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AL 31 DICEMBRE 2010 RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 105° Esercizio

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Al 31 dicEmbRE 2010

Relazione finanziaRia annuale

105° Esercizio

Fiat S.p.A. Sede legale in Torino, Via Nizza, 250

capitale Sociale versato euro 4.464.812.520Registro delle imprese Ufficio di Torino c.F. 00469580013

Non si governano le acque

senza essere fluidi, mobili,

mutevoli e le metamorfosi di Nettuno sono innumerevoli,

uno dopo l’altro fiume, ariete, cavallo

o toro, uccello o delfino,

secondo i bisogni o le circostanze.

E. Henriot

Inizio 2011, Fiat comincia un nuovo capitolo della sua storia.

Una scissione in due Gruppi aventi caratteristiche industriali

differenti.

Gli economisti analizzano la svolta strategica del gruppo che

apre la via a nuove alleanze.

Quando Sergio Marchionne evoca un punto di arrivo e un

punto di partenza, l’immagine dell’esplosione creativa della

natura, della gemma del fiore che sboccia s’impone al mio

spirito d’artista.

Il rinnovamento è al tempo stesso una legge della natura,

una condizione dell’esistenza e una volontà.

Il movimento si inscrive in un susseguirsi di tappe

determinate, volute, scelte. Una risposta pensata a una

domanda ineluttabile.

Il miracolo eterno del germe che diventa chicco, radichetta,

fusticino, germoglio e fiore disegna tante tappe creative e

originali, sorgente di immagini per il pittore.

Ai miei occhi, l’intelligenza della dinamica industriale trova la

sua corrispondenza in quella incredibile e ammirabile forza

tranquilla della natura.

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ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

I Signori Azionisti titolari di azioni ordinarie sono convocati in assemblea ordinaria presso il Centro Congressi Lingotto in Torino, via Nizza n. 280, per le ore 11 del 30 marzo 2011 in unica convocazione per deliberare sul seguente

Ordine del giorno

1. Proposta di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2010 e di destinazione dell’utile di esercizio;

2. Autorizzazione all’acquisto e alla disponibilità di azioni proprie;

3. Conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti.

Partecipazione e rappresentanza in Assemblea

Sono legittimati ad intervenire all’assemblea coloro che risulteranno titolari di diritto di voto al termine della giornata contabile del 21 marzo 2011 e per i quali sia pervenuta alla Società la relativa comunicazione effettuata dall’intermediario abilitato. Coloro che risulteranno titolari delle azioni solo successivamente al 21 marzo 2011 non avranno il diritto di partecipare e di votare in assemblea.

Ogni legittimato ad intervenire potrà farsi rappresentare in assemblea ai sensi di legge mediante delega scritta con facoltà di utilizzare a tal fine il modulo di delega disponibile sul sito internet della Società (www.fiatspa.com sezione Investor Relations, Info per gli azionisti, Assemblee).

La Società ha designato, ai sensi dell’art. 135-undecies del TUF, il Rappresentante comune degli Azionisti di risparmio dott. Aldo Milanese quale rappresentante a cui i titolari di diritto di voto potranno conferire, entro il 28 marzo 2011, una delega con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all’ordine del giorno. La delega al suddetto rappresentante deve essere conferita con le modalità e mediante lo specifico modulo di delega disponibili tramite il sito internet della Società all’indirizzo sopra indicato, dove sono anche riportate le modalità che gli interessati potranno utilizzare per notificare alla Società (all’indirizzo [email protected]) le deleghe in via elettronica. La delega non ha effetto con riguardo alle proposte per le quali non siano state conferite istruzioni di voto.

Altri diritti degli Azionisti

Gli Azionisti possono porre domande sulle materie all’ordine del giorno anche prima dell’assemblea con modalità e nei termini riportati nel sito internet della Società.

Gli Azionisti che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale, possono chiedere, entro 10 giorni dalla pubblicazione del presente avviso, l’integrazione delle materie da trattare indicando nella domanda gli ulteriori argomenti proposti.

Modalità e termini per l’esercizio di tale diritto sono riportati nel sito internet della Società.

Documentazione

La documentazione relativa agli argomenti ed alle proposte all’ordine del giorno e la relazione annuale sulla corporate governance sono a disposizione del pubblico presso la sede sociale, Borsa Italiana S.p.A. e nel sito internet della Società www.fiatspa.com.

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INDIcE2

indice

Organi di Amministrazione e Controllo

Lettera del Presidente e dell’Amministratore Delegato

Il Gruppo in sintesi Il 2010 in sintesi La struttura dei due Gruppi Gruppo Fiat – I marchi Gruppo Fiat Industrial – I marchi I due gruppi nel mondo Operare con responsabilità

Relazione sulla gestione Highlights Azionisti I fatti salienti del 2010 Dati economici e patrimoniali per Settore di Attività Principali rischi e incertezze cui Fiat S.p.A. e il Gruppo Fiat post scissione sono esposti Ricerca e innovazione Risorse umane Analisi della situazione economico-finanziaria del GruppoCorporate Governance Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari Rapporti infragruppo e con parti correlate Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione Andamento della gestione nei Settori delle continuing operation Fiat Group Automobiles Maserati Ferrari Fiat Powertrain Componenti Prodotti Metallurgici Mezzi e Sistemi di ProduzioneAndamento della gestione nei Settori delle discontinued operation Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni Veicoli Industriali FPT IndustrialSituazione economico-finanziaria della Fiat S.p.A. Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione dell’utile di esercizio 2010

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Gruppo Fiat – Bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 Conto economico consolidato Conto economico complessivo consolidato Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata Rendiconto finanziario consolidato Variazioni del Patrimonio netto consolidato Conto economico consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006Rendiconto finanziario consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 Nota integrativa al Bilancio consolidatoAppendice I - Le imprese di Fiat al 31 dicembre 2010 Appendice II - Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/98

Fiat S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2010 Conto economico Conto economico complessivo Situzione patrimoniale-finanziaria Rendiconto finanziario Variazioni del Patrimonio netto Conto economico ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 Situazione patrimoniale-finanziaria ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 Rendiconto finanziario ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 Nota integrativa al Bilancio d’esercizio Appendice - Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/98

Relazioni della Società di Revisione

Relazioni del Collegio Sindacale

Relazioni e Proposte sugli argomenti all’ordine del giorno

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OrGANI DI AMMINISTrAZIONE E cONTrOLLO

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ORGAni di AMMiniSTRAZiOne e cOnTROLLO

cONSIGLIO DI AMMINISTrAZIONE

Presidente

John Elkann (1) (*)

Amministratore Delegato

Sergio Marchionne

Consiglieri

Andrea Agnelli

Carlo Barel di Sant’Albano

Roland Berger (3)

Tiberto Brandolini d’Adda

René Carron

Luca Cordero di Montezemolo (**)

Luca Garavoglia (1) (3)

Gian Maria Gros-Pietro (1) (2)

Virgilio Marrone

Vittorio Mincato (2)

Pasquale Pistorio

Ratan Tata

Mario Zibetti (2) (3)

Segretario del Consiglio

Franzo Grande Stevens

cOLLEGIO SINDAcALE

Sindaci Effettivi

Riccardo Perotta – Presidente

Giuseppe Camosci

Piero Locatelli

Sindaci Supplenti

Lucio Pasquini

Fabrizio Mosca

Stefano Orlando

SOcIETÀ DI rEVISIONE

Deloitte & Touche S.p.A.

(*) Nominato Presidente in data 21 aprile 2010

(**) Ha lasciato la Presidenza in data 21 aprile 2010 conservando la carica di Consigliere

(1) Componente del Comitato Nomine, Corporate Governance e Sostenibilità

(2) Componente del Comitato Controllo Interno

(3) Componente del Comitato Remunerazioni

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LETTErA DEL PrESIDENTE E DELL’AMMINI- STrATOrE DELEGATO

6

LeTTeRA deL PReSidenTe e deLL’AMMiniSTRATORe deLeGATOSignori Azionisti, il 2010 ha avuto un inizio difficile, con i problemi e le incertezze dell’anno precedente ancora evidenti e senza segnali di significativo recupero dalla crisi per molti dei nostri mercati di riferimento.Le prospettive sono migliorate progressivamente nel corso dell’anno; diverse aree geografiche in cui operiamo hanno mostrato un recupero consistente, anche se, in gran parte, con performance ben al di sotto dei livelli pre-crisi. Le condizioni di mercato sono migliorate per tutti i nostri business ad eccezione dell’Automobile, le cui performance sono state influenzate dal venir meno, in molti Paesi europei, degli eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole.In questo contesto così disomogeneo, la Fiat ha reagito in modo efficace e con prontezza. Abbiamo continuato a tenere i costi sotto stretto controllo con misure rigorose, sfruttando altresì la ripresa economica fin dai primi segnali.Tutto ciò è stato possibile grazie alla dimensione internazionale delle nostre attività industriali e commerciali, che ci ha permesso di minimizzare le inefficienze in alcune aree, realizzando al contempo performance ottimali in altre. Questa, in sostanza, è la vera forza della nostra azienda oggi.Un approccio globale e aperto, che non si lascia frenare dalle difficoltà ma che risponde con determinazione alle sfide e riesce a trarre vantaggio dalle opportunità che si presentano. Grazie a tutto ciò abbiamo chiuso il 2010 con risultati decisamente superiori rispetto agli obiettivi che ci eravamo posti ad inizio anno. I ricavi sono aumentati di oltre il 12% a 56 miliardi di euro, l’utile della gestione ordinaria è raddoppiato a 2,2 miliardi di euro e il risultato netto è tornato positivo, pari a 600 milioni di euro. La generazione di cassa è stata forte; l’indebitamento netto industriale si è attestato a 2,4 miliardi di euro, in riduzione di 2 miliardi rispetto all’esercizio precedente, grazie alla positiva performance operativa di tutti i business e ad una rigorosa disciplina nella gestione del capitale di funzionamento. La liquidità è stata rafforzata a quasi 16 miliardi di euro. Questi traguardi sono il frutto degli sforzi, della volontà e della dedizione delle persone della Fiat, che si sono impegnate con efficacia per contenere gli impatti della crisi e hanno saputo cogliere tutte le opportunità offerte dalla successiva ripresa.Desideriamo ringraziare tutte le donne e gli uomini della Fiat nel mondo, per l’apporto professionale e personale che stanno dedicando per far crescere questa azienda e renderla più forte.

Questi risultati sono stati raggiunti in un anno contrassegnato anche da una decisione storica, che ha cambiato per sempre il profilo della Fiat: la scissione del Gruppo, efficace dal 1° gennaio del 2011, in due entità distinte, Fiat e Fiat Industrial.Continuare a tenere insieme attività che hanno radici storiche comuni ma che, a seguito dell’evoluzione dei mercati nel corso del tempo, condividono ormai ben poche caratteristiche economiche e industriali, è un concetto superato. Mantenendo l’assetto attuale, si sarebbe corso il rischio di limitare il potenziale di crescita di questi business. Di fronte alle enormi e repentine trasformazioni in atto nel mercato, non potevamo più permetterci il lusso di guardare alle nostre attività riducendo la prospettiva ai confini storici. Le sfide di oggi sono di gran lunga più grandi e complesse e richiedevano una soluzione strategica, con il passaggio ad un nuovo modello in grado di assicurare indipendenza ai business. Sotto il profilo industriale e finanziario, questa è la soluzione che garantisce ad ogni attività il maggiore potenziale di sviluppo. Questa decisione risponde ad un imperativo di crescita, di autonomia ed efficienza.Fiat e Fiat Industrial hanno ora una significativa libertà di azione, incluso il potenziale per cogliere le opportunità di stringere alleanze, essendo svincolate dal peso delle limitazioni strategiche dovute alla coesistenza di attività diverse fra loro.Oggi ciascun gruppo può focalizzarsi sul proprio core business, con obiettivi che non solo sono ben definiti e chiaramente comprensibili dal mercato, ma permettono anche alle due organizzazioni di confrontarsi e sviluppare le rispettive strategie in termini puramente competitivi, avendo come riferimento un insieme di concorrenti ben identificato. Entrambi hanno un profilo operativo definito, che consentirà loro di dimostrare appieno il proprio valore intrinseco che, nell’ambito di un conglomerato, rischiava di rimanere in parte inespresso.Questa è un’operazione impegnativa e ambiziosa, che ha aperto la porta ad un nuovo futuro, un futuro diverso e migliore per i nostri business. Prima di impegnarci in questa operazione, abbiamo considerato anche uno degli aspetti più sensibili della scissione, ovvero l’idea che la Fiat avrebbe perso la propria identità come Gruppo – un gruppo che è esistito e ha operato come un tutt’uno per più di un secolo. Ma la verità è che l’identità di un’azienda non sta in una ragione sociale.Sta nelle persone che ne sono parte, in un preciso momento e con precisi obiettivi.Il modo migliore per comprendere il valore di questa scissione è considerare le opportunità di crescita personale che offre alla nostra gente. Nel corso della sua storia, la Fiat ha sviluppato risorse umane di altissimo livello, non solo per le competenze professionali e tecniche, ma soprattutto per lo spirito competitivo e la forza della leadership.Queste qualità, che sono state totalmente preservate con la scissione, sono inestimabili per lo sviluppo di un’azienda e sono la migliore garanzia per il futuro di Fiat e di Fiat Industrial. La scissione ha potuto concretizzarsi anche grazie ad un importante progetto, avviato nel 2009, ma che ha iniziato ad assumere visibilità nel corso del 2010. Abbiamo, infatti, compiuto significativi progressi nella partnership con Chrysler, che ha dato alla Fiat la possibilità di diventare un produttore di auto con una gamma completa, di estendere la propria presenza geografica e raggiungere la massa critica necessaria ad ottenere le economie di scala per farne un costruttore a livello globale in grado di durare.Sul lato industriale, il processo di condivisione delle tecnologie di piattaforme e motori sta procedendo in modo spedito. Sul fronte commerciale, abbiamo avviato la riorganizzazione

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e l’integrazione delle reti di vendita. In primo luogo, stiamo procedendo all’integrazione delle reti commerciali dei marchi Chrysler e Lancia in Europa. Inoltre, abbiamo presentato al Salone Internazionale di Los Angeles la Fiat 500, che ha segnato il ritorno del marchio sul mercato nordamericano dopo 27 anni di assenza. All’inizio del 2011, la nostra partecipazione in Chrysler è passata dal 20% al 25%, in seguito al verificarsi del primo dei tre “Performance Events”, che nel complesso porteranno la quota di partecipazione di Fiat nel Gruppo Chrysler al 35%.Ma al di là degli aspetti tecnici e finanziari, uno dei risultati di maggior valore di questa alleanza si sta realizzando a livello culturale.Fiat e Chrysler stanno dando vita a un’integrazione basata sul rispetto reciproco e sull’umiltà, che muove da basi paritarie e dalla volontà di imparare l’uno dall’altro.Quello che esiste oggi è uno straordinario gruppo di persone che lavorano fianco a fianco, che si ascoltano e si confrontano, che stanno ampliando i loro orizzonti. Sono due culture che si uniscono.Questa è la vera forza della nostra partnership. E crediamo sia anche il suo elemento più prezioso, il cui valore è racchiuso nell’incredibile potenziale umano sviluppato per le nostre aziende e per la crescita delle nostre persone.

Per quanto riguarda gli obiettivi a breve e medio termine, abbiamo pianificato un dettagliato percorso di sviluppo per Fiat e per Fiat Industrial, che è stato presentato alla comunità finanziaria internazionale il 21 aprile 2010.I target finanziari riflettono la nostra aspirazione a conseguire una forte crescita dei ricavi, accompagnata anche da un robusto aumento della redditività. Ci aspettiamo che la Fiat post-scissione raggiunga quest’anno un fatturato di 37 miliardi di euro e che aumenti fino a 64 miliardi di euro entro il 2014.Il progressivo incremento del risultato della gestione ordinaria e dei margini rispecchia il nostro impegno a eliminare gli handicap che hanno pesato sul nostro business in Europa, ad ottimizzare le sinergie e a trasformare l’azienda in un concorrente best in class.Per Fiat Industrial, il piano fissa obiettivi di ricavi a circa 22 miliardi di euro nel 2011 e quasi 30 miliardi di euro nel 2014, con un tasso medio annuo di crescita dell’8%. Anche l’utile della gestione ordinaria aumenterà in modo significativo, con un target di 3,3 miliardi di euro nel 2014.Per supportare la crescita dei due gruppi e lo sviluppo dei nuovi prodotti, abbiamo previsto di investire, nell’arco del piano, circa 30 miliardi di euro, di cui quasi due miliardi all’anno nelle attività di ricerca. Per il business dell’auto, in particolare, cui è destinata la componente più significativa degli investimenti, il piano quinquennale di rinnovo della gamma prevede il lancio di 34 nuovi modelli, ai quali si aggiungono 17 aggiornamenti di prodotto.Nel 2010, a causa delle deboli condizioni del mercato, la scelta strategica è stata quella di limitare la presentazione di nuovi prodotti, che sono stati riposizionati a partire dalla seconda metà del 2011. Nel complesso, il nostro piano rappresenta un significativo impegno ad investire per ampliare l’offerta e migliorare la nostra posizione competitiva in Europa.

Nel lavorare per conseguire questi obiettivi, tutte le nostre scelte saranno dirette a coniugare le necessità di efficienza industriale con il senso di responsabilità sociale che ci ha guidati finora e che fa parte del DNA della Fiat. Abbiamo dimostrato questo tipo di impegno nei confronti dell’Italia, presentando un progetto che mira allo stesso tempo a rendere la nostra base produttiva più competitiva e a garantire prospettive più sicure alle nostre persone.Lo stiamo dimostrando nel resto del mondo, perseguendo un percorso di crescita che muove dai medesimi valori su cui abbiamo rifondato la Fiat: l’integrità, la trasparenza e un approccio responsabile nella gestione del business. Questo valori sono stati riconosciuti e apprezzati a livello internazionale.Siamo una delle poche aziende del settore auto che nel 2010 è stata inserita nel prestigioso indice Dow Jones Sustainability, che include solo le aziende giudicate leader nella sostenibilità.È un obiettivo che consideriamo importante non soltanto per l’immagine che dà, ma perché è una prova concreta che c’è un’etica dietro i nostri risultati. Questi valori hanno fatto della Fiat un’azienda solida, dove l’impegno e il senso del dovere caratterizzano sempre il nostro lavoro.Questi principi forti sono saldamente radicati nella nostra organizzazione e sono parte integrante della nostra leadership, perché ci appartengono come persone, prima ancora che come manager.

Ci lasciamo il 2010 alle spalle con la sensazione di aver realizzato qualcosa di concreto. La scissione del gruppo e il rafforzamento dell’alleanza con Chrysler hanno cambiato la Fiat in modo indelebile e irreversibile. Abbiamo sviluppato questi business insieme per più di cento anni, fino a quando il fatto di stare uniti è diventato più che altro una rassicurante abitudine. Abbiamo deciso di dare un taglio netto a questa tradizione per creare così le condizioni necessarie alla successiva fase di sviluppo dei nostri business.

Fiat e Fiat Industrial iniziano nel 2011 il loro nuovo cammino, con rinnovata consapevolezza della loro missione e del percorso da seguire. Solide sotto il profilo finanziario e con un’elevata dotazione tecnologica e industriale, stanno avviando un progetto esplorativo di respiro internazionale, ognuna in modo autonomo, portando le rispettive competenze ed esperienze, con il preciso obiettivo di diventare operatori dinamici e competitivi a livello globale. Desideriamo ringraziare i nostri azionisti per essere stati con pazienza al nostro fianco in questo percorso e per rimanere con noi, come stakeholder di Fiat e Fiat Industrial, nella prossima fase del nostro sviluppo.

18 febbraio 2011

/f/ John Elkann /f/ Sergio MarchionneIL PRESIDENTE L’AMMINISTRATORE DELEGATOJohn Elkann Sergio Marchionne

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iL GRUPPO in SinTeSiIl 2010 in sintesi

La struttura dei due Gruppi

Gruppo Fiat - I marchi

Gruppo Fiat Industrial - I marchi

I due Gruppi nel mondo

Operare con responsabilità

10

11

12

16

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22

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10 IL GruPPO IN SINTESI

IL 2010IN SINTESI

iL 2010 in SinTeSi

35,9

1,1

0,2

0,5

12,2

rISuLTATI DELL’ESErcIZIO 2010 (miliardi di euro)

Ricavi:Utile della gestione ordinaria:

Utile Netto: Indebitamento netto industriale(**):

Liquidità:

21,3

1,1

0,4

1,9

3,7

56,3

2,2

0,6

2,4

15,9

2010

56.258

2.204

1.058

3.362

50.102

59.564(*)

2010

Gruppo Fiat Attività Industriali

2010

2010

0

0

0

0

10.000

20.000

1.000

1.000

20.000 30.000

10.000 12.500 15.000 17.5007.500

2.000

1.500500-500-1.000

40.000

5.000

3.000

2.000

50.000

2.500

60.000 4.000

Ricavi (in milioni di euro)

Indebitamento (in milioni di euro)

Utile della gestione ordinaria (in milioni di euro)

Utile/(Perdita) dell’esercizio (in milioni di euro)

2009

2009

2009

2009

2008

2008

2008

2008

(*) A seguito dell’adozione nel 2009 dell’emendamento allo IAS 16 i ricavi netti dell’esercizio 2008 sono stati incrementati per 184 milioni di euro

600

(848)

1.721

14.932

2.44215.898

4.418

5.949

17.954

(*)

Gruppo Fiatante Scissione

(*) Al netto delle elisioni tra i due gruppi

(**) La ripartizione dell’Indebitamento netto industriale al 31 dicembre 2010 tra il Gruppo Fiat post Scissione e il Gruppo Fiat Industrial riflette l’ammontare attribuibile ai due gruppi su base autonoma. La liquidazione dei crediti e debiti finanziari infragruppo in essere al 31 dicembre 2010 tra il Gruppo Fiat post Scissione e il Gruppo Fiat Industrial è avvenuta nel mese di gennaio 2011. Qualora tale operazione fosse intervenuta entro la fine del 2010 avrebbe determinato un aumento delle disponibilità liquide del Gruppo Fiat post Scissione (e di riflesso una riduzione di quelle del Gruppo Fiat Industrial) senza alcun effetto sul sopra indicato Indebitamento netto industriale dei due Gruppi al 31 dicembre 2010.

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11IL GruPPOIN SINTESI

LA STruTTurA DEI DuE GruPPI

LA STRUTTURA dei dUe GRUPPi

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IL GruPPOIN SINTESI

GruPPO FIAT - I MArchI

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GRUPPO FiAT - i MARchi

La missione di business della Fiat è tutta concentrata nel settore automobilistico. Il gruppo industriale, che ha dimensioni globali, progetta, costruisce e commercializza automobili di grande diffusione con i brand Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Fiat Professional e vetture d’élite con i marchi Ferrari e Maserati. Opera, inoltre, nella componentistica attraverso Magneti Marelli, Teksid e Fiat Powertrain e nel business dei sistemi di produzione con Comau. Le sue competenze industriali, il posizionamento commerciale e i programmi di sviluppo ne fanno un’azienda solida e competitiva.

Il Gruppo Fiat dopo la Scissione svolge attività industriali e di servizi finanziari nel settore automotive attraverso società localizzate in circa 40 paesi e intrattiene rapporti commerciali con clienti in circa 140 paesi. Le attività del Gruppo Fiat sono suddivise per business, in particolare:

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AuTOMOBILI

FiatPratiche, versatili e brillanti. Adatte a un cliente sempre più attento alle tematiche ambientali e alle novità tecnologiche. Sono le vetture Fiat, un marchio che da sempre propone modelli dotati di soluzioni tecniche utili e accessibili, senza mai rinunciare a un design “Made in Italy”. A queste caratteristiche negli ultimi anni il brand ha aggiunto una particolare attenzione all’ambiente. Proprio in tema di ecologia, il costante impegno nella ricerca di proposte concrete, disponibili subito, è confermato dal fatto che da più di tre anni Fiat è leader per le più basse emissioni di CO2 tra i marchi automobilistici più venduti in Europa (fonte: JATO Dynamics).

Alfa RomeoSportività, tecnologia, comfort ed eleganza, per un design unico dalla personalità unica. Tutto questo è Alfa Romeo, marchio storico dell’industria automobilistica italiana, che proprio nel 2010 ha celebrato un secolo di successi. Nel suo DNA ci sono valori distintivi in cui si sono riconosciute generazioni di clienti appassionati d’automobili: l’agilità, il temperamento, lo stile. Valore, quest’ultimo, che scaturisce dalla capacità di coniugare il fascino delle proporzioni con una tecnica all’avanguardia capace di offrire prestazioni eccellenti in potenza, bassi consumi e compatibilità ecologica.

LanciaClasse, esclusività e un inconfondibile stile italiano: questo è Lancia. Da più di cent’anni il marchio propone modelli caratterizzati da un’eleganza da “indossare” nella vita di ogni giorno come la compatta Ypsilon, la city limousine Musa e la Delta, che sintetizza il fascino dello stile e un temperamento audace e innovatore.

AbarthRilanciato nel 2007, il marchio Abarth è oggi sinonimo di grinta ed emozione sportiva. Sotto il segno dello Scorpione sono nate, con lo spirito di un tempo, vetture modernissime ispirate al mondo racing, che sono veri e propri concentrati di tecnologia e prestazioni. Si tratta di auto come l’Abarth Punto Evo, la 500C e la serie limitata Abarth 695 Tributo Ferrari, commercializzate nel 2010; oltre che di kit di trasformazione e di versioni esclusive per gli amanti dell’automobilismo sportivo.

Fiat ProfessionalQuello tra Fiat Professional e i suoi clienti è un rapporto di partnership tra professionisti. Il marchio dei veicoli commerciali leggeri di Fiat Group Automobiles nasce con la missione di affiancare le imprese grandi e piccole nella crescita del loro business. Chi cerca produttività, facilità d’uso e bassi consumi trova nella competenza e nella capacità innovativa di Fiat Professional un vero punto di riferimento, un alleato per l’impresa di oggi nell’affrontare le sfide del mercato.

Maserati I modelli Maserati: vetture uniche per fascino, eleganza, tecnologia d’avanguardia. Come la Quattroporte, berlina dallo stile inconfondibile, sintesi ideale tra lusso e sportività, o la GranTurismo, prima coupé moderna a due porte e quattro posti, che coniuga potenza ed eleganza, un design avveniristico e un’insospettata praticità. O come la GranCabrio, prima cabriolet a quattro posti della storia del Tridente. Un’eccellenza, quella di Maserati, spesso derivata dall’esperienza delle competizioni in pista. La Casa modenese, infatti, porta in sé una grande tradizione sportiva che continua ancora oggi: con la MC12, vincitrice di 14 titoli dal suo debutto nel Campionato FIA GT nel 2004, ma anche, dal 2010, con la nuova GranTurismo MC Trofeo, protagonista del nuovo trofeo monomarca.

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IL GruPPOIN SINTESI

GruPPO FIAT - I MArchI

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Ferrari La storia dell’azienda comincia ufficialmente nel 1947, quando dallo storico portone di via Abetone Inferiore 4 a Maranello esce la prima vettura, la 125 S, una biposto destinata alla vittoria nel GP di Roma del 1947 e che presto sarebbe diventata una raffinata granturismo da strada. Da allora l’Azienda ha percorso un lungo cammino, ma la missione è rimasta la stessa: costruire vetture sportive uniche, destinate a rappresentare, in pista come sulle strade, l’automobile italiana d’alta scuola. Simbolo di eccellenza e di sportività, Ferrari non ha bisogno di presentazioni. Il suo biglietto da visita sono i titoli conquistati in Formula 1: 16 nella categoria Costruttori e 15 in quella Piloti. Oltre che, ovviamente, i modelli Gran Turismo: automobili uniche nel design, nella tecnologia e nel lusso che in tutto il mondo rappresentano il più prestigioso “Made in Italy”.

cOMPONENTI E SISTEMI DI PrODuZIONE

Fiat Powertrain Fiat Powertrain è il settore di Fiat specializzato e dedicato alla ricerca, sviluppo, produzione e vendita di motori e cambi. La società è una delle realtà più significative nel settore dei motopropulsori a livello mondiale. Fiat Powertrain sviluppa, produce e vende motori con un range di potenza da 60 a 235 Cv e cambi con una coppia da 143 a 400 Nm per applicazioni su vetture e veicoli commerciali leggeri. Il know-how interno all’azienda per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo e la grande competenza nei processi di ingegnerizzazione e produzione consentono eccellenti soluzioni e innovazioni nel campo dei motopropulsori.

Magneti Marelli È un’azienda internazionale leader nella progettazione e produzione di sistemi e componenti ad alta tecnologia per autoveicoli: dall’illuminazione ai dispositivi di controllo del motore, dall’elettronica alle sospensioni e ammortizzatori, dai sistemi di scarico ai componenti per l’After Market e il Motorsport. Attraverso un processo di innovazione continua, Magneti Marelli punta a valorizzare il proprio know-how e le competenze elettroniche trasversali del Gruppo per sviluppare sistemi intelligenti e soluzioni che contribuiscano all’evoluzione della mobilità secondo criteri di sostenibilità ambientale, sicurezza e qualità della vita all’interno dei veicoli. Per questo l’azienda ha partecipato da protagonista all’enorme sviluppo tecnologico che ha interessato, negli ultimi anni, il settore automotive.

Teksid È oggi il gruppo di fonderie di ghisa grigia e ghisa sferoidale più grande al mondo. Un’azienda attenta a regolare continuamente la qualità della produzione sulle richieste sempre più precise dell’industria automotive mondiale. Teksid produce basamenti, teste cilindri, componenti per motori, particolari per trasmissioni, cambi e sospensioni. Inoltre Teksid Aluminum è leader mondiale nella tecnologia produttiva di teste cilindri e componenti per motori in alluminio. Tra le caratteristiche vincenti di Teksid: 80 anni di esperienza, alta automazione, un continuo aggiornamento della tecnologia per aumentare gli standard qualitativi e una stretta integrazione con lo sviluppo dei prodotti dei clienti, tra i quali ci sono anche i più importanti costruttori del mondo di automobili, camion, trattori e motori diesel.

Comau È il settore del Gruppo che realizza “le macchine per costruire le macchine”: robot di saldatura e assemblaggio scocche, sistemi di lavorazione e montaggio meccanico. Al cliente Comau consegna impianti “chiavi in mano”, di cui esegue progettazione, realizzazione, installazione, avvio produttivo e successivamente anche la manutenzione. Con 40 anni di esperienza nel campo dell’automazione industriale, Comau è leader nella ricerca di tecnologia innovativa per un continuo miglioramento dei processi. I costanti investimenti in ricerca e sviluppo hanno consentito all’azienda di porsi sul mercato internazionale con soluzioni ingegneristiche complete anche in settori diversi da quello autoveicolistico tra cui l’aerospaziale, il petrolchimico, il settore dell’acciaio e quello delle fonderie. Comau, attraverso le soluzioni Ecomau, supporta i clienti nell’applicazione di tecnologie produttive per il risparmio energetico, operando sia su impianti esistenti sia sulla fornitura di impianti nuovi.

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IL GruPPOIN SINTESI

16 GruPPO FIAT INDuSTrIAL - I MArchI

GRUPPO FiAT indUSTRiAL - i MARchi

La sua grande base industriale, l’ampia gamma di prodotti e la presenza geografica a livello mondiale fanno di Fiat Industrial un leader globale nel campo dei capital goods. Il Gruppo, costituitosi in seguito alla scissione di Fiat S.p.A., opera attraverso aziende che, nei rispettivi settori, sono player internazionali di grande rilievo: Iveco, CNH-Case New Holland e FPT Industrial. Questi tre settori progettano, costruiscono e commercializzano veicoli industriali, autobus, veicoli speciali (Iveco), trattori, macchine agricole e per le costruzioni (CNH) oltre ai relativi motori e trasmissioni e a motori per applicazioni marine (FPT Industrial).

Fiat Industrial svolge attività industriali e di servizi finanziari attraverso società localizzate in 45 paesi e intrattiene rapporti commerciali con clienti in circa 190 paesi. Le attività sono suddivise per settori, in particolare:

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MAcchINE PEr L’AGrIcOLTurA E LE cOSTruZIONI (cNh – case New holland) È un’azienda nata dall’esperienza di marchi che in Europa e negli Stati Uniti hanno fatto la storia della meccanizzazione agricola e dello sviluppo delle macchine per le costruzioni. Per questo CNH può offrire ai suoi clienti il meglio della tecnologia oggi disponibile in questi due comparti. Sono le macchine per l’agricoltura di New Holland Agriculture e di Case IH alle quali si aggiungono, nel mercato europeo, quelle della Steyr, nonchè le macchine per le costruzioni di New Holland Construction e di Case Construction Equipment, alle quali si sommano i prodotti offerti sul mercato americano dalla Kobelco.

CNH assicura alla clientela non solo prodotti di alta qualità, flessibili nella capacità di adattarsi alle singole esigenze e capaci di garantire il massimo rendimento di lavoro, ma anche un’adeguata assistenza (CNH Parts & Service) e soluzioni di finanziamento all’acquisto adattate al profilo del cliente (CNH Capital). In particolare:

Case IH AgricultureIl marchio Case IH Agriculture e il suo simbolo di colore rosso incarnano una tradizione di leadership nell’ambito agricolo. È sinonimo di prestazioni imbattibili in ogni tipo di lavorazione, bassi costi d’esercizio e grande affidabilità. Nella gamma di trattori, presse e mietitrebbiatrici che l’azienda offre c’è l’eredità di grandi produttori e grandi marchi nel campo dell’agricoltura, tra cui Case International Harvester e David Brown, per citarne solo alcuni. Ognuno ha avuto un ruolo importante nella storia e nell’evoluzione di Case IH.Oggi Case IH è riconosciuta essere un’azienda globale che fornisce macchine potenti, affidabili e produttive concentrando la sua attenzione sulle grandi aziende cerealicole e può vantare un’organizzazione fatta di persone che operano direttamente nei campi e sono impegnate a fornire servizi professionali per una gestione ottimale dell’impresa agricola nel suo complesso.

New Holland AgricultureDal 1895 New Holland è impegnata a fornire soluzioni che migliorano l’efficienza e la produttività agricola tramite tecnologie accessibili. Nel 2006 viene lanciata la strategia Clean Energy Leader per la promozione attiva dei carburanti rinnovabili, dei sistemi per la riduzione delle emissioni e della tecnologia agricola sostenibile. New Holland offre ai produttori di cereali commerciali, agli allevatori, ai contoterzisti e ai professionisti della viticoltura e della manutenzione del verde la più vasta scelta di trattori, macchine da raccolta e movimentatori: più di 80 linee di prodotto e oltre 300 modelli, tutti di semplice utilizzo. New Holland completa l’offerta di macchine agricole più ampia al mondo con un efficiente supporto nel campo dell’assistenza e dei ricambi e con una gamma di servizi finanziari su misura, creati da uno specialista dell’agricoltura. Una rete mondiale di concessionari disponibili e professionali assicura sempre un’assistenza completa e una consulenza esperta, stagione dopo stagione. Vicina ai clienti in tutti i campi, New Holland è il partner affidabile di ogni agricoltore.

Steyr Da oltre sessant’anni, Steyr è leader di mercato in Austria nella produzione di trattori. Il marchio, bianco e rosso, è stato creato nel 1967 in occasione del lancio della serie Plus ed è oggi sinonimo di elevata qualità e affidabilità dei mezzi. Steyr realizza trattori che si collocano nel cosiddetto segmento “premium”, in cui l’azienda può vantare in Austria un’importante quota di mercato. Steyr esporta, infatti, il 60% della propria produzione: le principali aree di sbocco sono la Germania, la Svizzera, la Francia, l’Italia, il Benelux, i paesi Scandinavi, l’Europa del Sud e dell’Est. Nella sede produttiva di St. Valentin in Austria, in cui sono stati fatti recentemente significativi investimenti, vengono realizzati ben 19 modelli di trattori: in particolare, la Steyr Kompakt, 9000 MT, le gamme Profi e CVT, come anche i prodotti destinati all’utilizzo municipale e forestale, testimoniano la capacità dell’azienda di dare risposte rapide alle richieste di un mercato in continua evoluzione.

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IL GruPPOIN SINTESI

GruPPO FIAT INDuSTrIAL - I MArchI

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New Holland ConstructionNew Holland Construction è un protagonista assoluto e globale nel mercato del movimento terra. I colori nero e giallo racchiudono il meglio dell’esperienza di Fiat Kobelco, Kobelco, O&K, New Holland e Fiat Allis. Dall’unione di queste singole forze e singoli successi, è nato un marchio che racchiude un ricco patrimonio di conoscenze e che si pone nel mercato del movimento terra come un pioniere nello sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate e sofisticate. Oltre a offrire una gamma completa di prodotti, New Holland Construction ha concentrato risorse e investimenti per mettere a punto una rete capillare di concessionari che opera secondo la seguente filosofia: ascoltare il cliente, farsi carico dei suoi problemi e trovare una soluzione in maniera tempestiva.

Case Construction Fin dall’inizio della sua attività a Racine, Wisconsin (USA), più di 160 anni fa, il marchio Case Construction si è guadagnato la reputazione di produttore leader di una gamma completa di soluzioni tecnologicamente avanzate nel comparto delle macchine per le costruzioni.Con più di 90 modelli che portano il nome e i colori Case, l’azienda può vantare nel suo portafoglio una soluzione per ogni applicazione. Macchine come i mini escavatori, le terne, gli escavatori cingolati e gommati, i caricatori gommati e gli skid steer loader sono state progettate per affrontare condizioni climatiche estreme o aree a rischio. Inoltre da più di un secolo Case si è guadagnata un’invidiabile reputazione quale fornitore delle forze armate e di varie organizzazioni in tutto il mondo, impegnate in attività differenti come lo sminamento del territorio o la ricostruzione delle comunità devastate da calamità naturali.

Kobelco Kobelco produce e commercializza la linea completa di escavatori della gamma compatta, media e alta con peso da 1,9 a 88 ton. Particolare attenzione viene dedicata da Kobelco alla potenza e precisione delle macchine e ogni escavatore Kobelco è progettato e prodotto per superare le aspettative della clientela. Con oltre 250 centri di distribuzione dislocati in Nord America, gli escavatori Kobelco sono supportati da una rete di concessionari capaci, nonché da venditori esperti.

VEIcOLI INDuSTrIALI (Iveco)

Una gamma di veicoli industriali leggeri, medi e pesanti per trasportare e distribuire merci, garantendo la redditività del cliente e minimizzando l’impatto ambientale (Iveco). Autobus cittadini e granturismo destinati a trasportare passeggeri, per le loro attività quotidiane o per turismo, rispettando al massimo l’ambiente (Iveco Irisbus). Mezzi per cava o cantiere capaci di movimentare materiali pesanti con un’affidabilità assoluta su qualunque terreno (Iveco Astra). Veicoli speciali in grado di intervenire per un soccorso tempestivo ed efficace contro gli incendi (Iveco Magirus), nelle missioni di protezione civile e di peace-keeping (Iveco Defence Vehicles). Ai suoi clienti Iveco assicura anche un’assistenza post-vendita di prim’ordine in tutto il mondo e mette a disposizione, con Iveco Capital, avanzati servizi finanziari per supportare acquisti, leasing e noleggi. Il Gruppo opera attraverso i seguenti marchi:

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Iveco Iveco è uno dei protagonisti mondiali del trasporto su gomma. Progetta, costruisce e commercializza un’articolata gamma di veicoli industriali leggeri, medi e pesanti, sia per il trasporto stradale sia per impieghi off-road. L’offerta di prodotto è integrata da una serie di servizi post vendita, finanziari e relativi ai veicoli usati. L’Azienda persegue fin dalla sua nascita l’impegno per una mobilità sicura, ecologica ed efficiente. È l’unico costruttore a offrire motorizzazioni ecologiche sia diesel, sia a metano per tutte le missioni e in tutte le gamme. Iveco è stato il primo full-liner di veicoli industriali a investire in modo importante sul metano, sviluppando motori con componenti specifici e una messa a punto ottimizzata per il CNG (Compressed Natural Gas). Dai veicoli di gamma leggera (EcoDaily) a quelli medi (Eurocargo) fino ai pesanti (Stralis), tutti i prodotti sono proposti con motorizzazioni EEV (Enhanced Environmentally-friendly Vehicle), lo standard europeo più severo attualmente in vigore in termini di emissioni.

Iveco Irisbus Iveco Irisbus è uno dei principali costruttori europei nel settore del trasporto persone e sta progressivamente espandendo le proprie attività su scala mondiale, commercializzando i suoi prodotti in oltre 40 Paesi. Un risultato ottenuto grazie ai continui investimenti in ricerca e sviluppo e alle tecnologie eccellenti applicate ai processi produttivi. Iveco Irisbus offre una gamma completa di mezzi per il trasporto persone: autobus urbani ed interurbani di linea, da turismo e granturismo e minibus. Il tratto distintivo che fa di Iveco Irisbus una società di punta nel suo settore è la sperimentazione, condotta da anni in stretta collaborazione con gli operatori del trasporto pubblico, su nuovi combustibili e su nuove concezioni dei veicoli con particolare attenzione all’impatto ambientale, al comfort dei passeggeri e ai costi di esercizio.

Iveco Astra Ovunque Astra è sinonimo di forza, di resistenza e di versatilità. Né le piste africane, né le condizioni desertiche più difficili possono fermare i suoi veicoli che, lavorando con sicurezza e alta produttività, confermano il successo della tecnologia italiana in tutto il mondo. La società, fondata nel 1946, appartiene al settore Iveco dal 1986. Ha sulle spalle più di 60 anni di esperienza nella progettazione e realizzazione di veicoli destinati a impieghi gravosi, in condizioni climatiche estreme. Astra costruisce mezzi in grado di entrare nelle cave e nelle miniere più impervie e di movimentare grandi quantità di materiali pesanti, come roccia o fango. La gamma produttiva comprende veicoli cava-cantiere, dumper rigidi e articolati e veicoli speciali. L’azienda, inoltre, è fortemente impegnata, sul fronte dei prodotti, a ridurre le emissioni dei veicoli e, su quello produttivo, ad ottimizzare l’utilizzo e la raccolta selettiva dei rifiuti in modo da favorire il massimo recupero e riciclo possibile.

Iveco Magirus Da 140 anni Magirus costruisce i mezzi per affrontare le emergenze più gravi: incendi, inondazioni, sismi o esplosioni. La storia di Magirus inizia nel 1864, quando Conrad Magirus, comandante dei vigili del fuoco di Ulm, fonda l’azienda e inventa la prima scala antincendio della storia. Oggi l’azienda, che ha riscosso molti successi e riconoscimenti da parte del mercato, è una delle realtà globali più importanti nel settore dei mezzi antincendio e di soccorso. Iveco Magirus è presente su tutto il territorio mondiale e collabora attivamente con i vigili del fuoco: dalla Siberia all’Africa, dalla Cina al Giappone. E proprio da questo stretto rapporto con chi opera in prima linea nei momenti di emergenza nascono le soluzioni tecnologiche migliori e più affidabili.

cOMPONENTI

FPT Industrial FPT Industrial è il settore dedicato alla progettazione, produzione e vendita di motopropulsori per applicazioni veicolari industriali, on-highway e off-highway, nonché di motori per applicazioni marine e “Power Generation”. Una gamma di prodotti estremamente ampia (5 famiglie di motori con una potenza da 50 a 870 Cv e cambi con coppia massima da 300 a 400 Nm) e un grande focus sulle attività in ricerca e sviluppo rendono FPT Industrial uno dei principali protagonisti a livello mondiale nel settore dei motopropulsori per uso industriale.

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IL GruPPOIN SINTESI

I DuE GruPPINEL MONDO

20

i dUe GRUPPi neL MOndO

Fin dalle origini, lo sviluppo di tutte le attività è stato contrassegnato da una spiccata propensione verso i mercati internazionali. Questa costante attenzione si è tradotta in una rilevante presenza in tutto il mondo.

Avere una visione globale e agire a livello locale: con questa filosofia i due Gruppi sono pronti per affrontare le nuove sfide, cercando di cogliere il meglio da ogni mercato e di essere veloci nel soddisfare le esigenze di tutti i loro milioni di clienti.

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ITALIA

RICAVI PER AREA DI DESTINAzIONE

DIPENDENTI

STABILIMENTI

CENTRI DI RICERCA E SVILUPPO

44

27,3%

45,8%

30

16

11,7%

29,2%

13

EUROPA

RICAVI PER AREA DI DESTINAzIONE

DIPENDENTI

STABILIMENTI

CENTRI DI RICERCA E SVILUPPO

29

33,0%

17,9%

13

25

32,1%

36,2%

21

NORD AMERICA

RICAVI PER AREA DI DESTINAzIONE

DIPENDENTI

STABILIMENTI

CENTRI DI RICERCA E SVILUPPO

6

3,1%

1,2%

3

11

24,4%

15,7%

13

MERCOSUR

RICAVI PER AREA DI DESTINAzIONE

DIPENDENTI

STABILIMENTI

CENTRI DI RICERCA E SVILUPPO

18

27,9%

28,7%

5

8

17,3%

12,8%

4

RESTO DEL MONDO

RICAVI PER AREA DI DESTINAzIONE

DIPENDENTI

STABILIMENTI

CENTRI DI RICERCA E SVILUPPO

16

8,7%

6,4%

7

8

14,5%

6,1%

4

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IL GruPPOIN SINTESI

OPErArE cON rESPONSABILITÀ

22

OPeRARe cOn ReSPOnSABiLiTà

Non si tratta di una sensibilità sporadica, ma di un approccio di gestione sempre più radicato in azienda, che vede fortemente coinvolto il top management. Il Group Executive Council (GEC) - organismo decisionale guidato dall’Amministratore Delegato del Gruppo e composto dagli Amministratori Delegati dei settori operativi e da alcuni capi funzione - definisce l’approccio strategico, approva le Linee Guida e il Piano di Sostenibilità ed è costantemente informato delle performance ambientali e sociali del Gruppo. Inoltre, all’interno del Consiglio di Amministrazione il Comitato Nomine, Corporate Governance e Sostenibilità valuta le proposte inerenti gli indirizzi strategici in tema di sostenibilità ed esamina il Bilancio di Sostenibilità.

L’impegno del Gruppo Fiat a supporto di uno sviluppo economico in sintonia con l’ambiente e la società è stato riconosciuto anche da parte di importanti società di rating di sostenibilità e organizzazioni internazionali. Nel 2010, per il secondo anno consecutivo Fiat S.p.A. è stata confermata nel Dow Jones Sustainability World e nel Dow Jones Sustainability Europe, i più prestigiosi indici borsistici ai quali accedono solo le società con le migliori performance nelle dimensioni economica, ambientale e sociale. Fiat ha ottenuto un punteggio di 93/100 rispetto a una media di 70/100 delle aziende del settore “Automobiles” analizzate da SAM, società specializzata negli investimenti di sostenibilità.

Altre società europee specializzate in SRI (Socially Responsible Investing) hanno valutato positivamente le performance di Fiat, che è stata riconosciuta come l’azienda leader nel settore “Automobiles” da Sustainalytics e ha ottenuto lo status di “Prime” da Oekom Research.

Inoltre, in seguito alla partecipazione all’indagine promossa dal Carbon Disclosure Project, il Gruppo Fiat ha ottenuto il più alto punteggio (tra le aziende del settore “Automobiles” all’interno delle 500 più grandi società al mondo per capitalizzazione) per il livello di disclosure sulle tematiche legate al climate change e una valutazione di “B” (in una scala compresa tra D-peggiore e A-migliore) per le iniziative messe in atto per la mitigazione del cambiamento climatico.

Il Gruppo Fiat, infine, si è aggiudicato il terzo posto per la comunicazione on-line sulla responsabilità sociale nell’ambito del CSR Online Awards 2010, riconoscimento istituito da Lundquist (società specializzata nella comunicazione istituzionale sul web).

Il Gruppo Fiat è da tempo impegnato a promuovere uno sviluppo sempre più sostenibile, forte della convinzione che la crescita ha valore solo se responsabile. L’integrazione della dimensione sociale e quella ambientale nella strategia dell’azienda è ormai diventata il modo di Fiat di fare impresa che guida le scelte di ogni giorno.

© ANDREA BORGARELLO

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Questi riconoscimenti rappresentano un importante successo, ma non sono considerati un punto d’arrivo: Fiat si impegna, infatti, a mantenere elevati gli standard e a migliorare costantemente le proprie performance su più fronti: quello dell’ambiente e della mobilità sostenibile, quello dell’attenzione alle persone sia dentro sia fuori dall’azienda, quello di una condotta improntata all’etica e alla trasparenza.

Relativamente alla mobilità sostenibile, ad esempio, Fiat Automobiles dopo tre anni di leadership, nella rilevazione di Jato Dynamics di settembre 2010, si è confermato il brand con le più basse emissioni medie di CO2 della propria flotta rispetto ai marchi automobilistici più venduti in Europa.

Per minimizzare la propria impronta ambientale il Gruppo ha ulteriormente sviluppato il piano di azione definito nel 2009, inizialmente finalizzato all’abbattimento dei consumi energetici e delle emissioni di CO2, con nuovi sfidanti obiettivi per la riduzione dei consumi di acqua, della generazione di rifiuti e delle principali emissioni ambientali nocive entro il 2014.

In campo sociale, il Gruppo ha continuato a gestire con responsabilità e trasparenza l’impatto del difficile quadro economico sui lavoratori e ha proseguito nel processo di valorizzazione delle persone e delle loro potenzialità. È anche proseguito l’impegno nella promozione della salute e sicurezza sul luogo di lavoro con attività e formazione mirate.

È continuato inoltre l’impegno a favore delle comunità locali che, soprattutto in Brasile, ha portato significativi risultati nel sostegno allo sviluppo sociale ed economico.

Una descrizione più puntuale di tutte le iniziative in ambito ambientale e sociale è presentata nel Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Fiat, consultabile anche in modalità interattiva nel sito dedicato alla sostenibilità. Lo stato di avanzamento dei progetti e i nuovi obiettivi per un costante miglioramento delle performance di sostenibilità sono evidenziati in particolare nel Piano di Sostenibilità.

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ReLAZiOne SULLA GeSTiOneHighlights

Azionisti

I fatti salienti del 2010

Dati economici e patrimoniali per Settore di Attività

Principali rischi e incertezze cui Fiat S.p.A. e il Gruppo Fiat post Scissione sono esposti

Ricerca e innovazione

Risorse umane

Analisi della situazione economico-finanziaria del Gruppo

Corporate Governance

Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari

Rapporti infragruppo e con parti correlate

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione

Andamento della gestione nei Settori delle Continuing Operation

Fiat Group Automobiles

Maserati

Ferrari

Fiat Powertrain

Componenti

Prodotti Metallurgici

Mezzi e Sistemi di Produzione

Andamento della gestione nei Settori delle Discontinued Operation

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni

Veicoli Industriali

FPT industrial

Situazione economico-finanziaria della Fiat S.p.A.

Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione dell’utile di esercizio 2010

26

29

32

41

42

47

56

64

88

93

96

97

98

99

106

108

110

112

116

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118

119

122

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132

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rELAZIONE SuLLAGESTIONE

hIGhLIGhTS26

(in milioni di euro) 2010 2009 2008 2007Ricavi netti 56.258 50.102 59.564(*) 58.529Utile/(perdita) della gestione ordinaria 2.204 1.058 3.362 3.233Utile/(perdita) operativa 2.009 359 2.972 3.152Utile/(perdita) prima delle imposte 1.282 (367) 2.187 2.773Utile/(perdita) dell’esercizio 600 (848) 1.721 2.054Attribuibile a: Soci della controllante 520 (838) 1.612 1.953 Interessenze di pertinenza di terzi 80 (10) 109 101Risultato base per azione ordinaria (in euro) (1) 0,410 (0,677) 1,290 1,537Risultato base per azione privilegiata (in euro) (1) 0,410 (0,677) 1,290 1,537Risultato base per azione risparmio (in euro) (1) 0,565 (0,677) 1,445 1,692Risultato diluito per azione ordinaria (in euro) (1) 0,409 (0,677) 1,285 1,526Risultato diluito per azione privilegiata (in euro) (1) 0,409 (0,677) 1,285 1,526Risultato diluito per azione risparmio (in euro) (1) 0,564 (0,677) 1,440 1,681Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 3.718 3.386 4.979(*) 3.985 di cui: Costi di sviluppo capitalizzati 1.282 1.046 1.216 932Spesa in Ricerca e Sviluppo (2) 1.936 1.692 1.986 1.741Totale Attivo 73.442 67.235 61.772 60.136(Indebitamento)/Disponibilità nette (14.932) (15.898) (17.954) (10.423) di cui: (Indebitamento)/Disponibilità nette delle Attività Industriali (2.442) (4.418) (5.949) 355Totale Patrimonio netto 12.461 11.115 11.101 11.279Patrimonio netto attribuibile ai Soci della controllante 11.544 10.301 10.354 10.606Dipendenti a fine esercizio (numero) 199.924 190.014 198.348 185.227

(*) A seguito dell’adozione nel 2009 dell’emendamento allo IAS 16 i ricavi netti dell’esercizio 2008 sono stati incrementati per 184 milioni di euro mentre gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali sono diminuiti di 284 milioni di euro.

(1) Per ulteriori informazioni circa la determinazione del Risultato per azione base e diluito, si rinvia alla Nota 13 della Nota integrativa. (2) Include i costi per Ricerca e Sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.

hiGhLiGhTSDATI rELATIVI AL GruPPO FIAT ANTE ScISSIONE

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2010 2009 Continuing Discontinued Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Operation OperationRicavi netti 35.880 21.342 32.684 17.968Utile/(perdita) della gestione ordinaria 1.112 1.092 736 322Utile/(perdita) operativa 992 1.017 378 (19)Utile/(perdita) prima delle imposte 706 576 103 (470)Utile/(perdita) dell’esercizio 222 378 (345) (503)Attribuibile a: Soci della controllante 179 341 (374) (464) Interessenze di pertinenza di terzi 43 37 29 (39)Risultato base per azione ordinaria (in euro) (1) 0,130 0,273 (0,302) (0,375)Risultato base per azione privilegiata (in euro) (1) 0,217 0,273 (0,302) (0,375)Risultato base per azione risparmio (in euro) (1) 0,239 0,319 (0,302) (0,375)Risultato diluito per azione ordinaria (in euro) (1) 0,130 0,272 (0,302) (0,375)Risultato diluito per azione privilegiata (in euro) (1) 0,217 0,272 (0,302) (0,375)Risultato diluito per azione risparmio (in euro) (1) 0,238 0,318 (0,302) (0,375)Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 2.864 854 2.684 702 di cui: Costi di sviluppo capitalizzati 886 396 748 298Spesa in Ricerca e Sviluppo (2) 1.284 652 1.154 538(Indebitamento)/ Disponibilità nette delle Attività Industriali (542) (1.900) (3.103) (1.315)Dipendenti a fine esercizio (numero) 137.801 62.123 128.771 61.243

(1) Per ulteriori informazioni circa la determinazione del Risultato per azione base e diluito, si rinvia alla Nota 13 della Nota integrativa. (2) Include i costi per Ricerca e Sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.

DATI rELATIVI ALLE Continuing E DisContinueD operation

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28 hIGhLIGhTSrELAZIONE SuLLAGESTIONE

Gruppo Fiat ante Scissione Ricavi per Centri di area di destinazione Numero di Società Dipendenti Stabilimenti Ricerca e Sviluppo (in milioni di euro) 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009Italia 133 140 81.353 80.434 60 64 43 48 11.907 12.744Europa esclusa Italia 267 265 47.080 45.826 54 57 34 33 18.626 17.668Nord America 70 74 11.423 11.157 17 16 16 15 6.302 5.021Mercosur 35 33 47.471 42.397 26 27 9 10 13.228 9.798Altre aree 111 109 12.597 10.200 24 24 11 11 6.195 4.871TOTALE 616 621 199.924 190.014 181 188 113 117 56.258 50.102

DATI PEr ArEA GEOGrAFIcA

Continuing Operation Ricavi per Centri di area di destinazione Numero di Società Dipendenti Stabilimenti Ricerca e Sviluppo (in milioni di euro) 2010 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009Italia 112 63.214 61.758 44 48 30 33 9.782 10.747Europa esclusa Italia 147 24.616 22.940 29 32 13 13 11.857 11.056Nord America 21 1.690 1.410 6 5 3 3 1.105 800Mercosur 27 39.498 35.915 18 19 5 5 10.027 7.736Altre aree 71 8.783 6.748 16 16 7 7 3.109 2.345TOTALE 378 137.801 128.771 113 120 58 61 35.880 32.684

Discontinued Operation Ricavi per Centri di area di destinazione Numero di Società Dipendenti Stabilimenti Ricerca e Sviluppo (in milioni di euro) 2010 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009Italia 21 18.139 18.676 16 16 13 15 2.491 2.250Europa esclusa Italia 120 22.464 22.886 25 25 21 20 6.871 6.687Nord America 49 9.733 9.747 11 11 13 12 5.200 4.226Mercosur 8 7.973 6.482 8 8 4 5 3.684 2.274Altre aree 40 3.814 3.452 8 8 4 4 3.096 2.531TOTALE 238 62.123 61.243 68 68 55 56 21.342 17.968

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AZiOniSTi

LA cOMuNIcAZIONE FINANZIArIAFiat persegue costantemente l’obiettivo di accrescere la fiducia dei suoi clienti e investitori attraverso una gestione trasparente e responsabile delle sue attività, incrementando, così, il valore dell’impresa su base sostenibile.

Fiat mantiene un dialogo costante con i suoi Azionisti, Investitori e Analisti attraverso un’attiva politica di comunicazione svolta dalla funzione Investor Relations che garantisce un contatto informativo continuo della Società con i mercati finanziari con l’obiettivo di mantenere e migliorare la fiducia degli investitori e il loro livello di comprensione dei fenomeni aziendali.

Nel corso dell’anno il team di Investor Relations svolge la propria attività tramite rapporti costanti con il mercato finanziario e organizza, inoltre, incontri formali (a mezzo conference call o presentazioni dal vivo) sia in occasione della pubblicazione trimestrale dei risultati sia di eventi che richiedano comunicazione diretta al mercato, avvalendosi anche del sito Internet (www.fiatspa.com) per diffondere contemporaneamente al pubblico quanto viene presentato e discusso in tali occasioni. Fiat propone altresì partecipazioni a conferenze di settore o incontri e “non-deal roadshow” che interessano le principali piazze finanziarie per garantire una relazione diretta con il top management.

Il più importante evento del 2010 - il Fiat Investor Day - si è tenuto a Torino presso il Lingotto dove il 21 aprile il l’Amministratore Delegato e i responsabili di tutti i business hanno esposto a un’ampia platea di analisti e investitori presenti in sala o partecipanti tramite webcast il piano strategico per il periodo 2010-2014.

Le attività di Investor Relations si sono particolarmente intensificate nella seconda parte dell’anno, periodo in cui il top management ha svolto due importanti “non-deal roadshow” che hanno interessato le piazze finanziarie europee di Milano e Londra e nordamericane di New York e Boston, per dare maggiori opportunità di approfondimento sull’andamento gestionale e sulle strategie dei propri business per il prossimo quinquennio, nonché illustrare i contenuti dell’operazione di Scissione parziale proporzionale di Fiat S.p.A. che ha dato origine, a partire dal 1° gennaio 2011, alla separazione del business dei Capital Goods con conseguente creazione di due Gruppi autonomi: Fiat e Fiat Industrial.

Alla sezione Investor Relations del sito istituzionale www.fiatspa.com, che all’inizio dell’anno corrente è stato oggetto di profonda revisione grafica e di significativi aggiornamenti di contenuto e approfondimenti, sono disponibili i dati economico-finanziari, le presentazioni istituzionali e le pubblicazioni periodiche, i comunicati ufficiali e gli aggiornamenti in tempo reale sul titolo.

Per gli azionisti sono inoltre disponibili i seguenti contatti:

Per gli azionisti: Numero verde per l’Italia: 800-804027E-mail: [email protected] [email protected]

Per i titolari di ADR: Numero verde per USA e Canada: 800 749 1873Fuori Usa e Canada: +1 (718) 921 8137Website: www.adr.db.com

rELAZIONE SuLLAGESTIONE

AZIONISTI

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rELAZIONE SuLLAGESTIONE

AZIONISTI30

Dopo la crisi e le incertezze nel mercato dello scorso anno, il 2010 è stato un buon anno per i mercati azionari, ma con forti distinguo al loro interno. Molto bene gli Stati Uniti (Dow Jones circa +11%): nonostante i vari problemi di bilancio pubblico e sostenibilità del sistema finanziario, le grandi società americane sono tornate a consuntivare buoni profitti. Buona performance anche in Asia e in generale nei paesi emergenti, nonostante andamenti in controtendenza per alcune piazze asiatiche (Shanghai -14%, Tokyo -3%). Dei tre grandi blocchi, quindi, il peggiore è ancora una volta l’Europa, frenata sia dai timori sulla tenuta dei titoli pubblici di alcuni paesi periferici, sia da una ripresa più lenta che altrove. Anche in Europa però ci sono forti differenze: Francoforte ha guadagnato circa il 16%, mentre cali a doppia cifra sono stati registrati sia dal FTSE Italia (performance negativa di circa 13%) sia dalla borsa di Madrid (circa -17%), con Parigi che ha segnato una discesa più contenuta (circa -3%). In questo contesto il titolo Fiat ha concluso l’anno in crescita del 50,5% rispetto alla chiusura del 2009, registrando una performance migliore rispetto all’indice europeo di riferimento DJ Eurostoxx Automotive (+42,8%).

MAGGIOrI AZIONISTI

Il numero di azioni ordinarie è di 1.092.247.485. I detentori di azioni ordinarie in misura superiore al 2% alla data odierna risultano essere:

(in euro) 2010 2009 2008 2007Risultato base per azione ordinaria e privilegiata 0,410 (0,677) 1,290 1,537Risultato base per azione di risparmio 0,565 (0,677) 1,445 1,692Risultato diluito per azione ordinaria e privilegiata 0,409 (0,677) 1,285 1,526Risultato diluito per azione di risparmio 0,564 (0,677) 1,440 1,681

PrINcIPALI DATI PEr AZIONE

Exor S.p.A. 30,5%

Capital Research & Management Co.

5,2%

FMR LLC 2,2%

Altri azionisti24,5%

Altri InvestitoriIstituzionali extra UE8,0%

BlackRock InvestmentManagement (UK) Limited3,1%

Griffin John(tramite i fondiBlue Ridge Capital)2,4%

Exor S.p.A. (*) 30,5%Capital Research & Management Company 5,2%BlackRock Investment Management (UK) Limited 3,1%Griffin John (tramite i fondi Blue Ridge Capital) 2,4%FMR LLC 2,2%Altri Investitori Istituzionali UE 20,6%Altri Investitori Istituzionali extra UE 8,0%Altri azionisti 24,5%

(*) Oltre al 3,5% di azioni proprie detenute da Fiat S.p.A.

NuMErO AZIONI OrDINArIE: 1.092.247.485

Altri InvestitoriIstituzionali UE20,6%

ANDAMENTO DEL TITOLO FIAT RISPETTO ALL’INDICE FTSE ITALIA ALL SHARE E ALL’EUROSTOXX DALL’INIzIO DEL 2009 (1/1/09=100) E QUANTITÀ TRATTATE MENSILMENTE (milioni di azioni ordinarie)

FIAT

FTSE ITALIAALL SHARE

DJEUROSTOXXAUTOMOTIVE

350

300

250

200

150

100

50

250

200

150

100

50

in m

ilioni

di a

zion

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gen-09

feb-09

mar-09

apr-09

mag-09

giu-09

lug-09

ago-09

set-09

ott-09

nov-09

dic-09

gen-10

feb-10

mar-10

apr-10

mag-10

giu-10

lug-10

ago-10

set-10

ott-10

nov-10

dic-10

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FIAT ORDINARIE

QuOTAZIONI MENSILI MINIME E MASSIME NEL 2010 (in euro)

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12

FIAT RISPARMIO

14

12

10

8

6

4

2

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12

FIAT PRIVILEGIATE

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12

(in euro) 30.12.10 31.12.09 31.12.08 28.12.07 29.12.06Azioni Ordinarie 15,430 10,250 4,590 17,695 14,468Azioni Privilegiate 11,170 6,000 2,440 14,640 12,119Azioni di Risparmio 11,090 6,295 3,035 14,655 13,880

(Fonte Reuters) (*) Pari al prezzo di asta di chiusura.

PrEZZO DI rIFErIMENTO (*) PEr AZIONE AL:

14

12

10

8

6

4

2

18

16

14

12

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8

6

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rELAZIONE SuLLAGESTIONE

I FATTI SALIENTIDEL 2010

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i FATTi SALienTi deL 2010

GENNAIO

In Francia assegnato dal prestigioso settimanale L’Argus de l’Automobile il titolo di “Utilitarie de l’Année 2010” all’EcoDaily.

La Società Americana di Ingegneria del Settore Agricolo e Biologico - Asabe ha assegnato sette dei suoi prestigiosi premi per l’innovazione AE50 a New Holland Agriculture e tre a Case IH.

Ampliata la gamma di trattori Farmall con i modelli delle serie Farmall® A.

FEBBrAIO

I marchi di CNH annunciano le strategie per raggiungere i livelli di emissioni previsti dagli standard Tier 4.

Al Salone internazionale delle macchine per l’agricoltura di Saragozza (FIMA), assegnati a New Holland Agriculture sei premi per l’innovazione. A Chicago assegnati due prestigiosi riconoscimenti “GOOD DESIGN™”.

Inaugurato il deposito ricambi di Portland al servizio di più di 140 dealer dei marchi New Holland, Case IH e Case Construction dell’area nord-ovest degli Stati Uniti.

MArZO

Facendo seguito all’accordo preliminare formalizzato a ottobre 2009, CNH e OJSC KAMAz hanno finalizzato l’accordo di joint venture per produrre macchine agricole e per le costruzioni nella Federazione Russa.

GENNAIOCommercializzato il nuovo Fiat Doblò (vettura e Cargo), vero e proprio “family space” che può contare su contenuti di sicurezza, economia e rispetto dell’ambiente al top della sua categoria. Il marchio, inoltre, ha commercializzato la Bravo Model Year, arricchita nello stile e nei contenuti.

FEBBrAIOSAM, società specializzata negli investimenti di sostenibilità che analizza le 2.500 maggiori società quotate per valutarne l’ammissione agli indici Dow Jones Sustainability, premia Fiat S.p.A. con i riconoscimenti Sector Mover e Gold Class. Fiat è stata infatti la società che nel 2009 ha migliorato maggiormente la performance di sostenibilità all’interno del settore “Automobiles” (SAM Sector Mover) e si è distanziata dal leader per una variazione inferiore al 5% (SAM Gold Class).

MArZOFiat Group Automobiles S.p.A. e Chrysler Group LLC fanno un ulteriore passo avanti nel processo di integrazione delle rispettive attività di distribuzione in Europa: a partire da aprile 2010 FGA svolgerà attività commerciali di supporto alla vendita e all’assistenza di prodotti dei marchi Chrysler, Jeep® e Dodge in diversi paesi europei.

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Presentato al Ministero per lo Sviluppo Economico e alle Organizzazioni Sindacali la prima iniziativa del “Piano” annunciato il 22 dicembre 2009 a Palazzo Chigi per il rinnovamento della struttura produttiva automobilistica in Italia e il suo adeguamento alle esigenze future. Nell’ambito del previsto programma di investimenti sarà realizzato un radicale intervento di ristrutturazione dello stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano d’Arco per predisporre gli impianti alla produzione della futura Panda, di cui è prevista l’uscita sul mercato nel secondo semestre del 2011.

Alla rassegna svizzera, Fiat ha presentato un Doblò Natural Power equipaggiato con motore 1.4 16v T-JET a benzina e metano, che conferma l’indiscussa leadership di Fiat nel campo dei veicoli di primo impianto con questo tipo di alimentazione.

Per Lancia, a Ginevra, ha esordito una Delta serie speciale, con alcune novità estetiche e di prodotto, e l’edizione limitata Ypsilon “ELLE”.

Al Salone di Ginevra, la Maserati ha presentato la Quattroporte Sport GTS Awards Edition, tiratura limitata, creata per celebrare gli innumerevoli premi che il modello ha ricevuto in questi anni dalle più prestigiose riviste internazionali.

A Ginevra, Ferrari ha presentato la HY-Kers, una granturismo ibrida che sfrutta in chiave ecologica la tecnologia derivata dalla Formula 1. Sempre a Ginevra si è avuto il debutto della Ferrari California con Start&Stop.

Per il terzo anno consecutivo la società JATO ha assegnato a Fiat Automobiles il primato europeo nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Infatti, tra i dieci marchi automobilistici più venduti in Europa, il brand Fiat è risultato quello che ha fatto registrare il valore medio più basso di emissioni di CO2 sulle vetture vendute nel 2009: 127,8 g/km.

Aperto il complesso industriale CNH di Sorocaba in Brasile.

Lanciata in Africa, India, Sud-est asiatico e Cina la nuova macchina per la raccolta della canna da zucchero Austoft 4000.

La rivista Construction Equipment ha nominato le terne New Holland Construction B Series tra i migliori 100 prodotti del 2009.

MArZOPresentato al Salone di Ginevra il nuovo bicilindrico Twin-Air da 85 Cv che impiega il rivoluzionario sistema MultiAir abbinato ad una fluidodinamica specifica per ottenere il massimo rendimento dalla combustione. Sempre a Ginevra, FPT ha presentato il cambio “Alfa TCT” (Twin Clutch Technology), destinato all’Alfa Romeo MiTo. L’innovativa trasmissione incorpora ben 23 brevetti.

MArZODebutta in anteprima mondiale al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra l’Alfa Romeo Giulietta.

MArZOIn grande evidenza a Ginevra la Abarth Punto Evo dotata dell’innovativo motore MultiAir 1.4 16v da 165 Cv, e l’Abarth 500C, prima convertibile della nuova era del marchio.

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34 rELAZIONE SuLLAGESTIONE

I FATTI SALIENTIDEL 2010

Le riviste Construction Equipment e Rental Equipment Register premiano Case Construction per l’impianto di sterzo con joystick di cui sono dotate le pale gommate della serie E. La rivista Better Roads ha nominato l’apripista cingolato Case 650L tra i migliori 20 prodotti lanciati nel 2009.

APrILE

Il 21 aprile si è svolto a Torino il Fiat Investor Day, durante il quale l’Amministratore Delegato di Fiat Sergio Marchionne e componenti del Group Executive Council hanno presentato alla comunità finanziaria il Piano Strategico per il periodo 2010–2014.

Fitch Ratings ha confermato il rating di Fiat a “BB+” con outlook negativo, Moody’s Investor Service ha confermato il rating di Fiat a “Ba1” con outlook negativo e quello di CNH Global N.V. a “Ba3” con outlook stabile, Standard & Poor’s Ratings Services ha posto il rating del debito a lungo termine di Fiat “BB+” in CreditWatch con implicazioni negative. Il rating a lungo termine di CNH Global NV (BB+) è stato posto sotto osservazione con implicazioni ancora in sviluppo, lasciando aperta la possibilità di una revisione al rialzo o al ribasso.

Al Bauma di Monaco di Baviera, Iveco ha presentato la propria ampia gamma di veicoli per il settore delle costruzioni, con il debutto sulla scena internazionale dell’Astra HHD8, un veicolo con PTT di 50 tonnellate e grande capacità di carico, adatto a tutti i terreni, anche i più impervi.

Lanciato, con l’inaugurazione della prima Truck Station ad Hannover, un nuovo ampio programma dedicato al mondo del trasporto pesante internazionale. Le Truck Station sono “one-stop” service-point capaci di rispondere a tutte le esigenze dell’autotrasportatore in una sola fermata.

In occasione della Fiera internazionale di Monaco (Bauma), New Holland ha lanciato i primi tre modelli della nuova gamma di escavatori gommati WE150, WE170 e WE190 ed il nuovo mini escavatore cingolato E10SR, il più piccolo del suo segmento.

MAGGIO

Nell’ambito del processo di integrazione delle attività di distribuzione di Fiat Group Automobiles e del gruppo Chrysler in Europa, le due aziende hanno avviato la riorganizzazione e l’integrazione delle reti di vendita dei prodotti a marchio Chrysler e Lancia. L’integrazione permetterà di dar vita ad una nuova rete di distribuzione con più di 1.000 punti vendita in Europa entro il 2014, ai quali verrà affidato un nuovo mandato.

APrILEIl 21 aprile il Consiglio di Amministrazione della Fiat ha nominato John Elkann presidente della società. Luca Cordero di Montezemolo, presidente uscente, mantiene le cariche di consigliere di amministrazione della Fiat e di presidente della Ferrari.

APrILEAl Salone di Pechino, presentata la Ferrari 599 GTO, la vettura stradale dalle prestazioni più elevate mai costruita a Maranello.

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Il 28 maggio si è tenuta a Torino la riunione con il Sindacato sul futuro dello stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano d’Arco. Presenti i rappresentanti di tutti i sindacati, ad eccezione della FIOM, che aveva dichiarato la sua impossibilità a partecipare e per la quale è stato definito un incontro in data successiva.

Raggiunti due importanti traguardi produttivi: i cinque milioni di auto prodotte nello stabilimento italiano di Melfi, dall’apertura nel 1993 ad oggi, e le 500 mila Fiat 500 costruite in Polonia a Tychy in appena 31 mesi dal lancio commerciale.

In Brasile, in occasione dell’Agrishow, Case IH ha lanciato le mietitrebbiatrici 8120, 7120, 2799 e 2688 della serie Axial-Flow, il trattore Magnum 335 e il Maxxum con l’assale allargato.

GIuGNO

Inaugurato nel distretto industriale automobilistico di Jiading (Shanghai) il nuovo stabilimento della joint venture fra Magneti Marelli e la Shanghai Automobile Gear Works (SAGW). La joint venture, siglata nel gennaio 2009, denominata SMMP (SAIC Magneti Marelli Powertrain Co. Ltd.) è dedicata alla produzione di componenti idraulici per il cambio robotizzato Freechoice™ (o AMT, Automated Manual Transmission) di Magneti Marelli.

In occasione della giornata nazionale dell’innovazione, con una cerimonia svoltasi alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana, è stato consegnato a Iveco il “Premio dei Premi”.

Hanno fatto il loro esordio l’Eurocargo ibrido, veicolo della gamma media equipaggiato con un sistema di propulsione diesel-elettrico parallelo e, nel settore del trasporto collettivo di persone, il nuovo autobus Citelis ibrido con motore diesel-elettrico seriale.

Case Construction ha celebrato la 250.000ma minipala gommata compatta prodotta.

La rivista Diesel Progress ha assegnato a Case Construction il premio “Excellence in Equipment Engineering” nella sua categoria alla terna 590 Super M+ Series 3.

GIuGNOFesteggiato il secolo di vita con quattro giorni di manifestazioni che hanno coinvolto il Comune di Milano, Fiera Milano, l’Autodromo di Monza e il Museo dell’Alfa Romeo. Per l’occasione sono arrivate tremila auto storiche da 45 Paesi.

GIuGNOProtagonista dell’Interschutz di Hannover, salone dedicato alle soluzioni anti-incendio, dove ha presentato un’inedita scala di 60 metri e il nuovo Dragon 2, veicolo ad altissime prestazioni specializzato per i soccorsi di emergenza negli aeroporti.

GIuGNOIl nuovo motore 1.4 MultiAir turbo si aggiudica il riconoscimento “Best New Engine 2010”, una delle categorie del prestigioso premio “Engine of the Year”, assegnato da una giuria internazionale composta da 65 giornalisti specializzati di 32 Paesi.

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36 rELAZIONE SuLLAGESTIONE

I FATTI SALIENTIDEL 2010

LuGLIO

Si è tenuto a Torino un incontro tra la Fiat e le Organizzazioni Sindacali CISL- FIM, UIL - UILM e FISMIC, al termine del quale si è convenuto di dare attuazione all’accordo raggiunto con le Organizzazioni Sindacali FIM, UILM, FISMIC e UGL per la produzione della futura Panda a Pomigliano d’Arco.

Il Consiglio di Amministrazione di Fiat ha approvato la Scissione dei business Veicoli Industriali, Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni e relativi motori e trasmissioni già annunciata il 21 aprile in occasione della presentazione del piano strategico 2010-2014.

Moody’s Investors Service ha messo il rating di Fiat S.p.A. (Ba1/NP) sotto osservazione per possibile downgrade.

Commercializzata la gamma 2011 di Fiat Panda, che offre ora due motori omologati Euro 5: il diesel 1.3 MultiJet 16v da 75 Cv con DPF di serie e il benzina 1.2 8v da 69 Cv.

Commercializzata la serie speciale numerata e limitata Abarth 695 Tributo Ferrari, la 500 stradale più veloce di sempre.

Arricchita la gamma di Fiat Scudo con un nuovo propulsore top di gamma: il 2.0 MultiJet da 165 Cv, che è già conforme ai futuri standard Euro 5. Rinnovato anche il Fiorino con l’introduzione del Model Year 2011.

AGOSTO

Iniziata dal Vietnam la commercializzazione sui mercati di esportazione del Genlyon, veicolo stradale di gamma pesante costruito dalla joint venture tra Iveco e SAIC.

SETTEMBrE

L’Assemblea degli Azionisti di Fiat S.p.A., riunitasi in sede ordinaria e straordinaria, ha approvato il Progetto di Scissione parziale proporzionale di Fiat S.p.A. a favore di Fiat Industrial S.p.A. e le deliberazioni connesse.

LuGLIOPresentata la Fiat 500 e la Fiat 500C, equipaggiate con il nuovo motore bicilindrico da 85 Cv TwinAir realizzato per FGA da FPT Powertrain Technologies; il propulsore garantisce riduzioni delle emissioni di anidride carbonica fino al 30 per cento nei confronti degli altri motori, a parità di prestazioni.

AGOSTOCase IH ha lanciato in Nord America la nuova generazione di trattori più potenti e dai consumi più contenuti Steiger® e MAGNUM™, con una nuova gamma di modelli della serie Puma 130-160 dotati di trasmissione variabile continua (CVT). Tutti i modelli sono dotati di motori conformi agli standard Tier 4A in tema di emissioni.

SETTEMBrEPer il secondo anno consecutivo Fiat S.p.A. viene riconosciuta leader di sostenibilità ed è confermata negli indici Dow Jones Sustainability (DJSI) World e Dow Jones Sustainability Europe con un punteggio di 93/100 rispetto a una media di 70/100 delle aziende del settore “Automobiles” analizzate da SAM, società specializzata negli investimenti di sostenibilità.

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Presentato il Fiat Qubo model year 2011, con numerosi miglioramenti, e la serie speciale Blackjack della 500. Al Salone Internazionale di Parigi presentata la “500millesima”, show-car nata per celebrare le 500 mila unità del modello prodotte e la Panda GPL equipaggiata con il motore 1.2 da 69 Cv a doppia alimentazione (benzina e GPL).

A Parigi presentata l’edizione limitata Ypsilon “ELLE” a doppia alimentazione (GPL e benzina). Accanto a questa nuova Ypsilon era esposta la Musa “5th Avenue”, versione che si distingue per l’eleganza dell’allestimento.

Alla rassegna francese, Alfa Romeo ha presentato due nuove versioni della Giulietta: una equipaggiata con il propulsore turbodiesel 2.0 JTDM da 140 Cv, che fa registrare emissioni e consumi particolarmente ridotti, e l’altra con motore a benzina 1.4 MultiAir da 170 Cv, dotata dell’innovativa trasmissione “Alfa TCT” (doppia frizione a secco), che sarà commercializzata nei primi mesi del 2011.

Al Salone di Parigi presentata la GranTurismo MC Stradale: l’auto più veloce (300 km/h), leggera e potente della gamma del Tridente, che beneficia dell’esperienza acquisita da Maserati attraverso i programmi sportivi.

A Parigi presentata la Ferrari SA Aperta, serie speciale prodotta in tiratura limitatissima di 80 esemplari, già tutti venduti.

Al Salone Motoristico Internazionale di Hannover, una giuria composta da giornalisti specializzati in rappresentanza di 24 Paesi ha assegnato al Fiat Nuovo Doblò Cargo il titolo di “International Van of the Year 2011”.

Lanciate in Nord America 4 nuove terne della serie N.

Prodotto il 150.000mo trattore nello stabilimento indiano. Annunciato inoltre che la produzione verrà raddoppiata nei prossimi due anni.

Lanciati i nuovi trattori T7, T8 e T9 equipaggiati di motori “Selective Catalytic Reduction” (SCR) conformi agli standard Tier 4A e la nuova vendemmiatrice Braud 9000L. New Holland ha inoltre annunciato che utilizzerà solamente la tecnologia SCR per ottemperare ai limiti imposti dai nuovi standard Tier 4B in vigore a partire dal 2014.

SETTEMBrEIl marchio Fiat si è confermato, per i primi sei mesi del 2010, il brand più “ecologico” d’Europa: tra i dieci marchi più venduti, infatti, è quello che ha registrato il valore medio più basso di emissioni di CO2 sulle vetture vendute: 123,5 g/km. Il primato è stato riconosciuto dalla società JATO, leader mondiale per la consulenza e la ricerca nel campo automotive.

SETTEMBrEPresentato al Salone di Hannover l’EcoStralis, un veicolo che è stato ottimizzato nella motorizzazione, nell’aerodinamica e nelle dotazioni elettroniche per farne il prodotto più efficiente e sostenibile per l’ambiente della categoria dei pesanti. Nel corso della rassegna tedesca, è stato consegnato ad un importante operatore logistico a livello internazionale un EcoDaily Electric, primo di una fornitura di 10 veicoli.

SETTEMBrE“Indipendenza Energetica dell’Azienda Agricola e trattore NH2™”: New Holland annuncia la nascita della prima azienda pilota, dopo che ad agosto ha debuttato in Nord America il trattore NH2™ alimentato ad idrogeno.

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38 rELAZIONE SuLLAGESTIONE

I FATTI SALIENTIDEL 2010

OTTOBrE

Nell’ambito della terza edizione del CSR Online Awards Italy 2010, il Gruppo Fiat si è aggiudicato il terzo posto con un punteggio di 73,5/100 per la comunicazione online sulla responsabilità sociale, migliorando, rispetto al 2009, il proprio risultato di ben 19 punti scalando la classifica di cinque posizioni.

Presentato in Brasile il Vertis, nuovo veicolo di gamma media, sviluppato dall’ingegneria Iveco brasiliana su una piattaforma della joint venture Iveco in Cina e integrato con tecnologie d’avanguardia europee.

NOVEMBrE

Standard & Poor’s Rating Services ha assegnato a Fiat Industrial S.p.A. il rating preliminare di lungo termine “BB+” con outlook negativo.

Inaugurato un nuovo impianto industriale in Russia dedicato alla produzione di proiettori e fanali per automobili. Il nuovo sito produttivo sorge presso la città di Ryazan, 200 km a sud-est di Mosca, al centro di un’area strategica per l’ambito automotive.

New Holland celebra i 50 anni della sua raccogli-trincia-caricatrice semovente. La trincia caricatrice FR 9000 è dotata del sistema IntelliFill™ al quale viene assegnato, in Italia, all’Esposizione Internazionale delle Macchine Agricole (EIMA), il premio per l’innovazione ed in Russia, all’Agrosalon show 2010, la “Gold Medal”.

In un incontro presso l’Unione Industriale di Torino l’Amministratore Delegato della Fiat ha presentato alle Organizzazioni Sindacali il piano predisposto per il rilancio produttivo dello Stabilimento di Mirafiori, che prevede la creazione di una joint venture tra Chrysler e Fiat per portare a Torino una nuova piattaforma dagli Stati Uniti, che servirà per produrre automobili e SUV di classe superiore per i marchi Jeep® e Alfa Romeo.

Concluse le trattative e firmato un accordo di fornitura ad Opel (a partire da dicembre 2011) di veicoli basati sulla stessa piattaforma dei modelli Fiat Doblò. I veicoli saranno prodotti nello stabilimento Tofas a Bursa in Turchia e venduti da concessionari Vauxhall e Opel in Europa e in altri mercati al di fuori dell’area NAFTA a partire da gennaio 2012.

OTTOBrEAssegnato a FPT il prestigioso premio internazionale “Technobest 2010”, per l’innovativo motore bicilindrico TwinAir.

NOVEMBrENew Holland si aggiudica al salone internazione EIMA il “Golden Tractor for Design 2011” per il T7.210 Auto Command™.

NOVEMBrELa Giulietta ha ottenuto il premio ”Auto Europa 2011” assegnato dall’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive (UIGA) tra oltre quaranta finaliste.

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Fiat ritorna sul mercato nordamericano presentando al Salone Internazionale dell’Auto di Los Angeles la piccola 500, prodotta in Messico con il nuovissimo motore MultiAir da 1,4 litri, l’innovativo sistema di comunicazione viva-voce Blue&Me e sette airbag di serie.

In occasione della 44a edizione del premio della rivista brasiliana Auto Esporte, la “Novo Uno” è stata eletta “Carro do ano 2011” da una giuria composta da 13 giornalisti specializzati appartenenti ai maggiori stati del Brasile.

DIcEMBrE

I rappresentanti dell’Azienda e dei sindacati FIM, UILM, FISMIC e UGL hanno firmato l’intesa per il rilancio produttivo dello stabilimento di Mirafiori. L’accordo, sottoposto a referendum nel gennaio 2011, ha ottenuto l’approvazione della maggioranza dei lavoratori.

Lanciata in Europa una nuova gamma di quattro terne della Serie T Construction King.

Celebrati i 60 anni di presenza in Brasile.

Posata la prima pietra di un nuovo stabilimento di Fiat Group Automobiles a Pernambuco in Brasile. Saranno investiti complessivamente 3 miliardi di reais per raggiungere nel 2014 la capacità produttiva iniziale di 200 mila veicoli l’anno.

Fiat Industrial ha ottenuto da un gruppo di primarie banche un finanziamento di 4,2 miliardi di euro, che sarà utilizzato per le generali esigenze aziendali e per i fabbisogni legati al capitale di funzionamento, incluso il rimborso da parte di Fiat Industrial, successivamente alla data di efficacia della Scissione, dei finanziamenti infragruppo concessi da Fiat sino alla data di efficacia della Scissione stessa.

Stipulato l’atto di Scissione Fiat S.p.A. a favore di Fiat Industrial S.p.A., previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte di Borsa Italiana S.p.A. e Consob. L’atto ha avuto effetto il 1° gennaio 2011 e a partire dal 3 gennaio hanno avuto inizio le negoziazioni sul MTA delle azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio di Fiat Industrial S.p.A.

DIcEMBrEPresentata la 458 Challenge, berlinetta derivata dalla 458 Italia che sarà utilizzata dalla Ferrari per dare vita al suo trofeo monomarca.

DIcEMBrELa giuria del SIMA, che si terrà a Parigi nel febbraio 2011, ha preannunciato l’assegnazione di due premi per l’innovazione a Case IH per una nuova soluzione automatica di sincronizzazione Vehicle-to-Vehicle (veicolo a veicolo) e la prima trasmissione variabile continua PTO per i trattori, mentre a New Holland Agriculture verrà assegnata la medaglia d’argento per l’innovazione per il sistema Crop ID™.

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rELAZIONESuLLA GESTIONE

DATI EcONOMIcIE PATrIMONIALIPEr SETTOrE DI ATTIVITÀ

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dATi ecOnOMici e PATRiMOniALiPeR SeTTORe di ATTiViTà Utile/(perdita) della gestione Utile/(perdita) Totale Ricavi netti ordinaria operativa Attività operative(in milioni di euro) 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009Fiat Group Automobiles 27.860 26.293 607 470 515 217 17.027 16.157Maserati 586 448 24 11 24 11 382 368Ferrari 1.919 1.778 303 238 302 245 1.667 1.608Fiat Powertrain 4.211 3.372 140 104 172 77 3.419 3.234Componenti (Magneti Marelli) 5.402 4.528 98 25 73 (40) 3.395 3.258Prodotti Metallurgici (Teksid) 776 578 17 (12) 17 (14) 581 517Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 1.023 728 (6) (28) (6) (32) 697 567Altre Attività ed Elisioni (5.897) (5.041) (71) (72) (105) (86) (399) n.d.TOTALE CONTINUING OPERATION 35.880 32.684 1.112 736 992 378 26.769 n.d.Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH) 11.906 10.107 755 337 754 251 19.268 18.346Veicoli Industriali (Iveco) 8.307 7.183 270 105 240 (90) 6.977 7.214FPT Industrial 2.415 1.580 65 (131) 29 (191) 1.744 1.743Altre Attività ed Elisioni (1.286) (902) 2 11 (6) 11 (404) n.d.TOTALE DISCONTINUED OPERATION 21.342 17.968 1.092 322 1.017 (19) 27.585 n.d.Elisioni (964) (550) - - - - n.d. (985)TOTALE GRUPPO FIAT 56.258 50.102 2.204 1.058 2.009 359 n.d. 52.027

Spesa in Totale Ricerca e Dipendenti Passività operative Investimenti (1) Sviluppo (2) (numero)(in milioni di euro) 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009Fiat Group Automobiles 14.796 13.520 1.652 1.495 722 669 57.611 54.038Maserati 350 317 104 65 62 33 696 723Ferrari 1.141 1.022 239 290 148 156 2.721 2.835Fiat Powertrain 1.826 1.783 385 401 80 55 12.453 11.408Componenti (Magneti Marelli) 2.045 1.954 383 356 292 245 34.269 31.628Prodotti Metallurgici (Teksid) 293 261 31 33 2 2 7.275 6.194Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 513 406 24 13 12 10 12.216 11.708Altre Attività ed Elisioni 2.287 n.d. 46 31 (34) (16) 10.560 10.237TOTALE CONTINUING OPERATION 23.251 n.d. 2.864 2.684 1.284 1.154 137.801 128.771Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH) 15.376 14.049 446 330 346 283 28.831 28.466Veicoli Industriali (Iveco) 5.902 5.942 273 217 214 169 25.583 24.917FPT Industrial 1.198 938 152 159 92 86 7.707 7.858Altre Attività ed Elisioni (3.352) n.d. 1 2 - - 2 2TOTALE DISCONTINUED OPERATION 19.124 n.d. 872 708 652 538 62.123 61.243Elisioni n.d. (994) (18) (6) - - - -TOTALE GRUPPO FIAT n.d. 39.198 3.718 3.386 1.936 1.692 199.924 190.014

(1) Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo). (2) Include i costi per Ricerca e Sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.

rELAZIONESuLLA GESTIONE

DATI EcONOMIcIE PATrIMONIALIPEr SETTOrEDI ATTIVITÀ

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42 PrINcIPALI rISchI E INcErTEZZE cuI FIAT S.P.A. E IL GruPPO FIAT POST ScISSIONE SONO ESPOSTI

rISchI cONNESSI ALLE cONDIZIONI GENErALI DELL’EcONOMIA La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata da vari fattori che compongono il quadro macro-economico - inclusi l’incremento o il decremento del prodotto nazionale lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese, l’andamento dei tassi di interesse per il credito al consumo, il costo delle materie prime, il tasso di disoccupazione - nei vari paesi in cui il Gruppo opera.

Ad esempio, nel 2008 e nella prima parte del 2009 si è verificata una fase di recessione economica globale che ha negativamente influenzato i risultati operativi del Gruppo. Per effetto della debolezza della situazione economica, la domanda per la maggior parte dei prodotti del Gruppo ha segnato una significativa contrazione. Nel 2010, in Europa la domanda ha risentito, altresì, limitatamente al business delle automobili, del venir meno delle importanti misure precedentemente poste in essere dai principali governi e autorità monetarie. In generale, il Gruppo Fiat opera principalmente in settori storicamente soggetti ad elevata ciclicità, che tendono a riflettere il generale andamento dell’economia, in taluni casi anche ampliandone la portata. A causa delle difficoltà nel prevedere la dimensione e la durata dei cicli economici, non si può fornire alcuna assicurazione circa gli andamenti futuri della domanda, o dell’offerta, dei prodotti venduti dal Gruppo nei mercati in cui il Gruppo stesso opera.

Inoltre, alcune importanti economie risultano ancora affette da recessione o hanno sperimentato in periodi recenti tassi di crescita bassi o stagnazione economica. Queste ultime o nuove condizioni di recessione in mercati che ne siano appena usciti, possono alla fine influenzare lo sviluppo industriale di molti business, inclusi quelli del Gruppo. Non può esservi certezza che i provvedimenti adottati dai governi e dalle autorità monetarie avranno successo nel ristabilire, su basi sostenibili, le condizioni necessarie alla ripresa della crescita economica. Per questi motivi, permane l’incertezza delle previsioni sull’andamento dell’economia globale, come anche è possibile che le economie di alcune nazioni possano incorrere in periodi di crescita lenta o di recessione.

In aggiunta, anche in assenza di una crescita economica lenta o di recessione, altre circostanze economiche – come l’incremento dei prezzi dell’energia, fluttuazioni dei prezzi delle materie prime o una riduzione della spesa in infrastrutture – potrebbero avere conseguenze negative sui mercati in cui opera il Gruppo e potrebbero avere, unitamente ai fattori citati in precedenza, un impatto significativo sulle prospettive di business del Gruppo, sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

Si evidenziano qui di seguito i fattori di rischio o incertezze che possono condizionare in misura significativa l’attività del Gruppo Fiat post Scissione. Rischi addizionali ed eventi incerti, attualmente non prevedibili o che si ritengono al momento improbabili, potrebbero parimenti influenzare l’attività, le condizioni economiche e finanziarie e le prospettive di Fiat S.p.A. e del Gruppo Fiat post Scissione.

PRinciPALi RiSchi e inceRTeZZe cUi FiAT S.P.A. e iL GRUPPO FiAT POST SciSSiOne SOnO eSPOSTi

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rISchI cONNESSI AL FABBISOGNO DI MEZZI FINANZIArI Il futuro andamento del Gruppo dipenderà, tra l’altro, dalla sua capacità di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari e l’eventuale ricorso al mercato dei capitali o ad altre fonti di finanziamento. Per quanto il Gruppo abbia posto in essere misure volte ad assicurare che siano mantenuti livelli adeguati di capitale circolante e di liquidità, eventuali contrazioni nei volumi di vendita potrebbero avere un impatto negativo sulla capacità delle attività operative del Gruppo di generare cassa. Il Gruppo potrebbe pertanto trovarsi nelle condizioni di dover reperire ulteriori finanziamenti e rifinanziamenti del debito esistente, anche in presenza di condizioni di mercato non favorevoli, con una generale riduzione delle fonti di finanziamento disponibili e costi più elevati. Eventuali difficoltà nel reperire tali finanziamenti potrebbero determinare un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

rISchI cONNESSI AL rATINGLa possibilità di accesso al mercato dei capitali, il finanziamento e i costi ad esso connessi dipendono, tra l’altro, dal merito di credito assegnato al Gruppo. A seguito delle riduzioni del merito di credito operate dalle agenzie di rating nel corso del primo trimestre del 2009, l’attuale rating di Fiat S.p.A. è inferiore all’Investment Grade, in particolare: Ba1 con outlook negativo (Moody’s Investors Service Inc.), BB+ con outlook negativo (Standard & Poor’s Rating Services) e BB+ con outlook negativo (Fitch Ratings Ltd.).

Il 23 aprile 2010, in seguito all’annuncio del Progetto di Scissione, Standard & Poor’s ha posto il rating di Fiat S.p.A. in “CreditWatch” con implicazioni negative. Il “Credit Watch” è stato confermato in data 1°ottobre 2010 ed è in corso di definizione da parte dell’agenzia. Il 21 luglio 2010 Moody’s Investors Service ha messo il rating di Fiat S.p.A. sotto osservazione per possibile downgrade; la revisione è stata conclusa il 9 febbraio 2011 con la conferma del rating Ba1 con outlook negativo. Fitch Ratings Ltd, invece, ha confermato in data 22 aprile 2010 il suo giudizio di merito sul debito a lungo termine (BB+ con outlook negativo).

Eventuali ulteriori riduzioni del merito di credito da parte delle agenzie di rating potrebbero limitare la possibilità di accesso al mercato dei capitali e incrementare il costo della raccolta con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

rISchI cONNESSI ALLA FLuTTuAZIONE DEI TASSI DI cAMBIO E D’INTErESSE E rISchIO DI crEDITOIl Gruppo, che opera su più mercati a livello mondiale, è naturalmente esposto a rischi di mercato connessi alle fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse. L’esposizione ai rischi di cambio è collegata principalmente alla diversa distribuzione geografica delle sue attività produttive e commerciali, che lo porta ad avere flussi esportativi denominati in valute diverse da quelle dell’area di produzione.

Il Gruppo utilizza varie forme di finanziamento finalizzate alla copertura dei fabbisogni delle proprie attività industriali e di finanziamento della clientela finale e della rete di vendita. Peraltro, anche la liquidità delle Attività Industriali è essenzialmente impiegata in strumenti finanziari a breve o a tasso variabile. Le società di Servizi Finanziari perseguono una politica di matching, volta a favorire la compensazione degli impatti delle variazioni dei tassi di interesse sugli attivi finanziati e sui debiti. Ciononostante, variazioni nei livelli dei tassi d’interesse possono comportare incrementi o riduzioni nei ricavi, nel costo dei finanziamenti o nei margini.

Coerentemente con le proprie politiche di gestione del rischio, il Gruppo cerca di fare fronte ai rischi relativi alle oscillazioni dei tassi di cambio e dei tassi di interesse attraverso il ricorso a strumenti finanziari di copertura. Nonostante tali operazioni di copertura finanziaria, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse potrebbero avere un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

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44 PrINcIPALI rISchI E INcErTEZZE cuI FIAT S.P.A. E IL GruPPO FIAT POST ScISSIONE SONO ESPOSTI

Le Attività di Servizi Finanziari del Gruppo comportano anche rischi relativi all’insolvenza dei concessionari e dei clienti finali ed alle difficoltà delle economie in cui queste attività vengono svolte, rischi che il Gruppo cerca di minimizzare attraverso politiche di selezione del merito di credito dei suoi clienti e concessionari.

rISchI cONNESSI ALLA POLITIcA DI ALLEANZE INDuSTrIALI MIrATEIl Gruppo in passato ha intrapreso, e potrà intraprendere in futuro, importanti operazioni societarie come fusioni, acquisizioni, joint venture e ristrutturazioni, il cui successo è difficilmente prevedibile. In particolare, nonostante il Gruppo Fiat detenga oggi una quota del 25% in Chrysler Group LLC e firmato accordi al fine di creare un’alleanza strategica globale, non ci sono certezze circa il fatto che tale alleanza possa operare secondo le modalità previste o produrre i benefici attesi.

Non ci sono certezze circa il fatto che il Gruppo Fiat post Scissione sia in grado di realizzare sinergie, riduzioni di costi, ampliamento dell’offerta di prodotti o altri benefici attesi dall’alleanza strategica con Chrysler Group LLC o da qualunque altra operazione.

L’insuccesso di una qualunque alleanza strategica significativa, joint venture o operazione simile potrebbe determinare un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo Fiat post Scissione, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

rISchI cONNESSI AI rAPPOrTI cON I DIPENDENTI ED I FOrNITOrIIn diversi paesi in cui il Gruppo opera, i dipendenti del Gruppo sono protetti da varie leggi e/o contratti collettivi di lavoro che garantiscono loro, tramite rappresentanze locali e nazionali, il diritto di essere consultati riguardo a specifiche questioni, ivi inclusi il ridimensionamento o la chiusura di reparti e la riduzione dell’organico. Tali leggi e/o contratti collettivi di lavoro applicabili al Gruppo potrebbero influire sulla flessibilità del Gruppo stesso nel ridefinire e/o riposizionare strategicamente le proprie attività. La capacità del Gruppo di operare eventuali riduzioni di personale o altre misure di interruzione, anche temporanea, del rapporto di lavoro è condizionata da autorizzazioni governative e dal consenso dei sindacati. Le proteste sindacali da parte dei lavoratori dipendenti potrebbero avere effetti negativi sul business dell’azienda.

Inoltre, il Gruppo acquista materie prime e componenti da un ampio numero di fornitori e dipende dai servizi e dai prodotti fornitigli da altre aziende esterne al Gruppo. Alcune di tali imprese sono anche altamente sindacalizzate. Una stretta collaborazione tra il produttore ed i fornitori è usuale nei settori in cui il Gruppo opera e, se da un lato può portare benefici economici in termini di riduzione dei costi, dall’altro fa sì che il Gruppo debba fare affidamento su detti fornitori con la conseguente possibilità che difficoltà dei fornitori (siano esse originate da fattori esogeni o endogeni), anche di natura finanziaria, possano ripercuotersi in maniera significativamente negativa sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

rISchI cONNESSI AL MANAGEMENTIl successo del Gruppo dipende in larga parte dall’abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri componenti del management di gestire efficacemente il Gruppo e le singole aree di business. La perdita delle prestazioni di un amministratore esecutivo, senior manager o altre risorse chiave senza un’adeguata sostituzione, nonché l’incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

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rISchI cONNESSI ALL’ALTA cOMPETITIVITÀ NEI SETTOrI IN cuI IL GruPPO OPErASostanzialmente tutti i ricavi del Gruppo sono generati nell’industria automobilistica, che è altamente concorrenziale e comprende il settore della produzione e distribuzione di automobili nonché dei relativi componenti e sistemi di produzione. Il Gruppo concorre in Europa ed America Latina con altri gruppi di rilievo internazionale nella produzione e distribuzione di automobili e nella fornitura dei relativi componenti. Tali mercati sono altamente concorrenziali in termini di qualità dei prodotti, di innovazione, di condizioni economiche, di risparmio dei consumi, di affidabilità e sicurezza, di assistenza ai clienti e di servizi finanziari offerti.

Nel corso degli ultimi anni, la competitività – in particolare in termini di prezzo – è aumentata significativamente nel settore in cui il Gruppo opera. Inoltre, anche a causa della recente contrazione della domanda di veicoli, la capacità produttiva mondiale nell’industria dell’auto supera abbondantemente la domanda. Questa sovraccapacità produttiva, combinata ad un’elevata concorrenza ed alle deboli condizioni delle maggiori economie mondiali, potrebbe aumentare la tensione sui prezzi dei veicoli.

Qualora il Gruppo non fosse in grado di fronteggiare efficacemente il contesto esterno di riferimento, si potrebbe determinare un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

rISchI cONNESSI ALLA cONcENTrAZIONE DELLE ATTIVITÀ DEL GruPPO FIAT POST ScISSIONE NEL SETTOrE DELLE AuTOMOBILI E DEI rELATIVI cOMPONENTI Per effetto della Scissione, Fiat S.p.A. ha assegnato a Fiat Industrial S.p.A. le partecipazioni in società attive nei settori delle Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni, dei Veicoli Industriali e dei motori e trasmissioni “Industrial & Marine” di FPT Powertrain Technologies. Conseguentemente Fiat S.p.A. ha mantenuto come principali attività quelle relative ai business delle Automobili e dei relativi componenti e sistemi di produzione, che includono Fiat Group Automobiles, Ferrari, Maserati, Magneti Marelli, Teksid e Comau, nonché il business dei motori e trasmissioni “Passenger & Commercial Vehicles” di FPT Powertrain Technologies. Rispetto alla connotazione che ha avuto il Gruppo Fiat fino al 31 dicembre 2010, i risultati economici futuri del Gruppo Fiat post Scissione rifletteranno, pertanto, il solo andamento economico di tali attività.

Nel business delle Automobili le vendite al cliente finale sono cicliche e variano in funzione delle condizioni generali dell’economia, della propensione al consumo del cliente finale, della capacità dei clienti di ottenere finanziamenti e dell’eventuale messa a disposizione di misure di sostegno da parte dei governi locali. Inoltre, il settore è soggetto ad un costante rinnovo della gamma di modelli attraverso nuovi lanci sul mercato. Un andamento sfavorevole del business delle Automobili potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive di business del Gruppo Fiat post Scissione, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

rISchI rELATIVI ALLE VENDITE SuI MErcATI INTErNAZIONALI E ALL’ESPOSIZIONE A cONDIZIONI LOcALI MuTEVOLIUna parte significativa delle attività produttive e delle vendite del Gruppo hanno luogo al di fuori dell’Italia ed il Gruppo si attende che una parte crescente dei propri ricavi verrà generata da vendite in paesi al di fuori dell’Italia e, più in generale, al di fuori dell’Unione Europea. Il Gruppo è esposto ai rischi inerenti l’operare su scala globale, inclusi quelli relativi:

all’esposizione a condizioni economiche e politiche locali;

all’attuazione di politiche restrittive delle importazioni e/o esportazioni;

alla sottoposizione a molteplici regimi fiscali, in particolare in tema di transfer pricing e di applicazione di ritenute o altre imposte su rimesse e altri pagamenti a favore di, o da parte di, società controllate;

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PrINcIPALI rISchI E INcErTEZZE cuI FIAT S.P.A. E IL GruPPO FIAT POST ScISSIONE SONO ESPOSTI

all’introduzione di politiche limitative o restrittive degli investimenti stranieri e/o del commercio, nonché politiche di controllo dei tassi di cambio e relative restrizioni al rimpatrio dei capitali; e/o

all’introduzione di leggi o regolamenti più restrittivi.

Il verificarsi di sviluppi sfavorevoli in tali aree (che potrebbero anche essere differenti a seconda dei paesi in cui il Gruppo opera) potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

rISchI cONNESSI ALLA POLITIcA AMBIENTALE ED AGLI INTErVENTI GOVErNATIVI IN GENErEI prodotti e le attività del Gruppo sono soggetti a molteplici norme e regolamenti (locali, nazionali e sovranazionali) in materia ambientale, e tale regolamentazione è oggetto di revisione in senso restrittivo in molti ambiti geografici in cui il Gruppo opera (ciò avviene in particolare nell’Unione Europea). Tale normativa riguarda, tra l’altro, sia i prodotti, con la previsione di norme sempre più severe in materia di emissione di gas inquinanti nell’atmosfera, riduzione dei consumi di combustibili e sicurezza, sia gli stabilimenti, interessati dalla normativa in materia di emissioni in atmosfera, smaltimento dei rifiuti, smaltimento delle acque e divieto di contaminazione dei terreni. Per adeguarsi a tali norme e regolamenti, il Gruppo impiega ingenti risorse e prevede di dover continuare a sostenere costi elevati in futuro.

Inoltre, gli interventi dei Governi diretti a stimolare la domanda dei consumatori per i prodotti del Gruppo, sotto forma di cambiamenti di regimi fiscali o di concessione di incentivi per l’acquisto di nuovi veicoli, possono condizionare in maniera significativa, sia a livello temporale che quantitativo, i ricavi del Gruppo. Tali interventi governativi non sono prevedibili (né in termini di dimensioni né di durata) e vanno al di là della sfera di competenza del Gruppo; ogni mutamento sfavorevole nell’indirizzo degli interventi governativi potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

rISchI cONNESSI ALLA cAPAcITÀ DI OFFrIrE PrODOTTI INNOVATIVIIl successo delle attività del Gruppo dipenderà dalla capacità di mantenere o incrementare le quote sui mercati in cui attualmente opera e/o di espandersi in nuovi mercati attraverso prodotti innovativi e di elevato standard qualitativo che garantiscano adeguati livelli di redditività. In particolare, qualora il Gruppo non fosse in grado di sviluppare e offrire prodotti innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti in termini, tra l’altro, di prezzo, qualità, funzionalità, o qualora vi fossero dei ritardi nell’uscita sul mercato di modelli strategici per il business del Gruppo, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi con un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

rISchI LEGATI ALLA PrESENZA DEL GruPPO IN MErcATI EMErGENTIIl Gruppo opera in diversi paesi emergenti, sia direttamente (come in Brasile e Argentina), sia tramite joint venture ed altri accordi di cooperazione (come in Turchia, India, Cina e Russia). L’esposizione del Gruppo all’andamento di questi paesi è aumentata nel recente passato, come anche il numero e l’importanza di queste joint venture e accordi di cooperazione. Il verificarsi di sviluppi politici o economici sfavorevoli in tali aree, ivi incluse crisi economiche o instabilità politica, hanno inciso e potrebbero incidere in futuro in maniera significativamente negativa sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.

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(1) Include i costi per Ricerca e Sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.

Con l’intento di promuovere su più fronti la mobilità sostenibile, il Gruppo Fiat ha organizzato le sue attività di ricerca e di innovazione attraverso le strutture del Centro Ricerche Fiat (C.R.F.) e di Elasis.

Nell’ambito dell’operazione di Scissione di Fiat S.p.A., il C.R.F. ha mantenuto la sua collocazione nel perimetro del Gruppo Fiat post Scissione. Per garantire continuità nel supporto a Fiat Industrial sono stati trasferiti alcuni ricercatori impegnati su progetti specifici e sono stati stipulati contratti di servizio per il contributo alle attività di ricerca e sviluppo dei settori.

Elasis, essendo già coordinata in modo funzionale dai settori sulle attività di progettazione avanzata e sviluppo, ha recentemente trasferito le proprie funzioni tecniche agli stessi. La società mantiene la gestione del comprensorio di Pomigliano che continuerà a ospitare le risorse e i laboratori ceduti ai settori.

Le attività di sviluppo sono svolte prevalentemente nell’ambito dei settori.

Nel 2010 le spese complessive in Ricerca e Sviluppo1 sono ammontate a circa 1,9 miliardi di euro, pari al 3,5% circa dei ricavi netti delle Attività Industriali. A questa attività sono dedicate, complessivamente, circa 14.200 persone, distribuite in 113 centri.

cENTrO rIcErchE FIAT (c.r.F.)ProfiloIl Centro Ricerche Fiat inizia la propria attività nel 1978 come polo di riferimento per l’innovazione e la ricerca e sviluppo del Gruppo Fiat. Oggi è un centro di eccellenza riconosciuto a livello internazionale, la cui missione è l’utilizzo dell’innovazione come leva strategica nei business del Gruppo Fiat e la valorizzazione dei risultati delle proprie attività attraverso la promozione, lo sviluppo ed il trasferimento di contenuti innovativi in grado di dare distintività e competitività al prodotto.

Il C.R.F. opera nella sede principale di Orbassano (TO) alla quale nel corso degli anni si sono aggiunte le unità locali di Valenzano (BA), Trento, Foggia, mentre dal 2002 controlla a Udine il Centro Ricerche Plast-Optica (CRP), focalizzato sulle ricerche avanzate nei settori dell’ottica e della plastica per sistemi di illuminazione. Nel 2010 è stato creato l’ente Group Materials Labs, con laboratori a Torino, Venaria Reale e Bologna. Inoltre, è stata costituita, a seguito della fusione per incorporazione della Società CSST S.p.A. in C.R.F., l’unità organizzativa Centro Studi sui Sistemi di Trasporto che opera a Orbassano (TO) e a Pomigliano D’Arco (NA). Con un organico di 949 dipendenti, il C.R.F. dispone di un vasto insieme di competenze tecniche, cui si affiancano una serie di laboratori all’avanguardia per la sperimentazione di sistemi powertrain, per la compatibilità elettromagnetica, l’analisi sperimentale di rumore e vibrazioni, la simulazione di guida, lo sviluppo di nuovi materiali e processi produttivi, l’optoelettronica e le microtecnologie.

Nel corso degli anni il Centro Ricerche Fiat ha raggiunto risultati altamente significativi, come testimoniano le 35 nuove domande di brevetto depositate nel 2010, che portano a circa 3.200 il numero totale di brevetti

RiceRcA e innOVAZiOne

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rIcErcA E INNOVAZIONE

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registrati, a cui si aggiungono circa 450 domande pendenti. A livello internazionale, i progetti approvati nel 2010 sono stati 41 che hanno portato a un totale di 114 nel settimo Programma Quadro 2007-2013. Il forte impegno nella ricerca europea, unito alle riconosciute competenze sistemiche e alla diffusa presenza sul territorio, hanno consentito la partecipazione a numerose PPP (Public Private Partnership) nate per focalizzare la ricerca pubblica e privata su tematiche di interesse comune e su applicazioni industriali, sia a livello nazionale che europeo (Green Car Initiative, Factories of the Future). Il C.R.F. ha inoltre sviluppato un network globale di oltre 160 università e centri di ricerca e oltre 1.500 partner industriali in tutto il mondo in grado di rafforzare ulteriormente le strategie globali di innovazione, implementare specifiche attività operative a livello locale, assicurare la creazione di competenze ed un monitoraggio continuo mirati alla competitività ed allo sviluppo in settori quali il veicolo ed i suoi componenti, l’energia, la mobilità ecologica e sicura, la telematica, i nuovi materiali e le relative tecnologie, la meccatronica, l’ottica, nonché le attività di innovazione su motopropulsori, sistemi di propulsione alternativi e cambi che vengono condotte dall’area “Powertrain Research & Technology”.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet www.crf.it.

Focus Particolarmente attivo nel campo della ricerca per la mobilità, il Centro Ricerche Fiat adotta un approccio sistemico volto a studiare soluzioni innovative a tutto tondo: la strategia vincente è quella di essere flessibili nell’utilizzare al meglio le risorse disponibili per una mobilità che sia “sostenibile” dal punto di vista sociale, ambientale ed economico. Non esiste infatti un’unica soluzione, ma un costante impegno per ottimizzare veicoli e motori, sia attraverso la ricerca di soluzioni che rendano sempre più efficienti i motopropulsori convenzionali (nel 2010 sono stati lanciati sul mercato il TwinAir e il cambio a doppia frizione Twin Clutch) e che utilizzino trazioni e combustibili alternativi, per aumentare l’efficienza energetica, per trovare nuovi materiali, per incrementare le percentuali di riciclo a fine vita. Particolarmente rilevanti in ottica prodotto sono le soluzioni innovative legate ai sistemi di climatizzazione che, da una parte, permettono la riduzione dei consumi e, dall’altra, puntano a limitare anche l’effetto serra diretto (emissioni di refrigerante). A queste si aggiungono tutti gli studi sui sistemi ausiliari e in generale sui sistemi di recupero e gestione dell’energia del veicolo (elettrica, termica ed idraulica) volti ad aumentare l’efficienza e a contribuire al raggiungimento di nuovi standard di risparmio energetico. Iveco Glider, il concept realizzato nel 2010 da Iveco in collaborazione con il C.R.F. può essere considerato una sintesi della ricerca di nuove soluzioni per la mobilità sostenibile, in quanto integra tutti gli aspetti relativi all’efficienza energetica, all’aerodinamica, all’ergonomia, all’infomobilità e al comfort.

Similarmente a quanto studiato per il prodotto, anche sul fronte del processo produttivo l’obiettivo è di ideare, costruire o riadattare un sistema, un processo o un edificio industriale sulla base di criteri di risparmio energetico e di utilizzo di tecnologie a ridotto impatto ambientale, secondo un modello di Eco-fabbrica.

Le attività del Centro Ricerche Fiat sono focalizzate sulle seguenti aree tecnologiche.

Ricerca e Tecnologia per motori e cambi Il principale obiettivo è lo sviluppo e l’applicazione di tecnologie innovative per il miglioramento delle prestazioni del motopropulsore, la riduzione delle emissioni del motore e del veicolo e del consumo di carburante. Tra i principali risultati ottenuti nel 2010 si segnalano:

Tecnologie di post trattamento per motori diesel Euro 6. A partire dal 2014 entreranno in vigore in Europa dei nuovi e più severi limiti di emissioni per le autovetture denominati Euro 6. Fino ad oggi, nella gran parte dei motori diesel, gli ossidi di azoto (NOx) sono abbattuti direttamente in fase di combustione e la principale tecnologia utilizzata è l’EGR (Exhaust Gas Ricirculation). Per il futuro, nei veicoli di segmento medio – basso, qualora sia necessario l’utilizzo di NOx aftertreatment, si è scelta la tecnologia del “NOx Storage Catalyst” (NSC). Si tratta di un particolare tipo di catalizzatore che durante il normale funzionamento del motore intrappola gli NOx e quando ha saturato la sua capacità di stoccaggio, si rigenera in pochi secondi rilasciando gli NOx e riducendoli in N2. Questa soluzione, che ha richiesto durante il 2010 un attento lavoro di messa a punto e calibrazione, ha il duplice vantaggio di non avere impatti sulla configurazione dello scarico e di avere costi particolarmente contenuti.

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Tecnologia MultiAir® di seconda generazione per motori a benzina. Nel 2010 è stata avviata la produzione del motore bicilindrico TwinAir, che prevede sin dall’inizio l’adozione della tecnologia MultiAir®. Per i futuri motori a benzina, nell’ambito della seconda generazione del MultiAir® sono state individuate diverse linee strategiche, tra cui: introduzione di nuove modalità di attuazioni valvola e nuove strategie di controllo della combustione nell’ottica di ridurre ulteriormente consumi ed emissioni; integrazione del MultiAir® con l’iniezione diretta di benzina al fine di migliorare la risposta del motore nei transitori e, quindi, i consumi. Inoltre si prevedono l’implementazione di nuovi e moderni strumenti software per la calibrazione dei motori MultiAir® allo scopo di ridurre i tempi di sviluppo e lo sviluppo di tecnologie avanzate di sovralimentazione che si integrino col MultiAir® massimizzandone le sinergie.

Motore Heavy Duty Cursor 8 alimentato a bioetanolo puro. Nell’ultimo decennio in Brasile il mercato dell’autotrazione con bioetanolo si è enormemente espanso per il mercato “passenger car”, ma recentemente l’interesse si è esteso anche alle applicazioni industriali e off road, in quanto il bioetanolo prodotto in Brasile dalla canna da zucchero soddisfa tutti i requisiti per essere considerato un combustibile realmente alternativo (conveniente, prodotto da fonti alternative al petrolio e rinnovabili, non in competizione con la catena alimentare, facilmente reperibile, ecc). Una delle applicazioni più promettenti è il “mieti canna da zucchero”, un veicolo off road che richiede elevate prestazioni motore. Al fine di soddisfare tali richieste, partendo dal consolidato motore Cursor 8 ad accensione comandata alimentato a metano, dal C.R.F. sono state realizzate le modifiche al sistema di alimentazione e al rapporto di compressione per adattarlo all’utilizzo di bioetanolo realizzando una versione prototipale in grado di erogare 243 kW. Il sistema è attualmente in fase di allestimento su veicolo per effettuare un reale “field test” al fine di avviare un piano di industrializzazione del prodotto che porterà a una riduzione del 50% dell’impatto “Well to Wheel” e a una riduzione maggiore del 70% dei costi di esercizio rispetto al gasolio, il combustibile convenzionale.

Cambio Twin Clutch su Alfa Romeo MiTo. ll cambio a doppia frizione è costituito da due cambi disposti in parallelo, uno per le marce pari e uno per le marce dispari, ognuno dotato della propria frizione. L’elemento distintivo è che la manovra di cambio marcia si svolge senza interruzione della coppia in uscita dal cambio, garantendo una trazione continua alle ruote. Questa caratteristica rende il cambio a doppia frizione molto più confortevole e prestazionale rispetto a un cambio manuale robotizzato (AMT) ed equivalente, o migliore di un cambio automatico convenzionale con convertitore di coppia (AT). La tecnologia Twin Clutch sviluppata dal Gruppo Fiat negli ultimi anni è basata sulla tecnologia delle frizioni “dry” ovvero a secco che garantiscono le migliori prestazioni in termini di consumo di combustibile del veicolo. Il cambio C635 Twin Clutch è stato introdotto la prima volta nel 2010 sulla vettura Alfa Romeo MiTo TCT, abbinato al motore Fire 1,4 litri MultiAir TC da 135 Cv e al sistema Start&Stop. Grazie a questi accorgimenti il valore di emissioni CO2 omologato della MiTo TCT è di 126 g/km, valore ben al di sotto di quello della versione con cambio manuale e irraggiungibile con un cambio automatico convenzionale.

Ulteriori sviluppi delle miscele metano/idrogeno. L’iniziativa “corridoio verde”, promossa dall’Autostrada del Brennero (A22), è finalizzata allo studio della diffusione di combustibili da fonti rinnovabili nel tratto autostradale di 650 km compreso tra Monaco di Baviera e Modena. La tecnologia dell’idrometano (miscele metano/idrogeno) risulta molto interessante per il cliente A22 perché abilita lo sviluppo dell’investimento nell’infrastruttura per l’idrogeno. L’idrogeno utilizzato per la miscela sarà prodotto dal surplus energetico di una centrale idroelettrica presente lungo la tratta autostradale. Nel corso del 2010, in stretta collaborazione con FPT Research & Technologies, Iveco e Officine Brennero, la sede di Trento del C.R.F. ha coordinato con successo gli obiettivi pianificati a progetto, tra i quali l’adeguamento dei componenti di normale produzione del sistema di stoccaggio e alimentazione della miscela di gas, la messa a punto e calibrazione del motore per l’impiego delle miscele metano/idrogeno. Presso la sede di Trento è stata inoltre sviluppata un’applicazione info-telematica basata su piattaforma Blue&MeTM che consente la tracciabilità del posizionamento del veicolo tramite GPS e la raccolta dei dati della centralina motore. Tale sistema consente inoltre, tramite la registrazione della tipologia di miscela metano/idrogeno rifornita alla stazione di servizio, la stima dell’autonomia residua e del beneficio in termini di riduzione di emissioni di CO2. Il prototipo Iveco Daily idrometano, a seguito di una fase di omologazione e di sperimentazione a Trento, verrà consegnato al cliente A22 nel 2011.

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Tecnologia Avanzata per la Mobilità e la SicurezzaL’obiettivo principale è quello di garantire al Gruppo Fiat le competenze tecnologiche relative ai sistemi secondari, all’elettronica, alla telematica, ai sistemi di sicurezza preventiva necessarie per migliorare la mobilità in termini di sicurezza, eco-compatibilità e fruibilità del veicolo. Alcuni dei principali risultati ottenuti nel 2010 sono:

Sistemi cooperativi di sicurezza preventiva. Una mobilità sicura, efficiente ed eco-sostenibile è una priorità per tutti i cittadini europei. La cooperazione completa tra veicoli e con l’infrastruttura permetterebbe di raggiungere i massimi risultati possibili, potendo avere un’informazione completa sulla posizione e dinamica dei veicoli, nonché le intenzioni dei guidatori. Pertanto la Commissione Europea ha deciso di co-finanziare grandi progetti di ricerca e sviluppo, quali SAFESPOT – di cui il C.R.F. è stato coordinatore – CVIS e PRE-DRIVE C2X, per comprendere come le tecnologie di comunicazione wireless Vehicle to Vehicle e Vehicle to Infrastructure possano migliorare la sicurezza e l’efficienza della mobilità del futuro. Nel 2010 i progetti hanno presentato i loro risultati: gli elementi fondamentali della mobilità cooperativa sono adesso disponibili e le principali applicazioni sono state sviluppate a livello dimostrativo. Il prossimo passo sarà eseguire sperimentazioni su vasta scala nei diversi stati membri per stabilire l’interoperabilità delle soluzioni e per continuare le attività di standardizzazione. In particolare, in occasione del Cooperative Mobility Showcase 2010 di Amsterdam, il C.R.F. in SAFESPOT ha illustrato gli esiti delle sperimentazioni su strada delle soluzioni tecnologiche adottate e in CVIS ha mostrato la realizzazione di una piattaforma aperta e flessibile con più di 25 applicazioni per l’efficienza del traffico e la sicurezza stradale. Per il progetto PRE-DRIVE C2X, presentato invece in settembre a Ulm, il Centro Ricerche Fiat, con i suoi due veicoli dimostratori, ha mostrato un insieme di applicazioni basate sulla comunicazione veicolare in condizioni reali di traffico. I risultati di quest’ultimo progetto saranno la base di partenza del progetto integrato DRIVE C2X, il cui obiettivo principale è validare le applicazioni di mobilità basata su sistemi cooperativi attraverso test su strada svolti in diversi siti di prova in Europa.

Driver Attention Support e Driver Style Evaluation. Nel campo dei veicoli commerciali il comportamento del conducente è fondamentale per la sicurezza e la riduzione dei consumi. Questo sistema valuta, grazie ad una telecamera che rileva come il guidatore sta mantenendo la corsia di marcia, il grado di distrazione e di affaticamento/sonnolenza del guidatore stesso. In funzione della particolare situazione rilevata opportuni avvisi vengono attivati per allertare il guidatore ed indurlo ad una maggiore attenzione oppure a fermarsi per riposare. Dal punto di vista della riduzione dell’impatto ambientale dei veicoli, lo stile di guida è uno degli elementi che contribuiscono in modo sostanziale a determinare i consumi. In particolare, i test effettuati su veicoli commerciali pesanti hanno dimostrato che uno stile di guida inappropriato può portare a un incremento dei consumi tra il 10% e il 15%, in funzione della tipologia di missione percorsa. Questa considerazione, abbinata all’analisi di alcuni dati forniti da sistemi già esistenti sul mercato, tra cui Fiat eco:Drive, ha portato nel 2010 alla creazione di un gruppo di lavoro congiunto C.R.F. e Iveco che ha progettato e sviluppato un sistema di Professional Driving Style Evaluation in ottica riduzione consumi. Questo sistema è costituito da un dispositivo on-board che acquisisce i dati in tempo reale dalla rete CAN, la rete locale che collega tra loro i dispositivi intelligenti del veicolo, e dal sistema GPS, li analizza, li trasmette a un centro remoto e fornisce al guidatore diversi indicatori di qualità di guida. Al dispositivo a bordo veicolo si affianca un sistema off-board che a partire dai dati ricevuti alimenta un “technical database” che elabora le informazioni mediante algoritmi dedicati alla valutazione dello stile di guida, della missione, delle performance e delle anomalie veicolo. La fase di sviluppo proseguirà anche nel 2011 con il completamento e la messa a punto di alcuni moduli di calcolo, il progetto di integrazione del sistema nell’architettura veicolare di produzione, lo sviluppo e la delibera del sistema, per la quale sono previsti test estensivi con clienti finali.

Sistemi ausiliari a basso impatto ambientale. Durante il 2010 il Centro Ricerche Fiat ha continuato la sperimentazione su sistemi di climatizzazione e sistemi ausiliari innovativi che riducono al minimo l’impatto in termini energetici ed ecologici, aumentando al contempo l’efficienza. Per rispondere alla necessità di garantire il comfort in abitacolo anche quando il motore termico è spento (Start&Stop) o addirittura non

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è presente (trazioni ibride ed elettriche), il C.R.F. ha messo a punto un innovativo impianto alimentato con compressore elettrico e dotato della funzione pompa di calore. Il sistema, sviluppato su un veicolo Iveco Daily, sfrutta una valvola ad inversione di ciclo che permette di scambiare le funzioni di evaporatore e condensatore consentendo la produzione di caldo e freddo in abitacolo con un unico scambiatore. Punto di forza è indubbiamente la gestione Energy – Saving del compressore che può essere comandato in maniera indipendente dall’avanzamento del veicolo. L’attività proseguirà anche nei prossimi anni con l’obiettivo di replicare il sistema su di un veicolo a trazione ibrida e di portare avanti la messa a punto dello stesso. La nuova direttiva MAC emessa dall’Unione Europea vieta, a partire dai nuovi modelli prodotti dal 1° gennaio 2011, l’utilizzo del refrigerante R134a nella climatizzazione automobilistica. Si è scelto di utilizzare il refrigerante HFO-1234yf che ha reso necessario un lavoro di adeguamento di tutto il sistema. Il fluido HFO-1234yf, infatti, ha proprietà diverse rispetto al gas R134a, in particolare, ha una minore capacità refrigerante che rende quindi necessaria un’attività di ottimizzazione degli impianti di climatizzazione e ha un’elevata infiammabilità, che ha reso indispensabile rivedere i componenti e valutare le ricadute sugli ambienti di lavoro e sui sistemi di carica.

Veicoli, materiali e processi avanzati L’obiettivo è quello del miglioramento della sostenibilità ambientale dei veicoli e della loro fabbricazione attraverso lo sviluppo di soluzioni di prodotto e di processo economicamente sostenibili, obiettivo condiviso a livello europeo nella PPP Green Cars Initiative, alla quale il C.R.F. partecipa attivamente in veste di membro dell’Industrial Advisory Group. Tra i principali risultati ottenuti nel 2010 si possono citare:

Iveco Glider. Questo concept, presentato da Iveco al Motor Show IAA 2010 di Hannover, è il frutto di un percorso creativo ispirato dalla natura e nato dalla collaborazione tra Iveco e il Centro Ricerche Fiat: una nuova idea di veicolo ad elevata produttività e minimo impatto ambientale. Lo sviluppo del progetto si è concentrato su due filoni principali: la gestione dell’energia e la qualità della vita a bordo. Dal punto di vista dell’efficienza energetica, i ricercatori hanno messo a punto un sistema Kinetic Energy Recovery System (KERS) che consente di recuperare e utilizzare l’energia cinetica che verrebbe dissipata sotto forma di calore durante le frenate, nonché un sistema termodinamico basato su un ciclo Rankine, che recupera l’energia termica del motore che altrimenti si disperderebbe nei gas di scarico e attraverso i radiatori. Inoltre, per generare a bordo energia rinnovabile, il Glider utilizza pannelli fotovoltaici ad alta efficienza e ad alta formabilità, che occupano una superficie di circa 2 metri quadrati sul tetto della cabina e possono produrre fino a 2 kW. Infine, l’energia elettrica in eccesso, non utilizzata dai sistemi ausiliari, è immagazzinata in un accumulatore ad alta energia specifica (Auxiliary Energy Unit) e può essere utilizzata come fonte di energia quando il veicolo è in fase di stazionamento. Anche gli studi aerodinamici per ridurre sensibilmente il Cx, i nuovi sistemi di gestione dell’energia di bordo, l’adozione di scambiatori di calore e l’adozione di pneumatici a bassa resistenza al rotolamento hanno consentito una drastica riduzione di consumi ed emissioni. Dal punto di vista della qualità della vita a bordo veicolo si è cercato di sviluppare gli interni attorno al guidatore, concentrando nella cabina dell’Iveco Glider tutte le soluzioni all’avanguardia in termini di ergonomia, infomobilità, illuminazione, climatizzazione e gestione degli spazi.

Materiali eco-compatibili e riciclati. Nel 2010 il C.R.F. ha continuato e ulteriormente rafforzato il proprio impegno su argomenti riguardanti l’impatto ambientale e la CO2 emessa su componenti plastici per interni. Sono state avviate prove con compound a matrice biopolimerica e da riciclo fine vita con rinforzi di fibre naturali a opportuna dimensione e morfologia (micronizzate): questo allo scopo di aumentare le caratteristiche strutturali e nel contempo migliorare l’aspetto estetico.

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Inoltre è proseguita l’attività di monitoraggio e di implementazione della percentuale di materiale riciclato utilizzato nelle vetture, focalizzata soprattutto su applicazioni non estetiche come gli insonorizzanti. Nel 2010 sono continuate anche le analisi sugli impatti per il mondo automotive delle normative ambientali “generaliste” e complesse quali il Classification Labelling & Packaging (CLP) ed il Registration Evaluation Authorisation Chemicals (REACH), in particolare per quest’ultima sono state svolte indagini sulla presenza di sostanze critiche dette SVHC, (Substances Very High Concern) che nei prossimi anni potrebbero subire restrizioni all’uso; per tutti gli usi delle SVHC nelle vetture sono in corso le prove su prodotti sostitutivi. Infine sono state eseguite analisi Life Cycle Assessment (LCA) per valutare gli impatti ambientali del nuovo fluido refrigerante HFO-1234yf in tutto il suo ciclo di vita, confrontandolo con l’R134a e con la CO2, e di processi di fosfatazione alternativi all’attuale a base di nano composti a base di sali di zirconio.

Processi produttivi ad elevata efficienza energetica. Durante il 2010 il C.R.F. ha proseguito le attività del progetto “Green Factories”. In particolare, durante il corso dell’anno sono state svolte numerose attività, volte al miglioramento dell’efficienza energetica dei processi produttivi. I progetti più rilevanti sono stati condotti presso gli stabilimenti Fiat Group Automobiles di Cassino e di Mirafiori e le attività hanno riguardato lo sviluppo sistemi di recupero di energia cinetica per robot industriali e la validazione delle condizioni di maggiore illuminazione con un minore consumo di energia nelle installazioni pilota di sistemi di illuminazione ad alta efficienza. L’azione di miglioramento dei processi esistenti è proseguita con la definizione di una metodologia orientata alla riduzione dei consumi energetici nel campo delle lavorazioni meccaniche. La tematica è stata anche affrontata nel progetto FlexMech, attraverso lo sviluppo di attuatori innovativi a basso consumo energetico ed ingombro ridotto da integrare nelle macchine utensili. Inoltre, in relazione ai temi degli edifici industriali a basso impatto energetico, sono iniziate le attività di sviluppo di metodologie e strumenti orientati alla classificazione energetica degli stabilimenti, che consentiranno di attribuire agli edifici una classe di consumo, evidenziando la loro efficienza anche sotto questo profilo. Con riferimento alla sostenibilità ambientale ed economica dei sistemi produttivi, il C.R.F. è stato coinvolto nell’Industrial Advisory Group dell’iniziativa europea Factories of the Future, giocando il ruolo di Team Leader per lo sviluppo delle multi-annual roadmap riguardanti il tema del “Sustainable Manufacturing”, ritenuto strategico e prioritario per la competitività del manufacturing.

Micro e nanotecnologie per la fabbrica. In ambito di sicurezza dei siti produttivi, il decreto legislativo 81/2008 sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ha introdotto per la prima volta in Italia l’obbligo da parte del datore di lavoro di valutare i rischi derivati dall’esposizione alle radiazioni ottiche artificiali (ROA). Il C.R.F., forte di un’esperienza decennale del gruppo di New Materials Scouting nella caratterizzazione ottica di display e di nuove sorgenti luminose, è stata la prima azienda ad iniziare i rilievi delle ROA a fine 2008 nello stabilimento FGA di Mirafiori e oggi è leader nella caratterizzazione di tali radiazioni, avendo effettuato i rilievi in più di 15 stabilimenti del Gruppo Fiat in Italia. L’attività è stata fondamentale per adempiere agli obblighi di legge per la valutazione del rischio, ma soprattutto ha contribuito in maniera determinante a ridurre sensibilmente il rischio di esposizione dei lavoratori alle sorgenti potenzialmente pericolose presenti in stabilimento e a migliorare la qualità del lavoro.

ELASISNata nel 1988, su iniziativa del Gruppo Fiat, Elasis è una società consortile per azioni, che si distingue fra le principali compagini di ricerca private in Europa. Leader nell’advanced engineering, si propone come risorsa di sviluppo per il potenziale umano e tecnologico dell’Italia e del Mediterraneo.

Il core business dell’azienda è relativo ad attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione di prodotti e processi finalizzati alle aree di appartenenza delle società consorziate. Elasis opera quindi al servizio dell’innovazione dei settori: automobile, veicoli industriali, macchine movimento terra, macchine agricole, motopropulsori, componentistica e tecnologie di produzione.

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Partendo dalla ricerca industriale, Elasis sviluppa tutte le fasi dell’ingegneria di prodotto e di processo: dagli studi di fattibilità tecnico-economica, alla progettazione, all’industrializzazione, all’analisi dell’impatto dei sistemi finiti sull’ambiente e sul territorio.

Per Elasis lavorano in modo diretto circa 1.200 ricercatori e tecnici, con una età media di poco superiore ai 35 anni, in tre sedi dislocate: Elasis R&D (Pomigliano d’Arco - NA), Elasis P&PD (Orbassano - TO), Elasis – Centro di Lecce.

Nel corso del 2010 Elasis ha proseguito nell’impegno strategico di allungare la catena del valore del sistema ricerca/innovazione e nello sviluppo sul territorio. Nell’ambito di questa attività ha partecipato a consorzi con Università e Istituti privati sui temi della ricerca e della formazione di base, continuando nelle tradizionali attività di studio del sistema mobilità e del suo impatto ambientale. Ha, inoltre, favorito l’integrazione delle competenze presenti nel sistema territoriale delle piccole e medie imprese promuovendo l’aggregazione verso progetti di ampio respiro, in collaborazione con l’Unione degli Industriali di Napoli, Confindustria Campania e le Camere di Commercio del Mezzogiorno.

Elasis, in particolare, svolge un ruolo di primo piano per la competitività del settore industriale della Regione Campania. In quanto polo di eccellenza tecnologica, essa si pone come volano di sviluppo per l’intera Regione, promuovendo progetti di ricerca mirati e iniziative industriali che vedono il coinvolgimento di altri partner presenti sul territorio. In tal modo Elasis sostiene e diffonde la cultura dell’innovazione e al tempo stesso determina un incremento del livello economico e sociale locale.

A testimonianza delle competenze raggiunte, Elasis nel 2010, insieme al Centro Ricerche Fiat, ha ottenuto il “Premio Nazionale per l’Innovazione”, riconoscimento assegnato dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, istituito dalla Presidenza del Consiglio su mandato del Presidente della Repubblica, il cui obiettivo è quello di valorizzare e sostenere le migliori capacità innovative e creative di aziende, università, amministrazioni, enti o singoli ideatori, al fine di favorire la crescita della cultura dell’innovazione nel Paese.

Come indicato in precedenza, Elasis ha di recente trasferito le proprie funzioni tecniche ai settori che già ne coordinavano in modo funzionale le attività di progettazione avanzata e sviluppo mantenendo la gestione del comprensorio di Pomigliano che continuerà ad ospitare le risorse e i laboratori ceduti ai settori.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet www.elasis.it.

I risultati più significativi e le attività principali del 2010 sono stati:

Metodologie innovative di prodotto e processo. Elasis ha proseguito con la definizione di nuove metodologie per lo sviluppo del prodotto/processo per i settori del Gruppo Fiat, finalizzate alla riduzione del “time to market” e alla qualità del prodotto finale.

Nel corso dell’anno, Elasis ha lavorato per migliorare il realismo dei modelli virtuali relativi agli esterni e interni delle nuove vetture. In particolare sono state realizzate attività di simulazione realistica giochi e profili (plancia e pannelli porta) per nuova Lancia Ypsilon e nuova Fiat Panda. Per gli stessi modelli è stata eseguita un’analisi virtuale “Squeak and Rattle” (scricchiolii e battiti).

Per quanto riguarda le metodologie di manufacturing, nel 2010 è proseguito il progetto a finanziamento pubblico di “logistica integrata” relativo all’ergonomia di processo. Tale progetto, svolto in collaborazione con lo stabilimento FGA di Cassino, l’Università di Cassino ed il C.R.F., ha condotto allo sviluppo di metodologie innovative per l’analisi ergonomica del posto di lavoro, con interessanti applicazioni di strumenti di “motion capture” presso gli stabilimenti di produzione. Sono state inoltre eseguite attività di simulazione di flussi logistici ed applicazioni di “Augmented Reality”, finalizzate alla gestione integrata delle problematiche inerenti le linee di produzione, il loro approvvigionamento e le postazioni di lavoro. Infine si è lavorato allo sviluppo e al consolidamento di nuove metodologie di analisi virtuale inerenti la simulazione dei processi di fabbricazione (simulazioni del processo di graffatura, previsione a calcolo delle difettosità estetiche da stampaggio, simulazione della fase di raffreddamento nel processo di “injection molding”).

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54 rIcErcA E INNOVAZIONE

Attività di ricerca sul veicolo. Elasis nel corso del 2010 è stata impegnata nei progetti della nuova Lancia Ypsilon, della nuova Fiat Panda e, in ambito Ferrari, delle vetture 599 GTO e 458 Spider.

In collaborazione con FGA, Elasis ha proseguito lo sviluppo della nuova Lancia Ypsilon: il contributo di Elasis è consistito nello sviluppo della scocca, delle finizioni, dei sistemi elettrici ed elettronici, dei sistemi motore e delle prestazioni della vettura. Grazie all’impiego intensivo delle più avanzate tecniche di simulazione a calcolo e privilegiando le verifiche virtuali rispetto a quelle su prototipi fisici è stato possibile deliberare il progetto in tempi rapidi. La vettura sarà industrializzata presso lo stabilimento di Tychy (Fiat Auto Poland).

Nell’ambito dello sviluppo della nuova Fiat Panda, Elasis è stata impegnata in tutte le fasi di progettazione della vettura oltrechè nella sperimentazione virtuale e fisica. Parallelamente Elasis ha curato l’attività di body integration, di packaging e le verifiche di progetto in termini di sicurezza, funzionalità, affidabilità, montabilità, assistibilità, estetica, costi.

Per Ferrari, Elasis ha ultimato le attività per lo sviluppo del modello 599 GTO. In particolare, Elasis è stata coinvolta nelle attività di modifica di scocca e finizioni, sviluppando soluzioni per alleggerire la vettura sia con materiali innovativi (carbonio, compositi) che con ottimizzazione spessori, e supportando il Team Ferrari fino all’avvio produttivo.

Inoltre Elasis è stata impegnata anche nello sviluppo della Ferrari 458 Spider. Oltre alla progettazione della scocca, delle finizioni interne ed esterne, Elasis ha svolto le attività di distinta base, calcoli strutturali, packaging, e validazioni virtuali. Tali attività hanno portato alla realizzazione dei primi prototipi e successivamente al rilascio delle matematiche per la delibera degli attrezzamenti definitivi.

Da segnalare, infine, per Maserati la partecipazione allo sviluppo dei due modelli la M156 (nuova Quattroporte) e la M157 (nuovo modello di segmento E).

Nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo relative alla sicurezza stradale, Elasis, insieme a FGA (Centro Sicurezza), ha proseguito le attività del progetto Europeo CASPER (Child Advanced Safety Project for European Roads) per il miglioramento dei sistemi di ritenuta bambini, attraverso lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi dispositivi innovativi.

Sistemi di controllo elettronici. Sono proseguite le attività di sviluppo e aggiornamento delle Metodologie ECAx per la progettazione e la simulazione di schemi elettrici e cablaggi per il Gruppo Fiat e Chrysler. Il nuovo flusso di disegnazione degli schemi elettrici è stato utilizzato per la prima volta per progettare gli impianti elettrici della futura Fiat Panda, dei nuovi veicoli della piattaforma L0 e della Maserati Granturismo FL. È stata eseguita la delibera virtuale dell’impianto elettrico della futura Panda. Gli strumenti commerciali scelti per la progettazione sono stati adeguati al nuovo flusso di disegnazione e simulazione dell’impianto elettrico.

Per CNH, nell’ambito del progetto di ricerca “Metodologie model based per lo sviluppo del Software dei sistemi embedded per macchine agricole”, Elasis ha sviluppato il software delle centraline delle due macchine agricole Large Square Baler K42 e Round Baler K49, e contribuito allo sviluppo del software per la nuova centralina universale UCM per i trattori. L’attività è stata eseguita secondo la metodologia Model Based, precedentemente sviluppata in ambito automotive, e ha condotto ai test funzionali e di regressione in laboratorio sui simulatori HIL (Hardware In the Loop) del trattore e dei baler. La centralina UCM equipaggia trattori con lanci commerciali da fine 2010.

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Motori e cambi. Le attività di engineering, nell’ambito dei progetti di sviluppo di FPT Powertrain Technologies sono state caratterizzate da progetti di grande rilievo, come ad esempio i motori TwinAir e MultiAir, nonché il cambio C635 TCT (doppia frizione a secco).

In particolare, nel corso del 2010 è terminata la fase di sviluppo e applicazione della versione Turbo 85 Cv del motore TwinAir sulla Fiat 500 commercializzata a partire da ottobre; è proseguita l’attività di applicazione ai modelli del segmento B/C del motore Fire MultiAir, infine, l’attività relativa ai cambi, si è focalizzata sulla validazione ed applicazione del C635 TCT commercializzato sulla vettura Alfa MiTo con motore Fire MultiAir 135 Cv, mentre è proseguito lo sviluppo dell’applicazione sulla vettura Giulietta sia in versione benzina sia diesel.

ICT per lo sviluppo del prodotto/processo. Nel 2010 Elasis ha consolidato la propria capacità nella simulazione virtuale del prodotto e del processo produttivo attraverso un utilizzo spinto delle tecnologie, metodologie e strumenti ICT per la modellazione del prodotto, della fabbrica e delle prestazioni del veicolo.

Elasis ha fornito nel corso dell’anno un contributo significativo alle iniziative legate al Virtual Product Development di CNH, FPT Powertrain Technologies ed Iveco, in particolare nell’analisi dei processi e nella standardizzazione delle soluzioni ICT, in ottica di innovazione e competitività del business.

