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RELAZIONE FINALE CLASSE IIIA a.s. 2010-2011 ITALIANO-STORIA Prof.Anselmi Cinzia Presentazione della classe La classe è complessivamente partecipe e attiva durante le lezioni ed evidenzia un buon livello generale di apprendimento. Si distinguono al suo interno pochi alunni per incostanza nella rielaborazione personale e nell’impegno scolastico. Preparazione conseguita La programmazione prevista all’inizio dell’anno scolastico è stata svolta quasi completamente e ad essa si sono aggiunte attività didattiche sollecitate dalla classe in relazione agli argomenti trattati.La maggior parte degli studenti ha buone o discrete capacità espositive ed interpretative; per alcuni la preparazione raggiunta è sufficiente o ai limiti della sufficienza. Situazione di insegnamento-apprendimento Il clima all’interno della classe è sereno e collaborativo, sia, generalmente, tra alunni, che con l’insegnante. Questo ha consentito e incoraggiato attività anche non previste all’inizio dell’anno, quali approfondimenti, letture e lezioni itineranti. Metodo Lezioni frontali, lezioni dialogate, lezioni interattive, lezioni itineranti., lavori di gruppo. Strumenti Libri di testo, letture consigliate, CD-ROM, lavagna, dizionario, atlante storico e geografico. Modello valutativo Le prove di verifica effettuate sono state le seguenti: verifiche scritte secondo la tipologia del tema argomentativi e dell’analisi del testo; verifiche orali. Valutazione Valutazione in decimi secondo i seguenti criteri: fino a 4 punti, conoscenza dei contenuti disciplinari; fino a 3 punti, capacità espositiva e formale; 1/2 punti, uso di un linguaggio appropriato;1/2 punti, capacità di rielaborazione personale e/o progresso manifestato. L’insegnante Siena, 27 maggio, 2011

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RELAZIONE FINALE CLASSE IIIA a.s. 2010-2011 ITALIANO-STORIA Prof.Anselmi Cinzia Presentazione della classe La classe è complessivamente partecipe e attiva durante le lezioni ed evidenzia un buon livello generale di apprendimento. Si distinguono al suo interno pochi alunni per incostanza nella rielaborazione personale e nell’impegno scolastico. Preparazione conseguita La programmazione prevista all’inizio dell’anno scolastico è stata svolta quasi completamente e ad essa si sono aggiunte attività didattiche sollecitate dalla classe in relazione agli argomenti trattati.La maggior parte degli studenti ha buone o discrete capacità espositive ed interpretative; per alcuni la preparazione raggiunta è sufficiente o ai limiti della sufficienza. Situazione di insegnamento-apprendimento Il clima all’interno della classe è sereno e collaborativo, sia, generalmente, tra alunni, che con l’insegnante. Questo ha consentito e incoraggiato attività anche non previste all’inizio dell’anno, quali approfondimenti, letture e lezioni itineranti. Metodo Lezioni frontali, lezioni dialogate, lezioni interattive, lezioni itineranti., lavori di gruppo. Strumenti Libri di testo, letture consigliate, CD-ROM, lavagna, dizionario, atlante storico e geografico. Modello valutativo Le prove di verifica effettuate sono state le seguenti: verifiche scritte secondo la tipologia del tema argomentativi e dell’analisi del testo; verifiche orali. Valutazione Valutazione in decimi secondo i seguenti criteri: fino a 4 punti, conoscenza dei contenuti disciplinari; fino a 3 punti, capacità espositiva e formale; 1/2 punti, uso di un linguaggio appropriato;1/2 punti, capacità di rielaborazione personale e/o progresso manifestato. L’insegnante Siena, 27 maggio, 2011

PROGRAMMA SVOLTO

ITALIANO - STORIA

CLASSE 3A, sez. Architettura- Scultura a.s. 2010/ 2011

Insegnante: Prof. Cinzia Anselmi

ITALIANO

• La vita e l’opera di Francesco Petrarca. Cenni all’Epistolario. Dal De vita solitaria, lettura di Libertà interiore e colloquio con i classici. Dal Canzoniere, lettura e commento di Voi ch’ascoltate.., Solo e pensoso.., Benedetto sia ‘l giorno.., Erano i capei d’oro.., Pace non trovo.., La vita fugge…, O cameretta… .

• L’Umanesimo e il Rinascimento: significato dei termini, periodizzazione, contesto storico e culturale. Significato di ‘mecenatismo’: l’esempio di Lorenzo il Magnifico.

• Due esempi di poeti umanisti: Lorenzo de’ Medici e Angelo Poliziano. Dai Canti carnascialeschi, lettura e commento del Trionfo di Bacco e Arianna; dalle Stanze per la giostra, lettura e commento di Iulo e Simonetta. Confronto tra il testo poetico di Poliziano e l’opera pittorica La Primavera di Sandro Botticelli.

• Il poema epico cavalleresco: un genere letterario antico rivisitato e rinnovato in età rinascimentale.

• Ludovico Ariosto: la vita, l’opera, la poetica. Dall’ Orlando Furioso, lettura, parafrasi e commento di: Il proemio (I), La fuga di Angelica (I), La pazzia di Orlando (XXIII), Astolfo sulla luna (XXXIV).

• Niccolò Machiavelli: la vita, l’opera, il pensiero politico. Dall’Epistolario, lettura e commento della Lettera a Francesco Vettori. Dal Principe, lettura e commento dei capitoli I, VII, XV, XVIII. Cenni alla Mandragola: struttura e trama.

• Il sistema dei generi letterari nella prima metà del Cinquecento. I diversi temi e ideali della trattatistica: cenni alle opere di P. Bembo (Prose della volgar lingua; Gli Asolani), B. Castiglione (Il Cortegiano), G. Della Casa (Il Galateo).

• La lirica petrarchista: l’esempio di Michelangelo Buonarroti. Dalle Rime, lettura e parafrasi di Non ha l’ottimo artista alcun concetto.

• Lettura e analisi di testi di narrativa: H. De Balzac, Père Goriot; Dai Sijie, Balzac e la piccola sarta cinese; N.Ammaniti, Io non ho paura; D,Grossman, Qualcuno con cui correre. Consigliato: S.Vassalli, La Chimera.

Tipologie di scrittura sulle quali sono state effettuate esercitazioni e verifiche: tema di carattere generale, analisi del testo. STORIA

• Ripasso di temi legati all’Occidente altomedievale: la periodizzazione del Medioevo; significato di Sacro Romano Impero, Impero Carolingio, Società feudale.

• Economia e società nel Basso Medioevo. Il risveglio dell’Europa. La rinascita cittadina (J.Le Goff, Il tempo del mercante, p. 75). L’esplodere di una crisi latente: recessione economica, tensioni sociali, la peste nera (C.Ginzburg, Gli ebrei spargitori di peste, p.79). I processi di ristrutturazione economica: la ristrutturazione agraria, la ripresa degli scambi e delle attività commerciali. I mutamenti sociali: imprenditori, artigiani, operai, corporazioni, commerci europei e Lega anseatica, dominio signorile nell’Europa orientale.

• L’esperienza comunale in Europa e i suoi sviluppi in Italia. Alle origini del Comune. La specificità dei Comuni in Italia: lo scontro dei Comuni con l’Impero, il governo comunale, dai Consoli al Podestà, il Comune di popolo. Dal Comune alla Signoria: il governo dei Signori, dalla Signoria al Principato, Mercenarismo ed eserciti di mestiere (F.Sacchetti, dal Trecentonovelle: Mercenari inglesi in Italia, p. 241). Cenni agli Stati regionali del Centro e del Nord: il caso di Firenze in particolare. Cenni al Mezzogiorno e allo Stato della Chiesa. L’assestamento degli Stati italiani e la Pace di Lodi. L’Italia, centro di irradiamento culturale: mecenatismo, Umanesimo, filologia, nuove forme di comunicazione culturale. (Poggio Bracciolini, da una lettera a Guarino Veronese: La ‘liberazione di Quintiliano’, p.256; Giannozzo Manetti, dalla Vita di Niccolò V: Elogio di un papa bibliofilo, p. 257).

• Nuovi mondi e nuovi spazi economici. Esplorazioni e scoperte: dalla pax mongolica alla spedizione di Colombo e alla prima circumnavigazione della terra (Dalle Lettere di Cristoforo Colombo, I tesori del nuovo mondo, p. 286). Portoghesi e Spagnoli nei Nuovi Mondi. Gli indigeni di fronte ai conquistadores. Le conseguenze della conquista. (Bartolomé de Las Casas, dalla Brevissima relazione della distruzione delle Indie: Gli orrori della conquista, p.295; da una carta di concessione del governatore del Cile, L’Encomienda, p. 299; dai Saggi di Michel de Montaigne, Selvaggi sono gli americani o gli europei?, p. 304; J.Osterhammel-N.P.Petersson, I presupposti della moderna economia globale, p. 317 ).

