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Procedura di valutazione comparativa per la copertura di n. 1 posto di Professore associato presso l'Università degli Studi di Genova, Facoltà di Lettere e Filosofia, settore scientifico - disciplinare L-FIL-LET/05 FILOLOGIA CLASSICA - D.R. n. 1865 del 3.04.2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 28, IV serie speciale, del 9.04.2002 RELAZIONE La Commissione, nominata con decreto rettorale n. 2752 del 19.07.2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 61, IV serie speciale, del 2.08 Facoltà di Lettere e Filosofia.2002 e composta dai Signori: Prof. GUIDO PADUANO, Professore ordinario settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05 Università degli Studi di Pisa Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Prof. PIERGIORGIO PARRONI Professore ordinario settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05 Università degli Studi "la Sapienza" di Roma Facoltà di Lettere e Filosofia Professoressa GIUSEPPINA BARABINO Professore ordinario settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05 Università degli Studi di Genova Facoltà di Lettere e Filosofia Membro interno Prof. ANTONINO GRILLO Professore associato settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05 Università degli Studi di Messina Facoltà di Lettere e Filosofia Prof. OLIMPIO MUSSO Professore associato settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05 Università degli Studi di Firenze Facoltà di Lettere e Filosofia; ottenuta l'autorizzazione del Rettore, si è riunita il giorno 11 settembre 2002 alle ore 9,30 per via telematica, come previsto dall'art. 4, comma 12 del D.P.R.23.3.2000 n.117. E' stato nominato Presidente il Prof. Guido Paduano; ha svolto le funzioni di Segretario il Prof. Olimpio Musso. La Commissione ha preso altresì visione del bando e dell'elenco dei candidati ammessi e ha constatato che non esisteva nessuna delle cause di incompatibilità prevista dagli artt. 51 e 52 del codice di procedura civile. Con riferimento al bando, la Commissione ha preso atto in particolar modo degli artt. 1,3,5 e 7 ed in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 4, comma 1, del D.P.R. 23.3.2000, n. 117, ha predeterminato i criteri di massima e le procedure della valutazione comparativa dei candidati, tenuto conto delle indicazioni contenute nell'art. 7 del bando stesso: Criteri per valutare le pubblicazioni scientifiche ed il curriculum complessivo del candidato: a) originalità e innovatività della produzione scientifica e rigore metodologico; b) apporto individuale del candidato, analiticamente determinato nei lavori in collaborazione; c) congruenza dell'attività del candidato con le discipline ricomprese nel settore scientifico-disciplinare per il quale è bandita la procedura ovvero con tematiche interdisciplinari che le comprendano; d) rilevanza scientifica della collocazione editoriale delle pubblicazioni e loro diffusione all'interno della comunità scientifica; e) continuità temporale della produzione scientifica, anche in relazione alla evoluzione delle conoscenze nello specifico settore scientifico-disciplinare. Ai fini della suddetta valutazione la Commissione fa anche ricorso, ove possibile, a parametri riconosciuti in ambito scientifico-internazionale. Titoli valutabili e criteri di valutazione: a) attività didattica svolta anche all'estero; b) i servizi prestati negli atenei e negli enti di ricerca, italiani e stranieri; c) l'attività di ricerca, comunque svolta, presso soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri; d) i titoli di dottore di ricerca e la fruizione di borse di studio finalizzate ad attività di ricerca; e) il servizio prestato nei periodi di distacco presso i soggetti di cui all'articolo 3, comma 2, del decreto legislativo 27 luglio 1990, n. 297; f) l'organizzazione, direzione e coordinamento di gruppi di ricerca; g) il coordinamento di iniziative in campo didattico e scientifico svolte in ambito nazionale ed internazionale. Modalità di svolgimento della prova didattica: per lo svolgimento della prova didattica la Commissione stabilisce di seguire le seguenti modalità: verranno predeterminate tracce in numero pari a quello dei candidati più due e i candidati verranno chiamati a sorteggiare la loro prova nell'ordine a sua volta stabilito per sorteggio. Criteri per la valutazione della prova didattica per i candidati: la Commissione stabilisce inoltre di apprezzare in particolare le competenze e le capacità di orientamento nel campo specifico, la perspicuità logica e comunicativa, la capacità di inquadrare singoli problemi in un vasto ambito di coordinate culturali. La Commissione, inoltre, considerato il disposto dell'art. 4, comma 11 del D.P.R. n. 117/00, ha stabilito che il procedimento si sarebbe concluso entro l'11.10.2000 e ha definito il calendario delle prove.

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Procedura di valutazione comparativa per la copertura di n. 1 posto di Professore associato presso l'Universitàdegli Studi di Genova, Facoltà di Lettere e Filosofia, settore scientifico - disciplinare L-FIL-LET/05 FILOLOGIACLASSICA - D.R. n. 1865 del 3.04.2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 28, IV serie speciale, del 9.04.2002

RELAZIONE

La Commissione, nominata con decreto rettorale n. 2752 del 19.07.2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficialen. 61, IV serie speciale, del 2.08 Facoltà di Lettere e Filosofia.2002 e composta dai Signori:Prof. GUIDO PADUANO, Professore ordinario settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05 Università degli Studidi Pisa Facoltà di Lingue e Letterature StraniereProf. PIERGIORGIO PARRONI Professore ordinario settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05 Università degliStudi "la Sapienza" di Roma Facoltà di Lettere e FilosofiaProfessoressa GIUSEPPINA BARABINO Professore ordinario settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05Università degli Studi di Genova Facoltà di Lettere e Filosofia Membro internoProf. ANTONINO GRILLO Professore associato settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05 Università degliStudi di Messina Facoltà di Lettere e Filosofia

Prof. OLIMPIO MUSSO Professore associato settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05 Universitàdegli Studi di Firenze Facoltà di Lettere e Filosofia;

ottenuta l'autorizzazione del Rettore, si è riunita il giorno 11 settembre 2002 alle ore 9,30 per viatelematica, come previsto dall'art. 4, comma 12 del D.P.R.23.3.2000 n.117.

E' stato nominato Presidente il Prof. Guido Paduano; ha svolto le funzioni di Segretario il Prof. OlimpioMusso.

La Commissione ha preso altresì visione del bando e dell'elenco dei candidati ammessi e ha constatatoche non esisteva nessuna delle cause di incompatibilità prevista dagli artt. 51 e 52 del codice di procedura civile.

Con riferimento al bando, la Commissione ha preso atto in particolar modo degli artt. 1,3,5 e 7 ed inottemperanza a quanto disposto dall'art. 4, comma 1, del D.P.R. 23.3.2000, n. 117, ha predeterminato i criteri dimassima e le procedure della valutazione comparativa dei candidati, tenuto conto delle indicazioni contenutenell'art. 7 del bando stesso:

Criteri per valutare le pubblicazioni scientifiche ed il curriculum complessivo del candidato:a) originalità e innovatività della produzione scientifica e rigore metodologico;b) apporto individuale del candidato, analiticamente determinato nei lavori in collaborazione;c) congruenza dell'attività del candidato con le discipline ricomprese nel settore scientifico-disciplinare

per il quale è bandita la procedura ovvero con tematiche interdisciplinari che le comprendano;d) rilevanza scientifica della collocazione editoriale delle pubblicazioni e loro diffusione all'interno della

comunità scientifica;e) continuità temporale della produzione scientifica, anche in relazione alla evoluzione delle conoscenze

nello specifico settore scientifico-disciplinare.Ai fini della suddetta valutazione la Commissione fa anche ricorso, ove possibile, a parametri riconosciuti

in ambito scientifico-internazionale.Titoli valutabili e criteri di valutazione:a) attività didattica svolta anche all'estero;b) i servizi prestati negli atenei e negli enti di ricerca, italiani e stranieri;c) l'attività di ricerca, comunque svolta, presso soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri;d) i titoli di dottore di ricerca e la fruizione di borse di studio finalizzate ad attività di ricerca;e) il servizio prestato nei periodi di distacco presso i soggetti di cui all'articolo 3, comma 2, del decreto

legislativo 27 luglio 1990, n. 297;f) l'organizzazione, direzione e coordinamento di gruppi di ricerca;g) il coordinamento di iniziative in campo didattico e scientifico svolte in ambito nazionale ed

internazionale.Modalità di svolgimento della prova didattica:per lo svolgimento della prova didattica la Commissione stabilisce di seguire le seguenti modalità:

verranno predeterminate tracce in numero pari a quello dei candidati più due e i candidati verranno chiamati asorteggiare la loro prova nell'ordine a sua volta stabilito per sorteggio.

Criteri per la valutazione della prova didattica per i candidati:la Commissione stabilisce inoltre di apprezzare in particolare le competenze e le capacità di orientamento

nel campo specifico, la perspicuità logica e comunicativa, la capacità di inquadrare singoli problemi in un vastoambito di coordinate culturali.

La Commissione, inoltre, considerato il disposto dell'art. 4, comma 11 del D.P.R. n. 117/00, ha stabilito cheil procedimento si sarebbe concluso entro l'11.10.2000 e ha definito il calendario delle prove.

La Commissione, infine, ha disposto l'immediata consegna dei predetti criteri al Dipartimento RisorseUmane e Organizzazione, Servizio Organico, Reclutamento e Mobilità al fine di consentire la pubblicità dei criterimedesimi.Nella seconda seduta, il giorno 9.10.2002, la Commissione, attenendosi ai criteri stabiliti nella 1^ seduta, haproceduto alla valutazione delle pubblicazioni scientifiche e dei titoli presentati dai candidati, nel rispetto diquanto previsto dal Bando e, dopo attenta analisi da parte di ogni Commissario, è stato formulato per ciascuncandidato un giudizio di cui all'allegato A, che fa parte integrante della presente relazione.

