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Relazione di bilancio 2015 Hypo-Alpe-Adria Bank S.p.A. Italia

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Relazione di bilancio 2015Hypo-Alpe-Adria Bank S.p.A.

Italia

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Indice

Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015 7

Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2015 13

Lo scenario macroeconomico 14Il mercato creditizio in Italia 16Andamento della gestione 16Impieghi finanziari 17Dinamica del Patrimonio Aziendale 25Dinamica del Rendiconto Finanziario 26Prof ili di rischio aziendale 27Politiche commerciali 34Struttura organizzativa e Risorse Umane 35Responsabilità sociale di impresa 37Altre informazioni 38Informativa supplementare 46

Bilancio Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.al 31 dicembre 2015 49

Relazione della società di revisione 212

Relazione del Collegio Sindacale 216

Allegati di bilancio 222

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Capitale sociale: 318.187.600 (i.v.)Sede legale: Udine, Via Marinoni 55Sede amministrativa: Tavagnacco, Via Alpe Adria 6Codice fiscale, partita I.V.A. e numero d’iscrizione del Registro delle imprese di Udine: 01452770306Aderente al Fondo di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di GaranziaSocietà sottoposta ad attività di direzione e coordinamento da parte di HBI – Bundesholding AG - Vienna (Austria)

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Cariche sociali

Consiglio di amministrazione

Presidente: Florian Schumi (da 15/10/15) Alexander Picker (fino a 30/09/15)

Consigliere: Fausto Alberto Edoardo Galmarini - indipendenteConsigliere: Marco Gariglio (fino a 25/02/16)Consigliere: Ivan Rampelotto (da 11/11/15) - indipendenteConsigliere: Haymo Unterhauser (da 11/11/15) – indipendente

Collegio sindacale

Presidente: Michele TestaSindaco Effettivo: Giorgio MicheluttiSindaco Effettivo: Raffaele DuriaSindaco Supplente: Alberto FrateSindaco Supplente: Carlo Daniele

Direzione generale

Amministratore Delegato e Direttore Generale (Chief Risk Officer): Marco Gariglio (fino a 25/02/16)Direttore Generale(Chief Financial Officer): Maurizio Valfrè (da 01/03/16)Vice-Direttore Generale (Chief Operations & Market Officer): Simone CaraffiniVice-Direttore Generale (Chief Financial Officer): Maurizio Valfrè (fino a 01/03/16)Resp. Legale e Crediti(Chief Legal and Recovery Officer): Federico Di Berardino (fino a 01/03/16)Dir. Legale e Crediti(Gen. Counsel & Chief Lending Officer): Federico Di Berardino (da 01/03/16)

Società di revisione

KPMG SpA (come da incarico conferito dall’Assemblea dei Soci in data 11/11/15)PricewaterhouseCoopers SpA (fino a 11/11/15)

Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015

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Storia ed azionariato

L’Istituto nasce nel 1986 come società di leasing denominata Finservice S.r.l. su iniziativa di un gruppo di professionisti udinesi: ha per oggetto lo svolgimento dell’attività di locazione finanziaria di beni mobili ed immobili a favore della piccola e media impresa e concentra la sua attività in ambito regionale.

Nel corso del 1988 la società – con l’ingresso nella compagine sociale della Kärntner Landes und Hypothekenbank AG di Klagen-furt quale socio di maggioranza – assume la denominazione di Hyposervice S.r.l. e nel 1990 si trasforma in S.p.A.

Nel 1998 Kärntner Landes und Hypothekenbank AG realizza il conferimento della propria stabile organizzazione in Italia nella Hypo Service, che viene così trasformata in Banca (con conseguente aumento del capitale sociale).Dopo il conferimento l’Istituto affianca all’attività di leasing anche l’attività bancaria di raccolta ed impiego del pubblico risparmio, sviluppando un concetto di banca universale.

Kärntner Landes Holding rimane azionista di maggioranza di Hypo Alpe Adria Bank International AG (HBInt), il gruppo di cui l’Istituto bancario italiano è una delle affiliate, fino a che - nel 2007 - la maggioranza delle azioni passa alla Bayerische Landesbank.

Nel 2009 – con la nazionalizzazione di HBInt - la Repubblica d’Austria diventa azionista unico di Hypo-Alpe-Adria-Bank Inter-national AG.

Il 18 marzo 2014 il governo austriaco delibera di trasformare Hypo Alpe-Adria-Bank International AG in una società “wind down” deregolamentata, di diritto privato, senza garanzia di stato. La deregolamentazione comporta la separazione della rete bancaria South-Eastern Europe (SEE) con la conseguente creazione della SEE Holding - partecipata direttamente dallo stato austriaco - ed il trasferimento della proprietà della banca italiana in una nuova holding denominata HBI Bundesholding AG, il cui unico socio è la Repubblica d’Austria.

Corporate Governance

L’attuale sistema di governance, come da ultimo integrato a seguito della delibera assunta in data 1° marzo 2016, si fonda sui seguenti elementi:

• un Consiglio di Amministrazione composto di n. 4 membri, di cui allora tre dotati di requisiti di indipendenza; si tratta di una composizione quali-quantitativa che consente appieno al Consiglio di svolgere i compiti cui è chiamato, cioè deliberare sugli indirizzi di carattere strategico della Banca e verificarne nel continuo l’attuazione, assicurando un efficace confronto dialettico con la funzione di gestione e con i responsabili delle principali funzioni aziendali, verificando nel tempo le decisioni da queste assunte;

• un Direttore Generale, al quale sono stati attribuiti tutti i po-teri di supporto del Consiglio stesso nonché di gestione attiva; più in particolare, ai poteri spettanti al Direttore Generale in base al Testo Unico dei Poteri, come modificato e riapprova-to nella citata seduta del 1° marzo 2016, sono stati aggiunti specifici poteri; si tratta di un assetto di deleghe determinato in modo molto analitico, caratterizzato da chiarezza e precisio-ne, anche nell’ indicazione dei limiti quantitativi e di valore. Tali poteri verranno esercitati, tra l’altro, al fine di presidiare direttamente talune importanti aree amministrative (Human Resources, Accounting, Financial Controlling, Finanza, Credit Processing).

• una Direzione Generale, composta dal Direttore Generale e da due altre figure, con veste rispettivamente di Vice Direttore Generale e di Direttore Legale e Crediti, cui è stato attribuito il presidio diretto di nevralgici snodi gestionali: da un lato talune aree organizzative e commerciali (Organization / IT; Supporto Amministrativo; Real Estate Management; Commerciale) e dall’altro lato talune aree di supporto (Legal Services, Credit Rehabilitation; Soft Collection; Credit Management).

Al Collegio Sindacale è assegnata la funzione di controllo, intesa come verifica della regolarità e dell’adeguatezza degli assetti organizzativo-contabili e della complessiva funzionalità del sistema dei controlli interni della banca.

I comitati interfunzionali assicurano la regolare conduzione delle attività di business ed il buon funzionamento dell’operatività dell’Istituto.

Il sistema dei controlli interni si pone quale necessario bilanciamento dell’assetto operativo e gestionale e rappresenta un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo

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della Banca: assicura, tra le altre cose, che l’attività aziendale sia condotta in coerenza con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata ad una sana e prudente gestione.

In tale contesto assumono una funzione di rilievo le funzioni di controllo istituite dalla Banca: Internal Audit, Compliance & AML e Risk Control.

Ad esse si aggiunge l’Organismo di Vigilanza istituito ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. 231/2001.

Il quadro degli attori del sistema dei controlli interni si completa con il Comitato Controlli e Rischi, che ha una funzione consultiva e di coordinamento.

Il controllo contabile è demandato alla Società di Revisione.

Nel seguito una breve descrizione della struttura organizzativa aziendale.

Relativamente al sistema dei controlli interni, si rimanda per un’esposizione più dettagliata al successivo paragrafo “Sistema di gestione, misurazione e controllo dei rischi” di questa Relazione.

Human Resources Garantisce, nell’ambito delle strategie aziendali, l’attuazione delle politiche del personale definite dalla Direzione Generale ed il rispetto delle vigenti normative giuslavoriste. In particolare si occupa della pianificazione degli organici, del reclutamento e della selezione, delle politiche retributive, dell’amministrazione e della previdenza dei dipendenti, della formazione nonché della valuta-zione delle performance. Si occupa anche delle relazioni industriali e sindacali e del contenzioso del lavoro.

Financial ControllingGarantisce la gestione del processo di definizione degli obiettivi aziendali ed il controllo dei risultati, fornendo analisi ed informa-zioni, macro e di dettaglio, utili a supportare la Direzione Generale nell’assunzione delle scelte gestionali.

Legal ServicesE’ il punto di riferimento per tutte le tematiche di natura legale (escluse quelle fiscali e giuslavoristiche, seguite rispettivamente dal Reparto Fiscale e dall’Area Human Resources). Fornisce assistenza e consulenza giuridica, gestisce il contenzioso legale non riferibile

Board of Statutory Auditors Board of Directors

Top Management

Market Division

Zona Fvg

Zona Veneto

Est

Zona VenetoOvest

Zona Lombardia

Est

Zona Lombardia

Ovest

Support Functions

Adm.support

Real EstateMgt

Treas Financ.Services

CreditProc.

CreditMgt.

CreditReha

SoftCollect

Audit

Human Resourses

Financial Controlling

Compliance and AML

Risk Control

Legal Services

Accounting

Audit Company

Organismo di Controllo l. 231/2001

Hypo Alpe-Adria-Finance Srlin liquidazione

Hyposervice Srl

Orga/IT

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al recupero crediti e collabora con l’Area Compliance & AML per la diffusione della cultura giuridica. Incorpora, al proprio interno, l’Ufficio Reclami.

AccountingAssicura la corretta gestione della contabilità della Banca e delle società controllate nel rispetto delle norme civilistiche e fiscali.

Cura la redazione del bilancio d’esercizio e delle segnalazioni di Vigilanza.

E’ garante dell’adempimento degli obblighi fiscali della Banca e delle società da essa controllate.

Ufficio Segreteria di DirezioneFornisce supporto segretariale qualificato agli Organi Societari, alla Presidenza ed alla Direzione Generale.

Cura l’immagine istituzionale secondo le indicazioni della Direzione Generale ed in sintonia con la Controllante.

Credit ManagementAnalizza, istruisce, monitora e revisiona il portafoglio crediti per-forming esistente in una logica di salvaguardia rispetto al rischio di insolvenza, garantendo qualità e tempestività dell’azione. Nello svolgimento delle sue funzioni opera in stretta collaborazione con l’Area Soft Collection.

Promuove la diffusione dei principi della corretta gestione del credito, garantendo l’applicazione delle politiche creditizie fissate dalla Direzione Generale e delle linee guida dettate dalla Comunità Europea.

Credit ProcessingGestisce le attività amministrative conseguenti l’attività del Credit Management: comunica alla clientela quanto deliberato dagli organi dell’Istituto, verifica che nei contratti leasing e nei finan-ziamenti bancari vengano rispettate le condizioni previste in sede di delibera, si occupa del controllo della regolarità formale della documentazione sottoscritta dalla clientela.

Collabora inoltre alla gestione amministrativa dei finanziamenti (banca e leasing) esistenti, eventualmente occupandosi della loro regolare chiusura.

Organization/ITGarantisce la realizzazione dei progetti a valenza informatica ed organizzativa, gestisce le procedure organizzative all’interno dell’Istituto nonché la formazione in merito al loro utilizzo.

A tale Area fanno anche capo la gestione degli strumenti applicativi e delle infrastrutture informatiche oltre che di comuni-

cazione. Le infrastrutture IT sono gestite internamente mentre il sistema

legacy è affidato in “outsourcing” alla società Cedacri S.p.A. Quanto al leasing, viene utilizzato il sistema informativo NSIL, integrato nel sistema legacy, e affidato in outsourcing alla società Trebi General-consult S.r.l.

Le due società di outsourcing operano attenendosi strettamente alle linee guida ed ai piani strategici comunicati dalla Banca, for-nendo il supporto e la manutenzione delle strutture informatiche e garantendo la realizzazione degli applicativi tempo per tempo richiesti.

ReM (Real estate Management)Valorizza la gestione del patrimonio immobiliare aziendale garan-tendo la massima efficienza ed efficacia dei servizi di progettazi-one, ristrutturazione e manutenzione ritenuti tempo per tempo necessari.

Garantisce la sicurezza fisica all’interno del patrimonio immo-bilare della Banca, si occupa di prevenzione e di protezione dai rischi professionali.

Coordina i servizi comuni a tutta la Banca, quali il centralino, l’archivio, il protocollo.

Administration Support Assicura l’attività di back office (data-entry, contabilizzazione, quadratura, verifica e rendicontazione) relativamente alle operazi-oni realizzate dalle unità di front-office (Area Finanza), presidian-do le attività di riconciliazione sui conti contabili movimentati.

Gestisce, controlla ed autorizza i pagamenti domestici ed internazionali.

Garantisce il supporto amministrativo relativamente alla gesti-one dei fidi del comparto estero e dei crediti documentari (lettere di credito, garanzie sull’estero, crediti ed incassi documentari ed ulteriori operazioni di credito sull’estero).

Soft CollectionL’Area Soft Collection è stata creata nel corso del 2014 al fine di utilizzare un approccio più proattivo nella gestione dei crediti, con l’obiettivo di prevenire la migrazione dei clienti “sotto osservazio-ne” (watch loans) verso categorie di rischio più elevate.

Quest’Area si occupa delle pratiche con posizioni inso-lute fino alla classificazione ad inadempienza probabile. Le attività si sostanziano nel sollecito telefonico alla clientela, nell’arricchimento delle informazioni anagrafiche per evitare inso-luti tecnici, nella gestione di società esterne specializzate in attività di recupero sia domiciliare che telefonico. Ai fini di rendere più

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efficace il processo, è stata finalizzata una forte interazione con le risorse commerciali sul territorio.

Ha infine il compito di definire e attuare eventuali misure di “exit strategy”, ritenute necessarie per le esposizioni con profilo di rischio non più giustificabile.

Credit RehabilitationSi occupa della gestione dei crediti problematici a decorrere dalla classificazione ad inadempienza probabile, attivando tutti gli strumenti, extra-giudiziali e giudiziali, a tutela dei crediti stessi; gestisce il contenzioso di recupero crediti.

Verifica, tempo per tempo, l’effettivo valore del credito in considerazione delle reali possibilità di recupero e del valore dei collateral e delle garanzie, proponendo gli accantonamenti più opportuni in rapporto alle possibili perdite.

Market DivisionSviluppa, in sintonia con la Direzione Generale, l’attività della rete commerciale sul territorio nel rispetto delle linee strategiche fissate dalla Direzione Generale e delle linee guida dettate dalla Comuni-tà Europea dopo che - in data 3 settembre 2013 - si è conclusa la procedura di verifica sugli aiuti di stato percepiti dalla Hypo Alpe-Adria-Bank International AG.

Gestisce le attività amministrative e di controllo riferibili alla rete dei Promotori Finanziari. Coordina l’attività commerciale svolta dalla Agenzie sul territorio.

FinanceGarantisce la corretta gestione dei flussi finanziari e del portafoglio di proprietà in valori mobiliari nell’ambito delle deleghe ricevute dal Direttore Generale e delle indicazioni fornite dalla Direzione Generale.

Presidia i rischi di mercato, di tasso, di cambio e di liquidità.Cura il regolare svolgimento delle attività connesse alla prestazione dei servizi d’investimento: raccolta ordini, negoziazione per conto proprio, negoziazione per conto terzi, collocamento nel rispetto della normativa di riferimento (MIFID).

Assicura la corretta gestione su base individuale dei portafogli d‘investimento in titoli della clientela nell‘ambito delle strategie generali di investimento stabilito dal Comitato di Gestione Portafo-glio e nel rispetto degli obiettivi di investimento forniti dal cliente.

Risk controlIl Risk Control cura la misurazione ed il monitoraggio dei principali rischi sostenuti dalla Banca.

La sua attività consiste, tra l’altro, nel rappresentare ai vertici

aziendali l’esposizione al rischio della Banca consentendo la valutazione di strategie di intervento appropriate in relazione agli specifici obiettivi aziendali.

Compliance & AMLPresidia il rischio di non conformità, inteso come il rischio di in-correre in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative o di autoregolamentazione

L’Area, parte integrante del sistema dei controlli interni, mira a consolidare l’adeguatezza del sistema stesso, anche promuovendo una cultura aziendale improntata ai principi di onestà, correttezza, rispetto delle norme e dei regolamenti.

Il Reparto AML assicura un costante presidio sulle tematiche in-erenti la lotta al riciclaggio (Anti Money Laundering) ed il contrasto al terrorismo internazionale (CFT).

Internal AuditingL’Internal Audit esercita l’azione di sorveglianza sul regolare svol-gimento dei processi operativi sia centrali, sia della rete commer-ciale. Ha il compito di analizzare i processi ed i rischi, valutando la funzionalità complessiva del sistema dei controlli interni. E’ inoltre chiamato a verificare l’adeguatezza ed il corretto funzionamento dei processi e delle metodologie di valutazione delle attività azien-dali con particolare riferimento agli strumenti finanziari.

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Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2015

Signori Azionisti,

l’esercizio 2015 è stato caratterizzato da un contesto macroeconomico piuttosto complesso in cui l’Istituto ha vieppiù continuato ad operare nei limiti posti dalla Commissione Europea a seguito del procedimento a suo tempo aperto per aiuti di stato concessi al Gruppo Hypo.

Nella logica del graduale ridimensionamento dell’attività di intermediazione e nell’impossibilità di acquisire nuova clientela, la gestione aziendale si è quindi concentrata sul processo di riorganizzazione e razionalizzazione delle diverse aree - così come previsto dal piano strategico 2014/2016 e da quello 2015/2018 – e nella revisione di alcuni processi operativi, con particolare enfasi al sistema dei controlli.E’ proseguita la profonda rivisitazione dei processi di recupero finalizzata ad ottenere un effettivo miglioramento delle attività di gestione del credito, in particolare la riduzione dei tempi di individuazione dei mancati pagamenti e l’incremento di efficacia delle azioni di recup-ero intraprese, anche attraverso attività affidate in outsourcing.

Il risultato operativo ante rettifiche su crediti è risultato in notevole miglioramento, determinato principalmente dalla rinuncia formale al rimborso di quota (euro 280 milioni) delle linee di finanziamento concesse da parte di Heta Asset Resolution AG.Nel corso dell’anno si sono registrate riduzioni di valore dei crediti, determinate da ordinario ammortamento, rimborsi anticipati e sva-lutazione degli stessi (anche in vista di possibili cessioni di portafoglio nell’ambito del piano di wind-down a suo tempo definito dalla Commissione Europea).

La Relazione presenta una descrizione delle attività e dei risultati che hanno maggiormente caratterizzato l’andamento della gestione nell’esercizio 2015, sia in termini generali che all’interno dei vari segmenti di business.

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Congiuntura internazionale

Le prospettive macro risultano in miglioramento nei paesi avanzati, ma la debolezza delle economie emergenti frena l’espansione degli scambi globali, che continua a deludere le attese e contribuisce vieppiù a comprimere i prezzi delle materie prime.

Di conseguenza le attese rimangono particolarmente incerte ed esposte ai rischi provenienti dalla Cina ed a quelli associati alle altre economie emergenti. Le recenti proiezioni della crescita mondiale, che prevedono per l’anno in corso e per il prossimo una modesta accelerazione rispetto al 2015, sono state ultimamente riviste nuovamente al ribasso. I corsi delle materie prime sono scesi sotto i livelli minimi raggiunti durante la crisi del 2008-09, mentre l’avvio in dicembre del rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve americana è avvenuto senza ripercussioni particolarmente sfavorevoli. Tra i principali paesi avanzati non appartenenti all’area dell’euro l’attività economica nel terzo trimestre del 2015 si è irrobustita in misura superiore alle attese negli Stati Uniti (2% in ragione d’anno) e in Giappone (1%) e ad un ritmo leggermente inferiore rispetto al previsto nel Regno Unito (1,8 %).

Nel quarto trimestre, viceversa, si è assistito ad una perdita di forza delle principali aree economiche mondiali con gli Stati Uniti che hanno registrato una crescita del prodotto interno lordo in “assestamento” (+1%).

Nelle principali economie emergenti il quadro congiunturale rimane complessivamente debole, con andamenti assai differen-ziati tra paesi: all’acuirsi della recessione in Brasile si contrap-pone l’evoluzione positiva della situazione economica in India e l’attenuarsi della caduta del prodotto in Russia. In Cina all’inizio dell’anno l’andamento deludente degli indici PMI del settore manifatturiero ha contribuito a riaccendere i timori, già emersi nel corso dell’ estate 2015, di un più accentuato rallentamento dell’economia nei prossimi mesi. Le recenti dinamiche delle com-ponenti della domanda e dell’offerta confermano il proseguimento del processo di ribilanciamento dell’economia cinese a favore dei consumi e dei servizi; la decelerazione degli investimenti ha trovato immediato riflesso in un più debole andamento delle importazioni, con conseguenti riflessi negativi per le economie esportatrici.

La dinamica del commercio mondiale rimane modesta: le stime dell’OCSE collocano infatti l’aumento del commercio internazionale al 2,0% nel 2015 ed al 3,6% nel 2016.

L’inflazione al consumo risente in maniera determinan-

te dell’andamento delle quotazioni delle materie prime che si mantengono su valori storicamente molto bassi e nonostante il miglioramento dei livello dei consumi in Nord America ed in Europa il deflatore dei consumi negli Stati Uniti che, a novembre 2015, si è attestato allo 0,5%, è salito a dicembre dello 0,7%. Nell’area Euro l’inflazione resta di “poco” positiva con un incremento dello 0,2%, vanificando, almeno per ora, gli sforzi e gli interventi attuati dalla banca centrale. La dinamica dei prezzi è stata pari allo 0,2% in Giappone e nel Regno Unito. Con riferimento ai principali paesi emergenti, l’inflazione rimane contenuta particolarmente in Cina (1,6% in dicembre), mentre resta coerente con l’obiettivo della locale Banca Centrale in India (5,6%), si mantiene elevata in Russia (12,9% in dicembre dopo aver toccato il 15%) e cresce ulteriormente in Brasile (10,70%).

Nella riunione tenutasi il 15 e il 16 dicembre 2015 il Federal Open Market Committee (FOMC) della Federal Reserve americana ha stabilito di alzare di 25 punti base l’intervallo obiettivo del tasso sui federal funds, avviando così la fase di normalizzazione della politica monetaria, da tempo e più volte annunciata. Tale decisio-ne del FOMC ha avuto un impatto contenuto sui mercati finanziari e valutari internazionali.

Tra le altre principali economie avanzate, le Banche Centra-li di Giappone e Regno Unito non hanno modificato i rispettivi orientamenti, che rimangono quindi fortemente espansivi come è testimoniato dalla decisione della BoJ, presa a febbraio, di adottare, in talune specifiche condizioni, per la prima volta nella sua storia, tassi negativi; nel Regno Unito gli operatori di mercato non si attendono rialzi dei tassi ufficiali almeno fino a giugno di quest’anno.

Tra le economie emergenti, la politica monetaria è divenuta più espansiva in Cina, dove la Banca Centrale ha nuovamente ridotto sia il coefficiente di riserva obbligatoria, sia i tassi di riferimento sui depositi e sui prestiti bancari e ha immesso sul mercato a più ripre-se ingenti quantitativi di liquidità con operazioni di pronti contro termine a breve scadenza, anche per controbilanciare gli interventi a sostegno del tasso di cambio. Negli altri paesi emergenti i tassi di riferimento sono rimasti sostanzialmente invariati.

Nell’area dell’euro la crescita prosegue, ma resta fragile: il rapido affievolirsi della spinta delle esportazioni è stato finora gradu-almente compensato dal contributo positivo proveniente dalla domanda interna; tuttavia rischi per l’attività economica derivano dall’incertezza sull’evoluzione dell’economia mondiale e sulla complessa situazione geopolitica globale. L’inflazione resta molto

Lo scenario macroeconomico

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bassa, anche per effetto del calo dei corsi petroliferi.Sulla base dei dati preliminari, in dicembre l’inflazione media si è attestata allo 0,2%, al di sotto delle attese. Nelle proiezioni degli esperti della BCE diffuse in dicembre, l’inflazione dovrebbe salire nel 2016 all’1,0%.

Le decisioni di politica monetaria adottate dal Consiglio Diret-tivo della BCE nel corso del 2015 hanno ulteriormente e con vigore perseguito l’obiettivo di contrastare il rischio che persistenti pres-sioni al ribasso sui prezzi, innescate anche dal calo dei corsi delle materie prime, producano effetti sulle aspettative di inflazione a più lungo termine, accentuando i rischi deflazionistici.

Il massiccio programma di acquisto di titoli, ulteriormente incrementato di recente, si sta dimostrando efficace nel sostenere l’attività economica nel complesso dell’area euro, ma le condizioni globali stanno purtroppo rallentando il ritorno dell’inflazione su livelli più allineati all’obiettivo di stabilità dei prezzi.

Nel quarto trimestre del 2015 il PIL dell’area euro è aumentato dello 0,3% rispetto al periodo precedente (stesso risultato del terzo trimestre), sospinto dalla domanda interna.

Il maggiore impulso proveniente dalla spesa delle famiglie e l’apporto positivo della variazione delle scorte hanno infatti più che compensato l’attenuarsi degli investimenti. L’interscambio con l’estero ha sottratto 0,3 punti percentuali alla crescita del prodotto, riflettendo il deciso rallentamento delle esportazioni a fronte di un nuovo rialzo delle importazioni.

Sulle prospettive di crescita dell’area gravano rischi al ribasso principalmente legati alla perdurante incertezza sulle condizioni della domanda in importanti mercati di sbocco, in particolare dei paesi emergenti. Inoltre, l’acuirsi delle tensioni geopolitiche, soprattutto in Medio Oriente, potrebbe ulteriormente ripercuotersi negativamente sul clima di fiducia e contribuire a frenare la ripresa dei consumi e l’attività a livello globale.

In Italia la ripresa prosegue con gradualità, dopo anni di decrescita marcata. Si indebolisce la spinta delle esportazioni che, dopo aver contribuito a limitare i cali generalizzati registrati dal settore pro-duttivo negli ultimi quattro anni, risultano ora frenate, parimenti al resto dell’area euro, dal calo della domanda fatta registrare principalmente dai paesi extraeuropei.

Alle esportazioni si sta gradualmente sostituendo la domanda interna, in particolare per i consumi e la ricostituzione delle scorte. Alle favorevoli condizioni cicliche nella manifattura si affiancano segnali di espansione nei servizi e, dopo una prolungata recessio-ne, di timida stabilizzazione nelle costruzioni.

Nel terzo trimestre del 2015 il PIL è aumentato dello 0,2% in

termini congiunturali. Nel quarto trimestre il PIL ha registrato un nuovo, seppur modesto, incremento congiunturale stimato allo 0,1%.

In base alle stime preliminari l’inflazione risulta in dicembre dello 0,1%, principalmente influenzata dalla marcata flessione fatta registrare dai prodotti energetici, che risentono sempre più delle contrastanti politiche produttive adottate dai diversi paesi produttori di petrolio, per molti versi determinate dalle tensioni geopolitiche in corso.

La fiducia delle imprese si è invece rafforzata; prevale infatti la quota di quelle che hanno pianificato un aumento della spesa per investimenti nei primi sei mesi del 2016. L’andamento della domanda estera costituisce però fonte di incertezza.

È proseguita la crescita della spesa delle famiglie, che ha continua-to a fornire un rilevanteimpulso all’aumento del PIL. Le indicazioni più recenti sul clima di fiducia e sul reddito disponibile risultano coerenti con un’ulteriore espansione dei consumi, così come registrata nell’ultimo trimestre dello scorso anno, in linea con quella dei due periodi precedenti.

Nel secondo semestre 2015 il numero degli occupati ha continuato ad aumentare, soprattutto nei servizi, mentre resta deludente tra i giovani nonostante qualche contrastante segnale di miglioramen-to, ed è proseguita la ricomposizione delle assunzioni verso forme contrattuali più stabili, principalmente a seguito dei significativi interventi riformatori che, in tale ambito, sono stati realizzati. Il tasso di disoccupazione, ancorché a livelli purtroppo elevati, è sceso al livello più basso dalla fine del 2012 ed è attualmente posi-zionato all’11,4%. Per effetto dell’incremento dell’occupazione gio-vanile - nella classe di età compresa tra i 15 e i 24 anni – la crescita del tasso di disoccupazione giovanile si è arrestata, ed il rapporto si è notevolmente ridotto (a dicembre 2015 era pari al 37,9%), pur rimanendo su un livello ancora molto elevato e preoccupante.

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Relazione di Bilancio 201516

Il mercato creditizio in Italia

La crescita dei finanziamenti al settore privato non finanziario si è rafforzata.

Il costo dei prestiti erogati a famiglie e imprese si colloca su livelli storicamente molto contenuti, beneficiando delle misure espansive adottate dalla BCE. Il graduale miglioramento dell’attività economica si sta riflettendo favorevolmente sulla qualità del credito, sulla redditività e sulla patrimonializzazione delle banche.

La crescita del credito al settore privato non finanziario è aumen-tata all’1,5 %. Per la prima volta dalla fine del 2011 la variazione congi-unturale dei prestiti alle imprese si è portata su livelli significativamente positivi (1,5 %).

La raccolta complessiva delle banche italiane tra agosto e novembre si è ridotta in seguito al calo delle obbligazioni e delle altre forme di raccolta all’ingrosso, che ha in parte rispecchiato la soddisfacente posi-zione di liquidità degli intermediari. I depositi dei residenti sono invece lievemente aumentati.

In seguito al graduale miglioramento dell’attività economica, nel terzo trimestre il flusso di nuovi prestiti deteriorati in rapporto ai finan-ziamenti in essere in ragione d’anno, è diminuito al 3,6 %, dal 3,8% del trimestre precedente. Il flusso di nuove sofferenze in rapporto ai prestiti in essere si è ridotto in maniera più marcata (al 2,4% per cento, dal 2,9%). Il miglioramento dovrebbe proseguire nel 2016, sia per le imprese sia per le famiglie, per effetto del previsto rafforzamento della ripresa ciclica.

Nei primi nove mesi del 2015 la redditività dei cinque maggiori gruppi bancari, sebbene ancora bassa, è aumentata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: il rendimento del capitale e delle riserve, espres-so su base annua, si è attestato al 5,5 % (dal 2,5%). Il miglioramento è riconducibile in prevalenza alla crescita dei ricavi da commissioni (7,5%), connessi soprattutto con l’attività di gestione del risparmio, e al calo delle rettifiche di valore su crediti (-24,0%). Il margine di interme-diazione è lievemente aumentato (1,8%), i costi operativi sono rimasti pressoché stabili; il cost-income ratio si è di conseguenza ridotto (dal 63,0% al 62,2%). Il risultato di gestione è cresciuto (4,1%).

In tale contesto, è in generale proseguito il rafforzamento patrimoniale degli Istituti..

Alla fine del mese di settembre, il capitale di migliore qualità (common equity tier 1, CET1) e il totale dei fondi propri (total capital) del sistema bancario risultavano in media pari, rispettivamente, al 12,3% ed al 15,1% delle attività ponderate per il rischio, in lieve aumento rispetto

alla fine del mese di giugno.Relativamente al mercato del leasing - dopo anni particolarmente difficili dovuti alla crisi economica e all’impoverimento del tessuto industriale - si è assistito ad una ripresa.

Il 2015 si chiude con una crescita nel numero e nel valore dei cont-ratti stipulati, rispettivamente pari al 13,2% ed al 5,5%.L’auto ha visto un forte incremento dei valori finanziati (+14,8%) e del numero delle stipule (14,6%).Nello strumentale a fronte di un contenuto aumento dei valori finanzi-ati (3,98%), cresce significativamente il numero di stipule (+11,77%).

Il 2015 segna la ripartenza del leasing aereonavale e ferroviario con importanti variazioni nei volumi finanziati (49,69%) e con un contenu-to incremento del numero delle stipule (4,30%).L’immobiliare registra una contrazione sia dei valori finanziati (-4,51%) sia del numero dei contratti stipulati (-1,49%).

Andamento della gestione

Nel 2015 il totale attivo di Bilancio ha evidenziato una contrazione del 18,24% rispetto all’anno precedente.

Il fenomeno è essenzialmente dovuto al calo dei crediti verso la clientela al netto dei fondi rettificativi a sua volta riconducibile alla significativa crescita delle rettifiche di valore, all’ordinaria dinamica di ammortamento ed estinzione anticipata sul portafo-glio esistente, nonché alle linea guida della Commissione Europea in merito alla strategia di wind-down che hanno comportato la classificazione dei crediti leasing performing euro come attività non correnti in via di dismissione (IFRS 5) in considerazione della vendita altamente probabile dei suddetti crediti.

In ragione di tale Risoluzione comunitaria, anche la raccolta diretta verso la clientela mostra un significativo decremento: l’aggregato si è attestato a 222 milioni di euro ed ha registrato una variazione negativa pari al 49,25%. Anche la raccolta indiretta ha segnato una variazione negativa, in questo caso pari al 50,46%, legata sia all’interruzione della collaborazione con diversi Promotori Finanziari, sia all’uscita di collaboratori dell’area commerciale con la conseguente perdita dei relativi portafogli clienti. La raccolta totale verso clientela ha mostrato un decremento comp-lessivamente pari al 49,73%.

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Impieghi finanziari

InterbancariL’ammontare degli impieghi interbancari si è attestato a 18 milioni di euro (-44,86%). Le variazioni rispetto al precedente esercizio sono riconducibili a specifiche posizioni di tesoreria risultate in essere a fine esercizio.

A clientelaAlla chiusura dell’esercizio, i crediti verso la clientela – al netto delle rettifiche di valore - hanno raggiunto 1,409 miliardi di euro segnando un decremento pari al 25,24% rispetto alla fine dell’anno precedente.

Il precedente aggregato è composto da:• crediti verso la clientela per 0,904 miliardi di euro.• attività non correnti in via di dismissione comprensive dei

crediti leasing performing euro pari a 0,505 miliardi di euro.

E’ stata registrata una contrazione di tutte le forme tecniche del comparto bancario al netto delle partite deteriorate. I crediti leasing al netto delle attività in via di dismissione hanno registrato una riduzione del 75,86%.

Nella voce “altre operazioni” (-75,91%) sono rilevati anche altri impieghi a breve termine quali i finanziamenti per anticipi su effetti sbf e le sovvenzioni non regolate in conto corrente.

L’andamento delle attività deteriorate denota una minima riduzione (-2,77%) rispetto all’anno precedente.

Ripartizione per forme tecniche 31.12.2015 31.12.2014Variazione

assolutaVariazione

%1. Conti Correnti 20.409 39.991 -19.582 -48,97%2. Pronti Contro Termine Attivi 0  0 0 0,00%3. Mutui 175.618 237.375 -61.757 -26,02%4. Carte di credito, prestiti personali e cessione del quinto 40 73 -33 -45,21%5. Leasing finanziario 259.399 1.074.405 -815.006 -75,86%6. Factoring 0  0 0 0,00%7. Altre Operazioni 23.232 96.439 -73.207 -75,91%8. Titoli di Debito 0 0 0 0,00%9. Attività Deteriorate 425.471 437.584 -12.113 -2,77%10. Attività Cedute e non cancellate 0 0 0 0,00%Totale Impieghi Netti 904.169 1.885.867 -981.698 -52,06%

Crediti verso la clientela Valori in migliaia di euro

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Valori in migliaia di euro

A seguito delle misure stabilite dall’Unione Europea che – a far data dal 1° luglio 2013 – hanno inibito al nostro Istituto la possibilità di erogare nuovi finanziamenti, il valore della nuova produzione leasing – sia in termini di contratti che di volumi - è pari a zero.

Il mercato nel suo complesso ha invece registrato una significativa ripresa rispetto allo scorso anno, con una crescita sia in valore (+13,16%) che in numero (+5,51%) dei nuovi contratti stipulati.

Quanto al posizionamento di mercato dell’Istituto nel comparto del leasing, ha significato prendere in considerazione la sola graduatoria basata sul valore di stock del portafoglio, in cui l’Istituto si colloca alla 17° posizione.

Attività detenute per la negoziazioneL’aggregato ammonta a 40 euro ed evidenzia una variazione pari a -99,59% sul dato registrato lo scorso esercizio. Tale variazione è spie-gata dal completo azzeramento dei derivati di trading.

Partecipazioni in imprese del gruppoNon si segnalano variazioni rispetto al precedente esercizio.

Valore di Bilancio Variazione Variazione

Attività detenute per la negoziazione 31.12.2015 31.12.2014 assoluta %

A) Attività per cassa 0 0 0 0,00%Titoli Di DebitoTitoli Di CapitaleQuote O.I.C.R.FinanziamentiAttività deteriorateAttività cedute e non cancellateB) Strumenti derivati 0,04 9,79 -9,75 -99,59%BancheAltri Emittenti 0,04 9,79 -9,75 -99,59%Totale 0,04 9,79 -9,75 -99,59%

Valori in migliaia di euro

Partecipazioni 31.12.2015 31.12.2014

Hypo Alpe-Adria-Finance S.r.l. in liquidazione 821 100% 821 100%HypoService S.r.l. 2.611 100% 2.611 100%Totale 3.432 100% 3.432 100%

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Relazione di Bilancio 2015 19

Altre partecipazioniNon sono detenute partecipazioni in imprese non facenti parte del gruppo.

Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associateQuest’aggregato registra un incremento rispetto al 31/12/2014 in considerazione della segregazione del portafoglio di crediti leasing perfor-ming denominati in euro ai fini della vendita, che ad oggi risulta più che altamente probabile (IFRS 5).

Rapporti intercorsi con chi esercita l’attività di direzione e coordinamento e con altre società che vi sono soggetteLe informazioni relative ai rapporti con chi esercita l’attività di direzione e coordinamento e con le società che vi sono soggette, nonchè le relative evidenze contabili di dettaglio, sono riportate nella sezione H della Nota Integrativa “Operazioni con parti correlate”.

Si specifica che tutti i rapporti con imprese del gruppo per lo scambio di beni e servizi sono stati regolati a prezzi e condizioni di mercato in relazione alla quantità e qualità dei prodotti e/o servizi offerti e/o scambiati.

Raccolta da clientela ed interbancaria La raccolta da clientela ed interbancaria ammonta complessivamente a circa 1,639 miliardi di euro (-31,80%). Analizzando più in dettaglio i singoli comparti:

•Raccolta interbancariaLa raccolta interbancaria si riferisce pressochè esclusivamente alla raccolta a breve ed a medio-lungo termine concessa da parte di Heta Asset Resolution AG, nuova denominazione della ex capogruppo Hypo Alpe Adria Bank International AG (HBInt) dopo la deregolamentazi-one.

Con il passaggio della proprietà della Banca dalla HBInt alla HBI Bundesholding AG, avvenuta il 31 ottobre 2014 in attuazione del comp-lesso piano di ristrutturazione che ha interessato l’intero gruppo Hypo Alpe Adria, era stato stabilito che gli obblighi di finanziamento rimanessero in capo a Heta Asset Resolution AG.

A tale proposito era stato siglato un contratto (Facility Master Agreement) che prevedeva la conferma delle linee di finanziamento in essere alla data del trasferimento della partecipazione e la concessione di una linea transitoria (Emergency Liquidity Facility) pari ad un massimo di 300 milioni di euro, con scadenza 2017, da utilizzarsi in caso di inattese e significative riduzioni della provvista diretta dalla clientela.

Valori in migliaia di euro

Gruppi di attività

(unità operative dismesse) 31.12.2015 31.12.2014Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0Attività finanziarie valutate al fair value 0 0Attività disponibili per la vendita 0 0Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0Crediti verso banche 0 0Crediti verso clientela 505.641 0Partecipazioni 0 0Attività materiali 0 0Attività immateriali 0 0Altre attività 0 0Totale 505.641 0

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Relazione di Bilancio 201520

In data 1 marzo 2015 la Financial Market Autority (FMA) della Repubblica d’Austria ha emesso una Risoluzione relativa alla mora-toria dei debiti (secondo la procedura c.d. “Bail In”) della Heta Asset Resolution AG. Per effetto di tale provvedimento Heta Asset Resolution AG si è trovata nell‘impossibilità di onorare gli impegni di supporto finanziario a suo tempo assunti con il Master Facility Agreement.

Il giorno 12 marzo 2015 Heta Asset Resolution AG ha informato la Banca circa la propria impossibilità, per effetto di tale provvedi-mento, di onorare gli impegni di supporto finanziario a suo tempo assunti con il Master Facility Agreement, che disciplinava la con-cessione delle linee di credito a pieno utilizzo in essere, nonché di una Emergency Line pari ad un massimo di 300 milioni di euro, da utilizzarsi in caso di inattese e significative riduzioni della provvista diretta dalla clientela.

Nei giorni successivi la Banca ha acquisito un supporto legale (Studio Orrick e Studio Graf & Pitkowitz) in ordine alla legittimità di tale diniego, peraltro esplicitamente confermata dalla stessa FMA con missiva del successivo 19 marzo.

In data 29 giugno 2015, a seguito di accordi intervenuti tra l’Azionista HBI Bundesholding AG, Heta Asset Resolution AG, ed il Ministero delle Finanze Austriaco, sotto la supervisione della Financial Market Autority (FMA) della Repubblica d’Austria, Heta Asset Resolution AG ha proceduto alla rinuncia formale al rimborso di parte delle linee di finanziamento all’epoca in essere (per euro 280 milioni), affinchè l’effetto a conto economico da ciò riveniente consentisse (a valere sull’esercizio 2015) il rafforzamento patrimo-niale della Banca a copertura delle perdite contabilizzate nel 2014, con il conseguente pieno ripristino dei ratios patrimoniali definiti dalla vigilanza regolamentare.

Heta Asset Resolution AG ha inoltre formalizzato, insieme con HBI Bundesholding AG, l’impegno a garantire alla Banca, anche

per il futuro, il necessario supporto, anche per quanto riguarda la liquidità, conformemente alle vigenti normative e ad una prudente gestione operativa.

Infine, in data 5 novembre 2015 Heta Asset Resolution AG, sempre nell’ambito degli impegni assunti nel mese di giugno, ha concesso una Emergency Liquidity Facility di Euro 100 milioni (scadenza 31 dicembre 2016) da utilizzarsi, in caso di necessità che dovessero sorgere entro il 13 settembre 2016, a seguito di repentini e concen-trati deflussi di depositi da clientela.

Rispetto alla chiusura del 2014, il saldo della provvista inter-bancaria – che risultava pari a circa 1.677,2 milioni di euro – ha subito un sostanziale decremento. Più nel dettaglio, a fine eser-cizio 2014 la provvista denominata in euro risultava pari a 1.260,3 milioni di euro, quella in Franchi Svizzeri (CHF 435 milioni) pari ad un controvalore di 361,8 milioni di euro e, infine, quella in Yen (JPY 8 miliardi) pari ad un controvalore di 55,1 milioni di euro.

Nel corso dell’esercizio 2015 l’attività di provvista istituzionale è stata altresì segnata da:

• la già illustrata rinuncia formale di Heta Asset Resolution AG al rimborso di linee di credito per 280 milioni di euro;

•il rimborso, a favore del medesimo soggetto, di linee in euro per 30 milioni, in Yen per 3 miliardi e in Franco Svizzero per 93 milioni, reso possibile dalla liquidità creatasi.

La gestione della raccolta complessiva nel corso dell’esercizio è sta-ta improntata al mantenimento di un buon livello di correlazione con gli impieghi, sia in termini di scadenze che di valute.

•Raccolta da clientelaLa raccolta totale da clientela – rappresentata dalla raccolta diretta ed indiretta – risulta pari a 365 milioni di euro, con una variazione negativa pari al 49,73% rispetto all’esercizio precedente.

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Relazione di Bilancio 2015 21

•Raccolta direttaLa raccolta diretta ha registrato una forte contrazione (-49,25%).Relativamente ai debiti verso la clientela, la forte riduzione è determinata principalmente dall’effetto dell’anticipo del “Bail In” comu-nicato dal Financial Market Autority (FMA) della Repubblica d’Austria in data 1 marzo 2015 riguardante la moratoria dei debiti della Heta Asset Resolution AG. La notizia, in più occasioni ripresa dalla stampa nazionale, ha provocato ripercussioni negative nei rapporti con la clientela, in termini di significativo aumento del ritiro dei depositi.

Quanto ai titoli obbligazionari in circolazione, la diminuzione è stata determinata dal significativo volume di titoli in scadenza nel corso dell’esercizio, non compensato da nuove emissioni.Un’analisi dettagliata dei saldi contabili relativi ai depositi della clientela ordinaria evidenzia che circa il 93% dei rapporti presenta una giacenza inferiore a 100 mila euro.

Considerando poi la composizione dei depositi da clientela per settori economici, si evince come la raccolta sia concentrata tra Famiglie Consumatrici (55%) ed Imprese Produttrici (34%).

•Raccolta indirettaLa raccolta indiretta è risultata pari a 143 milioni di euro, registrando una riduzione del 50,46% rispetto alla fine dell’anno precedente.

Valori in milioni di euro

Raccolta da clientela Variazione Variazione

Ripartizione per forme tecniche 31.12.2015 31.12.2014 assoluta %

1. C/Correnti e Depositi Liberi 139,61 217,72 -78,11 -35,882. Depositi Vincolati 34,08 87,98 -53,90 -61,273. Finanziamenti 9,63 11,01 -1,38 -12,54 3.1 Pronti contro termine passivi 3.2 Altri 9,63 11,01 -1,38 -12,544. Debiti per impegno di Strumenti Patrimoniali propri  5. Altri Debiti 3,67 1,14 2,53 222,19a. Totale debiti verso la clientela (Voce 20) 186,99 317,85 -130,86 -41,171. Obbligazioni 34,82 117,61 -82,79 -70,39%2. Altri Titoli 0,00 1,59 -1,59 -100,00b. Titoli in circolazione (Voce 30) 34,82 119,20 -84,38 -70,79c. Totale Raccolta Diretta (a+b+c) 221,81 437,05 -215,24 -49,25d. Totale raccolta Indiretta 143,03 288,70 -145,67 -50,46Totale Raccolta 364,84 725,75 -360,91 -49,73

Valori in milioni di euro

Variazione Variazione

Raccolta indiretta 31.12.2015 31.12.2014 assoluta %

CCT e BTP 20,02 33,83 -13,81 -40,83%Obbligazioni 17,06 42,81 -25,75 -60,14%Titoli diversi 14,64 39,43 -24,79 -62,87%Fondi comuni e sicav 71,22 125,48 -54,26 -43,24%Polizze 20,09 47,14 -27,05 -57,39%

Totale 143,03 288,70 -145,67 -50,46%Di cui patrimonio gestito 93,44 176,60 -83,16 -47,09%

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Relazione di Bilancio 201522

La variazione negativa è conseguente agli effetti generati dalla già più volte citata Risoluzione della Commissione Comunitaria.

Il peso della raccolta gestita – comprendente, oltre alle gestioni patrimoniali GPF, i fondi comuni, le SICAV e le polizze assicurative - rap-presenta circa il 65% del totale della raccolta indiretta.

Relativamente ai segmenti di clientela, si segnala che oltre il 90% della raccolta gestita è attribuibile alla clientela retail.

Quanto al comparto assicurativo, l’Istituto ha commercializzato le polizze delle società Grazer Wechselseitige Versicherung A.G. di Graz (con premi pari a 14,1 milioni di euro), della società Skandia Vita S.p.A. con sede a Milano (con premi pari a 2,2 milioni di euro) e della società Genertellife (con premi per circa 3,8 milioni di euro).

La tabella che segue riporta uno spaccato dei comparti risparmio gestito e risparmio amministrato, rappresentati per rete di colloca-mento (filiali e promotori finanziari).

31.12.2015 31.12.2014

Raccolta indiretta Reti interne Reti esterne Totale Reti interne Reti esterne Totale

Totale 118,43 24,60 143,03 202,44 86,26 288,70 di cui amministrato 42,04 7,55 49,59 98,10 13,99 112,09di cui gestito 76,39 17,05 93,44 104,34 72,27 176,60

Valori in milioni di euro

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Relazione di Bilancio 2015 23

Risultato di gestione

Nel seguito si fornisce un’analisi dettagliata del conto economico riclassificato. Valori in migliaia di euro

Variazione

Voci del Conto economico 2015 2014 Assoluta %

Interessi attivi e proventi assimilati 55.974 71.763 -15.789 -22,00%Interessi passivi e oneri assimilati -13.488 -20.557 7.069 -34,39%

a. Margine di interesse 42.486 51.206 -8.720 -17,03%Commissioni attive 4.188 8.388 -4.200 -50,07%Commissioni passive -1.388 -3.167 1.779 -56,17% b. Commissioni nette 2.800 5.221 -2.421 -46,37%Dividendi e proventi simili 0 0 0 0,00%Risultato netto dell'attività di negoziazione -1.225 -24 -1.201 5.000,55%Risultato netto dell'attività di copertura 0 -2 2 -100,00%Utili da cessione o riacquisto di: 6 107 -102 -94,52% a) crediti 0 0 0 0,00% b) attività finanziarie disponibili per la vendita 1 -46 47 -101,62% c ) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0,00% d) passività finanziarie 5 154 -149 -96,66%Risultato netto delle attività e passivitàfinanziarie valutate al fair value 0 0 0 0,00%Utile (Perdite) da cessione di investimenti 38 -8 46 -553,17%Saldo altri proventi di gestione / Altri oneri di gestione 287.101 6.454 280.647 4.348,39% c. Margine di intermediazione (a+b) 331.205 62.954 268.251 426,11%Spese amministrative: -45.003 -46.487 1.484 -3,19% a) spese per il personale -20.367 -21.630 1.262 -5,84% b) altre spese amministrative -24.636 -24.858 221 -0,89%Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -2.956 -846 -2.110 249,58%Rettifiche/ riprese di valore nette su attività materiali -7.149 -3.311 -3.838 115,91%Rettifiche/ riprese di valore nette su attività immateriali -489 -267 -222 83,44%Rettifiche/ riprese di valore dell'avviamento 0 0 0 0,00% d. Costi operativi -55.598 -50.911 -4.687 9,21% e. Risultato di gestione ante rettifiche (c-d) 275.608 12.044 263.564 2.188,42%Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: -118.506 -395.766 277.260 -70,06% a) crediti -118.506 -395.766 277.260 -70,06% b) attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 0,00% c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0,00% d) altre operazioni finanziarie 0 0 0 0,00% f. Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 157.102 -383.722 540.824 -140,94%Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente -2.105 102.997 -105.102 -102,04% g. Utile della operatività corrente al netto delle imposte 154.997 -280.726 435.722 -155,21%Utile dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente -118.199 0 -118.199 -100,00% h. Utile (Perdita) d'esercizio 36.798 -280.726 317.523 -113,11%

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Relazione di Bilancio 201524

Rispetto allo scorso esercizio il margine di interesse ha subito una contrazione del 17,03% e le commissioni nette del 46,37%. Invece per quanto riguarda il margine di intermediazione si è riscontrata una notevole crescita, dovuta principalmente alla già illustrata rinuncia delle linee di finanziamento per 280 milioni di euro (“Waiver”) ad opera di Heta Asset Resolution AG.

Nel seguito l’andamento delle principali componenti del margine di intermediazione.Il margine da servizi ha mostrato una variazione negativa (-46,37%) da attribuirsi principalmente alla contrazione dell’attività di intermediazione creditizia ed alla riduzione dei volumi di raccolta indiretta connessa soprattutto al ridimensionamento della rete commerciale. Le poste riconducibili alla gestione finanziaria – derivanti dalla somma del risultato netto dell’attività di negoziazione, dell’attività di copertura e delle attività e passività valutate al fair value – hanno mostrato un peggioramento determinato dal deprezza-mento della valuta franchi svizzeri che ha inciso nel risultato netto dell’attività di negoziazione.

Il saldo tra gli altri oneri e gli altri proventi di gestione – costituito principalmente dal “Waiver” - registra una notevole variazione positiva .

Il risultato di gestione ante rettifiche per rischio di credito, ha segnato una forte crescita determinata principalmente dall’effetto della rinuncia al rimborso delle linee da parte di Heta Asset Reso-lution AG.Per quanto riguarda i costi operativi si evidenzia un incremento del 9,21%. In dettaglio:

• il costo del personale ha segnato una diminuzione del 5,84%. Tale contrazione è riconducibile alla riduzione del numero dei

dipendenti che è passato da 320 a 301 unità. Le uscite hanno interessato la rete delle agenzie per il 41% e la Direzione Generale per il 59%.

• le altre spese aministrative hanno registrato un decremento del 0,89% rispetto al precedente esercizio.

