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“ IL POPOLO ” della Democrazia Cristiana ONLINE www.ilpopolo-online.info DALLA DIREZIONE NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA SEMAFORO VERDE AD UNA SOLIDA ALLEANZA POLITICA CHE SI PROPONGA PER LA GUIDA DEL NOSTRO PAESE. di MICHELE DRISAN - ROMA ***** Si consolida ulteriormente la coalizione centrista che comprende la DEMOCRAZIA CRISTIANA (guidata da ANGELO SANDRI) e tutta una serie di partiti e movimenti politci ad essa alleati tra i quali RISALIRE ITALIA (dell'On. TOMMASO SESSA); RINASCOTA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA (dell'On. CARLO SENALDI); il NUOVO PARTITO POPOLARE (della dott.ssa ADRIANA QUATTRINO); il MOVIMENTO POLITICO VERITAS (del dott. ANTONIO FIERRO). Questa è la sintesi politica della riunione della Direzione nazionale della Democrazia Cristinana svoltasi a Roma. sabato 26 ottobre 2013, all'Hotel Portamaggiore di piazza di Portamaggiore n. 25 e presieduta dal Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana Angelo Sandri. Sandri, nella sua relazione introduttiva, ha criticato aspramente la clesse politic della cosiddetta seconda Repubblica rea, secondo il Segretario nazionale della D.C., di aver dissipato in questi ultimi vent'anni, quanto di buono era stato costruito dalla Democrazia Cristiana e dai suoi alleati di Governo in oltre mezzo secolo di buon giorverno e di sana amministrazione. In quel mezzo secolo l'Italia dai disastri susseguenti alla seconda guerra mondiale era cresciuta fino a diventare una delle più importanti potenze industrializzate del mondo ed ha potuto godere di un lungo periodo di pace, di libertà, di benessere e di progresso sotto tutti gli aspetti. Ora, dopo i disastri della seconda Repubblica, il Paese si trovadi nuovo agonizzante e sarà necesserio che la Democrazia Cristiana ritorni alla guida del Paese per poter riemergere dalle secche in cui ci hanno infilato i politici di quest'ultimo ventennio. Il Vice-Segretario politico nazionale ALFREDO PASQUINI, di Roma, ha ricordato come la Democrazia Cristiana ed i suoi alleati stiano lavorando alacremente per formulare un programma di Governo che permetta all'Italia di risalire la china, riemergendo dalla famghiglia in cui attualmente si trova per approdare a situazioni molto più solide ed incoraggianti. E la piattaforma programmatica che si adrà a definire in queste settimane sarà sottoposta all'attenzione del prossimo XXII Congresso nazionale della Democrazia Cristiana che si svolgerà a metà dicembre 2013 e sarà appunto intitolato < L'IMPEGNO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA PER LA RINASCITA DELL'ITALIA >. Nel frattempo - osserva CLELIA CRISCUOLO, di Bologna, Vice-Segretaria politica nazionale D.C.- possiamo constatare come grazie anche all'impegno concreto dei vari alleati della D.C., si stia consolidando sempre più la base del partito anche sotto il profilo congressuale. Le operazioni di tesseramento alla Democrazia Cristiana per l'anno 2013 sono tuttora in corso, ma stanno dando risultati oltremodo positivi. Grazie anche agli apporti dei partiti alleati ed alle adesioni degli iscritti alla D.C. 1992/1993 che ne faranno richiesta, si prevedere che la base congressuale per il XXII Congresso nazionale della D.C. si aggiro attorno alle 70.000 unità. Inoltre Clelia Criscuol oricorda che nel vicino mese di novembre si svolgeranno le assemblee provinciali e regionali della Democrazia Cristiana per la elezioni degli organismi direttivi periferici del partito, operazione prodromica allo svolgimento del XXII Congresso nazionale della storia democristiana. Il Segretario nazionale del Movimento Giovanile della D.C. MARCO BROVELLI, di Varese, ha sottolineato come la metodologia congressuale usata allinterno della Democrazia Cristiana sia realmente democratica e partecipativa, basata su di un confronto effettivo e ricco di concretezza. Ci si propone infatti seriamente di mirare ad una soluzione dei problemi con delle proposte nuove e serie, laddove il sistema politico attualemnnte esistente produce solo chiacchere che lasciano la situazione Related Searches: Map Of Italy Piazza Di Spagna Bed And Breakfast In Rome Hotel Roma Ciampino Airport Roma Rome Calabria Hotel Roma Hotel Rodi Garganico Book Hotels In Rome ? Pagina 1 di 12 Giornale IL POPOLO ONLINE 09/11/2013 http://www.ilpopolo-online.info/EDIT/pagina_giornale_con_foto.php

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“ IL POPOLO ” della Democrazia Cristiana ONLINE

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DALLA DIREZIONE NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA SEMAFORO VERDE AD UNA SOLIDA ALLEANZA POLITICA CHE SI

PROPONGA PER LA GUIDA DEL NOSTRO PAESE. di MICHELE DRISAN - ROMA *****

Si consolida ulteriormente la coalizione centrista che comprende la DEMOCRAZIA CRISTIANA (guidata da ANGELO SANDRI) e tutta una serie di partiti e movimenti politci ad essa alleati tra i quali RISALIRE ITALIA (dell'On. TOMMASO SESSA); RINASCOTA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA (dell'On. CARLO SENALDI); il NUOVO PARTITO POPOLARE (della dott.ssa ADRIANA QUATTRINO); il MOVIMENTO POLITICO VERITAS (del dott. ANTONIO FIERRO).

Questa è la sintesi politica della riunione della Direzione nazionale della Democrazia Cristinana svoltasi a Roma. sabato 26 ottobre 2013, all'Hotel Portamaggiore di piazza di Portamaggiore n. 25 e presieduta dal Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana Angelo Sandri.

Sandri, nella sua relazione introduttiva, ha criticato aspramente la clesse politic della cosiddetta seconda Repubblica rea, secondo il Segretario nazionale della D.C., di aver dissipato in questi ultimi vent'anni, quanto di buono era stato costruito dalla Democrazia Cristiana e dai suoi alleati di Governo in oltre mezzo secolo di buon giorverno e di sana amministrazione.