A dimostrazione di ciò, in ambito Technical Training sono state sviluppate metodologie basate sul Digital Mock-Up ottenendo un miglior trasferimento di informazioni alla rete assistenziale con incremento di competenza ed efficienza.

Infine, per garantire una forte interattività con gli ambienti virtuali, Elasis ha proseguito l’attività di ricerca sull’applicazione della visualizzazione avanzata e dell’integrazione dei dispositivi hardware basati su sistemi ottici e inerziali. L’utilizzo di questi strumenti è fondamentale per garantire la massima efficacia nelle attività di Innovazione e Ricerca per quanto riguarda l’analisi ergonomica relativa sia alle posture di guida sia quelle di fabbrica.

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Al 31 dicembre 2010 i dipendenti del Gruppo erano 199.924, in aumento di 9.910 unità rispetto ai 190.014 di fine 2009. La variazione è stata originata in parte dall’incremento dell’occupazione, derivante dal saldo positivo tra le assunzioni effettuate nell’anno (circa 23.400) e le uscite registrate nello stesso periodo (circa 18.400). Tale incremento ha riguardato prevalentemente gli operai in America Latina ed è principalmente dovuto all’aumento dei volumi produttivi nell’area. Le variazioni del perimetro del Gruppo, che hanno comportato un aumento netto di organico pari a circa 4.900 unità, comprendono l’insourcing di attività di material handling in Italia, il consolidamento integrale della società Fiat-GM Powertrain Polska Sp. z.o.o. in seguito all’acquisizione del 50% appartenente al partner e l’avvio delle attività della società Fiat Automobiles Serbia Doo Kragujevac, parzialmente compensati da un contenuto saldo negativo di perimetro risultante dalla cessione, in Francia, del sito di Angoulême della società Automotive Lighting Rear Lamps France S.a.s. di Magneti Marelli, dalla cessazione, in Italia, dell’affitto del ramo d’azienda dello stabilimento di Colonnella (Teramo) da parte di ITCA Produzione S.p.A. (FGA) e da operazioni di cessioni ed insourcing attuate da parte della linea di business Service di Comau in Brasile.

EVOLuZIONE DELL’ASSETTO OrGANIZZATIVO E MANAGErIALE Nel corso del 2010, gli sviluppi dell’alleanza con Chrysler, la creazione del Gruppo Fiat Industrial (operativo dal 1° gennaio 2011) e lo sviluppo del business a livello internazionale hanno determinato un’evoluzione dell’organizzazione che, tuttavia, non è cambiata nella sua struttura e che rimane basata sul duplice presidio da un lato sul business (settori e brand), dall’altro sui principali processi aziendali.

Il sistema informativo lanciato nel 2009 é stato progressivamente esteso alle società estere del Gruppo in parallelo all’evoluzione dell’organizzazione di Fiat Services dedicata all’amministrazione del personale, consentendo di integrare in un’unica base dati a livello mondiale le anagrafiche delle persone e delle organizzazioni e di uniformare le modalità di gestione dei processi di gestione delle Risorse Umane.

La presenza di ruoli di primo livello per il coordinamento dei processi aziendali ha determinato alcune modifiche organizzative nei settori finalizzate a realizzare sinergie sui costi e sugli investimenti e a sviluppare metodologie e competenze quali, ad esempio, il World Class Manufacturing, che introduce nelle fabbriche nuovi elementi per il miglioramento della produttività e della qualità.

Il processo di Performance and Leadership Management, applicato ormai da anni in azienda alla popolazione dei dirigenti e dei professional, si è riconfermato basilare per tutte le scelte di gestione delle risorse umane, così come lo strumento del Talent Review, che consente di individuare precocemente le persone di maggior valore e di indirizzarne lo sviluppo professionale.

La formazione L’investimento in formazione a supporto delle attività del Gruppo e dello sviluppo professionale delle persone è stato di circa 64,5 milioni di euro, con oltre 3 milioni di ore di formazione erogata. In particolare, le attività di formazione a distanza “web based” hanno riguardato 14.609 utenti fruitori per un totale di 31.055 ore erogate.

RiSORSe UMAne

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Nel corso del 2010, l’organizzazione Human Resources per la gestione della formazione del Gruppo è stata rivista allo scopo di snellire il modello di funzionamento, garantendo sinergie e univocità di approccio. In ogni settore é stato creato il ruolo del Training Manager per garantire, da un lato, risposte formative specifiche a specifici bisogni e dall’altro, la corretta applicazione di linee guida di Gruppo in ciascun settore. L’unità Fiat Sepin, che ha continuato a operare verso tutti i settori, ha garantito il supporto su tutte le attività trasversali di Gruppo, dalla rendicontazione fondi, alle lingue, alle campagne corporate on-line fino alla formazione delle famiglie professionali trasversali.

Premi e Borse di studioAnche nel 2010 si è svolta l’iniziativa “Premi e Borse di studio Fiat”, riservata ai figli dei dipendenti in servizio presso le società italiane ed estere del Gruppo.

Complessivamente, nel 2010, sono stati consegnati 600 riconoscimenti (168 i premi in Italia) per un totale di circa 1,1 milioni di euro, non solo in Italia, ma anche in Francia, Spagna, Polonia, Belgio, Inghilterra, Brasile, Cina e Nord America, Paesi in cui è più consistente la presenza del Gruppo.

rELAZIONI INDuSTrIALINel corso del 2010 è proseguito il dialogo con le Organizzazioni Sindacali e le rappresentanze dei lavoratori a livello aziendale, con l’obiettivo di cercare soluzioni condivise per gestire le conseguenze sui lavoratori delle misure adottate per rispondere alla situazione di mercato che, per quanto in generale abbia evidenziato un progressivo miglioramento rispetto all’anno precedente, in Europa è stata ancora critica. Le fermate produttive, attuate facendo ricorso agli ammortizzatori sociali, ove disponibili, o ai trattamenti definiti in base alla contrattazione collettiva o alle politiche aziendali, sono state complessivamente inferiori a quelle del 2009, come pure le operazioni di ristrutturazione e riorganizzazione di attività. Le esigenze di aumento dei volumi produttivi, determinate dal miglioramento della situazione di alcuni mercati, sono state affrontate per lo più con il ricorso al lavoro straordinario e con un incremento dell’occupazione che ha riguardato principalmente i Paesi dell’America Latina.

Intensa è stata anche la negoziazione collettiva ai vari livelli, che ha consentito di raggiungere con le Organizzazioni Sindacali importanti accordi per la definizione delle condizioni salariali e normative nei vari Paesi in cui operano le aziende del Gruppo.

Dialogo sociale A livello europeo la situazione del Gruppo Fiat, con particolare riferimento alle operazioni con impatto transnazionale, come previsto dalla Direttiva Europea 2009/38/CE, è stata oggetto di informazione e consultazione nell’ambito del Comitato Aziendale Europeo (CAE) del Gruppo Fiat, organismo di rappresentanza dei lavoratori delle aziende del Gruppo nei paesi dell’Unione Europea, costituito nel 1997 e composto di 30 rappresentanti ripartiti per paese in funzione della distribuzione occupazionale del Gruppo in Europa. Il 22 aprile, giorno immediatamente successivo all’Investor day durante il quale è stato presentato alla comunità degli investitori il Piano Strategico del Gruppo Fiat dal 2010 al 2014, si è svolta una riunione straordinaria del Comitato Aziendale Europeo nel corso della quale l’Azienda ha fornito un’approfondita illustrazione dei piani strategici dei vari settori del Gruppo, oltre che una spiegazione delle logiche sottostanti l’operazione di Scissione annunciata nel corso dell’Investor day. Il piano presentato ha permesso di evidenziare la linea di prospettiva strategica con cui il Gruppo Fiat ha inteso affrontare la ripresa. Nello stesso contesto sono anche state fornite dettagliate e concrete informazioni circa la strategia di Gruppo ed è stata data l’opportunità di un proficuo scambio di opinioni. La riunione plenaria annuale si è tenuta il 10 dicembre a Torino ed è stata prevalentemente dedicata ad aggiornamenti e approfondimenti sull’imminente operazione di scissione

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parziale proporzionale di Fiat S.p.A. a favore di Fiat Industrial S.p.A., oltre che all’intesa raggiunta il 28 ottobre 2010 per la revisione dell’accordo CAE di Gruppo in vigore al fine di apportare le modifiche e gli adeguamenti necessari in relazione a tale operazione societaria. L’intesa, siglata da FIM, FIOM, UILM - anche in nome e per conto della Federazione Europea dei Metalmeccanici (FEM) e delle Organizzazioni Sindacali a questa affiliate - e FISMIC a cui hanno aderito A.N.Q.U.I., in nome e per conto della Fédération européenne de l’encadrement de la métallurgie (FEDEM), e SNI Fiat France, prevede che, dal momento di efficacia della Scissione, sia Fiat sia Fiat Industrial abbiano ciascuno un proprio CAE, composto, rispettivamente, di 20 e 18 componenti e regolamentato da uno specifico accordo derivante da quello del Gruppo Fiat del 1996. Nel corso della riunione plenaria annuale, tuttavia, la rappresentante della FEM, anche a nome dei componenti del CAE, ha sostenuto l’invalidità dell’intesa e, in particolare, della parte relativa al CAE di Fiat Industrial, asserendo che le Organizzazioni Sindacali italiane non avevano ricevuto alcun mandato a concludere l’accordo. L’azienda, nel rimarcare la sorpresa per una tale sconcertante comunicazione, ha dichiarato di considerare pienamente valida l’intesa, avendo negoziato in buona fede con chi riteneva fosse legittimato a farlo, ha chiesto alla FEM di formalizzare le posizioni espresse tenendo conto delle conseguenze delle decisioni assunte e si è riservata di fare le opportune valutazioni, se del caso con i propri legali, una volta ricevute formali comunicazioni, che, ad oggi, non sono ancora pervenute. In contrasto con quanto richiesto dall’azienda, nel corso della prima metà del mese di febbraio 2011 sono invece state inviate a Fiat Industrial, da parte di rappresentanti dei lavoratori di due Società estere del Gruppo, richieste per avviare le negoziazioni per la costituzione di un CAE.

In Italia è proseguito il confronto con le Organizzazioni Sindacali sia a livello nazionale sia territoriale, principalmente in relazione alle modalità per gestire il basso livello dei volumi e le conseguenti dissaturazioni produttive. Fondamentale per l’impostazione del dialogo sociale su basi prospettiche è stato l’incontro dell’Amministratore Delegato del Gruppo con numerosi rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali Italiane al termine dell’Investor Day del 21 aprile. Con riferimento al Piano Strategico per il periodo 2010-2014 è stato ribadito che il presupposto per la sua implementazione e, quindi, per l’avvio dei relativi investimenti era la piena condivisione e disponibilità alla realizzazione delle condizioni indispensabili per la riuscita del Piano, compreso quanto necessario per assicurare la governabilità degli stabilimenti. Tra i vari incontri tenuti per approfondimenti sul Piano, in relazione all’Italia si ricorda quello del 28 luglio 2010 a Torino, convocato, con la finalità di un confronto sulle linee di sviluppo industriale e sui conseguenti livelli occupazionali di FGA, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali d’intesa con il Presidente della Regione Piemonte, alla presenza di tutte le Organizzazioni Sindacali confederali e di categoria. Nel corso dell’incontro l’Amministratore Delegato del Gruppo, nel riaffermare i contenuti e gli obiettivi del Piano, ha confermato la necessità, prima del suo avvio, di avere la sicurezza, nell’ambito di specifici accordi sindacali, del normale funzionamento degli impianti e della possibilità di rispondere al mercato nei tempi e con le modalità richieste dalle regole della competizione internazionale.

Il primo stabilimento interessato da trattative, nell’ambito del Piano, è stato il G.B. Vico di Pomigliano, per il quale la discussione ha riguardato le modalità di attuazione del progetto di produzione della futura Panda (progetto già anticipato nel corso dell’incontro del 22 dicembre 2009 a Palazzo Chigi da parte dell’Amministratore Delegato del Gruppo) e per creare le condizioni operative necessarie per l’avvio dell’investimento da 700 milioni di euro, superando alcune “anomalie” locali che, se mantenute, avrebbero potuto compromettere il risultato finale. A seguito di una complessa ed articolata trattativa, durata circa 3 mesi, il 15 giugno 2010 è stato raggiunto un accordo con FIM, UILM, FISMIC e UGL Metalmeccanici, approvato il 22 giugno con referendum dal 63,3% dei lavoratori. L’accordo, che ha avuto grande risonanza mediatica, è stato oggetto di dibattiti e contestazioni a livello locale e nazionale ed è stato variamente interpretato da numerosi osservatori che, in molti casi, a fini propagandistici gli hanno attribuito valenze ben al di là dei suoi contenuti. Il 29 dicembre 2010 si è raggiunta con FIM, UILM, FISMIC e UGL Metalmeccanici, nazionali e della Provincia di Napoli, e con l’Associazione Capi e Quadri Fiat un’intesa, in attuazione dell’accordo del 15 giugno, sul Contratto Collettivo specifico di Lavoro di primo livello da applicare, a partire dal 1° gennaio 2011, alla Società Fabbrica Italia Pomigliano che, non aderendo al sistema confindustriale, non ne applica la relativa contrattualistica.

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Con riferimento allo stabilimento Mirafiori Plant vi sono stati approfondimenti, oltre che nell’incontro con le istituzioni e il sindacato del 28 luglio, anche nel corso degli incontri del 29 luglio e del 5 ottobre tra l’azienda e i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali. Le trattative per la definizione delle condizioni e delle modalità operative necessarie per l’avvio del piano hanno avuto inizio il 26 novembre, durante un incontro che si è tenuto presso l’Unione Industriale di Torino. All’incontro è intervenuto l’Amministratore Delegato del Gruppo presentando il piano predisposto per il rilancio dello stabilimento, che prevede, a fronte di un investimento superiore al miliardo di euro, la produzione, su una nuova piattaforma proveniente dagli Stati Uniti, di SUV di classe superiore per i marchi Jeep® e Alfa Romeo, con volumi stimati tra 250.000 e 280.000 unità annue, che permettono di saturare gli attuali addetti e aprono anche la strada ad una possibile crescita occupazionale. Le trattative sono proseguite nei giorni successivi, ma si sono interrotte il 3 dicembre, quando l’azienda ha preso atto che non sussistevano le condizioni complessive per raggiungere un’intesa per il rilancio dello stabilimento di Mirafiori. Ripreso il negoziato a seguito di richieste da parte della maggioranza delle Organizzazioni Sindacali, il 23 dicembre presso l’Unione Industriale di Torino è stato raggiunto con FIM, UILM, FISMIC e UGL Metalmeccanici, Nazionali e della Provincia di Torino, e con l’Associazione Capi e Quadri Fiat un accordo che prevede regolamentazioni specifiche al fine di assicurare allo stabilimento il necessario livello di competitività, in termini di utilizzo impianti, flessibilità e produttività, oltre che di governabilità. L’accordo, la cui operatività era subordinata all’approvazione da parte della maggioranza dei lavoratori, ha ottenuto il consenso del 54% dei dipendenti dello stabilimento nel corso di un referendum che si è tenuto il 13 e 14 gennaio 2011.

La comunicazione della cessazione della produzione automobilistica presso lo stabilimento di Termini Imerese nel 2011 era stata effettuata già nell’incontro del Gruppo Fiat con il Governo, le Istituzioni territoriali e le Organizzazioni Sindacali, tenutosi a Palazzo Chigi il 18 giugno 2009, e confermata nell’incontro, sempre a Palazzo Chigi, del 22 dicembre 2009, nell’ambito della presentazione del Piano Italia 2010-2011. Non essendo state identificate alternative industriali per il sito, il Gruppo aveva dato la disponibilità a collaborare con le parti sociali sostenendo eventuali proposte di riconversione della Regione Siciliana, delle altre Istituzioni o di gruppi privati. Il 29 gennaio 2010, presso il Ministero dello Sviluppo Economico ha visto l’avvio il “tavolo tecnico” - composto da Governo, Regione Siciliana, Sindacati, Confindustria Sicilia e Fiat - per affrontare il tema del mantenimento di una presenza industriale a Termini Imerese. Nell’anno si sono tenuti vari incontri durante i quali è stato fornito un costante aggiornamento da parte di Invitalia (advisor del Ministero dello Sviluppo Economico con l’incarico di predisporre un piano di sviluppo volto a individuare prospettive produttive ed occupazionali nell’area) circa i soggetti interessati ad avviare iniziative di riqualificazione del polo industriale di Termini Imerese e circa i piani preliminari di impresa presentati dagli stessi. In particolare nel corso della riunione del 21 dicembre presso il Ministero dello Sviluppo Economico, sono state illustrate varie iniziative potenzialmente attuabili in parallelo che, sulla base delle valutazioni del Ministero, prospettano occupazione per circa 3.300 persone rispetto ai circa 1.600 dipendenti del Gruppo Fiat nell’area, e paiono conseguentemente idonee ad evitare impatti sociali sul territorio. Il Gruppo Fiat, in tale sede, ha riconfermato la posizione già espressa in precedenti occasioni circa la disponibilità di mettere a disposizione l’area di Termini Imerese alle iniziative che subentreranno, a condizione che sia data priorità all’occupazione dei lavoratori del Gruppo.

Presso il Ministero dello Sviluppo Economico è proseguita l’attività del Gruppo di lavoro costituito nel 2009, d’intesa con la Regione Emilia Romagna, con l’obiettivo di individuare soluzioni industriali per il sito di Imola della CNH Italia S.p.A. minimizzando gli impatti sociali conseguenti alla cessazione delle attività produttive. Dall’annuncio del piano di razionalizzazione produttiva in Italia del comparto Macchine per le Costruzioni di CNH, circa 230 dipendenti dello stabilimento di Imola sono stati riallocati presso altri stabilimenti del Gruppo o hanno trovato soluzioni esterne, mentre i rimanenti 220 beneficeranno del trattamento di cassa integrazione in deroga sino al 30 aprile 2011.

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Gestione delle esigenze produttiveNel 2010 lo scenario di business ha mostrato miglioramenti, in particolare per il settore dei beni durevoli che, nell’anno precedente, era stato toccato da una crisi estremamente profonda caratterizzata da un crollo della domanda. Il miglioramento è stato molto contenuto per il settore dell’automobile, scontando, in Europa, la discesa dei volumi legata all’eliminazione degli eco-incentivi che, nel 2009, avevano sostenuto la domanda. In Italia, per gestire le esigenze produttive, le società del Gruppo hanno fatto un forte ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, seppure si evidenzi una riduzione di circa il 20% rispetto all’anno precedente a parità di perimetro, con riduzioni più elevate della media per tutti i settori ad eccezione di FGA, che registra una flessione trascurabile, e Magneti Marelli, che consuntiva un modesto incremento. Per FGA, in particolare, vi è stato un aumento del ricorso alla Cassa Integrazione negli stabilimenti dedicati alla produzione di automobili e una forte diminuzione presso lo stabilimento di Sevel, dovuto ad un rilevante incremento dei volumi produttivi dei veicoli commerciali. Nell’anno, presso 13 stabilimenti del Gruppo, che occupano circa 9.350 lavoratori, essendo stato raggiunto il limite massimo previsto per la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (52 settimane in un biennio mobile), è stata attivata la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per crisi aziendale per evento improvviso e imprevisto per ulteriori 12 mesi. Inoltre per alcuni degli stabilimenti dove, nel 2009, si era fatto ricorso a questo strumento, perdurando la necessità di sospensioni dell’attività lavorativa e non sussistendo le condizioni per fare ricorso ad altri ammortizzatori sociali, si sono dovute attivare le procedure per il riconoscimento della Cassa Integrazione Guadagni in deroga, strumento di sostegno al reddito previsto dalla legislazione di emergenza in tema di ammortizzatori sociali; a fine dicembre erano circa 7.500 i lavoratori interessati da tale trattamento, in 8 stabilimenti dei settori FGA, Magneti Marelli e CNH.

Nonostante la situazione, ancora critica, è stato possibile trasformare più di 750 contratti a termine e più di 200 contratti di apprendistato in contratti di lavoro a tempo indeterminato.

All’estero, è stato necessario, anche nel 2010, ricorrere a fermate produttive; l’utilizzo di “Chômage partiel” in Francia, “Expediente de Regulacion de Empleo“ in Spagna e “Kurzarbeit” in Germania è tuttavia diminuito di circa il 40% rispetto all’anno precedente. Sospensioni delle attività produttive, attuate con diverse modalità, hanno riguardato gli stabilimenti di alcuni settori anche in altri Paesi, incluso Polonia, Belgio, Gran Bretagna e Stati Uniti.

In Brasile, mentre nel primo semestre, in relazione all’aumento dei volumi produttivi, si è fatto ricorso a prestazioni di lavoro straordinario, all’aumento delle turnazioni e si è registrato un notevole incremento degli organici, nella seconda parte dell’anno il tasso di crescita dell’occupazione è rallentato.

In Polonia, per Fiat Group Automobiles nel primo semestre è stato ancora necessario ricorrere al lavoro straordinario; nell’ultima parte dell’anno, tuttavia, si sono registrati cali nei volumi produttivi, con impatto anche sulle società fornitrici del Gruppo, che hanno comportato il ricorso a qualche giornata di sospensione dell’attività produttiva.

Nel 2010 sono state effettuate operazioni di ristrutturazione e riorganizzazione di attività che hanno riguardato in Italia tutti i principali settori. Con vari accordi sindacali sono stati attivati piani di riduzione organici, da attuare tra il 2010 e il 2011, che riguardano circa 1.500 lavoratori che possono raggiungere i requisiti per il trattamento di pensione nel periodo di durata della mobilità (3 anni al Nord Italia e 4 al Sud). Nel corso del 2010 i lavoratori che hanno lasciato l’azienda, nell’ambito degli accordi raggiunti nell’anno e nel 2009, sono stati rispettivamente circa 1.000 e circa 400.

In Spagna per lo stabilimento di Barcellona della società Componentes Mecanicos S.A. (COMESA) è stata annunciata la cessazione delle attività, ormai non più economicamente sostenibili in relazione sia alla profonda crisi che ha colpito il settore dei veicoli industriali, per cui Comesa produceva componenti, sia alla decisione del partner (zF Truck Driveline Business) di recedere dalla società realizzando le proprie produzioni presso altri suoi stabilimenti. Il 27 dicembre è stato approvato, dalla maggioranza assoluta dei lavoratori, l’accordo

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relativo alla chiusura dello stabilimento e alle modalità per la gestione delle eccedenze (circa 270 unità) siglato dall’azienda con il sindacato. Sempre in Spagna, Iveco ha raggiunto un accordo sindacale che prevede, per il suo stabilimento di Valladolid, una riduzione degli organici di almeno 56 unità. Analogo accordo è stato stipulato per lo stabilimento di Barcellona per il quale la riduzione degli organici prevista è di almeno 42 unità. Le riduzioni di organico, che hanno riguardato in totale 116 unità, sono state raggiunte attraverso l’uscita di dipendenti in possesso dei requisiti per il pre-pensionamento, di quelli con minor anzianità aziendale con contestuale patto di riassunzione (“relevo”) per sostituzione del personale pre-pensionato, nonché attraverso uscite volontarie.

Negli Stati Uniti CNH, in linea con le previsioni di un accordo concluso con il sindacato UAW, ha avviato un piano di uscite volontarie incentivate per i dipendenti interessati al pensionamento, iniziativa cui hanno aderito, nel corso dell’anno, 58 lavoratori.

Negli altri Paesi non sono state avviate nel 2010 significative operazioni di ristrutturazione e riorganizzazione.

World Class Manufacturing (WCM)Alla fine del 2010 il programma World Class Manufacturing era applicato in 130 stabilimenti (rispetto ai 114 di fine 2009), con la copertura del 95% del costo di trasformazione di tutte le realtà produttive del Gruppo nel mondo. Il numero dei progetti proposti dagli stabilimenti è cresciuto dai 22.000 consuntivati al 31 dicembre 2009 a 38.000, con un aumento della qualità degli stessi rilevabile attraverso l’incremento del “saving medio” per progetto. Il numero di audit sostenute dagli stabilimenti è aumentato di circa il 20% rispetto al 2009. Nel 2010 sono stati premiati, a seguito di specifiche audit esterne, 9 stabilimenti nel mondo di cui 6 con il livello bronzo e 3 con il livello argento.

Sono 200 gli stabilimenti di fornitori che, al 31 dicembre 2010, applicavano il programma WCM.

Inoltre, nell’anno, è stata data diffusione al programma WCM presso gli stabilimenti Chrysler. In quest’ambito:

il team centrale ha fornito un supporto specifico in attività di training, quantificabile in 3.200 giornate/uomo;

sono stati realizzati 8.500 progetti.

Contrattazione collettivaGli accordi in materia salariale conclusi nel corso del 2010 hanno previsto aumenti retributivi o “una tantum” di importo tale da mantenere il potere d’acquisto dei lavoratori, essendo allineati o lievemente superiori all’aumento del costo della vita registrato nel periodo.

In Italia sono stati applicati gli aumenti previsti dal vigente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti delle aziende metalmeccaniche, dirigenti esclusi, che riguarda circa il 97% dei lavoratori del Gruppo in Italia e si è dato corso agli adeguamenti previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dirigenti di aziende industriali rinnovato nel novembre del 2009. Nell’ambito della contrattazione aziendale, che riguarda la quasi totalità dei dipendenti delle aziende metalmeccaniche del Gruppo, il 14 luglio 2010 è stato firmato, con FIM, FIOM, UILM, FISMIC e UGL Metalmeccanici, un verbale di incontro per confermare, per l’anno in corso e per il 2011, il pagamento delle quote mensili del Premio di Risultato per la parte riferita agli indicatori derivanti da precedenti accordi (in totale 1.343,03 euro lordi annui per i lavoratori inquadrati dalla prima alla quarta categoria), non sussistendo, in relazione ai risultati economici del Gruppo del 2009, le condizioni per riconoscere quote aggiuntive di premio. Di conseguenza, il Premio di Risultato è stato inferiore di circa 600 euro rispetto al valore medio erogato nel 2009. Nel mese di dicembre, in base a quanto previsto dall’accordo di Premio di Risultato del luglio 2009 per i lavoratori degli stabilimenti che nell’ambito del programma World

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Class Manufacturing avessero raggiunto il livello argento, è stata erogata una ”una tantum” di 200 euro lordi ai lavoratori della FMA di Pratola Serra.

All’estero, tra le principali negoziazioni collettive svoltesi a livello aziendale nel corso del 2010, si ricordano le trattative annuali in Francia, che hanno comportato incrementi salariali tra l’1 % e l’1,5% a seconda delle società.

In Germania si è svolta la negoziazione collettiva a livello di “land” per il rinnovo del contratto del settore metalmeccanico, applicato nella maggior parte delle aziende del Gruppo. Gli accordi prevedono la prosecuzione della validità degli attuali livelli retributivi fino al 31 marzo 2011. Per il periodo compreso tra maggio 2010 e marzo 2011 è stato definito il pagamento di una “una tantum” di 320 euro lordi, da effettuare in due tranches di pari importo nei mesi di maggio e dicembre 2010. A partire dal 1° aprile 2011 l’aumento salariale da applicare sarà del 2,7%.

In Polonia la contrattazione salariale aziendale, che nel corso del 2009 non aveva comportato aumenti strutturali, ha definito il riconoscimento di incrementi medi intorno ai 300 PLN mensili lordi e previsto, ad eccezione di qualche realtà, l’erogazione di importi “una tantum”, mediamente intorno ai 1.500 PLN lordi, da corrispondersi in due o più tranches direttamente collegate alla realizzazione dei piani produttivi aziendali; nella maggioranza delle aziende del Gruppo non si è, tuttavia, potuto dare corso al pagamento di tutte le tranches, a causa del peggioramento delle condizioni di mercato e dei conseguenti impatti sui programmi di produzione.

In Brasile la maggior parte delle aziende del Gruppo ha applicato accordi collettivi stipulati fra le Associazioni locali dei datori di lavoro della categoria (per esempio la FIEMG per le aziende dell’area di Belo Horizonte, Betim e Contagem). Altre, invece, hanno stipulato contratti aziendali su livelli analoghi di aumento salariale. Complessivamente gli incrementi retributivi collettivi sono stati superiori all’inflazione, in relazione allo sviluppo dell’economia, ma comunque in linea con la crescita retributiva registrata nel sistema industriale locale. Sono stati, inoltre, corrisposti premi annuali di entità variabile in funzione dei risultati aziendali.

Si segnala infine che in Serbia, presso lo stabilimento di Kragujevac di Fiat Automobiles Serbia Doo, è stato raggiunto, con il sindacato rappresentativo in azienda, un accordo relativo al contratto collettivo di lavoro, con contenuti sia normativi che economici, applicabile ai circa 1.100 lavoratori del sito.

La conflittualità in Italia è stata più elevata di quella registrata nel 2009. Gli scioperi di maggior rilievo sono stati quelli indetti, nei primi mesi dell’anno, da varie Organizzazioni Sindacali contro il Piano per l’Italia 2010-2011, presentato nel dicembre 2009, quelli contro l’accordo siglato il 15 giugno 2010 per il rilancio dello stabilimento G.B. Vico di Pomigliano indetti dalla FIOM, organizzazione sindacale non firmataria dello stesso, e quelli relativi alla mancata erogazione di quote aggiuntive di premio di risultato. Sono state anche attuate azioni di microconflittualità locale in relazione all’organizzazione del lavoro (turni, straordinario e carichi di lavoro).

I conflitti collettivi negli altri Paesi, anche per quest’anno, sono stati di scarsa rilevanza. Si segnalano tuttavia gli scioperi generali proclamati in Francia tra giugno e ottobre contro la riforma governativa delle pensioni, cui hanno partecipato anche lavoratori delle aziende del Gruppo, seppure con tassi di adesione oscillanti in maniera significativa tra le varie realtà, e lo sciopero generale di fine settembre in Spagna contro la manovra del Governo (riguardante anche l’innalzamento dell’età pensionabile e la riforma della legislazione del lavoro) per il quale è stata registrata una considerevole adesione da parte dei dipendenti delle varie aziende del Gruppo.

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ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-FINANZIArIA DEL GruPPO

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AnALiSi deLLA SiTUAZiOne ecOnOMicO-FinAnZiARiA deL GRUPPO PREMESSA

Scissione di Fiat a favore di Fiat IndustrialNel corso del 2010 il Gruppo ha avviato e concluso il progetto strategico di separazione delle attività relative alle Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (settore CNH), ai Veicoli Industriali (Iveco) e alla parte “Industrial & Marine” del settore FPT Powertrain Technologies (di seguito settore FPT Industrial) dalle attività relative ai business delle Automobili e dei relativi Componenti e Sistemi di Produzione, che includono i settori Fiat Group Automobiles, Maserati, Ferrari, Magneti Marelli, Teksid, Comau, nonché la linea di business motori e trasmissioni “Passenger & Commercial Vehicles” di FPT Powertrain Technologies (di seguito settore Fiat Powertrain).

La separazione di tali business è stata attuata mediante la scissione parziale proporzionale di Fiat S.p.A. a favore di Fiat Industrial S.p.A. (di seguito la “Scissione”) e ha portato alla costituzione, a partire dal 1° gennaio 2011, del nuovo Gruppo Fiat Industrial (in cui sono confluiti i settori CNH, Iveco e FPT Industrial); a partire dalla stessa data il Gruppo Fiat post Scissione include i settori Fiat Group Automobiles, Maserati, Ferrari, Fiat Powertrain, Magneti Marelli, Teksid e Comau. Il 3 gennaio 2011 sono state avviate le negoziazioni delle azioni Fiat Industrial S.p.A. sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A.

Le principali fasi che hanno portato al completamento della Scissione sono riepilogate in apposito capitolo della Nota integrativa al presente bilancio consolidato, cui si rinvia.

Il presente bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 si riferisce al Gruppo Fiat ante Scissione (di seguito anche Gruppo Fiat), in quanto tale operazione ha avuto efficacia 1° gennaio 2011. Peraltro, dal momento che l’operazione di Scissione è divenuta altamente probabile in dicembre (al momento dell’ottenimento delle sopra citate autorizzazioni), ai sensi dell’IFRS 5 – Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation l’insieme dei business confluiti nel nuovo Gruppo Fiat Industrial si qualifica per il Gruppo Fiat come “Discontinued Operation” e in quanto tale è stato rappresentato nel presente bilancio. Tale rappresentazione ha comportato quanto segue:

Per il 2010 e, a fini comparativi, per il 2009, le voci di costo e di ricavo relative alle Discontinued Operation sono state classificate nella voce Utile/(perdita) delle Discontinued Operation del conto economico.

Le attività correnti e non correnti relative alle Discontinued Operation sono state riclassificate, a dicembre 2010, nella voce Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation della situazione patrimoniale-finanziaria.

Le passività (escluso il patrimonio netto) relative alle Discontinued Operation sono state riclassificate, a dicembre 2010, nella voce Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation della situazione patrimoniale-finanziaria.

Per il 2010 e, a fini comparativi, per il 2009, tutti i flussi di cassa relativi alle Discontinued Operation sono stati rappresentati in apposite voci relative alle operazioni dell’esercizio, alle attività di investimento e alle attività di finanziamento del rendiconto finanziario.

In altri termini, il bilancio consolidato del Gruppo Fiat così redatto comporta il consolidamento integrale sia delle controllate destinate a permanere nel perimetro del Gruppo Fiat post Scissione (cosiddette “Continuing Operation”), sia delle controllate confluite nel perimetro del Gruppo Fiat Industrial (le Discontinued Operation), dandone peraltro separata evidenza.

In apposito capitolo della presente Nota integrativa, cui si rinvia, viene fornito il dettaglio analitico del contenuto delle voci relative alle Discontinued Operation così come presentate nel conto economico, nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel rendiconto finanziario consolidati.

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Per completezza di informativa, si precisa infine che l’operazione di Scissione si configura come un’operazione di “business combination involving entities or businesses under common control” e, in quanto tale, è esclusa dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 e dell’IFRIC 17. Ne consegue che il bilancio consolidato di Fiat S.p.A. post Scissione e il bilancio consolidato di Fiat Industrial S.p.A. nel 2011 saranno predisposti applicando il principio della continuità dei valori, che darà luogo alla rilevazione nella situazione patrimoniale-finanziaria di apertura di valori uguali a quelli risultanti dal bilancio del Gruppo Fiat ante Scissione.

Principali variazioni di area di consolidamento intervenute nel corso del 2010

In data 1° febbraio 2010 si è conclusa la cessione della controllata del settore Fiat Group Automobiles Targa Rent S.r.l., già classificata tra le attività destinate alla vendita al 31 dicembre 2009.

In data 30 giugno 2010 il Gruppo Fiat ha acquisito il residuo 50% della partecipazione nella joint venture Fiat Powertrain Polska Sp. z.o.o. (già Fiat-GM Powertrain Polska), ottenendone il controllo totalitario, e ha consolidato integralmente il 50% acquisito con effetto 1° gennaio 2010.

SITUAzIONE ECONOMICO-FINANzIARIA DEL GRUPPOAndamento economico del Gruppo

2010 2009 Gruppo Fiat Gruppo Fiat Continuing Discontinued ante Continuing Discontinued ante (in milioni di euro) Operation Operation Scissione Operation Operation ScissioneRicavi netti 35.880 21.342 56.258 32.684 17.968 50.102Costo del venduto 30.718 17.979 47.738 28.252 15.549 43.261Spese generali, amministrative e di vendita 2.956 1.793 4.742 2.673 1.636 4.296Costi di ricerca e sviluppo 1.013 418 1.431 1.010 388 1.398Altri proventi (oneri) (81) (60) (143) (13) (73) (89)UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 1.112 1.092 2.204 736 322 1.058Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni 12 3 15 3 1 4Oneri di ristrutturazione 118 58 176 168 144 312Altri proventi (oneri) atipici (14) (20) (34) (193) (198) (391)UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 992 1.017 2.009 378 (19) 359Proventi (oneri) finanziari (400) (505) (905) (352) (401) (753)Risultato partecipazioni: 114 64 178 77 (50) 27 Risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto 120 70 190 65 (47) 18 Altri proventi ed oneri derivanti dalla gestione di partecipazioni (6) (6) (12) 12 (3) 9UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE 706 576 1.282 103 (470) (367)Imposte 484 198 682 448 33 481UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 222 378 600 (345) (503) (848) UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO ATTRIbUIbILE A:Soci della controllante 179 341 520 (374) (464) (838)Interessenze di pertinenza di terzi 43 37 80 29 (39) (10)

Nell’analisi che segue i ricavi netti e il risultato della gestione ordinaria sono commentati con riguardo ai singoli business/settori; i restanti dati sono riferiti al Gruppo Fiat con evidenza dei valori riferibili alle Continuing Operation (Fiat post Scissione) e alle Discontinued Operation (Fiat Industrial).

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ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-FINANZIArIA DEL GruPPO

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Ricavi nettiI Ricavi netti del Gruppo Fiat nel 2010 sono stati pari a 56.258 milioni di euro, in crescita del 12,3% rispetto ai livelli del 2009, quando le condizioni generali di mercato erano particolarmente deboli. Le Continuing Operation hanno registrato ricavi pari a 35.880 milioni di euro (+9,8%). Il business delle Automobili ha rilevato ricavi per 30.130 milioni di euro (+6,3%): i maggiori volumi di vendita dei veicoli commerciali leggeri, di Maserati e di Ferrari, nonché il positivo impatto dei cambi hanno più che compensato il calo, registrato da Fiat Group Automobiles, nelle vendite di autovetture, conseguente al venir meno degli eco-incentivi nei principali mercati europei. Il business dei Componenti e Sistemi di Produzione ha conseguito una crescita dei ricavi del 23,6% a 10.865 milioni di euro grazie alla maggiore domanda. Le Discontinued Operation hanno registrato ricavi di 21.342 milioni di euro, in aumento del 18,8% rispetto al 2009, con significativi recuperi dei volumi in tutti i business.

Ricavi per business

(in milioni di euro) 2010 2009 Var. %Automobili (Fiat Group Automobiles, Maserati, Ferrari) 30.130 28.351 6,3Componenti e Sistemi di Produzione (Fiat Powertrain (1), Magneti Marelli, Teksid, Comau) 10.865 8.789 23,6Altre Attività (Editoria, Holdings e Diverse) 1.159 1.047 10,7Elisioni (6.274) (5.503) -Totale Continuing Operation 35.880 32.684 9,8

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH-Case New Holland) 11.906 10.107 17,8Veicoli Industriali (Iveco) 8.307 7.183 15,6FPT Industrial (1) 2.415 1.580 52,8Elisioni e Altre minori (1.286) (902) -Totale Discontinued Operation 21.342 17.968 18,8

Elisioni tra Continuing e Discontinued Operation (964) (550) -Totale Gruppo Fiat 56.258 50.102 12,3

(1) Fiat Powertrain e FPT Industrial includono rispettivamente le attività della linea di business “Passenger & Commercial Vehicles” e quelle della linea “Industrial & Marine” del precedente settore FPT Powertrain Technologies.

In dettaglio l’andamento dei ricavi netti per business/settore si presenta come segue:

Continuing Operation

AutomobiliNel 2010 il business delle Automobili, con ricavi di 30.130 milioni di euro, ha registrato un incremento del 6,3% nei confronti dell’anno precedente.

(in milioni di euro) 2010 2009 Var. %Fiat Group Automobiles 27.860 26.293 6,0Maserati 586 448 30,8Ferrari 1.919 1.778 7,9Elisioni (235) (168) -Totale 30.130 28.351 6,3

Fiat Group Automobiles (FGA) ha conseguito ricavi per 27.860 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto al 2009 (+0,5% a cambi costanti). L’effetto della contrazione dei volumi delle vetture (-8,2%) è stato compensato dal consistente incremento delle vendite di veicoli commerciali leggeri (+27,1%).

Fiat Group Automobiles ha consegnato complessivamente 2.081.800 automobili e veicoli commerciali leggeri, con un calo del 3,2% rispetto al 2009.

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Per le sole autovetture, Fiat Group Automobiles ha consegnato 1.691.400 unità, con una flessione dell’8,2% rispetto al 2009. In Europa le consegne, pari a 963.000 unità, sono diminuite del 15,1%, anche per effetto delle misure adottate per mantenere lo stock dei dealer ad un livello adeguato alla situazione di mercato. Le consegne in Italia (-16,3%) e Germania (-53,2%) sono state pesantemente condizionate dalla forte riduzione della domanda nei segmenti delle vetture più piccole e con motorizzazioni a metano e GPL, in seguito al venir meno degli eco-incentivi. In diminuzione anche le consegne in Gran Bretagna (-17,5%), mentre sono rimaste stabili in Francia (+0,9%) e aumentate in Spagna (+48,3%), dove, però, le consegne del 2009 erano state particolarmente basse. Sono da segnalare gli ottimi risultati ottenuti nei mercati europei minori.

In Europa, in un mercato delle autovetture in calo del 4,9% rispetto all’anno precedente, Fiat Group Automobiles ha chiuso il 2010 con una quota del 7,5% (in calo di 1,1 punti percentuali rispetto al 2009). In Italia la quota si è attestata al 30,1% con una riduzione di 2,7 punti percentuali; escludendo l’effetto attribuibile alla decisa riduzione (complessivamente pari al 25%) del mercato dei veicoli alimentati a metano e GPL, dove FGA ha una posizione di assoluta leadership, la quota del settore sarebbe stabile rispetto al 2009. In Germania la quota del 3,0% (-1,7 punti percentuali) è stata condizionata dalla significativa riduzione (superiore al 40%) dei segmenti di mercato di maggior presenza di FGA. Cali più contenuti si sono registrati nelle quote in Francia (-0,3 punti percentuali al 4,0%) e Gran Bretagna (-0,5 punti percentuali al 3,0%). In crescita, invece, la quota in Spagna (+0,5 punti percentuali al 3,0%).

Per quanto riguarda i veicoli commerciali leggeri, le consegne hanno raggiunto le 390.400 unità, con un incremento del 27,1% rispetto al 2009. In Europa, in un mercato in recupero, le consegne sono state pari a 183.300 unità (+19,7% rispetto al 2009). La quota di Fiat Professional nei veicoli commerciali leggeri in Italia si è posizionata al 44,0%, in crescita di circa 3 punti percentuali rispetto al 2009, in Europa la quota è stata del 12,8% (stabile rispetto al 2009).

In Brasile, Fiat Group Automobiles ha continuato a mantenere la propria leadership in entrambi i comparti (vetture e veicoli commerciali leggeri). Le consegne complessive, pari a 761.400 unità, sono aumentate dell’1,6%; in un mercato in crescita del 10,6% la quota si è attestata al 22,8% (-1,7 punti percentuali).

Maserati nel 2010 ha realizzato ricavi pari a 586 milioni di euro, con un incremento del 30,8% rispetto al 2009, attribuibile principalmente all’ottima performance della nuova vettura GranCabrio. Nell’anno sono state consegnate alla rete 5.675 unità, con un aumento del 26,4% che ha interessato la maggior parte dei 59 Paesi in cui Maserati opera.

Nel 2010 Ferrari ha realizzato ricavi per 1.919 milioni di euro, in crescita del 7,9% rispetto al 2009 principalmente grazie ai maggiori volumi di vendita, trainati dalle nuove vetture 458 Italia e 599 GTO, alla conferma del successo della Ferrari California e al positivo contributo del programma “personalizzazioni”. Nell’anno sono state consegnate alla rete di vendita 6.573 vetture (+5,4% rispetto al 2009).

Componenti e Sistemi di ProduzioneI ricavi dei Componenti e Sistemi di Produzione, pari a 10.865 milioni di euro, sono aumentati del 23,6%, principalmente per la crescita dei volumi che ha riguardato tutti i settori.

(in milioni di euro) 2010 2009 Var. %Fiat Powertrain 4.211 3.372 24,9Componenti (Magneti Marelli) 5.402 4.528 19,3Prodotti Metallurgici (Teksid) 776 578 34,3Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 1.023 728 40,5Elisioni (547) (417) -Totale 10.865 8.789 23,6

Nel 2010 i ricavi di Fiat Powertrain (attività “Passenger & Commercial Vehicles” del precedente settore FPT Powertrain Technologies) sono stati pari a 4.211 milioni di euro, in crescita del 24,9% rispetto al 2009. Tali dati includono l’effetto del consolidamento integrale della società Fiat Powertrain Polska Sp. z.o.o. (già Fiat-GM Powertrain Polska), in seguito all’acquisizione nell’anno del 50% appartenente al partner. A condizioni omogenee, l’aumento dei ricavi si attesta all’11,1%. L’87% delle vendite è destinato a società del Gruppo Fiat (90% a condizioni di perimetro omogenee, era il 92% nel 2009), la parte restante è costituita principalmente da vendite di motori diesel a terzi. Complessivamente nell’anno sono stati venduti 2.347.000 motori (+2,5% a parità di perimetro) e 2.233.000 cambi (+1,1%).

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Magneti Marelli ha registrato nel 2010 ricavi per 5.402 milioni di euro, in aumento del 19,3% rispetto al 2009. In Europa i ricavi sono aumentati beneficiando dell’andamento dei veicoli leggeri e della ripresa del mercato delle vetture di segmento medio-alto, che era stato colpito in modo particolarmente duro nell’anno 2009. In Italia e Polonia i ricavi hanno invece risentito del calo del mercato delle vetture dei segmenti A e B conseguente alla cessazione degli eco-incentivi governativi. Da segnalare le buone performance del settore in Cina e in Brasile e la netta ripresa nell’area Nafta, dove la crescita dei volumi è trainata dai nuovi prodotti lanciati.

Tutte le linee di business hanno registrato un aumento dei volumi produttivi. In particolare, il business Lighting ha evidenziato un’importante crescita legata alla ripresa del mercato di riferimento in Europa e all’incremento delle vendite nei mercati asiatici e nell’area Nafta. Il business Ammortizzatori ha realizzato una buona ripresa, con un incremento dei volumi concentrato principalmente in Brasile e Stati Uniti. Sono aumentate le vendite di sistemi elettronici in Cina e Brasile; la performance in questi Paesi è stata trainante anche per il business Controllo Motore.

Nel 2010 Teksid ha conseguito ricavi per 776 milioni di euro, in aumento del 34,3% principalmente grazie ai maggiori volumi di vendita rispetto all’anno precedente, quando l’andamento del settore aveva risentito pesantemente della crisi dei mercati. La business unit Ghisa ha registrato una crescita dei volumi del 21,8%, realizzata in particolare nelle vendite destinate ai veicoli pesanti; l’andamento è stato positivo nelle aree Mercosur, Nafta, nonché in Europa. I volumi della business unit Alluminio sono aumentati del 15,3%.

Comau nel 2010 ha realizzato ricavi per 1.023 milioni di euro, con un aumento del 40,5% rispetto al 2009. L’incremento è attribuibile prevalentemente alle attività in Cina, America Latina e in Nord America.

Altre AttivitàLe Altre Attività includono il contributo delle società di Fiat che operano nel comparto editoriale, di quelle che erogano servizi, nonché delle holding di partecipazioni. Nel 2010 le Altre Attività hanno registrato complessivamente ricavi per 1.159 milioni di euro, in crescita del 10,7% rispetto al 2009.

Discontinued Operation

Macchine per l’Agricoltura e le CostruzioniI ricavi di CNH – Case New Holland nel 2010 sono stati pari a 11.906 milioni di euro, con una crescita del 17,8% rispetto al 2009 (+12% in dollari) legata al miglioramento della domanda di macchine per l’agricoltura e per le costruzioni in Nord e Sud America e nei mercati del Resto del Mondo. I ricavi del comparto delle macchine per l’agricoltura sono aumentati del 14% (+8% in dollari) grazie alle solide condizioni di mercato in Nord e Sud America, che hanno beneficato della crescita dei prezzi delle commodity agricole e del buon andamento dei raccolti. In Europa le condizioni di mercato sono state più difficili, principalmente per gli scarsi raccolti in certi Paesi e le ristrettezze del credito. Nel 2010 i ricavi del comparto delle macchine per le costruzioni sono saliti del 46% (+39% in dollari) per effetto della crescita consistente della domanda in America Latina e in Asia, nonché delle migliori condizioni in Nord America, correlate alla sostituzione di flotte obsolete.

Nel 2010 a livello mondiale le vendite finali di macchine per l’agricoltura sono aumentate dell’8% rispetto al 2009, con incrementi in tutte le aree geografiche eccetto l’Europa Occidentale. La domanda globale di trattori e di mietitrebbiatrici è salita rispettivamente dell’8% e del 2%. Nell’anno la quota di mercato di CNH per i trattori a livello globale è rimasta perlopiù in linea con l’anno precedente, mantenendo la posizione in Europa Occidentale, nonostante il calo del mercato, e con un leggero calo in Nord America per i trattori con potenza inferiore ai 40 Cv e di medie dimensioni, in attesa del lancio dei nuovi e più competitivi modelli. CNH ha migliorato la quota nel mercato delle mietitrebbiatrici a livello globale grazie alla buona performance nelle aree del Resto del Mondo.

Nel 2010 il mercato mondiale delle macchine per le costruzioni è aumentato del 47% rispetto ai bassi livelli del 2009. Il mercato delle macchine leggere è salito del 35% e quello delle macchine pesanti del 59%. Nell’anno la quota globale di CNH si è mantenuta stabile, in presenza di una domanda in crescita in tutti i segmenti e aree geografiche, ad eccezione dell’America Latina, dove la quota è diminuita per vincoli nella capacità produttiva locale di CNH sia per le macchine leggere sia per quelle pesanti. I piani di ampliamento della capacità produttiva sono iniziati in due stabilimenti per consentire l’allineamento alla futura crescita del mercato e raggiungere gli obiettivi di produzione locale.

Veicoli IndustrialiNel 2010 Iveco ha registrato ricavi per 8.307 milioni di euro, con un incremento del 15,6% rispetto all’anno precedente principalmente per effetto della crescita dei volumi di vendita che riflette la ripresa del mercato, che comunque in Europa Occidentale è rimasto su livelli modesti.

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Le consegne complessive di veicoli sono state 129.630, in aumento del 24,8% rispetto al 2009. Questa crescita ha riguardato tutti i segmenti e più precisamente: veicoli leggeri +25,3%, medi +51,3% e pesanti +27,6%. Da rilevare, però, che l’anno 2010 ha presentato un livello delle consegne ancora significativamente contenuto rispetto ai livelli pre-crisi. In Europa Occidentale sono stati consegnati 78.326 veicoli (+17,3%), con incrementi in Francia (+22,3%), Germania (+31,9%), Spagna (+40,8%) e Gran Bretagna (+36,9%). Stabili le consegne di veicoli in Italia (-0,1%). L’andamento delle consegne è stato positivo in Europa Orientale (+41,6%) e ha registrato una significativa crescita in America Latina (+52,4%).

Nel 2010 la quota di mercato di Iveco in Europa Occidentale si è attestata al 13,2% (-0,4 punti percentuali rispetto al 2009). La quota di Iveco nei veicoli leggeri è sostanzialmente invariata (-0,1 punti percentuali) e risulta influenzata dall’andamento negativo in Gran Bretagna (-1,4 punti percentuali), a fronte dell’aumento in Spagna e in Germania (rispettivamente +1,7 e +1,4 punti percentuali). La quota nei veicoli medi è diminuita di 0,4 punti percentuali, nonostante i miglioramenti in Spagna (+11,6 punti percentuali), Francia (+1,0 punti percentuali) e Germania (+1,1 punti percentuali). Nel segmento dei veicoli pesanti la quota di mercato è calata di 0,9 punti percentuali rispetto al 2009: le performance negative in Spagna (-8,1 punti percentuali) e Germania (-1,3 punti percentuali) sono state parzialmente compensate dalla crescita della quota nel mercato italiano (+2,1 punti percentuali).

FPT IndustrialI ricavi di FPT Industrial (attività “Industrial & Marine” del precedente settore FPT Powertrain Technologies) nel 2010, pari a 2.415 milioni di euro, sono aumentati del 52,8% rispetto al 2009 grazie alla forte crescita dei volumi. I ricavi verso clienti esterni al Gruppo Fiat e verso joint venture sono stati pari al 32,3% (32,6% nel 2009). I motori venduti sono stati 423.000 (+58,1%), destinati principalmente a Iveco (per il 34%), CNH (per il 23%) e Sevel, joint venture di Fiat Group Automobiles per la produzione di veicoli commerciali leggeri, (per il 25%). Sono stati, inoltre, consegnati 66.000 cambi (+25,0%) e 139.000 ponti e assali (+32,1%).

Utile/(perdita) della gestione ordinariaNel 2010 l’utile della gestione ordinaria registrato dal Gruppo Fiat è stato di 2.204 milioni di euro (1.058 milioni di euro nel 2009). Le Continuing Operation hanno realizzato un utile di 1.112 milioni di euro (margine sui ricavi del 3,1%) rispetto ai 736 milioni di euro del 2009 (margine sui ricavi del 2,3%). L’utile della gestione ordinaria delle Discontinued Operation è stato di 1.092 milioni di euro (margine sui ricavi del 5,1%), in aumento rispetto ai 322 milioni di euro del 2009 (margine dell’1,8%). Nel complesso i miglioramenti sono stati determinati dai maggiori volumi, fatta eccezione per le vetture di FGA, dal miglior mix prodotto e dalla costante attenzione al contenimento dei costi e alle efficienze industriali.

Utile/(perdita) della gestione ordinaria per business

(in milioni di euro) 2010 2009 Variaz.Automobili (Fiat Group Automobiles, Maserati, Ferrari) 934 719 215Componenti e Sistemi di Produzione (Fiat Powertrain (1), Magneti Marelli, Teksid, Comau) 249 89 160Altre Attività (Editoria, Holdings e Diverse) ed Elisioni (71) (72) 1Totale Continuing Operation 1.112 736 376Margine della gestione ordinaria (%) 3,1 2,3

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH-Case New Holland) 755 337 418Veicoli Industriali (Iveco) 270 105 165FPT Industrial (1) 65 (131) 196Elisioni e Altre minori 2 11 -9Totale Discontinued Operation 1.092 322 770Margine della gestione ordinaria (%) 5,1 1,8

Totale Gruppo Fiat 2.204 1.058 1.146Margine della gestione ordinaria (%) 3,9 2,1

(1) Fiat Powertrain e FPT Industrial includono rispettivamente le attività della linea di business “Passenger & Commercial Vehicles” e quelle della linea “Industrial & Marine” del precedente settore FPT Powertrain Technologies.

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rELAZIONESuLLA GESTIONE

ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-FINANZIArIA DEL GruPPO

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In dettaglio l’andamento del risultato della gestione ordinaria per business/settore si presenta come segue:

Continuing Operation

AutomobiliIl business delle Automobili ha registrato nel 2010 un utile della gestione ordinaria di 934 milioni di euro, in aumento di 215 milioni di euro nei confronti dei 719 milioni di euro del 2009. Tutti i settori hanno contribuito al miglioramento.

(in milioni di euro) 2010 2009 Variaz.Fiat Group Automobiles 607 470 137Maserati 24 11 13Ferrari 303 238 65Totale 934 719 215Margine della gestione ordinaria (%) 3,1 2,5

Nel 2010 Fiat Group Automobiles ha riportato un utile della gestione ordinaria di 607 milioni di euro (margine sui ricavi pari al 2,2%) a fronte dei 470 milioni di euro del 2009 (margine sui ricavi pari all’1,8%). La crescita del risultato è attribuibile ad un miglior mix prodotto/mercati, legato alla performance dei veicoli commerciali leggeri e del business in Brasile, nonché ai continui miglioramenti derivanti dal programma World Class Manufacturing e dalle efficienze sugli acquisti.

Nel 2010 l’utile della gestione ordinaria di Maserati è stato di 24 milioni di euro (4,1% dei ricavi). Il netto miglioramento rispetto all’utile di 11 milioni di euro (2,5% dei ricavi) registrato nel 2009 è stato realizzato grazie all’incremento dei volumi ed alla continua ottimizzazione dei costi di gestione.

Ferrari ha chiuso il 2010 con un utile della gestione ordinaria di 303 milioni di euro (15,8% dei ricavi), a fronte dell’utile di 238 milioni di euro del 2009 (13,4% dei ricavi). La crescita è riconducibile oltre che ai maggiori volumi di vendita, all’ottimo andamento del programma “personalizzazioni” e alle efficienze realizzate.

Componenti e Sistemi di ProduzioneNel 2010 i Componenti e Sistemi di Produzione hanno quasi triplicato l’utile della gestione ordinaria a 249 milioni di euro (margine sui ricavi del 2,3%), con una crescita di 160 milioni di euro rispetto al 2009 determinata principalmente da maggiori volumi e miglior mix prodotto.

(in milioni di euro) 2010 2009 Variaz.Fiat Powertrain 140 104 36Componenti (Magneti Marelli) 98 25 73Prodotti Metallurgici (Teksid) 17 (12) 29Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) (6) (28) 22Totale 249 89 160Margine della gestione ordinaria (%) 2,3 1,0

Fiat Powertrain ha chiuso il 2010 con un utile della gestione ordinaria di 140 milioni di euro, a fronte dei 104 milioni di euro del 2009. Il miglioramento è dovuto principalmente al miglior mix di vendita e alle ulteriori efficienze nelle aree acquisti e manufacturing.

Magneti Marelli ha registrato nel 2010 un utile della gestione ordinaria di 98 milioni di euro rispetto all’utile di 25 milioni di euro del 2009. I benefici derivanti dai maggiori volumi, uniti alle azioni di contenimento dei costi e alle performance industriali, hanno consentito di ottenere il miglioramento. Il settore ha dovuto, però, fronteggiare l’impatto sfavorevole sul processo di approvvigionamento determinato dall’eccesso di domanda nel mercato dei componenti elettronici.

Teksid ha chiuso l’anno con un utile della gestione ordinaria di 17 milioni di euro, a fronte della perdita di 12 milioni di euro registrata nel 2009, grazie all’effetto favorevole della crescita dei volumi.

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Nell’anno 2010 Comau ha ridotto la perdita della gestione ordinaria a 6 milioni di euro, a fronte della perdita di 28 milioni di euro del 2009, grazie all’incremento del livello di attività e ad azioni di contenimento dei costi.

Altre AttivitàNel 2010 le Altre Attività, incluso l’impatto di elisioni e rettifiche di consolidamento, hanno registrato una perdita della gestione ordinaria pari a 71 milioni di euro; nell’anno 2009 la perdita era stata di 72 milioni di euro.

Discontinued Operation

Macchine per l’Agricoltura e le CostruzioniCNH – Case New Holland ha chiuso il 2010 con un utile della gestione ordinaria di 755 milioni di euro (margine sui ricavi del 6,3%), in crescita di 418 milioni di euro rispetto ai 337 milioni di euro (3,3% dei ricavi) del 2009, quando le performance avevano risentito pesantemente delle difficili condizioni di mercato nel comparto delle macchine per le costruzioni. Il miglioramento è da attribuire ai maggiori volumi, al maggiore utilizzo della capacità produttiva in Nord e Sud America, al favorevole spostamento del mix prodotto su trattori e mietitrebbiatrici ad alta potenza, nonché ai migliori prezzi e alla diminuzione dei costi industriali derivante dalle azioni di ristrutturazione dell’anno precedente. Questa performance positiva è stata mitigata dal permanere di bassi livelli di domanda di macchine agricole in Europa Occidentale, dalla crescita dei costi delle materie prime e di quelli per il lancio di nuovi prodotti, principalmente nel comparto delle macchine per le costruzioni durante l’ultimo trimestre.

Veicoli IndustrialiNel 2010 Iveco ha realizzato un utile della gestione ordinaria di 270 milioni di euro (105 milioni di euro nel 2009) con un margine sui ricavi del 3,3% (1,5% nel 2009). Il miglioramento è riconducibile principalmente ai maggiori volumi di vendita ed alle efficienze produttive.

FPT IndustrialFPT Industrial ha chiuso il 2010 con un utile della gestione ordinaria di 65 milioni di euro. Il miglioramento rispetto alla perdita di 131 milioni di euro del 2009 è da attribuire principalmente alla forte crescita dei volumi di vendita.

Utile/(perdita) operativaNel 2010 il Gruppo Fiat ha registrato un Utile operativo di 2.009 milioni di euro (359 milioni di euro nel 2009), che include oneri atipici netti per 195 milioni di euro (699 milioni di euro nel 2009), principalmente dovuti a costi di ristrutturazione (176 milioni di euro), ivi incluse le relative svalutazioni di attività. L’utile operativo delle Continuing Operation è stato pari a 992 milioni di euro (378 milioni di euro nel 2009): l’aumento riflette la crescita del risultato della gestione ordinaria (+376 milioni di euro) e i minori oneri atipici netti (oneri di 120 milioni di euro nel 2010 rispetto a 358 milioni di euro nel 2009). L’utile operativo delle Discontinued Operation è stato di 1.017 milioni di euro: il miglioramento nei confronti della perdita di 19 milioni di euro del 2009 è dovuto all’aumento del risultato della gestione ordinaria (+770 milioni di euro) e alla riduzione degli oneri atipici netti (oneri di 75 milioni di euro nel 2010 rispetto a 341 milioni di euro nel 2009).

La voce Plusvalenze nette da cessione di partecipazioni del Gruppo Fiat è pari a 15 milioni di euro (4 milioni di euro nel 2009), attribuibili per 12 milioni di euro alle Continuing Operation (3 milioni di euro nel 2009) che includono per 10 milioni di euro gli effetti contabili derivanti dall’acquisizione del 50% residuo nella partecipata Fiat-GM Powertrain Polska. Per le Discontinued Operation la voce è pari a 3 milioni di euro (un milione di euro nel 2009) e include principalmente la plusvalenza derivante dalla cessione della joint venture LBX Company LLC da parte del settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni.

Gli Oneri di ristrutturazione del Gruppo Fiat nel 2010 ammontano a 176 milioni di euro (312 milioni di euro nel 2009). Gli oneri di ristrutturazione delle Continuing Operation, pari a 118 milioni di euro hanno riguardato perlopiù Fiat Group Automobiles (90 milioni di euro) e Magneti Marelli (26 milioni di euro); nell’anno precedente erano pari a 168 milioni di euro, rilevati principalmente da Magneti Marelli (62 milioni di euro), Fiat Group Automobiles (54 milioni di euro) e Fiat Powertrain (21 milioni di euro). Gli oneri di ristrutturazione delle Discontinued Operation, pari a 58 milioni di euro, sono stati rilevati principalmente da FPT Industrial (33 milioni di euro) e Iveco (19 milioni di euro); nel 2009 ammontavano a 144 milioni di euro, riferibili principalmente a CNH – Case New Holland (87 milioni di euro), FPT Industrial (35 milioni di euro) e Iveco (22 milioni di euro).

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ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-FINANZIArIA DEL GruPPO

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Gli Altri proventi (oneri) atipici del Gruppo Fiat nel 2010 presentano un saldo negativo di 34 milioni di euro (391 milioni di euro nel 2009), riferibile per 14 milioni di euro alle Continuing Operation; nel 2009 la voce era negativa per 193 milioni di euro e includeva gli effetti della svalutazione di alcuni investimenti in piattaforme e architetture del business delle Automobili conseguente al riallineamento strategico con il business di Chrysler Group LLC, gli oneri accessori all’acquisizione della partecipazione in Chrysler Group LLC, nonché altri oneri non ricorrenti e accantonamenti per svalutazioni di attività rilevati quale conseguenza della crisi economica globale. Gli altri proventi (oneri) atipici delle Discontinued Operation presentano un saldo negativo per 20 milioni di euro (198 milioni di euro nel 2009, prevalentemente riferibili a Iveco per oneri non ricorrenti e accantonamenti per svalutazioni di attività rilevati quale conseguenza della crisi economica globale).

In sintesi l’analisi per settore delle componenti che hanno determinato il risultato operativo si presenta come segue:

Utile/(perdita) Plus/(minus) da della gestione cessione Oneri di Altri proventi Utile/(perdita) ordinaria partecipazioni ristrutturazione (oneri) atipici operativa(in milioni di euro) 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009Fiat Group Automobiles 607 470 - - 90 54 (2) (199) 515 217Maserati 24 11 - - - - - - 24 11Ferrari 303 238 - 2 - - (1) 5 302 245Fiat Powertrain 140 104 10 - (3) 21 19 (6) 172 77Componenti (Magneti Marelli) 98 25 1 (3) 26 62 - - 73 (40)Prodotti Metallurgici (Teksid) 17 (12) - - - 4 - 2 17 (14)Mezzi e Sistemi di Prod. (Comau) (6) (28) - 1 - 5 - - (6) (32)Altre Attività ed Elisioni (71) (72) 1 3 5 22 (30) 5 (105) (86)Totale delle Continuing Operation 1.112 736 12 3 118 168 (14) (193) 992 378

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH) 755 337 4 1 5 87 - - 754 251Veicoli Industriali (Iveco) 270 105 - - 19 22 (11) (173) 240 (90)FPT Industrial 65 (131) - - 33 35 (3) (25) 29 (191)Elisioni e Altre minori 2 11 (1) - 1 - (6) - (6) 11Totale delle Discontinued Operation 1.092 322 3 1 58 144 (20) (198) 1.017 (19)

Totale Gruppo Fiat 2.204 1.058 15 4 176 312 (34) (391) 2.009 359

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Utile/(perdita) dell’esercizioNel 2010 gli Oneri finanziari netti del Gruppo Fiat sono stati pari a 905 milioni di euro (753 milioni di euro nel 2009), con un aumento principalmente dovuto al costo del mantenimento di più elevati livelli di liquidità. Le Continuing Operation hanno registrato oneri finanziari netti per 400 milioni di euro (352 milioni di euro nel 2009), che includono l’effetto positivo di 111 milioni di euro rilevato nella valutazione a valori di mercato di due equity swap correlati a piani di stock option (proventi per 117 milioni di euro nel 2009). Gli oneri finanziari netti delle Discontinued Operation sono stati pari a 505 milioni di euro (401 milioni di euro nel 2009).

Il Risultato partecipazioni del Gruppo Fiat nel 2010 è stato positivo per 178 milioni di euro, rispetto ai 27 milioni di euro del 2009, grazie al miglioramento del risultato delle joint venture. Il risultato riferibile alle Continuing Operation è stato positivo per 114 milioni di euro (77 milioni di euro nel 2009); quello relativo alle Discontinued Operation è stato positivo per 64 milioni di euro (negativo per 50 milioni di euro nel 2009).

Nel 2010 il Gruppo Fiat ha registrato un Utile prima delle imposte di 1.282 milioni di euro (perdita di 367 milioni di euro nell’anno precedente), relativo alle Continuing Operation per 706 milioni di euro (utile di 103 milioni di euro nel 2009); tale valore ha beneficiato del miglioramento del risultato operativo (+614 milioni di euro) e del risultato delle partecipazioni (+37 milioni di euro), in parte compensato da maggiori oneri finanziari netti per 48 milioni di euro. Le Discontinued Operation hanno chiuso il 2010 con un utile prima delle imposte di 576 milioni di euro, a fronte della perdita di 470 milioni di euro del 2009. La crescita riflette il miglioramento del risultato operativo (+1.036 milioni di euro) e del risultato delle partecipazioni (+114 milioni di euro), in parte compensato da maggiori oneri finanziari netti per 104 milioni di euro.

Le Imposte del Gruppo Fiat sono state pari a 682 milioni di euro (481 milioni di euro nel 2009), di cui 90 milioni di euro per IRAP (99 milioni di euro nel 2009) e 8 milioni di euro per imposte relative ad esercizi precedenti (24 milioni di euro nel 2009); per la parte restante sono riferibili ai risultati imponibili di società operanti all’estero. Le imposte relative alle Continuing Operation ammontano a 484 milioni di euro (448 milioni di euro nel 2009); quelle relative alle Discontinued Operation sono state pari a 198 milioni di euro (33 milioni di euro nel 2009).

L’Utile del Gruppo Fiat nel 2010 è stato di 600 milioni di euro (perdita di 848 milioni di euro nel 2009), di cui 222 milioni di euro relativi alle Continuing Operation (perdita di 345 milioni di euro nel 2009) e 378 milioni di euro relativi alle Discontinued Operation (perdita di 503 milioni di euro nel 2009).

L’Utile attribuibile ai Soci della controllante nel 2010 è stato di 520 milioni di euro (perdita di 838 milioni di euro nel 2009), di cui 179 milioni di euro relativi alle Continuing Operation (perdita di 374 milioni di euro nel 2009) e 341 milioni di euro relativi alle Discontinued Operation (perdita di 464 milioni di euro nel 2009).

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ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-FINANZIArIA DEL GruPPO

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Rendiconto finanziarioIl rendiconto finanziario consolidato è riportato successivamente in forma completa nei Prospetti contabili consolidati; qui di seguito viene fornita una versione sintetica che include i flussi sia delle Continuing Operation, sia quelli delle Discontinued Operation. Il commento si riferisce ai flussi generati dalle Continuing Operation, mentre, relativamente ai flussi di cassa delle Discontinued Operation, vengono fornite alcune indicazioni.

(in milioni di euro) 2010 2009 (*)A) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO RIPORTATI IN bILANCIO 12.226 3.683 Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - -b) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 12.226 3.683C) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO 6.110 4.601D) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE ATTIVITà DI INVESTIMENTO (3.953) (2.559)E) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE ATTIVITà DI FINANZIAMENTO 911 6.281 Differenze cambi di conversione 359 220F) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI 3.427 8.543G) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI A FINE ESERCIZIO 15.653 12.226 di cui: Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - -H) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI A FINE ESERCIZIO RIPORTATI IN bILANCIO 15.653 12.226

(*) Ai sensi dell’IFRS 5 i dati 2009 sono stati riclassificati.

Nel 2010 le operazioni dell’esercizio hanno generato disponibilità per circa 6,1 miliardi di euro, dei quali 2,5 miliardi di euro relativi alle Discontinued Operation.

La liquidità generata dalle operazioni d’esercizio delle Continuing Operation (pari a circa 3,6 miliardi di euro) deriva, per circa 2,6 miliardi di euro, dal flusso reddituale (risultato netto più ammortamenti e dividendi, variazione dei fondi, delle poste relative alla gestione delle vendite con buy-back e da operazioni di leasing operativo, al netto delle Plusvalenze/minusvalenze e altre poste non monetarie), e per circa un miliardo di euro dalla diminuzione del capitale di funzionamento (calcolato a parità di area di consolidamento e di cambi).

Relativamente alle Discontinued Operation, al flusso reddituale, positivo per circa 1,5 miliardi di euro, si è aggiunta la liquidità derivante dalla diminuzione del capitale di funzionamento, pari a circa un miliardo di euro.

Le attività di investimento hanno assorbito liquidità per circa 4 miliardi di euro. Al netto della liquidità complessivamente assorbita dalle Discontinued Operation, pari a circa 0,5 miliardi di euro, le attività di investimento delle Continuing Operation hanno assorbito circa 3,5 miliardi di euro per:

Investimenti in attività materiali e immateriali (inclusi costi di sviluppo capitalizzati per 886 milioni di euro) che sono stati pari a 2.864 milioni di euro.

Investimenti in partecipazioni (283 milioni di euro) che si riferiscono, essenzialmente, alla capitalizzazione della joint venture cinese a controllo congiunto GAC Fiat Automobiles Co. Ltd, di quella paritetica Fiat India Automobiles Private Limited, all’acquisizione del 50% della Fiat-GM Powertrain Polska, all’acquisizione del 100% della società TCA - Tecnologia em Componentes Automotivos SA (Stato di Pernambuco, Brasile), all’esercizio della call option da parte di Fiat sul 5% del capitale di Ferrari, a fronte della quale è stato iscritto un debito finanziario di pari importo.

Incassi derivanti dalla vendita di attività non correnti per 57 milioni di euro e che si riferiscono principalmente alla cessione di attività materiali e immateriali.

Un incremento dei crediti dalle attività di finanziamento (pari a 594 milioni di euro) dovuto alle società di Servizi Finanziari extraeuropee di FGA.

La liquidità assorbita dalle attività di investimento delle Discontinued Operation è pari a circa 0,5 miliardi di euro, e deriva principalmente dal saldo negativo tra gli investimenti (circa 0,9 miliardi di euro, inclusi quelli in partecipazioni) e la diminuzione dei crediti da attività di finanziamento (circa 0,4 miliardi di euro).

Le attività di finanziamento hanno generato risorse per circa 0,9 miliardi di euro. Le Continuing Operation hanno assorbito circa 1,2 miliardi di euro: il rimborso alla scadenza di un prestito obbligazionario da un miliardo di euro ed il pagamento di dividendi per 239 milioni di euro sono stati solo in parte compensati dalla liquidità derivante da nuovi finanziamenti.

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Le attività di finanziamento delle Discontinued Operation hanno generato liquidità per circa 2,1 miliardi di euro, per effetto del prestito obbligazionario da 1,5 miliardi di dollari emesso da Case New Holland Inc., dei maggiori debiti per anticipazioni su cessioni di crediti e dell’incremento netto degli altri finanziamenti, in parte compensati dal rimborso anticipato, da parte di CNH, di un prestito obbligazionario da 500 milioni di dollari (scadenza originaria 1° marzo 2014).

Situazione patrimoniale del Gruppo Fiat ante Scissione al 31 dicembre 2010Al 31 dicembre 2010 il Totale Attivo è pari a 73.442 milioni di euro, in crescita di 6.207 milioni di euro rispetto ai 67.235 milioni di euro di inizio esercizio.

A fine esercizio le Attività non correnti sono pari a 27.331 milioni di euro, in crescita di 1.847 milioni di euro rispetto a quelle di inizio esercizio. L’incremento è attribuibile per circa 0,9 miliardi di euro all’effetto della variazione dei cambi di conversione, riferito principalmente agli Immobili, impianti e macchinari (circa 400 milioni di euro) e alle Attività Immateriali (circa 260 milioni di euro, per lo più relativi al Goodwill di CNH). La quota residua dell’incremento è quasi totalmente attribuibile al saldo positivo tra investimenti e ammortamenti, alle maggiori imposte differite attive e alla crescita delle Partecipazioni e altre attività finanziarie.

Le Attività correnti ammontano a 46.032 milioni di euro. L’aumento di 4.363 milioni di euro è dovuto per circa 2 miliardi di euro all’effetto della variazione dei cambi conversione, mentre, per la parte residua, è principalmente attribuibile all’aumento delle disponibilità e mezzi equivalenti.

In conseguenza dell’operazione di Scissione, a fine esercizio sono state riclassificate come Discontinued Operation attività per complessivi 34.786 milioni di euro e passività per 29.920 milioni di euro.

Il Capitale di funzionamento, escluse le partite correlate alle vendite di veicoli con patto di riacquisto (buy-back) e alle rimanenze di quelli rivenienti da contratti di leasing operativo, è negativo per 3.391 milioni di euro, in diminuzione di 1.727 milioni di euro rispetto a quello di inizio esercizio.

2010 2009 Gruppo Gruppo Variazione Fiat Fiat Gruppo Fiat Continuing Discontinued Ante Ante ante(in milioni di euro) Operation Operation Scissione Scissione ScissioneRimanenze nette 3.806 3.739 7.545 7.887 -342Crediti commerciali 2.259 1.791 4.050 3.649 401Debiti commerciali (9.345) (3.906) (13.251) (12.295) -956Crediti/(Debiti) per imposte correnti, Altre Attività/(Passività) correnti (a) (1.386) (349) (1.735) (905) -830Capitale di funzionamento (4.666) 1.275 (3.391) (1.664) -1.727

(a) Le Altre Passività correnti, incluse nel saldo tra Crediti/(Debiti) per imposte correnti e Altre Attività/(Passività) correnti, sono esposte al netto dei debiti verso i clienti corrispondenti al prezzo di riacquisto a fine contratto, unitamente al valore dei canoni anticipati dai clienti stessi per veicoli ceduti con buy-back, pari, all’inizio del contratto, alla differenza tra il prezzo di cessione e quello di riacquisto, da ripartirsi lungo la durata contrattuale.

Al 31 dicembre 2010 i crediti commerciali, gli altri crediti e i crediti da attività di finanziamento, con scadenza successiva a tale data, ceduti a titolo definitivo nel rispetto dei requisiti previsti dallo IAS 39 e pertanto stornati dall’attivo di bilancio, ammontano a 4.624 milioni di euro (4.611 milioni di euro al 31 dicembre 2009). Tale importo include crediti, principalmente verso la rete di vendita, ceduti a società di Servizi Finanziari a controllo congiunto (gruppo FGA Capital) per 2.376 milioni di euro (2.530 milioni di euro al 31 dicembre 2009) e a società di Servizi Finanziari collegate (Iveco Finance Holdings Limited) per 409 milioni di euro (440 milioni di euro al 31 dicembre 2009).

Nel 2010, il capitale di funzionamento netto, calcolato a parità di area di consolidamento e di cambi, ha registrato una diminuzione di circa 2 miliardi di euro, per effetto di una crescita dei debiti commerciali, principalmente di CNH e Iveco, in relazione ai più elevati volumi di attività, di un ulteriore contenimento delle scorte e dell’incremento del saldo debitorio della voce Crediti/(Debiti) per imposte correnti e Altre Attività/(Passività) correnti, principalmente per l’accertamento delle imposte correnti e per l’incasso dei crediti verso l’erario derivanti dagli eco-incentivi. Queste componenti sono state solo in parte compensate dai maggiori crediti commerciali.

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ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-FINANZIArIA DEL GruPPO

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Al 31 dicembre 2010 l’Indebitamento netto consolidato è pari a 14.932 milioni di euro, in diminuzione di 966 milioni di euro rispetto ai 15.898 milioni di euro di inizio esercizio. Escludendo l’effetto della variazione dei cambi di conversione l’indebitamento netto è diminuito di 1.790 milioni di euro: nel corso del 2010 il flusso positivo delle operazioni d’esercizio ha più che compensato i fabbisogni per le attività di investimento (principalmente gli investimenti di periodo e l’incremento del portafoglio delle società di Servizi Finanziari) e per il pagamento dei dividendi.

La ripartizione dell’indebitamento netto industriale tra Continuing Operation e Discontinued Operation, che tiene già conto degli effetti derivanti dalla Scissione avvenuta il 1° gennaio 2011, è di 2.753 milioni di euro e di 12.179 milioni di euro rispettivamente.

Al 31.12.2010 Al 31.12.2009 Gruppo Gruppo Fiat Fiat Continuing Discontinued Ante Ante(in milioni di euro) Operation (*) Operation (*) Scissione ScissioneDebiti finanziari (20.804) (18.695) (31.008) (28.527) Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti (533) (8.321) (8.854) (7.086) Altri debiti finanziari (17.406) (4.748) (22.154) (21.441) Debiti finanziari delle Discontinued Operation verso le Continuing Operation - (5.626) - Debiti finanziari delle Continuing Operation verso le Discontinued Operation (2.865) - -Crediti finanziari correnti verso società di Servizi Finanziari a controllo congiunto (1) 12 - 12 14Crediti finanziari delle Discontinued Operation verso le Continuing Operation - 2.865 -Crediti finanziari delle Continuing Operation verso le Discontinued Operation 5.626 - -Debiti finanziari al netto dell’intersegment e dei crediti finanziari correnti verso società di Servizi Finanziari a controllo congiunto (15.166) (15.830) (30.996) (28.513)Altre attività (passività) finanziarie (2) 261 (59) 202 172Liquidità 12.152 3.710 15.862 12.443 Titoli correnti 185 24 209 217 Disponibilità e mezzi equivalenti 11.967 3.686 15.653 12.226Indebitamento netto (2.753) (12.179) (14.932) (15.898) Attività Industriali (542) (1.900) (2.442) (4.418) Servizi Finanziari (2.211) (10.279) (12.490) (11.480)

(*) Gli importi tengono conto degli effetti derivanti dalla Scissione avvenuta il 1° gennaio 2011. (1) Include i crediti finanziari correnti verso la joint venture FGA Capital. (2) Include il fair value positivo e negativo degli strumenti finanziari derivati.

Nel corso del 2010 i Debiti finanziari del Gruppo Fiat ante Scissione sono cresciuti di 2.481 milioni di euro (circa 1,1 miliardi di euro se si esclude la variazione dei cambi di conversione), riferibili principalmente ai maggiori debiti per anticipazioni su cessioni di crediti.

Alla fine di giugno 2010, Case New Holland Inc. ha completato il collocamento di un prestito obbligazionario pari a 1,5 miliardi di dollari, con scadenza 2017, ad un prezzo pari al 99,32% del valore nominale e cedola fissa del 7,875%.

Nel mese di febbraio 2010 è stato rimborsato un prestito obbligazionario da 1 miliardo di euro giunto a scadenza, mentre nel mese di luglio CNH ha rimborsato in anticipo un prestito obbligazionario da 500 milioni di dollari (scadenza originaria 1° marzo 2014).

Al 31 dicembre 2010, la Liquidità (disponibilità, mezzi equivalenti e titoli correnti) è pari a 15,9 miliardi di euro, in aumento di 3,5 miliardi di euro rispetto ai 12,4 miliardi di euro di inizio esercizio.

Le Disponibilità e mezzi equivalenti includono 694 milioni di euro (530 milioni di euro a fine 2009) di disponibilità a utilizzo predefinito, destinate principalmente al servizio del debito delle strutture di securitization, rappresentato tra i Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti.

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Attività Industriali e di Servizi Finanziari: andamento nell’esercizio 2010 Nei seguenti prospetti di analisi del conto economico, della situazione patrimoniale e dei flussi finanziari, sono fornite informazioni in merito alla contribuzione ai valori consolidati delle Attività Industriali e dei Servizi Finanziari. Questi ultimi includono, per le Continuing Operation, le società che svolgono le attività di finanziamento a terzi, leasing e noleggio di Fiat Group Automobiles e Ferrari, e, per le Discontinued Operation, quelle facenti capo ai settori CNH – Case New Holland e Iveco.

Si ricorda che le attività di Servizi Finanziari delle Continuing e Discontinued Operation includono rispettivamente, la valutazione secondo il metodo del patrimonio netto del gruppo FGA Capital, joint venture tra Fiat Group Automobiles e Crédit Agricole, e di Iveco Finance Holdings Limited, joint venture tra Iveco e Barclays.

Principali criteri applicatiLa segmentazione tra Attività Industriali e Servizi Finanziari è stata ottenuta elaborando specifici sub-consolidati, in funzione dell’attività caratteristica svolta da ciascuna società del Gruppo.

Le partecipazioni detenute da società appartenenti ad un segmento in società incluse in un altro segmento sono state valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Nel conto economico, per non inficiare il risultato netto che qui si vuole rappresentare, l’effetto di tale valutazione è stato evidenziato in un’apposita linea Risultato partecipazioni intersegment.

Le Holding di partecipazioni (Fiat S.p.A., Fiat Partecipazioni S.p.A. per le Continuing Operation, Fiat Industrial S.p.A. e Fiat Netherlands Holding N.V. per le Discontinued Operation) sono state classificate tra le Attività Industriali.

Nel sub-consolidato delle Attività Industriali sono state incluse anche le società che svolgono attività di tesoreria centralizzata, ovvero che provvedono al reperimento delle risorse finanziarie sul mercato e al finanziamento delle società del Gruppo, senza peraltro svolgere attività di finanziamento a terzi.

Andamento economico per Attività

Gruppo Fiat ante Scissione 2010 2009 Attività Servizi Attività Servizi (in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari Consolidato Industriali FinanziariRicavi netti 56.258 54.969 1.649 50.102 48.917 1.467Costo del venduto 47.738 46.798 1.300 43.261 42.404 1.139Spese generali, amministrative e di vendita 4.742 4.572 170 4.296 4.133 163Costi di ricerca e sviluppo 1.431 1.431 - 1.398 1.398 -Altri proventi (oneri) (143) (152) 9 (89) (92) 3UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 2.204 2.016 188 1.058 890 168Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni 15 15 - 4 4 -Oneri di ristrutturazione 176 176 - 312 310 2Altri proventi (oneri) atipici (34) (34) - (391) (412) 21UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 2.009 1.821 188 359 172 187Proventi (oneri) finanziari (905) (905) - (753) (753) -Risultato partecipazioni (*) 178 117 61 27 (6) 33UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE 1.282 1.033 249 (367) (587) 220Imposte 682 610 72 481 435 46UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 600 423 177 (848) (1.022) 174Risultato partecipazioni intersegment - 177 5 - 174 (16)UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 600 600 182 (848) (848) 158

(*) Include i proventi da partecipazioni e le svalutazioni/rivalutazioni per allineamento partecipazioni non intersegment valutate secondo il metodo del patrimonio netto.

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ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-FINANZIArIA DEL GruPPO

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Continuing Operation (Gruppo Fiat post Scissione) 2010 2009 (**) Attività Servizi Attività Servizi (in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari Consolidato Industriali FinanziariRicavi netti 35.880 35.676 270 32.684 32.531 190Costo del venduto 30.718 30.604 180 28.252 28.168 121Spese generali, amministrative e di vendita 2.956 2.922 34 2.673 2.643 30Costi di ricerca e sviluppo 1.013 1.013 - 1.010 1.010 -Altri proventi (oneri) (81) (90) 9 (13) (15) 2UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 1.112 1.047 65 736 695 41Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni 12 12 - 3 3 -Oneri di ristrutturazione 118 118 - 168 169 (1)Altri proventi (oneri) atipici (14) (14) - (193) (214) 21UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 992 927 65 378 315 63Proventi (oneri) finanziari (400) (400) - (352) (352) -Risultato partecipazioni (*) 114 41 73 77 25 52UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE 706 568 138 103 (12) 115Imposte 484 460 24 448 439 9UTILE/(PERDITA) DELLE CONTINUING OPERATION 222 108 114 (345) (451) 106Risultato partecipazioni intersegment - 114 - - 106 -UTILE/(PERDITA) DELLE CONTINUING OPERATION 222 222 114 (345) (345) 106

Discontinued Operation (Gruppo Fiat Industrial) 2010 2009 (**) Attività Servizi Attività Servizi (in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari Consolidato Industriali FinanziariRicavi netti 21.342 20.235 1.379 17.968 16.916 1.280Costo del venduto 17.979 17.131 1.120 15.549 14.756 1.021Spese generali, amministrative e di vendita 1.793 1.657 136 1.636 1.503 133Costi di ricerca e sviluppo 418 418 - 388 388 -Altri proventi (oneri) (60) (60) - (73) (74) 1UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 1.092 969 123 322 195 127Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni 3 3 - 1 1 -Oneri di ristrutturazione 58 58 - 144 141 3Altri proventi (oneri) atipici (20) (20) - (198) (198) -UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 1.017 894 123 (19) (143) 124Proventi (oneri) finanziari (505) (505) - (401) (401) -Risultato partecipazioni (*) 64 76 (12) (50) (31) (19)UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE 576 465 111 (470) (575) 105Imposte 198 150 48 33 (4) 37UTILE/(PERDITA) DELLE DISCONTINUED OPERATION 378 315 63 (503) (571) 68Risultato partecipazioni intersegment - 63 5 - 68 (16)UTILE/(PERDITA) DELLE DISCONTINUED OPERATION 378 378 68 (503) (503) 52

(*) Include i proventi da partecipazioni e le svalutazioni/rivalutazioni per allineamento partecipazioni non intersegment valutate secondo il metodo del patrimonio netto. (**) Ai sensi dell’IFRS 5 i dati 2009 sono stati riclassificati.

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Attività IndustrialiNel 2010 i Ricavi netti delle Attività Industriali del Gruppo Fiat sono stati pari a circa 55 miliardi di euro, in crescita del 12,4% rispetto all’anno precedente, caratterizzato da condizioni di mercato particolarmente deboli. Le Attività Industriali di Fiat post Scissione hanno realizzato ricavi pari a 35,7 miliardi di euro in aumento del 9,7% rispetto al 2009. In crescita i ricavi sia del business delle Automobili (+6,1%) dove il favorevole andamento dei cambi e il buon andamento delle vendite di veicoli commerciali leggeri ha più che compensato il calo registrato da FGA nelle vendite di autovetture in Europa, sia dei Componenti e dei Sistemi di Produzione (+23,6%), grazie alla maggiore domanda. Le Attività Industriali di Fiat Industrial hanno beneficiato appieno dei significativi recuperi dei volumi in tutti i business: i ricavi sono stati pari a 20,2 miliardi di euro, in crescita del 19,6%. In particolare per CNH l’incremento è stato pari al 19,1% (+13,3% in dollari), per Iveco è stato pari al 15,9%, mentre per FPT Industrial è stato pari al 52,8%.

L’Utile della gestione ordinaria delle Attività Industriali del Gruppo Fiat è stato pari a 2.016 milioni di euro, in miglioramento di 1.126 milioni di euro rispetto agli 890 milioni di euro del 2009. L’utile della gestione ordinaria di Fiat post Scissione è migliorato di 352 milioni di euro, attestandosi a 1.047 milioni di euro, mentre quello di Fiat Industrial è stato pari a 969 milioni di euro (+774 milioni di euro rispetto al 2009). Il generale miglioramento è attribuibile ai maggiori volumi (con la sola eccezione delle vetture di FGA), al miglior mix prodotto e alla costante attenzione al contenimento dei costi e alle efficienze industriali.

Le Attività Industriali del Gruppo Fiat hanno rilevato nel 2010 un Utile operativo di 1.821 milioni di euro, rispetto ai 172 milioni di euro del 2009. La differenza è attribuibile al maggior utile della gestione ordinaria (+ 1.126 milioni di euro) ed ai minori oneri atipici netti per 523 milioni di euro. Fiat post Scissione ha realizzato un Utile operativo pari a 927 milioni di euro (+612 milioni di euro, dei quali 352 milioni di euro grazie al maggior utile della gestione ordinaria) mentre Fiat Industrial è passata dalla perdita operativa di 143 milioni di euro del 2009 ad un utile operativo pari a 894 milioni di euro nel 2010, principalmente per la crescita dell’utile della gestione ordinaria.

Servizi Finanziari Nel 2010 i Servizi Finanziari del Gruppo Fiat hanno realizzato Ricavi netti per complessivi 1.649 milioni di euro, in crescita del 12,4% rispetto a quelli del 2009.

(in milioni di euro) 2010 2009 Var. %Fiat Group Automobiles 242 168 44,0Ferrari 28 22 27,3Totale delle Continuing Operation 270 190 42,1Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH – Case New Holland) 1.220 1.129 8,1Veicoli Industriali (Iveco) 159 151 5,3Totale delle Discontinued Operation 1.379 1.280 7,7Elisioni - (3) -Totale Gruppo Fiat 1.649 1.467 12,4

I ricavi dei Servizi Finanziari di Fiat post Scissione sono aumentati del 42,1% attestandosi a 270 milioni di euro; l’incremento è principalmente attribuibile ai Servizi Finanziari di FGA, i cui ricavi, pari a 242 milioni di euro, sono cresciuti del 44% rispetto ai 168 milioni di euro del 2009 (+38% a parità di perimetro e a cambi costanti), principalmente per effetto della crescita dei livelli di attività nei paesi extraeuropei.

I Servizi Finanziari di Fiat Industrial hanno realizzato ricavi netti pari a 1.379 milioni di euro (+ 7,7% rispetto al 2009); in particolare:

il settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni ha registrato nel 2010 ricavi per 1.220 milioni di euro, in crescita dell’8,1% (+2,7% se espressi in dollari) rispetto al 2009 per effetto della crescita del portafoglio conseguente ai maggiori volumi di vendita nel comparto delle macchine agricole e in quello delle macchine per le costruzioni, cui si è aggiunto il positivo effetto della variazione dei cambi di conversione.

Iveco ha realizzato ricavi netti per 159 milioni di euro, in crescita del 5,3% rispetto ai 151 milioni di euro del 2009. Tale incremento è dovuto principalmente ai maggiori ricavi sull’attività di re-marketing di veicoli usati.

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ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-FINANZIArIA DEL GruPPO

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L’Utile della gestione ordinaria dei Servizi Finanziari del Gruppo Fiat nel 2010 è stato pari a 188 milioni di euro, in miglioramento di 20 milioni di euro rispetto al 2009.

(in milioni di euro) 2010 2009 Variaz.Fiat Group Automobiles 56 35 21Ferrari 9 6 3Totale delle Continuing Operation 65 41 24Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH – Case New Holland) 155 153 2Veicoli Industriali (Iveco) (32) (26) -6Totale delle Discontinued Operation 123 127 -4Totale Gruppo Fiat 188 168 20

I Servizi Finanziari di Fiat post Scissione hanno registrato un utile della gestione ordinaria di 65 milioni di euro rispetto ai 41 milioni di euro del 2009. Il miglioramento è quasi totalmente attribuibile a Fiat Group Automobiles, il cui risultato, pari a 56 milioni di euro, è cresciuto di 21 milioni di euro rispetto al 2009 (+14 milioni di euro a parità di perimetro e a cambi costanti), grazie principalmente ai maggiori volumi di finanziamento e ai maggiori margini finanziari di tutte le società.

Nel 2010 i Servizi Finanziari di Fiat Industrial hanno realizzato un utile della gestione ordinaria pari a 123 milioni di euro, sostanzialmente allineato (-4 milioni di euro) a quello del 2009. In particolare:

il risultato della gestione ordinaria di CNH - Case New Holland è stato positivo per 155 milioni di euro, in linea con quello del 2009 pari a 153 milioni di euro. Nel corso del 2010 i maggiori accantonamenti per rischi sul portafoglio sono stati più che compensati dai maggiori margini finanziari e dal contenimento delle spese generali ed amministrative. Queste ultime sono state mantenute a livello di quelle 2009, nonostante la crescita dei volumi di attività.

Il risultato della gestione ordinaria dei Servizi Finanziari di Iveco nel 2010 è negativo per 32 milioni di euro rispetto a quello negativo per 26 milioni di euro del 2009. Il peggioramento è attribuibile sia alla generale contrazione dei volumi gestiti, sia ai maggiori accantonamenti per rischi sul portafoglio. Entrambi i fenomeni hanno riguardato i Paesi dell’Est Europa ed il business del noleggio a medio e lungo termine in Spagna.

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Situazione patrimoniale-finanziaria per Attività Al 31.12.2010 Al 31.12.2009 Attività Servizi Attività Servizi (in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari Consolidato Industriali FinanziariAttività immateriali 4.350 4.345 5 7.199 7.103 96Immobili, impianti e macchinari 9.601 9.598 3 12.945 12.939 6Partecipazioni e altre attività finanziarie 1.653 2.086 733 2.159 3.968 944Beni concessi in leasing operativo - - - 457 7 450Attività per piani a benefici definiti 20 19 1 144 140 4Imposte anticipate 1.678 1.617 61 2.580 2.433 147Totale Attività non correnti 17.302 17.665 803 25.484 26.590 1.647Rimanenze nette 4.443 4.438 5 8.748 8.614 134Crediti commerciali 2.259 2.255 5 3.649 3.590 121Crediti da attività di finanziamento 2.866 1.719 2.949 12.695 5.506 13.368Crediti finanziari verso Discontinued Operation 5.626 5.621 5 - - -Crediti per imposte correnti 353 351 6 674 650 24Altre attività correnti 1.528 1.514 21 2.778 2.514 296Attività finanziarie correnti: 735 697 39 899 827 76 Partecipazioni correnti 34 34 - 46 46 - Titoli correnti 185 147 38 217 164 53 Altre attività finanziarie 516 516 1 636 617 23Disponibilità e mezzi equivalenti 11.967 11.705 262 12.226 10.819 1.407Totale Attività correnti 29.777 28.300 3.292 41.669 32.520 15.426Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation 34.854(1) 24.423(1) 14.539 82 79 10Elisione dei crediti e debiti finanziari verso Discontinued Operation (8.491) (8.483) (8) - - -TOTALE ATTIVO 73.442 61.905 18.626 67.235 59.189 17.083Totale Attivo al netto delle operazioni di cessione di crediti 64.588 61.520 10.152 60.149 58.725 10.428Patrimonio netto 12.461 12.461 2.733 11.115 11.115 2.756Fondi rischi e oneri: 4.924 4.857 67 8.432 8.333 99 Benefici ai dipendenti 1.704 1.700 4 3.447 3.431 16 Altri fondi 3.220 3.157 63 4.985 4.902 83Debiti finanziari: 20.804 19.843 2.763 28.527 20.898 13.812 Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 533 280 258 7.086 464 6.655 Debiti finanziari verso Discontinued Operation 2.865 2.862 3 - - - Altri debiti finanziari 17.406 16.701 2.502 21.441 20.434 7.157Altre passività finanziarie 255 254 2 464 420 48Debiti commerciali 9.345 9.332 17 12.295 12.253 108Debiti per imposte correnti 181 170 18 377 347 32Imposte differite passive 135 130 5 152 148 4Altre passività correnti 3.908 3.855 56 5.865 5.675 216Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation 29.920 19.486 12.973 8 - 8Elisione dei crediti e debiti finanziari verso Discontinued Operation (8.491) (8.483) (8) - - -TOTALE PASSIVO 73.442 61.905 18.626 67.235 59.189 17.083Totale Passivo al netto delle operazioni di cessione di crediti 64.588 61.520 10.152 60.149 58.725 10.428

(1) Di cui 68 milioni di euro relativi alle Attività destinate alla vendita delle Continuing Operation.

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ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-FINANZIArIA DEL GruPPO

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Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation per Attività Al 31 dicembre 2010 la voce è così composta:

Totale Attività Servizi (in milioni di euro) Discontinued Operation Industriali FinanziariAttività immateriali 3.567 3.466 101Immobili, impianti e macchinari 3.856 3.852 4Partecipazioni e altre attività finanziarie 737 2.076 227Beni concessi in leasing operativo 492 22 470Attività per piani a benefici definiti 166 161 5Imposte anticipate 1.211 1.115 96Totale Attività non correnti 10.029 10.692 903Rimanenze nette 3.898 3.801 97Crediti commerciali 1.791 1.763 113Crediti da attività di finanziamento 10.908 1.841 11.501Crediti finanziari verso Continuing Operation 2.865 2.541 324Crediti per imposte correnti 552 414 140Altre attività correnti 934 724 231Attività finanziarie correnti: 112 70 42 Partecipazioni correnti - - - Titoli correnti 24 - 24 Altre attività finanziarie 88 70 18Disponibilità e mezzi equivalenti 3.686 2.500 1.186Totale Attività correnti 24.746 13.654 13.634Attività destinate alla vendita 11 9 2TOTALE ATTIVITà DESTINATE ALLA VENDITA E DISCONTINUED OPERATION 34.786 24.355 14.539Fondi rischi e oneri: 4.275 4.241 34 Benefici ai dipendenti 2.017 2.001 16 Altri fondi 2.258 2.240 18Debiti finanziari: 18.695 8.659 12.470 Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 8.321 105 8.216 Debiti finanziari verso Continuing Operation 5.626 4.291 1.335 Altri debiti finanziari 4.748 4.263 2.919Altre passività finanziarie 147 126 21Debiti commerciali 3.906 3.890 102Debiti per imposte correnti 503 371 132Imposte differite passive 52 48 4Altre passività correnti 2.342 2.151 210TOTALE PASSIVITà DESTINATE ALLA VENDITA E DISCONTINUED OPERATION 29.920 19.486 12.973

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Indebitamento netto per Attività al 31 dicembre 2010

Gruppo Fiat ante Scissione Attività Servizi (in milioni di euro) Consolidato Industriali FinanziariDebiti finanziari: (31.008) (21.678) (15.233) Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti (8.854) (385) (8.474) Altri debiti finanziari (22.154) (21.293) (6.759)Crediti finanziari correnti verso società di Servizi Finanziari a controllo congiunto (a) 12 12 -Crediti finanziari intersegment - 4.666 1.237Debiti finanziari al netto dell’intersegment e dei crediti finanziari correnti verso società di Servizi Finanziari a controllo congiunto (30.996) (17.000) (13.996)Altre attività finanziarie (b) 604 586 19Altre passività finanziarie (b) (402) (380) (23)Titoli correnti 209 147 62Disponibilità e mezzi equivalenti 15.653 14.205 1.448Indebitamento netto del Gruppo Fiat ante Scissione (14.932) (2.442) (12.490)

Continuing Operation (Gruppo Fiat post Scissione) Attività Servizi (in milioni di euro) Consolidato Industriali FinanziariDebiti finanziari: (20.804) (19.843) (2.763) Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti (533) (280) (258) Debiti finanziari verso le Discontinued Operation (2.865) (2.862) (3) Altri debiti finanziari (17.406) (16.701) (2.502)Crediti finanziari verso le Discontinued Operation 5.626 5.621 5Crediti finanziari correnti verso società di Servizi Finanziari a controllo congiunto (a) 12 12 -Crediti finanziari intersegment - 1.554 248Debiti finanziari al netto dell’intersegment e dei crediti finanziari correnti verso società di Servizi Finanziari a controllo congiunto (15.166) (12.656) (2.510)Altre attività finanziarie (b) 516 516 1Altre passività finanziarie (b) (255) (254) (2)Titoli correnti 185 147 38Disponibilità e mezzi equivalenti 11.967 11.705 262Indebitamento netto delle Continuing Operation (2.753) (542) (2.211)

(a) Include i crediti finanziari correnti verso la joint venture FGA Capital.(b) Include il fair value degli strumenti finanziari derivati.

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ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-FINANZIArIA DEL GruPPO

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Discontinued Operation (Gruppo Fiat Industrial) Attività Servizi (in milioni di euro) Consolidato Industriali FinanziariDebiti finanziari: (18.695) (8.659) (12.470) Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti (8.321) (105) (8.216) Debiti finanziari verso le Continuing Operation (5.626) (4.291) (1.335) Altri debiti finanziari (4.748) (4.263) (2.919)Crediti finanziari verso le Continuing Operation 2.865 2.541 324Crediti finanziari intersegment - 1.774 660Debiti finanziari al netto dell’intersegment e dei crediti finanziari correnti (15.830) (4.344) (11.486)Altre attività finanziarie (*) 88 70 18Altre passività finanziarie (*) (147) (126) (21)Titoli correnti 24 - 24Disponibilità e mezzi equivalenti 3.686 2.500 1.186Indebitamento netto delle Discontinued Operation (12.179) (1.900) (10.279)

(*) Include il fair value degli strumenti finanziari derivati.

Gli schemi dell’indebitamento netto per Attività delle Continuing e delle Discontinued Operation sopra esposti evidenziano i debiti (inclusi nella voce Debiti finanziari) e i crediti finanziari tra il gruppo delle Continuing Operation e il gruppo delle Discontinued Operation. Tali rapporti, in quanto infragruppo, sono stati elisi nella predisposizione dello schema dell’indebitamento netto totale del Gruppo Fiat ante Scissione.

Tenuto conto dell’operatività posta in essere dalla tesoreria centralizzata, i Debiti finanziari delle Attività Industriali includono, tra gli altri, i fondi raccolti dalla tesoreria stessa e trasferiti alle società di servizi finanziari a supporto della loro attività (rappresentati nella voce Crediti finanziari intersegment).

I Crediti finanziari intersegment delle società di servizi finanziari rappresentano, invece, finanziamenti o anticipazioni a favore di società industriali a fronte di operazioni di cessione di crediti dalle società industriali alle società finanziarie, poste in essere con transazioni che non rispettano i requisiti stabiliti dallo IAS 39 per il riconoscimento della cessione stessa, nonché eventuali temporanee disponibilità liquide depositate sulla tesoreria centralizzata.

A fine esercizio, le Disponibilità e mezzi equivalenti del Gruppo Fiat ante Scissione includono 694 milioni di euro (530 milioni di euro a fine 2009) di disponibilità a utilizzo predefinito, riferiti principalmente alle società di Servizi Finanziari e destinati al servizio del debito delle strutture di securitization (rappresentato tra i Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti).

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Prospetto delle variazioni dell’Indebitamento netto delle Attività Industriali

2010 2009 Gruppo Gruppo Fiat ante Continuing Discontinued Fiat ante Continuing Discontinued (in milioni di euro) Scissione Operation Operation Scissione Operation Operation(Indebitamento netto)/Disponibilità nette delle Attività Industriali a inizio esercizio (4.418) (3.103) (1.315) (5.949) (4.668) (1.281) Effetti della Scissione sulla ripartizione dell’indebitamento - 2.521 (2.521) - - -(Indebitamento netto)/Disponibilità nette post effetti della Scissione delle Attività Industriali a inizio esercizio (4.418) (582) (3.836) (5.949) (4.668) (1.281) Utile/(perdita) dell’esercizio 600 222 378 (848) (345) (503) Ammortamenti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) 2.846 2.184 662 2.667 2.034 633 Variazione dei fondi per rischi e oneri e altre variazioni 552 201 351 118 150 (32)Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio esclusa la variazione del capitale di funzionamento 3.998 2.607 1.391 1.937 1.839 98 Variazione del capitale di funzionamento 1.886 893 993 2.564 1.676 888Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio 5.884 3.500 2.384 4.501 3.515 986 Investimenti in immobili, impianti e macchinari e attività immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) (3.712) (2.859) (871) (3.382) (2.682) (706)Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio al netto degli investimenti 2.172 641 1.513 1.119 833 280 Variazione area di consolidamento e altre variazioni (76) (172) 114 525 492 39Cash flow industriale netto 2.096 469 1.627 1.644 1.325 319 Aumenti di capitale e dividendi (238) (545) 307 (20) 235 (255) Differenze cambi di conversione 118 116 2 (93) 5 (98)Variazione dell’indebitamento netto delle Attività Industriali 1.976 40 1.936 1.531 1.565 (34)(Indebitamento netto)/Disponibilità nette delle Attività Industriali a fine esercizio (2.442) (542) (1.900) (4.418) (3.103) (1.315)

Nel corso del 2010 l’Indebitamento netto industriale del Gruppo Fiat ante Scissione è diminuito di 1.976 milioni di euro, attestandosi a 2.442 milioni di euro.

Le operazioni dell’esercizio hanno generato liquidità per circa 5,9 miliardi di euro, dei quali circa 4 miliardi di euro derivanti dal flusso reddituale (risultato netto più ammortamenti e variazione dei fondi per rischi e oneri e altre variazioni), e circa 1,9 miliardi di euro derivanti dalla diminuzione del capitale di funzionamento attribuibile principalmente alla riduzione degli stock ed alla crescita dei debiti commerciali a seguito dei maggiori volumi di attività. Queste componenti positive hanno più che compensato i fabbisogni per investimenti (pari a 3.712 milioni di euro) e i dividendi pagati.

L’indebitamento netto industriale delle Continuing Operation, al netto del trasferimento di debito conseguente alla Scissione, è diminuito nel corso dell’esercizio di 40 milioni di euro, attestandosi a 542 milioni di euro. La liquidità generata dalle operazioni dell’esercizio pari a 3,5 miliardi di euro, derivante per 2,6 miliardi di euro dal flusso reddituale e per 0,9 miliardi di euro dalla diminuzione del capitale di funzionamento, ha più che compensato i fabbisogni per investimenti (2,9 miliardi di euro), per gli aumenti di capitale a favore delle Discontinued Operation e per il pagamento di dividendi.

Nel corso del 2010 l’indebitamento netto delle attività industriali delle Discontinued Operation, al netto del trasferimento di debito conseguente alla Scissione, è diminuito di 1,9 miliardi di euro principalmente per effetto delle disponibilità generate dalle operazioni dell’esercizio (pari a circa 2,4 miliardi di euro), cui si sono aggiunti gli aumenti di capitale ricevuti (al netto dei dividenti pagati) per 0,3 miliardi di euro, solo in parte compensate dai fabbisogni per gli investimenti dell’esercizio (pari a circa 0,9 miliardi di euro).

Per completezza di informativa, e in continuità con il precedente esercizio, di seguito viene fornito e commentato il Rendiconto finanziario per Attività (Industriali e Servizi Finanziari) relativo al Gruppo Fiat ante Scissione.

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86 ANALISI DELLA SITuAZIONE EcONOMIcO-FINANZIArIA DEL GruPPO

Rendiconto finanziario del Gruppo Fiat ante Scissione per Attività

2010 2009 Attività Servizi Attività Servizi (in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari Consolidato Industriali FinanziariA) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO RIPORTATI IN bILANCIO 12.226 10.819 1.407 3.683 2.604 1.079 Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - - - - - -b) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 12.226 10.819 1.407 3.683 2.604 1.079C) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO: Utile/(perdita) dell’esercizio 600 600 182 (848) (848) 158 Ammortamenti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) 2.851 2.846 5 2.673 2.667 6 (Plusvalenze)/minusvalenze da cessione di attività non correnti e altre poste non monetarie (a) 266 (130) 214 343 8 177 Dividendi incassati 94 419 5 53 183 15 Variazione fondi rischi e oneri 405 413 (8) 96 171 (75) Variazione delle imposte differite (169) (172) 3 (179) (188) 9 Variazione delle poste da operazioni di buy-back (b) 44 36 8 (58) (59) 1 Variazione delle poste da operazioni di leasing operativo (c) 26 (14) 40 (41) 3 (44) Variazione del capitale di funzionamento 1.993 1.886 107 2.562 2.564 (2) TOTALE 6.110 5.884 556 4.601 4.501 245D) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE ATTIVITà DI INVESTIMENTO: Investimenti in: Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) (3.718) (3.712) (6) (3.386) (3.382) (4) Partecipazioni (288) (365) - (105) (105) - Realizzo della vendita di attività non correnti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back) 88 87 1 108 105 3 Variazione netta dei crediti da attività di finanziamento (259) (5) (254) 882 39 843 Variazione dei titoli correnti 42 43 (1) (27) (30) 3 Altre variazioni 182 1.580 (1.398) (31) 1.395 (1.426) TOTALE (3.953) (2.372) (1.658) (2.559) (1.978) (581)E) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE ATTIVITà DI FINANZIAMENTO: Variazione netta dei debiti finanziari e altre attività/passività finanziarie 1.149 (103) 1.252 6.295 5.602 693 Aumenti di capitale 1 1 77 13 13 - Distribuzione dividendi (239) (239) (330) (27) (33) (139) TOTALE 911 (341) 999 6.281 5.582 554 Differenze cambi di conversione 359 215 144 220 110 110F) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI 3.427 3.386 41 8.543 8.215 328G) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI A FINE ESERCIZIO 15.653 14.205 1.448 12.226 10.819 1.407 Di cui: Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - - - - - -H) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI A FINE ESERCIZIO RIPORTATI IN bILANCIO 15.653 14.205 1.448 12.226 10.819 1.407

(a) Tale voce include lo storno del risultato positivo per 107 milioni di euro (negativo per 117 milioni di euro nel 2009) relativo alla valutazione a fair value degli equity swap su azioni Fiat S.p.A. (b) I flussi generati dalle cessioni di veicoli con patto di riacquisto (contratti di buy-back) dei due periodi, al netto degli importi già inclusi nel risultato economico, sono rappresentati tra le operazioni

dell’esercizio in un’unica voce che include la variazione del capitale di funzionamento, nonché gli investimenti e gli ammortamenti.(c) I flussi di cassa generati dalle operazioni di leasing operativo sono rappresentati in un’unica voce che include gli investimenti, gli ammortamenti, le svalutazioni e le variazioni delle rimanenze.

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Attività Industriali Nel 2010 le Attività Industriali hanno generato disponibilità e mezzi equivalenti per complessivi 3.386 milioni di euro; in particolare:

Le operazioni di esercizio hanno generato 5.884 milioni di euro per effetto dell’autofinanziamento (risultato netto più ammortamenti), che, al netto delle Plusvalenze/minusvalenze e altre poste non monetarie, della variazione dei fondi, delle imposte differite, delle poste relative alla gestione delle vendite con buy-back o dei beni dati in leasing operativo e dei dividendi incassati, ha generato risorse per 3.998 milioni di euro, e della diminuzione del capitale di funzionamento che, a parità di area di consolidamento e di cambi, è stata pari a 1.886 milioni di euro.

Le attività di investimento hanno assorbito complessivamente 2.372 milioni di euro principalmente per gli investimenti in attività materiali, immateriali e partecipazioni (4.077 milioni di euro), solo in parte compensati dalla diminuzione dei finanziamenti erogati alle società di Servizi Finanziari del Gruppo da parte delle società di tesoreria (inclusi tra le Altre variazioni).

Le attività di finanziamento hanno assorbito disponibilità per 341 milioni di euro, principalmente come conseguenza dell’esborso di 239 milioni di euro per il pagamento dei dividendi.

Servizi Finanziari Al 31 dicembre 2010 le disponibilità e mezzi equivalenti dei Servizi Finanziari erano pari a 1.448 milioni di euro, sostanzialmente allineate (+41 milioni di euro) con quelle di inizio esercizio.

La variazione delle disponibilità monetarie deriva da:

operazioni d’esercizio, che hanno generato liquidità per 556 milioni di euro, principalmente per effetto dell’autofinanziamento;

attività di investimento (inclusive della variazione dei crediti/debiti finanziari verso le società industriali del Gruppo), che hanno assorbito liquidità per 1.658 milioni di euro, principalmente per effetto dei minori finanziamenti ricevuti dalle società di tesoreria (inclusi tra le Altre variazioni);

attività di finanziamento, che hanno generato complessivamente 999 milioni di euro: i nuovi finanziamenti e gli aumenti di capitale ricevuti sono stati solo in parte compensati dai dividendi pagati alle società industriali.

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rELAZIONE SuLLAGESTIONE

cOrPOrATE GOVErNANcE

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cORPORATe GOVeRnAnce

PrEMESSAIl Gruppo Fiat aderisce e si conforma al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane edito nel marzo 2006, con le integrazioni e gli adeguamenti conseguenti alle caratteristiche del Gruppo.

In ottemperanza agli obblighi normativi viene annualmente redatta la “Relazione sulla Corporate Governance” che contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dal Gruppo e riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull’adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria. La suddetta Relazione, consultabile sul sito internet www.fiatspa.com, sezione Corporate Governance, si compone di quattro sezioni: la prima contiene una descrizione della struttura di governance; la seconda evidenzia le informazioni sugli assetti proprietari; la terza analizza l’attuazione delle previsioni del Codice, descrive le principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria e le principali pratiche di governance applicate; la quarta, oltre a tabelle sintetiche ed ai documenti di Corporate Governance del Gruppo Fiat, contiene un prospetto nel quale le informazioni relative alle modalità di attuazione sono organizzate ed integrate in funzione dei contenuti di ciascun principio e criterio applicativo del Codice. Di seguito vengono sintetizzati gli aspetti rilevanti ai fini della presente Relazione sulla gestione.

Il Codice di Autodisciplina è consultabile sul sito di Borsa Italiana S.p.A. www.borsaitaliana.it.

ATTIVITÀ DI DIrEZIONE E cOOrDINAMENTOFiat S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di società o enti e definisce in piena autonomia i propri indirizzi strategici generali ed operativi. Ai sensi dell’art. 2497-bis del codice civile le società italiane controllate direttamente ed indirettamente, salvo casi particolari, hanno individuato Fiat S.p.A. quale soggetto che esercita l’attività di direzione e coordinamento. Tale attività consiste nell’indicazione degli indirizzi strategici generali ed operativi di Gruppo e si concretizza nella definizione ed adeguamento del sistema di controllo interno e del modello di governance e degli assetti societari, nell’emanazione di un Codice di Condotta adottato a livello di Gruppo e nell’elaborazione delle politiche generali di gestione delle risorse umane e finanziarie, di approvvigionamento dei fattori produttivi e di marketing e comunicazione. Inoltre il coordinamento di Gruppo prevede la gestione accentrata, tramite società dedicate, dei servizi di tesoreria, societari ed amministrativi e di internal audit.

Quanto sopra consente alle società controllate, che rimangono pienamente depositarie della propria autonomia gestionale ed operativa, di realizzare economie di scala avvalendosi di professionalità e prestazioni specialistiche con crescenti livelli qualitativi e di concentrare le proprie risorse nella gestione del core business.

cONSIGLIO DI AMMINISTrAZIONEIl Consiglio di Amministrazione è formato, secondo la previsione statutaria, da un numero di componenti variabile da un minimo di nove ad un massimo di quindici. L’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009 ha determinato in quindici il numero dei componenti il Consiglio il cui mandato termina alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2011. Lo Statuto (articolo 11) prevede la nomina del Consiglio di Amministrazione attraverso il voto di lista al fine di consentire agli azionisti di minoranza l’elezione di un amministratore. La quota minima di partecipazione al capitale richiesta per la presentazione di liste di candidati è pari a quanto stabilito da Consob con riferimento alla capitalizzazione della Società nell’ultimo trimestre dell’esercizio di scadenza del mandato. Ciascuna lista deve indicare almeno un candidato in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla legge, nonché di quelli previsti dal codice di comportamento in materia di governo societario al quale la società ha dichiarato di aderire.

Il meccanismo del voto di lista per la nomina del Consiglio di Amministrazione è stato applicato per la prima volta in sede di assemblea del 27 marzo 2009.

In tale occasione la Società ha invitato gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, rappresentassero almeno l’1% delle azioni ordinarie – percentuale stabilita da Consob con riguardo alla capitalizzazione di Fiat nell’ultimo trimestre 2008 – a depositare presso la sede almeno 15 giorni prima dell’assemblea, liste di

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candidati in possesso dei requisiti normativamente e statutariamente richiesti. L’azionista EXOR S.p.A., titolare del 30,45% delle azioni ordinarie, è risultato l’unico azionista a depositare una lista di candidati che, conseguentemente, sono stati integralmente eletti.

Lo Statuto (articolo 16) attribuisce, in via disgiunta, la rappresentanza della Società agli amministratori che rivestono cariche sociali e stabilisce (articolo 12) che il Vice Presidente, ove nominato, assuma le funzioni del Presidente in caso di assenza o impedimento dello stesso. In applicazione del dettato statutario il Consiglio di Amministrazione ha, come in passato, adottato un modello di delega che prevede il conferimento al Presidente e all’Amministratore Delegato di ampi poteri operativi. Conseguentemente essi possono, disgiuntamente, compiere tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione che rientrino nell’oggetto sociale e che non siano riservati per legge o diversamente delegati o avocati dal Consiglio stesso. Nei fatti il Presidente esercita nell’ambito delle attività del Consiglio di Amministrazione un ruolo di coordinamento e di indirizzo strategico, mentre all’Amministratore Delegato è demandata la gestione esecutiva del Gruppo. Da un punto di vista operativo, l’Amministratore Delegato si avvale del Group Executive Council (GEC), organismo decisionale guidato dall’Amministratore Delegato stesso e costituito dai responsabili dei settori operativi e da alcuni capi funzione.

La Società, in conformità a quanto previsto dal regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 ha adottato, con entrata in vigore il 1° gennaio 2011, le “Procedure per operazioni con parti correlate” (le “Procedure”) volte ad assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate, individuate ai sensi del principio contabile internazionale IAS 24.

Le Procedure definiscono le operazioni di “maggiore rilevanza” che devono essere preventivamente approvate dal Consiglio con il parere motivato e vincolante del Comitato per le operazioni con parti correlate - identificato nel Comitato Controllo Interno, fatta eccezione per le deliberazioni in materia di remunerazioni per le quali la competenza è stata attribuita al Comitato Remunerazioni - e comportano la messa a disposizione del pubblico di un documento informativo.

Le altre operazioni, a meno che non rientrino nella categoria residuale delle operazioni di importo esiguo - operazioni di importo inferiore a 200.000 euro e, limitatamente a quelle poste in essere con soggetti giuridici il cui fatturato annuo consolidato superi i 200 milioni di euro, operazioni di importo inferiore a 10 milioni di euro - sono definite “di minore rilevanza” e possono essere attuate previo parere motivato e non vincolante del suddetto comitato.

Le Procedure individuano, inoltre, i casi di esenzione dall’applicazione delle Procedure, includendovi in particolare le operazioni ordinarie concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, le operazioni con o tra controllate e quelle con società collegate, a condizione che nelle stesse non vi siano interessi significativi di altre parti correlate della Società, e le operazioni di importo esiguo.

L’attuazione e la diffusione delle Procedure tra le società del Gruppo è affidata ai Dirigenti Preposti alla redazione dei documenti contabili e societari, i quali ne garantiscono inoltre il coordinamento con le procedure amministrative previste dall’art. 154 bis del D.Lgs 58/98.

Restano, altresì, in vigore, per la parte relativa alle operazioni significative, le “Linee guida sulle operazioni significative e con parti correlate”, che conseguentemente divengono “Linee guida sulle operazioni significative”, attraverso le quali sono riservate al preventivo esame ed approvazione del Consiglio le operazioni aventi un significativo rilievo economico, patrimoniale e finanziario.

Sono quindi sottratte alla delega conferita agli amministratori esecutivi le decisioni che concernono le operazioni significative, intendendosi per tali quelle che, di per sé, sottopongano la Società alla necessità di comunicazione al mercato secondo le specifiche prescrizioni delle autorità di vigilanza.

Quando venga a presentarsi la necessità per la Società di dar corso ad operazioni significative, gli organi delegati devono mettere a disposizione del Consiglio di Amministrazione con ragionevole anticipo un quadro riassuntivo delle analisi condotte in termini di coerenza strategica, di fattibilità economica e di atteso ritorno per la Società.

Ai sensi dell’art.12 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Collegio Sindacale, nomina il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari attribuendo le relative funzioni anche a più soggetti purché congiuntamente e con responsabilità solidale; può essere nominato chi abbia maturato una pluriennale esperienza in materia amministrativa e finanziaria in società di rilevanti dimensioni. In attuazione di tale disposizione statutaria, il Consiglio ha nominato i responsabili delle funzioni Group Control e Treasury and Financial Services congiuntamente quali dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, attribuendo i relativi poteri.

Al 31 dicembre 2010 il Consiglio si compone di tre amministratori esecutivi e dodici amministratori non esecutivi, ossia non titolari di deleghe o funzioni direttive nella Società o nel Gruppo, di cui otto, ovvero la maggioranza, con la qualifica di indipendenti in base ai requisiti indicati dall’Assemblea del 27 marzo 2009, già in precedenza adottati. Come normativamente e statutariamente richiesto, due amministratori (Gian Maria Gros-Pietro e Mario zibetti) sono inoltre in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi del D.Lgs 58/98.

Sono amministratori esecutivi il Presidente e l’Amministratore Delegato. Gli stessi ricoprono cariche esecutive anche in società controllate, in particolare John Elkann è Presidente di Itedi S.p.A. e Sergio Marchionne, oltre a ricoprire la carica di Presidente delle principali società controllate, è Amministratore

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Delegato di Fiat Group Automobiles S.p.A. La qualifica di amministratore esecutivo è riconosciuta anche all’Amministratore Luca Cordero di Montezemolo in virtù della carica, dallo stesso ricoperta, di Presidente in Ferrari S.p.A.

Un’adeguata presenza di amministratori indipendenti costituisce elemento essenziale per proteggere gli interessi degli azionisti, in particolare degli azionisti di minoranza, e dei terzi. Con tale obiettivo il Consiglio di Amministrazione, ritenendo interesse prioritario della Società il dotarsi di sistemi di garanzia e protezione di grado elevato per i casi di potenziale conflitto di interessi, ha proposto all’Assemblea degli azionisti, in occasione delle nomine del 27 marzo 2009, di nominare, in aggiunta ai due amministratori indipendenti richiesti dalla normativa, un congruo numero di componenti del Consiglio di Amministrazione aventi caratteristiche di indipendenza unitamente ai selettivi criteri con i quali accertarle, già adottati in occasione delle nomine precedenti.

I requisiti di indipendenza degli amministratori vengono accertati annualmente e riguardano l’inesistenza o la non rilevanza, estesa all’ultimo triennio, di relazioni economiche, di partecipazione o di altra natura, intrattenute direttamente, indirettamente o per conto di terzi, con la Società, i suoi amministratori esecutivi e dirigenti con responsabilità strategiche, le sue controllanti o controllate o con soggetti comunque correlati alla Società. L’esito di tali accertamenti viene riportato nella Relazione sulla Corporate Governance.

Il Consiglio nella riunione del 21 ottobre 2010 ha accertato la sussistenza in capo agli amministratori Roland Berger, René Carron, Luca Garavoglia, Gian Maria Gros-Pietro, Vittorio Mincato, Pasquale Pistorio, Ratan Tata e Mario zibetti dei requisiti di indipendenza citati.

Alcuni degli attuali amministratori ricoprono cariche in altre società quotate o di interesse rilevante. Escludendo le menzionate cariche ricoperte dagli amministratori esecutivi all’interno del Gruppo Fiat, le più significative sono le seguenti:

Andrea Agnelli: Presidente Juventus FC S.p.A, Socio Accomandatario Giovanni Agnelli & C. S.a.p.A., Consigliere EXOR S.p.A. e Vita Società Editoriale S.p.A.;

Carlo Barel di Sant’Albano: Presidente Cushman & Wakefield, Consigliere EXOR S.p.A., Juventus FC S.p.A., EXOR S.A. e Vision Investment Management Ltd;

Roland Berger: Co-Chairman Italy 1 Investment S.A., Vice Presidente Wilhelm von Finck AG, Consigliere Telecom Italia S.p.A. e RCS Mediagroup S.p.A., Presidente del Supervisory Board di Prime Office AG, 3W Power Holdings S.A. e WMP EuroCom AG, Membro del Supervisory Board di Schuler AG, Fresenius SE e Loyalty Partner Holdings S.A.;

Tiberto Brandolini D’Adda: Presidente Sequana S.A. e EXOR S.A., Socio Accomandatario Giovanni Agnelli & C. S.a.p.A., Vice Presidente EXOR S.p.A., Consigliere SGS S.A., Vittoria Assicurazioni S.p.A. e Vision Investment Management Ltd;

René Carron: Consigliere GDF-Suez S.A. e Vice Presidente IPEMED (Institut de Prospective Economique du Monde Méditerranéen);

Luca Cordero di Montezemolo: Presidente NTV - Nuovo Trasporto Viaggiatori S.p.A., Consigliere Poltrona Frau S.p.A., Tod’s S.p.A., Pinault Printemps Redoute S.A., Membro dell’International Advisory Board di Citigroup Inc.;

John Elkann: Presidente e Socio Accomandatario Giovanni Agnelli & C. S.a.p.A., Presidente e Amministratore Delegato EXOR S.p.A., Consigliere Fiat Industrial S.p.A., RCS Mediagroup S.p.A., Gruppo Banca Leonardo S.p.A. e The Economist Group;

Luca Garavoglia: Presidente Davide Campari Milano S.p.A.;

Gian Maria Gros-Pietro: Presidente Credito Piemontese S.p.A., Consigliere Edison S.p.A., Credito Valtellinese S.p.A., Caltagirone S.p.A. ed Italy 1 Investment S.A.;

Sergio Marchionne: Chief Executive Officer Chrysler Group LLC, Presidente CNH Global N.V., Fiat Industrial S.p.A., Iveco S.p.A., SGS S.A., Consigliere EXOR S.p.A. e Philip Morris International Inc.;

Virgilio Marrone: Consigliere Old Town S.A.;

Vittorio Mincato: Consigliere Parmalat S.p.A. e Techno Holding S.p.A., Vice Presidente Nordest Merchant S.p.A., Presidente della Casa Editrice Neri Pozza S.p.A.;

Pasquale Pistorio: Presidente Onorario S.T. Microelectronics N.V., Consigliere Atos Origin S.A. e Brembo S.p.A.;

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Ratan Tata: Presidente The Indian Hotels Company Ltd, Consigliere Alcoa Inc., Antrix Corporation Ltd e JaguarLandRover Ltd (UK). Ricopre inoltre la carica di Presidente nelle principali società del Gruppo Tata;

Mario zibetti: Consigliere Ersel Sim S.p.A.

cOMITATI ISTITuITI DAL cONSIGLIOIl Consiglio ha istituito il Comitato Controllo Interno, il Comitato Nomine e Corporate Governance, a cui nel corso del 2009 sono state attribuite competenze in tema di sostenibilità e di cui è stata modificata la denominazione in Comitato Nomine, Corporate Governance e Sostenibilità, con l’incarico, tra l’altro, di selezionare e proporre le candidature alla carica di amministratore, e il Comitato Remunerazioni, con compiti consultivi in materia di retribuzione.

SISTEMA DI cONTrOLLO INTErNOIl Consiglio ha formulato, aggiornando quanto stabilito nel 1999 ed anche al fine di recepire le modifiche introdotte nel Codice di Autodisciplina, le “Linee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno”, entrate in vigore il 1° gennaio 2003. Parti essenziali del Sistema di Controllo Interno sono il Codice di Condotta, che nel 2002 aveva sostituito il Codice Etico ed è stato rivisitato nel 2010, e il Modello Organizzativo, adottato dal Consiglio di Amministrazione in attuazione della normativa afferente la “Disciplina della responsabilità amministrativa degli enti” ai sensi del D. Lgs n. 231/2001 e successive modifiche. Il Codice di Condotta esprime i principi di deontologia aziendale che Fiat riconosce come propri e sui quali richiama l’osservanza da parte di amministratori, sindaci, dipendenti, consulenti e partner.

Il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs 231/01 (Modello) di Fiat S.p.A. e “Le Linee Guida per l’adozione e l’aggiornamento del Modello presso le Società italiane del Gruppo” (Linee Guida) sono aggiornati alle ultime previsioni normative - Legge 23 luglio 2009 n. 99, Legge 15 luglio 2009 n. 94 e Legge 3 agosto 2009 n. 116 - che hanno introdotto nel D.Lgs 231/01 le fattispecie di reati presupposto in tema di violazione del diritto d’autore, di delitti di criminalità organizzata, falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento, delitti contro l’industria e il commercio, induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’Autorità Giudiziaria.

In particolare, la sezione del Modello di Fiat S.p.A. e delle Linee Guida relativa ai reati di omicidio colposo, lesioni personali colpose gravi o gravissime, commessi in violazione di norme di sicurezza e antinfortunistiche è stata integrata ed aggiornata alle previsioni del D.Lgs 81/08 (Testo Unico Sicurezza sul lavoro), così come modificato dal D.Lgs 106/2009.

L’Organismo di Vigilanza, di tipo collegiale, é composto dal Preposto al Sistema di Controllo Interno, dal Senior Counsel e da un professionista esterno, è dotato di un proprio Regolamento Interno ed opera in base ad uno specifico Programma di Vigilanza. Si riunisce almeno trimestralmente e riferisce al Consiglio di Amministrazione, anche per il tramite del Comitato Controllo Interno, ed al Collegio Sindacale.

In applicazione del Modello Organizzativo, del Codice di Condotta e delle previsioni del Sarbanes Oxley Act, cui la società era assoggettata in forza della quotazione presso il NYSE, in tema di “whistleblowing” la Procedura per la gestione delle denunce, adottata dal 1° gennaio 2005, disciplina la gestione di denunce e reclami provenienti da soggetti interni o esterni alla Società e relativi a situazioni di sospetta o presunta violazione dell’etica di comportamento, frodi in ambito del patrimonio aziendale e/o di bilancio, comportamenti vessatori nei riguardi di dipendenti o terze parti, reclami relativi alla contabilità, ai controlli contabili interni e alla revisione legale dei conti.

La Procedura per il conferimento di incarichi a società di revisione disciplina il conferimento di incarichi da parte di Fiat S.p.A. e sue controllate ai revisori di Gruppo ed alle società e studi professionali che intrattengono con gli stessi rapporti a carattere continuativo (cosiddetto “network”) al fine di salvaguardare il requisito di indipendenza delle società di revisione.

Fiat ha definito un sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria basato sul modello di riferimento “COSO Report”, secondo il quale “il sistema di controllo interno può essere definito come un insieme di meccanismi, procedure e strumenti volti ad assicurare il conseguimento degli obiettivi aziendali”. In relazione al processo di informativa finanziaria, tali obiettivi possono essere identificati nell’attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell’informativa stessa. L’attività di gestione dei rischi costituisce parte integrante del sistema di controllo interno. La valutazione periodica del sistema di controllo interno sul processo di informativa finanziaria è finalizzata ad accertare che i componenti del COSO Framework (ambiente di controllo, valutazione del rischio, attività di controllo, informazioni e comunicazione, monitoraggio) funzionino congiuntamente per conseguire i suddetti obiettivi. Come già ricordato le principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione all’informativa finanziaria sono dettagliate nella Relazione sulla Corporate Governance.

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rELAZIONE SuLLAGESTIONE

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La divulgazione all’esterno di documenti ed informazioni di carattere economico-finanziario, anche attraverso internet, continua ad avvenire nel rispetto dei principi sanciti nei “Controlli e Procedure relativi alla Divulgazione dell’Informativa esterna” (Disclosure Controls & Procedures) adottati in passato in conformità alla normativa statunitense al momento vigente.

Con riferimento alle “condizioni per la quotazione di azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all’Unione Europea” di cui agli articoli 36 e 39 del Regolamento Mercati, la Società e le sue controllate, come anche dettagliato nella Relazione sulla Corporate Governance, dispongono di sistemi amministrativo-contabili che consentono la messa a disposizione del pubblico delle situazioni contabili predisposte ai fini della redazione del bilancio consolidato dalle società che ricadono nell’ambito di tale normativa e sono idonei a far pervenire regolarmente alla direzione e al revisore della Capogruppo i dati necessari per la redazione del bilancio consolidato stesso. Fiat dispone, inoltre, di un efficace flusso informativo verso il revisore centrale, nonché di informazioni in via continuativa in merito alla composizione degli organi sociali delle società controllate con evidenza delle cariche ricoperte e provvede alla raccolta sistematica e centralizzata, nonché al regolare aggiornamento, dei documenti formali relativi allo statuto ed al conferimento dei poteri agli organi sociali. Sussistono quindi le condizioni di cui al citato articolo 36, lettere a), b) e c) del Regolamento Mercati emanato da Consob.

Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate acquisizioni di società con sede in Paesi non appartenenti all’Unione Europea che, autonomamente considerate, rivestano significativa rilevanza ai fini della normativa in esame.

cOLLEGIO SINDAcALEAi sensi dell’art. 17 dello Statuto, il Collegio Sindacale è composto da tre sindaci effettivi e tre supplenti che devono possedere tutti il requisito dell’iscrizione al Registro dei Revisori Contabili ed aver esercitato l’attività di revisione legale dei conti (già controllo contabile) per un periodo non inferiore a tre anni. Inoltre possono assumere altri incarichi di amministrazione e controllo nei limiti stabiliti dalla normativa.

Il medesimo articolo dello Statuto garantisce alle minoranze opportunamente organizzate il diritto di nominare un sindaco effettivo, cui è attribuita la presidenza del Collegio, ed un sindaco supplente così come previsto dal Testo Unico della Finanza. La quota minima di partecipazione richiesta per la presentazione di liste di candidati è statutariamente stabilita in una percentuale non inferiore a quella determinata dalla disciplina vigente per la presentazione di liste di candidati per l’elezione del Consiglio di Amministrazione della Società. Lo Statuto stabilisce, inoltre, che le liste, corredate della documentazione normativamente e statutariamente prevista, devono essere depositate presso la sede della società, almeno venticinque giorni prima della data dell’assemblea, mentre le certificazioni attestanti la suddetta quota di partecipazione devono essere prodotte, se non disponibili nel giorno in cui le liste sono depositate, almeno ventuno giorni prima della data dell’assemblea. La nomina del Collegio Sindacale, deliberata dall’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009, è avvenuta attraverso il meccanismo del voto di lista.

Attualmente il Collegio Sindacale è composto da Riccardo Perotta, Presidente, Giuseppe Camosci e Piero Locatelli, sindaci effettivi, Lucio Pasquini, Fabrizio Mosca e Stefano Orlando sindaci supplenti. In particolare i sindaci effettivi Giuseppe Camosci e Piero Locatelli sono stati tratti dalla lista presentata dall’azionista di maggioranza EXOR S.p.A., mentre Riccardo Perotta, cui è attribuita la Presidenza del Collegio, è stato tratto dalla lista di minoranza che in assemblea ha ottenuto il maggior numero di voti. La percentuale minima di partecipazione per la presentazione di liste di candidati era pari all’1% delle azioni ordinarie, come stabilito da Consob in funzione della capitalizzazione media di Fiat nell’ultimo trimestre dell’esercizio 2008. Detta percentuale, in ottemperanza agli obblighi di legge, è stata quindi ridotta allo 0,5% consentendo ad azionisti congiuntamente titolari dello 0,97% delle azioni ordinarie (il cui elenco completo è riportato nella Relazione sulla Corporate Governance) di presentare una lista di minoranza. Le ulteriori informazioni fornite in assemblea sui candidati e le liste presentate sono tuttora consultabili sul sito www.fiatspa.com sezione Investor Relations.

Il mandato dell’attuale Collegio Sindacale scade alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio di esercizio 2011. Di seguito si riportano le più significative cariche ricoperte dai componenti il Collegio Sindacale; una informativa completa in merito è allegata, in conformità alla normativa vigente, alla Relazione del Collegio Sindacale al Bilancio 2010. Riccardo Perotta ricopre la carica di Presidente del Collegio Sindacale di Coface Assicurazioni S.p.A., Coface Factoring Italia S.p.A., Hyundai Motor Company Italy S.r.l., Jeckerson S.p.A., Meccano S.p.A., Metroweb S.p.A. e Value Partners S.p.A., di Sindaco Effettivo in Mediolanum S.p.A. e Prada S.p.A. e Amministratore in Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A.; Giuseppe Camosci ricopre la carica di Presidente del Collegio Sindacale di Samsung Electronics Italia S.p.A. e Magneti Marelli S.p.A. e di Sindaco Effettivo in Trussardi S.p.A., Finos S.p.A., Fortis Lease S.p.A. e BNP Paribas Lease Group S.p.A.; Piero Locatelli ricopre la carica di Sindaco Effettivo di Giovanni Agnelli & C. S.a.p.A. e Simon Fiduciaria S.p.A.

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PiAni di incenTiVAZiOne BASATi SU STRUMenTi FinAnZiARiFiat S.p.A. ha varato Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari che, nel tempo, hanno complessivamente interessato oltre 900 persone delle società del Gruppo, italiane ed estere, aventi un ruolo di significativo impatto per le attività e la leadership esercitate.

Attualmente sono in essere piani di incentivazione, deliberati da Fiat S.p.A. tra il 2004 ed il 2010, che consentono in alcuni casi di acquistare a prezzi predeterminati (“stock option”), in altri di ricevere gratuitamente (“stock grant”) azioni Fiat ordinarie. Tali piani, in seguito alla Scissione parziale proporzionale di Fiat S.p.A. in favore di Fiat Industrial S.p.A., sono stati modificati per consentire agli strumenti di incentivazione di continuare a raggiungere le finalità per cui gli stessi sono stati adottati anche nel contesto della Scissione. In virtù di tali modifiche i legittimati ad esercitare i diritti di stock option ed a beneficiare dei diritti di stock grant riceveranno, quindi, fermo restando il pagamento dello strike price prestabilito da ciascun piano ovvero il rispetto della condizione di assegnazione gratuita, una azione ordinaria Fiat ed una azione ordinaria Fiat Industrial per ogni diritto di stock option o stock grant posseduto.

Inoltre, la società controllata CNH Global N.V. ha in essere piani di stock option e/o stock grant sulle proprie azioni ordinarie, mentre a fine 2010 è decaduto, non esercitato, il piano di stock option che Ferrari S.p.A. aveva attribuito al proprio Presidente, Avv. Luca Cordero di Montezemolo. Altre società controllate hanno approvato, precedentemente all’assunzione del controllo da parte del Gruppo, piani di pagamento basati su strumenti finanziari regolati per cassa definiti Stock Appreciation Right (SAR).

Di seguito si descrivono le caratteristiche principali dei Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari emessi da Fiat S.p.A.

L’adozione di tali piani consente di rafforzare il coinvolgimento delle persone che occupano posizioni chiave nel perseguimento degli obiettivi di andamento gestionale della Società e del Gruppo, correlando nel lungo periodo una incentivazione economica al valore dell’Azienda per gli azionisti. Il coinvolgimento viene ulteriormente accresciuto nel caso in cui, come generalmente avvenuto a partire dal 2004, la maturazione dei diritti sia subordinata al raggiungimento di specifici obiettivi di redditività nel periodo di riferimento.

Nel contempo l’orientamento delle attività del management, perseguito attraverso l’assegnazione di strumenti rappresentativi del valore della Società, contribuisce ad allineare gli interessi del management con gli interessi degli azionisti ed a promuovere l’identificazione del management nel Gruppo con significativi effetti in termini di fidelizzazione.

Per l’individuazione degli assegnatari si è considerato, in base a criteri oggettivi, l’impatto di ciascun ruolo sugli obiettivi di business, mentre per la determinazione del numero dei diritti da assegnare si è fatto riferimento alla leadership individuale.

I piani di stock option varati da Fiat S.p.A. conferiscono ai beneficiari il diritto di acquistare un’azione Fiat ordinaria per ogni opzione esercitata ad un prezzo prefissato (strike price). Come precedentemente ricordato, con le modifiche conseguenti alla Scissione il diritto ha ora per oggetto l’acquisto di un’azione Fiat ordinaria e di un’azione Fiat Industrial ordinaria.

Tali diritti sono esercitabili per un periodo temporale individuato tra la data contrattualmente stabilita (vesting date) e la data di scadenza del piano nell’ambito del quale le opzioni sono state assegnate (expiry date).

Relativamente a tutti i piani di stock option lo strike price è stato determinato sulla base delle quotazioni medie di Borsa nel mese precedente la loro attribuzione, e può variare in funzione di operazioni sul capitale della Società mediante utilizzo del fattore di rettifica AIAF. Il prezzo deve essere corrisposto in contanti all’atto dell’acquisizione delle azioni.

In data 26 luglio 2004 il Consiglio di Amministrazione aveva concesso al Dr. Marchionne, quale componente del compenso variabile per la carica di Amministratore Delegato, opzioni per l’acquisto di n. 10.670.000 azioni ordinarie Fiat S.p.A. al prezzo di 6,583 euro per azione, esercitabili dal 1° giugno 2008 al 1° gennaio 2011. In ognuno dei primi tre anni seguenti la data di assegnazione il Dr. Marchionne aveva maturato il diritto di acquistare, dal 1° giugno 2008, una quota annua massima di n. 2.370.000 azioni. A partire dal 1° giugno 2008 egli aveva diritto di esercitare, con effetto a tale data, la parte residuale

rELAZIONE SuLLAGESTIONE

PIANI DI INcENTIVAZIONEBASATI SuSTruMENTIFINANZIArI

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94 PIANI DI INcENTIVAZIONEBASATI SuSTruMENTIFINANZIArI

delle opzioni spettanti, pari a n. 3.560.000 azioni, avendo raggiunto i prestabiliti obiettivi di redditività nel periodo di riferimento. Tuttavia l’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009 ha approvato l’adozione di alcune modifiche proposte dal Consiglio di Amministrazione, il quale ha ritenuto interesse prioritario per il Gruppo ripristinare e prolungare la capacità di fidelizzazione del piano tenuto conto delle nuove condizioni dell’economia reale e dei mercati finanziari, nonché del momento particolarmente delicato per il settore automobilistico a livello mondiale. In particolare è stato introdotto un nuovo periodo di vesting, unicamente in funzione della permanenza in carica, che ha reso le opzioni non esercitabili sino al 31 dicembre 2010, e l’estensione del periodo di esercizio che terminerà il 1° gennaio 2016, restando invariate tutte le altre condizioni.

In data 3 novembre 2006, il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. aveva deliberato (subordinatamente alla successiva approvazione da parte dell’Assemblea degli azionisti, occorsa il 5 aprile 2007) un piano di stock option, della durata di otto anni, che conferiva ad alcuni dirigenti del Gruppo e all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. il diritto di acquistare un determinato numero di azioni ordinarie Fiat S.p.A. al prezzo prefissato di 13,37 euro per azione. In particolare le n. 10.000.000 di opzioni attribuite ai dipendenti e le n. 5.000.000 di opzioni attribuite al Dr. Marchionne avevano un periodo di maturazione di quattro anni, in quote paritetiche annuali, subordinato al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività (Non Market Conditions “NMC”) nel periodo di riferimento ed erano esercitabili a partire dall’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2010. Le residue n. 5.000.000 di opzioni attribuite all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., anch’esse soggette ad un periodo di maturazione quadriennale in quote paritetiche annuali, sono esercitabili a partire da novembre 2010. L’esercizio delle opzioni era inoltre subordinato a specifici vincoli temporali di durata del rapporto di lavoro o del mandato. Il Consiglio aveva inoltre esercitato la delega ex art. 2443 del codice civile per l’aumento di capitale, al servizio del piano di incentivazione, riservato a dipendenti della Società e/o di società controllate nel limite dell’1% del capitale sociale ovvero di massimi euro 50.000.000 (euro 35.000.000 dopo la Scissione) mediante emissione di massime n. 10.000.000 di azioni ordinarie da nominali euro 5 (euro 3,5 dopo la Scissione) cadauna, corrispondenti allo 0,78% del capitale sociale e allo 0,92% del capitale ordinario, al prezzo suddetto di 13,37 euro. Tale aumento di capitale avrà esecuzione subordinatamente al verificarsi delle condizioni del Piano.