• le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni tecniche materi-ali sono sensibilmente aumentate (115,91%) rispetto all’anno precedente. A tal proposito corre l’obbligo di segnalare – ai

fini della redazione del presente bilancio di esercizio – che per l’edificio della Direzione e per il terreno circostante, è stata richiesta ad una società specializzata di primario standing una nuova perizia di stima, ai risultati della quale è stato pron-tamente allineato il relativo valore di bilancio. Pertanto si è registrata per l’esercizio 2015 una svalutazione pari a circa 3,3 milioni di euro.

• le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni tecniche immate-riali hanno registrato un incremento pari all’ 83,44%, anche in questo caso dovuto alla svalutazione straordinaria del software contabilizzata a valere sull’esercizio.

• gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri hanno registrato un brusco incremento (249,58%) dovuto principalmente ad accantonamenti prudenziali a fronte di possibili ulteriori cont-roversie con la clientela.

Le rettifiche sui crediti al lordo degli accantonamenti per le attività in via di dismissione hanno registrato un decremento (-40,19%), e si attestano ancora su livelli elevati in applicazione di un approccio valutativo ispirato a criteri di massima prudenza.

Il livello delle rettifiche di valore su crediti risulta quindi assolutamente coerente con il perdurare del contesto economico generale di crisi e con la conseguente necessità di adeguare – ai fini della valutazione dei crediti problematici – i valori e le tempis-tiche del recupero a quanto esprime il mercato.

L’utile ante imposte è pari a 157 milioni di euro, rispetto ad una perdita registrata nell’esercizio 2014 di 384 milioni di euro.

Le imposte sul reddito dell’esercizio corrente ammontano a 2,1 milioni di euro.

In riferimento alla già citata classificazione dei crediti performing leasing euro come attività non correnti in via di dismissione, si è stimata una riduzione di valore al fair value pari a 118 milioni di euro, principalmente derivante dalla vendita – ad oggi altamente probabile - dei suddetti crediti.

L’utile d’ esercizio risulta pari a 36,8 milioni di euro.

Il ROE si è attestato a 30,19% (-192,01% nel 2014) ed il ROA a 4,11% (-11,44% nel 2014).

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 25

31.12.2015 31.12.2014

Mezzi Propri / Massa Fiduciaria 16,30% 0,51%Mezzi Propri / Massa amministrata 14,02% 0,51%Mezzi Propri / Totale attivo 13,63% 0,49%

Dinamica del Patrimonio Aziendale

Alla data del 31 dicembre 2015 il Patrimonio di Vigilanza ammonta a 243,893 milioni di euro con un incremento pari a 233,704 milioni rispetto alla fine dell’esercizio precedente .

L’Istituto si è sempre posto, quale obiettivo prudenziale, il man-tenimento di un Total Capital Ratio non inferiore al 12%. Si ricorda infatti che, in quanto a suo tempo parte del Gruppo Hypo Alpe Adria, la Banca è stata soggetta ad un processo di monitoraggio congiunto da parte delle autorità di Vigilanza “Joint Risk Assess-ment and Decision (JRAD)” che si è concluso con l’emissione della decisione del 31 gennaio 2013, con cui la Banca d’Italia ha racco-mandato alla Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A. il mantenimento di un Total Capital Ratio superiore all’11,50%.

In data 11 dicembre 2015, la Banca d’Italia ha formalmente confer-mato l’11,50% come livello minimo di Total Capital Ratio.

Il risultato economico positivo dell’esercizio (cui ha contribuito nel mese di giugno in misura determinante la rinuncia - cd.“Waiver”- da parte di Heta Asset Resolution AG per euro 280 milioni al rimborso parziale delle linee di credito in essere) ha consentito, unitamente al versamento in conto capitale – effettuato in data 29 giugno 2015 – di euro 100 milioni da parte di HBI Bundesholding AG ed alla rinuncia – in data 30 dicembre – da parte dello stesso Azionista al credito relativo al finanziamento subordinato di euro 96 milioni, anch’esso erogato nel mese di giugno, di riportare i coefficienti patrimoniali ben al di sopra dei livelli minimi regola-mentari.

Si segnala che:• Il rapporto tra capitale primario di classe 1 e attività di rischio

ponderate (CET1 capital ratio) risulta pari a 19,65% (0,58% al 31/12/2014).

• Il rapporto tra capitale di classe 1 e attività di rischio ponderate (Tier 1 Capital Ratio) risulta pari a 19,65% (0,58% al 31/12/2014).

• Il rapporto tra totale fondi propri e attività di rischio ponderate (Total Capital Ratio) è pari a 19,65% (0,58% al 31/12/2014).

Gli indicatori riportati nella tabella qui di seguito riflettono gli avvenimenti precedentemente menzionati con riferimento alle variazioni in aumento del patrimonio netto.

Per maggiori dettagli sulla composizione del capitale primario di classe 1 e le attività di rischio ponderate si rimanda alla Parte F – Sezioni 1 e 2 della nota integrativa.

Si segnala che in data 30 dicembre 2015 è stato formalizzato l’impegno automatico, da parte di Heta Asset Resolution AG, a rinunciare al rimborso di parte delle linee di rifinanziamento in essere (refi-lines) concesse alla Società fino ad un importo massimo di euro 350 milioni, al fine di permettere alla Banca stessa di mantenere tempo per tempo un “ratio” patrimoniale CET1 pari al requisito minimo dell’11,50%, oltre ad un “buffer” prudenziale pari ad euro 30 milioni. Nel caso in cui le dotazioni patrimoniali dovessero prospetticamente risultare inferiori al sopra citato limite minimo, i “waiver” saranno di volta in volta automaticamente esercitabili, previa informativa alla controparte.

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 201526

Dinamica del Rendiconto Finanziario

Nel corso del 2015 è stata registrata una variazione negativa dei flussi di liquidità rispetto all’esercizio precedente pari ad euro 526 mila euro.

Nel dettaglio:

• la gestione operativa ha registrato un flusso di liquidità negati-vo pari ad euro 196 milioni. La liquidità generata dalle attività finanziarie è pertanto risultata inferiore a quella assorbita dalle passività finanziarie e dalla gestione.

• l’attività di investimento – ovvero il saldo derivante dalle vendite e dall’acquisto di attività materiali e immateriali – è risultata negativa per 964 mila euro.

• l’attività di provvista è risultata positiva ed ha registrato un saldo pari a 196 milioni di euro.

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Relazione di Bilancio 2015 27

L’istituto rispetta i limiti per tutti i profili di rischio individuati e generalmente definiti.

Di seguito, l’analisi dei singoli profili di rischio.

Rischio di credito

A seguito delle ben note misure di limitazione del “new business” a suo tempo decise dalla Commissione Europea nell’ambito della procedura di verifica sugli aiuti di stato concessi dal Governo della Repubblica d’Austria ad Hypo Alpe-Adria-Bank International AG, l’impegno della Banca nell’ambito di credito è stato focalizzato essenzialmente al monitoraggio dell’andamento della clientela affidata per cogliere tempestivamente i sintomi di deterioramento delle posizioni ed al fine attribuirla ai processi gestionali del credi-to ritenuti più appropriati.

Analizzando il portafoglio crediti – al lordo delle rettifiche di valore - si può evincere come lo stesso abbia mantenuto un adeguato frazionamento:

• il 32,69% degli impieghi economici – comprensivi delle oper-azioni di leasing - è rappresentato da crediti il cui importo non supera i 520 mila euro di utilizzo (tabella 1)

• I primi 10 clienti rappresentano il 6,22% del portafoglio totale (tabella 2)

• Le imprese affidate sono aziende di piccole o medie dimensi-oni, operanti nel tessuto imprenditoriale dell’Italia del Nord. Il quadro dei settori di attività economica si caratterizza per un rilevante peso delle imprese produttrici ed uno scarso peso delle famiglie consumatrici (tabella 3).

• Una più approfondita analisi per ramo di attività economica conferma un approccio volto alla diversificazione (tabella 4).

• Quanto alla ripartizione delle sofferenze – al lordo dei fondi rettificativi - per settore/ramo di attività economica, i settori più a rischio sono quelli delle imprese produttrici e degli arti-giani, che hanno anche un forte il peso sull’attività creditizia (tabella 5).

• Non risulta rischio Paese.

Prof ili di rischio aziendale

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Relazione di Bilancio 201528

Impieghi a clientela per scaglioni di importo 31.12.2015 31.12.2014

Fino a 0,02 milioni di euro 0,82% 1,38%Da 0,02 a 0,03 milioni di euro 0,53% 0,72%Da 0,03 a 0,04 milioni di euro 0,55% 0,73%Da 0,04 a 0,06 milioni di euro 1,36% 1,53%Da 0,06 a 0,13 milioni di euro 6,02% 6,27%Da 0,13 a 0,26 milioni di euro 9,71% 9,47%Da 0,26 a 0,52 milioni di euro 13,70% 13,24%Da 0,52 a 2,58 milioni di euro 37,53% 37,05%Da 2,58 a 5,16 milioni di euro 14,60% 14,89%Oltre 5,16 milioni di euro 15,18% 14,73%Totale 100,00% 100,00%

Comprensivo dei crediti LeasingTabella 1

Frazionamento impieghi 31.12.2015 31.12.2014

Primi 10 Clienti 6,22% 4,44%Primi 20 Clienti 10,40% 7,59%Primi 30 Clienti 14,03% 10,27%Primi 50 Clienti 20,18% 14,91%Primi 60 Clienti 22,66% 16,77%

Tabella 2

Articolazione degli impieghiper settore attività economica % impieghi totali 31.12.2015 31.12.2014

Famiglie consumatrici 6,08% 6,00%

Famiglie produttrici 3,14% 3,26%

Artigiani 18,85% 19,54%

Imprese finanziarie ed assicurative 0,66% 0,72%

Imprese produttrici 71,05% 70,31%Imprese non finanziarie 0,19% 0,15%Pubblica amministrazione 0,02% 0,02%Altri 0,01% 0,01%

Totale 100,00% 100,00%

Tabella 3

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Relazione di Bilancio 2015 29

Valori in migliaia di euro

Articolazione degli impieghiper ramo di attività economica % impieghi totali 31.12.2015 31.12.2014

Famiglie private 6,08% 6,59%

Agricoltura e silvicoltura 0,34% 0,42%

Lavorazione chimica petrololifera e plastica 1,86% 1,82%

Lavorazione metalli e costruzione macchine 11,21% 11,27%

Energia 0,03% 0,18%

Tessile ed abbigliamento 1,64% 1,78%

Altri rami 0,99% 1,03%

Tecnologia/edp 1,60% 1,71%

Automobile 2,20% 2,29%

Immobiliare 14,70% 14,74%

Alimentare e genere voluttuario 0,90% 1,17%

Lavorazione di legno e carta 4,54% 4,51%

Amministrazione pubblica 0,00% 0,00%

Commercio all'ingrosso ed al dettaglio 10,70% 10,76%

Turismo 2,81% 2,37%

Servizi 13,72% 13,23%

Trasporto e logistica 2,91% 3,33%Altri servizi finanziari 23,43% 22,50%Professionisti 0,34% 0,31%Estero 0,00% 0,00%

totale 100,00% 100,00%

Tabella 4

Tabella 5

Sofferenze al lordo delle rettifiche di valore 31.12.2015 31.12.2014

articolazione per settore di attività economica Importo Composizione Importo ComposizioneImprese produttrici 539.350 75,86% 438.501 75,43%Famiglie consumatrici 28.691 4,03% 25.667 4,41%Artigiani 123.125 17,31% 99.137 17,05%Famiglie produttrici 19.218 2,70% 17.306 2,98%Non classificabili 740 0,10% 742 0,13%Totale 711.124 100% 581.352 100%

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Relazione di Bilancio 201530

Alla chiusura dell’esercizio 2015 i crediti deteriorati complessivi, al netto delle rettifiche di valore, ammontano a 425,471 milioni di euro, registrando una riduzione (-2,77%) rispetto all’anno precedente.

I crediti deteriorati lordi hanno viceversa registrato un incre-mento (+6,68%) ed in particolare sono state registrate crescite significative delle sofferenze lorde (+22,33%). Tale deterioramento è riconducibile sia al persistere della crisi economica sia all’adozione da parte dell’Istituto di criteri più stringenti nella classificazione delle posizioni deteriorate – in particolare di quelle da classificare a sofferenza – al fine di poter rappresentare in maniera più puntu-ale l’evoluzione della rischiosità del portafoglio.

Si segnala come, per effetto del perdurare del quadro macro-economico non favorevole, del protrarsi di una stagnazione del mercato immobiliare e del mutato contesto normativo e regola-mentare di riferimento, si sia reso necessario – nel mese di giugno, ma già a valere sull’esercizio 2014 - l’aggiornamento della Policy di valutazione del credito, opportunamente approvata dal Consiglio di Amministrazione.

L’aggiornamento della Policy si è tradotto in una serie di affinamenti nelle politiche di valutazione delle esposizioni creditizie e delle garanzie rappresentate da cespiti immobiliari. Questo obiettivo è stato raggiunto utilizzando valori di riferimento di mercato più aggiornati ed anche attraverso l’applicazione di opportuni “haircut” al fine di allineare le previsioni di recupero ai mutati scenari macroeconomici ed alla riduzione pianificata dei tempi di realizzo.

Nel mese di febbraio 2016, ma già a valere sull’esercizio 2015, si è proceduto ad un ulteriore affinamento – ancora in senso pruden-ziale – della Policy, mediante tra l’altro l’aggiornamento delle LGD, dei coefficienti di rettifica “Omega” di alcuni cluster di portafoglio ed un’ulteriore revisione dei criteri di valutazione delle posizioni ad inadempienza probabile.

Relativamente al rischio di credito, è opportuno segnalare altresì che sono state ulteriormente implementate misure di contenimen-to quali il rafforzamento delle attività di monitoraggio, nonché azioni volte a migliorare la capacità di rimborso dei debitori quali anche la ristrutturazione del credito e la rimodulazione dei piani di rimborso.

Per quanto concerne gli indicatori di rischiosità:

• il rapporto tra le partite deteriorate e il totale degli impieghi, al netto delle rettifiche di valore e delle attività in via di dismissi-one, si attesta a 47,1%. Peraltro, non considerando la cessione altamente probabile del portafoglio performing leasing euro, questo rapporto risulterebbe pari a 28,1% (23,2% al 31 dicembre 2014).

• il rapporto tra sofferenze ed impieghi, sempre al netto delle rettifiche e delle attività in via di dismissione, è pari a 25,20%. Peraltro, non considerando la cessione altamente probabile del portafoglio performing leasing euro, questo rapporto risulte-rebbe pari a 15,1% (9,7% al 31 dicembre 2014).

• le rettifiche di valore complessive, non considerando le attività finanziarie in via di dismissione, sono passate da euro 594,3 milioni del 2014 ad euro 682,3 (+14,81%).

Per quanto riguarda i fondi rettificativi si riscontra che:

• le rettifiche di valore sui crediti deteriorati a fine esercizio si attestano al 59,79% (55,88% nel 2014)

• il rapporto tra rettifiche e sofferenze è pari a 67,96% (68,49% nel 2014)

• le rettifiche di valore sui crediti in bonis al netto delle attività in via di dismissione rappresentano il 9,41%. Peraltro, non considerando la cessione altamente probabile del portafoglio performing leasing euro, questo rapporto risulterebbe pari a 6,8% (2,7% al 31 dicembre 2014).

Rischio di mercato

L’assorbimento di Patrimonio di Vigilanza a tale titolo è risultato pari a 5.257 mila euro con una variazione pari a +25,47% rispetto al precedente esercizio.

Visti i recenti orientamenti del Comitato di Basilea in merito al rischio di liquidità e considerate anche le indicazioni dell’Organo di Vigilanza, si è registrato un sensibile aumento del portafoglio titoli “marketable”, costituito in via esclusiva da BOT (selezionati al fine di minimizzare potenziali oscillazioni nei valori di mercato), per un importo pari a circa 180 milioni di euro.

I derivati finanziari di negoziazione – che al 31 dicembre 2014 ammontavano a circa 9,8 migliaia di euro – ammontano a 0,04 migliaia di euro al 31 dicembre 2015.

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Relazione di Bilancio 2015 31

Rischio di cambio

Il rischio cambio è connesso alla variazione del valore delle posizi-oni espresse in valuta a seguito di oscillazioni inattese nei tassi di cambio delle valute.

Tale rischio non è mai risultato – storicamente - significativo in quanto l’attività della Tesoreria è sempre stata improntata al tendenziale pareggio di tutte le posizioni in valuta.

In data 01/03/2015, la Financial Market Autority (FMA) del-la Repubblica d’Austria ha emesso una Risoluzione relativa alla moratoria dei debiti (secondo la procedura c.d. “Bail In”) della Heta Asset Resolution AG, a seguito della quale Heta si è trovata temporaneamente impossibilitata ad operare come controparte di tesoreria, anche per esigenze legate al rischio di cambio.

La Banca è risultata pertanto temporaneamente priva di possi-bilità operative per effettuare alcuni tipi di operazioni finalizzate a minimizzare l’esposizione al rischio di cambio.

Rischio di liquidità

L’Istituto provvede ad un attento monitoraggio del rischio di liqui-dità; tale analisi ha come obiettivo sia la verifica dell’equilibrio di breve termine, sia la valutazione della strategia di copertura degli impieghi nel medio termine, ovvero la rappresentazione dello scadenziario di tutte le operazioni nel portafoglio bancario, sia effettive che previsionali.

L’attività di monitoraggio prevede anche l’utilizzo di un model-lo di controllo della liquidità secondo ipotesi di scenario / stress alternative. La figura del Liquidity Manager, ricoperta dal responsabile Area Finanza, è coadiuvata da un comitato di gestione del rischio di liquidità che vede tra i suoi membri rappresentanti della Tesoreria, del Financial Controlling, del Risk Management e della Direzione Generale.

L’Istituto dispone, a fine 2015, riserve costituite da titoli “mar-ketable” (BOT) per un ammontare pari a circa 180 milioni di euro, classificati nel portafoglio available for sale (AFS).

Rischio di tasso

L’esposizione al rischio tasso di interesse risulta sotto i valori medi del sistema.

La politica di pricing ha quale obiettivo la sostanziale neutraliz-zazione di tale rischio attraverso l’individuazione di parametri di indicizzazione degli aggregati di raccolta ed impiego che risultino coerenti.

Rischio operativo

Quanto al rischio operativo, ovvero il rischio di subire perdite deri-vanti da inadeguatezze, malfunzionamenti o carenze nei processi interni o a seguito di eventi esterni, dopo il passaggio della prop-rietà della Banca alla HBI Bundesholding AG, l’Istituto ha dismesso l’utilizzo dell’applicativo SAS e, per il momento, ha deciso di non acquistare un software specifico. Al momento le segnalazioni dei rischi operativi convergono al Risk Control che le analizza e, per le più rilevanti, le porta all’attenzione della Direzione Generale.Annualmente, inoltre, il Risk Control provvede all’aggiornamento della Scenario Analysis e del Risk Assessment.

Utilizzo degli strumenti finanziari

Relativamente all’utilizzo degli strumenti finanziari si precisa che:

il portafoglio di proprietà dell’Istituto è composto da titoli carat-terizzati da elevata liquidità e modesta durata residua, che sono principalmente detenuti a titolo di riserva;

i derivati in essere, indipendentemente dal regime di con-tabilizzazione, hanno mera finalità di copertura gestionale. Gli assorbimenti patrimoniali riconducibili a tali operazioni (rischio di mercato e di controparte) risultano comunque particolarmente contenuti.

I derivati classificati di negoziazione sono riconducibili ad una operazione di Interest Rate Option posta in essere con finalità di copertura gestionale di contratti di mutuo a tasso variabile con Cap.

Sistema di gestione, misurazione e controllo dei rischi

Le strategie e le politiche creditizie della Banca restano fortemente legate alla situazione determinata dalla Risoluzione della Commis-sione Europea che, a partire dal 1° luglio 2013, vieta alla Banca lo sviluppo di “nuovo” business sia dal lato dell’attivo, sia da quello del passivo. Pertanto l’operatività della Banca è e sarà incentra-

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Relazione di Bilancio 201532

ta sulle attività di gestione delle posizioni creditizie in essere e sulla progressiva riduzione delle poste attive e passive iscritte in bilancio, secondo i tempi e le modalità indicate nella Risoluzione assunta dalla Commissione Europea.

Il rischio di credito rappresenta una componente preponderan-te dei rischi complessivi cui è esposta la Banca.

Nel corso del 2015, a seguito della pubblicazione da parte della Banca d’Italia del 7° aggiornamento della circolare n. 272 del 30 luglio 2008 con il quale sono state modificate le definizioni di attività finanziarie deteriorate, allo scopo di allinearle alle nuove nozioni di “Non-Performing Exposure” e “Forbearance” previste dalla Commissione Europea, la Banca ha provveduto ad allineare gli archivi interni e le procedure per la gestione della nuova strati-ficazione del credito deteriorato.

Le attività finanziarie deteriorate prevedono le seguenti tre categorie:1. Sofferenze;2. Inadempienze Probabili (“unlikely to pay”);3. Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate.

Mentre la categoria delle sofferenze rimane pressoché invari-ata, notevoli impatti invece ricadono sulle preesistenti categorie degli scaduti (anche definiti “inadempimenti persistenti”), degli incagli (soggettivi ed oggettivi), dei crediti ristrutturati, nonché dei crediti in bonis (performing).

In particolare, la qualifica di “Incaglio” viene meno e viene resa coerente con la definizione di “Inadempienza probabile”; vengono inoltre meno le categorie degli incagli oggettivi – le cui caratteristiche vengono assorbite di fatto dai crediti scaduti - e dei crediti ristrutturati, che non formano più una categoria a sé stante di attività deteriorate.

La nuova normativa ha introdotto la nozione di credito for-borne, che costituisce un ulteriore elemento di definizione della qualità creditizia del cliente.

Nel corso del 2015, anche in considerazione di tale aggior-namento normativo, è stata approvata la “Credit Risk Provision Policy”, policy che definisce il quadro di riferimento generale per l’adeguata valutazione delle riduzioni di valore sui crediti anomali.

Nell’ambito del rischio di credito, il processo creditizio prevede diversi livelli di autonomia formalizzati all’interno del Testo Unico sui poteri.

Le ripartizioni dei compiti e responsabilità all’interno delle Aree di Direzione sono volte a realizzare la segregazione di attività in conflitto d’interesse. Il Consiglio di Amministrazione della Banca, nella seduta dello scorso 25/02/2015, al fine di razionalizzare la complessiva struttura organizzativa della stessa e di assicurare un miglior presidio delle aree deputate alla gestione dei crediti a

rischio, ha deliberato l’aggiornamento della complessiva struttura organizzativa della Banca introducendo, all‘interno del Manage-ment Board (Direzione Generale), la figura del Chief Legal and Re-covery Officer (CLRO), quale Responsabile Legale e Recupero Crediti, e quindi responsabile per il coordinamento diretto delle Aree Legal Services, Credit Rehabilitation e Soft Collection.

Nell’ambito del monitoraggio del credito, invece, vengono analiz-zati i sintomi di decadimento eseguendo, nel continuo, l’analisi andamentale delle posizioni e, quindi, verificando la regolarità e la tempestività dei pagamenti, la congruità degli affidamenti rispetto agli utilizzi, l’esistenza di pregiudizievoli sistematiche e la qualità del rating attribuito mensilmente dalla procedura.

In ottemperanza anche ai nuovi dettami normativi sanciti nella Circ. 285 – Titolo IV (Capitolo 3, Capitolo 10 e Allegato A), a partire dal 30/11/2015, è stata attivata la nuova piattaforma CQM – Credit Quality Manager quale strumento integrato nel sistema informativo di gestione del portafoglio delle posizioni da sottoporre a monito-raggio.

La piattaforma Credit Quality Manager ha l’obiettivo di indi-viduare e gestire le posizioni dasottoporre a monitoraggio con lo scopo finale di gestire il rischio di credito della Banca e consente di “portafogliare” la clientela. Ad ogni portafoglio così individu-ato sarà possibile associare diverse strategie creditizie secondo un percorso di collection personalizzato in termini di attori, azioni e rischiosità/priorità.

Il progetto ha coinvolto in modo trasversale le aree di rischio della Banca e l’Organization/IT che fungeva da capo progetto e coordinatore. Il risultato è, al momento, un sistema che classifica il singolo rapporto in una specifica classe cui è associato un codificato processo di azioni svolte dalle diverse aree della Banca. E’ in corso di analisi, al momento della redazione del presente documento, la possibile reportistica che può essere definita utiliz-zando le informazioni dell’applicativo in oggetto.

Rischio informatico: in collaborazione con l’Organization/IT, a inizio anno è stata presentata in CdA la documentazione che descrive la metodologia e le responsabilità nell’analisi e valutazione del rischio informatico. Attraverso i primi risultati ottenuti, il CdA ha preso atto e definito il livello massimo di rischio informatico accettabile. Tale rischio è stato, di conseguenza, inserito nel RAF tra gli ambiti da monitorare.

La documentazione viene rivisitata annualmente o più fre-quentemente nel caso vi siano variazioni interne che potrebbero modificare il profilo di rischio informatico della Banca. I risultati

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Relazione di Bilancio 2015 33

delle revisioni annuali sono portati all’attenzione del Consiglio di Amministrazione.

Reporting verso il Monitoring Trustee: il Risk Control predispone la periodica reportistica per quanto attiene l’ambito: “Loans” e l’ambito “Objects” (Immobili e beni strumentali ripossessati). Nel corso dell’anno tale reportistica, che inizialmente si basava su pre-elaborati predisposti da HETA AG è divenuta a totale carico di HBI che, quindi, ha implementato gli algoritmi di calcolo e le neces-sarie estrazioni per la predisposizione dei report in oggetto. Lo SLA con HETA AG (specifico per la reportistica verso il MT) si è quindi concluso nel 2015.

Nell’ambito del rischio di mercato, di liquidità e di tasso di interesse, il Risk Control monitora giornalmente / mensilmente la posizione della Banca. In tale ambito, nel corso del 2015 si è visto impegnato nella revisione degli strumenti utilizzato per il monitoraggio e nelle ipotesi alla base dei modelli, ciò anche a seguito della separazione da HETA che era il fornitore di strumenti e modelli.

I report vengono presentati alle riunioni dei Liquidity Round, Comitato Finanza ed alcuni sono presentati in CdA.

Nel 2015, come previsto da normativa, sono stati aggiornati l’ICAAP ed il RAF e si sono effettuate 3 riunioni del Comitato Controllo e Rischi, cui hanno partecipato sempre le 3 funzioni di controllo e, di volta in volta, le aree coinvolte negli argomenti trattati. Ai comitati ha partecipato anche il Presidente del Collegio Sindacale.

Funzioni di controllo:a) L’Area Internal Audit ha il compito di analizzare i processi ed

i rischi, valutando la funzionalità complessiva del sistema dei controlli interni. E’ inoltre chiamata a verificare l’adeguatezza ed il corretto funzionamento dei processi e delle metodologie di valutazione delle attività aziendali con particolare riferi-mento agli strumenti finanziari. Tale funzione (controllo di III livello) è a diretto riporto gerarchico del Consiglio di Amminis-trazione.

b) La funzione Compliance presidia il rischio di non conformi-tà, inteso come il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di repu-tazione in conseguenza di violazioni di norme imperative o di autoregolamentazione. Tale funzione (controllo di II livello) riporta gerarchicamente al Consiglio di Amministrazione. Rela-tivamente al controllo di conformità, essa riferisce direttamente

all’Amministratore Delegato/Direttore Generale, al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale.

c) All’interno dell’organigramma della Banca, il Risk Control si posiziona come area di controllo di II livello in staff al Consiglio di Amministrazione. Ottemperando alla normativa di Vigilanza vigente, il Risk Control cura il monitoraggio dei principali rischi sostenuti dalla Banca verificandone la coerenza con la pro-pensione al rischio definito dal Consiglio di Amministrazione nell’ambito del R.A.F. Garantisce, inoltre, supporto metodo-logico per la rilevazione dell’impatto dei suddetti rischi sul requisito di capitale. Le attività del Risk Control si sostanziano quindi in:

– Identificazione del rischio => analisi dei rischi che risul-tano rilevanti per la Banca.– Misurazione e valutazione => predisposizione degli strumenti che permettono la quantificazione di tali rischi e specifiche procedure di controllo ed analisi nel tempo.– Limitazione => sulla base delle indicazioni di linee strategiche della Banca, i principali rischi misurabili hanno un limite, definito dall’Organo Amministrativo, che viene gestito e controllato periodicamente. Tali limiti sono rivisti annualmente in relazione agli sviluppi del business, agli sviluppi del mercato e, ovviamente, al rischio.– Reportistica => la predisposizione di un adeguato livello di reportistica è condizione necessaria per rendere consape-voli gli organi di governo del livello di rischiosità assunto dalla Banca. Il ruolo del Risk Control è stato rafforzato dalle nuove disposizioni di Vigilanza. La sua attività consiste nel rappresentare ai vertici aziendali l’esposizione al rischio della Banca, consentendo la valutazione di strategie di intervento appropriate in relazione agli specifici obiettivi aziendali.

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Relazione di Bilancio 201534

In considerazione della risoluzione della Comunità Europea sugli aiuti di stato concessi al Gruppo Hypo, che (come già descritto) pre-vede per la banca un progressivo ridimensionamento dell‘attività di intermediazione, è proseguito il processo di riduzione delle reti di vendita. Dopo la completa dismissione della rete di agenti lea-sing, alla data del 31/12/15 risultavano ancora in essere 11 promotori finanziari, 9 dei quali hanno terminato l‘attività con la Banca entro il 31/03/16 con cessazione del mandato.

La rete commerciale è stata impegnata nel supporto alla clientela esistente non potendo sviluppare nuovi clienti rispetto agli „exis-ting clients“ presenti al 30/06/2013. L‘attività si è svolta sopratutto nell‘aggiornamento puntuale dei compiti previsti dalla normativa sui servizi d‘investimento ed antiriciclaggio oltre che alla revisione delle posizioni affidate.

La tabella che segue riporta l’articolazione territoriale delle reti di vendita.

Politiche commerciali

2015 2014 2013

RegioneSportelli bancari*

Aziende leasing

Promotori finanziari

Sportelli bancari*

Aziende leasing

Promotori finanziari

Sportelli bancari*

Aziende leasing

Promotori finanziari

Veneto 10 0 2 10 0 7 12 1 19

Lombardia 9 0 8 9 0 17 11 7 30

Friuli Venezia Giulia 6 0 1 6 0 1 6 2 7

Emilia Romagna 1 0 0 1 0 0 1 4 0Toscana 0 0 0 0 0 0 0 3 0

Totale 26 0 11 26 0 25 30 17 56

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Relazione di Bilancio 2015 35

Nel corso dell’esercizio 2015 sono stati realizzati diversi interventi volti sia alla complessiva semplificazione e razionalizzazione della struttura organizzativa della Banca sia, soprattutto, per assicurare un miglior presidio delle aree deputate alla gestione dei crediti a rischio.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione della Banca, nella seduta del 25/02/2015, ha deliberato l’aggiornamento della struttura organizzativa della Banca introducendo, all‘interno del Management Board (Direzione Generale), la figura del Chief Legal and Recovery Officer (CLRO), quale Responsabile Legale e Recupero Crediti, e quindi responsabile per il coordinamento diretto delle Aree Legal Services, Credit Rehabilitation e Soft Collection.

Nella medesima seduta, sempre nell’ottica di perseguire il miglio-ramento delle attività di gestione e recupero crediti, si è deliberata anche una complessiva riorganizzazione dell’Area Credit Rehabili-tation, come di seguito in sintesi riepilogato:

• trasferimento (mantenendo inalterate le attività svolte) dell’Ufficio Remarketing alle dipendenze dell’Area Real Estate Management;

• trasferimento (mantenendo inalterate le attività svolte) dell’Ufficio Back Office alle dipendenze dell’Area Accounting;

• razionalizzazione e riorganizzazione delle attività svolte dai tre Reparti “Work Out”, “Restructuring” e “Supporto Recupe-ro Crediti”, che si affiancano all’esistente Reparto “Recupero Esterno”.

Altri minori interventi riorganizzativi della Banca hanno riguardato le seguenti aree:

• Financial Controlling;• Finanza;• Organization/IT;• Credit Processing;• Soft Collection;• Commerciale.

Il numero dei dipendenti dell’Istituto è passato da 320 unità al 31 dicembre 2014 a 301 unità al 31 dicembre 2015.

Le uscite hanno interessato sia la Direzione Generale, sia la rete commerciale delle agenzie. Le tabelle che seguono forniscono maggiore evidenza delle caratteristiche dei dipendenti:

Struttura organizzativa e Risorse Umane

età media del personale 2015 2014

Uomini 43,84 42,93Donne 37,70 36,61Totali 40,80 39,95

Scolarizzazione 2015 2014

Licenza media 3 3Diploma 159 163Laurea (*) 139 154

*nel conteggio delle lauree sono ricomprese anche le lauree brevi

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Relazione di Bilancio 201536

Fascia di età - % 31.12.2014 31.12.2014

- 19 anni 0 0

20 – 29 anni 2,99% 4,37%

30 – 39 anni 47,84% 52,81%

40 – 49 anni 36,88% 32,19%50 – 59 anni 10,96% 9,69%60 anni - 1,33% 0,94%

Anno Cessazioni AssunzioniNr. dipendenti

a fine annoTasso di crescita

annuo

2004 23 81 325 21,72%

2005 24 87 388 19,38%

2006 40 89 437 12,63%2007 34 92 495 13,27%2008 44 103 554 11,92%2009 41 40 553 -0,18%2010 55 39 537 -2,89%2011 38 27 526 -2,05%2012 121 5 410 -22,05%2013 130 49 330 -19,75%2014 61 51 320 -3,03%2015 42 23 301 -5,94%

Numero di dipendenti

Ore di formazione (interna/esterna/on-line)

Come si evince dalla tabella sottostante, nel corso del 2015 è continuata l’attività formativa sia in aula che on-line. La formazione aziendale ha mantenuto un ruolo di rilievo per l’aggiornamento e lo sviluppo delle competenze: sono state erogate oltre 13.000 ore

di formazione, sia su argomenti tecnici che in ambito normativo e comportamentale. La piattaforma di e-learning è divenuta uno strumento di formazione soprattutto per le tematiche più tecniche ed operative, coinvolgendo in maniera omogenea l’intera struttura aziendale.

Nell’ambito delle attività di esecuzione del Business Plan 2015-2018 approvato dal Consiglio d’Amministrazione in data 17 dicembre 2015, nel mese di marzo 2016 è stato a sua volta formalmente approvato l’avvio di un primo processo cosiddetto di Redundancy, di cui si prevede la conclusione indicativa-mente entro la fine del 2016.

anno 2015

Attività formativa ore totali di cui personale direttivo di cui personale non direttivo

Formazione interna 6.093,9 4.027,1 2.066,8

Formazione esterna 1.030,6 447,6 583,0

Autoformazione e-learning 6.094,0 2.635,0 3.459,0

Totale ore di formazione 13.218,5 7.109,7 6.108,8 Totale GG di formazione 1.762,0

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Relazione di Bilancio 2015 37

Nel 2015 è proseguito l‘impegno dell‘Istituto nell‘ambito della responsabilità sociale d‘impresa.

La principale attività è stata il fattivo sostegno alla costituzione dell‘associazione di volontariato Achilles International Italia che opera per promuovere l‘attività sportiva integrando abili e disabili. L‘idea dell‘associazione è stata presentata e proposta da una giovane collega che ha subito un grave incidente motociclistico. E‘ stato un progetto che ha anche direttamente coinvolto i dipendenti, che si sono impegnati in prima persona nell‘attività organizzativa, di pianificazione e raccolta fondi.

L‘iniziativa ha avuto ampia visibilità sui mezzi di informazione ed ha emozionato e coinvolto la comunità per la forza e la determina-zione con cui la nostra collega ha reagito alla sfortunata esperienza.

La scelta di supportare un progetto nato all‘interno della Banca ha avuto effetti positivi anche sul clima aziendale, riuscendo a rafforz-are le iniziative di comunicazione interna realizzate dal Management al fine di migliorare la relazione con i dipendenti.

Responsabilità sociale di impresa

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Relazione di Bilancio 201538

Informazioni in merito alle operazioni di cartolarizzazione

Salina Leasing (data perfezionamento: Luglio 2012)

A fronte di un importo di crediti relativi a canoni leasing ceduti pari a 550 milioni di euro, sono stati a suo tempo emessi titoli di Classe Senior per 361 milioni di euro, che nell’ottobre 2012 hanno acquisito l’eleggibilità per operazioni di Repo con la BCE. Nel corso dell’anno (novembre 2015) si è proceduto all’unwinding di tale operazione.

Tale decisione è stata giustificata dal venir meno di quei bene-fici in termini di liquidità che ne avevano a suo tempo suggerito il perfezionamento. Essendo i titoli interamente detenuti dalla Banca e non essendoci pertanto effetti positivi dal punto di vista del capitale regolamentare, il venire meno dei vantaggi in termini di liquidità ha comportato la mancata convenienza a sostenerne i costi amministrativi per il mantenimento in vita.

I dati consuntivati al 31 dicembre 2015 includono tutti gli oneri derivanti della chiusura anticipata dell’operazione.

Informazioni in merito al contenzioso tributario

A) Avviso di accertamento anno d’imposta 2007 – IReS-IRAP-IVA

In data 19 dicembre 2012 l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a notificare l’avviso di accertamento per l’anno 2007 conseguente ai rilievi contestati per questo anno di imposta nei Processi Verbali di Constatazione (PVC) notificati il 17 febbraio 2010, che ha riguardato solo il 2007, e il 1° giugno 2011, che ha riguardato anche il 2006, 2007 e 2008 (vedi punto D)

L’avviso di accertamento ha confermato le contestazioni dei PVC in materia di IRES, IRAP e sostituto dì imposta. Dopo la parziale definizione avvenuta nel 2014 residuano le seguenti contestazioni:

1. Rilievi IRES e IRAP per euro 89.582,65 relativi a perdite su crediti e sopravvenienze passive non deducibili

2. Rilievi IVA per euro 279.349,51 relativi ad omessa fatturazio-ne di IVA sul leasing immobiliare ad esportatori abituali, ad indebite detrazioni di imposta su intermediazione finanziaria e sulla locazione dell’agenzia di Bergamo

A fronte di tale avviso di accertamento la Banca, con l’ausilio

dei propri consulenti, ha presentato istanza di accertamento con adesione la cui procedura non è andata a buon fine. La Banca, quindi, entro i termini di legge ha presentato ricorso dinnanzi alla Commissione Tributaria Provinciale di Trieste, ritenendo che la contestazione dell’Agenzia delle Entrate riguardo a talune contes-tazioni IVA, IRES e IRAP consentiva margini per ottenere un giudizio positivo in sede contenziosa anche in relazione a giurisprudenza di Cassazione favorevole alla banca.

In merito al rilievo IVA più importante relativo al leasing immobiliare a esportatori abituali, si segnala che a fine 2015 la Cassazione ha emesso una sentenza che si distacca dalle precedenti sentenze favorevoli alla banca.

In relazione a tale ultima sentenza di Cassazione, prudenzial-mente si ritiene che il suddetto contenzioso possa produrre impatti in termini di aggravio fiscale i quali, tenuto conto anche della recuperabilità dell’IVA in rivalsa verso i conduttori in leasing, con l’ausilio dei consulenti fiscali sono stati opportunamente e congru-amente valutati in sede di stanziamento in bilancio.

B) Avviso di accertamento anno d’imposta 2008 – IReS-IVA

In data 19 dicembre 2013 l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a notificare l’avviso di accertamento per l’anno 2008 conseguente ai rilievi IRES e IVA contestati per questo anno di imposta nel Processo Verbale di Constatazione (PVC) notificato il 1° giugno 2011.

L’avviso di accertamento ha confermato le contestazioni dei PVC:

1. Rilievi IRES per euro 73.717 relativi a perdite su crediti2. Rilievi IVA per euro 145.768 relativi ad omessa fatturazione di

IVA sul leasing immobiliare ad esportatori abituali per euro 139.548 e ad indebite detrazioni di imposta per spese promis-cue per euro 6.220.

A fronte di tale avviso di accertamento la Banca, con l’ausilio dei propri consulenti, ha presentato istanza di accertamento con adesione la cui procedura non è andata a buon fine. La Banca, quindi, ha presentato ricorso entro i termini di legge dinnanzi alla Commissione Tributaria Provinciale di Trieste, per i rilievi IRES e per il rilievo IVA di euro 139.548, ritenendo che la contestazione dell’Agenzia delle Entrate consentiva margini per ottenere un giu-dizio positivo in sede contenziosa, in relazione anche a giurispru-denza di Cassazione favorevole alla Banca.

In merito al rilievo IVA più importante relativo al leasing immobiliare a esportatori abituali, si segnala che a fine 2015 la Cassazione ha emesso una sentenza che si distacca dalle precedenti sentenze favorevoli alla banca. In relazione a tale ultima sentenza

Altre informazioni

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Relazione di Bilancio 2015 39

di Cassazione, prudenzialmente si ritiene che il suddetto conten-zioso possa produrre impatti in termini di aggravio fiscale i quali, tenuto conto anche della recuperabilità dell’IVA in rivalsa verso i conduttori in leasing, con l’ausilio dei consulenti fiscali sono stati opportunamente e congruamente valutati in sede di stanziamento in bilancio.

C) Avviso di accertamento anno d’imposta 2009 – IVA

In data 24 dicembre 2014 l’Agenzia delle Entrate ha provveduto a notificare un’avviso di accertamento per l’anno 2009 relativo alla presunta omessa fatturazione di IVA sul leasing immobilia-re a esportatori abituali. L’imposta contestata ammonta a euro 225.589 più sanzioni e interessi. L’avviso di accertamento emesso dall’Agenzia delle Entrate si basa su dati e documenti forniti dalla Banca alla stessa Agenzia delle Entrate, in relazione ad una richies-ta di informazioni e documenti che la stessa aveva precedentemen-te notificato alla Banca in data 31 ottobre 2014.

A fronte di tale avviso di accertamento, tenuto conto che al tempo sussisteva consolidata e giurisprudenza di Cassazione favo-revole, la Banca, con l’ausilio dei propri consulenti, ha presentato entro i termini di legge ricorso in Commissione Tributaria Provinci-ale di Trieste.

Tuttavia in relazione alla recente giurisprudenza di Cassazione di cui si è già fatto cenno per i contenziosi 2007 e 2008, si ritiene prudenziale prevedere che il suddetto contenzioso possa produrre impatti in termini di aggravio fiscale i quali, tenuto conto anche della recuperabilità dell’IVA in rivalsa verso i conduttori in leasing, con l’ausilio dei consulenti fiscali sono stati opportunamente e congruamente valutati in sede di stanziamento in bilancio.

D) Avviso di accertamento anno d’imposta 2010 – IReS

A partire dal 9 marzo 2015, la Banca è stata oggetto di una verifica fiscale generale condotta dall’Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale del Friuli-Venezia Giulia, ed avente ad oggetto l’anno 2012. Successivamente, con nota del 16 settembre 2015, la verifica è stata anche estesa, limitatamente ad alcune fattispecie, ai periodi d’imposta 2010 e 2011.

La verifica si è conclusa in data 21 ottobre 2015 con la notifica del Processo Verbale di Constatazione, con il quale l’Agenzia delle Entrate ha contestato:

• per gli anni 2010, 2011 e 2012 la deducibilità di alcuni costi individuabili come rivenienti da reato ex art. 14 c. 4-bis della l. 537/1993 con riferimento alla frode perpetrata mediante manipolazioni del sistema informatico;

• per l’anno 2012, la deducibilità delle somme messe a dispo-sizione della clientela a titolo di rimborso per la frode sopra menzionata, fossero esse state imputate a conto economico piuttosto che mediante variazione del patrimonio netto; a tal proposito, l’Agenzia delle Entrate si è espressa nel senso di ritenere che tali somme siano divenute deducibili nel 2013 e nel 2014, al momento della loro effettiva corresponsione ai beneficiari;

• per l’anno 2012, la deducibilità di perdite rivenienti da alcune posizioni creditorie divenute definitivamente inesigibili a seguito di chiusura di procedure concorsuali

In data 15 dicembre 2015 la Banca, ha notificato all’Agenzia delle Entrate un breve documento con le proprie osservazioni e richieste ai sensi dell’art. 12, comma 7, Legge 212/2000.

In data 22 dicembre 2015, l’Agenzia delle Entrate ha emesso Avviso di Accertamento n. TIA030200071/2015 relativo al solo periodo d’imposta 2010 riprendendo integralmente le contestazioni già espresse nel Processo Verbale di Constatazione, per un importo complessivo di Euro 1.037.236,83 inclusivo di imposte, sanzioni e interessi.

Previa condivisione con i propri consulenti fiscali, la Banca ri-tiene sussistano motivate ragioni per resistere alle pretese avanzate dall’Agenzia delle Entrate e, per la sola ipotesi di un eventuale accertamento con adesione finalizzato ad evitare l’avvio di un con-tenzioso tributario, ha proceduto ad effettuare un congruo stanzia-mento in bilancio a copertura dell’esborso finanziario previsto.

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Relazione di Bilancio 201540

Altre informazioni

Nel seguito sono riportate alcune informazioni riferibili ad eventi che hanno influenzato la gestione della Banca e/o che possono influire sulle performances future.

Interventi sulla governance

A seguito delle dimissioni del Signor Alexander Picker in data 30 settembre 2015, l’Assemblea dei soci convocata in data 15 ottobre 2015 ha provveduto alla nomina, fino alla data di approvazione del Bilancio d’esercizio 2016, di un nuovo Amministratore nella persona del Signor Florian Schumi.

In data 15 ottobre 2015, il Consiglio d’Amministrazione ha no-minato il Signor Florian Schumi nuovo Presidente del Consiglio d’Amministrazione, senza conferimento di deleghe gestionali.

In data 11 novembre 2015, l’Assemblea dei soci ha provveduto a fissare in 5 il numero dei Consiglieri ed a nominare, fino alla data di approvazione del Bilancio d’esercizio 2016, due nuovi Ammi-nistratori nelle persone dei Signori Ivan Rampelotto ed Haymo Unterhauser.

Alla data del 31 dicembre 2015, il Consiglio d’Amministrazione risul-tava pertanto composto come segue:

Presidente: Florian Schumi Consigliere: Fausto Alberto Edoardo Galmarini (indipendente)Consigliere Marco Gariglio (Amministratore Delegato)Consigliere: Ivan Rampelotto (indipendente)Consigliere: Haymo Unterhauser (indipendente)

Procedimento penale a carico della Banca per violazione del D.LGS. 231/01

Con riferimento al noto procedimento penale pendente avanti il Tribunale di Udine a carico di ex amministratori e/o dipendenti per i reati di cui gli artt. 416, 640 c.p. e 2638 c.c. in cui la Banca era chiamata a rispondere degli illeciti amministrativi di cui all’art. 24 ter (con riferimento al delitto di cui all’art. 416 c.p.) e 25 ter co. I lett. s) D.Lgs. 231/01 (con riferimento al delitto di cui all’art. 2638 c.c.), la Banca ha provveduto a definire la propria posizione processuale mediante patteggiamento ex artt. 444 c.p.p. e 63

D.Lgs. 231/01 alla pena finale di 160 quote, pari ad Euro 70.000,00 (settantamila/00 Euro).

Tutti gli altri imputati sono stati rinviati a giudizio avanti il Tribunale di Udine per l’udienza del 19/7/2016.

Allo stato la Banca non ha ricevuto, in sede penale, alcuna richiesta risarcitoria e nessuna delle pur numerose parti civili ha richiesto ed ottenuto la citazione dell’ente quale responsabile civile per il fatto degli imputati.

Fatti di rilievo avvenuti durante l’anno 2015

In data 1 marzo 2015, la Financial Market Authority (FMA) della Repubblica d’Austria ha emesso una Risoluzione relativa alla mora-toria dei debiti (secondo la procedura c.d. “Bail In”) della Heta Asset Resolution AG. Il giorno 12 marzo 2015 Heta A.R. AG ha informato la Banca dell‘impossibilità, per effetto di tale provvedimento, di onorare gli impegni di supporto finanziario a suo tempo assunti con il Master Facility Agreement, che disciplinava la concessione delle linee di credito a pieno utilizzo in essere, nonché di una Emergency Line pari ad un massimo di 300 milioni di euro, da utilizzarsi in caso di inattese e significative riduzioni della provvista diretta dalla clientela.

Nei giorni successivi la Banca ha acquisito un supporto legale (Studio Orrick e Studio Graf & Pitkowitz) in ordine alla legittimità di tale diniego, peraltro esplicitamente confermata dalla stessa FMA con missiva del successivo 19 marzo.

In tale complesso scenario, vieppiù aggravato da una significativa riduzione dei depositi da clientela dovuta alle notizie, negative e di forte impatto emotivo, in circolazione sui media, gli orga-ni societari hanno ritenuto opportuno chiedere agli azionisti il consenso ad una proroga di 60 giorni del termine di approvazione dell‘Assemblea del Bilancio 2014, nonché del Rendiconto ICAAP, con ogni conseguente determinazione in ordine all‘eventuale revisione del Business Plan 2014-2016 e del Liquidity Plan.

In data 22 giugno 2015, è stato siglato un accordo (il cosiddetto “Term Sheet”) tra l’Azionista HBI Bundesholding AG, Heta Asset Resolution AG ed il Ministero delle Finanze Austriaco (sotto la supervisione della Financial Market Autority (FMA) della Repubbli-ca d’Austria) per mettere a disposizione della Banca le necessarie

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Relazione di Bilancio 2015 41

dotazioni patrimoniali e finanziarie e garantire, quindi, il completo requisito del “going concern”. In particolare, Heta Asset Resolution AG si è impegnata, in caso di necessità ed all’avverarsi di deter-minate condizioni, a procedere a rinuncia al rimborso di linee di finanziamento in essere fino ad un importo di euro 630 milioni.

In data 29 giugno 2015, si sono perfezionate, con il trasferimento delle relative somme da HBI Bundesholding AG alla Banca, le ope-razioni di contribuzione in conto aumento di capitale per euro 100 milioni e di concessione di prestito con clausole di subordinazione per euro 96 milioni, in linea con le previsioni del sopra citato Term Sheet.

In data 30 giugno 2015, Heta Asset Resolution AG, sempre nell’ambito delle previsioni del Term Sheet, ha proceduto a rinun-cia formale al rimborso parziale delle linee di finanziamento in essere per euro 280 milioni, affinché l’effetto a conto economico da ciò riveniente consentisse (a valere sull’esercizio 2015) il ripristino dei necessari ratios patrimoniali.

In data 5 novembre 2015, è stata formalizzata la concessione, da parte di Heta Asset Resolution AG, di una nuova linea di liquidità (“Emergency Liquidity Facility”) da utilizzarsi, fino all’importo mas-simo di euro 100 milioni, a copertura di eventuali ritiri di depositi o richieste di riacquisto anticipato di titoli obbligazionari da parte della clientela, non altrimenti gestibili con la liquidità ordinaria.

In data 30 dicembre 2015, l’Azionista HBI Bundesholding AH ha proceduto a rinuncia formale al rimborso del prestito con clausole di subordinazione per euro 96 milioni, a rafforzamento ulteriore del patrimonio della Banca valido ai fini del rispetto dei requisiti prudenziali.

In data 31 dicembre 2015, Heta Asset Resolution AG, sempre nell’ambito delle previsioni del citato Term Sheet, ha proceduto ad una nuova rinuncia formale automatica al rimborso parziale delle linee di finanziamento in essere fino ad ulteriori euro 350 milioni, da attivarsi, qualora necessario, affinché l’effetto a conto econo-mico da ciò riveniente dovesse risultare opportuno per permettere alla Banca di mantenere un buffer di patrimonio (quantificato in euro 30 milioni) aggiuntivo rispetto ai coefficienti patrimoniali minimi tempo per tempo previsti dalla normativa (attualmente pari all’11,50%).

Nel mese di dicembre, la Banca è stata inoltre chiamata a pre-disporre un nuovo Business Plan, a copertura del periodo 2015-

2018, basato sulle seguenti principali assunzioni:

1) Svalutazione (impairment) straordinaria di parte delle attività.

2) Progressiva dismissione della Rete Commerciale e rimborso della raccolta della clientela.

1) Cessione del portafoglio crediti (attraverso una serie di “asset deals”): strutturazione di diversi “cluster” di portafogli in bonis e non (mutui ipotecari e leasing) e cessione in base a specifiche tempistiche.

Tale Business Plan, predisposto in bozza dal Consiglio d’Amministrazione nella seduta del 9 dicembre 2015, è stato quindi sottoposto a valutazione da parte dell’Assemblea dei soci in data 17 dicembre 2015, unitamente ad una dettagliata e completa analisi dei possibili scenari per il “wind-down” della Banca stessa.