In quel mezzo secolo l'Italia dai disastri susseguenti alla seconda guerra mondiale era cresciuta fino a diventare una delle più importanti potenze industrializzate del mondo ed ha potuto godere di un lungo periodo di pace, di libertà, di benessere e di progresso sotto tutti gli aspetti.

Ora, dopo i disastri della seconda Repubblica, il Paese si trovadi nuovo agonizzante e sarà necesserio che la Democrazia Cristiana ritorni alla guida del Paese per poter riemergere dalle secche in cui ci hanno infilato i politici di quest'ultimo ventennio.

Il Vice-Segretario politico nazionale ALFREDO PASQUINI, di Roma, ha ricordato come la Democrazia Cristiana ed i suoi alleati stiano lavorando alacremente per formulare un programma di Governo che permetta all'Italia di risalire la china, riemergendo dalla famghiglia in cui attualmente si trova per approdare a situazioni molto più solide ed incoraggianti.

E la piattaforma programmatica che si adrà a definire in queste settimane sarà sottoposta all'attenzione del prossimo XXII Congresso nazionale della Democrazia Cristiana che si svolgerà a metà dicembre 2013 e sarà appunto intitolato < L'IMPEGNO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA PER LA RINASCITA DELL'ITALIA >.

Nel frattempo - osserva CLELIA CRISCUOLO, di Bologna, Vice-Segretaria politica nazionale D.C.- possiamo constatare come grazie anche all'impegno concreto dei vari alleati della D.C., si stia consolidando sempre più la base del partito anche sotto il profilo congressuale. Le operazioni di tesseramento alla Democrazia Cristiana per l'anno 2013 sono tuttora in corso, ma stanno dando risultati oltremodo positivi. Grazie anche agli apporti dei partiti alleati ed alle adesioni degli iscritti alla D.C. 1992/1993 che ne faranno richiesta, si prevedere che la base congressuale per il XXII Congresso nazionale della D.C. si aggiro attorno alle 70.000 unità.

Inoltre Clelia Criscuol oricorda che nel vicino mese di novembre si svolgeranno le assemblee provinciali e regionali della Democrazia Cristiana per la elezioni degli organismi direttivi periferici del partito, operazione prodromica allo svolgimento del XXII Congresso nazionale della storia democristiana.

Il Segretario nazionale del Movimento Giovanile della D.C. MARCO BROVELLI, di Varese, ha sottolineato come la metodologia congressuale usata allinterno della Democrazia Cristiana sia realmente democratica e partecipativa, basata su di un confronto effettivo e ricco di concretezza. Ci si propone infatti seriamente di mirare ad una soluzione dei problemi con delle proposte nuove e serie, laddove il sistema politico attualemnnte esistente produce solo chiacchere che lasciano la situazione

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così com'è ( o addirittura anche peggio) a danno del popolo italiano ed a vantaggio purtroppo dei soliti pochi favoriti esponenti dei poteri forti che hanno massacrato il popolo italiano.

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RAGIONANDO DI POLITICA: PER UN NUOVO RINASCIMENTO EUROPEO !

di CELLIA CRISCUOLO - BOLOGNA *****

Siamo ormai alla fine della seconda Repubblica e sia PDL che PD dovranno fare i conti con le scissioni al loro interno, da cui dovra' derivare, dopo una fase di transizione, un vero ricambio di persone e idee.Noi della Democrazia Cristiana intanto stiamo ragionando con varie

forze alla formazione di un nuovo gruppo politico formato da anche liberal-democratici, riformisti, socialisti, intellettuali, per poter giungere compatti a questa imminente terza fase istituzionale imminente.Non ci interessano le quotidiane incongruenze che vediamo incessantemente, tipo Grillo che chiede nuove elzioni con questa legge elettorale oppure Letta che chiede la fiducia a un governo che non c'e' e neppure vuole appoggi esterni.Vicende davvero del tutto incomprensibili ! Dobbiamo necesssariamente cambiare passo ed avere uno scatto di orgoglio, recuperando le nostre radici, con la nostra Democrazia Cristiana.Ci aspettano ore due momenti davvero molto importanti:!) Prossime elezuoni europee del 2014 con una indispensabile rinegoziazione dei parametri, sul rientro deficit del 3 %, così come peraltro gia' ottenuto da Francia e Spagna.Discussione e negoziazione su una indispensabile RIFORMA DEI TRATTATI EUROPEI, che preveda l'attuazione di un Europa piu' EQUA E SOLIDALE, con due diverse velocita' per le differenti situazioni economico-sociali tra Area Mediterraneo ed il resto del nord Europa.L'area Mediterranea necessita infatti anche di un globale coinvolgimento europeo per una maggiore solidarieta' (vedi tragedia Lampedusa), rispetto ai paesi cosiddetti forti, che non sono minimamente coinvolti in tutti questi ambiti di propria competenza.2) Elezione della nuova PRESIDENZA UDELL'UNIONE EUROPEA: è un'occasione storica per un cambiamento istituzionale e di politica economica.Serve dunque un nuovo UMANESIMO qui e ora, tra fratelli di sangue, che si occupi di tutte le varie aree geografiche singolarmente uniche, localizzando gli interventi nella globalizzazione. Impariamo insieme nuovi metodi per un livello piu' alto di comunicazione e insegnamo contestualmente le basi in Europa per un nuovo Rinascimento che, partendo da Leonardo,abbiamo instaurato proprio noi italiani.

CLELIA CRISCUOLO - [email protected]

IL GOLPE STRISCIANTE ED I DRAGHI DI QUESTA UNIONE EUROPEA

di MARCELLO DI TONDO - MILANO *****

L’Unione Europea (UE) è stata istituita dal trattato di Maastricht (firmato nel 1992), sulla base di una precedente riflessione (datata 1972), relativa all’ipotesi della creazione di una realtà simile a quella che sarà, appunto, avviata dopo 20 anni. L’Unione è, nel contempo, un progetto politico ed una organizzazione giuridica. Nella sostanza, viene definita - nei piani alti di Bruxelles - “un progetto politico finalizzato alla creazione di un’unione più stretta tra i

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popoli dell’Europa, in cui le decisioni siano prese nel rispetto del principio di apertura (?) e nel modo più vicino possibile ai cittadini (!!!)