Sulla base delle modifiche ai piani di stock option introdotte a seguito della Scissione, le condizioni di maturazione previste da ciascun piano di stock option, sia ove siano subordinate alla sussistenza del rapporto di lavoro o di collaborazione con il Gruppo Fiat, sia ove siano legate al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance, hanno esaurito il loro periodo temporale di riferimento il 31 dicembre 2010. Con particolare riferimento alle opzioni assegnate nell’ambito Piano di stock option 2006 e subordinate al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività, si precisa che è maturata solo la prima tranche di diritti (ovvero il 25%), in quanto non sono stati raggiunti gli obiettivi di redditività relativi al triennio 2008-2010 originariamente previsti nel 2006. Il restante 75% è pertanto non maturato.

In data 26 febbraio 2008 il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. aveva deliberato un piano di incentivazione, approvato dall’Assemblea degli azionisti del 31 marzo 2008, che prevedeva la facoltà di procedere ad assegnazioni periodiche entro il 2010 di un massimo complessivo di 4 milioni di strumenti finanziari, in forma di stock option e/o stock appreciation right. Il piano era rivolto a talenti manageriali assunti o promossi successivamente all’attribuzione del piano di stock option del 3 novembre 2006 o che fossero comunque meritevoli di riconoscimenti aggiuntivi e riprendeva le caratteristiche di detto piano in termini di obiettivi di redditività, periodo di maturazione e di esercizio. In data 23 luglio 2008 il Consiglio di Amministrazione, in attuazione del suddetto piano, aveva deciso l’attribuzione di n. 1.418.500 strumenti finanziari in forma di stock option al prezzo di esercizio di euro 10,24. Tale piano non è maturato in quanto non sono stati raggiunti gli obiettivi di redditività relativi al triennio 2008-2010 originariamente previsti.

In data 23 febbraio 2009 il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. aveva deliberato un piano di incentivazione, successivamente approvato dall’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009, fondato sull’attribuzione di diritti che, subordinatamente al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance (Non Market Conditions “NMC”) per l’anno 2009 e 2010 e al perdurare di rapporti professionali con il Gruppo, consentiva all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. di ricevere gratuitamente azioni ordinarie Fiat S.p.A. per un ammontare complessivo di 2 milioni di azioni. La maturazione dei diritti era prevista in un’unica tranche con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del Bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio 2010 ed il numero delle azioni assegnato era definito pari al 25% dei diritti assegnati nel caso di raggiungimento degli obiettivi 2009 e pari al 100% dei diritti assegnati nel caso di raggiungimento degli obiettivi 2010. I prestabiliti obiettivi di redditività del Gruppo relativamente all’esercizio 2009 sono stati raggiunti. L’Assemblea degli Azionisti del 26 marzo 2010, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha introdotto nel Piano una componente di pura fidelizzazione pari a complessivi 2 milioni di diritti addizionali, la cui maturazione è unicamente subordinata al perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo sino alla data di approvazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2011. Inoltre, la durata del Piano originario è stata estesa fino all’approvazione del bilancio 2011 con ridefinizione di obiettivi per gli esercizi 2010 e 2011; in data 18 febbraio 2011 il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato Remunerazioni, ha accertato la maturazione di 375.000 diritti a seguito del raggiungimento degli obiettivi gestionali assegnati e, alla luce delle operazioni straordinarie avvenute nel corso dell’esercizio, ha altresì deliberato di subordinare al perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo sino alla fine del 2011 anche la residua quota di diritti subordinata ad obiettivi di performance del 2011. Come precedentemente citato, dopo la Scissione il piano di stock grant comporta l’assegnazione gratuita

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di una azione ordinaria Fiat ed una azione ordinaria Fiat Industrial per ogni diritto di stock grant posseduto, fermo restando il rispetto della condizione di assegnazione gratuita.

Il Piano di stock grant sarà servito con azioni proprie acquisite sul mercato, senza procedere a nuove emissioni.

Ampia informativa in merito a tutti i Piani è inoltre riportata nella Nota integrativa al Bilancio consolidato e nella Nota integrativa al Bilancio d’esercizio.

PArTEcIPAZIONI DEI cOMPONENTI DEGLI OrGANI DI AMMINISTrAZIONE E cONTrOLLO, DEI DIrETTOrI GENErALI E DEI DIrIGENTI cON rESPONSABILITÀ STrATEGIchE (ArT. 79 rEGOLAMENTO cONSOB DELIBErA N° 11971 DEL 14.5.1999) Variazione Numero Numero Numero n. azioni per Numero azioni azioni azioni Dirigenti azioni possedute al acquistate vendute entrati/ possedute alCognome e nome Società Partecipata 31.12.2009 nel 2010 nel 2010 (usciti) 31.12.2010Marchionne Sergio Fiat ordinarie 240.000 - - - 240.000Cordero di Montezemolo Luca Fiat ordinarie 127.172 - - - 127.172Gros-Pietro Gian Maria Fiat ordinarie 3.300 - - - 3.300 Dirigenti con responsabilità strategiche Fiat ordinarie 103.974 - - (10.685) 93.289 Fiat privilegiate - - - - - Fiat risparmio 618 - - (618) - CNH ordinarie 7.464 - - - 7.464

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rELAZIONESuLLAGESTIONE

96 rAPPOrTI INFrAGruPPO E cON PArTI cOrrELATE

RAPPORTi inFRAGRUPPO e cOn PARTi cORReLATePer quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate rispettivamente nella Nota 34 del Bilancio consolidato e nella Nota 30 del Bilancio d’esercizio.

**********

Nell’ambito delle attività previste dal D.Lgs. 196/03, denominato “Codice in materia di protezione dei dati personali”, sono state attuate attività utili a valutare il sistema di protezione delle informazioni nelle società del Gruppo assoggettate a tale normativa, anche con lo svolgimento di specifici audit. Tali attività hanno evidenziato una sostanziale adeguatezza agli adempimenti richiesti dalla normativa in materia di protezione dei dati personali gestiti da tali società, inclusa la redazione del Documento Programmatico sulla Sicurezza.

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FATTi di RiLieVO inTeRVenUTi dOPO LA chiUSURA deLL’eSeRciZiO ed eVOLUZiOne PReVediBiLe deLLA GeSTiOne FATTI DI rILIEVO INTErVENuTI DOPO LA chIuSurA DELL’ESErcIZIO Il 10 gennaio Fiat ha aumentato la propria quota di partecipazione in Chrysler Group LLC, che è passata dal 20 al 25% in seguito al verificarsi del primo

dei tre “Performance Events” (ottenimento delle autorizzazioni regolamentari per un motore basato sulla famiglia FIRE di Fiat da produrre negli Stati Uniti e impegno ad iniziare questa produzione) come previsto nell‘accordo relativo all’alleanza.

Il 9 febbraio Moody’s Investors Service ha concluso la revisione del rating di Fiat S.p.A., che era stato posto sotto osservazione per possibile downgrade lo scorso 21 luglio 2010. Il rating del debito a lungo termine di Fiat S.p.A. è stato confermato a “Ba1”. Il rating a breve termine è confermato a “Not-Prime”. L’outlook è negativo.

L’11 febbraio, Fiat Powertrain e Penske Corporation hanno raggiunto un accordo in base al quale Fiat Powertrain rileverà la quota del 50% che Penske Corporation detiene nella VM Motori S.p.A. (VM). L’accordo è ancora soggetto alle consuete approvazioni da parte delle competenti autorità antitrust. VM con sede a Cento (FE), società con una consolidata tradizione, è specializzata nella produzione di motori diesel di propria progettazione. A seguito dell’accordo, VM Motori sarà sotto il controllo congiunto di Fiat Powertrain e GM (che ha acquisito la sua quota del 50% nella società nel settembre 2007).

Il 15 febbraio, nel corso di un incontro presso l’Unione Industriale di Torino, Fiat ha presentato alle Organizzazioni Sindacali il piano per la ripresa dell’attività ed il rilancio delle Officine Automobilistiche di Grugliasco (ex Carrozzeria Bertone) da diversi anni completamente inattive. Al centro dell’iniziativa un investimento di circa 500 milioni di euro per l’industrializzazione - a partire dal secondo semestre 2011 - di una nuova Maserati del segmento E destinata alla commercializzazione nei mercati internazionali. L’inizio della produzione è previsto per dicembre 2012.

EVOLuZIONE PrEVEDIBILE DELLA GESTIONE Il Piano 2011-14 e gli obiettivi finanziari che sono stati indicati nella presentazione ai mercati finanziari nell’aprile 2010 sono confermati.

In particolare, i target per il Gruppo Fiat post Scissione per il 2011 sono i seguenti: ricavi pari a circa 37 miliardi di euro; utile della gestione ordinaria tra 0,9 e 1,2 miliardi di euro; utile netto pari a circa 0,3 miliardi di euro; indebitamento netto industriale tra 1,5 e 1,8 miliardi di euro; investimenti tra 4 e 4,5 miliardi di euro.

È prevista una crescita sostanziale dei programmi di investimento nei confronti dei livelli anomali e particolarmente bassi del 2010, con il ripristino di un livello di investimenti normalizzato per tutti i settori.Lavorando per il conseguimento degli obiettivi, Fiat continuerà a implementare la strategia di alleanze mirate, al fine di ottimizzare gli impegni di capitale e ridurre i rischi.

rELAZIONE SuLLAGESTIONE

FATTI DI rILIEVOINTErVENuTIDOPO LA chIuSurADELL’ESErcIZIOED EVOLuZIONE PrEVEDIBILE DELLA GESTIONE

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AndAMenTO deLLA GeSTiOne nei SeTTORi deLLeCONTINUING OPERATION

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FiAT GROUP AUTOMOBiLeSFiat, Abarth, Alfa Romeo, Lancia e Fiat Professional

DATI SIGNIFIcATIVI(in milioni di euro) 2010 2009

Ricavi netti 27.860 26.293

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 607 470

Utile/(perdita) operativa (*) 515 217

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 1.652 1.495

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 529 446

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 722 669

Autovetture e veicoli commerciali leggeri consegnati (numero) 2.081.800 2.150.700

Dipendenti a fine esercizio (numero) 57.611 54.038(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO cOMMErcIALEIn Europa (Unione Europea a 27 Paesi più EFTA) il mercato delle autovetture si è attestato a circa 13,8 milioni di unità, in calo del 4,9% rispetto all’anno precedente. Il 2010 è stato caratterizzato da una prima fase ancora influenzata dai programmi di incentivi governativi e, a partire dal secondo trimestre, da una consistente riduzione delle immatricolazioni (-11% circa nel secondo semestre rispetto all’analogo periodo del 2009).

In Germania, primo Paese ad esaurire l’effetto degli incentivi, la domanda è diminuita del 23,4% rispetto al 2009; in Italia la riduzione si è attestata al 9,2%, con un calo significativo (-22,7%) nel secondo semestre. Una diminuzione più contenuta è stata registrata in Francia (-2,2%), dove gli incentivi sono stati progressivamente ridotti nel corso del 2010. Una crescita modesta si è verificata in Gran Bretagna (+1,8%) e Spagna (+3,1%). In Brasile, la domanda di autovetture è aumentata (+6,9%) rispetto al 2009, nonostante la cessazione degli incentivi, avvenuta nella prima parte dell’anno.

Nel 2010 la quota di mercato di FGA in Europa è stata condizionata dalla decisione di riposizionare la tempistica dei lanci di nuovi prodotti nella seconda metà del 2011, in considerazione della contrazione della domanda a suo tempo prevista per la seconda metà del 2010 e la prima metà del 2011.

Fiat Group Automobiles ha chiuso il 2010 con una quota in Europa del 7,5% (in calo di 1,1 punti percentuali rispetto al 2009). In Italia la quota si è attestata al 30,1% con una riduzione di 2,7 punti percentuali; escludendo l’effetto attribuibile alla decisa riduzione (complessivamente pari al 25%) del mercato dei veicoli alimentati a metano e GPL, dove FGA ha una posizione di assoluta leadership, la quota del settore sarebbe stabile rispetto al 2009. In Germania la quota del 3,0% (-1,7 punti percentuali) è stata condizionata dalla significativa riduzione (superiore al 40%) dei segmenti di mercato di maggior presenza di FGA. Cali più contenuti si sono registrati nelle quote in Francia (-0,3 punti percentuali al 4,0%) e Gran Bretagna (-0,5 punti percentuali al 3,0%). In crescita, invece, la quota in Spagna (+0,5 punti percentuali al 3,0%). Con riferimento agli altri mercati europei, è da segnalare la performance nel mercato olandese, dove FGA, grazie ai bassi livelli di emissioni della propria gamma, ha registrato una crescita del 44% nelle immatricolazioni e un aumento della quota di 0,8 punti percentuali al 6,4%, beneficiando degli incentivi integralmente basati sui parametri di emissione di CO2.

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ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTOrI DELLEContinuing operation

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ll brand Fiat ha registrato in Europa una quota del 6,0% (in calo di un punto percentuale rispetto al 2009). Fiat Panda e Fiat 500 hanno, peraltro, mantenuto le prime due posizioni nel segmento A; in particolare, Fiat 500 ha ulteriormente incrementato la propria quota di mercato (+2,5 punti percentuali) nel segmento di riferimento. In Europa la quota del marchio Lancia si è attestata allo 0,7% (-0,1 punti percentuali), mentre Alfa Romeo, con una quota dello 0,8%, ha registrato immatricolazioni stabili in un mercato in contrazione, grazie al contributo del modello Giulietta nella seconda parte dell’anno.

Il mercato dei veicoli commerciali leggeri in Europa è aumentato del 9,2%, registrando un parziale recupero rispetto ai livelli estremamente bassi del 2009, con crescite in tutti i principali mercati: Francia (+10,7%), Italia (+6,2%), Germania (+14,0%), Gran Bretagna (+18,7%) e Spagna (+9,5%). Di particolare rilievo l’incremento della domanda di veicoli commerciali leggeri in Brasile (+29,5% rispetto al 2009), in coerenza con l’andamento economico del Paese.

La quota di Fiat Professional nei veicoli commerciali leggeri in Italia si è posizionata al 44,0%, in crescita di circa 3 punti percentuali rispetto al 2009. L’incremento della quota è attribuibile alla completezza della gamma. Il successo del Fiorino alimentato a metano nella prima parte dell’anno, la piena commercializzazione del Nuovo Doblò, “Van of the Year 2011”, e le eccellenti performance del Ducato hanno permesso l’affermazione anche in Europa, dove la quota è stata del 12,8% (stabile verso il 2009), mantenendo il brand a livelli di eccellenza.

Mercato Autovetture(in migliaia di unità) 2010 2009 Var. %

Francia 2.251,7 2.302,4 -2,2

Germania 2.916,3 3.807,2 -23,4

Gran Bretagna 2.030,8 1.995,0 1,8

Italia 1.960,3 2.159,5 -9,2

Spagna 982,0 952,8 3,1

Polonia 333,5 320,3 4,1

Europa (UE a 27+EFTA) 13.785,7 14.499,1 -4,9

Brasile 2.695,4 2.520,2 6,9

Andamento CommercialeVendite Autovetture e Veicoli Commerciali Leggeri (in migliaia di unità) 2010 2009 Var. %

Francia 120,9 114,8 5,3

Germania 107,8 179,5 -39,9

Gran Bretagna 66,4 75,1 -11,5

Italia 625,6 721,9 -13,3

Spagna 37,3 25,2 48,1

Polonia 34,7 42,4 -18,3

Resto d’Europa 172,8 145,6 18,7

Europa (UE a 27+EFTA) 1.165,5 1.304,5 -10,7

Brasile 761,4 749,5 1,6

Resto del Mondo 154,9 96,7 60,3

Totale Vendite 2.081,8 2.150,7 -3,2

Società collegate 140,5 126,9 10,6

Totale generale 2.222,3 2.277,6 -2,4

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Nel corso del 2010 Fiat Group Automobiles ha consegnato complessivamente 2.081.800 automobili e veicoli commerciali leggeri, con un calo del 3,2% rispetto al 2009. In Europa le consegne totali si sono attestate a 1.165.500 unità (-10,7%).

Per le sole autovetture, Fiat Group Automobiles ha consegnato 1.691.400 unità, con una flessione dell’8,2% rispetto al 2009. In Europa le consegne, pari a 963.000 unità, sono diminuite del 15,1%, anche per effetto delle misure adottate per mantenere lo stock dei dealer ad un livello adeguato alla situazione di mercato. Le consegne in Italia (-16,3%) e Germania (-53,2%) sono state pesantemente condizionate dalla forte riduzione della domanda nei segmenti delle vetture più piccole e con motorizzazioni a metano e GPL, in seguito al venir meno degli eco-incentivi. In diminuzione anche le consegne in Gran Bretagna (-17,5%), mentre sono rimaste stabili in Francia (+0,9%) e sono aumentate in Spagna (+48,3%), dove, però, le consegne del 2009 erano state particolarmente basse. Tra i mercati minori sono da segnalare gli ottimi risultati ottenuti in Olanda (+59,3%), Belgio (+40,9%), Portogallo (+35,1%) e Danimarca (+78,7%).

Le consegne del 2010 includono circa 13.500 unità di prodotti Chrysler, Jeep® e Dodge. L’avvio dell’attività di distribuzione di questi marchi attraverso la rete commerciale europea di FGA, progressivamente implementato durante l’anno, è ormai completato.

Per quanto riguarda i veicoli commerciali leggeri, le consegne hanno raggiunto le 390.400 unità, con un incremento del 27,1% rispetto al 2009. In Europa, in un mercato in recupero, le consegne sono state pari a 183.300 unità (+19,7% rispetto al 2009). La crescita registrata è a due cifre su tutti i maggiori mercati: Italia (+14,5%), Francia (+21,7%), Germania (+24,9%), Gran Bretagna (+66,1%) e Spagna (+46,9%).

Al di fuori dell’Unione Europea, nel corso del 2010, Fiat Group Automobiles ha intensificato le attività nei mercati di presenza consolidata quali il Brasile, l’Argentina e la Turchia, perseguendo nel contempo iniziative di sviluppo in altri mercati emergenti insieme a partner locali.

In Brasile Fiat Group Automobiles ha continuato a mantenere la propria leadership in entrambi i comparti (vetture e veicoli commerciali leggeri). Le consegne complessive, pari a 761.400 unità, sono aumentate dell’1,6%; in un mercato in crescita del 10,6% la quota si è attestata al 22,8% (-1,7 punti percentuali). Tra le performance di FGA si segnala il rilevante successo conseguito dalla “Novo Uno” (110.000 unità consegnate dal lancio - avvenuto nel secondo trimestre - a fine 2010); nei veicoli commerciali leggeri lo Strada si è confermato il modello più venduto nel mercato brasiliano, mentre, nel mese di dicembre, il Ducato ha conquistato la leadership nel suo segmento di riferimento.

In Argentina, il mercato complessivo è aumentato del 28,8% (27% per le autovetture, 36% per i veicoli commerciali leggeri); FGA ha incrementato la propria quota di 0,3 punti percentuali al 10,4%. Le consegne complessive sul mercato interno hanno raggiunto le 69.100 unità, in crescita del 44% rispetto al 2009.

Il mercato turco (vetture e veicoli commerciali leggeri) ha presentato nel 2010 un incremento significativo rispetto all’anno precedente (+36,6%). FGA, attraverso Tofas (joint venture locale cui Fiat Group Automobiles partecipa al 37,9%), ha operato pressoché in linea con il mercato, portando la propria quota al 14,6% dal 15,3% del 2009. In particolare, a fronte di una perdita di quota nel segmento dei veicoli commerciali leggeri, la quota nel mercato autovetture è migliorata di circa un punto attestandosi al 9,1%.

ALLEANZE STrATEGIchEA fine novembre Fiat Group Automobiles S.p.A. ha siglato un accordo con Opel per la fornitura di veicoli commerciali derivati dal modello Fiat Doblò. I veicoli saranno prodotti nello stabilimento di Tofas a Bursa in Turchia, per essere commercializzati, a partire dal gennaio 2012, dai concessionari Vauxhall ed Opel sia in Europa sia in altri mercati al di fuori dell’area Nafta. In termini di volumi, il progetto prevede una fornitura totale che supererà le 250.000 unità nel ciclo di vita del modello.

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ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTOrI DELLEContinuing operation

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Fiat e Chrysler Group LLC hanno continuato il processo di integrazione e di collaborazione in tutte le aree di business, come previsto dagli accordi nati con l’alleanza strategica globale firmata nel 2009. In merito alla distribuzione di veicoli e parti di ricambio in Europa, a partire da aprile 2010, FGA ha avviato le attività commerciali di supporto alla vendita e all’assistenza di prodotti dei marchi Chrysler, Jeep® e Dodge in diversi Paesi e da maggio le due aziende hanno iniziato la riorganizzazione e l’integrazione delle reti di vendita dei prodotti a marchio Chrysler e Lancia e la contestuale integrazione nel perimetro Fiat delle affiliazioni europee del gruppo Chrysler. Analogamente è stata lanciata l’attività preparatoria che porterà, nel 2011, ad integrare anche la gestione degli importatori. Sono proseguite altresì le attività volte a consentire a Chrysler Group l’accesso alla rete di distribuzione di Fiat in America Latina.

Infine in Serbia, dove il settore opera con la controllata Fiat Automobiles Serbia Doo Kragujevac (detenuta per il 66,7% da Fiat Group Automobiles e per il 33,3% dalla Repubblica Serba) sono iniziate le opere di ristrutturazione e rinnovamento dello stabilimento ex zastava nel quale verrà installata la produzione del nuovo modello che sostituirà Multipla ed Idea. Inoltre sono stati definiti gli incentivi governativi per il parco fornitori che verrà allocato nei pressi dello stabilimento.

INNOVAZIONE E PrODOTTINel 2010 Fiat Group Automobiles è stata molto attiva nel processo di arricchimento e aggiornamento dei propri modelli con soluzioni tecnologiche particolarmente innovative. Per quanto riguarda il lancio di nuovi prodotti in Europa, in considerazione dell’evoluzione attesa per la domanda, la tempistica è stata riposizionata nella seconda metà del 2011, con l’importante eccezione dell’introduzione della Giulietta nella gamma Alfa Romeo.

Nel 2010 sono stati introdotti importanti rinnovamenti di prodotto per il marchio Fiat, a cominciare dalla 500 e dalla 500C, equipaggiate con il nuovo motore bicilindrico TwinAir di 85 Cv, realizzato per FGA da Fiat Powertrain, che garantisce riduzioni delle emissioni di anidride carbonica fino al 30 per cento a parità di prestazioni. È stata inoltre presentata la Fiat 500C by Diesel, versione cabriolet del modello nato dalla collaborazione tra Fiat e il noto marchio di abbigliamento e lifestyle. Si ricorda infine l’originale “500millesima”, show-car nata per celebrare le 500 mila unità del modello prodotte in Polonia a Tychy in soli 31 mesi (dal lancio commerciale fino a maggio 2010).

Tra gli altri prodotti lanciati nel 2010 sono da ricordare il Doblò Natural Power equipaggiato con motore 1.4 16v T-JET a benzina e metano, il Fiat Qubo Model Year 2011 con numerosi miglioramenti e le nuove versioni di Fiat Bravo equipaggiate con il 1.4 MultiAir Turbo da 140 Cv Euro 5 e con il sistema Start&Stop di serie. Fiat ha inoltre allargato l’offerta di Fiat Panda presentando la Panda Anniversary, serie speciale destinata a celebrare i trent’anni del modello, la gamma 2011 del modello, che offre due motori omologati Euro 5: il diesel 1.3 MultiJet 16v da 75 Cv con DPF di serie e il benzina 1.2 8v da 69 Cv, e la Panda GPL equipaggiata con il motore 1.2 da 69 Cv a doppia alimentazione (benzina/GPL). A novembre infine sono poi state presentate anche le nuove versioni di Punto “MyLife”: una 1.4 da 77 Cv e una 1.2 da 69 Cv entrambe equipaggiate con il propulsore a benzina Euro 5 con sistema Start&Stop di serie.

Particolarmente rilevante il lancio in Brasile della “Novo Uno”; presentata a maggio in quattro versioni, ha raggiunto in pochi mesi importanti livelli di vendita e si è aggiudicata tutti i premi della stampa specializzata, diventando la grande vincitrice dell’anno con numerosi riconoscimenti tra cui il prestigioso titolo di “Carro do Ano 2011”.

Sempre per quanto riguarda Fiat è da ricordare che il 2010 è stato l’anno del ritorno sul mercato nordamericano proprio con la piccola 500, che ha debuttato al Salone di Los Angeles dove è stata accolta entusiasticamente da un pubblico che ne ha acquistato 500 esemplari in due ore.

Nel marzo 2010, per il terzo anno consecutivo, la società JATO, leader mondiale per la consulenza e la ricerca nel campo automotive, ha assegnato al marchio Fiat il primato europeo nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Infatti, tra i dieci marchi automobilistici più venduti in Europa, il brand Fiat è risultato quello che ha fatto registrare il valore medio più basso di emissioni di CO2 sulle vetture vendute nel 2009: 127,8 g/km.

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Nei primi sei mesi del 2010 il marchio Fiat si è nuovamente confermato il brand più ecologico d’Europa abbassando ulteriormente il valore medio di emissioni di CO2 sulle vetture vendute a 123,5 g/km. A questi importanti risultati si devono aggiungere altri due record registrati nelle classifiche per modelli e gruppi: con 116,0 g/km di CO2, Fiat 500 è il modello con minori emissioni di anidride carbonica tra le 20 vetture più vendute. Fiat Group Automobiles ha continuato ad essere prima anche nella classifica per gruppi.

Per il marchio dello Scorpione le novità del 2010 sono state la Abarth Punto Evo dotata di motore MultiAir da 165 Cv e l’Abarth 500C, prima convertibile della nuova era del brand. L’attività sportiva di Abarth è stata premiata dalla conquista del Campionato Europeo Rally 2010.

Per il marchio Alfa Romeo il 2010 è stato l’anno della Giulietta, presentata in anteprima mondiale al Salone di Ginevra. La vettura è stata progressivamente commercializzata in tutti i principali mercati a partire da maggio. Alfa Romeo Giulietta, l’auto nata nel centesimo anniversario del marchio, propone performance e tecnologia ai massimi livelli: dai motori, che rappresentano lo stato dell’arte in termini di tecnica, prestazioni e rispetto dell’ambiente, alla nuova architettura “Compact” con i suoi sofisticati schemi di sospensioni, lo sterzo attivo “dual pinion”, i materiali di pregio utilizzati e le avanzate tecnologie produttive. A settembre sono state poi presentate due nuove versioni della Giulietta: una equipaggiata con il propulsore turbodiesel 2.0 JTDM da 140 Cv, che fa registrare emissioni e consumi particolarmente ridotti e l’altra con motore a benzina 1.4 MultiAir da 170 Cv, dotata dell’innovativa trasmissione automatica “Alfa TCT” (doppia frizione a secco di ultima generazione), in commercializzazione nei primi mesi del 2011. Da Euro NCAP la Giulietta ha ricevuto le cinque stelle per la sicurezza con un punteggio di 87/100, mentre l’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive (UIGA) le ha assegnato il premio ”Auto Europa 2011”.

Tra le novità adottate nell’anno da Alfa Romeo occorre ricordare la MiTo equipaggiata con il cambio “Alfa TCT” e la nuova versione “Blackline”, nonché la gamma 2011 della 159, rinnovata nello stile degli interni e arricchita con nuovi pacchetti di optional. In giugno il marchio ha festeggiato il secolo di vita con quattro giorni di manifestazioni che hanno coinvolto il Comune di Milano, Fiera Milano, l’Autodromo di Monza e il Museo dell’Alfa Romeo. Per l’occasione sono arrivate tremila auto storiche da 45 Paesi.

In attesa delle importanti novità che saranno lanciate quest’anno, nel 2010 Lancia ha svolto un’attività di arricchimento del prodotto esistente con la presentazione della Delta serie speciale “Hard Black” con alcune novità estetiche e di prodotto, della Delta equipaggiata con un brillante Turbo MultiAir Euro 5 e lo Start&Stop di serie, dell’edizione limitata Ypsilon “ELLE” a doppia alimentazione benzina/GPL e della Musa “5th Avenue”, versione che si distingue per l’eleganza dell’allestimento.

Per quanto riguarda i prodotti di Fiat Professional, è stato completato il lancio del Nuovo Doblò Cargo in Europa e nei paesi extraeuropei ed è stata arricchita la gamma con le versioni 1.4 Turbo da 120 Cv Natural Power e 1.6 da 90 Cv con cambio robotizzato MTA. Il modello, in occasione del Salone Motoristico Internazionale di Hannover di settembre, è stato eletto “International Van of the Year 2011” da una giuria composta da giornalisti specializzati in rappresentanza di 24 Paesi. Da ricordare, inoltre, l’arricchimento della gamma di Fiat Scudo con un nuovo propulsore top di gamma (2.0 MultiJet da 165 Cv) già conforme agli standard Euro 5 e il rinnovamento del Fiorino con l’introduzione del Model Year 2011.

Il 2010 è stato un anno importante per gli aspetti legati all’ambiente, come dimostra l’introduzione di una nuova versione del software eco:Drive dedicata alle vetture Natural Power con doppia alimentazione benzina/metano, che consente attraverso la porta USB del sistema Blue&Me di quantificare i vantaggi ambientali ed economici legati all’utilizzo del metano. Si ricorda, inoltre, l’attività di sviluppo, all’interno dell’alleanza con il gruppo Chrysler, del progetto Fiat 500 EV: dopo il debutto in anteprima mondiale al Salone Internazionale dell’Auto di Detroit a inizio 2010, il prototipo è stato esposto in dicembre, anche al Motor Show di Bologna, all’interno del padiglione riservato ai veicoli elettrici. La vettura a emissioni zero sarà lanciata negli Stati Uniti a fine 2012.

Nel 2010 l’impegno nelle attività di sviluppo e innovazione è stato focalizzato al mantenimento ed evoluzione della posizione di leadership in relazione al “time to market”, attraverso metodologie e strumenti di simulazione

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numerica e loro applicazione ai modelli in sviluppo. In particolare sono state svolte importanti iniziative di incremento del know how sugli aspetti di ergonomia e NVH (Noise Vibration Harshness) al fine di conquistare posizioni di leadership anche su queste prestazioni, accanto a quelle già riconosciute per la sicurezza passiva e le emissioni di CO2. Si ricordano, inoltre, il continuo e puntuale presidio della standardizzazione di sistemi e componenti del veicolo, in ottica di riduzione costi, miglioramento qualità e contenimento della complessità tecnica del prodotto, l’introduzione sul prodotto (Alfa Romeo Giulietta) di sistemi per la sicurezza attiva di ultima generazione e di un nuovo set-up di sensori e logiche di gestione del climatizzatore che migliora il riconoscimento dello stato dell’abitacolo.

Di rilievo le attività per la condivisione di alcune architetture veicolo con il gruppo Chrysler (condivisione avviata con le parti che costituiscono la base meccanica dei veicoli, come autotelaio e sospensioni, e con alcuni componenti, fra cui anche i sedili e la dotazione infotelematica di bordo) che è proseguita nel corso dell’anno estendendo la cooperazione anche ai sistemi e componenti minori.

SErVIZI Nel corso dell’esercizio 2010 sono state implementate azioni per migliorare la capacità di rispondere al cliente e aiutare la rete di vendita e di assistenza ad avere successo ed è stata perfezionata la misurazione della soddisfazione del cliente.

Per la manutenzione e riparazione il Technical Service ha intrapreso, nel 2010, un progetto di revisione completa degli standard e dei processi assistenziali rivedendo ed aggiornando in particolare procedure, ruoli, competenze, strumenti con l’obiettivo del continuo miglioramento dell’“esperienza del cliente” attraverso un servizio tecnico competente, efficace ed aggiornato. I servizi di Supporto Prodotto ai dealer e alle officine autorizzate sono stati migliorati e ampliati, estendendoli anche a nuovi mercati extraeuropei. La manualistica tecnica è stata migliorata attraverso nuovi contenuti e caratteristiche, in particolare sono stati resi disponibili per l’utente nuovi libretti Uso e Manutenzione su supporto elettronico permettendo così una maggiore fruibilità dei contenuti. Sono stati aggiornati ed integrati i sistemi informatici a supporto dell’officina.

Per quanto riguarda gli interventi legati alle garanzie, in Europa è continuata l’applicazione del modello di gestione in partnership con società terze leader nel settore, e sono stati pienamente raggiunti gli attesi benefici in termini di riduzione dei costi.

Il Customer Service Centre di Arese è uno degli strumenti più importanti per le relazioni con i clienti. Eroga servizi ai clienti finali, potenziali e ai dipendenti coprendo 20 mercati europei. Nel corso del 2010 il numero dei contatti gestiti dal Centre è aumentato del 29% rispetto all’anno precedente.

Il Customer Mobility Support interviene in uno dei momenti di maggior stress per il cliente, quando l’auto è indisponibile, perché ferma in officina o su strada, con l’obiettivo di salvaguardare l’esigenza di mobilità del cliente attraverso un pronto ed efficace supporto. Nel 2010 è stato avviato un nuovo programma con l’obiettivo di garantire le esigenze di mobilità dei clienti attraverso la rete ufficiale dei dealer; tali azioni hanno comportato l’aumento della soddisfazione del cliente del 7%. Un analogo programma è stato sviluppato per i dealer di proprietà al fine di garantire l’eccellenza del servizio assistenziale ed il miglioramento della redditività, raggiungendo risultati ragguardevoli in Italia.

Tramite il Customer Service Centre l’attività di Customer Relation, ossia la gestione di reclami e richieste di informazioni da parte del cliente finale, ha visto migliorare i propri indici di performance. In particolare i risultati sono stati ottenuti attraverso un maggior coinvolgimento delle concessionarie, con l’ausilio di strumenti informativi e processi di gestione integrati con la struttura centrale, attraverso l’introduzione di nuove modalità di comunicazione e di erogazione del servizio (strumenti “mobile-based” con il Progetto Fiat Ciao Mobile).

Anche l’attività di Customer Relation è stata coinvolta nel 2010 nel processo di integrazione con Chrysler, ponendo le basi per l’allineamento delle logiche di gestione anche per i marchi Chrysler, Jeep® e Dodge.

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Fiat Group Automobiles offre servizi finanziari in Europa, America Latina e in Cina.

In Europa l’attività è gestita da FGA Capital, la joint venture a controllo congiunto con il gruppo Crédit Agricole (valutata con il metodo del patrimonio netto).

FGA Capital opera a supporto delle vendite di Fiat Group Automobiles nei comparti dei finanziamenti alle reti di vendita, ai clienti finali e del noleggio a medio e lungo termine. La collaborazione con il partner Crédit Agricole si è dimostrata efficace anche nel corso del 2010, in linea con le aspettative e con le esigenze commerciali del settore. Nel 2010 il supporto finanziario al settore ha riguardato anche la rete di distribuzione ed i clienti finali di Chrysler in Europa.

Il volume dei finanziamenti alle reti di vendita del settore nel 2010 è risultato di 16.676 milioni di euro (16.963 milioni di euro nel 2009). Per quanto riguarda l’attività di finanziamento retail, nel 2010 sono stati finanziati 427.429 veicoli, equivalenti ad un volume di 5.670 milioni di euro, conseguendo una penetrazione sulle vendite dei marchi di FGA del 25,8% (nel 2009, rispettivamente 513.591 veicoli, 5.921 milioni di euro di valore finanziato e 29,3% di penetrazione sulle vendite dei marchi FGA).

Per quanto riguarda l’attività di renting a medio e lungo termine nel 2010 sono stati noleggiati 40.447 veicoli, per un valore finanziato di 493 milioni di euro, conseguendo una quota di penetrazione del 2,9% sulle vendite dei marchi di Fiat Group Automobiles (nel 2009, rispettivamente 57.586 veicoli noleggiati, 793 milioni di euro di valore finanziato e una quota di penetrazione sulle vendite dei marchi FGA del 3,9%).

In America Latina ed in Cina, le attività di servizi finanziari sono rispettivamente realizzate dal Banco Fidis in Brasile, dalla Fiat Credito Compania Financiera in Argentina e dalla Fiat Automotive Finance in Cina; queste società finanziarie sono controllate dalla Fidis S.p.A. Si segnala in particolare il forte sviluppo delle attività di finanziamento del Banco Fidis in Brasile. Nel 2010 il supporto finanziario al settore ha riguardato anche la rete di distribuzione ed i clienti finali di Chrysler in Cina, Argentina e Brasile.

Fidis S.p.A., società totalmente controllata da Fiat Group Automobiles S.p.A., gestisce in Italia un proprio portafoglio di attività di factoring e di emissione garanzie; nel corso del 2010 si è ulteriormente disimpegnata dall’attività di factoring fornitori, riducendo il volume di questi crediti a 271 milioni di euro (430 milioni di euro nel 2009).

Nell’ambito del noleggio a breve termine l’intera partecipazione nella Targa Rent S.r.l. è stata ceduta a terzi il 1° febbraio 2010.

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ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTOrI DELLEContinuing operation

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MASeRATi

DATI SIGNIFIcATIVI(in milioni di euro) 2010 2009

Ricavi netti 586 448

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 24 11

Utile/(perdita) operativa (*) 24 11

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 104 65

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 60 31

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 62 33

Autovetture consegnate (numero) 5.675 4.489

Dipendenti a fine esercizio (numero) 696 723(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici. (**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE Nonostante il persistere di una situazione economica e finanziaria ancora debole, Maserati nel 2010 ha sensibilmente migliorato le sue performance rispetto a quelle del 2009. Tutti i principali indicatori (numero di auto consegnate, ricavi e utili) hanno registrato un netto miglioramento rispetto all’anno precedente.

I ricavi del 2010 sono aumentati del 30,8% e l’utile della gestione ordinaria è più che raddoppiato passando dagli 11 milioni di euro realizzati nel 2009 ai 24 milioni di euro del 2010.

Il 2010 è stato caratterizzato dal successo del lancio commerciale della Maserati GranCabrio. Da marzo 2010, primo mese di commercializzazione, sono state consegnate 1.964 unità. Bene anche la GranTurismo che, con 2.259 unità, ha confermato essere la vettura di punta del Tridente. Con 1.452 unità consegnate, la celebrata, pluri-premiata Maserati Quattroporte ha continuato ad essere un caposaldo della gamma Maserati.

In ambito sportivo il 2010 ha visto Maserati fare il proprio ritorno nel mondo dei campionati monomarca con la disputa della prima edizione del Trofeo Maserati. Il campionato realizzato con la GranTurismo MC Trofeo, versione da gara derivata dalla GranTurismo S, si è articolato su otto gare nei principali circuiti europei.

Il 2010 è stato anche l’anno del doppio titolo mondiale, Piloti e Squadre, conquistati dalla Maserati, nel campionato FIA GT con la oramai leggendaria MC 12.

Maserati ha consegnato alla rete 5.675 vetture realizzando un incremento del 26,4% rispetto alle 4.489 unità consegnate nel 2009. L’incremento ha interessato la maggior parte dei 59 Paesi in cui Maserati opera. In particolare negli Stati Uniti, principale mercato di Maserati, l’incremento è stato del 45%. Ottimo anche l’andamento nel Regno Unito (+72%) e nel mercato cinese che, con un incremento del 128%, è diventato, dopo Stati Uniti, Italia e Regno Unito, il mercato più importante per la casa del Tridente.

Si ricorda che nel 2010 il mercato di riferimento della gamma Maserati ha registrato un incremento globale del 17%.

A fine 2010 il portafoglio ordini di Maserati era di 743 unità.

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INNOVAZIONE E PrODOTTIIl 2010 di Maserati si è aperto con la presentazione al mercato statunitense della Maserati GranCabrio al Salone dell’Automobile di Detroit.

In marzo, al Salone di Ginevra, è stata presentata la Quattroporte Sport GTS Awards Edition, un modello inteso a celebrare gli innumerevoli riconoscimenti internazionali conseguiti dall’ammiraglia del Tridente dal momento del lancio.

L’altra novità di prodotto del 2010 è stata la GranTurismo MC Stradale, la punta di diamante della produzione sportiva Maserati su strada, che ha fatto il proprio debutto mondiale al Salone dell’Automobile di Parigi e quello nazionale al Motor Show di Bologna. La GranTurismo MC Stradale è l’auto più veloce (300 km/h), leggera e potente della gamma del Tridente. Un coupé top di gamma che beneficia, in termini di handling e aerodinamica, dell’esperienza acquisita da Maserati attraverso i programmi sportivi.

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ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTOrI DELLEContinuing operation

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FeRRARiDATI SIGNIFIcATIVI(in milioni di euro) 2010 2009

Ricavi netti 1.919 1.778

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 303 238

Utile/(perdita) operativa (*) 302 245

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 239 290

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 102 119

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 148 156

Autovetture omologate consegnate alla rete (numero) 6.573 6.193

Dipendenti a fine esercizio (numero) 2.721 2.835(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE Il 2010 per la Ferrari si chiude in forte crescita rispetto all’anno precedente. Pur non avendo subito in modo particolarmente pesante la crisi del 2009, Ferrari ha realizzato una crescita che ha permesso di superare in termini di vetture consegnate alla rete il record storico del 2008, raggiunto in condizioni di mercato decisamente migliori rispetto alle attuali. Molto buone anche le performance in termini economici: i ricavi sono aumentati del 7,9% nei confronti del 2009, il margine sui ricavi è salito al 15,8%.

Il successo economico è il risultato dei continui investimenti di prodotto che hanno visto la Ferrari protagonista con diversi modelli. Oltre alla costante affermazione della Ferrari California e al “ramp up” produttivo e commerciale della 458 Italia, il 2010 è stato caratterizzato dal lancio di due modelli in serie limitata: la 599 GTO, le cui consegne sono iniziate nel corso del’anno, e la Ferrari SA Aperta; entrambi hanno riportato un immediato successo presso la clientela.

La Scuderia Ferrari è tornata ai vertici del campionato di Formula Uno arrivando a sfiorare il titolo mondiale piloti sfuggito solo all’ultima gara di un campionato molto combattuto. La Ferrari ha invece conquistato il campionato marche intercontinentale dell’American Les Mans Serie.

Ferrari ha continuato a utilizzare la piattaforma internet come mezzo privilegiato per comunicare con i clienti e gli appassionati di tutto il mondo. Dopo la versione in lingua giapponese, lanciata in gennaio, da marzo 2010 il sito è disponibile in lingua cinese, permettendo di stabilire un contatto ancora più stretto con Paesi particolarmente rilevanti per il settore.

È proseguito secondo i piani anche lo sviluppo dei Ferrari Store con l’apertura di nuovi punti vendita nel mondo. Di particolare rilievo le aperture di New York, nella centralissima Park Avenue, Johannesburg e Abu Dhabi, il più grande del mondo. A questi si è affiancato un nuovo concept di negozio, il Ferrari Pit Stop, aperto a Nola e interamente dedicato ai tifosi della Scuderia.

Positivo il risultato dei prodotti in licenza, dove sono state confermate le collaborazioni con partner di rilievo e a novembre è stato inaugurato il Ferrari World Abu Dhabi. Un grande parco tematico, realizzato su licenza Ferrari, con attrazioni spettacolari che utilizzano le più avanzate tecnologie per raccontare la storia e trasmettere le emozioni uniche del marchio Ferrari.

Il totale delle vendite al cliente finale è stato di 6.461 vetture omologate, in miglioramento del 3,4% rispetto al 2009 (+2,7% nei confronti del totale vendite del 2009, pari a 6.293 unità includendo anche le vetture non omologate - tipologia di vetture non presente nelle vendite del 2010).

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Tale risultato è dovuto principalmente alla ripresa del mercato americano e alle ottime performance dei mercati emergenti del comparto asiatico, in particolare della Cina, dove il successo della 458 Italia e della California hanno decretato un importante aumento della domanda.

In Nord America, primo mercato per Ferrari in termini di volumi (26% del totale mondo), con 1.672 vetture vendute ai clienti finali (+14% rispetto al 2009), il settore ha registrato il ritorno delle vendite ai livelli pre-crisi, nonostante il contesto di mercato sia rimasto ancora inferiore a tali livelli. In Europa si sono registrate due tendenze: da un lato crescita delle vendite nei mercati dell’Europa dell’Est, dall’altro consolidamento dei volumi nell’Europa Occidentale; complessivamente sono state vendute 3.056 unità, in lieve contrazione rispetto al 2009 (-1,4%). Nei mercati dell’Europa Occidentale il risultato migliore è quello registrato nel mercato italiano con 694 unità consegnate (+6%); in leggera contrazione invece Germania (-4% a 617 unità) e Gran Bretagna (-3% a 468 unità). Nei mercati dell’Europa Orientale si segnala, in particolare, l’aumento delle vendite di Ferrari in Russia (+82%) e in Romania (+5%).

Nell’area Medio Oriente e Africa, Ferrari ha confermato i volumi del 2009 a conferma degli ottimi risultati raggiunti negli ultimi anni; il totale delle vetture consegnate a clienti finali è stato pari a 476 unità (+1%). Si è confermato il trend di crescita delle vendite nell’area Asia-Pacifico, dove sono state consegnate complessivamente 1.151 vetture (+3% rispetto al 2009) grazie alle ottime performance in Cina, Australia e Singapore. Nell’importante mercato cinese le vendite hanno raggiunto le 256 unità segnando un incremento del 24%. Molto positivi anche i risultati a Hong Kong (+10% a 157 unità), in Australia (+19% a 137 unità), a Singapore (+150% a 50 unità) e in Corea del Sud (+44% a 46 unità). In Giappone, Ferrari ha mantenuto la leadership nel segmento di riferimento, con una quota di mercato pari al 47%, pur in presenza di una flessione del numero di vetture vendute (411 unità, -18% rispetto al 2009) determinata dalle difficoltà economiche del Paese.

Nell’anno 2010 le vetture omologate consegnate alla rete sono state pari a 6.573 in aumento del 6,1% rispetto all’anno precedente (+5,4% nei confronti del totale consegne del 2009, pari a 6.235 unità includendo anche le vetture non omologate).

INNOVAZIONE E PrODOTTIIn marzo, al Salone di Ginevra, Ferrari ha presentato la HY-Kers, una granturismo ibrida che sfrutta in chiave ecologica la tecnologia derivata dalla Formula 1. La vettura, spinta da due motori, uno elettrico e l’altro un tradizionale 12 cilindri a V, dimostra la capacità della Casa di abbinare il rispetto dell’ambiente al piacere di guida. Sempre a Ginevra si è avuto il debutto della Ferrari California con Start&Stop.

In aprile, al Salone di Pechino, è stata presentata la Ferrari 599 GTO, la vettura stradale dalle prestazioni più elevate mai costruita a Maranello. Derivata dalla 599, è prodotta in una serie limitata di soli 599 esemplari che sono stati tutti ordinati ancor prima della presentazione al grande pubblico. È spinta da un 12 cilindri di sei litri, che eroga 670 cavalli, accelera da zero a cento in 3,35 secondi e può superare i 335 chilometri l’ora.

A Shanghai, Ferrari è stata protagonista dell’Expo Internazionale dove milioni di visitatori hanno potuto ammirare il concept HY-Kers, la soluzione della Ferrari per vetture ibride.

Al Salone di Parigi nello stand del Cavallino è stata presentata la Ferrari SA Aperta, serie speciale prodotta in tiratura limitatissima di 80 esemplari, tutti ordinati in brevissimo tempo. Ferrari ha voluto celebrare con questa vettura gli ottant’anni della storica carrozzeria Pininfarina. La SA Aperta è una vera e propria roadster con propulsore V12 anteriore. Con i suoi 670 Cv la SA Aperta interpreta lo spirito sportivo della 599, incorporando la tecnologia Ferrari più avanzata.

Ferrari, tramite Ferrari Financial Services, offre ai propri clienti prodotti finanziari per l’acquisto delle proprie vetture in diversi Paesi europei (Germania, Regno Unito, Svizzera, Francia, Belgio, Austria, Italia) e negli Stati Uniti. A questi mercati, a partire dal maggio del 2010, si è aggiunta anche l’Ungheria. La nuova linea di business Dealer Finance, che è stata lanciata nel dicembre del 2009, è utilizzata negli Stati Uniti e dalla rete europea nei seguenti paesi: Germania, Svizzera, Belgio e Regno Unito.

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ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTOrI DELLEContinuing operation

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FiAT POweRTRAin

DATI SIGNIFIcATIVI(in milioni di euro) 2010 2009

Ricavi netti 4.211 3.372

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 140 104

Utile/(perdita) operativa (*) 172 77

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 385 401

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 53 36

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 80 55

Dipendenti a fine esercizio (numero) 12.453 11.408(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO cOMMErcIALEFiat Powertrain opera nel campo dei motori e dei cambi per automobili e veicoli commerciali leggeri (corrisponde all’attività “Passenger & Commercial Vehicles” del precedente settore FPT Powertrain Technologies).

Nel 2010 è stato acquisito il residuo 50% della partecipazione nella Fiat Powertrain Polska Sp. z.o.o. (già Fiat-GM Powertrain Polska), che è stata consolidata integralmente.

L’andamento del settore è stato caratterizzato dallo stabilizzarsi dei volumi; il calo delle vendite determinato dalla conclusione degli eco-incentivi in alcuni importanti mercati automobilistici europei è stato, infatti, compensato dalla crescita dei mercati del Sud America.

I ricavi di Fiat Powertrain, pari a 4.211 milioni di euro, sono aumentati del 24,9% rispetto al 2009 (+11,1% a condizioni omogenee). Le vendite verso clienti esterni al Gruppo Fiat e verso joint venture, nel 2010, hanno rappresentato il 13% dei ricavi (10% a condizioni di perimetro omogenee, era l’8% dei ricavi nel 2009).

Nel 2010 il settore ha venduto 2.347.000 motori, in aumento del 2,5% (a parità di perimetro) e 2.233.000 cambi, con una crescita dell’1,1% rispetto all’anno precedente. I motori diesel venduti a terzi hanno rappresentato circa il 9% dei volumi di vendita complessivamente realizzati nell’esercizio (7% nel 2009).

Ai primi di ottobre il settore si è aggiudicato il prestigioso premio internazionale “Technobest 2010”, per l’innovativo motore bicilindrico TwinAir. Il riconoscimento è stato assegnato dalla giuria internazionale e indipendente di Autobest, composta da 15 giornalisti specializzati rappresentanti 14 paesi. II nuovo motore 1.4 MultiAir Turbo si è aggiudicato il riconoscimento “Best New Engine 2010“, una delle categorie del prestigioso premio “Engine of the Year”, assegnato da una giuria internazionale composta da 65 giornalisti specializzati di 32 Paesi. La tecnologia MultiAir è stata premiata anche oltreoceano, dove ha ricevuto il prestigioso riconoscimento “Best of What’s New” per le sue innovative caratteristiche, assegnatole dall’autorevole rivista statunitense Popular Science.

INNOVAZIONE E PrODOTTINel corso del 2010 il settore ha continuato a sviluppare motopropulsori (motori più cambi) innovativi per Fiat Group Automobiles.

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Nel campo dei motori a benzina di piccola cilindrata le attività di maggior rilievo hanno riguardato lo sviluppo della nuova famiglia di motori a due cilindri. Tale attività si è concretizzata con il lancio in produzione della prima applicazione del motore TwinAir nella versione sovralimentata da 85 Cv che impiega il rivoluzionario sistema MultiAir abbinato ad una fluidodinamica specifica per ottenere il massimo rendimento dalla combustione. Più piccolo e più leggero di un quattro cilindri di pari prestazioni, il nuovo motore assicura una consistente riduzione delle emissioni di CO2. Il propulsore ha fatto il suo esordio applicato a Fiat 500 e Fiat 500C. Lo sviluppo della famiglia dei motori TwinAir prosegue con l’applicazione della versione Turbo sulle altre vetture del segmento A e B di Fiat Group Automobiles.

In parallelo è continuato lo sviluppo della versione aspirata sulla quale verrà introdotta per la prima volta la seconda generazione (MultiAir II) della tecnologia di comando elettroidraulico delle valvole. Nell’ambito della stessa famiglia TwinAir è in corso di sviluppo l’applicazione sovralimentata a metano. La tecnologia MultiAir II è in fase di implementazione anche sui motori Fire 16v e consentirà di ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 senza penalizzare le prestazioni.

Sulle famiglie dei motori TwinAir e Fire sono proseguite le attività finalizzate a ridurre ulteriormente i consumi e le emissioni per il raggiungimento dei nuovi limiti omologativi (Euro 5+ ed Euro 6).

Per la famiglia Fire 8v, in America Latina, è iniziata la produzione delle nuove motorizzazioni Fire 1.0 Low Friction e 1.4 Evo2 Flexfuel.

È stata completata l’applicazione della funzione Start&Stop su tutte le motorizzazioni Fire. Inoltre è stato introdotto il motore Fire 1.4 16v Turbo Bifuel (benzina/metano) con prima applicazione su Nuovo Doblò. Sono state eseguite le attività di sviluppo delle versioni Euro 5 GPL dei motori Fire 1.2 8v, 1.4 8v e 1.4 16v Aspirato e Turbo, con avvio produttivo nel 2011.

A marzo è stato lanciato in produzione il secondo motore della famiglia B 1.8 Turbo a iniezione diretta da 235 Cv per Alfa Romeo Giulietta e si è proseguito per la stessa famiglia di motori con l’ulteriore sviluppo del sistema di iniezione e combustione per raggiungere il limite di emissioni Euro 6.

In ambito motori diesel per autovetture, nel 2010 Fiat Powertrain ha avviato la fornitura a Fiat Group Automobiles di una nuova versione del motore 1.3 Small Diesel Engine da 85 Cv a bassissimo impatto ambientale. L’utilizzo di un nuovo turbocompressore ad alta efficienza, abbinato all’introduzione della funzione di “Injection Rate Shaping” con il sistema di iniezione MultiJet II, ha permesso di ottenere su Punto Evo emissioni di CO2 sul ciclo misto pari a 95 g/km.

Sempre nel campo dei motori diesel, è stato lanciato in produzione il nuovo motore della famiglia B 2.0 da 140 Cv con tecnologia “Downspeeding”, sviluppato in ottica riduzione consumi e miglioramento ripresa ai bassi regimi per l’Alfa Romeo Giulietta. L’adozione di un turbocompressore ad alta efficienza e l’utilizzo di nuove tecnologie per la riduzione degli assorbimenti motore hanno permesso di ottenere una diminuzione del consumo sul ciclo misto pari al 4%.

È inoltre proseguito lo sviluppo delle motorizzazioni della famiglia B 2.0 con sistema di iniezione MultiJet II, il cui avvio produttivo è previsto nei primi mesi del 2011 sui veicoli Fiat Freemont (nella versione da 170 Cv) e Fiat Ducato (nella versione da 115 Cv).

Nel campo delle trasmissioni, tra gli sviluppi più significativi dell’anno 2010, occupa senz’altro un posto di rilievo lo sviluppo dell’applicazione al modello Giulietta del cambio automatico con doppia frizione a secco C635 TCT (Twin Clutch Technology), che ha già trovato applicazione su Alfa MiTo e che nel 2011 sarà lanciato su Giulietta (1.4 MultiAir da 170 Cv e 2.0 MultiJet da 170 Cv) e su una vettura Chrysler.

Da segnalare, tra le numerose applicazioni dei cambi automatizzati sviluppate nel 2010, quella del cambio robotizzato C514 MTA alla Fiat 500 con motore TwinAir, che ha permesso di ridurre a 92 g/km il livello di emissioni di CO2: la migliore prestazione nella categoria dei veicoli del segmento A.

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ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTOrI DELLEContinuing operation

112

cOMPOnenTiMagneti Marelli

DATI SIGNIFIcATIVI(in milioni di euro) 2010 2009

Ricavi netti 5.402 4.528

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 98 25

Utile/(perdita) operativa (*) 73 (40)

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 383 356

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 138 114

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 292 245

Dipendenti a fine esercizio (numero) 34.269 31.628(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO DELLA GESTIONENel 2010 si è verificata una ripresa a livello mondiale dei volumi di produzione di vetture e veicoli commerciali leggeri. In Europa, in particolare, Magneti Marelli ha potuto contare sulla crescita della domanda di veicoli commerciali leggeri e sulla ripresa del mercato delle vetture di segmento medio-alto, che era stato colpito in modo particolarmente duro nel 2009. Per contro ha dovuto confrontarsi con il calo del mercato delle vetture dei segmenti A e B conseguente alla cessazione degli eco-incentivi.

Per Magneti Marelli il 2010 si è chiuso con una significativa crescita dei ricavi (+19,3% rispetto al 2009).

Nel 2010 il settore ha stipulato alcuni importanti accordi per lo sviluppo di prodotti innovativi nell’ambito della componentistica di riferimento.

Magneti Marelli, in collaborazione con il gruppo Harman, fornirà la prossima generazione di sistemi infotainment ad un importante cliente tedesco. Il nuovo sistema combinerà la piattaforma aperta di Magneti Marelli con l’esperienza del partner nel settore audio e negli applicativi alto di gamma.

Magneti Marelli e Accenture hanno firmato un accordo di collaborazione quinquennale per la progettazione e lo sviluppo delle attività legate all’infotainment a bordo veicolo, telematica e software integrati. Accenture contribuirà allo sviluppo e alla gestione delle soluzioni e servizi legati all’entertainment digitale e alla comunicazione.

Magneti Marelli e l’azienda americana ElectroJet hanno sottoscritto un accordo di partnership mirato a produrre e commercializzare un sistema di controllo motore che consente di introdurre l’iniezione elettronica sui veicoli a due e tre ruote in modo semplice e a costi contenuti. L’accordo si rivolge al mercato asiatico delle due ruote, che rappresenta per il settore un’opportunità di business molto interessante.

Per quanto riguarda lo sviluppo delle attività produttive, ai primi di giugno la joint venture fra Magneti Marelli e la Shanghai Automobile Gear Works ha inaugurato a Jiading (Shanghai) il nuovo stabilimento per la produzione di componenti idraulici per circa 300 mila cambi AMT (FreechoiceTM) di Magneti Marelli su base annua. Sono state avviate anche le produzioni nei nuovi stabilimenti, negli Stati Uniti per Ammortizzatori e in Russia per Lighting.

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Si ricorda, infine, che in Brasile Magneti Marelli ha ricevuto un riconoscimento per il forte impegno nella categoria “Sostenibilità” per le significative performance nell’ambito della gestione dei rifiuti (riduzione delle quantità e incremento della percentuale di riciclo).

Tutte le linee di business evidenziano una crescita rispetto all’anno precedente, di seguito si delineano gli aspetti salienti che hanno caratterizzato la gestione delle singole linee di business.

LIGhTING Il fatturato del 2010 è stato pari a 1.586 milioni di euro, con una crescita di circa 30% rispetto all’anno precedente. L’incremento principale dei volumi di vendita è legato alla ripresa del mercato europeo nel segmento automotive medio-alto e ha riguardato in particolare le attività nell’area Germania-Repubblica Ceca. Da segnalare anche le buone performance nei mercati asiatici e nell’area Nafta.

L’attività di innovazione si è sviluppata su due filoni: la riduzione del consumo energetico, con i progetti FINE-X (Future Integrated New Efficient Xenon) e Economic-light a basso raggio, e la flessibilità del design, con l’utilizzo delle applicazioni LED anche nei proiettori.

Tra i numerosi lanci in produzione si segnalano i proiettori e fanali per Alfa Romeo Giulietta, oltre a nuove piattaforme per i clienti Audi e Mercedes con proiettori interamente equipaggiati con la nuova tecnologia LED. Le principali acquisizioni di ordini hanno riguardato: proiettori e fanali per modelli Peugeot, Mercedes, Volkswagen-Audi e per la nuova Fiat Panda; proiettori per BMW, Renault, Citroen e per Chrysler.

cONTrOLLO MOTOrEIl fatturato del 2010, pari a 967 milioni di euro, ha segnato un incremento del 14% rispetto al 2009, con una crescita concentrata in Brasile, Cina, India e Stati Uniti.

L’innovazione si è concentrata sullo sviluppo di centraline di nuova generazione, di motori ibridi-elettrici e della nuova gamma prodotto della pompa ad iniezione diretta. Sono stati sviluppati la centralina della Fiat 500 per il mercato statunitense e corpi farfallati per sistemi GDI (Gasoline Direct Injection) per VolKswagen e per le moto BMW. Tra i lanci dell’anno si segnalano i corpi farfallati per i clienti Peugeot e Citroen in Slovacchia e i componenti idraulici Freechoice in Cina.

Fra le principali acquisizioni di ordini si evidenziano i collettori aria e i corpi farfallati per Chrysler negli Stati Uniti, la pompa e il corpo farfallato GDI per PSA in Europa.

SISTEMI SOSPENSIONII ricavi dell’anno, pari a 583 milioni di euro, si sono incrementati dell’11% rispetto all’anno precedente. La variazione più consistente si è verificata in Italia in seguito, in particolare, all’aumento dei volumi di vendita dei veicoli commerciali leggeri prodotti dalla joint venture Sevel. In Polonia sono calate le vendite destinate alle vetture dei segmenti A e B, ma è rimasta stabile rispetto al 2009 la produzione per la Fiat 500. In Brasile si è confermato il trend positivo, grazie al buon andamento delle forniture a Fiasa.

Le attività di innovazione si sono concentrate sullo sviluppo di soluzioni tecniche a peso ridotto in ottica di riduzione delle emissioni di CO2. Si segnalano l’acquisizione della sospensione completa della nuova Fiat Panda e quella anteriore della nuova Lancia Ypsilon.

AMMOrTIZZATOrII ricavi della linea di business per l’anno 2010 sono stati pari a 394 milioni di euro, con una crescita del 40% rispetto all’anno precedente, concentrata principalmente in Brasile e Stati Uniti.

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ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTOrI DELLEContinuing operation

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I principali progetti innovativi riguardano l’ “Inertial Valve” (nuova valvola per ammortizzatori), il “Full Displacement Piston Valve” (ammortizzatori con pistone a disco, che favorisce l’adattamento a percorsi irregolari).

Nel 2010 si segnalano i lanci in produzione degli ammortizzatori per “Novo Uno”, Punto, Siena e per modelli Volkswagen e General Motors in Brasile. I principali ordini acquisti hanno riguardato la nuova Palio e un nuovo modello Opel nel mercato brasiliano; nel mercato europeo si segnalano gli ordini per la nuova Panda e la futura Multipla di Fiat.

SISTEMI ELETTrONIcII ricavi complessivi del 2010 sono stati pari a 623 milioni di euro, in aumento del 24% rispetto all’anno precedente grazie, in particolare, alla crescita nei mercati cinese e brasiliano e all’avvio di nuovi prodotti in Slovacchia. I quadri di bordo hanno realizzato un incremento del fatturato (+16%), principalmente per gli effetti positivi delle vendite verso clienti terzi; la telematica registra un’importante crescita del fatturato (+31%) influenzata dall’aumento dei volumi verso Fiat e SAIC e dall’avvio produttivo dell’e-call per PSA; in aumento anche il fatturato dei prodotti abitacolo.

Per quanto riguarda l’attività di innovazione, per i quadri di bordo sono stati sviluppati i quadri per la 500 destinata al mercato americano, per la nuova Panda e per la “new small family” di Volkswagen. È inoltre stato sviluppato per PSA il primo quadro digitale su alti volumi di produzione. Per la linea di prodotto abitacolo sono stati sviluppati nuovi componenti per clienti Fiat (nuova Lancia Ypsilon, Ducato e Iveco Daily) e la centralina di controllo abitacolo per la nuova Palio in Brasile; nell’area telematica gli sviluppi si sono concentrati sul navigatore per il cliente BMW e sul modulo HFM (Hand Free Module) per il cliente Chrysler.

Nel 2010 è stato lanciato in produzione per Alfa Romeo Giulietta un nuovo sistema di navigazione, che integra, in un unico dispositivo, navigatore a mappe, radioricevitore “dual tuner” e lettore Cd MP3 con possibile interfaccia con il sistema Blue&Me.

Tra i principali ordini acquisiti nel 2010 si segnalano il quadro di bordo e la centralina di controllo abitacolo per la piattaforma C-evo Chrysler, il quadro digitale per la vettura elettrica di Renault, la radionavigazione per PSA e il nuovo sistema infotelematico per BMW.

SISTEMI DI ScArIcONel 2010 sono stati registrati ricavi per 614 milioni di euro, in crescita del 13% rispetto all’anno precedente. Maggiori vendite sono state realizzate nel mercato dei veicoli leggeri in Spagna e nel mercato brasiliano; in calo, per contro, i volumi in Italia a causa della contrazione della domanda di autovetture.

Per quanto riguarda l’innovazione, nel 2010 sono proseguite le attività sulla riduzione delle emissioni dei motori diesel, delle emissioni di CO2 e quelle relative alla definizione del suono sportivo.

Nel corso dell’anno è iniziata la produzione di sistemi di scarico per clienti terzi in Spagna, per Iveco Daily con motorizzazioni Euro 5 e dell’hot end per Alfa Romeo Giulietta in Italia.

Tra i principali ordini acquisiti si evidenziano nuovi sistemi di scarico per motorizzazioni Euro 5 di un veicolo commerciale leggero Mercedes e il primo progetto per Chrysler.

AFTEr MArkETI ricavi del 2010 sono stati pari a 287 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto all’anno precedente. I principali incrementi sono legati all’area Mercosur e all’Italia.

In crescita sia le macchine rotanti sia l’illuminazione, mentre le batterie, il cui mercato ha risentito di uno scenario alquanto competitivo, hanno segnato una diminuzione.

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Tra gli eventi significativi si segnalano importanti accordi commerciali e di collaborazione con partner rilevanti nei comparti della manutenzione e assistenza, oltre a una partnership in Spagna con un importante marchio per la distribuzione in esclusiva di batterie attraverso la rete commerciale di Magneti Marelli.

PLASTIc cOMPONENTS AND MODuLESI ricavi della linea di business, pari a 499 milioni di euro, sono aumentati del 6% rispetto all’anno precedente. La crescita è stata registrata principalmente in Italia, grazie ai maggiori volumi del veicolo Ducato e all’avvio della produzione per la Giulietta, e in Brasile per l’avvio del bocchettone in plastica per la ”Novo Uno”. Per contro, in Polonia il business ha risentito del calo delle vetture del segmento A e B, contenuto dal rafforzamento dello zloty.

L’innovazione prodotto ha riguardato lo sviluppo e l’industrializzazione di una nuova applicazione sul serbatoio benzina in materiale plastico (polietilene), che permetterà di ridurre l’emissione nell’ambiente di idrocarburi e di contenere i limiti di emissioni evaporative in caso di aumento delle quantità di biocarburi impiegati. Tale tecnologia sarà applicata sulla nuova Lancia Ypsilon e sulla nuova Panda.

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ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTOrI DELLEContinuing operation

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PROdOTTi MeTALLURGiciTeksid

DATI SIGNIFIcATIVI(in milioni di euro) 2010 2009

Ricavi netti 776 578

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 17 (12)

Utile/(perdita) operativa (*) 17 (14)

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 31 33

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 2 2

Dipendenti a fine esercizio (numero) 7.275 6.194(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO DELLA GESTIONEDopo la crisi economica internazionale, che ha condizionato l’andamento del 2009, l’anno 2010 ha registrato una discreta crescita della domanda, che comunque in alcune aree geografiche è rimasta inferiore agli anni antecedenti la crisi.

I due grandi comparti di interesse per Teksid nel 2010 hanno registrato differenti incrementi a seconda dei mercati. Il mercato dei veicoli leggeri (auto e veicoli commerciali leggeri) ha segnato una ripresa produttiva a livello mondiale rispetto al 2009 con un incremento nell’area Nafta più accentuato rispetto a quello in Europa. Buono anche l’andamento produttivo in Brasile. Il mercato di riferimento dei veicoli pesanti ha presentato un forte aumento a livello mondiale che ha interessato tutte le aree, con un significativo incremento in Europa rispetto ai livelli molto bassi del 2009.

Nel quadro economico sopra esposto il settore ha registrato un significativo miglioramento delle performance economiche e una crescita dei ricavi del 34,3%.

Nel 2010 la business unit Ghisa ha registrato un aumento dei volumi del 21,8% rispetto al 2009 realizzato in particolare nel comparto dei veicoli pesanti. La crescita ha riguardato l’Europa (+18,1%), l’area Nafta (+47,2%), dove le vendite del settore sono concentrate nel comparto dei veicoli pesanti, e il Brasile (+19,9%). I ricavi della business unit hanno presentato un incremento del 35,9%, oltre all’impatto dei maggiori volumi, la crescita è legata anche al recupero sui prezzi di vendita delle maggiori quotazioni della materia prima.

Nel comparto Ghisa Teksid opera anche in Cina tramite Hua Dong Teksid Automotive Foundry Co. Ltd., società a controllo congiunto con SAIC, valutata con il metodo del patrimonio netto. Nel 2010 la società ha registrato un decremento dei volumi di spedito del 9,1%, connesso alla diminuzione dei volumi di esportazione verso il mercato italiano.

Nel 2010 la business unit Alluminio ha registrato un aumento dei volumi (+15,3%) e del fatturato (+26,5%): quest’ultima variazione è legata principalmente all’aumento dei volumi ed in parte alla componente costo delle materie prime nel prezzo di vendita.

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MeZZi e SiSTeMi di PROdUZiOneComau

DATI SIGNIFIcATIVI(in milioni di euro) 2010 2009

Ricavi netti 1.023 728

Utile/(perdita) della gestione ordinaria (6) (28)

Utile/(perdita) operativa (*) (6) (32)

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 24 13

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 4 2

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 12 10

Dipendenti a fine esercizio (numero) 12.216 11.708(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO DELLA GESTIONENel 2010 il mercato di riferimento del settore si è ripreso dalla crisi finanziaria e industriale che ha colpito tutti i Paesi a partire dalla seconda parte del 2008.

Nei Paesi occidentali i costruttori di automobili hanno riavviato gli investimenti in vista dell’uscita di nuovi modelli nel 2011 e 2012.

In particolare in Nord America, in seguito alla conclusione delle procedure concorsuali di Chrysler e General Motors nel 2009, le case produttrici hanno avviato una ridefinizione degli impianti e una ripresa di progetti, funzionale all’uscita di nuovi modelli.

In Europa la ripresa si è concentrata soprattutto in Germania: anche in questo caso i nuovi progetti sono destinati unicamente all’uscita di nuovi modelli, mentre la capacità produttiva resta caratterizzata da un eccesso di produzione.

In America Latina e Cina, dove la riduzione degli investimenti era stata più contenuta, è ripreso il trend di alta crescita che aveva caratterizzato gli anni passati. Si sono quindi intensificati gli investimenti e si è incrementata l’attività di Service in Brasile e Argentina.

Nel 2010, l’acquisizione di ordini per le attività a commessa, pari a 952 milioni di euro, è risultata superiore dell’80% rispetto al 2009.

Complessivamente il 29% degli ordini delle attività a commessa è stato acquisito in Europa, il 29% in Nord America, mentre il restante 42% è stato acquisito in America Latina e Asia. La ripartizione degli ordini si presenta come segue: il 22% proviene da società del Gruppo Fiat e il 78% da altri costruttori. Al 31 dicembre 2010 il portafoglio ordini delle attività a commessa è pari a 629 milioni di euro, in aumento del 32% rispetto all’anno precedente.

Il Service ha beneficiato di una crescita in Brasile e Argentina, dove i livelli di attività complessivamente si sono incrementati del 42%, seguendo il trend positivo di mercato, nonché grazie all’acquisizione di nuovi contratti in settori non automotive, quali petrolifero e chimico.

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AndAMenTO deLLA GeSTiOne nei SeTTORi deLLeDISCONTINUED OPERATION

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MAcchine PeR L’AGRicOLTURA e Le cOSTRUZiOniCNH – Case New Holland

DATI SIGNIFIcATIVI(in milioni di euro) 2010 2009

Ricavi netti 11.906 10.107

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 755 337

Utile/(perdita) operativa (*) 754 251

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (**) 446 330

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 200 151

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (***) 346 283

Dipendenti a fine esercizio (numero) 28.831 28.466(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Al netto dei veicoli dati in leasing operativo.(***) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO cOMMErcIALENel 2010 a livello mondiale le vendite finali di macchine per l’agricoltura sono aumentate dell’8% rispetto al 2009, con incrementi in tutte le aree geografiche eccetto l’Europa Occidentale, dove la domanda è rimasta al di sotto dei livelli storicamente normali. La domanda globale di trattori e di mietitrebbiatrici è salita rispettivamente dell’8% e del 2%. In Nord America le vendite di trattori sono cresciute del 5% e quelle di mietitrebbiatrici del 9% grazie ai prezzi elevati delle commodity e alla solida redditività delle imprese agricole. In America Latina le vendite sono aumentate del 20% per i trattori e del 29% per le mietitrebbiatrici avendo beneficiato di un buon contesto economico e della stabilità nei programmi governativi di sostegno al settore agricolo. In Europa Occidentale il mercato è calato nell’anno con una riduzione del 9% per i trattori e del 29% per le mietitrebbiatrici; la domanda di trattori ha evidenziato segni di ripresa nel quarto trimestre 2010 con un aumento del 12% rispetto all’analogo periodo del 2009. I mercati del Resto del Mondo hanno presentato una crescita del 13% per i trattori e del 3% per le mietitrebbiatrici.

Nell’anno la quota di mercato di CNH per i trattori a livello globale è rimasta perlopiù in linea con l’anno precedente mantenendo la posizione in Europa Occidentale, nonostante il calo del mercato, e con un leggero calo in Nord America per i trattori con potenza inferiore ai 40 Cv e di medie dimensioni, in attesa del lancio dei nuovi e più competitivi modelli. CNH ha migliorato la quota nel mercato delle mietitrebbiatrici a livello globale grazie alla buona performance nelle aree del Resto del Mondo.

Nel 2010 il mercato mondiale delle macchine per le costruzioni è aumentato del 47% rispetto ai bassi livelli del 2009. Il mercato delle macchine leggere è salito del 35% e quello delle macchine pesanti del 59%. In Nord America la domanda è cresciuta del 20% per le macchine leggere e del 14% per quelle pesanti, prevalentemente per la sostituzione di flotte obsolete. In Europa Occidentale la domanda è aumentata in quanto il comparto ha iniziato a risalire dai bassi livelli dell’anno precedente, con le unità vendute in crescita del 23% per le macchine leggere e del 17% per le macchine pesanti. In America Latina la forte performance del mercato è stata determinata dalla crescita dell’attività nel campo delle infrastrutture. La domanda è salita

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120 ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTOrI DELLEDisContinueD operation

dell’89% per le macchine leggere e dell’86% per quelle pesanti. Le vendite nei mercati del Resto del Mondo sono salite del 50% per le macchine leggere e del 71% per le macchine pesanti, trainate dal permanere di una domanda robusta nell’area Asia-Pacifico, principalmente nel comparto delle macchine pesanti in Cina.

Nell’anno la quota globale di CNH si è mantenuta stabile, in presenza di una domanda in crescita in tutti i segmenti e aree geografiche, ad eccezione dell’America Latina, dove la quota è diminuita per vincoli nella capacità produttiva locale di CNH sia per le macchine leggere sia per quelle pesanti. I piani di ampliamento della capacità produttiva sono iniziati in due stabilimenti per consentire l’allineamento alla futura crescita del mercato e raggiungere gli obiettivi di produzione locale.

CNH e KAMAz hanno finalizzato l’accordo di joint venture per produrre macchine per l’agricoltura e le costruzioni nella Federazione Russa. L’intesa ha fatto seguito all’accordo preliminare formalizzato nell’ottobre 2009. La joint venture paritetica CNH-KAMAz Industry avrà, a regime, una capacità produttiva annua di 4.000 unità.

INNOVAZIONE E PrODOTTI Case IH Agriculture ha lanciato in Nord America la nuova generazione di trattori Steiger® e MAGNUMTM, più potenti e dai consumi più contenuti e una nuova gamma di modelli Puma 130-160 dotati di trasmissione variabile continua (CVT). Tutti i modelli sono dotati di motori conformi agli standard Tier 4A/Stage IIIB in tema di emissioni. Negli Stati Uniti sono state introdotte le nuove serie di trattori Farmall A. In Brasile, Case IH ha lanciato nuove mietitrebbiatrici della serie Axial-Flow, il trattore Magnum 335 e il Maxxum con l’assale allargato. La nuova macchina Austoft 4000 per la raccolta della canna da zucchero è stata commercializzata in Africa, India, Sud-Est asiatico e Cina.

New Holland Agriculture ha lanciato i nuovi trattori T7, T8 e T9 equipaggiati di motori “Selective Catalytic Reduction” (SCR) conformi agli standard Tier 4A/Stage IIIB e la nuova vendemmiatrice Braud 9000L. Il brand ha proposto anche i trattori Blue Power T7070 Auto Command e T7060 Power Command in Europa e Nord America. In Europa, è stato introdotto il T6000 Elite 6 cilindri da 116 a 140 Cv, trattore a basso rapporto peso/potenza, con motori a gestione elettronica e potenziati. In Nord America ha debuttato il trattore NH2TM alimentato ad idrogeno.

Con il marchio Case Construction sono state lanciate in Nord America quattro nuove terne della serie N e in Europa una nuova gamma di quattro terne della Serie T Construction King. L’apripista cingolato 650L di Case Construction è stato inserito tra i “Top 20 Rollouts” dalla rivista americana Better Roads. Riviste specializzate del comparto hanno assegnato al brand il premio “Excellence in Equipment Engineering” nella sua categoria per la terna 590 Super M+ Series 3 e un premio per l’impianto di sterzo con joystick di cui sono dotate le pale gommate della serie E.

New Holland Construction ha introdotto i primi modelli della nuova gamma di escavatori gommati WE150, WE170 e WE190 ed il nuovo mini escavatore cingolato E10SR, il più piccolo del suo segmento. La terna della Serie B di New Holland è stata riconosciuta come uno dei “Top 100 Products 2009” dalla rivista americana Construction Equipment Magazine.

Anche nel comparto delle macchine per l’agricoltura i marchi di CNH hanno ricevuto nel 2010 numerosi riconoscimenti in tutto il mondo tra i quali spiccano i sette e tre premi AE50 assegnati, rispettivamente a New Holland Agriculture e Case IH per il forte impegno nell’innovazione, dalla Società Americana di Ingegneria del settore Agricolo e Biologico (ASABE). In Italia, all’Esposizione Internazionale delle Macchine Agricole (EIMA), New Holland si è aggiudicata il “Golden Tractor for Design 2011” per il T7.210 Auto CommandTM e il premio per l’innovazione per la trincia caricatrice FR 9000, dotata del sistema IntelliFillTM, alla quale è stata assegnato anche la “Gold Medal” in Russia, all’Agrosalon Show 2010. In Spagna, al Salone Internazionale delle Macchine per l’Agricoltura di Saragozza sono stati attribuiti a New Holland Agriculture sei premi per l’innovazione. A Chicago il brand ha ottenuto due prestigiosi riconoscimenti “GOOD DESIGNTM”.

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SErVIZIIl Customer Care di CNH opera tramite i Customer Service Center, presenti nelle principali aree geografiche, che rappresentano un importante punto di contatto tra i brand e i loro clienti. Nel 2010 i brand di CNH hanno puntato al rafforzamento dei servizi dedicati ai clienti in America Latina. In Brasile il Customer Care di CNH ha lanciato un nuovo servizio di numero verde per la gestione delle richieste di informazioni e delle lamentele, che è stato presentato in occasione dell’Expointer 2010, una delle più importanti fiere brasiliane dedicate alle macchine per l’agricoltura.

È proseguito in Europa e Nord America l’impegno di CNH dedicato al supporto della rete di vendita e all’assistenza ai clienti, con servizi specifici per ogni marchio, mirati al rafforzamento delle relazioni con i clienti e a garantire la massima velocità nell’assistenza per minimizzare i tempi di fermo macchina e massimizzare la produttività.

Case IH Agriculture ha continuato a fornire ai clienti europei e nordamericani i servizi del suo programma “Max ServiceSM”, offrendo, tra gli altri, il programma “5 Star Service”, che è stato pensato appositamente per dare agli acquirenti di nuovi modelli un canale preferenziale per contattare il brand.

New Holland Agriculture, con il servizio “Top Service”, ha esteso l’assistenza in caso di guasti ai nuovi modelli di rotopresse, movimentatori telescopici e ai trattori T6000.

Case Construction ha continuato ad operare con il suo programma “Customer Assistance” e New Holland Construction, in Europa, tramite il suo Customer Service, ha puntato sul programma “Lead Management” per raggiungere nuovi potenziali clienti.

Il Technical Service di CNH ha continuato a focalizzarsi sul rafforzamento della capacità dei dealer di fornire un supporto tecnico di alta qualità ai clienti. I nuovi manuali elettronici per la riparazione (e-Tim - Technical Information Manual), diffusi nel corso del 2010 tra i dealer dei brand delle macchine per l’agricoltura in Nord America e in Europa, sono disponibili on line in modo da fornire ai tecnici del comparto tutte le informazioni relative alle riparazioni con un’interfaccia facilmente navigabile. Il sistema ha ottenuto un positivo ritorno dagli utilizzatori.

Inoltre, nuovi sviluppi nella tecnologia della diagnostica hanno permesso l’espansione dell’Electronic Service Tool che include un sistema di registrazione dati che permette ai tecnici dei dealer una diagnosi più veloce dei problemi dei prodotti, riducendo i tempi di fermo macchina e i costi della riparazione.

CNH offre servizi finanziari in Nord America, Europa, Brasile ed Australia attraverso l’offerta di un’ampia gamma di prodotti finanziari ai concessionari e alla clientela finale, contratti di leasing finanziario ed operativo, gestione di carte di credito, programmi di noleggio dei macchinari e prodotti assicurativi. Vengono offerti servizi finanziari sia per la linea di business Macchine Agricole sia per la linea di business Macchine per le Costruzioni.

In Nord America l’attività è gestita da società interamente controllate, che supportano le vendite del settore offrendo finanziamenti alla rete di vendita, alla clientela finale e contratti di leasing operativo a medio e lungo termine. CNH Capital offre anche servizi finanziari per Maserati negli Stati Uniti.

In Europa l’attività di finanziamento alla clientela finale è gestita principalmente da CNH Capital Europe S.a.S., joint venture con il gruppo BNP Paribas che opera in Italia, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Regno Unito e Austria (società di cui CNH detiene il 49,9%, valutata con il metodo del patrimonio netto). Inoltre sono in essere accordi di Vendor Program con partner bancari in Francia, Spagna, Portogallo, Danimarca e Polonia.

L’attività di finanziamento alla rete di vendita e alla clientela finale (per la parte non gestita dalla joint venture con il gruppo BNP Paribas) viene gestita da società finanziarie captive.

In Brasile, Banco CNH Capital S.A., società captive di servizi finanziari, offre finanziamenti sia alla rete di vendita sia alla clientela finale. In merito a quest’ultima tipologia di attività, la società principalmente intermedia i fondi erogati dal Banco Nacional de Desenvolvimento Economico e Social (BNDES), una società pubblica federale collegata al Ministero per lo Sviluppo, Industria e Commercio Estero Brasiliano. Sono, inoltre, in essere accordi di Vendor Program con partner bancari.

In Australia, CNH offre servizi finanziari (sia alla rete di vendita sia alla clientela finale) attraverso una società captive di servizi finanziari.

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122 ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTOrI DELLEDisContinueD operation

VeicOLi indUSTRiALi Iveco

DATI SIGNIFIcATIVI(in milioni di euro) 2010 2009

Ricavi netti 8.307 7.183

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 270 105

Utile/(perdita) operativa (*) 240 (90)

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (**) 273 217

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 138 84

Spesa complessiva per Ricerca e Sviluppo (***) 214 169

Dipendenti a fine esercizio (numero) 25.583 24.917(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo.(***) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO cOMMErcIALENel 2010 la domanda di veicoli industriali (con “Peso Totale a Terra” PTT≥3,5 tonnellate) nell’Europa Occidentale, pari a 528.757 unità, dopo la forte contrazione dell’anno precedente, ha registrato una crescita del 6,3% rispetto al 2009, determinata da una ripresa di quasi tutti i principali mercati: Spagna (+5,9%), Gran Bretagna (+9,2%), Francia (+5,2%), Germania (+15,7%), con l’eccezione dell’Italia (-3,2%).

Il segmento dei veicoli leggeri (PTT compreso tra 3,5 e 6 tonnellate) è aumentato del 9,0% rispetto al 2009. Significativi incrementi sono stati registrati in Gran Bretagna (+14,9%), Germania (+11,1%), Francia (+10,3%), mentre in Italia si è verificato un calo del 2,3%.

La domanda di veicoli medi (PTT compreso tra 6,1 e 15,9 tonnellate) è risultata ancora in contrazione dell’1,5% rispetto al 2009. I cali rilevati in Spagna (-8,9%), Gran Bretagna (-17,1%), Italia (-11,0%) e Francia (-15,0%) sono stati parzialmente compensati dalla positiva performance della Germania che ha registrato un incremento del 18,4% rispetto all’anno precedente.

Il segmento dei pesanti (PTT≥16 tonnellate) ha presentato nel 2010 un incremento del mercato (+3,5%) conseguente alla ripresa della domanda a partire dal secondo semestre dell’anno. Grazie a questa ripresa Spagna (+21,6%), Germania (+22,6%,) e Gran Bretagna (+5,0%) hanno chiuso l’anno in crescita rispetto al 2009, mentre Italia (-3,6%) e Francia (-1,8%) sono rimaste ancora negative.

Nel 2010 la domanda di veicoli industriali nell’Europa Orientale (PTT≥3,5 tonnellate) è stata di 55.749 unità, in aumento del 13,5% rispetto all’anno precedente. Ancora in contrazione il segmento dei veicoli leggeri (-1,9%) e dei veicoli medi (-0,6%), nonostante si siano registrati miglioramenti della domanda negli ultimi mesi dell’anno. Solo il mercato dei veicoli pesanti (PTT≥16 tonnellate) ha rilevato un’inversione di tendenza significativa con una crescita del 47,0% rispetto al 2009; in particolare si è manifestata una ripresa della domanda nei principali mercati: Polonia (+45,7%), Romania (+37,3%) e Repubblica Ceca (+37,6%).

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La domanda di bus in Europa Occidentale, pari a 32.288 unità, è diminuita dell’8,9% rispetto al 2009, in conseguenza di un calo in tutti i segmenti di mercato: Citybus (-13,5%), Intercity e Coach (-6,0%) e Minibus e Truck Derived (-7,2%). La domanda di bus è calata in tutti i paesi dell’Europa Occidentale, eccetto in Italia, dove è cresciuta del 23,5% in ragione soprattutto di una domanda sostenuta di veicoli urbani.

La quota di mercato di Iveco in Europa Occidentale (PTT≥3,5 tonnellate) si è attestata al 13,2% (-0,4 punti percentuali rispetto al 2009). La quota nei veicoli leggeri, pari al 13,9%, è rimasta sostanzialmente invariata (-0,1 punti percentuali), con miglioramenti in Spagna ed in Germania (rispettivamente +1,7 e +1,4 punti percentuali), a fronte del calo in Gran Bretagna (-1,4 punti percentuali). Nel mercato italiano la quota di Iveco è rimasta stabile (+0,2 punti percentuali).

Nel segmento dei veicoli medi, la quota è in calo di 0,4 punti percentuali al 23,8% sostanzialmente per effetto di un mix mercato sfavorevole e nonostante i miglioramenti in Spagna (+11,6 punti percentuali) e in Germania (+1,1 punti percentuali).

Nel segmento dei veicoli pesanti la quota di Iveco è stata pari all’8,4%, con un calo di 0,9 punti percentuali rispetto al 2009. Le performance negative in Spagna (-8,1 punti percentuali) e Germania (-1,3 punti percentuali) sono state parzialmente controbilanciate dalla crescita della quota di mercato in Italia (+2,1 punti percentuali).

In Europa Orientale la quota di mercato di Iveco (PTT≥3,5 tonnellate) nel 2010 si è attestata al 13,0% (-2,2 punti percentuali rispetto al 2009), con cali nel segmento dei veicoli pesanti (-3,1 punti percentuali) e medi (-1,4 punti percentuali), nel segmento dei veicoli leggeri, la quota è diminuita in misura più contenuta (-0,6 punti percentuali).

La quota di mercato di Iveco Irisbus in Europa Occidentale, pari al 18,6% nel 2010, è rimasta sostanzialmente stabile rispetto al 2009. Il calo nel segmento dei Minibus e Truck Derived è stato compensato da una crescita di quota nel segmento Citybus e da una tenuta della performance in quello degli Intercity e Coach.

Mercato Veicoli Industriali (PTT>−3,5 ton)(in migliaia di unità) 2010 2009 Var. %

Francia 104,3 99,1 5,2

Germania 145,3 125,6 15,7

Gran Bretagna 88,0 80,5 9,2

Italia 61,3 63,4 -3,2

Spagna 30,1 28,4 5,9

Resto d’Europa Occidentale 99,8 100,4 -0,7

Europa Occidentale 528,8 497,4 6,3

Mercato Veicoli Industriali per prodotto (PTT>−3,5 ton)(in migliaia di unità) 2010 2009 Var. %

Pesanti 154,7 149,5 3,5

Medi 48,5 49,2 -1,5

Leggeri 325,6 298,7 9,0

Europa Occidentale 528,8 497,4 6,3

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124 ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTOrI DELLEDisContinueD operation

Nel 2010 Iveco ha consegnato complessivamente 129.630 veicoli, con un incremento del 24,8% rispetto all’anno precedente. Questa crescita ha riguardato tutti i segmenti e più precisamente: veicoli leggeri +25,3%, medi +51,3% e pesanti +27,6%. Da rilevare, però, che l’anno 2010 ha presentato un livello delle consegne ancora significativamente contenuto rispetto ai livelli pre-crisi. In Europa Occidentale sono stati consegnati 78.326 veicoli (+17,3%), con incrementi nei seguenti mercati: Francia (+22,3%), Germania (+31,9%), Spagna (+40,8%) e Gran Bretagna (+36,9%). Stabili le consegne di veicoli in Italia (-0,1%). L’andamento delle consegne è stato positivo anche in Europa Orientale (+41,6%) e ha registrato una significativa crescita in America Latina (+52,4%).

Per quanto riguarda i bus, Iveco ha consegnato complessivamente 6.780 unità, registrando un calo del 12,8% rispetto al 2009.

In Cina, la Naveco, joint venture al 50% con il gruppo NAC (Nanjing Automotive Corporation – controllata dal gruppo SAIC), nel 2010 ha venduto 32.081 veicoli leggeri della gamma Power Daily (con una crescita del 28,1% rispetto all’anno precedente) e 66.566 veicoli medi della gamma Yuejin (con un aumento del 31,4% rispetto all’anno precedente).

Nel 2010 la SAIC Iveco Hongyan Commercial Vehicles Co. Ltd., partecipata da Iveco al 33,5%, ha venduto 30.509 veicoli industriali pesanti registrando una crescita del 55,7% rispetto all’anno precedente.

Includendo anche i veicoli LSV (veicoli per applicazione agricola) il volume totale venduto dalle joint venture sale a 140.608 unità, da 106.695 nel 2009 (+31,8%).

Andamento CommercialeVendite Veicoli Industriali per Paese (in migliaia di unità) 2010 2009 Var. %

Francia 18,3 15,0 22,3

Germania 14,7 11,1 31,9

Gran Bretagna 5,1 3,7 36,9

Italia 21,7 21,7 -0,1

Spagna 7,4 5,3 40,8

Resto d’Europa Occidentale 11,1 10,0 11,9

Europa Occidentale 78,3 66,8 17,3

Europa Orientale 11,5 8,1 41,6

Resto del Mondo 39,8 29,0 37,3

Totale Vendite 129,6 103,9 24,8

Naveco 98,6 75,7 30,3

SAIC Iveco Hongyan 30,5 19,6 55,7

Totale generale 258,7 199,2 29,9

Andamento CommercialeVendite Veicoli Industriali per prodotto (in migliaia di unità) 2010 2009 Var. %

Pesanti 28,2 22,1 27,6

Medi 18,1 12,0 51,3

Leggeri 71,9 57,4 25,3

Bus 6,8 7,8 -12,8

Veicoli speciali (*) 4,6 4,6 -0,2

Totale Vendite 129,6 103,9 24,8(*) Astra, Difesa, Veicoli Antincendio.

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Nel corso del 2010, nonostante il protrarsi della grave crisi finanziaria globale, Iveco ha dimostrato di essere strutturalmente solida, facendo leva sull’ampiezza del proprio portafoglio prodotto per far fronte al persistere di una situazione di incertezza economica e per ottenere buone prestazioni sul piano dei risultati finanziari.

Il settore ha infatti proseguito le sue attività di sviluppo prodotto e di miglioramento dei propri standard di servizio, anche con l’introduzione di cambiamenti nell’assetto delle reti distributive e di assistenza.

Iveco ha rafforzato la propria presenza al di fuori dell’Europa con una progressiva politica di allargamento dell’offerta di prodotto e della presenza nei mercati africani e mediorientali, ma soprattutto con la propria strategia di globalizzazione che si è focalizzata sul consolidamento delle alleanze in Cina e sull’incremento del proprio livello di attività in America Latina.

In Cina l’attività è stata dedicata all’ampliamento della gamma dei prodotti per crescere sul mercato interno e per l’esportazione sui mercati internazionali. L’America Latina invece è rapidamente diventata uno dei mercati più importanti per Iveco. In uno scenario di sostanziale crescita, in particolare in Brasile, Iveco ha infatti incontrato il favore dei clienti, migliorando le proprie quote di mercato e i propri volumi, grazie a un’offerta di prodotto già oggi allineata con quella europea, pianificando al contempo importanti completamenti della gamma con lo sviluppo di un nuovo veicolo di gamma media basato su una piattaforma cinese.

INNOVAZIONE E PrODOTTI Innovazione e sostenibilità sono due concetti inscindibili per Iveco, che nel 2010 ha proseguito il percorso, già impostato negli esercizi precedenti, verso l’innovazione, sviluppando iniziative di prodotto e nuove metodologie, che costituiscono una parte importante del proprio contributo alla mobilità sostenibile.

Il settore basa il proprio processo di innovazione su una serie ben strutturata di milestone, volte ad assecondare lo sviluppo del prodotto e dei metodi di progettazione e di produzione verso la soddisfazione del cliente e i bisogni della mobilità sostenibile. Il piano delle innovazioni tecnologiche di prodotto è organizzato nei seguenti quattro pilastri strategici: ambiente, sicurezza, produttività e prestazioni dei veicoli. L’innovazione nelle metodologie si snoda invece sulle seguenti aree strategiche: procedure di sviluppo prodotto, analisi virtuale, misurazione e verifica delle prestazioni, integrazione di processi e di prodotto.

Nel corso del 2010 Iveco ha proseguito le attività di ricerca di soluzioni tecnologiche innovative per ampliare la propria gamma di veicoli ecologici e ad alta efficienza energetica. Oggi infatti il settore offre una gamma di prodotti eco-compatibili molto ampia e differenziata, in grado di rispondere adeguatamente alle specifiche esigenze del cliente in relazione alle diverse missioni. Consapevole del fatto che non esiste una, ed una sola, soluzione alle esigenze di sostenibilità del trasporto, Iveco ha proseguito a introdurre sul mercato prodotti ad alto contenuto di innovazione, in linea con gli obiettivi della mobilità sostenibile, ma con un approccio realistico e pragmatico.

Iveco ha continuato lo sviluppo dell’offerta di veicoli con motorizzazione a gas naturale compresso (CNG), a cui da sempre attribuisce grande importanza. Oggi è l’unico costruttore nel mondo del trasporto commerciale e industriale a proporre la gamma più ampia di veicoli a basso impatto ambientale alimentati con questo carburante alternativo, che è già in grado di anticipare le più stringenti normative europee sulle emissioni.

Nel corso dell’anno sono proseguiti, in collaborazione con importanti clienti internazionali, i test su strada di veicoli a trazione ibrida diesel-elettrica, un’altra tecnologia innovativa sulla quale Iveco ha investito e che rappresenta il miglior punto di equilibrio tra le esigenze del trasporto (capacità di carico e prestazioni) da un lato e il rispetto per l’ambiente dall’altro. Le prove sono state effettuate con il Daily, in versione van e minibus, e con l’Eurocargo per la gamma media, il primo veicolo europeo di questo tipo e di questa dimensione per le missioni urbane, di cui sono stati già venduti alcuni esemplari in Spagna. Nel trasporto collettivo di persone Iveco ha sviluppato la nuova versione dell’autobus urbano Citelis, da 12 e da 18 metri, con un sistema di trazione ibrido di nuova generazione. La tecnologia ibrida di Iveco consente risparmi di combustibile fino al 30% nel ciclo urbano, con la relativa riduzione delle emissioni di CO2, grazie a sofisticati sistemi di controllo e funzioni per l’ottimizzazione dei sistemi di propulsione.

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126 ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTOrI DELLEDisContinueD operation

La ricerca di Iveco sulle alimentazioni e le trazioni alternative è stata complementare alla continua evoluzione della gamma prodotto equipaggiata con motorizzazioni diesel, già tutte rispondenti ai severi limiti EEV, lo standard più severo attualmente in vigore in Europa relativamente alle emissioni inquinanti.

Iveco supporta, inoltre, lo sviluppo di bio-combustibili di seconda generazione, i cosiddetti HVO (olio vegetale idrogenato) e BtL (bio-massa a liquido), sui quali ha realizzato nel corso del 2010 sperimentazioni e test.

Nel 2010 è inoltre continuato l’ampliamento della gamma, con particolare attenzione al settore dei medi e dei pesanti, nello sforzo progressivo di migliorare continuamente la qualità tecnologica, prestazionale ed ambientale dell’offerta Iveco.

Nel mese di aprile, all’importante manifestazione fieristica del Bauma di Monaco di Baviera, Iveco ha presentato la propria ampia gamma di veicoli per il settore delle costruzioni, con il debutto sulla scena internazionale dell’Astra HHD8, un veicolo con PTT di 50 tonnellate e grande capacità di carico, adatto a tutti i terreni, anche i più impervi.

Nel comparto dei Veicoli Speciali, Iveco nel mese di giugno è stata invece protagonista dell’Interschutz di Hannover, Salone dedicato alle soluzioni anti-incendio, dove Iveco Magirus ha presentato un’inedita scala di 60 metri e il nuovo Dragon 2, veicolo ad altissime prestazioni specializzato per i soccorsi di emergenza negli aeroporti.

Nello stesso periodo è stato presentato il nuovo Eurocargo Ibrido, veicolo della gamma media equipaggiato con un sistema di propulsione diesel-elettrico parallelo, mentre al Salone “Transports Publics 2010” di Parigi Iveco Irisbus ha presentato in anteprima mondiale il nuovo autobus Citelis ibrido con motore diesel-elettrico seriale.

Nel mese di settembre, in occasione del Salone di Hannover, è stato presentato EcoStralis, l‘evoluzione del veicolo della gamma pesante stradale ottimizzato nella motorizzazione, nell’aerodinamica e nelle dotazioni elettroniche, per farne il prodotto più efficiente e ambientalmente sostenibile della categoria. Alla rassegna internazionale dedicata ai veicoli commerciali ed industriali era esposto anche l’Iveco Glider, un concept truck che interpreta il tema della produttività per il cliente nelle missioni a lunga percorrenza stradale, focalizzandosi su due caratteristiche principali: l’efficienza energetica e la vivibilità a bordo.

Iveco, inoltre, sempre ad Hannover, ha presentato il proprio veicolo della gamma leggera, l’EcoDaily, equipaggiato con il sistema integrato di infotainment Blue&MeTM TomTom® for Iveco, mentre un EcoDaily Electric, primo di una fornitura di 10 veicoli, è stato consegnato ad un importante operatore logistico a livello internazionale.

In ottobre, in Brasile, è stato presentato il Vertis, nuovo veicolo di gamma media, sviluppato dall’ingegneria Iveco brasiliana su una piattaforma della joint-venture Iveco in Cina e integrato con tecnologie d’avanguardia europee, a completamento dell’offerta di prodotto dell’azienda per il mercato latinoamericano.

Nell’anno è iniziata dal Vietnam la commercializzazione sui mercati di esportazione del Genlyon, veicolo stradale di gamma pesante costruito dalla joint venture tra Iveco e SAIC a Chongqing.

Sul fronte dei premi, la rinnovata gamma Iveco ha ottenuto numerosi riconoscimenti anche nel 2010. Tra i più significativi c’è il titolo di “Utilitarie de l’Année 2010”, assegnato all’EcoDaily in Francia dal prestigioso settimanale L’Argus de l’Automobile. Si ricorda, poi, la segnalazione di “Recommended Vehicle for Green Logistics”, ottenuta in Cina dal Power Daily, il veicolo leggero prodotto dalla joint venture Naveco, premiato dalla rivista Green China Magazine e dalla China Green Logistics Development Promotion Alliance, per la grande potenza a fronte di basse emissioni e consumi ridotti.

Infine, in occasione della giornata nazionale dell’innovazione, con una cerimonia svoltasi alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana, è stato consegnato a Iveco il “Premio dei Premi”, un riconoscimento istituito allo scopo di valorizzare e sostenere in Italia le migliori capacità innovative e creative di aziende, università, amministrazioni, enti o singoli ideatori.

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SErVIZI Nel 2010 Customer Service ha registrato andamenti differenziati: nel primo semestre, che si confrontava con un semestre del 2009 particolarmente debole, si sono palesati segnali di ripresa dell’attività di riparazione, dovuta ad un incremento nelle percorrenze dei veicoli, in quasi tutti i mercati ed aree geografiche, mentre nel secondo semestre tale tendenza alla ripresa si è andata consolidando in maniera molto meno omogenea, secondo l’andamento macroeconomico dei diversi paesi.

Per quel che attiene alla logistica ricambi, contando anche su una rinnovata affidabilità dei fornitori, si è progressivamente garantita un’adeguata disponibilità ricambi riportando il servizio ai livelli pre-crisi.

Il piano triennale di investimenti per rendere più flessibili infrastrutture e processi logistici sta proseguendo come pianificato. Nel 2010 è stato installato un nuovo impianto automatico che renderà più rapido ed affidabile il prelievo di ricambi presso il magazzino centrale di Torino.

La presenza in Russia, attivata nel 2008, ha permesso al settore di sostenere immediatamente la ripresa del mercato.

In collaborazione con le joint venture in Cina, sono stati attivati regolari flussi di ricambi per l’assistenza ai veicoli esportati da Iveco nel mondo. Nel corso del 2011 infrastrutture e processi saranno ulteriormente potenziati.

Nell’ambito dell’Assistenza Tecnica il 2010 è stato l’anno della focalizzazione sul VOR Log, il nuovo processo per monitorare i veicoli in Assistenza in tutta la rete e minimizzare i tempi di fermo macchina dei veicoli. Il sistema è ora operativo sui mercati dell’Europa Occidentale. Tutta la rete primaria e gli enti di Customer Service sono direttamente coinvolti per garantire la massima focalizzazione e reattività nel supporto ai clienti. Customer Service ha, inoltre, lavorato allo sviluppo di un piano di miglioramento del livello del servizio erogato da tutta la rete Iveco, che opererà su differenti aspetti del processo di assistenza con l’obiettivo del miglioramento della percezione del cliente sulla Qualità di Iveco. Il piano è stato presentato e reso operativo sulla rete all’inizio del 2011. Nel corso del 2010 sono state inoltre introdotte nuove funzionalità nel sistema OneCall di gestione delle chiamate di supporto della rete nel processo di assistenza, con l’obiettivo di miglioramento del servizio per la soddisfazione del cliente.

Con l’inaugurazione in aprile della prima Truck Station ad Hannover, Iveco ha lanciato un nuovo ampio programma dedicato al mondo del trasporto pesante internazionale. Le Truck Station sono “one-stop service-point” capaci di rispondere a tutte le esigenze dell’autotrasportatore in una sola fermata, fornendo assistenza garantita 24 ore su 24, oltre che ai veicoli anche ai rimorchi.

Iveco offre servizi finanziari in Europa e, attraverso le società all’interno del perimetro di Fiat Group Automobiles, in America Latina, in Polonia ed in Cina.

In Europa Occidentale l’attività viene gestita dal 2005 da Iveco Finance Holdings Limited (IFHL), joint venture con il gruppo Barclays, di cui Iveco detiene il 49% (società valutata con il metodo del patrimonio netto). La joint venture supporta le vendite del settore in Europa tramite il finanziamento delle reti di vendita e dei clienti finali in Francia, Germania, Italia e Regno Unito.

In Spagna l’attività è gestita da Transolver Finance Establecimiento Financiero de Credito S.A., joint venture con il gruppo Santander, di cui Iveco detiene il 50% (società valutata con il metodo del patrimonio netto). La società offre finanziamenti sia alla rete di vendita sia ai clienti finali. Sempre in Spagna, Iveco offre inoltre servizi di noleggio a medio e lungo termine attraverso Transolver Service S.A., società interamente controllata dal settore e consolidata integralmente.

In Svizzera, Austria e nell’Europa dell’Est l’attività è gestita da società di servizi finanziari captive consolidate integralmente.

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128 ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTOrI DELLEDisContinueD operation

L’attività del 2010 è stata influenzata da una leggera ripresa economica in Europa Occidentale nella seconda parte dell’anno e da segnali ancora incerti di ripresa nei Paesi dell’Europa dell’Est. La congiuntura economica ha avuto riflessi sia sul numero delle unità nuove finanziate sia sulla penetrazione di mercato.

Considerando le società finanziarie controllate e consolidate con metodo integrale, il numero dei veicoli nuovi finanziati nel 2010 è cresciuto a 1.325 unità rispetto alle 1.118 unità del 2009 nonostante la penetrazione di mercato sia scesa al 27,7% (39,0% nel 2009). Il numero di veicoli totali finanziati nel 2010 è cresciuto a 3.072 unità (2.776 unità nel 2009).

Includendo anche l’attività di Iveco Finance Holdings Limited e della joint venture spagnola, il numero di veicoli nuovi finanziati dai Servizi Finanziari del settore è diminuito del 4% (13.871 unità nel 2010, 14.458 unità nel 2009), con una penetrazione di mercato scesa al 20,4% (22,4% nel 2009). Il numero di veicoli totali finanziati è invece aumentato del 2% (23.038 unità nel 2010, 22.637 unità nel 2009) principalmente grazie ai veicoli usati.

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FPT indUSTRiAL

DATI SIGNIFIcATIVI(in milioni di euro) 2010 2009

Ricavi netti 2.415 1.580

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 65 (131)

Utile/(perdita) operativa (*) 29 (191)

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 152 159

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 58 63

Spesa complessiva per Ricerca e Sviluppo (**) 92 86

Dipendenti a fine esercizio (numero) 7.707 7.858(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE FPT Industrial include le attività powertrain per veicoli industriali, per applicazioni industriali nelle macchine per l’agricoltura e per le costruzioni e i motori marini (attività “Industrial & Marine” del precedente settore FPT Powertrain Technologies).

L’andamento del settore ha beneficiato dalla ripresa dei volumi che, nel 2010, ha caratterizzato i business dei veicoli industriali e delle macchine per l’agricoltura e le costruzioni.

I ricavi realizzati nel corso del 2010 sono stati pari a 2.415 milioni di euro, in aumento del 52,8% rispetto all’esercizio precedente. Le vendite verso clienti esterni al Gruppo Fiat e verso joint venture, nel 2010, hanno rappresentato il 32,3% dei ricavi (32,6% dei ricavi nel 2009).

FPT Industrial ha venduto 423.000 unità, con un incremento del 58,1% rispetto al 2009. I motori sono stati consegnati principalmente a Iveco (per il 34%), a CNH (per il 23%) e a Sevel, la joint venture per la produzione di veicoli commerciali leggeri (per il 25%). Sono stati, inoltre, venduti 66.000 cambi (+25,0%) e 139.000 ponti e assali (+32,1%).

INNOVAZIONE E PrODOTTI Il settore ha come obiettivo la progettazione e la costruzione di motori sia per applicazioni veicolari (On-Highway) sia per applicazioni industriali e agricole (Off-Highway).

Nell’ambito dei motori diesel per applicazioni Light Commercial Vehicles, nel corso del 2010 è proseguito lo sviluppo della famiglia di motori F1 per adeguare i motori F1A e F1C alla normativa Euro 5 Light Duty. La nuova versione F1A Euro 5, destinata ai veicoli Iveco Daily e Fiat Ducato, adotta il sistema di iniezione MultiJet II e ha potenze fino a 150 Cv. È inoltre in sviluppo una variante con sistema Start&Stop. Il motore F1C Euro 5, con potenze fino a 205 Cv, equipaggerà anche un veicolo della Mitsubishi Fuso nell’ambito degli accordi tra il settore e Daimler-Fuso. Nell’ambito di questo accordo, nel corso del 2010, è stata avviata la produzione delle varianti F1C per il mercato giapponese e per il mercato statunitense, variante, quest’ultima, che rispetta i severi limiti di emissioni EPA10 Heavy Duty.

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130 ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEI SETTOrI DELLEDisContinueD operation

Per applicazioni off-road è proseguito lo sviluppo del motore F5C con cilindrata 3,4 litri nelle varianti fino a 55 kW, per limiti di emissioni ECE Stage IIIB/EPA Tier 4B, e fino a 86 kW per limiti di emissioni ECE Stage IIIB/EPA Tier 4A. Il motore, che verrà lanciato nella seconda metà del 2011, adotterà il sistema iniezione Common Rail, sistema di ricircolo dei gas di scarico (EGR) e un sistema di post trattamento costituito da catalizzatore ossidante e filtro per particolato o catalizzatore per particolato a seconda delle potenze dei motori. Lo sviluppo è finalizzato alle applicazioni agricole e movimento terra per CNH e ad applicazioni nell’ambito dell’accordo con Perkins Engine Company Limited.

Nell’ambito dei motori diesel per veicoli medi e pesanti nel 2010 è proseguito lo sviluppo dei motori NEF e Cursor con tecnologia in grado di soddisfare i futuri limiti di emissioni Euro 6. È stato completato lo sviluppo dei motori NEF 6,7 litri e Cursor 9, 10 e 13 per applicazioni off-road con impianto SCR (Selective Catalytic Reduction) per soddisfare i limiti Stage IIIB/Tier 4A per potenze superiori a 130 kW. Sono, inoltre, stati avviati gli sviluppi per adattare questi motori ai futuri limiti off-road Stage IV/Tier 4B.

Sono in sviluppo le nuove versioni del motore Cursor 9, dotato di turbocompressore a geometria variabile per applicazioni off-road Tier 4A per CNH, e il nuovo motore Cursor 11 mirato a equipaggiare le flotte Truck che debutterà nell’ultimo trimestre del 2012 e sarà il primo motore della famiglia Cursor per applicazioni stradali ad adottare il Common Rail come sistema di iniezione.

Sempre nel 2010 è stato sviluppato il nuovo motore Cursor 13 a doppio stadio di sovralimentazione con potenze di picco fino a 660 Cv per applicazioni agricole. Tale motore è equipaggiato con sistema Common Rail di nuova generazione con pressioni di iniezione fino a 2.200 bar e sistema SCR per l’abbattimento degli ossidi di azoto.

Nel 2010 sono avvenuti gli avvii produttivi dei motori Cursor 9, 10, e 13 Tier 4A e dei NEF 6 cilindri Tier 4A SCR per applicazioni CNH ed infine dei NEF 6 cilindri Euro 5 per Tata Daewoo.

Nell’ambito dei motori per applicazioni marine, nel 2010 è stata sviluppata l’evoluzione del motore C90 nella versione “pleasure” da 650 Cv, che è stata presentata al Salone di Genova a ottobre 2010. L’avvio produttivo è previsto nel marzo 2011. Nel campo delle applicazioni marine sono da segnalare le vittorie conseguite nel 2010 dall’imbarcazione RED FPT, equipaggiata con quattro motori turbodiesel FPT N67 da 600 Cv, che ha vinto la Coppa del Mondo U.I.M. Marathon e l’Harmsworth Trophy, il trofeo motonautico più antico del mondo, nonché la Cowes 100, gara di 100 miglia, e la Cowes – Torquay – Cowes di 178 miglia.

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SITuAZIONE EcONOMIcO-FINANZIArIADELLA FIAT S.P.A.

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SiTUAZiOne ecOnOMicO-FinAnZiARiA deLLA FiAT S.P.A. I prospetti di seguito esposti e commentati sono stati predisposti sulla base del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2010 a cui si fa rinvio, redatto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standard Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.

ANDAMENTO EcONOMIcO Il Conto economico dell’esercizio 2010 della Capogruppo presenta un utile netto di 442 milioni di euro in aumento di 102 milioni di euro rispetto a quello dell’esercizio precedente.

Il risultato è in sintesi così determinato:

(in milioni di euro) 2010 2009Risultato da partecipazioni 584 402 Dividendi 428 1.260 (Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni 156 (858) Plusvalenze (minusvalenze) su cessioni - -Costi per il personale e di gestione al netto degli altri ricavi (83) (42)Proventi (oneri) finanziari (93) (14)UTILE/(PERDITA) ANTE IMPOSTE 408 346Imposte 34 (6)UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 442 340

Il Risultato da partecipazioni è positivo per 584 milioni di euro ed è determinato dai dividendi percepiti nel periodo e dal saldo dei ripristini di valore di partecipazioni al netto delle svalutazioni. Registra complessivamente un aumento di 182 milioni di euro rispetto a quello dell’esercizio precedente (402 milioni di euro nel 2009):

i Dividendi sono stati pari a 428 milioni di euro, erogati dalle società controllate Fiat Finance S.p.A. (180 milioni di euro), Magneti Marelli S.p.A. (100 milioni di euro), Fiat Powertrain Technologies S.p.A. (80 milioni di euro), Fiat Netherlands Holding N.V. (50 milioni di euro) e Business Solutions S.p.A. (18 milioni di euro).

Nel 2009 i dividendi erano stati pari a 1.260 milioni di euro, distribuiti da Fiat Group Automobiles S.p.A. (700 milioni di euro) e Iveco S.p.A. (560 milioni di euro);

il saldo (Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni è positivo per 156 milioni di euro ed è determinato dalla rivalutazione per il parziale ripristino del valore della controllata Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A. (già Iveco S.p.A.) per 260 milioni di euro, al netto della svalutazione delle partecipazioni in Fiat Powertrain Technologies S.p.A. (80 milioni di euro), Teksid Aluminum S.r.l. (11 milioni di euro), Comau S.p.A. (7 milioni di euro) e Fiat Industrial S.p.A. (6 milioni di euro).

Nel 2009 il saldo delle svalutazioni al netto dei ripristini di valore di partecipazioni era negativo per 858 milioni di euro originato dalla svalutazione delle partecipazioni in Iveco S.p.A. (560 milioni di euro), Fiat Group Automobiles S.p.A. (200 milioni di euro), Comau S.p.A. (51 milioni di euro), Teksid Aluminum S.r.l. (31 milioni di euro) e Fiat Partecipazioni S.p.A. (16 milioni di euro).

I Costi per il personale e di gestione al netto degli altri ricavi sono stati pari a 83 milioni di euro contro 42 milioni di euro nel 2009.

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In particolare:

I Costi per il personale e di gestione, pari a 145 milioni di euro, registrano complessivamente un incremento di 28 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, principalmente per effetto di spese di natura non ricorrente (essenzialmente legate all’operazione di Scissione) e all’iscrizione di maggiori oneri figurativi per stock option. L’organico medio è stato nel 2010 di 144 dipendenti, contro una media di 152 dipendenti nel 2009.

Gli Altri ricavi, pari a 62 milioni di euro (75 milioni di euro nel 2009), si riferiscono principalmente a prestazioni di servizi e di personale dirigenziale presso le principali società del Gruppo, nonché alla variazione di lavori in corso su ordinazione (contratti tra Fiat S.p.A. e Treno Alta Velocità – T.A.V. S.p.A., ora Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.), valutati in base alla percentuale di completamento rapportata al valore contrattuale delle opere. Rispetto all’esercizio precedente, il decremento di 13 milioni di euro è dovuto essenzialmente ai minori volumi sui contratti con T.A.V. S.p.A. conseguenti all’esaurirsi delle attività.

Il saldo dei Proventi (oneri) finanziari è negativo ed ammonta a 93 milioni di euro determinato da oneri finanziari netti per 204 milioni di euro, dovuti essenzialmente agli interessi passivi generati dall’indebitamento, in parte bilanciati da proventi per 111 milioni di euro legati alla valutazione a valori di mercato di due equity swap su azioni ordinarie Fiat S.p.A. correlati ai piani di stock option. Nel 2009 il saldo tra proventi ed oneri finanziari era stato negativo per 14 milioni di euro a seguito di oneri finanziari netti per 131 milioni di euro, in buona parte bilanciati da proventi per 117 milioni di euro per la valutazione dei citati equity swap. Complessivamente nel confronto con l’esercizio precedente i maggiori oneri di 79 milioni di euro sono attribuibili agli interessi passivi per il maggior indebitamento dovuto alle ricapitalizzazioni delle società controllate.

Le Imposte sul reddito sono positive per 34 milioni di euro a seguito principalmente della remunerazione delle perdite fiscali apportate dalla Fiat S.p.A. al consolidato fiscale delle società italiane del Gruppo. Nel 2009 le imposte sul reddito ammontavano a 6 milioni di euro ed erano determinate dal conguaglio versato nell’anno relativo all’IRAP dell’esercizio precedente, al netto del rilascio di imposte differite accantonate negli esercizi precedenti.

SITuAZIONE PATrIMONIALELa Situazione patrimoniale della Capogruppo può essere sintetizzata nella tabella che segue:

(in milioni di euro) Al 31.12. 2010 Al 31.12.2009Attività non correnti 11.599 14.049 di cui Partecipazioni 11.423 13.991Partecipazioni oggetto di Scissione 4.977 -Capitale d’esercizio (101) (235)TOTALE CAPITALE INVESTITO NETTO 16.475 13.814PATRIMONIO NETTO 12.704 12.487INDEbITAMENTO NETTO 3.771 1.327

Le Attività non correnti sono costituite per la quasi totalità dalle partecipazioni di controllo nelle più importanti società del Gruppo.

La diminuzione delle partecipazioni rispetto al 31 dicembre 2009, pari a 2.568 milioni di euro, è determinata dalla riclassifica per 4.977 milioni di euro alla voce che individua le partecipazioni oggetto di Scissione, al netto degli aumenti per 2.259 milioni di euro legati alle ricapitalizzazioni di società controllate ed alla costituzione e capitalizzazione delle partecipazioni oggetto di Scissione, nonché dal saldo tra ripristini di valore e svalutazioni delle partecipazioni, precedentemente illustrato.

La voce Partecipazioni oggetto di Scissione ammonta a 4.977 milioni di euro e si riferisce al valore di carico delle partecipazioni trasferite con effetto dal 1° gennaio 2011 da Fiat S.p.A. a Fiat Industrial S.p.A. a seguito della Scissione. In particolare si tratta delle partecipazioni in Fiat Netherlands Holdings N.V., in Iveco S.p.A., in FPT Industrial S.p.A. e in Fiat Industrial Finance S.p.A.

Il Capitale d’esercizio presenta un saldo negativo complessivamente pari a 101 milioni di euro ed è costituito da crediti/debiti commerciali, altri crediti/debiti (tributari, verso personale dipendente, ecc.), da rimanenze per lavori in corso su ordinazione al netto degli acconti ricevuti, nonché da accantonamenti a fondi. La variazione in aumento di 134 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 è dovuta essenzialmente all’aumento del saldo dei crediti/debiti verso società controllate per IRES consolidata, nonché all’aumento dei crediti verso l’Erario per l’IVA del Gruppo.

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SITuAZIONE EcONOMIcO-FINANZIArIADELLA FIAT S.P.A.

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Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2010 ammonta a 12.704 milioni di euro e registra un incremento netto di 217 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 a seguito essenzialmente dell’utile dell’esercizio (442 milioni di euro), al netto della diminuzione legata alla distribuzione dei dividendi (237 milioni di euro).

Per un’analisi più completa delle variazioni del patrimonio netto si rimanda all’apposito Prospetto riportato nelle pagine successive, nell’ambito del bilancio d’esercizio della Capogruppo Fiat S.p.A.

Al 31 dicembre 2010 si evidenzia un Indebitamento netto pari a 3.771 milioni di euro, in aumento di 2.444 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 per effetto essenzialmente delle ricapitalizzazioni delle società controllate, nonché per la costituzione e capitalizzazione delle partecipazioni oggetto di Scissione in precedenza indicate. La composizione dell’indebitamento netto è riportata nella tabella che segue:

(in milioni di euro) Al 31.12. 2010 Al 31.12.2009Crediti finanziari correnti, disponibilità e mezzi equivalenti (312) (646)Debiti finanziari correnti 295 157Debiti finanziari non correnti 2.561 1.816Indebitamento netto oggetto di Scissione 1.227 -INDEbITAMENTO NETTO (DISPONIbILITà) 3.771 1.327

Al 31 dicembre 2010 i crediti finanziari correnti comprendono il saldo attivo del conto corrente presso la controllata Fiat Finance S.p.A. nonché attività per 115 milioni di euro, sempre verso la controllata Fiat Finance S.p.A., rappresentate dal fair value dei citati equity swap su azioni ordinarie Fiat S.p.A.

Al 31 dicembre 2010 i debiti finanziari correnti sono costituiti essenzialmente da un finanziamento a breve a tasso di mercato, ricevuto dalla controllata Fiat Finance S.p.A., nonché dal debito di 122 milioni di euro conseguente all’esercizio dell’opzione call sul 5% del capitale della Ferrari S.p.A.

I debiti finanziari non correnti sono costituiti per la quasi totalità da finanziamenti ricevuti a tassi di mercato nell’anno e negli anni passati dalla controllata Fiat Finance S.p.A., con scadenze negli anni 2011-2013.

L’indebitamento netto oggetto di Scissione è costituito da finanziamenti ricevuti nell’anno da Fiat Finance S.p.A. per 1.440 milioni di euro e scadenti nel 2011 e 2012, al netto di crediti finanziari per 213 milioni di euro rappresentati da disponibilità di conto corrente presso la controllata Fiat Finance S.p.A.

Per un’analisi più completa dei flussi monetari si rimanda al Rendiconto finanziario riportato nelle pagine successive nell’ambito del bilancio d’esercizio della Capogruppo Fiat S.p.A.

rAccOrDO TrA rISuLTATO E PATrIMONIO NETTO DELLA cAPOGruPPO E GLI ANALOGhI VALOrI DEL GruPPOAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato dell’esercizio 2010 ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2010 di Gruppo (Quota attribuibile al Gruppo) con gli analoghi valori della Capogruppo Fiat S.p.A.:

Patrimonio Risultato Patrimonio Risultato netto netto netto netto (in milioni di euro) al 31.12.2010 2010 al 31.12.2009 2009bILANCIO D’ESERCIZIO DELLA FIAT S.P.A. 12.704 442 12.487 340Eliminazione dei valori delle partecipazioni consolidate e dei relativi dividendi nel bilancio della Fiat S.p.A. (16.384) (428) (13.969) (1.260)Eliminazione delle svalutazioni (al netto dei ripristini di valore) di partecipazioni consolidate operate da Fiat S.p.A. - (156) - 858Contabilizzazione del patrimonio netto e dei risultati conseguiti dalle imprese consolidate 16.995 667 13.568 (784)Rettifiche di consolidamento : Eliminazione della plusvalenza da cessione del marchio “FIAT” e altre rettifiche (880) - (880) - Eliminazione degli utili e delle perdite infragruppo inclusi nel magazzino e nelle immobilizzazioni, dei dividendi distribuiti tra le società controllate ed altre rettifiche (891) (5) (905) 8bILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO (qUOTA ATTRIbUIbILE AL GRUPPO) 11.544 520 10.301 (838)

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PROPOSTA di APPROVAZiOne deL BiLAnciO e di deSTinAZiOne deLL’UTiLe di eSeRciZiO 2010 Signori Azionisti,

nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010, Vi proponiamo di destinare l’utile di esercizio di euro 441.959.509 come segue:

alla Riserva Legale euro 22.097.975;

agli Azionisti un dividendo pari a:

euro 0,09 a ciascuna azione ordinaria per complessivi 98,3 milioni di euro circa (94,8 milioni di euro escludendo le azioni proprie ad oggi detenute);

euro 0,31 a ciascuna azione privilegiata per complessivi 32 milioni di euro circa;

euro 0,31 a ciascuna azione di risparmio per complessivi 24,8 milioni di euro circa;

a Utili portati a nuovo l’importo residuo, pari a circa 264,8 milioni di euro.

Il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 21 aprile 2011, con stacco cedola il 18 aprile, e verrà corrisposto alle azioni che saranno in circolazione alla data di stacco cedola.

18 febbraio 2011

Per il Consiglio di Amministrazione

/f/ John ElkannIL PrESIDENTEJohn Elkann

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PrOPOSTA DI APPrOVAZIONEDEL BILANcIO E DI DESTINAZIONEDELL’uTILE DIESErcIZIO 2010

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GRUPPO FIAT BILANCIO CONSOLIDATO al 31 dicembre 2010

138 Conto economico consolidato

139 Conto economico complessivo consolidato

140 Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

142 Rendiconto finanziario consolidato

143 Variazioni del Patrimonio netto consolidato

144 Conto economico consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

145 Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

146 Rendiconto finanziario consolidato ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

147 Nota integrativa al Bilancio consolidato

269 Appendice I – Le imprese di Fiat

298 Appendice II – Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

299 Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/98

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138 bilancio consolidato al 31 dicembre2010

conto economico

(in milioni di euro) Note 2010 2009 (**)Ricavi netti (1) 35.880 32.684Costo del venduto (2) 30.718 28.252Spese generali, amministrative e di vendita (3) 2.956 2.673Costi di ricerca e sviluppo (4) 1.013 1.010Altri proventi (oneri) (5) (81) (13)UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 1.112 736Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni (6) 12 3Oneri di ristrutturazione (7) 118 168Altri proventi (oneri) atipici (8) (14) (193)UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 992 378Proventi (oneri) finanziari (9) (400) (352)Risultato partecipazioni: (10) 114 77 Risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto 120 65 Altri proventi (oneri) derivanti dalla gestione di partecipazioni (6) 12UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE 706 103Imposte (11) 484 448UTILE/(PERDITA) DELLE CONTINUING OPERATION 222 (345)Utile/(perdita) delle Discontinued Operation dopo le imposte (A) 378 (503)UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 600 (848)

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO ATTRIBUIBILE A:Soci della controllante 520 (838)Interessenze di pertinenza di terzi 80 (10)

UTILE/(PERDITA) DELLE CONTINUING OPERATION ATTRIBUIBILE A:Soci della controllante 179 (374)Interessenze di pertinenza di terzi 43 29

(in euro)

RISULTATO BASE PER AZIONE ORDINARIA E PRIVILEGIATA (13) 0,410 (0,677)RISULTATO BASE PER AZIONE DI RISPARMIO (13) 0,565 (0,677)RISULTATO DILUITO PER AZIONE ORDINARIA E PRIVILEGIATA (13) 0,409 (0,677)RISULTATO DILUITO PER AZIONE DI RISPARMIO (13) 0,564 (0,677)

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto economico consolidato sono evidenziati nell’apposito schema di Conto economico riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti nella Nota 34.

(**) Ai sensi dell’IFRS 5 i dati 2009 sono stati riclassificati.(A) Il dettaglio dell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation dopo le imposte è presentato nella sezione Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO(*)

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(in milioni di euro) Note 2010 2009UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (A) 600 (848)

Utili/(perdite) sugli strumenti di copertura di flussi finanziari (cash flow hedge) (23) 171 408Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita (available-for-sale) (23) (3) 3Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere (23) 769 509Quota di Altri utili/(perdite) delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto (23) 100 (47)Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) (23) 3 (51)TOTALE ALTRI UTILI/(PERDITE) COMPLESSIVI, AL NETTO DELL’EFFETTO FISCALE (B) 1.040 822

TOTALE UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO (A)+(B) 1.640 (26)

TOTALE UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO ATTRIBUIBILE A:Soci della controllante 1.503 (34)Interessenze di pertinenza di terzi 137 8

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

bilancio consolidato al 31 dicembre2010

conto economico comPlessiVo

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

140 sitUaZione Patrimoniale-FinanZiaria

(in milioni di euro) Note Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009ATTIVO Attività immateriali (14) 4.350 7.199Immobili, impianti e macchinari (15) 9.601 12.945Partecipazioni e altre attività finanziarie: (16) 1.653 2.159 Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 1.465 1.884 Altre partecipazioni e attività finanziarie 188 275Beni concessi in leasing operativo (17) - 457Attività per piani a benefici definiti 20 144Imposte anticipate (11) 1.678 2.580Totale Attività non correnti 17.302 25.484Rimanenze nette (18) 4.443 8.748Crediti commerciali (19) 2.259 3.649Crediti da attività di finanziamento (19) 2.866 12.695Crediti finanziari verso Discontinued Operation 5.626 -Crediti per imposte correnti (19) 353 674Altre attività correnti (19) 1.528 2.778Attività finanziarie correnti: 735 899 Partecipazioni correnti 34 46 Titoli correnti (20) 185 217 Altre attività finanziarie (21) 516 636Disponibilità e mezzi equivalenti (22) 11.967 12.226Totale Attività correnti 29.777 41.669Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation (A) 34.854 82Elisione crediti e debiti finanziari verso Discontinued Operation (A) (8.491) -TOTALE ATTIVO 73.442 67.235Totale Attivo al netto delle operazioni di cessione di crediti 64.588 60.149

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata sono evidenziati nell’apposito schema della Situazione patrimoniale-finanziaria riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti nella Nota 34.

(A) Il dettaglio delle Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation è presentato nella sezione Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA(*)

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(in milioni di euro) Note Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009PASSIVO Patrimonio netto: (23) 12.461 11.115 Capitale emesso e riserve attribuibili ai soci della controllante 11.544 10.301 Interessenze di pertinenza di terzi 917 814Fondi rischi e oneri: 4.924 8.432 Benefici ai dipendenti (24) 1.704 3.447 Altri fondi (25) 3.220 4.985Debiti finanziari: (26) 20.804 28.527 Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 533 7.086 Debiti finanziari verso Discontinued Operation 2.865 - Altri debiti finanziari 17.406 21.441Altre passività finanziarie (21) 255 464Debiti commerciali (27) 9.345 12.295Debiti per imposte correnti 181 377Imposte differite passive (11) 135 152Altre passività correnti (28) 3.908 5.865Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation (A) 29.920 8Elisione crediti e debiti finanziari verso Discontinued Operation (A) (8.491) -TOTALE PASSIVO 73.442 67.235Totale Passivo al netto delle operazioni di cessione di crediti 64.588 60.149

(A) Il dettaglio delle Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation è presentato nella sezione Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA (SEGUE)

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142 bilancio consolidato al 31 dicembre2010

(in milioni di euro) Note 2010 2009 (**)A) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO (22) 12.226 3.683B) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO: Utile/(perdita) delle Continuing Operation 222 (345) Ammortamenti 2.186 2.036 (Plusvalenze) minusvalenze da cessione di: Attività materiali e immateriali (3) (17) Partecipazioni (12) (8) Altre poste non monetarie (36) 89 114 Dividendi incassati 62 35 Variazione fondi rischi e oneri 283 50 Variazione delle imposte differite (199) (56) Variazione delle poste da operazioni di buy-back (36) 4 (23) Variazione del capitale di funzionamento 941 1.530 Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio delle Discontinued Operation (A) 2.537 1.285TOTALE 6.110 4.601C) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO: Investimenti in: Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali (2.864) (2.684) Partecipazioni in imprese controllate consolidate (162) (3) Partecipazioni in altre imprese (121) (97) Realizzo della vendita di: Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali 46 77 Partecipazioni in imprese controllate consolidate - 16 Partecipazioni in altre imprese 11 3 Variazione netta dei crediti da attività di finanziamento (594) (238) Variazione dei titoli correnti 24 (44) Altre variazioni 150 1 Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento delle Discontinued Operation (A) (443) 410TOTALE (3.953) (2.559)D) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO: Prestiti obbligazionari emessi - 4.200 Rimborso di prestiti obbligazionari (1.195) (168) Accensione di prestiti a medio termine 1.210 2.656 Rimborso di prestiti a medio termine (1.016) (608) Variazione netta degli altri debiti finanziari e altre attività/passività finanziarie 66 (493) Aumenti di capitale 1 13 Distribuzione dividendi (239) (27) Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di finanziamento delle Discontinued Operation (A) 2.084 708TOTALE 911 6.281 Differenze cambi di conversione 359 220E) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ MONETARIE 3.427 8.543F) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI A FINE ESERCIZIO (22) 15.653 12.226 di cui: Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation 3.686 -G) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI A FINE ESERCIZIO RIPORTATI IN BILANCIO (22) 11.967 12.226

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto finanziario consolidato sono evidenziati nell’apposito schema di Rendiconto finanziario riportato nelle pagine successive.

(**) Ai sensi dell’IFRS 5 i dati 2009 sono stati riclassificati.(A) Il dettaglio delle disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio, dalle attività di investimento e dalle attività di finanziamento delle Discontinued Operation è presentato nella sezione

Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.

rendiconto FinanZiario

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO(*)

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Quota di Altri utili/(perdite) di imprese Riserva valutate attività con il Riserva da finanziarie metodo del Interessenze Capitale Azioni Riserve Riserve cash flow Riserva da available patrimonio di pertinenza(in milioni di euro) sociale proprie di capitale di risultato hedge conversione for sale netto di terzi Totale

AL 1° GENNAIO 2009 6.377 (657) 682 4.661 (568) (103) (1) (37) 747 11.101 Variazioni del patrimonio netto nel 2009 Aumenti di capitale - - - - - - - - 13 13Dividendi distribuiti - - - (25) - - - - (2) (27)Incremento riserva per pagamenti basati su azioni - - - (1) - - - - - (1)Totale Utile/(perdita) complessiva - - - (838) 349 496 3 (44) 8 (26)Altre variazioni - - - 7 - - - - 48 55AL 31 DICEMBRE 2009 6.377 (657) 682 3.804 (219) 393 2 (81) 814 11.115 Variazioni del patrimonio netto nel 2010 Aumenti di capitale - - - - - - - - 1 1Dividendi distribuiti - - - (237) - - - - (2) (239)Acquisti e vendite da/verso terzi di azioni delle controllate - - (81) - - - - - (38) (119)Incremento riserva per pagamenti basati su azioni - - - 17 - - - - - 17Totale Utile/(perdita) complessiva - - - 520 174 718 (4) 95 137 1.640Altre variazioni - - - 41 - - - - 5 46AL 31 DICEMBRE 2010 6.377 (657) 601 4.145 (45) 1.111 (2) 14 917 12.461

VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

bilancio consolidato al 31 dicembre2010

VariaZioni del Patrimonio netto

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144 bilancio consolidato al 31 dicembre2010

2010 2009 (*) di cui Parti di cui Parti correlate correlate (in milioni di euro) Note Totale (Nota 34) Totale (Nota 34)Ricavi netti (1) 35.880 2.586 32.684 1.811Costo del venduto (2) 30.718 3.742 28.252 2.977Spese generali, amministrative e di vendita (3) 2.956 139 2.673 111Costi di ricerca e sviluppo (4) 1.013 8 1.010 -Altri proventi (oneri) (5) (81) 34 (13) 29UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 1.112 736 Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni (6) 12 - 3 -Oneri di ristrutturazione (7) 118 - 168 -Altri proventi (oneri) atipici (8) (14) - (193) -UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 992 378 Proventi (oneri) finanziari (9) (400) 188 (352) 205Risultato partecipazioni: (10) 114 118 77 74 Risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto 120 120 65 65 Altri proventi (oneri) derivanti dalla gestione di partecipazioni (6) (2) 12 9UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE 706 103 Imposte (11) 484 448 UTILE/(PERDITA) DELLE CONTINUING OPERATION 222 (345) Utile/(perdita) delle Discontinued Operation dopo le imposte (A) 378 (503) UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 600 (848) UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO ATTRIBUIBILE A: Soci della controllante 520 (838) Interessenze di pertinenza di terzi 80 (10) UTILE/(PERDITA) DELLE CONTINUING OPERATION ATTRIBUIBILE A: Soci della controllante 179 (374) Interessenze di pertinenza di terzi 43 29

(*) Ai sensi dell’IFRS 5 i dati 2009 sono stati riclassificati.(A) Il dettaglio dell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation dopo le imposte è presentato nella sezione Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.

conto economico ai sensi della delibera consob n. 15519 del 27 lUglio 2006

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

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Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 di cui Parti di cui Parti correlate correlate (in milioni di euro) Note Totale (Nota 34) Totale (Nota 34)ATTIVO Attività immateriali (14) 4.350 - 7.199 -Immobili, impianti e macchinari (15) 9.601 - 12.945 -Partecipazioni e altre attività finanziarie: (16) 1.653 1.557 2.159 1.979 Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 1.465 1.465 1.884 1.884 Altre partecipazioni e attività finanziarie 188 92 275 95Beni concessi in leasing operativo (17) - - 457 -Attività per piani a benefici definiti 20 - 144 -Imposte anticipate (11) 1.678 - 2.580 -Totale Attività non correnti 17.302 25.484 Rimanenze nette (18) 4.443 28 8.748 10Crediti commerciali (19) 2.259 459 3.649 595Crediti da attività di finanziamento (19) 2.866 129 12.695 120Crediti finanziari verso Discontinued Operation 5.626 5.626 - -Crediti per imposte correnti (19) 353 - 674 -Altre attività correnti (19) 1.528 76 2.778 65Attività finanziarie correnti: 735 - 899 52 Partecipazioni correnti 34 - 46 - Titoli correnti (20) 185 - 217 - Altre attività finanziarie (21) 516 - 636 52Disponibilità e mezzi equivalenti (22) 11.967 - 12.226 651Totale Attività correnti 29.777 41.669 Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation (A) 34.854 65 82 59Elisione crediti e debiti finanziari verso Discontinued Operation (A) (8.491) - - -TOTALE ATTIVO 73.442 67.235 PASSIVO Patrimonio netto: (23) 12.461 - 11.115 - Capitale emesso e riserve attribuibili ai soci della controllante 11.544 - 10.301 - Interessenze di pertinenza di terzi 917 - 814 -Fondi rischi e oneri: 4.924 47 8.432 80 Benefici ai dipendenti (24) 1.704 21 3.447 30 Altri fondi (25) 3.220 26 4.985 50Debiti finanziari: (26) 20.804 3.144 28.527 1.144 Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 533 101 7.086 486 Debiti finanziari verso Discontinued Operation 2.865 2.865 - - Altri debiti finanziari 17.406 178 21.441 658Altre passività finanziarie (21) 255 - 464 49Debiti commerciali (27) 9.345 1.040 12.295 886Debiti per imposte correnti 181 - 377 -Imposte differite passive (11) 135 - 152 -Altre passività correnti (28) 3.908 87 5.865 181Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation (A) 29.920 - 8 1Elisione crediti e debiti finanziari verso Discontinued Operation (A) (8.491) - - -TOTALE PASSIVO 73.442 67.235

(A) Il dettaglio delle Attività e delle Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation è presentato nella sezione Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATAai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

bilancio consolidato al 31 dicembre2010

sitUaZione Patrimoniale-FinanZiaria ai sensi della delibera consob n. 15519 del 27 lUglio 2006

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146 bilancio consolidato al 31 dicembre2010

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

rendiconto FinanZiarioai sensi della delibera consob n. 15519 del 27 lUglio 2006

2010 2009 (*) di cui Parti di cui Parti (in milioni di euro) Note Totale correlate Totale correlate A) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DEL PERIODO (22) 12.226 3.683 B) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE OPERAZIONI DEL PERIODO: Utile/(perdita) delle Continuing Operation 222 - (345) - Ammortamenti 2.186 - 2.036 - (Plusvalenze) minusvalenze da cessione di: Attività materiali e immateriali (3) - (17) - Partecipazioni (12) - (8) - Altre poste non monetarie (36) 89 17 114 6 Dividendi incassati 62 62 35 35 Variazione fondi rischi e oneri 283 (9) 50 8 Variazione delle imposte differite (199) - (56) - Variazione delle poste da operazioni di buy-back (36) 4 (9) (23) - Variazione del capitale di funzionamento 941 108 1.530 (172) Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni del periodo delle Discontinued Operation (A) 2.537 - 1.285 -TOTALE 6.110 4.601 C) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO: Investimenti in: Attività materiali e immateriali (2.864) - (2.684) - Partecipazioni in imprese controllate consolidate (162) - (3) - Partecipazioni in altre imprese (121) (107) (97) (56) Realizzo della vendita di: Attività materiali e immateriali 46 - 77 - Partecipazioni in imprese controllate consolidate - - 16 - Partecipazioni in altre imprese 11 - 3 - Variazione netta dei crediti da attività di finanziamento (594) 1 (238) (71) Variazione dei titoli correnti 24 - (44) - Altre variazioni 150 - 1 - Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento delle Discontinued Operation (A) (443) - 410 -TOTALE (3.953) (2.559) D) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO: Prestiti obbligazionari emessi - - 4.200 - Rimborso di prestiti obbligazionari (1.195) - (168) - Accensione di prestiti a medio termine 1.210 - 2.656 - Rimborso di prestiti a medio termine (1.016) - (608) - Variazione netta degli altri debiti finanziari e altre attività/passività finanziarie 66 (66) (493) 71 Aumenti di capitale 1 - 13 - Distribuzione di dividendi (239) (67) (27) - Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di finanziamento delle Discontinued Operation (A) 2.084 - 708 -TOTALE 911 6.281 Differenze cambi di conversione 359 220 E VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ MONETARIE 3.427 8.543 F DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI A FINE PERIODO (22) 15.653 12.226 di cui: Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation 3.686 - - -G DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI A FINE PERIODO RIPORTATI IN BILANCIO (22) 11.967 12.226

(*) Ai sensi dell’IFRS 5 i dati 2009 sono stati riclassificati.(A) Il dettaglio delle disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio, dalle attività di investimento e dalle attività di finanziamento delle Discontinued Operation è presentato nella sezione

Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.

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attiVitÀ PrinciPaliFiat S.p.A. è un ente giuridico organizzato secondo l’ordinamento della Repubblica Italiana. Fiat S.p.A. e le sue società controllate (il “Gruppo”) operano in circa 50 paesi. Fino al 31 dicembre 2010 il Gruppo è stato impegnato principalmente nella produzione e nella vendita di automobili, macchine per l’agricoltura e per le costruzioni e veicoli industriali, nonché di altri prodotti e sistemi, principalmente motori, trasmissioni e componentistica per autoveicoli, prodotti metallurgici e sistemi di produzione. Inoltre, il Gruppo è da tempo coinvolto in alcuni altri settori di attività, inclusa l’editoria e l’informazione, che rappresentano una parte marginale delle attività del Gruppo. Dal 1° gennaio 2011, a seguito della scissione parziale proporzionale di Fiat S.p.A. in favore di Fiat Industrial S.p.A. di seguito descritta, il Gruppo rimarrà impegnato solo nella produzione e vendita di automobili, di motori e trasmissioni e componentistica per automobili, di prodotti metallurgici e sistemi di produzione, nonché nell’editoria.

La sede del Gruppo è a Torino, Italia.

Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente.

scissione di Fiat e DISCONTINUED OPERATIONNel corso del 2010 il Gruppo ha avviato e concluso il progetto strategico di separazione delle attività relative alle Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (settore CNH), ai Veicoli Industriali (Iveco) e alla parte “Industrial & Marine” del settore FPT Powertrain Technologies (di seguito settore FPT Industrial) dalle attività relative ai business delle Automobili e dei relativi Componenti e Sistemi di Produzione, che includono i settori Fiat Group Automobiles, Maserati, Ferrari, Magneti Marelli, Teksid, Comau, nonché la linea di business motori e trasmissioni “Passenger & Commercial Vehicles” di FPT Powertrain Technologies (di seguito settore Fiat Powertrain).

