Relazione di inizio mandato Sindaco Alessandri

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1 COMUNE DI MONTEROTONDO Provincia di Roma RELAZIONE DI INIZIO MANDATO 2014-2019 redatta ai sensi dell’articolo 4-bis del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149 SINDACO DR. MAURO ALESSANDRI

Transcript of Relazione di inizio mandato Sindaco Alessandri

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COMUNE DI MONTEROTONDO

Provincia di Roma

RELAZIONE DI INIZIO MANDATO

2014-2019

redatta ai sensi dell’articolo 4-bis del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149

SINDACO DR. MAURO ALESSANDRI

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Premessa

La presente relazione viene redatta ai sensi dell’articolo 4-bis del decreto legislativo 6

settembre 2011, n. 149, recante: “Meccanismi sanzionatori e premiali relativi a regioni,

province e comuni, a norma degli articoli 2, 17 e 26 della legge 5 maggio 2009, n. 42”, al

fine di verificare la situazione finanziaria e patrimoniale del Comune e la misura del

relativo indebitamento.

La relazione viene sottoscritta dal Sindaco entro il novantesimo giorno dall’inizio del mandato.

I dati contenuti nella presente relazione sono principalmente riferiti al conto consuntivo 2013, approvato con delibera n. 28 del 24/04/2014 e al bilancio di previsione 2014, approvato con delibera n. 38 del 08/05/2014.

Il precedente Sindaco risulta aver sottoscritto la relazione di fine mandato, ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. n. 149/2011, che risulta regolarmente pubblicata nel sito istituzionale del Comune e trasmessa alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti.

PARTE I – DATI GENERALI

1.1 Popolazione residente al 31-12-2013: n. 40.433

1.1 Organi politici

Sindaco: Dr. Mauro Alessandri Proclamato il 29/05/ 2014 GIUNTA nominata il 12/06/2014

COGNOME E NOME ATTRIBUZIONI DELEGATE Luigi Cavalli (Vice Sindaco) Lavori Pubblici, Parchi e Giardini, Servizi Tecnologici Alessandro Di Nicola Personale, Politiche Giovanili, Turismo, Promozione del Territorio Anna Foggia Politiche Sociali, Politiche del Lavoro e della Formazione, Partecipazione Antonino Lupi Bilancio, Entrate, Patrimonio, Casa,

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Azienda Pluriservizi Monterotondo, Corpo di Polizia Locale, Affari Legali Alessia Pieretti Sport, Volontariato Sociale, Pari Opportunità e Diritti Marianna Valenti Attività Produttive, Fondi Europei,

Mobilità e Trasporti, Protezione Civile, Valorizzazione delle Periferie

Riccardo Varone Cultura, Politiche Educative, Tradizioni

Popolari, Istituzione Culturale Monterotondo, Organi Istituzionali, Trasparenza e Beni Comuni

CONSIGLIO COMUNALE (proclamazione 07/06/2014): RUGGERI Ruggero (Presidente) ANTONINI Walter BAVARO Michele BECCACECI Mauro BELLETTI Elena BRUNO Cinzia CACCHIONI Claudio CALABRESE Ilaria CAPOBIANCO Angelo CAROSI Antonella CENCIARELLI Giuseppe DEL CIELLO Roberto DI VENTURA Simone DONNARUMMA Vincenzo FEDERICI Fabio FELICI Claudio FERRETTI Lidia LEONE Iuna MAGLIONE Anton Giulio MASIN Claudia PERRONE Luigi ROLLONI Marco SALVATORI Roberto TERENZI Antonio

1.2 Condizione giuridica dell’Ente:

L’ente non risulta commissariato ai sensi dell’art. 141 e 143 del TUEL.

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1.3 Condizione finanziaria dell’Ente:

L’ente non ha dichiarato il dissesto finanziario, ai sensi dell’art. 244 del TUEL, nè il

predissesto finanziario ai sensi dell’art. 243-bis; inoltre, non ha fatto ricorso al fondo di

rotazione di cui all’art. 243-ter e 243-quinques del TUEL o al contributo di cui all’art. 3-bis

del D.L. n. 174/2012, convertito nella legge n. 213/2012.

PARTE II - SITUAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA DELL’ENTE

2.1 Sintesi dei dati finanziari:

ENTRATE

Consuntivo 2012

Consuntivo 2013

Preventivo 2014

Tit. I-II-III ENTRATE CORRENTI

34.694.472 36.372.210 32.353.728

TITOLO 4 ENTRATE DA ALIENAZIONI E TRASFERIMENTI DI CAPITALE

7.634.933 2.524.049 2.769.000

TITOLO 5 ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONI DI PRESTITI

0 0 10.000.000

TOTALE 42.329.405 38.896.259 45.122.728

SPESE

Consuntivo 2012

Consuntivo 2013

Preventivo 2014

TITOLO I SPESE CORRENTI

31.096.475 33.978.575 31.200.246

TITOLO II SPESE IN CONTO CAPITALE

6.566.881 1.802.458 1.042.000

TITOLO 3 RIMBORSO DI PRESTITI

1.831.266 1.814.643 12.880.482

TOTALE 39.494.622 37.595.676 45.122.728

PARTITE DI GIRO

Consuntivo 2012

Consuntivo 2013

Preventivo 2014

TITOLO VI ENTRATE DA SERVIZI PER

2.700.619 2.654.215 5.677.272

5

CONTO DI TERZI

TITOLO IV SPESE PER SEVIZI PER CONTO DI TERZI

2.700.619 2.654.215 5.677.272

2.2 Equilibrio di parte corrente:

Consuntivo 2012

Consuntivo 2013

Preventivo 2014

Totale titoli I+II+III delle entrate + Entrate tit. IV per tit. I Spesa - Entrate tit. I,II,III per tit. II Spesa

34.694.472 36.372.210 33.102.728

Spese titolo I 31.096.475 33.978.575 31.200.246

Rimborso prestiti parte del titolo III

1.831.266 1.814.643 1.902.482

SALDO DI PARTE CORRENTE

1.766.731 578.992 0

2.3 Equilibrio di parte capitale:

Consuntivo 2012

Consuntivo 2013

Preventivo 2014

Entrate titolo IV – parte tit. IV per tit. I Spesa – parte tit. IV per tit. III spesa

7.634.933 2.524.049 969.000

Entrate titolo V** 0 0 0

TOTALE titoli (IV + V) 7.634.933 2.524.049 969.000

Spese titolo II 6.566.881 1.802.458 1.042.000

Differenza di parte capitale 1.068.052 721.591 - 73.000

Entrate correnti destinate ad investimenti

171.623 90.398 73.000

Utilizzo avanzo di amministrazione applicato alla spesa in conto capitale (eventuale)

0

0

0

SALDO DI PARTE CAPITALE

6.566.881 1.802.458 0

6

** Esclusa categoria “Anticipazioni di cassa”

2.4 Gestione di competenza. Quadro riassuntivo (consuntivo 2013):

Riscossioni (+) 25.976.326

Pagamenti (-) 25.708.990

Differenza (+) 267.336

Residui attivi (+) 15.574.554

Residui passivi (-) 14.541.306

Differenza 1.033.248

Avanzo(+) o Disavanzo (-) 1.300.584

Consuntivo 2011

Consuntivo 2012

Consuntivo 2013

Risultato di amministrazione di cui:

Vincolato 3.660.238 3.357.938 3.365.354

Per spese in conto capitale 0 0 0

Per fondo ammortamento 0 0 0

Non vincolato 0 0 0

Totale 3.660.238 3.357.938 3.365.354

2.5 Risultati della gestione: fondo di cassa e risultato di amministrazione

Consuntivo 2011

Consuntivo 2012

Consuntivo 2013

Fondo cassa al 31 dicembre 2013

1.696.516 2.331.613 1.326.387

Totale residui attivi finali 49.199.283 45.733.037 47.759.766

Totale residui passivi finali 47.235.561 44.706.712 45.720.799

Risultato di amministrazione 3.660.238 3.357.938 3.365.354

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3. Patto di Stabilità interno

Nell’annualità 2013 l’ente ha rispettato gli obiettivi del patto di stabilità interno, pertanto

nell’annualità 2014 non è soggetto ad alcuna sanzione.

Per il triennio 2014-2015-2016 gli obiettivi del patto di stabilità interno sono i seguenti :

( in migliaia di euro )

Anno 2014 = 2.732

Anno 2015 = 3.135

Anno 2016 = 3.308

4. Indebitamento

4.1 Evoluzione indebitamento dell’ente: indicare le entrate derivanti da accensioni di

prestiti (Tit. V ctg. 2-4)

Consuntivo 2012

Consuntivo 2013

Preventivo 2014

Residuo debito finale

0 0 0

Popolazione Residente 39.683 40.433 40.433

Rapporto tra residuo debito e popolazione residente

0 0 0

4.2 Rispetto del limite di indebitamento:

Consuntivo 2012

Consuntivo 2013

Preventivo 2014

Incidenza percentuale degli interessi passivi sulle entrate correnti (art. 204 TUEL)

4,07%

3,67%

3,87 %

4.3 Anticipazioni di cassa:

L’ente ha in corso un’anticipazione di cassa, deliberata con atto della Giunta Comunale

n. 305 del 17/12/2013 per un importo di € 8.673.618,09 e con una esposizione alla data del

29/05/2014 di inizio mandato pari ad € 3.210.676,01.