L’Assemblea, preso atto del Business Plan 2015-2018 così come rappresentato, nonché dei diversi scenari alternativi delineati, ha proceduto con l’integrale approvazione dello stesso, confermando-ne le assunzioni di base ed invitando quindi il Consiglio di Ammi-nistrazione a darne corso nel rispetto delle prescrizioni comunitarie a suo tempo impartite.

La Banca ha quindi provveduto a valorizzare un gruppo di attività (contratti leasing performing denominati in euro) destinato – in base al Business Plan - alla vendita (ritenuta altamente probabile) nel corso del 2016, rilevando la potenziale svalutazione già nel conto economico 2015.La Banca ha inoltre provveduto – sempre nell’ambito dello IAS 39 e delle impairment policies approvate nel mese di giugno 2015 – a valorizzare per quanto possibile il resto del portafoglio con modali-tà coerenti al contenuto del Business Plan.

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Relazione di Bilancio 201542

Attività di ricerca e sviluppo

Per quanto concerne questo tipo di attività, non sono stati soste-nuti nuovi costi durante il 2015 nè sussiste alcuna patrimonializza-zione a tale titolo. Ciò discende in primis dal fatto che gli sviluppi del software per il servizio di elaborazione e di trasmissione dei dati vengono effettuati direttamente dalle società fornitrici, con le quali esistono accordi di outsourcing.

Rapporti con imprese controllate

Si riferiscono ai rapporti con Hypo Alpe-Adria-Finance S.r.l. in liquidazione e HypoService S.r.l.

HypoService S.r.l. - con sede legale ed amministrativa in Tavagnac-co, Via Alpe Adria n. 6 - opera in campo immobiliare. Relativamente all’attività di compravendita di immobili la società è impegnata nel condurre al miglior valore di realizzo le iniziative immobiliari già intraprese. Quanto alla locazione dei fabbricati ad uso commerciale in portafoglio, l’obiettivo rimane quello di perse-guire la remunerazione massima degli investimenti.

L’assemblea del 16 aprile 2015 ha provveduto al rinnovo del Collegio Sindacale nominando:

COLLEGIO SINDACALEPresidente: ADINO CISILINOSindaco Effettivo: MARCO GASPARINISindaco Effettivo: EMANUELE CRUDERSindaco Supplente: CRISTINA MUNINISindaco Supplente: RAFFAELE CISILINO

Non vi sono viceversa state variazioni in merito alla composizione del Consiglio di Amministrazione, che risulta alla data composto da:

Presidente: MAURIZIO VALFREConsigliere: LUCA SABOT

Hypo Alpe-Adria-Finance S.r.l. in liquidazione - con sede legale ed amministrativa in Tavagnacco, Via Alpe Adria n. 6 - dal 1° aprile 2005, data in cui è stata oggetto del conferimento del ramo d’azienda “Rete Agenti Leasing”, si occupava dell’attività di pro-mozione e collocamento di contratti di leasing.

Preso atto che nell’attuale contesto, a seguito delle misure di

contenimento del nuovo business imposte dalla Commissione Euro-pea, la controllata risulta impossibilitata ad operare, e pertanto il Consiglio di Amministrazione della stessa - in data 27 gennaio 2014 - ha accertato la sussistenza della causa di scioglimento della società ai sensi del secondo punto dell’art. 2484 del Codice Civile (sopravvenuta impossibilità di conseguire l’oggetto sociale); la società sta definendo la definizione dei pregressi rapporti di colla-borazione con gli agenti leasing che cooperavano con la stessa per la propria attività istituzionale.

I rapporti con le due società controllate sono stati regolati a condizioni di mercato tenuto conto delle caratteristiche dei servizi prestati. I rapporti più significativi intrattenuti nell’esercizio sono descritti nella Nota Integrativa.

Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 29 marzo 2016, ha formalmente approvato l’avvio di un processo di fusione per incorporazione delle due Società nella stessa Banca.

Rapporti con impresa Controllante

Si riferiscono ai rapporti con la Capogruppo HBI-Bundesholding AG che, con sede in Vienna, Wachtergasse 1, esercita l’attività di direzione e coordinamento della Banca.

La Holding – priva di licenza bancaria – ha il compito di gestire la partecipazione nel nostro Istituto, controllando che siano rispettate le linea guida della Commissione Europea in merito alla strategia di wind-down.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio

In data 25 febbraio 2016, l’Amministratore Delegato e Direttore Ge-nerale dott. Marco Gariglio ha rassegnato, in comune accordo con l’Azionista, le proprie dimissioni da tutte le cariche.

Il Consiglio d’Amministrazione del successivo 1° marzo 2016, nel rivolgere insieme al Collegio Sindacale un sentito ringraziamento al dott. Gariglio per il contributo professionale e l’impegno profuso nell’attività svolta nell’interesse della Società e di tutti gli Stake-holders, ha nominato il dott. Maurizio Valfrè Direttore Generale della Banca.

Nella seconda metà del mese di marzo 2016, da notizie di stampa si

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Relazione di Bilancio 2015 43

è appreso che la ristrutturazione del debito di Heta AG, cui la mo-ratoria disposta nel marzo 2015 era preordinata, non ha incontrato il consenso di una grande parte dei creditori istituzionali e che, per l’effetto, gli scenari prospettici successivi alla cessazione della medesima moratoria avrebbero potuto risultare incerti; l’azionista di controllo HBI-BH ha a questo proposito riferito come prima dello scadere del termine della moratoria fossero attese formali prese di posizione, anche da parte della stessa FMA, in ordine al debito di Heta AG e, di riflesso, in ordine ai crediti vantati da quest’ultima verso la Banca.

In tale contesto di potenziale incertezza, pur esogena, e nonostan-te fosse stato debitamente approntato, nei tempi previsti, un pro-getto di bilancio al 31 dicembre 2015, il Consiglio d’Amministrazione nella sua seduta del 29 marzo ha ritenuto opportuno chiedere agli azionisti il consenso ad una proroga di 60 giorni del termine di approvazione del Bilancio da parte dell’Assemblea.

Si è ritenuta infatti di tutta evidenza la sussistenza delle circostanze di eccezionalità previste dall‘art. 2364 codice civile, come indivi-duate dalla più attenta dottrina e giurisprudenza, che definiscono le particolari esigenze relative alla struttura ed all’oggetto della società anche in relazione ad eventi straordinari e cause di forza maggiore.

Successivamente, in data 10 aprile, l’Autorità austriaca di Vigilanza sui Mercati Finanziari (FMA) si è pronunciata in merito alla pros-sima conclusione del periodo di moratoria sui debiti di Heta Asset Resolution AG, esplicitando in particolare come una risoluzione ordinata appaia più vantaggiosa di una dichiarazione di insolvenza della stessa Heta.

Attesa l’affidabilità e la terzietà dell’FMA, vengono così a ri-dursi i rischi che, indipendentemente da possibili iniziative di terzi creditori finalizzate a richiedere lo stato di insolvenza di Heta AG, gli atti sinora compiuti dalla stessa, ed in particolare le rinunce ai crediti (“Waivers”), siano contestabili.

Vi sono quindi valide ragioni di ritenere che un’eventuale dichiarazione di insolvenza di Heta Asset Resolution AG non met-terebbe in ogni caso a rischio la stabilità della Banca nell’ambito del piano di wind-down approvato, considerato che - come confermato in una “Legal Opinion rilasciata da primario studio legale austriaco a beneficio della Banca- gli atti posti in essere recentemente da Heta Asset Resolution AG a favore di HBI erano e sono a tutela degli interessi stessi di Heta e quindi non assoggetta-bili a revocatoria secondo la legge fallimentare austriaca.

Si rimanda, per ulteriori dettagli, al capitolo “Presupposto

della continuità aziendale” della Nota Integrativa.

In data 3 maggio 2016 è stato emanato il D.L. n. 59/2016 che con-diziona la possibilità di trasformazione delle attività per imposte anticipate in crediti di imposta all’esercizio, entro un mese dalla data di entrata in vigore del medesimo decreto, di un’opzione irrevocabile con l’obbligo del pagamento di un canone annuo fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2029.

In considerazione del fatto che tale normativa deve ancora essere convertita in legge, che presenta ancora diversi aspetti da chiarire, che deve ancora essere emesso il provvedimento attuativo della stessa, in relazione anche a quanto previsto dal comma 9 del Decreto stesso, la Società si riserva di valutare se optare o meno per l’esercizio dell’opzione, e con quali tempistiche.

In considerazione di quanto disciplinato dallo IAS 12 e dallo IAS 10 par. 22(h) si ritiene di non modificare le valutazioni sulla fiscali-tà riportate al paragrafo “11 – Fiscalità corrente e differita”.

L’eventuale mancato esercizio dell’opzione di cui al citato D.L. 59/2016 potrebbe comportare per la Società l’insussistenza delle attività per imposte anticipate trasformabili iscritte in bilancio al 31 dicembre 2015 per un importo massimo pari ad euro 14.956 mila.

Prevedibile evoluzione della gestione

Proseguendo sulla scia delineata dagli ultimi dati congiunturali, per il 2016 si prevede per l’Italia una ripresa (+1,5%) destinata a consolidarsi negli anni successivi. Tale ripresa ci si aspetta sia guidata sia dalla spesa privata che dagli investimenti: i consumi delle famiglie, dopo avere dimostrato una leggera crescita nel 2015 (0,9%), mostreranno un ulteriore icremento (+1,6%). Gli investimenti, dopo una modesta ripresa del 2015 (0,5%), ci si attende ricominceranno a crescere (+2,7%). La componente più dinamica sarà quella riferibile ad attrezzature e macchinari; gli investimenti in costruzioni riprenderanno a crescere più lentamente, a motivo di un mercato immobiliare ancora debole.

Le esportazioni, che hanno risentito dell’indebolimento della domanda estera nella seconda metà del 2015, accelererebbero gradualmente fino a raggiungere una crescita di circa 4% nel 2016.L’inflazione, salirebbe molto gradualmente, dallo 0,1 % del 2015 all’ 1% del 2016 e all’1,2 nel 2017.

Nel quadro economico delineato, si prevede che la politica mo-

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Relazione di Bilancio 201544

netaria tenderà a mantenere i tassi di interesse su livelli con-tenuti, nel tentativo di contrastare il pericolo di effetti negativi sull’economia reale e di assecondare il processo di Quantitative Easing.

I tassi di interesse sul debito pubblico rimarranno su livelli molto bassi. Quanto ai tassi bancari, le previsioni prevedono una ridu-zione anche dei tassi sugli impeghi (dal 2,7% nel 2015 al 2,4% nel 2017), portando ad una contrazione del margine di interesse per gli Istituti di Credito.

In tale contesto l’Istituto – perseguendo gli indirizzi del piano in-dustriale – si propone di proseguire nella progressiva realizzazione degli obiettivi del piano di ristrutturazione approntato seguendo le indicazioni definite nella già citata risoluzione della Commissione Europea, attraverso la valorizzazione tramite vendita o la chiusura della rete commerciale e la cessione di successivi lotti omogenei di crediti lungo il triennio 2016-2018.

In ogni caso, i risultati del prossimo futuro saranno influenzati in modo significativo dall’andamento dei mercati finanziari per quanto relativo alle pianificate vendite di portafogli crediti, nonché dall’andamento del mercato immobiliare (in termini di valore dei collateral, valore di realizzo e tempistiche di recupero/rivendita dei beni), attesa l’elevata esposizione in tale settore.

Proposta di approvazione del Bilancioe di destinazione degli utili

Vi invitiamo ad approvare il Bilancio di Esercizio (Stato Patrimo-niale, Conto Economico, Prospetto della Redditività Complessiva, Rendiconto Finanziario e Nota integrativa) e la relazione sulla gestione al 31 dicembre 2015.

L’esercizio chiude con un utile netto pari ad euro 36,798 milioni, che il Consiglio di Amministrazione propone di utilizzare a copertu-ra di perdite pregresse.

Rivolgiamo infine un sincero ringraziamento al personale tutto per la disponibilità, la dedizione ed il riconoscibile impegno, in un momento di perdurante complessità della vita aziendale.

Tavagnacco, 10 maggio 2016

Per il Consiglio di Amministrazione

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Relazione di Bilancio 201546

Informativa supplementare

Indicatori di risultato finanziari

Descrizione 31.12.2015 31.12.2014

RAPPORTI DI SOLIDITàMEZZI PROPRI / IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI 1.066,14% 36,54%

MEZZI PROPRI / SOFFERENZE NETTE 106,99% 5,89%MEZZI PROPRI / CREDITI VERSO CLIENTELA 26,96% 0,57%MEZZI PROPRI / MASSA FIDUCIARIA 16,30% 0,51%MEZZI PROPRI / MASSA AMMINISTRATA 14,02% 0,51%MEZZI PROPRI / TOTALE ATTIVO 13,63% 0,49%

RAPPORTI DI CAPITALIZZAZIONeCAPITALE PRIMARIO DI CLASSE 1 / TOTALE ATTIVITà PONDERATE 19,65% 0,58%

CAPITALE DI CLASSE 1 / ATTIVITA' DI RISCHIO PONDERATE 19,65% 0,58%

TOTALI FONDI PROPRI / ATTIVITA' DI RISCHIO PONDERATE 19,65% 0,58%

RAPPORTI DI RISCHIOSITàSOFFERENZE NETTE / MEZZI PROPRI 93,46% 1696,88%RETTIFICHE DI VALORE / SOFFERENZE LORDE 67,96% 68,49%RETTIFICHE DI VALORE SU CREDITI DETERIORATI / CREDITI DETERIORATI 59,79% 55,88%RETTIFICHE DI VALORE SU CREDITI IN BONIS / CREDITI IN BONIS 9,41% 2,69%SOFFERENZE NETTE / CREDITI VERSO CLIENTELA 25,20% 9,71%RAPPORTI DI eFFICIeNZARISULTATO LORDO ANTE RETTIFICHE / MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 83,21% 19,13%COSTO DEL LAVORO / MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 6,15% 34,36%C.I.R. = COST INCOME RATIO 16,79% 80,87%RAPPORTI DI STRUTTURACREDITI VERSO CLIENTELA / TOTALE ATTIVO 50,53% 86,18%RACCOLTA DIRETTA / TOTALE ATTIVO 12,40% 19,97%RACCOLTA GESTITA / RACCOLTA INDIRETTA 65,33% 61,17%SALDI INTERBANCARI ATTIVI / SALDI INTERBANCARI PASSIVI 1,44% 1,98%RAPPORTI DI ReDDITIVITàUTILE NETTO / PATRIMONIO NETTO (ROE DOPO LE IMPOSTE) 30,19% -192,01%UTILE AL LORDO DELLE IMPOSTE / PATRIMONIO NETTO (ROE AL NETTO DELLE IMPOSTE) 31,91% -262,45%UTILE NETTO / TOTALE ATTIVO MEDIO (ROA NETTO) 4,11% -11,44%UTILE AL LORDO DELLE IMPOSTE / TOTALE ATTIVO MEDIO (ROA LORDO) 17,56% -15,64%UTILE AL LORDO DELLE IMPOSTE / UTILI NETTI VENDITE (ROS) 45,58% -459,49%NIM = MARGINE INTERESSE / CAPITALI FRUTTIFERI 2,64% 2,60%

Legenda: ROS = Segnala, per ogni 100 euro ricavati, quanti euro sono stati mediamente guadagnatiROI = Indica il tasso di rendimento del capitale investito / ROE = Fornisce l‘indicazione dell‘ammontare realizzato per ogni 100 euro rischiati nell‘attivitàROA = Indica il rendimento per ogni 100 euro investiti nei fondi intermediati

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Relazione di Bilancio 2015 47

Indicatori di risultato non finanziari

Descrizione 31.12.2015 31.12.2014

RAPPORTI DI eFFICIeNZAMARGINE INTERESSI / DIPENDENTI MEDI 136.830,92 157.560,00

MARGINE DI INTERMEDIAZIONE* / DIPENDENTI MEDI 164.911,43 193.704,62CREDITI / DIPENDENTI MEDI 4.540.451,33 5.802.676,92RACCOLTA DIRETTA + INDIRETTA / DIPENDENTI MEDI 1.175.016,50 2.233.029,45PRODOTTO BANCARIO / DIPENDENTI MEDI 5.715.467,83 8.035.706,37ASSET UNDER MANAGMENT / N.RO PROMOTORI 5.191.111,11 4.360.493,83

*Margine d‘intemediazione al netto del Waiver

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Relazione di Bilancio 2015 49

Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2015

Conto economico al 31 dicembre 2015

Prospetto della redditività complessiva

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Rendiconto finanziario

Nota integrativa

Bilancio Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.al 31 dicembre 2015

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Relazione di Bilancio 201550

Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2015

Voci dell‘attivo 31.12.2015 31.12.2014 Variazione assoluta10. Cassa e disponibilità liquide 5.108.201 5.633.997 (525.796)20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 40 9.785 (9.745)30. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 040. Attività finanziarie disponibili per la vendita 180.083.150 49.993.850 130.089.300 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 060. Crediti verso banche 18.317.695 33.220.583 (14.902.888)70. Crediti verso clientela 904.168.769 1.885.866.811 (981.698.042)80. Derivati di copertura 0 0 -

90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica ( +/- ) 0 0 0100. Partecipazioni 3.431.613 3.431.613 0110. Attività materiali 22.787.848 29.445.093 (6.657.245)

120. Attività immateriali di cui: - avviamento

81.0560

97.8260

(16.770)0

130. Attività fiscali 129.913.887 156.747.650 (26.833.763) a) correnti 114.957.616 11.157.103 103.800.513 b) anticipate 14.956.271 145.590.547 (130.634.276) di cui: alla Legge n.214/11: 14.956.271 145.590.547 (130.634.276)140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 505.641.368 0 505.641.368 150. Altre attività 19.683.322 23.870.977 (4.187.655)Totale dell‘attivo 1.789.216.949 2.188.318.185 (399.101.236)

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Relazione di Bilancio 2015 51

Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2015 31.12.2014 Variazione assoluta10. Debiti verso banche 1.273.948.528 1.677.244.152 (403.295.624)20. Debiti verso clientela 186.989.312 317.845.571 (130.856.259)30. Titoli in circolazione 34.823.450 119.199.229 (84.375.779)40. Passività finanziarie di negoziazione 0 34.187 (34.187)50. Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 060. Derivati di copertura 0 0 0

70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica ( +/- ) 0 0 080. Passività fiscali 46.260 9.093 37.167 a) correnti 0 0 0 b) differite 46.260 9.093 37.167 90. Passività associate ad attività in via di dismissione 0 0 0100. Altre passività 36.799.033 48.980.400 (12.181.367)110. Trattamento di fine rapporto del personale 1.822.193 2.062.888 (240.695)120. Fondi per rischi e oneri: 10.982.149 12.144.169 (1.162.020) a) quiescenza e obblighi simili 0 0 0 b) altri fondi 10.982.149 12.144.169 (1.162.020)130. Riserve da valutazione (326.989) (536.790) (209.801)140. Azioni rimborsabili 0 0 0150. Strumenti di capitale 0 0 0160. Riserve (110.852.313) (26.126.806) 84.725.507 170. Sovrapprezzi di emissione 0 0 0180. Capitale 318.187.600 318.187.600 0190. Azioni proprie ( - ) 0 0 0200. Utile d'esercizio 36.797.726 (280.725.508) (317.523.234)

Totale del passivo e del patrimonio netto 1.789.216.949 2.188.318.185 (399.101.236)

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Relazione di Bilancio 201552

Conto economico al 31 dicembre 2015

Voci del Conto economico 31.12.2015 31.12.2014 Variazione assoluta10. Interessi attivi e proventi assimilati 55.974.426 71.763.466 (15.789.040)20. Interessi passivi e oneri assimilati (13.488.253) (20.557.139) (7.068.886)

30. Margine di interesse 42.486.173 51.206.327 (8.720.154)40. Commissioni attive 4.188.164 8.387.786 (4.199.622)50. Commissioni passive (1.388.138) (3.167.003) (1.778.865)60. Commissioni nette 2.800.026 5.220.783 (2.420.757)70. Dividendi e proventi simili 0 0 080. Risultato netto dell'attività di negoziazione (1.225.304) (24.023) 1.201.281 90. Risultato netto dell'attività di copertura 0 (2.029) (2.029)100. Utili da cessione o riacquisto di: 5.889 107.469 (101.580) a) crediti 0 0 0 b) attività finanziarie disponibili per la vendita 751 (46.310) (47.061) c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 d) passività finanziarie 5.138 153.779 (148.641)110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0120. Margine di intermediazione 44.066.784 56.508.527 (12.441.743)130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (118.555.464) (395.765.941) (277.282.083) a) crediti (118.505.763) (395.765.941) (277.260.178) b) attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 d) altre operazioni finanziarie (49.701) 0 (21.905)

140. Risultato netto della gestione finanziaria (74.488.680) (339.257.414) (264.840.340) 150. Spese amministrative: (45.003.303) (46.487.258) (1.483.955) a) spese per il personale (20.367.239) (21.629.712) (1.262.473) b) altre spese amministrative (24.636.064) (24.857.546) (221.482)160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (2.956.091) (845.615) 2.110.476 170. Rettifiche/ riprese di valore nette su attività materiali (7.149.196) (3.311.151) 3.838.045 180. Rettifiche/ riprese di valore nette su attività immateriali (489.018) (266.586) 222.432 190. Altri oneri/proventi di gestione 287.150.358 6.454.041 280.624.711 200. Costi operativi 231.552.750 (44.456.569) (275.937.713)210. Utile (Perdite) delle partecipazioni 0 0 0220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali 0 0 0230. Rettifiche di valore dell’avviamento 0 0 0240. Utile (Perdite) da cessione di investimenti 37.858 (8.354) (46.212)

250. Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 157.101.928 (383.722.337) (540.824.265)260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (2.105.100) 102.996.829 (105.101.929)

270. Utile della operatività corrente al netto delle imposte 154.996.828 (280.725.508) (435.722.336)280. Utile dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (118.199.102) 0 118.199.102

290. Utile (Perdita) d'esercizio 36.797.726 (280.725.508) (317.523.234)

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Relazione di Bilancio 2015 53

Prospetto della redditività complessiva

Voci 31.12.2015 31.12.201410. Utile / Perdita d'esercizio 36.798 (280.725)

Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico20. Attività materiali 0 030. Attività immateriali 0 040. Piani a benefici definiti 134 (244)50. Attività non correnti in via di dismissione 0 060. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 0 0Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico70. Copertura di investimenti esteri 0 080. Differenza di cambio 0 090. Copertura di flussi finanziari 0 0100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 76 144 110. Attività non correnti in via di dismissione 0 0120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 0 0130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 210 (100) 140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 37.008 (280.825)

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Relazione di Bilancio 201554

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Allocazione risultato esercizio precedente

Prospetto delle variazionidel patrimonio netto al 31.12.2014

Esistenzeal 31.12.2013

Modificasaldi apertura

Esistenzeal 01.01.2014 Riserve

Dividendi e altredestinazioni

Capitale

a) azioni ordinarie 318.188 0 318.188 0 0

b) altre azioni 0 0 0 0 0

Sovrapprezzi di emissione 0 0 0 0 0

Riserve:

a) di utili (122.600) 0 (122.600) (98.527) 0

b) altre 185.000 0 185.000 0 0Riserve da valutazione: (437) 0 (437) 0 0Strumenti di capitale 0 0 0 0 0Azioni proprie 0 0 0 0 0Utile/Perdita di esercizio (98.527) 0 (98.527) 98.527 0

Patrimonio netto 281.624 0 281.624 0 0

Allocazione risultato esercizio precedente

Prospetto delle variazionidel patrimonio netto al 31.12.2015

Esistenzeal 31.12.2014

Modificasaldi apertura

Esistenzeal 01.01.2015 Riserve

Dividendi e altredestinazioni

Capitale

a) azioni ordinarie 318.188 0 318.188 0 0

b) altre azioni 0 0 0 0 0

Sovrapprezzi di emissione 0 0 0 0 0

Riserve:

a) di utili (36.127) 0 (36.127) (280.725) 0

b) altre 10.000 0 10.000 0 0Riserve da valutazione: (537) 0 (537) 0 0Strumenti di capitale 0 0 0 0 0Azioni proprie 0 0 0 0 0Utile/Perdita di esercizio (280.725) 0 (280.725) 280.725 0

Patrimonio netto 10.799 0 10.799 0 0

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Relazione di Bilancio 2015 55

Variazioni dell‘esercizioOperazioni sul patrimonio netto

Variazionidi riserve*

Emissionenuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzionestraordinaria

dividendi

Variazionestrumenti

di capitaleDerivati su

proprie azioniStock

Option

Redditività complessiva

esercizio 2013

Patrimonio netto

31.12.2013

0 0 0 0 0 0 0 0 318.188

0 0 0 0 0 0 0 0 0

0 0 0 0 0 0 0 0 0

185.000 0 0 0 0 0 0 0 (36.127) (175.000) 0 0 0 0 0 0 0 10.000

0 0 0 0 0 0 0 (100) (537)0 0 0 0 0 0 0 0 00 0 0 0 0 0 0 0 00 0 0 0 0 0 0 (280.725) (280.725)

10.000 0 0 0 0 0 0 (280.825) 10.799

Variazioni dell‘esercizioOperazioni sul patrimonio netto

Variazionidi riserve

Emissionenuove azioni

Acquisto azioni proprie

Distribuzionestraordinaria

dividendi

Variazionestrumenti

di capitaleDerivati su

proprie azioniStock

Option

Redditività complessiva

esercizio 2014

Patrimonio netto

31.12.2014

0 0 0 0 0 0 0 0 318.188

0 0 0 0 0 0 0 0 0

0 0 0 0 0 0 0 0 0

0 0 0 0 0 0 0 0 (316.852)196.000 0 0 0 0 0 0 0 206.000

0 0 0 0 0 0 0 210 (327)0 0 0 0 0 0 0 0 00 0 0 0 0 0 0 0 00 0 0 0 0 0 0 36.798 36.798

196.000 0 0 0 0 0 0 37.008 243.807

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Relazione di Bilancio 201556

Rendiconto finanziario - Metodo Indiretto 31.12.2015 31.12.2014A. ATTIVITA' OPeRATIVA 1. Gestione (13.894) 72.357- risultato d'esercizio ( +/- ) 36.798 (280.725)- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione     su attività/passività finanziarie valutate al fair value ( -/+ ) 1.225 24- plus/minusvalenze su attività di copertura ( +/- ) 0 2- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento ( +/- ) 118.555 395.766- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni     materiali e immateriali ( +/- ) 7.638 3.578 - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi ( +/- ) (18.414) 56.709 - imposte e tasse non liquidate ( + ) 2.105 (102.997)- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione     al netto dell'effetto fiscale ( +/- ) 118.199 0- altri aggiustamenti ( +/- ) (-280.000) 02. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 169.316 146.090 - attività finanziarie detenute per la negoziazione 10 3.736- attività finanziarie valutate al fair value 0 0- attività finanziarie disponibili per la vendita (130.089) (5.187)- crediti verso banche: a vista 14.903 17.878 - crediti verso banche: altri crediti 0 0- crediti verso clientela 893.708 250.986- altre attività (609.216) (85.657)3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (350.984) (227.977)- debiti verso banche: a vista (33) (45.041)- debiti verso banche: altri debiti (123.263) 47.745 - debiti verso clientela (130.856) (101.948)- titoli in circolazione (84.376) (121.675)- passività finanziarie di negoziazione (34) 31- passività finanziarie valutate al fair value 0 0- altre passività (12.422) (7.089)Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (195.562) (9.530)

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Relazione di Bilancio 2015 57

Il rendiconto finanziario sopra riportato è redatto secondo il metodo “indiretto” di cui allo IAS 7.

Le variazioni dei flussi di liquidità netta generata/assorbita nell’esercizio 2015 rispetto all’esercizio 2014 risultano negative per 526 migli-aia di euro e sono dovute a:

• attività operativa: assorbita liquidità per 195.562 migliaia di euro;• attività di investimento: assorbita liquidità per 964 migliaia di euro;• attività di provvista dovuta al versamento “Soci in conto capitale”: generata liquidità per 196.000 migliaia di euro.

Riconciliazione

Rendiconto finanziario - Metodo Indiretto 31.12.2015 31.12.2014B. ATTIVITà DI INVeSTIMeNTO 1. Liquidità generata da 253 522 - vendite di partecipazioni 0 0- dividendi incassati su partecipazioni 0 0- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0- vendite di attività materiali 253 522 - vendite di attività immateriali 0 0- vendite di rami d'azienda 0 02. Liquidità assorbita da (1.217) (1.455)- acquisti di partecipazioni 0 0- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0- acquisto di attività materiali (745) (1.205)- acquisto di attività immateriali (472) (250)- acquisto di rami d'azienda 0 0Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (964) (933)C. ATTIVITA' DI PROVVISTA    - emissioni/acquisti di azioni proprie 0 0- emissioni/acquisti di strumenti di capitale 196.000 10.000 - distribuzione dividendi e altre finalità 0 0Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista 196.000 10.000 Liquidita' netta generata/assorbita nell'esercizio (526) (463)

Voci di bilancio Importo 31.12.2015 Importo 31.12.2014Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 5.634 6.097 Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (526) (463)Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 0 0Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 5.108 5.634

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Relazione di Bilancio 201558

Forma e contenuto del bilancio d’esercizioal 31 dicembre 2015

Parte APolitiche contabiliA.1 – Parte generaleA.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancioA.3 – Informazioni sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarieA.4 – Informazioni sul fair valueA.5 – Informazioni sul c.d. “day one profit/loss”

Parte BInformazioni sullo stato patrimonialeAttivoPassivoAltre informazioni

Parte CInformazioni sul conto economico

Parte DRedditività complessiva

Parte eInformazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Parte F Informazioni sul patrimonio

Parte GOperazioni di aggregazione riguardanti impreseo rami d’azienda

Parte HOperazioni con parti correlate

Parte IAccordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Parte LInformativa di settore

Nota integrativa

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Relazione di Bilancio 2015 59

A.1 – Parte generale

Sezione 1 Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il bilancio al 31 dicembre 2015 è redatto in applicazione dei Principi contabili IAS (International Accounting Standards) e IFRS (Interna-tional Financial Reporting Standard), emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, e attualmente in vigore, incluse le relative inter-

pretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC).I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio sono quelli in vigore al 31 dicembre 2015, inclusi i documenti interpretativi SIC E IFRIC, il cui elenco è riportato negli allegati del presente bilancio.

Di seguito si elencano le modifiche ai principi ed alle interpre-tazioni omologate dalla Commissione Europea nel corso del 2015 o in precedenti esercizi, applicabili in via obbligatoria a partire dall’esercizio 2015, in relazione alle quali non sono stati individuati impatti significativi ai fini della redazione del presente bilancio.

Parte A Politiche contabili

Titoli delle normePubblicazione sulla Gazzetta

Ufficiale dell‘Unione Europea Data di

prima applicazioneIFRIC 21 Tributi 14 giugno 2014 - (UE n. 634/2014) 1 ° gennaio 2015Modifiche dell‘IFRS 3 Aggregazioni aziendali 19 dicembre 2014 - (UE n. 1361/2014) 1 ° gennaio 2015Modifiche dell‘IFRS 13 Valutazione del fair value 19 dicembre 2014 - (UE n. 1361/2014) 1 ° gennaio 2015Modifiche IAS 40 sugli investimenti immobiliari 19 dicembre 2014 - (UE n. 1361/2014) 1 ° gennaio 2015Modifiche dell‘ IFRS 2 Pagamenti basati su azioni 09 gennaio 2015 - (UE n.28/2015) 1 ° gennaio 2015Modifiche dell‘ IFRS 3 Aggregazioni aziendali 09 gennaio 2015 - (UE n.28/2015) 1 ° gennaio 2015Modifiche dell‘ IFRS 8 Settori operativi 09 gennaio 2015 - (UE n.28/2015) 1 ° gennaio 2015Modifiche dell‘ IFRS 13 Valutazione del fair value 09 gennaio 2015 - (UE n.28/2015) 1 ° gennaio 2015Modifiche IAS 16 sugli immobili, impianti e macchinari 09 gennaio 2015 - (UE n.28/2015) 1 ° gennaio 2015Modifiche IAS 24 sull‘informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate 09 gennaio 2015 - (UE n.28/2015) 1 ° gennaio 2015Modifiche IAS 38 sulle attività immateriali 09 gennaio 2015 - (UE n.28/2015) 1 ° gennaio 2015Modifiche IAS 19 su benefici per dipendenti 09 gennaio 2015 - (UE n.28/2015) 1 ° gennaio 2015

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Relazione di Bilancio 201560

Sezione 2 Principi generali di redazione

Il bilancio, per quanto riguarda gli schemi e le forme tecniche, è stato predisposto sulla base di quanto previsto dalla Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 “Il Bilancio Bancario: schemi e regole di compilazione” e successive modifiche.

Oltre alle istruzioni contenute nella circolare della Ban-ca d’Italia n. 262, si è tenuto conto, sul piano interpretativo, dei documenti sull’applicazione degli IFRS in Italia predisposti dall’Organismo Italiano di Contabilità (O.I.C.) e dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI).

Il bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Eco-nomico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota Integrativa ed è corredato di una Relazione degli amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione della Banca.

Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria e il risultato economico dell’esercizio.

I criteri di valutazione applicati nella redazione del bilancio sono conformi alle vigenti disposizioni di legge e fanno riferimento ai principi contabili in vigore al momento della sua approvazione.

Il bilancio è quindi improntato al rispetto dei sottoelencati principi generali:• costanza valutativa;• prevalenza della sostanza sulla forma;• prudenza;• competenza;• separatezza e coerenza valutativa;• continuità dell’impresa.

In conformità a quanto disposto dall’art. 5 del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio è redatto utilizzando l’euro come moneta di conto: gli schemi di bilancio sono redatti in unità di euro mentre la Nota Integrativa in migliaia di euro.

Il bilancio è stato inoltre redatto secondo il principio della contabi-lizzazione per competenza economica, nel rispetto del principio di rilevanza e significatività dell’informazione, della prevalenza della sostanza sulla forma e nell’ottica di favorire la coerenza con le presentazioni future. Alla luce della comunicazione Banca d’Italia,

Consob e Isvap del 6 febbraio 2009, nella relazione sulla gestione degli Amministratori, e nel seguito della presente Nota Integrativa, viene fornita evidenza dei principali rischi e delle eventuali incer-tezze cui la nostra Banca è esposta, come disposto dall’art. 2428 del codice civile e come richiesto dai principi contabili IAS1 e IFRS 7.

Presupposto della continuità aziendale

Il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 evidenzia un utile di esercizio pari a 36,80 milioni di euro riconducibile princi-palmente alla rinuncia a parte dei propri crediti esercitata dalla Controllante HBI Bundesholding AG e da Heta Asset Resolution AG al fine del mantenimento dei requisiti patrimoniali minimi previsti dalla normativa di Vigilanza.

Come già ampiamente riportato nella Relazione sulla Gestione, in data 1 marzo 2015 la Financial Market Autority (FMA) della Repub-blica d’Austria ha emesso una Risoluzione relativa alla moratoria dei debiti (secondo la procedura c.d. “bail in”) della Heta Asset Resolution AG. Come effetto di tale provvedimento, Heta Asset Resolution AG si è trovata nell‘impossibilità di onorare gli impegni di supporto finanziario assunti nel mese di ottobre 2014 con il Master Facility Agreement, che disciplinava la concessione delle linee di credito a pieno utilizzo in essere nonché di una Emergency Line pari ad un massimo di euro 300 milioni, da utilizzarsi in caso di inattese e significative riduzioni della provvista diretta dalla clientela.

La Banca è stata quindi informata che, a seguito di accordi interve-nuti tra l’Azionista HBI Bundesholding AG ed Heta Asset Resolution AG, sotto la supervisione del Ministero delle Finanze Austriaco e della Financial Market Autority (FMA) della Repubblica d’Austria:

• Heta Asset Resolution AG, entro la data di effettuazione dell’Assemblea di approvazione del bilancio 2014, avrebbe proceduto a rinuncia formale al rimborso di parte delle linee di finanziamento all’epoca in essere (fino ad euro 740 milioni), affinché l’effetto a conto economico da ciò riveniente consen-tisse (a valere sull’esercizio 2015) il rafforzamento patrimoniale della Banca a copertura delle perdite, con il conseguente ripristino dei ratios definiti dalla vigilanza regolamentare;

•HBI Bundesholding AG ed Heta Asset Resolution AG avrebbero collaborato per garantire alla Banca il necessario supporto, anche quanto alla liquidità, conformemente alle vigenti nor-mative e ad una prudente gestione operativa.

In tale complesso scenario, vieppiù aggravato da una significativa

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Relazione di Bilancio 2015 61

riduzione dei depositi da clientela dovuta alle notizie, negative e di forte impatto emotivo, in circolazione sui media, gli organi societari hanno ritenuto opportuno chiedere all‘azionista il consenso ad una proroga di 60 giorni del termine di approvazione dell‘Assemblea del bilancio 2014, nonché del Rendiconto ICAAP, con ogni consegu-ente determinazione in ordine all‘eventuale revisione del Business Plan 2014-2016 e del Liquidity Plan.

La Banca ha quindi provveduto a predisporre un aggiornamento del Business Plan 2014-2016, includendovi, tra gli altri, gli effetti derivanti:

• dalla realizzazione di una serie di cessioni di portafogli omo-genei (performing e non performing) nell’ambito del piano di wind-down a suo tempo previsto dalla Commissione Europea:

• da una diversa articolazione dei costi straordinari (per perso-nale, agenzie, ecc.) conseguenti all’eventuale riduzione del perimetro operativo della Banca, sia a seguito delle già citate cessioni di portafogli omogenei, che di un’operazione straordi-naria con oggetto l’eventuale cessione di ramo d’azienda.

In data 22 giugno 2015 è stato siglato un accordo (il cosiddetto “Term Sheet”) tra l’Azionista HBI Bundesholding AG, Heta Asset Resolution AG ed il Ministero delle Finanze Austriaco (sotto la supervisione della Financial Market Autority (FMA) della Repubbli-ca d’Austria) per mettere a disposizione della Banca le necessarie dotazioni patrimoniali e finanziarie e garantire, quindi, il completo requisito del “going concern” indirizzato all’ordinata realizzazione del piano di wind-down della Banca. In particolare, Heta Asset Resolution AG si è impegnata, in caso di necessità ed all’avverarsi di determinate condizioni, a procedere a rinuncia al rimborso di linee di finanziamento in essere fino ad un importo di euro 630 milioni.

In data 29 giugno 2015, si sono perfezionate, con il trasferimen-to delle relative somme da HBI Bundesholding AG alla Banca, le operazioni di contribuzione in conto aumento di capitale per euro 100 milioni e di concessione di prestito con clausole di subordina-zione per euro 96 milioni, in linea con le previsioni del sopra citato “Term Sheet”.

In data 30 giugno 2015, Heta Asset Resolution AG, sempre nell’ambito delle previsioni del Term Sheet, ha proceduto a rinun-cia formale al rimborso parziale delle linee di finanziamento in essere per euro 280 milioni, affinché l’effetto a conto economico da ciò riveniente consentisse (a valere sull’esercizio 2015) il ripristino dei necessari “ratios” patrimoniali.

In data 5 novembre 2015, è stata formalizzata la concessione, da parte di Heta Asset Resolution AG, di una nuova linea di liquidità (“Emergency Liquidity Facility”) da utilizzarsi, fino all’importo mas-simo di euro 100 milioni, a copertura di eventuali ritiri di depositi o richieste di riacquisto anticipato di titoli obbligazionari da parte della clientela, non altrimenti gestibili con la liquidità ordinaria.

In data 30 dicembre 2015, l’Azionista HBI Bundesholding AG ha proceduto a rinuncia formale al rimborso del prestito con clausole di subordinazione per euro 96 milioni, a rafforzamento ulteriore del patrimonio della Banca valido ai fini del rispetto dei requisiti prudenziali.

In data 31 dicembre 2015, Heta Asset Resolution AG, sempre nell’ambito delle previsioni del citato Term Sheet, ha proceduto ad una nuova rinuncia formale al rimborso parziale delle linee di finanziamento in essere fino ad ulteriori euro 350 milioni, da attivarsi entro il 31 dicembre 2017 a semplice richiesta della Banca, qualora necessario, affinché l’effetto a conto economico da ciò riveniente dovesse risultare opportuno per permettere alla Banca di mantenere un margine (quantificato in euro 30 milioni) aggiun-tivo rispetto ai coefficienti patrimoniali minimi tempo per tempo previsti dalla normativa (attualmente pari all’11,50%).

Nel mese di dicembre 2015, la Banca è stata inoltre chiamata a predisporre un nuovo Business Plan, a copertura del periodo 2015-2018, basato sulle seguenti principali assunzioni:

1) Svalutazione (“impairment”) di parte delle attività;

2) Progressiva dismissione della Rete Commerciale e rimborso della raccolta della clientela;

3) Cessione del Portafoglio Crediti (attraverso una serie di “asset deals”): strutturazione di diversi “cluster” di portafogli in bonis e non (mutui ipotecari e leasing) e cessione in base a specifiche tempistiche.

Tale Business Plan, predisposto dal Consiglio d’Amministrazione nella seduta del 9 dicembre 2015, è stato quindi sottoposto a valu-tazione da parte dell’Assemblea dei soci in data 17 dicembre 2015, unitamente ad una dettagliata e completa analisi dei possibili scenari per il “wind-down” della Banca stessa.

L’Assemblea, preso atto del Business Plan 2015-2018 così come rappresentato, nonché dei diversi scenari alternativi delineati, ha

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proceduto con l’integrale approvazione dello stesso, invitando quindi il Consiglio di Amministrazione a darne corso nel rispetto delle prescrizioni Comunitarie a suo tempo impartite.

Nella seconda metà del mese di marzo 2016, da notizie di stampa si è appreso che la ristrutturazione del debito di Heta Asset Resolu-tion AG, cui la moratoria disposta nel marzo 2015 era preordinata, non ha incontrato il consenso di una grande parte dei creditori istituzionali e che, per l’effetto, gli scenari prospettici successivi alla cessazione della medesima moratoria avrebbero potuto risultare incerti; l’azionista di controllo HBI-BH ha a questo proposito rife-rito come prima dello scadere del termine della moratoria fossero attese formali prese di posizione, anche da parte della stessa FMA, in ordine al debito di Heta Asset Resolution AG e, di riflesso, in ordine ai crediti vantati da quest’ultima verso la Banca.

In tale contesto di potenziale incertezza, pur esogena, e nonostan-te fosse stato debitamente approntato, nei tempi previsti, un pro-getto di bilancio al 31 dicembre 2015, il Consiglio d’Amministrazione nella sua seduta del 29 marzo 2016 ha ritenuto opportuno chiedere agli azionisti il consenso ad una proroga di 60 giorni del termine di approvazione del Bilancio da parte dell’Assemblea dei soci.

Successivamente, in data 10 aprile 2016, l’Autorità austriaca di Vigilanza sui Mercati Finanziari (F.M.A.) si è pronunciata in merito alla prossima conclusione del periodo di moratoria sui debiti di Heta Asset Resolution AG, esplicitando in particolare come una risoluzione ordinata appaia più vantaggiosa di una dichiarazione di insolvenza della stessa Heta Asset Resolution AG.

Attesa la affidabilità e la terzietà dell’FMA, vengono così a ridursi i rischi che, indipendentemente da possibili iniziative di terzi creditori finalizzate a richiedere lo stato di insolvenza di Heta Asset Resolution AG, gli atti sinora compiuti dalla stessa, ed in particolare le rinunce ai crediti (“Waivers”), siano contestabili.

Vi sono quindi valide ragioni di ritenere che un’eventuale dichia-razione di insolvenza di Heta Asset Resolution. AG non metterebbe in ogni caso a rischio la stabilità della Banca nell’ambito del piano di wind-down approvato, considerato che - come confermato in una “Legal opinion” rilasciata da primario studio legale austriaco a beneficio della Banca - gli atti posti in essere recentemente da Heta Asset Resolution. AG a favore di HBI erano e sono a tutela degli interessi stessi di Heta Asset Resolution AG e quindi non assoggettabili ad azione revocatoria secondo la legge fallimentare austriaca.

Tutto ciò premesso, considerando il perdurare di un quadro macro-economico non favorevole, il protrarsi di una stagnazione del mercato immobiliare, e nonostante le azioni intraprese dall’Alta Di-rezione della Banca indicate in precedenza, permangono incertezze sull’effettiva realizzazione, in termini di ammontare e tempistiche, di quanto previsto nel piano economico e finanziario relativamente al periodo di wind-down attualmente previsto (chiusura entro l’esercizio 2020).

A causa dell’insieme delle circostanze sopra evidenziate sussiste una rilevante incertezza che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Banca di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale.

Ciononostante, in considerazione:

1. del rispetto del livello dei ratio di vigilanza correnti e prospet-tici come richiesti dalla normativa vigente;

2. delle condizioni previste nel “Waiver” ottenuto da Heta Asset Resolution AG in data 31 dicembre 2015;

3. della posizione di liquidità corrente e prospettica nell’ambito del Business Plan 2015-2018;

4. della “Legal opinion” ottenuta dalla Banca che esclude l’annullabilità degli atti di rinuncia del credito effettuati da Heta Asset Resolution AG a beneficio della Banca secondo la normativa austriaca;

si ritiene che sussista la ragionevole aspettativa che la Banca abbia adeguate risorse patrimoniali e finanziarie per continu-are l’esistenza operativa in un prevedibile futuro. Pertanto, si è ritenuto appropriato continuare ad adottare il presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015.

Incertezza nell’utilizzo delle stime

La redazione del bilancio d’esercizio richiede il ricorso a stime ed assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio.

L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni

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disponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzate ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione.A tale proposito si evidenzia che la situazione causata dal perdura-re della crisi che caratterizza l’attuale fase economica e finanziaria generale nonché lo specifico contesto di riferimento della Banca ha reso necessarie assunzioni riguardanti l’andamento futuro, caratte-rizzate da elementi di incertezza.

Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono vari-are di periodo in periodo; non può quindi escludersi che le ipotesi assunte, per quanto ad oggi ragionevoli, potrebbero non trovare conferma nei futuri scenari in cui la Banca si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio d’esercizio e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche, a oggi non prevedibili né stimabili, rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte nel bilancio stesso. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte del Consiglio di Ammi-nistrazione sono:

• la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie;

• la determinazione del fair value degli strumenti finanziari;• l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value

degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;• la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi

e oneri;• le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità

differita attiva.

La descrizione delle politiche contabili applicate sui principa-li aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all’individuazione delle principali assunzioni e valutazioni sogget-tive utilizzate nella redazione del bilancio d’esercizio.Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni di Nota Integrativa.

Si evidenzia in particolare che anche l’esercizio 2015 è stato caratterizzato da un significativo deterioramento del portafoglio crediti. La Banca, nel valutare le proprie esposizioni al 31 dicembre 2015, ha tenuto conto degli elementi oggettivi a oggi disponibili, aggiornando i propri modelli interni di valutazione ed avendo preliminarmente rivisto le proprie procedure. Con riferimento al re-

alizzo dei beni in leasing e di quelli ottenuti in garanzia dei mutui erogati, in particolare quando rappresentati da cespiti immobiliari, in considerazione del fatto che il trend del mercato immobiliare rimane negativo, il suddetto valore di presumibile realizzo nonché la stima dei tempi di recupero attesi risultano oltremodo difficili da quantificare a seguito della significativa contrazione delle ne-goziazioni. Permane pertanto una situazione di incertezza circa la capacità delle suddette perizie di stimare correttamente gli effettivi flussi di cassa derivanti dalla vendita degli immobili per effetto dell’escussione delle suddette garanzie o per consentire il rientro dell’esposizione creditizia e circa la stima dei tempi di recupero utilizzati ai fini della determinazione delle relative attualizzazioni. Non si può pertanto escludere che il valore di presumibile realizzo dei crediti non performing iscritto in bilancio possa subire varia-zioni, a seguito di scostamenti tra i valori di stima delle garanzie immobiliari, utilizzati al fine di determinarne le relative rettifiche di valore, ed i flussi di cassa effettivamente realizzati e/o a seguito di scostamenti nella tempistica dei recuperi. Per valutazioni in merito al presidio e alla gestione del rischio credito, si rimanda alla Nota Integrativa – Parte E – Sezione 1.

Non di meno, alla luce del piano di progressive cessioni di attivi, la Banca andrà ragionevolmente a sopportare, in futuro, effetti negativi a conto economico derivanti dalla differenza, tempo per tempo, tra il valore di cessione dei singoli blocchi di portafoglio ed il loro valore contabile.A tal fine, la Banca ha affidato l’incarico ad una merchant bank americana di provata esperienza di analizzare su base statistica il proprio portafoglio e di effettuarne una successiva valutazione secondo una logica di progressive cessioni. La Banca ha quindi provveduto a valorizzare un gruppo di attività (contratti leasing performing denominati in euro) destinato – in base al Business Plan - alla vendita nel corso del 2016 rilevando la potenziale svalutazione già nel conto economico 2015.La Banca ha inoltre provveduto – sempre nell’ambito dello IAS 39 e delle impairment policies approvate nel mese di giugno 2015 – a valorizzare per quanto possibile il resto del portafoglio con modali-tà coerenti al contenuto del Business Plan (cfr. dettagli nella Nota Integrativa - Parte E - Sezione 1).La Banca ha infine provveduto al conferimento di un mandato: 1) a Banca IMI per la cessione del proprio portafoglio di mutui per-forming in euro, da perfezionarsi indicativamente entro il mese di luglio 2016; 2) a Mediobanca per la cessione del proprio portafoglio di contratti leasing performing in euro, da perfezionarsi entro la fine del corrente anno 2016.

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esonero dalla predisposizione del Bilancio Consolidato

Non sono soggette alla redazione del bilancio consolidato le società che controllano solo imprese che, individualmente e nel loro insieme, sono irrilevanti ai fini della rappresentazione veritiera e corretta della situazione economico, patrimoniale e finanziaria dell’insieme costituito dalla controllante e dalle controllate. In tale contesto la Banca non ritiene di essere tenuta alla redazione del bilancio consolidato in quanto non ne ricorrono i presupposti ai sensi del D. Lgs 31 marzo 2011, n. 56, che modifica l’art. 27 del D.Lgs 9 aprile 1991, n. 127 e l’art. 24 del D.Lgs 27 gennaio 1992, n. 87.

Sezione 3 eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

In data 3 maggio 2016 è stato emanato il D.L. n. 59/2016 che con-diziona la possibilità di trasformazione delle attività per imposte anticipate in crediti di imposta all’esercizio, entro un mese dalla data di entrata in vigore del medesimo decreto, di un’opzione irrevocabile con l’obbligo del pagamento di un canone annuo fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2029.

In considerazione del fatto che tale normativa deve ancora essere convertita in legge, che presenta ancora diversi aspetti da chiarire, che deve ancora essere emesso il provvedimento attuativo della stessa, in relazione anche a quanto previsto dal comma 9 del Decreto stesso, la Società si riserva di valutare se optare o meno per l’esercizio dell’opzione, e con quali tempistiche.

In considerazione di quanto disciplinato dallo IAS 12 e dallo IAS 10 par. 22(h) si ritiene di non modificare le valutazioni sulla fiscali-tà riportate al paragrafo “11 – Fiscalità corrente e differita”.

L’eventuale mancato esercizio dell’opzione di cui al citato D.L. 59/2016 potrebbe comportare per la Società l’insussistenza delle

attività per imposte anticipate trasformabili iscritte in bilancio al 31 dicembre 2015 per un importo massimo pari ad Euro 14.956 mila.

Per l’evoluzione prevedibile della gestione, si rimanda all’apposita sezione prevista nell’ambito della relazione sulla gestione degli Amministratori.

Sezione 4 - Altri aspetti

Il bilancio della Banca è sottoposto a revisione legale da parte della società KPMG S.p.A., a seguito dell’attribuzione a detta società del suddetto per il periodo 2015-2023 ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39.

Voci di conto economico oggetto di riclassifica

Alcune poste del conto economico al 31 dicembre 2014 sono state riclassificate al fine di consentire un corretto confronto con i dati al 31 dicembre 2015. Gli “Altri oneri/proventi di gestione” (voce 190) iscritti nell’ambito dei “Altri oneri di gestione - Altri” dello schema di bilancio sono stati decurtati della quota di nostra pertinenza relativa ad un intervento promosso dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Le “Rettifiche di valore nette per il deterioramento di crediti e altre operazioni” sono state incrementate dell’importo corrispondente alla quota di nostra pertinenza relativa ad un intervento promosso dal fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Di seguito si riportano le riclassificazioni effettuate.