La separazione di tali business è stata attuata mediante la scissione parziale proporzionale di Fiat S.p.A. a favore di Fiat Industrial S.p.A. (di seguito la “Scissione”) e ha portato alla costituzione, a partire dal 1° gennaio 2011, del nuovo gruppo Fiat Industrial (in cui sono confluiti i settori CNH, Iveco e FPT Industrial); a partire dalla stessa data il gruppo Fiat post Scissione include i settori Fiat Group Automobiles, Maserati, Ferrari, Fiat Powertrain, Magneti Marelli, Teksid e Comau.

Di seguito sono riepilogate le principali fasi che hanno portato al completamento della Scissione:

In data 21 aprile 2010 Fiat S.p.A. ha annunciato l’intenzione di procedere alla Scissione.

In data 21 luglio 2010 il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. ha approvato la Scissione e ha redatto il Progetto di scissione: l’operazione consiste nell’assegnazione da parte di Fiat S.p.A. a favore di Fiat Industrial S.p.A. (società di nuova costituzione) di parte del proprio patrimonio ed in particolare delle partecipazioni relative ai business delle Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni, dei Veicoli Industriali, dei motori “Industrial & Marine” e di una posizione debitoria netta nei confronti di Fiat Finance S.p.A. (società di tesoreria del Gruppo Fiat); con la Scissione è stata anche assegnata la partecipazione in Fiat Industrial Finance S.p.A., società costituita per svolgere attività di tesoreria centralizzata a favore del Gruppo Fiat Industrial. Il valore netto scindendo di tali elementi patrimoniali è pari a 3.750 milioni di euro al 30 giugno 2010 (data di riferimento per la redazione del Progetto di Scissione).

In data 16 settembre 2010 il Progetto di scissione è stato approvato dall’Assemblea straordinaria degli azionisti di Fiat S.p.A., con approvazione subordinata all’ottenimento del provvedimento di Borsa Italiana di ammissione di tutte le categorie di azioni della Società Beneficiaria (Fiat Industrial S.p.A.) alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario di Milano (“MTA”), e del

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO CONSOLIDATO

bilancio consolidato al 31 dicembre2010

nota integratiVa

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

nota integratiVa

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giudizio di equivalenza da parte di Consob ex art. 57, comma 1, lett. d) del Regolamento Consob n. 11971/1999, in relazione al documento informativo e sue successive integrazioni ai sensi del medesimo art. 57. Analogamente, in data 17 settembre 2010, l’operazione è stata approvata dall’Assemblea straordinaria degli azionisti di Fiat Industrial S.p.A.

Con l’ottenimento, nel corso del mese di dicembre 2010, delle autorizzazioni menzionate al punto precedente, in data 16 dicembre 2010 è stato stipulato l’atto di scissione, avente efficacia giuridica 1° gennaio 2011.

Per effetto della Scissione, il 1° gennaio 2011 il patrimonio netto di Fiat S.p.A. è diminuito di 3.750 milioni di euro (di cui 1.913 milioni di euro relativi al capitale sociale) e contestualmente il patrimonio netto di Fiat Industrial S.p.A. è aumentato di pari importo; tale importo corrisponde al valore netto scindendo sopra citato. Conseguentemente, agli azionisti Fiat sono state assegnate, senza versamento di corrispettivo, azioni di Fiat Industrial S.p.A. in pari numero e della medesima categoria di quelle di Fiat S.p.A. da ciascuno possedute. Dal 3 gennaio 2011 Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A. sono quotate separatamente presso l’MTA e operano in modo separato come società quotate indipendenti, con i rispettivi management e Consigli di Amministrazione.

Il presente bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 si riferisce al Gruppo Fiat ante Scissione (di seguito anche Gruppo Fiat), in quanto tale operazione ha avuto efficacia dal 1° gennaio 2011. Peraltro, dal momento che l’operazione di Scissione è divenuta altamente probabile in dicembre (al momento dell’ottenimento delle sopra citate autorizzazioni), ai sensi dell’IFRS 5 – Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation l’insieme dei business confluiti nel nuovo gruppo Fiat Industrial si qualifica per il Gruppo Fiat come “Discontinued Operation” e in quanto tale è stato rappresentato nel presente bilancio. Tale rappresentazione ha comportato quanto segue:

Per il 2010 e, a fini comparativi, per il 2009, le voci di costo e di ricavo relative alle Discontinued Operation sono state classificate nella voce Utile/(perdita) delle Discontinued Operation del conto economico.

Le attività correnti e non correnti relative alle Discontinued Operation sono state riclassificate, a dicembre 2010, nella voce Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation della situazione patrimoniale-finanziaria.

Le passività (escluso il patrimonio netto) relative alle Discontinued Operation sono state riclassificate, a dicembre 2010, nella voce Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation della situazione patrimoniale-finanziaria.

Per il 2010 e, a fini comparativi, per il 2009, tutti i flussi di cassa relativi alle Discontinued Operation sono stati rappresentati in apposite voci relative alle operazioni dell’esercizio, alle attività di investimento e alle attività di finanziamento del rendiconto finanziario.

In altri termini, il bilancio consolidato del Gruppo Fiat così redatto comporta il consolidamento integrale sia delle controllate destinate a permanere nel perimetro del Gruppo Fiat post Scissione (cosiddette “Continuing Operation”), sia delle controllate confluite nel perimetro del Gruppo Fiat Industrial (le Discontinued Operation), dandone peraltro separata evidenza.

In apposito capitolo della presente Nota integrativa, cui si rinvia, viene fornito il dettaglio analitico del contenuto delle voci relative alle Discontinued Operation così come presentate nel conto economico, nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel rendiconto finanziario consolidati. Inoltre, tenuto conto della rilevanza del perimetro rappresentato dalle Discontinued Operation, si è ritenuto opportuno fornire, nel contesto di ogni nota relativa al contenuto delle singole voci di bilancio, l’informativa richiesta dai principi contabili non solo con riferimento alle Continuing Operation, ma anche con riferimento alle Discontinued Operation.

Per completezza di informativa, si precisa infine che l’operazione di Scissione si configura come un’operazione di “business combination involving entities or businesses under common control” e, in quanto tale, è esclusa dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 e dell’IFRIC 17. Ne consegue che il bilancio consolidato di Fiat S.p.A. post Scissione e il bilancio consolidato di Fiat Industrial S.p.A. nel 2011 saranno predisposti applicando il principio della continuità dei valori, che darà luogo alla rilevazione nella situazione patrimoniale-finanziaria di apertura di valori uguali a quelli risultanti dal bilancio del Gruppo Fiat ante Scissione.

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PrinciPi contabili signiFicatiVi

Principi per la predisposizione del bilancioIl bilancio consolidato 2010 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell’Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”) e tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”).

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nonché sul presupposto della continuità aziendale. Il Gruppo, infatti, ha valutato che, pur in presenza di un contesto economico e finanziario ancora difficile, non sussistono significative incertezze (come definite dal paragrafo 25 del Principio IAS 1) sulla continuità aziendale, anche in virtù delle azioni già intraprese per adeguarsi ai mutati livelli di domanda, nonché della flessibilità industriale e finanziaria del Gruppo stesso.

Schemi di bilancioIl Gruppo presenta il conto economico per funzione (altrimenti detto “a costo del venduto”), forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per natura di spesa. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business ed è in linea con la prassi internazionale del settore automotoristico. Nel contesto di tale conto economico per funzione, prima dell’Utile/(perdita) operativa, è stato identificato in modo specifico l’Utile/(perdita) della gestione ordinaria, separatamente da quei proventi ed oneri derivanti da operazioni non ricorrenti nella gestione ordinaria del business, quali le Plusvalenze (minusvalenze) da cessione di partecipazioni, gli Oneri di ristrutturazione ed eventuali Altri proventi (oneri) definiti atipici, in quanto assimilabili ai precedenti: in tal modo si ritiene di consentire una migliore misurabilità dell’andamento effettivo della normale gestione operativa, fermo restando il fatto che si fornisce specifico dettaglio degli oneri e proventi rilevati nella gestione atipica. La definizione di atipico adottata dal Gruppo differisce pertanto da quella identificata dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, secondo cui sono operazioni atipiche e/o inusuali quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell’accadimento (prossimità alla chiusura dell’esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine: alla correttezza/completezza dell’informazione in bilancio, al conflitto d’interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza.

Con riferimento alle attività e passività presentate nella situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata una forma di presentazione mista della distinzione tra correnti e non correnti, secondo quanto consentito dallo IAS 1. In particolare, nel bilancio del Gruppo sono consolidate sia società che svolgono attività industriale, sia società che svolgono attività finanziaria. Il portafoglio delle società di servizi finanziari è incluso tra le attività correnti, in quanto verrà realizzato nel loro normale ciclo operativo. Le società di servizi finanziari, peraltro, provvedono solo in parte direttamente al reperimento delle risorse finanziarie sul mercato: alla restante parte provvede Fiat S.p.A. attraverso le società di tesoreria del Gruppo (incluse tra le società industriali), destinando le risorse finanziarie raccolte sia alle società industriali, sia alle società di servizi finanziari, a seconda delle loro necessità. Tale articolazione dell’attività finanziaria all’interno del Gruppo rende non rappresentativa la distinzione del debito finanziario tra corrente e non corrente nella situazione patrimoniale-finanziaria consolidata. Peraltro, adeguata informativa sulle scadenze delle passività è fornita nelle relative note.

Il rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto.

Si precisa, infine, che con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di conto economico, situazione patrimoniale-finanziaria e rendiconto finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate, al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

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Principi di consolidamento

Imprese controllateTrattasi di imprese in cui il Gruppo esercita il controllo, così come definito dallo IAS 27 – Bilancio consolidato e bilancio separato. Tale controllo esiste quando il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di un’impresa al fine di ottenere benefici dalle sue attività. I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. La quota del capitale e delle riserve di pertinenza di terzi nelle controllate e la quota di pertinenza di terzi dell’utile o perdita d’esercizio delle controllate consolidate sono identificate separatamente nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel conto economico consolidati. Le perdite di pertinenza di terzi che eccedono la quota di interessenza del capitale della partecipata, sono allocate al patrimonio netto di pertinenza di terzi. Le variazioni delle quote di possesso di controllate che non comportano acquisizione / perdita di controllo sono iscritte fra le variazioni di patrimonio netto.

Non sono incluse nel bilancio consolidato le controllate inattive o che generano un volume d’affari non significativo. La loro influenza sul totale delle attività, delle passività, sulla posizione finanziaria e sull’Utile/(perdita) attribuibile ai soci della controllante non è rilevante.

Imprese a controllo congiuntoTrattasi di imprese sulle cui attività il Gruppo ha un controllo congiunto così come definito dallo IAS 31 – Partecipazioni in joint venture. Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle società a controllo congiunto, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, a partire dalla data in cui inizia il controllo congiunto fino al momento in cui lo stesso cessa di esistere.

Imprese collegateTrattasi di imprese nelle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche finanziarie ed operative, così come definita dallo IAS 28 – Partecipazioni in collegate. Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle collegate, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, a partire dalla data in cui inizia l’influenza notevole fino al momento in cui tale influenza notevole cessa di esistere. Qualora l’eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite della collegata ecceda il valore contabile della partecipazione in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non è rilevata, ad eccezione e nella misura in cui il Gruppo abbia l’obbligo di risponderne.

Partecipazioni in altre impreseLe partecipazioni in altre imprese costituenti attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value, se determinabile, e gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni nel fair value sono imputati direttamente agli Altri utili/(perdite) complessivi fintantoché esse sono cedute o abbiano subito una perdita di valore; in quel momento, gli Altri utili/(perdite) complessivi precedentemente rilevati nel patrimonio netto sono imputati al conto economico del periodo.

Le partecipazioni in altre imprese minori, per le quali non è disponibile il fair value, sono iscritte al costo eventualmente svalutato per perdite di valore.

I dividendi ricevuti da tali imprese sono inclusi nella voce Altri proventi (oneri) derivanti dalla gestione di partecipazioni.

Transazioni eliminate nel processo di consolidamentoNella preparazione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni significative tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni con imprese collegate o a controllo congiunto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in quelle imprese.

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Operazioni in valuta esteraLe operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall’estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell’esercizio o in bilanci precedenti.

Consolidamento di imprese estereTutte le attività e le passività di imprese estere in moneta diversa dall’Euro che rientrano nell’area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell’esercizio. Le differenze cambio di conversione risultanti dall’applicazione di questo metodo sono classificate come voce di patrimonio netto fino alla cessione della partecipazione. Nella preparazione del rendiconto finanziario consolidato sono stati utilizzati i tassi medi di cambio per convertire i flussi di cassa delle imprese controllate estere.

L’avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall’acquisizione di un’impresa estera sono rilevati nella relativa valuta e sono convertiti utilizzando il tasso di cambio di fine periodo.

I principali tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro dei bilanci del 2010 e del 2009 delle società estere sono stati i seguenti:

Medi 2010 Al 31 dicembre 2010 Medi 2009 Al 31 dicembre 2009Dollaro USA 1,326 1,336 1,395 1,441Sterlina inglese 0,858 0,861 0,891 0,888Franco svizzero 1,380 1,250 1,510 1,484Zloty polacco 3,995 3,975 4,328 4,105Real brasiliano 2,331 2,218 2,767 2,511Peso argentino 5,183 5,303 5,201 5,473

In sede di prima adozione degli IFRS, le differenze cumulative di conversione generate dal consolidamento di imprese estere al di fuori dell’area Euro sono state azzerate, come consentito dall’IFRS 1; le plusvalenze o le minusvalenze derivanti dalla successiva dismissione di tali imprese dovranno comprendere solo le differenze di conversione cumulate generatesi successivamente al 1° gennaio 2004.

Aggregazioni aziendaliLe aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell’acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un’aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell’impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono generalmente rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla data di acquisizione; costituiscono un’eccezione le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento:

Imposte differite attive e passive;

Attività e passività per benefici ai dipendenti;

Passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell’impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell’impresa acquisita;

Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation.

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L’avviamento è determinato come l’eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.

Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l’impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata transazione per transazione.

Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell’avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell’avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall’aggregazione aziendale).

Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta dal Gruppo nell’impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l’eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel conto economico. Eventuali valori derivanti dalla partecipazione precedentemente detenuta e rilevati negli Altri Utili o Perdite complessivi sono riclassificati nel conto economico come se la partecipazione fosse stata ceduta.

Se i valori iniziali di un’aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l’aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.

Le aggregazioni aziendali avvenute prima del 1° gennaio 2010 sono state rilevate secondo la precedente versione dell’IFRS 3.

Attività immateriali

AvviamentoL’avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo Aggregazioni aziendali. L’avviamento non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

Al momento della cessione di una parte o dell’intera azienda precedentemente acquisita e dalla cui acquisizione era emerso un avviamento, nella determinazione della plusvalenza o della minusvalenza da cessione si tiene conto del corrispondente valore residuo dell’avviamento.

In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l’IFRS 3 - Aggregazioni di imprese in modo retroattivo alle acquisizioni di aziende avvenute antecedentemente al 1° gennaio 2004; di conseguenza, l’avviamento generato su acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IFRS è stato mantenuto al precedente valore determinato secondo i principi contabili italiani, previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.

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Costi di sviluppoI costi di sviluppo su progetti per la produzione di veicoli (automobili, veicoli industriali, autobus, macchine per l’agricoltura e le costruzioni, relativi componenti e motori, sistemi di produzione) sono iscritti all’attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate: i costi possono essere determinati in modo attendibile e la fattibilità tecnica del prodotto, i volumi e i prezzi attesi indicano che i costi sostenuti nella fase di sviluppo genereranno benefici economici futuri. I costi di sviluppo capitalizzati includono tutti i costi, diretti e indiretti, che possono essere attribuiti direttamente al processo di sviluppo.

I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dall’inizio della produzione lungo la vita stimata del prodotto, mediamente secondo i seguenti periodi:

n. di anniAutomobili 4 - 5Veicoli Industriali e Autobus 8Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni 5Motori 8 - 10Componenti e Sistemi di Produzione 3 - 5

Tutti gli altri costi di sviluppo sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

Attività immateriali a vita utile indefinitaLe attività immateriali a vita utile indefinita consistono principalmente in marchi acquisiti che non hanno limitazioni in termini di vita utile dal punto di vista legale, contrattuale, economico e competitivo. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore.

Altre attività immaterialiLe altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 – Attività immateriali, quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere determinato in modo attendibile.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile finita.

Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell’acquisizione di un’azienda sono iscritte separatamente dall’avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Immobili, impianti e macchinari

CostoGli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione e non sono rivalutati.

I costi sostenuti successivamente all’acquisto dei beni ed il costo di sostituzione di alcune parti dei beni iscritti in questa categoria sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti. Quando il costo di sostituzione di alcune parti dei beni è capitalizzato, il valore residuo delle parti sostituite è imputato a conto economico.

La voce Immobili, impianti e macchinari include anche il valore dei veicoli venduti con impegno di riacquisto iscritti secondo le modalità indicate nel paragrafo Riconoscimento dei ricavi, se relativi al Settore Veicoli Industriali.

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Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sul Gruppo tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo al loro fair value o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote sotto indicati.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

AmmortamentoL’ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività, come segue:

Aliquote ammortamentoFabbricati 2,5% - 10%Impianti e macchinari 5% - 20%Attrezzature industriali e commerciali 15% - 25%Altri beni 10% - 33%

I terreni non sono ammortizzati.

Beni concessi in leasing operativoI Beni concessi in leasing operativo includono i veicoli concessi a clienti in locazione operativa dalle società di leasing del Gruppo. Sono valutati al costo e sono ammortizzati con aliquote dal 20% al 33%.

Al termine del contratto di leasing, il Gruppo riclassifica i beni che sono destinati alla vendita tra le Rimanenze.

Oneri finanziariGli oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono.

Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

Perdita di valore delle attivitàIl Gruppo verifica, almeno una volta all’anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali (inclusi i costi di sviluppo capitalizzati) e degli Immobili, impianti e macchinari, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile. Un’attività immateriale con vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito una perdita di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene.

Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d’uso. Per determinare il valore d’uso di un’attività il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

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Quando, successivamente, una perdita su attività, diverse dall’avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività o dell’unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

Strumenti finanziari

PresentazioneGli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo sono inclusi nelle voci di bilancio di seguito descritte.

La voce Partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti include le partecipazioni in imprese non consolidate e altre attività finanziarie non correnti (titoli detenuti con l’intento di mantenerli in portafoglio sino alla scadenza, crediti e finanziamenti non correnti e altre attività finanziarie non correnti disponibili per la vendita).

Le attività finanziarie correnti, così come definite dallo IAS 39, includono i crediti commerciali, i crediti da attività di finanziamento (finanziamenti alla clientela finale – “retail”, finanziamenti ai dealer, leasing finanziari e altri finanziamenti correnti a terzi), titoli correnti e le altre attività finanziarie correnti (che includono il fair value positivo degli strumenti finanziari derivati), nonché le disponibilità e mezzi equivalenti.

In particolare, la voce Disponibilità e mezzi equivalenti include i depositi bancari, quote di fondi di liquidità e altri titoli ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. I titoli correnti comprendono i titoli con scadenza a breve termine o titoli negoziabili che rappresentano investimenti temporanei di liquidità e che non rispettano i requisiti per essere classificati come mezzi equivalenti alle disponibilità; i titoli correnti comprendono sia titoli disponibili per la vendita, sia titoli detenuti per la negoziazione.

Le passività finanziarie si riferiscono ai debiti finanziari, comprensivi dei debiti per anticipazioni su cessione di crediti, nonché alle altre passività finanziarie (che includono il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati), ai debiti commerciali e agli altri debiti.

ValutazioneLe partecipazioni in imprese non consolidate incluse tra le attività finanziarie non correnti sono contabilizzate secondo quanto descritto nel precedente paragrafo Principi di consolidamento.

Le attività finanziarie non correnti diverse dalle partecipazioni, così come le attività finanziarie correnti e le passività finanziarie, sono contabilizzate secondo quanto stabilito dallo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.

Le attività finanziarie correnti e i titoli detenuti con l’intento di mantenerli sino alla scadenza sono contabilizzati sulla base della data di regolamento e, al momento della prima iscrizione in bilancio, sono valutati al costo di acquisizione, inclusivo dei costi accessori alla transazione.

Successivamente alla prima rilevazione, gli strumenti finanziari disponibili per la vendita e quelli di negoziazione sono valutati al fair value. Qualora il prezzo di mercato non sia disponibile, il fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita è misurato con le tecniche di valutazione più appropriate, quali ad esempio l’analisi dei flussi di cassa attualizzati, effettuata con le informazioni di mercato disponibili alla data di bilancio.

Gli utili e le perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati direttamente negli Altri utili/(perdite) complessivi fino al momento in cui l’attività finanziaria è venduta o viene svalutata; nel momento in cui l’attività è venduta, gli utili o le perdite accumulate, incluse quelle precedentemente iscritte negli Altri utili/(perdite) complessivi, sono incluse nel conto economico del periodo; nel momento in cui l’attività è svalutata, le perdite accumulate sono incluse nel conto economico. Gli utili e le perdite generati dalle variazioni del fair value degli strumenti finanziari classificati come detenuti per la negoziazione sono rilevati nel conto economico del periodo.

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I finanziamenti e i crediti che il Gruppo non detiene a scopo di negoziazione (finanziamenti e crediti originati nel corso dell’attività caratteristica), i titoli detenuti con l’intento di mantenerli in portafoglio sino alla scadenza e tutte le attività finanziarie per le quali non sono disponibili quotazioni in un mercato attivo e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile, sono valutati, se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo di acquisizione. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che un’attività finanziaria o che un gruppo di attività possa aver subito una riduzione di valore. Se esistono evidenze oggettive, la perdita di valore deve essere rilevata come costo nel conto economico del periodo.

Ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, le passività finanziarie sono esposte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo.

Le attività e le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting, applicabili al fair value hedge: gli utili e le perdite derivanti dalle successive valutazioni al fair value, dovute a variazioni dei relativi rischi coperti, sono rilevate a conto economico e sono compensate dalla porzione efficace della perdita o dell’utile derivante dalle successive valutazioni al fair value dello strumento di copertura.

Strumenti finanziari derivatiGli strumenti finanziari derivati sono utilizzati con l’intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio, di tasso e di variazioni nei prezzi di mercato. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l’efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dallo IAS 39.

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:

Fair value hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alle variazioni del fair value di un’attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L’utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e sono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata negli Altri utili/(perdite) complessivi. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dagli Altri utili/(perdite) complessivi e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui è rilevato il correlato effetto economico dell’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura sono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti negli Altri utili/(perdite) complessivi, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell’operazione coperta. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi negli Altri utili/(perdite) complessivi sono rilevati immediatamente a conto economico.

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Hedge of a net investment – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura di un investimento netto in una gestione estera, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata negli Altri utili/(perdite) complessivi. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico alla dismissione dell’attività estera.

Se l’hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

Cessioni di creditiIl Gruppo cede una parte significativa dei propri crediti finanziari, commerciali e tributari attraverso programmi di cartolarizzazione (“securitisation”) od operazioni di factoring.

Un’operazione di cartolarizzazione prevede la cessione di un portafoglio di crediti ad una società veicolo. Questa società veicolo finanzia l’acquisto dei crediti mediante l’emissione di titoli mobiliari da essi garantiti (asset-backed securities), ovvero titoli il cui rimborso e i cui flussi di interessi dipendono dai flussi finanziari generati dal portafoglio di crediti. Gli asset-backed securities si suddividono in classi a seconda del loro grado di privilegio (seniority) e del loro rating: le classi di grado più elevato (senior) sono collocate sul mercato e sono sottoscritte dagli investitori; le classi di grado inferiore (junior), il cui rimborso è subordinato a quello delle senior, sono normalmente sottoscritte dal cedente. Il grado di coinvolgimento residuo mantenuto dal cedente sui crediti ceduti è pertanto limitato al valore dei titoli junior sottoscritti. Secondo quanto stabilito dal SIC 12 – Consolidamento – Società a destinazione specifica (“SPE”) tutte le società veicolo sono incluse nell’area di consolidamento, in quanto la sottoscrizione di asset-backed securities junior da parte del cedente implica in sostanza il suo controllo sulla SPE.

Inoltre, le operazioni di cessione di crediti possono essere pro-solvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto includono clausole di pagamento differito (ad esempio, il pagamento da parte del factor di una parte minoritaria del prezzo di acquisto è subordinato al totale incasso dei crediti), richiedono una franchigia da parte del cedente o implicano il mantenimento di una significativa esposizione all’andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti. Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l’eliminazione dal bilancio delle attività, dal momento che non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici.

Di conseguenza, tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di cartolarizzazione e di factoring che non rispettano i requisiti per l’eliminazione stabiliti dallo IAS 39 rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legalmente ceduti; una passività finanziaria di pari importo è contabilizzata nel bilancio consolidato come Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti. Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo.

RimanenzeLe rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti (ivi inclusi i beni concessi in leasing operativo e beni venduti con clausola di buy-back destinati alla vendita) sono valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo, determinando il costo con il metodo del primo entrato – primo uscito (FIFO). La valutazione delle rimanenze di magazzino include i costi diretti dei materiali e del lavoro e i costi indiretti (variabili e fissi). Sono calcolati fondi svalutazione per materiali, prodotti finiti, pezzi di ricambio e altre forniture considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore di realizzo. Il valore di realizzo rappresenta il prezzo stimato di vendita nel corso della normale gestione, al netto di tutti i costi stimati per il completamento del bene e dei costi di vendita e di distribuzione che si dovranno sostenere.

I lavori su ordinazione sono valutati in base alla percentuale di completamento determinata sulla base del rapporto tra i costi di commessa sostenuti alla data di bilancio e la stima dei costi totali, e sono esposti al netto degli acconti fatturati ai clienti. Eventuali perdite su tali contratti sono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note.

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Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued OperationLe Attività e Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation sono classificate come destinate alla vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. Tali condizioni sono considerate avverate nel momento in cui la vendita o la discontinuità del gruppo di attività in dismissione sono considerati altamente probabili e le attività e passività sono immediatamente disponibili per la vendita nelle condizioni in cui si trovano.

Quando il Gruppo è coinvolto in un piano di dismissione che comporta la perdita di controllo di una partecipata, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita quando le condizioni sopra descritte sono avverate, anche nel caso in cui, dopo la dismissione, il Gruppo continui a detenere una partecipazione di minoranza nella controllata.

Le attività destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

Benefici ai dipendenti

Piani pensioneI dipendenti del Gruppo beneficiano di piani pensionistici a benefici definiti e/o a contribuzione definita, a seconda delle condizioni e pratiche locali dei paesi in cui il Gruppo opera.

L’obbligazione del Gruppo di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). La porzione del valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali che eccede il maggiore tra il 10% del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti e il 10% del fair value delle attività a servizio del piano al termine del precedente esercizio è ammortizzata sulla rimanente vita lavorativa media dei dipendenti (“metodo del corridoio”). In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha deciso di iscrivere tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti al 1° gennaio 2004, pur avendo scelto di utilizzare il metodo del corridoio per gli utili e le perdite attuariali successivi.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria rappresenta il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti, rettificato da utili e perdite attuariali sospesi in applicazione del metodo del corridoio e da costi relativi a prestazioni di lavoro passate da rilevare negli esercizi futuri, diminuito del fair value delle attività a servizio del piano. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte al minore tra il loro valore e la somma delle perdite attuariali nette non riconosciute, del costo relativo a prestazioni di lavoro passate da rilevare negli esercizi futuri, del valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano.

Nel caso di una modifica al piano che cambia i benefici derivanti da prestazioni di lavoro passate o nel caso di attribuzione di un nuovo piano relativamente a prestazioni di lavoro passate, i costi derivanti dalle prestazioni di lavoro passate sono rilevati nel conto economico a quote costanti lungo il periodo medio fino al momento in cui i benefici saranno acquisiti. Nel caso di una modifica al piano che riduce significativamente il numero dei dipendenti coinvolti nel piano o che modifica le clausole del piano in modo che una parte significativa dei servizi futuri spettanti ai dipendenti non maturerà più gli stessi benefici o ne maturerà in misura ridotta, l’utile o la perdita da riduzione è rilevata immediatamente nel conto economico.

Tutti i costi e proventi derivanti dalla valutazione dei fondi per piani pensionistici sono rilevati nel conto economico per area funzionale di destinazione, ad eccezione della componente finanziaria relativa ai piani a benefici definiti non finanziati, che è inclusa tra gli Oneri finanziari.

I costi relativi a piani a contribuzione definita sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

Piani successivi al rapporto di lavoro diversi da quelli pensionisticiIl Gruppo riconosce alcuni benefici definiti successivi al rapporto di lavoro, costituiti per lo più da piani di assistenza sanitaria. Il metodo di contabilizzazione e la frequenza delle valutazioni di tali benefici sono simili a quelli utilizzati per i piani pensionistici.

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Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) delle società italiane era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitaleIl Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni membri dell’alta dirigenza e dipendenti attraverso piani di partecipazione al capitale (piani di stock option e assegnazione gratuita di azioni). Secondo quanto stabilito dall’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, tali piani rappresentano una componente della retribuzione dei beneficiari; pertanto il costo è rappresentato dal fair value di tali strumenti alla data di assegnazione, ed è rilevato a conto economico a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto. Variazioni nel fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. Il Gruppo ha applicato le disposizioni transitorie previste dall’IFRS 2 e quindi ha applicato il principio a tutti i piani di stock option assegnati dopo il 7 novembre 2002 e non ancora maturati alla data di entrata in vigore dell’IFRS 2 (1° gennaio 2005). Informativa dettagliata è fornita anche in merito ai piani assegnati precedentemente a tale data.

Fondi rischi ed oneriIl Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un’obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi, ed è probabile che si renderà necessario l’impiego di risorse del Gruppo per adempiere l’obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione stessa.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

Azioni proprieLe azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Riconoscimento dei ricaviI ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono rappresentati al netto di sconti, abbuoni e resi, così come dei costi relativi a programmi di incentivazione delle vendite, accertati in base al costo storico, determinati paese per paese, e rilevati in diminuzione del margine nel periodo in cui sono rilevate le corrispondenti vendite. I programmi di incentivazione delle vendite del Gruppo includono la concessione di finanziamenti alla clientela finale a tassi significativamente inferiori a quelli di mercato. Il relativo costo è rilevato nel momento della vendita iniziale.

I ricavi dalla vendita di beni sono rilevati quando i rischi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all’acquirente, il prezzo di vendita è concordato o determinabile e se ne prevede l’incasso: tale momento corrisponde generalmente con la data in cui i veicoli sono messi a disposizione dei concessionari non appartenenti al Gruppo o con la data di consegna, nel caso di vendite dirette. Le vendite di nuovi veicoli con impegno di riacquisto non sono rilevate al momento della consegna, ma sono contabilizzate come leasing operativi quando è probabile che il veicolo sarà riacquistato. Più in dettaglio, i veicoli venduti con impegno di buy-back sono trattati come rimanenze di magazzino, se relativi a Fiat Group Automobiles (i contratti hanno normalmente un impegno di riacquisto di breve termine); sono iscritti tra gli Immobili, impianti e macchinari, se relativi al Settore Veicoli Industriali (i contratti hanno normalmente un impegno di riacquisto di lunga durata). La differenza tra il valore di carico (che corrisponde al costo di produzione) ed il valore stimato di rivendita (al netto dei costi di ricondizionamento) al termine del periodo di buy-back è ammortizzata a quote costanti lungo la durata del contratto. Il prezzo ricevuto sulla vendita iniziale è

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contabilizzato come un anticipo fra le passività. La differenza tra il prezzo della vendita iniziale e il prezzo di riacquisto è rilevata come canone di locazione in base ad un criterio a quote costanti lungo la durata della locazione operativa. I beni venduti con impegno di buy-back, inizialmente iscritti tra gli Immobili, impianti e macchinari, sono riclassificati tra le Rimanenze al termine del contratto quando sono destinati alla vendita. I corrispettivi derivanti dalla loro cessione a titolo definitivo sono rilevati tra i Ricavi.

I ricavi da prestazioni di servizi e i ricavi da lavori su ordinazione sono rilevati con riferimento allo stato di avanzamento (metodo della percentuale di completamento).

I ricavi includono anche i canoni di locazione e gli interessi attivi delle società di servizi finanziari.

Costo del vendutoIl Costo del venduto comprende il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci che sono state vendute. Include tutti i costi di materiali, di lavorazione e le spese generali direttamente associati alla produzione. Questi comprendono gli ammortamenti di fabbricati, impianti e macchinari e di attività immateriali impiegati nella produzione e le svalutazioni delle rimanenze di magazzino. Il costo del venduto include anche i costi di trasporto e di assicurazione sostenuti per le consegne ai concessionari, nonché le commissioni di agenzia nei casi di vendite dirette.

Il Costo del venduto include anche gli accantonamenti rilevati a copertura dei costi stimati di garanzia dei prodotti venduti al momento della vendita ai concessionari o al cliente finale. I ricavi sui contratti di vendita con estensione della garanzia e delle prestazioni per manutenzione sono rilevati lungo il periodo nel quale il servizio dovrà essere fornito.

Nel Costo del venduto sono classificati i costi che sono direttamente attribuibili allo svolgimento delle attività di servizi finanziari e gli interessi passivi sul rifinanziamento di tali attività, inclusi gli accantonamenti a fondi rischi e le svalutazioni.

Costi di ricerca e sviluppoQuesta voce include i costi di ricerca, i costi di sviluppo non capitalizzabili, così come gli ammortamenti sui costi di sviluppo capitalizzati secondo quanto stabilito dallo IAS 38 (si veda la Nota 4 e la Nota 14).

Contributi pubbliciI contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono rilevati a conto economico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all’inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair value più i costi direttamente attribuibili all’ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici.

ImposteLe imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate negli Altri utili/(perdite) complessivi, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente negli Altri utili/(perdite) complessivi. Gli accantonamenti per imposte che potrebbero generarsi dal trasferimento di utili non distribuiti delle società controllate sono effettuati solo dove vi sia la reale intenzione di trasferire tali utili. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di un’attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell’avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l’annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive

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sulle perdite fiscali e crediti di imposta non utilizzati riportabili a nuovo, nonché sulle differenze temporanee, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

DividendiI dividendi pagabili dal Gruppo sono rappresentati come movimento di patrimonio netto nell’esercizio in cui sono approvati dall’Assemblea degli azionisti.

Utile per azioneL’utile base per azione è calcolato dividendo l’Utile/(perdita) attribuibile ai soci della controllante per la media ponderata delle azioni in circolazione durante l’esercizio. Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le azioni aventi potenziale effetto diluitivo.

Uso di stimeLa redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull’esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull’esercizio corrente, sia su quelli futuri.

In questo contesto si segnala che la situazione causata dalla profonda crisi economica e finanziaria iniziata nel 2008 ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono i fondi svalutazione crediti e svalutazione magazzino, le attività non correnti (attività immateriali e materiali), i valori residui dei beni concessi in leasing operativo o venduti con clausola di buy-back, i fondi pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoro, le imposte differite attive.

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell’esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.

Fondo svalutazione dei creditiIl fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale e verso la rete di vendita. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell’esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, di tassi di chiusura dei dealer, delle perdite e degli incassi, dell’attento monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato. Il prolungamento e l’eventuale peggioramento dell’attuale situazione economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori del Gruppo rispetto al peggioramento già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.

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Fondo svalutazione magazzinoIl fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell’esperienza passata e dell’andamento storico e atteso del mercato dei veicoli usati. Il peggioramento della situazione economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni del mercato dell’usato rispetto al peggioramento già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.

Valore recuperabile delle attività non correnti (incluso l’avviamento)Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali (incluso l’avviamento), le partecipazioni e le altre attività finanziarie. Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall’utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un’attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione per il valore dell’eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l’uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali.

Stante l’attuale situazione economico-finanziaria, vengono di seguito riportate le considerazioni che il Gruppo Fiat ha effettuato in merito alle proprie prospettive:

In tale contesto, ai fini della redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2010, e più in particolare nell’effettuazione dei test di impairment di attività materiali e immateriali, i diversi settori del Gruppo hanno preso in considerazione gli andamenti attesi per il 2011 risultanti dal budget del Gruppo Fiat post Scissione e del Gruppo Fiat Industrial, le cui assunzioni e risultanze sono coerenti con quanto dichiarato nel capitolo Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione. Inoltre, per gli anni successivi, hanno preso in considerazione le previsioni e i target inclusi nel Piano Strategico 2010-2014 del Gruppo Fiat, presentato alla comunità finanziaria il 21 aprile 2010. Sulla base di tali previsioni, non sono emerse necessità di impairment significativi.

Inoltre, qualora si dovessero ulteriormente peggiorare le assunzioni alla base delle previsioni, si segnala quanto segue:

Con riferimento alle attività materiali e a quelle immateriali a vita utile definita (essenzialmente costi di sviluppo) del Gruppo, le stesse si riferiscono a modelli/prodotti con un elevato contenuto tecnologico in linea con le ultime normative di carattere ambientale, che li rende pertanto competitivi nell’attuale contesto economico, specie nelle economie più mature, dove particolare attenzione viene posta all’eco-sostenibilità di tali tipologie di beni. Pertanto, seppur nell’immediato il mercato automotoristico sia tra i più colpiti dalla crisi, si ritiene altamente probabile che il ciclo di vita di tali prodotti possa prolungarsi, estendendosi nell’arco di tempo interessato da una ripresa economica più lenta, permettendo così al Gruppo di conseguire adeguati flussi reddituali per coprirne gli investimenti, seppur in un orizzonte temporale più ampio.

Per quanto riguarda, invece, gli avviamenti capitalizzati, il 61% circa si riferisce ai business di CNH e il 27% circa a Ferrari. Con riferimento all’avviamento relativo ai business di CNH (pari a 1.794 milioni di euro al 31 dicembre 2010), incluso tra le Discontinued Operation in quanto di pertinenza di business confluiti nel Gruppo Fiat Industrial, sono state sviluppate analisi articolate secondo diverse metodologie per verificarne la recuperabilità: le considerazioni sviluppate sono descritte nella Nota 14. Per quanto riguarda Ferrari, infine, l’esclusività del business, la sua redditività storica e le prospettive reddituali consentono di ritenerne il valore recuperabile, anche in presenza di difficili condizioni economiche e di mercato.

Valore residuo dei beni concessi in leasing operativo attraverso un contratto di leasing o ceduti attraverso un contratto di buy-backIl Gruppo rileva i beni concessi in leasing operativo come attività materiali. Inoltre, la vendita di nuovi veicoli attraverso contratti di buy-back non è contabilizzata come una vendita al momento della consegna al cliente ma come un leasing operativo se è probabile che il veicolo sarà riacquistato. Il Gruppo rileva i ricavi derivanti da tali operazioni a quote costanti lungo la durata del contratto di leasing. Gli ammortamenti dei beni concessi in leasing operativo sono rilevati a quote costanti lungo la durata del contratto per il valore necessario a ridurre il costo dei beni fino al loro valore residuo al termine del contratto di leasing. La stima del valore residuo dei beni concessi in leasing è calcolata al momento della stipula del contratto sulla base dei dati di settore pubblicati e dell’esperienza.

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L’effettiva realizzazione dei valori residui dipende dalla capacità futura del Gruppo di commercializzare i beni nel contesto di mercato di quel momento. Il Gruppo valuta continuamente se sono avvenuti fatti e circostanze che hanno un effetto sui valori residui stimati per tali beni. In particolare, nel corso del 2009 il Gruppo aveva rilevato svalutazioni addizionali, rispetto a quelle solitamente effettuate in base all’andamento storico dei valori residui, per tener conto del repentino deteriorarsi, negli ultimi mesi del 2008 e in tutto il 2009, del mercato dei veicoli usati. Nel corso del 2010 si è mantenuto un attento monitoraggio del mercato dei veicoli usati, al fine di determinare un corretto livello dei fondi svalutazione. Peraltro, se le condizioni di mercato peggiorassero ulteriormente, non si esclude che debbano essere effettuate ulteriori svalutazioni.

IncentiviAl momento della vendita o al momento in cui gli incentivi sono annunciati ai dealer, se successivo, il Gruppo rileva a diretta riduzione dei ricavi la stima degli impatti degli incentivi concessi alla rete di vendita ed ai clienti. Vi sono diversi tipi di incentivi, variabili anche in funzione del momento in cui sono stati concessi. La determinazione degli incentivi richiede l’uso di stime basate su diversi fattori da parte del management.

Garanzie prodottoAl momento della vendita del prodotto, il Gruppo accantona dei fondi relativi ai costi stimati per garanzia prodotto. Il management stabilisce il valore di tali fondi sulla base delle informazioni storiche circa la natura, frequenza e costo medio degli interventi di garanzia. Il Gruppo lavora per migliorare la qualità dei prodotti e minimizzare l’onere derivante dagli interventi in garanzia.

Piani pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoroLe società del Gruppo partecipano a piani pensione e altri piani di assistenza sanitaria in diversi Stati. Il Gruppo ha i suoi principali piani a benefici definiti nel Regno Unito, in Germania e in Italia, nonché negli Stati Uniti, per quanto riguarda in modo particolare le Discontinued Operation facenti capo al Gruppo Fiat Industrial. Il management utilizza diverse assunzioni statistiche e fattori valutativi con l’obiettivo di anticipare gli eventi futuri per il calcolo degli oneri, delle passività e delle attività relative a tali piani. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio del piano, i tassi dei futuri incrementi retributivi, l’andamento dei costi per assistenza medica. Inoltre, anche gli attuari consulenti del Gruppo utilizzano fattori soggettivi, come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Con riferimento ai tassi di sconto, si precisa che nel corso del 2010 le curve dei tassi dei titoli corporate high quality non hanno presentato un’elevata volatilità (che si era invece manifestata nel corso del 2008). Non si esclude, peraltro, che futuri significativi cambiamenti nei rendimenti dei titoli corporate possano comportare effetti sulla passività e sugli utili/perdite attuariali non riconosciuti, tenuto peraltro anche conto di eventuali contestuali modifiche al rendimento delle attività a servizio dei piani, laddove esistenti.

Realizzabilità delle attività per imposte anticipateAl 31 dicembre 2010, il Gruppo Fiat ha attività per imposte anticipate e benefici fiscali teorici per perdite fiscali riportabili a nuovo per 7.767 milioni di euro di cui non riconosciute in bilancio per 2.855 milioni di euro (tali importi includono rispettivamente 2.555 milioni di euro e 685 milioni di euro relativi alle Discontinued Operation). I corrispondenti valori al 31 dicembre 2009 erano pari a 7.784 milioni di euro e 3.307 milioni di euro, rispettivamente. Il management ha rilevato tali poste rettificative al fine di ridurre il valore delle imposte anticipate fino al valore per cui ne ritiene probabile il recupero. Nella determinazione delle poste rettificative sono stati presi in considerazione i risultati di budget e le previsioni per gli anni successivi coerenti con quelli utilizzati ai fini dei test di impairment e descritti nel precedente paragrafo relativo al valore recuperabile delle attività non correnti. Si ritiene, inoltre, che le poste rettificative stanziate siano congrue a coprire il rischio di un ulteriore peggioramento delle assunzioni insite in tali previsioni, tenuto conto del fatto che le imposte anticipate nette così stanziate si riferiscono a differenze temporanee/perdite fiscali che, in misura significativa, possono essere recuperate in un arco di tempo molto lungo, quindi compatibile con un contesto in cui l’uscita dalla situazione di crisi e la ripresa economica dovesse prolungarsi oltre l’orizzonte temporale implicito nelle previsioni sopra citate.

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Passività potenzialiIl Gruppo è soggetto a cause legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l’esborso che deriverà da tali controversie. Le cause e i contenziosi contro il Gruppo spesso derivano da problematiche legali complesse e difficili, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascuna causa, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale. Il Gruppo accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l’ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l’ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2010I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2010.

IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendaliIn accordo con le regole di transizione del principio, il Gruppo ha adottato l’IFRS 3 (rivisto nel 2008) – Aggregazioni aziendali, in modo prospettico, alle aggregazioni aziendali avvenute al o dopo il 1° gennaio 2010. In particolare, la versione aggiornata dell’IFRS 3 ha introdotto importanti modifiche, di seguito descritte, che riguardano principalmente: la disciplina delle acquisizioni per fasi di società controllate; la facoltà di valutare al fair value eventuali interessenze di pertinenza di terzi acquisite in un’acquisizione parziale; l’imputazione a conto economico di tutti i costi connessi all’aggregazione aziendale e la rilevazione alla data di acquisizione dei corrispettivi sottoposti a condizione.

Acquisizione per fasi di una controllataNel caso di acquisizione per fasi di una società controllata, l’IFRS 3 (2008) stabilisce che si realizza un’aggregazione aziendale solo nel momento in cui è acquisito il controllo e che, in questo momento, tutte le attività nette identificabili della società acquisita devono essere valutate al fair value; le interessenze di pertinenza di terzi devono essere valutate sulla base del loro fair value oppure sulla base della quota proporzionale del fair value delle attività nette identificabili della società acquisita (metodo già consentito dalla precedente versione dell’IFRS 3).

In un’acquisizione per fasi del controllo di una partecipata, la partecipazione precedentemente detenuta, sino a quel momento contabilizzata secondo quanto indicato dallo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, oppure secondo lo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate o secondo lo IAS 31 – Partecipazioni in joint ventures, deve essere trattata come se fosse stata venduta e riacquisita alla data in cui si acquisisce il controllo. Tale partecipazione deve pertanto essere valutata al suo fair value alla data di acquisizione e gli utili e le perdite conseguenti a tale valutazione devono essere rilevati nel conto economico. Inoltre, ogni valore precedentemente rilevato nel patrimonio netto come Altri utili e perdite complessive, che dovrebbe essere imputato a conto economico a seguito della cessione dell’attività cui si riferisce, deve essere riclassificato nel conto economico. L’avviamento o il provento derivanti dall’acquisizione del controllo di un’impresa controllata devono essere determinati come sommatoria tra il prezzo corrisposto per l’ottenimento del controllo, il valore delle interessenze di pertinenza di terzi (valutate secondo uno dei metodi consentiti dal principio), il fair value della partecipazione di minoranza precedentemente detenuta, al netto del fair value delle attività nette identificabili acquisite.

Secondo la precedente versione del principio l’acquisizione del controllo per fasi era rilevata transazione per transazione, come una serie di acquisizioni separate che generavano complessivamente un avviamento determinato come la somma degli avviamenti generati dalle singole transazioni.

Come descritto nel seguente capitolo Area di consolidamento, in data 30 giugno 2010 il Gruppo Fiat ha acquisito il residuo 50% della partecipazione nella joint venture Fiat GM Powertrain Polska (società inclusa nel Bilancio consolidato del Gruppo Fiat secondo il metodo proporzionale), ottenendone il controllo totalitario; tale transazione è stata rilevata come un’acquisizione per fasi di una controllata.

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Oneri accessori alla transazioneL’IFRS 3 (2008) prevede che gli oneri accessori alle operazioni di aggregazione aziendale siano rilevati a conto economico nel periodo in cui sono sostenuti. Secondo la precedente versione del principio tali oneri erano inclusi nella determinazione del costo di acquisizione delle attività nette della società acquisita. In relazione all’acquisizione del 50% residuo nella partecipata Fiat GM Powertrain Polska, nel 2010 l’applicazione di tale modifica ha comportato l’iscrizione a conto economico di costi accessori non significativi.

Rilevazione dei corrispettivi sottoposti a condizioneL’IFRS 3 (2008) prevede che i corrispettivi sottoposti a condizione siano considerati parte del prezzo di trasferimento delle attività nette acquisite e che siano valutati al fair value alla data di acquisizione. Analogamente, se il contratto di aggregazione prevede il diritto alla restituzione di alcune componenti del prezzo al verificarsi di alcune condizioni, tale diritto è classificato come attività dall’acquirente. Eventuali successive variazioni del fair value devono essere rilevate a rettifica del trattamento contabile originario solo se esse sono determinate da maggiori o migliori informazioni circa tale fair value e se si verificano entro 12 mesi dalla data di acquisizione; tutte le altre variazioni devono essere rilevate a conto economico.

La precedente versione del principio prevedeva che i corrispettivi sottoposti a condizione fossero rilevati alla data di acquisizione solo se il loro pagamento era ritenuto probabile e il loro ammontare poteva essere determinato in modo attendibile. Ogni variazione successiva al valore di tali corrispettivi era inoltre sempre rilevata a rettifica del goodwill. In relazione all’acquisizione del 50% residuo nella partecipata Fiat GM Powertrain Polska, nel 2010 l’applicazione di tale modifica non ha comportato alcun effetto sulla situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo.

Nell’esercizio, le sopra citate variazioni dei principi contabili derivanti dall’adozione dell’IFRS 3 (2008) hanno determinato i seguenti impatti contabili:

(in milioni di euro) 2010Conto economico

Minusvalenza per adeguamento partecipazione pregressa al fair value (2)Riclassifica Altri utili (perdite) complessivi a conto economico (4)Incremento/(Riduzione) dell’utile(perdita) dell’esercizio a seguito dell’adozione del principio (6)

Conto economico complessivo

Incremento/(Riduzione) dell’utile(perdita) dell’esercizio a seguito dell’adozione del principio (6)Riclassifica Altri utili (perdite) complessivi a conto economico 4Incremento/(Riduzione) dell’utile(perdita) complessiva a seguito dell’adozione del principio (2)

(in euro) 2010Risultato base e diluito per azione ordinaria Incremento/(decremento) del risultato base per azione ordinaria (0,005)Incremento/(decremento) del risultato diluito per azione ordinaria (0,005)

IAS 27 (2008) - Bilancio consolidato e separatoLe modifiche allo IAS 27 riguardano principalmente il trattamento contabile di transazioni o eventi che modificano le quote di interessenza in società controllate e l’attribuzione delle perdite della controllata alle interessenze di pertinenza di terzi. In accordo con le regole di transizione del principio, il Gruppo ha adottato tali modifiche allo IAS 27 in modo prospettico, rilevando effetti sul trattamento contabile di alcune acquisizioni e cessioni di quote di minoranza di società controllate.

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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Lo IAS 27 (2008) stabilisce che, una volta ottenuto il controllo di un’impresa, le transazioni in cui la controllante acquisisce o cede ulteriori quote di minoranza senza modificare il controllo esercitato sulla controllata sono delle transazioni con i soci e pertanto devono essere riconosciute a patrimonio netto. Ne consegue che il valore contabile della partecipazione di controllo e delle interessenze di pertinenza di terzi devono essere rettificati per riflettere la variazione di interessenza nella controllata e ogni differenza tra l’ammontare della rettifica apportata alle interessenze di pertinenza di terzi ed il fair value del prezzo pagato o ricevuto a fronte di tale transazione è rilevata direttamente nel patrimonio netto ed è attribuita ai soci della controllante. Non vi saranno rettifiche al valore dell’avviamento ed utili o perdite rilevati nel conto economico. Gli oneri accessori derivanti da tali operazioni devono, inoltre, essere iscritti a patrimonio netto in accordo con quanto richiesto dallo IAS 32 al paragrafo 35.

In precedenza, in assenza di un Principio o di un’interpretazione specifica in materia, nel caso di acquisizione di quote di minoranza di imprese già controllate il Gruppo Fiat aveva adottato il cosiddetto “Parent entity extension method”, che prevedeva l’iscrizione della differenza tra il costo di acquisto ed i valori di carico delle attività e passività acquisite nella voce Avviamento. Nel caso di cessione di quote di interessenza di terzi senza perdita di controllo, invece, il Gruppo rilevava la differenza tra il valore di carico delle attività e passività cedute ed il prezzo di vendita nel conto economico.

A seguito dell’adozione della modifica sopra descritta, nel 2010 il Gruppo ha rilevato una riduzione del patrimonio netto di 81 milioni di euro a fronte dell’esercizio dell’opzione call sul 5% di Ferrari S.p.A., nonché di transazioni minori relative all’acquisizione e alla cessione di alcune quote di minoranza di controllate. L’adozione del principio non ha comportato effetti significativi sul Conto economico e sul Risultato base e diluito per azione.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2010 e non rilevanti per il GruppoI seguenti emendamenti, improvement ed interpretazioni, efficaci dal 1° gennaio 2010, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti all’interno del Gruppo alla data del presente bilancio, ma che potrebbero avere effetti contabili su transazioni o accordi futuri:

Improvement 2008 all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate.

Emendamenti allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate e allo IAS 31 – Partecipazioni in joint ventures, conseguenti alle modifiche apportate allo IAS 27.

Improvement agli IAS/IFRS (2009).

Emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa.

IFRIC 17 – Distribuzione di attività non liquide ai soci.

IFRIC 18 – Trasferimento di attività dai clienti.

Emendamento allo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione – Elementi qualificabili per la copertura.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal GruppoIn data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari: presentazione: classificazione dei diritti emessi al fine di disciplinare la contabilizzazione dell’emissione di diritti (diritti, opzioni o warrant) denominati in valuta diversa da quella funzionale dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti finanziari derivati; l’emendamento invece richiede che, a determinate condizioni, tali diritti siano classificati a patrimonio netto a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto deve essere applicato dal 1° gennaio 2011 in modo retrospettivo. Si ritiene che l’adozione dell’emendamento non comporterà effetti significativi sul bilancio del Gruppo.

In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate. Il principio deve essere applicato dal 1° gennaio 2011. L’adozione di tale modifica non produrrà alcun effetto dal punto di vista della valutazione delle poste di bilancio.

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In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari: lo stesso principio è poi stato emendato in data 28 ottobre 2010. Il principio, applicabile dal 1° gennaio 2013, rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie e per l’eliminazione (derecognition) dal bilancio delle attività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate negli Altri utili e perdite complessive e non transiteranno più nel conto economico. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione del nuovo principio.

In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC 14 – Versamenti anticipati a fronte di una clausola di contribuzione minima dovuta, consentendo alle società che versano anticipatamente una contribuzione minima dovuta di riconoscerla come un’attività. L’emendamento deve essere applicato dal 1° gennaio 2011. Si ritiene che l’adozione dell’emendamento non comporterà effetti significativi sul bilancio del Gruppo.

In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti di capitale. L’interpretazione stabilisce che, se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una passività finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa, allora le azioni emesse dall’impresa diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della passività finanziaria e devono essere valutate al fair value; la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve essere imputata a conto economico nel periodo. L’interpretazione deve essere applicata dal 1° gennaio 2011: Si ritiene che l’adozione dell’interpretazione non comporterà effetti significativi sul bilancio del Gruppo.

In data 6 maggio 2010 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“Improvement”) che saranno applicabili dal 1° gennaio 2011; di seguito vengono citate quelle che comporteranno un cambiamento nella presentazione, riconoscimento e valutazione delle poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni terminologiche o cambiamenti editoriali con effetti minimi in termini contabili, o quelle che hanno effetto su principi o interpretazioni non applicabili dal Gruppo Fiat:

IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendali: l’emendamento chiarisce che le componenti di interessenze di pertinenza di terzi che non danno diritto ai possessori a ricevere una quota proporzionale delle attività nette della controllata devono essere valutate al fair value o secondo quanto richiesto dai principi contabili applicabili. Quindi, per esempio, un piano di stock option concesso ai dipendenti deve essere valutato, in caso di aggregazione aziendale, in accordo con le regole dell’IFRS 2 e la quota di equity di uno strumento obbligazionario convertibile deve essere valutata in accordo con lo IAS 32. Inoltre, il Board ha approfondito il tema dei piani di pagamento basati su azioni che sono sostituiti nell’ambito di un’aggregazione aziendale, aggiungendo una guida specifica per chiarirne il trattamento contabile.

IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative: la modifica enfatizza l’interazione tra le informazioni integrative di tipo qualitativo e quelle di tipo quantitativo richieste dal principio circa la natura e la portata dei rischi inerenti gli strumenti finanziari. Questo dovrebbe aiutare gli utilizzatori del bilancio a collegare le informazioni presentate e a costituire una descrizione generale circa la natura e la portata dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari. Inoltre, è stata eliminata la richiesta di informativa circa le attività finanziarie che sono scadute ma che sono state rinegoziate o svalutate e quella relativa al fair value dei collateral.

IAS 1 – Presentazione del bilancio: con la modifica è richiesto che la riconciliazione delle variazioni di ogni componente di patrimonio netto sia presentata nelle note oppure negli schemi di bilancio.

IAS 34 – Bilanci intermedi: attraverso alcuni esempi sono stati inseriti chiarimenti circa le informazioni aggiuntive che devono essere presentate nei Bilanci Intermedi.

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Si ritiene che l’adozione di tali Improvement non comporterà effetti significativi sul bilancio del Gruppo.

In data 7 ottobre 2010 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni aggiuntive, applicabile per i periodi contabili che avranno inizio il o dopo il 1° luglio 2011. Gli emendamenti sono stati emessi con l’intento di migliorare la comprensione delle transazioni di trasferimento delle attività finanziarie, inclusa la comprensione dei possibili effetti derivanti da qualsiasi rischio rimasto in capo all’impresa che ha trasferito tali attività. Gli emendamenti inoltre richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontare sproporzionato di tali transazioni sia posto in essere alla fine di un periodo contabile. Alla data del presente Bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione degli emendamenti.

In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRS 1 – Prima adozione degli International Financial Reporting Standards (IFRS) per eliminare il riferimento alla data del 1° gennaio 2004 in esso contenuta e descritta come data di transizione agli IFRS e per fornire una guida sulla presentazione del bilancio in accordo con gli IFRS dopo un periodo di iperinflazione. Tali emendamenti saranno applicabili dal 1° luglio 2011. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione degli emendamenti appena descritti.

In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul reddito che richiede all’impresa di valutare le imposte differite derivanti da un’attività in funzione del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato (attraverso l’uso continuativo oppure attraverso la vendita). Conseguentemente a tale emendamento il SIC-21 – Imposte sul reddito – Recuperabilità di un’attività non ammortizzabile rivalutata non sarà più applicabile. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2012. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione dell’emendamento emendamenti appena descritto.

gestione dei riscHi

Rischio di creditoIl Gruppo presenta diverse concentrazioni del rischio di credito in funzione della natura delle attività svolte dai settori, nonché dai loro diversi mercati di riferimento, peraltro mitigata dal fatto che l’esposizione creditoria è suddivisa su un largo numero di controparti e clienti. Ciononostante, nel complesso, i crediti commerciali ed i crediti da attività di finanziamento, in particolare i crediti verso la rete di vendita e i crediti per attività di leasing finanziario, manifestano una concentrazione del rischio di credito nel mercato dell’Unione Europea per i settori Fiat Group Automobiles e Veicoli Industriali, nel mercato Nord Americano per il settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni nonché in America Latina per tutti i principali settori.

Le attività finanziarie sono rilevate in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando i dati storici.

Rischio di liquiditàIl rischio di liquidità cui è soggetto il Gruppo può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono monitorati o gestiti centralmente sotto il controllo della Tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie.

Nell’ambito delle proprie attività il Gruppo, inoltre, opera regolarmente al fine di realizzare operazioni di raccolta sui diversi mercati finanziari e con varie forme tecniche, con lo scopo di garantire un adeguato livello di liquidità sia attuale che prospettico.

Il perdurare di una situazione congiunturale difficile in alcuni dei mercati in cui opera il Gruppo e le incertezze che periodicamente caratterizzano i mercati finanziari richiedono di porre particolare attenzione alla gestione del rischio liquidità. In tal senso azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e a mantenere un adeguato livello di liquidità disponibile sono un importante fattore per garantire la normale operatività e affrontare le sfide strategiche nei prossimi anni. Il Gruppo prevede,

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quindi, di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari e il ricorso al mercato obbligazionario e ad altre forme di provvista.

Rischio di cambio e rischio di tasso di interesseIl Gruppo è soggetto al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi delle valute perché opera in un contesto internazionale in cui le transazioni sono condotte in diverse valute e tassi di interesse.

L’esposizione al rischio di cambio del Gruppo deriva sia dalla distribuzione geografica delle diverse attività industriali del Gruppo rispetto alla distribuzione geografica dei mercati in cui vende i propri prodotti, sia dall’utilizzo di fonti esterne di finanziamento in valuta.

L’esposizione al rischio di tasso di interesse deriva dalla necessità di finanziare le attività operative, sia industriali che finanziarie, oltre che di impiegare la liquidità disponibile. La variazione dei tassi di interesse di mercato può avere un impatto negativo o positivo sul risultato economico del Gruppo, influenzando indirettamente i costi e i rendimenti delle operazioni di finanziamento e di investimento.

Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio e dei tassi di interesse e gestisce tali rischi attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi.

Nell’ambito di tali politiche l’uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell’esposizione alle fluttuazioni dei cambi e dei tassi di interesse connessi con i flussi monetari futuri e con le poste patrimoniali attive e passive e non sono consentite attività di tipo speculativo.

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati designandoli a copertura del fair value principalmente per la gestione del:

rischio di cambio su strumenti finanziari denominati in valuta estera;

rischio di interesse su finanziamenti e debiti a tasso fisso.

Gli strumenti utilizzati a tale scopo sono principalmente currency swap, forward contract, interest rate swap e strumenti finanziari combinati a copertura del rischio di cambio e di tasso di interesse.

Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l’obiettivo di predeterminare:

il tasso di cambio a cui le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate;

l’interesse pagato sui finanziamenti, sia a copertura degli interessi fissi ricevuti sui prestiti (attività di finanziamento della clientela), sia per raggiungere un mix predefinito ottimale tra tassi variabili e tassi fissi nella struttura dei finanziamenti.

L’esposizione al rischio di cambio su transazioni commerciali previste è coperta utilizzando currency swap, forward contract e currency option. L’esposizione al rischio di tasso di interesse è generalmente coperta mediante l’utilizzo di interest rate swap e, in limitati casi, di forward rate agreement.

Le controparti di tali contratti sono primarie e differenziate istituzioni finanziarie.

Le informazioni sul fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di bilancio sono riportate nella Nota 21.

Ulteriori informazioni quantitative sui rischi finanziari a cui il Gruppo è soggetto sono riportate nella Nota 32.

area di consolidamentoIl bilancio consolidato del Gruppo Fiat al 31 dicembre 2010 include Fiat S.p.A. e 418 controllate consolidate, nelle quali Fiat S.p.A. detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto, sulle quali esercita il controllo o dalle quali è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative. Il numero totale di controllate consolidate è aumentato di 1 unità rispetto all’esercizio precedente.

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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Sono state escluse dal consolidamento integrale 76 controllate minori che sono inattive o che generano un volume d’affari non significativo: la loro incidenza rispetto alle attività, passività, situazione finanziaria e redditività del Gruppo è irrilevante. In particolare, le controllate valutate al costo sono 50, i loro ricavi aggregati sono pari allo 0% dei ricavi complessivi (Continuing Operation e Discontinued Operation) del Gruppo Fiat, il loro patrimonio netto e totale attivo aggregati sono pari rispettivamente allo 0% e allo 0,21% dei corrispondenti valori del Gruppo.

Le partecipazioni nelle imprese a controllo congiunto (65 società incluse le 27 imprese del gruppo FGA Capital) sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. I principali valori relativi alla quota del Gruppo in tale società sono i seguenti:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleAttività non correnti 2.008 357 2.365 2.339Attività correnti 8.744 748 9.492 9.567TOTALE ATTIVO 10.752 1.105 11.857 11.906Debiti finanziari 8.250 144 8.394 8.664Altre passività 1.096 567 1.663 1.695

I principali valori economici aggregati relativi alle quote del Gruppo nelle imprese a controllo congiunto valutate secondo il metodo del patrimonio netto sono i seguenti:

2010 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleRicavi netti 4.422 1.256 5.678 4.447Utile/(perdita) della gestione ordinaria 224 71 295 161Utile/(perdita) operativa 220 72 292 152Utile/(perdita) ante imposte 163 61 224 92Utile/(perdita) dell’esercizio 127 45 172 57

Al 31 dicembre 2010, 18 imprese collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto, mentre 29 collegate, complessivamente di minore importanza, sono valutate secondo il metodo del costo. I principali valori aggregati relativi alle quote del Gruppo nelle imprese collegate sono i seguenti:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleTotale attività 451 2.157 2.608 2.512Passività 312 1.877 2.189 2.125

2010 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleRicavi netti 246 572 818 539Utile/(perdita) dell’esercizio (1) 18 17 (42)

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I precedenti dati relativi alle Continuing Operation non includono i principali valori IFRS della collegata Chrysler Group LLC (“Chrysler”), in quanto, data la rilevanza, si è deciso di fornirne separata indicazione, come di seguito indicato. Tali dati si riferiscono al primo esercizio del nuovo gruppo Chrysler (10 giugno – 31 dicembre 2009), nonché ai primi nove mesi del 2010, dal momento che alla data di pubblicazione del presente bilancio non sono ancora disponibili i dati IFRS per esercizio chiuso al 31 dicembre 2010.

(in milioni di euro) Al 30 settembre 2010 (*) Al 31 dicembre 2009Totale attività 28.117 24.745Passività 28.621 25.155

(*) Dati non assoggettati a revisione contabile

(in milioni di euro) 01/01-30/09/2010 (*) 10/06-31/12/2009Ricavi netti 23.713 12.231Utile/(perdita) dell’esercizio 13 (1.062)

(*) Dati non assoggettati a revisione contabile

I principali valori aggregati relativi alle quote del Gruppo nelle imprese collegate valutate secondo il metodo del costo sono i seguenti:

2010 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleTotale attività 82 35 117 108Passività 68 23 91 78

2010 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleRicavi netti 58 28 86 73Utile/(perdita) dell’esercizio - 1 1 2

In relazione all’area di consolidamento si segnala che:

In data 1° febbraio 2010 si è conclusa la cessione della controllata del settore Fiat Group Automobiles Targa Rent S.r.l., già classificata tra le attività destinate alla vendita al 31 dicembre 2009.

Nel corso del primo trimestre 2010 è stata costituita la joint venture paritetica GAC Fiat Automobiles Co. Ltd. per la produzione di motori e autovetture per il mercato cinese.

Nel corso del secondo trimestre 2010 il settore CNH ha acquisito il 50% della LLC CNH – KAMAZ Industry, joint venture paritetica per la produzione di macchine per l’agricoltura e le costruzioni nella Federazione Russa.

Nel corso del secondo trimestre 2010 è stata completata la cessione della partecipazione nella joint venture LBX Company LLC da parte del settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni.

In data 30 giugno 2010 il Gruppo Fiat ha acquisito il residuo 50% della partecipazione nella joint venture Fiat Powertrain Polska Sp. z.o.o. (già Fiat GM Powertrain Polska), ottenendone il controllo totalitario, e ha consolidato integralmente il 50% acquisito con effetto 1° gennaio 2010.

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Nel corso del 2010, alcune controllate del settore Componenti, i cui valori di totale attivo e ricavi sono peraltro poco significativi per il Gruppo, sono state consolidate con il metodo integrale.

Nel corso del terzo trimestre 2010 è stata esercitata l’opzione call sul 5% del capitale di Ferrari S.p.A. detenuto da Mubadala Development Company PJSC.

Nel corso del quarto trimestre 2010 è stata acquisita dal settore Fiat Group Automobiles la società TCA Tecnologia en Componentes Automotivos SA nello stato brasiliano del Pernambuco valutata al costo.

Nel corso del quarto trimestre 2010 sono state costituite dal settore Componenti la società Magneti Marelli d.o.o. Kragujevac e la società Plastic Components and Modules Fuel Tanks S.p.A., entrambe valutate al costo.

attiVitÀ e PassiVitÀ destinate alla Vendita e DISCONTINUED OPERATIONNel presente Capitolo viene fornito il dettaglio analitico del contenuto delle voci relative alle Discontinued Operation così come presentate nel Conto economico, nella Situazione patrimoniale-finanziaria e nel Rendiconto finanziario consolidati.

Da un punto di vista metodologico si precisa che, con riferimento alla rappresentazione delle Discontinued Operation prevista dall’IFRS 5, le stesse sono incluse nell’area di consolidamento del Gruppo Fiat al 31 dicembre 2010 e pertanto i saldi complessivi relativi all’intero Gruppo sono determinati operando le dovute elisioni delle transazioni economiche e finanziarie avvenute tra le Continuing e le Discontinued Operation. Più in dettaglio si è operato nel seguente modo:

le singole voci di conto economico relative alle Continuing Operation e le singole voci di dettaglio dell’Utile/(perdita) netta delle Discontinued Operation riportate nel presente bilancio sono presentate senza tenere conto dell’elisione delle transazioni infragruppo avvenute tra le due Operation, mentre la voce Utile/(perdita) dell’esercizio comprende gli effetti complessivi dell’elisione di tali transazioni. Gli effetti delle elisioni sulle singole voci di conto economico sono presentati nelle note di commento;

a livello patrimoniale-finanziario, il consolidamento delle Continuing e delle Discontinued Operation implica, così come descritto in precedenza, l’elisione delle transazioni infragruppo avvenute tra loro, in modo che gli ammontari iscritti alle Continuing Operation e alle Discontinued Operation rappresentino i saldi attivi e passivi risultanti da transazioni con soggetti esterni rispetto al Gruppo Fiat nel suo complesso. Ne consegue che tali saldi potrebbero, non essere rappresentativi della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo Fiat post Scissione e del Gruppo Fiat Industrial. Data la rilevanza in termini di valori coinvolti e della loro prevista evoluzione (tempestivo rimborso, dopo la Scissione, da parte del Gruppo Fiat Industrial di tutto l’indebitamento netto concesso dalla tesoreria centralizzata del Gruppo Fiat), si è ritenuto opportuno inserire all’attivo della situazione patrimoniale-finanziaria una voce che comprende i crediti finanziari delle Continuing Operation verso le Discontinued Operation e al passivo della situazione patrimoniale-finanziaria una voce che comprende i debiti finanziari delle Continuing Operation verso le Discontinued Operation; i corrispondenti rapporti di debito e credito finanziario relativi alle Discontinued Operation sono inclusi nelle voci Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation e Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation, rispettivamente: tale modalità di rappresentazione consente di presentare i saldi patrimoniali delle Continuing Operation e quelli delle Discontinued Operation senza tenere conto dell’elisione dei rapporti di credito e debito finanziario infragruppo esistenti al 31 dicembre 2010. Le dovute elisioni di tali rapporti, infine, sono state inserite in un’apposita riga aggiunta all’attivo e al passivo, in modo da presentare correttamente il totale attivo e totale passivo del Gruppo Fiat nel suo complesso;

con riferimento al rendiconto finanziario, tutti i flussi di cassa relativi alle Discontinued Operation sono stati rappresentati in apposite voci relative alle operazioni dell’esercizio, alle attività di investimento e alle attività di finanziamento del Rendiconto finanziario. Tali voci si riferiscono ai soli flussi risultanti da transazioni con soggetti esterni al Gruppo Fiat. Ne consegue che i flussi relativi alle Continuing Operation e quelli relativi alle Discontinued Operation potrebbero non essere rappresentativi dei flussi finanziari del Gruppo Fiat post Scissione e del Gruppo Fiat Industrial.

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Utile/(perdita) delle Discontinued Operation dopo le imposte Il dettaglio dei valori economici riportati tra le Discontinued Operation è di seguito presentato:

2010 2009 di cui Parti di cui Parti correlate correlate (in milioni di euro) Note Totale (Nota 34) Totale (Nota 34) Ricavi netti (1) 21.342 1.205 17.968 837Costo del venduto (2) 17.979 686 15.549 439Spese generali, amministrative e di vendita (3) 1.793 162 1.636 180Costi di ricerca e sviluppo (4) 418 42 388 26Altri proventi (oneri) (5) (60) 1 (73) 2UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 1.092 322 Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni (6) 3 - 1 -Oneri di ristrutturazione (7) 58 - 144 -Altri proventi (oneri) atipici (8) (20) - (198) -UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 1.017 (19) Proventi (oneri) finanziari (9) (505) (121) (401) (135)Risultato partecipazioni: (10) 64 64 (50) (50) Risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto 70 70 (47) (47) Altri proventi (oneri) derivanti dalla gestione di partecipazioni (6) (6) (3) (3)UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE 576 (470) Imposte (11) 198 33 UTILE/(PERDITA) DELLE DISCONTINUED OPERATION DOPO LE IMPOSTE 378 (503) UTILE/(PERDITA) DELLE DISCONTINUED OPERATION ATTRIBUIBILE A: Soci della controllante 341 (464)Interessenze di pertinenza di terzi 37 (39)

Il dettaglio delle principali grandezze economiche delle Discontinued Operation è riportato nelle Note di riferimento sopra indicate, cui si rinvia. Il dettaglio delle principali grandezze economiche per settore di attività è riportato alla Nota 30 Informativa per settore di attività.

Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued OperationAl 31 dicembre 2010 le voci sono così composte:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009Discontinued Operation 34.786 -Attività destinate alla vendita del Gruppo Fiat in continuità 68 82Totale Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation 34.854 82 Discontinued Operation 29.920 -Passività destinate alla vendita del Gruppo Fiat in continuità - 8Totale Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation 29.920 8

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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Le attività e passività incluse tra le Discontinued Operation al 31 dicembre 2010 sono le seguenti:

Al 31 dicembre 2010 Di cui Parti correlate(in milioni di euro) Note Totale (Nota 34)ATTIVO Attività immateriali (14) 3.567 -Immobili, impianti e macchinari (15) 3.856 -Partecipazioni e altre attività finanziarie: (16) 737 691 Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 679 679 Altre partecipazioni e attività finanziarie 58 12Beni concessi in leasing operativo (17) 492 -Attività per piani a benefici definiti 166 -Imposte anticipate (11) 1.211 -Totale Attività non correnti 10.029 Rimanenze nette (18) 3.898 -Crediti commerciali (19) 1.791 163Crediti da attività di finanziamento (19) 10.908 -Crediti finanziari verso Continuing Operation 2.865 2.865Crediti per imposte correnti (19) 552 -Altre attività correnti (19) 934 -Attività finanziarie correnti: 112 - Partecipazioni correnti - - Titoli correnti (20) 24 - Altre attività finanziarie (21) 88 -Disponibilità e mezzi equivalenti (22) 3.686 -Totale Attività correnti 24.746 Attività destinate alla vendita 11 -TOTALE ATTIVITÀ DELLE DISCONTINUED OPERATION 34.786 PASSIVO Fondi rischi e oneri: 4.275 23 Benefici ai dipendenti (24) 2.017 - Altri fondi (25) 2.258 23Debiti finanziari: (26) 18.695 5.900 Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 8.321 219 Debiti finanziari verso Continuing Operation 5.626 5.626 Altri debiti finanziari 4.748 55Altre passività finanziarie (21) 147 -Debiti commerciali (27) 3.906 89Debiti per imposte correnti 503 -Imposte differite passive (11) 52 -Altre passività correnti (28) 2.342 48Passività destinate alla vendita - -TOTALE PASSIVITÀ DELLE DISCONTINUED OPERATION 29.920

Il dettaglio delle principali grandezze patrimoniali delle Discontinued Operation è riportato nelle Note di riferimento sopra indicate, cui si rinvia. Il dettaglio delle attività e passività per settore di attività è riportato alla Nota 30 Informativa per settore di attività.

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Al 31 dicembre 2010, le voci Attività e Passività destinate alla vendita includono alcuni immobili e fabbricati dei settori Fiat Group Automobiles. La voce comprende, inoltre, i valori di una partecipazione in una società minore in Brasile che, alla data di acquisizione, è stata classificata come destinata alla vendita. Al 31 dicembre 2009, tali voci includevano, oltre a quanto descritto in precedenza, anche il valore di alcuni immobili e fabbricati dei settori Comau e Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni, nonché i valori di Targa Rent S.r.l., controllata minore del settore Fiat Group Automobiles ceduta nel corso del primo trimestre 2010.

Flussi finanziari delle Discontinued Operation Il dettaglio dei flussi finanziari relativi alle Discontinued Operation è di seguito presentato:

(in milioni di euro) 2010 2009DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO DELLE DISCONTINUED OPERATIONUtile/(perdita) delle Discontinued Operation dopo le imposte 378 (503)Ammortamenti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) 665 637(Plusvalenze) minusvalenze da cessione di attività non correnti e altre poste non monetarie 192 254Dividendi incassati 32 18Variazione fondi rischi e oneri 122 46Variazione delle imposte differite 30 (123)Variazione delle poste da operazioni di buy-back 40 (35)Variazione delle poste da operazioni di leasing operativo 26 (41)Variazione del capitale di funzionamento 1.052 1.032TOTALE 2.537 1.285 DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO DELLE DISCONTINUED OPERATION Investimenti in: Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) (854) (702) Partecipazioni (5) (5)Realizzo della vendita di attività non correnti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back) 31 12Variazione netta dei crediti da attività di finanziamento 335 1.120Variazione dei titoli correnti 18 17Altre variazioni 32 (32)TOTALE (443) 410 DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO DELLE DISCONTINUED OPERATIONVariazione netta dei debiti finanziari e altre attività/passività finanziarie 2.084 708TOTALE 2.084 708

Come precedentemente precisato con riferimento ai saldi patrimoniali e ai flussi finanziari delle Discontinued Operation, i valori esposti nei precedenti schemi non sono del tutto rappresentativi della situazione patrimoniale-finanziaria e del rendiconto finanziario del Gruppo Fiat Industrial considerato separatamente. Pertanto, per completezza di informativa, vengono di seguito presentati gli schemi di situazione patrimoniale-finanziaria e di rendiconto finanziario del Gruppo Fiat Industrial cosiddetti “carved out” (ovvero rappresentativi del bilancio storico aggregato dei business confluiti nel Gruppo Fiat Industrial) come se non fosse stato parte del Gruppo Fiat sino al 31 dicembre 2010: in altri termini, i valori inclusi in tali schemi non hanno subito elisioni dei rapporti derivanti da transazioni con le Continuing Operation del Gruppo Fiat. Per quanto riguarda il conto economico, invece, lo schema riportato nel precedente paragrafo Utile/(perdita) delle Discontinued Operation dopo le imposte è rappresentativo dell’andamento economico del Gruppo Fiat Industrial.

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Gruppo Fiat Industrial – Situazione patrimoniale-finanziaria storica aggregata

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009ATTIVO Attività immateriali 3.567 3.200Immobili, impianti e macchinari 3.856 3.846Partecipazioni e altre attività finanziarie 737 671Beni concessi in leasing operativo 492 457Attività per piani a benefici definiti 166 126Imposte anticipate 1.211 917Totale Attività non correnti 10.029 9.217Rimanenze nette 3.898 4.144Crediti commerciali 1.839 1.729Crediti da attività di finanziamento 10.908 10.605Crediti finanziari verso Gruppo Fiat post Scissione 2.865 2.201Crediti per imposte correnti 618 315Altre attività correnti 955 946Attività finanziarie correnti: 112 190 Titoli correnti 24 37 Altre attività finanziarie 88 153Disponibilità e mezzi equivalenti 3.686 1.561Totale Attività correnti 24.881 21.691Attività destinate alla vendita 11 11TOTALE ATTIVO 34.921 30.919Totale Attivo al netto delle operazioni di cessione di crediti 26.600 24.401 PASSIVO Patrimonio netto: 4.744 5.791 Capitale emesso e riserve attribuibili ai soci della controllante 3.987 5.073 Interessenze di pertinenza di terzi 757 718Fondi rischi e oneri: 4.275 3.958 Benefici ai dipendenti 2.017 1.905 Altri fondi 2.258 2.053Debiti finanziari: 18.695 15.008 Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 8.321 6.518 Debiti finanziari verso Gruppo Fiat post Scissione 5.626 4.948 Altri debiti finanziari 4.748 3.542Altre passività finanziarie 147 227Debiti commerciali 4.077 3.220Debiti per imposte correnti 508 262Imposte differite passive 52 62Altre passività correnti 2.423 2.391Passività destinate alla vendita - -TOTALE PASSIVO 34.921 30.919Totale Passivo al netto delle operazioni di cessione di crediti 26.600 24.401

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Gruppo Fiat Industrial – Rendiconto finanziario storico-aggregato

(in milioni di euro) 2010 2009 A) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 1.561 1.090B) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO: Utile/(perdita) dell’esercizio 378 (503) Ammortamenti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) 665 637 (Plusvalenze) minusvalenze e altre poste non monetarie 192 254 Dividendi incassati 32 18 Variazione fondi rischi e oneri 122 46 Variazione delle imposte differite 30 (123) Variazione delle poste da operazioni di buy-back 40 (35) Variazione delle poste da operazioni di leasing operativo 26 (41) Variazione del capitale di funzionamento 1.070 869TOTALE 2.555 1.122C) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO: Investimenti in: Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) (872) (708) Partecipazioni (27) (5) Realizzo della vendita di attività non correnti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) 42 12 Variazione netta dei crediti da attività di finanziamento 335 1.120 Variazione dei titoli correnti 18 17 Altre variazioni 76 (32)TOTALE (428) 404D) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO: Prestiti obbligazionari emessi 1.132 717 Rimborso di prestiti obbligazionari (377) (358) Accensione di prestiti a medio termine 832 522 Rimborso di prestiti a medio termine (830) (749) Variazione netta degli altri debiti finanziari e altre attività/passività finanziarie 1.281 623 Variazione dei debiti finanziari netti verso il Gruppo Fiat post Scissione (3.221) (1.622) Aumenti di capitale 1.156 312 Distribuzione dividendi (93) (561)TOTALE (120) (1.116) Differenze cambi di conversione 118 61E) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ MONETARIE 2.125 471F) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI A FINE ESERCIZIO 3.686 1.561

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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contenUto e PrinciPali VariaZioni

1. Ricavi nettiLa composizione dei Ricavi netti è la seguente: 2010 2009 Continuing Discontinued Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Elisioni Totale Operation Operation Elisioni TotaleVendita di beni 32.752 19.728 (725) 51.755 29.981 16.288 (311) 45.958Prestazioni di servizi 2.163 486 (244) 2.405 2.223 502 (229) 2.496Interessi attivi verso la clientela e altri proventi finanziari delle società di servizi finanziari 186 781 (17) 950 119 814 (15) 918Commesse 708 3 22 733 253 - 5 258Canoni su beni venduti con impegno di riacquisto (buy-back) 45 181 - 226 72 199 - 271Canoni su leasing operativi 1 149 - 150 19 148 - 167Altri 25 14 - 39 17 17 - 34Totale Ricavi netti 35.880 21.342 (964) 56.258 32.684 17.968 (550) 50.102

2. Costo del vendutoIl Costo del venduto include quanto segue: 2010 2009 Continuing Discontinued Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Elisioni Totale Operation Operation Elisioni TotaleInteressi passivi e altri oneri finanziari delle società di servizi finanziari 107 761 (5) 863 63 749 (8) 804Altri Costi del venduto 30.611 17.218 (954) 46.875 28.189 14.800 (532) 42.457Costo del venduto 30.718 17.979 (959) 47.738 28.252 15.549 (540) 43.261

3. Spese generali, amministrative e di venditaLe spese di vendita incluse nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation nel 2010 sono state pari a 1.812 milioni di euro (1.666 milioni di euro nel 2009). Lo stesso valore incluso nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation nel 2010 è stato pari a 897 milioni di euro (838 milioni di euro nel 2009). La voce comprende principalmente costi di marketing, di pubblicità e per personale commerciale.

Le spese generali e amministrative incluse nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation nel 2010 per 1.144 milioni di euro (1.007 milioni di euro nel 2009) comprendono principalmente spese amministrative non attribuibili alle funzioni commerciali, produttive o di ricerca e sviluppo. Lo stesso valore incluso nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation nel 2010 è stato pari a 896 milioni di euro (798 milioni di euro nel 2009).

4. Costi di ricerca e sviluppoNel 2010 i Costi di ricerca e sviluppo inclusi nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation, pari a 1.013 milioni di euro (1.010 milioni di euro nel 2009), comprendono tutte le spese di ricerca e sviluppo non capitalizzate per 398 milioni di euro (406 milioni di euro nel 2009), le svalutazioni di costi precedentemente capitalizzati per 39 milioni di euro (46 milioni di euro nel 2009), nonché l’ammortamento dei costi di sviluppo precedentemente capitalizzati per 576 milioni di euro (558 milioni di euro nel 2009). Nel corso del 2010 i business delle Continuing Operation hanno capitalizzato nuovi costi di sviluppo per 886 milioni di euro (748 milioni di euro nel 2009).

Nel 2010 i Costi di ricerca e sviluppo inclusi nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation, pari a 418 milioni di euro (388 milioni di euro nel 2009), comprendono tutte le spese di ricerca e sviluppo non capitalizzate per 256 milioni di euro (240 milioni di euro nel 2009), le svalutazioni di costi precedentemente capitalizzati per 3 milioni di euro (1 milione di euro nel 2009), nonché l’ammortamento dei costi di sviluppo precedentemente capitalizzati per 159 milioni di euro (147 milioni di euro nel 2009). Nel corso del 2010 i business delle Discontinued Operation hanno capitalizzato nuovi costi di sviluppo per 396 milioni di euro (298 milioni di euro nel 2009).

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5. Altri proventi (oneri)La voce accoglie altri proventi derivanti dalla gestione ordinaria e non attribuibili ad attività di vendita di beni e prestazioni di servizi (quali royalties e proventi vari su licenze e know-how), al netto di oneri diversi di gestione non imputabili a specifiche aree funzionali, quali imposte e tasse indirette, accantonamenti a fondi rischi vari non attribuibili alle altre voci di Costo del venduto e Spese generali, amministrative e di vendita.

Gli Altri proventi (oneri) inclusi nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation comprendono nel 2010, per il settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni, un provento di circa 30 milioni di euro conseguente a modifiche intervenute nei piani di assistenza sanitaria in Nord America.

6. Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioniLe plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni incluse nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation, pari a 12 milioni di euro nel 2010 (3 milioni di euro nel 2009), includono per 10 milioni di euro gli effetti contabili derivanti dall’acquisizione del 50% residuo nella partecipata Fiat GM Powertrain Polska.

Le plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni incluse nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation, pari a 3 milioni di euro nel 2010 (1 milione di euro nel 2009), includono principalmente la plusvalenza derivante dalla cessione della joint venture LBX Company LLC da parte del Settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni.

7. Oneri di ristrutturazioneGli oneri di ristrutturazione inclusi nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation ammontano a 118 milioni di euro nel 2010 e sono per lo più relativi ai settori Fiat Group Automobiles (90 milioni di euro) e Componenti (26 milioni di euro). Nel 2009 gli oneri di ristrutturazione inclusi nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation ammontavano a 168 milioni di euro, per lo più relativi ai settori Magneti Marelli (62 milioni di euro), Fiat Powertrain (21 milioni di euro), Fiat Group Automobiles (54 milioni di euro).

Gli oneri di ristrutturazione inclusi nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation ammontano a 58 milioni di euro nel 2010 e sono per lo più relativi ai settori: FPT Industrial (33 milioni di euro), Veicoli Industriali (19 milioni di euro) e Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (5 milioni di euro). Nel 2009 gli oneri di ristrutturazione inclusi nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation ammontavano a 144 milioni di euro, per lo più relativi ai settori Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (87 milioni di euro), FPT Industrial (35 milioni di euro), e Veicoli Industriali (22 milioni di euro).

8. Altri proventi (oneri) atipiciGli Altri proventi (oneri) atipici inclusi nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation presentano un saldo negativo di 14 milioni di euro nel 2010. Nel 2009, la stessa voce presentava un saldo negativo di 193 milioni di euro che includeva gli effetti della svalutazione di alcuni investimenti in piattaforme e architetture del business delle Automobili conseguente al riallineamento strategico con il business di Chrysler per 104 milioni di euro, gli oneri accessori all’acquisizione della partecipazione in Chrysler per 41 milioni di euro, nonché altri oneri non ricorrenti e accantonamenti per svalutazioni di attività rilevati dal Gruppo quale conseguenza della crisi economica globale.

Gli Altri proventi (oneri) atipici inclusi nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation presentano un saldo negativo di 20 milioni di euro nel 2010. Nel 2009, la stessa voce presentava un saldo negativo di 198 milioni di euro, che includeva principalmente oneri non ricorrenti e accantonamenti per svalutazioni di attività rilevati dal Gruppo quale conseguenza della crisi economica globale riferibili al settore Iveco per 173 milioni di euro.

9. Proventi (oneri) finanziariL’analisi dei Proventi (oneri) finanziari inclusi nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation nel 2010 è presentata per gli importi che comprendono, oltre alle specifiche linee di conto economico, anche i Proventi delle società di servizi finanziari inclusi nei Ricavi netti per 186 milioni di euro (119 milioni di euro nel 2009) e gli Interessi passivi e altri oneri finanziari delle società di servizi finanziari inclusi nel Costo del venduto per 107 milioni di euro (63 milioni di euro nel 2009). I Proventi (oneri) finanziari inclusi nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation nel 2010 comprendono, oltre alle specifiche linee di conto economico, anche i Proventi delle società di servizi finanziari inclusi nei Ricavi netti per 781 milioni di euro (814 milioni di euro nel 2009) e gli Interessi passivi e altri oneri finanziari delle società di servizi finanziari inclusi nel Costo del venduto per 761 milioni di euro (749 milioni di euro nel 2009).

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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Per un collegamento con le specifiche linee di bilancio, queste sono riportate in calce alle tabelle.

2010 2009 Continuing Discontinued Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Elisioni Totale Operation Operation Elisioni TotaleProventi finanziari: Interessi attivi e altri proventi finanziari 239 36 - 275 112 41 - 153 Interessi attivi verso la clientela e altri proventi finanziari delle società di servizi finanziari 173 777 - 950 112 806 - 918 Interessi attivi verso Continuing Operation - 45 (45) - - 35 (35) - Interessi attivi verso Discontinued Operation 272 - (272) - 306 - (306) - Utili da cessione titoli 10 - - 10 7 - - 7Totale Proventi finanziari 694 858 (317) 1.235 537 882 (341) 1.078di cui: Proventi finanziari escluse società di servizi finanziari (a) 508 77 (300) 285 418 68 (326) 160 Interessi passivi e altri oneri finanziari: Interessi passivi e altri oneri 1.049 658 - 1.707 876 561 - 1.437 Interessi passivi verso Continuing Operation - 260 (260) - - 299 (299) - Interessi passivi verso Discontinued Operation 45 - (45) - 35 - (35) - Svalutazioni di attività finanziarie 57 253 - 310 5 189 - 194 Perdite da cessione titoli 12 - - 12 12 - - 12 Oneri finanziari su benefici ai dipendenti 50 75 - 125 68 92 - 160Totale Interessi e altri oneri finanziari 1.213 1.246 (305) 2.154 996 1.141 (334) 1.803 Proventi (oneri) netti su strumenti finanziari derivati e differenze cambio 198 (97) - 101 163 (77) - 86di cui: Interessi passivi e altri oneri finanziari, effetti su derivati e differenze cambio, escluse società di servizi finanziari (b) 908 582 (300) 1.190 770 469 (326) 913 Saldo proventi (oneri) finanziari escluse società di servizi finanziari (a) – (b) (400) (505) - (905) (352) (401) - (753)

Nel 2010, gli oneri finanziari netti delle Continuing Operation, escluse le società di servizi finanziari, ammontano a 400 milioni di euro ed includono un provento finanziario netto, pari a 111 milioni di euro, derivante dagli equity swap su azioni Fiat correlati ad alcuni piani di stock option (per ulteriori dettagli si rinvia alla Nota 21). Nel 2009 gli oneri finanziari netti ammontavano a 352 milioni di euro ed includevano un provento finanziario netto derivante dagli equity swap su azioni Fiat pari a 117 milioni di euro. Nel 2010 gli oneri finanziari netti delle Discontinued Operation, escluse le società di servizi finanziari, ammontano a 505 milioni di euro (401 milioni di euro nel 2009).

La voce Interessi attivi e altri proventi finanziari è così analizzabile: 2010 2009 Continuing Discontinued Continuing Discontinued(in milioni di euro) Operation Operation Totale Operation Operation TotaleInteressi attivi verso banche 125 9 134 47 15 62Interessi attivi da titoli 7 - 7 9 - 9Commissioni e provvigioni attive 1 - 1 1 - 1Interessi attivi diversi e altri proventi 106 27 133 55 26 81Totale Interessi attivi e altri proventi finanziari 239 36 275 112 41 153

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La voce Interessi passivi e altri oneri è così analizzabile: 2010 2009 Continuing Discontinued Continuing Discontinued(in milioni di euro) Operation Operation Totale Operation Operation TotaleInteressi passivi su prestiti obbligazionari 668 146 814 444 67 511Interessi passivi verso banche 126 179 305 170 153 323Interessi passivi da operazioni commerciali 3 4 7 3 1 4Commissioni e provvigioni passive 7 8 15 9 10 19Altri interessi passivi e oneri finanziari 245 321 566 250 330 580Totale Interessi passivi e altri oneri finanziari 1.049 658 1.707 876 561 1.437

10. Risultato partecipazioniIl risultato partecipazioni incluso nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation, pari a 114 milioni di euro nel 2010 (77 milioni di euro nel 2009), comprende la quota di risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto per 120 milioni di euro (65 milioni di euro nel 2009) e, per un ammontare negativo di 6 milioni di euro (positivo per 12 milioni di euro nel 2009), i ripristini di valore (rivalutazioni), le eventuali svalutazioni legate alla perdita di valore, gli accantonamenti a Fondo rischi su partecipazioni ed i proventi derivanti dall’incasso di dividendi. In particolare, la voce è riferita a (importi in milioni di euro): società del settore Fiat Group Automobiles 131 (96 nel 2009); altre società -17 (-19 nel 2009).

Il risultato partecipazioni incluso nellUtile/(perdita) delle Discontinued Operation, positivo per 64 milioni di euro nel 2010 (negativo per 50 milioni di euro nel 2009), comprende la quota di risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto per un ammontare positivo di 70 milioni di euro (negativo di 47 milioni di euro nel 2009) e, per un ammontare negativo di 6 milioni di euro (negativo di 3 milioni di euro nel 2009), i ripristini di valore (rivalutazioni), le eventuali svalutazioni legate alla perdita di valore, gli accantonamenti a Fondo rischi su partecipazioni ed i proventi derivanti dall’incasso di dividendi. In particolare, la voce è riferita a (importi in milioni di euro): società del settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni 75 (-26 nel 2009); società del settore Veicoli Industriali -11 (-24 nel 2009).

11. ImposteLe imposte iscritte nel conto economico consolidato sono le seguenti: 2010 2009 Continuing Discontinued Continuing Discontinued(in milioni di euro) Operation Operation Totale Operation Operation TotaleImposte correnti: IRAP 71 19 90 95 4 99 Altre imposte 558 181 739 415 130 545Totale Imposte correnti 629 200 829 510 134 644 Imposte differite di competenza del periodo: IRAP (21) - (21) (33) - (33) Altre imposte (127) (7) (134) (28) (126) (154)Totale Imposte differite (148) (7) (155) (61) (126) (187) Imposte relative ad esercizi precedenti 3 5 8 (1) 25 24Totale Imposte sul reddito 484 198 682 448 33 481

Nel complesso, l’aumento delle imposte correnti e differite verificatosi nel 2010 rispetto al 2009 deriva principalmente dall’incremento dei risultati delle società estere ed è stato parzialmente compensato dall’iscrizione di imposte anticipate di carattere non ricorrente.

Le imposte relative ad esercizi precedenti includono gli oneri derivanti da contenziosi con le Amministrazioni fiscali.

Nel 2010 l’aliquota fiscale effettiva del Gruppo Fiat (IRAP corrente e differita esclusa) è stata pari al 48%. Nel 2009 l’aliquota fiscale effettiva non era stata rappresentativa perché a fronte di una perdita consolidata erano stati sostenuti oneri fiscali.

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

nota integratiVa

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La riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l’onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:

(in milioni di euro) 2010 2009Imposte sul reddito teoriche 352 (101)Effetto fiscale differenze permanenti (8) 56Imposte relative ad esercizi precedenti 8 24Effetto derivante da aliquote fiscali estere diverse dalle aliquote fiscali teoriche italiane 121 45Effetto delle imposte differite attive non stanziate in esercizi precedenti (61) -Effetto delle imposte differite attive non stanziate ed eliminazione delle imposte anticipate 161 426Utilizzo perdite fiscali a fronte delle quali non erano state stanziate imposte differite attive (17) (64)Altre differenze 57 29Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) esclusa IRAP 613 415IRAP (corrente e differita) 69 66Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 682 481

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, non si tiene conto dell’IRAP in quanto, essendo questa un’imposta con una base imponibile diversa dall’utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio ed un altro. Pertanto le imposte teoriche sono state determinate applicando solo l’aliquota fiscale vigente in Italia (IRES pari al 27,5% nel 2010 e nel 2009) all’Utile/(perdita) prima delle imposte delle Continuing Operation e delle Discontinued Operation, che ammonta a 1.282 milioni di euro.

Le differenze permanenti sopra indicate includono, tra le altre, l’effetto fiscale su redditi non imponibili per 140 milioni di euro nel 2010 (136 milioni di euro nel 2009) e su costi non deducibili per 132 milioni di euro nel 2010 (192 milioni di euro nel 2009).

L’effetto complessivo sulla riconciliazione delle imposte differite attive nel 2010 è stato negativo per 83 milioni di euro a causa della mancata iscrizione delle imposte anticipate sulle differenze temporanee e perdite fiscali sorte nell’esercizio per 161 milioni di euro, in parte compensata dal riconoscimento di imposte anticipate precedentemente non iscritte per 61 milioni di euro e dall’utilizzo di perdite fiscali su cui nei precedenti esercizi non erano state iscritte imposte anticipate per 17 milioni di euro. Nel 2009 l’effetto era stato negativo per 362 milioni di euro.

Le Altre differenze evidenziate nella riconciliazione includono ritenute non recuperabili per 89 milioni di euro (57 milioni di euro nel 2009).

Al 31 dicembre 2010 il saldo delle imposte anticipate include il valore delle attività per imposte anticipate, al netto delle passività per imposte differite, ove compensabili, emerse in capo alle singole società consolidate. Il saldo netto tra le Attività per imposte anticipate e le Passività per imposte differite è così composto: Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleAttività per imposte anticipate 1.678 1.211 2.889 2.580Passività per imposte differite (135) (52) (187) (152)Totale 1.543 1.159 2.702 2.428

L’aumento di tali attività, come analiticamente indicato nel prospetto seguente, è dovuto:

per 155 milioni di euro, all’iscrizione di imposte anticipate sulle differenze temporanee e sulle perdite fiscali sorte nell’esercizio al netto degli effetti derivanti dall’iscrizione/cancellazione di differite attive relative a precedenti esercizi;

per 3 milioni di euro, all’effetto fiscale delle poste registrate direttamente nel patrimonio netto;

per 116 milioni di euro, a differenze cambio di conversione positive, variazione area di consolidamento e altre variazioni.

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Le Attività per imposte anticipate, al netto delle Passività per imposte differite, suddivise per singola tipologia, sono così analizzabili:

Riconosciute Differenze Riclassificate Al 31 Iscritte a Variaz. cambio a Al 31 dicembre a conto patrimonio area di e altre Discontinued dicembre(in milioni di euro) 2009 economico netto consol. variazioni Operation 2010Imposte anticipate a fronte di: Fondi rischi ed oneri tassati 1.783 138 - (1) 90 (501) 1.509 Rimanenze 333 8 - - 6 (118) 229 Fondi svalutazione crediti tassati 202 23 - 1 16 (154) 88 Fondi per benefici a dipendenti 426 (49) - - 35 (379) 33 Attività immateriali 458 184 - - - (238) 404 Perdite di valore di attività finanziarie 159 9 - - 2 (13) 157 Valutazione strumenti finanziari derivati 29 - 8 - 7 (27) 17 Altre 500 (53) - 14 - (267) 194Totale Imposte anticipate 3.890 260 8 14 156 (1.697) 2.631 Imposte differite passive a fronte di: Fondi ammortamenti anticipati (527) 22 - (6) (28) 273 (266) Plusvalenze a tassazione differita (2) (148) - - - - (150) Contributi in conto capitale (6) 2 - - - - (4) Fondi per benefici a dipendenti (22) - - - - 6 (16) Capitalizzazione costi di sviluppo (910) 28 - (3) (20) 197 (708) Altre (582) 30 (5) (13) (20) 235 (355)Totale Imposte differite passive (2.049) (66) (5) (22) (68) 711 (1.499) Beneficio fiscale teorico connesso a perdite riportabili a nuovo 3.894 (541) - 4 82 (858) 2.581Rettifiche di valore per attività la cui recuperabilità non è probabile (3.307) 502 - 15 (65) 685 (2.170)Totale Attività per imposte anticipate, al netto delle Passività per imposte differite 2.428 155 3 11 105 (1.159) 1.543

Lo stanziamento delle Attività per imposte anticipate è stato effettuato per ogni società del Gruppo valutando criticamente l’esistenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività sulla base dei piani strategici aggiornati, corredati dei relativi piani fiscali. Per tale ragione il totale dei benefici fiscali teorici futuri derivanti dalle differenze temporanee deducibili (2.631 milioni di euro al 31 dicembre 2010 e 3.890 milioni di euro al 31 dicembre 2009), nonché dalle perdite fiscali riportabili a nuovo (2.581 milioni di euro al 31 dicembre 2010 e 3.894 milioni di euro al 31 dicembre 2009), è stato ridotto per complessivi 2.170 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (ridotto per 3.307 milioni di euro al 31 dicembre 2009).

In particolare, al 31 dicembre 2010 le Attività per imposte anticipate, al netto delle Passività per imposte differite, includono per le Continuing Operation l’ammontare di 1.012 milioni di euro e per le Discontinued Operation l’ammontare di 303 milioni di euro relativi al beneficio fiscale connesso a perdite fiscali riportabili a nuovo; l’analogo valore al 31 dicembre 2009 per il Gruppo Fiat nel suo complesso era di 1.259 milioni di euro al 31 dicembre 2009. Si precisa peraltro che al 31 dicembre 2010 non è stato contabilizzato in bilancio un ulteriore beneficio fiscale relativo a perdite per 1.569 milioni di euro con riferimento alle Continuing Operation e per 555 milioni di euro con riferimento alle Discontinued Operation; l’analogo valore al 31 dicembre 2009 per il Gruppo Fiat nel suo complesso era di 2.635 milioni di euro al 31 dicembre 2009.

Non sono state iscritte imposte differite sulle riserve di utili non distribuiti delle controllate, dal momento che il Gruppo Fiat post Scissione e il Gruppo Fiat Industrial saranno in grado di controllare le tempistiche di distribuzione di dette riserve ed è probabile che esse non verranno distribuite nel prevedibile futuro.

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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Il valore relativo alle Continuing Operation delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali esistenti al 31 dicembre 2010 ed i relativi importi su cui non sono state rilevate attività per imposte anticipate, suddivisi per anno di scadenza, sono indicati di seguito:

Anno di scadenza

Totale al Illimitato/ 31 dicembre Oltre non(in milioni di euro) 2010 2011 2012 2013 2014 2014 prevedibileDifferenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte statali (IRES nel caso dell’Italia): Differenze temporanee deducibili 8.521 1.726 1.144 1.203 1.109 3.339 - Differenze temporanee imponibili (4.785) (1.533) (637) (566) (412) (1.637) - Perdite fiscali 8.854 1.237 398 193 352 1.774 4.900 Differenze temporanee e perdite fiscali su cui non sono state rilevate attività per imposte anticipate (7.354) (839) (616) (281) (519) (2.074) (3.025)Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte statali 5.236 591 289 549 530 1.402 1.875 Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte locali (IRAP nel caso dell’Italia): Differenze temporanee deducibili 5.574 1.228 652 622 587 2.485 - Differenze temporanee imponibili (3.687) (805) (616) (609) (364) (1.293) - Perdite fiscali 907 12 10 10 11 274 590 Differenze temporanee e perdite fiscali su cui non sono state rilevate attività per imposte anticipate (1.012) (75) (8) 4 9 (343) (599)Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte locali 1.782 360 38 27 243 1.123 (9)

Il valore relativo alle Discontinued Operation delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali esistenti al 31 dicembre 2010 ed i relativi importi su cui non sono state rilevate attività per imposte anticipate, suddivisi per anno di scadenza, sono indicati di seguito:

Anno di scadenza

Totale al Illimitato/ 31 dicembre Oltre non(in milioni di euro) 2010 2011 2012 2013 2014 2014 prevedibileDifferenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte statali (IRES nel caso dell’Italia): Differenze temporanee deducibili 4.877 2.202 340 341 298 1.696 - Differenze temporanee imponibili (2.046) (130) (471) (481) (413) (551) - Perdite fiscali 3.008 11 15 20 25 488 2.449 Differenze temporanee e perdite fiscali su cui non sono state rilevate attività per imposte anticipate (2.336) (972) (30) (30) (23) (449) (832)Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte statali 3.503 1.111 (146) (150) (113) 1.184 1.617 Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte locali (IRAP nel caso dell’Italia): Differenze temporanee deducibili 1.150 269 118 116 107 540 - Differenze temporanee imponibili (142) (20) (17) (17) (17) (71) - Perdite fiscali 135 - - - - - 135 Differenze temporanee e perdite fiscali su cui non sono state rilevate attività per imposte anticipate (114) (11) (11) (11) (4) (65) (12)Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte locali 1.029 238 90 88 86 404 123

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12. Altre informazioni per naturaNel 2010 il conto economico include, nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation, 4.767 milioni di euro di costi per il personale (4.221 milioni di euro nel 2009). Nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation sono invece inclusi 2.867 milioni di euro di costi per il personale (2.589 milioni di euro nel 2009).

La ripartizione del numero medio dei dipendenti per categoria è la seguente: 2010 2009 Continuing Discontinued Continuing Discontinued(n°) Operation Operation Totale Operation Operation TotaleDirigenti 1.452 791 2.243 1.476 857 2.333Impiegati 38.537 19.505 58.042 37.808 19.997 57.805Operai 95.092 41.346 136.438 88.016 42.497 130.513Numero medio dipendenti 135.081 61.642 196.723 127.300 63.351 190.651

13. Risultato per azioneCome indicato alla successiva Nota 23, il capitale sociale di Fiat S.p.A. è rappresentato da tre diverse tipologie di azioni (ordinarie, privilegiate e di risparmio), cui spettano diversi diritti in sede di distribuzione degli utili. La quota di risultato attribuibile a ciascuna categoria di azioni è stata determinata sulla base dei rispettivi diritti a percepire dividendi. A tal fine, nel 2010 dall’Utile attribuibile ai soci della controllante è stato sottratto il valore dei dividendi privilegiati spettanti alle azioni di risparmio dichiarati per il periodo, pari a 0,31 euro per azione. Il valore così ottenuto è stato diviso per il numero medio di azioni in essere nell’esercizio. Nel 2009 la perdita attribuibile ai soci della controllante è stata attribuita in egual misura alle tre diverse categorie di azioni.

Si segnala che il pagamento dei dividendi dichiarati di competenza del periodo sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli azionisti e pertanto non è stato rilevato come passività nel Bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2010.

La seguente tabella fornisce l’Utile/(perdita) attribuibile ai soci della controllante e l’Utile/(perdita) attribuibile alle tre diverse categorie di azioni, ed il numero medio delle azioni per i due esercizi presentati utilizzati nel calcolo del risultato base per azione del Gruppo.

2010 2009 Azioni Azioni Azioni di Azioni Azioni Azioni di ordinarie privilegiate risparmio Totale ordinarie privilegiate risparmio TotaleUtile/(perdita) dell’esercizio attribuibile ai soci della controllante milioni di euro 520 (838)Dividendi preferenziali dichiarati nel periodo milioni di euro - 32 25 57 - - - -Utile/(perdita) ripartibile in egual misura su tutte le categorie di azioni milioni di euro 433 10 20 463 (714) (70) (54) (838)Utile/(perdita) attribuibile alle diverse categorie di azioni milioni di euro 433 42 45 520 (714) (70) (54) (838)Numero medio di azioni in circolazione migliaia 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884Risultato base per azione euro 0,410 0,410 0,565 (0,677) (0,677) (0,677)

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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Le seguenti tabelle forniscono gli stessi dati utilizzati per il calcolo del risultato base per azione delle Continuing Operation e delle Discontinued Operation. Si precisa che tali valori sono stati calcolati tenendo conto dei rispettivi diritti spettanti in sede di distribuzione dei dividendi e stabiliti per le azioni Fiat S.p.A. e Fiat Industrial S.p.A. post-Scissione:

2010 2009 Azioni Azioni Azioni di Azioni Azioni Azioni di ordinarie privilegiate risparmio Totale ordinarie privilegiate risparmio TotaleUtile/(perdita) delle Continuing Operation attribuibile ai soci della controllante milioni di euro 179 (374)Dividendi preferenziali attribuibili nel periodo milioni di euro - 23 17 40 - - - -Utile/(perdita) ripartibile alle azioni ordinarie e di risparmio milioni di euro 137 - 2 139 - - - -Utile/(perdita) ripartibile in egual misura su tutte le categorie di azioni milioni di euro - - - - (319) (31) (24) (374)Utile/(perdita) attribuibile alle diverse categorie di azioni milioni di euro 137 23 19 179 (319) (31) (24) (374)Numero medio di azioni in circolazione migliaia 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884Risultato base per azione delle Continuing Operation euro 0,130 0,217 0,239 (0,302) (0,302) (0,302)

Utile/(perdita) delle Discontinued Operation attribuibile ai soci della controllante milioni di euro 341 (464)Dividendi preferenziali attribuibili nel periodo milioni di euro - 10 8 18 - - - -Utile/(perdita) ripartibile in egual misura su tutte le categorie di azioni milioni di euro 287 18 18 323 (397) (38) (29) (464)Utile/(perdita) attribuibile alle diverse categorie di azioni milioni di euro 287 28 26 341 (397) (38) (29) (464)Numero medio di azioni in circolazione migliaia 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884Risultato base per azione delle Discontinued Operation euro 0,273 0,273 0,319 (0,375) (0,375) (0,375)

Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione dei due esercizi il numero medio delle azioni ordinarie in circolazione è stato incrementato per considerare anche il numero medio delle azioni ordinarie “potenzialmente diluitive” che possono derivare dall’ipotetico esercizio di stock option o di altri diritti simili. Per l’esercizio 2009 i piani di stock option e di stock grant concessi da Fiat S.p.A. non sono stati considerati ai fini del calcolo del risultato diluito per azione perché aventi effetti antidiluitivi. Per l’esercizio 2010, nessun effetto diluitivo è stato considerato per i piani di stock option concessi da Fiat S.p.A. ad un prezzo di esercizio superiore a 10,25 euro per azione (prezzo medio delle azioni ordinarie Fiat nel corso del 2010). Infine, in entrambi i periodi, non sono stati considerati gli effetti derivanti dal teorico esercizio dei piani di stock option concessi da società controllate del Gruppo su propri strumenti di capitale, perché anch’essi antidiluitivi o nulli.

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I dati utilizzati per il calcolo dell’utile diluito per azione rispetto al Gruppo Fiat sono i seguenti:

2010 2009 Azioni Azioni Azioni di Azioni Azioni Azioni di ordinarie privilegiate risparmio Totale ordinarie privilegiate risparmio TotaleUtile/(perdita) dell’esercizio attribuibile alle diverse categorie di azioni milioni di euro 433 42 45 520 (714) (70) (54) (838)Numero medio di azioni in circolazione migliaia 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884Numero medio di azioni servibili per piani di stock option e stock grant migliaia 5.936 - - 5.936 - - - -Numero medio di azioni in circolazione ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione migliaia 1.059.615 103.292 79.913 1.242.820 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884Risultato diluito per azione euro 0,409 0,409 0,564 (0,677) (0,677) (0,677)

I dati utilizzati per il calcolo dell’utile diluito per azione per le Continuing Operation e per le Discontinued Operation sono i seguenti:

2010 2009 Azioni Azioni Azioni di Azioni Azioni Azioni di ordinarie privilegiate risparmio Totale ordinarie privilegiate risparmio TotaleUtile/(perdita) delle Continuing Operation attribuibile alle diverse categorie di azioni milioni di euro 137 23 19 179 (319) (31) (24) (374)Utile/(perdita) delle Discontinued Operation attribuibile alle diverse categorie di azioni milioni di euro 287 28 26 341 (397) (38) (29) (464)Numero medio di azioni in circolazione migliaia 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884Numero medio di azioni servibili per piani di stock option migliaia 5.936 - - 5.936 - - - -Numero medio di azioni in circolazione ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione migliaia 1.059.615 103.292 79.913 1.242.820 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884Risultato diluito delle Continuing Operation per azione euro 0,130 0,217 0,238 (0,302) (0,302) (0,302) Risultato diluito delle Discontinued Operation per azione euro 0,272 0,272 0,318 (0,375) (0,375) (0,375)

14. Attività immaterialiNel corso del 2010 e del 2009 le variazioni nel costo originario delle Attività immateriali sono state le seguenti: Differenze Riclassifica Al 31 Variaz. cambio a Al 31 dicembre Investi- Disinvesti- area e altre Discontinued dicembre(in milioni di euro) 2009 menti menti di consol. variazioni Operation 2010Avviamento 3.437 - - - 194 (2.359) 1.272Marchi e altre attività a vita utile indefinita 206 - - - 16 (219) 3 Costi di sviluppo acquisiti esternamente 3.343 357 (20) - 18 (582) 3.116 Costi di sviluppo prodotti internamente 4.504 925 (8) - 112 (2.026) 3.507Totale Costi di sviluppo 7.847 1.282 (28) - 130 (2.608) 6.623 Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 1.276 78 (3) 2 27 (638) 742Altre attività immateriali acquisite esternamente 890 86 (48) 3 46 (423) 554Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 31 12 - - (7) (7) 29Totale costo originario Attività immateriali 13.687 1.458 (79) 5 406 (6.254) 9.223

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

nota integratiVa

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Differenze Riclassifica Al 31 Variaz. cambio ad Attività Al 31 dicembre Investi- Disinvesti- area e altre destinate dicembre(in milioni di euro) 2008 menti menti di consol. variazioni alla vendita 2009Avviamento 3.489 - - - (52) - 3.437Marchi e altre attività a vita utile indefinita 213 - - - (7) - 206 Costi di sviluppo acquisiti esternamente 2.990 307 (22) - 68 - 3.343 Costi di sviluppo prodotti internamente 3.756 739 (40) - 49 - 4.504Totale Costi di sviluppo 6.746 1.046 (62) - 117 - 7.847 Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 1.190 68 (11) (1) 33 (3) 1.276Altre attività immateriali acquisite esternamente 820 69 (13) (2) 16 - 890Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 48 7 - - (24) - 31Totale costo originario Attività immateriali 12.506 1.190 (86) (3) 83 (3) 13.687

Nel corso del 2010 e del 2009 le variazioni nei relativi fondi ammortamento e svalutazione sono state le seguenti:

Differenze Riclassifica Al 31 Variaz. cambio a Al 31 dicembre Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di e altre Discontinued dicembre(in milioni di euro) 2009 tamenti zioni menti consol. variazioni Operation 2010Avviamento 661 - - - - 42 (511) 192Marchi e altre attività a vita utile indefinita 41 - - - - 4 (45) - Costi di sviluppo acquisiti esternamente 2.001 301 10 (19) - 5 (309) 1.989 Costi di sviluppo prodotti internamente 2.253 434 32 (5) - 75 (1.064) 1.725Totale Costi di sviluppo 4.254 735 42 (24) - 80 (1.373) 3.714 Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 917 118 - (3) 1 11 (459) 585Altre attività immateriali acquisite esternamente 595 86 6 (48) - 18 (299) 358Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 20 - 4 - - - - 24Totale fondi ammortamento e svalutazione Attività immateriali 6.488 939 52 (75) 1 155 (2.687) 4.873

Differenze Riclassifica Al 31 Variaz. cambio ad Attività Al 31 dicembre Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di e altre destinate dicembre(in milioni di euro) 2008 tamenti zioni menti consol. variazioni alla vendita 2009Avviamento 674 - - - - (13) - 661Marchi e altre attività a vita utile indefinita 43 - - - - (2) - 41 Costi di sviluppo acquisiti esternamente 1.646 286 50 - - 19 - 2.001 Costi di sviluppo prodotti internamente 1.771 419 64 (32) - 31 - 2.253Totale Costi di sviluppo 3.417 705 114 (32) - 50 - 4.254 Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 801 126 - (7) (1) 1 (3) 917Altre attività immateriali acquisite esternamente 513 73 - (8) (2) 19 - 595Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 10 - 10 - - - - 20Totale fondi ammortamento e svalutazione Attività immateriali 5.458 904 124 (47) (3) 55 (3) 6.488

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Nel corso del 2010 e del 2009, le variazioni del Valore netto contabile delle Attività immateriali sono state le seguenti:

Differenze Riclassifica Al 31 Variaz. cambio a Al 31 dicembre Investi- Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di e altre Discontinued dicembre (in milioni di euro) 2009 menti tamenti zioni menti consol. variazioni Operation 2010Avviamento 2.776 - - - - - 152 (1.848) 1.080Marchi e altre attività a vita utile indefinita 165 - - - - - 12 (174) 3 Costi di sviluppo acquisiti esternamente 1.342 357 (301) (10) (1) - 13 (273) 1.127 Costi di sviluppo prodotti internamente 2.251 925 (434) (32) (3) - 37 (962) 1.782Totale Costi di sviluppo 3.593 1.282 (735) (42) (4) - 50 (1.235) 2.909 Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 359 78 (118) - - 1 16 (179) 157Altre attività immateriali acquisite esternamente 295 86 (86) (6) - 3 28 (124) 196Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 11 12 - (4) - - (7) (7) 5Totale valore netto Attività immateriali 7.199 1.458 (939) (52) (4) 4 251 (3.567) 4.350

Differenze Riclassifica Al 31 Variaz. cambio ad Attività Al 31 dicembre Investi- Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di e altre destinate dicembre (in milioni di euro) 2008 menti tamenti zioni menti consol. variazioni alla vendita 2009Avviamento 2.815 - - - - - (39) - 2.776Marchi e altre attività a vita utile indefinita 170 - - - - - (5) - 165 Costi di sviluppo acquisiti esternamente 1.344 307 (286) (50) (22) - 49 - 1.342 Costi di sviluppo prodotti internamente 1.985 739 (419) (64) (8) - 18 - 2.251Totale Costi di sviluppo 3.329 1.046 (705) (114) (30) - 67 - 3.593 Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 389 68 (126) - (4) - 32 - 359Altre attività immateriali acquisite esternamente 307 69 (73) - (5) - (3) - 295Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 38 7 - (10) - - (24) - 11Totale valore netto Attività immateriali 7.048 1.190 (904) (124) (39) - 28 - 7.199

Nell’esercizio 2010 le Differenze cambio, positive per 258 milioni di euro, si riferiscono principalmente all’andamento del Dollaro USA e del Real Brasiliano rispetto all’euro. Nell’esercizio 2009 le Differenze cambio, positive per 27 milioni di euro, riflettevano principalmente la rivalutazione del Real Brasiliano rispetto all’Euro, parzialmente compensata dalla svalutazione del Dollaro Usa rispetto all’Euro.

Le movimentazioni sopra riportate includono, per il 2010, i seguenti valori:

Continuing Operation Discontinued Operation(in milioni di euro) Investimenti Ammortamenti Svalutazioni Investimenti Ammortamenti SvalutazioniCosti di sviluppo 886 576 39 396 159 3Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 58 67 - 20 51 -Altre attività immateriali acquisite esternamente 60 50 6 26 36 -Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 6 - 4 6 - -Totale 1.010 693 49 448 246 3

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

nota integratiVa

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Avviamento, marchi e altre attività a vita utile indefinitaL’avviamento è allocato alle cash-generating unit (“CGU”) identificate sulla base dei settori operativi del Gruppo. La seguente tabella evidenzia l’allocazione degli avviamenti per settore: Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleMacchine per l’Agricoltura e le Costruzioni - 1.794 1.794 1.662Ferrari 786 - 786 786Mezzi e Sistemi di Produzione 135 - 135 125Componenti 121 - 121 118Veicoli Industriali - 52 52 56Prodotti Metallurgici 18 - 18 18Fiat Group Automobiles 18 - 18 10Fiat Powertrain 2 - 2 1FPT Industrial - 2 2 -Totale valore netto Avviamento 1.080 1.848 2.928 2.776

Al 31 dicembre 2010 i Marchi e le Altre attività a vita utile indefinita classificati tra le Discontinued Operation, attribuibili al settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni per 174 milioni di euro erano rappresentati da marchi e diritti simili acquisiti per i quali non esistono fattori legali, contrattuali, competitivi o economici che ne limitano la vita utile. Ai fini del test di impairment tali beni sono stati attribuiti alle rispettive cash-generating unit senza che emergessero necessità di svalutazione.

Avviamenti classificati tra le Continuing OperationPer quanto riguarda gli avviamenti più significativi classificati tra le Continuing Operation, si riferiscono ai settori Ferrari e Mezzi e Sistemi di Produzione (rappresentativi dell’85% circa del valore complessivo degli avviamenti classificati tra le Continuing Operation).

Il valore recuperabile delle cash-generating unit, cui i singoli avviamenti e attività immateriali a vita utile indefinita sono stati attribuiti, è verificato attraverso la determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa attesi utilizzando un tasso che riflette i rischi specifici delle singole cash-generating unit alla data di valutazione. Nell’applicare tale metodo il management utilizza molte assunzioni, inclusa la stima dei futuri incrementi nelle vendite, del margine lordo, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni nel capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto).

In particolare, per il settore Ferrari la cash-generating unit considerata corrisponde al settore Ferrari nel suo complesso e per il settore Comau ai business System, Pico e Service. In tali settori il valore recuperabile delle cash-generating unit è verificato attraverso la determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi stimati con riferimento ai flussi di cassa operativi che derivano dal piano strategico 2010-2014 del settore, estrapolati per gli anni successivi sulla base di tassi di crescita di medio/lungo termine che variano in base all’articolazione e differenziazione delle attività e che si basano su previsioni di crescita del settore di appartenenza delle unità generatrici di cassa stesse. Tali flussi di cassa sono poi attualizzati utilizzando tassi di sconto che riflettono, invece, le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e tengono conto dei rischi specifici delle singole cash-generating unit.

Il valore recuperabile delle cash-generating unit dei settori Ferrari e Comau e del relativo avviamento è il valore in uso determinato secondo le seguenti assunzioni: 2010 2009 Tasso di Tasso Tasso di Tasso crescita di sconto crescita di sconto dei valori al lordo dei valori al lordo terminali delle imposte terminali delle imposte

Ferrari 2% 8,3% 2% 10,4%Mezzi e Sistemi di Produzione 2% 9,0% 0% 9,0%

Con riferimento all’avviamento del settore Ferrari, si precisa che il valore recuperabile della cash-generating unit è significativamente superiore al relativo valore contabile; inoltre, l’esclusività del business, la sua redditività storica e le prospettive reddituali consentono di ritenere il valore contabile sempre recuperabile, anche in presenza di condizioni economiche e di mercato difficili.

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Con riferimento all’avviamento di Comau, principalmente allocato alla cash-generating unit Pico, le analisi di sensitività svolte non hanno fatto emergere situazioni di possibili impairment significativi.

Anche per gli altri settori i risultati ottenuti e le analisi di sensitività effettuate hanno confermato l’assenza di perdite di valore significative.

Avviamenti classificati tra le Discontinued OperationL’avviamento più significativo classificato tra le Discontinued Operation ammonta a 1.794 milioni di euro e si riferisce al settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (rappresentativo del 97% del valore degli avviamenti classificati tra le Discontinued Operation) per cui le cash-generating unit considerate per la verifica della loro recuperabilità sono generalmente le linee di prodotto.

Il valore recuperabile delle cash-generating unit, cui i singoli avviamenti e attività immateriali a vita utile indefinita sono stati attribuiti, è verificato attraverso la determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa attesi utilizzando un tasso che riflette i rischi specifici delle singole cash-generating unit alla data di valutazione. Nell’applicare tale metodo il management utilizza molte assunzioni, inclusa la stima dei futuri incrementi nelle vendite, del margine lordo, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni nel capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto). In particolare, dal 2006 al 2009, il settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni ha gestito il proprio business a livello di marchio: Case IH e New Holland per le macchine per l’agricoltura e Case e New Holland Construction per le macchine per le costruzioni, nonché i Servizi Finanziari. Nel 2010 il settore ha iniziato a gestire il proprio business a livello di Macchine per l’Agricoltura, Macchine per le Costruzioni e Servizi Finanziari. CNH ha quindi identificato tre cash-generating units secondo questa nuova struttura: Macchine per l’Agricoltura, Macchine per le Costruzioni e Servizi Finanziari. Le cash-generating unit cui è stato allocato l’avviamento sono riconducibili alle seguenti linee di prodotto:

Valore dell’avviamento allocato (in milioni di euro) al 31 dicembre 2010Macchine per l’Agricoltura 1.280Macchine per le Costruzioni 419Servizi Finanziari 95Totale 1.794 Al fine di determinare il valore recuperabile di queste cash-generating unit, il settore ha utilizzato il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa attesi e, quale ulteriore approccio, ha determinato il loro valore di mercato mediante l’utilizzo del metodo dei multipli di mercato. In particolare, il settore ha utilizzato il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa attesi come approccio primario per la determinazione del valore in uso dei business Macchine per l’agricoltura e Macchine per le costruzioni e ha utilizzato il valore delle attività ottenuto attraverso il metodo dei multipli di mercato come approccio primario per la valutazione del fair value della business unit Servizi finanziari.

I flussi di cassa attesi impiegati nel modello sono determinati durante i processi di budget e pianificazione del settore e rappresentano la miglior stima degli ammontari e delle tempistiche in cui i flussi di cassa futuri si manifesteranno sulla base del piano a lungo termine di CNH, che è aggiornato annualmente ed è rivisto dal senior management del settore. Tale piano include, tra gli altri, sia i benefici attesi dalle pianificate azioni di produzione e sviluppo prodotto, sia le aspettative circa i prezzi dei prodotti, quote di mercato e prezzi delle commodity, coerentemente con le assunzioni incluse nel Piano Strategico del Gruppo Fiat 2010-2014. Il settore utilizza flussi di cassa attesi per un periodo di otto anni in quanto il management ritiene che questo periodo rifletta in genere i cicli di mercato sottostanti i propri business.

I tassi di sconto utilizzati nell’attualizzazione dei flussi di cassa attesi rappresentano la stima del tasso di rendimento atteso di ogni cash-generating unit sul mercato. Al fine di selezionare un adeguato tasso di sconto da applicare ai redditi futuri, sono stati presi in considerazione sia i tassi di interesse a breve termine, sia la curva dei tassi di rendimento obbligazionari governativi e societari a lungo termine, così come la tipica struttura del capitale delle imprese operanti nel settore di attività. I tassi di sconto utilizzati per ogni cash-generating unit sono stati opportunamente incrementati per tenere conto dei rischi inerenti ai flussi di cassa futuri, nonché del livello di rischio percepito dai partecipanti al mercato. Sulla base delle considerazioni sopra esposte, al 31 dicembre 2010 il settore ha utilizzato i seguenti tassi di sconto al lordo delle imposte:

2010 2009Business Macchine per l’agricoltura 17,0% 20,8% - 21,1%Business Macchine per le costruzioni 17,4% 19,2%

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nota integratiVa

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Nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa futuri, alla fine del periodo di proiezione dei flussi di cassa è inserito un valore terminale per riflettere il valore residuo che ogni cash-generating unit dovrebbe generare. Il valore terminale rappresenta il valore attuale, all’ultimo anno della proiezione, di tutti i flussi di cassa successivi perpetuati. Il tasso di crescita del valore terminale è un parametro chiave nella determinazione del valore terminale stesso, perché rappresenta il tasso annuo di crescita di tutti i successivi flussi di cassa perpetuati. Nel 2010 e nel 2009 il tasso di crescita dei valori terminali utilizzato è pari all’1% nel business delle Macchine per l’agricoltura e quello utilizzato per il business Macchine per le costruzioni è pari al 2%.

Per il calcolo del fair value della cash-generating unit Servizi Finanziari il metodo dei multipli di mercato è stato applicato con riferimento al totale attivo. Il settore CNH ha utilizzato tale metodologia di calcolo per la valutazione del fair value di tale cash-generating unit perché questa genera valore principalmente dalle attività che gestisce. Il metodo dei multipli di mercato determina il fair value sulla base dei prezzi e delle altre informazioni significative generate da transazioni di mercato che hanno coinvolto attività e passività identiche o comparabili. Secondo tale approccio vengono utilizzati i prezzi di mercato di gruppi le cui azioni sono trattate in mercati pubblici, in mercati aperti e liberi o in mercati non regolamentati. Anche se è ovvio che due gruppi non possano essere completamente comparabili, i gruppi selezionati come riferimento devono operare nella stessa o in una simile linea di business o devono essere soggetti agli stessi rischi finanziari e di business, e devono avere le stesse opportunità di crescita del business valutato.

Si segnala, peraltro, che al fine di rafforzare i valori ottenuti con il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa attesi, anche per le cash-generating unit dei business Macchine per l’agricoltura e Macchine per le costruzioni è stato calcolato il fair value mediante il metodo dei multipli di mercato con riferimento ai ricavi e all’EBITDA. Ancorché tale metodo non fornisca una stima dei flussi di cassa attesi, il settore ritiene che il confronto sia utile al fine di verificare l’allineamento al mercato dei multipli impliciti derivanti dall’approccio basato sull’attualizzazione dei flussi di cassa attesi. Il management del settore ha identificato le aziende di riferimento da utilizzare nel modello da una lista di tutte le società quotate operanti nelle linee di business di CNH. Le aziende comparabili sono state inoltre selezionate tenendo conto di tutti i fattori rilevanti, incluso l’essere soggette agli stessi rischi di business e finanziari.

Il fair value delle tre cash-generating unit così determinato è risultato comunque significativamente superiore al valore contabile delle cash-generating unit stesse e al loro valore determinato secondo il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa.

Anche per il settore Veicoli Industriali i risultati ottenuti e le analisi di sensitività effettuate hanno confermato l’assenza di perdite di valore significative.

È opportuno, infine, precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dal management del Gruppo sulla base dell’esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. Inoltre, la stima del valore recuperabile delle cash-generating unit richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management. Il Gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un’ulteriore verifica dell’esistenza di perdite di valore saranno monitorate costantemente dal Gruppo Fiat Industrial. Costi di sviluppoL’ammortamento e la svalutazione dei costi di sviluppo capitalizzati sono inclusi nella voce Costi di ricerca e sviluppo del conto economico.

Per la valutazione delle perdite di valore dei costi di sviluppo capitalizzati, il Gruppo attribuisce tali costi alle relative cash-generating unit e valuta la loro recuperabilità unitamente ai beni materiali correlati, determinandone il valore d’uso con il metodo dei flussi finanziari attualizzati.

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15. Immobili, impianti e macchinariNel corso del 2010 e del 2009, le variazioni nel costo originario degli Immobili, impianti e macchinari sono state le seguenti:

Riclassifica Al 31 Variaz. a Al 31 dicembre Investi- Disinvesti- area di Differenze Altre Discontinued dicembre(in milioni di euro) 2009 menti menti consol. cambio variazioni Operation 2010Terreni 612 2 (4) - 14 (42) (210) 372 Fabbricati industriali di proprietà 5.307 99 (12) 14 161 186 (1.952) 3.803 Fabbricati industriali in leasing finanziario 76 - (1) - - 1 (16) 60Totale Fabbricati industriali 5.383 99 (13) 14 161 187 (1.968) 3.863 Impianti, macchinari e attrezzature industriali di proprietà 27.323 1.098 (551) 180 627 781 (5.720) 23.738 Impianti, macchinari e attrezzature industriali in leasing finanziario 356 107 - - 1 17 (49) 432Totale Impianti, macchinari e attrezzature industriali 27.679 1.205 (551) 180 628 798 (5.769) 24.170 Beni venduti con impegno di buy-back 1.218 344 (139) - 6 (262) (1.167) - Altri beni di proprietà 1.834 223 (194) 9 52 43 (683) 1.284 Altri beni in leasing finanziario 14 1 (1) - - (5) (6) 3Totale Altri beni 1.848 224 (195) 9 52 38 (689) 1.287 Acconti e Attività materiali in corso 1.393 730 (14) 7 50 (1.011) (194) 961Totale costo originario Immobili, impianti e macchinari 38.133 2.604 (916) 210 911 (292) (9.997) 30.653

Riclassifica Al 31 Variaz. ad Attività Al 31 dicembre Investi- Disinvesti- area di Differenze Altre destinate dicembre(in milioni di euro) 2008 menti menti consol. cambio variazioni alla vendita 2009Terreni 594 - - 5 9 4 - 612 Fabbricati industriali di proprietà 4.897 146 (32) 19 146 131 - 5.307 Fabbricati industriali in leasing finanziario 76 - (1) 8 - (7) - 76Totale Fabbricati industriali 4.973 146 (33) 27 146 124 - 5.383 Impianti, macchinari e attrezzature industriali di proprietà 25.832 1.095 (676) 4 676 392 - 27.323 Impianti, macchinari e attrezzature industriali in leasing finanziario 331 38 (1) (3) - (9) - 356Totale Impianti, macchinari e attrezzature industriali 26.163 1.133 (677) 1 676 383 - 27.679 Beni venduti con impegno di buy-back 1.362 244 (154) - 12 (246) - 1.218 Altri beni di proprietà 1.736 188 (169) - 43 36 - 1.834 Altri beni in leasing finanziario 8 6 - - - - - 14Totale Altri beni 1.744 194 (169) - 43 36 - 1.848 Acconti e Attività materiali in corso 1.266 723 (9) - 84 (671) - 1.393Totale costo originario Immobili, impianti e macchinari 36.102 2.440 (1.042) 33 970 (370) - 38.133

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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Nel corso del 2010 e del 2009, le variazioni nei relativi fondi ammortamento e svalutazioni sono state le seguenti:

Riclassifica Al 31 Variaz. a Discon- Al 31 dicembre Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di Differenze Altre tinued dicembre (in milioni di euro) 2009 tamenti zioni menti consol. cambio variazioni Operation 2010Terreni 9 - 2 (2) - 1 (1) (2) 7 Fabbricati industriali di proprietà 2.561 182 59 (9) 7 74 15 (1.053) 1.836 Fabbricati industriali in leasing finanziario 17 2 - (1) - - 2 (7) 13Totale Fabbricati industriali 2.578 184 59 (10) 7 74 17 (1.060) 1.849 Impianti, macchinari e attrezzature industriali di proprietà 20.813 1.548 73 (542) 92 400 (8) (4.226) 18.150 Impianti, macchinari e attrezzature industriali in leasing finanziario 120 44 - - - 1 5 (13) 157Totale Impianti, macchinari e attrezzature industriali 20.933 1.592 73 (542) 92 401 (3) (4.239) 18.307 Beni venduti con impegno di buy-back 308 131 26 (76) - 2 (95) (296) - Altri beni di proprietà 1.339 135 3 (99) (2) 32 1 (541) 868 Altri beni in leasing finanziario 5 1 - - - - - (3) 3Totale Altri beni 1.344 136 3 (99) (2) 32 1 (544) 871 Acconti e Attività materiali in corso 16 - 4 - - - (2) - 18Totale fondi ammortamento e svalutazioni Immobili, impianti e macchinari 25.188 2.043 167 (729) 97 510 (83) (6.141) 21.052

Riclassifica Al 31 Variaz. ad Attività Al 31 dicembre Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di Differenze Altre destinate dicembre (in milioni di euro) 2008 tamenti zioni menti consol. cambio variazioni alla vendita 2009Terreni 6 - - - - 1 2 - 9 Fabbricati industriali di proprietà 2.326 155 21 (22) (5) 75 11 - 2.561 Fabbricati industriali in leasing finanziario 18 3 - (1) - - (3) - 17Totale Fabbricati industriali 2.344 158 21 (23) (5) 75 8 - 2.578 Impianti, macchinari e attrezzature industriali di proprietà 19.565 1.443 126 (645) (10) 462 (128) - 20.813 Impianti, macchinari e attrezzature industriali in leasing finanziario 83 42 - (1) (2) - (2) - 120Totale Impianti, macchinari e attrezzature industriali 19.648 1.485 126 (646) (12) 462 (130) - 20.933 Beni venduti con impegno di buy-back 300 135 32 (81) - 4 (82) - 308 Altri beni di proprietà 1.271 125 8 (79) (3) 27 (10) - 1.339 Altri beni in leasing finanziario 4 1 - - - - - - 5Totale Altri beni 1.275 126 8 (79) (3) 27 (10) - 1.344 Acconti e Attività materiali in corso 14 - 19 (2) - - (15) - 16Totale fondi ammortamento e svalutazioni Immobili, impianti e macchinari 23.587 1.904 206 (831) (20) 569 (227) - 25.188

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Nel corso del 2010 e del 2009 le variazioni del valore netto contabile degli Immobili, impianti e macchinari sono state le seguenti:

Riclassifica Al 31 Variaz. a Discon- Al 31 dicembre Investi- Ammor- Svaluta- Disinve- area di Differenze Altre tinued dicembre (in milioni di euro) 2009 menti tamenti zioni stimenti consol. cambio variazioni Operation 2010Terreni 603 2 - (2) (2) - 13 (41) (208) 365 Fabbricati industriali di proprietà 2.746 99 (182) (59) (3) 7 87 171 (899) 1.967 Fabbricati industriali in leasing finanziario 59 - (2) - - - - (1) (9) 47Totale Fabbricati industriali 2.805 99 (184) (59) (3) 7 87 170 (908) 2.014 Impianti, macchinari e attrezzature industriali di proprietà 6.510 1.098 (1.548) (73) (9) 88 227 789 (1.494) 5.588 Impianti, macchinari e attrezzature industriali in leasing finanziario 236 107 (44) - - - - 12 (36) 275Totale Impianti, macchinari e attrezzature industriali 6.746 1.205 (1.592) (73) (9) 88 227 801 (1.530) 5.863 Beni venduti con impegno di buy-back 910 344 (131) (26) (63) - 4 (167) (871) - Altri beni di proprietà 495 223 (135) (3) (95) 11 20 42 (142) 416 Altri beni in leasing finanziario 9 1 (1) - (1) - - (5) (3) -Totale Altri beni 504 224 (136) (3) (96) 11 20 37 (145) 416 Acconti e Attività materiali in corso 1.377 730 - (4) (14) 7 50 (1.009) (194) 943Totale valore netto Immobili, impianti e macchinari 12.945 2.604 (2.043) (167) (187) 113 401 (209) (3.856) 9.601

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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Riclassifica Al 31 Variaz. ad Attività Al 31 dicembre Investi- Ammor- Svaluta- Disinve- area di Differenze Altre destinate dicembre (in milioni di euro) 2008 menti tamenti zioni stimenti consol. cambio variazioni alla vendita 2009Terreni 588 - - - - 5 8 2 - 603 Fabbricati industriali di proprietà 2.571 146 (155) (21) (10) 24 71 120 - 2.746 Fabbricati industriali in leasing finanziario 58 - (3) - - 8 - (4) - 59Totale Fabbricati industriali 2.629 146 (158) (21) (10) 32 71 116 - 2.805 Impianti, macchinari e attrezzature industriali di proprietà 6.267 1.095 (1.443) (126) (31) 14 214 520 - 6.510 Impianti, macchinari e attrezzature industriali in leasing finanziario 248 38 (42) - - (1) - (7) - 236Totale Impianti, macchinari e attrezzature industriali 6.515 1.133 (1.485) (126) (31) 13 214 513 - 6.746 Beni venduti con impegno di buy-back 1.062 244 (135) (32) (73) - 8 (164) - 910 Altri beni di proprietà 465 188 (125) (8) (90) 3 16 46 - 495 Altri beni in leasing finanziario 4 6 (1) - - - - - - 9Totale Altri beni 469 194 (126) (8) (90) 3 16 46 - 504 Acconti e Attività materiali in corso 1.252 723 - (19) (7) - 84 (656) - 1.377Totale valore netto Immobili, impianti e macchinari 12.515 2.440 (1.904) (206) (211) 53 401 (143) - 12.945

Le movimentazioni sopra riportate includono, per il 2010, i seguenti valori:

Continuing Operation Discontinued Operation(in milioni di euro) Investimenti Ammortamenti Svalutazioni Investimenti Ammortamenti SvalutazioniTerreni 1 - 2 1 - -Fabbricati industriali 70 111 59 29 73 -Impianti, macchinari e attrezzature industriali 1.054 1.282 71 151 310 2Beni venduti con impegno di buy-back - - - 344 131 26Altri beni di proprietà 199 100 3 25 36 -Acconti e Attività materiali in corso 530 - 4 200 - -Totale 1.854 1.493 139 750 550 28

Al 31 dicembre 2010 il Gruppo ha terreni e fabbricati gravati da garanzie reali a fronte di finanziamenti ottenuti per un importo corrispondente a 137 milioni di euro (135 milioni di euro al 31 dicembre 2009); ha, inoltre, impianti e macchinari per 318 milioni di euro (244 milioni di euro al 31 dicembre 2009) e altri beni per 10 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2009), la cui titolarità è soggetta a restrizioni a fronte di finanziamenti ricevuti e di altri impegni; si tratta di cespiti di fornitori iscritti nel bilancio consolidato del Gruppo secondo quanto previsto dall’IFRIC 4, con contestuale iscrizione di un debito finanziario per leasing.

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Tali importi sono così ripartiti tra le Continuing Operation e Discontinued Operation: Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleTerreni e fabbricati gravati da garanzie reali a fronte di finanziamenti 128 9 137 135Impianti e macchinari la cui titolarità è soggetta a restrizioni 282 36 318 244Altri beni la cui titolarità è soggetta a restrizioni 7 3 10 9Totale 417 48 465 388

Al 31 dicembre 2010 il Gruppo ha impegni contrattuali per l’acquisizione di immobili, impianti e macchinari per un importo di 858 milioni di euro (666 milioni di euro al 31 dicembre 2009). Tali impegni sono riferiti per 697 milioni di euro alle Continuing Operation e per 161 milioni di euro alle Discontinued Operation.

Gli investimenti effettuati nel 2010 per 2.604 milioni di euro sono riferiti per 1.854 milioni di euro alle Continuing Operation (in particolare ai settori Fiat Group Automobiles, Fiat Powertrain, Componenti e Ferrari) e per 750 milioni di euro alle Discontinued Operation (in particolare ai settori Veicoli Industriali e Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni).

Nel 2010 il Gruppo ha rivisto il valore recuperabile di alcuni fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali al fine di considerare i piani di ristrutturazione definiti per alcuni business. Tali valutazioni hanno comportato l’iscrizione di svalutazioni per perdite di valore pari a 141 milioni di euro (174 milioni di euro nel 2009). Tali svalutazioni sono riferibili per 139 milioni di euro alle Continuing Operation (in particolare ai settori Fiat Group Automobiles e Componenti). Di tali valori, 73 milioni di euro sono stati rilevati nell’Utile/(perdita) della gestione ordinaria e 66 milioni di euro nella voce Oneri di ristrutturazione. Le svalutazioni riferibili alle Discontinued Operation ammontano invece a 2 milioni di euro, sono state effettuate dal settore Iveco e sono state rilevate nell’Utile/(perdita) della gestione ordinaria. Si segnala, infine, con riferimento alle Discontinued Operation, che nel 2010 il settore Veicoli Industriali ha rilevato una svalutazione dei beni venduti con impegno di riacquisto per complessivi 26 milioni di euro, al fine di adeguarne il valore a quello di mercato; tale svalutazione è stata interamente inclusa nel Costo del venduto. Nel 2009 l’analoga svalutazione di 32 milioni di euro era stata inclusa nel Costo del Venduto per 24 milioni di euro e tra gli Altri proventi (oneri) atipici per 8 milioni di euro.