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4.4 Utilizzo strumenti di finanza derivata:

L’Ente non ha in corso contratti relativi a strumenti derivati.

5. Conto del patrimonio in sintesi.

Anno 2013

Attivo

Importo Passivo Importo

Immobilizzazioni immateriali

3.969,22 Patrimonio netto 122.357.758,42

Immobilizzazioni materiali

180.371.366,36

Immobilizzazioni finanziarie

0,00

Rimanenze

0,00

Crediti

48.239.100,92

Attività finanziarie non immobilizzate

0,00 Conferimenti 60.592.410,10

Disponibilità liquide

1.326.386,67 Debiti 46.990.654,65

Ratei e Risconti attivi

0,00 Ratei e risconti passivi

0,00

TOTALE

229.940.823,17 TOTALE 229.940.823,17

5.2. Conto economico in sintesi.

Riportare quadro 8 quienquies del certificato al conto consuntivo 2013.

A) Proventi della gestione

B) Costi della gestione di cui:

- quote di ammortamento d'esercizio

C) Proventi e oneri da aziende speciali e partecipate:

36.892.010,46

35.186.734,10

3.311.559,14

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- utili

- interessi su capitale di dotazione

- trasferimenti ad aziende speciali e partecipate (7)

D.20) Proventi finanziari

D.21) Oneri finanziari

E) Proventi ed Oneri straordinari

- Proventi

- Insussistenze del passivo

- Sopravvenienze attive

- Plusvalenze patrimoniali

- Oneri

- Insussistenze dell'attivo

- Minusvalenze patrimoniali

- Accantonamento per svalutazione crediti

- Oneri straordinari

RISULTATO ECONOMICO DI ESERCIZIO

0

0

0

81.000,00

1.334.598,03

453.616,87

293.925,07

0,00

2.121.991,50

0,00

0.00

686.069,88

- 1.608.841,11

5.3 Riconoscimenti debiti fuori bilancio.

Quadro 10 e 10bis del certificato al conto consuntivo 2013.

sentenze esecutive 103.883,12

Copertura di disavanzi di consorzi, aziende speciali e di istituzioni 0

Ricapitalizzazione 0

Procedure espropriative o di occupazione d'urgenza per opere di pubblica utilità 0

10

Acquisizione di beni e servizi 0

Totale 103.883,12

Esistono debiti fuori bilancio ancora da riconoscere:

stanziamento 2014 pari ad € 100.000,00

stanziamento 2015 pari ad € 100.000,00

stanziamento 2016 pari ad € 23.000,00

6. Spesa per il personale.

Consuntivo 2012

Consuntivo 2013

Preventivo 2014

Importo limite di spesa (art. 1, c.557 e 562 della L. 296/2006)

6.736.558,13 6.713.672,78 6.683.749,83

Importo spesa di personale calcolata ai sensi dell’art. 1, c. 557 e 562 della L. 296/2006

6.713.672,78 6.683.749,83

6.657.842,05

Rispetto del limite SI SI SI

Incidenza delle spese di personale sulle spese correnti

28,77 %

26,10 %

28,34 %

PARTE III – Rilievi degli organismi esterni di controllo

1. Rilievi della Corte dei Conti.

Attività di controllo: indicare se nel corso dell’anno 2013 e dell’anno 2014 l’ente è stato

oggetto di deliberazioni, pareri, relazioni, sentenze in relazione a rilievi effettuati per gravi

irregolarità contabili in seguito ai controlli di cui ai commi 166-168 dell’art. 1 della Legge

266/2005.

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NEGATIVO

Attività giurisdizionale: indicare se l’ente è oggetto di sentenze. Se la risposta è

affermativa, riportarne in sintesi il contenuto.

La Corte dei Conti, Sezione giurisdizionale, ha emesso a carico di ex amministratori

sentenza di condanna n. 47/2014 depositata il 14.01.2014 dalla Sezione

Giurisdizionale per il Lazio della Corte dei Conti , sul giudizio iscritto al n. 71510

del registro di segreteria proposto dal procuratore regionale nei confronti di 18 ex

amministratori, a rimborsare al Comune la somma di € 7.014,93 ciascuno per fatti

avvenuti nel 1981

2. Rilievi dell’Organo di revisione:

Indicare se nel corso dell’anno 2013 e dell’anno 2014 l’ente è stato oggetto di rilievi relativi

a gravi irregolarità contabili.

NEGATIVO

Parte IV – Società partecipate.

L'A.P.M., Azienda Pluriservizi Monterotondo, è stata istituita ai sensi dell'art. 23 della Legge 8 giugno 1990 n. 142, (oggi artt. 114 del D. Lgs 267/2000) ed è operativa dal 1999. A.P.M. è Azienda Speciale, Ente strumentale del Comune di Monterotondo. L'Azienda ha per oggetto la gestione dei servizi di pubblico interesse quali:

• farmacie e parafarmacie • cimiteriale • igiene ambientale • tecnologico • agenzia funebre • scuolabus • pulimento • tributi • agenzia pubblicitaria • parcheggi • pubbliche affissioni • asilo comunale

L’Istituzione Culturale di Monterotondo (ICM) è un organismo pubblico ed è stata avviata

il 1 dicembre 2011 come strumento di gestione e sviluppo del settore culturale di

Monterotondo. L'ICM gestisce importanti contenitori come la Biblioteca "Paolo Angelani",

con sala conferenze annessa, e il Museo Archeologico Territoriale di prossima apertura

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presso le sale affrescate di Palazzo Orsini. L'Istituzione garantisce la partecipazione dei

cittadini e delle associazioni del territorio, la semplificazione nella gestione, l'introduzione

di stili manageriali e il miglioramento della qualità dell'offerta culturale.

Alla presente relazione viene allegato il programma di governo del Sindaco, approvato dal

consiglio comunale nella seduta del 10/07/2014 con deliberazione n. 45.

Monterotondo, lì 28/07/ 2014

IL SINDACO

Dr. Mauro Alessandri

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LA CITTÀ MIGLIORE

PER MIGLIORARE ANCORA

Cara cittadina, caro cittadino,

negli ultimi cinque anni, nonostante la gravissima crisi economica e le oggettive difficoltà di ogni

comune italiano, Monterotondo è riuscita non soltanto a consolidare ma addirittura a migliorare gli

standard di vita, qualitativi e quantitativi, che oggi costituiscono un vero e proprio tratto distintivo

del nostro territorio. La nostra città è oggi più viva, più giusta, più solidale, più vicina ai

bisogni dei suoi cittadini. Ancora più di quanto già non fosse in passato. Il suo patrimonio di

servizi, di infrastrutture, di luoghi e opportunità d’aggregazione, di occasioni di fruizione culturale,

di impianti sportivi, di scuole, di aree verdi, di innovazioni eco-sostenibili, di qualità ambientale, di

capacità attrattive, è cresciuto ulteriormente anche grazie ad una visione strategica e ad un

progetto politico-amministrativo organico, coerente ed efficace.

In una fase storica in cui la crisi aggredisce la vita delle persone, destruttura il contesto sociale e

desertifica i territori, fare sviluppo al livello locale significa mettere al centro le esigenze e le

aspirazioni delle donne e degli uomini, impegnandosi a promuovere quelle condizioni in cui

ciascuno possa realizzarsi come persona inserita nella sua comunità. Lo sviluppo dell’individuo

non può essere disgiunto dallo sviluppo della società. E anche nelle difficoltà della situazione

attuale, non si può cedere a quel disfattismo che prende le diverse forme del populismo oppure

della solitaria disperazione. Una buona politica può essere in grado, a tutti i livelli, di rimettere in

campo una visione del futuro, chiamando tutti a fare la loro parte per riaffermare la propria dignità.

La nostra intenzione, tenendo presente la complessità del contesto attuale, è quella di mettere

insieme capacità amministrativa, realismo e visione per continuare l’avventura iniziata

cinque anni fa. Ed è per questo che il mio impegno, e quello delle forze politiche e civiche del

centro-sinistra che mi hanno sostenuto in questi cinque anni, è a disposizione di Monterotondo in

vista delle prossime Elezioni comunali. Questo impegno trova sostanza nella radicata

consapevolezza dell’importante lavoro svolto in questi anni e trae forza dalla partecipazione di tutti.

