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Corso dei Mille, 517 PATD09000P-CF. 97005240821 Segr. 091.8781948 091.8781274 [email protected] // [email protected] Sito web:www.itdallachiesa.gov.it 90047 PARTINICO (PA) REGOLAMENTO D’ISTITUTO A.S. 2014-15 PREMESSA Il regolamento d’Istituto dell’IT “Carlo Alberto Dalla Chiesa” è adottato nel rispetto della Costituzione Italiana e delle leggi dello Stato, con particolare riferimento alle norme vigenti in materia d’istruzione e dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (DPR 249/1998 e DPR 235/2007), fondamentale strumento della cittadinanza studentesca e del sistema di partecipazione e rappresentanza. In coerenza con quanto in premessa, il presente regolamento intende porsi, in relazione al POF, come occasione per delineare un sistema di regole condiviso nell'ambito dell'autonomia scolastica, sostenere l’affermazion e di una cultura dei diritti e dei doveri tra le giovani generazioni, ripensare, in modo democratico e con particolare attenzione al criterio dell'inclusione, i processi decisionali e il sistema dei rapporti tra le varie componenti della comunità scolastica. PARTE I LA COMUNITÀ SCOLASTICA Art. 1 - L'Istituto Tecnico “C.A. DALLA CHIESA” di Partinico è una Comunità educante che attua i propri fini istituzionali esercitando, nell’ambito delle norme generali, la propria AUTONOMIA DIDATTICA, ORGANIZZATIVA, DI RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO come base per un’alleanza educativa tra scuola, famiglie e studenti.

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Corso dei Mille, 517– PATD09000P-CF. 97005240821

Segr. 091.8781948– 091.8781274

[email protected] // [email protected]

Sito web:www.itdallachiesa.gov.it

90047 – PARTINICO (PA)

REGOLAMENTO D’ISTITUTO

A.S. 2014-15

PREMESSA

Il regolamento d’Istituto dell’IT “Carlo Alberto Dalla Chiesa” è adottato nel rispetto della Costituzione

Italiana e delle leggi dello Stato, con particolare riferimento alle norme vigenti in materia d’istruzione e

dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (DPR 249/1998 e DPR

235/2007), fondamentale strumento della cittadinanza studentesca e del sistema di partecipazione e

rappresentanza.

In coerenza con quanto in premessa, il presente regolamento intende porsi, in relazione al POF,

come occasione per delineare un sistema di regole condiviso nell'ambito dell'autonomia scolastica,

sostenere l’affermazione di una cultura dei diritti e dei doveri tra le giovani generazioni, ripensare, in

modo democratico e con particolare attenzione al criterio dell'inclusione, i processi decisionali e il

sistema dei rapporti tra le varie componenti della comunità scolastica.

PARTE I–LA COMUNITÀ SCOLASTICA

Art. 1 - L'Istituto Tecnico “C.A. DALLA CHIESA” di Partinico è una Comunità educante che attua i

propri fini istituzionali esercitando, nell’ambito delle norme generali, la propria AUTONOMIA DIDATTICA,

ORGANIZZATIVA, DI RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO come base per un’alleanza educativa tra scuola,

famiglie e studenti.

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La Comunità scolastica è composta da studenti, docenti, personale amministrativo – tecnico –

ausiliario e genitori che assumono impegni e responsabilità nella condivisione delle regole e dei percorsi

di crescita degli studenti, anch’essi “soggetti” della comunità scolastica.

Tutti i membri della Comunità hanno pari dignità e sono investiti, ognuno nel proprio ruolo, di uguale

responsabilità per il corretto funzionamento della Istituzione Scolastica ed il raggiungimento dei fini

istituzionali.Tutte le componenti devono partecipare in modo attivo alla vita della scuola, nell’ambito delle proprie

competenze e capacità; tale partecipazione deve contribuire a sviluppare la consapevolezza di sé nel

rispetto e nella valorizzazione di tutte le differenze, l’esercizio responsabile della libertà, il senso critico,

la capacità di vivere e realizzare il costume democratico, l’impegno civile e la solidarietà sociale.

Art. 2 -Questa comunità scolastica opera affinché si raggiungano i seguenti fini:

attuazione del diritto allo studio e promozione del successo scolastico e formativo di ogni alunno

favorendone lo sviluppo delle capacità critiche ed intellettuali ed assumendo le più idonee

iniziative atte a superare tutte le cause di natura soggettiva, economica ed ambientale

pregiudizievoli all'esercizio dei dirittie all'eguaglianza di tutti gli studenti;

formazione culturale, morale, civile, socio-politica e pre-professionale dell'alunno, nel pieno

sviluppo delle norme sancite dalla Costituzione della Repubblica Italiana;

sostegno al diritto-dovere del personale all'aggiornamento ed al perfezionamento culturale e

professionale;

attuazione di iniziative volte allo sviluppo e alla formazione della persona dello studente nello

spirito di collaborazione tra le varie componenti, anche in rapporto con la più vasta Comunità

Locale (Comuni, Provincia, Regione, ecc.), nazionale e sopranazionale, con le forze sociali,

economiche e del mondo del lavoro, con le modalità previste dal presente Regolamento.

Art. 3 -Tutte le componenti dell'Istituto, ciascuna nel suo ruolo, concorrono alla realizzazione dei fini

dell'istituzione scolastica, per consentire lo svolgimento della regolare attività didattica e del dialogo

educativo. Anche i servizi amministrativi e tecnici svolti dal personale ATA risultano quindi di

fondamentale rilevanza nella vita dell'Istituto, pertanto il suddetto personale è chiamato a favorire, con

tuttigli strumenti in suo possesso, l'attività didattica.

Tutte le componenti dell'Istituto, concorrono alla definizione dell’identità della scuola attraverso il

corretto esercizio sia delle diverse professionalità che del diritto/dovere di compartecipazione attiva e

responsabile ai processi di insegnamento/apprendimento. La doverosa attenzione, da parte di tutti, ad un

abbigliamento sobrio e decoroso costituisce cura dell’immagine della scuola.

Art. 4 -L’istituto assicura spazi ben visibili adibiti all’informazione e in particolare:

rete INTRANET d’istituto;

bacheca sindacale;

albo di Istituto.

Tutte le componenti della comunità scolastica possono attivare proprie bacheche in spazi concordati

con il Dirigentescolastico.

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Art. 5 – GLISTUDENTI

Tutti gli studenti hanno pari diritto allo studio, come previsto dalla Costituzione. Nei loro rapporti

reciproci e con gli altri componenti la Comunità hanno il diritto -dovere ad un uguale rispetto e

trattamento; è diritto degli studenti ricevere una formazione culturale e professionale qualificata che

rispetti e valorizzi l'identità di ciascuno, aperta alla pluralità di idee, in linea con le finalità del POF.

Gli alunni hanno diritto ad un insegnamento costantemente aggiornato, aperto al dibattito ed alla

collaborazione, rispettoso della coscienza morale e critica di ognuno e delle loro famiglie; rispettoso del

pluralismo culturale, delle opinioni e della libertà di espressione.

Tutti gli studenti hanno pieno diritto ad usare, nello svolgimento delle attività scolastiche, le

attrezzature didattiche della scuola sotto la guida e responsabilità dei Docenti.

Tutti gli studenti hanno il diritto-dovere di partecipare con impegno alle lezioni ed alle altre attività

proposte dall'Istituto nel pieno rispetto dei locali e delle attrezzature scolastiche.

Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, ad assolvere assiduamente gli impegni

di studio e a partecipare alle attività del P.O.F. deliberate dagli Organi Collegiali competenti.

E’ vietato l'uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche (Nota M.P.I. n.

30 del 15 marzo 2007); la violazione di tale divieto comporta l’irrogazione di sanzione disciplinare

appositamente individuataall’art. 29 del presente regolamento.

Eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, anche durante lo svolgimento delle

attività didattiche, dettate da ragioni di particolare urgenza o gravità saranno garantite dalla scuola

mediante gli uffici dello staff di dirigenza.

Pari divieto riguarda l’uso dei videofonini (D.M. n 104 del 30.11.2007), mezzi idonei a diffondere

immagini e video tramite MMS ed internet, in quanto violano le norme contenute nel D.lgs 30 giugno

2003 n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”(Legge sullaprivacy).

Art. 6 – I DOCENTI

I docenti svolgono l'attività educativo-didattica ed adempiono agli obblighi connessi con la loro

funzione, in conformità alle leggi che li riguardano. La piena libertà di insegnamento, di cui i docenti

godono a norma di Costituzione, viene esercitata nell’assoluto rispetto della evoluzione della personalità

dell'alunno allo scopo di promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali ed ideali, il

pieno sviluppo e la formazione critica dello stesso.

All'inizio dell'anno scolastico, ogni docente predispone il piano di lavoro e la programmazione

didattica riguardante l'intero anno coerentemente con le deliberazioni dei Consigli di classe i quali, a loro

volta, progettano in ottemperanza alle scelte didattiche del Collegio dei docenti e/o delle sue articolazioni

(dipartimenti, assi culturali, commissioni).

Per garantire il diritto ad una equa attribuzione dei voti, il docente è tenuto a programmare un

congruo numero di “verifiche” per trimestre o quadrimestre o pentamestre e a renderne espliciti i criteri e

l'esito in conformità ai criteri di valutazione deliberati dagli organi collegiali competenti. Una copia del

piano di lavoro deve rimanere depositata presso il competente ufficio delle FF.SS. a disposizione di

chiunque, membro della comunità scolastica, voglia prenderne visione.

All’inizio dell’anno scolastico, ed ogni volta che r isulti necessario, i Docenti provvederanno ad

illustrare sinteticamente agli studenti le linee generali della programmazione del C.d.C. e della propria

disciplina relativamente ad obiettivi, contenuti, verifiche, criteri di valutazione degli apprendim enti e del

comportamento e di attribuzione del voto sulla base della scala valutativa che va da 1 a10.

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Gli studenti hanno diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, che contenga indicazioni volte

a favorire il processo di autovalutazione e di recupero delle lacune evidenziate.

All’inizio dell’a.s. ed ogni volta che risulti necessario, i Docenti provvederanno ad illustrare lo Statuto

delle studentesse e degli studenti (DPR 249/98-DPR 235/07), il POF, il Regolamento d’Istituto.

E’ diritto degli studenti e dei genitori prendere visione della valutazione delle prove orali e scritte ed

ottenere, anche in copia (su richiesta scritta, legge 241/90) le prove e/o i compiti svolti in classe, corretti

e valutati entro 15 giorni dalla prova sostenuta, solo per séo per il proprio figlio.

Nel momento in cui registro elettronico, i genitori potranno, tramite password, collegarsi e prendere

visione di tutte leinformazioni relative all’andamento didatticoe disciplinaredel figlio.

Gli incontri collegiali con i genitori, vengono calendarizzati dal Collegio dei Docenti. Gli incontri

individuali con i genitori vengono programmati e resi noti agli interessati. I docenti, inoltre, possono

ricevere i genitori su appuntamento.

In sede di Collegio, i docenti, sotto il profilo didattico, approvano i Progetti dell'Offerta Formativa

dell'Istituto per ciascun anno scolastico.

E’ vietato l’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche (Nota M.P.I. N.

30 DEL 15 MARZO 2007).

Le fotocopie per lo svolgimento periodico delle verifiche sono a carico dell’Istituto ma le stesse

debbono essere richieste con congruo anticipo (almeno 24 ore).

Art. 7 – I GENITORI

Tutti i genitori degli alunni dell’ I.T.“Dalla Chiesa” hanno il diritto dovere di partecipare alla vita

dell'Istituto interessandosi all'attività scolastica dei propri figli e seguendone il processo di formazione

educativa.

Tale diritto-dovere si esplica soprattutto mediante la partecipazione ai Consigli di classe e d’istituto,

secondo quanto previsto dalle norme. I genitori partecipano alla progettazione del P.O.F. esprimendo,

anche attraverso organismi ed associazioni anche di fatto, esigenze, aspettative e proposte alle

assemblee di classe e di Istituto. Ogni genitore ha il diritto di visitare i locali scolastici ed in particolare le

aule ed i laboratori destinati alla classe del figlio. Dette visite, da effettuarsi in orario non coincidente con

le attività curriculari, dovranno essere preventivamente concordate con gli uffici di staff. Eventuali

osservazioni e/o suggerimenti potranno essere formulati al Consiglio d’Istituto.

La famiglia si impegna a versare alla Scuola il contributo volontario di solidarietà deliberato dal

Consiglio d’Istituto.

Art. 8 – IL PERSONALE A.T.A.

I servizi amministrativi e tecnici svolti dal personale ATA rispettano i seguenti fattori di qualità:

celerità delle procedure, trasparenza, informatizzazione dei servizi di segreteria, flessibilità degli orari

degli uffici a contatto con il pubblico.

Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura al pubblico della segreteria , entro il

tempo massimo di 7 giorni lavorativi tranne per quelli per quelli con votazioni e/o giudizi che saranno

rilasciati entro un massimo di 15 giorni.

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Gli uffici di Segreteria – compatibilmente con la dotazione di personale amministrativo –

garantiscono un orario di apertura al pubblico, di mattina e pomeriggio, funzionale alle esigenze degli

utenti del territorio. Il personale ATA assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, utilizzando

modalità di risposta che comprendono la denominazione dell’Istituto, il nome e la qualifica di chi

risponde, la persona o l’Ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.

Presso l’ingresso e presso gli uffici sono presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire

all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio.

Il personale A.T.A. deve indossare il cartellino di identificazione in maniera ben visibile per l’intero

orario di lavoro.

Il personale A.T.A. è libero di riunirsi nei locali dell’Istituto fuori dell’orario di lezione o di servizio e

organizzarsi per gruppi di interessi. Alle riunioni, previa autorizzazione del D.S. su richiesta fatta

pervenire almeno 3 giorni prima, possono essere invitate anche persone estranee alla comunità

scolastica.