Nel 2010 la colonna Altre variazioni comprende la riduzione della voce Acconti e Attività materiali in corso, che erano in essere alla fine dell’esercizio precedente, e che sono stati riclassificati alle rispettive poste al momento della relativa acquisizione e messa in uso. Per le Discontinued Operation la colonna include inoltre, per 167 milioni di euro (165 milioni di euro nel 2009), la riclassifica alla voce Rimanenze dei beni ceduti in buy-back che al termine del contratto sono destinati alla vendita.

Nel 2010 il saldo della colonna Variazione area di consolidamento, positivo per 113 milioni di euro, riflette principalmente il consolidamento integrale della società Fiat Powertrain Polska Sp. z.o.o., inclusa tra le Continuing Operation. Nel 2009, il saldo della colonna Variazione area di consolidamento, positivo per 53 milioni di euro, rifletteva principalmente il consolidamento integrale della società Fiat Automobiles Serbia Doo Kragujevac.

Nel 2010 le Differenze cambio, positive per 401 milioni di euro, riflettono principalmente la rivalutazione del Dollaro USA, del Real Brasiliano e dello Zloty Polacco rispetto all’Euro. Nel 2009 le Differenze cambio, positive per 401 milioni di euro, riflettevano principalmente la rivalutazione del Real brasiliano rispetto all’Euro, parzialmente compensata dalla svalutazione del Dollaro USA e del Peso Argentino rispetto all’Euro.

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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16. Partecipazioni e altre attività finanziarie Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 1.465 679 2.144 1.884 Partecipazioni valutate al fair value con contropartita Altri utili/(perdite) complessivi 17 - 17 21 Partecipazioni valutate al costo 62 12 74 76Totale Partecipazioni 1.544 691 2.235 1.981 Crediti finanziari non correnti 62 46 108 138Altri titoli 47 - 47 40Totale Partecipazioni e altre attività finanziare 1.653 737 2.390 2.159

PartecipazioniLe variazioni intervenute nel 2010 sono le seguenti: Disinvesti- Riclassifica Al 31 Acquisti e Variaz. menti a Discon- Al 31 dicembre Rivalutazioni/ capitaliz- area di Differenze e altre tinued dicembre (in milioni di euro) 2009 (Svalutazioni) zazioni consol. cambio variazioni Operation 2010Partecipazioni in imprese controllate non consolidate 69 (6) 34 (5) 3 (11) (11) 73Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 1.431 176 98 - 51 (95) (338) 1.323Partecipazioni in imprese collegate 441 11 - - 23 (12) (342) 121Partecipazioni in altre imprese 40 (5) - - - (8) - 27Totale Partecipazioni 1.981 176 132 (5) 77 (126) (691) 1.544

Le variazioni intervenute nel 2009 erano state le seguenti: Disinvesti- Al 31 Acquisti e Variaz. menti Al 31 dicembre Rivalutazioni/ capitaliz- area di Differenze e altre dicembre (in milioni di euro) 2008 (Svalutazioni) zazioni consol. cambio variazioni 2009Partecipazioni in imprese controllate non consolidate 57 1 11 2 - (2) 69Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 1.377 67 51 - (12) (52) 1.431Partecipazioni in imprese collegate 512 (46) 1 - (9) (17) 441Partecipazioni in altre imprese 38 (1) - - - 3 40Totale Partecipazioni 1.984 21 63 2 (21) (68) 1.981

Le Rivalutazioni e le Svalutazioni comprendono la quota di competenza del risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto per 120 milioni di euro nel 2010 (65 milioni di euro nel 2009) iscritti nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation e per 70 milioni di euro nel 2010 (-47 milioni di euro nel 2009) iscritti nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation. Con riferimento alle imprese valutate al costo, nel 2010 e nel 2009 la colonna include anche le perdite di valore iscritte nel periodo.

Nel 2010 la voce Variazione area di consolidamento, negativa per 5 milioni di euro, riflette il consolidamento integrale di alcune controllate minori. Nel 2009, tale voce rifletteva per 2 milioni di euro l’uscita dall’area di consolidamento di alcune controllate minori, poi valutate secondo il metodo del patrimonio netto.

Nel 2010 la voce Acquisti e capitalizzazioni, pari a 132 milioni di euro (63 milioni di euro nel 2009), comprende per 34 milioni di euro (48 milioni di euro nel 2009) la capitalizzazione della joint venture paritetica Fiat India Automobiles Private Limited e per 50 milioni di euro la capitalizzazione della joint venture paritetica GAC Fiat Automobiles Co. Ltd. La voce si riferisce, inoltre, alla capitalizzazione di altre società minori, entrambe incluse nelle Continuing Operation.

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La voce Disinvestimenti ed altre variazioni, negativa per 126 milioni di euro, include la riduzione di 94 milioni di euro derivante dai dividendi distribuiti da società valutate con il metodo del patrimonio netto (di cui 26 milioni di euro ricevuti da FGA Capital); l’adeguamento al fair value di partecipazioni classificate come available-for-sale negativo per 4 milioni di euro, variazioni positive della riserva da cash flow hedge di Tofas Turk Otomobil Fabrikasi A.S. per 5 milioni di euro e di FGA Capital per 3 milioni di euro, ed altre variazioni minori negative per 36 milioni di euro.

Nel 2009 la voce Disinvestimenti ed altre variazioni, negativa per 68 milioni di euro, includeva la riduzione di 53 milioni di euro derivante dai dividendi distribuiti da società valutate con il metodo del patrimonio netto; l’adeguamento al fair value di partecipazioni classificate come available-for-sale positivo per 3 milioni di euro ed altre variazioni minori negative per 18 milioni di euro.

La voce Partecipazioni in imprese a controllo congiunto comprende le seguenti società:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 % di % di partecipazione (in milioni di euro) partecipazione (in milioni di euro)Continuing Operation FGA Capital S.p.A. 50,0 700 50,0 643Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 37,9 304 37,9 241Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A. 50,0 99 50,0 95Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme 50,0 95 50,0 105GAC Fiat Automobiles Co. Ltd. 50,0 50 - -Fiat India Automobiles Private Limited 50,0 42 50,0 21Naveco (Nanjing Iveco Motor Co.) Ltd. - - 50,0 137Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S. - - 37,5 49SAIC Iveco Commercial Vehicle Investment Company Limited - - 50,0 43New Holland HFT Japan Inc. - - 50,0 23LBX Company LLC - - 50,0 16CNH de Mexico SA de CV - - 50,0 16Transolver Finance Establecimiento Financiero de Credito S.A. - - 50,0 8Altre 33 34Totale Continuing Operation 1.323 1.431 Discontinued Operation Naveco (Nanjing Iveco Motor Co.) Ltd. 50,0 150 - -Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S. 37,5 79 - -SAIC Iveco Commercial Vehicle Investment Company Limited 50,0 45 - -New Holland HFT Japan Inc. 50,0 33 - -CNH de Mexico SA de CV 50,0 21 - -Transolver Finance Establecimiento Financiero de Credito S.A. 50,0 5 - -Altre 5 - -Totale Discontinued Operation 338 -Totale Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 1.661 1.431

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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Le Partecipazioni in imprese collegate sono le seguenti: Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 % di % di partecipazione (in milioni di euro) partecipazione (in milioni di euro)Continuing Operation Rizzoli Corriere della Sera MediaGroup S.p.A. 10,1 101 10,1 108Iveco Finance Holdings Limited - - 49,0 127Kobelco Construction Machinery Co. Ltd. - - 20,0 88CNH Capital Europe S.a.S. - - 49,9 63Al-Ghazi Tractors Ltd. - - 43,2 17Altre 20 38Totale Continuing Operation 121 441 Discontinued Operation Iveco Finance Holdings Limited 49,0 115 - -Kobelco Construction Machinery Co. Ltd. 20,0 124 - -CNH Capital Europe S.a.S. 49,9 66 - -Al-Ghazi Tractors Ltd. 43,2 22 - -Altre 15 -Totale Discontinued Operation 342 -Totale Partecipazioni in imprese collegate 463 441

Con riferimento alla partecipazione nella Rizzoli Corriere della Sera MediaGroup S.p.A., si precisa che la stessa è una società quotata, Fiat è uno dei principali azionisti, è rappresentata nel Consiglio di Amministrazione e fa parte del patto di sindacato; la partecipazione è stata classificata quale società collegata. Ai fini della valutazione di tale partecipazione secondo il metodo del patrimonio netto è stata presa in considerazione l’ultima situazione contabile pubblicata, risultante dal resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2010, in quanto la società pubblica il bilancio annuale successivamente alla pubblicazione del Bilancio consolidato del Gruppo Fiat.

Al 31 dicembre 2010 il valore di borsa delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto quotate e collegate quotate è il seguente:

(in milioni di euro) Valore di carico Valore di borsaTofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 304 728Rizzoli Corriere della Sera MediaGroup S.p.A. 101 79Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S. 79 227Al-Ghazi Tractors Ltd. 22 37Totale Partecipazioni in imprese a controllo congiunto e collegate quotate 506 1.071

Al 31 dicembre 2010, la voce Partecipazioni valutate al fair value con contropartita Altri utili/(perdite) complessivi include la partecipazione in Assicurazioni Generali S.p.A. per 3 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2009); la voce include inoltre la partecipazione in Fin. Priv. S.r.l. per 14 milioni di euro (18 milioni di euro al 31 dicembre 2009).

Partecipazione in ChryslerLa partecipazione iniziale detenuta nella Chrysler permane iscritta, al 31 dicembre 2010, per un valore pari a zero, tra le imprese collegate valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Si ricorda che, ai sensi dei paragrafi 29 e 30 dello IAS 28, il Gruppo Fiat, finché deterrà una partecipazione di collegamento nella Chrysler iscritta in bilancio per un valore pari a zero, non dovrà rilevare alcuna quota di perdite eventualmente consuntivate da tale collegata, in quanto non ha alcun obbligo di copertura delle stesse. Nel momento in cui, successivamente, la Chrysler realizzerà degli utili, il Gruppo Fiat potrà rilevarli solo per la parte eccedente la quota di perdite non rilevata nei precedenti esercizi.

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In questo contesto, si precisa che nel corso del secondo trimestre 2010 Chrysler ha pubblicato il proprio bilancio consolidato per l’esercizio 10 giugno 2009 (data di inizio delle attività di Chrysler) – 31 dicembre 2009, mentre nel corso del quarto trimestre 2010 è stata pubblicata la situazione economico-patrimoniale relativa ai primi nove mesi del 2010; entrambi sono stati redatti secondo i principi contabili generalmente accettati negli Stati Uniti d’America (“US GAAP”). Le seguenti tabelle riconciliano i valori della perdita e del patrimonio netto, come pubblicati da Chrysler, ed i corrispondenti valori redatti secondo i principi contabili internazionali (“IFRS”), così come adottati dal Gruppo Fiat, per i periodi sopra citati:

01/01- Al 30 settembre 10/06- Al 31 dicembre 30/09/2010 (*) 2010 (*) 31/12/2009 2009 Utile/ Patrimonio Utile/ Patrimonio(in milioni di euro) (Perdita) netto (Perdita) nettoRedatto secondo i principi contabili statunitensi (US GAAP) (344) (2.816) (2.614) (2.936)Partite in riconciliazione per diversa contabilizzazione di: Costi di sviluppo 358 495 132 133 “VEBA Note” e “VEBA Trust’s Contribution” (22) 1.131 1.416 1.756 Fondi pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoro - 662 - 634 Altre minori 21 24 4 3Redatto secondo i principi contabili internazionali (IFRS) 13 (504) (1.062) (410)

(*) Dati non assoggettati a revisione contabile.

Le principali partite in riconciliazione si riferiscono a:

Costi di sviluppo: secondo gli US GAAP, tutti i costi di sviluppo sono imputati a conto economico quando sostenuti. Secondo gli IFRS, i costi di sviluppo relativi ai progetti di sviluppo dei veicoli sono capitalizzati come attività immateriali se possono essere valutati in modo attendibile e la fattibilità tecnica ed economica del progetto cui si riferiscono, i prezzi ed i volumi inerenti supportano il fatto che essi produrranno benefici economici futuri. I costi di sviluppo capitalizzati includono tutti i costi diretti ed indiretti attribuibili al processo di sviluppo sostenuti da Chrysler a partire dal 10 giugno 2009. Tali costi sono successivamente ammortizzati a quote costanti sulla base della durata del ciclo produttivo.

“VEBA Note” e “VEBA Trust’s Contribution”: la voce in riconciliazione accoglie le differenze tra US GAAP e IFRS nella contabilizzazione della passività finanziaria (“VEBA Note”) in carico a Chrysler verso il fondo sanitario dei lavoratori del settore automobilistico americano (“VEBA Trust”) derivante dalla definizione (“settlement”) della situazione pregressa relativa a benefici successivi al rapporto di lavoro di alcuni pensionati della precedente Chrysler (“Old CarCo LLC”, ora in liquidazione). La voce accoglie anche la diversa valutazione dell’apporto al capitale di Chrysler effettuato dal VEBA Trust. Secondo gli US GAAP, il settlement dell’obbligazione per benefici successivi al rapporto di lavoro è stato rilevato in data 1° gennaio 2010, in quanto tali principi non riconoscono settlement parziali. Secondo gli IFRS, in data 10 giugno 2009 erano già stati riconosciuti gli effetti contabili del settlement parziale in allora avvenuto. La posta in riconciliazione deriva dalle differenze di misurazione del fair value della VEBA Note e dell’apporto effettuato dal VEBA Trust alle diverse date di settlement in cui la misurazione è stata effettuata. Gli effetti sul patrimonio netto derivanti da una diversa contabilizzazione della VEBA Note sono destinati con il tempo a ridursi significativamente con contropartita il risultato del periodo.

Fondi pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoro: secondo gli US GAAP gli utili e le perdite attuariali generati nella valutazione di piani successivi al rapporto di lavoro di breve termine, a fronte dei quali Chrysler ha un’obbligazione limitata, sono rilevati immediatamente. Per i piani la cui obbligazione non è limitata viene utilizzato il metodo del corridoio; peraltro, gli utili e le perdite attuariali non realizzati sono rilevati in una voce separata di patrimonio netto “Altre perdite complessive”. Anche in applicazione degli IFRS Chrysler utilizza il metodo del corridoio, ma gli utili e perdite attuariali non realizzati non sono riconosciuti in bilancio: pertanto, la partita in riconciliazione evidenzia lo storno dal patrimonio netto delle perdite attuariali nette non realizzate e la riduzione della passività corrispondente.

Per completezza di informativa, si ricorda che in data 10 gennaio 2011, avendo raggiunto uno dei predeterminati obiettivi industriali e commerciali previsti negli accordi relativi all’alleanza strategica Chrysler – Fiat (cosiddetti “Performance Event”), Fiat ha ricevuto, senza alcun esborso finanziario, un’ulteriore quota di partecipazione del 5% in Chrysler, portando la sua partecipazione dal 20% al 25%. Per ulteriori approfondimenti sui diritti riguardati la partecipazione in Chrysler si veda la successiva Nota 29.

Crediti finanziari non correntiSi segnala che al 31 dicembre 2010 i Crediti finanziari non correnti per l’importo di 40 milioni di euro (44 milioni di euro al 31 dicembre 2009) sono a garanzia di finanziamenti ottenuti e si riferiscono interamente alle Discontinued Operation.

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17. Beni concessi in leasing operativoLa voce è interamente attribuibile alle Discontinued Operation: i settori Iveco e Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni, nel contesto dell’attività caratteristica delle società di servizi finanziari, concedono in leasing operativo beni per lo più di propria fabbricazione. Nel corso del 2010 e del 2009 la voce Beni concessi in leasing operativo ha presentato le seguenti variazioni: Disinvesti- Riclassifica Al 31 menti a Discon- Al 31 dicembre Investi- Ammorta- Differenze e altre tinued dicembre (in milioni di euro) 2009 menti menti cambio variazioni Operation 2010Valore lordo 632 291 - 55 (304) (674) -Meno: Ammortamenti e svalutazioni (175) - (95) (13) 101 182 -Valore netto Beni concessi in leasing operativo 457 291 (95) 42 (203) (492) - Al 31 Disinvesti- Al 31 dicembre Investi- Ammorta- Differenze menti e altre dicembre (in milioni di euro) 2008 menti menti cambio variazioni 2009Valore lordo 674 219 - 3 (264) 632Meno: Ammortamenti e svalutazioni (169) - (91) - 85 (175)Valore netto Beni concessi in leasing operativo 505 219 (91) 3 (179) 457

Il valore degli incassi minimi previsti da contratti di leasing operativo non annullabili per le Discontinued Operation ammonta a 216 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (178 milioni di euro al 31 dicembre 2009) ed è ripartito secondo le seguenti scadenze:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009Entro un anno 98 83Tra uno e cinque anni 116 94Oltre cinque anni 2 1Totale Valore minimo degli incassi previsti 216 178

Al 31 dicembre 2010 le Discontinued Operation includono Beni concessi in leasing operativo per un ammontare di 4 milioni di euro a garanzia dei finanziamenti ottenuti.

18. Rimanenze nette Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleMaterie prime, semilavorati e prodotti finiti 4.308 3.886 8.194 8.669Ammontare lordo dovuto dai committenti per lavori di commessa 135 12 147 79Totale Rimanenze nette 4.443 3.898 8.341 8.748

Al 31 dicembre 2010 e 2009 non vi erano rimanenze poste in pegno a garanzia di finanziamenti concessi né tra le Continuing Operation né tra le Discontinued Operation.

Al 31 dicembre 2010 le Rimanenze complessive ammontano a 8.341 milioni di euro. Il valore dei veicoli ceduti con impegno di riacquisto (buy-back) dalle Continuing Operation (settore Fiat Group Automobiles) ammonta al 31 dicembre 2010 a 637 milioni di euro; il valore dei beni che cessano di essere locati in relazione a contratti di leasing operativo o che rientrano dal buy-back e che sono stati destinati alla vendita dalle Discontinued Operation (settori Veicoli Industriali e Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni) ammonta a 159 milioni di euro al 31 dicembre 2010. Al netto di tali valori, complessivamente pari a 796 milioni di euro (861 milioni di euro al 31 dicembre 2009), ed escludendo la riclassifica delle Discontinued Operation, le Rimanenze hanno presentato nell’esercizio un decremento di 342 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2010 il saldo include rimanenze valutate al valore netto di realizzo (prezzo di vendita stimato meno i costi stimati di completamento e necessari per realizzare la vendita) per un importo di 2.698 milioni di euro (2.958 milioni di euro al 31 dicembre 2009). Tale valore è attribuibile alle Continuing Operation per 1.482 milioni di euro e alle Discontinued Operation per 1.216 milioni di euro.

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Le svalutazioni delle rimanenze effettuate nel 2010 sono state pari a 489 milioni di euro (664 milioni di euro nel 2009). Tale ammontare è relativo alle Continuing Operation per 432 milioni di euro (549 milioni di euro nel 2009) e alle Discontinued Operation per 57 milioni di euro (115 milioni di euro nel 2009). I proventi riconosciuti nell’esercizio derivanti da ripristini di valore di beni venduti nel periodo non sono stati significativi.

L’ammontare dovuto da clienti per contratti in corso di esecuzione si riferisce prevalentemente al settore Mezzi e Sistemi di Produzione ed è così analizzabile:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009Ammontare aggregato dei costi sostenuti, degli utili rilevati, al netto delle perdite conseguite alla data 1.233 1.056Meno: Fatturazione ad avanzamento lavori (1.203) (1.058)Lavori su ordinazione, al netto degli anticipi 30 (2)Ammontare lordo dovuto dai committenti per lavori di commessa 135 79Meno: Ammontare lordo dovuto ai committenti per lavori di commessa incluso nelle Altre passività correnti (Nota 28) (105) (81)Lavori su ordinazione, al netto degli anticipi 30 (2)

Al 31 dicembre 2010 e 2009 non risultano ammontari significativi per trattenute da clienti per lavori su ordinazione.

19. Crediti e Altre attività correntiLa composizione dei Crediti e delle Altre attività correnti è la seguente: Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleCrediti commerciali 2.259 1.791 4.050 3.649Crediti da attività di finanziamento 2.866 10.908 13.774 12.695Crediti per imposte correnti 353 552 905 674Altre attività correnti: Altri crediti correnti 1.410 776 2.186 2.529 Ratei e risconti attivi 118 158 276 249Totale Altre attività correnti 1.528 934 2.462 2.778Totale Crediti e Altre attività correnti 7.006 14.185 21.191 19.796

La ripartizione per scadenza dei Crediti correnti in essere al 31 dicembre 2010 è la seguente:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 tra uno oltre tra uno oltre entro e cinque cinque entro e cinque cinque (in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni TotaleContinuing Operation Crediti commerciali 2.209 50 - 2.259 3.573 73 3 3.649Crediti da attività di finanziamento 2.080 764 22 2.866 8.002 4.428 265 12.695Crediti per imposte correnti 243 28 82 353 540 37 97 674Altri crediti correnti 1.200 197 13 1.410 1.480 991 58 2.529Totale 5.732 1.039 117 6.888 13.595 5.529 423 19.547 Discontinued Operation Crediti commerciali 1.771 20 - 1.791 - - - -Crediti da attività di finanziamento 6.664 4.044 200 10.908 - - - -Crediti per imposte correnti 539 10 3 552 - - - -Altri crediti correnti 479 279 18 776 - - - -Totale 9.453 4.353 221 14.027 - - - -Totale Crediti correnti 15.185 5.392 338 20.915 13.595 5.529 423 19.547

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Al 31 dicembre 2010 il totale dei Crediti correnti comprende per 8.089 milioni di euro (6.588 milioni di euro al 31 dicembre 2009), crediti ceduti e finanziati attraverso operazioni di cartolarizzazione e di factoring che non rispettano i requisiti per essere rimossi dal bilancio stabiliti dallo IAS 39. Tali crediti sono mantenuti in bilancio sebbene siano stati legalmente ceduti e trovano contropartita nella posta passiva della Situazione patrimoniale-finanziaria Debiti per anticipazioni su cessione di crediti (si veda Nota 26). Al 31 dicembre 2010 tali crediti si riferiscono per 533 milioni di euro alle Continuing Operation e per 7.556 milioni di euro alle Discontinued Operation.

Crediti commercialiAl 31 dicembre 2010 i Crediti commerciali ammontano complessivamente a 4.050 milioni di euro, di cui 2.259 milioni di euro relativi alle Continuing Operation e 1.791 milioni di euro relativi alle Discontinued Operation ed evidenziano complessivamente un incremento rispetto all’esercizio precedente di 401 milioni di euro; al netto degli effetti traslativi derivanti dai cambi di conversione, l’incremento, quasi interamente riferibile alle Continuing Operation, è stato di 245 milioni di euro, in particolare a causa dei maggiori volumi di attività del settore FGA in Brasile.

I Crediti commerciali sono esposti al netto di fondi svalutazione per 465 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (524 milioni di euro al 31 dicembre 2009), di cui 290 milioni di euro attribuibili alle Continuing Operation e 175 milioni di euro attribuibili alle Discontinued Operation. Tali fondi, determinati sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti, hanno subito nel corso del 2010 la seguente movimentazione:

Riclassifica Al 31 Utilizzi Variazione a Disconti- Al 31 dicembre Accanto- e altre area nued dicembre (in milioni di euro) 2009 namenti variazioni di consol. Operation 2010Fondi svalutazione crediti commerciali 524 96 (162) 7 (175) 290

Si ritiene che il valore contabile dei Crediti commerciali approssimi il loro fair value.

Si segnala che al 31 dicembre 2010 Crediti commerciali classificati tra le Continuing Operation per l’importo di 8 milioni di euro sono a garanzia di finanziamenti ottenuti (14 milioni di euro al 31 dicembre 2009).

Crediti da attività di finanziamentoI Crediti da attività di finanziamento comprendono: Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleCrediti per finanziamento alla clientela finale 731 6.219 6.950 6.239Crediti da attività di leasing finanziario 243 812 1.055 1.110Crediti verso le reti di vendita 1.724 3.857 5.581 5.108Crediti per finanziamento fornitori 48 - 48 102Crediti finanziari correnti verso società di servizi finanziari a controllo congiunto 12 - 12 14Crediti per finanziamenti a società a controllo congiunto, collegate e controllate non consolidate 49 - 49 55Altri 59 20 79 67Totale Crediti da attività di finanziamento 2.866 10.908 13.774 12.695

Il totale dei Crediti da attività di finanziamento presenta un incremento rispetto all’esercizio precedente di 1.079 milioni di euro. Al netto dell’effetto incrementativo derivante dai cambi di conversione (principalmente in seguito al deprezzamento dell’Euro nei confronti del Dollaro USA, del Dollaro Australiano, del Dollaro Canadese e del Real Brasiliano) e delle svalutazioni apportate, la voce ha registrato un incremento di 259 milioni di euro. L’incremento attribuibile alle Continuing Operation è stato di 594 milioni di euro, essenzialmente per effetto della crescita dei volumi finanziati in Brasile, mentre i crediti delle Discontinued Operation sono diminuiti di 335 milioni di euro, anche in relazione al progressivo rientro dei finanziamenti erogati in Brasile e soggetti a moratoria (si veda in merito la Nota 32).

La voce Crediti per finanziamenti a società finanziarie a controllo congiunto include i crediti finanziari correnti verso il gruppo FGA Capital.

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I Crediti da attività di finanziamento sono esposti al netto dei relativi fondi svalutazione calcolati sulla base di specifici rischi di insolvenza. Al 31 dicembre 2010, relativamente alle Continuing Operation, tali fondi ammontano a 102 milioni di euro (450 milioni di euro al 31 dicembre 2009) ed hanno subito la seguente movimentazione nel corso dell’esercizio: Riclassifica a Al Utilizzi e altre Discontinued Al (in milioni di euro) 31 dicembre 2009 Accantonamenti variazioni Operation 31 dicembre 2010Fondi svalutazione su: Crediti per finanziamento alla clientela finale 230 192 (91) (310) 21 Crediti da attività di leasing finanziario 80 22 1 (94) 9 Crediti verso le reti di vendita 90 52 (27) (89) 26 Crediti per finanziamento fornitori 4 - (2) - 2 Altri 46 - (2) - 44Totale fondi svalutazione Crediti da attività di finanziamento 450 266 (121) (493) 102

I Crediti da attività di leasing finanziario sono relativi prevalentemente alle Discontinued Operation e si riferiscono a beni concessi in leasing finanziario a clienti dai settori Veicoli Industriali e Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni. Il tasso di interesse implicito del leasing è solitamente fissato alla data dei contratti per tutta la durata del leasing ed è in linea con i tassi di mercato prevalenti. Al lordo del relativo fondo svalutazione, pari a 103 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (80 milioni di euro al 31 dicembre 2009), tali crediti sono così analizzabili:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 tra uno oltre tra uno oltre entro e cinque cinque entro e cinque cinque (in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni TotaleCrediti per pagamenti minimi futuri 540 674 100 1.314 560 731 76 1.367Meno: Utili finanziari non realizzati (54) (82) (20) (156) (61) (104) (12) (177)Valore attuale dei pagamenti minimi futuri 486 592 80 1.158 499 627 64 1.190

Non vi sono canoni potenziali su leasing finanziario rilevati negli esercizi 2010 e 2009 e i valori residui non garantiti risultanti al 31 dicembre 2010 e 2009 non sono significativi.

I Crediti verso le reti di vendita sorgono tipicamente a fronte di vendite di veicoli e sono per lo più gestiti nell’ambito di programmi di finanziamento alle reti quale componente tipica del portafoglio delle società di servizi finanziari. Tali crediti sono fruttiferi di interessi, ad eccezione di un primo limitato periodo di dilazione non onerosa. I termini contrattuali che disciplinano i rapporti con le reti di vendita variano da settore a settore e da paese a paese. Mediamente, peraltro, tali condizioni di incasso variano tra i 2 e 6 mesi.

Al 31 dicembre 2010, il fair value dei Crediti da attività di finanziamento classificati tra le Continuing Operation ammonta a 2.869 milioni di euro, mentre il fair value dei Crediti da attività di finanziamento inclusi nelle Discontinued Operation ammonta a 11.090 milioni di euro. Al 31 dicembre 2009 il fair value complessivo dei Crediti da attività di finanziamento era pari a 12.876 milioni di euro. I valori esposti sono stati ottenuti attualizzando i flussi di cassa futuri con tassi di interesse riepilogati nella seguente tabella, rettificati, ove necessario, per tener conto di specifici rischi di insolvenza.

(in %) EUR USD GBP CAD AUD BRL PLNTasso di interesse a sei mesi 1,23 0,46 1,05 1,46 5,18 11,62 4,16Tasso di interesse a un anno 1,51 0,78 1,51 1,78 5,20 12,04 4,43Tasso di interesse a cinque anni 2,56 2,22 2,67 2,61 5,89 12,21 5,47

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Altre attività correntiAl 31 dicembre 2010 le Altre attività correnti incluse tra le Continuing Operation sono composte principalmente da Altri crediti verso l’erario per IVA ed altri tributi per 765 milioni di euro, Crediti verso il personale per 44 milioni di euro e Ratei e risconti attivi per 118 milioni di euro, nonché da crediti verso l’Erario derivanti dagli eco-incentivi in Italia per 88 milioni di euro; tali crediti potranno essere recuperati in compensazione di futuri pagamenti dovuti all’Erario.

Le Altre attività correnti incluse tra le Discontinued Operation al 31 dicembre 2010 sono composte principalmente da Altri crediti verso l’erario per IVA ed altri tributi per 474 milioni di euro, Crediti verso il personale per 22 milioni di euro e Ratei e risconti attivi per 158 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2009 le Altre attività correnti erano composte principalmente da Altri crediti verso l’erario per IVA ed altri tributi per 1.595 milioni di euro, Crediti verso il personale per 67 milioni di euro e Ratei e risconti attivi per 249 milioni di euro, nonché da crediti verso l’Erario derivanti dagli eco-incentivi in Italia per 593 milioni di euro.

Si ritiene che il valore contabile delle Altre attività correnti approssimi il loro fair value.

20. Titoli correntiLa voce in oggetto include prevalentemente titoli a breve termine o negoziabili che rappresentano un investimento temporaneo di liquidità, ma non soddisfano tutti i requisiti per essere classificati nella voce Disponibilità e mezzi equivalenti. In particolare la voce comprende:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleTitoli correnti disponibili per la vendita 38 24 62 53Titoli per la negoziazione 147 - 147 164Totale Titoli correnti 185 24 209 217

21. Altre attività finanziarie e Altre passività finanziarieQueste voci includono la valutazione, alla data di bilancio, del fair value degli strumenti finanziari derivati. In particolare:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Fair value Fair value Fair value positivo Fair value negativo positivo negativo Continuing Discontinued Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale Operation Operation Totale Totale TotaleFair value hedge Rischio di interesse - Interest rate swap 226 9 235 (7) (11) (18) 244 (51) Rischio di tasso di interesse e di cambio - Combined interest rate and currency swap 15 - 15 - - - 59 -Totale Fair value hedge 241 9 250 (7) (11) (18) 303 (51) Cash flow hedge Rischio di cambio - Forward contract, Currency swap e Currency option 81 48 129 (109) (82) (191) 140 (177) Rischio di interesse - Interest rate swap 56 4 60 (78) (9) (87) 59 (101) Rischio di tasso di interesse e di cambio - Combined interest rate and currency swap 5 - 5 - - - 31 - Altri derivati 2 - 2 - - - 6 -Totale Cash flow hedge 144 52 196 (187) (91) (278) 236 (278) Derivati di negoziazione 131 27 158 (61) (45) (106) 97 (135)Altre attività/(passività) finanziarie 516 88 604 (255) (147) (402) 636 (464)

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Il fair value degli strumenti finanziari derivati è calcolato considerando i parametri di mercato alla data di bilancio e utilizzando modelli di valutazione ampiamente diffusi in ambito finanziario. In particolare:

il fair value di forward e currency swap è calcolato considerando il tasso di cambio ed i tassi di interesse nelle due valute alla data di bilancio;

il fair value delle currency option è calcolato utilizzando modelli di valutazione quali Black-Scholes o modelli binomiali ed i parametri di mercato alla data di bilancio (in particolare: tassi di cambio, tassi di interesse e volatilità);

il fair value degli interest rate swap e dei forward rate agreement è determinato utilizzando il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa futuri;

il fair value degli strumenti derivati a copertura del rischio di tasso di interesse e di cambio è calcolato utilizzando il tasso di cambio alla data di bilancio unitamente al metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa futuri;

il fair value degli equity swap è determinato utilizzando le quotazioni di mercato alla data di bilancio;

il fair value degli strumenti derivati a copertura del rischio di prezzo su commodity è determinato utilizzando il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa futuri considerando i parametri di mercato alla data di bilancio (in particolare: prezzo a termine del sottostante e tassi di interesse).

La variazione complessiva delle Altre attività finanziarie (da 636 milioni di euro al 31 dicembre 2009 a 604 milioni di euro al 31 dicembre 2010) e delle Altre passività finanziarie (da 464 milioni di euro al 31 dicembre 2009 a 402 milioni di euro al 31 dicembre 2010), è per lo più dovuta all’andamento dei tassi di cambio e di interesse del periodo, oltre che alla variazione del fair value (positiva per 107 milioni di euro) relativa agli equity swap su azioni ordinarie Fiat S.p.A.

Essendo la voce composta principalmente da strumenti finanziari derivati di copertura, la variazione del loro valore trova compensazione con la variazione del sottostante coperto.

La voce Derivati di negoziazione si riferisce sostanzialmente alle seguenti fattispecie:

derivati (principalmente su cambi) stipulati a copertura di crediti/debiti soggetti a rischio di cambio e/o al rischio di tasso di interesse non designati formalmente in hedge accounting a livello di Gruppo;

derivati su azioni Fiat (equity swap) descritti successivamente;

derivato implicito in un’emissione obbligazionaria il cui rendimento è determinato in funzione dell’andamento del tasso di inflazione e relativo derivato di copertura, che trasforma l’esposizione a tasso variabile. Il valore complessivo del derivato implicito è compensato dal valore del derivato di copertura.

Al 31 dicembre 2010 il valore nozionale degli strumenti finanziari derivati in essere è il seguente: Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleGestione del rischio di cambio 8.183 4.378 12.561 9.189Gestione del rischio di tasso di interesse 9.407 3.133 12.540 13.368Gestione del rischio di tasso di interesse e di cambio 1.005 - 1.005 933Altri derivati 230 2 232 244Totale nozionale 18.825 7.513 26.338 23.734

Il valore nozionale degli Altri derivati al 31 dicembre 2010 include:

Per 204 milioni di euro (204 milioni di euro al 31 dicembre 2009) il valore nozionale di due equity swap, rinnovati nel 2010 e scadenti nel 2011, stipulati per coprire il rischio di rialzo del titolo Fiat al di sopra del prezzo di esercizio delle stock option attribuite nel 2004 e nel 2006 all’Amministratore Delegato (si veda Nota 23). Al 31 dicembre 2010 tali equity swap presentavano un fair value complessivo positivo per 115 milioni di euro (positivo per 8 milioni di euro al 31 dicembre 2009). Secondo i principi contabili tali equity swap, ancorché stipulati con l’intento di copertura, non possono essere trattati in hedge accounting e pertanto sono definiti strumenti finanziari derivati di negoziazione. Si precisa che, dopo la Scissione, tali equity swap fanno riferimento all’andamento del valore di Borsa del paniere di titoli costituito dall’azione Fiat S.p.A. e dall’azione Fiat Industrial S.p.A.

Per 14 milioni di euro (14 milioni di euro al 31 dicembre 2009) il valore nozionale del derivato implicito in un’emissione obbligazionaria il cui rendimento è determinato in funzione dell’andamento del tasso di inflazione, nonché il valore nozionale del relativo derivato di copertura, che trasforma l’esposizione a tasso variabile.

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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Per 12 milioni di euro (23 milioni di euro al 31 dicembre 2009) riferiti alle Continuing Operation e per 2 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2009) riferiti alle Discontinued Operation, il valore nozionale di derivati collegati al prezzo di commodity a copertura di specifiche esposizioni derivanti da contratti di fornitura. Tali contratti prevedono un periodico aggiornamento dei prezzi in funzione degli andamenti della quotazione della materia prima di riferimento.

La scadenza degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2010, con riferimento al loro valore nozionale, è rappresentata nella tabella seguente:

Al 31 dicembre 2010 entro tra uno e oltre(in milioni di euro) l’esercizio cinque anni cinque anni TotaleContinuing Operation Gestione del rischio di cambio 7.444 739 - 8.183Gestione del rischio di tasso di interesse 4.593 3.426 1.388 9.407Gestione del rischio di tasso di interesse e di cambio - - 1.005 1.005Altri derivati 216 - 14 230Totale Continuing Operation 12.253 4.165 2.407 18.825 Discontinued Operation Gestione del rischio di cambio 4.241 137 - 4.378Gestione del rischio di tasso di interesse 834 1.664 635 3.133Altri derivati 2 - - 2Totale Discontinued Operation 5.077 1.801 635 7.513Totale nozionale 17.330 5.966 3.042 26.338

Cash flow hedgeGli effetti rilevati a conto economico si riferiscono principalmente all’attività di gestione del rischio di cambio e, in misura minore, alle coperture relative all’indebitamento delle società finanziarie e delle tesorerie di Gruppo.

Le politiche del Gruppo relative alla gestione del rischio di cambio prevedono di norma la copertura dei flussi commerciali futuri che avranno manifestazione contabile entro 12 mesi e degli ordini acquisiti (o commesse in corso) a prescindere dalla loro scadenza. Pertanto è ragionevole ritenere che il relativo effetto di copertura sospeso nella Riserva di cash flow hedge sarà rilevato a conto economico prevalentemente nell’esercizio successivo.

I derivati su rischi di cambio e di tasso d’interesse trattati in cash flow hedge sono stati stipulati dalla tesoreria nord americana a copertura dell’emissione obbligazionaria in euro scadente nel 2017; gli effetti di copertura sospesi nella Riserva di cash flow hedge saranno rilevati a conto economico in modo coerente con le tempistiche di manifestazione dei flussi dell’obbligazione coperta.

Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata negli Altri utili/(perdite) complessivi. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dagli Altri utili/(perdite) complessivi e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevato il correlato effetto economico dell’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura o a quella parte della copertura diventata inefficace sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino a quel momento iscritti negli Altri utili/(perdite) complessivi, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi negli Altri utili/(perdite) complessivi sono rilevati immediatamente a conto economico.

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In relazione agli strumenti finanziari derivati posti in essere dalle Continuing Operation, nel corso dell’esercizio 2010 il Gruppo ha stornato dagli Altri utili/(perdite) complessivi e imputato a conto economico una quota di perdite precedentemente iscritte pari a 168 milioni di euro (perdite pari a 279 milioni di euro nel 2009) al netto dell’effetto fiscale. In relazione agli strumenti finanziari derivati posti in essere dalle Discontinued Operation, nel corso dell’esercizio 2010 il Gruppo ha stornato dagli Altri utili/(perdite) complessivi e imputato a conto economico una quota di perdite precedentemente iscritte pari a 93 milioni di euro (perdite pari a 31 milioni di euro nel 2009) al netto dell’effetto fiscale. Tali valori sono stati rilevati nelle seguenti linee di conto economico:

2010 2009 Continuing Discontinued Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale Operation Operation TotaleRischio di cambio: Incremento (Riduzione) dei Ricavi netti (64) (27) (91) (19) 4 (15) Riduzione (Incremento) del Costo del venduto (83) (29) (112) (328) (22) (350) Proventi (oneri) finanziari (19) (29) (48) 82 (11) 71 Risultato partecipazioni (5) - (5) - - - Rischio di tasso di interesse Riduzione (Incremento) del Costo del venduto (8) (36) (44) (6) (10) (16) Risultato partecipazioni (7) - (7) 3 - 3 Proventi (oneri) finanziari (5) - (5) (17) - (17) Rischio di prezzo sulle commodities Riduzione (Incremento) del Costo del venduto 5 - 5 (5) - (5) Imposte – proventi (oneri) 37 28 65 3 8 11Inefficacia - overhedge (19) - (19) 8 - 8Totale rilevato a conto economico (168) (93) (261) (279) (31) (310)

L’inefficacia derivante dalle operazioni trattate in cash flow hedge negli esercizi 2010 e 2009 non è stata significativa.

Nel corso dell’esercizio 2010 l’impatto economico complessivo relativo a coperture delle Continuing Operation che in seguito si sono rivelate eccedenti rispetto ai flussi futuri oggetto di copertura (overhedge) è stato negativo per 19 milioni di euro (positivo per 8 milioni di euro nel 2009); l’impatto è per lo più dovuto al venir meno di alcune esposizioni al rischio di tasso d’interesse. In relazione alle Discontinued Operation l’impatto economico complessivo relativo a coperture che in seguito si sono rivelate eccedenti rispetto ai flussi futuri oggetto di copertura (overhedge) negli esercizi 2010 e 2009 non è stato significativo.

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Fair value hedgeGli utili e le perdite derivanti dalla valutazione di strumenti finanziari derivati su tassi e cambi (principalmente per la gestione del rischio di cambio) e su tassi (per la gestione del rischio di tasso d’interesse) rilevati secondo le regole del fair value hedge e gli utili e le perdite attribuibili ai relativi elementi coperti sono evidenziati nella seguente tabella: 2010 2009 Continuing Discontinued Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale Operation Operation TotaleRischio di cambio Utili (perdite) nette su strumenti finanziari (50) - (50) 22 - 22 Variazione del fair value del sottostante 50 - 50 (22) - (22) Rischio di tasso di interesse Utili (perdite) nette su strumenti finanziari 15 11 26 (15) - (15) Variazione del fair value del sottostante (15) (11) (26) 17 - 17Utili (perdite) nette - - - 2 - 2

L’inefficacia derivante dalle operazioni trattate in fair value hedge a fronte delle Continuing Operation nel 2010 non è stata significativa (positiva per 2 milioni di euro nel 2009); l’inefficacia derivante dalle operazioni trattate in fair value hedge a fronte delle Discontinued Operation negli esercizi 2010 e 2009 non è stata significativa.

22. Disponibilità e mezzi equivalentiLe Disponibilità e mezzi equivalenti includono: Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleCassa, depositi bancari e postali 8.407 2.523 10.930 9.422Disponibilità ad utilizzo predefinito 10 684 694 530Titoli ad elevata liquidità 3.550 479 4.029 2.274Totale Disponibilità e mezzi equivalenti 11.967 3.686 15.653 12.226

I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle Disponibilità e mezzi equivalenti sia allineato al loro fair value alla data di bilancio.

La voce Disponibilità ad utilizzo predefinito include principalmente disponibilità destinate al servizio del debito delle strutture di securitisation (debito incluso nella voce Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti).

Il rischio di credito correlato alle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti è ritenuto non significativo perché si tratta principalmente di depositi frazionati su istituzioni bancarie nazionali ed internazionali.

23. Patrimonio nettoIl Patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2010 aumenta di 1.346 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009, principalmente per effetto dell’utile del periodo di 600 milioni di euro, dell’incremento della riserva da conversione derivante dalle variazioni dei cambi di conversione dei bilanci di controllate denominati in valute diverse dall’Euro per 862 milioni di euro, e per 182 milioni di euro dalla variazione della riserva da cash flow hedge, parzialmente compensato dall’effetto negativo dei dividendi distribuiti per 239 milioni di euro e dall’effetto di 122 milioni di euro derivante dall’esercizio dell’opzione call sul 5% del capitale di Ferrari S.p.A. detenuto da Mubadala Development Company PJSC.

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Capitale socialeIl Capitale sociale interamente versato di Fiat S.p.A. è così composto:

(n. di azioni) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009Azioni ordinarie 1.092.247.485 1.092.247.485Azioni privilegiate 103.292.310 103.292.310Azioni di risparmio 79.912.800 79.912.800Totale azioni emesse 1.275.452.595 1.275.452.595

Vengono di seguito descritte le caratteristiche del capitale sociale di Fiat S.p.A. sino al 31 dicembre 2010 (ultimo giorno prima della data di efficacia della Scissione): a seguito della Scissione, infatti, alcune di tali caratteristiche sono variate, come successivamente descritto nel successivo paragrafo Effetti della Scissione sul capitale sociale di Fiat S.p.A.

Sino al 31 dicembre 2010 le azioni emesse avevano tutte valore nominale di 5 euro cadauna e prevedevano diversi diritti e privilegi a seconda delle categorie.

Ogni azione attribuisce invece, anche dopo la Scissione, il diritto ad una parte proporzionale degli utili di cui sia deliberata la distribuzione e del patrimonio netto risultante dalla liquidazione, salvi i diritti stabiliti a favore delle azioni privilegiate e di risparmio, come di seguito descritto.

Ogni azione ordinaria attribuisce il diritto di voto senza limitazione alcuna. Ogni azione privilegiata attribuisce il diritto di voto limitatamente alle materie di competenza dell’Assemblea straordinaria e quando si deve deliberare in merito al Regolamento dell’Assemblea. Le azioni di risparmio sono prive del diritto di voto.

Sino alla data in cui sarà deliberata la distribuzione del risultato 2010, gli utili netti risultanti dal bilancio annuale di Fiat S.p.A. devono essere così destinati:

alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;

alle azioni di risparmio fino a concorrenza di euro 0,31 per azione;

ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo eventuali assegnazioni deliberate dall’Assemblea;

alle azioni privilegiate fino a concorrenza di euro 0,31 per azione;

alle azioni ordinarie fino a concorrenza di euro 0,155 per azione;

alle azioni di risparmio e ordinarie in egual misura un’ulteriore quota fino a concorrenza di euro 0,155 per azione;

a ciascuna delle azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio in egual misura, gli utili che residuano di cui l’Assemblea deliberi la distribuzione.

Quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore a 0,31 euro, la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato loro spettante nei due esercizi successivi.

In caso di esclusione dalle negoziazioni di borsa le azioni di risparmio, se al portatore, sono trasformate in azioni nominative ed hanno il diritto di percepire un dividendo maggiorato di 0,175 euro, anziché di 0,155 euro, rispetto al dividendo percepito dalle azioni ordinarie e privilegiate.

In caso di esclusione dalle negoziazioni delle azioni ordinarie, la maggiorazione del dividendo spettante alle azioni di risparmio, rispetto al dividendo percepito dalle azioni ordinarie e privilegiate, è aumentata a 0,2 euro per azione.

In caso di liquidazione, il patrimonio sociale è ripartito in ordine di priorità alle azioni di risparmio fino a concorrenza del loro valore nominale, alle azioni privilegiate fino a concorrenza del loro valore nominale, alle azioni ordinarie fino a concorrenza del loro valore nominale; l’eventuale residuo è ripartito in egual misura alle azioni delle tre categorie.

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Effetti della Scissione sul capitale sociale di Fiat S.p.A.Per effetto della Scissione, in data 1° gennaio 2011 il capitale sociale di Fiat S.p.A. è stato ridotto di 1.913.178.892,5 euro a 4.464.084.082,5 euro. Tale riduzione è stata attuata attraverso la riduzione del valore nominale unitario delle azioni Fiat S.p.A. di tutte le categorie da 5 euro per azione a 3,5 euro per azione. Tale riduzione del valore nominale delle azioni Fiat S.p.A. è conseguenza dell’emissione senza corrispettivo di azioni della società beneficiaria (Fiat Industrial S.p.A.), il cui valore nominale è pari a 1,5 euro per azione, emesse in numero uguale a quello delle azioni di Fiat S.p.A. esistenti alla data della Scissione nel rapporto di 1 a 1 ed assegnate agli azionisti di Fiat S.p.A. Tali azioni hanno prerogative giuridiche identiche a quelle spettanti, rispettivamente, a ciascuna categoria di azioni di Fiat S.p.A.

Per effetto della riduzione del valore nominale unitario delle azioni di tutte le categorie determinato dalla Scissione, gli importi relativi ai privilegi spettanti alle diverse categorie di azioni in sede di distribuzione dei dividendi sono stati proporzionalmente adeguati al fine di mantenere invariata l’attuale percentuale rispetto al valore nominale, rappresentativa del privilegio spettante a ciascuna categoria di azioni. In particolare, dal giorno successivo a quello in cui verrà deliberata la destinazione del risultato 2010, gli utili netti risultanti dal bilancio annuale di Fiat S.p.A. saranno così destinati:

alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;

alle azioni di risparmio fino a concorrenza di euro 0,217 per azione;

ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo eventuali assegnazioni deliberate dall’Assemblea;

alle azioni privilegiate fino a concorrenza di euro 0,217 per azione;

alle azioni ordinarie fino a concorrenza di euro 0,1085 per azione;

alle azioni di risparmio e ordinarie in egual misura un’ulteriore quota fino a concorrenza di euro 0,1085 per azione;

a ciascuna delle azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio in egual misura, gli utili che residuano di cui l’Assemblea deliberi la distribuzione.

Quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore a 0,217 euro, la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato loro spettante nei due esercizi successivi.

In caso di esclusione dalle negoziazioni di borsa le azioni di risparmio, se al portatore, sono trasformate in azioni nominative ed hanno il diritto di percepire un dividendo maggiorato di 0,1225 euro, anziché di 0,1085 euro, rispetto al dividendo percepito dalle azioni ordinarie e privilegiate.

In caso di esclusione dalle negoziazioni delle azioni ordinarie, la maggiorazione del dividendo spettante alle azioni di risparmio, rispetto al dividendo percepito dalle azioni ordinarie e privilegiate, è aumentata a 0,140 euro per azione.

In caso di liquidazione, il patrimonio sociale è ripartito in ordine di priorità alle azioni di risparmio fino a concorrenza del loro valore nominale, alle azioni privilegiate fino a concorrenza del loro valore nominale, alle azioni ordinarie fino a concorrenza del loro valore nominale; l’eventuale residuo è ripartito in egual misura alle azioni delle tre categorie.

Policy e processi di gestione del capitaleRiguardo al capitale sociale e alle riserve delle società per azioni la normativa italiana stabilisce che:

Il capitale sociale della società non può avere valore inferiore a 120.000 euro.

Ogni variazione dell’importo del capitale sociale deve essere deliberata dall’Assemblea, la quale può attribuire delega al Consiglio di Amministrazione, per un periodo massimo di cinque anni, ad aumentare il capitale fino ad un ammontare determinato; l’organo assembleare ha inoltre l’obbligo di adottare gli opportuni provvedimenti quando risulta che il capitale sociale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite accertate, nonché di procedere alla riduzione del capitale sociale se entro l’esercizio successivo detta perdita non risulta diminuita a meno di un terzo. Se, per la perdita di oltre un terzo del capitale, questo si riduce al di sotto del minimo legale sopra citato, l’Assemblea deve deliberare sia la riduzione del capitale che il contemporaneo aumento del medesimo ad una cifra non inferiore al detto minimo, o la trasformazione della società.

Come indicato in precedenza è lo statuto della società che determina la partecipazione agli utili spettanti a ciascuna categoria di azioni di Fiat S.p.A.

La riserva sovrapprezzo azioni viene costituita se la società emette azioni ad un prezzo superiore al loro valore nominale e non può essere distribuita fino a che la riserva legale non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale.

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Per quanto riguarda le azioni proprie, la società non può acquistare azioni proprie se non nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato. L’acquisto deve essere autorizzato dall’Assemblea e in nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la quinta parte del capitale sociale.

Con riferimento al capitale sociale si ricorda, inoltre, che Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 3 novembre 2006, aveva esercitato la delega ex art. 2443 del Codice Civile per l’aumento di capitale riservato a dipendenti della Società e/o di società controllate nel limite dell’1% del capitale sociale ovvero di massimi 50 milioni di euro mediante emissione di massime n. 10 milioni di azioni ordinarie da nominali 5 euro cadauna, corrispondenti allo 0,78% del capitale sociale e allo 0,92% del capitale ordinario, al prezzo di 13,37 euro per azione, al servizio del piano di stock option a dipendenti descritto nel successivo paragrafo. Tale aumento di capitale avrà esecuzione subordinatamente al verificarsi delle condizioni del piano. A seguito della Scissione e della corrispondente riduzione del valore nominale delle azioni Fiat S.p.A. da 5 a 3,5 euro per azione, il capitale sociale potrà aumentare per massimi 35 milioni di euro.

Nel corso del 2010 il Gruppo ha ribadito la policy in base alla quale intende distribuire ai propri azionisti, su una base rolling su tre anni, un dividendo complessivo pari al 25% degli utili consolidati conseguiti con un pagamento annuo minimo di 150 milioni di euro. Completata l’operazione di Scissione, il 27 gennaio 2011 il Gruppo ha dichiarato che per il 2011 stesso, anno di transizione, la politica dei dividendi è prevista invariata, con un pagamento atteso del 25% dell’utile consolidato 2011 sia per Fiat post Scissione, sia per Fiat Industrial, con un minimo di 50 milioni di euro per la prima e di 100 milioni di euro per la seconda; nel corso del 2011 i rispettivi Consigli di Amministrazione articoleranno una politica dei dividendi per gli anni successivi.

Per il 2010, il Consiglio di Amministrazione propone all’Assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo complessivo di 155,1 milioni di euro (151,6 milioni di euro escludendo le azioni proprie detenute dal Gruppo alla data di pubblicazione del presente bilancio consolidato). La proposta di distribuzione del dividendo è così articolata:

0,09 euro per azione ordinaria;

0,31 euro per azione privilegiata;

0,31 euro per azione di risparmio.

Gli obiettivi identificati dal Gruppo nella gestione del capitale sono la creazione di valore per la generalità degli azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale ed il supporto allo sviluppo del Gruppo. Il Gruppo intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l’economica accessibilità a fonti esterne di finanziamento, anche attraverso il conseguimento di un rating adeguato.

Il Gruppo monitora costantemente l’evoluzione del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto ed in particolare il livello di indebitamento netto e la generazione di cassa delle attività industriali.

Al fine di raggiungere gli obiettivi sopra riportati il Gruppo persegue il costante miglioramento della redditività dei business nei quali opera. Inoltre, in linea generale può vendere parte delle proprie attività per ridurre l’ammontare dei debiti, mentre il Consiglio di Amministrazione può proporre all’Assemblea degli azionisti la riduzione o l’aumento del capitale sociale oppure, ove consentito dalla legge, la distribuzione di riserve. In tale contesto il Gruppo realizza anche acquisti di azioni proprie, sempre nei limiti autorizzati dall’Assemblea degli azionisti, seguendo le stesse logiche di creazione di valore, compatibilmente con gli obiettivi di equilibrio finanziario e di miglioramento del rating.

Per capitale si intende sia il valore apportato dagli azionisti di Fiat S.p.A. (capitale sociale e riserva sovrapprezzo, al netto del valore delle azioni proprie, complessivamente pari a 7.261 milioni di euro al 31 dicembre 2010 - invariato rispetto al 31 dicembre 2009), sia il valore generato dal Gruppo in termini di risultati conseguiti dalla gestione (utili a nuovo ed altre riserve, complessivamente pari, al lordo del risultato dell’esercizio, a 3.287 milioni di euro al 31 dicembre 2010 e 2.945 milioni di euro al 31 dicembre 2009, esclusi gli utili e perdite iscritti a patrimonio netto ed il patrimonio netto di terzi).

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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La seguente tabella mostra la riconciliazione tra il numero delle azioni Fiat S.p.A. in circolazione al 31 dicembre 2008 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2010:

(Acquisti)/ (Acquisti)/ Al 31 Vendite Al 31 Vendite Al 31 dicembre Aumento di azioni dicembre Aumento di azioni dicembre (numero di azioni in migliaia) 2008 di capitale proprie 2009 di capitale proprie 2010Azioni ordinarie emesse 1.092.247 - - 1.092.247 - - 1.092.247Meno: Azioni proprie (38.568) - - (38.568) - - (38.568)Azioni ordinarie in circolazione 1.053.679 - - 1.053.679 - - 1.053.679 - - Azioni privilegiate emesse 103.292 - - 103.292 - - 103.292Meno: Azioni proprie - - - - - - -Azioni privilegiate in circolazione 103.292 - - 103.292 - - 103.292 - - Azioni di risparmio emesse 79.913 - - 79.913 - - 79.913Meno: Azioni proprie - - - - - - -Azioni di risparmio in circolazione 79.913 - - 79.913 - - 79.913 - - Totale Azioni emesse da Fiat S.p.A. 1.275.452 - - 1.275.452 - - 1.275.452Meno: Azioni proprie (38.568) - - (38.568) - - (38.568)Totale Azioni Fiat S.p.A. in circolazione 1.236.884 - - 1.236.884 - - 1.236.884

Azioni proprieLe Azioni proprie sono costituite da n. 38.568.458 azioni ordinarie emesse da Fiat S.p.A. per un valore di 656,6 milioni di euro (invariato rispetto al 31 dicembre 2009).

Tali Azioni proprie erano state acquisite in base all’autorizzazione di acquisto di azioni proprie (il “Programma”) rinnovata dall’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009 e già concessa dalla stessa Assemblea del 31 marzo 2008. L’autorizzazione prevedeva l’acquisto di un numero massimo di azioni proprie, delle tre categorie, tale da non eccedere il limite del 10% del capitale sociale, ed un controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, comprensivo delle riserve già vincolate per 656,6 milioni di euro.

Al fine di mantenere la necessaria flessibilità operativa su un adeguato orizzonte temporale, e tenuto conto che tale autorizzazione scadeva in data 27 settembre 2010, l’Assemblea del 26 marzo 2010 aveva rinnovato per un periodo di 18 mesi, l’autorizzazione all’acquisto ed alla disposizione di azioni proprie anche attraverso società controllate, revocando contestualmente, per la parte non ancora eseguita alla data, l’analoga delibera assunta in data 27 marzo 2009. L’autorizzazione riguardava un numero massimo di azioni delle tre categorie tale da non eccedere il 10% del capitale sociale ed il controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, tenuto conto delle azioni Fiat già detenute dalla Società per 656,6 milioni di euro.

In data 16 settembre 2010 l’Assemblea Straordinaria di Fiat S.p.A. anche al fine di tenere conto della proposta di riduzione del valore nominale unitario delle azioni di Fiat S.p.A. da 5 euro per azione a 3,5 euro per azione conseguente alla Scissione, ha approvato la limitazione dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie ad un controvalore massimo di 1,2 miliardi di euro, fermo restando il numero massimo di azioni, delle tre categorie, non eccedente il 10% del capitale sociale e quant’altro deliberato al riguardo dall’Assemblea degli azionisti del 26 marzo 2010.

Ribadendo che il programma di acquisto di azioni proprie è stato sospeso, il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto che l’attuale autorizzazione scadrà il 26 settembre 2011, allo scopo di mantenere la necessaria flessibilità operativa su un adeguato orizzonte temporale proporrà all’Assemblea degli Azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto, per la durata di diciotto mesi, di un numero massimo di azioni delle tre categorie tale da non eccedere il limite di legge sul capitale sociale ed il controvalore massimo di 1,2 miliardi di euro, comprensivo della riserva già vincolata a fronte delle azioni proprie in portafoglio, che dopo aver rilevato gli effetti della Scissione di seguito descritti, ammonta a 289 milioni di euro. La proposta, qualora approvata, non comporterà ovviamente alcun obbligo di acquisto.

Al 18 febbraio 2011, le azioni ordinarie acquisite dall’inizio del Programma sono pari a n. 37,27 milioni, per un investimento complessivo di 665 milioni di euro.

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Effetti della Scissione connessi al possesso di azioni proprie di Fiat S.p.A.A seguito della Scissione, in data 1° gennaio 2011 sono state assegnate a Fiat S.p.A. n. 38.568.458 azioni ordinarie emesse da Fiat Industrial S.p.A. e corrispondenti alle azioni proprie in portafoglio. La quota parte della voce di patrimonio netto Azioni Proprie attribuibile alle azioni di Fiat industrial S.p.A., pari a circa 368 milioni di euro, è quindi stata riclassificata all’attivo patrimoniale e valutata al fair value iniziale con contropartita sulle sole riserve di patrimonio netto, senza pertanto rilevare alcun effetto sul risultato dell’esercizio 2011.

Come di seguito descritto con riferimento alle Modifiche dei piani di stock option e di stock grant conseguenti alla Scissione, di tali azioni Fiat Industrial S.p.A. n. 23.021.250 sono destinate al servizio dei piani di stock option maturati e dei piani di stock grant.

Riserve di capitaleAl 31 dicembre 2010 le Riserve di capitale, pari a 601 milioni di euro, sono costituite dalla Riserva sovrapprezzo azioni, costituita dal sovrapprezzo pagato dai sottoscrittori dell’aumento del capitale sociale avvenuto in data 20 settembre 2005 in seguito all’estinzione del finanziamento Convertendo; l’ulteriore sovrapprezzo di 859 milioni di euro è iscritto nelle Riserve di risultato. La voce comprende inoltre, per un ammontare negativo di 81 milioni di euro, gli effetti delle transazioni di acquisto o vendita (senza perdita del controllo) di quote di interessenze di pertinenza di terzi in società controllate riconosciuti nel patrimonio netto a partire dal 1° gennaio 2010, in accordo con quanto previsto dallo IAS 27.

Effetti della Scissione sulle riserve di capitale di Fiat S.p.A.Per effetto della Scissione la Riserva sovrapprezzo azioni di Fiat S.p.A. si ridurrà di 462 milioni di euro e il suo valore sarà quindi pari a 220 milioni di euro.

Riserve di risultatoLe Riserve di risultato comprendono principalmente:

la riserva legale di Fiat S.p.A. per un valore pari a 716 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (700 milioni di euro al 31 dicembre 2009);

gli utili a nuovo per complessivi 2.796 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (utili a nuovo per 3.847 milioni di euro al 31 dicembre 2009);

l’utile di pertinenza dei soci della controllante per 520 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (perdita per 838 milioni di euro al 31 dicembre 2009);

la riserva per pagamenti basati su azioni per complessivi 113 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (95 milioni di euro al 31 dicembre 2009).

Effetti della Scissione sulle riserve di risultato di Fiat S.p.A.Per effetto della Scissione la riserva legale di Fiat S.p.A. si ridurrà di 215 milioni di euro e il suo valore sarà quindi pari a 501 milioni di euro; gli Utili a nuovo di Fiat S.p.A., invece, si ridurranno di 1.160 milioni di euro.

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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Altri utili/(perdite) complessiviIl valore degli Altri utili/(perdite) complessivi è così composto:

(in milioni di euro) 2010 2009Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge generati nel periodo (143) 76Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge riclassificati a conto economico 314 332Utili/(perdite) su strumenti di copertura in una copertura di flussi finanziari (cash flow hedge) 171 408

Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie available-for-sale generati nel periodo (3) 3Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie available-for-sale riclassificati a conto economico - -Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita (available-for-sale) (3) 3

Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere generati nel periodo 770 510Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere riclassificati a conto economico (1) (1)Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere 769 509

Altre componenti di conto economico complessivo delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto generate nel periodo 87 (44)Altre componenti di conto economico complessivo delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto riclassificate a conto economico 13 (3)Altre componenti di conto economico complessivo delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto 100 (47) Effetto fiscale relativo alle Altre componenti di conto economico complessivo 3 (51)Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell’effetto fiscale 1.040 822

L’effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) complessivi è così composto:

2010 2009 (Onere)/ (Onere)/ Valore Beneficio Valore Valore Beneficio Valore (in milioni di euro) lordo fiscale Netto lordo fiscale NettoUtili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge 171 4 175 408 (51) 357Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie available for sale (3) (1) (4) 3 - 3Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere 769 - 769 509 - 509Altre componenti di conto economico complessivo delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto 100 - 100 (47) - (47)Totale Altri utili/(perdite) complessivi 1.037 3 1.040 873 (51) 822

L’incremento delle perdite rilevate direttamente a riserva adeguamento a fair value attività finanziarie available-for-sale è dovuto al decremento del fair value delle attività a cui si riferisce.

Gli Altri utili/(perdite) complessivi attribuibili alle Discontinued Operation al 31 dicembre 2010 è così composto:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2010Riserva da cash flow hedge (25)Riserva da conversione 335Riserva da attività finanziarie available-for-sale -Quota di Altri utili/(perdite) di imprese valutate con il metodo del patrimonio netto 31Totale Altri utili/(perdite) complessivi attribuibili alle Discontinued Operation 341

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Interessenze di pertinenza di terziLe interessenze di pertinenza di terzi, pari a 917 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (814 milioni di euro al 31 dicembre 2009), si riferiscono principalmente alle seguenti società consolidate con il metodo del consolidamento integrale: % di competenza di terzi

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009Società italiane Ferrari S.p.A. 10,0 15,0Teksid S.p.A. 15,2 15,2Società estere CNH Global N.V. 11,1 10,7

Gli effetti delle variazioni delle percentuali di interessenza del Gruppo Fiat nelle sue controllate sul patrimonio netto del Gruppo sono di seguito riepilogate:

(in milioni di euro) 2010 2009Utile/(Perdita) del periodo 520 (838)Trasferimenti da (alle) interessenze di pertinenza di terzi. Esercizio dell’opzione call sul 5% di Ferrari S.p.A. (73) - Emissione di nuove azioni da parte di CNH Global N.V. (5) - Altre minori (3) -Trasferimenti netti da (alle) interessenze di pertinenza di terzi (81) -Totale Utile/(Perdita) del periodo e trasferimenti netti da (alle) interessenze di pertinenza di terzi 439 (838)

Pagamenti basati su azioniAl 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre 2009 il Gruppo ha in essere diversi piani di pagamento basati su azioni spettanti ai manager delle società del Gruppo o a membri del Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A.

Piani di Stock Option con sottostante azioni ordinarie Fiat S.p.A.I piani emessi fino al 2002 dal Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. al 31 dicembre 2010 sono interamente decaduti. Tali piani avevano le seguenti caratteristiche contrattuali:

Strike Data di price N° opzioni Percentuale Piano Soggetti assegnatari assegnazione Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimentoStock Option Maggio 2002 (decaduto) Ex Presidente C.d.A. 14 maggio 2002 1° gennaio 2010 12,699 1.000.000 1° gennaio 2005 100%Stock Option Settembre 2002 (decaduto) Manager 12 settembre 2002 12 settembre 2010 10,397 6.100.000 12 settembre 2003 25% 12 settembre 2004 25% 12 settembre 2005 25% 12 settembre 2006 25%

In data 26 luglio 2004 il Consiglio di Amministrazione aveva concesso al Dr. Marchionne, quale componente del compenso variabile per la carica di Amministratore Delegato, opzioni per l’acquisto di n. 10.670.000 azioni ordinarie Fiat S.p.A. al prezzo di 6,583 euro per azione, esercitabili dal 1° giugno 2008 al 1° gennaio 2011. In ognuno dei primi tre anni seguenti la data di assegnazione il Dr. Marchionne aveva maturato il diritto di acquistare, dal 1° giugno 2008, una quota annua massima di n. 2.370.000 azioni. A partire dal 1° giugno 2008 egli aveva diritto di esercitare, con effetto a tale data, la parte residuale delle opzioni spettanti, pari a n. 3.560.000 azioni, avendo raggiunto i prestabiliti obiettivi di redditività nel periodo di riferimento. L’Assemblea del 27 marzo 2009, ritenendo interesse prioritario per il Gruppo modificare il suddetto piano al fine di ripristinarne la capacità di fidelizzazione, ha approvato l’introduzione di un nuovo periodo di vesting, unicamente in funzione della permanenza in carica, che ha reso le opzioni non esercitabili sino al 1° gennaio 2011, e l’estensione del periodo di esercizio che terminerà il 1° gennaio 2016, restando invariate tutte le altre condizioni.

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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Al 31 dicembre 2010 le caratteristiche del suddetto piano di stock option sono le seguenti:

Strike Data di price N° opzioni Percentuale Piano Soggetti assegnatari modifica Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimentoStock Option Luglio 2004 (modificato) Amministratore Delegato 27 marzo 2009 1° gennaio 2016 6,583 10.670.000 31 dicembre 2010 100%

In data 3 novembre 2006, il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. aveva deliberato (subordinatamente alla successiva approvazione da parte dell’Assemblea degli azionisti, occorsa il 5 aprile 2007) un piano di stock option, della durata di otto anni, che conferiva ad alcuni dirigenti del Gruppo e all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. il diritto di acquistare un determinato numero di azioni ordinarie Fiat S.p.A. al prezzo prefissato di 13,37 euro per azione. In particolare le n. 10.000.000 di opzioni attribuite ai dipendenti e le n. 5.000.000 di opzioni attribuite al Dr. Marchionne avevano un periodo di maturazione di quattro anni, in quote paritetiche annuali, subordinato al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività (Non Market Conditions “NMC”) nel periodo di riferimento ed erano esercitabili a partire dall’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2010. Le residue n. 5.000.000 di opzioni attribuite all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., anch’esse soggette ad un periodo di maturazione quadriennale in quote paritetiche annuali, sono esercitabili a partire da novembre 2010. L’esercizio delle opzioni è inoltre subordinato a specifici vincoli temporali di durata del rapporto di lavoro o del mandato.

Le caratteristiche contrattuali del piano di stock option 2006 sono le seguenti:

Strike price N° opzioni Percentuale Piano Soggetti assegnatari Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimentoStock Option Novembre 2006 Amministratore Delegato 3 novembre 2014 13,37 5.000.000 Novembre 2007 25% Novembre 2008 25% Novembre 2009 25% Novembre 2010 25%Stock Option Novembre 2006 Amministratore Delegato 3 novembre 2014 13,37 5.000.000 1° Trimestre 2008 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2009 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2010 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2011 (*) 25%*NMCStock Option Novembre 2006 Manager 3 novembre 2014 13,37 10.000.000 1° Trimestre 2008 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2009 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2010 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2011 (*) 25%*NMC

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente, subordinatamente al perdurare dei rapporti professionali.

Come più ampiamente descritto nel successivo paragrafo Modifiche dei piani di stock option e di stock grant conseguenti alla Scissione, le condizioni di maturazione previste da ciascun piano di stock option, sia ove siano subordinate alla sussistenza del rapporto di lavoro o di collaborazione con il Gruppo Fiat, sia ove siano legate al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance, hanno esaurito il loro periodo temporale di riferimento il 31 dicembre 2010. Con particolare riferimento alle opzioni assegnate nell’ambito del Piano di stock option 2006 e subordinate al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività, si precisa che è maturata solo la prima tranche di diritti (ovvero il 25%), in quanto non sono stati raggiunti gli obiettivi di redditività relativi al triennio 2008-2010 originariamente previsti nel 2006. Il restante 75% è pertanto non maturato.

In data 26 febbraio 2008 il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. aveva deliberato un piano di incentivazione, successivamente approvato dall’Assemblea degli azionisti del 31 marzo 2008, che prevedeva la facoltà di procedere ad assegnazioni periodiche entro il 2010 di un massimo complessivo di 4 milioni di strumenti finanziari, in forma di stock option e/o stock appreciation right. Lo scopo del piano era l’attrazione e la retention di dirigenti in ruoli chiave assunti o promossi successivamente all’attribuzione del piano di stock option del 3 novembre 2006 o che avrebbero assunto maggiori responsabilità dall’assegnazione del piano 2006 e riprendeva le caratteristiche di detto piano in termini di obiettivi di redditività, periodo di maturazione e di esercizio. In data 23 luglio 2008 il Consiglio di Amministrazione, in attuazione della prima parte del programma, aveva deciso l’attribuzione di n. 1.418.500 stock option al prezzo di esercizio di euro 10,24, con un periodo di maturazione di tre anni subordinato al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività (Non Market Conditions “NMC”) nel periodo di riferimento ed esercitabili a partire dall’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2010. Per quanto riguarda il piano in esame, al 31 dicembre 2010, non essendo stati raggiunti i sopra citati obiettivi di redditività, nessuno dei diritti concessi ai dipendenti è maturato.

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Le caratteristiche contrattuali del piano di stock option 2008 erano le seguenti:

Strike price N° opzioni Percentuale Piano Soggetti assegnatari Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimentoStock Option Luglio 2008 (non maturato) Manager 3 novembre 2014 10,24 1.418.500 1° Trimestre 2009 (*) 18%*NMC 1° Trimestre 2010 (*) 41%*NMC 1° Trimestre 2011 (*) 41%*NMC

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente subordinatamente al perdurare dei rapporti professionali.

In sintesi, i piani di stock option in essere al 31 dicembre 2010 presentano le seguenti caratteristiche:

Pagamenti spettanti ai manager Pagamenti spettanti ai membri del C.d.A.Prezzo di Numero di opzioni Numero di opzioni Durata media Numero di opzioni Numero di opzioni Durata media esercizio in essere al in essere al residua contrattuale in essere al in essere al residua contrattuale (in euro) 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 (in anni) 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 (in anni) 6,583 - - - 10.670.000 10.670.000 5,010,24 - 956.530 - - - -10,397 - 845.000 - - - -12,699 - - - - 500.000 -13,370 2.101.250 6.536.875 3,8 6.250.000 8.750.000 3,8Totale 2.101.250 8.338.405 16.920.000 19.920.000

La movimentazione nel corso dell’esercizio è stata la seguente:

Pagamenti spettanti ai manager Pagamenti spettanti ai membri del C.d.A. Prezzo medio Prezzo medio Numero di opzioni di esercizio (in euro) Numero di opzioni di esercizio (in euro)In essere all’inizio dell’esercizio 8.338.405 12,71 19.920.000 9,72Attribuite - - - -Non maturate (5.447.155) 12,79 (2.500.000) 13,37Esercitate - - - -Decadute (790.000) 10,397 (500.000) 12,699In essere al 31 dicembre 2010 2.101.250 13,37 16.920.000 9,09Esercitabili al 31 dicembre 2010 - - 5.000.000 13,37Esercitabili al 31 dicembre 2009 845.000 10,397 500.000 12,699

Le opzioni non maturate nell’esercizio comprendono le opzioni non maturate relative a dipendenti che hanno lasciato il Gruppo, nonché le opzioni non maturate nel periodo per mancato raggiungimento di alcune non-market condition relativamente ai piani Novembre 2006 e Luglio 2008.

A fronte dei piani di stock option in essere al 31 dicembre 2010 l’onere figurativo complessivamente rilevato nel conto economico dal Gruppo per il 2010 è stato pari a 4,9 milioni di euro (provento netto di 7 milioni di euro nel 2009 a fronte della rivisitazione della probabilità di maturazione dei piani).

Assegnazione gratuita di azioni ordinarie Fiat S.p.A.In data 23 febbraio 2009 il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. aveva deliberato un piano di incentivazione, successivamente approvato dall’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009, fondato sull’attribuzione di diritti che, subordinatamente al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance (Non Market Conditions “NMC”) per l’anno 2009 e 2010 e al perdurare di rapporti professionali con il Gruppo, consentiva all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. di ricevere gratuitamente azioni ordinarie Fiat S.p.A. per un ammontare complessivo di 2 milioni di azioni. La maturazione dei diritti era prevista in un’unica tranche con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del Bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio 2010 ed il numero delle azioni assegnato era definito pari al 25% dei diritti assegnati nel caso di raggiungimento degli obiettivi 2009 e pari al 100% dei diritti assegnati nel caso di raggiungimento degli obiettivi 2010. I prestabiliti obiettivi di redditività del Gruppo relativamente all’esercizio 2009 sono stati raggiunti.

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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L’Assemblea degli Azionisti del 26 marzo 2010, su proposta del Consiglio di Amministrazione ha introdotto nel Piano una componente di pura fidelizzazione pari a complessivi 2 milioni di diritti addizionali, la cui maturazione è unicamente subordinata al perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo sino alla data di approvazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2011. Inoltre, la durata del Piano originario è stata estesa fino all’approvazione del bilancio 2011 con ridefinizione di obiettivi per gli esercizi 2010 e 2011.

Al 31 dicembre 2010 le caratteristiche contrattuali del piano di stock grant 2009 erano quindi le seguenti:

Piano Soggetti assegnatari N° azioni Vesting date Percentuale conferimentoStock Grant 2009 (modificato) Amministratore Delegato 4.000.000 1° Trimestre 2010 (*) 500.000(**) 1° Trimestre 2011 (*) 375.000*NMC(**) 1° Trimestre 2012 (*) 1.125.000*NMC(**) 1° Trimestre 2012 (*) 2.000.000(**)

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente.(**) Subordinatamente alla permanenza in carica fino all’approvazione del bilancio 2011.

In data 18 febbraio 2011 il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato Remunerazioni, ha accertato la maturazione di 375.000 diritti a seguito del raggiungimento degli obiettivi gestionali assegnati e, alla luce delle operazioni straordinarie avvenute nel corso dell’esercizio, ha altresì deliberato di subordinare al solo perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo sino alla fine del 2011 anche la residua quota di diritti subordinata ad obiettivi di performance del 2011.

Con riferimento a tale piano di incentivazione, come richiesto dall’IFRS 2 il Gruppo ha provveduto a calcolare il fair value incrementale complessivo della modifica del piano, pari a 19 milioni di euro. Tale fair value incrementale è rilevato a conto economico lungo il periodo di maturazione del piano unitamente al fair value alla data di assegnazione determinato nel 2009. Il fair value incrementale del Piano è stato determinato con riferimento ad un prezzo delle azioni ordinarie Fiat S.p.A. alla data di modifica (pari a 9,75 euro per azione). L’onere figurativo complessivamente rilevato a conto economico nell’esercizio 2010 a fronte di tale piano è stato pertanto pari a 12,4 milioni di euro (6 milioni di euro nel 2009).

Modifiche dei piani di stock option e di stock grant conseguenti alla ScissioneCon riguardo ai piani di incentivazione sopra descritti, il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data 21 luglio 2010, tenuto conto della proposta Scissione, ha confermato gli strumenti di incentivazione basati su strumenti finanziari in essere nel Gruppo, adottando, subordinatamente all’efficacia della Scissione ed in forza della delega di volta in volta attribuita allo stesso dall’Assemblea degli azionisti, gli opportuni adeguamenti per consentire agli strumenti di incentivazione di continuare a raggiungere le finalità per cui gli stessi sono stati adottati anche nel contesto della Scissione, evitando peraltro revisioni degli stessi che, anche se pienamente legittime, potessero apparire meno in linea con la volontà di allineare interessi del management a interessi della società e dei suoi azionisti.

In particolare, il Consiglio, in applicazione delle regole previste dai rispettivi regolamenti di piano, ha deliberato di adeguare la tipologia di azioni sottostanti i diritti di stock option e di stock grant in stretta correlazione con il rapporto di assegnazione della Scissione e di consentire ai dipendenti che usciranno dal Gruppo della Società Scissa (Fiat S.p.A.) per entrare a far parte del Gruppo della Società Beneficiaria (Fiat Industrial S.p.A.) di non perdere i diritti acquisiti.

I legittimati ad esercitare i diritti di stock option ed a beneficiare dei diritti di stock grant riceveranno, quindi, fermo restando il pagamento dello strike price prestabilito da ciascun piano ovvero il rispetto della condizione di assegnazione gratuita, una azione ordinaria Fiat ed una azione ordinaria Fiat Industrial per ogni diritto di stock option o stock grant posseduto.

Con particolare riferimento ai piani di stock option, ha deliberato che le condizioni di maturazione previste da ciascun piano, sia ove fossero subordinate alla sussistenza del rapporto di lavoro o di collaborazione con il Gruppo, sia ove fossero legate al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance, esaurissero il loro periodo temporale di riferimento al 31 dicembre 2010, e cioè in data anteriore alla data di effetto della Scissione.

Analogamente, il piano di stock grant consentirà all’assegnatario di ricevere in assegnazione gratuita una azione ordinaria Fiat ed una azione ordinaria Fiat Industrial per ogni diritto posseduto, subordinatamente alla maturazione delle condizioni, originariamente previste, di permanenza in carica e/o di raggiungimento di specifici obiettivi di performance relativi agli esercizi 2010 e 2011, coerenti con il Piano Strategico 2010-2014. Gli obiettivi di performance relativi all’esercizio 2011 saranno costituiti dalla quota parte relativa al Gruppo Fiat post Scissione, come originariamente predeterminata in sede di elaborazione degli obiettivi complessivi relativi al Gruppo Fiat ante Scissione.

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Tutti i piani di stock option e di stock grant, ad eccezione della parte destinata ai manager del Piano 2006 per la quale, come già ricordato, era stato deliberato un aumento di capitale, verranno soddisfatti mediante l’utilizzo delle azioni proprie in portafoglio a Fiat S.p.A. e delle azioni ordinarie Fiat Industrial che, per effetto della Scissione, sono state assegnate a Fiat S.p.A. senza pagamento di corrispettivo.

Dal momento che i piani originari includevano la previsione secondo la quale, in presenza di operazioni straordinarie sul capitale di Fiat S.p.A., i piani stessi sarebbero stati conseguentemente modificati, non è necessario procedere alla determinazione di un fair value incrementale eventualmente derivante dalle modifiche sopra descritte.

Piani di Stock Option con sottostante azioni ordinarie CNH Global N.V.La società CNH Global N.V., del settore CNH – Case New Holland, ha assegnato a propri membri del Consiglio di Amministrazione e a dipendenti alcuni piani di pagamento basati su azioni ordinarie, le cui caratteristiche sono riportate di seguito.

CNH Global N.V. Outside Directors’ Compensation Plan (“CNH Directors’ Plan”)Tale piano è rivolto ai membri indipendenti del Consiglio di Amministrazione della società CNH Global N.V. e prevede il pagamento in denaro e/o in azioni e/o in opzioni su azioni ordinarie di CNH di:

un onorario annuale di 100.000 USD;

un onorario per la partecipazione all’Audit Commitee di 20.000 USD;

un onorario per la partecipazione al Comitato Compensi e Corporate Governance di 15.000 USD;

un onorario per la presidenza dell’Audit Commitee di 35.000 USD; e

un onorario per la presidenza del Comitato Compensi e Corporate Governance di 25.000 USD.

Al termine di ogni trimestre i membri indipendenti del Consiglio di Amministrazione scelgono la forma di pagamento per un ammontare pari a ¼ dei loro onorari. Se il consigliere sceglie di essere pagato in azioni ordinarie di CNH, riceve un numero di azioni ordinarie pari all’ammontare degli onorari che decide di convertire diviso per il fair market value delle azioni ordinarie di CNH Global N.V. Queste azioni ordinarie maturano immediatamente al momento dell’assegnazione, ma non possono essere rivendute per un periodo di sei mesi Se il consigliere sceglie di essere pagato in opzioni, riceverà un numero di opzioni corrispondente al valore degli onorari che questi ha scelto di convertire in azioni, moltiplicato per quattro e diviso per il fair market value di una azione ordinaria, determinato sulla base della media tra il prezzo massimo ed il prezzo minimo sulla Borsa di New York (NYSE) delle azioni ordinarie di CNH Global N.V. nell’ultimo giorno di negoziazione prima dell’inizio di ogni trimestre. Tali stock option maturano immediatamente dalla data di conferimento, ma le azioni acquistate esercitando l’opzione sopra descritta non possono essere vendute nei sei mesi successivi alla data di esercizio. Le stock option decadono dieci anni dopo la data di concessione o, se accade prima, sei mesi dopo la cessazione del mandato dell’amministratore. Il Consiglio di Amministrazione di CNH ha approvato, dietro suggerimento del Comitato Compensi e Corporate Governance, la proposta di emendamento al CNH Directors’ Plan che prevede che tutti i membri del Consiglio di Amministrazione abbiano il diritto di ricevere un compenso nell’ambito del CNH Director’s plan a condizione che non ricevano uno stipendio o altre forme di compenso per servizi lavorativi prestati nello stesso periodo a favore di CNH Global N.V. o del Gruppo Fiat Industrial. L’emendamento proposto è soggetto all’approvazione degli azionisti di CNH nella prossima assemblea ordinaria (che si terrà il 29 marzo 2011).

Prima del 2007, CNH aveva inoltre concesso delle opzioni che maturavano dal terzo anniversario dalla data di concessione.

Al 31 dicembre 2010 e 2009, vi erano rispettivamente n. 693.914 e n. 700.058 di azioni ordinarie, riservate per l’emissione a fronte del CNH Directors’ Plan. Nessun membro del Consiglio di Amministrazione riceve benefici al momento della cessazione del mandato.

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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Le caratteristiche delle stock option in essere nell’ambito del CNH Directors’ Plan al 31 dicembre 2010 e 2009 sono:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Durata media Durata media Numero residua Numero residua di opzioni contrattuale di opzioni contrattuale Prezzo di esercizio (in USD) in essere (in anni) in essere (in anni)10,22 – 16,00 - - 26.063 9,216,01 – 26,00 29.076 6,7 30.612 7,226,01 – 40,00 44.188 6,4 40.295 6,640,01 – 56,00 11.162 7,1 11.162 8,156,01 – 66,54 6.414 6,9 9.287 5,5Totale 90.840 117.419

La movimentazione del CNH Directors’ Plan nel corso dell’esercizio è stata la seguente: 2010 2009 Prezzo medio Prezzo medio Numero di esercizio Numero di esercizio di opzioni (in USD) di opzioni (in USD)In essere all’inizio dell’esercizio 117.419 27,54 92.508 31,01Concesse 12.904 26,73 29.661 15,51Non maturate - - - -Esercitate (36.610) 15,61 (4.000) 9,23Decadute (2.873) 59,17 (750) 77,05In essere alla fine dell’esercizio 90.840 31,24 117.419 27,54Esercitabili alla fine dell’esercizio 90.840 31,24 117.419 27,54

CNH Equity Incentive Plan (“CNH EIP”)Tale piano prevede per i dipendenti di CNH Global N.V. e sue controllate diversi tipi di incentivazioni basate sul raggiungimento da parte del settore di specifici obiettivi di performance, in base ai risultati consuntivati e risultanti dal bilancio consolidato di CNH redatto secondo gli IFRS. Al 31 dicembre 2010 CNH ha riservato a tale piano n. 15.900.000 azioni (n. 15.900.000 azioni al 31 dicembre 2009). Il piano prevede incentivazioni sotto forma di stock option e di azioni, come di seguito descritto.

Piani di stock optionPrima del 2006 erano stati emessi alcuni piani di stock option che maturavano su un arco temporale di quattro anni dalla data di assegnazione e con scadenza dopo dieci anni dall’assegnazione. Inoltre, erano state emesse delle stock option che maturavano anticipatamente subordinatamente al raggiungimento di determinati criteri di performance; tuttavia tali criteri di performance non sono stati raggiunti. La maturazione di queste opzioni avveniva dopo il settimo anno dalla concessione. Tutte le opzioni concesse prima del 2006 hanno una durata contrattuale di dieci anni.

Eccetto per il caso di seguito descritto, il prezzo di esercizio di tutte le opzioni assegnate tramite il CNH EIP è uguale o maggiore al fair market value delle azioni ordinarie di CNH Global N.V. alle rispettive date di concessione. Nel corso del 2009 e del 2001, CNH ha assegnato stock option con prezzo di esercizio inferiore alla quotazione di mercato delle proprie azioni ordinarie alla data di concessione. Il prezzo di esercizio di tali piani era comunque stato stabilito sulla base della media ufficiale dei prezzi delle azioni ordinarie di CNH quale risultante dalla Borsa di New York (NYSE) in un periodo di trenta giorni precedenti la data di assegnazione.

A partire dal 2006 sono stati emessi piani che prevedono stock option basate sulle performance, azioni attribuite in base alle performance e incentivi per cassa. Nell’ambito di tali piani, nel mese di aprile 2010 CNH ha assegnato circa 1,5 milioni di stock option basate sulle performance (per specifici livelli di target). Un terzo di tali opzioni sono maturate a seguito dell’approvazione dei risultati 2010 del settore da parte del Consiglio di Amministrazione di CNH tenutosi nel mese di febbraio 2011. Le restanti opzioni matureranno con lo stesso criterio negli anni successivi. Poiché i risultati del 2010 di CNH hanno superato i target fissati, si prevede che matureranno 2,9 milioni di opzioni. Le opzioni concesse nel 2010 nell’ambito del CNH EIP scadono dopo cinque anni dal periodo di maturazione iniziale.

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Le caratteristiche dei piani in essere secondo il CNH EIP al 31 dicembre 2010 sono le seguenti:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Durata media Numero ponderata residua Prezzo medio Numero Prezzo medio di opzioni contrattuale di esercizio di opzioni di esercizio Prezzo di esercizio (in USD) in essere (in anni) (in USD) in essere (in USD)13,58 – 19,99 1.536.464 4,0 13,66 2.243.243 13,7020,00 – 29,99 53.333 1,2 21,20 186.760 21,2030,00 – 39,99 3.734.654 4,4 33,00 1.256.178 37,2140,00 – 68,85 464.520 2,9 49,33 646.654 52,80Totale 5.788.971 4.332.835

La movimentazione nel corso dell’esercizio è stata la seguente: 2010 2009 Prezzo medio Prezzo medio Numero di esercizio Numero di esercizio di opzioni (in USD) di opzioni (in USD)In essere all’inizio dell’esercizio 4.332.835 26,67 2.718.109 40,82Concesse 2.888.625 31,69 4.144.800 13,58Non maturate (324.494) 31,91 (2.404.528) 18,06Esercitate (992.535) 20,69 (8.136) 18,65Decadute (115.460) 68,85 (117.410) 68,85In essere alla fine dell’esercizio 5.788.971 29,07 4.332.835 26,67Esercitabili alla fine dell’esercizio 1.431.524 36,40 1.488.840 37,81

Assegnazioni di azioni basate su criteri di performanceNell’ambito del piano CNH EIP possono essere assegnate a determinati manager e dipendenti in posizioni chiave anche azioni collegate ad obiettivi di performance. In tale caso CNH stabilisce la durata e le condizioni di performance di ogni piano. Queste azioni maturano sulla base del raggiungimento di specifici criteri di performance.

Nel mese di Settembre 2010, nell’ambito del CNH EIP, CNH ha attribuito circa 2 milioni di azioni basate su criteri di performance non ancora maturate. Tali azioni matureranno in 3 quote paritetiche al raggiungimento di determinati obiettivi su base cumulata nel terzo, quarto e quinto anno di piano aventi termine rispettivamente il 31 dicembre 2012, 2013 e 2014. Il fair value unitario di tali azioni è pari USD 34,74 per azione.

Dal 2006 al 2009 CNH aveva concesso delle azioni basate sulla performance nell’ambito del Top Performance Plan (“TPP”) la cui maturazione dipendeva dal raggiungimento di determinati specifici obiettivi entro il 2010. Nel 2006 e nel 2007 CNH aveva rilevato costi a fronte del piano TPP, determinati assumendo il conseguimento di specifici obiettivi di performance nel 2009. Nel 2008, il settore non ha raggiunto tali obiettivi e conseguentemente a tale variazione di stima, CNH ha proventizzato oneri figurativi per pagamenti basati su azioni per 7 milioni di euro (11 milioni di USD). Gli obiettivi del 2009 e del 2010 non sono stati raggiunti e conseguentemente tali piani sono decaduti. Nel 2009 e nel 2010 CNH non ha rilevato alcun onere figurativo per pagamenti basati su azioni in relazione al piano TPP.

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La movimentazione del piano di assegnazione di azioni secondo il CNH EIP è stata la seguente:

2010 2009 Fair value medio Fair value medio ponderato ponderato alla data di alla data di Numero assegnazione Numero assegnazione di azioni (in USD) di azioni (in USD)Azioni non ancora maturate all’inizio dell’esercizio 1.349.000 31,22 1.870.500 31,28Concesse 2.027.000 34,74 25.000 11,83Non maturate (1.359.000) 31,25 (546.500) 30,52Maturate - - - -Azioni non ancora maturate alla fine dell’esercizio 2.017.000 34,74 1.349.000 31,22

Assegnazioni di azioni vincolateNel mese di settembre 2010, nell’ambito del piano CNH EIP, CNH ha assegnato n. 302.000 azioni vincolate ad alcuni dipendenti che ricoprivano un ruolo chiave in azienda. Tali azioni matureranno in tre anni fino al 30 settembre 2013 in quote paritetiche. Il fair value unitario di tale piano è pari a USD 34,74.

La movimentazione del piano in esame durante l’esercizio è stata la seguente: 2010 Fair value medio ponderato alla data Numero di azioni di assegnazione (in USD)Azioni non ancora maturate all’inizio dell’esercizio - -Concesse 326.000 34,56Non maturate (2.000) 34,74Maturate (8.000) 32.35Azioni non ancora maturate alla fine dell’esercizio 316.000 34.62

Al 31 dicembre 2010 vi erano n. 4.992.271 azioni ordinarie di CNH Global N.V. (n. 8.332.115 azioni ordinarie di CNH Global N.V. al 31 dicembre 2009) disponibili per l’emissione nell’ambito del programma CNH EIP.

Il settore CNH - Case New Holland valuta le proprie stock option con metodologia Black-Scholes. Le assunzioni medie utilizzate nel modello sono state le seguenti: 2010 2009 Directors’ Equity Directors’ Equity Plan Incentive Plan Plan Incentive PlanVita delle opzioni (anni) 5,00 3,73 5,00 3,73Volatilità azioni CNH Global N.V. (%) 66,9 74,1 62,9 70,6Dividendi attesi (%) 0,6 0,5 0,8 0,7Tasso di interesse risk-free (%) 2,0 1,9 2,2 1,6

Sulla base di tale modello, il fair value medio unitario delle stock option concesse da CNH negli esercizi 2010 e 2009 è il seguente:

(in USD) 2010 2009Directors’ Plan 14,60 8,03EIP 16,10 9,03

Il costo complessivamente rilevato a conto economico nell’esercizio 2010 per pagamenti basati su azioni relativamente ai piani con sottostante azioni CNH Global N.V. è pari a 26 milioni di euro (10 milioni di euro nel 2009).

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Piani di Stock Option con sottostante azioni ordinarie Ferrari S.p.A.I piani di stock option in esame conferivano a dipendenti di Ferrari S.p.A. da un lato, e al Presidente e allora Amministratore Delegato della società dall’altro, il diritto di sottoscrivere rispettivamente n. 207.200 e n. 184.000 azioni Ferrari S.p.A. al prezzo di 175 euro per azione. L’esercitabilità delle opzioni, possibile anche parzialmente e sino al 31 dicembre 2010, era in parte subordinata all’avvenuta quotazione in borsa della società. Non essendo state rispettate le condizioni di maturazione dei piani, i diritti concessi non sono maturati.

Pagamenti basati su azioni regolati per cassaAlcune società dell’ex joint venture con General Motors avevano approvato, negli esercizi 2001, 2002, 2003 e 2004, quattro piani di pagamento basati su azioni regolati per cassa definiti stock appreciation right (SAR). Attraverso tali strumenti, alcuni dipendenti del Gruppo avevano il diritto di ricevere un pagamento in contanti pari all’incremento di valore tra il prezzo di assegnazione ed il prezzo dell’azione ordinaria Fiat S.p.A. alla data di esercizio. I piani 2001 e 2002 sono ormai decaduti. In accordo con quanto stabilito dall’IFRS 2, il Gruppo rileva la passività derivante da tali diritti al fair value ad ogni data di bilancio e ad ogni data di regolamento imputando le variazioni del fair value direttamente a conto economico. La passività complessivamente rilevata al 31 dicembre 2010 con riferimento ai n. 70.644 diritti in essere a tale data è pari a 0,7 milioni di euro (0,5 milioni di euro al 31 dicembre 2009). Si segnala inoltre che alla data di pubblicazione del presente documento, anche a seguito del sopraggiungere della scadenza del piano 2003, n. 30.192 diritti residui al 31 dicembre 2010 non sono più in essere. Si precisa infine che, a seguito della Scissione, dal 1° gennaio 2011 i residui stock appreciation rights si sono trasformati nel diritto di ricevere un pagamento in contanti pari all’incremento di valore tra il prezzo di assegnazione e la somma dei prezzi dell’azione ordinaria Fiat S.p.A e Fiat Industrial S.p.A.

24. Fondi per benefici ai dipendentiLe società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro per i propri dipendenti attivi e non più attivi sia direttamente, sia contribuendo a fondi esterni al Gruppo. La modalità secondo cui questi benefici sono garantiti varia a seconda delle condizioni legali, fiscali ed economiche di ogni Stato in cui il Gruppo opera. I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e sugli anni di servizio dei dipendenti.

Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a contribuzione definita e/o piani a benefici definiti. Nel caso di piani a contribuzione definita, il Gruppo versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge o contrattuale, oppure su base volontaria. Con il pagamento dei contributi il Gruppo adempie a tutti i suoi obblighi. Il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è rilevato per destinazione nelle voci Costo del venduto, Spese generali, amministrative e di vendita e Costi di ricerca e sviluppo. Nell’esercizio 2010 il costo incluso nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation ammonta a 937 milioni di euro (984 milioni di euro nel 2009) ed il costo incluso nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation ammonta a 443 milioni di euro (396 milioni di euro nel 2009).

I piani a benefici definiti possono essere non finanziati (unfunded) o possono essere interamente o parzialmente finanziati (funded) dai contributi versati dall’impresa, e talvolta dai suoi dipendenti, ad una società o fondo, giuridicamente distinto dall’impresa che eroga i benefici ai dipendenti. Tali piani prevedono generalmente l’erogazione di benefici successivamente al rapporto di lavoro e sono stati classificati dal Gruppo in funzione del beneficio che intendono garantire in: Trattamento di fine rapporto, Piani pensione, Piani di assistenza sanitaria e Altri.

Trattamento di fine rapportoLa voce Trattamento di fine rapporto riflette l’obbligazione residua in capo al Gruppo relativa all’indennità riconosciuta in Italia ai dipendenti fino al 31 dicembre 2006 per le società con più di 50 dipendenti, accantonata nel corso della vita lavorativa per le altre, e liquidata al momento dell’uscita del dipendente. In presenza di specifiche condizioni, può essere parzialmente anticipata al dipendente nel corso della vita lavorativa. Trattasi di piano a benefici definiti unfunded.

Piani pensioneLa voce Piani pensione comprende principalmente le obbligazioni delle società del Gruppo operanti negli Stati Uniti (per lo più relative al settore CNH - Case New Holland) e nel Regno Unito verso alcuni dipendenti ed ex dipendenti del Gruppo. Tali piani pensione prevedono, generalmente, il versamento dei contributi ad un fondo separato (trust) che amministra in modo indipendente le attività a servizio del piano. La strategia di contribuzione del Gruppo prevede generalmente l’ammontare necessario a soddisfare i requisiti minimi (funding requirement) previsti dalla legge e dai regolamenti dei singoli paesi. A titolo prudenziale il Gruppo effettua anche delle contribuzioni discrezionali aggiuntive rispetto ai minimi richiesti. Nel caso in cui i fondi siano overfunded, presentino in altre parole un surplus rispetto ai requisiti richiesti dalla legge, le società del Gruppo interessate potrebbero essere autorizzate a non contribuire al piano fino a quando tale condizione è mantenuta.

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La strategia di investimento delle attività a servizio del piano dipende dalle caratteristiche del piano e dalla scadenza delle obbligazioni; tipicamente i piani pensione con scadenza a lungo termine sono finanziati mediante investimenti per lo più in titoli azionari per i quali è attesa una crescita a lungo termine che ecceda l’inflazione; quelli aventi scadenza nel medio-breve termine sono finanziati mediante investimenti in titoli a reddito fisso meno volatili.

Nel Regno Unito il Gruppo partecipa, tra gli altri, ad un piano pensione finanziato da diverse società del Gruppo denominato “Fiat Group Pension Scheme”. Sulla base di tale piano pensione le società aderenti devono versare dei contributi a favore dei propri dipendenti in forza (“attivi”), pensionati (“retirees”) e di coloro che hanno lasciato il Gruppo e che non sono ancora andati in pensione (“deferred”).

Piani di assistenza sanitariaLa voce Piani per assistenza sanitaria comprende il valore dei benefici, quali spese mediche ed assicurazioni sulla vita, concessi alla maggior parte dei dipendenti statunitensi e canadesi del Gruppo (per lo più relativi al settore CNH). Tali piani di assistenza coprono generalmente i dipendenti pensionati dopo i 55 anni di età e che abbiano maturato almeno 10 anni di servizio. I dipendenti americani e canadesi del settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni assunti dopo il 1° gennaio 2001 e dopo il 1° gennaio 2002, rispettivamente, non hanno diritto a benefici inerenti alle spese mediche o ad assicurazioni sulla vita. Sino al 31 dicembre 2006 tali piani sono stati unfunded; a partire dal 2007 il Gruppo ha iniziato a contribuire, su base volontaria, in un fondo separato ed amministrato in modo indipendente creato per finanziare i piani di assistenza sanitaria in Nord America.

AltriLa voce Altri comprende benefici quali il premio di fedeltà, che matura al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale ed è liquidato generalmente all’uscita dall’azienda; per le realtà francesi si segnala l’istituto ”Indemnité de départ à la retraite”, assimilabile al trattamento di fine rapporto italiano. Tali piani sono unfunded.

Il dettaglio dei Fondi per benefici a dipendenti iscritti in bilancio al 31 dicembre 2010 e 2009 è il seguente:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleBenefici successivi al rapporto di lavoro: Trattamento di fine rapporto 846 208 1.054 1.086 Piani pensione 128 475 603 611 Piani di assistenza sanitaria 2 859 861 844 Altri 113 131 244 242Totale Benefici successivi al rapporto di lavoro 1.089 1.673 2.762 2.783 Altri fondi per i dipendenti 491 285 776 504Altri benefici a lungo termine 124 59 183 160Totale Fondi per benefici ai dipendenti 1.704 2.017 3.721 3.447

Attività per piani a benefici definiti 8 166 174 132Totale Attività per piani a benefici definiti 8 166 174 132

La voce Altri fondi per i dipendenti rileva la miglior stima alla data di bilancio dei benefici a breve termine dovuti entro dodici mesi dalla prestazione del servizio da parte del dipendente.

La voce Altri benefici a lungo termine rileva l’obbligazione per quei benefici la cui erogazione avviene, durante il rapporto lavorativo, generalmente al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale o al verificarsi di uno specifico evento e riflette la probabilità che il beneficio sia erogato e la durata per cui tale pagamento sarà effettuato.

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La movimentazione degli Altri fondi per i dipendenti e degli Altri benefici a lungo termine nel corso del 2010 e del 2009 è stata la seguente:

Variaz. area Riclassifica a Al 31 dicembre di consol. e Discontinued Al 31 dicembre (in milioni di euro) 2009 Accantonamenti Utilizzi altre variazioni Operation 2010Altri fondi per i dipendenti 504 542 (269) (1) (285) 491Altri benefici a lungo termine 160 32 (15) 6 (59) 124Totale 664 574 (284) 5 (344) 615

Variaz. area Al 31 dicembre di consol. e Al 31 dicembre (in milioni di euro) 2008 Accantonamenti Utilizzi altre variazioni 2009Altri fondi per i dipendenti 329 363 (152) (36) 504Altri benefici a lungo termine 169 11 (20) - 160Totale 498 374 (172) (36) 664

I Benefici successivi al rapporto di lavoro e gli Altri benefici a lungo termine sono calcolati sulla base delle seguenti assunzioni:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Stati Regno Stati Regno(in %) Italia Uniti Unito Altri Italia Uniti Unito Altri Tasso di sconto 4,2 5,2 5,2 4,5 5,02 5,5 5,75 5,5Tasso tendenziale di crescita dei salari 3,26 n/a 3,5 2,2 4,02 n/a 3,5 3Tasso di inflazione 2 n/a 3,5 2,1 2,00 n/a 3,5 2Tasso tendenziale medio ponderato iniziale dei costi di assistenza medica n/a 8 n/a n/a n/a 9 n/a n/aTasso tendenziale medio ponderato finale dei costi di assistenza medica n/a 5 n/a n/a n/a 5 n/a n/aTassi di rendimento attesi delle attività n/a 8 7 n/a n/a 8 7 n/a

I tassi di sconto sono utilizzati nella valutazione dell’obbligazione e della componente finanziaria dell’onere netto corrente. Il Gruppo ha selezionato tali tassi sulla base delle curve di rendimento di titoli a reddito fisso di elevata qualità alla data di valutazione dei piani.

Il tasso tendenziale medio di crescita dei costi di assistenza medica rappresenta l’incremento previsto dei costi di assistenza medica. Tale tasso è determinato dal settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni sulla base dell’esperienza specifica del settore, di consultazioni con attuari ed esperti e di vari trend, incluse le proiezioni dell’inflazione specifica nel settore dell’assistenza sanitaria derivanti dallo United States Department of Health and Human Services Healt Care Financing Administration. Il tasso iniziale utilizzato rappresenta un trend di breve periodo basato sull’esperienza recente e sulle prevalenti condizioni di mercato. Il tasso finale utilizzato è un’assunzione di lungo periodo che tiene conto dell’inflazione nei costi di assistenza sanitaria sulla base dell’andamento generale dell’inflazione, dell’inflazione incrementale medica, delle tecnologie, dei nuovi farmaci, dell’incremento della spesa pubblica, di variazioni negli utilizzi, dell’età media della popolazione e del diverso mix dei servizi medici.

I tassi di rendimento attesi delle attività riflettono le stime del management sull’andamento dei tassi medi a lungo termine su fondi investiti al fine di ottemperare alle obbligazioni future per benefici a dipendenti. Il rendimento atteso tiene conto delle stime dell’inflazione, del tasso di rendimento di titoli a reddito fisso e azionari, nonché della ripartizione delle attività e delle strategie di investimento, delle commissioni nei casi in cui tali attività siano gestite e dei costi di gestione. L’andamento e la correlazione dei rendimenti, le stime sugli andamenti futuri e altri rilevanti fattori finanziari sono analizzati per verificarne la ragionevolezza e la coerenza.

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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I valori esposti in bilancio per il Trattamento di fine rapporto ed i Piani pensione al 31 dicembre 2010 e 2009 sono rappresentati nella seguente tabella:

Trattamento di fine rapporto Piani pensione Al 31 Al 31 dicembre dicembre Al 31 dicembre 2010 2009 Al 31 dicembre 2010 2009 Continuing Discontinued Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale Operation Operation Totale Totale

Valore attuale dei piani finanziati - - - - 419 1.752 2.171 1.876Fair value delle attività - - - - (327) (1.720) (2.047) (1.796) - - - - 92 32 124 80Valore attuale dei piani non finanziati 811 198 1.009 1.001 103 633 736 692Utili (perdite) attuariali non rilevati 35 10 45 85 (75) (359) (434) (299)Costo relativo alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevato - - - - - - - -Attività non rilevate - - - - - 3 3 6Passività netta 846 208 1.054 1.086 120 309 429 479 Valore contabile a fine esercizio: Passività 846 208 1.054 1.086 128 475 603 611 Attività - - - - (8) (166) (174) (132)Passività netta 846 208 1.054 1.086 120 309 429 479

I valori esposti in bilancio per i Piani di assistenza sanitaria e gli Altri benefici successivi al rapporto di lavoro al 31 dicembre 2010 e 2009 sono rappresentati nella seguente tabella:

Piani di assistenza sanitaria Altri Al 31 Al 31 dicembre dicembre Al 31 dicembre 2010 2009 Al 31 dicembre 2010 2009 Continuing Discontinued Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale Operation Operation Totale Totale

Valore attuale dei piani finanziati - 815 815 754 - - - -Fair value delle attività - (56) (56) (46) - - - - - 759 759 708 - - - -Valore attuale dei piani non finanziati 1 43 44 40 127 151 278 258Utili (perdite) attuariali non rilevati 1 49 50 86 (11) (6) (17) (5)Costo relativo alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevato - 8 8 10 (3) (14) (17) (11)Attività non rilevate - - - - - - - -Passività netta 2 859 861 844 113 131 244 242 Valore contabile a fine esercizio: Passività 2 859 861 844 113 131 244 242 Attività - - - - - - - -Passività netta 2 859 861 844 113 131 244 242

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Gli ammontari complessivamente rilevati a conto economico nel 2010 per i piani a benefici definiti sono i seguenti:

Trattamento Piani di di fine rapporto Piani pensione assistenza sanitaria Altri Continuing Discontinued Continuing Discontinued Continuing Discontinued Continuing Discontinued(in milioni di euro) Operation Operation Operation Operation Operation Operation Operation Operation

Costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti - - 10 17 - 7 7 8Oneri finanziari 26 6 25 120 - 44 5 6Rendimento atteso delle attività a servizio del piano - - (20) (115) - (4) - -Perdite (utili) attuariali nette rilevate - - 3 27 - (2) 1 (1)Costo relativo alle prestazioni di lavoro passate - - - 3 - (41) - 1Rettifica paragrafo 58 - - - - - - - -Perdite (utili) su riduzioni ed estinzioni - - - - - - - (4)Altri oneri (proventi) - - (2) 1 - - - -Totale Oneri (proventi) 26 6 16 53 - 4 13 10Rendimento effettivo delle attività a servizio del piano n/a n/a 22 150 n/a 6 n/a n/a

La movimentazione del valore attuale dell’obbligazione per benefici successivi al rapporto di lavoro è la seguente:

Trattamento Piani di di fine rapporto Piani pensione assistenza sanitaria Altri(in milioni di euro) 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009Valore attuale dell’obbligazione all’inizio dell’esercizio 1.001 1.062 2.568 2.267 794 848 258 288Costo relativo a prestazioni correnti - - 27 23 7 6 15 13Oneri finanziari 32 55 145 142 44 52 11 14Contributi versati dai dipendenti - - 3 4 4 3 - -Perdite (utili) attuariali generate 45 (17) 181 255 43 (36) 13 (2)Differenze cambio - - 128 36 64 (23) 1 -Benefici liquidati (113) (102) (171) (161) (59) (51) (32) (31)Costo relativo alle prestazioni di lavoro passate - - 3 - (38) (10) 7 (19)Variazione area di consolidamento 44 (2) 21 - - - 4 (1)Perdite (utili) su riduzioni - - - 4 - 4 4 (2)Perdite (utili) su estinzioni - - - (2) - - (2) -Altre variazioni - 5 2 - - 1 (1) (2)Riclassifica a Discontinued Operation (198) - (2.385) - (858) - (151) -Valore attuale dell’obbligazione alla fine dell’esercizio 811 1.001 522 2.568 1 794 127 258

Nel corso dell’esercizio 2010 le modifiche ai piani di assistenza sanitaria presentate sia nella movimentazione dell’obbligazione, sia nella composizione del costo per piani a benefici definiti, hanno riguardato principalmente i piani di assistenza sanitaria in Nord America per il settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni.

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Le variazioni del fair value delle attività a servizio dei Piani pensione sono evidenziate nella seguente tabella:

Piani pensione Piani di assistenza sanitaria(in milioni di euro) 2010 2009 2010 2009Fair value delle attività all’inizio dell’esercizio 1.796 1.554 46 39Rendimento atteso delle attività a servizio del piano 135 113 4 3Utili (perdite) attuariali generate 37 122 2 6Differenze cambio 108 40 4 (2)Contributi versati dalla società 102 113 55 48Contributi versati dai partecipanti al piano 3 4 4 3Benefici liquidati (158) (148) (59) (51)Variazione area di consolidamento 20 - - -Utili (perdite) su estinzioni - (2) - -Altre variazioni 4 - - -Riclassifica a Discontinued Operation (1.720) - (56) -Fair value delle attività alla fine dell’esercizio 327 1.796 - 46

Come descritto in precedenza, dall’esercizio 2007 il Gruppo, ed in particolare le società del settore CNH - Case New Holland, hanno iniziato a contribuire su base volontaria a un fondo separato ed amministrato in modo indipendente, creato per finanziare i piani di assistenza sanitaria in Nord America.

Le attività a servizio dei piani per benefici successivi al rapporto di lavoro e piani di assistenza sanitaria sono costituite principalmente da titoli azionari quotati e da titoli a reddito fisso; le attività a servizio del piano non includono azioni proprie di Fiat S.p.A. né immobili occupati o utilizzati dal Gruppo. In particolare tali attività sono così costituite:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued Operation Operation Totale TotaleStrumenti di capitale emessi da terzi 44% 40% 40% 37%Strumenti di debito emessi da terzi 38% 49% 47% 50%Immobili occupati da terzi 1% 1% 1% 1%Altre attività 17% 10% 12% 12%

I tassi tendenziali utilizzati nella stima dei costi per assistenza sanitaria hanno un significativo effetto sugli importi riconosciuti nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation dell’esercizio 2010. La variazione di un punto percentuale di tali tassi avrebbe i seguenti effetti:

Incremento di Decremento di(in milioni di euro) un punto percentuale un punto percentualeEffetto sul costo relativo a prestazioni correnti e sugli oneri finanziari 5 4Effetto sull’obbligazione per benefici successivi al rapporto di lavoro 78 66

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Il valore attuale delle obbligazioni per piani a benefici definiti, il fair value delle attività a servizio dei piani e lo stato dei fondi nell’esercizio corrente e nei quattro precedenti è di seguito riepilogato: Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 dicembre dicembre dicembre dicembre Al 31 dicembre 2010 2009 2008 2007 2006 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale Totale Totale Totale

Valore attuale dell’obbligazione: Trattamento di fine rapporto di lavoro 811 198 1.009 1.001 1.062 1.133 1.362 Piani pensione 522 2.385 2.907 2.568 2.267 2.730 3.107 Piani di assistenza sanitaria 1 858 859 794 848 817 1.109 Altri 127 151 278 258 288 279 278 Fair value delle attività: Piani pensione 327 1.720 2.047 1.796 1.554 2.036 2.176 Piani di assistenza sanitaria - 56 56 46 39 47 - Surplus (deficit) del piano: Trattamento di fine rapporto di lavoro (811) (198) (1.009) (1.001) (1.062) (1.133) (1.362) Piani pensione (195) (665) (860) (772) (713) (694) (931) Piani di assistenza sanitaria (1) (802) (803) (748) (809) (770) (1.109) Altri (127) (151) (278) (258) (288) (279) (278)

La miglior stima circa la contribuzione attesa ai piani pensione e piani di assistenza sanitaria per l’esercizio 2011 è pari a:

2011(in milioni di euro) Continuing Operation Discontinued Operation TotalePiani pensione 4 85 89Piani di assistenza sanitaria - 60 60Totale contribuzione attesa 4 145 149

25. Altri fondi rischi ed oneriLa movimentazione e la composizione degli Altri fondi per rischi ed oneri è la seguente:

Riclassifica Al 31 a Discon- Al 31 dicembre Accantona- Proventiz- Altre tinued dicembre (in milioni di euro) 2009 menti Utilizzi zazioni variazioni Operation 2010Fondo per garanzia ed assistenza tecnica 1.479 1.316 (1.100) (107) 84 (702) 970Fondi per ristrutturazioni in corso 359 115 (171) (12) 4 (93) 202Fondi rischi su partecipazioni 50 - - - (1) (23) 26Altri 3.097 3.718 (3.253) (208) 108 (1.440) 2.022Totale Altri fondi per rischi ed oneri 4.985 5.149 (4.524) (327) 195 (2.258) 3.220

L’effetto derivante dall’attualizzazione di tali fondi rischi ed oneri è interamente incluso nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation ed è pari a 28 milioni di euro nel 2010; tale valore è compreso nelle Altre variazioni unitamente all’effetto cambi di conversione, positivo per 186 milioni di euro.

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La voce Fondo per garanzia ed assistenza tecnica comprende la miglior stima degli impegni che il Gruppo ha assunto per contratto, per legge o per consuetudine, relativamente agli oneri connessi alla garanzia dei propri prodotti per un certo periodo decorrente dalla loro vendita al cliente finale. Tale stima è calcolata con riferimento all’esperienza del Gruppo ed agli specifici contenuti contrattuali. La voce include anche la miglior stima effettuata dal management circa gli oneri che saranno sostenuti in relazione a difettosità dei prodotti che possono tradursi in campagne generalizzate di richiamo dei veicoli. Tale fondo rischi è stimato attraverso una valutazione dell’incidenza storica, caso per caso, delle difettosità riscontrate e dei resi di prodotti.

Al 31 dicembre 2010, i Fondi per ristrutturazioni in corso inclusi tra le Continuing Operation comprendono il valore di benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro in seguito a piani di ristrutturazione (termination benefit) per 162 milioni di euro, costi relativi alle razionalizzazioni produttive ed altri costi per rispettivi 27 milioni di euro e 13 milioni di euro. Tali fondi sono relativi a programmi di ristrutturazione aziendale dei seguenti settori (in milioni di euro): Fiat Group Automobiles 88, Componenti 48, Fiat Powertrain 17, Mezzi e Sistemi di Produzione 10, Prodotti Metallurgici 7, altri settori 32.

I Fondi per ristrutturazioni in corso inclusi tra le Discontinued Operation comprendono al 31 dicembre 2010 il valore di benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro in seguito a piani di ristrutturazione (termination benefit) per 43 milioni di euro e costi relativi alle razionalizzazioni produttive ed altri costi per rispettivi 1 milione di euro e 49 milioni di euro. Tali fondi sono relativi a programmi di ristrutturazione aziendale dei settori FPT Industrial per 53 milioni di euro, Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni per 24 milioni di euro e Veicoli Industriali per 16 milioni di euro.

I Fondi per ristrutturazioni in corso al 31 dicembre 2009 comprendevano il valore di benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro in seguito a piani di ristrutturazione (termination benefit) per 294 milioni di euro, costi relativi alle razionalizzazioni produttive ed altri costi per rispettivi 32 milioni di euro e 33 milioni di euro. Tali fondi erano relativi a programmi di ristrutturazione aziendale dei seguenti settori (in milioni di euro): Fiat Group Automobiles 101, Componenti 73, Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni 50, FPT Powertrain Technologies 63, Veicoli Industriali 17, Mezzi e Sistemi di Produzione 15, Prodotti Metallurgici 9, altri settori 31.

I Fondi per altri rischi ed oneri rappresentano gli accantonamenti che le singole società hanno effettuato principalmente per rischi contrattuali, commerciali e contenzioso. Il dettaglio di tali fondi è il seguente:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleIncentivi alle vendite 378 637 1.015 829Procedimenti legali ed altre vertenze 535 252 787 743Rischi commerciali 277 431 708 677Rischi ambientali 33 38 71 71Indennizzi contrattuali 60 - 60 53Altri fondi per rischi ed oneri 739 82 821 724Totale Fondi per altri rischi ed oneri 2.022 1.440 3.462 3.097

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In particolare, tali fondi si riferiscono a:

Incentivi alle vendite – Tale fondo si riferisce ad incentivi alle vendite riconosciuti su base contrattuale alle reti di vendita del Gruppo, principalmente a fronte di accordi con i concessionari circa il raggiungimento di determinati livelli di vendite nel corso dell’anno. Tale fondo è stimato sulla base delle informazioni disponibili circa le vendite effettuate dai concessionari stessi nel corso dell’anno. Tale fondo include, inoltre, incentivi alle vendite quali sconti annunciati dal Gruppo e praticati dai concessionari al cliente finale, per i quali spetta un rimborso ai concessionari stessi. Il Gruppo contabilizza tale fondo quando è probabile che l’incentivo sarà riconosciuto e lo stock è ceduto alla rete di vendita. Il Gruppo stima tale fondo sulla base dell’utilizzo atteso degli sconti in relazione al volume di veicoli venduti ai concessionari.

Procedimenti legali ed altre vertenze - Tale fondo rappresenta la miglior stima da parte del management delle passività che devono essere contabilizzate con riferimento a:

Procedimenti legali sorti nel corso dell’ordinaria attività operativa nei confronti di rivenditori, clienti, fornitori o autorità pubbliche (ad esempio vertenze contrattuali o su brevetti).

Procedimenti legali relativi a contenziosi con dipendenti o ex dipendenti.

Procedimenti legali che vedono coinvolte autorità fiscali o tributarie.

Nessuno dei fondi sopra menzionati è individualmente significativo. Ciascuna società del Gruppo contabilizza un fondo rischi legali, qualora sia ritenuto probabile che i procedimenti avranno come esito un esborso. Nel determinare la miglior stima della passività potenziale, ciascuna società valuta i procedimenti legali caso per caso per stimare le probabili perdite che generalmente derivano da eventi simili a quello che dà origine alla passività. La loro stima prende in considerazione, in quanto applicabile, l’opinione di consulenti legali ed altri esperti, l’esperienza pregressa della società e di altri soggetti in situazioni simili, nonché l’intenzione della società stessa di intraprendere ulteriori azioni in ciascun procedimento. Il fondo presente nel Bilancio consolidato del Gruppo è la somma di tali stanziamenti individuali effettuati da ciascuna società del Gruppo.

Rischi commerciali - Tale fondo include l’ammontare delle obbligazioni derivanti dalla vendita di prodotti e servizi, quali ad esempio contratti di manutenzione. Il relativo accantonamento viene contabilizzato nel momento in cui gli oneri attesi per il completamento del servizio sulla base di tali accordi contrattuali eccedono i ricavi che ci si aspetta di realizzare.

Fondo rischi ambientali - Tale fondo, basato sulle informazioni attualmente disponibili, rappresenta la miglior stima effettuata dal management delle probabili obbligazioni del Gruppo Fiat post Scissione e del Gruppo Fiat Industrial in materia ambientale. Gli ammontari inclusi nella stima comprendono gli oneri diretti da sostenere in caso di insorgenza di problematiche ambientali in stabilimenti e siti produttivi detenuti attualmente o in passato. Tale fondo include anche costi relativi a vertenze di natura ambientale.

Indennizzi contrattuali - Tale fondo si riferisce a indennizzi contrattuali dovuti dal Gruppo in relazione a cessioni di attività effettuate nel 2010 e negli esercizi precedenti. Tali passività, tutte relative alle Continuing Operation, derivano principalmente da obblighi di indennizzi relativi a passività potenziali esistenti al momento della vendita, nonché da obblighi di indennizzi in caso di violazioni delle dichiarazioni e garanzie riconosciute nei contratti e, in determinate circostanze, di problematiche ambientali o fiscali. Tali fondi sono stati determinati stimando l’ammontare degli esborsi attesi, tenendo in considerazione i livelli di probabilità connessi al verificarsi dell’evento.

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26. Debiti finanziariLa ripartizione per scadenza è la seguente:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 tra uno oltre tra uno oltre entro e cinque cinque entro e cinque cinque (in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni TotaleContinuing Operation Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 498 29 6 533 4.536 2.535 15 7.086 Obbligazioni 2.728 5.200 1.091 9.019 1.451 7.189 2.757 11.397 Prestiti bancari 3.430 3.068 159 6.657 3.531 4.553 310 8.394 Debiti rappresentati da titoli 172 75 - 247 229 155 - 384 Altri 1.001 228 254 1.483 864 137 265 1.266Totale Altri debiti finanziari 7.331 8.571 1.504 17.406 6.075 12.034 3.332 21.441Totale Continuing Operation 7.829 8.600 1.510 17.939 10.611 14.569 3.347 28.527 Discontinued Operation Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 4.777 3.515 29 8.321 - - - - Obbligazioni - 735 1.318 2.053 - - - - Prestiti bancari 1.391 910 67 2.368 - - - - Debiti rappresentati da titoli 45 72 - 117 - - - - Altri 134 30 46 210 - - - -Totale Altri debiti finanziari 1.570 1.747 1.431 4.748 - - - -Totale Discontinued Operation 6.347 5.262 1.460 13.069 - - - -Totale Debiti finanziari 14.176 13.862 2.970 31.008 10.611 14.569 3.347 28.527

La voce Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti rappresenta l’importo delle anticipazioni ricevute a fronte dei crediti ceduti attraverso operazioni di cartolarizzazione e di factoring che non rispettano i requisiti per essere rimossi dal bilancio stabiliti dallo IAS 39 ed esposti all’attivo della situazione patrimoniale-finanziaria nella voce Crediti da attività di finanziamento (Nota 19).

Al 31 dicembre 2010 la voce Debiti finanziari ha presentato un incremento di 2.481 milioni di euro. Al netto della variazione dei cambi di conversione, che ha comportato un incremento del debito per circa 1,4 miliardi di euro, e delle variazioni d’area di consolidamento, l’incremento è stato di 994 milioni di euro. I debiti delle Continuing Operation si sono ridotti di 1.086 milioni di euro, principalmente a seguito del rimborso dei prestiti obbligazionari in scadenza, mentre i debiti delle Discontinued Operation si sono incrementati di 2.080 milioni di euro, in conseguenza dell’emissione obbligazionaria di Case New Holland Inc. (per 1,5 miliardi di USD) e dell’incremento dei debiti per anticipazione su cessioni di crediti, al netto del prestito obbligazionario da 500 milioni di dollari rimborsato anticipatamente.

I debiti per anticipazioni su cessioni di crediti sono aumentati di 1.213 milioni di euro, al netto degli effetti dei cambi di conversione. Tale aumento è quasi interamente riferibile alle Discontinued Operation e riflette, tra l’altro, le migliorate condizioni di accessibilità al mercato delle securitization.

L’incremento degli Altri debiti finanziari include, tra l’altro, l’iscrizione del debito di 122 milioni di euro conseguente all’esercizio dell’opzione call sul 5 % del capitale di Ferrari.

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Le principali emissioni obbligazionarie in essere incluse al 31 dicembre 2010 tra le Continuing Operation sono le seguenti:

Valore Importo nominale in in essere circolazione (in milioni Valuta (in milioni) Cedola Scadenza di euro)Global Medium Term Notes:

Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (1) EUR 1.300 6,750% 25-mag-11 1.300Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (1) EUR 123 (2) (2) 123Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 1.000 5,625% 15-nov-11 1.000Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 1.250 9,000% 30-lug-12 1.250Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 200 5,750% 18-dic-12 200Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 1.250 7,625% 15-set-14 1.250Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 1.500 6,875% 13-feb-15 1.500Fiat Finance North America Inc. (3) EUR 1.000 5,625% 12-giu-17 1.000Altre (4) 33Totale Global Medium Term Notes 7.656Altre obbligazioni:

Fiat Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 1.000 6,625% 15-feb-13 1.000Totale Altre obbligazioni 1.000Effetto delle coperture e valutazione al costo ammortizzato 363Totale Obbligazioni 9.019

(1) Obbligazioni quotate sul Mercato Obbligazionario Telematico della Borsa Italiana (EuroMot) e sulla Borsa del Lussemburgo.(2) Obbligazione “Fiat Step-Up Amortizing 2001-2011” con rimborso alla pari in 5 quote annuali costanti pari cadauna al 20% del totale emesso (617 milioni di euro) esigibile a partire dal 6° anno (7

novembre 2007) mediante riduzione di un quinto del valore nominale di ciascun titolo in circolazione. L’ultima quota sarà rimborsata il 7 novembre 2011. L’obbligazione paga una cedola pari a: 4,40% al primo anno (7/11/2002), 4,60% al secondo anno (7/11/2003), 4,80% al terzo anno (7/11/2004), 5,00% al quarto anno (7/11/2005), 5,20% al quinto anno (7/11/2006), 5,40% al sesto anno (7/11/2007), 5,90% al settimo anno (7/11/2008), 6,40% all’ottavo anno (7/11/2009), 6,90% al nono anno (7/11/2010), 7,40% al decimo anno (7/11/2011).

(3) Obbligazioni quotate presso la Borsa irlandese.(4) Obbligazioni con ammontare in essere uguale o inferiore a 50 milioni di euro di controvalore.

La variazione nel corso dell’esercizio 2010 nei prestiti obbligazionari inclusi nelle Continuing Operation (riduzione di 1.195 milioni di euro, al netto dei cambi di conversione) è essenzialmente dovuta a:

rimborso a scadenza di un prestito obbligazionario di nominali 1.000 milioni di euro, emesso da Fiat Finance and Trade Ltd S.A. nel 2000 a valere sul programma di Global Medium Term Notes;

rimborso a scadenza della quarta quota annuale costante dell’obbligazione “Fiat Step-up amortizing” (emessa nell’ambito del programma Global Medium Term Notes) per circa 123 milioni di euro;

rimborso a scadenza di altre obbligazioni per circa 71 milioni di euro.

Le Obbligazioni emesse dal Gruppo incluse nelle Continuing Operation sono regolate da termini e condizioni diverse a seconda delle seguenti tipologie:

Programma di Global Medium Term Notes (GMTN): sono emesse sotto un programma da 15 miliardi di euro di ammontare massimo, utilizzato per circa 7,7 miliardi di euro e garantito da Fiat S.p.A. Al programma partecipa, tra gli altri, in qualità di emittente, Fiat Finance & Trade Ltd. S.A. con un ammontare in essere di 6,7 miliardi di euro e Fiat Finance North America Inc. con un’obbligazione di un miliardo di euro.

Altre Obbligazioni: prestito obbligazionario Fiat Finance & Trade Ltd. S.A. di un miliardo di euro, emesso alla pari nel 2006, con cedola fissa del 6,625% e scadenza 15 febbraio 2013.

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Le principali emissioni obbligazionarie in essere incluse al 31 dicembre 2010 tra le Discontinued Operation sono le seguenti:

Valore Importo nominale in in essere circolazione (in milioni Valuta (in milioni) Cedola Scadenza di euro)Case New Holland Inc. USD 1.000 7,750% 01-set-13 748CNH America LLC USD 254 7,250% 15-gen-16 190Case New Holland Inc. USD 1.500 7,875% 01-dic-17 1.123Totale 2.061Effetto delle coperture e valutazione al costo ammortizzato (8)Totale Obbligazioni 2.053

La variazione nel corso dell’esercizio 2010 nei prestiti obbligazionari inclusi nelle Discontinued Operation (incremento di 754 milioni di euro, al netto dei cambi di conversione) è essenzialmente dovuta a:

emissione da Case New Holland Inc. di un prestito obbligazionario di nominali 1.500 milioni di USD, con scadenza 2017, ad un prezzo pari al 99,32% del suo valore nominale e cedola fissa del 7,875%;

rimborso anticipato, da parte di Case New Holland Inc., di un prestito obbligazionario di nominali 500 milioni di USD, con scadenza originaria 2014.

Le Obbligazioni emesse dal Gruppo incluse tra le Discontinued Operation sono regolate da termini e condizioni diverse a seconda delle varie tipologie; si tratta in particolare, oltre al sopramenzionato prestito obbligazionario di Case New Holland Inc. emesso nel corso del 2010, delle seguenti emissioni:

prestito obbligazionario Case New Holland Inc. di un miliardo di dollari USA, con scadenza nel 2013, ad un prezzo pari al 97,062% del suo valore nominale e con una cedola fissa del 7,75% pagabile semestralmente;

obbligazioni emesse da CNH America LLC per un ammontare complessivo in essere di 254 milioni di dollari USA e scadenza 2016.

Con riferimento alle principali obbligazioni sopra menzionate incluse tra le Continuing Operation, i prospetti informativi, gli Offering Circular o un estratto degli stessi, sono disponibili sul sito internet www.fiatspa.com nella sezione “Investor relations – Pubblicazioni finanziarie”, mentre, con riferimento alle principali obbligazioni sopra menzionate, incluse tra le Discontinued Operation, i prospetti informativi, gli Offering Circular o un estratto degli stessi, sono disponibili sul sito internet www.fiatindustrial.com nella sezione “Investor relations – Pubblicazioni finanziarie”. Trattasi di documenti non assoggettati a revisione contabile.

La maggior parte delle obbligazioni emesse dal Gruppo contengono impegni dell’emittente e in alcuni casi di Fiat nella sua qualità di garante (covenant) tipici della prassi internazionale per emissioni obbligazionarie di questo tipo da parte di emittenti dello stesso settore industriale in cui opera il Gruppo, quali in particolare (i) clausole di cosiddetto negative pledge, che impongono di estendere alle obbligazioni stesse, con pari grado, eventuali garanzie reali presenti o future costituite sui beni dell’emittente e/o di Fiat, in relazione ad altre obbligazioni e altri titoli di credito, (ii) clausole di cosiddetto pari passu, in base alle quali non potranno essere assunte obbligazioni che siano senior rispetto alle obbligazioni emesse, (iii) obblighi di informazione periodica, (iv) per alcune emissioni obbligazionarie, clausole di cosiddetto cross default, che comportano l’immediata esigibilità delle obbligazioni al verificarsi di certi inadempimenti in relazione ad altri strumenti finanziari emessi dal Gruppo e (v) altre clausole generalmente presenti in emissioni di questo tipo.

Il Gruppo intende rimborsare in contanti a scadenza le obbligazioni emesse, utilizzando le risorse liquide disponibili. Si precisa che le società del Gruppo potrebbero di volta in volta procedere al riacquisto di obbligazioni emesse dal Gruppo sul mercato anche ai fini del loro annullamento. Tali riacquisti, se effettuati, dipenderanno dalle condizioni di mercato, dalla situazione finanziaria del Gruppo e da altri fattori che possano influenzare tali decisioni.

Le linee di credito committed con scadenza oltre 12 mesi a disposizione delle Continuing Operation sono pari a circa 1,9 miliardi di euro e risultano al 31 dicembre 2010 interamente utilizzate.

Con riferimento alle Discontinued Operation si segnala che, al fine di dotare il nuovo Gruppo Fiat Industrial di adeguate risorse finanziarie, sono state finalizzate nel corso dell’esercizio nuove linee di credito committed sindacate per complessivi 4,2 miliardi di euro. Tali linee si sono rese disponibili alle tesorerie del Gruppo Fiat Industrial a partire dal mese di gennaio 2011, una volta divenuta efficace la Scissione.

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Si tratta in particolare di:

una linea di credito “revolving” per complessivi 2 miliardi di euro, della durata di tre anni;

un finanziamento di complessivi 2,2 miliardi di euro, della durata di un anno (prorogabile per un ulteriore anno a discrezione di Fiat Industrial), destinato ad essere ripagato in relazione a nuove emissioni obbligazionarie.

Sempre a beneficio delle tesorerie del Gruppo Fiat Industrial, sono state trasferite linee di credito bancarie bilaterali (precedentemente nella disponibilità delle tesorerie del Gruppo Fiat) per oltre un miliardo di euro.

La struttura dei Debiti finanziari per tasso di interesse annuo e valuta di indebitamento al 31 dicembre 2010 è la seguente:

Tasso di interesse inferiore tra 5% tra 7,5% tra 10% oltre(in milioni di euro) al 5% e 7,5% e 10% e 12,5% 12,5% TotaleContinuing Operation Euro 5.682 6.002 2.500 - - 14.184Real brasiliano 690 196 250 1.160 148 2.444Dollaro USA 391 131 - - - 522Dollaro canadese 332 - - - - 332Renminbi cinese 143 40 - - - 183Zloty polacco 139 1 12 - - 152Sterlina inglese 63 - - - - 63Peso argentino - - - 5 30 35Altre 20 - - 1 3 24Totale Continuing Operation 7.460 6.370 2.762 1.166 181 17.939 Discontinued Operation Euro 1.855 24 3 - - 1.882Dollaro USA 4.891 408 1.871 5 - 7.175Real brasiliano 193 723 176 683 3 1.778Dollaro canadese 1.127 - - - - 1.127Dollaro australiano 22 803 - - - 825Renminbi cinese 13 86 - - - 99Zloty polacco - 57 - - - 57Peso argentino - - - 18 16 34Sterlina inglese 2 - - - - 2Altre 79 - 1 10 - 90Totale Discontinued Operation 8.182 2.101 2.051 716 19 13.069Totale Debiti finanziari 15.642 8.471 4.813 1.882 200 31.008

L’indebitamento a tassi nominali superiori al 12,5% è riferito prevalentemente alle società operanti in Argentina e Brasile.

Per informazioni sulla gestione del rischio di tasso di interesse e di cambio sui finanziamenti si rinvia al precedente capitolo Gestione dei rischi ed alla Nota 32.

Il fair value dei Debiti finanziari in essere inclusi tra le Continuing Operation al 31 dicembre 2010 ammonta a circa 18.391 milioni di euro; il fair value dei Debiti finanziari in essere inclusi tra le Discontinued Operation al 31 dicembre 2010 ammonta a circa 13.197 milioni di euro. Al 31 dicembre 2009 il fair value dei Debiti finanziari in essere era pari a circa 28.844 milioni di euro. Tali valori sono stati calcolati utilizzando le quotazioni di mercato, ove disponibili, o attualizzando i flussi di cassa futuri, ed utilizzando i tassi di interesse indicati nella Nota 19, opportunamente rettificati per tener conto del corrente merito creditizio del Gruppo.

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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Al 31 dicembre 2010 il Gruppo aveva in essere alcuni contratti di leasing finanziario relativamente a fabbricati industriali, impianti e macchinari il cui valore netto contabile, pari a complessivi 322 milioni di euro, è stato incluso nella voce Immobili, impianti e macchinari (Nota 15) tra le Continuing Operation. Con riferimento alle Discontinued Operation, al 31 dicembre 2010 il Gruppo aveva in essere alcuni contratti di leasing finanziario relativamente a fabbricati industriali, impianti e macchinari il cui valore netto contabile, pari a complessivi 48 milioni di euro era incluso nella voce Immobili, impianti e macchinari. Al 31 dicembre 2009 il Gruppo Fiat nel suo complesso aveva in essere alcuni contratti di leasing finanziario relativamente a fabbricati industriali, impianti e macchinari il cui valore netto contabile, pari a complessivi 304 milioni di euro, era incluso nella voce Immobili, impianti e macchinari.

Al 31 dicembre 2010, i debiti per leasing finanziario, compresi nella voce Altri debiti finanziari delle Continuing Operation e delle Discontinued Operation, ammontano rispettivamente a 286 milioni di euro e a 45 milioni di euro, e sono così composti:

Continuing Operation Discontinued Operation tra uno oltre tra uno oltre entro e cinque cinque entro e cinque cinque (in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni TotalePagamenti minimi dovuti per contratti di leasing finanziario 48 113 129 290 8 19 20 47Quota di interesse (1) (3) - (4) (1) (1) - (2)Valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per leasing finanziario 47 110 129 286 7 18 20 45

I debiti per leasing finanziario, compresi nella voce Altri debiti finanziari, al 31 dicembre 2009 ammontavano a 268 milioni di euro ed erano così composti:

Al 31 dicembre 2009 tra uno oltre entro e cinque cinque (in milioni di euro) l’esercizio anni anni TotalePagamenti minimi dovuti per contratti di leasing finanziario 47 105 119 271Quota di interesse (1) (2) - (3)Valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per leasing finanziario 46 103 119 268

Come indicato nella Nota 15, i debiti per beni presi in leasing finanziario includono, anche, cespiti di fornitori iscritti nel Bilancio consolidato del Gruppo secondo quanto previsto dall’IFRIC 4.

Si segnala, infine, che i debiti finanziari assistiti da garanzie reali inclusi tra le Continuing Operation ammontano al 31 dicembre 2010 a 324 milioni di euro, di cui 286 milioni di euro relativi ai sopracitati debiti per beni presi in leasing finanziario. Con riferimento alle Discontinued Operation, i debiti finanziari assistiti da garanzie reali ammontano al 31 dicembre 2010 a 88 milioni di euro, di cui 45 milioni di euro relativi ai sopracitati debiti per beni presi in leasing finanziario. Al 31 dicembre 2009 i debiti finanziari assistiti da garanzie reali ammontavano a complessivi 358 milioni di euro, di cui 268 milioni di euro relativi ai sopracitati debiti per beni presi in leasing finanziario. Complessivamente, il valore di carico delle attività gravate da garanzie reali a fronte di finanziamenti ricevuti è pari a 517 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (446 milioni di euro al 31 dicembre 2009), di cui 425 milioni di euro riferibili alle Continuing Operation e 92 milioni di euro alle Discontinued Operation. Si ricorda, inoltre, che le attività del Gruppo includono crediti correnti e disponibilità liquide ad utilizzo predefinito destinati al servizio di Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti che sono classificati al 31 dicembre 2010 tra le Continuing Operation per un ammontare di 533 milioni di euro e tra le Discontinued Operation per un ammontare di 8.321 milioni di euro. Il corrispondente valore di Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti al 31 dicembre 2009 era pari a 7.086 milioni di euro.

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Posizione finanziaria nettaSecondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 “Raccomandazioni per l’attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi”, si segnala che la Posizione finanziaria netta del Gruppo è la seguente: Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued Operation Operation Gruppo Fiat ante Scissione Di cui parti Di cui parti(in milioni di euro) Totale correlate Totale correlateA. Disponibilità e mezzi equivalenti 11.967 3.686 15.653 - 12.226 651B. Titoli correnti (titoli detenuti per la negoziazione) 185 24 209 - 217 -C. Liquidità (C) = (A+B) 12.152 3.710 15.862 - 12.443 651 D. Crediti da attività di finanziamento (crediti finanziari correnti) 2.866 10.908 13.774 129 12.695 120 di cui verso società di servizi finanziari a controllo congiunto 12 - 12 12 14 14 E. Crediti finanziari verso Discontinued/Continuing Operation 5.626 2.865 - - - - F. Altre attività finanziarie 516 88 604 - 636 52 G. Indebitamento finanziario 20.804 18.695 31.008 553 28.527 1.144 H. Altre passività finanziarie 255 147 402 - 464 49 I. Posizione finanziaria netta (I) = (C+D+E+F-G-H) 101 (1.271) (1.170) (424) (3.217) (370)

Si ricorda che la voce Crediti da attività di finanziamento include l’intero portafoglio delle società di servizi finanziari, classificato tra le attività correnti in quanto verrà realizzato nel loro normale ciclo operativo.

La Posizione finanziaria netta indicata nella tabella sopra riportata si riconcilia con l’Indebitamento netto consolidato presentato in Relazione sulla gestione nel seguente modo:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleIndebitamento netto consolidato presentato in Relazione sulla gestione (2.753) (12.179) (14.932) (15.898)Meno: Crediti finanziari correnti, esclusi quelli verso società di servizi finanziari a controllo congiunto, pari a 12 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (pari a 14 milioni di euro al 31 dicembre 2009) 2.854 10.908 13.762 12.681Posizione finanziaria netta 101 (1.271) (1.170) (3.217)

Per ulteriori dettagli circa la composizione delle voci presenti nella tabella, si rinvia alle Note 19, 20, 21 e 22, nonché alle informazioni fornite nella presente Nota.

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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27. Debiti commercialiI Debiti commerciali sono così analizzati per scadenza:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 tra uno oltre tra uno oltre entro e cinque cinque entro e cinque cinque (in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni TotaleDebiti commerciali inclusi tra le Continuing Operation 9.338 6 1 9.345 12.281 13 1 12.295Debiti commerciali inclusi tra le Discontinued Operation 3.901 4 1 3.906 - - - -Debiti commerciali 13.239 10 2 13.251 12.281 13 1 12.295

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali alla data di bilancio approssimi il loro fair value.

28. Altre passività correntiLe Altre passività correnti sono così composte: Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleAcconti buy-back 822 1.010 1.832 1.885Debiti verso l’erario 1.063 309 1.372 1.082Ratei e risconti passivi 806 340 1.146 1.078Debiti verso il personale 269 190 459 468Debiti verso istituti di previdenza 280 159 439 423Ammontare lordo dovuto ai committenti per lavori di commessa (Nota 18) 105 - 105 81Altre 563 334 897 848Totale Altre passività correnti 3.908 2.342 6.250 5.865

L’analisi per scadenza delle Altre passività correnti, esclusi i Ratei e risconti passivi, è la seguente:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 tra uno oltre tra uno oltre entro e cinque cinque entro e cinque cinque (in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni TotaleAltre passività correnti, esclusi Ratei e Risconti passivi, incluse tra le Continuing Operation 2.544 545 13 3.102 3.859 891 37 4.787Altre passività correnti, esclusi Ratei e Risconti passivi, incluse tra le Discontinued Operation 1.361 618 23 2.002 - - - -Altre passività correnti, esclusi Ratei e Risconti passivi 3.905 1.163 36 5.104 3.859 891 37 4.787

Gli Acconti buy-back si riferiscono ai contratti di vendita con patto di riacquisto stipulati dal Gruppo nel corso dell’esercizio o in essere alla data di bilancio; con riferimento alle Continuing Operation il valore di 822 milioni di euro è relativo a beni iscritti tra le Rimanenze; con riferimento alle Discontinued Operation il valore di 1.010 milioni di euro è relativo a beni iscritti tra gli Immobili, impianti e macchinari. La voce Acconti buy-back comprende:

al momento iniziale il prezzo ricevuto sulla vendita del bene rilevato come un anticipo fra le passività;

successivamente, poiché la differenza tra il prezzo di vendita iniziale e il prezzo di riacquisto è rilevata a conto economico come canone di locazione in base ad un criterio a quote costanti lungo la durata della locazione operativa, la quota residua pari al prezzo di riacquisto e il residuo dei canoni non ancora rilevati a conto economico.

Si ritiene che il valore contabile delle Altre passività correnti approssimi il loro fair value.