• Il consolidamento degli stati nazionali e l’impero di Carlo V. Caratteri dello Stato moderno: burocrazia, diplomazia, esercito, finanze. L’impero di Carlo d’Asburgo. Le guerre d’Italia. Il declino politico dell’Italia: la pace di Cateau-Cambrésis e l’egemonia spagnola in Italia. La storia di Siena dal 1526 al 1555, ricostruita attraverso l’opera di F.Landi, Gli ultimi anni della Repubblica di Siena, Siena, Cantagalli, 2004.

• I fermenti religiosi nell’Europa del Cinquecento. La spinta alla riforma della Chiesa. La svolta luterana: il diverso ruolo attribuito alla Chiesa, le indulgenze, le tesi di Lutero, la reazione di Roma. La diffusione della riforma luterana: cenni alla riforma radicale di Thomas Muntzer e alla rivolta dei contadini, lo scontro fra luterani e cattolici in Germania e la pace di Augusta. Cenni al pensiero di Giovanni Calvino, la situazione in Francia, la nascita della Chiesa anglicana. La Chiesa romana verso una riforma: la Compagnia di Gesù, il Concilio di Trento. (dal Discorso intorno alle immagini sacre e profane di Gabriele Paleotti, La funzione didascalica della pittura, p. 437; J.Delumeau, da La paura in Occidente: Gli ebrei nella tempesta della Riforma, p. 444).

NOTA: gli argomenti sopra elencati sono stati affrontati facendo riferimento ai manuali in uso. Nel programma di Storia le parti tra parentesi rimandano alle letture di Fonti e Documenti presenti nel manuale.

• Paolo di Sacco, Le basi della letteratura, Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori, vol. 1

• Manzoni, Occhipinti, Cereda, Innocenti, Leggere la storia, Einaudi Scuola, vol.1

L’insegnante: Cinzia Anselmi

Gli alunni: Siena, 25 maggio, 2011

PROF:FABBRI MARIA SIMONA CLASSE IIIA IL TRECENTO Duccio Giotto IL QUATTROCENTO Il Brunelleschi Lorenzo Ghiberti Jacopo della quercia Donatello Masaccio Luca della Robbia Leon Battista Alberti Paolo uccello

Piero della Francesca Sandro Botticelli L’architettura e l’urbanistica:Pienza Antonello da Messina Andrea Mantegna Giovanni Bellini Il Cinquecento : Bramante

PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA Classe III a.s. 2010/2011

1° MODULO – LE EQUAZIONI DI PRIMO GRADO (RIPASSO) U.D. 1 – Le equazioni lineari 1. Le identità 2. Le equazioni 3. Le equazioni equivalenti 4. I principi di equivalenza delle equazioni 5. Le equazioni numeriche intere 6. Le equazioni numeriche fratte 7. Le equazioni letterali intere

2° MODULO –LA RETTA E I SISTEMI LINEARI U.D. 2 – La retta e il piano cartesiano

1. L’ascissa di un punto su una retta 2. Le coordinate di un punto su un piano 3. I segmenti nel piano cartesiano 4. L’equazione di una retta passante per l’origine 5. Il coefficiente angolare 6. L’equazione di una retta generica 7. Il coefficiente angolare

U.D.3 – I sistemi lineari 1. I sistemi di due equazioni in due incognite 2. Il metodo di sostituzione 3. I sistemi determinati, impossibili, indeterminati (interpretazione grafica) 4. Il metodo del confronto 5. Il metodo di Cramer 6. I sistemi di tre equazioni in tre incognite

3° MODULO – I RADICALI E LE EQUAZIONI DI SECONDO GRADO

U.D. 4 – I numeri reali e i radicali 1. Dai numeri razionali ai numeri reali 2. I radicali aritmetici 3. La proprietà invariantiva dei radicali 4. La moltiplicazione e la divisione tra radicali 5. La potenza e la radice di un radicale 6. L’addizione e la sottrazione dei radicali 7. Le espressioni irrazionali 8. La razionalizzazione del denominatore di una frazione 9. I radicali algebrici

U.D. 5 – Le equazioni di secondo grado

1. Che cosa sono le equazioni di secondo grado 2. La risoluzione di un’equazione incompleta di secondo grado 3. La risoluzione di un’equazione completa di secondo grado 4. Le relazioni tra le radici e i coefficienti di un’equazione di secondo grado 5. La regola di Cartesio 6. La scomposizione di un trinomio di secondo grado

PROGRAMMA SVOLTO DI FISICA Classe III a.s. 2010/2011

UD1: L’equilibrio dei solidi

• Il punto materiale e il corpo rigido • L’equilibrio del punto materiale • L’equilibrio su un piano inclinato • L’effetto di più forze su un corpo rigido • Il momento delle forze • L’equilibrio di un corpo rigido • Le leve e il piano inclinato • Il baricentro

UD2: L’equilibrio dei fluidi

• Solidi,liquidi e gas • La pressione • La pressione nei liquidi • La pressione della forza-peso nei liquidi • La spinta di Archimede • La pressione atmosferica • La misura della pressione atmosferica

UD3: La velocità

• Il punto materiale

• I sistemi di riferimento • Il moto rettilineo • La velocità media • Calcolo della distanza e del tempo • Il grafico spazio-tempo • Il moto rettilineo uniforme • Calcolo della posizione e del tempo nel moto uniforme

UD4: L’accelerazione

• Il moto vario su una retta • La velocità istantanea • L’accelerazione media • Il grafico velocità-tempo • Il moto uniformemente accelerato • Il moto uniformemente accelerato con partenza da fermo • Il calcolo del tempo • Il moto uniformemente accelerato con velocità iniziale • L’accelerazione istantanea

UD5: I moti nel piano • Vettore posizione e vettore spostamento • Il vettore velocità • Il moto circolare uniforme • L’accelerazione nel moto circolare uniforme • Il moto armonico • La composizione dei moti

RELAZIONE FINALE A.S.20010/2011 Classe 3^A

DOCENTE: Anna Taddeo DISCIPLINA: Scienze Naturali e Chimica

1.SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. La classe ha confermato il suo percorso di crescita e maturazione migliorando i rapporti interpersonali tra gli alunni, rendendola più coesa e partecipe alla vita scolastica. Il lavoro si è svolto in modo tranquillo, con la partecipazione più o meno attiva dei ragazzi nel rispetto delle regole e del lavoro del docente. 2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI

Risultano raggiunti gli obiettivi disciplinari previsti nel Piano Individuale di Lavoro di inizio anno per un buon numero di studenti molto motivati e disponibili nell’aiutare i compagni. Alcuni alunni hanno mostrato maggiori difficoltà dovute alla mancanza di rielaborazione dei contenuti, lavoro che necessita di tempi di applicazione più lunghi e che doveva essere svolto a casa. Si sono inoltre tenuti incontri di Educazione alla Salute promossi in collaborazione con la Asl 7 di Siena ai quali gli studenti hanno partecipato con interesse. 3. PROGRAMMA SVOLTO Vedi allegato

4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI Nessuno 5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI Indicazione delle metodologie utilizzate in prevalenza:

• lezione partecipata

• problem solving • lezione frontale • correzione collettiva di esercizi assegnati • stesura di semplici schede di laboratorio • lavori di gruppo con tutor per recupero in itinere • sportello didattico pomeridiano di durata annuale

METODOLOGIE CHE HANNO DATO RISPOSTE POSITIVE / NEGATIVE DA PARTE DELLA MAGGIORANZA DEGLI ALUNNI: tutte giocano un ruolo importante, ma sicuramente la metodologia più proficua è la lezione partecipata. L’uso prevalente di una rispetto all’altra dipende da molte variabili: possesso di adeguati strumenti di cultura di base (saper leggere , scrivere e interpretare un testo, saper svolgere semplici

calcoli) argomento da trattare ( quanto è concreto e verificabile da parte dei ragazzi o quanto si riferisca ad argomenti teorici per

i quali è richiesta una certa capacità di astrazione) applicazione e partecipazione al lavoro in classe rielaborazione dei contenuti nel lavoro a casa e ultimo ma non meno importante un concreto interesse per la disciplina. La lezione frontale risulta sempre la più pesante.Tuttavia la materia necessita anche di queste e gli esiti di apprendimento sono molto legati alla capacità di concentrazione e di astrazione dei singoli alunni. Molte difficoltà potrebbero essere superate con l’allestimento di un laboratorio a norma ma in mancanza di ciò l’uso di internet e di DVD con il laboratorio virtuale offre un valido aiuto. 6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA A DOTTATI: I criteri di valutazione e le modalità di verifica ,sono allegati alla programmazione annuale. La trasparenza del processo valutativo attuato per studenti e famiglie è stato così articolato: lettura e spiegazione dei criteri di valutazione all’inizio dell’anno scolastico esplicitazione di data e contenuto della verifica scritta comunicazione tempestiva della valutazione correzione in classe della verifica stretti rapporti con le famiglie e/o tutori degli alunni tramite colloqui, telefonate o comunicazioni scritte comunicazione alle famiglie riguardo alle assenze o a gravi episodi disciplinari 7. SUGGERIMENTI Fondamentale è il raccordo e la continua collaborazione tra docenti e famiglie per l’attivazione di strategie finalizzate al benessere psico-fisico dell’alunno/a nella continua ricerca di ciò che è meglio per loro e per la classe.

PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE NATURALI

Classe 3° sez. A/B/C Prof. Anna Taddeo

a.s. 2010/2011

CHIMICA

MODULO E “ LA NOMENCLATURA E LE REAZIONI CHIMICHE”

UD 1 La nomenclatura dei composti UD 2 Le reazioni chimiche

BIOLOGIA

MODULO D “LA RIPRODUZIONE E L’EREDITARIETA’”

UD 1 Le basi della riproduzione: la mitosi e la meiosi UD 2 La riproduzione umana

MODULO B” L’ASSUNZIONE E LA TRASFORMAZIONE DI ENERGIA”

U.D.2 La nutrizione e la digestione UD 3 La respirazione

UD 4 Il trasporto di sostanze nel corpo

Elementi di educazione alla salute Malattie a trasmissione sessuale, uso e abuso di sostanze (alcool, fumo di tabacco, stupefacenti ) , fattori di rischio per le malattie dell’apparato cardiovascolare e respiratorio, educazione alimentare

Siena, 27 Maggio 2011 L’ insegnante Prof.ssa Anna Taddeo Gli studenti

Relazione finale A.S. 2010/2011 sezione ISTITUTO D’ARTE RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE PIRRETTI LUIGI MATERIA Tecnologia delle arti applicate / Tecnologia delle costruzioni – classe III A 1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. (sviluppi osservati/miglioramenti ottenuti rispetto al punto di partenza: Non si sono riscontrati sostanziali sviluppi o miglioramenti rispetto alla situazione iniziale, già positiva, della classe 2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI (con riferimento alla Programmazione individuale del docente)

a) raggiunti: Conoscenza della struttura e delle proprietà del vetro, dei materiali isolanti e dei fonoassorbenti. Conoscenza dei principali materiali usati nell’edilizia

b) raggiunti parzialmente o non raggiunti ( con opportuna motivazione/analisi delle cause del mancato raggiungimento degli stessi); E’ stato impossibile, per motivi di tempo e per le ore di lezione limitate, approfondire lo studio di altri tipi di materiali usati in campo edilizio e nella decorazione plastica

c) da raggiungere/compensare con interventi di recupero e/o nella fase iniziale del successivo a.s. ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

3.PROGRAMMA SVOLTO (eventualmente in allegato): Cenni sulla differenza tra elemento e composto chimico – I concetti di materiale e materiale composito – Il vetro – Gli isolanti termici – I materiali fonoassorbenti

4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI: ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI (con opportuna analisi dell’efficacia degli stessi nel processo di apprendimento):

Lezione frontale - proiezione di filmati di interesse didattico 6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:

Si sono svolte verifiche sia di tipo scritto sia di tipo orale volte allo scopo di valutare la conoscenza degli argomenti oggetto del programma del corso

7. SUGGERIMENTI

Programma di Tecnologia delle arti applicate Classe III A

Nozioni introduttive

• Differenza tra elemento e composto chimico • Differenza tra sostanze semplici e composti • I concetti di materiale e materiale composito

Il vetro

• Definizione dello stato vetroso • differenze tra il vetro e i materiali cristallini • le proprietà fisiche e tecnologiche del vetro • i componenti del vetro • la produzione industriale ed artigianale del vetro • i tipi di vetro: il vetro comune, il vetro Pyrex

• i vetri speciali: il vetro temprato, il vetro armato • i materiali compositi contenenti vetro: il vetrocemento, la vetroresina • il vetro smaltato e le tecniche di smaltatura artistica

Gli isolanti termici

• Definizione del calore come forma di energia • i meccanismi di trasporto del calore: l’irraggiamento, la convezione, la conduzione • la legge di Fourier sul trasporto di calore per conduzione • spiegazione dei termini della legge di Fourier • distinzione tra materiali conduttori e materiali isolanti • l’aria come isolante termico • classificazione degli isolanti termici in base alla loro struttura • gli isolanti termici naturali: pomice, lana, amianto • gli isolanti termici artificiali: lana di vetro, lana di roccia, polistirolo espanso

I materiali fonoassorbenti

• Il suono e le sue proprietà ondulatorie • l’energia sonora • le proprietà dei suoni • l’assorbimento del suono da parte dei materiali fonoassorbenti

Gli alunni Il professore

Relazione finale A.S. 2010/2011 Classe3°A sezione (Architettura/Pittura) RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE : GIOVANNA COSEN TINO MATERIA: DISCIPLINE GEOMETRICHE

1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S

2. La classe, ad eccezione di pochi, ha raggiunto un buon grado di responsabilità e equilibrio, frutto di

un impegno costante e interesse alla disciplina. Anche l’esiguo numero dei ragazzi della sezione di

scultura hanno, in un ambiente a loro favorevole in quanto stimolante, sviluppato discrete abilità e

raggiunto soddisfazioni individuali; ad essi fanno seguito il gruppo dei ragazzi, i cui obiettivi minimi

della classe, si ritengono sufficientemente raggiunti.

2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI La maggior parte degli studenti , ha raggiunto gli obiettivi , che la disciplina esige, finalizzati all’acquisizione di un rigore tecnico e di un esercizio mentale che non è solo riducibile ad un atto tecnico, ma è soprattutto forma di conoscenza della realtà e percezione delle cose che costituiscono il mondo, nonchè comprensione delle loro reciproche relazioni. Sono in grado di tradurre i dati

metrici e geometrici degli oggetti e dello spazio sul piano tridimensionale attraverso la prospettiva, al fine di realizzare una visione unitaria dell’oggetto simile alla visione reale. Usano la prospettiva intuitiva a supporto della percezione visiva affrontata dalle discipline grafiche-pittoriche e plastico-pittoriche. 3.PROGRAMMA SVOLTO

U.D. 1 Le proiezioni prospettiche - Cenni generali U.D. 2 La prospettiva centrale - Metodo del punto principale e dei punti di distanza U.D. 3 La prospettiva accidentale 2 - Metodo dei punti di fuga U.D. 4 - Metodo del taglio dei raggi visuali U.D. 5 - Metodo dei punti misuratori U.D. 6 - La prospettiva corretta U.D. 7 - Ombre in prospettiva 4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:

Individuati i settori comuni di intervento con alcune discipline ed in particolare con le propedeutiche e quelle di sezione, sono stati effettuati dei lavori in collaborazione interdisciplinari, con il laboratorio di architettura. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE In relazione alle finalità ed agli obiettivi da perseguire le verifiche sono state prevalentemente grafiche; sono state eseguite più di una verifica per ogni U.D. ed in caso di risultati negativi per una parte consistente della classe si è effettuato un lavoro di recupero in itinere. Nel corso del 3° anno le verifiche hanno avuto inoltre per lo studente la funzione di esercitare un ‘ auto-valutazione formativa. 6. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE Per la valutazione finale si è tenuto conto:

• della situazione di partenza

• dei progressi conseguiti in base ai risultati emersi dalle verifiche

• dell’acquisizione di una graduale autonomia nella gestione di spazi e tempi di lavoro

• dell’interesse, della partecipazione e dell’impegno dimostrati

• del rispetto delle scadenze

• dell’apporto personale ai lavori di gruppo

• della puntualità e della presenza alle lezioni

Siena,25/5/2011

IL Docente

PROGRAMMA SVOLTO : DISEGNO GEOMETRICO CLASSE: 3° A a.s.2010/2011 DOCENTE: GIOVANNA COSENTINO

U.D. 1 Le proiezioni prospettiche - Cenni generali U.D. 2 La prospettiva centrale - Metodo del punto principale e dei punti di distanza U.D. 3 La prospettiva accidentale - Metodo dei punti di fuga U.D. 4 - Metodo del taglio dei raggi visuali U.D. 5 - Metodo dei punti misuratori U.D. 6 - La prospettiva corretta U.D. 7 - Ombre in prospettiva

Siena 25/5/2011 IL DOCENTE

Giovanna Cosentino

A.S. 2010 – 11, sezione: Liceo Artistico - Istituto d’Arte “D. Buoninsegna” Siena RELAZIONE FINALE dell’insegnante: Cesare Baglioni Disegno dal Vero, classe 3A, sezione Architettura-Scultura. 1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. La classe è basata su un nucleo di studenti abbastanza maturi e interessati per le materie artistiche, che facevano da centro propulsore di vari interessi, intorno a cui operavano altri studenti meno preparati, motivati e più irrequieti. Perciò, una volta che gli ho fatto capire la validità dell’obbiettivo del programma, cioè quello di portare la classe a rappresentare più soggetti reali possibili, migliorando la qualità grafica dei disegni, con la sperimentazione di più tecniche, questi si sono comportati come un unico soggetto, attivo. Quasi animati da un solo intendimento questi hanno collaborato alle lezioni e alla didattica, agevolando il mio compito e entrando in sintonia con me.. Così non solo il clima all’interno della classe è migliorato, raggiungendo quella tranquillità necessaria per affrontare gli argomenti e completare il programma. 2. FINALITA, OBIETTIVI DISCIPLINARI Posso dire che le finalità e gli obiettivi del programma iniziale sono stati in massima parte raggiunti: la capacità di raffigurare la maggior parte dei soggetti reali, saper copiare da riproduzioni di disegni antichi, la sperimentazione di varie tecniche grafiche, stabilire dei riferimenti con la storia dell’arte e con gli elementi strutturali della visione. In sintesi ho cercato di fornire alla classe sia una preparazione teorica artistica, che pratico – grafica sul disegno, che sarà utile agli studenti.