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Governare Monterotondo nel prossimo futuro significa immaginare una città ancora più attenta

a ciascuno dei suoi cittadini e allo stesso tempo capace di perseguire con ancora più vigore,

fiducia, serenità e competenza un’idea complessiva di sviluppo diffuso. Vogliamo costruire una

comunità, un’offerta di servizi, una realtà socio-economica forte, identitaria, in grado di declinare a

più livelli lo sviluppo umano e sociale. Vogliamo realizzare una città ancora migliore.

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CHI È MAURO ALESSANDRI

Sono nato a Monterotondo il 21 Ottobre del 1980, da famiglia profondamente radicata nel tessuto

sociale della città. Mi sono diplomato al Liceo classico “Orazio” di Monterotondo nel 1999 e, nel

2006, ho conseguito la laurea in Lettere classiche all’Università “La Sapienza” di Roma. La

formazione e la propensione agli studi classici ha avuto tanta parte anche nella scelta della mia

professione, insegno infatti lettere italiane e storia in istituti scolastici superiori del territorio.

La mia esperienza politica è maturata sin da studente, quella istituzionale è iniziata invece nel

2004, quando in occasione delle Elezioni amministrative venni eletto Consigliere comunale nella

lista dei Democratici di Sinistra. Pur mantenendo l’impegno nella Sinistra giovanile, ho ricoperto il

ruolo di Segretario cittadino dei DS dal 2004 fino al 2007. Alla nascita del Partito Democratico, ho

avuto l’onore di esserne il primo segretario cittadino, ruolo che ho mantenuto fino al 2008. La mia

esperienza istituzionale si è arricchita con la nomina, voluta dall’allora sindaco Antonino Lupi, ad

Assessore alla Cultura nel novembre del 2008.

Nel 2009, vinte le Elezioni primarie per la scelta del candidato sindaco del Centrosinistra - segnate

da una straordinaria mobilitazione e partecipazione popolare - ho rappresentato e guidato

un’ampia coalizione politica e civica in occasione delle Elezioni comunali. Il 7 Giugno del 2009

sono stato eletto sindaco di Monterotondo.

Sposato dal 2011 con Silvia, abbiamo un bambino di poco più di un anno. Cantautore per

passione, insieme ad un affiatato gruppo di amici calco da anni i palchi di innumerevoli feste di

piazza, club e circoli di appassionati, con un repertorio che spazia dagli omaggi al mio mentore

Francesco Guccini alla produzione originale, quest’ultima raccolta in un disco autoprodotto nel

2012. Le mie altre grandi passioni sono il calcio, che ho a lungo praticato, la produzione vinicola e

l’agricoltura, attività che pratico nel tempo libero con profonda soddisfazione personale.

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1 SETTE IDEE PER LA CITTÀ MIGLIORE

Il Lavoro, le politiche sociali, la cultura, l’ambiente, l’urbanistica e i trasporti, la sicurezza, la

partecipazione. Vogliamo una città dove l’attenzione sia ancora più rivolta a quei temi attraverso

cui la dignità delle persone e la qualità della vita acquisisce concretezza. E proponiamo chiarezza,

attraverso una configurazione di interventi, politiche e pratiche amministrative concrete. Il nostro

programma parte da 7 insiemi di proposte per Monterotondo: 7 idee per la città migliore, dalla

città del lavoro a quella della partecipazione, passando per quella del welfare, dell’istruzione, della

sostenibilità ambientale, dello sviluppo urbanistico e della mobilità, della legalità, della trasparenza.

Tutte rigorosamente interconnesse, pensate sulla base di un’analisi attenta delle reali capacità

d’intervento che può mettere in campo il Comune, poiché crediamo che la politica e

l’Amministrazione debbano parlare sempre il linguaggio della realtà senza inseguire quelle

scorciatoie demagogiche ed elettoralistiche che hanno solo peggiorato l’Italia.

Si parte dal lavoro, perché in linea con la nostra idea di politica, pensiamo che le principali

questioni che si trova oggi ad affrontare la nostra comunità siano quelle dell’occupazione,

dell’impresa, della formazione professionale. Ed è per questo che a tali temi non abbiamo dedicato

soltanto un capitolo – il primo, quello che contiene l’insieme degli interventi volti a promuovere un

qualificato sviluppo economico locale – ma l’intera “architettura” del programma. Tutte le idee

presentate, infatti, tengono costantemente al loro interno questi temi. Cercando così, a tutti i livelli

della vita della nostra comunità, di offrire risposte ai problemi che la mancanza di lavoro e la

necessità di una sua più robusta e qualificata crescita, comportano.

1. LA CITTÀ DEL LAVORO

OCCUPAZIONE, IMPRESA, FORMAZIONE PROFESSIONALE. È nel primo principio della nostra

Costituzione: il lavoro costituisce il principale valore attraverso cui le persone costruiscono la

propria dignità e autonomia, contribuendo così allo sviluppo di una comunità coesa. Eppure la

principale emergenza che investe oggi tutti i territori del nostro Paese è proprio l’occupazione. Per

questo riteniamo che uno dei doveri fondamentali delle istituzioni pubbliche, a tutti i livelli, sia

quello di attivarsi per favorire la creazione di lavoro e il mantenimento di quello esistente,

generando un terreno fertile in grado di attirare e far crescere investimenti ed opportunità. Allo

stesso tempo, l’occupazione – al di là delle forme contrattuali che essa assume – deve essere di

qualità, incentrata cioè sul rispetto dei diritti e su una retribuzione adeguata. L’economia

globale ormai “finanziarizzata” ha spesso l’effetto di desertificare l’economia reale delle famiglie e

delle imprese, soprattutto nei territori e nei settori più a rischio, in quelle realtà - distanti dai palazzi

della finanza - che fanno i conti tutti i giorni con le difficoltà dei pagamenti e l’arrivare a fine mese.

Non basta dunque creare genericamente “lavoro” e favorire l’imprenditorialità: occorre

promuovere, nelle prerogative attribuite agli Enti locali, uno sviluppo qualificato e avanzato

dell’economia del territorio. Questo è ciò che vogliamo per Monterotondo: mettere insieme i

valori etici con nuove e più moderne forme di imprenditorialità e occupazione, mediante le quali

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venga valorizzato, anche al livello economico, il grande patrimonio culturale e di saperi che

caratterizza la nostra comunità.

Per realizzare questo grande obiettivo strategico occorrono tanto capacità amministrative e di

coinvolgimento degli attori economici locali, quanto adeguate risorse finanziarie. In un quadro in

cui il patto di stabilità degli enti locali limita fortemente la capacità di spesa e,

contemporaneamente, il mercato è in affanno, la gran parte delle risorse da impiegare non

possono che provenire da un accesso ai fondi comunitari e, come nel caso del progetto P.L.U.S.

(con un importo finanziato per opere già in fase di realizzazione, come la Torre civica, la nuova

pista ciclabile e il Parco pubblico in Via Montegrappa, pari a Euro 3.640.000) da un loro utilizzo

efficiente e mirato. Nel concreto queste sono le nostre proposte:

A) Occupazione, Opportunità, Sviluppo locale qualificato:

creare una Task Force per i progetti europei che, sulla base di quanto previsto nel Piano Strategico di Sviluppo, effettui il monitoraggio dell’attuazione dei progetti già finanziati con fondi regionali e comunitari, garantendo al contempo la predisposizione di tutti gli strumenti volti ad accedere ai finanziamenti 2014-2020 della programmazione europea;

dare continuità al progetto P.L.U.S. e ai relativi piani integrati di sviluppo urbano sostenibile, e approntare la futura richiesta di fondi comunitari per promuovere

l’occupazione nei settori dello sviluppo eco-sostenibile;

completare l’installazione della banda larga nelle zone scoperte di Monterotondo Scalo tramite i fondi europei derivanti dal progetto P.L.U.S;

promuovere la cablatura della Zona industriale;

istituire e promuovere, anche attraverso un coinvolgimento delle associazioni di categoria,

un marchio di qualità per la reponsabilità sociale, che certifichi l’adesione dell’impresa agli standard etici;

costruzione un sistema integrato di marketing territoriale, con l’organizzazione di eventi promozionali e culturali, tramite l’apporto ed il finanziamento di soggetti pubblici e privati presenti sul territorio;

coordinare la fase d’insediamento di nuove attività commerciali in base alla

localizzazioni previste nel Piano del commercio comunale e agli strumenti di

pianificazione urbanistica attualmente in vigore e in attuazione (variante generale al Prg comunale e Piani Integrati).

favorire l’insediamento del piccolo commercio rilanciando, in base alle peculiarità del

nostro territorio e alle sue caratteristiche di servizi, una fase di consolidamento della

presenza storica commerciale, vitale per la nostra economia cittadina; attivare in questa direzione atti di indirizzo e pianificazione che favoriscano, in accordo con le associazioni di categoria, lo sviluppo di azioni in rete e coordinamento tra i commercianti, finalizzate a un

Piano di servizi per il commercio.

promuovere una Fiera Annuale della Green Economy localizzata nella Zona Industriale;

estendere Campagna Amica, il mercato a km 0 dei produttori, collaudata iniziativa che si tiene ogni sabato mattina a Monterotondo in Piazza Baden Powell, anche nella zona di Monterotondo Scalo;

promuovere tra i produttori locali l’adesione ai consorzi dell’olio Sabina DOP e del vino Colli della Sabina DOC;

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valorizzare e promuovere i prodotti alimentari locali, attraverso l’adozione del marchio

STG.