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Relazione di Bilancio 2015 65

Voci del Conto economico 31.12.2014 Riclassifiche 31.12.2014 Riclassificato10. Interessi attivi e proventi assimilati 71.763.466 71.763.466 20. Interessi passivi e oneri assimilati (20.557.139) (20.557.139)

30. Margine di interesse 51.206.327 51.206.327 40. Commissioni attive 8.387.786 8.387.786 50. Commissioni passive (3.167.003) (3.167.003)60. Commissioni nette 5.220.783 5.220.783 70. Dividendi e proventi simili 0 080. Risultato netto dell'attività di negoziazione (24.023) (24.023)90. Risultato netto dell'attività di copertura (2.029) (2.029)100. Utili da cessione o riacquisto di: 107.469 107.469 a) crediti 0 0 b) attività finanziarie disponibili per la vendita (46.310) (46.310) c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 d) passività finanziarie 153.779 153.779 110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 0 0120. Margine di intermediazione 56.508.527 56.508.527 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (395.765.941) (395.765.941) a) crediti (395.765.941) (395.765.941) b) attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 d) altre operazioni finanziarie 0 (71.606) (71.606)

140. Risultato netto della gestione finanziaria (339.257.414) (71.606) (339.329.020)150. Spese amministrative: (46.487.258) (46.487.258) a) spese per il personale (21.629.712) (21.629.712) b) altre spese amministrative (24.857.546) (24.857.546)160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (845.615) (845.615)170. Rettifiche/ riprese di valore nette su attività materiali (3.311.151) (3.311.151)180. Rettifiche/ riprese di valore nette su attività immateriali (266.586) (266.586)190. Altri oneri/proventi di gestione 6.454.041 71.606 6.525.647 200. Costi operativi (44.456.569) 71.606 (44.384.963)210. Utile (Perdite) delle partecipazioni 0 0220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali 0 0230. Rettifiche di valore dell’avviamento 0 0240. Utile (Perdite) da cessione di investimenti (8.354) (8.354)

250. Utile della operatività corrente al lordo delle imposte (383.722.337) (383.722.337)260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 102.996.829 102.996.829

270. Utile della operatività corrente al netto delle imposte (280.725.508) (280.725.508)280. Utile dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 0 0

290. Utile (Perdita) d'esercizio (280.725.508) (280.725.508)

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A.2 — Parte relativa alle principali voci di bilancio

I principi contabiliIn questo capitolo sono indicati i Principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2015, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell’attivo e del passivo, così come per le moda-lità di riconoscimento dei ricavi e dei costi.

Nuove classificazione dei crediti deteriorati e forbearanceCon il 7° aggiornamento della “Circolare 272 del 30 luglio 2008 – Matrice dei conti” la Banca d’Italia, a partire dal 1° gennaio 2015, ha rivisto le definizioni delle categorie di crediti deteriorati. Tale revisione si è resa necessaria al fine di adeguare le classi di rischio precedentemente in vigore alla definizione di “Non Performing Exposure“ e di “Forbearance” introdotta dall’Autorità Bancaria Europea (“EBA”).

Ai fini delle segnalazioni statistiche di vigilanza le attività finanziarie deteriorate sono state ripartite nelle categorie Sofferen-ze, Inadempienze Probabili, Esposizioni Scadute e/o Sconfinanti deteriorate; la somma di tali categorie corrisponde all’aggregato “Non Performing Exposures”. Inoltre è stato introdotto un ulteriore requisito informativo relativo alle “Esposizioni oggetto di conces-sioni” (forbearance). Con il termine forbearance l’EBA individua i debitori che sono o possono essere in difficoltà nel rispettare i termini di rimborso dei propri debiti e a cui sono state concesse delle rinegoziazioni delle condizioni contrattuali originarie.

Per le categorie delle sofferenze e degli scaduti e/o sconfinati deteriorati non sono state introdotte significative novità, mentre le precedenti categorie degli incagli e dei ristrutturati sono state abolite e in sostituzione delle stesse è stata introdotta la categoria delle inadempienze probabili.

Gli ammontari complessivi dei crediti classificati nelle categorie dei crediti deteriorati utilizzate nel bilancio al 31 dicembre 2014 sono stati riallocati alle nuove classi di rischio, mediante ricondu-zione delle posizioni incluse nella classe dei “crediti incagliati” e dei “crediti ristrutturati” a quella della nuova categoria “inadem-pienze probabili”.

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Criteri di iscrizioneL’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento, per i titoli di debito e di capitale e alla data di sot-

toscrizione per i contratti derivati. Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizi-

almente iscritte al fair value delle stesse.

Criteri di classificazioneIn questa categoria sono comprese le attività finanziarie detenute principalmente con lo scopo di trarre profitto dalle fluttuazioni a breve termine del prezzo. In questa categoria sono inclusi esclusi-vamente i titoli di debito e di capitale ed il valore positivo di tutti i derivati ad eccezione di quelli designati come efficaci strumenti di copertura. Fra i contratti derivati sono inclusi quelli incorporati in strumenti finanziari complessi che sono stati oggetto di rilevazione separata in quanto:

• le loro caratteristiche economiche e rischi non sono stretta-mente correlati alle caratteristiche del contratto sottostante;

• gli strumenti incorporati, anche se separati, soddisfano la definizione di derivato;

• gli strumenti ibridi cui appartengono non sono contabilizzati al fair value con le relative variazioni rilevate a conto economico.

Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del conto economico.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanzi-ari quotati in un mercato attivo vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e basati su dati rilevabili sul mercato, quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, attu-alizzazione di flussi di cassa futuri, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili.

I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, restano iscritti al valore di costo, rettificato a fronte di perdite per riduzione di valore. Tali perdite per riduzione di valore non sono ripristinate.

Criteri di cancellazioneLe attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando le attività finanziarie vengono cedute trasferendo sostanzi-almente tutti i rischi/benefici ad essa connessi.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiGli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle

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Relazione di Bilancio 2015 67

attività finanziarie sono rilevati nella voce “Risultato netto dell’attività di negoziazione” di conto economico, ad eccezione di quelli relativi a strumenti derivati connessi con la Fair Value Option che sono classificati nella voce “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita

Criteri di iscrizioneL’iscrizione iniziale delle attività finanziarie disponibili per la ven-dita avviene alla data di regolamento. La rilevazione iniziale delle attività finanziarie classificate nella presente categoria avviene al fair value comprensivo dei costi di transazione direttamente attri-buibili all’acquisizione dello strumento finanziario.

Criteri di classificazioneSono classificate nella presente voce le attività finanziarie non de-rivate che non sono classificate nelle categorie sopra indicate o tra i “crediti” (titoli del mercato monetario, altri strumenti di debito e di capitale, quote di fondi comuni), che si intende mantenere per un periodo di tempo indefinito e che possono essere vendute per esigenze di liquidità, variazioni nei tassi d’interesse, nei tassi di cambio e nei prezzi di mercato. In tale categoria sono compresi gli investimenti in titoli di capitale non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto.

Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al fair value, con la rilevazione a conto economico della quota interessi come risul-tante dall’applicazione del costo ammortizzato e dell’effetto cambi sui titoli di debito e con l’imputazione in una apposita riserva di patrimonio netto degli utili/perdite derivanti dalla variazione di fair value al netto del relativo effetto fiscale, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore. I titoli di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono mantenuti al costo, rettificato a fronte dell’accertamento di perdite per riduzione di valore.

La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazio-ne infrannuale. L’importo dell’eventuale svalutazione rilevata in seguito al test di impairment è registrato nel conto economico come costo dell’esercizio. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese

di valore a patrimonio netto sugli strumenti azionari ed a conto economico sui titoli obbligazionari. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

Criteri di cancellazioneLe attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando il diritto a ricevere i flussi di cassa dall’attività finanziaria è estinto, o laddove siano trasferiti in maniera sostanziale tutti i rischi ed i benefici connessi alla detenzione di quella determinata attività.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiAl momento della dismissione, dello scambio con altri strumenti finanziari o in presenza di una perdita di valore rilevata in seguito al test di impairment, i risultati delle valutazioni cumulati nella riserva relativa alle attività disponibili per la vendita vengono riversati a conto economico:

• nella voce “Utile/perdita da acquisto/cessione di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita”, nel caso di dismissione;

• nella voce “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramen-to di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita”, nel caso di rilevazione di una perdita di valore.

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Gli investimenti posseduti sino alla scadenza sono rappresentati da strumenti finanziari non derivati, con pagamenti fissi o determina-bili a scadenza fissa, che l’impresa ha l’intenzione e la capacità di detenere sino alla scadenza.

La Banca non ha classificato attività finanziarie in tale categoria.

4. Crediti verso banche e verso la clientela

Criteri di iscrizioneLa prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione o, nel caso di un titolo di debito, a quella di regolamento, sulla base del fair value dello strumento finanziario. Quest’ultimo è normal-mente pari all’ammontare erogato, o al prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da

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parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

Le attività in attesa di locazione vengono iscritte all’atto della stipula del contratto tra i crediti per “Altre operazioni” e vengono trasferite tra i crediti per “Locazione finanziaria” nel momento in cui i contratti vengono messi “a reddito”.

Criteri di classificazioneI Crediti includono gli impieghi con clientela e con banche, sia ero-gati direttamente sia acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mer-cato attivo e che non sono stati classificati all’origine tra le Attività finanziarie disponibili per la vendita.

Nella voce Crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazi-oni pronti contro termine, i crediti originati da operazioni di lea-sing finanziario (che, conformemente allo IAS 17, vengono rilevati secondo il cosiddetto “metodo finanziario”) ed i titoli acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi.

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componentiredditualiDopo la rilevazione iniziale, i Crediti sono valutati al costo am-mortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumen-tato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/pro-venti imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito. Il metodo del cos-to ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve dura-ta fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Detti crediti vengono valorizzati al costo storico ed i costi/proventi agli stessi riferibili sono attribuiti a conto economico in modo lineare lungo la durata contrattuale del credito. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata una ricognizione dei crediti volta ad individuare quelli

che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizio-ne, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Dapprima si valuta la necessità di rettificare individualmente le esposizioni deteriorate (crediti non performing), classificate nelle diverse categorie di rischio in base alla normativa emanata dalla Banca d’Italia ed alle disposizioni interne che fissano le regole per il passaggio dei crediti nell’ambito delle seguenti categorie di rischio:

• Sofferenze: il complesso delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostan-zialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca. Sono escluse le esposizioni la cui situazione di anomalia sia riconducibile a profili attinenti al rischio Paese. Sono inclusi anche:

a) le esposizioni nei confronti degli enti locali (comuni e province) in stato di dissesto finanziario per la quota parte assoggettata alla pertinente procedura di liquidazione; b) i crediti acquistati da terzi aventi come debitori principali soggetti in sofferenza, indipendentemente dal portafoglio di allocazione contabile; c) le esposizioni nei confronti di soggetti per i quali ricorro-no le condizioni per una loro classificazione fra le sofferenze e che presentano una o più linee di credito che soddisfano la definizione di “misure di facilitazione”;

• Inadempienze probabili (“unlikely to pay”): la classificazione in tale categoria è, innanzitutto, il risultato della valutazione della Banca circa l’improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l’escussione delle garanzie, il debitore adempia integ-ralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata in maniera indipendente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pa-gati. Non è, pertanto, necessario attendere il sintomo esplicito di anomalia (il mancato rimborso), laddove sussistano elemen-ti che implicano una situazione di rischio di inadempimento del debitore (ad esempio, una crisi del settore industriale in cui opera il debitore). Il complesso delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” verso un medesimo debitore che versa nella suddetta situazione è denominato “inadempienza probabile”, salvo che non ricorrano le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze.

Tra le inadempienze probabili vanno inclusi, salvo che non ricorrano i presupposti per una loro classificazione fra le sof-ferenze il complesso delle esposizioni nei confronti di soggetti

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per i quali ricorrono le condizioni per una loro classificazione fra le inadempienze probabili e che presentano una o più linee di credito che soddisfano la definizione di “misure di facilitazi-one”;

• Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento della segnalazione, sono scadute o sconfinanti da oltre 90 giorni e superano una prefissata soglia di materialità (5%). Tra le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate va incluso anche il complesso delle esposizioni (oppure la singola transazione nel caso di adozione del relativo approccio) nei confronti di soggetti per i quali ricorrono le condizioni per una loro classi-ficazione fra le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate e che presentano una o più linee di credito che soddisfano la definizione di “misure di facilitazione”.

Le sofferenze e le inadempienze probabili sono oggetto di un pro-cesso di valutazione analitica e l’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il va-lore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario.

I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia.

La rettifica di valore è iscritta a conto economico. La componente della rettifica riconducibile all’attualizzazione dei flussi finanziari viene rilasciata per competenza secondo il meccanismo del tasso di interesse effettivo ed imputata tra le riprese di valore.

Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

I crediti non performing che sono stati valutati individual-mente e per i quali non sono state riscontrate evidenze oggettive di perdite di valore sono inseriti in gruppi di attività finanziarie (famiglie) con caratteristiche analoghe, procedendo ad una sva-lutazione determinata in modo forfettario in base alla famiglia di assegnazione.

I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evi-denze oggettive di perdita e cioè, di norma, i crediti in bonis, sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva.Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti.

Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate nel conto economico.

Alla data di riferimento del bilancio le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo diffe-renziale.

Le perdite di valore riscontrate sono iscritte a conto economico nella voce «Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: “Crediti” così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono iscritte sia a fronte di una migliorata qualità del credito tale da far insorge-re la ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale, secondo i termini contrattuali originari del credito, sia a fronte del progressivo venir meno dell’attualizzazione calcolata al momen-to dell’iscrizione della rettifica di valore. Nel caso di valutazione collettiva le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio dei crediti.

Gli utili e perdite risultanti dalla cessione di crediti sono iscritti alla voce 100 del conto economico “Utile (perdite) da cessione o riacquisto di a) Crediti”.

Criteri di cancellazioneI crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio sola-mente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effet-tivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle

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variazioni dei flussi finanziari degli stessi. Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazi-one dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, ad altri soggetti terzi.

5. Attività finanziarie valutate al fair value

Criteri di iscrizioneL’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento (settlement date) se regolate con tempistiche previste dalla prassi di mercato (regular way), altrimenti alla data di contrattazione (trade date). Nel caso di rilevazione delle attività finanziarie alla settlement date, gli utili e le perdite rilevati tra la data di contrattazione e quella di regolamento sono imputati a conto economico.

Le attività finanziarie in esame vengono inizialmente iscritte al fair value. I relativi costi o proventi di transazione sono imputati direttamente a conto economico.

Criteri di classificazioneSono classificate nella presente voce quelle attività o gruppi di attività finanziarie che sono designate al fair value con i risultati valutativi iscritti nel conto economico, sulla base della c.d. Fair Value Option (FVO) prevista dallo IAS 39. In particolare, la FVO è utilizzata allorquando consenta di eliminare o di ridurre significa-tivamente lo sbilancio contabile derivante dalla contabilizzazione non coerente di strumenti finanziari correlati tra loro (natural hedge) ovvero coperti da contratti derivati per i quali l’applicazione dell’hedge accounting risulti complessa e difficoltosa. La FVO è inoltre impiegata in presenza di uno strumento contenente un de-rivato implicito che soddisfa determinate condizioni, al fine di non procedere allo scorporo dello stesso strumento ospite, valutando al fair value lo strumento finanziario nel suo complesso.

Criteri di valutazione e rilevazione delle componenti redditualiSuccessivamente all’iscrizione iniziale sono valorizzate al rela-tivo fair value. Il fair value degli investimenti quotati in mercati attivi è determinato con riferimento alle quotazioni di mercato (prezzi “bid”) rilevati alla data di riferimento del bilancio. Per gli investimenti per i quali non è disponibile la quotazione in un mercato attivo il fair value è determinato utilizzando metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato laddove disponibili. Tali tecniche possono considerare i

prezzi rilevati per recenti transazioni simili concluse a condizioni di mercato, calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazi-one del prezzo di opzioni ed altre tecniche comunemente utilizzate dagli operatori di mercato.

Gli utili e le perdite realizzati sulla cessione o sul rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value rispetto al costo di acquisto, determinato sulla base del costo medio ponderato su base giornaliera, sono imputati a conto eco-nomico del periodo nel quale emergono, alla voce “Risultato netto di valore delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.

Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value del-le attività finanziarie sono rilevati nella voce “Risultato netto delle attività finanziarie e passività finanziarie valutate al fair value” di conto economico.

Stesso trattamento è riservato agli strumenti derivati attivi con-nessi con la Fair Value Option, il cui effetto economico è classificato nella voce “ Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.

Criteri di cancellazioneLe attività finanziarie sono cancellate quando scadono i diritti con-trattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando le attività finanziarie vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi.

6. Operazioni di copertura

Criteri di iscrizioneGli strumenti finanziari derivati di copertura sono inizialmente iscritti e successivamente misurati al fair value.

Criteri di classificazioneNella presente voce figurano i contratti derivati designati come effi-caci strumenti di copertura, aventi l’obiettiva funzione di ridurre o trasferire i rischi connessi a singole attività e passività o di insiemi di attività e passività.

Tali strumenti sono classificati nello stato patrimoniale rispetti-vamente alla voce “Derivati di copertura” dell’attivo o del passivo, a seconda che alla data di riferimento del bilancio presentino un fair value positivo o negativo.

I derivati detenuti con finalità diverse da quelle di copertura sono classificati tra le “attività finanziarie detenute per la negozia-zione”.

Le tipologie di copertura applicate sono le seguenti:

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• copertura di fair value (fair value hedge) è la copertura dell’esposizione alle variazioni del fair value di attività, pas-sività, impegni non contabilizzati, o di una porzione di essi, attribuibile a un rischio particolare;

• copertura di flussi finanziari (cash flow hedge) è la copertura

dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri attri-buibili a particolari rischi associati ad un’attività o passività;

• copertura degli effetti di un investimento denominato in valuta estera: attiene alla copertura dei rischi di un investimento in un’impresa estera espresso in valuta.

L’operazione è considerata di copertura se esiste una documenta-zione formalizzata della relazione tra lo strumento di copertura e i rischi coperti che rilevi gli obiettivi di gestione del rischio, la strate-gia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificare l’efficacia della copertura. Inoltre deve essere testato che la copertura sia efficace nel momento in cui ha inizio e, prospetti-camente, durante tutta la vita della stessa.

L’attività di controllo dell’efficacia della copertura si articola in:

• test prospettici: che giustificano l’applicazione dell’hedge accounting in quanto dimostrano l’attesa efficacia della coper-tura nei periodi futuri;

• test retrospettivi: che misurano nel tempo quanto i risultati effettivi si siano discostati dalla copertura perfetta.

Una copertura si considera efficace se lo strumento di copertura è in grado di generare un flusso finanziario o una variazione di fair value coerente con quello dello strumento coperto. Più precisa-mente, si ha efficacia quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento finanziario di copertura neutralizzano le variazioni dello strumento coperto, per l’elemento di rischio ogget-to di copertura, nei limiti stabiliti dall’intervallo 80 - 125%.

Le operazioni non sono inoltre più classificate come di copertura se:

• la copertura operata tramite il derivato cessa o non è più altamente efficace;

• l’elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato;

• viene revocata la definizione di copertura;

• il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato.

Gli strumenti derivati designati di copertura secondo i previgen-ti principi contabili nazionali sono stati pressoché interamente riclassificati, in sede di prima applicazione dei principi IAS/IFRS, tra le “attività finanziarie detenute per la negoziazione” in quanto gli stessi rappresentano coperture di tipo gestionale ovvero alla specifica voce prevista per gli strumenti finanziari valutati in base alla Fair Value Option.

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti redditualiI derivati di copertura, successivamente alla rilevazione iniziale, sono valutati al fair value.

La determinazione del fair value dei derivati è basata su prezzi desunti da mercati regolamentati o desumibili da quotazioni di operatori professionali, su modelli di valutazione delle opzioni, o su modelli di attualizzazione dei flussi di cassa futuri.

Le modalità di contabilizzazione degli utili e delle perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono diverse in relazione alla tipolo-gia di copertura:

• copertura di fair value (fair value hedge): il cambiamento del fair value dell’elemento coperto (riconducibile al rischio coper-to) è registrato nel conto economico, al pari del cambiamento del fair value dello strumento derivato; l’eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, deter-mina di conseguenza l’effetto economico netto.

Qualora la relazione di copertura non rispetti più le condizioni previste per l’applicazione dell’hedge accounting e la relazione di copertura venga revocata, la differenza fra il valore di carico dell’elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la coper-tura non fosse mai esistita, è ammortizzata a conto economico lungo la vita residua dell’elemento coperto sulla base del tasso di rendimento effettivo. Qualora tale differenza sia riferita a strumenti finanziari non fruttiferi di interessi, la stessa viene registrata immediatamente a conto economico. Se l’elemento coperto è venduto o rimborsato, la quota di fair value non ancora ammortizzata è riconosciuta immediatamente a conto economico.

• copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge): le variazioni di fair value del derivato di copertura sono contabilizzate a patrimonio netto tra le riserve da valutazione delle operazioni di copertura dei flussi finanziari, per la quota efficace della

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copertura, e a conto economico per la parte non considerata efficace. Quando i flussi finanziari oggetto di copertura si ma-nifestano e vengono registrati nel conto economico, il relativo profitto o la relativa perdita sullo strumento di copertura vengono trasferiti dal patrimonio netto alla corrispondente voce di conto economico. Quando la relazione di copertura non rispetta più le condizioni previste per l’applicazione dell’hedge accounting, la relazione viene interrotta e tutte le perdite e tutti gli utili rilevati a patrimonio netto sino a tale data riman-gono sospesi all’interno di questo e riversati a conto economico alla voce “risultato netto dell’attività di negoziazione” nel momento in cui si verificano i flussi relativi al rischio origina-riamente coperto.

• copertura di un investimento in valuta: è contabilizzata allo stesso modo delle coperture di flussi di cassa futuri.

Per i derivati per i quali è applicata la Fair Value Option, la relativa valutazione avviene al fair value con rilevazione a conto economico delle variazioni di valore.

Non è consentito l’utilizzo di contratti interni (internal deal) né di strumenti finanziari diversi dai contratti derivati come strumenti di copertura.

Criteri di cancellazioneI derivati di copertura vengono cancellati dalle attività in bilancio in caso di cessione qualora la stessa abbia comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai derivati stessi. In caso di sopravvenuta inefficacia della copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta, la contabilizzazione delle operazio-ni di copertura, ed il contratto derivato di copertura viene riclassifi-cato tra le “attività finanziarie detenute per la negoziazione”.

7. Partecipazioni

Criteri di iscrizioneLe partecipazioni sono iscritte alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le interessenze partecipative sono conta-bilizzate al costo, comprensivo dei costi o proventi diretti attribui-bili alla transazione.

Criteri di classificazioneLa voce include le interessenze detenute in società controllate, collegate e soggette a controllo congiunto.

Criteri di valutazione e rilevazione delle componenti redditualiLe partecipazioni in imprese controllate sono esposte nel bilancio utilizzando come criterio di valutazione il metodo del costo.

Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recupe-rabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.

Criteri di cancellazioneLe partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti con-trattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

8. Attività materiali

Criteri di iscrizioneLe attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla messa in funzione del bene.

Le spese di manutenzione straordinaria sono incluse nel valore contabile dell’attività o contabilizzate come attività separata solo quando è probabile che i futuri benefici economici associati affluiranno verso l’impresa e il costo può essere valutato attendi-bilmente. Le spese per riparazioni, manutenzioni o altri interventi per garantire il funzionamento dei beni, sono imputate al conto economico dell’esercizio in cui sono sostenute.

Criteri di classificazioneLa voce include principalmente i terreni, gli immobili strumen-tali, gli impianti, i veicoli, i mobili, gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.

I terreni e gli edifici sono beni separabili e come tali sono trattati separatamente ai fini contabili. I terreni hanno una vita illimitata e pertanto non sono ammortizzabili a differenza dei fabbricati, che avendo una vita limitata sono ammortizzabili.

Tra le attività materiali sono inclusi anche i costi per migliorie su

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beni di terzi, allorquando sono separabili dai beni stessi; qualora i suddetti costi non presentino autonoma funzionalità ed utilizzabi-lità, ma dagli stessi si attendano benefici futuri, essi sono iscritti tra le “altre attività” e vengono ammortizzati nel più breve periodo tra quello di prevedibile utilizzabilità delle migliorie stesse e quello di durata della locazione.

Criteri di valutazione e rilevazione delle componenti redditualiDopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammortamenti cumulati e di eventuali svalutazioni per riduzioni durevoli di valore. Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. Non sono soggetti ad ammortamento i terreni, siano essi acquistati singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati in quanto hanno una vita utile indefinita.

Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponi-bile e pronto all’uso, ovvero quando è nel luogo e nelle condizioni necessarie per essere in grado di operare.

Nel primo esercizio l’ammortamento è rilevato proporzional-mente al periodo di effettivo utilizzo del bene.

Le attività soggette ad ammortamento sono rettificate per possibili perdite di valore ogniqualvolta eventi o cambiamenti di situazioni indicano che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile. Una svalutazione per perdita di valore è rilevata per un ammontare uguale all’eccedenza del valore contabile rispetto al valore recuperabile. Il valore recuperabile di un’attività è pari al minore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene, inteso come tale il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche sono imputate a conto economico.

Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rileva-zione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può in ogni caso superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati, in assenza di precedenti perdite.

Criteri di cancellazioneLe attività materiali sono eliminate dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando sono ritirate permanente-mente dall’uso e conseguentemente non sono attesi benefici economici futuri che derivano dalla loro cessione o dal loro utiliz-zo. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione delle attività materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene e sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui

sono eliminate dalla contabilità.

9. Attività immateriali

Criteri di iscrizioneLe altre attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori, solo se è probabile che i futuri be-nefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto econo-mico nell’esercizio in cui è stato sostenuto.

Criteri di classificazioneLa voce include essenzialmente il software applicativo ad utilizzo pluriennale.

Criteri di valutazione e rilevazione delle componenti redditualiDopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali a vita “definita” sono iscritte al costo al netto dell’ammontare complessi-vo degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate.

Le attività immateriali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base della stima della loro vita utile adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti.

Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponi-bile per l’uso ovvero quando si trova nel luogo e nelle condizioni adatte per poter operare nel modo stabilito. Nel primo esercizio l’ammortamento è rilevato proporzionalmente al periodo di effetti-vo utilizzo del bene. Per le attività immateriali cedute e/o dismesse nel corso dell’esercizio, l’ammortamento è conteggiato fino alla data di cessione e/o dismissione.

Criteri di cancellazioneLe immobilizzazioni immateriali sono eliminate dallo stato patri-moniale al momento della dismissione e qualora non siano attesi benefici economici futuri.

Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione di un’attività immateriale sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene.

10. Attività non correnti o gruppi di attività/passività in via di dismissione

Criteri di iscrizione

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Relazione di Bilancio 201574

Le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono valutati al momento della relativa classificazione in tale voce al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di vendita.

Criteri di classificazioneVengono classificate nella presente voce le attività ed i gruppi di attività non correnti per i quali è stato avviato un processo di dis-missione e la loro vendita è ritenuta altamente probabile. Criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali

Successivamente alla rilevazione iniziale le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono valutati al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di vendita. I relativi proventi ed oneri al netto dell’effetto fiscale sono esposti nel conto economico in voce separata.

Criteri di cancellazioneLe attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono eliminati dallo stato patrimoniale al momento della dismis-sione.

11. Fiscalità corrente e differita

Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a eventuali voci addebitate o accredi-tate direttamente a patrimonio netto. La determinazione del carico fiscale è effettuata nel rispetto della vigente legislazione fiscale ed in base ad una prudenziale e ragionevole previsione della fiscalità corrente e della fiscalità attiva e passiva differita.

In particolare relativamente alla rilevazione in bilancio della “fiscalità differita” si precisa, per quanto attiene al criterio di rile-vazione, che è stato applicato in conformità a quanto previsto dallo IAS 12 e dalle specifiche disposizioni impartite da Banca d’Italia il “balance sheet liability method” (c.d. metodo dello Stato Patrimo-niale). Pertanto la contabilizzazione delle attività e passività fiscali differite comporta in contropartita la rilevazione:

• di una variazione delle imposte sul reddito d’esercizio qualora la differenza temporanea riguardi componenti che hanno interessato il conto economico;

• di una variazione del patrimonio netto qualora la differenza temporanea sia relativa ad una transazione che ha interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico.

Allo stato attuale, si ritiene non sussista la ragionevole certezza che nei futuri esercizi sia realizzabile un reddito imponibile sufficiente per beneficiare di tutta l’attività fiscale differita. Per tale motivo si è proceduto:

• al mantenimento e alla rilevazione esclusivamente delle atti-vità fiscali differite che, in relazione a quanto previsto dall’art. 2, commi da 55 a 58, del DL 225/2010 convertito in Legge 214/2011, così come modificati con l’inserimento del comma 56-bis.1, riguardo all’IRAP, dall’art.168 della Legge n. 147/2013, sono trasformabili in crediti di imposta al ricorrere di perdite d’esercizio o di perdite fiscali o, nel caso dell’IRAP, di un valore della produzione netta negativo; si tratta delle attività fiscali anticipate relative alle rettifiche di valore su crediti non ancora dedotti dalle basi imponibili IRES e IRAP;

• alla mancata rilevazione delle restanti attività fiscali differite che potenzialmente sono in essere al 31 dicembre 2015 per effetto del rinvio ai successivi esercizi fiscali, ai sensi del TUIR, della deducibilità fiscale di specifici costi.

Si ritiene di iscrivere e di mantenere iscritta la componente sia IRES sia IRAP delle attività fiscali differite relative alle svalutazioni crediti per le seguente motivazioni:

• in caso di futuri utili imponibili per l’IRES e di valore della produzione netta positiva per l’IRAP tali componenti saran-no recuperate attraverso la deduzione dalle rispettive basi imponibili;

• in caso, di future perdite fiscali IRES, l’art. 2, comma 56-bis, del Decreto Legge 225/2010 convertito in Legge 10/2011, prevede che sono trasformabili in crediti di imposta le attività fiscali differite contabilizzate per la perdita fiscale, nei limiti della perdita evidenziata nella dichiarazione dei redditi, riferibili alle variazioni in diminuzione rilevanti riportate nella stessa dichiarazione (svalutazioni crediti, ammortamento avviamento e altre attività immateriali);

• analogamente all’IRES, anche per l’IRAP l’art. 2, comma 56-bis.1, del Decreto Legge 225/2010 convertito in Legge 10/2011, così come modificato dall’art. 168 della Legge n. 147/2013, prevede la trasformazione in crediti di imposta della quota delle attività fiscali differite che si riferiscono a componenti negativi che hanno concorso a determinare il valore della produzione netta negativo, nei limiti del medesimo valore della produzione netta negativo evidenziato nella dichiarazione IRAP;

• quindi, le componenti per svalutazioni crediti che si riverse-ranno negli esercizi fiscali successivi si annulleranno nel caso e fino al limite delle basi imponibili d’imposta oppure si tras-formeranno in crediti di imposta nel caso di perdite fiscali IRES

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Relazione di Bilancio 2015 75

e di valore della produzione netta negativa IRAP; in sostanza il beneficio economico di tali attività fiscali differite, in qualun-que modo, non andrà perso;

• tale beneficio non andrà perso neppure in caso di liquida-zione volontaria, liquidazione coatta amministrativa, am-ministrazione straordinaria o di procedure concorsuali, dal momento che il comma 56-ter della medesima normativa estende l’applicazione della stessa, e quindi la trasformabilità delle suddette attività fiscali anticipate in crediti di imposta, anche ai relativi bilanci finali per cessazione di attività e alla connessa dichiarazione dei redditi IRES e dichiarazione IRAP; a tale proposito, si ricorda infatti che in caso di tali gestioni straordinarie le quote di svalutazioni crediti e di ammortamen-to dell’avviamento (così come tutti i costi la cui deducibilità fiscale è stata rinviata ad esercizi successivi) non ancora dedot-te sono interamente deducibili nella dichiarazione dei redditi finale di cessazione dell’attività; in caso, quindi, di perdita fis-cale o di valore della produzione netta negativa di fine attività, l’intera attività fiscale anticipata ad essa relativa, determinata dalle variazioni in diminuzione per la deduzione delle quote di svalutazioni crediti e di ammortamento dell’avviamento residue, è trasformabile in credito di imposta;

• infine, con riferimento all’utilizzabilità e quindi alla sussisten-za del credito di imposta in qualsiasi situazione in cui la Banca si possa trovare, il comma 57 della medesima normativa pre-vede che il credito di imposta possa essere compensato, senza limiti di importo, con qualsiasi altra imposta o contributo (es. IVA, ritenute fiscali e previdenziali, ecc.); l’eventuale credito di imposta che residua dopo le suddette compensazioni è comun-que rimborsabile mediante indicazione nello specifico quadro previsto nella dichiarazione dei redditi e, quindi, anche in un ipotetica dichiarazione dei redditi di fine attività.

Si specifica inoltre che:• la stima del carico fiscale per le attività fiscali per imposte

anticipate, è stata effettuata considerando un’aliquota IRES del 27,5%, che si è ritenuta possa essere ancora in vigore nei singoli esercizi in cui si riverseranno le medesime differenze tempor-anee e un’aliquota IRAP del 5,423% in quanto rilevabili con-seguentemente alla deducibilità delle svalutazioni dei crediti sorte a decorrere dall’esercizio 2013, ed anch’esse convertibili in crediti di imposta ai sensi della sopra menzionata normativa;

• le variazioni intervenute nelle imposte anticipate sono incluse nella voce 130 “Attività fiscali”;

• le passività fiscali per imposte differite al 31 dicembre 2015 sono correlate alle plusvalenze esistenti sui titoli di proprietà clas-

sificati come disponibili per la vendita e trovano la correlata contropartita nella riserva di Patrimonio Netto che accoglie tali plusvalori.

12. Fondi per rischi e oneri

Criteri di iscrizioneNella sottovoce “altri fondi” figurano i fondi stanziati a fronte di obblighi gravanti sulla Banca di cui è certo o probabile il regola-mento, ma per i quali esistano incertezze sull’ammontare o sul tempo di assolvimento.

Criteri di classificazioneI fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali originate da un evento passato, per le quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento dell’obbligazione stessa, sempreché possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.

Criteri di valutazione e rilevazione delle componenti redditualiL’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio.

Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accanto-namenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell’onere diviene improbabile, l’accantonamento viene stornato.

L’accantonamento è rilevato a conto economico alla voce “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”. Nella voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti esuberanti.

Gli accantonamenti netti includono anche la variazione dei fondi per l’effetto attualizzazione.

Per quanto attiene i fondi relativi ai benefici ai dipendenti, si rimanda al successivo paragrafo riguardante il “Trattamento di fine rapporto del Personale”.

Criteri di cancellazioneSe viene meno la necessità di impiego di risorse atte a produrre be-nefici economici per adempiere all’obbligazione, l’accantonamento deve essere stornato. Un accantonamento deve essere usato per quelle spese per le quali esso è stato iscritto.

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Relazione di Bilancio 201576

13. Debiti verso clientela, debiti verso banche e titoli in circolazione

Criteri di iscrizioneLa prima iscrizione avviene all’atto della ricezione delle som-me raccolte o della emissione dei titoli di debito ed è effettu-ata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuiti alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice.

Criteri di classificazioneLe voci debiti verso banche, debiti verso la clientela e i titoli in circolazione comprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela nonché la raccolta effettuata attraverso certifi-cati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione, al netto dell’eventuale ammontare riacquistato.

Criteri di valutazioneDopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fatto-re temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato, e i cui costi e proventi direttamente attribuibili all’operazione sono iscritti a conto economico nelle pertinenti voci.

Le passività oggetto di copertura tramite strumenti derivati rilevati in hedge accounting sono iscritte al costo ammortizzato ret-tificato della variazione di fair value attribuibile al rischio coperto, intervenuta tra la data di decorrenza della copertura e la data di chiusura dell’esercizio.

Criteri di cancellazioneLe passività finanziarie sono rimosse dal bilancio quando l’obbligazione specificata dal contratto è estinta. I riacquisti di proprie passività sono considerati alla stregua di un’estinzione della passività o parte di essa. La differenza tra valore contabile della passività estinta e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato nel conto economico. Qualora, in seguito al riacquisto, siano rilocati sul mercato titoli propri, tale operazione è conside-rata come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiLe componenti negative di reddito rappresentate dagli interessi

passivi sono iscritte, per competenza, nelle voci di conto economico relative agli interessi.

L’eventuale differenza tra il valore di riacquisto dei titoli di propria emissione ed il corrispondente valore contabile della pas-sività viene iscritto a conto economico nella voce «Utili/perdite da cessione o riacquisto di: d) passività finanziarie».

14. Passività finanziarie di negoziazione Criteri di iscrizioneL’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene alla data di emissione per i titoli di debito e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.

All’atto della rilevazione iniziale le passività finanziarie de-tenute per la negoziazione vengono rilevate al loro fair value che corrisponde normalmente al corrispettivo incassato senza conside-rare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso imputati direttamente a conto economico. In tale voce vengono classificati i derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi, i quali, avendo le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato, vengono scorporati dal contratto ospite e iscritti al fair value. Al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento.

Criteri di classificazioneQuesta categoria include il valore negativo dei contratti derivati di trading valutati al fair value e le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione.

Sono compresi, inoltre, i derivati impliciti che ai sensi dello IAS 39 sono stati scorporati dagli strumenti finanziari composti ospiti.

Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione del fair value e/o dalla cessione degli strumenti di trading sono contabilizzati nel conto economico.

Criteri di cancellazioneLe passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risulta-no scadute o estinte.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiGli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle passività finanziarie sono rilevati nella voce “Risultato netto dell’attività di negoziazione” di conto economico, ad eccezione di quelli relativi a strumenti derivati passivi connessi con la Fair Value Option che sono classificati nella voce “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.

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Relazione di Bilancio 2015 77

15. Passività finanziarie valutate al fair value

Criteri di iscrizioneLe passività finanziarie valutate al fair value sono contabilizzate inizialmente al fair value che corrisponde generalmente al cor-rispettivo incassato. I relativi costi o proventi di transazione sono imputati direttamente a conto economico.

Criteri di classificazioneUna passività finanziaria viene designata al fair value rilevato a conto economico in sede di rilevazione iniziale solo quando:

• si tratta di un contratto ibrido contenente uno o più derivati incorporati e il derivato incorporato modifica significativa-mente i flussi finanziari che altrimenti sarebbero previsti dal contratto;

• quando la designazione al fair value rilevato a conto econo-mico consente di fornire una maggiore informativa in quanto elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazione che altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili e perdite su basi diverse.

Criteri di valutazioneDopo la rilevazione iniziale, le suddette passività sono allineate al relativo fair value. Il fair value dei titoli emessi (non quotati) è determinato utilizzando metodi di stima e modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato laddove disponibili. Tali tecniche possono considerare i prezzi rilevati per recenti tran-sazioni simili concluse a condizioni di mercato, calcoli di flussi da cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni ed altre tecniche comunemente utilizzate dagli operatori di mercato. Gli utili e le perdite realizzati sul rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value rispetto al prezzo di emissione, sono imputate a conto economico del periodo nel quale emergono, alla voce “Risultato netto di valore delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. Il costo per interessi su strumenti di debito è classificato tra gli interessi passivi e oneri assimilati.

Criteri di cancellazioneLe passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risulta-no scadute o estinte. I riacquisti di proprie passività sono conside-rati alla stregua di un’estinzione della passività o parte di essa. La

differenza tra valore contabile della passività estinta e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato nel conto economico. Nel caso di riacquisto di titoli in precedenza emessi, si procede all’elisione contabile delle relative poste dell’attivo e del passivo. L’eventuale successiva vendita di titoli in circolazione riacquistati è considerata, ai fini contabili, come una nuova emissione, iscritta al nuovo prezzo di ricollocamento, senza alcun effetto sul conto economico.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiGli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle passività finanziarie sono rilevati nella voce “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value” di conto eco-nomico; stesso trattamento è riservato agli strumenti derivati passivi connessi con la Fair Value Option, il cui effetto economico è classifi-cato nella voce “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.

16. Operazioni in valuta

Criteri di iscrizioneLe operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.

Criteri di classificazioneSono costituite da tutte le attività e passività denominate in valute diverse dall’euro.

Criteri di valutazioneAd ogni chiusura di bilancio le poste di bilancio in valuta vengono valorizzate come segue:

• le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;

• le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione;

• le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura.

Criteri di rilevazione delle componenti redditualiLe differenze di cambio che si generano tra la data dell’operazione e la data del relativo pagamento, su elementi di natura mone-

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Relazione di Bilancio 201578

taria, sono contabilizzate nel conto economico dell’esercizio in cui sorgono, come pure quelle che derivano dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione alla data di chiusura del - precedente.

Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch’essa a patrimonio. Per con-tro, quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio.

17. Altre informazioni

17.01 – Trattamento di fine rapporto del PersonaleSecondo l’IFRIC, il T.F.R. è assimilabile ad un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” del tipo a “Prestazioni Definite” per la deter-minazione del cui valore è previsto, in base allo IAS 19, l’utilizzo di metodologie di tipo attuariale. Conseguentemente, la valutazione di fine periodo della posta in esame è effettuata in base al metodo dei benefici maturati utilizzando il criterio del credito unitario previsto. Tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche, statistiche e probabilistiche, nonché in virtù dell’adozione di opportune basi tecniche demografiche.

Esso consente di calcolare il T.F.R. maturato ad una certa data in senso attuariale, distribuendo l’onere per tutti gli anni di sti-mata permanenza residua dei lavoratori in essere, e non più come onere da liquidare nel caso in cui l’azienda cessi la propria attività alla data di bilancio.

Gli utili e le perdite attuariali, che si originano per effetto di aggiustamenti delle precedenti ipotesi attuariali formulate, a seguito dell’esperienza effettivamente riscontrata o a causa di modificazione delle stesse ipotesi attuariali, comportano una rimi-surazione della passività netta e sono imputati in contropartita di una riserva di patrimonio netto. Tali utili e perdite sono oggetto di rappresentazione nel “Prospetto della redditività complessiva”.

La valutazione del T.F.R. del personale dipendente è effettuata da un attuario indipendente in conformità alla metodologia sopra indicata.

17.02 – Altre attivitàNella presente voce sono, in via residuale, iscritte le attività non riconducibili nelle altre voci dell’attivo dello stato patrimoniale. La voce può includere a titolo esemplificativo:

• anticipi a fornitori;• i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle rela-

tive attività finanziarie;• le migliorie e le spese incrementative sostenute su immobili di

terzi diverse da quelle riconducibili alla voce attività materiali e quindi non dotate di autonoma identificabilità e separabilità. Tali costi vengono appostati ad altre attività in considerazio-ne del fatto che per effetto del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici futuri;

• partite in corso di lavorazione.

17.03 Operazioni di leasing finanziario - IAS 17Il leasing finanziario è un contratto che trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Il diritto di proprietà può essere trasferito o meno al termine del contratto.

L’inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all’esercizio del suo diritto all’utilizzo del bene locato e corrisponde quindi alla data di rilevazione iniziale del leasing.

• Attività materiali acquisite in leasing finanziarioAl momento della decorrenza del contratto, il locatario rileva le operazioni di leasing finanziario come attività e passività nel proprio bilancio a valori pari al fair value del bene locato o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti. Nel determinare il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse contrattuale implicito, se determinabile; in caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse del finanzia-mento marginale del locatario. Eventuali costi diretti iniziali sostenuti dal locatario sono aggiunti all’importo rilevato come attività.I pagamenti minimi dovuti sono suddivisi tra costi finanziari e riduzione del debito residuo. I primi sono ripartiti lungo la durata contrattuale in modo da determinare un tasso d’interesse costante sulla passività residua.Il contratto di leasing finanziario comporta l’iscrizione della quota di ammortamento delle attività oggetto di contratto e degli oneri finanziari per ciascun esercizio. Il criterio di ammortamento utilizzato per i beni acquisiti in locazione è coerente con quello adottato per i beni di proprietà .

• Crediti originati da operazioni di leasing finanziarioAl momento della decorrenza del contratto, il locatore rileva nello stato patrimoniale i beni concessi in leasing

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Relazione di Bilancio 2015 79

finanziario e li espone come crediti a un valore uguale all’investimento netto nel leasing. I costi diretti iniziali sono spesso sostenuti dal locatore e includono somme quali le commissioni, le spese legali e i costi interni che sono ad incremento e direttamente attribu-ibili alla negoziazione e al perfezionamento di un leasing. Questi escludono le spese generali di gestione quali le spese di vendita e marketing.Per i leasing finanziari diversi da quelli in cui il locatore è produttore o commerciante, i costi diretti iniziali sono inclusi nella valutazione iniziale dei crediti impliciti del lea-sing finanziario e riducono il valore dei proventi rilevati nel corso del leasing. Il tasso di interesse implicito del leasing è definito in modo tale che i costi diretti iniziali siano inclusi automaticamente nei crediti impliciti del leasing finanzia-rio; non è necessario aggiungerli separatamente.

Con riferimento al leasing finanziario, la rilevazione dei proventi finanziari è basata su modalità che riflettano un tasso di rendimento periodico costante sull’investimento netto del locatore.Il locatore deve tendere a ripartire i proventi finanziari sulla durata del leasing con un criterio sistematico e razionale. Questa ripartizione dei proventi si basa su modalità che rif-lettano un rendimento periodico costante sull’investimento netto del locatore. I canoni di leasing relativi al periodo, esclusi i costi per servizi, sono attribuiti all’investimento lordo del leasing per ridurre sia l’importo capitale sia l’utile finanziario non maturato. Le stime dei valori residui non garantiti utilizzate nel calcolo dell’investimento lordo in un leasing sono periodicamente riviste. Se c’è stata una riduzione nella stima del valore residuo non garantito, la ripartizione dei proventi nel corso del leasing è rivista e qualsiasi riduzione relativa a importi già imputati è immediatamente rilevata.

• Operazioni di leasing in costruendoNella voce “Crediti verso clientela” sono stati classificati i beni in corso di costruzione e in attesa di locazione finan-ziaria, per i quali ci sia stato un “trasferimento di rischi”, al netto di eventuali anticipi corrisposti dall’utilizzatore all’atto della stipula del contratto.

17.04 – Altre passivitàNella presente voce figurano, in via residuale, le passività non riconducibili nelle altre voci del passivo dello stato patrimoniale.

La voce include a titolo esemplificativo:

• le somme a disposizione della clientela;• i debiti connessi con il pagamento di forniture di beni e servizi;• i ratei passivi diversi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti

passività finanziarie;• le partite in corso di lavorazione.

17.05 – Riserve da valutazioneNella presente voce figurano le riserve da valutazione relative alle attività finanziarie disponibili per la vendita e alla copertura dei flussi finanziari. Sono altresì incluse le riserve di rivalutazione iscritte in applicazione di leggi di rivalutazione.

• Si precisa che, allo stato attuale, si ritiene non sussista la ragionevole certezza che nei futuri esercizi sia realizzabile un reddito imponibile sufficiente per consentire l’utilizzo del beneficio di tutta l’attività fiscale differita, tra cui quella rile-vata in contropartita della riserva di valutazione delle attività finanziarie disponibili. Per tale motivo si è proceduto:

• alla mancata rilevazione delle attività fiscali differite in quanto al 31 dicembre 2015 non sussistono minusvalenze nelle predette attività;

• alla rilevazione delle passività fiscali differite correlate ai plus-valori esistenti al 31 dicembre 2015.

17.06 Modalità di determinazione del fair value di attività e passivitàIl fair value è definito come prezzo che verrebbe percepito per la vendita di un’attività o pagamento per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato, alle condizioni correnti alla data di valutazione nel mercato principale o nel mercato più vantaggioso (prezzo di uscita).

Ai fini della misurazione al fair value delle attività e passività, finanziarie e non, il principio IFRS 13 definisce una triplice gerarchia di fair value, basata sull’osservabilità o meno dei parametri di mercato:

•Livello 1 di fair value. La valutazione è costituita dal prezzo dello stesso strumento finanziario oggetto di valutazione, ottenuto sulla base di quotazioni espresse da un mercato attivo.

• Livello 2 di fair value. La valutazione è determinata con modelli valutativi universalmente riconosciuti e basati su parametri di

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Relazione di Bilancio 201580

mercato osservabili o indirettamente osservabili. Tale livello implica contenuti elementi di discrezionalità nella valutazione, in quanto tutti i parametri utilizzati risultano attinti dal mer-cato (per lo stesso titolo e per titoli simili) e le metodologie di calcolo consentono di replicare quotazioni presenti su mercati attivi.

• Livello 3 di fair value. Le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, mediante l’inclusione di parametri discrezionali, vale a dire, parametri il cui valore non può essere desunto da quotazioni osservabili su mercati attivi. La non osservabilità diretta sul mercato dei predeti parametri comporta la necessità di stime ed assunzioni da parte del management.

17.07 – Conto economicoI ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quan-do è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri, e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile.

I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti.

I costi ed i ricavi direttamente riconducibili agli strumenti finan-ziari valutati al costo ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo.

Gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto economico solo al momento del loro effettivo incasso.

Le commissioni sono generalmente contabilizzate per compe-tenza sulla base dell’erogazione del servizio (al netto di sconti e abbuoni).

Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate.

A.3 – Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

La Banca non ha effettuato, né nell’anno né negli esercizi pre-cedenti, riclassifiche di portafoglio delle attività finanziarie da categorie valutate al fair value verso categorie valutate al costo ammortizzato.

A.4 – Informativa sul Fair Value

Informativa di natura qualitativa

Per una disamina delle modalità seguite dalla Banca per la mi-surazione del fair value delle attività e passività, sia ai fini delle valutazioni di bilancio sia ai fini dell’informativa da fornire in Nota Integrativa per talune attività valutate al costo, si fa rinvio al paragrafo “Modalità di determinazione del fair value di attività e passività”, contenute nella parte “A. 2 Parte relativa alle principali voci di bilancio”, “17 – Altre Informazioni”.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati Uno strumento finanziario viene classificato nei livelli 2 e 3 in assenza di prezzi quotati in mercati attivi.

La classificazione nel livello 2 piuttosto che nel livello 3 è invece determinata in base all’osservabilità sui mercati degli input signifi-cativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value.

Level 2 inputs: consistono in informazioni diverse dai prezzi degli strumenti finanziari quotati sul mercato, ma che sono comunque osservabili direttamente o indirettamente. Queste comprendono i prezzi quotati in mercati attivi di strumenti finanziari simili, oppure prezzi di strumenti identici ma quotati in mercati non attivi, inputs osservabili diversi dai prezzi di mercato (come tassi di interesse, tassi di cambio, volatilità, rischi di credito, tempi di pagamento e altro) o anche inputs derivati e convalidati da dati di mercato attraverso correlazioni o altre medie. Sono anche chiamati inputs mark-to-matrix poiché per fornire una misura del fair value non possono essere utilizzati direttamente come vengono reperiti, ma devono essere „aggiustati“ ed elaborati.

Level 3 inputs: si differenziano dalla precedenti categorie poiché sono rappresentati da valori non osservabili sul mercato. Sono in-puts prodotti dalla stessa impresa a partire dalle migliori informa-

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Relazione di Bilancio 2015 81

zioni disponibili in quel momento, che possono includere dati ap-partenenti addirittura all‘impresa stessa, e che dovrebbero tenere in considerazione le assunzioni che gli altri partecipanti al mercato userebbero per valutare lo strumento finanziario considerato. Gli inputs di terzo livello sono chiamati anche inputs mark-to-model poiché, prima di fornire una misura del fair value, devono essere inseriti in modelli matematici più o meno complessi elaborati internamente dall‘impresa. Ne consegue che l‘attendibilità del valore così ottenuto dipende sensibilmente dal tipo e dalla validità del modello utilizzato.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerar-chia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si distinguono i seguenti livelli:

(a) quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato atti-vo – secondo la definizione data dallo IAS 39 – per le attività o passività oggetto di valutazione (livello 1);

(b) input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (livello 2);

(c) input che non sono basati su dati di mercato osservabili (livello 3).

A.4.3 Gerarchia del fair valueNel corso dell’esercizio la Banca non ha trasferito attività e passività finanziarie e non finanziarie valutate al fair value tra i diversi livelli di gerarchia del fair value (IFRS 13, paragrafo 95).

A.4.4 Altre informazioniNon si riscontrano le fattispecie previste all’IFRS 13 paragrafi 51, 93 lettera (i) e 96.

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Relazione di Bilancio 201582

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value.

