.008 4.142 254.093 407

Totale (121) 1.268 - 29.785 1.831.358 (283) 96.522 942.874 756.784 151.439

Incidenza - - - 89,64% 0,63% - 99,47% 0,44% 33,58% 0,27%

Parte correlata

30/06/2012

Interessi netti DividendiCommissioni

nette

Proventi e

oneri da

operazioni

finanziarie

Altri proventi ed

oneri di gestione

Spese

amministrative

Con parti correlate (4.117) - 2.025 0 54 (4.373)

Totale 19.641 - 10.366 (175) 1.949 (22.000)

Incidenza -20,96% - 19,53% -0,03% 2,77% 19,88%

Parte correlata

30/06/2012