Terminata la formulazione dei giudizi sui candidatri da parte dei singoli Commissari, la Commissione haproceduto alla discussione collegiale attraverso la comparazione dei singoli giudizi.

Si è pervenuto, pertanto, alla formulazione di un giudizio collegiale per ciascuno dei candidati di cuiall'allegato B, che faparte integrante della presente relazione.

Nella terza seduta, il giorno 10.10.2002, durante la quale si è svolta la discussione sulle pubblicazioniscientifiche presentate, la Commissione, tenuto conto del programma generale della prova didattica indicata nelbando, predetermina le seguenti tracce secondo le modalità stabilite nella prima seduta, corrispondenti al numerodei candididati più 2 al fine di consentire a tutti i candidati di sorteggiare su almeno 3 prove quella da svolgere:-traccia n .1) La teodicea di Eschilo (con particolare riferimento al secondo stasimo dell’Agamennone)-traccia n. 2) Euripide e la questione femminile.-traccia n.3) Le Nuvole di Aristofane: fantasia comica e referenti storico-filosofici.-traccia n. 4) Il servus callidus come demiurgo nella palliata.-traccia n. 5) I buoni sentimenti nel teatro di Plauto (con riferimento a una o più commedie, a scelta del candidato).-traccia n. 6) L’Edipo di Seneca.

Fatto l'appello, sono risultati presenti i seguenti candidati, dei quali è stata accertata l'identità personale:Dottoressa Anna Maria MesturiniDottoressa Maria Serena MirtoDottoressa Elena RossiDottoressa Margherita Rubino

La Commissione decide di far svolgere le prove e sostenere la discussione sulle pubblicazioniscientifiche presentate da ciascun candidato secondo l’ordine stabilito per sorteggio (che viene a coincidere conquello alfabetico) e dà quindi inizio alle stesse, avendo preventivamente fatto constatare l’integrità della chiusuradei pieghi contenenti le tracce:

Il tempo della discussione è stato fissato in circa 30 minuti.La dott. Anna Maria Mesturini inizia la prova alle ore 8.30, estrae la traccia n. 6, sostiene la discussione

sulle pubblicazioni scientifiche presentate e termina la prova alle ore 9.05.La dott. Maria Serena Mirto inizia la prova alle ore 9.20, estrae la traccia n. 3, sostiene la discussione sulle

pubblicazioni scientifiche presentate e termina la prova alle ore 9.45. La dott. Elena Rossi inizia la prova alle ore 10.00, estrae la traccia n. 4, sostiene la discussione sullepubblicazioni scientifiche presentate e termina la prova alle ore 10.30. La dott. Margherita Rubino inizia la prova alle ore 10.45, estrae la traccia n. 2, sostiene la discussione sullepubblicazioni scientifiche presentate e termina la prova alle ore 11,15.

Al termine della discussione sulle pubblicazioni scientifiche da parte di ciascun candidato, usciti ipresenti, e prima dell'inizio delle prove del candidato successivo, sono stati espressi i giudizi individuali deiCommissari e successivamente, dopo ampia discussione, sono stati formulati i giudizi collegiali di cui,rispettivamente, agli allegati C e D, che fanno parte integrante della presente relazione.

Nella quarta seduta, il giorno 11.10.2002, alle ore 9, 15, durante la quale si è svolta la prova didattica, laCommissione ha deciso di far svolgere le prove secondo l'ordine stabilito e ha dato inizio alle stesse

Al termine della prova di ogni candidato, usciti i presenti, e prima dell'inizio della prova del candidatosuccessivo, sono stati espressi i giudizi individuali dei Commissari e successivamente, dopo ampia discussione,sono stati formulati i giudizi collegiali, di cui, rispettivamente, agli allegati E e F, che fanno parte integrante dellapresente relazione.

Nella quinta seduta, il giorno 11.10.2002, alle ore 14, la Commissione giudicatrice, sulla base dei giudizicollegiali formulati, sui titoli presentati e sulle prove effettuate, ha espresso, per ciacun candidato, i giudizicomplessivi, di cui all'allegato G, che fa parte integrante della presente relazione.

La Commissione ha quindi proceduto alla valutazione comparativa dei candidati sulla base dei predettigiudizi complessivi. Succesivamente ha proceduto alla votazione secondo l’ordine alfabetico dei candidati. Ilrisultato è stato il seguente:

Dott. Anna Maria Mesturini voti favorevoli n. 1Dott. Maria Serena Mirto voti favorevoli n. 4Dott. Elena Rossi voti favorevoli n. 1

Dott. Margherita Rubino voti favorevoli n. 4Conseguentemente la Commissione ha individuato inequivocabilmente quali idonei i seguenti due

candidati, in applicazione delle disposizioni contenute nell'art. 4, comma 13, del D.P.R. 23.3.2000, n. 117:Dott. Maria Serena MirtoDott. Margherita RubinoLetto, approvato e sottoscritto.

La Commissione

Prof. Guido Paduano (Presidente)...........................................

Prof. Piergiorgio Parroni........................ ...........................

Professoressa Giuseppina Barabino.........................................

Prof. Antonino Grillo..........................................................

Prof. Olimpio Musso...........................................................

ALL. A

GIUDIZI DEI SINGOLI COMMISSARI

Su Anna Maria MESTURINI

Commissario Giuseppina Barabino

Dal curriculum presentato emerge che la candidata ha prestato servizio presso la Facoltà di Lettere eFilosofia dell'Università di Genova dal 1/5/1976 al 30/9/1977 in qualità di assistente incaricato alla cattedra diLetteratura Greca; dal 1/10/1977 al 25/10/1981 come Borsista C.N.R; dal 26/10/1981 a tutt'oggi presta servizio inqualità di Ricercatore confermato (settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/02) presso la medesima Facoltà; hainoltre tenuto in qualità di supplente o per affidamento i seguenti insegnamenti: nel 1992-1993 Grammatica Greca eLatina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova; nel 1993-1994 e 1994-1995 Filologia Grecae Latina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Sassari; dal 1995-1996 al 1997-1998 Esegesi dellefonti letterarie presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova; dal 1998-1999 a tutt'oggi ricoprel'affidamento di Storia della Filologia e della Tradizione Classica (settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05)presso la medesima Facoltà.

La produzione scientifica della candidata, pubblicata con continuità tra il 1980-1981 al 2001, è costituitada una serie di articoli, pubblicati in autorevoli riviste o in volumi miscellanei e da un volume, edito nella Collanadel D.AR.FI.CL.ET.

Gli autori e le tematiche privilegiate negli articoli sono Euripide, Empedocle, la Poetica di Aristotele e ilTractatus Coislinianus.Per quanto riguarda Euripide, la Dottoressa Mesturini analizza dal punto di vista testuale ed esegetico i frr. 289 e292 N.2 del Bellerofonte e ne propone una nuova interpretazione; esamina inoltre tre occorrenze del termineyeggo" nell'Ecuba, che ricondurrebbero alle dottrine ottiche che privilegiano il fuoco (a teorie pitagoriche o alladottrina empedoclea).

Per quanto riguarda la Poetica di Aristotele la Dottoressa Mesturini ne esamina alcuni particolari: ilpasso 17,1455 a 22-33 e il valore di alcuni termini come oyi" e kosmo" (che interpreta con il valore di "ornato");inoltre presenta alcune riflessioni sulle esegesi umanistiche alla Poetica di Vincenzo Maggi e di AntonioRiccoboni. Connessi con le ricerche sulla Poetica di Aristotele sono gli studi sul Tractatus Coislinianus, aproposito del quale la candidata sostiene che si tratta di una serie di appunti sulla commedia ricavati qua e là,

magari a scopo scolastico, alcuni dei quali presentano un'indubbia origine aristotelica o, almeno, peripatetica, manon può essere prodotto come prova dell'esistenza di un secondo libro della Poetica di Aristotele.

L'interesse per Empedocle e per altri autori è dimostrato da tre contributi: in uno esamina il termineglaukwpi" in Omero, Empedocle (fr. 84 D.K.), Euripide (fr. 1009 N.2) e Nonno (Dion. V 70), in un altro presenta unanuova interpretazione del fr. 93 D.-K. di Empedocle, in un terzo interpreta in senso erotico le parole autaisinkulikessi di Teocrito (Talisie 70).

In tre articoli la candidata affronta tematiche riguardanti autori latini; dimostra che una svista che si leggein or. 29 (scambio tra Aristofane ed Eupoli) forse non è dovuta a Cicerone, ma alle sue fonti, sostiene in modoconvincente che in Orazio (sat. II 3,14) dietro l'improba Siren probabilmente si celano le "cicale-Sirene"platoniche, esamina analiticamente due lemmi del grammatico Nonio Marcello, uno sulle proprietà e sui nomi deisingoli venti, l'altro sul vento in sé.