Art. 9 – PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (ART.5 BIS DRP249/98)

La scuola si propone come luogo di educazione in senso ampio, dove il processo di apprendimento,

l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti vengono favoriti e

garantiti dal "patto formativo"; attraverso di esso si realizzano gl i obiettivi del miglioramento della qualità,

della trasparenza, della flessibilità, della collegialità e della partecipazione attiva, secondo le modalità

definite dal Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto. Nello spirito del "patto formativo", ogni componente

siimpegna ad osservare e a far osservare il presente regolamento che, secondo la prassi istituzionale, è

adottato dal Consiglio di Istituto ai sensi dell'Art.10.3, comma a, del D.Lgs. 297/1994 ed ha pertanto

carattere vincolante. Il patto educativo di corresponsabilità è uno strumento a carattere formativo, che

definisce le corrette norme relazionali e procedurali alle quali far riferimento, il cui rispetto diviene indice

di consapevole e responsabile partecipazione alla vita scolastica.

Per il raggiungimento di tale macro obiettivo I docenti si impegnano a:

Rispettare gli orari delle lezioni, essere puntuali nelle consegne di programmazioni,

verbali e di tutto quanto previsto nel mansionario proprio del ruolo.

Sorvegliare attentamente gli studenti in classe e a non abbandonare mai la classe

senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo Collaboratore,nei modi e

tempi deliberati dal Collegio dei docenti.

Informare per tempo studenti e genitori delle loro azioni educative e del livello di

apprendimento degli studenti, si da mettere in atto opportune strategie per un loro

adeguamento e miglioramento.

Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici e della tempistica e modalità di

attuazione;

Dare adeguata informazione sui criteri di valutazione delle verifiche orali e scritte e

comunicare i risultati delle verifiche,per permettere agli alunni di migliorare le

performances future.,dando gli opportuni chiarimenti.

Effettuare almeno il numero minimo di verifiche previste ( due scritte (qualora previste, e

due orali.

Lavorare in modo collegiale a tutti i livelli, con i colleghi della stessa disciplina, nei

consigli di classe,con tutti i docenti della scuola.

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Gli studenti si impegnano a:

Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità,giustificando opportunamente

e per tempo le assenze, Non usare mai in classe il cellulare;

Lasciare l'aula solo se autorizzati dal docente;

Rispettare i compagni e il personale della scuola;

Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto;

Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola, lasciando le aule ordinate,non

sporcandole o rendendosi autori di atti distruttivi e/o vandalici,che in ogni modo saranno

sanzionaticome prescritto dal Regolamento d’Istituto.

Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo e svolgere i compiti assegnati

con regolarità e puntualità,sia in classe che a casa.

Riferire in famiglia quanto comunicato dalla scuola.

Rispettare la tempistica delle verifiche previste dai docenti.

I genitori si impegnano a:

Partecipare, alle riunioni, assemblee, consigli e colloqui;

Controllare sul libretto le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio, contattando anche

la scuola.

Interagire con i docenti per migliorare per rendere più proficua l'azione didattica educativa della

scuola.

Il personale non docente si impegnaa:

Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato;

Garantire il necessario diligente e puntuale supporto alle attività didattiche.

Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati;

Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e

operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti);

Tenere i locali scolastici puliti ed ordinati, come previsto dal CCNL(Collaboratori scolastici)

Il Dirigente Scolastico si impegnaa:

Garantire e favorire l'attuazione del Piano dell'Offerta Formativa. attraverso il dialogo,la

collaborazione,il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica

Ricercare risposte adeguate ai bisogni manifestati dai docenti, alunni, genitori, anche attraverso

azioni di valutazione.

PARTE II –GLI ORGANI COLLEGIALI

Art. 10 – RUOLO E REGOLE GENERALI

Gli organi collegiali costituiscono gli strumenti di autogoverno della scuola ed operano, secondo il

proprio specifico ambito d’intervento e le proprie prerogative, in un’ottica di collaborazione finalizzata

all’erogazione di un servizio efficiente ed efficace.

Gli organi collegiali della Scuola sono : Collegio dei Docenti, Consiglio di Classe, Consiglio d'Istituto,

Giunta Esecutiva, Comitato degli Studenti, Comitato dei Genitori.

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Inoltre sono presenti l’organo di garanzia per le sanzioni disciplinari, la commissione elettorale ed

eventuali altre commissioni che possono essere costituite dai precedenti Organi Collegiali, per un

migliore funzionamento della scuola.

a): Convocazione

L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Organo

Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva, se prevista.

L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo

rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In

tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido.

La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione e deve

essere affissa all'albo.

b): Validità sedute

La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la

presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.

Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non

ancora sostituiti.

Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della

votazione.

c): Discussione ordine del giorno

Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il segretario della seduta.

E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'OdG nella successione in cui

compaiono nell'avviso di convocazione.

Gli argomenti indicati nell’odg sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in tutti i suoi

componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti.

Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.d.I. che devono essere adottate

su proposta della G.E.

L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l’Organo

Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere

mantenuto lo stesso odg.

d): Mozione d'ordine

Prima della discussione di un argomento all'odg, ogni membro presente alla seduta può presentare

una mozione d'ordine per il non svolgimento della predetta discussione ("questione pregiudizial e")

oppure perché la discussione dell'argomento stesso sia rinviata ("questione sospensiva"). La questione

sospensiva può essere posta anche durante la discussione.

Sulla mozione d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro.

Sull'accoglimento della mozione si pronuncia l’Organo Collegiale a maggioranza con votazione

palese.

L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione

dell'argomento all'OdG al quale si riferisce.

e): Diritto di intervento

Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire,

secondo l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione.

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Il Presidente ha la facoltà di integrare e/o di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il

suo operato quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento.

f): Dichiarazione di voto

Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di

voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il

deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel

verbale della seduta.

Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la

parola, neppure per proporre mozioni d'ordine.

g): Votazioni

Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appel lo nominale ad alta

voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.

La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone.

Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle

schede segrete.

La votazione non può validamente avere luogo se i consiglieri non si trovano in numero legale.

I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere legale

l’adunanza, ma non nel numero dei votanti.

Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che

disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale

il voto del Presidente.

La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non

può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da

quello dei votanti.

Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad

una votazione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità.

h): Processo verbale

Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della

riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei

presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti,questi ultimi se giustificati o no, l'odg).

Per ogni punto all'OdG si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito,

quindi si dà conto dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti

favorevoli, contrari, astenuti e nulli).

Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito.

Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo

membro sulla materia oggetto della deliberazione.

I membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da

trascrivere a cura del segretario sul verbale.

I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine numerate,

timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione.

I verbali sono numerati progressivamente nell'ambito dello stesso anno scolastico.

I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono:

essere redatti direttamente sul registro;

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essere incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati e vidimati da segretario e

Presidente in ogni pagina, se prodotti con programmi informatici,

essere rilegati per formare un registro le cui pagine dovranno essere timbrate e vidimate dal

Dirigente Scolastico,se prodotti con programmi informatici

Copia del processo verbale viene inviata ad ogni singolo membro dell’Organo Collegiale con la

convocazione della seduta successiva.

Il processo verbale viene letto ed approvato al termine della seduta. Ove ciò non fosse possibile

per ragioni di tempo si approverà prima dell'inizio della seduta immediatamente successiva.

i): Surroga di membri cessati

Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il

disposto dell'art.22 del D.P.R. 416/74.

Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono

quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno

scolastico.

Imembri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio.

j): Decadenza

I membri dell’Organo Collegiale elettivo sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti

per l'eleggibilità o non intervengonoper tre sedute successive senza giustificati motivi.

Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati.

l): Dimissioni

I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni

sono date per iscritto. E' ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi

all’Organo Collegiale.

L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni.

In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito.

Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed

irrevocabili.

Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo

dell’Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo Collegiale

medesimo.

Art.11 – COLLEGIO DEI DOCENTI

Il Collegio dei Docenti è l’organo tecnico-professionale e delibera sulla programmazione didattico-

educativa curricolare ed extracurricolare, con particolare riguardo alle iniziative a carattere sperimentale.

Delibera in merito ai criteri generali delle valutazioni degli studenti e delle studentesse, propone

forme di recupero e sostegno, promuove e delibera su tutte le attività a carattere culturale in grado di

offrire un quadro formativo di ampio respiro, adotta i libri di testo.

Delibera in merito a tutte le altre competenze di cui all’art. 7 D.Lgs. 16 Aprile 1994, n°297 (Testo

unico sull’istruzione).

Il Collegio dei Docenti è articolato in Dipartimenti o per Assi Culturali ed in Commissioni di lavoro. Le

articolazioni del Collegiohanno lo scopo di concordare:

i contenuti programmatici;

le metodologie;

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i criteri e gli strumenti di valutazione;

le forme e la frequenza delle verifiche;

eventuali proposte diessenzializzazione dei contenuti.

Le articolazioni del Collegio si riuniscono nei periodi previsti dalla programmazione annuale e sono

convocati, ogniqualvolta se ne ravvisi la necessità, dal Dirigente Scolastico o dai rispettivi coordinatori.

Salvo diversa determinazione del Collegio, le delibere assunte dai docenti riuniti per Dipartimento,

Asse culturale strategico, Commissione, devono essere sottoposte all’approvazione del Collegio dei

Docenti.

Art. 12 – CONSIGLI DI CLASSE

I Consigli di classe, previsti dal D.L.vo 16 aprile 1994, n° 297, art. 5, costituiscono il luogo più diretto

di confronto tra le tre componenti la comunità scolastica: studenti, docenti, genitori.

I Consigli di Classe con la sola presenza del personale docente, si riuniscono all’inizio dell’anno

scolastico per programmare l’attività didattica curricolare in base alle indicazioni del POF.

Il Consiglio di classe è organo di coordinamento, di contatto reciproco e di raccordo delle attività dei

singoli docenti, attività che debbono intendersi ed attuarsi come individuali e comunitarie insieme, essendo

ciascun insegnante formatore e co-formatore dei propri alunni.

In particolare il Consiglio di classe, individuate le effettive esigenze di ciascun alunno, nella diversità del

contesto socio-culturale e delle situazioni di partenza, progetta l’azione educativa e didattica, organizza le

attività e gli interventi finalizzandoli al raggiungimento, da parte di ogni alunno, degli obiettivi formativi fissati;

verifica e valuta i processi di apprendimento/insegnamento e i percorsi formativi orientati al successo

scolastico del gruppo classe e dei singoli studenti;

I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla programmazione educativa e didattica

nonché alla elaborazione e verifica delle attività di competenza del Consiglio (art.915D.L. n. 297/94).

I consigli di classe sono convocati dal D.S. di sua iniziativa o su richiesta motivata della maggioranza

dei componenti o del coordinatore ogni qualvolta se ne verifichi l'opportunità o la necessità.

Il D.S.può delegaread un docente del Consiglio di classe lapresidenzadelle riunioni.

Art. 13 – CONSIGLIO D’ISTITUTO

Il Consiglio d’Istituto, definisce le linee di indirizzo di politica scolastica della scuola sulla base delle

quali vengono definiti dal Collegiogli obiettivi, le proposte culturalie le scelte educative del P.O.F.

Art. 13.a – COMPETENZE E MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO

Il Consiglio d’Istituto è presieduto da un Presidente eletto tra i genitori a scrutinio segreto con

maggioranza assoluta; nello stesso modo può essere eletto tra i genitori un vice-presidente, mentre il

segretario verbalizzante è nominato dal Presidente fra i componenti del Consiglio.

Il Consiglio d’Istituto si riunisce sia su convocazione del suo Presidente e/o previa richiesta del DS,

presidente della Giunta Esecutiva, o di un terzo dei componenti del Consiglio stesso. La convocazione

deve essere fatta con avvisi scritti contenenti l’ordine del giorno daconsegnare agli interessati.

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Le sedute del C.d’I., ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole

persone,sono pubbliche e hanno validità se è presente almeno la metà più uno dei suoi componenti.

I presenti non componenti non hanno diritto di prendere la parola.

Il C.d.I., in particolare, ha competenza sulle delibere relative al Programma Annuale, al Conto

consuntivo ealle variazionidiProgrammaAnnuale.

Delibera sulla parte finanziaria relativa ai progetti del POF, del FSE ed ogni altro progetto a

finanziamento esterno di cui autorizza l’iscrizione in bilancio e l’avvio delle attività.

Il Consiglio d’Istituto, delibera l’ammontare del contributo volontario di solidarietà da richiedere alle

famiglie per integrare le somme che il Ministero e la Regione Sicilia assegnano ogni anno per sostenere

le spese di funzionamento didattico, detta somma sarà comprensiva dell’assicurazione dell’alunno, potrà

variare di anno in anno e sarà utilizzata esclusivamente per esigenze di solidarietà e di supporto alla

didattica.

“L’impegno della famiglia a versare alla Scuola il contributo volontario di solidarietà deve essere

inserito nel Patto educativo di corresponsabilità”.

Entro il 30 Aprile approva ilConto Consuntivo dell’anno precedente.

Nel caso in cui il Consiglio d’Istituto non deliberi sul conto consuntivo entro 45 giorni dalla sua

presentazione, il Dirigente Scolastico ne dà comunicazione al Collegio dei Revisori dei Conti e al

Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale, che nomina un commissario ad acta per il relativo

adempimento.

Il C.d’I., relativamente alle attività negoziali, interviene a norma dell’ art. 33 D.I. 44/2001; stabilisce

annualmente il calendario scolastico e delibera sulla eventuale sospensione delle attività didattiche,

ferma restando la garanzia di minimo 200 giorni per la validità dell’a.s.stesso.

Art. 13.b – PRIMA CONVOCAZIONE

La prima convocazione del C.d’I., immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri, è

disposta dalDirigente Scolastico.

