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REGOLAMENTO DI ISTITUTO E PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITANorme che sanciscono i rapporti tra studenti, famiglie ed istituzione (Regolamento attuativo del DPR 249/1998 e successive modifiche e integrazioni) Documento con parere favorevole del Collegio dei Docenti del 15/10/2008 Approvato e adottato dal Consiglio d’Istituto con delibera del 13/01/2009 Modificato l’8/12/2012 Integrato con Regolamento Interno del CdI (delibera del 13/02/2013) Il presente regolamento si fonda sullo “Statuto delle studentesse e degli studenti” (di seguito denominato “Statuto”) emanato con DPR 249/98, successivamente modificato ed integrato con DPR 235/07, di seguito allegato. L’Istituto ne adotta principi e finalità. Vengono qui disciplinate, in coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa e con le norme di sicurezza, le modalità per l’esercizio dei diritti sanciti dallo Statuto, e definite le norme di comportamento, le sanzioni in relazione alle mancanze disciplinari e le procedure per la loro adozione, oltre alle procedure di sottoscrizione, elaborazione e revisione del “Patto educativo di corresponsabilità” (Art. 5-bis dello Statuto). L’Istituto si impegna a condividere i contenuti dello Statuto e del presente Regolamento con gli studenti neoiscritti nelle attività di accoglienza organizzate all’inizio dell’anno scolastico. Art. 1.1 Diritto di informazione L’Istituto informa studenti e famiglie sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola attraverso: a) l’affissione all’Albo dell’Istituto e la pubblicazione sul sito internet dei principali documenti relativi al Piano dell’Offerta Formativa, al Sistema Qualità, alla Sicurezza; b) le comunicazioni della Presidenza agli studenti e, per loro tramite, alle famiglie, tramite registro elettronico Olischool. Art. 1.2 Partecipazione al dialogo educativo e trasparenza L’Istituto garantisce la partecipazione al dialogo educativo e la trasparenza dell’azione didattica attraverso: a) l’elaborazione e annuale revisione, da parte del Consiglio di Istituto, del “Patto Educativo di Corresponsabilità” (art. 5 bis dello Statuto), che deve essere sottoscritto da genitori e studenti contestualmente alla conferma dell’iscrizione e in ogni caso prima dell’inizio delle attività didattiche o dell’inserimento dello studente proveniente da altra scuola nella classe. Firmando il patto educativo studenti e genitori prendono atto dei documenti fondamentali che regolano la vita scolastica (POF, Regolamento di Istituto, ecc.); vengono inoltre esplicitate le priorità educative e le responsabilità che la scuola da un lato e i genitori dall’altro si assumono nell’ambito dei compiti assegnati dalla normativa vigente ai rispettivi ruoli; b) l’esplicitazione motivata, a cura del Consiglio di Classe e di ciascun docente, della pr ogrammazione educativa e didattica e dei criteri di valutazione; c) la predisposizione ad inizio anno scolastico, a cura di ciascun Consiglio di Classe, della Programmazione del Consiglio di Classe, che viene discusso e firmato dai docenti e dai rappresentanti di studenti e genitori. Attraverso questo strumento ciascuna componente prende precisi impegni per facilitare il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici. Nella Programmazione del Consiglio di Classe, comprensivo di Regolamento e Patto Educativo di Corresponsabilità vengono in particolare esplicitate le modalità per garantire tempestività e trasparenza della valutazione. Art. 1.3 Rapporti scuola-famiglia 1. Le famiglie possono conferire con i docenti secondo un piano che prevede assemblee serali secondo un calendario opportunamente comunicato. Tra queste assemblee c’è la consegna della pagella del primo periodo e la consegna del pagellino intraquadrimestrale. 2. In caso di necessità i genitori possono chiedere un appuntamento in orario diverso o essere convocati dagli insegnanti. 3. E’ attivo un sistema informatico per la comunicazione ai genitori di voti e assenze del figlio; l’accesso a tali informazioni è protetto da password personale. 4. Il Dirigente Scolastico e i suoi collaboratori sono a disposizione, previo appuntamento, per qualsiasi incontro con i genitori ed alunni . 5. L’ufficio di Segreteria è aperto al pubblico secondo gli orari esposti e indicati sul sito dell’istituto; gli studenti possono accedere alla Segreteria Didattica durante l’ intervallo o al termine delle lezioni .

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REGOLAMENTO DI ISTITUTO E PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Norme che sanciscono i rapporti tra studenti, famiglie ed istituzione

(Regolamento attuativo del DPR 249/1998 e successive modifiche e integrazioni)

Documento con parere favorevole del Collegio dei Docenti del 15/10/2008 Approvato e adottato dal Consiglio d’Istituto con delibera del 13/01/2009

Modificato l’8/12/2012 Integrato con Regolamento Interno del CdI (delibera del 13/02/2013)

Il presente regolamento si fonda sullo “Statuto delle studentesse e degli studenti” (di seguito denominato “Statuto”) emanato con DPR 249/98, successivamente modificato ed integrato con DPR 235/07, di seguito allegato. L’Istituto ne adotta principi e finalità.

Vengono qui disciplinate, in coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa e con le norme di sicurezza, le modalità per l’esercizio dei diritti sanciti dallo Statuto, e definite le norme di comportamento, le sanzioni in relazione alle mancanze disciplinari e le procedure per la loro adozione, oltre alle procedure di sottoscrizione, elaborazione e revisione del “Patto educativo di corresponsabilità” (Art. 5-bis dello Statuto).

L’Istituto si impegna a condividere i contenuti dello Statuto e del presente Regolamento con gli studenti neoiscritti nelle attività di accoglienza organizzate all’inizio dell’anno scolastico.