Il recente volume Rhythmos, che in qualche modo si collega alle ricerche sulla poetica, è costituito daundici saggi (nove inediti e due già pubblicati), il cui tema di fondo può essere identificato nell'ambito delle teorieestetiche, in particolare della "drammaturgia comica". La candidata esamina testi di diversi autori (Platone,Plutarco, Polluce, Quintiliano ecc.) e varie problematiche, tra l'altro le citazioni nella Vita di Nicia 4,2-8 di Plutarcoe in particolare quella di Aristofane, equites 358 variata, adattata al contesto discorsivo e anche ideologico, laquestione della sinonimia o complementarietà tra ruqmo" e sc§hma, gli accenni di estetica drammatica nel Deadulatore et amico di Plutarco, la tradizione di kolax e parasito" da Asio di Samo ad Ateneo. Saggi filologici insenso più stretto il quarto, in cui la candidata nel testo di Quintiliano, inst. X 1,71 propone l'integrazione uxorumin luogo di caelibum di Spalding, il sesto, in cui presenta la maschera dell'eikoniko" in Polluce on. IV 146-148Bethe e ne congettura la presenza in Tractatus Coislinianus XV 43-45 Koster e il settimo, in cui propone unanuova interpretazione del fr. 2 Sandbach del Sicionio di Menandro. I due ultimi saggi del volume si allontananodai precedenti perché in uno è esaminato il topos del confronto tra amico e adulatore in un'opera buffa di G.Rossini (La pietra del paragone), nell'altro gli echi rossiniani in Piccolo mondo antico.

In conclusione la candidata con la sua attività didattica lavora nell'ambito dei settori scientifico-disciplinari L-FIL-LET/02 e L-FIL-LET/05, la sua produzione scientifica, che si in inquadra nel settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05, per la vivacità degli interessi, per la varietà delle tematiche trattate, per il rigorefilologico e per la serietà dell'impegno testuale ed esegetico di alcuni contributi è degna di essere presa inconsiderazione.

Commissario Antonino Grillo

Ricercatore confermato e docente per affidamento di Storia della filologia e della tradizione classica, ladottoressa Anna Maria MESTURINI ha al suo attivo un’apprezzabile produzione scientifica.

Dei 15 titoli presentati, il più recente è un volume di oltre 300 pagine (Rhythmos, Genova 2001) costituitoda 11 capitoli: vi sono affrontati vari temi e problemi, di natura esegetica e/o testuale, relativi quasi tutti a quelloche è, ormai da diversi anni, l’oggetto principale delle ricerche della candidata, vale a dire la teoresi comica ed inprimo luogo il Tractatus Coislinianus.

Degli altri 14 studi, per lo più articoli ospitati da note riviste specialistiche, il gruppo più numeroso (5)tratta questioni relative alla Poetica aristotelica ed al sopra menzionato ‘trattato’ mentre i rimanenti vertono suquestioni euripidee (nn. 1, 2 e 5), su loci più o meno vexati di Teocrito e di Orazio, su due frammenti diEmpedocle, su una famosa citazione ciceroniana sbagliata e su ventus e la sua proprietas in Nonio.

Si tratta di lavori che meritano considerazione soprattutto per puntualità di analisi, ampiezza didocumentazione e capacità critico-filologiche.

Commissario Guido Paduano

La candidata presenta una serie di pubblicazioni che nella maggior parte dei casi affrontano problemipuntuali, sviscerando con grande diligenza ed esattezza lo status quaestionis e in genere pervenendo a risultaticondivisibili per intelligenza ed equilibrio. Le sue principali direttrici di interesse sono da un lato l’indaginelessicografica, particolarmente felice quando è applicata al linguaggio filosofico-scientifico e alla sua utilizzazionesulla scena attica, dall’altro il confronto con rilevanti problemi di estetica antica (la Poetica aristotelica, ilTractatus Coislinianus).

Il recente volume Rhythmos. Percorsi (alternativi) della tradizione classica, che è l’opera di maggiormole e impegno della Mesturini, si presenta con un profilo abbastanza disuguale: accanto a ricerche ben definite,

dello stesso tenore delle precedenti, convivono tentativi di sintesi ambiziosi, ma dall’esito incerto, come il primocapitolo, dedicato al tema della creatività poetica e che da questo slitta quasi inavvertitamente verso quellodell’intertestualità. Accade infatti che passione e vastità di cultura, indiscutibili doti della candidata rischino diaffollare troppo il discorso critico, opacizzandone alquanto finalità e risultati.

Commissario Piergiorgio Parroni

La produzione della candidata, orientata in senso filologico e storico-linguistico, ha dapprima toccatosingoli problemi concernenti prevalentemente testi del teatro tragico e comico greco, per poi estendersi alle teorieestetiche relative all’argomento, con particolare riguardo alla drammaturgia comica.

In un articolo dedicato all’esame del fr. 289 N2 del Bellerofonte di Euripide si apprezza la dottrina e laprecisione con cui vengono esposte le varie interpretazioni del discusso frammento e l’equilibrio delleconclusioni. Tali qualità sono evidenti anche nell’esame di un altro frammento, il 292 N2, per il quale si propone,in modo ben argomentato, un diverso ordine rispetto a quello consueto. Buona l’indagine su un passodell’Ecuba euripidea, dove si fanno pertinenti osservazioni circa la conoscenza da parte di Euripide di dottrineottiche, soprattutto di matrice pitagorica. Un gruppo di saggi verte sulla Poetica di Aristotele, in cui, attraversoun approfondito esame di alcuni termini tecnici, si perviene a più precise definizioni teoriche riguardanti latragedia e la commedia e si affronta il problema posto dal Tractatus Coislinianus, che viene persuasivamentericondotto nell’ambito della compilazione tarda.

Questo tipo di ricerche culmina in un corposo saggio recente, Rhythmos, Percorsi (alternativi) dellatradizione classica (Università di Genova, Facoltà di Lettere, DARFICLET 2001, pp. 364), in cui il discorso siallarga a una prospettiva intertestuale in senso molto ampio, che arriva a includere autori moderni di teatro, inclusii libretti d’opera. Il volume dà a volte l’impressione della desultorietà per il fitto intreccio di argomenti, ma il filoconduttore non può dirsi assente.

La ricerca storico-linguistica al servizio dell’esegesi emerge da uno studio sui vv. 69-70 delle Talisie diTeocrito, dove la possibile presenza di un uso omerico darebbe nuova pregnanza al testo, e in due note dedicatea frammenti di Empedocle.

In ambito latino si sostiene che la confusione di Aristofane con Eupoli in Cicerone, Or. 29 è da attribuirenon a lapsus, secondo la communis opinio, ma alla fonte utilizzata da Cicerone, come induce a credere ilconfronto con Diodoro Siculo. Forse un po’ forzato, anche se suggestivo, il richiamo al Fedro platonico perspiegare l’appellativo oraziano di improba Siren riferito alla desidia (Sat. 2, 3, 14-15). Ricca di erudizione l’analisidi un lemma di Nonio riguardante i venti. Altri contributi ad autori latini sono presenti nel già citato Rhythmos (siveda p. es. la congettura uxorum in luogo di caelibum di Spalding in Quintiliano, 10, 1, 71).

Nel complesso si tratta di una candidata di solida preparazione e ben definiti interessi.

Commissario Olimpio Musso

La candidata nel suo volume Rhythmos e in diversi articoli ha particolarmente condotto ricerche sulla teoresicomica con particolare riguardo al Tractatus Coislinianus. Ha altresì affrontato vari problemi esegetico-testuali(frr. di Empedocle, Teocrito, Nonio, Orazio ecc:). Nel complesso la sua produzione dimostra un sicuro metodofilologico.

Su Maria Serena MIRTO

Commissario Giuseppina Barabino

Dal curriculum presentato emerge che la candidata dal 16 agosto 1981 presta servizio in qualità diricercatore confermato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e, a partire dall'a.a. 1994-1995, ricopre presso laFacoltà di Lingue e Letteratura Straniere dell'Università di Pisa la supplenza dell'insegnamento di Storia dellaCultura e della Tradizione Classica.La produzione scientifica della candidata, pubblicata con continuità presso autorevoli Case Editrice, in volumimiscellanei e in pregevoli riviste tra il 1980 e il 2002, verte principalmente su autori greci. I poeti privilegiati sonoOmero ed Euripide.

Di Omero la candidata ha curato per la Casa Editrice Einaudi Gallimard (Biblioteca della Pléiade) ilcommento di tutta l'Iliade (essenziale, ma esauriente sotto ogni angolazione, anche sotto il punto di vistafilologico e stilistico) e una parte del saggio introduttivo (sugli eroi e il poeta). Ha inoltre curato un'antologia , incui sono presentati in primo piano i riti che strutturano la società omerica. L'inquadramento antropologico, checostituisce la caratteristica di questo florilegio, evidenziando la centralità della condizione umana e l'universalitàdella sua problematica nella poesia di Omero, consente un migliore apprezzamento del testo. Dopoun'introduzione sui poemi omerici i brani (in tutto quindici, nove dell'Iliade e sei dell'Odissea) sono disposti incinque sezioni: il sacrificio, lo scambio dei doni e i rapporti di ospitalità, l'istituto matrimoniale e l'amore coniugale,il rito di supplica e il pianto rituale. Ciascun brano è illustrato da una o più parti introduttive e da un commentopuntuale, pregevole sotto ogni aspetto.Anche tre recensioni dimostrano l'interesse della candidata per Omero, tra queste la più impegnata la terzasull'immagine del lupo e del cane nella Grecia antica da Omero a Platone.Per quanto riguarda Euripide, la candidata ha curato l'introduzione, la traduzione e le note dell'Eracle per laBiblioteca Universale Rizzoli (nell'introduzione, tra l'altro, rileva l'umanizzazione dell'eroe nel progetto religiosoeuripideo e analizza la razionalizzazione di Seneca).Delle rimanenti tragedie euripidee soprattutto l'Oreste, l'Elettra , le Supplici, l'Ifigenia Taurica, la Medea, e lo Ionesono stati oggetto di studio da parte della candidata. In particolare dell'Oreste difende l'autenticità dei vv. 588-590, nell'Elettra analizza il motivo del sacrificio, nelle Supplici il dolore delle madri, la cui cultura arcaica etradizionale si distingue dalla cultura nuova in cui si muovono gli altri personaggi. Per l'Ifigenia Taurica laDottoressa Mirto dimostra che la fine del destino sacrificale e la rinascita delle sorti familiari si leganoindissolubilmente alla fondazione di pratiche cultuali intese a rigenerare l'immagine distante e crudele della deaArtemide; della Medea presenta l'originalissima versione moderna di Christa Wolf; dello Ione propone unasuggestiva analisi e raffinate interpretazioni di alcuni episodi.