Nella prima seduta il Consiglio è presieduto dal D.S. ed elegge tra i rappresentanti dei genitori, membri

del Consiglio stesso, il proprio Presidente.

L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la

maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio.

Qualora non sia raggiunta la maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza

relativa dei votanti. A parità di voti è eletto il più anziano d'età.

Art. 13.c – PUBBLICITÀ DEGLI ATTI

La pubblicità degli atti del Consiglio d’Istituto, disciplinata dall’art. 97 DPR 31/05/74 n°416, avviene

mediante affissione all’apposito albo della copia integrale del testo delle deliberazioni adottate dal

Consiglio stesso . L’affissione all’albo avviene entro il termine di otto giorni dalla relativa seduta del

Consigliodi approvazione del verbalee la copia rimane esposta per un periodo di dieci giorni.

I verbali e tutti gli atti preparatori, depositati nell’ufficio di segreteria dell’istituto, sono esibiti a

qualunque consiglierene faccia richiesta.

Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo

richiesta dell’interessato.

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Art. 13.d – CRITERI RELATIVI A CONTRATTI CON ESPERTI ESTERNI DI PRESTAZIONE

D’OPERA PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA (ART. 40D.I.44/2001)

Requisiti professionali

Per particolari attività ed insegnamenti previsti nel POF nonché per la realizzazione di programmi di

ricerca e di sperimentazione per lo svolgimento dei quali si rende necessario il ricorso alla collaborazione di

espertiesterni, ilConsiglio d’Istituto stabilisce iseguenti criteri di attuazionedel procedimento

Pubblicazione degli avvisi di selezione

1. Sulla base del piano dell’offerta formativa e della previsione dei progetti di cui al Programma

Annuale, il D.S. individua le attività ed i progetti per i quali possono essere conferiti contratti ad esperti esterni

e ne dà informazione con uno o più avvisi da pubblicare all’albo della scuola e sul sito web o altra forma di

pubblicità ritenuta piùopportuna.

2. Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle domande, i titoli che

saranno valutati, la documentazione da produrre, nonché l’elenco dei contratti che s’intendonostipulare.

Per ciascun contratto deve essere specificato:

l’oggetto della prestazione;

la durata del contratto;

il corrispettivo proposto per la prestazione.

3. I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l’accesso al pubblico impiego.

4. Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito dal Dirigente Scolastico,

può presentare domanda alla scuola ai fini dell’individuazione dei contraenti cuiconferire il contratto.

Determinazione del compenso

1. I criteri riguardanti la determinazione dei corrispettivi per i contratti di cui al presente regolamento

sono determinati in relazione al tipo di attività prevista dal progetto, all’impegno professionale richiesto ed al

piano di spesa approvato. Il Dirigente Scolastico, ha facoltà di stabilire il compenso massimo da

corrispondere all’esperto esterno, nell’ambito delle disponibilità del piano di spesa. Il Dirigente può procedere

a trattativa/convenzione diretta qualora, in relazione a specifiche competenze richieste, il professionista

esterno sia l’unico in possesso delle competenze richieste. Ciò in particolare in relazione alle attività di stage

e/o tirocini formativi da svolgere presso strutture specializzate.

2. Sono fatti salvi gli emolumenti previsti in specifici progetti finanziati con fondi comunitari e/o

regolamentati daglistessi enti erogatori.

Individuazione dei contraenti

1. I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati dal Dirigente Scolastico mediante valutazione

comparativa.

2. La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti titoli:

curriculum complessivo del candidato;

contenuti e continuità dell’attività professionale e scientifica individuale o svolta presso studi

professionali, enti pubblici o privati;

pubblicazioni o altri titoli.

3. Per la valutazione delle candidatureil Dirigente Scolastico farà riferimento almeno aiseguenti criteri:

risposte con maggiore aderenza alle richieste della scuola;

valutazione dei titoli e delle esperienze esplicitate nel curriculum;

continuità di chi ha già operato con la scuola o in ambito territoriale;

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4. Il Dirigente Scolastico, per le valutazioni inerenti alle professionalità necessarie alla realizzazione di

progetti educativi e didattici, può nominare una apposita commissione composta da docenti, a cui affidare

compiti di istruzione, ai fini della scelta dei contraenti concui stipulare i contratti.

Stipula del contratto.

1. Nei confronti dei candidati selezionati, il Dirigente provvede, con determinazione motivata in relazione

ai criteri definiti con il presente regolamento e nei limiti di spesa del progetto, allastipula del contratto.

2. Nel contratto devono essere specificati:

l’oggetto della prestazione;

il corrispettivo della prestazione indicato allordo di oneri ed imposte se ed in quanto dovute;

le modalità di pagamento del corrispettivo;

le cause che danno luogo a risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 1456 del C.C. e le condizioni

per il ricorso delle parti al recesso unilaterale.

3. Per i titolari dei contratti deve essere previsto l’obbligo di svolgere l’attività di verifica in ingresso e

finale, se prevista, e l’obbligo ad assolvere a tutti i doveri didattici in conformità alle vigentidisposizioni.

4. La natura giuridica del rapporto che s’instaura con l’incarico di collaborazione esterna è quello di

rapporto privatistico qualificato come prestazione d’opera intellettuale. La disciplina che lo regola è, pertanto,

quella stabilita dagli artt. 2222 e seguenti del codicecivile.

5. E’ istituito presso la segreteria della scuola un registro degli incarichi esterni in cui dovranno essere

indicati i nominativi dei professionisti incaricati, l’importo dei compensi corrisposti el’oggetto dell’incarico.

Autorizzazione dipendenti pubblici e comunicazioni alla funzione pubblica

1. Ai fini della stipula dei contratti disciplinati dal presente regolamento con i dipendenti di altra

amministrazione pubblica è richiesta obbligatoriamente la preventiva autorizzazione dell’amministrazione di

appartenenza di cui all’art. 53 del D.L.vo 30/3/2001, n. 165.

2. L’elenco dei contratti stipulati con i soggetti di cui al comma precedente è comunicato annualmente al

dipartimento della funzione pubblica entro i termini previsti dall’art. 53, commi da 12 a 16 del citato D.L.vo n.

165/2001.

Art. 13.e – PROCEDURE PER L’ACQUISIZIONE IN ECONOMIA DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE (ART. 125DLVO N.163/2006– CODICE CONTRATTI)

REGOLAMENTO D’ISTITUTO PER L’ACQUISIZIONE IN ECONOMIA DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE

Redatto ai sensi dell’art. 125, comma 10 del D.Lgs 12 aprile 2006, n. 163 “Codicedei contratti pubblici relativi

alavori, servizi e forniture” e ai sensi dell’art. 34 del D.I. 44/2001

CONSIDERATO che le Istituzioni Scolastiche, per l’affidamento di lavori, servizi e forniture, scelgono la

procedura da seguire per l’affidamento in relazione agli importi finanziari, ovvero per importi da

2.000,00 (o limite preventivamente fissato dal Consiglio d’Istituto) a 40.000,00 si applica la

disciplina di cui all’art. 34 del D.I 44/2001 e per importi da 40.000,00 a 130.000,00 per servizi e

forniture e da 40.000,00 a 200.000,00 per lavori, si applica la disciplina di cui all’art. 125 del D.Lgs

163/2006;

CONSIDERATO che, per le acquisizioni in economia di lavori, forniture e servizi, ai sensi dell’art. 125 comma

10 del D.Lgs 163/2006, deve essere adottato un provvedimento in relazione all’oggetto ed ai limiti

di importo delle singole voci di spesa, preventivamente individuate da ciascuna stazione

appaltante, con riguardo alle proprie specifiche esigenze;

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CONSIDERATO che il provvedimento de quo si configura quale atto di natura regolamentare idoneo ad

individuare tali fattispecie;

CONSIDERATO, inoltre, che tale regolamento rappresenta l’atto propedeutico alla determina di ogni singola

acquisizione in economia ;

RITENUTO, che tale atto assume la forma di regolamento interno, tramite il quale viene individuato l’oggetto

delle prestazioni acquisibili in economia, ai sensi dell’art.125 del D.Lgs 163/2006 ;

RITENUTO, necessario che anche le Istituzioni Scolastiche, in quanto stazioni appaltanti, sono tenute a

redigere un proprio regolamento interno, idoneo a garantire il pieno rispetto delle norme del

codice degli appalti, per gli affidamenti in economia, ai sensi dell’art. 125 del D.Lgs 163/2006

Art. 1

Il presente provvedimento disciplina le modalità, i limiti e le procedure da seguire per l’esecuzione in

economia mediante cottimo fiduciario, nel rispetto di quanto stabilito dall’art. 125 del D.Lgs 163/2006 e

successive modifiche ed integrazioni e le caratteristiche della procedura comparativa, ai sensi del dal Decreto

Interministeriale 1 febbraio 2001, n. 44 Regolamento concernente le "Istruzioni generali sulla gestione

amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche”.

Art. 2

L’Istituto Scolastico procede all’affidamento mediante procedura di cottimo fiduciario, ai sensi dell’art. 125

D.Lgs 163/2006, per beni e servizi il cui importo finanziario sia compreso tra 40.000,00 e 130.000,00, per i

lavori il cui importo finanziario sia compreso tra 40.000,00 e 200.000,00. Tale procedura prevede la

comparazione tra 5 operatori economici, sesussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di

indagini di mercato, ovvero tramite elenchi di operatori economici predisposti dalla stazione appaltante. Per

lavori, servizi e forniture, il cui importo sia inferiore a 40.000,00 e superiore a 2.000,00 (o ad altro limite

preventivamente fissato dall’Istituto Scolastico) si applica la procedura di cui all’art. 34 del D.I. 4 4/2001,

mediante la procedura comparativa di 3 operatori economici. L’osservanza di tale ultimo obbligo è esclusa

quando non sia possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento.

L’Istituto Scolastico procede all’affidamento, nel caso indicati al comma 1 del presente regolamento, previa

Determina di indizione della procedura in economia, ai sensi dell’art. 125 del D.Lgs 163/2006, (o

alternativamente), ai sensi dell’art. 34 del D.I. 44/2001.

Art. 3

Possono essere eseguiti mediante procedura comparativa di 5 operatori economici (o alternativamente) di 3

operatori economici, secondo gli importi finanziari indicati all’art. 2, comma 1 e 2, i seguenti lavori:

a) Lavori di manutenzione ordinaria degli edifici dell’Istituto Scolastico;

b) Lavori non programmabili in materia di riparazione, consolidamento, ecc….

c) Lavori per i quali siano stati esperitiinfruttuosamente gare pubbliche;

d) Lavori necessari per la compilazione di progetti per l’accertamento della staticità di edifici e

manufatti

e) Lavori finanziati da interventi approvati nell’ambito del PON FESR “Ambienti per

l’apprendimento” per un importo superiore a 40.000,00 e fino a 200.000,00;

Gli importi di cui al presente articolo devono intendersi al netto d’IVA.

Art. 4

Possono essere acquisiti mediante procedura comparativa di 5 operatori economici, (o alternativamente) di 3

operatori economici, secondo gli importi finanziari indicati all’art. 2, comma 1 e 2, le seguenti

forniture (o alternativamente) servizi:

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a) Acquisti, restauri o manutenzione di mobili, arredi, suppellettili di ufficio;

b) Studi per indagini statistiche, consulenze per l’acquisizione di certificazioni, incarichi per il

coordinamento della sicurezza;

c) Spese per l’acquisto di combustibili per riscaldamento;

d) Spese per l’illuminazione e la climatizzazione dei locali;

e) Acquisti di generi di cancelleria;

f) Beni e servizi finanziati da interventi approvati nell’ambito del PON FSE “Competenze per lo

Sviluppo” per un importo superiore a 40.000,00 e fino a 130.000,00;

Gli importi di cui al presente articolo devono intendersi al netto d’IVA

Art. 5

E’ vietato l’artificioso frazionamento degli interventi allo scopo di sottoporli alla disciplina di cui al presente

provvedimento.

Art. 6

La determina, che in funzione del presente provvedimento, indice la procedura comparativa individua il

Responsabile Unico del Provvedimento, ai sensi della normativa vigentein materia.

Art. 7

Eseguita la procedura comparativa e aggiudicato il lavoro, bene o servizio, l’Istituto Scolastico provvederà

alla pubblicazione sul profilo del committente (sito internet dell’Istituto Scolastico) del soggetto aggiudicatario.

Art. 8

Il Dirigente Scolastico, con riferimento al bene o servizio acquisibile mediante la procedura di cui all’art. 125

del D.Lgs 163/2006, (o alternativamente) di cui all’ art. 34 del D.I. 44/2001, provvede all’emanazione di una

Determina per l’indizione della procedura.

Il DS o suo delegato procede, a seguito delle determina del DS, all’indagine di mercato per l’individuazione

di 5 operatori economici se l’importo finanziario supera i 40.000,00 e fino alle soglie stabilite dal comma 5 per

i lavori (€ 200.000,00) e dal comma 9 per servizi e forniture (€ 130.000,00); o di 3 operatori se l’importo

finanziario è compreso tra i 2.000,00 € (o ad altro limite preventivamente fissato dall’Istituto Scolastico) e i

40.000,00 .€

Dopo aver individuato gli operatori economici idonei alla svolgimento del servizio, (o alternativamente) be ne o

servizio, il DS o suo delegato provvederà ad inoltrare agli stessi contemporaneamente la lettera di invito,

contenete i seguenti elementi:

a) l’oggetto della prestazione, le relative caratteristiche e il suo importo massimo previsto, con

esclusione dell’IVA;

b) le garanzie richieste all’affidatario del contratto;

c) il termine di presentazione dell’offerta;

d) il periodo in giorni di validità delle offerte stesse;

e) il indicazione del termine per l’esecuzione della prestazione;

f) il criterio di aggiudicazione prescelto;

g) gli elementi di valutazione, nel caso si utilizzi il criterio dell’offerta economicamente più

vantaggioso;

h) l’eventuale clausola che prevede di non procedere all’aggiudicazione nel caso di presentazione

di un’unica offerta valida;

i) la misura delle penali, determinata in conformità delle disposizioni del codice e del presente

codice;

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l) l’obbligo per l’offerente di dichiarare nell’offerta di assumere a proprio carico tutti gli oneri

assicurativi e previdenziali di legge, di osservare le norme vigenti in materia di sicurezza sul

lavoro e di retribuzione dei lavoratori dipendenti, nonché di accettare condizioni contrattuali e

penalità;

m) l’indicazione dei termini di pagamento;

n) i requisiti soggettivi richiest i all’operatore, e la richiesta allo stesso di rendere apposita

dichiarazione in merito al possesso dei requisiti soggettivi richiesti.