(art.1 del Trattato sull’Unione Europea)”. L’Unione è fondata su una serie di valori: a) il rispetto della dignità umana; b) della democrazia; c) dell’uguaglianza; d) dello stato di diritto; e) dei diritti dell’uomo; f) della promozione della pace e dei suoi valori; g) dell’istituzione di una Unione, la cui moneta è l’euro; h) altri minori valori. Alla luce di quanto sopra, occorre analizzare bene qualcuno degli obiettivi riportati, come – ad esempio - il punto b), il punto d) il punto g) ed il punto c).

Vedi punto b) - della democrazia.

Come si può affermare che l’UE, è fondata sui valori della democrazia che, come è noto, è una “forma di governo nella quale la sovranità spetta al popolo che la esercita, attraverso la libera elezione di suoi rappresentanti?” E’ altrettanto noto che, in ambito UE, sono presenti circa 500.000 cittadini, i quali possono solo decidere i nomi dei Deputati europei (ricchi di cose varie,ma senza poteri di intervento reale) mentre non sono in grado di decidere praticamente su nessuno degli obiettivi o dei valori gestiti dall’Unione Europea. Il problema e l’imbroglio sono propri neio contenuti dell’art. 1) del trattato sull’Unione europea che dice: ”…finalizzato alla creazione di un’Unione sempre più stretta tra i popoli dell’Europa, in cui le decisioni siano prese nel rispetto del principio di apertura (?) e nel modo “ più vicino possibile ai cittadini (!!!). Con questa ultima affermazione, l’art.1 del trattato sull’Unione Europea, ha ucciso il principio millenario, che nacque 2.400 anni fa, ad Atene, dove il concetto di democrazia si basava sul principio che “le libere elezioni sono l’unico potere nelle mani dei cittadini”.

Vedi punto g) - dell’istituzione di una Unione economica e monetaria, la cui moneta è l’euro.

Come possono esistere, nella UE, 17 Paesi su 28 aderenti che hanno istituito un’Unione economica e monetaria la cui moneta è l’euro? E, dall’altra parte, cosa ci fanno all’interno della UE, altri 11 Paesi che, come è largamente noto, si sono rifiutati di applicare l’utilizzo dell’euro e cercano di sviluppare una comune unione economica e monetaria, mantenendo la propria moneta e non accettando l’euro (vedi al proposito, l’Inghilterra e la sua sterlina, la quale esiste abbondantemente su tutti i mercati internazionali). Restano da capire le modalità delle diverse monete che, nel complesso delle 28 Nazioni aderenti alla UE, gestiscono enormi quantità di denaro. Lo stesso art.1) afferma che tutti i partecipanti debbono instaurare un mercato, all’interno del quale siano assicurate le condizioni per una crescita economica ed equilibrata,con la quale sia garantita la stabilità dei prezzi. Inoltre, l’Unione ha l’obiettivo di assicurare la coesione economica, sociale e territoriale fra gli Stati membri. Ma dov’è, oggi, tutto questo?

Vedi punto c) - dell’uguaglianza.

Occorre uscire rapidamente dalla trappola della pseudo uguaglianza di tutti, prima che il golpe chiuda tutte le porte che ci stanno accompagnando in una realtà transnazionale, priva di vera libertà e di una autentica democrazia popolare, totalmente manovrata da un pugno di personaggi autoreferenziali i quali hanno la faccia tosta di assumere tutte le decisioni nel “modo più vicino possibile ai cittadini (!!!)”. Il massimo della ipocrisia a livello internazionale.Occorre analizzare sino in fondo quello che succede e quello che non succede nella Unione europea. Ma occorre, prima di tutto, lanciare, da subito, una forte campagna politica per dar vita, nell’area dei 28 paesi UE, ad una più alta e più democratica realtà che viva sulla base di quello che, gli americani - dopo aver sconfitto gli inglesi, nel ‘700 -fecero, dando vita alla “United States of America” (U.S.A.).Oltre 300 anni dopo la creazione degli Stati Uniti d’America, noi dobbiamo avere la capacità, la forza ed una visione massima e complessiva, adatta a dar vita, nei Paesi della nostra Europa, agli “Stati Uniti d’Europa” (S.U.E.)

Vedi punti b) & g) - della sintesi

Tutto quello che - dopo la fine della seconda e terribile guerra mondiale - è stato creato malamente da una Unione di Stati, male assortiti; viene gestito da una banda di soggetti, mai eletti dai popoli europei, ma scelti da realtà che si muovono nell’area della massoneria finanziaria. Tutto questo mentre, a parole, in una realtà socio-politico-economico-istituzionale che non consente di dar vita ad una realtà forte e coesa che possa far convivere positivamente i Paesi europei interessati si deve poter essere in grado di ribadire la necessità e la volontà di sciogliere la attuale ed inutile UNIONE EUROPEA, per trasformarla: - creando veramente una democrazia economica e finanziaria; - dando vita all’utilizzo di mettere in circolazione monete di eguale conio in tutto il territorio; - applicare valori scelti dai cittadini, che non debbono essere soltanto scritti all’interno di pseudo Costituzioni, che,nei fatti, non sono mai diventati il “Libro sacro” di un grande e nuovo progetto.

Tutto questo è negato alle singole Nazioni ed ai cittadini che dovrebbero decidere finalmente di far prendere nota a tutti che, purtroppo, dal punto di vista politico ed istituzionale, la barra della nave è nelle mani della Banca Centrale Europea ( B.C.E.) e del suo Presidente, italo-psedoeuropeo, Mario Draghi.

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MARCELLO DI TONDO - MILANO

E' NECESSARIO REALIZZARE UNA DEMOCRAZIA DEL DIALOGO TRA

ISTITUZIONI E CITTADINI. di ORNELLA MAURO - COSENZA ** Vice-Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana** < [email protected] > *****

Il popolo italiano ha subìto un processo di squilibrio della propria identità, è stato sopraffatto da più parti da fermenti incalzanti di trasformazione.