L'interesse per alcuni temi affrontati negli articoli sulle tragedie euripidee sono confermati da altri trecontributi: il primo su Marcel Mauss (a circa un secolo dalla pubblicazione del suo saggio sulla natura e lafunzione del sacrificio) e le recenti teorie sul sacrificio, il secondo sulla morte tragica delle donne (il punto dipartenza è costituito da un saggio di Nicole Loraux), il terzo sul motivo del cordoglio nel mondo antico secondoErnesto De Martino.

In conclusione, la ricca produzione scientifica della candidata, la cui attività didattica e scientifica siinquadra nel settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05, dimostra profonda conoscenza di Omero e dellatragedia greca, non solo euripidea, e per la sua originale impostazione antropologica, per le raffinate eapprofondite analisi dei temi tragici e per i pregevoli risultati ottenuti è degna di essere presa in seriaconsiderazione ai fini della presente procedura di valutazione comparativa.

Commissario Antonino Grillo

Ricercatore confermato dal 1981 alla Scuola Normale Superiore di Pisa e dal 1994/’95 supplente di "Storiadella filologia e della tradizione classica" alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Pisa, ladottoressa Maria Serena MIRTO ha al suo attivo una davvero cospicua produzione scientifica.

Due i filoni principali di ricerca: l’epica greca arcaica (con particolare attenzione per l’analisi di modelliantropologici che permettono di apprezzare il valore strutturale di alcuni temi ricorrenti nei poemi omerici), el’ultimo Euripide (con speciale interesse per il suo pensiero religioso ed il suo sperimentalismo drammaturgico,mitopoietico e stilistico).

Dei 15 titoli presentati, meritano particolare apprezzamento: il saggio Gli eroi e il poeta ed il corposo epuntuale commento al poema ‘troiano’ facenti parte dello splendido volume OMERO, Iliade. Traduzione e saggio

introduttivo di G. Paduano (Torino, Einaudi-Gallimard, 1997); il volume sull’Eracle di Euripide (Introduz., traduz. ecomm., Milano, B.U.R., 1997); ed i lavori sulla presunta interpolazione in Eur. Or. 588-90, sul sacrificio nell’Elettradi Euripide e su Divinazione e razionalità nell’Ifigenia Taurica.

Insieme con gli altri, questi titoli evidenziano il possesso, da parte della candidata, di notevolissimecapacità critiche ed ampie conoscenze testuali e bibliografiche.

Commissario Guido Paduano

La candidata affianca a una solida institutio filologica una competenza sulle problematiche religiose eantropologiche della Grecia arcaica e classica, di cui fa fede anche qualche intervento storiografico come icontributi su Marcel Mauss e Ernesto De Martino, e che le permette di attingere una più ampia e articolatacomprensione della civiltà greca nel suo complesso.

Peraltro l’attenzione prestata dalla Mirto alle componenti rituali nella tragedia greca, soprattuttoeuripidea, non si risolve in uno studio di carattere antiquario, ma è volta ad analizzare la funzionalitàdrammaturgica del linguaggio e dei significati religiosi, approfondendo per questa via in modo originale leimplicazioni del messaggio tragico.

Tra i lavori più recenti spiccano la curatela dell’Eracle di Euripide per la BUR, fornita di una ricca e utileintroduzione e di sistematiche annotazioni, e soprattutto il poderoso commento all’Iliade per la Pléiade Einaudi-Gallimard: questo commento, che deve considerarsi uno strumento di valore primario per l’esegesi omerica,assicura al lettore una guida penetrante ed esauriente, che agevola il piacere della lettura senza per questotrascurare la massiccia presenza dei problemi che continuamente si pongono, e che vengono affrontati congrande onestà intellettuale e notevole facilità e felicità di scrittura, dissimulando l’apparato erudito.

Da ricordare anche il vivace saggio sulla Medea di Christa Wolf, dove l’interesse alla culturacontemporanea si associa a quello per le problematiche civili ed etico-politiche.

La candidata merita di essere tenuta nella massima considerazione ai fini della presente valutazionecomparativa.

Commisario Piergiorgio Parroni

La dottoressa Mirto ha essenzialmente orientato i suoi studi verso il teatro tragico greco e i poemiomerici.

In un saggio sui vv. 588-90 dell’Oreste di Euripide dimostra con persuasivi confronti, contro l’ipotesi diEduard Fraenkel divenuta communis opinio, come i versi in questione siano da ritenersi autentici e noninterpolati. Assai fini le analisi condotte sulla metafora sacrificale nell’Elettra , sul lutto delle madri nelle Supplicie su divinazione e razionalità dell’Ifigenia Taurica, che, attraverso scaltrite indagini linguistiche, giungono apenetrare aspetti del teatro euripideo anche con pertinenti osservazioni di carattere sociologico e antropologico.

Questo interesse per la sociologia e l’antropologia è più marcato in saggi dedicati a più vaste tematiche,come quello su Marcel Mauss o quello sulla morte delle donne nel teatro tragico o quello sul cordoglio rituale nelmondo antico o infine quello su Euripide «regista del paradosso morale». In questi lavori la candidata dà prova dinotevoli capacità nel dominare, grazie a solide conoscenze dei testi tragici, una serie di problemi complessi edibattuti.

La candidata si è anche cimentata con l’edizione di una tragedia di Euripide, L’Eracle, che, pur apparsain una collana divulgativa, si lascia apprezzare per una pregevole traduzione e un ricco commento, che fa anchespazio – cosa non comune in edizioni di questo tipo – a questioni testuali. Senza appesantire le note a piè dipagina e in un modo accessibile anche ad un pubblico di non specialisti, la Mirto è in grado di affrontare iprincipali problemi posti dal testo, dimostrando anche una notevole indipendenza di giudizio rispetto all’ultimoeditore di Euripide, il Diggle.

La Mirto mostra anche interesse per la sopravvivenza del teatro tragico greco nelle riscritture modernecon un saggio dedicato a «L’altra Medea» di Christa Wolf.

Per quanto riguarda Omero la Mirto presenta un ponderoso commento (oltre 700 fitte pagine) a tuttal’Iliade, che correda una pregevole edizione del poema con testo a fronte. La Mirto è anche autrice di una sezionedell’introduzione, volta ad illustrare la genesi e la struttura dell’Iliade, nonché altri aspetti del poema (riti, «codiceeroico», divinità ecc.) e i relativi risvolti antropologici. Ad Omero è anche dedicata un’antologia rivolta alle scuolesecondarie, originale nell’impostazione e dotata di un ricco e personale commento. A problematiche omerichesono anche orientate alcune recensioni con contributi.

Nel complesso la candidata presenta una ricca e significativa produzione, che testimonia solidità dipreparazione e si caratterizza per originalità di contributi.

Commissario Olimpio Musso

La dottoressa Maria Serena MIRTO dimostra un’ottima conoscenza dei testi greci, in particolare diEuripide ( nn. 1, 2, 3, 11, 15 ). Sono trattate le tragedie Oreste, Elettra, Supplici, Ifigenia Taurica,Ione tanto dalpunto di vista filologico che teatrale. Salta agli occhi la conoscenza della vasta bibliografia e il rispetto per i criticipiù accreditati, specialmente anglosassoni, notoriamente attenti ai problemi teatrali. Nella traduzione concommento dell’Eracle euripideo (n.13)la candidata si mostra al corrente dei più recenti contributi critici e affronta iproblemi con equilibrio e prudenza. La traduzione è fedele e meditata. In alcuni saggi e recensioni di saggi(nn.4,5,6,7,9,14) si vede l’encomiabile apertura verso discipline storico-etnologiche moderne.Da segnalarel’intensa attività di studio su Omero, rappresentata soprattutto da un poderoso e puntuale commento all’Iliade(n.12) di oltre settecento pagine fitte. La candidata dimostra sensibilità e maturità in tutte le pubblicazioni chepresenta.

Su Elena ROSSI

Commissario Giuseppina Barabino

Dal curriculum presentato emerge che la candidata ha conseguito il titolo di Ph. D, in letteraturacomparata e quello di Dottore di Ricerca in Scienze Letterarie e Retorica dell'Interpretazione presso l'Universitàdella Calabria (1992): inoltre ha vinto il concorso di Borsa di Studio Post-Dottorato, Area Scienze Letterarie, didurata biennale presso la medesima Università (1993-1994); si è anche recata a Parigi e a Bruxelles con una Borsadel dottorato di ricerca per studi bibliografici e consultazione di manoscritti presso la Bibliothèque Nationale diParigi e la Bibliothèque Royale Albert I di Bruxelles (1990-1991); è stata inoltre nominata Ricercatore Universitariopresso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Pisa per il settore scientifico-disciplinareL08A, successivamente inquadrato come L08Y Filologia Classica (1997); attualmente presta servizio comeRicercatore confermato di ruolo presso la medesima Facoltà per il settore scientifico-disciplinare Filologia Classica(ex L08Y).