A.4.5.2 Variazioni annue attività finanziarie valutate al fair value (livello 3)Tipologia di operazione non presente.

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello3)Tipologia di operazione non presente.

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value:

31.12.2015 31.12.2014

Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0 0 0 10 0

2. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 180.083 0 0 49.994 0 0

4. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0

5. Attività materiali 0 0 0 0 0 0

6. Attività immateriali 0 0 0 0 0 0

Totale 180.083 0 0 49.994 10 01. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0 0 0 34 0

2. Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 03. Derivati di copertura 0 0 0 0 0 0

Totale 0 0 0 0 34 0

31.12.2015 31.12.2014

Attività/Passività non misurate al fair value omisurate al fair value su base non ricorrente

Valore di Valore di

bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0 0 0 0 0

2. Crediti verso banche 18.318 0 0 18.318 33.221 0 0 33.221

3. Crediti verso clientela 904.169 0 0 n.d. 1.885.867 0 0 n.d.

4. Attività materiali detenute a scopo di investimento 3.937 0 0 4.012 5.611 0 0 5.800

5. Attività non correnti e gruppi di attività in via 0 0 0 0 0 0

di dimissione 505.641 0 0 505.641 0 0 0 0

Totale 1.432.065 0 0 527.971 1.924.699 0 0 39.021 1. Debiti verso banche 1.273.949 0 0 1.273.949 1.677.244 0 0 1.677.244

2. Debiti verso clientela 186.989 0 0 186.989 317.846 0 0 317.846

3. Titoli in circolazione 34.823 0 34.542 0 119.199 0 116.612 1.590

4. Passività associate ad attività in via 0 0 0 0 0 0 0 0 di dismissione 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale 1.495.761 0 34.542 1.460.938 2.114.289 0 116.612 1.996.680

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Relazione di Bilancio 2015 83

A.5 Informativa sul c.d. “day one profit/loss”

Al 31 dicembre 2015 non sono state evidenziate differenze tra i valori della transazione ed i corrispondenti fair value.

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Attivo

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

Nella presente voce sono rilevate le valute aventi corso legale, comprese le banconote estere.

Sezione 2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione – Voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Parte BInformazioni sullo Stato Patrimoniale

Voci/Valori 31.12.2015 31.12.2014a) Cassa 5.108 5.634

b) Depositi liberi presso Banche Centrali 0 0

Totale 5.108 5.634

31.12.2015 31.12.2014

Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

A. Attività per cassa1. Titoli di debito 0 0 0 0 0 0

1.1 Titoli strutturati 0 0 0 0 0 0

1.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0

2. Titoli di capitale 0 0 0 0 0 0

3. Quote di O.I.C.R. 0 0 0 0 0 0

4. Finanziamenti 0 0 0 0 0 0

4.1 Pronti contro termine 0 0 0 0 0 0

4.2 Altri 0 0 0 0 0 0

Totale A 0 0 0 0 0 0B. Strumenti derivati1. Derivati finanziari 0 0 0 0 10 0

1.1 di negoziazione 0 0 0 0 10 0

1.2 connessi con la fair value option 0 0 0 0 0 0

1.3 altri 0 0 0 0 0 0

2. Derivati creditizi 0 0 0 0 0 0

2.1 di negoziazione 0 0 0 0 0 0

2.2 connessi con la fair value option 0 0 0 0 0 0

2.3 altri 0 0 0 0 0 0

Totale B 0 0 0 0 10 0Totale (A + B) 0 0 0 0 10 0

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Relazione di Bilancio 2015 85

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 31.12.2015 31.12.2014

A. Attività per cassa1. Titoli di debito 0 0a) Governi e Banche Centrali 0 0

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 0 0

d) Altri emittenti 0 0

2. Titoli di capitale 0 0a) Banche 0 0

b) Altri emittenti: 0 0

- imprese di assicurazione 0 0

- società finanziarie 0 0

- imprese non finanziarie 0 0

- altri 0 0

3. Quote di O.I.C.R. 0 04. Finanziamenti 0 0

a) Governi e Banche Centrali 0 0

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 0 0

d) Altri soggetti 0 0

Totale A 0 0B. Strumenti derivatia) Banche

- fair value 0 0

b) Clientela

- fair value 0 10

Totale B 0 10Totale (A + B) 0 10

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Relazione di Bilancio 201586

Sezione 3 Attività finanziarie valutate al fair value – Voce 30

Alla data del 31 dicembre 2015 non vi sono attività finanziarie valutate al fair value.

Sezione 4 Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40

4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

La sottovoce 1.2 è composta esclusivamente da titoli di debito dello Stato italiano (BOT). Tale forma di investimento si inquadra in una strategia volta a gestire con modalità prudenziali il rischio di liquidità della Banca.

31.12.2015 31.12.2014

Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Titoli di debito 180.083 0 0 49.994 0 0

1.1 Titoli strutturati 0 0 0 0 0 0

1.2 Altri titoli di debito 180.083 0 0 49.994 0 0

2. Titoli di capitale 0 0 0 0 0 0

2.1 Valutati al fair value 0 0 0 0 0 0

2.2 Valutati al costo 0 0 0 0 0 0

3. Quote di O.I.C.R. 0 0 0 0 0 0

4. Finanziamenti 0 0 0 0 0 0

Totale 180.083 0 0 49.994 0 0

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Relazione di Bilancio 2015 87

4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica

Alla data del 31 dicembre 2015 non vi sono attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica.

Voci/Valori 31.12.2015 31.12.2014

1. Titoli di debito 180.083 49.994 a) Governi e Banche Centrali 180.083 49.994

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 0 0

d) Altri emittenti 0 0

2. Titoli di capitale 0 0a) Banche 0 0

d) Altri emittenti: 0 0

- imprese di assicurazione 0 0

- società finanziarie 0 0

- imprese non finanziarie 0 0

- altri 0 0

3. Quote di O.I.C.R. 0 04. Finanziamenti 0 0a) Governi e Banche Centrali 0 0

b) Altri enti pubblici 0 0

c) Banche 0 0

d) Altri soggetti 0 0

Totale 180.083 49.994

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Relazione di Bilancio 201588

Sezione 5

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50

La presente sezione non risulta avvalorata in quanto la Banca non detiene attività finanziarie classificate nella categoria in esame.

Sezione 6 Crediti verso banche – Voce 60

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica

In considerazione della prevalente durata a breve termine dei crediti verso banche, il fair value viene assunto pari al valore di bilancio.

6.2 Crediti verso banche oggetto di copertura specificaAlla data del 31 dicembre 2015 non vi sono crediti verso banche oggetto di copertura specifica.

6.3 Leasing finanziarioAlla data del 31 dicembre 2015 non vi sono crediti verso banche derivanti da operazioni di locazione finanziaria.

31.12.2015 31.12.2014Valore di Bilancio

Fair Value Valore di Bilancio

Fair Value

Tipologia operazioni/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3A. Crediti verso Banche Centrali 7.867 0 0 7.867 8.204 0 0 8.204 1. Depositi vincolati 0 0 0 0 0 0 0 0

2. Riserva obbligatoria 7.867 0 0 7.867 8.204 0 0 8.204

3. Pronti contro termine attivi 0 0 0 0 0 0 0 0

4. Altri 0 0 0 0 0 0 0 0

B. Crediti verso banche 10.451 0 0 10.451 25.016 0 0 25.016 1. Conti correnti e depositi liberi 10.451 0 0 10.451 25.016 0 0 25.016

2. Depositi vincolati 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Altri finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0

3.1 Pronti contro termine attivi 0 0 0 0 0 0 0 0

3.2 Leasing finanziario 0 0 0 0 0 0 0 0

3.3 Altri 0 0 0 0 0 0 0 0

4. Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

4.1 Titoli strutturati 0 0 0 0 0 0 0 0

4.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale 18.318 0 0 18.318 33.220 0 0 33.220

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Relazione di Bilancio 2015 89

Sezione 7 Crediti verso clientela – Voce 70

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica

I “Crediti verso la clientela” sono esposti in bilancio al valore del costo ammortizzato e al netto delle svalutazioni analitiche e forfettarie, secondo quanto previsto dal principio IAS 39.

Una quota parte della sottovoce “5. Leasing finanziario”, pari a 505.641 migliaia di euro, è stata ricondotta alla voce “140 Attività correnti e gruppi di attività in via di dismissione”, essendo al momento dell’approvazione del progetto di bilancio già avviato un processo di vendita.

La valorizzazione è stata effettuata sulla base di stime analiticamente condotte da una Merchant Bank americana specializzata in valutazi-oni di portafogli creditizi.Le esposizioni riclassificate riguardano contratti leasing “performing” denominati in euro.

Con riferimento all‘indicazione del fair value dei crediti verso clientela, non essendo possibile ottenere dai sistemi informativi un’attendibile indicazione analitica del valore „di mercato“ dei crediti, sono stati inseriti nella tabella i valori di bilancio; in consider-azione del fatto che la voce in oggetto è relativa a rapporti regolati, tanto per i tassi variabili quanto che per quelli fissi, a condizioni di mercato, si ritiene che il fair value possa non discostarsi in maniera significativa dai valori stessi di bilancio.

31.12.2015 31.12.2014

Non deteriorati Deteriorate Non deteriorati Deteriorate

Tipologia operazioni/Valori Acquistati Altri Acquistati Altri1. Conti correnti 20.409 0 9.785 39.991 0 13.655

2. Pronti contro termine attivi 0 0 0 0 0 0

3. Mutui 175.618 0 132.389 237.375 0 151.763

4. Carte di credito, prestiti personalie cessione del quinto 40 0 23 73 0 43

5. Leasing finanziario 259.399 280.505 1.074.405 260.171

6. Factoring 0 0 0 0 0 0

7. Altri finanziamenti 23.232 2.769 96.439 11.952

8. Titoli di debito 0 0 0 0 0 0

8.1 Titoli strutturati 0 0 0 0 0 0

8.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0

Totale (valore di bilancio) 478.698 0 425.471 1.448.283 0 437.584 Fair value Livello 1 0 0 0 0 0 0Fair value Livello 2 0 0 0 0 0 0Fair value Livello 3 n.d. 0 n.d. n.d. 0 n.d. Totale (fair value) n.d. 0 n.d. n.d. 0 n.d.

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Relazione di Bilancio 201590

7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti

La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degli emittenti dei titoli è effettuata secondo i criteri di classificazione indicati dalla Banca d’Italia.

7.3 Crediti verso clientela attività oggetto di copertura specificaAlla data del 31 dicembre 2015 non vi sono crediti verso clientela oggetto di copertura specifica.

31.12.2015 31.12.2014

Tipologia operazioni/Valori Non deteriorati Deteriorate Non deteriorati Deteriorate

Acquistati Altri Acquistati Altri

1. Titoli di debito emessi da: 0 0 0 0 0 0a) Governi 0 0 0 0 0 0

b) Altri Enti pubblici 0 0 0 0 0 0c) Altri emittenti 0 0 0 0 0 0

- imprese non finanziarie 0 0 0 0 0 0

- imprese finanziarie 0 0 0 0 0 0

- assicurazioni 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0

2. Finanziamenti verso: 478.698 0 425.471 1.448.283 0 437.584 a) Governi 1 0 0 1 0 0

b) Altri Enti pubblici 0 0 0 4 0 0

c) Altri soggetti 478.697 0 425.471 1.448.278 0 437.584

- imprese non finanziarie 372.915 0 404.643 1.270.232 0 414.292

- imprese finanziarie 5.589 0 1.760 55.075 0 936

- assicurazioni 0 0 0 0 0 0

- altri 100.193 0 19.068 122.971 0 22.356

Totale 478.698 0 425.471 1.448.283 0 437.584

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Relazione di Bilancio 2015 91

7.4 Leasing finanziario La tabella che segue è relativa al prodotto leasing e riporta la riconciliazione tra investimento lordo, valore attuale dei pagamenti minimi dovuti e valori residui non garantiti spettanti al locatore.

Si segnala che le informazioni evidenziate sono comprensive dei crediti esposti nella voce “140 Attività correnti e gruppi di attività in via di dismissione”.

31.12.2015

Pagamenti minimi InvestimentoLordo

Valori residuinon garantiti (riscatto) Tipologia operazione Quota Capitale Quota interessi

Locazione finanziaria 1.350.710 344.074 1.694.784 377.620

- di cui contratti retrolocati 64.586 16.815 81.401 22.592

31.12.2015

Rettifiche di valore Pagamenti minimi InvestimentoLordoFasce temporali Specifiche di portafoglio Quota Capitale Quota Interessi

Fino a 3 mesi 50.356 4.104 80.438 13.206 93.644

Tra 3 mesi a 1 anno 19.759 11.044 92.341 39.233 131.574

Tra 1 anno e 5 anni 101.565 57.432 431.984 160.521 592.505Oltre 5 anni 194.662 97.538 703.137 131.114 834.251

Durata intermedia 13.955 3.679 42.810 0 42.810

Totale 380.297 173.797 1.350.710 344.074 1.694.784

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Relazione di Bilancio 201592

Descrizione generale dei contratti significativi

Debito residuo Durata Fisso/

Tipologia bene locato Valore iniziale al 31.12.2015 anni Periodicità indicizzato

1 Immobiliare 16.001.602 12.449.951 15 Mensile Indicizzato

2 Immobiliare 10.431.529 8.804.610 18 Mensile Indicizzato3 Immobiliare 11.225.668 8.740.908 18 Mensile Indicizzato

4 Immobiliare 12.500.000 7.978.779 18 Mensile Indicizzato

5 Immobiliare 8.500.000 7.557.497 21 Mensile Indicizzato

6 Immobiliare 12.026.833 7.493.595 15 Mensile Indicizzato

7 Immobiliare 9.167.083 7.198.661 20 Mensile Indicizzato

8 Immobiliare 8.326.327 6.916.364 20 Mensile Indicizzato

9 Immobiliare 9.505.030 6.765.018 30 Trimestrale Indicizzato

10 Immobiliare 9.872.000 6.624.227 15 Mensile Indicizzato

11 Immobiliare 10.914.000 6.111.620 15 Mensile Indicizzato

12 Immobiliare 9.300.000 5.969.386 18 Mensile Indicizzato

13 Immobiliare 7.384.954 5.645.774 18 Mensile Indicizzato

14 Immobiliare 7.803.000 5.319.712 15 Mensile Indicizzato

15 Immobiliare 7.146.800 5.170.038 20 Mensile Indicizzato

16 Immobiliare 8.755.909 5.043.948 17 Mensile Indicizzato

17 Immobiliare 6.559.203 4.771.843 18 Mensile Indicizzato

18 Immobiliare 6.358.651 4.661.868 18 Mensile Indicizzato

19 Immobiliare 6.324.000 4.459.370 15 Mensile Indicizzato

20 Immobiliare 5.504.399 4.153.486 15 Mensile Indicizzato

21 Immobiliare 5.127.320 4.009.359 18 Mensile Indicizzato

22 Immobiliare 5.610.000 4.004.820 18 Mensile Indicizzato

23 Immobiliare 5.367.000 3.982.346 20 Mensile Indicizzato

24 Immobiliare 6.050.000 3.979.347 18 Mensile Indicizzato

25 Immobiliare 8.335.564 3.725.055 15 Mensile Indicizzato

26 Immobiliare 3.840.000 3.689.452 25 Mensile Indicizzato

27 Immobiliare 4.783.819 3.615.588 15 Mensile Indicizzato

28 Immobiliare 4.293.060 3.584.643 18 Mensile Indicizzato

29 Immobiliare 6.400.000 3.583.684 15 Mensile Indicizzato

30 Immobiliare 3.962.000 3.570.371 30 Mensile Indicizzato

31 Immobiliare 4.642.134 3.548.551 18 Mensile Indicizzato

32 Immobiliare 4.000.000 3.460.772 25 Mensile Indicizzato

33 Immobiliare 4.563.289 3.443.320 20 Mensile Indicizzato

34 Immobiliare 5.076.521 3.431.868 15 Mensile Indicizzato

35 Immobiliare 4.868.449 3.350.198 20 Mensile Indicizzato

36 Immobiliare 4.403.600 3.302.739 15 Mensile Indicizzato

37 Immobiliare 4.068.019 3.182.768 21 Mensile Indicizzato

38 Immobiliare 4.000.000 3.177.728 18 Mensile Indicizzato

39 Immobiliare 4.330.000 3.086.171 20 Mensile Indicizzato

40 Immobiliare 4.114.461 3.063.850 18 Mensile Indicizzato

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Relazione di Bilancio 2015 93

Debito residuo Durata Fisso/

Tipologia bene locato Valore iniziale al 31.12.2015 anni Periodicità indicizzato

41 Immobiliare 5.185.102 3.052.918 15 Mensile Indicizzato

42 Immobiliare 3.832.917 3.009.885 20 Mensile Indicizzato43 Immobiliare 8.800.000 2.965.334 15 Mensile Indicizzato

44 Immobiliare 5.541.726 2.918.710 15 Mensile Indicizzato

45 Immobiliare 3.950.000 2.911.063 20 Mensile Indicizzato

46 Immobiliare 3.750.000 2.890.293 20 Mensile Indicizzato

47 Immobiliare 5.560.722 2.888.058 15 Mensile Indicizzato

48 Immobiliare 4.202.400 2.819.080 18 Mensile Indicizzato

49 Immobiliare 4.161.944 2.817.684 15 Mensile Indicizzato

50 Immobiliare 3.809.478 2.792.483 15 Mensile Indicizzato

Sezione 8 Derivati di copertura – Voce 80

8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchiciAlla data del 31 dicembre 2015 la voce non risulta valorizzata.

8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di coperturaAlla data del 31 dicembre 2015 la voce non risulta valorizzata.

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Relazione di Bilancio 201594

Sezione 9 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 90

9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti. Alla data del 31 dicembre 2015 la voce non risulta valorizzata.

9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse. Alla data del 31 dicembre 2015 la voce non risulta valorizzata.

Sezione 10 Le partecipazioni – Voce 100

10.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi.

10.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti.

(*) Le partecipazioni sono valutate al costo.(**) I valori indicati sono desunti dalle situazioni contabili al 31 dicembre 2015.

Denominazione Sede legale Sede operativaCapitale Sociale

Quota di partecipazione %

Disponibilità voti %

A. Imprese controllate in via esclusiva1. Hypo Alpe-Adria-Finance S.r.l. in liquid. Via Marinoni, 55 - Udine Via Alpe Adria, 6 - Tavagnacco (UD) 1.000 100 100

2. HypoService S.r.l. Via Alpe Adria, 6 - Tavagnacco (UD) Via Alpe Adria, 6 - Tavagnacco (UD) 552 100 100

Denominazione Valore di bilancio Fair value (*) Dividendi percepiti Patrimonio netto (**)

A. Imprese controllate in via esclusiva1. Hypo Alpe-Adria-Finance S.r.l. in liquid. 821 0 0 953

2. HypoService S.r.l. 2.611 0 0 1.716

Totale 3.432 0 0 2.669

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Relazione di Bilancio 2015 95

10.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili.

(*) I valori indicati sono desunti dalle situazioni contabili al 31 dicembre 2015.

(*) I valori indicati sono desunti dalle situazioni contabili al 31 dicembre 2015

10.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabiliAlla data del 31 dicembre 2015 la voce non risulta valorizzata.

Denominazione

Cassa edisponibilità

liquide (*)Attività

finanziarie (*)

Attivitànon

finanziarie (*)Passività

finanziarie (*)

Passivitànon

finanziarie (*) Ricavi totali (*)Margine di

interesse (*)A. Imprese controllate in via esclusiva1. Hypo Alpe-Adria-Finance S.r.l. in liquid. 0 1.048 185 75 205 240 (6)

2. HypoService S.r.l. 0 0 9.103 7.187 199 1.420 (73)

Totale 0 1.048 9.288 7.262 404 1.660 (79)

Denominazione

Rettifiche eriprese divalore su

attivitàmateriali e

immateriali (*)

Utile (Perdita)della

operativitàcorrente allordo delleimposte (*)

Utile (Perdita)della

operativitàcorrente alnetto delle imposte (*)

Utile (Perdita)dei gruppi

di attività invia di

dismissioneal netto delle

imposte (*)

Utile (Perdita)d‘esercizio

(1)(*)

Altre componenti reddituali al

netto delleimposte

(2)(*)

Redditivitàcomplessiva(3) =(1)+(2)

(*)

A. Imprese controllate in via esclusiva1. Hypo Alpe-Adria-Finance S.r.l. in liquid. 0 (20) (29) 0 (29) 0 (29)

2. HypoService S.r.l. (430) (59) (77) 0 (77) 0 (77)

Totale (430) (79) (106) 0 (106) 0 (106)

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Relazione di Bilancio 201596

10.5 Partecipazioni: variazioni annue

10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiuntoNon vi sono impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto.

10.7 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevoleLa Banca non detiene partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole.

Sezione 11 Attività materiali – Voce 110

Nella presente voce figurano le attività materiali (immobili, impianti, macchinari e altre attività materiali, comprese le opere d’arte) ad uso funzionale disciplinate dallo IAS 16 e gli investimenti immobiliari (terreni e fabbricati) disciplinati dallo IAS 40.

Voci/Valori 31.12.2015 31.12.2014

A. esistenze iniziali 3.432 3.432 B. Aumenti 0 0B1. Acquisti 0 0

B2. Riprese di valore 0 0

B3. Rivalutazioni 0 0

B4. Altre variazioni 0 0

C. Diminuzioni 0 0C1. Vendite 0 0

C2. Rettifiche di valore 0 0

C3. Altre variazioni 0 0

D. Rimanenze finali 3.432 3.432 e. Rivalutazioni totali 0 0F. Rettifiche totali 0 0

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Relazione di Bilancio 2015 97

11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

La sottovoce 2 “Attività acquisite in leasing finanziario” si riferisce al valore di carico dell’immobile sito in Tavagnacco (UD) - Via Alpe Adria 6, sede amministrativa della Banca, che è stato oggetto di significativa svalutazione in base a perizia aggiornata.

Si rimanda al successivo paragrafo 11.5 “Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue” per quanto attiene la rilevazione delle componenti reddituali della voce in esame; tali informazioni sono speculari alla voce 170 “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali” del conto economico.

11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

11.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutateNon vi sono attività materiali ad uso funzionale rivalutate.

11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair valueNon vi sono attività materiali a scopo di investimento valutate al fair value.

31.12.2015 31.12.2014Valore di Bilancio

Fair Value Valore di Bilancio

Fair Value

Attività/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 31. Attività di proprietà 3.937 0 0 4.013 5.611 0 0 5.800 a) terreni 0 0 0 0 0 0 0 0

b) fabbricati 3.937 0 0 4.013 5.611 0 0 5.800

2. Attività acquisite in leasing finanziario 0 0 0 0 0 0 0 0 a) terreni 0 0 0 0 0 0 0 0

b) fabbricati 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale 3.937 0 0 4.013 5.611 0 0 5.800

Attività/Valori 31.12.2015 31.12.2014

1 Attività di proprietà 5.960 8.403 a) terreni 1.993 3.304

b) fabbricati 1.185 1.514

c) mobili 263 455

d) impianti elettrici 0 0

e) altre 2.519 3.130

2 Attività acquisite in leasing finanziario 12.891 15.431 a) terreni 2.390 2.751

b) fabbricati 10.416 12.484

c) mobili 0 0

d) impianti elettrici 0 0

e) altre 85 196

Totale 18.851 23.834

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Relazione di Bilancio 201598

11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti

elettronici Altre Totale

A. esistenze iniziali lorde 6.062 14.908 836 0 4.810 26.616 A.1 Riduzioni di valore totali nette 7 911 380 0 1.484 2.782 A.2 esistenze iniziali nette 6.055 13.997 456 0 3.326 23.834 B. Aumenti: 0 3 15 0 715 733 B.1 Acquisti 0 3 15 0 715 733

B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 0 0 0 0 0

B.3 Riprese di valore 0 0 0 0 0 0

B.4 Variazioni positive di fair value imputate a 0 0 0 0 0 0

a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0

b) conto economico 0 0 0 0 0 0

B.5 Differenze positive di cambio 0 0 0 0 0 0

B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0

B.7 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0

C. Diminuzioni: 1.673 2.399 207 0 1.437 5.716

C.1 Vendite 0 218 2 0 32 252

C.2 Ammortamenti 0 564 205 0 1.392 2.161

C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a 0 0 0 0 0 0

a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0

b) conto economico 0 0 0 0 0 0

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a 1.673 1.617 0 0 13 3.303

a) patrimonio netto 0 0 0 0 0 0

b) conto economico 1.673 1.617 0 0 13 3.303

C.5 Differenze negative di cambio 0 0 0 0 0 0

C.6 Trasferimenti a: 0 0 0 0 0 0

a) attività materiali detenute a scopo di investimento 0 0 0 0 0 0

b) attività in via di dismissione 0 0 0 0 0 0

C.7 Altre variazioni 0 0 0 0 0

D. Rimanenze finali nette 4.382 11.601 264 0 2.604 18.851 D.1 Riduzioni di valore totali nette 1.673 2.399 208 0 1.437 5.717 D.2 Rimanenze finali lorde 6.055 14.000 472 0 4.041 24.568

E. Valutazioni al costo 0 0 0 0 0 0

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Relazione di Bilancio 2015 99

11.6 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

Dalla attività di impairment test svolta in ossequio allo IAS 36, si è proceduto alla svalutazione del valore contabile di alcune unità immo-biliari registrando una minusvalenza di 1.685 migliaia di euro.

Gli ammortamenti sono stati alcolati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della residua possibilità di utilizzo delle relative im-mobilizzazioni materiali e qui di seguito indicate:

Terreni Fabbricati Totale

A. esistenze iniziali 0 5.611 5.611B. Aumenti: 0 12 12 B.1 Acquisti 0 12 12

B.2 Spese per migliorie capitalizzate 0 0 0

B.3 Variazioni positive di fair value 0 0 0

B.4 Riprese di valore 0 0 0

B.5 Differenze di cambio positive 0 0 0

B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale 0 0 0

B.7 Altre variazioni 0 0 0

C. Diminuzioni: 0 1.685 1.685

C.1 Vendite 0 0 0

C.2 Ammortamenti 0 0 0

C.3 Variazioni negative di fair value 0 1.685 1.685

C.4 Rettifiche di valore da deterioramento 0 0 0

C.5 Differenze di cambio negative 0 0 0

C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività: 0 0 0

a) immobili ad uso funzionale 0 0 0

b) attività non correnti in via di dismissione 0 0 0

C.7 Altre variazioni 0 0 0

D. Rimanenze finali 0 3.938 3.938E. Valutazioni al fair value 0 4.013 4.013

Categoria %Terreni non ammortizzati

Immobili 3,00

Arredamento 15,00

Mobilio 12,00

Automezzi 25,00

Impianti sollevamento 7,50

Impianti attrezzature varie 15,00

Macchine elettriche 20,00

Impianti ripresa fotografica/allarme 30,00

Impianti comunicazione 25,00

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Relazione di Bilancio 2015100

11.7 Impegni per acquisti di attività materiali (IAS 16/74.c)Non si segnalano impegni per l’acquisto di attività materiali.

Sezione 12 Attività immateriali – Voce 120

12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

31.12.2015 31.12.2014

Attività/ValoriDurata

definita Durata

indefinita Durata

definita Durata

indefinita

A.1 Avviamento X 0 X 0

A.2 Altre attività immateriali 81 0 98 0

A.2.1 Attività valutate al costo: 81 0 98 0

a) Attività immateriali generate internamente 0 0 0 0

b) Altre attività 81 0 98 0

A.2.2 Attività valutate al fair value: 0 0 0 0

a) Attività immateriali generate internamente 0 0 0 0

b) Altre attività 0 0 0 0

Totale 81 0 98 0

Nella presente voce figurano le attività immateriali di cui allo IAS 38, tutte valutate al costo.La sottovoce A2 – “Altre attività immateriali”, si riferisce ad oneri accessori legati all’apertura delle Agenzie.

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Relazione di Bilancio 2015 101

12.2 Attività immateriali: variazioni annue

Altre attività immateriali generate internamente

Altre attivitàimmateriali altre

AvviamentoDurata

definita Durata

indefinita Durata

definita Durata

indefinita Totale

A. esistenze iniziali 0 0 0 9.341 0 9.341 A.1 Riduzioni di valore totali nette 0 0 0 9.243 0 9.243

A.2 esistenze iniziali nette 0 0 0 98 0 98 B. Aumenti: 0 0 0 472 0 472 B.1 Acquisti 0 0 0 472 0 472

B.2 Incrementi di attività immateriali interne X 0 0 0 0 0

B.3 Riprese di valore X 0 0 0 0 0

B.4 Variazioni positive di fair value X 0 0 0 0 0

- patrimonio netto X 0 0 0 0 0

- conto economico X 0 0 0 0 0

B.5 Differenze di cambio positive 0 0 0 0 0 0

B.6 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0

C. Diminuzioni: 0 0 0 489 0 489 C.1 Vendite 0 0 0 0 0 0

C.2 Rettifiche di valore 0 0 0 489 0 489

- Ammortamenti X 0 0 17 0 17

- Svalutazioni 0 0 0 472 0 472

+ patrimonio netto X 0 0 0 0 0

+ conto economico 0 0 0 472 0 472

C.3 Variazioni negative di fair value 0 0 0 0 0 0

- patrimonio netto 0 0 0 0 0 0

- conto economico 0 0 0 0 0 0

C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in

via di dismissione 0 0 0 0 0 0

C.5 Differenze di cambio negative 0 0 0 0 0 0

C.6 Altre variazioni 0 0 0 0 0 0

D. Rimanenze finali nette 0 0 0 81 0 81 D.1 Riduzioni di valore totali nette 0 0 0 9.260 0 9.260

e Rimanenze finali lorde 0 0 0 9.341 0 9.341F. Valutazioni al costo 0 0 0 0 0 0

12.3 Altre informazioniIn base a quanto richiesto dallo IAS 38, paragrafi 122 e 124, si precisa quanto segue:

• non sono presenti attività immateriali rivalutate, conseguente-mente non esistono impedimenti alla distribuzione agli azio-nisti delle plusvalenze relative ad attività immateriali rivalutate (IAS 38, paragrafo 124, lettera b);

• non sono presenti attività immateriali acquisite tramite conces-sione governativa (IAS 38, paragrafo 122, lettera c);

• non sono presenti attività immateriali costituite in garanzie di debiti (IAS 38, paragrafo 122, lettera d);

• non sono presenti attività immateriali oggetto di operazioni di locazione.

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Relazione di Bilancio 2015102

Sezione 13 Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del passivo

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Come riportato nella Parte A – Politiche contabili, A.2- Parte relativa alle principali voci di bilancio – 11. Fiscalità corrente e differita, si ritiene di iscrivere e di mantenere iscritta la componente sia IRES sia IRAP delle attività fiscali differite relative alle svalutazioni crediti.

13.2 Passività per imposte differite: composizione

13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

Attività per imposte anticipate 31.12.2015 31.12.2014Con contropartita Conto Economico

- Avviamento 0 145

- Svalutazione crediti 14.956 145.446

Totale 14.956 145.591

Passività per imposte differite 31.12.2015 31.12.2014Con contropartita Patrimonio Netto

- Attività fiananziarie disponibili per la vendita 46 9

Totale 46 9

Attività/Valori 31.12.2015 31.12.2014

1. Importo iniziale 145.591 57.481 2. Aumenti 9.564 103.705 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 9.564 103.698

a) relative a precedenti esercizi 0 0

b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0

c) riprese di valore 0 0

d) altre 9.564 103.698

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 7

2.3 Altri aumenti 0 0

3. Diminuzioni 140.199 15.595 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 0 941

a) rigiri 0 0

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 941

c) mutamento di criteri contabili 0 0

d) altre 0 0

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0

3.3 Altre diminuzioni 140.199 14.654

a) trasformazione in crediti d‘imposta di cui alla L. 214/2011 140.198 14.654

b) altre 1 0

4. Importo finale 14.956 145.591

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Relazione di Bilancio 2015 103

13.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)

13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)Alla data del 31 dicembre 2015 la voce non risulta movimentata.

13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)Alla data del 31 dicembre 2015 la voce non risulta movimentata.

31.12.2015 31.12.20141. Importo iniziale 145.591 57.481 2. Aumenti 9.564 103.705 3. Diminuzioni 140.199 15.595 3.1 Rigiri 0 0

3.2 Trasformazione in credito d'imposta 140.198 14.654

a) derivanti da perdite d'imposta 140.198 14.654

b) derivanti da perdite fiscali 0 0

3.3 Altre diminuzioni 1 941

4. Importo finale 14.956 145.591

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Relazione di Bilancio 2015104

13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

31.12.2015 31.12.2014

1. Importo iniziale 9 12. Aumenti 37 82.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 37 8

a) relative a precedenti esercizi 0 0

b) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0

c) altre 37 8

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 0 0

2.3 Altri aumenti 0 0

3. Diminuzioni 0 03.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 0 0

a) rigiri 0 0

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 0 0

c) dovute al mutamento di criteri contabili 0 0

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 0 0

3.3 Altre diminuzioni 0 0

4. Importo finale 46 9

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Relazione di Bilancio 2015 105

Descrizione 31.12.2015 31.12.2014Acconti d'imposta IRES -IRAP 0 0

Crediti d'imposta 126.889 11.893

Attività per imposte correnti lorde 126.889 11.893 Compensazione con passività fiscali correnti 11.931 736

Attività per imposte correnti nette 114.958 11.157

Descrizione 31.12.2015 31.12.2014Debiti tributari per imposte dirette 11.931 736

Debiti per imposte correnti lorde 11.931 736 Compensazione con attività fiscali correnti 11.931 736

Debiti per imposte correnti nette 0 0

13.7 Altre informazioni

Composizione della fiscalità corrente

Attività per imposte correnti

Passività per imposte correnti

Altre informazioniRiguardo ai contenziosi tributari in essere si rimanda a quanto ampiamente descritto nel relativo spazio della Relazione sulla Gestione.

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Relazione di Bilancio 2015106

Sezione 14 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo

14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività

31.12.2015 31.12.2014A. Singola Attività

A.1 Attività finanziarie 0 0

A.2 Partecipazioni 0 0

A.3 Attività materiali 0 0

A.4 Attività immateriali 0 0

A.5 Altre attività non correnti 0 0

Totale A 0 0di cui valutate al costo 0 0di cui valutate al fair value livello 1 0 0di cui valutate al fair value livello 2 0 0di cui valutate al fair value livello 3 0 0

B. Gruppi di attività (unità operative dismesse)B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0B.2 Attività finanziarie valutate al fair value 0 0B.3 Attività disponibili per la vendita 0 0B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0B.5 Crediti verso banche 0 0B.6 Crediti verso clientela 505.641 0B.7 Partecipazioni 0 0B.8 Attività materiali 0 0B.9 Attività immateriali 0 0B.10 Altre attività 0 0

Totale B 505.641 0di cui valutate al costo 0 0di cui valutate al fair value livello 1 0 0di cui valutate al fair value livello 2 0 0di cui valutate al fair value livello 3 505.641 0

C. Passività associate a singole attività in via di dismissioneC.1 Debiti 0 0C.2 Titoli 0 0C.3 Altre passività 0 0

Totale C 0 0di cui valutate al costo 0 0di cui valutate al fair value livello 1 0 0di cui valutate al fair value livello 2 0 0di cui valutate al fair value livello 3 0 0

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 107

Al momento dell’approvazione del progetto di bilancio, risulta avviato un processo finalizzato alla cessione di un consistente blocco crediti riferibili a contratti di leasing “performing” denominati in euro.

Per ulteriori informazioni si rimanda alla Parte A – Sezione 2 Principi generali di redazione – Incertezza nell’utilizzo delle stime.

14.2 Altre informazioniPer l’esercizio 2015 non vi sono informazioni da fornire ai sensi del par. 42 dell’IFRS 5.

14.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte a influenza notevole non valutate al patrimonio nettoPer l’anno 2015 non vi sono informazioni da fornire ai sensi del par. 13, lettera a) e del par. 37, lettera i) dello IAS 28.

Sezione 15 Altre attività – Voce 150

15.1 Altre attività: composizione

31.12.2015 31.12.2014Effetti insoluti e al protesto 44 76

Crediti ed acconti per imposte indirette 5.010 6.021

Fornitori per fatture da emettere 287 101

Anticipi a fornitori 331 558

Ratei e risconti non riconducibili a voce propria 3.032 3.450

Partite viaggianti con filiali 324 93

Spese incrementative su beni di terzi 2.478 2.931

Debitori diversi 5.228 4.530

Partite in corso di lavorazione 2.949 6.111

Totale 19.683 23.871

31.12.2015 31.12.2014D Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione

D.1 Debiti verso banche 0 0

D.2 Debiti verso clientela 0 0

D.3 Titoli in circolazione 0 0

D.4 Passività finanziarie di negoziazione 0 0

D.5 Passività finanziarie valutate al fair value 0 0

D.6 Fondi 0 0

D.7 Altre passività 0 0

Totale D 0 0di cui valutate al costo 0 0di cui valutate al fair value livello 1 0 0di cui valutate al fair value livello 2 0 0di cui valutate al fair value livello 3 0 0

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015108

Le “Spese incrementative su beni di terzi” sono costituite da costi per migliorie non scorporabili dai beni stessi, diverse da quelle ricondu-cibili alla voce “attività materiali”.

Le “Partite in corso di lavorazione” sono relative a partite prese in carico negli ultimi giorni dell’anno e che hanno trovato sistemazione quasi integrale nei primi giorni dell’esercizio successivo.

Passivo

Sezione 1 Debiti verso banche – Voce 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2015 31.12.20141. Debiti verso banche centrali 0 30.437 2. Debiti verso banche 1.273.949 1.646.807 2.1 Conti correnti e depositi liberi 34 66

2.2 Depositi vincolati 903.568 1.114.624

2.3 Finanziamenti 370.347 532.117

2.3.1 Pronti contro termine passivi 0 0

2.3.2 Altri 370.347 532.117

2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 0 0

2.5 Altri debiti 0 0

Totale 1.273.949 1.677.244 Fair value - livello 1 0 0Fair value - livello 2 0 0Fair value - livello 3 1.273.949 1.677.244 Totale fair value 1.273.949 1.677.244

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 109

Anno Importo2016 375.705

2017 376.299

2018 112.598

2019 135.700

2020 253.647

2021 20.000

Totale 1.273.949

Detti aggregati si riferiscono prevalentemente alle linee di finanziamento - a breve, medio e lungo termine - con Heta Asset Resolution AG di Klagenfurt .

Per i debiti verso banche, la valutazione al fair value si assume essere pari al valore di bilancio trattandosi di passività a vista od a tasso variabile.

Nella seguente tabella si espone la durata residua per classi di anni della sottovoce “2. Debiti verso banche”.

1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati Alla data del 31 dicembre 2015, non sono presenti debiti subordinati verso banche.

1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturatiAlla data del 31 dicembre 2015, la Banca non ha in essere operazioni di copertura specifica dei debiti verso banche.

1.4 Debiti verso banche oggetto di copertura specificaAlla data del 31 dicembre 2015, la Banca non ha in essere operazioni di copertura specifica dei debiti verso banche.

1.5 Debiti per leasing finanziarioAlla data del 31 dicembre 2015, non vi sono debiti verso banche per locazione finanziaria.

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015110

Sezione 2 Debiti verso clientela – Voce 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2015 31.12.20141. Conti correnti e depositi liberi 139.608 217.715

2. Depositi vincolati 34.078 87.980

3. Finanziamenti 9.630 11.014

3.1 Pronti contro termine passivi 0 0

3.2 Altri 9.630 11.014

4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 0 0

5. Altri debiti 3.673 1.137

Totale 186.989 317.846 Fair value - livello 1 0 0Fair value - livello 2 0 0Fair value - livello 3 186.989 317.846 Totale fair value 186.989 317.846

Nella presente voce figurano i debiti verso clientela, qualunque sia la loro forma tecnica, diversi da quelli ricondotti nelle voci 30, 40 e 50.

Tali debiti non sono oggetto di copertura specifica.

Il fair value dei debiti verso la clientela è considerato pari al valore di bilancio trattandosi di passività a vista od a breve termine.

2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati Alla data del 31 dicembre 2015, non vi sono debiti verso clientela subordinati.

2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati Alla data del 31 dicembre 2015, non vi sono debiti verso clientela strutturati.

2.4 Debiti verso clientela oggetto di copertura specificaAlla data del 31 dicembre 2015, non vi sono debiti verso clientela oggetto di copertura specifica.

2.5 Debiti per leasing finanziarioAlla data di bilancio, la sottovoce 3.2 “Finanziamenti – Altri” esposta nella tabella 2.1 “Debiti verso clientela: composizione merceologi-ca” rappresenta esclusivamente il debito verso la Heta Asset Resolution Italia S.r.l. per l’acquisizione in leasing dell’immobile della sede amministrativa della nostra Banca.

Il residuo “debito”, rappresentato dal valore finanziato pari a 33.500 migliaia di euro al netto della quota capitale dei canoni leasing pagati dal momento dell’utilizzo fino alla data del 31 dicembre 2015 per un totale di 23.870 migliaia di euro, ammonta complessivamente a 9.630 migliaia di euro.

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 111

Sezione 3 Titoli in circolazione – Voce 30

3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica

31.12.2015 31.12.2014

Valore bilancio

Fair value Valore bilancio

Fair value

Tipologia titoli/Valori L1 L2 L3 L1 L2 L3A. Titoli 1 obbligazioni 34.823 0 34.542 0 117.609 0 116.612 0

1.1 strutturate 0 0 0 0 0 0 0 0 1.2 altre 34.823 0 34.542 0 117.609 0 116.612 0

2. altri titoli 0 0 0 0 1.590 0 0 1.590

2.1 strutturati 0 0 0 0 0 0 0 0

2.2 altri 0 0 0 0 1.590 0 0 1.590

Totale 34.823 0 34.542 0 119.199 0 116.612 1590

Legenda: L1 = Livello 1 / L2 = Livello 2 / L3 = Livello 3

Nella presente voce figurano i titoli emessi, rilevati al costo ammortizzato. Per la determinazione del fair value dei titoli emessi, è stato utilizzato un modello di attualizzazione dei flussi di cassa basato sulla

curva dei tassi di rendimento per il periodo rimanente sino alla scadenza.

3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati Alla data del 31 dicembre 2015, non vi sono in essere titoli della specie.

3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specificaAlla data del 31 dicembre 2015, non vi sono in essere titoli della specie.

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015112

Sezione 4Passività finanziarie di negoziazione – Voce 40

4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologicaAlla data del 31 dicembre 2015 non vi sono passività finanziarie di negoziazione.

31.12.2015 31.12.2014

VN

Fair value

FV* VN

Fair value

FV*Tipologia operazione/Valori L1 L2 L3 L1 L2 L3A. Passività per cassa 1. Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0 0 0

2. Debiti verso clientela 0 0 0 0 0 0 0 03. Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

3.1 Obbligazioni 0 0 0 0 0 0 0 0

3.1.1 Strutturate 0 0 0 X 0 0 0 X

3.1.2 Altre obbligazioni 0 0 0 X 0 0 0 X

3.2 Altri titoli 0 0 0 0 0 0 0 0

3.2.1 Strutturati 0 0 0 X 0 0 0 X

3.2.2 Altri 0 0 0 X 0 0 0 X

Totale A 0 0 0 0 0 0 0 0B. Strumenti derivati1. Derivati finanziari X 0 0 X X 34 0 X

1.1 Di negoziazione X 0 0 X X 34 0 X

1.2 Connessi con la fair value option X 0 0 X X 0 0 X

1.3 Altri X 0 0 X X 0 0 X

2. Derivati creditizi X 0 0 X X 0 0 X

2.1 Di negoziazione X 0 0 X X 0 0 X

2.2 Connessi con la fair value option X 0 0 X X 0 0 X

2.3 Altri X 0 0 X X 0 0 X

Totale B X 0 0 X X 34 0 X Totale (A+B) 0 0 0 0 0 34 0 0

Legenda: FV = fair value FV*= fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell‘emittente rispetto alla data di emissioneVN = Valore nominali o nozionaleL1 = Livello 1L2 = Livello 2L3 = Livello 3

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 113

4.2 Dettaglio della voce 40“Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinateAlla data del 31 dicembre 2015 non vi sono passività finanziarie di negoziazione subordinate.

4.3 Dettaglio della voce 40“Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturatiAlla data del 31 dicembre 2015 non vi sono passività finanziarie di negoziazione relative a debiti strutturati.

Sezione 5Passività finanziarie valutate al fair value – Voce 50

5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologicaAlla data del 31 dicembre 2015 non vi sono passività finanziarie valutate al fair value.

5.2 Dettaglio della voce 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”: passività subordinateAlla data del 31 dicembre 2015 non vi sono passività finanziarie valutate al fair value rappresentate da titoli subordinati.

Sezione 6 Derivati di copertura – Voce 60

6.1 Derivati di copertura: composizioneper tipologia di copertura e per livelli gerarchiciAlla data del 31 dicembre 2015, la Banca non ha in essere “Derivati di copertura” passivi.

Sezione 7 Adeguamento di valore delle passività finanziarieoggetto di copertura generica – Voce 70

7.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperteAlla data del 31 dicembre 2015, non vi sono passività coperte.

7.2 Passività finanziarie oggetto di copertura generica del rischio di tasso d’interesse: composizioneAlla data del 31 dicembre 2015, non vi sono passività oggetto di copertura generica del rischio di tasso d’interesse.

Sezione 8 Passività fiscali – Voce 80Per quanto riguarda le informazioni relative alle passività fiscali, si rinvia a quanto esposto nella Sezione 13 dell’Attivo.

Sezione 9 Passività associate ad attività in via di dismissione – Voce 90Alla data del 31 dicembre 2015 non vi sono passività associate ad attività in via di dismissione.

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Relazione di Bilancio 2015114

Sezione 10Altre passività – Voce 100

10.1 Altre passività: composizione

Le “Partite in corso di lavorazione” sono relative a partite prese in carico negli ultimi giorni dell’anno e che hanno trovato sistemazione quasi integrale nei primi giorni dell’esercizio successivo.

31.12.2015 31.12.2014Partite viaggianti con filiali 4 146

Passività connesse al personale 1.120 1.122

Debiti verso enti previdenziali 820 938

Importi da versare fisco c/terzi 1.597 1.760

Somme a disposizione della clientela 1.005 2.474

Somme a disposizione della clientela „leasing“ 0 159

Debiti verso fornitori 8.861 11.010

Ratei e risconti non riconducibili a voce propria 1.543 2.040

Creditori diversi 14.045 15.452

Partite in corso di lavorazione 1.595 7.823

Rettifiche di partite illiquide relative al portafoglio effetti ed altri 6.209 6.056

Totale 36.799 48.980

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Relazione di Bilancio 2015 115

Sezione 11Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 110

11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

La sottovoce B.1 “Accantonamenti dell’esercizio” comprende, oltre all’effettivo accantonamento dell’anno determinato in conformità alla legislazione vigente e al CCNL, anche l’effetto rettificativo della valutazione attuariale rilevato a conto economico in base allo IAS 19.

La sottovoce C.2 “Altre variazioni in diminuzione” comprende l’effetto della valutazione attuariale, rilevato in contropartita della specifica riserva di valutazione del patrimonio netto, conformemente al nuovo principio contabile IAS 19.

Le principali ipotesi attuariali sono così sintetizzabili:

31.12.2015 31.12.2014A. esistenze iniziali 2.063 2.095 B. Aumenti 125 299 B.1 Accantonamento dell'esercizio 44 55

B.2 Altre variazioni in aumento 81 244

C. Diminuzioni 366 331 C.1 Liquidazioni effettuate 179 331

C.2 Altre variazioni in diminuzione 187 0

D. Rimanenze finali 1.822 2.063

31.12.2015 31.12.2014Tasso annuo tecnico di attualizzazione 2,03% 2,29%

Tasso annuo di inflazione 2,00% 2,00%

Tasso annuo incremento TFR 3,00% 3,00%

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Relazione di Bilancio 2015116

11.2 Altre informazioniFermo restando quanto sopra rappresentato, il Fondo di Trattamento di Fine Rapporto, calcolato ai sensi dell’art. 2120 del Codice Civile, non devoluto ai fondi di previdenza complementari o al fondo di Tesoreria Inps, ammonta a 1.808 migliaia di euro (1.884 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).

Sezione 12Fondi per rischi e oneri – Voce 120

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

12.2 Fondi per rischi e oneri: Variazioni annue

La sottovoce B.1 “Accantonamento dell’esercizio” di “Altri fondi” è costituita: • per 6.127 migliaia di euro da accantonamenti netti connessi a controversie legali e oneri diversi, iscritti alla voce 160 del conto econo-

mico “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”; • per 3.171 migliaia di euro da riattribuzioni a conto economico di fondi stanziati nei precedenti esercizi e risultati in esubero.

La sottovoce C.1 “Utilizzo dell’esercizio” è costituita: • per 1.000 migliaia di euro dall’utilizzo a fronte della definizione di talune controversie legali; • per 1.707 migliaia di euro dall’utilizzo a fronte di reclami e rimborsi a clientela perfezionati;• per 1.411 migliaia di euro dall’utilizzo a fronte di altri oneri diversi.

Voci/Valori 31.12.2015 31.12.20141. Fondi di quiescenza aziendale 0 0

2. Altri fondi per rischi ed oneri 10.982 12.144

2.1 controversie legali 7.507 3.016

2.2 oneri per il personale 0 0

2.3 altri 3.475 9.128

Totale 10.982 12.144

Fondi di quiescenza Altri fondi Totale

A. esistenze iniziali 0 12.144 12.144B. Aumenti 0 2.956 2.956 B.1 Accantonamento dell'esercizio 0 2.956 2.956

B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 0 0 0

B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 0 0 0

B.4 Altre variazioni in aumento 0 0 0

C. Diminuzioni 0 4.118 4.118 C.1 Utilizzo nell'esercizio 0 4.118 4.118

C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 0 0 0

C.3 Altre variazioni in diminuzione 0 0 0

D. Rimanenze finali 0 10.982 10.982

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Relazione di Bilancio 2015 117

12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definitiAlla data del 31 dicembre 2015 non vi sono fondi di quiescenza aziendale a prestazione definita.

12.4 Fondi per rischi ed oneri – altri fondiLa sottovoce 2.1 “Fondo per controversie legali” attiene per 7.507 migliaia di euro alle passività potenziali a fronte di cause passive.

La sottovoce 2.3 “Altri fondi per rischi ed oneri – altri fondi”, composta dagli accantonamenti registrati nel 2015 e negli esercizi precedenti, è costituita:

• per 312 migliaia di euro da indennità per cessazione rapporti di agenzia;• per 1.164 migliaia di euro da eventuale insussistenza di cassa contante “caveau azienda trattamento valori”;• per 678 migliaia di euro da oneri riguardanti la ristrutturazione della Banca;• per 1.971 migliaia di euro da passività potenziali connesse a reclami della clientela e di collaboratori esterni nonché dallo stanziamento

per potenziali oneri derivanti dalla liquidazione volontaria della controllata Hypo Finance Srl in liquidazione, per cui la Banca si è assunta formale impegno.

Si dà atto che la Banca ha assunto formalmente l’onere di portare a termine l’attività di liquidazione volontaria della controllata Hypo Finance srl.

Sezione 13Azioni rimborsabili – Voce 140

13.1 Azioni rimborsabili: ComposizioneNon sono presenti azioni della specie.

Sezione 14Patrimonio dell’impresa – Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200

14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione

Il Capitale Sociale della Banca risulta interamente sottoscritto e versato, ed è costituito da n. 318.187.600 azioni ordinarie di nominali 1 (uno) euro cadauna.

14.2 Capitale – Numero azioni: variazioni annueNel corso dell’esercizio 2015, il numero delle azioni non ha subito variazioni.

14.3 Capitale: altre informazioniAlla data di bilancio, non risultano in portafoglio azioni proprie.

Voci/Componenti 31.12.2015 31.12.2014

Capitale sociale 318.188 318.188 Totale 318.188 318.188

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015118

14.4 Riserve di utili: altre informazioni

In base a quanto richiesto dallo IAS 1, paragrafo 79, lettera b), si riporta di seguito la descrizione della natura e dello scopo di cias-cuna riserva inclusa nel patrimonio netto.

Riserve:Riserva legale: l’art. 2430 c.c. prevede la costituzione obbligatoria di una riserva legale, a tutela del capitale sociale dalle eventuali perdite. La riserva legale è costituita con il prelevamento annuo sugli utili netti di bilancio, secondo le percentuali previste dalla legge (D.Lgs. n. 385/93 – c.d. “Legge Bancaria”), fino al raggiungi-mento di un importo pari ad un quinto del capitale sociale.