È compito della politica ascoltare i cittadini e le loro esigenze, mettere a punto meccanismi e strumenti che offrano migliori opportunità di lavoro e favoriscano progetti di vita stabili, in un Paese capace di progettare il proprio futuro.

Non dimentichiamo che in Italia di lavoro ancora si muore e, non sempre di lavoro si riesce a vivere ed è proprio su questo che si dovrebbero concentrare i prossimi interventi di riforma del mercato del lavoro ,proponendo con audacia riforme organiche e innovative, all’altezza dei tempi.

Basta guardarsi intorno per verificare che troppa è la disperazione di molti, che si stà annientando la dignità dell’uomo in un’Italia che è stanca di promesse e fantomatiche manovre economiche che continuano a penalizzare sempre e comunque i lavoratori.

Tagli , aumenti, privazioni pesano su una bilancia che ha dall’altra parte una classe politica che invece gode di indennità altissime, di privilegi assurdi e ingiustificati ( sarebbe decisamente lungo elencarli tutti).

E’ dunque necessario costruire una strategia politica mirata,a breve, medio, lungo termine, atta a realizzare gli obiettivi prefissati,con programmi seri e verificabili, oltre che realizzare una democrazia del dialogo tra istituzioni e cittadini, investendo nelle forze più importanti dalle quali dipende il futuro di tutti, attuando un nuovo piano di investimenti sociali globali, impostato sulla difesa dei diritti umani attraverso una progettualità politica che esprima un ritorno alla cooperazione, alla trasparenza alla fattibilità.

MARIANNA FILIPPELLI INTERVISTA IL DOTT. GIANAMARIA CAPPI DI TORINO SUL TEMA: L'ANTROPROCRAZIA ED IL DENARO

di MARIANNA FILIPPELLI - TORINO *****

Nel corso di quest’ultimo decennio la storia del nostro Paese è stata segnata da diversi eventi davvero epocali: il cambio della moneta ed il conseguente passaggio dalla lira all’euro è stato solo uno dei tanti accadimenti che ha modificato, direi in maniera poco proficua, le sorti e le vite quotidiane dei cittadini. Molte persone si trovano oggi a dover affrontare una situazione di disagio sia sociale che economica, dove il costo

del denaro sembra essere quasi raddoppiato. Come dunque uscire dalla crisi che l’Italia sta attraversando? L'Antropocrazia tenta di

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fornire una possibile soluzione. Si tratta di un progetto sociale corrispondente alle esigenze di ogni essere umano e si trova in esso la descrizione di una società contenente tutti gli aspetti positivi dell’attuale civiltà. Si delinea la scomparsa di quelle aberrazioni che rendono a molti estremamente doloroso e spesso tragico il rapporto con il sociale. Se si confronta il contenuto del Progetto Antropocratico con tutte le enunciazioni costituzionali, si constata che in esso è presente il meglio delle aspirazioni sociali promesse da tutte le costituzioni e mai realizzate a pieno nella storia. Si riporta qui un’interessante articolo scritto dal dott. Gianmaria Cappi, Presidente Onorario dell’Associazione di volontariato L’Argine, Consulente del Consorzio Stabile Polyart, Amministratore Delegato del gruppo Sylcom, Vice-Presidente Fondazione , Presidente Associazione Volontariato , Ambasciatore Federazione Cavalieri Crociati Malta, Segretario Regione Piemonte e Valle D’Aosta della Democrazia Cristiana - Terzo Polo di Centro ed a livello nazionale Responsabile delle Relazioni Esterne ed istituzionali della Democrazia Cristiana-Terzo Polo di Centro.

L'artitolo è intitolato : L’antropocrazia ed il denaro.

<< Il denaro è un titolo di credito utilizzato per favorire lo scambio di merci e servizi, per essere ceduto per le imposte, o per essere donato. Il denaro è un portatore virtuale di beni reali, come titolo di credito ha valore universale e può essere speso per qualsiasi tipo di commercio. Il denaro è un’idea geniale, e anche se nel corso della storia sono stati commessi abusi e distorsioni sulle politiche monetarie, il denaro resta l’unico regolatore nei rapporti di compravendita, e noi nella nostra modernità possiamo usare questo strumento ancora più agilmente con la moneta elettronica. Con la fiscalità monetaria e con il denaro elettronico lo Stato ridiventa sovrano della propria moneta, perché in qualsiasi valuta siano espressi i bit elettronici (per es. Euro), la virtualità monetaria favorisce la creazione di circuiti monetari interni e alternativi, e facilita quegli automatismi di creazione e distruzione della moneta per regolare l’intero valore monetario nazionale, ciò perché la massa monetaria è in rete, il denaro sono numeri digitali, e lo Stato, avendola come base imponibile di prelievo fiscale nazionale, si esercita a gestirla e riprende a governarla come strumento.La massa monetaria ottimale in Italia è di circa 8500mld, il 98% è denaro digitale, bit di crediti elettronici attestati sui conti correnti del circuito bancario, il 2% è moneta cartacea. L’Antropocrazia ha individuato nel denaro elettronico lo strumento per l’imposta statale unica, con il prelievo percentuale di denaro dalla massa monetaria digitale a un tasso annuale o trimestrale, percentuale variabile secondo le entrate che lo Stato è tenuto a sostenere per i servizi ai cittadini che deve fornire.In pratica, lo Stato riceve con cadenza periodica il denaro (per es. 8% anno, o 2% trimestre etc.) da tutti i depositi monetari attraverso le banche che versano questa imposta unica direttamente all’erario. Con la fiscalità monetaria lo Stato incassa circa 680mld e apre un ombrello di protezione su tutti i suoi cittadini istituendo il reddito di cittadinanza universale, abbandona la ricerca d’illusorie soluzioni riparatorie nel lavoro e spende le sue migliori risorse ed energie per riformare, ammodernare e snellire le istituzioni che devono governare. In Antropocrazia, il denaro è uno strumento circolatorio universale e ciascun cittadino deve disporre per diritto di una sicura entrata da spendere per vivere. La Fiscalità monetaria consente quegli equilibri sociali che mai i nostri antenati si sarebbero immaginati di raggiungere così semplicemente come noi oggi possiamo con il denaro elettronico. Il denaro elettronico è virtuale, sono bit elettronici, numeri attestati su ciascun conto monetario presente nel circuito bancario, il totale di tutti i bit di tutti i conti correnti del circuito bancario rappresenta numericamente l’intera massa monetaria nazionale. A quanto corrisponde la massa monetaria è un dato disponibile perché è conoscibile dal circuito bancario che detiene sui conti tutti i valori monetari circolanti in Italia. Con la fiscalità monetaria i capitali finanziari sono tassati come qualsiasi deposito di conto corrente del cittadino. Pertanto la fiscalità monetaria è attuabile da subito, è una riforma governabile perché non implica la riorganizzazione improvvisa delle strutture statali che dovranno essere superate o ammodernate e regolate alle nuove necessità. Non c’è il pericolo di scompigli costituzionali o vuoti legislativi, la formula Antropocrazia è semplice: lo Stato istituisce come TASSA UNICA la tassazione monetaria, una percentuale di denaro prelevata da ciascun conto corrente attraverso il circuito monetario che accredita nelle casse erariali la somma del prelievo, con questo denaro lo Stato procura i servizi e accredita mensilmente una somma di denaro uguale sui conti correnti dei suoi cittadini. Con il reddito di cittadinanza universale il denaro perde il suo originale potere, perché la fame di moneta per sopravvivere per milioni di persone è appagata, migliaia e migliaia di cittadini che non saranno più costretti a sottomettersi per un incerto reddito da aleatorio lavoro, il reddito di cittadinanza è il riscatto esistenziale che libera tutti dall’essere in balia del meccanismo economico, persone finalmente liberate dalla camicia di forza imposta e subita senza volerlo perché non in grado di intravedere in certe implicazioni le origini degli abusi e delle distorsioni che