Se il criterio di aggiudicazione prescelto è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, si procede,

mediante determina del DS, alla nomina della Commissione Giudicatrice, ai sensi dell’art.84 e i membri della

commissione procedono alla valutazione delle offerte tecniche, individuando, mediante apposito verbale, il

miglior offerente. Se invece il criterio di aggiudicazione prescelto è quello del prezzo più basso, procede alla

valutazione delle offerte tecniche pervenute il RUP.

Successivamente si procede alla verifica dei requisiti generali e specifici dell’operatore economico,

considerato il miglior offerente.

L’Istituto Scolastico, decorsi 35 giorni dalla data dell’avvenuta individuazione del soggetto aggiudicatario,

provvede alla stipula del contratto, salvo nei casi di urgenza, come disciplinato dal codice degli appalti e nel

caso in cui pervenga una sola offerta o una sola offerta valida. .

Il contratto deve contenete i seguenti elementi:

a) l’elenco dei lavori e delle somministrazioni,

b) i prezzi unitari per i lavori e per le somministrazioni a misura e l’importo di quelle a corpo,

c) le condizioni di esecuzione,

d) il termine di ultimazione dei lavori,

e) le modalità di pagamento,

f) le penalità in caso di ritardo e il diritto della stazione appaltante di risolvere in danno il contratto,

mediante semplice denuncia, per inadempimento del cottimista, ai sensi dell’art. 137 del

codice,

g) le garanzie a carico dell’esecutore.

Art. 9

Per quanto non espressamente previsto nel presente provvedimento si rinvia alle disposizioni del codice degli

appalti pubblici

Art. 14 – GIUNTA ESECUTIVA

La Giunta Esecutiva è presieduta e convocata dal Dirigente Scolastico ed è composta da un

rappresentante di ciascuna componente presente in Consiglio d’Istituto, eletto a scrutinio segreto a

maggioranza assoluta dallo stesso Consiglio. Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi partecipa

di diritto e svolge la funzione di segretario nella predisposizione degli strumenti contabili e finanziari.

La Giunta Esecutiva, relativamente agli atti contabili e finanziari, prepara i lavori del Consiglio.

Il programma annuale, predisposto dal Dirigente Scolastico, accompagnato da una relazione, viene

esaminatodalla Giunta esecutiva e da questa proposto al Consiglio, di norma, entro il 31 ottobre.

La Giunta Esecutiva propone il Conto Consuntivo, predisposto entro il 15 marzo dal DSGA,

unitamente ad una dettagliata relazione, predisposta dal D.S., che illustri l’andamento della gestione

della istituzione scolastica e i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi programmati , accompagnati

dagli allegati inerenti gli obiettivi del programma predisposti dal DSGA.

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PARTE III - PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA ALLA VITA DELLA SCUOLA

Art. 15 – COMITATO STUDENTESCO

Il Comitato studentesco è un organo rappresentativo degli studenti e delle studentesse, esprime

pareri riguardo alla vita della scuola, propone miglioramenti ed innovazioni al Consiglio d’Istituto ed al

Collegio dei Docenti.

Sono componenti di diritto del Comitato Studentesco gli studenti e le studentesse eletti nei Consigli di

Classe, nelConsiglio d’istituto e nella Consulta Studentesca Provinciale.

Su autorizzazione del Dirigente Scolastico può convocare l’assemblea d’istituto, coordina le assemblee

di corso e di classi parallele.

Nella prima seduta il Comitato elegge tra i suoi membri, a scrutinio segreto, un presidente ed un vice -

presidente. Risulta eletto presidente il candidato/a che ottenga il maggior numero di preferenze. Il primo

per numero di preferenze tra i candidati non eletti è nominato vice-presidente. Ciascun/a componente del

Comitato potrà esprimere due preferenze.

Il Presidente dura in carica un anno scolastico. Previa autorizzazione del DS Convoca il Comitato,

coordina gli interventi, nomina tra i membri del Comitato stesso un/a segretario/a con funzione di

verbalizzante. Il Presidente convoca il Comitato anche su richiesta almeno di un quinto dei membri

oppure autonomamente.

Il Presidente può essere destituito dal Comitato attraverso votazione a scrutinio segreto, a maggioranza

assoluta, su richiesta motivata di un terzo dei membri.

In caso di dimissioni, destituzione, vacanza della carica di presidente, il vice -presidente ne assume le

funzioni fino a nuove elezioni.

Le votazioni, tranne per i casi in cui si tratti di persone, vengono effettuate per appello nominale.

La convocazione, che deve contenere la data, l’ora e l’ordine del giorno della seduta, deve essere

recapitata per iscritto a tutti i componenti almeno cinque giorni prima della data di convocazione

dell’assemblea.

Il Comitato si riunisce ordinariamente, in orario extracurricolare, almeno una volta ogni tre mesi. La

seduta è validamente costituita quando sia presente la metà più uno dei componenti.

Le sedute del Comitato sono aperte al pubblico, ma solo i componenti hanno diritto di parola.

Il Comitato studentesco può essere chiamato ad esprimere pareri e suggerire proposte nel caso di

decisioni che influiscano in modo rilevante sul l’organizzazione e sulle regole di funzionamento

dell’Istituto.

Il Presidente congiuntamente ai rappresentanti degli studenti in Consiglio d’istituto, su autorizzazione del

Dirigente scolastico, convoca l’assemblea d’istituto, coordina le assemblee d i corso, organizza ed

assicura il servizio di sorveglianza interna all’assemblea.

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Art. 16 – COMITATO DEI GENITORI

I rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di classe e nel Consiglio d’Istituto possono esprimere

un Comitato dei Genitori dell’Istituto che può indire assemblee, al di fuori dell’orario delle lezioni, su

problemi riguardanti l’attività della scuola e se autorizzate dal D.S.

A tutti i tipi di assemblea possono partecipare, con diritto di parola, il DS ed i docenti dell’Istituto.

Copia del verbale di ciascuna riunione è inviata, per conoscenza, al DS.

Il Comitato dei genitori dura in carica un anno e viene automaticamente rinnovato con l’elezione dei

nuovi rappresentanti. Il Comitato elegge a maggioranza relativa un Presidente, che nomina un

segretario.

Il Presidente rappresenta il Comitato, cura i rapporti con le altre componenti della scuola e convoca

le riunioni. Il segretario redige i verbali e ne cura la diffusione.

Il Comitato dei genitori rappresenta un tram ite tra i genitori e: a) il Consiglio d’istituto, b) il Collegio

dei docenti, c) il Comitato studentesco. Esso formula proposte in ordine al funzionamento della scuola

ed alla elaborazione del POF. Infine emette pareri consultivi da presentare al Consiglio d’istituto.

Il Comitato si riunisce di diritto all’inizio dell’anno scolastico, entro il trentesimo giorno dalla

proclamazione dei rappresentanti di classe, in seguito ogni volta che se ne presenti la necessità per

iniziativa del Presidente, di un terzo dei suoi membri, dei rappresentanti d’Istituto o di un decimo dei

genitori della scuola. Fino al momento della prima riunione rimane in carica il Comitato precedente.

Poiché il Comitato non è un organo deliberante, non è prescritto un numero legale per le sedute.

Il Comitato dei genitori può riunirsi in seduta congiunta con il Comitato Studentesco, previo accordo

tra le parti. Alle riunioni possono presenziare tutti i genitori della scuola; il comitato potrà decidere di

invitare rappresentanti di altre componenti scolastiche, qualora la materia in discussione lo richieda.

Art. 17 – ASSEMBLEE STUDENTESCHE

Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per

l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile

degli studenti.

Le assemblee studentesche possono essere di classe, di classi parallele e di Istituto; le assemblee

di classi parallele assorbono quelle di classe.

Art. 17.a – ASSEMBLEA D’ISTITUTO

1. Gli studenti hanno diritto ad un’assemblea di Istituto al mese (con le limitazioni di cui al punto 8),

da tenersi nell’ambito delle ore di lezione della giornata individuata. Alle assemblee d’Istituto

può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici,

indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno.

2. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico.

3. L’assemblea d’Istituto elegge al propr io interno un Presidente e approva, nel corso del primo

incontro utile, il Regolamento per il funzionamento dell’assemblea. Qualsiasi disposizione

contraria a norme di legge e al presente Regolamento è da considerarsi automaticamente nulla.

Il comitato studentesco garantisce l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti.

4. Il Regolamento, comprensivo delle modalità di organizzazione del servizio d’ordine per garantire

il regolare svolgimento dei lavori, dovrà essere sottoposto al parere del Consiglio d’Istituto.

5. Di ogni seduta va redatto processo verbale che sarà trasmesso in copia agli uffici di staff.

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6. In caso d’impossibilità di uno svolgimento ordinato e civile, il D.S. (o un suo delegato) che ha

facoltà d’intervento in qualsiasi momento, può sciogliere l’assemblea e disporre il rientro in aula

con ripresa delle ordinarie attività didattiche.

7. Comportamenti contrari al presente Regolamento, compresi eventuali tentativi di allontanamenti

non autorizzati dalla scuola, determineranno l’immediato scioglimento dell’assemblea e, nei casi

più gravi, l’assunzione di provvedimenti disciplinari.

8. La convocazione dell’Assemblea d’Istituto è richiesta almeno 5 gg prima al DS - che l’autorizzerà

compatibilmente con ogni altra esigenza di carattere organizzativo- dal Presidente

dell’assemblea, sentiti il Presidente del Comitato studentesco e i rappresentanti degli alunni in

Consiglio d’Istituto. La convocazione può essere altresì richiesta dalla maggioranza del

comitato studentesco interessato o un terzo di tutti gli studenti, o su iniziativa dell’organo di

rappresentanza d’Istituto.

9. A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo

svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.

10. L’assemblea d’Istituto avrà inizio dopo l ’appello. Gli alunni della sede staccata, dopo l’appello,

si recheranno in sede centrale accompagnati dai docenti della 1^ ora. Esauriti i punti

all’ordine del giorno, i rappresentanti d’istituto, previa comunicazione al dirigente scolastico,

sciolgono l’assemblea e le classi sono licenziate.

11. Non possono aver luogo assemblee negli ultimi 30 giorni di lezioni. All’assemblea di Ist ituto

possono assistere, oltre al Preside o ad un suo delegato, i docenti che lo desiderino.

Art. 17.b – ASSEMBLEA DI CLASSE

E’ consentito lo svolgimento di una assemblea di classe, (con le limitazioni di cui al punto 3) nel

limite di una al mese, e di 2 unità orarie. Le ore dedicate alle assemblee di classe devono riguardare

tutte le discipline e in maniera proporzionale al monte ore settimanale di ciascuna disciplina.

1. Le assemblee di classe devono essere richieste con almeno 5 gg. di anticipo e saranno

concesse previa acquisizione scritta della disponibilità dei docenti titolari delle ore curricolari

interessate e approvazione dell’ufficio di presidenza..

2. Non possono aver luogo assemblee negli ultimi 30 giorni dilezioni .

3. All’assemblea di classe possono assistere il DS o un suo delegato; possono assistere anche altri

docenti, se disponibili, su richiesta degli stessi alunni.

4. Durante le assemblee di classe i Docenti sono a tutti gli effetti in servizio e tenuti quindi ai doveri

di vigilanza; dovranno, pertanto sostare nei pressi dell’aula.

5. Anche durante le assemblee gli studenti sono tenuti al rispetto delle norme di comportamento

contenute nel presente Regolamento. Comportamenti contrari determinano l’immediato

scioglimento dell’assemblea e, nei casi più gravi, l’assunzione diprovvedimenti disciplinari e/o la

revoca della stessaanche a tempo indeterminato.

7. I rappresentanti degli studenti devono redigere il verbale di ciascuna assemblea. I verbali vanno

consegnati in vicepresidenza.

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PARTE IV – LA GIORNATA SCOLASTICA

Art. 18 – ACCESSO E USO DEI LOCALI – ORARI – ATTIVITÀ – VIGILANZA

1. Le lezioni hanno inizio alle ore 8,30.

2. Gli studenti entrano nei locali dell’Istituto 10 minuti prima dell’inizio delle lezioni.

3. I docenti in servizio alla prima ora di lezione, dovranno essere in classe con almeno cinque minuti di anticipo

sull’orario d’inizio delle lezioni.

4. I docenti in servizio all’ultima ora sorveglieranno sull’ordinata uscita degli alunni dalle aule per la fine delle

lezioni dopo aver controllato che nell’aula non siano stati abbandonati rifiuti di qualsiasi genere fuori dagli

appositi cestini.

5. I docenti in servizio alla prima ora di lezione, nel caso di assenze di massa (superiori al 50% degli alunni)

dovranno annotarlo sul registro di classe, per gli eventuali provvedimenti disciplinari.

6. Le moto possono essere posteggiate negli spazi interni appositamente predisposti. E’ vietato agli alunni ed

agli estranei parcheggiare autovetture all’interno della scuola.

7. Le autovetture del personale possono essere posteggiate nell’area lato Alcamo:

8. E’ vietata la sosta di qualsiasi mezzo nella rampa di accesso al cortile interno e nello stesso cortile.

9. La scuola non risponde del furto o dei danneggiamenti di beni di proprietà degli alunni, sia all’interno

dell’edificio che negli spazi pertinenti.