3. PROGRAMMA SVOLTO (vedi programma iniziale e finale) Con questo clima di collaborazione i vari argomenti del programma iniziale sono stati svolti completamente ed abbastanza bene. Siamo riusciti a sperimentare anche qualche unità didattica nuova, come completamento necessario. Per raggiungere il sopraddetti obiettivi è stato necessario concentrarsi sulla finalità di preparare la classe per affrontare l’esame di Maestro d’Arte senza distogliersi o indirizzare l’interesse verso progetti esterni e attività pluridisciplinari, 4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI Perciò non ho fatto partecipare la classe a nessuna attività esterna od a rapporti pluridisciplinari, anche perché non mi si è presentata l’occasione. 5. LE METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI I metodi didattici sono stati quelli scritti nel programma iniziale e quelli abituali per il disegno dal vero, cioè: lezioni frontali di spiegazione sull’anatomia, su la raffigurazione della figura umana, su i metodi rappresentativi della natura morta, illustrando una serie di prove grafiche e tecniche del disegno, la spiegazione di mostre temporanee e musei, insieme a lezioni individuali di recupero al singolo studente. Tutto questo insieme ai seguenti strumenti: uso di libri illustrati, disegni esplicativi spiegazioni alla lavagna, l’uso di fotocopie, o fornendo delle dispense ed appunti agli studenti. Collaborazione insostituibile alla didattica è stata quella degli insegnanti di sostegno che mi hanno aiutato ha insegnare agli studenti con varie difficoltà, seguendoli e facendoli progredire. 6. CRITERI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI I criteri di valutazione sono quelli scritti nel programma iniziale. Modalità principale di verifica è stata quella di effettuare la valutazione alla fine di ogni disegno, mentre quella finale è stata la media delle singole valutazioni, tenendo conto anche dei livelli di partenza, impegno, interesse, partecipazione al dialogo educativo, fattori extra scolastici che hanno influenzato il risultato di ciascuno, basandosi su vari parametri. 7. SUGGERIMENTI Nessuno

PROGRAMMA FINALE A.S. 2010-11 DELL’INSEGNANTE Cesare Baglioni MATERIA Disegno dal Vero, CLASSE 3°A, sez. ARCHITE TTURA-SCULTURA CONTENUTI DEL PROGRAMMA Gli argomenti del programma sono stati effettuati in cinque unità didattiche, svolte secondo le necessità scolastiche, nel primo e nel secondo quadrimestre. Nell’ambito del quale si è cercato di fornire maggiori conoscenze adeguate al terzo anno: A) accorgimenti durante il disegno; B) sperimentazione di vari strumenti, tecniche grafiche - pittoriche e tipi di carta; C) riferimenti alla storia dell’arte e del disegno; D) sistemi rappresentativi della realtà; E) riferimenti agli elementi strutturali dell’ immagine. U. D. 1, COMPOSIZIONE Miglioramento della raffigurazione della natura morta: variando i soggetti con elementi vegetali, fiori, panneggi, ecc.. variando le tecniche grafiche, pittoriche, per sciogliere la mano degli studenti, riassumendo i metodi costruttivi delle composizioni e dei singoli oggetti collocati nello spazio (metodi: approssimato, delle ascisse - ordinate e delle diagonali) tecniche: lapis, matita carboncino, penna, acquarello; U. D. 2, COLORE Approfondimento sul colore in vari soggetti naturali: natura morta, figura umana, paesaggio, anche con disegni all’esterno, da foto od immagini. Individuazione dei colori locali e toni predominanti, influenza delle luci, delle ombre e dei riflessi su detti soggetti e lo spazio circostante (pastello, acquerello, chine colorate); U. D. 3, RAPPRESENTAZIONE DEGLI SPAZI INTERNI E DEL PAESAGGIO Esperienze sul disegno dell’ambiente architettonico di spazi interni dell’edificio scolastico, visti dal vero. Nozioni e sperimentazione di prospettiva intuitiva, anche in proporzione con la realtà, questo ha interessato soprattutto gli studenti di architettura. Le poche esperienze sul disegno del paesaggio, con disegni da immagini fotografiche e dal vero sono stati effettuati come compito a casa, dietro le mie indicazioni, soggetti: particolari architettonici semplici, la flora, i volumi delle abitazioni, profili di paesaggio; introducendo la classe alle varie fasi d’esecuzione: scelta dell’inquadratura del paesaggio, composizione equilibrata delle masse e degli spazi (tecniche: lapis, matita, acquerello); U. D. 4, FIGURA UMANA, MODELLI IN GESSO E REALI Nozioni di anatomia, riassunto dei canoni proporzionali, delle dimensioni del corpo umano, metodi per rappresentare la figura in varie posizioni e punti di vista, disegni dei modelli in gesso partendo da parti anatomiche e poi da figure complete. Figure reali: disegni degli studenti utilizzati come modelli, metodi per raffigurare figure umane, correttamente inserite all’interno di figure geometriche piane o solide, in varie pose. Il disegno degli abiti e del panneggio. U. D. 5, COPIA DI DISEGNI Visione e spiegazione di alcune di riproduzioni di disegni antichi e su la storia dell’arte del disegno. Copia da riproduzioni, di disegni accademici e resa del volume, mediante un appropriato chiaroscuro. In seguito alla visione della mostra sull’attività di Annigoni gli studenti hanno copiato alcune delle riproduzioni dei suoi disegni con una tecnica simile (varie tecniche grafiche);

I metodi di lavoro, gli strumenti didattici, la modalità di verifica e valutazione, i criteri di valutazione, la valutazione finale, i rapporti pluridisciplinari e gli interventi didattici sono stati quelli scritti nel programma iniziale, di cui parlerò nella relazione finale. Nel corso dell’anno la classe ha visto e seguito le spiegazioni delle seguenti iniziative artistiche a Siena: mostre “Mestieri d’Autore” e “ Macchine sceniche barocche” Magazzini del Sale, visita guidata con l’insegnante di Storia dell’arte insieme alle altre terze classi al Battistero di S.Giovanni, visita chiesa, oratorio e casa di S. Caterina, visita guidata alla esposizione delle opere di Annigoni Magazzini del Sale. Siena 6/6/2011 l’ insegnante I rappresentanti degli studenti

Relazione Finale Individuale Classe 3A

Materia: Discipline Plastiche Prof. Emanuela Fucecchi

Anno scolastico 2010/2011

Presentazione della classe La classe è composta da 17 studenti: 6 appartenenti alla sezione di Scultura e 11 appartenenti alla sezione di Architettura. All'interno del gruppo di Scultura risulta una alunna che non ha frequentato l'anno scolastico, sono inoltre presenti due studenti affiancati da insegnante di sostegno che però seguono lo stesso programma della disciplina affrontato dai compagni. La classe ha raggiunto un ottimo livello nella capacità di vedere, osservare e comprendere la struttura dei vari linguaggi plastico/visivi, gli studenti hanno acquisito una buona autonomia esecutiva nelle varie tecniche affrontate, senso critico e precisione nella realizzazione degli elaborati. Preparazione conseguita Se pur in maniera differenziata, la classe ha dimostrato di avere appreso un uso appropriato degli strumenti e delle tecniche per la realizzazione degli elaborati. Alcuni studenti hanno lavorato con costanza e motivazione per tutto l'anno scolastico ottenendo un risultato tecnico positivo sullo sviluppo di un personale linguaggio. Le situazioni di insegnamento apprendimento N. 4 ore settimanali. All'interno della classe si sono affiancate lezioni frontali ed individuali volte a valorizzare le esperienze e gli interessi dei componenti della classe. Ogni singola U.D. è stata affrontata con una lezione/discussione sul lavoro. Gli studenti si sono avvalsi dei testi di consultazione, riviste, cataloghi d'arte, fotocopie, audiovisivi, visite a musei e a mostre, utilizzo di pagine web, strumenti tradizionali per il disegno,per la pittura e per il modellato in creta disponibili all'interno della scuola e della classe.. Il modello valutativo Realizzazione di elaborati derivati dalla progettazione. Le verifiche sono state effettuate sul percorso ideativo, metodologico, operativo affrontato dall’allievo in classe e a casa per la realizzazione del proprio elaborato. Considerata la particolare tipologia del lavoro, le verifiche sono state effettuate in itinere durante le

varie fasi operative e al termine di ogni lavoro.