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hanno consentito alla società umana di vivere un livello di disparità così tanto incomprensibile.

Effetti della Fiscalità monetariaEliminazione di tutte le attuali tassazioni dirette e indirette (500 MLD)Il dimezzamento dei prezzi / Raddoppio del potere d’acquistoIl reddito di cittadinanza universaleLa libertà d’impresaUna tassazione monetaria imparziale, se ho 100 pago 8, 1000 pago 80, 10000 pago 800.Nessun’altra tassa o balzello, tutti i cittadini liberi di muovere i propri scambi senza rendere conto, contabilità e dichiarazioni fiscali varie a nessuno.

Effetti della moneta elettronicaTassazione unica sull’intera massa monetariaAuto estinzione di tutte le criminalità organizzate che si servono del denaro cartaceo per i loro traffici da 170mld di euro, solo in Italia.

Effetti del reddito di cittadinanza universaleDiritto all’esistenza dalla nascita non solo sulla carta costituzionale, in concreto lo Stato dispone versamenti mensili sui conti di tutti i cittadini. Liberazione di milioni di cittadini dall’angoscia del sopravvivere quotidiano e dall’illusione di essere tutti occupati nel lavoro che è stato invece sostituito dalle macchine.Serenità sociale, azzeramento delle criminalità da disagio.”

FOLLIN FOLLETTO !

di VOX VERITAS - ROMA *****

“Il Folletto è un ottima marca di “aspira-polvere e lucida pavimenti” che si addice molto bene all’Onorevole che di nome fa “Follin” e di cognome fa il “Girovago” o viceversa.

Bisogna riconoscere che aspirò molto bene nella D.C.; poi nell’U.D.C.; infine, messo fuori da “Casino”, ha girovagato tra i palazzi romani alla ricerca di aspirare a qualche poltrona di prestigio.

Ma di un folletto girovago, chi si può fidare?; quale credibilità? Quale sicurezza? Nessuna se non quella di aspirare … immondizia tra i palazzi della capitale.

Casino, pensaci tu, con i tanti palazzi di sor… Caltagirone potrebbe essere utile ancora una volta …

Certamente non serve alla Democrazia Cristiana, che di questi “casini” non sa che farsene. La D.C. non ha palazzi, né poltrone da concedere e non accetta una qualsiasi critica “gratuita” da coloro che hanno solo preso, senza nulla dare.

La gratitudine e la fedeltà non sono virtù di questa terra e neppure sono insite negli uomini; piuttosto lo sono nelle bestie (quali i cani o i gatti) che sono superiori a molti esseri umani.

I due (prima di abbaiare o miagolare) farebbero bene ad attaccare la spina del cervello. Così direbbero meno “baggianate” ed almeno avrebbero un minimo rispetto verso un partito che “certamente” ha dato loro un piatto di croccantini e tanti piatti di lenticchie.

Grazie Follin Folletto, grazie Casino. La Democrazia Cristiana è una cosa seria e non è fatta per il “casino” fatto dal folletto.”

Vox Veritas

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www.ilpopolo-online.info

www.democraziacristiana.info

www.democraziacristianainsieme.it

IL POPOLO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA - 27-10-2013www.ilpopolo-online.info

LA DEMOCRAZIA CRISTIANA - TERZO POLO DI CENTRO PROPONE UN DISEGNO DI

LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE A DIFESA DEI PICCOLI COMUNI CONTRO L'INSENSATO AUTORITARISMO DEL GOVERNO ITALIANO.

di MARCO BROVELLI - VARESE *****

Giovedì 17 Ottobre 2013 una delegazione della DEMOCRAZIA CRISTIANA - TERZO POLO DI CENTRO è stata ricevuta, a Roma, dalla Presidente dell'Associazione dei Piccoli Comuni d'Italia Signora FRANCA BIGLIO (Sindaco di Marsaglia - CN), accompagnata dal Vice-Presidente nazionale dell'ANPCI ARTURO MANERA (Sindaco di Aliano - CE).

Come è noto l'Associazione riunisce e rappresenta i Comuni d'Italia con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.

Ad accompagnare il Segretario nazionale della Democrazia Cristiana ANGELO SANDRI (Udine), erano il Vice-Segretario nazionale D.C. Ing. ALFREDO PASQUINI; il Segretario nazionale M.G.D.C. e Responsabile naz.le Vicario del Dip. Enti locali della D.C. MARCO BROVELLI (Varese); la Vice-Responsabile naz.le del Dip. Famiglia e tutela del diritto alla vita Avv. TIZIANA ROMA (Roma).