10. Il personale ausiliario, relativamente alle aule di competenza, segnalerà tempestivamente alla presidenza o al

docente delegato, eventuali ritardi o assenze impreviste del personale docente. In tali situazioni il personale

ausiliario svolge compiti di sorveglianza.

11. E’ fatto divieto ai docenti allontanare gli alunni dalla classe per motivi disciplinari; l’alunno dovrà essere

accompagnato dal collaboratore scolastico presso gli uffici di presidenza affinché vengano adottati gli

opportuni provvedimenti.

12. Non è consentito ai Docenti dell’ultima ora lasciare uscire gli studenti prima del suono della campanella.

13. Gli spostamenti dalle classi ai laboratori o alla palestra o nell’auditorium, devono avvenire senza ritardi o

soste nei corridoi o visite al bar. Durante i suddetti trasferimenti gli alunni devono essere accompagnati dal

docente dell’ora.

14. Non sono consentiti permessi di uscita dall’aula al di fuori degli intervalli ricreativi. In casi eccezionali

l’insegnante può autorizzare l’uscita per recarsi ai servizi igienici , a non più di un alunno per volta e a non più

di 2 alunne per volta.

15. Durante gli intervalli ricreativi i cancelli resteranno chiusi per motivi di sicurezza. Agli alunni è fatto divieto di

sostare in luoghi difficilmente controllabili e particolarmente nelle zone periferiche.

16. Durante il cambio dell’ora è fatto divieto agli alunni di riversarsi nei corridoi o allontanarsi dall’aula. L’eventuale

autorizzazione ad uscire dall’aula va richiesta al docente dell’ora successiva.

17. E’ fatto divieto agli alunni, durante le lezioni, di allontanarsi dall’Istituto Scolastico.

18. Per tutte le riunioni autorizzate dal D.S., da svolgersi all’interno dei locali dell’Istituto, solo gli alunni

formalmente autorizzati (rappresentanti di classe, di istituto, ecc.) possono lasciare l’aula, previa annotazione

del docente dell’ora sul registro di classe.

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19. Gli alunni possono recarsi presso gli uffici di segreteria o in presidenza o in vicepresidenza durante le ore di

lezione solo per motivi ritenuti validi dall’insegnante dell’ora. Il docente, comunque, potrà autorizzare un solo

alunno per volta.

20. Gli uffici di segreteria potranno dare riscontro a richieste fatte dagli alunni solo se relative ad interessi

strettamente personali.

21. E’ rigorosamente vietato usare o sostare sulle scale di emergenza.

22. Il Dirigente Scolastico, fisserà i turni di sorveglianza del personale docente e non docente durante l’intervallo

nei vari spazi della scuola a ciò destinati. Si ritiene opportuno richiamare l’attenzione delle varie componenti

della scuola al rispetto e alla pulizia dei locali e delle attrezzature.

23. E’ vietato fumare all’interno dei locali della scuola e nei servizi.

24. Durante l’orario delle lezioni non è consentito l’ingresso agli spazi e ai locali della scuola a persone estranee

non autorizzate, salvo che debbano conferire con il Dirigente Scolastico, con la segreteria o con docenti. In

questo caso devono essere muniti di un pass, consegnato all’ingresso dal personale preposto.

25. In orario pomeridiano la scuola sarà aperta per le riunioni degli organi collegiali e per consentire l’effettuazione

di tutte le attività curricolari ed extra-curricolari regolarmente approvate dagli organi medesimi e/o autorizzate

dal D.S.

26. I genitori o i terzi che desiderino entrare nella scuola nell’arco della giornata sono tenuti a motivare le ragioni

della propria presenza al custode o al personale comunque incaricato della vigilanza.

27. Ogni gruppo, associazione od organizzazione rappresentativa di genitori e studenti, previa autorizzazione del

D.S., potrà utilizzare i locali della scuola per riunioni o assemblee, nel massimo rispetto dei locali concessi per

le riunioni.

28. All’interno di ogni gruppo, associazione od organizzazione di studenti deve essere presente almeno uno

studente maggiorenne che si renda garante della pulizia dei locali e della tenuta degli arredi e delle

attrezzature ivi contenuti, nonché del risarcimento di eventuali danni.

29. Non è consentito l’utilizzo dei locali dell’Istituto per attività che, in qualsiasi modo o in qualsiasi forma,

contrastino con i principi sanciti dalla Costituzione e che ispirano il presente Regolamento.

30. Gli alunni non possono introdurre nell’edificio scolastico oggetti o materiali atti a turbare il regolare

svolgimento delle lezioni.

31. La distribuzione di volantini o l’affissione di manifesti ed altro materiale propagandistico all’interno dell’edificio

scolastico può avvenire solo con l'autorizzazione del D.S.

32. In spazi appositamente predisposti, gli studenti potranno affiggere fogli o cartelli che siano espressione del

proprio pensiero purché ciò non risulti lesivo dell’altrui dignità.

33. L’affissione deve essere autorizzata dal D.S. e i fogli o cartelli devono essere datati e firmati in modo che la

firma risulti leggibile.

34. All’interno dell’Istituto non è consentito affiggere o distribuire avvisi economici di qualsiasi tipo o volantini e

manifesti di propaganda partitica.

35. Qualora, in occasione di astensione dal lavoro da parte degli insegnanti dichiarata dalle organizzazioni

sindacali, la scuola comunichi che non è in grado di assicurare la normale attività didattica e la dovuta

sorveglianza degli alunni in un determinato giorno o in certe ore, tale comunicazione, fatta agli alunni e per

loro mezzo ai genitori, libera la scuola da ogni responsabilità nei confronti degli alunni e delle famiglie nel

periodo di tempo indicato.

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Art. 19 – RITARDI E USCITE ANTICIPATE

Gli alunni devono presentarsi a scuola nel pieno rispetto dell’orario ufficializzato.

Ritardi alunni pendolari : sono dovuti essenzialmente ad un ritardo dei pullman . Gli alunni entrano fino alle

ore 8.45 esibendo l’abbonamento e si recano direttamente in classe, registrati per il ritardo dal docente della

prima ora. Se in ritardo oltre le 8.45 entrano a 2^ ora direttamente in classe, esibendo l’abbonamento.

Ritardi alunni di Partinico : sono consentiti solo per motivi eccezionali. Gli alunni entrano fino alle ore 8,45 e

si recano direttamente in classe . Il docente della prima ora registrerà il ritardo sul registro elettronico .

Se in ritardo oltre le 8.45 entrano a 2^ ora direttamente in classe.

Dopo n.5 ritardi, possono essere ammessi in classe solo dopo che il docente ha contattato telefonicamente

un genitore.

Dopo n.5 entrate a 2^ ora possono essere ammessi in classe solo dopo che il docente ha contattato

telefonicamente un genitore.

Uscite anticipate: Solo in caso di effettiva necessità potrà essere concessa l’uscita anticipata dalle lezioni.

L’alunno dovrà essere prelevato solo dal genitore e/o esercente la patria potestà che potrà, eventualmente

delegare una terza persona con dichiarazione scritta accompagnata da fotocopia del documento di identità

proprio e del delegato. La richiesta dovrà essere vistata dall’Ufficio di presidenza. Il docente è tenuto a

registrare sul registro di classe l’orario di uscita. Per gli alunni che escono dopo che sia trascorsa almeno

metà dell’ora di lezione dovrà essere indicata l’uscita nell’ora successiva (esempio l’alunno che chiede di

uscire alle ore 10:05 sarà indicato sul registro “uscita a terza ora” e nelle note del registro si indicherà l’orario

esatto).

Alunni maggiorenni Per gli alunni maggiorenni, i genitori devono autorizzare per iscritto la scuola ad

accettare eventuali autogiustificazioni (assenze, ritardi, permessi di entrata ed uscita). La richiesta di uscita

anticipata, in ogni caso, dovrà essere supportata da validi motivi. Il libretto personale deve essere sempre

portato con sé per la registrazione di giustificazioni e comunicazioni scuola-famiglia. Gli alunni maggiorenni

(autorizzati dal genitore sul libretto delle giustificazioni ad autogiustificarsi) superando le 5 assenze o 5

ritardi in entrata o 5 uscite anticipate, dovranno essere giustificati da un genitore nel libretto di

giustificazioni.

Art. 20 – ASSENZE – GIUSTIFICAZIONI – LIBRETTO PERSONALE

La frequenza è obbligatoria per tutte le lezioni, salvo gli esoneri consentiti dalla legge.

La giustificazione va presentata anche nell’ipotesi di assenze collettive.

1. Le assenze vanno giustificate solo sul libretto personale consegnato al genitore o a chi esercita la tutela. Il

genitore depositerà la firma apponendola in presenza del personale di segreteria incaricato. Il libretto

personale deve essere sempre portato con sé per la registrazione di giustificazioni e comunicazioni scuola-

famiglia.

2. Non è possibile giustificare in un’unica soluzione assenze che si riferiscono a periodi diversi. Tale regola vale

anche per le assenze causate da motivi di salute.

3. L’insegnante della prima ora è tenuto a richiedere la giustificazione delle assenze dei giorni precedenti. La

giustificazione riportata sul libretto, non deve presentare correzioni ed abrasioni.

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4. Nel caso in cui l’alunno non sia in grado di produrre giustificazione non potrà essere ammesso in classe ed

attenderà in apposito spazio che il genitore provveda direttamente a giustificarlo.

5. Gli insegnanti annoteranno sul registro di classe i nomi degli allievi assenti, anche se l’assenza è temporanea

o dovuta ad altra attività autorizzata specificando la natura di tale attività ai fini dello scorporo dall’assenza dal

computo del monte ore di assenze consentito per la validità dell’a.s.

6. I docenti coordinatori avranno cura di monitorare le assenze mensili degli alunni e contattare la

funzione strumentale che si occupa della dispersione scolastica, per i provvedimenti del caso,

soprattutto quando l’alunno presenta nel mese più di cinque assenze anche non consecutive.

7. Superato il numero di 5 assenze (e multipli) l’alunno potrà giustificare solo se accompagnato dal genitore.

8. I docenti segnaleranno ai docenti FF.SS: i casi di frequenza anomala degli alunni e concorderanno con il

coordinatore le modalità di intervento presso le famiglie.

9. E’ possibile richiedere un nuovo libretto personale previa riconsegna di quello esaurito e dietro pagamento del

costo del nuovo. In caso di smarrimento del libretto, il genitore è tenuto a produrre dichiarazione scritta.

10. Il numero delle ore di assenza incide sulla validità dell’anno scolastico ed anche sull’attribuzione del credito

(oscillazione della banda), secondo le griglie di valutazione approvate dal Collegio dei docenti.

11. Gli alunni giustificano il giorno del rientro in classe .

12. La mancata esibizione della giustificazione determina il non ingresso in classe.

13. Nel caso in cui l’alunno non giustifica al rientro in classe, verrà accompagnato da un collaboratore

scolastico in vicepresidenza per contattare la famiglia. L’alunno è considerato assente in classe ma

presente nell’istituto con annotazione sul registro on-line nelle note e l’alunno non sarà tenuto a giustificare

l’assenza di quel giorno.

ASSENZE PARI O SUPERIORI A 5 GIORNI

14. Le assenze pari o superiori a 5 gg. (indipendente dalla motivazione e anche a cavallo di un giorno festivo)

devono essere necessariamente giustificate con certificato medico che attesti che l’alunno può rientrare in

classe in quanto non affetto da patologie infettive . In mancanza l’alunno non può essere ammesso in classe.

Sono escluse dalla presentazione del certificato medico le assenze programmate, non dovute a motivi di

salute e preventivamente comunicate alla scuola (es. viaggi familiari o altri motivi familiari)

15. Il docente della prima ora dovrà ritirare il suddetto certificato medico e trasmetterlo in giornata con

l’apposito modulo all’ufficio protocollo.

16. Vengono defalcate dal monte ore complessivo, le assenze pari o superiori a 5 giorni consecutive dovute a

motivi di salute, la cui giustificazione sia accompagnata da certificato medico che attesti la prognosi dal giorno

dell’assenza o, alternativamente, la dichiarazione nel certificato medico che l’alunno è stato assente dal .…….

al …….. per motivi di salute.

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17. Nell’ipotesi di assenza pari o superiore a 5 gg consecutivi, non causata da motivi di salute, la giustificazione

deve essere accompagnata da specifica dichiarazione del genitore che specifici i motivi dell’assenza

18. L’assenza pari o superiore a 5 giorni di lezioni effettive non dovuta a motivi di salute, può non incidere sul

monte ore in presenza di specifica documentazione esibita dal genitore e trasmessa con lettera regolarmente

protocollata contestualmente al rientro in classe dell’alunno o al massimo entro il giorno successivo (NON è

sufficiente la semplice dichiarazione del genitore)

PARTE V – ATTIVITA’ LABORATORIALI DI SISTEMA

Art. 21 – BIBLIOTECA

La Biblioteca d’Istituto è una struttura fondamentale dell’attività didattica della scuola. E’

funzionante per tutto l’anno scolastico, secondol’orario fissato dal Docente responsabile.

La Biblioteca è a disposizione di tutte le componenti dell’Istituto per l’accesso al prestito, la lettura,

la consultazione.Il libro ottenuto in prestito dovrà essere rigorosamente restituito entro 30 giorni.

A nessuno è consentito accedere direttamente agli scaffali; per ogni indicazione occorre rivolgersi

sempre all’incaricato.

Le opere in prestito non vanno segnate nè deteriorate in alcun modo; chi le danneggi a o non le

restituisce entro 15 giorni dall’avvenuto sollecito, è tenuto a rimborsarne il costo.