Riserva statutaria: è costituita con il prelevamento annuo sug-li utili netti in bilancio, nella misura di volta in volta fissata dall’Assemblea dei soci, su proposta del Consiglio di Amministrazi-one, tenuto conto di quanto disposto dall’art. 31 dello Statuto della Banca; non è soggetta in sede di utilizzo a vincoli di legge, né di Statuto.

Altre riserve di utili: comprende il “Fondo per rischi bancari generali” di cui all’ex D.Lgs. n. 87/92 che in base agli IAS è stato riclassificato direttamente tra le voci del patrimonio netto; non è soggetta in sede di utilizzo a vincoli di legge, né di Statuto.

Altre riserve di capitale: accoglie il versamento della Capogruppo, che l’Assemblea dei Soci dovrà destinare a copertura delle perdite subite e non ripianate.

Si rammenta che in data 30 dicembre 2015, l’Azionista HBI Bundesholding AG ha proceduto a rinuncia formale al rimborso del prestito con clausole di subordinazione per euro 96 milioni, a rafforzamento ulteriore del patrimonio della Banca valido ai fini del rispetto dei requisiti prudenziali.

Riserve da valutazione:Leggi speciali di rivalutazione: comprende le riserve costituite in base a disposizioni di legge emanate prima dell’entrata in vigore dei principi contabili internazionali.

Attività finanziarie disponibili per la vendita: comprende gli utili e le perdite non realizzati (al netto delle imposte) delle attività finanziarie classificate nella categoria “disponibili per la vendita”, ai sensi dello IAS 39.

Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a bene-fici definiti: comprende gli utili/perdite attuariali, derivanti dall’applicazione della nuova versione dello IAS 19.

Di seguito, in conformità a quanto disposto dall’art. 2427, comma 1, n. 7-bis) c.c., si riporta l’indicazione analitica delle singole voci del patrimonio netto della Banca, distinguendole in relazione ad origine, possibilità di utilizzo e distribuibilità.

Voci/Componenti 31.12.2015 31.12.2014

1. Riserva legale 9.238 9.238

2. Riserva statutaria 5.346 5.346

3. Altre (di utili) 700 700

4. Perdite portate a nuovo (332.136) (51.411)

4. Altre (di capitale) 206.000 10.000

Totale (110.852) (26.127)

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Relazione di Bilancio 2015 119

Il Patrimonio dell’ImpresaPossibilità di utilizzazione e distribuibilità (ex Art. 2427 – Comma - Bis)

14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annueLa presente voce non risulta valorizzata.

14.6 Altre informazioniComposizione delle riserve da valutazione:

Riepilogo delle utilizzazionieffettuate nei tre precedenti esercizi

Natura/descrizione ImportoPossibilità

di utilizzazione*Quota

disponibileper copertura

perditeper altre

ragioni

Capitale 318.188 Riserve (110.852)Riserva legale 9.238 B

Riserva statutaria 5.346 B

Altre riserve 700 B

Perdite portate a nuovo (332.136) B

Altre riserve – Altre 206.000 B

Riserve da valutazione (327)Riserva da Leggi speciali

di rivalutazione 16 B

Piani a benefici definiti (438)

Riserva da valutazione di

attività disponibili per la vendita 95

Utile (Perdita) d'esercizio 36.798Totale 243.807Quota non distribuibile 2.478 (1)

(*) Legenda: A = Per aumento di capitale / B = Per copertura perdite / C = Per distribuzione ai soci(1) La quota non distribuibile rappresenta la parte destinata a copertura dei costi pluriennali non ancora ammortizzati.

Voci/Componenti 31.12.2015 31.12.2014Riserve da valutazione:

- Attività finanziarie disponibili per la vendita 95 19

- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (438) (572)

- Leggi speciali di rivalutazione 16 16

Totale (327) (537)

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Relazione di Bilancio 2015120

Altre informazioni

1. Garanzie rilasciate e impegni

2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

Nella voce 3 sono iscritti i fair values dei titoli costituiti a garanzia di anticipazioni per operazioni di pooling (operazioni di credito dell’Eurosistema).

3. Informazioni sul leasing operativoAlla data del 31 dicembre 2015, non vi sono attività e passività in leasing operativo.

Operazioni 31.12.2015 31.12.20141) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 1.042 1.890

a) Banche 697 718

b) Clientela 345 1.172

2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 34 542

a) Banche 0 0

b) Clientela 34 542

3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 13.877 21.971

a) Banche 0 0

i) a utilizzo certo 0 0

ii) a utilizzo incerto 0 0

b) Clientela 13.877 21.971

i) a utilizzo certo 0 0

ii) a utilizzo incerto 13.877 21.971

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 0 0

5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 0 0

6) Altri impegni 300 1.250

Totale 15.253 25.653

Portafogli 31.12.2015 31.12.2014

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0

2. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 105.045 24.989

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0

5. Crediti verso banche 0 0

6. Crediti verso clientela 0 0

7. Attività materiali 0 0

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Relazione di Bilancio 2015 121

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia Servizi 31.12.2015 31.12.20141. Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi a) Acquisti 0 0

1. regolati 0 0

2. non regolati 0 0

b) Vendite 0 0

1. regolati 0 0

2. non regolati 0 0

2. Gestioni patrimoniali a) Individuali 25.435 24.412

b) Collettive 0 0

3. Custodia e amministrazione di titoli a) Titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento

di banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali) 0 0

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 0 0

2. altri titoli 0 0

b) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali): altri 97.373 204.721

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 18.677 63.464

2. altri titoli 78.696 141.257

c) Titoli di terzi depositati presso terzi 97.123 202.995

d) Titoli di proprietà depositati presso terzi 180.000 411.200

4. Altre operazioni 4.1 Incasso di crediti per conto terzi: rettifiche dare e avere

a) rettifiche "dare" 24.903 47.502

1. Conti correnti 2.703 6.123

2. Portafoglio centrale 18.603 34.067

3. Cassa 3.586 7.293

4. Altri conti 11 19

b) rettifiche "avere" 31.112 53.717

1. Conti correnti 0 0

2. Cedenti effetti e documenti 30.166 52.804

3. Altri conti 946 913

4.2 Altre operazioni

a) Portafoglio di terzi assunto per l'incasso 40.137 104.533

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Relazione di Bilancio 2015 123

Sezione 1 Gli interessi – Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura

1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni 1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario

Parte CInformazioni sul Conto economico

Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni 31.12.2015 31.12.2014

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0 0 0 0

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 115 0 0 115 197

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0 0

4. Crediti verso banche 0 7 0 7 18

5. Crediti verso clientela 0 55.852 0 55.852 71.527

6. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0

7. Derivati di copertura 0 0 0 21 21

8. Altre attività X X 0 0 0

Totale 115 55.852 0 55.974 71.763

Voci/Valori 31.12.2015 31.12.2014A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura: 0 21

B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura: 0 0

C. Saldo (A + B) 0 21

Voci/Valori 31.12.2015 31.12.2014Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 121 191

Voci/Valori 31.12.2015 31.12.2014Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario 41.882 51.062

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Relazione di Bilancio 2015124

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di coperturaAlla data del 31 dicembre 2015 la voce non risulta valorizzata.

1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta

1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziaro

Gli interessi sono relativi al contratto di locazione finanziaria dell’immobile sito in Tavagnacco (UD) - Via Alpe Adria 6, sede amministrativa della Banca.

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni 31.12.2015 31.12.2014

1. Debiti verso banche centrali 9 X 0 9 127

2. Debiti verso banche 9.484 X 0 9.484 13.867

3. Debiti verso clientela 2.447 X 0 2.447 3.370

4. Titoli in circolazione X 1.504 0 1.504 3.186

5. Passività finanziarie di negoziazione 0 0 44 44 7

6. Passività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0

7. Altre passività e fondi X X 0 0 0

8. Derivati di copertura X X 0 0 0

Totale 11.940 1.504 44 13.488 20.557

Voci/Valori 31.12.2015 31.12.2014Interessi passivi su passività in valuta 2.164 2.330

Voci/Valori 31.12.2015 31.12.2014Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario 259 308

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Relazione di Bilancio 2015 125

Sezione 2 Le commissioni – Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori 31.12.2015 31.12.2014a) Garanzie rilasciate 21 36

b) Derivati su crediti 0 0

c) Servizi di gestione, intermed. e consulenza: 1.766 4.603

1. negoziazione di strumenti finanziari 1 4

2. negoziazione di valute 33 52

3. gestioni di portafogli: 517 1.555

3.1. Individuali 517 1.555

3.2. collettive 0 0

4. custodia e amministrazione di titoli 44 75

5. banca depositaria 0 0

6. collocamento di titoli 709 1.810

7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 325 700

8. attività di consulenza 0 0

8.1 in materia di investimenti 0 0

8.2 in materia di struttura finanziaria 0 0

9. distribuzione di servizi di terzi: 137 407

9.1. gestioni patrimoniali 0 0

9.1.1. individuali 0 0

9.1.2. collettive 0 0

9.2. prodotti assicurativi 137 407

9.3. altri prodotti 0 0

d) Servizi di incasso e pagamento 593 947

e) Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 0 0

f) Servizi per operazioni di factoring 0 0

g) Esercizio di esattorie e ricevitorie 0 0

h) Attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione 0 0

i) Tenuta e gestione dei conti correnti 732 1.023

j) Altri servizi 1.076 1.779

Totale 4.188 8.388

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015126

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

2.3 Commissioni passive: composizione

Tipologia servizi/Valori 31.12.2015 31.12.2014a) Presso propri sportelli: 1.062 2.610 1. gestioni di portafogli 326 1.003

2. collocamento di titoli 601 1.267

3. servizi e prodotti di terzi 135 340

b) Offerta fuori sede: 301 1.159 1. gestioni di portafogli 191 552

2. collocamento di titoli 108 539

3. servizi e prodotti di terzi 2 68

c) Altri canali distributivi: 0 0 1. gestioni di portafogli 0 0

2. collocamento di titoli 0 0

3. servizi e prodotti di terzi 0 0

Tipologia servizi/Valori 31.12.2015 31.12.2014a) Garanzie ricevute 2 5

b) Derivati su crediti 0 0

c) Servizi di gestione e intermediazione: 822 2.351

1. negoziazione di strumenti finanziari 66 86

2. negoziazione di valute 0 0

3. gestioni di portafogli: 0 0

3.1. proprie 0 0

3.2. delegate da terzi 0 0

4. custodia e amministrazione di titoli 11 19

5. collocamento di strumenti finanziari 0 0

6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi 745 2.246

d) Servizi di incasso e pagamento 363 402

e) Altri servizi 201 409

Totale 1.388 3.167

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Relazione di Bilancio 2015 127

Sezione 3 Dividendi e proventi simili – Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizioneNon vi sono dividendi e proventi simili alla data del 31 dicembre 2015.

Sezione 4 Il risultato netto dell’attività di negoziazione – Voce 80

4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione

Il risultato della sottovoce “3. Altre attività e passività finanziarie: differenze di cambio” è dovuta in parte a sbilanciamenti tra attivo e passivo intervenuti nel corso dell’esercizio - dei quali si fornisce una descrizione nella Parte E della Nota Integrativa al paragrafo dedicato all’informativa di natura qualitativa sui rischi di mercato ed in particolare sui rischi di cambio (Parte E, Sezione2, paragrafo 2.3.A) – ed in parte al riallineamento delle modalità di calcolo dei ratei di indicizzazione valutaria e del risultato in cambi sul debito residuo di taluni contratti di leasing alla formula di indicizzazione indicata nei rispettivi contratti”

PlusvalenzeUtile da

negoziazione MinusvalenzePerdite da

negoziazione Risultato netto

Operazioni/Componenti reddituali ( A ) ( B ) ( C ) ( D ) [(A+B) - (C+D)]

1. Attività finanziarie di negoziazione 0 0 0 0 0 1.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0

1.2 Titoli di capitale 0 0 0 0 0

1.3 Quote di O.I.C.R. 0 0 0 0 0

1.4 Finanziamenti 0 0 0 0 0

1.5 Altre 0 0 0 0 0

2. Passività finanziarie di negoziazione 0 0 0 0 0 2.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0

2.2 Debiti 0 0 0 0 0

2.3 Altre 0 0 0 0 0

3. Altre attività e passivitàfinanziarie: differenze di cambio X X X X (1.220)4. Strumenti derivati 0 0 5 0 (5) 4.1 Derivati finanziari 0 0 5 0 (5)

- Su titoli di debito e tassi di interesse 0 0 5 0 (5)

- Su titoli di capitale e indici azionari 0 0 0 0 0

- Su valute e oro X X X X 0

- Altri 0 0 0 0 0

4.2 Derivati su crediti 0 0 0 0 0

Totale 0 0 5 0 (1.225)

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Relazione di Bilancio 2015128

Sezione 5 Il risultato netto dell’attività di copertura – Voce 90

5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizioneAlla data del 31 dicembre 2015 la voce non risulta valorizzata.

Voci/Valori 31.12.2015 31.12.2014

A. Proventi relativi a: A.1 Derivati di copertura del fair value 0 19

A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 0 0

A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 0 0

A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari 0 0

A.5 Attività e passività in valuta 0 0

Totale proventi dell'attività di copertura (A) 0 19 B. Oneri relativi a: B.1 Derivati di copertura del fair value 0 0

B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 0 0

B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 0 21

B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari 0 0

B.5 Attività e passività in valuta 0 0

Totale oneri dell'attività di copertura (B) 0 21 C. Risultato netto dell'attività di copertura (A+B) 0 (2)

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Relazione di Bilancio 2015 129

Sezione 6 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

31.12.2015 31.12.2014Voci/Componenti reddituali Utile Perdite Risultato netto Utile Perdite Risultato nettoAttività finanziarie 1. Crediti verso banche 0 0 0 0 0 0

2. Crediti verso clientela 0 0 0 0 0 0

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 28 27 1 86 132 (46)

3.1 Titoli di debito 28 27 1 86 132 (46)

3.2 Titoli di capitale 0 0 0 0 0 0

3.3 Quote di O.I.C.R. 0 0 0 0 0 0

3.4 Finanziamenti 0 0 0 0 0 0

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0 0 0

Totale attività 28 27 1 86 132 (46)Passività finanziarie 1. Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0

2. Debiti verso clientela 0 0 0 0 0 0

3. Titoli in circolazione 13 8 5 158 5 153

Totale passività 13 8 5 158 5 153 Totale 41 35 6 244 137 107

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Relazione di Bilancio 2015130

Sezione 7 Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value – Voce 110

7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizioneAlla data del 31 dicembre 2015 la voce non risulta valorizzata.

Sezione 8 Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

Rettifiche di valore Riprese di valore

SpecificheDi Portafoglio

Specifiche Di Portafoglio

Operazioni/Componenti reddituali Cancellazioni Altre A B A B 31.12.2015 31.12.2014

A. Crediti verso banche 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B. Crediti verso clientela 3.564 139.046 26.065 6.422 43.748 0 0 118.505 395.766

Acquistati 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Finanziamenti 0 0 X 0 0 0 X 0 0

- Titoli di debito 0 0 X 0 0 0 X 0 0

Altri crediti 3.564 139.046 26.065 6.422 43.748 0 0 118.505 395.766

- Finanziamenti 3.564 139.046 26.065 6.422 43.748 0 0 118.505 395.766

- Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C. Totale 3.564 139.046 26.065 6.422 43.748 0 0 118.505 395.766

Legenda: A = Da interessi / B = Altre riprese

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Relazione di Bilancio 2015 131

Rettifiche di valore Riprese di valore

SpecificheDi Portafoglio

Specifiche Di Portafoglio

Operazioni/Componenti reddituali Cancellazioni Altre A B A B 31.12.2015 31.12.2014

A. Garanzie rilasciate 0 50 0 0 0 0 0 50 72

B. Derivati su crediti 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C. Impegni ad erogare fondi 0 0 X 0 0 0 X 0 0

D. Altre operazioni 0 0 X 0 0 0 X 0 0

e. Totale 0 50 0 0 0 0 0 50 72

Legenda: A = Da interessi / B = Altre riprese

8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizioneAlla data del 31 dicembre 2015, non vi sono rettifiche di valore per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita.

8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizioneAlla data del 31 dicembre 2015, non vi sono rettifiche di valore per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza.

8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione

Le rettifiche di valore di cui alla lettera A “Garanzie rilasciate”- colonna – Altre” sono riferite agli stanziamenti per gli impegni verso il Fondo Interbancario di Tutela dei depositi.

Si evidenzia che nell’esercizio precedente gli interventi effettuati a favore del predetto Fondo erano stati inputati alla voce 190 “Altri oneri di gestione” del conto economico.

Ciò ha comportato, al fine di garantire una corretta comparazione dei valori esposti, una riclassificazione delle suddette operazioni al 31 dicembre 2014, nelle medesime voci del conto economico.

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Relazione di Bilancio 2015132

Sezione 9 Le spese amministrative – Voce 150

9.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/Valori 31.12.2015 31.12.20141) Personale dipendente 20.146 21.321 a) salari e stipendi 14.575 15.468

b) oneri sociali 4.104 4.357

c) indennità di fine rapporto 882 896

d) spese previdenziali 0 0

e) accantonamento al trattamento di fine rapporto al personale 44 59

f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: 0 0

- a contribuzione definita 0 0

- a benefici definiti 0 0

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: 80 70

- a contribuzione definita 80 70

- a benefici definiti 0 0

h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri

strumenti patrimoniali 0 0

i) altri benefici a favore dei dipendenti 461 471

2) Altro personale in attività 0 40 3) Amministratori e sindaci 221 251 4) Personale collocato a riposo 0 05) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 0 06) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società 0 17Totale 20.367 21.629

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Relazione di Bilancio 2015 133

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

Il numero medio dei dipendenti è calcolato come media ponderata dei dipendenti (sia con contratto di lavoro subordinato sia con altri contratti). Nel caso dei dipendenti part-time viene convenzionalmente considerato un peso pari al 50 per cento.

9.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita: totale costiAlla data del 31 dicembre 2015, la voce non è valorizzata.

9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

Tipologia di spese/Valori 31.12.2015 31.12.20141. Personale dipendente 303 320 a) Dirigenti 8 8

b) Quadri direttivi 122 130

- di cui: 3° e 4° livello 55 75

c) Restante personale dipendente 173 182

2. Altro personale 0 2 Totale 303 322

Tipologia di spese/Valori 31.12.2015 31.12.2014Buoni pasto 195 192

Spese per la formazione 80 99

Premi pagati per assicurazioni 130 134

Spese varie 56 46

Totale 461 471

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9.5 Altre spese amministrative: composizione

Voci/Valori 31.12.2015 31.12.2014Imposte indirette e tasse 2.291 2.879

Spese per energia elettrica, gas, acqua 868 923

Spese telefoniche 315 326

Canoni passivi servizi diversi 1.848 2.124

Canoni passivi trasmissione ed elab.ne dati 795 576

Spese di trasporto 195 255

Spese per cancelleria e stampati 57 66

Spese postali 327 513

Spese per auto di proprietà 198 310

Spese per recupero crediti 13 161

Spese per legali e notai 1.025 2.959

Spese per consulenze 1.759 2.706

Spese per altri servizi professionali 1.765 1.420

Spese per revisione di bilancio 108 60

Fitti passivi 2.257 2.553

Spese per manutenzione mobili e immobili 1.560 1.332

Premi assicurativi 1.761 1.246

Rimborso spese a dipendenti 187 289

Contributi associativi 290 280

Spese di rappresentanza 40 35

Spese per pubblicità 65 101

Spese condominiali 1.065 825

Contributo al Fondo Nazionale di Risoluzione 2.532 0

Spese per contributi diversi 21 61

Spese per visure e informazioni commerciali 292 366

Spese per servizio di vigilanza 136 128

Spese per pulizie locali banca 213 249

Spese per abbonamenti e pubblicazioni 26 24

Altri compensi a terzi 12 133

Altre spese servizio leasing 1.801 1.620

Altre spese diverse 814 338

Totale 24.636 24.858

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Sezione 10Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 160

10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

Per un maggior dettaglio degli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri, si rinvia alla Sezione 12 della Parte B della presente Nota Inte-grativa.

Sezione 11Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 170

11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Componente redditualei/Valori 31.12.2015 31.12.2014Accantonamenti 6.127 6.535

Controversie legali 6.116 2.843

Altri rischi e oneri diversi 11 3.692

Riattribuzioni 3.171 5.689

Controversie legali 766 913

Altri rischi e oneri diversi 2.405 4.776

Totale 2.956 846

Ammortamento Rettifiche di valoreper deterioramento Riprese di valore Risultato netto

(a) (b) (c) (a + b - c)

A. Attività materiali A.1 Di proprietà 1.570 3.039 0 4.609

- Ad uso funzionale 1.570 1.354 0 2.924

- Per investimento 0 1.685 0 1.685

A.2 Acquisite in leasing finanziario 591 1.949 0 2.540

- Ad uso funzionale 591 1.949 0 2.540

- Per investimento 0 0 0 0

Totale 2.161 4.988 0 7.149

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Sezione 12Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 180

12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

Sezione 13Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 190

13.1 Altri oneri di gestione: composizione

L’importo di cui alla sottovoce 1. è relativo all’ammortamento delle spese incrementative su beni di terzi non scorporabili dai beni stessi e, pertanto, non oggetto di separata rilevazione tra le attività materiali.Nella sottovoce 2. sono ricompresi costi relativi prevalentemente a sopravvenienze passive.Si segnala che gli interventi a favore del Fondo Interbancario di Tutela dei depositi, pari a 42 migliaia di euro, sono stati rilevati a voce 130 d) “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: altre operazioni finanziarie”.Al fine di garantire una corretta comparazione dei valori esposti, le suddette operazioni del 2014, pari a 72 migliaia di euro, sono state riclassificate nella medesima voce del conto economico.

31.12.2015 31.12.20141. Ammortamenti delle spese per migliorie su beni di terzi 484 474

2. Altri 1.257 1.916

Totale 1.741 2.390

Ammortamento Rettifiche di valoreper deterioramento Riprese di valore Risultato netto

(a) (b) (c) (a + b - c)

A. Attività immateriali A.1 Di proprietà 17 472 0 489

- Generate internamente dall‘azienda 0 0 0 0

- Altre 17 472 0 489

A.2 Acquisite in leasing finanziario 0 0 0 0

Totale 17 472 0 489

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Relazione di Bilancio 2015 137

13.2 Altri proventi di gestione: composizione

La sottovoce 5. “Heta Asset Resolution AG “ è relativa alla rinuncia formale al rimborso di alcune linee di finanziamento di cui viene data informativa nella Relazione sulla Gestione.

Nella sottovoce 6. “Altri proventi” sono ricompresi ricavi relativi a sopravvenienze attive e recupero crediti già ammortizzati negli anni precedenti.

Sezione 14Utili (perdite) delle partecipazioni – Voce 210

14.1 Utile (Perdite) delle partecipazioni: composizioneLa presente voce non risulta valorizzata.

Sezione 15Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 220

15.1 Risultato netto della valutazione al fair value dal valore rivalutato delle attività materiali e immaterialiAlla data del 31 dicembre 2015, la presente voce non risulta valorizzata.

Sezione 16Rettifiche di valore dell’avviamento – Voce 230

16.1 Rettifiche di valore dell’avviamento: composizioneAlla data del 31 dicembre 2015, la presente voce non risulta valorizzata.

31.12.2015 31.12.2014

1. Addebito a carico di terzi su depositi e c/c 226 595

2. Addebito a carico di terzi per recuperi d'imposta 743 1.336

3. Addebito a carico di terzi per recuperi diversi 5.342 4.126

4. Fitti e canoni attivi 170 115

5. Heta Asset Resolution AG rinuncia linea di finanziamento 280.000 0

6. Altri proventi 2.410 2.744

Totale 288.891 8.916

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Relazione di Bilancio 2015138

Sezione 17Utile (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 240

17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione

Sezione 18Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 260

18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione

L’onere fiscale dell’esercizio comprende sia l’onere fiscale corrente che quello differito. Le imposte correnti rappresentano la stima delle imposte calcolate sul reddito imponibile dell’esercizio, determinate applicando le aliquote fiscali vigenti.

Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo basato sullo Stato Patrimoniale “Balance Sheet Liability Method”, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono valutati utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio in cui sarà realizzata l’attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono.

I crediti per imposte anticipate sono rilevati, indipendentemente da futuri redditi tassabili, per quanto previsto dagli art. 2, commi da 55 a 58, del DL 225/2010, convertito in Legge 214/2011 come modificati dall’art. 168 della Legge 147/2013, come maggiormente specificato nella parte A2, par. 11 – Principi contabili – Fiscalità Corrente e Differita.

Componente reddituale/Valori 31.12.2015 31.12.2014A. Immobili 42 0 - Utili da cessione 81 0

- Perdite da cessione (39) 0

B. Altre attività (4) (8) - Utili da cessione 11 77

- Perdite da cessione (15) 85

Risultato netto 38 (8)

Componente/Valori 31.12.2015 31.12.20141. Imposte correnti (-) (11.670) (417)

2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 1 650

3.1 Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) 0 0

3.2 Riduzione delle imposte correnti dell‘esercizio per crediti d‘imposta

di cui alla legge n. 214/2011 (+) 140.198 14.654

4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (130.634) 88.110

5. Variazione delle imposte differite (+/-) 0 0

6. Imposte di competenza dell'esercizio (2.105) 102.997

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Relazione di Bilancio 2015 139

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Componente/Valori IRESImposte con applicazione dell'aliquota nominale (10.698) 27,50%

IMU e altre imposte indeducibili (1.355) 3,48%

Interessi passivi non deducibili (148) 0,38%

Accantonamenti a fondi rischi non deducibili (1.682) 4,32%

Ammortamenti e svalutazioni cespiti non deducibili (1.402) 3,60%

Svalutazioni relative ad attività in via di dismissione (32.603) 83,81%

Altro (cellulari, multe, vitto/alloggio, costi non deducibili) (160) 0,41%

Totale effetto fiscale variazioni in aumento (37.350) 96,01%

Utilizzi di fondi rischi deducibili 2015 1.965 -5,05%

Perdite fiscali pregresse deducibili 42.205 -108,49%

Recupero deduzione ammortamenti esercizi precedenti 147 -0,38%

Altre componenti non imponibili 17 -0,04%

Totale effetto fiscale variazioni in diminuzione 44.334 -113,96%

Imposta IReS imputata a conto economico (3.714) 9,55%

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Relazione di Bilancio 2015140

Sezione 19Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte – Voce 280

19.1 Utili (perdite) dei gruppi di attività/passività in via di dismissione al netto delle imposte: composizione

L’importo, al 31 dicembre 2015, ricondotto a voce 280 è riferibile agli effetti economici attesi dalla cessione di contratti leasing performing denominati in euro, il cui processo risulta avviato alla data di riferimento di questo bilancio. Si segnala che 104.477 migliaia di euro sono riferibili all’adeguamento al minore tra il valore di mercato al netto dei costi previsti per la vendita e il valore di carico contabile dei crediti in corso di cessione, già svalutati nel corso dell’esercizio per 13.722 migliaia di euro.Per quanto riguarda i dati di comparazione riferiti al 2014, si segnala che gli stessi non sono stati riesposti in quanto non determinabili.Per ulteriori informazioni si rimanda alla Parte A – Sezione 2 Principi generali di redazione – Presupposto della continuità aziendale.

Componente/Valori IRAPImposte con applicazione dell'aliquota nominale (2.110) 5,42%

IMU (58) 0,15%

Interessi passivi indeducibili (43) 0,11%

Spese e accant.ti per lavoro dipendente e amministratori (1.105) 2,84%

Valore della produzione netta negativa (4.520) 11,62%

Altre spese amministrative (10%) (128) 0,33%

Accantonamenti a fondi rischi non deducibili (160) 0,41%

Svalutazione cespiti e ammortamenti non deducibili (292) 0,75%

Svalutazioni relative ad attività in via di dismissione (6.429) 16,53%

Totale effetto fiscale variazioni in aumento (12.735) 32,74%

Deduzioni lavoro dipendente 968 -2,49%

Utilizzi fondi rischi 188 -0,48%

Altri proventi di gestione non tassabili 15.249 -39,20%

Altre variazioni in diminuzione 49 -0,13%

Totale effetto fiscale variazioni in diminuzione 16.454 -42,30%

Imposte imputatate a conto economico 1.609 -4,14%

Totale imposte imputatate a conto economico (2.105) 5,41%

Componente/Valori 31.12.2015 31.12.20141. Proventi 0 0

2. Oneri 0 0

3. Risultato delle valutazioni del gruppo di attività e delle passività associate (118.199) 0

4. Utile (perdita) da realizzo 0 0

5. Imposte e tasse 0 0

6. Utile (perdita) (118.199) 0

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Relazione di Bilancio 2015 141

19.2 Dettaglio delle imposte sul reddito relative ai gruppi di attività/passività in via di dismissioneNon sussistono imposte sul reddito relative ai gruppi di attività/passività in via di dismissione.

Sezione 20Altre informazioniNon vi sono altre informazioni da riportare nella presente sezione.

Sezione 21 Utile per azioneL’utile per azione (Earning per share – Eps) riportato nella seguente sezione ai sensi dello IAS 33 è il risultato netto di un’entità diviso per il numero di azioni ordinarie: in altre parole indica quanta parte dell’utile d’esercizio spetterebbe teoricamente al proprietario di una quota unitaria del Capitale Sociale. I principi contabili internazionali forniscono le indicazioni per effettuare la misurazione e la presenta-zione di due indicatori della redditività:

• “Utile base per azione”, calcolato dividendo l’utile netto (numeratore) per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione (denominatore);

• “Utile diluito per azione” calcolato dividendo l’utile netto (numeratore) per la media ponderata delle azioni in circolazione (denomi-natore), tenuto anche conto delle classi di strumenti aventi effetti diluitivi.

21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Nel corso del 2015, non vi sono state variazioni nel numero delle azioni ordinarie in circolazione.

21.2 Altre informazioniNella Banca, sono presenti solo azioni ordinarie. Alla data del 31 dicembre 2015, tutte le azioni sono state sottoscritte ed interamente ver-sate ed hanno i medesimi diritti in termini di riscossione dei dividendi e di rimborso del capitale. In portafoglio alla data del bilancio non sono detenute azioni proprie.

31.12.2015 31.12.2014Utile base per azione 0,116 (0,882)

Utile diluito per azione 0,116 (0,882)

31.12.2015 31.12.2014

Media ponderata delle azioni ordinarie 318.188 318.188

Rettifica per effetto diluizione 0 0

Media ponderata delle azioni ordinarie a capitale diluito 318.188 318.188

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Relazione di Bilancio 2015142

Prospetto analitico della redditività complessiva

Parte DRedditività complessiva

Voci Importo Lordo Imposta sul reddito Importo netto

10. Utile (perdita) d'esercizio 38.903 (2.105) 36.798Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico

20. Attività materiali 0 0 0

30. Attività immaterali 0 0 0

40. Piani a benefici definiti 134 0 134

50. Attività non correnti in via di dismissione 0 0 0

60. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 0 0 0

Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico70. Copertura di investimenti esteri: 0 0 0

a) variazione di fair value 0 0 0

b) rigiro a conto economico 0 0 0

c) altre variazioni 0 0 0

80. Differenze di cambio: 0 0 0

a) variazione di valore 0 0 0

b) rigiro a conto economico 0 0 0

c) altre variazioni 0 0 0

90. Copertura dei flussi finanziari: 0 0 0

a) variazione di fair value 0 0 0

b) rigiro a conto economico 0 0 0

c) altre variazioni 0 0 0

100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: 113 (37) 76

a) variazione di fair value 141 (46) 95

b) rigiro a conto economico (28) 9 (19)

- rettifiche da deterioramento 0 0 0

- utili/perdite da realizzo (28) 9 (19)

c) altre variazioni 0 0 0

110. Attività non correnti in via di dismissione: 0 0 0

a) variazione di fair value 0 0 0

b) rigiro a conto economico 0 0 0

c) altre variazioni 0 0 0

120. Quote delle riserve da valutazione delle

partecipazioni valutate al patrimonio netto: 0 0 0

a) variazione di fair value 0 0 0

b) rigiro a conto economico 0 0 0

- rettifiche da deterioramento 0 0 0

- utili/perdite da realizzo 0 0 0

c) altre variazioni 0 0 0

130. Totale altre componenti reddituali 247 (37) 210140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 39.150 (2.142) 37.008

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Relazione di Bilancio 2015 143

Premessa

Il Sistema di governo e gestione dei rischi di Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A. (di seguito la Banca) rappresenta un elemento fondamentale a supporto dell’attività delle unità organizzative e degli Organi aziendali:

• garantisce agli stessi la piena consapevolezza e l’efficace presi-dio dei rischi aziendalie delle loro interrelazioni;

• orienta i mutamenti delle linee strategiche e delle politiche aziendali e consente di adattare in modo coerente il contesto organizzativo;

• presidia la funzionalità dei sistemi gestionali ed il rispetto delle Disposizioni di Vigilanza prudenziale;

• favorisce la diffusione di una corretta cultura dei rischi, della legalità e dei valori aziendali.

L’implementazione della strategia generale per la gestione del rischio è garantita attraverso:

• identificazione e misurazione della propensione al rischio a livello generale e per singola tipologia di rischio, tenendo conto della strategia aziendale, del contesto operativo interno ed esterno alla Banca;

• adozione di adeguati strumenti per l’identificazione e la misu-razione di ogni singolo rischio cui la Banca è esposta, soprat-tutto in termini di requisiti patrimoniali e di liquidità, nonché per la definizione dei limiti attuali/target e dei meccanismi di gestione e orientamento;

• traduzione degli obiettivi strategici in linee guida per l’assunzione e la gestione dei rischi;

• definizione di un quadro organizzativo di gestione del rischio adeguato, che indichi chiaramente le responsabilità esecutive.

Oltre a quanto sopra dettagliato, a sostegno dell‘implementazione della strategia di gestione del rischio, sono in vigore i seguenti principi di natura organizzativa:

• la struttura organizzativa della Banca è orientata a garantire la separazione delle responsabilità tra chi assume e chi presidia i rischi, ciò con l’obiettivo di evitare potenziali conflitti di inter-esse in materia di gestione e limitazione/controllo del rischio;

• la consistenza patrimoniale, il requisito patrimoniale a fronte dei vari rischi e l’equilibrio della liquidità costituiscono i prin-cipali parametri di gestione;

• la Banca favorisce l’adozione di presidi volti a mitigare le espo-sizioni ai rischi di ciascuna Area;

• le politiche di gestione dei rischi adottate sono orientate ad un monitoraggio tempestivo e coerente dei rischi cui ciascuna Area

è esposta;• gli Organi aziendali della Banca implementano sistemi di re-

porting, ovvero flussi informativi che consentano la rilevazione tempestiva e coerente dei rischi aziendali;

• la documentazione della Banca a supporto dell’identificazione e della misurazione dei rischi è redatta in modo chiaro, traccia-bile e archiviata in modo completo;

• la Banca, assicura la piena conformità alle vigenti normative dei presidi in materia di gestione dei rischi.

Le politiche e, più in generale, la strategia di gestione del rischio della Banca sono definite, in prima istanza, all’interno del-la normativa interna. I principi circa l’assunzione e la gestione dei rischi sono oggetto di continuo monitoraggio e di periodico aggiornamento. Presso la Banca, in particolare, l’opportunità di aggiornare le policies è valutata con frequenza almeno annuale (in occasione della redazione del Resoconto ICAAP), oppure in corris-pondenza dell’aggiornamento delle linee strategiche della Banca o del RAF (tipicamente con frequenza triennale). Ulteriormente, l’aggiornamento delle politiche di gestione dei rischi della Banca può rendersi necessario ad esito dell’attività svolta nel continuo dalle funzioni del Sistema dei Controlli Interni o di variazioni orga-nizzative e/o operative.

L’implementazione e l’aggiornamento delle policy di gestione dei rischi presso la Banca è condotta dalla funzione Risk Control. Spetta poi al Consiglio di Amministrazione adottare le necessarie delibere in merito.

Con l’emanazione del 15° aggiornamento della Circolare 263, poi integrata all’interno degli aggiornamenti normativi della Circolare 285/2013, la gestione del rischio è stata interessata da importanti novità normative, alle quali la Banca si è adeguata già nel corso dell’esercizio 2014, tra le quali ricordiamo:

• La predisposizione del Risk Appetite Framework (RAF);• La valutazione da parte della Funzione Risk Control della co-

erenza delle cosiddette Operazioni di Maggior Rilievo (O.M.R.) con il sopracitato RAF;

• L’integrazione e il coordinamento tra le funzioni facenti parte del • Sistema di Controllo Interno;

• La verifica di adeguatezza delle attività aziendali.Inoltre, nel corso del 2015, in occasione della predisposizione

del Resoconto ICAAP, la Banca ha predisposto l’aggiornamento del documento RAF che esprime quantitativamente la ‘Risk Capacity’. il ‘Risk Appetite’, la ‘Risk Tolerance’, cui fanno riferimento le politi-che di gestione del rischio.

Sempre in ambito di adeguamento alle nuove disposizioni della Vigilanza, nel 2015 il Consiglio di Amministrazione di HBI ha

Parte einformazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015144

approvato una serie di documenti relativi in materia di organiz-zazione e governo dell’ICT, nonché il primo Rapporto sul Rischio Informatico, che evidenzia i risultati delle analisi periodiche (ten-denzialmente annuali) che vengono svolte dalla Banca specifica-mente sul “Rischio Informatico”.

Funzione di controllo dei rischi (Risk Control)All’interno dell’organigramma della Banca, il Risk Control si posi-ziona come area di controllo di II livello in staff al Consiglio di Am-ministrazione. Ottemperando alla normativa di Vigilanza vigente, con l’ausilio delle procedure informatiche fornite dall’outsourcer di riferimento della Banca o, in alternativa, sviluppando autono-mamente procedure interne di controllo, il Risk Control cura il mo-nitoraggio dei principali rischi sostenuti dalla Banca verificandone la coerenza con la propensione al rischio definito dal Consiglio di Amministrazione nell’ambito del R.A.F.

Garantisce, inoltre, supporto metodologico per la rilevazione dell’impatto dei suddetti rischi sul requisito di capitale. Le attività del Risk Control si sostanziano quindi in:

a) Indentificazione del rischio => analisi dei rischi che risultano rilevanti per la Banca

b) Misurazione e Valutazione => predisposizione degli strumenti che permettono la quantificazione di tali rischi e specifiche procedure di controllo ed analisi nel tempo

c) Limitazione => sulla base delle indicazioni di linee stra-tegiche della Banca, i principali rischi misurabili hanno un limite, definito dall’Organo Amministrativo, che viene gestito e controllato periodicamente. Tali limiti sono rivisti annualmente in relazione agli sviluppi del business, agli sviluppi del mercato e, ovviamente, al rischio

d) Reportistica => la predisposizione di un adeguato livello di reportistica è condizione necessaria per rendere consapevoli gli organi di governo del livello di rischiosità assunto dalla Banca.

Sezione 1 Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generaliLe strategie e le politiche creditizie della Banca restano fortemente legate alla situazione determinata dalla Risoluzione della Commis-sione Europea che, a partire dal 1° luglio 2013, vieta alla Banca lo sviluppo di “nuovo” business sia dal lato dell’attivo, sia da quello

del passivo. Pertanto l’operatività della Banca è e sarà incentra-ta sulle attività di gestione delle posizioni creditizie in essere e sulla progressiva riduzione delle poste attive e passive iscritte in bilancio, secondo i tempi e le modalità indicate nella Risoluzione assunta dalla Commissione Europea.

Il rischio di credito rappresenta una componente preponderan-te dei rischi complessivi cui è esposta la Banca.

Nel corso del 2015, a seguito della pubblicazione da parte della Banca d’Italia del 7° aggiornamento della circolare n. 272 del 30 luglio 2008 con il quale sono state modificate le definizioni di attività finanziarie deteriorate, allo scopo di allinearle alle nuove nozioni di “Non-Performing Exposure” e “Forbearance” previste dalla Commissione Europea, la Banca ha provveduto ad allineare gli archivi interni e le procedure per la gestione della nuova strati-ficazione del credito deteriorato.

Le Attività finanziarie deteriorate prevedono le seguenti tre categorie:

1. Sofferenze;2. Inadempienze Probabili (“unlikely to pay”);3. Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate.

Mentre la categoria delle sofferenze rimane pressoché invari-ata, notevoli impatti invece ricadono sulle preesistenti categorie degli scaduti (anche definiti “inadempimenti persistenti”), degli incagli (soggettivi ed oggettivi), dei crediti ristrutturati, nonché dei crediti in bonis (performing).

In particolare, la qualifica di “Incaglio” viene meno e viene resa coerente con la definizione di “Inadempienza probabile”; vengono inoltre meno le categorie degli incagli oggettivi – le cui caratteristiche vengono assorbite di fatto dai crediti scaduti - e dei crediti ristrutturati, che non formano più una categoria a sé stante di attività deteriorate.

La nuova normativa ha introdotto la nozione di credito for-borne, che costituisce un ulteriore elemento di definizione della qualità creditizia del Cliente.

Nel corso dell’anno, anche in considerazione di tali variazioni del quadro regolamentare, si è provveduto ad un duplice aggior-namento della “Credit Risk Provision Policy”, policy che definisce il quadro di riferimento generale per l’adeguata valutazione delle riduzioni di valore sui crediti anomali.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativiIl processo creditizio prevede diversi livelli di autonomia formaliz-zati all’interno del Testo Unico sui poteri.

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Relazione di Bilancio 2015 145

Le ripartizioni dei compiti e responsabilità all’interno delle Aree di Direzione sono volte a realizzare la segregazione di attività in conflitto d’interesse. Il Consiglio di Amministrazione della Banca, nella seduta dello scorso 25 febbraio 2015, al fine di razionalizzare la complessiva struttura organizzativa della stessa e di assicurare un miglior presidio delle Aree deputate alla gestione dei crediti a rischio, ha deliberato l’aggiornamento della complessiva struttura organizzativa della Banca introducendo, all‘interno del Manage-ment Board (Direzione Generale), la figura del Chief Legal and Re-covery Officer (CLRO), quale Responsabile Legale e Recupero Crediti, e quindi responsabile per il coordinamento diretto delle Aree Legal Services, Credit Rehabilitation e Soft Collection.

Per il dettaglio degli specifici compiti di tali Aree si rimanda a quanto descritto nella Relazione sulla Gestione.

Il profilo di rischio del portafoglio crediti è controllato nelle fasi di istruttoria (in questo caso - non essendo possibile la concessione di nuovi crediti - si intendono istruttorie di variazione del fido in essere: subentro o accollo, allungamento, moratoria, ecc), gestione e/o revisione e monitoraggio attraverso:

• l’analisi delle necessità del richiedente che vengono valutate in relazione alla situazione economica e patrimoniale in essere, all’andamento dei rapporti creditizi già in atto, alla posizione della controparte rispetto al sistema, a considerazioni rispetto al settore economico di operatività, all’esistenza di legami con altri soggetti affidati ed alla valutazione delle garanzie prestate;

• il continuativo accertamento dei presupposti di affidabilità ov-vero della capacità del cliente di fronteggiare in chiave attuale e prospettica i propri debiti con le sue risorse reddituali e con i flussi di cassa conseguenti.Nella determinazione di tale profilo di rischio assume un ruolo

centrale il rating.Il rating viene aggiornato generalmente su base mensile in

relazione alle più recenti informazioni acquisite ed alle mutate condizioni operative del soggetto interessato, piuttosto che essere aggiornato immediatamente in caso di eventi specifici (cambia-mento di stato, acquisizione nuovo bilancio, ecc).

L’attività di monitoraggio, separata da quella di istruttoria e di re-visione (ordinaria), delle posizioni affidate assicura il controllo pre-ventivo di quelle posizioni che presentano sintomi di decadimento. In particolare, detta attività filtra il portafoglio crediti in relazione a specifici indicatori di anomalia, al fine di inserire le posizioni va-lutate criticamente in appositi e serrati iter di controllo e revisione. Ciò con l’obiettivo di consentire alla rete di vendita - ed alla stessa

clientela - di correggere i comportamenti e ricondurre le situazioni, se possibile, alla normalità.

In aggiunta, il Risk Control, che svolge la propria attività auto-nomamente rispetto alle unità organizzative coinvolte nei processi di istruttoria, gestione e monitoraggio, costruisce indicatori sintetici a rappresentazione del rischio di credito sostenuto dalla Banca, con particolare attenzione alle componenti individuate da Basilea, ovvero PD ed LGD, e predispone la necessaria reportistica per gli Organi di Gestione e Amministrazione.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controlloIn fase di analisi, le unità coinvolte nel processo di istruttoria ed erogazione utilizzano tutte le informazioni a disposizione del-la Banca per analizzare la solidità finanziaria ed economica del richiedente, al fine di valutare la fattibilità dell’operazione.In particolare, le Unità si avvalgono anche del sistema di rating CRS (Credit Rating System) che, attraverso una struttura di indici, riassume l’insieme delle informazioni disponibili al momento dell’analisi.

Il monitoraggio del credito analizza i sintomi di decadimento eseguendo, nel continuo, l’analisi andamentale delle posizioni e, quindi, verificando la regolarità e la tempestività dei pagamenti, la congruità degli affidamenti rispetto agli utilizzi, l’esistenza di pregiudizievoli sistematiche e la qualità del rating attribuito men-silmente dalla procedura.

In ottemperanza anche ai nuovi dettami normativi sanciti nella Circ. 285 – Titolo IV (Capitolo 3, Capitolo 10 e Allegato A), a partire dal 30/11/2015, è stata attivata la nuova piattaforma CQM – Credit Quality Manager quale strumento integrato nel Sistema Informativo di gestione del portafoglio delle posizioni da sottoporre a monito-raggio.

La piattaforma Credit Quality Manager ha l’obiettivo di indi-viduare e gestire le posizioni da sottoporre a monitoraggio con lo scopo finale di gestire il rischio di credito della Banca e consente di “portafogliare” la clientela. Ad ogni portafoglio così individu-ato sarà possibile associare diverse strategie creditizie secondo un percorso di collection personalizzato in termini di attori, azioni e rischiosità/priorità.

In generale, il controllo ed il presidio del rischio di credito si con-cretizzano nell’analisi:

• del degrado del merito creditizio del prenditore del prestito;

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Relazione di Bilancio 2015146

• dell’incapacità del debitore di onorare pienamente e puntu-almente le proprie obbligazioni in assenza di ricorso ad azioni esecutive;

• del degrado del valore delle garanzie ricevute.

Il Risk Control esercita l’attività di controllo di 2° livello come de-scritta all’interno delle Istruzioni di Vigilanza di Banca d’Italia.

Tale livello, chiamato “controllo sulla gestione dei rischi”, ha come obiettivo la definizione delle metodologie di misurazione del rischio, la verifica del rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e il controllo della coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio-rendimento assegnati.Con riferimento al calcolo del requisito regolamentare (conforme alla metodologia Standardizzata), il Risk Control della Banca dispo-ne della procedura CCM (Credit Capital Management).

Essa classifica le esposizioni assoggettate al rischio di credito, di controparte e di concentrazione nelle classi regolamentari previste dal metodo Standardizzato consentendo:

• Il calcolo dell’assorbimento patrimoniale secondo le regole di classificazione di cui al Metodo Standard

• Il confronto degli aggregati di alimentazione rispetto alla base informativa delle segnalazioni di Vigilanza

• L’analisi delle singole classi di esposizione• L’analisi di dettaglio del singolo cliente• Gli impatti degli strumenti di Credit Risk Mitigation (CRM)• L’analisi di dettaglio dei gruppi di clienti in connessione eco-

nomica / giuridica• L’analisi del rischio di concentrazione calcolato in base al

Granularity Adjustment..

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di creditoIl processo istruttorio di ciascun affidamento o rinnovo di affida-mento prevede sempre l’attenta valutazione delle garanzie.

La proprietà del bene oggetto del contratto di leasing rappresenta una garanzia primaria a favore del recupero del credito sottostante all’operazione. Il Risk Control della Banca attraverso il calcolo della LGD interna evidenzia i tassi di recupero storicamente realizzati per le diverse tipologie di bene.

La stima della LGD è continuativa e mira, in particolare, a cogliere la differenza esistente tra i crediti assistiti da garanzia ipo-tecaria, o che hanno ad oggetto un immobile, e le altre operazioni.

In conformità con quanto previsto dalla normativa sui requisiti prudenziali (Basilea), la Banca ha predisposto specifici processi e procedure per la raccolta delle informazioni sui collateral e le altre

forme di garanzia, e per il monitoraggio degli stessi.

La Direzione Generale è costantemente aggiornata e coinvolta nella gestione e nel controllo della qualità del credito attraverso la peri-odica reportistica, ma anche attraverso incontri dedicati con le Aree Rehabilitation, Soft Collection, Credit Management e Risk Control.

2.4 Attività finanziarie deterioratePer la gestione dei crediti deteriorati sono operative nella Banca apposite unità organizzative, che applicano predefinite metodolo-gie di gestione e recupero.

Con l’aggiornamento della Circolare 272 avvenuta a gennaio 2015, e la conseguente nuova classificazione del credito deteriorato, la Banca ha provveduto ad aggiornare anche le policy interne sul tema.

Sono classificate tra le sofferenze le esposizioni nei confronti di soggetti in stato di insolvenza, anche non accertata giudizialmente, o in situazioni sostanzialmente equiparabili, per il cui ripianamen-to sono state avviate azioni giudiziali o, comunque, azioni volte al rientro.

La classificazione tra le inadempienze probabili è il risultato del giudizio della banca circa l’improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l’escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie.

Tale valutazione va operata in maniera indipendente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. Non è, pertanto, necessario attendere il sintomo esplicito di anomalia (il mancato rimborso), laddove sussistano elementi che implicano una situazione di rischio di inadempienza del debitore (ad esempio, una crisi del settore industriale in cui opera il debitore).Rientrano tra le esposizioni scadute e/o sconfinanti le esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le in-adempienze probabili, che, alla data di riferimento della segnala-zione, sono scadute o sconfinanti da oltre 90 giorni e superano una prefissata soglia di materialità (5%).

Il concetto invece di credito forborne può interessare sia espo-sizioni performing (bonis) sia esposizioni non performing (crediti deteriorati).

Per credito forborne si intende un credito modificato nelle originarie condizioni contrattuali e/o un rifinanziamento parziale/totale del debito a fronte di difficoltà finanziarie del Cliente tali da non consentirgli di far fronte ai propri impegni contrattuali.Nel caso in cui sia richiesto un intervento su un rapporto di un Cliente, la Banca deve preliminarmente valutare (ad esclusione delle posizioni già classificate a deteriorato) se la concessione della

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Relazione di Bilancio 2015 147

modifica richiesta rientri nelle ipotesi per l’individuazione delle misure di forbearance.

La valutazione complessiva tiene conto della capacità del Cliente di sviluppare risorse finanziarie in grado di far fronte, negli anni futuri, alla situazione debitoria.

La verifica della concessione di una misura di forbearance è riferita al singolo rapporto, e non all’esposizione complessiva.La presenza di evidenze negative viene valutata in relazione all’effettiva situazione del Cliente, agli eventi connessi alla sua at-tività imprenditoriale ed all’andamento del rapporto con la Banca; pertanto, è necessario che nella pratica di fido venga argomentata l’attribuzione della forbearance a seguito del riconoscimento della difficoltà finanziaria. L’attribuzione dello stato di forbearance viene effettuata sin dalla presa in carico da parte dell’operatore della relativa pratica di fido.

Una volta che è stata concessa una forbearance measure il credito è sottoposto ad un periodo di osservazione, con durata variabile a seconda che si tratti di un credito forborne performing piuttosto che forborne non performing, durante e al termine del quale devono essere accertate alcune situazioni affinché la posizione in questione cambi status (da forborne non performing a forborne performing e da forborne performing a bonis).La Banca sta lavorando sullo sviluppo della piattaforma Cedacri al fine di poter consentire un monitoraggio costante e dedicato delle posizioni forborne.

Per quanto riguarda invece il monitoraggio e la gestione dei crediti deteriorati, i crediti ad Inadempienza probabile ed a Soffe-renza vengono gestiti dall’Area Rehabilitation, che ne effettua una valutazione analitica.

L’Area Soft Collection procede alle medesime valutazioni in sede di prima proposta di classificazione dei crediti ad Inadempimento Probabile o Sofferenza.

A tal fine l’operatore si avvale di tutti gli strumenti informativi necessari per ottenere un quadro complessivo della situazione e determinare quindi l’importo che si reputi non possa essere più incassato.