Art. 1.1 Diritto di informazione

L’Istituto informa studenti e famiglie sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola attraverso: a) l’affissione all’Albo dell’Istituto e la pubblicazione sul sito internet dei principali documenti relativi al Piano dell’Offerta Formativa, al Sistema Qualità, alla Sicurezza; b) le comunicazioni della Presidenza agli studenti e, per loro tramite, alle famiglie, tramite registro elettronico Olischool. Art. 1.2 Partecipazione al dialogo educativo e trasparenza

L’Istituto garantisce la partecipazione al dialogo educativo e la trasparenza dell’azione didattica attraverso:

a) l’elaborazione e annuale revisione, da parte del Consiglio di Istituto, del “Patto Educativo di Corresponsabilità” (art. 5 bis dello Statuto), che deve essere sottoscritto da genitori e studenti contestualmente alla conferma dell’iscrizione e in ogni caso prima dell’inizio delle attività didattiche o dell’inserimento dello studente proveniente da altra scuola nella classe. Firmando il patto educativo studenti e genitori prendono atto dei documenti fondamentali che regolano la vita scolastica (POF, Regolamento di Istituto, ecc.); vengono inoltre esplicitate le priorità educative e le responsabilità che la scuola da un lato e i genitori dall’altro si assumono nell’ambito dei compiti assegnati dalla normativa vigente ai rispettivi ruoli;

b) l’esplicitazione motivata, a cura del Consiglio di Classe e di ciascun docente, della programmazione educativa e didattica e dei criteri di valutazione;

c) la predisposizione ad inizio anno scolastico, a cura di ciascun Consiglio di Classe, della Programmazione del Consiglio di Classe, che viene discusso e firmato dai docenti e dai rappresentanti di studenti e genitori. Attraverso questo strumento ciascuna componente prende precisi impegni per facilitare il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici. Nella Programmazione del Consiglio di Classe, comprensivo di Regolamento e Patto Educativo di Corresponsabilità vengono in particolare esplicitate le modalità per garantire tempestività e trasparenza della valutazione.

Art. 1.3 Rapporti scuola-famiglia

1. Le famiglie possono conferire con i docenti secondo un piano che prevede assemblee serali secondo un calendario opportunamente comunicato. Tra queste assemblee c’è la consegna della pagella del primo periodo e la consegna del pagellino intraquadrimestrale.

2. In caso di necessità i genitori possono chiedere un appuntamento in orario diverso o essere convocati dagli insegnanti.

3. E’ attivo un sistema informatico per la comunicazione ai genitori di voti e assenze del figlio; l’accesso a tali informazioni è protetto da password personale.

4. Il Dirigente Scolastico e i suoi collaboratori sono a disposizione, previo appuntamento, per qualsiasi incontro

con i genitori ed alunni.

5. L’ufficio di Segreteria è aperto al pubblico secondo gli orari esposti e indicati sul sito dell’istituto; gli studenti

possono accedere alla Segreteria Didattica durante l’ intervallo o al termine delle lezioni.

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6. Qualora l’Istituto, per causa di forza maggiore, fosse impossibilitato ad assicurare le prime e/o le ultime ore di lezione le classi, previa comunicazione per il tramite degli studenti, potranno essere ammesse in ritardo o dimesse in anticipo.

7. In caso di sciopero del personale della scuola le famiglie saranno tempestivamente avvisate, per il tramite degli studenti, del servizio che può essere garantito.

Art. 1.4 Diritto di consultazione

Prima che siano prese decisioni che influiscano in modo rilevante sull’organizzazione della scuola il Dirigente Scolastico informa i rappresentanti degli studenti che potranno convocare un’assemblea di Istituto o concordare con il Dirigente Scolastico altre modalità per la consultazione degli studenti, compatibili con il regolare svolgimento delle attività didattiche. Art. 1.5 Diritto di riunione

1. Il diritto di assemblea e di riunione degli studenti e dei genitori, a livello di classe e di Istituto, è regolamentato dagli artt.13 e 14 del Testo Unico D.Lgs. 16-4-1994. n. 297.

2. Le assemblee di classe con la presenza dei genitori, studenti e docenti sono convocate, previa richiesta scritta in Presidenza, su sollecitazione di una delle componenti.

Art. 1.6 Diritto di associazione 1. Gli studenti e i genitori possono esercitare il diritto di associazione utilizzando i locali dell’Istituto previa motivata richiesta al Dirigente Scolastico da inoltrare almeno tre giorni prima. E’ richiesta la presenza di almeno un maggiorenne.

2. Tutti i locali dell’Istituto sono a disposizione di gruppi di lavoro (anche extra scolastici) formati da studenti e opportunamente coordinati da docenti che si assumano la responsabilità del controllo sia degli allievi, sia dei locali sia della strumentazione. La richiesta motivata va indirizzata al Dirigente Scolastico almeno tre giorni prima dell’inizio dell’attività.

L’accesso ai laboratori in orario extra scolastico è ammesso solo su richiesta motivata inoltrata al Dirigente Scolastico almeno tre giorni prima da un insegnante abilitato all’uso delle attrezzature. Gli studenti possono accedere in tal caso ai laboratori solo se accompagnati da un docente o da personale qualificato che garantisca il rispetto delle norme vigenti.

Art. 2.1 Comportamento scolastico e rapporti interpersonali 1. Gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con il sereno svolgimento dell’attività didattica, secondo quanto stabilito nel Patto Educativo di Corresponsabilità (art. 1.2). Non sono ammessi comportamenti che ostacolino il regolare svolgimento delle attività didattica e/o offensivi nei confronti dei compagni o del personale della scuola.