Alcuni testi potranno essere consultati nella sala della biblioteca. E’ consentito portarli in classe

solo su richiesta scritta di un insegnante, che ne assume la responsabilità e provvede alla restituzione

entro lo stesso giorno. Dopo la chiusura della biblioteca l’opera dovrà essere depositata presso la

segreteria.

Tutti i libri devono rientrare alla biblioteca almeno 20 giorniprima del termine dell’anno scolastico.

Tuttavia, per gli alunni di quinta classe, sotto la responsabilità degli insegnanti relative alle materie

d’esame, sarà consentito il prestito anche oltre tale data e fino alla conclusione degli esami di maturità.

Larestituzione deve essere fatta alla segreteria appena terminato il colloquio.

Art. 22 – EDUCAZIONE FISICA E ATTIVITÀ SPORTIVE

La nostra scuola promuove lo sviluppo di una cultura dello sport attenta agli aspetti

tradizionalmente collegati alla salute psicofisica come parte integrante ed essenziale dell'educazione

scolastica: una concezione dello sport “sostenibile” che ne esprima il valore di “gioco” e di incontro

nella dimensione collettiva (la squadra), di confronto leale con gli avversari, di snodo essenziale della

cultura della prevenzione del disagio e di promozione del benessere individuale;

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Durante lo svolgimento delle attività sportive (tornei, campionati studenteschi, ecc.), così come

durante l’ora di educazione fisica, gli alunni devono indossare tuta e scarpe da ginnastica. All’alunno

che non indossa l’abbigliamento adatto è vietato di svolgere l’ attività e il docente annoterà la

mancanza sul registroe contatterà immediatamente i genitori per chiedere collaborazione.

Gli alunni cureranno diseguire le seguenti indicazioni:

Dalla classe alla palestra gli alunni devono comportarsi in modo corretto evitando si arrecare

disturbo alle altre classi.

Gli esoneri si richiedono in Segreteria compilando l’apposito modulo prestampato a cui allegare il

certificato medico che specifica la durata dell’esonero (per l’intero A.S. o per periodi più brevi) e il tipo

di esonero (totale o parziale, solo per alcuni esercizi, ecc….).

Gli alunni esonerati devono comunque presenziare alle lezioni di Ed . Fisica, in quanto saranno

valutati su un programma teorico: non sono loro consentite entrate posticipate o uscite anticipate.

In caso di infortunio durante le lezioni di Ed. Fisica o di gruppo sportivo, gli alunni devono rivolgersi

immediatamente all’insegnante per avere assistenza e, in caso di trasporto al Pronto Soccorso,

dovranno al più presto portare in Segreteria la documentazione rilasciata dall’A.S.L.

Per le attività dei gruppi sportivi gli alunni dovranno apporre sugli appositi registri le firme in entrata

ed in uscita;

Gli spogliatoi devono essere lasciati in ordine e puliti.

Art. 23 – LABORATORI MULTIMEDIALI

I laboratori multimediali sono disponibili secondo il calendario predisposto dal docente referente sulla

base delle prenotazioni che gli perverranno da parte dei docenti interessati.

L’accesso al laboratorio, durante l’orario scolastico, è consentito:

alle classi e/o agli alunni accompagnati da un Docente della scuola

ai Docenti per l’aggiornamento personale

Agli Assistenti Tecnici che cureranno la tenuta e la funzionalità di tutte le attrezzature.

L’assistenza alle lezioni per 24 ore settimanali e la manutenzione per le rimanenti 12 ore sarà

sottoposta alle indicazione del docente referente.

Le componenti suddette accederanno ai laboratori tenendo conto che:

l’utilizzo abusivo di software, per il quale non risulti regolarmente acquisita agli atti della scuola

relativa licenza - come prescritto dalla legge (L. 633/41 art. 171 e 1717bis), comporta sanzioni penali

a carico dei responsabili e che, pertanto, è assolutamente vietato introdurre nei P.C. programmi di

qualsiasi tipologia sprovvisti dell’anzidetto requisito (licenza d’uso acquistata dall’Istituto) ed eseguire

duplicazioni illegali di software.

Il Docente che accede in laboratorio in via personale deve apporre la sua firma sul registro di

laboratorio che attesti giorno, ora della sua presenza.

AdogniPCsarà assegnato un numero distintivo.

Il Docente che accede al laboratorio con una classe assegnerà ad ogni alunno o gruppi di alunni un

posto fisso di lavoro.

I Docenti che sostituiscono colleghi assenti in ore che prevedono l’uso di un laboratorio, a

meno che non siano essi stessi abilitati ad usare quel laboratorio, faranno lezione in classe.

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Chiunque acceda al laboratorio è responsabile delle attrezzature che ha in uso.

Il Docente della classe che svolge lezione in laboratorio deve vigilare sul comportamento degli alunni

in merito all’uso delle attrezzature e dei pacchetti applicativi.

Spetta a ciascun Docente controllare, ad ogni inizio e fine della lezione (con apposito foglio

d’intervento), lo stato di tutti i posti di lavoro e segnalare immediatamente all’Assistente Tecnico

o, in sua assenza, al docente referente ogni pur piccolo danno con il nome del responsabile. I

danneggiamenti verranno risarciti secondo quanto previsto dalla normativa scolastica per la

buona tenuta dei locali e delle attrezzature.

Ciascuno studente ha comunque il dovere di collaborare alla buona tenuta dei laboratori e delle

aule speciali. Perciò ha anche, oltre alla responsabilità del proprio posto di lavoro assegnato, il

dovere di segnalare al Docente o al responsabile di laboratorio eventuali atti di

danneggiamento di altri cui abbia assistito o di cui sia venuto a conoscenza. Chiunque venga

meno a tale obbligo , al pari dell’autore o degli autori del danneggiamento, è passibile delle

sanzioni disciplinari previste dalla normativa scolastica.

Il materiale necessario alle esercitazioni di classe deve essere richiesto al docente o all’assistente; a

nessun alunno è inoltre consentito usare materiale o attrezzature estranee alle esercitazioni in atto.

Nessuno può caricare di propria iniziativa programmi o files sul disco rigido se non con

l’autorizzazione dei responsabili di laboratorio e previo controllo dei programmi stessi da installare.

Dopo l’uso tutti i dati di archivio devono essere copiati su pen drive personali o nelle cartelle di rete

assegnate a ciascun alunno dell’Istituto,e non lasciati sul disco rigido.

A nessuno è permesso cancellareilsoftware installato.

Eventuali guasti devono essere tempestivamente segnalati al Docente e ai tecnici di laboratorio che

ne riferiranno al Docente referente per gli opportuni provvedimenti.

E’ vietato al personale non autorizzato l’accesso agli armadidei laboratoriedell’aulaserver.

Solamente l’amministratore di rete è autorizzato ad usare il server.

I laboratori potranno essere aperti ai corsi esterni secondo apposite convenzioni approvate dal

Consiglio d’Istituto, impegnando gli stessi al di fuori dell’orario curricolare.

I Docenti ed i Tutors dei corsi esterni dovranno farsi carico dell’intera applicazione del presente

regolamento.

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PARTE VI – MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Art. 24 – SOSTEGNO AL MERITO

Al fine di promuovere negli studenti l’impegno curricolare e di gratificare coloro che si distinguono per la

responsabile partecipazione alla vita della scuola ed alle attività didattiche, il Consiglio d’Istituto, sulla base

della verifica di 1° quadrimestre o della verifica intermedia di pentamestre, attribuisce ai primi dieci alunni

classificati, che non abbiano superato le 50 ore di assenza, un premio del valore di € 300,00 da destinare ad

un viaggio culturale o all’acquisto di materiale didattico culturale anche multimediale.

Art. 25 – SICUREZZA

La tutela della sicurezza è compito di ciascuna delle componenti scolastiche, in relazione al ruolo e ai

compiti propri. In particolare è dovere di tutti segnalare immediatamente all’ Ufficio di Presidenza qualsiasi

circostanza che possamettere in pericolola sicurezza di operatori e utenti della scuola.

Annualmente sono designati dal D.S. i responsabili per la sicurezza, individuati tra il personale, docente

e non docente, in possesso dei requisiti previsti dalla legge, i quali sono incaricati di promuovere presso le

componenti scolastiche la conoscenza delle norme in materia.

L’RSPP ed il docente incaricato della Funzione Strumentale cureranno la predisposizione e

l’aggiornamento del Piano di sicurezza e di evacuazione dell’edificio e di organizzare un congruo numero di

evacuazionisimulatedell’ Istituto, che coinvolganotutto il personale e tutti glistudenti.

Scopo della prova è: verificare tempi, modi e comportamenti di abbandono dell’edificio in condizioni di

emergenza ma principalmente sviluppare l’attenzione sul tema della sicurezza al fine di prevenire e ridurre i

rischi connessi, nel rispetto dellaD.L.vo 81/2008.

Il personale avrà cura di:

Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da

specifici cartelli o indicate dai superiori;

Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta

conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore;

Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. E' opportuno, per

le scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non

utilizzare tali scale come scale semplici appoggiandole a muro né spostarle quando su di esse vi

sono delle persone;

Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata;

Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o

impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga

(corridoi, scale di sicurezza, ecc...)ed in generale la normale circolazione;

Segnalare tempestivamente al superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata -In

caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai superiorisulle circostanze dell'evento;

Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta;

Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune;

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Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l'uso di

mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di

qualsiasi genere;

Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia e di buona

tecnica.

In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc:) mantenere la schiena

eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe.

Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se

necessarioappoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia.

Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti;

Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti;

Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella

scuola;

Provvedere all'apertura di tutte le uscite di sicurezza prima dell'inizio delle lezioni

Art. 26 – VIAGGI D’ISTRUZIONE – VISITE DIDATTICHE – SCAMBI CULTURALI – PARTENARIATI.

I viaggi d'istruzione, per la loro stessa natura, vanno inquadrati in un univoco contesto didattico

culturale che realizzi, anche privilegiando metodologie esperenziali e laboratoriali, gli obiettivi didattici

programmati. Essi dunque devono scaturire da programmazione e motivazioni elaborate dai singoli

consigli di classe che vanno coniugati con i criteri annualmente fissati dal Collegio dei Docenti e con la

più vasta programmazione d'istituto. I viaggi di istruzione dovranno interessare la globalità degli studenti,

enessuno potrà esserne escluso se non per libera e autonoma scelta, e mai per ragioni economiche.

Per tali motivazioni la normativa ministeriale prevede che la partecipazione della classe deve essere

assicurata con la presenza di almeno 2/3 dei componenti. Ciò premesso, considerato l' a lto numero di

classi funzionanti nell'istituto e le difficoltà organizzative connesse, il D.S. potrà autorizzare che il

computo dei 2/3 sia effettuato sul numero complessivo di alunni che, per classi parallele, siano

interessati allo stesso viaggio d’Istruzione sulla base delle programmazioni dei Consigli di classe.

Agli alunni del triennio è consentito potere partecipare al viaggio d'istruzione all’estero, mentre gli

alunni delle altre classi, con le stesse motivazioni e seguendo analoghe procedure, potranno

effettuare visite didattiche guidate di durata più contenuta (uno o pochi giorni).

Singoli alunni o gruppi di essi all'interno delle diverse classi potranno, su deliberazione dei rispettivi

Consigli di Classe essere esclusi dalla partecipazione per motivi didattico-disciplinari.

Peri Docenti il viaggio e/o la visita sono parte integrante del servizio.

Art. 26.a – ORGANIZZAZIONE:

L'attività organizzativa connessa a viaggi d'istruzione, visite guidate, scambi culturali, partenariati è

di competenza del D.S. che si potrà eventualmente avvalere di un’apposita Commissione o del supporto

dei docenti FF.SS.

E' fatto divieto agli alunni e al personale docente e non docente,non espressamente incaricato,di

intrattenere, per conto della scuola, rapporti diretti con i tour– operators e le agenzie di viaggio.

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A garanzia degli studenti e degli accompagnator, i parametri di individuazione dell'agenzia organizzatrice

devono essere sia di tipo economico che diqualità dei servizi.

Scelta l'agenzia e il viaggio la Presidenza elaborerà una lettera d'invito che vincoli l’agenzia

aggiudicataria al rispetto di determinate caratteristiche anche e soprattutto in ordine alla sicurezza dei mezzi

di trasporto, alla luce delle più recenti indicazioni ministeriali.

IlConsiglio d’Istituto, nell’interesse delle famiglie e per consentire loro di poter approfittare delle offerte al

pubblico low cost e last minute che hanno durata limitata nel tempo, prevede la possibilità di realizzare il

viaggio d’istruzione con la diretta collaborazione delle famiglie le quali potranno provvedere direttamente

all’acquisito on–line dei voli rimanendo a carico della scuola l’ordinativo relativamente all’alloggio e al vitto .

Le famiglie, in questo caso, faranno riferimento ai genitori rappresentanti di classe e/o d’istituto e

procederanno, per la ricerca delle migliori offerte, con la collaborazione del docente F.S per il sostegno agli

alunni o con il docente F. S. che cura i rapporti con l’esterno o con qualsiasi altro docente con particolare

esperienza, individuato appositamentedal DS.

È fatto divieto effettuare viaggi negli ultimi 30 giorni di lezione, con deroga per le attività sportive.

La partecipazione delle classi quinte a scambi culturali e progetti comunitari con soggiorno esterno

dovrà esaurirsi non oltre il mese di Dicembre.

Art. 26.b – QUOTA DI CONTRIBUTO A CARICO DELLA SCUOLA E A CARICO DELLAFAMIGLIA

Ogni singolo partecipante ai viaggi dovrà effettuare il versamento sul c.c.p. dell’Istituto pari al 30%

dell’importo complessivo presunto dei servizi da acquistare da parte della scuola, entro 30 gg. dalla data

della prevista partenza, mentre il termine del versamento a saldo, è di 15 giorni prima della pa rtenza. A

trattativa espletata, eventuali ripensamenti comportano il pagamento della penale addebitata dall’agenzia

in relazione al momento della disdetta.