In particolare vengono analizzati:• la situazione economica e finanziaria del cliente, raccogliendo,

se utile e possibile, documentazione contabile dallo stesso;• la situazione economica e finanziaria degli eventuali garanti,

effettuando visure sulle proprietà degli stessi e sui relativi gravami; in particolare, in presenza di ipoteche a favore di HBI, viene valutata la possibilità di incasso sulla base del grado del gravame e della consistenza dei gravami precedenti;

• l’esame dello stato di eventuali azioni legali in corso e le relative spese;

• la valutazione del cespite oggetto del contratto, che comprende l’esame della perizia esistente (valutando tra l’altro la necessità di un aggiornamento della stessa), l’esame delle condizioni di mercato e ogni altro aspetto che possa risultare utile.Inoltre nella determinazione dei valori di recupero dei crediti,

vengono applicati haircut in relazione alla presenza di ulteriori fattori di rischio, quali la presenza di una perizia non aggiornata, la considerazione di rischi legali e ambientali, fattori che possano influenzare il prezzo di vendita.

Con riferimento alle posizioni in sofferenza, il presidio del rischio viene realizzato principalmente svolgendo le seguenti attività:

• affidamento delle nuove posizioni ai legali interni e/o esterni per l’avvio degli atti di rigore verso i debitori e i relativi garanti;

• verifica, per le posizioni già poste in recupero, del rispetto da parte dei debitori degli impegni assunti;

• verifica periodica dell’adeguatezza delle previsioni di perdita e delle condizioni di recuperabilità delle posizioni.

Il valore originario dei crediti deteriorati viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che hanno determinato la rettifica, purché tale valutazione sia oggetti-vamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa.

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Relazione di Bilancio 2015148

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale

A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

La tabella evidenzia, con riferimento a diversi portafogli di attività finanziarie, la composizione per qualità creditizia, secondo la defini-zione di esposizioni deteriorate prevista dalla Banca d’Italia ed adottata anche ai fini di bilancio. I valori esposti sono al netto dei relativi dubbi esiti.

Portafogli/Qualità SofferenzeInadempienze

probabili

Esposizioni scadute

deteriorate

Esposizioni scadute non

deteriorate

Altre attivitànon

deteriorate Totale

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 0 180.083 180.083

2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0 0 0

3. Crediti verso banche 0 0 18.318 18.318

4. Crediti verso clientela 227.872 147.121 50.478 62.259 416.439 904.169

5. Attività finanziarie valutate al fair value 0 0 0 0 0 0

6. Attività finanziarie in corso di dismissione 0 0 0 71.916 433.725 505.641

Totale al 31.12.2015 227.872 147.121 50.478 134.175 1.048.565 1.608.211Totale al 31.12.2014 183.161 201.818 52.605 162.690 1.368.817 1.969.091

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Relazione di Bilancio 2015 149

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Le tabelle evidenziano, con riferimento a diversi portafogli di attività finanziarie, la composizione per qualità creditizia, secondo la defini-zione di esposizioni deteriorate prevista dalla Banca d’Italia ed adottata anche ai fini di bilancio.

La voce “Altre Attività – Esposizione netta” sottovoce “1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione” è pari a 40 euro.

Attività deteriorate Attività non deteriorate Totale

Portafogli/qualitàEsposizione

lordaRettifiche specifiche

Esposizione netta

Esposizione lorda

Rettifiche di portafoglio

Esposizione netta

(esposizione netta)

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 0 180.083 0 180.083 180.083

2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 0 0 0 0 0

3. Crediti verso banche 0 0 0 18.318 0 18.318 18.318

4. Crediti verso clientela 1.058.064 632.593 425.471 528.415 49.717 478.698 904.169

5. Attività finanziarie valutate fair value 0 0 0 x x 0 0

6. Attività finanziarie in corso di dismissione 0 0 0 640.237 134.596 505.641 505.641

Totale al 31.12.2015 1.058.064 632.593 425.471 1.367.053 184.313 1.182.740 1.608.211Totale al 31.12.2014 991.854 554.271 437.583 1.571.547 40.049 1.531.508 1.969.091

Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività

Portafogli/qualità Minusvalenze cumulate Esposizione netta Esposizione netta

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0 0

2. Derivati di copertura 0 0 0

Totale al 31.12.2015 0 0 0Totale al 31.12.2014 0 0 10

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Relazione di Bilancio 2015150

A.1.3 esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi, netti e fasce di scaduto

Esposizione lorda

Retti

fiche

di

valo

re sp

ecifi

che

Retti

fiche

di

valo

re d

i por

tafo

glio

Espo

sizio

nene

tta

Tipologia esposizioni/valori

Attività deteriorate

Attiv

ità

non

dete

riora

te

Fino

a 3

mes

i

Da o

ltre

3 m

esi

fino

a 6

mes

i

Da o

ltre

6 m

esi

fino

a 1

anno

Oltre

1 a

nno

A. esposizioni per cassa a) Sofferenze 0 0 0 0 x 0 x 0

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 0 0 0 0 x 0 x 0

b) Inadempienze probabili 0 0 0 0 x 0 x 0

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 0 0 0 0 x 0 x 0

c) Esposizioni scadute deteriorate 0 0 0 0 x 0 x 0

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 0 0 0 0 x 0 x 0

d) Esposizioni scadute non deteriorate x x x x 0 x 0 0

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni x x x x 0 x 0 0

e) Altre esposizioni non deteriorate x x x x 18.318 x 0 0

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni x x x x 0 x 0 0

Totale A 18.318B. esposizioni fuori bilancio a) Deteriorate 0 0 x 0 x 0

b) Non deteriorate x x x x 697 x 0 0

Totale B 0 0 0 0 697 0 0 0Totale A + B 0 0 0 0 19.015 0 0 0

La tabella evidenzia, con riferimento ai rapporti verso banche, la composizione per qualità creditizia, secondo la definizione di esposizioni deteriorate prevista dalla Banca d’Italia ed adottata anche ai fini di bilancio.I valori delle esposizioni per cassa sono quindi quelli di bilancio, al lordo ed al netto dei dubbi esiti. Le esposizioni fuori bilancio includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa (garanzie rilasciate, impegni, derivati, compresi quelli di copertura) che comportano l’assunzione di rischio creditizio, valorizzate secondo i criteri di misurazione previsti dalla Banca d’Italia.

A.1.4 esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate Non essendoci esposizioni deteriorate non vi sono variazioni del periodo da commentare.

A.1.4bis esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia Alla data del 31 dicembre 2015, non vi sono esposizioni oggetto di concessioni.

A.1.5 esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessiveAlla data del 31 dicembre 2015, non vi sono rettifiche di valore per le esposizioni per cassa verso banche.

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 151

Esposizione lorda

Retti

fiche

di

valo

re sp

ecifi

che

Retti

fiche

di

valo

re d

i por

tafo

glio

Espo

sizio

nene

tta

Tipologia esposizioni/valori

Attività deteriorate

Attiv

ità

non

dete

riora

te

Fino

a 3

mes

i

Da o

ltre

3 m

esi

fino

a 6

mes

i

Da o

ltre

6 m

esi

fino

a 1

anno

Oltre

1 a

nno

A. esposizioni per cassa a) Sofferenze 0 5.144 7.653 698.356 x 483.281 x 227.872

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 0 0 0 22.359 x 13.089 x 9.270

b) Inadempienze probabili 44.831 3.723 32.446 208.074 x 141.953 x 147.121

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 26.118 2 11.656 49.833 x 42.675 x 44.934

c) Esposizioni scadute deteriorate 10.555 10.340 25.959 10.983 x 7.359 x 50.478

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 9.524 1.720 7.682 6.279 x 4.226 x 20.979

d) Esposizioni scadute non deteriorate x x x x 166.157 x 31.982 134.175

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni x x x x 40.917 x 9.140 31.777

e) Altre esposizioni non deteriorate x x x x 1.182.578 x 152.331 1.030.247

- di cui: esposizioni oggetto di concessioni x x x x 50.148 x 9.036 41.112

Totale A 55.386 19.207 66.058 917.413 1.348.735 632.593 184.313 1.589.893B. esposizioni fuori bilancio a) Deteriorate 2.822 0 0 0 x 0 x 2.822

b) Non deteriorate x x x x 11.734 x 0 11.734

Totale B 2.822 0 0 0 11.734 0 0 14.556Totale A + B 58.208 19.207 66.058 917.413 1.360.469 632.593 184.313 1.604.449

A.1.6 esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

La tabella evidenzia, con riferimento ai rapporti verso clientela, la composizione per qualità creditizia, secondo la definizione di esposizio-ni deteriorate prevista dalla Banca d’Italia ed adottata anche ai fini di bilancio.

Poiché oggetto di classificazione per qualità creditizia è l’intero portafoglio di attività finanziarie, si segnala che le esposizioni com-prendono non solo i finanziamenti, ma anche le attività finanziarie nei confronti della clientela rivenienti dalle voce 40 “Attività finanzia-rie disponibili per la vendita” (titoli).

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Relazione di Bilancio 2015152

A.1.7 esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

A.1.8 esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate

A. esposizione lorda iniziale 581.352 0 57.476 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 3.094 0 257

B. Variazioni in aumento 176.771 443.930 48.200 B.1 Ingressi da esposizioni creditizie in bonis 16.523 44.022 47.651

B.2 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 138.987 32.489 213

B.3 Altre variazioni in aumento 21.261 367.419 336

C. Variazioni in diminuzione 46.970 154.856 47.839 C.1 Uscite verso esposizioni creditizie in bonis 0 2.914 6.808

C.2 Cancellazioni 14.169 0 0

C.3 Incassi 31.390 19.332 3.363

C.4 Realizzi per cessioni 0 0 0

C.5 Perdite da cessioni 0 0 0

C.6 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 1.411 132.610 37.668

C.7 Altre variazioni in diminuzione 0 0 0

D. esposizione lorda finale 711.153 289.074 57.837 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 0 0

Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate

Causali/Categorie Totale

Di cui: esposizioni oggetto di

concessioni Totale

Di cui: esposizioni oggetto di

concessioni Totale

Di cui: esposizioni oggetto di

concessioniA. Rettifiche complessive iniziali 398.191 0 0 0 4.871 0 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 87 0 0 0 442 0

B. Variazioni in aumento 120.545 0 214.158 0 6.744 0 B.1 Rettifiche di valore 57.357 0 60.075 0 6.694 0

B.2 Perdite da cessione 0 0 0 0 0 0

B.3 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 59.574 0 2.850 0 39 0

B.4 Altre variazioni in aumento 3.614 0 151.233 0 11 0

C. Variazioni in diminuzione 35.455 0 72.205 0 4.256 0 C.1 Riprese di valore da valutazione 10.145 0 1.972 0 782 0

C.2. Riprese di valore da incasso 10.627 0 11.344 0 300 0

C.3. Utile da cessione 0 0 0 0 0 0

C.4 Cancellazioni 14.169 0 0 0 0 0

C.5 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 514 0 58.860 0 3.090 0

C.6 Altre variazioni in diminuzione 0 0 29 0 84 0

D. Rettifiche complessive finali 483.281 13.089 141.953 42.675 7.359 4.226 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 0 0 0 0

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Relazione di Bilancio 2015 153

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esternie interni

A.2.1 – Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e „fuori bilancio“ per classi di rating esterni.In considerazione della composizione del portafoglio crediti, costituito prevalentemente da esposizioni verso piccole e medie imprese, aziende familiari ed artigiane, professionisti e famiglie consumatrici, la distribuzione delle esposizioni per cassa e „fuori bilancio“ per classi di rating esterni non appare significativa. Circa l‘esposizione verso Banche, si precisa che le controparti con cui si intrattengono rapporti hanno normalmente rating superiore all‘investment grade.

A.2.2 - Distribuzione delle esposizioni per cassa e „fuori bilancio“ per classi di rating interniIn materia di rating interno, come indicato per la voce precedente, i giudizi espressi dal sistema di rating sono utilizzati esclusivamente come corredo informativo e non hanno valenza decisoria nelle valutazioni del processo di affidamento.

A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 esposizioni creditizie verso banche garantiteLa presente voce non risulta valorizzata.

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Relazione di Bilancio 2015154

A.3.2 esposizioni creditizie verso clientela garantite

Nella colonna “garanzie reali” e “garanzie personali” è stato indicato il valore del fair value delle garanzie fino a concorrenza del valore di bilancio dell’esposizione netta garantita.

Qualora non sia stato possibile determinare il valore di fair value è stato indicato il valore contrattuale della garanzia fino a concorrenza del valore dell’esposizione netta garantita.

Valore esposizione netta

Garanzie reali (1)Immobili

Titoli Altre garanzie realiIpoteche Leasing finanziario1. esposizioni creditizieper cassa garantite: 1.382.562 315.244 994.299 1.837 53.406 1.1. totalmente garantite 1.362.370 296.822 994.299 1.479 52.836

- di cui deteriorate 406.044 122.484 258.506 0 23.108

1.2 parzialmente garantite 20.192 18.422 0 358 570

- di cui deteriorate 18.404 18.364 0 0 40

2. esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite 4.809 348 0 10 376 2.1. totalmente garantite 4.585 348 0 8 376

- di cui deteriorate 1.602 0 0 0 330

2.2 parzialmente garantite 224 0 0 2 0

- di cui deteriorate 10 0 0 0 0

Garanzie personali (2)Derivati su crediti Crediti di firma

C L N Altri derivati

Gove

rni e

ba

nche

cent

rali

Altri

ent

i pub

blici

Banc

he Altri

sogg

etti

Gove

rni e

ba

nche

cent

rali

Altri

ent

i pub

blici

Banc

he

Altri

sogg

etti

Totale(1) + (2)

1. esposizioni creditizieper cassa garantite: 0 0 0 0 0 0 552 0 12.610 1.377.948 1.1. totalmente garantite 0 0 0 0 0 0 552 0 12.374 1.358.362

- di cui deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 1.661 405.759

1.2 parzialmente garantite 0 0 0 0 0 0 0 0 236 19.586

- di cui deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 18.404

2. esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite 0 0 0 0 0 0 0 0 3.979 4.713 2.1. totalmente garantite 0 0 0 0 0 0 0 0 3.853 4.585

- di cui deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 1.272 1.602

2.2 parzialmente garantite 0 0 0 0 0 0 0 0 126 128

- di cui deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 6 6

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Relazione di Bilancio 2015 155

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)

Governi Altri enti pubblici Società finanziarie

esposizioni/ContropartiEsposizione

netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglioEsposizione

netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglioEsposizione

netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglioA. esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze 0 0 x 0 0 x 2 332 x

di cui: esposizioni

oggetto di concessioni 0 0 x 0 0 x 0 0 x

A.2 Inadempienze probabili 0 0 x 0 0 x 1.758 768 x

di cui: esposizioni

oggetto di concessioni 0 0 x 0 0 x 0 0 x

A.3 Esposizioni scadute deteriorate 0 0 x 0 0 x 0 0 x

di cui: esposizioni

oggetto di concessioni 0 0 x 0 0 x 0 0 x

A.4 Esposizioni non deteriorate 180.084 x 0 0 x 0 6.844 x 944

di cui: esposizioni

oggetto di concessioni 0 x 0 0 x 0 0 x 0

Totale A 180.084 0 0 0 0 0 8.604 1.100 944B. esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze 0 0 x 0 0 x 0 0 x

B.2 Inadempienze probabili 0 0 x 0 0 x 0 0 x

B.3 Altre attività deteriorate 0 0 x 0 0 x 0 0 x

B.4 Esposizioni non deteriorate 0 x 0 0 x 0 241 x 0

Totale B 0 0 0 0 0 0 241 0 0Totale (A + B) 31.12.2015 180.084 0 0 0 0 0 8.845 1.100 944Totale (A + B) 31.12.2014 49.995 0 0 0 0 0 58.192 689 472

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Relazione di Bilancio 2015156

Imprese di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti

esposizioni/ContropartiEsposizione

netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglioEsposizione

netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglioEsposizione

netta

Rettifiche valore

specifiche

Rettifiche valore di

portafoglioA. esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze 0 0 x 217.442 464.553 x 10.428 18.396 x

di cui: esposizioni

oggetto di concessioni 0 0 x 9.164 13.030 x 106 59 x

A.2 Inadempienze probabili 0 0 x 139.041 137.082 x 6.322 4.103 x

di cui: esposizioni

oggetto di concessioni 0 0 x 43.391 41.947 x 1.543 728 x

A.3 Esposizioni scadute deteriorate 0 0 x 48.159 7.066 x 2.319 293 x

di cui: esposizioni

oggetto di concessioni 0 0 x 20.140 4.086 x 839 140 x

A.4 Esposizioni non deteriorate 0 x 0 875.033 x 180.789 102.461 x 2.580

di cui: esposizioni

oggetto di concessioni 0 x 0 66.833 x 17.856 6.056 x 320

Totale A 0 0 0 1.279.675 608.701 180.789 121.530 22.792 2.580B. esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze 0 0 x 5 0 x 0 0 x

B.2 Inadempienze probabili 0 0 x 2.779 0 x 0 0 x

B.3 Altre attività deteriorate 0 0 x 38 0 x 0 0 x

B.4 Esposizioni non deteriorate 0 x 0 11.069 x 0 424 x 0

Totale B 0 0 0 13.891 0 0 424 0 0Totale (A + B) 31.12.2015 0 0 0 1.293.566 608.701 180.789 121.954 22.792 2.580Totale (A + B) 31.12.2014 0 0 0 1.706.380 531.491 37.738 146.225 22.091 1.839

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Relazione di Bilancio 2015 157

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)

Italia Altri Paesi Europei America Asia Resto del Mondo

esposizioni/Aree geografiche E.N. R.V.C. E.N. R.V.C. E.N. R.V.C. E.N. R.V.C. E.N. R.V.C.

A. esposizioni per cassa A.1 Sofferenze 227.816 483.267 56 14 0 0 0 0 0 0

A.2 Inadempienze probabili 144.054 140.594 3.067 1.358 0 1 0 0 0 0

A.3 Esposizioni scadute

deteriorate 50.478 7.359 0 0 0 0 0 0 0 0

A.4 Esposizioni non deteriorate 1.163.220 184.301 1.097 10 84 1 21 1 0 0

Totale 1.585.568 815.521 4.220 1.382 84 2 21 1 0 0 B. esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.2 Inadempienze probabili 2.779 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.3 Esposizioni scadute

deteriorate 38 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.4 Esposizioni non deteriorate 11.734 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale 14.556 0 0 0 0 0 0 0 0 0Totale 31.12.2015 1.600.124 815.521 4.220 1.382 84 2 21 1 0 0Totale 31.12.2014 1.956.132 592.857 4.471 1.462 156 0 37 1 0 0

Legenda: E.N. = Esposizione netta / R.V.C. = Rettifiche valore complessive

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Relazione di Bilancio 2015158

Legenda: E.N. = Esposizione netta / R.V.C. = Rettifiche valore complessive

B.4 Grandi esposizioni

Secondo quanto disciplinato dalla Circolare n. 286 del 17/12/2013 “Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare” emanata dalla Banca d’Italia, viene considerata “grande esposizione” l’ammontare del-le attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio, riferite a un singolo cliente o a gruppi di clienti connessi, pari o superiore al 10% del capitale ammissibile della Banca.

Conseguentemente, al 31 dicembre 2015 la nostra Banca segnala come “grande rischio” le esposizioni nei confronti dello Stato Italiano, per un ammontare nominale totale di 315.007 migliaia di euro corrispondente a 14.956 migliaia di euro di valore ponderato.

Voci/valori 31.12.2015 31.12.2014

a) Valore nominale 315.007 1.130.529

b) Valore ponderato 14.956 1.015.388

c) Numero 1 380

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio)

Italia Altri Paesi Europei America Asia Resto del Mondo

esposizioni/Aree geografiche E.N. R.V.C. E.N. R.V.C. E.N. R.V.C. E.N. R.V.C. E.N. R.V.C.

A. esposizioni per cassa A.1 Sofferenze 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.2 Inadempienze probabili 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.3 Esposizioni scadute

deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.4 Esposizioni non deteriorate 16.603 0 1.539 0 176 0 0 0 0 0

Totale 16.603 0 1.539 0 176 0 0 0 0 0 B. esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.2 Inadempienze probabili 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.3 Esposizioni scadute

deteriorate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.4 Esposizioni non deteriorate 624 0 73 0 0 0 0 0 0 0

Totale 624 0 73 0 0 0 0 0 0 0Totale 31.12.2015 17.227 0 1.612 0 176 0 0 0 0 0Totale 31.12.2014 31.372 0 2.144 0 432 0 0 0 0 0

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Relazione di Bilancio 2015 159

C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività

C.1 Operazioni di cartolarizzazione

Informazioni di natura qualitativaLa Banca, fino a novembre 2015, aveva in essere un’operazione di cartolarizzazione, denominata “Salina Leasing”, attraverso la soci-età veicolo Salina Leasing S.r.l., costituita in Italia, con sede legale in Via Vittorio Alfieri, 1 – 33015 Conegliano (Treviso).

Le attività cartolarizzate si riferivano a crediti derivanti da contratti di leasing “performing”, stipulati dalla Banca con propri clienti.

Nel mese di novembre 2015 sono stati riacquistati dalla Banca i crediti residui derivanti dai contratti leasing sottostanti; la società ha effettuato il rimborso anticipato dei titoli residui, a suo tempo emessi.

Attualmente la Banca non ha quindi in essere alcuna operazione di cartolarizzazione.

C.2 Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

C.2.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e intero valoreLa presente voce non risulta valorizzata.

C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancioLa presente voce non risulta valorizzata.

C.2.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fair valueLa presente voce non risulta valorizzata.

B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimentoLa presente voce non risulta valorizzata.

C.3 Operazioni di covered bondLa presente voce non risulta valorizzata.

D. Modelli per la misurazione del rischio di creditoLa Banca ha acquisito un sistema di rating - integrato con la gene-ralità delle procedure aziendali - che valuta il merito creditizio del singolo cliente analizzando in maniera completa ed integrata una serie di informazioni utili alla determinazione dello stesso. Obiet-tivo primario del sistema è la classificazione della clientela in classi di rischio aventi probabilità di insolvenza omogenee. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2 “politiche di gestione del rischio di credito” della presente parte E.

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Relazione di Bilancio 2015160

Sezione 2Rischi di mercato

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

L’attività di trading, intesa come detenzione di posizioni destinate ad una successiva dismissione a breve termine con lo scopo di be-neficiare delle differenze tra prezzi di acquisto e vendita o di altre variazioni di prezzo e di tasso di interesse, viene svolta dall’Area Finanza.

In termini generali, la liquidità non destinata agli impieghi eco-nomici, che rappresentano il “core business” della Banca, e non classificata nella riserva strategica di liquidità, può essere utilizzata con finalità di negoziazione.

Nel corso del 2015 non è stata effettuata alcuna sistematica attività di trading, riservando l’ammontare della liquidità disponibile alla funzione di riserva strategica.

Attualmente rientrano nel Portafoglio di Negoziazione di Vigilanza solo strumenti finanziari derivati posti in essere con sostanziale finalità di copertura, per i quali non è tuttavia agevole dimostrare la connessione con le relative poste di bilancio e la relazione di efficacia:

Forex Swap con la clientela• attività di compravendita, a pronti e a termine, di divisa estera

eseguita con la clientela e relative operazioni di copertura con controparti bancarie.

Forex Swap, Cross Currency Swap, Interest Rate Option• derivati posti in essere con sostanziale finalità di copertura del

rischio tasso di interesse e tasso di cambio, per i quali non è tuttavia agevole dimostrare la connessione con le relative poste di bilancio e la relazione di efficacia.

Il monitoraggio delle posizioni di trading, alla luce delle strategie di negoziazione della Banca, viene svolto dal Reparto Settlement Finanza, relativamente alla verifica della regolarità delle operazio-ni, e dal Risk Control per la valutazione delle posizioni.

Le operazioni di Forex Swap e Forex Outright sono monitorate giornalmente dal Risk Control attraverso l’applicativo SI-OMIF che, come da Regolamento UE N.648/2012, risponde agli obblighi normativi di segnalazione al Trade Repository (REGIS-TR) dei nuovi contratti e di comunicazione giornaliera del loro fair value.

A partire da luglio 2015 non sono state più negoziate né oper-azioni di Forex Swap né operazioni di Forex Outright.

Quindi l’unico derivato presente in portafoglio al 31 dicembre 2015 è un Interest Rate Option (IRO), derivato a copertura di contratti di mutuo con cap, per il quale sono definiti dei limiti di volume, di VaR (Value at Risk) e di performance economica (delta fair value) monitorati giornalmente dal Risk Control nell’ambito della reporti-stica inviata all’Area Finanza e discussa durante i Liquidity Round e i Comitati Finanza.

Vista la composizione del portafoglio non si evidenziano rischi rilevanti.

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Relazione di Bilancio 2015 161

Informazioni di natura quantitativa

1.A Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attivitàe delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari

Tipologia /Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre6 mesi fino

a 1 anno

Da oltre1 anno fino

a 5 anni

Da oltre5 anni fino

a 10 anniOltre

10 anniDurata

indeterminata

1. Attività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 01.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di 0 0 0 0 0

rimborso anticipato 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

1.2 Altre attività 0 0 0 0 0 0 0 0

2. Passività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 02.1 P.C.T. passivi 0 0 0 0 0 0 0 0

2.2 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Derivati finanziari 0 880 18 32 204 0 0 03.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni

+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati

+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3.2 Senza titolo sottostante 0 880 18 32 204 0 0 0

- Opzioni

+ Posizioni lunghe 0 9 9 15 98 0 0 0

+ Posizioni corte 0 0 9 17 106 0 0 0

- Altri derivati

+ Posizioni lunghe 0 10 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 861 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Euro

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Relazione di Bilancio 2015162

1.B Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari

Tipologia /Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre6 mesi fino

a 1 anno

Da oltre1 anno fino

a 5 anni

Da oltre5 anni fino

a 10 anniOltre

10 anniDurata

indeterminata

1. Attività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 01.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di 0 0 0 0 0

rimborso anticipato 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

1.2 Altre attività 0 0 0 0 0 0 0 0

2. Passività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 02.1 P.C.T. passivi 0 0 0 0 0 0 0 0

2.2 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Derivati finanziari 0 860 0 0 0 0 0 03.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni

+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati

+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3.2 Senza titolo sottostante 0 860 0 0 0 0 0 0

- Opzioni

+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati

+ Posizioni lunghe 0 860 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Franco Svizzero

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 163

1.C Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle pas-sività finanziarie per cassa e derivati finanziari

Tipologia /Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre6 mesi fino

a 1 anno

Da oltre1 anno fino

a 5 anni

Da oltre5 anni fino

a 10 anniOltre

10 anniDurata

indeterminata

1. Attività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 01.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di 0 0 0 0 0

rimborso anticipato 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

1.2 Altre attività 0 0 0 0 0 0 0 0

2. Passività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 02.1 P.C.T. passivi 0 0 0 0 0 0 0 0

2.2 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Derivati finanziari 0 1 0 0 0 0 0 03.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni

+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati

+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3.2 Senza titolo sottostante 0 1 0 0 0 0 0 0

- Opzioni

+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati

+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 1 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Sterlina Inglese

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015164

1.D Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari

Tipologia /Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre6 mesi fino

a 1 anno

Da oltre1 anno fino

a 5 anni

Da oltre5 anni fino

a 10 anniOltre

10 anniDurata

indeterminata

1. Attività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 01.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di 0 0 0 0 0

rimborso anticipato 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

1.2 Altre attività 0 0 0 0 0 0 0 0

2. Passività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 02.1 P.C.T. passivi 0 0 0 0 0 0 0 0

2.2 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Derivati finanziari 0 9 0 0 0 0 0 03.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni

+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati

+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3.2 Senza titolo sottostante 0 9 0 0 0 0 0 0

- Opzioni

+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati

+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 9 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Dollaro USA

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 165

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione La presente voce non risulta valorizzata.

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi della sensitività Il portafoglio di negoziazione di vigilanza è composto principalmente da strumenti FOREX.

Le analisi sono quindi riconducibili a quanto descritto nel paragrafo relativo al rischio di cambio.

2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo - portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misura-zione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Aspetti generaliIl rischio di tasso di interesse sostenuto dalla Banca relativamente al proprio portafoglio bancario deriva principalmente dall’attività caratteristica esercitata, e nasce in particolare dallo sbilancio delle poste dell’attivo e del passivo in termini di importo, scadenza di riprezzamento del tasso, durata finanziaria complessiva e tasso di riferimento.

Il controllo del rischio di tasso d’interesse del portafoglio bancario è assicurato dall’Area Risk Control. L’Area Finanza esegue operati-vamente le transazioni connesse alla gestione del rischio di tasso d’interesse nell’ambito di quanto tempo per tempo definito dal Comitato Finanza (organo consultivo, con convocazione almeno mensile, al quale partecipano la Direzione Generale ed i Responsa-bili delle Aree Finanza, Risk Control e Commerciali della Banca).

Durante gli incontri vengono analizzati e discussi, tra gli altri, alcuni report, prodotti dall’Area Risk Control, che sintetizzano la posizione di rischio tasso di interesse assunta dalla Banca.Nello specifico sono analizzati:

• report di analisi del mismatching tra impieghi e raccolta rispetto alla data di riprezzamento a cui la posta di bilancio è indicizzata (gap analysis);

• report di calcolo del VaR (Value at Risk) sul portafoglio di attivi-tà, passività e poste fuori bilancio sensibili al tasso di interesse utilizzando la metodologia sviluppata da Riskmetrics e basata sull‘approccio varianza/covarianza;

• report di scenario analysis per stimare gli effetti di improvvisi e inaspettati cambiamenti della curva dei tassi di interesse sul valore di mercato del portafoglio di attività e passività sensibili al tasso (modello del Valore Economico).

Dalla data di entrata in vigore della Circolare 285 (1° gennaio 2014) per la misurazione del capitale interno a fronte del rischio tasso di interesse (in condizioni ordinarie e in scenari di stress), continuano ad essere applicate le indicazioni presenti nell’Allegato C del Titolo III, Capitolo 1 della Circolare di Banca d’Italia 263/2006 ed è stato inoltre opportunamente sviluppato il modello proposto da Banca

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015166

d’Italia, apportando le seguenti variazioni:• sostituzione dei valori contabili delle voci dell’Attivo e del

Passivo con il loro valore attuale calcolato usando curve spot non piatte e relative ad ogni valuta rilevante;

• calcolo delle modified duration mediante l’uso delle curve di cui sopra;

• oltre agli scenari proposti dalla normativa, sono stati conside-rati anche degli scenari di stress a suo tempo definiti dalla ex Capogruppo Hypo Alpe-Adria-Bank-International AG (per gli scenari al ribasso è stato garantito il vincolo di non negatività dei tassi).

Il rischio di prezzo deriva dall’acquisto di titoli di stato detenuti in portafoglio come riserva di liquidità ordinaria (conferimento dei titoli nel conto pooling e loro eventuale utilizzo in operazioni di raccolta garantita con la BCE) e come riserva di stress.

Per i titoli di stato sono definiti dei limiti di volume, VaR e performance economica monitorati giornalmente dal Risk Control nell’ambito della reportistica inviata all’Area Finanza e discussa durante i Liquidity Round e il Comitato Finanza.

B. Attività di copertura del fair valueL’attività di contenimento del rischio di tasso ha implicato che parte delle obbligazioni a tasso fisso sia stata coperta in passato con Interest Rate Swap (IRS). I portafogli di copertura così costituiti, composti da strumenti di copertura (IRS) e oggetti coperti (prestiti obbligazionari), sono stati oggetto delle verifiche di Hedge Accoun-ting secondo quanto previsto dalla normativa IAS e risultavano completamente efficaci.

Per la verifica dell’efficacia venivano svolti i test retrospettivi e prospettici.

Per il test relativo all’efficacia retrospettiva è utilizzato il dollar off set method che consiste nell’effettuare il rapporto delle variazi-oni di fair value dello strumento di copertura e dell’oggetto coperto che deve essere compreso tra l’80% e il 125%.

Il test relativo all’efficacia prospettica consiste in un’analisi di sensitivity, relativamente al calcolo dei Fair Value dello strumento di copertura e dell’oggetto coperto, ipotizzando uno shock paralle-lo di +/- 100 punti base sulla curva dei tassi.

Ad ogni momento di valutazione, indipendentemente dalle risultanze del test prospettico, la mancata tenuta del test retros-pettivo comporta la dismissione della relazione di copertura solo se l’impatto economico della differenza tra i delta Fair Value dello strumento di copertura e dell’oggetto coperto è superiore all’1% del

nozionale e contemporaneamente tale impatto risulta superiore all’1% del risultato economico (ante imposte) della Banca nello stesso periodo di riferimento.

Non vi sono attività di copertura in essere al 31 dicembre 2015.

C. Attività di copertura dei flussi finanziari

Attività di copertura dei Flussi Finanziari (Cash Flow Hedge)La Banca, alla data del 31 dicembre 2015, non detiene alcuno stru-mento di copertura a fronte del rischio di tasso da flussi finanziari.

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 167

Informazioni di natura quantitativa

1.A Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Tipologia /Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre6 mesi fino

a 1 anno

Da oltre1 anno fino

a 5 anni

Da oltre5 anni fino

a 10 anniOltre

10 anniDurata

indeterminata

1. Attività per cassa 884.280 41.900 115.330 70.064 195.208 411 696 01.1 Titoli di debito 0 15.003 105.056 60.024 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 15.003 105.056 60.024 0 0 0 0

1.2 Finanziamenti a banche 9.788 7.867 0 0 0 0 0

1.3 Finanziamenti a clientela 874.492 19.030 10.274 10.040 195.208 411 696 0

- c/c 21.756 811 659 1.522 5.447 0 0 0

- altri finanziamenti 852.736 18.219 9.615 8.518 189.761 411 696 0

- con opzione di rimborso anticipato 223.259 49 53 72 502 312 197 0

- altri 629.477 18.170 9.563 8.446 189.259 99 499 0

2. Passività per cassa 151.805 940.243 16.147 17.655 13.500 1.687 0 02.1 Debiti verso clientela 142.356 7.074 4.881 16.565 13.500 1.687 0 0

- c/c 132.428 6.718 4.521 15.833 7.006 0 0 0

- altri debiti 9.928 356 360 732 6.494 1.687 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 9.928 356 360 732 6.494 1.687 0 0

2.2 Debiti verso banche 34 920.117 0 0 0 0 0 0

- c/c 34 0 0 0 0 0 0 0

- altri debiti 0 920.117 0 0 0 0 0 0

2.3 Titoli di debito 9.415 13.052 11.266 1.090 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 9.415 13.052 11.266 1.090 0 0 0 0

2.4 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Derivati finanziari 0 0 0 0 0 0 0 03.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3.2 Senza titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Altre operazioni fuori bilancio 0 0 0 0 0 0 0 0+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Euro

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015168

Tipologia /Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre6 mesi fino

a 1 anno

Da oltre1 anno fino

a 5 anni

Da oltre5 anni fino

a 10 anniOltre

10 anniDurata

indeterminata

1. Attività per cassa 323 455 0 0 0 0 0 01.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

1.2 Finanziamenti a banche 323 0 0 0 0 0 0 0

1.3 Finanziamenti a clientela 0 455 0 0 0 0 0 0

- c/c 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri finanziamenti 0 455 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 455 0 0 0 0 0 0

2. Passività per cassa 891 0 0 0 0 0 0 02.1 Debiti verso clientela 891 0 0 0 0 0 0 0

- c/c 891 0 0 0 0 0 0 0

- altri debiti 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

2.2 Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0 0 0

- c/c 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri debiti 0 0 0 0 0 0 0 0

2.3 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

2.4 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Derivati finanziari 0 0 0 0 0 0 0 03.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3.2 Senza titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Altre operazioni fuori bilancio 0 0 0 0 0 0 0 0+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Dollaro USA

1.B Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 169

1.C Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Tipologia /Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre6 mesi fino

a 1 anno

Da oltre1 anno fino

a 5 anni

Da oltre5 anni fino

a 10 anniOltre

10 anniDurata

indeterminata

1. Attività per cassa 16 0 0 0 0 0 0 01.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

1.2 Finanziamenti a banche 16 0 0 0 0 0 0 0

1.3 Finanziamenti a clientela 0 0 0 0 0 0 0 0

- c/c 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

2. Passività per cassa 8 0 0 0 0 0 0 02.1 Debiti verso clientela 8 0 0 0 0 0 0 0

- c/c 8 0 0 0 0 0 0 0

- altri debiti 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

2.2 Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0 0 0

- c/c 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri debiti 0 0 0 0 0 0 0 0

2.3 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

2.4 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Derivati finanziari 0 0 0 0 0 0 0 03.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3.2 Senza titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Altre operazioni fuori bilancio 0 0 0 0 0 0 0 0+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Sterlina inglese

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015170

1.D Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Tipologia /Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre6 mesi fino

a 1 anno

Da oltre1 anno fino

a 5 anni

Da oltre5 anni fino

a 10 anniOltre

10 anniDurata

indeterminata

1. Attività per cassa 573 43.856 0 0 0 0 0 01.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

1.2 Finanziamenti a banche 11 0 0 0 0 0 0 0

1.3 Finanziamenti a clientela 562 43.856 0 0 0 0 0 0

- c/c 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri finanziamenti 562 43.856 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 155 0 0 0 0 0 0 0

- altri 407 43.856 0 0 0 0 0 0

2. Passività per cassa 8 38.154 0 0 0 0 0 02.1 Debiti verso clientela 8 0 0 0 0 0 0 0

- c/c 8 0 0 0 0 0 0 0

- altri debiti 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

2.2 Debiti verso banche 0 38.154 0 0 0 0 0 0

- c/c 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri debiti 0 38.154 0 0 0 0 0 0

2.3 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

2.4 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Derivati finanziari 0 0 0 0 0 0 0 03.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3.2 Senza titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Altre operazioni fuori bilancio 0 0 0 0 0 0 0 0+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Yen Giapponese

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 171

1.e Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Tipologia /Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre6 mesi fino

a 1 anno

Da oltre1 anno fino

a 5 anni

Da oltre5 anni fino

a 10 anniOltre

10 anniDurata

indeterminata

1. Attività per cassa 4.215 250.717 0 0 0 0 0 01.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

1.2 Finanziamenti a banche 164 0 0 0 0 0 0 0

1.3 Finanziamenti a clientela 4.051 250.717 0 0 0 0 0 0

- c/c 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri finanziamenti 4.051 250.717 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 3.190 0 0 0 0 0 0 0

- altri 861 250.717 0 0 0 0 0 0

2. Passività per cassa 4 315.644 0 0 0 0 0 02.1 Debiti verso clientela 4 0 0 0 0 0 0 0

- c/c 4 0 0 0 0 0 0 0

- altri debiti 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

2.2 Debiti verso banche 0 315.644 0 0 0 0 0 0

- c/c 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri debiti 0 315.644 0 0 0 0 0 0

2.3 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

2.4 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Derivati finanziari 0 0 0 0 0 0 0 03.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3.2 Senza titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Altre operazioni fuori bilancio 0 0 0 0 0 0 0 0+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Franco Svizzero

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015172

1.F Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Tipologia /Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre6 mesi fino

a 1 anno

Da oltre1 anno fino

a 5 anni

Da oltre5 anni fino

a 10 anniOltre

10 anniDurata

indeterminata

1. Attività per cassa 14 0 0 0 0 0 0 01.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

1.2 Finanziamenti a banche 14 0 0 0 0 0 0 0

1.3 Finanziamenti a clientela 0 0 0 0 0 0 0 0

- c/c 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

2. Passività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 02.1 Debiti verso clientela 0 0 0 0 0 0 0 0

- c/c 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri debiti 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

2.2 Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0 0 0

- c/c 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri debiti 0 0 0 0 0 0 0 0

2.3 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

2.4 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Derivati finanziari 0 0 0 0 0 0 0 03.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3.2 Senza titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Altre operazioni fuori bilancio 0 0 0 0 0 0 0 0+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Dollaro Canadese

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 173

1.G Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Tipologia /Durata residua A vista Fino a 3 mesi

Da oltre3 mesi fino

a 6 mesi

Da oltre6 mesi fino

a 1 anno

Da oltre1 anno fino

a 5 anni

Da oltre5 anni fino

a 10 anniOltre

10 anniDurata

indeterminata

1. Attività per cassa 134 0 0 0 0 0 0 01.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

1.2 Finanziamenti a banche 134 0 0 0 0 0 0 0

1.3 Finanziamenti a clientela 0 0 0 0 0 0 0 0

- c/c 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri finanziamenti 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

2. Passività per cassa 14 0 0 0 0 0 0 02.1 Debiti verso clientela 14 0 0 0 0 0 0 0

- c/c 14 0 0 0 0 0 0 0

- altri debiti 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

2.2 Debiti verso banche 0 0 0 0 0 0 0 0

- c/c 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri debiti 0 0 0 0 0 0 0 0

2.3 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

2.4 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0

- con opzione di rimborso anticipato 0 0 0 0 0 0 0 0

- altri 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Derivati finanziari 0 0 0 0 0 0 0 03.1 Con titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3.2 Senza titolo sottostante 0 0 0 0 0 0 0 0

- Opzioni 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

3. Altre operazioni fuori bilancio 0 0 0 0 0 0 0 0+ posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0

+ posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Altre Valute

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Relazione di Bilancio 2015174

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitivitàIl rischio di prezzo, per i titoli azionari classificati come “partecipa-zioni”, non è oggetto di specifico monitoraggio.

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi dimisurazione del rischio di cambioIl rischio connesso alle posizioni denominate in divisa deriva dalla possibile fluttuazione dei tassi di cambio, ed in particolare dall’effetto che quest’ultima ha sulle posizioni aperte nelle diverse divise detenute dalla Banca.

Il rischio di cambio è quotidianamente monitorato dall’Area Finan-za attraverso l’attività di pareggiamento delle posizioni in divisa.Al termine di ogni giornata, l’Area Supporto Amministrativo verifica che la posizione in cambi rientri nei limiti fissati dai regolamenti interni ed il giorno successivo l’Area Risk Control effettua un cont-rollo di secondo livello mediante l’utilizzo dei tabulati disponibili.

Al 31 dicembre 2015 la posizione in cambi evidenzia una signifi-cativa esposizione in yen causata dall’esigenza di rimborso (alla scadenza contrattuale) di un finanziamento denominato in yen a suo tempo concesso da Heta Asset Resolution AG, a fronte del permanere tra le attività di contratti denominati in yen.

Tale sbilanciamento e la rilevante volatilità storica del tasso di cambio EUR/JPY espongono la banca a possibili effetti negativi sul conto economico.

D’altro canto, la situazione complessiva della Banca rende oggettivamente impossibile l’ottenimento di funding denominato in yen (o, comunque, contratti derivati) presso altre controparti.

B. Attività di copertura del rischio di cambioL’operatività Forex (Spot, Outright e Swap) è sviluppata dall’Area Fi-nanza con intenti di copertura delle operazioni in divisa effettuate con la clientela.

Tale copertura viene attuata in modo cumulativo su un insieme di operazioni della stessa divisa e singolarmente (back to back) per le operazioni di importo elevato.

L’attuale mancanza di controparti per operazioni di FX-Swap o depositi interbancari in divisa limita la gestione attiva della posizione in cambi.

Al fine di aumentare il set di strumenti utilizzati per monitorare il rischio di cambio e avere una misura del possibile impatto a conto economico della posizione, durante gli ultimi mesi del 2015 è stato implementato un calcolo di VaR secondo l’approccio Riskmetrics.Il calcolo è effettuato giornalmente dalla procedura ObjFin conside-rando un holding period di 1 giorno e un intervallo di confidenza del 99%.

Anche per la posizione in cambi sono quindi definiti dei limiti di volume, VaR e performance economica monitorati giornalmen-te dal Risk Control nell’ambito della reportistica inviata all’Area Finanza e discussa durante i Liquidity Round e il Comitato Finanza.

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Relazione di Bilancio 2015 175

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

Valute

Voci Dollari USA Sterline Franchi svizzeri Dollari Canada Yen Altre valute

A. Attività finanziarie 778 16 254.932 14 44.429 134 A.1 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0

A.2 Titoli di capitale 0 0 0 0 0 0

A.3 Finanziamenti a banche 323 16 164 14 11 134

A.4 Finanziamenti a clientela 455 0 254.768 0 44.418 0

A.5 Altre attività finanziarie 0 0 0 0 0 0

B. Altre attività 39 49 35 17 0 10 C. Passività finanziarie 891 8 315.648 0 38.162 14

C.1 Debiti verso banche 0 0 315.644 0 38.154 0

C.2 Debiti verso clientela 891 8 4 1 0 14

C.3 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0

C.4 Altre passività finanziarie 0 0 0 0 0 0

D. Altre passività 0 0 0 0 0 0e. Derivati finanziari 9 1 860 0 0 0- Opzioni 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0

+ Posizioni corte 0 0 0 0 0 0

- Altri derivati 9 1 860 0 0 0

+ Posizioni lunghe 0 0 860 0 0 0

+ Posizioni corte 9 1 0 0 0 0

Totale attività 817 65 255.827 31 44.429 144 Totale passività 900 9 315.648 0 38.162 14 Sbilancio (+/-) (83) 56 (59.821) 31 6.267 130

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015176

2.4 Gli strumenti derivati

A. Derivati finanziari

A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi

Attività sottostanti/Tipologie derivati

31.12.2015 31.12.2014

Over thecounter

Controparticentrali

Over thecounter

Controparticentrali

1. Titoli di debito e tassi d'interesse 1.500 0 1.833 0 a) Opzioni 1.500 0 1.833 0

b) Swap 0 0 0 0

c) Forward 0 0 0 0

d) Futures 0 0 0 0

e) Altri 0 0 0 0

2. Titoli di capitale e indici azionari 0 0 0 0 a) Opzioni 0 0 0 0

b) Swap 0 0 0 0

c) Forward 0 0 0 0

d) Futures 0 0 0 0

e) Altri 0 0 0 0

3. Valute e oro 0 0 12.897 0 a) Opzioni 0 0 0 0

b) Swap 0 0 0 0

c) Forward 0 0 12.897 0

d) Futures 0 0 0 0

e) Altri 0 0 0 0

4. Merci 0 0 0 05. Altri sottostanti 0 0 0 0Totale 1.500 0 14.730 0Valore medi 8.115 0 31.496 0

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 177

A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi

A.2.1 Di coperturaLa presente voce non risulta valorizzata.

A.2.2 Altri derivati

Attività sottostanti/Tipologie derivati

31.12.2015 31.12.2014

Over thecounter

Controparticentrali

Over thecounter

Controparticentrali

1. Titoli di debito e tassi d'interesse 1.500 0 1.833 0 a) Opzioni 1.500 0 1.833 0

b) Swap 0 0 0 0

c) Forward 0 0 0 0

d) Futures 0 0 0 0

e) Altri 0 0 0 0

2. Titoli di capitale e indici azionari 0 0 a) Opzioni 0 0 0 0

b) Swap 0 0 0 0

c) Forward 0 0 0 0

d) Futures 0 0 0 0

e) Altri 0 0 0 0

3. Valute e oro 0 0 a) Opzioni 0 0 0 0

b) Swap 0 0 0 0

c) Forward 0 0 0 0

d) Futures 0 0 0 0

e) Altri 0 0 0 0

4. Merci 0 0 0 05. Altri sottostanti 0 0 0 0Totale 1.500 0 1.833 0Valore medi 1.666 0 2.000 0

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Relazione di Bilancio 2015178

A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti

Fair value positivo

Portafoglio/Tipologie derivati

31.12.2015 31.12.2014

Over thecounter

Controparticentrali

Over thecounter

Controparticentrali

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 0 0 10 0 a) Opzioni 0 0 5 0

b) Interest rate swap 0 0 0 0

c) Cross currency swap 0 0 0 0

d) Equiti swap 0 0 0 0

e) Forward 0 0 5 0

f) Futures 0 0 0 0

g) Altri 0 0 0 0

B. Portafoglio bancario - di copertura 0 0 0 0 a) Opzioni 0 0 0 0

b) Interest rate swap 0 0 0 0

c) Cross currency swap 0 0 0 0

d) Equiti swap 0 0 0 0

e) Forward 0 0 0 0

f) Futures 0 0 0 0

g) Altri 0 0 0 0

C. Portafoglio bancario - altri derivati 0 0 0 0 a) Opzioni 0 0 0 0

b) Interest rate swap 0 0 0 0

c) Cross currency swap 0 0 0 0

d) Equiti swap 0 0 0 0

e) Forward 0 0 0 0

f) Futures 0 0 0 0

g) Altri 0 0 0 0

Totale 0 0 10 0

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 179

A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti

Fair value positivo

Portafoglio/Tipologie derivati

31.12.2015 31.12.2014

Over thecounter

Controparticentrali

Over thecounter

Controparticentrali

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 0 0 34 0 a) Opzioni 0 0 0 0

b) Interest rate swap 0 0 0 0

c) Cross currency swap 0 0 0 0

d) Equiti swap 0 0 0 0

e) Forward 0 0 34 0

f) Futures 0 0 0 0

g) Altri 0 0 0 0

B. Portafoglio bancario - di copertura 0 0 0 0 a) Opzioni 0 0 0 0

b) Interest rate swap 0 0 0 0

c) Cross currency swap 0 0 0 0

d) Equiti swap 0 0 0 0

e) Forward 0 0 0 0

f) Futures 0 0 0 0

g) Altri 0 0 0 0

C. Portafoglio bancario - altri derivati 0 0 5 0 a) Opzioni 0 0 5 0

b) Interest rate swap 0 0 0 0

c) Cross currency swap 0 0 0 0

d) Equiti swap 0 0 0 0

e) Forward 0 0 0 0

f) Futures 0 0 0 0

g) Altri 0 0 0 0

Totale 0 0 39 0

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015180

A.5 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivie negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione

A.6 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativiper controparti – contratti rientranti in accordi di compensazioneAlla data del 31 dicembre 2015, la voce non risulta valorizzata.

Contratti non rientrantiin accordi di compensazione

Governi e Banche

CentraliAltri enti pubblici Banche

Societàfinanziarie

Società di assicurazione

Imprese non finanziarie Altri soggetti

1. Titoli di debito e tassi d'interesse 0 0 1.507 0 0 0 0 - valore nozionale 0 0 1.500 0 0 0 0

- fair value positivo 0 0 0 0 0 0 0

- fair value negativo 0 0 0 0 0 0 0

- esposizione futura 0 0 7 0 0 0 0

2. Titoli di capitale e indici azionari 0 0 0 0 0 0 0 - valore nozionale 0 0 0 0 0 0 0

- fair value positivo 0 0 0 0 0 0 0

- fair value negativo 0 0 0 0 0 0 0

- esposizione futura 0 0 0 0 0 0 0

3. Valute e oro 0 0 0 0 0 0 0 - valore nozionale 0 0 0 0 0 0 0

- fair value positivo 0 0 0 0 0 0 0

- fair value negativo 0 0 0 0 0 0 0

- esposizione futura 0 0 0 0 0 0 0

4. Altri valori 0 0 0 0 0 0 0 - valore nozionale 0 0 0 0 0 0 0

- fair value positivo 0 0 0 0 0 0 0

- fair value negativo 0 0 0 0 0 0 0

- esposizione futura 0 0 0 0 0 0 0

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Relazione di Bilancio 2015 181

A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti –contratti non rientranti in accordi di compensazione

A.8 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti –contratti rientranti in accordi di compensazioneAlla data del 31 dicembre 2015, la voce non risulta valorizzata.

Contratti non rientrantiin accordi di compensazione

Governi e Banche

CentraliAltri enti pubblici Banche

Societàfinanziarie

Società di assicurazione

Imprese non finanziarie Altri soggetti

1. Titoli di debito e tassi d'interesse 0 0 0 0 0 0 1.500 - valore nozionale 0 0 0 0 0 0 1.500

- fair value positivo 0 0 0 0 0 0 5

- fair value negativo 0 0 0 0 0 0 0

- esposizione futura 0 0 0 0 0 0 0

2. Titoli di capitale e indici azionari 0 0 0 0 0 0 0 - valore nozionale 0 0 0 0 0 0 0

- fair value positivo 0 0 0 0 0 0 0

- fair value negativo 0 0 0 0 0 0 0

- esposizione futura 0 0 0 0 0 0 0

3. Valute e oro 0 0 0 0 0 0 0 - valore nozionale 0 0 0 0 0 0 0

- fair value positivo 0 0 0 0 0 0 0

- fair value negativo 0 0 0 0 0 0 0

- esposizione futura 0 0 0 0 0 0 0

4. Altri valori 0 0 0 0 0 0 0 - valore nozionale 0 0 0 0 0 0 0

- fair value positivo 0 0 0 0 0 0 0

- fair value negativo 0 0 0 0 0 0 0

- esposizione futura 0 0 0 0 0 0 0

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Relazione di Bilancio 2015182

A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte/rischio finanziario – Modelli interniI derivati finanziari OTC detenuti dalla Banca hanno, come controparte, primari Istituti Bancari.