Inoltre per la valutazione finale si terrà conto:

• del livello di partenza • dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse • della presenza alle lezioni e della puntualità nel rispetto delle consegne • del grado di conoscenze specifiche acquisite • delle capacità di elaborazione e rielaborazione • dei fattori extrascolastici che possono avere influenzato lo studente • rispetto dell'aula

Gli obiettivi minimi sono raggiunti quando: • nella conoscenza della teoria si rilevano solo lievi lacune • non si rilevano errori nell'uso degli strumenti tecnici • l'elaborato risponde generalmente al tema proposto • il linguaggio scelto è quasi sempre appropriato • non si rilevano gravi errori nell'esecuzione che è sufficientemente adeguata

Corrispondenza tra voti e livelli di apprendimento e/o conoscenze (terminologia, regole teoriche, simbologia) assenti o molto lacunose 1-4 lacunose o superficiali 5 minime 6 complete ed approfondite 7 complete, applicate, coordinate, personali 8-10 Comprensione (principi, regole e procedimenti) comprende in modo approssimativo 1-4 coglie informazioni essenziali 5 coglie aspetti essenziali ma non approfondisce 6 coglie aspetti principali ed approfondisce 7 coglie aspetti impliciti e sa trarre deduzioni 8-10

Applicazione (regole, composizione, precisione esecutiva, resa grafica, capacità creative e di rappresentazione) Gravemente insufficiente: 1-4 presenta capacità di composizione, di elaborazione e di rappresentazione molto carenti; imprecisione esecutiva o esecuzione tecnica scorretta non corrispondente alle esercitazioni assegnate.

Insufficiente o mediocre: 5

presenta carenti capacità di composizione, di elaborazione e di rappresentazioni; imprecisione esecutiva; esecuzione tecnica poco corretta; non completa corrispondenza alle esercitazioni assegnate.

Sufficiente: 6

presenta qualche errore di esecuzione, è abbastanza preciso, curato nella impostazione; nella elaborazione creativa e nella rappresentazione solo se guidato.

Discreto: 7

corretto, preciso , curato in ogni suo aspetto, discrete capacità creative di elaborazione ed esecuzione.

Buono: 8

corretto, preciso, curato nella composizione ed esecuzione, adeguata ed autonoma elaborazione creativa, adeguata resa grafica e manuale.

Ottimo: 9-10

corretto in ogni sua parte, preciso, completo nella composizione ed esecuzione, ricco nei particolari, notevoli capacità creative e autonome.

Uso degli strumenti

Completamente inadeguato 1-4

Uso non appropriato 5

Uso corretto se guidato 6

Uso corretto ed autonomo 7

Uso corretto autonomo e versatile 8-10

Programma disciplinare svolto La classe, nell’ambito della normale programmazione di discipline plastiche, ha affrontato le seguenti tecniche: Approfondimento sul modellato, sviluppo delle capacità manuali nel plasmare la creta Conoscenza delle soluzioni plastiche che è possibile ottenere grazie all’utilizzo dei diversi utensili ritenuti idonei (assemblaggio con altri tipi di materiali). Modellato a bassorilievo/altorilievo. Cottura ceramica. Smaltatura con colori reagenti. Patinature dei lavori con terre colorate, mordente e cera etc. Colori acrilici e laccatura delle basi in legno per rifinire i vari elaborati

L’insegnante (Prof. Emanuela Fucecchi)

PROGRAMMA SVOLTO NELL’ANNO SCOLASTICO 2010/2011

DISCIPLINE PLASTICHE

PROF.ESSA EMANUELA FUCECCHI CLASSE 3/A

Scultura/Architettura

• La classe, nell’ambito della normale programmazione di discipline plastiche, ha affrontato le seguenti tecniche:

• La classe, nell’ambito della normale programmazione di discipline plastiche, ha affrontato le seguenti tecniche:

• Approfondimento sul modellato, sviluppo delle capacità manuali nel plasmare la creta • Conoscenza delle soluzioni plastiche che è possibile ottenere grazie all’utilizzo dei diversi

utensili ritenuti idonei (assemblaggio con altri tipi di materiali). • Modellato a bassorilievo/altorilievo. • Cottura ceramica. • Smaltatura con colori reagenti. • Patinature dei lavori con terre colorate, mordente e cera etc. • Colori acrilici e laccatura delle basi in legno per rifinire i vari elaborati • Oreficeria: partecipazione al concorso “Premio Barbucci”. • Ornato modellato: composizione floreale

• UNITA’ DIDATTICHE SVOLTE NEL 1° e 2° QUADRIMESTRE U.D.1 -“Omaggio ad un artista del '900”. Studio grafico e modellato in creta. U.D.2 -“Ornato”. Esercitazioni di modellato in creta su riproduzioni in bassorilievo di decorazioni floreali. Cottura e patinatura a freddo degli elaborati U.D.3 - “I quattro elementi”” studio grafico e modellato in creta, cottura e smaltatura con colori reagenti. Laccatura basi di legno per presentazione lavori. U.D.4 - “Oreficeria” “Pegno d'amore”progetto per il concorso “Barbucci” di Firenze. . U.D.5- “Il rosone moderno” studio grafico per modellato su lastra di creta. U.D. 6 - “Artex” progetto per concorso Firenze. U.D. 7 - “Il fondo marino ” studio grafico per modellato in creta. • Gli studenti L’insegnante (Emanuela Fucecchi)

Siena 27.05.2011

a.s. 2010/2011 RELAZIONE FINALE

INSEGNANTE: Angela Contestabile MATERIA: Disegno Professionale

CLASSE: 3A Architettura

1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINA DELL’ANNO SCO LASTICO Gli alunni già dall’inizio avevano dimostrato di possedere i prerequisiti di base per poter affrontare l’ attività didattica programmata, anche se con livelli di competenza non omogenei. La prima parte dell’ anno è stata perciò dedicata al completamento ed al consolidamento degli obiettivi didattici del biennio e all’acquisizione di atteggiamenti più favorevoli all’apprendimento da parte di coloro che ne erano carenti. Passando poi ad affrontare quanto programmato per la classe terza. Non tutti gli studenti hanno risposto positivamente; infatti, alla fine del I quadrimestre, tre di loro hanno fatto registrare un risultato negativo. Il limitato numero di alunni e la favorevole situazione didattico-educativa del resto della classe, hanno consentito di svolgere, all’inizio del II quadrimestre, le attività di recupero in itinere per gli studenti con l’insufficienza. Così facendo, due di essi sono riusciti a recuperare le personali lacune ed a raggiungere, alla fine dell’a.s., una valutazione sufficiente; l’altro, che ha continuato ad essere superficiale e disinteressato in classe e scarsamente impegnato a casa, non è invece riuscito ad ottenere una valutazione finale sufficiente. L’alunna portatrice di handicap ha raggiunto gli obiettivi minimi programmati. Degli altri studenti: una ha raggiunto un livello discreto (sette), tre un libello buono (otto) e tre un livello distinto (nove). Il lavoro in classe si è sempre svolto in un clima generale di interessata partecipazione e di collaborazione tra gli studenti; piacevole è stato il rapporto instaurato con l’insegnante.

2. FINALITÀ E OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI FINALITÀ (da da realizzarsi nell’arco del quinquennio) La disciplina, in coordinamento con tutte le altre

• tende a favorire nell’allievo l’acquisizione di un corretto comportamento sociale e scolastico;

• promuove, nel contempo, la singolarità dell’individuo e la sua sensibilità artistica;

• mira al possesso di approfondite conoscenze tecnico-procedurali per la progettazione e l’esecuzione pratica

di elaborati che conducono l’alunno verso un uso corretto ed autonomo dei metodi e degli strumenti

specifici dell’indirizzo;

• contribuisce all’acquisizione di una solida preparazione culturale e all’innalzamento qualitativo della

formazione generale dello studente, quali valenze utilizzabili nelle scelte successive sia di studio che di lavoro.

OBIETTIVI DIDATTICI (o operativi) specifici del 3° anno:

• saper utilizzare le conoscenze teoriche e tecnico-procedurali di base specifiche dell’indirizzo

(raggiunto adeguatamente dalla maggior parte degli studenti, in modo approssimativo da due /tre

studenti).

• saper leggere, analizzare e descrivere (graficamente e/o teoricamente) gli elementi morfologici, tecnico-

strutturali, artistici e storici che caratterizzano un manufatto o un ambiente

(raggiunto adeguatamente da buona parte della classe, in modo approssimativo da due /tre studenti)

• padroneggiare le tecniche del rilievo a vista e strumentale di elementi di arredo, design, nonché di elementi

o semplici organismi architettonici e urbani;

(raggiunto adeguatamente da buona parte della classe, tre/quattro alunni hanno ancora bisogno della

guida del docente);

• possedere operatività di tipo scientifico per la gestione di ipotesi progettuali (porsi problemi, formulare

ipotesi, operare sintesi).