Presenti all'incontro anche il Presidente nazionale del Mov. politico Veritas ANTONIO FIERRO (Roma); il Presidente nazionale del Movimento politico Risalire Italia TOMMASO SESSA (Roma); la dirigente naz.le del Mov. Risalire Italia Arch. RADIOSA RIGHI (Roma); il dirigente nazionale del Movimento Volontari per l'Italia SANDRO SCARFINI (Roma).

L'importante incontro era stato preparato e promosso dal Dipartimento degli Enti Locali della Democrazia Cristiana il quale, di concerto con il Segretario Politico Nazionale D.C. Angelo Sandri, si è fin da subito speso per la salvaguardia dei Piccoli Comuni dalle scelte scellerate intraprese dai Governi negli ultimi anni.

Non v'è dubbio che questo avvenimento e l'interesse dimostrato dall'Associazione nazionale dei Piccoli Comuni nei confronti del nostro Partito assume un'importanza fondamentale e dimostra che - alla fin fine - chi lavora per una giusta causa viene poi giustamente premiato.

La rilevanza di questo incontro è anche dimostrata dal fatto che in occasione dell'Assemblea Annuale della stessa Associazione che si è tenuta il 5 e 6 Ottobre in Sardegna (nel Comune di Ortacesus ) è stata data lettura di un messaggio che il nostro Partito ha voluto far pervenire a tutti gli intervenuti di quell'importante Assemblea e che è stato poi ripreso e pubblicato nel sito istituzionale della stessa ANPCI.

Nel corso dell'incontro romano si sono discussi i gravi problemi e le drammatiche emergenze a cui i Piccoli Comuni devono far fronte, in un contesto normativo del tutto errato e che ha portato i Sindaci di questi Enti ad essere considerati dei meri esattori per conto dello Stato Centrale.Si è avuta l'ennesima conferma che l'Autonomia organizzativa e gestionale, principi peraltro chiaramente riconosciuti alle Autonomie Locali dalla nostra Costituzione, sono stati e sono tutt'ora disattesi dal Legislatore. E questo la dice lunga sulla necessità di continuare a sostenere con forza la battaglia dei Piccoli Comuni, per far sì che quanto finora approvato venga completamente rivisto.

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Per questi motivi la Democrazia Cristiana - Terzo Polo di Centro, ha manifestato al Presidente dell'Associazione dei Piccoli Comuni d'Italia l'intenzione di voler presentare un Disegno di Legge di Iniziativa Popolare volto a riformare completamente le assurde norme che rischiano di cancellare la storia, le tradizioni e la vita di tanti Piccoli Comuni sparsi in tutta Italia e che invece meritano ben altra considerazione da parte di tutte le Forze Politiche che - attualmente - siedono in Parlamento.

Per questo vogliamo sperare che chi ha a cuore la vita di ogni Comunità e che crede nella politica fatta di servizio e di passione, condivida insieme a noi quest'importante battaglia che, badate bene, non mira a portare vantaggi elettorali, bensì è dettata dalla certezza e dalla consapevolezza che sono le Piccole Comunità quelle che hanno permesso al nostro Paese di sopravvivere e di assicurare tanti servizi i quali, altrimenti, non avrebbero potuto portare quel benessere e quella pace sociale che fa del nostro Paese l'unico al Mondo.

E' con questo spirito che allora diciamo no alla volontà dell'attuale Governo di decidere a scatola chiusa il futuro dei Piccoli ComuniE' con questo spirito che diciamo no alla limitazione della rappresentanza in seno ai Consigli e alle Giunte Comunali dei Piccoli ComuniE' con questo spirito che diciamo no all'estensione del Patto di Stabilità per i Piccoli ComuniE' con questo spirito che chiediamo a gran voce che siano i territori e la gente comune a scegliere il loro futuro.

E' con la certezza di chi intende rispettare veramente la Costituzione italiana che diciamo che è giunto il momento di tutelare realmente le Autonomie Locali .

Marco Brovelli - Angera (VA)[email protected]

www.ilpopolo-online.info

IL TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE PROPOSTO DA MARCO BROVELLI (RESP.

DIPARTIMENTO ENTI LOCALI DELLA D.C.) ED APPROVATO ALL'UNANIMITA' DALLA

DIREZIONE NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA NELLA SEDUTA DI

SABATO 26 OTTOBRE 3013.

IL TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE PROPOSTO DA MARCO BROVELLI (RESP. DIPARTIMENTO ENTI LOCALI DELLA D.C.) ED APPROVATO ALL'UNANIMITA' DALLA DIREZIONE NAZIONALE DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA NELLA SEDUTA DI SABATO 26 OTTOBRE 3013.

ART. 1 ( Finalità )I Piccoli Comuni al pari di quegli altri , devono avere riconosciuta la loro Autonomia nel rispetto di quanto previsto dalla Costituzione Italiana. In tale ambito devono essere lasciati liberi di operare e di programmare nel rispetto di tre semplici principi , ovvero l’efficienza, l’efficacia e l’economicità delle loro azioni , mediante l’applicazione dei cosiddetti “ Costi standard “; senza per questo andare ad intaccare la loro funzione che è destinata a rimanere in capo ai singoli Comuni. Ragione per cui si ritengono del tutto errate le previsioni sin qua adottate dal Legislatore, per quanto attiene l’obbligatorietà così come formulate in materia di Unioni .

ART. 2 ( Ambito di applicazione )La presente proposta di legge si applica ai Comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti. I Piccoli Comuni esercitano le loro funzioni associandosi con altri Comuni , per consentire economicità oltre che efficienza ed efficacia nel momento in cui non venga raggiunto uno dei criteri di cui al comma 1, pur conservando la loro

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autonomia e potestà, per la gestione dei servizi ricompresi nelle prime nove funzioni elencate nel comma a) dell’articolo 19 della Legge m. 135/2012.Nel caso in cui non venga raggiunto uno dei criteri di cui al comma 1 , la gestione associata del servizio o dei servizi, potrà essere disposta mediante Convezione, Unione , oppure fondendo i Comuni interessati, mediante apposita consultazione preventiva da effettuarsi tra le popolazioni interessate.In caso di Convenzione la stessa può avere luogo a discrezione dell’Ente e, la durata sarà quinquennale salvo recesso giustificato dall’incapacità di raggiungere gli obiettivi prefissati.