IL Consiglio d’Istituto, per gli alunni delle classi quarte che partecipino al viaggio d’istruzione,

determina un contributo ordinario di € 100,00 ed un contributo maggiorato per situazioni particolari e per

gli alunni più meritevoliindividuati dai consigli di classe.

Con delibera del Consiglio di Istituto, ove nulla sia da eccepire sul comportamento, eccezionalmente

può essere concesso un contributo, a carico del bilancio dell’Istituto, per coprire, in toto od in parte, le

spese di partecipazione, a quegli alunni che dimostrino di essere sotto la soglia dell’I.S.E.E. (indicatore

situazione economica equivalente) fissata.

Art. 26.c– ACCOMPAGNATORI

Per ogni viaggio all’estero i Docenti accompagnatori devono partecipare secondo i rapporti di un

docente ogni 15 alunni.Sarà comunque assicurata la presenza di docenti di entrambi i sessi.

Deve essere assicurata una rotazione dei docenti accompagnatori, tenendo conto delle pregresse

partecipazioni di ciascuno. Deve, altresì, essere assicurato l’avvicendamento dei docenti

accompagnatori, in modo da evitare che lo stesso docente partecipi a più di un viaggio nello stesso anno

scolastico. Tale limitazione, al fine di evitare frequenti assenze dello stesso docente, a detrimento

dell’attività didattica in aula. Il D.S. individuerà tra gli accompagnatori un docente coordinatore a cui gli

altri docenti dovranno riferirsi per l’organizzazione inloco delle diverse iniziative comuni.

Il D.S. può prevedere la partecipazione di personale A.T.A. in qualità di supporto.

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Se alle iniziative partecipano alunni portatori di handicap, è obbligatoria la p resenza dell’insegnante

specializzato in aggiunta ai docenti accompagnatori, lo stesso docente potrà accompagnare più di un

alunno disabile.

Il Dirigente Scolastico, quale rappresentante legale dell’Istituzione scolastica, qualora partecipi al

viaggio, è considerato accompagnatore aggiunto.

I docenti accompagnatori sono tenuti ad un'attenta ed assidua vigilanza sugli studenti, con

l’assunzione delle responsabilità di cui all’art. 2047 del Codice Civile, integrato dalle norme di cui all’art.

61 della Legge n. 312/80, che limita la responsabilità patrimoniale del personale della Scuola ai soli casi

di dolo o colpa grave.

Art. 27 – APERTURA AL TERRITORIO

Premessa

La nuova evoluzione dei contesti richiede l'adozione di forme e di strumenti di raccordo tra sistema

scolastico e formativo, da una parte, e componenti qualificate del contesto, dall’altra, su tematiche

strategiche per la qualificazione del POF nel quale assumono rilievo i progetti di rete tra scuole e tra

scuolae territorio.

La definizione di un’azione integrata dell'offerta formativa territoriale è un obiettivo che non può

prescindere dalla partecipazione attiva e responsabile delle diverse articolazioni istituzionali del sistema ,

ma anche di una vasta pluralità di soggetti che possono rappresentare risorse ulteriori sia sul versante

dell’offerta di istruzione, educazione e formazione, sia sul versante della domanda, espressioni di un

fabbisogno di competenze e, dunque, interlocutori necessari.

La Scuola dell'autonomia si candida come protagonista di un progetto che si proponga di adeguare

le risposte del sistema formativo ad una crescente domanda di conoscenza e di produzione di

competenze, che rappresenta la premessa per la promozione di ogni forma di democrazia, di

cittadinanza e di sviluppo. Si intende, pertanto, attraverso la collaborazione con enti pubblici e privati,

con il mondo del lavoro e delle professioni, con il volontariato, offrire:

sostegno al valore del pluralismo culturale;

promozione della cultura della legalità e della cittadinanza attiva e delle azioni volte a prevenire e

combattere le condizioni della disgregazione sociale;

adeguamento dei modelli della formazione alle esigenze di un mercato del lavoro che richiede semp re

maggiori capacità adattative di ricomposizione e ricostruzione permanenti delle conoscenze e delle

competenze;

apertura della formazione, dei suoi fini, dei suoi strumenti, ad una prospettiva di internazionalità;

riconoscimento della inedita centralità dell’educazione permanente e dell’educazione in età adulta;

attenzione ai nuovi modi di comunicare, ai nuovi linguaggi ed alle loro implicazioni nell'organizzazione

della cultura e della società, mirando a contrastare le nuove forme di disuguaglianza collegate alle

asimmetrie nelle possibilità e nelle capacità di accesso alla conoscenza e all'uso dell'informazione;

educazione all'uso sostenibile delle risorse ed alla promozione di un ecosistema urbano ed extraurbano

nel quale sia percepito e perseguito il senso del limite;

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sostegno al dialogo intergenerazionale, alla responsabilità nei confronti della comunità locale e la

consapevolezza della sua collocazione in un sistema globale di confronto e di scambio con più culture;

innovazione, attraverso forme di progettualità che sappiano facilitare la sperimentazione e le politiche di

rete e di integrazione con la comunità civile, con il sistema d’impresa, con gli ambienti delle professioni e

del lavoro.

Nei limiti delle disponibilità dei locali e delle attrezzature, inoltre, la scuola è aperta a tutte le istanze

sociali esterne, fatta eccezione a quelle dinatura partitica.

Le richieste verranno valutate dal Consiglio di Istituto per l’approvazione di competenza.

Per tale valutazione ed approvazione il Consiglio di Istituto può dare mandato al D.S. che opererà

all’interno delle linee di indirizzo deliberate all’inizio dell’anno scolastico.

Art. 27.a– USO DEI LOCALI E DEGLI SPAZI ESTERNI RICHIESTO DA TERZI

L’uso dei locali, della palestra e degli spazi esterni della scuola da parte di terzi, viene concesso

dall’Ente proprietario previo parere favorevole del Consiglio d’Istitutocheregolamenta, di volta in volta, le

modalità a cui i concessionari dovranno attenersi al fine di garanti re il buon uso dei locali e degli spazi e

la salvaguardia delle esigenze prioritarie della Scuola.

Il Preside può sospendere temporaneamente l’assenso alla concessione qualora direttamente o

tramite segnalazione di personale interno alla Scuola, constati l’inottemperanza a dette modalità,

investendo il Consiglio d’Istituto per il parere circa la revoca.

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PARTE VII – REGOLAMENTO DI DISCIPLINA EX D.P.R. n. 249/24.06.98 Statuto delle

Studentesse e degli studenti modificato dal D.P.R. 235 del 21.11.2007

Premessa

A norma degliartt.1, 2, 3 e 4 dello Statuto degli studenti e delle studentesse, il presente regolamento

individua alcuni comportamenti la cui osservanza si ritiene inderogabile perché la comunità scolastica

possa svolgere un ruolo di guida per la crescita integrale della persona e possa offrire un servizio

educativo e didattico di qualità; individua, di conseguenza i comportamenti scorretti che configurano

mancanze disciplinari, stabilisce le relative sanzioni, indica gli organi competenti per la loro irrogazione, il

relativo procedimento e le garanzie.

Si puntualizza che gli studenti sono tenuti all’osservanza delle corrette regole di comportamento in

qualsiasi momento dell’attività scolastica sia interna che esterna e, di conseguenza:

all’interno degli edifici scolastici,

nelle aree esterne;

nei pressi delle sedi della scuola;

nel corso di visite guidate, viaggi d’istruzione, attività di stage, tirocini formativi, ecc….

Durante il cambio dell’ora o durante lo spostamento delle classi nei laboratori e in palestra e

viceversa, gli alunni devono mantenere un comportamento corretto e ordinato per consentire il regolare

svolgimento delle lezioni in corso e l’inizio tempestivo della lezione successiva.

Nelle aule, nei laboratori, in palestra è’ vietato l’uso di telefoni cellulari e di ogni altro dispositivo

elettronico.

Durante le lezioni è consentito agli alunni uscire dall’aula solo in caso di necessità e solo uno alla

volta. E’ vietato sostare nei corridoi, androni o al “punti di ristoro” dell’Istituto se non durante l’intervallo.

L’uso dei servizi igienici, nei quali non è consentito sostare oltre il tempo necessario, deve avvenire

in modo correttoe tale da non compromettere le più elementari norme di igiene.

Nei locali di uso comune e/o aperti al pubblico è vietato fumare. E’ parimenti vietato all’interno delle

aule consumare cibo e bevande edusare il cellulare.

E’ vietato abbandonare carte, bicchieri o rifiuti se non nei cestini all’uopo disposti.

Durante tutto l’arco dell’orario scolastico a nessun alunno, anche se maggiorenne, è consentito

uscire dall’Istituto arbitrariamente; nella sede centrale durante l’intervallo si può uscire nel cortile interno

senza oltrepassare i cancelli.

Nel caso di danneggiamenti si applicheranno i criteri seguenti per l’applicazione delle sanzioni:

1. chi venga ritenuto responsabile di qualsiasi danneggiamento a locali e attrezzature è tenuto a

risarcire il danno;

2. nel caso in cui il responsabile non venga individuato, sarà la classe ad assumersi l’onere del

risarcimento;

3. nel caso in cui risulti che la classe , operante per motivi didattici fuori dall’aula, sia estranea ai

fatti contestati, saranno ritenute responsabili le classi che insistono sul corridoio comune;

4. se il danneggiamento riguarda parti comuni (corridoi, servizi) e non ci siano responsabilità

accertate, saranno le classi del piano ad assumersi l’onere della spesa;

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5. se il danneggiamento riguarda spazi collettivi (biblioteca, laboratori, ecc.) il risarcimento ricadrà sulla comunità

studentesca.

LA GIUNTA ESECUTIVA SI INCARICHERÀ DI EFFETTUARE LA STIMA DEI DANNI e di comunicare per iscritto alle

famiglie degli studenti interessati la richiesta di risarcimento per la somma spettante, fermo restando

l’applicazione dei provvedimenti disciplinari secondo quanto previsto dal presente Regolamento

Art. 29 – CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO

Il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti criteri deliberati

dal Collegio dei Docenti:

frequenza e puntualità

rispetto del regolamento d’Istituto

partecipazione attiva alle lezioni

collaborazione con insegnanti e compagni

rispetto degli impegni scolastici

astensione in massa dalle lezioni

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI

(Delibera del Collegio dei Docenti n. del )

Voto 10

Frequenza assidua

Interesse e partecipazione attiva alle lezioni

Costante e puntuale svolgimento delle

consegne scolastiche

Rispetto delle norme disciplinari dell’istituto

Ruolo propositivo all’interno della classe

Voto 9

Frequenza assidua

Interesse e partecipazione attiva alle lezioni

Costante e puntuale adempimento dei doveri

scolastici

Rispetto delle norme disciplinari dell’istituto

Ruolo positivo e collaborativo

Voto 8

Frequenza costante

Attenzione e partecipazione adeguata alle

attività scolastiche

Svolgimento regolare dei compiti assegnati

Osservanza regolare delle norme relative alla

vita scolastica

Partecipazione collaborativa al funzionamento

del gruppo classe

Voto 7

Frequenza regolare

Attenzione e partecipazione adeguata alle

attività scolastiche

Svolgimento regolare dei compiti assegnati non

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sempre regolare

Partecipazione poco collaborativa al

funzionamento del gruppo classe

Osservanza regolare delle norme relative alla

vita scolastica

Qualche episodio di mancata applicazione del

regolamento scolastico

Voto 6

Frequenza irregolare

Attenzione e partecipazione alle attività

scolastiche non costante

Comportamento non sempre adeguato nel

rapporto con insegnanti e compagni

Svolgimento irregolare dei compiti assegnati

Partecipazione sporadica al funzionamento del

gruppo classe

Ammonimenti disciplinari scritti con o senza

sospensione delle lezioni fino a 5 gg.

Voto 5

Frequenza saltuaria anche dopo interventi

educativi

Ripetuto disturbo alle attività didattiche

Mancato svolgimento dei compiti

Comportamento scorretto nel rapporto con

insegnanti e compagni

Funzione negativa nel gruppo classe

Ammonimenti disciplinari scritti con

sospensione superiore a 5 giorni;

Art. 29 – MANCANZE DISCIPLINARI E SANZIONI

La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza

essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al

comportamento può influire sulla valutazione del profitto. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa

e tendono al rafforzamento del senso di responsabi lità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della

comunitàscolastica. Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione

disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della

situazione personale dello studente.

Gli studenti sono tenutiad un abbigliamento decoroso ed idoneo all’ambiente scolastico; sono altresì tenuti:

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- a frequentare regolarmente i corsi, assolvere assiduamente agli impegni di studio, mantenere un

comportamento corretto e collaborativo;

- a tenere nei confronti del capo di Istituto, dei docenti, del personale non docente, lo stesso rispetto che

questi ultimi devono loro;

- ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal presente regolamento, in particolare

non sostando lungo le scale antincendio ed eseguendo con assoluta tempestività, se necessario, le azioni

previste dal "piano dievacuazione" dell'edificio scolastico;

- ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici, comportandosi in modo da non

arrecare danni al patrimonio dellascuola;

- a deporre i rifiuti, differenziandoli, negli appositi contenitori ed avere la massima cura nell'uso degli arredi,

condividendola responsabilità di rendere accogliente l'ambientescolastico;

E’ vietato imbrattare o scalfire pareti interne o esterne, suppellettili e oggetti dell'arredamento scolastico.

Eventuali danni alle aule, agli arredi e alle attrezzature saranno addebitati ai responsabi li. In caso di

mancata identificazione risponderanno in solido la classe o le classi coinvolte

Le classi, autorizzate ad entrare a seconda ora, possono sostare all’interno dell’androne coperto ed

accedere all’interno dell’istituto esclusivamente al suono della campana di inizio di tale ora.