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29. Garanzie prestate, impegni ed altre passività potenziali

Garanzie prestateCon riferimento alle Continuing Operation, al 31 dicembre 2010 il Gruppo ha prestato Garanzie su debiti o impegni di terzi o di imprese a controllo congiunto e collegate per 51 milioni di euro; i corrispondenti valori riferiti alle Discontinued Operation ammontano a 655 milioni di euro. Al 31 dicembre 2009 le Garanzie prestate dal Gruppo Fiat ammontavano a 593 milioni di euro.

Altri impegni e diritti contrattuali rilevantiIl Gruppo ha importanti impegni e diritti derivanti da alcuni accordi contrattuali in essere, di seguito sintetizzati.

TeksidFiat S.p.A. è soggetta ad un contratto di put con Renault in riferimento alla partecipazione originaria del 33,5% in Teksid, ora 15,2%.

In particolare Renault acquisisce titolo di esercitare un’opzione di vendita a Fiat delle proprie azioni, nei seguenti casi:

in caso di inadempimenti nell’applicazione del protocollo di accordo e ammissione a procedura di amministrazione controllata o altra procedura di redressement;

nel caso in cui la partecipazione di Renault in Teksid scenda al di sotto del 15% o Teksid decida di investire in modo strutturale al di fuori del settore fonderie;

qualora Fiat fosse oggetto di acquisizione di controllo da parte di altro costruttore automobilistico.

Il prezzo di esercizio dell’opzione è così stabilito:

per la quota corrispondente all’originario 6,5% del capitale sociale di Teksid, il prezzo iniziale d’apporto maggiorato pro rata temporis;

per la quota residua del capitale sociale di Teksid, il valore del pro-quota del patrimonio netto contabile alla data di esercizio.

Chrysler In base agli accordi relativi all’alleanza strategica Chrysler - Fiat, Fiat, che al momento dell’entrata in vigore di tali accordi deteneva una partecipazione del 20% in Chrysler, aveva il diritto – condizionato al raggiungimento di tre diversi eventi (c.d. Performance Event) – a ricevere, senza il pagamento di corrispettivo, un’ulteriore partecipazione sino al 15% in Chrysler. Tali diritti sono valutati pari a zero nella Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 31 dicembre 2010, in coerenza con la contabilizzazione dell’iniziale partecipazione del 20% in Chrysler.

In particolare, il primo Performance Event si doveva verificare nel momento in cui Chrysler avesse ottenuto le autorizzazioni regolamentari per un motore basato sulla famiglia FIRE di Fiat da produrre negli Stati Uniti e si fosse impegnata ad iniziare questa produzione. Chrysler ha ricevuto le necessarie autorizzazioni regolamentari e ha raggiunto il primo Perfomance Event il 10 gennaio 2011, inviando al Dipartimento del tesoro USA una lettera in cui si impegnava irrevocabilmente ad iniziare la produzione commerciale del motore FIRE negli Stati Uniti. Fiat attualmente detiene il 25% di Chrysler Group LLC.

Il secondo Performance Event si verificherà quando Chrysler avrà effettuato vendite complessive al di fuori dei Paesi NAFTA per almeno 1,5 miliardi di dollari e avrà sottoscritto almeno un accordo di distribuzione in Sud America di prodotti Chrysler. Infine, Fiat avrà il diritto di ricevere una terza tranche pari al 5% di Chrysler quando Chrysler avrà ricevuto le autorizzazioni regolamentari per un veicolo basato su una piattaforma Fiat o per la tecnologia di un veicolo con almeno 40 miglia per gallone e si sarà impegnata a produrre detto veicolo negli Stati Uniti.

Oltre a questi diritti, per ogni Performance Event che non si sia verificato entro il gennaio 2013, Fiat può acquistare la relativa partecipazione del 5% per mezzo dell’esercizio di un “primary” diritto di call (la c.d. Alternative Call Option). Fiat ha poi un altro “primary” diritto di call (la c.d. Incremental Equity Call Option) per acquistare sino ad un ulteriore 16% del capitale di Chrysler, fermo restando che Fiat non potrà possedere più del 49,9% del capitale di Chrysler prima che sia effettuato il rimborso integrale dei finanziamenti concessi dal Dipartimento del Tesoro USA e dal Governo del Canada. Fiat può esercitare queste due opzioni call dal gennaio 2013 al giugno 2016. La Incremental Equity Call Option non può essere esercitata fino a quando la quota capitale dei due finanziamenti non sia scesa al di sotto di circa 4 miliardi di dollari. Fiat può esercitare la Alternative Call Option o la Incremental Equity Call Option prima del 1° gennaio 2013 se i finanziamenti del Dipartimento del Tesoro USA e del Governo del Canada sono stati rimborsati ed ogni altro impegno correlato adempiuto. Fiat detiene inoltre due “secondary” diritti di call per acquisire, ad un prezzo di esercizio determinato in modo coerente con quanto descritto nel seguito, una parte della partecipazione detenuta dal VEBA Trust e la totalità della partecipazione detenuta dal Dipartimento del Tesoro USA.

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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Il prezzo da corrispondere per l’esercizio di queste opzioni è determinato sulla base di un multiplo definito di mercato dell’EBITDA (la media dei multipli di altre aziende automobilistiche, non eccedente il multiplo Fiat in quel momento), applicato al “Modified EBITDA” pubblicato da Chrysler per i quattro trimestri più recenti, al netto dell’Indebitamento netto industriale. Nel caso in cui al momento dell’esercizio di queste opzioni call Chrysler sia una società quotata, tale prezzo sarà basato su una media del valore di borsa delle azioni ordinarie di Chrysler ponderata per i volumi. L’Incremental Equity Call Option è iscritta nella Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata sulla base di un fair value pari a zero, dal momento che il prezzo di esercizio non è prefissato, ma corrisponderà a valori di mercato dell’attività sottostante al momento dell’esercizio.

Iveco Finance Holdings LimitedDal 2005 l’attività di Servizi Finanziari del settore Iveco in Europa Occidentale viene gestita da Iveco Finance Holdings Limited (IFHL), joint venture con il gruppo Barclays, di cui Iveco detiene il 49% e Barclays il 51%. La joint venture supporta le vendite del settore in Europa tramite il finanziamento delle reti di vendita e dei clienti finali in Francia, Germania, Italia e Regno Unito ed è finanziata da Barclays per un importo massimo di 3,5 miliardi di euro. Gli accordi relativi a questa joint venture contengono previsioni usuali per questo tipo di contratti in relazione alla gestione della società, impegni delle parti (covenants) e clausole di inadempimento (defaults). Ai sensi di accordi intervenuti nel 2010, le parti hanno convenuto che questa joint venture terminerà il 31 maggio 2012. Come è usuale in contratti di questo genere, in tale data Iveco acquisterà e il gruppo Barclays cederà la partecipazione detenuta dal gruppo Barclays nella joint venture stessa, ad un prezzo determinato sulla base del patrimonio netto contabile. Inoltre Iveco dovrà fare sì che il finanziamento della joint venture, fornito da Barclays e in essere a quella data, sia ripagato (cosa che può avvenire facendo subentrare uno o più soggetti finanziatori o con altre modalità). Iveco sta considerando le sue opzioni strategiche in relazione a questa joint venture, opzioni che includono tra l’altro la selezione di nuovi partner.

Cessioni di creditiIl Gruppo ha smobilizzato pro-soluto crediti ed effetti con scadenza successiva al 31 dicembre 2010 inclusi nelle Continuing Operation per 3.524 milioni di euro. Lo smobilizzo è relativo a crediti commerciali e altri crediti per 2.761 milioni di euro e a crediti finanziari per 763 milioni di euro. Tali importi includono crediti, principalmente verso la rete di vendita, ceduti a società di servizi finanziari a controllo congiunto (FGA Capital) per 2.376 milioni di euro.

Con riferimento alle Discontinued Operation, Il Gruppo ha smobilizzato pro-soluto crediti ed effetti con scadenza successiva al 31 dicembre 2010 per 1.100 milioni di euro Lo smobilizzo è relativo a crediti commerciali e altri crediti per 882 milioni di euro e a crediti finanziari per 218 milioni di euro. Tali importi includono crediti, principalmente verso la rete di vendita, ceduti a società di servizi finanziari collegate (Iveco Finance Holdings, controllata da Barclays) per 390 milioni di euro.

Con riferimento al 31 dicembre 2009, il Gruppo Fiat nel suo complesso aveva smobilizzato pro-soluto crediti ed effetti con scadenza successiva a tale data per 4.611 milioni di euro. Lo smobilizzo era relativo a crediti commerciali e altri crediti per 3.679 milioni di euro e a crediti finanziari per 932 milioni di euro. Tali importi includevano crediti, principalmente verso la rete di vendita, ceduti a società di servizi finanziari a controllo congiunto (FGA Capital) per 2.530 milioni di euro e ceduti a società di servizi finanziari collegate (Iveco Finance Holdings, controllata da Barclays) per 440 milioni di euro.

Contratti di leasing operativoIl Gruppo ha stipulato contratti di leasing operativo per l’utilizzo di immobili e macchinari; tali contratti hanno una durata media rispettivamente di circa 10-20 anni e 3-5 anni. Al 31 dicembre 2010 l’ammontare dei canoni ancora dovuti per contratti di leasing operativo non annullabili è il seguente:

Continuing Operation Discontinued Operation tra uno oltre tra uno oltre entro e cinque cinque entro e cinque cinque (in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni TotaleFuturi pagamenti minimi dovuti per leasing operativo 34 91 99 224 41 71 46 158

Al 31 dicembre 2009 l’ammontare dei canoni ancora dovuti dal Gruppo Fiat per contratti di leasing operativo non annullabili era il seguente:

Al 31 dicembre 2009 tra uno oltre entro e cinque cinque (in milioni di euro) l’esercizio anni anni TotaleFuturi pagamenti minimi dovuti per leasing operativo 77 171 154 402

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Nel corso dell’esercizio 2010 il Gruppo ha rilevato costi per canoni di leasing per 48 milioni di euro inclusi tra gli Utili/(perdite) delle Continuing Operation e per 45 milioni di euro inclusi tra gli Utili/(perdite) delle Discontinued Operation. Nel corso del 2009 il Gruppo Fiat aveva rilevato costi per canoni di leasing pari a 107 milioni di euro.

Passività potenzialiIl Gruppo, operando a livello globale in diversi settori di attività, è esposto a numerosi rischi legali, in primo luogo nelle aree della responsabilità di prodotto, delle norme in materia di concorrenza e di ambiente e in materia fiscale. Gli esborsi relativi a procedimenti in essere o futuri non possono essere previsti con certezza. È possibile che gli esiti giudiziari possano determinare costi non coperti, o non totalmente coperti, da indennizzi assicurativi, aventi pertanto effetti sulla situazione finanziaria e sui risultati del Gruppo. Alla data del 31 dicembre 2010 il Gruppo ha stimato di avere passività potenziali relative alle Continuing Operation per circa 131 milioni di euro (circa 111 milioni di euro al 31 dicembre 2009), a fronte delle quali non ha stanziato fondi rischi ed oneri in quanto ritiene che non vi sia un esborso probabile di risorse. Inoltre, a fronte di tali passività potenziali sono state stimate attività potenziali e possibili indennizzi di circa 17 milioni di euro (20 milioni di euro al 31 dicembre 2009), anch’essi non accertati. Al 31 dicembre 2010, infine, il Gruppo ha stimato di avere passività potenziali relative alle Discontinued Operation per circa 36 milioni di euro a fronte delle quali non ha stanziato fondi rischi ed oneri in quanto ritiene che non vi sia un esborso probabile di risorse.

Laddove, invece, è probabile che sarà dovuto un esborso di risorse per adempiere a delle obbligazioni e tale importo sia stimabile in modo attendibile, il Gruppo ha effettuato specifici accantonamenti a fondi rischi ed oneri.

Inoltre, nel contesto delle significative cessioni di business effettuate nei precedenti esercizi, il Gruppo ha garantito agli acquirenti, a fronte di passività da loro eventualmente contestate, indennizzi solitamente corrispondenti al massimo ad una percentuale del prezzo di acquisto. Tali passività, tutte relative alle Continuing Operation, si riferiscono principalmente a passività potenziali derivanti da eventuali violazioni di rappresentazioni e garanzie fornite nei contratti e, in certe circostanze, da problematiche ambientali e fiscali, solitamente per un periodo limitato di tempo. Al 31 dicembre 2010 le obbligazioni potenziali relative a tali indennizzi ammontano a circa 859 milioni di euro (circa 879 milioni di euro al 31 dicembre 2009). A fronte di tale ammontare, al 31 dicembre 2010 il Gruppo ha rilevato fondi per rischi ed oneri per 60 milioni di euro (52 milioni al 31 dicembre 2009) inclusi tra gli Altri fondi per rischi ed oneri. Il Gruppo, poi, ha garantito alcuni altri indennizzi senza un importo di potenziale pagamento massimo; non è pertanto possibile stimare un importo massimo dei potenziali pagamenti futuri che si potrebbe essere chiamati a pagare.

Si ricorda inoltre che nel 2008 si è conclusa, con la sottoscrizione di due accordi transattivi con la SEC ed il Dipartimento di Giustizia (DOJ) statunitense, la questione relativa alla partecipazione di alcune società del Gruppo Fiat, settori CNH ed Iveco, al Programma “Oil for Food”. Il Gruppo Fiat ha chiuso la vicenda con dette autorità sottoscrivendo nel 2008 un accordo transattivo che, relativamente al DOJ, obbliga il Gruppo (e, dopo la Scissione, il Gruppo Fiat Industrial) a continuare la cooperazione con lo stesso DOJ ed a mantenere un adeguato programma di prevenzione nelle materie oggetto del Foreign Corrupt Practices Act).

A partire da gennaio 2011 Iveco è oggetto di un’investigazione condotta dalla Commissione Europea circa alcune pratiche di business dei principali costruttori di veicoli commerciali nell’Unione Europea, in relazione ad un possibile comportamento anti-competitivo. L’investigazione copre diversi Stati Membri dell’Unione Europea. Il Gruppo sta pienamente cooperando con la Commissione Europea e, dal momento che l’investigazione è in una fase molto preliminare, non è possibile valutare gli effetti che la stessa potrebbe avere sul Gruppo, se ci saranno.

30. Informativa per settore di attivitàI settori operativi attraverso cui il Gruppo opera sono stati determinati sulla base della reportistica utilizzata dall’Amministratore Delegato del Gruppo per prendere le decisioni strategiche.

È opportuno precisare che, a seguito dell’operazione precedentemente descritta, l’informativa relativa ai settori operativi viene illustrata per le Continuing Operation e, separatamente, per le Discontinued Operation, in modo da riflettere il nuovo assetto organizzativo del Gruppo. Si precisa, inoltre, che a seguito dell’inclusione tra le Discontinued Operation delle attività Industrial & Marine del settore FPT Powertrain Technologies, ai sensi dello IFRS 8 – Segmenti Operativi, a partire dal presente bilancio tale settore non è più presentato, ma sono rappresentati separatamente tra le Continuing Operation il settore Fiat Powertrain (che include la linea di business Passengers & Commercial Vehicles), e tra le Discontinued Operation il settore FPT Industrial (che include la linea di business Industrial & Marine).

La reportistica utilizzata ai fini della presente Nota è basata sui diversi prodotti e servizi forniti ed è prodotta utilizzando gli stessi principi contabili descritti in precedenza al paragrafo Principi per la predisposizione del bilancio.

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I settori operativi presentati tra le Continuing Operation del Gruppo generano i ricavi dalle proprie attività caratteristiche di produzione e vendita come segue:

Il settore Fiat Group Automobiles genera i propri ricavi dalle attività di produzione e vendita di automobili e veicoli commerciali leggeri, nonché dalla prestazione di servizi finanziari correlati alla vendita di autovetture nei mercati extra-europei. I servizi finanziari nei mercati europei, invece, sono prestati tramite la joint venture paritetica FGA Capital costituita con il gruppo Crédit Agricole.

Il settore Maserati genera i propri ricavi dall’attività di produzione e vendita di auto sportive di lusso con marchio Maserati.

Il settore Ferrari genera i propri ricavi dall’attività di produzione e vendita di auto sportive di lusso con marchio Ferrari, dalla gestione sportiva della scuderia di Formula 1, nonché dalla prestazione di servizi finanziari connessi alla vendita di autoveicoli.

Il settore Fiat Powertrain genera i propri ricavi dalle attività di produzione e vendita di motori e cambi per autovetture e del Centro Ricerche Fiat.

Il settore Componenti (Magneti Marelli) genera i propri ricavi dalle attività di produzione e vendita di componenti per l’illuminazione, il controllo motore, le sospensioni e gli ammortizzatori, i sistemi elettronici, i sistemi di scarico, le operazioni nello stampaggio di componenti in plastica e nell’After Market.

Il settore Prodotti Metallurgici (Teksid) genera i propri ricavi dalle attività di produzione e vendita di componenti per motori, cambi e trasmissioni e sospensioni in ghisa e teste cilindri in alluminio.

Il settore Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) genera i propri ricavi dalle attività di progettazione e produzione di sistemi di automazione industriale e dei relativi prodotti per il settore automotive.

I settori operativi inclusi tra le Discontinued Operation del Gruppo generano i ricavi dalle proprie attività caratteristiche di produzione e vendita come segue:

Il settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH – Case New Holland) opera a livello internazionale nell’attività di progettazione, produzione, vendita di macchine per l’agricoltura e le costruzioni. Il settore fornisce inoltre servizi finanziari a supporto dei clienti finali e dei concessionari, sia direttamente, sia, in alcuni paesi europei, in joint ventures con il Gruppo BNP Paribas.

Il settore Veicoli Industriali (Iveco) genera i propri ricavi dalle attività di produzione e commercializzazione, prevalentemente in Europa, di veicoli industriali, autobus e veicoli speciali. Il settore offre inoltre servizi finanziari ai propri clienti e dealer nei mercati dell’Europa dell’Est, mentre in Europa occidentale si avvale dell’attività di Iveco Finance Holdings Limited, posseduta al 51% dal gruppo Barclays e per il 49% da Iveco.

Il settore FPT Industrial genera i propri ricavi dalle attività powertrain Industrial & Marine.

Il Gruppo valuta l’andamento dei propri settori operativi sulla base dell’Utile/(perdita) della gestione ordinaria, dell’Utile/(perdita) operativa e del Risultato partecipazioni da essi conseguito.

I Ricavi dei settori presentati sono quelli direttamente conseguiti o attribuibili al settore e derivanti dalla sua attività caratteristica; includono sia i ricavi derivanti da transazioni con i terzi, sia quelli derivanti da transazioni con altri settori, valutati a prezzi di mercato. Tali ricavi includono, per i settori operativi che svolgono servizi finanziari, anche gli interessi attivi e altri proventi di natura finanziaria derivanti da tali attività. I costi di settore sono gli oneri derivanti dall’attività operativa del settore sostenuti verso terzi e verso altri settori operativi o ad esso direttamente attribuibili. I costi sostenuti verso altri settori operativi sono valutati a prezzi di mercato. I costi di settore includono, per i settori operativi che svolgono servizi finanziari, anche gli interessi passivi ed altri oneri finanziari derivanti dallo svolgimento di tali attività.

La misura economica del risultato conseguito da ogni settore operativo è l’Utile/(perdita) operativa, e all’interno di tale risultato è stato identificato in modo specifico l’Utile/(perdita) della gestione ordinaria, che separa dal risultato dei settori quei proventi ed oneri non ricorrenti nella gestione ordinaria del business, quali per esempio plusvalenze o minusvalenze da cessione di partecipazioni ed oneri di ristrutturazione. Nella gestione del Gruppo proventi ed oneri finanziari e imposte rimangono a carico dell’ente corporate perché esulano dalle attività operative e sono esposti nella colonna Poste non allocate e rettifiche.

Tutte le componenti di reddito presentate sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili adottati per la redazione del Bilancio consolidato del Gruppo.

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L’informativa economica per settore operativo nel 2010 e 2009 è la seguente:

Altri Poste non Fiat Group Fiat Magneti settori allocate e Gruppo (in milioni di euro) Automobiles Maserati Ferrari Powertrain Marelli Teksid Comau operativi rettifiche FIAT

2010 Ricavi di settore 27.860 586 1.919 4.211 5.402 776 1.023 1.159 (7.056) 35.880Ricavi netti da transazioni con altri settori operativi (238) (72) (65) (3.627) (2.079) (204) (280) (491) 7.056 -Ricavi netti terzi 27.622 514 1.854 584 3.323 572 743 668 - 35.880Utile/(perdita) della gestione ordinaria 607 24 303 140 98 17 (6) (85) 14 1.112Utile/(perdita) della gestione atipica (92) - (1) 32 (25) - - (34) - (120)Utile/(perdita) operativa 515 24 302 172 73 17 (6) (119) 14 992Proventi (oneri) finanziari (400) (400)Quota di utili o (perdite) delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto 134 - - (11) (3) 1 - (3) 2 120Altro risultato di partecipazioni (3) - - - (2) - - (1) - (6)Risultato partecipazioni 131 - - (11) (5) 1 - (4) 2 114Utile/(perdita) prima delle imposte 706Imposte sul reddito 484 484Utile/(perdita) delle Continuing Operation 222

Ammortamenti (1.197) (81) (251) (259) (293) (28) (13)

Svalutazione dell’avviamento - - - - - - -

Altre svalutazioni e altri costi di natura non monetaria (1.702) (40) (52) (83) (137) (17) (16)

Ripristini di valore di attività immateriali e materiali - - - - - - -

Altri Poste non Fiat Group Fiat Magneti settori allocate e Gruppo (in milioni di euro) Automobiles Maserati Ferrari Powertrain Marelli Teksid Comau operativi rettifiche FIAT

2009 Ricavi di settore 26.293 448 1.778 3.372 4.528 578 728 1.047 (6.088) 32.684Ricavi netti da transazioni con altri settori operativi (203) (48) (46) (3.077) (1.874) (173) (247) (420) 6.088 - Ricavi netti terzi 26.090 400 1.732 295 2.654 405 481 627 - 32.684Utile/(perdita) della gestione ordinaria 470 11 238 104 25 (12) (28) (90) 18 736Utile/(perdita) della gestione atipica (253) - 7 (27) (65) (2) (4) (11) (3) (358)Utile/(perdita) operativa 217 11 245 77 (40) (14) (32) (101) 15 378Proventi (oneri) finanziari (352) (352)Quota di utili o (perdite) delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto 88 - - (24) (2) 3 1 (3) 2 65Altro risultato di partecipazioni 8 - - - (1) - - 5 - 12Risultato partecipazioni 96 - - (24) (3) 3 1 2 2 77Utile/(perdita) ante imposte 103Imposte sul reddito 448 448Utile/(perdita) delle Continuing Operation (345) Ammortamenti (1.224) (59) (194) (195) (263) (25) (15) Svalutazione dell’avviamento - - - - - - - Altre svalutazioni e altri costi di natura non monetaria (1.543) (36) (43) (87) (126) (26) (20) Ripristini di valore di attività immateriali e materiali - - - 6 2 - -

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Nel 2010 e 2009, l’informativa economica per settore operativo relativamente alle Discontinued Operation, predisposta sulla base delle stesse regole applicate per i settori operativi delle Continuing Operation, è la seguente:

2010 2009 Altri Poste non Altri Poste non FPT settori allocate e FPT settori allocate e(in milioni di euro) CNH Iveco Industrial operativi rettifiche Totale CNH Iveco Industrial operativi rettifiche Totale

Ricavi di settore 11.906 8.307 2.415 394 (1.680) 21.342 10.107 7.183 1.580 211 (1.113) 17.968Ricavi netti da transazioni con altri settori operativi (12) (107) (1.561) - 1.680 - (22) (78) (1.034) 21 1.113 -Ricavi netti terzi 11.894 8.200 854 394 - 21.342 10.085 7.105 546 232 - 17.968Utile/(perdita) della gestione ordinaria 755 270 65 (2) 4 1.092 337 105 (131) 8 3 322Utile/(perdita) della gestione atipica (1) (30) (36) (6) (2) (75) (86) (195) (60) - - (341)Utile/(perdita) operativa 754 240 29 (8) 2 1.017 251 (90) (191) 8 3 (19)Proventi (oneri) finanziari (505) (505) (401) (401)Quota di utili o (perdite) delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto 75 (5) - - - 70 (26) (21) - - - (47)Altro risultato di partecipazioni - (6) - - - (6) - (3) - - - (3)Risultato partecipazioni 75 (11) - - - 64 (26) (24) - - - (50)Utile/(perdita) prima delle imposte 576 (470)Imposte sul reddito 198 198 33 33Utile/(perdita) dell’esercizio relativo alle Discontinued Operation 378 (503) Ammortamenti (365) (382) (147) (325) (380) (157) Svalutazione dell’avviamento - - - - - - Altre svalutazioni e altri costi di natura non monetaria (2.466) (676) (99) (2.279) (618) (65) Ripristini di valore di attività immateriali e materiali - - - - - -

Le Attività di settore sono quelle impiegate dal settore nello svolgimento della propria attività caratteristica o che possono essere ad esso allocate in modo ragionevole in funzione della sua attività caratteristica, incluso il valore delle partecipazioni in joint-venture e collegate. Le Passività di settore sono quelle che conseguono direttamente dallo svolgimento dell’attività caratteristica del settore o che sono ad esso allocate in modo ragionevole in funzione della sua attività caratteristica. Nella gestione del Gruppo le attività di tesoreria e fiscali sono svolte dall’ente corporate e non vengono attribuite ai settori perché esulano dalle attività operative: per questo motivo tali attività e passività non sono incluse nel valore delle attività e passività di settore, ma sono esposte nella colonna Poste non allocate e rettifiche. In particolare le attività di tesoreria includono i crediti delle attività di finanziamento, gli altri crediti non correnti, i titoli e le altre attività finanziarie, le disponibilità e mezzi equivalenti delle società industriali del Gruppo. Le passività di tesoreria, invece, includono i debiti finanziari e le altre passività finanziarie delle società industriali del Gruppo, al netto dei crediti finanziari correnti verso società finanziarie a controllo congiunto. Dal momento che l’utile/(perdita) di settore include gli Interessi attivi ed altri proventi finanziari e gli Interessi passivi ed altri oneri finanziari delle società di servizi finanziari, le Attività operative di settore dei settori Fiat Group Automobiles, Ferrari, CNH – Case New Holland e Iveco includono le attività finanziarie (in primo luogo il portafoglio) delle loro società di servizi finanziari; analogamente le Passività di tali settori includono l’indebitamento delle loro società di servizi finanziari. Pertanto l’indebitamento di Gruppo non allocato ai settori è rappresentativo dell’indebitamento delle sole attività industriali.

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Le attività e passività di settore presentate sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili adottati per la redazione del Bilancio consolidato del Gruppo.

Altri Poste non Fiat Group Fiat Magneti settori allocate e Gruppo (in milioni di euro) Automobiles Maserati Ferrari Powertrain Marelli Teksid Comau operativi rettifiche FIAT

Al 31 dicembre 2010

Attività di settore 17.027 382 1.667 3.419 3.395 581 697 17.102 (17.501) 26.769Attività per imposte sul reddito 2.031 2.031Crediti da attività di finanziamento, Altri crediti e Titoli non correnti delle società industriali 273 273Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, Titoli correnti e Altre attività finanziarie delle società industriali 12.380 12.380Totale Attività di tesoreria 12.653 12.653Totale Attività di Gruppo non allocate 14.684 14.684Totale Attività incluse nelle Discontinued Operation 31.989Totale Attività 73.442 Le attività operative di settore includono: Partecipazioni in collegate e joint venture valutate secondo il metodo del patrimonio netto 1.248 - - 55 9 28 - Incrementi delle attività non correnti diverse da strumenti finanziari, imposte differite attive e attività per benefici ai dipendenti 1.764 104 239 444 399 36 24 Passività di settore 14.796 350 1.141 1.826 2.045 293 513 1.162 1.125 23.251Passività per imposte sul reddito 514 514Passività di tesoreria 12.922 12.922Totale Passività di Gruppo non allocate 13.436 13.436Totale Passività incluse nelle Discontinued Operation 24.294Totale Passività 60.981

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

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Altri Poste non Fiat Group Fiat Magneti FPT settori allocate e Gruppo (in milioni di euro) Automobiles Maserati Ferrari Powertrain Marelli Teksid Comau CNH Iveco Industrial operativi rettifiche FIAT

Al 31 dicembre 2009

Attività di settore 16.157 368 1.608 3.234 3.258 517 567 18.346 7.214 1.743 17.950 (18.935) 52.027Attività per imposte sul reddito 3.254 3.254Crediti da attività di finanziamento, Altri crediti e Titoli non correnti delle società industriali 340 340Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, Titoli correnti e Altre attività finanziarie delle società industriali 11.614 11.614Totale Attività di tesoreria 11.954 11.954Totale Attività di Gruppo non allocate 15.208 15.208Totale Attività 67.235 Le attività operative di settore includono: Partecipazioni in collegate e joint venture valutate secondo il metodo del patrimonio netto 1.078 - - 41 9 25 - 284 324 11 Incrementi delle attività non correnti diverse da strumenti finanziari, imposte differite attive e attività per benefici ai dipendenti 1.516 65 290 428 362 33 13 335 464 162 Passività di settore 13.520 317 1.022 1.783 1.954 261 406 14.049 5.942 938 1.171 (2.165) 39.198Passività per imposte sul reddito 890 890Passività di tesoreria 16.032 16.032Totale Passività di Gruppo non allocate 16.922 16.922Totale Passività 56.120

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Con riferimento alle Discontinued Operation, le attività e passività di settore presentate, determinate sulla base delle stesse regole utilizzate per i settori delle Continuing Operation, sono le seguenti:

Altri Poste non FPT settori allocate e (in milioni di euro) CNH Iveco Industrial operativi rettifiche TotaleAl 31 dicembre 2010

Attività di settore 19.268 6.977 1.744 5.855 (6.259) 27.585Attività per imposte sul reddito 1.763 1.763Crediti da attività di finanziamento, Altri crediti e Titoli non correnti delle società industriali 71 71Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, Titoli correnti e Altre attività finanziarie delle società industriali 2.570 2.570Totale Attività di tesoreria 2.641 2.641Totale Attività di Gruppo non allocate 4.404 4.404Totale Attività incluse nelle Discontinued Operation 31.989 Le attività operative di settore includono: Partecipazioni in collegate e joint venture valutate secondo il metodo del patrimonio netto 358 320 - - Incrementi delle attività non correnti diverse da strumenti finanziari, imposte differite attive e attività per benefici ai dipendenti 447 635 126 - Passività di settore 15.376 5.902 1.198 11 (3.363) 19.124Passività per imposte sul reddito 700Passività di tesoreria 4.470Totale Passività di Gruppo non allocate 5.170Totale Passività incluse nelle Discontinued Operation 24.294

Si ricorda che i dati relativi ai settori confluiti, a partire dal 1° gennaio 2011 nel Gruppo Fiat Industrial, sono stati qui rappresentati come facenti ancora parte del Gruppo Fiat; questi dati non intendono descrivere le attività di tali settori per conto del nuovo Gruppo Fiat Industrial né rappresentare le attività del Gruppo come se la Scissione non fosse mai avvenuta.

31. Informazioni per area geograficaIl Gruppo ha sede legale in Italia. I ricavi da clienti terzi sono così ripartiti:

2010 2009 Disconti- Disconti- Continuing nued Continuing nued (in milioni di euro) Operation Operation Elisioni Totale Operation Operation Elisioni TotaleItalia 9.782 2.491 (366) 11.907 10.747 2.250 (253) 12.744Resto del Mondo 26.098 18.851 (598) 44.351 21.937 15.718 (297) 37.358Totale ricavi netti verso terzi 35.880 21.342 (964) 56.258 32.684 17.968 (550) 50.102

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I ricavi da clienti terzi conseguiti nel Resto del Mondo sono così ripartiti:

2010 2009 Disconti- Disconti- Continuing nued Continuing nued (in milioni di euro) Operation Operation Elisioni Totale Operation Operation Elisioni TotaleBrasile 9.246 3.104 (454) 11.896 7.285 1.736 (196) 8.825Stati Uniti 1.057 4.359 (3) 5.413 762 3.816 (5) 4.573Francia 2.244 1.806 (32) 4.018 2.119 1.936 (25) 4.030Germania 2.739 1.190 (32) 3.897 2.977 1.173 (12) 4.138Regno Unito 1.261 602 (6) 1.857 1.236 575 (4) 1.807Spagna 1.021 697 (12) 1.706 711 643 (12) 1.342Turchia 1.247 199 - 1.446 902 97 - 999Polonia 1.057 307 (1) 1.363 1.284 284 (1) 1.567Cina 602 415 (4) 1.013 411 307 (4) 714Altri 5.624 6.172 (54) 11.742 4.250 5.151 (38) 9.363Totale ricavi netti verso terzi conseguiti nel Resto del Mondo 26.098 18.851 (598) 44.351 21.937 15.718 (297) 37.358

Il valore complessivo delle Attività non correnti incluse tra le Continuing e Discontinued Operation (escluse le attività finanziarie, le imposte differite attive, le attività per benefici definiti e i diritti derivanti da contratti di assicurazione del Gruppo) localizzate in Italia ammonta a 11.272 milioni di euro al 31 dicembre 2010; il corrispondente valore incluso nelle Discontinued Operation al 31 dicembre 2010 ammonta a 1.782 milioni di euro. Al 31 dicembre 2009 il valore complessivo delle Attività non correnti (come sopra definite) localizzate in Italia ammontava a 11.419 milioni di euro. Il totale di tali Attività non correnti localizzate nel Resto del Mondo e incluse nelle Continuing Operation al 31 dicembre 2010 ammonta a 6.005 milioni di euro, mentre quello incluso nelle Discontinued Operation ammonta a 6.824 milioni di euro; il corrispondente valore per il Gruppo Fiat nel suo complesso al 31 dicembre 2009 era pari a 11.163 milioni di euro. Le attività non correnti localizzate nel Resto del Mondo sono così ripartite:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 Continuing Discontinued (in milioni di euro) Operation Operation Totale TotaleStati Uniti 257 3.035 3.292 2.986Brasile 2.412 436 2.848 2.307Polonia 1.612 45 1.657 1.288Francia 331 619 950 918Germania 157 493 650 669Spagna 90 482 572 581Cina 180 304 484 383Altri 966 1.410 2.376 2.031Totale attività non correnti nel Resto del Mondo 6.005 6.824 12.829 11.163

Si segnala, infine, che nel 2010 e nel 2009 non risultano ricavi realizzati verso un singolo cliente terzo per un valore superiore al 10% dei ricavi del Gruppo.

32. Informazioni sui rischi finanziariIl Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività:

rischio di credito, sia in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti e dealer, sia alle attività di finanziamento;

rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all’accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale;

rischi di mercato (principalmente relativi ai tassi di cambio e di interesse), in quanto il Gruppo opera a livello internazionale in aree valutarie diverse e utilizza strumenti finanziari che generano interessi; il Gruppo è inoltre esposto alla variazione del prezzo di alcuni titoli azionari quotati.

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Come descritto nel capitolo Gestione dei rischi, il Gruppo monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposto, in modo da valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli.

La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull’incidenza di tali rischi sul Gruppo.

I dati quantitativi di seguito riportati non hanno valenza previsionale, in particolare le sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono riflettere la complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di creditoLa massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2010 è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, oltre che dal valore nominale delle garanzie prestate su debiti o impegni di terzi indicato nella Nota 29.

Premesso che l’erogazione dei crediti ai dealer e alla clientela finale è oggetto di specifiche valutazioni attraverso articolati sistemi di scoring, generalmente il Gruppo ottiene delle garanzie finanziarie e non finanziarie a fronte del rischio connesso ai crediti concessi per forniture di automobili, veicoli industriali e macchine per l’agricoltura e le costruzioni. Tali garanzie sono ulteriormente rafforzate, ove possibile, con la riserva di proprietà sui veicoli oggetto di finanziamento alla rete di vendita e di leasing finanziario.

Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un’oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L’ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso, degli oneri e spese di recupero futuri, nonché del fair value delle garanzie. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono effettuate svalutazioni su base collettiva, tenuto conto dell’esperienza storica e di dati statistici.

Al 31 dicembre 2010, i Crediti da attività di finanziamento inclusi tra le Continuing Operation, pari a 2.866 milioni di euro, includono 5 milioni di euro relativi a crediti oggetto di svalutazione individuale; sull’importo residuo gli scaduti inferiori a un mese risultano pari a 42 milioni di euro, mentre quelli scaduti da oltre un mese sono pari a 92 milioni di euro. I Crediti da attività di finanziamento inclusi tra le Discontinued Operation, pari a 10.908 milioni di euro, includono 63 milioni di euro relativi a crediti oggetto di svalutazione individuale; sull’importo residuo gli scaduti inferiori a un mese risultano pari a 237 milioni di euro, mentre quelli scaduti da oltre un mese sono pari a 734 milioni di euro. Si ricorda che nel caso di finanziamenti che prevedono il pagamento rateale, la presenza di anche una sola rata scaduta comporta la classificazione dell’intero ammontare del credito tra gli importi scaduti. Al 31 dicembre 2009, i Crediti da attività di finanziamento del Gruppo Fiat nel suo complesso, pari a 12.695 milioni di euro, includevano 60 milioni di euro relativi a crediti oggetto di svalutazione individuale; sull’importo residuo gli scaduti inferiori a un mese risultavano pari a 426 milioni di euro, mentre quelli scaduti da oltre un mese erano pari a 918 milioni di euro.

Sempre al 31 dicembre 2010 i Crediti commerciali e gli Altri crediti, inclusi tra le Continuing Operation per complessivi 3.669 milioni di euro, includono 41 milioni di euro relativi a crediti oggetto di svalutazione individuale; sull’importo residuo l’ammontare scaduto da meno di un mese è pari a 164 milioni di euro, mentre quello scaduto da oltre un mese è pari a 341 milioni di euro. I Crediti commerciali e gli Altri crediti, inclusi tra le Discontinued Operation per complessivi 2.567 milioni di euro al 31 dicembre 2010, includono 49 milioni relativi a crediti oggetto di svalutazione individuale; sull’importo residuo l’ammontare scaduto da meno di un mese è pari a 147 milioni di euro, mentre quello scaduto da oltre un mese è pari a 185 milioni di euro. Al 31 dicembre 2009 i Crediti commerciali e gli Altri crediti del Gruppo Fiat nel suo complesso, pari a 6.178 milioni di euro, includevano 67 milioni di euro relativi a crediti oggetto di svalutazione individuale; sull’importo residuo l’ammontare scaduto da meno di un mese era pari a 280 milioni di euro, mentre quello scaduto da oltre un mese era pari a 568 milioni di euro.

La riduzione del livello di scaduto relativo ai crediti da attività di finanziamento è in parte attribuibile al progressivo incasso dei finanziamenti agevolati concessi dal Banco CNH Capital S.A. a valere su programmi di sviluppo e di finanziamento agevolato all’agricoltura gestiti dal governo brasiliano attraverso il Banco Nacional de Desenvolvimento Economico e Social (“BNDES”). Si ricorda che tali crediti erano stati oggetto di moratorie generalizzate ripetutamente concesse dal Governo brasiliano tra il 2005 e il 2008, al fine di sostenere il settore agricolo in difficoltà. Esauritisi gli interventi normativi di riscadenziamento, la società ha messo in atto tutte le necessarie azioni per l’incasso delle rate in scadenza, adeguando nel contempo il livello degli accantonamenti a fronte del rischio di credito anche in relazione all’andamento dei ripagamenti dello scaduto. L’ammontare totale dei finanziamenti erogati da Banco CNH Capital in essere al 31 dicembre 2010 e che sono stati oggetto di riscadenziamento è pari a circa 1,2 miliardi di Real (circa 0,5 miliardi di euro), in riduzione di circa 0,8 miliardi di Real rispetto al 31 dicembre 2009; il valore netto dei crediti del Banco CNH Capital verso la clientela che risultano scaduti è invece di 0,9 miliardi di Real (circa 0,4 miliardi di euro), in riduzione di 0,2 miliardi di Real rispetto al 31 dicembre 2009. Sebbene i continui riscadenziamenti del recente passato abbiano contribuito ad aumentare le incertezze sui tempi e modi di rimborso da parte della clientela, si ritiene che gli accantonamenti effettuati siano adeguati al rischio di credito residuo. Nel contempo il BNDES ha continuato a supportare finanziariamente la società e i programmi di finanziamento agevolato.

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Rischio di liquiditàIl rischio di liquidità si può manifestare con l’incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l’operatività del Gruppo.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Come indicato nel capitolo Gestione dei rischi, il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità:

gestione centralizzata dei flussi di incasso e pagamento (sistemi di cash management), laddove risulti economico nel rispetto delle varie normative civilistiche, valutarie e fiscali dei paesi in cui il Gruppo è presente;

mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile;

diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie e presenza continuativa e attiva sul mercato dei capitali;

ottenimento di linee di credito adeguate;

monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità, in relazione al processo di pianificazione aziendale.

Le caratteristiche di scadenza delle passività e delle attività finanziarie del Gruppo sono riportate nelle Note 19 e 26 relative rispettivamente ai Crediti correnti e ai Debiti finanziari. Le caratteristiche di scadenza degli strumenti finanziari derivati sono riportate alla Nota 21.

Il management ritiene che i fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo Fiat post Scissione e al Gruppo Fiat Industrial di soddisfare i propri fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

Rischio di cambio Il Gruppo è esposto a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul suo risultato economico e sul valore del patrimonio netto. In particolare:

Laddove le società del Gruppo sostengano costi denominati in valute diverse da quelle di denominazione dei rispettivi ricavi, la variazione dei tassi di cambio può influenzare l’Utile/(perdita) operativa di tali società. Nel 2010 l’ammontare complessivo dei flussi commerciali direttamente esposti al rischio di cambio è stato equivalente al 12% circa del fatturato derivante da Continuing Operation del Gruppo ed equivalente al 15% del fatturato derivante da Discontinued Operation.

I principali rapporti di cambio cui le Continuing Operation sono esposte riguardano:

EUR/USD, in relazione alle vendite in dollari effettuate dalle società italiane (in particolare Ferrari e Maserati) sul mercato nordamericano e su altri mercati in cui il dollaro sia valuta di riferimento per gli scambi commerciali;

EUR/GBP, EUR/CHF in relazione alle vendite nel mercato britannico e svizzero;

EUR/PLN, EUR/TRY relativamente ai costi sostenuti per le produzioni in Polonia e in Turchia per prodotti venduti in area Euro;

USD/BRL e EUR/BRL, in relazione all’attività produttiva brasiliana e ai relativi flussi import/export;

Complessivamente i flussi commerciali esposti a questi rapporti di cambio hanno costituito nel 2010 l’84% circa dell’esposizione al rischio di cambio da transazioni commerciali.

I principali rapporti di cambio cui le Discontinued Operation sono esposte riguardano:

EUR/USD, in relazione alle produzioni/acquisti del settore CNH – Case New Holland in area Euro e alle vendite in dollari effettuate da Iveco;

EUR/GBP, essenzialmente in relazione alle vendite sul mercato UK di Iveco e agli acquisti in area Euro del settore CNH;

USD/BRL e EUR/BRL, in relazione all’attività produttiva brasiliana e ai relativi flussi import/export;

USD/AUD, principalmente in relazione alle vendite in Australia del settore CNH;

USD/GBP, in riferimento alle produzioni/acquisti del settore CNH in UK.

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Complessivamente i flussi commerciali esposti a questi rapporti di cambio hanno costituito nel 2010 il 69% circa dell’esposizione al rischio di cambio da transazioni commerciali.

È politica del Gruppo coprire, tipicamente mediante utilizzo di strumenti finanziari derivati, una percentuale tra il 55% e l’85% dell’esposizione al rischio di cambio derivante da transazioni commerciali previste nell’orizzonte di 12 mesi (o anche successivi, ove sia valutato opportuno in relazione alle caratteristiche del business), nonché di coprire interamente le esposizioni derivanti da impegni contrattuali certi.

Sempre in relazione alle attività commerciali, le società del Gruppo possono trovarsi a detenere crediti o debiti commerciali denominati in valute diverse da quella di conto dell’entità che li detiene. Inoltre, in casi limitati, in cui ci sia la convenienza economica o le condizioni di mercato locali lo richiedano, le società possono indebitarsi o impiegare fondi in valuta diversa da quella di conto. La variazione dei tassi di cambio può comportare la realizzazione o l’accertamento di differenze di cambio positive o negative. È politica del Gruppo coprire interamente, laddove possibile, le esposizioni derivanti da crediti, debiti e titoli denominati in valuta diversa da quella di conto della società detentrice.

Alcune società controllate del Gruppo sono localizzate in Paesi non appartenenti all’Unione Monetaria Europea, in particolare Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Svizzera, Repubblica Ceca, Brasile, Polonia, Turchia, India, Cina, Argentina e Sudafrica. Poiché la valuta di riferimento per il Gruppo è l’Euro, i conti economici di tali società vengono convertiti in Euro al cambio medio di periodo e, a parità di ricavi e di margini in valuta locale, variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in Euro di ricavi, costi e risultati economici.

Attività e passività delle società consolidate la cui valuta di conto è diversa dall’Euro possono assumere controvalori in Euro diversi a seconda dell’andamento dei tassi di cambio. Come previsto dai principi contabili adottati, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente negli Altri utili/(perdite) complessivi, nella voce Riserva da conversione (si veda Nota 23).

Il Gruppo monitora le principali esposizioni al rischio di cambio da conversione; peraltro, alla data di bilancio non vi erano coperture in essere a fronte di tali esposizioni.

Nel corso del 2010 la natura e la struttura delle esposizioni al rischio di cambio e le politiche di copertura seguite dal Gruppo non sono variate in modo sostanziale rispetto all’esercizio precedente.

Sensitivity analysisLa perdita potenziale di fair value degli strumenti finanziari derivati di gestione del rischio di cambio (currency swap/forward, currency option, interest rate and currency swap) al 31 dicembre 2010, in conseguenza di un’ipotetica sfavorevole ed immediata variazione del 10% nei tassi di cambio delle principali valute estere nei confronti dell’Euro, sarebbe pari a circa 457 milioni di euro con riferimento alle Continuing Operation e pari a circa 157 milioni di euro in relazione alle Discontinued Operation. Al 31 dicembre 2009 la perdita potenziale di fair value degli strumenti finanziari derivati di gestione del rischio di cambio, in conseguenza di un’ipotetica sfavorevole ed immediata variazione del 10% nei tassi di cambio delle principali valute estere nei confronti dell’Euro, sarebbe stata pari a circa 544 milioni di euro con riferimento al Gruppo Fiat nel suo complesso.

Non sono considerati nell’analisi crediti, debiti e flussi commerciali futuri a fronte dei quali sono state poste in essere le operazioni di copertura analizzate. Si ritiene ragionevole che la variazione dei tassi di cambio possa produrre un effetto economico opposto, di ammontare uguale o superiore, sulle transazioni sottostanti coperte.

Rischio di tasso d’interesseLe società industriali e le tesorerie del Gruppo utilizzano risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiegano le liquidità disponibili in strumenti di mercato monetario e finanziario. Inoltre, le società del Gruppo effettuano su base ricorrente cessioni di crediti derivanti dalla loro attività commerciale. Variazioni nei livelli dei tassi d’interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento, di impiego e di cessione di crediti, incidendo pertanto sul livello degli oneri finanziari netti del Gruppo.

Le società di servizi finanziari erogano finanziamenti (principalmente alla clientela e ai dealer) attingendo a forme di indebitamento diretto o di asset-backed financing (ad esempio cartolarizzazione dei crediti). Laddove le caratteristiche di variabilità del tasso applicato ai finanziamenti erogati si differenzino rispetto alle caratteristiche di variabilità del costo della provvista, la variazione del livello corrente dei tassi di interesse può influenzare l’Utile/(perdita) operativa di tali società e del Gruppo nel suo insieme.

Per fronteggiare questi rischi il Gruppo utilizza strumenti derivati in tassi, principalmente interest rate swap e forward rate agreement, con l’obiettivo di mitigare, a condizioni economicamente accettabili, la potenziale incidenza della variabilità dei tassi d’interesse sul risultato economico.

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Sensitivity analysisNel valutare i potenziali impatti derivanti dalla variazione dei tassi di interesse applicati vengono separatamente analizzati gli strumenti finanziari a tasso fisso (per i quali viene valutato l’impatto in termini di fair value) e quelli a tasso variabile (per i quali viene valutato l’impatto in termini di flussi di cassa).

Gli strumenti finanziari a tasso fisso utilizzati dal Gruppo includono principalmente parte del portafoglio delle società di servizi finanziari (essenzialmente finanziamenti alla clientela e leasing finanziario) e parte dei debiti finanziari (inclusi finanziamenti agevolati e prestiti obbligazionari).

Con riferimento alle Continuing Operation, la perdita potenziale nel fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso (comprensiva dell’effetto degli strumenti derivati in tassi) in essere al 31 dicembre 2010, risultante da un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% del livello dei tassi di interesse di mercato, sarebbe pari a circa 49 milioni di euro. Con riferimento alle Discontinued Operation, la perdita potenziale nel fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso (comprensiva dell’effetto degli strumenti derivati in tassi) in essere al 31 dicembre 2010, risultante da un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% del livello dei tassi di interesse di mercato, sarebbe pari a circa 22 milioni di euro. Con riferimento al Gruppo Fiat nel suo complesso, la perdita potenziale nel fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso (comprensiva dell’effetto degli strumenti derivati in tassi) in essere al 31 dicembre 2009, risultante da un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% del livello dei tassi di interesse di mercato, sarebbe stata pari a circa 70 milioni di euro.

Gli strumenti finanziari a tasso variabile includono tipicamente le disponibilità liquide, i finanziamenti alle reti di vendita delle società di servizi finanziari e parte dei debiti finanziari. La sensitivity analysis considera anche gli effetti relativi alla cessione dei crediti, oltre all’effetto degli strumenti derivati di copertura.

Con riferimento alle Continuing Operation, un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% nel livello dei tassi di interesse a breve termine applicabili alle attività e passività finanziarie a tasso variabile, alle operazioni di cessione dei crediti e agli strumenti derivati in tassi in essere al 31 dicembre 2010 comporterebbe un maggiore onere netto ante imposte, su base annua, di circa 3 milioni di euro. Con riferimento alle Discontinued Operation, un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% nel livello dei tassi di interesse a breve termine applicabili alle attività e passività finanziarie a tasso variabile, alle operazioni di cessione dei crediti e agli strumenti derivati in tassi in essere al 31 dicembre 2010 comporterebbe un maggiore onere netto ante imposte, su base annua, di circa 9 milioni di euro. Con riferimento al Gruppo Fiat nel suo complesso, un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% nel livello dei tassi di interesse a breve termine applicabili alle attività e passività finanziarie a tasso variabile, alle operazioni di cessione dei crediti e agli strumenti derivati in tassi in essere al 31 dicembre 2009 avrebbe comportato un maggiore onere netto ante imposte, su base annua, di circa 11 milioni di euro.

Tale analisi è basata sull’assunzione di una variazione generalizzata ed istantanea del 10% del livello dei tassi di interesse di riferimento, livello misurato su categorie omogenee. Una categoria omogenea è definita sulla base della valuta in cui le attività e passività finanziarie sono denominate.

Altri rischi su strumenti finanziari derivatiCome descritto nella Nota 21, il Gruppo detiene strumenti finanziari derivati, inclusi tra le Continuing Operation, il cui valore è collegato all’andamento del prezzo di titoli azionari quotati (essenzialmente equity swap su azioni Fiat e, dopo la Scissione, sul paniere costituito da un’azione Fiat S.p.A. e un’azione Fiat Industrial S.p.A.).

Ancorché tali operazioni siano stipulate con finalità di copertura, i principi contabili non sempre ne permettono il trattamento in hedge accounting. Pertanto la variabilità dei valori sottostanti può incidere sui risultati economici del Gruppo.

Inoltre il Gruppo ha stipulato derivati collegati al prezzo di commodity a copertura di specifiche esposizioni su contratti di fornitura.

Sensitivity analysisIn relazione alle Continuing Operation la perdita potenziale di fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2010 collegati al prezzo del titolo Fiat, in conseguenza di un’ipotetica istantanea e sfavorevole variazione del 10% nei valori sottostanti, sarebbe pari a circa 32 milioni di euro (21 milioni di euro al 31 dicembre 2009). L’incremento rispetto all’esercizio precedente è da attribuirsi al diverso prezzo del titolo a fine esercizio (utilizzato come base per la simulazione).

In relazione alle Continuing Operation, con riferimento ai derivati collegati al prezzo di commodity in essere al 31 dicembre 2010, un’ipotetica istantanea e sfavorevole variazione del 10% nella quotazione della materia prima di riferimento produrrebbe una perdita potenziale di fair value pari a circa 1 milione di euro. In relazione alle Discontinued Operation, con riferimento ai derivati collegati al prezzo di commodity in essere al 31 dicembre 2010, un’ipotetica istantanea e sfavorevole variazione del 10% nella quotazione della materia prima di riferimento produrrebbe una perdita potenziale di fair value non significativa. In relazione al Gruppo Fiat nel suo complesso, con riferimento ai derivati collegati al prezzo di commodity in essere al 31 dicembre 2009, un’ipotetica istantanea e sfavorevole variazione del 10% nella quotazione della materia prima di riferimento avrebbe prodotto una perdita potenziale di fair value pari a circa 3 milioni di euro.

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33. Livelli gerarchici di valutazione del fair valueIn relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;

Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

La seguente tabella evidenzia le attività e passività incluse tra le Continuing Operation che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2010, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

(in milioni di euro) Nota Livello 1 Livello 2 Livello 3 TotaleAttività valutate a fair value available for sale: Partecipazioni valutate al fair value con contropartita Altri utili/(perdite) complessivi (16) 17 - - 17 Altri titoli non correnti (16) 27 - 12 39 Titoli correnti disponibili per la vendita (20) 38 - - 38Attività finanziarie valutate a fair value held for trading: Partecipazioni correnti 34 - - 34 Titoli correnti per la negoziazione (20) 147 - - 147Altre attività finanziarie (21) - 516 - 516Totale Attività 263 516 12 791Altre passività finanziarie (21) - (255) - (255)Totale Passività - (255) - (255)

Nel corso dell’esercizio 2010 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 e viceversa.

La seguente tabella evidenzia le variazioni intervenute, con riferimento alle Continuing Operation, nel Livello 3 nel corso del 2010:

Altri titoli(in milioni di euro) non correntiSaldo al 31 dicembre 2009 27(Utili) e perdite rilevati a conto economico -Incrementi/(Decrementi) (15)Saldo al 31 dicembre 2010 12

Nel corso dell’esercizio 2010 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 3 ad altri livelli e viceversa.

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La seguente tabella evidenzia le attività e passività incluse tra le Discontinued Operation che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2010, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

(in milioni di euro) Nota Livello 1 Livello 2 Livello 3 TotaleAttività valutate a fair value available for sale: Partecipazioni valutate al fair value con contropartita Altri utili/(perdite) complessivi (16) - - - - Altri titoli non correnti (16) 1 - - 1 Titoli correnti disponibili per la vendita (20) 24 - - 24Attività finanziarie valutate a fair value held for trading: Partecipazioni correnti - - - - Titoli correnti per la negoziazione (20) - - - -Altre attività finanziarie (21) - 88 - 88Totale Attività 25 88 - 113Altre passività finanziarie (21) - (143) (4) (147)Totale Passività - (143) (4) (147)

Nel corso dell’esercizio 2010 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 e viceversa.

La seguente tabella evidenzia, con riferimento alle Discontinued Operation, le variazioni intervenute nel Livello 3 nel corso del 2010: Altre attività/(in milioni di euro) (passività) finanziarieSaldo al 31 dicembre 2009 (18)(Utili) e perdite rilevati a conto economico 17Incrementi/(Decrementi) (3)Saldo al 31 dicembre 2010 (4)

Nel corso dell’esercizio 2010 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 3 ad altri livelli e viceversa.

34. Rapporti con parti correlateIl Gruppo intrattiene rapporti con società controllate non consolidate, società a controllo congiunto ed imprese collegate ed altre parti correlate a condizioni di mercato ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati. Nei paragrafi seguenti vengono descritti i sopracitati rapporti distinguendo quelli relativi alle Continuing Operation da quelli relativi alle Discontinued Operation.

Continuing OperationGli effetti sul conto economico consolidato del Gruppo per gli esercizi 2010 e 2009 con riferimento agli Utili/(perdite) delle Continuing Operation sono riportati di seguito:

di cui: verso parti correlate Società Incidenza controllate Società a Totale % sulla Totale non controllo Imprese Discontinued Altre parti parti voce di(in milioni di euro) 2010 consolidate congiunto collegate Operation correlate correlate bilancioRicavi netti 35.880 19 1.730 244 592 1 2.586 7,2%Costo del venduto 30.718 71 2.995 231 362 83 3.742 12,2%Spese generali, amministrative e di vendita 2.956 17 20 37 2 63 139 4,7%

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di cui: verso parti correlate Società Incidenza controllate Società a Totale % sulla Totale non controllo Imprese Discontinued Altre parti parti voce di(in milioni di euro) 2009 consolidate congiunto collegate Operation correlate correlate bilancioRicavi netti 32.684 16 1.327 86 381 1 1.811 5,5%Costo del venduto 28.252 31 2.669 7 205 65 2.977 10,5%Spese generali, amministrative e di vendita 2.673 19 24 15 3 50 111 4,2%

Gli effetti sulla Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 31 dicembre 2010 e 2009, con riferimento alle Continuing Operation, sono riportati di seguito:

di cui: verso parti correlate Società Incidenza Al 31 controllate Società a Totale % sulla dicembre non controllo Imprese Discontinued Altre parti parti voce di(in milioni di euro) 2010 consolidate congiunto collegate Operation correlate correlate bilancioAltre partecipazioni e Attività finanziarie non correnti 188 49 39 4 - - 92 48,9%Rimanenze nette 4.443 - 1 27 - - 28 0,6%Crediti commerciali correnti 2.259 35 325 98 1 - 459 20,3%Crediti da attività di finanziamento correnti 2.866 45 63 17 4 - 129 4,5%Crediti finanziari verso Discontinued Operation 5.626 - - - 5.626 - 5.626 100%Altre attività correnti 1.528 6 34 36 - - 76 5,0%Attività finanziarie correnti 735 - - - - - - -Disponibilità e mezzi equivalenti 11.967 - - - - - - -Debiti per anticipazioni su cessione di crediti 533 - 92 - 9 - 101 18,9%Altri debiti finanziari 17.406 32 146 - - - 178 1,0%Debiti finanziari verso Discontinued Operation 2.865 - - - 2.865 - 2.865 100%Altre passività finanziarie 255 - - - - - - -Debiti commerciali 9.345 20 798 190 - 32 1.040 11,1%Altre passività correnti 3.908 6 53 19 - 9 87 2,2%

di cui: verso parti correlate Società Incidenza Al 31 controllate Società a Totale % sulla dicembre non controllo Imprese Altre parti parti voce di(in milioni di euro) 2009 consolidate congiunto collegate correlate correlate bilancioAltre partecipazioni e Attività finanziarie non correnti 275 39 39 17 - 95 34,5%Rimanenze nette 8.748 - - 10 - 10 0,1%Crediti commerciali correnti 3.649 33 469 93 - 595 16,3%Crediti da attività di finanziamento correnti 12.695 51 62 2 5 120 0,9%Altre attività correnti 2.778 6 36 1 22 65 2,3%Attività finanziarie correnti 899 - - - 52 52 5,8%Disponibilità e mezzi equivalenti 12.226 - - - 651 651 5,3%Debiti per anticipazioni su cessione di crediti 7.086 - 96 216 174 486 6,9%Altri debiti finanziari 21.441 40 209 38 371 658 3,1%Altre passività finanziarie 464 - - - 49 49 10,6%Debiti commerciali 12.295 25 793 39 29 886 7,2%Altre passività correnti 5.865 4 166 4 7 181 3,1%

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

nota integratiVa

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Rapporti verso società a controllo congiuntoTali rapporti hanno avuto effetto principalmente sui ricavi, sul costo del venduto, sui crediti e debiti commerciali, sugli altri crediti e debiti, sui crediti da attività di finanziamento, sui debiti per anticipazioni da cessione di crediti e sugli altri debiti finanziari. Gli effetti derivanti dalle singole transazioni sulle voci di bilancio sono riepilogati nel seguito.

Ricavi: trattasi principalmente di cessioni di autoveicoli e componenti, inclusi motori e cambi, mezzi e sistemi di produzione, nonché di prestazioni di servizi alle seguenti società:

(in milioni di euro) 2010 2009Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S., per cessione di autoveicoli 1.152 835Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A., per cessione motori e altri componenti, mezzi e sistemi di produzione 362 252FGA Capital, per cessione di autoveicoli 101 83Fiat India Automobiles Limited, per prestazioni di servizi, addebiti di spese di ricerca e vendita di materiali 73 113Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme, per cessione motori e altri componenti, mezzi e sistemi di produzione 32 30Altre 10 14Totale Ricavi verso società a controllo congiunto 1.730 1.327

Costo del venduto: trattasi principalmente dei rapporti verso le seguenti società:

(in milioni di euro) 2010 2009Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A., per acquisto di autoveicoli 1.318 1.106Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S., per acquisto di autoveicoli 1.230 991Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme, per acquisto di autoveicoli 329 427FGA Capital, per oneri smobilizzo crediti e acquisto di autoveicoli 72 106Fiat India Automobiles Limited, per acquisto di motori 34 22Altre 12 17Totale Costo del venduto per acquisti da società a controllo congiunto 2.995 2.669

Crediti commerciali: trattasi dei crediti conseguenti ai ricavi precedentemente descritti, nonché quelli relativi ai rapporti commerciali del Gruppo verso FGA Capital, per lo più derivanti da cessioni di veicoli concessi a sua volta da FGA Capital in leasing operativo o finanziario. In particolare:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009Fiat India Automobiles Limited 104 170FGA Capital 96 83Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 90 83Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A. 28 47Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme 1 2Altre 6 84Totale Crediti commerciali correnti verso società a controllo congiunto 325 469

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Debiti commerciali: trattasi dei debiti conseguenti ai costi precedentemente descritti, nonché, quelli relativi ai rapporti commerciali del Gruppo verso FGA Capital In particolare:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A. 466 290Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 220 250FGA Capital 52 80Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme 51 113Altre 9 60Totale Debiti commerciali verso società a controllo congiunto 798 793

Crediti da attività di finanziamento correnti: la voce, pari a 63 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (62 milioni di euro al 31 dicembre 2009), comprende principalmente crediti delle società finanziarie del Gruppo verso società a controllo congiunto.

Altre attività correnti: la voce, pari a 34 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (36 milioni di euro al 31 dicembre 2009), comprende principalmente altri crediti verso FGA Capital per 26 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (31 milioni di euro al 31 dicembre 2009).

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti: la voce, pari a 92 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (96 milioni di euro al 31 dicembre 2009), si riferisce a debiti verso FGA Capital per crediti ceduti che non rispettano i requisiti dello IAS 39 per il riconoscimento della cessione.

Altri debiti finanziari: tale voce, pari a 146 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (209 milioni di euro al 31 dicembre 2009), include per 144 milioni di euro (96 milioni di euro al 31 dicembre 2009) altri debiti di natura finanziaria verso FGA Capital.

Rapporti verso società collegateTali rapporti hanno avuto effetto principalmente sui ricavi, sui crediti commerciali, sui debiti per anticipazioni da cessioni di crediti. Gli effetti derivanti dalle singole transazioni sulle voci di bilancio sono riepilogati nel seguito.

Ricavi: trattasi principalmente di cessioni di autoveicoli e componenti, inclusi motori e cambi, mezzi e sistemi di produzione, nonché di prestazioni di servizi alle seguenti società:

(in milioni di euro) 2010 2009Chrysler, per cessione di componenti e mezzi e sistemi di produzione 195 31To-dis S.r.l. per cessione di prodotti editoriali e altre 49 55Totale Ricavi verso società collegate 244 86

Costo del venduto: trattasi principalmente di acquisto di autoveicoli dalle seguenti società:

(in milioni di euro) 2010 2009Chrysler, per acquisto veicoli 226 -Altre 5 7Totale Costo del venduto verso società collegate 231 7

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

nota integratiVa

260

Crediti commerciali: la voce, pari a 98 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (93 milioni di euro al 31 dicembre 2009), si riferisce a crediti conseguenti ai ricavi precedentemente descritti.

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti: al 31 dicembre 2009, la voce includeva debiti verso Iveco Finance Holdings Limited per crediti ceduti che non rispettavano i requisiti dello IAS 39 per il riconoscimento della cessione, classificati al 31 dicembre 2010 tra le Discontinued Operation.

Debiti commerciali: la voce, pari a 190 milioni di euro al 31 dicembre 2010 (39 milioni di euro al 31 dicembre 2009), si riferisce al costo del venduto precedentemente descritto.

Rapporti verso Discontinued OperationTali rapporti riguardano operazioni effettuate tra le Continuing Operation e le società appartenenti alle Discontinued Operation, ed i rapporti attivi e passivi delle Continuing Operation verso le società non consolidate delle Discontinued Operation. Gli effetti derivanti dalle singole transazioni sulle voci di bilancio sono riepilogati nel seguito:

Ricavi: trattasi principalmente di cessioni di componenti, inclusi basamenti per motori e di sistemi di produzione, nonché di prestazioni di servizi erogati dalle società del Gruppo Fiat post Scissione al Gruppo Fiat Industrial relativi alle seguenti società:

(in milioni di euro) 2010 2009FPT Industrial per cessione di basamenti di motori 65 -Società del settore Iveco, per cessione di componenti, sistemi di produzione e servizi professionali 395 270Società del settore CNH, per cessione di componenti, sistemi di produzione e servizi professionali 132 111Totale Ricavi verso società classificate tra le Discontinued Operation 592 381

Costo del venduto: trattasi principalmente dei rapporti verso le seguenti società:

(in milioni di euro) 2010 2009Società del settore Iveco, per acquisto di veicoli commerciali leggeri 283 196Altre 79 9Totale Costo del venduto per acquisti da società classificate tra le Discontinued Operation 362 205

Crediti finanziari verso Discontinued Operation: trattasi principalmente di finanziamenti erogati dalle società di tesoreria del Gruppo Fiat post Scissione (Fiat Finance S.p.A., Fiat Finance and Trade Ltd Sa, Fiat Finance Canada Ltd e Fiat Finance North America Inc.) alle società confluite nel Gruppo Fiat Industrial.

Debiti finanziari verso Discontinued Operation: trattasi principalmente di disponibilità liquide depositate dalle società confluite nel Gruppo Fiat Industrial sulle società di tesoreria del Gruppo Fiat post Scissione.

Rapporti verso altre parti correlateIl valore più significativo è relativo al Costo del venduto per 83 milioni di euro (65 milioni di euro nel 2009): include per 59 milioni di euro (41 milioni di euro nel 2009) l’acquisto di acciaio dal gruppo Corus, che fa parte del gruppo Tata. Nel 2010 la voce include per 19 milioni di euro (18 milioni di euro nel 2009) acquisti di materiali da Poltrona Frau S.p.A. (società quotata presso la Borsa Italiana), al cui capitale sociale partecipa indirettamente l’allora Presidente del Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. Luca Cordero di Montezemolo, per gli allestimenti di alta gamma e di lusso delle autovetture prodotte dal Gruppo.

Le Spese generali, amministrative e di vendita includono i compensi per Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche.

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale, si segnala che al 31 dicembre 2009, tale voce includeva i depositi, i debiti finanziari e il fair value degli strumenti finanziari derivati con controparti società del gruppo bancario Crédit Agricole, non più considerato parte correlata per il 2010.

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Discontinued OperationGli effetti sul conto economico consolidato del Gruppo per gli esercizi 2010 e 2009 sono riportati di seguito:

di cui: verso parti correlate Società Incidenza controllate Società a Totale % sulla Totale non controllo Imprese Continuing Altre parti parti voce di(in milioni di euro) 2010 consolidate congiunto collegate Operation correlate correlate bilancioRicavi netti 21.342 - 249 238 718 - 1.205 5,6%Costo del venduto 17.979 - 187 154 342 3 686 3,8%Spese generali, amministrative e di vendita 1.793 - - - 155 7 162 9,0%

di cui: verso parti correlate Società Incidenza controllate Società a Totale % sulla Totale non controllo Imprese Continuing Altre parti parti voce di(in milioni di euro) 2009 consolidate congiunto collegate Operation correlate correlate bilancioRicavi netti 17.968 - 191 202 444 - 837 4,7%Costo del venduto 15.549 - 156 118 162 3 439 2,8%Spese generali, amministrative e di vendita 1.636 - - - 167 13 180 11,0%

Gli effetti sulla Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 31 dicembre 2010 sono riportati di seguito:

di cui: verso parti correlate Società Incidenza Al controllate Società a Totale % sulla dicembre non controllo Imprese Continuing Altre parti parti voce di(in milioni di euro) 2010 consolidate congiunto collegate Operation correlate correlate bilancioAltre partecipazioni e Attività finanziarie non correnti 58 1 - 11 - - 12 20,7%Crediti commerciali correnti 1.791 3 78 63 19 - 163 9,1%Crediti da attività di finanziamento correnti 10.908 - - - - - - -Crediti finanziari verso Continuing Operation 2.865 - - - 2.865 - 2.865 100%Crediti per imposte correnti 552 - - - - - - -Attività finanziarie correnti 112 - - - - - - -Disponibilità e mezzi equivalenti 3.686 - - - - - - -Debiti per anticipazioni su cessione di crediti 8.321 - - 219 - - 219 2,6%Altri debiti finanziari 4.748 - 1 49 5 - 55 1,2%Debiti finanziari verso Continuing Operation 5.626 - - - 5.626 - 5.626 100%Altre passività finanziarie 147 - - - - - - -Debiti commerciali 3.906 1 38 39 10 1 89 2,3%Debiti per imposte correnti 503 - - - - - - -Altre passività correnti 2.342 - 48 - - - 48 2,0%

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

nota integratiVa

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Rapporti verso società a controllo congiuntoTali rapporti hanno avuto effetto principalmente sui ricavi, sul costo del venduto, sui crediti e debiti commerciali. Gli effetti derivanti dalle singole transazioni sulle voci di bilancio sono riepilogati nel seguito.

Ricavi: trattasi principalmente di cessioni di veicoli commerciali e di macchine agricole e per le costruzioni, nonché di prestazioni tecniche alle seguenti società:

(in milioni di euro) 2010 2009Iveco Oto Melara Società consortile, per cessione veicoli e mezzi speciali 123 97CNH de Mexico SA de CV, per cessione macchine agricole e per le costruzioni 46 36Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S., per cessione macchine agricole e per le costruzioni 26 19SAIC IVECO Commercial Vehicle Investment Company Limited per prestazioni tecniche 23 2New Holland HFT Japan Inc., per cessione macchine agricole e per le costruzioni 14 23Altre 17 14Totale Ricavi verso società a controllo congiunto 249 191

Costo del venduto: trattasi principalmente dei rapporti verso le seguenti società:

(in milioni di euro) 2010 2009Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S., per acquisto macchine agricole 169 137Altre 18 19Totale Costo del venduto per acquisti da società a controllo congiunto 187 156

Crediti commerciali: trattasi dei crediti conseguenti ai ricavi precedentemente descritti. In particolare:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2010Iveco – Oto Melara Società consortile 52Altre 26Totale Crediti commerciali correnti verso società a controllo congiunto 78

Debiti commerciali: trattasi dei debiti conseguenti ai costi precedentemente descritti. In particolare:

(in milioni di euro) Al 31 dicembre 2010Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S. 28Altre 10Totale Debiti commerciali verso società a controllo congiunto 38

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Rapporti verso società collegateTali rapporti hanno avuto effetto principalmente sui ricavi e, sui crediti commerciali, sui debiti per anticipazioni da cessioni di crediti e sugli altri debiti finanziari. Gli effetti derivanti dalle singole transazioni sulle voci di bilancio sono riepilogati nel seguito.

Ricavi: trattasi principalmente di cessioni di veicoli industriali, nonché di prestazioni di servizi alle seguenti società:

(in milioni di euro) 2010 2009Iveco Finance Holdings Limited (controllata di Barclays), per cessione di veicoli industriali concessi dalla collegata in leasing 126 74Altre 112 128Totale Ricavi verso società collegate 238 202

Crediti commerciali: la voce, pari a 63 milioni di euro al 31 dicembre 2010, si riferisce a crediti conseguenti ai ricavi precedentemente descritti.

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti: la voce, pari a 219 milioni di euro al 31 dicembre 2010, si riferisce a debiti verso Iveco Finance Holdings Limited per crediti ceduti che non rispettano i requisiti dello IAS 39 per il riconoscimento della cessione.

Altri debiti finanziari: tale voce, pari a 49 milioni di euro al 31 dicembre 2010, comprende principalmente altri debiti di natura finanziaria con Iveco Finance Holdings Limited.

Rapporti verso Continuing OperationTali rapporti riguardano, le componenti positive e negative di reddito riconducibili ad operazioni effettuate tra le Discontinued Operation e le società appartenenti alle Continuing Operation, ed i rapporti attivi e passivi delle Discontinued Operation verso le società non consolidate delle Continuing Operation. Gli effetti derivanti dalle singole transazioni sulle voci di bilancio sono riepilogati nel seguito:

Ricavi: trattasi principalmente di cessioni di veicoli commerciali leggeri prodotti da Iveco:

(in milioni di euro) 2010 2009Fiat Group Automobiles, per cessione di veicoli commerciali leggeri 699 408Altre 19 36Totale Ricavi verso gruppo Fiat post Scissione 718 444

Costo del venduto: trattasi principalmente di acquisti di componenti inclusi basamenti per motori e di sistemi di produzione:

(in milioni di euro) 2010 2009Fiat Group Automobiles per acquisto autoveicoli 143 23Teksid S.p.A., per acquisto di basamenti per motori 86 61Società del settore Componenti, per acquisto di componenti 46 25Altre 67 53Totale Costo del venduto gruppo Fiat post Scissione 342 162

Crediti finanziari verso Continuing Operation: trattasi principalmente di disponibilità liquide depositate dalle società confluite nel Gruppo Fiat Industrial sulle società di tesoreria del Gruppo Fiat post Scissione.

Debiti finanziari verso Continuing Operation: trattasi principalmente di debiti finanziati delle società confluite nel Gruppo Fiat Industrial verso le società di tesoreria del Gruppo Fiat post Scissione (Fiat Finance S.p.A., Fiat Finance and Trade Ltd Sa, Fiat Finance Canada Ltd e Fiat Finance North America Inc.).

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

nota integratiVa

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Rapporti verso altre parti correlateIl valore più significativo è relativo alle Spese generali, amministrative e di vendita che includono spese per sponsorizzazioni per 7 milioni di euro nel 2010 (13 milioni di euro nel 2009) relative alla seconda parte della stagione calcistica 2009-2010, in relazione al contratto siglato nel 2007 con Juventus Football Club S.p.A.

Compensi ad Amministratori, Sindaci ed ai Dirigenti con responsabilità strategicheI compensi spettanti agli Amministratori e ai Sindaci della Fiat S.p.A. per lo svolgimento delle loro funzioni anche nelle altre imprese incluse nel consolidato sono i seguenti:

(in migliaia di euro) 2010 2009Amministratori (a) 32.896 21.732Sindaci 260 206Totale Compensi 33.156 21.938

(a) Tale importo include nel 2010 e 2009 il costo figurativo dei piani di stock option e di stock grant concessi all’Amministratore Delegato.

Il valore complessivo del costo sostenuto nel 2010 per i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche è pari a circa 25 milioni di euro. Tale onere complessivo include, tra gli altri, i seguenti importi:

la contribuzione da parte del Gruppo a fondi di previdenza pubblici e aziendali a contribuzione definita per circa 1 milione di euro;

il costo per un piano speciale a benefici definiti riconosciuto ad alcuni Dirigenti del Gruppo per 0,4 milioni di euro.

35. Acquisizioni e cessioni di controllate

AcquisizioniNel corso del 2010, il Gruppo ha acquisito il controllo delle seguenti imprese:

Nel corso del secondo trimestre 2010 il Gruppo ha acquisito il residuo 50% della partecipazione nella joint venture Fiat Powertrain Polska Sp. z.o.o. (già Fiat GM Powertrain Polska), ottenendone il controllo totalitario, e ha consolidato integralmente la società con effetto 1° gennaio 2010. L’operazione ha comportato l’iscrizione di un provento derivante dall’aggregazione per 10 milioni di euro. Il valore rilevato secondo gli IFRS delle attività e passività della società alla data di acquisizione e immediatamente dopo l’acquisizione erano i seguenti:

Valore determinato secondo Valore contabilizzato gli IFRS alla data secondo gli IFRS

(in milioni di euro) dell’acquisizione dopo l’acquisizioneAttività non correnti 115 115Attività correnti 157 157Totale attivo 272 272Passività 100 100Passività potenziali - -

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I corrispettivi dovuti a fronte di tale acquisizione, nonché i flussi finanziari conseguenti alla stessa, sono stati pari a: Totale cessioni partecipazioni(in milioni di euro) in imprese controllate consolidateCorrispettivi dovuti 128Corrispettivi dilazionati (93)Totale Corrispettivi pagati 35 Flussi finanziari pagati: Corrispettivi pagati 35Disponibilità e mezzi equivalenti ricevuti (24)Totale Flussi finanziari pagati 11

Nel corso del 2010, alcune controllate del settore Componenti, i cui valori di totale attivo e ricavi sono peraltro poco significativi per il Gruppo, sono state consolidate con il metodo integrale.

Nel corso del 2010 il Gruppo ha, inoltre, acquisito quote di minoranza di imprese già controllate, con i seguenti esborsi finanziari:

(in milioni di euro) Quota acquisita dai soci di minoranza Esborso finanziarioFerrari S.p.A. a seguito di esercizio di call option 5% -New Holland Kobelko Construction Machinery S.p.A. 6,919% -BMI (Itedi) 30% 2Totale 2

Si ricorda che nel corso del 2009 il Gruppo aveva acquisito il controllo delle seguenti imprese:

Nel quarto trimestre 2009 Fiat Group Automobiles aveva acquisito le attività e passività del gruppo Bertone; i valori delle attività e passività relativi a tale acquisizione erano stati considerati non significativi per il Gruppo.

Nel quarto trimestre 2009 il settore Fiat Group Automobiles aveva acquisito il controllo totalitario di una società minore in Brasile, che era stata classificata come destinata alla vendita.

CessioniNel corso del 2010, il Gruppo ha concluso le seguenti cessioni:

In data 1° febbraio 2010 si è conclusa la cessione della controllata del settore Fiat Group Automobiles Targa Rent S.r.l., già classificata tra le attività destinate alla vendita al 31 dicembre 2009.

Il valore contabile delle attività nette cedute alla data della relativa cessione è riepilogato nella seguente tabella:

Totale cessioni partecipazioni(in milioni di euro) in imprese controllate consolidateAttività non correnti -Disponibilità e mezzi equivalenti 4Altre attività correnti 3Totale attivo 7Debiti finanziari -Altre passività 6Totale passività 6

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

nota integratiVa

266

I corrispettivi ricevuti a fronte di tale cessione, nonché i flussi finanziari conseguenti alle stesse, sono stati pari a:

Totale cessioni partecipazioni(in milioni di euro) in imprese controllate consolidateCorrispettivi ricevuti: Corrispettivi spettanti 1 Corrispettivi dilazionati netti -Totale Corrispettivi ricevuti 1 Flussi finanziari incassati: Corrispettivi ricevuti 1 Disponibilità e mezzi equivalenti ceduti (4)Totale Flussi finanziari incassati (3)Totale Flussi finanziari generati (3)

Per completezza di informativa si ricorda che, nel corso del 2010, i corrispettivi ricevuti a fronte delle cessioni delle altre partecipazioni, nonché i flussi finanziari conseguenti alle stesse, sono stati pari a: Totale cessioni partecipazioni in joint ventures, (in milioni di euro) collegate e altre imprese Corrispettivi ricevuti: Corrispettivi spettanti 36 Corrispettivi dilazionati netti (3)Totale Corrispettivi ricevuti 33 Totale Flussi finanziari incassati 33

Si ricorda che nel corso dell’esercizio 2009, il Gruppo aveva concluso le seguenti cessioni:

Erano state cedute alcune partecipazioni minori del settore Comau.

Nell’ambito del processo di riorganizzazione del settore, erano state cedute alcune attività minori relative al settore Ferrari.

In data 30 gennaio 2009 il settore Componenti aveva ceduto la partecipazione nella controllata Ergom France S.a.S.

I corrispettivi ricevuti a fronte di tali cessioni di imprese controllate consolidate, nonché i flussi finanziari conseguenti alle stesse, erano stati pari a:

Totale cessioni partecipazioni(in milioni di euro) in imprese controllate consolidateCorrispettivi ricevuti: Corrispettivi spettanti 25 Corrispettivi dilazionati netti (4)Totale Corrispettivi ricevuti 21 Flussi finanziari incassati: Corrispettivi ricevuti 21 Disponibilità e mezzi equivalenti ceduti (5)Totale Flussi finanziari incassati 16Totale Flussi finanziari generati 16

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36. Note esplicative al Rendiconto finanziarioIl Rendiconto finanziario mostra gli impatti delle variazioni intervenute nella voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti nel corso dell’esercizio. In accordo con lo IAS 7 – Rendiconto finanziario, i flussi di cassa sono classificati tra attività operative, di investimento e di finanziamento. Gli effetti derivanti dalla variazione nei tassi di cambio sulle disponibilità e mezzi equivalenti sono indicati separatamente alla voce Differenze cambi di conversione.

Le disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni del periodo derivano principalmente dalle attività primarie di produzione del Gruppo.

I flussi di cassa generati dalle cessioni di veicoli con patto di riacquisto (contratti di buy-back), al netto degli importi già inclusi nell’Utile/(perdita) dell’esercizio, sono rappresentati tra le operazioni del periodo in un’unica voce che include la variazione del capitale di funzionamento, nonché gli investimenti, gli ammortamenti e le svalutazioni. Tale voce comprende inoltre le plusvalenze e minusvalenze derivanti dalla cessione di veicoli con patto di riacquisto prima del termine del contratto e per cui non è avvenuto il ripossesso del veicolo.

La voce Altre poste non monetarie (89 milioni di euro nel 2010 e 114 milioni di euro nel 2009), in riferimento alle Continuing Operation, include lo storno delle svalutazioni delle attività per 134 milioni di euro (svalutazioni per 232 milioni di euro nel 2009). La voce include inoltre l’utile derivante dall’adeguamento al valore di mercato di due equity swap correlati ai piani di stock option su azioni Fiat per 107 milioni di euro (utile di 117 milioni di euro nel 2009) relativo alla valutazione a fair value degli equity swap su azioni Fiat. Con riferimento alle Discontinued Operation, la voce (Plusvalenze) minusvalenze da cessione di attività non correnti e altre poste non monetarie (192 milioni di euro nel 2010 e 254 milioni di euro nel 2009) include lo storno delle svalutazioni delle attività per 194 milioni di euro (svalutazioni per 241 milioni di euro nel 2009).

Complessivamente, nel 2010, per il pagamento delle imposte sul reddito al netto dei rimborsi, sono stati impiegati flussi di cassa per 724 milioni di euro (445 milioni di euro nel 2009).

Complessivamente, nel 2010, sono stati pagati interessi passivi per 1.727 milioni di euro e sono stati incassati interessi attivi per 1.248 milioni di euro (nel 2009 erano stati pagati interessi passivi per 1.363 milioni di euro e incassati interessi attivi per 1.051 milioni di euro).

Le disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento rappresentano il modo in cui sono stati effettuati gli investimenti necessari al reperimento delle risorse necessarie a generare redditi e flussi di cassa futuri. Solo gli investimenti da cui scaturisce il riconoscimento di un’attività nella situazione patrimoniale-finanziaria sono classificati in tale voce del rendiconto.

I corrispettivi pagati e ricevuti a fronte di operazioni di acquisizione e cessione di controllate sono presentati alla Nota 35.

Infine, si ricorda che in data 10 giugno 2009 il Gruppo aveva acquisito, senza il pagamento di alcun corrispettivo in contanti, una partecipazione iniziale del 20% nella Chrysler: tale transazione, pertanto, non era stata inclusa nel Rendiconto finanziario 2009, salvo gli effetti relativi al pagamento degli oneri accessori alla finalizzazione dell’operazione (consulenze legali, finanziarie ecc.).

37. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, transazioni atipiche e/o inusualiSi precisa che nel corso del 2010 il Gruppo non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti, ovvero operazioni atipiche/inusuali ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006.

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bilancio consolidato al 31 dicembre2010

nota integratiVa

268

38. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio

Il 10 gennaio Fiat ha aumentato la propria quota di partecipazione in Chrysler Group LLC, che è passata dal 20 al 25% in seguito al verificarsi del primo dei tre Performance Events (ottenimento delle autorizzazioni regolamentari per un motore basato sulla famiglia FIRE di Fiat da produrre negli Stati Uniti e impegno ad iniziare questa produzione) come previsto nell‘accordo relativo all’alleanza.

Il 9 febbraio Moody’s Investors Service ha concluso la revisione del rating di Fiat S.p.A., che era stato posto sotto osservazione per possibile downgrade lo scorso 21 luglio 2010. Il rating del debito a lungo termine di Fiat S.p.A. è stato confermato a “Ba1”. Il rating a breve termine è confermato a “Not-Prime”. L’outlook è negativo.

L’11 febbraio, Fiat Powertrain, e Penske Corporation hanno raggiunto un accordo in base al quale Fiat Powertrain rileverà la quota del 50% che Penske Corporation detiene nella VM Motori S.p.A. (VM). L’accordo è ancora soggetto alle consuete approvazioni da parte delle competenti autorità antitrust. VM con sede a Cento (FE), società con una consolidata tradizione, è specializzata nella produzione di motori diesel di propria progettazione. A seguito dell’accordo, VM Motori sarà sotto il controllo congiunto di Fiat Powertrain e GM (che ha acquisito la sua quota del 50% nella società nel settembre 2007).

Il 15 febbraio, nel corso di un incontro presso l’Unione Industriale di Torino Fiat ha presentato alle Organizzazioni Sindacali il piano per la ripresa dell’attività ed il rilancio delle Officine Automobilistiche di Grugliasco (ex Carrozzeria Bertone) da diversi anni completamente inattive. Al centro dell’iniziativa un investimento di circa 500 milioni di euro per l’industrializzazione - a partire dal secondo semestre 2011 - di una nuova Maserati del segmento E destinata alla commercializzazione nei mercati internazionali. L’inizio della produzione è previsto per dicembre 2012.

18 febbraio 2011

Per il Consiglio di Amministrazione

/f/ John Elkannil PresidenteJohn Elkann

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Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) di seguito viene fornito l’elenco integrato delle imprese e delle partecipazioni rilevanti facenti capo a Fiat al 31 dicembre 2010.

Nell’elenco sono indicate le imprese suddivise per tipo di controllo, modalità di consolidamento, nonché secondo la loro attribuzione al perimetro delle Continuing e delle Discontinued Operation e la rappresentazione per settori di attività ai sensi dell’IFRS 8 - Segmenti operativi.

Per ogni impresa vengono inoltre esposti: la ragione sociale, la sede legale, la relativa nazione di appartenenza e il capitale sociale nella valuta originaria. Sono inoltre indicate la quota percentuale consolidata di Gruppo e la quota percentuale di possesso detenuta da Fiat S.p.A. o da altre imprese controllate.

In apposita colonna è anche indicata la percentuale di voto nell’assemblea ordinaria dei soci qualora diversa dalla percentuale di partecipazione sul capitale.

APPENDICE ILE IMPRESE DI FIAT AL 31 DICEMBRE 2010

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bilancio consolidato al 31 dicembre 2010

aPPendice ile imPresedi Fiat

270

IMPRESA CONTROLLANTE

Capogruppo

Fiat S.p.A. Torino Italia 6.377.262.975 EUR -- -- -- --

CONTINUING OPERATIONIMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE

Fiat Group Automobiles

Fiat Group Automobiles S.p.A. Torino Italia 745.031.979 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Abarth & C. S.p.A. Torino Italia 1.500.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Alfa Romeo Automobiles S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Alfa Romeo U.S.A. S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Banco Fidis S.A. Betim Brasile 337.261.783 BRL 100,00 Fidis S.p.A.Fiat Automoveis S.A. - FIASA

75,000 25,000

Customer Services Centre S.r.l. Torino Italia 2.500.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Easy Drive S.r.l. Torino Italia 10.400 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A.Fiat Center Italia S.p.A.

99,000 1,000

FGA Investimenti S.p.A. Torino Italia 2.000.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

FGA Officine Automobilistiche Grugliasco S.p.A. Torino Italia 500.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

FGA Versicherungsservice GmbH Heilbronn Germania 26.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles Germany AGRimaco S.A.

51,00049,000

Fiat Auto Argentina S.A.(business Fiat Group Automobiles) Buenos Aires Argentina

476.464.366 ARS

100,00 Fiat Automoveis S.A. - FIASA 100,000

Fiat Auto Poland S.A. Bielsko-Biala Polonia 660.334.600 PLN 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Auto S.A. de Ahorropara Fines Determinados Buenos Aires Argentina

109.535.149 ARS

100,00 Fiat Auto Argentina S.A.

100,000

Fiat Auto Var S.r.l. Torino Italia 7.370.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Automobil Vertriebs GmbH Francoforte Germania 8.700.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles Germany AG 100,000

Fiat Automobiles S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

FIAT AUTOMOBILES SERBIADOO KRAGUJEVAC Kragujevac Serbia

300.000.000 EUR

66,67 Fiat Group Automobiles S.p.A.

66,672

Fiat Automotive Finance Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 500.000.000 CNY 100,00 Fidis S.p.A. 100,000

Fiat Automoveis S.A. - FIASA(business Fiat Group Automobiles) Betim Brasile

1.069.492.850 BRL

100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A.

100,000

Fiat Center (Suisse) S.A. Meyrin Svizzera 13.000.000 CHF 100,00 Fiat Group Automobiles Switzerland S.A. 100,000

Fiat Center Italia S.p.A. Torino Italia 2.000.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat CR Spol. S.R.O. Praga Repubblica Ceca 1.000.000 CZK 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Credito Compania Financiera S.A. Buenos Aires Argentina 223.129.357 ARS 100,00 Fidis S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

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271

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Fiat Finance Netherlands B.V. Amsterdam Paesi Bassi 690.000.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat France Trappes Francia 235.480.520 EUR 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V. 100,000

Fiat Group Automobiles Austria GmbH Vienna Austria 37.000 EUR 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V.FGA Investimenti S.p.A.

98,0002,000

Fiat Group Automobiles Belgium S.A. Auderghem Belgio 26.100.000 EUR 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V.Fiat Group Automobiles Switzerland S.A.

99,998 0,002

Fiat Group Automobiles Denmark A/S Glostrup Danimarca 55.000.000 DKK 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V. 100,000

Fiat Group Automobiles Germany AG Francoforte Germania 82.650.000 EUR 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V. 99,000

Fiat Group Automobiles Switzerland S.A. 1,000

Fiat Group Automobiles Hellas S.A. Argyroupoli Grecia 62.033.499 EUR 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V. 100,000

Fiat Group Automobiles Ireland Ltd. Dublino Irlanda 5.078.952 EUR 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V. 100,000

Fiat Group Automobiles Japan K.K. Minatu-Ku. Tokyo Giappone 420.000.000 JPY 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Group Automobiles Maroc S.A. Casablanca Marocco 1.000.000 MAD 99,95 Fiat Group Automobiles S.p.A. 99,950

Fiat Group Automobiles Netherlands B.V. Lijnden Paesi Bassi 5.672.250 EUR 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Fiat Group Automobiles Portugal, S.A. Alges Portogallo 1.000.000 EUR 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V. 100,000

Fiat Group Automobiles South Africa (Proprietary) Ltd Johannesburg Rep. Sudafricana 640 ZAR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Group Automobiles Spain S.A. Alcalá De Henares Spagna 8.079.280 EUR 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V.Fiat Group Automobiles Switzerland S.A.

99,998 0,002

Fiat Group Automobiles Sweden AB Kista Svezia 10.000.000 SEK 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Group Automobiles Switzerland S.A. Schlieren Svizzera 21.400.000 CHF 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Group Automobiles UK Ltd Slough Berkshire Regno Unito 44.600.000 GBP 100,00 Fiat Finance Netherlands B.V. 100,000

Fiat Magyarorszag Kereskedelmi KFT. Budapest Ungheria 150.000.000 HUF 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

FIAT NORTH AMERICA LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Professional S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Real Estate Germany GmbH Francoforte Germania 25.000 EUR 100,00 Fiat Automobil Vertriebs GmbH 100,000

Fiat SR Spol. SR.O. Bratislava Slovacchia 33.194 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fidis S.p.A. Torino Italia 250.000.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

i-FAST Automotive Logistics S.r.l. Torino Italia 1.250.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

i-FAST Container Logistics S.p.A. Torino Italia 2.500.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

International Metropolitan Automotive Promotion (France) S.A. Trappes Francia 2.977.680 EUR 100,00 Fiat France 99,997

Italian Automotive Center S.A. Auderghem Belgio 13.500.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles Belgium S.A.Fiat Group Automobiles S.p.A.

99,988 0,012

Italian Motor Village Ltd. Slough Berkshire Regno Unito 1.500.000 GBP 100,00 Fiat Group Automobiles UK Ltd 100,000

Italian Motor Village S.A. Alges Portogallo 50.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles Portugal, S.A. 100,000

Italian Motor Village, S.L. Alcalá De Henares Spagna 1.454.420 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles Spain S.A. 100,000

Lancia Automobiles S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Mecaner S.A. Urdùliz Spagna 3.000.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

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bilancio consolidato al 31 dicembre 2010

aPPendice ile imPresedi Fiat

272

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Sata-Società AutomobilisticaTecnologie Avanzate S.p.A. Melfi Italia 276.640.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

SCDR (Ireland) Limited Dublino Irlanda 70.000 EUR 100,00 Società di Commercializzazione e Distribuzione Ricambi S.p.A.in liquidazione 100,000

SCDR (Switzerland) S.A. in liquidazione Schlieren Svizzera 100.000 CHF 100,00 Società di Commercializzazione e Distribuzione Ricambi S.p.A.in liquidazione 100,000

SCDR Automotive Limited Slough Berkshire Regno Unito 50.000 GBP 100,00 Società di Commercializzazione e Distribuzione Ricambi S.p.A.in liquidazione 100,000

Società di Commercializzazione eDistribuzione Ricambi S.p.A.in liquidazione Torino Italia 100.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Maserati

Maserati S.p.A. Modena Italia 40.000.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Maserati (Suisse) S.A. Schlieren Svizzera 250.000 CHF 100,00 Maserati S.p.A. 100,000

Maserati Deutschland GmbH Wiesbaden Germania 500.000 EUR 100,00 Maserati S.p.A. 100,000

Maserati GB Limited Slough Berkshire Regno Unito 20.000 GBP 100,00 Maserati S.p.A. 100,000

Maserati Japan KK Tokyo Giappone 18.000.000 JPY 100,00 Maserati S.p.A. 100,000

Maserati North America Inc. Englewood Cliffs Stati Uniti 1.000 USD 100,00 Maserati S.p.A. 100,000

Maserati West Europesocieté par actions simplifiée Parigi Francia 37.000 EUR 100,00 Maserati S.p.A. 100,000

Ferrari

Ferrari S.p.A. Modena Italia 20.260.000 EUR (*) 90,00 Fiat S.p.A. 85,000

410 Park Display Inc. New York Stati Uniti 100 USD 90,00 Ferrari N.America Inc. 100,000

Ferrari Central / East Europe GmbH Wiesbaden Germania 1.000.000 EUR 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Ferrari Financial Services AG Monaco Germania 1.777.600 EUR 81,00 Ferrari Financial Services S.p.A. 100,000

Ferrari Financial Services S.p.A. Modena Italia 5.100.000 EUR 81,00 Ferrari S.p.A. 90,000

Ferrari Financial Services, Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 81,00 Ferrari Financial Services S.p.A. 100,000

Ferrari GE.D. S.p.A. Modena Italia 11.570.000 EUR 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Ferrari Japan KK Tokyo Giappone 160.050.000 JPY 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Ferrari Management Consulting (Shanghai) CO., LTD Shanghai Cina (Rep. Popolare) 2.100.000 USD 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Ferrari Maserati Cars InternationalTrading (Shanghai) Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 3.000.000 USD 53,10 Ferrari S.p.A. 59,000

Ferrari Maserati Cars Sales and Services (Shanghai) CO., LTD Shanghai Cina (Rep. Popolare) 2.500.000 USD 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Ferrari N.America Inc. Englewood Cliffs Stati Uniti 200.000 USD 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

(*) Tenuto conto dell’esercizio dell’opzione Call sul 5% del capitale di Ferrari S.p.A.

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273

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Ferrari North Europe Limited Slough Berkshire Regno Unito 50.000 GBP 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Ferrari South West Europe S.A.R.L. Levallois-Perret Francia 172.000 EUR 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000

GSA-Gestions Sportives Automobiles S.A. Meyrin Svizzera 1.000.000 CHF 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Mugello Circuit S.p.A. Scarperia Italia 10.000.000 EUR 90,00 Ferrari S.p.A.Ferrari GE.D. S.p.A.

90,000 10,000

Fiat Powertrain

Fiat Powertrain Technologies SpA Torino Italia 525.000.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Fiat Auto Argentina S.A.(business Fiat Powertrain) Buenos Aires Argentina 476.464.366 ARS 100,00 Fiat Automoveis S.A. - FIASA 100,000

Fiat Automoveis S.A. - FIASA(business Fiat Powertrain) Betim Brasile 1.069.492.850 BRL 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Powertrain Polska Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 220.100.000 PLN 100,00 Fiat Powertrain Technologies SpA 100,000

Fiat Powertrain Technologies(Shanghai) R&D Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 10.000.000 EUR 100,00 Fiat Powertrain Technologies SpA 100,000

Fiat Powertrain Technologies Poland Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 100.000.000 PLN 100,00 Fiat Powertrain Technologies SpA 100,000

FMA - Fabbrica Motori Automobilistici S.r.l. Pratola Serra Italia 150.000.000 EUR 100,00 Fiat Powertrain Technologies SpA 100,000

FPT Powertrain Technologies do Brasil -Industria e Comércio de Motores Ltda Campo Largo Brasile 197.792.500 BRL 100,00 Fiat Automoveis S.A. - FIASA 100,000

Componenti

Magneti Marelli S.p.A. Corbetta Italia 254.325.965 EUR 99,99 Fiat S.p.A. 99,990 100,000

Automotive Lighting Brotterode GmbH Brotterode Germania 7.270.000 EUR 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000

Automotive Lighting Italia S.p.A. Venaria Reale Italia 12.000.000 EUR 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000

Automotive Lighting LLC Farmington Hills Stati Uniti 25.001.000 USD 99,99 Magneti Marelli Holding U.S.A. Inc. 100,000

Automotive Lighting o.o.o. Rjiasan Russia 36.875.663 RUB 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000

Automotive Lighting Polska Sp. z o.o. Sosnowiec Polonia 83.500.000 PLN 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000

Automotive Lighting Rear Lamps France S.a.s. Saint Julien du Sault Francia

1.524.768 EUR

99,99

Automotive Lighting Italia S.p.A. 100,000

Automotive Lighting Rear LampsMexico S. de r.l. de C.V. El Marques Queretaro Messico 50.000 MXN 99,99 Magneti Marelli Holding U.S.A. Inc. 100,000

Automotive Lighting Reutlingen GmbH Reutlingen Germania 1.330.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Automotive Lighting S.R.O. Jihlava Repubblica Ceca 927.637.000 CZK 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000

Automotive Lighting UK Limited Chadwell Heath Regno Unito 40.387.348 GBP 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Ergom do Brasil Ltda Itauna Brasile 6.402.500 BRL 99,99 Plastic Components and Modules Automotive S.p.A. 100,000

Ergom Soffiaggio S.r.l. Leno Italia 45.900 EUR 84,99 Plastic Components and Modules Automotive S.p.A. 85,000

Fiat CIEI S.p.A. in liquidazione Corbetta Italia 220.211 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

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bilancio consolidato al 31 dicembre 2010

aPPendice ile imPresedi Fiat

274

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Industrial Yorka de Mexico S.A. de C.V. Città del Messico Messico 50.000 MXN 99,99 Automotive Lighting Rear Lamps Mexico S. de r.l. de C.V.Industrial Yorka de Tepotzotlan S.A. de C.V.

98,000

2,000

Industrial Yorka de Tepotzotlan S.A. de C.V. Città del Messico Messico 50.000 MXN 99,99 Automotive Lighting Rear Lamps Mexico S. de r.l. de C.V.Industrial Yorka de MexicoS.A. de C.V.

99,000

1,000

Industrias Magneti Marelli Mexico S.A. de C.V. Tepotzotlan Messico 50.000 MXN 99,99 Magneti Marelli SistemasElectronicos Mexico S.A.Servicios Administrativos Corp. IPASA S.A.

99,998

0,002

Industrie Plastica S.p.A. Grugliasco Italia 1.000.000 EUR 99,99 Plastic Components and Modules Automotive S.p.A.

100,000

Magneti Marelli After Market Parts and Services S.p.A. Corbetta Italia 7.000.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Aftermarket GmbH Heilbronn Germania 100.000 EUR 99,99 Magneti Marelli After Market Parts and Services S.p.A.

100,000

Magneti Marelli Aftermarket S.a.s. Trappes Francia 782.208 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Aftermarket SL Llinares del Valles Spagna 2.194.726 EUR 99,99 Magneti Marelli Iberica S.A. 100,000

Magneti Marelli Aftermarket Sp. z o.o. Katowice Polonia 2.000.000 PLN 99,99 Magneti Marelli After Market Parts and Services S.p.A.

100,000

Magneti Marelli Argentina S.A. Buenos Aires Argentina 700.000 ARS 99,99 Magneti Marelli S.p.A.Magneti Marelli France S.a.s.

95,000 5,000

Magneti Marelli AutomotiveComponents (WUHU) Co. Ltd. Wuhu Cina (Rep. Popolare) 32.000.000 USD 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Automotive Electronics (Guangzhou) Co. Limited Guangzhou Cina (Rep. Popolare) 16.100.000 USD 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Cofap Autopecas Ltda San Paolo Brasile 7.554.539 BRL 99,99 Magneti Marelli After Market Parts and Services S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Cofap CompanhiaFabricadora de Pecas Santo Andre Brasile 177.725.564 BRL 99,63 Magneti Marelli S.p.A. 99,643 99,966

Magneti Marelli Conjuntos de Escape S.A. Buenos Aires Argentina 7.480.071 ARS 99,99 Magneti Marelli S.p.A.Magneti Marelli Argentina S.A.

95,000 5,000

Magneti Marelli do Brasil Industria e Comercio SA Hortolandia Brasile 40.568.427 BRL 99,86 Magneti Marelli S.p.A. 99,872 99,990

Magneti Marelli Espana S.A. Llinares del Valles Spagna 781.101 EUR 99,99 Magneti Marelli Iberica S.A. 100,000

Magneti Marelli Exhaust SystemsPolska Sp. z o.o. Sosnowiec Polonia 15.000.000 PLN 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli France S.a.s. Nanterre Francia 42.672.960 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A.Ufima S.A.S.

99,999 0,001

Magneti Marelli GmbH Russelsheim Germania 200.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Page 276: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

275

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Magneti Marelli Hellas A.E. in liquidazione Atene Grecia 587.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Holding U.S.A. Inc. Wixom Stati Uniti 10 USD 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Iberica S.A. Santpedor Spagna 24.499.771 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli India Private Ltd Nuova Delhi India 20.000.000 INR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Japan K.K. KohoKu-Ku-Yokohama Giappone 60.000.000 JPY 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Motopropulsion France SAS Argentan Francia 884.058 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli North America Inc. Wilmington Stati Uniti 40.223.205 USD 99,63 Magneti Marelli Cofap Companhia Fabricadora de Pecas 100,000

Magneti Marelli Powertrain(Shanghai) Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 17.500.000 USD 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Powertrain IndiaPrivate Limited Nuova Delhi India 450.000.000 INR 51,00 Magneti Marelli S.p.A. 51,000

Magneti Marelli Powertrain Slovakia s.r.o. Bratislava Slovacchia 7.000.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Powertrain U.S.A. LLC Sanford Stati Uniti 25.000.000 USD 99,99 Magneti Marelli Holding U.S.A. Inc. 100,000

Magneti Marelli Racing Ltd in liquidazione Basildon Regno Unito 10.000 GBP 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Repuestos S.A. Buenos Aires Argentina 2.012.000 ARS 99,99 Magneti Marelli After MarketParts and Services S.p.A.Magneti Marelli Cofap Autopecas Ltda

52,000

48,000

Magneti Marelli Sistemas Automotivos Industria e Comercio Ltda Contagem Brasile

206.834.874 BRL

99,99

Magneti Marelli S.p.A.Automotive Lighting Reutlingen GmbH

66,11133,889

Magneti Marelli Sistemas Electronicos Mexico S.A.

Tepotzotlan Messico 50.000 MXN 99,99 Magneti Marelli S.p.A.Servicios Administrativos Corp. IPASA S.A.

99,998 0,002

Magneti Marelli Slovakia s.r.o. Bratislava Slovacchia 30.006.639 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli South Africa(Proprietary) Limited Johannesburg Rep. Sudafricana 1.950.000 ZAR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Suspension Systems Bielsko Sp. z.o.o. Bielsko-Biala Polonia 70.050.000 PLN 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Suspension Systems Poland Sp. z o.o. in liquidazione Sosnowiec Polonia 4.310.000 PLN 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Suspensions USA LLC Farmington Hills Stati Uniti 1.300.000 USD 99,99 Magneti Marelli Holding U.S.A. Inc. 100,000

Magneti Marelli Um Electronic Systems Private Limited Nuova Delhi India 260.000.000 INR 51,00 Magneti Marelli S.p.A. 51,000

Mako Elektrik Sanayi Ve Ticaret A.S. Osmangazi Bursa Turchia 16.500.000 TRY 96,65 Powertrain Mekanik Sanayi ve Ticaret Anonim Sirketi 96,665

Malaysian Automotive Lighting SDN. BHD Bayan Lepas Malesia 6.000.000 MYR 79,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 80,000

Plastic Components and ModulesAutomotive S.p.A. Grugliasco Italia 10.000.000 EUR 99,99

Plastic Components and Modules Holding S.p.A. 100,000

Plastic Components and Modules Holding S.p.A. Grugliasco Italia 10.000.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Plastic Components and Modules Poland S.A. Sosnowiec Polonia 21.000.000 PLN 99,99

Plastic Components and Modules Automotive S.p.A. 100,000

Plastic Components Fuel Systems Poland Sp. z o.o. Sosnowiec Polonia 29.281.500 PLN 99,99 Plastic Components and Modules Poland S.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Page 277: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

bilancio consolidato al 31 dicembre 2010

aPPendice ile imPresedi Fiat

276

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Plastiform A.S. Bursa Turchia 715.000 TRY 99,99 Plastic Components and Modules Automotive S.p.A.Magneti Marelli S.p.A.

97,000 3,000

Powertrain Mekanik Sanayi ve Ticaret Anonim Sirketi

Bursa Turchia 50.000 TRY 99,99 Magneti Marelli S.p.A.Iveco Arac Sanayi VE Ticaret A.S.Mako Elektrik Sanayi Ve Ticaret A.S.Plastiform A.S.Sistemi Comandi Meccanici Otomotiv Sanayi Ve Ticaret A.S.

99,800 0,0500,0500,050

0,050

Servicios Administrativos Corp. IPASA S.A.

Col. Chapultepec Messico 1.000 MXN 99,99 Magneti Marelli SistemasElectronicos Mexico S.A.Industrias Magneti Marelli Mexico S.A. de C.V.

99,9900,010

Sistemi Sospensioni S.p.A. Corbetta Italia 37.622.179 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

SNIARICERCHE S.P.A. in liquidazione Pisticci Italia 880.000 EUR 99,99 Plastic Components and Modules Holding S.p.A.Plastic Components and Modules Automotive S.p.A.

95,000

5,000

TEA S.r.l. Grugliasco Italia 516.000 EUR 99,99 Plastic Components and Modules Automotive S.p.A.Plastic Components and Modules Holding S.p.A.

95,000

5,000

Tecnologia de Iluminacion Automotriz S.A. de C.V. Chihuahua Messico 50.000 MXN 99,99 Automotive Lighting LLC 100,000

Ufima S.A.S. Nanterre Francia 44.940 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A.Fiat Partecipazioni S.p.A.

65,020 34,980

Prodotti Metallurgici

Teksid S.p.A. Torino Italia 71.403.261 EUR 84,79 Fiat S.p.A. 84,791

Compania Industrial Frontera S.A. de C.V. Frontera Messico 50.000 MXN 84,79 Teksid Hierro de Mexico S.A. de C.V. 100,000

Fonderie du Poitou Fonte S.A.S. Ingrandes-sur-Vienne Francia 26.958.464 EUR 84,79 Teksid S.p.A. 100,000

Funfrap-Fundicao Portuguesa S.A. Cacia Portogallo 13.697.550 EUR 70,89 Teksid S.p.A. 83,607

Teksid Aluminum S.r.l. Carmagnola Italia 5.000.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Teksid do Brasil Ltda Betim Brasile 148.874.686 BRL 84,79 Teksid S.p.A. 100,000

Teksid Hierro De Mexico Arrendadora S.A. de C.V. Frontera Messico 497.690.000 MXN 84,79 Teksid S.p.A. 100,000

Teksid Hierro de Mexico S.A. de C.V. Frontera Messico 418.874.300 MXN 84,79 Teksid S.p.A. 100,000

Teksid Inc. Wilmington Stati Uniti 100.000 USD 84,79 Teksid S.p.A. 100,000

Teksid Iron Poland Sp. z o.o. Skoczow Polonia 115.678.500 PLN 84,79 Teksid S.p.A. 100,000

Mezzi e Sistemi di Produzione

Comau S.p.A. Grugliasco Italia 48.013.959 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Page 278: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

277

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Autodie International, Inc. Grand Rapids Stati Uniti 1.000 USD 100,00 Comau Pico Holdings Corporation 100,000

Comau (Shanghai) Engineering Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 5.000.000 USD 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Comau (Shanghai) International Trading Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 200.000 USD 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Comau Argentina S.A. Buenos Aires Argentina 500.000 ARS 100,00 Comau S.p.A.Comau do Brasil Industria e Comercio Ltda.Fiat Argentina S.A.

55,280

44,690 0,030

Comau Canada Inc. Windsor Canada 100 CAD 100,00 Comau Inc. 100,000

Comau Deutschland GmbH Boblingen Germania 1.330.000 EUR 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Comau do Brasil Industria e Comercio Ltda. Betim Brasile

29.312.653 BRL

100,00

Comau S.p.A.Fiat do Brasil S.A.

99,999 0,001

Comau Estil Unl. Luton Regno Unito 107.665.056 USD 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Comau France S.A.S. Trappes Francia 6.000.000 EUR 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Comau Inc. Southfield Stati Uniti 21.457 USD 100,00 Comau Pico Holdings Corporation 100,000

Comau India Private Limited Pune India 239.935.020 INR 100,00 Comau S.p.A.Comau Deutschland GmbH

99,990 0,010

Comau Pico Holdings Corporation New York Stati Uniti 100 USD 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Comau Pico Iaisa S.de R.L. de C.V. Tepotzotlan Messico 3.000 MXN 100,00 Comau Pico Mexico S.de R.L. de C.V.Comau S.p.A.

99,967 0,033

Comau Pico Mexico S.de R.L. de C.V. Tepotzotlan Messico 3.000 MXN 100,00 Comau S.p.A.Comau Deutschland GmbH

99,967 0,033

Comau Pico Pitex S.de R.L. C.V. Tepotzotlan Messico 3.000 MXN 100,00 Comau Pico Mexico S.de R.L. de C.V.Comau S.p.A.

99,967 0,033

Comau Pico Trebol S.de R.L. de C.V. Tepotzotlan Messico 3.000 MXN 100,00 Comau Pico Mexico S.de R.L. de C.V.Comau S.p.A.

99,967 0,033

Comau Poland Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 3.800.000 PLN 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Comau Resources, Inc. Southfield Stati Uniti 1.000 USD 100,00 Comau Pico Holdings Corporation 100,000

Comau Romania S.R.L. Oradea Romania 10.315.170 RON 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Comau Russia OOO Mosca Russia 4.770.225 RUB 100,00 Comau S.p.A.Comau Deutschland GmbH

99,000 1,000

Comau Service Systems S.L. Madrid Spagna 250.000 EUR 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Editoria e Comunicazione

Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. Torino Italia 5.980.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

BMI S.p.A. Genova Italia 124.820 EUR 88,00 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. 88,000

Editrice La Stampa S.p.A. Torino Italia 4.160.000 EUR 100,00 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. 100,000

La Stampa Europe SAS Trappes Francia 1.278.750 EUR 100,00 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. 100,000

Nexta Srl Torino Italia 50.000 EUR 66,00 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. 66,000

Publikompass S.p.A. Milano Italia 3.068.000 EUR 100,00 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Page 279: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

bilancio consolidato al 31 dicembre 2010

aPPendice ile imPresedi Fiat

278

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Diverse e Holdings

Business Solutions S.p.A. Torino Italia 4.791.396 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

C.R.F. Società Consortile per Azioni Orbassano Italia 45.000.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A.Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat Powertrain Technologies SpA

75,000 20,000 5,000

Centro Ricerche Plast-Optica S.p.A. Amaro Italia 1.033.000 EUR 75,50 C.R.F. Società Consortile per AzioniAutomotive Lighting Italia S.p.A.

51,00024,500

Deposito Avogadro S.r.l. Torino Italia 100.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Elasis-Società Consortile per Azioni Pomigliano d’Arco Italia 20.000.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A.C.R.F. Società Consortile per AzioniFiat Partecipazioni S.p.A.

70,567 27,933

1,500

Fiat Argentina S.A. Buenos Aires Argentina 5.292.117 ARS 100,00 Fiat Services S.p.A.Fiat do Brasil S.A.SGR-Sociedad para la Gestion de Riesgos S.A.Fiat Auto Argentina S.A.

90,961 9,029

0,009

0,001

Fiat do Brasil S.A. Nova Lima Brasile 37.158.349 BRL 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat Services S.p.A.

99,998 0,002

Fiat Financas Brasil Ltda Nova Lima Brasile 2.469.701 BRL 100,00 Fiat Finance S.p.A.Fiat do Brasil S.A.

99,994 0,006

Fiat Finance and Trade Ltd S.A. Lussemburgo Lussemburgo 251.494.000 EUR 100,00 Fiat Finance S.p.A.Fiat Finance Canada Ltd.

99,993 0,007

Fiat Finance Canada Ltd. Calgary Canada 10.099.885 CAD 100,00 Fiat Finance S.p.A. 100,000

Fiat Finance et Services S.A. Trappes Francia 3.700.000 EUR 100,00 Fiat Services S.p.A. 99,997

Fiat Finance North America Inc. Wilmington Stati Uniti 190.090.010 USD 100,00 Fiat Finance S.p.A.Fiat S.p.A.

60,526 39,474

Fiat Finance S.p.A. Torino Italia 224.440.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A. Torino Italia 369.500.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Fiat GmbH Ulm Germania 200.000 EUR 100,00 Fiat Services S.p.A. 100,000

Fiat Group Marketing & CorporateCommunication S.p.A. Torino Italia 100.000.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Fiat Group Purchasing France S.a.r.l. Trappes Francia 7.700 EUR 100,00 Fiat Group Purchasing S.r.l. 100,000

Fiat Group Purchasing Poland Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 300.000 PLN 100,00 Fiat Group Purchasing S.r.l. 100,000

Fiat Group Purchasing S.r.l. Torino Italia 600.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Fiat Iberica S.A. Madrid Spagna 2.797.054 EUR 100,00 Fiat Services S.p.A. 100,000

Fiat Information Technology, Excellence and Methods S.p.A. Torino Italia 500.000 EUR 100,00 Fiat Services S.p.A. 100,000

Fiat Partecipazioni S.p.A. Torino Italia 361.054.062 EUR 100,00 Fiat S.p.A. Fiat Group Automobiles S.p.A.

98,644 1,356

Fiat Polska Sp. z o.o. Varsavia Polonia 25.500.000 PLN 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Page 280: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

279

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Fiat Services Belgium N.V. Zedelgem Belgio 62.000 EUR 100,00 Fiat U.K. LimitedFiat Services S.p.A.

99,960 0,040

Fiat Services Polska Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 3.600.000 PLN 100,00 Fiat Services S.p.A. 100,000

Fiat Services S.p.A. Torino Italia 3.600.000 EUR 100,00 Business Solutions S.p.A. 100,000

Fiat Servizi per l’Industria S.c.p.a. Torino Italia 1.652.669 EUR 99,36 Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat Group Automobiles S.p.A.Iveco S.p.A.Fiat S.p.A.CNH Italia s.p.a.Teksid S.p.A.C.R.F. Società Consortile per AzioniComau S.p.A.Editrice La Stampa S.p.A.Fiat Services S.p.A.Magneti Marelli S.p.A.

51,000 25,500 6,000 5,000 3,000 2,000 1,500

1,500 1,500 1,500 1,500

Fiat Switzerland SA Paradiso Svizzera 1.100.000 CHF 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Fiat U.K. Limited Basildon Regno Unito 750.000 GBP 100,00 Fiat Services S.p.A. 100,000

Fiat U.S.A. Inc. New York Stati Uniti 16.830.000 USD 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Fiat-Revisione Interna S.c.r.l. Torino Italia 300.000 EUR 98,38 Fiat S.p.A.Fiat Group Automobiles S.p.A.CNH Global N.V.Iveco S.p.A.Comau S.p.A.Ferrari S.p.A.Fiat Group Purchasing S.r.l.Fiat Powertrain Technologies SpAFiat Services S.p.A.Itedi-Italiana Edizioni S.p.A.Magneti Marelli S.p.A.Maserati S.p.A.Teksid S.p.A.Fiat Finance S.p.A.Fiat Partecipazioni S.p.A.

51,000 13,000 10,000 6,000 2,000 2,000 2,000 2,000 2,000 2,0002,000

2,000 2,000 1,000 1,000

Neptunia Assicurazioni Marittime S.A. Losanna Svizzera 10.000.000 CHF 100,00 Rimaco S.A. 100,000

Rimaco S.A. Losanna Svizzera 350.000 CHF 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Risk Management S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Sadi Polska-Agencja Celna Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 500.000 PLN 100,00 Servizi e Attività Doganali per l’Industria S.p.A.

100,000

Servizi e Attività Doganali per l’Industria S.p.A. Torino Italia 520.000 EUR 100,00 Fiat Services S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Page 281: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

bilancio consolidato al 31 dicembre 2010

aPPendice ile imPresedi Fiat

280

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

SIRIO - Sicurezza Industriale Società consortile per azioni Torino Italia 120.000 EUR 93,56

Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat Group Automobiles S.p.A.Iveco S.p.A.Fiat Powertrain Technologies SpAMagneti Marelli S.p.A.Fiat S.p.A.Comau S.p.A.Ferrari S.p.A.Teksid S.p.A.Irisbus Italia S.p.A.Fiat Services S.p.A.Sistemi Sospensioni S.p.A.Teksid Aluminum S.r.l.C.R.F. Società Consortile per AzioniNew Holland Kobelco Construction Machinery S.p.A.Fiat Servizi per l’Industria S.c.p.a.Fiat Finance S.p.A.Isvor Fiat Società consortile di sviluppo e addestramento industriale per AzioniFidis S.p.A.Automotive Lighting Italia S.p.A.CNH Italia s.p.a.Editrice La Stampa S.p.A.Elasis-Società Consortile per AzioniFGA Officine Automobilistiche Grugliasco S.p.A.Astra Veicoli Industriali S.p.A.Fiat Group Marketing & Corporate Communication S.p.A.Fiat Group Purchasing S.r.l.Servizi e Attività Doganali per l’Industria S.p.A.Fiat-Revisione Interna S.c.r.l.Fiat Center Italia S.p.A.Abarth & C. S.p.A.Itedi-Italiana Edizioni S.p.A.Maserati S.p.A.Orione-Società Industriale per la Sicurezza e la Vigilanza Consortile per AzioniRisk Management S.p.A.Sisport Fiat S.p.A. - Società sportiva dilettantistica

57,724 17,288 4,644 2,356 1,863 0,751 0,729 0,729 0,664 0,622 0,593 0,551 0,540 0,535

0,535

0,503 0,449

0,449

0,325 0,255 0,237 0,233 0,233

0,167

0,103

0,103 0,103

0,103 0,061 0,045 0,039 0,039 0,039

0,039 0,039

0,039

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Page 282: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

281

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Magneti Marelli After Market Parts and Services S.p.A.Easy Drive S.r.l.Fiat Auto Var S.r.l.Fiat Information Technology, Excellence and Methods S.p.A.Plastic Components and Modules Automotive S.p.A.TEA S.r.l.i-FAST Automotive Logistics S.r.l.i-FAST Container Logistics S.p.A.

0,0370,022

0,022

0,022

0,0220,0220,0200,020

Sisport Fiat S.p.A. - Società sportiva dilettantistica Torino Italia 889.049 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Fiat Group Automobiles

FGA CAPITAL S.p.A. Torino Italia 700.000.000 EUR 50,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 50,000

FAL Fleet Services S.A.S. Trappes Francia 3.000.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FC France S.A. Trappes Francia 11.360.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 99,999

FGA Bank G.m.b.H. Vienna Austria 5.000.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A.Fidis S.p.A.

50,000 25,000

FGA Bank Germany G.m.b.H. Heilbronn Germania 39.600.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA CAPITAL BELGIUM S.A. Auderghem Belgio 3.718.500 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 99,999

FGA Capital Danmark A/S Glostrup Danimarca 14.154.000 DKK 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA CAPITAL HELLAS S.A. Argyroupoli Grecia 1.200.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA CAPITAL IFIC SA Alges Portogallo 10.000.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA CAPITAL IRELAND Public Limited Company Dublino Irlanda 132.562 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 99,994

FGA Capital Netherlands B.V. Lijnden Paesi Bassi 3.085.800 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA CAPITAL RE Limited Dublino Irlanda 1.000.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA Capital Services Spain S.A. Alcalá De Henares Spagna 25.145.299 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA Capital Spain E.F.C. S.A. Alcalá De Henares Spagna 26.671.557 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA CAPITAL UK LTD. Slough Berkshire Regno Unito 50.250.000 GBP 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA CONTRACTS UK LTD. Slough Berkshire Regno Unito 19.000.000 GBP 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

Fiat Distribuidora Portugal S.A. Alges Portogallo 500.300 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA INSURANCE HELLAS S.A. Argyroupoli Grecia 60.000 EUR 49,99 FGA CAPITAL HELLAS S.A. 99,975

FGA Leasing GmbH Vienna Austria 40.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA Leasing Polska Sp. z o.o. Varsavia Polonia 12.500.000 PLN 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FGA WHOLESALE UK LTD. Slough Berkshire Regno Unito 20.500.000 GBP 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

Fiat Bank Polska S.A. Varsavia Polonia 125.000.000 PLN 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Page 283: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

bilancio consolidato al 31 dicembre 2010

aPPendice ile imPresedi Fiat

282

IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (continua)

Fidis Finance (Suisse) S.A. Schlieren Svizzera 24.100.000 CHF 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

Fidis Finance Polska Sp. z o.o. Varsavia Polonia 10.000.000 PLN 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FL Auto Snc Trappes Francia 8.954.581 EUR 50,00 FC France S.A. 99,998

FL Location SNC Trappes Francia 76.225 EUR 49,99 FC France S.A. 99,980

Leasys S.p.A. Torino Italia 77.979.400 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000

FER MAS Oto Ticaret A.S. Istanbul Turchia 5.500.000 TRY 37,64 Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 99,418

Fiat India Automobiles Limited(business Fiat Group Automobiles) Ranjangaon India 16.849.279.000 INR 50,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 50,000

G.E.I.E. Gisevel Parigi Francia 15.200 EUR 50,00 Fiat France 50,000

G.E.I.E.-Sevelind Parigi Francia 15.200 EUR 50,00 Fiat France 50,000

GAC FIAT Automobiles Co. Ltd. (business Fiat Group Automobiles) Changsha Cina (Rep. Popolare)

900.000.000 CNY

50,00 Fiat Group Automobiles S.p.A.

50,000

Koc Fiat Kredi Tuketici Finansmani A.S. Istanbul Turchia 30.000.000 TRY 37,86 Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 100,000

MEKATRO Arastirma-Gelistirme ve Ticaret A.S. Kocaeli Turchia

150.000 TRY

36,72 Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S.

97,000

PLATFORM Arastirma Gelistirme Tasarim ve Ticaret A.S. Bursa Turchia

1.000.000 TRY

37,48 Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S.

99,000

Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A. Atessa Italia 68.640.000 EUR 50,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 50,000

Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme Parigi Francia

80.325.000 EUR

50,00 Fiat France

50,000

Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. Levent Turchia 500.000.000 TRY 37,86 Fiat Group Automobiles S.p.A. 37,856

Fiat Powertrain

Fiat India Automobiles Limited(business Fiat Powertrain) Ranjangaon India 16.849.279.000 INR 50,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 50,000

FIAT POWERTRAIN TECHNOLOGIES SOLLERS Investment Company B.V. Amsterdam Paesi Bassi 1.000.000 EUR 50,00 Fiat Powertrain Technologies SpA 50,000

FIAT POWERTRAIN TECHNOLOGIES SOLLERS Limited Liability Company Zavolzhje Russia 10.000 RUB 50,00

FIAT POWERTRAIN TECHNOLOGIES SOLLERS Investment Company B.V. 100,000

GAC FIAT Automobiles Co. Ltd.(business Fiat Powertrain)

Changsha Cina (Rep. Popolare) 900.000.000 CNY 50,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 50,000

Componenti

Endurance Magneti Marelli Shock Absorbers (India) Private Limited Pune India

289.999.980 INR

50,00 Magneti Marelli S.p.A. 50,000

Magneti Marelli Motherson Auto System Limited Nuova Delhi India 600.000.000 INR 49,99

Magneti Marelli Motherson India Holding B.V.Magneti Marelli S.p.A.

63,333 18,330

100,0000,000

Magneti Marelli Motherson India Holding B.V. Amsterdam Paesi Bassi

2.000.000 EUR

50,00 Magneti Marelli S.p.A.

50,000

Magneti Marelli SKH Exhaust Systems Private Limited Nuova Delhi India 95.000.000 INR 50,00 Magneti Marelli S.p.A. 50,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Page 284: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

283

IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (continua)

SAIC MAGNETI MARELLI Powertrain Co. Ltd Shanghai Cina (Rep. Popolare) 12.000.000 EUR 50,00 Magneti Marelli S.p.A. 50,000

SKH Magneti Marelli Exhaust Systems Private Limited Nuova Delhi India 95.450.000 INR 46,62 Magneti Marelli S.p.A. 46,621 50,000

tema.mobility Torino Italia 850.000 EUR 50,00 Magneti Marelli S.p.A. 50,000

Prodotti Metallurgici

Hua Dong Teksid Automotive Foundry Co. Ltd. Zhenjiang-Jangsu Cina (Rep. Popolare) 385.363.550 CNY 42,40 Teksid S.p.A. 50,000

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Fiat Group Automobiles

Alfa Romeo Inc. Winter Garden Stati Uniti 3.000.000 USD 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

F.A. Austria Commerz GmbH Vienna Austria 37.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles Switzerland S.A. 100,000

Fiat Auto Egypt Industrial Company SAE Giza Egitto 50.000.000 EGP 80,40 Fiat Group Automobiles S.p.A. 80,400

Fiat Auto Egypt S.A.E. Giza Egitto 5.000.000 EGP 79,60 Fiat Auto Egypt Industrial Company SAE 99,000

Italcar SA Casablanca Marocco 28.000.000 MAD 99,94 Fiat Group Automobiles Maroc S.A. 99,986

Sirio Polska Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 1.350.000 PLN 100,00 Fiat Auto Poland S.A. 100,000

Componenti

Cofap Fabricadora de Pecas Ltda Santo Andre Brasile 75.720.716 BRL 68,26 Magneti Marelli do Brasil Industria e Comercio SA

68,350

Diverse e Holdings

Fabbrica Italia Pomigliano S.p.A. Torino Italia 200.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Fast-Buyer S.p.A. Torino Italia 500.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Fiat (China) Business Co., Ltd. Pechino Cina (Rep. Popolare) 3.000.000 USD 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Financière Pegaso France S.A. Trappes Francia 260.832 EUR 100,00 Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A. 100,000

Isvor Fiat Società consortile di sviluppo e addestramento industriale per Azioni Torino Italia 300.000 EUR 99,54

Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat Group Automobiles S.p.A.Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A.Comau S.p.A.Fiat Powertrain Technologies SpAFiat S.p.A.Fiat Services S.p.A.Magneti Marelli S.p.A.Teksid S.p.A.

54,000 16,000 12,000 3,000 3,000 3,000 3,000 3,000 3,000

Iveco Motors of China Limited in liquidazione Shanghai Cina (Rep. Popolare) 300.000 USD 100,00 Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A. 100,000

Iveco S.P.R.L. Kinshasa Congo (Rep. Dem. Congo)

1 CDF 100,00 Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A.Astra Veicoli Industriali S.p.A.

99,9920,008

New Business 8 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

SGR-Sociedad para la Gestion de Riesgos S.A. Buenos Aires Argentina 150.000 ARS 99,96 Rimaco S.A. 99,960

Sistemi Ambientali S.p.A. in liquidazione Rivoli Italia 9.544.080 EUR 99,79 Fiat Partecipazioni S.p.A. 99,785

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Page 285: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

bilancio consolidato al 31 dicembre 2010

aPPendice ile imPresedi Fiat

284

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE AL COSTO

Fiat Group Automobiles

(*) CMP Componentes e Modulos Plasticos Industria e Comercio Ltda. Contagem Brasile 4.375.687 BRL 100,00 Fiat Automoveis S.A. - FIASA 100,000

CODEFIS Società consortile per azioni Torino Italia 120.000 EUR 68,44 Fiat Group Automobiles S.p.A.CNH Capital U.K. LtdIveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l.

51,000 14,000 5,000

FAS FREE ZONE Ltd. Kragujevac Kragujevac Serbia 500 EUR 66,67 FIAT AUTOMOBILES SERBIA DOO KRAGUJEVAC

100,000

Fiat Auto Espana Marketing Instituto Agrupacion de Interes Economico Alcalá De Henares Spagna 30.051 EUR 95,00 Fiat Group Automobiles Spain S.A. 95,000

Fiat Auto Marketing Institute (Portugal) ACE Alges Portogallo 15.000 EUR 80,00 Fiat Group Automobiles Portugal, S.A. 80,000

Fiat Automobiles Service Co. Ltd. Nanjing Cina (Rep. Popolare) 10.000.000 EUR 100,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,000

Fiat Motor Sales Ltd Slough Berkshire Regno Unito 1.500.000 GBP 100,00 Fiat Group Automobiles UK Ltd 100,000

TCA - Tecnologia em Componentes Automotivos SA

Jaboatao do Guararapes Brasile 18.640.185 BRL 100,00 Fiat Automoveis S.A. - FIASA 100,000

Ferrari

Ferrari (Suisse) SA in liquidazione Nyon Svizzera 0 CHF 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000

Scuderia Ferrari Club S.c. a r.l. Maranello Italia 105.000 EUR 84,86 Ferrari S.p.A. 94,286

Componenti

Automotive Lighting Japan K.K. KohoKu-Ku-Yokohama Giappone 10.000.000 JPY 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000

Magneti Marelli Automotive Components (India) Limited in liquidazione Pune India 125.000.000 INR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Magneti Marelli Comandos Mecanicos Industria e Comercio Ltda Sete Lagoas Brasile 1.000 BRL 99,99

Magneti Marelli Sistemas Automotivos Industria e Comercio LtdaFiat do Brasil S.A.

99,900 0,100

Magneti Marelli d.o.o. Kragujevac, Kosovska 4 Kragujevac Serbia 500 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Parco Scientifico e Tecnologico della Basilicata - S.p.A. in liquidazione Grugliasco Italia 120.000 EUR 99,99

Plastic Components and Modules Holding S.p.A. 100,000

Plastic Components and Modules Fuel Tanks S.p.A. Grugliasco Italia 120.000 EUR 99,99

Plastic Components and Modules Automotive S.p.A. 100,000

Sistemi Comandi Meccanici Otomotiv Sanayi Ve Ticaret A.S. Bursa Turchia 90.000 TRY 99,95 Magneti Marelli S.p.A. 99,956

Sistemi Comandi Meccanici S.C.M. S.p.A. Corbetta Italia 1.800.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

(*) Attività destinata alla vendita.

Page 286: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

285

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE AL COSTO (continua)

Mezzi e Sistemi di Produzione

Comau U.K. Limited Telford Regno Unito 2.500 GBP 100,00 Comau S.p.A. 100,000

Consorzio Fermag in liquidazione Bareggio Italia 144.608 EUR 68,00 Comau S.p.A. 68,000

Diverse e Holdings

Fiat Common Investment Fund Limited Londra Regno Unito 2 GBP 100,00 Fiat U.K. Limited 100,000

Fiat Gra.De EEIG Watford Regno Unito 0 GBP 97,29 Fiat Group Automobiles S.p.A.CNH Global N.V.Fiat Netherlands Holding N.V.Business Solutions S.p.A.Fiat S.p.A.C.R.F. Società Consortile per AzioniComau S.p.A.Magneti Marelli S.p.A.Teksid S.p.A.

46,00023,000

23,000 2,000 2,000 1,000 1,000 1,000 1,000

Fiat Oriente S.A.E. in liquidazione Il Cairo Egitto 50.000 EGP 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Fiat Partecipazioni France Société par actions simplifiée Trappes Francia 37.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

Fiat Partecipazioni India Private Limited Nuova Delhi India 28.605.400 INR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat Group Purchasing S.r.l.

99,825 0,175

Fides Corretagens de Securos Ltda Nova Lima Brasile 365.525 BRL 100,00 Rimaco S.A. 99,998

Isvor Fiat India Private Ltd. in liquidazione Nuova Delhi India 1.750.000 INR 99,54 Isvor Fiat Società consortile di sviluppo e addestramento industriale per Azioni

100,000

New Business 27 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

New Business 28 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

New Business 29 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

New Business 30 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

New Business 31 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

New Business 32 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 100,000

OOO Sadi Rus Nizhniy Novgorod Russia 2.700.000 RUB 100,00 Sadi Polska-Agencja Celna Sp. z o.o.Fiat Services Polska Sp. z o.o.

90,000 10,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Page 287: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

bilancio consolidato al 31 dicembre 2010

aPPendice ile imPresedi Fiat

286

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE AL COSTO (continua)

Orione-Società Industriale per la Sicurezza e la Vigilanza Consortile per Azioni Torino Italia 120.000 EUR 98,82

Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat S.p.A.Editrice La Stampa S.p.A.Fiat Group Automobiles S.p.A.CNH Italia s.p.a.Comau S.p.A.Ferrari S.p.A.Fiat Finance S.p.A.Fiat Powertrain Technologies SpAFiat Services S.p.A.Iveco S.p.A.Magneti Marelli S.p.A.Sisport Fiat S.p.A. - Società sportiva dilettantisticaTeksid S.p.A.

77,82218,0030,4390,4390,2200,2200,2200,2200,2200,2200,2200,220

0,2200,220

IMPRESE COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Fiat Group Automobiles

Chrysler Group LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 20,00 FIAT NORTH AMERICA LLC 20,000

Utymat S.A. Santa Margarita I Els Monjos

Spagna 4.644.453 EUR 37,50 FGA Investimenti S.p.A. 37,500

Fiat Powertrain

Haveco Automotive Transmission Co. Ltd. Zhajiang Cina (Rep. Popolare) 200.010.000 CNY 33,33 Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A. 33,330

Editoria e Comunicazione

Società Editrice Mercantile - S.E.M. S.R.L. Genova Italia 3.000.000 EUR 40,00 Editrice La Stampa S.p.A. 40,000

To-dis S.r.l. Torino Italia 510.000 EUR 45,00 Editrice La Stampa S.p.A. 45,000

Diverse e Holdings

Hangzhou IVECO Automobile Transmission Technology Co., Ltd. Hangzhou Cina (Rep. Popolare) 240.000.000 CNY 33,33 Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A. 33,333

Iveco-Motor Sich, Inc. Zaporozhye Ucraina 26.568.000 UAH 38,62 Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A. 38,618

Otoyol Sanayi A.S. in liquidazione Samandira-Kartal/Istanbul Turchia 52.674.386 TRY 27,00 Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A. 27,000

Rizzoli Corriere della Sera MediaGroup S.p.A. Milano Italia 762.019.050 EUR 10,09 Fiat S.p.A. 10,093 10,497

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Page 288: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

287

IMPRESE COLLEGATE VALUTATE AL COSTO

Fiat Group Automobiles

Consorzio per la Reindustrializzazione Area di Arese S.r.l. in liquidazione Arese Italia 20.000 EUR 30,00 Fiat Group Automobiles S.p.A. 30,000

Fidis Rent GmbH Francoforte Germania 50.000 EUR 49,00 Fiat Group Automobiles Germany AG 49,000

Turin Auto Private Ltd. in liquidazione Mumbai India 43.300.200 INR 50,00 FGA Investimenti S.p.A. 50,000

Ferrari

Iniziativa Fiorano S.r.l. Modena Italia 90.000 EUR 30,00 Ferrari S.p.A. 33,333

Senator Software Gmbh Monaco Germania 25.565 EUR 39,69 Ferrari Financial Services AG 49,000

Componenti

Auto Componentistica Mezzogiorno - A.C.M. Melfi Società Consortile a responsabilità limitata Torino Italia 40.000 EUR 24,25

Plastic Components and Modules Automotive S.p.A.Sistemi Sospensioni S.p.A.

16,500 7,750

Bari Servizi Industriali S.c.r.l. Modugno Italia 18.000 EUR 33,33 Magneti Marelli S.p.A. 33,333

Flexider S.p.A. Torino Italia 4.080.000 EUR 25,00 Magneti Marelli S.p.A. 25,000

Mars Seal Private Limited Mumbai India 400.000 INR 24,00 Magneti Marelli France S.a.s. 24,000

Matay Otomotiv Yan Sanay Ve Ticaret A.S. Bursa Turchia 3.800.000 TRY 28,00 Magneti Marelli S.p.A. 28,000

Editoria e Comunicazione

Le Monde Europe S.A.S. Parigi Francia 5.024.274 EUR 48,44 La Stampa Europe SAS 48,443

Le Monde Presse S.A.S. Parigi Francia 7.327.930 EUR 27,28 La Stampa Europe SAS 27,277

Diverse e Holdings

Ciosa S.p.A. in liquidazione Milano Italia 516 EUR 25,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 25,000

Consorzio Parco Industriale di Chivasso Chivasso Italia 51.650 EUR 37,90 Fiat Partecipazioni S.p.A.Plastic Components and Modules Automotive S.p.A.

27,000

10,900

Consorzio per lo Sviluppo delle Aziende Fornitrici in liquidazione Torino Italia 241.961 EUR 30,83

CNH Italia s.p.a.Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A.Fiat Group Automobiles S.p.A.

10,672 10,672 10,672

Consorzio Prode Napoli Italia 51.644 EUR 20,00 Elasis-Società Consortile per Azioni 20,000

Consorzio Scuola Superiore per l’Alta Formazione Universitaria Federico II in liquidazione Napoli Italia 127.500 EUR 20,00 Elasis-Società Consortile per Azioni 20,000

FMA-Consultoria e Negocios Ltda San Paolo Brasile 1 BRL 50,00 Fiat do Brasil S.A. 50,000

Innovazione Automotive e Metalmeccanica Scrl

Lanciano Italia 115.000 EUR 24,35 Fiat Group Automobiles S.p.A.C.R.F. Società Consortile per Azioni

17,391 6,957

L.U.C.I. SRL Amaro Italia 10.000 EUR 26,05 Centro Ricerche Plast-Optica S.p.A. 34,500

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

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bilancio consolidato al 31 dicembre 2010

aPPendice ile imPresedi Fiat

288

IMPRESE COLLEGATE VALUTATE AL COSTO (continua)

Maxus MC2 S.p.A. Torino Italia 219.756 EUR 20,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 20,000

MB Venture Capital Fund I Participating Company F N.V. Amsterdam Paesi Bassi 50.000 EUR 45,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 45,000

Nuova Didactica S.c. a r.l. Modena Italia 112.200 EUR 25,63 Ferrari S.p.A.CNH Italia s.p.a.

16,364 12,273

Tecnologie per il Calcolo Numerico-Centro Superiore di Formazione S.c. a r.l. Trento Italia 100.000 EUR 25,00 C.R.F. Società Consortile per Azioni 25,000

Zastava-Kamioni D.O.O. Kragujevac Serbia 1.673.505.893 RSD 33,68 Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A. 33,677

Zetesis S.p.A. in liquidazione Milano Italia 283.150 EUR 40,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 40,000

ALTRE IMPRESE VALUTATE AL COSTO

Componenti

Editori Riuniti S.p.A. in liquidazione Roma Italia 441.652 EUR 13,11 Plastic Components and Modules Holding S.p.A.

13,110

Diverse e Holdings

Centro di Eccellenza su Metodi e Sistemi per le Aziende Competitive Fisciano Italia 225.000 EUR 16,00 Elasis-Società Consortile per Azioni 16,000

Consorzio Calef (Consorzio per la ricerca e lo sviluppo delle applicazioni industriali laser e del fascio elettronico) Rotondella Italia 83.445 EUR 10,53

Elasis-Società Consortile per AzioniC.R.F. Società Consortile per Azioni

5,319 5,213

Consorzio Lingotto Torino Italia 9.612 EUR 16,90 Fiat Partecipazioni S.p.A.Fiat S.p.A.

11,500 5,400

Consorzio Spike Genova Italia 90.380 EUR 15,00 Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A. 15,000

Consorzio Technapoli Napoli Italia 1.626.855 EUR 11,11 Elasis-Società Consortile per Azioni 11,110

Ercole Marelli & C. S.p.A. in liquidazione Milano Italia 9.633.000 EUR 13,00 Fiat Partecipazioni S.p.A. 13,000

Expo 2000 - S.p.A. in liquidazione Torino Italia 2.205.930 EUR 18,95 Fiat Partecipazioni S.p.A. 18,949

Fin.Priv. S.r.l. Milano Italia 20.000 EUR 14,29 Fiat S.p.A. 14,285

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Page 290: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

289

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni

CNH Global N.V. Amsterdam Paesi Bassi 536.824.395 EUR 88,86 Fiat Netherlands Holding N.V.CNH Global N.V.

88,800 0,065

88,857 0,000

Banco CNH Capital S.A. Curitiba Brasile 433.919.523 BRL 88,86 CNH Global N.V.CNH Latin America Ltda.

98,761 1,239

Bli Group Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

Blue Leaf I.P. Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 Bli Group Inc. 100,000

Case Brazil Holdings Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

Case Canada Receivables, Inc. Calgary Canada 1 CAD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000

Case Construction Machinery (Shanghai) Co., Ltd Shanghai Cina (Rep. Popolare) 5.000.000 USD 88,86 CNH Global N.V. 100,000

Case Credit Holdings Limited Wilmington Stati Uniti 5 USD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000

Case Dealer Holding Company LLC Wilmington Stati Uniti 1 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

Case Equipment Holdings Limited Wilmington Stati Uniti 5 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

Case Equipment International Corporation Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

Case Europe S.a.r.l. Le Plessis-Belleville Francia 7.622 EUR 88,86 CNH America LLC 100,000

Case Harvesting Systems GmbH Berlino Germania 281.211 EUR 88,86 CNH America LLC 100,000

CASE IH Machinery Trading (Shanghai) Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 2.250.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

Case India Limited Wilmington Stati Uniti 5 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

Case International Marketing Inc. Wilmington Stati Uniti 5 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

Case LBX Holdings Inc. Wilmington Stati Uniti 5 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

Case New Holland Inc. Wilmington Stati Uniti 5 USD 88,86 CNH Global N.V. 100,000

Case New Holland Machinery (Harbin) Ltd. Harbin Cina (Rep. Popolare) 2.859.091 USD 88,86 CNH Asian Holding Limited N.V.CNH Europe Holding S.A.