• (raggiunto adeguatamente da buona parte della classe, tre/quattro alunni hanno ancora bisogno della

guida del docente;

il non raggiungimento degli obiettivi da parte di alcuni studenti é da imputare (secondo il caso specifico):

• allo scarso impegno e disinteresse mantenuti durante l’anno

• alle difficoltà di apprendimento e limitata autonomia

• al basso livello posseduto nelle competenze propedeutiche.

Sono tutti da potenziare durante il prossimo anno

3. PROGRAMMA SVOLTO Vedi documento allegato

4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI

Come previsto dal tipo di disciplina, costanti raccordi si sono tenuti con la disciplina di laboratorio, ma non sono mancati quelli con Disegno Geometrico e Tecnologia dei Materiali. Durante le lezioni, ogni qualvolta se ne è presentata l’occasione, si sono trattate sotto forma di dialogo o discussione collettiva problematiche legate all’ Ed. alla Salute e alla Sicurezza , all’ Ambiente, alla Legalità. La classe intera o singoli studenti hanno partecipato a progetti , concorsi ed iniziative varie promossi dalla scuola o da associazioni o enti esterni.

5. METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI USATI

L’attività didattica-educativa è stata improntata su lezioni teoriche frontali di introduzione all’argomento e

discussione collettiva sullo stesso, seguite da attività di ricerca ed approfondimento sia individuale che di gruppo.

Il tutto è stato poi tradotto in elaborati grafici.

Il docente ha fatto da guida all’alunno durante il processo di apprendimento per aiutarlo a comprendere il

rapporto tra mondo cognitivo e realtà e ad indirizzare le proprie capacità espressive verso una corretta

metodologia procedurale., che utilizza il disegno non come attività soltanto manuale, bensì come attività di

formazione di processi mentali e progettuali, come organizzazione di segni e come veicolo di comunicazione e di

interpretazione.

I contenuti si sono articolati in modo che ai principi, ai metodi ed alle tecniche di rappresentazione grafica si

affiancassero procedure di analisi attinenti sia al mondo degli oggetti sia all’ambiente.

Il campo dell’indagine si è indirizzato anche verso le problematiche del “saper vedere” per sviluppare nello

studente la capacità di conoscere le forme d comprenderne la struttura, le caratteristiche e le eventuali possibili

trasformazioni.

Poiché la conoscenza dei materiali presenti sul mercato e le loro possibili applicazioni nell’ambito tecnico ed

artistico consente maggiore consapevolezza di scelta anche in fase ideativa, nella strutturazione di una

metodologia progettuale, particolare rilievo ha assunto il collegamento con il laboratorio .

INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO E SOSTEGNO

Per gli obiettivi non raggiunti dal singolo studente si sono svolte in itinere le seguenti attività: • Rispiegazione delle esercitazioni non svolte durante il periodo precedente; • Esecuzione dei relativi elaborati (impostati a scuola e da completare a casa) • Tutoraggio fra studenti

STRUMENTI e MATERIALI

Per lo svolgimento del lavoro, di volta in volta, si sono utilizzati materiali e strumenti idonei al caso: carte varie,

cartoncino, lucidi, matite, inchiostri ecc…, le normali attrezzature per il disegno e per il rilievo di proprietà

dell’allievo e quelle fornite dalla scuola, comprese le attrezzature dei laboratori multimediali.

Si sono consultati testi e riviste specializzate, manuali tecnici, cartografie varie e le attrezzature multimediali

disponibili.

6. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE AD OTTATI

Gli alunni sono stati messi al corrente dei metodi di lavoro, del livello di accettabilità della loro produzione e degli

obbiettivi da raggiungere. Per aiutare gli studenti ad orientarsi meglio nei confronti della disciplina, sviluppando

un corretto spirito critico e capacità di autovalutazione, gli elaborati sono stati revisionati con lo studente

interessato e commentati alla presenza del gruppo classe.

VERIFICHE

L’efficacia dell’iter didattico è stata verificata mediante l’esame:

• degli elaborati grafici di tipo tecnico-artistico (extemporae riferite alla fase di analisi ed ideazione)

• degli elaborati grafici di tipo tecnico (riferiti alla fase di sintesi e realizzazione)

• dell’eventuale elaborato pratico prodotto

• delle eventuali relazioni tecniche richieste riguardanti il lavoro progettuale ed operativo eseguito

ALLA VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE hanno concorso:

• La coerenza con il tema assegnato (conoscenza)

• Il rispetto dell’iter progettuale (comprensione)

• Le capacità creative (conoscenza, comprensione e applicazione)

• L’equilibrio formale e compositivo (conoscenza, comprensione e applicazione)

• Il possesso delle competenze tecnico-grafiche (applicazione e uso degli strumenti)

• La rispondenza tecnica e la funzionalità del manufatto eseguito (applicazione e uso degli strumenti)

MISURAZIONE DELLE VERIFICHE - CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLO DI APPRENDIMENTO:

CONOSCENZA (terminologia, simbologia grafica, regole tecniche, …)

Gravemente insufficiente Completamente assente 1-2 Insufficiente Molto lacunosa 3-4 Mediocre Lacunosa e superficiale 5 Sufficiente Indispensabile ma pertinente 6 Discreto Completa e pertinente 7

Buono Completa ed approfondita 8 Ottimo /eccellente Completa, approfondita, coordinata e rielaborata personalmente 9-10

COMPRENSIONE ( principi, regole, procedimenti, …)

Gravemente insufficiente Gravi difficoltà nella comprensione di tutto quanto proposto 1-2 Insufficiente Coglie solo informazioni molto parziali e settoriali (es. procedimenti ma non

regole) 3-4

Mediocre Coglie solo informazioni essenziali e non riesce a coordinarle 5 Sufficiente Coglie informazioni essenziali e le coordina in modo pertinente 6 Discreto Coglie aspetti principali e approfondisce 7 Buono Coglie anche aspetti impliciti e sa trarre conclusioni 8 Ottimo /eccellente Coglie anche aspetti impliciti, trae conclusioni, ipotizza utilizzazioni diverse 9-10

APPLICAZIONE (regole e procedimenti, simbologia espressiva, precisione esecutiva, elaborazione personale…..)

Gravemente insufficiente Completamente assente 1-2 Insufficiente L’elaborato presenta gravi errori di procedimento, è incompleto, presenta

precisione esecutiva, inadeguatezza espressiva , non corrispondenza al tema proposto, scadente dal punto di vista compositivo

3-4

Mediocre Presenta errori di composizione e di procedimento, precisioni, e non completa corrispondenza al tema proposto, l’elaborazione è assente o inadeguata

5

Sufficiente Presenta qualche errore di esecuzione, è abbastanza preciso e curato ma elaborato solo sotto la guida dell’ insegnante.

6

Discreto Corretto nei procedimenti, completo nella composizione, preciso nell’esecuzione, presenta elaborazione personale autonoma.

7

Buono Corretto, completo e preciso, curato nella composizione ed esecuzione, rielaborato personalmente in modo adeguato ed autonomo.

8

Ottimo /eccellente Corretto in ogni sua parte, preciso, completo e ricercato nella composizione ed esecuzione, ricco nei particolari, rielaborato personalmente in modo assolutamente autonomo e creativo.

9-10

USO DI STRUMENTI e MATERIALI

Gravemente insufficiente Completamente inadeguato per tutti gli strumenti ed i materiali 1-2 Insufficiente Inadeguato per gran parte degli strumenti e dei materiali proposti 3-4 Mediocre Corretto solo per gli strumenti più semplici ed i materiali più usuali 5 Sufficiente Corretto ma che va stimolato 6 Discreto Corretto ed autonomo 7 Buono Corretto, autonomo e flessibile 8 Ottimo /eccellente Corretto, autonomo, flessibile e creativo 9-10

CRITERI DI VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE Per la valutazione periodica e finale, visto che questa non può essere effettuata in termini assoluti ma deve considerare il differenziale tra il livello di partenza e quello di arrivo, si tè tenuto conto :

• della situazione iniziale

• dei progressi conseguiti in base ai risultati emersi dalle verifiche

• dell’acquisizione di una graduale autonomia nella gestione di spazi e tempi di lavoro

• dell’interesse, della partecipazione e del’impegno dimostrati

• del rispetto delle scadenze

• dell’apporto personale ai lavori di gruppo

• della puntualità e della presenza alle lezioni

• di eventuali fattori extrascolastici condizionanti

OBIETTIVI MINIMI NECESSARI PER ACCEDERE AGLI ESA MI DI MAESTRO D’ARTE Per proporne l’ammissione agli Esami di Maestro d’Arte, l’alunno dovrà aver acquisito quel bagaglio di competenze definibili sufficienti (voto 6/10 in riferimento alle griglie sopra riportate).

E cioè: • avere conoscenze minime di terminologia, simbologia grafica, regole tecniche,…. • comprendere almeno gli aspetti essenziali di principi, regole, procedimenti, e saperli coordinare in modo pertinente • saper applicare, nelle esercitazioni, regole, procedimenti e simbologia espressiva senza gravi errori; • essere preciso nelle esecuzioni tecniche; anche se con la guida del docente; • curare e rielaborare in modo personale le tavole • utilizzare in modo corretto gli strumenti didattici.