B) Formazione, qualificazione professionale, servizi ai lavoratori e alle imprese:

potenziare il Centro Comunale per l’Orientamento al Lavoro, attivare una maggiore integrazione con le attività del Centro Provinciale per l’impiego e del Centro di formazione e valorizzazione, anche attraverso un loro trasferimento all’interno degli spazi confiscati alle organizzazioni criminali in Via Salaria, abbattendo i costi degli affitti;

dare piena attuazione agli indirizzi del protocollo d'intesa sottoscritto tra l'Amministrazione Comunale, il Centro per l'Impiego, i centri di ricerca, le scuole ed il CAIMO finalizzato alla

formazione, all'orientamento ed all'inserimento lavorativo dei giovani, anche al fine di utilizzare immediatamente ed al meglio le opportunità offerte dall'iniziativa “Garanzia Giovani” finanziata con ingenti risorse dall'Unione Europea;

completare il Centro Servizi della Zona industriale e realizzare un nuovo asilo nido al suo interno;

promuovere un Centro di Consulenza per le Imprese – che potrà essere collocato

nell’ambito del centro servizi alle imprese della Zona Industriale – volto ad organizzare

corsi di formazione e informazione in ambito salute, sicurezza e ambiente, fornire

assistenza e consulenza tecnico-amministrativa alle imprese sulla sicurezza sul lavoro e il

risparmio energetico, fornire consulenza per l’implementazione dei sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro e ambiente ed energia ( SGSL – INAIL , EMAS, ISO 9000, ISO

14000, OSHA 18001, ISO 5001), progettare, in cooperazione con il CNR, lo sviluppo di

laboratori per analisi chimiche, biologiche e fisiche, gestire la piattaforma Sistri e fornire

assistenza alle imprese (call center); fornire servizi in ambito igiene industriale per i

rischi fisici, biologici, chimici, radiazioni ottiche artificiali e ergonomiche, sviluppare competenze in ambito HACCP in collaborazione con il CRA, sulla Sicurezza alimentare, supportare le imprese nell’applicazione dei modelli di gestione del rischio (D.Lgs 231/2001).

2. LA CITTÀ SOLIDALE

POLITICHE SOCIALI E WELFARE LOCALE. All’interno di una comunità, come è Monterotondo, il

pieno sviluppo di ciascuno non può essere separato da quello dell’altro, specie in una fase come

l’attuale in cui la crisi da una parte aumenta le situazioni di marginalità e fragilità sociali e,

dall’altra, ci spinge a chiuderci in difesa dei nostri soli interessi. In linea con la tradizione che

caratterizza la nostra città – capofila anche nel Distretto socio-sanitario RMG1, comprendente

anche i Comuni di Mentana e Fonte Nuova – continuiamo a ritenere che uno dei compiti prioritari

di un’Amministrazione sia quello di promuovere la coesione sociale, attivarsi per far sì che

nessuno sia lasciato solo, in primo luogo chi si trova in difficoltà, e mettere in rete in modo

sempre più efficiente ed efficace le energie e le capacità d’intervento del mondo del volontariato e

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del terzo settore. Durante il passato quinquennio, nel settore dei servizi sociali le risorse finanziarie

sono divenute, a causa dei tagli operati dallo Stato centrale, sempre più scarse e insufficienti (basti

pensare, ad esempio, all’azzeramento del fondo nazionale per l’autosufficienza nel 2011) per

sostenere la domanda di Servizi e Assistenza che, al contrario, è più che raddoppiata – anche in

seguito all’incremento della popolazione del nostro Comune, passata da 38.602 abitanti (31

dicembre 2008) a 40.376 (31 dicembre 2013). Nonostante ciò, sia un’attenta politica di Bilancio

che un’efficace opera di razionalizzazione amministrativa, hanno consentito il mantenimento di

uno standard elevato nei servizi e, al contempo, l’adozione di ulteriori provvedimenti in grado di

intervenire sulle situazioni di maggior disagio, come l’esenzione dei cittadini con reddito IRPEF al

di sotto dei 15mila euro l’anno dal pagamento delle addizionali comunali.Sulla base di questo

quadro, le nostre proposte nel campo delle politiche sociali sono:

C) Governance delle politiche sociali: Istituzione per il Welfare locale

creare un’ Istituzione per il Welfare locale, sul modello della già esistente “Istituzione culturale di Monterotondo”, con il compito di migliorare e semplificare la realizzazione delle politiche sociali, il reperimento dei finanziamenti comunitari e delle donazioni private, l’accorciamento dei tempi per il pagamento delle prestazioni effettuate dai soggetti no-profit cui viene assegnata l’implementazione di specifiche politiche.

D) Politiche sociali diffuse e partecipate:

Dare supporto formativo, tecnico, giuridico e fiscale alla creazione di cooperative di

servizi di quartiere e\o di condominio formate dai residenti – anche con il coinvolgimento dei comitati di quartiere – e raccolte in un apposito albo istituito presso il Comune;

realizzare il progetto Strade solidali, sulla scorta dell’esperienza di altre città italiane – come Bologna, Genova o Torino – dove il Comune dà incarico ai propri operatori sociali, di concerto con i comitati di quartiere, di approntare delle “banche del tempo”, in modo da promuovere, tra vie limitrofe, la copertura di una serie di servizi come le ripetizioni, l’assistenza agli anziani, il baby-sitting, la consulenza medica o legale, ciascuno secondo le proprie competenze.

potenziare il già esistente servizio Last Minute Market;

promuovere il volontariato per ragazzi dai 14 anni in su, in convenzione con gli enti scolastici con il riconoscimento di crediti formativi;

implementare un servizio mensa per i bisognosi in collaborazione con le organizzazioni di volontariato.

E) Salute e sanità:

rafforzare e sostenere l’attività delle organizzazioni di volontariato che operano in campo socio-sanitario, richiedendo anche il supporto di Organizzazione Non Governative operanti nel settore (come Emergency, Medici senza Frontiere ecc.);

promuovere iniziative di formazione al primo soccorso e di educazione sanitaria in collaborazione con la ASL, i centri di ricerca e l’Università, tendenti alla promozione di stili di vita corretti ed al controllo e alla prevenzione dei fattori di rischio, cause prime delle malattie invalidanti, sul modello dei servizi già attivati;

mettere in campo misure volte alla riduzione e alla regolamentazione degli esercizi con slot

machine per contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo, nello spirito della campagna contro il gioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco” promossa dall’Associazione “Libera”;

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destinare una parte dei locali della sede ASL di via Garibaldi, che si renderanno liberi dopo la definitiva delocalizzazione dei servizi ambulatoriali nella sede ASL di Pié di Costa, allo

sviluppo di servizi di medicina territoriale – come l’associazione dei medici di base – per garantire un’assistenza medica h24 che si affianchi a quella di Pronto Soccorso;

effettuare i lavori necessari per realizzare la nuova Farmacia Comunale h24 in viale Bruno Buozzi;

estensione del divieto di fumo ad ogni giardino e nei parco della città.

E) Politiche per la Terza e Quarta età:

mantenere la persona nella sua comunità, sostenendo la sua autonomia e supportando

la famiglia nelle varie fasi dell'assistenza oppure, quando tali condizioni non sussistono, attraverso l'inserimento dell'anziano in strutture abitative (in proprietà o in affitto) dotate di servizi comuni, da realizzare utilizzando lo strumento dell'co-housing sociale (con studenti alla pari - definendo allo scopo accordi con i servizi universitari – oppure con donne abilitate per l'assistenza familiare oppure con interi nuclei familiari) o mediante la ricerca di finanziamenti pubblici utilizzabili a tale scopo;

estendere le già esistenti forme di assistenza domiciliare leggera per anziani con difficoltà di deambulazione (fornitura domiciliare di medicinali e beni di consumo, trasporto per visite mediche ed altro), attivando forme di volontariato civile che coinvolgano anche anziani pienamente autosufficienti e capaci di svolgere tali tipi di funzioni;

creare un Albo degli e delle Assistenti Famigliari;

promuovere l'impegno di anziani totalmente autosufficienti in altre attività socialmente utili (regolamento del traffico all'entrata delle scuole, progetto “Piedibus”);

promuovere la creazione di Laboratori per l'insegnamento di lavori manuali (piccoli lavori di edilizia e/o artigianato), di cui molti anziani del territorio sono esperti, finalizzati a migliorare lo scambio generazionale;

realizzare un Centro Anziani a Monterotondo Scalo.