La produzione scientifica della candidata, pubblicata con continuità tra il 1989 e il 2002 presso autorevoliCase Editrici e in pregevoli riviste e volumi miscellanei, verte su diversi autori e varie tematiche: tra l'altro Ovidio,Seneca, i contributi di Racine allo studio della cultura classica, il sogno e i percorsi dell'interstualità.

Per quanto riguarda Seneca, la Dottoressa Rossi ha curato introduzione, traduzione e note dell'Herculesfurens e dell'Hercules Oetaeus per la Biblioteca Universale Rizzoli (in entrambe le introduzioni mette in evidenzalo spazio che con Seneca l'azione umana ha acquistato). Sempre nell'ambito degli studi senecani si possonoconsiderare il volume sul Tieste di Seneca e i rifacimenti moderni e due articoli (rispettivamente sulle tragedie ditiranni e su Hercule mourant di Jean Rotrou). Nel primo la candidata analizza tre testi: l'Atrée et Thyeste diCrébillon (1707), Les Pélopides di Voltaire (1772) e il Tieste di Foscolo (1797) e dimostra che ciascuno di essi, neiconfronti della grande tematica del mito, risponde con diversa ricettività e con diversi canoni interpretativi. Nelsecondo rileva che nel Riccardo III e nel Macbeth di Shakespeare il comportamento dei tiranni si costruiscelungo percorsi che mostrano punti di contatto estremamente significativi con il Tieste, ma i due personaggimoderni sembrano costruiti, a partire dallo stesso modello, con modalità in percentuali opposte: Shakespeareattiva in Riccardo ciò che nega a Macbeth, diminuisce in Riccardo ciò che aumenta in Macbeth. Nel terzo analizzain particolare l'apoteosi di Ercole.

Per quanto riguarda Ovidio, la Dottoressa Rossi prende in considerazione gli episodi di trasformazionedell'identità sessuale presenti nelle Metamorfosi e ne astrae quattro modelli principali che analizza e dimostra chela logica immaginativa di Ovidio permette di cogliere tutto ciò che nella vita si trasforma.

La candidata dedica due studi a Racine. In un articolo del 1991 confronta la commedia Les Plaideurs conle Vespe di Aristofane e dimostra che Racine con accorta manipolazioone del materiale ha ripreso le opposizioniche caratterizzano la commedia di Aristofane e le ha estese: il mondo giudiziario, la pazzia, il rapporto tragenerazioni. In un volume del 1994 analizza il contributo delle annotazioni di Racine alle tragedie greche (Elettra ,Aiace, Trachinie, Edipo re ed Edipo a Colono di Sofocle, Coefore di Eschilo, Fenicie, Baccanti, Medea,Ippolito, Ione, Elettra ed Ifigenia in Aulide di Euripide). Distingue i meccanismi delle note lungo alcune direttricidi lettura e dimostra che i procedimenti della ricerca raciniana mostrano una pluralità di scopi ed operazioni, ma ilrepertorio tende a raggrupparsi spontaneamente in categorie di osservazioni che rivelano specifici nuclei diinteresse.Nell'Agamennone dell'Alfieri la dottoressa Rossi rileva che il ruolo di Clitemnestra è ridimensionato rispetto aquello che aveva nelle omonime tragedie di Eschilo e di Seneca, mentre il ruolo di Egisto è molto accresciuto:Egisto si è trasformato in uno spregiudicato e crudele artefice del male, capace di usare ogni informazione oelemento d'azione per la propria utilità e far compiere l'atto alle mani di un altro.

Del motivo del sogno si occupa in due articoli: a proposito dell'episodio di Circe nell'Ulysses di Joyce edel Riccardo III di Shakespeare.A proposito dei percorsi dell'interstualità fra classico e moderno, la candidata individua dieci categorie ditrasformazioni testuali (servendosi di molti esempi).

Nel contributo più recente (2002) studia le coordinate mediante le quali Marlowe mette in scena lavicenda di Enea e Didone nella tragedia Dido, Queene of Carthage. Distingue quattro movimenti ed evidenzia,all'interno di una fondamentale aderenza al modello classico, i tratti specifici dello scarto innovativo della tragediadi Marlowe.

In conclusione, la produzione scientifica della candidata, la cui attività didattica e scientifica si inquadranel settore L-FIL-LET/05, dimostra un notevole interesse per le letterature comparate e per la varietà delletematiche trattate e per le suggestive analisi delle opere considerate è degna di essere tenuta in considerazione.

Commissario Antonino Grillo

Ricercatore in Filologia classica all’Università degli Studi di Pisa, la dottoressa Elena ROSSI presenta 14lavori, dei quali 4 sono volumi e gli altri per lo più articoli su riviste o contributi a miscellanee.

Il primo dei 4 volumi, Una metafora presa alla lettera: le membra lacerate della famiglia (Pisa, ETSEditrice, 1989), è, come recita il sottotitolo, uno studio sul «Tieste» di Seneca e i rifacimenti moderni; il secondo,«Les détours obscurs. Le annotazioni di Racine alle tragedie greche (Fasano, Schena Editore, 1994) evidenzia isignificativi elementi che l’attento esame delle note apposte dal grande drammaturgo francese a tragedie greche (5di Sofocle, 1 di Eschilo e 7 di Euripide) fornisce alla migliore conoscenza del suo rapporto con i classici ed alla suastessa poetica; il terzo, SENECA, La follia di Ercole, e SENECA, Ercole sul monte Eta (Milano, BUR, 1999 e 2000rispettivamente), con la Introduzione; la Traduzione e le Note, costituiscono dei notevoli contributi sul teatrosenecano.

Degli altri lavori, quelli che riguardano il mondo greco-romano, fatta eccezione per Ruoli e scambi diruoli nelle Metamorfosi ovidiane, sono essenzialmente delle accurate indagini di letterature comparate sul teatro:Aristofane/Racine, Seneca/Shakespeare, Virgilio/Marlowe, Seneca/Rotrou, Eschilo/Seneca/Alfieri.I rimanenti («It cannot be»: un caso di negazione freudiana nel Riccardo III di Shakespeare e L’inconscio comeinsiemi infiniti nell’episodio di ‘Circe’ dell’Ulysses di Joyce) hanno poco a che fare con il mondo classico.

Si tratta, nel complesso, di una produzione senz’altro degna di considerazione.

Commissario Guido Paduano

Fin dalle sue prime prove, la candidata ha scelto come peculiare campo di interessi la sopravvivenza delmacrotesto dell’antichità classica nel teatro moderno, con spiccata preferenza per le aree del classicismo francesee del settecento. In questo campo spicca, dopo il lavoro sulla fortuna del Tieste di Seneca, la ricca monografiadedicata a Racine, che investe l’attività critica del poeta francese come interprete dei Greci e le sue ricadute nellacomposizione tragica. Il doppio versante di questo libro corrisponde al suo collocarsi – e al collocarsi di buonaparte della produzione della Rossi – al confine fra la filologia classica, in quella parte che studia gli autori antichiattraverso la loro fortuna, e la comparatistica, dove invece diviene predominante l’interesse per l’opera piùrecente, pure arricchita dalla sua storia e stratigrafia culturale.

Altri interventi testimoniano incursioni in altre province della letteratura, nonché un vivace interesse peri problemi di teoria; ma non deve essere messa in secondo piano una parte della produzione più propriamentelatinistica che ha dato i migliori frutti nella curatela per la BUR delle due tragedie «erculee» di Seneca, entrambeintrodotte da saggi interpretativi di notevole spessore.

Commissario Piergiorgio Parroni

La candidata Elena ROSSI mostra uno spiccato interesse per i rifacimenti moderni di opere classiche. Inun volume (Una metafora presa alla lettera ecc.) studia in particolare il diverso atteggiarsi del mito nell’Atrée etThyeste di Crébillon (1707), Les Pélopides di Voltaire (1772), Tieste di Foscolo (1797). Si tratta di un’analisi moltoserrata di questi testi rispetto al modello (il Tieste di Seneca), che anche di per sé è studiato sotto ogni angolaturastrutturale e stilistica.

In un altro cospicuo volume («Les detours obscurs» ecc.) la candidata analizza le note di commento diRacine alle tragedie greche, un argomento di solito poco attraente per i filologi, ma interessante per chi vogliapenetrare nell’officina del drammaturgo francese. Infatti, anche se le tragedie greche studiate e commentate daRacine non sono oggetto di riscrittura, è evidente che il poeta, nel delineare personaggi e situazioni è in grado dimettere a profitto la complessa trama di interrelazioni che gli proviene dalla sua conoscenza diretta e approfonditadel teatro greco. A Racine è dedicato anche un altro saggio, in cui si mette in luce il rapporto fra i Plaideurs e leVespe di Aristofane. Ancora al teatro barocco francese è indirizzato uno studio che analizza i punti di contatto e ledivergenze dal modello di una tragedia di Rotrou, l’Hercule mourant, e la corrispondente di Seneca, l’HerculesOetaeus.

Lo stesso tipo di analisi applicato al teatro inglese ha dato luogo a indagini sulla Tragedy of Dido, queenof Carthage di Marlow, in rapporto a Virgilio, e sul Riccardo III e il Macbeth di Shakespeare in relazione a Seneca(il Riccardo III, studiato in una prospettiva freudiana, è oggetto anche di un altro saggio). Sempre nel campo dellaletteratura inglese si segnala inoltre un articolo sull’episodio di Circe nell’Ulisse di Joyce. L’indagine sui rapportifra modelli classici e teatro moderno estesa alla letteratura italiana ha prodotto uno studio sull’Agamennone

dell’Alfieri. Una riflessione teorica sull’insieme di tutti questi problemi è rappresentata da un saggio apparso in«Strumenti critici» (2000, pp. 307-29).