A seguito di un insieme di analisi sui dati dei derivati detenuti, si è ritenuto non significativo l’impatto che il rischio di controparte può avere nella valutazione complessiva del derivato stesso.

B. Derivati creditiziAlla data del 31 dicembre 2015, la voce non risulta valorizzata.

C. Derivati finanziari e creditizi

C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per contropartiAlla data del 31 dicembre 2015, la voce non risulta valorizzata.

Sottostanti/Vita residua Fino a 1 annoOltre 1 anno

e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 0 1.500 0 1.500A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 0 1.500 0 1.500

A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 0 0 0 0

A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 0 0 0 0

A.4 Derivati finanziari su altri valori 0 0 0 0

B. Portafoglio bancario 0 1.500 0 1.500B.1.Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 0 1.500 0 1.500

B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 0 0 0 0

B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 0 0 0 0

B.4 Derivati finanziari su altri valori 0 0 0 0

Totale 31.12.2015 0 3.000 0 3.000Totale 31.12.2014 12.897 0 3.666 16.563

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Relazione di Bilancio 2015 183

Sezione 3 Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodidi misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è connesso all’eventualità che la Banca non sia in grado di adempiere ai propri impegni di pagamento a causa della sua incapacità di reperire fondi (funding liquidity risk) ovvero a causa della presenza di limiti allo smobilizzo delle attività (mar-ket liquidity risk).

Rientra in questo ambito anche il rischio che la Banca, per fronteggiare i propri impegni di pagamento, sia costretta a sosten-ere un elevato costo della provvista ovvero a incorrere in perdite in conto capitale in caso di smobilizzo repentino di attività.

Per la gestione del rischio di liquidità sono rilevanti i seguenti documenti:

• Master Facility Agreement siglato in data 30/10/2014 tra la Banca e Heta Asset Resolution AG per la gestione delle linee di finan-ziamento esistenti (cosiddette Existing Facilities);

• Term Sheet siglato in data 23/06/2015 tra la Repubblica d’Austria, Heta Asset Resolution AG e HBI-Bundesholding AG, che regola i rapporti tra le tre controparti nell’ottica di una ordinata riduzione degli assets della Banca;

• Loan Agreement siglato in data 25/06/2015 tra la Banca e HBI-Bundesholding AG, che regola il prestito di euro 96 milioni scadenza il 31/01/2017, avente alcune clausole di subordinazi-one:

• Amendment Agreement siglato in data 30/06/2015 tra la Banca e Heta Asset Resolution AG di rinuncia, con effetto retroattivo dal 31/03/2015, a euro 280 milioni relativi alle Existing Facilities con scadenza più ravvicinata;

• New Emergency Liquidity Facility Agreement siglato in data 05/11/2015 tra la Banca e Heta Asset Resolution AG che garan-tisce una linea di liquidità di euro 100 milioni da utilizzarsi a copertura di rimborsi alla clientela di depositi e titoli in scadenza;

• Waiver del Loan Agreement del 23/06/2015 siglato in data 30/12/2015 tra la Banca e HBI-Bundesholding AG di rinuncia al rimborso del prestito subordinato, trasformato in patrimonio.E’ rilevante inoltre l’aumento patrimoniale sottoscritto in data

26/06/2015 da HBI-Bundesholding per euro 100 milioni.

La stipula dei contratti di cui sopra ha comportato per la Banca un ingresso di liquidità a fine giugno di complessivi euro 196 milioni, che ha risolto la crisi di liquidità emersa il 01/03/2015 a seguito della già citata Risoluzione da parte della F.M.A.

Come previsto dal Loan Agreement, la liquidità ricevuta da HBI-Bundesholding è stata temporaneamente investita in titoli di stato italiano a breve scadenza, eleggibili per operazioni di mercato aperto con la BCE, detenuti in portafoglio come riserva di liquidità (ordinaria e di stress) e quindi utilizzati come strumento di mitiga-zione del rischio.

Strumenti di controllo: Analisi ALM – analisi della liquidità di lungo periodoCon cadenza mensile, l’Area Risk Control predispone la reportistica finalizzata a rappresentare la dimensione attuale e prospettica del rischio di liquidità sostenuto dalla Banca. Si tratta di prospetti di analisi ALM che analizzano i mismatching connessi alle diverse scadenze dell’attivo e del passivo di bilancio.

In sintesi, considerando un orizzonte temporale di lungo periodo, viene costruita una “maturity ladder” che consente di valutare l’equilibrio dei flussi di cassa attesi, contrapponendo le attività e le passività la cui scadenza è all’interno di ogni singola fascia temporale. La costruzione di sbilanci cumulati consente il calcolo del saldo netto del fabbisogno (o del surplus) finanziario rispetto all’orizzonte temporale considerato.

In aggiunta all’analisi dei gap di fascia marginali e cumulati (gap analysis), il rischio di liquidità a lungo termine è monitorato anche mediante la verifica degli indici Net Stable Funding Ratio (NSFR) e Asset Encumbrance (AE), introdotti da Basilea 3. e l’analisi della struttura delle passività e dei rapporti di concentrazione della clientela (Gini).

Strumenti di controllo: Cash Flow Balance – analisi della liquidità di breve periodoL’analisi ALM di cui al punto precedente viene integrata da un’analisi specifica di breve periodo (orizzonte temporale limitato ad un anno) ove si fa esplicito ricorso alla tecnica degli scenari e relative sensitivities che ipotizzano, rispetto alle poste dell’attivo e del passivo, il verificarsi di eventi modificativi di taluni aggregati nelle diverse fasce in cui si compone la maturity ladder. L’orizzonte temporale di sorveglianza del rischio di liquidità è in questo caso contenuto ad un anno, per ottenere dei “time bucket” molto rav-vicinati ed avere una visione dei mismatching continua nel tempo.

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Relazione di Bilancio 2015184

Con cadenza settimanale, l’Area Risk Control predispone dei flussi informativi che alimentano uno strumento (procedura “Liquidi-ty Ratios Tool”) che offre a sua volta una rappresentazione dei mismatching di scadenza cumulati e, pertanto, indica i deficit o i surplus di liquidità in relazione alle diverse ipotesi di scenario.

L’attività di controllo considera i seguenti elementi che generano flussi di cassa (cash-flows):

1. Le poste dell’attivo e del passivo esistenti (analogamente all’analisi della liquidità di lungo periodo).

2. Le poste dell’attivo e del passivo prospettiche (“planned-delta budget”).

1. Le poste derivanti dal re-impiego di attività e passività in scadenza (“rollover”).

3. Riserve di liquidità.

Relativamente all’analisi del rischio di liquidità a breve termine, è inoltre monitorata mensilmente la segnalazione dell’indicatore LCR introdotto da Basilea III, che è diventato requisito normativo a par-tire dal 1° ottobre 2015 e settimanalmente è prodotto lo schema di monitoraggio richiesto da Banca d’Italia (Maturity ladder, Principali scadenze e Attivi Eligible).

Le ipotesi di scenario (analisi di sensitivity) – analisi della liquidità di breve periodoUno stato di crisi di liquidità è definito come una situazione di difficoltà o incapacità della Banca di far fronte ai propri impegni di cassa in scadenza, a meno di attivare procedure e/o utilizzare strumenti in maniera non riconducibile, per intensità o modalità, all’ordinaria amministrazione.

Al fine di prevenire e gestire tali crisi, vengono identificati e caratterizzati degli scenari (“mild” o leggeri, “severe” o gravi ed estremi), utilizzati sia per effettuare test di stress preventivi che per misurare il livello di emergenza che la Banca sarebbe in grado di fronteggiare.

Di conseguenza:• l’analisi di opportuni indicatori permette di individuare

l’esistenza di uno scenario di crisi (reputazionale, di mercato o combinata) e quindi di identificare uno stato di emergenza;

• l’analisi di stress consente di simulare a priori le caratteristiche dei medesimi scenari e la capacità della Banca di far fronte agli stessi.

L’analisi di stress sulla liquidità viene effettuata per ogni scenario (reputazione, mercato e combinato, leggero e grave), nell’ambito

dell’analisi della liquidità di breve periodo, definendo la sensi-bilità di ogni posta che dà origine ad un cash flow (“sensitivity analysis”) e la sensibilità delle riserve di liquidità (“counterbalan-cing capacity”).

Tali sensibilità sono rappresentate da percentuali o model-lizzazione delle poste esistenti che determinano un incremento o una riduzione, rispetto ad uno scenario normale, nelle entrate e nelle uscite di liquidità connesse a poste dell’attivo e del passivo (stocastiche e deterministiche), riserve, poste pianificate e poste fu-ori bilancio. Quindi, tali percentuali/modelli (differenti nei diversi scenari) modificano, in un’ipotesi di stress, l’ammontare assoluto dei mismatching nei diversi “time bucket” definiti.

Per ogni scenario si ottengono report contenenti: • la rappresentazione grafica dell’andamento della liquidità

prospettica cumulata, nei vari time bucket, in un periodo di 12 mesi;

• il calcolo dei “Liquidity ratios” (minore dei differenziali tra i gap cumulati di liquidità e le riserve disponibili per la loro copertura);

• il calcolo dei “Time to Wall” (orizzonte temporale di sopravvi-venza);

• il calcolo della percentuale massima di utilizzo delle riserve di liquidità.

Al fine di verificare con cadenze ravvicinate le esigenze di liquidità di breve / brevissimo periodo, tali report sono discussi nel corso dei Liquidity Round e del Comitato Finanza. L’Area Finanza si avvale dei report di analisi anche per l’eventuale coinvolgimento – in si-tuazione di criticità - della Direzione Generale, in base al processo di escalation stabilito all’interno del Contingency Funding Plan.

Strumenti di controllo: Attività di Vigilanza per Banca d’ItaliaNell’ambito dell’attività di monitoraggio della posizione di liquidità a breve termine definita da Banca d’Italia viene predisposto settimanalmente, a cura dell’Area Finanza e dell’Area Risk Control, i report Maturity ladder, Principali scadenze e Attivi Eligible.

Il report Maturity ladder espone le entrate/uscite di cassa certe e/o prevedibili con ragionevole certezza nell’arco dei successivi 3 mesi distinguendo tra le seguenti sezioni:

1. Operatività con controparti istituzionali2. Operatività con clientela corporate / large corporate3. Previsionale di tesoreria4. Gestione titoli e finanza5. Counterbalancing capacity

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Relazione di Bilancio 2015 185

Le entrate/uscite di cassa, identificate secondo le sezioni di cui sopra, generano il saldo netto di liquidità complessivo calcolato secondo una maturity ladder (fasce temporali) così definita:

1 giorno, 2 giorni, 3 giorni, 4 giorni, 5 giorni, 2 settimane, 3 settimane, 1 mese, 2 mesi e 3 mesi

Coerentemente con quanto indicato nella Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti – Parte Prima, Titolo IV Capitolo 6(“Ferma restando la responsabilità degli organi aziendali nella determinazione della soglia di tolleranza al rischio di liquidità, l’orizzonte di sopravvivenza adottato non può essere inferiore a 30 giorni..”), si stabilisce che la normale operatività della tesoreria deve garantire che il saldo netto di liquidità complessivo dalla fascia “1 giorno” alla fascia “1 mese” sia sempre positivo:

Il mancato rispetto di questa condizione genera un processo di escalation interno che prevede l’immediato coinvolgimento della Direzione Generale della Banca (anche attraverso la discussione nei comitati periodici quali il Liquidity Round e il Comitato Finanza).

A sua volta la Direzione riferisce al Consiglio di Amministrazione dell’avvenuto superamento di limite, per la definizione e attuazione delle opportune azioni da intraprendere.

Tale report, assieme alle Principali scadenze e Attivi Eligible,- prodotto giornalmente e non solo nelle giornate di invio a Banca d’Italia - è utilizzato internamente come strumento attivo nella gestione della liquidità e, quindi, anche per favorire lo scambio di informazioni tra le diverse aree coinvolte.

Contingency Funding PlanCon il Contingency Funding Plan viene formalizzato l’approccio della Banca alla gestione della liquidità in condizioni di emergenza. Scopo del piano è garantire la solvibilità della Banca in condizioni di emergenza cercando di contenere per quanto possibile i costi di funding, di gestire in modo ottimale e tempestivo le riserve di liquidità, di evitare per quanto possibile che la situazione ingeneri perdite significative, mancata solvibilità ed effetti di pubblicità negativa verso la clientela, i soci e gli organismi di vigilanza.

Il piano contiene i seguenti elementi:• definizione degli scenari di crisi: principali caratteristiche e indicatori di rischio;• ipotesi di stress incluse nei modelli di controllo (in particolare le ipotesi di scenario previste nel Cash Flow Balance) affinché possano

essere valutate – in ottica preventiva – le opportune azioni da intraprendere a salvaguardia degli equilibri di liquidità della Banca;• modalità di dichiarazione e identificazione degli stati di emergenza di liquidità;• responsabilità e ruoli nella gestione delle crisi di liquidità.

Maturity

1g 2g 3g 4g 5g 2s 3s 1m 2m 3m

Saldo netto di liquidità complessivo >0 >0 >0 >0 >0 >0 >0 >0

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Relazione di Bilancio 2015186

Informazioni di natura quantitativa

1.A Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Voci / Scaglioni temporali A vista

Da oltre1 giorno a

7 giorni

Da oltre7 giorni a15 giorni

Da oltre15 giorni a

1 mese

Da oltre 1 mese fino

a 3 mesi

Da oltre 3 mesi finoa 6 mesi

Da oltre 6 mesi finoa 1 anno

Da oltre 1anno fino

a 5 anniOltre

5 anni

Durataindeter-

minata

Attività per cassa 87.684 140 7.946 15.982 51.814 152.061 139.949 574.367 484.087 7.867A.1 Titoli di Stato 0 0 5.000 0 10.000 105.000 60.000 0 0 0

A.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.3 Quote OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.4 Finanziamenti 87.684 140 2.946 15.982 41.814 47.061 79.949 574.367 484.087 7.867

- Banche 9.788 0 0 0 0 0 0 0 0 7.867

- Clientela 77.896 140 2.946 15.982 41.814 47.061 79.949 574.367 484.087 0

Passività per cassa 142.329 3.844 101 91.833 28.266 25.832 592.880 834.547 20.000 0B.1 Depositi e conti correnti 138.656 0 101 46.678 11.874 4.544 305.881 265.453 0 0

- Banche 34 0 0 45.093 6.814 0 289.751 258.400 0 0

- Clientela 138.622 0 101 1.585 5.060 4.544 16.130 7.053 0 0

B.2 Titoli di debito 0 3.844 0 0 9.283 20.824 1.071 0 0 0

B.3 Altre passività 3.673 0 0 45.155 7.109 464 285.928 569.094 20.000 0

Operazioni “fuori bilancio“ 5 871 5.414 7.322 138 0 0 10 0 0C.1 Derivati finanziari

con scambio di capitale 0 871 5.414 7.322 138 0 0 10 0 0

- Posizioni lunghe 0 10 250 1.587 138 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 861 5.164 5.735 0 0 0 10 0 0

C.2 Derivati finanziari senza

scambio di capitale 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.6 Garanzie finanziarie ricevute 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.7 Derivati creditizi con

scambio capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.8 Derivati creditizi senza

scambio capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Euro

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Relazione di Bilancio 2015 187

Nella tabella, alla sottovoce A.4 “Finanziamenti alla clientela”, sono incluse anche le attività finanziarie classificate tra le attività in via di dismissione ( 505.641 migliaia di euro). In particolare la distribuzione temporale della durata residua di tali attività è riportata in con-formità alla residua durata contrattuale, ancorché per la banca il rientro dalle stesse è altamente probabile che avvenga entro la scadenza dei 6 mesi/1 anno in relazione alla preventivata cessione a terzi del relativo portafoglio.

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015188

Voci / Scaglioni temporali A vista

Da oltre1 giorno a

7 giorni

Da oltre7 giorni a15 giorni

Da oltre15 giorni a

1 mese

Da oltre 1 mese fino

a 3 mesi

Da oltre 3 mesi finoa 6 mesi

Da oltre 6 mesi finoa 1 anno

Da oltre 1anno fino

a 5 anniOltre

5 anni

Durataindeter-

minata

Attività per cassa 323 0 0 0 0 0 0 0 0 0A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.3 Quote OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.4 Finanziamenti 323 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Banche 323 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Clientela 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Passività per cassa 891 0 0 0 0 0 0 0 0 0B.1 Depositi e conti correnti 891 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Banche 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Clientela 891 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.3 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Operazioni “fuori bilancio“ 0 9 0 0 0 0 0 0 0 0C.1 Derivati finanziari

con scambio di capitale 0 9 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 9 0 0 0 0 0 0 0 0

C.2 Derivati finanziari senza

scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.6 Garanzie finanziarie ricevute 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.7 Derivati creditizi con

scambio capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.8 Derivati creditizi senza

scambio capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Dollaro USA

1.B Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 189

Voci / Scaglioni temporali A vista

Da oltre1 giorno a

7 giorni

Da oltre7 giorni a15 giorni

Da oltre15 giorni a

1 mese

Da oltre 1 mese fino

a 3 mesi

Da oltre 3 mesi finoa 6 mesi

Da oltre 6 mesi finoa 1 anno

Da oltre 1anno fino

a 5 anniOltre

5 anni

Durataindeter-

minata

Attività per cassa 16 0 0 0 0 0 0 0 0 0A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.3 Quote OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.4 Finanziamenti 16 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Banche 16 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Clientela 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Passività per cassa 8 0 0 0 0 0 0 0 0 0B.1 Depositi e conti correnti 8 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Banche 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Clientela 8 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.3 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Operazioni “fuori bilancio“ 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0C.1 Derivati finanziari

con scambio di capitale 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0

C.2 Derivati finanziari senza

scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.6 Garanzie finanziarie ricevute 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.7 Derivati creditizi con

scambio capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.8 Derivati creditizi senza

scambio capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Sterlina Inglese

1.C Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015190

Voci / Scaglioni temporali A vista

Da oltre1 giorno a

7 giorni

Da oltre7 giorni a15 giorni

Da oltre15 giorni a

1 mese

Da oltre 1 mese fino

a 3 mesi

Da oltre 3 mesi finoa 6 mesi

Da oltre 6 mesi finoa 1 anno

Da oltre 1anno fino

a 5 anniOltre

5 anni

Durataindeter-

minata

Attività per cassa 763 19 138 422 1.189 1.769 3.380 20.203 25.414 0A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.3 Quote OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.4 Finanziamenti 763 19 138 422 1.189 1.769 3.380 20.203 25.414 0

- Banche 11 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Clientela 752 19 138 422 1.189 1.769 3.380 20.203 25.414 0

Passività per cassa 8 0 0 0 0 0 38.993 0 0 0B.1 Depositi e conti correnti 8 0 0 0 0 0 38.993 0 0 0

- Banche 0 0 0 0 0 0 38.993 0 0 0

- Clientela 8 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.3 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Operazioni “fuori bilancio“ 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0C.1 Derivati finanziari

con scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.2 Derivati finanziari senza

scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.6 Garanzie finanziarie ricevute 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.7 Derivati creditizi con

scambio capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.8 Derivati creditizi senza

scambio capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Yen Giapponese

1.D Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 191

Voci / Scaglioni temporali A vista

Da oltre1 giorno a

7 giorni

Da oltre7 giorni a15 giorni

Da oltre15 giorni a

1 mese

Da oltre 1 mese fino

a 3 mesi

Da oltre 3 mesi finoa 6 mesi

Da oltre 6 mesi finoa 1 anno

Da oltre 1anno fino

a 5 anniOltre

5 anni

Durataindeter-

minata

Attività per cassa 14 0 0 0 0 0 0 0 0 0A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.3 Quote OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.4 Finanziamenti 14 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Banche 14 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Clientela 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Passività per cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0B.1 Depositi e conti correnti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Banche 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Clientela 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.3 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Operazioni “fuori bilancio“ 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0C.1 Derivati finanziari

con scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.2 Derivati finanziari senza

scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.6 Garanzie finanziarie ricevute 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.7 Derivati creditizi con

scambio capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.8 Derivati creditizi senza

scambio capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Dollaro Canadese

1.e Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015192

Voci / Scaglioni temporali A vista

Da oltre1 giorno a

7 giorni

Da oltre7 giorni a15 giorni

Da oltre15 giorni a

1 mese

Da oltre 1 mese fino

a 3 mesi

Da oltre 3 mesi finoa 6 mesi

Da oltre 6 mesi finoa 1 anno

Da oltre 1anno fino

a 5 anniOltre

5 anni

Durataindeter-

minata

Attività per cassa 3.111 9 1.224 2.524 7.435 10.510 20.377 120.767 129.886 0A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.3 Quote OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.4 Finanziamenti 3.111 9 1.224 2.524 7.435 10.510 20.377 120.767 129.886 0

- Banche 164 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Clientela 2.947 9 1.224 2.524 7.435 10.510 20.377 120.767 129.886 0

Passività per cassa 4 0 0 0 0 0 0 315.644 0 0B.1 Depositi e conti correnti 4 0 0 0 0 0 0 269.497 0 0

- Banche 0 0 0 0 0 0 0 269.497 0 0

- Clientela 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.3 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 46.147 0 0

Operazioni “fuori bilancio“ 0 860 0 0 0 0 0 0 0 0C.1 Derivati finanziari

con scambio di capitale 0 860 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 860 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.2 Derivati finanziari senza

scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.6 Garanzie finanziarie ricevute 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.7 Derivati creditizi con

scambio capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.8 Derivati creditizi senza

scambio capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Franco Svizzero

1.F Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 193

Voci / Scaglioni temporali A vista

Da oltre1 giorno a

7 giorni

Da oltre7 giorni a15 giorni

Da oltre15 giorni a

1 mese

Da oltre 1 mese fino

a 3 mesi

Da oltre 3 mesi finoa 6 mesi

Da oltre 6 mesi finoa 1 anno

Da oltre 1anno fino

a 5 anniOltre

5 anni

Durataindeter-

minata

Attività per cassa 134 0 0 0 0 0 0 0 0 0A.1 Titoli di Stato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.2 Altri titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.3 Quote OICR 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

A.4 Finanziamenti 134 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Banche 134 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Clientela 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Passività per cassa 14 0 0 0 0 0 0 0 0 0B.1 Depositi e conti correnti 14 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Banche 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Clientela 14 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.2 Titoli di debito 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

B.3 Altre passività 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Operazioni “fuori bilancio“ 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0C.1 Derivati finanziari

con scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.2 Derivati finanziari senza

scambio di capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.6 Garanzie finanziarie ricevute 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.7 Derivati creditizi con

scambio capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

C.8 Derivati creditizi senza

scambio capitale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni lunghe 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

- Posizioni corte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Valuta di denominazione: Altre Valute

1.G Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015194

Sezione 4 Rischio operativo

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodidi misurazione del rischio operativoIn ambito ‘Rischi Operativi’ il nostro Istituto ha codificato e reso operativo un processo di raccolta delle informazioni relative agli eventi di errore verificatisi che portano ad una perdita effettiva o anche solo potenziale per la Banca.

Le segnalazioni di Rischio Operativo vengono compilate dalle singole aree in autonomia ed inviate al Risk Control che, nel caso di eventi rilevanti, ne dà evidenza alla Direzione Generale.Viene inoltre effettuata annualmente un’attività di Analisi di Scenario, coordinata dall’Area Risk Control che affianca le di-verse Aree nell’individuazione dei potenziali rischi operativi e nell’impostazione delle attività di mitigazione del rischio.

In relazione al calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del Rischio Operativo, la Banca utilizza il metodo BIA (Basic Indicator Ap-proach).

Nell’ambito del metodo base, il requisito in materia di fondi propri per il rischio operativo è pari al 15% della media triennale dell’Indicatore Rilevante stabilito dall’articolo 316 dalla CRR (Rego-lamento UE n. 575/2013).

Strumenti di mitigazione del Rischio Operativo:le AssicurazioniAl fine di fronteggiare l’eventualità di situazioni dannose per la Banca, dovute a motivi oggettivi o soggettivi comunque non pre-vedibili, sono state stipulate nel tempo diverse polizze assicurative che, compatibilmente con i limiti posti dalle singole compagnie, prevedono una copertura per svariate tipologie di eventi.

La particolare e corposa operatività nell’ambito dei prodotti leasing ha inoltre suggerito la predisposizione di specifiche modalità di copertura del rischio sui beni oggetto di contratto che – anche qualora il conduttore non provveda autonomamente ad assolvere l’obbligo di stipulare opportune polizze, come contrattualmente previsto – consentono alla Banca di ottenere garanzie di risarci-mento in caso di eventi dannosi.

Per gestire e monitorare i contratti assicurativi, è stata individuata ed incaricata una specifica risorsa, con esperienza nel settore, che gestisce in prima persona le polizze principali (D&O, Legal Ex-penses, E&O, BBB) e fornisce indicazioni alle singole aree operative di competenza per le altre.

Informazioni di natura quantitativa

In relazione a quanto espresso relativamente all’utilizzo dell’approccio BIA (Basic Indicator Approach) si evidenzia che il requisito patrimoniale per i rischi operativi al 31 dicembre 2015 è pari a 9.204 migliaia di euro.

Informativa al pubblicoPer quanto riguarda gli adempimenti relativi alla disciplina del Terzo Pilastro (Pillar 3) si rende noto che le informazioni riguardanti la composizione dei Fondi Propri, l’adeguatezza patrimoniale, l’esposizione e la misurazione dei rischi previste dalla Circolare 17 dicembre 2013, n. 285, verranno pubblicate sul sito internet della Banca all’indirizzo www.hypo-alpe-adria.it, nella sezione «nor-mativa», «informativa al pubblico».

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.

Relazione di Bilancio 2015 195

Sezione 1 Il patrimonio dell’impresa

A. Informazioni di natura qualitativa

A partire dal 1° gennaio 2014 sono operative le disposizioni di vigilanza prudenziale applicabili alle banche e ai gruppi bancari contenute nel regolamento (UE) n.575/2013 (CRR) e nella diret-tiva 2013/36/UE (CRD IV), del 26 giugno 2013, che traspongono nell’Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3).

E’ stato mantenuto l’approccio basato su Tre Pilastri che era la base del precedente accordo sul capitale noto come “Basilea 2”, integrandolo e rafforzandolo per accrescere quantità e qualità della dotazione di capitale degli intermediari e per introdurre strumenti di vigilanza anticiclici, norme sulla gestione del rischio di liquidità e sul contenimento della leva finanziaria.

Il “Primo Pilastro” è stato rafforzato attraverso una definizione maggiormente armonizzata del capitale e più elevati requisiti di patrimonio. A fronte di requisiti patrimoniali rafforzati per riflettere in modo più accurato la reale rischiosità di talune attività (ad esempio, cartolarizzazioni e trading book), vi è ora una definizione di patrimonio di qualità più elevata, essenzialmente incentrata sul concetto di common equity; sono imposte riserve addizionali in funzione di conservazione del capitale e in funzione anticiclica, nonché per le istituzioni a rilevanza sistematica.

In aggiunta al sistema dei requisiti patrimoniali volti a fronteg-giare i rischi di credito, controparte, mercato e operativo, è ora prevista l’introduzione di un limite alla leva finanziaria (incluse le esposizioni fuori bilancio), con funzione di backstop del requisito patrimoniale basato sul rischio e di contenimento della crescita della leva a livello di sistema.

“Basilea 3” prevede, altresì, nuovi requisiti e sistemi di supervisi-one del rischio di liquidità, incentrati su un requisito di liquidità a breve termine (Liquidity Coverage Ratio – LCR) e su una regola di equilibrio strutturale a più lungo termine (Net Stable Funding Ratio – NSFR), oltre che su principi per la gestione e supervisione del rischio di liquidità a livello di singola istituzione e di sistema.

Il “Secondo Pilastro” richiede alle banche di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell’adeguatezza patrimo-niale, attuale e prospettica, rimettendo all’Autorità di Vigilanza il

compito di verificare l’affidabilità e la coerenza dei relativi risultati e di adottare, ove la situazione lo richieda, le opportune misure correttive. Crescente importanza è attribuita agli assetti di governo societario e al sistema dei controlli interni degli intermediari come fattore determinante per la stabilità delle singole istituzioni e del sistema finanziario nel suo insieme. In quest’area sono stati raffor-zati i requisiti regolamentari concernenti: il ruolo, la qualificazione e la composizione degli organi di vertice; la consapevolezza da parte di tali organi e dell’alta direzione circa l’assetto organizza-tivo e i rischi della Banca; le funzioni aziendali di controllo, con particolare riferimento all’indipendenza dei responsabili della funzione, alla rilevazione dei rischi delle attività fuori bilancio e delle cartolarizzazioni, alla valutazione delle attività e delle prove di stress; i sistemi di remunerazione e di incentivazione.

Il “Terzo Pilastro”, riguardante gli obblighi di informativa al pubblico sull’adeguatezza patrimoniale, sull’esposizione ai rischi e sulle caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione e controllo, al fine di favorire la disciplina di mercato è stato rivisto per introdurre, fra l’altro, requisiti di trasparenza concernenti le esposizioni verso cartolarizzazioni, maggiori informazioni sulla composizione del capitale regolamentare e sulle modalità con cui la Banca calcola i ratios patrimoniali.

Le disposizioni nazionali emesse da Banca d’Italia, riferite alla Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, recepiscono le normative dell’Unione Europea. In particolare la Circolare 285 raccoglie le norme di vigilanza prudenziale applicabili alle banche e ai gruppi bancari italiani, riviste e aggiornate per adeguare la normativa interna alle novità intervenute nel quadro regolamentare internazionale, mentre la Circolare 286 “Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le Società di Intermediazione mobiliare” sostituisce la circolare 155 del 18 dicembre 1991 “Istruzioni per la compilazione delle segnala-zioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali”.

Pertanto la gestione del patrimonio riguarda l’insieme delle politiche e delle scelte necessarie per definire la dimensione del patrimonio stesso, nonché la combinazione ottimale tra i diversi strumenti alternativi di capitalizzazione, in modo da assicurare che il patrimonio ed i ratios della Banca siano coerenti con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di vigilanza.

Sulla base dell’articolo 467 paragrafo 2 della CRR, recepito dalla Banca d’Italia nella Circolare 285, la Banca ha adottato l’opzione di escludere dai fondi propri i profitti o le perdite non realizzati relativi alle esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate

Parte FInformazioni sul patrimonio

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Relazione di Bilancio 2015196

nella categoria Attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS). In particolare si segnala che al 31 dicembre 2015, le plusvalenze non portate in aumento del Capitale Primario di Classe 1 risultano pari a 76 migliaia di euro.

B. Informazioni di natura quantitativa

La composizione del patrimonio netto è riportata al punto B.1 della presente sezione mentre per quanto riguarda la disponibilità e distri-buibilità della riserve si rimanda a quanto descritto nella Parte B, Sezione 14 del passivo della presente Nota Integrativa.

B.1 Patrimonio dell’impresa

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Nella colonna “Riserva positiva” è indicato l’importo delle riserve da valutazione relative agli strumenti finanziari, che nell’ambito della categoria considerata, presentano alla data di riferimento del bilancio un fair value superiore al costo ammor-tizzato.

Voci/Valori 31.12.2015 31.12.20141. Capitale 318.188 318.188

2. Sovrapprezzi di emissione 0 0

3. Riserve (110.852) (26.127)

- di utili

a) legale 9.238 9.238

b) statutaria 5.346 5.346

c) azioni proprie 0 0

d) altre 700 700

e) perdite portate a nuovo (332.136) (51.411)

- altre 206.000 10.000

4. Strumenti di capitale 0 0

5. (Azioni proprie) 0 0

6. Riserve da valutazione (327) (537)

- Attività finanziarie disponibili per la vendita 95 19

- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (438) (572)

- Leggi speciali di rivalutazione 16 16

7. Utile (Perdita) d'esercizio 36.798 (280.725)

Totale 243.807 10.799

31.12.2015 31.12.2014

Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa

Titoli di debito 95 0 19 0

Titoli di capitale 0 0 0 0

Quote di O.I.C.R. 0 0 0 0

Finanziamenti 0 0 0 0

Totale 95 0 19 0

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Relazione di Bilancio 2015 197

Voci/Valori 31.12.2015 31.12.20141. esistenze iniziali (572) (328)

2. Variazioni positive 134 33

2.1 Incrementi per utili attuariali 134 33

2.2 Altre variazioni 0 0

3. Variazioni negative 0 277

3.1Decrementi per perdite attuariali 0 277

3.2 Altre variazioni 0 0

4. Rimanenze finali (438) (572)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: Variazioni annue

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

Nella presente voce viene riportato il dettaglio degli elementi positivi e negativi relativi a piani a benefici definiti per i dipendenti (TFR) riportati, in forma aggregata, tra le altre componenti reddituali nel prospetto della redditività complessiva.

Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti

1. esistenze iniziali 19 0 0 02. Variazioni positive 95 0 0 0

2.1 Incrementi di fair value 95 0 0 0

2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative: 0 0 0

da deterioramento 0 0 0 0

da realizzo 0

2.3 Altre variazioni 0 0 0 0

3. Variazioni negative 19 0 0 03.1 Riduzioni di fair value 0 0 0 0

3.2 Rettifiche da deterioramento 0 0 0 0

3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo 19 0 0 0

3.4 Altre variazioni 0 0 0 0

4. Rimanenze finali 95 0 0 0

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Sezione 2 I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

2.1 Fondi propri

A. Informazioni di natura qualitativaI Fondi propri sono costituiti dai seguenti livelli di capitale:

• Capitale di classe 1 (Tier 1 Capital), a sua volta costituito da:– Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET 1);– Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 – AT 1);

• Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) I Fondi propri sono soggetti, così come altri indicatori di vigilanza, a particolari regole di transizione, tendenzialmente fino al 2017, e regole di grandfathering per la computabilità parziale.

1. Capitale primario di classe 1 (Common equity Tier 1 – CeT 1)Requisiti a regime

Il capitale primario di classe 1 è costituito da:

Elementi positivi:• capitale versato;• riserve di utili e altre riserve;• regime transitorio – impatti sul CET1.

Elementi negativi:• altre attività immateriali;• investimenti significativi ( >10%) diretti in strumenti di CET1 in

istituzione finanziarie;• perdite portati a nuovo; • perdita del periodo.

Regime transitorio• utili/perdite attuariali derivanti dalla valutazione delle passi-

vità connesse ai cosiddetti Employee benefits (Trattamento di fine rapporto del personale).

2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti strumenti computabili nel capitale di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1).

3. Capitale di classe 2 (Tier 2 –T2)Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti strumenti computabili nel capitale di classe 2 (Tier 2).

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B. Informazioni di natura quantitativa

31.12.2015 31.12.2014

A. Capitale primario di classe 1 (Common equity Tier 1 - CeT1) prima dell‘applicazione dei filtri prudenziali 243.712 10.781 di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie (262) (328)

B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) 0 0

C. CeT1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/-B) 243.712 10.781 D. elementi da dedurre dal CeT1 81 920 e. Regime transitorio - Impatto su CeT1 (+/-) 262 328 F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common equity Tier 1 - CeT1) (C - D +/-e) 243.893 10.189 G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio 0 0

di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie 0 0

H. elementi da dedurre dall‘AT1 0 0

I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-) 0 0

L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (additional Tier 1 - AT1) (G - H +/- I) 0 0

M. Capitale di classe 2 (Tier 2-T2) al lordo degli elementi da dedurre e 0 0

degli effetti del regime transitorio 0 0

di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie 0 0

N. elementi da dedurre dal T2 0 0

O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-) 0 0

P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M - N +/- O) 0 0

Q. Totale fondi propri (F + L + P) 243.893 10.189

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Relazione di Bilancio 2015200

2.2 Adeguatezza patrimoniale

A. Informazioni di natura qualitativa

La Banca deve costantemente mantenere un ammontare minimo di Fondi propri in relazione ai rischi assunti.

La normativa attualmente in vigore per il 2015 prevede, come base, i seguenti requisiti minimi patrimoniali:

• un coefficiente di capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 ratio: “CET1 ratio”) minimo pari al 4,50% + 2,50% di buf-fer di conservazione di capitale (Capital Conservation Buffer);

• un coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) minimo pari al 6,00% + 2,50% di buffer di conservazione di capitale;

• un coefficiente di capitale totale almeno pari all’8,00% + 2,50% di buffer di conservazione di capitale.

In data 11 dicembre 2015 la Banca d’Italia ha comunicato alla Hypo Alpe-Adria-Bank la propria decisione riguardante i ratio patrimo-niali minimi che la Banca è tenuta a rispettare in via continuativa ai sensi dell’art. 53-bis, comma 1, lettera d) del D.Lgs. n. 385/93 (TUB).

I livelli individuali richiesti dall’Organo di Vigilanza sono:

• coefficiente di capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 ratio - CET1 ratio) pari al 7,00% comprensivo del 2,50% a titolo di riserva di conservazione del capitale. Tale coefficiente è vincolante nella misura del 6,50% (di cui 4,50% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 2,00% a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati a esito della valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP );

• coefficiente di capitale primario di classe 1 Tier Capital ratio pari all’8,60% comprensivo del 2,50% a titolo di riserva di conservazione del capitale. Tale coefficiente è vincolante nella misura dell’8,60% (di cui 6,00% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 2,60% a fronte dei requisiti aggiuntivi deter-minati a esito dello SREP);

• coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) pari all’11,50%, comprensivo del 2,50% a titolo di riserva di con-servazione del capitale. Tale coefficiente è vincolante nella misura dell’11,50% (di cui 8,00% a fronte a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 3,50% a fronte dei requisiti aggiuntivi

determinati a esito dello SREP).

L’attuale livello dei fondi propri, includendo il risultato dell’esercizio, consente alla Banca di rispettare in pieno le norme contenute nella Circolare 286 della Banca d’Italia (Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le Società di Intermediazione mobiliare) e la richiesta formulata dall’Organo di Vigilanza:

• Common Equity Tier1 (CET1) Ratio pari al 19,65% (0,58% al 31/12/2014);

• Tier 1 Capital Ratio pari al 19,65% (0,58% al 31/12/2014);

• Total Capital Ratio pari al 19,65% (0,58% al 31/12/2014).

La tabella seguente, fornisce informazioni di natura quantitativa sulle attività a rischio e sui coefficienti di vigilanza.

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Relazione di Bilancio 2015 201

B. Informazioni di natura quantitativa

Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti

Categorie/Valori 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014

A. Attività di rischio A.1 Rischio di credito e di controparte 1.795.128 2.199.047 1.060.280 1.571.605 1. Metodologia standardizzata 1.795.128 2.199.047 1.060.280 1.571.605

2. Metodologia basata sui rating interni 0 0 0 0

2.1 Base 0 0 0 0

2.2 Avanzata 0 0 0 0

3. Cartolarizzazioni 0 0 0 0

B. Requisiti patrimoniali di vigilanzaB.1 Rischio di credito e di controparte 84.822 125.728 B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito 1 4B.3 Rischio di regolamento 0 0B.4 Rischio di mercato 5.257 4.190

1. Metodologia standard 5.257 4.190

2. Modelli interni 0 0

3. Rischio di concentrazione 0 0

B.5 Rischio operativo 9.204 10.956 1. Metodo base 9.204 10.956

2. Metodo standardizzato 0 0

3. Metodo avanzato 0 0

B.6 Altri elementi del calcolo 0 0B.7 Totale requisiti prudenziali 99.284 140.878 C. Attività di rischio e coefficienti di vigilanzaC.1 Attività di rischio ponderate 1.241.050 1.760.975

C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate

(CET1 capital ratio) 19,65% 0,58%

C.3 Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate

(Tier 1 capital ratio) 19,65% 0,58%

C.4 Totale fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 19,65% 0,58%

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Relazione di Bilancio 2015 203

La presente sezione non risulta valorizzata.

Parte GOperazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

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Relazione di Bilancio 2015204

Operazioni con parti correlate

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche

Nella tabella sono riportati i compensi agli Amministratori e Sindaci, nonché i compensi relativi agli altri dirigenti con responsabilità stra-tegiche che rientrano nella nozione di “parte correlata”.

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

In base allo IAS 24 e con riferimento alla specifica realtà della Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A. si definiscono parti correlate:• la società controllante, HBI - Bundesholding AG Vienna (Austria), che riveste il ruolo di Capogruppo;• le imprese controllate in via esclusiva da parte della Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A.,• i dirigenti con responsabilità strategiche della Banca, gli Amministratori e Sindaci,• le altre parti correlate, ovvero gli stretti famigliari degli Amministratori, dei Sindaci e dei dirigenti con responsabilità strategiche.

Nelle seguenti tabelle sono evidenziati i rapporti patrimoniali ed economici intrattenuti con le parti correlate indicate nei precedenti punti.

Operazioni con Amministratori, Sindaci e Direzione Generale

Parte HOperazioni con parti correlate

31.12.2015 31.12.2014

Amministratori 70 98

Sindaci 151 152

Dirigenti strategici 1.130 1.051

Parte correlata

Crediti e garanzie per cassa Crediti e garanzie per firma

RaccoltaAccordato Utilizzato Accordato Utilizzato

a) Amministratori e Sindaci 0 0 0 0 28

b) Dirigenti con responsabilità strategiche 0 0 0 0 353

c) Stretto familiare dei soggetti di cui

alle lettere a) e b) 0 0 0 0 0

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Relazione di Bilancio 2015 205

Rapporti infra-gruppo

Attività di direzione e coordinamento della CapogruppoIn tema di informativa contabile sull’attività di direzione e coordinamento di società, l’art. 2497-bis prevede, al comma 4, che la nostra Banca deve esporre un prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell’ultimo bilancio approvato della società che esercita l’attività di direzione e coordinamento.

Di seguito si riportano i dati patrimoniali ed economici relativi al bilancio al 31 dicembre 2014 della nostra controllante:

Denominazione sociale

Crediti perfinanziamenti

concessiCrediti diversi

Debiti perfinanziamenti

ricevuti Debiti

diversi Garanzie Impegnia) Società controllate H.A.A. Finance S.r.l - Italia „In liquidazione“ 0 76 0 997 0 0HypoService S.r.l. - Italia 7.130 10 0 0 0 0b) Società del gruppo HBI-Bundesholding AG HBI-Bundesholding AG 0 0 0 0 0 0

Denominazione sociale

Interessi attivi su finanziamenti

concessiCommissioni

attive e altri ricaviInteressi passivi

su finanziamenti ricevuti

Commissioni passive e altri

costia) Società controllate H.A.A. Finance S.r.l - Italia „In liquidazione“ 0 36 6 240HypoService S.r.l. - Italia 73 17 0 703b) Società del gruppo HBI-Bundesholding AG HBI-Bundesholding AG 0 0 727 0

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Relazione di Bilancio 2015206

Bilancio al 31 dicembre 2014 – HBI-Bundesholding AG

Voci dell‘attivo 31.12.2014

Cassa e disponibilità -

Titoli del tesoro e valori assimilati

Crediti verso banche 2.218.326

Crediti verso clientela

Obbligazioni e altri titoli di debito

Azioni, quote e altri titoli di capitale

Partecipazioni 1

Partecipazioni in imprese del gruppo

Immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni materiali

Altre attività 107

Ratei e risconti attivi

Totale dell‘Attivo 2.218.434

Voci del passivo 31.12.2014

Debiti verso banche 0

Debiti verso clientela 0

Debiti rappresentati da titoli 0

Passività fiscali 875

Altre passività 2.641.198

Ratei e risconti passivi 0

Fondi accantonamento 0

Fondo per rischi bancari generali 0

Passività subordinate 0

Capitale 70.000

Riserve 0

Utile (Perdita) d‘esercizio (493.639)

Totale del Passivo 2.218.434

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Relazione di Bilancio 2015 207

Conto economico

31.12.2014

Interessi attivi e proventi assimilati 282

Interessi passivi e oneri assimilati 0

Commissioni attive 0

Commissioni passive 0

Dividendi e proventi simili 0

Profitti/perdite da operazioni finanziarie 0

Altri proventi di gestione 0

Spese amministrative (493.921)

a) spese per il personale (25.891)

b) altre spese amministrative (468.030)

Rettifiche di valore su immobilizzazioni 0

Altri oneri di gestione 0

Rettifiche/riprese di valore nette 0

Utile (Perdita) delle attività ordinarie (493.639)Risultato straordinario 0

Imposte sul reddito d‘esercizio 0

Utile (Perdita) dopo le imposte (493.639)Utile (Perdita) d‘esercizio (493.639)

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Relazione di Bilancio 2015208

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La presente sezione non risulta valorizzata.

Parte IAccordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

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Relazione di Bilancio 2015 211

La presente sezione non risulta valorizzata.

Parte LInformativa di settore

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Relazione di Bilancio 2015 215

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Relazione di Bilancio 2015216

Relazione del Collegio SindacaleRelazione del Collegio Sindacale sui risultati dell’esercizio sociale al 31.12.2015

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Relazione di Bilancio 2015222

Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione Il nuovo punto 16-bis) inserito nel primo comma dell’art. 2427 del codice civile dall’art. 37, comma 16 del D.Lgs. 39/2010 prevede che la Nota Integrativa del bilancio d’esercizio debba indicare l‘importo totale dei corrispettivi spettanti al revisore legale o alla società di revisione legale per la revisione legale dei conti annuali, l‘importo totale dei corrispettivi di competenza per gli altri servizi di verifica svolti, l‘importo totale dei corrispettivi di competenza per i servizi di consulenza fiscale e l‘importo totale dei corrispettivi di competenza

per altri servizi diversi dalla revisione contabile. Si riporta quindi nella tabella sottostante l‘esposizione di tutti i com-pensi corrisposti alla Società di Revisione distinti per tipo di servizio.Le informazioni contenute nella tabella che segue sono relative alla Società di Revisione PriceWaterhouseCoopers SpA, che ha cessato il proprio mandato nel mese di novembre 2015, sostituita da KPMG SpA, cui è stato conferito incarico ex art.14 del DLgs 39/2010 per il perio-do 2015-2023 Il corrispettivo concordato per la revisione legale del bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è di circa 80 migliaia di euro al netto dell’IVA.

Allegati di bilancio

Tipologia di servizi Soggetto erogante il servizio Totale

Revisione Bilancio PricewaterhouseCoopers SpA 104

Servizi di Attestazione PricewaterhouseCoopers SpA 63

Altri servizi PricewaterhouseCoopers SpA 89

256

I corrispettivi sono al netto dell‘I.V.A

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Principi contabili internazionali omologati al 31 dicembre 2015

Regolamento di omologazione

Principi contabili ModificheIAS 1 Presentazione del bilancio 1126/08 1260/08; 1274/08; 53/09; 70/09 243/10; 149/11;

475/12;301/13

IAS 2 Rimanenze 1126/08 70/09

IAS 7 Rendiconto finanziario 1126/08 1260/08; 1274/08; 70/09

IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime ed errori 1126/08 1274/08; 70/09

IAS 10 Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del Bilancio 1126/08 1274/08; 70/2009

IAS 11 Commesse a lungo termine 1126/08 1260/08; 1274/08

IAS 12 Imposte sul reddito 1126/08 1274/08; 1255/12

IAS 16 Immobili, impianti e macchinari 1126/08 1274/08; 70/09; 301/13; 28/15

IAS 17 Leasing 1126/08 243/10

IAS 18 Ricavi 1126/08 69/09

IAS 19 Benefici per i dipendenti 1126/08 1274/08; 70/09; 475/12; 28/15

IAS 20 Contabilizz. dei contributi pubblici e informativa sull'assistenza pubblica 1126/08 1274/08; 70/09

IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere 1126/08 1274/08; 69/09

IAS 23 Oneri finanziari 1126/08 1260/08; 70/09

IAS 24 Informativa di Bilancio sulle operazioni con parti correlate 1126/08 1274/08; 632/10; 28/15

IAS 26 Rilevazione e rappresentazione in bilancio dei fondi pensione 1126/08

IAS 27 Bilancio consolidato e separato 1126/08 1274/08; 69/09; 70/09; 149/11; 1254/12

IAS 28 Partecipazioni in società collegate 1126/08 1274/08; 70/09; 1254/12

IAS 29 Informazioni contabili in economie iperinflazionate 1126/08 1274/08; 70/09

IAS 31 Partecipazioni in joint venture 1126/08 70/09

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio 1126/08 1274/08; 53/09; 70/2009; 1256/12; 301/13

IAS 33 Utile per azione 1126/08 1274/08

IAS 34 Bilanci intermedi 1126/08 70/09; 149/11; 301/13

IAS 36 Riduzione durevole di valore delle attività 1126/08 1274/08; 69/09; 70/09; 243/10; 1374/13

IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali 1126/08 1274/08

IAS 38 Attività immateriali 1126/08 1260/08; 1274/08; 70/09; 243/10; 28/15IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione 1126/08 1274/08; 53/09; 70/09; 1171/09

243/10; 1375/13; IAS 40 Investimenti immobiliari 1126/08 1274/08; 70/09; 1361/14IAS 41 Agricoltura 1126/08 1274/08; 70/09IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards 1126/08 1274/08; 69/09; 1136/09; 550/103; 574/10; 149/11;

1255/12; 183/13; 301/13IFRS 2 Pagamenti basati sulle azioni 1126/08 1261/08; 28/15IFRS 3 Aggregazioni aziendali 1126/08 149/11; 1361/14; 28/15IFRS 4 Contratti assicurativi 1126/08 1274/08; 1165/09IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate 1126/08 1274/08; 70/09IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie 1126/08

IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative 1126/08 1274/08; 53/09; 70/09; 1165/09; 149/11; 1256/12IFRS 8 Settori operativi 1126/08 1260/08; 1274/08; 243/10; 632/10; 28/15

IFRS 10 Bilancio Consolidato 1254/12 313/13

IFRS 11 Accordi a controllo congiunto 1254/12 313/13

IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità 1254/12 313/13IFRS 13 Valutazione del fair value 1255/12 1361/14; 28/15

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Relazione di Bilancio 2015224

Regolamento di omologazione

Documenti interpretativi ModificheIFRIC 1 Cambiamenti nelle passività iscritte per smantellamenti, ripristini e passività similari 1126/08 1260/08; 1274/08

IFRIC 2 Azioni dei soci in entità cooperative e strumenti simili 1126/08 53/09

IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing 1126/08

IFRIC 5 Diritti derivanti da interessenze in fondi per smantellamenti, ripristini e bonifiche ambientali 1126/08

IFRIC 6Passività derivanti dalla partecipazione ad un mercato specifico - Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche 1126/08

IFRIC 7Applicazione del metodo della rideterminazione ai sensi dello IAS 29 - Informazioni contabili in economie iperinflazionate 1126/08 1274/08

IFRIC 8 Ambito di applicazione dell'IFRS 2 1126/08

IFRIC 9 Rivalutazione dei derivati incorporati 1126/08 1171/09

IFRIC 10 Bilanci intermedi e interruzione durevole di valore 1126/08 1274/08

IFRIC 11 Operazioni con azioni proprie e del gruppo 1126/08

IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della clientela 1126/08 149/11

IFRIC 14IAS 19 - Il limite relativo a un'attività a servizio di un piano a benefici definiti, le previsioni di contribuzione minima e la loro interazione 1126/08 1274/08; 633/10

IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili 636/09

IFRIC 16 Coperture di un investimento netto in una gestione estera 460/09

IFRIC 17 Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da disponibilità liquide 1142/09

IFRIC 18 Cessione di attività da parte della clientela 1164/09

IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale 662/10

IFRIC 20 Costi di sbancamento nella fase di produzione di una miniera a cielo aperto 1255/12

IFRIC 21 Tributi 634/14

SIC 7 Introduzione dell'Euro 1126/08 1274/08; 494/09

SIC 10 Assistenza pubblica - Nessuna specifica relazione alle attività opertative 1126/08 1274/08

SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (Società veicolo) 1126/08

SIC 13 Imprese a controllo congiunto - Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo 1126/08 1274/08

SIC 15 Leasing operativo - Incentivi 1126/08 1274/08

SIC 21 Imposte sul reddito - Recupero delle attività rivalutate non ammortizzabili 1126/08

SIC 25 Imposte sul reddito - Cambiamenti di condizione fiscale di un'impresa o dei suoi azionisti 1126/08 1274/08SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing 1126/08

SIC 29 Informazioni integrative - Accordi per servizi in concessione 1126/08 1274/08; 254/09

SIC 31 Ricavi - Operazioni di baratto comprendenti servizi pubblicitari 1126/08SIC 32 Attività immateriali - Costi connessi a siti web 1126/08 1274/08

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Relazione di Bilancio 2015 225

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Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.a.Via Alpe Adria, 6 - 33010 Tavagnacco (UD)tel. 0432 537211fax 0432 [email protected]