99,000 1,000

Case United Kingdom Limited Basildon Regno Unito 3.763.618 GBP 88,86 CNH America LLC 100,000

CNH Administradora de Serviços Ltda. Curitiba Brasile 100.000 BRL 88,86 Banco CNH Capital S.A.CNH Latin America Ltda.

99,9000,100

CNH America LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 Case New Holland Inc. 100,000

CNH Argentina S.A. Buenos Aires Argentina 29.611.105 ARS 88,86 New Holland Holding (Argentina) S.A.CNH Latin America Ltda.

80,654 19,346

CNH Asian Holding Limited N.V. Zedelgem Belgio 34.594.401 EUR 88,86 CNH Global N.V. 100,000

CNH Australia Pty Limited St. Marys Australia 306.785.439 AUD 88,86 CNH Global N.V. 100,000

CNH Baumaschinen GmbH Berlino Germania 61.355.030 EUR 88,86 CNH Europe Holding S.A. 100,000

CNH Belgium N.V. Zedelgem Belgio 27.268.300 EUR 88,86 CNH Europe Holding S.A. 100,000

CNH Canada, Ltd. Toronto Canada 28.000.100 CAD 88,86 CNH Global N.V. 100,000

CNH Capital America LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 CNH Capital LLC 100,000

CNH Capital Australia Pty Limited St. Marys Australia 83.249.000 AUD 88,86 CNH Australia Pty Limited 100,000

CNH Capital Benelux NV Zedelgem Belgio 61.500 EUR 88,86 CNH Global N.V.CNH Capital U.K. Ltd

98,999 1,001

DISCONTINUED OPERATION

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bilancio consolidato al 31 dicembre 2010

aPPendice ile imPresedi Fiat

290

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

CNH Capital Canada Insurance Agency Ltd. Calgary Canada 1 CAD 88,86 CNH Capital Canada Ltd. 100,000

CNH Capital Canada Ltd. Calgary Canada 1 CAD 88,86 Case Credit Holdings LimitedCNH Canada, Ltd.

99,500 0,500

CNH Capital Equipment Loanand Lease Facility LLC Wilmington Stati Uniti 5.000 USD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000

CNH Capital Finance LLC Wilmington Stati Uniti 5.000 USD 88,86 Case Credit Holdings Limited 100,000

CNH Capital Insurance Agency Inc. Wilmington Stati Uniti 5 USD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000

CNH Capital LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

CNH Capital Operating Lease Equipment Receivables LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000

CNH Capital Receivables LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000

CNH Capital U.K. Ltd Basildon Regno Unito 10.000.001 GBP 88,86 CNH Capital Benelux NV 100,000

CNH Componentes, S.A. de C.V. Queretaro Messico 135.634.842 MXN 88,86 CNH America LLC 100,000

CNH Danmark A/S Hvidovre Danimarca 12.000.000 DKK 88,86 CNH Europe Holding S.A. 100,000

CNH Deutschland GmbH Heilbronn Germania 18.457.650 EUR 88,86 CNH Baumaschinen GmbHCNH Europe Holding S.A.

90,000 10,000

CNH Engine Corporation Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

CNH Europe Holding S.A. Lussemburgo Lussemburgo 53.000.000 USD 88,86 CNH Global N.V. 100,000

CNH Financial Services A/S Hvidovre Danimarca 500.000 DKK 88,86 CNH Global N.V. 100,000

CNH Financial Services GmbH Heilbronn Germania 1.151.000 EUR 88,86 CNH Europe Holding S.A. 100,000

CNH Financial Services S.A.S. Morigny-Champigny Francia 50.860.641 EUR 88,86 CNH Global N.V.CNH Capital Benelux NV

98,888 1,112

CNH France S.A. Morigny-Champigny Francia 138.813.150 EUR 88,86 CNH Europe Holding S.A. 100,000

CNH International S.A. Paradiso Svizzera 100.000 CHF 88,86 CNH Global N.V. 100,000

CNH Italia s.p.a. Torino Italia 15.600.000 EUR 88,86 CNH Osterreich GmbHCNH Global N.V.

75,000 25,000

CNH Latin America Ltda. Contagem Brasile 847.210.015 BRL 88,86 CNH Global N.V.Case Brazil Holdings Inc.Case Equipment International Corporation

85,658 12,557

1,785

CNH Maquinaria Spain S.A. Coslada Spagna 21.000.000 EUR 88,86 CNH Europe Holding S.A. 99,999

CNH Osterreich GmbH St. Valentin Austria 2.000.000 EUR 88,86 CNH Global N.V. 100,000

CNH Polska Sp. z o.o. Plock Polonia 162.591.660 PLN 88,86 CNH Belgium N.V. 100,000

CNH Portugal-Comercio de Tractorese Maquinas Agricolas Ltda Carnaxide Portogallo

498.798 EUR

88,86

CNH Europe Holding S.A.CNH Italia s.p.a.

99,980 0,020

CNH Receivables LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000

CNH Reman LLC Wilmington Stati Uniti 4.000.000 USD 44,43 CNH America LLC 50,000

CNH Services (Thailand) Limited Bangkok Thailandia 10.000.000 THB 88,86 CNH Services S.r.l. 99,997

CNH Services S.r.l. Modena Italia 10.400 EUR 88,86 CNH Italia s.p.a. 100,000

CNH Trade N.V. Amsterdam Paesi Bassi 50.000 EUR 88,86 CNH Global N.V. 100,000

Page 292: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

291

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

CNH U.K. Limited Basildon Regno Unito 91.262.275 GBP 88,86 CNH Osterreich GmbH 100,000

CNH Wholesale Receivables LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000

CNH-KAMAZ Commercial B.V. Amsterdam Paesi Bassi 18.000 EUR 88,86 CNH Global N.V. 100,000

Fiatallis North America LLC Wilmington Stati Uniti 32 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

Flagship Dealer Holding Company, LLC Wilmington Stati Uniti 1 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

Flexi-Coil (U.K.) Limited Basildon Regno Unito 3.291.776 GBP 88,86 CNH Canada, Ltd. 100,000

HFI Holdings Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

JV Uzcaseagroleasing LLC Tashkent Uzbekistan 0 USD 45,32 Case Credit Holdings Limited 51,000

JV UzCaseMash LLC Tashkent Uzbekistan 0 USD 53,32 Case Equipment Holdings Limited 60,000

JV UzCaseService LLC Tashkent Uzbekistan 0 USD 45,32 Case Equipment Holdings Limited 51,000

JV UzCaseTractor LLC Tashkent Uzbekistan 0 USD 45,32 Case Equipment Holdings Limited 51,000

Kobelco Construction MachineryAmerica LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 57,76 New Holland Excavator Holdings LLC 65,000

Limited Liability Company “CNH Parts and Service Operations” Mosca Russia 54.000.000 RUB 88,86 CNH Global N.V. 100,000

MBA AG Bassersdorf Svizzera 4.000.000 CHF 88,86 CNH Global N.V. 100,000

New Holland Credit Company, LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 CNH Capital LLC 100,000

New Holland Excavator Holdings LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

New Holland Fiat (India) Private Limited Mumbai India 12.485.547.400 INR 89,26 CNH Asian Holding Limited N.V.Fiat Group Automobiles S.p.A.

96,407 3,593

48,965 51,035

New Holland Holding (Argentina) S.A. Buenos Aires Argentina 23.555.415 ARS 88,86 CNH Latin America Ltda. 100,000

New Holland Holding Limited Basildon Regno Unito 106.328.601 GBP 88,86 CNH Europe Holding S.A. 100,000

New Holland Kobelco Construction Machinery S.p.A. San Mauro Torinese Italia 110.025.936 EUR 72,46 CNH Italia s.p.a. 81,544

New Holland Ltd Basildon Regno Unito 1.000.000 GBP 88,86 CNH Global N.V. 100,000

New Holland Tractor Ltd. N.V. Anversa Belgio 9.631.500 EUR 88,86 New Holland Holding Limited 100,000

O & K - Hilfe GmbH Berlino Germania 25.565 EUR 88,86 CNH Baumaschinen GmbH 100,000

Pryor Foundry Inc. Oklahoma City Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

Receivables Credit II Corporation Calgary Canada 1 CAD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000

Shanghai New Holland Agricultural Machinery Corporation Limited Shanghai Cina (Rep. Popolare) 35.000.000 USD 53,32 CNH Asian Holding Limited N.V. 60,000

Steyr Center Nord GmbH Ruckersdorf-Harmanns Austria 35.000 EUR 88,86 CNH Osterreich GmbH 100,000

Veicoli Industriali

Iveco S.p.A. Torino Italia 200.000.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Afin Bohemia s.r.o. Praga Repubblica Ceca 1.000.000 CZK 100,00 Afin Leasing AG 100,000

Afin Broker de Asigurare - Reasigurare S.r.l. Bucarest Romania 25.000 RON 100,00 Afin Leasing Ifn s.a. 100,000

Afin Bulgaria EAD Sofia Bulgaria 200.000 BGN 100,00 Afin Leasing AG 100,000

Afin Hungary Kereskedelmi KFT. Budapest Ungheria 24.000.000 HUF 100,00 Afin Leasing AG 100,000

Afin Leasing AG Vienna Austria 1.500.000 EUR 100,00 Iveco International Trade Finance S.A. 100,000

Page 293: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

bilancio consolidato al 31 dicembre 2010

aPPendice ile imPresedi Fiat

292

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Afin Leasing Ifn s.a. Bucarest Romania 77.163.680 RON 100,00 Afin Leasing AGAfin Bohemia s.r.o.Afin Bulgaria EADAfin Hungary Kereskedelmi KFT.Afin Slovakia S.R.O.

99,800 0,050 0,050 0,050 0,050

Afin Slovakia S.R.O. Bratislava Slovacchia 39.833 EUR 100,00 Afin Leasing AG 100,000

Afin Trade Bulgaria Eood Sofia Bulgaria 5.000 BGN 100,00 Afin Bulgaria EAD 100,000

Amce-Automotive Manufacturing Co.Ethiopia Addis Abeba Etiopia 12.000.000 ETB 70,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 70,000

AS Afin Baltica Harjumaa Estonia 800.000 EEK 100,00 Afin Leasing AG 100,000

Astra Veicoli Industriali S.p.A. Piacenza Italia 10.400.000 EUR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Effe Grundbesitz GmbH Ulm Germania 10.225.838 EUR 100,00 Iveco Investitions GmbHFiat Gestione Partecipazioni S.p.A.

90,000 10,000

F. Pegaso S.A. Madrid Spagna 993.045 EUR 100,00 Iveco España S.L.Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l.

99,996 0,004

Fiat Industrial Finance France S.A. Trappes Francia 1.000.000 EUR 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 99,998

Heuliez Bus S.A. Rorthais Francia 9.000.000 EUR 100,00 Société Charolaise de Participations S.A. 100,000

IAV-Industrie-Anlagen-Verpachtung GmbH Ulm Germania 25.565 EUR 100,00 Iveco Investitions GmbHFiat Gestione Partecipazioni S.p.A.

95,000 5,000

Ikarus Egyedi Autobusz GY Budapest Ungheria 46.280.000 HUF 89,09 Iveco España S.L. 89,088

Industrial Vehicles Center Hainaut S.A. Charleroi Belgio 600.000 EUR 100,00 S.A. Iveco Belgium N.V.Iveco Nederland B.V.

95,000 5,000

Irisbus (U.K.) Ltd Watford Regno Unito 200.000 GBP 100,00 Iveco España S.L. 100,000

Irisbus Australia Pty. Ltd. Dandenong Australia 6.123.391 AUD 100,00 Iveco España S.L. 100,000

Irisbus Benelux Ltd. Leudelange Lussemburgo 594.000 EUR 100,00 Iveco FranceSociété Charolaise de Participations S.A.

99,983 0,017

Irisbus Deutschland GmbH Unterschliessheim Germania 3.800.000 EUR 100,00 Iveco España S.L. 100,000

Irisbus Italia S.p.A. Torino Italia 4.500.000 EUR 100,00 Iveco España S.L. 100,000

IVC Brabant N.V. S.A. Groot Belgio 800.000 EUR 100,00 S.A. Iveco Belgium N.V.Iveco Nederland B.V.

75,000 25,000

Iveco (Schweiz) AG Kloten Svizzera 9.000.000 CHF 100,00 Iveco Nederland B.V. 100,000

Iveco Arac Sanayi VE Ticaret A.S. Samandira-Kartal/Istanbul Turchia 12.879.000 TRY 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Iveco Argentina S.A. Cordoba Argentina 130.237.793 ARS 100,00 Iveco España S.L.Astra Veicoli Industriali S.p.A.

99,000 1,000

Iveco Austria GmbH Vienna Austria 6.178.000 EUR 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Iveco Bayern GmbH Norimberga Germania 742.000 EUR 100,00 Iveco Magirus AG 100,000

Iveco Capital SA Paradiso Svizzera 14.000.000 CHF 100,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 100,000

Iveco Contract Services Limited Watford Regno Unito 17.000.000 GBP 100,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 100,000

Iveco Czech Republic A.S. Vysoke Myto Repubblica Ceca 1.065.559.000 CZK 97,98 Iveco France 97,978

Iveco Danmark A/S Glostrup Danimarca 501.000 DKK 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Page 294: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

293

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Iveco España S.L.(business Veicoli Industriali) Madrid Spagna 121.612.116 EUR 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Iveco Est Sas Hauconcourt Francia 2.005.600 EUR 100,00 Iveco France 100,000

Iveco France Vénissieux Francia 92.856.130 EUR 100,00 Iveco España S.L.Fiat Netherlands Holding N.V.

50,326 49,674

Iveco Holdings Limited Watford Regno Unito 47.000.000 GBP 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Iveco Insurance Vostok LLC Mosca Russia 740.000 RUB 100,00 Afin Leasing AG 100,000

Iveco International Trade Finance S.A. Paradiso Svizzera 30.800.000 CHF 100,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 100,000

Iveco Investitions GmbH Ulm Germania 2.556.459 EUR 100,00 Iveco Magirus AGFiat Gestione Partecipazioni S.p.A.

99,020 0,980

Iveco L.V.I. S.a.s. Saint Priest Francia 503.250 EUR 100,00 Iveco France 100,000

Iveco Latin America Ltda(business Veicoli Industriali) Vila da Serra Brasile 334.720.744 BRL 100,00 Iveco España S.L. 100,000

Iveco Limited(business Veicoli Industriali) Watford Regno Unito 117.000.000 GBP 100,00 Iveco Holdings Limited 100,000

Iveco Magirus AG(business Veicoli Industriali) Ulm Germania 50.000.000 EUR 100,00

Fiat Netherlands Holding N.V.Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A.Iveco S.p.A.

88,340 6,0005,660

Iveco Magirus Brandschutztechnik GmbH Ulm Germania 6.493.407 EUR 100,00 Iveco Magirus Fire Fighting GmbHFiat Gestione Partecipazioni S.p.A.

99,764 0,236

Iveco Magirus Brandschutztechnik GmbH Kainbach Austria 1.271.775 EUR 95,00 Iveco Magirus Brandschutztechnik GmbH 95,000

Iveco Magirus Brandschutztechnik Gorlitz GmbH Gürlitz Germania 511.292 EUR 88,00 Iveco Magirus Brandschutztechnik GmbH 88,000

Iveco Magirus Fire Fighting GmbH Weisweil Germania 30.776.857 EUR 100,00 Iveco Magirus AGFiat Gestione Partecipazioni S.p.A.

90,032 9,968

Iveco Magirus Firefighting CAMIVA S.a.s. (societè par actions simplifièe) Saint-Alban-Leysse Francia 1.870.169 EUR 100,00 Iveco Magirus Fire Fighting GmbH 100,000

Iveco Nederland B.V. Andelst Paesi Bassi 4.537.802 EUR 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Iveco Nord Nutzfahrzeuge GmbH Hamburg Germania 1.611.500 EUR 100,00 Iveco Magirus AG 100,000

Iveco Nord S.A. Trappes Francia 45.730 EUR 99,77 Iveco France 99,767

Iveco Nord-Ost Nutzfahrzeuge GmbH Berlino Germania 2.120.000 EUR 100,00 Iveco Magirus AG 100,000

Iveco Norge A.S. Voyenenga Norvegia 18.600.000 NOK 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Iveco Otomotiv Ticaret A.S. Samandira-Kartal/Istanbul Turchia 15.060.046 TRY 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. Torino Italia 50.000.000 EUR 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Iveco Pension Trustee Ltd Watford Regno Unito 2 GBP 100,00 Iveco Holdings LimitedIveco Limited

50,000 50,000

Iveco Poland Ltd. Varsavia Polonia 46.974.500 PLN 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Iveco Portugal-Comercio de Veiculos Industriais S.A. Vila Franca de Xira Portogallo 15.962.000 EUR 100,00

Fiat Netherlands Holding N.V.Astra Veicoli Industriali S.p.A.

99,997 0,001

Iveco Romania S.r.l. Bucarest Romania 17.500 RON 100,00 Afin Leasing AG 100,000

Iveco Slovakia, s.r.o. Bratislava Slovacchia 6.639 EUR 97,98 Iveco Czech Republic A.S. 100,000

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IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

bilancio consolidato al 31 dicembre 2010

aPPendice ile imPresedi Fiat

294

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Iveco South Africa (Pty) Ltd. Vorna Valley - Midrand Rep. Sudafricana 15.000.750 ZAR 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Iveco Sud-West Nutzfahrzeuge GmbH Mannheim-Neckarau Germania 1.533.900 EUR 100,00 Iveco Magirus AG 100,000

Iveco Sweden A.B.(business Veicoli Industriali) Arlov Svezia 600.000 SEK 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Iveco Trucks Australia Limited Dandenong Australia 47.492.260 AUD 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Iveco Ukraine LLC Kiev Ucraina 49.258.692 UAH 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Iveco Venezuela C.A. La Victoria Venezuela 2.498.644 VEF 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Iveco West Nutzfahrzeuge GmbH Düsseldorf Germania 3.017.000 EUR 100,00 Iveco Magirus AG 100,000

Mediterranea de Camiones S.L. Valencia Spagna 48.080 EUR 100,00 Iveco España S.L.Fiat Netherlands Holding N.V.

99,8750,125

Officine Brennero S.p.A. Trento Italia 2.833.830 EUR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

OOO Afin Leasing Vostok LLC Mosca Russia 50.000.000 RUB 100,00 Afin Leasing AG 100,000

OOO Iveco Russia Mosca Russia 868.545.000 RUB 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V.Afin Leasing AG

99,960 0,040

S.A. Iveco Belgium N.V. Groot Belgio 6.000.000 EUR 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V.Iveco Nederland B.V.

99,983 0,017

Seddon Atkinson Vehicles Ltd Watford Regno Unito 41.700.000 GBP 100,00 Iveco Holdings Limited 100,000

Société Charolaise de Participations S.A. Vénissieux Francia 2.370.000 EUR 100,00 Iveco España S.L. 100,000

Société de Diffusion de Vehicules Industriels-SDVI S.A.S. Trappes Francia 7.022.400 EUR 100,00 Iveco France 100,000

Transolver Service S.A. Madrid Spagna 610.000 EUR 100,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 100,000

Transolver Service S.p.A. Torino Italia 214.763 EUR 100,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 100,000

UAB Afin Baltica (Lithuania) Vilnius Lituania 138.500 LTL 100,00 Afin Leasing AG 100,000

Utilitaries & Véhicules Industriels Franciliens-UVIF SAS La Garenne Francia 1.067.500 EUR 100,00 Iveco France 100,000

Zona Franca Alari Sepauto S.A. Barcellona Spagna 520.560 EUR 51,87 Iveco España S.L. 51,867

FPT Industrial

FPT Industrial S.p.A. Torino Italia 100.000.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

2 H Energy S.A.S. Fécamp Francia 2.000.000 EUR 100,00 Fiat Industrial Finance France S.A. 100,000

Componentes Mecanicos S.A. Barcellona Spagna 37.405.038 EUR 100,00 Iveco España S.L. 100,000

European Engine Alliance S.c.r.l. Torino Italia 32.044.797 EUR 96,29 FPT Industrial S.p.A.CNH Global N.V.

66,66733,333

Fiat Powertrain Technologies Management (Shanghai) Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 2.000.000 USD 100,00 FPT Industrial S.p.A. 100,000

Fiat Powertrain Technologies of North America, Inc. Wilmington Stati Uniti 1 USD 100,00 FPT Industrial S.p.A. 100,000

FPT - Powertrain Technologies France S.A. Garchizy Francia 73.444.960 EUR 100,00 Iveco FranceFiat Industrial Finance France S.A.

97,2002,800

Iveco España S.L.(business FPT Industrial) Madrid Spagna 121.612.116 EUR 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

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IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)

295

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Iveco Latin America Ltda(business FPT Industrial) Vila da Serra Brasile 334.720.744 BRL 100,00 Iveco España S.L. 100,000

Iveco Limited(business FPT Industrial) Watford Regno Unito 117.000.000 GBP 100,00 Iveco Holdings Limited 100,000

Iveco Magirus AG(business FPT Industrial) Ulm Germania 50.000.000 EUR 100,00

Fiat Netherlands Holding N.V.Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A.Iveco S.p.A.

88,3406,0005,660

Iveco Motorenforschung AG Arbon Svizzera 4.600.000 CHF 100,00 FPT Industrial S.p.A. 100,000

Iveco Sweden A.B.(business FPT Industrial) Arlov Svezia 600.000 SEK 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

SAIC Fiat Powertrain Hongyan Co. Ltd. Chongqing Cina (Rep. Popolare) 580.000.000 CNY 60,00 FPT Industrial S.p.A.SAIC IVECO Commercial Vehicle Investment Company Limited

30,000

60,000

Diverse e Holdings

Fiat Industrial Finance Europe S.A. Lussemburgo Lussemburgo 50.000.000 EUR 100,00 Fiat Industrial Finance S.p.A. 100,000

Fiat Industrial Finance North America Inc. Wilmington Stati Uniti 0 USD 100,00 Fiat Industrial Finance S.p.A. 100,000

Fiat Industrial Finance S.p.A. Torino Italia 100.000.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Fiat Industrial S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

Fiat Netherlands Holding N.V. Amsterdam Paesi Bassi 2.610.397.295 EUR 100,00 Fiat S.p.A. 100,000

IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Macchine per l'Agricoltura e le Costruzioni

Case Mexico S.A. de C.V. San Pedro Messico 810.000 MXN 44,43 CNH de Mexico SA de CV 100,000

Case Special Excavators N.V. Zedelgem Belgio 1.100.000 EUR 44,43 CNH Global N.V. 50,000

CNH Comercial, SA de C.V. San Pedro Messico 160.050.000 MXN 44,43 CNH de Mexico SA de CV 100,000

CNH de Mexico SA de CV San Pedro Messico 165.276.000 MXN 44,43 CNH Global N.V. 50,000

CNH Industrial S.A. de C.V. San Pedro Messico 200.050.000 MXN 44,43 CNH de Mexico SA de CV 100,000

CNH Servicios Comerciales, S.A. de C.V., SOFOM, E.N.R. San Pedro Messico 50.000.000 MXN 43,54 CNH Global N.V. 49,000

CNH Servicios Corporativos S.A. de C.V. San Pedro Messico 375.000 MXN 44,43 CNH de Mexico SA de CV 99,999

L&T-Case Equipment Private Limited Mumbai India 240.100.000 INR 44,43 CNH America LLC 50,000

LLC CNH-KAMAZ Industry Naberezhnye Chenly Russia 60.081.800 RUB 44,43 CNH Global N.V. 50,000

New Holland HFT Japan Inc. Sapporo Giappone 240.000.000 JPY 44,43 CNH Global N.V. 50,000

Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S. Ankara Turchia 53.369.000 TRY 33,32 CNH Global N.V. 37,500

Veicoli Industriali

Iveco - Oto Melara Società consortile r.l. Roma Italia 40.000 EUR 50,00 Iveco S.p.A. 50,000

Iveco Acentro S.p.A. Cagliari Italia 3.000.000 EUR 50,00 Iveco S.p.A. 50,000

Naveco (Nanjing IVECO Motor Co.) Ltd. Nanjing Cina (Rep. Popolare) 2.527.000.000 CNY 50,00 Iveco S.p.A. 50,000

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bilancio consolidato al 31 dicembre 2010

aPPendice ile imPresedi Fiat

296

IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (continua)

SAIC IVECO Commercial Vehicle Investment Company Limited

Shanghai Cina (Rep. Popolare) 160.000.000 USD 50,00 Iveco S.p.A. 50,000

SAIC Iveco Hongyan Commercial Vehicles Co, Ltd. Chongqing Cina (Rep. Popolare) 500.000.000 CNY 33,50

SAIC IVECO Commercial Vehicle Investment Company Limited 67,000

Transolver Finance Establecimiento Financiero de Credito S.A. Madrid Spagna 9.814.931 EUR 50,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 50,000

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Macchine per l'Agricoltura e le Costruzioni

CNH-KAMAZ Industrial B.V. Amsterdam Paesi Bassi 18.000 EUR 88,86 CNH Global N.V. 100,000

Farmers New Holland Inc. Wilmington Stati Uniti 800.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

Jackson New Holland, Inc. Wilmington Stati Uniti 371.000 USD 83,83 CNH America LLC 94,340

LLC CNH-KAMAZ Commerce Naberezhnye Chenly Russia 20.408 RUB 45,32 CNH Global N.V. 51,000

Mid State New Holland, Inc. Wilmington Stati Uniti 400.000 USD 77,75 CNH America LLC 87,500

Northside New Holland Inc. Wilmington Stati Uniti 250.000 USD 61,92 CNH America LLC 69,680

Ridgeview New Holland Inc. Wilmington Stati Uniti 534.000 USD 55,88 CNH America LLC 62,884

Sunrise Tractor & Equipment Inc. Wilmington Stati Uniti 691.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

Veicoli Industriali

Iveco Colombia S.a.s. Santa Fe' de Bogota Colombia 7.596.249.000 COP 100,00 Iveco Venezuela C.A.Iveco Latin America Ltda

99,9900,010

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE AL COSTO

Macchine per l'Agricoltura e le Costruzioni

Case Construction Equipment, Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

Case IH Agricultural Equipment, Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

Fermec North America Inc. Wilmington Stati Uniti 5 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

International Harvester Company Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000

J.I. Case Company Limited Basildon Regno Unito 2 GBP 88,86 Case United Kingdom Limited 100,000

New Holland Agricultural Equipment S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 88,86 CNH Italia s.p.a. 100,000

New Holland Australia Pty Ltd St. Marys Australia 1 AUD 88,86 CNH Australia Pty Limited 100,000

New Holland Construction Equipment S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 88,86 CNH Italia s.p.a. 100,000

RosCaseMash Saratov Russia 0 RUB 33,99 Case Equipment Holdings Limited 38,250 51,000

Veicoli Industriali

Altra S.p.A. Genova Italia 516.400 EUR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

Irisbus North America Limited Liability Company Las Vegas Stati Uniti 20.000 USD 100,00 Iveco France 100,000

Iveco Finland OY Espoo Finlandia 100.000 EUR 100,00 Fiat Netherlands Holding N.V. 100,000

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Page 298: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

297

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE AL COSTO (continua)

M.R. Fire Fighting International S.A. Brasov Romania 35.000.000 RON 75,88 Iveco Magirus Brandschutztechnik GmbHIveco Magirus Brandschutztechnik Gorlitz GmbHIveco Magirus Fire Fighting GmbH

74,000

1,0001,000

OOO "CABEKO" Nizhniy Novgorod Russia 270.625.000 RUB 100,00 Saveco Partecipazioni S.r.l.OOO “CABEKO”Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A.

50,52049,0000,480

99,0590,0000,941

Saveco Partecipazioni S.r.l. Torino Italia 1.682.028 EUR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000

IMPRESE COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Macchine per l'Agricoltura e le Costruzioni

Al-Ghazi Tractors Ltd Karachi Pakistan 214.682.226 PKR 38,36 CNH Global N.V. 43,169

CNH Capital Europe S.a.S. Puteaux Francia 88.482.297 EUR 44,34 CNH Global N.V. 49,900

Employers Health Initiatives LLC Wilmington Stati Uniti 790.000 USD 44,43 CNH America LLC 50,000

Farm FZCO Jebel Ali Emirati Arabi Uniti 6.600.000 AED 25,58 CNH Italia s.p.a. 28,788

Kobelco Construction Machinery Co. Ltd. Tokyo Giappone 16.000.000.000 JPY 17,77 CNH Global N.V. 20,000

Veicoli Industriali

GEIE V.IV.RE Boulogne Francia 0 EUR 50,00 Iveco S.p.A. 50,000

Iveco Finance Holdings Limited Basingstoke Regno Unito 1.000 EUR 49,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 49,000

IVECO-AMT Ltd. Miass Russia 65.255.056 RUB 33,33 Fiat Netherlands Holding N.V. 33,330

V.IVE.RE Gruppo Europeo di Interesse Economico Torino Italia 0 EUR 50,00 Iveco S.p.A. 50,000

IMPRESE COLLEGATE VALUTATE AL COSTO

Macchine per l'Agricoltura e le Costruzioni

Consorzio Nido Industria Vallesina Ancona Italia 53.903 EUR 34,41 CNH Italia s.p.a. 38,728

Veicoli Industriali

Sotra S.A. Abidjan Costa D`Avorio 3.000.000.000 XOF 39,80 Iveco France 39,800

Trucks & Bus Company Tajoura Libia 96.000.000 LYD 25,00 Iveco España S.L. 25,000

ALTRE IMPRESE VALUTATE AL COSTO

Macchine per l'Agricoltura e le Costruzioni

Polagris S.A. Pikieliszki Lituania 1.133.400 LTL 9,82 CNH Polska Sp. z o.o. 11,054

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta

Quota %

consolidata

di Gruppo Imprese partecipanti

% di

partecipazione

sul capitale

% di

voto

Page 299: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

298 bilancio consolidato al 31 dicembre2010

aPPendice ii inFormaZioni ai sensi dell’art. 149-DUODECIES del regolamento emittenti consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete.

Corrispettivi Soggetto di competenza (in migliaia di euro) che ha erogato il servizio Destinatario dell’esercizio 2010 Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo – Fiat S.p.A. 182 Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 5.344 Rete Deloitte Società controllate (1) 15.874 Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A Capogruppo – Fiat S.p.A. (2) 339 Deloitte & Touche S.p.A Società controllate (3) 1.014 Rete Deloitte Società controllate (4) 100 Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo – Fiat S.p.A. (5) 205 Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate (6) 364 Rete Deloitte Società controllate (7) 1.212 Totale 24.634

(1) Include la certificazione §404 Sarbanes Oxley Act della controllata CNH. (2) Sottoscrizione modelli Unico, IRAP, CNM-Consolidato fiscale e 770; comfort letters per operazione di scissione di Fiat SpA.(3) Sottoscrizione dei modelli Unico, IRAP, 770 e di rendiconti relativi all’ottenimento del credito di imposta e altri contributi per le attività di ricerca industriale; attestazioni connesse alla scissione e alla

richiesta di ammissione alla quotazione delle azioni di Fiat Industrial S.p.A..(4) Attestazioni fiscali. (5) Studi e analisi in relazione al trattamento contabile di operazioni rilevanti e non ricorrenti, principalmente in relazione alla scissione di Fiat SpA. (6) In prevalenza verifica di rendiconti periodici su progetti finanziati e attività connesse alla scissione.(7) Attività connesse in prevalenza alle operazioni di securitization/cessione crediti effettuate da CNH e all’emissione di bond.

APPENDICE II INFORMAZIONI AI SENSI DELL’ART. 149-DuoDecies DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

Page 300: Relazione finanziaRia annuale - FCA Group · eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole. In questo contesto così disomogeneo,

299

1. I sottoscritti Sergio Marchionne, in qualità di Amministratore Delegato, Alessandro Baldi e Camillo Rossotto, in qualità di Dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari della Fiat S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e

l’effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell’esercizio 2010.

2. La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 si è basata su di un processo definito da Fiat in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

3. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio consolidato:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

18 febbraio 2011

/f/ Alessandro Baldi /f/ Sergio Marchionne /f/ Camillo Rossottol’amministratore delegato dirigenti PrePosti alla redaZioneSergio Marchionne dei docUmenti contabili societari Alessandro Baldi Camillo Rossotto

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATOAI SENSI DELL’ART. 154-Bis DEL D. LGS. 58/98

bilancio consolidato al 31 dicembre2010

attestaZione del bilancio consolidatoai sensi dell’art. 154-BIS del d. lgs. 58/98

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FIAT S.P.A.BILANCIO D’ESERCIZIOal 31 dicembre 2010

302 Conto economico 302 Conto economico complessivo

303 Situazione patrimoniale-finanziaria

304 Rendiconto finanziario

305 Variazioni del Patrimonio netto

306 Conto economico ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

307 Situazione patrimoniale-finanziaria ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

308 Rendiconto finanziario ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

309 Nota integrativa al Bilancio d’esercizio

370 Appendice - Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

371 Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 154-bis del D. LGS. 58/98

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302 FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2010

conTo economIco conTo economIco comPleSSIVo

CONTO ECONOMICO(*)

(in euro) Note 2010 2009

Dividendi e altri proventi da partecipazioni (1) 428.723.556 1.259.831.240(Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni (2) 155.700.000 (858.000.000)Plusvalenze (minusvalenze) su cessione partecipazioni (3) 5.748 -Altri ricavi di gestione (4) 61.762.491 75.431.036Costi per il personale (5) (43.384.892) (31.587.673)Altri costi di gestione (6) (101.590.587) (85.905.353)Proventi (oneri) finanziari (7) (93.034.966) (13.690.556)UTILE/(PERDITA) ANTE IMPOSTE 408.181.350 346.078.694Imposte (8) 33.778.159 (6.115.156)UTILE/(PERDITA) DELLE ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ 441.959.509 339.963.538Utile/(perdita) delle attività discontinue - -UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 441.959.509 339.963.538

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto economico della Fiat S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Conto economico riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota 30.

(in migliaia di euro) 2010 2009

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (A) 441.959 339.964

Utili (perdite) iscritti direttamente a riserva adeguamenti a fair value (partecipazioni in altre imprese) (4.468) 3.071Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) - -TOTALE ALTRI UTILI/(PERDITE), AL NETTO DELL’EFFETTO FISCALE (B) (4.468) 3.071 TOTALE UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVA (A)+(B) 437.491 343.035

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

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303

(in euro) Note Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009

ATTIVO Attività non correntiAttività immateriali (9) 317.168 312.952Immobili, impianti e macchinari (10) 31.385.527 31.444.524Partecipazioni (11) 11.423.278.781 13.990.570.445Altre attività finanziarie (12) 143.946.821 26.887.235Altre attività non correnti (13) 147.228 203.339Imposte anticipate (8) - -Totale Attività non correnti 11.599.075.525 14.049.418.495ATTIVITÀ CORRENTI Rimanenze (26) - -Crediti commerciali (14) 8.078.126 60.015.344Crediti finanziari correnti (15) 311.525.962 646.074.366Altri crediti correnti (16) 350.553.632 198.923.165Disponibilità e mezzi equivalenti (17) 239.970 473.678Totale Attività correnti 670.397.690 905.486.553Attività oggetto di Scissione (18) 5.190.346.053 -TOTALE ATTIVO 17.459.819.268 14.954.905.048PASSIVO Patrimonio netto (19) Capitale sociale 6.377.262.975 6.377.262.975Riserva da soprapprezzo azioni 1.540.884.892 1.540.884.892Riserva legale 716.458.326 699.460.149Altre riserve e risultati a nuovo 4.284.447.608 4.185.828.196Azioni proprie (656.553.154) (656.553.154)Utile/(perdita) dell’esercizio 441.959.509 339.963.538Totale Patrimonio netto 12.704.460.156 12.486.846.596PASSIVITÀ NON CORRENTI Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi non correnti (20) 20.072.106 25.441.360Debiti finanziari non correnti (21) 2.561.442.000 1.816.781.700Altre passività non correnti (22) 13.560.651 14.351.219Imposte differite passive (8) 7.000.000 -Totale Passività non correnti 2.602.074.757 1.856.574.279Passività correnti Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correnti (23) 9.273.701 8.464.485Debiti commerciali (24) 41.011.205 156.249.422Debiti finanziari correnti (25) 294.591.561 156.711.975Altri debiti (26) 368.407.888 290.058.291Totale Passività correnti 713.284.355 611.484.173Passività oggetto di Scissione (18) 1.440.000.000 -TOTALE PASSIVO 17.459.819.268 14.954.905.048

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla Situazione patrimoniale-finanziaria della Fiat S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Situazione patrimoniale-finanziaria riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota 30.

SITUAZIONE PATRIMONIALE- FINANZIARIA(*)

FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2010

SITUAzIone PATrImonIAle- FInAnzIArIA

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FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2010

304 rendIconTo FInAnzIArIo

RENDICONTO FINANZIARIO(*)

(in migliaia di euro) 2010 2009

A) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 474 495B) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO: Utile/(perdita) dell’esercizio 441.959 339.964 Ammortamenti 1.714 1.706 Costi non monetari per stock option 17.241 4.659 Svalutazioni (ripristini di valore) di partecipazioni (155.700) 858.000 Adeguamento a fair value equity swap su azioni Fiat (107.070) (116.992) Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di partecipazioni e altre immobilizzazioni (33) - Variazione dei fondi per benefici ai dipendenti e altri fondi (4.559) 1.141 Variazione delle imposte differite 7.000 (5.858) Variazione del capitale di funzionamento (137.315) 274.280 TOTALE 63.237 1.356.900C) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ D’INVESTIMENTO: Investimenti in partecipazioni per: Costituzione e capitalizzazioni di società controllate (2.258.853) (406.467) Disinvestimenti di partecipazioni per: Realizzo dalla vendita 36 - Altri (investimenti) disinvestimenti al netto 3.706 (6.429) TOTALE (2.255.111) (412.896)D) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO: Variazione dei crediti finanziari correnti 197.418 (606.947) Accensione di debiti finanziari non correnti e altre variazioni 2.194.660 6.251 Rimborso di debiti finanziari non correnti (400.000) - Variazione dei debiti finanziari correnti 436.681 (318.556) Aumenti di capitale - - Acquisti azioni proprie - - Vendite azioni proprie - - Distribuzione dividendi (237.119) (24.773) TOTALE 2.191.640 (944.025)E) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI (234) (21)F) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL’ESERCIZIO 240 474

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto finanziario della Fiat S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Rendicon-to finanziario riportato nelle pagine successive.

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305

Utili Riserva (perdite) disponibile Riserva Utili iscritti Riserva da per acquisto per azioni (perdite) direttamente Riserva Altre Azioni Totale Capitale soprapprezzo Riserva azioni proprie in portati a a patrimonio per stock riserve proprie Risultato Patrimonio (in migliaia di euro) sociale azioni legale proprie portafoglio nuovo netto option (2) (1) netto netto

Saldi al 31 dicembre 2008 6.377.263 1.540.885 639.503 1.142.740 656.553 1.084.578 (631) 96.431 89.829 (656.553) 1.199.146 12.169.744

Destinazione dell’utile dell’esercizio precedente:

a Riserva legale 59.957 (59.957) -

distribuzione dividendi agli azionisti (24.773) (24.773)

a Utili portati nuovo per il residuo 1.114.416 (1.114.416) -

Valutazione piani di stock option (1.159) (1.159)

Totale Utile/(perdita) complessiva 3.071 339.964 343.035

Saldi al 31 dicembre 2009 6.377.263 1.540.885 699.460 1.142.740 656.553 2.198.994 2.440 95.272 89.829 (656.553) 339.964 12.486.847

Destinazione dell’utile dell’esercizio precedente:

a Riserva legale 16.998 (16.998) -

distribuzione dividendi agli azionisti (237.119) (237.119)

a Utili portati nuovo per il residuo 85.847 (85.847) -

Rinnovo ed adeguamento Riserva per acquisto azioni proprie (599.293) 599.293 -

Valutazione piani di stock option 17.241 17.241

Totale Utile/(perdita) complessiva (4.468) 441.959 437.491

Saldi al 31 dicembre 2010 6.377.263 1.540.885 716.458 543.447 656.553 2.884.134 (2.028) 112.513 89.829 (656.553) 441.959 12.704.460

(1) Le azioni proprie al 31 dicembre 2010 sono costituite da n. 38.568.458 azioni ordinarie per un valore nominale complessivo di 192.842 migliaia di euro (valori invariati al 31 dicembre 2009 e al 31 dicembre 2008).

(2) La categoria Altre riserve include la Riserva legge 413/1991, la Riserva straordinaria e la Riserva avanzo di scissione.

VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2010

VArIAzIonI del PATrImonIo neTTo

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FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2010

306 conTo economIco AI SenSI dellA delIberA conSob n. 15519 del 27 lUglIo 2006

CONTO ECONOMICO ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006

di cui di cui Parti correlate Parti correlate (in migliaia di euro) Note 2010 (Nota 30) 2009 (Nota 30)

Dividendi e altri proventi da partecipazioni (1) 428.724 428.309 1.259.831 1.259.691(Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni (2) 155.700 155.700 (858.000) (858.000)Plusvalenze (minusvalenze) su cessione partecipazioni (3) 6 6 - -Altri ricavi di gestione (4) 61.762 52.202 75.432 51.257Costi per il personale (5) (43.385) (21.549) (31.588) (18.397)Altri costi di gestione (6) (101.591) (58.042) (85.905) (47.285)Proventi (oneri) finanziari (7) (93.035) (93.773) (13.691) (5.885)UTILE/(PERDITA) ANTE IMPOSTE 408.181 346.079 Imposte (8) 33.778 (6.115)UTILE/(PERDITA) DELLE ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ 441.959 339.964Utile/(perdita) delle attività discontinue - -UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 441.959 339.964

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307

Al di cui Al di cui 31 dicembre Parti correlate 31 dicembre Parti correlate (in migliaia di euro) Note 2010 (Nota 30) 2009 (Nota 30)

ATTIVOAttività non correntiAttività immateriali (9) 317 313 Immobili, impianti e macchinari (10) 31.386 31.445 Partecipazioni (11) 11.423.279 11.406.271 13.990.570 13.969.094Altre attività finanziarie (12) 143.947 11.442 26.887 16.782Altre attività non correnti (13) 147 203 Imposte anticipate (8) - - Totale Attività non correnti 11.599.076 14.049.418 Attività correnti Rimanenze (26) - - Crediti commerciali (14) 8.078 342 60.015 7.152Crediti finanziari correnti (15) 311.526 311.526 646.074 646.074Altri crediti correnti (16) 350.554 240.546 198.923 121.910Disponibilità e mezzi equivalenti (17) 240 474 Totale Attività correnti 670.398 905.486 Attività oggetto di Scissione (18) 5.190.346 5.190.346 - TOTALE ATTIVO 17.459.820 14.954.904 PASSIVO Patrimonio netto (19) Capitale sociale 6.377.263 6.377.263 Riserva da soprapprezzo azioni 1.540.885 1.540.885 Riserva legale 716.458 699.460 Altre riserve e risultati a nuovo 4.284.448 4.185.828 Azioni proprie (656.553) (656.553) Utile/(perdita) dell’esercizio 441.959 339.964 Totale Patrimonio netto 12.704.460 12.486.847 PASSIVITÀ NON CORRENTI Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi non correnti (20) 20.072 13.128 25.441 17.444Debiti finanziari non correnti (21) 2.561.442 2.561.442 1.816.782 1.816.782Altre passività non correnti (22) 13.561 14.351 Imposte differite passive (8) 7.000 - TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 2.602.075 1.856.574 Passività correnti Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correnti (23) 9.274 - 8.464 5.664Debiti commerciali (24) 41.011 2.264 156.249 3.757Debiti finanziari correnti (25) 294.592 147.507 156.712 96.321Altri debiti (26) 368.408 351.500 290.058 260.806Totale Passività correnti 713.285 611.483Passività oggetto di Scissione (18) 1.440.000 1.440.000 - TOTALE PASSIVO 17.459.820 14.954.904

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIAai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006

FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2010

SITUAzIone PATrImonIAle - FInAnzIArIAAI SenSI dellA delIberA conSob n. 15519 del 27 lUglIo 2006

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FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2010

308 rendIconTo FInAnzIArIoAI SenSI dellA delIberA conSob n. 15519 del 27 lUglIo 2006

RENDICONTO FINANZIARIOai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006

di cui di cui (in migliaia di euro) 2010 Parti correlate 2009 Parti correlate

A) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 474 495 B) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO Utile/(perdita) dell’esercizio 441.959 339.964 Ammortamenti 1.714 1.706 Costi non monetari per stock option 17.241 17.241 4.659 6.385 Svalutazioni (ripristini di valore) di partecipazioni (155.700) (155.700) 858.000 858.000 Adeguamento a fair value equity swap su azioni Fiat (107.070) (107.070) (116.992) (116.992) Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di partecipazioni e altre immobilizzazioni (33) - Variazione dei fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi (4.559) (9.980) 1.141 6.260 Variazione delle imposte differite 7.000 (5.858) Variazione del capitale di funzionamento (137.315) (22.610) 274.280 (34.356) TOTALE 63.237 1.356.900 C) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ D’INVESTIMENTO: Investimenti in partecipazioni per: Costituzione e capitalizzazioni di società controllate (2.258.853) (2.258.853) (406.467) (406.467) Disinvestimenti di partecipazioni per: Realizzo dalla vendita 36 36 - Altri (investimenti) disinvestimenti al netto 3.706 (6.429) TOTALE (2.255.111) (412.896) D) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO: Variazione dei crediti finanziari correnti 197.418 197.418 (606.947) (606.947) Accensione di debiti finanziari non correnti e altre variazioni 2.194.660 2.194.660 6.251 6.251 Rimborso di debiti finanziari non correnti (400.000) (400.000) - Variazione dei debiti finanziari correnti 436.681 472.386 (318.556) (64.790) Aumenti di capitale - - Acquisti azioni proprie - - Vendite azioni proprie - - Distribuzione dividendi (237.119) (66.935) (24.773) TOTALE 2.191.640 (944.025) E) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI (234) (21) F) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL’ESERCIZIO 240 474

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309

InFormAzIonI SocIeTArIe

La Fiat S.p.A. (la “società”) è un ente organizzato secondo l’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è la società Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società sub-holding le quote di partecipazione al capitale nelle società a capo dei settori di attività in cui opera il Gruppo Fiat.

La società ha sede in Torino, Italia.

Il bilancio d’esercizio della Fiat S.p.A. è redatto in euro che è la moneta corrente nell’economia in cui opera la società.

I prospetti di Conto economico e della Situazione patrimoniale-finanziaria sono presentati in unità di euro, mentre il prospetto del Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, il prospetto delle Variazioni del Patrimonio netto e i valori riportati nella Nota integrativa sono presentati in migliaia di euro, salvo diversa indicazione.

La Fiat S.p.A., in qualità di Capogruppo, ha inoltre predisposto il bilancio consolidato del Gruppo Fiat al 31 dicembre 2010.

Scissione della Fiat S.p.A. e presentazione delle Attività e Passività oggetto di ScissioneA seguito dell’atto di scissione stipulato il 16 dicembre 2010, in data 1° gennaio 2011 è divenuta efficace la scissione parziale proporzionale di Fiat S.p.A. a favore di Fiat Industrial S.p.A. (la “Scissione”), così come deliberato dalle rispettive Assemblee degli azionisti tenutesi rispettivamente il 16 e il 17 settembre 2010. Con la scissione Fiat S.p.A. ha trasferito a Fiat Industrial S.p.A. le partecipazioni nelle società che operano nei settori delle Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH), dei Veicoli Industriali (Iveco) e dei relativi motori e trasmissioni (FPT Industrial), oltre agli elementi patrimoniali individuati dal progetto di Scissione e più avanti descritti in dettaglio.

Nel presente bilancio d’esercizio della società Capogruppo, in accordo con l’IFRS 5 – Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation, le “Attività oggetto di Scissione” e le “Passività oggetto di Scissione” sono quindi classificate separatamente dalle altre attività e passività nella Situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2010, in quanto costituente un “gruppo in dismissione”, riportando indicazioni di dettaglio in merito alla composizione di tali voci nella Nota integrativa (Nota 18).

Per completezza di informativa, si ricorda che la Scissione si configura come un’operazione di “business combination involving entities or business under common control” e, in quanto tale, è esclusa dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 e dell’IFRIC 17. Ne consegue che il bilancio d’esercizio è stato predisposto applicando il principio della continuità dei valori. Si precisa peraltro che a livello di bilancio d’esercizio, data la natura di holding di partecipazioni di Fiat S.p.A., non si profila la fattispecie delle Discontinued Operation e pertanto la relativa voce di Conto economico è pari a zero.

PrIncIPI conTAbIlI SIgnIFIcATIVI

Principi per la predisposizione del bilancioIl bilancio d’esercizio 2010 rappresenta il bilancio separato della Capogruppo Fiat S.p.A. ed è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO D’ESERCIZIO

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tutti i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”).

In ottemperanza al Regolamento Europeo n. 1606 del 19 luglio 2002, a partire dal 2005, il Gruppo Fiat ha adottato i Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) nella preparazione del bilancio consolidato. In base alla normativa nazionale attuativa del suddetto Regolamento, il bilancio d’esercizio della Capogruppo Fiat S.p.A. è stato predisposto secondo i suddetti principi a decorrere dal 2006. L’informativa richiesta dall’IFRS 1 – Prima adozione degli IFRS, relativa agli effetti conseguenti alla transizione agli IFRS, era stata riportata nell’apposita Appendice al bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2006, cui si rinvia.

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nonché sul presupposto della continuità aziendale. Il Gruppo Fiat, infatti, ha valutato che, pur in presenza di un contesto economico e finanziario ancora difficile, non sussistono significative incertezze (come definite dal par. 25 del Principio IAS 1) sulla continuità aziendale, anche in virtù delle azioni intraprese per adeguarsi ai mutati livelli di domanda, nonché della flessibilità industriale e finanziaria del Gruppo stesso.

Schemi di bilancioPer quanto riguarda gli schemi per la presentazione del bilancio d’esercizio, la Fiat S.p.A. ha adottato nella predisposizione del Conto economico uno schema di classificazione dei ricavi e dei costi per natura, in considerazione della specifica attività svolta. Si precisa, peraltro, che il Gruppo Fiat presenta il proprio Conto economico consolidato attraverso uno schema di classificazione per funzione, forma ritenuta più rappresentativa delle modalità di reporting interno e di gestione del business dei settori di attività, nonché in linea con la prassi internazionale dei Gruppi automotoristici. Per la predisposizione della Situazione patrimoniale-finanziaria la Fiat S.p.A. ha adottato la distinzione “corrente e non corrente” quale metodo di rappresentazione delle attività e passività. Nella Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata del Gruppo Fiat, invece, è stata adottata una forma mista, secondo quanto previsto dallo IAS 1, indicando distintamente solo le attività correnti e non correnti. Tale scelta è dettata dal fatto che nel bilancio consolidato del Gruppo sono consolidate sia le società che svolgono attività di servizi finanziari, sia le società che svolgono attività industriale. Il portafoglio delle società di servizi finanziari è incluso, nella rappresentazione consolidata, tra le attività correnti, in quanto verrà realizzato nel loro normale ciclo operativo. Le società di servizi finanziari, peraltro, provvedono direttamente al reperimento delle risorse finanziarie sul mercato solo in parte: alla restante parte provvedono le società di tesoreria del Gruppo (incluse tra le società industriali), destinando le risorse finanziarie raccolte sia alle società industriali, sia alle società di servizi finanziari, in funzione delle loro necessità. Tale articolazione dell’attività finanziaria all’interno del Gruppo non ha riflessi sulla rappresentazione delle passività di Fiat S.p.A., ma rende non rappresentativa la distinzione del debito finanziario tra non corrente e corrente nella Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata.

Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto.

Si precisa che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto economico, della Situazione patrimoniale-finanziaria e di Rendiconto finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

Attività immaterialiLe attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 – Attività immateriali, quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere determinato in modo attendibile.

Tali attività, se hanno vita utile finita, sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto dell’ammortamento a quote costanti lungo la loro vita utile stimata e di eventuali perdite di valore.

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Immobili, impianti e macchinari

CostoGli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione al netto dell’ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore e non sono rivalutati.

I costi sostenuti successivamente all’acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote sotto indicati.

Le locazioni nelle quali il locatore non trasferisce sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

AmmortamentoL’ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività, come segue:

Aliquote di ammortamentoFabbricati 3%Impianti 10%Mobili 12%Dotazioni 20%Mezzi di trasporto 25%

I terreni non sono ammortizzati.

Perdita di valore delle attivitàLa società verifica, almeno una volta all’anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali, materiali e delle partecipazioni in imprese controllate e collegate al fine di determinare se tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico dell’attività viene ridotto al relativo valore recuperabile.

In relazione alle partecipazioni in società controllate e collegate, nel caso la partecipata abbia distribuito dividendi, sono anche considerati indicatori d’impairment i seguenti aspetti:

il valore di libro della partecipazione nel bilancio d’esercizio eccede il valore contabile delle attività nette della partecipata (inclusive di eventuali goodwill associati) espresso nel bilancio consolidato;

il dividendo eccede il totale degli utili complessivi (comprehensive income) della partecipata nel periodo al quale il dividendo si riferisce.

Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore in uso.

In particolare, nel valutare la sussistenza di eventuali perdite di valore delle partecipazioni in imprese controllate e collegate, trattandosi di partecipazioni per le quali non è determinabile un valore di mercato (“fair value less costs to sell”) attendibile, il valore recuperabile è stato definito nel valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa stimati con riferimento ai risultati attesi dalle partecipate e al valore stimato di un’ipotetica cessione finale (“ultimate disposal”) in linea con il disposto dello IAS 28 (paragrafo 33).

Quando, successivamente, la perdita di valore di un’attività viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

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Strumenti finanziari

RappresentazioneGli strumenti finanziari detenuti dalla società sono inclusi nelle voci di bilancio di seguito descritte:

Attività non correnti: Partecipazioni, Altre attività finanziarie, Altre attività non correnti.

Attività correnti: Crediti commerciali, Crediti finanziari correnti, Altri crediti correnti, Disponibilità e mezzi equivalenti.

Passività non correnti: Debiti finanziari non correnti, Altre passività non correnti.

Passività correnti: Debiti commerciali, Debiti finanziari correnti (comprensivi dei debiti per anticipazioni su cessione di crediti), Altri debiti.

La voce Disponibilità e mezzi equivalenti include i depositi bancari, quote di fondi di liquidità e altri titoli ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo.

Tra i Debiti finanziari non correnti è iscritto il valore della passività relativa ai contratti finanziari di garanzia. Con il termine contratti finanziari di garanzia si fa riferimento a contratti con cui la società si impegna ad effettuare specifici pagamenti alla controparte a titolo di rimborso per le perdite da questa sostenute a fronte dei mancati pagamenti da parte di uno specifico soggetto, dovuti in accordo con i termini previsti da un dato strumento di debito. Tra le Altre attività finanziarie non correnti è iscritto il valore attuale del relativo credito per eventuali commissioni ancora da ricevere.

ValutazioneLe partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore.

La differenza positiva, emergente all’atto dell’acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono sottoposte ogni anno, o se necessario più frequentemente, a verifica circa eventuali perdite di valore. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione. Nel caso l’eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l’obbligo o l’intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

Le partecipazioni in altre imprese, costituenti attività finanziarie non correnti e non destinate ad attività di trading (cosiddette partecipazioni “available for sale”), sono inizialmente rilevate al fair value. Successivamente, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value, derivanti dalla quotazione di mercato, sono imputati direttamente al patrimonio netto fintanto che non siano cedute o abbiano subito una perdita di valore; nel momento in cui l’attività è venduta, gli utili o le perdite complessivi precedentemente rilevati nel patrimonio netto sono imputati al conto economico del periodo. Nel momento in cui l’attività è svalutata, le perdite accumulate sono incluse nel Conto economico. Le partecipazioni in altre imprese minori per le quali non è disponibile una quotazione di mercato, sono iscritte al costo eventualmente svalutato per perdite di valore.

Le Altre attività finanziarie, detenute con l’intento di essere mantenute fino a scadenza, sono contabilizzate sulla base della data di regolamento e, al momento della prima iscrizione in bilancio, sono valutate al costo di acquisizione (rappresentativo del fair value), inclusivo, ad eccezione delle attività detenute per la negoziazione, dei costi accessori alla transazione. Successivamente sono valutate al costo ammortizzato determinato con il metodo dell’interesse effettivo.

Le Altre attività non correnti, i Crediti commerciali, i Crediti finanziari correnti e gli Altri crediti correnti, ad eccezione delle attività derivanti da strumenti finanziari derivati, e tutte le attività finanziarie per le quali non sono disponibili quotazioni in un mercato attivo e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile, sono valutati, se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

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Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che le attività finanziarie prese singolarmente o nell’ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo.

I Debiti finanziari non correnti, le Altre passività non correnti, i Debiti commerciali, i Debiti finanziari correnti e gli Altri debiti, sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value (normalmente rappresentato dal costo dell’operazione che le origina), inclusivo dei costi accessori alla transazione.

Successivamente, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati e delle passività per contratti finanziari di garanzia, le passività finanziarie sono esposte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting, applicabili al fair value hedge: gli utili e le perdite derivanti dalle successive valutazioni al fair value, dovuti a variazioni dei tassi d’interesse, sono rilevati a conto economico e sono compensati dalla porzione efficace della perdita o dell’utile derivante dalle successive valutazioni al fair value dello strumento di copertura.

Le passività per contratti finanziari di garanzia sono iscritte al maggior valore tra la stima della passività potenziale (determinata in accordo con lo IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali) e l’ammontare inizialmente rilevato al netto di quanto eventualmente rilasciato nel tempo a conto economico.

Strumenti finanziari derivatiGli strumenti finanziari derivati sono utilizzati con l’intento di copertura, al fine di ridurre rischi di cambio, di tasso e di variazioni nei prezzi di mercato.

Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità dell’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l’efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.

Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dallo IAS 39.

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:

Fair value hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alle variazioni del fair value di una attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L’utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a conto economico.

Cash flow hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell’operazione coperta. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati e sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se l’hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

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RimanenzeLe rimanenze includono lavori in corso su ordinazione. In particolare i lavori in corso sono relativi all’esecuzione di contratti di lunga durata riferiti nella fattispecie ai contratti stipulati tra Fiat S.p.A. e Treno Alta Velocità – T.A.V. S.p.A. (dal 31 dicembre 2010 incorporata in Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.) nei quali Fiat S.p.A., quale general contractor, svolge direttamente l’attività di coordinamento, organizzazione e direzione lavori.

I lavori in corso su ordinazione si riferiscono all’attività svolta direttamente e sono valutati in base alla percentuale di completamento rapportata al corrispettivo contrattuale, riconoscendo i margini in relazione all’attività svolta negli esercizi interessati. In particolare per la determinazione della percentuale di completamento si adotta il criterio del rapporto tra costi sostenuti e costi totali previsti per l’intera opera (c.d. metodologia “cost to cost”).

Eventuali perdite attese sui contratti sono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note e sono portate a diretta riduzione dei lavori in corso su ordinazione.

Ai fini dell’esposizione in bilancio, gli acconti percepiti dai committenti a fronte di prestazioni effettuate vengono detratti dal valore delle rimanenze. Qualora il valore degli acconti ricevuti risulti superiore a quello delle rimanenze, la differenza è esposta come Acconti nell’ambito della voce Altri debiti.

Cessione dei creditiI crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall’attivo della Situazione patrimoniale-finanziaria se e solo se i rischi ed i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al cessionario. I crediti ceduti pro-solvendo e i crediti ceduti pro-soluto che non soddisfano il suddetto requisito rimangono iscritti nel bilancio della società, sebbene siano stati legalmente ceduti; in tal caso una passività finanziaria di pari importo è iscritta nel passivo a fronte dell’anticipazione ricevuta.

Attività destinate alla venditaTali voci sono destinate ad includere le attività non correnti (o gruppi di attività in dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. Le attività destinate alla vendita (o un gruppo in dismissione) sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

Benefici ai dipendenti

Piani per benefici successivi al rapporto di lavoroI dipendenti della società beneficiano di piani pensionistici e di altra natura successivi al rapporto di lavoro. I piani pensionistici cui la società è chiamata a partecipare dalle leggi italiane sono del tipo a contribuzione definita, mentre altri piani per benefici successivi al rapporto di lavoro, cui la società partecipa generalmente in virtù di contratti collettivi di lavoro, sono del tipo a benefici definiti. I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita effettuati dalla società sono rilevati a conto economico come costo quando sostenuti. I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.

Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

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L’obbligazione della società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method). La porzione del valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali che eccede il maggiore tra il 10% del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti e il 10% del fair value delle attività a servizio del piano al termine del precedente esercizio, è ammortizzata sulla rimanente vita lavorativa media dei dipendenti (“metodo del corridoio”); la porzione degli utili e perdite attuariali che non eccede tali limiti rimane sospesa.

In sede di prima adozione degli IFRS, la società ha deciso di iscrivere tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti al 1° gennaio 2004 (data di prima applicazione degli IFRS da parte del Gruppo Fiat), pur avendo scelto di utilizzare il metodo del corridoio per gli utili e le perdite attuariali successivi.

Con riferimento ai piani a benefici definiti, i costi relativi all’incremento del valore attuale dell’obbligazione, derivanti dall’avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici, sono inclusi tra gli oneri finanziari.

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella Situazione patrimoniale-finanziaria a fronte di piani a benefici definiti, rappresenta il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti, rettificato da utili e perdite attuariali sospesi in applicazione del metodo del corridoio e da costi relativi a prestazioni di lavoro pregresse da rilevare negli esercizi futuri.

Altri benefici a lungo termineIl trattamento contabile degli altri benefici a lungo termine è analogo a quello dei piani per benefici successivi al rapporto di lavoro ad eccezione del fatto che gli utili e perdite attuariali e i costi derivanti da prestazioni di lavoro pregresse sono riconosciuti a conto economico interamente nell’esercizio in cui si manifestano e ad essi non viene applicato il metodo del corridoio.

Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitaleLa società riconosce benefici addizionali ad alcuni membri dell’alta dirigenza e dipendenti attraverso piani di partecipazione al capitale (piani di stock option e assegnazione gratuita di azioni). Secondo quanto stabilito dall’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, tali piani rappresentano una componente della retribuzione dei beneficiari, pertanto il costo è rappresentato dal fair value di tali strumenti alla data di assegnazione, ed è rilevato a conto economico a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita rilevata direttamente a patrimonio netto. Variazioni nel fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. La società ha applicato le disposizioni transitorie previste dall’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni e quindi ha applicato il principio a tutti i piani di stock option assegnati dopo il 7 novembre 2002 e non ancora maturati alla data di entrata in vigore dell’IFRS 2 (1° gennaio 2005). Informativa dettagliata è fornita anche in merito ai piani assegnati precedentemente a tale data.

La componente retributiva derivante da piani di stock option con sottostante azioni Fiat S.p.A. ma relativa a dipendenti di altre società del Gruppo, secondo quanto previsto dall’interpretazione IFRIC 11, viene rilevata come contribuzione in conto capitale a favore delle società controllate di cui i beneficiari dei piani di stock option sono dipendenti e conseguentemente registrata in aumento del relativo valore delle partecipazioni, con contropartita rilevata direttamente nel patrimonio netto.

Fondi rischi ed oneriLa società rileva fondi rischi ed oneri quando ha un’obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è probabile che si renderà necessario l’impiego di risorse per adempiere l’obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione stessa.

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

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Azioni proprieLe azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie, i ricavi derivanti dalle cessioni e le altre eventuali variazioni successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Dividendi percepitiI dividendi ricevuti dalle società partecipate sono riconosciuti a conto economico nel momento in cui è stabilito il diritto a riceverne il pagamento.

Riconoscimento dei ricaviI ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla società affluiranno i benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono rappresentati al netto di eventuali poste rettificative.

I ricavi da prestazioni di servizi e i ricavi da lavori in corso su ordinazione sono rilevati con riferimento allo stato di avanzamento (metodo della percentuale di completamento) descritto per la voce Rimanenze.

Proventi e oneri finanziariI proventi e gli oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

Gli oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (qualifying asset) sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile della classe dei beni cui essi si riferiscono.

ImposteL’onere per imposte sul reddito, di competenza dell’esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell’attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.

Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

A partire dall’esercizio 2004 e per un triennio, la Fiat S.p.A. e la quasi totalità delle sue controllate italiane hanno deciso di aderire al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Tale opzione è stata rinnovata nel corso del 2007 e nuovamente nel corso del 2010, in entrambi i rinnovi, per almeno la durata di un triennio.

Fiat S.p.A. funge da società consolidante e determina un’unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale, che beneficia in tal modo della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un’unica dichiarazione. Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). Fiat S.p.A. rileva un credito nei confronti delle società che apportano redditi imponibili, pari all’IRES da versare. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, Fiat S.p.A. iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo.

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Dividendi distribuitiI dividendi pagabili sono rappresentati come movimento di patrimonio netto nell’esercizio in cui sono approvati dall’Assemblea degli azionisti.

Uso di stimeLa redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull’esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull’esercizio corrente, sia su quelli futuri.

In questo contesto si segnala che la situazione causata dalla recente crisi economica e finanziaria e dalle conseguenti difficoltà di molti Paesi, ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci. La voce di bilancio principalmente interessata dall’utilizzo di stime è rappresentata dalle partecipazioni in imprese controllate e collegate incluse tra le attività non correnti, dove le stime sono utilizzate per determinare eventuali svalutazioni e ripristini di valore. Non presentano invece né particolari criticità, né assumono rilevanza, in relazione alla ridotta significatività relativa delle sottostanti voci di bilancio, le stime adottate per rilevare i margini dei lavori in corso su ordinazione, i benefici ai dipendenti, le imposte e gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri.

Con riferimento alle partecipazioni in imprese controllate e collegate e in considerazione del peso relativo all’interno di questa voce, l’utilizzo di stime ha influito in particolare nella determinazione del valore di bilancio della controllata Fiat Group Automobiles S.p.A. (FGA). Il processo valutativo posto in atto nella redazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2010 è stato finalizzato alla stima di un “valore in uso” della partecipazione; le stime effettuate hanno preso in considerazione gli andamenti attesi per il 2011, le cui assunzioni e risultanze sono coerenti con quanto dichiarato nel capitolo “Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione” della Relazione sulla gestione, nonché i dati del Piano strategico 2010-2014 del Gruppo Fiat presentato alla comunità finanziaria il 21 aprile 2010. Ai fini della valutazione, i relativi risultati annui sono stati presi in considerazione in misura ridotta, utilizzando percentuali di rettifica crescenti al trascorrere del tempo (e quindi in funzione della difficoltà di stima) a titolo prudenziale anche a fronte dell’incertezza che ancora permane sui tempi di ripristino di normali condizioni di mercato. Nella stima del valore di un’ipotetica cessione finale (“ultimate disposal”) non è stato considerato alcun tasso di crescita futura. L’attualizzazione è stata calcolata utilizzando un tasso del 14,5%, ritenuto prudenziale in relazione al settore e alle aree geografiche in cui la controllata opera. L’insieme delle stime e delle considerazioni effettuate ha fornito un ragionevole supporto alla decisione di non rilevare né una svalutazione, né un ripristino di valore per l’esercizio 2010.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni efficaci dal 1° gennaio 2010 e non rilevanti per la societàI seguenti emendamenti, improvement ed interpretazioni, efficaci dal 1° gennaio 2010, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti per la società alla data del presente bilancio, ma che potrebbero avere effetti contabili su transazioni o accordi futuri:

IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendali.

IAS 27 (2008) – Bilancio consolidato e separato.

Improvement 2009 all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate.

Emendamenti allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate e allo IAS 31 – Partecipazioni in joint ventures, conseguenti alle modifiche apportate allo IAS 27.

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Improvement agli IAS/IFRS (2009).

Emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa.

IFRIC 17 – Distribuzione di attività non liquide ai soci.

IFRIC 18 – Trasferimento di attività dai clienti.

Emendamento allo IAS 39 – Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione – Elementi qualificabili per la copertura.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla societàIn data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari – Presentazione: Classificazione dei diritti emessi al fine di disciplinare la contabilizzazione dell’emissione di diritti (diritti, opzioni o warrant) denominati in valuta diversa da quella funzionale dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti finanziari derivati; l’emendamento invece richiede che, a determinate condizioni, tali diritti siano classificati a patrimonio netto a prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° gennaio 2011 in modo retrospettico. Si ritiene che l’adozione dell’emendamento non comporterà alcun effetto sul bilancio della società.

In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti correlate che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la definizione di parti correlate. Il principio è applicabile dal 1° gennaio 2011. L’adozione di tale modifica non produrrà alcun effetto dal punto di vista della valutazione delle poste di bilancio della società.

In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari: lo stesso principio è poi stato emendato in data 28 ottobre 2010. Il principio, applicabile dal 1° gennaio 2013, rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie e per l’eliminazione (derecognition) dal bilancio delle attività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate negli Altri utili e perdite complessive e non transiteranno più nel conto economico. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione del nuovo principio.

In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC 14 – Versamenti anticipati a fronte di una clausola di contribuzione minima dovuta, consentendo alle società che versano anticipatamente una contribuzione minima dovuta di riconoscerla come un’attività. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2011. Si ritiene che l’adozione dell’emendamento non comporterà alcun effetto sul bilancio della società.

In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una passività attraverso emissione di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso l’emissione di strumenti di capitale. L’interpretazione stabilisce che, se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una passività finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa, allora le azioni emesse dalla società diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della passività finanziaria e devono essere valutate al fair value; la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve essere imputata a conto economico nel periodo.

L’interpretazione è applicabile dal 1° gennaio 2011. Si ritiene che l’adozione dell’interpretazione non comporterà effetti significativi sul bilancio della società.

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In data 6 maggio 2010 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“improvement”) che saranno applicabili dal 1° gennaio 2011; di seguito vengono citate quelle che potrebbero comportare un cambiamento nella presentazione, riconoscimento e valutazione delle poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni terminologiche o cambiamenti editoriali con effetti minimi in termini contabili, o quelle che hanno effetto su principi o interpretazioni non applicabili dalla società:

IFRS 1 – Prima adozione degli IFRS: l’emendamento, ha chiarito che, se un’impresa deve valutare i propri assets al fair value a causa di un evento speciale quale un IPO o una privatizzazione in ottemperanza ad una legge locale, tale valore rivalutato può essere utilizzato anche nella redazione del bilancio IFRS anche se la società aveva già determinato un fair value delle attività e passività in bilancio alla data di transizione agli IFRS.

IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative: la modifica enfatizza l’interazione tra le informazioni integrative di tipo qualitativo e quelle di tipo quantitativo richieste nel principio circa la natura e la portata dei rischi inerenti gli strumenti finanziari. Questo dovrebbe aiutare gli utilizzatori del bilancio a collegare le informazioni presentate e a costituire una descrizione generale circa la natura e la portata dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari. Inoltre, è stata eliminata la richiesta di disclosure circa le attività finanziarie che sono scadute ma che sono state rinegoziate o svalutate e quella relativa al fair value dei collateral.

Si ritiene che l’adozione di tali improvement non comporterà effetti significativi sul bilancio d’esercizio.

In data 7 ottobre 2010 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni aggiuntive, applicabile per i periodi contabili che avranno inizio il o dopo il 1° luglio 2011. Gli emendamenti sono stati emessi con l’intento di migliorare la comprensione delle transazioni di trasferimento delle attività finanziarie, inclusa la comprensione dei possibili effetti derivanti da qualsiasi rischio rimasto in capo all’impresa che ha trasferito tali attività. Gli emendamenti inoltre richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontare sproporzionato di tali transazioni sia posto in essere alla fine di un periodo contabile. Alla data del presente Bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione degli emendamenti.

In data 20 dicembre 2010 lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul reddito che richiede all’impresa di valutare le imposte differite attive derivanti da un’attività in funzione del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato (attraverso l’uso continuativo oppure attraverso la vendita). Conseguentemente a tale emendamento il SIC-21 – Imposte sul reddito – Recuperabilità di un’attività non ammortizzabile rivalutata non sarà più applicabile. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2012. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione dell’emendamento appena descritto.

geSTIone deI rIScHII rischi cui è soggetta la Fiat S.p.A., direttamente o indirettamente tramite le sue controllate, sono gli stessi delle imprese di cui è Capogruppo. Oltre a quanto indicato nella Nota 28, si rimanda a quanto illustrato nella nota sulla Gestione dei Rischi contenuta nell’ambito della Nota integrativa al bilancio consolidato del Gruppo Fiat.

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conTenUTo e PrIncIPAlI VArIAzIonI

1. Dividendi e altri proventi da partecipazioniI Dividendi e gli altri proventi da partecipazioni sono rappresentati da:

(in migliaia di euro) 2010 2009Dividendi distribuiti da imprese controllate: Fiat Finance S.p.A. 180.000 - Magneti Marelli S.p.A. 99.990 - Fiat Powertrain Technologies S.p.A. 80.000 - Fiat Netherlands Holding N.V. 50.000 - Business Solutions S.p.A. 18.319 - Fiat Group Automobiles S.p.A. - 700.000 Iveco S.p.A. (ora Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A.) - 559.691Totale dividendi distribuiti da imprese controllate 428.309 1.259.691Dividendi distribuiti da altre imprese 415 140Totale Dividendi e altri proventi da partecipazioni 428.724 1.259.831

Nel 2010 i Dividendi distribuiti da altre imprese si riferiscono a quelli ricevuti da Fin. Priv. S.r.l. (349 migliaia di euro) e da Assicurazioni Generali S.p.A. (66 migliaia di euro). Nel 2009 erano relativi a dividendi ricevuti da Assicurazioni Generali S.p.A.

2. (Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioniLe (Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni sono rappresentati da:

(in migliaia di euro) 2010 2009Svalutazioni: Fiat Powertrain Technologies S.p.A. (80.000) - Comau S.p.A. (7.100) (51.000) Teksid Aluminum S.r.l. (11.100) (31.000) Fiat Industrial S.p.A. (6.100) - Fiat Partecipazioni S.p.A. - (16.000) Iveco S.p.A. (ora Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A.) - (560.000) Fiat Group Automobiles S.p.A. - (200.000) Totale Svalutazioni (104.300) (858.000)Ripristini di valore: Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A. (già Iveco S.p.A.) 260.000 -Totale Ripristini di valore 260.000 -Totale (Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni 155.700 (858.000)

La controllata Iveco S.p.A., come riportato in dettaglio alla Nota 11, nell’ambito delle operazioni propedeutiche alla Scissione, ha ceduto, con effetto dal 1° dicembre 2010 e sulla base di una valutazione effettuata da un esperto indipendente, i propri complessi aziendali nel campo dei veicoli industriali e dei motori e trasmissioni “Industrial & Marine” a due società controllate da Fiat S.p.A. (Nuove Iniziative Finanziarie Cinque S.p.A, e Nuova Immobiliare Nove S.p.A. successivamente ridenominate rispettivamente Iveco S.p.A. e FPT Industrial S.p.A.) rientranti nel perimetro della Scissione stessa. Successivamente a tale operazione Iveco S.p.A. ha mutato denominazione in Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A. Al 31 dicembre 2010 il valore della partecipazione, che lo scorso esercizio era stato ridotto per 560 milioni di euro, è stato allineato a quello del relativo patrimonio netto contabile alla stessa data, ritenuto rappresentativo del suo valore recuperabile, rilevando un ripristino di valore di 260 milioni di euro.

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Le svalutazioni delle partecipazioni Fiat Powertrain Technologies S.p.A., Comau S.p.A. e Teksid Aluminum S.r.l. sono conseguenti sostanzialmente alle perdite e riduzioni patrimoniali riportate nell’esercizio dalle controllate e sono ritenute rappresentative dell’allineamento dei rispettivi valori di carico al loro stimato valore di recupero.

La svalutazione di Fiat Industrial S.p.A. (costituita nel 2010 per divenire la società beneficiaria della Scissione) riflette la copertura dei costi sostenuti dalla partecipata nell’esercizio 2010, connessi essenzialmente alla sua costituzione e all’ammissione delle proprie azioni alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario (MTA) gestito da Borsa Italiana S.p.A.

Per la partecipazione Fiat Group Automobiles S.p.A., le stime e le considerazioni effettuate in sede di redazione del presente bilancio, secondo quanto descritto nel capitolo “Uso di stime”, hanno fatto ritenere ragionevole non procedere né a svalutazioni, né a ripristini di valore: pertanto, il valore iscritto in bilancio al 31 dicembre 2010 corrisponde a quello iscritto nel bilancio al 31 dicembre 2009, incrementato della capitalizzazione effettuata nel corso dell’esercizio. La partecipazione, che negli esercizi fino al 2005 era stata oggetto di svalutazioni non ancora interamente ripristinate, presenta pertanto un valore complessivo di possibili ripristini da effettuare nei futuri esercizi pari a 2.907 milioni di euro. Il valore di libro al 31 dicembre 2010 è pari a 5.524 milioni di euro.

Per le restanti partecipazioni con un valore di libro di rilievo, in particolare quelle cui fanno capo gli altri principali Settori industriali del Gruppo, cioè Fiat Netherlands Holding N.V. (che detiene il controllo di CNH Global N.V.), Magneti Marelli S.p.A. e Ferrari S.p.A., per le quali il valore di libro equivale al costo storico, non si sono ravvisate problematiche di impairment. Tale approccio vale anche in considerazione dei valori patrimoniali rilevati nel bilancio consolidato, che riflettono già le risultanze di adeguati processi di valutazione sulla recuperabilità degli asset.

3. Plusvalenze (minusvalenze) su cessioni di partecipazioniNel 2010 le Plusvalenze su cessione di partecipazioni ammontano a 6 migliaia di euro e si riferiscono alla cessione a Fiat Group Automobiles S.p.A. e a Fiat Partecipazioni S.p.A. della quota dello 0,17% detenuta nella controllata Elasis–Società Consortile per Azioni.

Nel 2009 non si erano registrate plusvalenze o minusvalenze su cessioni di partecipazioni.

4. Altri ricavi di gestioneGli Altri ricavi di gestione sono rappresentati da:

(in migliaia di euro) 2010 2009Ricavi delle prestazioni verso imprese del Gruppo 45.137 45.229Ricavi delle prestazioni verso Terzi - 182.049Variazione dei lavori in corso su ordinazione 5.456 (164.254)Altri ricavi e proventi verso imprese del Gruppo 6.986 6.028Altri ricavi e proventi verso Terzi 4.183 6.380Totale Altri ricavi di gestione 61.762 75.432

I Ricavi delle prestazioni verso imprese del Gruppo si riferiscono a prestazioni di servizi ed a prestazioni di personale dirigenziale di Fiat S.p.A. svolte presso le principali società del Gruppo (vedasi Nota 30).

Nel 2009 i Ricavi delle prestazioni verso Terzi erano rappresentati dai corrispettivi spettanti a Fiat S.p.A. per le attività direttamente svolte (direzione lavori, coordinamento, organizzazione) nell’ambito del contratto stipulato con Treno Alta Velocità – T.A.V. S.p.A. per la tratta Torino-Novara. La registrazione contabile tra i Ricavi era stata effettuata a seguito della chiusura contabile della tratta in concomitanza con il completamento delle ultime opere residue e degli espletamenti previsti dal contratto per l’accettazione conclusiva dell’opera da parte del committente (vedasi Nota 26).

La Variazione dei lavori in corso su ordinazione rappresenta la quota di competenza dell’esercizio dei corrispettivi spettanti a Fiat S.p.A. per le attività direttamente svolte (direzione lavori, coordinamento, organizzazione) nell’ambito dei contratti stipulati con Treno Alta Velocità - T.A.V. S.p.A. (dal 31 dicembre 2010 incorporata in Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.) ancora in corso alla fine dell’esercizio (tratta Firenze-Bologna e Novara-Milano). Il valore nel 2009 era al netto dei corrispettivi relativi alla tratta Torino-Novara, non più rilevati nei lavori in corso su ordinazione a fine esercizio in quanto ormai conseguiti e registrati nella voce Ricavi.

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Gli Altri ricavi e proventi verso imprese del Gruppo sono rappresentati principalmente da recuperi spese, affitti attivi su fabbricati di proprietà e da compensi versati da imprese per le cariche di amministratori svolte presso le stesse da personale legato alla Fiat S.p.A. da rapporti di lavoro dipendente o di collaborazione coordinata e continuativa.

Gli Altri ricavi e proventi verso Terzi sono rappresentati da proventi di varia natura, recuperi spese e sopravvenienze attive.

Complessivamente il decremento rispetto allo scorso esercizio negli Altri ricavi di gestione è dovuto ai minori volumi sui contratti con T.A.V. S.p.A. (ora Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.) conseguenti all’esaurirsi delle attività.

5. Costi per il personaleI Costi per il personale in dettaglio si riferiscono a:

(in migliaia di euro) 2010 2009Salari e stipendi 20.821 20.692Oneri per piani a contribuzione definita ed oneri sociali 7.968 7.921Accantonamento per trattamento di fine rapporto e altri piani a benefici definiti 389 389Componente retributiva derivante da piani di stock option - (3.494)Altri costi per il personale 14.207 6.080Totale Costi per il personale 43.385 31.588

Il numero medio dei dipendenti è passato da n. 152 unità nel 2009 (66 dirigenti, 79 impiegati, 7 operai) a n. 144 unità nel 2010 (63 dirigenti, 74 impiegati, 7 operai). Si fa presente che, come precedentemente descritto nella Nota 4, parte del personale dirigenziale (in media n. 10 dirigenti nel 2010 e n. 11 nel 2009) ha svolto la sua attività presso le principali società controllate del Gruppo, cui viene addebitato il relativo costo.

Gli Oneri per piani a contribuzione definita rappresentano l’ammontare pagato dalla società agli enti assicurativi italiani (INPS) e ad altri istituti previdenziali ed assistenziali per piani a contribuzione definita su benefici successivi al rapporto di lavoro (piani pensione e piani di assistenza sanitari) concessi a tutte le categorie di dipendenti. A seguito delle modifiche introdotte dalla Legge n. 296/06, il trattamento di fine rapporto maturato dal 1° gennaio 2007 e versato ai fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria istituito presso l’INPS, è considerato un onere per piani a contribuzione definita. Per contro gli adeguamenti del fondo trattamento di fine rapporto maturato anteriormente al 1°gennaio 2007 sono rilevati nell’ambito della voce “Accantonamento per trattamento di fine rapporto e altri piani a benefici definiti” (vedasi Nota 20).

Gli Oneri sociali rappresentano l’ammontare pagato dalla società agli enti assicurativi ed assistenziali a fronte di benefici a breve termine concessi ai dipendenti, quali ad esempio per assistenza per malattia, infortunio e maternità obbligatoria.

La componente retributiva derivante dai piani di stock option si riferisce ai piani con sottostante azioni Fiat S.p.A. ed è rappresentata dalla posta figurativa rilevata in contropartita ad un’apposita riserva di Patrimonio netto (vedasi Nota 19) relativamente ai manager dipendenti della Fiat S.p.A. Nel 2009, non essendo stati raggiunti gli obiettivi di performance relativi alle tranche dei piani Novembre 2006 e Luglio 2008 in maturazione per il periodo, erano state conseguentemente riviste le probabilità di maturazione anche delle tranche successive e pertanto a fine 2009 Fiat S.p.A. aveva proventizzato gli oneri figurativi relativi alle citate tranche, accertati nei precedenti esercizi. Anche nel 2010 nessun onere è maturato a tale titolo.

Gli Altri costi per il personale si riferiscono essenzialmente ad accantonamenti al Fondo per premi a dipendenti per il raggiungimento degli obiettivi annuali nonché incentivazioni di fine rapporto ed assicurazioni.

Nel 2010 i compensi spettanti ai dirigenti con responsabilità strategica sono pari a 21.549 migliaia di euro (di cui 10.121 migliaia di euro riaddebitati alle società presso le quali hanno svolto l’attività). L’onere complessivo include i seguenti importi:

il trattamento di fine rapporto maturato nell’anno per 986 migliaia di euro;

la contribuzione da parte della società a fondi di previdenza pubblici e aziendali a contribuzione definita ed oneri sociali per 4.582 migliaia di euro;

il costo per un piano speciale a benefici definiti per 384 migliaia di euro (inclusivo della componente rilevata negli oneri finanziari).

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6. Altri costi di gestioneGli Altri costi di gestione si riferiscono a:

(in migliaia di euro) 2010 2009Spese per servizi ricevuti da imprese del Gruppo 22.810 25.352Spese per servizi ricevuti da Terzi 48.298 39.592Componente retributiva derivante da piani di stock option e stock grant 17.241 8.154Costi per godimento beni di terzi 3.254 3.685Acquisto di beni 688 734Ammortamenti immobili, impianti e macchinari 1.674 1.644Ammortamento attività immateriali 40 62Oneri diversi di gestione 7.586 6.682Totale Altri costi di gestione 101.591 85.905

Le Spese per servizi forniti da imprese del Gruppo derivano principalmente da prestazioni di assistenza e consulenza in campo amministrativo e finanziario, prestazioni per relazioni esterne, gestione del personale ed altre, servizi di sorveglianza ed attività di “Internal Auditing” (vedasi Nota 30).

Le Spese per servizi ricevuti da Terzi includono principalmente prestazioni per studi e attività professionali in campo legale, amministrativo, finanziario, nonché servizi nel campo dei sistemi informatici ed in campo tecnico (TAV). L’incremento rispetto allo scorso esercizio riflette anche i costi delle attività connesse alla Scissione, pari a circa 8 milioni di euro.

I compensi agli Amministratori e ai Sindaci della Fiat S.p.A., ammontano per il 2010 rispettivamente a 6.554 migliaia di euro e a 230 migliaia di euro. I compensi agli Amministratori riguardano sia i compensi deliberati dall’Assemblea che le remunerazioni stabilite dal Consiglio di Amministrazione per gli Amministratori investiti di particolari incarichi.

La componente retributiva derivante dai piani di stock option e stock grant è rappresentata dall’onere figurativo rilevato in contropartita ad un’apposita riserva di Patrimonio netto relativamente ai piani assegnati all’Amministratore Delegato (vedasi Nota 19).

Gli Oneri diversi di gestione includono contributi e quote associative, imposte indirette e tasse (ICI, IVA non detraibile, ecc.), nonché minusvalenze e sopravvenienze passive ed altri oneri minori.

7. Proventi (oneri) finanziariI Proventi (oneri) finanziari sono rappresentati da:

(in migliaia di euro) 2010 2009Proventi finanziari 31.210 14.190Oneri finanziari (234.830) (144.873)Proventi (oneri) netti su strumenti finanziari derivati 110.585 116.992Totale Proventi (oneri) finanziari (93.035) (13.691)

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I Proventi finanziari sono rappresentati da:

(in migliaia di euro) 2010 2009Proventi finanziari verso imprese del Gruppo: Interessi attivi su c/c Fiat Finance S.p.A. 22.938 3.427 Commissioni su fidejussioni e garanzie personali 5.255 5.440 Altri proventi finanziari 52 63Totale Proventi finanziari verso imprese del Gruppo 28.245 8.930Proventi finanziari verso Terzi: Interessi attivi su depositi bancari ed altri 6 9 Interessi attivi su crediti verso l’erario 2.963 5.134Totale Proventi finanziari verso Terzi 2.969 5.143Utili (perdite) su cambi (4) 117Totale Proventi finanziari 31.210 14.190

Gli Oneri finanziari sono rappresentati da:

(in migliaia di euro) 2010 2009Oneri finanziari verso imprese del Gruppo: Interessi passivi su c/c Fiat Finance S.p.A. - 598 Interessi passivi su finanziamenti Fiat Finance S.p.A. 224.955 124.590 Commissioni e altri oneri verso Fiat Netherlands Holding N.V. 5.808 6.255 Commissioni e altri oneri verso Fiat Finance S.p.A. 79 7 Commissioni e altri oneri verso Fidis S.p.A. 1.642 91 Interessi passivi e oneri finanziari verso altre imprese del Gruppo 119 266Totale Oneri finanziari verso imprese del Gruppo 232.603 131.807Oneri finanziari verso Terzi: Interessi passivi ed oneri per cessione crediti 847 8.778 Oneri finanziari su benefici ai dipendenti 517 1.084 Altri interessi passivi e oneri finanziari verso Terzi 863 3.204Totale Oneri finanziari verso Terzi 2.227 13.066Totale Oneri finanziari 234.830 144.873

I Proventi (oneri) netti su strumenti finanziari derivati sono rappresentati da un provento di 110.585 migliaia di euro (nel 2009 era stato di 116.992 migliaia di euro) e rappresentano essenzialmente l’utile derivante dalla variazione del fair value di due Equity Swap scadenti nel 2011 (a seguito di proroghe avvenute nell’esercizio) per coprire il rischio di rialzo del titolo Fiat al di sopra del prezzo di esercizio delle stock option assegnate nel 2004 e nel 2006 all’Amministratore Delegato (vedasi Nota 19). Al 31 dicembre 2010 il valore nozionale di tali Equity Swap, misurato sulla base del prezzo strike contrattuale, è pari a 203.941 migliaia di euro. Secondo i principi contabili, tali Equity Swap, ancorché stipulati con l’intento di copertura, non possono essere trattati in hedge accounting e pertanto vengono definiti strumenti finanziari derivati di negoziazione. Si precisa che, dopo la Scissione, tali Equity Swap fanno riferimento all’andamento del valore di Borsa del paniere di titoli costituito dall’azione Fiat S.p.A. e dall’azione Fiat Industrial S.p.A.

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8. ImposteLe imposte iscritte a conto economico nel periodo sono così dettagliate:

(in migliaia di euro) 2010 2009Imposte correnti: IRES (39.619) - IRAP - -Totale imposte correnti (39.619) -Imposte differite di competenza del periodo: IRAP 7.000 (5.858)Totale imposte differite di competenza del periodo 7.000 (5.858)Imposte relative ad esercizi precedenti (1.159) 11.973Totale Imposte (33.778) 6.115

Le imposte correnti per IRES nel 2010 sono costituite dal provento di 39.619 migliaia di euro, conseguente alla remunerazione delle perdite fiscali apportate dalla Fiat S.p.A. al consolidato fiscale nazionale.

Le imposte differite per IRAP si riferiscono ai margini dei lavori in corso (contratti con T.A.V. S.p.A. ora Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.) soggetti a tassazione in momenti diversi rispetto alla loro rilevazione contabile.

Le imposte relative ad esercizi precedenti nel 2010 rappresentano un provento di 1.159 migliaia di euro e derivano dal conguaglio relativo al consolidato fiscale nazionale dell’esercizio precedente. Nel 2009 ammontavano a 11.973 migliaia di euro e si riferivano per la quasi totalità al conguaglio versato per l’IRAP dell’esercizio precedente.

La riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:

(in migliaia di euro) 2010 2009Imposte sul reddito teoriche 112.250 95.172Effetto fiscale differenze permanenti (148.589) (90.928)Imposte relative ad esercizi precedenti (1.159) (2)Perdite esercizi precedenti utilizzate (3.280) (4.244)Imposte sul reddito iscritte in bilancio, esclusa IRAP (correnti e differite) (40.778) (2)IRAP (corrente e differita) 7.000 6.117Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) (33.778) 6.115

Le imposte teoriche sono state determinate applicando l’aliquota fiscale IRES (27,5% nel 2010 e nel 2009) al risultato ante imposte. Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, non si tiene conto dell’IRAP perché, essendo questa un’imposta calcolata su una base imponibile diversa dall’utile ante imposte, genererebbe effetti distorsivi tra un esercizio e l’altro.

Le differenze permanenti sopra indicate includono, tra le altre, l’effetto fiscale su redditi non imponibili per 183.506 migliaia di euro nel 2010 (329.236 migliaia di euro nel 2009) e su costi non deducibili per 34.917 migliaia di euro nel 2010 (238.308 migliaia di euro nel 2009). In particolare, nel 2010 l’effetto fiscale su redditi non imponibili deriva principalmente dai dividendi per 112.004 migliaia di euro (329.131 migliaia di euro nel 2009) e dalle rivalutazioni di partecipazioni per 71.500 migliaia di euro. Nel 2010 i costi non deducibili contengono essenzialmente le svalutazioni di partecipazioni il cui effetto fiscale è pari a 28.682 migliaia di euro (235.950 migliaia di euro nel 2009).

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Complessivamente le passività per imposte differite, al netto delle attività per imposte anticipate, sono così analizzabili:

Al Iscritte a Riconosciute Al 31 dicembre conto a patrimonio 31 dicembre(in migliaia di euro) 2009 economico netto 2010Imposte anticipate a fronte di: Fondi rischi ed oneri tassati e altre differenze minori 8.300 (515) - 7.785Totale imposte anticipate 8.300 (515) - 7.785Imposte differite passive a fronte di: Valorizzazione a ricavo dei lavori in corso su ordinazione - (47.010) - (47.010) Altre (422) 37 - (385)Totale imposte differite passive (422) (46.973) - (47.395)Beneficio fiscale teorico connesso a perdite riportabili a nuovo 378.397 (318.555) - 59.842Rettifiche di valore per attività la cui recuperabilità non è probabile (386.275) 359.043 - (27.232)Totale passività per imposte differite, al netto delle attività per imposte anticipate - (7.000) - (7.000)

La determinazione delle attività per imposte anticipate è stata effettuata valutando criticamente l’esistenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività sulla base dei piani strategici aggiornati, corredati dei relativi piani fiscali. Per tale ragione il totale dei benefici fiscali teorici futuri derivanti dalle differenze temporanee deducibili 7.785 migliaia di euro al 31 dicembre 2010 (8.300 migliaia di euro al 31 dicembre 2009), nonché dalle perdite fiscali riportabili a nuovo 59.842 migliaia di euro al 31 dicembre 2010 (378.397 migliaia di euro al 31 dicembre 2009), è stato ridotto per complessivi 27.232 migliaia di euro al 31 dicembre 2010 (386.275 migliaia di euro al 31 dicembre 2009).

Il valore complessivo delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali esistenti al 31 dicembre 2010 ed i relativi importi su cui non sono state rilevate attività per imposte anticipate, suddivisi per anno di scadenza, sono indicati di seguito:

Anno di scadenza Totale al 31 dicembre(in migliaia di euro) 2010 2011 2012 2013 2014 Oltre 2014Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini IRES: Differenze temporanee deducibili 28.270 21.433 687 687 687 4.776 Differenze temporanee imponibili (146.852) (145.451) - - - (1.401) Perdite fiscali 217.606 151.667 48.708 - 5.205 12.026 Differenze temporanee e perdite fiscali su cui non sono state rilevate attività per imposte anticipate (99.024) (27.649) (49.395) (687) (5.892) (15.401)Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte statali - - - - - -Differenze temporanee rilevanti ai fini IRAP: Differenze temporanee deducibili 222 222 - - - - Differenze temporanee imponibili (145.451) (145.451) - - - -Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte locali (145.229) (145.229) - - - -

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9. Attività immaterialiLe Attività immateriali sono state interamente acquisite all’esterno e non vi sono attività immateriali a vita utile indefinita.

Al 31 dicembre 2010 ammontano a 317 migliaia di euro e presentano in sintesi la seguente movimentazione:

Al (Decrementi) e Al (in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 Incrementi Ammortamenti Altre variazioni 31 dicembre 2010 Costo storico 573 44 - (105) 512 Fondo ammortamento (260) - (40) 105 (195) Valore netto contabile 313 44 (40) - 317

Le Attività immateriali sono rappresentate essenzialmente da costi per migliorie su beni di terzi. L’ammortamento è stato determinato sulla base della durata dei contratti di locazione (4 e 12 anni).

Gli ammortamenti delle Attività immateriali sono inclusi a conto economico nella voce Altri costi di gestione (Nota 6).

Nel corso del 2009 le variazioni delle Attività immateriali erano state le seguenti:

Al (Decrementi) e Al (in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 Incrementi Ammortamenti Altre variazioni 31 dicembre 2009 Costo storico 628 - - (55) 573 Fondo ammortamento (253) - (62) 55 (260) Valore netto contabile 375 - (62) - 313

10. Immobili, impianti e macchinariAl 31 dicembre 2010 ammontano a 31.386 migliaia di euro e presentano in sintesi la seguente movimentazione:

Al (Decrementi) e Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 Incrementi Ammortamenti Altre variazioni 31 dicembre 2010Terreni e fabbricati Costo storico 46.082 - - - 46.082 Fondo ammortamento (16.877) - (1.352) - (18.229) Valore netto contabile 29.205 - (1.352) - 27.853 Impianti e macchinari Costo storico 10.135 340 - - 10.475 Fondo ammortamento (10.021) - (84) - (10.105) Valore netto contabile 114 340 (84) - 370 Altre attività materiali Costo storico 4.775 589 - (199) 5.165 Fondo ammortamento (2.649) - (238) 199 (2.688) Valore netto contabile 2.126 589 (238) - 2.477 Immobilizz. materiali in corso ed acconti - 687 - - 687 Totale Immobili, impianti e macchinari Costo storico 60.992 1.616 - (199) 62.408 Fondo ammortamento (29.547) - (1.674) 199 (31.022) Valore netto contabile 31.445 1.616 (1.674) - 31.386

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La voce Terreni e fabbricati include terreni per un valore di 610 migliaia di euro (invariato rispetto all’esercizio precedente), mentre i fabbricati sono essenzialmente costituiti dall’immobile per uffici della sede di Torino - Via Nizza 250.

La voce Impianti e macchinari si riferisce per la quasi totalità ad impianti generali relativi agli immobili.

Le Altre attività materiali sono rappresentate da autovetture, mobili d’ufficio e dotazioni.

La voce Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti si riferisce alle spese registrate nel 2010 per la ristrutturazione dell’immobile del “Centro Storico Fiat” di Torino – Via Chiabrera 20.

Al 31 dicembre 2010 non vi sono impegni contrattuali per l’acquisizione di immobili, impianti e macchinari o per immobilizzazioni in corso, di importo significativo.

Non vi sono immobili gravati da garanzie reali o il cui utilizzo sia soggetto a restrizioni.

Gli ammortamenti delle attività materiali sono inclusi a conto economico nella voce Altri costi di gestione (Nota 6).

Nel corso del 2009 le variazioni degli Immobili, impianti e macchinari erano state le seguenti:

Al (Decrementi) e Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 Incrementi Ammortamenti Altre variazioni 31 dicembre 2009Terreni e fabbricati Costo storico 46.082 - - - 46.082 Fondo ammortamento (15.524) - (1.353) - (16.877) Valore netto contabile 30.558 - (1.353) - 29.205

Impianti e macchinari Costo storico 10.135 - - - 10.135 Fondo ammortamento (9.899) - (122) - (10.021) Valore netto contabile 236 - (122) - 114

Altre attività materiali Costo storico 4.731 78 - (34) 4.775 Fondo ammortamento (2.501) - (169) 21 (2.649) Valore netto contabile 2.230 78 (169) (13) 2.126

Totale Immobili, impianti e macchinari Costo storico 60.948 78 - (34) 60.992 Fondo ammortamento (27.924) - (1.644) 21 (29.547) Valore netto contabile 33.024 78 (1.644) (13) 31.445

11. PartecipazioniAl 31 dicembre 2010 ammontano a 11.423.279 migliaia di euro e presentano in sintesi la seguente movimentazione:

(Svalutazioni)/ Riclassifica ripristini di valore ad Attività Al e Adeguamento oggetto Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 Incrementi (Decrementi) al fair value di Scissione 31 dicembre 2010Partecipazioni in imprese controllate 13.837.309 2.258.853 (30) 155.700 (4.977.346) 11.274.486Partecipazioni in imprese collegate 131.785 - - - - 131.785Partecipazioni in altre imprese 21.476 - - (4.468) - 17.008Totale Partecipazioni 13.990.570 2.258.853 (30) 151.232 (4.977.346) 11.423.279

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Il dettaglio delle partecipazioni in imprese controllate e delle loro variazioni è riportato nella tabella seguente:

(Svalutazioni)/ Riclassifica ad % di Al ripristini Attività oggetto Al(in migliaia di euro) possesso 31 dicembre 2009 Incrementi (Decrementi) di valore di Scissione 31 dicembre 2010Fiat Group Automobiles S.p.A. 100,00 4.474.081 1.050.000 5.524.081 Costo storico 7.381.081 1.050.000 8.431.081 Fondo svalutazione (2.907.000) (2.907.000)Ferrari S.p.A. 85,00 1.055.204 1.055.204 Costo storico 1.055.204 1.055.204 Fondo svalutazione - -Maserati S.p.A. 100,00 103.798 103.798 Costo storico 103.798 103.798 Fondo svalutazione - -Fiat Netherlands Holding N.V. 100,00 3.827.346 750.000 (4.577.346) - Costo storico 3.827.346 750.000 (4.577.346) - Fondo svalutazione - -Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A. (già Iveco S.p.A.) 100,00 1.573.632 260.000 1.833.632 Costo storico 2.133.632 2.133.632 Fondo svalutazione (560.000) 260.000 (300.000)Fiat Powertrain Technologies S.p.A. 100,00 648.912 (80.000) 568.912 Costo storico 648.912 648.912 Fondo svalutazione - (80.000) (80.000)Magneti Marelli S.p.A. 99,99 611.854 611.854 Costo storico 611.854 611.854 Fondo svalutazione - -Teksid S.p.A. 84,79 76.084 76.084 Costo storico 129.070 129.070 Fondo svalutazione (52.986) (52.986)Teksid Aluminum S.r.l. 100,00 37.292 12.500 (11.100) 38.692 Costo storico 68.292 12.500 80.792 Fondo svalutazione (31.000) (11.100) (42.100)Comau S.p.A. 100,00 92.050 40.000 (7.100) 124.950 Costo storico 582.781 40.000 622.781 Fondo svalutazione (490.731) (7.100) (497.831)Fiat Partecipazioni S.p.A. 98,64 934.452 934.452 Costo storico 950.452 950.452 Fondo svalutazione (16.000) (16.000)Fiat Finance S.p.A. 100,00 222.263 222.263 Costo storico 222.263 222.263 Fondo svalutazione - -Fiat Finance North America Inc. 39,47 57.024 57.024 Costo storico 58.585 58.585 Fondo svalutazione (1.561) (1.561)Altre imprese controllate 123.317 406.353 (30) (6.100) (400.000) 123.540 Costo storico 182.882 406.353 (30) (400.000) 189.205 Fondo svalutazione (59.565) (6.100) (65.665)Totale Partecipazioni in imprese controllate 13.837.309 2.258.853 (30) 155.700 (4.977.346) 11.274.486 Costo storico 17.956.152 2.258.853 (30) (4.977.346) 15.237.629 Fondo svalutazione (4.118.843) 155.700 (3.963.143)

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In relazione alle variazioni avvenute nel corso dell’esercizio 2010 nelle partecipazioni in imprese controllate, si evidenzia quanto segue:

al fine di rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria delle partecipate, sono stati effettuati versamenti in conto capitale rispettivamente per 1.050 milioni di euro a favore di Fiat Group Automobiles S.p.A., per 750 milioni di euro a favore di Fiat Netherlands Holding N.V., per 40 milioni di euro a favore di Comau S.p.A. e per 12,5 milioni di euro a favore di Teksid Aluminum S.r.l.;

nel quadro delle operazioni propedeutiche alla Scissione, si segnala la costituzione delle controllate Fiat Industrial S.p.A. (con un capitale sociale di 120.000 euro e successivi versamenti in conto capitale di 6,1 milioni di euro al fine di fornire alla stessa i mezzi necessari per far fronte ai costi di start-up) e Fiat Industrial Finance S.p.A. (con un capitale sociale di 100 milioni di euro), nonché l’acquisto da Fiat Partecipazioni S.p.A. e i successivi aumenti di capitale delle controllate Nuove Iniziative Finanziarie Cinque S.p.A. (che in seguito ha assunto la denominazione sociale di Iveco S.p.A.) per 200 milioni di euro e Nuova Immobiliare Nove S.p.A. (che in seguito ha assunto la denominazione sociale di FPT Industrial S.p.A.) per 100 milioni di euro. In particolare queste ultime due controllate sono state coinvolte nella riorganizzazione, preliminare alla Scissione, degli assetti societari delle attività industriali facenti capo alla precedente Iveco S.p.A. (ora Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A.). Quest’ultima ha infatti ceduto, con effetto dal 1° dicembre 2010 e sulla base di una valutazione effettuata da un esperto indipendente, i propri complessi aziendali relativi ai business dei veicoli industriali e delle attività powertrain Industrial & Marine rispettivamente alla Nuove Iniziative Finanziarie Cinque S.p.A. e alla Nuova Immobiliare Nove S.p.A.;

le partecipazioni destinate ad essere trasferite da Fiat S.p.A. a Fiat Industrial S.p.A. a seguito della Scissione (Fiat Netherlands Holding N.V., nuova Iveco S.p.A., FPT Industrial S.p.A. e Fiat Industrial Finance S.p.A.) il cui valore di carico complessivo ammonta a 4.977.346 migliaia di euro, nel corso del mese di dicembre sono state riclassificate alla voce “Attività oggetto di Scissione” (vedasi Nota 18);

La voce (Svalutazioni) ripristini di valore include le svalutazioni e i ripristini derivanti dall’applicazione del metodo del costo, come precedentemente illustrato alla Nota 2 cui si rimanda.

Il dettaglio delle partecipazioni in imprese collegate e delle loro variazioni è riportato nella tabella seguente:

(Svalutazioni)/ % di Al ripristini Al(in migliaia di euro) possesso 31 dicembre 2009 Incrementi (Decrementi) di valore 31 dicembre 2010RCS MediaGroup S.p.A. 10,09 131.785 - - - 131.785Totale Partecipazioni in imprese collegate 131.785 - - - 131.785

Il valore di libro della partecipazione nella società quotata RCS MediaGroup S.p.A. a fine esercizio è superiore rispetto alla quotazione di borsa alla stessa data per 53 milioni di euro (a fine 2009 era superiore per 34 milioni di euro), quotazione di borsa che peraltro continua ad essere al di sotto del valore contabile dei mezzi propri della società. Pertanto, tenendo anche conto della consistenza patrimoniale della partecipata, riflessa nel Bilancio consolidato del Gruppo Fiat con il metodo del patrimonio netto, ed in considerazione della rilevanza della quota posseduta e del suo posizionamento negli assetti azionari, per la quale una misurazione in base a valori borsistici (peraltro ancora influenzati dalla persistente debolezza dell’economia italiana) è poco significativa, si è ritenuto che il valore recuperabile della partecipazione non sia inferiore all’attuale valore di libro.

Il dettaglio delle partecipazioni in altre imprese e delle loro variazioni è riportato nella tabella seguente: % di Al Adeguamento Al(in migliaia di euro) possesso 31 dicembre 2009 Incrementi (Decrementi) al fair value 31 dicembre 2010Fin.Priv. S.r.l. 14,28 17.943 - - (3.603) 14.340Assicurazioni Generali S.p.A. 0,01 3.533 - - (865) 2.668Totale Partecipazioni in altre imprese 21.476 - - (4.468) 17.008

Trattandosi di attività finanziarie non correnti e non destinate ad attività di trading, le partecipazioni in altre imprese sono iscritte al fair value che coincide, per le imprese quotate, con la quotazione di borsa alla data di bilancio. In analogia, anche la partecipazione in Fin.Priv. S.r.l. (holding il cui attivo è costituito quasi interamente da titoli azionari quotati) è stata valutata a fair value tenendo conto del valore di borsa del suo portafoglio. L’applicazione di tale metodo di valutazione ha comportato nell’esercizio 2010 l’iscrizione di un decremento di valore delle partecipazioni in altre imprese complessivamente pari a 4.468 migliaia di euro con contropartita a patrimonio netto (vedasi Nota 19).

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Si segnala che non vi sono partecipazioni in altre imprese comportanti l’assunzione di una responsabilità illimitata per le obbligazioni delle medesime (art. 2361, comma 2, C.C.).

L’elenco completo delle partecipazioni con le ulteriori indicazioni richieste dalla Consob (comunicazione n°DEM/6064293 del 28 luglio 2006) è riportato in allegato.

Infine, al 31 dicembre 2010 e 2009 non vi sono partecipazioni date a garanzia di passività finanziarie e passività potenziali.

Nel corso del 2009 le variazioni delle Partecipazioni erano state le seguenti: (Svalutazioni)/ ripristini di valore Al e Adeguamento Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 Incrementi (Decrementi) al fair value 31 dicembre 2009Partecipazioni in imprese controllate 14.294.661 406.467 (5.819) (858.000) 13.837.309Partecipazioni in imprese collegate 131.785 - - - 131.785Partecipazioni in altre imprese 18.290 115 - 3.071 21.476Totale Partecipazioni 14.444.736 406.582 (5.819) (854.929) 13.990.570

12. Altre attività finanziarieIl dettaglio delle Altre attività finanziarie è il seguente:

Al Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 VariazioneOpzione acquisto azioni Ferrari S.p.A. - 10.032 (10.032)Attività finanziaria per esercizio opzione call su azioni Ferrari S.p.A. 132.431 - 132.431Crediti per commissioni su contratti di garanzia 11.442 16.782 (5.340)Titoli di credito 74 73 1Totale Altre attività finanziarie 143.947 26.887 117.060

La voce “Opzione acquisto azioni Ferrari S.p.A.” accoglieva al 31 dicembre 2009 il valore del premio pagato nell’ottobre 2006 (pari a 10.032 migliaia di euro) per un’opzione call sul 5% del capitale di Ferrari S.p.A. detenuto dal fondo arabo Mubadala Development Company PJSC, con un prezzo di esercizio di 302,07 euro per azione, dedotti i dividendi eventualmente distribuiti e con scadenza al 31 luglio 2010. Nel mese di luglio 2010, Fiat S.p.A. ha esercitato l’opzione e pertanto, in attesa del perfezionamento della vendita con il trasferimento da parte del fondo delle azioni Ferrari S.p.A. ed il pagamento da parte di Fiat S.p.A. del corrispettivo pattuito, come conseguenza di tale esercizio è stato iscritto nella voce “Attività finanziaria per esercizio opzione call su azioni Ferrari S.p.A” il prezzo previsto dall’opzione stessa (pari a 122.399 migliaia di euro) – aumentato del valore del premio a suo tempo pagato - rilevando in contropartita un debito per il suo pagamento (vedasi Nota 25).

I Crediti per commissioni su contratti di garanzia rappresentano il valore attuale delle commissioni da percepire negli esercizi futuri per garanzie prestate dalla società (principalmente per finanziamenti ottenuti da imprese del Gruppo).

I Titoli di credito sono rappresentati da titoli di Stato quotati vincolati per erogazioni di borse di studio.

La ripartizione delle Altre attività finanziarie per scadenza è la seguente:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009Altre attività finanziarieentro l’esercizio 136.024 15.437tra uno e cinque anni 7.746 11.145oltre cinque anni 177 305Totale 143.947 26.887

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13. Altre attività non correntiAl 31 dicembre 2010 ammontano a 147 migliaia di euro con una variazione netta in diminuzione di 56 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009, e comprendono crediti verso erario e crediti verso dipendenti scadenti oltre i dodici mesi.

14. Crediti commercialiAl 31 dicembre 2010 ammontano a 8.078 migliaia di euro con una variazione netta in diminuzione di 51.937 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009, e si riferiscono a:

Al Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 VariazioneCrediti verso clienti Terzi Crediti 7.971 53.091 (45.120) Fondo svalutazione (156) (228) 72Totale crediti verso clienti Terzi 7.815 52.863 (45.048)Crediti commerciali verso imprese del Gruppo 263 7.152 (6.889)Totale Crediti commerciali 8.078 60.015 (51.937)

I Crediti verso clienti Terzi si riferiscono principalmente a crediti nei confronti di T.A.V. S.p.A. (ora Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.) per stati avanzamento lavori, realizzati negli ultimi mesi dell’anno, relativi alle tratte ferroviarie ad alta velocità. Tali importi trovano corrispondenza nella voce Debiti commerciali, in relazione allo stato avanzamento lavori da liquidare ai consorzi CAV.E.T. e CAV.TO.MI. (vedasi Nota 24).

I Crediti commerciali verso imprese del Gruppo comprendono accertamenti per conguagli su prestazioni da liquidare.

Il fondo svalutazione è stato determinato sulla base della valutazione del rischio relativamente ad alcuni crediti minori verso terzi.

Si ritiene che il valore contabile dei Crediti commerciali approssimi il loro fair value.

Si segnala infine che i Crediti commerciali saranno esigibili entro l’esercizio successivo e non presentano saldi scaduti di ammontare significativo.

15. Crediti finanziari correntiAl 31 dicembre 2010 ammontano a 311.526 migliaia di euro con una variazione netta in diminuzione di 334.548 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009, e sono rappresentati da crediti verso imprese del Gruppo dettagliati come segue:

Al Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 VariazioneConto corrente presso Fiat Finance S.p.A. 196.529 606.941 (410.412)Attività per strumenti finanziari derivati 114.997 39.127 75.870Altri crediti minori verso Fiat Netherlands Holding N.V. - 6 (6)Totale Crediti finanziari correnti 311.526 646.074 (334.548)

La voce Conto corrente presso Fiat Finance S.p.A. rappresenta il saldo attivo del conto corrente intrattenuto con Fiat Finance S.p.A. nell’ambito della gestione centralizzata della tesoreria del Gruppo. Il valore esposto al 31 dicembre 2010 è al netto della quota parte, pari a 213.000 migliaia di euro, riclassificata alla voce “Attività oggetto di Scissione” (vedasi Nota 18), destinata ad essere trasferita come Crediti finanziari da Fiat S.p.A. a Fiat Industrial S.p.A. a seguito della Scissione.

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Al 31 dicembre 2010 la voce Attività per strumenti finanziari derivati rappresenta il fair value dei due Equity Swap su azioni Fiat, stipulati dalla società Fiat Finance S.p.A. su mandato Fiat S.p.A. con primarie istituzioni bancarie per coprire il rischio di rialzo del titolo al di sopra del prezzo di esercizio delle stock option assegnate nel 2004 e nel 2006 all’Amministratore Delegato, come già descritto nella precedente Nota 7 a cui si rimanda per le altre informazioni. Il fair value di tali Equity Swap è stato determinato utilizzando le quotazioni di mercato alla data di bilancio. Al 31 dicembre 2009 la voce, pari a 39.127 migliaia di euro, era riferita al fair value del primo dei due Equity Swap di cui sopra, mentre il secondo Equity Swap aveva un fair value negativo (vedasi Nota 25).

Si ritiene che il valore contabile dei Crediti finanziari approssimi il loro fair value.

16. Altri crediti correntiAl 31 dicembre 2010 ammontano a 350.554 migliaia di euro con una variazione netta in aumento di 151.631 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009, e sono vantati nei confronti di:

Al Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 VariazioneCrediti verso imprese del Gruppo per IRES consolidata 240.192 120.755 119.437 Altri crediti verso imprese del Gruppo 217 1.070 (853)Crediti verso l’erario per IVA 61.112 24.586 36.526Crediti verso l’erario per IRES 46.389 49.209 (2.820)Crediti verso l’erario per IRAP 647 1.163 (516)Altri minori 1.997 2.140 (143)Totale Altri crediti correnti 350.554 198.923 151.631

I Crediti verso imprese del Gruppo per IRES consolidata sono relativi all’IRES calcolata sui redditi imponibili conferiti dalle società controllate italiane nel consolidato fiscale nazionale.

Gli Altri crediti verso imprese del Gruppo comprendono partite varie da incassare.

I Crediti verso l’erario per IVA si riferiscono essenzialmente al saldo dell’IVA a credito determinato nell’ambito della liquidazione IVA su base consolidata per le società controllate italiane partecipanti alla procedura, nonché a crediti IVA di periodi precedenti, chiesti a rimborso.

I Crediti verso l’erario per IRES includono i crediti trasferiti a Fiat S.p.A. dalle società italiane che partecipano al consolidato fiscale nazionale nell’esercizio 2010 e negli esercizi precedenti. Al 31 dicembre 2010 i crediti chiesti a rimborso e ceduti a factor ammontavano a 25.702 migliaia di euro (25.214 migliaia di euro al 31 dicembre 2009) e sono mantenuti in bilancio, trovando contropartita nella posta del passivo Debiti verso società di factoring per anticipazioni su crediti (vedasi Nota 25), secondo quanto previsto dallo IAS 39.

Al 31 dicembre 2010 non risultano iscritti interessi su crediti IVA chiesti a rimborso (come pure al 31 dicembre 2009), mentre gli interessi iscritti su crediti IRES (totalmente ceduti a factor) sono pari a 2.702 migliaia di euro (2.214 migliaia di euro al 31 dicembre 2009).

Si ritiene che il valore contabile degli Altri crediti correnti approssimi il loro fair value.

Si segnala che gli Altri crediti correnti saranno esigibili per la quasi totalità entro l’esercizio successivo.

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17. Disponibilità e mezzi equivalentiLe Disponibilità e mezzi equivalenti includono:

Al Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 VariazioneDepositi bancari e postali 240 473 (233)Assegni, denaro e valori in cassa - 1 (1)Totale Disponibilità e mezzi equivalenti 240 474 (234)

I valori esposti si riferiscono a saldi di conti correnti bancari in euro rimborsabili a vista. Si ritiene che il valore delle Disponibilità e mezzi equivalenti sia allineato al loro fair value alla data.

Il rischio di credito correlato alle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti è da ritenersi limitato in quanto le controparti sono rappresentate da primarie istituzioni bancarie nazionali ed internazionali.

18. Attività e Passività oggetto di ScissioneAl 31 dicembre 2010 le voci Attività e Passività oggetto di Scissione includono le partecipazioni detenute da Fiat S.p.A. nonché gli altri elementi patrimoniali che a seguito della Scissione sono stati trasferiti a Fiat Industrial S.p.A. con effetto dal 1° gennaio 2011, in particolare:

(in migliaia di euro) % di possesso Al 31 dicembre 2010Partecipazioni Fiat Netherlands Holding N.V. 100,00% 4.577.346 Iveco S.p.A. (già Nuove Iniziative Finanziarie Cinque S.p.A.) 100,00% 200.000 FPT Industrial S.p.A. (già Nuova Immobiliare Nove S.p.A.) 100,00% 100.000 Fiat Industrial Finance S.p.A. 100,00% 100.000Totale Partecipazioni 4.977.346Crediti finanziari verso Fiat Finance S.p.A. 213.000Attività oggetto di Scissione 5.190.346Debiti finanziari verso Fiat Finance S.p.A. 1.440.000Passività oggetto di Scissione 1.440.000Totale valore netto scindendo 3.750.346

La voce Crediti finanziari verso Fiat Finance S.p.A. rappresenta una quota parte del saldo attivo del Conto corrente intrattenuto da Fiat S.p.A. con Fiat Finance S.p.A. nell’ambito della gestione centralizzata della tesoreria di Gruppo (vedasi Nota 15), mentre la voce Debiti finanziari verso Fiat Finance S.p.A. si riferisce a due finanziamenti in euro a tasso variabile ricevuti da Fiat Finance S.p.A. rispettivamente in data 26/05/2010 per 1.050 milioni di euro (scadenza 25/05/2012) e in data 26/07/2010 per 390 milioni di euro (scadenza 31/01/2011).

Il valore netto scindendo sopra indicato corrisponde all’effetto della Scissione sul Patrimonio netto, descritto alla successiva Nota 19.

La Scissione è attuata in regime di continuità di valori, senza rilevare alcuna plusvalenza o minusvalenza, per cui i suddetti elementi sono stati trasferiti alla società beneficiaria Fiat Industrial S.p.A. a valori di libro.

19. Patrimonio nettoIl Patrimonio netto al 31 dicembre 2010 ammonta a 12.704.460 migliaia di euro, in aumento di 217.613 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009 a seguito principalmente del risultato netto positivo dell’esercizio pari a 441.959 migliaia di euro ed al netto della diminuzione legata alla distribuzione di dividendi per 237.119 migliaia di euro (0,17 euro a ciascuna azione ordinaria, 0,31 euro a ciascuna azione privilegiata e 0,325 euro a ciascuna azione di risparmio).

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Capitale socialeAl 31 dicembre 2010 il Capitale sociale, interamente versato, ammonta a 6.377.263 migliaia di euro ed è così composto:

(n° azioni) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009Azioni emesse interamente versate Azioni ordinarie 1.092.247.485 1.092.247.485Azioni privilegiate 103.292.310 103.292.310Azioni di risparmio 79.912.800 79.912.800Totale azioni emesse 1.275.452.595 1.275.452.595

Vengono di seguito descritte le caratteristiche del Capitale sociale di Fiat S.p.A. sino al 31 dicembre 2010 (ultimo giorno prima della data di efficacia della Scissione di Fiat S.p.A. a favore di Fiat Industrial S.p.A.): a seguito della Scissione, infatti, alcune di tale caratteristiche sono variate, come descritto nel successivo paragrafo “Effetti della Scissione sul Capitale sociale e sulle Riserve”.

Sino al 31 dicembre 2010 le azioni emesse avevano tutte valore nominale di 5 euro cadauna e prevedevano diversi diritti e privilegi a seconda delle categorie.

Ogni azione attribuisce il diritto ad una parte proporzionale degli utili di cui sia deliberata la distribuzione e del patrimonio netto risultante dalla liquidazione, salvi i diritti stabiliti a favore delle azioni privilegiate e di risparmio, come di seguito descritto.

Ogni azione ordinaria attribuisce invece, il diritto di voto senza limitazione alcuna. Ogni azione privilegiata attribuisce il diritto di voto limitatamente alle materie di competenza dell’Assemblea straordinaria e quando si deve deliberare in merito al Regolamento dell’Assemblea. Le azioni di risparmio sono prive del diritto di voto.

Sino alla data in cui sarà deliberata la distribuzione del risultato d’esercizio 2010, gli utili netti risultanti dal bilancio annuale di Fiat S.p.A. devono essere così destinati:

alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;

alle azioni di risparmio fino a concorrenza di euro 0,31 per azione;

ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo eventuali assegnazioni deliberate dall’Assemblea;

alle azioni privilegiate fino a concorrenza di euro 0,31 per azione;

alle azioni ordinarie fino a concorrenza di euro 0,155 per azione;

alle azioni di risparmio e ordinarie in egual misura una ulteriore quota fino a concorrenza di euro 0,155 per azione;

a ciascuna delle azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio in egual misura, gli utili che residuano di cui l’Assemblea deliberi la distribuzione.

Quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore a 0,31 euro, la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato loro spettante nei due esercizi successivi.

In caso di esclusione dalle negoziazioni di borsa le azioni di risparmio, se al portatore, sono trasformate in azioni nominative ed hanno il diritto di percepire un dividendo maggiorato di 0,175 euro, anziché di 0,155 euro, rispetto al dividendo percepito dalle azioni ordinarie e privilegiate.

In caso di esclusione dalle negoziazioni delle azioni ordinarie, la maggiorazione del dividendo spettante alle azioni di risparmio, rispetto al dividendo percepito dalle azioni ordinarie e privilegiate, è aumentata a 0,2 euro per azione.

In caso di liquidazione, il patrimonio sociale è ripartito, in ordine di priorità, alle azioni di risparmio fino a concorrenza del loro valore nominale, alle azioni privilegiate fino a concorrenza del loro valore nominale, alle azioni ordinarie fino a concorrenza del loro valore nominale; l’eventuale residuo è ripartito in egual misura alle azioni delle tre categorie.

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La seguente tabella mostra la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2008 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2010:

(Acquisti)/ (Acquisti)/ Al Vendite di Al Vendite di Al 31 dicembre Aumento azioni 31 dicembre Aumento azioni 31 dicembre(numero di azioni in migliaia) 2008 di capitale proprie 2009 di capitale proprie 2010Azioni ordinarie emesse 1.092.247 - - 1.092.247 - - 1.092.247Meno: Azioni proprie (38.568) - - (38.568) - - (38.568)Azioni ordinarie in circolazione 1.053.679 - - 1.053.679 - - 1.053.679

Azioni privilegiate emesse 103.292 - - 103.292 - - 103.292Meno: Azioni proprie - - - - - - -Azioni privilegiate in circolazione 103.292 - - 103.292 - - 103.292

Azioni di risparmio emesse 79.913 - - 79.913 - - 79.913Meno: Azioni proprie - - - - - - -Azioni di risparmio in circolazione 79.913 - - 79.913 - - 79.913

Totale Azioni emesse da Fiat S.p.A. 1.275.452 - - 1.275.452 - - 1.275.452Meno: Azioni proprie (38.568) - - (38.568) - - (38.568)Totale Azioni Fiat S.p.A. in circolazione 1.236.884 - - 1.236.884 - - 1.236.884

Riguardo al capitale sociale e alle riserve delle società per azioni la normativa italiana stabilisce che:

Il capitale sociale della società non può avere valore inferiore a 120.000 euro.

Ogni variazione dell’importo del capitale sociale deve essere deliberata dall’Assemblea, la quale può attribuire delega al Consiglio, per un periodo massimo di cinque anni, ad aumentare il capitale fino ad un ammontare determinato; l’organo assembleare ha inoltre l’obbligo di adottare gli opportuni provvedimenti quando risulta che il capitale sociale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite accertate, nonché di procedere alla riduzione del capitale sociale se entro l’esercizio successivo detta perdita non risulta diminuita a meno di un terzo. Se, per la perdita di oltre un terzo del capitale, questo si riduce al di sotto del minimo legale sopra citato, l’Assemblea deve deliberare sia la riduzione del capitale che il contemporaneo aumento del medesimo ad una cifra non inferiore al detto minimo, o la trasformazione della società.

La partecipazione agli utili spettanti a ciascuna categoria di azioni di Fiat S.p.A. è determinata dallo statuto.

La riserva soprapprezzo azioni viene costituita se la società emette azioni ad un prezzo superiore al loro valore nominale e non può essere distribuita fino a che la riserva legale non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale.

Per quanto riguarda le azioni proprie, la società non può acquistare azioni proprie se non nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato. L’acquisto deve essere autorizzato dall’Assemblea e in nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate può eccedere la quinta parte del capitale sociale.

Con riferimento al Capitale sociale si ricorda, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 3 novembre 2006, ha esercitato la delega ex art. 2443 del Codice Civile per l’aumento di capitale, riservato a dipendenti della società e/o di società controllate nel limite dell’1% del capitale sociale ovvero di massimi 50 milioni di euro mediante emissione di massime n. 10 milioni di azioni ordinarie da nominali euro 5 cadauna, corrispondenti allo 0,78% del capitale sociale e allo 0,92% del capitale ordinario, al prezzo di 13,37 euro per azione, al servizio del piano di stock option a dipendenti descritto nel successivo paragrafo. Tale aumento di capitale avrà esecuzione subordinatamente al verificarsi delle condizioni del piano.

Nel corso del 2010 Fiat ha ribadito la policy in base alla quale intende distribuire ai propri azionisti, su una base rolling su tre anni, un dividendo complessivo pari al 25% degli utili consolidati conseguiti con un pagamento annuo minimo di 150 milioni di euro. Completata l’operazione di Scissione, il 27 gennaio 2011

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Fiat ha dichiarato che per il 2011 stesso, anno di transizione, la politica dei dividendi è prevista invariata, con un pagamento atteso del 25% dell’utile consolidato 2011 sia per Fiat post Scissione, sia per Fiat Industrial, con un minimo di 50 milioni di euro per la prima e di 100 milioni di euro per la seconda; nel corso del 2011 i rispettivi Consigli di Amministrazione articoleranno una politica dei dividendi per gli anni successivi.

Per il 2010, il Consiglio di Amministrazione propone all’Assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo complessivo di 155,1 milioni di euro (151,6 milioni di euro escludendo le azioni proprie detenute da Fiat S.p.A. alla data del presente bilancio d’esercizio). La proposta di distribuzione del dividendo è così articolata:

0,09 euro per azione ordinaria;

0,31 euro per azione privilegiata;

0,31 euro per azione di risparmio.

Gli obiettivi identificati da Fiat nella gestione del capitale sono la creazione di valore per la generalità degli azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale ed il supporto allo sviluppo del Gruppo. Fiat intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l’economica accessibilità a fonti esterne di finanziamento, anche attraverso il conseguimento di un rating adeguato.

Fiat monitora costantemente l’evoluzione del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto ed in particolare il livello di indebitamento netto e la generazione di cassa delle attività industriali.

Al fine di raggiungere gli obiettivi sopra riportati, Fiat persegue il costante miglioramento della redditività dei business nei quali opera. Inoltre, in linea generale, può vendere parte delle proprie attività per ridurre l’ammontare dei debiti mentre il Consiglio di Amministrazione può proporre all’Assemblea degli azionisti la riduzione o l’aumento del capitale sociale oppure, ove consentito dalla legge, la distribuzione di riserve. In tale contesto la Fiat S.p.A. realizza anche acquisti di azioni proprie, sempre nei limiti autorizzati dall’Assemblea degli azionisti, seguendo le stesse logiche di creazione di valore, compatibilmente con gli obiettivi di equilibrio finanziario e di miglioramento del rating.

Per capitale si intende sia il valore apportato dagli azionisti (capitale sociale e riserva sovrapprezzo, al netto del valore delle azioni proprie, complessivamente pari a 7.261.595 migliaia di euro al 31 dicembre 2010, invariato rispetto al 31 dicembre 2009), sia il valore generato dalla Fiat S.p.A in termini di risultati conseguiti dalla gestione (utili a nuovo ed altre riserve, al lordo del risultato dell’esercizio, complessivamente pari a 5.444.893 migliaia di euro al 31 dicembre 2010 e 5.222.812 migliaia di euro al 31 dicembre 2009, esclusi gli utili e perdite iscritti direttamente a Patrimonio netto).

Riserva da soprapprezzo azioniAl 31 dicembre 2010 ammonta a 1.540.885 migliaia di euro e risulta invariata rispetto al 31 dicembre 2009.

Riserva legaleAl 31 dicembre 2010 ammonta a 716.458 migliaia di euro, con una variazione in aumento di 16.998 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009 a seguito della destinazione della quota dell’utile dell’esercizio precedente, come deliberato dall’Assemblea degli azionisti del 26 marzo 2010.

Riserva disponibile per acquisto azioni proprieTale riserva è stata costituita mediante prelievo dalla riserva “Utili (perdite) a nuovo”, a seguito delle delibere dell’Assemblea degli azionisti che hanno autorizzato l’acquisto di azioni proprie. In particolare gli acquisti di azioni proprie sono stati eseguiti a valere su un programma (il “Programma”) autorizzato dall’Assemblea degli azionisti del 5 aprile 2007 e rinnovato dalle Assemblee degli azionisti del 31 marzo 2008 e del 27 marzo 2009, che prevedeva l’acquisto di azioni proprie sui mercati regolamentati secondo i seguenti termini:

il Programma avrebbe avuto termine il 27 settembre 2010 o comunque al raggiungimento del controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, comprensivo delle azioni Fiat già detenute dalla società, o di un numero di azioni pari al 10% del capitale sociale;

il prezzo massimo di acquisto non avrebbe potuto essere superiore del 10% al prezzo di riferimento rilevato in Borsa il giorno precedente all’acquisto effettuato;

il numero massimo di azioni acquistate giornalmente non avrebbe potuto essere superiore al 20% del totale degli scambi giornalieri di ciascuna categoria.

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Ancorché il programma di acquisto azioni proprie sia stato sospeso, al fine di mantenere la necessaria flessibilità operativa su un adeguato orizzonte temporale, l’Assemblea del 26 marzo 2010 ha rinnovato l’autorizzazione all’acquisto ed alla disponibilità di azioni proprie anche attraverso società controllate, per il periodo di diciotto mesi, revocando contestualmente, per la parte non ancora eseguita alla data, l’analoga delibera assunta in data 27 marzo 2009. L’autorizzazione riguardava un numero massimo di azioni delle tre categorie tale da non eccedere il 10% del capitale sociale ed il controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, tenuto conto delle azioni Fiat già detenute dalla società per 656,6 milioni di euro.

In data 16 settembre 2010 l’Assemblea straordinaria degli azionisti di Fiat S.p.A. anche al fine di tenere conto della proposta di riduzione del valore nominale unitario delle azioni di Fiat S.p.A. da 5 euro per azione a 3,5 euro per azione conseguente alla Scissione, ha approvato la limitazione dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie ad un controvalore massimo di 1,2 miliardi di euro, fermo restando il numero massimo di azioni, delle tre categorie, non eccedente il 10% del capitale sociale e quant’altro deliberato al riguardo dalla precedente Assemblea degli azionisti del 26 marzo 2010.

Al 31 dicembre 2010 la Riserva disponibile per acquisto azioni proprie ammonta a 543.447 migliaia di euro con una variazione in diminuzione di 599.293 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009 conseguente:

alla delibera dall’Assemblea degli azionisti del 26 marzo 2010 che, come precedentemente ricordato, ha revocato per la parte non ancora eseguita alla data la precedente autorizzazione all’acquisto di azioni proprie e nel contempo ha rinnovato l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, sempre per il controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro comprensivo delle riserve già vincolate per 656,6 milioni di euro per azioni proprie in portafoglio alla data, riconfermando pertanto il valore della riserva disponibile per acquisto azioni proprie di 1.142.740 migliaia di euro, già in essere al 31 dicembre 2009 e rimasta invariata;

alla delibera dell’Assemblea degli azionisti del 16 settembre 2010 che ha approvato la limitazione dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie al controvalore massimo di 1,2 miliardi di euro, con conseguente riduzione della riserva disponibile per acquisto azioni proprie per 599.293 migliaia di euro e contestuale trasferimento alla riserva “Utili (perdite) portati a nuovo”.

Ribadendo che il programma di acquisto di azioni proprie è stato sospeso, il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto che l’attuale autorizzazione scadrà il 26 settembre 2011, allo scopo di mantenere la necessaria flessibilità operativa su un adeguato orizzonte temporale proporrà all’Assemblea degli azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto, per la durata di diciotto mesi, di un numero massimo di azioni proprie delle tre categorie tale da non eccedere il limite di legge sul capitale sociale ed il controvalore massimo di 1,2 miliardi di euro, comprensivo della riserva già vincolata a fronte delle azioni proprie in portafoglio che, dopo aver rilevato gli effetti della Scissione di seguito descritti, ammonta ad oggi a 289 milioni di euro. La proposta, qualora approvata, non comporterà ovviamente alcun obbligo di acquisto.

Al 18 febbraio 2011, le azioni ordinarie acquisite dall’inizio del Programma sono pari a 37,27 milioni, per un investimento complessivo di 665 milioni di euro.

Riserva per azioni proprie in portafoglioAl 31 dicembre 2010 ammonta a 656.553 migliaia di euro e risulta invariata rispetto al 31 dicembre 2009.

Tale riserva trae origine dai vincoli di legge (art. 2357 ter C.C.) e le sue variazioni sono la risultante degli incrementi per trasferimento dalla “Riserva disponibile per acquisto azioni proprie”, in relazione alle azioni proprie acquistate, al netto dei decrementi per le azioni proprie vendute.

Utili (perdite) portati a nuovoAl 31 dicembre 2010 gli utili a nuovo ammontano a 2.884.134 migliaia di euro, con una variazione in aumento di 685.140 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009 conseguente:

alla destinazione del residuo dell’utile dell’esercizio precedente, per 85.847 migliaia di euro come utili portati a nuovo, come deliberato dall’Assemblea degli azionisti del 26 marzo 2010, dopo la destinazione della quota alla Riserva legale e l’avvenuta distribuzione dei dividendi;

al trasferimento dalla “Riserva disponibile per acquisto azioni proprie” per 599.293 migliaia di euro, a seguito della limitazione dell’importo dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, deliberata dall’Assemblea degli azionisti del 16 settembre 2010 precedentemente indicata.

Utili (perdite) iscritti direttamente a patrimonio nettoTale riserva accoglie gli utili e le perdite iscritti direttamente a patrimonio netto ed in particolare quelli derivanti dall’adeguamento a fair value delle partecipazioni in altre imprese, così come descritto in precedenza (vedasi Nota 11).

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Al 31 dicembre 2010 tale riserva è negativa ed ammonta a 2.028 migliaia di euro con una variazione in diminuzione di 4.468 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009 per adeguamento a fair value a tale data delle partecipazioni in Fin. Priv. S.r.l. e in Assicurazioni Generali S.p.A.

Riserva per stock optionAl 31 dicembre 2010 ammonta a 112.513 migliaia di euro, con una variazione in aumento di 17.241 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009, in contropartita all’onere rilevato a conto economico nel 2010 per i piani di stock option e stock grant con sottostante azioni Fiat S.p.A. relativi all’Amministratore Delegato (vedasi Nota 6).

Altre riserveAl 31 dicembre 2010 ammontano a 89.829 migliaia di euro e risultano invariate rispetto al 31 dicembre 2009. In particolare sono rappresentate da:

Riserva legge 413/1991: ammonta a 22.591 migliaia di euro e corrisponde al valore della rivalutazione obbligatoria degli immobili (al netto della relativa imposta sostitutiva) effettuata in base alla legge n. 413 del 30 dicembre 1991, accreditato a specifica riserva ai sensi della citata legge.

Riserva straordinaria: ammonta a 28.044 migliaia di euro e corrisponde al valore determinato dall’Assemblea degli azionisti dell’11 maggio 2004.

Riserva avanzo da scissione: ammonta a 39.194 migliaia di euro ed accoglie l’avanzo emergente dall’operazione di Scissione parziale della controllata Fiat Partecipazioni S.p.A. a favore della controllante Fiat S.p.A., avvenuta in data 29 dicembre 2008.

Effetti della Scissione sul Capitale sociale e sulle RiservePer effetto della Scissione, dal 1° gennaio 2011 il patrimonio netto della società scissa Fiat S.p.A. è proporzionalmente ridotto per l’importo di 3.750.346 migliaia di euro, mediante imputazione del relativo ammontare per 1.913.179 migliaia di euro a decremento del Capitale sociale e per 1.837.167 migliaia di euro a decremento delle riserve. In particolare:

il Capitale sociale si riduce a 4.464.084 migliaia di euro, con una variazione in diminuzione di 1.913.179 migliaia di euro;

la Riserva legale si riduce a 501.521 migliaia di euro, con una variazione in diminuzione di 214.937 migliaia di euro;

la Riserva da soprapprezzo si riduce a 1.078.619 migliaia di euro, con una variazione in diminuzione di 462.266 migliaia di euro;

la Riserva Utili (perdite) portati a nuovo si riduce a 1.724.170 migliaia di euro, con una variazione in diminuzione di 1.159.964 migliaia di euro.

La riduzione del Capitale sociale determinata dalla Scissione non comporta l’annullamento di azioni della società scissa Fiat S.p.A., bensì la riduzione del valore nominale unitario delle azioni di tutte le categorie da 5 euro a 3,5 euro.

La riduzione di 1,5 euro del valore nominale unitario delle azioni della società scissa Fiat S.p.A. (corrispondente alla proporzionale riduzione patrimoniale oggetto di assegnazione), è conseguenza dell’emissione senza corrispettivo nel rapporto di 1 a 1 delle nuove azioni della società beneficiaria Fiat Industrial S.p.A., le quali hanno valore nominale unitario pari a 1,5 euro con prerogative giuridiche identiche a quelle spettanti, rispettivamente, a ciascuna categoria di azioni della società scissa Fiat S.p.A.

I privilegi spettanti alle diverse categorie di azioni della società scissa Fiat S.p.A. in sede di destinazione dell’utile di esercizio risultano proporzionalmente assegnati anche alle corrispondenti categorie di azioni della società beneficiaria Fiat Industrial S.p.A., al fine di mantenere invariate le priorità e la misura percentuale rispetto al valore nominale.

A seguito delle modifiche statutarie, dal giorno successivo a quello in cui verrà deliberata la destinazione del risultato d’esercizio 2010, rispetto a quanto precedentemente illustrato, gli utili netti risultanti dal bilancio annuale di Fiat S.p.A., saranno così destinati:

alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;

alle azioni di risparmio fino a concorrenza di euro 0,217 per azione;

ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo eventuali assegnazioni deliberate dall’Assemblea;

alle azioni privilegiate fino a concorrenza di euro 0,217 per azione;

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alle azioni ordinarie fino a concorrenza di euro 0,1085 per azione;

alle azioni di risparmio e ordinarie in egual misura una ulteriore quota fino a concorrenza di euro 0,1085 per azione;

a ciascuna delle azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio in egual misura, gli utili che residuano di cui l’Assemblea deliberi la distribuzione.

Quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore a 0,217 euro, la differenza verrà computata in aumento del dividendo privilegiato loro spettante nei due esercizi successivi.

In caso di esclusione dalle negoziazioni di borsa le azioni di risparmio, se al portatore, sono trasformate in azioni nominative ed hanno il diritto di percepire un dividendo maggiorato di 0,1225 euro, anziché di 0,1085 euro, rispetto al dividendo percepito dalle azioni ordinarie e privilegiate.

In caso di esclusione dalle negoziazioni delle azioni ordinarie, la maggiorazione del dividendo spettante alle azioni di risparmio, rispetto al dividendo percepito dalle azioni ordinarie e privilegiate, è aumentata a 0,140 euro per azione.

Infine, con riferimento al Capitale sociale ed alle deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione in data 3 novembre 2006, precedentemente ricordate, in tema di aumento riservato a dipendenti della società e/o di società controllate sulla base del relativo piano di incentivazione, a seguito della Scissione il Capitale sociale potrà aumentare per massimi 35 milioni di euro mediante emissione di massime n.10 milioni di azioni ordinarie da nominali euro 3,5 cadauna.

Azioni proprieAl 31 dicembre 2010 il valore contabile ammonta a 656.553 migliaia di euro e si riferisce a n. 38.568.458 azioni ordinarie (costo unitario medio di 17,023 euro) pari al 3,02% del capitale sociale, per un valore nominale complessivo di 192.842 migliaia di euro. I valori risultano invariati rispetto al 31 dicembre 2009 non essendo avvenuti acquisti o vendite di azioni proprie nel corso del 2010.

Con riferimento alle variazioni intervenute nell’anno precedente, si ricorda anche nel corso del 2009 non erano avvenuti acquisti o vendite di azioni proprie.

A seguito della Scissione, in data 1° gennaio 2011 sono state assegnate a Fiat S.p.A. n. 38.568.458 azioni ordinarie emesse da Fiat Industrial S.p.A. e corrispondenti alle azioni proprie in portafoglio. La quota parte della voce di patrimono netto “Azioni proprie” attribuibile alle azioni Fiat Industrial S.p.A., pari a circa 368 milioni di euro, sarà quindi riclassificata all’attivo patrimoniale e valutata a fair value iniziale, con contropartita sulle sole riserve di patrimonio netto, senza rilevare quindi alcun effetto sul risultato dell’esercizio 2011. Come ulteriore conseguenza la Riserva per azioni proprie in portafoglio sarà ridotta per circa 368 milioni di euro con pari incremento della riserva “Utili (perdite) portati a nuovo”. Come di seguito descritto con riferimento alle Modifiche dei piani di stock option e di stock grant conseguenti alla Scissione, di tali azioni Fiat Industrial S.p.A. n. 23.021.250 sono destinate al servizio dei piani di stock option maturati e dei piani di stock grant.

Pagamenti basati su azioniAl 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre 2009 Fiat S.p.A. ha in essere diversi piani di pagamento basati su azioni spettanti ai manager delle società del Gruppo e all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A.