2. È un preciso dovere di ciascuno studente favorire le comunicazioni scuola-famiglia. 3. È un preciso dovere di ognuno evitare qualsiasi comportamento di violenza fisica o psicologica atta ad intimidire i compagni o a limitarne la libertà personale.

4. E’ un preciso impegno di ognuno rispettare la religione, la cultura, le caratteristiche etniche o individuali di docenti, personale della scuola, compagni. 5. Il materiale e le cose altrui vanno rispettate; non sono ammissibili furti e/o appropriazioni. La scuola non risponde dei beni lasciati incustoditi o dimenticati. Art. 2.2 Assenze 1. Le assenze dalle lezioni devono essere limitate nella maniera più responsabile. L’assiduità della frequenza scolastica è considerata elemento positivo di valutazione. Assenze, ritardi ripetuti, richieste di permessi per cause non gravi, costituiscono motivo di inosservanza ai doveri scolastici. In caso di assenza lo studente ha il dovere di aggiornarsi sulle attività svolte.

2. All’inizio dell’anno scolastico agli studenti viene consegnato un libretto per la giustificazione di assenze e ritardi, per la richiesta di uscita anticipata e per le comunicazioni scuola famiglia. Su tale libretto devono essere riportate, negli spazi appositamente previsti, la firma dei genitori o di chi esercita la patria potestà; la validazione delle firme

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viene effettuata dal Dirigente Scolastico o suo delegato dietro presentazione di fotocopia della carta di identità dei firmatari.

3. Le giustificazioni delle assenze e dei ritardi nonché le richieste di permesso di ingresso/uscita fuori orario devono essere firmate dai genitori o di chi esercita la patria potestà. I maggiorenni possono firmare personalmente, devono però essere coscienti delle responsabilità che si assumono di fronte alla scuola e di fronte alla famiglia in caso di dichiarazione mendace. 4. Lo studente che è stato assente dalle lezioni ha l’obbligo di giustificare il giorno del rientro a scuola sull’apposito libretto. I ritardi (che non dipendono dall’utilizzo dai mezzi pubblici) devono essere giustificati il giorno stesso o, se dovuti a imprevisto, il giorno successivo. Richieste di uscita anticipata devono essere presentate prima dell’inizio delle lezioni al collaboratore scolastico del piano (entro la prima ora)

5. Lo studente che, dopo un’assenza o un ritardo, rientra a scuola senza giustificazione è ammesso il primo giorno in classe dal Dirigente Scolastico o suo delegato. Il secondo giorno, se è ancora sprovvisto di giustifica dell’assenza, viene mandato dal Dirigente Scolastico o da un suo collaboratore perché si proceda ad avvisare telefonicamente la famiglia che il figlio sarà lasciato fuori dall’istituto il giorno successivo se non regolarizzerà l’assenza. Tale provvedimento viene annotato sul registro di classe. Il terzo giorno lo studente ancora sprovvisto di giustificazione viene lasciato fuori dall’istituto.

6. L’accoglimento della giustificazione dell’assenza o del ritardo e la concessione del permesso di entrata posticipata o uscita anticipata competono al Dirigente Scolastico o a un suo delegato che ha facoltà di procedere agli accertamenti che ritiene opportuni e di informare le famiglie in merito alle assenze, ai ritardi, ai permessi di uscita. Nell’ipotesi di alunni maggiorenni il Dirigente Scolastico indirizzerà le eventuali comunicazioni agli studenti interessati e, per conoscenza, alle loro famiglie.

7. L’astensione collettiva dalle lezioni è considerata assenza e come tale deve essere giustificata il giorno successivo.

8. Nel caso di esaurimento o di smarrimento del libretto l’Istituto fornisce un nuovo libretto (previo pagamento) che, per gli studenti minorenni, deve essere ritirato da uno dei genitori.

Art. 2.3 Disposizioni organizzative e di sicurezza 1. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni di sicurezza previste dalla normativa vigente e le

disposizioni attuative dell’Istituto (Piano di Evacuazione, Regolamenti delle Aule Speciali, ecc.).

2. Non è consentita l’uscita dall’aula nella prima ora di lezione e nell’ora successiva all’ intervallo se non in casi eccezionali e motivati. Durante le lezioni lo studente non può assentarsi dall’aula senza il permesso dell’insegnante.

3. Durante l’ intervallo previsto gli studenti possono circolare nei corridoi, nei disimpegni ed in sala mensa; gli

studenti fumatori devono uscire nell’atrio. Il servizio di vigilanza è affidato sia ai docenti in orario, alla terza ora di lezione, sia al personale ausiliario. Non sono ammessi ritardi al termine dell’intervallo.

3. I trasferimenti interni dalle aule alla palestra ed ai laboratori e viceversa debbono essere condotti in silenzio, nel rispetto del lavoro degli altri.

4. Gli studenti che intendono dedicarsi allo studio individuale alternativo all’insegnamento della Religione

Cattolica usufruiranno degli spazi che saranno loro indicati. 5. Gli studenti che arrivano a scuola con mezzi propri, cicli e motocicli, devono parcheggiare nell’apposito spazio

che viene aperto e chiuso in predeterminate fasce orarie. Non potendo il personale della scuola sorvegliare costantemente lo spazio adibito a parcheggio, l’Istituto non è responsabile di eventuali furti e/o danneggiamenti. E’ vietato parcheggiare sotto il portico dell’atrio se non individualmente autorizzati dal Dirigente Scolastico.

Art. 2.4 Ambiente scolastico e uso delle strutture 1. L’edificio, gli arredi e le attrezzature sono beni della comunità; la loro conservazione è affidata all’educazione

e alla responsabilità degli alunni e di tutto il personale.