A parte gli studi di letteratura comparata, Seneca tragico è stato affrontato anche direttamente conl’edizione con traduzione e fronte e note di commento di due tragedie (Herules furens e Hercules Oetaeus) peruna collana divulgativa. Va infine segnalato un saggio sul significato dei ruoli e degli scambi di ruoli nelleMetamorfosi di Ovidio.

Nel complesso si ha l’impressione di una studiosa in possesso di una ricca conoscenza di testi classici(in particolare drammatici) e di una raffinata capacità di compararli fra loro e con le loro riscritture moderne.

Commissario Olimpio Musso

Gli interessi della candidata Elena ROSSI si dividono in due filoni: teatro latino e influssi del teatro anticonelle letterature moderne.Di particolare impegno si presentano le traduzioni con commento e note de La follia diErcole e di Ercole sul monte Eta di Seneca. L’introduzione è chiara ed esauriente: la traduzione è scorrevole,attenta ai valori del linguaggio teatrale e alla poesia. La monografia sul Tieste di Seneca e i rifacimenti modernidimostra un maturo piglio critico. Altri saggi coinvolgono Seneca in rapporto con scrittori moderni. Lamonografia su «Les détours obscurs». Le annotazioni di Racine alle tragedie greche di 326 pagine è un’analisidettagliata del tema trattato, degna della miglior scuola comparatistica. Gli interessi della candidata spaziano daRotrou, a Shakespeare, a Marlowe, ad Alfieri, a Joyce, senza trascurare Ovidio.

Su Margherita RUBINO

Commissario Giuseppina Barabino

Dal curriculum presentato emerge che la candidata presta servizio come ricercatore confermato presso laFacoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova dal 26/10/1981, oggi afferente al settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05; ha inoltre tenuto per supplenza l'insegnamento di Storia del Teatro Antico negli a. a.1992-1993 e 1993-1994 presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Sassari e per affidamento l'insegnamento diTeatro e Drammaturgia dell'Antichità dall'a. a. 1994-1995 a tutt'oggi presso la Facoltà di Lettere e Filosofiadell'Università di Genova.

La produzione scientifica della candidata, pubblicata con continuità tra il 1981 e il 2001 in autorevoliCollane e in pregevoli riviste verte quasi esclusivamente sul teatro greco e latino. Tra i tragediografi greci gliautori privilegiati sono Eschilo e soprattutto Euripide, tra gli autori latini Plauto e Seneca.

Per quanto riguarda Eschilo, la dottoressa Rubino si è occupata dell'originale interpretazione del registaFranco Parenti relativa alla scena dell'Agamennone (vv. 503-580), in cui il messo reca la notizia dell'arrivo del re edel prologo delle Eumenidi, nel quale ha rilevato alcune importanti indicazioni sceniche.

Di Euripide la candidata ha difeso l'autenticità dei vv. 1618-1620 dell'Oreste, di cui ha evidenziato alcuniimportanti particolari motivi, come per esempio l'importanza sul piano spettacolare del balenare del fuoco. Tra lefigure femminili euripidee soprattutto Medea e Fedra sono state oggetto di studio da parte della DottoressaRubino. Di Medea in un articolo del 1997 ha preso in considerazione sei rivisitazioni a partire da "Medea 1995" didue scrittori croati (Josip Vela e Leo Katuranik) fino a "Medea in the Mirror" del cubano José Triana, mentre nelpiù recente volume Medea contemporanea, pubblicato nella Collana del D.AR.FI.CL.ET., tra le riscritture e glispettacoli ispirati alla tragedia di Euripide analizza il bel film di Lars von Trier (1988) e il romanzo di Christa Wolf(1996), oggetto di polemiche e di dibattiti. Su Fedra presenta la tragedia della poetessa russa Marina Cvetaevacomposta nel 1927, pubblicata nel 1928, rappresentata nel 1988 e tradotta in italiano nel 1990.

Per quanto riguarda Plauto, la candidata ha curato per la Casa Editrice Garzanti in tre volumil'introduzione e le note di Anfitrione, Bacchidi, Menecmi, di Casina e Pseudolo e di Aulularia e Miles Gloriosus,Mostellaria. In tutte e tre le introduzioni molto interessanti sono le sezioni riguardanti l'officina del poeta, i ritmi, ilcomico della parola, delle situazioni e dei personaggi, molto sviluppata è la sezione sulla fortuna. Semprenell'ambito degli studi su Plauto si inquadrano l'articolo sulla commedia Timone ateniese del Boiardo e l'articoloAvari di commedia . Nel primo la Dottoressa Rubino dimostra per la prima volta in modo esauriente che l'autoredichiara di tradurre da Luciano, ma in realtà utilizza direttamente e indirettamente tecniche e temi del teatroplautino, nel secondo giunge ad una genealogia di avari di commedia dall'Aulularia di Plauto a tre commedie delGoldoni.

L'interesse per Seneca appare nell'articolo pubblicato nel recente volume verdiano (del D.AR.FI.CL.ET.)Recordor, nel quale la candidata dimostra che l'influsso di Seneca si sente dietro alcune soluzioni del polifonicoMacbeth e sull'Otello.

Completano il quadro dei lavori della candidata il primo degli articoli presentati su una versionepavesiana della Teogonia di Esiodo e il recentissimo articolo (in inglese, in collaborazione con G. L. Viale) su unparticolare della ferita di Ettore rappresentato su un arazzo di una collezione privata genovese.

In conclusione, la produzione scientifica della candidata, che ha sempre lavorato sia con la sua attivitàdidattica sia con quella scientifica nel settore L-FIL-LET/05, per la novità dei temi trattati, per la finezza el'originalità delle analisi delle opere teatrali considerate e per la serietà dell'impegno a far rivivere i temi del teatrogreco e latino sul teatro moderno (e in genere nella cultura moderna) è degna di essere presa in moltaconsiderazione ai fini della presente procedura di valutazione comparativa.

Commisario Antonino Grillo

La dottoressa Margherita RUBINO, in servizio alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università diGenova quale ricercatore confermato del settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05 e già da una decina d’annititolare per affido di una materia dello stesso settore (oggi Teatro e drammaturgia dell'antichità), ha lavorato alungo e con rigoroso impegno nell’ambito della Filologia classica.

Dei 15 titoli presentati, i più vertono sul teatro greco e latino, tragico e comico. In particolare 3 prendonoin considerazione scene di drammi di Eschilo (n. 2 dell’elenco, Agamennone; n. 5, Eumenidi) e di Euripide (n. 11,Oreste); altri 3 sono volumi della collana «I grandi libri Garzanti» comprendenti, rispettivamente, le commedieplautine Anfitrione, Bacchidi e Menecmi; Casina e Pseudolo; Aulularia, Miles gloriosus e Mostellaria: dellaRubino sono, in tutti, la Introduzione e le Note.

Da segnalare la speciale attenzione per la figura di Medea e la sua riproposizione a getto continuo ancoraai giorni nostri (si veda il volume Medea contemporanea, Genova 2000, a cura della stessa Rubino nonchél’articolo su «Maia» 1997 intitolato Per la storia di una Medea nera). Significativo anche il filone di ricercaincentrato sui rapporti tra autori moderni (non solo italiani) e mondo classico; vi appartengono i nn.: 1 (su Unaversione pavesiana della Teogonia esiodea); 3 (su Alberto Savinio e il mito di Edipo); 4 (su Echi di teatroplautino in Matteo Maria Boiardo); 6 (su Avari in Commedia); 9 (su Una Fedra classica nel teatro russomoderno) e 14 (su Verdi e la tradizione classica).

Nel complesso, siamo in presenza di una produzione scientifica meritevole di vivo apprezzamento perampiezza di informazione, rigore d’indagine e consistenza di risultati.

Commissario Guido Paduano

Tutta la produzione della candidata Marghrta Rubino è caratterizzata dalla costante attenzione versol’intreccio fra la cultura antica e quella moderna, la seconda intesa come indispensabile strumento diinterpretazione e trasmissione della prima.

Ricadono in questa fattispecie anche i lavori aventi per argomento esclusivo un singolo testo teatrale,greco o più spesso latino, peraltro costantemente visto nella tridimensionalità che spetta allo specifico teatrale, inrapporto cioè a una regia, attuale o potenziale, che renda fruibile l’antico alla civiltà d’oggi. Si segnalano alriguardo i tre volumi plautini curati per Garzanti, e annotati con scioltezza e brillantezza espositiva, e soprattuttocon una sicurezza di giudizio e di selezione dei problemi, che ne fa una guida davvero utile per lettori dotati didiversi livelli di competenza.

La grande questione dell’attualità è affrontata dalla Rubino anche nel campo dei rifacimentinovecenteschi, come mostra in particolare il recente volume su Medea contemporanea, che mostra capacità diavventurarsi in campi tecnicamente lontani dalla formazione classica, quali la narrazione filmica, dedicando lorol’attenzione autonoma che meritano senza mai perdere di vista il fil rouge della tradizione. Degno di particolarenota infine, in quanto testimone di un respiro storiografico ampio e sicuro il cammeo sugli Avari di commedia.

La candidata deve essere certamente presa nella massima considerazione ai fini della presentevalutazione comparativa.