ART. 3 ( Numero dei rappresentanti eletti nelle assemblee )I Piccoli Comuni , e cioè pari o inferiori a 5.000 abitanti hanno un numero di consiglieri così distinti:Comuni pari o inferiori a 1.000 abitanti n. 6 consiglieri escluso il SindacoComuni pari o inferiori a 3.000 abitanti n. 8 consiglieri escluso il SindacoComuni pari o inferiori a 5.000 abitanti n. 10 consiglieri esclusi il Sindaco

ART. 4 ( Numero degli Assessori )I Piccoli Comuni , e cioè pari o inferiori a 5.000 abitanti hanno un numero di assessori così distinti :Comuni pari o inferiori a 1.000 abitanti n. 1 Assessore escluso il SindacoComuni pari o inferiori a 3.000 abitanti n. 2 Assessore escluso il SindacoComuni pari o inferiori a 5.000 abitanti n. 3 Assessore escluso il Sindaco

ART. 5 ( Limite Mandato elettivo )Il Sindaco di un Comune pari o inferiore a 5.000 abitanti, può essere rieletto soltanto per due mandati consecutivi.

ART. 6 ( Sburocratizzazione )Il Governo si impegna ad approvare entro sei mesi dall’entrata in vigore della presente legge, un Testo unico nel quale vengono comprese tutte le disposizioni riguardanti i Piccoli Comuni e, in cui siano predisposte idonee disposizioni e termini per la semplificazione dei procedimenti volti a raggiungere il principio dell’unicità del procedimento. Gli Amministratori dei Piccoli Comuni sono esenti dalle disposizioni della cosiddetta “ Bassanini “ in termini di responsabilità; che potrà quindi essere conferita all’Amministratore del Comune Capofila.

ART. 7 ( Tutela tradizione, cultura e storia del territorio )Il Governo si adopererà per approvare un D.L. nel quale recepire tutte le norme contenute in altri testi di legge tutt’ora giacenti e mai approvati, al fine di valorizzare il territorio dei Piccoli Comuni e i loro Centri Storici ( Proposta di Legge 15 Marzo 2013 – misure di sostegno e valorizzazione dei Comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti ).

ART. 8 ( Patto di Stabilità )I Piccoli Comuni, ovvero con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti sono esonerati dal Patto di Stabilità interno.

ART.9 ( Abrogazioni)Le norme in contrasto con la presente legge sono immediatamente abrogate.

AFFINARE LE ARMI PER RIPORTARE LA DEMOCRAZIA CRISTIANA AD UN RUOLO

GUIDA NELLA POLITICA ITALIANA.

di RICCARDO QUACQUARELLI - ROMA *****

Ci sono due tematiche che mi stanno particolarmente a cuore. La prima è quella di ottenere un miglior coordinamento e sviluppo della Democrazia Cristiana. La seconda riguarda la situazione politica attuale e quale linguaggio mediatico sia preferibile usare affinché ci sia la presa di coscienza dei cittadini per la rinascita della DEMOCRAZIA CRISTIANA.

Tutti noi conosciamo la vicenda politica generale della Democrazia Cristiana ed anche le

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vicende personali dei singoli dirigenti della D.C.Non voglio entrare in merito alle specifiche situazioni individuali, ma tratto le mie conclusioni dopo un opportuno approfondimento di tutte le acrobazie giudiziarie che si sono susseguite negli anni.

Posso dunque affermare che molti soggetti poco raccomandabili hanno preferito abbandonare la Democrazia Cristiana per approdare in altri partiti e movimenti politici o addirittura fondarne dei nuovi.

Laddove solo la gente onesta ha avuto il coraggio di portare avanti ciò che è stato l’insegnamento dei padri fondatori della Democrazia Cristiana. E proprio grazie ad ANGELO SANDRI, al suo impegno costante e determinato, possiamo essere ora qui a riparlare di Democrazia Cristiana.

Grazie alla sua pazienza, caparbietà oltre che alla sua onestà, siamo ora in grado - insieme a tanti soggetti capaci e volenterosi - di far rinascere la Democrazia Cristiana e di riportarla ai suoi massimi splendori, come una volta, per lo sviluppo ed il benessere di tutto il popolo italiano, senza discriminazione alcuna.

Tutti conosciamo la situazione politica attuale che è derivata, oltre che dall’entrata nell’Unione Europea, anche dalla crisi economica mondiali dovuta all’instabilità dell’economia USA e che oggi come oggi si ripercuote anche in tutti i paesi del globo. Detto questo e non entrando ulteriormente nel merito, si sono chiaramente viste le macroscopiche incapacità della classe politica italiana soggiogata dal dominio dell’Europa.

Da un'accurata analisi possiamo affermare che sono venute clamorosamente a mancare le capacità analitiche dei nostri politici, partendo dalla microeconomia e guardando alla macroeconomia e con essa alla globalizzazione economica con regole precise per il benessere della persona. Altrimenti, senza queste regole, si tornerebbe ad una economia curtense ovvero al disastro economico globale e difficilmente prevedibile le sue conseguenze.

Nelle comunicazioni della Democrazia Cristiana è importante usare un tono deciso, non volgare, amichevole ed eloquente “quasi come Grillo”, ma in modo da non dare spettacolo come fa lui: non abbiamo bisogno di sceneggiate, ma di risolvere i tanti grossi problemi che attanagliano il nostro Paese.

E poi non basta essere laureati, come Monti o altri, per risolvere la nostra drammatica situazione. Con il suo fare, così come con quello di Napolitano, sono arrivati al suicidio molti lavoratori ed imprenditori.

La laurea dunque si conquista anche con l’esperienza e soprattutto sulla strada e questo vale in politica come nella vita.