2. E’ vietato imbrattare o lordare gli ambienti, scrivere sui muri, sui banchi e sulle porte, incidere gli arredi. I furti o i danni arrecati all’edificio, agli arredi o alle attrezzature devono essere risarciti da coloro che li hanno provocati.

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3. Per i rifiuti devono essere utilizzati gli appositi contenitori. Nel caso in cui l’aula venga trovata sporca gli alunni responsabili o, se non individuati, la classe, sono tenuti a ripulire durante gli intervalli o al termine delle lezioni

4. E’ vietato consumare cibi o bevande nelle aule e nei laboratori. Al bisogno è consentito bere acqua.

Art. 2.4 Ambiente scolastico e uso delle strutture

1. L’edificio, gli arredi e le attrezzature sono beni della comunità; la loro conservazione è affidata all’educazione e alla responsabilità degli alunni e di tutto il personale.

2. E’ vietato imbrattare o lordare gli ambienti, scrivere sui muri, sui banchi e sulle porte, incidere gli arredi. I furti o

i danni arrecati all’edificio, agli arredi o alle attrezzature devono essere risarciti da coloro che li hanno provocati.

3. Per i rifiuti devono essere utilizzati gli appositi contenitori. Nel caso in cui l’aula venga trovata sporca gli alunni

responsabili o, se non individuati, la classe sono tenuti a ripulire durante gli intervalli o al termine delle lezioni 4. E’ vietato consumare cibi o bevande nelle aule e nei laboratori. Al bisogno è consentito bere acqua. 5. E’ proibito fumare, qualsiasi tipo di sigaretta anche quella elettronica (del CdI 8/11/12) in tutti gli ambienti: aule,

corridoi, servizi, laboratori, mensa, biblioteca, scale anti-incendio. 6. E’ proibito introdurre a scuola bevande alcoliche o droghe. 7. E’ vietato l’uso del cellulare all’interno dell’istituto. In caso di assoluta necessità è possibile comunicare

attraverso il telefono della scuola.

8. L’utilizzo di laboratori e aule attrezzate è disciplinato dai rispettivi Regolamenti. Nei laboratori particolare attenzione deve essere posta al rispetto della normativa di sicurezza.

9. L’accesso alla Sala Stampa è consentito secondo apposito Regolamento e orario affisso all’entrata dell’ufficio.

Sanzioni disciplinari e relative procedure

Art. 3.1 Generalità I provvedimenti disciplinari hanno valenza educativa e mirano al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale. L’azione disciplinare si esplicherà tenendo conto della gravità delle infrazioni e può consistere nell’ammonizione scritta o nell’allontanamento dalla comunità scolastica. I provvedimenti adottati sono comunicati alla famiglia dall’Ufficio di Presidenza e allegati al fascicolo personale dell’allievo. Art. 3.2 Annotazione scritta

In presenza di comportamenti non reiterati: a) che vengano meno alle regole di comportamento e di rispetto interpersonale che non costituiscano danno

a persone o cose; b) di negligenza o mancanza di autocontrollo che impediscano la piena funzionalità del servizio o ostacolino il

perseguimento delle finalità formative della scuola o possano configurare un rischio di danneggiamento al patrimonio della scuola ovvero provochino danno sia pure di lieve entità;

il docente procede all’ammonizione verbale e successiva annotazione scritta sul registro di classe e sul libretto personale dello studente per la comunicazione alla famiglia. L’annotazione scritta non è una sanzione disciplinare ma ne può costituire, se reiterata, un presupposto. Art. 3.3 Ammonizione scritta In presenza di:

a) comportamenti reiterati documentati di cui all’articolo precedente; b) comportamenti non intenzionali tali da configurare una situazione di pericolo e/o danno alle persone;

il docente scrive una nota disciplinare sul registro di classe, informa il Dirigente Scolastico dell’accaduto e formalizza una richiesta di ammonizione scritta. Il Dirigente Scolastico o suo delegato informa la famiglia; entro due giorni lo studente ha il diritto di presentare controdeduzioni scritte che devono essere controfirmate dai genitori. Il Dirigente, viste le controdeduzioni, sentito lo studente e acquisite le eventuali prove documentali e testimoniali, valuta se sanzionare l’allievo mediante ammonizione scritta e informa il Consiglio di Classe sulle decisioni assunte tramite il docente Coordinatore di Classe.

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Il procedimento può essere avviato per iniziativa del Coordinatore se, nel periodico controllo del Registro o su segnalazione dei colleghi, ravvisa la presenza di diverse annotazioni disciplinari a carico dello studente. In tale caso il Coordinatore redige comunque una nota disciplinare sul registro di classe che, facendo riferimento alle

precedenti annotazioni, ha funzione di informare i colleghi dell’avvio del procedimento.

Art. 3.4 Allontanamento dalla comunità scolastica per periodi non superiori ai quindici giorni In presenza di:

a) comportamenti reiterati di cui all’art. 3.2 già sanzionati mediante ammonizione scritta; b) comportamenti non intenzionali ma reiterati tali da configurare una situazione di pericolo e/o danno alle

persone; c) comportamenti intenzionali offensivi nei confronti del personale della scuola o dei compagni o che