Piergiorgio Parroni

La candidata rivela uno spiccato interesse per l’attualizzazione del teatro classico e la sua fortuna dall’etàumanistica ad oggi. Questo studio le consente indubbi progressi, come quando riconosce nell’Aulularia e nonnella Cistellaria di Plauto il modello della Cassaria dell’Ariosto, fondandosi su un esame strutturale dei testiesaminati. Sempre in tema di eredità classica si apprezzano alcuni saggi su moderni allestimenti teatrali etrasposizioni cinematografiche del mito di Medea, che rivelano sicuro possesso dei testi e delle tecniche teatraliantiche e moderne. Spesso dagli studi della Rubino emerge con chiarezza come il ritorno ai classici da parte di

autori moderni, lungi dall’essere un rifugio nel passato, si configuri come uno strumento nuovo ed originale perfar luce nel mondo interiore e nella realtà politica e sociale dell’uomo contemporaneo. Particolarmente indicativosotto questo riguardo lo studio della rivisitazione della Medea di Euripide operata da Christa Wolf nel romanzoMedea. Voci, che ha dato origine anche ad allestimenti teatrali, ad una mostra di artisti internazionali e a unaperformance musicale.

L’allargamento del campo di indagine allo studio dei rapporti fra classici da un lato e arti figurative emusica moderna e contemporanea dall’altro è specialmente visibile nei due saggi più recenti. In uno studiocondotto in collaborazione con un neurochirurgo, Giuseppe L. Viale infatti la Rubino è in grado di stabilire unparallelo fra un passo dell’Iliade (XXII 322-29) e un quadro di Rubens, in cui è raffigurato Ettore trafitto dallalancia di Achille, mentre una approfondita analisi del Macbeth e dell’Otello di Verdi consente alla candidata didocumentare l’interdipendenza di Shakespeare da Seneca e di Verdi (e dei suoi librettisti Piave e Boito) daShakespeare.

Bene informata e ricca di riferimenti al teatro moderno la prefazione ad un’edizione divulgativa di alcunecommedie plautine (Anfitrione, Bacchidi, Menecmi, Casina, Pseudolus, Aulularia, Miles Gloriosus,Mostellaria), che la candidata ha anche fornito di essenziali note di commento. Degna di rilievo infine appare lascrittura della Rubino, limpida e insieme ricca di sfumature, che è il riflesso di larghezza di letture e di orizzonti.

Nel complesso la candidata rivela vivacità di interessi e notevole capacità di affrontare i testi classici e diattualizzarli in modo consapevole e originale.

Commissario Olimpio Musso

La candidata Margherita RUBINO dimostra una salda conoscenza dei testi greci e latini dal punto di vistalinguistico e stilistico. Al tempo stesso dimostra di ben conoscere lo specifico teatrale. In tutto quello che hascritto emerge la capacità di affacciare gli interrogativi più giusti e di fornire le risposte più convincenti e in alcunicasi stimolanti per una ulteriore ricerca. L’arco di interessi spazia dai tragici greci ( nn. 2,3,5,11,12) a Plauto ( nn.4,6,7,8,10) e a Seneca ( nn. 9,14). Tra i contributi più originali spicca l’esame della traduzione, inedita fino agli anni’80, della Teogonia di Esiodo ad opera di Cesare Pavese (n.1); coglie il punto l’esame delle ragioni teatrali deldialogo tra messo e coro nell’Agamennone (n.2); ben ragionato l’esame del prologo di Eumenidi con opportuneproposte per la distribuzione dei ruoli e per i tempi (n.5). Costituisce un esempio di serietà scientifica e di novità eintelligenza critica il volume che ha riproposto a tutto campo la figura di Medea nel XX secolo, conl’inquadramento delle recenti produzioni cinematografiche e teatrali (n.13). La candidata si distingueparticolarmente per robustezza d’ingegno e conoscenza dello specifico teatrale.

ALL. B

GIUDIZI COLLEGIALI

Dal curriculum presentato emerge che la candidata ANNA MARIA MESTURINI ha prestato serviziopresso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova dal 1/5/1976 al 30/9/1977 in qualità di assistenteincaricato alla cattedra di Letteratura Greca; dal 1/10/1977 al 25/10/1981 come Borsista C.N.R; dal 26/10/1981 atutt'oggi presta servizio in qualità di Ricercatore confermato (settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/02) pressola medesima Facoltà; ha inoltre tenuto in qualità di supplente o per affidamento i seguenti insegnamenti: nel 1992-1993 Grammatica Greca e Latina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova; nel 1993-1994 e1994-1995 Filologia Greca e Latina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Sassari; dal 1995-1996al 1997-1998 Esegesi delle fonti letterarie presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova; dal1998-1999 a tutt'oggi ricopre l'affidamento di Storia della Filologia e della Tradizione Classica (settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05) presso la medesima Facoltà.

La produzione della candidata ANNA MARIA MESTURINI è prevalentemente orientata in sensofilologico e storico-linguistico, con studi che testimoniano correttezza metodica, sicurezza di giudizio ecompletezza di informazione.

Dal curriculum presentato emerge che la candidata MARIA SERENA MIRTO dal 16 agosto 1981 prestaservizio in qualità di ricercatore confermato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e, a partire dall'a.a. 1994-1995, ricopre presso la Facoltà di Lingue e Letteratura Straniere dell'Università di Pisa la supplenzadell'insegnamento di Storia della Cultura e della Tradizione Classica.

La candidata affianca a una solida institutio filologica una notevole competenza sulle problematichereligiose e antropologiche della Grecia arcaica e classica, che le consente un approccio comprensivo ai testistudiati (soprattutto Omero ed Euripide). In particolare, il commento all’Iliade è destinato a segnare una tappaimportante nell’esegesi omerica.

Dal curriculum presentato emerge che la candidata ELENA ROSSI ha conseguito il titolo di Ph. D, inletteratura comparata e quello di Dottore di Ricerca in Scienze Letterarie e Retorica dell'Interpretazione pressol'Università della Calabria (1992): inoltre ha vinto il concorso di Borsa di Studio Post-Dottorato, Area ScienzeLetterarie, di durata biennale presso la medesima Università (1993-1994); si è anche recata a Parigi e a Bruxellescon una Borsa del dottorato di ricerca per studi bibliografici e consultazione di manoscritti presso la BibliothèqueNationale di Parigi e la Bibliothèque Royale Albert I di Bruxelles (1990-1991); è stata inoltre nominata RicercatoreUniversitario presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Pisa per il settore scientifico-disciplinare L08A, successivamente inquadrato come L08Y Filologia Classica (1997); attualmente presta serviziocome Ricercatore confermato di ruolo presso la medesima Facoltà per il settore scientifico-disciplinare FilologiaClassica (ex L08Y).

La produzione della candidata ELENA ROSSI si articola in una parte propriamente latinistica, con studipregevoli su Ovidio e Seneca, e una parte, dedicata alla sopravvivenza del teatro antico in culture recenziori, chesta al confine tra la filologia classica e la comparatistica. Si tratta di lavori documentati e maturi, che dimostranofinezza di gusto e acutezza interpretativa.

Dal curriculum presentato emerge che la candidata MARGHERITA RUBINO presta servizio comericercatore confermato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova dal 26/10/1981, oggiafferente al settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/05; ha inoltre tenuto per supplenza l'insegnamento di Storiadel Teatro Antico negli a. a. 1992-1993 e 1993-1994 presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Sassari e peraffidamento l'insegnamento di Teatro e Drammaturgia dell'Antichità dall'a. a. 1994-1995 a tutt'oggi presso laFacoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova.

La candidata MARGHERITA RUBINO dimostra una salda conoscenza dei testi teatrali greci e latini e, altempo stesso, un’acuta sensibilità per lo specifico teatrale, e una padronanza della cultura contemporanea in tuttociò che concerne il suo debito verso l’antico. In particolare, costituiscono contributi validi e originali sia i lavori

sulla tragedia greca e su Plauto, sia quelli sulla presenza di Medea nello spettacolo contemporaneo, dove lastessa selezione del materiale rappresenta una rilevante operazione culturale.

ALL. C

GIUDIZI DEI SINGOLI COMMISSARI SULLA DISCUSSIONE RELATIVA ALLE PUBBLICAZIONISCIENTIFICHE DI CIASCUN CANDIDATO

Su Anna Maria MESTURINI

Commissario Giuseppina Barabino

La candidata A. M. Mesturini risponde con convinzione e sicurezza alle domande; conferma le idee esposte nellepubblicazioni, aggiungendo chiarimenti.

Commissario Antonino Grillo

La dottoressa Mesturini discute abbastanza disinvoltamente in primo luogo il vol. Rhythmos e fa puntualizzazionisu diversi altri lavori.

Commissario Guido Paduano

Discute con pertinenza, problemi soprattutto di ordine filologico, relativi ad alcune pubblicazioni.

Commissario Piergiorgio Parroni

La candidata A. M. Mesturini discute consapevolmente le pubblicazioni e dimostra sicuro possesso del metodofilologico affrontando con acutezza questioni puntuali.

Commissario Olimpio Musso

La Mesturini tratta con competenza i problemi sui quali ha scritto, sfoggia vivacità di esposizione.

Su Maria Serena MIRTO

Commissario Giuseppina Barabino

Discussione sicura e brillante. La candidata dimostra profonda conoscenza dei problemi e della bibliografia.

Commissario Antonino Grillo

La candidata Mirto discute in maniera brillante sui due filoni delle sue ricerche, dimostrando grande padronanzadelle varie problematiche.

Commissario Guido Paduano

Discute con grande maturità i propri lavori considerando anche nuove prospettive problematiche.