RICCARDO QUACQUARELLI - ROMA

LE ULTIME MANOVRE DEL GOVERNO ITALIANO: NUOVE FALSE PROMESSE !

di MARIANNA FILIPPELLI - TORINO *****

Nel nostro Paese si sta vivendo un momento di fermento. In questi giorni si sente parlare molto di “legge di stabilità” e gli italiani si stanno chiedendo se saranno nuovamente tante parole, tante promesse che poi si riveleranno deludenti. I vari esponenti dei partiti sia di destra che di sinistra sembra abbiano trovato un accordo con l’obiettivo di giungere ad una diminuzione del debito pubblico. Meno spesa pubblica, quindi riduzione delle tasse e più privatizzazioni, più incentivi alle imprese, più incentivi per gli investimenti privati. Tutto questo è davvero realizzabile? Fin ad oggi i politici hanno sempre parlato di riduzione delle tasse ma alla

fine cambiavano solo nome a tasse già presenti, a volte giungendo a veri e propri aumenti allarmanti per le famiglie. Questa legge di stabilità pare non incida però sul costo del lavoro; il cumulo fiscale - dicono - si ridurrà in tre anni di pochi punti percentuali e pertanto, forse, come legge non è proprio una riforma strutturale positiva per il Paese.

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C’è, a detta dei politici, un abbassamento tendenziale della pressione fiscale, ma le attese sono state ancora una volta non rispettate. Si sta pian piano pianificando una ristrutturazione del sistema politico. Ma ci si chiede: i partiti ora presenti nel panorama politico italiano sono in grado di dare una svolta corretta al Paese? Si dovrebbe iniziare con il modificare la legge elettorale per poter garantire una maggioranza di governo per il paese. In realtà i partiti governanti sono ben attenti a lasciare il sistema di voto così com’è (o a modificarlo il meno possibile), proprio per non ridare al popolo il potere che gli spetta (sovranità popolare) e continuare a godere dei loro privilegi, dei loro vitalizi e di quant'altro ben ormai sappiamo. Si cerca di confermare un bipolarismo tra le coalizioni: ma il centro dov’è? La Democrazia Cristiana sta assistendo attonita e sconcertata rispetto a quanto sta accadendo nel nostro Paese e sta constatando tutti i vari palliativi che le forze politiche mettono in atto per continuare a governare il nostro - sia pur disastrato - Paese.Proprio in questo non entusiasmante contesto politico, la Democrazia Cristiana si sta preparando a celebrare il suo prossimo XXII Congresso Nazionale. In tale sede presenterà un suo programma innovativo, sia sotto l’aspetto strutturale, sia sotto l’aspetto organizzativo e amministrativo, sia infine, sotto l’aspetto economico-finanziario per cambiare totalmente la scena politica Italiana ed Europea a favore dei giovani, delle famiglie, delle piccole e medie aziende e della società, nonché riguardo i rapporti con l’Europa e con il mondo intero. La Democrazia Cristiana si proporrà come forza di Governo per guidare “in primis” il Paese e per riportare l’Italia e gli Italiani al livello economico-finanziario che occupavamo prima degli anni 1992/93 ( quand'eravamo tra le prime posizioni a livello mondiale). Vorrei qui riportare l’interessante e concreta opinione del Dott. Antonio Fierro, valente economista, nonchè Presidente del Movimento politico Veritas, il quale esprime il suo pensiero in maniera semplice, esaustiva e fruibile per tutti nel suo libro dal titolo molto esplicito e chiaro: .

< Il passaggio tra la Prima e la Seconda Repubblica ha comportato e continua a comportare danni e miseria per il nostro Paese. Con la seconda repubblica infatti e’ venuta meno la democrazia; non è stata più ascoltata la voce del popolo e dei cittadini; ha regnato la partitocrazia.

Nel 1992 l’incidenza delle tasse su una famiglia si aggirava intorno al 20%-22% e contemporaneamente la stessa usufruiva di benefici reali quali la sanità gratis, i libri scolastici per i figli, non si pagava l’Ici sulle abitazioni ed i costi della vita familiare erano accessibili.Oggi invece, per la stessa categoria, le tasse ammontano al 54%-55% senza ottenere alcun beneficio, anzi. Il popolo nella Seconda Repubblica è stato costretto ad assistere passivamente ad una continua decadenza etico-morale, nonché economico-finanziaria, tanto da raggiungere ormai il fondo!

La classe politica della Prima Repubblica era all’altezza del ruolo a cui era stata chiamata direttamente dal popolo; ha garantito una vita serena al Paese, mentre la classe politica della Seconda Repubblica è ben più litigiosa che in passato e soprattutto ha tolto ogni speranza ai giovani, distruggendo quanto di buono era stato fatto durante i 50 anni della Prima Repubblica a guida democristiana.

Per uscire dalla crisi dunque la medicina esiste, ma non la si può applicare perché i rappresentanti dei cittadini non hanno assolutamente l’autorevolezza ed il potere. E’ necessario ridurre i costi, le tasse, gli sprechi; ridurre il costo del denaro ed agevolare le tante piccole e medie imprese, nonché le famiglie, facendo scomparire dal bilancio dello Stato tante agevolazioni, sovvenzioni e lobby.Vi sono le motivazioni, le basi e le condizioni per poterlo fare: ciò che manca è la volontà di chi ha sempre governato il paese a suo piacimento, ma senza rettitudine >>.

Il pensiero fin qui riportato è estremamente chiaro: perché non cerchiamo davvero di cambiare la situazione politica del nostro Paese?

La Democrazia Cristiana esiste ancora ed è ben vva e vegeta ! Questo grazie all’operato di persone come Angelo Sandri, il quale ha continuato a combattere tenacemente per tenere vivi gli ideali storici democristiani che hanno fatto molto per l’Italia e per mantenere in vita il partito che tali ideali incarna. Oggi dunque si può davvero riuscire a creare un futuro migliore, pensando soprattutto ai giovani ed alle generazioni che verranno. Allora non dobbiamo pensare solo ai tagli, ma dobbiamo far crescere. E Per fare questo l'unica vera medicina è ridare il potere al popolo!!

MARIANNA FILIPPELLI - TORINO

www.ilpopolo-online.info

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