procurino danneggiamento al patrimonio della scuola, fermo restando l’obbligo di risarcimento; il docente scrive una nota disciplinare sul registro di classe e, sentito il coordinatore di classe, informa il Dirigente Scolastico dell’accaduto e formalizza una richiesta di allontanamento dalla comunità scolastica per periodi non superiori ai quindici giorni. Il Dirigente informa la famiglia; lo studente ha il diritto di presentare controdeduzioni scritte entro due giorni dall’accaduto che devono essere controfirmate dai genitori. Il Dirigente Scolastico, viste le controdeduzioni, sentito lo studente e acquisite le eventuali prove documentali e testimoniali, valuta se sussistono le condizioni per l’allontanamento. In caso affermativo convoca il Consiglio di Classe che, alla presenza di tutte le componenti, decide in merito al provvedimento; in caso negativo valuta se sanzionare l’allievo con ammonizione scritta. Art. 3.5 Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai quindici giorni In presenza di reati e/o di comportamenti intenzionali offensivi e/o lesivi che configurino pericolo grave per l'incolumità delle persone o per l'integrità delle strutture scolastiche il Dirigente Scolastico, in seguito ad istruttoria condotta secondo i criteri di cui all’art. 3.4, chiede la convocazione del Consiglio di Istituto che decide in merito all’allontanamento dello studente per un periodo superiore ai 15 giorni. La durata del provvedimento è commisurata alla gravità del reato o al permanere della situazione di pericolo. Art. 3.6 Validità delle delibere

L’organo collegiale chiamato a decidere in merito a una sanzione (Consiglio di Classe o di Istituto) delibera a maggioranza dei presenti. La seduta è valida se sono presenti più della metà dei componenti. Qualora faccia parte dell’organo collegiale lo studente per cui è stata richiesta la sanzione o un suo genitore, questi ha il dovere di astenersi. In tal caso, allo scopo di salvaguardare la composizione dell’organo collegiale, si procede a surroga, attingendo nell’ordine alla lista dei non eletti. Art. 3.7 Conversione della sanzione Per sanzioni che comportano l’allontanamento dello studente per un periodo non superiore ai 15 giorni vale il principio della riparazione del danno. E’ perciò offerta la possibilità di convertirle, con il consenso dell’interessato assistito da chi esercita la patria potestà, in attività in favore della comunità scolastica. Tali attività, individuate dall'organo sanzionante, non devono essere lesive della dignità e della personalità dello studente e non devono esporre la scuola a responsabilità di alcuna natura. Esse possono consistere in: -attività di volontariato all’interno o all’esterno della comunità scolastica -attività di segreteria; -riordino di materiali di laboratorio, cataloghi e archivi; -sostegno alle attività della biblioteca; -la produzione di elaborati che inducano lo studente a una riflessione sui propri comportamenti. Tale elencazione è da ritenersi meramente esemplificativa e non esaustiva. Art. 3.8 Ruolo del Personale non docente

Il personale non docente che ravvisa infrazioni al Regolamento di Istituto ne dà comunicazione al Dirigente Scolastico o suo delegato che provvede a scrivere annotazione o nota disciplinare sul registro di classe e a procedere secondo i criteri e le procedure previste agli articoli 3.3, 3.4 e 3.5. Art. 3.9 Le sanzioni di cui sopra si intendono applicabili, per le stesse tipologie di comportamento, anche in situazioni scolastiche che abbiano luogo fuori dei locali dell'Istituto e/o in orario extrascolastico: uscite, visite e viaggi d'istruzione, ecc. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono irrogate dalla Commissione esaminatrice, che ha competenza anche nei riguardi dei candidati esterni.

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Impugnazioni – Organo di Garanzia

4.1 Compiti dell’Organo di Garanzia Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte di chiunque abbia interesse entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione ad un apposito Organo di Garanzia interno alla scuola, che decide nel termine di dieci giorni. L’Organo di Garanzia è altresì garante di eventuali conflitti interpretativi che sorgessero in merito all’applicazione del presente Regolamento. 4.2 Composizione e funzionamento dell’Organo di Garanzia L’Organo di Garanzia, presieduto dal Dirigente scolastico o in caso di impedimento dal suo sostituto, si compone di: - un docente annualmente designato dal Collegio dei Docenti; - un rappresentante degli studenti annualmente eletto da una lista di candidati; - un rappresentante dei genitori annualmente eletto da una lista di candidati;

La seduta è valida se sono presenti almeno tre componenti, tra cui il Dirigente Scolastico o suo sostituto. Le decisioni sono assunte a maggioranza dei presenti. In caso di parità prevale il voto del presidente.

4.3 Surroghe e subentro Il Collegio dei Docenti individua anche almeno un docente come membro supplente per sostituire il membro effettivo in caso di incompatibilità (per esempio qualora quest’ultimo faccia parte dell’Organo Collegiale che ha irrogato la sanzione) o di impedimento a partecipare. Qualora faccia parte dell’Organo di Garanzia lo studente a cui è stata irrogata la sanzione o un suo genitore, questi ha il dovere di astenersi. In tal caso, allo scopo di salvaguardare la composizione dell’organo collegiale, il Dirigente Scolastico procede alla nomina di membri supplenti, attingendo nell’ordine alla lista dei non eletti.

I membri dell’Organo di Garanzia rimangono in carica fino a nuova elezione o designazione, salvo la circostanza che abbiano perduto la qualità di alunno o di docente della scuola; in tal caso subentrano, in attesa di nuova designazione o elezione, i membri supplenti.

Visite e viaggi di istruzione.

Le visite e i viaggi di istruzione fanno parte integrante dell’attività didattica e rientrano pertanto nella Programmazione del Consiglio di Classe.

È perciò richiesta, di norma, la partecipazione di tutti gli studenti della classe/classe articolata; tuttavia per giustificati motivi gli allievi possono non partecipare per una percentuale non superiore al 30%. Prima dell’effettuazione del viaggio è in ogni caso richiesta conferma del Consiglio di Classe, che deciderà in base all’andamento didattico-educativo della classe.

L’Istituto si impegna a facilitare la partecipazione degli studenti che non possono sostenere l’intera spesa prevista, specie se meritevoli.