Piani di Stock Option con sottostante azioni ordinarie Fiat S.p.A.I piani emessi fino al 2002 dal Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. al 31 dicembre 2010 sono interamente decaduti. Tali piani avevano le seguenti caratteristiche contrattuali:

Soggetti Data di Strike price N° opzioni PercentualePiano assegnatari assegnazione Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimentoStock Option Ex Presidente C.d.A. 14 maggio 2002 1° gennaio 2010 12,699 1.000.000 1° gennaio 2005 100%Maggio 2002 (decaduto)Stock Option Manager 12 settembre 2002 12 settembre 2010 10,397 6.100.000 12 settembre 2003 25%Settembre 2002 (decaduto) 12 settembre 2004 25% 12 settembre 2005 25% 12 settembre 2006 25%

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In data 26 luglio 2004 il Consiglio di Amministrazione aveva concesso al Dr. Marchionne, quale componente del compenso variabile per la carica di Amministratore Delegato, opzioni per l’acquisto di n. 10.670.000 azioni ordinarie Fiat S.p.A. al prezzo di 6,583 euro per azione, esercitabili dal 1° giugno 2008 al 1° gennaio 2011. In ognuno dei primi tre anni seguenti la data di assegnazione il Dr. Marchionne aveva maturato il diritto di acquistare, dal 1° giugno 2008, una quota annua massima di n. 2.370.000 azioni. A partire dal 1° giugno 2008 egli aveva diritto di esercitare, con effetto a tale data, la parte residuale delle opzioni spettanti, pari a n. 3.560.000 azioni, avendo raggiunto i prestabiliti obiettivi di redditività nel periodo di riferimento. L’Assemblea del 27 marzo 2009, ritenendo interesse prioritario per il Gruppo modificare il suddetto piano al fine di ripristinarne la capacità di fidelizzazione, ha approvato l’introduzione di nuovo periodo di vesting, unicamente in funzione della permanenza in carica, che ha reso le opzioni non esercitabili sino al 1° gennaio 2011, e l’estensione del periodo di esercizio che terminerà il 1° gennaio 2016, restando invariate tutte le altre condizioni.

Al 31 dicembre 2010 le caratteristiche del suddetto piano di stock option sono le seguenti:

Soggetti Data di Strike price N° opzioni PercentualePiano assegnatari modifica Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimentoStock Option Amministratore 27 marzo 2009 1° gennaio 2016 6,583 10.670.000 31 dicembre 2010 100%Luglio 2004 (modificato) Delegato

In data 3 novembre 2006, il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. aveva deliberato (subordinatamente alla successiva approvazione da parte dell’Assemblea degli azionisti, occorsa il 5 aprile 2007) un piano di stock option, della durata di otto anni, che conferiva ad alcuni dirigenti del Gruppo e all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. il diritto di acquistare un determinato numero di azioni ordinarie Fiat S.p.A. al prezzo prefissato di 13,37 euro per azione. In particolare le n. 10.000.000 di opzioni attribuite ai dipendenti e le n. 5.000.000 di opzioni attribuite al Dr. Marchionne avevano un periodo di maturazione di quattro anni, in quote paritetiche annuali, subordinato al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività (Non Market Conditions “NMC”) nel periodo di riferimento ed erano esercitabili a partire dall’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2010. Le residue n. 5.000.000 di opzioni attribuite all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., anch’esse soggette ad un periodo di maturazione quadriennale in quote paritetiche annuali, sono esercitabili a partire da novembre 2010. L’esercizio delle opzioni è inoltre subordinato a specifici vincoli temporali di durata del rapporto di lavoro o del mandato.

Le caratteristiche contrattuali del piano di stock option 2006 sono le seguenti:

Soggetti Strike price N° opzioni PercentualePiano assegnatari Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimentoStock Option Amministratore Delegato 3 novembre 2014 13,37 5.000.000 Novembre 2007 25%Novembre 2006 Novembre 2008 25% Novembre 2009 25% Novembre 2010 25%Stock Option Amministratore Delegato 3 novembre 2014 13,37 5.000.000 1° Trimestre 2008 (*) 25%*NMCNovembre 2006 1° Trimestre 2009 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2010 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2011 (*) 25%*NMCStock Option Manager 3 novembre 2014 13,37 10.000.000 1° Trimestre 2008 (*) 25%*NMCNovembre 2006 1° Trimestre 2009 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2010 (*) 25%*NMC 1° Trimestre 2011 (*) 25%*NMC

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente, subordinatamente al perdurare dei rapporti professionali.

Come più ampiamente descritto nel successivo paragrafo Modifiche dei piani di stock option e di stock grant conseguenti alla Scissione, le condizioni di maturazione previste da ciascun piano di stock option, sia ove siano subordinate alla sussistenza del rapporto di lavoro o di collaborazione con il Gruppo Fiat, sia ove siano legate al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance, hanno esaurito il loro periodo temporale di riferimento il 31 dicembre 2010. Con particolare riferimento alle opzioni assegnate nell’ambito Piano di stock option 2006 e subordinate al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività, si precisa che è maturata solo la prima tranche di diritti (ovvero il 25%), in quanto non sono stati raggiunti gli obiettivi di redditività relativi al triennio 2008-2010 originariamente previsti nel 2006. Il restante 75% è pertanto non maturato.

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In data 26 febbraio 2008 il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. aveva deliberato un piano di incentivazione, successivamente approvato dall’Assemblea degli azionisti del 31 marzo 2008, che prevedeva la facoltà di procedere ad assegnazioni periodiche entro il 2010 di un massimo complessivo di 4 milioni di strumenti finanziari, in forma di stock option e/o stock appreciation right. Lo scopo del piano era l’attrazione e la retention di dirigenti in ruoli chiave assunti o promossi successivamente all’attribuzione del piano di stock option del 3 novembre 2006 o che avrebbero assunto maggiori responsabilità dall’assegnazione del piano 2006 e riprendeva le caratteristiche di detto piano in termini di obiettivi di redditività, periodo di maturazione e di esercizio. In data 23 luglio 2008 il Consiglio di Amministrazione, in attuazione della prima parte del programma, aveva deciso l’attribuzione di n. 1.418.500 stock option al prezzo di esercizio di euro 10,24, con un periodo di maturazione di tre anni subordinato al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività (Non Market Conditions “NMC”) nel periodo di riferimento ed esercitabili a partire dall’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2010. Per quanto riguarda il piano in esame, al 31 dicembre 2010, non essendo stati raggiunti i sopra citati obiettivi di redditività, nessuno dei diritti concessi ai dipendenti è maturato.

Le caratteristiche contrattuali del piano di stock option 2008 erano le seguenti:

Soggetti Strike price N° opzioni PercentualePiano assegnatari Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimentoStock Option Manager 3 novembre 2014 10,24 1.418.500 1° Trimestre 2009 (*) 18%*NMCLuglio 2008 1° Trimestre 2010 (*) 41%*NMC(non maturato) 1° Trimestre 2011 (*) 41%*NMC

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente subordinatamente al perdurare dei rapporti professionali.

In sintesi, i piani di stock option in essere al 31 dicembre 2010 presentano le seguenti caratteristiche:

Pagamenti spettanti ai manager Pagamenti spettanti ai membri del C.d.A.Prezzo Numero di opzioni Numero di opzioni Durata media Numero di opzioni Numero di opzioni Durata mediadi esercizio in essere al in essere al residua contrattuale in essere al in essere al residua contrattuale (in euro) 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 (in anni) 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 (in anni) 6,583 - - - 10.670.000 10.670.000 5,010,24 - 956.530 - - - -10,397 - 845.000 - - - -12,699 - - - - 500.000 -13,370 2.101.250 6.536.875 3,8 6.250.000 8.750.000 3,8Totale 2.101.250 8.338.405 16.920.000 19.920.000

La movimentazione nel corso dell’esercizio è stata la seguente:

Pagamenti spettanti ai manager Pagamenti spettanti ai membri del C.d.A. Prezzo medio Prezzo medio di esercizio di esercizio Numero di opzioni (in euro) Numero di opzioni (in euro)In essere all’inizio dell’esercizio 8.338.405 12,71 19.920.000 9,72Attribuite - -Non maturate (5.447.155) 12,79 (2.500.000) 13,37Esercitate - -Decadute (790.000) 10,397 (500.000) 12,699In essere al 31 dicembre 2010 2.101.250 13,37 16.920.000 9,09Esercitabili al 31 dicembre 2010 - - 5.000.000 13,37Esercitabili al 31 dicembre 2009 845.000 10,397 500.000 12,699

Le opzioni non maturate nell’esercizio comprendono le opzioni non maturate relative a dipendenti che hanno lasciato il Gruppo, nonché le opzioni non maturate nel periodo per mancato raggiungimento di alcune non-market condition relativamente ai piani Novembre 2006 e Luglio 2008.

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Assegnazione gratuita di azioni ordinarie Fiat S.p.A.In data 23 febbraio 2009 il Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. aveva deliberato un piano di incentivazione, successivamente approvato dall’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009, fondato sull’attribuzione di diritti che, subordinatamente al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance (Non Market Conditions “NMC”) per l’anno 2009 e 2010 e al perdurare di rapporti professionali con il Gruppo, consentiva all’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. di ricevere gratuitamente azioni ordinarie Fiat S.p.A. per un ammontare complessivo di 2 milioni di azioni. La maturazione dei diritti era prevista in un’unica tranche con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio 2010 ed il numero delle azioni assegnato era definito pari al 25% dei diritti assegnati nel caso di raggiungimento degli obiettivi 2009 e pari al 100% dei diritti assegnati nel caso di raggiungimento degli obiettivi 2010. I prestabiliti obiettivi di redditività del Gruppo relativamente all’esercizio 2009 sono stati raggiunti.

L’Assemblea degli Azionisti del 26 marzo 2010, su proposta del Consiglio di Amministrazione ha introdotto nel Piano una componente di pura fidelizzazione pari a complessivi 2 milioni di diritti addizionali, la cui maturazione è unicamente subordinata al perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo sino alla data di approvazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2011. Inoltre, la durata del Piano originario è stata estesa fino all’approvazione del bilancio 2011 con ridefinizione di obiettivi per gli esercizi 2010 e 2011.

Al 31 dicembre 2010 le caratteristiche contrattuali del piano di stock grant 2009 erano quindi le seguenti:

Soggetti PercentualePiano assegnatari N° azioni Vesting date conferimentoStock Grant 2009 (modificato) Amministratore Delegato 4.000.000 1° Trimestre 2010 (*) 500.000(**) 1° Trimestre 2011 (*) 375.000*NMC(**) 1° Trimestre 2012 (*) 1.125.000*NMC(**) 1° Trimestre 2012 (*) 2.000.000(**)

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente.(**) Subordinatamente alla permanenza in carica fino all’approvazione del bilancio 2011.

In data 18 febbraio 2011 il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato Remunerazioni, ha accertato la maturazione di 375.000 diritti a seguito del raggiungimento degli obiettivi gestionali assegnati e, alla luce delle operazioni straordinarie avvenute nel corso dell’esercizio, ha altresì deliberato di subordinare al solo perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo sino alla fine del 2011 anche la residua quota di diritti subordinata ad obiettivi di performance del 2011.

Con riferimento a tale piano di incentivazione, come richiesto dall’IFRS 2 il Gruppo ha provveduto a calcolare il fair value incrementale complessivo della modifica del piano, pari a 19 milioni di euro. Tale fair value incrementale è rilevato a conto economico lungo il periodo di maturazione del piano unitamente al fair value alla data di assegnazione determinato nel 2009. Il fair value incrementale del Piano è stato determinato con riferimento ad un prezzo delle azioni ordinarie Fiat S.p.A. alla data di modifica (pari a 9,75 euro per azione).

Modifiche dei piani di stock option e di stock grant conseguenti alla ScissioneCon riguardo ai piani di incentivazione sopra descritti, il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data 21 luglio 2010, tenuto conto della proposta Scissione, ha confermato gli strumenti di incentivazione basati su strumenti finanziari in essere nel Gruppo, adottando, subordinatamente all’efficacia della Scissione ed in forza della delega di volta in volta attribuita allo stesso dall’Assemblea degli azionisti, gli opportuni adeguamenti per consentire agli strumenti di incentivazione di continuare a raggiungere le finalità per cui gli stessi sono stati adottati anche nel contesto della Scissione, evitando peraltro revisioni degli stessi che, anche se pienamente legittime, potessero apparire meno in linea con la volontà di allineare interessi del management a interessi della società e dei suoi azionisti.

In particolare, il Consiglio, in applicazione delle regole previste dai rispettivi regolamenti di piano, ha deliberato di adeguare la tipologia di azioni sottostanti i diritti di stock option e di stock grant in stretta correlazione con il rapporto di assegnazione della Scissione e di consentire ai dipendenti che usciranno dal Gruppo della Società Scissa (Fiat S.p.A.) per entrare a far parte del Gruppo della Società Beneficiaria (Fiat Industrial S.p.A.) di non perdere i diritti acquisiti.

I legittimati ad esercitare i diritti di stock option ed a beneficiare dei diritti di stock grant riceveranno, quindi, fermo restando il pagamento dello strike price prestabilito da ciascun piano ovvero il rispetto della condizione di assegnazione gratuita, una azione ordinaria Fiat ed una azione ordinaria Fiat Industrial per ogni diritto di stock option o stock grant posseduto.

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Con particolare riferimento ai piani di stock option, ha deliberato che le condizioni di maturazione previste da ciascun piano, sia ove fossero subordinate alla sussistenza del rapporto di lavoro o di collaborazione con il Gruppo, sia ove fossero legate al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance, esaurissero il loro periodo temporale di riferimento al 31 dicembre 2010, e cioè in data anteriore alla data di effetto della Scissione.

Analogamente, il piano di stock grant consentirà agli assegnatari di ricevere in assegnazione gratuita una azione ordinaria Fiat ed una azione ordinaria Fiat Industrial per ogni diritto posseduto, subordinatamente alla maturazione delle condizioni, originariamente previste, di permanenza in carica e/o di raggiungimento di specifici obiettivi di performance relativi agli esercizi 2010 e 2011, coerenti con il Piano Strategico 2010-2014. Gli obiettivi di performance relativi all’esercizio 2011 saranno costituiti dalla quota parte relativa al Gruppo della Società Scissa (Fiat S.p.A.), come originariamente predeterminata in sede di elaborazione degli obiettivi complessivi relativi al Gruppo Fiat ante Scissione.

Tutti i piani di stock option e di stock grant, ad eccezione della parte destinata ai manager del Piano 2006 per la quale, come già ricordato, era stato deliberato un aumento di capitale, verranno soddisfatti mediante l’utilizzo delle azioni proprie in portafoglio a Fiat S.p.A. e delle azioni ordinarie Fiat Industrial S.p.A. che, per effetto della Scissione, sono state assegnate a Fiat S.p.A. senza pagamento di corrispettivo.

Dal momento che i piani originari includevano la previsione secondo la quale, in presenza di operazioni straordinarie sul capitale di Fiat S.p.A., i piani stessi sarebbero stati conseguentemente modificati, non è necessario procedere alla determinazione di un fair value incrementale eventualmente derivante dalle modifiche sopra descritte.

A completamento del commento delle voci che compongono il Patrimonio netto si specifica quanto segue:

Disponibilità delle principali poste del Patrimonio netto

Al Possibilità di Quota(in migliaia di euro) 31 dicembre 2010 utilizzazione disponibileCapitale sociale 6.377.263 - Riserve: Riserva da soprapprezzo azioni 1.540.885 A, B, C (*) 1.540.885 Riserva legale 716.458 B - Riserva disponibile per acquisto azioni proprie 543.447 A, B, C 543.447 Riserva per azioni proprie in portafoglio 656.553 - - Utili portati a nuovo 2.884.134 A, B, C 2.884.134 Riserva legge 413/1991 22.591 A, B, C 22.591 Riserva straordinaria 28.044 A, B, C 28.044 Riserva avanzo di scissione 39.194 A, B, C 39.194

Legenda:A: per aumento di capitaleB: per copertura perditeC: per distribuzione ai soci

(*) Interamente disponibile per aumento di capitale e copertura perdite. Per gli altri utilizzi è necessario previamente adeguare (anche tramite trasferimento dalla stessa riserva soprapprezzo) la riserva legale al 20% del Capitale sociale. Al 31 dicembre 2010 tale adeguamento sarebbe pari a 558.995 migliaia di euro.

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20. Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi non correntiAl 31 dicembre 2010 ammontano a 20.072 migliaia di euro, con una variazione netta in diminuzione di 5.369 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009, e sono rappresentati da: Al Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni 31 dicembre 2010Fondi per benefici ai dipendenti e assimilati 24.196 1.623 (5.217) (1.551) 19.051Altri fondi non correnti 1.245 - (224) - 1.021Totale Fondi per benefici aidipendenti ed altri fondi non correnti 25.441 1.623 (5.441) (1.551) 20.072

Fondi per benefici ai dipendenti e assimilatiLa società garantisce benefici successivi al rapporto di lavoro per i propri dipendenti sia direttamente, sia contribuendo a fondi esterni.

I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti. Le obbligazioni si riferiscono sia ai dipendenti attivi, sia a quelli non più attivi.

La società garantisce benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a contribuzione definita e/o piani a benefici definiti.

Nel caso di piani a contribuzione definita, la società versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge o contrattuale, oppure su base volontaria. Con il pagamento dei contributi la società adempie a tutti i suoi obblighi. I debiti per contributi da versare alla data del bilancio sono inclusi nella voce Altri debiti (vedasi Nota 26); il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è rilevato nella voce Costi per il personale (vedasi Nota 5).

Nel caso di piani a benefici definiti (Benefici successivi al rapporto di lavoro), la passività viene determinata su base attuariale con il metodo della “proiezione unitaria del credito”. Gli utili e le perdite attuariali determinati nel calcolo di tali poste sono rilevati utilizzando il metodo del corridoio.

Infine, la società riconosce ai propri dipendenti anche altri benefici differiti durante il rapporto di lavoro (Altri benefici a lungo termine) la cui erogazione avviene generalmente al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. In questo caso il valore dell’obbligazione rilevata in bilancio riflette la probabilità che il pagamento venga erogato e la durata per cui tale pagamento sarà effettuato. Il valore di tali fondi è calcolato su base attuariale con il metodo della “proiezione unitaria del credito”. Si ricorda che agli utili e perdite attuariali rilevati in funzione di tali benefici non è applicata la regola del corridoio.

La movimentazione dei Fondi per benefici ai dipendenti iscritti in bilancio al 31 dicembre 2010 è la seguente: Al Altre Al (in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 Accantonamenti Utilizzi variazioni 31 dicembre 2010Benefici successivi al rapporto di lavoro: Trattamento di fine rapporto 6.988 182 (1.183) (409) 5.578 Altri 16.304 1.245 (3.927) (1.109) 12.513Totale benefici successivi al rapporto di lavoro 23.292 1.427 (5.110) (1.518) 18.091Altri benefici a lungo termine 904 196 (107) (33) 960Totale Fondi per benefici ai dipendenti e assimilati 24.196 1.623 (5.217) (1.551) 19.051

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I Benefici successivi al rapporto di lavoro e gli Altri benefici a lungo termine sono calcolati sulla base delle seguenti ipotesi attuariali:

Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009Tasso di sconto 3,83% 4,62%Tasso tendenziale di crescita dei salari 2,06% 4,31%Tasso di inflazione 2,00% 2,00%Età massima di collocamento a riposo Anni: 60 (F) - 65 (M) Anni: 60 (F) - 65 (M)Tavole di mortalità SI02 SI02Percentuale media annua di uscita del personale 9,34% 9,58%

In sintesi i Fondi per benefici ai dipendenti e assimilati sono relativi ai seguenti istituti:

Trattamento di fine rapportoLa voce Trattamento di fine rapporto riflette l’indennità prevista dalla legislazione italiana (modificata dalla Legge n. 296/06) maturata dai dipendenti fino al 31 dicembre 2006 e che verrà liquidata al momento dell’uscita del dipendente. In presenza di specifiche condizioni, può essere parzialmente anticipata al dipendente nel corso della vita lavorativa. Trattasi di un piano a benefici definiti non finanziato, considerando i benefici quasi interamente maturati, con la sola eccezione della rivalutazione.

AltriLa voce Altri comprende principalmente benefici per indennità di fine rapporto maturati a favore di dipendenti, ex-dipendenti nonché dell’Amministratore Delegato, a seguito di accordi integrativi aziendali o individuali. Tali piani sono non finanziati.

Altri benefici a lungo termineRiguardano principalmente benefici la cui erogazione avviene al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale.

Per quanto riguarda i Benefici successivi al rapporto di lavoro i valori esposti in bilancio al 31 dicembre 2010 e 2009 sono rappresentati nella seguente tabella: Trattamento di fine rapporto Altri Totale Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre(in migliaia di euro) 2010 2009 2010 2009 2010 2009Valore attuale dell’obbligazione per piania benefici definiti non finanziati 4.993 6.280 11.736 17.486 16.729 23.766Utili (perdite) attuariali non rilevati 585 708 777 (1.182) 1.362 (474)Passività netta rilevata 5.578 6.988 12.513 16.304 18.091 23.292

Gli ammontari complessivamente rilevati a conto economico per Benefici successivi al rapporto di lavoro sono i seguenti:

Trattamento di fine rapporto Altri Totale(in migliaia di euro) 2010 2009 2010 2009 2010 2009Costo del lavoro Costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti - - 919 1.084 919 1.084 (Utili) perdite attuariali netti rilevati nel periodo (9) - - 88 (9) 88Totale costo del lavoro (9) - 919 1.172 910 1.172Oneri finanziari 191 341 326 743 517 1.084Totale oneri (proventi) per beneficisuccessivi al rapporto di lavoro 182 341 1.245 1.915 1.427 2.256

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Le componenti “Costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti” e “(Utili) perdite attuariali netti rilevati nel periodo” sono iscritte a conto economico nella voce Costi per il personale (vedasi Nota 5) per la parte relativa ai dipendenti e nella voce Altri costi di gestione (vedasi Nota 6) per la parte relativa all’Amministratore Delegato.

Gli “Oneri finanziari” sono rilevati nel conto economico nella voce Proventi (oneri) finanziari (vedasi Nota 7).

La movimentazione del valore attuale dell’obbligazione per Benefici successivi al rapporto di lavoro è la seguente:

Trattamento di fine rapporto Altri Totale(in migliaia di euro) 2010 2009 2010 2009 2010 2009Valore attuale dell’obbligazione all’inizio dell’esercizio 6.280 6.334 17.486 18.679 23.766 25.013Costo relativo a prestazioni correnti - - 919 1.084 919 1.084Oneri finanziari 191 341 326 743 517 1.084Perdite (utili) attuariali generati nell’anno 957 397 (1.890) (834) (933) (437)Benefici liquidati (2.456) (1.059) (5.132) (2.230) (7.588) (3.289)Altre variazioni 21 267 27 44 48 311Valore attuale dell’obbligazionealla fine dell’esercizio 4.993 6.280 11.736 17.486 16.729 23.766

Il valore attuale delle obbligazioni per piani a benefici definiti nell’esercizio corrente e nei tre precedenti è di seguito riepilogato:

Al Al Al Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2010 31 dicembre 2009 31 dicembre 2008 31 dicembre 2007Valore attuale dell’obbligazione alla fine dell’esercizio: Trattamento di fine rapporto 4.993 6.280 6.334 6.280 Altri 11.736 17.486 18.679 11.851Totale 16.729 23.766 25.013 18.131

L’effetto derivante dalle differenze tra le precedenti stime attuariali e le stime correnti per l’esercizio corrente e quello precedente è di seguito riepilogato:

(in migliaia di euro) 2010 2009Perdite (utili) attuariali generati dall’esperienza: Trattamento di fine rapporto 806 323 Altri (612) (1.459)Totale perdite (utili) attuariali generati dall’esperienza sul valore attuale dell’obbligazione 194 (1.136)

Altri fondi non correntiAmmontano a 1.021 migliaia di euro al 31 dicembre 2010 (1.245 migliaia di euro al 31 dicembre 2009) e si riferiscono principalmente agli oneri futuri previsti a seguito delle uscite di dipendenti avvenute negli esercizi precedenti per il programma di mobilità lunga.

Nel corso del 2009 le variazioni dei Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi non correnti erano state le seguenti:

Al Al(in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni 31 dicembre 2009Fondi per benefici ai dipendenti e assimilati 25.163 2.256 (2.459) (764) 24.196Altri fondi non correnti 1.255 - (10) - 1.245Totale Fondi per benefici aidipendenti ed altri fondi non correnti 26.418 2.256 (2.469) (764) 25.441

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21. Debiti finanziari non correntiAl 31 dicembre 2010 ammontano a 2.561.442 migliaia di euro, con una variazione in aumento di 744.660 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009, e sono rappresentati da:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 VariazioneDebiti finanziari verso imprese del Gruppo 2.550.000 1.800.000 750.000Contratti finanziari di garanzia 11.442 16.782 (5.340)Totale Debiti finanziari non correnti 2.561.442 1.816.782 744.660

I Debiti finanziari verso imprese del Gruppo si riferiscono ai finanziamenti in euro ricevuti da Fiat Finance S.p.A. con scadenze oltre i dodici mesi. Su tali finanziamenti maturano interessi compresi tra il 6,81% e il 7,18%. Il valore esposto al 31 dicembre 2010 è al netto dei debiti finanziari non correnti, pari a 1.050.000 migliaia di euro, riclassificati alla voce “Passività oggetto di Scissione” (vedasi Nota 18), destinati ad essere trasferiti da Fiat S.p.A. a Fiat Industrial S.p.A. a seguito della Scissione.

Per quanto riguarda le variazioni avvenute nel corso del 2010 si segnala il rimborso di un finanziamento di 400 milioni di euro a tasso fisso 6,35%, erogato il 24/05/2006 (scadenza 24/02/2010), nonché l’accensione di due nuovi finanziamenti a tasso variabile rispettivamente in data 05/03/2010 per 400 milioni di euro (scadenza 05/03/2012) ed in data 23/06/2010 per 750 milioni di euro (scadenza 22/06/2012).

La ripartizione dei finanziamenti ricevuti per scadenze è la seguente:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2010Scadenza 2011 400.000Scadenza 2012 1.150.000Scadenza 2013 1.000.000Totale Debiti finanziari verso imprese del Gruppo 2.550.000

Al 31 dicembre 2010 il fair value di tali finanziamenti ammonta a 2,7 miliardi di euro. Il fair value è stato calcolato considerando i tassi di mercato opportunamente rettificati per tener conto degli spread creditizi del Gruppo Fiat alla data di bilancio.

La voce Contratti finanziari di garanzia rileva il fair value delle passività contratte a fronte delle garanzie emesse. Avendo valutato le eventuali situazioni di rischiosità a fronte delle quali dover iscrivere fondi per passività potenziali e tenuto conto del fatto che la voce è riferita essenzialmente a garanzie emesse a favore di finanziamenti ottenuti da imprese del Gruppo, si ritiene che il valore attuale delle commissioni da percepire rilevato nell’ambito delle Altre attività finanziarie (vedasi Nota 12) rappresenti la miglior stima del fair value delle garanzie erogate.

La ripartizione di tale voce per scadenza è la seguente:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009Contratti finanziari di garanziaentro l’esercizio 3.593 5.344tra uno e cinque anni 7.746 11.145oltre cinque anni 103 293Totale 11.442 16.782

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22. Altre passività non correntiAl 31 dicembre 2010 ammontano a 13.561 migliaia di euro, con una variazione netta in diminuzione di 790 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009.

La composizione delle Altre passività non correnti è la seguente:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 VariazioneDebiti non correnti per indennità di fine rapporto da liquidare: verso ex Amministratore Delegato 4.385 4.690 (305) verso personale dipendente uscito 9.176 9.661 (485)Totale Altre passività non correnti 13.561 14.351 (790)

I Debiti non correnti per indennità di fine rapporto da liquidare si riferiscono al valore attuale dei debiti, relativi a benefici successivi al rapporto di lavoro (vedasi Nota 20) spettanti ad un ex Amministratore Delegato ed a personale dirigenziale uscito.

La ripartizione delle Altre passività non correnti per scadenza è la seguente:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009Altre passività non correntientro l’esercizio 819 791tra uno e cinque anni 4.550 4.394oltre cinque anni 8.192 9.166Totale 13.561 14.351

23. Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correntiAl 31 dicembre 2010 ammontano a 9.274 migliaia di euro, con una variazione netta in aumento di 810 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009, e sono rappresentati da:

Al Utilizzi e Altre Al (in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 Accantonamenti variazioni 31 dicembre 2010Fondo per premi ai dipendenti 8.464 8.919 (8.109) 9.274Totale Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correnti 8.464 8.919 (8.109) 9.274

Il Fondo per premi a dipendenti accoglie principalmente la miglior stima dell’onere per componenti retributive variabili maturate al 31 dicembre 2010.

Nel corso del 2009 le variazioni dei Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correnti erano state le seguenti:

Al Utilizzi e Altre Al (in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 Accantonamenti variazioni 31 dicembre 2009Fondo per premi ai dipendenti 6.346 8.254 (6.136) 8.464Totale Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correnti 6.346 8.254 (6.136) 8.464

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24. Debiti commercialiAl 31 dicembre 2010 ammontano a 41.011 migliaia di euro, con una variazione netta in diminuzione di 115.238 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009, e sono dovuti nei confronti di:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 VariazioneDebiti commerciali verso Terzi 38.913 152.657 (113.744)Debiti verso imprese del Gruppo per forniture e servizi 2.098 3.592 (1.494)Totale Debiti commerciali 41.011 156.249 (115.238)

I Debiti commerciali verso Terzi si riferiscono prevalentemente a debiti verso i consorzi CAV.E.T. e CAV.TO.MI. per gli stati avanzamento lavori realizzati negli ultimi mesi dell’anno (vedasi Nota 14).

Si segnala che i Debiti commerciali sono pagabili entro l’esercizio successivo e si ritiene che il loro valore contabile alla data di bilancio approssimi il loro fair value.

25. Debiti finanziari correntiAl 31 dicembre 2010 ammontano a 294.592 migliaia di euro, con una variazione netta in aumento di 137.880 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009. Si riferiscono a:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 VariazioneDebiti finanziari verso imprese del Gruppo: Finanziamenti da Fiat Finance S.p.A. 100.000 - 100.000 Passività per strumenti finanziari derivati - 31.200 (31.200) Ratei passivi per interessi maturati 47.507 65.121 (17.614)Totale Debiti finanziari verso imprese del Gruppo 147.507 96.321 51.186Debiti finanziari verso Terzi: Debito per esercizio opzione acquisto quota Ferrari S.p.A. 122.399 - 122.399 Debiti verso società di factoring per anticipazioni su crediti 24.686 57.889 (33.203) Altri debiti verso società di factoring - 2.502 (2.502)Totale Debiti finanziari verso Terzi 147.085 60.391 86.694Totale Debiti finanziari correnti 294.592 156.712 137.880

La voce Finanziamenti da Fiat Finance S.p.A. si riferisce ad un finanziamento in euro a tasso fisso di mercato, ricevuto nel mese di dicembre 2010 con scadenza inferiore a dodici mesi. Al 31 dicembre 2010, i debiti finanziari correnti destinati ad essere trasferiti da Fiat S.p.A. a Fiat Industrial S.p.A. a seguito della Scissione, per un ammontare di 390.000 migliaia di euro, sono stati riclassificati alla voce “Passività oggetto di Scissione” (vedasi Nota 18).

Al 31 dicembre 2009 la voce Passività per strumenti finanziari derivati, pari a 31.200 migliaia di euro, era riferita al fair value del secondo dei due Equity Swap su azioni Fiat, che risultando negativo era pertanto stato rilevato come passività.

La voce Debito per esercizio opzione acquisto quota Ferrari S.p.A. accoglie il debito iscritto a seguito dell’avvenuto esercizio dell’opzione call sul 5% del capitale di Ferrari S.p.A. detenuto dal fondo arabo Mubadala Development Company PJSC. Il valore rappresenta il prezzo previsto dall’opzione per il trasferimento della quota (vedasi Nota 12).

La voce Debiti verso società di factoring per anticipazioni su crediti si riferisce a debiti per anticipazioni ottenute a fronte di cessioni di crediti verso erario per IRES (vedasi Nota 16). Al 31 dicembre 2009 la voce si riferiva anche ad anticipazioni ottenute a fronte di cessioni di crediti verso erario per IVA e verso T.A.V. S.p.A. per stati avanzamento lavori sulla tratta Novara-Milano.

I Debiti finanziari correnti sono denominati in euro. Si ritiene che il valore contabile dei Debiti finanziari correnti approssimi il loro fair value.

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26. Altri debitiAl 31 dicembre 2010 ammontano a 368.408 migliaia di euro, con una variazione netta in aumento di 78.350 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009, e si riferiscono a:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 VariazioneAcconti 2.009 5.865 (3.856)Altri debiti: Debiti verso imprese del Gruppo: IVA consolidata 131.408 124.348 7.060 IRES consolidata 211.576 133.806 77.770 Altri debiti verso imprese del Gruppo 104 - 104 Totale Debiti verso imprese del Gruppo 343.088 258.154 84.934 Debiti verso istituti di previdenza sociale 1.837 1.803 34 Debiti correnti verso il personale, Amministratori e Sindaci 13.038 5.629 7.409 Debiti verso azionisti Toro Assicurazioni S.p.A., Magneti Marelli S.p.A. e Comau S.p.A. per OPA 642 860 (218) Azionisti per dividendi da incassare 330 290 40 Creditori diversi 295 1.871 (1.576)Totale Altri debiti 359.230 268.607 90.623Debiti verso erario: Debiti per IVA 2.388 13.034 (10.646) Ritenute lavoro dipendente e autonomo 4.245 2.022 2.223 Altri minori 432 433 (1)Totale Debiti verso erario 7.065 15.489 (8.424)Ratei e risconti passivi 104 97 7Totale Altri debiti 368.408 290.058 78.350

AccontiTale voce rappresenta il saldo tra il valore delle rimanenze e gli acconti ed anticipazioni ricevuti dal committente (Treno Alta Velocità – T.A.V. S.p.A., dal 31 dicembre 2010 incorporata in Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.) per lavori in corso su ordinazione come segue:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 VariazioneLavori in corso su ordinazione 242.709 237.254 5.455Meno: Saldo acconti per stato avanzamento lavori 244.479 242.370 2.109Totale ammontare lordo dovuto al committente 1.770 5.116 (3.346)Saldo anticipazioni 239 749 (510)Totale Acconti 2.009 5.865 (3.856)

La voce si riferisce ai contratti relativi al progetto Alta Velocità stipulati da Fiat S.p.A. con Treno Alta Velocità – T.A.V. S.p.A. (a sua volta incaricata da F.S. S.p.A.) per la progettazione esecutiva e la realizzazione di due tratte ferroviarie ad alta velocità (Bologna-Firenze e Torino-Milano, quest’ultima suddivisa in due subtratte: Torino-Novara e Novara-Milano). Al 31 dicembre 2010 gli importi contrattuali (comprensivi di varianti, adeguamenti monetari ed altri importi riconosciuti) erano pari a 5.190 milioni di euro per la tratta Bologna-Firenze ed a 2.278 milioni di euro per la subtratta Novara-Milano. Si ricorda che l’importo contrattuale della subtratta Torino-Novara (ultimata e contabilmente chiusa a fine 2009) era stato di 4.669 milioni di euro.

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Nell’ambito di tale progetto Fiat S.p.A., quale general contractor, ha affidato la progettazione ed esecuzione delle opere ai consorzi CAV.E.T. e CAV.TO.MI., mantenendo a suo carico le attività di coordinamento, organizzazione e direzione lavori. Pertanto i lavori in corso su ordinazione si riferiscono al corrispettivo spettante a Fiat S.p.A., come percentuale riconosciuta sugli importi contrattuali (circa 3,5%) per le attività direttamente svolte. Il pagamento dell’opera è attuato tramite acconti corrisposti dal committente T.A.V. S.p.A. a Fiat S.p.A. a fronte degli stati avanzamento lavori o in conto anticipo e da quest’ultima riconosciuti simmetricamente ai consorzi CAV.E.T. e CAV.TO.MI. al netto della percentuale di competenza contrattualmente riconosciuta.

Il dettaglio dei valori per tratta è il seguente:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 VariazioneLavori in corso su ordinazione 242.709 237.254 5.455 Tratta Firenze-Bologna 161.110 159.355 1.755 Tratta Novara-Milano 81.599 77.899 3.700Meno: Saldo acconti per stato avanzamento lavori 244.479 242.370 2.109 Tratta Firenze-Bologna 161.829 160.580 1.249 Tratta Novara-Milano 82.650 81.790 860Ammontare lordo dovuto al committente 1.770 5.116 (3.346) Tratta Firenze-Bologna 719 1.225 (506) Tratta Novara-Milano 1.051 3.891 (2.840)

I lavori in corso sono valutati in base alla percentuale di completamento rapportata al prezzo di vendita, che nella fattispecie è data dal corrispettivo contrattualmente riconosciuto per le attività direttamente svolte da Fiat S.p.A. I costi sostenuti a fronte dei corrispettivi registrati come lavori in corso ammontano complessivamente a 97.258 migliaia di euro al 31 dicembre 2010 (95.589 migliaia di euro al 31 dicembre 2009). Le variazioni dei lavori in corso su ordinazione sono classificate a conto economico nell’ambito della voce Altri ricavi di gestione (vedasi Nota 4). Al momento della chiusura contrattuale delle tratte, i ricavi finali per le attività di diretta competenza sono riconosciuti a conto economico nella voce Altri ricavi di gestione al netto della variazione negativa delle scorte. Contestualmente avviene la chiusura contabile delle rimanenze e delle somme classificate come acconti.

Al riguardo, si ricorda che a fine 2009, con la firma del Certificato di Collaudo Finale Secondario riferito all’ultimazione delle opere residue della tratta Torino-Novara (il Certificato di Collaudo Finale Principale, relativo ad opere per circa il 94% del valore della tratta era già stato firmato nel 2006), considerato come l’atto contrattuale conclusivo, è stata registrata la chiusura contabile della tratta.

ll Saldo acconti per stato avanzamento lavori risulta come segue:

Saldo acconti per stato Acconti ricevuti da clienti Acconti versati a fornitori avanzamento lavori Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre(in migliaia di euro) 2010 2009 2010 2009 2010 2009Tratta Firenze-Bologna 5.177.313 5.086.961 5.015.484 4.926.381 161.829 160.580Tratta Novara-Milano 2.268.473 2.245.905 2.185.823 2.164.115 82.650 81.790Acconti per stato avanzamento lavori 7.445.786 7.332.866 7.201.307 7.090.496 244.479 242.370

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Le anticipazioni riguardano le somme versate dal committente T.A.V. S.p.A. all’apertura dei contratti in conto anticipo e recuperate mediante l’avanzamento lavori. Il saldo risulta come segue:

Anticipi ricevuti da clienti Anticipi versati a fornitori Saldo anticipazioni Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre(in migliaia di euro) 2010 2009 2010 2009 2010 2009Tratta Firenze-Bologna 993 2.184 955 2.101 38 83Tratta Novara-Milano 7.914 19.630 7.713 18.964 201 666Anticipazioni 8.907 21.814 8.668 21.065 239 749

A fronte degli acconti contrattuali ricevuti, della buona esecuzione dei lavori e dello svincolo delle ritenute a garanzia effettuate sugli stati avanzamento lavori, al 31 dicembre 2010 risultano rilasciate da parte Fiat S.p.A. a favore di T.A.V. S.p.A. fideiussioni bancarie/assicurative per complessivi 907 milioni di euro. Ai sensi degli accordi assunti con gli indicati consorzi e con gli istituti emittenti dette garanzie, 875 milioni di euro rappresentano un rischio diretto a carico dei consorzi stessi, senza alcun rapporto di solidarietà con Fiat S.p.A. verso le banche/compagnie assicuratrici emittenti.

Più in dettaglio, le garanzie rilasciate da Fiat S.p.A. a T.A.V. S.p.A. sono relative per 498 milioni di euro alla tratta Bologna-Firenze, per 398 milioni di euro alla subtratta Novara-Milano e per 11 milioni di euro alla subtratta Torino-Novara (garanzie biennali rilasciate sulle ultime opere oggetto di collaudo nel 2009).

In relazione a quanto sopra, le obbligazioni di manleva assunte direttamente dal consorzio CAV.E.T. ammontano a 481 milioni di euro, mentre per il consorzio CAV.TO.MI. le stesse sono pari a 383 milioni di euro per la subtratta Novara-Milano ed a 11 milioni di euro per la subtratta Torino-Novara.

Si ricorda che lo svincolo di tali fideiussioni è generalmente legato alla formalizzazione dei collaudi (Certificati di Collaudo Finali) previsti dagli accordi contrattuali per l’approvazione delle opere da parte del committente, salvo specifiche pattuizioni sul tema.

Infine, per quanto riguarda le tratte ancora in essere a fine esercizio (Bologna-Firenze e Novara-Milano), si ricorda che nel corso del 2009 è avvenuta la consegna formale delle opere alla T.A.V. S.p.A., nonché l’apertura delle linee Alta Velocità all’esercizio commerciale, previo parere tecnico rilasciato dalla Commissione di collaudo. Tuttavia poiché al 31 dicembre 2010, come già al 31 dicembre 2009, erano ancora in corso le attività per ultimare opere accessorie e di finitura, nonché gli espletamenti previsti dagli accordi contrattuali per l’approvazione formale delle opere (Certificati di Collaudo Finali Principali e/o Secondari) e per lo svincolo delle garanzie da parte del committente, non sono state quindi ancora registrate le chiusure contabili delle tratte.

Altri debiti e Debiti verso erarioSi commentano di seguito le principali voci.

Al 31 dicembre 2010 i debiti verso imprese del Gruppo per IVA consolidata, pari a 131.408 migliaia di euro (124.348 migliaia di euro al 31 dicembre 2009), si riferiscono ai saldi dell’IVA a credito delle società controllate italiane trasferiti a Fiat S.p.A. nell’ambito della procedura IVA consolidata.

Al 31 dicembre 2010 i debiti verso imprese del Gruppo per IRES consolidata, pari a 211.576 migliaia di euro (133.806 migliaia di euro al 31 dicembre 2009), sono relativi alla remunerazione per le perdite fiscali conferite dalle società controllate italiane nel consolidato fiscale nazionale per l’esercizio 2010 e per crediti IRES delle società controllate italiane trasferiti a Fiat S.p.A. nell’ambito delle procedure del consolidato fiscale nazionale per l’esercizio 2010, nonché debiti residui da liquidare relativi al consolidato fiscale nazionale dell’esercizio precedente.

Si segnala infine che gli Altri debiti e i Debiti verso erario sono pagabili entro l’esercizio successivo e si ritiene che il loro valore contabile approssimi il loro fair value.

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27. Garanzie prestate, impegni ed altre passività potenziali

Garanzie prestateIn dettaglio le garanzie prestate si articolano come segue:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 VariazioneGaranzie prestate Fidejussioni nell’interesse di imprese del Gruppo 251.666 218.598 33.068 nell’interesse di Terzi 1.134 1.530 (396) Totale Fidejussioni 252.800 220.128 32.672 Altre garanzie personali nell’interesse di imprese del Gruppo 14.878.826 15.888.414 (1.009.588) nell’interesse di Terzi - 2.780 (2.780) Totale Altre garanzie personali 14.878.826 15.891.194 (1.012.368) Totale Garanzie prestate 15.131.626 16.111.322 (979.696)

FidejussioniAl 31 dicembre 2010 ammontano a 252.800 migliaia di euro, con una variazione in aumento di 32.672 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009.

Riguardano prevalentemente garanzie nell’interesse di imprese del Gruppo a fronte dell’emissione di Billets de Trésorerie (Fiat Finance and Trade Ltd S.A. 61.444 migliaia di euro), per finanziamenti a medio/lungo termine concessi da banche (5.967 migliaia di euro) ed a fronte del pagamento di affitti di immobili (184.255 migliaia di euro). Le fidejussioni nell’interesse di Terzi riguardano i residui Buoni Fruttiferi Sava non ancora presentati all’incasso.

Altre garanzie personaliAl 31 dicembre 2010 ammontano a 14.878.826 migliaia di euro, con una variazione in diminuzione di 1.012.368 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009, principalmente dovuta alle garanzie sui prestiti obbligazionari rimborsati nell’anno.

Si riferiscono per la totalità a garanzie prestate nell’interesse di imprese del Gruppo, in particolare:

per 1.322.192 migliaia di euro per finanziamenti (Banco CNH Capital S.A. 766.560 migliaia di euro, Fiat Finance S.p.A. 400.000 migliaia di euro, Fiat Finance and Trade Ltd S.A. 110.000 migliaia di euro, Fiat Automoveis S.A. - FIASA 45.620 migliaia di euro, Magneti Marelli Controle Motor Ltda. 12 migliaia di euro);

per 8.941.876 migliaia di euro per l’emissione di prestiti obbligazionari (Fiat Finance and Trade Ltd S.A. 7.908.300 migliaia di euro, Fiat Finance North America Inc. 1.033.576 migliaia di euro);

per 3.305.987 migliaia di euro per linee di credito (Fiat Finance and Trade Ltd S.A. 2.000.000 migliaia di euro, Fiat Finance S.p.A. 713.657 migliaia di euro, CNH Global N.V. 300.000 migliaia di euro, Fiat Finance Canada Ltd. 131.362 migliaia di euro, Fiat Finance North America Inc. 110.988 migliaia di euro, Financiera Pegaso S.A. 49.980 migliaia di euro);

per 1.307.059 migliaia di euro per crediti IVA nell’ambito del consolidato di Gruppo, come previsto dal D.M. 13.12.1979 e successive modificazioni, nonché per altre garanzie per 1.712 migliaia di euro.

Al 31 dicembre 2010 non risultano in essere garanzie personali prestate nell’interesse di Terzi (estinta nel 2010 la garanzia prestata nell’interesse della joint venture Hua Dong Teksid Automotive Foundry Co. Ltd., pari a 2.780 migliaia di euro al 31 dicembre 2009).

Con riferimento alle garanzie in essere al 31 dicembre 2010 e prestate nell’interesse di società che a seguito della Scissione sono confluite nel gruppo Fiat Industrial, pari a circa 1.320 milioni di euro, alla data di redazione del presente bilancio risultano estinte per circa 553 milioni di euro a seguito dell’avvenuto rimborso dei finanziamenti correlati o del trasferimento della garanzia a carico di Fiat Industrial S.p.A. e contestuale svincolo della garanzia di Fiat S.p.A. Per quanto riguarda le garanzie ad oggi non ancora estinte, è stato ottenuto l’accordo dei creditori al trasferimento dell’obbligazione in capo a Fiat Industrial S.p.A. di cui è in corso la formalizzazione.

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Si segnala inoltre che:

Fiat S.p.A. nel 2005 aveva prestato garanzie per linee di credito in valuta locale, pari all’attuale controvalore di circa 58 milioni di euro, concesse da Citibank a favore delle controllate indiane: New Holland Fiat (India) Private Ltd. e Comau India Private Limited. Al 31 dicembre 2010 (come già al 31 dicembre 2009) tali linee di credito non risultavano utilizzate;

nel corso del 2005, in relazione all’incasso anticipato da parte di Fiat Partecipazioni S.p.A. del saldo del corrispettivo della vendita delle attività del settore aviazione, Fiat S.p.A. ha assunto obbligazione solidale con Fiat Partecipazioni S.p.A. nei confronti dell’acquirente Avio Holding S.p.A., nel caso in cui la stessa Fiat Partecipazioni S.p.A. non adempia ad obblighi di indennizzo (o a seguito di condanna in sede arbitrale o in caso di accordo transattivo) derivanti dal contratto di cessione sottoscritto nel 2003 con la venditrice. Analogamente si ricorda che in occasione della cessione del controllo delle attività ferroviarie, Fiat S.p.A. ha assunto obbligazioni di garanzia nei confronti dell’acquirente Alstom N.V. per eventuali inadempimenti della società venditrice di tali attività (ora Fiat Partecipazioni S.p.A.) agli obblighi di indennizzo derivanti dal contratto di cessione.

Impegni Nel corso del 2010 non si rilevano accordi o contratti sottoscritti da Fiat S.p.A. che abbiano comportato l’assunzione di nuovi impegni di rilievo. Rispetto al 31 dicembre 2009 si registra l’esaurirsi della quota residua (pari a 5.575 migliaia di euro) dell’impegno assunto da Fiat S.p.A. a seguito del contratto di sponsorizzazione siglato nel maggio 2007 con Juventus Football Club S.p.A. in nome e per conto proprio e delle sue società controllate, per le tre stagioni calcistiche 2007-2008, 2008-2009 e 2009-2010. Si ricorda che dalla stagione calcistica 2008-2009 gli oneri del contratto di sponsorizzazione sono stati sostenuti dalla controllata CNH Global N.V.

TeksidFiat S.p.A. è soggetta ad un contratto di put con Renault (in riferimento alla partecipazione originaria del 33,5% in Teksid, ora 15,2%).

In particolare Renault acquisisce titolo di esercitare un’opzione di vendita a Fiat S.p.A. delle proprie azioni, nei seguenti casi:

in caso di inadempimenti nell’applicazione del protocollo di accordo e ammissione a procedura di amministrazione controllata o altra procedura di “redressement”;

nel caso in cui la partecipazione di Renault in Teksid scenda al di sotto del 15% o Teksid decida di investire in modo strutturale al di fuori del settore fonderie;

qualora Fiat fosse oggetto di acquisizione di controllo da parte di altro costruttore automobilistico.

Il prezzo di esercizio dell’opzione è così stabilito:

per la quota corrispondente all’originario 6,5% del capitale sociale di Teksid, il prezzo iniziale d’apporto maggiorato pro rata temporis;

per la quota residua del capitale sociale di Teksid, il valore del pro-quota del patrimonio netto contabile alla data di esercizio.

Passività potenzialiNel contesto delle significative cessioni di business effettuate nei precedenti esercizi, la Fiat S.p.A. direttamente o indirettamente tramite le proprie controllate ha garantito agli acquirenti, a fronte di passività da loro eventualmente contestate, indennizzi solitamente corrispondenti al massimo ad una percentuale del prezzo di acquisto. Tali passività si riferiscono principalmente a passività potenziali derivanti da eventuali violazioni di rappresentazioni e garanzie fornite nei contratti e, in certe circostanze, da problematiche ambientali e fiscali, solitamente per un periodo limitato di tempo. Al 31 dicembre 2010 le obbligazioni potenziali relative a tali indennizzi ammontano a circa 799 milioni di euro (circa 827 milioni di euro al 31 dicembre 2009) al netto dei fondi rischi ed oneri stanziati in capo alle singole società. Sono inoltre stati garantiti alcuni altri indennizzi senza un importo di potenziale pagamento massimo; non è pertanto possibile stimare un importo massimo dei potenziali pagamenti futuri che si potrebbe essere chiamati a pagare.

Sono inoltre pendenti a carico di Fiat S.p.A. alcune richieste di risarcimento danni. Tenuto conto delle cause tuttora in corso e delle specifiche condizioni dei procedimenti, non è possibile prevederne ragionevolmente l’esito e quindi valutare la probabilità di oneri a carico della società.

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28. Informazioni sui rischi finanziariLa misurazione e la gestione delle esposizioni ai rischi finanziari della Fiat S.p.A. sono coerenti con quanto definito dalle policy di Gruppo.

In particolare vengono di seguito rappresentate le principali categorie di rischio cui la società è esposta.

Rischio di creditoLa massima esposizione teorica al rischio di credito per Fiat S.p.A. al 31 dicembre 2010 è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, oltre che dal valore nominale delle garanzie prestate indicate nella Nota 27.

I crediti in essere a fine esercizio sono essenzialmente nei confronti di società del Gruppo, dell’erario e della T.A.V. S.p.A. Con riguardo a quest’ultima si segnala che il rischio di credito è limitato al margine percepito da Fiat S.p.A. (circa 3,5%), in quanto i pagamenti dovuti ai consorzi sono condizionati agli effettivi incassi percepiti da T.A.V. S.p.A.

Le garanzie rilasciate sono essenzialmente nell’interesse di società del Gruppo.

Non sono presenti saldi scaduti di importo significativo.

Rischio di liquiditàIl rischio di liquidità si può manifestare con l’incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l’operatività.

Fiat S.p.A. è inclusa nel sistema di gestione centralizzata della tesoreria del Gruppo, pertanto i rischi di liquidità cui è soggetta sono strettamente correlati a quelli che incidono sul Gruppo nel suo insieme.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità:

gestione centralizzata dei flussi di incasso e pagamento (sistemi di cash management), laddove risulti economico nel rispetto delle varie normative civilistiche, valutarie e fiscali dei paesi in cui il Gruppo è presente;

mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile;

diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie e presenza continuativa e attiva sul mercato dei capitali;

ottenimento di linee di credito adeguate;

monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità, in relazione al processo di pianificazione aziendale.

Il management ritiene che i fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

Rischio di cambio Al 31 dicembre 2010 in Fiat S.p.A. non risultano in essere significative posizioni di credito o di debito, né strumenti finanziari derivati esposti al rischio di cambio.

Rischio di tasso d’interesseFiat S.p.A. copre i propri fabbisogni finanziari attraverso il sistema di gestione centralizzata della tesoreria del Gruppo.

In particolare:

i Debiti finanziari non correnti sono costituiti da finanziamenti a tasso fisso ricevuti dalla Fiat Finance S.p.A. (come riportato nella Nota 21). La variazione del fair value di tali debiti risultante da un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% del livello dei tassi di interesse di mercato, sarebbe pari a circa 8 milioni di euro (8 milioni di euro anche al 31 dicembre 2009);

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i Crediti finanziari correnti sono principalmente costituiti da depositi in conto corrente presso la controllata Fiat Finance S.p.A. (come riportato nella Nota 15), mentre i Debiti finanziari correnti sono costituiti principalmente da finanziamenti e debiti verso Fiat Finance S.p.A. e da debiti per anticipazioni su cessione di crediti con controparti bancarie (come riportati nella Nota 25). Inoltre i Debiti finanziari non correnti ricevuti dalla Fiat Finance S.p.A. (come riportato nella Nota 21) includono anche alcuni finanziamenti a tasso variabile. Il costo di tali posizioni risente dell’andamento dei tassi di interesse a breve termine. In relazione alle operazioni a breve termine o a tasso variabile, un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% del livello dei tassi di interesse a breve comporterebbe maggiori oneri finanziari netti ante imposte, su base annua, pari a circa un milione di euro (al 31 dicembre 2009 l’effetto era di misura non significativa).

Altri rischi su strumenti finanziari derivatiCome descritto nella Nota 7 la Fiat S.p.A. detiene alcuni strumenti finanziari derivati il cui valore è collegato all’andamento del prezzo di titoli azionari quotati (Equity Swap su azioni Fiat). Ancorché tali operazioni siano stipulate con finalità di copertura, i principi contabili non sempre ne permettono il trattamento in hedge accounting. Pertanto la variabilità dei valori sottostanti può incidere sui risultati economici della società.

La perdita potenziale di fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2010, collegati all’andamento del prezzo di titoli azionari quotati, in conseguenza di un’ipotetica istantanea e sfavorevole variazione del 10% nei valori sottostanti, sarebbe pari a circa 32 milioni di euro (21 milioni di euro al 31 dicembre 2009). La variazione in aumento rispetto all’esercizio precedente è da attribuirsi al diverso prezzo del titolo utilizzato come base per la simulazione.

29. Livelli gerarchici di valutazione del fair valueIn relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;

Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

La seguente tabella evidenzia le attività e passività della società che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2010, per livello gerarchico di valutazione del fair value:

(in migliaia di euro) Nota Livello 1 Livello 2 Livello 3 TotaleAttività valutate a fair value: Partecipazioni in altre imprese (available for sale) valutate a fair value con contropartita a patrimonio netto (11) 2.668 14.340 - 17.008 Attività finanziarie correnti per strumenti finanziari derivati (15) - 114.997 - 114.997Totale Attività 2.668 129.337 - 132.005Totale Passività - - - -

Nel 2010 non ci sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 e viceversa.

30. Rapporti infragruppo e con parti correlatePer la Fiat S.p.A. i rapporti infragruppo e con parti correlate sono in massima parte rappresentati da operazioni poste in essere con imprese direttamente e indirettamente controllate, regolate a condizioni di mercato ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.

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L’impatto di tali operazioni sulle singole voci del bilancio 2010 e 2009, peraltro già evidenziato negli appositi schemi supplementari di Conto economico e di Situazione patrimoniale-finanziaria, oltre che nel commento a ciascuna voce, è riepilogato nelle seguenti tabelle: Proventi Altri ricavi Costi per Altri costi (oneri)Controparte di gestione il personale di gestione finanziari(in migliaia di euro) 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009Abarth & C. S.p.A. 429 200 - - 1 - - -Banco CNH Capital S.A. - - - - - - 400 409CNH Global N.V. - - - - - - 125 190CNH Italia S.p.A. 1.051 712 - - 54 844 7 17Comau S.p.A. 1.432 1.323 - - - 91 - -C.R.F. S.c.p.A. 504 476 - - - - - -Elasis S.c.p.A. 498 471 - - - - (5) (7)Ferrari S.p.A. 2.149 3.342 - - 4 54 11 (7)Fiat Argentina S.A. - - - - 121 121 - -Fiat Group Automobiles S.p.A. 21.251 20.059 - - 240 1.324 98 119Fiat Automoveis S.A. - FIASA - - - - - - 385 522Fiat Finance Canada Ltd. - - - - - - 87 258Fiat Finance S.p.A. 829 847 - - 2.195 2.144 (188.225) (121.472)Fiat Finance and Trade Ltd S.A. - - - - - - 3.161 2.869Fiat France - - - - 11 20 - -Fiat Services S.p.A. 951 645 - - 1.420 1.396 (5) (7)Fiat Group Marketing & Corporate Comm. S.p.A. 536 692 - - 4.989 4.457 (5) 99Fiat Group Purchasing S.r.l. 2.618 1.986 - - 9 10 (5) (7)Fiat Partecipazioni S.p.A. 155 262 - - 2.523 1.667 1 7Fiat Polska S.p. z.o.o. 254 257 - - 5 4 - -Fiat Powertrain Technologies S.p.A. 4.617 3.276 - - 8 141 (5) 34Fiat-Revisione Interna S.c.r.l. 110 214 - - 4.189 3.181 (5) (7)Fiat Servizi per l’Industria S.c.p.A. 31 396 - - 1.441 2.084 (5) (7)FGA Capital S.p.A. - 344 - - 53 55 4 4Fidis S.p.A. 427 404 - - - - (1.647) (98)Fiat Netherlands Holding N.V. - - - - - - 91.358 110.800Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A. 7.267 8.085 - - 150 866 54 58Leasys S.p.A. - - - - 1.770 2.018 - -Fiat I.T.E.M. S.p.A. - - - - 2.810 3.355 (5) (7)Maserati S.p.A. 699 500 - - - - 14 17Magneti Marelli S.p.A. 4.616 4.772 - - - 229 - (6)Maxus MC2 S.p.A. - 190 - - - - - -Orione S.c.p.A. - - - - 3.506 3.535 (5) (7)Risk Management S.p.A. 637 620 - - - 31 (3) (7)Fiat Group International S.A. - - - - 138 307 - -Sirio S.c.p.A. 58 60 - - 1.218 1.230 - (7)Teksid S.p.A. 974 1.051 - - - - 1 (5)Fiat Finance North America Inc. - - - - - - 333 322Fiat Group Automobiles Belgium S.A. - - - - 139 127 - -Altre imprese del Gruppo 30 73 - - 205 188 108 41Totale imprese del Gruppo 52.123 51.257 - - 27.199 29.479 (93.773) (5.885)Altre parti correlate 79 - 21.549 18.397 30.843 17.806 - -Totale imprese del Gruppo e altre parti Correlate 52.202 51.257 21.549 18.397 58.042 47.285 (93.773) (5.885)Totale voce di bilancio 61.762 75.432 43.385 31.588 101.591 85.905 (93.035) (13.691)Incidenza % sulla voce di bilancio 85% 68% 50% 35% 57% 55% 100% 43%

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Oltre all’impatto sulle voci di Conto economico dei rapporti infragruppo e con parti correlate riportato nella tabella precedente, si ricorda la plusvalenza su cessione di partecipazioni di 6 migliaia di euro riferita alla cessione a Fiat Group Automobiles S.p.A ed a Fiat Partecipazioni S.p.A. della quota di minoranza detenuta in Elasis – Società Consortile per Azioni, precedentemente descritta alla Nota 3.

Al 31 dicembre 2010

Fondi Debiti Altre Crediti Altri dipendenti finanz. Fondi DebitiControparte attività Crediti finanziari crediti non non dipendenti Debiti finanz. Altri(in migliaia di euro) finanz. comm.li correnti correnti correnti correnti correnti comm.li correnti DebitiCNH Italia S.p.A. - - - 7 - - - - - 104Fiat Group Automobiles S.p.A. - 56 - - - - - 151 - -Fiat Finance S.p.A. - - 311.526 88 - 2.550.000 - - 147.507 39Fiat Group Marketing & C.C. S.p.A. - - - - - - - 783 - -Fiat-Revisione Interna S.c.r.l. - - - 180 - - - - - -Fiat Servizi per l’Industria S.c.p.A. - - - - - - - 145 - -Fiat Partecipazioni S.p.A. - - - - - - - 121 - -Leasys S.p.A. - - - 49 - - - 164 - -Sirio S.c.p.A. - - - - - - - 537 - -Altre imprese del Gruppo - 207 - 30 - - - 197 - 65Consolidato fiscale IRES - - - 240.192 - - - - - 211.576Consolidato IVA - - - - - - - - - 131.408Contratti finanziari di garanzia 11.442 - - - - 11.442 - - - -Totale imprese del Gruppo 11.442 263 311.526 240.546 - 2.561.442 - 2.098 147.507 343.192Altre parti correlate - 79 - - 13.128 - - 166 - 8.308Totale imprese del Gruppo e altre parti correlate 11.442 342 311.526 240.546 13.128 2.561.442 - 2.264 147.507 351.500Totale voce di bilancio 143.947 8.078 311.526 350.554 20.072 2.561.442 9.274 41.011 294.592 368.408Incidenza % sulla voce di bilancio 8% 4% 100% 69% 65% 100% 0% 6% 50% 95%

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Al 31 dicembre 2009

Fondi Debiti Altre Crediti Altri dipendenti finanz. Fondo DebitiControparte attività Crediti finanziari crediti non non dipendenti Debiti finanz. Altri(in migliaia di euro) finanz. comm.li correnti correnti correnti correnti correnti comm.li correnti DebitiCNH Italia S.p.A. - 868 - - - - - - - -Comau S.p.A. - 132 - - - - - - - -C.R.F. S.c.p.A. - 142 - - - - - - - -Elasis S.c.p.A. - 88 - - - - - - - -Ferrari S.p.A. - 582 - - - - - - - -Fiat Group Automobiles S.p.A. - 1.703 - - - - - 71 - -Fiat Finance Canada Ltd. - 221 - - - - - - - -Fiat Finance S.p.A. - - 606.941 - - 1.800.000 - - 64.614 - Fiat Group Marketing & Corp.C. S.p.A. - - - - - - - 1.862 - - Fiat Group International S.A. - - - - - - - 29 - -Fiat Group Purchasing S.p.A.. - 616 - - - - - 2 - -Fiat Item S.p.A. - - - - - - - 173 - -Fiat Polska S.p. z.o.o. - 63 - - - - - - - -Fiat Powertrain Technologies S.p.A. - 366 - - - - - - - -Fiat-Revisione Interna S.c.r.l. - 130 - 1.070 - - - - - -Fiat Servizi per l’Industria S.c.p.A. - - - - - - - 716 - -Fiat Services S.p.A. - 69 - - - - - 16 - -Fiat Netherlands Holding N.V. - - 39.133 - - - - - 31.707 - Iveco S.p.A. (ora Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A.) - 625 - - - - - 117 - - Leasys S.p.A. - - - 63 - - - 89 - -Magneti Marelli S.p.A. - 984 - - - - - - - -Orione S.c.p.A. - - - - - - - 363 - - Risk Management S.p.A. - 117 - - - - - - - -Sirio S.c.p.A. - - - - - - - 118 - - Teksid S.p.A. - 143 - - - - - - - -Altre imprese del Gruppo - 303 - 22 - - - 36 - -Consolidato fiscale IRES - - - 120.755 - - - - - 133.806Consolidato IVA - - - - - - - - - 124.348Contratti finanziari di garanzia 16.782 - - - - 16.782 - - - -Totale imprese del Gruppo 16.782 7.152 646.074 121.910 - 1.816.782 - 3.592 96.321 258.154Altre parti correlate - - - - 17.444 - 5.664 165 - 2.652Totale imprese del Gruppo e altre parti correlate 16.782 7.152 646.074 121.910 17.444 1.816.782 5.664 3.757 96.321 260.806Totale voce di bilancio 26.887 60.015 646.074 198.923 25.441 1.816.782 8.464 156.249 156.712 290.058Incidenza % sulla voce di bilancio 62% 12% 100% 61% 69% 100% 67% 2% 61% 90%

Nelle tabelle di cui sopra non sono state esposte per controparte le partite derivanti dal consolidato fiscale nazionale (vedasi Nota 16 e Nota 26) e dalla procedura della liquidazione dell’IVA su base consolidata (vedasi Nota 26), in quanto non rappresentativi di effettivi interscambi ma originati unicamente dalle procedure finanziarie previste dalla legislazione fiscale nazionale per regolare i rapporti delle società italiane del Gruppo con l’erario. Analogamente non sono stati dettagliati per controparte, poiché non ritenuti significativi, i saldi (di pari importo all’attivo e al passivo) relativi alla valutazione dei contratti finanziari di garanzia (vedasi Nota 12 e Nota 21) in quanto rappresentativi solo del valore attualizzato di stime sulle commissioni da percepire nei prossimi esercizi.

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I rapporti più significativi intrattenuti nell’esercizio tra la Fiat S.p.A. e le imprese del Gruppo, di cui le precedenti tabelle ne sintetizzano i saldi, hanno riguardato:

effettuazione di prestazioni di servizi nonché di prestazioni di personale dirigenziale della Fiat S.p.A. presso le principali imprese del Gruppo (Fiat Group Automobiles S.p.A., Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A. già Iveco S.p.A., Magneti Marelli S.p.A., Ferrari S.p.A., Fiat Powertrain Technologies S.p.A., Fiat Group Purchasing S.r.l., Teksid S.p.A., Comau S.p.A. ed altre minori);

locazione dei fabbricati di proprietà o di locali attrezzati ad uso uffici (Fiat Finance S.p.A., Fiat Group Marketing & Corporate Communication S.p.A., Fiat Partecipazioni S.p.A. e altre minori) nonché recuperi di compensi per cariche di amministratori e recuperi di spese;

concessione di fidejussioni e di altre garanzie personali (vedasi Nota 27) per emissioni di prestiti obbligazionari e Billets de Trésorerie (Fiat Finance and Trade Ltd S.A. e Fiat Finance North America Inc.), per finanziamenti e linee di credito concesse da banche (Fiat Finance and Trade Ltd S.A., Fiat Finance S.p.A., Banco CNH Capital S.A., CNH Global N.V., Fiat Finance Canada Ltd., Fiat Finance North America Inc., Fiat Automoveis S.A.- FIASA ed altre controllate minori), per il pagamento di affitti di immobili (Fiat Group Automobiles S.p.A. e sue controllate) nonché verso l’erario per crediti IVA di società del Gruppo;

gestione conti correnti, ottenimento di finanziamenti passivi a breve e lungo termine, nonché assistenza e consulenza in campo finanziario (Fiat Finance S.p.A.);

gestione di strumenti finanziari derivati (Fiat Netherlands Holding N.V. e Fiat Finance S.p.A.);

acquisto di servizi di assistenza e consulenza in materia amministrativa, fiscale, societaria e per sistemi informatici correlati (Fiat Services S.p.A. e Fiat I.T.E.M. S.p.A.), prestazioni per relazioni esterne (Fiat Group Marketing & Corporate Communication S.p.A.), gestione del personale e altre (Fiat Servizi per l’Industria S.c.p.A.), servizi di sorveglianza (Orione S.c.p.A e Sirio S.c.p.A.), servizi di ispettorato e “internal audit” (Fiat Revisione Interna S.c.r.l.), noleggi autoveicoli (Leasys S.p.A.), servizi di manutenzione e per locali attrezzati uso ufficio (Fiat Partecipazioni S.p.A.).

Nel corso dell’esercizio 2010 i rapporti infragruppo hanno riguardato inoltre la gestione delle partecipazioni in imprese controllate, che nel corso dell’esercizio ha comportato gli effetti economici, patrimoniali e finanziari già precedentemente indicati e commentati, in particolare:

l’incasso dei dividendi distribuiti dalle società partecipate (vedasi Nota 1);

la cessione a Fiat Group Automobiles S.p.A. ed a Fiat Partecipazioni S.p.A. della quota di minoranza detenuta in Elasis – Società Consortile per Azioni, nel quadro di un riassetto delle quote nelle società consortili per la ricerca del Gruppo (vedasi Nota 3);

i versamenti in conto capitale a favore di Fiat Group Automobiles S.p.A. per 1.050 milioni di euro, di Fiat Netherlands Holding N.V. per 750 milioni di euro, di Comau S.p.A. per 40 milioni di euro e di Teksid Aluminum S.r.l. per 12,5 milioni di euro, al fine di rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria delle partecipate (vedasi Nota 11);

l’acquisto da Fiat Partecipazioni S.p.A. e gli aumenti di capitale delle controllate Nuove Iniziative Finanziarie Cinque S.p.A. (in seguito denominata Iveco S.p.A.) per 200 milioni di euro e Nuova Immobiliare Nove S.p.A. (in seguito denominata FPT Industrial S.p.A.) per 100 milioni di euro nonché la costituzione delle controllate Fiat Industrial S.p.A. (costituita con un capitale sociale di 120.000 euro ed in seguito oggetto di versamenti a copertura dei costi di start-up per 6,1 milioni di euro) e Fiat Industrial Finance S.p.A. con un capitale di 100 milioni di euro, nel quadro delle operazione funzionali alla Scissione parziale proporzionale di Fiat S.p.A. a favore di Fiat Industrial S.p.A. (vedasi Nota 11);

la costituzione della controllata Fiat Switzerland S.A. propedeutica alla successiva riorganizzazione societaria delle attività locali.

Nel corso dell’esercizio 2010 i rapporti con parti correlate, così come definite dallo IAS 24, non rappresentate da società controllate dirette e indirette, sono state indicate nell’ambito delle precedenti tabelle nella voce “Altre parti correlate”. In dettaglio tali rapporti hanno riguardato essenzialmente:

prestazioni professionali per consulenze e per l’attività di segretariato del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati svolte dall’avvocato Franzo Grande Stevens a favore della Fiat S.p.A. per 1.000 migliaia di euro;

compensi spettanti agli Amministratori ed ai Sindaci della Fiat S.p.A. nonché la componente retributiva derivante dai piani di stock option e stock grant con sottostante azioni Fiat S.p.A. relativa all’Amministratore Delegato;

compensi spettanti ai dirigenti con responsabilità strategiche della Fiat S.p.A.

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31. Posizione finanziaria nettaSecondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 ed in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 “Raccomandazioni per l’attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi”, si segnala che la posizione finanziaria netta della Fiat S.p.A. al 31 dicembre 2010 è la seguente:

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre 2010 Al 31 dicembre 2009 VariazioneDisponibilità e mezzi equivalenti 240 474 (234)Crediti finanziari correnti: 311.526 646.074 (334.548) verso imprese del Gruppo 311.526 646.074 (334.548) verso Terzi - - -Debiti finanziari non correnti: (2.561.442) (1.816.782) (744.660) verso imprese del Gruppo (2.561.442) (1.816.782) (744.660) verso Terzi - - -Debiti finanziari correnti: (294.592) (156.712) (137.880) verso imprese del Gruppo (147.507) (96.321) (51.186) verso Terzi (147.085) (60.391) (86.694)Posizione finanziaria netta (2.544.268) (1.326.946) (1.217.322) verso imprese del Gruppo (2.397.423) (1.267.029) (1.130.394) verso Terzi (146.845) (59.917) (86.928)Posizione finanziaria netta oggetto di Scissione (1.227.000) - (1.227.000) verso imprese del Gruppo (1.227.000) - (1.227.000) verso Terzi - - -Posizione finanziaria netta complessiva (3.771.268) (1.326.946) (2.444.322) verso imprese del Gruppo (3.624.423) (1.267.029) (2.357.394) verso Terzi (146.845) (59.917) (86.928)

32. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, transazioni atipiche e/o inusualiSi precisa che nel corso del 2010 la Fiat S.p.A. non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti, ovvero operazioni atipiche/inusuali ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006.

33. Eventi successivi Con effetto 1° gennaio 2011 ha avuto efficacia la Scissione con trasferimento a favore della società beneficiaria Fiat Industrial S.p.A. delle partecipazioni

e degli altri elementi patrimoniali precedentemente indicati alla Nota 18, nonché con la registrazione degli effetti sul Capitale sociale e sulle Riserve della Fiat S.p.A. precedentemente descritti alla Nota 19. Per effetto della Scissione, agli azionisti Fiat S.p.A. sono state assegnate, senza versamento di corrispettivo, azioni della società beneficiaria Fiat Industrial S.p.A. in pari numero e della medesima categoria di quelle possedute al momento della Scissione. L’assegnazione è avvenuta, quindi, in ragione di un’azione ordinaria o privilegiata o di risparmio di Fiat Industrial S.p.A. per ogni azione Fiat S.p.A. della medesima categoria posseduta. In tale contesto Fiat S.p.A. ha ricevuto n. 38.568.458 azioni ordinarie Fiat Industrial S.p.A. in corrispondenza delle azioni Fiat S.p.A. in portafoglio, come indicato alla Nota 19. In data 3 gennaio 2011 ha avuto avvio la negoziazione sul Mercato Telematico Azionario delle azioni Fiat Industrial S.p.A.

Il 10 gennaio 2011 il Gruppo Fiat ha aumentato la propria quota di partecipazione in Chrysler, che è passata dal 20% al 25% in seguito al verificarsi del primo dei tre “Performance Event” (ottenimento delle autorizzazioni regolamentari per un motore basato sulla famiglia FIRE di Fiat da produrre negli Stati Uniti e impegno ad iniziare questa produzione) come previsto nell’accordo relativo all’alleanza.

Il 9 febbraio Moody’s Investor Service ha concluso la revisione del rating di Fiat S.p.A., che era stato posto sotto osservazione per possibile downgrade lo scorso 21 luglio 2010. Il rating del debito a lungo termine di Fiat S.p.A. è stato confermato a “Ba1”. Il rating a breve termine è confermato a “Not-Prime”. L’outlook è negativo.

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Elenco delle partecipazioni con le informazioni integrative richieste dalla Consob (comunicazione n° DEM/6064293 del 28 luglio 2006)

Imprese controllate Risultato Capitale ultimo esercizio Patrimonio netto Valore contabile Denominazione e sede sociale (euro) (*) (euro) (*) (euro) (*) % di possesso Numero azioni (euro)Fiat Group Automobiles S.p.A. – TorinoAl 31.12.09 745.031.979 (134.673.153) 856.206.538 100,00 745.031.979 4.474.081.024 versamento in conto capitale 1.050.000.000Al 31.12.10 745.031.979 369.666.285 2.275.872.823 100,00 745.031.979 5.524.081.024Ferrari S.p.A – Modena Al 31.12.09 20.260.000 104.640.221 530.422.655 85,00 6.888.400 1.055.203.823Al 31.12.10 20.260.000 157.928.154 688.350.809 85,00 6.888.400 1.055.203.823Maserati S.p.A. – Modena Al 31.12.09 40.000.000 (24.319.603) 67.836.712 100,00 40.000.000 103.798.379Al 31.12.10 40.000.000 (7.742.674) 60.094.039 100,00 40.000.000 103.798.379Fiat Gestione Partecipazioni S.p.A. – Torino(già Iveco S.p.A) Al 31.12.09 369.500.000 (254.007.877) 457.348.864 100,00 369.500.000 1.573.631.676 ripristino di valore 260.000.000Al 31.12.10 369.500.000 1.365.468.716 1.822.817.580 100,00 369.500.000 1.833.631.676Fiat Powertrain Technologies S.p.A. – Torino Al 31.12.09 525.000.000 4.684.546 918.601.714 100,00 750.000.000 648.912.584 svalutazione (80.000.000)Al 31.12.10 525.000.000 (48.781.405) 789.820.309 100,00 750.000.000 568.912.584Magneti Marelli S.p.A. – Corbetta Al 31.12.09 254.325.965 (134.715.249) 455.050.583 99,99 254.301.607 611.854.217 Azioni ordinarie Al 31.12.09 100,00 250.500.601 602.696.271 Al 31.12.10 100,00 250.500.601 602.696.271 Azioni privilegiate Al 31.12.09 99,36 3.801.006 9.157.946 Al 31.12.10 99,36 3.801.006 9.157.946Al 31.12.10 254.325.965 32.732.151 387.782.736 99,99 254.301.607 611.854.217Teksid S.p.A. – Torino Al 31.12.09 71.403.261 4.328.864 145.321.833 84,79 60.543.388 76.083.758Al 31.12.10 71.403.261 1.885.946 147.207.779 84,79 60.543.388 76.083.758Teksid Aluminum S.r.l. – Carmagnola Al 31.12.09 5.000.000 (31.077.630) 8.758.374 100,00 37.292.021 versamento in conto capitale 12.500.000 svalutazione (11.100.000)Al 31.12.10 5.000.000 (11.050.549) 10.207.825 100,00 38.692.021

(*) Dati desunti dai bilanci d’esercizio delle società controllate.% di possessoPer le società controllate è stata indicata anche la % di partecipazione indiretta al capitale ordinario

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FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2010

noTAInTegrATIVA

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Elenco delle partecipazioni (segue) Risultato Capitale ultimo esercizio Patrimonio netto Valore contabile Denominazione e sede sociale (euro) (*) (euro) (*) (euro) (*) % di possesso Numero azioni (euro)Comau S.p.A. – GrugliascoAl 31.12.09 48.013.959 (45.770.610) 80.369.600 100,00 48.013.959 92.050.496 versamento in conto capitale 40.000.000 svalutazione (7.100.000)Al 31.12.10 48.013.959 (22.963.957) 97.405.643 100,00 48.013.959 124.950.496Fiat Partecipazioni S.p.A. – TorinoAl 31.12.09 356.158.302 (15.908.554) 934.162.949 100,00 356.158.302 934.451.675Al 31.12.10 361.054.062 (27.721.564) 919.387.476 98,64 356.158.302 934.451.675 +1,36 ind. Fiat Finance S.p.A. – Torino Al 31.12.09 224.440.000 5.395.194 433.754.480 100,00 224.440.000 222.262.897Al 31.12.10 224.440.000 17.292.422 271.046.902 100,00 224.440.000 222.262.897Business Solutions S.p.A. – TorinoAl 31.12.09 4.791.396 4.947.508 24.068.845 100,00 4.791.396 36.405.062Al 31.12.10 4.791.396 8.069.470 13.820.394 100,00 4.791.396 36.405.062Itedi – Italiana Edizioni S.p.A. – TorinoAl 31.12.09 5.980.000 (1.586.503) 26.173.189 100,00 5.980.000 25.899.105Al 31.12.10 5.980.000 (15.571.825) 10.601.365 100,00 5.980.000 25.899.105Fiat Industrial S.p.A. – Torino sottoscrizione capitale sociale 120.000 versamenti in conto capitale 6.159.333 svalutazione (6.100.000)Al 31.12.10 120.000 (6.159.333) 120.000 100,00 80.000 179.333Fiat Switzerland S.A. – Paradiso (Svizzera) sottoscrizione capitale sociale 100,00 100 74.211 Fr.sv. 100.000 scissione parziale FGI – Fiat Group International S.A a favore di Fiat Switzerland S.A. 1.247.799 Fr.sv. 1.000.000 1.000Al 31.12.10 879.718 (1.127.562) 8.124.074 100,00 1.100 1.322.010 Fr.sv. 1.100.000 (1.409.903) 10.158.342 Rimaco S.A. – Losanna (Svizzera) fusione FGI – Fiat Group International S.A in Rimaco S.A. 100,00 32.197.079 Fr.sv.Al 31.12.10 279.910 29.762.761 226.165.144 100,00 350 32.197.079 Fr.sv. 350.000 37.215.356 282.796.896 Fiat Finance North America Inc. – Wilmington (Stati Uniti)Al 31.12.09 131.951.971 1.690.769 142.480.500 39,47 150 57.023.858 USD 190.090.010 2.435.722 205.257.409 Al 31.12.10 142.261.645 884.825 146.431.648 39,47 150 57.023.858 USD 190.090.010 1.182.303 195.661.968 +60,53 ind.

(*) Dati desunti dai bilanci d’esercizio delle società controllate.% di possessoPer le società controllate è stata indicata anche la % di partecipazione indiretta al capitale ordinario

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Elenco delle partecipazioni (segue) Risultato Capitale ultimo esercizio Patrimonio netto Valore contabile Denominazione e sede sociale (euro) (*) (euro) (*) (euro) (*) % di possesso Numero azioni (euro)Fiat U.S.A. Inc. – New York (Stati Uniti)Al 31.12.09 11.682.632 (24.869) 23.843.010 100,00 1.000 27.257.726 USD 16.830.000 (35.827) 34.348.240 Al 31.12.10 12.595.420 (25.650) 25.680.263 100,00 1.000 27.257.726 USD 16.830.000 (34.273) 34.313.967 Isvor Fiat Società consortile di sviluppo e addestramento Industriale per Azioni – TorinoAl 31.12.09 300.000 756.266 1.784.642 3,00 9.000 -Al 31.12.10 300.000 (342.692) 1.441.947 3,00 9.000 - +97,00 ind. Fiat-Revisione Interna S.c.r.l. – Torino Al 31.12.09 300.000 13.464 633.536 51,00 153.000 v.n. 186.980Al 31.12.10 300.000 19.512 653.048 51,00 153.000 v.n. 186.980 +49,00 ind.Fiat Servizi per l’Industria S.c.p.A. – TorinoAl 31.12.09 1.652.669 342.456 3.521.606 5,00 82.633 70.720Al 31.12.10 1.652.669 346.234 3.950.785 5,00 82.633 70.720 +95,00 ind.Orione S.c.p.A.-Società Industriale per laSicurezza e la Vigilanza Consortile per Azioni – Torino Al 31.12.09 120.000 130.713 556.825 18,00 21.603 21.107Al 31.12.10 120.000 148.809 705.634 18,00 21.603 21.107 +80,90 ind.SIRIO - Sicurezza Industriale Societàconsortile per Azioni – TorinoAl 31.12.09 120.000 349.717 2.105.175 0,75 901 764Al 31.12.10 120.000 1.902.695 4.007.870 0,75 901 764 +93,16 ind Totale imprese controllate 11.274.486.294

(*) Dati desunti dai bilanci d’esercizio delle società controllate.% di possessoPer le società controllate è stata indicata anche la % di partecipazione indiretta al capitale ordinario

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FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2010

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Elenco delle partecipazioni con le informazioni integrative richieste dalla Consob (comunicazione n° DEM/6064293 del 28 luglio 2006)

Imprese controllate oggetto di Scissione Risultato Capitale ultimo esercizio Patrimonio netto Valore contabile Denominazione e sede sociale (euro) (*) (euro) (*) (euro) (*) % di possesso Numero azioni (euro)Fiat Netherlands Holding N.V. – Amsterdam (Paesi Bassi)Al 31.12.09 2.610.397.295 (117.636.617) 3.938.171.301 100,00 94.923.538 3.827.346.053 versamento in conto capitale 750.000.000Al 31.12.10 2.610.397.295 374.041.969 5.522.622.699 100,00 94.923.538 4.577.346.053Iveco S.p.A. – Torino(già Nuove Iniziative Finanziarie Cinque S.p.A.) acquisto e aumento capitale sociale 200.000.000 200.000.000Al 31.12.10 200.000.000 (34.810.710) 165.197.064 100,00 200.000.000 200.000.000FPT Industrial S.p.A. – Torino (già Nuova Immobiliare Nove S.p.A) acquisto e aumento capitale sociale 100.000.000 100.000.000Al 31.12.10 100.000.000 (18.177.149) 81.831.951 100,00 100.000.000 100.000.000Fiat Industrial Finance S.p.A. – Torino sottoscrizione capitale sociale 100.000.000 100.000.000Al 31.12.10 100.000.000 62.305 100.062.305 100,00 100.000.000 100.000.000Totale imprese controllate oggetto di Scissione 4.977.346.053

(*) Dati desunti dai bilanci d’esercizio delle società controllate.

Imprese collegate Risultato Capitale ultimo esercizio Patrimonio netto Valore contabile Denominazione e sede sociale (euro) (*) (euro) (*) (euro) (*) % di possesso Numero azioni (euro)RCS Mediagroup S.p.A. – Milano Al 31.12.09 762.019.050 79.343.926 1.265.643.760 10,09 76.907.627 131.785.440Al 31.12.10 762.019.050 (36.118.684) 1.231.214.144 10,09 76.907.627 131.785.440Totale imprese collegate 131.785.440

(*) Dati desunti dai bilanci d’esercizio rispettivamente al 31 dicembre 2008 e al 31 dicembre 2009.

Altre imprese Valore contabileDenominazione e sede sociale % di possesso Numero azioni (euro)Assicurazioni Generali S.p.A. – Trieste Al 31.12.09 0,01 187.710 3.532.702 adeguamento al fair value (865.343)Al 31.12.10 0,01 187.710 2.667.359Fin.Priv. S.r.l. – Milano Al 31.12.09 14,29 17.943.247 adeguamento al fair value (3.603.838)Al 31.12.10 14,29 14.339.409Consorzio Lingotto – Torino Al 31.12.09 5,40 279Al 31.12.10 5,40 279Totale altre imprese 17.007.047

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comPenSI corrISPoSTI AglI AmmInISTrATorI, AI SIndAcI, AI dIreTTorI generAlI ed AI dIrIgenTI con reSPonSAbIlITÀ STrATegIcHe (mIglIAIA dI eUro) (ArT. 78 reg. conSob n.11971/99)

Periodo Scad. Emolumenti Benefici non Bonus e Altri Nome e cognome Carica ricoperta nel 2010 di carica carica (*) per la carica monetari (**) altri incentivi compensi TotaleJohn Elkann Presidente 21/04-31/12/2010 2012 550,0 39,0 589,0 Vice Presidente 1/01-21/04/2010 1) Sergio Marchionne Amministratore Delegato 1/01-31/12/2010 2012 3.050,0 423,3 3.473,3 2) Andrea Agnelli Amministratore 1/01-31/12/2010 2012 65,0 65,0Carlo Barel Amministratore 1/01-31/12/2010 2012 65,0 65,0di Sant’Albano 3) Roland Berger Amministratore 1/01-31/12/2010 2012 68,0 68,0Tiberto Brandolini d’Adda Amministratore 1/01-31/12/2010 2012 65,0 65,0René Carron Amministratore 1/01-31/12/2010 2012 62,0 62,0Luca Cordero Amministratore 21/04-31/12/2010 2012 211,0 10,0 1.033,0 7.459,0 8.713,0di Montezemolo Presidente 1/01-21/04/2010 4) 5) 6) Luca Garavoglia Amministratore 1/01-31/12/2010 2012 71,0 71,0Gian Maria Gros Pietro Amministratore 1/01-31/12/2010 2012 95,0 95,0Virgilio Marrone Amministratore 1/01-31/12/2010 2012 65,0 65,0Vittorio Mincato Amministratore 1/01-31/12/2010 2012 92,0 92,0Pasquale Pistorio Amministratore 1/01-31/12/2010 2012 65,0 65,0Ratan Tata Amministratore 1/01-31/12/2010 2012 59,0 59,0Mario Zibetti Amministratore 1/01-31/12/2010 2012 95,0 95,0

Riccardo Perotta Presidente del Collegio 1/01-31/12/2010 2012 100,0 100,0 SindacaleGiuseppe Camosci Sindaco 1/01-31/12/2010 2012 65,0 30,0 95,0 7) Piero Locatelli Sindaco 1/01-31/12/2010 2012 65,0 65,0

Dirigenti con responsabilità strategiche (***) 116,0 558,0 17.417,0 18.091,0 8) 9) 10) 11)

(*) Anno in cui si tiene l’assemblea di approvazione del bilancio in occasione della quale scade il mandato.(**) Sono costituiti dall’eventuale utilizzo di mezzi di trasporto a titolo personale.(***) Include 16 dirigenti in carica al 31 dicembre 2010 e 2 dirigenti usciti nel corso dell’anno1) Il compenso annuo lordo per la carica di Presidente è di 500.000 euro. 2) Compenso annuo lordo per la carica ricoperta nella società controllata Fiat Switzerland SA. Tale importo non comprende il compenso per la carica ricoperta in Fiat Group Automobiles S.p.A. (500

migliaia di euro) in quanto non percepito e riversato a Fiat S.p.A. Si precisa infine che l’Amministratore Delegato ha il diritto a percepire, in caso di interruzione del rapporto di collaborazione, un capitale rateizzato in venti anni, pari al massimo, dopo dieci anni, a cinque volte l’emolumento annuale fisso; il relativo accantonamento operato da Fiat S.p.A. nel 2010 é stato pari a 842,9 migliaia di euro.

3) Compenso riversato a Exor S.p.A.4) Include, per il periodo 1/01/2010-21/04/2010, la relativa quota del compenso annuo lordo per la carica di Presidente di Fiat S.p.A.5) Compenso straordinario una tantum per l’opera prestata come Presidente di Fiat S.p.A. nel periodo 2004/2010.6) Compenso per la carica ricoperta nella società Ferrari S.p.A., comprensivo della parte variabile. Si precisa infine che l’Avv. Montezemolo, quale Presidente di Ferrari S.p.A., ha il diritto a percepire,

in caso di interruzione del rapporto di collaborazione, un capitale rateizzato in venti anni, pari al massimo, dopo dieci anni, a cinque volte l’emolumento annuale fisso; il relativo accantonamento operato da Ferrari nel 2010 è stato pari a 966,7 migliaia di euro.

7) Compensi per la carica di Presidente del Collegio Sindacale di Magneti Marelli S.p.A.8) Include i fringe benefits.9) È indicata la parte variabile dei compensi.10) Include le retribuzioni da lavoro dipendente, le somme corrisposte a seguito di risoluzione del rapporto di lavoro pari a 6.683 migliaia di euro ed i compensi non riversati per cariche ricoperte in

società controllate.11) Non include i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro.

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STocK oPTIon ATTrIbUITe Ad AmmInISTrATorI e dIreTTorI generAlI e dIrIgenTI con reSPonSAbIlITÀ STrATegIcHe (ArT. 78 regolAmenTo conSob n. 11971/99)

Opzioni scadute Opzioni detenute Opzioni assegnate Opzioni esercitate nell’eser- Opzioni detenuteBeneficiario all’inizio dell’esercizio nel corso dell’esercizio nel corso dell’esercizio cizio alla fine dell’esercizio

Carica Prezzo ricoperta Prezzo Periodo di Prezzo Periodo di Prezzo medio Prezzo Periodo di Nome e alla data di Numero medio di esercizio Numero medio di esercizio Numero medio di di mercato Numero Numero medio di esercizio Cognome attribuzione opzioni esercizio (mm/aa) opzioni esercizio (mm/aa) opzioni esercizio all’esercizio opzioni opzioni esercizio (mm/aa)

Stock option su azioni Fiat (*)

01/05-Paolo Fresco Presidente 500.000 12,699 01/10 (500.000) (6) - -

Sergio Amm. 11/10- 11/10-Marchionne Delegato 19.420.000 9,640 11/16 (1)(2) (2.500.000) (6) 16.920.000 9,09 11/16

Dirigenti con responsabilità 05/06- 02/11-strategiche 2.105.000 13,278 11/14 (3) (1.468.750) (6) 636.250 13,37 11/14

Stock option su azioni Ferrari

Luca Cordero 10/04-di Montezemolo - 80.000 175 12/10 (4) (80.000) (6) - -

Stock option su azioni CNH (5)

Dirigenti con responsabilità strategiche - 149.939 23,481 01/15 111.250 31,076 02/16 (7) 40.046 15,776 33,000 - 221.143 28,697 02/16

(*) Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Nota 19 del Bilancio di Fiat S.p.A.(1) Le opzioni concesse nel 2004 sono per 1/3 esercitabili solo al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance, che sono stati raggiunti nel 2008, rendendo l’intero piano 2004 di

10.670.000 stock option maturato completamente nel 2008. A marzo 2009, l’Assemblea degli azionisti ha approvato l’estensione del periodo di esercizio, facendolo iniziare il 1° gennaio 2011 e terminare il 1° gennaio 2016.

(2) Le opzioni concesse nel 2006 erano per metà (5.000.000) esercitabili solo al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance; è maturata solo la prima tranche (cioè il 25%) di questi diritti. Il periodo di esercizio inizia con l’approvazione del bilancio 2010 e termina nel novembre 2014.

(3) Le opzioni sono in parte esercitabili solo al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance. Con riferimento alla porzione subordinata a tali obiettivi, è maturata solo la prima tranche (cioè il 25%) di questi diritti. Il periodo di esercizio inizia con l’approvazione del bilancio 2010 e termina nel novembre 2014.

(4) Opzioni esercitabili subordinatamente alla quotazione in Borsa delle azioni Ferrari S.p.A.(5) Prezzi espressi in dollari USA.(6) Le opzioni scadute nell’esercizio comprendono sia opzioni scadute sia opzioni non maturate nel corso dell’esercizio.(7) Le opzioni assegnate nel corso dell’esercizio riflettono anche assegnazioni pregresse relative a nuovi Dirigenti con responsabilità strategiche.

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369

STOCK GRANT ATTRIBUITI AD AMMINISTRATORI E DIRETTORI GENERALI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE (ART. 78 REGOLAMENTO CONSOB N. 11971/99) Stock grant Stock grant detenuti Stock grant assegnati scaduti Stock grant detenutiBeneficiario all’inizio dell’esercizio nel corso dell’esercizio nell’esercizio alla fine dell’esercizio

Carica ricoperta Periodo di Periodo di Periodo diNome e alla data di Numero di esercizio Numero di esercizio Numero di Numero di esercizioCognome attribuzione stock grant (mm/aa) stock grant (mm/aa) stock grant stock grant (mm/aa)

Stock grant su azioni Fiat (*)

Sergio Amm.Marchionne Delegato 2.000.000 02/11 2.000.000 02/12 4.000.000 (1) 01/12

Stock grant su azioni CNH

Dirigenti con responsabilità strategiche - 100.000 01/11 100.000 01/15 (2) 100.000 100.000 01/15

(*) Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Nota 19 del Bilancio di Fiat S.p.A.(1) A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 18 febbraio 2011, tutti i diritti sono condizionati al solo perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo fino alla fine del 2011. Per

ulteriori informazioni si rinvia alla Nota 19 del Bilancio di Fiat S.p.A.(2) Consiste in un Piano condizionato al raggiungimento di obiettivi di redditività con assegnazione finale delle azioni all’approvazione del bilancio 2014. È possibile l’assegnazione parziale delle azioni

in via anticipata in seguito al conseguimento degli obiettivi di redditività 2012 e 2013.

18 febbraio 2011

Per il Consiglio di Amministrazione

/f/ John ElkannIl PreSIdenTeJohn Elkann

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FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2010

370 APPendIce - InFormAzIonI AI SenSI dell’ArT. 149-duodecies del regolAmenTo emITTenTI conSob

APPENDICE - INFORMAZIONI AI SENSI DELL’ART. 149-duodecies DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.

(in migliaia di euro) Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010

Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. 182

Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A.(1) 339

Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A.(2) 205

Totale 726

(1) Esami dei prospetti consolidati pro-forma di Fiat S.p.A. e sue controllate inclusi nel Documento Informativo predisposto ai sensi del Regolamento Emittenti, revisione contabile limitata del bilancio separato semestrale della Fiat S.p.A. e revisione contabile limitata di prospetti contabili consolidati intermedi al 30 settembre 2010 di Fiat S.p.A. e sue controllate finalizzati all’informativa richiesta per la Scissione. Sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali (modelli: Unico, IRAP, CNM-Consolidato fiscale e 770).

(2) Studi e analisi in relazione al trattamento contabile di operazioni rilevanti e non ricorrenti, principalmente in relazione alla Scissione di Fiat S.p.A. Verifiche documentali relative a iniziative industriali.

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ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO AI SENSI DELL’ART. 154-Bis DEL D. LGS. 58/98

1. I sottoscritti Sergio Marchionne, in qualità di Amministratore Delegato, Alessandro Baldi e Camillo Rossotto, in qualità di Dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari della Fiat S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e

l’effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d’esercizio nel corso dell’esercizio 2010.

2. La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2010 si è basata su di un processo definito da Fiat in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

3. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio d’esercizio:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell’emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

18 febbraio 2011

/f/ Alessandro Baldi /f/ Sergio Marchionne /f/ Camillo Rossottol’AmmInISTrATore delegATo dIrIgenTI PrePoSTI AllA redAzIoneSergio Marchionne deI docUmenTI conTAbIlI SocIeTArI Alessandro Baldi Camillo Rossotto

FIAT S.P.A. bIlAncIo d’eSercIzIoAl 31 dIcembre2010

ATTeSTAzIone del bIlAncIo d’eSercIzIo AI SenSI dell’ArT. 154-Bis del d. lgS. 58/98

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RELAZIONI DELLA SOCIETà DI REVISIONE

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374 relAzIonI dellA SocIeTÀ dI reVISIone

Agli Azionisti della FIAT S.p.A.

1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato, costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla relativa nota integrativa, della Fiat S.p.A. e sue controllate (“Gruppo Fiat”) chiuso al 31 dicembre 2010. La responsabilità della redazione del bilancio consolidato in conformità agli International Financial Reporting Standards (“IFRS”) adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, compete agli Amministratori della Fiat S.p.A. È nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio consolidato e basato sulla revisione contabile.

2. Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i criteri per la revisione contabile raccomandati dalla CONSOB. In conformità ai predetti principi e criteri, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio consolidato sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio consolidato, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli Amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio professionale.

Il bilancio consolidato presenta ai fini comparativi i dati dell’esercizio precedente. Come illustrato nella nota integrativa, per effetto della scissione parziale proporzionale di Fiat S.p.A. deliberata dall’Assemblea degli azionisti del 16 settembre 2010, nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 sono state applicate le disposizioni contenute nell’IFRS 5 – “Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation”; di conseguenza, gli Amministratori hanno riesposto i dati comparativi di conto economico, rendiconto finanziario e nota integrativa relativi all’esercizio precedente, rispetto ai dati precedentemente presentati e da noi assoggettati a revisione contabile, sui quali abbiamo emesso la relazione di revisione in data 18 febbraio 2010. Le modalità di rideterminazione dei dati comparativi e la relativa informativa presentata nella nota integrativa sono state da noi esaminate ai fini dell’espressione del giudizio sul bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2010.

3. A nostro giudizio, il bilancio consolidato del Gruppo Fiat al 31 dicembre 2010 è conforme agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs n. 38/2005; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa del Gruppo Fiat per l’esercizio chiuso a tale data.

RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DEGLI ARTT. 14 E 16 DEL D.LGS. 27.1.2010, N. 39

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4. La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione e della relazione sulla Corporate Governance in conformità a quanto previsto dalle norme di legge e dai regolamenti compete agli Amministratori della Fiat S.p.A. È di nostra competenza l’espressione del giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e delle informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b) dell’art. 123-bis del D.Lgs. 58/98, presentate nella relazione sulla Corporate Governance, con il bilancio consolidato, come richiesto dalla legge. A tal fine, abbiamo svolto le procedure indicate dal principio di revisione 001 emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandato dalla CONSOB. A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b) dell’art. 123-bis del D.Lgs. 58/98 presentate nella relazione sulla Corporate Governance sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Fiat al 31 dicembre 2010.

deloITTe & ToUcHe S.p.A.

/f/ Colin JohnstonSocio Colin Johnston

Torino, 21 febbraio 2011

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376 relAzIonI dellA SocIeTÀ dI reVISIone

Agli Azionisti della FIAT S.p.A.

1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio, costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla relativa nota integrativa, della Fiat S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2010. La responsabilità della redazione del bilancio in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, compete agli Amministratori della Fiat S.p.A. È nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile.

2. Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i criteri per la revisione contabile raccomandati dalla CONSOB. In conformità ai predetti principi e criteri, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli Amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio professionale.

Per il giudizio relativo al bilancio d’esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 18 febbraio 2010.

3. A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio della Fiat S.p.A. al 31 dicembre 2010 è conforme agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs n. 38/2005; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa della Fiat S.p.A. per l’esercizio chiuso a tale data.

RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE SUL BILANCIO D’ESERCIZIO AI SENSI DEGLI ARTT. 14 E 16 DEL D.LGS. 27.1.2010, N. 39

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4. La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione e della relazione sulla Corporate Governance in conformità a quanto previsto dalle norme di legge e dai regolamenti compete agli Amministratori della Fiat S.p.A. È di nostra competenza l’espressione del giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e delle informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b) dell’art. 123-bis del D.Lgs. 58/98, presentate nella relazione sulla Corporate Governance, con il bilancio, come richiesto dalla legge. A tal fine, abbiamo svolto le procedure indicate dal principio di revisione 001 emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandato dalla CONSOB. A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b) dell’art. 123-bis del D.Lgs. 58/98 presentate nella relazione sulla Corporate Governance sono coerenti con il bilancio d’esercizio della Fiat S.p.A. al 31 dicembre 2010.

deloITTe & ToUcHe S.p.A.

/f/ Colin JohnstonSocioColin Johnston

Torino, 21 febbraio 2011

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RELAZIONI DEL COLLEGIO SINDACALE

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380 relAzIonI del collegIo SIndAcAle

Signori Azionisti,

il bilancio consolidato di Fiat S.p.A. dell’esercizio 2010, che viene messo a Vostra disposizione, presenta un utile netto di 600 milioni di Euro, di cui 80 milioni di Euro di pertinenza di terzi. Esso ci è stato comunicato nei termini di legge, unitamente alla relazione sulla gestione, e risulta redatto secondo gli International Financial Reporting Standard (IFRS) adottati dall’Unione Europea ed i provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 D.Lgs. n. 38/2005.

I controlli effettuati da Deloitte & Touche S.p.A., incaricata della revisione, hanno condotto ad affermare che:

“Il bilancio consolidato del Gruppo Fiat al 31 dicembre 2010 è conforme agli International Financial Reporting Stardard adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 D.Lgs. n. 38/2005; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa del Gruppo Fiat per l’esercizio chiuso a tale data”.

Nella succitata relazione viene anche precisato che:

“A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b) dell’art. 123-bis del D.Lgs. 58/98 presentate nella relazione sulla Corporate Governance sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Fiat al 31 dicembre 2010”.

A tali risultanze ed informazioni e così al bilancio consolidato, salvo quanto più avanti specificato, non si è esteso il controllo del Collegio Sindacale, in conformità con quanto disposto dall’art. 41 n. 3 D.Lgs. 9.4.1991, n. 127.

La determinazione dell’area di consolidamento, la scelta dei principi di consolidamento delle partecipazioni e le procedure a tale fine adottate rispondono alle prescrizioni degli IFRS, anche per quanto attiene all’operazione di scissione rappresentata secondo quanto previsto dall’IFRS 5 in tema di discontinued operation. La struttura del bilancio consolidato è quindi da ritenersi tecnicamente corretta e, nell’insieme, conforme alla specifica normativa.

La relazione sulla gestione illustra in modo adeguato la situazione economica, patrimoniale e finanziaria, l’andamento della gestione nel corso del 2010 e l’evoluzione dopo la chiusura dell’esercizio dell’insieme delle imprese oggetto di consolidamento. L’esame al quale l’abbiamo sottoposta ne ha evidenziato la congruenza con il bilancio consolidato.

Torino, 21 febbraio 2011

I SIndAcI

Riccardo Perotta /f/ Riccardo Perotta

Giuseppe Camosci /f/ Giuseppe Camosci

Piero Locatelli /f/ Piero Locatelli

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALESUL BILANCIO CONSOLIDATO

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381

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALEALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI Signori Azionisti,

l’art. 153 del D.Lgs. 24.2.1998, n. 58 prevede l’obbligo per il Collegio Sindacale di riferire all’assemblea, convocata per l’approvazione del bilancio di esercizio, sull’attività di vigilanza svolta, sulle omissioni e sui fatti censurabili eventualmente rilevati, nonché la facoltà di fare proposte in ordine al bilancio, alla sua approvazione ed alle materie di propria competenza.

A tale disposizione normativa adempiamo con la presente relazione, anche nel rispetto dell’art. 2429, comma 2, del codice civile.

Nel decorso esercizio abbiamo osservato i doveri di cui all’art. 149 D.Lgs. 24.2.1998, n. 58, il che ci consente di riferirVi circa gli argomenti che seguono.

Segnaliamo in particolare che, per una maggiore chiarezza di esposizione, abbiamo ritenuto di formulare tre diversi paragrafi, dei quali il primo riferito all’attività di vigilanza in senso generale, il secondo alle attività svolte in riferimento alla operazione di scissione attuata dalla Società nel corso del 2010 ed infine il terzo paragrafo relativo alle verifiche poste in essere a seguito delle “denunce” pervenute al Collegio e dal denunziante qualificate come “ex art. 2408 del codice civile”.

Attività di vigilanzaAbbiamo assistito alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, nel corso delle quali gli Amministratori ci hanno informati sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale oggetto di delibera e poste in essere dalla società e/o dalle sue controllate.

Al riguardo, abbiamo accertato e ci siamo assicurati che le suddette operazioni fossero conformi alla legge ed allo statuto sociale, non fossero in contrasto con le delibere assunte dall’assemblea e fossero improntate a principi di corretta amministrazione.

La struttura organizzativa della società appare adeguata alle dimensioni della stessa. Ciò ha consentito, ricorrendo anche ad incontri con i responsabili delle funzioni aziendali e con i rappresentanti della società di revisione, una esauriente raccolta di informazioni circa il rispetto dei principi di diligente e corretta condotta amministrativa.

Il sistema di controllo interno, in costante aggiornamento, è strutturato anche a livello di gruppo, sia in Fiat S.p.A. che nelle sue controllate.

Abbiamo valutato e vigilato sull’adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione mediante: i) l’esame della relazione del Preposto al Controllo Interno sul sistema di Controllo Interno di Fiat; ii) l’esame dei rapporti dell’Internal Audit, nonché l’informativa sugli esiti dell’attività di monitoraggio sull’attuazione delle azioni correttive individuate a seguito dell’attività di audit; iii) l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni; iv) l’esame dei documenti aziendali e dei risultati del lavoro svolto dalla società di revisione; v) i rapporti con gli organi di controllo delle società controllate ai sensi dei commi 1 e 2 dell’art. 151 del D.Lgs. 58/98; vi) la partecipazione ai lavori del Comitato per il Controllo Interno, costituito nell’ambito del Consiglio di Amministrazione della Società e formato da tre membri indipendenti del Consiglio stesso. La partecipazione al Comitato per il Controllo Interno ha, peraltro, consentito al Collegio di coordinare con le attività del Comitato stesso lo svolgimento delle proprie funzioni di Comitato per il Controllo Interno e la revisione contabile, assunte in forza dell’art. 19 del D.Lgs n. 39/2010 e procedere, in particolare, a vigilare:

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382 relAzIonI del collegIo SIndAcAle

sul processo relativo all’informativa finanziaria;

sull’efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio;

sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati;

sugli aspetti relativi all’indipendenza della società di revisione, con particolare riferimento ai servizi da quest’ultima prestati all’ente revisionato, diversi dalla revisione contabile. Al riguardo si sottolinea che in data 2 febbraio u.s. abbiamo ricevuto comunicazione da Deloitte & Touche S.p.A. – con la quale abbiamo tenuto un frequente scambio di informazioni – che Fiat S.p.A. le ha conferito, in aggiunta alla revisione del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato, alla revisione contabile limitata della relazione semestrale consolidata e procedure di verifica concordate per l’esame delle relazioni trimestrali, i seguenti altri incarichi retribuiti, come sotto indicato:

Studi ed analisi del trattamento contabile, con riferimento al bilancio d’esercizio di Fiat S.p.A. e al bilancio consolidato del Gruppo Fiat al 31 dicembre 2010, di operazioni rilevanti e non ricorrenti connesse alla scissione parziale proporzionale di Fiat S.p.A. in favore di Fiat Industrial S.p.A., con onorari di Euro 170.000.

Esame dei prospetti consolidati pro-forma di Fiat S.p.A. e sue controllate (“Gruppo Fiat Post Scissione”) e di Fiat Industrial S.p.A. e sue controllate (“Gruppo Fiat Industrial”) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009, inclusi nel Documento Informativo predisposto da Fiat S.p.A. ai sensi dell’art. 70 del Regolamento Emittenti, con un onorario di Euro 180.000.

Esame dei prospetti consolidati pro-forma di Fiat S.p.A. e sue controllate (“Gruppo Fiat Post Scissione”) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 e per il semestre chiuso al 30 giugno 2010 inclusi nel Documento Informativo predisposto ai sensi dell’art. 57 del Regolamento Emittenti, con un onorario di Euro 65.000.

Onorari relativi alla revisione contabile limitata dei prospetti contabili consolidati intermedi di Fiat S.p.A. e sue controllate (“Gruppo Fiat”) per il periodo di nove mesi chiuso al 30 settembre 2010, con un onorario di Euro 80.000.

Procedure concordate di verifica e di riscontro documentale relative a diverse iniziative industriali, con onorari complessivi di Euro 35.000.

Revisione contabile limitata a titolo volontario del bilancio separato semestrale di Fiat S.p.A. al 30 giugno 2010, con un onorario di Euro 9.000.

Sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali (Modelli: Unico, IRAP, CNM-Consolidato fiscale e 770) con un onorario di Euro 5.000.

Si dà inoltre atto che Deloitte & Touche S.p.A. ha presentato in data 21 febbraio 2011 la relazione di cui al terzo comma dell’art. 19 D.Lgs. n. 39/2010, segnalando che non sono emerse questioni fondamentali in sede di revisione né carenze significative nel sistema di controllo interno con riferimento al processo di informativa finanziaria.

Dall’attività svolta, il Collegio esprime una valutazione di adeguatezza del sistema di Controllo Interno di Fiat nel suo complesso e dà atto, nella veste di Comitato per il Controllo Interno e la revisione contabile, che non sussistono rilievi da segnalare all’Assemblea.

Del pari appaiono adeguate le disposizioni impartite da Fiat S.p.A. alle società controllate, ai sensi dell’art. 114, comma 2, D.Lgs. 24.2.1998, n. 58.

Con riferimento alla disposizione di cui all’art. 36 del Regolamento Mercati, emanato da Consob, relativa alle società controllate di per sé rilevanti costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all’U.E., segnaliamo che – alla data del 31 dicembre 2010 – le società cui si applica tale disposizione sono incluse tra le imprese rilevanti ai fini del sistema Fiat di controllo sull’informativa finanziaria rispetto al quale non sono state segnalate carenze.

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383

Il Consiglio di Amministrazione ci ha trasmesso, nei termini di legge, la relazione sull’andamento della gestione nel primo semestre dell’esercizio, rendendola pubblica con le modalità prescritte da Consob ed ha provveduto, secondo legge, per quanto concerne le relazioni sull’andamento trimestrale. Con riferimento alle comunicazioni Consob, per quanto di nostra competenza, possiamo attestare che:

le informazioni fornite dagli Amministratori nella relazione sulla gestione sono da ritenersi esaurienti e complete;

in ossequio al Testo Unico sulla Finanza (D.Lgs. n. 58/98), siamo stati costantemente informati per quanto di nostra competenza;

le verifiche periodiche ed i controlli cui abbiamo sottoposto la società non hanno evidenziato operazioni atipiche e/o inusuali, con terzi, parti correlate o infragruppo, così come definite dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006;

per quanto riguarda le operazioni infragruppo, gli Amministratori, in Nota integrativa, evidenziano ed illustrano l’esistenza di numerosi rapporti di interscambio di beni e servizi tra la Vostra società e le società del gruppo di appartenenza, nonché con parti correlate, precisando che gli stessi sono stati regolati a condizioni di mercato ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati. Al riguardo segnaliamo che il Consiglio di Amministrazione, in data 21 ottobre 2010, ha adottato, sentito il parere favorevole del Comitato di Controllo Interno, le linee guida relative alla redazione delle “Procedure per operazioni con parti correlate”, ai sensi dell’art. 4 del Regolamento adottato da Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato ed integrato. Le procedure, conformi al Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 ed alla Comunicazione Consob del 24 settembre 2010, si applicano a far data dal 1° gennaio 2011 e sono pubblicate sul sito internet di Fiat S.p.A. www.fiatspa.com;

dai colloqui e dagli incontri avuti con i Sindaci delle principali controllate non sono emersi aspetti da segnalare;

abbiamo preso visione ed ottenuto informazioni sulle attività di carattere organizzativo e procedurale poste in essere ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 231/2001 e successive integrazioni, sulla responsabilità amministrativa degli Enti per i reati previsti da tali normative. Dalla relazione dell’Organismo di Vigilanza sulle attività svolte nel corso dell’esercizio 2010 e dagli incontri dell’Organismo stesso con il Collegio Sindacale non sono emerse criticità significative, che debbano essere segnalate nella presente relazione;

non sono emerse criticità di rilievo nel corso delle riunioni tenutesi con i revisori ai sensi dell’art. 150 D.Lgs. 24.02.1998, n. 58;

la relazione della società di revisione, rilasciata in data 21 febbraio 2011, non contiene rilievi o richiami di informativa, né connesse osservazioni o proposte;

in ossequio all’art. 149, comma n. 1, lett. c) bis del D.Lgs. 24.2.1998, n. 58 diamo atto che gli Amministratori nella loro relazione sulla Corporate Governance precisano che:

“Il Gruppo Fiat aderisce e si conforma al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane edito nel marzo 2006, con le integrazioni e gli adeguamenti conseguenti alle caratteristiche del Gruppo”. L’adesione alla normativa prevista dal Codice suddetto è stata da noi concretamente riscontrata ed ha formato oggetto, nei suoi vari aspetti, della relazione sulla Corporate Governance che il Consiglio di Amministrazione pone a Vostra disposizione, alla quale facciamo rinvio per una Vostra più adeguata e completa informativa al riguardo.

Il Collegio Sindacale ha verificato l’attività svolta ai fini della gara per l’incarico di revisione contabile del bilancio per il novennio 2012-2020 di Fiat S.p.A. In particolare, sono state illustrate al Collegio le fasi formali di Richieste di Offerta inviate alle società Ernst&Young, KPMG e PricewaterhouseCoopers, oltre che i contenuti degli incontri con i Rappresentanti delle Società di Revisione per l’illustrazione della richiesta di offerta, per fornire le necessarie delucidazioni e per la disamina degli elementi necessari alla formulazione della proposta da parte delle società sopra citate.

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384 relAzIonI del collegIo SIndAcAle

Il Collegio ha, quindi, incontrato i rappresentanti delle società di Revisione partecipanti alla gara per l’assegnazione dell’incarico di revisione del Gruppo Fiat per il novennio 2012-2020, i quali hanno presentato, ciascuno separatamente, le modalità di lavoro nonché le metodologie che avrebbero inteso adottare in caso di assegnazione del citato incarico.

A conclusione delle attività sopra citate, il Collegio Sindacale ha formulato la Proposta motivata per il conferimento dell’incarico a società di revisione per il novennio 2012 – 2020, che vi verrà illustrata separatamente nel corso della presente assemblea e che è stata in precedenza presentata al Comitato di Controllo Interno ed al Consiglio di Amministrazione.

Operazione di scissioneIn relazione all’operazione di scissione di Fiat S.p.A. a favore di Fiat Industrial S.p.A. il Collegio Sindacale ha ricevuto, in data 23 giugno 2010, un primo aggiornamento sull’avanzamento delle attività relative all’operazione stessa da parte del Management della Società.

In particolare è stata descritta in dettaglio l’operazione tramite la quale Fiat S.p.A. (“Fiat”) intendeva procedere ad una scissione parziale proporzionale con assegnazione di parte del proprio patrimonio ad una società interamente controllata di nuova costituzione (“Fiat Industrial”) e che la scissione aveva ad oggetto le partecipazioni in Fiat Netherlands Holding N.V. (“FNH”), Nuove Iniziative Finanziarie Cinque S.p.A. (ora Iveco S.p.A.), Nuova Immobiliare Nove S.p.A. (ora FPT Industrial S.p.A.) e Fiat Industrial Finance S.p.A., nonché una quota dell’indebitamento finanziario netto. È stato anche illustrato come, anteriormente alla delibera consiliare di approvazione del progetto di scissione, è stata effettuata una riorganizzazione delle partecipazioni dei comparti aziendali IVECO e FPT-ramo “Industrial & Marine”. Inoltre, trattandosi di scissione proporzionale, Fiat Industrial S.p.A. avrebbe avuto una struttura di azionariato sostanzialmente identica a quella attuale di Fiat e agli azionisti di Fiat sarebbero state assegnate, senza versamento di corrispettivo, azioni di Fiat Industrial in misura proporzionale e della medesima categoria di quelle possedute al momento della scissione.

È stato, quindi, sottolineato lo scopo preminentemente industriale dell’operazione, nonché evidenziato come la stipula dell’atto di scissione sia stata subordinata all’ammissione a quotazione delle azioni di Fiat Industrial ed al rilascio dei necessari provvedimenti autorizzativi. L’efficacia dell’operazione stessa sarebbe decorsa dall’1 gennaio 2011.

Nel corso degli incontri, è stata, poi, oggetto di presentazione la prevista riorganizzazione del Settore Iveco, intesa a separare le attività “veicoli industriali” da quelle “powertrain” e a fornire alla nuova entità un’adeguata struttura finanziaria, in funzione anche dei flussi di cassa previsti.

Il Collegio è stato altresì informato in merito alla prevista riorganizzazione delle attività di tesoreria post scissione, avente come obiettivo generale quello della separazione delle funzioni operative di Tesoreria in due società dotate di autonomia gestionale al servizio dei Gruppi Fiat e Fiat Industrial, in una logica di gestione centralizzata della funzione Finanza nell’ambito di ciascun Gruppo. Quanto sopra, garantendo, comunque alle due strutture, pur nella necessaria separatezza, l’integrazione delle attuali Procedure, i livelli raggiunti di sicurezza operativa e l’elevata automazione e connettività verso il sistema bancario e le varie legal entities di Gruppo.

Sono stati, inoltre, illustrati al Collegio gli aspetti giuridici e le relative tempistiche concernenti l’operazione di scissione, in particolare in merito al trattamento delle azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio così da non dar luogo ad alcun pregiudizio, né diretto né indiretto, per gli azionisti.

Sono stati anche illustrati al Collegio Sindacale gli impatti contabili derivanti dall’operazione sul bilancio consolidato del Gruppo Fiat e sul bilancio d’esercizio di Fiat S.p.A. redatti secondo gli standard internazionali (IFRS), con particolare riguardo alla contabilizzazione dell’operazione come una “business combination under common control” e quindi in continuità di valori. Inoltre il Collegio è stato informato che nel bilancio consolidato 2010 del Gruppo Fiat i valori relativi al perimetro del futuro Gruppo Fiat Industrial sarebbero stati esposti in un’unica riga come “discontinued operation”, ma dettagliati nella nota integrativa e che, per completezza di informativa nella relazione sulla gestione, sarebbero stati inseriti anche i dati consolidati dell’intero Gruppo Fiat, senza evidenza di discontinued operation.

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Nel secondo semestre del 2010, il Collegio Sindacale ha ricevuto periodici aggiornamenti in relazione alle attività formali legate alla futura quotazione del nuovo Gruppo Fiat Industrial ed alle attività di finanziamento dello stesso in via indipendente rispetto a Fiat S.p.A., nonché in merito al deposito presso Borsa Italiana e Consob della documentazione per la richiesta di ammissione a quotazione, tra cui il Piano Industriale del Gruppo Fiat Industrial, ed infine in relazione alla sponsorship da parte degli Istituti di Credito ed al trasferimento delle linee di credito.

Il Collegio ha, quindi, preso atto dell’emissione da parte di Borsa Italiana del provvedimento di ammissione a quotazione delle azioni di Fiat Industrial e del ricevimento del giudizio di equivalenza da parte di Consob e della conclusione, quindi, positiva dell’operazione di scissione di Fiat S.p.A. e della quotazione di Fiat Industrial S.p.A.

Denunce ex art. 2408 c.c.Occorre necessariamente fare capo ai verbali dell’assemblea degli azionisti del 26 marzo 2010 e del 16 settembre 2010, ai quali integralmente si rinvia per evidenti ragioni di brevità.

In data 24 marzo 2010, l’azionista Bava ha presentato una denuncia ai sensi dell’art. 2408 c.c. per fatti dallo stesso ritenuti censurabili, denuncia ricevuta dal Collegio il 25 marzo. Tali fatti si riferivano:

alla supposta ambiguità e contraddittorietà del comunicato stampa emesso da Fiat il 24 marzo in relazione alle notizie apparse sul quotidiano La Repubblica circa l’ipotesi di spin-off del settore auto e il piano esuberi di personale. Tale comunicato sarebbe ambiguo e contraddittorio in quanto chiude affermando che qualsiasi anticipazione giornalistica è prematura e priva di ogni fondamento e, a parere dell’azionista Bava, una notizia è o prematura o priva di ogni fondamento;

ad una supposta violazione del principio di prudenza dovuta alla proposta di distribuzione di dividendo sottoposta all’esame dell’assemblea del 26 marzo 2010. In particolare la distribuzione verrebbe operata con fondi prelevati dalle distribuzioni di dividendo che le controllate Fiat Group Automobiles e Iveco hanno effettuato nei confronti di Fiat, provocando una svalutazione di 760 milioni di euro.

A tali affermazioni hanno fatto seguito le citazioni di diversi stralci tratti dal bilancio al 31/12/2009 ed in particolare dal capitolo relativo ai principali rischi e incertezze cui Fiat S.p.A. e il Gruppo sono esposti.

Nel corso dell’assemblea del 26 marzo 2010, l’azionista Bava ha affermato che “riconosce che la liquidità è cresciuta a dismisura e vorrebbe capire a cosa serve anche perché ultimamente la Società sta pagando tassi di interesse che vanno dal 6,87% al 9%, contro una redditività di capitale intorno al 2%;

considera che tanta liquidità ha un costo e che non è possibile prescindere dalla posizione finanziaria netta ed includere i crediti da attività di finanziamento che sono crediti commerciali;

fa una denuncia ai sensi dell’articolo 2408 del codice civile per provocare una riflessione su quanto detto e preannuncia che segnalerà la situazione anche all’organo competente per monitorare tale situazione”.

Nel corso dell’assemblea del 16 settembre 2010, il Collegio ha informato l’assemblea che l’azionista Bava e l’azionista Zola hanno entrambi presentato in data 14 settembre 2010 distinte denunce ai sensi dell’art. 2408 c.c. per fatti dagli stessi ritenuti censurabili.

In particolare:

l’azionista Bava ha ritenuto censurabile il fatto di essersi visto negare l’indirizzo e-mail del Presidente di Fiat S.p.A., al quale intendeva inviare le domande per l’assemblea odierna;

l’azionista Zola ha ritenuto «singolare, inusuale ed illegittimo», da qualificarsi quindi come fatto censurabile la circostanza che l’avviso di convocazione dell’assemblea risultasse mancante di alcuni dati informativi tra cui la data e la firma nonché prevedesse un unico punto all’ordine del giorno.

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386 relAzIonI del collegIo SIndAcAle

Ha ritenuto, inoltre, che l’assemblea avrebbe dovuto prevedere differenti orari di ingresso per gli azionisti ordinari e privilegiati al fine di evitare che azionisti detentori di diverse categorie di azioni siano costretti ad assistere a fasi assembleari nelle quali non possono intervenire né votare.

Ha chiesto, inoltre, di motivare le ragioni per le quali non risultasse convocata una assemblea degli azionisti di risparmio. Da ultimo ha censurato la mancata esecuzione di una perizia a supporto dell’operazione sottoposta al vaglio degli azionisti.

Nel corso dell’assemblea del 16 settembre 2010 l’azionista Bava ha sostenuto che non sia lecito unire l’assemblea ordinaria e straordinaria sostenendo, inoltre, che all’assemblea avrebbe dovuto farsi, ai sensi degli artt. 2506 e 2443 c.c., una stima giurata dei beni in natura e dei crediti.

Il Collegio Sindacale ha attentamente riesaminato le citate segnalazioni, ha preso atto dell’intero svolgimento delle assemblee del 26 marzo 2010 e del 16 settembre 2010, alle quali era, per altro, presente, e ritiene esaurienti le considerazioni svolte in proposito dal Suo Presidente, a nome del Collegio, attraverso una specifica comunicazione in materia, illustrata nel corso delle assemblee ai cui verbali integralmente si rinvia.

In particolare, in relazione alla denuncia ex art. 2408 del codice civile presentata dall’azionista Bava, come in precedenza descritto, anche immediatamente prima dell’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 26 marzo 2010, con la quale veniva sostanzialmente richiesto al Collegio di procedere a verifiche aggiuntive sull’andamento della liquidità, denuncia ribadita anche nel corso dell’Assemblea del 16 settembre 2010, si precisa quanto segue:

nel merito il Collegio ha già espresso alcune considerazioni nel corso della citata Assemblea del 26 marzo 2010 che escludevano l’esistenza di un fatto censurabile;

ciò nonostante, nell’ambito delle proprie attività di controllo, anche con l’ausilio della società di revisione, il Collegio ha svolto ulteriori approfondimenti su base trimestrale ed, infine, sulla situazione al 31 dicembre 2010, senza ravvisare alcun fatto censurabile.

In relazione alla denuncia ex art. 2408 c.c. presentata dall’azionista Bava, con la quale veniva chiesto quale fosse “il giro di affari dell’Avv. Anfora nei confronti di Fiat, visto che lo stesso patrocina la Società in una querela contro di lui, senza avere emesso parcella”, il Collegio, malgrado l’irritualità della “denuncia”, ha ritenuto di esaminarne i contenuti e conferma che il conferimento/svolgimento di un incarico professionale non integri la fattispecie di fatto censurabile. In ogni caso, relativamente alla causa penale cui fa riferimento l’Azionista Bava, il Collegio dà atto che ad oggi non risulta emessa alcuna parcella per assistenza legale nei confronti della Società.

Non abbiamo conoscenza di altri fatti o esposti di cui dare menzione all’Assemblea.

A conclusione della nostra relazione, diamo atto che la società ha provveduto, nel corso dell’esercizio, a verificare l’effettiva indipendenza degli amministratori indipendenti e confermiamo la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento ai sensi dell’art. 3.c.5. del codice di autodisciplina, mentre, per parte nostra, abbiamo verificato il permanere della nostra indipendenza come richiesto dall’art. 10.c.2. dello stesso codice di autodisciplina.

Per quanto concerne il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010, che presenta un utile di Euro 441.959.509, abbiamo verificato l’osservanza delle norme di legge regolanti la sua impostazione e formazione, mediante i controlli da noi esercitati, nei limiti della nostra competenza, di cui all’art. 149 D.Lgs. 24.02.1998, n. 58, tenuto conto delle informazioni forniteci dalla società di revisione.

In particolare, abbiamo accertato che non sono state esercitate deroghe di cui all’art. 2423, quarto comma, del codice civile.

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Nello svolgimento dell’attività di vigilanza sopra descritta, nel corso dell’esercizio 2010 il Collegio Sindacale si è riunito 12 volte, ha assistito alle 5 riunioni del Consiglio di Amministrazione nonché alle 9 riunioni del Comitato di Controllo Interno.

Sulla base dell’attività di controllo svolta nel corso dell’esercizio, non rileviamo motivi ostativi all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2010 e alle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione.

Torino, 21 febbraio 2011

I SINDACI

Riccardo Perotta /f/ Riccardo Perotta

Giuseppe Camosci /f/ Giuseppe Camosci

Piero Locatelli /f/ Piero Locatelli

Di seguito è fornito l’elenco degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai membri del Collegio Sindacale in altre società al 31 dicembre 2010 (Allegato ex art. 144 quinquiesdecies Regolamento Emittenti) – tra parentesi è indicato il bilancio di esercizio con la cui approvazione termina il mandato.

Riccardo Perotta: Presidente del Collegio Sindacale in Coface Assicurazioni S.p.A. (2011), Coface Factoring Italia S.p.A. (2010), Hyundai Motor Company Italy S.r.l. (2010), Jeckerson S.p.A. (2010), Meccano S.p.A. (2012), Metroweb S.p.A. (2011), Value Partners S.p.A. (2011), Sindaco Effettivo in Boing S.p.A. (2010), Mediolanum S.p.A. (2010), Prada S.p.A. (31 gennaio 2012) e Amministratore in Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. (2012).

Giuseppe Camosci: Presidente del Collegio Sindacale in AEREA S.p.A. (2010), Magneti Marelli S.p.A. (2012), Immobiliare Elfin S.r.l. (2011), Samsung Electronics Italia S.p.A. (2010), ICAL S.p.A. (2012), Sindaco Effettivo in BNP Paribas Lease Group S.p.A. (2012), Finos S.p.A. – Gruppo Trussardi (2012), Locatrice Italiana S.p.A. (2012), Therabel Gienne Pharma S.p.A. (2011), Trussardi S.p.A. (2012), TRS - già Sosir S.p.A. - Gruppo Trussardi (2012), Fortis Lease S.p.A. (2012) e Amministratore in SAPIO S.r.l. (2010).

Piero Locatelli: Sindaco Effettivo nella Giovanni Agnelli & C. S.a.p.a. (2011) e Simon Fiduciaria S.p.A. (2010).

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RELAZIONI E PROPOSTE SUGLI ARGOMENTI ALL’ORDINE DEL GIORNO

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390 relAzIonI e ProPoSTe SUglI ArgomenTI All’ordIne del gIorno

Signori Azionisti,

nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010, Vi proponiamo di destinare l’utile di esercizio di euro 441.959.509 come segue:

alla Riserva Legale euro 22.097.975;

agli Azionisti un dividendo pari a:

euro 0,09 a ciascuna azione ordinaria per complessivi 98,3 milioni di euro circa (94,8 milioni di euro escludendo le azioni proprie ad oggi detenute);

euro 0,31 a ciascuna azione privilegiata per complessivi 32 milioni di euro circa;

euro 0,31 a ciascuna azione di risparmio per complessivi 24,8 milioni di euro circa;

a Utili portati a nuovo l’importo residuo, pari a circa 264,8 milioni di euro.

Il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 21 aprile 2011, con stacco cedola il 18 aprile, e verrà corrisposto alle azioni che saranno in circolazione alla data di stacco cedola.

18 febbraio 2011

Per il Consiglio di Amministrazione

/f/ John ElkannIL PRESIDENTEJohn Elkann

PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DI DESTINAZIONE DELL’UTILE DI ESERCIZIO 2010

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PROPOSTA DI AUTORIZZAZIONE ALL’ACqUISTO ED ALLA DISPONIBILITà DI AZIONI PROPRIE

Signori Azionisti,

l’Assemblea del 26 marzo 2010 ha rinnovato l’autorizzazione, già concessa dall’Assemblea del 27 marzo 2009, per l’acquisto di un numero massimo di azioni proprie, delle tre categorie, tale da non eccedere il limite del 10% sul capitale sociale, ed un controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, comprensivo delle riserve già vincolate per 656,6 milioni di euro. Al fine di tener conto della riduzione del valore nominale unitario delle azioni derivante dalla Scissione della Società a favore di Fiat Industrial S.p.A., l’Assemblea del 16 settembre 2010 ha deliberato di limitare la suddetta autorizzazione ad un controvalore massimo di 1,2 miliardi di euro, fermo restando il numero massimo di azioni, delle tre categorie, e quant’altro deliberato al riguardo dalla citata Assemblea del 26 marzo 2010.

Nel quadro di tale autorizzazione non sono state effettuate operazioni. Infatti gli acquisti più recenti - n. 5,73 milioni di azioni ordinarie, pari al 0,52% del capitale sociale, per un investimento di 61,2 milioni di euro - sono stati compiuti nel mese di giugno 2008, in seguito il programma di acquisto è stato sospeso.

Come noto, in data 1° gennaio 2011, in conseguenza della Scissione, sono state assegnate a Fiat S.p.A. n. 38.568.458 azioni ordinarie emesse da Fiat Industrial S.p.A. e corrispondenti al numero di azioni proprie ordinarie in portafoglio. La quota parte della voce di patrimonio netto “Azioni proprie” attribuibile alle azioni Fiat Industrial S.p.A., pari a circa 368 milioni di euro, viene quindi riclassificata all’attivo patrimoniale e valutata al fair value iniziale. Conseguentemente la “Riserva per azioni proprie in portafoglio” risulta ridotta di 368 milioni di euro con contestuale incremento della Riserva Utili portati a nuovo per pari importo. Al termine di tale operazione, che non comporterà alcun effetto sul risultato dell’esercizio 2011, la Riserva per azioni proprie in portafoglio risulta pari a 289 milioni di euro.

Al fine di mantenere la necessaria flessibilità operativa su un adeguato orizzonte temporale e tenuto conto che l’attuale autorizzazione assembleare andrà in scadenza il prossimo 26 settembre 2011, Vi proponiamo di rinnovare l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie ed alla disposizione delle stesse, in entrambi i casi anche tramite società controllate, fissando i limiti e le modalità in funzione di quanto previsto dalle applicabili disposizioni del codice civile, dal combinato disposto dell’art. 132 del D. Lgs 24 febbraio 1998 n. 58 e dell’art. 144 bis del Regolamento Emittenti e dalle altre norme vigenti in materia.

Riteniamo che tale facoltà doti la Società di una utile opportunità strategica di investimento per ogni finalità consentita dalle vigenti disposizioni, inclusa la copertura dei piani di incentivazione.

Vi proponiamo quindi di revocare la precedente delibera del 26 marzo 2010 e successive modifiche, per la parte non ancora eseguita alla data dell’Assemblea, e di autorizzare l’acquisto, per un periodo di diciotto mesi, di un numero massimo di azioni, delle tre categorie (del valore nominale unitario di 3,5 euro), tale da non eccedere il limite di legge sul capitale sociale, tenuto conto delle azioni Fiat già detenute dalla Società e di quelle in portafoglio delle società controllate. Alla data del 18 febbraio 2011 Fiat S.p.A. detiene n. 38.568.458 azioni ordinarie, pari al 3,02% del capitale sociale, mentre le altre società del Gruppo non possiedono azioni Fiat.

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I prezzi unitari massimo e minimo di acquisto saranno fissati in valori direttamente correlati alle quotazioni di mercato e quindi al prezzo di riferimento rilevato in Borsa nel giorno precedente quello dell’acquisto che si intende effettuare, con una possibilità di variazione in più o in meno del 10% rispettivamente per il prezzo massimo e per quello minimo.

Intendiamo comunque mantenere riserve disponibili destinate agli acquisti per un importo complessivo massimo di 1,2 miliardi di euro, comprensivo delle riserve già vincolate (289 milioni di euro alla data del 18 febbraio 2011) a fronte delle azioni proprie in portafoglio.

Le operazioni di acquisto saranno effettuate in una o più volte sui mercati regolamentati con le modalità stabilite da Borsa Italiana, al fine di rispettare la parità di trattamento degli azionisti, ma, qualora se ne presentasse l’opportunità, potrebbero essere effettuati anche tramite offerta pubblica di acquisto o di scambio o altre modalità consentite.

Le azioni che saranno acquistate, per le quali Vi chiediamo anche l’autorizzazione a disporne, direttamente o tramite controllate, in una o più volte anche prima di aver esaurito gli acquisti, senza limiti o vincoli temporali e con le modalità meglio rispondenti all’interesse della società nel rispetto della normativa vigente (inclusa la cessione di diritti inerenti le azioni tra cui, a titolo esemplificativo, le operazioni di prestito titoli), potranno essere anche utilizzate al servizio dei piani di incentivazione attribuiti a dirigenti ed amministratori, nonché di eventuali ulteriori piani che in futuro potranno essere decisi dal Consiglio di Amministrazione e conseguentemente sottoposti all’approvazione dell’assemblea ordinaria, in tal caso ai prezzi determinati all’epoca dell’attribuzione.

18 febbraio 2011

Per il Consiglio di Amministrazione

/f/ John ElkannIL PRESIDENTEJohn Elkann

relAzIonI e ProPoSTe SUglI ArgomenTI All’ordIne del gIorno

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CONFERIMENTO DELL’INCARICO DI REVISIONE LEGALE DEI CONTI

Signori Azionisti,

con il rilascio della relazione sul bilancio al 31 dicembre 2011 scade, senza possibilità di rinnovo ai sensi di legge, l’incarico di revisione conferito dall’Assemblea del 3 maggio 2006 alla Deloitte & Touche S.p.A.

Il Consiglio sottopone all’approvazione dell’Assemblea la proposta motivata del Collegio Sindacale relativa al conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti per il novennio 1° gennaio 2012 - 31 dicembre 2020, di seguito riportata:

“PROPOSTA MOTIVATA DEL COLLEGIO SINDACALE DI FIAT SPA PER IL CONFERIMENTO DELL’INCARICO A SOCIETÀ DI REVISIONE PER IL NOVENNIO 2012 - 2020.

Signori Azionisti,

si rende necessario conferire l’incarico di revisione legale, ai sensi delle norme di cui ai decreti legislativi 58/1998 e 39/2010, essendo prossima la scadenza del mandato a suo tempo conferito alla società Deloitte & Touche S.p.A. per il periodo 2006 - 2011.

Fiat S.p.A. ha formulato a Reconta Ernst & Young S.p.A., a KPMG S.p.A. e a PricewaterhouseCoopers S.p.A. richiesta di offerta per il novennio 1° gennaio 2012 - 31 dicembre 2020 riferita alla stessa Fiat S.p.A. ed alle principali società controllate. Il revisore uscente della società, Deloitte & Touche S.p.A., ha fornito alle società chiamate all’offerta le informazioni di propria competenza.

Le tre società interpellate, in possesso dei requisiti normativamente necessari, hanno inviato le proprie risposte.

Aderendo alla successiva richiesta loro rivolta dalla Società, due sole partecipanti hanno ritenuto di procedere ad una integrazione della proposta, trasmettendo il così detto rilancio economico.

Il Collegio, avvalendosi anche dell’assistenza delle competenti strutture di Fiat S.p.A., ha, quindi, svolto le attività ritenute necessarie per giungere a formulare la propria proposta, considerando, tra l’altro, che:

ogni team di lavoro centrale prevede soggetti dai profili professionali che si ritengono obiettivamente adeguati;

le ore stimate per il complesso delle attività da espletare sono ricomprese tra minime 1.130.750 e massime 1.144.002 complessive nel novennio;

tutte le offerte prevedono la riduzione, pur con diversa intensità, delle ore da impiegare negli esercizi successivi al primo, con conseguente contenimento dei costi;

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gli onorari preventivati per l’esecuzione dei lavori variano da minimi euro 52.492.948,00 a massimi euro 82.653.518,00 complessivi per il periodo;

sono previste iniziative per evitare situazioni di compromissione dell’indipendenza.

Sulla base della illustrazione dei principi, criteri, modalità e contenuti dell’attività di revisione e di verifica che le società partecipanti intendono adottare per lo svolgimento dell’incarico, il Collegio ritiene che sono state idoneamente illustrate l’adeguatezza e la completezza dei piani di revisione.

In particolare, non vengono rilevati elementi a causa dei quali l’indipendenza, l’idoneità tecnica, l’organizzazione e l’esperienza delle partecipanti risultino non adeguate all’ampiezza e alla complessità dei compiti da attribuire. Quanto sopra trova indiretta conferma anche nel fatto che molte altre società italiane e estere - con azioni quotate in borsa, o meno - si avvalgono delle società sopra citate per analoghi incarichi.

Considerata l’equivalenza sostanziale degli altri profili esaminati, seppure nella consapevolezza che la stessa non possa né debba costituire il principale fattore rispetto alle finalità del lavoro da svolgere, il Collegio ha giudicato di rilievo tenere anche conto dell’entità dei corrispettivi richiesti.

Il Collegio formula, quindi, la proposta di affidare il conferendo incarico per il novennio 2012-2020 alla società Reconta Ernst & Young S.p.A.

Al riguardo, ricorda che detta società ha previsto di impiegare nel periodo, relativamente a Fiat S.p.A. e alle società controllate, complessive 1.130.750 ore, di cui:

quanto a Fiat S.p.A.:

7.020 ore, per le attività di revisione legale del bilancio d’esercizio e consolidato, comprese le operazioni di controllo contabile infrannuali;

5.460 ore, per le attività di revisione contabile limitata del bilancio semestrale abbreviato;

quanto alle attività di competenza delle controllate:

1.118.270 ore.

Gli onorari richiesti ammontano complessivamente ad euro 52.492.948,00, di cui:

quanto a Fiat S.p.A.:

euro 356.592,00, per le attività di revisione legale del bilancio d’esercizio e consolidato, comprese le operazioni di controllo contabile infrannuali;

euro 277.350,00, per le attività di revisione contabile limitata del bilancio semestrale abbreviato;

quanto alle attività di competenza delle controllate:

euro 51.859.006,00.

conFerImenTo dell’IncArIco dI reVISIone legAle deI conTI

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A ciò si aggiunge (i) il rimborso del contributo di vigilanza da corrispondere a Consob e (ii) il rimborso delle spese nel limite massimo del cinque per cento degli onorari. È previsto l’adeguamento annuale degli onorari e delle spese nella misura del settantacinque per cento della parte eccedente il cinque per cento della variazione dell’indice relativo al costo della vita, pari a quello del Paese a cui si riferisce la moneta indicata nel conferimento dell’incarico (l’indice ISTAT per l’Italia e altro equivalente per l’euro e le ulteriori valute locali), come formulato nella proposta d’offerta.

Il collegio sindacale”

Signori Azionisti,

siete invitati ad approvare la proposta relativa al conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti per il novennio 1° gennaio 2012 - 31 dicembre 2020 secondo i termini e le modalità proposti dal Collegio Sindacale.

18 febbraio 2011

Per il Consiglio di Amministrazione

/f/ John ElkannIL PRESIDENTEJohn Elkann

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Questo documento è stampato su carta eco-sostenibile prodotta da Arjowiggins graphic: Cocoon Silk 150 gr per l’interno e 300 gr per la copertina.

Cocoon Silk è una carta ultra bianca riciclata al 100% con certificazione EU Flower FR/011/003

Usando cocoon Silk di Arjowiggins graphic invece di carte non riciclate l’impatto ambientale è stato così ridotto:

116.640litri di acqua

10.774kwh di energia

6.480kg di legno

3.987,3kg di rifiuti

1.005kg di co2

7.179km di viaggi su strada

Il Gruppo Fiat compensa le emissioni di gas serra associate ai consumi di carta relativi alla pubblicazione della Relazione Finanziaria Annuale, del Bilancio di Sostenibilità e della Relazione sulla Corporate Governance. Le emissioni sono pari a circa 17 tonnellate di CO2 e verranno compensate

attraverso l’acquisto di 17 crediti di emissione provenienti da un progetto di forestazione in Italia.

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Illustrazioni e progetto creativoAtelier Roger Pfund, Communication visuelle S.A.Ginevra, Svizzera

Progetto graficoIn Adv + SundayTorino, Italia

Coordinamento editorialeSundayTorino, Italia

Stampa Stamperia Artistica NazionaleTrofarello (TO), Italia

Stampato in ItaliaMarzo 2011

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Relazione finanziaRia annuale

105° Esercizio

Fiat S.p.A. Sede legale in Torino, Via Nizza, 250

capitale Sociale versato euro 4.464.812.520Registro delle imprese Ufficio di Torino c.F. 00469580013

Non si governano le acque

senza essere fluidi, mobili,

mutevoli e le metamorfosi di Nettuno sono innumerevoli,

uno dopo l’altro fiume, ariete, cavallo

o toro, uccello o delfino,

secondo i bisogni o le circostanze.

E. Henriot

Inizio 2011, Fiat comincia un nuovo capitolo della sua storia.

Una scissione in due Gruppi aventi caratteristiche industriali

differenti.

Gli economisti analizzano la svolta strategica del gruppo che

apre la via a nuove alleanze.

Quando Sergio Marchionne evoca un punto di arrivo e un

punto di partenza, l’immagine dell’esplosione creativa della

natura, della gemma del fiore che sboccia s’impone al mio

spirito d’artista.

Il rinnovamento è al tempo stesso una legge della natura,

una condizione dell’esistenza e una volontà.

Il movimento si inscrive in un susseguirsi di tappe

determinate, volute, scelte. Una risposta pensata a una

domanda ineluttabile.

Il miracolo eterno del germe che diventa chicco, radichetta,

fusticino, germoglio e fiore disegna tante tappe creative e

originali, sorgente di immagini per il pittore.

Ai miei occhi, l’intelligenza della dinamica industriale trova la

sua corrispondenza in quella incredibile e ammirabile forza

tranquilla della natura.