3. LA CITTÀ DELLA CONOSCENZA E DELLA QUALITÀ DELLA VITA

ISTRUZIONE, CULTURA, SPORT, POLITICHE GIOVANILI ED EDUCATIVE. Sono queste le

attività che qualificano la vita e lo sviluppo di una città, migliorando sia la qualità complessiva

che la consapevolezza delle persone. E non solo: istruzione, cultura, sport, politiche giovanili ed

educative creano un ambiente favorevole allo sviluppo di nuove forme di impresa e di

occupazione. Nel quinquennio passato, in linea con gli obiettivi programmatici stabiliti nel 2009,

sono stati realizzati una molteplicità di interventi e investimenti confermando la centralità di

Monterotondo in ciascuno di questi campi – a questo proposito basti pensare, ad esempio, che la

popolazione studentesca, di ogni ordine e grado, ammonta nel nostro Comune a circa 9mila unità,

molte delle quali provenienti dai comuni limitrofi, che i servizi di mensa forniscono regolarmente

pasti per 2.038 studenti mentre i trasporti scolastici assicurano gli spostamenti, ogni giorno, per

438 di loro. In particolare, per ricordarne solo alcuni: nel campo dell’edilizia scolastica è stato

realizzato il nuovo asilo nido comunale di Piedicosta che permetterà l’ingresso di 35 bambini a

partire dall’anno scolastico 2014\2015, è stata ampliata e ristrutturata la scuola elementare di Via

Giuseppe di Vittorio, per un investimento complessivo di 2.881.495 Euro; nel campo delle politiche

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educative sono stati incrementati in tutti gli Istituti Comprensivi del territorio i Servizi a supporto

dei bambini con disabilità, disturbo psico-fisico e\o grave disagio socio-ambientale; nel campo

dei servizi culturali è stata realizzata l’Istituzione Culturale di Monterotondo, organizzata

regolarmente l’Estate Eretina con un ricco calendario di iniziative e 15.000 presenze registrate nel

2013, ristrutturata la Biblioteca civica “Paolo Angelani” che vanta l’orario di apertura più lungo della

Provincia; nel campo dello Sport, mentre sono stati organizzati e promossi numerosi eventi anche

con il concorso dei soggetti privati, è stato ristrutturato lo Stadio di Monterotondo Scalo e, anche

mediante il ricco patrimonio comunale di impianti (tra cui lo Stadio del Nuoto, tra le poche piscine

olimpioniche del Lazio) garantito l’accesso alla pratica sportiva a migliaia di persone, con prezzi

calmierati.

Partendo da questo quadro, le nostre proposte per i prossimi cinque anni sono:

F) Edilizia scolastica:

eliminare le rimanenti sedi scolastiche improprie, attraverso la costruzione di una nuova

scuola media (la cui realizzazione è già programma in Via Corsica);

realizzare una nuova Scuola Materna comunale nell’area dell’Ex Onmi.

G) Cultura e infrastrutture culturali:

mettere in funzione il Nuovo Teatro Ramarini, con l’obiettivo di farne, attraverso una Direzione artistica di livello e una gestione adeguata, il punto di riferimento delle attività culturali di Monterotondo;

istituire un Museo della Resistenza;

valorizzare come polo museale la torre comunale e gli spazi di Palazzo Orsini che si renderanno disponibili dopo l’apertura della Torre Civica di Pié di Costa e il conseguente

trasferimento di una parte degli uffici;

riaprire una parte dei percorsi sotterranei di Monterotondo da integrare agli spazi di promozione della storia e della cultura locale;

modificare il regolamento sulla tassa per l'occupazione del suolo pubblico, per

prevedere la riduzione o l'esenzione per quegli esercizi pubblici che garantiscano

la realizzazione di iniziative culturali valutate di interesse dalla Istituzione Culturale Monterotondo;

istituire un concorso letterario e/o artistico su tematiche legate al territorio (storia locale, tradizioni, località) con riconoscimenti in buoni spesa (libreria, centri sportivi, cinema) eventualmente sponsorizzati dalle attività locali;

prevedere all'interno del programma dell’Estate Eretina attività culturali serali nella Zona

Industriale (festival musicali, teatro) con l’obiettivo di promuovere l'utilizzo degli spazi di lavoro come luogo di scambio e crescita culturale;

sviluppare attività di collaborazione tra le biblioteche scolastiche e quella comunale;

aprire l'archivio storico del Comune di Monterotondo, per valorizzare la memoria locale attraverso progetti di ricerca o anche progetti "civici" di recupero di fonti private tesi a coinvolgere i singoli cittadini detentori di memorie locali.

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H) Sport:

entro il 2015, costituire la Consulta dello Sport (già prevista dalla Statuto comunale);

reinvestire una parte dei proventi derivanti dei canoni di locazione degli impianti sportivi

comunali per la loro manutenzione e adeguamento;

definire un calendario cittadino pluriennale di eventi sportivi che contribuiscano all’economia cittadina e all’indotto turistico commerciale;

favorire, attraverso specifici servizi di assistenza e promozione, l’avvicinamento dei

diversamente abili allo sport.

I) Politiche giovanili e educative:

arrivare entro un anno alla creazione di un Centro Territoriale di Informazione ed

Educazione Responsabile, con l’obiettivo di promuovere l’educazione alla cittadinanza, alle differenze, all’espressione della creatività e delle emozioni, rivolto alla popolazione e al supporto degli insegnanti nell’espletamento dei loro compiti educativi;

individuare locali da adibire a Centro Sociale per iniziative culturali e sociali autogestito dalla popolazione di Monterotondo sulla base di un apposito statuto;

aprire la Casa della Pace per la promozione e la sensibilizzazione alla cultura della Pace e dei diritti umani, con il pieno coinvolgimento delle istituzioni, delle scuole e del mondo dell’associazionismo;

promuovere nelle scuole piani formativi all’educazione sentimentale e alle relazioni di

genere, in modo da diffondere nei giovani comportamenti e pratiche più consapevoli nel rapporto con il proprio corpo, nelle relazioni di coppia, nella sessualità e nel rapporto con i diversi orientamenti sessuali e identità di genere;

promuovere la creazione di laboratori formativi nelle scuole per la trasmissione della

memoria storica;

realizzare, nell’ambito del Servizio Politiche Educative, un Ufficio Integrazione Scolastica con un’unità amministrativa ed un educatore responsabili del “Servizio territoriale di integrazione” per i nostri alunni diversamente abili, con disturbo psicofisico e grave disagio socio-ambientale.

4. LA CITTÀ SOSTENIBILE

AMBIENTE, RIFIUTI, TURISMO ECO-COMPATIBILE, MUNICIPALIZZATA. L’attenzione per

l’ambiente costituisce una delle leve fondamentali per valorizzare il nostro patrimonio naturale,

allo scopo di trasmetterlo integro ai nostri figli, ma anche per mettere a regime uno sviluppo

sostenibile in grado di creare nuova e più qualificata occupazione, realizzare risparmi, innovare gli

stili di vita. Tutto ciò vuol dire misurarsi con la sfida dell’eco-compatibilità delle attività

economiche e sociali, con l’esigenza di promuovere risparmi energetici e di organizzare un ciclo

dei rifiuti in grado di ridurre l’impatto ambientale, secondo quanto previsto dalle leggi nazionali e

comunitarie. In più, siamo profondamente convinti della necessità di adoperarsi per rendere

pubblica la gestione di beni essenziali come l’acqua, in linea con gli esiti referendari del

Giugno 2011, e di mantenere pubblica la gestione dell’azienda municipalizzata APM, attore

fondamentale nella costruzione della città eco-compatibile.

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Anche in questo ambito, Monterotondo parte da un retroterra avanzato: ricordando alcuni,

significativi interventi, nella passata consigliatura, sono stati installati sugli edifici scolastici e

pubblici pannelli solari che permettono oggi la produzione di 143 KW di energia elettrica, con

notevole risparmio di costi per l’Amministrazione e riduzione di emissioni CO2 pari a 280

Tonnellate l’anno; nel campo complesso del ciclo dei rifiuti, la raccolta differenziata porta a porta

è stata estesa al 30% delle utenze domestiche e alla totalità della Zona Industriale. Per quanto

riguarda i parchi e giardini, sono stati realizzati nuovi parchi gioco in via Santa Chiara, in via

Pelosi, in piazza Falcone e Borsellino mentre sono state create le condizioni urbanistiche per la

prossima realizzazione di nuovi parchi e orti urbani, per una superficie complessiva di 3 Ettari, a

Santa Maria (ex Villa Piromallo), in prossimità di via Tagliamento e in viale Cecconi.