Disposizioni finali

Per quanto non previsto dal presente Regolamento si fa riferimento allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti (DPR 249/98 e successive modifiche e integrazioni) e alla normativa vigente.

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Allegato: Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria

DPR 24 giugno 1998, n. 249 come modificato dal DPR 21 novembre 2007, n. 235

Art. 1 (Vita della comunità scolastica)

1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.

2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.

3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.

4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

Art. 2 (Diritti) 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche

attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.

2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.

3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i

docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.

6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.

7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.

8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità; b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.

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9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.

10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.

Art. 3 (Doveri) 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e

dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un

comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1. 4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei

singoli istituti. 5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi

nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come

importante fattore di qualità della vita della scuola.

Art. 4 (Disciplina)

1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comporta-menti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.

2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.

3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.

4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.

5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.

6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto.

7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.

8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.

9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8.

9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico.

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9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato.

10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.

11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.".

Art. 5 (Impugnazioni)

1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico.

2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.

3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.

4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione.

5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241.

6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso.

7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.". Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità e giornata della scuola)

1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.

2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1

3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità.".Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Art. 6 (Disposizioni finali) 1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia sono adottati o

modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.

2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.

3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica

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1.1.1 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (parte fissa)

L’Isis C. Facchinetti con sede in Castellanza, facendo riferimento allo statuto delle studentesse e degli studenti (DM n. 249 del giugno 1998) e alla relativa revisione (DM n. 235 del novembre 2007), accogliendo quanto ribadito nella circolare n.110 del MPI del dicembre 2007, propone un Patto Educativo di Corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica , studenti e famiglie.

L’ISIS C. FACCHINETTI (vedi DM n. 249, art 2)

si impegna all’erogazione dei servizi e al raggiungimento delle proprie finalità così come indicato nella

propria mission, nelle linee programmatiche del POF e nel relativo estratto; si impegna a stabilire regole essenziali per una civile convivenza e una fattiva collaborazione; si preoccupa di informare studenti e famiglie sulle norme e sulle decisioni che regolano la vita della

scuola, attraverso regolamenti, comunicazioni scritte, sito dell’istituto e registro elettronico si impegna ad attivare un dialogo con studenti e famiglie sulla scelta degli obiettivi didattici, sui criteri di

valutazione e sulla relativa trasparenza e tempestività, proponendo un contratto formativo all’interno di ogni C.d.C., concordato e sottoscritto da tutte le componenti;

si impegna a proporre attività aggiuntive ed integrative, concordi con le linee programmatiche, a cui lo studente può aderire liberamente e a proporre iniziative concrete di recupero, nel rispetto della normativa vigente. Informazione di quanto attivato è fornita nell’estratto del POF, consegnato in copia ad ogni studente ad anno scolastico iniziato. Lo stesso documento è reperibile nel sito dell’istituto.

LO STUDENTE E LA RELATIVA FAMIGLIA

(vedi DM 249, artt. 3 e 4)

si impegna a conoscere e rispettare il regolamento d’istituto e i relativi allegati comprensivi di: norme che sanciscono i rapporti tra studenti, famiglie ed istituzione, regole per accedere ai laboratori, alla biblioteca, all’aula multimediale, alla palestra e alla sala stampa, norme per utilizzare la rete informatica, norme di sicurezza e ogni altra disposizione che si renda necessaria.

In particolare tiene presente che: la disciplina è espressione di maturità e di comportamento civile ed è affidata a tutti gli operatori della

scuola oltre che al senso di autocontrollo e di correttezza degli allievi. Non sono ammessi, né accettati atteggiamenti di bullismo che vengono prontamente sanzionati;

gli alunni sono tenuti ad una frequenza regolare alle lezioni e ad una partecipazione assidua a tutte le attività proposte, comprensive dello studio personale a casa;

le lezioni iniziano alle ore 8.05 alla mattina. Non sono accettati ritardi tranne nel caso in cui dipendano dai mezzi pubblici. In tutti gli altri casi i ritardi, le assenze, le entrate e uscite fuori orario devono essere regolarmente e prontamente giustificate. E’ facoltà del Dirigente Scolastico o di un docente delegato controllare l’assenteismo e le giustificazioni degli studenti, nonché mettere in atto strategie per eliminare eventuali irregolarità di frequenza. Le famiglie si impegnano ad informarsi periodicamente sull’andamento didattico-disciplinare degli studenti attraverso il registro elettronico, i colloqui con i docenti e le riunioni istituzionali (consigli di classe, consegna del pagellino intraquadrimestrale);

la conservazione dell’edificio, delle suppellettili e della strumentazione è affidata alla responsabilità e all’educazione di alunni, docenti e personale Ata. Non è permesso in particolare insudiciare pareti, pavimenti, infissi, servizi igienici, arredi e manomettere volontariamente la strumentazione. Di ogni danno arrecato per vandalismo, negligenza o leggerezza sono chiamati a rispondere i responsabili a cui vengono addebitati i costi. Nel caso in cui non vengano individuati i responsabili il costo viene addebitato a tutto il gruppo classe;

e’ severamente proibito fumare ed utilizzare i cellulari nei locali dell’istituto; le trasgressioni sono punite secondo la normativa e il regolamento d’istituto vigenti.