L’allievo, inoltre, dovrà aver dimostrato il dovuto interesse per la disciplina con la presenza costante e la

partecipazione attiva e responsabile alle lezioni, il continuo impegno nel lavoro richiesto sia a Casa che a scuola e la

puntualità nelle scadenze prefissate. Nella valutazione d’insieme si terrà conto logicamente del progresso registrato

tra la situazione d’ingresso e quella finale.

Data Il Docente Siena, 27 maggio 2011

PROGRAMMA SVOLTO INSEGNANTE: Angela Contestabile MATERIA: Disegno Professionale

CLASSE: 3A Architettura U.D. N° 1 – STUDIO DI UN OGGETTO COMUNE Contenuti

• Rilievo a vista e strumentale • Rappresentazione grafico-tecnica • Rendering

U.D. N° 2 – STUDIO DI UN CONTENITORE PER IMBALLAGGIO Contenuti

• Analisi di modelli esistenti • Ipotesi ideative come sviluppo di solidi • Iter progettuale completo dell’idea prescelta

U.D. N° 3 – PROSPETTIVE INTUITIVE Contenuti

• Riprese fotografiche con vedute prospettiche di interni ed esterni • Prospettive frontali ed accidentali di ambienti interni ed esterni

U.D. N° 4- PROGETTO DI ELEMENTO DIVISORIO PER AMBIENTI INTERNI Contenuti

• Struttura portante, modularità ed aggregabilità di figure geometriche piane • Progetto dell’ elemento di arredo quale pezzo unico o modulare

U.D. N° 5 – PROGETTO DI UN MATTONE DECORATIVO Contenuti

• Analisi di un campione di produzione artigianale • Studio di una proposta di re design • Studio di possibili aggregazioni modulari • Scelta della soluzione definitiva e suo studio completo

U.D. N°6 - PROGETTO PER UN “TOTEM” PUBBLICITARIO Contenuti

• Analisi dell’ evento da pubblicizzare • Studio di possibili forme • Scelta della soluzione definitiva e studio completo

PARTECIPAZIONE A CONCORSI E PROGETTI 1) STUDIO E RAPPRESENTAZIONE DELL’ ABAZIA DI SANT’ANTIMO (Part ecipazione al concorso “Sant’Antimo”) 2) STUDIO DI UN OGGETTO DI DESIGN (settore produttivo presente sul territorio, partecipazione volontaria degli studenti al concorso ARTEX) Contenuti

• Analisi di modelli preesistenti • Ipotesi ideative • Studio completo dell’elemento prescelto

3) STUDIO DI UN OGGETTO DI GIOIELLERIA (partecipazione d egli studenti al concorso ”Premio BARDUCCI” ) Contenuti

• Analisi di modelli preesistenti • Ipotesi ideative • Studio completo dell’elemento prescelto

PROVE D’ESAME 1) STUDIO DI UNA FONTANA Contenuti

• Studio di possibili soluzioni • Studio completo della soluzione prescelta

2) STUDIO DI UN GIOCO DA COLLOCARE IN UNA SCUOLA PER L’IN FANZIA Contenuti

• Studio di possibili soluzioni • Studio completo della soluzione prescelta

3) STUDIO DI UN ELEMENTO ESPOSITIVO PER MOSTRA DI DESIGN Contenuti

• Studio di possibili soluzioni • Studio completo della soluzione prescelta

Nota

Come previsto, la programmazione annuale ha subito alcune modifiche:

L’ U.D. N. 10 è stata sostituita dal lavoro per il concorso “ARTEX” L’U.D. N. 11 è stata sostituita dal lavoro per il concorso “Premio Barducci” Le UU.DD. N. 7, 8 e9 non si sono svolte per dare spazio alle prove d’esame. DATA Il Docente Siena, 27 maggio 2011

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Gli Studenti _________________________________ _________________________________

a.s. 2010/2011 PROGRAMMA SVOLTO

INSEGNANTE: Angela Contestabile MATERIA: Disegno Professionale

CLASSE: 3A Architettura U.D. N° 1 – STUDIO DI UN OGGETTO COMUNE Contenuti

• Rilievo a vista e strumentale • Rappresentazione grafico-tecnica • Rendering

U.D. N° 2 – STUDIO DI UN CONTENITORE PER IMBALLAGGIO Contenuti

• Analisi di modelli esistenti • Ipotesi ideative come sviluppo di solidi • Iter progettuale completo dell’idea prescelta

U.D. N° 3 – PROSPETTIVE INTUITIVE Contenuti

• Riprese fotografiche con vedute prospettiche di interni ed esterni • Prospettive frontali ed accidentali di ambienti interni ed esterni

U.D. N° 4- PROGETTO DI ELEMENTO DIVISORIO PER AMBIENTI INTERNI Contenuti

• Struttura portante, modularità ed aggregabilità di figure geometriche piane • Progetto dell’ elemento di arredo quale pezzo unico o modulare

U.D. N° 5 – PROGETTO DI UN MATTONE DECORATIVO Contenuti

• Analisi di un campione di produzione artigianale • Studio di una proposta di re design • Studio di possibili aggregazioni modulari • Scelta della soluzione definitiva e suo studio completo

U.D. N°6 - PROGETTO PER UN “TOTEM” PUBBLICITARIO Contenuti

• Analisi dell’ evento da pubblicizzare • Studio di possibili forme • Scelta della soluzione definitiva e studio completo

PARTECIPAZIONE A CONCORSI E PROGETTI 1) STUDIO E RAPPRESENTAZIONE DELL’ ABAZIA DI SANT’ANTIMO (Part ecipazione al concorso “Sant’Antimo”) 2) STUDIO DI UN OGGETTO DI DESIGN (settore produttivo presente sul territorio, partecipazione volontaria degli studenti al concorso ARTEX) Contenuti

• Analisi di modelli preesistenti • Ipotesi ideative • Studio completo dell’elemento prescelto

3) STUDIO DI UN OGGETTO DI GIOIELLERIA (partecipazione d egli studenti al concorso ”Premio BARDUCCI” ) Contenuti

• Analisi di modelli preesistenti • Ipotesi ideative • Studio completo dell’elemento prescelto

PROVE D’ESAME 1) STUDIO DI UNA FONTANA Contenuti

• Studio di possibili soluzioni • Studio completo della soluzione prescelta

2) STUDIO DI UN GIOCO DA COLLOCARE IN UNA SCUOLA PER L’IN FANZIA Contenuti

• Studio di possibili soluzioni • Studio completo della soluzione prescelta

3) STUDIO DI UN ELEMENTO ESPOSITIVO PER MOSTRA DI DESIGN Contenuti

• Studio di possibili soluzioni

• Studio completo della soluzione prescelta Nota

Come previsto, la programmazione annuale ha subito alcune modifiche:

L’ U.D. N. 10 è stata sostituita dal lavoro per il concorso “ARTEX” L’U.D. N. 11 è stata sostituita dal lavoro per il concorso “Premio Barducci” Le UU.DD. N. 7, 8 e9 non si sono svolte per dare spazio alle prove d’esame. DATA Il Docente Siena, 27 maggio 2011

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RELAZIONE FINALE CLASSE IIIA (LAB. ARCHITETTURA)

(Docente Manola Bilenchi)

La classe, o meglio il gruppo della sezione di Architettura, è formata da 11 studenti. La classe ha dimostrato quasi sempre attiva partecipazione e vivo interesse per tutte le attività proposte, sollecitando in alcune occasioni l’approfondimento e l’ampliamento di vari argomenti. Per quanto riguarda il profitto, la maggior parte della classe si è presentata eterogenea sia nelle capacità che nell’apprendimento con un livello di preparazione buono e qualche volta ottimo, la restante parte ha dimostrato una partecipazione non sempre costante con risultati accettabili e quindi sufficienti. La classe ha partecipato con impegno a concorsi e iniziative riportando nel complesso risultati ottimi sia nell’idea e sia nella presentazione. Dal punto di vista della disciplina la classe risulta abbastanza rispettosa, responsabili nei riguardi dell’ambiente lavorativo e rispettosi verso i propri compagni. Le lezioni si sono sempre svolte sotto forma di Unità Didattiche, costituite da lezioni teoriche introduttive. Gli alunni hanno sempre svolto il programma regolarmente. FINALITà: LA FINALITÀ DELL’ATTIVITÀ DI LABORATORIO DEL TERZO ANNO SI INDIVIDUA NELLA FORMAZIONE DELL’ALLIEVO/A SOTTO IL PROFILO TECNICO-GRAFICO-DESCRITTIVO E PROGETTUALE. In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE: LA CLASSE HA RAGGIUNTO UN OTTIMO LIVELLO NELLA CAPACITÀ DI SAPER SVILUPPARE IN MODO BIDIMENSIONALE E TRIDIMENSIONALE UN OGGETTO RILEVATO ESISTENTE E/O DI PROGETTO, NELLE RELATIVE SCALE DI RIDUZIONE. COMPETENZE: LA CLASSE HA DIMOSTRATO DI ESSERE CAPACE DI SAPER PROPORRE, UTILIZZANDO PERSONALI SCELTE FORMALI E DI RAPPRESENTAZIONE, ELEMENTI ARCHITETTONICI E DI DESIGN E QUINDI DI AVER APPRESO LA PADRONANZA DELLA STRUMENTAZIONE ADEGUATA. CAPACITà: LA CLASSE HA DIMOSTRATO DI ESSERE CAPACE DI SAPERE LEGGERE E ANALIZZARE ELABORATI, ANCHE COMPLESSI, CON SUFFICIENTE ATTEGGIAMENTO CRITICO. CONTENUTI DISCIPLINARI:

- USO ADEGUATO DELLA STRUMENTAZIONE TECNICA - RAPPRESENTAZIONI BIDIMENSIONALI E TRIDIMENSIONALI COMPLESSE

DI OGGETTI DELLA REALTÀ IL TUTTO È STATO ORGANIZZATO IN UNITÀ DIDATTICHE. OGNI U.D. HA PREVISTO, SOPRATTUTTO QUELLE PIÙ TEORICHE, MOMENTI DI RECUPERO FINALIZZATI ALL’ACQUISIZIONE DEI CONCETTI APPRESI. STRUMENTI E MATERIALI:

per lo svolgimento del lavoro sono stati utilizzati carte varie, cartoncini, lucidi, matite, inchiostri, rapidograf, ecc….Sono stati consultati testi e riviste specializzate, manuali dell’architetto. Alcune volte sono state necessarie anche ricerche su internet.

METODO DI LAVORO:

l’attività didattica è stata improntata su lezioni teoriche frontali alla lavagna, sull’osservazione di lavori eseguiti dagli studenti negli anni precedenti e nella ricerca di informazioni su riviste e su internet. Il tutto è servito a finalizzare e a stimolare curiosità ed interesse per quanto spiegato. A queste si sono poi affiancate le applicazioni per verificare l’apprendimento.

VERIFICHE:

Considerata la particolare tipologia del lavoro, le verifiche sono state effettuate in itinere durante le varie fasi operative e al termine di ogni lavoro. È stato considerato il raggiungimento degli obiettivi prefissati sia educativi sia didattici, potenziando o consolidando attitudini peculiari di ciascun allievo/a sia sul piano culturale che umano.

VALUTAZIONE:

per la valutazione finale è stato inoltre tenuto conto:

- CAPACITÀ DI ORGANIZZARE IL PROPRIO LAVORO IN MANIERA PRECISA E ORDINATA SECONDO TEMPI PRESTABILITI. CONOSCENZA BASE DEL LINGUAGGIO DELLA DISCIPLINA.

- PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO. - ESECUZIONE CORRETTA DELLE ESERCITAZIONI E CAPACITÀ CREATIVE

PERSONALI. - INTERESSE E ATTENZIONE DIMOSTRATI PER GLI ARGOMENTI PROPOSTI. - USO DI UN LESSICO APPROPRIATO, PRECISIONE, ORDINE

NELL’IMPAGINAZIONE DELL’ELABORATO. - APPLICAZIONE CONSAPEVOLE DEI METODI DI RAPPRESENTAZIONE

BIDIMENSIONALE E TRIDIMENSIONALE

CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO

CONOSCENZE (terminologia, simbologia,regole teoriche) - ASSENTE O MOLTO LACUNOSA..................................................... 1 - 4 - LACUNOSA E SUPERFICIALE....................................................... 5 - CONOSCENZE MINIME............................................................. 6 - COMPLETE E APPROFONDITE...................................................... 7 - COMPLETE,AMPLIATE,COORDINATE,PERSONALI.............................. 8-10

COMPRENSIONE (principi, regole,procedimenti)

- COMPRENDE IN MODO APPROSSIMATO....................................... 1 - 4 - COGLIE INFORMAZIONI ESSENZIALI............................................. 5 - COGLIE ASPETTI ESSENZIALI MA NON APPROFONDISCE................... 6 - COGLIE ASPETTI PRINCIPALI ED APPROFONDISCE........................... 7 - COGLIE ASPETTI IMPLICITI E SA TRARRE DEDUZIONI........................ 8 –

10 APPLICAZIONE (regole,composizione,simbologia espressiva,precisione esecutiva,elaborazione personale)

- PRESENTA GRAVI ERRORI DI COMPOSIZIONE, È INCOMPLETO, SPRECISIONE ESECUTIVA, GRAVI ERRORI ESPRESSIVI, NON CORRISPONDENZA AL TEMA RICHIESTO:

- GRAVEMENTE INSUFFICIENTE..................................................... 1 - 4 - PRESENTA ERRORI DI COMPOSIZIONE, DI SPRECISIONE, NON COMPLETE

CORRISPONDENZA AL TEMA RICHIESTO, ELABORAZIONE ASSENTE O INADEGUATA:

- INSUFFICIENTE MEDIOCRE........................................................ 5 - PRESENTA QUALCHE ERRORE DI ESECUZIONE, È ABBASTANZA PRECISO,

CURATO E RIELABORATO SOLO SE GUIDATO: - SUFFICIENTE................................................................ 6 - CORRETTO , PRECISO, COMPLETO NELLA COMPOSIZIONE, ESECUZIONE E

RIELABORAZIONE: DISCRETO............................................................................... 7

- CORRETTO, PRECISO, CURATO NELLA COMPOSIZIONE ED ESECUZIONE, RIELABORATO PERSONALMENTE IN MODO ADEGUATO ED AUTONOMO:

- BUONO..................................................................... 8 - CORRETTO IN OGNI SUA PARTE, PRECISO,COMPLETO NELLA

COMPOSIZIONE ED ESECUZIONE, RICCO NEI PARTICOLARI,RIELABORATO PERSONALMENTE IN MODO ASSOLUTAMENTE AUTONOMO E CREATIVO:

- OTTIMO...................................................................... 9-10

USO DEGLI STRUMENTI - COMPLETAMENTE INADEGUATO................................................... 1 - 4 - INSUFFICIENTE.......................................................................... 5 - CORRETTO, ANCHE SE A VOLTE STIMOLATO...................................... 6 - CORRETTO E AUTONOMO.............................................................. 7 - CORRETTO , AUTONOMO E FLESSIBILE............................................ 8 – 10

L’insegnante Manola Bilenchi

PROGRAMMA DIDATTICO CLASSE IIIA (LAB. ARCHITETTURA)

(Docente Manola Bilenchi)

• Concorso per Sant’Antimo: realizzazione di tavole a tema • Progettazione di un grattacielo da ambientare in un vecchio contesto urbano. • Copiatura di un rilievo di una camera per studente su fogli formato A3

- Studio degli strumenti e delle tecniche di rappresentazione quali matita, pennarello, penna, colina, tempera, acquarello, collage, puntinato, ecc. Studi di impaginazione.

• Realizzazione di una tavola 50x70 con il rilievo della propria scarpa. - Prove di colore con varie tecniche di rappresentazione

• Realizzazione di schizzi di cucine, camere e soggiorni - Piante, prospetti e ambientazioni particolari

• Progetto eseguito in collaborazione con il Dis. Professionale di una scatola-contenitore

- Studi progettuali ed esecutivi in scala adeguata • Progetto eseguito in collaborazione con il Dis. Professionale di una parete

divisoria attrezzata da collocare nel soggiorno di un appartamento dato. - Studi progettuali ed esecutivi in scala adeguata

• Progetto eseguito in collaborazione con il Dis. Professionale di un mattone decorativo.

- Studi progettuali ed esecutivi in scala adeguata • Progetto eseguito in collaborazione con il Dis. Professionale di un totem

pubblicitario - Studi progettuali ed esecutivi in scala adeguata

• Concorso in memoria di Carlo Barducci con il tema “Pegno d’Amore”: anello o pendente di oro di uno o più colori con esclusione di qualsiasi pietra preziosa.

- realizzazione di una tavola 50x35 con schizzi progettuali e particolare in scala con rendering

• PROVA D’ESAME: progettazione di un elemento-gioco da porre nel giardino di una scuola materna

- Schizzi di progetto - Esecutivo: planimetria; pianta, prospetto del gioco e prospettiva

d’insieme con ambientazione. • PROVA D’ESAME: progettazione di una fontana da ubicare in una piazza di

un centro commerciale: - Schizzi di progetto - Esecutivo: planimetria della piazza; pianta, prospetto della fontana e

prospettiva d’insieme.

• PROVA D’ESAME: progettazione di un elemento espositivo per mostra di design da posizionare in un ambiente dato.

- Schizzi di progetto

- Esecutivo: pianta e sezione dell’ambiente con l’inserimento dell’elemento espositivo

- Pianta e prospetto dell’elemento espositivo con le relative dimensioni - Prospettiva d’insieme.

Gli studenti L’insegnante Manola Bilenchi