Così, i nostri interventi per la prossima consigliatura saranno:

J) Ambiente, energia, acqua e cambiamento climatico:

- nomina di un Energy Manager che abbia la duplice funzione di consulente sia per l’amministrazione comunale che per i cittadini nella scelta di soluzioni finalizzate al risparmio energetico. L’Energy Manager presenterà una relazione annuale in merito agli interventi effettuati e ai risparmi energetici ed economici conseguiti;

- dare attuazione al Piano di Azione per l’Energia Sostenibile di Monterotondo per la riduzione delle emissioni. Il piano, secondo quanto previsto dal Patto dei Sindaci per l’energia sostenibile di cui il nostro Comune fa parte, prevede un abbattimento del 20% di emissione di CO2 per il 2020 (entro il 2030 del 40% e nel 2050 dell’80%-

90%), dando priorità alla diffusione dell’illuminazione a LED e dei compattatori Plastica\Alluminio;

sviluppare una strategia preventiva di adattamento al cambiamento climatico, secondo l’indirizzo che è stato lanciato dall’Unione europea e che potrebbe svilupparsi attraverso il modello del “Patto dei Sindaci”;

proseguire gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici

pubblici, attraverso lo sviluppo di progetti che utilizzino le migliori tecnologie disponibili e che prevedano tempi rapidi di ritorno degli investimenti;

sviluppare ulteriori progetti che prevedano l’utilizzo di fonti rinnovabili e di impianti di

cogenerazione, anche promuovendo la partecipazione dei cittadini attraverso

l’acquisizione di quote di produzione;

analizzare i contratti in essere e gli investimenti in atto e futuri con il gestore del servizio

idrico (Acea ATO2 S.p.A), in accordo con ATO2 nell'Assemblea dei Sindaci, per favorire

nel territorio il corretto esercizio della distribuzione, della depurazione delle acque e

il relativo tariffario. Dopo questo percorso di verifica, con il coinvolgimento del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, l’Amministrazione valuterà la possibilità di un’azione tesa alla ripubblicizazione della gestione del servizio idrico nel Comune, sulla base dell'esito referendario del giugno 2011 e della recente approvazione da parte della Regione Lazio della legge di iniziativa popolare per l'acqua pubblica;

approvare definitivamente ed attuare il Piano di Sviluppo e Gestione Forestale del

Bosco di Gattaceca, elaborato in applicazione della legislazione regionale, che garantirà la valorizzazione del patrimonio arboreo e la migliore fruibilità del bosco per fini ludico-ricreativi, didattici e sportivi;

attivare un tavolo con la Regione e gli Enti di Salvaguardia per la preservazione e il

controllo della fauna del Bosco.

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K) Rifiuti

- migliorare il coordinamento tra le politiche ambientali e quelle relative alla gestione dei rifiuti;

- incrementare progressivamente l’area del territorio comunale coperta dalla raccolta

differenziata “porta a porta” con l’obiettivo di estenderla a tutta la città, compresi i luoghi pubblici (piazze, giardini, parchi) entro il primo trimestre del 2015 (progetto “Monterotondo: rifiuti zero” già approvato con delibera comunale);

- organizzare e implementare un servizio giornaliero di accettazione rifiuti ingombranti;

- sviluppare progetti ad hoc per la raccolta e il trattamento di altre frazioni (come per esempio gli oli esausti e la raccolta premiale dei vuoti a rendere);

- realizzare un impianto di valorizzazione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata “porta a porta”;

- definire un progetto per la realizzazione di un impianto di trattamento della frazione

umida dei rifiuti con produzione di biogas e compost;

- migliorare lo stoccaggio della frazione “secca” dei rifiuti al fine di ridurre i costi di trasporto verso gli impianti;

- verificare e monitorare i siti in cui si registra la presenza di amianto, con la conseguente

mappatura e predisposizione di un piano di bonifica;

- attivare l’Eco-Centro Comunale – già appaltato e realizzato all’80% - attraverso il quale sarà possibile supportare meglio la raccolta differenziata (compresa quella relativa ai rifiuti

ingombranti) e trasferire il Centro Logistico Servizio Igiene Ambientale dall’attuale sede di Via Marzabotto alla Zona Industriale, in un’area di proprietà comunale adiacente allo stesso Eco-centro.

L) Turismo culturale ed eco-compatibile:

Istituire e promuovere un percorso-parco fluviale “Lungo Tevere” tra l’ex area briziarelli e il centro canoa, riqualificandola e attrezzandola (noleggio mountain bike, raccolta dei rifiuti, tavolini ecc.) in modo da renderla fruibile e accessibile ai cittadini e ai visitatori;

avviare una fase di interlocuzione e discussione con il CRA, al fine di rendere accessibile in determinati orari, l’area di Torremancina.

promuovere una convenzione con l’area di Crustumerium al fine di collegare il Museo e

l’area di scavo, attraverso il percorso Via Francigena-sentiero del Centenario del CAI;

recuperare e valorizzare il sito della Torraccia;

promuovere la creazione di uno spazio intercomunale adibito ad eventi, attività

sportive ed educative all’aperto, nell’area compresa tra via Reatina, via Castelchiodato e l’Autostrada A1.

M) Municipalizzata:

- l’azienda municipalizzata (APM) continuerà ad essere a gestione e proprietà pubblica per i prossimi cinque anni, in linea con le scelte sin qui effettuate e che hanno prodotto, oltre all’ampliamento dei servizi, bilanci in attivo, aumento del personale e stabilizzazione di una sua quota significativa;

- sulla base di questa visione strategica, verranno effettuati ulteriori investimenti per aumentare la capacità di APM di gestire ulteriori servizi.

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5. LA CITTÀ DEGLI SPAZI E DEI NUOVI FLUSSI

URBANISTICA, EDILIZIA PUBBLICA, PATRIMONIO COMUNALE, DECORO URBANO,

MOBILITÀ. Un territorio che cresce ha bisogno di programmare luoghi e flussi di mobilità che

siano non solo adeguati alle nuove esigenze ma anche rispettosi dell’ambiente e funzionali alla

comunità, ritagliati su ciascuno dei cittadini. Il nostro Comune, che si è dotato sin dagli anni

Settanta di un Piano Regolatore, poi rivisto con la Variante Generale entrata in vigore nel 2009, ha

da sempre adottato l’idea della città policentrica, nella quale ogni zona e quartiere deve essere

dotata di tutti i servizi necessari alla vita dei suoi residenti, senza alcuna discriminazione

territoriale. Sulla base di tale principio, in questo quinquennio il Comune di Monterotondo si è

aggiudicato un finanziamento europeo per la realizzazione del progetto P.L.U.S. (5 milioni di Euro)

da utilizzare per la riqualificazione dei quartieri di Monterotondo Scalo, le cui prime opere sono

già in fase di realizzazione (come la Torre civica e la pista ciclo-pedonale).

Anche nel campo dei lavori pubblici non si può che registrare una decisa contrazione delle risorse

disponibili in seguito alle manovre del Bilancio Statale attuate in questi anni. Nonostante queste

difficoltà sono stati comunque realizzati alcuni significativi interventi tra i quali: il recupero della

viabilità del Centro Storico, la costruzione di 18 alloggi di edilizia residenziale agevolata ai

Cappuccini, la realizzazione di interventi di edilizia residenziale sovvenzionata (Legge 179/92) in

località Bulicara e una serie di lavori di sistemazione di strade e marciapiedi per complessivi

780.000 Euro.

Partendo da questo quadro, negli anni di difficoltà economiche accentuate che stiamo vivendo,

occorrerà attivarsi per lo sviluppo di forme di recupero dei beni abbandonati e per realizzare

tutti quegli interventi di edilizia pubblica in grado di rispondere all’attuale emergenza abitativa. Allo

stesso tempo, occorrerà approntare nuovi spazi pubblici, migliorare attraverso interventi organici la

mobilità sul territorio e realizzare opere mediante le quali creare lavoro e un rapporto equilibrato

con l’ambiente, in una Città che supera ormai i 40.000 abitanti. Come possono essere realizzate e

finanziate tutte queste opere? Oltre ad un’attenta gestione amministrativa, le risorse dovranno

venire dalla promozione di forme di collaborazione tra cittadini, mediante una diversa

valorizzazione del patrimonio comunale, attraverso l’accesso a fondi comunitari e infine

utilizzando il project financing.

Su queste basi, le nostre proposte programmatiche sono:

N) Urbanistica, edilizia pubblica e in autorecupero:

- mettere rapidamente a regime le aree pubbliche previste nei piani attuativi della variante generale al PRG (programmi integrati, ambiti, comparti) per la realizzazione dei servizi pubblici (parcheggi, aree verdi attrezzate, centri per la cultura, la socialità, il tempo libero) partendo dai quartieri nei quali questi sono per ora carenti, seppur previsti dalla Variante stessa;

- proseguire il piano di edilizia pubblica volto a realizzare interventi a favore della

popolazione anziana e delle giovani coppie;

- supportare i processi di autorecupero degli edifici in disuso di proprietà del comune, attraverso la costituzione di particolari cooperative mediante le quali i loro membri,

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adeguatamente formati, intervengono direttamente nelle opere di ristrutturazione al fine di ricavarne i loro futuri alloggi;

- elaborare un piano per l’ulteriore valorizzazione delle aree agricole periurbane con la

messa a frutto di quelle di proprietà comunale e prosecuzione dell’esperienza degli orti

urbani, con l’obiettivo di favorire e diffondere l’auto-produzione biologica di frutta e verdura.