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(parte variabile compilata dal CdC) I DOCENTI DEL CONSIGLIO DELLE CLASSE SI IMPEGNANO A:

adottare un comportamento univoco e coerente con quanto programmato;

far costantemente riferimento alle competenze dichiarate

esplicitare gli obiettivi didattici della propria disciplina a breve e a lungo termine e le competenze a cui concorrono;

comunicare i criteri di valutazione;

utilizzare diverse metodologie didattiche;

rispettare il carico di lavoro giornaliero e settimanale previsto dal Consiglio di Classe;

esplicitare, per ogni verifica, gli obiettivi prescelti, i criteri di valutazione e proporre attività di preparazione;

comunicare l’esito delle verifiche scritte nei tempi previsti e inserire mensilmente i voti nel registro elettronico;

attuare strategie per recuperare situazioni di difficoltà;

……………..(personalizzazione del CdC)

GLI STUDENTI DELLA CLASSE SI IMPEGNANO A:

Rispettare il Regolamento di Istituto e a perseguire, in particolare, quanto sotto indicato: 1. Rispetto delle regole:

Arrivare in orario e giustificare eventuali assenze e/o ritardi in modo sollecito;

Non uscire dalla classe al cambio dell’ora e non disturbare negli spostamenti le altri classi;

Rispettare ambienti ed arredi scolastici;

Portare sempre il materiale scolastico (libri, materiale didattico personale, libretto delle comunicazioni);

Mantenere un atteggiamento adeguato all’ambiente;

Non utilizzare il telefonino a scuola;

Mantenere un comportamento corretto durante le ore di supplenza;

……………….(personalizzazione a cura del CdC) 2. Rapporti interpersonali

Lavorare con i compagni in modo positivo;

Rispettare i punti di vista altrui;

Seguire le indicazioni dei docenti;

Favorire le comunicazioni scuola-famiglia;

………..(personalizzazione a cura del CdC) 3. Impegno e partecipazione

Impegnarsi nel lavoro in classe;

Applicarsi nello studio a casa;

Mantenere gli impegni assunti, rispettare le scadenze ed essere puntuali nelle comunicazioni scuola-famiglia;

Intervenire in modo opportuno, rispettando le modalità previste;

Aggiornarsi in caso di assenza, tramite i compagni o consultando il registro di classe.

………(personalizzazione a cura del CdC)

I GENITORI SI IMPEGNANO A:

controllare costantemente le comunicazioni e firmarle per ricevuta;

controllare il pagellino elettronico;

informarsi sull’andamento didattico disciplinare del figlio con tutti i docenti del Consiglio di Classe;

tenere i contatti con i propri rappresentanti;

cooperare con i docenti al fine di raggiungere gli obiettivi preventivati per lo studente e per la classe.

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CARICO DI LAVORO PER GLI STUDENTI (*)

Numero massimo di prove scritte/grafiche/di laboratorio giornaliere per la classe _______________

Numero massimo di prove orali giornaliere___________________________

Numero massimo di prove scritte /grafiche/di laboratorio settimanali per la classe _______________ I docenti si impegnano a distribuire le prove di verifica scritte e orali nel corso dell’anno, evitando di concentrarle in prossimità degli scrutini. (*) Il carico non riguarda studenti che devono recuperare prove perse. E’ facoltà del docente organizzare verifiche di recupero con le modalità che ritiene opportune. Per quanto riguarda i criteri di valutazione, i criteri di assegnazione del voto di comportamento, le modalità di recupero e valutazione del giudizio sospeso si fa riferimento ai documenti approvati dal CdD e scaricabili da Pitagora e dal sito.

Si ricorda che ai sensi dell’ Art.14 comma 7 del DPR n. 122 del 22/06/09 lo studente con più del 25% di

ore di assenza sull’orario personalizzato (1056 ore per il diurno, 990 per il serale) non viene scrutinato.

Secondo l’art.14, comma 7 del suddetto decreto, le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi

eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo. Il CdD ha deliberato di delegare il dirigente scolastico nel concordare con le famiglie le assenze dalle lezioni per motivi giustificati nel rispetto della possibilità di valutare l’allievo.

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REGOLAMENTO INTERNO CdI ISIS FACCHINETTI Approvato dal CdI in data 13 febbraio 2013

1. Premessa

Il presente documento regolamenta le attività del CdI dell’Isis Facchinetti, organo politico, d’indirizzo e di controllo dei risultati, che si attiene alle normative vigenti (in particolare Dlgs.297/94, CM 105/75, DPR 275/99, DIM 44/01, OM 215/91 e il DPR 235/07). Le norme presenti nel regolamento sono valide solo nell’ambito dell’isis C. Facchinetti e non possono contrastare le Leggi e le disposizioni dello Stato. Per quanto non previsto e non normato dal presente regolamento si fa riferimento alle disposizioni di Legge in materia di funzionamento di OO. CC. o, in alternativa, si demanda al CdI stesso il compito di decidere in base alle competenze affidategli e alla potestà deliberativa attribuitagli per Legge. Il presente regolamento, discusso e approvato nella seduta del 13 febbraio 2013, rimane in vigore fino a richiesta di modifica da parte di 2/3 dei membri del Consiglio stesso.

2. Funzionamento

Gli eletti nel CdI partecipano alle sedute in modo gratuito. Il CdI si riunisce mediamente ogni due mesi in orario extrascolastico compatibilmente con gli impegni di lavoro dei componenti. In tal senso nelle prime sedute dell’anno il presidente concorda con i membri eletti orari e giorni della settimana in cui effettuare le riunioni.

Il presidente (un genitore) convoca il CdI su richiesta del presidente della Giunta Esecutiva (DS) o della maggioranza dei consiglieri.

La convocazione del CdI deve essere disposta dal presidente con un preavviso di 5 giorni rispetto alla data della riunione, tranne nei casi di urgenza in cui la convocazione è straordinaria e può essere effettuata con 48 ore di preavviso.