Commissario Piergiorgio Parroni

La candidata Maria Serena Mirto discute con notevole lucidità e sicurezza i suoi titoli, rivelando finezzaintellettuale e dottrina.

Commissario Olimpio Musso

La candidata Mirto esibisce un eloquio attraente in difesa delle proprie personali vedute.

Su Elena ROSSI

Commissario Giuseppina Barabino

La dott. Rossi discute con sicurezza e chiarezza di idee.

Commissario Antonino Grillo

La candidata Rossi discute i lavori presentati con convinzione e sufficiente spigliatezza.

Commissario Piergiorgio Parroni

La candidata Elena Rossi discute i titoli con sobrietà e consapevolezza e affronta varie questioni in modo pacatoe pertinente.

Commissario Guido Paduano

La candidata affronta con scioltezza questioni di teoria della traduzione e di storia letteraria.

Commissario Olimpio Musso

La dott. Rossi espone con chiarezza e facondo eloquio i temi trattati nelle sue pubblicazioni.

Su Margherita RUBINO

Commissario Giuseppina Barabino

La dott. Rubino discute con convinzione e vivacità dimostrando ottima conoscenza del teatro antico e moderno (erelative problematiche).

Commissario Antonino Grillo

M. Rubino discute le proprie pubblicazioni con grande convinzione e capacità di fare richiami testuali continui eprecisi. Dimostra una non comune conoscenza del mondo del teatro antico e moderno.

Commissario Guido Paduano

La candidata Rubino discute con competenza e brillantezza, a partire dai propri lavori, questioni di ampio respiroculturale concernenti il repertorio teatrale.

Commissario Piergiorgio Parroni

Nella discussione la candidata Margherita Rubino spazia in modo brillante sui rapporti fra teatro tragico classico eteatro moderno, principale oggetto delle sue ricerche, rivelando ricchezza di interessi e sicurezza di metodo.

Commissario Olimpio Musso

La dott. Rubino dimostra capacità di persuasione nell’esposizione dei temi trattati e aperture illuminanti sul teatromoderno. Sa difendere con vigore le proprie posizioni caratterizzate da originalità di vedute critiche.

ALLEGATO D

GIUDIZI COLLEGIALI SULLA DISCUSSIONE RELATIVA ALLE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE DI CIASCUNCANDIDATO

Su Anna Maria MESTURINI

La dott. A. M. Mesturini discute le pubblicazioni dimostrando sicuro possesso del materiale filologico.

Su Maria Serena MIRTO

La dott. Mirto discute con maturità e lucidità, considerando anche nuove prospettive

Su Elena ROSSI

La dott. E. Rossi discute con sobrietà e consapevolezza i propri titoli.

Su Margherita RUBINO

La dott. Rubino discute con competenza e brillantezza i propri titoli, spaziando nel repertorio teatrale.

ALL. E

Giudizi dei singoli Commissari sulla prova didattica di ciascun candidato:

Su Anna Maria MESTURINI

Commissario Giuseppina Barabino

La prova didattica della candidata A. M. Mesturini è molto informata, ordinata e chiara.

Commissario Antonino Grillo

La lezione della dottoressa Mesturini risulta parecchio informata sotto il profilo critico-bibliografico e costellata diopportuni riferimenti testuali. Rispettosa dei limiti di tempo, riesce non particolarmente coinvolgente.

Commissario Guido Paduano

Fa un resoconto minuzioso della bibliografia e delle questioni preliminari, per cui indugia a entrare nella lettura deltesto, che poi però conduce con esposizione chiara.

Commissario Piergiorgio Parroni

Dopo un’informata introduzione bibliografica, la candidata Mesturini esamina varie prospettive critiche del testoproposto per soffermarsi infine sul rapporto fra l’Edipo di Seneca e quello di Sofocle con alcuni raffrontiintertestuali. Lezione ben costruita, espsizizione chiara.

Commissario Olimpio Musso

La candidata ha svolto la lezione con chiarezza e completezza di trattazione del tema. Ha trattato schematicamentee con didatticità i vari problemi connessi all’Edipo di Seneca, dimostrando ottima conoscenza bibliografica ecapacità di analisi dell’opera.

Su Maria Serena MIRTO

Commissario Giuseppina Barabino

La prova didattica della Dott. Mirto, brillante, persuasiva e completa, dimostra capacità comunicativa edesperienza didattica..

Commissario Antonino Grillo

La lezione della dottoressa Mirto risulta assai bene articolata con un chiaro esame della anomala commediaaristofanea ed opportune osservazioni drammaturgiche, storico-culturali e linguistico-letterarie. Efficacedidatticamente per chiarezza di analisi e garbo espositivo, mostra anche capacità di evitare appesantimentibibliografico-dottrinari.

Commissario Guido Paduano

Affronta le Nuvole di Aristofane con grande ordine, limpidezza di esposizione, capacità di presentare i probleminella loro interdipendenza e gerarchia, e di introdurre nell’analisi un taglio originale.

Commissario Piergiorgio Parroni

La candidata Maria Serena Mirto esordisce con un inquadramento delle Nuvole passando poi a illustrarne iprincipali problemi esegetici. Si apprezzano il rigore della costruzione, la coerenza, la lucidità in un discorsocompatto e coinvolgente.

Commissario Olimpio Musso

La candidata ha condotto la lezione sulle Nuvole di Aristofane con completezza e straordinaria capacità didattica.Si è mostrata informata sulle varie correnti critiche senza rinunciare a personali giudizi.

Su Elena ROSSI

Commissario Giuseppina Barabino

La prova didattica della dott. Rossi dimostra ottima conoscenza della commedia plautina; l’esposizione è ordinata,piana e del tutto esauriente.

Commissario Antonino Grillo

La dottoressa Rossi tiene una lezione che privilegia Plauto accennando alle sue varie commedie per poiconcentrarsi su un testo. Emergono informazione critica e capacità didattiche: il discorso procede chiaro epreciso, con molte osservazioni interessanti.

Commissario Piergiorgio Parroni

La candidata Elena Rossi ricavando esempi pertinenti da alcune significative commedie plautine (in particolaredallo Pseudolus) chiarisce gli aspetti salienti del personaggio del servus callidus e mette in luce la creativitàdel commediografo latino.Trattazione esauriente, esposizione chiara e sicura.

Commissario Guido Paduano

Ripercorre le caratterizzazioni strutturali della commedia plautina con un’efficace scelta degli esempi (in particolarecon una lettura serrata dei monologhi dello Pseudolus) e con una buona organizzazione del discorso.

Commissario Olimpio Musso

Ha trattato la figura del servus callidus in Plauto, specialmente nello Pseudolo, con completezza e comunicatività.Ha dimostrato capacità di sintesi e sicurezza di giudizio.

Su Margherita RUBINO

Commissario Giuseppina Barabino

La prova didattica della dott. Rubino, vivace e interessante, dimostra ottima conoscenza non solo di Euripide maanche del teatro moderno e soprattutto esperienza didattica.

Commissario Antonino Grillo

La lezione della dott. Rubino procede con convinzione, sostanziata da frequenti richiami di passi non soloeuripidei funzionali al tema affrontato. Emergono notevolissime conoscenze del teatro antico e moderno nonchéspiccate capacità didattiche.

Commissario Guido Paduano

Conduce l’analisi del tema proposto in modo piacevolmente discorsivo, richiamando con piena padronanza ilmacrotesto euripideo e proponendo importanti paralleli con situazioni del teatro moderno.

Commissario Piergiorgio Parroni

La candidata Margherita Rubino affronta l’argomento con notevole padronanza, dimostrando ottima conoscenzadelle strategie teatrali euripidee con ricchezza e pertinenza di esempi tratti dal teatro moderno e contemporaneo.Lezione efficace e brillante.

Commissario Olimpio Musso

Ha affrontato la questione femminile in Euripide con eccezionale padronanza di tutta l’opera euripidea, ancheframmentaria. Ha dimostrato poi ottima conoscenza dell’influsso del grande tragico sul teatro moderno.

ALL. F

Giudizi collegiali sulla prova didattica di ciascun candidato:

Candidato: Anna Maria Mesturini

Su Edipo di Seneca tiene una lezione assai informata e chiara.

Candidato: Maria Serena Mirto

Presenta e discute le Nuvole di Aristofane con completezza di analisi e straordinaria capacità didattica.

Candidato: Elena Rossi

Tratta la figura del servus callidus in Plauto con precisione ed efficacia.

Candidato: Margherita Rubino

Affronta la questione femminile in Euripide con grande vivacità ed eccezionale padronanza di testi antichi emoderni.

ALL. G

Giudizi complessivi

Anna Maria Mesturini

Studiosa seria, con al suo attivo una produzione prevalentemente orientata in senso filologico e storico-linguistico, non senza significative aperture storico–culturali.

Maria Serena Mirto

La candidata affianca a una solida institutio filologica una notevole competenza sulle problematichereligiose e antropologiche della Grecia arcaica e classica, che le ha consentito un approccio proficuo e originale aipoemi omerici e alla tragedia euripidea.

Elena Rossi

La candidata ha lavorato nei campi contigui della filologia classica (con particolare riguardo al teatrolatino e alla sua fortuna) e delle letterature comparate, conseguendo risultati assai pregevoli.

Margherita Rubino

La candidata possiede una non comune conoscenza dei testi teatrali greci e latini e, al tempo stesso,un’acuta sensibilità per lo specifico teatrale, nonché una padronanza della cultura contemporanea in tutto ciò checoncerne il suo debito verso l’antico.