O) Patrimonio comunale e beni comuni

- ridefinire il piano di valorizzazione ed alienazione del patrimonio comunale ed utilizzo

delle risorse finanziarie ottenute per gli investimenti – in particolare manutenzione

straordinaria delle scuole e delle case popolari comunali;

- avviare un censimento dei beni comuni inutilizzati, di quelli utilizzati arbitrariamente, dei beni privati abbandonati, per valutare in forma partecipata, una loro possibile gestione, ricercando le risorse regionali, nazionali, europee che possano sostenere progetti finalizzati a tali forme di gestione;

- approvare un Regolamento comunale per la cura dei beni comuni urbani, volto ad individuare le forme di collaborazione tra cittadini e Amministrazione nel campo della loro cura e rigenerazione (cittadinanza attiva).

P) Decoro urbano

- rimuovere tutte le barriere architettoniche presenti in città;

- proseguire il rifacimento dei marciapiedi, l’istallazione di una nuova illuminazione al

LED nell’asse centrale della Città, dando così continuità agli interventi di rifacimento del Centro Storico e dell’asse via Nomentana-via Buozzi;

- prevedere sgravi fiscali sulle imposte comunali per i cittadini che effettueranno

ristrutturazioni e interventi di abbellimento delle facciate degli immobili nel Centro Storico, al fine di migliorare il decoro urbano della zona.

Q) Mobilità

- istituire il Mobility Manager per razionalizzare, governare e migliorare i processi di mobilità, in collaborazione con il relativo tavolo tematico;

- progettare e implementare, entro il primo anno della Consigliatura, il nuovo piano urbano

del traffico;

- potenziare il bike-sharing e implementare un progetto pilota di car-sharing;

- realizzare percorsi di viabilità pedonale tra Monterotondo Scalo e Monterotondo Centro;

- avviare su tutto il territorio comunale il progetto Piedibus, attraverso il quale organizzare percorsi assistiti di mobilità dei bambini per recarsi a scuola, senza l’utilizzo dell’automobile;

- promuovere un maggior coordinamento, anche al livello di integrazione dei titoli di viaggio,

tra il trasporto pubblico comunale (Rossibus) e il servizio COTRAL;

- riqualificare le aree degli ex-parcheggi COTRAL (area adiacente alla piscina e in Via della Fonte) in attesa della ricollocazione dell’area mercatale;

- mettere in sicurezza e definire una gestione più efficiente del parcheggio del

“Carrapone”;

- realizzare 3 nuovi parcheggi, per oltre 300 posti, sull'asse stradale Via Gramsci, Viale

Buozzi; il primo a raso in Via Gramsci, il secondo nell'area dell'ex-Cinema Arena, acquisita al patrimonio dopo la confisca del bene alla mafia, il terzo, interrato e multipiano, in Piazza Mentana da realizzarsi in project financing;

- attivare la ZTL al Centro Storico con varchi orari e definizione di fasce orarie per carico/scarico merci. Riorganizzare la sosta nelle aree del Centro Storico non sottoposte a ZTL, limitando i parcheggi a tempo ed esentando dalle fasce blu delle aree limitrofe i residenti della zona;

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- predisporre un servizio di navetta serale/notturna in occasione di eventi culturali organizzati in zone centrali, che possano favorire la partecipazione dei cittadini dei quartieri più decentrati.

6. LA CITTÀ SICURA E DEI DIRITTI.

DIFESA CIVILE, SICUREZZA URBANA, LEGALITÀ E DIRITTI. Solo una reale cultura della

sicurezza è in grado di vedere le molteplici dimensioni connesse al tema e di metterle in relazione

virtuosa con la cultura dei diritti e del rispetto della convivenza civile. In questi anni il tema

della sicurezza è stato spesso strumentalizzato per alimentare ondate di paura a sfondo xenofobo.

Per noi, il tema della sicurezza e dei diritti si declina in almeno due dimensioni. La prima

comprende la difesa civile e la messa in sicurezza del territorio; la seconda la sicurezza urbana.

Su questa base, nei prossimi cinque anni vogliamo realizzare i seguenti interventi:

R) Difesa civile e messa in sicurezza del territorio

- realizzare un Piano di Protezione Civile che individui tutte le aree a rischio (soprattutto idraulico e idrogeologico), definendo le procedure da attuare in caso di allerta o calamità;

- attrezzare l’area tra via Reatina, via Castelchiodato e l’Autostrada A1, già destinata ad

“area di accoglienza scoperta” per l’allestimento di insediamenti abitativi di emergenza (containers), in grado di assicurare un ricovero di media e lunga durata in caso di calamità naturali;

- realizzare il Canale di guardia in località Capanna Vecchia-Fosso Semblera, secondo il progetto già approvato;

- avviare una campagna di verifica del suolo e del sottosuolo del Centro Storico e di messa in sicurezza delle aree a rischio.

S) Sicurezza urbana

- potenziare l’esperienza di AGORÀ (Ufficio Comunale per la Sicurezza Urbana),

incrementandone le risorse e coinvolgendo tutti gli ambiti dell’Amministrazione, in un’ottica di Piano Strategico di Sviluppo;

- riorganizzare il Corpo della Polizia Locale, rendendo più efficienti le risorse già esistenti, riallocando in pattuglie stradali gli agenti che svolgono compiti amministrativi all’interno

degli uffici. Questa misura ha lo scopo di assicurare una maggiore vigilanza urbana, soprattutto nelle zone della nostra città che ne sono più carenti. A tal fine, occorre prevedere altresì un servizio notturno, svolto da agenti che verranno adeguatamente preparati con corsi di formazione e dotati di dispositivi di protezione individuale (D.P.I.);

- installare telecamere nei punti sensibili della città, posizionando anche le così dette “foto trappole” per contrastare i reati di natura ambientale (discariche abusive, bracconaggio ecc.).

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7. LA CITTÀ DEMOCRATICA

AMMINISTRAZIONE, TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE. Una delle più forti garanzie per il

presidio e l’ ampliamento degli spazi democratici è rappresentata da un’amministrazione

trasparente, efficiente, orientata al coinvolgimento dei cittadini nell’elaborazione e attuazione

delle politiche. La buona amministrazione, fatta di partecipazione e la trasparenza, non soltanto

consente di ripristinare quelle forme di rapporto tra Istituzioni e società civile che oggi vengono

minacciate da più fronti, ma attraverso una gestione organizzata, efficace e finanziariamente

equilibrata consente di raggiungere ambiziosi obiettivi di equità sociale. Sul piano organizzativo,

nello scorso quinquennio è stata realizzata una completa riorganizzazione dei servizi comunali

in senso dipartimentale, con la conseguente riduzione di quella frammentazione dei centri

decisionali che aveva in passato rallentato l’azione amministrativa. Inoltre, il controllo di gestione è

stato informatizzato ed è stato approvato un atto con il quale vengono indicati i tempi per

l’emanazione di tutti i provvedimenti, con conseguente verifica e controllo.

Noi crediamo nei principi dell’Amministrazione come casa di tutti i cittadini e casa di vetro: per

questo i curriculum del Sindaco e degli Assessori sono disponibili on-line sin dal 2009. Su un piano

più amministrativo, oltre ad aver attivato molteplici forme di comunicazione che utilizzano i social

networks in modo da favorire un interscambio in tempo reale tra Comune e cittadini, sono stati

approvati diverse strategie volte ad incentivare la trasparenza e a contrastare capitali e pratiche

illecite: il Piano per la trasparenza e l’integrità (2014), che individua le principali azioni e linee di

intervento in materia di legalità e trasparenza sia nella struttura comunale che nel rapporto con la

società civile; il Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014 – 2016. Infine, è stata istituita

la Consulta delle Associazioni culturali per favorire una maggiore partecipazione all’elaborazione

delle politiche culturali.

Proseguendo su questa strada, per il prossimo quinquennio proponiamo i seguenti interventi:

T) Giunta, programmazione e valutazione dell’azione amministrativa:

- scelta degli Assessori sulla base di criteri di rinnovamento e competenza;

- assegnare delle Deleghe secondo criteri di razionalità amministrativa e sinergia degli

accorpamenti in funzione degli obiettivi programmatici;

- entro l’approvazione del primo Bilancio di Previsione della Consigliatura, adottare il Piano

Strategico di Sviluppo, uno strumento costruito con la partecipazione attiva di tutte le istituzioni, l’Università e gli attori della comunità locale, volto a individuare gli scenari e le strategie di sviluppo futuro della città;

- assegnare una specifica Delega alla partecipazione e al Piano Strategico di Sviluppo, attraverso la quale attuare il coordinamento e l’inclusione effettiva dei risultati dei processi partecipativi nell’azione amministrativa;

- entro la fine di ciascun anno di Consigliatura, la predisposizione da parte della Giunta di atti di indirizzo programmatici che, sulla base di una valutazione di quanto realizzato, delle

criticità incontrate e tenendo conto dei processi partecipativi, stabiliscano gli obiettivi

strategici da perseguire l’anno successivo;

- adozione del Codice Etico del Comune.