La comunicazione e l’avviso di convocazione deve indicare:

data, orario, luogo di svolgimento della riunione

ordine del giorno

tempi previsti della durata della seduta ( se la riunione si protrae oltre l’orario presumibile il presidente aggiorna la seduta o prolunga la discussione in base alla scelta dei membri presenti)

documentazione utile per la discussione L’ordine del giorno rispetta i punti discussi dalla Giunta Esecutiva, che prepara i lavori, e altri argomenti pervenuti al presidente tramite richiesta scritta da parte dei componenti del CdI, sentiti quanti rappresentano, e nel rispetto delle competenze del CdI stesso. Sono inseriti anche punti di discussione stabiliti al termine della seduta precedente. Ogni componente riceve comunicazione scritta via mail o in assenza di casella di posta elettronica in modo cartaceo. Poiché le sedute del CdI sono pubbliche viene data pubblicità delle convocazioni sul sito e su Olischool. Non è ammesso pubblico nel caso in cui si discutano argomenti concernenti persone.

Per la validità delle adunanze è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Se entro 30 minuti dall’ora indicata nella convocazione il numero legale non è raggiunto il presidente aggiorna la seduta. Ogni membro del CdI che non interviene, senza giustificati motivi, a tre sedute consecutive, decade dalla carica e viene surrogato. Le giustificazioni delle assenze devono pervenire per iscritto al presidente entro l’inizio della riunione. Comunque un componente del CdI decade dal mandato anche in caso di assenze non consecutive e non giustificate per più del 50% delle sedute annuali.

Presiede la riunione il presidente; in sua assenza è delegato il vicepresidente. In mancanza del vicepresidente presiede il genitore più anziano. In mancanza di rappresentanza dei genitori presiede il componente più anziano.

Alle sedute può essere presente il DSGA, in qualità di esperto, per quanto riguarda gli aspetti amministrativi legati al PA. Possono essere invitati anche altri esperti esterni (politici, sindacalisti, ecc…), con diritto di parola, quando si tratta di approfondire problematiche legate al territorio. Gli esperti partecipano solo alla discussione dei punti per i quali sono stati invitati e non hanno diritto di voto.

Il presidente nomina un segretario verbalizzante tra i docenti presenti che ha il compito di riportare sinteticamente la discussione e in dettaglio le delibere. Nel caso in cui un componente

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chieda di verbalizzare per esteso il proprio intervento ne fornisce subito copia scritta al segretario che, dopo aver letto la nota a tutti i consiglieri, riporta tra virgolette quanto pervenuto.

Prima di iniziare la discussione dell’ordine del giorno i componenti del CdI possono chiedere, motivandolo, di cambiare la successione dei punti o di integrarli con altri non previsti. In questo ultimo caso la richiesta deve essere dettata da urgenza di deliberazione per motivi istituzionali. La variazione si effettua se concorda la maggioranza dei presenti (metà+1). In caso di parità il voto del presidente vale il doppio.

La seduta inizia con la lettura ed approvazione del verbale della seduta precedente con eventuali integrazioni.

Il presidente ha il compito di dirigere i dibattiti, mantenere l’ordine, concedere la parola, annunciare i risultati delle votazioni.

Il presidente o un consigliere a cui è stata concessa la parola introduce l’argomento di discussione. In seguito il presidente dà la parola a coloro che l’hanno chiesta nell’ordine con cui si sono proposti. Il presidente può richiamare all’argomento gli oratori che se ne discostino ed ammonire chi turba l’ordine della seduta. Quando occorre adottare deliberazioni urgenti il presidente può stabilire un limite massimo di tempo al dibattito. Comunque ogni consigliere può intervenire sullo stesso argomento al massimo due volte.

Quando ritiene esaurita la discussione, il presidente propone la votazione sull’argomento (palese o con scrutinio segreto in caso di persone o di richiesta con mozione d’ordine) mettendo ai voti eventuali proposte differenti. La delibera è approvata con la maggioranza dei voti dei presenti (metà+1). In caso di parità il voto del presidente vale doppio.

Non è possibile deliberare al punto “varie ed eventuali” che costituisce solo informativa.

Al termine della seduta il presidente chiede se ci siano punti da mettere all’OdG della seduta successiva.

3. Verbalizzazione e pubblicità degli atti

Il verbale è contraddistinto da numero progressivo seguito dall’a. solare (es. 1/2012 indica il verbale della prima seduta del 2012). Stessa procedura viene applicata alle delibere.

Il verbale deve riportare l’orario di inizio e di fine, l’ordine del giorno, i presenti e gli assenti, sintesi delle discussioni o interventi scritti dei consiglieri, delibere e risultati delle votazioni. Ogni verbale è numerato e raccolto su registro con pagine numerate.

Il verbale viene letto ed approvato, con eventuali integrazioni, nella seduta successiva. Una volta approvato il verbale viene firmato dal segretario e dal presidente e inserito, seduta stante, nel registro dei verbali.

Copia del verbale in formato digitale non modificabile (PDF) è conservato nell’archivio elettronico d’istituto

Durante la seduta vengono lette e approvate le delibere per dar corso a quanto indicato nel paragrafo successivo.

Copia integrale delle delibere del CdI, predisposta dal segretario, sottoscritta da segretario e dal presidente, è pubblicata in apposito albo della scuola (compito affidato al DSGA) e su Olischool (compito affidato alla presidenza). L’affissione deve avvenire entro 8 giorni dalla seduta e la copia deve rimanere esposta per 10 giorni. La pubblicazione deve riportare la data di affissione e defissione.

Si osservano le disposizioni in materia di accesso ai documenti amministrativi secondo la L. 241/90 per cui chiunque sia portatore d’interesse può chiedere di visionare i verbali e le delibere; se è interessato può accedere agli atti chiedendone copia e rispettando i vincoli di bollo.