Nel caso di danneggiamenti, si applicheranno i criteri seguenti ai fini del risarcimento del danno:

chi venga ritenuto responsabile di qualsiasi danneggiamento a locali e attrezzature è tenuto a

risarcire il danno;

nel caso in cui il responsabile non venga individuato, sarà la classe ad assumersi l’onere del

risarcimento;

nel caso in cui risulti che la classe, operante per motivi didattici fuori dall’aula, sia estranea ai fatti

contestati, saranno ritenute responsabili le classi che insistono sul corridoio comune;

se il danneggiamento riguarda parti comuni (corridoi, servizi) e non ci siano responsabilità

accertate, saranno le classi del piano ad assumersi l’onere della spesa;

se il danneggiamento riguarda spazi collettivi (biblioteca, laboratori, ecc.) e non ci siano

responsabilità accertate, il risarcimento ricadrà sulla comunità studentesca.

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SOGGETTO che

COMPORTAMENTI SANZIONABILI SANZIONI irroga la

sanzione

Relativamente all’attività didattica:

a) assenze strategiche, individuali, di massa o Annotazione sul registro di classe e Docente della 1^

collettive, in occasione di verifiche orali o comunicazione alla famiglia ora

scritte, o comunque ingiustificate ed arbitrarie

b) reiterate omissioni di giustificazioni per la non esibizione della giustificazione Docente

assenze e ritardi entro 2 gg dall’assenza comporta la coordinatore

non ammissione in aula,

l’annotazione sul registro di classe e

convocazione della famiglia per la

riammissione

c) sistematici ritardi nell’entrare in classe a prima Ammonizione sul registro di classe e DS o suo

ora, al cambio dell’ora o dall’intervallo; comunicazione alla famiglia delegato

inosservanza dei doveri di diligenza e

puntualità

d) disturbo continuo o impedimento materiale, Sospensione fino a 2 gg dalle lezioni Consiglio di

tali da non consentire il regolare svolgimento ed eventuale esclusione dalle attività classe

delle attività didattiche interne o esterne, didattiche esterne all’istituto

compresi comportamenti di disturbo per le

classi vicine

e) Entrate in ritardo o uscite anticipate Ammonizione sul registro di classe e DS o suo dall’Istituto, che non siano autorizzate convocazione della famiglia per la delegato

giustificazione personale presso (ammonizione)

l’Ufficio di Presidenza Docente dell’ora

Eventuale provvedimento di interessata

sospensione fino a 2 gg dalle lezioni (Consiglio di

classex

(sospensione)

Relativamente all’ambiente scolastico

f) comportamenti che in qualsiasi modo mettono Risarcimento del danno e/o Consiglio di

in pericolo l’incolumità delle persone. svolgimento di attività finalizzate al classe

recupero del patrimonio della scuola e

al ripristino dello stesso

Sospensione fino a15 gg dalle lezioni

Sospensione fino al termine delle

lezioni per il permanere della Consiglio

situazione di pericolo. d’Istituto

Nei casi di recidiva, di atti di violenza

grave tali da ingenerare un elevato

allarme sociale la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla

comunità scolastica con l'esclusione

dallo scrutinio finale o la non

ammissioneall'Esame di Stato.

g) Comportamenti che mettono a rischio la Risarcimento del danno e/o Consiglio di

salvaguardia delle strutture dell’Istituto (arredi, svolgimento di attività finalizzate al classe

attrezzature, locali) nonché la piena sicurezza recupero del patrimonio della scuola e

e funzionalità del medesimo; al ripristino dello stesso

Sospensione fino a15 gg dalle lezioni

h) azioni di furto; Sospensione dalle lezioni in relazione Consiglio di

alla gravità fino a15 gg; classe eventuale denuncia all’Autorità DS o suo

competente delegato

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j) manomissioni o uso improprio di attrezzature Risarcimento del danno DS o suo

scolastiche Ammonizione sul registro di classe delegato

k) occupazione deilocali dell’istituto denuncia all’Autorità competente DS

l) atti di vandalismo Risarcimento del danno Docente

Lettera alla famiglia coordinatore Sospensione dalle lezioni anche oltre (comunicazione)

i 15gg Trascrizione delle motivazioni del Consiglio di procedimento sul fascicolo personale ed classe o eventuale denuncia all’Autorità Consiglio competente.

d’Istituto Eventuale promozione di un percorso di

recupero educativo, in coordinamento con servizi sociali e Autorità giudiziaria.

m) fumare nei locali scolastici La sanzione è quella prevista dalla DS

normativa vigente sul divieto di

fumare nei luoghi pubblici

L.10/01/2005. Comunicazione alle Docente

famiglie degli studenti minorenni coordinatore

Relativamente alle relazioni interpersonali

n) comportamento scorretto/irriguardoso nei DS o suo Ammonizione sul registro di classe e

confronti di compagni, docenti e personale delegato convocazione della famiglia per la

dell'Istituto. riammissione

uso di linguaggio volgare e/o offensivo che Consiglio di Nei casi più gravi sospensione fino a

travalica i principi che regolano la vita sociale classe 5 gg dalle lezioni

in generale e dell'Istituto in particolare o) offese verbali o scritte e comportamenti Sospensione dalle lezioni fino a 15gg Consiglio di

offensivi e volgari e/o prevaricanti della classe

dignità della persona

p) atti di violenza fisica, psicologica o morale nei Sospensione da 5 a 15 gg dalle Consiglio di

confronti del personale scolastico o nei lezioni ed eventuale denuncia classe

confronti di altri alunni all’Autorità competente.

Eventuale promozione di un percorso

di recupero educativo, in

coordinamento con i servizi sociali e

l’autorità giudiziaria.

q) uso di lettori digitali (MP3, MP4 ecc.) ammonizione sul registro di classe Docente dell’ora

cellulari/videofonino in qualunque modalità con sequestro dello strumento (annotazione)

durante le ore di lezione e di laboratorio o di (scheda compresa) con riconsegna DS o suo

palestra; al termine delle lezioni delegato (ammonizione)

r) uso improprio del cellulare per la pubblicazioni Ammonizione sul registro di classe e DS o suo

di video e foto sul web; sequestro dello strumento con delegato Applicazione del “Codice della privacy” e sue riconsegna al genitore

modificazioni (Art.44Legge n.14/2009) Sospensione da 5 a 15 gg dalle Consiglio di

Dir. 104/2007 lezioni ed eventuale denuncia classe

all’Autorità competente

s) falsificazione della firma sui documenti Comunicazione alla famiglia e Docente

scolastici e sul libretto delle giustificazioni o sospensione fino a 3 gg dalle lezioni coordinatore

alterazioni di documenti, comunicazioni, Consiglio di

registri classe

t) comportamenti che ledano la privacy, con Sospensione da 5 a 15 gg dalle Consiglio di

particolare riferimento ai dati considerati lezioni ed eventuale denuncia classe

“sensibili”, o che possano dare origine a all’Autorità competente.

denunce penali o reati

Applicazione del “Codice della privacy” e sue

modificazioni (Art.44Legge n.14/2009

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Sospensione oltre i 15 giorni

Il divieto generale di disporre un allontanamento superiore a 15 giorni, può essere derogato quanto si sia in

presenza di fatti di rilevanza penale, o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone, considerato che in queste

due situazioni la durata della sanzione “è commisurata alla gravità del reato o al permanere della situazione

di pericolo”. E’ possibile anche che in casi eccezionali per gravi e reiterate inadempienze ed infrazioni, dopo

aver esperito ogni ed altro tentativo di recupero, l’alunno sia escluso dallo scrutinio finale o non ammesso

all’esame di Stato conclusivo del corso di studi.

In caso di gravi inadempienze e di estrema urgenza il Dirigente Scolastico può procedere in via cautelare

all’allontanamento immediato dello studente dalle lezioni o dalla scuola, rinviando l’irrogazione della sanzione

all’espletamento di tutte le formalità previste dalla procedura ed investendo, in tal caso , il Consiglio di Classe.

Art.30 – ORGANI COMPETENTI

a) I docenti e il Dirigente scolastico sono competenti per le ammonizioni verbali e le ammonizioni

scritte sul registro di classe.

b) Il Consiglio di classe decide sulle sanzioni che prevedono l'allontanamento dalla scuola fino a 15

giorni.

Art. 31 – PROCEDIMENTO DI IRROGAZIONE DELLE SANZIONI

Il procedimento sanzionatorio per le mancanze di cui alle lettere d) e), f), g), h), l),n), o), p), r), s),prende

avvio con la segnalazione annotata sul registro di classe dal docente rilevante che specifica il nominativo

dello studente e descrive, in maniera sintetica e puntuale, la mancanza commessa.

Il docente informerà tempestivamente il Dirigente scolastico o un suo delegato, il quale contesterà allo

studente la mancanza disciplinare in cui è incorso.

Il Dirigente scolastico o suo delegato, su proposta del docente o del coordinatore, convocherà il C.d.C. a

tre componenti e con la presenza dell’alunno e dei genitori. Lo studente avrà facoltà di portare prove e/o

testimoni attendibili a sua difesa.

Il Consiglio di Classe, a tre componenti, udito lo studente ed i genitori e senza nessun altro presente,

irrogherà l’eventuale sanzione a maggioranza degli aventi diritto di voto.

Il verbale della seduta verrà trasmesso al Dirigente Scolastico per la formale emissione del

provvedimento disciplinare, da annotare sul registro di classe e da notificare allo studente e ai suoi genitori,

anche se lo studente è maggiorenne.

Art. 32 – IMPUGNAZIONI / ORGANO DI GARANZIA

Lo studente che ha subito sanzioni disciplinari irrogate per mancanze particolarmente gravi, può fare

ricorso all’Organo di Garanzia interno all’Istituto (di cui al successivo art. 32), come dall’art. 5 dello “statuto

delle studentesse e degli studenti” approvato con D.P.R. n. 249/98 e modificato dal D.P.R. 235/2007.

L’Organo di Garanzia è composto dal D.S., che lo presiede, da 1 Docenti designato dal Collegio dei

Docenti, da 1 genitori designati all’interno della componente del C.d.I, da 1 studenti designati dal Comitato

Studentesco e da 1 rappresentante designato dal personale ausiliario. Per ciascun componente può essere

eletto o designato unmembro supplente che partecipa alle riunioni nell’ipotesi di impedimento del titolare.

Il Consiglio si riunisce su Convocazione del suo Presidente, entro 15 dal deposito del ricorso e le sue

sedute sono valide se risulta presente la maggioranza dei componenti titolari.

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Le delibere sono adottate a maggioranza semplice. Delle operazioni viene redatto processo verbale nel

quale si riporterà il semplice esito numerico della votazione, omettendo i nomi dei favorevoli e dei

contrari. L’organo di Garanzia ha durata triennale e si rinnova in coincidenza con il rinnovo del C.d.I.

(Competenze) Il Consiglio di Garanzia decide sui ricorsi ad esso presentati in merito all’adozione dei

provvedimenti disciplinari. Il Consiglio dopo un attento esame della documentazione e delle ragioni

addotte, delibera in primo luogo circa l’ammissibilità dello stesso e, in caso di accoglimento, decide la

questione nel merito in via definitiva, nel rispetto delle norme vigenti.

Il Consiglio di Garanzia si pronuncia anche in merito ai conflitti circa l’applicazione del presente

Regolamento. Le delibere del Consiglio di Garanzia sono comunicate ai ricorrenti e ai componenti del

C.d.C che ha irrogato la sanzione.

Art. 33 – MODIFICHE

Ogni modifica del presente Regolamento deve essereapprovata dal Consiglio d’Istituto.

Per quanto non contemplato nel presente regolamento si fa riferimento alla normativa vigente.

Art. 34 – NORMA FINALE E DI RINVIO

Per quanto non espressamente previsto nel presente Regolamento è fatto rinvio alle disposizioni di

legge vigenti.

Il presente Regolamento di Istituto è adottato con delibera del Consiglio di Istituto

n. ….. del …………………….

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I N D I C E

Parte I: La comunità scolastica

Art.1 –Comunità educante

Art. 2-Finalità

Art. 3 –Concorso delle componenti

Art.4- Trasparenza

Art. 5 –Gli Studenti

Art. 6 –I Docenti

Art. 7 –I Genitori

Art. 8 –Il Personale A.T.A.

Art. 9 –Il Patto educativo di corresponsabilità

Parte II: Gli Organi collegiali

Art. 10–Ruoloe regole generali

Art. 11–Il Collegio dei Docenti

Art. 12–I Consigli di Classe

Art. 13–Il Consiglio d’Istituto

Art. 14– La Giunta esecutiva

Parte III: Partecipazione democratica alla vita della Scuola

Art. 15–Il Comitato studentesco

Art. 16–Il Comitato dei genitori

Art. 17– Le assemblee studentesche

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Parte IV: La giornata scolastica

Art.18 – Accesso ed uso dei locali–Orari – Attività –Vigilanza

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Parte IV: La giornata scolastica

Art.18 – Accesso ed uso dei locali–Orari – Attività –Vigilanza

Art. 19–Ritardi e uscite anticipate

Art. 20– Assenze–Giustificazioni –Libretto personale

Parte V: Le attività laboratoriali di sistema

Art.21 –La Biblioteca

Art.22 – Educazione fisica ed attività sportive

Art.23 –Laboratori multimediali

Parte VI: Miglioramento dell’Offerta Formativa

Art. 24– Sostegno al merito

Art. 25– Sicurezza

Art. 26– Viaggi d’istruzione –Visite didattiche – Scambi culturali- Partenariati

Art. 27– Apertura al territorio

Parte VII: Regolamento di disciplina

Art. 28–Criteri per l’attribuzione del voto di comportamento

Art.29– Mancanze disciplinari e sanzioni

Art.30 –Organi competenti

Art.31 – Procedimento di irrogazione delle sanzioni

Art. 32–Impugnazioni / Organo di garanzia

Art.33 - Modifiche

Art.34 - Norma finale e di rinvio