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U) Razionalizzazione amministrativa, decentramento, comunicazione interna ed esterna:

- assicurare una copertura adeguata ed omogenea di personale a tutte le aree amministrative;

- garantire la fluidità e lo scambio trasparente delle informazioni tra i vari uffici con il potenziamento e il miglioramento dei servizi informatici di intranet;

- potenziare gli strumenti di comunicazione digitale attivi sul web e sui social network in modo da garantire una rapida accessibilità alle informazioni riguardanti la vita

amministrativa, il supporto dei processi partecipativi e l’interscambio di informazioni tra cittadini e Amministrazione;

- trasferire iservizi e gli uffici comunali presso la Torre Civica di Pié di Costa, in fase di realizzazione nell’ambito del Progetto PLUS.

V) Diritti, legalità, trasparenza e partecipazione: - potenziare, attraverso la formazione di un gruppo integrato (forze dell’ordine, strutture

socio-sanitarie) il già esistente centro anti-violenza per il sostegno, il soccorso e l’ospitalità di tutte le vittime di violenza fisica, sessuale e maltrattamenti;

- attivare un tavolo permanente contro l’omofobia, in collaborazione con le associazioni e le realtà pubbliche già attive in area socio-educativa, che lavori alla formazione degli insegnanti, delle figure dell’Amministrazione e dei Servizi pubblici con l’obiettivo di sostenere, mediante la formazione, la lotta alla discriminazione e all’omofobia in tutto il territorio;

- attivare un Protocollo d’intesa con l’Associazione Libera per gestire in modo ottimale il

patrimonio confiscato alle organizzazioni criminali e offrire supporto all’attivazione di un

Osservatorio Comunale sulla Legalità che intervenga: o nella promozione di comportamenti corretti presso la cittadinanza, o nella modifica dei regolamenti commerciali per scongiurare eventuali infiltrazioni

mafiose, o nella promozione di iniziative, con il coinvolgimento di sindacati, magistratura,

prefettura, etc., volte a contrastare il fenomeno del lavoro nero, sia per tutelare i diritti dei lavoratori, che per evitare la concorrenza sleale nei confronti delle aziende in regola;

- istituire il Consiglio Tributario, come da delibera già approvata dal Consiglio Comunale, per la lotta all'evasione e per la definizione di agevolazioni tributarie per le famiglie meno abbienti, per le fasce svantaggiate e per gli anziani;

- implementare il Registro Comunale delle Unioni Civili;

- inserire nello Statuto del Comune di Monterotondo la figura del Consigliere straniero

aggiunto, riconoscendo ai cittadini maggiorenni non comunitari, residenti nel territorio comunale, il diritto di eleggere un proprio rappresentante. Il Consigliere straniero non ha diritto di voto e non concorre a determinare il numero legale delle sedute, ma, con diritto alla convocazione, all’informazione preliminare sugli oggetti all’ordine del giorno e con diritto alla parola, è chiamato a partecipare ai lavori del Consiglio Comunale, delle Commissioni Consiliari permanenti e delle Commissioni speciali. Ha gli stessi diritti previsti per i Consiglieri Comunali e con essi condivide la durata del mandato. La sua elezione avviene di norma insieme al rinnovo del Consiglio Comunale;

- approvare un Regolamento Unificato dei Comitati di quartiere, elaborato con il loro diretto coinvolgimento;

- dare attuazione al Decreto Legislativo 33/2013 sulla trasparenza, che obbliga le

amministrazioni a pubblicare dati e informazioni utili ai cittadini sia per verificare l’efficacia dell’azione amministrativa sia per prendere adeguata conoscenza della rendicontazione delle spese effettuate;

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- predisporre il piano anti-corruzione (individuazione degli uffici oggettivamente più a rischio, predisposizione di modalità operative per la diminuzione del rischio di corruzione) secondo quanto previsto dalla Legge 190/2012.

UN RUOLO MIGLIORE

LE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE. Il nostro Comune ha assunto un ruolo strategico tra i

Comuni di prima fascia dell’area Metropolitana di Roma. Nonostante l’estrema vicinanza, la

soluzione di continuità con la Capitale ha favorito uno sviluppo autonomo e il mantenimento di una

specifica identità culturale e di servizi. L’apertura del casello autostradale, in corrispondenza

della nostra zona industriale, ha sorretto il nostro tessuto produttivo imprenditoriale in un periodo di

importante crisi e ha agevolato gli spostamenti dei nostri cittadini e di una vasta area della

provincia, ma la sua connotazione strategica ha contribuito a non risolvere del tutto i problemi di

viabilità: il lungo tratto urbano della Salaria continua a essere costituito solo in parte dal traffico

locale, ed è spesso congestionato. Per questo il nostro lavoro per i prossimi 5 anni sarà quello di

favorire quelle opere infrastrutturali, che, pianificate e finanziate, ancora non sono state

messe in cantiere dalla Regione Lazio. Inoltre promuoveremo, presso le sedi competenti,

l’attivazione di sistemi di trasporto pubblico più solidi, mirando al soddisfacimento di nuovi

bisogni emersi presso la cittadinanza, che si è spesso attivata, in questi ultimi 5 anni, attraverso

Comitati di pendolari soprattutto e petizioni popolari di studenti e lavoratori. Il nostro impegno sarà

diretto a favorire:

1. il raddoppio della Salaria fino a Vallericca e, vista la natura dell’opera, la corrispondente

messa in sicurezza idraulica della zona dello Scalo attraverso il completamento del sistema di arginatura del fiume Tevere. La Regione Lazio è l’ente responsabile dell’attivazione di tali infrastrutture, in parte realizzate nell’ultimo quinquennio, in parte progettate e rifinanziate nell’ultimo bilancio regionale di previsione. Per questo, il nostro impegno sarà quello di coordinare con la Regione un piano di lavori ed interventi da definire con tutte le altre Istituzioni interessate (Anas, Provincia e Comune di Roma).

2. l’ampliamento del sottopasso in località Vallericca. Tale intervento consentirà di facilitare la viabilità in direzione e in rientro da Roma e permettere un collegamento alternativo a quello esistente con la Salaria, nel tratto urbano ed extraurbano, e il raccordo con l’autostrada. Il nostro intervento prevederà un più intenso rapporto con Regione, Provincia e Ferrovie dello Stato.

3. la tutela e la manutenzione dei fossi e delle aree a rischio idrogeologico, opportunamente mappate, che, pur insistenti sul comune di Roma, hanno fino ad oggi determinato, o rischiano di determinare, danni a persone e a cose nel nostro territorio. Sarà definito un protocollo d’intesa con il III Municipio e la Provincia.

4. coordinamento con l’Agenzia regionale dei trasporti per l’attivazione di nuove corse che

coprano fasce orarie notturne, soprattutto di raccordo con la Stazione ferroviaria, e garantiscano alla popolazione scolastica attiva negli Istituti superiori presenti nel nostro Comune un migliore e più puntuale servizio negli orari di entrata e uscita dalle Scuole.

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REGIONE E ASL, GLI IMPEGNI PER LA CITTÀ. La nostra comunità ha saputo lottare conto la

chiusura dell’Ospedale, così come prevista dal Decreto 80, riuscendo nell’intento. Ma è impossibile

non accorgersi del graduale depotenziamento del nostro Nosocomio, l’inadeguatezza delle

politiche del personale finora adottate dalla Asl e le evidenti obsolescenze che ancora gravano

sulla sua funzionalità piena. Ci attiveremo presso la Regione, ente responsabile del sistema

Ospedaliero e titolare delle competenze legislative in materia Sanitaria per:

- promuovere il rifinanziamento del nuovo Ospedale della valle del Tevere, così come previsto dai precedenti Governi regionali e contestualmente richiedere con la solita

determinazione il mantenimento dell’Ospedale SS. Gonfalone come struttura per acuti, implementando l’efficienza delle prestazioni sanitarie attraverso politiche del personale e scelte di carattere organizzativo adeguate ai bisogni della vasta utenza, intercomunale, che vi fa storicamente riferimento.

- agevolare il trasferimento dei servizi ambulatoriali del nostro distretto sociosanitario di

riferimento, ora localizzate nel Centro storico, presso strutture accessibili e ben

collegate attraverso sistemi di trasporto pubblico locale e regionale.